REGULA pauperum COMMILITONUM Christi Templique Solomonic The life of the Order of the Temple was governed by the following documents: - The Règle primitives, written in Latin, which was…Full description
Aplicacion sobre la ley de GrashofFull description
Aplicacion sobre la ley de Grashof
Criterio de Grashof: Inversión de MecanismosDescripción completa
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Esercitazione 7 Effettuare mediante il CAD e Working Model la verifica delle regole di Grashof per la classificazione dei quadrilateri.
LA REGOLA DI GRASHOF I quadrilateri articolati sono composti da quattro membri: un movente, che può essere una manovella o un bilanciere; un cedente, anch’esso costituito da una da una manovella o da un bilanciere; una biella; un telaio. Dette Lmin, L2, L3, Lmax le lunghezze dei quattro lati, dove Lmin e Lmax sono relative rispettivamente al lato più corto e a quello più lungo, si possono verificare due differenti situazioni: Lmin + Lmax < L2 + L3: caso in cui si parla di quadrilatero di Grashof; Lmin + Lmax > L2 + L3: caso in cui si ha un quadrilatero non di Grashof. A partire da questa regola è possibile sapere se un’asta un’asta del del quadrilatero si comporta da manovella o da bilanciere. In particolare, in un quadrilatero di Grashof: ci sono una manovella e un bilanciere se il lato più corto è adiacente al telaio e funge da manovella; ci sono due manovelle se il lato più corto funge da telaio; ci sono due bilancieri se il lato più corto è la biella (lato opposto al più corto). Nei quadrilateri non di Grashof ci sono sempre due bilancieri. Tra i casi limite rappresentati dalla situazione L min + Lmax = L2 + L3 sono di interesse tre particolari configurazioni caratterizzate dalla presenza di due manovelle: parallelogramma articolato; antiparallelogramma articolato; quadrilatero articolato isoscele.
DISEGNI E SIMULAZIONI
Quadrilateri di Grashof Sono stati adottati elementi di lunghezza pari a 100, 400, 500 e 700 mm. Ponendo il lato più corto in posizione adiacente al telaio si ottiene un meccanismo con una manovella e un bilanciere:
Figura 7.1 – Quadrilatero di Grashof con una manovella e un bi lanciere
Se, invece, il lato più corto svolge il ruolo di telaio risulterà un meccanismo con due manovelle:
Figura 7.2 – Quadrilatero di Grashof con due manovelle
Inoltre, quando il lato più corto funge da biella, si hanno due bilancieri:
Figura 7.3 – Quadrilatero di Grashof con due bilancieri
Quadrilateri non di Grashof A verifica di quanto detto, si può osservare come questi meccanismi presentino sempre due bilancieri:
Figura 7.4 – Quadrilatero non di Grashof
I lati scelti hanno lunghezze di 200, 400, 500 e 600 mm.
Quadrilateri che esulano dalla classificazione di Grashof Alcuni meccanismi destano particolare interesse in quanto dotati di due manovelle. Tra di essi vi sono il parallelogramma articolato:
Figura 7.5 – Parallelogramma articolato
e l’antiparallelogramma articolato:
Figura 7.6 – Antiparallelogramma articolato
In questi due meccanismi la somma delle lunghezze dei lati contigui presi due per volta è la stessa.
C’è, infine, il quadrilatero articolato isoscele, un cinematismo in cui la somma delle lunghezze dei lati opposti è la stessa:
Figura 7.7 – Quadrilatero articolato isoscele
Per questi ultimi tre esempi sono stati utilizzati due lati lunghi 400 mm e due lunghi 900 mm.