Filologia germanica - Vaciago – Lezione 9 La vocale radicale nei verbi della III classe eè seguita da 2 consonanti. Il verbo della IV classe presenta solo una nasale o una liquida (l o r). I verbi della III classe si caratterizzano per il fatto di avere questa struttura radicale: CVNC = una o due consonanti – una vocale radicale - o una nasale seguita da una seconda consonante oppure una liquida seguita da un‘altra consonate. Le nasali sono 2: m e n e le liquide sono: l (laterale), r (vibrante). Il verbo della IV classe ha la seguente struttura: CVN = la vocale radicale eè seguita da una nasale/da una liquida ma non da una seconda consonante dopo la nasale o la liquida. Es: bindan – band (pass. sing.) v. LESSON 7 [1] e in particolare riga 62 della pag. esercizi 7a (040 – Learning Old English): sprungon III classe percheé eè presente una nasale + una consonante -> eè un passato … inf. presente: springan. Riga 66: spann III classe -- passato singolare di un verbo dove la radice presenta una nasale seguita da una seconda consonante (sempre nasale) infinito: spingan = filare. Riga 86: spaw: passato (–> non c’eè desinenza) -> inf. Presente: spiwan. La III classe eè quella piuè riconoscibile percheé i verbi rappresentano una struttura chiara: nasale o liquida + consonante. Per riconoscere le prime 5 classi eè necessario un quadro sommario dei primi sviluppi del vocalismo dell’anglosassone. L’anglosassone eè una lingua germanica e le lingue germaniche rappresentano un ramo dell’indoeuropeo. Partiamo dall’indoeuropeo (IE), giungiamo a un ramo delle lingue germaniche che si suddivide in 3 rami: germanico orientale (GMC OR), oggi eè estinto ma abbiamo una testimonianza di documenti scritti in gotico parlato dai Visigoti e Ostrogoti-> i primi a convertirsi al Cristianesimo, quando ancora si trovavano sul Mar Nero nel IV sec.d.C -> a seguito della conversione eè stata fatta una traduzione nel vecchio e nuovo Testamento in gotico che in parte ci eè pervenuta -> il Gotico (GOT) rientra nel ramo del Germanico orientale. Dopo il germanico orientale c’eè un altro ramo: germanico settentrionale (SETT) ossia le lingue scandinave: norvegese, svedese, danese e islandese. A partire dall’XI sec. ci sono pervenuti molti documenti. Il terzo ramo del germanico eè il germanico occidentale (OCC), in cui rientra il tedesco (TED) e l’Anglo-frisone = Gli Anglosassoni provengono dalla costa settentrionale della Germania (Frisia ecc.) -> (AN). IE GMC OR – SETT – OCC GOT TED e AN o FR IV sec d. c Questo schema non eè rappresentativo della realtaè storica ma eè un riferimento per un quadro generale. Cronologicamente abbiamo prima l’indoeuropeo (IE), poi il germanico, il germanico occidentale, l’anglo-frisone, l’anglosassone (antico inglese). Quando parliamo di sviluppi della lingua, dobbiamo collocarli in questo schema: IE GMC GMC OCC. ANGL FR
AI (antico inglese) Abbiamo incontrato vari fenomeni e abbiamo fatto distinzioni della periodizzazione. APOFONIA: fenomeno che risale all’ indoeuropeo e consiste nell’alternanza vocalica nella coniugazione dei verbi forti. EÈ un fenomeno antico che va collocato nell’indoeuropeo percheé eè documentato ampiamente anche in altri rami dell’indoeuropeo e il procedimento ricostruttivo della fase preistorica delle lingue, si basa sul principio secondo cui se troviamo un fenomeno attestato in piuè lingue, eè molto piuè facile supporre che fosse presente nella lingua madre da cui queste lingue sono derivate. Ci sono altri fenomeni specifici dell’anglosassone e quindi avvenuti nella fase tra il germanico occidentale e l’anglosassone. Sono fenomeni che caratterizzano l’anglosassone ma non hanno riscontro in altre lingue (per es. neé nelle lingue scandinave neé nel GMC OR neé in tedesco). GMC OCC TED ING Se ci sono fenomeni sia in tedesco che in inglese dovevano essere presenti nel germanico occidentale. Se invece ci sono fenomeni presenti sia in anglosassone che in inglese ma non in tedesco, saranno fenomeni avvenuti nell’arco di tempo dell’evoluzione tra il germanico occidentale e l’anglosassone e se ci sono fenomeni che caratterizzano il tedesco ma non l’anglosassone, saranno fenomeni avvenuti nell’evoluzione dal germanico occidentale e il tedesco e non riguardano piuè l’anglosassone. Es. di un verbo: germanico orientale/gotico: satjan tedesco medievale: sezzen in anglosassone settan attuale: to set = collocare, disporre ecc. In questo esempio notiamo che c’eè un fenomeno che accomuna il tedesco e l’anglosassone e riguarda le consonati (vedi consonanti sottolineate) processo di ASSIMILAZIONE, per cui il nesso dentale + approssimante palatale (j) eè diventato una geminata dentale. Questo lo troviamo sia in tedesco che in anglosassone ma neé in gotico neé nelle lingue scandinave; di conseguenza eè un fenomeno che caratterizza il germanico occidentale. Il fenomeno appena spiegato precisamente si chiama geminazione del germanico occidentale (west germanic gemination) = ogni volta che abbiamo in germanico occidentale una consonante che NON sia la vibrante (r), seguita da una approssimante palatale (j) e preceduta da una sillaba leggera (una vocale breve), si forma la geminazione della consonante. Se la consonante eè la vibrante invece la geminazione non avviene. Questo eè un fenomeno che avviene tra il germanico occidentale e il tedesco. In tedesco eè avvenuto che quelle che erano occlusive dentali sorde sono diventate un’affricata. Come lo capisco che il tedesco eè una forma originaria e l’anglosassone un’evoluzione? Altri rami del germanico attestano l’occlusiva sorda e non l’affricata. Gem: VC > CC C≠R
METAFONIA PALATALE: (assimilazione a distanza – vocale accentata seguita da un’ approssimante palatale. Se nella sillaba non accentata c’eè una i o la semivocale corrispondente, questa i causa l’evoluzione dell’assimilazione della vocale accentata, portando alla palatalizzazione della vocale accentata. Questo fenomeno si colloca in una fase vicina al germanico e compare tardi. Punto di partenza eè l’indoeuropeo, il germanico (punto di partenza comune delle lingue germaniche) e poi l’anglosassone. Schema dei fenomeni relativi all’evoluzione dall’indoeuropeo al germanico (consonantismo legge di Grimm e Verner) e dei fenomeni relativi all’evoluzione dal germanico all’anglosassone: IE (indoeuropeo): Legge di Grimm + legge di Verner = PRIMA ROTAZIONE CONSONANTICA (eè caratteristica delle lingue germaniche): le consonanti che ricostruiamo per l’IE (indoeuropeo), subiscono una serie di fenomeni e trasformazioni e quando si arriva al germanico le forme ereditate dall’indoeuropeo presentano un consonantismo alterato rispetto all’IE e la prima rotazione consonantica rappresenta uno dei tratti caratterizzanti delle lingue germaniche. Si chiama prima rotazione consonantica percheé poi viene ricostruita una seconda rotazione consonantica fenomeno che caratterizza esclusivamente il tedesco (es: affricata al posto dell’occlusiva). Relativi allo sviluppo dall’indoeuropeo al germanico, sono altri fenomeni: Riduzione del vocalismo: semplificazione del sistema vocalico: in IE ricostruiamo un sistema vocalico in cui abbiamo 5 vocali brevi, 5 vocali lunghe e 6 dittonghi e in germanico invece abbiamo un sistema + limitato: 4 vocali brevi, 4 vocali lunghe e 3 dittonghi. ci sono semplificazioni a causa delle fusioni di 2 fonemi. I fenomeni appena citati rappresentano l’evoluzione dall’IE al GMC (germanico). GMC (germanico): Nel periodo del germanico comune, dobbiamo collocare alcuni fenomeni: Armonia vocalica ; Allungamento per compensazione di alcune vocali. ANG (anglosassone): Palatalizzazione delle velari (riguarda il consonantismo). Fenomeni che riguardano il vocalismo: 1) Evoluzione dei dittonghi; 2) Primo frontamento; 3) Frattura; 4) Dittongazione palatale; 5) Metafonia palatale.