Opera italiana La tradizione dell' Opera italiana è una delle più celebri della musica della musica lirica e lirica e dell'opera dell' opera nel nel mondo.
tendenza ad adottare nella melodia un movimento a grado congiunto •
1
Le prem premess essee e il Seic Seicen ento to
Per molto tempo gli storici gli storici della musica hanno musica hanno sostenuto che le origini del melodramma fossero da individuare nelle teorizzazioni di un gruppo di intellettuali fiorentini, noto come Camerata come Camerata de' Bardi dal Bardi dal nome del mecenate cheli che li ospita ospitava, va, Gio Giovanni vanni Bard Bardii, e le cui cui riun riunio ioni ni si tenn tenner eroo probabilmente probabilmente tra il 1576 il 1576 e e il 1582 il 1582..
•
la tendenza a marcare le sillabe toniche utilizzando valori di durata maggiore rispetto a quelli utilizzati per le sillabe precedenti; facendole consonare con il basso; basso; pronunci pronunciando andole le con un vocalizz vocalizzoo virtuosis virtuosistico tico l'utilizzo di cadenze perfette in caso che nella versificazione sificazione vi fossero fossero segni di interpunzione quali il punto o il punto e virgola, viceversa, in caso vi fosse una virgola o i due punti, si ricorreva a cadenze imperfette o ad inflessioni
In realtà già da molti anni questa teoria è stata confutata. I primordi del melodramma sembra dunque si possano Alle parti corali e alle prime forme di aria era destinata intravedere intravedere fin dall'inizio del XVI del XVI secolo negli secolo negli “interme- una versificazione molto diversa rispetto a quella dei versi di” eseguiti fra un atto e l'altro di una commedia reci- sciolti, che si caratterizzava per: tata e nella cosiddetta “pastorale drammatica” o “tragi i versi caratterizzati da un forte sperimentalismo: commedia”, durante la quale alcuni personaggi intervenon più solo endecasillabi, vi era anche spazio per nivano nell'azione drammatica esprimendosi cantando e i versi alla francese e per la lirica anacreontica suonando strumenti. •
I primi librettisti librettisti e compositori che musicarono musicarono completamente alcuni spettacoli teatrali dando origine al melodramma, utilizzarono gli stessi soggetti delle tipologie di spettacolo appena citate, poiché poteva essere plausibile che un personaggio si esprimesse cantando solo se esso apparteneva al mondo fantastico ed idilliaco dell'Arcadia.
•
•
•
La prima opera interamente in musica, la favola pastorale Dafne si cominciò a progettare in ambiente fiorentino già nel 1594 per mano del librettista Ottavio Rinuccini e Rinuccini e con musica di Jacopo di Jacopo Corsi e Corsi e Jacopo Peri. Peri. L'opera fu però rappresentata rappresentata solo nel 1598.
•
•
•
la prevalente stroficità l'aderenza l'aderenza del basso continuo al canto l'utilizzo di una più ristretta varietà di combinazioni combinazioni ritmiche la ripetizione della della porzione finale di un testo il profilo vocale non perfettamente aderente alla declamazione del testo letterario il rapporto testo/musica più generico generico
Negli stessi anni molti altri compositori arrogarono a sé il meri merito to di aver aver dato dato vita vita al nuovo nuovo tipo tipo di spett spettac acol olo: o: Emilio svilup uppi pi loca locali li de' Cavali Cavalieri eri nel nel 1600 ricorda di aver composto, già tra 1.1 Gli svil l'anno 1590 l'anno 1590 e e il 1596 il 1596 tre tre pastorali recitate in musica e tutta Italia ed ed Europa Europa,, Giulio Caccini pubblicò Caccini pubblicò di tutta fretta la sua "Euridice " Euridice"" Intanto che l'Opera prese piede in tutta Italia nacquero nel paese diverse scuole locali, in particolar prima ancora che fosse rappresentata. modo quella napoletana, romana e veneziana. veneziana. Le regole per la versificazione (di norma simile a quella utilizzata nella pastorale cinquecentesca: settenari ed Scuola napoleta napoletana na endecasillabi) endecasillabi) osservate dagli stessi Peri e Caccini nel li- 1.1.1 Scuola bretto di Rinuccini e rispettate a lungo da quel momento Nell'are Nell'areaa di Napoli Napoli,, già già dall dallaa prim primaa metà metà del del Cinquecento in poi, prevedevano per il recitativo il recitativo:: si sviluppò una radicata cultura per la composizione e per un prep prepond ondera erante nte silla sillabi bism smoo nel nel rappor rapporto to te- la musica che porterà alla nascita della Scuola musicale riferimento accanapoletana. Quest'ultima sarà punto di riferimento sto/musica demico e culturale in tutta Europa raggiungendo però il un ritmo irregolare, estremamente simile al parla- suo apice intorno al XVIII al XVIII secolo, secolo , quando avrà il merito to, anche per l'assenza di ripetizioni verbali verbali e per la di aver fatto nascere l'opera l' opera comica e comica e l'opera l' opera buffa. buffa. •
•
1
2
2
In città, nel corso della metà del XVI secolo iniziarono ad apparire già i primi conservatori che diverranno poi punto cardine in tutto il panorama musicale europeo. Questi erano in ordine cronologico il Conservatorio di Santa Maria di Loreto (1537), quello della Pietà dei Turchini (1573), dei Poveri di Gesù Cristo (1589) e quello di Sant'Onofrio a Porta Capuana (1598).
1.1.2
Scuola romana
SETTECENTO
Le opere constano per lo più di tre atti, diversamente da quelle principesche che di norma ne contavano cinque. Gran parte della versificazione è ancora quella del recitativo, tuttavia spesso nei momenti di forte tensione emotiva vi sono frasi melodiche ariose dette arie cavate proprio perché “tolte” dal recitativo. Le strutture chiuse si incontrano in episodi gioiosi, con personaggi buffi; giovani; damigelle... Gli operisti che più contribuirono alla notorietà e allo sviluppo dell'opera veneziana furono Claudio Monteverdi, Francesco Cavalli e Antonio Cesti.
Il nuovo tipo di spettacolo si diffuse ben presto a Roma, dove operava il noto prelato-librettista Giulio Rospigliosi (diventato poi papa Clemente IX) favorito dalla fami- 2 Settecento glia toscana dei Barberini, ai vertici della vita mondana romana nei primi decenni del Seicento. 2.1 Opera seria Tra i compositori che operarono in questo periodo si possono ricordare: Luigi Rossi, Michelangelo Rossi, Marco Marazzoli, Paolo Quagliati, Virgilio Mazzocchi. Dagli anni trenta del Seicento i soggetti delle opere mutarono fortemente: a quelli della tradizione pastorale e dell'Arcadia, si preferirono quelli dei poemi cavallereschi, generalmente di Ludovico Ariosto e di Torquato Tasso, oppure quelli tratti dall'agiografia cristiana e dalla commedia dell'arte.
Aumentò il numero dei personaggi e di conseguenza divennero molteplici gli intrecci drammatici. Inoltre si sviluppò un nuovo metodo di intonazione dei versi del recitativo, più adatto alle diverse situazioni scaturite dalla ricca trama e che fosse più vicino al parlato, ricco di Stemma dell'Accademia dell'Arcadia parentetiche a discapito dello stile paratattico che aveva Durante il Settecento la vita artistica e culturale italiana fu tanto caratterizzato le prime opere fiorentine. Si assistette fortemente influenzata dagli ideali estetici e poetici degli ad un notevole aumento delle arie virtuosistiche e cariche appartenenti all'Accademia dell'Arcadia. di effusioni liriche. I poeti arcadici apportarono molte modifiche sul dramma musicale serio italiano, tra cui: 1.1.3
Scuola veneziana
La città di Venezia fu un polo importantissimo per la diffusione dell'opera in musica, perché è a Venezia, con l'apertura del primo teatro d'opera pubblico, il Teatro San Cassiano (nel 1637), che questo genere artistico si rivela praticabile ovunque e, non più destinato ad una élite di intellettuali e aristocratici, acquista carattere di intrattenimento.
•
la semplificazione della trama
•
la soppressione dei soggetti comici
•
la riduzione del numero delle arie
•
la tendenza all'isometria
•
la predilezione per le trame del teatro tragico antico e per quello francese moderno, in cui si esaltassero i valori della fedeltà, dell'amicizia, della virtù e che celebrassero il potere assoluto del sovrano.
I teatri erano già adibiti alla recita di commedie e vennero solo riadattati da alcune ricche famiglie, però questa tendenza fu di grande importanza perché di fatto ci si dirigeva sempre più verso una concezione imprenditoriale Fra i poeti dell'epoca, quello che godette maggiore fordell'opera in musica. tuna come librettista (e che la mantenne per secoli doI soggetti della nuova opera in musica erano in genere po la sua morte) fu Pietro Metastasio, appartenente tratti dalla storia romana e dalle leggende su Troia, per all'Accademia dell'Arcadia e fermamente in linea con celebrare gli ideali eroici e la nobile genealogia dello Sta- quanto teorizzato da coloro che vi facevano parte. to veneziano, comunque non mancano vicende amorose L'influenza delle teorie arcadiche si può notare nella tene romanzesche. denza a comporre arie isometriche (eccetto quelle che
2.2
3
Opera comica
vedono l'alternanza di settenario e quinario), di ugual numero di versi, dal linguaggio semplice ed eufonico, accuratamente distribuite anche in base al loro colore affettivo. Durante il Settecento il grande sviluppo dell'aria ne accentua il forte distacco dal recitativo, caratterizzato da:
conseguente aumento degli 'orchestrati d'azione'. L'unità di misura fulcro del melodramma è ora la 'scena'. •
•
•
•
•
•
una maggiore limitatezza delle espressioni armoniche del basso continuo l'irrigidimento delle cadenze
2.2
i libretti sono più legati ai testi della letteratura moderna la metrica è assai varia e aperta a nuove sperimentazioni e combinazioni Opera comica
il ritmo del testo in versi sciolti riprodotto sommariamente la tendenza ad utilizzare, specie in determinate situazioni cariche di retorica, andamenti melodici stereotipati
Il recitativo più impiegato è quello 'semplice', chiamato così perché 'semplicemente' accompagnato dal solo basso continuo. Raramente si utilizza quello 'accompagnato' o 'obbligato' o 'strumentato', nato attorno al 1720, dall'usanza di accompagnare gli 'ariosi' con l'orchestra. Nella seconda parte del Settecento si assistette, per volontà di alcuni sovrani e di esimi compositori e librettisti alle loro dipendenze, al tentativo di fondere l'opera italiana con la 'tragedie lirique' francese. Questo tentativo fu incoraggiato dal ducato di Parma, la corte italiana più sensibile alla cultura d'oltralpe. Per lo sposalizio di Isabella (figlia di Filippo di Borbone, sposato con la figlia del re di Francia Luigi XV) con Giuseppe arciduca d'Austria, Tommaso Traetta, compositore chiamato a corte dal direttore degli spettacoli e ministro della Real Casa Guillaume du Tillot, compose uno spettacolo teatrale molto vicino allo stile francese. A Vienna per l'occasione si presentarono due feste teatrali. Mesi dopo l'arciduca commissionò a Traetta la composizione di una festa teatrale per il genetliaco della moglie. Tutte queste spinte assolutamente positive verso l'opera francese vennero accolte e portate alla loro massima espressione dal compositore tedesco Christoph Willibald Gluck in collaborazione con il librettista italiano Ranieri de' Calzabigi, artefici della cosiddetta 'riforma dell'opera'. I caratteri fondamentali dell'opera seria italiana alla fine del Settecento sono: •
•
•
Il San Carlo di Napoli (1737). Il più antico teatro lirico d'Europa ancora attivo
L'opera buffa è uno stile sviluppatosi nel Settecento a Napoli e prese successivamente piede prima a Roma e poi in tutta Italia fino all'Europa intera. La corrente si sviluppò in maniera stabile nella città partenopea grazie alla scuola musicale napoletana che portò ancor prima dell'opera buffa, alla nascita dell'opera comica. Napoli, durante il XVIII secolo, fu uno dei centri musicali più rilevanti di tutto il palcoscencio europeo e simbolo di questa cultura ampiamente radicata in città sta nella nascita del Real teatro San Carlo.[1] Questa forma iniziò a svilupparsi con l'opera Il trionfo dell'onore di Alessandro Scarlatti nel 1718. Iniziata su libretto in napoletano, vennepresto italianizzata con le opere di Domenico Scarlatti, Pergolesi ( La serva padrona ), Piccinni (La Cecchina), Cimarosa (Il matrimonio segreto), e quindi le grandi opere comiche di Mozart e, più tardi, di Rossini.
I primi compositori di opere buffe furono Giovan Battista l'importanza conferita al coro, visto sempre più Pergolesi, Nicola Bonifacio Logroscino, Baldassare Galuppi, Alessandro Scarlatti, Leonardo Vinci e Leonardo come personaggio attivo nell'azione drammatica Leo. Il lavoro di costoro, tutti operanti a Napoli o il rifiuto dell'aria col da capo e delle obsolete strut- Venezia, venne poi ripreso ed ampliato da Domenico ture che avevano caratterizzato un'epoca che si può Cimarosa. definire 'dei virtuosi', in favore di strutture più semplici e dinamiche, come l'aria bipartita, la cavatina, L'opera comica si distingue da quella seria per molteplici caratteristiche: l'aria in forma di rondò. la tendenza a far sì che l'organico orchestrale si esprima al massimo delle sue potenzialità, con il
•
l'importanza affidata all'azione scenica e, di conseguenza, la necessità che la musica seguisse i
4
3
•
•
•
•
•
•
OTTOCENTO E NOVECENTO
cambiamenti dell'azione drammatica, enfatizzando primo Settecento per la complessità delle trame e della l'espressività delle parole psicologia dei personaggi tra i quali se ne annoverano alcuni di seri, a discapito di quelli caricaturati in maniera la scelta di cantanti che fossero anche ottimi attori esasperata. Ora vi sono presenti anche intrecci amorosi, per valorizzare l'azione trame che vedano al loro centro il conflitto tra le diverse le dotazioni sceniche e organico orchestrale ridotti classi sociali e anche spunti autoreferenziali. Dalla collaborazione di Goldoni con un altro famoso la presenza di pochi personaggi (per lo me- compositore, Niccolò Piccinni, nacque il genere semiseno nell'opera comica breve-intermezzo, diversa rio, che vede agire durante lo spettacolo due personaggi dall'opera comica di dimensioni intere, cheprenderà buffi, due nobili e due mezzi caratteri. piede più tardi) e trame semplici La versificazione Goldoniana è caratterizzata da uno stii libretti ispiratiallacommediadell'arte, con soggetti le più omogeneo rispetto a quello polimetrico dei lavori realistici, linguaggio colloquiale, espressioni gergali precedenti. Per lo sviluppo dell'opera comica ebbe una notevole importanza la 'farsa in un atto', un tipo di spettacolo musicale inizialmente pensato come riassunto di un'opera comica di grandi dimensioni, ma che col tempo acquisisce sempre di più la propria dignità, divenendo un genere a sé stante, caratterizzatoda: una vocalitànettamente virtuosila versificazione spesso caratterizzata da ipermetrie stica; l'affinamento dell'orchestrazione; la grande imporper rendere più realisticamente effetti di sbadiglio, tanza affidata alla regia; la presenza di equivoci e sorprese starnuto, risata; la presenza di frasi brevi e scattanti durante l'azione. con molte terminazioni tronche e sdrucciole.
per quanto riguarda la vocalità: il netto rifiuto del canto virtuosistico; la tendenza alla pronuncia errata delle parole; la frequente presenza di tic melodici e ritmici; l'inserimento di onomatopee e di interiezioni varie.
3
Ottocento e Novecento
Domenico Scarlatti
Nella seconda parte del Settecento l'opera comica deve la sua fortuna alla collaborazione del drammaturgo Carlo Goldoni con il musicista Baldassarre Galuppi.
Vincenzo Bellini
Grazie a Goldoni l'opera comica acquisisce molta più dignità dell'intermezzo; egli infatti ne fissa l'organizzazione formale in 2-3 atti, creando libretti per opere di ampio respiro, che differiscono significativamente da quelle del
Durante l'Ottocento ebbero molta fortuna le opere di autori quali Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi.
5 In generale i libretti delle opere di questo periodo furono influenzati dalla letteratura nazionale ma anche dal nascente romanticismo europeo e da William Shakespeare di conseguenza le trame sono spesso basate sui moti interiori dei personaggi, non di rado protagonisti di storie d'amore passionali e azioni tragiche. Le figure più presenti sono quelle del tiranno e della donna innamorata. All'opera comique francese si debbono i molteplici effetti spettacolari e i colpi di scena. Il libretto consta di norma di 2-3 atti. Durante l'Ottocento si stabilì un preciso rapporto tra il ruolo del cantante e la sua voce: •
•
•
•
scomparve la voce del castrato, le parti del quale vennero affidate ad un contralto 'en travesti' a poco a poco al tenore non vennero più affidate le parti da antagonista, anzi, egli incarnò sempre più spesso l'ideale dell'eroe innamorato ed estremamente passionale al basso vennero affidate parti solenni, arie miste di saggezza e moralità si diede grande importanza al baritono, antagonista in amore del tenore (come lo è del soprano il suo corrispondente femminile -il mezzosoprano)
Giacomo Puccini
la voce del soprano fu ormai inscindibilmente associata a delicatissime quanto idealizzate e angeliche figure femminili, fragili ma al contempo spesso forti dei valori della pudicitia e della castità.
erano degli scapigliati); dal naturalismo francese di Émile Zola; dal verismo di Verga. I soggetti e il linguaggio sono quelli della vita quotidiana, nella riproduzione della quale gli spettatori possano identificarsi. L'opera verista è caratterizzata da una passionalità drammatica e straziante, da Fino a quasi la metà del XIX secolo la metrica dei libret- storie truculente di intrighi familiari e gelosie. Si hanno ti era caratterizzata dal prevalente utilizzo di versi pari- anche opere con soggetti storici o esotici. sillabi, assai incisivi e adatti al nuovo tipo di situazione Sulla linea (già adottata daltardo Verdi) di rottura del susscenica. Il testo è generalmente molto essenziale. Molto seguirsi di versi isosillabici, specie se parisillabi, lo speriutilizzata è la quadratura isometrica. mentalismo dei librettisti tra Ottocento e Novecento si fa Dalla metà del secolo in poi, molti librettisti cominciaro- sempre più forte. La metrica è assolutamente flessibile, e no a sperimentare nuove strutture metriche più flessibili: mutante. molteplici sono le strofe polimetriche, i versi con sillabe Dal punto di vista musicale la struttura è estremamente dispari e le forme metriche mescolate tra loro. scorrevole, le arie sono concise, i periodi melodici spesL'organizzazione formale del melodramma ottocentesco so interrotti. La vocalità è stentorea e spinta, le note acute si fonda su quella che Abramo Basevi ha definito solita vengono prese di scatto e spesso subito interrotte, per ot forma. tenere un effetto più naturalistico, più vicino al parlato. Sullo scorcio dell'Ottocento e neiprimi decenni delNove- Notevole è l'impiego delle masse orchestrali, spesso dedicento i maggiori compositori che si dedicarono al melo- te a far traspirare melodie esotiche o dal colore locale (in dramma furono: Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, questa tendenza si nota molto l'influsso di opere francesi Umberto Giordano, Francesco Cilea, Antonio Smareglia come la Carmen di Bizet). e soprattutto Giacomo Puccini, Domenico Cortopassi. •
I critici li hanno accomunati con l'epiteto di Giovane Scuola e, a partire da Cavalleria rusticana di Mascagni, alcuni di loro hanno seguito la via dell' opera verista, che ebbe particolare fortuna nell'ultimo decennio del XIX 4 secolo. I librettisti prendono spunto dal romanticismo d'oltralpe; dalla scapigliatura (alcuni librettisti, tra cui Arrigo Boito
Note
[1] F. Mancini, Il teatro San Carlo 1737-1987 , Electa 1991
6
6
5
Bibliografia •
•
•
6
Lorenzo Bianconi, Il teatro d'opera in Italia, Il Mulino, Bologna 1993, ISBN 88-15-04061-7 Storia dell'opera italiana , EDT, Torino
F. Mancini, Il teatro San Carlo 1737-1987 , Electa 1991
Voci correlate •
Opera
•
Libretto
•
Teatro (rappresentazione)
VOCI CORRELATE
7
7
Fonti per testo e immagini; autori; licenze
7.1 •
Testo Opera italiana Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Opera%20italiana?oldid=70410798 Contributori: Twice25, Panairjdde, ZeroBot, Ac-
curimbono, SunBot, CruccoBot, Al Pereira, Rago, Eumolpo, Clizia, Moloch981, AttoRenato, Neq00, Filbot, Remulazz, Justinianus da Perugia, TXiKiBoT, VolkovBot, YuBot, SanniBot, SieBot, Nikbot, Phantomas, SolePensoso, DarkAp, No2, Alexbot, FixBot, Kwjbot, Aedo89, FrescoBot, AttoBot, Catrafuse, Alonso de Mendoza, HRoestBot, Antonella Nigro, IlSistemone, Adamanttt, Botcrux, Addbot, Passicorto e Anonimo: 13
7.2 •
•
•
Immagini File:Arcadi.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ee/Arcadi.jpg Licenza: Public domain Contributori: Giovanni Mario Crescimbeni, L'istoria della volgar poesia, Roma, 1714 Artista originale: ? File:Exquisite-kfind.png Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f1/Exquisite-kfind.png Licenza: GPL Contributori: www.kde-look.org Artista originale: Guppetto File:GiacomoPuccini.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9b/GiacomoPuccini.jpg Licenza: Public domain Contributori: Originally from en.wikipedia; description page is/was here. Artista originale: Original uploader was NewYork1956 at
en.wikipedia •
•
File:Harp2_ganson.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5c/Harp2_ganson.svg Licenza: openclipart Artista originale: Gerald_G
CC0 Contributori:
File:Italy_looking_like_the_flag.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/45/Italy_looking_like_the_flag.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori: Mapshapeis fromImage:It-map.png, colorsand CoAare from Image:Flag of Italy.svg Artista originale:
es:Usuario:Mnemoc •
•
•
•
7.3 •
File:P_culture.svg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4f/P_culture.svg Licenza: CC-BY-SA-3.0 Contributori: ? Artista originale: ? File:RealTeatroSanCarloNaples15.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/ce/RealTeatroSanCarloNaples15.jpg Licenza: CC BY-SA 3.0 Contributori: Opera propria Artista originale: IlSistemone File:Retrato_de_Domenico_Scarlatti.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9f/Retrato_de_Domenico_ Scarlatti.jpg Licenza: Public domain Contributori: http://intoclassics.net/_nw/305/77701004.jpg Artista originale: Domingo Antonio Velasco File:Vincenzo_bellini.jpg Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5a/Vincenzo_bellini.jpg Licenza: Public Contributori: http://www.torricellapeligna.com/Renowned-VBelliniSr_files/Vincenzo_bellini.jpg Artista originale: ?
Licenza dell'opera Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0
domain