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Nel 1989 viene ideato il WCS- strategia mondiale per la conservazione, nel quale viene stabilito: Mantenimento dei sistemi vitali e dei processi ecologici essenziali, come la conservazione della diversità genetica, utilizzo sostenibile delle specie e degli ecosistemi.
Parte Prima : La Sostenibilità
CAPITOLO PRIMO: DALLO SVILUPPO ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE L'era dello sviluppo prende vita a partire dal 1949 a seguito del discorso del presidente Truman inerente a rendere disponibile a tutto il mondo i benefici dello sviluppo scientifico. Le prima conferenze, come quella di Bandung in Indonesia, chiedevano principalmente L’ELEVAMENTO DEL TENORE DI VITA di tutti i paesi arretrati.
1.4 Il rapporto Brundtland 1987 Nel 1987 con il rapporto di Brundtland, viene per la prima volta definito il concetto di sviluppo sostenibile, fornendo lo strumento concettuale per inaugurare una fase dello sviluppo che riconciliasse la crescita economica e le problematiche ambientali: creare una SOLIDARIETÀ INTERGENERAZIONALE. Limiti: i limiti sono imposti dal presente stato dell'organizzazione tecnologica e sociale e dell uso delle risorse ambientali.
Nel 1967 viene creato il CLUB DI Roma che annovera tra i propri componenti scienziati, pensatori, educatori, e imprenditori di tutto il mondo per dedicarsi allo studio e alla riflessione sui rapporti tra economia, ambiente e società.
1.5 La Conferenza di Rio 1992
Il club di Roma diede vita al MIT, il primo rapporto che analizza le cause e le conseguenze a lungo termine dell'attuale paradigma di crescita economica, ovvero il PIL.
Conferenza di Rio del 1992: I rappresentanti dei governi sottoscrivono due convenzioni e tre dichiarazioni di principi all'interno del - Agenda 21, un programma d'azione per il 21 esimo secolo che pone lo sviluppo sostenibile come finalità da perseguire per tutti i popoli del mondo. Un documento che affronta più tematiche dando un approccio attraverso uno sviluppo sostenibile. - Viene firmata una dichiarazione dei principi per la gestione sostenibile delle foreste che sancisce il diritto degli Stati di regolarizzare l'utilizzo delle foreste, senza compromettere la conservazione. - Convenzione sui quadri di cambiamenti climatici e la desertificazione.
1.3 La Conferenza di Stoccolma Nel 1972, a Stoccolma, prendono parte 113 nazioni e viene elaborato un piano d'azione contenente 109 raccomandazioni e una dichiarazione recante 26 principi su diritti e responsabilità dell'uomo in riferimento all’ambiente: 1 LIBERTÀ, 2 UGUAGLIANZA, 3 DIRITTO DI ADEGUATE CONDIZIONI DI VITA. - Protezione di risorse naturali, razionalizzate per le generazioni future. - primo tentativo globale di indirizzo verso poltiche ambientali condivise. LIMITI Dell Elaborato: Mancato accordo tra Nord e Sud del Mondo e nessuna soluzione riguardo all assicurare una crescita economica rispettosa dell ecosistema terra.
Quadro delle biodiversità che miri ad uno scambio tra tutte le nazioni dei progressi delle conoscenze scientifiche al fine di dare una spinta internazionale verso uno sviluppo sostenibile. Protocollo di Kyoto del 2
1997 Grazie al prrocollo, viene ufficialmente Stabilita una riduzione del 5,2% del gas serra a carico di tutti i Paesi industrializzati.
individueranno gli OBIETTIVI INTERNAZIONALI DI SVILUPPO: -1 riduzione della diffusione di malattie come L AIDS e la malaria. -2 strategia per lo sviluppo sostenibile della povertà, istruzione, riduzione mortalità infantile e materna, realizzazione di una partnership globale per lo sviluppo attraverso un sistema finanziario di scambi commerciali aperti e non discriminatorio. Nel 1994 ad Aalborg viene firmata la carta di Aalborg con cui le città e le regioni europee si impegnano ad attuare L AGENDA 21.
1.7 Il protocollo di Kyoto LIMITI: Il protocollo di Kyoto diviene operativo nel 2006, ma appare ancora oggi del tutto inadeguato alla sfida energetica posta ai cambiamenti climatici. Vertici di Johannesburg 2002: A questa organizzazione partecipano 144 Stati e si affrontano i temi dell agricoltura dell ambiente del lavoro e dei farmaci. Mirando a ridurre le esportazioni, di intraprendere uno sviluppo sostenibile e ribadito gli standard minimi internazionali riconosciuti che individuano le condizioni per un lavoro dignitoso. Viene riletta e ripromossa l'agenda 21.
(guarda dal libro da pag 71-91)
Il Trattato di Mastricht del 1992 continua nella sfida per contribuire alla salvaguardia dell ambiente, alla protezione della salute umana e a garantire un accorta e razionale utilizzazione delle risorse naturali. Si suddivide in 4 principi: -1 Azione preventiva: adottare misure necessarie per evitare e prevenire danni ambientali. -2 Principio della correzione dei danni provocati dall'ambiente: deve essere rimossa immediatamente la fonte di inquinamento ambientale. -3 Il principio chi inquina paga: impone il risarcimento della collettività a colui che produce danni all'ambiente. -4 Principio della p recauzione: coloro che svolgono attività potenzialmente dannose per l'ambiente devono ricercare rimedi a impedire un tale evento. Principi che verranno integrati ad Amsterdam nel 1997. Dove verrà approvata la TUTELA DELL AMBIENTE che diventa UN PRINCIPIO COSTITUZIONALE EUROPEO. Nel 2001 sarà la dichiarazione del millennio con L onu e la banca mondiale che 3
CAPITOLO DUE PARTE PRIMA: PER UNA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ.
L'educazione ambientale deve contribuire alla formazione del cittadino, il cambiamento che educazione ambientale propone è di pensare e pensarsi in relazione al mondo. Negli ultimi anni l'idea che la tecnologia avere risolto tutto è falsa. Nella civiltà occidentale il benessere è inteso come disponibilità di un'abbondanza di cose da consumare ed eliminare in una società fondata sullo spreco. Oggi i mass-media forniscono delle immagini contraddittorie del mondo e della natura; da un lato si vede la tecnologia capace di risolvere il problema, dall'altro si pensa che sia responsabile del malessere. Nel 1996 viene pubblicato il "rapporto DELORS nell' educazione un tesoro", voluto dall'Unesco sintetizza il tema dei diritti umani e dell'ambiente da poter essere considerato uno dei primi testi di educazione allo sviluppo sostenibile. L'educazione viene vista come salvaguardia dell'umanità e del pianeta; viene inoltre riconosciuto il volere del progresso in termini di scoperte scientifiche. Uno dei compiti dell'educazione è proprio aiutare le contraddizioni globali. La velocità dei cambiamenti richiede un'ampia educazione. "Longlife learning" diviene la parola d'ordine. Bisogna educare al rispetto delle diversità, ed è necessario uno sviluppo che superi tutti i conflitti. Lo sviluppo deve servire a rendere gli esseri umani non il mezzo ma il fine che giustifica lo sviluppo.
2.1 La cultura della sostenibilità I primi documenti sull'educazione ambientale avevano come obiettivo principale la conservazione della natura, ma pochi anni dopo nella prima conferenza internazionale sull'educazione ambientale gli organismi internazionali propongono come ambiente studio, non solo l'ambiente naturale, ma anche il patrimonio culturale; e propongono uno sviluppo economico che aiuti a proteggere l'ambiente. Lo la conferenza convocata 10 anni dopo da Unesco e un, valuta l'operato che è stato realizzato nel campo dell'educazione ambientale; la valutazione dell'operato non è positiva, viene riconosciuta una diffusione della conoscenza della crisi ambientale. Sono anni di intense sperimentazioni, ma c'è la convinzione che molti metodi siano poco efficaci. Vi è una distinzione tra "educazione sull'ambiente", "educazione nell'ambiente" e "educazione all'ambiente". La prima visione è incentrata sui contenuti piuttosto che su cui processi, la seconda insiste sull'importanza di una relazione con l'ambiente, ed infine la terza si preoccupa di modificare gli stili di vita. Gli anni ottanta vedono insieme a succedersi della catastrofe ambientale, l'estendersi di economia di mercato. La nuova parola, "sviluppo sostenibile" è accettata ma con delle critiche; la parola e sviluppo è stata negli anni modificata, si è preferito parlare di "educazione alla sostenibilità" o "futuro sostenibile".
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CAPITOLO TERZO "PRINCIPALI QUESTIONI AMBIENTALI"3.1 "principio di precauzione" Per principio di precauzione si intende una linea condotta nel campo delle decisioni politiche per la protezione dell'ambiente, che si applica quando i dati non consentono una valutazione completa del rischio. Questo principio viene applicato nel caso di pericolo per la salute umana. Il principio di precauzione si applica non a pericoli già identificati, ma a pericoli di cui non sia a conoscenza. Quindi può essere revocato quando è necessario un intervento urgente di fronte ad un possibile pericolo. Questo dibattito sul principio è nato durante gli anni 70. Esistono due approcci concettuali e procedurali al principio di precauzione; la precauzione è un aspetto della prudenza e implica l'attivazione di procedure relative all'assunzione di responsabilità. Un secondo approccio è un anticipatore dei problemi futuri. Le politiche ambientali inoltre favoriscono tecnologie innovative; in entrambe le interpretazioni vi è di un approccio precauzionale che si fonda sull'anticipazione, sull'ascolto e sulla preoccupazione del pubblico. Prevenzione= azioni precauzione= regole. Il principio di precauzione trova origine nella convenzione sulla diversità biologica nel 1992 e approvata dalla comunità economica europea il 25 ottobre 1993. I casi in cui si applica in più di precauzione sono: i casi in cui i dati scientifici sono insufficienti, il caso in cui possono emergere effetti pericolosi per l'ambiente. La commissione sottolinea che il principio di "precauzione" può essere invocato solo nell'ipotesi di un rischio potenziale. L'attuazione del principio dovrebbe fondarsi su una valutazione scientifica esauriente; qualsiasi decisione di agire o non agire dovrebbe essere preceduta da una valutazione del rischio. Per una buona gestione dei rischi si devono applicare nei principi cioè proporzionalità tra le misure prese, coerenza delle misure. A Livello europeo il principio di precauzione è stato adottato come strumento di decisione, nell'ambito della gestione del rischio per la salute umana. Inoltre include tutte le situazioni in cui ci sia un rischio ma non ci sono prove scientifiche che lo dimostrino.
A livello internazionale il principio è riconosciuta dall' "organizzazione mondiale del commercio" (OMC) ed è tenuto dall'accordo sugli ostacoli tecnici al commercio. Secondo gli accordi un paese membro ha il diritto di impedire importazioni è stato in cui vi siano rischi ambientali. Secondo i suoi sostenitori seguire il principio di precauzione è la scelta migliore per la salute e l'ambiente. C'è anche chi critica il principio sostenendo che ci sia un freno allo sviluppo e alla diffusione di nuove tecnologie, altre critiche sono di natura economica; può anche essere usato per impedire le importazioni di alcuni prodotti.
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3.2 Gaia Lovelock definisce la terra col termine "Gaia" verso la fine degli anni 60. La categoria fondamentale della formulazione dell'ipotesi di Gaia è che l'insieme degli esseri viventi del pianeta terra, e le relazioni che hanno tra loro possa essere considerato come un unico organismo. Lovelock sostiene che la comparsa della vita sulla terra ha contribuito alla trasformazione della terra stessa. In ecologia si definisce "biosfera" insieme delle zone del pianeta terra cui le condizioni ambientali permettono di vivere. Secondo lo scienziato Volk sostenitore di Lovelock la specie umana in Gaia è considerata come parte della vita, l'uomo dunque deve preservare il suo piuttosto che calpestare l'aria che respira; tutte le parti di Gaia hanno avuto origine chimica e sono soggette a evoluzioni. La teoria di Gaia venne messa a punto da Lovelock in quanto affermò che per scoprire la presenza della vita sull'altro pianeta bastava eseguire un'analisi della sua atmosfera. Analizzando il caso MARTE, Lovelock scoprì che in questo pianeta vi era un'assenza di vita. Si parla dunque di omeostasi e cioè la capacità di un organismo di mantenere costanti le condizioni chimico-fisiche interne anche al variare delle condizioni ambientali esterne. La terra ha diversi strati "biosfera" che è insieme delle zone della terra in cui vi è lo sviluppo della vita, in essa include "La litosfera" (sottosuolo e superficie terrestre) e infine l' idrosfera (acqua marina). Un esempio concreto di omeostasi sulla terra è dato dal fatto che la temperatura media del pianeta sia costante, in ogni ecosistema il lavoro svolto dalle comunità batteriche è fondamentale. Senza i batteri il sistema non esisterebbe. I batteri si dividono in "fotosintetici" cioè che consumano anidride carbonica e acqua e generano ossigeno. I batteri "consumatori" traggono energia della materia organica e dall'ossigeno e liberano anidride carbonica, infine i "fermentatori" trasformano in materia organica e anidride carbonica. Per Lovelock dunque la vita crea e ricrea il proprio ambiente. Alcuni scienziati contestano Lovelock dicendo che
l'evoluzione sia una lotta continua in cui sono le più forti vincono, per Darwin di più forte è il più idoneo, dunque si deve unire la vita a quella parte inanimata del pianeta. Per rispondere alle critiche Lovelock ha elaborato il modello di “pianeta delle margherite” (Daisy World); margherite bianche e nere le cui caratteristiche fisiche modificano la luce dello spazio del pianeta. Daisylandia è un pianeta con le stesse dimensioni della terra ruota intorno ad una stella. Entrambe le margherite non crescono dove fa molto freddo non muoiono alla temperatura di 45°. La stella che riscalda Daisylandia ha aumentato la sua luminosità e temperatura della superficie si è mantenuta costante, questo è stato possibile grazie all'influenza della biosfera. Le margherite nere assorbono le radiazioni, quelle bianche riflettono le radiazioni. Daisylandia è quindi un modello che mostra in che modo uno stato omeostatico può essere mantenuto da organismi che agiscono soltanto nel proprio interesse. Per questa ragione tutti gli organismi viventi contribuiscono a modificare l'ambiente in cui vivono. La prima era una forma di inquinamento è stato operata dai batteri che hanno inventato la fotosintesi e che hanno cominciato a immettere nell'atmosfera ossigeno. Dal nostro punto di vista la crisi planetaria legata alla comparsa dell'ossigeno ha contribuito alla morte di moltissime specie. La grande minaccia per la nostra sopravvivenza è l'agricoltura ma dove ci sono difficoltà dovute all'ambiente la terra trova sempre un modo per far funzionare tutto.
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3.3 acqua
4. La crescita esponenziale della domanda
Un essere umano su quattro non può utilizzare l’acqua né per bere, né per mangiare e nemmeno per lavarsi e la conseguenza di questa situazione è la morte di milioni di persone ogni anno.
Tuttavia esistono delle piccole soluzioni a questi problemi ma purtroppo non sono rilevanti sulla scala mondiale. Possiamo pensare ad esempio a :
Anche l’ UNESCO ha analizzato dei dati statistici su questa problematica e ha definito la situazione abbastanza problematica e sconfortante poiché questa situazione potrà solamente peggiorare ne prossimi anni. Si pensa infatti che nel 2020 le persone che non potranno usufruire dell’acqua saranno circa 4 miliar di, più della popolazione mondiale.
1. Costruzione di dighe per raccogliere l’acqua di deflusso 2. Dissalazione dell’acqua di mare 3. Nuovi insediamenti in zone disabitate La depurazione delle acque corrisponde ad un complesso di trattamenti meccanici, chimici, fisici e biologici cui viene sottoposta l’acqua inquinare
Le cause principali di questa situazione sono:
La Carta Europea dell’ Acqua promulgata il 6 maggio 1968 a Strasburgo dal Consiglio d’Europa, afferma alcuni principi come: l’acqua è un bene prezioso e senza di essa non si può vivere; alterare l’acqua significa nuocere alla vita di tutti gli esseri viventi; l’acqua che viene restituita non deve compromettere l’ultilizzo da parte di beni e privati.
1. L’agricoltura: consuma il 70% di acqua e ne disperde più della metà per strada a causa delle falle nei sistemi di trasporto 2. Inefficienze negli impieghi 3. L’inquinamento: che rende inutilizzabile una grande quantità di acqua. (Ad esempio alcuni inquinanti idrici sono: parassiti e batteri, fertilizzanti e sostanze che favoriscono la crescita delle alghe, petrolio e i suoi derivati, metalli, Sali minerali…) Le radioattività sono tra i principali inquinanti delle acque a causa delle sostante radioattive poiché hanno la capacità di trasferirsi nelle acque superficiali. Il plutonio ad esempio vien assorbito dalle pareti delle alghe. Il petrolio e gli oli combustibili riservati in mare formano sulla superficie dell’acqua pellicole oleose che provocano la morte di alcuni organismi marini.
Nel 1998 è partita una Campagna Mondiale per affermare che l’acqua è un diritto inalienabile, individuale e collettivo per tutti i cittadini della Terra. L’obbiettivo principale della campagna è quello di garantire a tutti gli abitanti della Terra l’accesso all’acqua entro il 2020/2025 e definire l’acqua stessa come patrimonio di tutta l’umanità. In Italia la zone del Sud e delle Isole risultano molto a rischio a causa di perdita molto elevate di acqua.
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I fiumi in particolare sono molto precari poiché sono inquinati da scarichi civili non depurati o depurati in modo insufficiente. La situazione è diversa invece per i laghi perché risultano meno inquinati.
3.4 Aria L’Aria costituisce l’involucro (parte) gassoso della Terra ed è un miscuglio di gas come l’ossigeno, l’anidride carbonica, l’idrogeno, l’elio, l’argon e neon ecc ecc
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Nell’aria vengono immesse continuamente numerose sostanze che sono il risultato delle attività umane e che sono presenti in certe cellule, vapori, gas o miscele. I fattori che hanno contribuito ad inquinare l’aria sono stati ad esempio:
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1. la prima rivoluzione industriale che ha aumentato notevolmente l’inquinamento nella vita sulla Terra; 2. lo smog (smoke+fog). Esistono due tipi di smog: Smog fotochimico: inquinanti primari + traffico = inquinamento automobilistico Smog industriale: fumi e gas delle industrie durante la combustione 3. Gli inquinanti: possono essere naturali, emesse da sostanze dagli impianti industriali, dal traffico,attività domestiche. I principali inquinanti sono il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto ecc ecc 4. L’Ozono: è un gas tossico di colore bluastro in grado di distruggere materiali organici e inorganici ed è prodotto
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particolarmente nella troposfera e in particolare nelle zone urbane con aria inquinata. Un’eccessiva esposizione di questo gas può provocare danni sia agli essere umani che alla vegetazione. Nel primo caso ad esempio può provocare danni sia ai polmoni che alla vista (neonati in via di sviluppo) mentre nel secondo caso rappresenta una delle cause di perdita delle foreste. Il monossido di carbonio (CO): è un gas incolore, inodore, infiammabile e pericolosamente tossico e si manifesta soprattutto nelle aree urbane inquinate dagli scarichi degli autoveicoli. Gli effetti sull’uomo possono variare dalla semplice emicrania, debolezza diffusa, giramenti di testa alla morte in concentrazioni maggiori. L’anidride carbonica: rilasciata in atmosfera soprattutto quando vengono bruciati rifiuti solidi, combustibili fossili ecc ecc Le radiazioni ionizzanti: vibrazioni elettromagnetiche e dotate di energia tale che, al loro passaggio, gli atomi costituiscono la materia perdono più elettroni, trasformandosi in ioni elettricamente carichi. Amianto: si intende un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre molto sottili e resistenti e come in altri paesi anche in Italia ne è stato abolito l’uso a causa della sua pericolosità Le piogge acide: con questo termine si intende generalmente il processo di ricaduta dall’atmosfera di particelle, gas e precipitazioni acide. Le piogge acide sono chiamate così in base alla quantità di acido ossia il numero di ioni presenti nella
soluzione. L’acidità viene misurata tramite la scala del ph che va da 0 a 14, se il ph è 7 allora la soluzione si dice neutra.
fine di trovare terre da destinare al pascolo; la ricerca di legna da ardere è stata una delle cause di deforestazione. La foresta è un ecosistema molto ricco; i dissesti idrogeologici sono fenomeni di degrado ambientale del suolo; in Italia per esempio le aree maggiormente interessate da tali fenomeni sono gli APPENNINI ; altre forme di dissesto idrogeologico sono le ALLUVIONI . La realizzazione di costruzioni favorisce le infiltrazioni di acqua piovana, compromettendo l'equilibrio ecosistemico. Un'altra forma di dissesto idrogeologico è l'ABBASSAMENTO DEL SUOLO ; l'azione dell'uomo è responsabile indirettamente attraverso l'accesso prelievo di acqua. Viene definita "impronta ecologica" quella superficie di territorio ecologicamente produttiva nelle sue diverse categorie, considerato una certa popolazione umana la superficie si ottiene sommando i territori necessari per ogni tipo di consumo e produzione.
Negli ultimi anni sono stati realizzati importanti interventi per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico. Le industrie devono ad esempio attenersi a severi controlli che prevede una misura preventiva per ridurre l’impatto delle attività industriali.
3.5 "Il suolo e le sue funzioni" Il suolo è lo strato più esterno della superficie terrestre, quello che le piante utilizzano e da cui dipendono dalle sostanze nutritive, l'acqua e il supporto fisico. Il suolo svolge delle funzioni: FUNZIONE PRODUTTIVA: acqua per la crescita della vegetazione. FUNZIONE PROTETTIVA:filtra sostanze inquinanti.
3.6 biodiversita’
FUNZIONE REGOLATRICE: protezione dei dati rocciosi.
E’ proprio la diversità biologica delle innumerevoli forme di vita sulla terra che viene definita BIODIVERSITA’. La diversità biologica viene sottoposta a un processo di erosione, le cause sono: la "devastazione degli habitat naturali (costruzione opere pubbliche), "invadenza tecnologica ed economica". La fine di una specie determina la scomparsa di numerose altre specie, la biodiversità è la principale risorsa per il nutrimento, la salute, eccetera. La tutela della biodiversità garantisce all'uomo il mantenimento degli equilibri climatici, la specie vegetale a un elemento fondamentale negli equilibri idrici; e dal come uso sostenibile della flora per gli alimentari e medicinali. Un uso giusto di tale risorsa potrebbe soddisfare problemi di nutrizione. Il” carbonio”, l' idrogeno,l’ossigeno,l’azoto sono elementi fondamentali che costituiscono le molecole biologiche,
FUNZIONE NATURALISTICA: il suolo costituisce l'habitat di molte specie vegetali. Il suolo ospita gli insediamenti umani e fornisce le materie prime. Il suolo è un sistema dinamico e l'intervento dell'uomo riguarda "La deforestazione, pesticidi di diserbanti", inquinamento del suolo contamina la catena alimentare. Effetti dell'azione umana sono l'erosione del suolo, i sistemi agricoli tradizionali sono ancora oggi molto diffusi in paesi non industrializzati; l'agricoltura industrializzata si caratterizza per la monocultura. L'aumento della popolazione umana ha fatto crescere la domanda alimentare, tra i sistemi maggiormente provocati dall'azione dell'uomo vi sono le "foreste". L'abbattimento di boschi e foreste ha gravi effetti sul nostro pianeta; avviene in Europa un processo intenso di "DEFORESTAZIONE” al 9
3.7 il buco dell’ozono
chiunque ha bisogno di questi per sopravvivere, evolversi. Quando una specie si estingue il suo patrimonio genetico viene perduto. Gli studiosi ritengono che si stia consumando una nuova estinzione di massa “homo-sapiens sapiens. Una delle cause della perdita di biodiversità è la distinzione dell’ habitat naturale. Negli ultimi cinquant'anni l'uomo ha modificato gli ecosistemi, tutto ciò è dovuto alla crescente domanda di cibo. Tali modifiche hanno contribuito ad un guadagno in termini di sviluppo economico. L'introduzione degli OGM , con le biotecnologie non si seleziona solamente la variante che più interessa ma si realizzano delle varianti che in natura sono impossibili. Con le modifiche genetiche questa pretesa compie un'evoluzione.
Nella stratosfera si trova un vero fatto di gas chiamato "ozono" costituito da tre atomi di ossigeno; l’ozono è talmente reattivo che attacca e ossida ogni cosa, dunque è un gas inquinante. Nella stratosfera non vi è molta materia, quindi l'ozono viene creato di continuo e dura a lungo tale strato d'ozono assorbe la luce solare, le radiazioni colpiscono gli organismi viventi e tutto ciò può provocare il cancro. I clorofluorocarburi sono privi di tossicità, non bruciano e non si sciolgono alla pioggia. Per eliminare le “CFC” occorre che esse salgano molto in alto.
3.8 rifiuti
BREVETTI SUGLI ORGANISMI VIVENTI
In un ecosistema non esiste materia che venga riutilizzata; in tempi più o meno lunghi tutte le sostanze subiscono modificazioni ma ciò può avvenire solo se la velocità di produzione dei rifiuti non supera i tempi della loro degradazione. L'uomo è l'unica tra le specie viventi che può mettere a rischio la sopravvivenza di tutti gli ecosistemi. Il costante aumento dei consumi promuove l'accelerazione di una crescita costante dei prodotti usa e getta. La qualità dell'ambiente è una caratteristica essenziale della qualità della vita in una società; è possibile sfruttare l'ambiente e preservarlo grazie alla diffusione di tecnologie più pulite in ogni settore e in ogni momento della giornata produciamo rifiuti.
Il brevetto è uno strumento legale che serve a tutelare l'inventore di una nuova tecnologia, garantendogli il diritto esclusivo. Negli Stati Uniti si possono brevettare sia le "invenzioni" (soluzioni di un problema), sia le "scoperte" (già esistente in natura). Nei paesi europei è possibile brevettare invenzioni. Nel settore delle biotecnologie sono brevettabili solo i procedimenti attraverso i quali si è modificato geneticamente un organismo. Nel maggio 1998 il Parlamento europeo ha approvato la direttiva numero 44 sulla protezione delle invenzioni biotecnologiche. I punti della direttiva sono: ETICA: si pongono divieti di clonazione umana;COSA SI DEVE BREVETTARE: invenzioni applicabili a livello industriale; COSA NON SI Può BREVETTARE: le scoperte, purché non implichino l'uso della tecnica che difenda utilizzabili nelle industrie (clonazione umana, commercio di embrioni) . 10
Per quanto riguarda il tasso d’istruzione primaria si sono registrati progressi ma i dati relativi ai paesi più poveri ci mostrano delle grandi difficoltà da migliorare.
LE 5 R RACCOLTA: effettuata dal cittadino, consiste nella separazione per categorie
Per quanto riguarda l’accesso al mondo del lavoro vi è una tendenza ad inserire la donna in diversi settori da quello tradizionale agricolo.
RICICLO: coinvolge le industrie, trasforma gli imballaggi primari in risorsa.
Per quanto riguarda la mortalità infantile i progressi compiuti sono molto lontani da quelli prestabiliti, stesso discorso per quanto riguarda i dati di mortalità al di sotto dei 5 anni.
RIUSO: uno stile di vita, un atteggiamento mentale, prevede di ricollocare beni che sono ancora utilizzabili. RIDUZIONE: riduce l'impiego totale imballaggio dalla produzione all'utilizzazione, riduce il materiale per costruire “PACKAGING”. Infine ciò che non siamo riusciti a raccogliere, riciclare, riusare, ridurre può essere recuperato in energia attraverso la combustione dei rifiuti finalizzata a produrre energia termica e elettrica.
Negli anni successivi è esplosa la minaccia dell’ aids con dati di grande preoccupazione per quanto riguarda il continente africano. L’aspettativa di vita è diminuita di più di 7 anni. Possiamo dire che la globalizzazione sta permettendo grandi sviluppi in paesi come l’Asia mentre l’Africa sub-sahariana sono escluse dai processi di globalizzazione
3.9 Nord e Sud Il numero di persone che a livello mondiale vive con meno di un dollaro al giorno rimane di 1,2 miliardi di persone che corrisponde a 1/5 della popolazione mondiale.
La conseguenza della povertà che lascia i paesi indifesi è lo sfruttamento.
3.10 Genere e Ambiente
È aumentato il divario di reddito fra i paesi ricchi e poveri. Nel 2002 il reddito medio dei 20 paesi più ricchi è 37 volte quello dei paesi più poveri.
Fra i poveri le donne rappresentano una percentuale elevata in tutto il mondo.
Alla crescita del divario fra i due paesi, si affianca la crescita del divario dei vari paesi. In Africa, ad esempio, 1/3 della popolazione è denutrita e questo numero è in aumento.
Le donne sono particolarmente attive nella gestione dell’ambiente in quanto coltivatici, custodi del bestiame ma non vengono adeguatamente rappresentate nei processi di decisione relativi ai temi dell’ambiente stesso. 11
A Rio gruppi femminili hanno partecipato dell’ Earth Summit ottenendo che nell’accordo finale nell’ “agenda 21” un capitolo venisse dedicato al tema delle donne. Le donne vengono ridenute “custodi naturali dell’ambiente”.
il sistema occidentale patriarcale fondato sullo sfruttamento e la mercificazione del mondo naturale della donna. L’eco-femminismo dunque nasce come un movimento sociale che considera l’oppressione delle donne e della natura strettamente collegate.
Il termine “Ecofemminismo” è stato introdotte da Francoise Deubonne per riferirsi ad una rivoluzione ecologica che aveva come obiettivo di salvaguardare il pianeta dalla catastrofe ambientale.
La Shiva sostiene che la scienza moderna è una risposta particolare di un gruppo particolare di individui. Inoltre la moderna scienza universale è una risposta alle necessità di una particolare organizzazione economica.
Secondo Vandana Shiva, sono le donne a pagare maggiormente per il degrado ambientale, perché quest’ultime essendo vicine alla natura sarebbero incline alla tutela dell’ambiente e quindi preferibili alla conservazione di quest’ultimo.
Questa particolare scienza è causa di violenza nei confronti di diversi soggetti: della donna, della natura e della conoscenza.
I gruppi femminili stanno chiedendo di ottenere un facile accesso a varie risorse quali: la proprietà terriera, il credito, l’istruzione, la tecnologia, l’informazione; in modo da poter partecipare con pari dignità rispetto agli uomini.
Insieme a Shiva, anche la sociologa Maria Meis è un’altra rappresentante del movimento, ma mentre la prima proviene dal movimento ecologista, la seconda proviene dal movimento femminista.
Dunque le donne rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere uno sviluppo sostenibile per le generazioni presenti e future.
La Meis in accordo alla Shiva da indicazione per la fondazione della ricerca femminista: la conoscenza dello spettatore non coinvolto, la partecipazione alle azioni sociali, la riappropriazione della donna della propria storia e la relazione verticale tra ricercatori e oggetti di ricerca.
Sia la povertà che la crescita umana producono minacce ambientali che aumentano i rischi per la salute, i soggetti più esposti sono le donne e i loro figli poiché la gravidanza e il parto, sono più sicure nelle aree urbane dove l’assistenza è più accessibile.
Con il mito “catching-uppdevelopment” si intende che seguendo la stessa strada sia del progresso tecnologico che dell’industrializzazione, si possono recuperare altri paesi che vengono ritenuti poveri.Quindi si dimostra che la povertà delle nazioni non è un risultato di un “rimanere indietro” ma la conseguenza dello sovrasviluppo dei paesi industriali ricchi che sfruttano quelli poveri.
Le donne operaie rischiano di essere esposte a sostanze chimiche o altre forme di inquinamento. Vandana Shiva una fisica ed economista indiana, è considerata una delle più note teorica del movimento femminista. Ella critica non solo 12