LA RIVOLUZIONE RUSSA LE CAUSE
La crisi economica e sociale pregressa dovuta all alla mancata riforma agraria (ten tentat tativo di Stolypin 1906); quindi rapporti agrari a carattere feudale. A questi problemi si sovrappose la prima guerra mondiale,che rese i russi più poveri. Rivoluzione russa (1917) CONSEGUENZE •
Riv Rivolte e scioperi in tutte tte le principali industrie russe.
Caduta dell'impero a febbraio. Lo Zar abdica (rivoluzione di febbraio).
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Gover overno no prov provvi viso sori rio o forma ormato to da liber iberal al-democratici, con la sola eccezione del soci social alri rivo volu luzi zion onar ario io Kere Kerens nski kijj (pre (presi sied ede e il governo). Esso è fiancheggiato dal soviet di Pietrogrado(formato da bolscevichi e menscevichi) che gli si oppone.
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Ulteriore crisi: Kerenskij tenta una contro offensiva in Galirna sui tedeschi.Tentativo di Kornilov (comandante dell'esercito) di riportare l'ordine con un colpo di stato. Kerenskij appoggiato dai soviet riesce a debellare il colpo di stato.
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Nel frattempo... I bloscevichi aiutati dai marinaio e dal proletariato, presero il potere (rivoluzione d'ottobre), occupando il palazzo d'Inverno e Pietrogrado. Lenin capo dei bolscevichi, emanò i Decreti: Nazionalizzazione contadini.
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Fu sciolta l'assemblea costituente (voluta dalle forze moderate) appena eletta: 18 gennaio 1918 fu firmata di Brest-Litovsk con la Germania (penalizzante per la Russia). CONSEGUENZE
Biennio1918-20: Guerra civile: "armate rosse" (bolscevichi), contro "armate bianche" (forme controrivoluzionarie). Comunismo di guerra:
Controllo statale di tutti i settori economici, requisizione forzata di tutti i prodotti agrari. Avvento dittatura: CEKA (commissione per la lotta al sabotaggio e controrivoluzione) Tribunale rivoluzionario speciale: Soppressione di tutti i partiti tranne che del partito comunista. Nel 1921 per le conseguenze del comunismo di guerra, ci fu un altro sciopero (scioperarono i soldati della marina, che in precedenza l'avevano sostenuto). Lenin decise di cambiare strategia economica: introdusse la NEP (nuovo piano economico). Lo stato si riservò il controllo del commercio estero e delle grandi industrie; il commercio interno e le industrie di beni di consumo furono liberalizzati. Furono introdotte molte riforme civili: Matrimonio civile
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Fu legalizzato l'aborto
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Parità fra i sessi
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Procedure per il divorzio
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avanguardi letterarie ed artistiche, codettero in una prima fase libertà d'espressione: -Majakovskij, Clebuikov.
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Una fase successiva vide dominare l'ideologia Marxista. Essa fu vista come la lente attraverso cui doveva essere vista e interpretata la realtà. Molti intellettuali scelsero la strada dell'emigrazione. Morto Lenin (1924), si contendono il potere Trotzkij e Stalin. Stalin porta avanti la teoria del "socialismo in un solo paese" ed è per le tappe d'industrializzazione forzata. Trotzkij parla di "rivoluzione permanente" in base alla quale il socialismo sarebbe stato completo se si fosse affermata la rivoluzione in tutti gli altri paesi. Inoltre Trotzkij desiderava una minore compenetrazione tra stato e partito, una maggiore democrazia all'interno del partito e una minore burocrazia. Voleva pure che fosse migliorate le condizioni di vita del proletariato. Ma Stalin ben presto si liberò dei proprio oppositori: prima Trotzkij fu espulso dalla Russia, poi Bucharin e di seguito Kamenev, rimanendo da solo alla guida del potere. Eliminò la NEP e dal 1928 al 1923 pervenne all'industrializzazione forzata, aumentando del 50% la produzione industriale e facendo della Russia uno dei paesi più avanzati del mondo, ma le condizioni di vita degli operai non migliorarono. III Internazionale 1919: Fu chiamata internazionale comunista (Comintern) si richiedeva per aderirvi,
l'eliminazioni delle scorie riformiste del partito socialista e cambiare la denominazione in partito comunista. R.F.S. (1918, repubblica federale socialista) U.R.S.S. (1922, unione delle repubbliche socialiste sovietiche) Partito comunista in Russia 1918. Soviet: Consigli dei rappresentanti degli operai e da questi direttamente eletti. Partito operaio socialdemocratico Russo: Nasce nel 1898 formato da Bolscevichi e Menscevichi. Bolscevichi: Si rifanno alle teorie Marxiste e sono per la rivoluzione proletaria. Il loro leader è Lenin, il quale elaborò una concezione del partito, fortemente centralizzata, che si distingueva dal modello di partito di massa, tipico della social democrazia. Il partito doveva essere guidato da una ristretta élite. Menscevichi: favorevoli all'affermazione della rivoluzione democratica borghese. Partito socialista rivoluzionario, 1901: Legato al mondo contadino e propugnatore di un socialismo agrario-comunitario. Tesi d'Aprile 1917: Lenin proponeva Cessasione del conflitto.
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Nazionalizzazione delle banche e delle terre.
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Passaggio del potere ai soviet.
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Egli rovescia le tesi marxiste secondo le quali la rivoluzione sarebbe scoppiata nei paesi maggiormente industrializzati e non in quelli arretrati.