Il Medioevo. Profilo di un Millennio Alfio Cortonesi riassunto
Indice generale il tramonto dell'impero di Roma..........................................................................................................2 Il Cristianesimo....................................................................................................................................3 Le migrazioni e i regni latino-germanici.............................................................................................4 L'impero di Bisanzio e il mondo slavo................................................................................................5 I Longobardi........................................................................................................................................6 li arabi e l'espansione islamica.........................................................................................................! L'impero carolingio............................................................................................................................." Le seconde invasioni e l'#$ropa postcarolingia................................................................................%& L'aermazione dei poteri locali.........................................................................................................%% Crescita demograica e svil$ppo agrario...........................................................................................%2 Lavoro artigiano e ripresa dei commerci...........................................................................................%3 Le monarc(ie e$dali e la ricostr$zione politica dell')ccidente.......................................................%3 *ermenti religiosi e riorma della c(iesa...........................................................................................%6 Le crociate..........................................................................................................................................%+ I com$ni italiani e l'impero................................................................................................................%! Impero e papato nel ,III secolo........................................................................................................2& Consolidamento delle monarc(ie nazionali......................................................................................2% li stati e$ropei nei secoli ,I e ,...............................................................................................23 ignorie/ regimi oligarcici e stati regionali in Italia alla ine del 0edioevo....................................25
il tramonto dell'impero di Roma
La deposizione di Romolo Augusto nel 476 fu di per sè un evento di scarsa rilevanza. La caduta dell'impero romano d'Occidente avvenne in raltà alla fine di un percorso plurisecolare. Agli inizi del 2 l'impero estendeva la sua autorità a tutti i territori c!e si affacciavano sul "editerraneo. La popolazione di #uesto possente organizzazione statuale$ agli inizi del %%% secolo$ superava i & milioni di aitanti. (vari (v ariati ati furono furono i motivi motivi c!e tenner tennero o unita unita una tale tale organiz organizzaz zazion ione) e) un'amm un'ammini inistr strazi azione one efficiente efficiente e il ruolo onnipresente onnipresente delle città) perno della struttura struttura organizzat organizzativa. iva. %noltre la liert liertà à di culto culto$$ posta posta a patto patto c!e non si mettes mettesse se in discus discussio sione ne l'ordin l'ordine e precost precostitu ituita ita$$ contriuiva alla stailità dell'impero. *uttavia con i primi decenni del %%% secolo iniziarono a profilarsi motivi di grave preoccupazione. +el 224 l'ascesa della dinastia (assenide in ,ersia rilanci- l'attività militare presero a intensificarsi le incursioni oltre il limes delle popolazioni germanic!e stanziate in prossimità dello stesso. +el 2&/ 0ecio de cise di arginare l'avanzata dei goti. ,roprio per l'insicurezza Aureliano nel 27/ cinse Roma. %n tale situazione il potere delle legioni aument-. La spiccata militarizzazione del potere politico fu solo una delle cause della crisi c!e invest1l'impero nel corso del 2. L'esaurirsi del fattore propulsivo costituito dalle con#uiste territoriali l'incremento della spesa pulica con il conseguente conseguente inasprimento della pressione fiscale$ lo spopolamento di molte campagne$ il contrarsi dei flussi commerciali c!e penalizzava la produzione facendo aumentare i prezzi$ rappresentano altrettanti aspetti di incidenza. ra #uesti la difficoltà del sistema sc!iavistico della produzione legata alla villa$ a causa della progressione della riduzione del numero di sc!iavi. 0a rilevare la trasformazione della villa in una organi organizza zzazio zione ne ipart ipartita ita marcia marciava vano no di pari pari passo passo con la crisi crisi della della piccol piccola a e media media proprietà fondiaria. Le riforme di Diocleaziano A #uesta crisi cerc- di rispondere 0iocleaziano 3245& . %nnanzitutto prosegu1 il controllo totale totale dello dello stato stato sull'e sull'econ conomi omia$ a$ legand legando o ciascu ciascuno no al mestie mestiere re patern paterno. o. L'inten 'intento to era di vincolare i contadini alla terra lavorata$ lavorata$ evitando ulteriori aandoni di camapgna. camapgna. 0iocleziano preos pre oseg egu1 u1 poi poi con con un un'im 'impo pone nent nte e rifo riform rma a cost costit ituz uzio iona nale le$$ c!e c!e intr introd odus usse se la cosi cosidd ddet etta ta 8tetrarc!ia8 3governo a #uattro prevedendo la rpesenza di due Augusti$ affidato a un 8cesare8. 0iocleziano nel 29 affid- l'Occidente a "assimiano$ nominato 8secondo Augusto8. +el 297 l'imperatore provvedettea riformare l'assetto amministrativo dei territori$ istituendo le #uattro prefetture dell'Oriente$ dell'illirico$ dell'%talia e della :allia$ suddividendole in diocesi$ affidate ai vicarii. *uttavia *uttavia #uando nel; & i due Augusti adicarono adicarono a eneficio dei cesari$ si mostrarono mostrarono suito delle difficoltà) i figli degli Augusti e dei
tri> germani germanic!e c!e sul confine. :li ?nni avevano preso a muoversi verso occidente$ comparendo nel 7 al di #ua degli ?rali. % @isigoti in tal contesto erano costretti a c!ieder e di riparare all'interno del confine. ,er,er- i visi visigo goti ti dove doveva vano no dife difend nder ere e il lime limes$ s$ ma cici- non non andand- a uon uon fine fine data data la loro loro propensione al sacc!eggio$ c!e vide @alente doverli affrontare ad Adrianopoli nel 7.
La fine dell'Impero romano d'Occidente sicura. Ridotto a poca cosa il presidio sul
confine nel 46 vi fu una formidaile ondata di alani$ svevi$ vandali e urgundi. 0opo ci ci- non si riusc1 a ridifendersi dai visigoti nel 4/$ guidati dal re Alarico. %l sacco di Roma$ con la caduta del mito dell'inviolailità$ lasci- attoniti i contemporanei. %noltre iniava il ritiro delle legioni romane dalla =ritannia$ dalla ,annonia$ dall'Africa $ dalla :allia$ dalla (pagna. ,er fermare gli ?nni si ricorse all'alleanza con le genti germanic!e$ tuttavia nel 4&& Roma su1 il secondo sacc!eggio mentre nel resto della penisola erano le milizie romano5germanic!e a dettar legge. u Odoacre a deporre nel 476 l'ultimo imperatore d'Occidente$ Romolo Augusto. Il Cristianesimo
Le vicende dell'impero diffusero un sentimento di insicurezza c!e spinse alla ricerca di nuove religioni. (i comincia a diffondere il cristianesimo$ dapprima negli esponenti della diaspora eraica e en presto fra i ceti sociali pi> diversi. uella cristiana fu oggetto di persecuzioni perc!è vista come forza eversiva per i suoi legami con il mondo giudaico e per l'intransigenza del suo monoteismo. *uttavia nel con l'editto di *essalonica divenne religione di (tato. ,er #uanto riguarda l'assetto dottrinale esso venne emergendo dal confronto di due anime di fondo) #uella rigorista condizionata dalle dottrine gnostic!e e della loro visione del mondo come contrasto fra ene e male l'altra pi> moderata espressione dei ceti dirigenti$ fautrice di un'istanza di riorganizzazione istituzionale del cristianesimo. Episcopato e potere politico L'evoluzione delle comunità cristiane fini1 per favorire l'integrazione nel sistema sociale romano. %l cristianesimo$ infatti$ gdeva dell'appoggio di #uei ceti c!e fornivano i #uadri amministrativi dell'impero. La svolta politica si ee con lontani. Le grandi dispute teologiche %l prolema centrale della dottrina cristiana era l'incarnazione di
diffondere anc!e in Occideente. % primi monasteri si formarono in :allia Occidentale a opera del vescovo *ours "artino. Le migrazioni e i regni latino-germanici
*ra il %@ e il @% secolo irrupperro nei confini di Roma popolazioni c!e da tempo si muovevano lungo di essi. La crisi politica ed economica aveva reso sempre pi> prolematica la difesa del limes. ,rofondamente diversi tra loro i popoli c!e arrivarono vennero denominati 8arari8$ termine dalla valenza fortemente negativa con il #uale i romani volevano sottolineare la loro estraneità. *uttavia i due mondi si compenetrarono$ si ee l'arruolamento di molti germani nell'esercito romano e perfino l'ascesa da parte degli stessi a caric!e di rilievo. La situazione si complic- verso la fine del %@ secolo #uando$ con l'acuirsi della crisi$ alcune popolazioni ne approfittarono.
Caratteri dei regni latino-germanici Le popolazioni germanic!e dettero vita a regni c!e c!iameremo latino5germanici per le connotazioni c!e derivarono dall'una e dall'altra civiltà. La popolazione romana mantenne l'incomenza dell'amministrazione mentre i germmani si riservarono l'esercizio delle armi per la difesa e l'offesa 3tuttavia non si caratterizza per una differenziazione etnica vedi appunti La Rocca. (ul piano giuridico continu- a vigere il diritto romano. % regni latino5germanici si diedero leggi scritte estranea alla consuetudine tipica della tradizione giuridica germanica. . %l re era soprattutto un capo militare e deteneva il potere di costrizione$ giudizio e punizione. Il regno iberico dei visigoti 0opo la vittoria di Adrianopoli i visigoti accettarono di stanziarsi come federati nell'%llirico. *uttavia la notte del 24 agosto 4/ entrarono a Roma e per tre giorni la sacc!eggiarono. 0opodic!è si diressero verso l'Africa ma nel frattempo mor1 il re Alarico e tornarono indietro per la sepoltura$ guidati dal re Ataulfo c!e condusse le sue genti a occupare la :allia$ in accordo con l'imperatore. =en presto per- mostrarono la volontà di ampliare il loro dominio e costrinsero i vandali a lasciare le terre ieric!e 3429. Bvidentemente l'espansionismo goto andava a scontrarsi con i franc!i$ c!e sconfissero i visigoti nel &7. . u con
stato del #uale non sussistevano prima nessuna premessa. %l sovrano mantenne intatta la concezion germanica del regno come ene privato del re. % territori franc!i furono divisi fra i figli e per l'intera dominazione merovingia si consinu- nelle ripartizioni. ?n altro fattore di solidità del regno era costituito dall'integrazione tra i con#uistatori e la popolazione gall5romana. La convivenza era garantita dal principio della personalizzazione del diritto$ secondo il #uale ogni individuo manteneva il diritto proprio dell'etnia di appartenenza. Altri regni latino-germanici %ntorno al 47 le legioni di Roma lasciarono la =ritannia dove intorno alla metà del secolo giunsero le popolazioni germanic!e degli angli$ dei sassoni e dei Duti. La popolazione romano5 celtica oppose una strnua difesa ma dovete ripiegare in irlanda. :li invasori diedero vita a una molteplicità di regni. A seguito di ci- larga parte della =ritannia torn- ad essere pagana.*uttavia un decisivo passo verso la rievangelizzazione fu segnato dalla conversione di Btelerto$ re di Eent e dalla creazione di una sede vescovile a viva apprensione nell'imperatore d'Oriente Genone$ c!e incoraggi- la vantura in %talia del popolo degli Ostrogoti guidati da *eodorico. Attraversate le alpi nel 49 misero fine alla resistenza delle truppe di Odoacre dando inizio alle vicende del regno ostrogoto d'%talia. *eodorico 3495 &26 continu- con successo nella prima fase del regno$ l'oiettivo della pacifica convivenza. *uttavia tra le due popolazioni non si avvi- mai un processo di integrazione. (ul piano politico *eodorico coltiv- il progetto di coordinare gli altri regni latino5germanici intraprendendo una politica matrimoniale cosi c!e lo stesso sovrano prese in moglie la sorella del re dei franc!i
L'impero di Bisanzio e il mondo slavo
0opo la morte di *eodosio 39& laparte orientale e occidentale tornarono a dividersi definitivamente. uando l'impero d'occidente venne meno$ non si dissolse l'eredità politica di Roma c!e continu- a essere testimoniata dall'impero d'Oriente organizzato ancora in preetture$ diocesi e province. %nfatti mentre a Occidente gli avvenimenti erano in divenire a Oriente si continuava sull'ostinata fedeltà alla tradizione romana. % prolemi c!e l'impero d'oriente si trov- ad affrontare per contenere i tentativi di penetrazione dei popoli delle steppe$ non gli impedirono$ nel corso del @ secolo$ di pensare all'organizzazione e al consolidamento dello (tato e alle #uestioni c!e agitavano la vita interna. u *eodosio %% 3454& a raccogliere in un unico codice nel 4 tutte le leggi promulgate dagli imperatori cristiani$ riferimento di una nuova giurisprudenza. largo sostegno il monofisismo$ c!e attriuiva a proteste alla ricerca di autonomia dal governo centrale. uando nel &4544 :iustiniano con l'editto dei *re
nestoriana avvenne uno scisma$ detto di A#uileia$ c!e vide i metropoliti distaccarsi da
+ella primavera del &6 i Longoardi sotto la guida di re Aloino entrano in %talia senza un progetto preciso di con#uista e di stanziamento. %niziarono a con#uistare territori italiano$ segnando la rottura dell'unità politica italiana. Operando sotto la guida dei duc!i senza un piano preciso i Longoardi occuparono il riuli$ il @eneto$ la Lomardia$ il ,iemonto e la *oscana pi> a sud formarono i ducati di spoleto e =enevento. L'avanzata dei Longoardi nei territori con#uistrati non fu ostacolata da resistenze significative. %l risultato fu #uello di un complesso intreccio di terre sottoposte alle due dominazioni$ con l'impossiilità per i Longoardi del centro nord di comunicare con la Langoardia minor stante l'esistenza del
8corridoio8 teverino izantino. La struttura sociale del popolo Longobardo Alla testa del popolo vi era il re cui competevano funzioni di capo militare di un popolo5 esercito$ era nella lancia c!e risiedeva il simolo di regalità. %l re veniva eletto dall'assemlea degli uomini lieri$ 8arimanni8$ i #uali avevano il diritto5dovere del servizio militare e della partecipazione alle decisioni politic!e. Alla ase dell'organizzazione sociale era la 8fara8$ l'insieme di famiglie c!e costituiva l'unità di riferimento nelle fasi della migrazione e nella vita militare. ,i> fare oedivano a un duca. Al momento dell'invasione i Longoardi erano di religione ariana$ ma in gran parte praticavano culti legati alla tradizione germanica. L'impatto fra Longoardi e popolazione latino fu duro$ si scontravano codici culturali e costumi molto diversi. (i ee una rottura sul piano dell'amministrazione civile e dell'organizzazione ecclesiastica. ,u- dun#eu en dirsi c!e l'impatto con il mondo germanico si rinnov- per l'%talia in maniera drammatica. (olo con la progressiva conversione dei Longoardi al cattolicesimo il contrasto si attenu-. L'organizzazione del regno Aloino nel &72 cade vittima di una congiura$ gli successe arduo operare distinzioni. %n #uesto senso l'editto di Astolfo del 7& definisce sulla ase del censo l'armamento di cui dovevano munirsi i lieri del regno$ al momento di prestare servizio militare$ siano stati germanici o latini. 0ella coesione sociale e della crisi c!e investiva i rapporti tra il papato el'impero d'Oriente ne approfitt- Liutprando c!e$ ponendo fine alla poltiica di distensione$ riprese a operare per espansione del regno. +el 727 invase le terre izantine e penetr- in #uelle del ducato di Roma. %ntervenne il papa cosicc!è Liutprando$ cattolico si ferm-$ ma don- il castello con#uistato di (utri alla c!iesa 372$ ponendo$ di fatto$ le asi della dominazione temporale del papa. ,oc!i anni pi> tardi riapr1 il conflitto giungendo nel 79 ad assediare Roma. Astolfo inaspr1 la politica contro i izantini e lo stesso fu con 0esideio. +el 7&/ venne con#uistato l'Bsarcato$ tuttavia il
papa (tefano %% si alle- con i franc!i pipinidi i #uali sconfissero ripetutamente i Longoardi. 0esiderio fu detronizzato da
uando maometto si affacci- sulla scena mondiale la penisola araica aitata da eduini e contadini artigiani$ si caratterizzava per una trama insediativa deole cui davano corpo le numerose oasi. L'importanza della città della "ecca era legata proprio all'essere uicata all'incrocio dei diversi itinerari dei mercanti$ in particolare #uello fra Hemen e :aza. :li aitanti della città e i eduini del deserto erano organizzati in tri> c!e potevano confederarsi o contrapporsi politeismo e animismo erano le religioni prevalenti$ ma si registrava nei centri anc!e la presenza di erei e di cristiani. ,er tutti rappresentava un punto di riferimento il santuario della Ea'a alla "ecca$ c!e si riteneva costruito da Aramo e da %smaele. "aometto e l'islam (econdo fonti tarde$ le unic!e sulla vita di "aometto$ egli saree nato alla "ecca intorno al &7 da famiglia di mercanti$ allevato poi da uno zio$ sposato una ricca vedova si saree dedicato alla riflessione religiosa. La predicazione di "aometto non ee difficoltà ad attecc!ire in un contesto già sensiilizzato alle istanze delle religioni monoteiste. *uttavia "aometto proclamava la necessità di un ritorno alle radici$ con la totale dedizione del fedele ad Alla!$ unico 0io$ e a "aometto come suo profeta. L'elitè mercantile c!e governava la città guardava con sospetto l'ampliarsi del fenomeno$ nella #uale scorgeva una minaccia agli assetti di potere. (% giunse nel 622 all'egira$ la fuga di "aometto e i suoi seguaci dalla città. % fuggiasc!i ripararono a Hat!ri c!e avree preso il nome di "edina. ui "aometto riusc1 a prendere il potere della città e aformarvi uno stato.+el 629 anc!e la "ecca cadde in potere di "aometto. Le rivelazioni fatte da 0io al profeta sareero state raccolte nel 6& nel complessa. % capi delle tri> assunsero un ruolo egemone la distriuzione delle ricc!ezze ac#uisite determin- una stratificazione sociale ed economica c!e non coincideva con i principi di eguaglianza del incomente sull'impero.% volte grazie anc!e anc!e alla flotta di cui si erano armati. +el 7// cominci- da :iilterra la rapida con#uista della penisola ierica per la #uale occorsero cin#ue anni. A #uesta fece seguito la con#uista della :allia. La sconfitta patita a ,oitiers nel 72 a opera dei franc!i guidati da
Il califfato abbaside La permanente ostilictà degli sciiti e l'iire#uitezza di alcune province determin- la caduta degli omaFFadi e l'avvento della dinastia aaside$ c!e derivavano il nome da #uello dello zio di "aometto Al5Aas. (i posero nel 747 alla testa di una rivolta c!e partiva dalla ,ersia e nel 7& giunsero al potere.
+el regno franco del @% secolo ac#uista sempre pi> importanza la carica di maggiordomo o maestro di palazzo. 0opo la morte di 0agoerto 3629569 l'egemonia politica pass- nelle mani della +eustria c!e riusc1 a imporsi sull'Austrasia$ dove per- si stava affermando una dinastia di maggiordomi. :li esponenti di #uesta famiglia$ arnolfingia5pipinide 3carolingia$ già grandi proprietari riuscirono a ereditare la carica di maggiordomo e riuscirono cosi a crearsi una potente clientela armata avvalendosi dell'istituzione del vassaticum. staile la situazione si aggiunse la sottomissione e la conversione degli avari. %l re Longoardo 0esiderio prov- a fermare la minaccia franca facendo sposare sua figlia a
forte organizzazione militare. ,er sorvegliare l'operato dei funzionari fu istituito il missi dominici$ esponenti dell'aristocrazia laica ed ecclesiastica periodicamente ispezionavano una circoscrizione e riferivano al sovrano. lung!i. %l potere centrale intervenne nella vita dell'impero anc!e attraverso un'intensa attività legislativa c!e si concretizz- nei 8capitolari8 emanati dal re nel corso di assemle annuali dette 8placiti8. Allo scopo ri rendere pi> solida l'amministrazione e garantirsi la fedeltà dei funzionari si ricorse ai rapporti vassallatico5eneficiari. Anc!e l'istituto dell'immunitas fu usato per dare maggiore coesione al regno. L'immunità era nata principalmente per tutelare gli enti ecclesiastici dagli ausi dei funzionari regi e consisteva nel privilegio di vietare l'ingresso dei funzionari regi nelle terre sottoposte alla autorità di #uest'ultimi. La rinascita carolingia uanto detto finora mostra la preoccupazione di
?na nuova ondata di invasioni invest1 l'Buropa occideentale tra il %I e I secolo$ modificandone profondamente gli assetti sociali. L'Buropa centrale si trov- sotto minaccia degli ungari c!e presero a compiere veloci scorrerie a scopo di ottino nelle regioni limitrofe. %l loro metodo di comattimento asato su un armamento leggero e rapidi spostamenti a cavallo impression- gli eserciti occidentali. *ra la fine del %I secolo e il 9&&$ anno in cui furono sconfitti da Ottone %$ gli ungari compirono numeroso incursioni. Brano incursioni militarmente organizzate$ rapide e violente contro le campagne e i monasteri. La loro minaccia inizi- ad essere contrastata #uando si diffuse anc!e in Occidente la cavalleria leggere$ cosi Bnrico %$ re di :ermania$ li vinse nel 9 a "erseurg ma a sconfiggerli definitivamente fu suo figlio Ottone % a Lec!feld nel 9&& +ello stesso periodo le regioni mediterranee erano minacciate dai saraceni nome con il #uale la cristianità indicava le popolazioni islamizzata di varia origine etnica c!e aitavano il +ord Africa.
ande isolate faceva venire meno la possiilità di uno scontro diretto. li uomini del nord ?na vera migrazione fu #uella c!e nel %I secolo mise in movimento le popolazioni scandinave$ svedesi$ norvegesi e danesi. Le fonti latine li indicarono come +ormanni 3uomini del nord le fonti inglesi con @i;ing. "olti dei loro insediamenti non raggiunsero una solida forma politica ed eero vita effimera a causa delle lotte intestine. 0i particolare rilevanza sono le vicende dei normani insediati in rancia del +ord$ da cui muovevano per fare incursioni interne. ,oc!i decenni dopo i duc!i di +ormandia controllavano una vasta regione. Oiettivo di #ueste spedizioni era la cno#uista di nuovi teritori. La Francia postcarolingia 0opo la deposizione di forti con le grandi aazie e con l'episcopato. %l rafforzamento della sua autorità gli consent1 di domare nel 99 la riellione di alcuni potenti principati e di organizzare un'efficace difesa del confine contro gli ungari. ,arallelamente il sovrano impegn- le sue energie in una ridefinizione del ruolo dei re di :ermania. Ottone % apparve come l'uomo adatto a far risorgere la missione universalistica dell'impero in virt> del ruolo eminente e del prestigio con#uistati. L'affermazione dei poteri locali
+el regno franco dell'@%%% secolo i legami vassallatico5eneficiari si erano diffusi come strumento per la creazione di una solida clientela militare e di una rete di rapporti con i funzionari pulici #uesti dovevano come srvitium vassallatico l'esercizio della carica in nome del re$ ed erano remunerati con la concessione di terre del fisco regio. uesto sistema svolse un ruolo di coesione del regno$ all'origine$ ma con la dissoluzione dell'impero divenne fattore di sviluppo di tendenza autonomistic!e. % vassalli regi utilizzarono a loro volta tali legami per creare una rete di fedeli armati$ c!e offrivano la ase su cui fondare l'esercizio dei poteri pulici. L'incastellamento
% processi di trasformazione degli assetti di potere furono accompagnati nel %I secolo da un fenomeno destinato a camiare il volto delle campagne europee) la diffusione dei castelli. %ntorno a #uesto processo ne è scaturito un #uadro articolato delle regioni e dei modi di sviluppo dell'incastellamento c!e !a rinnovato l'ottica nella #uale i castelli venivano studiati. L'affermazione delle nuove forme di insediamento segu1 percorsi differenti. ?no dei fattori c!e diede avvio al fenomeno fu il clima di insiruezza diffusosi nel %I secolo a causa delle incursioni di ungari e saraceni. % grandi proprietari fondiari presero l'iniziativa e ovun#ue comparvero fortificazioni. A darci l'idea di #uanto il fenomeno fosse esteso è una capitolare di autonoma dal potere regio$ e divenne uno dei fattori di rafforzamento delle nuove forme di potere locale c!e si andavano affermando sulla ase del controllo territoriale. L'affermazione dei poteri signorili :li storici !anno costruito una complessa terminologia per descrivere le forme del potere signorile. vasto. All'interno di #uesto territorio il potere del signore si estendeva a tutti colori c!e vi risiedevano$ compresi proprietari lieri e i contadini di altri signori. La formazione delle signorie territoriali fu il risultato di due processi concomitanti) la patrimonializzazione dei poteri pulici$ sviluppatasi con la tendenza all'ereditarietà delle caric!e comitali dall'altro l'usurpazione di poteri e diritti pulici da parte dei grandi signori fondiari. +ella signoria territoriale di anno 3c!e usa forme di coercizione e comando il dominus aveva il potere di costringere con la forza gli uomini a presentarsi in giudizio e a sottostare alle sue decisioni. La citt vescovile "entre nelle campagne andavano affermandosi i poteri signorili nelle città emergevano nuove forme di autonomia. La civitas$ scelta dalla c!iesa fin dai %@5@ secolo come ase della sua organizzazione cominci- a costituireil centro religioso e amministrativo delle diocesi. %n età postcarolingia l'episcopato aggiunse al prestigio della carica religiosa nuove funzioni civili$ legate all'esigenza di proteggere la popolazione) di fronte ai prolemi di insicurezza del %I5I secolo i vescovi presero iniziativa di costruire o restaurare le mura urane ac#uistando un ulteriore rilievo politico. uando con Ottone i vescovi ottennero i poteri comitali di districus 3comando e coercizione assunsero sulle città poteri pulici uguali a #uelli dei signori territoriali.
Crescita demografica e sviluppo agrario
%l periodo compreso fra inizi dell I% e fine I%%% secolo è segnato da mutamenti profondi. La crescita demografica rappresenta un fenomeno al #uale gli storici !anno dedicato in tempi recenti una grande attenzione. (% è ritenuto di poter avanzare stime di un incremento di circa milioni) da 42 milioni intorno al "ille a 7 milioni.
La crescita demica interess- tanto le città #uanto le campagne determinando profonde trasformazioni nella trama insediativa. +elle fasi del decolo furono le stesse città c!e nell'età media avano una certa vitalità a conoscere il maggior sviluppo urano. (otto il profilo insediativo la nascito e o lo sviluppo della città conoe strade diverse. % centri c!e riuscirono a mantenere un profilo urano poterono eneficiare di una favorevole posizione geografica e divenire riferimento importante per un movimento di affari sempre pi> vivace. *uttavia le città mantennero a lungo una dimensione molto contenuta) fra il I%%%5I%@ secolo erano poc!i i gli insediamenti con popolazione superiore ai & mila aitanti. %noltre la presenza delle città non era uniformemente distriuita nella penisola. %l mezzogiorno continentale e insulare come le regioni periferic!e del nord presentavano una densità pi> modesta. L'incremento demografico e il connesso aumento della domanta di prodotti agricoli determinarono un ampliamento delle superfici coltivate. L'estensione dell'agricoltura introdusse mutamenti profondi negli assetti di produzione.0a una'economia fortemente legata alla caccia e all'allevamento si pass- ad una produzione pi> legata alla terra.%l frumento e gli altri cereali registrarono una sempre pi> larga incidenza nel regime alimentare rispetto al #uale dall'I% secolo il pane con#uist- centralità. +elle regioni mediterranee si afferm- la viticoltura$ favorita dalla crescente disponiilità di raccia e da una domanda di vino sempre pi> consistente da parte dei mercati urani. %noltre si iniziarono processi di onifica con l'immigrazione di contadini nei villaggi appena fondati. % progressi c!e la pratica agricola fece registrare furono soprattuto #uantitativi. @i furono tuttavia alcune significative innovazioni. (i ee la diffusione dell'aratro a versoio$ c!e aggiungeva all'aratro semplice la capacità ri rivoltare le zolle. *uttavia l'aratro semplice di epoca romana continu- ad essere lo strumento in uso nelle regioni del versante tirrenico nel "ezzogiorno e nelle isole. ?n altro elemento di novità fu la rotazione triennale c!e prevedeva c!e solo un terzo della terra venisse fatto riposare mentre gli altri due erano destinati uno alla semina di cereali invernali l'altro a #uella di colture primaverili Lavoro artigiano e ripresa dei commerci
Le monarchie feudali e la ricostruzione politica dell'Occidente
+ell'Buropa dei secoli I%5I%% si afferm- l'esigenza di rapporti e ordinamenti politici pi> staili. *ale esigenza diede luogo a processi di ricomposizione politica e territoriale c!e sostituirono un sistema di poteri frammentato$ asato su una molteplicità di signorie e principati locali$ con nuovi assetti di governo pi> ampi e pi> solidi. A consentirne la realizzazione furono gli stessi rapporti vassallatico5eneficiari. (i stava affermando un nuovo termine$ #uello di feudum a indicare prima la ricompensa per servizi specializzati$ poi i eni concessi in eneficio e c!e dalla seconda metà dell I% fu utilizzato per indicare i rapporto giuridico stesso. Alla ase dei mutamenti troviamo un insieme di fattori fra i #uali l'ereditarietà dei enefici$ sancito nel /7 dall'imperatore rilevanti per riservarle alla giustizia regia. ?n nuovo periodo di stailità si ee con Bnrico %% ,lantageneto 3//&45//9 il #uale dominsu entrame le dominazioni normanne. %n %ng!ilterra sottrasse eni demaniali e diritti regi usurpati dalla grande noiltà e si impegn- nel consolidamento della struttura amministrativa) rese staile l'istituzione dei giudici itineranti incaricati di ispezioni periodic!e sull'amministrazione degli sceriffi ampli- la potestà regia in materia di giustizia attriuendo ai triunali regi la competenza su numerosi reati in precedenza giudicati dai triunali feudali$ signorili o ecclesiastici. in triunali eccleasiastici. *uttavia andava crescendo la tensione tra la corona e i grandi aroni$ anc!e per l'aumentata pressione fiscale legata agli impegni militari.
La Francia dei capetingi #.I-.II secolo( +ell'I% secolo la situazione politica del regno di rancia era caratterizzata da un'accentuata frammentazione del potere. All'interno dei #uadri territorialiformate da contee e ducati si erano affermate numerose signorie minori. % capetingi saliti al trono nel 97 con ?go autonomia. % suoi successori :uglielmo % 3//&45//66 e :uglielmo %% 3//665//9 si trovarono a misurarsi con #uesti prolemi. %noltre si aggiungevano la minaccia islamica e #uella dei due imperatori Bmanuele
assoggettamento del territorio. %noltre dopo la morte di Almanzor inizi- il declino dello stato omaFFade3// sostituito da piccoli emirati locali. +elle regioni in cui i musulmani erano poc!i vennero fondate nuove città attirando aitanti con le concessioni franc!igie e l'assegnazione di terre. 0ove erano numerosi furono costretti ad aandonare le principali città o ad accettare di essere relegati in un soorgo loro destinato. +el I%% secolo si arriv- alla decisiva vittoria di Las +avas de *olosa 3/2/2 dove gli eserciticastigliano e aragonese comatterono insieme. Alla metà del 0uecento la recon#uista era ormai conclusa. ermenti religiosi e riforma della chiesa
+el corso dell'I% secolo si afferm- nella c!iesa una forte esigenza di rinnovamento c!e diede luogo a un movimento di riforma della vita e dell'organizzazione del clero destinato a modificare radicalmente i rapporti tra papato e impero. Oggetto delle istanza riformatrici furono i prolemi creati dallo stretto legame c!e sin dal tempo dei merovingi aveva unito strutture ecclesiastic!e e poteri politici. uesto legame aveva determinato l'ingerenza dei laici nelle nomine religiose$ trasformando gli enti ecclesiastici in strumenti politici. L'ingerenza laica nelle nomine ecclesiastic!e portà a un impoverimento culturale e morale del clero. %l risultato fu c!e presso di esso si diffusero il matrimonio e il concuinato con la conseguente dispersione die eni delle c!iese. /uovo monachesimo e rinnovamento della chiesa L'esigenza di una riforma c!e restituisse crediilità e prestigio alla
Lo scontro divenne inevitaile #uando :regorio @%% nel sinodo romano del /7& depose numerosi vescovi ed eman- un decreto con il #uale vietava alle autorità laic!e di concedere l'investitura di vescovati e aazie. 0ello stesso anno la stesura del 0ictatus papae c!e raccoglieva in 27 proposizioni il pensiero di :regorio circa il ruolo del papato e della
+el #uadro del rinnovamento religioso c!e si dispieg- nei secoli I5I%$ conoe una crescente diffusione la pratica del pelligrinaggio$ fra cui mete dominante si mantennero Roma e :erusalemme. Alle mete di pi> antica tradizione si aggiunse #uella di (antiago di
della società$ c!e avevano già partecipato al movimento di riforma della c!iesa. :ià nel /96 ,ietro l'Bremita con una folla di #ualc!e migliaio di persone fra le #uali anc!e donne$ ammalati e amini si mise in marcia verso la terrasanta cominciando la caccia agli 8infedeli8. (acc!eggi$ razzie$ uccisioni misero en presto in allarme noili e contadini c!e in ?ng!eria riuscirono a infliggere a #uesto esercito di disperati una dura sconfitta. (opravissuto ,ietro L'eremita potè assistere nel /99 alla con#uista di :erusalemme. La crociata ufficiale ee inizio poco dopo e vide la moilitazione di alcuni fra i maggiori rappresentanti del mondo feudale europeo) tutti sotto la guida del legato pontificio Ademaro di "onteil. % singoli contingenti militari confluirono a =isanzio fra l'autunno /96 e la primavera dell'anno successivo nel giugno /97 mossero verso la terrasanta. ,osta sotto assedio per cin#ue settimane e con#uistata il /& luglio /99$ :erusalemme divenne la capitale dell'omonimo regno$ alla con#uista fece seguito lo sterminio di gran parte della popolazione musulmana ed eraica c!e aitava in città. 0iversi fattori determinavano$ per-$ la deolezza degli stati latini d'Oriente) le divisioni interne ai gruppi dominanti un territorio modesto c!e non andava molto alla zona costiera lo scarso numero dei crociati i difficili rapporti con le popolazioni locali. A fronte di tale situazione finirono per assumere un ruolo importante #uegli ordini religiosi di tipo nuovo nati in :erusalemme e c!e gli storici denominano monastico5militari$ i cui memri erano tenuti alla lotta contro gli infedeli e alla difesa dei pellegrini. 0i #uesti ordini i principali furono gli Ospedalieri di (an :iovanni costituitisi nel /// e esistenti oggi con il nome di potenti sovrani. *ale crociata non consegu1 per- alcun risultato. L'offensiva islamica era destinata ad andare avanti. A seguito dell'unificazione di Bgitto e (iria in un'unica dominazione$ sotto il sovrnao turco conosciuto come 8(aladino8 sferr- un attacco nel //7 c!e port- alla ricon#uista di :erusalemme 32 ottore. La clamorosa caduta della città santa spinse per una terza crociata 3//9592 c!e vide impegnate alcune fra le maggiori personalità politic!e del "ondo occidentale) ederico %$ ilippo Augusto$ Riccardo % fortunati interventi. La #uarta crociata si ee solo nel /22 per iniziativa di %nnocenzo %%%.
L'origine del comune urano !a generato un intenso diattito storiografico$ in particolare nell'Ottocento) si volle vedere nella genesi dei comuni l'espressione della volontà di riscatto
delle popolazioni italiane dal giogo germanico. La nascita del comune cittadini si ee in %talia nei decenni a cavallo fra I% e I%% secolo. Accanto agli esponenti del ceto mercantile e artigianale agirono anc!e elementi di spicco della società precomunale$ memri dell'aristocrazia militare o immigrati dalla campagn$ ricc!i proprietari fondiari$ esponenti del ceto intellettuale. LA continuità delle funzioni politic!e e amministrative c!e aveva caratterizzato non poteva non riflettersi in processi di cosi largo raggio. La lontananza del potere centrale e i conflitti fra impero e papato favoriro i processi di formazione dei comuni$ nei #uali si ricerc- la risposta alle tensioni sociali in atto e il loro superamento. *ali processi furono molto vari.
per solito uicati sul confine del contado. ,rocessi sociali in atto da tempo portarono al protagonismo di due sc!ieramenti$ 8popolare8 e noiliare. %l primo$ popolus$ era costituito da mercanti$ artigiani$ operatori di finanza$ giudici$ notai$ medici. %l secondo era dato da #uell'aristocrazia cittadina c!e in misura rilevante aveva contriuito alla vicenda comunale. %l conflitto fra gli sc!ieramenti aveva finito per turare la vita dei collegi consolari$ per comprometterne la stailità e sostituirli con un podestà. (i scandisce il passaggio dalla fase consolare a #uella podestarile del comune italiano. % podestà$ c!iamati dai consigli$ non furono scelti fra i residenti$ ens1 tra forestieri provenienti da città amic!e$ ci- ovviare a conflitti interni. La funzione mediatrice svolta consegu1 vari contesti e circostanze i successi c!e si era sperato) venne$ tuttavia$ a perdere d'efficacia col trascorrere degli anni #uando alle contrapposizioni di ceto si aggiunsero i conflitti interni alle parti in campo.
Il comune di popolo %n diverse città le lotte interne approdarono all'affermazione di un governo 8popolare8$ ci- c!e non valse a semplificare il #uadro politico5istituzionale cittadino$ stante il fatto c!e il popolo non ritenne di sopprimere la societas populi$ i cui organi continuarono a operare accanto a #uelli del comune. Al vertice il podestà fu cosi affiancato dal capo del pop olo$ investito di ampie competenze militari $ giurisdizionali e finanziarie. %% provvedimenti di valenze pi> importante furono #uelli intesi a impedire agli aristocratici l'accesso alle pi> alte caric!e cittadine. Impero e papato nel !III secolo
(nodo degli eventi politici tra I%%5I%%% secolo fu la successione sveva al normanno di (icilia alla morte di :uglielmo %%. (poso dell'erede legittima$ Bnrico %@ di (vevia incontr- una fiera resistenza nel partito imperiale$ c!e gli contrappose il figlio naturale di un fratello del defunto$ *ancredi conte di Lecce. %ncoronato re a ,alermo nel //9 riusc1 ad ottenere l'appoggio del re d'%ng!ilterra Riccardo
soprattutto verso l'episcopato. tergiversare e nel giugno /22 part1 per la crociata. *uttavia egli con dei negoziati ottenne la corona del regno di :erusalemme$ con l'impegno di smantellare tutte le fortificazioni della citàà e di lasciare anc!e agli islamici la possiilità di andare nei luog!i santi. uesto non piac#ue ne ai guelfi ne al papa c!e ordin- una crociata contro edeirco. @inte le truppe del papa lo costrinse a sottoscrivere la pace di (an :ermano /2$ in cui l'imperatore e re di (icilia fu prosciolto dalla scomunica$ ma dovette rinunciare a ogni ingerenza nell'elezione dei vescovi e concedere al clero meriodionale la pi>ampia immunità giudiziaria. +ei confronti dei comuni dovette intervenire contro la Lega lomarda. urono anni di conflitto anc!e ideologico. %l papa arriv- a identificarlo come 8l'anticristo8. 0ovette anc!e far fronte a rivolte in :ermania ma il / dicemre /2& mor1. Dalla fine della dinastia sveva alla pace di Caltabellotta
+el 0uecento si rafforzarono gli ordinamenti monarc!ici sviluppatisi nel corso dei secoli I% e I%% in %ng!ilterra$ in rancia$ nella penisola ierica e nell'%talia meridionale. % sovrani si vedevano riconosciuta la piena autorità sugli stati di cui venivano a profilarsi i #uadri amministrativi e territoriali. Al re si affiancavano forze locali$ aristocrazia$ elites urane$ c!e cominciavano a essere coinvolte nella gestione del potere. +el corso del secolo si ee inoltre
un'espansione territoriale dei regni c!e rese necessario un pi> efficace ordinamento amministrativo e fiscale. Il regno di Francia Lo scontro molitare di =ouvines del /2/4$ facendo arretrare la presenza plantageneta$ costitu1 una tappa fondamentale verso la definizione degli assetti politico5territoriali delle monarc!ie inglese e francese. % discendenti di ilippo %% Augusto riuscirono ad ampliare i confini) Luigi @%%% 3/225/226 si impose in Linguadoca$ risultato consolidato da Luigi %I 3/2265/27.
una definitiva accelerazione nella attaglia si (anluri del /49. +onifacio 1III e il conflitto con Filippo il +ello La costante compromissione della
re *re e uattrocento le diverse formazioni statuali furono interessate da processi di accentramento politico c!e conferirono loro una nuova fisionomia. 0i fronte all'esigenza di controllare pi> efficacemente il territorio$ garantendovi l'ordine pulico e l'amministrazione della giustizia$ si ee ovun#ue una crescita degli apparati statali di governo. And- cosi potenziandosi la rete dei funzionari della ,.A$ dipendenti direttamente dal re. 0ovettero essere cosi incrementati i proventi delle imposte indirette.. Altro elemento caratterizzante fu l'affermazione delle assemlee rappresentative delle classi o 8corpi8 della società.*ali assemlee costituirono lo strumento c!e rese possiile un dialogo fra le forse sociali e il potere centrale. (i stagliava sempre pi> nettamenete il profilo di una 8comunità nazionale8 tale processo era sospinto$ sul piano culturale$ dall'uso di una lingua comune$ la cui diffusione venne in #ua#lc!e caso promossa dai sovrani o si accompagn- ai movimenti di riforma religiosa. +ell'amito di ogni stato si diffuse inoltre il culto del santo protettore del re o del paese e le c!iese andarono ac#uisendo un carattere nazionale. La nascita delle nazioni rappresent- l'approdo di dinamic!e politic!e$ sociali e culturali c!e$ sviluppatesi nel lungo periodo$ coinvolsero popoli di diversa identità e tradizione radicati nell'amito territoriale dei vari stati. Francia e Inghilterra, le monarchie trecentesche %l processo di accentramento politico e dicostruzione statale interess- soprattutto la monarc!ia francese e #uella inglese) furono poi gli eventi ellici c!e coinvolsero i due paesi fra *re e uattrocento a costituire il #uadro c!e rese possiile gli ulteriori sviluppi dello stato in senso territoriale e nazionale. A muovere dai regni di ilippo %% Augusto il regno dei capetingi conoe una significativa espansione territoriale e un rafforzamento delle funzioni pulic!e della monarc!ia. :li apparati di governo centrali e periferici$ cosi come l'ideologia del potere regio$ continuarono a irroustirsi nel corso del *recento$ secolo durante il #uale il trono pass- alla dinastia dei @alois$ nelle cui mani saree rimasto sin verso la fine del
costituire lo strumento istituzionale attraverso il #uale i diversi poteri locali riuscivano a intervenire nelle scelte del governo$ prendendo parte alla vita politica del paese. ?n'organizzazione politico5istituzionale comparaile con #uella del regno si andava realizzando nel corso del *recento anc!e nelle regioni francesi c!e non erano sottoposte alla corona. +ei cosiddetti appannaggi 5 i territori devoluti a memri della famiglia reale5 e i principati c!e insistevano lungo i confini del regno il potere politico si and- strutturando attraverso lo sviluppo di apparati di governo centrali e territoriali$ la formazione di una rete di funzionari specializzati$ il crescente ricorso alle assemlee rappresentative. +el I%@ secolo il sovrano non controllava ancora l'intero territorio nazionale. ,articolamente precoce fu la formazione di un ordinamento statel in %ng!ilterra$ essa vide$ già dai secolo I%%5%%%$ lo sviluppo di un reticolo istituzionale capace di garantire ai plantageneti un sicuro controllo amministrativo e fiscale del territorio. +el *recento le strutture del governo regio si rafforzarono e si afferm- pienamente il ,arlamento. %l ,arliament era organizzato secondo un modello icamerale) i lords o peeers$ cioè gli esponenti dell'alta aristocrazia$ componevano la camera alta della camera assa$ detta anc!e dei comuni$ facevano invece parte i rappresentanti della media e piccola noiltà 3gentrF$ nonc!è le elites urane. *ratto peculiare dello stato monarc!ico inglese risulta in definitiva la centralità politica c!e le elites locali andarono ac#uisento fra I%%%5%@ secolo$ a cominciare dalle con#uista dalla "agna c!arta fino ad arrivare all'istitualizzazione del parlamento. Francia e Inghilterra, la guerra dei cent'anni e le vicende di fine 5uattrocento L'intreccio di rapporti c!e legava le due corone e l'esistenza di forti interessi inglesi sul continente furono alla ase della cosiddetta guerra dei cent'anni$ conflitto c!e oppose rancia e %ng!ilterra fra il /7 e il /4&.
+el uattrocento$ dun#ue$ l'autorità regia fin1 per imporsi su #uasi tuta la rancia. ,er l'%ng!ilterra il uattrocento risult- invece un secolo contrassegnato da una forte instailità politica. u in tal contesto c!e alla metà del secolo deflagr- il conglitto dinastico fra Lancaster e Hor;$ conosciuto come guerra delle due rose 3/4&&5/4&.
#ignorie$ regimi oligarcici e stati regionali in Italia alla fine del %edioevo
+el corso del del I%%% secolo si evidenziarono le difficoltà c!e il comune cittadino incontrava nel dare stailità ai propri ordinamenti e nel disciplinare$ entro una cornice istituzionale solida e duratura$ l'antagonismo degli autonomi nuclei di potere. La coesistenza di ceti in perenne disputa fra loro$ generava dinamic!e politic!e di notevole complessità. %n assenza di compromessi politici le violenze dilagavano. uindi è facile comprendere come si aprissero ampi spazi a c!i mirava a una ascesa al potere. +ac#uero$ per #uesta via$ le signorie urane c!e diedero alla città una nuova dimensione politico5istituzionale$ sovente di latandone$ con la progressiva sottomissione di altre comunità ed altri territori$ gli originari domini. ra le prime esperienze ve ne furono c!e si svilupparono su iniziativa di stirpi feudali radicate nel contado. Assume rilievo la vicenda di Bzzelino %%% da Romano$ c!e$ pervenuto a una solida alleanza con ederico %% fin dagli anni trenta del 0uecento riusc1 a imporre il proprio dominio su @erona$ estendendo suito a @icenza$ ,adova e *reviso. La sua forza derivava da una solida ase di potere concentrata soprattutto nella "arca *revigiana. La signoria ezzellina si sostanzinel controllo delle magistrature comunali ed ee fine nel /2&9 con la sconfitta suita a vaste$ i cosiddetti 8stati regionali8$ governate da famiglie noiliari di radicamente urano. "entre l'%talia del centro5sud continuava a essere in#uadrata nell'esperienza monarc!ica$ le nuove realtà statuali del nord contriuivano a determinare anc!e in tale amito una semplificazione del #uadro politico.
0iverse da caso a caso risultarono l'estensione territoriale e l'articolzione politico5istituzionale degli stati regionali. ,er #uanto riguarda i principati si andava dagli stati signorili monocittadini$ come :onzaga di "antova c!e si estendeva su "odena$ Reggio e errara$ fino agli stati principec!i maggiori #uali i ducati visconteo5sforzesco e #uello saaudo. 0ai primi decenni del I%@ secolo lo stato visconteo vide il proprio territorio espandersi dal "ilanese all'intera Lomardia e a molti comuni del ,iemonte e dell'Bmilia la massima epsansione fu raggiunta con :ian :aleazzo 3/&5/42 c!e occup- anc!e la "arca *revigiana. La morte di #uest'ultimo segn- una forte attuta d'arresto. ?na ripresa si ee con il figlio ilippo "aria. %l suo tentativo di spingersi in direzione dell'%talia centrale e l'avvenuta con#uista di %mola e orl1 preopccuparono le altre forze c!e si contendevano l'egemonia sul