Filologia germanica – Vaciago – Lezione 20 (79-110) Ond swelce ēac oðer monig be þæm godcundan fremsumnessum ond dōmum hē geworhte. In eallum þæm hē geornlīce gemde þæt he men ātuge from synna lufan ond māndæda, ond tō lufan ond tō geornfulnesse āwehte gōdra dæda, for þon he wæs se mon swīþe æfest ond regollecum þēodscipum eaðmodlice underþeoded. Ond wið þæm þā ðe in ōðre wīsan dōn woldon hē wæs mid welme micelre ellenwōdnisse onbærned, ond hē for ðon fægre ænde his līf betænde ond geendade. For þon þa ðære tide nealæcte his gewitenesse ond forðfore, þa wæs he feowertænum dagum ær þæt he wæs lichomlicre untrymnesse þrycced ond hefgad, hwæðre to þon gemetlice þæt he ealle þa tid meahte ge sprecan ge gongan. Wæs þær in neaweste untrumra monna hus, in þæm heora þeaw wæs þæt heo þa untruman ond þa ðe æt forðfore wæron in lædan sceoldon ond him þær ætsomne þegnian. Þa bæd he his þegn on æfenne þære neahte þe he of worulde gongende wæs þæt he in þæm huse him stowe gegearwode, þæt he gerestan meahte. Þa wundrode se þegn for hwon he ðæs bæde, for þon him þuhte þæt his forðfor swa neah ne wære; dyde hwæðre swa swa he cwæð ond bibead. Ond mid þæ he ða þær on reste eode ond he gefeonde mode sumu þing mid him sprecende ætgædere ond gleowiende wæs þe þær ær inne wæron, þa wæs ofer midde neaht þæt he frægn hwæðer heo ænig husl inne hæfdon. Þa ondswarodon heo ond cwædon: "Hwylc þearf is ðe huslesæ Ne þinre forþfore swa neah is, nu þu þus rotlice ond þus glædlice to us sprecende eart." Cwæð he eft: "Berað me husl to." Þa he hit þa on honda hæfde, þa frægn he hwæþer heo ealle smolt mod ond, buton eallum incan, bliðe to him hæfdon. Þa ondswaredon hæ ealle ond cwædon þæt heo nænigne incan to him wiston, ac heo ealle him swiðe bliðemode wæron; ond heo wrixendlice hine bædon þæt he him eallum bliðe wære. Þa ondswarade he ond cwæð: "Mine broðor, mine þa leofan, ic eom swiðe bliðemod to eow ond to eallum Godes monnum." TRADUZIONE: e ugualmente componeva anche molte altre (poesie) riguardo le ricompense e le punizioni. In tutte quelle cose (poesie), egli volentieri/con attenzione si preoccupò affinché egli distogliesse gli uomini dall’amore dei peccati e le male azioni e si preoccupava affinché attirasse all’amore e al desiderio di buone azioni. Poiché quell’uomo era molto religioso e sottomesso (oppure: devoto) umilmente alle discipline regolari e nei confronti di quelli che allora volevano agire in altra maniera (fare diversamente = non essere sottomessi alle norme della regola), egli era ispirato con un fervore di grande zelo; ed egli per questo terminò e finì la sua vita con una fine (ossia la morte) giusta. Infatti, poiché quando (Caedmon) si avvicinò al tempo della sua partenza e della sua morte allora, 14 giorni prima che egli fu oppresso e appesantito da un’indisposizione del corpo, tuttavia (a tal misura) così moderatamente che egli tutto il tempo, poteva sia parlare sia camminare (oppure: era in grado sia di parlare sia di camminare). C’era là nelle vicinanze una casa degli uomini malati (oppure: riservata agli uomini malati), nella quale la loro consuetudine era che essi dovessero condurre lì dentro i malati e quelli che erano alla dipartita (ossia: in punto di morte oppure: era loro consuetudine portare nella casa tutti i malati e i moribondi) e (i monaci) dovevano curare loro là insieme. Allora egli (Caedmon) chiese al suo assistente - alla vigilia della notte che egli dal mondo era andante – (oppure: la notte in cui egli lasciò il mondo/che egli morì) che nella casa preparasse un posto per lui, affinché egli potesse riposare. Allora l’assistente si sorprese poiché egli (Caedmon) chiedesse ciò poiché gli (a lui- assistente) sembrava che la sua morte non fosse così vicina (sottinteso: la morte di Caedmon). Tuttavia fece così come (Caedmon) egli disse e ordinò. E quando allora egli andò lì a riposo ed egli con spirito gioioso parlava insieme e scherzava su alcune cose con loro che là prima erano dentro (quindi: con le persone che aveva
trovato già nella casa), allora fu dopo mezzanotte che egli chiese se essi avevano dell’eucaristia nella casa (dentro- la casa è sempre il luogo di ricovero). Allora risposero essi e dissero: “Quale bisogno è a te di eucaristia? Non è così vicino il tempo della tua morte, ora tu così giocosamente e così felicemente stai pensando con noi”. Egli poi disse: “ Portatemi l’eucaristia.” Quando egli allora ebbe l’eucarestia in mano, allora chiese se tutti avessero uno spirito sereno e senza alcun rancore (amichevolmente) e allora essi tutti risposero che essi non conoscevano alcun rancore nei suoi confronti ed essi tutti erano molto ben disposti nei suoi confronti ed essi a loro volta chiesero lui che egli fosse ben disposto verso tutti loro. Allora lui rispose e disse: “Miei fratelli, miei cari, io sono molto ben disposto verso di voi e verso tutti gli uomini di Dio“. Swelce eac = avv. ugualmente anche Fremsumnessum = dat. pl. fremsumnes = (f) ricompensa, premio Domum = dat. pl. (m) i giudizi dom: giudizio Geworhte = passato gewyrcan = produrre Gemde = passato di geman (verbo debole) preoccuparsi – caduta della sillaba mediana. Geornlice = avv. _ volentieri/con attenzione Atuge = passato congiuntivo del verbo forte (a)teon: distogliere/rimuovere Men = acc. pl. gli uomini mann = uomo (m) Synna = gen. pl. synn (f) sin (peccato) Lufan = dat. sing. lufu = (f) amore Mandæda = gen. pl. mandæd= male azioni (deed = azione) Awethe = passato congiuntivo da aweccan (si legge aweccian) weccan in inglese abbiamo ancora wake attirare/risvegliare Geornfulnesse = dat. sing. geornfulnes= (f) desiderio – nome astratto (si legge ieor…) Dæda = azioni gen. pl. dæd= (f) azione Godra = gen. pl. fem. god = buono good Forþon = poiché (cong.) Swiþe = avv. molto Æfest = religioso Underþeoded = participio passato di underþeodan = sottomesso Eaðmodlice = avv. umilmente Þeodscipum = dat. pl. Þeodscipe = (m.) disciplina Regollecum = agg. -> dat. pl. masch. regollic = regolare/secondo la regola monastica regolare (secondo la serie di norme che regolavano la vita nel monastero) Wið = nei confronti (prep.)/contro Þe = che Wisan = acc. sing. maniera wise = (f) maniera Onbærnan - onbærned= participio passato (burn) ispirato/acceso Welme = dat. sing. welm = (m) fervore Micel = grande micelre: gen. sing. femm. Ellenwodnisse = gen. sing. ellenwodnis = zelo Fæger= bella/giusta (attuale fair) Ænde = strumentale ende = (m) end fine (morte) Lif = acc. sing. lif (vita) Betynde = passato di betynan = terminare Geendade = passato – geendian = finire Tide = dat. sing. al tempo da tid = (f) tempo Næcte = passato di nealecan = avvicinarsi
Gewitenesse = gen. sing. gewitenes = (f) partenza/dipartita/morte Forðfore= gen. sing. Forðfor = (f) morte Feowertynum = dat. pl. 14 (fourteen) feowertyne = 14 Þrycced = oppresso part passato – þrycced = opprimere Hefgad = participio passato = appesantito hefigan = appesantire Untrymnesse = dat. sing. Untrymnes = (f) indisposizione untrum = malato untrymnes = malattia (f) Lichomlicre = dat. sing. fem. (-re -> desinenza agg.) lichomlic = del corpo Hwæðre = cong. tuttavia Gemetlice = moderatamente/misuratamente (avv.) Sprecan = dire/parlare Metan = misurare V classe! Ge… ge …: sia … sia … Neaweste = (f) dat. sing. neawest = vicinanza Hus acc. sing. hus = casa Monna = gen. pl. = degli uomini untrumra = malati Þeaw = (m.) consuetudine Heora: gen. pl. la loro/di loro Sceoldon = (attuale should) cong. passato sculan = dovere - (alternanza vocalica) passato: formaz debole Inlædan = condurre dentro/portare dentro Þegnian = curare/servire Þær = lì avv. Ætsomme = avv. insieme Bæd = passato da biddan = chiedere (un favore) – attuale bid- V classe! (v. pag 152 del libro) il presente GMC aveva il suffisso –jan -( v. deboli) normali verbi forti ma al presente invece sono deboli come quelli della I classe! Æfenne = dat. sing. æfen = (m) evening – in particolare eve (vigilia) Neahte = dat. sing. niht = notte (f) Worulde = dat. sing. dal mondo woruld = mondo (f) Gongende = part. pres. gongan = andare – era andante Gegearwode = congiuntivo gegearwian = preparare Stowe = acc. sing. un posto stow (f) luogo/posto. Meahte = passato Gerestan = riposare Wundrode = passato wundrian = meravigliarsi Bæde (vocale lunga) = congiuntivo – passato pl presenta vocale lunga Þegn = servitore (m) for hwon = poiché þuhte = passato þyncan = sembrare impersonale (verbo forte) swa = così neah = vicina/imminente (agg.) ne = non avv. L’assistente quindi non pensava che Caedmon fosse in punto di morte e quindi non capiva l’esigenza di questa richiesta Dyde = fece - passato di dōn = fare Bibead = v. forte II classe Cweðan = dire/chiedere Eode = passato di gān Þy= strumentale
Gefeonde = part. pres. gefeon= gioire Mode = dat. sing.: con spirito mod: spirito (n) Sumu= alcune acc. pl. neutro - sum = some Þing = (n) cose acc. pl. n. Ætgædere = insieme (avv.) Sprecende = (speak) part. pres (letteralmente: parlante insieme e scherzante era) Gleowiende = scherzante – part. pres. gleowian = scherzare Ofer = dopo (after) prep Middeneaht = (f) mezzanotte acc. sing. Frægn = passato di frignan = chiedere v. forte III classe ænig= alcuna/un po’ di (any) acc. sing. neut. Husl = (n) Eucarestia acc. sing. Hæfdon = avevano habban = avere Inne = dentro (nella casa) Ondswarodon = passato risposero ondswerian = rispondere Hwylc = nom. sing. fem. = Quale Þearf = bisogno (f) nom. sing. Husles= di eucarestia Ne = non Is = è Þinre = dat. sing. f. il tuo Nu = ora Þu = tu Þus = così (attuale thus) Rotlice = avv. – giocosamente Glædlice = felicemente Us = dat. pl. to + dat = (con noi) Eft= poi Berað = portatemi beran = portare il to è in questa posizione perché le preposizioni frequentemente in anglosassone diventano post-posizioni Honda = dat sing in mano (hand = mano) (f) Hit = quella nom. sing. n. Smolt= agg. sereno Buton = senza prep. Incan = acc. sing. inca = rancore (m) Bliðe = agg. amichevole (se non ci fossero questioni da chiarire fra lui e gli altri) Wrixendlice = avv. Wiston = witan = conoscere Broðor: (fratelli) i nomi di parentela hanno una declinazione particolare – il pl. è uguale al sing.! mine = nom. pl. masch. miei leofan = cari leof = caro To Eow= voi (dat. pl.) verso di voi to + dat! Monnum = dat. pl. = uomini (verso gli uomini)