Filologia germanica – Vaciago – LEZIONE 6 Fotocopia LESSON 4(b) Riga 14: Lo stolto consigliere consigliò il figlio del re con altre parole: quel giovane figlio allora, voleva (wolde) espellere il re. Riga 17: Quando il re udì questo, allora mandò suo figlio che aveva ascoltato queste stolte parole, al santo abate e dai saggi preti nel loro piccolo monastero. Riga 20: þær (there) -> là, egli ascolta le parole del santo abate e anche le parole dei saggi preti; molte parole. Fela + GENITIVO PLURALE (altro modo per indicare “molti”: Many -> usato al singolare es potremmo dire many word). Riga 22: egli non va ora via da questo monastero sull’isola deserta, non ascolta le parole di nessun saggio, non ascolta le parole dell’anziana regina, non ascolta le parole del re, ascolta i santi preti. (halgan preceduto dal dimostrativo è declinato debole). Riga 26: quando il re muore/morrà, allora andrà lo stolto figlio da questa fondazione al castello. PRONUNCIATION – Muþa = þ = fricativa sonora þær = þ= fricativa sorda (se vibrano le corde vocali il suono è sonoro). In anglosassone le fricative hanno una distribuzione ordinata: S = fricativa sorda sibilante (corrispondente sonoro -> z) F= dentale -> (corrispondente sonoro -> v) Þ= th sordo (come in think), th sonoro (come in though). Una fricativa è sorda: *Se si trova in una posizione iniziale di parola. *Se si trova in una posizione finale di parola. *Se è geminata (= doppia). Una fricativa è sonora: Quando si trova in ambito sonoro (= fra 2 suoni sonori) suoni sonori per eccellenza: vocali. V. fotocopia pag.9 -> Lesson 4(b) PRONUNCIATION PRACTICE s: sendan (sorda – in posizione finale), wīs (sorda), prēost (sorda– t-> suono sordo), wīse (sonora – fra 2 vocali), wīsre (sonora), þissum (sorda è geminata /doppia). La stessa distribuzione vale per la sibilante, la labiale e la dentale. Quindi: f: (labiale) feran (sorda), self (sorda), æfter (sorda), gelēafa (posizione intervocalica – sonora), efne (sorda), Offa (nome proprio) ff geminata (doppia) -> sorda. þ: (dentale) þēow (sorda), fērþ (sorda), mūþa (sonoro), weorþian (ambito sonoro – sonora), oþþe (sorda geminata). Nel caso della sibilante, noi abbiamo la s che viene utilizzata senza distinzione quando è sorda e sonora. Per la f vale lo stesso (sia suono sordo che sonoro). Per la dentale le cose sono diverse: in anglosassone ci sono due lettere -> þ (th), ð ( edh) = entrambe indicano FRICATIVE DENTALI. Nella prassi dei copisti anglosassoni, queste due lettere vengono usate indistintamente sia per il suono sordo, sia per il suono sonoro. *In posizione attributiva (quando è preceduto da un dimostrativo), l’aggettivo, è debole. Quando è in posizione predicativa, si usa l’aggettivo forte. Il peso della sillaba radicale influisce sulla declinazione dei nomi neutri e dei nomi femminili. Es: scip (sillaba leggera -> plu= scipu), word (sillaba pesante plur. word)-> senza desinenza –u.
Nel nome femminile forte -> nel NOM SING. -> se la sillaba radicale è leggera conserva desinenza –u, se è pesante la sillaba radicale si perde. NOMI DISILLABICI -> nomi formati da 2 sillabe radicali Þegen (scudiero /seguace) – plur: pegnas (pronuncia) -> sillaba pesante. Engel (angelo) (sillaba pesante ci sono 2 consonanti) Metod (creatore)- metodes (sillaba leggera)* Heafod (testa) Werod (truppa) (sillaba leggera). Bisogna vedere se la sillaba radicale è leggera o pesante.--> Se è pesante, nel momento in cui si aggiunge una desinenza (e quindi si avrebbero 3 sillabe), la sillaba mediana si indebolisce e scompare. Se la sillaba è leggera, rimane anche la sillaba mediana*. Capire se una sillaba è leggera o pesante: Se ci sono 2 consonanti e se la sillaba termina con 2 o+ consonanti PESANTE Se la vocale è breve e non è seguita da 2 o + consonanti, la sillaba è leggera; in tutti gli altri casi è pesante. Aggettivi: hālig (santo) haligne (anche se la sillaba è pesante) – forma gen: halges -> la sillaba è pesante, si aggiunge una terza sillaba con la desinenza e quindi la i scompare. micel (grande) yfel (pronuncia: ivel) (sonora perché fra 2 vocali) – la vocale è breve (attuale evil) Alcune desinenze sono vocaliche (acc. masch. forte sing. -ne) in questo caso non succede nulla. Nel caso degli aggettivi ci sono varie forme e a volte viene conservata la silllaba mediana. Gli agg. con sillaba leggera hanno per es la forma al gen: yfeles, ma anche yfles-> caduta sillaba mediana (dell’agg. yfel) ci sono + forme. Per i nomi con sillaba leggera: conservano la sillaba mediana Per quanto riguarda la declinazione dei nomi c’è una suddivisione chiara tra i nomi che hanno sillaba radicale pesante, nelle forme flesse dei quali, c’è la caduta della sillaba mediana e i nomi bisillabici con sillaba radicale leggera, nelle forme flesse si conserva la sillaba mediana, nel caso degli aggettivi, invece, questa ripartizione è molto meno netta.