PURGATORIO CANTO VII
LUOGO: Antipurgatorio Antipurgatorio, II balzo, nella “V alletta dei Prìncipi” (valletta (valletta amena con un prato fiorito e profumato)
PECCATO: IV schiera: negligenti
PECCATORI: i Prìncipi = regnanti e nobili che si sono allontanati dalle cose spirituali per seguire la vita mondana; oppure chi non compì il proprio dovere
PENA : siedono in questa valletta amena che simboleggia i beni terreni a cui si sono affidati, esclusi dal Purgatorio per la durata della Bibbia. Ogni giorno al tramonto vengono tentati tentati dal serpente, serpente, aiutati dagli angeli. angeli. Cantano il “Salve Regina” .
CONTENUTO: presenza di Sordello che riconosce Virgilio e farà loro da guida presentando presentando i diversi Prìncipi
PERSONAGGI: Dante, Virgilio, Sordello e Prìncipi negligenti: 1) Rodolfo D’Asburgo: D’Asburgo: imperatore di Germania 2) Otto Caro II di Boemia: Boemia : acerrimo nemico di Rodolfo; morto combattendo contro quest’ultimo 3) Filippo III di Francia: Francia : padre di Filippo il Bello; detto “l’Ardito”; morì combattendo contro gli …… 4) Pietro III di Aragona: Aragona : nemico di Federico III; re di Sicilia, in lotta con gli Angioini 5) Enrico I di Navarra: Navarra : detto “il Grasso”, suocero di Filippo il Bello 6) Carlo I d’Angiò: d’Angiò : re di Napoli, guelfo, uccise Corradino di Svezia 7) Tre figli di Pietro d’Aragona: d’Aragona: Alfonso II re di Sicilia Giacomo II Federico II 8) Arrigo III d’In d’Inghilterra: ghilterra: figlio di Giovanni “Senzaterra”, padre di Edoardo 9) Guglielmo VII: VII: marchese del Monferrato, vicario imperiale
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CANTO VIII
LUOGO: Antipurgatorio, II balzo, valletta amena
PECCATO: IV schiera: negligenti
PECCATORI: i Prìncipi = regnanti e nobili che si sono allontanati dalle cose spirituali per seguire la vita mondana; oppure chi non compì il proprio dovere
PENA : siedono in questa valle amena che simboleggia i beni terreni a cui si sono affidati, esclusi dal Purgatorio per la durata della Bibbia. Cantano il “Salve Regina” .
CONTENUTO: Il serpente viene scacciato da due angeli con una spada infuocata dimezzata (per difesa, non per attaccare) + due incontri, con: 1) Nino Visconti: signore del Giudicato della Gallura (in Sardegna); aveva apposto il proprio stemma (un gallo). Suo nonno era il Conte Ugolino; partecipò alle diverse contese intestine del tempo; combatte nella Lega Guelfa di Firenze contro Pisa. Sposa Beatrice d’Este da cui ha una figlia, Giovanna; la moglie, alla morte del marito, si sposa con Galeazzo Visconti. Era odiato dal Papa. Tenne la ….. signoria 2) Corrado Malaspina (fine 1200): figlio di Federico I in Villa Tronca ValdiMagra. Dominavano la Lunigiana (La Spezia e Viareggio). Fu ospite della famiglia Malaspina. [cfr. Paolo & Francesca]
PERSONAGGI: i due angeli custodi, Virgilio, Dante
SIMBOLI: Velo (v. 20): la verità nascosta viene paragonata al velo in una metafora per Esercito gentile (v. 22): le anime sono paragonate ad un esercito gentile, cioè nobile (cfr. ambito cortese) Angeli: vestiti di verde (speranza) Spada infuocata: senza punta (valore difensivo) Serpente: simbolo di tentazione e repulsione Fiori, erba: metafora delle tentazioni come splendori
CITAZIONI: Te Lucis Ante, introduzione di un inno cantato nel Medioevo durante la Compieta (ora del tramonto) – composto da S. Ambrogio – per allontanare le tentazioni della notte
R IFERIMENTI PROFEZIA DELL’ESILIO: Inf., 6 → Ciacco Inf., 10 → Farinata degli Uberti, che parla soprattutto delle cause Inf., 15 → Brunetto Latini, che gli dice di non preoccuparsi né vergognarsi Inf., 24 → Vanni Fucci Purg., 8 → Malaspina implicito Purg., 11 → Oderisi da Gubbio, che si riferisce all’umiliazione del mendicare di corte in corte esplicito Purg., 24 → Bonagiunta Orbiggiani, che si riferisce a Lucca esplicito Parad., 17 → Cacciaguida, avo di Dante esplicito
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CANTO IX
LUOGO: davanti la porta del Purgatorio, dove avviene il trasporto di Dante da parte di S. Lucia, mentre è addormentato e sogna di essere preso da un’aquila dalle piume d’oro e portato sul monte Ida (monte dei poeti, in Grecia). Qui incontra un angelo che con una spada incide sulla sua fronte sette P (che indicano i sette peccati capitali); infine entra nel Purgatorio, dove è accolto da un coro di anime.
PERSONAGGI: angelo guardiano, Dante, Virgilio
SIMBOLI: Aquila con le penne d’oro: S. Lucia (martire siracusana) che sarebbe per allegoria la grazia divina; essa è simbolo dell’Impero (cfr. Parad., 6) Tre gradini: tre gradi della confessione Angelo: ha una spada di fuoco (simbolo della Giustizia) e due chiavi in mano, una d’oro (simbolo della Conoscenza) e d’argento (simbolo della Sapienza) Sette P: sette peccati capitali, che Dante espia nel suo cammino nel Purgatorio “Te Deum Laudamus” (inno ecclesiastico recitato dai pententi)
CANTO X
LUOGO: prima cornice del Purgatorio = pianura deserta; lungo la parete del monte sono scolpiti esempi di umanità onorata, mentre sul pavimento esempi di superbia punita
PECCATO: superbia = “la mancanza del male obiecto” perché essa è un amore rivolto al male
PECCATORI: superbi
PENA : camminano curvi, portando sulle spalle dei pesanti massi, e si percuotono il petto in senso di pentimento
CONTENUTO: 1) Descrizione cornice 2) Incontro coi superbi 3) Ammonimento di Dante contro i superbi
SIMBOLI: sculture = exempla, simboli del contrappasso (bassorilievi) tre sono descritti da Dante come esempi di umiltà; Dante sceglie exempla del cristianesimo o della storia antica: Annunciazione di Maria con una citazione sacra (Luca, I, 28 “Ave, ecce ancilla Dei” → esempio dell’umiltà di Maria che sottostà al volere di Dio) Re David che danza davanti all’Arca dell’Alleanza Atto di giustizia dell’imperatore Traiano che accoglie la supplica di una vedova
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CANTO XI
LUOGO: prima cornice del Purgatorio = pianura deserta; lungo la parete del monte sono scolpiti esempi di umanità onorata, mentre sul pavimento esempi di superbia punita
PECCATO: superbia = “ la mancanza per malo obietto” perché essa è un amore rivolto al male
PECCATORI: superbi
PENA : camminano curvi, portando sulle spalle dei pesanti massi, e si percuotono il petto in senso di pentimento
CONTENUTO: 1) Padre Nostro recitato dalle anime superbe che viene parafrasato da Dante quasi interamente 2) Tre incontri: - Omberto Aldobrandeschi superbia del casato - Oderisi da Gubbio superbia artistica + predizione dell’esilio - Provenzan Salvani superbia politica
PERSONAGGI: 1) Omberto Aldobrandeschi, appartenente alla famiglia dei conti di Santafiora di Siena, padroni della Maremma. Lui era signore campagnatico in provincia di E H Grosseto; ghibellino che governò con arroganza; due versioni delle sua morte C E I T R N (1259): O I A - morì combattendo in una delle battaglie tra guelfi e ghibellini G D G N - fu ucciso da alcuni sicari vestiti da frati A O M C I [superbia del casato] G O N G A 2) Oderisi da Gubbio (1240 – 1299), miniatore (artista che faceva miniature che A L N R sono lettere all’inizio di un brano usate per testi sacri, inni, ...) che faceva parte O A S P R della scuola di Cimabue; incontra Dante in viaggio per Bologna e lavora a sede E P fissa presso la libreria papale di Bonifacio VIII; fu inoltre anche amico di Giotto [superbia artistica] 3) Provenzan Salvani, senese, che vinse nella battaglia di Montaperti (vittoria ghibellina) e morì nel 1269 nella battaglia di Colle Val d’Elsa (vicino Siena) contro I G i fiorentini (guelfi) che si riprendono Siena G I A R [superbia politica] N O O N S I 4) Cimabue (Cenni di Pepo, 1240 – 1302) pittore fiorentino, famoso per la sua R M E arroganza artistica P 5) Giotto di Bandone (1267 – 1337) pittore fiorentino, attivo in tutta Italia [esempio di bravura nella pittura]
CITAZIONI: Padre Nostro = parafrasi commentata della preghiera con una lode a Dio e una richiesta d’aiuto
T EMATICHE 1) Profezia dell’esilio: fatta da Provenzan Salvani che iniziò già in vita a purgare la sua colpa parallelismo tra Provenzazn Salvani (che si è umiliato per salvare il suo amico) e Dante dovrà salvare se stesso. →
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2) Preghiere e inni: hanno valore funzionale affinché i purganti si purifichino più in fretta. Dante ha una profonda conoscenza dei testi; la Chiesa ha considerato un’offesa la parafrasi in volgare del Padre Nostro svolta da Dante che aggiunge delle epesegesi adattate a chi sta pronunciando queste preghiere; nell’Inferno ce n’è uno solo ( Pape Satan, Pape Satan Aleppe)
R IFERIMENTI 1)PROFEZIA DELL’ESILIO: Inf., 6 → Ciacco Inf., 10 → Farinata degli Uberti, che parla soprattutto delle cause Inf., 15 → Brunetto Latini, che gli dice di non preoccuparsi né vergognarsi Inf., 24 → Vanni Fucci Purg., 8 → Malaspina implicito Purg., 11 → Oderisi da Gubbio, che si riferisce all’umiliazione del mendicare di corte in corte esplicito Purg., 24 → Bonagiunta Orbiggiani, che si riferisce a Lucca esplicito Parad., 17 → Cacciaguida, avo di Dante esplicito 2) PREGHIERE E INNI: Inf., 34 → Pape Satan, Pape Satan Aleppe Purg., 2 → incipit salmo CXIII Purg., 5 → incipit Miserere, salmo LI Purg., 8 → incipit Salve Regina + inno compìeta di S. Ambrogio Purg., 9 → Te Deum laudamus Purg., 11 → Padre Nostro Purg., 12 → Beati pauperes spiritu (cit. vangelo Matteo) Purg., 13 → tre citazioni 1. Vinum non habent (cit. Giovanni) 2. Amate da cui mali aveste (cit. Luca & Matteo) 3. Io sono Oreste (cit. da una tragedia di Pacuvio) Purg., 15 → tre citazioni dal vangelo di Matteo 1. Beati misericordes 2. Godi tu che vinci Purg., 16 → Agnus Dei Purg., 17 → Beati pacifici (cit. vangelo Matteo) Purg., 19 → Beati qui lugenti (cit. vangelo Matteo) Purg., 20 → Gloria in excelsis Deo (cit. vangelo Luca) Purg., 22 → incipit salmo L “ Labia mea Domine…” Purg., 23 → Summae Deus clementiae (cit. S. Ambrogio)
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CANTO XII
LUOGO: passaggio tra la prima e la seconda cornice del Purgatorio
PECCATO: superbia = “la mancanza del male obiecto” perché essa è un amore rivolto al male
PECCATORI: superbi
PENA : camminano curvi, portando sulle spalle dei pesanti massi, e si percuotono il petto in senso di pentimento
CONTENUTO: 1) Descrizione del suolo con esempi di superbia punita sul pavimento 2) L’angelo dell’umiltà scende e cancella una “P” dalla fronte di Dante 3) Salita alla seconda cornice
PERSONAGGI (divisi in tre categorie): 1) Superbi puniti da Dio Lucifero che precipita dal cielo, cacciato da Dio. Giganti che hanno intrapreso una lotta contro Giove. Briareo che fu fulminato da Giove nella battaglia dei Giganti (esempio di superbia punita poiché si è rivoltato contro una divinità). 2) Superbi puniti da “ intimo tormento ” Niobe: aveva sette figli e sette figlie, che furono tutti uccisi da Apollo e Diana, poiché ella era così orgogliosa di loro che ardì burlarsi della dea Latona, che aveva avuto solo due figli (Apollo e Diana). Aracne: sfidando minerva nella tessitura, fu trasformata in ragno e impiccata al filo della tessitura. Saul: primo re d’Israele; durante la battaglia contro i Filistei fu sconfitto e si suicidò perché insuperbito del potere che Dio gli aveva concesso. Robollo: re d’Israele, figlio del re Salomone; provocò con il suo governo superbo la rivolta del popolo contro gli dei. 3) Superbi puniti dai nemici Ciro II di Persia: re persiano; ucciso da una regina vendicatasi del fatto che le aveva ucciso il figlio. Erifile: tradì il marito da cui ottenne una collana maledetta che donò al padre, il quale morì; in seguito fu uccisa dal figlio. Sennacherib: re assiro che tentò di conquistare Gerusalemme, prendendosi gioco di Yahweh (il Dio ebraico che sconfisse il suo esercito) e tornato a Ninive (sede del suo impero) venne ucciso dai figli. Oloferne: generale dell’esercito assiro; s’innamora di una fanciulla (Giuditta) che però lo decapita.
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CANTO XIII
LUOGO: seconda cornice del Purgatorio
PECCATO: invidia
PECCATORI: invidiosi
PENA : coperti da un cilicio (la veste dei vinadanti) hanno gli occhi cuciti da un fil di ferro (è forte il contrappasso; la stessa parola “invidioso” presenta la radice di video)
CONTENUTO: 1) Ingresso nella seconda cornice 2) Incontro con gli invidiosi (descritto con il paragone dei ciechi mendicanti fuori dalle chiese) 3) Incontro con Sapia
PERSONAGGI: Sapia “senese”: personaggio storico, appartenete alla famiglia dei Salvani, zia di Provenzan Salvani (nel primo girone dei superbi), impegnata in politica; scelse come podestà non il marito ma il fratello, invidiosa del nipote (figlio di suo fratello) e fu contenta quando venne ucciso.
CITAZIONI :
1) Vinum non habent (cit. Giovanni) 2) Amate da cui mali aveste (cit. Luca & Matteo) 3) Io sono Oreste (cit. da una tragedia di Pacuvio, in cui Pilade viene ucciso al posto di Oreste)
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CANTO XIV
LUOGO: seconda cornice del Purgatorio: pietra liscia senza raffigurazioni
PECCATO: invidia
PECCATORI: invidiosi
PENA : coperti da un cilicio (la veste dei vinadanti) hanno gli occhi cuciti da un fil di ferro e, con le spalle al muro, cantano esempi di misericordia premiata ed esempi di invidia punita.
CONTENUTO: 1) Incontro con Guido del Duca e Rinieri da Calboli invettiva 2) Esempi di invidia punita
PERSONAGGI: 1) Guido del Duca, appartenente ad una famiglia nobile ghibellina di Ravenna, fu giudice di alcune città emiliane 2) Rinieri da Calboli, appartenente ad una famiglia nobile guelfa, fu podestà; morì nel 1296 sconfitto da Guido da Montefeltro in una faida tra guelfi e ghibellini 3) Fulcieri da Calboli, nipote di Rinieri, podestà di molte cittadine; perseguitò i guelfi neri quando fu podestà di Firenze; usò il proprio potere per vendette private (faide) contro i guelfi bianchi [cfr. Parad., 1 – v. 79 quando si stacca dall’Eden usa transumanare] 4) Lizio: signorotto al servizio del podestà di Firenze nel 1260, famoso per la sua liberalità; amico di Guido del Duca e uomo d’onore 5) Arrigo Mainardi: signore di Ravenna (1218-1225); uomo d’armi, nobile, liberale 6) Guido di Carpigna: conte di Montefeltro, appartenete ad una famiglia guelfa 7) Fabbro: forse appartenete alla famiglia degli Albertazzi; combatte guerre intestine-civili 8) Bernardin di Fosco: podestà di Pisa e Siena; nel 1240 difese Faenza contro le mire ambiziose di Federico II (sovrano del Regno di Napoli) 9) Guido da Prata: nobile di Faenza 10) Ugolino D’Azzo: toscano che visse tra romagnoli 11) Federigo Tignoso di Rimini 12) Famiglia Travesara e gli Anastagi: liberali e generosi a Ravenna 13) Bretinoro: nobile di Forlì e Cesena 14) Bagnacavallo: località presso Ravenna, tenuta dai conti Malvieni 15) Castrocaro e Conio: località presso Imola 16) Pagani: signori di Faenza di cui l’ultimo esponente fu Maghinardo 17) Ugolino de’ Fantolini: signorotto guelfo di Faenza 18) Aglauro: figlia del re di Atene Cecrope; Mercurio la trasformò in sasso perché invidiosa della sorella Erse di cui il dio si era innamorato
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R IFERIMENTI PROFEZIA DELL’ESILIO: Inf., 6 → Ciacco Inf., 10 → Farinata degli Uberti, che parla soprattutto delle cause Inf., 15 → Brunetto Latini, che gli dice di non preoccuparsi né vergognarsi Inf., 24 → Vanni Fucci Purg., 8 → Malaspina implicito Purg., 11 → Oderisi da Gubbio, che si riferisce all’umiliazione del mendicare di corte in corte esplicito Purg., 24 → Bonagiunta Orbiggiani, che si riferisce a Lucca esplicito Parad., 17 → Cacciaguida, avo di Dante esplicito invettiva politica di Guido del Duca: 1) Contro le città toscane, passando per l’Arno + uso di metafore animalesche 2) Predizione di quanto dirà Fulcieri sui guelfi bianchi 3) Confronto fra: - antiche nobiltà romagnoli: lodevoli, nobili - casate attuali romagnoli: corrotte La tristezza del tono per la sua terra è lo “ speculum” del sentimento di Dante
CANTO XV
LUOGO: terza cornice del Purgatorio, piena di fumo scuro
PECCATO: ira = “la mancanza per malo obietto” perché essa è un amore rivolto al male
PECCATORI: iracondi
PENA : sono immersi nel fumo che li soffoca e acceca, cantando l’ Agnus Dei; hanno visioni estatiche che presentano esempi di ira punita (exempla negativi) e di mitezza (exempla positivi)
CONTENUTO: 1) Dante e Virgilio nella terza cornice 2) Incontro con l’angelo della misericordia che cancella un’altra “P” dalla fronte di Dante [cfr. canto XII] 3) Visioni di mitezza 4) Spiegazione di Virgilio: dice che gli uomini dovrebbero seguire i beni celesti che sono il dono dell’amore di Dio per noi
PERSONAGGI: angelo della misericordia, Dante, Virgilio + esempi di mitezza: 1) Tratta dal vangelo di Luca: Maria che cerca Gesù e lo trova nel tempio, senza rimproverarlo. 2) La moglie di Pisistrasto (tiranno di Atene; figli: Ippia e Ipparco) lo induce con preghiere a non uccidere lo spasimante della figlia. 3) Santo Stefano martire che perdona i giudei mentre lo stanno lapidando
CITAZIONI : tratte dal vangelo di Matteo
- Beati miesricordes - Godi tu che vinci
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CANTO XVI
LUOGO: terza cornice del Purgatorio, piena di fumo scuro
PECCATO: ira = “la mancanza per malo obietto” perché essa è un amore rivolto al male
PECCATORI: iracondi
PENA : sono immersi nel fumo che li soffoca e acceca, cantando l’Agnus Dei; hanno visioni estatiche che presentano esempi di ira punita (exempla negativi) e di mitezza (exempla positivi)
CONTENUTO: incontro con Marco Lombardo, suddivisibile in due parti: 1) Viene affrontato il problema del male (iniziato nel canto XIV): qual è la causa del male? Marco dice che è nell’uomo stesso perché, dotato di libero arbitrio, sceglie lui il bene o il male. 2) Teoria dei due soli (metafora dell’autorità papale e imperiale): Marco dice che il mondo deve essere guidato da “due soli” che ora però sono spenti; Marco fa l’esempio della Lombardia per le guerre civili.
PERSONAGGI: 1) Marco Lombardo: cortigiano ghibellino lombardo; Dante non ci dice nulla di lui perché ciò svierebbe la nostra attenzione da ciò che ci dice il personaggio: egli è infatti un personaggio figurale (come Catone nell’Inferno), portatore di un valore assoluto, cioè la questione del male → “teoria dei due soli” 2) Leviti 3) Federico II
CITAZIONI : Agnus
Dei = l’agnello è il simbolo della vittima innocente sacrificale per la redenzione → simbolo di mansuetudine (esempio positivo da contrappore all’ira)
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