ANSA > Scienza&Tecnica > Fisica & Matematica 16 marzo, 2015
Primo zoom sullo spaziospazio-tempo Dopo decenni, diventa possibile osservarne la'trama'
Ricostruzione artistica delle osservazioni di fotoni condotte dal telescopio spaziale Fermi. In blu i fotoni di energie superiori (fonte: NASA; Sapienza, Sapienza, università di Roma) Primo zoom sullo spazio-tempo: dopo decenni di teorie, per la prima volta diventa possibile riuscire ad osservare la struttura microscopica che lo costituisce e che i fisici quantistici chiamano 'schiuma'. A compiere questo passo senza precedenti e considerato finora impossibile, è il gruppo di Giovanni Amelino Camelia, dell'università Sapienza di Roma. Pubblicato sulla rivista Nature Physics, il risultato è stato raggiunto grazie ai dati del telescopio spaziale Fermi della Nasa, al quale l'Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). La ricerca è stata condotta in collaborazione con Vlasios Vasileiou, dell'università francese di Montpellier, Jonathan Granot, dell'università di Israele, e Tsvi Piran, dell'università di Gerusalemme. ''Fino a 15 anni fa riuscire ad osservare la trama dello spazio-tempo sembrava impossibile, ora dimostriamo che si può fare'', spiega Amelino Camelia, indicato dal periodico americano Discover fra i sei possibili nuovi Einstein per aver elaborato una variante della teoria della dell a relatività. Dopo aver lavorato negli Stati Uniti, nell'università di Boston e nel Massachusetts Institute of Technology (Mi), e nell'università britannica di Oxford, è tornato in Italia grazie al programma sul rientro dei cervelli e insegna Gravità quantistica alla Sapienza. I ricercatori hanno 'letto' in modo nuovi i dati racc olti nel 2009 dal telescopio Fermi ed hanno capito che la propagazione delle particelle di luce, i fotoni, può essere influenzata dalla schiuma dello spazio-tempo. Non si sa quando si riuscirà a 'vedere' direttamente la trama dello spazio-tempo, ma quando questo avverrà l'impatto avrà una portata storica. ''Sarà la chiave - osserva il ricercatore -per capire come far lavorare insieme le due teorie di riferimento della fisica moderna: quella della relatività, che spiega la gravitazione su larga scala, e la fisica quantistica, che studia il mondo dell'infinitamente piccolo''. Due teorie che sono i pilastri della fisica moderna, ma che nessuno è mai riuscito a conciliare.