Il Numero Cinque,
simbolo dei Regni dell'Uomo. Il Cinque è l'espressione del Regno dell'Uomo in tutti i suoi attributi. Quindi, è l'espressione dell'Universo microcosmico contenuto nell'essenza stessa dell'Adamo terrestre. Nel senso più ampio, l'Iniziato Maggiore somma in sè nella propria manifestazione concreta, oltre che il proprio Regno anche tutti i precedenti. Ecco apparire i primi cinque significati: Regno Minerale (lo scheletro), Regno Vegetale (gli umori), Regno Animale (la forma e le pulsioni istintuali), Regno Umano (il mentale inf. e la Psiche), Regno Super-Umano (lo Spirituale). Il Cinque è la rappresentazione numerale del microcosmo uomo. Ma se è vero che rappresenta i 5 Regni di Natura ciò è limitato inizialmente solo all'Aspetto Forma della Materia da cui, quale "contenitore ultimo", esso è composto. L'uomo quale "contenitore ultimo" dell'Universo microcosmico, contiene in sè non soltanto i diversi materiali necessari a quei piani di manifestazione, fisico, eterico, gassoso, super-eterico, elettrico, ma racchiude inoltre tutte le diverse energie che di quei materiali sono la Vita. Aspetti VII, VI, V, IV, III. Questo porta l'attento ricercatore, a scoprire il collegamento tra cinque dei Sette Aspetti Cosmici di cui i Logos Planetari sono i trasmettitori, ed i primi cinque piani di manifestazione del microcosmo. Rammentando sempre il Precetto esoterico che, come vi sono Piani d'esistenza al di sopra dell'Uomo, ne esistono altrettanti a lui inferiori. I rapporti nell'Universo uomo sono: 7° Aspetto 6° Aspetto 5° Aspetto 4° Aspetto 3° Aspetto
I° Regno, Minerale II° Regno, Vegetale III° Regno, Animale IV Regno, Umano V° Regno, Umano al contatto col 5° Regno crea
Sephirà Da^ath, l'Abisso 2° Aspetto 1° Aspetto
con il Corpo Fisico con il Corpo Eterico con il Corpo Astrale con il Corpo Mentale il Corpo Mentale superiore
(bioenergetico) (eterico) (gassoso) (super-eterico) (elettrico)
che illumina la Forma
(mutamento interiore di polarità energetica, la Trasformazione) Regno Super-Umano con il Corpo Animico (subatomico) Regno Spirituale con il Corpo Monadico (atomico) qui inizia per l'Uomo, la Relazione con l'Universo reale, il Macrocosmo.
Ma se tutto questo è giusto nella regola generale, ha ingenerato in alcuni iniziati Minori un grave errore d'interpretazione che molti poi hanno raccolto, costituendo così una pericolosa illusione di cui dobbiamo prendere coscienza.
Ed ecco che allora s'impone un altra digressione al nostro percorso:
la Via Umida e la Via Secca; due tratti del Sentiero Iniziatico, dai Misteri Minori ai Misteri Maggiori. All'inizio del paragrafo dedicato al Numero Cinque, ho voluto sottolineare come la Regola generale fosse applicabile all'Iniziato Maggiore ma debbo ribadire, solo a Lui. Vediamo perché. Come già affermato, i Misteri Minori come i Maggiori sono sovrapponibili nei loro argomenti, quello che cambia è necessariamente la qualità dell'essenza mentale dell'uomo che consente una sempre maggiore penetrazione nei concetti sino al livello metafisico. Senza il sostegno della mente razionale, ma solo nella compenetrazione della sfera intuitiva e del puro intelletto, la Veste della Triade. E' comunemente accettato che la Forma Uomo ed i suoi attributi di istinti e passionalità, in altre parole la sfera del desiderio, appartengano al Regno Animale. Quindi lo sviluppo astrale della mente la Forma Maschio- concreta, Femmina umana secondo egocentrica e la Cosmogonia orientale, separativa, inondata d'impulsi che la precede di molti millenni il concetto Adam-Evè spingono al soddisfacimento "razionale" di ebraico della genesi mete che compiano e gratifichino tutto ciò ch'è desiderato nei propri sogni personali, è biblica. per l'uomo influenzato da essa, ancora la Via Umida o Lunare. Comunque, l'iniziato si porterà presto a differenziarsi da quel livello, per costituire quello detto propriamente il Regno Umano, adombrato dalla forza della Psiche. Affermare in questa fase, che l'uomo è dotato di Libero Arbitrio è un'azzardo e comunque, l'affermazione non corrisponde alla realtà. L'uomo è ancora troppo condizionato dagli istinti inferiori del Mondo Astrale per essere in grado "di scegliere" a ragione ed in libertà. Lo stesso tanto decantato "innamoramento", è evidentemente troppo spesso condizionato al suo interno, dagli
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elementi biochimici di cui la Natura si serve per condizionarne "le scelte animali" per le proprie necessità di mantenimento delle specie in quantità ed in qualità. La Forma e la sua mente fisica, è un contenitore ricettivo, umido e passivo. Per questa considerazione le Scuole Iniziatiche indicano nella Forma, la parte Lunare e femminile dell'Umanità, senza rilevarne il sesso che di quella forma è solo un attributo. Questa affermazione "ermetica" recepita male da uomini che a quelle Scuole ed a quei gradi d'Istruzione evidentemente non ebbero mai accesso, ha maturato la comoda convinzione del "privilegio" solare, sugli altri, dei propri attributi di riproduzione maschili. Che oltre tutto sono gli stessi, in tutti i livelli della gerarchia del Regno Animale. Questa interpretazione per ogni ricercatore e studioso, pare evidentemente intrisa dei remoti precetti delle religioni sessuali, legate alla divinizzazione del culto Fallico, che la scienza non è ancora riuscita ad estirpare dalle credenze delle chiese e dagli uomini comuni. Nel Simbolo del Pentalfa va distinta una prima fase che chiameremo, per attenerci alla
«", ovvero un'Ombra nell'Ordine.
Tradizione, di "Uomo Separato" (dal 5° Regno), "
Seguita da una seconda fase dove, per il reale mutamento della struttura mentale, l'Iniziato ha permesso il manifestarsi nella propria Forma (mentis), la presenza del 5° Regno. Quell'Uomo, per il Potere (la Luce) dell'Ego, viene chiamato un "Uomo Integrato" (con il 5°
¶", e diviene un Punto di Luce (o Luce) dell'Ordine.
Regno di Natura), "
Geometrizziamo con semplicità il concetto di Pentalfa Oscuro e di Pentalfa Luminoso. Il Pentalfa Oscuro presenta al suo vertice l'astralità personale, se pur evoluta, dell'animale uomo e della sua mente non ancora illuminata dalla Triade. L'Uomo, ancora, Separato. Questo significa che sta percorrendo la Via Umida lunare e passiva umana, espressione del predominio della Forma (la Coppa) e dei suoi attributi sulla Personalità (prigioniera della Forma); è il sepolcro imbiancato a cui si riferiva il Cristo parlando ai Farisei. Alla costituzione del primo anche se debole "Ponte" con l'Ego, conseguente all'Opera d'Istruzione Esoterica, la Forma (mentis) lunare, inizia a sottostare all'azione, solare, dell'Ego. E questa fase viene chiamata l'adombramento della Triade sulla Personalità. In questo punto, il percorso dell'iniziato vela gravi pericoli. La Via Umida (della Forma) iniziando a seccarsi (dall'acqua che in Alchimia Spirituale è l'Elemento Astrale) per effetto della Luce, (della Triade, il calore superiore dell'energia del Corpo Animico) 215
emana vapore. Questi produce nebbie e miasmi in cui si perde il Viandante che, privo della vista, invoca una Guida, che lo conduca ad un rifugio sicuro in cui trascorrere la notte.
(l'annebbiamento del Mondo di Chaos) (l'illusione dell'Elemento Acqueo o Astrale) (l'iniziato minore) (l'occhio interiore) (un Maestro) (lo istruisca) (la Veste dellaTriade) (la Vita tra due manifestazioni fisiche dell'Ego)
Questa è la corretta interpretazione di un vecchio Catechismo d'Alchimia Spirituale che tratta di quei pericoli per l'iniziato. Pericoli che come abbiamo compreso, sono da attribuire nei termini più consueti, all'annebbiamento mentale provocato dall'elemento personale e verticistico di quanto sino ad allora acquisito dalla mente concreta o dal desiderio dell'iniziato minore, di diversificarsi e superare i propri confratelli od ancora, dall' "errore di presumere" senza il riscontro datogli da un Fratello Maggiore, di aver raggiunto qualcosa o qualcuno nella sfera Iniziatica. Ma vedremo più avanti in questo stesso capitolo, come questo può accadere. Col calcare, metaforicamente, la Via Secca l'uomo interagendo concettualmente con il potere sintetico del Sè superiore crea quel "campo d'esperienze" chiamato, Corpo Mentale superiore. Non possiamo perderci a questo punto, l'analogia con qualcosa avvenuto in quell'uomo molto addietro nei tempi. Focalizzando la coscienza nel dialogo con gli istinti ed i desideri della sua natura inferiore, il Corpo Mentale dell'Uomo si era trovato a costituire quel "campo d'esperienze" chiamato Corpo Astrale attraverso il quale, trovano espressione quelle pulsioni di egocentrismo, curiosità, separatività, emotività, insicurezze, irrazionalità e così via. Questa fase tipicamente di "branco" è sintomo dell'infanzia umana. Nel dialogo, se così vogliamo dire, con il Sè superiore o Triade la coscienza, embrione dell'occhio interiore, distoglie l'attenzione dal veicolo inferiore e si focalizza su quel canale di ricezione, che l'Adepto Minore chiama "il Ponte" e che manifesta nella mente inferiore, le pulsioni di quell'Entità superiore. E' a questo punto, che il Corpo Mentale dell'Uomo costituisce quell'altro "campo d'esperienze" definito Corpo Mentale superiore o Mente Astratta, attraverso il quale trovano espressione oltre che l'Idealismo Astratto ed inclusivo, anche il risultato della "conoscenza sintetica"
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assimilata dalle esperienze nel mondo inferiore e dell'interazione con il mondo superiore (sovramundano). L'Uomo diviene allora un Iniziato ¡ ed un tramite tra i mondi concreto e metafisico, essendo apparso al vertice del Pentalfa lo Spirito dell'Uomo, il 5° Regno di Natura o Mondo Spirituale.
A quanti domandavano a Leonardo da Vinci, perché disegnasse al centro del suo Labirinto un cerchio bianco ¡ (il vuoto), egli rispondeva che se fosse passato di lì un Maestro (un Iniziato) avrebbe compreso tutto di lui, senza che egli avesse nulla a che dire per aiutarlo; di contro, se fosse passato di lì uno sprovveduto, nulla l'avrebbe aiutato a comprendere quanto velato nell'opera sua. Intendeva naturalmente l'Armonica della Geometria (il Suono silenzioso) occultata nelle forme delle sue opere, d'Artista e d'Architetto. Ed a proposito del bianco e del vuoto, vorrei ricordare come inizialmente la Conoscenza dei Costruttori, Architetti ed Iniziati dei Templi, poggiava idealmente sul Libro delle Costituzioni Universali dell'Ordine nelle relazioni sacre tra Uomo-Tempio-Pianeta-Sistema Solare. Le tracce più esplicite di quel Sistema Iniziatico Primitivo furono bruciate, come è noto, dal prete anglosassone Anderson e dai suoi accoliti, nel tentativo di occultare le origini universali della Massoneria e farla poi credere inglese. Quel Libro fu sostituito nella Massoneria "cosiddetta" moderna sorta nell'Era Volgare, dalla Bibbia, uno, fra i testi ricosciuti sacri dagli uomini. Questo in contrasto con la Regola: che un'Iniziato lascia alle sue spalle ogni dottrina, culto e filosofia particolare, riconoscendoli ormai come linguaggi limitati e separativi, per aprire la propria coscienza all'influsso dell'Archetipo, da cui traggono anche origine, quelle interpretazioni minori. Quel cambiamento fu anche fatto per convenienza politica; infatti il re inglese che per costituzione è il capo della loro Massoneria, è anche e forse di più, il protettore della Chiesa d'Inghilterra. Ma c'è d'aggiungere che per tutti i massoni che si riconoscono "sottoposti" al riconoscimento ed alla Patria Potestà di quella Comunione particolare, ponendola al di sopra del loro libero arbitrio d'Adepti, quel Capo e quella Chiesa divengono anche il loro Capo e la loro Chiesa. In realtà l'Adepto Maggiore, nella Luce del proprio Libero Arbitrio (Spirituale), accetta di operare in ogni Comunione massonica come essa è, una parte del tutto. Per mantenere vivi e ben presenti in tutte quelle parti i Principi Universali di Fratellanza, di Saggezza, di Conoscenza e di Ricerca della Verità.
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L'indicazione anglosassone fu prontamente raccolta, anche se non completamente, al di fuori dei confini di quel paese, anche per timore di reazioni delle autorità profane ed ecclesiastiche locali. Autorità quelle, che molti massoni desideravano compiacere e per le quali, in seguito, non esitarono a ricorrere alla delazione di Fratelli (?) ed al tradimento dei Principi dell'Ordine. Nulla di nuovo sotto il cielo (dei plebei). Si perse in buona sostanza, anche il ricordo de: Il Gran Libro di Natura, delle Leggi e delle Scienze collegate alla "Natura fisiologica" del Pianeta e di tutto quanto vive in Lui, trasmesse in occidente attraverso i Terapeuti. Il Libro dai Sette Sigilli, Sette Sigilli, perché 7 sono le Energie o Aspetti, che dir si voglia, che giungono al Pianeta Terra (non ancora sacralizzato) dai 7 Pianeti Sacri, e contiene con un particolare sistema di consultazione, tutte le Leggi del Sistema Solare . Il Libro Bianco , che posto sull'ara della ultima Iniziazione, si mostrava vuoto all'Iniziato, per fargli comprendere che per proseguire nella Via della Conoscenza e della Saggezza, egli doveva da quel momento, avviarsi sulla Via interiore (alle tecniche della Via interiore).
666,
il Numero della Materia. Qui sta la sapienza: chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia selvaggia poiché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicento sessantasei. Rivelazione 13/18
Il Numero Sei è il numero della controparte materiale, che riveste l'essenza Spirituale presente nei tre Piani d'esistenza. Quindi 6-6-6 . La controparte materiale più bassa nell'uomo è il suo Corpo Astrale, con i suoi istinti e le sue passionalità. L'ego inf. non è di per se malvagio, ma al punto intermedio della sua evoluzione, la presenza nella Forma d'una intelligenza razionalmente e concretamente legata al proprio egocentrismo e non influenzata, nè tantomeno illuminata dalla presenza dell'Ego sup. (la Triade) ed alla continua ricerca 218
d'una affermazione sul mondo esterno, può per ignoranza commettere con un atto di errata determinazione, l'atto di aprire la Porta dietro la quale è obbligato (seduto, dicono i testi sacri) il Male (dell'errore). La malvagità che aggredisce, si instaura e possiede l'anima mortale dell'uomo (il nephesc biblico o C.Astrale), va considerata alla stregua d'una ossessione (vedi i risvolti psicologici e terapeutici dell'ossesso) ed esattamente come tale, trattata e curata. Semplificando il percorso terapeutico possiamo così affermare: immaturità = egocentrismo = separazione; sin qui tutto normale, ma a questo può innescarsi un meccanismo perverso: atto d'orgogliosmodato senso desiderio dell'io + = evocativo del = Porta del Male= ignoranza+ Potere - illusione malvagità desiderio di predominio
ossessione schiavitù e caduta dell'uomo
di Potere e senso di Forza
L'Iniziato incontrando un Fr dell'Ordine, lungo quel percorso che viene chiamato la Via della Mano Sinistra perchè porta al versante Nero della Vita, deve intervenire invisibilmente a fratturare con determinazione uno snodo di congiunzione tra quegli elementi (rappresentato nel percorso dal trattino), questo, amorevolmente anche se l'opera sua non è richiesta, ed anche se quel Fr gode momentaneamente d'uno stato d'ebbrezza e di illusoria euforia. Se quel Fr. avesse invece ormai varcata la sponda sinistra, l'Iniziato lo incrocerebbe senza esitazione sulla "Via della Spada".
6
6 6
Questo il significato che giace velato nel 666, il Numero della Bestia o per meglio dire, della caduta nel puro materialismo della coscienza primordiale (angelica) dell'uomo ormai immemore, nelle controparti inferiori, delle proprie vere origini e che quelle stesse origini ricerca e crede di ritrovare nel passato, della veste materiale che lo ricopre.
Cito da un Commentario, dove l'Iniziato viene definito: «...colui che ha sperimentato ed espresso il 666 ed avendolo poi trovato vuoto e senza valore, ha lasciato cadere il 6 (la Personalità) divenendo così 66, ritrovandosi così sulla VIA. Più tardi
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lasciato cadere di nuovo un 6 (la Triade), diviene la perfetta espressione del 6-Forma, lo strumento e l'espressione dello spirito (la Monade)». Il Numero Sei-Forma, vela con i suoi attributi, la reale triplice Forma interiore dell'Iniziato espressa nella perfezione del Numero Nove. Ecco quindi che il Terzo Aspetto (l'Attività Intelligente) creatosi nella sua discesa una Veste ed una per ogni elemento in cui si manifesta, divenuto 6 proietta di se stesso in forma d'Esagramma, che nasconde al suo interno quel "Punto di Luce" che ne esprime l'ultimo Aspetto che giunge in manifestazione. L'Energia dell'Aspetto Volontà (I Aspetto). Ed ecco il 3, divenuto 6, è pronto ad emanare attraverso se stesso l'1. Questo sviluppo energetico porta alla completa espressione nei Mondi di manifestazione dei 7 Aspetti (energetici) cosmici. A quel punto può aver inizio l'Opera di riassorbimento di tutto quanto manifestato, ma ad un livello d'evoluzione molto più alto (in vibrazione). Tutto questo, nella tradizione d'oriente viene indicato con l'espressione «il Respiro di Dio». Espirazione-manifestazione dei Mondi, Inspirazione-riassorbimento dell'Universo. Pausa. E si torna a ripetere l'Opera, ma sempre ad un livello qualitativamente di magggior purezza. Questo è il metodo d'Evoluzione dell'Universo che si esprime in Cicli-Cadenze e Ritmi (di manifestazione e riassorbimento) del 7 Aspetto cosmico (il Rituale del G:.A:.). Purtroppo, non posso dilungarmi in maggiori approfondimenti a questo livello. E' bene rilevare come tutti gli argomenti siano in costante collegamento tra di loro; in maniera evidente con quelli passati ed ancora invisibilmente con quelli futuri. Questo è quanto d'essenziale di questo numero, può contribuire allo sviluppo del nostro lungo ragionamento sui significati esoterici dei Simboli. Quindi tralascio di citare e, senza imbarazzo, tutta una serie di significati che definirei "mondani" perchè appartengono "alla cronaca" del simbolismo. Concludo questo breve percorso nel Numero Sei con "il Sigillo dei Quattro Evangelisti" e con un esempio per la sua pratica applicazione. Questo Sigillo emulo del Sigillo di Salomone, ha esotericamente il valore 6 pur rappresentando exotericamente i 4 Elementi di Natura, raffigurati con i Quattro Evangelisti. Questi, a loro volta, vengono raffigurati nei Simboli d'un Aquila, d'un Leone, d'un Toro e di un Uomo, per una versione cattolica della Sfinge Egizia.
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Ma quel Sigillo, come l'Esagramma, ri-vela il Moto delle 6 Energie d'Aspetto emanate dall'Archetipo Uno. E riappare quindi il 7. Vediamo qui, le rappresentazioni che ci ha tramandato di questo Sigillo Eliphas Levi.
Il Sigillo istruisce il
ricercatore sul Moto dell'Energia nei Quattro Poli (energetici) della Materia (Nord, Est, Ovest, Sud, Est, Ovest e Nord), nei suoi elementi come nella Forma, ad immagine e somiglianza del Logos Planetario di cui siamo parte:
A
B
6
1 5 2
3
4
C Il Sigillo dei Quattro Evangelisti vela molte più informazioni del solo Moto nella Forma, ma noi ci asterremo dal sondare significati che non sono strettamente connessi con il nostro attuale argomento, nella sua prospettiva esoterica legata alla sola Massoneria.
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Un esempio pratico, ma da non sottovalutare, sull'uso dell'Esagramma ci viene dal moto dell'Istruzione Occulta agli Adepti Minori, che si sintetizza nella prossima immagine.
ò nell'Iniziato Maggiore 1 la Volontà
3 di Saper Fare 2
crea la Tensione
4 Poter Fare
Voler Fare 4
Attivita'
2 crea l'Accelerazione 1 l'Istruzione
3 nella Tensione di Volere
nell'Iniziato Minore ñ Commentiamo in poche parole l'immagine precedente che più d'un simbolo appare per l'Iniziato, come un percorso. Ormai siamo consapevoli che ciò che distingue nella maniera più evidente l'Iniziato da un uomo comune è la capacità di dominare l'Atto di Volontà a tal punto da renderlo Atto creativo, 222
mutando così quelle regole che per i profani, dominano gli effetti, rendendoli succubi degli eventi che essi stessi hanno causato. Ma approfondiremo questo concetto nella sezione dedicata alla "Psiche quale primo strumento occulto del Massone Iniziato alla maestranza dell'Arte". L'Iniziato, abbandonate le opinioni scaturite dalle troppo personali interpretazioni sulle Scienze dell'Ordine, apprende ad usare la Volontà per creare quella Tensione (l'energia della Psiche) che lo porta a quella pratica che esotericamente viene detta, il Saper Fare. Ma pratica di cosa ? A questa prima domanda rispondono una selva di interpretazioni alle quali vorrei aggiungerne una anch'io, naturalmente lasciando, come sempre, al libero giudizio dei massoni che mi seguono in questo percorso, accettare o meno questo suggerimento. Una delle qualità fondamentali dell'Iniziato che intraprende la fase operativa del suo ministero, l'Opera di Servizio a benefizio dell'Umanità, come recitano i Rituali, è quella di "sapersi muovere" (Moto-Opera-Servizio, sinonimi d'Attività Intelligente III Aspetto, vedi) traendo a sè tutti i vantaggi di "conoscere e rispettare" le Regole del Gran Libro di Natura. Ma anche questa dotta citazione avrebbe il valore di carta straccia se non riconoscessimo che: il Fondamento del Gran Libro di Natura è la comprensione dell'Aspetto Moto nella materia (III Aspetto dell'Energia del nostro Sistema Solare), all'interno come all'esterno di tutte le sue forme di manifestazione nel microcosmo e per analogia nel macrocosmo. Materia e Forma sono ambedue effetti che derivano dall'attività di quel III Aspetto. Per consentire l'assimilazione mentale all'Adepto Minore di quella conoscenza, la Scuola d'Iniziazione ha coniato delle Regole (il Gran Libro) basate tutte sulla conoscenza del potere dei: Cicli - Cadenze - Ritmi (di Natura) nel VII Aspetto Energetico (vedi). Non potendoci permettere di sostare a lungo sull'argomento, che sarete d'accordo con me nel considerare "fondamentale", aggiungerei per rendere meno generica l'indicazione fornitavi, un immagine ad esempio di come operano cicli - cadenze e ritmi sul piano fisico di due giorni, di due anni o di due vite. Emersione Tensione Crisi
Immersione
Emersione Tensione
Tensione Crisi
Immersione
Tensione Crisi
Immersione
Attenendosi alla regolarità naturale del moto dell'onda di Vita che muove la Natura con la sua spinta evolutiva l'Iniziato vi si armonizza interiormente, mentre al contempo esteriormente regola con essa i propri Tempi di Lavoro.
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A questi "tempi dell'Opera", fanno riferimento molte parabole quando parlando di "vigna", "campo" o "giardino", in cui l'uomo di buona volontà coltivava con saggezza e poi coglie nei tempi giusti, i frutti del proprio lavoro. Ma solo con questo, l'Iniziato non raggiungerebbe la completa comprensione "della pratica del Saper Fare", che deve necessariamente tener conto anche dell'influsso su "quel Libro", delle caratteristiche e delle qualità che regolano la manifestazione delle 7 Energie, trasmesse da quelle Grandi Vite del Sistema Solare che sono i Pianeti Sacri, di cui torneremo ad occuparci più avanti. Quelle influenze sono divenute Regole, anzi più esattamente Leggi, per la Scuola Iniziatica che le ha volute riunire in un testo, conosciuto nei Catechismi minori, con il nome di Libro dei Sette Sigilli. Quel Nome deriva dal Simbolo dei Sette Pianeti Sacri, ognuno dei quali sovrintende ad un gruppo di Leggi. Tornando all'ultimo diagramma, l'Iniziato giunto attraverso i mezzi di cui abbiamo appena parlato, al Saper Fare, scopre in se le capacità di Poter Fare una parte del Piano generale, attraverso l'uso dell'Attività Intelligente. Ma la domanda da farsi è, dove convogliare quell'attività personale che il Servizio all'Umanità o più modestamente ai Fratelli, richiede. Se quell'Iniziato sceglierà di "illuminare" una delle tante opere nel mondo profano uscirà da quello schema per conseguirne uno personale. Se vorrà invece dedicarsi ai Fratelli, rimarrà nel Tempio, ma non potrà che divenire un maestro di saggezza. Non vi è alternativa "reale" in un Sistema Iniziatico per coloro che, giunti alla propria maturità interiore, volessero rimanervi ad operare. Ecco che quel maestro, rimasto sul Sentiero, creerà un'accelerazione progressiva nell'avanzamento del Fratello a lui affidatosi. Per quella accurata selezione di conoscenze e moralità, lo porteranno, sotto una guida esperta, ad intraprendere il cammino del Voler Fare sempre di più e sempre meglio per la propria crescita iniziatica. La costruzione del proprio Tempio interiore. Abbandonata la Via passiva del ricevere, il Fratello sarà spinto gradatamente sulla Via Attiva del ricercare, apprendendo via via l'uso della volontà. Quando poi giungesse, con l'uso costante di tutto il materiale raccolto: A quello offertogli dal suo maestro e quello raccolto tramite lui,
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B Iniziatica, C D
tutto il materiale derivato dalla lucida conoscenza dei 33 livelli della Piramide
delle conoscenze che con tutti quegli argomenti interagiscono, tutto il materiale che da dentro se stesso saprà trarre, frutto dell'elaborazione profonda e completa di quanto appreso,
a realizzare quella sintesi di conoscenza ed intuizione che simbolicamente è il Tempio Interiore, quel Fratello grazie a se stesso, al suo maestro ed all'invisibile Sentiero Rituale celato nel Pavimento del Tempio, avrebbe realizzato un'Opera nota a pochi tra i suoi stessi Confratelli.
Il Numero Sette,
il Numero della Gerarchia nel Regno Umano.
Mentre la Veste dell'Iniziato, come abbiamo realizzato nel paragrafo precedente è 6, quando vi consideriamo la presenza all'interno di quel Punto di Luce da cui tutto trae origine, l'Uno, appare il Numero 7. Ecco allora come si presenta l'Esagramma per la Kaballah ebraica. Le lettere J H W H del Tetragrammaton poste al centro dell'Esagramma, manifestano la presenza nella Materia dell'Uno. L'ebraismo pone al centro di J e H o W a H, quella combinazione di lettere che significa AdamEvè, sia maschio che femmina, a significare l'androginia o la contemporaneità di quegli elementi del loro Dio; altrimenti indicato al popolo, aggiungendo al Tetragrammaton le consonanti eo-a, come Adonai, Hè-do-na-i. Questa è la soglia che introduce l'Iniziato alla formazione del Nome Ineffabile e della conseguente Parola Perduta. Pur affermando che non è difficile geometricamente giungere a concepirli, l'emetterli si discosta dalla realizzazione concettuale e si rende necessaria una realizzazione "fisiologicamente reale" ed una "mutazione metafisica". Il possesso di requisiti ormai trascesi dalla Forma i cui postulati fondamentali sono, se pur frammentariamente, continuamente enunciati e sottolineati nelle varie parti di questo lavoro. Noi porremo come d'abitudine al centro dell'esagramma "il Punto radiante" perché simbolo dallo stesso significato ma, senza quelle caratteristiche religiose che per interpretazioni profane, invece di unire separano da sempre i popoli fratelli. 225
Ma prima di proseguire vorrei che ci si soffermasse brevemente ad osservare e riconoscere in questo Simbolo la presenza del Due nella circonferenza che tutto contiene e trattiene, del Tre nella duplice Forma manifesta ed immanifesta dei due triangoli e l'Uno, il Punto che irradiando, fa vivere, tutto il Sistema di manifestazione. 7 1
2 4
5
6 3
Considerando "fisso" il Triangolo discendente formato dall' 1, 2, 3, l'Iniziato giunto che sia realmente alla fase operativa, saprà combinare a suo giudizio i quattro Aspetti rimanenti (IV, V, VI, VII) a secondo degli scopi da raggiungere se il lavoro coinvolge solo se stesso, e la qualità dei materiali (i Fratelli) che gli si offrono, se il lavoro coinvolge un Gruppo di più iniziati. Nell'immagine si mostra uno "standard" sia per il singolo che di gruppo, piuttosto elevato. Quindi al centro come energia polarizzante ed equilibrante ho posto il IV Aspetto, che ha la prerogativa d'assorbire i conflitti scaturiti dall'unione di più elementi e ridurli all'armonia perché segue la Legge d'Equilibrio. Il Quattro ha il valore di un doppio Due ecco l'opportunità per il ricercatore di rivisitare ora quel numero, per meglio comprendere in base a questa ultima affermazione, il conflitto anche di più "opposti" che con l'opera calmieratrice della Psiche, divengono armonicamente "complementari" ed alleati dell'Uomo che li domina. Nell'esempio, il V Aspetto energetico detto della Scienza, è abbinato con il VI Aspetto energetico, detto dell'Idealismo. Quella con il VI Aspetto, è l'ideale combinazione per valorizzare il lavoro del ricercatore anche attraverso il pieno riconoscimento delle valenze metafisiche presenti in quell'area. Mentre l'idealismo viene indotto a manifestarsi nell'opera o nella ricerca attraverso il VI Aspetto, l'abbinarlo al V
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Aspetto della Scienza, crea le condizioni perchè poi esse vadano a concludersi attraverso progetti strutturati concretamente e realizzati in maniera equilibrata. Al vertice del Triangolo ascendente abbiamo il VII Aspetto perché tutto proceda nei giusti ritmi con precise cadenze ed i cicli si sovrappongano armoniosamente, elevandosi come in una spirale. Non vi nascondo l'indispensabilità per il maestro massone d'apprendere a gestire prima in se, questo conflitto di forze presenti in ognuno, anche se spesso allo stato latente; per plasmarle in un'unico vortice (la punta di diamante della mente dell'Iniziato) da dirigere coscientemente a perforare le dure forme mentali di Chaos e, modificandone le caratteristiche, operare verso gli obiettivi voluti. Questo è un esempio smorzato, dell'Atto di Volontà. I medesimi conflitti che il massone scopre in sè li ritroverà poi all'esterno, nel gruppo in cui opera, moltiplicati per il numero degli associati, in più, con la complicazione della turbolenza (caratteriale) dell'interazione tra loro. Quel massone che volesse dirigere oltre che se stesso, anche un piano in comune con altri Fratelli (ad es. una Loggia), senza la conoscenza ed il controllo di quegli elementi interni, è destinato a sicuro naufragio, come una barca nell'instabilità degli elementi, che si trovi senza il governo d'un timone. A meno che, non si voglia giocare alla massoneria iniziatica dei "Titoli e delle Patenti", senza però mai staccarsi, se non nelle parole, dalla sicurezza dell'Elemento Terra. Sette Fratelli che interpretino impersonalmente in Tempio, le 7 caratteristiche (Mentale Inf.) e le 7 Qualità (Mentale sup.) dei Logoi, i 7 Pianeti Sacri del Sistema Solare (espressi nella Menorah), daranno vita ad una Loggia "Giusta", ma non ancora perfetta, perché Sette è il Numero della perfezione relativa. Per ottenere quella perfezione occorre raggiungere il Numero 9, e questo vale anche per i massoni necessari per la formazione d'una Loggia perfetta. Il Settenario che abbiamo imparato a riconoscere nella Loggia massonica, nel Sistema Solare, nell'uomo, nelle energie, nei suoni e nei colori, è rivestito di molti significati ma sempre in sintonia tra loro, anche nei molti linguaggi iniziatici minori. Scorriamo assieme, nelle prossime pagine, delle Tavole che ci consentiranno dei rapidi confronti tra quei linguaggi nei cosiddetti Catechismi minori. Tabella A grado
età esoterica
Batteria
intervalli
MaestroVenerabile
Arti liberali
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massonico
1 Apprendista
1 anno 2 anni 3 anni
2 Compagno
4 anni 5 anni
3 Maestro
6 anni 7 anni
Suono
Suono
gradini del Trono
3
2
3
apprendiment o grammatica retorica dialettica
5
aritmetica musica
7
astronomia geometria
5
3
9/7
8/6
Tabella B Piano Divino 1 Piano Spirituale
Volontà
Essere
1a Grande Aura
Monade
2 Piano dell'Individualità Saggezza
Poter Fare
2a Grande Aura
Triade
3 Piano del Pensiero
Attività Intellettuale
Saper Fare
3a Grande Aura
Intuitivo
4 Piano della Mente
Scienza Concreta
Sapere
Aura Psichica
M. Astratto
5 Piano della Personalità
Conflitto ed Armonia
Conoscere
Aura Mentale
M. Concreto
6 Piano Emotivo
Idealismo e Devozione Credere
Aura Astrale
C. Astrale
7 Piano Istintuale
materialistico
Aura Eterica
Doppio Eterico
Superstizione
Tabella C Piano Divino 1 Corpo Monadico
Piano dell'Essere
Piano Atomico
2 Corpo Animico
Piano del Sapere
Piano Subatomico
3 Corpo Causale
Piano della Comprensione
Piano Supereterico
4 Corpo Mentale sup.
Piano del Pensiero
Piano Eterico
5 Corpo Mentale inf.
Piano dell'Apprendimento
Piano Gassoso
6 Corpo Astrale
Piano del Desiderio
Piano Liquido
7 Mondo delle Ombre
Piano del Calore
Piano Denso
Tabella D La Grande Opera Massonica
La Grande Opera Alchemica 228
1
al 33° grado
Fissazione
2
al 32° grado
Unione
3
al 31° grado
Sublimazione
4
al 30° dal 19° grado
Distillazione
5
al 18° dal 10° grado
Soluzione
6
al 9° dal 5° grado
Putrefazione
7
al 4° dai gradi dell'Ordine
Calcinazione
Piano Divino o Senza veste (privo di attributi riconoscibili nel microcosmo)
0 1
Piano della Monade nella trasposizione geometrica dei sette livelli, dalla Monade al veicolo fisico, sono molti gli elementi riconoscibili per il Fratello Massone, tra cui il significato occulto della "Z" il Segno dei Maestri Segreti.
2 3 4 5 6 7
M
B
Per i Fratelli più aperti ed esigenti vorrei proporre altre due tavole di 7 Livelli; la prima di cultura mediorientale, la seconda d'estremoriente. Tabella E Piano Divino
(io sono Colui che sono)
'Ehjeh 'As^er 'Ehjeh 229
in Ebraico :
(non questo e non quello)
Aziluth Briah Yezirah Assiah
ï Primo Mondo
Primo Mondo:
dell'Emanazione
Aziluth
Secondo Mondo:
della Creazione
Briah
Terzo Mondo:
della Formazione
Yezirah
Quarto Mondo:
dell'Azione
Assiah
ï Secondo Mondo
Nesh^amah Ru^ah Nephesh
ï Terzo Mondo ï Quarto Mondo
Ain Soph Aur Ye Hi Dah Hay Yah Nesh^amah Mahshabah Tzelem Dyugnah Zurath D ' Muth
0 1 2 3 4 5 6 7 0
Tabella F in Sanscrito, Regola Veda e Rig-Veda:
Piano Divino Anupadaca A^tm^a Buddhi Manas Kama-Manas Kama-Rupa Linga Scharira
0 1 2 3 4 5 6 7 0
Sth^ula Scharira
Senza Veste Spirito Anima Intelletto ô Mente Mente Fisica Istinto e desiderio Bioenergia Solido
Per il Fratello più volonteroso a riscoprire l'Antica Saggezza della Tradizione, offro di cogliere il senso occulto di alcuni elementi fondamentali tra quanti affermati da Ermete Trismegisto nella sua Dottrina Segreta. Elementi del "Gran Segreto" accessibili, se comparati con tutte le Tavole di questo paragrafo. «Ai Figli della Dottrina ... di diverse cose fatte 2 a 3 e 3 a 1, 1 con 3 è 4 e poi 3, 2 ed 1. Da 4 a 3 c'è 1; da 3 a 4 c'è 1, dunque 1 e 1, 3 e 4; da 3 a 1 c'è 2, da 1 a 3 c'è 2, 230
da 3 a 2, 1, 2, 3. E 1, 2 da 2 e 1, 1 da 1 a 2, 1 dunque 1, vi ho detto tutto ... » Ed ora alcune anticipazionie che ci permettono di collegarci dal 7, ai Numeri 9 e 10. Avrete notato la presenza di due ulteriori livelli nelle Tavole E ed F, ebbene quei livelli si riferiscono: il primo alla sfera superiore la Piramide Gerarchica del Regno Umano, mentre l'ultimo alla sfera ad essa inferiore. Va da se che sto indicando, la presenza di due Gerarchie. Una Gerarchia superiore al Regno Umano e dalla quale esso dipende, ed una Gerarchia ad esso inferiore e dal quale dipende, questo anche se pochi sono gli uomini che ne hanno preso coscienza. Questa è una prima indicazione per concepire il panorama più vasto che contiene il 9 ed il 10. Per visualizzare meglio il sistema di: Volontà-Moto-Causa-Effetto, che interagisce nella manifestazione della Piramide del Regno Umano, tra 1, 2, 3, ed i 7 Livelli di manifestazione (valore 10), vorrei mostrare un'ultimo schema. Fuoco Cosmico
Volontà
1 2
1
3
Saggezza
2
4 5 6 7 Materia
Materia
3
Attività
Il vero motivo perché mi sono voluto dilungare nell'esporre il settenario, in una lunga seppure incompleta teoria di Tabelle comparative è perché giungessimo alla rassicurante conclusione, che indipendentemente dai linguaggi usati dai Catechismi Minori per comunicare con i diversi tipi di Apprendisti di tutte le Nazioni, il settenario come Sistema è stato sempre e da tutti riconosciuto ed usato, come parametro di misurazione per rendere visibile alla mente anche del Novizio, il concetto altrimenti astratto ed immensurabile della Piramide Gerarchica nel Regno Umano e della auspicabile rapida ascesa in essa d'ogni uomo.
231
L'ascesa nella Gerarchia è però accessibile e misurabile solo attraverso una progressiva, ma reale, acquisizione dei livelli del settenario e dei contenuti in essi riposti dalla saggezza della Tradizione. Forse è inutile sottolineare come quell'ascesa Gerarchica si chiami "Iniziazione", per la quale però, non cesserò mai d'aggiungere "reale", perché non si possa incorrere nell'errore di scambiarla con altre di diversa natura ed a volte frutti maligni di due eresie. La prima eresia si poggia sul concetto di seniority o anzianità di permanenza nel grado, senza poi valutarne il reale spessore dei profitti acquisiti, la seconda, sull'idea di "graziosa elargizione" devoluta dall'alto. Possiamo concludere affermando, per il ricercatore che superi la necessità di riferirsi al chaos dei linguaggi e delle loro interpretazioni, ma si affidi al solo riconoscimento del Sistema Iniziatico basandosi sulle sue espressioni prime, la Geometria sacra e la Numerologia metafisica, non dovrà più preoccuparsi di perdere la Via della Maestranza dove, l'Aumento di Luce è da sempre riconosciuto e perseguito come un evento naturale che si colloca all'interno dell'Iniziato; nella sua Psiche.
Il Numero Otto,
dal Segno di Chaos. Pur avendo elaborato i significati di questo Numero applicato ad altri argomenti a partire dalla base della Menorah, su di esso resta ancora qualcosa da dire di significativo, anche se rimanendo nei limiti della Regole minime. In questo Numero, 4+4, è velato il significato occulto del Pavimento Quadrilungo del Gabinetto di Riflessione e del Pavimento del Tempio Massonico, con l'esclusione in quest'ultimo del Terzo Quadrato, il Santa Sanctorum del Tempio, valore 12, dove è installato il Maestro Venerabile che, Luce d'Oriente (il Sole) opera simbolicamente sotto la Perpendicolare (il Filo a Piombo o Ponte Iniziatico) del Grande Architetto Dell'Universo. Abbiamo incontrato la Stella ad otto punte come Segno di Chaos. Ma fermarsi semplicemente a quella prima e fin troppo sintetica affermazione, non consentirebbe certamente al ricercatore d'appropriarsi completamente ed esaurientemente, del significato occultato in quella forma.
232
L'Archetipo dell'Otto è il Numero Due, ed in esso si ritrova come per il 2, il concetto di dualità connessa alla coppia d'opposti che, attraverso la mediazione dell'uomo (della mente dell'uomo) divengono complementari e per questo, suoi alleati. La medesima condizione la ritroviamo nella complementarità di Rombo e Quadrato. Il Quadrato rappresenta la Forma della Personalità e tutte le sue tendenze egocentriche al soddisfacimento delle emotività sviluppatesi nella sua piccola sfera del "presente personale" e raggiungibili attraverso la percezione della sola controparte fisica dei sensi. Questo comporta un totale abbandono e disinteresse, da parte del proprio Ego, per tutte quelle attività nate in quella piccola sfera, personale e cieca, alla presenza del mondo esterno. Perché l'Ego "risuoni in risposta" (Legge di Attrazione Magnetica) è necessario che quella Personalità, sia almeno saltuariamente allineata nella linea verticale del "Filo a Piombo" che li collega. Il Ponte di cui spesso si parla. Sino ad allora possiamo dire che le loro vite, non solo vivono due piani diversi di coscienza talmente diversi da renderli incomunicabili tra loro, ma potremmo aggiungere, che le loro vite hanno obiettivi a volte tanto diversi da renderli opposti. Queste due Entità tanto vicine ma pur tanto diverse tra loro ed ambedue assai determinate verso fini all'inizio apparentemente inconciliabili, creano quello scompiglio nella coscienza sensibile così come in quella ancora insensibile dell'uomo, da manifestare quell'effetto Chaos a cui la sua mente è sottoposta, sino ai momenti delle scelte che l'attendono ai nodi cruciali del Sentiero della sua evoluzione. Se quelle scelte, frutto inizialmente della somma delle influenze esterne, tanto quanto di quelle interne, saranno dirette al Sentiero verticale, prima o poi saremo afferrati dalla sfera d'influenza energetica della Triade, come una capsula spaziale dalla massa d'un pianeta. Se questo non dovesse avvenire dopo varie opportunità, allontanandosi sempre più anche dal campo rarefatto di quell'influenza superiore, che io chiamo istinto animico, quella "piccola sfera di vita intelligente" cadrebbe perdendosi nel vuoto e nero spazio, della Via della Mano Sinistra. Per comporre quelle diverse tensioni in un tutto armonico il Fratello deve attraversare superandole positivamente, quelle due fasi che abbiamo già incontrato e chiamate Orientamento (nel braccio orizzontale) e RiOrientamento Iniziatico (nel braccio verticale), sino a formare in se stesso quello che conosciamo come il Segno di Hiram. Con termini attuali, quei due passaggi potremmo ridefinirli con: il Segno di Hiram depolarizzare l'attenzione dal labile e dal provvisorio, per concentrarsi coscientemente nell'effetto magnetico ed attrattivo del polo del proprio Ego.
233
Per comprendere, con un esempio naturale, l'effetto sul nostro mentale "concreto-astrale" dell'influenza iniziale dell'Ego, basterebbe osservare l'attrazione alla risalita dei salmoni. Sotto quell'influenza si percepisce molto di più di una semplice "vocazione verticale" all'Iniziazione, essa diviene una necessità per l'uomo sul Sentiero. A quel punto del suo percorso, l'uomo ha la necessità di concentrare tutte le sue forze nel forzare i passaggi tra le circonferenze che trattengono le sfere di coscienza, rappresentate nelle 10 Sephirot dell'Albero della Vita. Ecco perché potendo concentrare tutte le sue spinte dinamiche, inferiori e superiori, in un unico punto, esse divengono sue alleate ed appare nell'Uomo la capacità d'esteriorizzare l'Atto di Volontà che trascende ogni ostacolo. Ma sarà bene per il Fratello che "vuole" quell'Iniziazione, considerare sin d'ora che non basta conoscere l'aspetto formale d'ogni parte dell'Ordine, per raggiungerla. Ne tantomeno può determinarsi per altro fattore che non sia il raggiungimento da parte dell'Adepto dell'Aspetto Moto ed Attività Intelligente (III Aspetto) che solo, lo condurrà all'Abisso della Trasformazione, espresso nell'Albero della Vita con la Sephirà Da^ath. Questo potrà avvenire, disciplinando tutte le proprie tensioni, sotto la direzione d'una sola visione mentale. Il Progetto dell'Iniziato. Per questo, servirà adattarsi all'uso di quelle che oggi vengo chiamate "psicodinamiche" e che ritroviamo nei termini di: Meditazione,
fase 1,
uso della mente nella razionalizzazione del pensiero.
Concentrazione,
fase 2,
focalizzazione d'ogni forma pensiero, come entità separata da Chaos.
Visualizzazione,
fase 3,
tensione creativa tra Canoni e Mente superiore. L'uso dell'Occhio della Mente.
Volontà,
fase 4,
proiezione dinamica dell'immagine (progetto) tra Archetipo, Mente e creatività esteriore. Il Ponte tra "Volere" e "l'Atto di Servizio all'Umanità".
Impensabile credere di superare la soglia della mediocrità senza il sostegno di quei mezzi psichici superiori a cui dobbiamo educarci a rispondere. Giordano Bruno è un ricercatore d'occidente per il quale non nascondo di provare grande affetto e grande rispetto. La grande determinazione e la lucida coerenza con cui egli ha sempre sostenuto sino alla fine, le proprie realizzazioni 234
intellettuali e spirituali, tanto da non accettare alcun compromesso con la stoltezza del potere profano, come invece ebbero a fare tanti altri "eminenti scienziati", ne fa ai miei occhi, un Fratello molto speciale. Lo ricordo in questo paragrafo perchè individuò "nell'Arte della Memoria", un sicuro ingresso per il raggiungimento del pensiero metafisico. Quell'Arte se sviluppata, portava "il Viandante" lontano dal mondo di Chaos, verso la vera libertà e realizzazione dell'Uomo nella concettualizzazione in se, dell'Archetipo. Una nota interessante di quanto aveva realizzato Giordano Bruno Giordano Bruno la rileviamo dalla sola analisi del titolo di un'altra Sua Opera: "Le Ombre delle Idee". L'Oscurità rappresenta i pensieri, le riflessioni ed i desideri, di quella mente che vive distaccata dalla Triade, la Personalità. Le Ombre delle Idee. La implicita luminosità delle Idee a cui si riferisce l'Autore con questo titolo, è per quelle di esse che provengono dal regno metafisico della Triade, in cui ha sede il Ponte di collegamento con gli archetipi universali. Quando la Triade viene a collegarsi con il cervello, fisico ed oscuro della Forma dell'Iniziato, lo illumina proiettandovi la propria Luce d'Intelligenza creando così di se stessa, nei mondi inferiori delle forme pensiero, delle Ombre. L'Iniziato Minore. Quando quella "illuminazione" (aumento dell'attività vibratoria dell'energia mentale) avrà formato un "Canale stabile di pensiero" tra Triade e cervello, quella Personalità non sarà più l'Ombra, ma il Riflesso dell'Anima. L'Iniziato Maggiore. Il massone che volesse istruirsi sugli insegnamenti di Giordano Bruno, pur senza mai dimenticare la chiave esoterica di lettura con cui deve avvicinarvisi, non potrebbe evitare di riscontrare l'analogia, nello spirito dell'insegnamento esoterico contenuto nel XVII grado di Rito Scozzese, con la necessaria fusione tra due forze. Dell'attività occidentale (centrifuga) nel simbolismo dei "Cavalieri d'Oriente e d'Occidente" (nota la precedenza), dell'Arte della Memoria di Giordano Bruno e dell'introspezione orientale (centripeta) del Potere della Mente, espresso negli insegnamenti del Rajah Yoga (i Siddhi degli Iniziati Orientali). A quel massone che fosse in grado di rilevare pienamente quell'analogia, si aprirebbero di conseguenza la porta segreta di due piccoli misteri. Primo piccolo mistero; Rajah significa re, sovrano, ma posto in quel contesto iniziatico, Rajah Yoga significa il Potere Reale della Mente. L'equivalente dell'Arte Reale, per gli Adepti occidentali che l'avessero davvero capita.
235
Appare così in tutta la sua evidenza, il significato che si è voluto velare nell'uso del nome di quel personaggio Biblico che sicuramente Grande Iniziato non era, Re Salomone. A chi vede e non solo guarda, la simbologia del Catechismo massonico è un contenitore colmo di sapere occulto; anche in questo caso il messaggio celato nella forma della leggenda, viene recepito solo da chi riesca ad allineare contemporaneamente i significati esoterici di Re Salomone, il Re seduto sul trono posto tra gli occhi, come recitano i Commentari che parlano dell'Iniziazione, ed i Sette Maestri Segreti, che sono nel corpo dell'Iniziato i sette centri energetici, che quando attivi, trasmettono nel suo microcosmo, la Vita dei Sette Pianeti Sacri, per ritrovare così nella rinascita interiore il Maestro Hiram, allegoria dello Spirito Iniziatico dell'Umanità. Se questa verità prendesse corpo nella mente del Fratello massone, allora gli apparirebbe il significato ormai svelato, del secondo piccolo mistero. Unire la saggezza dei "Cavalieri d'Oriente" alla dinamicità dei "Cavalieri d'Occidente" è l'allegoria usata dai Maestri dell'Ordine degli Alti Gradi, per velare l'insegnamento occulto, che stabilisce nella fusione delle capacità e delle prerogative del lato sinistro (attivo) del cervello, l'Occidente dell'uomo, a quelle del lobo destro (passivo), il suo Oriente, per ottenere l'illuminazione della mente. Portando alla mente dell'Iniziato il contributo attivo d'ambedue il lati del cervello (questo è il significato occulto della Corona posta sul capo dell'Iniziato e dei Re), si determina l'anello d'una mente completa, perché sia percettiva (femminile), che intuitiva (maschile). Quella Corona (l'anello della mente) accesa dalle pietre preziose, che simboleggiano i colori irradianti nella testa dell'Iniziato dall'energia dei Sette Pianeti Sacri (i 7 Aspetti), consente l'accesso alla: GNOSI della Rosa + Croce contenuta velatamente, negli insegnamenti del XVIII grado del Rito Scozzese. Per completare la nostra visitazione nel Numero Otto, dovremo prima sviluppare concettualmente tutti gli elementi simbolici ed i loro significati, che sono contenuti in questa immagine. La scelta dei pesci e non di un altro animale, dimostra che il Creatore di questo Simbolo (il Cristo lo disegnò sulla sabbia ai propri discepoli) voleva indicare in maniera inequivocabile l'Era dei Pesci (della durata di 2500 anni) appena trascorsa, che rappresentava il ciclo minore dell'Età del Ferro, l'Era Volgare o Era senza Luce, chiamato nella Filosofia d'Oriente Kali Yuga, mentre i due Pesci a similitudine del Segno di Chaos rappresentano il se inferiore ed il
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Se superiore che si muovono in contrapposizione, sino a che non diverranno complementari con un atto di amore e di pace. La medesima simbologia il Fr la potrà rilevare quando, al Numero 12, comprenderà il perchè delle opposizioni tra lo Zodiaco annuale, l'illusione della materia e la realtà dello Zodiaco Maggiore. Come vedremo, nella Ruota dello Zodiaco Maggiore l'Anima dell'uomo si muove da Aries verso Pisces, mentre la sua Personalità ruota all'opposto, nello Zodiaco che non esiste, da Aries verso Taurus. Ed il non considerare questo rende assolutamente inattendibili i "moderni" astrologi. La Saggezza Antica dice che: «... l'Iniziato ferma la Ruota e spenta la sua ombra rimane solo un Segno, quello Superiore.» Non credo che ci sia bisogno d'ulteriori commenti per un significato così evidente. Ma quello che forse potrebbe sfuggire all'occhio del Fratello più giovane, è il particolare più importante del Simbolo, la corda che unisce i Due Pesci è il Numero Otto.
Simbolo presente in tutte le decorazioni sacre inscritte nei pavimenti dei Templi, rappresenta il concetto di infinito nella manifestazione, quindi molto diverso da quello di Infinito assoluto. Infatti l'8 è un infinito looping (circonduzione) nella tridimensionalità materiale, ecco perché viene definita un'Eterna Opera.
Logos Solare, Sintetizza
Piano Spirituale Piano Animico Piano Mentale Piano Concreto
7 Pianeti Sacri, Emanano
Vibra Suona Illumina Colora Forma
5
Iniziazione, Essere
4 3
Iniziazione, Potere Iniziazione, Sapere
2 1
Iniziazione, Creatività Iniziazione, Ragione
Uscire da questo muoversi sul posto, significa poter fermare la Ruota dell'Illusione (della Materia). E questo accade solo a chi realizza (rammentandosi da dove viene) di non essere quella Materia, ma di stare solo usandola (rammentandosi così dove andare).
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L'Iniziato che sciolga l'Enigma della sua Vera Natura nascosta nel suo Primo Centro Occulto, viene liberato dalla necessità della Rinascita (nella Materia) perché, parafrasando un Maestro, comprende di non essere suddito di un Regno di questa Terra. E le Iniziazioni proseguono ad altri livelli.
888, il Sigillo Iniziatico del Moto Infinito nei 3 livelli della manifestazione dell'Universo. Riguarda i due Sigilli d'Apprendista e di Maestro al Numero 4 e comparandoli con questo, studiane l'evoluzione.
238