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NIKON
LIGHT PAINTING: PAINTING: effetti eff etti di luce supercreativi supercreativi
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CATTURA LA CITTÀ
NELL’ORA BLU 20 consigli per realizzare formidabili scatti urbani notturni n L'attrezzatura n Le tecniche n I trucchi dei pro
A N / S , 1 a m m o c 1 . t r a , ) 6 4 ° n , 4 0 0 2 . 2 0 . 7 2 . L n I . v n o c ( 3 0 0 2 / 3 5 3 . L . D . t s o P . b b A n I . d e p S
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a p S e n a i l a t I e t s o P . C . O . R a f f i r a T
IL MAESTRO DELLA LUCE
STORYTELLING
LA TUA NUOVA NIKON
L’importanza mportanza dell’illum dell’illuminazione inazione nei ritratti di FRANCESCO FRANCIA
Ecco i vincitori del nostro CONTEST, scelti tra oltre 200 partecipanti!
8 modelli pronti a mandare in pensione la tua vecchia reflex
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I AM CONCENTRATED PERFORMANCE
3,2”
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I AM THE NEW NIKON
MONITOR ORIENTABILE
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TOUCHSCREEN
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MEGA ME GAPI PIXE XEL L
FORM FO RMA ATO
MONITOR ORIENTABILE
TOUCHSCREEN
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PUNTI AF
VIDEO HD-4K
CONNETTIVITÀ
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Racchiudo caratteristiche altamente professionali in un corpo decisamente compatto. Un sistema Autofocus a 153 punti, che consente FPSincredibili PUNTI VIDE O HD-4 K CONNETTIVITÀ videoAF 4K UHD (Ultra High Definition), di catturare con la massima precisione ogni soggetto, la possibilità di riprendere I AM THE NEW NIKON una sensibilità alla luce che arriva fino a 51.200, per riprese perfette anche al buio, ed un nuovo sensore esposimetrico RGB Racchiudo caratteristiche altamente professionali in un corpo decisamente compatto. Un sistema Autofocus a 153 punti, che consente da 180.000 pixel. Poi, un monitor basculante e touchscreen da 3,2” e Nikon SnapBridge, il nuovo sistema di connessione senza di catturare con la massima precisione ogni soggetto, la possibilità di riprendere incredibilivideo 4K UHD (Ultra High Definition), fili basato sulla tecnologia Bluetooth® Low Energy, grazie a cui è possibile trasferire le immagini dalla fotocamera al dispositivo smart una sensibilità alla luce che arriva fino a 51.200, per riprese perfette anche al buio, ed un nuovo sensore esposimetrico RGB in modo continuo e immediato, nello stesso preciso momento in cui vengono acquisite. Insomma, sono un vero condensato di energia. da 180.000 pixel. Poi, un monitor basculante e touchscreen da 3,2” e Nikon SnapBridge, il nuovo sistema di connessione senza nikon.it Scopri tuttesulla le mie incredibiliBluetooth caratteris® Low caratteristiche tiche su fili basato tecnologia Energy, grazie a cui è possibile trasferire le immagini dalla fotocamera al dispositivo smart in modo continuo e immediato, nello stesso preciso momento in cui vengono acquisite. Insomma, sono un vero condensato di energia. Scopri tutte le mie incredibili caratteristiche caratteris tiche su nikon.it
Il servizio NITAL V.I.P. assicura 4 anni di garanzia e assistenza più accurata con ricambi originali. Servizio Clienti Nital: 011.814488 Per estendere la garanzia a 4 anni è necessario registrare il prodotto via web su www.nital.it Il servizio NITAL V.I.P. assicura 4 anni di garanzia e assistenza più accurata con ricambi originali. Servizio Clienti Nital: 011.814488 Per estendere la garanzia a 4 anni è necessario registrare il prodotto via web su www.nital.it
L A F O T O D E L M E S E Scatto di Simone Fortuna
Classe 199 1997. 7. Affascinato dal romanticismo pittorico (di Caspar David Friedrich, William Turner e John Constable), si appassiona alla fotografia di paesaggio, a cui affianca saltuari sal tuariamen amente te la foto fotogra grafia fia di Still Life.
VERTICAL Bianchi, esili e delicati, gli abeti che caratterizzano il paesaggio di Simone Fortuna sembrano svettare verso l’alto grazie al formato verticale, assolutamente funzionale al racconto fotografico.
Fotocamera Nikon D7100 Obiettivo Nikon Obiettivo Nikon 55/300 Lunghezza focale 300 focale 300 mm Esposizione 1/1600 Esposizione 1/1600 Diaframma F11 ISO 1000 ISO Senza Flash No BilanciamentoAuto Bilanciamento Auto
LA FOTO DEL MESE Questa è una rivista di fotografia. I nostri migliori collaboratori sono i lettori: ogni mese scegliamo una immagine che secondo i nostri esperti merita di essere valorizzata al massimo. E quale migliore posizione della controcopertina? Nel prossimo numero vorresti esserci tu? Carica le tue foto all’indirizzo:
www.spreafotografia.it/ nphotography 1) Controlla la loro dimensione: il lato maggiore dovrà essere composto da minimo 2.480 pixel, che corrispondono a 21 cm a 300dpi. 2) Anche il formato di salvataggio delle immagini è molto importante. Salvare in JPEG va benissimo: controlla però che la qualità sia al livello massimo!
N PHOTOGRAPHY SOMMARIO 100% NIKON 100% INDIPENDENTE
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Controcopertina
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Foto storica
Scopri la foto scelta dagli esperti della nostra redazione.
Sveliamo i retroscena di una famosa fotografia d’autore: lo “scatto al volo” di Jacques Henri Lartigue.
8 Ci trovi anche su
Google edicola
Arte&cultura
Gli eventi, le mostre e i libri più interessanti del momento. Alimenta la tua passione per la fotografia!
16Intervista
Questo mese indaghiamo i segreti di Francesco Francia, maestro della luce e dello scatto posato.
NUMERO62
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N U ME R O
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MAGGIO 2017
La città dopo il tramonto
20 trucchi da professionista per imparare a immortalare le città nel momento in cui sono più belle.
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IMO IL P ROS SSCE IL
Fotografie? No, opere d’arte
Il processo di lavorazione di un’immagine Fine Art è qualcosa di simile a un preciso rito magico: siamo entrati in uno dei templi di questa “religione”.
38
Lettura portfolio
48
Analisi tecnica
I migliori scatti dei lettori commentati dalla redazione.
I consigli degli esperti per migliorare le vostre foto.
50Contest Storytelling Scopriamo partecipanti e vincitori del premio speciale a tema dedicato a voi lettori.
24
16
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Fai in modo che qualcosa accada
Michael Freeman ci spiega il suo punto di vista sull’azione nella fotografia.
66Dipingi con la luce
Un fotoprogetto semplice e divertente per illuminare la notte con una tecnica di grande effetto.
59 Accademia
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Una nuvola di farina
Cattura il dinamismo usando quello che hai... nella dispensa!
Sprea Fotografia
artisti 72Tutti con il Pennello
La nostra sezione dedicata a tutorial, trucchi e approfondimenti degli esperti.
Più nitidezza, meno rumore
Photoshop fornisce uno strumento pensato apposta per trasformare le tue foto in formidabili dipinti.
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Intervieni sui file RAW con i potenti strumenti di Lightroom.
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Lexar Professional
Le schede Lexar raggiungono velocità e capacità sbalorditive.
96Listino prezzi
Tutte le Nikon in commercio con le informazioni salienti: specifiche tecniche, prezzi e una guida all’acquisto.
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Le nuove ottiche Sigma
Tre gioielli della serie Art e uno dalla serie Contemporary, per soddisfare ogni esigenza di scatto.
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Uno zaino rigido e sicuro capace di dare tutta la protezione necessaria a chi ama le riprese con i droni.
Stampe fotografiche A2, connettività flessibile e rotolo opzionale per effettuare stampe su un’ampia gamma di supporti: è l’ultimo gioiello di casa Epson.
Scopri otto reflex pronte a rimpiazzare la tua vecchia fotocamera.
Nikon B700
Una Coolpix rapida e precisa con un sorprendente zoom ottico 60x e un sensore da 20,3 megapixel.
92
ACULON T01
Design curato e prestazioni soddisfacenti si uniscono in questi binocoli, in versione 8x21 e 10x21.
Action 90Joby Bike Mount
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Leggero, flessibile e compatto: è il fissaggio a manubrio per action camera che mancava, ideale per gli amanti delle escursioni in bicicletta.
RØDE NTG 2
Un microfono a fucile con alimentazione multipla che pesa appena 160 grammi!
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Il fatto del mese
Edizioni limitate delle ammiraglie Nikon per festeggiare il centenario del brand.
Ilmensilededicatoallacultura,allecuriositàeai tech-gossipdell'affascinantemondoNikon acuradiMauroFabb ri
❱ ilfattodelmese
Nikon Limited Edition per celebrare i 100 anni
U
n secolo di attività è un anniversario molto importate per unasocietà. Nikon,unofraiproduttori diattrezzaturefotograficheinassolutopiùfamosi e apprezzati al mondo,il prossimolugliofesteggerà proprio il suo centesimo compleanno: è stata fondata a Tokyo nel1917. Tra le moltissime iniziative che cistanno accompagnando verso questa importante ricorrenza, c’è anche la produzione di speciali versioni delle reflex Nikon D5 e D500in edizionelimitatadacolle zione.Glispecialikt100th Anniversarysonoformati dai corpi macchina e tre obiettivi resi speciali dal logo Nikon del centenario e da finiture di pregio come l’elegante (è davvero bella!) livrea color cannadifucile. Le Nikon D500 e D5
100th Anniversary vengono proposte in abbinata a tre obiettiviessenziali per ogni corredo che si rispetti: il Nikkor 14-24mm f/2.8G ED, il Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR e infine il Nikkor 70-200mmf/2.8EFLlenti ED VR.Questo super corredo si distingue, come giàsottolineato,oltreche per la colorazione,anche per le decorazioni con il logo Nikon 100th Anniversary che spicca anche impressoacaldosullatracollainpelledellereflex. Questi prestigiosi kit da collezione sono ovviamente esclusivi e disponnibili in soli100pezziper ogni modello di fotocamera e 100 set di obiettivi.I prezzi al momento non sono ancora stati annunciatimasuimercati internazionali si vocifera dicifre....“importanti”,in lineaconillivellopremium degliapparecchi. ■
La rivincita dell’“anti-fotogenia” BogdanelIonutUrsu:«Difficiledefinireilmiostilefotograficoconpocheparole. Forsepotreidirecheèunmix frafashionphotographyeFineArt»
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Nikon School Travel e workshop
Le proposte didattiche di questo mese, da Venezia al Kenya.
94 Sguardi
Il reportage di Giulio Piscitelli, sulle rotte dei migranti.
Unasolidapreparazioneartisticaeglistudipressol’AccademiadelleBelleArtidiRomahannopermessoaBogdanelIonutUrsudimaturareuno stilefotograficomolto interessante.Attrattodaicolorifreddi,ilgiovanefotografo spiegacomel’arte,inparticolarelapittura,simescolinella suafotografiainmodoquasiinvolontario:«Daquandofacciofotografia,hoarricchitoilmiostilelasciandoche l’aspettopittoricoequellofotograficosi contaminassero a vicenda» - spiega Bogdanel. «Nella vita lavoro come fotografo e,per un’agenzia di moda,come booker. Mi occupodiselezionareimodellie lemodelle,diorganizzareicasting ,rapportandomiconiclientieglistilisti.Ho
iniziatoafotografarecircadueannifa.Hostudiatoprima artivisive,inparticolarelapitturaelascultura,percuila fotografiaèpermeunpunto d’arrivo.Alpassaggiodefinitivohacontribuitoanchelamiapreparazioneindigital art,quindilacapacitàdimanipolareleimmagini.Difficile definireilmiostilefotograficoconpocheparole.Forsepotreidirecheèunmix frafashionphotographyefineart.Noncredoparticolarmenteallafotogenia.Ritengoinvececheognisoggetto, seosservatoefotografatodallagiustaprospettiva,possarisultarefotogenico.Èmoltoimportante,nellafotografiadiritratto,mettereilsoggettoaproprioagio.Contaquindilacomplicità,la “connessione”frailfotografoeilmodello.Succedetalvoltacheilsoggettosiacosìaffascinato dalleideecreativedelfotografo,danonvederel’oradiiniziareconilset:sonoquellii casiincui nasceunrapportoquasielettricofraidue» . ■ N
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93 Il Nikonista
Notizie dal mondo Nikon con le esperienze di scatto e le opinioni degli influencer.
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Bogdanel Ionut Ursu, tra Fineart e fashion photography.
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FOTO STORICA
Parigi, 1905
Uno scatto al volo Jacques Henri Lartigue Non si può restare indifferenti davanti alle fotografie di Lartigue, mai. Eccolo che ferma una donna mentre vola. Ma chi è? Cosa fa? Cadrà? Nessuno dei due, dalle parti opposte dell’obiettivo, sembra preoccuparsene e riescono così a lasciarci increduli e divertiti. Jacques Henri Lartigue amava sorprendere così come sorprendersi, e lo fece sin dalla sua prima fotografia realizzata a soli 7 anni. Da allora, in 130 album ha raccolto la sua vita attraverso le sue fotografie.
Sulle pagine, con annotazioni a completare il suo diario, la sua memoria visiva, quasi fosse la ricerca del senso della vita. I suoi soggetti non erano mai banali, ma frutto di attesa per ottenere, in uno scatto, una visione. Oltre 60 anni di racconto visivo; illustratore e disegnatore, usava l’apparecchio fotografico come un block-notes su cui annotare un’ impressione.Grazie a lui abbiamo ancora oggi uno spaccato vivace e reale della società francese e inter-
nazionale, ripresa con il modo scanzonato dei fotografi dilettanti, quale lui era, che scattano per fermare un attimo, un volto, un traguardo. Jacques Henri Lartigue (1894-
1986) pittore e fotografo, illustratore, disegnatore per professione e fotografo per passione. Le sue fotografie furono pubblicate già prima della Grande Guerra da La Vie Au Grand Air e dal secondo dopoguerra la sua attività parigina fu sempre più attiva fino ad esporre al MoMA di New York nel 1963. Nel 1974 ritrae il neo presidente francese Giscard d’Estaing per la fotografia ufficiale, nel 1979 dona tutta la sua produzione fotografica allo Stato francese. È riconosciuto universalmente come uno dei fotografi più interessanti del XX secolo. [6]
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ARTE C U L T U R A
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Fino al 10 settembre 2017 Casa dei Tre Oci Fondamenta delle Zitelle, 43 30133 Giudecca – Venezia Ingresso: 12 euro E-mail:
[email protected] Web: www.treoci.org
EDITORIALE
FENOMENOLOGIA DEI COMPORTAMENTI VERSO LA FOTOGRAFIA Qualche tempo fa, a Milano è andato in scena il MIA Photo Fair 2017 . Come ogni anno moltissime persone hanno affollato gli spazi delle numerose gallerie partecipanti, tra amatori, professionisti, studenti e collezionisti. A tal proposito mi sono divertito a girare tra i vari stand, per cogliere i comportamenti di alcuni dei 25mila visitatori che hanno visitato la fiera, atteggiamenti che mi avevano già colpito nelle precedenti edizioni. Tantissime sono le reazioni del pubblico di fronte a un’immagine, e qui ho cercato di catalogarne alcune tipologie. Tra le migliaia di situazioni che ho potuto osservare quattro sono gli archetipi di visitatori che puntualmente si aggirano per le fiere:
VENEZIA
David Lachapelle Lost and Found
Il grande ritorno in Italia del più dissacrante dei fotografi
Il supertecnico che con le sue domande incalzanti e storico/tecniche non vuole far altro che sfoggio del suo grado di preparazione. L’interior designer che per sua natura ha una fede incrollabile verso le nicchie. Si aggira per la fiera con l’intenzione di colmare l’horror vacui delle pareti di casa, chiedendo formati improponibili anche di fotografie vintage, che per loro natura sono pezzi unici. Il fotografo, che per regola si distingue per l’abbigliamento tecnico con tanto di macchina al collo, si aggira come un esploratore durante un safari, che al contrario di questo però, di mimetico non ha nulla anzi il suo scopo è proprio quello di farsi notare. L’ignorante molto informato (cit. Michele Smargiassi): per questa tipol ogia umana il collezionismo e i mercanti d’arte sono una sorta di eresia che uccidono l’arte e la sua poesia. La prima regola del manuale di sopravvivenza a una fiera è quella di non intavolare discussioni con loro. Il rischio è quello di chiudere insieme a lui i cancelli della fiera e di finire la scatola di mentine. Ma la frase più commovente l’ho sentita di fronte ad alcune fotografie di alberi: “Non sono così convinta. Ma prima o poi ci farò l’occhio. Ne sono certa, si fa l’abitudine a tutto”. Quest’ultimo pensiero, purtroppo, rientra in una logica collezionistica a me sconosciuta. In questo caso non bisogna fare domande rischiose. Meglio donare un biglietto da visita fornito di numero IBAN. Denis Curti
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a Casa dei Tre Oci di Venezia, dallo scorso 12 aprile, ha aperto le sue sale a una grande monografia dedicata all’irriverente artista americano David Lachapelle. I suoi soggetti prediletti sono le celebrità, da Michael Jackson a Hillary Clinton, da Madonna a Uma Thurman, da Andy Warhol a David Bowie, le cui immagini sono utilizzate come merce prodotta in serie, consapevolmente sacrificata sull’altare del sistema fondato sull’icona. All’esposizione veneziana, oltre cento immagini ripercorrono la sua lunga e fortunata carriera, partendo dagli scatti in bianco e nero dei primi anni Novanta, fino alle iconiche immagini a colori, che gli hanno garantito importanti riconoscimenti da parte del pubblico e della critica. La mostra si arricchisce inoltre, di un’esclusiva mondiale: la presentazione in anteprima al pubblico della nuova serie New World 11, prodotta negli ultimi quattro anni. Il lavoro, composto da undici scatti, si presenta come il suo ritorno alla figura
umana che ruota intorno a temi come il paradiso, la gioia, la natura e l’anima. Le fotografie di Lachapelle denunciano le ossessioni contemporanee , il rapporto con il piacere, con il benessere, con il superfluo e con una sfrenata esigenza di apparire, il tutto ammantato da colori elettrici e superfici laccate, e dalla presenza ricorrente di un nudo sfacciato e aggressivo. ■
Lightness of being, 2013 ©David Lachapelle
Aristocracy Two, 2014 ©David Lachapelle
FESTIVAL E APPUNTAMENTI Fino al 31 maggio BERENICE ABBOTT MAN, via Sebastiano Stata 27, 08100, Nuoro Fino all’11 giugno HENRI CARTIER-BRESSON, FOTOGRAFO Palazzo Ducale Piazza Matteotti 9 Genova
Fino al 28 maggio EVARISTO FUSAR, I GRANDI REPORTAGE Museo dell’arte fabbrile e delle coltellerie Via Maestri del Lavoro d’Italia 1, Maniago Fino al 21 maggio 2017 L’ITALIA DI MAGNUM. DA HENRI CARTIERBRESSON A PAOLO PELLEGRIN Camera – Centro Italiano della Fotografia Via delle Rosine 18, Torino Fino al 19 maggio 2017 MAURO MASERA. FOTOGRAFO DEL DESIGN ITALIANO Università Iuav di Venezia Tolentini, Aula Magna Santa Croce 19 1, Venezia Fino al 27 maggio 2017 ASSEDIO A MADRID La Casa di Vetro via Luisa Sanfelice, 3 20137 Milano Fino al 18 giugno 2017 VIVIEN MAIER. UNA FOTOGRAFA RITROVATA Museo di Roma in Trastevere Piazza Sant'Egidio 1/b - 00153 Roma
STOCCOLMA
NEW YORK
Patrick Demarchelier Lumière
Irving Penn: Centennial
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«P
er Patrick Demarchelier il concetto di bellezza è una questione d’istinto e la sua fonte primaria d’ispirazione sono i sogni. La sua sfida più grande, quando si trova dietro l’obiettivo, è di catturare l’istante in cui la modella dimentica la presenza della macchina fotografica per cogliere l’essenza e la personalità della persona che ha di fronte. La mostra a lui dedicata al museo Fotografiska di Stoccolma, al contrario, vuole scandagliare la sua di personalità e svelare quali sono i segreti del “Demarchelier Touch”, ovvero quell’allure avvolgente e sofisticata che il fotografo francese riesce a infondere ai suoi scatti, nonché chiave imprescindibile del Patrick Demarchelier © Fotografiska, Knut Koivisto suo successo. ■
Fino al 30 giugno The Met Fifth Avenue – Gallery 199 1000 5th Avenue, New York, NY 10028, Stati Uniti
LEGNANO
BRESCIA
Mario Giacomelli
Steve McCurry: Leggere
Fino al 14 maggio 2017 Fotografiska Stadsgårdshamnen 22, 116 45 Stoccolma, Svezia
Fino al 4 giugno Palazzo Leone da Perego via Gilardelli 10, Legnano (MI)
IFestival Fotografico n occasione del
Europeo le sale del MA*GA ospitano la personale di uno dei più famosi fotografi italiani, conosciuto e celebrato in tutto il mondo. Nel 1963 Szarkowski consacrò Mario Giacomelli tra i cento autori migliori al mondo: oggi va in scena una grande esposizione, a cura di Enrica Viganò, composta da 101 scatti selezionati e ordinati direttamente dall’artista nel 1984 per un evento espositivo a Lonato, cittadina alla quale Giacomelli donò alcune delle sue opere. La mostra si sviluppa rispettando i nuclei tematici scelti e curati dallo stesso Giacomelli. ■
enn riusciva a guardare ai miei vestiti, sentire la mia voce e rispondermi attraverso la sua creatività». Con queste parole il designer giapponese Issey Miyake racconta del loro lungo idillio creativo protrattosi per tredici anni, dal loro primo incontro da Vogue America nel 1987 al 1999. Il Metropolitan Museum of Art di New York, dal 24 aprile fino al 30 giugno, celebra il centenario della nascita di Irving Penn con una mostra che si propone come la più grande e completa retrospettiva sull’autore. Grazie al prestigioso contributo della Irving Penn Foundation, passando dalle iconiche immagini di Lisa Fonssagrives, agli still life, fino alle tribù della Nuova Guinea, la mostra mette in scena più di duecento scatti che ricostruiscono e celebrano la sua sfaccettata e brillante carriera. ■
Fino al 3 settembre Santa Giulia via Musei 81/b, 25121 Brescia
Pedizione del Phoer
la
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tofestival, il circuito di Brescia Musei ospita una prima mondiale del noto fotografo del National Geographic Steve McCarry. La mostra dal titolo "Leggere", curata da Biba Giacchetti, propone al pubblico scatti inediti del fotoreporter statunitense tratti dal suo omonimo best seller. In esposizione circa settanta immagini provenienti da un viaggio dell’autore intorno al mondo, passando dalla Turchia all’Italia e dall’India agli Stati Uniti, e accomunate da un unico e universale messaggio di libertà ed uguaglianza. ■
Fino al 18 giugno HELMUT NEWTON. FOTOGRAFIE. WHITE WOMEN / SLEEPLESS NIGHTS / BIG NUDES, PAN - Palazzo Arti Napoli Palazzo Rocella, Via dei Mille 60, Napoli Fino all'11 giugno LIFE – MAGNUM Museo del Violino Piazza Marconi 26100 Cremona
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ARTE C U L T U R A
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MUSEI ITALIANI
MUSEI NEL MONDO
MNAF - Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Fotomuseum Winterthur Indirizzo: Grüzenstrasse 44/45
CH-8400 Winterthur Indirizzo: Piazza Santa Maria
Orari: da mar. a dom. ore 11 - 18,
Novella 14a, Firenze
mercoledì ore 11-20, chiuso il lunedì Mail:
[email protected] Tel: +41 (0) 52.23.41.060 Web: www.fotomuseum.ch
Orario: tutti i giorni dalle 10
alle 18:30 Chiuso il mercoledì Tel: 39055216310 E-mail:
[email protected] Web: www.mnaf.it
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inomato a livello internazionale per la qualità delle mostre e l’offerta culturale, il museo di Winterthur si propone al pubblico di appassionati come il tempio sacro della fotografia svizzera , sia classica che contemporanea. Fondato nel 1993, è sempre stato dedicato alla fotografia intesa come arte e come efficace strumento di riproduzione della realtà. La scelta curatoriale si è concentrata principalmente su tre grandi aree tematiche. Nella prima sezione sono ospitati i movimenti contemporanei; tra le firme esposte si scoprono grandi autori come Nan Goldin, Boris Mikhailov e
in dalla nascita della fotografia la Toscana ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo e nella divulgazione del mezzo e dell’arte fotografica. Dal 1852, la Società Fratelli Alinari ha come sua missione quella di raccogliere e archiviare un vasto patrimonio fotografico, tra immagini e libri, per costruire una memoria visiva del nostro paese. Nel settembre del 1998 l’archivio ha costituito la “Fratelli Alinari. Fondazione per la storia d ella Fotografia”, al fine di svolgere un ruolo di tutela, promozione e valorizzazione di tutto ciò che è riferito all’am-
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bito della fotografia e alla sua storia. Le sue attività, principalmente espositive, si svolgono all’interno del Museo Nazionale Alinari della Fotografia (MNAF) con sede a Firenze. Il MNAF si avvale di un'ampia sezione per la didattica , mantenendo un collegamento con gli interessi fotografici del mondo giovanile e traendo da esso spunti e indicazioni per il proprio operare. L’obiettivo principale del Museo è quello di creare una rete di Istituzioni scientifiche ed artistiche a favore di una programmazione concordata per alcuni progetti espositivi. ■
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CONCORSO � URBAN 2017
Mario Dondero, Un Uomo un Racconto
URBAN Photo Awards 2017
Ad Altidona, nelle Marche, si trova l’Archivio di Mario Dondero e dall'11 marzo fino al 13 maggio 2017 a Bergamo, alla Galleria Ceribelli, si potranno ammirare gli scatti raccolti e catalogati dall’archivio. Nel catalogo della mostra "Mario Dondero, Un Uomo un racconto", sono state raccolte immagini luminose che raccontano di intellettuali, attori e soprattutto di gente comune, a testimonianza della sensibilità e della poetica di un irriducibile interprete di quella tensione morale che ha segnato il pensiero del secondo Novecento. ■ Titolo: Mario Dondero,
Un Uomo un Racconto Autore: AAVV. Walter Guada-
gnini, Tatiana Agliani Uscita : marzo 2017 Prezzo: 34 euro Editore: Silvana Editoriale Pagine: 160 [10] N
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itorna, per l’ottavo anno consecutivo, il contest fotografico internazionale Urban Photo Award promosso dall’associazione culturale DotART di Trieste. Il premio, che di anno in anno è cresciuto grazie soprattutto ad una sempre più ampia partecipazione con migliaia di fotografie in gara, quest’anno si divide in due sezioni, entrambe dedicate alla fotografia urbana. Ciò che viene richiesto ai fotografi che desiderano partecipare, è di proporre delle immagini capaci di esplorare la contemporaneità attraverso il tessuto cittadino, dove la città diventa la protagonista attraverso i suoi luoghi e le persone che la popolano. La giuria, composta, tra gli altri, dal fotografo Maurizio Galimberti, dalle fotografe Monika Bulaj e Ania Klosek e da Denis Curti, passeranno al vaglio gli scatti in gara per decretarne il vincitore assoluto, che verrà premiato a fine ottobre durante il Trieste Photo Days 2017. Gli scatti finalisti, inoltre, avranno la possibilità di entrare a far parte di un circuito di mostre itineranti che, nei precedenti anni, hanno toccato diverse città del mondo come Berlino, Cracovia e Varsavia e molte altre ancora. ■ Deadline: 31 maggio Premio: 1.300 euro al vincitore Web: www.urbanphotoawards.com E-mail:
[email protected]
Roni Horn. Un secondo filone guarda ai maestri del XIX secolo. Le immagini sono, tra le altre, quelle di Dorothea Lange, Weege e August Sander, mentre un’ultima e vasta sezione è lasciata alla fotografia applicata alla storia, alla sociologia, alla moda e all’architettura. Il museo offre una grande varietà di corsi, workshop e masterclass aperti a tutti, dai principianti ai professionisti. Particolarmente affascinante è l’esperienza diretta in camera oscura, ma anche l’opportunità rivolta a ognuno di poter richiedere uno specifico corso personalizzato in base alle proprie esigenze e desideri. ■
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Istituto Italiano di Fotografia
Le basi del ritratto: introduzione alla fotografia di moda
Sede Didattica: via C. Darwin 20, Milano Partenza: Gennaio e Ottobre Durata: 1 anno Lingua: italiano Titolo: Master accademico di I livello Crediti: 60 CF Web: www.naba.it
L’
Istituto Italiano di Fotografia (IIF) è una scuola multifunzionale che opera nel campo della formazione professionale da oltre vent’anni attraverso l’attivazione di corsi diurni e serali, workshop della durata di un weekend, percorsi specifici pensati per privati e aziende, corsi in lingua inglese e corsi pomeridiani per adolescenti, tutti improntati all’apprendimento del linguaggio fotografico. L’istituto comprende tre realtà distinte e complementari: la SCHOOL, vera e propria scuola di fotografia, l’ARTSIDE, spazio dedicato all’organizzazione di mostre fotografiche ed eventi culturali per dare visibilità al lavoro degli studenti, e la sezione PRODUCTION, agenzia di produzioni fotografiche, punto d’incontro e collegamento con esperti del settore. I docenti che insegnano al Corso superiore professionale biennale sono professionisti operanti in diversi ambiti culturali: fotografi, giornalisti, curatori di mostre, critici e storici dell’arte e della fotografia. La varietà delle personalità e dei curriculum è favorita dall’istituto per aiutare gli studenti a fare emergere le proprie attitudini personali e o riginali capacità. Tra i professori, il fotografo Massimo Bassano, che da anni collabora con la National Geographic Society, conduce il corso di Reportage, il giornalista Leonello Bertolucci, noto per il suo blog di fotografia su Il Fatto Quotidiano, si occupa del corso di Photoediting, mentre il critico e storico della fotografia Roberto Mutti esplora con gli iscritti il tema della progettualità assieme ai fotografi professionisti Beppe Bolchi e Gabriele Croppi. Inoltre, Sara Munari, fotografa e docente, e Gigliola Foschi, giornalista e critica d’arte e della fotografia insegnano Comunicazione Visiva. ■
Sede Didattica: Bottega Immagine
c/o via Carlo Farini, 60 Milano Quando: Dal 2 maggio 2017 al 27 giugno Costo: 311,15 € + iva Web: www.bottegaimmagine.it E-mail:
[email protected]
N
icola Casini guida il corso sul ritratto di moda promosso dal centro Bottega Immagine di Milano, illustrando le basi tecniche e di linguaggio del ritratto applicato nella fotogra fia di moda. Il percorso didattico, che si svolgerà in dieci lezioni e sarà il primo di due moduli, affronterà, in questa fase iniziale, una panoramica sul ritratto in studio nel quale Casini spiegherà le basi tecniche ad esso
legate e introducendo lo studente alla sua personale visione. Storia del ritratto, attrezzatura fotografica, tipologie di luce e flash da studio saranno i primi argomenti ad essere trattate per poi analizzare il taglio e le regole di composizione, mentre un intera lezione sarà dedicata all’approccio e gestione del soggetto, fondamentale per poter ottenere le espressioni e pose desiderate. ■
CONTEST
Premio Happiness On the Move Deadline: 21 maggio 2017 Web: www.cortonaonthe-
A
nche per la sesta edizione la felicità è il tema move.com/submission/ del Premio Internazionale Happremio-happiness-onthemove piness ONTHEMOVE 2017 E-mail:
[email protected] promosso dal festival internazionale di fotografia Cortona on The Move in partnership con il Consorzio Vino Chianti. Documentare la felicità attraverso il linguaggio fotografico è una vera e propria sfida per i fotografi, una sfida che nasce da una considerazione: ritrarre il Foto vincitrice 2016, Klaus Pichler, dramma, il pathos, la tragedia è Golden Days before they end forse più a portata di mano che ritrarre la felicità. In questo concorso, professionisti ed emergenti, senza distinzione di genere, età e nazionalità, potranno misurarsi con questa sfida. ■
IL LIBRO ILLUSTRATO
ANDY WARHOL’S INDEX (BOOK) Nella primavera del 1967 Alan Rinzler, editor di Random House, propose ad Andy Warhol la pubblicazione di un libro d’artista realizzato come un Pop-Up, mostrandogliene esemplari già realizzati dal grafico David Paul. Warhol accettò con entusiasmo, ma da un iniziale progetto di un index dei film dell’artista-filmaker si arrivò a un originale oggetto-libro costruito collettivamente dalla sua Factory. Anche in questo caso Warhol riuscì a smitizzare l’immaginario di una genialità artistica individuale, stemperandolo in un processo collettivo di cui colse le potenzialità e diresse la creatività, confermando il soprannome di Drella (a metà tra Dracula e Cinderella).
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A Black Star Book. Random House, New York, 1967. 280x210mm, 68 pp. Legatura rigida. Copertina in Rowlux su una fotografia in nero della Factory. Con la collaborazione di Stephen Shore, Paul Morissey, Ondine, Nico. Several photographs by Nat Finkelstein. Editors: Christofer Cerf, Alan Rinzler, Gerald Harrison, Akihito Shirakawa e David Paul. Factory Photos di Billy Name
Fotografia Europea 2017 Dal 5 maggio al 9 luglio Reggio Emilia Tel: 0522.444412 E-mail: info@fotografiaeuropea.it Web: www.fotografiaeuropea.it
L
e principali istituzioni culturali e le sedi espositive di Reggio Emilia si preparano ad accogliere dal 5 al 7 maggio le giornate dell’undicesima edizione di Fotografia Europea. Quest’anno la rassegna, sotto la direzione scientifica di Diane Dufour, direttrice del centro Le Bal di Parigi, del Professor Elio Grazioli dell’Università di Bergamo e del direttore di Camera Walter Guadagnini, si concentrerà sul tema dell’archivio come sintesi tra idea di storia, memoria, lettura del presente e visione del futuro. Un vasto programma espositivo racconterà i diversi approcci creativi che nel tempo gli artisti hanno avuto
CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia Palazzo Tadea – 33097 Spilimbergo Tel. 0427 91453 E-mail:
[email protected] Web: www.craf-fvg.it
EVENTI � REGGIO EMILIA
FESTIVAL E APPUNTAMENTI
Fotografia Europea 2017 nei riguardi dell’archivio, inteso anche come fonte d’ispirazione e creazione artistica. Per le mostre del circuito ufficiale, la sede storica di palazzo Magnani ospiterà l’esposizione “Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità” dove verranno presentate al pubblico ottantotto fotografie originali provenienti da prestigiosi musei internazionali. Moltissime le attività in programma che animeranno fino al 9 luglio la città di Reggio Emilia tra conferenze, mostre,
Dal 20 aprile al 20 giugno 2017 MILANO PHOTOFESTIVAL Milano www.milanophotofestival.it Dal 7 al 28 maggio 2017 Giornate di Fotografia Varie città delle Marche – Fermo, Ostra, Senigallia, Ancona www.lookphotofestival.com Dal 13 al 28 maggio 2017 CONFINI – Festival di Fotogiornalismo Ancona (Marche) www.ilmascherone.it Dal 6 all’8 maggio 2017 Les Boutographies – Rencontres Photographiques de Montpellier Montpellier,Francia www.boutographies.com/en
CONTEST e WORKSHOP spettacoli e grandi eventi presieduti dai protagonisti della fotografia e della cultura. ■
EVENTI � FRIULI VENEZIA GIULIA
Dal 25 al 28 maggio 2017 WORKSHOP Discover Budapest – Spring Edition www.letmeitalianyou.it
Una rassegna a tutto tondo Deadline 9 maggio 2017 CONTEST Festival della Fotografia Etica – World Report Award www.festivaldellafotografiaetica.it Dal 13 maggio all’11 giugno WORKSHOP Scuola CFP Bauer. Moda: Trasformare lo stile in immagini www.cfpbauer.it
C
on il sostegno della regione Friuli Venezia Giulia, come ogni anno, il CRAF organizza una delle rassegne italiane di fotografia più attese dell’anno. Il ricco e variegato programma, che si articola tra mostre, attività didattiche, conferenze, seminari, corsi e laboratori, animerà un ampio lasso di tempo, inaugurato con la mostra Evaristo Fusar - I Grandi Reportage visitabile fino al 28 maggio, per concludersi il 7 gennaio 2018 con la chiusura dell’esposizione I Fotografi veneti del Novecento. L’appuntamento del CRAF si profila come uno dei momenti più importanti
Partenza 8 maggio 2017 Tangram Academy. Corso base di Fotografia www.spazio-tangram.it
per appassionati, amatori e professionisti della fotografia per poter ammirare da vicino i lavori di alcuni dei più grandi autori italiani con la mostra La progettualità dello Sguardo. A partire dalle fotografie di Paesaggio di Gabriele Basilico, Mattia Balsamini vincitore del Premio Friuli Venezia Giu-
lia Fotografia 2017 e Letizia Battaglia. Tanti anche gli appuntamenti di approfondimento tra seminari e dibattiti dove saranno ospitati noti nomi della cultura fotografica italiana come Giovanna Calvenzi, mentre i corsi e workshop saranno guidati da affermati professionisti quali Alberto Bevilacqua. ■
Dal 5 maggio al 8 maggio 2017 WORKSHOP fotografico in Val d’Orcia www.viaggifotografici.biz Dal 9 maggio al 13 giugno Istituto Italiano di Fotografia. Corso di Bianco e Nero a nalogico www.istitutoitalianodifotografia.it
ARTE C U L T U R A
&
PERSONAGGI DA RICORDARE
ACCADDE IN MAGGIO
LA FOTOGRAFIA SBARCA IN AMERICA
John Szarkowski Il primo direttore del MoMA a riconoscere la fotografia come pratica artistica autonoma
È
stato per quasi trent’anni il Direttore della sezione Fotografia del Mo MA John Szarkowsky di New York, succedendo a Edward Staichen nel 1962. Grazie alla sua influente posizione e alle sue idee rivoluzionarie, John Szarkoswi ha ricoperto un ruolo chiave nell’evoluzione dei linguaggi e degli indirizzi espressivi della fotografia mondiale. Nel corso della sua carriera da Direttore di Dipartimento ha organizzato per il MoMA più di centosessanta mostre, ospitando per la prima volta, in uno spazio istituzionale, le opere di William Eggleston, Elliot Erwitt, Diane Arbus, Lee Friedlander, Andre Kertz, Bill Brandt, Garry Winogrand. Tra queste, le più celebri sono sicuramente Mirrors and Windows: American Photo-
graphy since 1960 del 1978 e Color Photographs by William Eggleston del 1976 che hanno segnato tappe fondamentali nella storia della fotografia. Molte sono state anche le pubblicazioni firmate da Szarkoswi, volumi critici di riflessioni teoriche ed estetiche fondamentali nell’emancipazione della fotografia a pratica artistica autonoma. Il suo libro più importane èsenza dubbio L’Occhio del Fotografo scritto in concomitanza con l’omonima mostra da lui curata, dove spiega molto chiaramente la distinzione tra fotografia e pittura affermando con forza la maturità e l’indipendenza stilistica della prima dalla seconda. Dopo il suo ritiro, John Szarkowski ritornò a scattare fotografie esponendo in diverse personali in giro per gli Stati Uniti, mentre nel 2006 il MoMA ha dedicato una grande retrospettiva completa sul su o lavoro. ■
20 maggio 1840. Samuel B. Morse esegue la prima immagine dagherrotipica negli Stati Uniti. Una vita, quella di Morse, all’insegna della ricerca scientifica che lo portò nel 1937 alla sua idea più rivoluzionaria, quella del telegrafo elettrico. Nell’aprile del 1839, in seguito ad un viaggio a Parigi, Morse pubblicò sul giornale Observer l’articolo dove raccontò il suo incontro con l’inventore francese Louis Daguerre, il quale gli introdusse i primi esempi
di dagherrotipi. Affascinato dalla nuova scoperta d’oltreoceano, al suo ritorno in America eseguì le sue prime immagini fotografiche, immortalando la moglie e la figlia in posa sul tetto di casa. Tuttavia il dibattito e il procedimento dagherrotipico erano già noti all’interno dell’ambiente scientifico americano, ma fu solo in seguito al viaggio di Morse a Parigi e dei suoi successivi tentativi che la fotografia arrivò ufficialmente negli Stati Uniti. ■
LA RUBRICA ARTE C U L T U R A È IN COLLABORAZIONE CON
&
LO SCATTO CHE HA CAMBIATO LA STORIA
Berlino, 1945. Un soldato dell'Armata Rossa issa la bandiera sovietica sul parlamento del Reich tedesco. «Raising a Flag over the Reichstag» (©Yevgeny Khaldei. Afp Photo) Scopri di più nel nostro speciale
www.sprea.it/grandimaestri [14] N
Scatti storici. Prenotalo
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LA DIMENSIONE SOCIOLOGICA DELLO SGUARDO
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PAOLA MATTIOLI
FRANCESCO FRANCIA
IL MAESTRO DELLA LUCE Quando la conoscenza tecnica favorisce favorisce la l a professione? Quando anima una passione e alimenta il desiderio di condividerla con gli altri N
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IL MAESTRO DELLA LUCE
F
rancesco Francia , profes-
sionista riconosciuto, oggi fotografo master Nikon School e testimonial per Elinchrom e De Sisti, ci dice: « Il
motore che muove realmente la mia passione è la voglia di condividere».
Quali autori ammiri di più?
«Adoro Helmut Newton. Amo di lui soprattutto la sua voglia di provocare, la sua capacità di richiamare l’attenzione non soltanto sul prodotto, ma anche su delle tematiche sociali. Per la stessa ragione, oltre alla sua creatività, mi piace il coraggio di Oliviero Toscani». Consigliaci un “primo libro di fotografia” assolutamente da leggere.
«Il manuale della fotocamera. Bisogna studiarlo bene perché racchiude sempre delle informazioni importanti. Poi ci sono mille altri aspetti da approfondire che riguardano soprattutto la tecnica e l’illuminazione. Non è facile trovare un manuale completo di illuminotecnica per la fotografia in generale. Più facile è trovarli per settore, come per lo still life». Come regola, la lettura esposimetrica prima di tutto?
«Sempre, sia in luce riflessa che in luce incidente. È fondamentale soprattutto all’inizio del percorso – mi riferisco al fotoamatore così come al professionista, per riuscire subito a superare le difficoltà della gestione della luce. Mi ricordo di quando ho avuto sul set nove illuminatori. Era una sessione di hair beauty con Isabel Vegas e ho voluto sfidare il mio assistente. L’idea era che con una singola misurazione e una serie di logiche, avendo degli illuminatori con pari potenza, mettendo alcuni modellatori e gestendo le distanze, sarei riuscito a prevedere la foto con tutti i vari rapporti di illuminazione e una specifica luce d’effetto sui
« La luce è sì utile a creare un’atmosfera, ma serve anche a valorizzare gli elementi della composizione in modo strategico »
Francesco Francia
Appassionato dello scatto posato fin da adolescente, Francesco Francia ha iniziato i suoi studi di fotografia avanzata nel 2002 e poi nel 2003 ha intrapreso indirizzi formativi specifici come fotografia pubblicitaria e di moda al CSF Adams di Roma, dove attualmente insegna. Contestualmente si laurea in Economia (indirizzo marketing) e si occupa per diversi anni di campagne pubblicitarie, gestendole personalmente – dalla fase progettuale a quella
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realizzativa. Fra il 2004 e il 2006 ha approfondito gli studi sul sistema zonale e di illuminotecnica avanzata per fotografia di soggetto cinematografica, teatrale e fotografia still life. Diventato nel 2007 fotografo professionista, insegnante di fotografia e comunicazione visiva, si è sempre più specializzato nella fotografia pubblicitaria, glamour di taglio editoriale e soprattutto in quella di moda. Ha collaborato come docente esterno con la Montana State University e con l’Università per gli Stranieri
di Perugia. Realizza servizi pubblicitari, come editoriali moda, fotografia commerciale con modelle, fotografia industriale, still-life, cataloghi aziendali, ritratto istituzionale, e-commerce, wedding, ma a nche look book e servizi privati. Fotografo master Nikon School, testimonial per Elinchrom e De Sisti, è relatore in eventi nazionali come Nikon Live e Photoshow. Fotografo ufficiale Playboy Italia, realizza editoriali glamour e copertine per la nota rivista. www.francescofrancia.com
PAOLA MATTIOLI
capelli. Fatti un po’ di calcoli mentali, la foto uscì così come previsto al primo scatto. Rimase sbalordito».
Nella pagina a fianco, Ilenia
C’è mai stato sul lavoro un imprevisto che ti ha messo in difficoltà?
Sopra, sessione glamour con Ilenia a Palermo, 2016.
«Il brivido più grande e forse l’imprevisto più significativo, dove neanche il mio caro sistema zonale poteva salvarmi, si riferisce a una campagna pubblicitaria di gioielli realizzata a Lugano nel 2011. Se di mio sono
Sculco.
« La luce flash ti permette di creare delle condizioni che l’occhio normalmente non vede. Un momento creativo vero e proprio, un’invenzione totale del set » sempre un po’ insoddisfatto di ciò che compongo perché rimango un perfezionista, raramente mi capita di avere tentennamenti, ad eccezione di quando ho firmato una penale di un importo dieci volte superiore al
Emy Danciu Vivian, ritratto per la coverstory di Playboy
mio compenso. Questo zelo svizzero era dovuto soprattutto agli elevati costi del set e per l’imminenza dell’uscita della campagna. In poche parole, non si poteva sbagliare. La penale non riguardava soltanto eventuali ritardi sul set o sulla consegna delle immagini, ma entrava in merito agli standard qualitativi in base ad accordi preliminari presi. Dovevo gestire un set in una stanza priva di ogni arredo utile a contestualizzare i miei scatti, seppur con vista sul lago di Lugano. Era l’unico luogo dove per accordi tra l’agenzia e l’hotel si poteva lavorare. Come se non bastasse, il tempo a disposizione per una decina di set era di tre ore; poi si doveva dar spazio alla realizzazione di uno spot video con la bellissima Xenia Tchoumitcheva che era la modella per il mio set. Ho contribuito anch’io ad accrescere il fattore di rischio, volendo delle fotografie tecnicamente audaci che evidenziassero l’aspetto evocativo. Visto il fascino e il carisma della testimonial, ho deciso per una limitatissima profondità di campo al punto N
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IL MAESTRO DELLA LUCE
A sinistra, Ilenia Sculco ritratta per un editoriale moda, Lago di Piediluco (Tr).
da mettere a fuoco un solo gioiello per volta rispetto ai tre classici indossati per ogni outfit. In questo modo, l’attenzione si sarebbe concentrata al massimo sul volto della ragazza e sul gioiello a lei associato. È stata una sfida e una corsa contro il tempo. Abbiamo realizzato otto cambi outfit e otto set differenti in quelle poche ore. Devo ammettere che la capacità di cambiare rapidamente schema luce e di gestire quest’ultima, tenendo conto delle variabili in campo, mi ha davvero salvato». C’è un’esperienza che ricordi con particolare piacere?
«Quella di Nikon Live è stata l’esperienza di contatto con il mondo degli appassionati più intensa ed entusiasmante che abbia mai vissuto. Soprattutto rimarrà sempre nel mio cuore l’emozione della prima edizione del 2014: in aula plenaria, ma soprattutto in sala pose, ho trovato una platea di migliaia di appassionati. Roberto Bachis, l’ideatore di questo evento a tappe di proporzioni gargantuesche (che ringrazierò [20]N
sempre per la fiducia riposta in me), mi ha dato la possibilità di farmi sentire realmente nel mio ambiente naturale, portando avanti i principi che mi legano radicalmente a Nikon School: la condivisione della passione e la concreta divulgazione della tecnica. Si dice che la vita dedicata a una forte passione è fatta di tante piccole solitudini. In quell’occasione così come nella replica del 2015 di proporzioni ancora più vaste, ero tutt’altro che solo». Poni sempre grandissima attenzione alla tecnica legata alla luce. «Tutto parte da una grande passione per la luce in relazione alla composizione fotografica e soprattutto per la luce flash che spesso è considerata un elemento non fondamentale. Per me, invece, è una luce importante per varie ragioni. Per esempio, a livello creativo, il flash ti permette di fare cose che non riusciresti a creare con una sorgente luminosa a luce continua perché dispendiosa in termini economici e improbabile da gestire in esterni. E soprattutto, il flash può simulare il
Sotto, Look Book moda sposi con Ilenia Sculco e Rossella Gambi.
sole quando non c’è, usandolo anche come rim light in una giornata di cielo coperto, in quanto è facilmente dosabile perché in quelle condizioni sovrasta di gran lunga la luce naturale. Un altro aspetto poco considerato è che spesso il flash è utilizzato nella fotografia pubblicitaria nei set in esterna, dove ci sono delle luci parassite come, per esempio, le dominanti di colore – magari verdi, perché generate dal riverbero del sole sull’erba o sul fogliame. Il flash anche se usato con la tecnica del fill-in è molto utile e dà una resa in realtà più naturale che, paradossalmente, scattando a luce naturale» .
Il sistema zonale è davvero fondamentale per il tuo modo di lavorare?
«È il cuore di tutto. È la base, e non è corretto collegarlo solo alla fotografia di paesaggio. È un metodo di approccio a qualsiasi tipologia di lavoro. Perché se conosci il sistema zonale non ti troverai mai in condizioni difficili, potendo avere sempre ben chiara qual è la risultante in-camera rispetto allo scarto di brillanza della scena rappresentata e
FRANCESCO FRANCIA
alle condizioni luce che misurerai nelle varie zone – sempre in riferimento alla latitudine di posa del sensore e alla gamma di contrasto desiderata. Grazie a questo sistema si ha il controllo della scena senza la necessità di guardare il display della fotocamera che, per quanto attendibile, spesso non è realmente quello che la fotocamera acquisisce – per comprenderlo veramente si dovrebbe guardare il RAW. Anche nelle scene più complesse, consente di andare più veloce su tutto il resto e di concentrarsi sulla gestione della modella, sugli aspetti creativi e sulle dinamiche del set. Lavori sempre a 100 ISO?
«In studio sì; è proprio fisiologico. Quando lavoro in esterni, dipende dalle condizioni luce. In realtà cambia tutto quando, per esempio, faccio i set per Playboy in indoor. Soprattutto nel periodo invernale il bilanciamento dei rapporti fra luce continua e luce flash è fondamentale. Questo implica che ti trovi nella condizione di dover lavorare a uno standard di ISO diverso, quindi da 400 a 800, per riuscire a prendere e a inglobare tutta la luce continua e la luce ambiente. Abat-jour, lampade, illuminatori sulla scena si devono integrare con tutti i punti luce strategici, combinando, oltre alla principale, quella di schiarita e le rim light per creare la giusta atmosfera. Per una perfetta fusione fra luce flash e luce continua, in questo tipo di ambientazioni, uso spesso gli SB di Nikon in combinazione con i mini fresnel
LED di De Sisti. Mi riferisco a “Il piccoletto”, un prototipo che ho in dotazione per ricerca e sviluppo e che presto sarà in commercio». Nei workshop con i fotografi, cosa ti preme sottolineare?
«È importante capire che per riuscire bene nello scatto non occorre costruire dei set complicati. Alla fine bisogna avere la capacità di comprendere le esigenze, sapendo come utilizzare al meglio i materiali. Non è detto che le cose difficili, complicate e costose siano solo quelle che rendano al meglio uno scatto. Nel beauty occorrono sicuramente delle attrezzature più complesse, in quanto i riflessi diventano fondamentali: le luci di effetto, le luci di shape entrano in gioco in maniera sostanziale e quindi possono servire fino a sette o otto illuminatori e un’ampia gamma di modellatori, tanto per toccare il massimo della difficoltà. In realtà, in altri set è semplicemente necessario fare dei bilanciamenti rapidi e capire qual è la luce giusta da usare in funzione all’atmosfera, alla fisionomia del soggetto e alle esigenze relative all’outfit della modella. La luce diventa un elemento creativo non solo per il gioco luci e ombre e per la configurazione di un set, pensando, per esempio, a una luce Rembrant, ma diventa ancor più interessante nel momento in cui posso utilizzarla per porre in risalto dei dettagli fondamentali della comunicazione visiva, quali la texture, il pattern, il tono, il colore, i contrasti. Posso intervenire in maniera
intelligente per attenuare, per esempio, le texture sul viso della modella e accentuare l’attenzione sull’abito, configurando uno schema luce in grado di creare qualcosa di propedeutico e teso a valorizzare gli elementi espressivi. La sensazione è che manca, in generale, una cultura tecnica. La semplificazione porta a banalizzare quello che invece è fondamentale. Il bello dei miei incontri in giro per l’Italia è che appena apri un po’ la porta su questo mondo tutti sono interessati. La conoscenza tecnica ti consente di utilizzare al meglio gli strumenti, per mettere in atto la tua creatività». a cura di Giovanni Pelloso
« Il flash è un buon amico da avere sempre con sé, questa è un po’ la logica. Certo che va dosato e modellato » «Mi è capitato di fotografare Francesca Lukasik in lingerie, per la copertina di Golf People. Avendo sforato con gli orari, non mi ero reso conto che intorno a noi si era radunata una folla in attesa di un banchetto nuziale. Gli invitati erano intenti a guardare il mio set, ma non certo per vedere che luci stravo usando... Potete immaginare il mormorio alle mie spalle, quando la modella si è tolta il reggiseno!». N
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IL MAESTRO DELLA LUCE
A TU PER TU CON FRANCESCO FRANCIA
�TRE FLASH NIKON PER UN RITRATTO� A sinistra, ritratto della modella Chiara Ombelli, realizzato da Francesco con la collaborazione della Mua Cinzia Broccucci. Per illuminare il soggetto, il fotografo ha utilizzato tre flash Nikon SB-5000.
Ripensando a questo test, quali sono i punti a favore e a sfavore di un tale allestimento?
«La versatilità è il cuore della logica su cui si fondava quel set. È una combinazione che può essere replicata in qualsiasi stanza con spazi ridotti e senza esigenze particolari. È sufficiente una parete bianca o uno sfondo omogeneo sul quale poi costruire un’immagine, chiaramente favorita dal taglio stretto del beauty in primo piano che implica meno difficoltà». Questo schema potrebbe funzionare anche per un ritratto in esterno. Non per forza deve essere legato al solo beauty.
Francesco, anche con poco si può fare molto, vero?
«Certamente. Non molto tempo fa, ho voluto verificare proprio quest’affermazione. Il desiderio era di sottolineare che, anche con attrezzature minime e un solo flash, si poteva configurare uno schema luci assolutamente valido e non banale. Utilizzando il nuovo sistema Nikon SB-5000, ho potuto creare diversi set grazie ai vantaggi tecnici di questo illuminatore. Uno tra tutti è la continuità dello scatto permessa dal sistema di raffreddamento integrato. L’immagine che vedete qui sopra è stata a tal punto apprezzata che – nata come test, e grazie anche a un set fortunato e al lavoro eccellente della truccatrice Cinzia Broccucci – è diventata la copertina della rivista La Pelle. La configurazione dello schema luce utilizzato, aggiungendo poi altre due unità di complemento, ha offerto un risultato simile a quello del ring light, impiegando, oltre ai flash, dei modellatori alla portata di tutti (possono essere dei pannelli di polistirolo), ombrellini e un pannello riflettente ». [22] N
«Vero. In realtà i set sono stati molteplici. Il primo era basato sull’idea di realizzare uno scatto semplice con un singolo illuminatore e con pochi accessori. Poi, aggiungendo tre o quattro punti luce, avendo a disposizione più illuminatori, abbiamo potuto configurare schemi più sofisticati dove il controllo della luce e dei rapporti di illuminazione implicano anche l’utilizzo di più sorgenti. Alla fine ho realizzato tutti i più importanti schemi luce della tradizione ritrattistica, sia indoor che outdoor con gli SB-5000. Un sistema di illuminazione complesso lo realizzai qualche tempo fa per esigenze professionali coi precedenti SB-910, durante un set pubblicitario hair beauty per un lavoro in partnership con Wella, dove ho dovuto allestire due set nei quali lavorare in modo sequenziale. Non avendo con me sufficienti monotorce da studio, ho sfruttato i tre piccoli lampeggiatori Nikon che avevo in borsa e il risultato è stato ugualmente garantito, tanto che alcuni di questi scatti sono stati pubblicati per un adv su Vanity Fair!». Com’è l’ultimo nato in casa Nikon?
«Rispetto ai precedenti flash, la potenzialità e la modellazione della luce sono maggiori in quanto ha un minimale più basso, ovvero parte da un’erogazione pari a 1/256 della potenza totale. Può essere particolarmente utile in situazioni di mix tra luce continua e luce flash dove l’esigenza dell’erogazione è diversa rispetto a uno schema
FRANCESCO FRANCIA
prettamente realizzato con luci flash. Altri vantaggi, oltre alla trasmissione dati via wireless e quindi via radio, è che ha un sistema di raffreddamento integrato che garantisce una continuità dello scatto e, soprattutto, che consente una durata delle batterie maggiore – con conseguente ottimizzazione del consumo energetico. Tutti questi fattori insieme fanno davvero la differenza. L’utilizzo in una sala posa è chiaramente più stressante rispetto a un uso standard, poiché sono posti in continuità di scatto e su una configurazione dove tutte e tre le fonti di luce devono rispondere allo stesso tempo, perfettamente allineate e lavorare anche all’interno di illuminatori come potrebbero essere dei softbox chiusi. Così, sperimentato il vantaggio della trasmissione dati affidabile, della durata maggiore delle batterie e del raffreddamento, ho avuto la possibilità di scattare in maniera più vicina al soggetto rispetto a quella che avrei avuto normalmente con i flash da studio».
Hai sempre un flash in borsa, è vero?
«Sì. Anche due. Perché, comunque, anche se uso normalmente degli illuminatori più potenti (per esempio l’Elinchrom ELB 400), quando in situazioni professionali devo montare modellatori più importanti e avere una durata e un’affidabilità diversa, gli SB-5000 possono risultare efficaci e un valido complemento. Anche recentemente mi è capitato in esterna (dove lavoro con gli ELB), quando mi serviva una terza luce con la funzione di complementare o di rim light sui capelli, di aggiungere uno di questi, messo in sincro».
« Raramente sfruttiamo al massimo le opportunità che la tecnologia ci offre. Il flash, ad esempio, di solito lo usiamo al 40-60% delle sue possibilità ed è un peccato »
Dietro l’immagine
«Questo è uno schema luci che uso spesso. Lo propongo anche in set importanti come quelli per campagne pubblicitarie per brand partner come Wella professional e durante sessioni in cui devo creare set differenti. È frutto di un accurato calcolo di rimbalzi di luce e soprattutto di una precisa valutazione dei riflessi generati negli occhi della modella. La maggiore difficoltà è stata quella di conciliare la morbidezza della luce con l’esigenza di avere riflessi ben visibili sulle parti riflettenti applicate al viso della modella, come gemme e brillantini. In questa occasione rimasi sorpreso dalla durata delle batterie, dalla continuità di scatto e dall’efficienza dei flash SB-5000 di Nikon, sia in termini di tempi di ricarica che di costanza della luce erogata: sembravano quasi flash da studio!» N
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La città dopo il tramonto Una guida essenziale in 20 punti per splendide foto in notturna
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È
il crepuscolo il momento magico della giornata: il sole cala e i magnifici toni della sera prendono il sopravvento. La città inizia ad animarsi, in una danza di luci artificiali e suggestioni che conducono alla notte. Molte opportunità fotografiche si materializzano in queste ore: le possibilità di riportare a casa scatti memorabili si moltiplicano, di pari passo con le difficoltà legate a catturare la luce giusta. Prima di partire per le tue missioni notturne è perciò bene conoscere le tecniche da usare quando la luce è scarsa e avere chiaro in mente ciò che si vuole ottenere. Gli scatti “urbani” si possono racchiudere a grandi linee in tre grandi categorie:
1) le foto di architettura, che hanno come soggetto palazzi e costruzioni iconiche delle città, grandi o piccole che siano; 2) le immagini che catturano lo “spirito" della città (quelle più propriamente vicine alla street photography ) che ritraggono i suoi abitanti colti in momenti di vita quotidiana, diversa eppure simile a qualunque latitudine; 3) le classiche "cartoline", ovvero panorami o scorci tanto banali quanto efficaci quando ben realizzati. È molto importante che, prima di scattare, tu sappia bene a quale genere o stile le tue immagini devono appartenere. Il secondo passo è forse anche più importante: devi
riuscire a trovare un'idea e dare un significato alle tue fotografie ancor prima di scattare. Ciò significa avere già in mente la composizione desiderata e saper conferire agli scatti un certo ritmo. Ad esempio, l’occhio umano “legge” le immagini da sinistra verso destra, e dall’alto verso il basso: le immagini dovrebbero avere delle vie di fuga, costituite da linee o pattern che accompagnino lo sguardo dello spettatore in questo percorso - a meno che tu non abbia la precisa intenzione creativa di sortire l’effetto opposto, cioè un certo disagio, nell'osservatore. Sei pronto a sperimentare? Prendi la tua Nikon ed esci: la città ti aspetta!
In questa pagina Foggy day, una foto del nostro lettore Roberto Maggio che ci racconta: "La nebbia a Dubai è un evento rarissimo, così quando mi han no telefonato alle tre di notte per avvertirmi della sua presenza, sono uscito di corsa per fotografare il fenomeno. Salito sul tetto di un grattacielo con la mia Nikon, mi sono trovato davanti a questo meraviglioso spettacolo..." N
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COVER STORY
1 Procurati
a l k r o j a M i d o t o f
un solido treppiede
È
un accessorio che non può mai mancare nella tua borsa. Le reflex di oggi, infatti, sono macchine straordinarie, capaci di restituire ottime immagini anche in condizioni di luce scarsa. Di sera, tuttavia, spesso è necessario impostare tempi di posa molto lunghi che non consentono lo scatto a mano libera. Per evitare il mosso, dunque, il treppiede è indispensabile: poter fare affidamento su un prodotto solido e stabile ti permetterà di concentrarti maggiormente sulla composizione e sulla scelta delle impostazioni. Un buon treppiede vale ogni centesimo che costa.
Benro Go Plus Travel FGP28A: con 338 euro hai il meglio ALTEZZA MASSIMA 174 cm LUNGHEZZA DA CHIUSO (CON TESTA) 49 cm PESO CON LA TESTA 2,3 Kg CARICO MASSIMO (GAMBE/ TESTA) 14 Kg/14 Kg DIAMETRO TUBI GAMBE 28 mm, 25 mm, 22 mm, 19 mm COLONNA CENTRALE PIVOTANTE 180° TESTA A SFERA BENRO B1 DIAMETRO DISCO DI ANCORAGGIO 52 mm ANGOLAZIONI DELLA GAMBA 3 posizioni
2 Scatta S in Manuale e Live View [26] N
cattare in modalità Manuale (M), per quanto possa alzare l’asticella della sfida, è ciò che ti permette di mantenere
il pieno controllo sull’immagine finale, sottraendolo agli automatismi del-
la fotocamera. L’unica eccezione è legata ai tempi di posa superiori ai trenta secondi: in questo caso passerai alla modalità Posa (B). Anche la messa a fuoco dovrebbe essere manuale, perché perfino i sistemi autofocus più avanzati fanno fatica quando scende la notte. Per l’inquadratura, fai affidamento sul Live View, che offre due
vantaggi decisivi: ti permette di scegliere il punto di fuoco con più precisione (grazie alla funzione zoom) e cancella il rischio di infiltrazioni di luce dal mirino nel corso delle lunghe esposizioni. In sintesi, ecco le tre regole d’oro per i tuoi scatti notturni: modalità Manuale, messa a fuoco manuale e inquadratura in Live View. In alto, la foto Into the sky del nostro lettore Majorkla. Davvero notevole la composizione, con due linee d i fuga vertiginose che accompagnano lo sguardo dal basso verso l'alto, "palleggiandolo" tra i pattern regolari sulle facciate dei due palazzi.
FOTO DA PROFESSIONISTA
3 Tieni gli P ISO bassi 4 Blocca D lo specchio
er cominciare, imposta la sensibilità su valori bassi, ad esempio 100 ISO. In
questo modo l’immagine sarà il più "pulita" possibile e stabilirà un punto fisso sul quale basare tempo di posa e apertura
di diaframma. Se invece hai bisogno che entri più luce dall'obiettivo ma non vuoi aumentare la durata dell’esposizione (ad esempio, se si vedono le stelle, ma non vuoi le loro tracce), procedi alzando la sensibilità ISO.
urante le lunghe esposizioni, anche la più piccola vibrazione all'interno della fotocamera può dare come risultato una foto poco nitida. Se la tua Nikon ha la modalità Mirror-up (Mup), sfruttala: lo specchio si solleverà poco prima dell'attivazione dell'otturatore per evitare il micromosso. Qualora la reflex (ad esempio la D3400) ne fosse sprovvista, scatta in Live View per ottenere lo stesso risultato.
5 Escludi lo stabilizzatore ottico L o stabilizzatore ottico VR di Nikon ha lo scopo di rilevare i movimenti della fotocamera e di compensarli:
è quindi inutile attivarlo quando usi il treppiede. Anzi, può essere dan-
noso, perché non solo consuma preziosa
energia dalla batteria ma – portando il sistema a controbilanciare un movimento che non c’è – può compromettere la nitidezza dell’immagine. Non dimenticare di riattivare lo stabilizzatore quando riprenderai a fotografare a mano libera!
N
[27]
COVER STORY
6 Attenzione all'esposizione
D
i sera e di notte dovrai fare particolare attenzione all’esposizione. Ogni volta che entreranno in campo luci artificiali (lampioni, automobili e così via) dovrai gestirla di conseguenza. Considerando la frequenza con cui le luci artificiali si accendono e si spengono in un notturno urbano, tieniti pron to a modificare le impostazioni prima di ogni scatto. Tenendo fissi gli ISO, affinché più luce colpisca il sensore puoi allungare il tempo di posa o aprire di più il diaframma. Puoi anche intervenire alzando gli ISO, ma la presenza di rumore sarà molto più evidente.
7 I passanti 8 Controlla la come fantasmi fotocamera con il comando a distanza D
i notte le città possono essere molto animate e difficilmente riuscirai a fare una foto a una piazza o a un monumento senza gente che ci giri intorno. Nel caso delle lunghe esposizioni, anche il minimo movimento di una persona determina l’effetto "fantasma", che puoi sfruttare come efficace strumento creativo. Se le persone si muovono senza mai fermarsi e il tempo di posa è abbastanza lungo, possono anche sparire dall'immagine! [28] N
sare un telecomando esclude qualsiasi movimento della fotocamera causato dalla pressione sul pulsante di scatto. Ti consente inoltre di t e nere
U
aperto l’otturatore per il tempo desiderato (in moda-
lità Posa B, ad esempio). Il telecomando senza fili Nikon
ML-L3 è economico e sem-
plice: funziona a infrarossi ed è compatibile con la maggior parte delle fotocamere del marchio. Se hai una macchina con collegamento Wi-Fi puoi anche usare una delle tante app che permettono lo scatto in remoto, tra cui una delle migliori è Triggertrap.
9 I lampioni come stelle...
P
er ottenere l’effetto “stella di luce” sfruttando i lampioni e l'illuminazione stradale (come in questa foto di Simone Capuzzo), prova a impostare un diaframma chiuso, tra f/16 e f/22. Più numerose sono le lamel-
le che costituiscono il diaframma stesso, più brillanti e nitidi saranno i raggi nell'immagine.
o z z u p a C e n o m i S i d o t o f , t s e p a d u B
10 ...e le auto come scie L e "scie" sono prodotte da una fonte di luce che si muove all'interno della scena mentre l’otturatore è aperto. Un classico
esempio sono i fanali delle auto nel traffico. Se
vuoi registrarli in uno scatto, come ha fatto qui Fabio Tofanari, apri l’otturatore prima che entrino le auto nella scena e chiudilo solo quando ne saranno uscite, altrimenti le scie saranno incomplete e non riempiranno l'inquadratura. Giocando con la luce, foto di Fabio Tofanari
COVER STORY
11 Ferma il movimento della Luna e delle stelle L' inquinamento luminoso nelle città spesso impedisce di vedere le stelle. Con una lunga esposizione, in una notte scura e senza foschia, puoi catturare un accenno della loro scia. Un altro soggetto che non tradisce mai è la Luna, qui ritratta splendidamente dal lettore Pietro Zangaro. La Luna è più luminosa di quanto tu possa immaginare. In una notte serena prova un’esposizione di 1/250 di sec a f/8, ISO 100. E con mezza Luna? L’esposizione è la stessa, perché la luminosità rimane la medesima. La Luna crescente offre i migliori dettagli dei crateri lunari. Incrementa leggermente l’esposizione per catturare meglio la debole "luce terrestre" che illumina la faccia oscura.
La nostra Luna, foto di Pietro Zangaro
Lasciati ispirare dai capolavori dell'arte
P
rima che nascesse la fotografia, l'arte di registrare la luce era mestiere dei pittori. La pittura è stata (ed è tuttora) una fonte d'ispirazione insostituibile per i fotografi. Osserva le opere più significative di alcuni maestri e prendi spunto dalle loro intuizioni – a partire dal modo in cui la luce si distribuisce sui vari soggetti, passando per la composizione e le geometrie che hanno riportato nei loro dipinti.
La Veglia notturna a San Pietro di Castello (1758), del Canaletto, un maestro nel raffigurare vedute di città come Venezia, Londra, Dresda. Il panorama qui ritratto è quello della chiesa di San Pietro di Castello
I Nottambuli (1942) di Edward Hopper: un meraviglioso spunto per una fotografia di street, ritrae gli avventori di un bar tipicamente americano, con uno splendido contrappunto tra la luce dell'interno, rappresentato attraverso una vetrata, e il buio della notte all'esterno [30]N
Boulevard Montmartre di Notte (1897). Camille Pi ssarro,
impressionista, ritrasse con grande cura le luci artificiali dei lampioni e delle vetrine, e il loro riflesso sulla strada bagnata. Di questa stessa veduta di Parigi, Pissarro dipinse più versioni, in altrettante condizioni di luce e ambientali
12 Usa i filtri ND P uò accadere che anche dopo il tramonto ci sia ancora troppa luce in cielo per tentare la lunga esposizione necessaria a immortalare un primo piano in ombra o per ottenere il classico "effetto movimento" delle nuvole che corrono nel cielo. In questi frangenti, un filtro a densità neutra (ND)
è insostituibile perché permette di fare entrare meno luce dall'obiettivo e dunque
di allungare i tempi di posa quel tanto che basta a ottenere l'effetto desiderato. I filtri a piastrina di brand come Lee o Tiffen, in vetro ottico di alta qualità, sono piuttosto costosi e richiedono un portafiltri per essere montati davanti all'ottica. D’altronde, garantiscono la massima resa e non introducono alterazioni del colore, contrariamente a quello che avviene con i filtri "low cost" che troviamo online per pochi euro. a l k r o j a M i d o t o f , s s e m a f o s t e e r t s e h t g n i k l a W
13 Disabilita la riduzione del disturbo
D
isabilitare la funzione di riduzione del disturbo potrebbe essere una mossa vincente. La funzione NR su esposizioni lunghe raddoppia però la durata dell'esposizione, perché la macchina ne esegue una seconda senza aprire l’otturatore. Il cosiddetto "dark frame" viene poi "sottratto" dalla prima immagine per individuare e ridurre il rumore. Ma quando hai i minuti contati, aspettare non è sempre la cosa giusta da fare. Se scatti in RAW, la riduzione del disturbo può essere fatta in postproduzione.
14 Usa sia il tele che il grandangolo T
utte le reflex Nikon sono perfette per i panorami notturni con la tecnica della lunga esposizione. L’unica differenza risiede nell’estensione della gamma dinamica che varia secondo i modelli e che determina quante informazioni riuscirai a recuperare in postproduzione dalle ombre o dalle alte luci. Qualsiasi obiettivo va bene per il paesaggio urbano, tenendo
conto ovviamente delle caratteristiche di ciascuno: i grandangoli e i decentrabili sono i più usati, ma prova a sperimen-
tare con diverse lunghezze focali.
Tieni presente che il grandangolo consente di includere nell’inquadratura una porzione più ampia di scena e donare al soggetto profondità e distanza, mentre gli obiettivi più lunghi schiacciano i piani "comprimendo" la scena.
15 Metti in borsa D un paio di batterie di scorta cariche
urante le lunghe esposizioni la macchina lavora più intensamente e più a lungo. Le riprese con tempi di posa molto lunghi esauriscono le batterie più velocemente; se poi stai lavorando in una serata fredda, le basse temperature ne accorceranno l'autonomia, perciò accertati di avere
con te un paio di batterie di scorta completamente cariche. N
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COVER STORY
o l r e M o c i r n E i d o t o F
16 Dipingi S con la luce
e vuoi creare un punto d'interesse o illuminare una zona particolarmente scura in una scena buia, puoi usare una torcia elettrica, o persino uno smartphone, “dipingendo” l’area scura con la luce. Puoi anche aggiungere effetti divertenti usando la lana d’acciaio, le luci stroboscopiche, il flash o le gelatine colorate.
17 Rischio pioggia 18 Usa anche l'HDR Q e la fusione digitale N uando usi i tempi lunghi, la pioggia è un avversario temibile. Come puoi vedere in questa foto, è inevitabile vedere le gocce di pioggia sull’obiettivo se scatti con un'apertura stretta. Porta un panno per le ottiche e ripara la macchina con l’ombrello. Attento anche alla condensa: se c'è umidità, evita che la camera subisca forti sbalzi termici, ad esempio tra il caldo della macchina, della casa o della stanza d'albergo e il freddo dell’aria aperta.
[32] N
ormalmente i panorami urbani in tarda sera si prestano particolarmente bene all'HDR, perché
comprendono alte luci e zone scure. È difficile riprendere questo alto
contrasto con un’unica esposizione,
senza bruciare le alte luci o perdere informazioni nelle ombre. Nell'esempio qui sopra – una veduta di Oia, sull'isola greca di Santorini - è stata usata la modalità HDR di Lightroom per fondere tre scatti con tre diverse esposizioni.
19 Cambia punto di vista G
li edifici più famosi delle città, fotografati di notte, possono spesso diventare soggetti più interessanti e dinamici che non quando sono ripresi durante il giorno. Rimane comunque importante l’attenzione all’inquadratura. Quest’immagine grandangolare della Tour Eiffel è stata catturata con la fotocamera quasi a livello del suolo per sottolineare le dimensioni della costruzione e mostrarla da un punto di vista originale e d'impatto.
20 Informati con le app S e vuoi scattare una scena che includa un edificio iconico, un ponte o un monumento con la propria illuminazione, fa’ una picco-
la ricerca per sapere a che ora saranno accese le luci, che spesso sono molto scenogra-
fiche, e incrocia questo dato con l’ora e il punto
del tramonto, usando un’app come The Pho tographer’s Ephemeris o Sun Seeker. Subito dopo il tramonto, il cielo dovrebbe essere ancora abbastanza luminoso e colorato da evitare di sovraesporre il primo piano, con il tuo punto d'interesse illuminato dalla luce artificiale. N
[33]
VINTAGE
Fotografie? No, opere d’arte Le immagini Fine Art, oggi un settore importantissimo del mercato fotografico, acquistano valore solo se sono affidate ad abili stampatori ntrando al numero 15/A di Viale Ranzoni, a Milano, si ha l’impressione di fare un viaggio indietro nel tempo di quasi trent’anni. Anche perché tutto, o quasi, dall’arredo alle foto appese alle pareti, è in bianco e nero. Che del resto è la specialità della “casa”. Scomparso da qualche anno
E
Mario De Stefanis, il fondatore, a continuare la sua opera sono i soci Massimo Mangione e Toni D’Ambrosio. Quando aprì nel 1986, il laboratorio fu il primo in assoluto a testare e poi ad adottare in Italia i l rivoluzionario sistema Multigrade della Ilford , che in un’unica tipologia di carta riuniva diverse
Dallo sviluppo dei negativi alla stampa d’autore e di grande formato
Massimo Mangione mentre inserisce rulli e telai (nel tondo alcuni telai 10x12) nella sviluppatrice automatica Miniflex 50, in grado di effettuare l’intero ciclo di sviluppo dei negativi. [34] N
Toni D’Ambrosio mostra un particolare dell’ingranditore a condensatore. Nel tondo, la lampada, accanto alla quale sono collocati anche i filtri giallo-verde e magenta.
FOTOGRAFIE? NO, OPERE D’ARTE
VUOI SAPERNE DI PIÙ?
Qui a fianco, Toni D’Ambrosio accanto a una fotografia di Gabriele Basilico. Qui sotto, una dedica fattagli da Gianni Berengo Gardin.
Tratto dallo speciale
Bianco e Nero
in edicola dal 15 aprile Disponibile anche sul sito www.sprea.it gradazioni di contrasto. Da allora, il laboratorio De Stefanis (nonostante oggi lavori anche il digitale) è rimasto il tempio della stampa in bianco e nero analogica. Il più frequentato da grandi fotografi e artisti, passati e presenti: Gabriele Basilico, Gian-
ni Berengo Gardin, Mario Cresci, Giovanni Gastel, Giuseppe Pino, Federico Patellani, Francesco Radino, Toni Thorimbert, Armin Linke, Marirosa Toscani e Aldo Ballo, Attilio Maranzano, Uliano Lucas, Marina Abramo vic, Ugo Mulas, Francesco Cito, Ivo Saglietti, Carlo Orsi... A sovrintendere le operazioni di sviluppo di lastre e pellicole, lavorando nel buio più completo, è Massimo Mangione che utilizza una sviluppatrice meccanica automatica Miniflex 50 del 1995. Una volta inseriti rulli e rullini, messo il liquido di sviluppo e
impostato il timer, la macchina parte e fa tutti i passaggi: due di sviluppo, uno di arresto, due di fissaggio, due di acqua, uno di imbibente, uno di sgocciolamente e infine quello di asciugatura. “La prima volta che ho sviluppato ave vo 18 an ni . Ho la vo rat o pe r Vi tt or io Sacco, che era il fotografo di Enzo Mirigliani, quello di Miss Italia. In seguito, sono passato a Mauro Masera, un grande, e poi ad Aldo Ballo, altro fotografo della vecchia generazione”. I maestri hanno imparato a fidarsi di Mangione: lui sa come lavorano. Sa, ad esempio, chi sovraespone e chi sottoespone, e perché. Fa sempre dei test prima di sviluppare tutto. I negativi più “difficili” se li lavora ancora a mano. Il risultato è generalmente impeccabile e pronto per la stampa. Al De Stefanis
Toni D’Ambrosio impegnato in camera oscura all’ingranditore, mentre guarda nel focometro (nel tondo). Costituito da uno specchio e da una lente d‘ingrandimento, il focometro permette la messa a fuoco di precisione del fotogramma prima di procedere al suo ingrandimento e alla sua esposizione.
Dopo essere passata nella vaschetta di sviluppo e poi in quella di arresto, la stampa fotografica viene infine messa ne l bagno di fissaggio. Se va bene, cioè se sarà assolutamente perfetta, verrà poi sottoposta al procedimento di asciugatura. N
[35]
VINTAGE sono specializzati in gigantografie. Per questo, tra le tante, vi è una camera oscura dove tutto è oversize, dalla car-
ta baritata alle vasche di sviluppo e di fissaggio. Qui si proietta su una parete magnetica con un ingranditore a condensatori e testa multigrade. Alla De Stefanis, il mago della stampa è Toni D’Ambrosio, 58 anni. Ha studiato fotografia all’Umani-
taria, dove la sua prof. Giovanna Calvenzi, moglie di Gabriele Basilico, lo segnala al marito, che prende D’Ambrosio come assistente. Nell’86 Mario De Stefanis lo chiama in laboratorio e lui, oltre che per Basilico,
stabilito il tempo di esposizione e dato il via alla proiezione, D’Am brosio sembra un attore intento a recitare una scena di mimo. Tiene le mani davanti al fascio
comincia a stampare per Berengo Gardin, Mulas, l’archivio Patellani.
di luce per intercettarla, indirizzarla e dosarla nelle diverse zone della carta fotografica: così ne attenua o ne esalta la
Osservandolo al lavoro, dopo che ha controllato minuziosamente la messa a fuoco,
quantità, a seconda del grado di contrasto della pellicola.
Passo a passo | Il processo di stampa in bianco e nero
1
Dopo aver acceso la luce di sicurezza rossa, inserire lo spezzone di pellicola o il singolo fotogramma nel portanegativi dell’ingranditore.
3
Collocare il foglio di carta sensibile sul piano dell’ingranditore, regolare il diaframma e controllare la messa a fuoco con un focometro.
4
2
[36]N
Una volta avviata l’esposizione, si può mascherare, anche usando le mani, la luce che arriva dal proiettore sulle zone più chiare.
Può essere anche necessario fare delle bruciature prolungando il tempo di esposizione nelle zone scure.
FOTOGRAFIE? NO, OPERE D’ARTE Ma non si tratta di un rito magico, sta solo facendo delle mascherature e delle bruciature. Spiega D’Ambrosio: «Intervengo con le mani per fare una mascheratura, ma anche con bacchette e cartoncini sagomati. Allo scopo di fare arrivare meno luce nelle zone più chiare, che indicano sottoesposizione o sottosviluppo. Poi vado a riprendere le zone più scure: se il tempo
di base che avevo impostato non è stato sufficiente, ricorro alla bruciatura, che ottengo aumentando il diaframma o allungando l’esposizione». È così che nascono non solo delle stampe perfette, ma delle opere d’arte uniche. «Delle stampe di prova non rimane più niente: una volta che abbiamo dato la stampa originale al fotografo distruggiamo tutto il resto. Così
nasce un’opera d’arte», puntualizza Mangione. Sulla parete d’ingresso della De Stefanis sono appese foto celebri. Sono tutte in vendita, ma chi le vuole comprare deve prima contattare la galleria o l’agenzia che detiene i diritti. Chiusa la vendita, il negativo originale viene inviato al laboratorio dove sarà stampato come meglio non si potrebbe.
5 Impostato il timer, la carta esposta va messa nella bacinella di sviluppo, che va
8 L’ultimo passaggio è quello nella vaschetta del fissaggio, che renderà duratura
mossa affinché il rivelatore agisca con più efficacia.
l’azione degli agenti chimici e fisserà in modo permanente l’immagine.
Una volta sviluppato, il foglio di carta va messo nella bacinella del bagno di arresto, fatto di una soluzione di acido acetico. 6
Anche nel bagno di arresto, è utile muovere la bacinella per rinnovare continuamente l’azione dell’acido sulla carta. 7
9 Fissata sulla carta l’immagine, il processo di stampa è completato: adesso è
possibile accendere la luce per esaminare il risultato del lavoro. N
[37]
O I L O F T R O P
Alessandro Marchetti
Silvia Valle
Massimiliano Zorat
Angelo Lo Bracco
Antonio Barone
a r u t t e l
Antonio Zafonte
Enrico Luzi
Calogero Marino
Daniele Ferretti
Daniele Terrana
Davide Fabrizio Negro
David Cestrai
Enzo Mistretta
Grazie D’Amato
LE FOTO DEI LETTORI
Fabrizio Di Silvestro
Marco Romanini
Paolo Massaro
Federico Zanco
Vittorio Cucini
Massimiliano Zucca
Stefania Grasso
Marco Belardi
Mattia Foletti
Gianni Minori
Majorkla
Maurizio Margiotta
Il PROTAGONISTA sei tu E siamo noi la tua prima vetrina per farti conoscere
Gilberto Trevisan
Luca D’Andrea
Giovanni Marucosu
Giuseppe Tappeti
La prima grande soddisfazione di chiunque ami la fotografia è quella di vedere le proprie foto su una rivista. Per questo abbiamo deciso di dare ampio spazio alle immagini che i lettori pubblicano ogni giorno su www.spreafotografia.it/nphotography: dalla controcopertina (dove inseriamo la foto migliore del mese) a questo collage di foto che vuole premiare altri lettori, passando attraverso la lettura del Portfolio, lo Storytelling e l’Analisi Tecnica dove i nostri esperti, oltre a valorizzare il tuo lavoro, lo commentano e ti danno i consigli giusti per migliorare. NPhotography è anche tua! N
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LETTURA PORTFOLIO
La passeggiata della garzetta Autore: Claudia Loschi Il genere che preferisce è legato ai paesag gi e alla natura. Inizia a fotografare da adolescente, ma mai con continuità. Negli ultimi anni cerca di migliorare la tecnica grazie a corsi e riviste specializzate.
Il nostro giudizio In linea con il genere della fotografia naturalistica, Claudia fotografa con accurata precisione una garzetta, specie protetta di uccello delle zone umide. Questa [40] N
immagine ne coglie con discrezione e precisione descrittiva il candido piumaggio e il becco aguzzo (che per l’esemplare rappresenta un’arma formidabile non solo per catturare le prede ma anche per trafiggerle e “finirle”, prima di ingoiarle). Dal punto di vista compositivo e formale risulta m olto interessante il gioco dei riflessi sull’acqua.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D300s Obiettivo 80-400 mm Lunghezza focale 400 mm Esposizione 1/400 di sec Diaframma f/ 16 ISO 500 Senza Flash
Mistero di carnevale Autore: Paolo Massaro
Da 27 anni vive in Sardegna. Fotografa per piacere e per hobby fin da ragazzo e l’arrivo del digitale lo ha entusiasmato ancora di più. Ultimamente i suoi soggetti principali sono suo figlio e i suoi compagni della squadra di calcio. Il nostro giudizio L’immagine di Paolo colpisce in particolar modo per il soggetto, molto espressivo e, di certo, insolito. Si tratta di una
Cloudy Autore: Roberto Murgia
Conosce la fotografia a 38 anni per pura curiosità. Predilige la fotografia naturalistica che gli ha fatto riscoprire il rispetto per l’ambiente. È affascinato soprattutto dal ritratto fotografico.
Il nostro giudizio Roberto ha scattato questa foto all’alba di una giornata n uvolosa. Ha rispettato alla perfezione la regola dei terzi, ponendo l’orizzonte su una delle due linee immaginarie
che dividono la scena in tre sezioni. Nel farlo, a privilegiato il cielo nella sua drammaticità, ma senza togliere importanza al primo piano - con la barca in primo piano che resta protagonista dello scatto. Per sottolineare l’atmosfera del momento, ha sfruttato la palette di colori freddi offerta dalla scena, ottenendo un’immagine che appare a un rapido sguardo come un elegante bianco e nero.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D750 Lunghezza focale 14 mm Esposizione 1/100 di sec Diaframma f/ 11 ISO 200 Senza Flash
maschera colta durante un corteo di Carnevale. Il piano della fotografia è, chiaramente, il primo piano (che, per definizione, ritrae il volto umano dal mento alla fronte), che permette di descrivere con facilità e cura del dettaglio e dei particolari il soggetto. Ottima anche la resa cromatica, attraverso una saturazione appropriata che caratterizza bene il soggetto.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D5100 Obiettivo 18-55 mm Lunghezza focale 55 mm Esposizione 1/1000 di sec Diaframma f/5.6 ISO 450 Senza Flash N
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Canne di bambù Autore: Matteo Piccirillo
Matteo si è avvicinato al mondo della fotografia da circa tre anni, affascinato da tutti i generi fotografici. Il nostro giudizio A catturare l’attenzione di chi osserva questa immagine è, in particolare, la singolarità del soggetto e del punto di vista. Sin dal primo sguardo, infatti, sembra evidente che l’autore, nell’atto di scattare questa fotografia, abbia scelto accuratamente il luogo da cui osservare
Il santuario di Graglia in notturna Autore: Silvio Bongianino Da un paio d’anni Silvio coltiva la passione per la fotografia. Gli piace soprattutto immortalare i paesaggi, perché da sempre ama stare a contatto con la natura. [42] N
gli alberi e il cielo. La prospettiva pone la traiettoria del suo sguardo in un’angolazione di circa novanta gradi rispetto alla terra e questo permette l’effetto scenografico fortemente attrattivo della fotografia. Ottima anche la resa cromatica. Dati EXIF Fotocamera Nikon D800 Obiettivo 14 mm Lunghezza focale 14 mm Esposizione 1/100 di sec Diaframma f/9 ISO 800 Senza Flash
Il nostro giudizio Questa scena è la versione notturna di una veduta classica. Dal punto di vista tecnico, Silvio ha saputo trovare la giusta regolazione per un soggetto complesso e in limitate condizioni luminose. Di fatti, per ovviare all’assenza di luce, l’autore ha aumentato i tempi di esposizione e ha tenuto stretta l’apertura del diaframma per non ridurre la profondità di campo - passaggio importante nella fotografia paesag-
gistica. Come ben si vede dalla base di appoggio in primo piano, questa immagine è stata realizzata su un supporto che ha garantito la stabilità della fotocamera come un treppiede.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D5500 Obiettivo 18-200 mm Lunghezza focale 55 mm Esposizione20 sec Diaframma f/6.3 ISO 100 Senza Flash
LE FOTO DEI LETTORI
Dante Autore: Dario Biasi
Giovanissimo ( ha 18 anni), si è appassionato alla fotografia da qualche anno. Il genere fotografico che preferisce è la paesaggistica, ma è molto attratto anche dalla macrofotografia.
Il nostro giudizio Gioiosa e dinamica, questa fotografia risulta espressiva sia per il soggetto che per il contesto della ripresa. In un campo aperto, assolato e selvaggio, Dario ritrae la corsa di un cane che va incontro, vivace, al
suo padrone con una pallina stretta fra i denti. Tutti i dettagli della scena sono ben immortalati nonostante il soggetto in movimento, grazie al giusto equilibrio tra tempo di esposizione (piuttosto breve) e diaframma. Tuttavia, stringendo i bordi dell’immagine con il taglio dello sfondo, il soggetto corrisponderebbe alle linee della regola dei terzi, e la fotografia guadagnerebbe in efficacia comunicativa. Anche un’apertura delle luci e un rafforzamento del contrasto migliorerebbero la sua espressività. Dati EXIF Fotocamera Nikon D3200 Obiettivo 55-300 mm Lunghezza focale 180 mm Esposizione 1/400 di sec Diaframma f/ 5 ISO 100 Senza Flash
ORIGINALE N
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LETTURA PORTFOLIO
Le mie visioni Autore: Mario Ecora
Mario lavora in una grande catena europea di elettronica, ma nel tempo libero ama entrare in un mondo che può modellare a modo suo. Gli interessa sperimentare tecniche diverse e trasmettere il suo punto di vista attraverso le immagini. Il nostro giudizio La foto di Mario si caratterizza per il netto e definito riferimento al movimento artistico del surrealismo. L’atmosfera smarrita e metafisica definisce l’espressività di questa composizione, di per sé essenziale e sintetica.
Ecco allora che una nuvola solitaria, sospesa in cielo ben sopra l’orizzonte del mare, è sufficiente a rendere questa idea e costruire un immaginario assolutamente onirico. Dal punto di vista strutturale la fotografia risulta simmetrica pur nella sua semplicità. Ottima interpretazione!
Dati EXIF Fotocamera Nikon D7100 Obiettivo 70-300 mm Lunghezza focale 70 mm Esposizione1/250 di sec Diaframma f/10 ISO 125 Senza Flash
Passeggiata domenicale Autore: Carlotta Ricci
Grande appassionata di fotografia, della sua foto scrive: “Ho ripreso questa persona una domenica mattina su questo viale, dove riesco sempre a fare lavori che mi soddisfano”. Il nostro giudizio Sin dal primo sguardo, appare chiaro che all’autrice interessi in particolar modo trasmettere l’atmosfera di un luogo e di un momento particolare. Il punto di vista di Carlotta segue il passo di un uomo solitario che passeggia su un viale alberato al fianco del fiume. Il contesto è quello malinconico di fine giornata, mentre l’autunno colora di rosso non solo gli alberi ma anche le strade. Per rendere tutto ciò con più enfasi e profondità, l’autrice applica un filtro monocromatico sull’intera immagine, con un effetto molto espressivo.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D5500 Obiettivo 18-105 mm Lunghezza focale 70 mm Esposizione 1/250 di sec Diaframma f/8 ISO 400 Senza Flash
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LE FOTO DEI LETTORI
Lago Autore: Giovanni Nardulli
Nato a Milano nel 1959, Giovanni lavora nell’ambito editoriale in qualità di responsabile di stampa della pubblicità, mansione che lo ha portato a coltivare la passione della fotografia a livello amatoriale. Il nostro giudizio La passione dell’autore per la fotografia pittorialista emerge sia dal soggetto ritratto, un paesaggio naturale e incontaminato, sia dallo stile sfumato, ovattato e onirico. Anche la tonalità calda sembra rendere omaggio al movimento del Pittorialismo di fine Ottocento. Dal punto di vista compositivo, tutto sembra al suo posto. Ogni elemento si colloca in continuità con la divisione dell’inquadratura, prevista dalla “regola dei terzi”. Molto interessante anche l’effetto della profondità di campo, accentuata dalla sfumatura della nebbia. Occhio al sensore della fotocamera, perché se trascurato può essere la causa di piccole macchie sulle immagini.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D2X Obiettivo EF s 18-55 mm Lunghezza focale 55 mm Esposizione 1/640 Diaframma F 16 ISO 200 Senza Flash
Dati EXIF Fotocamera Nikon D7200 Obiettivo 17-70 mm Lunghezza focale 40 mm Esposizione 1/250 di sec Diaframma f/11 ISO 450 Senza Flash N
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LETTURA PORTFOLIO
Colori in Francia Autore: Silvia Valle
Da sempre appassion ata di fotografia, solo negli ultimi tempi decide di leggere, studiar e e spe rime ntare. Pr edilige paesag gio, still-life, ritrat to e scatti “rubati” durante gli spettacoli.
Il nostro giudizio Diretta e altamente comunicativa, questa fotografia si distingue per uno stile schietto ed efficace. Il punto di vista frontale non lascia spazio alle ombre, né ai dubbi. Tutto appare in maniera dettagliata e definita. I dettagli affiorano dall’immagine grazie alla luce dura e dirompente del giorno. E i colori saturi e vivaci donano vivacità all’insieme. Dal punto di vista della composizione, invece, il ritmo cadenzato e regolare è dato dal soggetto
e dalle aperture delle finestre sulla facciata del pittoresco edificio. Bellissima fotografia, originale e ben realizzata.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D7100 Obiettivo EF s 24-70 mm Lunghezza focale 70 mm Esposizione 1/1.250 di sec. Diaframma f/4 ISO 100 Senza Flash
Vuoi esserci ANCHE TU? Ecco come potrai vedere pubblicate LE TUE FOTO Mandaci le tue immagini: saranno analizzate dai nostri esperti e scelte ogni mese Caricale all’indirizzo:
www.spreafotografia.it/nphotography 1) Controlla la loro dimensione: il lato mag-
giore dovrà essere composto da minimo 2.480 pixel, che corrispondono a 21 cm a 300 dpi.
2) Anche il formato di salvataggio delle immagini è molto importante. Salvare in JPEG va benissimo: controlla però che la qualità sia al livello massimo!
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L’invio alla redazione di qualsiasi materiale editoriale (testi, fotografie, disegni, ecc.), su qualsiasi supporto e tramite qualunque canale (es. posta ordinaria, e-mail, Facebook, sito Web, etc.) deve intendersi - sia quale presa visione, nel colophon della rivista, dell’Informativa ex art. 13 d.lgs. 196/03, nonché quale consenso espresso al trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 23 d.lgs. 196/03 da parte della Sprea S.p.A.; - sia quale espressa autorizzazione - in qualità di titolare dei diritti d’autore e di utilizzazione economica, nonché eventualmente di immagine (se del caso anche in qualità di esercente la patria potestà sul minore raffigurato e/o ripreso nelle immagini) - a titolo gratuito e in via definitiva, alla libera utilizzazione del predetto materiale da
parte di Sprea S.p.A, per qualsiasi fine e con qualsiasi mezzo, e comunque, a titolo di mero esempio, alla pubblicazione gratuita su qualsiasi supporto (cartaceo e non) di titolarità della stessa Sprea S.p.A e/o delle altre società in qualunque modo ad essa collegate, nonché per qualsivoglia altro fine, con autorizzazione altresì all’elaborazione, all’adattamento, alla trasformazione e a ogni altra modificazione considerati opportuni a discrezione della redazione. Resta inteso che il materiale inviato alla redazione non potrà essere restituito ed entrerà a far parte dell’archivio della redazione a titolo definitivo.
La regina Autore: Danilo Roberto Grande cura per tutti i dettagli Questo bel ritratto posato ci porta direttamente nel mondo delle fiabe cavalleresche, grazie a una grande cura dei dettagli dell’allestimento, ma anche della scena nel suo complesso. A dare un contributo vincente è infatti l’insieme – visto che in questo genere di immagini basta un solo dettaglio sbagliato per compromettere il risultato. Danilo ha invece fatto un percorso netto, senza errori, utilizzando uno sfondo che grazie allo sfocato diventa l’ideale per portarci lontano. Ha curato bene make up, costumi e posa della modella e, infine, ha composto un’immagine proporzionata, equilibrata e di ottimo impatto. Dulcis in fundo, l’illuminazione è così ben realizzata da non farci capire nemmeno se la luce sul viso della modella proviene da un flash o dal sole. Bravo!
A C I N C E T
i s i l a n a
Dati EXIF Fotocamera Nikon D700 Lunghezza focale 85 mm Modalità Manuale Diaframma f/1.8 Esposizione 1/400 di sec ISO 200
Nave incagliata a Livorno
Autore: Franco Ferri Unico difetto la composizione: occhio al palo! Franco ci ha mandato questa foto molto bella, fatta sullo specchio d’acqua nei pressi del porto di Livorno al tramonto e che ritrae un m ercantile incagliatosi a causa di una mareggiata. L’immagine è realizzata benissimo da un punto di vista tecnico: ha una post-produzione un po’ “spinta”, ma priva di errori e tutto sommato coerente con la scena e il tipo di fotografia. I colori del cielo sono superbi, mentre la lunga esposizione rende tutto più surreale, con un mare che assomiglia a un cielo coperto di nuvole. Infine, i dettagli sono nitidi e incisi – gli ingre-
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dienti per un’immagine difficile da dimenticare ci sono tutti. Eppure c’è un “però” che riguarda la composizione. Detto che il capanno a sinistra sugli scogli esteticamente non è il massimo, il problema più grosso resta il palo della luce che impalla la nave che è il vero soggetto dell’immagine, disturbandone la visione. Peccato!
Dati EXIF Fotocamera Nikon D610 Lunghezza focale 24 mm Modalità Manuale Diaframma f/10 Esposizione 10 sec ISO 200
Palazzo pubblico, Siena Autore: Francesco Monari La fotografia zenitale non è semplice Francesco Monari da Grosseto ci ha mandato questa veduta di un palazzo senese ”a testa in su”. Non sappiamo quanto consapevolmente, il fotografo ha catturato un’immagine “zenitale”, genere fotogra-
fico di natura architettonica tra i più complessi e che in Italia vanta diversi esponenti di livello come per esempio Franco Zampetti. Realizzare questo genere di foto a mano libera, ossia senza treppiede, con una reflex e senza una rigorosa preparazione per esempio per individuare il punto di scatto perfetto, è un’impresa a dir poco ardua e Francesco ci è riuscito molto bene. Naturalmente ci sono delle inevitabili
imprecisioni (gli archi sul margine sinistro non sono simmetrici a quelli sul lato opposto), ma nel complesso le geometrie tengono, nonostante il ricorso a un’ottica come l’8 mm, tra i campioni di distorsio ne!
Dati EXIF Fotocamera Nikon D7100 Lunghezza focale 8 mm Modalità Priorità di diaframmi Diaframma f/4.5 Esposizione 1/50 di sec ISO 1250
Punta Rossa, San Felice Circeo Autore: Luca D’Andrea
A tu per tu con i nostri ESPERTI
Qui scegliamo alcune foto dei nostri lettori notevoli per l’idea, la composizione o la tecnica, ma che presentano qualche problemino. Poi, le sottoponiamo al giudizio dei nostri professionisti. Carica le tue foto su Spreafotografia.it per poter entrare anche tu in questa selezione!
Bene, ma più “coraggio” in post Tutti in piedi per questo bellissimo tramonto realizzato a Punta Rossa, nel parco del Circeo. La fotografia, che è un vero classico del suo genere, è stata scattata in modo ineccepibile da un punto di vista tecnico e, a nostro avviso, senza esagerare sul tempo di esposizione, così da ottenere un’immagine che, sebbene un po’ onirica, resta comunque credibile e fedele alla realtà. Da segnalare anche il gran lavoro del 12 mm che ha restituito un’immagine pressoché priva di problemi di “caduta di luce” e con una definizione periferica che consente di gustarsi tutti i particolari della scena. La postproduzione è fedele e forse fin troppo “prudente”, dal momento che sembra essere stata limitata all’essenziale. Forse con qualche piccolo intervento sulla curva si sarebbe potuto ottenere un’immagine un po’ più accesa senza per questo compromettere il grande livello di nitidezza.
Dati EXIF Fotocamera Nikon D610 Lunghezza focale 12 mm Modalità Manuale Diaframma f/11 Esposizione 1/2 sec ISO 100 N
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G SUPER CONTEST N STORYTELLING I Partecipanti e vincitori (parte 1) L LA E T Noi abbiamo lanciato la sfida, 200 fotografi l’hanno raccolta: ecco i fantastici risultati
lcuni mesi fa abbiamo lanciato una sfida ai lettori di nPhotography: realizzare uno “storytelling” fotografico raccontando una storia per immagini. Sono stati più di 200 i fotografi che hanno risposto. In que-
y r o t s
sto numero pubblichiamo i tre progetti che a nostro avviso hanno meglio sviluppato il senso di questa particolare forma di reportage. Prossimamente presenteremo le altre scelte della giuria. Abbiamo inoltre deciso di raccoglie-
re i ritratti di tutti i lettori che hanno partecipato al contest. Potrete così riconoscervi e scoprire i profili dei vostri “colleghi” iscritti al portale Spreafotografia.it . Se non vi siete ancora registrati online, fatelo subito!
Agnieszka Jablonska
Alessandro Mordenti
Andrea Costa
Andrea Facco
Angelo Riberti
Anita B.
Antonino Catania
Antonio Procopio
Armando Lastella
Aurelio Negroni
Camillo Campisi
Carlo Vittadini
Carlotta Ricci
Cristina Castagnola
Damiano Tarantino
Davide Abbatiello
Davide Bordogna
Donato Capozzi
S UP E R C O NT E ST
Elena Amatucci
Fabio Di Stefano
Fernando Alfieri
Francesco Cannistrà
Francesco Tavani
Franco Malatacca
Gabriella Tutolo
Gian Domenico Ricciardi
Gianfranco Sciuto
Gianluca Galli
Gianluca Gerardi
Giorgia Bellotti
Giovanni Cassarà
Giulia Pasqualin
Giuliano Sabato
Guido Guglielmelli
Luigi D’Aponte
Luciano Bigazzi
Luca Veronesi
Luca Andrea Doria
Luca A. Scaramuzza
Laura Carletti
Ivano Antonelli
Ivan Drago Confortini
Macinca Bogdan Silviu
Marco Carta
Marco Marcone
Mariano Francesco Mario Ciaccio Ecora
Massimiliano Londi
Massimo Verduri
Michele Garbi
Michele Guidi
Nicolaus Dinter
Pierluigi Cuna
Pietro D’Ambrosio
Ramm Danzig
Renato Caloni
Roberto Besana
Roberto Napolitano
Rosario Giuseppe Salvatore Leonardi Svadas
Salvatore Vassallo
Sara Lesino
Sebastiano Bellomo
Serena Vittorini
Sergio Vincenti
Sonia Campanelli
Roberto Riservato
Veronica Cau
Valerio Scassillo
Valentina Gasparre
Ugo Giuliano
Ugo Galassi
Tommaso Moni
Stefano Armaroli
Alessandro Pasqualetto
Michele Lisi
Rosi Piano
Federico D’Avella
Sergio Stuard
Simone De Bernardin
Matteo Collu
Guido Borsetto N
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STORYTELLING
Valerio Scassillo
In gabbia
Un animale ridotto in spazi angusti, privato delle relazioni sociali tipiche della specie di appartenenza, manifesta più direttamente il suo malessere. Movimenti stereotipati, noia, automutilazione: è questo il repertorio più noto degli stadi di alienazione indotti dalla vita nello zoo.
S
embra un reportage da una prigione: gli animali nelle loro gabbie con sguardi, espressioni e fisicità da carcerati consape voli che il loro futuro è dietro le sbarre. Il bianco e nero, contrastato al punto giusto,
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non fa altro che accentuare la drammaticità della situazione, senza l’alleggerimento del colore che spesso sdrammatizza. Valerio ha messo la sua notevole maestria tecnica al servizio di un tema struggente. Le foto conservano una
grande intensità drammatica, pur rimanendo all’interno di un’ineccepibile struttura formale fatta di composizioni rigorose e ardite al tempo stesso e sempre scevre dalla banalità. Di alto livello anche la postproduzione.
SUPER CONTEST
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STORYTELLING
Davide Bordogna
Japanese Thumb Generation Lo smartphone è diventato per noi “uomini moderni” un compagno di vita insostituibile, la connettività a internet una necessità quasi fisiologica. Per strada, in metropolitana, sul treno, in un parco pubblico, se non si sta guardando il telefono, lo si tiene in mano, come se il contatto fisico fosse necessario e la
L’
“alienazione da tecnologia” è il tema che Davide Bordogna ha svolto in maniera davvero egregia. Il progetto ricorda i “Tokyoites” di Eolo Perfido: i giapponesi di città, veloci, sempre con la testa china sui loro smartphone – soli anche tra la folla che nelle immagini fa solo da quinta, “fuorilegge” quando il telefonino è espressamente vietato, incapaci di restarne lontani nei pochi momenti di vera solitudine. Una storia avvincente e tutt’altro che scontata, raccontata efficacemente da immagini molto ben composte, con tagli originali e una tecnica fotografica di alto livello. Ottimo anche il processo di postproduzione, mai invadente.
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lontananza insopportabile. Il Giappone non differisce dal resto del mondo. Anzi: forse anche a causa della riservatezza delle persone e della rigidità delle convenzioni sociali, qui il fenomeno assume risvolti sociali ancora più significativi. La Thumb Generation (Generazione del pollice, ndr ) vive curva sullo schermo illuminato.
SUPER CONTEST
N
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STORYTELLING
Andrea Facco
Zena Noir
Questo progetto fotografico è stato realizzato a Genova, ambientando e creando una storia in questa città secondo le inquadrature e lo stile di un film noir. La storia è interpretata dallo stesso fotografo che ha realizzato gli scatti e ne è diventato anche il soggetto. Le immagini qui presentate sono un breve estratto della
storia completa, composta da 20 foto che creano l’intera narrazione. La trama segue la ricerca di un misterioso oggetto da parte del protagonista. Il mistero riguarda non solo l’oggetto, ma anche la persona che ne ha commissionato la ricerca, una bella quanto letale figura femminile con cui il protagonista si dovrà scontrare più volte.
A
ndrea ha colto al meglio il senso della consegna, creando uno storytelling in senso letterale: il racconto di una storia attra ver so le im ma gi ni . C’ è una sceneggiatura, una regia, un’attenzione certosina per la composizione dell’impianto scenico. Il progetto è ambizioso e ben realizzato: strizza l’occhio al noir e all’immaginario di un film come Sin City
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SUPER CONTEST
(del 2005) diretto da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi. Ad essere pignoli, la post-produzione del bianco e nero non rispetta fedelmente i dettami del genere noir, ma il lavoro rimane comunque estremamente efficace e ben eseguito: merita un gradino del nostro podio!
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Ielati D'Andrea
Marco Barone
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Marco Bertazzoni
Maurizio Sparesato
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LA PAROLA AGLI ESPERTI DI N Sono ricominciati i corsi dell’Accademia di Spreafotografia! Scopri di più su www.spreafotografia.it/accademia
60Anima la scena cercando l’azione 66 Impara a dipingere... con la luce La seconda puntata di una nuova serie a cura di Michael Freeman, dedicata allo sviluppo e alla messa in pratica di percorsi creativi in fotografia. Questo mese, l’importanza dell’azione.
Con una semplice torcia da pochi euro puoi illuminare il soggetto dei tuoi scatti anche quando è completamente immerso nel buio: scopri la divertente tecnica del light painting!
70 Il danzatore e la farina
I trucchi per sottolineare i movimenti del modello e catturarne il dinamismo. Non serve uno studio fotografico: per un ritratto d’impatto, bastano un fondale nero, dei flash portatili e... un po’ di farina.
ACCADEMIA SPREA FOTOGRAFIA
MICHAEL FREEMAN
Michael Freeman è un
fotografo britannico autore di numerosi manuali fotografici di grande successo editi anche in Italia. È specializzato in viaggi, architettura e arte orientale. Ha collaborato con la rivista dello Smithsonian Institute e con molti editori internazionali.
PERCORSI CREATIVI
Fai in modo che qualcosa accada Un’azione regala energia alle tue immagini, tanto più se è inaspettata
S
ono molte le situazioni in cui vorresti solo che nulla interferisca con la tua ponderata composizione. Lo studio formale di un’architettura o un sobrio paesaggio minimalista sono due esempi di situazioni che non hanno bisogno d’azione. Alcune immagini, invece, prendono vita solo quando nell’inquadratura succede qualcosa: può
essere un piccolo evento all’apparenza insignificante, o qualcosa che superi l’ovvio e il prevedibile. Volere che qualcosa succeda oppure preferire che non accada nulla può determinare il tuo modo di scattare. Spesso questo aspetto viene trascurato, mentre è fondamentale identificare lo “stile” di una foto. Senza entrare nell’insidioso terreno della critica d’arte, possiamo riconoscere una semplicissima scala che va dal livello “Calmo” a “Drammatico” (o da “Composto” a “Vivace”, se preferiamo). Le immagini nelle quali succede qualcosa appartengono al campo Drammatico/ Vivace, che è quasi un credo nella street photography . Come tutti i percorsi creati-
vi che presentiamo in questa serie di articoli, anche questo ha una sua filosofia, che non può adattarsi a tutti i fotografi. Nello scenario di partenza, davanti a te c’è una scena con alcuni elementi al posto giusto: soggetto, luce, colore, contrasto, quant’altro. Il tuo “retropensiero” tuttavia ti sussurra che se all’interno dell’inquadratura si manifestasse qualcuno o qualcosa, la composizione sarebbe migliore. Immagina una foto fatta in strada con due persone che stanno conversando: la luce va bene, la loro disposizione nello spazio è interessante, e non si sono accorte di te, per cui puoi scattare. Ma non sono scatti espressivi e tu speri che i soggetti [60]N
Questo vecchio ponte pedonale verso un tempio shintoista in Giappone era illuminato da una lama di luce che filtrava attraverso il bosco. Quello di cui avevo bisogno, e che è accaduto dopo una lunga attesa, era il passaggio di un prete shintoista attraverso la luce. Mentre aspettavo, ho impostato tempi e diaframmi per la giusta esposizione.
scoppino a ridere, o che litighino. È frustrante non poter far niente per influenzare gli eventi e questo è esattamente il punto: desideri che accada qualcosa perché questo renderebbe la foto più interessante, ma non puoi controllarlo .
Il principio di indeterminazione Le parole per il titolo di quest’articolo sono state scelte con attenzione. “Fare in modo che” succeda qualcosa non è l’equivalente di “far” succedere qualcosa. Che valore avrebbe una scena con una bella azione, completamen te diretta da te? Funzionerebbe benissimo
per una foto pubblicitaria o di moda, ma per il teatro della strada sarebbe un’interferenza che
RESTA SEMPRE FEDELE ALLA RE ALTÀ
ucciderebbe la spontaneità. Qualunque tipo di reportage non artefatto dipende dal caso, che a sua volta dipende dalla tua bravura e dalla tua preveggenza e/o pazienza nel cogliere un momento inaspettato. Potresti essere in circostanze al di là del tuo controllo, ma cogliere un momento fuori copione è quello che solo la fotografia può regalare. Fare in modo che accada qualcosa può sembrare poco più che volere che succeda, il che non sembra esattamente un “metodo”, ma ci sono due cose che puoi imparare molto bene. Una di queste è stare all’erta più del solito: potrai così riuscire a prevedere una o due cose che potrebbero succedere, allenando la pazienza ad aspettare che succedano – come
A volte tu speri che accada qualcosa nella scena, perché un’azione renderebbe lo scatto più interessante. Ma l’azione, in fotografia, è un fattore che non puoi controllare in queste foto. L’altra è accettare che le foto ben riuscite che dipendono dal caso non si ripetono ogni minuto, e che stai andando a caccia di pesci molto grossi e non di pesciolini. In ogni caso non accontentarti di quello che hai davanti all’inizio: se aspetti, potrebbe migliorare. N
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ACCADEMIA SPREA FOTOGRAFIA
MICHAEL FREEMAN
Il ruolo della comparsa inattesa Un modo per far sì che qualcosa accada è scegliere un’inquadratura e attendere che un inconsapevole protagonista entri in campo a completare l’immagine
È
uno scenario tra i più comuni nella street photography: attendere che qualcosa entri nel mirino ad animare la composizione. L’inquadratura deve quindi essere “previsualizzata” dal fotografo ancora prima che si trasformi in qualcosa di concreto. Di solito c’è una scena provvisoria, con qualche elemento utile o interessante che ha però bisogno di una comparsa per essere completata. In genere, il fotografo street prima di premere il pulsante di scatto sente la necessità di avere un soggetto di un certo tipo all’interno dell’inquadratura: non si accontenta della gente che gli passa casualmente davanti, ma cerca qualcosa o qualcuno che crei vita, azione – essenziale per la definizione stessa di “street photography”. Percorre le strade su e giù per ottenere il risultato che ha in mente, peraltro non limitandosi solo alla classica disciplina street. Se si allarga la prospettiva a una scena su scala medio-grande, come un paesaggio urbano, anche in questo caso ci si può trovare di fronte alla scelta decisiva tra l’animarla o no: se si decide di farlo, un soggetto non previsto che entra in campo e cammina per la scena è la soluzione più naturale.
tenere separate le persone, senza che si l’approccio possibile è quello geometrico sovrapponessero. La gente che si muove e architetturale, senza persone. In effetti, è più interessante di quella ferma, perciò poiché molte cabine erano chiuse, sarebil momento ideale per lo scatto in questo be stata la soluzione più semplice. Ho caso è stato quando i due uomini si era- provato, ma l’idea non mi era sembrata no appena incrociati. Come dimostrano sufficientemente forte, quindi il “piano” le illustrazioni qui sotto, scattare una fra- B è stato quello di introdurre l’azione. zione di secondo prima o dopo avrebbe La fase uno è stata trovare un punto di creato soltanto confusione. Organizza- vista adatto e siccome l’unico accesso re lo spazio è fondamentale ma ricordati pedonale alla spiaggia era attraverso un che per farlo puoi seguire diversi percor- passaggio tra le cabine una vista diagosi creativi, senza soffermarti solo su strade nale mi è parsa la migliore. La fase due già sperimentate. è stata decidere il punto esatto nel quaPer la fila delle tradizionali cabine colo- le “congelare” chi fosse passato e (come rate vicino a Torquay, nel Regno Unito, dimostrano le illustrazioni) le possibilità
Prevedi la posizione prima di scattare In queste foto del chiosco di una rosticceria e delle cabine di una spiaggia, gli elementi inanimati all’interno della scena erano il soggetto di partenza. Nel caso del baracchino a Port Louis (Mauritius), stavo andando a caccia di culture di strada superstiti, perciò la foto ruota va intorno all’oggetto e, data la location e la luce, un punto di vista ortogonale a esso mi sembrava la soluzione capace di sfruttare al meglio le limitate possibilità grafiche della scena. C’era un flusso continuo di passanti e il problema era come TROPPO PRESTO
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Il chiosco di una rosticceria nel centro di Port Louis (Mauritius) catturato nel momento più “pulito” e ordinato. Sotto si vede cosa sarebbe successo scattando troppo presto o troppo tardi; solo in un preciso istante ogni cosa è andata al proprio posto. TEMPISMO PERFETTO
TROPPO TARDI
FAI IN MODO CHE QUALCOSA ACCADA
erano pochissime. Se la persona avesse incrociato una qualsiasi linea grafica, si sarebbe creata confusione, perciò catturare il movimento della ragazza in uno spazio bianco era fondamentale. Questo è l’unico scatto buono in un quarto d’ora d’attesa. Consiglio di non dedicarsi troppo a questo genere d’immagine, perché oggi è molto diffuso e, se il fotografo aspetta
Una ragazza corre davanti a una fila di cabine vecchio stile. A causa della struttura fortemente grafica e dei colori, era importante cogliere la figura esattamente in uno spazio vuoto (un attimo in anticipo e non sarebbe stata così pulita) e i d ue spazi bianchi indicati dalle frecce erano le posizioni migliori.
solo che passi la sua figura prediletta, scivola facilmente nel banale o nel già visto. Pur trattandosi di foto solo parzialmente pianificate, non “recitate”, per avere un risultato davvero degno di nota è necessario… alzare l’asticella. In altre parole, le foto nelle quali appaia qualcuno devono essere molto più interessanti della media perché valga davvero la pena di scattarle!
L’attenzione per i dettagli A differenza dello scatto con le cabine, qui l’azione si è prolungata per qualche minuto. Anche questo è un caso in cui la location e l’inquadratura sono di per sé già piacevoli. Quello che mi ha attirato è stata la luce del sole basso e radente su una massa di colonne. Dal mio punto di vista, avevo bisogno di un paio di azioni piccole e organizzate, cosa che le due figure in campo mi hanno dato. La donna parlava al telefono dondolando il piede sul tacco – nei quattro particolari si vede la gamma delle sue pose base. Quando hai differenti pose a tua disposizione, scegli il momento dello scatto con cura, riflettendo su quale sia esattamente quella che fa per te: poi devi essere abbastanza pronto da catturarlo.
La punta del piede sollevata e puntata, con il contorno pulito della scarpa sul fondo chiaro, era il momento più espressivo nella mia inquadratura, anche per via della postura leggermente piegata in avanti che echeggia quella dell’uomo sul fondo, illuminato dal sole. N
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MICHAEL FREEMAN
Questione di tempismo Prontezza nel reagire, capacità di “prevedere” e scelta dell’istante ideale sono i requisiti per centrare l’azione in ogni occasione
O
vunque ci sia movimento e azione, ci sarà un momento che per te sarà quello “speciale”. Naturalmente il contenuto e l’aspetto di quell’attimo dipendono dal tuo gusto personale; dipende anche da cosa sei in grado di catturare, non solo in quanto rapido nell’esecuzione e reattivo, ma anche in quanto capace di riconoscere il momento significativo che non si ripeterà (come la nostra foto principale). Questo percorso creativo parte dal presupposto che ci sia un’attività che si svolge in una scena già individuata e inquadrata: pensala come un set già allestito in cui agiscono i tuoi soggetti. Questi si muovono in maniera imprevedibile e richiedono quindi da parte del fotografo la massima attenzione per ciò che si vede nel mirino. Nel caso di questa danzatrice Khmer (a destra), la situazione in sé era piuttosto comune. Il corpo di ballo andava in scena nell’antico tempio in pietra Preah Khan (Cambogia), nel cosiddetto Salone dei Danzatori. L’azione nel backstage di qualunque spettacolo teatrale è ricchissima di spunti fotografici e io ne stavo approfittando: era tutto molto colorato e ricco di atmosfera, e fin qui tutto bene. Ma nel terzo fotogramma delle immagini preparatorie (foto piccole in alto), sono apparsi i prodromi di un battibecco tra due giovani artiste che ha spinto la mia attenzione verso quello che sta va per succedere.
Ovunque ci sia azione e movimento, ci sarà un momento che per ogni fotografo sarà quello “speciale”, da non perdere [64] N
FAI IN MODO CHE QUALCOSA ACCADA
Scattare nature “non-così-morte” Il valore dell’azione non è limitato alla fotografia di strada o al reportage. Qualche volta, persino per un soggetto fisso come una natura morta c’è bisogno di un segno di vita. Le foto di food, soprattutto se rappresentano la preparazione del cibo o i liquidi, esigono azioni quali versamenti, rimescolamenti, sgocciolamenti e spruzzi. I video di cucina sono quasi sempre pieni di cose che succedono, perché questo è l’ingrediente fondamentale che rende appetitosi i cibi. Similmente, se qualcosa si muove nelle riprese fotografiche (almeno in ambito pubblicitario) viene superato uno degli inconvenienti dello still life: quello di essere troppo statico e contemplativo. Quando è il momento della “call-to-action”, come chiedere al consumatore di allungare il braccio e afferrare il prodotto, l’animazione può funzionare. Se faccio vedere una bevanda estiva rinfrescante e frizzante, questa deve frizzare. Ciò significa versarla un istante prima di scattare, in modo tale che le goccioline siano visibili nella foto – sopportando i numerosi tentativi e le molte ripetizioni nel versamento.
Catturare la nebulizzazione ha comportato molti versamenti all’ultimo istante, oltre a un set allestito con cura, in modo che le goccioline illuminate dal sole risaltassero contro lo sfondo scuro.
Se avere molte bollicine è parte integrante di uno still life, puoi usare un semplice ma efficace trucco producendole artificialmente durante lo shooting, come in questa foto. N
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ACCADEMIA SPREA FOTOGRAFIA
Dipingi con la luce Se vuoi, puoi “illuminare” il buio: è divertente e non occorre un’attrezzatura costosa
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a quando, nel 1889, il fotografo pionieristico Georges Demeny attaccò delle lampadine a un suo giovane assistente chiedendogli di saltare, i fotografi hanno sempre “dipinto” con la luce. La tecnologia oggi permette un approccio del tutto nuovo alla tecnica del light-painting : perché, ad esempio, non servirsi di superfici riflettenti per migliorare l’effetto? Usando acqua, vetro, specchi e persino il comando “Rifletti quadro” in Photoshop possiamo creare una piccola simmetria, alzando di molto il livello di una fotografia con dei disegni di luce. Segui questo semplice fotoprogetto per muovere i primi passi in questo divertente mondo: il tuo compito principale è far muovere una fonte di luce all’interno di una scena buia, mentre l’otturatore è aperto. La luce costruirà il tracciato durante l’esposizione, quindi la torcia funziona come il gesso sulla lavagna; lo puoi fare all’aperto di notte, o in una stanza buia. Quando avrai capito le basi, prova con diverse fonti di luce e movimenti per sfogare tutta la tua fantasia! [66] N
LA TECNICA DEL LIGHT�PAINTING
Missione ●Imparare a dipingere
con la luce migliorando l’effetto con i riflessi
Tempo necessario ●Un’ora
Livello di difficoltà ● Facile ●Intermedio ●Difficile
Cosa serve ●Reflex Nikon ● Treppiede ● Telecomando ● Torce elettriche ● Bicchieri di plastica N
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NIKOPEDIA
Quanto buio? Passo passo | Treppiede, modalità Posa e un kit-luci fai da te Non c’è bisogno di dipingere nel buio completo; in effetti, una bassissima luce ambiente aiuta a vedere quello che stai facendo. Fai attenzione però: più è lunga l’esposizione, più aumenta l’influenza della luce ambientale che rischiara la scena. Come puoi vedere in alcune delle nostre immagini, il chiarore della città dietro l’acqua ha rischiarato il cielo: a occhio nudo non era neanche lontanamente chiaro così, ma con un’esposizione di 100 secondi appare più luminoso.
1 Monta il treppiede
2 Imposta la modalità Posa B
Aspetta che sia quasi buio e monta il treppiede. Può essere difficile comporre l’inquadratura giusta, quindi stai largo nella composizione. Per evitare la continua ricerca dell’autofocus, metti a fuoco un punto illuminato nella scena, passa in Manuale e blocca l’AF. Fai attenzione a dove metti i piedi se lavori al buio vicino all’acqua profonda!
Devi impostare la tua macchina fotografica in modo che l’otturatore rimanga spalancato per tutto il tempo che ti serve per dipingere la scena con le torce. Seleziona perciò la modalità Posa B (dall’inglese Bulb): così facendo, l’otturatore resterà aperto finché terrai il pulsante di scatto premuto, secondo le esigenze del caso.
3 Collega un telecomando
4 Fai una foto di prova
Usa un telecomando – sia a filo, sia wireless come questo Hahnel – per tenere aperto l’otturatore. In alternativa, se la tua Nikon ha il modulo Wi-Fi di serie o come accessorio esterno puoi usare l’app dedicata sul tuo smartphone: avvia e interrompi l’esposizione da lontano, in modo da concentrarti sulla pittura con la luce.
L’apertura del diaframma e gli ISO dipendono dalla potenza delle tue torce e dalla luce ambientale presente nella scena. Fai una foto di prova per capirlo: comincia con 100 ISO, apertura f/8, dai inizio all’esposizione e accendi le torce. Se l’immagi ne è troppo scura, apri il diaframma o alza gli ISO. Se è troppo chiara, fai il contrario.
5 Costruisciti un kit di luci
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Controllo Wi-Fi Se la tua Nikon ha il Wi-Fi, puoi comandarla da lontano con lo smartphone, usando la app Wireless Mobile Utility di Nikon: quando dipingi con la luce, è molto utile perché non solo potrai mettere a fuoco, regolare le impostazioni e avviare o interrompere l’esposizione in remoto, ma anche controllare il risultato senza dover ogni volta tornare alla fotocamera. [68] N
colorate
Esistono luci specifiche per dipingere con la luce, ma probabilmente ti puoi arrangiare con quello che hai in casa. Noi abbiamo usato dei bicchieri di plastica colorati; abbiamo fatto passare la luce attraverso di essi e abbiamo avvolto del nastro intorno alla gamba di un treppiede, facendola poi oscillare avanti e indietro.
Crea figure sinistre
È divertente creare silhouette dall’aspetto sinistro, come quella della pagina di apertura di questo servizio: basta muovere le luci dietro a una persona che rimanga immobile, per poi dare due colpi di luce vicino al volto attraverso un bicchiere verde, in modo da far brillare gli occhi di questo colore.
LA TECNICA DEL LIGHT�PAINTING
ALLESTIMENTO 1 Simmetria in riva al fiume Cosa serve ● Nikon digitale reflex ● Treppiede ● Telecomando ● Torce elettriche ● Bicchieri di plastica
Con la torcia, abbozza la metà di una forma Dipingere con la torcia è come disegnare con il mouse del computer – i risultati possono essere tremolanti e infantili, ma questo è il loro charme. Per fare una figura simmetrica usando l’acqua all’aperto, sistema la fotocamera dall’altra parte del fiume o dello stagno e blocca l’otturatore aperto, quindi usa la torcia e il bicchiere colorato attaccati al bastone per dipingere metà di una forma simmetrica, partendo dalla superficie dell’acqua e cambiando i colori rapidamente. Il riflesso fa il resto. Immaginati la figura mentre dipingi con le torce: è un po’ un gioco a indovinare ma migliorerai con la pratica.
ALLESTIMENTO 2 | Dipingere in interni Cosa serve ● Nikon digitale reflex ● Treppiede ● Telecomando ● iPad o tablet ● Torce
elettriche ● Vassoio d’acqua
Dipingi un celebre skyline con un tablet La tecnica per dipingere con la luce in una stanza al buio è la stessa che si usa negli esterni. Per realizzare questa immagine, metti un modellino-giocattolo come questa Statua della Libertà su un tavolo, davanti a un vassoio pieno d’acqua (come nel riquadro qui sopra). Poi prepara sul tablet una serie di immagini dai semplici contorni colorati per ogni edificio e scorrile lentamente mentre fai scivolare il tablet lungo il bordo dell’acqua (attento a lasciare la mano fuori dall’inquadratura). Qualche colpo di luce sul fondo completerà l’effetto. N
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ACCADEMIA SPREA FOTOGRAFIA
Missione ●Allestire, illuminare
e scattare una foto d’azione... in una nuvola di farina!
Tempo necessario ●2 o 3 ore
Livello di difficoltà ● Facile ● Intermedio ● Difficile
Cosa serve ● Farina ● Tela cerata e teli
di polietilene ● Tre flash portatili ● Trigger wireless ● Stativi ● Ombrelli riflettenti
e diffusori, o softbox
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Una nuvola di... farina Bastano un fondale nero e un po’ di creatività per realizzare un ritratto artistico originale e di grande impatto
R
iuscire a catturare l’azione di un soggetto come un ballerino mentre danza non è semplice. Basta però una manciata di farina per mostrarne i movimenti in modo meravigliosamente plastico. La finissima polvere sospesa nell’aria, infatti, ne segue le mosse, creando volute illuminate dalle lampade ma anche anche un po’ di caos tutto attorno: la farina finirà ovunque (oltre che sul soggetto, anche sulle suppellettili e sull’attrezzatura), tuttavia è un prezzo che vale la pena di pagare per ottenere questa fantastica tridimensionalità. Nella pagina che segue scoprirai come allestire il set e scattare ritratti simili a questo; imparerai come
disporre le luci, quale posa deva assumere il soggetto e come servirti della polvere nella maniera più efficace. L’illuminazione ha un ruolo decisivo, tuttavia – sebbene sembri un allestimento complicato – avrai bisogno soltanto tre economici flash portatili e di un paio di ombrelli per “guidare” la luce. Inoltre, non c’è bisogno di uno studio: va bene qualunque spazio di dimensioni decenti o persino un esterno di notte, ovviamente se temperatura e umidità lo consentono. Noi abbiamo scattato in un parcheggio sotterraneo e la location ha offerto l’indubbio vantaggio di semplificare le operazioni di pulizia dopo la sessione.
UN PROGETTO CREATIVO
Passo a passo | Scatta con due luci disposte in parallelo Scatta in continuo: il teleobiettivo è più comodo; la corretta esposizione è fondamentale
FONDO SCURO SPEEDLIGHT A 1/16 DI POTENZA BEAUTY DISH* SOGGETTO SPEEDLIGHT A 1/16 DI POTENZA OMBRELLO ARGENTATO
SPEEDLIGHT A 1/8 DI POTENZA OMBRELLO BIANCO
Quick Tip Non sono necessari costosi flash per un progetto del genere. È sufficiente che quelli in tuo possesso offrano il controllo manuale sulla potenza del lampo e la modalità Slave ottica – funzioni che anche i modelli più economici di solito hanno.
FOTOCAMERA 1 Trova la location più
adatta e comoda da pulire Ti serve un ambiente con poca luce e uno sfondo nero (noi abbiamo scattato in un parcheggio sotterraneo). Fai il possibile per arginare la diffusione della farina, disponendo opportunamente i fogli di polietilene e la tela cerata a protezione della scena.
2 Disponi le luci secondo questo schema
Nel nostro allestimento a tre flash (impostati in modalità manuale), quello frontale era diretto verso il soggetto attraverso un ombrello bianco, quello dietro a sinistra era riflesso da un ombrello argentato, e su quello dietro a destra è stato montato un beauty dish.
Bloccare l’azione 3 Usa l’esposizione manuale
4 Setaccia la farina
Quando usi i flash separati dalla macchina, devi impostare l’esposizione manuale. Parti da un tempo di posa di 1/200 di secondo, poi regola la potenza dei flash, il diaframma e la sensibilità fino a quando l’esposizione andrà bene – nel nostro caso abbiamo impostato f/6.3 e 400 ISO.
Per essere scientifici, abbiamo provato due tipi di farina ma non abbiamo notato grandi differenze tra quella normale e quella con il lievito dosato. Passate al setaccio, rimangono entrambe in aria più a lungo. Il nostro modello ne ha tenuta un po’ in mano per lasciarla andare ballando e saltando.
5 Scegli un abile modello
6 Divertiti con le luci
Uno scatto come questo è possibile solo con un soggetto consapevole dei suoi movimenti: potendosi fidare della capacità del modello di mettersi in pose interessanti, sarai libero di concentrarti sulla tecnica, sulla scelta del momento e sulla composizione.
Luci di taglio e controluce danno questo contorno chiarissimo sui due lati del corpo. Il modello dovrebbe assumere posizioni che sfruttino al massimo questa illuminazione girando la testa da un lato o dall’altro – una posizione frontale non funzionerebbe.
Non è tanto il tempo di posa a congelare l’azione, quanto la durata del lampo. Questo perché siamo in un ambiente buio dove l’unica luce che conta è quella del flash – la cui durata è più breve del tempo di sincro flash della macchina (di solito 1/200 o 1/250 di sec al massimo). Ricordati che la durata del lampo è proporzionale alla potenza impostata (controlla le specifiche del tuo modello), quindi al suo valore massimo può ad esempio avvicinarsi a 1/200 di sec mentre a 1/16 della potenza massima di solito si aggira intorno a 1/8.000 di sec (o anche un tempo più veloce). Per riuscire perciò a bloccare i movimenti del ballerino ed evitare il mosso in ambiente buio, riduci in manuale la potenza del flash a seconda della rapidità dell’azione e all’occorrenza usane più di uno simultaneamente per compensare l’abbassamento del livello di luce. N
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progetto e si rivela prezioso anche nel fotoritocco e nelle regolazioni più complesse. Per sfruttarne al meglio la flessibilità, è importante capire bene come funziona. Nella maggior parte dei casi, le punte predefinite consentono di raggiungere risultati ottimali per qualsiasi necessità. Basta selezionare quella che fa al caso tuo e utilizzarla sul disegno. L’aspetto più interessante, però, sta proprio nella personalizzazione. Ogni opzione del Pennello può essere gestita quasi senza limiti. Puoi modificare un singolo parametro o cambiarli tutti, arrivando a
specificare con quale metodo di fusione viene applicato. Ricreare un effetto acquerello, per esempio, è piuttosto facile. È sufficiente utilizzare una punta morbida a bassa opacità. Per diventare un maestro della “pittura digitale” ci vuole comunque molta pazienza, unita a una buona dose di studio. Imparare le nozioni di base è
fondamentale per procedere con i passaggi successi vi. Se vuoi sviluppare le principali competenze, segui con attenzione i nostri suggerimenti, avendo cura di concentrarti sulle impostazioni che utilizziamo in questi esempi per prendere poi il pieno controllo delle tue immagini una volta fatta un po’ di esperienza.
I PENNELLI DI PHOTOSHOP
Pittura digitale | Inizia da uno sfondo bianco e libera la fantasia Quick Tip Per migliorare la foto, fai clic sull’icona Crea un nuovo livello di riempimento o di regolazione e aggiungi i livelli di regolazione Livelli e Tonalità/ saturazione
1 Inizia dal contorno
2 Pennelli più grandi
Premi B per selezionare un Pennello, quindi dai un’occhiata al pannello delle opzioni in basso. La maggior parte delle punte che trovi all’inizio sono piccole e dure. Rappresentano la miglior soluzione per definire i dettagli di una figura. Infatti, vengono utilizzate per creare lo schizzo di base del progetto.
Scorri il selettore delle punte fino a trovare quelle più grandi. Sono molto utili per colorare e ombreggiare la figura. Utilizzando questi pennelli a bassa opacità, puoi ricreare splendidi effetti di transizione tra un tono e l’altro. Valuta bene le anteprime fornite dal pannello delle opzioni.
I consigli dell’esperto
3 Punte morbide
4 Tratti personalizzati
Nelle impostazioni del Pennello puoi modificare la durezza del tratto. Le punte più morbide sono molto utilizzate nella maggior parte dei progetti. Per esempio, se applicate a un livello con metodo di fusione Luce soffusa, contribuiscono all’aggiunta di ombre e luci.
Non devi limitarti ai Pennelli predefiniti. Puoi personalizzare la resa di ciascuno, crearne nuovi, oppure sfruttare quelli reperibili in Rete. Sul sito www.spreafotografia.it/photoshoptutorial, trovi risorse che possono aiutarti. Per importare una punta, basta trascinare un file .abr in Elements.
Una tavoletta grafica è un supporto su cui puoi disegnare con una penna. È pensata per molte attività, ma dà il meglio nella “pittura digitale”. Consente di raggiungere una precisione impensabile per qualsiasi mouse. Esistono tavolette grafiche per tutte le tasche. Le più economiche partono da circa 60 euro.
Qualche altro consiglio | Ottieni di più dai Pennelli agendo sulle opzioni
Metodi di fusione
Impostazioni Pennello
Impostazioni tavoletta
Fai clic sul menu a tendina dei metodi di fusione. Usando questo parametro, modificherai la modalità con cui il pennello agisce nel livello su cui stai lavorando. In base all’opzione, potrai schiarire o scurire l’immagine, cambiarne l’impatto cromatico e molto altro ancora. All’occorrenza, se dipingerai su più livelli, sarai in grado di modificare il metodo di fusione per ciascuno.
Il pulsante Impostazioni pennello si trova nel pannello delle opzioni, in basso. Da qui puoi modificare forma e dimensioni, ma anche nuove voci come spaziatura, sfumatura, durezza e molto altro. Agendo su ciascuna, conferisci alla punta un tratto particolare e spesso unico. Quando lavori con queste funzioni, assicurati sempre di utilizzare il pennello giusto per ciò che vuoi fare.
Utilizzando una tavoletta grafica, migliori sensibilmente il modo in cui sfrutti i pennelli. Se vuoi crescere come artista digitale ti consigliamo di acquistarne una. Nel pannello delle opzioni dello strumento Pennello, trovi il pulsante Impostazioni tavoletta che permette di gestire i principali controlli della stilo, assicurandoti la massima flessibilità durante il disegno. N
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ACCADEMIA SPREA FOTOGRAFIA
Più nitidezza, meno rumore Di regola, se aumenti la prima cresce il secondo. Ecco perché gli strumenti per gestirli si trovano nello stesso pannello di Lightroom VUOI SAPERNE DI PIÙ? IL FORMATO IDEALE PER LA POST-PRODUZIONE
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Missione
DOPO
●Imparare a gestire
nitidezza e rumore in un file RAW
Tempo necessario ●30 minuti
Livello di difficoltà ● Facile ●Intermedio ● Difficile
Cosa serve ● Lightroom
(o Adobe Camera Raw)
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a massima nitidezza è fondamentale per la resa di un’immagine. Per ottenerla è determinante quello che fai in fase di scatto: usa buoni obiettivi, effettua un’accurata messa a fuoco e imposta un tempo di posa tale da scongiurare il micromosso. In fase di post-produzione, di solito non è possibile né correggere gli errori di messa a fuoco né ovviamente modificare la durata dell’esposizione, ma la foto può comunque essere migliorata: posto che la percezione di nitidezza è data da una combinazione di dettaglio e contrasto, Adobe Camera Raw e Lightro-
om vanno ad agire sul contrasto locale, in modo concettualmente molto simile a quanto fa il comando Chiarezza: in pratica, aumentano il “microcontrasto” ai bordi degli oggetti per regalare ai tuoi occhi un’immagine più definita. Così facendo, però, può succedere di compromettere la qualità dello scatto: è facile infatti che appaiano fastidiosi artefatti in forma di aloni intorno agli elementi già caratterizzati da un elevato contrasto e che il rumore aumenti in maniera percepibile. Per fortuna esistono soluzioni facili e rapide per contenere il problema.
LA NITIDEZZA E GLI EFFET TI SUL RUMORE
Passo a passo | Aumenta la nitidezza senza effetti collaterali Il diaframma perfetto
1 Esamina attentamente la foto
2 Intervieni su nitidezza e
Seleziona un file RAW simile a questo e aprilo in Lightroom. Qui i particolari minuti non mancano, ma la foto è stata scattata a 3200 ISO e dvrai fare i conti con il rumore. Vai al pannello Dettagli e concentrati sulla parte alta, dedicata alla Nitidezza. Il valore di default è 25, non molto elevato.
rumore Porta il cursore Fattore a 150. L’impatto sulla formica è notevole, tuttavia il rumore aumenta notevolmente (il particolare dell’immagine al 100% nel riquadro sopra i cursori ti aiuta a giudicarne l’entità). Puoi riposizionare la lente di ingrandimento cliccando sul mirino nell’angolo superiore sinistro della finestrella.
3 La prova del nove
4 Regola il raggio
Se hai in archivio un’immagine come questa, esempio di soggetto a elevato contrasto, aprila e imposta sul valore massimo i cursori Fattore e Raggio: noterai che intorno ai bordi compariranno dei brutti artefatti. Se esageri con Nitidezza, questo è l’effetto che otterrai anche all’interno delle tue foto!
Torna all’immagine di partenza e porta Fattore a 100 – un valore ancora molto alto, ma non eccessivo. Regola Raggio in funzione della risoluzione della tua fotocamera: per sensori da 24 Mp, un valore di 1,4 o 1,5 pixel è spesso l’ideale; per sensori da 50 Mp potrebbe essere necessario arrivare a 2 o 2,5 pixel.
Ogni obiettivo ha un’apertura di diaframma ottimale che consente di ottenere la massima nitidezza per quella data ottica. Di solito corrisponde al valore a metà della gamma di apertura (da f/8 a f/16) mentre la nitidezza viene meno alle minime e massime aperture possibili, come f/22 e f/2.8. L’apertura che sceglierai influenzerà – oltre alla profondità di campo – anche la definizione dei tuoi scatti in tutta l’inquadratura. Quando fotografi paesaggi oppure quando realizzi close-up, se pretendi il massimo della nitidezza è bene fin da subito impostare l’apertura ottimale dell’obiettivo!
Quick Tip
5 Fai attenzione ai dettagli
6 Applica una mascheratura
Il cursore Dettagli determina la risposta dei particolari più minuti (cioè ad alta frequenza). Riducendo questo parametro verranno evidenziati maggiormente i bordi, aumentandolo verrà esaltata la texture dell’oggetto. Tieni premuto il tasto [Alt] mentre trascini il cursore e l’immagine si trasformerà in una maschera che mostra più efficacemente l’effetto ottenuto.
Il cursore Mascheratura serve ad applicare l’effetto solo a una parte dell’immagine. Si tratta in effetti di una mascheratura dei bordi: zero equivale ad applicare l’effetto all’intera immagine, 100 ad applicarlo solo ai contorni principali. Tieni premuto [Alt] mentre trascini il cursore per vedere, in bianco, dove verrà applicato esattamente l’effetto.
Il cursore Chiarezza agisce sul contrasto locale. L’effetto è quello di rendere più evidenti i dettagli più fini, come ad esempio i capelli. L’immagine appare molto nitida e di forte impatto, ma attenzione: aumentando Chiarezza, si evidenziano anche i difetti, per cui in certi ambiti (come nel ritratto) è meglio non esagerare. N
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Fotocamere/Obiettivi/Accessori
Le nuove ottiche Sigma Tre gioielli della serie Art e uno dalla serie Contemporary, per ogni esigenza
Q
uando si parla di obiettivi "universali" sono pochi i nomi che reggono il confronto con Sigma. Di recente, il marchio giapponese ha cominciato a sfornare prodotti di altissima qualità, sia
dal punto di vista della costruzione che delle prestazioni ottiche. In particolare, si fanno apprezzare i modelli della gamma Art, dotati di soluzioni tecnologiche all'avanguardia che di solito si ritrovano solamente in
obiettivi ben più costosi di questi. Ecco dunque le novità Sigma più importanti di questo primo scorcio del 2017: due fissi e uno zoom standard della famiglia Art, e un supertele della serie economica Contemporary.
135mm F1.8 DG HSM Art
È
un obiettivo della linea Art che piacerà soprattutto a chi ama il ritratto: compatibile con le reflex full-frame, è un tele a focale fissa capace di offrire un gradevolissimo effetto bokeh, grazie a un’apertura massima di f/1.8 e alle 9 lamelle del diaframma. È in grado di rendere tutta la risoluzione richiesta dalle reflex da 50 Mp e oltre, e adotta tutte le più avanzate soluzioni progettuali, con vetri ottici all’avanguardia. L’ideale per fotografie a distanza ravvicinata e figura intera, perfetto per far stagliare il soggetto sul fondo. Inoltre, il rapidissimo AF con motore ipersonico HSM lo rende un’ottima scelta anche per la fotografia d'azione.
Compatibile con il convertitore MC-11 Innesto a prova di polvere, umidità e acqua Disponibile per Sigma USB DOCK Permette la personalizzazione e la regolazione fine Diaframma rotondo Costruito per minimizzare flare e ghost Innesto a baionetta in ottone Misura del MTF con il metodo Sigma “A1” Prezzo indicativo: 1.450 €
Caratteristiche 13 elementi in 10 gruppi • Apertura minima f/16 • Diametro filtri 82 mm • Angolo di ripresa (35 mm): 18.2° • Distanza min. di messa a fuoco: 87,5 cm • Lamelle del diaframma: 9 (diaframma rotondo) • Rapporto d’ingrandimento massimo: 1:5 • Dimensioni: 91,4 mm x 114,9 mm • Peso: 1.130 g
14mm F1.8 DG HSM Art
S
iamo in presenza di un ultragrandangolare luminosissimo, capace di offrire una qualità d'immagine davvero straordinaria: Il Sigma 14 mm F1.8 DG HSM / Art produce sia la grande profondità di campo caratteristica delle ottiche di questa categoria sia quella ridottissima derivante da un'ampia apertura massima di diaframma (f/1.8), garantendo così riprese fantastiche di soggetti ben definiti contro sfondi piacevolmente sfocati. Lo schema ottico a 16 elementi e 11 gruppi e l'utilizzo di vetri di altissima fattura contribuiscono a ridurre al minimo aberrazioni e distorsioni, restituendo immagini nitide dal centro fino ai bordi dell'inquadratura.
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Compatibile con il convertitore MC-11 Disponibile per Sigma USB DOCK Permette la personalizzazione e la regolazione fine Diaframma rotondo Costruito per minimizzare flare e ghost Innesto a baionetta in ottone per durare nel tempo Misura del MTF con il metodo Sigma “A1” L’anno di costruzione è inciso nel barilotto dell’obiettivo Prezzo non ancora disponibile
Caratteristiche 16 elementi in 11 gruppi • Apertura minima f/16 • Angolo di ripresa (35mm): 114.2° • Distanza minima di messa a fuoco: 27cm • Lamelle del diaframma: 9 (diaframma rotondo) • Rapporto d’ingrandimento massimo: 1:9,8 • Dimensioni: 95,4 mm x 126 mm • Peso: 1.170 g
Fotocamere/Obiettivi/Accessori
24-70mm F2.8 DG OS HSM Art
Veloce autofocus con possibilità costante d’intervento manuale Compatibile con il convertitore MC-11
Q
uesto zoom standard appartiene alla quarta generazione di 24-70mm targati Sigma. È in grado di offrire immagini di alta qualità, con aberrazioni ridotte ai minimi termini grazie ai tre elementi in vetro ottico SLD e ai quattro elementi asferici. A tutta apertura, l’obiettivo offre un’espressività fotografica notevole, con aree a fuoco molto nitide e un bokeh impeccabile. Anche quest’ottica vanta la stabilizzazione OS e il motore ipersonico HSM. Nella costruzione del supporto delle lenti è stato fatto largo uso di metallo mentre le parti esterne sono in TSC, materiale con una bassissima espansione termica.
Disponibile Sigma USB DOCK Permette la personalizzazione delle regolazioni Predisposto per il Servizio Conversione Innesto Consente di usare l’obiettivo con corpi macchina differenti Diaframma rotondo Innesto resistente in ottone Controllo con sistema MTF Sigma “A1” Il barilotto porta inciso l’anno di fabbricazione Prezzo non ancora disponibile
Caratteristiche 19 elementi in 4 gruppi •Apertura minima del diaframma: f/22 • Angolo di ripresa: 84.1°-34.3° • Distanza minima di messa a fuoco: 37 cm • Lamelle del diaframma: 9 (diaframma rotondo) • Rapporto d’ingrandimento massimo: 1:4,8 • Dimensioni: 88 x 107,6 mm
100-400mm F5-6.3 DG OS HSM Contemporary
S
i tratta di uno super zoom conveniente con filettatura da soli 67 mm e un peso tutto sommato ragionevole (1.160 g). Le performance sono di alto livello, grazie alla stabilizzazione ottica (OS), al motore ipersonico (HSM) con rinnovato algoritmo per messa a fuoco veloce, al limitatore di messa a fuoco e altro ancora. Per una veloce impostazione della zoomata l’obiettivo adotta, oltre al tradizionale anello rotante, un meccanismo "a pompa". Il particolare paraluce è stato progettato per poter regolare la zoomata in qualsiasi momento proprio tramite questo sistema.
Diaframma rotondo Progettato per ridurre ai minimi termini flare e immagini fantasma Compatibile con i nuovi teleconverter AF veloce con possibilità di messa a fuoco manuale in qualsiasi momento Compatibile con il convertitore MC-11
Caratteristiche
Disponibile per il Sigma USB DOCK
21 elementi in 15 gruppi • Apertura minima: f/22 • Angolo di ripresa: 24.4° - 6.2° • Distanza minima di messa a fuoco: 160 cm • Lamelle del diaframma: 9 (diaframma rotondo) • Rapporto d’ingrandimento massimo: 1:3,8 • Dimensioni: 86,4 mm x 182,3 mm • Peso: 1,160g
Permette di utilizzare corpi macchina di costruttori differenti
Disponibile per il Servizio Conversione Innesto
Prezzo indicativo: 925 €
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I NOSTRI TEST
I 10 comandamenti della fotografia di strada: l'attrezzatura, le tecniche, i consigli dei pro.
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I NOSTRI TEST
Quale sarà la tua prossima NIKON? Inevitabile, arriverà il momento in cui la tua vecchia reflex non ti basterà più... Abbiamo provato otto modelli pronti a rimpiazzarla egli anni il catalogo Nikon si è ampliato fino a comprendere reflex per ogni tipologia di fotografo, dal principiante assoluto al professionista più esigente. I modelli “DX” (basati sul sensore APS-C, più piccolo dei CMOS a pieno formato) come quelli della serie D3000, D5000 e D7000, sono stati progettati per un pubblico che comprende sia chi è alle prime armi sia i fotoamatori evoluti. Chi preferisce la fotografia full-frame, si rivolgerà alle fotocamere “FX” delle serie D600 e D700. In definitiva, c’è solo l’imbarazzo della scelta... Se possiedi già una reflex vecchia di qualche anno, ti sarà sicuramente passato per la mente di mandarla in pensione sostituendola con una macchina più recente. I vantaggi, d’altra parte, saranno subito evidenti: potrai contare su più megapixel, su una gamma di sensibilità più estesa, su un autofocus più veloce e su un esposimetro più efficace. Se nel frattempo hai acquistato dimestichezza con la fotografia, sarai tentato dall’idea di salire di livello e passare a una reflex di fascia superiore rispetto alla tua. A parte i costi, la difficoltà nella scelta di un modello piuttosto che di un altro sta nel capire in che misura le novità si traducano davvero in una migliore esperienza d’uso e in risultati più soddisfacenti. Nelle pagine che seguono troverai una rassegna delle reflex Nikon che potrebbero fare al caso tuo.
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OTTICHE MACRO
Le 8 candidate Nikon D3400
(con AF-P 18-55mm)
Nikon D5600
(solo corpo)
Nikon D7200
(solo corpo)
Nikon D610
(solo corpo)
Nikon D750
(solo corpo)
Nikon D500
(solo corpo)
Nikon D810
(solo corpo)
Nikon D5
(solo corpo)
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I NOSTRI TEST
Quanti megapixel? Un sensore ad alta risoluzione ti permette di catturare elevati livelli di dettaglio e di preser vare la nitidezza delle stampe di grande formato – la D3400, ad esempio, vanta un numero di pixel più che doppio rispetto alla D3000 originale (10,2 Mp contro 24,2 Mp). Il problema legato a una conta così elevata è che il sensore (a parità di superficie) conterrà fotositi di più piccolo diametro e quindi con più scarse capacità di catturare la luce; da ciò deriva un maggiore rumore nell’immagine finale in condizioni di scarsa
illuminazione, ma è un fenomeno che i sensori di più recente generazione contrastano efficacemente, con il vantaggio che si possono ottenere buoni risultati anche con impostazioni ISO ele vate. Premesso ciò, in presenza di poca luce alcune fotocamere hanno una resa migliore di altre.
Autofocus e facilità d’uso Nella fotografia sportiva, in quella naturalistica e in tutti quei generi in cui devi riprendere rapidi movimenti, un autofocus dalle prestazioni ele vate rappresenta un notevole
vantaggio e la frequen za di scatto continuo è determinante per cogliere il momento perfetto di una scena d’azione. Le fotocamere entry-level di solito hanno meno pulsanti e ghiere dei modelli più avanzati, e questo può essere un serio motivo di frustrazione per i fotografi con più esperienza che non hanno la possibilità di accedere rapidamente ai parametri di scatto: tienilo in conto se hai superato la fase del principiante.
DX o FX? Un’altra importante decisione da prendere è se restare al for-
mato DX o passare al full-frame. Grazie alla super ammiraglia APS-C Nikon D500, il primo ora si adatta anche alle esigenze degli appassionati più evoluti e dei professionisti che vogliono massimizzare la lunghezza focale “effettiva” dei loro teleobiettivi. Se invece ti servono profondità di campo ridotta, una maggiore risoluzione dei dettagli e prestazioni eccellenti anche con luce scarsa, una reflex FX è sicuramente la scelta migliore, anche se comporterà un investimento superiore e probabilmente la sostituzione di alcune ottiche del tuo kit.
Nuove e migliori Un confronto tra gli ultimi modelli Nikon e gli originali Nikon D3000
Data di presentazione Sensore d’immagine Processore Gamma ISO (espansa) Punti AF Tempi di posa Frequenza di scatto max Video Schermo LCD Wireless integrato
Luglio 2009 10,2 Mp CCD DX EXPEED 100-1.600 (3.200) 11 punti (1 punto a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 3 fps No 7,5 cm, 230.000 punti No
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Nikon D3400
Agosto 2016 24,2 Mp CMOS DX EXPEED 4 100-25.600 11 punti (1 punto a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 5 fps 1080p 7,5 cm, 921.0 00 punti Bluetooth
La D3400 è un notevole balzo in avanti rispetto alla D3000 grazie alla gamma ISO ampliata, al Live View, alla ripresa video, alla maggiore frequenza di scatto e alla connettività Bluetooth. Nikon D600
Data di presentazione Sensore d’immagine Processore Gamma ISO (espansa) Punti AF Tempi di posa Frequenza di scatto max Video Schermo LCD Wireless integrato
Settembre 2012 24,3 Mp CMOS FX EXPEED 3 100-6.400 (50-25.600) 39 punti (9 punti a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 5,5 fps 1080p 8,1 cm, 921.0 00 punti No
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Nikon D610
Ottobre 2013 24,3 Mp CMOS FX EXPEED 3 100-25.600 (50-25.600) 39 punti (9 punti a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 6 fps 1080p 8,1 cm, 921.000 punti No
La D610 full-frame per il mercato consumer è simile alla D600 lanciata solo un anno prima, ma ha uno specchio e un otturatore di nuova progettazione. Nikon F
Data di presentazione Sensore d’immagine Processore Gamma ISO (espansa) Punti AF Tempi di posa Frequenza di scatto max Video Schermo LCD Wireless integrato
Aprile 1959 Pellicola 35 mm Dipende dall a pellicola nessuno 1/1.000-1 sec + Posa B 5 fps (motore) No No No
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Nikon DF
Novembre 2013 16,2 Mp CMOS FX EXPEED 3 100-12.800 (32-51.200) 39 punti (9 punti a croce) Da 1/4.000 s a 30 s + Posa 5,5 fps No 8,1 cm, 921.000 punti No
La DF (non presente nel test) imita la linea della primissima Nikon reflex 35 mm, ma è equipaggiata con l’eccellente sensore da 16,2 Mp e il processore della D4.
[80]N
Nikon D5000
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Aprile 2009 12,3 Mp CMOS DX EXPEED 200-3200 (100-6.400) 11 punti (1 punto a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 4 fps 720p 7,5 cm, 230.000 punti No
Nikon D5600
Novembre 2016 24,2 Mp CMOS DX EXPEED 4 100-25.600 ISO 39 punti (9 punti a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 5 fps 1080p 8,1 cm, 1.037k punti, orient. Wi-Fi
La nuova D5600 ha solo qualche funzione in più della D5500 (il Bluetooth, ad esempio), ma rispetto alla D5000 originale ne è passata di acqua sotto i ponti: vale la pena aggiornarsi. Nikon D700
Nikon D800
C’è una notevole differenza di pixel tra il sensore della D7000 e quello della D7200; inoltre, il processore è due generazioni più avanti. La nuova accoppiata consente ISO fino a 25.600. Nikon D300
Agosto 2007 12,3 Mp CMOS DX EXPEED 200-3.200 (100- 6.400) 51 punti (15 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 6, fps (8 fps con batt. suppl.) No 7,9 cm, 921 k No
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Nikon D810
Giugno 2014 36,3 Mp CMOS FX EXPEED 4 64-12.800 (32-51.200) 51 punti (15 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 5 fps (7 fps ridotto DX) 1080p 8,1 cm, 1.229.000 punti No
Regina della fotografia ad alta risoluzione (l’ideale per i paesaggi), la D810 ha gli stessi 36,3 megapixel della D800, ma senza il filtro passabasso, per una maggiore resa dei dettagli.
Nikon D7200
Marzo 2015 24,2 Mp CMOS DX EXPEED 4 100-25.600 (102.400) 51 punti (15 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 6 fps (7 fps 1,3 ridotto) 1080p 8,1 cm, 1.229.000 punti Wi-Fi, NFC
Nikon D750
D’aspetto simile alla D300, formato DX, la full-frame D750 è simile alla D700 per costruzione e distribuzione dei comandi, ma con parecchie migliorie.
Febbraio 2012 36,3 Mp CMOS FX EXPEED 3 100-6400 (50-25.600) 51 punti (15 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 4 fps (5 fps rid otto DX) 1080p 8,1 cm, 921.000 punti No
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Settembre 2014 24,3 Mp CMOS FX EXPEED 4 100-12.800 (50-51.200) 51 punti (15 punti a croce) 1/4.000-30 sec + Posa B 6,5 fps 1080p 8,1 cm, 1.229k orientabile Wi-Fi
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Luglio 2008 12,4 Mp CMOS FX EXPEED 200-6.400 (100-25.600) 51 punti (15 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 5, fps (8 fps con batt. suppl.) 1080p 7,9 cm, 921.000 punti No
Nikon D7000
Settembre 2010 16,2 Mp CMOS DX EXPEED 2 100-6400 (25600) 39 punti (9 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 6 fps 1080p 7,9 cm, 920.000 punti No
>>
Nikon D500
Gennaio 2016 20,9 Mp CMOS DX EXPEED 5 100-51.200 (50-164.000) 153 punti (99 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 10 fps 4K 8,1 cm, 2.359k orient., touch Wi-Fi, NCF, Bluetooth
La gestazione della D500 è durata m olto a lungo, ma questa fotocamera ha portato il formato DX a un livello professionale, con una risoluzione dell’immagine molto superiore. Nikon D3
Agosto 2007 12,1 Mp CMOS FX EXPEED 200-6.400 (100-25.600) 51 punti 1/8.000-30 sec + Posa B 9 fps (11 fps ridotto DX) No 7,9 cm, 921.000 punti No
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Nikon D5
Gennaio 2016 20,8 Mp CMOS FX EXPEED 5 100-102.400 (50-3.280.000) 153 punti (99 punti a croce) 1/8.000-30 sec + Posa B 12 fps (14 fps specchio alzato) 4K 8,1 cm, 2.359.000 punti No
Sebbene abbia un numero di megapixel superiore a quello della D3, la D5 ha una frequenza di scatto superiore e una gamma ISO immensa, anche grazie al più recente processore d’immagine.
LA TUA PROSSIMA NIKON
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 26 TIFF 28 0
5
10
15
20
25
30
35
Non è la migliore delle Nikon in quanto a risoluzione, con valori un po’ più bassi di altre fotocamere.
Accuratezza del colore I valori più prossimi allo 0 sono migliori 3,1 -6
-4
-2
0
2
4
6
I colori della D3400 appaiono saturi ma comunque naturali, con una buona resa generale.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori
Nikon D 3400
50
(con ottica kit AF�P DX 18-55 f/3.5-5.6G VR)
40 l e b i c e D
30
Una reflex entry-level semplice e divertente da usare
20
La D3000 era perfetta per i principianti e lo è anche la nuova D3400, grazie all’intuitiva funzione Guida che in ogni momento può intervenire in tuo aiuto. Le numerose modalità di scatto automatiche e i tanti effetti speciali fanno di questa Nikon la fotocamera ideale per chi vuole passare da una compatta (o al limite da uno smartphone) a una reflex digitale. Rappresenta anche un ottimo passo in avanti per i possessori di reflex entry-level di vecchia generazione che vogliono mantenere le cose semplici ma anche condividere le foto sui social in maniera più immediata. Lo sharing è
“
infatti facilitato dalla tecnologia Bluetooth che permette il trasferimento istantaneo dei file a un tablet o uno smartphone collegati wireless grazie all’app SnapBridge . Per il resto, poco è cambiato rispetto alla precedente D3300. Il sensore da 24,4 Mp e il processore EXPEED 4 sono gli stessi, così come il sistema autofocus a 11 punti e l’esposimetro. La D3400 abbandona il sistema automatico di pulizia del sensore della D3300 e il flash incorporato non è altrettanto potente: ne giova la batteria che ora permette di arrivare a 1.200 scatti. Il nuovo AF-P 18-55 mm VR
Un ottimo passo in avanti per i possessori di reflex entry-level di vecchia generazione che vogliono mantenere le cose semplici e condividere le foto sui social più facilmente
è un obiettivo discreto, e vale la pena di averlo in borsa.
Prestazioni La D3400 produce immagini intense e vibranti, sebbene la resa dei dettagli più fi ni non sia all’altezza delle aspettative. Ma con una frequenza di scatto di 5 fps e una sensibilità che arriva a 25.600 ISO, non si può certo definire “lenta”. In definitiva, però, se vuoi sviluppare la tua creatività, i controlli semplificati e l’assenza di impostazioni personalizzabili possono darti l’impressione di non aver fatto molti progressi nell’evoluzione del tuo kit.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
10
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate 100
400
1800
6400
25600
I risultati della qualità d’immagine a ISO elevati sono molto simili a quelli della D5600 e della D7200.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8 6
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate 100
400
1800
6400
25600
Le prestazioni RAW non sono eccellenti ma l’Active D-Lighting fa un ottimo lavoro nell’ampliare la gamma dinamica.
Benchmark La qualità d’immagine della D3400 è molto gradevole da tutti i punti di vista e i JPEG così come escono dalla fotocamera sono generalmente vivaci e brillanti.
N
[81]
I NOSTRI TEST
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 30 TIFF 32 0
5
10
15
20
25
30
35
I punteggi della D5600 sono un po’ più alti di quelli della D3400, ma la D7200 è ancora lontana.
Accuratezza del colore I valori più prossimi allo 0 sono migliori -1,4 -6
-4
-2
0
2
4
6
Il bilanciamento del bianco automatico produce toni un po’ freddi, ma il risultato complessivo tende comunque al neutro.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori 50
Nikon D5600
40
(solo corpo)
30
Una fotocamera economica ma con ambizioni da prima della classe La caratteristica saliente della D5000 originale era il suo schermo ad angolazione variabile, molto utile per scattare foto ed eseguire riprese video da posizioni scomode, o per autoritratti. La D5600 (e la D5500 prima) offre una migliore esperienza d’uso grazie alla praticità del touchscreen – con un pannello che mostra una risoluzione quattro volte superiore rispetto al modello originale per una visione molto più nitida. I sistemi autofocus ed esposimetrico della D5600 offrono prestazioni superiori rispetto a quelli della entry-level D3400: si parla di 39 punti AF contro 11
“
e di un sensore RGB da 2.016 pixel invece che di soli 420. Un incremento potenziale della qualità d’immagine deriva dalla disponibilità di 14 bit nella profondità di colore in modalità RAW, mentre la D3400 supporta solo la modalità a 12 bit. Entrambe le macchine sono relativamente leggere e compatte per via della monoscocca in fibra di carbonio. A causa del meccanismo per la rotazione dello schermo, la D5600 perde la fila verticale di pulsanti, a sinistra sul pannello posteriore, presente invece su gran parte delle reflex Nikon; guadagna però un menu di impostazioni personali per regolazioni
Il sistema autofocus della nuova D5600 offre prestazioni superiori rispetto a quello della entry-level D3400: si parla di 39 punti AF contro 11
[82]N
l e b i c e D
avanzate, che manca nella D3400. La connettività wireless è garantita dal Wi-Fi e dal Bluetooth a basso consumo (la D3400 ha solo quest’ultimo).
Prestazioni Come la D3400, la D5600 è pienamente compatibile con la nuova serie di obiettivi Nikkor AF-P e con la serie AF-S, ma entrambe le fotocamere sono prive di motore incorporato per l’autofocus, che non può quindi funzionare con i vecchi obiettivi “AF”. Nei nostri test il bilanciamento del bianco della D5600 ha talvolta fornito risultati leggermente “freddi”.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
20
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
10
100
400
1800
6400
25600
Ad alte impostazioni di ISO, il rumore è abbastanza ben controllato, con risultati praticamente identici a quelli della D3400.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8 6
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate 100
400
1800
6400
25600
I risultati di laboratorio sono rispettabili ma occorre evitare le sovraesposizioni che brucerebbero le alte luci e abbasserebbero la saturazione.
Benchmark La D5600 offre una grande maneggevolezza e un’ottima qualità d’immagine. Ci ha un po’ delusi la funzione SnapBridge.
LA TUA PROSSIMA NIKON
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 32 TIFF 34 0
5
10
15
20
25
30
35
In parte grazie al più elevato numero di pixel, in parte all’assenza del filtro anti-aliasing, la D7200 risulta superiore anche alla formidabile D500.
Accuratezza del colore I valori più prossimi allo 0 sono migliori 4,5 -6 N
PHOTOGRAPHY
MIGLIOR
QUALITÀ PREZZO
-4
-2
0
2
4
6
La resa dei colori tende alla saturazione ma il risultato resta comunque molto naturale.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori
Nikon D7200
50
(solo corpo)
40
Una fotocamera potente e sofisticata in formato DX Finché non è apparsa l’ammiraglia D500, le reflex della serie D7000 rappresentavano i modelli DX con le migliori prestazioni. Grazie alla scocca in lega di magnesio anziché in carbonio, la qualità costruttiva è sensibilmente migliore rispetto alla gamma D3000 e D5000. La sua vocazione sportiva si intuisce dal veloce tempo di posa massimo (1/8.000 di sec) e dalla frequenza di scatto piuttosto rapida – 6 fps che salgono a 7 fps nel formato ritaglio 1,3x. Ha anche un buffer ragguardevole che permette di catturare fino a 35 immagini RAW consecutive. Anche l’autofocus è stato migliorato grazie
“
all’introduzione del modulo Multi-Cam 3500 di seconda generazione con 51 punti AF (15 dei quali a croce). Il punto AF centrale può funzionare anche a f/8, come nel caso di un obiettivo f/4 con un moltiplicatore 2x. La maneggevolezza è superiore a quella della D3400 e della D5600: le ghiere e i pulsanti in più permettono di accedere al volo a molti dei parametri di ripresa senza ricorrere ai menu. Questo rende più naturale l’intero processo di scatto creativo e riduce enormemente i rischi di perdere una foto perché si è alle prese con le opzioni a schermo. L’aggiunta di un display LCD secondario
La sua vocazione sportiva si intuisce dal veloce tempo di posa massimo (1/8.000 di secondo) disponibile e dalla frequenza di scatto piuttosto rapida, 6 fps
l e b i c e D
30
sul pannello superiore è in linea con le Nikon di fascia più alta e facilita la leggibilità delle informazioni sullo stato della macchina e delle impostazioni.
Prestazioni Con la D7000 originaria ci sono stati episodi di inaffidabilità, soprattutto riguardo alla precisione dell’autofocus. La D7100 ha rappresentato un miglioramento e la D7200 un ulteriore balzo in avanti, con AF, esposimetro e bilanciamento del bianco più accurati. A meno che non ti occorra tutta la velocità della D500, la D7200 è la migliore evoluzione di una DX, con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
20 10
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate 100
400
1800
6400
25600
Come per la D3400 e la D5600, le foto ad alti ISO sono molto pulite, anche se non tanto quanto quelle della D750 e della D5.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
6
100
400
1800
6400
25600
La gamma dinamica è migliore di quella della D3400 e le alte luci sono preservate meglio che nella D5600.
Benchmark La D7200 è al momento la reflex in formato DX che cattura meglio i dettagli: i punteggi dei test sono ottimi in tutti gli ambiti.
N
[83]
I NOSTRI TEST
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 28 TIFF 30 0
5
10
15
20
25
30
35
Il punteggio è deludente e supera di pochissimo quello della entrylevel D3400 in formato DX.
Accuratezza del colore I valori più prossimi allo 0 sono migliori 3,3 -6
-4
-2
0
2
4
6
Nikon dichiara un netto miglioramento nelle prestazioni del bilanciamento del bianco, ma ci sono ancora margini.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori
Nikon D610
50
(solo corpo)
40 l e b i c e D
30
La via meno costosa alla fotografia full-frame
20
Al primo sguardo è difficile distinguere la D610 dalla D7200. Le due reflex hanno la stessa disposizione di ghiere e pulsanti, compresa la ghiera secondaria frontale e lo schermo LCD per le info sul pannello superiore (assenti su D3400 e D5600). Entrambe usano per la scocca la stessa combinazione di lega di magnesio e pannelli in policarbonato, ma la D610 è fisicamente un po’ più grande e pesante ed è progettata intorno a un sensore full-frame anziché a uno in formato DX. La D610 in sé è un miglioramento marginale rispetto alla D600 originale, lanciata solo un anno prima. Alcuni possessori
“
del modello originale hanno riferito la presenza di macchie d’olio sul sensore, sensore, provenienti dallo specchio e dall’otturatore, ma la D610 si presenta con un assemblaggio riprogettato, oltre a una frequenza di scatto di 6 fps, leggermente superiore, e a una modalità di scatto continuo più silenziosa. A parte queste piccole variazioni, bisogna osservare che la D610 è stata lanciata nell’ottobre 2013. Nonostante abbia lo stesso numero di megapixel della D750, ha un sensore d’immagine di più vecchia concezione e un processore che è di almeno una generazione precedente a quello di qualunque
La frequenza di scatto di 6 foto al secondo è buona, ma il buffer di memoria della fotocamera si riempie già dopo soli 14-26 immagini in formato RAW RAW
[84]N
altra macchina del test. Il sistema AF a 39 punti è lo stesso della D5600, ma nel formato FX della D610 i punti AF coprono un’area centrale relativamente piccola dell’inquadratura.
Prestazioni La frequenza di scatto di 6 fps è buona, ma il buffer di memoria si riempie già dopo soli 14-26 immagini in RAW (a seconda della profondità in bit e delle impostazioni di compressione compressione usate). Anche la gamma della sensibilità, tra 100 e 6.400 ISO, è piuttosto limitante; è possibile espanderla fino a 25.600 ISO, ma il rumore in questo caso diventa un problema serio.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
10
100
400
1800
6400
25600
Le immagini a ISO elevati sono rumorose, nonostante il passaggio da DX a FX e senza un parallelo incremento del numero dei megapixel.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
6
100
400
1800
6400
25600
Superando leggermente alcune delle altre fotocamere nel test, la D610 conserva le informazioni nelle alte luci e n elle ombre profonde.
Benchmark La D610 ha una gamma dinamica RAW impressionante, ma tutti gli altri valori sono un po’ deludenti.
LA TUA PROSSIMA NIKON
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 32 TIFF 32 0
5
10
15
20
25
30
35
Non può competere con la D810 ma il dettaglio fine, anche a ISO elevati, rimane buono.
Accuratezza del colore I valori più prossimi allo 0 sono migliori -0,92 -6 N
N
PHOTOGRAPHY
LA MIGLIORE
DEL TEST
PHOTOGRAPHY
MIGLIOR
QUALITÀ PREZZO
-4
-2
0
2
4
6
Meravigliosamente Meravigliosamente naturale, benché brillante, la resa del colore è molto costante anche usando il bilanciamento automatico.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori
Nikon D750
50
(solo corpo)
40
Prestazioni di alto livello su tutta la linea, un vero salto di qualità
l e b i c e D
30 20
La D700 originale aveva un layout dei comandi da fotocamera “pro”, simile a quello della D5 e della D500. La più recente D750 assomiglia invece alla D610 e alla D7200, con un approccio più consumer: le modalità scena e gli effetti attivabili dalla classica ghiera ghiera dei modi faranno sentire a casa chi arriva da una reflex di categoria inferiore. La D750 va comunque considerata a tutti gli effetti una macchina di livello professionale – le sue prestazioni sono lì a testimoniarlo. Come la D610, anche la D750 ha un telaio in lega di magnesio con pannelli in fibra di carbonio, ma qui finiscono le
“
somiglianze: la seconda è una macchina nuova e migliore da tutti i punti di vista. Il sensore è stato completamente riprogettato; il processore è più recente di una generazione e l’autofocus è assicurato da una versione Mk II del sistema Nikon Multi-Cam 3500 a 51 punti, attivabile anche a f/8. Anche l’esposimetro è più aggiornato e sfrutta un modulo ad alta risoluzione da 91k pixel, contro i 2k pixel della D610. Altre migliorie sono costituite da un buffer di memoria più capiente, da una frequenza di scatto di 6,5 fps e dall’aumento della gamma delle sensibilità fino a 12.800 ISO (espansa, fino a 51.200). Lo
La qualità d’immagine è eccellente in ogni aspetto, con poco rumore, grandissima fedeltà dei colori e risultati brillanti eppure perfettamente naturali
schermo orientabile rende più comodo il ricorso al Live View. Non manca il Wi-Fi incorporato, assente invece su tutti gli altri corpi FX.
Prestazioni Autofocus, esposimetro e bilanciamento automatico del bianco sono molto accurati e coerenti in una stessa serie di foto. La qualità d’immagine è eccellente in ogni aspetto, con grandissima fedeltà dei colori e risultati brillanti eppure perfettamente naturali. Le foto scattate con poca luce hanno un bassissimo livello di rumore e si fatica a distinguerle da quelle realizzate con la D5.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
10
100
400
1 800
6400
25600
I risultati di laboratorio non rendono del tutto giustizia al modo in cui, con impostazioni ISO elevate, la D750 riduce con efficacia il rumore nelle immagini.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
6
100
400
1 800
6400
25600
L’Active D-Lighting migliora il contrasto, pur conservando moltissime informazioni nelle alte luci e nelle ombre profonde.
Benchmark generale Reflex FX dalle prestazioni eccellenti, la D750 garantisce ottimi risultati anche nelle condizioni di luce più difficili.
N
[85]
I NOSTRI TEST
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 30 TIFF 30 0
5
10
15
20
25
30
35
Il punteggio della risoluzione è modesto, cosa che non deve sorprendere poiché ha il numero di pixel più basso di tutte le altre macchine nel test.
Accuratezza del colore I valori più prossimi allo 0 sono migliori 1,6 -6
-4
-2
0
2
4
6
Oltre a essere molto fedele, il bilanciamento del bianco automatico mantiene una grande coerenza anche in caso di lunghe sequenze di scatti.
Rapporto segnale/rumore RAW*
Nikon D500
I valori più alti sono migliori
(solo corpo)
50
La nuova regina DX dello sport e dell’azione, di qualità professionale
40 l e b i c e D
30
Era dall’ormai dall’ormai datata D300s che non vedevamo una reflex DX di qualità davvero professionale. La D500, priva di qualsiasi comando per selezionare selezionare le Scene, ha solo un pulsante per la scelta delle modalità P, A, S e M. La costruzione appare robusta e, fatto inconsueto nelle fotocamere di questa fascia, c’è un touchscreen orientabile. L’otturatore arriva a una velocità di 1/8.000 di secondo e lo scatto continuo a 10 fps, con un gigantesco buffer in grado di sostenere fino a 200 scatti a raffica in qualità RAW. Tutto ciò fa della D500 la scelta migliore se il tuo interesse interesse è l’azione, lo sport, la natura, o
“
qualunque altro soggetto per il quale occorra velocità di scatto e prontezza. Inoltre, il formato DX è remunerativo se hai bisogno di teleobiettivi dalla focale effettiva lunga. L’ammiraglia DX di Nikon racchiude molte delle meraviglie della controparte FX D5, tra le quali un nuovo sistema autofocus Multi-Cam 20k a 153 punti e il modulo esposimetrico Color Matrix 3D III da 180.000 pixel; il processore è il potente EXPEED 5. I due slot per le schede di memoria accolgono una scheda ad alta velocità XQD e una convenzionale SD. Entrambe possono archiviare video
La spettacolare capacità dell’AF di inseguire il soggett soggetto, o, l’affidabilità dell’e dell’esposimetro sposimetro e l’elevata l’elevata frequenza di scatto continuo assicurano la cattura dell’istante perfetto
[86] N
UHD in 4K. La D500 offre offre di serie Wi-Fi, NFC e Bluetooth.
20
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
10
Prestazioni Punto di forza della D500 sono le prestazioni: la spettacolare capacità dell’autofocus di inseguire il soggetto, l’affidabilità dell’esposimetro e l’elevata frequenza di scatto a raffica assicurano la cattura dell’istante perfetto in qualsiasi condizione. La nostra unica riserva è che, nonostante il numero relativamente basso di pixel (20,9 Mp) e una gamma ISO che arriva a 1.640.000 1.640.000 (espansa), le immagini scattate ad alte sensibilità sono notevolmente più rumorose di quelle della D750.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
100
400
1800
6400
25600
Tra le macchine di formato DX, è quella con il minor disturbo a impostazioni ISO alte.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
6
100
400
1800
6400
25600
La gamma dinamica RAW la colloca in una posizione nettamente superiore a quella di tutte le altre Nikon in formato DX.
Benchmark Il modesto numero di pixel diventa remunerativo remunerativo quando si parla di soppressione del rumore ed espansione della gamma dinamica.
LA TUA PROSSIMA NIKON
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 36 TIFF 38 0
5
10
15
20
25
30
35 40
Sfruttando al meglio il suo sensore da 36,3 Mp, la D810 è superiore a tutte le altre fotocamere Nikon per quanto riguarda la risoluzione.
Accuratezza del colore Valori più prossimi allo 0 sono migliori 0,9 -6
-4
-2
0
2
4
6
Come la D750, anche per la D810 i risultati della fedeltà del colore sono vicini all’ideale e superiori a quelli di tutte le altre macchine del test.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori
Nikon D810
50
(solo corpo)
40
È la scelta migliore quando la risoluzione conta, ma servono le ottiche giuste Se si vuole catturare ogni minimo dettaglio o texture – ad esempio nella fotografia di paesaggio, di moda o nello still life – la Nikon D810 è il massimo. Deriva direttamente dalla D800 e dalla D800E ma elimina completamente il filtro ottico passa-basso per esaltare il potenziale di risoluzione del suo sensore da 36,3 Mp. In termini di maneggevolezza è simile alla D500: la ghiera delle modalità di scatto è sostituita da una fila di pulsanti che, in questo caso, ti fanno impostare la qualità, il tipo di misurazione e i modi di bilanciamento del bianco. Quello che c’è dentro la D810 è in gran parte di una
“
generazione più vecchia della D5 e della D500. Processore ed esposimetro sono quelli che equipaggiano la D750, il cui autofocus (a 51 punti come la D810) è però di nuova generazione; è un peccato, perché il nuovo modulo AF a 153 punti della D5 farebbe molto comodo in situazioni critiche. Com’è intuibile, la frequenza massima di scatto della D810 non è molto alta (colpa di tutti quei pixel da elaborare), ma raggiunge comunque i 5 fps, contro i 4 fps della D800. Un altro punto critico, dovuto alla conta dei fotositi, sono le prestazioni a sensibilità elevate. Nonostante ciò la D810
Deriva direttamente dalla D800 ma elimina completamente il filtro ottico passa-basso per esaltare il potenziale del suo sensore da 36,3 megapixel
guadagna uno stop rispetto alla D800 con la gamma ISO che si spinge a 12.800 e, in modalità espansa, a 51.200.
Prestazioni Se parliamo di risoluzione d’immagine, non esiste un’altra Nikon in grado di rivaleggiare con la D810, che ospita uno specchio e un otturatore appositamente progettati per ridurre al minimo le vibrazioni; tuttavia, un costo collaterale derivante dal passaggio a questa macchina è costituito dalla necessità di avere obiettivi estremamente nitidi per sfruttare il potenziale della macchina.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
l e b i c e D
30 20 10
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate 100
400
1800
6400
25600
Il prezzo da pagare per l’altissima risoluzione è che, scattando a sensibilità elevate si avverte più rumore.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8 6
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate 100
400
1800
6400
25600
La gamma dinamica è buona per gran parte della gamma ISO ma, ai valori ISO più alti cala più che in altri modelli.
Benchmark Quanto a risoluzione, la D810 non ha rivali ma, se devi alzare gli ISO per scattare con poca luce, le immagini diventano rumorose e sono carenti nella gamma dinamica.
N
[87]
I NOSTRI TEST
Risultati di laboratorio Risoluzione a 100 ISO I valori più alti sono migliori JPEG 28 TIFF 32 0
5
10
15
20
25
30
35
Nonostante abbia un sensore da “soli” 20,8 Mp, la D5 eguaglia o supera la risoluzione di quasi tutte le altre fotocamere del test.
Accuratezza del colore Valori più prossimi allo 0 sono migliori 7,9 -6
-4
-2
0
2
4
6
8
I risultati sono molto naturali, con un po’ più vividezza della D750 e D810 in Modo scatto Normale.
Rapporto segnale/rumore RAW* I valori più alti sono migliori 50
Nikon D5
(solo corpo)
40
Un vero e proprio demone della velocità, con prestazioni spettacolari Ultima arrivata nella fascia di prestigio Nikon, quella delle reflex professionali, la D5 è sicuramente imponente, con la sua impugnatura verticale incorporata e i comandi duplicati per scattare in orizzontale o in verticale. Il peso di 1,4 kg ne fa una macchina pesante ma costruita in modo solidissimo e in grado di sopportare qualsiasi maltrattamento. La D5 è una scelta impeccabile per chi deve fotografare qualunque cosa in qualsiasi condizione. Pertanto ha un sensore relativamente modesto da 20,8 Mp che le consente però una frequenza di scatto di 12 fps; bloccando lo specchio,
“
è possibile arrivare a 14 fps ma l’autofocus continuo e l’esposimetro saranno disabilitati tra una foto e l’altra della sequenza. L’autofocus e l’esposimetro di nuova generazione funzionano impeccabilmente – come nella D500 formato DX – ma, senza alcun aumento del numero di pixel rispetto alla D500, la D5 formato FX conserva una stupefacente qualità d’immagine anche a sensibilità molto alte; in effetti, la gamma ISO va da 100 a 102.400 e sale a ben 3.280.000 ISO in modalità espansa. Non è di certo l’unica Nikon con il doppio slot per le schede di memoria, ma in questa c’è
La D5 è una scelta impeccabile per chi deve fotografare qualunque cosa in qualsiasi condizione. La frequenza di scatto può arrivare a ben 14 foto al secondo
[88] N
un vano che accoglie sia una CompactFlash sia una XQD. È eccezionale anche la durata della batteria, che permette di eseguire 3.780 scatti.
Prestazioni L’autofocus e l’esposimetro sono impressionanti come nella D500, con grande affidabilità e costanza nelle riprese sia statiche sia d’azione. Le prestazioni in generale sono spettacolari e, nonostante il numero inferiore di megapixel, i risultati della risoluzione RAW equivalgono a quelli della D750. Stranamente, il disturbo dell’immagine fino a 12.800 ISO non è inferiore a quello della D750.
Il giudizio Caratteristiche Qualità costruttiva Prestazioni Rapporto qualità/prezzo
Punteggio finale
l e b i c e D
30 20
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
10
100
400
1800
6400
25600
Alle sensibilità ultra-elevate (oltre 12.800 ISO) la D5 supera la D750 nel controllo del rumore.
Gamma dinamica RAW* I valori più alti sono migliori 14 e n o i z i s o p s e ’ l l e d i r o l a V
12 10 8
*Immagini convertite in TIFF prima di essere analizzate
6
100
400
1800
6400
25600
La D5 è leggermente inferiore alla D500 formato DX nella gamma tra 100 e 800 ISO.
Benchmark La D5 ha una resa del dettaglio superiore a quella che il numero di pixel del sensore farebbe supporre, ma tutti gli altri valori sono simili a quelli registrati dalla D500.
LA TUA PROSSIMA NIKON
N
N
PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY
N
MIGLIOR
PHOTOGRAPHY QUALITÀ LA MIGLIORE PREZZO
MIGLIOR
QUALITÀ PREZZO
DEL TEST
Caratteristiche/ punteggio finale
NIKON D3400
NIKON D5600
NIKON D7200
NIKON D610
NIKON D750
NIKON D500
NIKON D810
NIKON D5
Prezzo
629 € (con AF-P 18-55)
819 €
1.200 €
1.700 €
2.190 €
2.349 €
3.290 €
6.990 €
Data del lancio
Agosto 2016
Novembre 2016
Marzo 2015
Ottobre 2013
Settembre 2014
Gennaio 2016
Giugno 2014
Gennaio 2016
DX/FX
DX
DX
DX
FX
FX
DX
FX
FX
Sensore
24,2 Mp CMOS
24,2 Mp CMOS
24,2 Mp CMOS
24,3 Mp CMOS
24,3 Mp CMOS
20,9 Mp CMOS
36,3 Mp CMOS
20,8 Mp CMOS
Mirino tipo/ingrandimento/ copertura
Specchio / 0,85x / 95%
Specchio 0,82x 95%
100-25.600
100-25.600
Prisma / 0,7x / 100% 100-6.400 (50-25.600)
Prisma / 0,7x / 100% 100-12.800 (50-51.200)
Prisma / 1,0x / 100% 100-51.200 (50-1.640.000)
Prisma / 0,7x / 100% 64-12.800 (32-51.200)
Prisma 0,72x 100%
Gamma ISO (espansa)
Prisma / 0,94x / 100% 100-25.600 (102.400)
Modulo autofocus
Multi-CAM 1000
Multi-CAM 4800
Multi-CAM 3500 II
Multi-CAM 4800
Multi-CAM 3500 II
Multi-CAM 20k
Multi-CAM 3500
Multi-CAM 20K
Punti AF
11 (1 a croce)
39 (11 a croce)
51 (15 a croce)
39 (9 a croce)
51 (15 a croce)
159 (99 a croce)
51 (15 a croce)
159 (99 a croce)
Sistema di misurazione
Color Matrix 3D II
Color Matrix 3D II
Color Matrix 3D II
Color Matrix 3D II
Tempi di posa
1/4.000-30 sec + posa B
1/4.000-30 sec + posa B
1/4.000-30 sec + posa B
1/4.000-30 sec + posa B
1/8.000-30 sec + posa B
Frequenza max di scatto
5 fps
5 fps
1/8.000-30 sec + posa B 6 fps (7 fps riduz. 1,3x)
6 fps
6,5 fps
Capacità Buffer (RAW)
10 scatti
10-14 scatti
18-35 scatti
14-26 scatti
Risoluzione max video
1080p
1080p
1080p
1080p
7,9 cm 8,1 cm 1.037.000 punti 921.000 punti orientabile, touch
8,1 cm 1.229.000 punti
8,1 cm 1.037.000 punti
Schermo LCD
Color Matrix 3D III
Color Matrix 3D III
100-102.400 (50-3.280.000)
Color Matrix 3D III
Color Matrix 3D III
10 fps
1/8.000-30 sec + posa B 5 fps (7 fps riduz. DX)
1/8.000-30 sec + posa B 12 fps (14 fps specchio
15-33 scatti
79-200 scatti
23-58 scatti
200 scatti
1080p
4k
1080p
4k
8,1 cm 8,1 cm - 2.359.000 921.000 punti punti, orientabile, touch 1x SD/HC/XC 2x SD/HC/XC 1x XQD
8,1 cm 1.229.000 punti 1x CF 1X SD/HC/XC
8,1 cm 2.359.000 punti 2x CF SD/HC/XC
Schede di memoria
1x SD/HC/XC
1x SD/HC/XC
2x SD/HC/XC
2x SD/HC/XC
Collegamenti wireless
Blutooth
Wi-Fi, Bluetooth
Wi-Fi
No
Wi-Fi
Wi-Fi
No
No
Materiale del corpo
Fib ra di carbonio
Fib ra di carbonio
Lega di magnesio e policarbonato
Lega di magnesio e policarbonato
Lega di magnesio e policarbonato
Lega di magnesio e policarbonato
Lega di magnesio
Lega di magnesio
Corpo (LxAxP)
124 x 98 x 76 mm
124 x 97 x 70 mm
136 x 107 x 76 mm
141 x 113 x 82 mm
141 x 113 x 78 mm
147 x 115 x 81 mm
146 x 123 x 82 mm
160 x 159 x 92 mm
Peso (con batteria e scheda)
445 g
470 g
765 g
850 g
840 g
860 g
980 g
1.405 g
Durata della batteria
EN-EL14a 1.200 scatti
EN-EL14a 970 scatti
EN-EL15 1.110 scatti
EN-EL15 900 scatti
EN-EL15 1.230 scatti
EN-EL15 1.240 scatti
EN-EL15 1.200 scatti
EN-EL18a 3.780 scatti
CARATTERISTICHE QUALITÀ COSTRUTTIVA PRESTAZIONI RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO PUNTEGGIO FINALE
La migliore Nikon D750
Da segnalare anche
Pregi: eccezionale qualità d’immagine, anche con ISO alti;
Nikon D810
maneggevolezza sofisticata ma semplice. Difetti: manca la grandissima risoluzione della D810 o la frequenza di scatto elevata della D500. Giudizio: è la scelta migliore in generale, a meno che tu non abbia esigenze specifiche.
La D750 è una meraviglia “multi-tasking”: è molto comoda nell’uso, grazie alla disposizione intuitiva dei comandi; la qualità d’immagine è impeccabile anche a ISO molto elevati; offre una buona frequenza di scatto continuo. Dato il livello delle prestazioni, ha anche un ottimo rapporto qualità/prezzo ed è in grado di fotografare qualunque cosa, dal ritratto alla foto d’azione. Per prestazioni imbattibili in termini di scatto continuo super-veloce o di capacità di inseguire il soggetto nella fotografia sportiva e
Pregi: ben 36,3 Mp; comandi stile N
PHOTOGRAPHY
IL MIGLIORE
DEL TEST naturalistica, la D5 è la scelta più professionale; la D500 tuttavia è molto meno costosa e, pure essendo una DX, condivide molte caratteristiche dell’ammiraglia FX. Infine, se in cima ai tuoi desideri c’è la riproduzione perfetta dei più fini dettagli, anche in stampe di grandi dimensioni, la D810 è quello che fa per te – solo, non aspettarti immagini “pulitissime” ad alti ISO.
pro; qualità costruttiva. Difetti: frequenza di scatti bassa; rumorosa a ISO elevati. Giudizio: se monta i migliori obiettivi, ha una resa del dettaglio fantastica ma fa fatica con poca luce.
Nikon D5
Pregi: ottimo autofocus
ed esposimetro; 12 fps; gamma ISO. Difetti: pochi pixel; molto pesante; mancano Wi-Fi e schermo touch/orientabile. Giudizio: è la reflex definitiva, ma non è conveniente – a meno che tu non abbia bisogno della massima velocità e robustezza.
N
[89]
Fotocamere/Obiettivi/Accessori
Nikon B700
Lo zoom è super Cattura i dettagli a grandissime distanze con lo straordinario zoom 60x di questa "bridge" Zoom
P
recisa e rapida, la Coolpix B700 è caratterizzata da un obiettivo NIKKOR con zoom ottico da ben 60 ingrandimenti e da un efficace sistema AF che garantisce sempre riprese nitide e particolareggiate. Capace di registrare filmati in formato 4K UHD (3.840 x 2.160/30p) e di scattare in RAW come le reflex Nikon, dispone di un sistema VR per la riduzione delle vibrazioni da 5 stop di vantaggio, oltre che di un controllo dello zoom sul barilotto che permette di impugnare più saldamente la macchina durante lo scatto. La tecnologia SnapBridge integrata consente di mantenere una connessione continuativa con i dispositivi mobili come smartphone e tablet, e di condividere al volo le immagini prodotte. Il mirino elettronico (con regolazione diottrica) da 0,2 pollici e 921.000 punti
Obiettivo NIKKOR con zoom ottico 60x Mirino elettronico
0,2" e 921K punti Peso
Circa 570 g
di risoluzione assicura una copertura dell'inquadratura del 100%, Non manca un comodissimo LCD snodato (non touch) con la stessa definizione.
La B700 è molto reattiva e assicura un’accensione veloce (1,3 secondi) e un tempo di messa a fuoco di soli 0,09 secondi.
JOBY Action Bike Mount
Ogni pedalata conta! Una montatura leggera e flessibile per non perderti nulla delle tue avventure in sella alla bicicletta
P
er chi ama muoversi in bicicletta tra montagne, boschi e sentieri, e desidera immortalare la scampagnata per riviverla quando vuole, ecco l’accessorio che mancava. compatto ma robusto, si può montare facilmente sui manubri ed è in grado di sostenere tutti i tipi di sollecitazione, anche sulle strade più impervie e inaccessibili. Grazie agli attacchi multipli, che lasciano la completa libertà di scegliere il miglior punto di vista e l'angolo di ripresa ottimale in tutte le occasioni,
[90]N
può essere utilizzato insieme ad altri accessori come luci Light Pack, tablet o smartphone con GripTight, per ottenere sempre la massima definizione e qualità dell’immagine. I materiali con cui è stato costruito – poliacrilammide, gomma, silicone e acciaio inossidabile – garantiscono un’ottima resistenza agli urti e alle cadute. Grazie all’upgrade Action Battery Grip, è possibile ricaricare la GoPro mentre si sta filmando, in modo da non perdere neanche un secondo delle proprie avventure. Tutto
il materiale può essere raccolto nel pratico Action Base Kit, che contiene due treppiedi e supporti utili.
Fotocamere/Obiettivi/Accessori
LOWEPRO Droneguard
Sicurezza e comodità Ecco la risposta di LowePro a un'esigenza sempre più sentita: la protezione dei droni e dei relativi accessori durante il trasporto
FormShell
Il particolare design dello zaino è stato pensato per proteggere al meglio gli accessori interni. DroneGuard si può portare in spalla, a tracolla e a mano.
T
rasportare un drone, insieme a tutta la gamma di accessori necessari per effettuare spettacolari riprese dall’alto, ora è semplice grazie all’arrivo del nuovo zaino Droneguard. Tutta l’attrezzatura può
essere sistemata e trasportata in totale sicurezza, grazie all’involucro esterno semirigido che protegge il drone e gli accessori integrati dagli urti accidentali e dalle cadute. Il compartimento interno, che può contenere un quadricottero e
oggetti essenziali come eliche, GoPro, videocamere, batterie, cavi ed effetti personali è personalizzabile e modificabile in base alle esigenze e inoltre è dotato di fasce di fissaggio che garantiscono massima stabilità e ordine. Il design tecnologico FormShell, ergonomico e dinamico, assicura una protezione superiore in caso di impatti su superfici dure o irregolari durante le escursioni. CS 400, lo zaino più spazioso della gamma, può contenere DJI Phantom, 3DR Solo e droni simili.
Epson SureColor SC-P800
Stampa di qualità Riproduzioni fotografiche A2, connettività flessibile e rotolo opzionale per effettuare copie su un’ampia gamma di supporti
C
on il suo design compatto ed elegante, la stampante SureColor è lo strumento pensato appositamente per fotografi, artisti, agenzie creative e studi di architettura. Si adatta a ogni tipo di ambiente lavorativo e permette di effettuare stampe di altissima qualità – risoluzione 2.880 x 1.440 dpi – grazie
agli inchiostri Epson UltraChrome di nuova generazione: i pigmenti hanno un’elevata densità e una grande resistenza alla luce. Il rotolo opzionale, valore aggiunto di questo prodotto, consente di stampare banner, foto panoramiche, o di formati particolari, con alta velocità e precisione. La SC-P800 dispone di ampie possibilità di connessione:
la stampa Wi-Fi permette di stampare senza l’utilizzo di ingombranti cavi e fili. Con la tecnologia Epson Connect è facile stampare direttamente da smartphone, tablet o computer portatile, ovunque ci si trovi, mentre il supporto di Google Cloud Print prevede la stampa direttamente da web. N
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Fotocamere/Obiettivi/Accessori
ACULON T01
Semplice eleganza Design di qualità e prestazioni di tutto rispetto sono le parole d’ordine per questa serie di binocoli leggeri e funzionali
U
na coppia di binocoli con obiettivo da 21 mm e ingrandimento 8x e 10x disegnata appositamente per gli amanti delle attività all’aperto, per chi viaggia e partecipa a eventi sportivi e che vuole godersi il panorama circostante o i dettagli più interessanti. Tascabili, semplici da maneggiare e precisi durante l’osservazione, sono dotati di lenti con rivestimento multistrato a elevato contrasto che riduce notevolmente il riflesso della luce.I vari strati delle lenti realizzano un’interferenza ottica che per-
Aculon T01 10x21
Colore: Nero e rosso Campo visivo: 5° Campo visivo a 1000 m: 87 m Pupilla di uscita: 2,1 mm Distanza di accomodamento dell’occhio: 8,4 mm Campo visivo apparente: 47,2° Prisma: a tetto
mette di ottenere sempre immagini luminose, anche in condizioni di scarsa luce naturale. Tutti i componenti ottici sono realizzati in vetro Eco-Glass eco-compatibili, completamente privi di elementi dannosi per l’ambiente – come piombo e arsenico – e che hanno impatto sulla nitidezza dell’immagine. Costruiti con un corpo in plastica e dotati di prismi a tetto, sono binocoli leggeri e facilmente trasportabili durante le escursioni e le attività ricreative: pesano entrambi 195 g. Aculon 8x21 è disponibile nei colori bianco, blu e arancione, mentre Aculon 10x21 si presenta in nero e rosso. Aculon T01 8x21
Colore: Bianco, blu e arancione Campo visivo: 6,3° Campo visivo a 1000 m: 110 m Pupilla di uscita: 2,6 mm Distanza di accomodamento dell’occhio: 10,3 mm Campo visivo apparente: 47,5° Prisma: a tetto
Scheda Lexar Professional 3500x CFast 2.0 Scheda di memoria dalle alte prestazioni, è disponibile con capacità di 32, 64, 128 e 256 GB. Con una velocità di lettura fino a 525 MB/s, permette di trasferire fotografie in HD, video 4K o materiale di grandi dimensioni in brevissimo tempo, accelerando notevolmente il flusso di lavoro dalle fotocamere al computer. Include Image Rescue, software utile per il recupero di file persi o danneggiati accidentalmente.
RØDE
NTG 2 Un microfono a fucile con alimentazione multipla
C
on una qualità sonora professionale, NTG 2 è particolarmente indicato per effettuare registrazioni televisive, cinematografiche o interviste con suono pulito e trasparente. Il corpo robusto in metallo rende il microfono resistente agli urti e al deterioramento, ma allo stesso tempo il peso molto leggero – solo 161 grammi – permette un semplice utilizzo con l’asta tele-
[92]N
Flash drive JumpDrive Lexar S37 USB 3.0 scopica.Si tratta di un microfono direzionale con una risposta in frequenza originale da 20Hz-20kH, ma dispone di un particolare filtro che consente di eliminare i rumori a bassa frequenza, come ad esempio quello del traffico o del fruscio. Il filtro classico WSVM è integrato e riduce notevolmente il rumore del vento. Durante le registrazioni all’aperto è consigliabile l’uso del filtro in pelo artificiale DeadCat.
Con una velocità di lettura fino a 150 MB/s e una velocità di scrittura che arriva a 60 MB/s, questa chiavetta USB 3.0 è lo strumento ideale per trasferire foto, video, documenti e molto altro in tutta sicurezza e rapidità. Con un design agile e dinamico, è disponibile in diversi colorazioni a seconda delle capacità: 16 GB in verde acqua, 32 GB in verde, 64 GB in viola e 128 GB in nero.
Il mensile dedicato alla cultura, alle curiosità e ai tech-gossip dell'affascinante mondo Nikon a cura di Mauro Fabbri
❱ il fatto del mese
Nikon Limited Edition, per celebrare i 100 anni
U
n secolo di attività è un anniversario molto importate per una società. Nikon, uno fra i produttori di attrezzature fotografiche in assoluto più famosi e apprezzati, il prossimo luglio festeggerà proprio il suo centesimo compleanno: è stata fondata a Tokyo nel 1917. Tra le moltissime iniziative che ci stanno accompagnando verso questa importante ricorrenza, c’è anche la produzione di speciali versioni delle reflex Nikon D5 e D500 in edizione limitata da collezione. Gli speciali kit “100th Anniversary” sono formati dai corpi macchina e tre obiettivi resi speciali dal logo Nikon del centenario e da finiture di pregio come l’elegante (è davvero bella!) livrea color canna di fucile. Le Nikon D500 e D5 100th
Anniversary vengono proposte in abbinata a tre obiettivi essenziali per ogni corredo che si rispetti: il Nikkor 14-24mm f/2.8G ED, il Nikkor 24-70mm f/2.8E ED VR e infine il Nikkor 70-200mm f/2.8E FL ED VR. Questo super corredo si distingue, come già sottolineato, oltre che per la colorazione, anche per le decorazioni con il logo Nikon 100th Anniversary che spicca anche impresso a caldo sulla tracolla in pelle delle reflex. Questi prestigiosi kit da collezione sono ovviamente esclusivi e disponnibili in soli cento pezzi per ogni modello di fotocamera e cento set di obiettivi. I prezzi al momento non sono ancora stati annunciati, ma sui mercati internazionali si vocifera di cifre.... importanti, in linea con il livello premium degli apparecchi. ■
La rivincita dell’ “anti-fotogenia” Bogdanel Ionut Ursu: «Difficile definire il mio stile fotografico con poche parole. Forse potrei dire che è un mix fra fashion photography e Fine Art»
Una solida preparazione artistica e gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma hanno permesso a Bogdanel Ionut Ursu di maturare uno stile fotografico molto interessante. Attratto dai colori freddi, il giovane fotografo spiega come l’arte, in particolare la pittura, si mescoli nella sua fotografia in modo quasi involontario: «Da quando faccio fotografia, ho arricchito il mio stile lasciando che l’aspetto pittorico e quello fotografico si contaminassero a vicenda» – spiega Bogdanel. «Nella vita lavoro come fotografo e, per un’agenzia di moda, come booker. Mi occupo di selezionare i modelli e le modelle, di organizzare i casting, rapportandomi con i clienti e gli stilisti. Ho
iniziato a fotografare circa due anni fa. Ho studiato prima arti visive, in particolare la pittura e la scultura, per cui la fotografia è per me un punto d’arrivo. Al passaggio definitivo ha contribuito anche la mia preparazione in digital art, quindi la capacità di manipolare le immagini. Difficile definire il mio stile fotografico con poche parole. Forse potrei dire che è un mix fra fashion photography e fine art. Non credo particolarmente alla fotogenia. Ritengo invece che ogni soggetto, se osservato e fotografato dalla giusta prospettiva, possa risultare fotogenico. È molto importante, nella fotografia di ritratto, mettere il soggetto a proprio agio. Conta quindi la complicità, la “connessione” fra il fotografo e il modello. Succede talvolta che il soggetto sia così affascinato dalle idee creative del fotografo, da non vedere l’ora di iniziare con il set: sono quelli i casi in cui nasce un rapporto quasi elettrico fra i due» . ■ N
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MONDO N PHOTOGRAPHY
IL GURU DIGITALE Hai un DUBBIO tecnico? Desideri un CHIARIMENTO? Chiedilo ai GURU DIGITALI! scrivi a:
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Ogni mese i nostri super esperti risponderanno alle domande più STUZZICANTI
Grande successo per il sito www.nikon.com/100th Per ogni nikonista è assolutamente da visitare con attenzione in ogni sua pagina: è il sito realizzato da Nikon per i suoi 100 anni (www.nikon.com/100th). Tra le molte iniziative organizzate per festeggiare la storica ricorrenza (come ad esempio il lancio delle attrezzature limited edition di cui parliamo a pagina 93) che vengono proposte sul sito c’è un emozionante video commemorativo che ripercorre le tappe fondamentali della storia Nikon, i suoi prodotti iconici e i grandi raggiungimenti scientifici a cui il brand nipponico ha contribuito. Il sito raccoglie moltissimi contenuti speciali e funziona come una sorta di conto alla rovescia fino al giorno esatto dell’anniversario, scandito da sempre nuovi post.
Nikon School Travel & workshop
❱ Sguardi
Giulio Piscitelli: Da lì a qui
Le affascinanti proposte didattiche di questo mese: da un workshop di Street photography tra le vie e i canali di Venezia per approfondire tutti i temi degli scatti da strada al viaggio in Kenya a cura di Franco Cappellari, in un luogo in cui la Natura è rimasta incontaminata STREET PHOTOGRAPHY VENEZIA
a cura di Alessandro Vargiu 1 luglio 2017 Una giornata dedicata alla fotografia di strada, genere molto affascinante e utile per apprendere le capacità tecniche e compositive in fotografia. Il gruppo di lavoro è molto ristretto, per far vivere ai partecipanti un’esperienza utile e intensa; dopo alcune nozioni teoriche, la maggior parte del tempo è dedicata alla pratica, perché l’azione diretta, sul campo e in compagnia dell’esperto docente, è il miglior metodo di apprendimento per questo genere fotografico. Catturare il famoso “momento decisivo”, allineare le impostazioni della fotocamera, la messa a fuoco, l’obiettivo, istogramma, la luce e la composizione sono gli obiettivi principali di questa giornata passata tra i vicoli e i canali di una tra le città più affascinanti del pianeta: Venezia.
Il workshop si propone di insegnare ai partecipanti alcuni fra i metodi più efficaci per interagire con le persone e con gli agenti delle forze dell’ordine - se necessario - conoscendo i propri diritti e gli aspetti giuridici, temi fondamentali per la fotografia di strada. Ciascun partecipante verrà seguito singolarmente, con stimoli utili per sviluppare al meglio il suo stile e per esprimere un linguaggio visivo originale e personale.
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KENYA
a cura di Franco Cappellari 24 - 31 luglio 2017 Viaggio nel cuore di un Paese meraviglioso, dove la natura è protagonista assoluta: alla scoperta della vera essenza dell’Africa, un’esperienza unica per partecipare a un foto-safari nel bel mezzo della Savana. Dalla capitale Nairobi al Lago Nakuru, passando per i caratteristici villaggi della civiltà Masai e per le sconfinate terre ricche di fauna, ce n’è per tutti i gusti. Per i più temerari, la possibilità di un’emozionante escursione in mongolfiera. [94] N
Con il suo lungo reportage sui viaggi dei migranti Giulio Piscitelli, classe 1981, napoletano, ha vinto l’ultima edizione del prestigioso Premio Amilcare G. Ponchielli, istituito dal Gruppo Redattori Iconografici Nazionale. Un reportage frutto di un lungo progetto, iniziato nel 2010, vivendo e sperimentando in prima persona il viaggio di chi tenta di raggiungere l’Europa dalle rotte africane a quella balcanica, fino ai siriani, iracheni e afghani che approdano sulle isole greche. «Mi sono avvicinato alla fotografia per un caso, in realtà» spiega Pisicitelli. «Durante i miei studi ero più interessato alla comunicazione pubblicitaria e alla grafica. Non c’è mai stato un background fotografico per me. C’è stata forse una vicinanza alla fotografia, ma in maniera più che amatoriale, essendo legato all’ambito del graffiti writing e della street art. Però, in realtà, non avevo mai inteso la fotografia come un mezzo per raccontare storie, per raccontare la realtà, per raccontare delle cronache. Fino a quando poi mi sono imbattuto in alcune pubblicazioni come i libri di Paolo Pellegrin o quelli del World Press Photo, e contemporaneamente a Napoli scoppiava la crisi dei rifiuti. E quindi mi sono detto che magari poteva essere un’occasione per avvicinarmi al giornalismo e cominciare a vedere la fotografia come professione. E così ho iniziato a fare fotografie che venivano distribuite su territorio italiano da alcune agenzie. Una cosa tira l’altra, ho iniziato a essere coinvolto, guardarmi un po’ intorno, conoscere dei colleghi che erano molto più bravi di me, e capire che si poteva fare tanto, che poteva essere un territorio molto interessante». ■ www.nikonschool.it/sguardi/108/ giulio-piscitelli.php
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20,8 Mp, CX, 5.232 x 3.488 px EXPEED 5A N/D 200-12.800 171 a rilev. di contrasto (105 a rilev. di fase) Touchscreen basculante, da 3” e 1.037k punti. 20 fps (60 fps con autofocus bloccato) micro SD/HC/XC
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ADATTA AGLI SPIRITI AVVENTUROSI, è resistente agli urti da un’altezza massima di 2 metri, all’immersione in acqua fino alla profondità di 15 metri e a temperature fino a -10° C. Per soddisfare lo stile di vita degli sportivi, incorpora una bussola, un altimetro, un profondimetro e il GPS
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14,2 Mp, CX, 4.608 x 3.072 px EXPEED 3A N/D 160-6.400 135 aree a rilev. di contrasto (73 a rilev. di fase) Fisso, da 3” e 921k punti 15 fps (60 fps con autofocus bloccato) SD/HC/XC
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RISPETTO AL MODELLO CHE L’HA PRECEDUTA, l’ammiraglia delle Nikon 1 presenta importanti aggiornamenti del sensore, del processore e del sistema autofocus, In più, monta un pratico touchscreen basculante e c’è il Wi-Fi di serie (il mirino elettronico è solo opzionale).
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18,4 Mp, CX, 5.232 x 3.488 px EXPEED 4A Elettronico opzionale 200-12.800 171 aree a rilev. di contrasto (105 a rilev. di fase) Touchscreen basculante, da 3” e 1.037k punti. 20 fps (60 fps con autofocus bloccato) SD/HC/XC
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NIKON D3300 + AF-P 18-55 VR e SD Lexar 8 GB
COME LA D3200, ormai fuori listino, la D3300 offre la guida interattiva allo scatto per i principianti. Il processore EXPEED 4 assicura prestazioni migliori, una più veloce frequenza di scatto continuo e una maggiore efficacia con luce scarsa. Tra le novità, la funzione “Panoramica semplificata”.
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24,2 Mp, DX, 6.000 x 4000 px EXPEED 4 Pentaspecchio; ingrand. 0,85x, copertura 95% 100-12.800 (25.600 espansa) 11 punti (uno a croce) Fisso, da 3” e 921k punti 5 fps (buffer: 11 RAW/100 JPEG) SD/HC/XC
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NIKON D3400 + AF-P 18-55 VR e SD Lexar 8 GB
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È LA PIÙ RECENTE DELLE REFLEX “ENTRY-LEVEL” DEL MARCHIO, capace di performance più elevate dei modelli già in listino e in grado di fornire immagini di buona qualità anche in condizioni di illuminazione precarie – grazie alla gamma di sensibilità nativa che arriva a ben 25.600 ISO.
Sensore Processore Mirino Sensibilità ISO Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
24,2 Mp, DX, 6.000 x 4000 px EXPEED 4 Pentaspecchio; ingrand. 0,85x, copertura 95% 100-25.600 11 punti (uno a croce) Fisso, da 3” e 921k punti 5 fps (buffer: 10 RAW/100 JPEG) SD/HC/XC
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NIKON D5300 + AF-P 18-55 VR e SD Lexar 8 GB
LANCIATA ALLA FINE DEL 2013, offre ancora oggi prestazioni di alto livello, grazie al processore EXPEED 4 ancora competitivo. Come nella D3300 e nella D3400, il sensore da 24,2 Mp è privo del filtro passa-basso, per consentire di catturare il massimo del dettaglio. Incorpora sia il Wi-Fi sia il GPS.
Sensore Processore Mirino Sensibilità ISO Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
24,2 Mp, DX, 6.000 x 4000 px EXPEED 4 Pentaspecchio; ingrand. 0,82x, copertura 95% 100-12.800 (25.600 in modalità espansa) 39 punti (9 a croce) Snodato, da 3,2” e 1.037k punti 5 fps (buffer: 13 RAW/100 JPEG) SD/HC/XC
929 €
NIKON D5600 + AF-P 18-55 VR e SD Lexar 8 GB
DEL TUTTO SIMILE PER COMPONENTISTICA ALLA D5500, dispone però della tecnologia SnapBridge per la sincronizzazione immediata con smartphone o tablet – lo standard Bluetooth 4 Low Energy consente di mantenere un collegamento “always on” a basso consumo energetico.
Sensore Processore Mirino Sensibilità ISO Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
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24,2 Mp, DX, 6.000 x 4000 px EXPEED 4 Pentaspecchio; ingrand. 0,82x, copertura 95% 100-25.600 39 punti (9 a croce) Touchscreen snodato, da 3,2” e 1.037k punti 5 fps (buffer: 13 RAW/100 JPEG) SD/HC/XC
LISTINO PREZZI
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NIKON D7200 + AF-S 18-105 VR e SD Lexar 8 GB
PROGETTATA SULLA BASE DELLA D7100, vanta un sistema autofocus più efficace quando la luce è poca, un buffer di memoria più grande, un processore aggiornato e la connettività Wi-Fi e NFC di serie, oltre a funzioni speciali per la cattura delle scie stellari e di fluide riprese in time-lapse.
Sensore Processore Mirino Sensibilità ISO Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
24,2 Mp, DX, 6.000 x 4000 px EXPEED 4 Pentaprisma; ingrand. 0,94x, copertura 100% 100-25.600 (fino a 102.400 in modalità espansa) 51 punti (15 a croce) Fisso, da 3,2” e 1.228k punti 6/7 fps (fino a 35 RAW/100 JPEG) 2x SD/HC/XC
2.300 €
NIKON D610 + AF-S 24-120 f/4 G ED VR e SD 8 GB
LA FOTOGRAFIA FULL-FRAME DI NIKON COMINCIA DA QUI, con la più conveniente tra le reflex FX. La D610 è basata su un sensore da 24,3 megapixel e sul processore EXPEED 3: non si tratta di elementi aggiornatissimi (la macchina risale al 2013), tuttavia l’accoppiata fa ancora bene il suo dovere.
Sensore Processore Mirino Sensibilità ISO Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
24,3 Mp, FX, 6.016 x 4.016 px EXPEED 3 Pentaprisma; ingrand. 0,7x, copertura 100% 100-6.400(50-25.600 in modalità espansa) 39 punti (9 a croce) Fisso, da 3,2” e 921k punti 6 fps (fino a 26 RAW/51 JPEG) 2x SD/HC/XC
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NIKON D750 + AF-S 24-85 VR e SD Lexar 16 GB
UNA FULL-FRAME PENSATA PER I FOTOGRAFI ENTUSIASTI che però vogliono cominciare a fare davvero sul serio! Ha lo stesso grado di resistenza a schizzi e polvere della più costosa D810 e il funzionamento dell’otturatore in Kevlar/fibra di carbonio è garantito per circa 150.000 scatti.
Sensore Processore
24,3 Mp, FX, 6.016 x 4.016 px EXPEED 4
Mirino
Pentaprisma; ingrand. 0,7x, copertura 100%
Sensibilità ISO
100-12.800 (50-51.200 in modalità espansa)
Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
51 punti (15 a croce) Basculante, da 3,2” e 1.228k punti 6,5 fps (fino a 33 RAW/87 JPEG)
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3.299 €
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HA LO STESSO VELOCISSIMO AUTOFOCUS della D5, ammiraglia full-frame. Scatta a 10 fps fino a 200 immagini RAW, vanta un esposimetro e un sistema di bilanciamento del bianco di prim’ordine, nonché un telaio robustissimo: visto il rapporto qualità/prezzo è forse la migliore Nikon di sempre!
Sensore Processore Mirino Sensibilità ISO Autofocus
20,9 Mp, DX, 5.568 x 3.712 px EXPEED 5 Pentaprisma; ingrand. 0,7x, copertura 100% 100-51.200 (50-1.640.000 in modalità espansa) 153 punti (99 a croce)
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Basculante, da 3,2” e 2.359k punti
Scatto continuo
10 fps (fino a 200 RAW/200 JPEG)
Memory card
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UN DESIGN ICONICO E CONTENUTI HI-TECH: questo gioiello rétro di Nikon è sorprendentemente compatto per essere una reflex full-frame, ma c’è ampio spazio per le numerose ghiere che consentono l’accesso diretto a tutti i parametri di scatto. Peccato non si possano riprendere video.
Sensore Processore
16,2 Mp, FX, 4.928 x 3.280 px) EXPEED 3
Mirino
Pentaprisma; ingrand. 0,7x, copertura 100%
Sensibilità ISO
100-6.400 (50-25.600 in modalità espansa)
Autofocus LCD Scatto continuo Memory card
39 punti (9 a croce) Fisso, da 3,2” e 921k punti
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5,5 fps (fino a 47 RAW/100 JPEG) 1x CF 1xSD/HC/XC
4.090 €
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È PERFETTA PER I PAESAGGISTI: ha un sensore da ben 36,3 MP senza filtro passa-basso, dotato di microlenti che consentono di convogliare con più efficacia la luce sui fotositi, tanto da poter vantare una sensibilità nativa minima di ISO 64. La versione D810A è progettata per la fotografia astronomica.
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36,3 Mp, FX, 7.360 x 4.912 px EXPEED 4 Pentaprisma; ingrand. 0,7x, copertura 100% 64-12.800 (32-51.800 in modalità espansa) 51 punti (15 a croce) Fisso, da 3,2” e 1.228k punti 5 fps (fino a 58 RAW/100 JPEG) 1x CF 1xSD/HC/XC
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CAPACE DI SCATTARE FINO A 12 FOTO AL SECONDO e con un buffer in grado di contenere 200 file RAW, l’ammiraglia di Nikon è il sogno dei fotografi sportivi e d’azione. La sensibilità, seppure in modalità espansa, arriva allo stupefacente valore di 3.280.000 ISO!
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