riassunti Fichte tratti dal libro Abbagnano\Fornero
Riassunti filosofia: PASCAL 1. La curvatura esistenziale del pensiero 2. Il problema del senso della vita 3. I limiti della mentalità comune: il divertissement, o lo stordimento di sè 4. I l…Full description
Riassunto della filosofia platonica.Full description
Breve presentazione del libro di uno degli autori più importanti del Neo-Realismo Portoghese.Full description
Riassunto test ciscoFull description
riassunto su callimaco utile per un ripasso per l'esame di stato
Riassunto su Hegel
Descripción completa
Descripción: Kant, Fichte, Schelling
Full description
Full description
Riassunto Introduzione ai MediaFull description
Riassunto di Programmazione a oggettiFull description
Il pensiero di Kierkegaard
Riassunto: LA RESTAURAZIONE 1. Il congresso di Vienna e la Santa Alleanza 2. La questione delle nazionalità e le dottrine liberali 3. Le monarchie assolute negli anni venti 4. Il ritorno della rivo...
riassunto della filosofia di NIetzsche completo realizzato da sara Scasseddu, VF liceo Scietifico Brotzu,
FICHTE Dal criticismo all’idealismo
(Kant)
(Fichte)
Kant aveva riconosciuto tutta la conoscenza nell’ “io penso”. L’io di Kant è finito perché limitato dalla “cosa in se” con Fichte invece l’io è infinito perché tutto esiste nell’io e per l’io stesso. L’intento di questo filosofo è quello di far diventare il sapere filosofico, un sapere assoluto e perfetto. La dottrina della scienza ha un concetto che sostiene un sapere che metta in luce il principio su cui si fonda la validità di ogni scienza. Il principio di questa dottrina è l’io e l’autocoscienza. Per Fichte la conoscenza è la base su cui si fonda l’essere e l’autocoscienza è il fondamento della coscienza. Questo filosofo voleva far si che la filosofia divenga un sapere assoluto e perfetto. Scrive “la dottrina della scienza” il quale principio è l’io o l’autocoscienza. L’oggetto per noi è possibile (esistente), solo nel momento in cui viene rapportato con la coscienza. La coscienza è il fondamento dell’essere. I principi di questa dottrina sono 3: 1° Principio sottolinea come l’io pone se stesso “momento della A=A e non può tesi” momento in essere non A cui si posiziona È un principio di non l’io puro contraddizione Attività creatrice Derivato da qualcosa Secondo Ficht di più originario abbiamo un intelletto come l’attività creatore, mentre in dell’io puro Kant l’intelletto non era creatore
2° Principio
3° Principio
L’io oppone di fronte a se un “non io”. Se Fichte vede l’io puro come un’attività che può creare ,ha la capacità di porre se stesso e qualcos’altro “l’ io” e un “non io” continuano ad esistere insieme senza che uno prevalga sull’altro. L’uno delimita l’altro. Questa coesistenza costituisce un limite che le distingue
Sono le cose fuori di noi che ci circondano e che lui chiama “non io”
Sono diverse dall’io ma non sono interne alla sua attività dell’io
Questi 3 principi non vanno interpretati in modo cronologico, ma logico, perché lui ha voluto semplicemente far notare la presenza di un io infinito, un io finito e di un non io. Questi 3 tipi di “io” corrispondono alle tre caratteristiche di Kant : qualità- quantità- relazione. In uno scritto successivo alla “dottrina della scienza” cioè “prima introduzione alla dottrina della scienza” il filosofo sosteneva che l’idealismo e il dogmatismo sono gli unici due sistemi filosofici possibile, e cercò di illustrare i motivi che spiegano la scelta di uno o dell’altro. Idealismo
consiste nel partire dall’io o dal soggetto per poi spiegare la cosa o l’oggetto Rigorosa dottrina della libertà
Dogmatismo
[viceversa] Rende nulla o problematica la libertà
Fichte ci vuole spigare l’attività conoscitiva e l’attività pratica (o etica). Per comprendere questi due fattori dobbiamo tenere in considerazione, soprattutto il 3°principio [l’io puro aveva opposto a se un “non io” formando dei limiti] Attività conoscitiva
momento in cui il protagonista di questa diade è il “non io” che delimita l’io dandogli dei confini. [la nostra coscienza viene delimitata dagli oggetti che incontraiamo]
Attività Pratica
viene spigata al contrario “ l’io determina il non io”
Come funziona l’attività conoscitiva? Nell’ esperienza di tutti noi vi è la sensazione che ogni volta, che incontriamo gli oggetti questi sono datati di una loro sostanza, una loro caratteristica o una loro natura molto diversa da noi. Si pensa che abbiano una loro esistenza autonoma e noi cerchiamo di conoscere, poiché di loro non sappiamo nulla. Ma secondo l’idealismo di Fichte non è così perché tutto ciò che ci circonda sono della stessa sostanza della nostra conoscenza. Tutto il “non io” è stato creato “dall’io puro”
La nostra coscienza
Noi non ci accorgiamo di tutto questo, perché secondo fiche, avviene tutto attraverso un Attività inconscia che lui chiama : immaginazione produttiva Solo i filosofi idealisti si possono avvicinare a scoprire le nostra autocoscienza. Cioè arrivano a capire che il “non io” è parte dell’io ma nessun filosofo può raggiungere la completa sicurezza (streben romantico) Dimensione etica Nell’agire pratico gli oggetti si presentano come un ostacolo da superare. Il “non io” diventa lo strumento attraverso il quale l’io si può realizzare. In questo caso il “non io” diventa un momento necessario per la nostra libertà.