delimitazioni.sicurezzae stabilite, che vi ha prodotto irrigidi' menti e separazioni.Ecco. dunque, come la coscienzasi d autolimitata.restringendoil proprio campo d'azionee creando un inconsciomentaleche oggi si opponea ogni cambiamento'a ogni contattopiit diretto con I'Inconsciooriginario.Comprendere di pii. diventare pit consapevoli,significa aprirsi a quel potere da cui ci siamo volontariamente allontanati e che costituisceda sempre la nostra stessasostanza. La lotta dell'evoluzione,secondoMdre, si svolgeoggi attorno che cercadi a questabarriera:da una parte la coscienza-materia mentale, struttura la potere dall'altra e proprio espandereil consciae inconscia,che vi si oppone.In un certo senso,dato che anchela mented materiacosciente,E la Materiache si opponea se stessa,con le sue diversegradazionie realizzazioni;i la lotta contro I'altro' d il gioco (/tla) di un livello di coscienza-materia del divino. Ma la via dell'evoluzioneva avantilo stesso,fra mille ostacoti. rallentamenti, deviazioni, sprechi e passi indietro, diretta verso una gradualeconquistadell'incoscienzamentale, v!nio un'espansionedella materia cosciente,venio un allarga' mento del potere creativo dell'uomo. Questo d il messaggio incoraggiantedi Mdre e Aurobindo' Il risvegliodella coscienza dev'esiire il risveglio d'ogni minima particella fisica, d'ogni cellula del corpo. Non basta che la coscienzasia illuminata, anche il corpo deve esserlo' E quando lo sari, diventerl qualcosa di diverso e potri utilizzare i grandi poteri di cui C originalmente fornito. ln conclusione,poich6 le radici della mente si trovano in' dubbiamentenella materiae non in un astrattoe asetticoiperura' nio, se vogliamo trovare un varco per sfuggiredalla prigione delle limitazioni e dei condizionamentidi origine mentale, dobbiamo ritrovare il contatto con la nostra pit pura essenzamateriale. Il cerchiosi chiude: la coscienzaritrova la propria origine, la materia ritrova se stessae I'evoluzionecdmpie un altro importantissimo passo. Sia Mdre che Aurobindo avevano la consapevoleua di esseredei pionieri, di star lavorandonon solo per la propria salvez' za individuale, ma ancheper la Terra intera, perchdil passaggio che loro avevano aperto sarebbe poi stato disponibile per ogni essereumano. Morto Aurobindo nel 1950,Mdre sostenneda sola, per altri ventitrC anni, il pesodella trasformazionesupermentale, ia battagliacontro le abitudini millenariedella specie,contro quel' I'atavicamenzognached la mente,controquell'anticoerrorecheC I'ego, contro quel "vizio assurdo"che 0 la morte.
l2 La meditazione secondo Gurdjieff
La condizionefondamentaledell'uomoC il sonno;I'uomo d addormentato,la sua coscienzad ipnotizzata,confusa;egli non sa chi d, non sa perch!agisce,d una speciedi macchina,un automa, cui tutto "succede";non ha il minimo controllosui propri pensieri, sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione,sulla propria attenzione;crede di amare,di desiderare,di odiare, di, volere,ma non conoscemai le vere motivazionidi guestiimpulsi che compaionoe scompaionocomemeteore;dice ..io sono.',..io faccio", "io voglio", "io desidero",credendodi averedawero un ego unitario. mentred frammentatoin una moltitudinedi centri che di volta in volta lo dominano;si illude di aver coscienza di s6, ma non pud svegliarsida s6, pud soltantosognaredi svegliarsi; pensadi poter governareIa propria vita, ma e una marionetta direttada forzeche ignora;trascorreI'interaesistenza nel sonnoe muore nel sonno;passatutto il tempoin un mondosoggettivocui non pud sfuggire;non d in gradodi distinguereil realedall'immaginario; spreca le proprie energie a inseguire cose superflue; e solo qualchevolta si rendecontochenon d soddisfatto,chela vita gli sfugge,che sta sciupandoI'occasioneche gli d stata offerta. Questo d I'uomo per Gurdjieff. Quando I'individuo incominciaa diventarecoscientedi non essere padrone di se stesso, di vivere come uno zozbi con il cervello annebbiato, ecco che si mette a considerare le varie strade che pud percorrere per tentare di svegliarsi.Tali vie sono tradizionalmentetre: la via del fachiro, ossia la via dell'ascesie dellalotta controil corpofisicoe i suoidesideri;la via del monaco, ossiala via della fede in Dio, del sentimento,del sacrificiodella propria volonti; e la via dello yogi, basatasullo sviluppodella c9!9T!nza e percid dell'intelletto. Questestrade sono lunghe, difficili e incerte,perch!"lavorano" soltantosu uno dei tre piani 223
o su cui vive I'uomo: quello fisico, quello emotivo-sentimentale quello intellettivo.Ed d arduopartireda una soladimensioneper quell'unit)sucui si fondaI'essere trc, per riacquisire conquistarnc unrano.Inoltre tutt'e tre hannoin comuneil fatto che si deve I'ambiente in la propriavita, abbandonare cambiareradicalnrente abitualee morire al cui si d semprevissuti,contrastareI'esistenza mondo. Un uomo checerchiil risveglio.anchese d intelligentee colto, si trova in una situazionequasi senzasperanza.E difTicilissimo trovare una vera scuoladi ascetio di yogi. una scuolache dia garanziedi serietire il cui maestrosia un illuminato.Di chi fidarsi?Comesaperese un maestrod un risvegliatoo uno che si d o un imbroglione o un pazzo?E quantoallavia convintod'esserlo religiosa.vediamoormai tutti che la chiesasi d trasformatain una delletanti istituzionisociali.Cornefare,allora'lLa vita mondana, non pud minimamente incidere anchequellacheha piDsuccesso. d una vita che ci porterir della nostra"essenza"; sull'evoluzione nessunpasso alla morte senzaaverciconsensito inesorabilmente Ci spegneremo dopoesavanti,nessunbarlumed'illuminazione. da un tipo di seresemprevissutiin stato letargico:passeremo sonnoa un altro tipo di sonno.senzaaver veramentevissuto, senzaesserciresi conto che abbiamogirato "eternamentein un solo e medesimocerchio". Per fortunaesisteuna quartavia, una via chenon richiedeuna rinunciaal nrondo.che permettedi lavoraresulletre dimensioni che d personalizzata e che d birsatasulla contemporanearnente, o involontario,sulla comprensione di tutto cid ched incosciente Il fachirod in genereun individuo dell'essenza. riappropriazione grossolano.poco colto, dotato solo di una grandevolontir;in lui predominala funzioneistintivao motoria;lavoraall'oscuro, senza lo scopo.i metodie irisultati. Il monaco,l'uornodi conoscere chiesa.sa qualcosadi pin, ma d comunqueguidatoda un sentida una tradizione:in lui predominala mentoed i condizionato funzioneemozionale.Lo yogi conosceil metododellaconcentrameta, unadeterminata zionee sacheconquestopud raggiungere in lui ma d comeseparatodal mondo.d costrettoa distaccarsene; predominala funzioneintellettiva.Inveceil quartouomovivenel per raggiungere il nece'ssaria nrondoed d dotatodalla conoscenza pud liberarlo risveglio:egli sa che soltantouno sforzocosciente dalla meccanicitidella vita normale. In questoquarto uomo. Gurdjieff adombracertamentese stesso, i suoi tratti psicologici.il suo tipo di ricercaspiritualee le sue 224
caratteristiche di sintesie di originaliti, che ne fanno uno dei pii straordinarimaestridel nostroiecolo, un personaggio unico, an_ che per la provenienzageograficae per l.origine dellasuacultura. Una volta tanto, infatti, abbiamoun maest;odi meditazione che non d nato in India o in Giappone,ma in un paese di continefra Europa ed Asia, in una provinciacontesafra Russiae turcrria, nella quale si fondevanocivilti orientale e civilti occidentafe, secondoun connubiodi cui lo stessoGurdjieff sari espressione, dato che ner suo pensieroconfluisconosia idee tratte daila tradi_ zione pitagoricae dal neoplatonismo.sia concezioni dell'oriente (yoga, zen' buddhismo),sia dottrine oer MeJio orienre (islamismo,sufismo:confraternitaSarmoung),siainfine esigenzee modi di vedere di un moderno uomo occldentale. Nato nel 1877,egli viaggida lungoin Asia Centrale, alla ricerca .. di quei maestri,di quegli "uomini-straordinari" che conoscessero rlualchemetodoper ottenereil risveglio. Di quesresueperegrina_ zioni - che mescolanoricercaspirituite, commercio e avventura_ restacome testimonianza(anchese volutamente travisata)il suo libro Incontri con uomini straordinari. Ner r9l3 ro ritroviamo in Russia,a Mosca,dove si circondadi numerosidiscepoli, fra cui Ouspensky(cui dobbiamo i pii importanti scritti, J"ff,i"*g""_ mento di Gurdjieff) e il compositoreThomas de Hartmann. Quando scoppiala rivoluzione,si trova uCirr.ntuL, a nord del Caucaso,dove ha fondato l'..Istituto per lo sviluppo armonico dell'uomo". per non esserecoinvottoneilaguerru ciuile,si sposta, con un viaggioavventuroso,nellacitti di Tiflis e quindi a Cbstan_ tinopoli. Di qui passapoi in Germania,in Inghilterra e infine in rrancta. a Fontainebleau, doveaffitta un castelloin cui impartisce i-suoi insegnamentia un gruppo eterogeneodi allievi cui KatherineMansfield)e orginizzarprttu.iolidi ..Janze ifra sacre,,.Nel yorkf 1924si reca a New dove cerca di diffondere re sue idee. Ritorna quindi in Francia, dove nel 1949muore. Secondoil suoinsegnamento, non tutti gli uomini sonodotati di un'animaimmortale(il ..corpoastrale"),iir quanto quest,ultimad il frutto di un lavoro che si deve compieresu di s6, attraverso sforzi coscientie una dura lotta interiore: esiste soltanto una potenzialitirchedeveessereattuata.Ir punto di partenzad rapresa di coscienzadella condizionedisastroianettaquale ci trouiamo, primo, perchdnon riconoscramo neppureil nostrostatodi sonno: I Cfr. Bibliografia. 225
secondo.perchd,anchequandonp siamoconsapevoli.non sappianroche cosafare per uscirne;e. terzo, perchdla Terra e i suoi svantag' nell'ordinecosmico,in unaposizione abitantisi-trovano. quanto mai giata. Gurdjieff possiedeuna visionecosntologica precisa,secondocui il "Raggicldi Crcazione"si sarebbemanifedeternlinate itato a vari Iivelli.ad ognunodei qualicorrispondono del nostro: pii favoriti pianeti esistono nell'universo. Ora. Ieggi. la terra d infatti sottopostaa 4tl ordini di leggie si trova in uno dei l'uomo devecompiere posti peggioridel ctlsmcl.Di ctlnseguenza a liberarsidai per riuscire si su di lavoro faticoso e un lungo che lo opprimono.La suaanima,la sua"essenconclizionarnenti ed infantile.oppuresempliza", e piuttosto"primitiva.selvaggia dipendedagii sforzidi vero sviluppo il suo e ..*"ni. stupida". che ognunosaprdcornpiere. consapevolezza secondoGurdjieff,d la nostrapartepii autenticae L'essenza, di costruitoe di posticd qualcosa originale,mcntrela personalitir dall'i' cicl.ossiatutto cid chevienedallacultura,dall'educazione, ecc.Conredirebbelo zen.si trattadi rJallatradizictne. nritazione. scoprireil nostrovolto primadellanascita.Tuttaviatalescoperta supere'ma soprattutto non dipendesoltantoda cid che possianro pcr sviluppare a utilizzarequesteconoscenze da corrteriuscirento nostro e.r.sere. il la nustra essenza. sonola importantissime Fra i principichedobbiamoconoscere, Leggedel Tre e la Leggedel Sette.percheinfluisconosu ogni nostraazione.La prinrafa si chc ciascuncventosiasottopostoa (d evidentel'ispirazione e neutralizzatrte tre forze:attiva,passiva spessoche a ai tre grrnadel slmkhya).Anchc se ci accorgiitmo certa resistenza una si oppone (forza attiva) ogni nostraazione di una raramcnteci rcndiamocontodell'influenza (forzapassiva), che opera nel scnsodi un equilibrio terza forza neutralizzante dellealtredue. Affinchdqualcosaaccada,si deveverificitreuna delletre forze,chesonoquantomai mobilie variacornbinazione bili: qualsiasiavvcnitnento,ulnanoo naturale'nascein cotrsc' gu"nri clelloro incontro.Quantoallal.eggedel Sette,essaci dice si sviluppain linearctta,senzacioe al nt
r.rllcntare gradatamente, di dirninuirelo sforzoe, allafine.senon (' ilrtcrvenuto qualchefattoeccezionale, di deviaredalladirezione ,'riginaria.Ebbene.cluesto awiene perchd,in baseallaLeggeciel \( tle, lc forzeagiscono discontinuamente. devianclo a ognisalto. I'rcnclendo comemodellola scalamusicale,Gurdjieffsostiene , Irc oqni noslr
schio,femmina, madre, figlia, ecc.) recitiamoin realtd dei ruoli precostituiti,che non si limitano soltantoa comportamentie ad ma che penetranoancheall'interno atteggiamenti convenzionali, dei nostrigiudizi,dellanostracoscienza. dellenostreconvinzioni, Basta ascoltareuna comune conversazioneper rendersiconto dellaquantitddei luoghicomunie dellebanalithche si ripetono, pur nell'illusionedi esprimerequalcosadi autentico,qualcosa della propriaesperienza.Il checi di un'ideadi quantosiaprofondamentecondizionatala nostracoscienza.Ecco perch6Gurdjieff e perch! non credeche possiamoviveree decidereliberamente, Nientedi pii facile, ritienecosiarduaI'impresadellaliberazione. infatti,cheanchein questocasoci si limiti ad imitareo a identificarci con qualcuno- un maestro,un santo,Cristo. Buddha o a recitare:I'inquinamento delMaometto.Insommacontinuiamo la nostra mente d troppo esteso. Non dobbiamo illuderci di poterci liberarecon le nostre sole forze: ogni nostro tentativc, ogni nostro pensiero,ogni nostro non sappiamoneppureda atto,sonogii fortementecondizionati; che parte stia la libertir,che cosasignifichiesseresvegli.Il primo passodeve percid consisterenella presa di coscienzache siamo come in una prigione e che non sappiamocome uscirne. Per quanti sforzifacciamo,non possiamoevadereda soli: gli ostacoli sono troppi. Sard pii saggiotrovare un gruppo di personeche come noi hanno il desideriodi risvegliarsie che si avvalgono di qualcunoche lo ha gid fatto. Gurdjieff sostiene dell'esperienza che il tentativodi risveglioha piir probabilithdi riuscirese uniremo le nostreforzea quelledi altre personee se saremoguidatida un maestro illuminato. Senzaquesti aiuti, d quasi impossibile riuscirenell'impresa.Egli stessoavevasemprelavoratocon gruppi di studio. Quasitutti i maestridi meditazionesonoconcordinel sostenere che,come la necessitA di una guidailluminata.Va perdprecisato affermagiustamenteKrishnamurti(v.), ancheil maestrocrea un legamedi dipendenzae di condizionamento, e che la liberazione finale si ha soltanto con il distaccoda quest'ultimo:il maestro abbandonato.Esiste, servead aprire la strada,ma poi dev'essere infine, un'altra tradizione(cfr. per esempioNisargadatta)che, pur riconoscendoI'utilitd dellaguida spirituale,sostieneche quest'ultimasi trova gii dentrodi noi, solo che la si sappia(e qui sta il difficile) rintracciaree identiticare. Comunquesia, il punto di partenzadella ricerca d, secondo di noi stessio, come lui lo chiama, "lo Gurdjieff, la conoscenza 228
studiodi noi stessi",..ilricordarsidi noi stessi". euestad la prima rnrportantissima tase.In ognimomentodellagiornata_ eglidice_ dobbiamovolgereI'attenzione a quelloche ficciamo,pJnsiamo, dicianto,immaginianro, proviarno,ecc.;dobbiamoriuscirea ve_ derciper quelloche siamo,comese ci guardassimo dall,esterno. Diventareconsapevoli di noi stessi,anchl soloper pochimomen_ ti, d la tecnicachepud aiutarcia usciredailosiatodi ariena'zione in cui ci troviamoabitualmente. Un simileesercizio presuppone e determinauna certatensioneemotiva,un precisoitato dianimo che-devea poco a poco emergeree consolidarsi nel turbinio confusodelleemozioniabituati.E deveessereaccompagnato da uno stbrzodi riduzionedel troppo parlare,del mentire a noi stessi e del dare espressione alle emozioninesative. Abbiamola convinzione di essereun.r.initi,, un io compattof* non ci accorgiamoche, ogni volta che vogliamoqualcosa, che desideriamo,che ci mettiamoin rapportocci-rqualcun altro o con noi stessi.mettiamoin funzioneun centrodiverso.Siamo in realtd un fasciodi io. spessoin contrastofra loro, e ignoriamoperch! e comeuno si alterniall,altro.Non riusciamon"[pu.. a disiinguere quali delle nostretre funzioni(motorie,emozionalie inteil;ive) agiscanoin un dato momento.Eppure, ancheI'alternanza degli ego, degli stati d'animo e delle funzioni, rispondealle Leggi del Tre e del Sette.E noi potremmo,con appositiesercizi,tentare un per esempio,il-centro loro disciplinamento. motorio potrebbe essereaddestratocon i movimenti delle asanayogichi, con la danzasacrae con l'..esercizio di stop", il centroemozionalecon il controllo delle emozioninegative,e il centrointeilettuare con ra concentrazjone.A proposito di quest'ultimatecnica, Gurdjieff mette in rilievo che soroquandol'attenzioned fissasu quarcosa, I'immaginazionesi arresta.E poter dominarera nostra continuil attivitd immaginativa,che d una degenerazionedel rimuginio interiore,d di enormeimportanza. Noi siamodi solito in completabaliadei pensieri,dei sogni ad occhi aperti e delre fantasie:d un'attivitd che non cessa mai. nemmenoquandodormiamo,e che ci separadalla realti, consu_ mandole nostreenergie.Bastacamminareun po' per la strada ed osservarela genteper accorgersicomequasitutti-vadano in giro iTT"5i nel proprio dialogo interiore, diuiri dul mondo e d*agli altri. Eccoperchdgli illuminatidiconochegli uomini sonoimmersi in uno statodi sognoed eccoperch6r'in-terruzione der dialogo interiore, la cessazione dell'attivitamentale,d il fondamentodb_ 229
gni tecnicadi meditazionechesi propongadi rimetterciin rapporto diretto con la realtit. separatrice, Se vogliarnocercilre di fermare I'itnrnaginazit)ne noi stessi: dobbiarnoricclrdare fonte di ogni falsaiclcntilicaziclne, la consapevolezzrdi s! d il nrctodtl nrigliore pcr arrestat'ela che csistedcntro scoprirento mente.Continuandoad osservitrci. e I'identificadi noi un "luogo"in cui il pensiero,I'irnntaqinazione zione si placano,e in cui ci sentianroliberi e sicuri. Si pud incominciaread essereconsapevtlliprima per qualcheistante'poi per qualcherninutoc infineper cinquenlinuti:l'importanted che senzainterruzitlni.sullacotrsapevol'attenzioncsiaconccntrata, lezzadi s6.sulfattttciodchesianroli, in quelnlornento,cltesialllo a restarcconsapcvtlli Pcr Inezz'onoi stessie basta.Seriuscissimt) coseincredibira. diceGurdjieff.potrcmmovcderec apprertdere sianlogia in grado.infatti,di arrestareil li. Con cluestoesercizio identificativa,il rirnuginiodel nreccanijmodell'irnmaginazione pensiero.che a noi sentbracasuale.ma che seguele leggiche iegolanoogni evento.Se lavorianrobcnc e con costanza'I'io apparirirprima per brevi istantie poi pii a originale.I'essenza. lungo. alle Dobbiamocercaredi sfuggirea ogni tipo di autornatismo, sua ittsapua lo spingollo, e che mondo questo regolano che leggi ta, a comportarsiin nrodo ripetitivo e passivo.Il "lavoro su se meccail funzionamento stessi",comeegli lo chiama,dirninuisce 0 bcne proccssi fisiologici, i come attivitl. Alcunc nicodei centri. rna ne esistonoaltre su cui dobbianlo che siano meccaniche, Nella vita estendcreil controllovolontario,la ctlnsapevolezza' che non meccatriche azioni di llumero enornre compiamoun avremmomai fattese fossimostuticoscienti.Di qui l'importanza di sd. del ricordodi s6. Nel dello studiodi sd, della conoscenza di qualcosadi nuovo,in consapevoli momentoin cui diventianlo noi si produceun cambiamentochepud contribuirea trasformare ntaggiorisono la nostraesistenza.Maggitlred la consapevolezza, come ci fossero' Terra sulla Se le possibilit)di cambiamento. I'inte' consc:e. dicevaGurdjieff,duecentopersonecompletamente ra umaniti ne sarebbetrasformata. Poichdnon ci conosciamo,poichdnon sianrocapacidi vedcrci, sarebbernolto utile che gli anrici ci rivelassero'come faceva Gurdjieffconi suoiallicvi,quald - secondoloro - il nostrodifetto principale.Siamoinfatti abituatinon solo a tnentirea noi stessi, ma ancheaglialtri. Invecela veriti. anchesedolorosa,costituisce senrpreun elemcntocostruttivo,positivtl:la rivelazionedi conre 230
( | vedono gli altri pud rappresentareuno shock addizionale e (lrtindiun ausilioalla consapevolezza. Un altro esercizioefficacepud esserequello dello stop: Gur,ljicff ordinavaall'improvvisoai suoi allievi
soggetto interessato, perch! I'inconscio predisporrebbe qualche stratagemma per sfuggire alla volorrt) cosciente e la posa assunta non sarebbepii autentica. Nascedunque la necessiti di urr maestro. che deve anche capire quale sia il nromento pii favorevoleper il suo allievo - al risveglio della coscienza. Secondo Gurdjieff, essere"addormentati" sisnifica che i centri sono sconnessi.che non lavorano in modo coordinato. Infatti, poichi ogni centro d specializzato in un lavoro (fisico. enrotivo o mentale) e utilizza una certa quantitii d'energia. il loro funzionamento disarrnonico provoca contrasti e sprechi: ciascun centro tende a sottrarre energia agli altri. Per arrestarequesta dannosa competizione,dare spazioa quella consapevolezza che i la forma piir elevata dell'energia ed arrestare lo sciupio provocato dal normale funzionamentodella coscienza,egli invitava a controllare le emozioni negative e. con esse. i processi d'identificazione e d'immaginazione.Tali emozioni sono grandissimeconsurnatricidi energia: "non esprinrerle" non significa tuttavia reprimerle. ma compiere un lavoro che, da una parte. blocchi Ia nostra imrnaqinazione negativa(lo diceva anche Mdre. v.) e, dall'altra. impedisca agli eventi esteriori di avcre ripercussiorrinegative sulla nostra emotivitir. Per togliere alle emozioni un simile potere su di noi. d necessariocomprendere perch!una cosa d accirdutae perchd ha tanta risonanza dentro di noi. I-a ragione di fondo. secondo Gurdjieff, d che noi ci identifichiamocon i nostri ruoli. Il lavoro su di sd consiste proprio nell'elirninare tale identificazione,nel prepararci all'urto con gli eventi negativi. devitalizzandoli.Tutta la negativitiremotiva da cui siamo investiti si basa sull'inrrnedesimazione, sull'immaginazione e infine sul nostro consenso ad esprimerla. Non si tratta perd di rifiutare cid che ci capita (cosa d'altronde impossibile), ma di non identiticarcisi. Noi credianro che gli avvenimenti ci capitino per caso. mentre abbiamo gii visto che per Gurdjieff il cascl non esiste. Ogni evento. esterno o interno. accade secondo leggi precise. Se non opponiamo llessunaforza contraria, nessunaconsapevolezza.se continuiamo a lasciarcidontinare dalle cose e a deviare verso "la linea di minor resistenza".non riuscirenro ad esercitarenessun controllo sugli awenimc'nti. non potremo intervenire con la rrostra volonti a cambiare il corso delle cose, le nostre azioni saranno velleitarie e inefficaci. e in certi momenti ci senrbrerirche tutto congiuri contro di noi. che non si possa far nulla per opporsi al destino sf'avorevole. Invece. le avversitir della vita nascono ogni volta che si forma dentro di noi un vuoto di consapevolezza. A 232
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r'lrusadi questa nostra rinuncia. volontaria o involontaria. Dossorro rnanifestarsitendenzenegative.che poi si esprintono in malat_ trc, pcrdite. contrarieti. ..sfortune". inciclenti,ecc. Lo scopo del lrrvorosu di s6 sari) appunto quello di liberarsi dalla nreccaniciti ilcgativ:I. lottando contro i vuoti di coscienza.la terrdenzaa lasci.rsi andare. le azioni involontarie. l'inrmaginazione.le fantasticherie dannose, i discorsi inutili. la dispersiviti, il dialogo infer_ rro e il fatalismo. Se riuscirenroa controllare gli eventiinterni. r'ontrollercnroanche quclli esterni e drrrcrnoalli nostra esistenza un corso consapevole.Le forze della negativiti\. sostiene Gur_ tljieff, sono potenti e, se l'uonro nn,l oppnn.. ad esse un.azione \,olo'taria. finisceprirna o poi pcr essernecolpit.l e per decadere: questad una delle leggi del nclstromondo. Chi non si dif-endecon una harriera di consapevc.rlezza. non potrl a lungo resisterealla pressionedel male. Ma come svolgereun lavoro cosi difficile tutto da soli,?Anche Ia psicanalisiha messoin evicre.zache non d possibileconoscere se stessise non si ricorre all'aiuto di un altro. di una guida. perchd sianlo troppo abituati a vederci sotto determinate vesti e non posslanroguardarci conre ci osserva un estraneo. Nasce cos.i la necessitiidel gruppo. della scuola (confraternitu)e del maestro, .ccresciutaanche- secondoGurdjieff - dalla constatazioneche la conoscenzanon puo appilrtenere a tutti. essendolirnitiita nella quantita. Egli infatti riteneva che la consapevolezza fossequalco_ sa di nrateriale.come una fornra di energia che esistessein una c'ertanrisura.se questa sostanzaviene assuntain grande quantitir cla un individuo o da un piccolo gruppo di uonrini. dii clttimi risultati; ma se viene suddivisain una massanumerosa,va Drertica_ nrente dispersa. non di nessun frutto. La conosccnzitnon puo insolnma appartenerea tutti contenlporanearncnte. A chi obietta_ va che una similc distribuzioneera insiusta.Gurdjieff rispondeva che in una prigionc (e noi ci trovianro in una pritiorre) non pud essercigiustiziac che la nrlggior par.tedegli uonrini non ha nessun dcsicleriodi conoscere.Quindi uno dei motivi per cui la conoscen_ za si accuntulain pochi d la nrancanzadi interesseda parte degti illtri. In alcuni peri.di storici - di sc.nvorsinrenti.di decadenia della civiltl e di oscurarnentospirituale (spisso acconrpaenatida grandi perturbazioni ctinratiche. geokrgiche e planetarii; _. si rende disponibile un'cnorme quantiti di tale ntateria. e percid diventa fondamerrtaleil suo lavoro tli assorbirnento.di recupero, da parte delle poche persone consapevoli. ll fatto che le massenon antino la conoscenzae che rrreferisca_ Z JJ
no vivere inconsapevolmr'nterisulta evidente. secondoGurdjieff, clat mtxlo in cui le personespendonoisoldi: se osserviamoquali oggetti hanno. nclle nostre societii.i prezzi pii alti, ci accoruialtro che la conoscenzapossiede'un prezzo bassissinrtl.Chi desiclerila consapevolezzadeve invcce sapcre. egli dice. che cit) gli costerit un alto prezzo in ternrini di sforzi. cli energia. di I'olontir' di che Gurternpo. di ricerca e anclte cli denaro:. Ed 0 per cluc'stt.r cljieff v
ln)tessimofar niente per evitarli; nella secondavanno annotati i r i z i . i d i f e t t i . l e a b i t u d i ni . i l e g a m i vi n co l a n ti . i r u o l i co n cu i ci r r l c n t i f i c h i a m o .e c c . : n e l l a te r za g l i a vve n i m e n tich e te n d o n o a i l l ) c t e r s i : e n e l l a q u a r t a l e d e vi a zi 0 n i ,l e d i g r e ssi o n i .r i sp e tto a l l e irrlie nrete che ci cravamo prefissati. Questo clenco andrebbe t o r n p l e t a t i r d i a n n r t i n a nn o e a l u n g o r i p e n sa to . co n l 'i n te n to tli scoprire chi sianto, conre ci conrp()rtiantoe dove stiamo'antllrttclo. Crrn questi metodi. Gurdjief f si proponevadi risvegliarei centri :uperiori. Riprendendo infatti l'antica concezione upanisadica, cgli sostenevache l'uomo d formato da quattro corpi sovrapposti: il prinro i il corprt fisico. il sectlndoi il cttrpo tbrnratcldai sentirnenti e dai desideri. il terzo d il corpo mentale costituito dai l)cnsieri e il quarto i il corpo della consapevnlezzasuperiore. Quest'ultinro non i, come abbianro giir detto. un dono della lllturl. non lo si acquisiscesempliccnrentecon la nascita. non d rrllaportata di tutti. nra d solo il prodotto di sforzi coscienti.di uno sviluppcl della cttnsapevolezzae clc-llavolontir. E facile tlunque capire che. per Gurdjieff. tutto cid che pur) definirsi proqresso ( s p i r i t u a l ee m a t e r i a l e )t i l fl u tto d i u n 'e sp a n si o n e d e l l a co sci e n za unrana,mcntre tutto cit) che si oppone a questoproeresso- in una parola. il male - i rappresentatodall'incoscienzae dalla meccaniciri\. ln linea di principio nessutlu()mo conta come indivicluo:l'evoluzione non tiene assolutiunenteconto del sinqolo. la natura lavora sull'inter;rspecie.Ognuno di noi i percid atTidatosoltanto alle proprie forze: nessunaltro se ne preoccupa.L'evoluzi
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biente. Quanto agli uomini, il loro nutrimento non viene soltanto dai cibi solidi e dall’acqua, ma anche dall’aria e dalle “impressioni”. Un suono, una visione, un odore, un colore e qualunque altra sensazione ci forniscono una certa quantità d’energia, un certo numero di vibrazioni. Senza cibo si può vivere per parecchi giorni, senza acqua per un numero inferiore di giorni, senza aria per pochi minuti, ma senza impressioni nemmeno per un istante; se si interrompe il loro flusso, si muore immediatamente. Gli uomini che si nutrono di animali e vegetali, costituiscono a loro volta cibo per una classe superiore di esseri viventi, gli angeli. Costoro serviranno a oro volta come nutrimento per gli arcangeli, e così via fino al livello più alto, quello dell’Assoluto. Nell’ordine cosmico tutto è collegato ed armonico, e ogni creatura esiste in funzione di altre. Stabilito che l’uomo è sottopost a leggi evolutive molto rigide e sfavorevoli al suo risveglio, e che non deve aspettarsi aiuto da nessuno, G. inventa atre tecniche per cercare di espandere la consapevolezza. Una di queste si basa sul rilassamento e parte dall’idea che la rigidezza dell’ordine cosmico cui siamo sottoposti si riflette prima nell’automatismo del nostro comportamento psicologico e poi nella meccanicità dei nostri movimenti delle posture corporee, le quali a loro volta provocano dolorose tensioni muscolari. Il rilassamento è perciò un sistema per eliminare le tensioni che la mente condizionata ha prodotto nel fisico. La rappresentazione consapevole di movimenti abitualmente automatici (dando espressione alle emozioni fondamentali che bloccano ed esauriscono la nostra energia) ci permetterà di scaricare le tensioni e il carico energetico, portando ad una catarsi dei sentimenti che li determinano. Anche la musica e la danza possono essere usate come tecniche di autoconoscenza e meditazione. Il corpo stesso è uno strumento musicale naturale che suona un motivo interiore, un’armonia occulta. Così ciascuno di noi svolge la propria danza interiore: il linguaggio del corpo esprime ciò che è dentro di noi. Se perciò ci osserveremo in movimento, sviluppando esercizi di danza spontanea, avremo la possibilità di conoscerci, esprimere
emozioni represse, svilupparci. Ciò che emerge dai nostri recessi più profondi è sempre qualcosa di autentico e deve essere liberamente manifestato se vogliamo sostituire ciò che è superfluo e superficiale con ciò che è essenziale. Ricordarsi di sé comporta l’impiego di una grande quantità d’energia emozionale.Quando ci sentiamo più svegli, lucidi significa che qualcosa ha risvegliato il nostro centro emozionale, mettendo in azione energia consapevole. L’emozione positiva, l’amore, la spinta all’unione, alla sintesi e all’armonia ristabiliscono il collegamento con la nostra essenza, fungendo da canalizzazioni all’energia. Se noi applichiamo la nostra consapevolezza a queste manifestazioni ecco che possono aprirci la strada del risveglio.
Come si noterh. molte di queste tecniche sono state ripresc da R ajnees h ( v . ) . La nostra ct-lscienzad addormentata perch6 passiamo gran parte della vita ad evitare situazioni,sensazionied emozioni spiacevoli. ad elinrinaretutto cio che put) distogliercidalle nostre abitudini fisiche e nrentali: in tal nrodrt facciamo di tutto per non svilupparci, per non prendere coscienzadelle contraddizioni e identificazioni,deviando in continuazioneverso una linea di nrinor sforzo. quasi d'inerzia. I meccattismiche ci proteggono dalla presadi coscienzavengono chiamati da sofferelrzadi una nraugit'rr Gurdjieff i "respirrgenti".Essi anrntortizzanole scossedella vita: sono strumenti difensiviche ci pernrettttnodi scivolarvia di fronte agli ostacoli.di snrussarele asperitir.di evitare gli impatti dolorosi, di farci dimenticarecid che non voqliamo ricordare. di nasconderci ciir che non vtxliamo vedere. Preservandociperd da una presa di coscienzaclirctta (e inevitabilmentetrauntatica). sono i principali resporrsabilidello stato di sonno in cui viviamo. Poichi il risve{lio d spessodoloroso (conre mcttere il dittt sulla piaga). lo stato di sofferenza acquista un'inrportante funzione nell'evoluzionedell'uorno, potendo essereuno struntento molto efficace di comprensionee di liberazione. Qui Gurdjieff sembra concepirela sclfferenzaquasi in sensocristiano. ma egli si affretta a precisareche la sofferenzad utile solo se si sa conre utilizzarla, se ciod Ia si trasforrna in un mezzo di consapevolezza.Quando invece essa viene prodotta dal pensicro, dall'inrrnaginazionee dalle nostrefalse identificazioni,diverrtala piir forte delle ernozitlni negativee, come tale, prclvocaun enorme spreco di energia. Esisteinsomnrauna sttfferenzainutile. incoscientee meccanica,e una sofferenzautilc. consapevolee perfino volontlriamente cercata. Perche I'autoconttscenza pud provocare sofferenza'l Perch6, quando ci vediarnrlall'inrprovvisoper quel che siamo, quando ci accorgianroche abbiarnosprecatobuona parte della nostra vita in conrportamentinreccanici.allora nascein noi un sensodi "rimorso", che rappresenta una sofferenza e una crescita del centro che siamo emozionale. Il dolore si sviluppa dalla consapevolezza quasi impotenti, che - nonostantela nostra presa di coscienzanon riuscianro a cambiare, che fra poco ricadrerno nel futile tran tran giornaliero. che ogni nostro sforzo s'infrange contro mille ostacoli e forze contrarie. e che, se non vogliamo di nuovo ricadere nello stato di sonno. ci aspettauna dura lotta, dall'esitoincerto. D'altronde. poich6 prima o poi la sofferenzaci colpird, poich! i 238
n{)stri "respingenti" non potranno dit'enderciin ogni occasione, bbe molto piit intelligenteprepararcia passareda una soffe',rre r!'nza autontatica e in gritn parte inutile ad una volontaria e (()sciente. ll dolore pud dunque essere un potente ausilio per rrtordare noi stessi:essointjrtti prorontpe cluandoi..respineenti.' n()nsono pii in grado di areinarlo. In tali casi la nostra natura. la rrostradebolezzacon_uenita, si mostra apertatnente,e noi potrem_ rrroapprofittarne- se cj restaabbastanzaluciditl - per diventarne eorrsapcvoli.Tuttavia una sinrile linea di comportanlento d per t'trsidire ritlessa.in quanto n'n sianto noi a scatenareil dolore: sono invece i casi della vita di cui abbianro perso il controllo. (iurdjieff propone percid una secondalinea: quclla clellaricerca v.lontaria della sofferenza,uttril!erso prima un'analisispictatacli rroistessie poi una condotta che lotti contro le abitudini acquisite, contro le distorsioni del carattere, contro i difetti principali. Se srpremo liberarci dagli strati protettivi dietro cui ci ripariamo. se l)unteremo diritti versc)l'esscnzae se saprcnlo resistereal dolore che ne scaturiri\.potrento conse_uuire il risvegliodella coscienza. Non tutte le vie sono perd dolorose: esistonoanche sistemi piir piacevoli. un. dei quali e Iunrorisnro. Volend. infatti disideniificarci o decondizionarcidai ruoli abituali, un aiuto in tal senso viene dall'auttlsservazioneumoristica. euando ci vccjiamo nelle nostre truffe identificazirlni.nei ruoli che recitiamo, nelle innume_ rcvoli contraddizioni, nel tcntativo di ratgiungere mete che ci siamo inventatc e nei paradossidella vita sociale.allora pud nasce_ rc in noi un riso liberat,rio, che ci fa sfiorare Ia veritir. lnrjubbiamente. vista dal di fuori, I'intera nostra esistcnzad una tragicomnredia, cui si pud reagire ridendo o soffren
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nata trascorsa,con le emozioni.i pensieri.le sensazioni.i movimenti e le azioniche abbiamovissuto.Conrese girassinroun film su noi stessi.dotrbianrrlimparitreit osscrvitrcie a conoscerci, dellereazioni.dei gesti.delle prendendonotadei comportanrenti. parole e di contepossiamoapparireagli altri. Sianlotalnrente nei nostri immersiin noi stessi.siantotalmenteimmedesimati ruoli. che non abbiamo la possibilitirdi carnbiare.Se invececi vedessimoall'inrprowiso dall'esterno,cosi come ci vedono gli sia la nostraessenzae nello altri. potremmoforse intuire <1uale stessotempo quali siano le nostremascherature.le nostrefalse tutti In fondoi rnetodidi Gurdjieffci riconducono identificazioni. all'anticavia delle Upanisad.ciod al tentativodi distinguerecid il Sd) dri cid che d un prodottodella che d autentico(l'essenza. sociali.Nell'idene dei condizionanrenti cultura.dell'educazione tificazionedell'autenticiti.della verita.sta il risveglio. il ricordodi s6, non d un compitofacile,e la L'autosservazione. psicanalisipotrebbeobiettareche essad viziatada quelle stesse stortureche vorrebbemetterein evidenza.TuttaviaGurdjieff era I'ausidelle difficolti cheritencvaindispensabile cosiconsapevole lio di una scuolae di una guida. I suoi metodi vanno percid semprevisti comemomentidi uno studiodi sdche devebasarsisu interventodi un altro o di un aiuto esterno,sull'importantissimo altri: a parte la presenzadi un vero maestro, tutti possiamo raccontandoci comevediamonoi stessie aiutarcireciprocamente, gli altri e confrontandoi diversipunti di vista.Va inquadratoin tal sensoI'eserciziodi scoprirequali contrastantitendenzesi agitano sulledue dentrodi noi, quali oppostiio si scontrano.elencando colonnedi un foglio, da una parte, cid che dovremmofare per svilupparci,per creareveramentequalcosadi duraturo,per realizzareun mezzoche sopravviva,e, dall'altraparte, cid che ci fa deviareda questeintenzioni,gli sprechidi tempoe di energia,le abitudiniche non riusciamoa vincere,gli atti di pigrizia.ecc. Lo stessolavoropud esserefatto suglialtri: le personeche ci circondano (mogli, figli, padri, amanti, ecc.) dovrebberoessereviste come sonoe non attraversole nostreproiezioni.Di qui I'idea di creare gruppi di meditazionein cui ognuno riveli sinceramente agli altri checosapensadi loro, comeli vede.Si tratta insommadi una speciedi psicoterapiadi gruppo,il cui scopod quellodi dire e di conoscereIe opinioni altrui, al di fuori dellesoliteconvenzioni sociali. obiettiLa via del risvegliod dunquela stradadellaconoscenza (il viveka va, del riconoscimentorealistico,della discriminazione 240
srrnscrito)fra cid che d vero e cid che d falso; scoprireil Sd e itlcntificarcicon esso significasaperefinalmentechi siamo. ( onre si d detto, il messaugiodi GurdjietTnon d diverso strstirnzialmente da quello delle IJpanisarl;egli perd attribuisce irl concettodi conoscenza di se stessiconnotatipiir moclerni, introducendotecnichepsicologiche tipichedei nostri tenrpi.In fondo qualunquemetododi analisipsicologica, qualunquetentativo di conoscenzae di autoconoscenza obiettiva, pud essere consideratoun importantepassopreliminareverso la tecnica della meditazione. Non c'd nessuncontrastosu questopunto:il risveglioimplicasemprela volonti\di farlafinita con le imnraginazioni, le fantasie,i sogni ad occhi aperti e Ie illusioni. Quandoalcuninraestridiconoche il mondod un'illusione,non intendono solo riferirsi al problema della sua realti oggettiva (ancheun'immagineo un sognosonoa modo loro reali), nia al fatto che noi in ogni caso la travisiamo,proiettandovinostri pregiudizi,immagini,aspettative e cate_eorie mentali. La differenzafra una comuneanalisipsicologicae la penetrazione intuitiva della meditazionesta nel fatto che la prima riconosceconre malati solo alcuni individui, mentre la seconda ritiene che tutti gli uomini, in quanto esseripensanti,sono malati di sog,qettivismo: non c'd nessunoche non proietti immagini mentalisulla realti. Da qui nascequellagrandeforma di psicoterapia- come qualcunola definisce- che d il buddhismo. Anche Gurdjieff si trova su questastrada,sostenendoche I'uomo che smette di mentire a se stessoe acli altri e muore alla propria falsapersonalita,e un individuochi pud finalmente crescere:solo uno sforzo coscientepud costruire un nuovo centro psichico capace di vedere la realtd. L'importante d essereguidati da un'aspirazioneinteriore, da un desiderioche nascadal pii profondo di noi stessi,dall'essenza stessa. Interessantisono anche le idee di GurdjietTsulla funzione che la sessualitepud svolgerenel processodi risveglio. Egli ritiene innanzituttoche il sessosia uno dei maggioriresponsabili dello stato ipnotico in cui viviamo, poichd concorrein modo determinanteal mantenimentodella meccanicitiresistenziale. Volenti o nolenti, la maggior parte delle nostre attiviti gira attorno al sesso,che diventacosi una delle principaliragioni dei nostri attaccamentie delle nostre illusioni. D'altra parte esso rappresentaancheuna potente fonte d'energiache pud essere utilizzata per promuovere la nostra liberazione, attraverso un processoche Gurdjieff chiama di "trasmutazione",in quanto e 241
analogo al procedimentoalchemicodi trasformazionedi un metallo in oro. del materialein sottile. Si tratta di creareuna nuovavita. owero un nuovo livello di vita, all'internodell'orall'esternocomeavvienenel normaleconcepiganismo,anzich! mento. Questaoperazionecoincidecon la nascitadi un corpo "astrale". L'astinenzadi per sd non promuovenessunprocedimentodi trasmut.rzione(o di sublimazionecome diremmo oggi) quando da un potente sforzo di consapevolezza, non sia accompagnata che perd non d alla portatadi tutti. La castit?tpud esserenecessadell'energia la trasmutazione ria ad alcuniindividuiper realizzare da s!quando fisicain energiaspirituale.Per altri sopraggiunge Peraltri ancorad invecedana diventarecoscienti. incorninciano d'energia:quello neccs' nosa,provocandoun dispendioeccessivo d comunqueutilesoloseI'indiL'astinenza sarioallarepressione. in casocontrario viduosacomeutilizzareI'energiacheaccumula: bloccodella vitalitil. un controproducente rappresenta "abusctdel sesso".che non d, i il cosiddetto Molto pericoloso di attivitirerotica.ma una comesi potrebbecredere.un eccesso da partedegli altri centri.In altri e utilizzazione sua deviazione viene utilizzata- per motivi che termini. se l'energiasessuale risalgonoalla psicologiaindividuale- dal centro intellettuale, come I'erotismomentale,il fanatismo,il avremomanifestazioni piir deteriore.Se e I'intellettualismo proselitismo.I'estremismo avremofentlmenicome vienc utilizzatadal centro entozionale. la il misticisrno.il settarismo,il rivoluzionarismo, I'ascetisnro, religiositirfaziosa.ecc. Se vieneutilizzatadal centrornottlrio.si tendenzea battereprimatisportivi.a scalaremon' svilupperanno ln ognicaso,caratterifisicarnente. tagne.a lottaree conrbattere che i la veenrenza stica di tali deviazionidell'energiasessuale assumeI'azionee soprattuttoil suo esserfine a se stessa. II signifihuitlu-yoga. Gurdjieffchiamavail suo insegnamento cato di huida(che in russctvuol dire "eseguireun ordirte","ripronte:zza") indicacheegli sponderea un appellocon la ntassima uno yogarapido.uno yogasintetico.cheF)rtasvolevainsegnare di agli allieviun concentrato alla meta e forrrisse se velocementc loro di evolversi che avrebberopermesso tutte quelleesperienze in pocotempo.A talescopoGurdjieffcercavadi creareostacoli, provocitzioni, rlifficolti. proveda superare,situazionidrammatiche,scontripersonali.in unaparolaveri e proprishocksperimenai gli individuidi frontealle loro debolezze, tali. che mettessero di improvvisepresedi coscienza loro difetti.e che provocassero 242
, rr\ che si opponevaallo sviluppointeriore. Egli ripetevache cid , hc fa benealla personalit),fa maleall'essenza: I'una si svituppaa ,l.rrrrro dell'altra.Con I'intentodi indurrequestereazioninei suoi .rllrcvi,a volte si mettevaa recitaredeterminatiruoli, oppure rn\cntilvasceneteatralio facevacompiereazioniche avrebbero l,r()v()cittogli stati d'animo voluti. [.e tecnichee le situazioni rrretlitative da lui createeranodunquenumerosee spessoimprov-. \ r\irtc.Come diceva.la psicotogianon dev'essere solo una scien/ir. ma soprattuttoun'arte. Bisognaconoscerese stessie gli altri, r'tl csserein gradodi assumerediversepersonaliti.L.imitazionee lrrrccitazione eranosecondolui tecnichein gradodi sviluppare il .crrsodell'osservazione, la comprensione degliuominie la perspi.:rci a. (iurdjieff era capacedi assumerepersonalitAdiversissime, con rrnatale maestriada diventareirriconoscibile. Sosteneva anche ehe si pud cambiarecompletamenteil proprio aspettogiungendo .rdapparirebelli o brutti. oppurea non farsinotaredallagentee a riivcntarecosi "positivamente invisibili".Ma i suoi metodicoml)rcndevano,oltre ai gii citati eserciziritmici, alle danze.alta rccitazione e all'esecuzione di musica,anchetecnichedi respirarione ("il tempxrd respirazione"), esperimentidi telepatia,di elriaroveggenza. di letturadel pensiero,manifestazioni medianiche ed altro ancora. Si capisceinsommacome sia nata la leggendadi un Gurdjieff imprevedibile. ora celidoora nevrastenico. ora irritanteora irritatr), ora sinceroora bugiardo,un uomo in cui confluivanole di un saggioguru, di un mago,di un attore, di un lrcrsonalitir ricercatore spirituale.di un istrione,di un asceta, di un mercante, tli un conquistatore. probadi unopsicologo e di un ipnotizzatore. bilmentein lui convivevano tutti questiaspettied egli non faceva nulla per nasconderli o reprimerli. Come abbiamodetto all'inizio,Gurdjieff individuavatre vie tradizionali - corrispondenti a tre tipi d'uomo(l'asceta, il monaco o lo yogi)- nei tentatividell'umanitir di risvesliarsi dal sonnoin cuid condannata da tbrzeostili;ma agigliungeviche tutt'e tre sono insufficienti. poichCsi basanosullosviluppodi una solapartedi rroistessi.Il suo modelloera I'uomonumeroquattroche si risveqlia dallameccanicitia prezzodi sforzivolontarie con I'aiutodi un lavorodi scuola.S
tano; il sesto, in cui la "cristallizzazione" delle qualitl quasi permanente;e infine il settimo, che rappresentail sviluppo ottenibile dall'uomo ed 0 paragonabilea quello di Cristo o di un Buddha. Ma la differenzafondamentalefra i tre stadi e i successivista nel fatto che quelli sono dalla meccanicitA, dall'involontariet| e dalla non mentre questi sono caratterizzati dalla consapevolezzae volonti di diventare padroni di se stessi. In conclusione,i metodi di Gurdjieff intendono destare dal suo stato d'alienazione (ossiadall'essere-altro-da-S!), dirgli il pit possibile di dipendere dalle forze che dominano mondo, fargli recuperare la sua uniti, mettergli in azione strumento della coscienza-di-Sde aiutarlo a costruire un centro psichicoche sia in gradodi guidarlo nella conquistadell'au. tonomia, consentendoglicosi di sfruttare I'occasionera ta dall'esistcnza.Per ottenere questo scopo, egli riteneva, un vero maestro tantrico (cui pud essereparagonato), che mezzo fosse buono o che comunque fosse giustificato dal supremo del risveglio.
13 La meditazione secondo RamapaMaharsi
RamanaMaharsi(1879-1950) d uno dei pit osticimaestriindiani, certamentemolto difficile da accettareper la mentaliti occidentale. Non realizzd infatti quasi nulla di quel che si attribuiscetradizionalmentea un grandegurui non predicd, non fondd movimenti, non volle convertirenessuno,parld pochissimoe scrisseanche meno. Trascorrevabuona parte della giornataimmersoin meditazione, circondato da pochi devoti. Da dove nasceallora il suo fascinoe che cosa sparsela sua fama dapprima in India e poi in tutto il mondo? La rispostasta probabilmentenel fatto che I'uomo moderno, cosi attivo, costruttivo e aggressivo,d inconsciamente attratto da una guida spirituale che rappresentail suo opposto. Dalla figura di Ramana si sprigiona infatti I'attrazione del tipico illuminato jfidni, che ha scarsi rapporti con la gente, non ha un nome cui rispondereo con cui identificarsie si limita a vivere in contatto continuo mn il SC. Il risveglio di Ramana awenne senza nessunapreparazione. Era ancorauD tagnzzslls diciassettennequando awerti un richiamo fortissimo ad andare "alla ricerca del Padre", del suo vero padre, non di quello terreno che la sorte gli aveva attribuito. Lascid cosi la famiglia diretto verso il tempio sacrodi Tiruvannamalai, di cui avevaappenasentitoparlare.Qui sedetteimmobile per circa due mesi, senzacomunicarecon nessuno,incurante di tutto, assorbitonel samddhi,mangiandosolo quando qualcuno si ricordavadi portargli qualcosa,sbeffeggiatoall'inizio dai raga""ini e dai pellegriniche si recavanoal tempio. Ma la resistenza,la concentrazione,I'indifferenzaalle condizionimateriali e la sua stessamancanzadi comunicativafinirono per attirare la curiositi della gente. A quel tempo qualcuno credeva che egli fosse un muni, cioi un ascetache avessefatto voto del silenzio, ma la