Risveglia la Dea che è in te. Riappropriarsi del potere femmineo di Simona Vitale Copyright © www.simonavitale.com www.simonavitale.com
RISVEGLIA LA DEA CHE E’ IN TE RIAPPROPRIARSI DEL POTERE FEMMINEO
Di Simona Vitale www.simonavitale.com
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Ciao
e benvenuta al movimento “Risveglia “Risveglia la Dea
che è in te. Riappropriarsi del potere femmineo ”, ”, un progetto per il recupero e la valorizzazione delle specificità di genere. Per fare ciò andremo a ripescare in un sapere antico, appartenente a società molto distanti da noi, la sacralità della donna, così come era celebrata nell’epoca che va dal Paleolitico all’età del Bronzo. Grazie alla ricostruzioni socio-storiche elaborate a partire dal grande lavoro di archeologi quali Marija Gimbutas scopriamo che, per millenni la donna è stata riconosciuta nella sua interezza. A dispetto di quanto si crede, le società cosiddette “primitive” mettevano al centro sia l’uomo che la donna rispettando le reciproche differenze biologiche. Erano società pacifiche e le donne ricoprivano cariche politiche e religiose. Come ricorda Vicki Noble, Noble, autrice de ll risveglio della Dea , ed impegnata in prima linea per il recupero delle potenzialità femminili: “I primi esseri umani non si consideravano separati dalla Natura e dagli altri esseri umani. In epoca primitiva non esisteva il senso della gerarchia o della casta, non c’era traccia di schiavitù o di ineguaglianza1”.
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V. Noble, Il risveglio della dea , Tea Edizioni, 2006, pg. 264.
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Gli uomini non rivestivano un ruolo marginale né accessorio, ma venivano apprezzati e riconosciuti per l’apporto sociale necessario che offrivano alla comunità. Come vedi, un altro modo di concepire il mondo è possibile. Se per millenni gli uomini e le donne hanno conosciuto l’armonia e la pace nel pieno rispetto della natura, possiamo farlo anche noi. Ma il cambiamento parte da te. Da te che stai leggendo. Non aspettarti che siano altri a prendere il tuo posto ed impegnati sin da subito a compiere il ruolo che ti è stato affidato: riscoprire il tuo potere. Alle donne è affidato un ruolo molto importante in questi anni di cambiamento, quello di condurre l’umanità verso la riscoperta dell’uguaglianza, della tolleranza e dell’accoglienza. Ma ciò è possibile a partire solo dal riconoscimento e dall’accettazione del suo potenziale. Per contribuire a questo risveglio, ho realizzato un percorso ad hoc per tutte le donne che hanno ascoltato il richiamo della loro antica natura forte ed al contempo amorevole, per tutte le donne che sentono di non avere corrispondenza adeguata nelle rappresentazioni sociali della femminilità così come veicolate dai media. Il percorso si avvale di seminari, corsi dal vivo e sul web, ebook, materiale audiovisivo e quanto favorisca il recupero del ricordo sulla nostra reale natura e sul nostro affascinante ed importante potere di incantare, creare, guarire, amare. 3
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Se non l’hai già fatto e vuoi restare aggiornata sugli eventi organizzati dal movimento “Risveglia la Dea che è in te. Riappropriarsi del potere femmineo ” ti invito ad iscriverti alla pagina web: www.simonavitale.com Anche questo report che stai leggendo è parte del progetto “Risveglia la Dea che è in te ” e si pone l’obiettivo di incuriosirti nella ricerca della tua vera natura nonché di fornirti degli stimoli per esternarla, a beneficio tuo e di chi ti sta intorno. Fai conto che questo percorso è un risveglio della memoria perduta, se le mie parole risuonano in te come una verità rispolverata, accoglile, rielaborale e falle tue. Se ciò che leggi ti appare distante dal tuo sentire, confuta ciò che è scritto e confida nelle tue scelte. Il lavoro che facciamo insieme infatti è quello di rinforzare la tua autorità interiore, confidando pienamente nelle tue scelte. Nessuno meglio di te stessa sa cosa è meglio per te. Rinforzando questa convinzione ti muoverai in maniera più sicura e il tuo agire apparirà più in linea con la tua natura. Qualunque sia la tua storia, la tua età, il tuo pensiero ricorrente, sappi che la tua natura è sacra ed in quanto donna sei connessa al principio di ciclicità. Familiarizzare con queste due considerazioni preliminari facilita l’accettazione e l’esercizio del potere declinato in potere di incantare , potere di curare , potere di creare , potere di amare (che poi li raggruppa tutti). Come favorire lo sviluppo di questi poteri è ciò che scoprirai nelle prossime pagine. Buona lettura!. ☺ 4
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LA SACRALITA’
Tu sei sacra, il tuo corpo lo è. Ricordalo in ogni atto che compi. Spargi grazia intorno a te tributando grande rispetto verso te stessa. Sei una Dea, ogni donna lo è. Il tuo corpo è generatore di vita. Trattalo con devozione. Le tue mani sono creatrici. La tua bocca è uno strumento sacro. Porta attenzione a tutto ciò che ingurgiti. Con ogni parola inoltre disegni la tua realtà. Fa che il disegno da te descritto sia in linea con i tuoi desideri. Il tuo ventre è portatore di emozioni, benedicile, qualunque esse siano. Sii cosciente delle emozioni che ti pervadono. Dalle voce. Non censurare il tuo intuito, sfruttalo, è un alleato potente, se ti è stato dato in dono, è lì per un motivo: sostenerti nelle 5
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scelte della vita, Ascolta cosa ha da dirti, quale informazione vuole comunicarti. Entra in relazione con la tua parte più profonda. Confida in te stessa. Nessuno meglio di te stessa sa cosa è meglio per te. Meriti ogni bene, in ogni singola area della tua esistenza. Innalza la tua soglia di meritevolezza. Permettiti di essere, essere e basta. Osa. Sii te stessa con le tue peculiarità fino in fondo. Ama ogni singolo aspetto che riguarda la tua persona. Onora la tua esistenza. Acquista coraggio nelle tue scelte. Sii fiduciosa, il buon senso è dalla tua parte. Perdonati. Sii indulgente con te stessa. Segui il bello e ciò che consideri piacevole. Abbandona i sensi di colpa, essi non hanno niente a che fare con la responsabilità. Sii consapevole di dove si sta dirigendo la tua vita, ma alleggerisci il carico. Sfronda la tua esistenza da ciò che ti butta a terra. Dilata gli spazi di piacere e di benessere a discapito di quelli che ti procurano disagio. Sii operativa. Espanditi all’esterno.
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Dipingi la tua vita con i colori che più ami. Non temere di esprimere la tua creatività. Sii fiera di te: tutte le scelte che hai compiuto hanno richiesto coraggio, congratulati con te stessa per la forza che hai espresso sinora. Sii grata a te stessa per come hai affrontato tutte le prove contro le quali ti sei imbattuta. Celebra tutte le occasioni nelle quali hai saputo rialzarti. Spalanca il tuo cuore e riversa amore incondizionato verso te stessa. Qualsiasi cosa ti sia accaduta, qualunque cosa tu abbia fatto per arrivare fin qui, ti rende un'unica, perfetta, irripetibile sinfonia, una vibrazione che risuona armoniosa nell’orchestra universale.
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LA CICLICITA’
Sei pienamente connessa con la Terra e con il suo ritmo ciclico. La tua essenza di donna è ciclica, ascoltala, assecondala, permettile di manifestarsi. La natura delle donne (diversamente da quella degli uomini che è lineare) è ciclica, legata al principio dinamico di vita/morte/rinascita. Chiedere ad una donna di essere sempre uguale equivale a chiederle di rinnegare la sua natura mutevole ed in movimento. Così come evolvono le stagioni così le donne sfumano da un’essenza all’altra.
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L’uomo per sua natura segue il principio di linearità che prevede un pensiero logico, sequenziale, cumulativo basato sulla definizione di categorie discrete. La natura della donna è portata ad un approccio olistico e creativo, la sua essenza la conduce in uno stato di perenne creatività. Così come Penelope tesse e disfa la sua tela, così la donna è portata a creare e a distruggere. Così come la Natura crea e distrugge così la donna è portata a costruire e disfare. La donna illuminata sa quando disfarsi di ciò che è logoro e tramortito, così come sa quando dar vita a qualcosa di nuovo. La fase mestruale ogni mese ci mette in contatto con il principio di vita e di morte (l’ovulo è una promessa di vita, la sua essiccazione rappresenta la morte che cederà il passo ad una nuova opportunità di vita). Anche le fasi lunari, a cui siamo tutte associate, ci rievocano la nostra natura ciclica. Come la luna che cresce e decresce, così le nostre energie si rinforzano e si indeboliscono. Come la risacca del mare che bagna la sabbia e poi si ritira così le nostre energie sono connesse ad un eterno movimento che riempie e svuota, di esteriorizzazione di forza e di ritiro interiore, del donare e del ricevere, dell’accogliere e dell’abbandonare. Per farti un’idea dell’energia femminile, ti chiedo di osservare la natura, osserva la sua fervida fantasia e la sua 9
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creatività, ma soffermarti anche ad osservare quando fa pulizia e distrugge. Il principio di distruzione nella nostra società non è ben accetto perché evoca qualcosa di pericoloso, ma esso è tutt’altro che dannoso, giacché senza morte non può esserci rigenerazione. Dalla morte nasce la vita. Osserva a tal proposito come in natura tutto ciò che muore sia legato al principio di nuova vita. Distruggere ciò che è stantio (eliminare vecchi oggetti, disfarci di relazioni malsane) conduce alla rigenerazione, all’apertura verso energie nuove che prenderanno il posto di quelle tramortite e stantie. Quando diciamo di “no” siamo in linea con il sacro principio di distruzione, quando diciamo di “sì” siamo in linea con il sacro principio di creazione. Come fare per sapere quando dire di “sì” e quando dire di “no” è qualcosa che non si apprende sui libri, ma semplicemente confidando nelle tue scelte, nella tua forza e autorità interiore. Per raggiungere l’autorità interiore, infine, “dobbiamo sviluppare un senso di benessere interiore dove giudicare noi stesse meno severamente della cultura esterna e concederci di agire seguendo i nostri impulsi2”.
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V. Noble, Il risveglio della dea , Tea Edizioni, 2006, pg. 242.
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IL POTERE
In mano hai un potere enorme, ogni donna lo possiede. Imparare a riconoscere, accettare e gestire questo potere è il compito che ti è stato affidato. Il potere nell’immaginario comune è associato all’idea di dirigere e comandare, è un’idea legata alla forza fisica ed alla capacità economica. Riguarda la capacità di prendere decisioni per conto terzi e disporre di energie altrui. Il potere al femminile tutt’altro che separare, mira ad unire ed esso si dispiega in: potere di incantare , potere di curare , potere di creare , potere di amare . 11
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Il potere di incantare
Il potere di incantare lo eserciti ogni qual volta che la tua femminilità ammalia con un’aura di seduzione. Il mito associato a questo potere è quello relativo alle sirene che, con la loro irresistibile voce, rapiscono l’attenzione di Ulisse e della sua ciurma. Puoi esserne conscia oppure no, ma ogni donna ha il potere di incantare con la grazia, la sensualità, la dolcezza i suoi interlocutori. L’arte di incantare non può essere impartita e non è una tecnica manipolatoria, non mira ad essere persuasiva, ma scaturisce semplicemente dall’accettare la componente seduttiva della femminilità.
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Possiamo incantare con la danza, il canto, la bellezza, la gestualità, con l’arte oratoria, con una semplice camminata e con tutte le espressioni che trasfigurano una donna in un essere divino al cui cospetto bearsi della sua sola presenza. La capacità di incantare è una vera e propria fascinazione e può esercitarsi tanto sugli uomini che sulle donne, tanto sugli adulti che sui bambini (hai mai fatto caso a come i bambini guardano chi, con grande maestria, racconta una storia avvincente? Ecco, quello è un tipico stato di incantamento). Inutile dire che non bisogna avere un corpo da top model per incantare, né una voce da usignolo per ammaliare, né tantomeno (e per carità) scimmiottare atteggiamenti da femme fatale . Il potere di incantare nasce dalla sicurezza delle proprie azioni e per questo maggiormente si esercita quando meno ce ne accorgiamo. Immerse in attività che ci piacciono ed intente a far di tutto, ma non a sedurre volontariamente, esercitiamo un potere magnetico di attrazione, un’irresistibile forza che cattura attenzioni, sguardi e soprattutto un profondo rispetto. Il maggiore carisma non risiede in un artificio del belletto, ma nella naturalezza con cui ci si muove, nell’essere consapevoli del nostro vero Sé. Al cospetto di un essere tanto illuminato fiorisce la bellezza ed ogni vivente è attirato da cotanta fiducia ed incedere certo. Questa è la bellezza che riscontro nelle donne sagge.
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Come ebbe a dire Clarissa Pinkola Estés in Storie di donne selvagge : “Non sottovalutare mai la resistenza di una vecchia saggia. La vita può dilaniarla o trattarla ingiustamente, ma lei possiede un’altra anima, un’anima primaria, fulgida e incorruttibile sotto l’anima assediata, 3 un’anima luminosa che rimane sempre intatta ”. Fai pertanto entrare la bellezza nella tua vita, essa è ovunque, non esitare ad attraversarla, indossala, rappresentala, osservala all’esterno, consapevole che essa è il riflesso della tua bellezza interiore. Come afferma ancora Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi : “Sostenere un unico tipo di bellezza è come essere inosservanti della natura. Non può esistere un unico tipo di uccello canterino, di pino o di lupo. Né di bambino, di uomo o di donna. Non può esistere un unico tipo di seno, di circonferenza, di pelle4”. Nel variopinto giardino della realtà esteriore, la bellezza ha anch’essa una funzione, quella di aprire i cuori alla contemplazione ed alla beatitudine. Non dimenticarti di onorare la bellezza intorno a te e quella di cui sei portatrice. Lasciati incantare dalle meraviglie del mondo e, al contempo, fai risplendere il tuo incanto. 3 4
C. P. Estes, Storie di donne selvagge, Frassinelli Editore, 2008, pg. 151. C. P. Estés, Donne che corrono con i lupi, Frassinelli Editore, 2009, pg. 205.
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Per aprire i sensi alla bellezza, puoi anche recitare la seguente preghiera, scritta da Catherine Wishart e riportata nel libro Giovani Dee : “Apri il mio cuore, o Dea Apri il mio cuore alla bellezza della mia vita Alla bellezza del mio amore Alla bellezza del mio spirito. Apri il mio cuore,o Dea Alla bellezza di questo giorno Alla bellezza del sole Alla bellezza delle stelle Alla bellezza degli alberi. Apri il mio cuore, o Dea Alla bellezza delle mie relazioni Alla bellezza dei miei amici Alla bellezza dei miei cari. Apri il mio cuore, O Dea, alla bellezza dei miei capelli alla bellezza delle mie dita dei piedi alla bellezza del mio cuore alla bellezza delle mie cosce alla bellezza della mia vista alla bellezza della mia voce alla bellezza del mio respiro alla bellezza della mia pelle alla bellezza del mio tocco alla bellezza del mio naso alla bellezza della mia pancia alla bellezza dei miei polmoni. Apri il mio cuore, o Dea Alla bellezza che IO SONO 5 ”.
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C. Wishart, Giovani Dee, Macroedizioni, 2004, pg. 330.
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Il potere di curare
Ogni donna ha il potere di curare nel doppio significato di prendersi a cura di qualcuno/qualcosa e di guarire. “La donna è per sua natura colei che nutre e perciò signora di tutto ciò che significa nutrimento6”. Le mani delle donne benedicono, fanno prodigi, sono degli strumenti d’amore attraverso cui si opera una vera e propria guarigione tanto emotiva quanto fisica.
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E. Neumann, La Grande Madre, Casa Editrice Astrolabio, 1981, pg. 283.
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Le parole delle donne illuminate alleviano il dolore e la fatica. I sorrisi elargiti da donne sagge rinfrancano anche i cuori più appesantiti. I pasti preparati dalle mani di una donna amorevole confortano e sostengono. I “no” pronunciati da una donna dalla grande forza interiore aiutano a crescere, sono lezioni di vita, semi piantati in diversi campi, pronti per germogliare. Le carezze delle donne innamorate irrigano anche i terreni più aridi. I loro abbracci sono concime anche per la terra più dura. Alle donne piace molto parlare e questa caratteristica non è frutto del caso. Le donne illuminate sanno quando tacere e quando raccontare una storia. Sanno prestare ascolto, senza emettere giudizio. Le donne illuminate guariscono anche attraverso le storie che narrano, sono portatrici di una saggezza antica, sono il canale tra la Terra ed il Cielo, tra l’intervento divino e le cose mondane. L’energia delle donne risvegliate dal torpore è benefica e sanante. E’ medicina per tutti i mali. E’ amore che respira e cammina. E’ una farmaco privo di controindicazioni. E’ un cuore aperto e impavido, è l’amore materno della Madre Terra che fluisce incondizionato in ogni dove. Sei una benedizione vivente, accetta i doni che ti sono stati offerti, accetta il tuo potere di sciamana e curandera. 17
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Il potere di creare
Ogni donna è creativa, o almeno in via potenziale. Se c’è una cosa che ripeto sempre nei miei seminari è che nessuna donna è priva di talento creativo. Chi asserisce di essere non creativa è come chi afferma di non sognare affatto. Nel primo caso, come nel secondo non si verifica un’incapacità, ma semplicemente una dimenticanza. Come ci si dimentica di aver sognato così ci si dimentica di essere naturalmente creative. 18
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La creatività è insita nella natura al femminile, non a caso nel suo corpo avviene la più alta creazione dell’esistenza e si sviluppa nientemeno che la vita. Scrive a tal proposito Miranda Gray, autrice del libro Luna Rossa. Capire e usare i doni del ciclo mestruale : “Se non cercherete di connettervi con le vostre energie creative e non le userete, esse rimarranno semplicemente in potenza. Trattenerle può causare un senso di isolamento o di stagnazione, poca ispirazione, assenza di desiderio sessuale e una ridotta consapevolezza del mondo fisico esteriore. Reprimere l’energia quando è nella fase dinamica può causare irritabilità, frustrazione, tendenze distruttive e comportamenti compulsivi, quindi è importante che ogni donna si prenda del tempo per rendersi conto delle sue capacità creative e per esprimerle, rimanendo così fedele alla sua vera natura7”. Per fare ciò bisogna sentirsi legittimate ad esprimere la propria creatività. Mi vengono in mente allora le parole di Robin Norwood nel suo famoso libro Donne che amano troppo : “Considerate il vostro benessere, i vostri desideri, lavoro, progetti, divertimenti come la prima cosa; che vanno realizzati prima e non dopo aver soddisfatto i desideri di chiunque altro. (…) Convincetevi che i vostri desideri sono molto importanti, e che è compito vostro soddisfarli8”. Quando parlo di creatività al femminile intendo questo concetto in senso lato. Sfornare dolci, ricamare orli perfetti,
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M. Gray, Luna Rossa. Capire e usare i doni del ciclo mestruale , Macroedizioni, 2009, pg. 158. R. Norwood, Donne che amano troppo, Universale Economica Feltrinelli, 2010, pg. 271
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fare decoupage, disegnare, scrivere, portare avanti una famiglia, etc. sono tutti processi creativi. Come già detto, la natura al femminile è connessa alla Terra ed alla Natura: germogli, pioggia, uragani, venti, fiumi in piena, vulcani in eruzione e la danza delle onde marine sono solo alcuni esempi della creatività nel suo manifestarsi. A volte però capita che il potere creativo venga inibito a causa di diverse circostanze. Le principali ragioni per cui la forza creativa è messa tacere riguardano: a) la mancata concessione di un tempo-spazio sacro adibito alla sola espressione delle potenzialità creative; b) le invalidanti convinzioni secondo cui non si è sufficientemente brave/competenti per creare; c) il troppo parlare della “creazione” che sta per venire alla luce con il rischio che l’idea si sciupi nel continuo confronto esterno il quale, fuorché fornire supporto, potrebbe demotivare e condizionare la “creatrice” dell’opera. d) Il farsi prosciugare energeticamente da agenti inquinanti come ad esempio tutti coloro che ostacolano la piena espressione della tua creatività poiché temono di perdere le attenzioni ad essi prima destinate. Questi agenti inquinanti vanno sotto il nome di “vampiri energetici” e risucchiano (consapevolmente o no) risorse (energia e tempo) che potrebbero essere investite nella dimensione creativa.
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Cosa fare allora per riconnettersi con la propria libido creativa? Ripulendo il fiume della creatività. “Il fiume non arriva inquinato, siamo noi a renderlo tale. Il fiume, non si prosciuga, siamo noi a bloccarlo. Se vogliamo concedergli la libertà, dobbiamo consentire alla nostra vita ideativa di sciogliersi, di scorrere, lasciando venire tutto, non censurando inizialmente nulla. Questa è vita creativa9”. La prima cosa da fare è concedersi una dimensione inviolabile in cui poter creare in piena libertà, facendo cessare le distrazioni e le richieste esterne per un tempo definito. Trovo questo punto cruciale, non a caso in Come diventare una Dea. Tre passi per essere divina dedico molto spazio all’importanza di una dimensione inviolabile dove poter esprimere la propria creatività: “Bisogna allora crearsi un luogo ed un tempo sacro, all’interno della cui dimensione curarsi solo delle proprie esigenze di espansione. Bisogna ritagliarsi dimensioni inviolabili a cui non ha accesso nessun altro, all’interno delle quali incanalare la libido della creatività. Ciò significa concedersi un momento nel quale cesseranno le richieste di aiuto esterne e non si presterà ascolto a nessun altro bisogno se non a quello proprio10”. Il secondo punto consiste nel cimentarsi in qualcosa di creativo senza badare ai condizionamenti sulla buona riuscita dell’opera, detto in altre parole, creare per te stessa. 9
C. P. Estés, Donne che corrono con i lupi, Frassinelli Editore, 2009, pg. 340 S. Vitale, Come diventare una Dea. Tre passi per essere divina, Macroedizion, 2011, pg. 42.
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Il terzo punto riguarda il non raccontare troppo in giro dei propri progetti creativi, ma prendersi cura della “creatura” prima che nasca con devozione e senso di sacralità. Il quarto nonché ultimo punto per sviluppare la creatività si riferisce all’allontanamento dei vampiri energetici e quanti si dimostrano demotivanti alla buona riuscita dell’opera. Che tu possa sentirti parte dell’energia universale della creazione. Che il flusso della creatività dentro di te si esteriorizzi nelle tue azioni. “Sei una viaggiatrice cosmica che si muove sulla terra e il tuo corpo è il mezzo che si trasforma mano a mano che tu procedi nel tempo. Il progredire o l’arrestarsi del tuo cammino dipendono unicamente da te. Sei tu che dovrai decidere e assumerti la piena responsabilità di ciò che farai, dirai o penserai. Nel tuo mondo che è il tuo universo individuale, sei tu che dovrai creare, ma per creare, dovrai prima sapere amare e per amare dovrai essere femmina, altrimenti non diventerai mai donna11”. Ora vai e crea, progetta, espanditi all’esterno, fiduciosa nelle tue illimitate risorse interiori.
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H. H. Mamani, La profezia della curandera, Piemme Bestseller, 2008, pg. 148.
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Il potere di amare
Amare è l’arma più potente che ci sia. Ogni conflitto o dolore è infatti causato da una mancanza di amore. Questo potere potrebbe racchiudere tutti gli altri giacché la seduzione, la creatività e la guarigione si sprigionano da un atto d’amore. Ora, bisognerebbe spendere due parole su questa parola così spesso fraintesa. L’Amore di cui parlo non ha semplicemente a che fare con un rapporto sentimentale, e non si esaurisce neppure in parole quali bontà, solidarietà, altruismo, empatia, fratellanza, sostegno, rispetto. 23
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L’amore è ciò che permea ogni cosa, la sostanza di cui è composta ogni esperienza. L’Amore è continua creazione, accettazione, morte e rigenerazione. Amare dunque significa essere nel flusso creativo, accettando ciò che ci si para dinnanzi, senza fuggire, consapevoli di essere co-creatori della nostra realtà. Non sembra facilissimo, ma in realtà lo è. Siamo abituati alle cose complicate, ai rompicapo, alle situazioni ingarbugliate, al caos, tutti impegnati a risolvere problemi complessi. L’Amore ben si esprime altresì attraverso la semplicità, l’abbandono di schemi per leggere gli altri ed il Mondo in genere, esso è la benedizione di ogni singolo istante. L’amore passa attraverso la certezza che ogni cosa accade per la nostra evoluzione e che il nostro compito è solo quello di imparare, sperimentare, ricordare, giocare, godere. L’amorevolezza, poi, è una qualità preminentemente femminile, ma essa è stata occultata in nome dell’importanza data alla barriere difensive che innalziamo per proteggerci dal prossimo. Vige una regola strana ed assai poco produttiva oggi secondo cui chi si apre agli altri con fare amorevole è riconosciuto come debole. E come sono del resto chiamate le donne se non “sesso debole”? Le donne hanno imparato che essere amorevoli non va bene e che l’apertura incondizionata verso l’altro è nociva.
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Hanno interiorizzato schemi comportamentali legati alla prepotenza, l’abuso ed il saccheggio. Queste caratteristiche comportamentali oltre a snaturare la donna della sua indole naturalmente amorevole, hanno contribuito a diffondere l’idea secondo cui il Mondo è un posto ostile ed assai duro. Non si dice forse che un uomo dai modi aggraziati e assai gentili somiglia ad una donna? E quando lo si dice lo si fa con disprezzo, come se essere particolarmente cortesi ed aperti verso l’altro fossero atteggiamenti da sciocchi. Passa così l’idea che la legge del più furbo è la legge homo homini lupus . In realtà, da un punto di vista prettamente economico e strumentale, questo modus vivendi non è vincente, o almeno non quanto l’etica del win/win. Qualsiasi economista o sociologo ti direbbe che operare per il benessere della collettività piuttosto che del singolo risulta essere la mossa vincente in qualsiasi contesto. La nostra naturale predisposizione è quella di andare incontro all’altro perché riconosciuto come parte di sé e non di defraudarlo. L’idea che sia necessario erigere muri e barriere difensive perché l’ “altro generalizzato” vuole fregarci, invece di farci star meglio, ha solo diffuso paure, diffidenze e meschinità. E’ simpatico infatti constatare che, in un’ottica puramente egoista, l’amore e l’apertura verso l’altro offre più benefici piuttosto che atteggiamenti di chiusura, se non di sopruso. 25
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Naturalmente amare non è una prerogativa al femminile (come neanche le altre potenzialità di cui abbiamo discusso sopra), ma alle donne è affidato un compito che in poche conoscono: ovvero favorire l’apertura dei cuori nel maschile e condurre l’umanità verso forme di uguaglianza, accoglienza e tolleranza reciproca. Se ti sembra troppo o eccessivamente oneroso, ascolta le parole di Hernán Huarache Mamani, autore de “La profezia della curandera ” (ricercatore spirituale che da anni lavora per la rivalutazione delle specificità femminili nel Mondo) a proposito del ruolo delle donne, soprattutto in questa era: “Per una donna che raggiunge la consapevolezza di sé, tutto diventa più semplice. Si fa più saggia perché finalmente conosce la verità; nelle sue emozioni vi è maggiore serenità perché è ormai capace di esprimere il suo amore senza riserve e riesce finalmente a vivere la propria sessualità senza più paure né timori. La conoscenza di se stessa le infonde potere: sa quando è il caso di dare e quando non lo è. Solo conoscendo tutte le sue potenzialità una donna si può avvicinare a un uomo e guidarlo sulla strada dell’amore, della verità e del rispetto12”. E se non fosse abbastanza, leggi cosa dice Drunvalo Melchizedek (ambasciatore internazionale di molti popoli indigeni che hanno informazioni da condividere per il bene del pianeta) ne “Il serpente di luce ” circa i compiti affidati alle donne nel prossimo futuro: 12
H. H. Mamani, La profezia della curandera, Piemme Bestseller, 2008, pg. 149.
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“Ora tocca alla componente femminile condurre l’umanità nella Nuova Luce. Questa luce spirituale femminile, alla fine pervaderà tutta la sfera dell’esperienza umana, ponendo la donna in posizione di leadership, non solo nel mondo degli affari e della religione, ma anche al rango di capi di stato. Entro il 20122013 questa luce spirituale femminile diventerà talmente viva da rendersi ovvia a chiunque si trovi su questo nostro caro pianeta, e continuerà a svilupparsi per millenni13”. Immagina un pianeta governato da un numero cospicuo di donne. Credi forse che delle donne al potere possano investire le proprie energie in conflitti bellici e armamenti? L’amorevolezza ed il nutrimento dell’energia femminile è il motore di cambiamento. Sostieni questo cambiamento. “Se sei donna, sei compagna della natura e il tuo cammino è un pellegrinaggio. Sei nata donna per insegnare al mondo a stare più vicino alla Pachamama (la Madre Terra), perché tu sei l’espressione più profonda dell’amore14”.
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D. Melchizedek, Il Serpente di Luce. Oltre il 2012 , Macroedizioni, 2009, pg 6 H. H. Mamani, La profezia della curandera, Piemme Bestseller, 2008, pg. 271
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Risveglia la Dea che è in te. Riappropriarsi del potere femmineo di Simona Vitale Copyright © www.simonavitale.com
In conclusione Abbiamo visto insieme che questo percorso non è nient’altro che un recupero delle memorie perdute. Le parole che hai letto hanno lo scopo di riesumare ricordi antichi, sepolti nella tua coscienza. L’archetipo del sacro femmineo è sedimentato nella coscienza collettiva, per ravvivarlo a volte basta solo una citazione, la visione di un’immagine sacra, una parola ispirata. La tua sacralità, la tua connessione con la natura ed i tuoi poteri sono sempre stati lì, aspettando che un giorno potessero essere ridestati. E’ il richiamo della natura che ti invita a condurre la vita con più pienezza e coraggio. I prossimi passi alla riscoperta del tuo potenziale devi però compierli da sola. Nessuno può farlo per te. Nessuno può far risplendere le tue infinite risorse interiori. Neppure io. Il mio compito è solo quello di andare a recuperare ciò che è dimenticato, ma che ancora giace nella tua coscienza perché non teme l’oblio assoluto: è la tua forza maestosa, l’incredibile capacità di credere in te stessa e nei tuoi talenti. Sei una portatrice di bellezza, guarigione, creatività e amore.
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Risveglia la Dea che è in te. Riappropriarsi del potere femmineo di Simona Vitale Copyright © www.simonavitale.com
Lascia che anche gli altri possano godere della tua luce, non nasconderla. Hai tutto ciò che ti occorre per lasciarla risplendere, adesso. Non attendere un tempo futuro per far risplendere la tua eccellenza. Non quando sarai più ricca, non quando sarai più in forma, non quando avrai una casa più spaziosa, non quando sarai più anziana, non domani, ma adesso sei la donna perfetta per riversare nel mondo più amore, benevolenza, accoglienza, saggezza, tolleranza e forza. Sentiti libera di regalare o segnalare questo report a chi vuoi. Ti chiedo semplicemente di non cambiare le parole in esso riportate. Per restare aggiornata sul Movimento “Risveglia la Dea che è in te. Riappropriarsi del potere femmineo ” iscriviti gratuitamente qui: www.simonavitale.com Sarò inoltre felice di risponderti alle mail che mi invierai all’indirizzo
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Con infinito amore
Simona
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