UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
NORMA ITALIANA
Manutenzione
Definizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria
UNI 11063
MAGGIO 2003
Maintenance Definitions of ordinary and extraordinary maintenance
CLASSIFICAZIONE ICS
01.040.03; 03.080.10; 03.120.01
SOMMARIO
La norma fornisce una classificazione delle attività di manutenzione, distinguendo tali attività in "manutenzione ordinaria" e "manutenzione " manutenzione straordinaria". Essa integra la terminologia descritta nelle UNI EN 13306, UNI 9910 e UNI 10147, in uso nella manutenzione, allo scopo di uniformare i comportamenti degli utenti. Si applica a tutti i settori in cui è prevista un’attività di manutenzione.
RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI
ORGANO COMPETENTE
Commissione "Manutenzione"
RATIFICA
Presidente dell’UNI, delibera dell’8 aprile 2003
UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 3
© UNI - Milano Milano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI.
UNI 11063:2003
Pagina I
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
PREMESSA La presente norma è stata elaborata dalla Commissione "Manutenzione" dell’UNI, nell’ambito della Sottocommissione "Principi generali e terminologia". La Commissione Centrale Tecnica dell’UNI ha dato la sua approvazione il 25 marzo 2003. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina II
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
INDICE 0
INTRODUZIONE
1
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
1
2
RIFERIMENTI NORMATIVI
2
3
TERMINI E DEFINIZIONI
2
4
CLASSIFICAZIONE DELLA MANUTENZIONE: (ordinaria e straordinaria)
4.1 4.2
Manutenzione ordinaria ......................................................................................................................... Manutenzione straordinaria.................................................................................................................
3 3 3
APPENDICE
A CONTABILITÀ E MANUTENZIONE
5
(informativa)
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina III
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina IV
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
0
INTRODUZIONE È stata espressa l'esigenza, nella classificazione delle attività di manutenzione, di definire in modo univoco i termini manutenzione "ordinaria" e "straordinaria" comunemente usati nel mondo industriale e dei servizi e nella gestione del patrimonio immobiliare, in particolare nell’ambito della pianificazione (budget) e del controllo dei costi nella gestione dei beni. Manutenzione ordinaria e straordinaria non sono politiche di manutenzione, non sono cioè criteri di manutenzione conseguenti alla valutazione del comportamento dei beni da mantenere. Nota
Le definizioni delle politiche di manutenzione: -
correttiva o a guasto;
-
preventiva: ciclica, secondo condizione e predittiva;
-
migliorativa
sono riportate in 3.
Rilevanti sono le diversità organizzative nella gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria. Nella contrattualistica, in particolare nei contratti di "global service", la separazione tra manutenzione ordinaria e straordinaria è molto importante perché determina un confine di responsabilità tecnica ed economica. In questi casi è necessario che i contraenti definiscano i limiti di quanto definito nella presente norma, in funzione dell'oggetto del contratto e della responsabilità e della spesa che intendono assumersi. La presente norma definisce questi due termini e chiarisce, nell’appendice A, alcuni aspetti di contabilità, utili per disciplinare l'uso degli stessi termini nella classificazione delle attività di manutenzione. Tra le classi omogenee, in cui sono messi in evidenza i costi sostenuti dalla manutenzione: insorgenza; composizione; destinazione; intenzione e imputazione, identificate in A.2 dell'appendice A, l'unica non ancora codificata nelle sue componenti è la "destinazione". La presente norma ha lo scopo di colmare anche questa lacuna. Il budget di manutenzione comprende la manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria. La quantità dell'una e dell'altra possono essere in alternativa in relazione alle strategie aziendali, all'evoluzione tecnologica e all'obsolescenza dei beni. In questa norma sono contemplati gli aspetti tecnico-gestionali delle sole attività di manutenzione. Essa vuole dare una risposta ad esigenze di tipo amministrativo, contrattuale, gestionale, lasciando alle leggi e regolamenti fiscali le definizioni di loro competenza.
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma intende fornire una classificazione delle attività di manutenzione, distinguendo tali attività in "manutenzione ordinaria" e manutenzione straordinaria". Essa integra la terminologia descritta nelle UNI EN 13306, UNI 9910 e UNI 10147, in uso nella manutenzione, allo scopo di uniformare i comportamenti degli utenti. Si applica a tutti i settori in cui è prevista un'attività di manutenzione.
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina 1
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
2
RIFERIMENTI NORMATIVI UNI 9910 UNI 10147 UNI 10388 UNI 10992 UNI EN 13306
3
Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio Manutenzione - Terminologia Manutenzione - Indici di manutenzione Previsione tecnica ed economica delle attività di manutenzione (budget di manutenzione) d'aziende produttrici di beni e servizi Criteri per la definizione, approvazione, gestione e controllo Manutenzione - Terminologia
TERMINI E DEFINIZIONI Sono di seguito riportati i principali termini, con le relative definizioni, usati per definire la manutenzione ordinaria e straordinaria. Quasi tutti i termini sono tratti dalle norme UNI EN ISO 9000, UNI EN 13306, UNI 9910, UNI 10147 e UNI 10388, che costituiscono il riferimento ufficiale. Il lettore è invitato a controllare sulla versione aggiornata di tali norme la validità delle definizioni e le eventuali note esplicative a corredo delle stesse. Affidabilità (vedere UNI EN 13306 e UNI 9910) L'attitudine di una entità a essere in grado di svolgere una funzione richiesta in condizioni date a un dato intervallo di tempo. Disponibilità (vedere UNI EN 13306 e UNI 9910) Attitudine di un entità a essere in grado di svolgere una funzione richiesta in determinate condizioni a un dato istante, o durante un dato intervallo di tempo, supponendo che siano assicurati i mezzi esterni eventualmente necessari. Efficienza (definizione della UNI EN ISO 9000) Rapporto tra i risultati ottenuti e le risorse utilizzate per ottenerli. Elemento, Entità, Bene (vedere UNI EN 13306 e UNI 9910) Ogni parte, componente, dispositivo, sottosistema, unità funzionale, apparecchiatura o sistema che può essere considerata individualmente. Manutenibilità (vedere UNI EN 13306 e UNI 9910) L'attitudine di un entità in assegnate condizioni di utilizzazione a essere mantenuta o riportata in uno stato nel quale essa può svolgere la funzione richiesta, quando la manutenzione è eseguita nelle condizioni date, con procedure e mezzi prescritti. Manutenzione (vedere UNI EN 13306, UNI 9910 e UNI 10147) Combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un'entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta. Manutenzione a guasto o correttiva (vedere UNI EN 13306 e UNI 9910) La manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un'avaria e volta a riportare un'entità nello stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta. Manutenzione ciclica (vedere UNI 10147) Manutenzione preventiva periodica in base a cicli di utilizzo predeterminati. Manutenzione migliorativa (vedere UNI 10147) Insieme delle azioni di miglioramento o piccola modifica che non incrementano il valore patrimoniale del bene. Manutenzione predittiva (vedere UNI EN 13306) Manutenzione preventiva effettuata a seguito dell'individuazione e della misurazione di uno o più parametri e dell'estrapolazione secondo i modelli appropriati del tempo residuo prima del guasto. Manutenzione preventiva (vedere UNI EN 13306 e UNI 9910) La manutenzione eseguita a intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un'entità. UNI 11063:2003
© UNI
Pagina 2
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
Manutenzione secondo condizione (vedere UNI EN 13306)
Manutenzione preventiva subordinata al raggiungimento di un valore limite predeterminato. Valore di rimpiazzo (vedere UNI 10388) Costo necessario per sostituire gli impianti attuali con impianti a nuovo aventi caratteristiche tecnologiche e potenzialità analoghe agli impianti attuali. Vita tecnico-economica del bene
Tempo previsto di utilizzazione del bene, che corrisponde ad un'ottimizzazione dei costi di investimento, di gestione (compresa la manutenzione) e di alienazione, in relazione alla funzione che deve svolgere il bene stesso. Nota
La vita tecnico-economica corrisponde generalmente al periodo di ammortamento e può coincidere con la vita utile. In questo caso il costo del ciclo di vita è minimo.
Vita utile (vedere UNI EN 13306)
In certe condizioni, intervallo di tempo che inizia in un dato istante e che ter mina quando il tasso di guasto è inaccettabile, oppure quando si ritiene che l'entità non sia riparabile a seguito di un'avaria o di altri fattori pertinenti.
4
CLASSIFICAZIONE DELLA MANUTENZIONE: (ordinaria e straordinaria) La manutenzione si ripartisce, in funzione del contenuto dei lavori e della loro finalità, nelle seguenti destinazioni (o categorie di spesa): manutenzione ordinaria; manutenzione straordinaria;
4.1
Manutenzione ordinaria Tipologia d'interventi manutentivi durante il ciclo di vita, atti a: mantenere l'integrità originaria del bene; mantenere o ripristinare l'efficienza dei beni ; contenere il normale degrado d'uso; garantire la vita utile del bene; far fronte ad eventi accidentali. Generalmente gli interventi sono richiesti a seguito di: rilevazione di guasti o avarie (manutenzione a guasto o correttiva ), attuazione di politiche manutentive (manutenzione preventiva, ciclica, predittiva secondo condizione ), esigenza di ottimizzare la disponibilità del bene e migliorarne l'efficienza (interventi di miglioramento o di piccola modifica che non comportano incremento del valore patrimoniale del bene). I suddetti interventi non modificano le caratteristiche originarie (dati di targa, dimensionamento, valori costruttivi, ecc.) del bene stesso e non ne modificano la struttura essenziale e la loro destinazione d'uso. I costi relativi devono essere previsti (anche su base statistica) nel budget di manutenzione e attribuiti all'esercizio finanziario in cui le attività sono state svolte (vedere UNI 10992). I costi di manutenzione ordinaria sono sempre spesati.
4.2
Manutenzione straordinaria Tipologia d'interventi non ricorrenti e d'elevato costo, in confronto al valore di rimpiazzo del bene e ai costi annuali di manutenzione ordinaria dello stesso.
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina 3
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
Gli interventi inoltre: possono prolungare la vita utile e/o, in via subordinata migliorarne l'efficienza, l'affidabilità, la produttività, la manutenibilità e l'ispezionabilità; non ne modificano le caratteristiche originarie (dati di targa, dimensionamento, valori costruttivi, ecc.) e la struttura essenziale; non comportano variazioni di destinazioni d'uso del bene . I costi relativi sono previsti nel budget di manutenzione (vedere UNI 10992). L'intervento deve essere evidenziato contabilmente; il costo sostenuto per la sua realizzazione può essere: attribuito all'esercizio finanziario in cui gli interventi sono stati realizzati. capitalizzato, purché determini l'incremento del valore patrimoniale del bene (interventi quali le sostituzioni di componenti strutturali importanti, il rifacimento sostanziale di parti del bene) che in generale determina un aumento significativo della vita utile del bene stesso e/o delle prestazioni proprie della sua funzione. Nota 1
Allo scopo di dare indicazioni più puntuali è possibile classificare ed elencare gl’interventi di manutenzione straordinaria; questa elencazione può essere fatta in base a norme di settore che si rifacciano alla presente norma che ha carattere di indirizzo generale. Questa elencazione sarà completata da normative e leggi di settore che si richiamano o citano la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nota 2
Questa tipologia comprende tutti quegli interventi che possono essere: -
programmati preventivamente e inseriti nel budget di manutenzione dell'anno corrente;
-
accidentali e quindi non previsti nel suddetto budget (extra budget).
Il valore dei beni delle Persone Giuridiche è scritto nel libro dei cespiti. Il valore della manutenzione straordinaria capitalizzata è da iscrivere nel libro dei cespiti, mentre il valore calcolato del cespite sostituito o rifatto deve essere disinvestito.
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina 4
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
APPENDICE
A CONTABILITÀ E MANUTENZIONE
(informativa)
A.1
Oggetto della contabilità La contabilità aziendale, istituzionalmente, deve avere un oggetto da rilevare, da non confondersi con l'obiettivo del sistema per cui essa viene svolta. In ogni azienda, si possono profilare due tipi distinti, anche se collegali, di contabilità: generale o sistematica; industriale o extrasistematica. Ambedue sono svolte per rilevare, sotto due profili diversi, la gestione delle aziende.
A.1.1
Contabilità generale o sistematica (financial accounting) Contabilità che ha per obiettivo la rilevazione del reddito e come oggetto l'azienda. Ha lo scopo di informare sul predetto reddito persone che operano all'infuori dell'azienda, cioè gli azionisti/obbligazionisti, le banche e altri creditori, lo Stato ed il pubblico, secondo determinate regole che facilitano la comunicazione tra un'azienda e le persone od enti esterni che necessitano di informazioni sull'azienda stessa.
A.1.2
Contabilità industriale o extrasistematica (managerial accounting) Contabilità che ha per obiettivo la rilevazione dei costi, intesi come catalizzatori di redditi, e come oggetto l'azienda, intesa come organizzazione di mezzi, energie e attività, ognuno dei quali ha una propria funzione e dà un proprio risultato. Ha lo scopo di fornire alle persone responsabili della gestione dell'azienda informazioni che siano di ausilio per uno svolgimento efficace del loro lavoro. A differenza della contabilità generale, le regole fondamentali per la raccolta delle informazioni contabili vengono stabilite all'interno della direzione di ogni azienda in funzione delle proprie esigenze. In questo contesto, la contabilità industriale, non si limita a rilevare e contemplare i costi passati, ma predispone metodi e tecniche di rilevazione per scoprire: le cause dei costi; gli effetti che essi possono provocare sulla gestione economica; il loro comportamento di fronte a differenti situazioni aziendali. Vi è comunque somiglianza nella contabilità industriale di molte imprese dovuta sia alla influenza indotta dalla contabilità generale, sia dall'adozione di sistemi contabili integrati largamente diffusi.
A.2
Aspetti tecnici/contabili della manutenzione I sistemi informativi mettono in comunicazione contabilità industriale e manutenzione. La manutenzione imputa i suoi dati sul sistema informativo proprio o comune a tutta la contabilità al fine di ottenere le informazioni gestionali necessarie. È possibile elaborare i costi in modo particolareggiato ed operare delle analisi gestionali di dettaglio se nell'ambito della struttura aziendale vi è la funzione manutenzione dotata di tutti i mezzi necessari per operare (tecnici, operai, strumenti, materiali, ecc.). La possibilità di avere delle elaborazioni di costi dettagliate viene meno: quando la manutenzione è eseguita utilizzando uomini e mezzi dall'esterno, anche se, nell'ambito della struttura aziendale, un organo sovrintende alla gestione della manutenzione; quando, nell'ambito della struttura aziendale, non c'è alcun organo preposto alla manutenzione e questa viene svolta attingendo sporadicamente a uomini e mezzi distolti dal processo produttivo/di servizio o all'esterno dell'azienda.
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina 5
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
È opportuno, nella gestione della manutenzione, disporre di un livello minimo di informazione rappresentato dalle sintesi contabili, nelle quali i costi sostenuti vengono totalizzati periodicamente in tabelle semplici e a doppia entrata. In queste tabelle tali costi sono messi in evidenza, in relazione ad un piano di rintracciabilità costruito per classi omogenee, a seconda della loro: insorgenza (richiesta/ordine di lavoro, interna, esterna, ecc); composizione (materiali, manodopera, attrezzature, utilities, ecc.); destinazione (ordinaria, straordinaria, per terzi committenti, ecc.); intenzione (preventiva, correttiva, migliorativa, ecc.); imputazione (fabbricati, impianti, macchine, mezzi di trasporto, infrastrutture, ecc.).
UNI 11063:2003
© UNI
Pagina 6
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci, dell’Industria e dei Ministeri. Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.