I 7 Chakra principali ed il loro equilibrio
La parola Chakra, che deriva dal sanscrito e significa vortice o ruota, viene usata nella tradizione orientale per denominare i principali centri di energia vitale presenti nel nostro corpo. Ne abbiamo moltissimi sparsi in tutto il corpo e di questi 7 sono quelli principali. Grazie alla fisiologia moderna l’intuizione della tradizione orientale viene riconfermata in quanto questi sette centri corrispondono proprio ai sette principali plessi nervosi che fuoriescono dalla spina dorsale. E’ importante parlarne innanzitutto per cominciare a familiarizzare con un sistema di lettura dell’energia del corpo molto antico e davvero affascinante, inoltre perché, una volta che avremo imparato a conoscere questi centri di energia, potremo anche capire quando qualcuno di essi non è in equilibrio. Così come le emozioni possono influenzare il nostro respiro, il battito cardiaco e il metabolismo, anche le attività dei vari Chakra influiscono sull’attività ghiandolare, sulla forma del corpo, sulle affezioni fisiche croniche, sul pensiero e sul comportamento. Assumendo una particolare posizione Yoga (àsana) stimoliamo uno o più di questi centri creando l’energia necessaria al corretto funzionamento degli organi ad essi corrispondenti. Ciascun Chakra, infatti, può essere bloccato e troppo chiuso, oppure anche troppo aperto, iperfunzionante…invece l’equilibrio è essenziale! In base alla loro collocazione nel corpo, i Chakra sono stati associati a vari stati di coscienza, ad elementi archetipici e a costrutti filosofici. Ciascun Chakra governa alcune funzioni del corpo, influenza ed è influenzato da atteggiamenti mentali e se disarmonico può portare a determinati problemi nel fisico o nella psiche. I Chakra sono tradizionalmente divisi in Chakra bassi (i primi tre, fisicamente più vicini alla terra ed in rapporto con gli aspetti più pratici della nostra vita: sopravvivenza, movimento, azione) e Chakra superiori (gli ultimi tre, più spirituali che rappresentano aree mentali e funzionano su livello simbolico, attraverso le parole, le immagini e i concetti), uniti dal Chakra del Cuore che per la sua importanza e la sua posizione è considerato quello centrale. Tutti insieme i Chakra formano una specie di scala che unisce le polarità del Cielo e della Terra, della mente e del corpo, dello Spirito e della materia.
Per individuare i Chakra più bisognosi d'aiuto, oltre a rivolgersi a persone particolarmente sensibili in grado di percepirne la funzionalità in vari modi(suggerisco di informarvi sempre bene prima di affidarvi a persone che non conoscete) è possibile anche farlo da soli in modo efficace pur non possedendo quelle particolari capacità. Studiatevi attentamente la scheda relativa ad ogni Chakra e cominciate ad interrogarvi onestamente. Passate in rassegna tutto di voi: disturbi, temperamento, abitudini, alimentazione, postura e durata del sonno. Analizzate desideri e preferenze personali, poi confrontateli con le caratteristiche standard del Chakra in questione. Se vi ci riconoscete perfettamente, significa che il Chakra funziona bene, senza intoppi ma, se nel vostro atteggiamento riscontrate delle esagerazioni, allora significa che a quel livello c'è un carico energetico da alleggerire. Siete invece in presenza di un difetto, una carenza, se le caratteristiche relative a quel Chakra vi appaiono totalmente estranee rispetto alle vostre abitudini. Per aiutare i Chakra a ritrovare il loro equilibrio è possibile intervenire in vari modi, meditazioni, visualizazioni, mantra, suono, canti...etc ma per iniziare, una volta individuati quelli sui quali intervenire, intanto potete applicare i suggerimenti che ho inserito alla fine di ogni singola scheda per un certo periodo di tempo notando i cambiamenti...buon lavoro! :O) 1° CHAKRA - MULADHARA NOME IN SANSCRITO: MULADHARA SIGNIFICATO: radice, sostegno SITUATO: alla base del coccige, tra gli organi genitali e l’ano con espressione verso il basso FUNZIONE: ci connette con la terra e le sue energie, presiede alle istanze di sopravvivenza ed all’esistenza materiale GHIANDOLE: surrenali ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: autoconservazione PLESSO NERVOSO: sacrale ORGANI E APPARATI: sistema scheletrico, sistemi di eliminazione (reni, vescica, ultimo tratto dell’intestino, pelle nella funzione di traspirazione), sistema linfatico. Inoltre denti, gambe, ginocchia, caviglie, piedi. SENSO: olfatto DISFUNZIONI: obesità, anoressia, bulimia, emorroidi, sciatica, stitichezza, artrite degenerante, problemi alle gambe ed alle ginocchia, incapacità di stare fermi CARENZA: sottopeso, scarsa capacità di fissare obiettivi, poca disciplina, costanti difficoltà finanziarie, disorganizzazione cronica ECCESSO: Obesità, appetito eccessivo, fissazioni materiali, avidità, pigrizia, stanchezza cronica, timore dei cambiamenti, dipendenza dalla sicurezza DIRITTI FONDAMENTALI: esistere ed avere COLORE: rosso ALIMENTO: proteine ELEMENTO: terra PIANETI: Terra, Saturno DEMONE: paura PIETRE: granato, rubino, ematite STADIO EVOLUTIVO: dal periodo pre-natale ai 12 mesi di vita METALLO: piombo BIJA MANTRA: LAM VERBO CORRISPONDENTE: IO HO
Non a caso è chiamato il “chakra della radice”: Muladhara è alla base dell’intero sistema. E’ connesso all’elemento Terra, a tutte le cose solide esistenti, al nostro corpo, alla salute, all’esistenza materiale, alla ricchezza. Dunque la coscienza, in questo chakra, è principalmente connessa alla sopravvivenza fisica, alla sensazione di essere al sicuro, alla fiducia. Il chakra rosso riflette anche la relazione con la madre. Un corretto funzionamento del primo chakra implica delle solide “radici”: questo può voler dire sentirsi accettati e nutriti dalla propria famiglia d’origine (anche se poi si desidera forse differenziarsene), e determina la capacità di trovare un buon lavoro, una casa sicura. Rappresenta anche la sicurezza in se stessi. Senza una buona stabilità di base è difficile vivere bene e poter sviluppare le energie dei restanti chakra. Non c’è niente di male in questo legittimo desiderio di sicurezze e piaceri materiali, anzi. Negativo è invece l’attaccamento eccessivo, quello che porta per esempio a lavorare troppo, trascurando se stessi e i propri cari, per ottenere sempre e sempre di più… Per un 1° Chakra in equilibrio: Cerca di imparare a sentire il tuo corpo, sostenerlo, amarlo, prenditi cura di te riposando, mangiando bene, praticando esercizi fisici…insomma cura il tuo “involucro”. Il massaggio, di qualunque tipo – ma in particolare il massaggio dei piedi – ti aiuta a dare sollievo alle tensioni del corpo e a rientrare in connessione con la psiche. Fai qualche lavoro con le mani e con la terra: modella la creta, cura i fiori, pianta un orto. Stai il più possibile in mezzo alla natura, magari camminando a piedi scalzi per riconnetterti con la Terra. 2° CHAKRA - SVADHISTHANA NOME IN SANSCRITO: SVADHISTHANA SIGNIFICATO: dolcezza SITUATO: qualche centimetro sotto all’ombelico con espressione posteriore FUNZIONE: è considerato il centro della sessualità, delle emozioni, del piacere e del movimento GHIANDOLE: ovaie, testicoli ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: autogratificazione PLESSO NERVOSO: lombare ORGANI E APPARATI: ventre, genitali, reni, vescica, prostata e sistema circolatorio SENSO: gusto DISFUNZIONI: impotenza, frigidità, disfunzioni sessuali in genere, problemi uterini, malfunzionamento degli organi riproduttivi, problemi vescicali o renali ed alla parte inferiore della schiena CARENZA: rigidità sia del corpo che degli atteggiamenti, frigidità, impotenza, paura della sessualità, vita sociale molto limitata, timore e negazione del piacere, assenza di passione e di desiderio ECCESSO: esibizionismo, ricerca ossessiva di esperienze sessuali, dominazione ed eccessivo condizionamento dalle emozioni, dipendenza emotiva, manipolazione seduttiva DIRITTI FONDAMENTALI: provare piacere COLORE: arancioneALIMENTO: liquidi ELEMENTO: acqua PIANETI: Luna DEMONE: senso di colpa PIETRE: corniola, lunaria, corallo STADIO EVOLUTIVO: tra il sesto ed il ventiquattresimo mese di vita METALLO: stagno
BIJA MANTRA: VAM VERBO CORRISPONDENTE: IO SENTO Questo chakra si trova sull’addome, circa tre dita al di sotto dell’ombelico. Ha un nome, Svadhisthana, che significa dolcezza. E’ associato con le parti della coscienza relative all’area del piacere, della sessualità, della capacità e della volontà di generare, delle emozioni, del rapporto con il cibo. Questo centro energetico rappresenta la comunicazione del nostro corpo fisico con lo spirito: il corpo ci informa di ciò di cui ha bisogno e di ciò che trova piacevole e desiderabile. In una situazione ideale, siamo in grado di attuare perfettamente questa comunicazione. Si tratta di cibo? Ecco che rispondiamo in modo equilibrato allo stimolo dell’appetito. Il corpo ci chiede sesso? Possiamo concederci un incontro erotico, se la situazione è appropriata, oppure no: in ogni caso non ignoriamo la richiesta, né ci sentiamo in colpa solo per i nostri desideri. A volte, tuttavia, l’equilibrio si perde. Allora il rapporto con il cibo si fa disordinato (magari con un disturbo alimentare, in cui si chiede al cibo di soddisfare bisogni diversi, come la fame d’amore e di intimità). Le emozioni sessuali possono venire represse, oppure diventare imperiose, portandoci in situazioni non appropriate e funzionali al nostro benessere. All’equilibrio del secondo chakra fa riferimento anche la capacità di generare (a volte tante sterilità sono in realtà legate a una tensione inconscia in quest’area della coscienza, e si risolvono quando la persona, a livello profondo, decide di darsi il permesso di avere figli). Infine, questo chakra rappresenta l’Acqua, e dunque anche la nostra relazione con questo elemento. Per un 2° chakra in equilibrio Fai una riflessione cosciente sul modo in cui vivi le aree del piacere e della sessualità. Hai sensi di colpa, derivanti magari da un’educazione troppo rigida? Scegli consapevolmente di indagare in quest’ambito della coscienza, e di trovare regole morali e di comportamento che senti veramente tue, e che ti facciano stare bene. Se hai un disturbo alimentare cerca un aiuto specializzato. Se invece hai solo un’alimentazione scorretta, impara ad ascoltare più che puoi il tuo corpo: ha una saggezza innata che può guidarti. Spesso i disagi derivano dall’ignorare i segnali che ti manda, compresi quelli di sazietà. Impara a conoscere e ad avere confidenza con l’elemento Acqua: impara a nuotare, goditi il mare o i laghi, fai caso a quanta serenità può darti la contemplazione di una distesa d’acqua. Al mare, o in qualsiasi specchio d’acqua cristallino, lasciati galleggiare, aprendo le braccia e le gambe a croce: senti che le tensioni si sciolgono mentre ti fai cullare come quando eri nel grembo materno. 3° CHAKRA - MANIPURA
NOME IN SANSCRITO: MANIPURA SIGNIFICATO: gemma lucente SITUATO: a livello dello stomaco in corrispondenza del plesso solare FUNZIONE: sovrintende al potere personale, alla volontà, alle relazioni con gli altri e con l’ambiente. E’ legato a necessità quali sicurezza, conferma, accettazione, convalida sociale, gratificazione successo e potere GHIANDOLE: pancreas ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: libertà di essere se stesso PLESSO NERVOSO: plesso solare
ORGANI E APPARATI: fegato, stomaco, cistifellea, intestino e milza ma anche occhi, che sono gli organi della vista, e viso, che è ciò che mostriamo al mondo SENSO: vista DISFUNZIONI: legate al metabolismo ( diabete, ipoglicemia), disordini dell'alimentazione, problemi legati alla digestione, stanchezza cronica, ulcera, cirrosi, epatite e colite CARENZA: scarsa energia e forza, volontà debole, mancanza di autostima e di autodisciplina, digestione lenta e difficoltosa, tendenza all'attrazione per le sostanze stimolanti, mentalità vittimista, incapacità di portare a compimento i progetti, freddezza sia emotiva che fisica ECCESSO: aggressività pronunciata, atteggiamenti di dominazione, tendenza all'attrazione per le sostanza sedative, iperattività, eccessiva ambizione al comando, attacchi incontrollabili di ira, arroganza DIRITTI FONDAMENTALI: agire, manifestare la propria individualità e volontà COLORE: giallo ALIMENTO: carboidrati ELEMENTO: fuoco PIANETI: Sole e Marte DEMONE: vergogna PIETRE: ambra, topazio e quarzo citrino STADIO EVOLUTIVO: tra i diciotto mesi e i quattro anni di vita METALLO: ferro BIJA MANTRA: RAM VERBO CORRISPONDENTE: IO POSSO Questo chakra è localizzato nella parte del torace sottostante al diaframma, detta anche Plesso Solare. Ha a che fare con le parti della coscienza che riguardano la libertà di essere noi stessi e la capacità di esercitare il nostro potere. (In senso positivo, si parla di potere personale, ciò che ci fa essere pienamente noi stessi, e non dello sforzo di dominare e sottomettere gli altri. Si parla di “potere di… (fare, essere ecc)” e non di “potere su… (qualcuno)” Quando il chakra è in equilibrio ci sentiamo liberi di essere noi stessi, di esprimerci come desideriamo e permettiamo agli altri di fare altrettanto. Non abbiamo bisogno di controllare tutto, di criticare, di manipolare, di essere prepotenti, né ci sentiamo invasi o attaccati dagli altri. Il chakra Giallo è connesso anche alla personalità, alla mente: riguarda dunque l’attività razionale e logica del pensiero. Spesso però la mente prende il sopravvento, vuol controllare tutto, ci impedisce di sentire il corpo e le emozioni, o anche le intuizioni che provengono dal nostro essere spirituale. L’elemento del terzo chakra è il Fuoco. Chiediti che relazione hai con le fiamme e anche con il Sole. Sei sensibile o spaventato dalla forza di questo elemento, probabilmente hai qualche difficoltà a livello di questo chakra. Per un 3° chakra in equilibrio Chiediti coscientemente come vivi i temi della libertà e del potere personale. Senti di avere un equilibrio in queste aree? Una riflessione approfondita (magari anche scritta) può aiutare la tua consapevolezza. Ti capita spesso di mentire, mascherarti, nascondere quello che sei? Sono comportamenti dettati dall’insicurezza. Sappi però che ogni volta che rischi un po’, e ti mostri per quello che sei, fai un passettino in direzione dell’equilibrio del terzo chakra Attenzione alla rabbia repressa: ti impedisce di vivere in modo autentico. Sfogala con esercizi fisici, e cerca di cogliere il suo messaggio: questa emozione non è cattiva (se opportunamente incanalata) e ti indica la strada per farti rispettare. Tendi spesso a dare la colpa di quello che ti succede a qualcun altro? Riappropriati del tuo
potere visualizzando questa persona nella tua mente e dichiarando ad alta voce “Ora ti libero della responsabilità della mia vita. Ora mi assumo io questa responsabilità”. Poi benedici questa persona. Attenzione a quando dici: “quella persona mi fa arrabbiare”. Stai cedendo il tuo potere: riprenditelo! E potrai affermare: “Permetto che quella persona mi faccia arrabbiare, ma posso anche decidere di non permetterglielo più”.
4° CHAKRA - ANAHATA NOME IN SANSCRITO: ANAHATA SIGNIFICATO: non colpito SITUATO: al centro del petto, sopra lo sterno, con espressione anteriore e posteriore. Con tre centri energetici sovrastanti e tre sottostanti, può essere considerato il chakra centrale dell'intero sistema FUNZIONE: sovrintende all’amore verso se stessi e verso ogni forma di vita GHIANDOLE: timo ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: relazionarci con chi ci è più vicino al cuore PLESSO NERVOSO: cardiaco ORGANI E APPARATI: cuore, apparato circolatorio e respiratorio, polmoni ed arti superiori SENSO: tatto DISFUNZIONI: asma, ipertensione, problemi cardiaci e polmonari, dolori alle braccia ed al petto, carenze del sistema immunitario, problemi alla ghiandola del timo, sensazione di mancanza del respiro, problemi al seno CARENZA: comportamento antisociale ed isolato, difficoltà nelle relazioni sentimentali, intolleranza nei confronti di se stesso e degli altri, depressione, mancanza di empatia, paura delle relazioni, incapacità ad accettare. ECCESSO: Gelosia eccessiva, molto esigente, difficoltà a stabilire dei confini, eccessivamente portato al sacrificio nei confronti degli altri DIRITTI FONDAMENTALI: amare ed essere amati COLORE: verde ALIMENTO: verdure ELEMENTO: aria PIANETI: Venere DEMONE: dolore PIETRE: smeraldo, tormalina, giada STADIO EVOLUTIVO: dai quattro ai sette anni METALLO: rame BIJA MANTRA: YAM VERBO CORRISPONDENTE: IO AMO Il quarto chakra si chiama Anahata, che significa “non colpito, fresco e pulito”: ed è esattamente così che si presenta l’amore, una volta dimenticate le ferite e dissolti gli schemi negativi che ci ancorano al passato. Questo chakra, localizzato all’altezza del cuore, è collegato all’aspetto della relazione con le persone che ci sono care: il partner, i genitori, i fratelli e le sorelle, i figli, gli amici. Indica anche la nostra percezione dell’amore: ci sentiamo amati? Ci sentiamo in grado di dare amore agli altri? Il chakra del cuore parla dell’amore senza condizioni (o almeno di qualcosa che si avvicini a questo concetto ideale). Dunque non è il sentimento per il quale chiediamo agli altri di cambiare, o con cui magari manipoliamo un partner o lo imprigioniamo con la scusa della gelosia… Questo amore incondizionato non è riservato al partner, ma può essere esteso a tutti, e anche al mondo intorno a noi, agli animali, alle piante, e persino alle cose. E per essere sano deve
includere anche l’amore per noi stessi! Il quarto chakra è collegato all’elemento Aria: pertanto, chi accusa difficoltà di respirazione, secondo la visione psicosomatica sta manifestando una difficoltà nel dare o ricevere l’amore. Per un 4° chakra equilibrato Inizia con la tua riflessione cosciente: come vedi la tua vita? Piena d’amore e scambi generosi? Che importanza hanno per te i rapporti affettivi? Ti senti degna di ricevere e dare amore? Le difficoltà più radicate in quest’area (come la sensazione di non meritare amore) possono richiedere l’aiuto di una persona esperta. Tuttavia anche solo la decisone di dedicare più attenzione alle relazioni, di superare la rassegnazione e la paura che ti portano a rinchiuderti, possono aiutarti molto. L’esercizio più semplice: l’abbraccio! Abbraccia più persone che puoi, ogni giorno, con calore. Quando lo fai, immagina una sfera del colore dello smeraldo al centro del tuo petto, poi immaginane una uguale al centro del petto di chi stai abbracciando. Ora senti l’amore che provi per quella persona: visualizzalo come una luce verde che si espande dal tuo petto e crea come un ponte con la sfera del petto di chi stai stringendo. Respira “ascoltando” il tuo cuore, prestando attenzione alle sensazioni che ti arrivano da quest’organo. Oppure prova a dargli voce: se potesse parlare, cosa ti direbbe? Segna le sue “parole” su un quaderno, potresti avere intuizioni preziose. 5° CHAKRA - VISHUDDHA
NOME IN SANSCRITO: VISHUDDHA SIGNIFICATO: purificazione SITUATO: alla base della gola con espressione anteriore e posteriore FUNZIONE: sovrintende alla comunicazione ed alla creatività GHIANDOLE: tiroide, paratirooide ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: espressione di sè PLESSO NERVOSO: cervicale ORGANI E APPARATI: metabolismo, gola, orecchie, bocca, collo e spalle SENSO: udito DISFUNZIONI: mal di gola, problemi al collo e di udito, raffreddori, problemi alla tiroide, afasia e problemi della voce, tensione mascellare, problemi della bocca, tossicità ed intossicazioni CARENZA: introversione, timidezza, timore di parlare e di esprimere il proprio pensiero e le proprie sensazioni, difficoltà di trasporre in parole i sentimenti, mancanza di ritmo e di orecchio musicale, voce debole ECCESSO: atteggiamento eccessivamente prolisso, utilizzo della parola come mezzo di difesa, incapacità di ascoltare, voce dominante, tendenza ai pettegolezzi DIRITTI FONDAMENTALI: dire e sentire la verità COLORE: azzurro ALIMENTO: frutta ELEMENTO: suono PIANETI: Mercurio DEMONE: bugie PIETRE: turchese, acqua marina, celestina STADIO EVOLUTIVO: dai sette ai dodici anni METALLO: mercurio BIJA MANTRA: HAM VERBO CORRISPONDENTE: IO PARLO E SONO ASCOLTATO
Questo chakra è situato nella zona della gola e governa il regno dell’espressione di noi stessi, dunque della comunicazione e della creatività. Cosa vuol dire esprimere se stessi? Si parte dal livello più immediato – come quando a tavola chiediamo a qualcuno di passarci il sale – sino ad arrivare a livelli molto più profondi, in cui esprimiamo quello che davvero abbiamo dentro. Infatti ci sono persone che parlano in continuazione, ma non comunicano in realtà nulla; altre invece sono capaci di esternare una verità profondissima, magari con poche parole oppure con un gesto, un movimento, o ancora tramite il linguaggio dell’arte, con un disegno, un dipinto, una poesia, una danza e così via. Anche quando si parla di creatività la si intende a più livelli. Vi è il piano della creatività quotidiana (che può manifestarsi anche semplicemente cuocendo una torta, o trovando una soluzione originale a un vecchio problema), quello della creatività artistica, e anche quello della creatività più vicina allo spirito. Molti studiosi a proposito del chakra blu ricordano il detto biblico “Chiedi e ti sarà dato”. C’è, nella espressione onesta e sincera dei propri desideri più profondi, anche una forza creativa che porta alla loro realizzazione. Il chakra della gola è anche collegato con l’intuizione, ovvero con la capacità e la disponibilità a percepire una voce diversa da quella del nostro ego: per chi crede, è la voce di Dio, per chi non è credente si tratta semplicemente della nostra parte più saggia e profonda. Per un 5° chakra equilibrato Rifletti sulla tua capacità di comunicare. Ti esprimi in modo fluido, con la sensazione di riuscire sempre a portar fuori quello che è dentro di te? Oppure ti senti bloccato, impaurito? E quali sono i tuoi timori? Senti di avere il diritto di esprimere quello che sei? E sei davvero convinto della sincerità dei tuoi contenuti? Porta la tua consapevolezza in quest’area. Prova diversi modi e stili di comunicazione. Un gesto gentile, una carezza, cucinare la pietanza preferita dei tuoi cari…Sono tutti momenti di comunicazione. Prova a scrivere, dipingere, danzare. Non giudicare il risultato. Ricorda che sei tu solo a darti il permesso di provare la gioia di poterti esprimere artisticamente. Si comunica anche nel silenzio. Prova a regalarti qualche ora in cui non parli (ovviamente con la TV spenta!). Nota come riesci a percepire i tuoi pensieri. Se fai l’esperimento con un’altra persona, considera quali modi alternativi trovate per comunicare e osserva come la trasmissione dei vostri pensieri e sentimenti al di là delle parole diventi più facile via via che il tempo passa.
6° CHAKRA - AJNA NOME IN SANSCRITO: AJNA SIGNIFICATO: centro di controllo SITUATO: al centro della fronte FUNZIONE: sovrintende alla capacità di visione, all'intuizione, alla chiaroveggenza ed al sesto senso GHIANDOLE: pineale ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: Spirito PLESSO NERVOSO: plesso carotideo ORGANI E APPARATI: sistema endocrino, occhi, base del cranio e fronte SENSO: percezioni extrasensoriali DISFUNZIONI: problemi alla vista, mal di testa, incubi e sinusite CARENZA: mancanza di sensibilità, scarsa capacità visiva, poca memoria, mancanza d'immaginazione, difficoltà o incapacità di visualizzazione, negazione della realtà, incapacità di vedere il futuro e di elaborare alternative ECCESSO: allucinazioni, illusioni, incubi ricorrenti, difficoltà di concentrazione DIRITTI FONDAMENTALI: poter vedere COLORE: indaco
ALIMENTO: sostanze psicotrope ELEMENTO: luce PIANETI: Giove, Nettuno DEMONE: illusione PIETRE: lapislazzuli, quarzo, zaffiro STADIO EVOLUTIVO: periodo adolescenziale METALLO: argento BIJA MANTRA: AUM VERBO CORRISPONDENTE: IO VEDO Il 6° chakra si chiama Ajna, che significa “percepire” e “comandare”. E’ situato al centro della fronte, più o meno in corrispondenza con il terzo occhio. E’ associato con la parte più profonda dell’essere, ciò che realmente siamo, al di là di ciò che abbiamo imparato, al di là delle maschere, al di là della parte superficiale della nostra personalità. Questa parte più profonda (qualcuno la chiama Sé superiore) sa da dove viene e dove va, ha ben chiaro di avere uno scopo e una missione nella vita. Quando il sesto chakra è in equilibrio noi siamo a contatto con questa essenza e ci lasciamo guidare dalla sua saggezza, seguendo la strada della nostra evoluzione nel modo più semplice e diretto. Se il chakra non è in equilibrio, tuttavia, perdiamo il contatto con questa parte: può accaderci allora di vivere solo a un livello più superficiale e materiale, ignorando i nostri compiti esistenziali e il senso ultimo della nostra realtà, o peggio ancora di tacitare con forza le intuizioni sottili che ci provengono da questa parte. Questo chakra rappresenta inoltre il rapporto che abbiamo con gli aspetti religiosi. Qualunque sia il nostro credo, il chakra è in equilibrio se siamo in armonia con esso e viviamo le pratiche a esso connesse nel modo giusto per noi. Ma vi può essere tensione tra noi e ciò che abbiamo accettato come religione: magari ci sentiamo forzati a fare qualcosa in cui non crediamo veramente, oppure, al contrario, non ci concediamo una concentrazione religiosa di cui abbiamo, in profondità, veramente bisogno. Per un 6° chakra equilibrato Rifletti sul tuo rapporto con la religione. Segui il culto che ti hanno insegnato quando eri piccolo? E con quale convinzione? Forse preferiresti lasciar perdere, o forse invece vorresti avere un rapporto più consapevole e attivo verso la tua religione? O ancora sei più attratto da pratiche orientali, anche se magari non ti concedi la possibilità di approfondirle? Questi temi ti confondono e per evitare imbarazzi tendi a non pensarci? Hai anche un’altra strada: informati, leggi, parla con altre persone. Dalla confusione potrà sgorgare, dopo un po’, qualcosa di molto vivo. Spesso sui libri o sulle riviste trovi esercizi di visualizzazione. Non perdere l’occasione ed esercitarti su quelli che ti sembrano interessanti: stimolerai la tua “vista” interiore, profonda e saggia. Prendi sul serio le tue percezioni: intuizioni, idee strane, “messaggi” che arrivano da chissà dove. Ma non cadere nella superstizione! Come capire se si tratta di un richiamo della tua saggezza interiore oppure della voce delle tue paure o di morbose fantasie? Ricorda che nel primo caso questi messaggi non hanno mai un contenuto pauroso o distruttivo. Se quella che ti arriva è un’indicazione di amore e di pace, che ti lascia dentro un senso profondo di dolcezza e tranquillità, puoi seguirla in tutta sicurezza… 7° CHAKRA - SAHASRARA
NOME IN SANSCRITO: SAHASRARA SIGNIFICATO: millefoglie SITUATO: sulla sommità della testa con espressione verso l'alto FUNZIONE: sovrintende alla comprensione, alla conoscenza ed alla volontà spirituale GHIANDOLE: pituitaria STATO INTERIORE: connessione ORGANI E APPARATI: corteccia cerebrale e sistema nervoso centrale SENSO: empatia DISFUNZIONI: depressione, confusione, apatia, incapacità di apprendere, malattie mentali e nervose, emicranie, amnesie, problemi fisici legati al cervello, abbagli cognitivi CARENZA: cinismo spirituale, difficoltà di apprendimento, apatia, sistemi e schemi di pensiero eccessivamente rigidi, componente energetica ed attenzione rivolta esclusivamente ai chakras inferiori ECCESSO: ossessione spirituale, ricerca frenetica di messaggi esoterici, iperintellettualizzazione, confusione, dissociazione dalla componente fisica DIRITTI FONDAMENTALI: possibilità di apprendimento e di conoscenza COLORE: violetto ALIMENTO: digiuno ELEMENTO: pensiero PIANETI: Urano DEMONE: attaccamento PIETRE: ametista, diamante STADIO EVOLUTIVO: dall'inizio dell'età adulta METALLO: oro BIJA MANTRA: AUM VERBO CORRISPONDENTE: IO SO Il 7° chakra si chiama Chakra della Corona o Sahasrara, che significa Millefoglie: è infatti visto dagli orientali come il loto dai mille petali, il fiore ultimo e bellissimo della coscienza illuminata. Rappresenta la parte più intima, il vero nucleo di ciò che siamo: l’Anima. E’ la parte di noi che è sempre stata e sempre sarà, l’essenza che trascende il corpo fisico. E’ collegato alle parti della nostra coscienza che riguardano la percezione dell’unità e della separazione. Nei momenti di maggiore illuminazione e comprensione, abbiamo l’intuizione di una connessione profondissima tra noi e gli altri, come se fossimo tutti la stessa persona. E’ una sensazione ben diversa dalla separazione (a volta anche ostile) che sentiamo di solito. Come il chakra della radice ci mostra la connessione con la mamma e con Madre Terra, così il 7° chakra parla del nostro rapporto con il padre, sia il padre biologico che quello spirituale. Se la relazione con il nostro genitore biologico era positiva, ci siamo sentiti amati da lui e abbiamo accettato la direzione di crescita che egli ci indicava. Se invece il rapporto è stato disarmonico (magari perché lui era assente, o troppo autoritario) abbiamo probabilmente chiuso il chakra della corona. Il risultato è stato un senso di separazione, di solitudine, come se fossimo in un guscio e fosse difficile sentire il contatto e l’amore delle persone che stanno fuori. Il rapporto con il padre biologico diventa poi il modello della nostra relazione con l’autorità in generale. Se è stato negativo diffidiamo delle persone a noi gerarchicamente superiori, non credendo che esse possano lavorare per il nostro bene. Tale diffidenza può estendersi al rapporto con Dio, se crediamo: lo vediamo come un giudice severo, piuttosto che come un padre amorevole. Invece quando il chakra è in equilibrio, abbiamo un ottimo rapporto con nostro padre, con l’autorità, con il Padre Celeste e avvertiamo un profondo senso di connessione con tutte le cose e le persone.
Per un 7° chakra equilibrato Rifletti sul tuo rapporto con tuo padre e con l’autorità. Tuo padre non è più in vita? Tieni presente che una riconciliazione con la sua figura e il suo ricordo può avvenire anche anni dopo la sua scomparsa: sarà comunque importantissima per la tua evoluzione (e anche per la sua pace, se credi in una vita dopo la morte). Per lo sviluppo e l’equilibrio del settimo chakra, però, l’attività di elezione è la meditazione. Vi sono infinite varietà di tecniche: si può meditare osservando un oggetto, il proprio respiro, i propri pensieri, fissando il vuoto, visualizzando i colori, oppure ripetendo un mantra. Si può meditare da fermi o in movimento, da soli o con un maestro: l’importante è calmare la mente, liberandola dalla sua confusione abituale, in modo che possa accedere ad uno stato di coscienza superiore. Vivresti senza lavarti, senza pulire la tua casa, mangiando nei piatti sporchi? Ebbene, anche la tua anima ha bisogno di questi momenti di pulizia. Anche se non vuoi meditare (perché non sei abituato o ti spaventa) puoi concederti comunque dei momenti di rigenerazione, magari osservando una scena della natura, o calmando i pensieri rabbiosi sino a stemperarli nella calma, nella pace, nell’amore. Meditazione sui Chakra
Siedi in una posizione comoda in cui la colonna vertebrale sia eretta. Le mani poggiate sulle ginocchia, pollice ed indice uniti, le altre dita distese. Tenendo occhi chiusi volgi lo sguardo al punto fra le sopracciglia e porta la tua attenzione sul respiro, senti l’aria che entra, fresca, dalle narici, ed esce riscaldata. Mantieni l'attenzione sul respiro e rilassati il più possibile. Poi dirigi l’attenzione al pavimento pelvico, 1° chakra, ed immagina che quel punto si trovi al centro di una sfera di colore rosso, luminoso e brillante. Se hai l’impressione di avere difficoltà a visualizzare il colore, rilassati, accetta la difficoltà, nota se al posto del rosso emerge un altro colore e con calma riprova. Senti il corpo che si rilassa all’interno della sfera rossa. Porta poi la tua attenzione all’altezza del 2° chakra, tre dita sotto l’ombelico. Immaginalo avvolto da una sfera di luce arancione. Nota le eventuali difficoltà, eventuali altri colori che turbino l’uniformità della luce (questa osservazione sarà ripetuta per ogni chakra) e rilassa la parte. Senza sforzo, riporta ogni volta la tua attenzione all’idea di vedere la sfera di un bell’arancione. Procedi con il terzo chakra: il tuo plesso solare è avvolto da una sfera di luce gialla, brillante, trasparente, luminosa. Goditi il colore, rilassa il corpo, lasciati andare. Quarto chakra: il tuo cuore è al centro di una sfera di luce verde smeraldo. Sentila mentre ti avvolge, rilassa il petto, e lasciati andare. Quinto chakra: visualizza una sfera di luce azzurro brillante intorno alla tua gola. Goditi il colore, rilassati e lasciati andare. Sesto chakra: una sfera di luce indaco avvolge il punto tra le sopracciglia, sede del chakra. Goditi il colore, rilassati e lasciati andare. Settimo chakra: una sfera di luce viola è intorno al tuo chakra della corona. Goditi il colore, rilassati, lasciati andare.
Concludi immaginando una doccia di luce bianca e brillante che purifica il tuo corpo, portando via tensioni, blocchi, problemi. Fai ancora qualche respiro riprendendo con calma il contatto con la realtà, e riapri gli occhi. Pubblicato da Tiziana Febbi