Il mondo in cui viviamo, la vita stessa è immaginare, l'immaginazione crea realtà, nel libro è spiegato il meccanismo di funzionamento, sono inoltre riportate vicende realmente accadute. Liberam...
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Legge 5 Novembre 1971 N.1086
2_Legge Di Coulomb - Campo Elettrostatico - Legge Di Gauss_da Fisica Generale-Elettromagnetismo - Focardi-Massa-UguzzoniFull description
Scuola Legge 106 del 2016
La Legge
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Saggi Di Tollens e Di Fehling.Full description
schema riassuntivo delle 2 guerre di indipendenza italiane, della politica di Cavour della spedizione dei mille e dell'unità d'Italia.
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fiori di bach
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La legge di Grimm e la legge di Verner La legge di Grimm e la legge di Verner sono delle leggi fonetiche che caratterizzano l'evoluzione del germanico dall'indoeuropeo. Si parla di leggi in quanto fenomeni regolari avvenuti in maniera sistematica in presenza di un contesto fonetico specifico e di evoluzione diretta dall'indoeuropeo al germanico comune. L'indoeuropeo occidentale aveva tre serie di occlusive:
sorde: p t k kʷ sonore: b d g gʷ sonore aspirate: bh dh gh ghʷ
La legge di Grimm (o prima rotazione consonantica o Erste Lautverschiebung) prevede i seguenti cambiamenti:
Le occlusive sorde diventano fricative sorde (f þ h hʷ) le occlusive sonore diventano occlusive sorde (p t k kʷ) le occlusive sonore aspirate diventano occlusive sonore (b d g e gʷ)
La legge di Grimm spiega delle variazioni costanti tra le parole di diverse lingue indoeuropee. Per esempio La 'p' latina (o italiana) corrisponde spesso alla 'f' inglese o tedesca proprio per questa legge, mentre 'k' (scritto 'c') diventa 'h': piscis - pesce - fish cordis - cuore - heart La legge di Verner Successivamente alla prima rotazione consonantica si ha un'evoluzione ulteriore delle fricative sorde (derivate dalle occlusive sorde) che (quando non sono iniziali di parola e quando non sono immediatamente precedute dall'accento) prima diventano fricative sonore e poi occlusive sonore b d g gʷ, confondendosi con quelle derivate dalla occlusive sonore aspirate. Per questo al latino pater corrisponde in gotico fadar e non fathar. Ulteriori mutamenti consonantici nelle varie lingue germaniche hanno poi ulteriormente differenziato le parole.