Storia romana, G. Geraci - A. Marcone Parte I: I popoli dell’Italia antica e le origini di Roma I. L’Italia ’Itali a preromana prero mana III-I millennio a.C.: sviluppo di notevoli proporzioni nella penisola italiana: si passa infatti da una miriade di gruppi di piccole dimensioni al sorgere di forme di organizzazione protostatale. Sono dislocati un po’ ovunque lungo tutta la penisola ma soprattutto sugli Appennini, viene infatti denominata cultura “appenninica”. i fu un importante incremento demogra!co. "ell’et# del $ronzo recente %&I-&II sec. a.C.', ( documentata un’intensa circolazione di prodotti e anc)e di persone provenienti dall’area micenea: tali contatti favorirono il formarsi di aggregazioni pi* consistenti. Con l’inizio dell’et# del ferro %I& sec. a.C.' emerge una di+erenziazione tra due gruppi in $ase alla sepoltura dei cadaveri: uno usa la cremazione %Italia settentrionale e costa tirrenica tirrenica !no alla Campania', Campania', l’altro l’inumazione l’inumazione %tutte le altre altre regioni'. regioni'. In quel periodo il quadro quadro linguistico linguistico era assai assai variegato variegato,, a causa pro$a$ilment pro$a$ilmente e dell’arriv dell’arrivo o nella penisola penisola di gruppi etnici di varia provenienza, ma comunque divisi$ili in due tronconi: indoeuropee %atino e falisco, divisi a loro volta in sottogruppi, celtico e messapico' e non indoeuropee %trusco, ligure ligure e sardo' sardo' A met# dell’III secolo a.C. vennero vennero fondate nell’Italia nell’Italia meridiona meridionale le diverse diverse colonie della agna /recia. ungo la costa ionica, tirrenica e in Sicilia sorsero citt# importanti %0aranto, Crotone, 1eggio, "apoli, Siracusa, Agrigento' c)e esercitarono una grande in2uenza sulle popolazioni indigene. ra inoltre presente in Sardegna la civilt# dei Sardi, una civilt# nota soprattutto per i “nurag)e”, costruzioni a forma di cono c)e fecero la loro comparsa nella prima met# del II millennio a.C., e si pensa c)e avessero una funzione prettamente difensiva. difensiva. II. Gli Etruschi /li trusc)i sono la pi* importante popolazione dell’Italia preromana, anc)e se le loro origini sono a$$astanza incerte. rodoto % secolo a.C.' sosteneva fossero un gruppo di idi c)e navigarono alla volta dell’Italia dall’Asia minore. 3ionigi di Alicarnasso %I secolo a.C.' li riteneva invece invece genti autoctone. autoctone. Altri ancora pensavano pensavano provenisser provenissero o dal lontano lontano nord. nord. a ricerca ricerca storica e arc)eologica moderna colloca l’origine di questo popolo tra l’III e il II secolo a.C. e sostiene c)e fu il punto d’incontro tra un’evoluzione delle societ# e dell’economie locali e l’in2uenza delle colonie grec)e presenti nell’Italia meridionale. "el loro periodo di massima espansion espansione e %II-I %II-I secolo secolo a.C.' gli trusc)i trusc)i controllav controllavano ano la quasi totalit# totalit# dell’Italia dell’Italia centrooccide occidenta ntale le e compe competev tevano ano con /reci /reci e Cartag Cartagine inesi si per il contr controll ollo o delle delle princi principal palii rotte rotte marittime. /li trusc)i si organizzarono sin dall’inizio in citt# indipendenti governati da sovrani %lucumoni'4 l’unica forma di aggregazione delle comunit# etrusc)e c)e ci sia nota ( quella rappresentata dalla lega delle 56 citt# pi* importanti, c)e aveva per7 scopi essenzialmente religiosi. "el 89 a.C. vi fu una $attaglia navale contro i ;ocei, la prima $attuta d’arresto dell’espan dell’espansione sione etrusca. "onostante "onostante l’alleanza l’alleanza coi Cartagines Cartaginesi, i, non riusciron riuscirono o ad avere avere la meglio. "el <=< a.C. vi fu la $attaglia di Cuma, c)e segn7 la scon!tta etrusca contro i /reci di Siracusa c)e ferm7 anc)e l’espansionismo verso l’Italia meridionale. "el 9>? a.C. vi fu la caduta della citt# di eio ad opera dei 1omani: l’truria da allora cominci7 a passare sotto il dominio di 1oma. "el mondo etrusco e$$ero un enorme sviluppo i riti religiosi. e divinit# del pant)eon etrusco sono in gran parte assimila$ili a quelle grec)e: infatti anc)e la principale divinit# etrusca 0inia, sem$ra su$ordinata al fato, proprio come @eus. "ella religiosit# etrusca )a un’importanza particolare la concezione dell’aldil#. /li trusc)i credevano infatti c)e la vita continuasse nell’aldil#, e la tom$a viene di conseguenza concepita come un prolungamento della dimora del vivo. “ Aruspicina”: arte d’interpretare la volont# degli 3ei attraverso l’esame delle viscere degli animali sacri!cati per scopi religiosi. olto importante presso gli etrusc)i. ’alfa$eto ( un riadattamento di quello greco, anc)e se la lingua non ( di origine indoeuropea. I testi c)e sono giunti !no a noi sono per lo pi* costituiti da $revi formule, nelle quali spesso compare il nome del defunto. oc)i sono i testi di una certa estensione. I siti delle citt# etrusc)e )anno lasciato una traccia arc)eologica relativamente modesta, ad eccezione delle necropoli, c)e venivano organizzate come vere e proprie a$itazioni sotterranee, costruite con varie strutture: a pozzo, a fossa, a camera. 3al punto di vista della tecnica arc)itettonica ( 1
notevole il grado di perfezionamento raggiunto dagli trusc)i nell’uso della copertura a volta e dell’arco dell’arco.. er er quanto quanto riguarda riguarda le attivit# attivit# economic) economic)e, e, gli trusc)i trusc)i praticano praticano con successo l’agricoltura %cereali', la metallurgia e l’artigianato artistico, esportando i loro prodotti in ampie zone zone del del edi edite terr rran aneo eo.. /li /li tru trusc sc)i )i furo furono no a$il a$ilii sia sia nell nell’e ’est stra razi zion one e di mine minera rali li,, sia sia nel nel trattamento dei metalli grezzi in apposite fornaci. III. Roma I primi storici ad occuparsi dell’Italia meridionale furono greci, e in greco scrissero i primi storici romani %III secolo a.C.', a pi* di cinque secoli dalla fondazione dell’ur$e. e poc)e iscrizioni c)e ci sono pervenute pervenute non ci danno grandi informazion informazioni. i. I primi storici dei quali possiamo possiamo tutt’ora leggere le narrazioni di 1oma arcaica furono 0ito ivio e 3ionigi di Alicarnasso, c)e vissero nel I secolo a.C. a versione pi* nota delle origini di 1oma inserisce la fondazione di Al$a onga e la dinastia dei re Al$ani tra l’arrivo di nea e il regno di 1omolo. Secondo la leggenda il fondatore e primo re della citt#, 1omolo, ( addirittura !glio di arte e della !glia dell’ultimo di re di Al$a onga onga 3al 3al =8< =8< al 8> 8> a.C. a.C. si )a il peri period odo o mona monarrc)ic c)ico, o, dall dalla a fond fondaz azio ione ne di 1oma oma all’instaurazione della repu$$lica, in questo periodo su 1oma avre$$ero regnato sette re: ♦ 1omolo: 1omolo: prime istituzioni politic)e ♦ "uma ompilio: primi istituti religiosi ♦ 0ullio 0ullio Bstilio: campagne militari militari di conquista ♦ Anco arcio: fondazione della colonia di Bstia ♦ 0arquinio 0arquinio risco: risco: importanti opere pu$$lic)e ♦ Servio 0ullio: 0ullio: costruzione delle prime mura della citt# ♦ 0arquinio 0arquinio il Super$o: tratti tipici tipici del tiranno Il pro$lema principale ( l’attendi$ilit# di fondo delle fonti c)e spiegano le origini di 1oma, queste erano: ♦ Bpere storic)e per noi perdute, $ene prima di 0ito ivio e 3ionigi4 ♦ a tradizione familiare4 ♦ a tradizione orale, soggetta per7 a forti distorsioni4 ♦ I documenti d’arc)ivio. Alcu Alcuni ni elem elemen enti ti poss posson ono o de!n de!nir irsi si sicu sicura rame ment nte e stor storic ici, i, ad esem esempi pio o la comp compre rese senz nza a di popolazioni diverse come atini e Sa$ini all’origine della storia di 1oma e la fase di predominio trusco nel periodo !nale della monarc)ia, da 0arquinio risco in poi. a nascita della citt# dovette essere il risultato di un processo formativo formativo lento e graduale, una sorta di federazione di comunit# c)e gi# vivevano sparse sui singoli colli. 1oma sorgeva sul $asso corso del 0evere, in una posizione di con!ne tra due aree etnicamente di+erenti: la zona etrusca e il azio antico. "ella fondazione di una citt# un’importanza fondamentale era rivestita dal pomerio, una linea sacra c)e ne delimitava il perimetro all’altezza delle mura. Il pomerio non sempre coincideva con le mura, in quanto esso era tracciato secondo la procedura religiosa, mentre le mura rispondeva rispondevano no ad esigenze esigenze difensive difensive in rapporto rapporto al territor territorio. io. Alla $ase dell’orga dell’organizza nizzazione zione sociale dei atini ci fu una struttura in famiglie, alla cui testa stava il pater , c)e aveva il potere assoluto su tutti i suoi componenti. 0utte le famiglie c)e riconoscevano di avere un antenato in comune costituivano la gens, c)e e$$e grande rilievo in et# arcaica. a popolazione dello Stato 1omano arcaico era divisa in curie, gruppi religiosi e militari c)e comprendevano tutti gli a$itanti del territorio ad eccezione degli sc)iavi %non sappiamo se fossero organizzate su $ase territoriale o gentilizia'. 3urante il periodo di predominio etrusco, lo stato romano si organizz7 secondo secondo criteri pi* precisi: precisi: ogni tri$* %inizialme %inizialmente nte tre, Tities, Ramnes e Luceres', fu divisa in dieci dieci curie curie e da ogni ogni tri$* tri$* furono furono scelti scelti cento cento senato senatori ri %trece %trecento nto in tutto, tutto, c)e forma formavan vano o l’assem$lea degli anziani. Bgnuna delle tre tri$* era inoltre tenuta a fornire un contingente di cavalleria %cento uomini' e uno di fanteria %mille uomini'. onarc)ia 1omana: a sua principale caratteristica era quella di essere elettiva. Inizialmente il re doveva essere aancato da un consiglio di anziani proveniente dalle pi* potenti famiglie % patres'. Il re era anc)e supremo capo capo relig religios ioso o e nella nella cele$r cele$razi azione one del culto culto veniva veniva aanca aancato to dai colleg collegii dei sacer sacerdot doti. i. artico articolarme larmente nte important importante e fu quello dei ponte!ci ponte!ci %depositar %depositarii anc)e delle norme norme giuridic)e giuridic)e prima della redazione di leggi scritte'. I mportante divisione sociale fu quella tra patrizi e ple$ei: c’( incertezza sull’origine di questa divisione sociale. 3iverse sono le possi$ilit#, ma sem$ra c)e la di+ere di+erenzi nziazi azion one e tra patriz patrizii e ple$ei ple$ei sia il punto punto d’arri d’arrivo vo di un’evo un’evoluz luzion ione e social sociale e 2
notevole il grado di perfezionamento raggiunto dagli trusc)i nell’uso della copertura a volta e dell’arco dell’arco.. er er quanto quanto riguarda riguarda le attivit# attivit# economic) economic)e, e, gli trusc)i trusc)i praticano praticano con successo l’agricoltura %cereali', la metallurgia e l’artigianato artistico, esportando i loro prodotti in ampie zone zone del del edi edite terr rran aneo eo.. /li /li tru trusc sc)i )i furo furono no a$il a$ilii sia sia nell nell’e ’est stra razi zion one e di mine minera rali li,, sia sia nel nel trattamento dei metalli grezzi in apposite fornaci. III. Roma I primi storici ad occuparsi dell’Italia meridionale furono greci, e in greco scrissero i primi storici romani %III secolo a.C.', a pi* di cinque secoli dalla fondazione dell’ur$e. e poc)e iscrizioni c)e ci sono pervenute pervenute non ci danno grandi informazion informazioni. i. I primi storici dei quali possiamo possiamo tutt’ora leggere le narrazioni di 1oma arcaica furono 0ito ivio e 3ionigi di Alicarnasso, c)e vissero nel I secolo a.C. a versione pi* nota delle origini di 1oma inserisce la fondazione di Al$a onga e la dinastia dei re Al$ani tra l’arrivo di nea e il regno di 1omolo. Secondo la leggenda il fondatore e primo re della citt#, 1omolo, ( addirittura !glio di arte e della !glia dell’ultimo di re di Al$a onga onga 3al 3al =8< =8< al 8> 8> a.C. a.C. si )a il peri period odo o mona monarrc)ic c)ico, o, dall dalla a fond fondaz azio ione ne di 1oma oma all’instaurazione della repu$$lica, in questo periodo su 1oma avre$$ero regnato sette re: ♦ 1omolo: 1omolo: prime istituzioni politic)e ♦ "uma ompilio: primi istituti religiosi ♦ 0ullio 0ullio Bstilio: campagne militari militari di conquista ♦ Anco arcio: fondazione della colonia di Bstia ♦ 0arquinio 0arquinio risco: risco: importanti opere pu$$lic)e ♦ Servio 0ullio: 0ullio: costruzione delle prime mura della citt# ♦ 0arquinio 0arquinio il Super$o: tratti tipici tipici del tiranno Il pro$lema principale ( l’attendi$ilit# di fondo delle fonti c)e spiegano le origini di 1oma, queste erano: ♦ Bpere storic)e per noi perdute, $ene prima di 0ito ivio e 3ionigi4 ♦ a tradizione familiare4 ♦ a tradizione orale, soggetta per7 a forti distorsioni4 ♦ I documenti d’arc)ivio. Alcu Alcuni ni elem elemen enti ti poss posson ono o de!n de!nir irsi si sicu sicura rame ment nte e stor storic ici, i, ad esem esempi pio o la comp compre rese senz nza a di popolazioni diverse come atini e Sa$ini all’origine della storia di 1oma e la fase di predominio trusco nel periodo !nale della monarc)ia, da 0arquinio risco in poi. a nascita della citt# dovette essere il risultato di un processo formativo formativo lento e graduale, una sorta di federazione di comunit# c)e gi# vivevano sparse sui singoli colli. 1oma sorgeva sul $asso corso del 0evere, in una posizione di con!ne tra due aree etnicamente di+erenti: la zona etrusca e il azio antico. "ella fondazione di una citt# un’importanza fondamentale era rivestita dal pomerio, una linea sacra c)e ne delimitava il perimetro all’altezza delle mura. Il pomerio non sempre coincideva con le mura, in quanto esso era tracciato secondo la procedura religiosa, mentre le mura rispondeva rispondevano no ad esigenze esigenze difensive difensive in rapporto rapporto al territor territorio. io. Alla $ase dell’orga dell’organizza nizzazione zione sociale dei atini ci fu una struttura in famiglie, alla cui testa stava il pater , c)e aveva il potere assoluto su tutti i suoi componenti. 0utte le famiglie c)e riconoscevano di avere un antenato in comune costituivano la gens, c)e e$$e grande rilievo in et# arcaica. a popolazione dello Stato 1omano arcaico era divisa in curie, gruppi religiosi e militari c)e comprendevano tutti gli a$itanti del territorio ad eccezione degli sc)iavi %non sappiamo se fossero organizzate su $ase territoriale o gentilizia'. 3urante il periodo di predominio etrusco, lo stato romano si organizz7 secondo secondo criteri pi* precisi: precisi: ogni tri$* %inizialme %inizialmente nte tre, Tities, Ramnes e Luceres', fu divisa in dieci dieci curie curie e da ogni ogni tri$* tri$* furono furono scelti scelti cento cento senato senatori ri %trece %trecento nto in tutto, tutto, c)e forma formavan vano o l’assem$lea degli anziani. Bgnuna delle tre tri$* era inoltre tenuta a fornire un contingente di cavalleria %cento uomini' e uno di fanteria %mille uomini'. onarc)ia 1omana: a sua principale caratteristica era quella di essere elettiva. Inizialmente il re doveva essere aancato da un consiglio di anziani proveniente dalle pi* potenti famiglie % patres'. Il re era anc)e supremo capo capo relig religios ioso o e nella nella cele$r cele$razi azione one del culto culto veniva veniva aanca aancato to dai colleg collegii dei sacer sacerdot doti. i. artico articolarme larmente nte important importante e fu quello dei ponte!ci ponte!ci %depositar %depositarii anc)e delle norme norme giuridic)e giuridic)e prima della redazione di leggi scritte'. I mportante divisione sociale fu quella tra patrizi e ple$ei: c’( incertezza sull’origine di questa divisione sociale. 3iverse sono le possi$ilit#, ma sem$ra c)e la di+ere di+erenzi nziazi azion one e tra patriz patrizii e ple$ei ple$ei sia il punto punto d’arri d’arrivo vo di un’evo un’evoluz luzion ione e social sociale e 2
complessa, dovuta al costante aDusso di persone estranee alla comunit# originaria. I secolo a.C.: dominio trusco %0arquinio risco, Servio 0ullio, 0arquinio il super$o', c)e port7 ad un ra+orzamento della monarc)ia. ’ pro$a$ile c)e gi# in questo periodo la comunit# civica fosse organizzata secondo raggruppamenti non pi* $asati su fattori dovuti alla nascita, ma sta$iliti sulla $ase della ricc)ezza personale. ennero ennero istituite quattro tri$* territoriali %“ur$ane”', divise da quelle “rustic)e”, create a seguito dell’ampliamento del territorio. 1oma di dot7 di una prima cerc)ia di mura, c)e comprendeva al suo interno anc)e il Celio e l’squilino. a famiglia romana comprendeva un raggruppamento sociale $en pi* ampio di quello c)e siamo a$ituati ad intendere oggi. A 1oma facevano parte della stessa “ familia” tutti coloro c)e ricadevano sotto l’autorit# di uno stesso capofamiglia. Si pu7 cosE dire c)e il vincolo di fondo della famiglia romana fosse rappresentato dal potere del pater familias sulle persone c)e rispettavano la sua autorit#. ra inoltre un’unit# economica, religiosa e politica. Importantissima era la religiosit#: i riti familiari si trasmettevano di padre in !glio e la loro osservanza era ritenuta assolutamente doverosa. /li antenati del ramo paterno furono il pri mo oggetto di culto all’interno della societ# romana. Fn !glio rimaneva sotto l’autorit# del padre !nc)G questi era in vita. Il ruolo della donna aristocratica, c)e riceveva un’educazione intellettuale, non si esauriva alla sola vita domestica. Anc)e se l’autorit# riconosciuta fu, almeno in 1oma arcaica e per un $el pezzo di quella repu$$licana, quella dell’uomo, la moglie accompagnava il marito nella vita pu$$lica e condivideva con lui il compito di educare i !gli. Il potere del marito sulla moglie non conosceva per7 per7 limiti limiti.. Il matrim matrimoni onio o era fondam fondament entalm alment ente e un’ist un’istituz ituzion ione e privat privata a con con import important antii conseguenze giuridic)e, e il ripudio era un fatto semplicissimo da mettere in atto %dai mariti' e spesso utilizzato. Al divorzio consensuale si arriver# col tempo. 0ra il & ed il I& secolo a.C. vi fu una riorganizzazione dell’economia pastorale: il passaggio da un regime di seminomadismo ad un regol regolar are e trasfe trasferim riment ento o organ organizz izzato ato del $estia $estiame me in altura altura.. 1oma 1oma sorse sorse su un’ar un’area ea di frontiera: il 0evere era infatti la linea di divisione tra gli trusc)i a nord e i aziali a sud. a posizione di 1oma fu un importante punto d’incontro di vie c)e andavano in diverse direzioni. ’agricoltura di 1oma arcaica era in2uenzata dalle condizioni poco favorevoli del terreno, cui si aggiungeva la $assa qualit# delle tecnic)e agricole conomia povera o di sussistenza, con vari varie e spec specie ie di cer cereali eali %far %farrro e orzo orzo'. '. Il sodd soddis isfa faci cime ment nto o dell delle e nece necess ssit it# # alim alimen enta tari ri rappresentava per 1oma arcaica un serio pro$lema, soprattutto a causa del poco favorevole terreno del azio. Anc)e le dicolt# conosciute da 1oma dopo l’installazione della 1epu$$lica, o+rono un importante riscontro della povert# di risorse agricole nei pressi della citt#. a prima forma di propriet# agraria a 1oma, sem$ra risalente addirittura a 1omolo, era limitata solo alla casa e all’orto circostante, mentre era esclusa la terra ara$ile e quella a pascolo. I primi due secoli di 1epu$$lica romana %-I secolo a.C.' cono$$ero un assestamento c)e fu poi via via modi!cato quando iniziarono le assegnazioni di terreno conquistato. e origini di 1oma arcaica sono molto confuse, ci sono diverse ipotesi sul suo conto. %1iguarda da pag. 9= a pag. <'.
Parte II: La repubblica di Roma dalle origini ai Gracchi I. La nascita della Repubblica 510 a.C.: rivolta degli aristocratici c)e porta alla caduta della monarc)ia. 8> a.C.: i poteri del re 0arquinio il Super$o passano nelle mani di due magistrati eletti dal popolo, i cosiddetti consol consolii %consules'. I ritro ritrovam vament entii arc)e arc)eolo ologic gicii danno danno solo solo in misura misura limita limitata ta elemen elementi ti di riscontro per tentare di ricostruire con esattezza i fatti di questo periodo. /li storici )anno dunque dovuto $asarsi sui dati della tradizione, soprattutto sui ;asti ;asti %le liste dei magistrati della 1epu$$lica c)e davano il nome all’anno in corso', giunti a noi sia attraverso la tradizione letteraria, sia attraverso alcuni documenti epigra!ci. Il ruolo pressoc)G egemone c)e e$$e un ristretto gruppo di aristocratici nella cacciata dei 0arquini e il dominio c)e il patriziato esercit7 sulla prima parte della 1epu$$lica inducono a pensare c)e la !ne della monarc)ia sia da attri$uire ad una rivolta del patriziato romano, una vera e propria Hrivoluzione’. Alcuni elementi lascia lasciano no per7 per7 suppor supporre re c)e alla alla caccia cacciata ta del Super$ Super$o o non succed succedett ette e immedi immediata atamen mente te la 1epu$$lica, ma un $reve e confuso periodo in cui 1oma fu in $alEa di re e condottieri %orsenna, astarna'. Il 85 a.C. fu anc)e l’anno in cui il tiranno Ippia fu cacciato da Atene. Il sospetto ( c)e la cronologia della nascita della 1epu$$lica a 1oma fu alterata per creare un parallelismo con la pi* famosa Atene. Sem$ra c)e in realt# la nascita della 1epu$$lica sia da datare intorno al <=-8 a.C., mentre altri inducono a ritenere c)e la datazione tradizionale non sia lontana da 3
quella reale %seppur non esatta nell’anno'. I poteri del re furono adati a due consules, massimi magistrati della 1epu$$lica: ai consoli spettava il comando dell’esercito, il mantenimento dell’ordine nella citt#, l’esercizio della giurisdizione civile e criminale, il potere di convocare il senato e le assem$lee popolari. Alcune competenze religiose non furono trasferite ai consoli ma alla nuova !gura del rex sacrorum, c)e non poteva rivestire caric)e di natura politica. a durata della carica limitata ad un anno e il fatto c)e i due magistrati avessero uguali potere e potenziale diritto di veto uno con l’altro, limit7 fortemente il potere dei consoli, e ogni cittadino poteva appellarsi al giudizio dell’assem$lea popolare contro le condanne capitali in2itte dal console % provocatio ad populum'. e crescenti esigenze dello Stato romano indussero alla creazione di nuove magistrature, anc)’esse caratterizzate dall’annualit# e dalla collegialit#: ♦ uestori: assistevano i consoli nelle attivit# !nanziarie4 ♦ uaestores parricidii: incaricati di istruire i p rocessi per delitti di sangue4 ♦ 3uoviri perduellionis: reato di alto tradimento4 ♦ Censori: compito di tenere il censimento, introdotto nel <<9 a.C. In caso di necessit# i poteri della 1epu$$lica potevano essere adati ad un dittatore: il dictator non veniva eletto da un’assem$lea popolare, ma nominato da un console o da un pretore su istruzione del senato. Il dittatore non era inoltre aancato da colleg)i con eguali poteri, e infatti la durata della sua carica fu limitata ad un massimo di sei mesi. uesto magistrato veniva nominato soprattutto per fronteggiare crisi militari. A 1oma non ( possi$ile tracciare una distinzione netta tra caric)e politic)e e massime caric)e religiose, ad eccezione del rex sacrorum e ai 2amini %personi!cazione terrena del dio stesso, tre maggiori c)e rappresentavano /iove, arte e uirino, e dieci 2amini minori'. I tre pi* importanti collegi religiosi avevano poteri c)e coinvolgevano direttamente la politica: ♦ Collegio dei ponte!ci: guidato dalla massima autorit# religiosa dello stato, il onte!ce massimo, spettava la nomina dei tre 2amini maggiori, e aveva il controllo sulla tradizione e l’interpretazione delle norme giuridic)e, nonc)G sul calendario4 ♦ Collegio degli #uguri: aveva la funzione di assistere i magistrati nel loro compito di trarre auspici e di interpretare la volont# degli dei. ♦ 3uoviri sacris faciundis: erano incaricati di custodire i i$ri Si$illini, un’antic)issima raccolta di oracoli, in greco. Il vecc)io consiglio regio, formato dai capi delle famiglie no$ili, divenne il perno della 1epu$$lica: il senato. Il senato era composto da eJ magistrati, e la carica di senatore era vitalizia. Il principale strumento in possesso del senato per in2uire sulla vita pu$$lica era l’auctoritas patrum, il diritto di sanzione c)e i senatori gi# possedevano in et# regia. Il terzo pilastro, oltre alla magistratura e al senato ( costituito dalle assem$lee popolari, riservata ai masc)i adulti e in possesso del diritto di cittadinanza: si diveniva cittadini romani essenzialmente per nascita, anc)e se 1oma manifest7 notevole apertura sui diritti civici. "ella prima et# repu$$licana l’assem$lea pi* importante di 1oma ( costituita dai comizi centuriati: il meccanismo di questi comizi prevede le risoluzioni non siano prese a maggioranza di voti individuali, ma a maggioranza di unit# di voto costituite dalle centurie. Avevano un importante funzione elettorale, in quanto eleggevano i consoli e gli altri magistrati superiori. Altra assem$lea popolare erano i comizi tri$uti %introdotta nel <<= a.C.', al quale venne adata l’elezione dei questori. In questa assem$lea il popolo votava per tri$*, facendo sE c)e il popolo delle campagne %c)e aveva pi* tri$* rispetto alle < cittadine' avesse pi* peso di quello cittadino nelle decisione dei comizi. II. Il confitto tra patrizi e plebei 85-6K= a.C.: eriodo dominato dai contrasti civili tra patriziato e ple$e. I mutamenti della prima met# del secolo a.C. e$$ero pesanti ripercussioni sulla situazione economica di 1oma. <=< a.C., scon!tta degli trusc)i contro Siracusa nella $attaglia navale di Cuma: !ne del dominio etrusco sulla Campania, causando un grave danno alla stessa 1oma. Anc)e i con2itti coi Sa$ini, c)e controllavano la via Salaria e di conseguenza le saline di Bstia, provocarono pro$lemi ai romani. A questi fattori esterni si aggiunsero anc)e pro$lemi interni: nel secolo a.C. si succedettero diverse annate di cattivo raccolto, e la popolazione, inde$olita dalla fame, venne pi* volte colpita da epidemie %in particolare i piccoli agricoltori, costretti a inde$itarsi per sopravvivere'. C’era inoltre un pro$lema politico-sociale: gli strati pi* ricc)i della ple$e 4
rivendicavano una pari!cazione dei diritti politici tra i due ordini %il patriziato aveva assunto il completo monopolio della magistratura', e insieme un codice scritto di leggi c)e ponesse il cittadino al riparo dalle ar$itrarie applicazioni delle norme da parte dei ponte!ci %tutti patrizi'. secolo a.C., mutamento nella struttura dell’esercito: nuovo modello tattico, con fanti in armatura pesante c)e com$attono !anco a !anco in una struttura c)iusa %la falange', c)e eclissa progressivamente il modello di com$attimento aristocratico %cavalleria di no$ili seguiti da fanti in armamento leggero'. a legione era reclutata indi+erentemente tra patrizi e ple$ei: progressiva presa di coscienza della propria importanza da parte della ple$e. a secessione dell’Aventino del <>< a.C. segna l’inizio del con2itto tra i due ordini. uesta secessione fu una sorta di sciopero della ple$e c)e, esasperata dalla crisi economica, lascia la citt# priva della sua forza lavoro, e indifesa contro le aggressioni esterne. a ple$e si diede propri organismi: ♦ Fn’assem$lea generale, c)e poteva emanare dei provvedimenti %ple$iscita', c)e avevano valore solo per la ple$e c)e li emetteva4 ♦ I tri$uni della ple$e, rappresentanti ed esecutori della volont# dell’assem$lea, c)e avevano il diritto di venire in aiuto di un cittadino contro l’azione di un magistrato, l’inviola$ilit# personale, e il potere di convocare e presiedere l’assem$lea della ple$e. a prima secessione port7 ad un risultato essenzialmente politico: il riconoscimento da parte dello Stato a guida patrizia dell’organizzazione interna della ple$e, con la sua assem$lea e i sui rappresentanti.
rivestito alcuna magistratura, e tent7 di favorire la ple$e ur$ana nelle tri$*. ntram$e le riforme caddero, una nel 955 a.C. e l’altra nel 9< a.C. ( da attri$uire ad Appio Claudio la costruzione di due importantissime opere pu$$lic)e: il primo acquedotto della citt# e la via Appia %c)e congiungeva 1oma a Capua'. 6K= a.C.: unto di arrivo della lotta tra patrizi e ple$ei. Fna legge Brtensia sta$ilE c)e i ple$isciti votati dall’assem$lea della ple$e avessero valore per tutta la cittadinanza romana. Si c)iuse l’et# del dominio esclusivo dei patrizi sullo stato, e si venne formando una nuova aristocrazia % nobilitas', formata dalle famiglie ple$ee pi* ricc)e e da quelle patrizie c)e si erano meglio adattate alla nuova situazione. uesta aristocrazia si mostr7 non meno gelosa dei propri privilegi del vecc)io patriziato. III. La conquista dell’Italia Alla caduta della monarc)ia 1oma controllava nel azio un territorio c)e andava dal 0evere alla regione ontina. rimo anno di 1epu$$lica: 0rattato romano-cartaginese. I cartaginesi si impegnavano a non attaccare nessuna citt# del azio sotto il controllo di 1oma e a cedere ad essa ogni citt# latina c)e l’esercito punico avre$$e conquistato. ;ine I-Inizio sec. a.C.: Luona parte delle citt# latine conquistate appro!ttarono dei pro$lemi interni di 1oma per a+rancarsi dalla sua egemonia. I mem$ri della ega latina condividevano alcuni diritti: ♦ Ius connu$ii: diritto di contrarre matrimoni legittimi con mem$ri di altre citt# latine4 ♦ Ius commercii: diritto di siglare accordi commerciali fra cittadini di comunit# diverse4 ♦ Ius migrationis: un latino poteva assumere pieni diritti civili in una comunit# diversa dalla sua semplicemente prendendone residenza. ualc)e anno dopo la lega attacc7 1oma. "el <>? a.C., nella Lattaglia sul lago 1egillo, i 1omani scon!ssero le forze congiunte della ega, e fu stipulato un trattato c)e avre$$e regolato i rapporti tra 1oma e i atini per i 58 anni successivi %<>9 a.C., trattato Cassiano': le due parti si impegnavano non solo a mantenere tra loro la pace, ma anc)e a prestarsi aiuto in caso di attacco ricevuto da una delle due parti. 0ra gli strumenti pi* ecaci per consolidare le proprie vittorie militari gli alleati ricorsero a fondazione di colonie sul territorio strappato ai nemici. I cittadini dei nuovi centri provenivano sia da 1oma sia da altre citt# latine. ? a.C.: I 1omani assediarono per 5 anni le mura di eio. Alla !ne la citt# fu presa e distrutta. eio pag7 il comportamento della altre citt# trusc)e, c)e non le prestarono alcun soccorso o addirittura si sc)ierarono coi 1omani. a presa di eio segn7 una svolta importante per 1oma: il lungo assedio, portando alla prolungata assenza dai campi, rese necessario uno stipendium per i soldati. Inoltre la vittoria frutt7 la conquista di un ampio e fertile territorio. 9> a.C., Invasione gallica della citt#: la tri$* dei Senoni invase l’Italia centrale e attacc7 1oma. Il primo contatto avvenne sull’Allia, un piccolo aDuente del 0evere, e l’esercito romano fu duramente scon!tto. 1oma, rimasta priva di difese, venne presa e sacc)eggiata. oi i /alli sparirono, forse in cerca di nuove imprese. 3opo le invasioni del 9> a.C., 1oma si riprese rapidamente: il territorio di eio venne diviso in quattro nuove tri$* e distri$uito ai cittadini romani %9K= a.C.', e nello stesso periodo inizi7 la costruzione delle mura della citt#. oc)i anni dopo gli qui furono annientati, mentre pi* lunga e dicoltosa fu la lotta contro i olsci. Solo ne 98K a.C. i olsci furono costretti a cedere la piana ontina, in cui vennero insediati cittadini 1omani. "el 98< a.C. anc)e 0ivoli e reneste, le due pi* potenti citt# latine, dovettero arrendersi. 9<9-9<5 a.C., rima /uerra Sannitica: "el 98< 6
a.C. i 1omani conclusero un trattato con i Sanniti, nel quale il con!ne tra le due potenze veniva !ssato al !ume iri. Il territorio dei Sanniti era $en pi* vasto di quello di 1oma: era un’area prevalentemente montuosa, c)e consentiva comunque lo sfruttamento agricolo. Il Sannio era privo di strutture ur$ane, ed era diviso in cantoni %pagi', all’interno dei quali si trovavano uno o pi* villaggi %vici', governati da un magistrato elettivo %meddis'. i* pagi insieme costituivano una tri$*. uattro tri$*: 3ei Carricini, dei entri, dei Caudini e degli Irpini c)e fanno parte della ega Sannitica. Alcune popolazioni staccatesi dai Sanniti durante il secolo a.C. occuparono le ricc)e zone costiere della Campania, adottando col tempo l’organizzazione politica delle citt#stato e riunendosi, nella prima met# del I sec. a.C. in una ega Campana. I contrasti politici tra Sanniti e Campani si fecero via via pi* intensi, sfociando in guerra aperta nel 9<9 a.C., quando i Sanniti attaccarono la citt# di 0eano. a ega Campana c)iese allora l’aiuto di 1oma. a prima /uerra Sannitica si risolse rapidamente a favore dei 1omani, c)e per7 non riuscE a concludere l’o+ensiva a causa di una rivolta del proprio esercito. AcconsentE dunque alle ric)ieste di pace dei Sanniti nel 9<5 a.C., rinnovando il trattato del 98< a.C. e riconoscendo ai Sanniti 0eano, mentre 1oma prese la Campania. uesto accordo port7 ad un rovesciamento delle alleanze: 1oma sostenuta dai Sanniti, si vide costretta a fronteggiare i suoi eJ-alleati atini e Campani, a cui si aggiunsero i olsci e gli Aurunci. Il con2itto, noto come grande guerra latina %9<5-99K a.C.', fu durissimo, ma anc)e decisivo per l’organizzazione di quella c)e si avviava a diventare l’Italia 1omana. a ega atina venne sciolta, alcune citt# incorporate nello stato romano. Altre conservarono la propria indipendenza formale da 1oma, ma non poterono pi* intrattenere alcuna relazione tra di loro. I atini furono o$$ligati a fornire truppe a 1oma in caso di necessit#, e una serie di trattati consentirono a 1oma di ampliare la propria egemonia e il proprio potenziale militare. Anc)e al di fuori dell’antico azio 1oma attu7 la concessione di una forma parziale di cittadinanza romana: i titolari erano tenuti agli stessi o$$lig)i dei cittadini romani, senza avere per7 diritto al voto. Alla conclusione della grande guerra latina 1oma aveva legato sG tutte le regioni c)e andavano dalla sponda sinistra del 0evere a nord, al golfo di "apoli a sud, dal 0irreno a ovest, agli Appennini ad est. 96?-9< a.C., seconda guerra sannitica: e cause di questa nuova guerra contro i Sanniti ( da ricercare nelle divisioni interne della citt# di "apoli, dove si fronteggiavano la masse popolari !losannitic)e e l’aristocrazia !loromana. I romani conquistarono a$$astanza facilmente la citt#, ma il tentativo di penetrare a fondo nel Sannio si risolse in un fallimento %965 a.C., resa delle ;orc)e Caudine'. er qualc)e anno vi fu un’interruzione del con2itto, ma le ostilit# si riaccesero nel 95? a.C., quando i 1omani attaccarono Saticula, una localit# al con!ne tra Campania e il Sannio: le prime operazioni furono di nuovo favorevoli ai Sanniti, ma negli anni successivi 1oma inizi7 a recuperare il tempo perduto %Saticula venne conquistata nel 958 a.C., mentre una serie di colonie latine fu fondata nell’Apulia settentrionale nel 956 a.C. In questi anni 1oma prepar7 il suo esercito allo scontro !nale coi Sanniti, c)e furono scon!tti nel 9< a.C. Il trattato di alleanza tra 1oma e il Sannio venne ancora una volta rinnovato. 6>K-6> a.C., 0erza guerra sannitica: "el 6>K a.C. i Sanniti attaccarono i ucani. I 1omani intervennero prontamente in favore degli aggrediti. Il comandante Sannitico /ellio gnazio riuscE a mettere in piedi una potente coalizione antiromana c)e comprendeva /alli, Fm$ri e trusc)i. o scontro decisivo avvenne nel 6>8 a.C. a Sentino. I Sanniti, $attuti un’altra volta ad Aquilonia %6>9 a.C.', si videro o$$ligati a c)iedere la pace nel 6> a.C. A nord l’attacco di /alli ed trusc)i fu $loccato nel 6K9 a.C., e la contro+ensiva romana colpE dapprima le citt# trusc)e, poi raggiunse anc)e l’truria settentrionale e l’Fm$ria. "ella marcia verso l’Adriatico nel 6> a.C. vennero scon!tti i Sa$ini e i retuzzi %A$ruzzo settentrionale', e nell’Adriatico settentrionale venne annesso il territorio una volta appartenuto ai Senoni. "el 6?K a.C. venne fondata, in questo territorio, la colonia di 1imini. I iceni, a$itanti nelle arc)e centro-meridionali, tentarono una disperata guerra contro 1oma nel 6>? a.C., costretti poc)i anni dopo alla resa. "ell’Italia meridionale ucani e Lruzi avevano conservato la propria indipendenza, cosE come 0aranto, la pi* ricca e potente citt# del mezzogiorno, colonia greca. "el 6K6 a.C. 0uri, una citt# greca c)e sorgeva sulle rive cala$resi del golfo di 0aranto, c)iese aiuto ai 1omani per difendersi dall’invasione dei ucani. I 1omani inviarono prontamente, oltre alle guarnigioni per difendere la citt#, anc)e una 2otta davanti alle acque di 0aranto. I 0arantini decisero di attaccare le navi romane, a+ondandone alcune, e marciarono su 0uri scacciando la guarnigione romana: la guerra divenne allora inevita$ile. 0aranto c)iese l’aiuto di irro, re dell’piro: Il sovrano diede alla sua spedizione il carattere di una simil-crociata in difesa dei /reci d’Bccidente, contro i $ar$ari 1omani e Cartaginesi, 7
procurandosi cosE l’appoggio di tutte le potenze ellenistic)e. 6K a.C., irro s$arca in Italia, contando anc)e sulle truppe c)e potevano fornirgli 0aranto e altre citt# italic)e. 1oma si vide per la prima volta costretta ad arruolare i nullatenenti. I 1omani su$irono una dura scon!tta ad raclea, c)e mise in pericolo le posizioni 1omane nel meridione. e altre citt# grec)e, i ucani, i Lruzi e i Sanniti si sc)ierarono al !anco di irro. irro non seppe coglierei frutti del suo successo: il suo tentativo di unirsi agli trusc)i e provocare una ri$ellione nell’Italia centrale fallE, e il sovrano greco si vide costretto a intavolare trattative di pace. e ric)ieste di irro furono respinte, allora lui mosse verso l’Apulia settentrionale e scon!sse ancora l’esercito romano ad Ascoli Satriano, nel 6=> a.C. irro aveva cosE vinto due grandi $attaglie, ma non riusciva a concludere la guerra, mentre i rapporti con i suoi alleati Italici si andava deteriorando. ’ per questo motivo c)e accolse la domanda d’aiuto c)e gli arriv7 da Siracusa, in perenne lotta coi Cartaginesi e non pi* in grado di portare avanti la guerra da sola: decise di recarsi in Sicilia con parte del suo esercito, lasciando una forte guarnigione a 0aranto. "el 6=> a.C. 1oma e Cartagine avevano per7 stretto un’alleanza difensiva contro il comune nemico. In Sicilia irro inizialmente scon!sse ripetutamente i Cartaginesi, c)iudendoli a ili$eo. ’assedio a questa fortezza si rivel7 infruttuoso, e irro cerc7 di s$loccare la situazione invadendo l’Africa, ma il progetto fallE. "el frattempo, appro!ttando dell’assenza del re epirota, i 1omani conquistarono posizioni su posizioni, e irro decise di a$$andonare la Sicilia e tornare in Italia. 6=8 a.C.: scontro decisivo con il console anio Curio 3entato a Lenevento. irro, scon!tto duramente, decise di tornare in piro col suo esercito. orE nel 6=6 a.C., anno in cui anc)e 0aranto si arrese, entrando nel novero dei socii di 1oma. IV. La conquista del Mediterraneo 6?< a.C.: 1oma controllava tutta l’Italia peninsulare, !no allo stretto di essina. In quest’area entr7 per la prima volta in collisione con la vecc)ia alleata Cartagine. a situazione precipit7 a causa dei amertini, mercenari di origine Italica c)e si erano impadroniti di essina, iniziando a sacc)eggiare le citt# vicine. uesta situazione provoc7 la reazione di Siracusa, c)e in2isse ai amertini una durissima scon!tta e avanz7 verso essina. I mercenari a quel punto accettarono l’aiuto della 2otta Cartaginese c)e stazionava nelle vicinanze. I Siracusani furono scon!tti, ma i amertini $en presto si stancarono della tutela di Cartagine e si rivolsero a 1oma. A 1oma inizi7 un serrato di$attito a favore o contro l’intervento a essina. Cartagine era al centro di un vasto impero, e poteva mettere in campo grandi eserciti e potentissime 2otte. Il non intervento avre$$e signi!cato lasciare a Cartagine il controllo della zona strategica dello stretto, quindi della ricc)issima Sicilia: l’assem$lea del popolo, cui il senato aveva demandato la questione, vot7 a favore dell’intervento. Ci7 sancE l’inizio della prima guerra punica %6?<-6<5 a.C.'. I primi anni di guerra furono decisivi: i 1omani riuscirono a respingere da essina i Cartaginesi con i nuovi alleati Siracusani %c)e per7 nel 6?9 a.C. !rmarono una pace con i 1omani e si sc)ierarono dalla loro parte'. Anc)e dopo questa scon!tta Cartagine conservava un saldo controllo su molte localit# costiere: 1oma decise per la prima volta di costruire una 2otta di quinquiremi, e nel 6? a.C. ottenne una sorprendente vittoria a ilazzo. 1oma decise a questo punto di invadere l’Africa %68? a.C.': e prime operazioni furono favorevoli al console arco Attilio 1egolo, c)e tuttavia non seppe sfruttare i successi, e fu duramente scon!tto nel 688 a.C., dal mercenario spartano Santippo. "el 6<> a.C., a seguito della scon!tta nella $attaglia navale di 0rapani, 1oma era ormai priva di forze navali, ma nemmeno Cartagine seppe appro!ttare dei suoi vantaggi. 6<5 a.C. 3opo aver ricostruito la 2otta, i 1omani scon!ssero de!nitivamente i Cartaginesi al largo delle isole gadi. Cartagine fu costretta a c)iedere la pace, e il successivo trattato la o$$lig7 a lasciare la Sicilia. a Sicilia divenne la prima provincia 1omana. Il periodo tra la prima e la seconda guerra punica %6<5-65K a.C.' vide il consolidamento delle posizioni dei due avversari. Cartagine dovette a+rontare la rivolta dei mercenari %6<5-69= a.C.', c)e non era stata in grado di pagare a causa della scon!tta contro 1oma. So+ocata a caro prezzo la rivolta da Amilcare Larca, Cartagine organizz7 una spedizione per riprendersi la Sardegna, anc)’essa in mano a mercenari rivoltosi. E si dovettero scontrare con gli interessi dei 1omani, e non essendo pronti a un altro con2itto, furono costretti a cedere la Sardegna e la Corsica, c)e divennero la seconda provincia romana %69= a.C.'. "el frattempo 1oma interveniva anc)e sul versante Adriatico 66> a.C., I /uerra Illirica. Il 1egno di Illiria, appro!ttando del declino dell’piro, aveva esteso la sua in2uenza verso sud. e scorrerie dei pirati Illiri arrecavano danni considerevoli alle citt# grec)e e ai 8
mercanti Italici c)e frequentavano i loro porti. 3avanti a ri!uto della regina degli Illiri, 0euta, di far cessare le azioni dei pirati, 1oma le dic)iar7 guerra, scon!ggendola rapidamente. 65> a.C., seconda guerra illirica: 1oma intervenne nuovamente in Illiria dieci anni dopo, a seguito degli atti ostili intrapresi da 3emetrio di ;aro, di cui si temeva l’alleanza col $en pi* potente re di acedonia ;ilippo . Anc)e la seconda guerra illirica si risolse velocemente a favore di 1oma, e 3emetrio si rifugi7 presso ;ilippo . 668-666 a.C., /uerre /allic)e: e due principali popolazioni della /allia Cisalpina, Loi e Insu$ri, anc)e grazie all’appoggio di truppe provenienti dalla /allia 0ransalpina %/esati', riuscirono a penetrare !no in truria, ma nel 668 a.C. furono annientati a 0elamone. A questo punto 1oma si rese conto c)e la conquista della pianura adana era possi$ile, se non necessaria per tenere a distanza le continue incursioni dei /alli. a $reve e vittoriosa campagna fu coronata dal successo del 666 a.C. sugli Insu$ri a Casteggio, e dalla conquista del loro principale centro, ediolanum. ;ondamentale inoltre si rivel7 la costruzione di una rete stradale: ia ;laminia %66 a.C. 1oma-1imini', ia milia %5K= a.C. 1imini-iacenza' e la via ostumia %5 a.C. Scipione l’Africano scon!sse il fratello di Anni$ale, Asdru$ale, conquist7 la maggiore $ase cartaginese in Spagna, "ova Cart)ago, ma non riuscE a impedire c)e l’esercito di Asdru$ale tentasse di portare aiuto a quello di Anni$ale in Italia. a spedizione cartaginese venne comunque a+rontata e distrutta sul !ume etauro, nel 6= a.C. 68 a.C.: Scipione viene eletto console e prepara l’invasione dell’Africa alleandosi col re dei "umidi assinissa. 6< a.C.: Invasione dell’Africa. 66 a.C.: 3ecisiva $attaglia di @ama, l’esercito dei 1omani scon!sse quello di Anni$ale. 65 a.C.: 0rattato di pace. revedeva la consegna di tutta la 2otta cartaginese e il pagamento di una fortissima indennit#. In pi* Cartagine doveva rinunciare a tutti i suoi possedimenti fuori dall’Africa, in particolare in Spagna. Seconda guerra macedonica, 6-5>K a.C. Causa principale della guerra fu l’attivismo di ;ilippo sulle coste dell’geo e dell’Asia minore, c)e lo port7 a scontrarsi con il regno di ergamo e la repu$$lica di 1odi, le due maggiori potenze in quell’area. "el 65 a.C. inizi7 la guerra, e i 9
coalizzati capirono su$ito c)e non sare$$ero riusciti a prevalere da soli: si rivolsero cosE a 1oma, c)e decise di inviare un ultimatum al re, intimandogli di rifondere i danni in2itti agli alleati di 1oma e di non attaccare stati greci. ;ilippo ignor7 l’ultimatum, e alla !ne del 6 a.C. l’esercito romano s$arc7 ad Apollonia. 5>K a.C.: Svolta nella guerra. Il nuovo comandante delle forze romane, 0ito uinzio ;laminio, dopo aver scon!tto ;ilippo, cominci7 le trattative di pace c)iedendo la li$erazione della 0essaglia. a ric)iesta venne respinta, e tutti gli stati della /recia si sc)ierarono dalla parte dei “li$eratori” romani. erso la !ne di quello stesso anno ;ilippo si decise ad intavolare serie trattative di pace, c)e gli permisero di mantenere il suo regno in acedonia. ’esercito romano evacu7 la /recia nel 5>< a.C. /uerra siriaca, 5>6-5KK a.C. Antioco III, re di Siria, stava estendendo la sua egemonia sulle citt# grec)e della costa occidentale dell’Asia minore, appro!ttando della de$olezza dell’gitto e delle dicolt# della acedonia. Aveva anc)e attraversato con un esercito l’llesponto, reclamando i possedimenti della costa della 0racia. e proteste di 1oma furono respinte da Antioco. "el 5>6 a.C. la ega etolica invit7 espressamente Antioco III a li$erare la /recia dai 1omani, ma non diede troppo aiuto concreto al sovrano di Siria c)e, l’anno dopo, fu duramente scon!tto dai 1omani alle 0ermopili e fu costretto a fuggire in Asia inore. "el 5> a.C. il console ucio Cornelio Scipione si prepar7 ad invadere l’Asia minore per la via terrestre attraverso la acedonia, forte del sostegno di ;ilippo di acedonia. "el frattempo la 2otta romana scon!ggeva a pi* riprese i siriani nell’geo. o scontro decisivo tra le due fazioni si e$$e nei pressi di agnesia sul Sipilo, dove l’esercito di Antioco fu completamente distrutto. 5KK a.C.: ace di Apamea, conferm7 c)e 1oma per il momento non voleva impegnarsi direttamente nel editerraneo, e i territori strappati ad Antioco in Asia inore vennero spartiti tra il re di ergamo umene II e la repu$$lica di 1odi. ueste grandi vittorie riportate da 1oma tra la !ne del III e l’inizio del II secolo a.C. portarono cam$iamento nell’assetto politico e sociale interno. Si aprivano soprattutto nuovi scenari di lotta politica %“processo agli Scipioni”, 5K= a.C., ispirato da arco orcio Catone' e ci fu una straordinaria di+usione del culto di Lacco, c)e venne stroncata dal 5K? a.C. in poi con qualsiasi mezzo. 0erza guerra macedonica, 5=5-5?K a.C. "el 5=> a.C. morE ;ilippo di acedonia. /li succedette il !glio maggiore erseo, guardato con sempre crescente favore da molte citt# grec)e, sempre pi* inso+erenti verso 1oma: agli occ)i di 1oma questa situazione fu suciente per considerare erseo una minaccia. Bgni sua mossa diplomatica venne interpretata come un gesto di s!da, e le prime operazioni militari cominciarono nel 5=5 a.C. Il re macedone ottenne un aiuto concreto solo dalla popolazione dei olossi e dal re d’Illiria /enzio. "el 5?K a.C. si e$$e la svolta: erseo fu costretto dal console ucio milio aolo ad accettare $attaglia campale a idna, e il suo esercito fu distrutto. Il re fu portato prigioniero in Italia e la acedonia fu divisa in quattro repu$$lic)e, c)e dovevano versare un tri$uto a 1oma. Stessa sorte tocc7 all’illiria, divisa in tre stati. 5-5 a.C. 3opo la rovinosa scon!tta della II guerra punica, Cartagine si era ripresa rapidamente, almeno dal punto di vista economico. Anc)e dal punto di vista politico lo stato Cartaginese si era comportato in maniera irreprensi$ile. Fn elemento potenziale di distur$o della situazione africana era costituito dalle dispute di con!ne con assinissa di "umidia, c)e nel corso della prima met# del II secolo a.C. avanz7 pretese sempre pi* am$iziose sui territori appartenenti a Cartagine. "el 585 a.C. Cartagine decise per la guerra, inviando l’esercito contro assinissa. a mossa si rivel7 disastrosa: l’esercito cartaginese venne fatto a pezzi, e insieme viol7 gli accordi con 1oma. "el 5<> a.C. l’esercito romano s$arc7 in Africa. Inizialmente i Cartaginesi non com$atterono, ma quando gli fu intimato di lasciare le citt# e sta$ilirsi almeno a 5 miglia dalla costa decisero di resistere a oltranza. I 1omani ci misero 9 anni per conquistare la citt#, c)e venne sacc)eggiata e rasa al suolo. Il territorio di Cartagine divenne la nuova provincia d’Africa. "el 5 a.C. 1oma aveva cosE conquistato l’egemonia incontrastata sul editerraneo, ma non riusciva a venire a capo della situazione in Spagna. 3opo la II guerra punica i 1omani si erano sta$iliti in due zone della penisola i$erica, divenute 10
provincie nel 5>= a.C.: la Spagna Citeriore %a "ord dell’$ro' e la Spagna Flteriore %a sud, nella zona di Cadice'. a penetrazione verso l’interno si rivel7 lenta e dicile, e venne completata solo con Augusto. e scon!tte furono numerose, anc)e se Catone venne inviato nella Spagna Citeriore come console e procedette sistematicamente alla sottomissione delle tri$* della valle dell’$ro. entre "umanzia, dopo una $ruciante scon!tta patita dal console Caio Bstilio ancino nel 59= a.C., fu conquistata e distrutta da Scipione l’miliano, nel 599 a.C.
Parte III: La crisi della repubblica e le guerre ciili !dai Gracchi ad "zio# I. $ai Gracchi alla guerra sociale 0radizione storiogra!ca aristocratica: )a identi!cato nell’et# dei /racc)i l’origine della degenerazione dello Stato 1omano e l’inizio delle guerre civili. a seconda guerra punica aveva attraversato l’Italia e inferto profonde ferite alla sua agricoltura. a conquista del editerraneo aveva d’altra parte comportato un enorme aDusso di ricc)ezze, con conseguente ampliamento delle occasioni di mercato e una consistente massa di sc)iavi. I 1omani e gli Italici si erano cosE introdotti nel grande commercio. Avevano fatto fortuna tanti Senatori ed era stata favorita l’ascesa degli equites. o sviluppo di scam$i commerciali aveva modi!cato progressivamente la !sionomia dell’agricoltura italica. Il ricorso sempre pi* massiccio agli sc)iavi e l’importazione di grandi quantit# di grano costituirono una concorrenza sempre pi* rovinosa per l’agricoltura di sussistenza e per i piccoli proprietari terrieri, c)e si ritrovarono spesso a dover vendere la loro propriet#. Accelerazione della tendenza ad un’agricoltura incentrata sul commercio e non sull’autoconsumo. olti dei piccoli coltivatori era costretta ad andare in citt# in cerca di un’occupazione. /rande aumento della massa ur$ana: 1oma diventa una grande metropoli. 0ra il 5<-596 a.C. e 5<-5 a.C.: 1ivolte servili in Sicilia. a prima rivolta, scoppiata ad nna, si estese a tutta l’isola. 1oma fu costretta ad inviare tre consoli, e solo l’ultimo, u$lio 1upilio, riuscE a domane l’insurrezione %596 a.C.'. In questo periodo i mutamente sociali portarono al delinearsi di due fazioni, entram$e scaturite dalla nobilitas: optimates e populares. /li optimates si ric)iamavano alla tradizione degli avi, e cercavano di ottenere per la propria politica l’approvazione dei $enpensanti. rano sostenitori dell’autorit# del senato. I populares si consideravano difensori dei diritti del popolo, e propugnavano la necessit# di ampie riforme in campo politico e sociale. e guerre di conquista avevano fatto crescere a dismisura l’ager pu$licus, terreno di propriet# dello stato c)e esso concedeva in uso privati dietro pagamento di un canone irrisorio. a crisi progressiva della piccola propriet# fondiaria favorE la concentrazione dell’agro pu$$lico in mano ai proprietari terrieri ricc)i e potenti. 3a qui venne la necessit# di una serie di norme c)e mirassero a restringere l’estensione dell’ager c)e poteva essere occupata da ciascuno. "el 5< a.C. un primo tentativo di riforma del console Caio eio venne per7 ritirato per l’opposizione dei senatori. 599 a.C., 0i$erio /racco diviene tri$uno della ple$e: tent7 su$ito di operare una riforma c)e limitasse la quantit# di agro pu$$lico posseduto. uesta proposta di legge !ssava un limite di 8 iugeri M 68 per ogni !glio !no a un massimo di 5 iugeri per famiglia. Fn collegio di tri$uni %0i$erio, il fratello Caio e Appio Claudio ulcro' avre$$e poi avuto il compito di recuperare i terreni in eccesso, c)e sare$$ero stati distri$uiti ai cittadini pi* poveri divisi in piccoli lotti. Scopo della legge era quello di ricostituire un ceto di piccoli proprietari, anc)e per sta$ilire una $ase sta$ile al reclutamento dell’esercito. ’oligarc)ia dominante si oppose per7 al decreto, il giorno del suo voto nei comizi tri$uti, un altro tri$uno, arco Bttavio, pose il suo veto impedendone l’approvazione: 0i$erio /racco propose all’assem$lea di destituirlo perc)G egli era venuto meno al compito c)e il popolo gli aveva adato. 3ic)iarato decaduto Bttavio la legge agraria venne approvato, ma l’opposizione conservatrice non si plac7. 0i$erio pens7 di candidarsi al tri$unato anc)e l’anno successivo, ma nel corso dei comizi elettorali venne ucciso da un gruppo di senatori. 3opo una serie di proposte riformatrici formulate ma mai andate in porto da diverse personalit# %Scipione l’miliano, ;ulvio ;lacco', nel 569 a.C. fu eletto tri$uno della ple$e il fratello di 0i$erio, Caio /racco: nel corso di due mandati consecutivi egli riprese e ampli7 l’opera riformatrice del fratello. a legge agraria venne ritoccata e perfezionata, e vennero aumentati i poteri della commissione triumvirale. Fna legge frumentaria assicur7 ad ogni cittadino residente a 1oma una quota mensile di grano a prezzo agevolato. Caio inoltre, con una legge giudiziaria, volle limitare il potere senatorio in questo campo, integrando un gran numero di cavalieri nel corpo da cui attingere per la formazione degli al$i dei giudici: i senatori non sare$$ero pi* stati 11
giudicati da giudici-senatori, ma da rappresentati dell’ordine equestre. I senatori, i cui i privilegi erano messi in serio pericolo dalle riforme di Caio, si servirono di un altro tri$uno della ple$e, 3ruso, per contrastarlo, appro!ttando dell’assenza di Caio, partito per l’Africa. Al suo ritorno, nel luglio 566 a.C., Caio si rese conto c)e la situazione politica era profondamente mutata. Candidato ancora per il tri$unato nel 565 a.C., non venne rieletto. Scoppiarono allora gravi disordini: il console ucio Bpimio ordin7 il massacro dei sostenitori di Caio /racco, c)e si fece lui stesso uccidere da un suo sc)iavo. e riforme di Caio /racco per7 non furono a$olite, ne furono solo ridotti gli e+etti %soprattutto di quella agraria'. rima del 599 a.C. 1oma aveva sei provincie: Sicilia %6<5 a.C.', Sardegna-Corsica %69= a.C.', Spagna Citeriore e Spagna Flteriore %5>= a.C.', acedonia %5 a.C.', quando la ri$ellione potG essere piegata e il territorio organizzato dal console anio Aquilio nella provincia romana d’Asia %56? a.C.'. 568 a.C.: er rispondere alla ric)iesta d’aiuto di arsiglia contro le tri$* celto-liguri e gallic)e, fu inviato prima ;luvio ;lacco poi Caio Sesto Calvino, c)e fond7, nel 569 a.C. il centro di Aquae SeJtiae %AiJ en rovence' e rista$ilE l’ordine sulla costa. 569 a.C.: ;urono conquistate le Laleari. "ella maggiore di esse, aiorca, furono fondate le colonie di alma e ollenzia. 55K a.C.: enne fondata la provincia "ar$onese, organizzata intorno alla colonia di "ar$o artius %"ar$ona'. e questioni africani erano state regolate con la costituzione di una piccola ma ricca provincia %la provincia romana d’Africa', in $uoni rapporti con le regioni vicine e con assinissa, re di "umidia. uando assinissa morE il !glio icipsa si era imposto come suo erede. Alla sua morte, nel 55K a.C., il suo regno fu conteso tra i suoi tre !gli. 3al con2itto uscE vincitore /iugurta, c)e prese con la forza la parte del regno assegnata ai fratelli, alleati dei romani. 1oma fu costretta ad intervenire in aiuto del suo alleato Ader$ale nel 555 a.C. /uerra giugurtina, 555-58 a.C. e operazione furono condotte !accamente !no al 5> a.C., quando al comando dell’esercito fu posto il console uinto Cecilio etello, c)e scon!sse ripetutamente /iugurta, non riuscendo per7 a concludere vittoriosamente la campagna. In seguito alle proteste dei mercanti del "ordafrica, il comando venne adato a Caio ario, eletto console nel 5= a.C.: ario, $isognoso di nuove truppe, aprE per la prima volta l’arruolamento volontario ai capite censi, cio( ai nullatenenti. Con il suo nuovo esercito ario torn7 in Africa, ma gli occorsero quasi tre anni per terminare il nuovo con2itto e catturare /iugurta, c)e venne consegnato ai romani dal suocero Locco, re di auritania. a "umidia orientale fu assegnata a un nipote di assinissa, la parte rimanente allo stesso Locco. "el frattempo due popolazioni germanic)e, i Cim$ri e i 0eutoni, iniziarono un movimento migratorio verso sud. 3opo aver oltrepassato il 3anu$io ed essere scesi !no all’attuale Austria, furono a+rontati dall’esercito 1omano c)e nel 559 a.C., presso "oreia, su$E una rovinosa scon!tta. I Cim$ri e i 0eutoni proseguirono il loro viaggio verso occidente, comparendo in /allia e minacciando la provincia nar$orese, continuando a scon!ggere i romani. ario venne rieletto console nel 5< a.C. e gli venne adato il comando della guerra. 1iorganizz7 l’esercito in tutti i suoi aspetti, e quando i Cim$ri e i 0eutoni ricomparvero, stavolta divisi i romani li scon!ssero duramente. 56 a.C., massacro dei 0eutoni - 55 a.C., scon!tta dei Cim$ri. "el 5 a.C. ario fu eletto al suo sesto consolato e si appoggi7 al tri$uno della le$e Saturnino, c)e present7 una legge agraria c)e prevedeva l’assegnazione di terre nella /allia meridionale e la fondazione di diverse colonie. er poter sviluppare il suo programma Saturnino ottenne la rielezione a tri$uno anc)e per l’anno successivo. 3urante le votazioni per7 scoppiarono tumulti, e il senato proclam7 il senatum consultum ultimum, c)e ario fu costretto ad applicare contro il suo alleato politico. Saturnino fu ucciso, causando al console una notevole perdita di prestigio politico. ’installarsi di 1oma in Anatolia l’aveva messa in contatto con un pro$lema endemico di quella zona: la pirateria. ssa minacciava pesantemente l’asse marittimo c)e dall’geo conduceva a Cipro e alla Siria. entre 1oma si accingeva a concludere le guerre cim$ric)e, l’azione dei pirati, c)e !no a quel momento non avevano interessato la 1epu$$lica, vennero avvertite come pericolose per gli a+ari romani nell’geo orientale. ’azione contro i pirati, guidata dal pretore arco Antonio, si protrasse un paio d’anni e nel 55 a.C. venne fondata la provincia costiera di 12
Cilicia. 3ecennio successivo al 5 a.C.: si aprE tra forti tensioni sociali e politic)e e rese dei conti tra le parti c)e si erano contrapposte durante la guerra giugurtina e il consolato di ario. >5 a.C.: iene eletto tri$uno della ple$e arco ivio 3ruso: egli tent7 di destreggiarsi tra le parti attuando una politica di reciproca compensazione: promulg7 provvedimenti di evidente contenuto popolare, restituE ai senatori i tri$unali per le cause di concussione, aument7 il senato da 9 a ? mem$ri, proponendo l’ammissione dei cavalieri. - Concessione della cittadinanza romana agli alleati Italici. Ancora una volta per7 l’opposizione fu vastissima e trov7 il modo di dic)iarare nulle tutte le sue leggi. 3ruso venne assassinato. >-KK a.C., guerra sociale: la condizione di cittadino romano era sempre pi* vantaggiosa e ci7 aumentava le rivendicazione e l’irritazione degli Italici. 3elle distri$uzioni agrarie infatti $ene!ciarono solo i cittadini romani, mentre gli alleati italici erano sempre in una condizione di su$alternit#, e non avevano parte alcuna nelle decisioni politic)e, economic)e e militari. ’assassinio di 3ruso fu il segnale per gli Italici c)e non vi era altra possi$ilit# per difendere le proprie rivendicazioni c)e la rivolta armata. ’insurrezione partE da Ascoli, estendendosi dapprima verso l’Adriatico poi verso l’Appennino centrale e meridionale. "on aderirono alla rivolta trusc)i, Fm$ri, le citt# latine e quelle della agna /recia. a lotta fu lunga e sanguinosa, poic)G i romani si trovarono a fronteggiare gente armata e addestrata come loro. > a.C. I principali settori d’operazione vennero spartiti tra i due consoli. Settentrione: u$lio 1utilio upo eridione: ucio /iulio Cesare %sostituito da ario dopo la sua morte'. ’incerto andamento delle operazioni fece maturare a 1oma una soluzione politica del con2itto: si erano gi# autorizzati i comandanti militari ad accordare la cittadinanza agli alleati c)e com$attevano per loro. "ell’K> a.C. venne promulgata la eJ lantia apiria, c)e concedeva la cittadinanza agli Italici c)e si fossero registrati presso il pretore di 1oma entro sessanta giorni. 0ali misure circoscrissero la rivolta, e nell’KK a.C. Silla, eletto console assedi7 e scon!sse l’ultima roccaforte degli insorti, "ola. Inizio del processo di uni!cazione politica dell’Italia, con la concessione della cittadinanza a tutta l’Italia !no alla 0ranspadania. II. I primi grandi scontri tra %azioni in armi 3urante la guerra sociale, una situazione allarmante per 1oma si era venuta a creare in Briente: i arti, provenienti dalle zone del Caucaso, si erano spinti ad occupare la esopotamia e la La$ilonia, !no alle porte della Sira. ;ino a quel momento 1oma aveva favorito in quella zona la coesistenza di molti piccoli Stati, limitandosi a vegliare c)e nessuno ne realizzasse l’Fnit#. 556 a.C.: itridate I upatore divenne re del onto, ed estese il suo regno a nord, est e ovest. uando si impossess7 della Cappadocia venne inviato Silla %>6 a.C.', per ripristinare sul trono di Cappadocia un sovrano pi* gradito a 1oma. Appro!ttando della guerra sociale itridate riprese per7 la sua politica espansionistica. erso la !ne del > a.C. 1oma invi7 in oriente una delegazione con l’incarico di rimettere sui troni i legittimi sovrani di Litinia e Cappadocia. itridate sfrutt7 il malcontento c)e serpeggiava in Briente verso 1oma e le dic)iar7 guerra. 3ilag7 in Cappadocia e travolse le forze romane, divenendo presto padrone di tutta l’Asia. Anc)e l’isola di 3elo, caposaldo del commercio romano in Briente, e Atene, si allearono con itridate: la guerra acquistava una vera e propria sollevazione del mondo greco contro 1oma. "ell’KK a.C., quando un esercito pontico invase la /recia centrale, 1oma decise di reagire inviando Silla. S$arcato in piro nell’K= a.C., Silla conquist7 Atene e si diresse verso la /reci centrale, dove scon!sse le truppe di itridate a C)eronea e a Brcomeno %K? a.C.'. "el frattempo a 1oma venne eletto tri$uno della ple$e u$lio Sulpicio 1ufo, c)e si trov7 ad a+rontare un complessivo impoverimento dello stato romano, dovuto alla guerra sociale e a quella in Briente contro itridate. 3opo aver a+rontato questo pro$lema e quello dell’inserimento degli Italici con diversi provvedimenti, fece in!ne approvare il trasferimento del comando della guerra mitridatica da Silla a ario. Appresa la notizia della sua destituzione Silla non esit7 a marciare su 1oma, se ne impadronE e fece nominare i suoi avversari nemici pu$$lici: Sulpicio fu su$ito eliminato, mentre ario riuscE a stento a scappare in Africa. "ell’K= a.C., tornato Silla in oriente, ucio Cornelio Cinna %uno dei consoli', venne cacciato da 1oma e si rifugi7 in Campania, dove venne raggiunto da ario N nuova marcia su 1oma. ario viene eletto console nell’K? a.C. e un nuovo corpo d spedizione venne mandato in Briente in sostituzione di quello Silliano. Alla morte di ario, .C.Cinna venne rieletto console tre volte, !no all’K< a.C. erso la !ne di quell’anno, alla notizia dell’imminente ritorno di Silla, Cinna cerc7 di anticiparlo ammassando le forze ad Ancona, ma fu ucciso da una rivolta dei suoi stessi soldati. "ell’K? a.C. due armate romane di opposte fazioni erano presenti in /recia: quella di 13
Silla e quella inviata da Cinna agli ordini di ;lacco. sse non si scontrarono mai, ma agirono parallelamente ricacciando itridate in Asia. "ell’K8 a.C. venne !rmata la pace a 3ardano. itridate conservava il suo regno, ma dovette evacuare il resto dell’Asia ed era o$$ligato a versare una forte indennit# di guerra. Silla torn7 in Italia nell’K9 a.C., s$arcando a Lrindisi carico di $ottino. E lo raggiunse il giovane Cneo ompeo con tre legioni. Silla impieg7 due anni a scon!ggere i suoi avversari. "ell’K5 a.C. si impadronE di 1oma e distrusse le ultime resistenze avversarie. and7 Cneo ompeo a eliminare gli oppositori rifugiatisi in Africa e in Sicilia. er rendere de!nitiva la sua vittoria, Silla introdusse le liste di proscrizione, elenc)i in cui vi erano i nomi di avversari politici c)e c)iunque poteva uccidere impunemente. e proscrizioni continuarono !no all’K5 a.C., un certo numero di famiglie scomparve, altre si arricc)E a loro spese. K6 a.C., eJ aleria: nominava Silla “dittatore con l’incarico di redigere leggi e organizzare lo stato”, tale dittatura era a tempo eliminato. Silla fece approvare diverse norme riformatrici: ogni proposta di legge avre$$e dovuto ottenere il consenso del senato prima di essere sottoposta al voto popolare, il senato fu portato a seicento mem$ri, tra cui suoi numerosi partigiani, fu innalzato a otto il numero di pretori, limit7 con leggi apposite le eccessive ostentazioni di ricc)ezza da parte dell’aristocrazia, furono totalmente ridimensionati i poteri dei tri$uni della ple$e, limitato il loro diritto di veto e annullato quello di fare leggi. "el => a.C. Silla, completata la riorganizzazione dello stato, a$dic7 dalla dittatura. 1itiratosi a vita privata morE l’anno dopo. =K a.C.: arco milio epido tent7 su$ito di ridimensionare l’ordine silliano, marciando su 1oma con un contingente di ri$elli trusc)i. a rivolta fu stroncata in poco tempo e epido fuggE in Sardegna. == a.C.: Sertonio, un generale ariano governatore della Spagna Citeriore, aveva l# creato una specie di stato mariano in esilio. erso la !ne del == a.C. controllava ormai praticamente tutta la penisola i$erica, e fu raggiunto anc)e dalle truppe superstite di epido. Corsero voci a 1oma di sue alleanze sia coi pirati c)e con itridate. Il senato decise a questo punto di inviare ompeo in Spagna. Appena arrivato %=? a.C.' su$E diverse scon!tte, ma ottenuti rinforzi nell’=< a.C. la situazione and7 lentamente migliorando, mentre la popolarit# di Sertonio andava rapidamente calando. ;urono orditi diversi complotti verso di lui, !nc)( un suo generale, eperna, lo uccise a tradimento nel =6 a.C. ompeo uccise a sua volta eperna, e nel =5 a.C. vinse le ultime sacc)e di resistenza. =9 a.C., 0erza rivolta servile %dopo quelle in Sicilia nel II sec. a.C.': Scoppiata a Capua, in una scuola di gladiatori. I ri$elli si erano asserragliati sul esuvio, dove furono raggiunti da altri gladiatori e sc)iavi con2uiti dall’Italia meridionale. A capo della rivolta si posero due gladiatori: Spartaco, un trace, e Crisso, un gallo. a rivolta si estese $en presto a tutto il sud Italia, ma mancava tra i ri$elli un piano preciso e unitario. agarono cosE per l’Italia spingendosi !no in Cisalpina per poi riscendere verso sud. Il senato ad7 un considerevole esercito a arco icinio Crasso per sedare la rivolta. Crasso riuscE ad isolare Spartaco e i suoi in Cala$ria, dove li scon!sse pesantemente nel =5 a.C. igliaia di prigionieri furono fatti croci!ggere da Crasso sulla via Appia, tra 1oma e Capua. = a.C.: ompeo e Crasso vengono eletti consoli ortano a termine lo smantellamento dell’ordine silliano, epurando il senato da ?< mem$ri fedeli a Silla e ripristinando i poteri dei tri$uni della ple$e. In Briente tra l’K e il = a.C erano riemerse due gravi minacce: i pirati e itridate. a pirateria aveva ripreso forza a causa dell’inde$olimento delle strutture politic)e locali. e sue $asi principali erano disseminate lungo le coste dell’Asia minore, ma si erano spinti ad infestare tutte le rotte, comprese quelle occidentali, rendendo cosE dicoltoso il trasporto di merci. "el =< a.C., dopo diversi tentativi andati a vuoto, fu inviato contro i pirati arco Antonio, c)e su$E un’umiliante scon!tta a Creta. e operazioni vennero allora adate a uinto Cecilio etello, c)e riconquist7 completamente Creta %?K-?= a.C.', facendola diventare provincia 1omana. itridate, dopo la pace di 3ardano, aveva continuato a covare propositi di rivincita e l’occasione si era presentata nel =< a.C., alla morte di "icomede I di Litinia: itridate decise di invaderla, e contro di lui furono mandati i due consoli arco Aurelio Cotta e ucio icinio ucullo. e operazioni furono condotte di successo in successo !no al =5a.C., quando ucullo occup7 il onto, costringendo itridate a rifugiarsi in Armenia dal genero 0igrane. Il console romano allora invase l’Armenia, conquistandola nel ?> a.C. 3a qui si spinse ancora pi* a nord-est, ma la sua marcia fu fermata dal malcontento dei suoi soldati. "e appro!ttarono itridate e 0igrane per riprendere le ostilit# %?= a.C.'. ’anno successivo un tri$uno della ple$e, Caio anilio, propose c)e venisse esteso a ompeo il comando della guerra contro itridate. ompeo marci7 verso il onto dove scon!sse e cacci7 itridate %?? a.C.', c)e fu costretto a rifugiarsi lungo la sponda orientale del mar "ero, 14
dove nel ?9 a.C. si fece uccidere per non cadere in mano ai 1omani. "el frattempo ompeo continu7 la sua spedizione giungendo quasi !no al ar Caspio, poi pass7 in alestina, dove si impadronE di /erusalemme, c)e divenne Stato autonomo aggregato alla provincia di Siria. "el ?6 a.C. ompeo torn7 a 1oma. 3urante l’assenza di ompeo a 1oma si era veri!cata una grave crisi: ucio Sergio Catilina, tent7 nel ?8 a.C. di ottenere il consolato, ma la sua candidatura fu respinta all’ultimo momento per indegnit#. Ci riprov7 nel ?9 a.C., quando invece fu eletto arco 0ullio Cicerone c)e nella campagna elettorale aveva attaccato la corruzione e la violenza di Catilina. uest’ultimo mise a punto un’ampia cospirazione c)e mirava a sopprimere i consoli e prendere il potere con la forza. enne riunito in truria un esercito in gran parte composto da veterani silliani, ma il piano fu scoperto e sventato da Cicerone, c)e costrinse Catilina ad allontanarsi da 1oma. Catilina morE com$attendo alla testa dei suoi nei pressi di istoia. gitto, Cipro, Cirenaica. /uarda sul li$ro, pag. 5. III. $al &primo triumirato' alle idi di marzo ?6 a.C., ompeo s$arca a Lrindisi: convinto di ottenere dai senatori la rati!ca degli assetti territoriali da lui decisi in Briente, fu invece umiliato dai suoi avversari politici. 3eluso e amareggiato, ompeo si riavvicin7 a Crasso e al suo emergente alleato Cesare, con i quali strinse un accordo di reciproco sostegno ? a.C.: primo triumvirato. 8> a.C.: Cesare venne eletto console. gli fece immediatamente votare due leggi agrarie c)e prevedevano una distri$uzione a tutti i veterani di ompeo di tutto l’agro pu$$lico italiano, ad eccezione della Campania. ;urono poi fatte rati!care tutte le decisioni di ompeo in Briente. Sul !nire del consolato a Cesare venne adato per cinque anni il proconsolato della /allia Cisalpina e dell’Illirico. "el 8K a.C., partendo per le provincie attri$uitegli, Cesare %con ompeo e Crasso', appoggi7 al candidatura a tri$uno di u$lio Clodio ulcro. letto tri$uno, Clodio fece approvare una nutrita serie di leggi: il potere dei censori di espellere mem$ri del senato fu limitato, nessun magistrato avre$$e pi* potuto interrompere le assem$lee pu$$lic)e, la distri$uzione del frumento per i cittadini romani doveva divenire completamente gratuita. 8K a.C., Cesare in /allia: uando arriv7 era in atto una migrazione degli lvezi verso occidente, c)e minacciava le terre degli dui e la stessa provincia romana. Cesare scon!sse gli lvezi nel 8K a.C., iniziava cosE la conquista della /allia. 8K a.C.: /uerra contro gli Svevi guidati da Ariovisto. Cesare intervenne su ric)iesta degli dui, spingendo gli Svevi ad oriente del 1eno. uando le invasioni ripresero i 1omani scon!ssero de!nitivamente i $ar$ari in uno scontro in Alsazia superiore, costringendoli a ripassare il 1eno. 8= a.C.: /uerra contro i Lelgi. 8= a.C.: Conquista della Lretagna e della "ormandia ad Bpera di . icinio Crasso %;iglio del triumviro'. Alla !ne del 8= a.C., indotto dalle notizie c)e giungevano da 1oma dove la situazione politica stava precipitando, Cesare riferE al senato c)e la /allia poteva ritenersi paci!cata. A 1oma era in corso uno scontro tra Clodio, nel frattempo tornato privato cittadino, e i sostenitori di Cicerone, capeggiati dal tri$uno 0ito Annio ilone. "el 8= a.C. Cicerone pot( tornare a 1oma. ompeo si trov7 allora in una situazione di stallo politico: non osava impegnarsi nei con2itti e negli scontri tra fazioni, per timore di una perdita di prestigio o potere. Accett7 l’incarico c)e gli conferiva poteri speciali per provvedere all’approvvigionamento della citt#, per la durata di 8 anni. "el frattempo a Cesare veniva c)iesta la revoca della legge sull’agro campano. Aprile 8? a.C.: Accordi di ucca. Cesare, ompeo e Crasso si accordarono su questo progetto: il comando di Cesare in /allia sare$$e stato prorogato per altri 8 anni, mentre i tre si sare$$ero impegnati a fare eleggere ompeo e Crasso consoli per il 88 a.C.4 dopo il consolato questi avre$$ero ricevuto per cinque anni le due Spagne %ompeo' e la Siria %Crasso'. 0ornato in /allia, Cesare trov7 la Lretagna in aperta rivolta. 3opo averla velocemente domata rivolse le sua attenzioni sul fronte del 1eno: qui due tri$* germanic)e, Fsipeti e 0encteri, avevano oltrepassato il con!ne e minacciavano i territori dei 1omani. Cesare li annient7 nel 88 a.C. 8< a.C.: Campagna militare in Lritannia: permise di raggiungere il 0amigi e port7 alla sottomissione di parecc)ie tri$* della costa. 89 a.C.: 1epressione delle rivolte in /allia settentrionale. 86 a.C.: Sollevazione guidata da ercingetorEge. Scoppiata a Cena$um %Brleans', la rivolta si estese rapidamente a tutto il territorio compreso tra la oira e la /aronna. Cesare tent7 di assediare il grande centro di Segovia, ma venne respinto. 3ovette cosE dirigersi a nord per ricongiungersi con l’esercito del suo legato 0itio a$ieno, e insieme inseguirono ercingetorEge, c)e si rinc)iuse nella piazzaforte di Alesia. 3opo un lungo e durissimo assedio la piazzaforte fu costretta a capitolare, e ercingetorEge venne fatto prigioniero e inviato a 1oma. 85 a.C.: ;rantumati gli ultimi centri di resistenza, fondazione della nuova provincia della /allia Comata. "el 8< a.C. Crasso, giunto in 15
Siria, aveva cercato di inserirsi nella contesa dinastica in atto nel regno dei arti. In lotta per il trono c’erano i due fratelli Brode e itridate, !gli dello scomparso re ;raate III. 3ivenuto re Brode, Crasso decise di appoggiarne il fratello rivale, spingendosi in esopotamia senza incontrare resistenze. "el 89 a.C. venne in contatto con l’esercito partico in esopotamia nordoccidentale: l’esercito romano venne travolto e massacrato. a stessa provincia di Siria si trov7 minacciata. entre si ritirava, Crasso fu preso ucciso. 3al 8< a.C cominciarono a venir meno i vincoli politici e familiare c)e legavano Cesare e ompeo. a violenza e il caos politico dilagarono a 1oma. "el 89 a.C. venne proposto di nominare ompeo dittatore. All’inizio del 86 a.C. l’anarc)ia giunse al culmine: si a+rontavano le $ande di Clodio e di ilone sulla via Appia. Clodio rimase ucciso. ompeo venne nominato console senza collega, egli fece votare immediatamente leggi repressive contro la violenza e i $rogli elettorali, c)e consentirono la condanna di ilone e il rista$ilimento di un equili$rio precario. Cesare era stato ininterrottamente assente da 1oma dal 8K a.C. e il suo mandato sare$$e scaduto secondo lo stesso Cesare alla !ne del <> a.C., mentre per i suoi avversari nel 8 a.C. A partire dal 85 a.C. cominciarono le discussioni sul termine dei poteri di Cesare. "el 8 a.C. un tri$uno della ple$e, Caio Scri$onio Curione, propose c)e per uscire dalla crisi si dovessero a$olire sia i poteri di Cesare, c)e quello di ompeo. "el dicem$re di quell’anno i due proconsoli dovettero deporre le loro caric)e. <> a.C.: Cesare fu intimato di deporre unilateralmente le sue caric)e. Il senato vot7 il senatum consultum ultimum, adando ai consoli e a ompeo il compito di difendere lo stato. Appresa questa decisione Cesare varc7 in armi il 1u$icone, dando cosE inizio alla guerra civile. ompeo scapp7 a Lrindisi per im$arcarsi verso Briente. Cesare non riuscE a fermare ompeo, e cominci7 quindi ad a+rontare la minaccia occidentale, rappresentata dalle forze pompeiani stanziate in Spagna. Cesare scon!sse i pompeiani spagnoli presso Ilerda con le sue truppe concentrate in /allia. 0ornato a 1oma nel <> a.C. si fece eleggere console per il successivo a.C. aveva messo insieme un numero vastissimo di riforme: concesse il perdono e il ric)iamo in patria a tutti gli esuli e condannati politici, accord7 facilitazioni ai de$itori, estese il diritto di cittadinanza romana agli a$itanti della 0ranspadania, il senato fu portato a > mem$ri, vennero disciolte le associazioni popolari c)e avevano ai tor$idi degli anni precedenti, furono confermate le distri$uzioni gratuite del grano, venne realizzato un vasto programma di colonizzazione e di distri$uzione di terre ai veterani di Cesare per decongestionare l’Italia. ’eccessiva concentrazione di poteri e il fatto c)e ogni carriera politica potesse svolgersi solo con il suo appoggio, !nirono con creare allarme, oltre c)e nei pompeiani superstiti, anc)e negli stessi sostenitori di Cesare. enne allora ordinata una congiura nei suoi confronti prima della sua partenza per una campagna nel regno dei arti %guidata da arco /iunio Lruto, Caio Cassio ongino e 3ecimo Lruto'. Alle idi di marzo del << a.C. Cesare venne ucciso. IV. "gonia della Repubblica A$$attuto Cesare, i congiurati non si erano per7 preoccupati di eliminare i suoi principali colla$oratori: arco milio epido e arco Antonio. 3opo un primo s$andamento, questi cominciarono a riorganizzarsi. Antonio riuscE ad imporre una politica di compromesso, c)e venne rati!cata dal senato e fu eletto console insieme a u$lio Cornelio 3ola$ella. ;u sta$ilito c)e dopo il consolato a ompeo sare$$e toccata la acedonia, a 3ola$ella la Siria. a dittatura venne a$olita dalle caric)e dello stato. Cesare aveva nominato suo erede e+ettivo per i tre 16
quarti dei $eni e suo !glio adottivo suo pronipote Caio Bttavio. Alle idi di arzo Bttavio si trovava ad Apollonia %al con!ne con la acedonia', per attendere il prozio e partire con lui verso il regno dei arti. Appena saputo del testamento si diresse a 1oma dove reclam7 ucialmente l’eredit#. ntratone in possesso onor7 i lasciti previsti dal testamento, ponendo come caposaldo del suo impegno politico la vendetta per l’uccisione di Cesare. Il senato vide in lui un mezzo per contrastare il potere di Antonio. uesti nel frattempo, per poter controllare pi* da vicino l’Italia allo scadere del suo consolato, si era fatto assegnare le due provincie della /allia Cisalpina e della /allia Comata. uando Antonio mosse verso la /allia Cisalpina, il governatore originariamente designato, 3ecimo Lruto, ri!ut7 di cedergliela e si rifugi7 a odena. <9 a.C., /uerra di odena: Il senato ordin7 ai due consoli Aulo Irzio e Caio i$io ansa di muovere in soccorso di Lruto4 ad essi venne associato Bttavio. icino a odena Antonio fu $attuto e fu costretto a ritirarsi verso la "ar$onese. oic)G entram$i i consoli erano morti, Bttavio c)iese al senato il consolato per sG e ricompense verso i suoi soldati. Al ri!uto, non esit7 a marciare su 1oma. Agosto <9 a.C., Bttavio venne eletto console insieme al cugino uinto edio. I due consoli istituirono immediatamente un tri$unale speciale per perseguire gli assassini di Cesare. "el frattempo in /allia Antonio si era ricongiunto con epido. Btto$re <9 a.C.: Bttaviano, Antonio e epido si incontrarono nei pressi di Lologna e fondano il secondo triumvirato, c)e rimarr# valido !no alla !ne del 9K a.C. Antonio conservava il governatorato della /allia Cisalpina e Comata. epido ottenne la /allia "ar$orese e le due Spagne. Bttaviano l’Africa, la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. ennero resuscitate le liste di proscrizione, con i nomi degli assassini di Cesare e dei nemici dei 0riumviri. Centinaia di senatori e cavalieri furono uccisi e i loro $eni con!scati %tra essi Cicerone'. I triumviri poterono rivolgere ora le armi verso Briente, dove i cesaricidi Lruto e Cassio si erano costituiti una solida $ase di potere. "el <6 a.C., dopo aver divinizzato Cesare, Antonio e Bttaviano partirono alla volta della /recia. o scontro decisivo e$$e luogo a ;ilippi, nell’otto$re del <6 a.C.: Bttaviano si trov7 su$ito in dicolt#, ma Cassio, $attuto da Antonio e credendo c)e anc)e Lruto fosse stato ucciso, si tolse la vita. Lruto, scon!tto de!nitivamente, si suicid7 a sua volta. e proscrizioni, le guerre intestine e ;ilippi avevano decimato spaventosamente l’opposizione senatoria pi* conservatrice: il loro posto venne preso da una nuova aristocrazia, formata da persone di !ducia dei triumviri. 3allo scontro coi cesaricidi usciva nettamente ra+orzato Antonio: egli infatti si riserv7 il comando su tutto l’Briente. A epido fu assegnata l’Africa, mentre a Bttaviano la Spagna, insieme al compito di sistemare in Italia i veterani delle legioni: questo compito fu particolarmente arduo, perc)G il agro pu$$lico sulla penisola era pressoc)( terminato. Si procedette con l’espropriazione dei terreni nei territori delle 5K citt# c)e erano state destinate allo scopo. <5 a.C., le proteste dei proprietari terrieri si trasform7 in rivolta aperta. Bttaviano fu costretto ad a+rontare gli insorti, c)e si c)iusero a erugia %inverno <5-< a.C.'4 dopo un feroce assedio la citt# fu espugnata. olti rivoltosi fuggirono a infoltire le !la di Sesto ompeo c)e, impadronitosi della Sardegna e della Corsica, $atteva i mari per impedire i rifornimenti dell’Italia e di 1oma. "el frattempo Bttaviano si era appropriato delle /allie, dov’era morto il legato di Antonio. Bttaviano, attraverso il matrimonio, si avvicin7 a Sesto ompeo e Antonio, allarmato, mosse dall’Briente verso l’Italia. I due si incontrarono a Lrindisi, dove venne stipulato un accordo in $ase a cui ad Antonio veniva assegnato l’Briente, mentre ad Bttaviano l’Bccidente. Antonio spos7 inoltre Bttavia, la sorella di Bttaviano. a situazione venne di nuovo complicata dalle ric)ieste di Sesto ompeo, c)e aveva ripreso a $loccare il grano diretto a 1oma e nell’accordo di iseno %9> a.C.', si vide riconosciuto da Bttaviano e Antonio il governo di Sicilia, Sardegna e Corsica. "el 9K a.C. Sesto ompeo riprese le azioni di scorreria verso l’Italia. uello stesso anno Sesto aveva perso la Sardegna e la Corsica, c)e un suo luogotenente aveva consegnato ad Bttaviano e divamp7 presto una lotta anc)e per il controllo della Sicilia. Inizialmente Bttaviano fu scon!tto e fu costretto a concludere un altro accordo, a 0aranto nel 9= a.C., con Antonio per ricevere rinforzi. 9= a.C.: Il console arco ipsanio Agrippa fece costruire un porto militare a ozzuoli, e con le 2otta c)e lE aveva allestito scon!sse Sesto ompeo al largo della costa settentrionale della Sicilia. Sesto fuggE in Briente, dove fu ucciso l’anno dopo. epido, c)e aveva preso parte con Bttaviano alle operazioni, rivendic7 per sG la Sicilia, ma il suo esercito l’a$$andon7 e per Bttaviano fu facile metterlo in disparte dalla vita politica. 98-9< a.C.: Campagne di Bttaviano contro gli Illiri in annonia e 3almazia. 3opo l’accordo di 0aranto, Antonio potG tornare in Briente e cerc7 di dare un nuovo assetto ai territori d’Briente in vista dell’inizio dell’impresa partica. rimavera 9? a.C.: Inizio 17
della spedizione partica. Attraverso l’Armenia Antonio invase il territorio partico a nord, arrivando ad assediare la citt# di ;raata, c)e per7 non riuscE a conquistare. 3ovette allora ritirarsi e, dopo la riorganizzazione del 98 a.C., nel 9< a.C. riuscE a conquistare l’Armenia. 98 a.C., de!nitiva rottura tra Antonio e Bttaviano. 96 a.C.: Scadenza naturale del triumvirato. I due consoli c)iesero le rati!c)e delle decisioni prese da Antonio in Briente. Bttaviano ne impedE al senato l’approvazione. ntram$i i consoli e 9 senatori a$$andonarono l’Italia e si rifugiarono presso Antonio. 1ivelando un testamento in cui Antonio disponeva di essere sepolto ad Alessandria accanto a Cleopatra, attri$uendo dei regni ai !gli avuti con la regina, Bttaviano ottenne c)e Antonio venisse privato di tutti i suoi poteri: si present7 dunque con il difensore di 1oma dalle mire di un’avida regina. a dic)iarazione di guerra fu infatti contro la sola Cleopatra. Settem$re 95 a.C. vi fu la $attaglia di Azio c)e segna7 la vittoria di Bttaviano, Antonio e Cleopatra si ritirarono quindi in gitto. uando Bttaviano penetr7 in gitto con le sue truppe e rese Alessandria %9 a.C.', prima Antonio e poi Cleopatra si suicidarono. ’gitto venne proclamato provincia romana.
Parte IV: L’impero da "ugusto alla crisi del III secolo I. "ugusto "el 95 a.C., scon!tto Antonio, Bttaviano si ritrov7 ad essere padrone assoluto dello Stato romano. a soluzione politica adottata da Bttaviano segna una cesura fondamentale nella storia romana. Il 95 a.C. ( l’anno dell’inizio del principato, un regime istituzionale incentrato sulla !gura del princeps. Arrivava cosE a compimento il processo di personalizzazione della politica c)e aveva visto l’emergere di politici e generali c)e avevano a+ermato il loro potere personale grazie alla disponi$ilit# di eserciti fedeli, alle guerre di espansione e allo sfruttamento economico delle provincie. 6> a.C.: ritorno di Bttaviano a 1oma. Il processo di riconoscimento giuridico della nuova forma istituzionale inizi7 nel 6= a.C. Bttaviano rinunci7 formalmente a tutti i suoi poteri straordinari, accettando solo un imperium proconsolare per dieci anni sulle provincie non paci!cate %Spagna, /allia, Cipro, Cilicia ed gitto'. ualc)e tempo il senato lo proclam7 Augusto, un epiteto c)e lo sottraeva alla sfera propriamente politica per proiettarlo in una dimensione sacrale. "on era pi* immagina$ile c)e il potere non fosse detenuto da un solo individuo: la nuova organizzazione dello Stato rappresentava il de!nitivo superamento delle istituzioni, ormai pi* non adeguate, della citt#- stato. 6=-68 a.C.: Augusto com$atte Asturi e Canta$ri in /allia e Spagna settentrionale. 69 a.C., grave crisi: in Spagna Augusto si era gravemente ammalato e si sentE in !n di vita. a scomparsa prematura di Augusto avre$$e portato ad una crisi dinastica e a nuove guerre civili: egli pens7 quindi al generale arcello, c)e aveva sposato la sua unica !glia /iulia. arcello per7 morE e /iulia fu data in moglie ad Agrippa, c)e divenne cosE il suo successore designato. Augusto depose il consolato e ottenne un imperium proconsulare c)e gli permetteva di agire con pieni poteri su tutte le provincie. uesto potere non consentiva per7 ad Augusto, q uando si trovava a 1oma, di agire nelle vita politica: ricevette cosE dal senato il potere di un tri$uno della ple$e, vitalizio. A carica il senato aggiunse il diritto di convocare il senato. e elezioni erano rista$ilite dal 6= a.C., ma erano controllate da Augusto attraverso due procedure: ♦ Nominatio: accettazione della candidatura da parte del magistrato c)e sovrintendeva l’elezione4 ♦ Commendatio: raccomandazione da parte dell’imperatore stesso. "el 66 a.C., durante una carestia, assunse l’incarico per di provvedere all’approvvigionamento di 1oma. "el 5> e 5K a.C. esercit7 i poteri di censore. 0ra il 66 e il 5> a.C. Augusto si port7 sul con!ne orientale, dove c’era da sistemare la questione partica e armena. Attraverso una trattativa diplomatica riuscE a recuperare le insegne delle legioni di Crasso e arco Antonio. "el 5K a.C. scadeva il mandato proconsolare per dieci anni sulle provincie non paci!cate. enne rinnovato di altri cinque anni. "el 5= a.C. adott7 i !gli di Agrippa e /iulia, facendone di fatto i suoi successori designati. "el 56 a.C., alla morte di epido, ad Augusto fu conferita anc)e la carica di ponte!ce massimo. Inoltre Augusto prese diversi provvedimenti c)e miravano a ripristinare il prestigio e la dignit# dell’assem$lea senatoria, favorendo l’accesso delle Glites provinciali pi* fortemente romanizzate: 6>-6K a.C., lectio senatus: revisione delle liste dei senatori ed espulsione delle persone indegne. 5K a.C.: 1adicale revisione, riporta il numero dei senatori ai ? previsti da Silla. Si de!nirono in modo rigoroso i due raggruppamenti da cui 18
veniva reclutata la classe dirigente dello stato romano: Senatori e cavalieri: i senatori detenevano tutte le pi* importanti magistrature a 1oma e le maggiori posizioni di comando nelle provincie. oic)G il loro numero non era suciente, vennero impiegati mem$ri del ceto equestre. er quanto riguarda 1oma, l’opera di Augusto si pu7 valutare su due piani: quello monumentale e quello della razionalizzazione dei servizi. gli concentr7 la sua attivit# edilizia soprattutto nel foro romano, dove complet7 i programmi edilizi di Cesare. 3urante il suo principato furono costruiti o restaurati molti edi!ci pu$$lici, acquedotti, terme, teatri e marcati e ci si preoccup7 dell’organizzazione di servizi importanti per l’approvvigionamento alimentare e idrico. erso l’K a.C., in seguito ad una grave crisi, Augusto istituE un servizio sta$ile c)e doveva provvedere al rifornimento granario delle provincie, con a capo un prefetto di ordine equestre. Alla morte di Agrippa, c)e si era !no a quel momento occupato dei pi* importanti servizi dell’Fr$e in quanto edile, i suoi compiti passarono a collegi di senatori. ’Italia non fu praticamente interessata da riforme amministrative. 0utti gli a$itanti della penisola erano divenuti cittadini romani. e circa < citt# italic)e godevano di autonomia interna e non erano soggette all’imposta fondiaria. Augusto divise l’Italia in 55 regioni, ma non vi erano funzionari amministrativi responsa$ili di queste suddivisioni. ’amministrazione delle provincie vide un cam$iamento di natura soprattutto politica: le province non paci!cate %di frontiera o di recente conquista' erano sotto il diretto controllo di Augusto. Cre$$ero da cinque a tredici alla !ne del suo principato ed erano governate da appositi legati, i legati Augusti pro praetore. e altre provincie, arrivate a dieci nel I sec. d.C., erano di competenza del popolo romano, governate sempre da senatori. All’indomani di Azio la paga dei soldati, il cui numero era molto maggiore del necessario, gravava in maniera pesante sulle casse dello stato. a liquidazione dei veterani in un primo tempo fu sostenuta con i $ottini di guerra e con il patrimonio personale di Augusto. Sotto Augusto il servizio militare nelle legioni fu riservato a volontari, per lo pi* italici: l’esercito era quindi formato da professionisti, c)e rimanevano in servizio per vent’anni o pi*. Si costituE in tal modo una forza permanente e+ettiva composta da 68 legioni. a 2otta stazionava in due porti, iseno e 1avenna, ed era comandata da un prefetto equestre. 3urante il suo regno le acquisizioni territoriali vere e proprie dell’impero furono limitate, malgrado guerre lung)e e impegnative. Augusto preferE adare alla diplomazia le questioni orientali. In gitto furono estesi i con!ni meridionali grazie ad un accordo con gli tiopi %6>-6= a.C.', e venne condotta una spedizione !no allo Oemen per assicurare le vie commerciali con l’oriente %68-6< a.C.'. I con!ni col regno dei arti vennero sta$ilizzati attraverso trattative diplomatic)e. Si creavano in questo modo alcuni stati cuscinetto nell’am$ito dell’egemonia romana, c)e assolvevano a una funzione di controllo su zone poco ur$anizzate al margine del deserto. Il vero teatro degli scontri militari sotto Augusto fu l’Bccidente: 6=-68 !no al 5> a.C.: aci!cazione della penisola i$erica e dell’area alpina occidentale. 65-6 a.C.: Il console . Cornelio Lal$o estese il controllo romano nell’Africa meridionale e sud-occidentale contro le tri$* dei /aramanti. 5?-58 a.C.: Conquista dell’arco alpino centrale !no all’alto corso del 3anu$io da parte dei !gliastri di Augusto, 0i$erio e 3ruso. 5<-> a.C.: Bccupazione della annonia. a successiva acquisizione della esia segn7 il de!nitivo consolidamento della frontiera danu$iana. Ci fu un unico, importante insuccesso: la mancata sottomissione della /ermania, dove le truppe di uintinio aro furono pesantemente scon!tte nel > a.C. a frontiera rimase dunque il 1eno. I particolari poteri c)e Augusto aveva ricevuto da senato non costituivano una vera carica a cui dopo la sua morte qualcuno potesse succedere. Augusto doveva trovare dunque il modo di far sE c)e la sua posizione di potere non andasse perduta con la sua morte, senza imporre una svolta apertamente monarc)ica alle istituzioni. a prima preoccupazione di Augusto fu quella di integrare la propria famiglia nel nuovo sistema politico. ’erede scelto all’interno della gens avre$$e ricevuto non solo il patrimonio privato, ma anc)e una sorta di prestigio c)e gli garantiva un accesso privilegiato alla carriera politico-militare. "el 56 a.C. Agrippa, marito della !glia /iulia e erede designato, morE. ssendo i suoi !gli, Caio e ucio Cesari, minorenni, Augusto si rivolse ai !gli della terza moglie ivia: 0i$erio e 3ruso. 0i$erio dovette divorziare dalla moglie e sposare /iulia nell’55 a.C., ma successivamente si autoelisi7 dalla vita politica sull’isola di 1odi. I !gli di Agrippa morirono giovanissimi, nel 6 e nel < d.C., allora 0i$erio ritorn7 a 1oma e fu costretto ad adottare /ermanico, !glio di suo fratello 3ruso. A sua volta Augusto adott7 0i$erio %< d.C.'. "el 59 d.C. 0i$erio cele$r7 il trionfo sui /ermani, e gli venne conferito un imperium pari a quello di Augusto. II. I Giulio (laudi 19
0ra il 5< e il ?K d.C. il potere rimase all’interno della famiglia /iulio-Claudia. Alla morte di 0i$erio, successore di Augusto, gli successe /aio, detto Caligola. uando morE Caligola il potere rimase nelle mani di Claudio. ’ultimo esponente della dinastia fu "erone. Tiberio %5<-9= d.C.'. Il suo governo fu sostanzialmente una positiva prosecuzione di quello di Augusto. 3urante il suo regno emerge uno dei pro$lemi c)e si ritrover# in tutta la storia imperiale: quello dei rapporti tra principi e senato. 0i$erio fu un amministratore accorto dello Stato, capace di a+rontare in modo adeguato delicate congiunture economic)e. All’inizio del suo regno si e$$e la sta$ilizzazione della frontiera renana, ma 0i$erio non perseguE ampliamenti territoriali in /ermania. /ermanico, predestinato alla successione di 0i$erio, venne ucciso in circostanze misteriose ad Antioc)ia, nel 5> d.C. Alla sua morte si aprE a 1oma un con2itto politico tra 0i$erio e Agrippina: si trattava di a+rontare il pro$lema della successione, a cui erano candidati il !glio di 0i$erio, 3ruso minore, e uno dei !gli di /ermanico e Agrippina. 3al 69 a.C. il prefetto del pretorio Seiano inizi7 a crearsi un forte potere personale. Si guadagn7 la !ducia di 0i$erio, di cui fu fedele colla$oratore, e nel 6? d.C., quando l’imperatore decise di ritirarsi a Capri, domin7 di fatto la vita politica a 1oma. "el 95 a.C. dic)iar7 Agrippina nemico pu$$lico e la imprigion7 insieme ai due !gli maggiori. /li ultimi anni del regno di 0i$erio non furono felici: scoppi7 una grave crisi !nanziaria e si acuirono i contrasti col senato. Inizi7 un periodo di terrore. Agrippina si suicid7 e i suoi due !gli maggiori vennero uccisi. 1imanevano come possi$ili successori 0i$erio /emello, !glio di 3ruso inore, e /aio, detto Caligola, unico !glio sopravvissuto di /ermanico e Agrippina."el 9= a.C., alla morte di 0i$erio, vennero nominati eredi congiunti, ma Caligola fece uccidere 0i$erio, ancora minorenne, e divenne u nico imperatore. Caligola %9=-<5 d.C.'. Il suo impero viene ricordato soprattutto per le sue stravaganze senza limiti. /aio fu accolto con grande entusiasmo dall’esercito e dalla ple$e. Inaugur7 una politica di donativi, grandi spettacoli e am$iziosi piani edilizi c)e port7 all’esaurimento delle risorse !nanziarie lasciate da 0i$erio. olto pi* freddo era l’atteggiamento del senato. In politica estera Caligola si cur7 di ripristinare in Briente un sistema di Stati cuscinetto. $$e un duro con2itto con gli e$rei, perc)G volle porre una propria statua nel tempio di /erusalemme, c)e la popolazione consider7 un gesto sacrilego. "el <5 a.C. Caligola cadde vittime di una congiura organizzata dai pretoriani. a sua morte rista$ilE l’ordine in /iudea e pose !ne ai dissidi nelle citt# orientali. Claudio %<5-8< d.C.'. "eppure Claudio, zio di Caligola, e$$e dalla sua il favore delle fonti antic)e, c)e lo presentano come un inetto dedito a manie erudite. a necessit# di una razionalizzazione del governo dell’Impero indusse Claudio ad una signi!cativa riforma: l’amministrazione centrale fu divisa in quattro grandi uci, a cui vennero messi a capo dei li$erti. CostruE, per far fronte al pro$lema dell’approvvigionamento, il porto di Bstia, un nuovo acquedotto, e $oni!c7 la piana del ;ucino, per aumentare la super!cie coltiva$ile in Italia. "el <> d.C. espulse gli $rei da 1oma, per prevenire lo scoppio di disordini e tumulti. ’impresa militare pi* rilevante di Claudio fu la conquista della Lritannia meridionale, ridotta a provincia nel <9 d.C. "el 8< d.C. Agrippina, seconda moglie di Claudio, non esit7 ad avvelenarlo per assicurare al !glio la successione al trono. Nerone %8<-?K d.C.'. All’inizio del suo regno "erone assecond7 l’in2uenza c)e esercitavano su di lui Seneca e il prefetto del pretorio Afranio Lurro, ma se ne distacc7 progressivamente per inclinare verso una idea teocratica e assoluta del potere imperiale. ra un grande ammiratore della /recia, dell’Briente e dell’gitto, ed ( sempre stato considerato un imperatore vicino alla ple$e c)e ne apprezz7 l’istrionismo e la demagogia. "el 8> a.C. fece uccidere la madre Agrippina. 3a allora cerc7 di annientare l’opposizione ed eliminare gli ultimi no$ili c)e potevano vantare una lontana forma di parentela con Augusto. Il dispotismo di "erone %culminato nell’incendio di 1oma del ?< d.C.', pose le $asi per la sua eliminazione. "elle provincie, in particolare in Lritannia, gi# nel ? d.C. vi era stata una grave ri$ellione delle popolazioni locali. "el ?? d.C. requisE parte del tesoro del tempio di /erusalemme, motivo di una rivolta contro i romani, contro cui "erone aveva inviato uciano e espasiano. uest’ultimo riuscE a riportare sotto controllo la situazione. "el ?KP?> d.C. iniziarono una serie di sollevazioni da parte dei governatori delle provincie: prima in /allia, poi in S pagna e in Africa. "erone fu allora dic)iarato nemico pu$$lico, e venne riconosciuto come nuovo princeps /al$a, governatore della Spagna. A "erone non rest7 altra via se non quella del suicidio. a sua !ne segn7 anc)e quella della dinastia /iulio Claudia. 20
III. L’anno dei quattro imperatori e i )lai Alla morte di "erone, avvenuta nel ?K d.C. si vengono a creare le condizioni per una nuova guerra civile, c)e vide contrapposti senatori, governatori di provincia o comandanti militari, c)e forti del sostegno dei loro eserciti assunsero il titolo di imperatore. "el corso di quell’anno e di quello successivo si succedettero quattro imperatori %/al$a, Btone, itellio, 3omiziano', esponenti il primo dell’aristocrazia senatoria, il secondo dei pretoriani e gli ultimi due dell’esercito. a crisi del ?K-?> d.C. dimostra come l’asse dell’impero si fosse ormai spostata lontano da 1oma. Servio Suspicio /al$a: ra un anziano senatore, governatore della Spagna 0arraconense. I suoi soldati lo nominarono Cesare, ma lui ri!ut7 il titolo, ritenendo c)e i militari non avessero alcun diritto a conferirlo. Ci7 nonostante si diede da fare per acquisire il sostegno di altri oppositori di "erone ma soprattutto del senato. /al$a fu riconosciuto imperatore da una delegazione di senatori, accettando stavolta il titolo. "on seppe tuttavia guadagnarsi la popolarit# e gli appoggi necessari per mantenere il potere: si rese infatti impopolare alla ple$e e ai soldati per i tagli alle spese con cui cerc7 di rimediare ai disastri !nanziari di "erone. arco Salvio Btone fu popolare soprattutto tra i pretoriani e l’ordine equestre, era stato amico d’infanzia di "erone. 3opo c)e i pretoriani e$$ero linciato /al$a nel ;oro e$$e anc)e il riconoscimento del senato, delle provincie danu$iane e dell’Briente. ;u proclamato imperatore nel gennaio del ?> d.C. Contemporaneamente per7 le legioni sul 1eno proclamarono imperatore il proprio comandante, Aulo itellio. Aulo itelli era un senatore di rango consolare, e$$e presto il sostegno di parecc)i altri eserciti stanziati nelle provincie. I suoi legati riuscirono ad attraversare le Alpi prima della !ne dell’inverno e scon!ssero Btone il 5< aprile ?> d.C. itellio, riconosciuto imperatore quando era ancora in /allia, e$$e grandi dicolt# a frenare i soldati c)e avevano com$attuto per Btone. A quel punto le legioni orientali e quelle danu$iane si ri$ellarono a itellio, proclamando imperatore espasiano. 0ito ;lavio 3omiziano: il primo luglio ?> d.C. il prefetto d’gitto organizz7 la sua proclamazione ad imperatore da parte delle truppe stazionate ad Alessandria. SeguE l’acclamazione degli eserciti presenti in /iudea, poi delle legioni della Siria, in!ne di quelle 3anu$iane. entre espasiano si trovava in gitto, le legioni danu$iane e quelle siriane marciarono sull’Italia e scon!ssero i itelliani. a lotta tra i sostenitori di etellio e espasiano continu7 anc)e a 1oma con scontri violenti, !nc)( il 65 dicem$re ?> d.C. itellio fu ucciso. entre si trovava ancora in gitto, espasiano venne riconosciuto imperatore dal senato. Con espasiano inizia la dinastia dei ;lavi %?>->? d.C.' c)e vede il principato di espasiano seguito da quello dei suoi due !gli, 0ito e 3omiziano. Vesasiano %?>-=> d.C.'. Il principato di espasiano rappresenta il de!nitivo consolidamento dell’impero come istituzione. ’autorit# del nuovo princeps fu de!nita da un decreto del senato. espasiano dovette a+rontare il grave de!cit di $ilancio provocato dalla politica di "erone e dalla guerra civile. I provvedimenti presi in questo senso gli diedero la fama di imperatore tirc)io, ma in realt# si dimostr7 un ottimo amministratore. stese ai cavalieri la responsa$ilit# di alcuni uci della $urocrazia, togliendoli ai li$erti. Il denaro per la ricostruzione delle varie opere edilizie di 1oma c)e erano andate distrutte durante la guerra civile venne anc)e dal $ottino di guerra, specialmente quella giudaica: nel = d.C. 0ito conquist7 /erusalemme e ne distrusse il tempio. "egli anni del suo impero espasiano rista$ilE l’ordine nelle zone di con!ne lasciate sguarnite dalle truppe c)e avevano partecipato alle guerre civili, soprattutto sul 3anu$io e in Lritannia. In Briente a$$andon7 la politica dei regni clienti, aggregandone i territori alle provincie esistenti o creandone di nuove. Complessivamente espasiano riuscE a godere di un certo consenso. Tito %=>-K5 d.C.'. 0ito, oltre a ricoprire insieme al padre alcune magistrature, era stato eccezionalmente anc)e prefetto del pretorio, e gi# dal =5 d.C. aveva ricevuto l’imperium proconsolare e la potest# tri$unizia. "el => d.C., alla morte del padre, l’avvicendamento avvenne senza pro$lemi e continu7 sulle linee tracciate. Il $reve regno di 0ito fu funestato da calamit# naturali, tra cui la rovinosa eruzione del esuvio c)e provoc7 la distruzione di ompei ed rcolano. a popolarit# di 0ito era legata ad una politica di muni!cenza, c)e si discostava da quella del padre. !o"i#iano %K5->? d.C.'. Il suo regno ( contraddistinto da uno stile di governo autocratico, quindi inviso al senato, ma la sua opera politica fu $ene!ca ad ecace per l’Impero. gli si preoccup7 dell’amministrazione delle provincie, di reprimere gli a$usi dei governatori e di promuovere i compiti $urocratici del ceto equestre. a scelta di rinunciare a ulteriori vaste conquiste militari a favore di operazioni di ra+orzamento delle frontiere si rivel7 realistica e 21
lungimirante. Costruzione di un impianto di accampamenti forti!cati, collegati tra loro da una rete di strade e con i forti presidiati dai soldati ausiliari sul limes. a linea avanzata aveva alle spalle la serie dei castra in cui stazionavano i legionari. K8 d.C.: In 3acia re 3ece$alo era riuscito a uni!care le varie tri$* e a guidarle in diverse incursioni contro il territorio romano. Fna prima campagna non e$$e successo. a seconda, guidata da 3omiziano in persona, non potG portare a risultati de!nitivi a causa della rivolta di . Antonio Saturnino, governatore della /ermania superiore, c)e costrinse 3omiziano a !rmare una pace provvisoria con 3ece$alo. a rivolta di Saturnino, c)e fu domata dal legato della /ermania inferiore, e$$e pesanti ripercussioni sulla politica di 3omiziano: continuando a sentirsi minacciato, l’imperatore inaugur7 un periodo di persecuzione ed eliminazione di persone sospettate di tramare contro di lui. uesto stile autocratico cost7 caro a 3omiziano, c)e nel >? d.C. cadde vittima di una congiura. Il senato giunse a proclamarne la damnatio memoriae. l cristianesimo viene formandosi come religione nel corso del I e II secolo d.C., scaturita dalla predicazione del suo fondatore, /es* Cristo, originario di "azaret) al tempo di Augusto e morto in croce sotto 0i$erio. e prime comunit# cristiane sorsero in seguito alla predicazione di /es*, ma $isogna ricordare c)e il cristianesimo primitivo inizi7 come un movimento interno al /iudaismo. Il giudaismo era diviso in vari gruppi, tra i quali emergevano i suddacei %aristocratici e conservatori' e i farisei %pi* popolari e li$erali': le condizioni sociali dell’epoca non potevano riservare un grande futuro alle prospettive religiose e politic)e dei suddacei, quindi per la maggior parte degli $rei si trattava di scegliere tra i farisei e il cristianesimo, c)e proponeva una religione c)e aveva il suo fondamento nella fede in Cristo come valida per tutta l’umanit#. "el corso del I secolo d.C. va imponendosi la !gura dell’apostolo aolo di 0arso. Inizialmente le comunit# cristiane si organizzarono in forme diverse nelle singole citt#, ma dal II sec d.C. prevalse la struttura di comunit# guidate da un singolo responsa$ile, detto episcopus. Augusto aveva garantito a tutte le comunit# e$raic)e la possi$ilit# di conservare i propri costumi ancestrali, di praticare il proprio culto e di mantenere legami con il centro di riferimento %il tempio di /erusalemme'. In diverse occasioni per7 gli $rei furono avvertiti come elemento estraneo: sotto 0i$erio furono espulsi da 1oma, Caligola aveva sacc)eggiato il tempio mentre Claudio, dopo aver rista$ilito la tolleranza inaugurata da Augusto, nel <> d.C. li espulse anc)’egli da 1oma. A partire da "erone diventa evidentemente il contrasto tra l’autorit# imperiale e la nuova religione cristiana, considerata sovversiva e pericolosa. "erone addirittura incolp7 i cristiani del grande incendio c)e distrusse 1oma nel ?< d.C., iniziando contro di loro una cruenta persecuzione in cui morirono gli apostoli ietro e aolo. "egli ultimi anni di "erone scoppiarono rivolte in alestina, c)e vennero stroncate da espasiano e 0ito, c)e distrussero anc)e il tempio. Sedata la rivolta non furono poste limitazioni al culto, c)e continu7 sia in alestina c)e nella diaspora. $rei e cristiani su$irono invece l’ostilit# di 3omiziano. IV. Il II secolo Il II secolo d.C. ( considerato come l’et# pi* prospera dell’Impero romano c)e potG godere di un notevole sviluppo economico e culturale. Ner$a %>?->K d.C.'. Il $reve principato di "erva vide la restaurazione delle prerogative del senato e un tentativo di riassetto degli equili$ri istituzionali interni. a prima preoccupazione di "erva fu quella di controllare le reazioni all’uccisione di 3omiziano e scongiurare il pericolo dell’anarc)ia. /arantito l’ordine interno, l’imperatore si volse a un’opera costruttiva di politica !nanziaria e sociale a favore di 1oma e dell’Italia: fu varata una legge agraria per assegnare lotti di terra ai nullatenenti, e furono concessi dei prestiti da parte dello stato agli agricoltori. >= a.C.: Sintomi di crisi c)e minacciarono questa politica di $uongoverno. Si trattava di pro$lemi sia economici c)e politico-militari. /li sgravi !scali non ri mediavano le dicolt# economic)e gi# emerse sotto 3omiziano, mentre sul piano politico i pretoriani c)iesero di punire gli assassini di 3omiziano. "erva accett7, ma in questo modo puniva coloro c)e lo avevano portato al potere, compromettendo il proprio prestigio. ’unico sistema per impedire una nuova disgregazione dell’impero era scegliere un successore c)e fosse in grado di a+ermarsi anc)e militarmente contro i pretoriani. "erva adott7 arco Flpio 0raiano, un senatore di origine spagnola, c)e nel >K d.C., alla sua morte, gli succedette come imperatore. Traiano %>K-55= d.C.'. uando fu designato imperatore 0raiano stava svolgendo le sue funzioni di governatore in /ermania meridionale. A 1oma si rec7 nel >> d.C., dopo aver completato il consolidamento del con!ne renano. 0raiano ( stato paragonato a una sorta di generale della 1epu$$lica: tra i suoi programmi un posto di rilievo )a l’espansione territoriale. 55-56 d.C. e 22
58-5? d.C, Campagne 3acic)e: 3opo aver scon!tto 3ece$alo, c)e 3omiziano non era riuscito a $attere de!nitivamente, la 3acia, regione ricca d’oro, fu ridotta a provincia. ’enorme $ottino ricavato dalla conquista e l’oro c)e arrivava a 1oma dalle miniere dacic)e servE per !nanziare imprese militari e la costruzione di diverse opere pu$$lic)e. ’imperatore mostr7 grande interesse per la frontiera orientale. IstituE la provincia d’Ara$ia e nel 55< d.C. istituE una grande campagna contro i arti, durante la quale furono occupate l’Armenia, l’Assiria e la esopotamia. 0raiano, ric)iamato a fronteggiare una rivolta degli $rei scoppiata in esopotamia, decise di a$$andonare le nuove conquiste. orE in Cilicia, sulla via del ritorno verso 1oma. e truppe acclamarono imperatore il governatore della Siria u$lio lio Adriano, un parente spagnolo di 0raiano. Adriano %55=-59K d.C.'. Adriano, di origine spagnola, aveva percorso la carriera senatoriale romana, pro$a$ilmente grazie all’aiuto di 0raiano, c)e dopo la guerra partica gli aveva adato la provincia della Siria. er acquisire la pu$$lica $enevolenza, Adriano si preoccup7 di alleviare il malessere economico, cancellando i de$iti arretrati contratti a 1oma e in Italia con la cassa imperiale e facendo distri$uzioni al popolo. ;u un amministratore attento e un riformatore della disciplina militare. ;u anc)e uomo di grande cultura e favorE in ogni modo l’arte e la letteratura. A 1oma fece costruire per lui un mausoleo %Castel S.Angelo'. Adriano pass7 gran parte del suo regno viaggiando attraverso le provincie: tra il 565 e il 568 d.C. visit7 le provincie renane e danu$iane e visit7 la Lritannia, dove cominci7 la costruzione del vallo a difesa della zona meridionale contro le tri$* non romanizzate del nord. ass7 poi in /allia, in Spagna, in Africa, e in!ne in Asia minore e in /recia %56>-59< d.C.'. "el 596 d.C., dopo il suo passaggio, scoppi7 in alestina una gravissima rivolta, provocata dalla volont# di Adriano di assimilare gli $rei agli altri popoli dell’Impero. a ri$ellione fu repressa in maniera spietata. Adriano pass7 56 dei 65 anni di regno lontano da 1oma: si preoccup7 personalmente di dare una forma de!nitiva alle competenze giurisdizionali dei governatori provinciali e si adoper7 per un’eciente amministrazione della giustizia %l’Italia fu divisa in < distretti giudiziari assegnati a senatori di rango consolare'. Come successore Adriano scelse il console del 59? a.C., ucio lio Cesare, c)e adott7. 3opo la sua prematura morte la scelta di Adriano cadde verso un senatore della /allia "ar$orense, Arrio Antonino. Costui adott7 a sua volta ucio ero e il futuro arco Aurelio. Antonino Pio %59K-5?5 d.C.'. Il regno di Antonino io fu all’insegna della continuit# con quello precedente. A di+erenza di Adriano, per7, rinunci7 ai grandi viaggi. Si tratta di un periodo sostanzialmente privo di avvenimenti: il principe e$$e $uoni rapporti con il senato, e fu un parsimonioso amministratore. 3urante il suo regno non ci furono minacce per la sicurezza dell’impero. er sua volont# il vallo di Adriano fu avanzato nella Scozia meridionale. "ell’et# di Antonino io 1oma raggiunse l’apogeo del proprio sviluppo. e citt# rappresentavano il segno distintivo della civilt# rispetto alla rozzezza e alla $ar$arie. "ell’Impero vi era dunque una grande variet# di tipologie cittadine e una grande diversit# di statuti. e citt# erano organizzate secondo tre tipologie fondamentali: ♦ Citt# peregrine: quelle preesistenti alla conquista e alla loro riorganizzazione all’interno dell’Impero. A loro volta si possono dividere in tre gruppi in $ase al loro status giuridico nei confronti di 1oma. e citt# stipendiate %c)e pagano un tri$uto', le citt# li$ere, le citt# li$ere federate %)anno concluso con 1oma un trattato sul piano d’uguaglianza'4 ♦ unicipi: agli a$itanti di queste citt# veniva accordato il diritto latino o romano4 ♦ Colonie: citt# di nuove fondazione con apporto di coloni c)e godono della cittadinanza romana su terre sottratte a citt# o popoli vinti. e citt# costituivano il punto di riferimento delle attivit# economic)e e i nuclei della vita culturale. 1oma, di+ondendo la cultura ur$ana e promuovendo la crescita e la colla$orazione con l’Glite cittadina, si assicurava in primo luogo il controllo dell’ordine e della sta$ilit# su tutto l’impero. Marco Aurelio %5?5-5K d.C.'. Come voleva Antonino io, inizialmente il potere fu diviso tra arco Aurelio e il fratello adottivo ucio ero. "el 5?? a.C. ero concluse vittoriosamente la guerra contro i arti, ma port7 a 1oma la peste, c)e si di+use negli anni successivi, causando lutti e devastazioni nell’Impero. A nord, superato il 3anu$io, i $ar$ari %arcomanni e uadi' invasero la annonia, la 1ezia e il "orico, giungendo per!no a minacciare l’Italia. orto ucio ero, nel 5?> d.C., arco Aurelio riuscE a rista$ilizzare la situazione nel 5=8 d.C., respingendo i $ar$ari al di l# del 3anu$io. 5=8 d.C., rivolta del governatore di Sira Avidio Crasso: venne ucciso 23
dai suoi stessi soldati, c)e prevennero cosE il con2itto armato. arco Aurelio ( passato alla storia come l’immagine stessa dell’imperatore-!losofo. Con lui si ritorn7 alla prassi della successione dinastica. Co""odo %5K-5>6 d.C.'. Commodo divenne imperatore a 5> anni. Il suo primo atto fu quello di concludere la pace con le popolazioni c)e premevano sul 3anu$io. e sue inclinazioni dispotic)e e le sue stravaganze determinarono la rottura col senato. 3al 5K6 al 5K8 d.C. il governo fu di fatto in mano al prefetto del pretorio 0igidio erenne. uando questi fu ucciso il suo ruolo fu preso da un li$erto, Cleandro, c)e arriv7 nel 5K> d.C. ai fastigi dell’ordine equestre. 5> d.C., grave carestia: fece cadere il potere di Creando, o+erto come capo espiatorio alle ire della ple$e. 0ra il 5> e la sua morte, avvenuta nel 5>6 d.C., Commodo lasci7 il potere in mano a un cortigiano, lecto, e al prefetto del pretorio eto, c)e completarono il dissesto !nanziario e ordinarono la congiura c)e uccise l’imperatore. Commodo non dimostr7 cura assidua per le provincie, nG per i soldati degli eserciti stanziati nell’Impero. Il consenso interno era fondato sulla ple$e e sui pretoriani, piuttosto c)e sull’aristocrazia e il senato. Sotto il principato di Commodo molte divinit# straniere entrarono nel pant)eon romano. Alla sua morte la sua memoria fu condannata e il suo nome cancellato da ogni monumento. ’economia in et# imperiale guarda pag.66K-6>
Parte IV: (risi e rinnoamento !III * IV secolo d.(.# I. La crisi del III secolo e le ri%orme di $iocleziano /i# durante i regni di arco Aurelio e Commdo, all’interno dell’Impero si erano manifestati diversi fattori di crisi c)e divennero presto elementi di disgregazione: in campo politico, il senato si trov7 esautorato a vantaggio dei militari, mentre in campo !scale la svalutazione della moneta impoverE i ceti medi, portando con sG la decadenza economica delle citt#. "el corso del III secolo questa crisi si aggrav7, conducendo l’Impero romano ad una situazione dicilissima. 3ue furono le componenti decisive in tale processo: l’esercito all’interno e i $ar$ari all’esterno, c)e devono essere messe in relazione con la grave crisi economica c)e aveva colpito l’Impero. ( al nuovo ruolo dell’esercito c)e si deve la trasformazione dell’ideologia del potere imperiale verso forme sempre pi* assolutistic)e. Cam$ia anc)e il rapporto tra imperatore e senato: ormai l’imperatore riconosce al senato solo la funzione di organismo $urocratico soggetto alla propria autorit# assoluta. a situazione confusa c)e segue all’uccisione di Commodo presenta forti analogie con quella del ?K-?> d.C. %l’anno dei < imperatori'. Ci fu un periodo di regni emeri %ertinace e 3idio /iuliano', ma si capE su$ito c)e la vera lotta per il potere riguardava c)i aveva il controllo delle forze militari pi* ingenti: ♦ Settimio Severo, legato di annonia ♦ escennio "igro, governatore della Siria ♦ Clodio Al$ino, governatore della Lritannia 5>= d.C.: vittoria di Settimio Severo. osse i suoi soldati direttamente alla volta di 1oma. Impossessatosi del potere diede vita alla dinastia dei Severi, c)e resse l’Impero !no al 698 a.C. %Settimio Severo, Caracalla, laga$alo e Alessandro Severo. %etti"io %e$ero %5>=-655 d.C.'. Con il suo regno )a inizio quella c)e viene de!nita una “monarc)ia militare”, nella quale l’autorit# dell’imperatore si $asa sulla forza degli eserciti. Settimio rivolse su$ito la sua attenzione verso la frontiera orientale, nuovamente minacciata dai arti. 1iuscE a portare il con!ne romano al 0igri, e fu proprio grazie al quel successo c)e prese forma il suo progetto dinastico: il !glio maggiore Caracalla fu nominato Augusto, mentre il minore, /eta, fu proclamato Cesare. "el 6K d.C. decise di organizzare una spedizione in Lritannia, dove creavano pro$lemi le invasioni dei Caledoni, a$itanti dell’odierna Scozia. e operazioni di difesa non si erano ancora concluse quando l’imperatore morE a OorQ, nell’55 d.C. Caracalla %655-65K d.C.'. Caracalla fece assassinare il fratello /eta per avere tutto il potere per sG. "el 656 d.C. egli dispose la concessione della cittadinanza romana a tutti gli a$itanti dell’impero, grazie alla promulgazione della Constitutio Antoniniana %o editto di Caracalla', alla quale contri$uirono pro$a$ilmente ragioni di carattere !scale: con tale provvedimento aumentava il numero di contri$uenti. Anc)e Caracalla non si sottrasse all’am$izioso disegno di condurre una campagna in Briente contro i arti. 3urante questa spedizione, nel 65= d.C., venne assassinato a Carre, senza aver nominato un successore. Imperatore fu allora acclamato il prefetto del pretorio acrino, uno dei capi della congiura %5=-5K d.C.' 24
&lagabalo %65K-666 d.C.'. uando acrino fu ucciso, la zia di Caracalla /iulia esa, fece sE c)e venisse eletto imperatore suo nipote ito Avito Lassiano, detto lega$alo. laga$alo ( ricordato soprattutto per il suo intenso misticismo e per il tentativo di imporre come religione di Stato un culto esotico e stravagante, quello del dio Sole venerato in Siria. "el 566 d.C. laga$alo fu assassinato da una congiura di pretoriani, c)e proclamarono imperatore il cugino Lassiano, c)e gli successe col nome di Alessandro Severo. Alessandro %e$ero %666-698 d.C.'. Il suo regno trasse pro!tto dal fatto c)e l’azione di governo fu in mano, almeno nei primi anni, al grande giurista Flpiano. I rapporti tra imperatore e senato tornarono ad essere improntati a uno spirito di colla$orazione. "el 66< d.C., i ersini scatenarono un’o+ensiva in esopotamia c)e arriv7 a minacciare anc)e la Siria. ’intervento dell’imperatore in Briente riuscE a $loccare l’o+ensiva nemica. Appena rientrato a 1oma fu c)iamato in /allia, minacciata a sua volta dalle incursioni di popolazioni $ar$aric)e. "el 698 d.C. fu assassinato a agonza da una nuova congiura di militari. Con la sua morte !nisce la dinastia dei Severi, c)e aveva accentuato la forza dell’esercito, divenuto il vero padrone dei destini dell’Impero. 698 d.C., orte di Alessandro Severo anarc)ia militare !no al 6K< d.C. Al posto di Alessandro Severo l’esercit7 proclam7 imperatore un generale di origine 0race, assimino. Con il suo regno incomincia l’epoca considerata di massima crisi, nel quale si succedono circa venti imperatori, in circa un cinquantennio. Il regno di assimino il 0race, ottenne delle vittorie nelle sue compagne contro i $ar$ari, ma la durezza del suo regime, c)e impose una fortissima pressione !scale, lo fece dic)iarare nemico pu$$lico dal senato. enne proclamato /ordiano, proconsole in Africa, c)e si associ7 il !glio. Scoppi7 allora una rivolta repressa dai soldati fedeli a assimino, e il senato ad7 la guida dello Stato a venti consolari al cui interno furono nominati Augusti upieno e Lal$ino. "el 69K d.C. assimino mosse alla volta dell’Italia, ma venne assassinato dalle sue stesse truppe presso Aquileia. "el frattempo a 1oma furono uccisi Augusti upieno e Lal$ino dai pretoriani, c)e proclamarono Augusto il nipote di /ordiano, /ordiano III. "el 6<< d.C., alla morte di /ordiano III, fu acclamato imperatore ;ilippo detto “l’Ara$o”, nel corso di una campagna in ersia. ;ilippo si a+rett7 a stipulare una pace col re ersiano. "el 6 d.C. l’esercito acclam7 Augusto essio 3ecio. Il suo $reve regno ( caratterizzato da un tentativo di difendere le frontiere orientali e da un’evidente volont# di ra+orzare l’osservanza dei culti tradizionali %infatti discrimin7 i cristiani'. orE nel 685 d.C. com$attendo contro i /oti. a situazione per l’Impero si era fatta pesantissima: sul con!ne gallico e su quello germanico premevano le popolazioni degli Alamanni e dei ;ranc)i4 la frontiera del Lasso 3anu$io era attaccata dai /oti mentre ad Briente i persiani si stavano impadronendo della Siria.enne eletto imperatore aleriano %689-6? d.C.', c)e associ7 immediatamente al potere il !glio /allieno e decentr7 il governo dell’Impero: mise infatti /allieno a difesa delle provincie occidentali e lui tent7 una campagna contro i ersiani, c)e !nE tragicamente: venne infatti scon!tto ad dessa e fatto prigioniero dal re persiano Sapore. orE in cattivit#. /allieno si ritrov7 solo a reggere l’Impero tra il 6? e il 6?K d.C. 1iuscE a $loccare l’avanzata degli Alemanni e dei /oti, anc)e se fu costretto a rinunciare alla 3acia. /allieno dovette anc)e tollerare c)e all’interno dell’Impero si formassero due regni separatisti: quello delle /allie, retto da ostumo e quello di almira %Siria, alestina e esopotamia', con a capo Bdenato. 6?K d.C., uccisione di /allieno. rende il potere Claudio II %6?K-6= d.C.', primo di una serie di imperatore detti “illirici”, perc)G originari dei quella regione. Claudio ottenne due importanti successi, uno con gli Alemanni e l’altro contro i /oti. Aureliano %6=-6=8 d.C.', port7 a termine l’opera del predecessore, riuscendo ad avere ragione delle popolazioni $ar$aric)e c)e erano penetrate di nuovo nella pianura padana. 1iuscE anc)e a sottomettere i due stati autonomi c)e si erano costituiti negli anni precedenti: nel 6=6 d.C. si impadronE in Siria della citt# di almira e nel 6=< d.C. fu scon!tto l’ultimo sovrano del regno separatista delle /allie, 0etrico: l’unit# dell’Impero risultava cosE ricostituita. Aureliano e$$e il merito di restituire un certo prestigio alla !gura del sovrano, e riorganizz7 lo stato in tutti i settori essenziali della vita economica. Fcciso Aureliano nel 6=8 d.C., ci fu un $reve regno dell’imperatore senatorio 0acito %6=8-6=? d.C.'. 3opo 0acito govern7 ro$o %6=?-6K6 d.C.', c)e riuscE ad ottenere una serie si successi sui $ar$ari. "onostante questo fu ucciso in una congiura mentre preparava una campagna contro la ersia. Il suo successore Caro %6K9 d.C.' condusse felicemente tale campagna, ma anc)’egli fu ucciso da una congiura militare. Alla !ne solo detentore del potere si ritrov7 ad essere l’Illirico 3iocleziano, nel 6K8 d.C. 25
!iocle#iano %6K<-98 d.C.'. Con il regno di 3iocleziano si c)iuse de!nitivamente l’et# $uia c)e va sotto il nome di “crisi del III secolo”. Il regno di 3iocleziano ( contraddistinto da una forte volont# restauratrice della stato a tutti i livelli: politico-militare, amministrativo ed economico. Sta$ilE la propria sede in Briente, a "icomedia. ’ideologia conservatrice c)e ispir7 le sue riforme e$$e come esito una serie di misure c)e riorganizzarono l’Impero su $ase diverse rispetto a quelle originarie. 3iocleziano concepE un sistema di potere in $ase al quale al vertice dell’Impero c’era un collegio imperiale composto da quattro monarc)i: i 0etrarc)i, due dei quali, detti Augusti, erano di rango superiore ai secondi, detti Cesari. uesta riforma, c)e aveva come principale o$iettivo quello di fronteggiare meglio le varie crisi regionali attraverso una ripartizione territoriale del potere, fu attuata attraverso tappe graduali. Fna delle conseguenze della 0etrarc)ia fu c)e ogni Augusto regnava alternativamente sull’Briente e sull’Bccidente. 3iocleziano and7 a risiedere a "icomedia, assimiano scelse ilano. Anc)e il numero delle province aument7, riducendo cosE l’ampiezza dei loro territori. ’esercito fu ulteriormente potenziato e le truppe migliori furono messe a disposizione dei 0etrarc)i. 3iocleziano si impegn7 a fondo anc)e nella riorganizzazione del sistema economico e !scale %tassazione sul reddito agricolo, impero diviso in 56 unit# regionali, dette diocesi, riforma monetaria'. In campo militare, i successi pi* importanti di 3iocleziano riguardano la soppressione di una serie di rivolte scoppiate in gitto e in Lritannia. "el 99-9< d.C. vennero perseguitati violentemente i cristiani. e persecuzioni !nirono completamente solo dieci anni dopo. Il 5R maggio 98 d.C., 3iocleziano e assimiano a$dicarono e il loro posto fu preso dai due Cesari Costanzo Cloro e /alerio. Il sistema tetrarc)ico entr7 su$ito in crisi: alla morte di Cloro, a OorQ, l’esercito nomin7 imperatore il !glio Costantino invece c)e il Cesare designato, Severo. II. $a (ostantino a +eodosio Magno, la +arda "ntichit- e la cristianizzazione dell’Impero Il periodo c)e inizia con Costantino e arriva !no a /iustiniano viene indicato col termine “0arda Antic)it#”. Al suo interno si distingue una fase particolarmente signi!cativa, quella c)e va dal regno di Costantino alla morte di 0eodosio agno %9>8 d.C.': esso coincide pi* o meno col I secolo e con il de!nitivo a+ermarsi del cristianesimo come religione dell’Impero romano. In questo periodo il governo dello Stato ( diretto dai detentori delle pi* alte caric)e civili e militari. ’imperatore non risiede pi* a 1oma, il c)e comporta un distacco dell’aristocrazia senatoria dagli organismi di potere %il senato smette di avere potere reale', e si assiste alla scomparsa dell’ordine equestre, assor$ito da quello senatorio. Costantino %9?-99= d.C.'. Inizialmente Costantino condusse una politica prudente, c)e cono$$e una svolta nel 95 d.C.: a partire da questo momento egli mostra di propendere per una religione di tipo monoteistico. "el giro di due anni l’intricata situazione politica si sempli!ca: Costantino e$$e la meglio su assenzio %!glio di assimiano, c)e reclamava il potere' nel 956 d.C., nella $attaglia di onte ilvio, e pot( impadronirsi di 1oma. a vittoria fu ottenuta nel segno di Cristo, da un imperatore c)e aveva a$$andonato il paganesimo per il cristianesimo. a conversione di Costantino fu un evento di portata rivoluzionaria, perc)G signi!c7 l’inserimento delle strutture della C)iesa in quelle dello Stato. a conversione di Costantino e$$e pro$a$ilmente luogo dopo la vittoria su assenzio. All’inizio del 959 d.C. Costantino e icinio si incontrarono a ilano dove si accordarono sulle questioni fondamentali di politica religiosa %“ditto di ilano”'. I contrasti tra i due, c)e governavano ormai tutto l’Impero, cominciarono per7 molto presto. 96< d.C., Costantino scon!gge icinio ad Adrianopoli e diventa l’unico imperatore. 95< d.C.: Sinodo di Arles. Convocato nel tentativo di sanare il con2itto sorto in Africa tra rigoristi e i moderati a proposito dell’atteggiamento da tenere contro coloro c)e avevano a$iurato durante le persecuzioni cristiane !nite un anno prima. 968 d.C.: Concilio di "icea. Convocato per salvaguardare l’unit# della c)iesa da con2itti di ordine teologico. 99 d.C.: ;ondazione di Costantinopoli, edi!cata in una posizione strategica molto importante all’ingresso del ar "ero, era anc)e il riconoscimento dell’importanza dell’Briente all’interno dell’Impero. 0ra le riforme di Costantino, una delle pi* importanti fu quella dell’esercito: ( a lui infatti c)e si deve la creazione di un esercito mo$ile, detto comitatus, perc)G accompagnava l’imperatore. Il comando fu adato a due distinti generali, uno di cavalleria e uno di fanteria. Il pro$lema militare non fu per7 superato: l’esercito mancava di soldati, c)e !nirono per essere sempre pi* reclutati tra i $ar$ari c)e premevano alle frontiere piuttosto c)e tra i contadini. a minaccia $ar$arica era diventata cosE importante c)e non consentiva una soluzione de!nitiva: l’impero da una parte tentava di com$atterli, dall’altra 26
attuava una politica di assor$imento nei quadri dell’organismo imperiale “$ar$arizzazione della societ#”. Costantino ricevette il $attesimo solo in punto di morte, nel 99= d.C. Alla morte di Costantino, c)e non aveva a+rontato in modo coerente il pro$lema della successione, regnava un clima di reale incertezza. I suoi tre !glio Costantino II, Costante e Costanzo trovarono un accordo per il governo congiunto dell’Impero. A Costantino II andarono le /allie, la Lritannia e la Spagna, a Costante l’Africa e l’Italia, mentre a Costanzo and7 l’Briente. ’accordo si rivel7 assai precario, gi# nel 9< d.C. Costantino II venne ucciso durante un incursione nei territori di Costante, c)e a sua volta venne ucciso nel 98 d.C. da un usurpatore, agnenzio. 1itrovatosi unico imperatore, Costanzo II fu costretto a trovare qualcuno cui o+rire il governo dell’Bccidente: la scelta ricadde sul cugino /iuliano, c)e nominato Cesare nel 988 d.C. riuscE a paci!care la /allie grazie alle vittorie sugli Alamanni. roclamato nel 9? a.C. imperatore dalle truppe in /allia, sem$r7 ricondurre l’esercito verso un nuovo con2itto dinastico, c)e fu prevenuto dalla morte di Costanzo II, nel 9?5 d.C. /iuliano regno !no al 9?9 d.C., quando morE in una campagna contro i ersiani. a morte di /iuliano in territorio persiano ric)iese nello stesso tempo la nomina di un successore e una rapida soluzione del con2itto. Valentiniano %9?<-9=8 d.C.'. Ad7 su$ito al fratello alente il governo dell’Briente. alentiniano si segnal7 per una politica di tolleranza religiosa e di sostegno alle classi pi* umili. Il suo regno ( per7 soprattutto importante per un ecace contenimento dei Lar$ari c)e premevano ai con!ni. 0ra il 9?8 e il 9=8 d.C. alentiniano riuscE a difendere il con!ne renanodanu$iano. "el frattempo a alente tocc7 a+rontare una situazione molto dicile: l’incursione degli Fnni sottoponeva a forte pressione i /oti, c)e a loro premevano sulla frontiera 3anu$iana. ;alliti i tentativi di insediarli paci!camente, alente li a+ront7 nella $attaglia di Adrianopoli %9=K d.C.', c)e si risolse in un massacro per l’esercito romano e dove lo stesso imperatore perse la vita. Alla morte di alentiniano gli successe il !glio /raziano, insieme al fratello alentiniano II. ssendo ancora un ragazzino /raziano c)iam7 l’esperto generale 0eodosio a condividere con lui la guida dell’Impero. Il compito di 0eodosio era quello di far fronte alla drammatica situazione c)e si era venuta a creare in Briente: consapevole dell’impossi$ilit# di ricacciare i /oti oltre le frontiere, 0eodosio concluse un accordo col loro capo ;ritigerno %9K6 d.C.'. a particolarit# di questo trattato risiede nel fatto c)e i /oti ricevettero delle terre all’interno dell’impero romano come popolazione autonoma, e mantenevano i loro capi e le loro leggi, pur essendo tenuti a fornire soldati all’Impero. "el frattempo, in Bccidente, le cose si andavano complicando: 9K9 d.C.: Fsurpazione di agno assimo in Lritannia. uando questi invase la /allia, /raziano si tolse la vita. 3opo aver governato per alcuni anni sulla /allia, invase l’Italia, dove governava /iustina, per conto del !glio alentiano II. ’invasione provoc7 la reazione di 0eodosio, c)e scon!sse assimo nel 9KK d.C. a situazione si era appena rista$ilita quando un generale franco, Ar$ogaste, fece assassinare alentiniano II, e nomin7 imperatore ugenio. Intervenne di nuovo 0eodosio, c)e nel 9>< d.C. scon!sse de!nitivamente ugenio, divenendo unico imperatore. 0eodosio manifest7 particolare attenzione al pro$lema religioso: 9K d.C., editto con il quale la religione cristiana diventava religione uciale dell’Impero. I secolo d.C.: et# di decisivi cam$iamenti in am$ito religioso. Il trionfo del Cristianesimo porta novit# fondamentali sia nella politica c)e nella societ#: il vescovo, l’uomo santo e la donna diventano i protagonisti un mondo profondamente rinnovato. Solo a 1oma l’aristocrazia senatoria difende il paganesimo, anc)e per tutelare la propria identit# politica. Crisi economica: e incursioni $ar$aric)e c)e colpirono l’Italia determinarono, con la rottura del limes, la c)iusura dei circoli commerciali mediterranei, a loro volta tendenti a circoscriversi progressivamente in aree pi* ristrette rispetto a quelli dell’uropa settentrionale. Il tipo di stato c)e emerge da questa crisi del III secolo ( caratterizzato da una maggiore pressione coercitiva sulla societ#, da un irrigidimento a tutti i livelli sull’articolazione sociale e da un accresciuto !scalismo. "elle campagne compare una !gura nuova, il coltivatore di stato li$ero ma di fatto vincolato alla sede in cui lavora. i ( la perdita da parte dell’Italia della sua posizione privilegiata dal punto di vista !scale e la sua equiparazione di fatto alle altre provincie %sotto 3iocleziano'. a frammentazione politica seguita alle invasioni $ar$aric)e provoc7 nel sec. d.C. la de!nitiva rottura delle relazioni commerciali all’interno del editerraneo, c)e determinarono un rapido a$$assamento delle condizioni di vita e un netto declino demogra!co. “0arda Antic)it#”: dalla tetrarc)ia !no all’invasione longo$arda dell’Bccidente %8?K d.C.'. inea di demarcazione tra antic)it# e edioevo. Si ( venuta consolidando nella storiogra!a l’idea di 0arda Antic)it# con caratteri 27
originali e distintivi, un’immagine di un’epoca portatrice di valori positivi. "ell’et# tardoantica cam$ia anc)e il potere dell’imperatore: il sovrano ( colui c)e si conforma in massimo grado alle leggi e c)e per conseguenza ( il pi* giusto. Il potere del re ( “irresponsa$ile”, nel senso c)e non deve render conto a c)icc)essia. a non per questo si sottrae alla legge, proprio perc)G l’incarna. Il monarca diventa sempre pi* un ri2esso di una divinit# in una dimensione sacrale, l’unico intermediario per arrivare al cielo. ’imperatore tardoantico ( tale per grazie divina. a 0arda Antic)it# ( un’et# di forti contraddizioni, dove sono anc)e presenti caratteri autoritari e repressivi, c)e fecero largo uso della tortura, c)e prima era invece riservata solo agli sc)iavi. Come spiegazione per il generali inasprimento delle pene si possono invocare fattori di diversa natura, soprattutto politica. 9?5-9?9 d.C.: 1egno di /iuliano. 0entativo di promuovere il ritorno al paganesimo. Si impegn7 in un complesso disegno di riforma della religione pagana tradizionale, c)e si ispira in maniera a$$astanza evidente alla C)iesa cristiana.
Parte IV: La ne dell’Impero romano d’/ccidente e 0isanzio I. La ne dell’Impero romano d’/ccidente et# del I secolo d.C.: I /oti erano la forza predominante nelle regione del onto, operando nei due raggruppamenti fondamentali di Bstrogoti e isigoti. er $uona parte del secolo le relazioni tra 1omani e /oti furono condizionate dal trattato di pace di Costantino del 996 d.C., c)e faceva dei isigoti uno stato- cliente dei romani. a situazione e$$e una svolta drammatica quando i vari regni gotici entrarono in crisi a loro volta per la pressione esercitata su di loro dagli Fnni: nel 9=? d.C. i isigoti fecero ric)iesta di essere accolti a sud del 3anu$io, in 0racia, fuori dalla portata degli Fnni. 3opo la disfatta di Adrianopoli nel 9=K d.C. questa fase critica si c)iude nel 9K6 d.C. con il trattato stipulato da 0eodosio, c)e consentE de!nitivamente l’insediamento dei /oti entro le frontiere dell’Impero. 3a questo momento in poi gli imperatori si appoggiarono sempre pi* alle tri$* germanic)e e ai loro capi. ’in2usso dei /ermani sulla politica interna romana si $asa quasi esclusivamente sulla loro posizione guadagnata all’interno della gerarc)ia militare, non si sa se a$$iano occupato caric)e anc)e nell’amministrazione civile. ’Italia settentrionale e centrale nel corso del I secolo cono$$e una serie di accantonamenti di $ar$ari come risultato di una politica mirata e di accordi paci!ci: solo eccezionalmente, per7, veniva concessa ai $ar$ari la cittadinanza romana, al contrario si cerc7 di mantenere tra romani e $ar$ari una reciproca estraneit#. a c)iesa sem$ra conciliante e disponi$ile verso i $ar$ari, in quanto ne rileva l’utilit# per funzioni di difesa. 9>8 d.C.: orte di 0eodosio. omento di svolta decisivo per l’impero romano. er la prima volta esso fu diviso territorialmente in due parti tra i due !gli di 0eodosio: ad Arcadio and7 l’Briente, a Bnorio l’Bccidente. Si crearono due corti, due amministrazioni, due eserciti completamente autonomi. ’esito di tale smem$ramento risult7 particolarmente rovinoso per l’Bccidente, minacciato dalle sempre pi* frequenti invasioni dei $ar$ari, mentre l’Briente dovette fronteggiare il tradizionale nemico ersiano. "elle intenzioni di 0eodosio in realt#, il principio unitario doveva essere mantenuto dal generale di origine vandalica Silicone, a cui ad7 in tutela i due !gli. uesto compito fu per7 impossi$ile da realizzarsi, a causa del continuo aggravarsi della situazione militare. 9>K d.C.: 1ivolta in Africa repressa a fatica di Stilicone, ma una serie di invasioni $ar$aric)e scosse l’Impero. <6 e <? d.C.: Invasione dei /oti, guidati da Alarico e da 1adagaiso. In entram$i i casi Stilicone riuscE a fermarne l’avanzata, ma alle !ne del <? d.C. la frontiera renana fu travolta da numerose popolazioni germanic)e: andali, Alamanni, Lurgundi, ;ranc)i, Svevi e Alani dilagarono in /allia, la Lritannia si stacc7 de!nitivamente dall’Impero. andali, Alani e Svevi si sta$ilirono in Spagna dopo aver varcato i irenei. Stilicone venne accusato di intesa con i $ar$ari e messo a morte nel <K d.C. ’Italia fu di fatto a$$andonata alle scorri$ande di Alarico, c)e nel <5 d.C. entr7 a 1oma e la sacc)eggi7 %sacco di 1oma, era la prima volta dall’incendio gallico del 9> a.C.'. 3opo aver sacc)eggiato 1oma Alarico si diresse verso il sud Italia. a sua morte improvvisa risparmi7 ulteriori traversie all’Italia: i /oti si ritirarono in /allia meridionale, dove dettero vita a uno stato vero e proprio con capitale 0olosa. oco dopo anc)e i Lurgundi diedero vita a un regno proprio. <69 d.C., orte di Bnorio. 3opo c)e il potere venne preso per poco tempo d a un usurpatore, nell’autunno <68 d.C. venne eletto alentiniano III. 3ecenni iniziali del secolo: I andali posero !ne alla storia dell’Africa 1oma. "el <6> d.C. essi passarono dalla Spagna in Africa dallo stretto di /i$ilterra. ’anno dopo 28
assediarono Ippona, nell’odierna Algeria, nell’assedio morE il vescovo della citt#, Sant’Agostino. "el <9> d.C. cadde anc)e Cartagine e il re vandalo /enserico ottenne dalla corte ravennate il riconoscimento del suo regno. Il regno vandalico non dur7 a lungo, fu conquistato da /iustiniano del 89< d.C. e inglo$ato nell’Impero d’Briente. Contemporaneamente dalla annonia incom$evano gli Fnni guidati da Attila. In un primo tempo essi si diressero verso Briente, ma in seguito indirizzarono le loro mire verso Bccidente. 3opo aver invaso la /allia, gli Fnni furono scon!tti da zio nel <85 d.C. uando Attila mosse alla volta dell’Italia, l’anno successivo, gli Fnni lasciarono improvvisamente la penisola dopo aver incontrato una delegazione guidata da apa eone I. a morte di Attila provoc7 la rapida dissoluzione del suo regno. <8< d.C.: orte di zio. <88 d.C.: 1oma fu sacc)eggiata per la seconda volta, questa volta da /enserico, re dei andali. <8=-5 d.C.: 1egno di aggioriano, ultimo imperatore d’Bccidente c)e tent7 una riscossa militare. enne eliminato nel 5 dal generale $ar$aro 1icimero, c)e nel <=6 d.C. assedi7 a 1oma anc)e Antemio, l’imperatore voluto da Costantinopoli. <=< d.C.: @enone, imperatore d’Briente, nomin7 imperatore /iulio "epote, contro il quale si ri$ell7 Breste. <=? d.C.: 1omolo, !glio di Breste, fu scacciato dal capo $ar$arico Bdoacre, vento c)e segn7 la !ne dell’Impero romano d’Bccidente. II. I regni romano*barbarici entre la penisola italica rimaneva per un certo periodo sotto il controllo di Bdoacre, l’Imperatore d’Briente @enone cerc7 di porre riparo alla situazione attraverso l’intervento di popolazioni $ar$aric)e amic)e. "el 9 d.C. Iniziava cosE una sorta di regno ostrogoto dell’Italia. /li Bstrogoti, o /oti orientali, sotto il pro!lo demogra!co rappresentavano una ristretta minoranza. Len diverso era il loro peso politico e sociale. e intenzioni di 0eodorico erano volte a cercare una forma di colla$orazione tra /oti e 1omani: il re ostrogoto provava una sincera ammirazione per il mondo romano, e nel complesso il suo regno rappresent7 un momento positivo per la penisola italiana. Anc)e l’economia diede qualc)e segni di ripresa. "el 86? d.C. 0eodorico moriva lasciando il regno alla !glia Amalasunta: la politica di conciliazioni tra /oti e 1omani non era pi* pratica$ile anc)e per le continue interferenze della corte di Costantinopoli, c)e cercava un pretesto per intervenire in Italia. "elle invasioni $ar$aric)e dell’occidente romano si possono distinguere due fasi fondamentali: ♦ Bstrogoti, isigoti e Lurgundi: giunti all’interno dell’impero dopo lung)e peregrinazioni, si organizzano secondo le loro regole tradizionali, mentre nel resto del territorio la popolazione romana continua a vivere come sempre. ♦ ongo$ardi, /alli, Angli, Sassoni: fu opera di popoli gi# da tempo stanziati ai con!ni dell’impero, c)e imposero la propria organizzazione alla popolazione romana. a durata di questi regni non ( identica. ita relativamente $reve e$$e il regno dei Lurgundi %<<9 d.C.', sottomesso de!nitivamente ai ;ranc)i nel 89< d.C. Il regno ostrogoto in Italia dur7 poco pi* di mezzo secolo, !no al 889 a.C., alla !ne della guerra /reco-/otica. Il regno visigoto di 0olosa, creato nel <5K d.C., cono$$e i l suo massimo splendore tra il <= e il
credo ariano. Bgni popolo possedeva la sua c)iesa nazionale, e ogni regione cono$$e realt# di+erenti: in alcuni casi si pervenne ad una piena fusione, in altri si realizz7 un dualismo amministrativo. <= d.C.: uando in /allia, dopo andali, Svevi, Alani e Lurgundi %<? d.C.', penetrarono anc)e gli Bstrogoti, tutto il paese era in mano agli invasori. 8 d.C. le vicende dell’Impero d’Briente risultano del tutto divise da quelle dell’Bccidente. Storia Lizantina %99-5<89 d.C.'. "ella partizione teodosiana l’Briente era toccato ad Arcadio. Alla morte di Arcadio, nel <K d.C., gli successe il !glio 0eodosio II %<K-<8 d.C.'. "el corso del suo regno anc)e l’Impero d’Briente dovette fronteggiare il pericolo dei $ar$ari, in particolare quello degli Fnni. Anc)e i ersiani furono tenuti a $ada. 0eodosio II ( ricordato soprattutto per la sua attivit# di riordino della giurisprudenza, avendo promulgato la raccolta delle leggi imperiali di 3iocleziano %<9K d.C.'. Il suo successore, arciano %<8-<8= d.C.', fu scelto dal senato. A travagliare la vita interna di Lisanzio furono soprattutto i pro$lemi di natura teologica relative alla natura di Cristo, a cui si aggiunsero, sotto i regni di eone %<8=-<=< d.C.' e @enone %<=<-<>5 d.C.', pro$lemi di natura !nanziaria. a situazione ormai divenuta critica fu a+rontata con successo da Anastasio %<>5-85K d.C.', c)e inoltre riuscE a $loccare le o+ensive persiane tra il 86 e il 89 d.C. Ad Anastasio successe /iustino %85K-86= d.C.', e dopo di lui il nipote /iustiniano, da lui adottato in precedenza. Giustiniano %86=-8?8 d.C.'. Il regno di /iustiniano rappresenta per molti aspetti la conclusione nel mondo antico. Il nome di /iustiniano ( legato soprattutto alla sua attivit# di riordinamento della giurisprudenza %Corpus Iuris Civilis'. 3i grande rilievo fu anc)e la sua attivit# edilizia % S.So!a a Costantinopoli, S.itale a 1avenna' e il forte impulso dato al commercio e a nuove attivit# economic)e %produzione della seta'. /iustiniano non godette del favore degli storici a 30