Arcidiocesi A rcidiocesi di Ancona - Osimo Ufcio Liturgico Liturg ico diocesano dioc esano e per la musica m usica sacra
CANTO E MUS MUSICA ICA NEL NUOVO RITO DEL MATRIMONIO Orie ntamenti Orienta menti e disposizioni per pe r organisti, cantori e gruppi g ruppi corali. corali.
Con questo documento l’ufcio liturgico diocesano e per la Emusica sacra, vuole dare un contributo ed un sussidio circa Nl’animazione del rito del Matrimonio da parte di organisti, cantori e gruppi corali. O I Sono norme che, se rispetate e ben comprese, aiuteranno Zi edeli a celebrare e vivere il mistero grande dell’amore di ACristo per la sua Chiesa. TIl documento è composto da sei brevi capitoli e da I primi tre capitoli sono di caratere ondativo Nun’appendice. Eteologico-liturgico; è per questo che essi sono accompagnati S anche da un commento di indole prevalentemente pastorale, Eche ha come unico scopo di stimolare ulteriormente la Rriessione. Gli ultimi tre capitoli invece cercano di trarre le Pconseguenze pratiche di quanto enunciato nella teoria; essi hanno un carattere più spiccatamente normativo. L’appendice inne, propone un repertorio scelto di musiche e sonate per organo adatte alla celebrazione del Matrimonio. Ci auguriamo che questo documento venga accolto avorevolmente. Il Signore sostenga il nostro cumune impegno nell’animazione liturgica e musicale della celebrazione. Ufcio Liturgico Diocesano
orientamenti e disposizioni
P
REMESSA
1. La riorma liturgica scaturita dal Concilio Vaticano II richiede
una ricollocazione del canto e della musica dentro la dimensione ecclesiale ed assembleare della celebrazione dei Sacramenti (cr. SC 26, 27, 112, 113), nello specico del Sacramento del Matrimonio (cr. Nuovo Rito del Matrimonio - Presentazione, n. 5). Ciò aiuta, da una parte, a superare un certo privatismo di scelta e di gusto, dall’altra, a riscoprire la ministerialità degli sposi e dell’Assemblea liturgica. 2. La ministerialità è esplicitata nel Nuovo Rito come partecipazio-
ne attiva ai vari momenti della celebrazione (ibidem n.8). Per quanto riguarda i canti, nelle premesse vengono date due indicazioni ben precise: 1. “Secondo l’opportunità si scelgano insieme con gli stessi danzati i canti” (n. 29). 2. “I canti da eseguire siano adatti al rito del Matrimonio ed esprimano la ede della Chiesa, in modo particolare si dia im portanza al canto del Salmo responsoriale nella liturgia della Parola. Quello che è detto dei canti vale anche riguardo alla scelta di tutto il programma musicale” (n. 30). 1 - 2. Ogni celebrazione liturgica d’altra parte anche quella nuziale, è celebrazione dell’intera comunità dei edeli (aspetto ecclesiale ed assembleare). I protagonisti sono lo Spirito di Dio e la comunità riunita in assemblea; ogni membro, pertanto, ha il dovere di porsi con la sua ministerialità specica al ser vizio di questi due protagonisti. Il
Rito che la Chiesa prescrive come da osservare ci serve di monito afnchè nessuno possa mai dire “sua” una celebrazione: anche il matrimonio non è degli sposi, ma dell’intera comunità, a cui, anche gli sposi appartengono. La celebrazione è sempre della Chiesa in quanto comunità radunata dallo Spirito. 5
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
3. In eetti, spesso, se non sempre, l’animazione della celebrazione
viene af data a musicisti che, nulla o poco conoscendo di liturgia e di canto liturgico, animano la celebrazione con canti e brani musicali non adatti, contrariamente a quanto indicato al n. 30 (cr. Notiziario dell’Ufcio Liturgico Nazionale, 26 -2007).
3. In questo contesto, anche i singoli ministeri devono, per essere tali, “obbedire” alle esigenze della comunità: dalla scelta dei canti o di altre sottolineature particolari, tutti stanno rendendo un servizio all’assemblea, perchè questa più acilmente possa innalzare la lode di ringraziamneto e di supplica al 6
Padre. La scelta dei canti, non do vrebbe più rispondere alle logiche del gusto personale, ma piuttosto, al repertorio conosciuto in quella comunità, a quanto suggeriscono i testi del Messale Romano, allo specico del giorno liturgico che si celebra, alle suggestioni date dalla Parola di Dio ascoltata.
orientamenti e disposizioni
C
OME CANTO D’AMORE il carattere estio della celebrazione
4. La celebrazione nuziale, in ogni cultura e in ogni tempo, si presen-
ta come un inno alla vita. Nei riti nuziali, canto e musica emergono tra gli elementi più ricchi di espressività e più carichi di suggestioni emotive. Se questo vale per l’espressione culturale, ancor più deve valere per la celebrazione liturgica, nella quale musica e canto non sono semplicemente abbellimento o cornice di altro. 5. “Il canto e la musica hanno un ruolo importantissimo nell’espres-
sione rituale che realizza il Mistero di Cristo oggi; e non è improprio parlare di ondazione teologico - liturgica del canto e della musica. In ogni celebrazione liturgica, il canto e la musica, insieme ai riti, 4. Celebrare le nozze è «are esta». Celebrare il matrimonio in chiesa è porsi in esta insieme a Dio con gli sposi, i amiliari e gli amici, con la comunità intera. Ma come? C’è esta in ristorante e c’è esta in chiesa, ovviamente in maniera di versa. Il sacramento che si celebra è mistero di Cristo, è dono inenarrabile, è evento da accogliere con gioia, riconoscenza, ed interiorità. In chiesa, un certo sarzo, un accom pagnamento coreograco esagerato, un esteriorismo dissipante non convengono alla Festa, alla celebrazione liturgica. Nella celebrazione del Matrimonio il canto è chiamato a diventare dimensione esistenziale della vita degli sposi, perchè la loro
vita “diventi canto”, cioè lode, ringraziemento in parole ed in opere al Padre celeste, per il dono della vita, dell’amore vicendevole, per il sacramento che li unisce rendendoli immagne di quanto il Signore ami la sua Chiesa. 5. Gli sposi chiedono, normalmente anche delle «musiche»: all’entrata in chiesa, all’oertorio, alla comunione eucaristica, alle «rme» sul registro, ecc. Alcune di queste «musiche» sono diventate come d’obbligo ed esigite o vivamente desiderate dagli sposi: opportunamente e inopportunamente. Quali sono opportune ed eseguibili? Quali, invece, inopportune o da escludere? Non tutto è accettabile, anche 7
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
preci ecc., sono espressioni per questa attuazione ed imprimono un carattere gioioso e di esta all’assemblea radunata in Cristo. Ciò signica imprimere al canto e alla musica una accentuazione cristocentrica e scoprirne il munus ministeriale, recuperandone i veri e più proondi signicati: santicazione, impegno, lode, culto, domanda, riparazione ecc. Si evidenzia così l’azione liturgica come azione di Cristo e nella specicità, il canto del cristiano come il canto di Cristo in lui” (cr. A. M. Triacca, “Canto, musica e celebrazione” Riessioni teologico-liturgiche per l’approondimento della loro relazione, in “Notiziario”, 340, 11, 1994, pp. 633-647). 6. “Il canto e la musica svolgono la loro unzione di segni in una
maniera tanto più signicativa quanto più sono strettamente uniti all’azione liturgica, secondo tre criteri principali: la bellezza espressiva della preghiera, l’unanime partecipazione dell’assemblea nei musicalmente, nella liturgia dove il bello ed il piacevole, il vecchio ed il nuovo devono armonicamente e dignitosamente conciliarsi nella astosità ed insieme nella proondità dell«incontro» con Dio. Occorre operare degli stacchi dal «proano», con alcune rinunce; bisogna ar posto a canti e a musiche che aprano la porta a quell«incontro» gioioso e misterioso, ma che non turbino il rito dentro il quale esso si attua. Il canto liturgico “canta” l’opera di Dio, canta il mistero della salvezza (in questo consiste la sua accentuazione cristocentrica), canta l’amore di Dio per questa umanità. Ogni celebrazione liturgica inatti ci dona di rivivere in pienezza l’esperienza più peretta dell’amore di Dio per ciascuno di noi: il dono della vita del suo unico Figlio, ed 8
il canto è inserito nella celebrazione per amplicare, quasi narrare in orma poetica e coinvolgente tutto questo, non è semplice abbellimento all’azione liturgica, ma ne è parte costitutiva ed integrante; ci sono sequenze rituali ad esempio che acquistano il loro pieno signicato solo se vengono catante (es. Inno di lode, Canto al Vangelo, Santo, Agnello di Dio). 6. Per svolgere questo grande ruolo i canti devono avere alcune caratteristiche: testi belli, perchè essi parlano della bellezza innita di Dio; testi biblici, perchè è nella scrittura che Dio ci si a incontrare; testi e musiche di acile apprendimento, perchè tutti le possano imparare a cantare velocemente. In linea di massima un canto che lascia l’assemblea muta priva l’assemblea del
orientamenti e disposizioni
momenti previsti e il carattere solenne della celebrazione. In questo modo essi partecipano alla nalità delle parole e delle azioni liturgiche: la gloria di Dio e la santicazione dei edeli” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1157).
diritto che pure ha di pregare cantando. Certo ci potrebbero essere eccezioni a questa aermazione così perentoria, ma andrebbero valutate di caso in caso e comunque con molta parsimonia ed oculatezza. Neppure sono adatte e convenienti tutte le modalità di cantare e di suonare alla «presenza» di Dio e per Dio (Sposo dell’umanità), per dirgli gioia e preghiera, edeltà e du-
cia, insieme agli sposi. È necessario agire con discernimento cosicché, anche dal punto di vista musicale, il rito nuziale sia luogo e tempo di raccoglimento e di esta innanzitutto interiore, non solo di esteriorità superciale o, peggio, di puro esibizionismo. La musica (come i ori ed altri elementi costituitivi della celebrazione nuziale) può avere una orte incidenza positiva o negativa. 9
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
I
L CODICE SONORO
secondo il nuovo rito
7. Nella presentazione del Nuovo Rito emergono tre passaggi come
base per l’impostazione del programma di canto e di musica: 8. Il valore ondante è il carattere comunitario della celebrazione (n.
28). L’intera comunità parrocchiale partecipa alla celebrazione del Matrimonio; il massimo di questa partecipazione è la celebrazione del Sacramento durante l’assemblea domenicale. 9. I canti, come le musiche, devono essere adatti al rito ed esprimono
la ede della Chiesa (n. 30).
8. La priorità al canto dell’assemblea presente: pur tenendo conto della sua atipica composizione spesso problematica dal punto di vista della partecipazione attiva, cosciente e responsabile alla liturgia, si accia in modo di garantire almeno i canti rituali essenziali, cioè il ritornello del Salmo responsoriale, l’Alleluia al Vangelo, il Santo e le successive acclamazioni (Anamnesi, Amen della dossologia) e inne il canto allo Spezzare del pane. Qualora si decidesse di cantare il Padre nostro, si abbia cura di scegliere una melodia che rispetti l’integrità e la santità di questa preghiera. Per gli altri momenti o riti in cui è previsto il canto - all’ingresso, il Gloria, alla 10
presentazione dei doni, alla comunione - nulla vieta che a cantare sia il coro. 9. Viene sollecitata una premura adeguata nell’introdurre e nell’usare la musica durante la celebrazione del Matrimonio: la corretta adattabilità e non una vaga o non degna giustapposizione al rito («I canti da eseguire siano adatti al rito del Matrimonio»); la espressività teologica e non solo un sentimentale rierimento all’amore dei due sposi («… esprimano la ede della Chiesa»); la coordinata preparazione del rito - possibilmente con i nubendi - che preveda anche i canti e la musica strumentale (il «programma musicale»).
orientamenti e disposizioni
10. Le melodie per il dialogo tra sacerdote ed assemblea: sono le
melodie che devono essere cantate dal Sacerdote, dal Diacono o dal Lettore con la risposta del popolo (n. 40). Tali melodie sono annotate nel libro liturgico, pertanto non vi è spazio per la creatività dei privati. (cr. F. RAINOLDI, “Come un canto d’amore” in Rivista Liturgica, 6 — 2004; “Celebrare il Matrimonio Cristiano. L’Adattamento in Italia, Ed. Messaggero - Padova, p. 161)
10. Il rito del Matrimonio ore in appendice alcune melodie che possono avorire il dialogo tra ministi ed assemblea. Ogni buon animatore dovrebbe per lo meno visionar-
le. In questo senso anche l’appendice del Messale Romano propone alcune melodie da utilizzare nelle varie parti della celebrazione Eucaristica. 11
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
I
LPROGRAMMADEICANTI
per il Matrimonio nella celebrazione Eucaristica
11. Scorrendo le Premesse Generali del rito del Matrimonio diamo
alcune indicazioni di come e di quali momenti sottolineare con il canto e la musica: 12. Il canto d’ingresso (nn. 46, 50) ha lo scopo di radunare l’assem-
blea e di presentare almeno sommarimante all’attenzione dei edeli il contenuto della celebrazione che sta per iniziare; per indole propria è dunque legato inscindibilmente al tempo liturgico ed alla celebrazione stessa. Come suggerimento per le tematiche di questo canto si prenda l’Antiona d’Ingresso riportata dal messale per la celebrazione in oggetto. Viene eseguito dall’assemblea durante la processione dei ministri e dei nubendi, dalla porta della chiesa all’altare; oppure si canta mentre il solo sacerdote venera l’altare, dopo aver salutato gli sposi: tale orma permette l’esecuzione di una previa “marcia nuziale”, purché adatta. Se il tempo liturgico non richiede altro, il testo del canto può rierirsi al mistero delle nozze che viene estosamente celebrato. 13. La memoria del Battesimo (n. 55) comporta un’acclamazione
assembleare di lode e di rendimento di grazie. Il dialogo è da preerire. Anche durante l’aspersione si può eseguire un canto adatto (n. 58). Questo canto ha come tematica quella del battesimo e della Pasqua dei cristiani. 14. Il testo dell’inno del Gloria (n. 59) non può essere sostituito
con un altro (cr. Praenotanda del Messale). Esso viene cantato da 12
orientamenti e disposizioni
tutti, o dal popolo alternativamente con la schola, oppure dalla stessa schola. 15. Al n. 30 delle Premesse generali del Rito del Matrimonio viene detto: “Si dia importanza al canto del Salmo responsoriale nella
Liturgia della Parola”. Il Rito ore tra l’altro una scelta accurata e abbondante di ritornelli. L’ufcio del salmista assume una grande importanza simbolica e musicale (è il vero “solista” del Rito, non altri, come spesso avviene). Il Ritornello, o il Salmo stesso, non va sostituito con una canzone. 16. L’acclamazione di lode o canto cli ringraziamento dopo la con segna degli anelli o la Benedizione degli sposi, se è posta in questo
momento (n. 80) ha molta rilevanza, è il momento in cui si prende coscienza di ciò che è avvenuto. Come esempio di acclamazione laudativa viene riportato nel Rito un versetto del Benedicite, ma ciò non toglie la possibilità di una creatività di testi e musiche, ovviamente opportuna per il momento. 17. La preghiera dei fedeli e l’invocazione dei Santi hanno lo scopo
di inserire quella particolare celebrazione dentro la vita dell’intera comunità ecclesiale. Per l’invocazione dei santi, se cantata, si consiglia per ragioni pratiche l’uso dello schema melodico gregoriano. 18. Per la presentazione dei doni, il rito non parla di canto da esegui-
re, anche se gli sposi dovessero muoversi per portare all’altare il pane e il vino. Sottrarre il canto a questo momento è la soluzione migliore, sia per non moltiplicare gli interventi, sia per concedere un debito spazio ad un intervento strumentale. 19. Circa la Liturgia Eucaristica ci si attenga ai principi e alle regole
valide per ogni Messa. Il canto potrà sottolineare i testi del Santo, dell’Acclamazione anamnetica, dell’Amen dossologico, del Padre nostro. 13
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
20. La melodia del Padre nostro rispetti l’integrità e la santità di
questa preghiera. Non è lecito sostituirla con delle pararasi o dei riacimenti arbitrari. 21. Per la Benedizione nuziale il terzo e quarto ormulario permet-
tono il coinvolgimento orante dell’assemblea, anche con interventi cantati; le melodie per questi interventi sono riportate nell’appendice del Rito del Matrimonio. 22. L’Agnello di Dio non va sostituito con un canto sulla pace, che
non è previsto dal rituale e rischia di ar passare in secondo piano il gesto importante dello spezzare il pane.
23. L’orientamento per il canto dì comunione è di utilizzare le “anti-
one” evangeliche con la possibilità di creare canti (testo e melodia) ispirati alla pernicope proclamata nella Liturgia della Parola. 24. Per la conclusione conviene orire spazio all’esecuzione orga-
nistica o di altri strumenti, da inserire dopo la lettura dell’Atto di Matrimonio. E importante scegliere brani o canti che non siano in contrasto con la celebrazione appena conclusa o con la dignità sacra del luogo celebrativo (162-164).
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orientamenti e disposizioni
I
NDICAZIONI PRATICHE
per un serizio uttuoso
25. La scelta dei canti e della musica deve servire per avorire l’intima
unione tra tutti i partecipanti, cioè per pregare meglio; e siano riconosciuti per la loro unzione ministeriale (cr. SC 112). Non servano solo ad abbellire, ad ornare, come se il rito osse uno spettacolo. 26. La priorità assoluta è il canto dell’assemblea presente. Si com-
prende così come siano da ritenere non in linea con la liturgia le prestazioni di solisti che si esibiscono in orma del tutto personale, senza dialogo con l’assemblea, o gruppi che eseguano composizioni estranee al contesto della Messa del Sacramento che si celebra. 27. I testi dei canti abbiano un chiaro contenuto teologico e sia-
no adatti al momento rituale specico: ciò dicasi anche per i pezzi strumentali. Si evitino rigorosamente quei canti che appartengono al repertorio canzonettistico dei estivals, dei lms, dei concerti pop o della musica lirica, che non siano in alcun modo legati all’azione liturgica che si sta compiendo o appena conclusa. In questa prospettiva non sono adatte né più proponibili le tradizionali marce nuziali, consunte dall’uso cinematograco e pubblicitario, che spesso accompagnano l’ingresso degli sposi: sono segnali che, posti all’inizio, sviano dal giusto motivo della convocazione e del raduno, che è la celebrazione del Dio che salva. 28. L’organo, per la maestà e la bellezza dell’espressione è lo stru-
mento più idoneo per la celebrazione. In esso vengano eseguite com posizioni in stile organistico classico. La presenza di altri strumenti come l’arpa, il violino, sa di esibizionismo se la parrocchia non ne dispone già per il servizio nelle principali este. 15
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
29. L’organista sia capace di interpretare non solo i brani musicali,
ma anche il momento e il mistero che si celebra, suonando egli prega con il cuore e a scaturire la preghiera dal cuore dei presenti. Di norma, sia l’organista della chiesa in cui avviene la celebrazione. Per particolari celebrazioni si ammette che altri prestino questo servizio, purché concordino prima con il parroco o rettore della chiesa la musica e i canti da eseguire, nel rispetto delle norme liturgiche e delle indicazioni dell’Ufcio Liturgico Diocesano. L’organista che per la prima volta si reca a suonare in una chiesa è pregato di prendere visione dello strumento nei giorni precedenti e di non ridursi a provarlo poco prima della celebrazione. Si ricordi sempre che non è consentito suonare e cantare quando il celebrante prega ad alta voce, in modo particolare dal Preazio al Padre Nostro e, naturalmente, durante la liturgia della Parola. 30. Al posto delle tradizionali “AVE MARIA”, che sarebbe ora di
riservare per altre circostanze, si suggerisce di ar eseguire da tutta l’assemblea un canto alla Madonna, mentre gli sposi rivolgono a lei un omaggio o invocano protezione.
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orientamenti e disposizioni
A
NNOTAZIONI * su alcune musiche da non eseguire
31. Non sono da eseguire le seguenti melodie per i motivi di seguito
espressi: Ae Maria di Schubert : ispirata ad un’opera di W. Scott nar-
rante la uga di due giovani innamorati che, prima di iniziare la loro convivenza, invocano la Madonna. Ae Maria di Gunod : è la rielaborazione di un preludio di J.S. Bach sruttato da un editore con l’adattamento del testo all’Ave Maria. Sogno di Schumann: questa suonata, prettamente strumentale, è musica da camera. 32. I brani che seguono sono tratti da opere teatrali con un contesto
ben preciso, per cui non possono essere eseguiti come musica liturgica: Vergine degli angeli di Verdi, tratta da La orza del destino. Largo di Haendel , tratto dall’opera Serse, rievoca gli amori gio vanili del re persiano. Marcia nuziale di Wagner , tratto dal dramma lirico Lohengrin. E il commento musicale all’ingresso di Eisa Lohengrin nel letto nuziale. * Dobbiamo constatare che i brani, di cui questo capitolo tratta, sono ormai entrati, per motivi di carattere religioso - culturale, nella celebrazione del Matrimonio, il loro utilizzo va dunque valutato con cura da parte del parroco o del rettore della chiesa in cui vengono celebrate le nozze. Sono due le esigenze da ottemperare: il pèieno rispetto dell’agire liturgico e la sensibilità, talvolta poco educata, delle coppie che chiedono l’esecuzione di uno di questi brani. In linea di massima si consiglia comunque l’esecuzione dei brani al di uori delal celebrazione liturgica. 17
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
Ae Maria tratta dall’Otello di Verdi.
33. E opportuno ricordare sempre che la liturgia non è un sempli-
ce contenitore di canti e di preghiere, pensando che l’accontentare i gusti e le abitudini giustichi qualsiasi canto. Nella liturgia si canta e si racconta la vita di Dio e le sue opere. Solo in questa prospetti va, anche nella celebrazione del matrimonio, si potrà esperimentare quanto sia accattivante e attuale l’aermazione di Musicam sacram: “Non c’è niente di più solenne e di più estoso nelle sacre celebrazioni di una assemblea che, tutta, esprime con il canto la sua pietà e la sua ede”.
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B
IBLIOGRAFIA essenziale
RITUALE ROMANO, Rito del Matrimonio, Conerenza Episcopale Italiana, LEV, 2004 NOTIZIARIO, Ufcio Liturgico Nazionale, n.26, Febbraio 2007 “CELEBRARE IL MATRIMONIO CRISTIANO: l’adattamento in Italia” in Rivista Liturgica, n.6 2004, Edizioni Messagero - Padova MARCHETTI FRANCO - TESI DI LICENZA SACRAMENTARIA “Aspetti dpgmatici, liturgici e pastorali dell’Ordo Celebrandi Matrimonium” EDITIO TIPICA ALTERA - IstitutoTeologico Machigiano, anno accademico 1997/98 - Ancona UFFICIO LITURGICO DIOCESANO, “Il gruppo Liturgico Parrocchiale”, 2003 - Ancona UFFICIO PER IL CULTO, “Disposizioni dell’Ufcio per il culto circa il comportamento di organisti e cantori”, 1995 - Camerino San Severino UFFICIO LITURGICO DIOCESANO, Matrimoni quale musica, quali canti” in Settimana n.1, Gennaio 2005 - Brescia
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PPENDICE
34. Vengono proposte alcuni canti adatti da eseguirsi nella celebra-
zione del Matrimonio, è un elenco povero e sicuramente lacunoso, che non vuole in alcun modo essere vincolante rispetto ai canti menzionati, si vuole piuttosto indicare uno stile ed un genere, un esem pio di scelte appropriate su cui, ognuno che si trovi ad animare la celebrazione di un Matrimonio, potrà lavorare. CANTO D’INGRESSO Festa di nozze (T: A.M. Galliano M: P. Ruaro) “Cantiamo al Signore” ed. Paoline Colomba mia (T: Cantico dei Cantici M:P. Comi) “Come sigillo sul cuore” ed. Paoline Vieni dal Libano (T: Cantico dei Cantici M:K. Argueillo) “Risuscitò” Cammino neocatecumenale Vieni con me dal Libano (T e M: M. Frisina) “Chi ci separerà dall’amore di Cristo?” ed. s. Paolo La creazione Giubili (T: S. Albisetti M: D. Steani) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI ASPERSIONE Ecco l’acqua (T: A. M. Galliano M: A. Parisi) “O notte gloriosa” ed. Paoline Ecco l’acqua che sgorga (T: dalla liturgia M: D. Sabaino) Musica e assemblea n. 121 2002 EDB
orientamenti e disposizioni
INNO DI LODE Gloria /1 (T: dalla liturgia M: J. P. Lecot) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Gloria /2 (T: dalla liturgia M: A. Parisi) “O notte gloriosa” ed. Paoline Gloria /3 (T: dalla liturgia M: L. Mariano) “Venite a me” ed. Paoline Gloria /4 (T: dalla liturgia M: M. Frisina) “Pane di vita nuova” ed. Paoline Gloria /4 (T: dalla liturgia M: F. Meneghello) Musica e assemblea n. 127 1/2004 EDB CANTO AL VANGELO Alleluia (T: dalla liturgia M: Gregoriana) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Alleluia! Ed oggi ancora (T e M: P. Sequeri) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Alleluia irlandese (T: D. Mosso - E. Costa M: F. O Carrol - Chr. Walker) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Cantico dell’agnello (T: dalla liturgia M: M. Frisina) “Cristo è nostra pasqua” ed. Paoline ACCLAMAZIONE AL TERMINE DEL RITO DEL MATRIMONIO L’uomo e la donna (T: G. Poma M: D. Sabaino) Musica e Assemblea n. 16 2006 EDB Questa amiglia (T e M: M. Giombini) “Salmi per il nostro tempo” ed. Pro Civitate Christiana Benediciamo il Signore (T: Dn 3,-57-88 e M: D. Julien) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI 21
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
ALLA PRESENTAZIONE DEI DONI Benedetto sei tu Signore (T e M: M. Frisina) “Signore è il suo nome” ed. Paoline Frutto della nostra terra (T e M: F. Buttazzo) “Sorgente di unità” ed. Paoline Accetta questo pane (T: Anonimo M: J. s. Bach) http://www.marcovoli.it/Partiture/ SANTO Santo /1 (T: dalla liturgia M: M. Bontto)
Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Santo /2 (T: dalla liturgia M: L. Picchi) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Santo /3 (T: dalla liturgia M: F. Buttazzo) “Noi veniamo a te” ed. Paoline Santo /4 (T: dalla liturgia M: D. Sabaino) Musica e assemblea n. 127 1/2007 EDB Santo /5 (T: dalla liturgia M: M. deorian - F. Meneghello) Musica e assemblea n. 140 2/2008 EDB ANAMNESI Ogni volta che mangiamo (T: dalla liturgia M: G. M. Rossi)
Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Annunciamo la tua morte (T: dalla liturgia M: G. Pedemonti) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Tu ci hai redenti (T: dalla liturgia M: B. Cerino) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI DOSSOLOGIA Dossologia /1 (T: dalla liturgia M: D. Menichetti) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI 22
orientamenti e disposizioni
Amen solenne (T: dalla liturgia M: G. M. Rossi)
Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Dossologia /2 (T: dalla liturgia M: A. Fant) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Amen solenne (T: dalla liturgia M: B. Cerino - D.Steani) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI PADRE NOSTRO Padre nostro (T: dalla liturgia M: dal gregoriano) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI COMUNIONE Nozze a Cana (T: L. Steani M: G. Petrogrande ) “Mi afdo a te” ed. RnS Pane di vita (T e M: M. T. Handerson ) “Messa della concordia” Città nuova Editrice Nozze di Cana (T: A. M. Galliano M: D. Sabaino) Musica e assemblea n. 15 2006 EDB Pane di vita nuova (T e M: M. Frisina) “Pane di vita nuova” ed. Paoline Questo è il mio comandamento (T e M: M. Frisina) “Signore è il suo nome” ed. Paoline Creati per te (T e M: Pesare - Gasbarro) “Cantiamo con gioia” ed. RnS Panis angelicus (T: san Tommaso d’Aquino M: C. Franck) Ave verum (T: anonimo o M: W. A. Mozart) OMAGGIO ALLA BEATA VERGINE MARIA Vergine madre (T: Dante M: M. Frisina) “Vergine Madre” ed. Paoline Ave Maria (T: Casucci M: Balducci) “Verbum Panis” ed. OMI 23
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
Vergine del Silenzio (T e M: D. Machetta)
Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Salve Regina (T: dalla liturgia M: gregoriano) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Acqua di onte (T: Vitorchiano M: D. Steani) Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI Salve dolce Vergine (T e M: M. Frisina) “Non temere” ed. Rugginenti FINALE Lodi all’altissimo (T e M: M. Frisina)
“Tu sei bellezza” ed. s. Paolo Quello che abbiamo udito (T: A. M. Galliano e M: F. Buttazzo)
Nella casa del Padre (5° edizione) ELLE DI CI
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orientamenti e disposizioni
35. Presentiamo, anche, una raccolta di musiche organistiche, in so-
stituzione di quelle, divenute celebri, di religiosità secolare ma non liturgica. La seguente raccolta che spazia tra composizioni di autori classici e moderni, tutti organisti e maestri d’organo, non ha la presunzione di essere esauriente e non preclude l’uso di altre sonate, purchè rispondano alle esigenze della musica liturgica. * “Armonie dell’organo” ed . Carrara, bergamo ** “Nuptialia, liber organi” ed. S.A.T. , Vicenza, vol IV SONATA D’INGRESSO Marcia nuziale (G. B. Campodonico) Marcia nuziale (P. Mauri) Corteggio nuziale (M. Bonis) Marcia (P. Santucci) Entrata (G. F. Haendel) Corteggio nuziale (V. Goller) Improvviso (F. Caudana) Entrata (G. Frescobaldi) Marcia nuziale (M. Caselli) Inno augurale (J.S. Bach) Marziale (F. Caudana) Entrata (V. Goller) Entrata (W. Volckmar) Cum jubilo (F. Caudana) Corteggio (G.F. Haendel) Fantasia ( J.S. Bach)
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SONATE PER LA PRESENTAZIONE DEI DONI * Aria sulla IV corda (J.S. Bach) * Fughetta ( J.S. Bach) * Ofertorio (E. Chabot) * Scherzo (E. Mandelli) 25
canto e musica nella celebrazione del matrimonio
Canzonetta (E. Chabot) Largo (D. Zipoli)
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SONATE DI COMUNIONE Aria per oboe (R. Grisoni) Elevazione (N. Baroncelli) Canzoncina (P. Nocilli) Preghiera (G.D. Faccin) Melodia (C.E. Rinch) Aspirazione (G.B. Campodonico) Meditazione (F. Caudana) Largo (A. Veracini)
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SONATE FINALI
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(per la rma dell’atto) Finale (W.A. Mozart) Finale ( W. Volckmar) Marcia religiosa (P. Mauri) Marziale (C. Calegari) Marcia religiosa (G.D. Faccin) Gaudete (F. Caudana) Finale (W. Volckmar ) Concerto nuziale (F. Caudana)
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(per l’uscita degli sposi) Improvviso (P. Mauri) Finale (C. Chiesa) Marcia religiosa (E. Mandelli) Marcia religiosa (G.B. Campodonico) Finale (A. Jobst) Finale (G.F. Haendel)
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