Le componenti classiche, preromantiche e illuministiche
Nella formazione di Foscolo convergono le componenti tipiche della cultura del suo tempo: la cultura classica, le più moderne sollecitazioni preromantiche, l'Illuminismo settecentesco. La formazione letteraria del giovane poeta avviene nel solco del gusto arcadico; però poi, a uesta letteratura frivola ed evasiva, dalla perfezione solo formale e retorica, si aggiunge il modello dei grandi classici latini e greci, oltre a uelli italiani, in particolare !ante e "etrarca. Fra i moderni, Foscolo guarda con ammirazione al rigore morale e civile di "arini e alla fiera indipendenza, all'ansia all'ansia di li#ert$ di %lfieri. %l tempo stesso su#isce le suggestioni del sentimentalismo sentimentalismo di &ousseau e del erther di (oethe, della grandiosa cupezza cupezza #ar#arica #ar#arica di )ssian, )ssian, in Italia Italia mediata mediata dalla dalla fortunat fortunatissi issima ma traduzio traduzione ne di *elchior *elchiorre re +esarotti +esarotti che il giovane giovane cono##e personalmente personalmente a "adova-. I poeti cimiteriali cimiteriali inglesi sono da lui interpretati in chiave laica, civile e patriottica. "er uanto riguarda le idee, tra gli illuministi su#/ in un primo tempo l'influenza di &ousseau, che gli sugger/ concezioni democratiche democratiche ed egualitarie e lo spinse negli anni giovanili ad a##racciare posizioni giaco#ine. 0empre da &ousseau derivò al giovane Foscolo il culto della natura come di tutto ciò che 1 autentico e positivo, nonch2 il culto della passionalit$ intensa. La visione rousseauiana della societ$ si fondava sul presupposto dell'originaria, naturale #ont$ dell'uomo, che era stata poi corrotta dallo sviluppo della civilt$. "iù tardi Foscolo si staccò da uesti principi, a##racciando a##racciando le concezioni più aspramente pessimistiche pessimistiche di *achiavelli e del filosofo inglese 3homas 4o##es 5677859-, che lo inducevano, al contrario, a credere nell'originaria malvagit$ dell'uomo, in perenne, feroce conflitto con gli altri uomini per sopraffarli e imporre il suo dominio. La societ$ gli apparve allora come una guerra di tutti contro tutti, in cui trionfa solo la legge del più forte. % uesto uesto pessi pessimi mism smo o contri contri#ui #uisce sce un'al un'altra tra compon componen ente te filos filosofi ofica, ca, il materialismo, che gli provi provien ene e sempr sempre e dalla dalla cultur cultura a materialistica del 0ettecento, con l'apporto però anche di pensatori e poeti classici, come i greci !emocrito ed
La prima opera importante di Foscolo fu un romanzo, le =ltime lettere di >acopo )rtis. =na prima redazione dell')rtis fu parzialmente stampata dal giovane Foscolo a ?ologna, nel 57, ma restò interrotta a causa delle vicende #elliche, che spinsero lo scrittore a com#attere contro gli %ustro8&ussi. Lo stampatore, per poter vendere il li#ro, lo fece concludere da un certo %ngelo 0assoli che tenne però presenti materiali di Foscolo stesso-. Il romanzo fu ripreso da Foscolo e pu##licato, con profondi mutamenti, mutamenti, nel 57@A. 0u di esso lo scrittore ritornò ancora, durante l'esilio, ristampandolo ristampandolo nel 5759 a Burigo e nel 575 a Londra, con ritocchi ed aggiunte.
acopo che non sente soltanto l'urto contro assetto sociale che lo respinge,ma il senso angoscioso di una mancanza, il non avere una patria entro cui inserirsi. Il nucleo fondamentale 1 che il erther fu scritto prima della &ivoluzione, l')rtis dopo; dietro il giovane erther c'1 la (ermania dell'assolutismo dell'assolutismo principesco, caratterizzata dal dominio dell'aristocrazia e da una #orghesia vile; dietro il giovane )rtis c'1 invece l'Italia dell'et$ napoleonica, napoleonica, con il delinearsi del nuovo regime oppressivo del tiranno straniero. In erther c'1 la disperazione che nasce dal sentire il #isogno di un mondo diverso, senza però intravedere alcuna possi#ilit$ concreta di una trasformazione profonda; in >acopo c'1 invece la disperazione che nasce dalla delusione rivoluzionaria, dal vedere tradite tutte le speranze patriottiche e democratiche, dal vedere la li#ert$ finire in tirannide, dal rendersi conto che lo strumento rivoluzionario 1 ormai impratica#ile. Non essendovi alternative possi#ili sul piano della storia, l'unica via che si offre ad )rtis per uscire da una situazione negativa, negativa, al tempo stesso insosteni#ile e immodifica#ile, immodifica#ile, 1 la morte. 0e##ene uest'opera uest'opera da una situazione cos/ disperata e pur approdando ad una conclusione cos/ negativa il suicidio dell'eroe-, l')rtis non 1 solo un'opera nichilistica. nichilistica. In principio si trova gi$ una ricerca di valori positivi, che possano permettere di superare il vicolo cieco della storia: la famiglia, gli affetti, la tradizione culturale italiana, italiana, l'eredit$ classica, la poesia. Duesti motivi saranno sviluppati nelle opere successive, successive, soprattutto nella grande sintesi dei 0epolcri. Il nichilismo 1 dunue solo uno dei poli di una dialettica, presente e attiva in uesto momento dell'esperienza foscoliana, e destinata ad avere in futuro diverse soluzioni. +on l')rtis Foscolo, come riesce a cogliere acutamente i pro#lemi che si pongono alle generazioni italiane post8rivoluzionarie, post8rivoluzionarie, cos/, sul piano delle forme letterarie, ha l'intuizione geniale di trasferire in Italia un modello di romanzo moderno, largamente largamente diffuso in am#ito europeo. < tuttavia, come si 1 gi$ osservato, l')rtis non inaugura propriamente il genere del romanzo in Italia. % differenza che nella Nuova
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oratoria. "iù che un racconto l'opera appare come un lungo monologo, in cui l'eroe si confessa con veemente pathos e al tempo stesso si a##andona ad una lunga serie di meditazioni filosofiche e politiche o ad appassionate orazioni. +iò si riflette sullo stile: l'opera 1 scritta in una prosa aulica, pervasa da una continua tensione al su#lime; la sintassi 1 complessa, sul modello classico, la linea del pensiero 1 caratterizzata da studiate antitesi o simmetrie, da trapassi improvvisi, da continue ellissi; spesso, poi, lCenfasi retorica ha il sopravvento, oppure si avverte il peso delle reminiscenze li#resche. "arallelo all')rtis 1 però un altro progetto narrativo di carattere molto diverso, che risale pro#a#ilmente al 57@5: il 0esto tomo dell'io rimasto allo stato di semplice a##ozzo frammentario-. %vre##e dovuto essere anch'esso un'opera auto#iografica, in prima persona, ma, a differenza dell')rtis, l'atteggiamento di Foscolo 1 umoristico, fatto di distacco ironico e di saggezza contemplativa. Ei si può cogliere gi$ la suggestione della lettura di Laurence 0terne, che frutter$ più tardi la traduzione del Eiaggio sentimentale e la creazione della maschera di !idimo +hierico, l'antitesi di >acopo )rtis. Le Odi e i Sonetti
Foscolo cominciò a scrivere sin da ragazzo odi, sonetti, canzoni e altre composizioni di vario metro: sono esercizi letterari, testimonianze di un apprendistato poetico che rivelano l'influsso delle tendenze di gusto e delle tematiche correnti del tempo, dalla galanteria arcadica alla severit$ neoclassica, dall'ossianismo alla poesia sepolcrale, all'impegno politico e civile. Il poeta fece una scelta rigorosa di tutta uesta produzione, pu##licando nel 57@ le "oesie, che comprendevano solo due odi e dodici sonetti. Le Odi Le due odi, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata, risalgono al periodo della scrittura dell')rtis, ma rappresentano tendenze opposte: se l')rtis, con la sua passionalit$ ed il suo soggettivismo esasperati, con la figura dell'eroe sventurato ed esule, con il ricorrere ossessivo del tema della morte e le tonalit$ cupe che uesta evoca, rimanda a tematiche di tipo preromantico, le )di rappresentano le tendenze più suisitamente neoclassiche della poesia foscoliana. %l centro di entram#e vi 1 il vagheggiamento della #ellezza femminile, trasfigurata attraverso la sovrapposizione delle immagini di divinit$ greche; vi sono rappresentazioni intensamente visive e plastiche, dalle linee ferme ed armoniose, in cui il poeta sem#ra voler riprodurre i canoni della contemporanea pittura o scultura neoclassica; ricorrono continui richiami mitologici, evocati con raffinata erudizione; il lessico 1 uanto mai aulico e su#lime e la struttura sintattica riproduce le architetture del periodare classico. *a mentre l'ode A Luigia Pallavicini conserva maggiormente un carattere di omaggio galante e settecentesco alla #ella donna, All'amica risanata ha più alte am#izioni e vuole porsi come un discorso filosofico sulla #ellezza ideale, sul suo effetto di purificare le passioni, rasserenare l'animo inuieto degli uomini, ed anche sulla funzione eternatrice della poesia che canta la #ellezza. Il neoclassicismo di Foscolo si rivela dunue #en diverso da uello arcadico e montiano, esteriore e puramente esornativo: il culto foscoliano della #ellezza esprime un'esigenza autentica e profonda, che nasce da un rapporto pro#lematico con un momento storico tormentato e violento e dal #isogno di contrapporre ad esso valori superiori, sottratti al divenire, di cui la letteratura si deve fare portatrice . I Sonetti I sonetti sono più vicini alla materia auto#iografica e alla passionalit$ dell')rtis. La maggior parte 1 infatti caratterizzata da un forte impulso soggettivo, che rivela la matrice della lirica alfieriana; fitte però sono le reminiscenze di altri poeti, soprattutto di "etrarca e dei poeti latini. 3ra uesti sonetti spiccano tre autentici vertici poetici, Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni . In essi la classica forma del sonetto 1 reinventata in modi fortemente originali, nella struttura sintattica e metrica, nella tessitura delle immagini, nel gioco tim#rico, ritmico e melodico del verso. *a vi sono anche ripresi, in un discorso di estrema densit$ lirica, i temi centrali delll')rtis: la proiezione del poeta in una figura eroica sventurata e tormentata, il conflitto con il G reo tempoH presente, il Gnulla eternoH come unica alternativa, l'esilio come condizione politica ed esistenziale insieme, l'impossi#ilit$ di trovare un terreno sta#ile su cui poggiare, che si traduce nell'impossi#ilit$ di trovare un rifugio consolante nella famiglia; l'illusione della sepoltura lacrimata, il rapporto con la terra G maternaH e con il mito antico, il valore eternatore della poesia. &icompare dunue sia il motivo nichilistico dell')rtis, sia uella ricerca d i valori positivi, al fine di un superamento dell'approdo nichilistico, che era gi$ in atto entro il romanzo; si conferma e chiarisce, cio1, uella linea di meditazione poetica che trover$ il suo culmine, pochi anni dopo, nei 0epolcri. 3)Carme “Dei Sepocri”
I 0epolcri sono un poemetto carme- in endecasilla#i sciolti, sotto forma di epistola poetica indirizzata all'amico Ippolito "indemonte. LCoccasione fu appunto una discussione avvenuta con uesti, con cui si imponevano le sepolture fuori dei confini delle citt$ e si regolamentavano le iscrizioni sulle lapidi. "indemonte da un punto di vista cristiano, sosteneva il valore della sepoltura individuale, mentre Foscolo da un punto di vista materialistico, aveva negato l'importanza delle tom#e, poich2 la morte produce la totale dissoluzione dell'essere. Nel carme, Foscolo riprese appunto uella discussione, ri#adendo inizialmente le tesi materialistiche sulla morte, ma superandole poi con altre considerazioni che rivalutavano il significato delle tom#e. Nei 0epolcri, infatti, si può scorgere il punto terminale della ricerca di un superamento del nichilismo a cui avevano portato la delusione storica e il crollo delle speranze rivoluzionarie di fronte alla realt$ dell'Italia napoleonica. %nche il carme ha al centro il motivo della morte, ma 1 superata l'idea, derivante dal materialismo settecentesco, che essa sia semplicemente un Gnulla eternoH. %nche se Foscolo, sul piano filosofico, non vede alternative a uellCidea, le contrappone l'illusione di una sopravvivenza dopo la morte. Duesta sopravvivenza 1 garantita dalla tom#a, che conserva il ricordo del defunto presso i vivi. La tom#a assume uindi per Foscolo un valore fondamentale nella civilt$ umana: 1 il centro degli affetti familiari e la garanzia della loro durata dopo la morte, 1 il centro dei valori civili, conservando le tradizioni di un popolo e stimolandolo a mantenersi fedele ad esse, tramanda la memoria dei grandi uomini e delle azioni eroiche spingendo alla loro imitazione. 0'inserisce cos/, nel discorso filosofico sulla morte e la sopravvivenza, il motivo politico. LC)rtis si chiudeva col suicidio del protagonista, che escludeva ogni possi#ilit$ d'intervento in una situazione #loccata, senza vie d'uscita sul piano della storia. )ra invece, attraverso l'illusione, Foscolo arriva a riproporre uella possi#ilit$ dell'azione politica nella storia che l'analisi razionale del contesto portava ad escludere, ed introduce la prospettiva di un riscatto dell'Italia dalla miseria presente proprio grazie alla funzione esercitata dalle memorie di un passato di grandezza, tenute vive dal culto delle tom#e. L'esaltazione foscoliana della tradizione e dei grandi del passato non 1 dunue un trito motivo retorico, come in tanta letteratura classicheggiante dellCepoca, ma il tentativo di dare una risposta a pro#lemi vivi nella coscienza collettiva in un momento cruciale e travagliato della societ$ e della cultura italiane. !ata la presenza di ueste tematiche, i 0epolcri, pur avendo alle spalle il genere della poesia cimiteriale, che aveva goduto di vasta fortuna sul finire del 0ettecento, non possono essere ridotti entro t ale am#ito: come Foscolo stesso si preoccupa di precisare, il suo carme, a differenza della poesia sepolcrale inglese, 1 essenzialmente poesia civile e vuole Ganimare l'emulazione politica degli ItalianiH. Il carme si presenta dunue come una densa meditazione filosofica e politica: essa però non 1 esposta in forma argomentativa, #ens/ attraverso una serie di figurazioni e di miti. Foscolo stesso ci avverte, nelle note al carme, di voler offrire i suoi contenuti non al ragionamento logico ma alla fantasia. Inizialmente, l'illusione che sofferma il defunto al di ua della soglia della morte suggerisce l'immagine del corpo accolto nel Ggrem#o maternoH della terra che Glo raccolse infante e lo nutrivaH; la tesi che le tom#e sono indizio di civilt$ si traduce nella rievocazione di diversi tipi di civilt$ nel corso della storia: il mondo classico e il *edio
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Il discorso del carme ha una struttura rigorosa ed armonica; ma proprio perch2 il poeta non vuole parlare al GsillogismoH del lettore, i trapassi da un concetto all'altro, da una figurazione all'altra, avvengono in forma fortemente ellittica, lasciando nell'implicito molti passaggi intermedi. +iò d$ al carme un grande afflato lirico, ma ne rende ardua la lettura. Il poemetto 1 anche costruito su una sapiente orchestrazione di toni diversi, che vanno dall'inizio pro#lematico, segnato da continue interrogazioni, alla polemica veemente, alla pacata argomentazione, alla cele#razione appassionata dell'inno, alla grandiosit$ epica e tragica della rievocazione del mondo mitico di 3roia e della poesia di )mero.
Foscolo lavora allCopera a più riprese senza mai finirla. Nel 57@ aveva inserito in un commento alla traduzione catulliana della +hioma di ?erenice di +allimaco alcuni frammenti del poema, che fingeva di aver tradotto da un inno alle (razie di un antico poeta greco. 0crisse una lettera al *onti dove annunciava il progetto di un inno alle (razie nel uale dovevano essere idoleggiate tutte le idee metafisiche del #ello. Il progetto 1 nella sua fase centrale a Firenze, nel 575A J 575, uando Foscolo aveva K86 anni ed erano passati 98 anni dalla stesura dei 0epolcri. Il poeta lavorò ancora alle (razie, fino alla morte, rivedendone più volte la stesura. %lcuni #rani comparvero in una !issertazione di un antico inno alle (razie, pu##licata a Londra nel 57AA, ma lCopera rimase incompiuta. LCopera si articola in tre inni, dedicati a: Eenere, dea della #ella natura e che spinge la natura a riprodursi; Eesta, custode del fuoco eterno che anima i cuor gentili più venerata a &oma che in (recia-; "allade, dea delle arti consolatrici della vita e maestra degli ingegni. Le grazie sono dee intermedie tra cielo e terra, che hanno il compito di suscitare negli uomini i sentimenti più puri ed elevati attraverso il senso della #ellezza, inducendoli a superare la feroce #estialit$ della loro natura originaria e portandoli alla civilt$. LCidea che #ellezza e arte a##iano la funzione di purificare e ingentilire le passioni 1 un tema caro alla cultura neoclassica. Il primo inno narra la nascita di Eenere e delle (razie dal mar Ionio. (li uomini su#iscono il fascino della #ellezza e percepiscono lCarmonia dellC=niverso disponendosi a coltivare le arti civili. Nel secondo inno la scena 1 sui colli di ?ellosguardo, in cui vi 1 un rito a favore delle (razie fatto da tre donne gentili,