Il Positivismo
IL POSITIVISMO Il positivismo è uno dei principali indirizzi filosofici dell’Ottocento. Elaborato alla metà del secolo, domina fino alla fine del secolo. Le principi fondamentali del positivismo sono: 1) grande importanza data al sapere scientifico; 2) contrapposizione di reale ed ideale, di ragionamenti positivi (verificabili) e ragionamenti astratti; 3) certezza che nel mondo dominino leggi omogenee e regolari che possono essere individuate; 4) concezione “pratica” del sapere che deve servire a migliorare le condizioni di vita dell’uomo; 5) fede nel progresso del sapere e della società. Il Positivismo presenta, dunque, molti punti di contatto con l’Illuminismo (la fede nel progresso e nella scienza). A differenza dell’Illuminismo, però, non c’è attenzione per l’eguaglianza sociale. Il Positivismo è la filosofia tipica della rivoluzione industriale: per questo esso si sviluppò prima in Francia ed Inghilterra. Comte è considerato il padre fondatore della nuova scuola filosofica. Auguste Comte e la legge dei tre stadi E’ stato l’iniziatore e il massimo esponente del Positivismo. Nato nel 1798 in Francia, si lego presto in amicizia con Saint Simon, esponente del socialismo utopistico. Presto i due ruppero i rapporti. Pur soffrendo spesso di problemi nervosi, Comte scrisse il Corso di filosofia positiva, vantandosi di non conoscere la storia della filosofia. Fondò nel 1830 l’Associazione Politecnica, poiché veniva tenuto ai margini della carriera accademica. Morì nel 1857. Comte ritiene che la legge fondamentale dello sviluppo umano sia quella dei “tre stadi”: esistono tre fasi attraverso cui passa l’uomo - sia come individuo che come specie - : - teologico, metafisico e positivo. Nello stadio teologico lo spirito umano cerca di spiegare la natura delle cose, ricorrendo ad un essere soprannaturale. Nello stadio metafisico l’uomo usa maggiormente la ragione, ma comunque identifica in essenze le cause ultime delle cose. Lo stadio scientifico o positivo, rinunciando a conoscere l’origine delle cose, si dedica all’osservazione dei fatti, determinando leggi.
Comte: la classificazione delle scienze e la sociologia 1
Il Positivismo
Solo la scienza può costituire la base razionale dell’azione dell’uomo sulla natura e sulla società. La filosofia della scienza è dunque una “metodologia della scienza”. Non esiste una scienza che si imponga come modello sulle altre. Per costruire la “scienza positiva” Comte si ispira alla natura: come la natura procede dal semplice al complesso, anche le scienze risultano ordinate secondo il grado di generalità e complessità. Le classi principali dei fenomeni sono: 1) fenomeni dei corpi inorganici (oggetto della fisica celeste); 2) fenomeni dei corpi organici (oggetto della fisiologia e della fisica sociale). E’ importante notare che per Comte la psicologia è impossibile come scienza. La scienza dell’uomo è la fisica sociale o sociologia (termine coniato da Comte), nata ultima tra le scienze per la complessità del suo oggetto. Essa è uno strumento sia conoscitivo sia pratico (per migliorare la vita dell’uomo). Essa si fonda sul presupposto che ordine e progresso siano le caratteristiche principali della società. Suo compito è stabilire le leggi che regolano le società, in modo da permettere un progresso che scaturisca dall’ordine. - I fenomeni sociali devono essere considerati come fenomeni naturali. - Bisogna individuare le strutture permanenti che si trovano in tutte le società, a prescindere dalle differenze spaziali e temporali (compito della statica sociale). - Bisogna scoprire le leggi che regolano il passaggio da una condizione all’altra, cioè le leggi del progresso (compito della dinamica sociale). Il metodo comtiano si contrappone sia a quello empirico (accostamento di fatti da cui desumere leggi generali) sia a quello deduttivo (da leggi universali a casi particolari). Egli, rifacendosi a Galilei, sostiene che bisogna prima elaborare un’ipotesi e poi verificarla empiricamente. La scienza deve fondarsi su fatti positivi e su proposizioni empiricamente controllabili, rifiutando la ricerca di cause ultime. Il sapere consiste nella conoscenza di leggi generali che organizzano i fenomeni particolari: perciò il sapere è nomologico e sistematico. Tutti i fenomeni, naturali e umani, sono regolati da leggi omogenee. La sociologia, l’etica e la politica La sociologia non ha ancora raggiunto il suo stadio positivo. Questo è l’obiettivo di Comte, per creare uno strumento che permetta di plasmare una società migliore. La sociologia statica studia l’ordine. La sociologia dinamica studia il progresso della società, che è un’evoluzione dell’ordine. Esistono società statiche, come quella medievale, e società in progresso critico (come quella della rivoluzione francese). Bisogna trovare un equilibrio, cioè un progresso non disordinato. Il progresso appare a Comte come qualcosa di costante, anche se non illimitato. L’etica positivistica è fondata sull’altruismo. Non si possono riformare le istituzioni se non si instaura prima un nuovo sistema morale.
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*** La legge dei tre stadi La legge individuata da Comte consiste nel fatto che ogni nostra fondamentale concezione passa attraverso tre diversi stadi storici: teologico o fittizio, metafisico o astratto, scientifico o positivo. Lo spirito umano usa cioè tre modi diversi di vedere il mondo radicalmente diversi, da cui derivano filosofie diverse. Nel primo stadio l’uomo mira alle conoscenze assolute, immaginando i fenomeni come prodotti di un Dio. Nel secondo stadio sostituisce Dio con forze astratte. Nello stadio finale rinuncia ad indagare sull’origine dell’universo, e tenta di scoprire le leggi dei fenomeni. La perfezione del sistema positivo consiste nella possibilità di rappresentare tutti i fenomeni come casi particolari d’un solo fatto generale.
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