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Springi^r-Uigcì «^r
co
A.V.>&'«Vl'tom>v>Vr
L'Arte nel XIX secolo
j
I!
I
ISTituT© Italiano d' ArtiGrafiche ^ edito!^i^-berga(ho
V,
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Wf^'"X-
ì*>n r'>'-
r-»"-,
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^V"
K
;
MANUALE
DI
STORIA DELL'ARTE
Iarborì
Preseti ted to the
LIBRARY
ofthe
UNIVERSITY OF TORONTO from the estate of
GIORGIO BANDINI
A.
SPRINGER -
C. RICCI
MAFiUALE DI
STORIA
DELL'
ARTE
V.
L'ARTE NEL XIX SECOLO MAX OSBORN PARTE ITALIANA DA
DALLA SESTA FDIZIONE TEDESCA CURATA DA
RIVEDUTA ED
W
A
P L
I
ATA NEL
l-
A
ARTURO CALZA Con 461
}
V r
illustrazioni e 18 tavole a colori.
-»•
TrTTI
I
Officine dell'
-.l-
-,
'-
DIRITTI RISERVATI
Isti'.uto
Italiano d'Aiti Grafiche
—
Bergamo
AVVERTENZA
Quando Antonio
complemento
Sprinjrer, a
pubblicò questo quinto volume dedicato
Manuale
del suo
dell'Ottocento,
all'arte
di Storia dell'Arte^
secolo era ancora
il
assai lontano dalla sua fine, e n'era lontano ancora d' un quarto, allorché
autore ne curò
una idea
la
tutto
di
seconda edizione (1884). sviluppo artistico
lo
Allo Springer, morto a Lipsia
volume Max Osborn che era bensì
finito,
fedele allo Springer;
nuovo, dividendo
anche nomi
la
cospicui
di
del
allontanò dal tale
Tedeschi.
artisti
E,
le
riguardava
sandro
a ritoccare
e
nuove forme
testo tenendosi
il
poi) gli fu necessario riscriverlo
in
1850-187U
ampliare
necessità di
metodo adottato a
invero, questo quinto
edizioni
lipsiensi.
gli
altri
della
1870-1900, e aggiungendo
e
coordinare
e
lavoro condusse
il
dallo Springer.
alle
volume
sempre un
Germania
e
nazioni
altre
ai
quello di
dell'Austria,
fare
ma poco
nelle
Germania,
un
libro pei
notizie relative
diffuso per
ciò che
l'Italia.
di
il
Manuale
dello Springer, era ovvio
questo quinto volume, insistentemente la
collaborazione di Ales-
Munoz, avevamo data ampiezza,
volumi precedenti, a più forte ragione
solo per ragione di patriottismo,
alla
è conservato, in tutte
si
sovrabbondante
era altresì chiaro che, se con
della Seta e di Antonio
larte nostra,
:
Manuale
del
libro
dovesse pur fare l'edizione italiana
ma
che, se conveniva
un principio
paesi, soprattutto
richiesto dal pubblico;
non
nuovi principii
limitò
1850
Pubblicando, tradotto nella nostra lingua, si
XIX
o sfuggiti allo Springer o ancora poco o male cono-
metodo rispondeva
agli artisti e all'arte
che
secolo
fisonomia stessa dell'arte.
la si
(dal
periodi
nei
storia
libro,
seconda
poco, nullameno, poteva convenire
quattro
11
a rimovere parti del testo e a distribuirle diversamente. Neil' insieme, però,
rOsborn
Ma
nella
suo tempo. Tale
al
si
ma
sostituito nella cura del
fu
edizione nel 1900.
terza
la
almeno parzialmente, prima metà
L'Osborn, nella
non
maggio 1891,
31
tanto che se ne potesse offrire un giudizio sicuro. Fra
ma non da
destinate a cambiare,
sciuti
quel secolo.
di
ne pubblicò
non potè ne avere ne dare
Egli, perciò,
proprio nello scorcio d'esso, erano apparsi
l'altro,
di
il
l'illustre
ma
la
nei
riguardi del-
dovessimo dare a quest'ultimo,
anche, e su tutto, per ragione di giustizia.
Afii damino
lavoro ad Arturo Calza,
il
per rcquità della critica e da moltissimi
decidemmo
lui
Diminuita presse
la
anni
magri accenni
sull'Architettura in
si
trovavano
;
Degli
altri,
ancora oggi
dalla critica e dal
in
fervida
pubblico,
si
con se
lotta
parlerà
qua
sparsi
in
stessi e
avvenire. Essi
consentirci di giudicarli nelle loro proporzioni
XIX, parlando
nel secolo
Italia
la
dell'Ottocento, compiuta, o dei quali era
sulla fine
dirsi,
E con
mediocri, egli sop-
artisti
defunti, e se d'alcuni tuttora viventi, di coloro però
artisti
nostri artisti.
coi
e là,
e scrisse, invece, tre capitoli originali sulla
Scoltura, sulla Pittura e
reali
cui operosità poteva
già
con ci
degli
definito gli
carattere.
il
emuli o discussi
sono troppo
vicini
per
!
lavoro del Calza, né facile ne breve, fu cominciato prima della guerra, quando
Il
óeW Ercole
gru[)po
Allorché
Roma,
il
29 agosto
dal grande
tutto tra
il
i
Canova
si
trovava ancora nel Palazzo Corsini.
1917 venne trasferito la
serie delle
anche nel secolo passato
stranieri e, ciò che
E
e Lica d'Antonio
possente scoltura v'apri
la
degli Italiani,
pur
che
italiana
all'arte
con grettezza
in
contatto
in
coltura, apprezzato
via da tenere.
più che con parsimonia,
il
di molteplice
parte tedesca, che s'estendeva sino ad
la
vari e
i
uomo
:
alla
Galleria
d'Arte
Moderna
opere rivelatrici del valore artistico
valore
indegnamente misconosciuto dagli
più addolora, a lungo anche fra noi.
quadro
dell'arte nostra ottocentesca,
suo magnifico complesso,
si
vide che,
diversi indirizzi e le diverse influenze,
in i
apparso,
può
dirsi,
da quell'anno
ogni periodo dell'agitato secolo,
nostri artisti
avevano operato con
fede, con serietà e con dignità per Tonore d'Italia.
Corrado Roma,
1
marzo
di
1924.
Ricci.
INDICE DELLE
Parte Prima: 1750 I.
II.
IH.
IV.
V.
—
primordi del classicismo nel secolo W'III David e la sua scuola Carstens e Thorwaldsen I
—
— —
—
I
II.
ni. IV.
V.
.
^
Cornelius
»
1819
-
la
di
Monaco
pag.
»
— — L' arte francese tempo della monarchia di luglio — Ingres e nuovo risveglio della tendenza classica — La tìne della tendenza clas.
IL
— —
III.
—
I.
sica e
romantica
in
.
Germania
»
IV. \'.
61
I.
—
II.
—
Il
-
programma moderno
72
I.
82
L'Inghilterra qualeiniziatrice
pag. "
pittura
93 98
e
i
-
in
.
"
La La
1900.
in
pittura degli altri popoli
Arte e
—
....
.
217 243
scultura
L'architettura
282 302 312
Italia.
in
pag.
Pittura e arti tninori
poi
"
.
vita
romanticismo in
.
del disegno
neo classicismo La
-
plastica e l'architettura
—
—
167
francesi pag. 195
moderna
.
.
'i
321 331
e altri aspetti
dell'arte in Italia
1870. .
La
li'»
nella plasti-
L'impressionismo
moderna Le arti
Il
II
Parte Terza: 1850
—
-
II. "
pag.
Germania
33
VI. »
.
146
siile storico
Parte Quarta: 1870
il
.
MI.
»
Lo
.
al
.
\'I.
23 29
39 46 52
Il
realismo in Francia. risveglio del colore
ca nell'architettura e nell'arte applicata alle industrie
di
...»
—
—
5
1850.
C^ornelius e la vecchia scuo-
La più vecchia scuola Dusseldorf Schinkel e Rauch I romantici in Francia
1
13 »
Il
Germania \'.
.
—
—
pag.
Romantici
:
— —
III.
IV.
....
Parte Seconda I.
1819.
-
.\L\'ri:i^IE
dai
i>3')
pag. »
355
415
COLLOCAZIONE DELLE TAVOLE FUORI TESTO
_
I_
—
II.
1».
p
Prudi lon:
— C
!\'.
—
Honore Daumìer
\'.
—
C. David Friedrich:
\I.
—
Andreas Achenbach
\'III.
— —
IX.
—
133
»
151
"
'53
»
ig^
»
219
»
225
»
229
»
231
»
269
»
359
»
369
Giovanni Segantini: Alla stanga
»
373
Domenico Morelli: Cristo
»
401
»
405
»
.^07
Kdouard Manet Arnold Bocklin
Hans Thoma
—
Francesco Hayez
—
Tranquillo
X\'I.
VX II. X\
III.
— — — —
:
la
mietitura
Paesaggio della Vestfalia
onde
Nostalgia
:
XII.
XV.
riposo durante
Il
In balia delle
:
Anders /.ora
.M;i\
lavandaia
Olympia
:
—
.
113
»
Paesag.qio
:
La
:
XII. "!
XI\
Pag.
127
Fritz \'on l'hde
XI.
Frontispizio
'
»
Francois l)aubii;ny
— —
X.
.
William Tuiner: A \enezia
III.
\1I.
ratto di Psiche.
11
i.iebermann: Operaie
:
La
:
di
una fabbrica
di
conserve
nascita di Cristo
Maja Il
:
Cremona:
Edoardo Dalbono
:
bacio
...
L'edera
.
.
.
,
nell'orto
La benedizione
Francesco Paolo Michetti
.
:
Il
voto
delle strade a
Napoli
-
/
V
MANUALE
^
STORIA DELL ARTii
DI
oià fortemente sfruttato idealismo di Claude Lorrain. isolate e
dire
se
«
genere e e
i
senza veri seguaci. In parte
ne ricordarono
successori
notare che
»
quando
fu lanciata \^ pittura storica, la pittura di
2.
artistica;
A. K. Mcng-3
che
anzi,
manifestavano
si
ma
senza
che fra essi
potuta riconoscere un'immediata connessione. Resta sempre da seconda metà del secolo \\\\\ non regnava nessuna uniformità
nella
tempo,
paesaggio;
di
sia
si
Fif^.
quel
precursori
prove restano
tutte queste
ritornò a loro più tardi, ovvero, è più giusto
si
tendenza naturalistica nella pittura
la
nell'attività
i
Ma
:
Augusto
Cleopatra
e
—
\'ieiina, Galleria
corrispondentemente varie
attività
al
e iniziative
Czernin.
carattere
della letteratura in
svolgentisi in più direzioni.
meno influenzata dalla dominante tendenza John Flaxman (1755-1826) con cui egli illu-
L'arte inglese è stata relativamente la classica.
strava
Perchè
Omero
noscitori,
i
disegni schematici di
e Eschilo e
che erano
non possono esser messi
fatti
sullo
soltanto per stesso
piano
un con
piccolo le
opere
nolds (1723- 1792) e coirinfluenza che egli esercitava. Reynolds, tura e di studi profondi,
sorretto da
un
fine
senso
di
cerchio di di
uomo
comprensione
co-
Joshua Reydi vasta col-
pittorica,
fece
PRIMORDI DEL CLASSICISMO NEL SECOLO
I
mirabilmente in Inghilterra
fiorire
molto coltivata
Tarte
Era
del ritratto.
Inghilterra se anche da artisti stranieri.
in
pubblico esclusivamente nel suo paese e seppe rendere nel
XIX.
Il
gruppo più vecchio
=
O
stata quest'arte
sempre
Revnolds trovò
Il
modo
Thomas Lawrence
bellezza della classe aristocratica inglese. della sua gloria nel secolo
XVitl
più vivo
(vedi
il
suo
singolare
la
sotto) fu l'erede
dei ritrattisti viennesi
Amerling,
formarono specialmente su lui; il ritratto cortigianesco in <^enerale ebbe molto ad imparare da lui. Questo succedeva mentre cominciavano ad essere molto ricercate le stampe inglesi; esse ebbero ammiratori entusiasti che non si accorgevano neppure della loro durezza. Il lungo isolamento dell'Inghilterra dal Schrotzberg
e altri
continente durante
si
le
guerre napoleoniche contribuì a far maggiormente apprezzare
opere inglesi appena
le
ristabilirono
si
Le opere
relazioni commerciali.
le
nienza inglese vennero considerate prima con grande curiosità
ma un
;
anche con ammirazione, e \antate come modelli. Quell'isolamento importante)
rimase estranea all'influenza francese di cui invece tutto
tempo
La grandezza in parte
— DAMO
determinate
da
il
continente divenne tribu-
E LA SUA SCUOLA.
circostanze
solamente una vecchia abitudine
Ma
questo è molto
e l'estensione dell'influenza francese sull'arte del continente
predominio imperiale
politiche del
po' alla volta
e in così alta misura.
II.
furono
prove-
pure sullo sviluppo così particolare del gusto inglese. L'arte inglese
influì
tario per tanto
fé
di
Del resto
francese.
volgevano
se
anche l'eccezionale vivacità del
mondo
come
esteriori,
i
dalle condizioni
es,
p.
europeo
popoli d'Europa seguivano
i
ammiranti su Parigi,
loro sguardi
importanza
artistico francese e la saliente
non devono essere dimenticate. In nessun luogo la nuova tendenza rievocata alla vita con maggior clamore e con una tale profusione di mezzi
di alcuni pittori
classica fu
come
in
Un
Francia.
artista specialmente ha etfettuato questo rivolgimento e lo ha
sostenuto con poderosa energia
:
Jacques Louis David
stimò sé stesso uno dei maggiori
artisti
discussione, anche dai suoi contemporanei.
molto
il
dell'arte
titolo
d'onore del David,
ma non
il
appunto lui
e
suo
modo
di
si
gli
potè togliergli
venne salutato
tale,
senza
impiccolito
sua importanza nella storia
la
moveva
ditato per
il
suo disprezzo per
gli
mise nelle mani
la
La
fantasia del David
piuttosto pesantemente.
primo
lemento classico
i
si
maniere
altri artisti e altre
tempo
allora che. nel
dittatura nel
elementi che lo aiutarono nel far conseguire
rappresentate.
e con
ma
soltanto egli
La generazione seguente ha
fare diventato tirannico
sua posizione politica
la
;
Non
moderna.
La sua eccessiva autovalutazione, d'arte,
mondo
del
1748-1825'.
la
della rivoluzione,
regno
dell'arte)
tendenze da
vittoria alle
non dominava una grande estensione
non bisogna credere che
Inoltre
modelli antichi e che
li
abbia, proprio
lui.
furono
egli
di idee,
abbia ad-
introdotti nell'arte. L'e-
era già sostanzialmente introdotto in Francia coi tragici nazionali
Poussin nel campo
della pittura.
Dalla
metà
del sec. XV'III in poi,
contare in ogni esposizione degli accademici e in ogni vole di quadri che trattavano la mitologia e
la storia
«
Salon
»
si
potevano
un numero note-
degli antichi Eroi.
Ma
di queste
rappresentazioni avveniva non diversamente di quello che degli Eroi antichi, portati
MANUALE
6 sulla scena francese
crudele contro
prima
di
con
le
ambiva anche
Rude
amore
dell'antichità classica.
pinione pubblica,
la
sulla precisione
e insistette
disegno
nel
della libertà,
Con
3.
J.
L. ]J.avid
il
David
il
Il
g-iuramento
dcg-li
—
Grazi
grande
e libera repubblica.
si
(a cui
commoventi
si
i
più
tratti
acquistò
brillanti
favore delPo-
il
Parigi, Louvre.
pienamente
il
sogno d'una
David intrecciava volentieri nelle
e prestava così
tragiche pervase di severa ed orgogliosa dignità. brillante
ed esteriore del David. Inoltre,
sione del disegno, lorito.
il
egli
omaggio al gusto nazionale dimostrava propenso piuttosto alle scene di commozione, facili ed eloquenti era stato preparato dal gusto ornato e retorico della poesia), che non alle scene
scene patetiche degli episodi
che
Dapprincipio
mo-
mondo romano ancora prima
della rivoluzione, e voleva durante la rivoluzione realizzare
ma
Ma
;
suo tempo potevano capirla.
apparivano
patriottismo,
suoi ideali politici dal
i
:
e
egli
rappresentazione
la loro
quale traeva
Fig.
rigida,
rappresentazione
della
teste a statue e rilievi antichi.
delle
per quanto
verità interna
alla
virtù virile,
;
David insorse con severità
Il
precisione esteriore, imitando suppellettili, armi, vestiti dai
tutto sulla
antichi e tenendosi
delli
STORIA DELL ARTE
maglie e coi cappelli a piuma.
sistemi
questi
DI
Egli
non
effetti pittorici,
la
rotondità
tollerava
come
delle figure,
nulla di
vago
A
questo
artista, il
e di
egli
modo
spiega
accentuava
contrasto fra
poco
si
la
luce ed
il
successo
rigida preci-
ombra
chiaro; e tralasciava
nel co-
alcuni
fini
piuttosto di rinunciare al risalto plastico delle figure e dei gruppi sullo
sfondo. Egli pretendeva anche dai suoi scolari lo studio profondo e
la
maggior pos-
DAVID E LA SUA SCUOLA sibHe sicurezza della
mano
nel riprodurre ogni particolare.
Gli
allievi,
fra cui
anche
vari tedeschi, affluivano
numerosi a lui e trasformarono il suo studio in una vasta scuola elevando il David ad uno dei più influenti maestri del secolo. Se anche' più tardi avvenne che gli scolari si dispersero e che l'arte del David andò man mano perdendo considerazione, il suo metodo di scuola non perdette favore ancora per
Fi^.
4.
J.
L.
varie generazioni, e divenne
David
L'assassinio di Marat
un'eredità
una gran pane dei suoi successi all'educazione accurata della
:
alla
mano
preziosa
—
Bruxelles, Museo.
per Tarte francese.
profonda personale preparazione, e alla perfetta
padronanza
Ma
egli
agli studi
deve
severi,
degli elementi tecnici.
trionfo del David appartiene ancora
al secoJo XMII: egli chiude l'evoluzione che era incominciata nella metà del secolo. // gùirafnento degli Orazi 'fig. 3), compiuto nel 1784 allora il David aveva 36 anni— .Io mette in prima Il
—
linea
fra
i
MAMAI.i: pittori francesi. le
Il
quali da allora
Iti
quadro mostra tanto si
ripetono
in
Nessuno potrà negare che non
fu
abili
e attive del pittore
SrOKMA le
ARTE
buone, quanto
quasi tutte la
hlH-L
le
le
cattive qualità dell'artista,
sue opere.
scena è soltanto composta artitìziosamcnte e che
creata dal profondo dell'anima dell'artista. Si
che assestano
le
gambe
e
le
vedono per
mani
così dire le
braccia delle persone, che or-
dinano
pieghe
le
drappi
dei
dispongono
e
con effetto
le figure.
In
un'opera d'arte perfetta
non
dovrebbe però
si
scorgere
l'artista
che pondera
sottilizza e
con
che
intenzione
critica
piuttosto che con inspi-
spontanea
razione
la
rappresen-
verità della
raggiunge
tazione
si
quando
essa
dair intimo
mente
:
procede
— natural-
senza sforzo,
e
almeno apparente. Non si
deve tuttavia svalu-
tare
TelTetto delle
azioni cioè
in
le
né
;
contrasto, e
Orazi che giu-
gli
rano e genti
due
donne pianla
precisione
del disegno, la chiarezza di
tutti
la
serietà
l'
i
movimenti e posata
Ancora
espressione.
prima
del-
scoppio
dello
della rivoluzione il David FJR-
.1.
r..
David
:
La marchesa {Gazetle
d'Orvilliers
—
Parigi, proprietà privata.
Jes I>cau\-Arls)'.
dipinse
il
quadro
Bruto.
Il
console ha
di
comandato l'esecuzione capitale dei suoi lascia agire
patriottico.
il
sentimento
naturale
paterno
dopo aver adempiuto
Egli siede accasciato nel dolore ai piedi della statua di
al
suo
Roma,
le
figli
e
dovere
donne
irrompono in forte lamento; nello sfondo si vedono le salme dei figli; tutto il quadro si muove sulle stesse tracce e nello stesso sistema del Giiiraviefito degli Orazf. La rivoluzione aumentò poi la fama esteriore del David. Egli si unì appassionatamente
al
partito vincitore e appartenne
Sebbene
la
sua voce avesse autorità indiscussa in quanto riguardava l'arte, nel-
ai
fanatici della
Convenzione.
l'organizzazione di feste pubbliche e nell'ordinamento degli istituti d'arte, la sua vera
DAVID E LA SUA SCUOLA attività .artistica si era
in
quel
tempo
è
però
arrestata. L'opera più interessante della sua produzione
Marat
L'assassinio di
sione del fatto, l'opera è di concezione verità e rende fedelmente e
il
fig.
4}.
Creata sotto l'immediata
naturale;
il
fatto
si
ributtante bruttezza di Marat.
la
tiene
La
strettamente alla
verità è che l'anaoscia
terrore prodotti dalla rivoluzione risultarono poco propizi allo svolgimento del-
nonostante
l'arte
i
paroloni che
si
andavano ripetendo
sul desiderio di rigenerarla.
Alcuni simboli superficiali e alcune gelide allegorie bastavano a soddisfare artistico ufficiale.
Anche dopo
Fig-. 6.
artistiche
e le
impres-
«
fine del
la
r. P. Prud'lion
:
Terrore, sotto
La Giustizia
e Li
\'endetta
non migliorarono. Basta osservare come
Merveilleuses
»
puro ellenismo. Non
biamento
avvenuto,
gusto
sia
il
si
Pariiji,
degna
bisogno
condizioni
le
Louvie.
portavano
può negar
gli
"
Incrovables
tuttavia che
»
che fosse
un certo cam-
quale ebbe inlluenza anche sul David. Corrispon-
dentemente all'aumentata influenza delle donne nella fu ritenuta allora più
Direttorio,
per persuadersi della ridicolaggine delPasser/ione
allora risorta l'età del di
si
—
il
il
e più alta; e di
società,
conseguenza
la
la
bellezza femminile
rappresentazione
del
nudo divenne la preoccupazione artistica più attraente. Il Ratto drlle Sabine del David, finito dopo cinque anni di lavoro nel 1800 ed esposto al pubblico con entusiastico successo, mostra il cambiamento dell'opinione pubblica in fatto d'arte. Le donne che dividono combattenti hanno la parte principale della scena e la magi
giore importanza è data alla corretta
riproduzione dei corpi nudi.
Con
quest'opera
MANUALE
IO
STORIA DELL AKTE
DI
David raggiunge l'apice della sua attività; ma egli continuò indiscutibilmente ad essere il primo pittore dell'epoca anche durante l'Impero ed ebbe a godere altamente di Napoleone. AH' infuori di quadri di cerimonie, p. es. V Incoil favore e la stima ronazione di Xapoleonc, egli dipinse pure l'Imperatore, mentre a cavallo d'un focoso il
destriero addita ai suoi soldati
strada della vittoria attraverso
la
Alpi. Egli dipinse
le
inoltre molti
ritratti
emerge quello
cui
fra
insigni
Marcìicsa cV O rvilliers per
della
(fig. 5)
sem-
l'interpretazione
naturale
plice,
non
Kgli
e
veritiera.
però
riuscì
più a
nuove
trarre dal classicismo
voci
perdendo sempre più
dava di
vecchia maniera an-
la
:
vitalità.
mediata
im-
L'influenza
David sull'arte
del
francese cessò completamente nel 18 iG, allorché egli fu ea
siliato
Bruxelles per aver
XVI. mag-
votato la morte di Luigi Il
David deve
la
suo successo
gior parte del
risaltare ener-
all'aver fatto
gicamente, fino
all'asprezza,
l'elemento classico. Le quaopposte,
lità
paura di tutto
la
quello che è violento portata
punto da diventar debolezza
al
furono
la
causa che una na-
tura quasi ugualmente ricca
fronte
al
I"r.
7.
Gerard:
Madame
Récaiiiicr
—
(i
Parigi, Hotel de Ville.
in
oggetti per la toilette
uno
che a suo
stile
dell'
modo
Imperatrice Maria Luisa e di
vedere
era classico,
non
tendenza
esempio gli
Paul
758-1 823)
alla
ma
la
di
David, nell'ombra.
Pierre Fig.
sempre,
doti restasse
di
era
ostile
classica.
ha
egli
Per
concepito di
Roma
sembra
ecces-
Re
culla del
che a noi
Prud'hon
•sivamente pedantesco e tradizionale.
Egli non trovava che scuole
ma
;
Per lui Venere
ci
fosse /agione di romperla violentemente
studiare sui modelli antichi era per lui una
l'antichità classica era ;
e le
pur sempre rimasta
Muse anacreontiche
tragica. Egli preferiva la
a quello delle linee
;
e
si
gli
regno
di
giocondo
le
vecchie
opportunità. di
cuore più assai che non
Amore
e
la
poesia
pittorica a quella plastica, l'effetto dei
colori
parlavano
comprensione
il
questione
con
al
astenne, tolte poche eccezioni, dalle rappresentazioni patetiche.
TA^^
*.
i\
PPUd'hON Parigi,
:
IL
Museo
RATTO del
DI
Louvre,
PSICHH.
I.
DAVID E LA SUA SCUOLA
1
I
L'eccezione più celebre è data dal quadro (che ora si trova al Louvre) imaoj•nato per la decorazione di una sala di giustizia e che rappresenta l'assassino che
appena compiuto vendetta
(fig.
l'atto
sanguinario è già inseguito e raggiunto dalla giustizia e dalla
6).
L'effetto della scena rappresentata con sorprendente verità è accresciuto dall'anì-
Non una
biente.
timento
speciale tendenza,
ma
maggiore naturalezza
la
e
verità del sen-
la
distinguono dalla vecchia scuola. Un'ottima testimonianza della tendenza del maestro, che è stato anche fecondissimo quale disegnatore, è data dal Ratto di lo
Fig.
Psiche (Tav.
I).
Fu
8. J.
A. Gros
:
Bonapartc
al
ponte d'Arcole
specialmente quest'opera che valse
reggio francese. Alla bellissima armonia delle linee e carni
si
—
associa un impiego di chiaroscuro
molto
Parigi, Louvre.
al
al
Prud'hon delicato
efficace,
col
titolo
il
di
trattamento
mezzo
Cordelle
del quale
le
superbamente smaglianti. Il Prud'hon come tanti artisti del suo tempo naturalmente
parti del corpo esposte alla luce piena risaltano fu
fecondo anche quale
nell'opera sua egli
si
illustratore,
sentì specialmente attratto dalla poesia erotica. In queste
strazioni che superano di
disegni,
si
;
gran lunga
manifestano brillantemente
il
la
valore del testo,
fecondità e
la
come anche grazia
nei
naturale
illu-
numerosi della
sua
fantasia.
Mentre
il
Prud'hon godette pieno favore soltanto presso
la
generazione più gio-
.MANUALE
12
DI
STORIA DELL ARTE
vane,
altri artisti
dell'epoca napoleonica dovettero
dopo pochi anni pagare il fio dell'esagerato favore che a\evano loro tributato i contemporanei, con una totale o almeno con una mezza dimen-
Anne
Girodet
ticanza.
Louis
Girodet-Trioson
Trioson, detto
;
Roucy-
de
G.
1767-1824)
si
non diversa Prud'hon. Nel suo Endùnto?ic spiato
era posto da principio su una strada
da quella del
da Aìiìorc al chiaro di luna (1792) è accentuato prevalentemente il fascino pittorico della situaDi
zione.
natura più suscettibile del David, che
era da lui preso
talvolta a
verità del disegno,
anche da opere canti
di
Ossian
di
egli
tica
«
Atala
»
di
il
Gucrin Ritratto di signora. Londra, Collezione Wallace. (Fot. Mansell). P.
per
lasciava
influenzare
universalmente
e
dalla
la
moderne, come
se-
dai
ammirati
famosa opera poe-
Chateaubriand. Tra
del David, Freincois Fig:. 9.
poesie
così
per qualche tempo
si
modello
i
seguaci
Gerard ('770-1837) occupò
posto migliore accanto
al
maestro. Nell'opera
:
Fi-. 10. L.
V,.
E. Isaliey
:
in
cui
è
Fiiceviniento a Corte
rappresentato
—
il
cieco
Belisario
Lon.lra, Collezione Wallace.
(Fot. Mansell).
che
DAVID porta' la sua guida ferita
tra
—
ma
;
supera
lo
sione. Egli supera
il
gran
di
più
profondo; per queste qualità
del
suo
tempo.
riusci
egli
Gerard
del
di battaglie.
Jean Antoine Gros (1771-1^3.^)-
denza a
magnificare
le
troppo
la
con
Questi
non
pur
artistica,
resto
del
dipinse vo-
La
culto delle glorie nazionali.
compromettersi quella storica.
a
pesantezza
e l'efficacia del colorito dalla
teatrali,
è
efficace-
turbata sol-
portanza marcatam.ente inferiore è Pierre Guérin (1774- 1833), che seguì pure
ma
delli classici;
che però
sebbene cercasse
perficiale dell'antico,
e sensualmente piacente
(fig.
gruppo
questo
di
attività
piuttosto
di vista patetico
dopo
maestro
di
17*37-1835) forma un forte
il
tempo
al
si
sia
svolta sotto
con
Direttorio egli godeva? di
alta
p.
es.
napoleonico,
ritratti
di
personaggi
Suo
somigliantissimi) sull'avorio.
che
distinti,
figlio
egli
gli altri
rappresentava
// generale
:
legata agli innumerevoli
finemente
sempre
(e
Eugcne
Gabriel
Isabey
(1804-86) dipingeva marine luminose e quadretti di costumi romantici con lesta niera e intelligenti etfctti di luce
intonata del colorito su
III.
Con non meno mania
e
si
trovò
descrizioni del i
principi
Già
e tedeschi,
romano
risanamento
sembrano
uguali,
il
per
i
risvegliato
proseguimento
materie in cui
francesi,
la
Cari Spitzweg.
strada dei classici anche in (ier-
dell'arte nei ricorsi a quell'antichità,
si
e
il
il
molto più
Come
per
quale
la
le
maggior entusiasmo. Ma soltanto fine sono completamente diversi.
approfondiscono
dimostrano un aperto contrasto.
era,
e
CARSTENS E THORWALDSEN.
Winckelmann avevano
la scelta delle
come Ed. Hildebrandt
zelo che in Erancia fu battuta
il
ma-
Egli iniìuì col suo slancio e con la finezza
arnsti tedeschi,
v^arì
—
io}.
(fig.
Bo-
stato molto apprezzato
esegui
Louis
scolaro
e
egli
suo quadro
nel
naparte nel giardino della Malmaison). Sebbene egli fosse anche come decoratore, pure la sua fama è principalmente somigliantissimi
sebbene però
;
regno di Napoleone. Mentre
il
eroico del reggimento
lato
suo eroe nella sua vita privata
il
del
contrasto
sua fama fino a Restaurazione inoltrata
la
più rigogliosa
magnificavano
artisti
Già
artisti.
considerazione, e mantenne
sua
fama
Invece egli godette gran
9).
mo-
sopra dclP imitazione esteriore e su-
di
comprenderlo da un punto
di
miniaturista Jean Baptiste Isabey
Il
la
al
i
David.
l'esilio del
tutto
elevò poco
si
im-
Di
tòno.
di
Il
ha contri-
8,
(fig.
della scena
vivacità
prece-
la
buito non poco alla divulgazione del culto napoleonico ed ha insieme reso
mente omaggio al tanto dalle mosse
con-
7
ogni altro a
di
senza
Arcole
di
fig.
pittore l'abbia circon-
meglio
l'eroe
ponte
al
delPespres-
studio pittorico
1802:
molto fedele
essendo
quadro del Gros che rappresenta Napoleone
verità
tracce
le
deve lasciare
egli
riusciva
Napoleone e ad idealizzare
vittorie di
verità
campo però
In questo
segue
egli
più ricercato ritrattista
il
adesso
anche quadri
lentieri
,
più forte e nello
diventare
a
strada lungo un
la
impressionante
la
colorito
nel
—
795
1
un grande fascino, non ostante che il artificiosamente, di un ambiente troppo vecchio. Egli
serva anche dato,
con
bastone
nel
finita
Madame Rccamiir
ritratto di
Il
opera
lunga
maestro anche
I3
tastando col
braccia,
le
precipizio che egli ignaro costeggia
del David
LA SUA SCIOI.A
I-:
per
comprensibile
i
pensieri degli artisti francesi
tutti
del
i
popoli romanici,
mondo
il
greco, nel
mondo quale
MANUALE
'4
Kij^.
essi
11.
A.
J.
Carstens
:
I.a
attirati dai greci
mondo
;
nutrivano preferibilmente
loro
la
eroico, e ascoltavano con entusiasmo
Dea
la
figli il
è grazia e bellezza.
del destino e
tedeschi invece
I
fantasia
racconti
i
questo motivo quella tradizione artistica in cui
Ma
ARTE
DKI.I.
Sonno e la Morto, Weimar, Museo.
Xottc coi suoi
vedevano solo quello che
STORIA
DI
si
sentivano
personaggi
di
dei poeti
TcUenismo
Parche (cartone).
le
era
ellenici.
di
Già
più'
quel
per
restava
trascurato,
non erano in contradizione e di seguirla come scuola: non c'era in Germania un centro di coltura sociale e artistica che potesse imprimere all'arte una direzione particolare e determinata, e specialmente all'arte pittorica mancava un grande pubblico, mancavano ordinamenti ricchi di adepti e liberali di tendenze. Mancava sopratutto una vita pubblica movimentata la quale è sempre un potente
più lontana dal loro spirito.
anche
alT infuori di questo,
essi
dizione di adottare quella
;
;
stimolo per teressi
gli
generali.
vogliamo
se
all'arte
artisti
e olfre l'opportunità di
Le parole
lavorare
tedesca nel
di
Schiller
per nostra
tempo
:
«
noi
propria
;
in
contatto l'arte con
dobbiamo dimenticare
convinzione
del X'N^inckelmann.
faceva al sentimento popolare
mettere
Il
modo
»,
di
si
il
gli
in-
nostro secolo
adattano specialmente
vedere estetico non
a vero dire l'artista creava per altri artisti,
si
con-
e prefe-
ribilmente e meglio per sé stesso. I i
giovani che rendevano
pittori delle
se
omaggio
ai
nuovi
ideali
scuole d'arte ormai troppo degenerate,
non a impedire
il
lavoro agli spiriti
liberi,
a
classici
si
trovavano
stretti fra
non pensavano ad altro coloro che non erano asserviti alla i
quali
CARSTENS
chiamavano
vecchia 'scuola, e che essi
sideravano l'arte esclusivamente
come un'opera che non erano dirette da
come un
classici attraverso
pur combattendo appassionatamente uscir mai dall'càmbito di una « scuola le
mania che
la
letteratura
grandezza
alimento borghese quali,
era nei
;
dell'antichità.
(Germania invece
», in
le
poiché essi con»,
«eneralmcnte.
accademie straniere. Essi
delle
più vecchia maniera
una rivoluzione sebbene
in quelli della Francia,
cam.pione rivoluzionario-politico
l'arte
tedesca
artisti
che
si
».
Con
furono irrevocabilmente
volgevano
la
che essi
libri
Mentre
accademica, rottura con
il
David,
non
seppe
la «
scuola
ai
in
dell'arte nei riguardi della
Francia
l'arte
^
fissate
per un' intera
si
trovarono a
essi
un
dello
sviluppo
generazione.
I
del-
giovani
dover studiare da
soli.
molti vantaggi di un insegnamento regolare e ordinato,
tradizione viva e alla speranza di incontrar successo in
Per molte ragioni
(kr-
fosse capitanata da
tutto ciò le tendenze
nuova tendenza
alla
Essi dovettero rinunciare alla
la
la
tipi
t
»;
vecchie tradizioni fu completa e duratura.
Si ha più diritto di parlare di
«
come un
mestiere,
avevano incominciato a entusiasmarsi per
e con
sciupatori del mestiere
o almeno foggiate sui
ideali
gli
gli «
I^
potesse affrancarsi dalle accademie,
stranieri,
avevano conosciuto
E THOR\VAL[)Sr:N
non poterono materiare
le
ambienti
loro opere di
molto
quello
vasti.
che dà
la
più potente attrattiva alle creazioni d'arte; e cioè di vita fremente e di luce brillante e colorita. Essi avrebbero potuto acquistare l'eccellenza dal
simi cioè nel cosidetto
«
mestiere nell'arte
»,
lato tecnico, farsi abilis-
soltanto se fossero rimasti nell'altro campo.
Iti;
\%
iai Fig.
12.
A.
J.
Carstens
:
Il
tragitto del Megrapente
—
Weimar, Museo.
MANUAI.r: DI Sl'ORlA
l6
I>FI.I.
ARTE
compresi unicamente della grandezzza semplice e della bellezza poetica del mondo presentazione riccaoreco. essi davano poi poco peso alPesecuzione virtuosa e alla
Ma
davano perciò più colorita dei loro lavori. Essi volevano gareggiare coi poeti ; pittorica ed avevano paura rilievo e più importanza alla bellezza poetica che a quella o cancellare il sentimento da cui si sentivano invasi con una soverchia
mente
opprimere
di
cura delie l'orme esteriori. Questa tendenza si manifesta più marcatamente che in tutti in Asmus Jacob Carstens, nato nel i7_:,4 (nel molino di Sankt-JLìrgen presso Schleswig) e morto nel
179S
Roma.
a
ancora intorno
metà
alla
gruppo classicheggiante, nica. Ma, nel complesso, Carstens.
al
ritorno
Il
quale
Celebrato
del secolo in
deprezzato poco dopo con tutto
;
segnato
È
della nostra forza.
menticando
divisioni politiche,
le
spirituale della
dirsi l'unità
non soltanto
perciò che
Nazione.
1
di-
dell' in-
nostra
della
ma
tedeschi
tòno esteriore
Il
nuove
una
poesia, è
la
anche
gli
che
ricordavano soltanto di quella
si
tec-
che s'erano formate nello spinto pubblico
coltura letteraria infatti racchiudeva in se la parte migliore
la
dalle
connessione
con
specialmente
letterario, e
il
è fatto spesso troppo torto
si
così che la sigolarmente stretta
delle grandi correnti
conseguenza naturale
fu
egli
causa specialmente della troppo manchevole abilità
movimento
spirazione artistica col
XIX,
e per queste considerazioni,
europea
rettive della coltura
e
motivi classici era inevitabilmente
ai
tedesca
delP arte
ristauratore
riformatore
di-
italiani,
poteva
e
ben
paesi tedeschi,
nei
tuttavia,
vita
;
era misero.
La guerra ralizzate
e
disposizioni creative.
le
Europa
tutta
in
le
benessere del paese e ne aveva pa-
Nazioni tentavano a poco a poco di risorgere;
un mondo
culto di
il
Ma
il
ideale,
vivificato
un impulso universale e duraturo anche
Poeti, diede
A
dei trent'anni aveva distrutto
22 anni
il
alle
specialmente dall'opera dei plastiche.
arti
Carstens andò a Kopenhagen. Quello che quivi
lo attirava
Abraham
agiva con successo specialmente Nicolaj
tanto l'accademia in cui
non era Abild-
gaard (1743-1809), ma la collezione di gessi di sculture antiche. Egli seppe imprimersi tanto profondamente nella mente quelle forme che le sapeva disegnare a meNel
moria.
mezzi
egli volle
1783
ma
tentare la fortuna anche in Italia;
costrinse però, appena arrivato a Mantova, a tornare
lo
insufficienza di
l'
indietro. Allora visse
1785-1792) a Berlino. Finalmente una borsa paese dei suoi sogni. Visse sei anni a Roma, solo,
qualche tempo a Lubecca, e alcuni anni di
studio
permise
gli
contrariato 'da molti,
visitare
di
ma
il
molto stimato da un piccolo circolo
salutava quale maestro. In questo' suo soggiorno a
sebbene questo non
attività,
ma
risulti
non eseguì opere
finite,
torni fatti con
matita o con
nera con
luci
la
ad un primo e
Roma
ammiratori che
di
svolse
si
la
esame.
superficiale
lo
sua maggiore Egli
infatti
quasi esclusivamente disegni, in semplici schematici conla
penna, poi cosidetti
«
cartoni
»,
abbozzati in creta
La sua
ravvivate e alcuni schizzi leggermente colorati.
fantasia
era
anche inspirata da Ossian, da Dante, da Goethe [Faust nella cucina delle streghe)\
ma
egli
campo della
si
sentiva
completamente
delTallegoria.
luce
oppure
sua fantasia. Si vede poeta
i
tratti
Anche
ha in
a casa sua
idee più
quando stava
lontane
e
astratte,
mondo
nel
come
p.
es.
Notte
cori
lui
disegnatore che non ha soltanto tolto a
il
i
suoi figlhioli
esteriori dell'avvenimento per poi
(fig.
lasciare
11),
trovarono
campo
a chi
antico e nel
La
nascita
forma prestito
guarda
di
nella
dal rin-
CARSTEXS
THORWALDSEN
E
frescarsi la fantasia alla fonte poetica o letteraria
;
17
ma
è chiaro che
una
volta individualmente rifatta e ricreata la scena nel suo spirito.
riva
il
sentimento vivace che anima
apparato scenico e
mezzi
i
Thorwaldsen
Bertel
tista della loro
waldsen a Y\\
suo posto
moderna
d'arte
hanno eretto Thor-
di
col
Il
4}.
il
semplici, di cui
de-
manchevole e^^li
fa
u^o.
il
più bel
monumento
che un artista possa
(vedi sotto
nella storia
però precisato
è
suo lungo soggiorno a
dal
Da questo
(i
stirpe e gli
museo Kopenhagen
desiderare
straordinariamente
ancora
770-1 844 appartiene per nascita e per posizione sucialc ragione i suoi connazionali lo decantano come il magoior ar-
Danimarca. Con
alla
tecnici
rappresentazione, nonostante
la
ha
es^li
Roma
1820-1838) e dalla sua
(1797-1819,
comprensione dell'arte e del mondo antico. Thorwaldsen fu per la sua fama un artista europeo fintanto che visse
—e
hanno
gli
felice
;
gli
Dei senza invidia
—
vita
lunga
Può
essere che
questa fama dell'esage-
in
non
razione, alla quale certamente partecipò
mondo
il
cese e italiano
certo
;
anche
di più,
dell'antico
teriali
di
«
ideale
d'un
dei in-
Cristo. ri<;-. lo. 1'. Thorwaldsen Kopenhager, Chiesa di Nostra Donna.
ma-
:
Nel
arte.
Roma
alle
Thorwaldsen
elementi più
della sua
egli arrivò a
suo
P'iglio
tagliatore di imagini, gli
apprezzarlo
letterarie
e
germanici.
imparò presto
il
popoli nor-
conforme
idealità artistiche
popoli
i
di
perchè era
»
fran-
artistico
avevano ragione
dici
e
onorato quale
egli fu
scultore sovrano. vi sia
una
regalato
1797 con una borsa
studio; e sarebbe tornato
in
patria
nel
iSo'-;
aver
senza
mai
fatto
alcun'opera
statuaria di qualche importanza, se nel giorno della sua partenza un mecenate inglese
non
gli
avesse ordinato
il
Giasone, decidendo con ciò
Roma. Thorwaldsen aveva modellato
la
sua più lunga permanenza a
questa statua già nel 1801 e l'aveva poi nell'anno
seguente ancora ingrandita e curata nei particolari. Giasone, col vello d'oro conquistato sul braccio, volge
ancora un'occhiata piena
di lasciar la Colchide.
La semplice
di
da tutte
le
al
drago vinto, prima
verità del concetto, libera da ogni esagerazione e
ogni sfoggio di bellezza nelle parti del corpo,
movimento con
orgoglioso trionfo
la
felice
da
combinazione dell'immediato
in
tutto l'incedere, distinguevano questa statua
altre statue plastiche di eroi
eseguite in quel tempo, e dimostravano una
la
posata tranquillità
evoluzione efficace dello
stile
allora
dominante. Da quel giorno
la
fama
di
Thor-
MANUALE
i8
waldsen andò sempre crescendo; studio
si
riempì presto
numero degli Furono ricercate
il
le
non
essi
il
lavoro
notevoli cambiamenti, se anche allargandosi.
Il
mondo
senza contrasto;
ma
antico restò
trovava, l'arte del rilievo, e
per
maggiori
opere
le
Nò
suoi allievi.
la
egli
maestro;
del
da
ed
egli
e
il
andò molto
trattati
lui
campo
dominava
dov'egli
decadenza
profonda
dalla
trasse
crescenti ordinazioni.
sua maniera ebbe più tardi
la
sua vera patria,
suo
Il
per quanto crescesse
e
;
sempre
le
cerchia dei soggetti
la
specialmente
tutte ai
svolse senza interruzione.
si
tedeschi e italiani
bastavano
copie di quasi
naturalmente trasmetteva
sua attività
danesi,
artisti
di
allievi,
la
STORIA DELL ARTE
DI
cui
in
si
recò a una magnifica fioritura. Egli eliminò da essa
la
Telemento pittorico che secoli,
vi
profondità prospettica,
la
ornamenti
naturali,
spetti delle ligure
la
degli
confusione dei vari pro-
nuovo
e introdusse di
:
massa
la
per
dello stile greco, efficace
plicità
introdotto da
era
si
sem-
la
bellezza e
unità di linee. Stava nella natura ingenua e semplice di stile
Thorwaldsen
fascino di questo
il
volontariamente semplificato e
rilievo
di
di capire
L'opera sua
ridargli tutta la sua fresca originalità.
più \'asta
questo
in
campo
è
di .J-
Corteo
il
di
Fama maggiore ma più discussa hanno // Giorno e La Notte, che sono tondi
lessandro. i
due
:
altrettanto giusti neir idea quanto perfetti
composizione
;
forma rotonda gioni e
il
quale
la
adatta spontanea alla
si
uso fregio
rilievo a
di
Amore
di
versi anacreontici,
meno
che
sua predilezione
la
distingue
le
1
;
Lok:.
Grazie,
Venere,
Psiche,
incline al pa-
quieto e
al
sentanza di figure femminili Frcuri
dominio
dolce
del
suo spirito
Il
zoso spiega 1'.,
età delV amore.
Thorwaldsen era pressoché
tetico e alTappassionato
11.
sta-
e in quella di allegre personificazioni
inesauribile.
14.
Le
:
Nella rappresentazione
l-ii;.
Le
nò minor pregio hanno
;
nella
per
ideali,
Ebe,
q.zc.
la
come
al
vez-
rapprele
Certo,
Tre esse
mancano dell'attraente leggiadria sensuale che vantaggio di far risaltare la Canova; ma hanno
figure femminili del
il
vera, pura, misteriosa bellezza femminile, avvicinandosi così di più al carattere antico.
Thorwaldsen lavorava con meno che sul terreno antico-ideale, a il
«
regno allegorico-ideale Nei decenni seguenti
crali.
Kopenhagen
gli
fornì
»
;
con
le
statue dei
mente a
invitare
che
ciò
la
nel
campo
si
monumenti
e
egli
fece
nuova costruzione
la
della scultura
che non entrasse in quello che in alcuni
della
numerosi compiti di natura
Nel timpano rappresentò con un fregio a
meno
libertà
chiesa
di
monumentale potrebbe dire rilievi
sepol-
Nostra Signora a
religiosa.
predica di Giovanni
;
ornò
il
pronao
della
chiesa
Gerusalemme
e T interno
12 apostoli e del Salvatore in atto di aprire le braccia
amorevol-
rilievo rappresentante l'entrata di Cristo a
gli
stanchi e
gli
oppressi.
E
stato
molto discusso
se gli eroi del
CARSTENS cielo cristiano
modo
possano essere
THORWAI.DSEN
E
'9
con naturalezza
rivestiti
di
modo
possa riuscire a rappresentarli plasticamente in
si
Thorwaldsen ha creato un'opera
serio e solenne
di
forme
elTetto
antiche, e se in tal
perfetto. In ogni caso
con
la
statua di Cristo
destinata originariamente alla Cappella di Palazzo, e a cui lavorò dal 1821 fig.
e se ne apprezza pienamente
S
I
meno
a confronto della non
Mausoleo era
il
XIX;
colo
primi
ancora adesso tra st'opera
Dannecker fluenza
trent'anni
Ciò che piace di
sui
Dannecker 1758-1841)
1827; mette
Regensburg, di
Stoccarda
del se-
opere più popolari
le
appunto ciò
è
del
si
sua Ariaìina va annoverata
la
quell'epoca.
Cristo
la
Germania
più celebre scultore della nei
di
Johann Heinrich Dannecker
del Principe Taxis'.
meridionale
statua
celebre
specialmente se
valore artistico
il
al
ai più
una grande
esercitare
suoi
que-
in
impediva
che
colleghi
:
di
al
in-
trattamento
il
forme proveniente scuola. Ad ogni modo me-
cioè liscio e dolce delle
vecchia
dalla rita
maggiore considerazione
busto
il
co-
lossale di Schiller in cui lo scultore seppe
fondere egregiamente
una concezione
la
verità naturale con idealizzata
tutta
suo
del
modello.
Quantunque la natura Thorwaldsen si trovasse bene tanto nell'antico, anzi con gioia,
mentre
si
compiti
la
volentieri,
cristiano-religiosi,
manteneva freddo quando a
si
trat-
richiesta dei
suoi
leggenda delle divinità nordiche.
Tentare queste prove fu compito giovane generazione
come
di
a posto sol-
eseguiva
egli
tava di personificare, clienti,
artistica
dello
di scultori scandinavi
Benedikt
svedese
(1780- 1854; che
;
Fogelberg
valse de' suoi studi ro-
si
mani per gettare
della più
un ponte
fra
i
delle
tipi
divinità classiche e le figure della mitologia
Fi<'.
1.=;,
1.
A. Jerichau
:
11
cacciatore
di pantere.
scandinava.
Da Adone
egli
trovò abilmente
il
modo
di passare a Balder,
da Ercole a Thor,
(1798-1868) o H. E.
Anche alcuni scolari di Thorwaldsen, come H. ^^^ Bissen Freund (1786-1840, rendevano omaggio al carattere nordico, e
anche troppo spesso
ai
da
Giove a Odino.
cisione
itìg.
14),
Ma
cicli
delle leggende,
mancanti
anche su suolo scandinavo
la
una chiara e misurata prepreminenza non poteva esser d'
740-1814) prima di Thorwaldsen lo svedese Tob. Sergell aveva avuto numerosi ammiratori e il giusto orgoglio con cui si considerava il
tolta all'antico.
Già
1
;
più grande artista del Settentrione, aveva magnificamente risvegliato nella patria di Thorwaldsen lo stimolo dell'emulazione. Basta indicare Jens Adolf Jerichau '18 10-1883),
MANUALE
20
uno
avendo
STORIA
rapito
il
DELI- ARTI:
ma
Danimarca,
dei più tardi scultori della
Cacciatore, che
DI
dotato del maggior talento. Nel suo
piccino ad una pantera,
viene
da questa
assalito
13, l'elemento passionale e messo maggiormente in evidenza creazione di Thorwaldsen. mentre .Terichau si avvicina di più al
che
(tìg.
in
qualsiasi
grande
maestro
gruppo di Ercole ed Ebe. Perfino Tartc applicata all'industria deve indirettamente a Thorwaldsen il suo sviluppo. maggiori seguaci del maestro danese nella sua Naturalmente non troviamo nei suoi rilievi e nel
i
ma
patria,
Pietro Tenerani
che si lega
i
(i8o'2-i87q;
178q-i8(')9\
sandali
scultori
soltanto
/m
tessitrice
del
famoso
suoi
i
tedesco
il
compagna^
Roma
di
e
creatore
il
dalla sua
sorretta gli
Roma. Non
bensì a
scolari
Rudolph Schadow
sono
(ìiìiditta
e
la
àAV Amazzone
Potsdam,
di di
molte
altre
che rendevano omaggio all'antico seguirono
waldsen viveva come un patriarca nel suo cerchio romano seguiva
sua scuola onorava
sopra -ogni altro sapeva, per
persona del maestro,
la
ferita
ma
opere);
tutti
sue tracce. Thor-
le
Anche chi non che quantunque si elevasse di
artisti.
suo spirito quasi infantile e per
il
Ea donna
786-1822;
(i
P italiano
fra cui
sue opere maggiori) e Emil Wolff
le
Pescatore
della
immediati,
la
ingenuità
fresca
del suo cuore, scherzare a gara col più giovane e col più piccolo dei compagni.
Giacché dapprincipio non ne
nei gruppi degli artisti, tutti
partiti
stile
erano ancora contrasti
vi
artistica,
giuravano unanimemente sulla bandiera dello
classico.
È
strano quale attrattiva esercitasse
un tempo
in
diventati
cui.
scarsi
in
confronto
perfino
eterna impoverì e
si
gli
al
Dopo
modelli.
musei erano
i
stati
Roma
manomessi,
Roma
parlavano con più forza allo spirito e
siasmo tanto potente quanto non aveva saputo accendere opere d'arte.
E
Bacco
sua
la
e
in
potuto
tesori
dire che
monumenti
I
città
la
la
dell'arte
risvegliavano un entu-
Roma
allorché
era piena
perfino da Parigi arrivarono nuovi adepti.
Gottlieb Schick
Roma
francese
loro preziosi
i
quasi
fantasia avesse sostituito quello che era stato tolto agli occhi, antica rimasti a
sull'artista
era tanto misera, ed erano
l'occupazione
sarebbe
si
:
Roma
Pantichità di
e
passato, la vita di
antichi
spopolò;
Roma
trasportati a Parigi cjuale bottino di guerra
di
concezione
nella
1776-1812)
educazione
di
artistica.
Stoccarda lasciò I
ranze nell'avvenire del pittore
;
studio del David per finire a
quadri Apollo fra
suoi
Ariamia suscitarono gran chiasso
lo
fra
gli
i
pastori
artisti e risvegliarono
speranze che pur troppo furono
(fig.
16) e
grandi spe-
frustrate
sua
dalla
immatura morte. Ed ancora un altro svevo percorse la strada per Roma attraverso Parigi: Eberhard Wachter (1762-1852), che come pittore non disponeva che d'una capacità mediocre, ma che come onesto consigliere della gioventù ebbe notevole influenza nello sviluppo successivo dell'arte tedesca.
andati a
Roma
trarsi alla di
attraversando
le
magia dell'idealismo;
Hof (i 761-1847). La benevolenza
i\Ia
Ma
molti dei paesisti che erano
Alpi alla line del secolo XVIII, fra
questi va annoverato
più notevole di
lui
fu
non
seppero
sot-
Johann Christian Reinhart
Joseph Anton Koch
(i
768-1 839).
Augsburg aveva procurato un posto alla Karlschule » di Stoccarda al giovane contadino tirolese; ma un amore quasi selvaggio di libertà l'aveva indotto a fuggire dall'istituto. Dopo lungo pellegrinaggio arrivò a Roma, città che egli non abbandonò più fino alla sua morte, salvo che una sola volta. Koch si rivela apertamente seguace di Carstens. Nelle sue manifestazioni fìgudel vescovo di
CARSTENS rali
ma
THORWALDSEN
i:
—
—
le illustrazioni
la
sua natura rude e incapace di freni e
per Dante ed Ossian
egli di
si
2
avvicinò intimamente
Hackert
per
;
i
vivamente
doveva valere
paesisti
il
parte principale doveva esser data dalla I
16.
G. Schick
:
Apollo
fra
la
«
diritto di
il
i
—
campo che
nel
da
partiva
principi »
realtà
della
pittorico
un crlj
affini
coltivata
creazione libera e poetica
loro senso
pastori
Anche
pittura di vedute
caratteristica
paesaggi di Koch non atVascinano per
Fig^.
Koch
nella pittura di paesaggio,
Egli combattè
quelli di Carstens.
maestro;
al
disciplina gli vietò di possedere
giusto equilibrio nella forma e nella concezione pittorica. fu più proprio e cioè
I
e
;
a
da la
rappresentazione.
e
per
TelTetto
ar-
Stoccarda, Galleria Keale. (Fot. Bruckmann, Monaco).
monico dei colori si direbbe che essi sieno sono notevoli per la costruzione chiara e solida
fatti
robustezza
parla
:
delle
forme.
Il
sentimento che
più di linee che di colori.
Invece
dei fondi di paesaggio e per l'espressiva
attraverso
il
paesaggio è
accre-
Le
figure
sciuto e reso più chiaro dalla disposizione e dalla costruzione del quadro.
non sono aggiunte esteriori e formali, ma stanno in stretto ed intimo legame con paesaggio, ed hanno sempre un signilìcato e un'azione determinati. Così nel quadro il
di
Afacòei/i del
nella stessa
quadro:
e
Museo
di
misura tanto
Innsbruck al
la
situazione
paesaggio quanto
alle
orridamente
paurosa
figure e ad
ogni
l'uragano che imperversa sulle cose inanimate è
che imperversa negli animi delle figure
collocate nel
primo
il
è
impressa
particolare
del
riHesso della passione piano.
Un
legame sim-
MANUALr:
22
sempre unire
bolico aeve
paesaggio storico
«
proprio del
fu
Koch
modo
precursori
il
il
nome
di
quadro, che
E
non senza ragione. cadono normalmente sotto
ci
della natura
La rappresentazione
nostro abituale diletto.
il
concepire
di
seguaci.
e
che
tanto
paesaggio;
il
maestosi non sono quelli che
e
occhi e che formano
gli
umane con
suoi
alcuni
e di
Questi paesaggi potenti
ARTE
DEI. L
appunto coniato per quel
tu
»
figure
le
STORIA
DI
dettagli anche ricchi e piacenti, che talvolta è acuita lino alla rozzezza, lomissione di resa comprensibile per riguardo a una concezione uniformemente caratteristica ci è nostri pensieri nel passato; in quelPetà eroica, la vita soltanto se approfondiamo i
umana
con
manifestava
si
decise della sua tendenza fu Taver quasi la
Koch bisogna dire che quello che sempre omesso le casualità nel rappresentare
—
Paver quindi ristretto all'essenziale
;
Carstens; era dominata dall'idealismo anche
tendenze e
fini
altri
tempo
tenne ancora per lungo difendeva in persona
seguente devono
alla
con grande
un
stessa però,
di vista
zelo.
Specialmente
di
due
i
si stabilì
(i
che
mecenati,
gli
Roma
da giovane, frequentò
fin
amici intenditori la
fortuna
desiderio di esercitare
la
pittura
sua
fine della
Però
scurata.
il
studio
lo
vita
fu clemente
denza
di
«
per
le
cicli
le
la
un
di
si
affinità
di
mente
Come
spiega
la
;
giacché
gruppo
dei
classicisti.
I
vede,
il
rame
in
anche
:
la
in lui la
sua ten-
la
nudo
il
Friedrich Preller ((804-1878)
vita.
studiato
le
opere
di
accuratamente
dal
svolgono
i
destini del
studiata «
Preller.
divino paziente
meridionale, nei ricchi contrasti, qui
di
».
olire
i
vita
elementare dèi tempi
là
di
si
unì
ricompose
Nelle ben definite
eroici.
e
la
motivi per
coltura opulenta,
tracce di Koch.
Ruisdael a Dresda e
quadri
di
tichezza, e nelle linee espressive e decise del paesaggio. v"c alla
le
Roma
dell'Odissea, che
questa serie
In
una comune educa-
da
Preller seguì molto
anche
paesaggi
sono l'opera maggiore della sua
conforme
incisioni
sua preferenza per
aver disegnato con zelo dall'antico ad Anversa, venne a
dionale,
lui
meglio che
rispecchia
si
con cui era pure legato
e
Nell'anno 1828. dopo aver specialmente
al
in
più vecchie illustrazioni di
alle
Weimar
Genelli incontrò a
il
zione artistica di gioventù
mente
Weimar, verso
ed è connessa con ciò
;
il
figurazioni tipiche, scevre di qualsiasi tratto naturalistico.
con cui aveva
si
artista.
gli
aveva sempre tra-
egli
sue serie di
le
parte principale
tradizioni classiche del Genelli
Nella" sua vecchiaia
di
Oltre
».
artisti
Germania,
risvegliò
si
si
di
composizioni allegoriche.
alle
Con
stesso
20 anni. Mancavano
di
che
così
;
forma d'arte che
ad olio;
d'una strega, di un dissipatore,
composizione poetica forma
e
gli
Dante meritano considerazione
e di
man-
Koch che
di
Soltanto a
di raro.
carattere strano ed originale del Genelli
altrove nelle sue composizioni
Omero
altre
della generazione
artisti
un martirio
a sopportare
facevano vedere
si
vita,
la
criteri di
egli
798-1 868) appartiene alla conosciuta famiglia
Monaco dove ebbe
a
pae-
il
tempo
indicò Carstens per modello e che lo aiutò notevolmente. Ritornato in
Genelli
i
—
piccolo cerchio
punto
Koch,
punto
»
sua influenza principi più solidi e più ricca inspirazione.
Bonaventura Genelli Berlino, ^'enuto a
il
e
pittura di paesaggio. Col
la
Roma
fecero strada. In
si
sensa-
di
dunque « stilizzato Con questo mezzo era raggiunta una specie di comunione con
natura
saggio.
di
imperiose
prepotentemente
e
forti
citare le parole stesse
Per
zioni e passioni.
ma
poche,
le
stretta-
tre volte,
natura meri-
su cui
scene
forme della
abbandono
selva-
e
un carattere che
Nonostante l'entusiasmo per
flora
si il
sente
pae-
CARSTENS meridionale e specialmente per
saggio
presso Olevano.
non
gli
lare
con
il
impedirono
la
natura e
Serpentara
la
natura
della
sua arte coloristica. Le sue tendenze
la
nordica
che
pure
stilistiche
rendere ogni partico-
di
straordinaria verità.
—
IV.
ROMANTICI.
I
Roma
Ragioni interne ed esterne impressero a l'arte tedesca al principio del secolo
bliche erano deplorevoli, grande
Restava però possibile grandezza giusta,
suoi studi,
ai
bellezze
alle
osservare accuratamente
di
23
luogo prediletto
Preller era suscettibile
il
dettero adito a svolgere
gli
THORWAI.DSEN
E
e
;
— quando
o
piccolo
fantasia di rifugiarsi
alla
desiderio di
il
XIX. Pure anche
miseria,
la
uno
farsi
<(
— un
occorreva
carattere di città capitale per
il
stile
Roma
a
numero
il
presente
dal
condizioni
le
pub-
amici dell'arte.
di
nei
dell'antica
resti
trovava nei modelli antichi una suida
»
mancavano
correttore efficace. Tutti questi aiuti
Apparentemente anche là la maniera classica era in onore nelle singole accademie ma non già con lo spirito del circolo tedesco-romano da Carstens in poi. bensì con le vecchie forme artificiali convenzionali, senza alcuna agli
sul suolo tedesco.
artisti
;
entusiasmo
traccia di
poetico e di sentimento
ravvivare lo spirito classico
Goethe
auspici di
.Meyer
di
agli
artisti
stessi
Essi combattevano vita in
sé
L'antico la
«
hanno
I
dell'arte
amico nei
premi per
di
di
mezzo compiuto
E
di \A''eimar sotto gli
Propilei
»
sua forza
alle
Tuttavia ossia artisti
Amici di
le
forme
e
buone
dell'arte di
si
Johann
com-
davano
;
(1789- 1803).
forme
le
vuote
di
soggetti che avessero un significato ai
pittori
quanto
agli
scultori.
i
In
Omero
molte cose
così semplice e vero, che l'artista
nessun dubbio può sorgere contro
tnj\a
vi
la
sono tanto
verità
il
di
lavoro
questa
può volgere
tutta
all'espressione.
intenzioni
dei
"
^^^ K.
F.
Weimar) naufragarono non
concepire liberamente
dattico che
d'arte
opere
migliori
frase di Goethe. L'artista, privato dalla fatica della composizione, la
per
forte
poemi greci sembravano loro più adatti a ravvivare Omero sono sempre stati la fonte più ricca donde gli
modo ».
»
più
consigliere
i
attinto soggetti per opere d'arte. in
«
le
fossero ugualmente adatti tanto
poemi
e
spinta
sentimentalità e per
la
rappresentazione
la
leggendario e
rappresentate
vive,
già
mondo
fantasia.
artisti
che
stessi e
per
preferenza
la
amici
insegnavano
Essi
distribuivano
e
raccomandavano
e
;
Zurigo.
»
suo
con l'aiuto attivo del
e
Heinrich piti
dagU
data
fu
Una
sincero.
compiti
i
affidati
•>
(Weimarer-Ktinst-Freunde
tanto per la
loro,
incapacità
quanto per
era sovrapposto e imposto in questa scuola.
degli
l'elemento
Soltanto
in
di-
un'epoca
una tale tendenza avrebbe potuto svilupparsi- Ma allora gioie le le condizioni in Germania non erano tali da poter far godere e capire dell'arte. Tumulti di guerra e poca sicurezza politica non consentivano manifestazioni artistiche a servizio di un grande pubblico. L'impoverimento generale aveva molto favorevole
troppo ridotto
i
alle
arti
mecenati e anche
i
semplici
amatori
dell'arte
;
e
d'altronde
grave ostacolo allo sviluppo dell'arte derivava dallo scarso contatto degli
un
artisti col
pubblico. Noi conosciamo adesso l'attività di quei vecchi artisti meglio e più comple-
tamente che non
la
conoscessero
i
loro contemporanei.
Le pubbliche
collezioni e le
manl-am:
24 esposizioni retrospettivo
un' idea vasta e fedele della loro attività
danno
ci
storia dell arte
ri
una
finché essi vissero, le loro opere erano soltanto a portata di
amici,
in generale,
e,
adesso
di chi le
tutto quello che gli
artisti
creano diventa
tendenze artistiche mettono radici più vaste
nione
cose vanno diversamente
le
entrano in più
artisti
gli
;
colleghi,
il
meno
popolo ancor
colta letterariamente,
ma non
ducente nella storia delle
Allora
dei suoi artisti.
i
poco
sapevano
ed
una
esercitava
le
comu-
stretta
loro
dei
tedeschi erano una nazione
artisticamente. Quindi la letteratura era
arti,
:
regola patrimonio del pubblico
di
idee fra loro. Al principio del secolo gli artisti
di
ap-
agli
ogni singola opera di valore trova largo successo;
modo
più colto; e in questo
aveva acquistate. Adesso
stretta cerchia di
delTartista
passavano immediatamente dallo studio
partamenti inaccessibili
mentre
;
intluenza
decisa
con-
filo
il
sviluppo
sullo
della vita artistica.
Come anche
la
rario.
11
tendenza classica era stata eccitata dagli
la
scuola romantica trovò
suo
programma
suo punto di partenza
il
da
è stato scritto
di
scritti
\\'inckelmann, così
un movimento
in
Wacken roder, da
Tieck, da
lette-
Friedrich
Schlegel.-
Dapprincipio sembrava che
per di
Wackenroder
le arti.
un
—
i
le
delle
servivano da breviario a molti
(1799),
tendenze piuttosto musicali
;
egli era
;
ma
la
arti
—
artisti
»
una
era
s'
si
manifesta nell'osservatore
di
l'opera
d'arte
induce
all'entusiasmo,
ma non
unica fonte di successo artistico
come
così
;
per
«
creata
Ma
La ferma opinione che ogni opera
Wac-
il
Poiché
come
l'entusiasmo
considera
un quadro vede che quel quadro inspira
Cielo all'artista, perchè egli
debo-
suo desi-
quell'opera.
»
di
chia-
sua il
»
esempio, un ar-
egli crede che
sia inspirato dal
v'é di più.
aveva nò
un'eccellente opera d'arte,
romantico
il
sull'arte
scambiò continuamente
kenroder ne deduceva che un ardente sentimento aveva
cuore
di
natura sentimentale,
derio di godimento spirituale con Tenergia creativa. Siccome,
dente sentimento
Fantasie
«
industriava di supplire alla
verità fu che egli
feconde
Espansioni
k
:
e
(1797)
pieno d'entusiasmo,
rezza né forza né capacità di creare. Egli lezza con Tentusiasmo
Tieck
cui scritti riassunti da
convento, amatore
fraticello di
poco
idee romantiche dovessero essere
devozione
di la
devozione.
d'arte racchiudesse in sé
un mi-
stero spirituale, che accennasse a cose più alte, che fosse da interpretare simbolica-
mente, portava forme,
sia
sia
ad una esagerazione fantastica e
all'
interpretazione nebulosa delle
ad un pretenzioso dilettantismo, inquinato da una manchevole esecuzione
artistica.
Con
tutto ciò v'era
un buon germe
movimento romantico. Col magnificare gioso, esso trovò
la
di
il
fecondità
Medioevo,
nello
coU'acuire
quelle attuali miserie, per
rifugiarsi
nell'elevazione religiosa dello spirito.
gure del passato patriottico zione e
la
al
il
di
I
dell'antica
sentimento
non
altro,
un pubblico più
vasto.
;
e.
se
della
romantici, indicando agli artisti li
reli-
di
de-
uscire idealmente da
grandezza
e quelle delle glorie cristiane,
cuore del popolo
comprensione
nell'idea
nell'
del
artistico
nota che fece vibrare l'anima popolare in quegli anni
pressione nazionale. Molti trovarono consolazione e forza
che conduce
sviluppo
le
mettevano
assicuravano
loro
patria, e
grandi
sulla
la
fi-
strada
partecipa-
Essi avevano propagato molte idee fantastiche, confuse e errate ; ma non può negare che espressero anche un ammonimento che doveva avvincere
si
a
l
mondo
loro tutti quelli che nel parola, la loro,
vano
sotto
ROMANTICI
25
artistico tedesco erano avidi di
quale suscitò un vero incendio
la
nelle
si
con
lotta
sieno
Accademie
le
come
La fama
tradizionale di
per l'educazione artistica,
»
mantenuta
era
nel far atto di fede verso
costretti a continuare la loro attività
visti
quello accademico. riore
giovanili
tino
allora
Rom:i
un
in di
i
Fu una
che teme-
giogo della disciplina accademica e a cui era stata insegnata
il
posizione dietro regole meccaniche. Si capisce dunque trati in
menti
progresso.
com-
la
questi giovani sieno en-
nuovi insegnamenti e che
altro
essere la
campo che non
fosse
vera scuola
supe-
«
si
intatta.
Proprio allora giungeva notizia della degli
vita libera e attiva
scultori e
dei pittori nella città eterna.
Di conseguenza nell'anno 1810 e seguenti
un piccolo gruppo
le
Alpi
in
quel lontano paese.
per coltivare
valicò
tedesca
l'arte
Questi nuovi pellegrini romani si
distinguevano
integralmente dai
non
loro predecessori,
manifestazioni
loro
ancora più per
ma
esteriori,
loro
i
solo per le
e per le
lini
loro opinioni artistiche.
Essi non venivano classica,
ma
loro ideali
bensì e
i
XV.
genua
Roma
alla
non
cristiana.
cercavano
in
e
Le
relazioni
presero
una
presto
inimicizia che
si
fra
vaga
mancò
ai
tinta di
manifestò, per e-
sempio, nel nomignolo applicato
gruppi
i
di artisti giovani
e
tendenza
in-
devota unita ad affascinanti
di artisti vecchi
»
XIV
una fede
cui trovavano
I
antico,
1'
pittori italiani del secolo
bellezze.
reni
Roma
alla
di
"
Nazza-
cristiano-romantica.
tuttavia
Kig.
parteggianti della
qualche
17.
Fr.
Non
affinità
Overbeck: Sacra Famiglia (disegno). Abbadia di Xcuburg.
fra
due maniere d'arte. Avevano in comune la resistenza contro demica comune pure era la esigenza che al sentimento poetico,
la
maniera acca-
nella
composizione
le
;
d'un quadro, fosse assicurata
la
parte principale;
che
non già che delle belle con mero pathos retorico.
svilupparsi dall'interno all'esterno, e
piacentemente per incontrarsi
Le due tendenze coincidevano pure di approfondire
troppo
le
le
varie attrattive
due tendenze
figure
d'arte
si
dovesse
aggruppassero
nella avversione al naturalismo, e nella
manifestazioni
delle
guenza esse appariscono abbastanza strettamente meraviglia quindi, se
opera
ogni
talvolta
si
unite,
esteriori.
nonostante
i
conse-
Di
contrasti
paura
;
e
non
toccavano e se alcune personalità.
mamai.f:
26
per
storia dfll arte
ni
loro educazione artistica,
la
verso
inclinate
Quattro
l'una
verso Taltra.
e
che
giovani,
sentivano ugualmente
si
1810 erano
nell'anno
quasi scacciati dalF Accademia di Vienna per 5:<<^" \
lievi
comunanza nel
1
^)
M
artistica
primi a formare una
i
Friedrich Overbcck, nato a Lubecca
:
due svizzeri
e
furono
i
Ludwig Vogel
:
Hottinger. Essi
e
fondatori del circolo che poco dopo, quasi fosse
una vera associazione monastica, seguiva in
comune nelPex-convento
E
notevole
loro forza
quale
la
(iust.
Heinr.
si
Naeke
vari
discepoli
questa
di
una sola opera buona dopo
la
Per esempio Dresda, la cui San^a
paralizzò per sempre.
785-1 835) di
(i
Duomo
FJisabetta. ora nel
studi
stessi
gli
Sant' Isidoro al Pincio.
di
che
fatto
il
scuola diedero, ciascuno,
Hi
loro idee
le
798, Franz Pforr, maggiore d' un anno, di Franco-
forte,
pm
furono
eretiche in fatto d'arte,
stati
Naumburg,
di
è fra le migliori
opere del gruppo di Overbeck.
Certo che talvolta ravvicinamento soltanto un punto
singolo
di
passaggio
dove
andato
era
egli
Olivier) e
suo alla
S.
Rocco.
'^i
che
tecnica
immediato
fc
era manifestato
si
e
esso
\x\
non
intimo
;
ed
si
fratelli
ad
ogni
effetto
Ci
valore
sentimento
un
di
notare
apparire artifizioso.
di
artista
(i
meno
assai
facile
tema una
l'
diede
è
che
Già a
Schnorr
Overbeck
espressione
rinunzia
fa
di
(1794- 1872)
unni,
17
ogni
apertamente romantico nel
egli
all'
a
di
loro tracce.
le
amici
era legato strettamente agli
Lipsia
di
seguì dapprincipio completamente \'ienna,
sviluppo
nello
Schnorr
Julius
artista.
Nazzareni era
ai
la
completa
pittorico
troviamo
di fronte
per
ad
forme d'arte primitive che si ripetono, talvolta, anche più tardi, ma con intendimenti ben differenti. Schnorr si avvicina maggiormente nelle sue Nozze di Cana. Queal cerchio di 'Overbeck specie
di
rievocazione
di
può passare per il modello di tutta questa tendenza. La colorazione debole e senza pretese fa risalst'opera
-"^^ tare
,^.
Wd
gli
circonda
altri la
pregi dell'opera
scena_,
la
persona principale' s'^Sy^>
la
SOtBTVP®! 18. J. Fiihricti
di
:
precisione e la
dirsi,
ma
si
la
ai
(salvo per la
chiarezza
dell' e-
vecchi fiorentini.
questi ammiratori entusiasti
si
modelli italiani e specialmente per questo essi
giocondo che
finezza delle linee e
della natura antico-tedesca
vanta volentieri Fig-.
l'ambiente
spressione: l'opera fa pensar molto
Perchè, è strano a
i.t^.
:
attennero esclusivamente a ai
maestri umbri.
sono allontanati dai tedeschi.
II
Ma
non
tedesco
sua qualità nazionale di acclimatarsi
Dall'imitazione
G. Cristo.
facilmente nel
mondo
straniero.
Però
essi
hanno
esa-
KOMANTICI
1
gerato
sommaria
quasi
essi
dell'espressione,
taneità
di
forme
le figure
:
appena appena prospettico; dualità
e di sensuale
peccaminoso
di
cetti
braccio
poetico
;
e
al
Medioevo
un quadro ideale
cristiano pareva
di quell'epoca
bel-
la
nudo. L'essersi
il
libero dalle pastoie d'
mistica,
fraticelli » al
«
con-
i
frutto naturale del loro entusiasmo
il
uno
speciale
poco lunga era riservata, per forza
naturale di cose, a questo romanticismo giovanile
presenta una schiera di cosidetti
sfondo
confondevano
artisti
e
corpi senza indivi-
i
evitavano quanto potevano
religioso, sorrideva alla loro fantasia. Vita
dogma
generale
vaporose, dallo
disegno duro;
di
rado questi
di
e
spon-
alla
limitavano quindi per quanto possibile
e
;
opere. Essi
loro
lezza sensuale nelle dati in
Non
colori applicati senza arte.
i
;
manifestazione
distaccano, deboli
si
contorni sono
i
d'una
accontentavano
si
che l'accentuazione dello
attenti
sentimento poetico e
faccia perdere di valore al
non
esteriori
bellezze
Sempre
studio della natura.
paura dello
la
2'-
l'evoluzione
e
;
che
servizio della Chiesa
ne segui
cattolica,
ci
nella
quale pareva personificato l'ideale religioso del Medioevo. Oltre di ciò, quando, nel periodo della Restaurazione, a maggiore potenza e
adoperò
si
in tutti
modi
i
per
la
Chiesa cattolica
riacquistare
si
innalzò
influenza
l'
per-
duta da tempo sulla coltura generale; essa riannodò pure le .sue relazioni con l'arte. Sorse allora una scuola che dava il maggior peso alla benevolenza e all'approvacattolica e che deliberatamente coltivava
zione della Chiesa corrente.
Roma,
contra.sto colla coltura
rappresentanti di questa maniera trovarono quindi appoggi
I
e cioè nelle
dove furono
di aiuto
Sant' Isidoro
(lySq-iSÒQ
il
però Il
.
all'
infuori di
Germania e specialmente in Austria tendenze politiche. Nessuno della comunanza artistica di
provincie cattoliche della
anche
alle
avvicinò
si
fama
alla
suo talento naturale
gli
e
suo occhio e
il
chiesastico della
composizione
uno sfogo spontaneo
e
della sua
sua
la il
importanza
Overbeck
Friedrich
di
un
assicurò, qualunque maniera egli seguisse,
posto eminente fra quelli che lottavano con
suo sentimento,
all'
Inoltre
lui.
mano
in
a ^foggiare
il
modo, che il severo spirito delle figure sembrarono essere
tal
carattere religioso
personalità e
riuscì
egli
non una tendenza voluta o impostagli
Overbeck lavorava molto lentamente e posatamente?; spesso passavano molti anni prima che egli finisse un'opera incominciata. Dalle sue opere più vecchie parla uno spirito vivo e ingenuo, una gioia indivisa per il mondo delle manifestazioni esteriori e uno studio amorevole della natura; mentre quadri ad olio più tardi, come L'unione fra le Arti e la Religione di Francolortc, risultano meno simpatici per le molte rappresentazioni estranee al soggetto e che man-
da forze esteriori
cano
di
Duomo
17".
oani vero legame con esse. Tale è di
Colonia, in cui
nota l'evidente
si
anche
rinunciare
abbozzare disegni e cartoni e
l'
timore
Nella sua vecchiaia Overbeck fu guidato
realistico.
tarsi di
fig.
Incoroìiaziom dell'artista
da
Maria
di
riuscire
di
concetto:
questo
completamente
quadri a colori.
La sua
il
gamente cartone
suo a egli
fine
dare
suo
colore, e nel
sorprendente memoria delle forme bastavano nel disegno e disegno un sufficiente grado di viva realtà
lar-
del
suo
del
la
;
poteva finalmente
sentimento. In questo ciclo
Overbeck.
di
lavoro,
sentimento e al
acconten1
costante avversione alla tecnica e allo studio del
all'osservazione diretta della natura, facilitarono questa forma
quale
troppo
all'esecuzione -
nel
di
dare lavori
indisturbato
l'espressione
basa
fama maggiore,
si
la
più
chiara
e più
nel
meritata, di
MANLALi:
28
Ovcrbeck, ricorderemo Franz Plorr (1788-1812), aveva decisamente salvato ». Overbeck era egli lo
Fra gli scolari e seguaci cui Overbeck diceva « che
di
STORIA DELL ARTE
bl
di
^'ienna per
stato escluso dall'Accademia di
il
suo
insubordinato.
artistico
spirito
ricordo alle comuni lotte Pallegoria del suo destino e di quello di Overbeck; opera che dopo molto tempo 111 di nuovo esposta nel 1906 alla Mostra D. Passavant (1787del Centenario a Berlino. Accanto allo storico d'arte J.
Pforr dipinse
in
1861), nato a Francoforte, è da notare ancora
H. F. von
un po' timidi paesaggi, ricordano vivamente
ma
cui chiari,
J.
Olivier
(i
785-1841),
O-
lavoro faticoso di
il
i
Mcndelssohn, nato a Berlino nel 1793. Fgli arrivò a Roma nel 1815 e si unì strettamente al gruppo che e svolse la severa tendenza chiesi era formato intorno a Overbeck e a Cornelius sastica prima a Francoforte dove andò a stare nel 1830, poi a Magonza ove egli
Fu
verbeck.
filosofo
del
nipote
Philipp Veit,
più importante
;
morì
in
più suscettibile di
Overbeck
sua principale attività
romana
nella chiesa
Museo
nel
di
fascino di una perfetta tecnica dei colori
al
Santa
di
Monti
Trinità dei Veit
Francoforte).
dedicò
si
Egli
;
era
quindi
la
(Madonna con gli angeli Donne alla tomba di Cristo
da cavalletto
svolse in lavori
si
Duomo.
1877 occupato nella decorazione del
tarda età nell'anno
e
pure
volentieri
abbastanza
con
e
buon successo al ritratto. Un altro seguace di Overbeck, Joseph Fuhrich (1800-1876), nato a Kratzau in Boemia, sembrò per molto tempo voler trovare la sua fama nelTesagerare le tendenze di questa scuola egli s' ingarbugliò più profondamente che :
non
maggior parte dei suoi
la
cavalieri
Roma
lìeri
e
eccessivamente
rigidi e di
Praga
ritornò in Austria, prima a insiste
1834, sg^i
tanto
nella
modo
nel
vecchiaia
si
labirinto del
nel
colleghi
delicate donzelle. e poi a
più esagerato
ammorbidì
nelle
sua
la
romanticismo Più
Vienna dove tendenze
sue
maniera
dura
tardi,
egli
e
sognava
e
quando
da
stabilì
nel
si
chiesastiche. Sol-
secca
la
;
fantasia
sciolse dalle catene volontariamente impostesi, ed egli potè dare alla sua arte
si
di
un
più giusto sviluppo.
Più agile e più universale
si
sentante del gruppo di Overbeck,
presenta
Eduard
il
talento dell'ultimo importante rappre-
Steinle (1810-1886), di Vienna, che
si sta-
dopo gli anni di studio passati a Roma e il suo soggiorno a Monaco. Egli dimostrò una grande attività, non soltanto nel campo della pittura oltre a numerosi affreschi, cartoni per finestre di chiese, egli creò oltre di chiesa bilì
a Francoforte
—
cento tavole e
i
alla
di
soggetti dei
carattere religioso
poemi
di
decorazione teatrale
genere
di
composizioni
;
—
Shakespeare e
il
ma
trattò
pure
con
in acquarelli e disegni. Egli
tratto spiritoso e umoristico
indica
già
preferenza
un
rilassamento
che
si
non restò estraneo riscontra in questo
severa
nella
favole
le
disciplina
della
scuola.
^^
Due tendenze dividevano
il
-
CORNELIUS.
campo
artistico
romano
al
principio
del
secolo
;
classici, erano venuti dopo cristiano-romantici. A queste due tendenze si unì poi una terza che apparentemente si accostava ai romantici, ma che nei principi artii
stici
si
i
avvicinava molto
ai
classici a cui la
legava anche un
modo meno
convcnzio-
CORNELIL'S
naie di osservare
mondo
il
e
vivacità d'
la
2Q
una manifestazione
di
forme più
forte e
più ricca. Apparisce singolare in essa la marcata accentuazione delFelemento nazionale tedesco.
Nell'autunno iSii Peter Cornelius con vari compagni passò
178S a Dusseldorf, Cornelius
Fig.
19.
1'.
si
era già diligentemente
Cornelius: La morte
esercitato
di Sigfrido, dal ciclo dei
le fin
Nato
Alpi.
da
nel
bambino
e
Nibclungi.
poi da ragazzo in manifestazioni d'arte. .Ma ancora più rapida della sua abilità tecnica si
sviluppò la sua
ancora
fantasia.
di far niente
sanno
d'allora far quello che
disegni per
il
«
Faust
su Cornelius; essi stile
non
è ancora
si »
Abbiamo
egli disse
»
creare grandi opere,
«
di
nei
fare
i
la
testa
suoi anni più
piena di poesia, giovanili.
capaci; ed
Egli
abbozza
ma non
vorrebbe, piani
ci
riesce
infatti,
arditi,
(in
spera di
sente una certa affinità elettiva con l'opera del Poeta. Dodici
Goethe, riprodotti
sono da
considerarsi
bene equilibrato
in incisioni in
come
il
suo
e l'espressione è
rame, attirarono l'attenzione
primo successo. Se anche talvolta
troppo esagerata
lo
e tal-
MANUALE
30 volta troppo inditfcrente, e già
tipo dei visi
il
prime opere
queste
in
caratteri e la robustezza
cerchio dei
fraticelli
le
non
egli
A Roma
forme.
delle si
delPartista,
qualità
lasciò
smuovere
canto dei Nibclungi
il
cioè
mirabile
la
Cornelius entrò nel
non ostante
dalla sua strada
i
disegni
mediante l'incisione
che vennero pure divulgati
19
lig.
e
risultano
scelto,
romano appartengono
sue amicizie personali. Ai primi anni del soggiorno
per in
Ma
".
non sempre felicemente
celebrate
più
le
evidenza dei ^>
STORIA DEI-L ARTE
DI
rame.
Un uomo
la cui
fantasia
si
volgeva tanto volentieri
alle glorie
passate della patria,
sentiva profondamente scosso dalla grandezza della vecchia arte tedesca, specialmente di DLìrer, e che riconosceva orgogliosamente in sé stesso questo carattere
che
si
nazionale,
Roma
non poteva guardare con indiUcrenza
campo
lontana dal
stava bensì
della
lotta
per
la
libertà
V\\.
Vcit:
sette anni grassi
I
—
tedesca, e Teco ne
Ma
arrivava lento e ottuso al gruppo degli artisti tedesco-romani.
Fig-. 20.
sua patria.
attuali della
destini
ai
ogni notizia toc-
Berlino, Galleria Nazionale. (Fot. D.r F. Stoedtner, Berlino).
cava
i
cuori e faceva
avvampare
Roma
che visse parecchi anni a zione cordiale con
gli
il
sentimento
patriottico.
i
tedeschi a
Humboldt,
di
stava in rela-
quale ambasciatore prussiano e che
curava, del resto, che
artisti,
Guglielmo
Roma
si
sentissero
strettamente uniti in ispirito alla patria.
Se anche Cornelius non seguiva il
suo cuore sobbalzò di gioia quando
e della
avvenuta liberazione
dovesse avere egli
la
arrivarono
della patria.
le
immaginasse questa
Io ritengo che
parte,
Egli era fermo nell'idea che
il
mezzo
ci
conseguenze
quali
dice in
una sua
egli
attendesse
tempo
del
Italia
lo
svolgimento che ebbe
di
rinnovare
Esso
pittura sta
la
grande Giotto e
in
esteriori.
anche Parte
lettera a G{)rres del 3
per
l'arte
e
allo
le
modo dal
arti
novembre 18 14
più forte, e direi infallibile, per dare all'arte
zione, sia quello di rimettere ancora
la
tedesche
notizie delle vittorie
base per una nuova direzione adatta a questa grande epoca
nel
entusiasmo, pure
sua parte nella risorta grandezza del popolo tedesco. In qual
trionfo delle armi patrie, egli «
avvenimenti con febbrile
gli
:
tedesca una
spirito della
Na-
pittura a fresco in quell'onore in cui fu tenuta fino a quello del divino
tedesca nei seguenti decenni,
monumentale, non
fu la
conseguenza
Urbinate
».
Ed
infatti
prcllggendosi lo scopo di circostanze casuali
ed
invece in stretta connessione coi grandi avvenimenti e col nuovo
risveglio di vita nazionale che
si
verificava in Prussia.
CORNELIUS desiderio di Cornelius doveva presto avverarsi, se anche in mudestc proporzioni. Il console generale prussiano a Roma, Bartholdv. fece l'otTena a Iva c ai suoi Il
amici
decorare
di
una camera
pitture murali
di
della sua bella casa de.
Sono
..
i
Giuseppe ebreo, che più tardi furono distaccate con molta arte dai muri della casa Bartholdv e che adesso si trovano alla Gailcria le
pitture rappresentanti la storia di
Le
nazionale di Berlino.
il
compagni
quelle eseguite dai suoi
di
ce?
spande scultore.
tìglio del
buon
Il
da Cornelius sono incomparabilmente
parti eseguite
di lavoro,
Overbeck,
\\'ilhelm Schadow,
\'eit e
•
prima prova decise un gentiluomo romano,
esito della
mifrjiori
il
marchese Mas-
simi, di far decorare di affreschi tre ambienti del casino della sua villa vicino al Latcrano;.
dovevano prendere
pittori
I
Commedia»,
tiche d'Italia, la «Divina
Overbeck assunse compito
gii
soggetto dei quadri dalle tre maggiori opere poe-
la
«Gerusalemme
ma
camera del Tasso,
la
ebbe più successo
il
Overbeck
di
nelle
liberata» e
r<.
Orlando furioso».
poi fu sostituito da Fuhrich. Julius Schnorr
sue pitture
anche
inspirate dall'Ariosto, se
il
era poco agevolato dalla sfavorevole disposizione dell'ambiente e dal conte-
nuto troppo avventuroso del poema. Cornelius
si
ed aveva iniziato
abbozzi
che già allora
lavoro
il
cartoni e
coi
gli
era riservato
per
scene tratte da Dante,
le
progettava una potente composizione ciclica
egli
dovuto adattarsi strettamente
una doppia chiamata
preparativi dell'opera,
gli
arrivò
notare
cui parti avrebbero
le
struttura architettonica della
alla
È da
Paradiso.
il
vòlta.
Nel mezzo dei
1819 da Dusseldorf
nel
e
da
Monaco. Colla sua partenza fu
da
in
Germania;
allora che
gruppo romano
il
diminuì un poco
alla volta
tempo Roma
fino a quel
era stata
tedesco scompare completamente di fronte la
fantasia tedesca
radici.
Ora però anche che
l'arte
nella
artisti
Roma
durante
gli
non ebbero più il dolore dover rivolgere le loro brame alla
anni
esuli, e di
«
a
Roma
gli
di
più
Con
la
cresciuta
intima col pubblico
abbandonati
promessa
terra
quell'amore per
delinearsi
Germania come
in
del Tevere. Si intende
»
effettuava però lentamente. F^ino a che
sempre
conservarono
classici
Anche Cornelius, durante tutta facoltà creatrice quando toccava prima
su suolo
Thorvvaldsen
stette
avevano, almeno esteriormente, un centro vivo e brillante; ei se-
artisti
guaci dei principi
Roma
moderna
tedesco-romani: sembrava
relazione
di sentirsi
si
l'arte
XMII
secolo
della guerra.
tedesco. Gli artisti
che questo processo
per
per mettervi nuove e più robuste
era anche annodata una
si
fine del
stessa incominciò a
patria
Roma
teatro più importante per l'attività
alle creazioni dei
fosse rifugiata a
si
così depresso
era stato
operosità degli
il
suo principale appoggio:
il
l'importanza, di
Quello che era stato prodotto dalla
artistica tedesca.
che
di artisti perdette
la il
sua
vita,
sempre
sentì
romano
suolo
fedeltà e
;
egli
amore
svegliarsi
andava
incominciare una nuova grande opera. Tutti
sempre lungamente
vive
le
loro
relazioni
con Roma,
alla
città
in sé la piena
sempre
volentieri a
gli .scultori
perchè
ià
eterna.
mantennero
disponevano delle
maggiori risorse tecniche.
L'importanza che
Roma
si
era acquistata da Carstens in poi per l'arte tedesca
andava però sempre più scemando. Monaco e Dusseldorf divennero, prima, principali dell'attività artistica tedesca; nel si
associò presto Berlino,
attiva alcuni anni
dopo
E non
le
solo in
guerre
di
campo ;
sedi
dell'architettura e della plasticavi
Germania incominciò una
liberazione
le
anche
in
vita
Francia
la
artistica più
pittura prese
MANUALE
32 da allora nuovo slancio e
un nuovo periodo
mania (1819'
si
in
mise per nuove
e dall'apparizione
Francia e
stavano
si
tendenza
la
di
in
può quindi datare
si
dal ritorno di Cornelius in
anno
stesso
punto
un
di fronte,
ragione
prevalere
del
principio
al
Con
nello
Ciéricault
di
come
vie.
moderna
Germania. Tanto
in
preponderare
a
infatti
STORIA DHLL ARTE
nello sviluppo dell'arte
Anche adesso scopriamo, quando David e Carstens dell'arte
DI
Salon
al
di contatto
Parigi.
di
tendenza
della
Ger-
classica,
sviluppo
fra lo
Francia quanto in Germania cominciò
associare più strettamente Parte con
coltura
la
popolare nazionale. Géricault scelse per
il
suo primo grande quadro un soggetto d'attualità
meno
successori dimostrarono uno sguardo non
che correva. In Germania non
acuto per
i
suoi
palpitanti interessi dell'ora
poteva aspettarsi un risveglio così
si
i
;
immediato
del
genio popolare e nazionale. Le condizioni pubbliche erano troppo incerte e oscure, e mancava non solo la fede in uno sviluppo nazionale continuo, ma anche una vera unità di opinioni e di scopi. tradizionali
Inoltre
dell'
Epimenide che
che creò a Cornelius un così vasto
si
campo
forme bizzarre. Re Luigi
nelius pensava
mezzo
di
appunto
che
mettere d'accordo
onore nella
che era
in
ebbero
dunque,
1830.
i
principi estetici
il
di
migliore
presso a poco,
il
suo
<(
della
liberazione della
che
Principe
il
nutriva caldi sentimenti
tedeschismo
pittura
»
prendeva talvolta
monumentale
tornata in onore in patria con
società prussiana. lo
Monaco
ormai
Baviera voleva fondare un'arte nazionale; e Cor-
risveglio
l'arte
la
risveglia, è indiscutibile
d'attività a
patriottismo nella sua gioventù, se anche
delle
al
radicate tradizioni e
impedivano un rapido svolgimento. Se Goethe vedeva
patria nell'immagine
di
le
stesso
punto
di
L'arte
la
fosse
il
coltura idealistica
francese e l'arte
partenza
miglior
nel periodo
tedesca dal 1819
Fig;. 21. L.
von Klenzc
Wallialla presso Regensburg.
Il
:
PARTE SECONDA: —
I.
1819-1850.
CORNELIUS E LA VFCCHIA SCUOLA
L
Principe ereditario
Baviera aveva un po'
di
MONACO.
DI
raccolto un grande
alla volta
tesoro di sculture antiche che egli aveva brillantemente accresciuto col-
Tacquisto degli Egineti.
un
editìcio grandioso,
I
e prepararsi allo studio della scultura.
leggenda eroica greca e distribuiti sentata
leggenda
la
Prometeo
di
nazione dell'universo secondo
Già negli che
soltanto
del Rinascimento,
affreschi
che
come
dovere che
destinazione
che
teogonia di Esiodo e
la
imponeva
gli
volta della
«
si
la
la
mitologia
gli
si
alTesempio
appellasse
la
natura stessa
vuol esser giusti verso »
suo
il
Segnatura;
ma
A le
questo
si
di
»
procedimento che
maestri si
vista in
loro creatore. Nella
nei
ciclica
tenesse
monumentale. Gli
della pittura
allineano
Troia.
di
maggiori
dei
domi-
la
maniera
«
vicini
tutta la
sommità
è rappresentato Eros, la deità primordiale,
elementi.
allegoriche delle stagioni e poi
il
certi
dalla
e
creazione e
leggenda eroica
coerenza. Per
più rigida
di
antisala fosse rappre-
sono da considerare da questo punto
Sala degli Dei
caos e domina
egli
la
decorar
imponeva
delTedificio
maggiori
due sale
posti in
avrebbero potuto ristorarsi
una piccola
in
a Raffaello nella stanza della
della Gliptoteca
loro connessione, se
il
visitatori
Essi furono presi dalla
modo
e nelle
seguito perfezionò con
non occorreva al
in
i
essere
doveva
e Cornelius
affreschi della Gliptoteca, Cornelius introdusse quella
egli in
anche
La
rappresentazione.
soggetti della
limiti ai
Gliptoteca,
la
suntuose dove
affreschi le sale
marmo dovevano
cimeli di
della
che scioglie
lacunari
le
figure
ore del giorno personificate da scene mitologiche.
manuall:
34
tìnalmente,
murali,
Sulle tre grandi superlìcì
storia diìllarte
di
apre allo sguardo
si
Regno mondo
limpido
il
Giove olimpico, che riceve solennemente Eracle nel Consesso degli Dei; il delle acque dominato da Poseidon, e finalmente il regno di Hades con Orfeo ed Sala degli Eroi ». Le nozze Euridice. Osserviamo una consimile costruzione nella di
<(
Peleo
di
e di Teti, dipinte
campo
nel
tenza della descrizione; ad esso fa seguito Paride,
di
sempre
ratto di Elena,
il
grandi dipinti parietali presentano
Quando Cornelius iniziò soltanto come ospite. La sua Niebuhr
di
ai nostri
posava dal lavoro
grande occhi
i
22) e più oltre,
(fig.
par-
di
giudizio
il
ma
ancora
fino a che, finalmente,
lotta,
rudi colpi del destino che
affreschi della Gliptoteca egli
gli
posizione burocratica
tre
abbat-
si
Monaco
trovava a
si
designava a Dusseldorf dove,
lo
Ma
821), egli aveva assunto la direzione dell'Accademia.
(i
considerava Dusseldorf solamente
egli
punto
Priamo.
terouiì sulla città di
su incitazione
Ettore
di
il
prologo della guerra troiana,
il
della
notevoli episodi
vòlta,
sulla
commiato
il
formano
centrale della vòlta,
monacense oppure
come lo
il
suo quartiere d'inverno; qui
preparava. Per lo sviluppo
egli
ri-
della sua arte,
sua permanenza a Dusseldorf fu senza importanza; ed ugualmente sparirono in
la
poco tempo
tracce che egli e
le
passò
Nell'anno 1825 Cornelius quale
dell'Accademia
veramente
primi anni
i
più
felici
canza
di
successore
di
vi
avevano
lasciate.
Monaco
definitivamente a
fu
e
messo
capo
a
Langer: da allora avrebbe dovuto cominciare
più brillante periodo della sua vita. Egli dovette accorgersi tuttavia che
il
i
suoi scolari
i
Monaco, quando nello stesso tempo
di
e
una cordiale armonia
Leo von Klenzc, protezione del
egli
lavorava
più fecondi:
i
ai
freschi della Gliptoteca, erano stati
nocque
gli
fu
a vacillare e gli impedì
può negare che dover, per
man-
fra le arti sorelle.
l'architetto più riguardevole,
Re cominciò
e gli dispiacque la
dire,
così
Cornelius; perfino
la
Non
si
libera attività artistica.
la
ricostruir
ostile a
l'arte
su basi
nazionali soltanto
per iniziativa e per liberalità di un'unica persona, costituiva una vera debolezza.
Re
voleva esser più che un mecenate; egli voleva non soltanto favorire l'arte e dare
mezzi per
i
volontà di coir
uomo «
il
di
Il
elevarla,
principe.
ma Ma
voleva mettere il
principe sovrano
privato, fornito solo di
L'arte di
Monaco sono
io
»
anche su questo terreno
valore
in
si
fondeva però in
una coltura da dilettante. diceva un celebre motto
di
modo poco
simpatico
Re
capriccio,
Luigi.
senso casualmente risvegliato dell'amatore, avevano dunque una
quanto fosse
siderandosi delle
frutti
tata
con
il
lecito
ed
utile
il
sue fatiche. Da questo risultava l'impetuosità e
metteva
cui egli
mano contemporaneamente
pazienza di vederle compiute,
alle
s'indeboliva.
Le
varie costruzioni sorte in uno stesso
rire le sue forze
finanziarie
:
allora egli cercava
nomie, applicandole generalmente
là
Nelle sue relazioni personali con
mecenate
erano
e
credeva lesa
la
rivolte all'amico dell'arte.
sua
E
E
con-
fretta quasi precipi-
la
più svariate imprese, l'im-
il
Appena
era
suo interesse per
tempo minacciavano
risolvere
di
dell'arte.
voleva anche godere dei
volubilità delle sue preferenze.
la
minciata un'opera, egli già ne progettava una seconda, e
dal
Re
Il
parte maggiore
ad un continuo e tranquillo sviluppo
creatore della vita 'artistica monacense,
sua
la
le
difficoltà
la
inco-
prima
di esau-
con eco-
dove non doveva. gli
artisti egli
dignità
non distingueva sempre
principesca
sintomatico che
i
quando
pittori della
schiette
il
re
opinioni
nuova generazione,
M MONACO
CORNELIUS E LA VECCHIA SCUOLA Genelli e Schwind, che avevano
maggior talento ed erano
il
nello stesso
non abbiano trovato grazia innanzi
individualità indipendenti,
.t:^
tempo
delle
suoi occhi; perfino
ai
Cornelius ebbe a sotTrire più volte della volontà capricciosa del Re. Artisti arrendevoli e
che
che lavorassero presto erano
egli favoriva di
Ben
più.
Schwanthaler passano per
i
Re
più pregevoli per
i
almeno
Luigi, o
quelli
Leo von Klenze e Ludwig monacense creata dal Re.
più a ragione che Cornelius,
vecchia
della
veri tipi
arte
Leo von Klenze (1784-1864, educato specialmente a Parigi, stava a capo dell'arte costruttiva. La maggior parte delle opere monumentali di Monaco, e fuori di Monaco, fig. 21) e la loggia della Libertà presso e inoltre il Walhalla presso Regensburg Kelheim furono progettate da
Profondo conoscitore
lui.
della tecnica delle costru-
trovava a posto anche nell'architettura del Rinascimento (Residenza, vecchia Pinacoteca); ma queste cognizioni il Klenze se le era fatte troppo zioni antiche, egli
si
superficialmente,
senza
e
seppe mai risolvere
armonico
alle
e
accadde talvolta che
nello
spirito dell'arte antica
sviluppare
di
;
decorazioni in
le
così che egli
modo
non
naturale ed
costruzioni.
con
cora mas2Ìormente
ai
problema
il
varie
Con questo
penetrar
la
sua poca
abilità
di disporre
bene
gli
ambienti risaltò an-
fondamentale del movimento architettonico monacense: dovesse, a costruzione finita, fissare lo scopo e provvedere
difetto
il
si
bisogni della costruzione stessa.
Nonostante
i
suoi difetti,
maggior talento
Klenze dimostra però
del
renano
Friedrich Gàrtner (1792-1847, a cui toccò la costruzione della chiesa di S. Luigi, della loggia dei Lanzi, della biblioteca ecc.
Già
le
opere
di
Klenze
e di Giirtner
offrivano prove delle più varie archi-
romana, quella
tetture, la greca, la
del
WJ ~
'"^f^i^B^ '
'
jPSfck.
primo Medioevo e V architettura del Rinascimento italiano.
^
^ ^^^J^^\ ^-j^aF _-<»
'^Vi^^^3amoi
A
se
ne
altre
che
queste
aggiunsero
non
manifestano
alcuna traccia
uno
di
svilup-
'-po d'arte
Fig. 22. P. Cornelius;
Il
commiato
di
Ettore da Andromaca
—
Monaco, Gliptotcca.
MANUALE
36
DI
STORIA DELL ARTE
èi^
¥jmm Fig-. 23.
Scliwanthaler
e
—
:
Monaco deve
Tuttavia
d'una piccola
città
completamente scultura,
un si
scambiavano
in quell'epoca si
di
senza
quasi
nel
attività
gli
come
stili
di atlante si
scambiano
maschere.
le
contrasto,
del
talento facile, rapido, sebbene superficiale, che accettava volentieri tutti
adattava ad ogni
stile,
mai una grande forza
;
non commetteva mai
nò
dava
si
monu-
dell'arte
Re Luigi la metamorfosi una imponente grande città. Fu perduta invece campo della scultura. Regnava allora, nella Ludwig Schw^anthaler (1802- 1848); egli aveva
residenza in
ogni
intendimento più evohdoy tutte
zelo di costruzione
allo
a Monaco.
una specie
queste costruzioni rappresentano solamente
mentale
La Bavaria
:
cronologico, né alcun
ordine
loro
progressivo nel
Klenze
pena
la
di
sbagli
salienti,
ma non
cogliere profondo e vivo
i
compiti,
esplicava
il
carattere
forme plastiche. Non è da meravigliarsi quindi che l'opera dello Schwanthaler sia da lungo tempo quasi dimenticata. Principalmente ed unicamente per le sue enormi proporzioni la Bavaria attira ancora del soggetto, o di curare
l'attenzione 1
rativo; late,
(fig.
dei timpani,
fregi,
i
i
rilievi
hanno almeno un valore deco-
statuari invece, di cui le piazze pubbliche di
ritratti
sembrano
le
23).
numerosi gruppi i
acume
con
esistere soltanto
bisogno di trovare ben
altri
per provare che
interpreti
da
Monaco furono popo-
culto degli eroi
il
quelli che
avrebbe
ebbe.
Cornelius dovette rinunciare ad una felice collaborazione delle varie arti perfino nel suo proprio
campo
nel secondo lavoro che
gli
fu
Pinacoteca, egli non ebbe più e
la
affidato: le
coll'affidargli <(
il
decorazione
aveva pensato la
pittorica libere.
Il
».
lavoro
di destinare ai
1829. Si trattava ,
della
ma Già
nella
disegno dei cartoni suoi
parte di Cornelius fu limitata
nel
logge
delle
parve che un modesto compenso a questo dolore
terzo grande
Ludwigskirche
la
mani completamente
rono commessi ad un altro artista;
Ma
;
d'attività egli dovette incontrare gravi difficoltà.
loro esecuzione, che Cornelius
degli abbozzi.
avuto
scolari,
fu-
all'esecuzione gli
fosse
dato
decorazione della
CORN'ELIUS E LA VECCHIA SCUOLA DI
Cornelius esultò:
><
Già da sedici anni,
una divina commedia
stiana,
quale sposa
chiesa di affreschi;
la
Re
limitò
decorazione
la
trasversale e lo obbligò a contenere in ristretti contini
grandiosa epopea gli
evangelisti e
Sulle volte egli dipinse
biblica.
un'epopea
la
Ma
anche
di
coprire
tutta
coro e
al
suo vasto
il
».
e la crocifissione di Cristo,
parete
sulla
e
piano
universale. Cornelius anche con queste limitazioni
grande.
Ma quando
quadro
della Creazione
scoperta,
fu i
opera
1'
ordini
vari
luogo
un'opera
Nel
critiche.
nemmeno
che
angeli,
giudizio
il
fatto
numerose
nascita
la
mano,
aver
di
a
degli
gerarchici
propria
pensava
diede
una
di
creazione coi cori degli angeli,
coro, di
del
navata
alla
padri della Chiesa; sulle pareti della navata trasversale
i
cri-
amante mi viene incontro
divina
aspettava. Egli aveva sperato
lo
volontà del
la
me
scrisse, porto in
egli
adesso
-^7
Quale mortale invidierò ancora?
tutta la sua bellezza.
in
questa volta un'amara delusione la
E
dipinta.
MONACO
nel
Medioevo non erano mai penetrati nelle conoscenze popolari, come Troni le ^'irtù le Dominazioni ^cc.^ furono poco capiti. Nei grandi quadri murali, anche nel giudizio i
universale, l'esecuzione pittorica apparve insufficiente anche di fronte alle
deste pretese: e
motto crudele
il
largamente anche ne' circoli Nell'arte di Cornelius
Per
modo
esprimere
di
sagace per individuare
disegni
modo
importanza solamente
e
natura delle
caratteristici
tratti
egli
di
Ma
non
quanto essa aveva
gli
dava
gli
un
dato
il
occhio
come dimostrano
figure,
una
fu assolutamente incapace di formare
i
suoi
scuola,
e di valersi in
nessun
qualche suo scolare nelPesecuzione delle sue opere. sarebbe stato troppo strano che
colpa che egli aveva nella scarsa
fertilità
Cornelius avesse riconosciuto
accettò volentieri
IV
nel
la
la
parte
di
monacense e che vi avesse sentiva offeso cambiò d'umore e
della sua attività
cercato riparo negli anni della vecchiaia. Egli
glielmo
in
e questa deficienza fu ancora accresciuta dalla sua scarsa educazione artistica.
;
Perciò
i
penetrò
»
merito principale stava nella profondità del concetto.
il
suoi pensieri. Già la
i
Cornelius non sa dipingere
«
artistici.
forma aveva valore
la
lui
Re:
del
mo-
più
chiamata a Berlino che
si
gli
;
fece
re di
il
Prussia Federico Gu-
1841.
Effettivamente, con
la
partenza
di
Cornelius
monumentale
l'arte
Monaco
di
suo più vivo sostegno e della sua miglior forza. Egli aveva iniziato suoi seguaci ; ma essi, non essendo dotati da natura che di una a vasti concetti elevatezza mediocre, non potevano usufruire che troppo scarsamente di questi inse-
fu privata del
i
gnamenti. Cornelius non ha dunque lasciato a Monaco « una scuola » nel vecchio senso della parola. Fra gli artisti indipendenti. Julius Schnorr, con cui egli era in
Roma, gli Monaco fig. 24);
amicizia già da
Reale
di
era e
più
il
dopo
affine
;
egli
testamento, per
la
comandato per del vecchio silica
di
scala a
mezzo
quadri che illustrano
gli
di
sale
del
eseguì
le illustra-
incisioni
ultimi
libri
Palazzo
in legno.
dell'antico
freschezza del concetto e per l'energia della composizione.
Cornelius non esercitò zelo la pittura
i
alcune
suo ritorno a Dresda (1846
il
zioni per la Bibbia che furono diffuse su vasta
Fra queste emergono specialmente
decorò
la
minima influenza
monumentale accanto
a
questi lavori, Heinrich
lui
a
sull'artista
Monaco
e
che coltivava col maggior
che egli stesso
Hess (1798-1863) non
si
avvicinò
aveva alla
rac-
maniera
maestro né negli affreschi della chiesa dello Spirito Santo né nella ba-
San Bonifacio. Se
egli
si
allontanò dal vecchio
stile della pittura chiesastica
MANUALI- DI STORIA DELI- ARTt:
38
gusto moderno con un colorito dolce e quasi molle, e col dare alle sue pitture un carattere che evitasse ogni ruvidità fu per avvicinarsi
al
e ogni asprezza.
compagno
11
Hess
Heinrich
di
Johann
,
Schraudolph (1808-1879;, seguì la stessa strada. Molto più affine a Cornelius apparisce il paesista Cari
Rottmann 11798-1850), specialmente per
il
Puso delPatTresco per
il
riprese
egli
fatto chL'
Rottmann
paesaggio.
paesaggio storico per
cosidetto
del
sentanti
così sufficientemente vive e insieme
un
poter produrre
per
lui
da
»
per sé
figura
umana;
della
l'aiuto
preponderante del quadro era
valore
il
ideali
«
elfetto soddisfacente
anche senza
stesse,
il
del paesaggio
forme
fatto che egli considerava le
^ii€^
rappre-
dai
distingue
si
«m^i^
dato dalPelemento pittorico e specialmente dagli elVetti della luce nelFatmosfera. L'opera più co-
italiani
Rottmann
del
nosciuta
è
che egli dipinse dal
1830
arcate del giardino di corte di
Cornelius aveva
ma
amareggiato,
suo desiderio
dopo
mondo,
es.
p.
il
Monaco
olTeso e Il
allegra e cat-
Germania meridionale crebbe
coi quali egli
vori
^Uì:^
Monaco.
nella
ritornare
di
esperienze di Berlino.
sue prime
le
1833 nelle
al
pur sempre con dispiacere.
della
tolica città
lasciato
paesaggi
di
serie
la
presentò
si
quadro ad
in
la-
I
questo nuovo
olio Cristo nel limbo^
non piacquero. Solamente quando nella fantasia del Re maturò il progetto d' un nuovo gran-
Duomo
dioso
progetto d'un
tombe
a
questo
il
Santo che rinchiudesse
le
Berlino e insieme
Campo
della famiglia
reale,
Campo Santo dovevano schi,
per
in parte
i
a
essere
quali Cornelius
Roma
i
si
trovò
pareti del
decorate di affre-
disegnò
anni
negli
continuò a lavorare
Cornelius
Le quattro
suo giusto elemento.
nel
a
gli
abbozzi
1843-1845. Egli
cartoni con rari intervalli
18Ò7 quando prima di averli compiuti colse la morte nel suo 84""^ anno di vita.
fino al lo
Con
questo compito Cornelius raggiunse
mente
la
vagheggiato
nuova
«
per
piena libertà di
Divina
il
piano lungamente
eseguire un'epopea cristiana
Commedia
Qui nessuna
teva dar libero corso
chiesastici
alla
una
».
tradizione lo inceppava
nei quadri strettamente
final-
;
come
qui egli po-
poesia di cui era pieno
le
CORNELIUS E LA VECCHIA SCUOLA
animo; coordinare
SUO'
il
Nelle sue opere però
mondo
specialmente
una luce speciale che
delle opinioni e delle tendenze di coltura, anche
altri
volessero far valere
taluni
fanno, svalutare
la
importanza
artistica di
sotto un
Germania, mento ad una maggior stenuto efficacemente
la
decorazione
di \^dyf-5i
bisogna
ne^j^'ti'ré',
Cornelius: resta iffatto
personalità
dalla
comprende che
la
quando anche
da
avevano subito notevoli mutamenti, non figure di Cornelius; che al
anzi
vecchio maestro e non
Non dobbiamo la
generazione
però mai dimenticare che
la
si
ritemprarono
con pieno
\à
n*^lla
entusiasn'tól^à'ffé
ormai
sieno sentite
si
avessero più perdonato
gli
giovane, da quan'dò'
più
fosse più volta
nuove generazioni
le
e gli artis'fP'i^H
esigenze esteriori dell'attività arfi^c'c^
le si
I/^'dHl-
con successe/^ V^'-^iii
Tarte
sguardi
gli
esperiiTil-VrCiftii
cattoliche.
fatto
nìaestro, elevò
del
divenne più brillante e più fulgida, da quando
bellezza della realtà e
chiese
delle
una più nobile dignità,
serietà e a
occhi della Nazione. Si vita
non per
se
in
tutrJ^^I^
po' alla ^ÒWi\^,
che un'organica unione della pittura con Tarchitcttura non era più stata
da secoli
solb
modi
Non
loro diritti.
i
forme!
di
nell'ombra
lascia
un
di quelli eroico-fantastici,
come adesso
appare
ci
profondi pensieri,
in
parte del suo
fa
forme; era quindi naturale
e tutte le altre
mutamento
scena
singola
-^q
che
altre sensazioni
col
natura umana
la
e per così dire in
;
ogni
Pelemento fantastico che
lasciar agire efficacemente
punto di vista
riassumere
e
MONACO
DI
le
sue
innegabili
estràWèé
deficierfzlè'.
coltura d' una più vecchia generazio1#^
quale aveva altre vedute e altre esigenze, ed era tutta propensa a lasciarsi dorhl-
nare dalla fantasia, aveva trovato
- LA
IL
Se Parte sonale
d'
PIÙ \'ECCHIA SCUOLA DI DÌ'SSHLDORF.
Monaco
di
un principe,
sua piena e classica espressione in Cornelius.^'
la
la
dovette
sua origine e
la
sua tendenza
la
volontà per-
alla
scuola di Dusseldorf ebbe origine da un più limitato circolo
accademico al principio l'Accademia di Dusseldorf e la Scuola di pittura della stessa città si confondevano completamente. Dopo la ricostituzione dell'istituto d'arte renano voluta dal governo prussiano, Cornelius ne prese dapprima la direzione senza però :
lasciar tracce durature della (i
789-1862) nell'anno 1826
Dusseldorf. ficile
Dopo
il
sua
attività.
cominciò
a
Soltanto col richiamo svolgersi
suo ritorno da Roma, Schadow
dire se egli sia stato miglior pittore di
Begas (1791-1854);
che
lavorato a Parigi sotto
accanto
a
\\'ilhelm
vita
Schadow
della scuola
era stabilito a Berlino
si
Wilhelm Wach (1787-1845"
di
è dif-
:
e di
Karl
VVach
aveva
poi studiato specialmente RatTaello a
Roma.
lui
Gros ed aveva
l'originale
di
godevano
Nella maggior parte delle sue opere, fra
cui
i
fama
quadri
universale.
della vòlta
nel
teatro e
le
Tre Virtù Cristiane » nella chiesa di ^^'erder erano le più importanti, si lodano un ordinamento abile, un colorito piacente, un'eccellente modellatura delle figure. Schadow non era una forza energica e originale, ma come maestro egli superò di gran Accademia di Dussuoi colleghi, e lo dimostrò lo sviluppo che ebbe lunga 'I
1'
i
seldorf sotto si
la
sua direzione. \'arì scolari lo seguirono da Berlino a
sottomisero volentieri
alla
sua guida: quantunque
opere proprie. Essi lavoravano
nero fraticelli bensì
allegri
in
comune
essi
avessero già
nei locali dell'Accademia,
compagni su cui
il
padre
Dusseldorf e
Reno
ma
tutti
creato
non diven-
esercitava un'altra volta
MANUALE
40 la
sua magica potenza. Col tempo
}:ji^j^ensazioni,
sognavano
sé.
videro
si
le
comu-
di questa
conseguenze
cattive
L'abitudine della stretta vicinanza contribuiva allo scambio amichevole di idee e di procedimenti tecnici. I compagni formavano un piccolo
r>^nza di vita.
^po^do a
STORIA DELL'aRTE
DI
rajw^^o lo stesso colorito. Naturalmente
siccome
avevano
ideali poetici,
stessi
gli
non
individuale
valore
il
modelli, adope-
stessi
gli
poco a contatto
fantasia degli artisti era
così in
risaltava
della vita
giy^t^ proporzioni
;
v^5^,£ grande,
loro manifestazioni erano prive di forza fresca e di piena verità.
contentavano
si
f,jj,.|^ssi
le
e
la
disegnare ligure astratte,
di
non
pastori, briganti, che
re,
jipf^jl^ncvano ad un tempo definito, né ad un luogo preciso; nell'espressione di sentimida alletii}^i;nji essi non andavano al di là di ciò che era l'espressione d'una g^'^z/.iv,
d'un quieto dolore. Essi guardavano
e
che avrebbe
sbigottiti a tutto quello
di turbare la purezza p^^^9^ essere impetuoso, appassionato, potente, quasi temessero 9fì^l^(pprrette/.za dei sentimenti coU'entrare in un mondo movimentato e scosso da
energiche.
\o^tf^^
^cip^jr^ienti
^pjiip^e
generalizzare fino a render poco precisi
di
anche per
ripetè
si
manierato e
al
classe media, e questa,
siastico successo.
La
Ma
accorgeva
si
non usa
nei
queste deficienze:
di
a godimenti artistici, tributava loro
lieve tinta romantica,
romanticismo piaceva anche
il
quel tempo
osserva
si
lo
ma
mentre
sentivano maggiormente
attratti
da situazioni
i
della
volgevano più entu-
il
simpatia
di
e col
uomini
nell'arte francese di
romantico francese
il
tusiasmava principalmente per scene patetiche e appassionate, si
la
E, del resto,
poesia.
in
anni
l'omaggio recato con l'espressione
fenomeno;
stesso
primi
e
tende
si
gli artisti si
CfC^tume a tutto quello che era ingenuo e antiquato risvegliava a cui
caratteri
i
profondità,
Si evitano forza e
colorito.
il
piacente, al liscio e al molle.
al
Dusseldorf nessuno
^c,i^la di ii^l^^,
modo
Il
Dusseldorf
di
gli artisti
en-
si
liriche.
L'arte francese era stata potentemente influenzata dalla vita pubblica ed aveva attinto
da essa un'espressione violenta e concitata
vivevano
in
un quieto cantuccio
mentre
;
della patria, lontano dall'allora quasi
politico e coltivavano e nutrivano nel loro cuore soltanto quilla, pacifica
formalmente,
stava,
capo della scuola ed
a
1805-18671 fu assai ammirato per
Cari Sohn nella
posa e nelle linee caratteristiche,
gradevoli all'occhio furono allora di ricche vesti
nore^ Doìina delle scene
e
Dia7ia)\ oppure
mitologiche.
Mosè\
come
i
sensazioni d'una tran-
nomi
nei
e allora egli
femminili;
dava
ai
ma
più
nella
egli
In un'altra cerchia di idee e di si
modificarono.
si
donna:
piacenti nel colorito.
da opere poetiche splendente
loro
prendeva
conosciuti:
suoi gruppi
quistò una grande fama, che però
ma
cose
suoi ritratti di
Kohler (1809-1861)
Christian
suoi quadri
tolti
lasciava
le
i
le
gruppi idealizzati di donne che
battezzava poi con
produrre vaghe figure biblica,
spirito
esercitava dapprincipio
grande influenza quale maestro e consigliere. Ben presto però
monotoni
inerte
metodica esistenza privata.
e
Schadow
le
Diisseldort
artisti di
gli
lo
seguì
spesso
Canto
un maggiore
i
di lode.
ritratti
Non meno
egli talvolta p. es. le
ornava
due E/eofacendone
nudità
nell'amore
motivi
La
di
dalla
storia
deposizione di
e più espressivo
movimento.
forme Theodor Hildebrand (1804- 1874) spense ancora
più
presto
ri-
di quella
si
dei
ac-
suoi
compagni. Nei suoi giovani anni e
egli
era stato preso da una forte simpatia per
questa agì retrospettivamente quando
egli
il
teatro
;
divenne pittore (1820). Egli riempì allora
LA PIÙ VECCHIA SCUOLA sua fantasia di tìgurc drammatiche
la
re Edoardo,
Otello,
il
Brabantio
quadri
molti suoi
;
Desdcmofia) devono
e
Shakespeare. In una seconda serie di opere di
DUSSELDORF
D[
toccò
egli
41
(L assassinio
dri
loro origine
al
la
campo
il
fioU culto
della novella,
,//
di
cercò
essere efficace col rappresentare accoppiati dei contrasti di sentimento e dei motivi
come
di carattere
nel
Guerriero col
bambiyw,
stio
L'esecuzione individuale delle figure
altri.
però di raro; egli non raggiunse
riusci
gli
ìnagistrato e sua figlia, e
fi
neppure una vera naturalezza nel colorito, quantunque tentasse
di imitare
i
vecchi-
fiamminghi.
La
Eduard Bendemann in Babilonia
leriti
(181 1-1889) presentò
1882); e
1
era
della 1 pittura
anche prevalere l'elemento
lasciò
Mcndelssohn
Il
;f;S*^r~^
il
scuola
la
suoi Ebrei do-
i
suo Geremia.
il
quando
della sua gloria
l'apice
Bendemann mantenne tòno amava dare ai suoi quadri e
trovato.
fondamentale che
di
sembrò aver raggiunto
scuola di Dusseldorf
lirico
con una lieve
tinta
malinconia.
La composizione fermo,
accurata
ponderata,
e
disegno
colorito piacente contribuirono a far presto po-
il
sue
polari l'artista e le
Nel
opere.
recò ad abitare a Dresda dove
occupato
tennero
lo
Bendemann
1838
si
decorazione del Palazzo
la
Reale con affreschi seriamente imaginati eseguiti
il
e diligentemente
anni
molti
i8=,q
nel
;
ri-
tornò a Dusseldorf, senza però esercitare una grande in-
andamento
Questa
della scuola.
fluenza
sull'ulteriore
resto
era ormai sostanzialmente modificata.
si
Trapiantati artisti di
gli
di
agli
allegri e
scherzosi renani,
Dusseldorf non potevano lungamente resistere
influenza della nuova patria.
alla viva coli
mezzo
in
penetrò una
nota
allegra
e
;
il
Anche
nei loro cir-
continuo
rappresentazioni umoristiche diminuì molto
denze per tutto quello che
Adolf Schrodter mise
del
di
per questa
era
Schwedt
elegiaco e
Don
loro ten-
le
sentimentale.
fu ,'1805-187^) •> I ~'i
strada, col suo
richiamo
il
Ad. schro.itcr:
Fig. ^3.
^"„'' ""°"'
primo che r
di Reinichc.
(Da
'!.
vi^rnett»
"" ."""""
Kutscliinanti,
Chisciotte
che
sta assorto nello studio di vecchi libri di cavalleria e
con
numerosi
e allegri
26).
scere
reminiscenze dal Romanticismo specialmente nelle sue foglie ornamentali.
si
J.
lievi
disegni
illustrazioni
e
fig.
25 e
storia deir/iiustraz. Tedesca).
Non
si
possono discono-
Peter Hasenclever (1810-1853) subì invece moltissimo l'influenza della
circondava; egli ebbe grandi ghesi, di politicanti
La volta
provinciali,
di
colla
rappresentazione
bevitori e di
pittura di genere faceva la sua entrata
condannata ad essere
tronco della pittura
Un
successi
».
A
«
una
specie di
«
habitucs
di
artisti
peso ad un elemento che era spesso
in
contrasto con
il
l'errore
a trascurare lo studio della forma, e la
bor-
erba erpetica sul grande
funesto errore ha fatto dipendere per decine d'anni
indusse molti
di piccoli
lo
Cornelius l'aveva una
Dusseldorf invece essa venne presto
unicamente dal suo soggetto e dalla sua concezione:
scene
che
d'osteria.
»
a Dusseldorf.
muschio o
di
vita
in
onore.
valore
d'un
quadro
è stato funesto perchè
anche perchè dava troppo personalità dell'artista.
MANIALE
STORIA DELL ARTL
DI
In questo ulteriore periodo sono da
come
notare
appartenenti
Worms,
Dusseldorf Jakoh Becker (1810- 1872) da Dittelsheim presso
andò ad abitare Jordan
'i
a Francoforte,
810-1887), nato a Berlino,
nelle descrizioni della spiaggia
svolge piccole tragedie
e che
quale
il
mare
del
scuola
alla
che più
tardi
Rudolf
villaggio, e
di
di
specializzò con incrollabile perseveranza
si
Nord
del
Helgoland. Adolf Tidemand,
di
e
un norvegese ii8r4-i876) che lavorò molti anni a Dusseldorf, sceglie esclusivamente ^a
sua patria quale teatro di scene serie e allegre che egli disegna straordinariamente
vive,
ma
che dipinge
duzione della quieta
in
vita
un modo un po' duro ed famigliare
asciutto. Tuttavia,
per rappresentare
e
teri.stiche del
un
fu
la
ripro-
umoristicamente
le
carat-
mondo
piccolo
borghese, non
ma un
Dusseldorf
artista di
berlinese,
per
pittore
bravo F'riedrich Eduard Meyer-
il
hcim (1808- 1879), che seppe per primo fondere le forme classiche in un simpatico naturalismo, in un colorito chiaro
ed
gaio
e
accurato, fino,
un disegno
in
preciso
2-]'.
(fig.
Con Schadow
anche
era
arrivato
a
Dusseldorf un giovane della Slesia che dapprincipio rendeva
portò
la
Con si
strada
il
pittura tedesca. artista titi
politici.
tenne così Ad. Schriidter (Da Kutschtnann, Storia
:
Eulctispit-gcl e
il
dell' Illttstra-ione
Tedesca).
energico
indipendentemente
soltanto dalle
da
maestri
più vecchi, così
sue sensazioni soggettive
timento poetico
é
connesso
in'
nella
scelta
modo molto
allora,
stesso
sé
in
marcò
formò
pure
originale con
si
In
man-
si
contro
modo
in
cosi
mtima na-
mondo
suo
il
egli
temi.
dei
servizio di par-
della propria
diritti
egli
al
artista,
rinchiuso
i
nella
intendeva però questo
Tarte
Nessun
Come
tura. tistico
Non
influenze esterne, né
fornaio.
(1808- 1880)
pathos storico-politico
usare
di
Tarte tedesca.
Lessing
Friedrich
Cari
{q.cq.
che più tardi
più grande rivoluzione nella scuola
indirizzò a nuovi destini
e
Fig'. 26.
ma
tendenza romantica,
alla
omaggio
incondizionato
lasciò
Lessing
ar-
guidare il
sen-
un certo senso severa-
mente morigerato.
Dopo che di tutta
nel
del
la
nel
serie,
183(3 egli
ebbe
fatto la
seguirono Ezzelino in
Predica degli
carcere
(fig.
28
,
l'opera più
Ussiti,
Hìiss
fresca
davanti al Concilio
Museo Stadel a Francoforte, Hnss davanti al rogo, poi, intorno al '50, La cattiira papa Pasquale fatta dalV imperatore Enrico Tei quadri della Riformazione. Il
caldo senso patriottico,
la
naturale serietà della descrizione, l'accurato, veri-
tiero e storicamente giusto disegno di ogni particolare fruttarono all'artista,
specialmente fra
i
molti
ammiratori
contemporanei immediati.
L'effetto artistico delle sue opere sarebbe però stato di
avesse accentuato maggiormente
anche
la
tecnica
maggior durata
se Lessing
aveva
un certo
pittorica.
Egli
LA PIÙ VECCHIA SCUOLA
DI
DUSSELDORF
43
terrore di tutto quello che potesse essere improvvisato e creato per inspirazione
mo-
mentanea e preparava suoi quadri con zelo instancabile, non ammettendo che il minimo particolare paresse incompiuto. Ma quadri storici ci fanno conoscere solo un lato dell'attività di Lessing. La sua operosità nel campo del paesaggio non fu meno importante anzi essa ha per prima i
;
i
;
fiUto conoscere
nome
suo
il
più vasti
in
fama. Nei suoi primi paesaggi
sonno invernale
risalto al
egli
circoli
ed
dato
fondamento
fu soltanto malinconico e tetro
natura, integrando
della
ha
le
;
alla
diede
e
sue concezioni con
la
sua
spesso rappre-
sentazione di un funerale nello
Più
sfondo.
tardi
ripetutamente
egli visitò
occidentali
schi
Ger-
specialmente
e
vaggio
paesaggio
sel-
il
Eifel, la
forme crebbe forza e maggior
sua ricchezza
maggior
passione
di
bo-
i
della
mania,
e
quando
,
s'
di
;
introdussero
nel-
l'opera sua.
Rovine,
abitazioni incen-
da mani
diate o saccheggiate
rozze s'innalzano su colline e rocce e servono di nascondiglio a
briganti
ma
;
questo
tutto
non viene più velato da idee romantiche, non si presenta più
come
un' illustrazione per
poeti allora
i
come
ma
preferenza,
letti di
Uhland,
Scott,
XA^'alter
im-
è basato sullo studio
mediato
natura, respira
della
una poesia che
da sé
fa parte
e che richiama sensazioni
sto-
riche. Il il
Fig. 27.
r.
1-.
1.
e.
attraverso
maestro
opere,
il
mente
efficace
tardi
sue tendenze, restò
Sebbene
lo
cesso che ebbero
di
gli
ramo
paesistico
agli
interpretazione, che
himbo ammalato.
più
agile,
lo di
cambiò
stesso che
Dusseldorf. di
nuovo
le
insegnamenti avuti da Lessing nel trattare par-
alberi. sia
da
riportarsi al
suc-
ben presto si fece strada ancora un'altra affermò con un realismo molto più vasto, con un accentuarsi
quadri si
di .Ilìlich,
nell'Accademia
sviluppo della pittura storica in Germania i
al
Dusseldorf. Egli esercitò un'influenza special-
spirito più suscettibile e
però fedele
per esempio
Giovane madre presso
Schirmer (i8o7-i8<)3
diresse l'insegnamento del
Anche quando Schirmer, ticolari,
artisti di
Johann Wilhelm
su
:
sue
le
numerosi
di
Moyerheim
Berlino, Galleria Nazionale.
paesista Lessing diventò
modello
più
!•
di
Lessing,
molto più marcato della drammaticità e della passione.
MANUALE
44
Fig. 28. C. F. Lessing
:
DI
STORIA DLLL ARTE
Ezzelino in carcere
—
Francoforte, Istituto Stàdel. (Fot.
Nei suoi più tardi giorni Lessing andò ad abitare
compagni
suoi
di
gioventù Ad. Schròdter e Schirmer. La sua vera patria e
Fortunatamente
la
direzione di
Schadow alTAccademia
all'allontanamento degli ostacoli che inceppavano
nuova tendenza:
modo
a questo
emèrse
il
affigliatosi
alla
dèmone
e suscitò
poco che Rethel
talità
dei
dezza
di
Ma
questa nuova apparizione.
trovò da se
lo
lo
il
pubblico
voleva indurre
stile
per
i
Né ebbe
le
Non
alte aspettative.
forme romantiche
breve
Philipp
Veit
era tanto
tempo
sarebbero
della sua
mag-
esistenza basta per as-
di
lui
il
Francoforte,
«
A
grandi compiti monumentali da cui egli
e
si
dalla sentimen-
viziato
non seppe intendere
influenza su
Egli vide chiaramente la difficoltà di appianare
con
limitò
presto.
l'avesse colto nel
più popolari quadri di Dusseldorf, che
cui
si
migliori artisti tedeschi, specialmente per l'inesau-
i
fecondità della sua fantasia.
a
non
più
le
nel corso della sua
fece
ribile
»
Dusseldorf
Nato ad AquiDusseldorf quand'era ancora un ragazzo,
scuola di
della pazzia
segnargli un posto d'onore fra
reno
di
1852) e non l'avesse rapito all'arte e alla vita (1859).
giore operosità il
luogo
il
suo sviluppo e non alT inizio d'una
il
maturò straordinariamente
dopo pochi anni
già
state deluse se
.\Li
i
più disparati ingegni poterono farsi strada.
i
fantasia di Alfred Rethel
sgrana nel 1816 e egli
dove ritrovò
a Karlsruhe
fama restò però Dusseldorf.
della sua vera
La
Bruckmann, Monaco),
il
contrasto
la
rude gran-
misticismo nazaquesto si
modo
egli
sentiva attratto.
del sentimento tedesco
volse dagli artisti italiani, a Alberto Durer e a
Hans
I.A
per
Holbein,
VECCHIA SCUOr.A
IMI
immedesimarsi
forza
della
[>1
della
DUSSELDORF loro arte.
4r D'altro canto egli aveva
studiato abbastanza per evitare saggiamente l'angolosa inabilità degli artisti tedeschi del secolo X\'I
un'altezza •con
veramente
così egli riusci
:
non
monumentale,
mezzi puramente
attraverso
a portare le
gonfiezze
largo tratto delle
pittorici, col
robusta caratteristica della sua maniera semplice
Se nella
con cui Rethel
serie di Bonifacio,
quando aveva ib
e
19
anni,
si
riscontrano
scuola dlisseldorfiana e di composizione
nato tutto questo groviglio
Da a
La
mncitore dei Mori,
la
Dlirer ad
di
espose
espressive e con
ancora delle
tracce
scolastica, egli ha
poi
la
efficace.
pubblico
al
ma
la
prima volta
sensazioni di
di
sorpassato e domi-
formole.
di
inerte leggendaria di
dolfo d'Absburgo,
linee
potentemente
allora egli cercò soggetti prettamente tedeschi
Sempach, La
arte
teosofiche di Cornclius,
sue
ma si
popolare
la
Chiesa fu sepolto sul campo
La
battai^lia degli Svizzeri
Winkelried, Adolfo di Nassan, Ottone
battaglia di Mersebiirg,
caduta del
:
Rolando morente,
Carlo
/,
Martello
magnanimo Re Maìifredo che scomunicato
di battaglia,
coperto d'un monte
di
Ro-
sassi,
il
dalla
invece di
trovar riposo in suolo benedetto.
Nessuno ha rappresentato Tiante,
e
scevre
di
che fossero, anche
ogni esagerazione
in ;
figure e scene della storia
assenza d'ogni pathos,
tanto
ed è specialmente ammirevole
unisce un coraggioso realismo con
che nessun palese artificio vizi
la
i
un modo
in
così alVasci-
impressionanti e tanto il
modo
col quale egli
riguardi dovuti all'aggruppamento scenico, senza
composizione.
Il
suo talento
La Morte alle Barricate. V'\^, 2V. Alfredo Kcthcl (Da Rethel: Anche una danza macabra, Lipsia, Successori di
di
pittore
:
H. Elischer).
storico-
manuali:
40
Fig. 30. Chr. Raucli
monumentale tedesco corso per
la
:
Tomba
hi
storia dell arte
della regina
—
Luisa
Charlottenl)uig-, Mausoleo.
manifestò specialmente quando a 24 anni
si
decorazione della
freschi tolti dalla vita di
sala
dell'
incoronazione
Carlomagno sono
diventati
vinse
superba
opera
il
con-
Questi
Aquisgrana.
ad
l'
egli
af-
principale
e
della sua vita.
con una foga
In istile lapidario,
Rethcl descrisse
del regno
fatti
senza esempio
in
una serie
:
quel tempo, anche per
tedesco disponeva,
artista
imperatore
potente
del
nessun
allora
forza sui muri del vecchio municipio
pieni di rali
i
di cui
franco di
torica.
Sembrano un'opera nata da una profonda
eroico,
reso ormai così vago dalla leggenda, risorge dalla
estasi
tratti
grandi e
ammirevoli pitture mudeiresecuzione
fascino discreto
il
in
L'antico
dell'anima.
tomba
in
linee
pit-
tempo
alte,
son-
tuose e severe.
—
III.
Chi pone mente
alla vita
SCHINKEL E RAUCH.
involontariamente l'impressione che le il
forze e tutto
l'
la
e di
pittura abbia
Dusseldorf
in
quel
chitettura e la scultura.
Monaco
Berlino viene
l'architettura oscillava senza
le
A
Dusseldorf
essa mette decisamente in seconda linea l'ara completare
scopo preciso
e solo esteriormente
tempo ha
esclusivamente tutte
assorbito
interesse degli artisti tedeschi e degli amici dell'arte.
suo regno fu indiscusso; a
nicamente
Monaco
artistica di
forme
fra
i
il
differenti
tradizionali,
Mentre dappertutto
quadro. stili
e
riproduceva mecca-
Karl Friedrich Schinkel (1781-
1841) ridava all'architettura un carattere complesso e organico e insegnava a distin-
guere
le
leggi delle forme.
E come
Schinkel additava nuove vie
agli architetti,
così
SCHINKEL E RALCM
Rauch
Christian'
aveva già dato
campo
'•
777-1 857) chiamava a nuova vita
modelli, lungamente
i
ciclo degli scultori.
il
per
seguiti,
mondo
il
rimasto negletto.
però
della scultura di ritratto era
47
Thorwaldsen
figure ideali.
delle
compito
Il
di
porre
Il
in
un naturalisino
efficace valore le caratteristiche personali senza per questo cadere in
non era stato ancora assoluto: fu Rauch che lo portò a buona due questi artisti, Schinkel e Rauch, dovevano però riconoscere che
pittorico o piatto, fine.
Tutti e
il
terreno di Berlino era ben preparato per favorire tanto a sviluppare
tradizioni già
le
la
loro tendenza e che ebbero sol-
Questo diede
esistenti.
grande sicurezza, e distingue non poco a suo vantaggio che dovettero fondare
altre scuole tedesche
storico,
ma
su di
un campo
cursore di Schinkel fu Friedrich
Schadow
uomo
Thorwaldsen,
dunque
e
un'epoca
in
come
constatare con meraviglia
e robusto senso artistico e
in
cui a
egli abbia
modo ingenuo
il
Schadow non abbandonò recisamente contatto con
il
forza viva fig.
;
per
le
piene
figure
di verità
Re
del
Carstens e
di
non
si
può
far a
immune
il
meno
suo sano
e chiaro di osservare la natura.
tradizione; egli
popolare
tempo
del
eroi
di
Grande,
31), del
e
saputo conservare
un'assoluta
e le infuse
è diventato particolarmente
affascinanti figure
Federico
la
di
regnava una maniera incerta e
grazia e la vivacità della plastica antiquata,
la
sciolse l'arte sua dalle sopraffazioni
Schadow
Roma
pre-
Il
presto;
ancora prima
e di studiare la natura;
considerare l'antico
artificiosa di
di
Roma
un terreno
di
Rauch usci Bisogna ammirar sempre
morì
(1764- 1850.
che in gioventù aveva visitata
Berlino dalle
di
non su
una
attività
soltanto per loro.
e
che
^1771-1800,
Gill\-
dalla scuola del vecchio Gottfried
questo
preparato,
artificialmente
scuola
la
esistenza
loro
la
loro
alla
per
le
sue
si
ma
mantenne ancora il
suo
berlinismo
«
in ->
nome
di
statue di generali, per
le
naturalezza.
di
Il
^___
e di
stesso
vecchio Dessauer e del vec-
chio Zieten sui ^^'ilhelmsplatz di Berlino.
Accanto a questi
sta
la
lunga
serie dei
suoi incomparabili busti e dei suoi graziosi lavori decorativi. Il
destino
fu
veramente tragico per
Schinkel che aveva iniziato a nuova poesia e a
nuove idee
ventù era stata soggetta menti.
La sua
l'architettura.
Le grazie
del
vari cambia-
a
romanticismo
vano potentemente affascinato
;
gio e la pittura architettonica
dato apparentemente tradurre in realtà ideale I
meno nità.
(fig.
i
l'ave-
il
paesag-
gli
avevano
migliori mezzi per
sogni del suo
i
gio-
mondo
32).
paesaggi dello Schinkel soddisfano l'occhio del pittore.
abbracciano
scono troppo fi
troppi
di
u-
oggetti, appari-
nei particolari, e le7 t
ricchi
SeCUzione tradisce
Mancano
la
poca
maestria dei
j.-;^^
3^
derico
il
r, ^ u. Q^ àciiaJow: Particolare del monumento a t-eD.rStoedtner.Bcrlmo). Stcttino. ^Fot. Grande >
,
—
,
MANUALE
48
mezzi tecnici. Ma nella storia della può trascurare di dare importanza saggio
infatti
si
riconosce
profondo senso poetico egli
la
non
lo
vinse mai
l'ig. 32.
;
anzi,
la
nelle
ma
invenzione,
La tentazione
Scenario per
la
sue creazioni;
volta deplorato che egli
non
si
-r
e
Anche
si
nel pae-
sopra tutto
il
suo
fonte di quelle tendenze che
la
del fantastico e delPil-
ha
generazione più giovane
:
Schinkel non
lo
paesaggio.
suo
scopre
si
architetto.
K. F. Schinkel
posatezza fredda e misurata
hanno qualche
come
vi
come
artista
studio del
allo
senza dire che
;
un
di
pittura
fecondità della sua
segui a preferenza anche
limitato
STORIA DELL ARTE
DI
Zauberflote
».
perfino
i
sia talvolta
biasimato in
suoi
lui
la
contemporanei
manifestato in un
modo
più brillante e più ricco.
Schinkel non ne aveva colpa. Alla completa stici,
arti-
furono ostacolo per molto tempo l'economia imposta dalla situazione pubblica
dello Stato prussiano e lo spirito del Re, avverso artistica.
ColPavvento
al
trono di Federico
cialmente entusiasta delle
grandi
opere
d'oro per Schinkel. iMa proprio allora lo •della
esecuzione dei suoi propositi
quale morì poco dopo, a 60 anni.
ad
ogni fasto
Guglielmo IV,
e
ad ogni libertà
intenditore d'arte e spe-
sembrarono venire giorni colse una malattia mentale in conseguenza
architettoniche,
RAUCH
SCHIXKEI. E Si il
commetterebbe un
grave
suo merito fosse stato soltanto
errore a pensare
tempo aveva
Non
paesi d'Europa.
mente
in
si
può
antico sebbene egli avesse
istile
in
Germania
festeggiato
nemmeno
dire
l'importanza
che
aver risvegliato
di
chitettura antica che già da lungo altri
49
che
salutato
lo
spirito dell'ar-
sua risurrezione negli
la
Schinkel
costruisse
forme greche
le
Schinkel e
di
esclusiva-
quale l'espres-
sione più pura e più fondamentale per ogni idea architettonica. Egli cercava di dare alle
sue opere una simile purezza e simili
era non soltanto riprodotto dai migliori modelli loro misure e
loro disegno
il
dovevano
esser
Ogni singolo pezzo
fondamentali.
leggi
greci,
ma
giustificati
anche
il
loro posto,
necessità.
dalla
le
Schinkel
non conosceva particolari di lusso che non avessero scopi definiti per lui doveva sempre risultare ovvio il rapporto fra ogni particolare e lo scopo generale dell'opera. ;
"» vài
-^, if-'—
—
—
•-
.
*.l m
*u_-«
Fig. J3. K. F. Schinkel:
Egli voleva che
ogni
Il
.m... .«t-
vecchio
minimo ornamento
Museo
—
bene
fosse
Berlino.
intonato,
non ammetteva
e
perciò nessuna voluta decorazione sistematica. Nella formazione delle facciate e delle vòlte egli aveva grande riguardo alla natura esteriori glielo
ambienti
permettevano
interni,
fin
dal
egli
momento
si
del materiale.
prendeva cura
in
cui
si
di
occupava
e fu insuperabile nel fondere ogni singolo edificio con
sembrasse
e paesistiche, così che l'opera dell'uomo
il
Quando
circostanze
le
accennare l'ordinamento degli delle le
forme esterne dell'opera; architettoniche
adiacenze
più che
era
possibile
imme-
desimata con l'opera della natura.
Le opere eseguite valore
le
sue brillanti qualità, perchè
d'una volontà estranea. la
dallo Schinkel
Con
tutto ciò
semplice grandezza delle sue forme,
non fanno spesso si
era
egli
scorge
la
risultare
in
nobile
sempre
sottomesso
esse tutto
il
nel
loro giusto
alle
imposizioni
maestro,
i
suoi
fini,
posatezza del suo spirito architet-
tonico.
Emergono vecchio Museo
specialmente (fig.
33"
il
teatro,
imponente per
famoso per il
l'ordinamento
porticato di
della facciata
ordine ionico.
Le
e
il
sue crea-
MANUALE
^0
zioni più meravigliose però si
rimasero
schierarono intorno a Schinkel. di
che militava con zelo per in
UI
pratica. Soltanto
Guglielmo
IV'
si
dopo
iniziò la
i
STORIA
DELI.
ARTE
allo stato di progetti.
Numerosi giovani
modo
vera
che sorse una
principi del maestro, seguendoli la
morte
maggior
Schinkel,
di
attività
durante
edilizia a
regno
Per
Berlino.
teoria che
in
Federico
re
di
costruzioni chie-
le
maestro stesso non era tenuto ad un tipo uniforme.
siastiche già si
'
scuola di Schinkel
però più
il
artisti
Certo
la
il
forma
della cupola a cui
potessero ammettere organica-
si
mente elementi antichi si addiceva maggiormente al suo spirito; ma pure
egli
sentì
stile
gotico
ad
chiese e gli
chiesa di
Schinke
diritto
dello
affermarsi
nelle
omaggio
nella
il
rese
Werder.
successori di
I
provarono
maggiore
diversità
canto a poco
una di
ancor
opere
felici
Ac-
tipi.
di stile
gotico vediamo delle costruzioni
romanico
carattere
di
con
ag-
giunte di forme vecchio-italiche e
Rinascimento e ravvivate da
del
cappelle. In questo caso era ap-
punto
la
tradizione
che ostacolava ni forme;
variata
così
un'espressione u-
questo
in opposizione a
costruzioni di culto giudaico
le
dietro un tipo convenzio-
fecero
molto diffuso
nale
si
di
sinagoga o-
rientale, arabo-bizantina.
costruzione profana
si
Certo
la
svolse più
libera e più ricca.
Se anche
in
singoli
casi
la
scarsità del materiale inducesse a
molti ripieghi per mascherarla, e si
Fig.
3-J.
Chr. Hauch:
Monumento
a Federico
il
Grande
—
Hcrlino.
facesse manifesto un certo
more per
il
pieno e robusto, Ber-
lino possiede
del
Hitzig.
La scuola
di
struzione di ville: e cioè
alcune imponenti e
emerge specialmente la Borsa col porticato aperto Schinkel svolse un carattere specialmente felice per la coparti architettoniche, l'assenla buona distribuzione delle
opere di quel tempo,
serie
ti-
fra
cui
nato ordinamento dei locali interni e T incorporazione pittorica nel paesaggio.
Se tutto fosse andato come gran parte per
la
nelle
la
intendeva Schinkel,
le
manifestazioni della sua attività artistica
sua fantasia era di magnificare
le
vittorie
guerre ;
di libertà
giacché
con grandiosi
la
avrebbero
meta più
monumenti
alta
architet-
SCHINKEL tonici.
Il
RAUCH
I-:
destino invidioso non gliela concesse e
Ranch che con ragione
Christian
è
diede
la
ga misura a
invece
chiamato l'araldo del culto degli eroi prussiani.
Egli trascorse una gioventù dilTicile; soltanto nel 1830, quando ebbe già compiuti
i
S3 anni, egli potè salutare la scultura quale sua unica vocazione. Ranch si recò presto a Roma per completarvi la sua educazione artistica allora lo studio dell'an;
sviluppò presto
tichità
Avvenne che
marmo
guire in
suo senso della (orma.
il
iSii, quasi inaspettatamente,
nel
monumento
il
fu
funerario della regina Luisa
presi in considerazione anche
stati
gli
Canova
concesso T incarico (fig.
30),
per
il
di ese-
quale erano
Thorwaldsen. Quando quest'opera
e
nel
primi scultori 1815 fu eretta nel mausoleo di Charlottenburg, Ranch prese posto fra dell'epoca. Un sarcofago di forme antiche porta la bara coperta d'un drappo funei
dorme
rario su cui
Essa
gina.
tiene
leggermente
una
sovrapposto
testa
la
all'
altro,
movente bellezza
le
petto.
al
com-
grazia pura e la
gura,
da
un piede
braccia conserte
La
re-
inclinata
ha
parte,
la
della
fi-
semplice natura-
la
lezza d'espressione, la ca-
semplicemente
ratteristica
vera, senza
ricerca di et-
fetti esteriori,
vero
esercitano un
fascino.
Nel
18 19
Rauch si stabilì definitivamente nel famoso magazzino dove la
egli
svolse
sua vastissima e sempre
Fig. 35. bi
l\lilC\
l*r.i
L)
llll
tlKlIlUIIK'lUO
.1
Guijlielmo
l'OiCin.
III.
Berlino, Tior
crescente
fino
attività
al
1857, 3nno in cui durante un viaggio Io colse la morte. Oltre ad un'imponente serie
numenti onorari per
gli
busti, egli creò
eroi£dellc guerre della indipendenza. Tralasciando
monumento di re .ALissimiliano solentemente discusso monumento di Dlìrer noteremo
di
il
I
a
a
Monaco
e specialmente
Monaco, che
il
i
i
mo-
ritratti,
tanto in-
fu eretto soltanto attra-
verso enormi difficoltà.
Con
questo
monumento
fu
onorevolmente
iniziato
un campo
poco
conosciuto
monumentale: la esaltazione di uomini meritevoli all' infuori della ristretta cerchia ufficiale. La fine della sua attività è data dal maestoso monumento di Federico il Grande a Berlino fi 839-1 851), che fu eseguito nella sua attuale forma dopo lunghi preparativi e dopo l'eliminazione di numerosi progetti anteriori. Sorpassando la tradizione e le regole accademiche, Rauch non rappresentò il re solo, della scultura
ma
su ricca base efficacemente suddivisa a gradini,
tempo
del suo
invece
il
(fig.
34).
fra gli
Rauch rimase sempre immune
suo amico Schinkel dava ascolto volentieri.
eroi e
di ricordi
i
grandi uomini romantici a cui
MANUALE
52
Le
sei Vittorie
Charlottenburg', così vari e
in
sempre
Regensburg
nel ^^^llhalla di cui
il
STOKIA DELI. ARTE
DI
semplice motivo
appartengono
efficaci,
porgere
di alle
(fase
volta in bronzo per
un^iltra la
corona
svolto in
fu
modi
più salienti ed originali manifestazioni
della sua arte.
contemporanei
L'esaltazione di grandi storici, di famosi
specialmente pro-
fu
Ranch si cura di armonizzare la verità storica con la tradizione classica. La scuola di Rauch comprende quasi tutte le nuove generazioni di scultori in Germania. Friedrich Drake di Pvrmont (i 805-1 882) apcon le sue statue: Schinkel, Rauch ecc. partiene ai suoi più vecchi e migliori scolari egli si avvicina al maestro e coi suoi rilievi (monumento al re Federico Guglielmo III suoi compagni per l'ingenuità del [t]g. 35) egli sorpassa quasi tutti al Tiergartcn, pria all'arte di
Rauch. Anche nei suoi
rilievi
;
i
concetto ed
Hermann cortile
il
fine
senso poetico. Per
il
trattamento del rilievo nella scuola
Schievelbeins (1817-18(57) offre un
greco del nuovo Museo. Devono
il
buon esempio
di
grande
col
Rauch,
fregio nel
loro perfezionamento nell'arte allo studio
Rauch: Gustav Blaser di Dusseldorf (1813-1874Ì che fu specialmente celebre quale modellatore di animali; August Kiss della Slesia (1802-1865), Bernhard Afinger
di
(1813-1882)
di
Norimberga.
I\'.
Il
mento
_
crollo terribile deli' del
I
impero
governo diedero un
Restaurazione
la
ROMANTICI
IN FRANCIA,
napoleonico,
fiero
il
cambiamento
colpo alla Francia
fecero per cosi dire respirare appena
serenità nel suo spirito.
Dopo
però,
come
se
;
e durante
(ino
regno,
di i
a che
muta-
il
primi anni della potè
tornare
la
ad una corrente d'acqua trattenuta artificialmente
subitanea-
glicssero
mente gini,
tutti
ar-
gli
svolse impe-
si
tuosamente cia
to-
si
in
Fran-
un maestoso
tor-
rente di pensieri, di
sentimenti e di passioni.
La politica ta,
rivoluzione
sembrò
fini-
cominciava quella
dello
spirito.
pinioni
Le
o-
secolo
del
XVIII sostenute da Voltaire,
Rousseau,
non bastavano più. Sebbene Diderot
il
Fig:. 36.
r. E. Destouches:
11
ferito
—
Lipsia,
Museo
Civico.
culto
lOSSe
di
Voltaire
anCOra
VIVO
I
Fig-. 37. Tli.
ROMANTICI
Géricault
Li;
:
ed esplicativa degli enciclopedisti
salmente
coltura del popolo.
la
mediate
in cui
legittimismo. sato e
il
Fu
La
;
il
lo
esser
il
francese non era an-
Elena che
il
con
mondo
liberale
idee,
e
esse, allora, di
passione, per
il
quelli
storia
si
;
bellezza
la
il
pas-
liberale
suoi
grandi
maschera
classica
già
e stanca della
il
regno
di
i
;
essa doveva
Agamennone
e di
Le
figure
possedevano uno speciale colore
locale.
attraverso l'arte
formale plastica:
sentimento caloroso e
im-
gettò appassionatamente nel nuovo
che offriva
nazionale
contenta
d'un cattolicismo
storica celebrava
s'era abituato a considerare
del Medioevo, quelle della
^kncano
di
Non
adatta a gettare un ponte tra
sviluppo delle scienze
mezzi
altri
Napoleone
di
delle circostanze
sorto dalla rivoluzione, ove trovò singolare ricchezza di motivi ravvivata
la
liberalismo, dell'attitudine ambiziosa del
scuola
la
e convenzionale delle sensazioni e delle
mondo
tendenza
la
informare univer-
Del periodo glorioso
mostra pure scontenta
si
un'idealità
sorse
D'altronde
seguiva
dall'
grandi opere dell'esercito.
le
sogno d'una monarchia
e cuori.
poesia
gioventù
della lotta contro
allora che
presente;
riempiva menti trionfi.
viveva
del clero,
ricordo del Terrore era troppo vicino perchè
il
era rimasto vivo soltanto l'entusiasmo per la
Louvre.
rivoluzione
della
fantasia potesse entusiasmarsi della rivoluzione.
della coltura tradizionale,
Parip:i,
ancora lontana
era
La leggenda
cora diventata materia di poesia,
—
corse a Epsom, 1821
desto dalle soperchierie
nella borghesia, tenuto specialmente critica
FRANCIA
IN
ma
maggiore forza
antica.
affascinano vitale.
Ma
per
infine,
l'indomita il
compito
MANUALE
54
Lo tismo
di
Adesso ostacolo.
vero
il
esse
facevano
si
'Trazia delle
valore;
di
quando però fossero
Fig. 38. Th, Gcricault
di
vitalità.
La
Restaurazione non
vi
monopoli
lotte,
:
La zattera
come
tutti
interessi.
La
i
Medusa
menti
—
cedeva
nel
liberali
ben presto le
alla
della politica
erano
scienza e alla poesia
lotte e le vittorie della libertà.
La
campo
e
alla
La
vittoria.
della coltura.
cerchio
dalla
nelF entusiasmo
spiriti.
poco ogni dell'artista
bellezza né la il
sublime
con carattere e
I
romantica;
la
prese
la
pittura
Nel periodo persone
delle
della
colte,
né
tribune infiam-
principi della scienza e le
poesia
per
pittura aveva del resto
per associarsi a questo nuovo movimento degli di
la
parola politica, che detta dalle
magnificati
a
Parigi, Louvre.
mava, era preparata dalla scienza o spiegata da questa. tendenze
Napoleone.
brutto e lorribile,
con realtà
il
la
rami
vari
il
resi
conquistar
a
finì
fu isolamento di di
della
scuola storica
quale, pure attraverso fiere lotte, più viva parte a queste
rappresentare anche
di
fantasia
la
valore intrinseco del motivo, nò
pena
unito al volgarmente comico,
scissioni o
despotismo soldatesco strada, vincevano a poco
dal
costantemente
il
la
erano state represse dal fana-
libertà soggettiva
rivoluzione e
Non importava
forme. \'aleva
fossero brillanti
la
regola, nessuna misura aveva più
Nessuna
regnava sovrana.
della
caratteristiche della
le
posto del bello.
al
slancio dell'individualità e
eguaglianza
acutamente
rendere
quello di
del poeta parve specialmente vita reale; di mettere
STORIA DELL ARTE
DI
;
e
la
pittura
si
unì
il
grande passato, e per
le
sue ragioni particolari
Gli ultimi artisti della scuola
David dimostravano una deplorevole ricaduta nel mondo
del
manierismo. Le loro
ROMANTICI IN FRANCIA
1
Fie. 39. E. DelacroiK
ficnire
:
La decapitazione
inspirate dalle statue
compasso erano senza slancio.
Soltanto
i
doge Marino Fallerò
del
non avevano
verità;
i
vita; le
-
Londra, Collezione Wallace.
movenze esattamente misurate
col
messi insieme meccanicamente non avevano indidel Gros godevano di un^m^imirazione
gruppi
quadri di battaglia
scussa nella generazione più giovane degli
artisti.
Ma
proprio per
questa
tendenza
MANUALE
L^i]
le
STORIA
nr
DI-LI.
ARIE
regole della scuola classica perdettero ogni valore;
sempre più Topinione
dilTuse
si
natura avesse da esser studiata con maggior zelo, che la realtà del soggetto rappresentato avesse da essere più marcata, che Tetletto pittorico dovesse esser
che
la
raggiunto prima
movimento
quello plastico. Si delineò così Taccessionc della
di
omaggio
spirituale che rendeva
pittura a
quel
alPalTascinante e viva realtà e alla natura-
come primi e più importanti principi dell'arte. Già da qualche tempo c'era del fermento nei circoli d'arte
lezza realistica,
Se Napo-
francesi.
leone stesso, all'apice della sua potenza, non era stato capace di soffocare completamente il movimento di un'opposizione politica, l'arte e la letteratura ufficialmente
ribellione che
meno
erano ancora
allora riconosciute
un po'
alla volta
andava preparando contro
si
movimento
un
atte a resistere all'urto di
loro,
di
di
ricordi e
I
i
formidabili sentimenti religiosi del passato, lungamente repressi e dimenticati per avvenimenti di un tempo così tumultuoso, ricominciarono a farsi strada; ma dapi
Marius
principio solo timidamente e in silenzio. Francois
Roma
aveva abitato a
per molti anni, osò
di
Granet
(i
figure
religiose,
introdurre
che
775-1 849),
almeno
mutamento del suo campo d'azione,
motivi decorativi, nei suoi prediletti quadri architettonici. Col
come
governo politico
prima
nuova tendenza guadagnò
la
appassionati.
celebrato
i
nel
vastità
meridionali francesi (scuola di Lyon), dove
in provincie
satelliti
di
Anche
quadro
il
di
la
Restaurazione trovò
genere, deprezzato da quando David aveva
Se non altro nei soggetti P. E. Destouches rappresentazioni di Greuze (fig. 36). Xavier Sigalon (1788-1837),
suoi trionfi, tornò in onore.
(1794-1874) ricorda le che più tardi navigò esclusivamente nelle acque
dei romantici,
XVII, nel suo primo quadro
naturalisti italiani del secolo
La
:
ricorda vivamente cortigiana.
Il
i
colpo
principale poteva naturalmente esser dato soltanto a Parigi.
primo
Il
pittura verso
già riempito
abbandonò apertamente la tradizione Théodore Géricault (1791-1824), Cavalli
pittore che qui
nuove la
vie fu
fantasia di
ancora fanciullo;
lui
festato
un
tempo
del suo soggiorno a
per
pittore di brillante talento
Roma
Con una
progettò
cavalli e
i
181 2 e
l'espressione
18 14 egli
coloristica.
tutto ciò egli
serie di schizzi
come
Medusa
38)
ziata
può
dire che la lotta contro
tempo prima. La il
!
luglio
persone cercano
fregata
bili
15
uomini
il
Medusa
«
vecchia
sua vecchia
ha
zattera della
scuola sia stata ini-
soggetto della rappresentazione era accaduto poco »>
era naufragata sulla
costa occidentale dell'A-
18 16 ed era stata abbandonata dal suo equipaggio. di
su di una zattera costruita
salvarsi
vettero errare dodici giorni sul solo
la
la
con quest'opera.
L'avvenimento che formava
frica
il
figurazione di epoca
anzi dell'antichità classica. Nel 18 19 espose al Salon e si
era mani-
si
oltremodo vivaci per una
moderna ma
;
avevano
Egli impiegò
non dimenticò
corsa di cavalli che non doveva però essere rappresentata
"(fig.
e soldati
la
nello studio degli antichi maestri e della tecnica
costruttiva delle grandi composizioni.
predilezione per
nel
che guidò
e
si
salvarono;
mare aperto
gli
altri
Cento e quaranta
dai rottami
della
finché furono raccolte da
erano morti
di
nave
;
una nave;
do-
ma
farne, o in seguito alle terri-
sofferenze morali.
Nessun particolare di orrore fu risparmiato all'occhio di chi guarda, nessun minimo barlume di speranza che venisse a mitigare il terribile avvenimento, riluce in
quest'opera così tragica
:
l'artista
ha preso
i
suoi modelli dagli ospedali di Parigi
I
ed ha
rivestito le sue
ROMANTICI FRANCESI
D/
figure di colori pesanti e plumbei.
vario nei circoli artistici
modo
il
;
temerario
con
successo del quadro fu
11
era rappresentato con tanta
cui
solennità un fatto recentemente avvenuto, produceva sparati.
I
simo; né
seguaci della vecchia scuola fu
all'artista
dato di disarmare
Fig'. A'). ICugi-ne
dagnarsi intieramente
il
Il
suoi avversari con altre opere e di gua-
Delacroix
ma
il
lo
Flegia.
Autoritratto.
suo esempio non
inutile per
fu
fra
i
come
Géricault nello studio del
Stige dove Il
gli
iracondi
scontano
i
tempo dopo
un esiguo gruppo
romantici.
Eugène Delacroix Guerin. espose il quadro: Dante
Salon del 1822 recò una nuova sorpresa agli amici
Virgilio nella bolgia degli iracondi (Dante,
sano
:
ebbe specialmente seguaci entusiasti
(1799-1863), educato e
i
favore del pubblico. Egli mori a 33 anni, poco
aver compiuto questa opera; di artisti; egli
dubbi e ingenerava giudizi dinon risparmiarono naturalmente il loro bia-
Inferno
loro peccati
dell'arte.
^'II1
in
contrasto fra \'irgilio senza carne e senza sangue
.
Dante una
—
e
barca
una
\'irgilio
pas-
condotta da
tìgura che
non
MANfALE
S8 appartiene più a questo
ni
STORIA I>EIJ.'aRTE
mondo, che non
ha
Dante, profondamente scosso dalla terribile
più peso,
scena;
come
dice
figurazione
la
Poeta
il
—
e
dannati che
dei
arrampicarsi sulla barca, attaccandosi furibondi Tun l'altro, che si Già la scorticano e poi ricadono nella palude, sono resi con straordinaria realtà. coltura classica scelta del sogt^etto sorprendeva l'opinione pubblica. La più vecchia
cercano invano
di
Francia non sapeva niente di Dante, e meno che meno pensava alla possibilità che le descrizioni del Poeta potessero entusiasmare la fantasia d'un artista. Delacroix svelò un nuovo mondo all'arte francese. E in che modo efficace egli seppe rapprein
sentarlo
!
quale sentimento e quale forza egli seppe dare
E
Figf. 41.
Se anche armonico
;
singoli toni
i
ma
Arj Scheffcr
:
Paolo
sono
e
Francesca
portati
a
—
colorito
al
!
Londra, Collezione Wallace.
contrasti molto acuti,
certo egli non era un pittore che mirasse ad
(Fot. Mansell).
1'
effetti
insieme risulta
di
mite e dolce
demoniaco sfondo del seguaci della vecchia maniera, come Gros, furono loro malgrado quadro perfino conquistati da questa pittura e più giovani non finivano di lodarlo entusiasticaarmonia.
Il
colore è posto sempre in un giusto rapporto col i
;
i
;
mente, con a capo
il
Thiers che allora cominciava
la
sua
carriera di critico d'arte
e di giornalista.
Delacroix seguiva intanto
Massacro di Chio
recò
il
della
guerra
tutti
gli
d'
—
la «
sua strada con zelo appassionato.
massacro
indipendenza greca,
in
orrori delle lotte più brutah',
della pittura
cui erano gli
»
disse
descritti in
assassini,
i
Il
Gros
Salon del 1824
—
,
una scena
modo davvero
saccheggi,
le
mirabile
deportazioni.
I
Negli anni seguenti egli (fig.
Sardaìiapalo
39),
sul
ROMANTICI
dipinse rogo,
e
àtW
L' assassinio
del
del
Shakespeare;
Ai/ileto di
servì pure dell'allora
si
Fi''. 42.
litografati
esse dimostrano
della sua fantasia e
P. Delaroche
hanno per
tanza che ebbero
le
la
:
La morte
il
Faust
come
suo talento
i
incisioni nell'arte
e del
—
XIX
XML
da
allora,
pittori subì,
GOtz
di
ad
olio,
pittorico.
lito-
Goethe 1"
I
illu-
fogli
Parigi, Louvre.
olandese del secolo i
Faliero
appena inventata
superbamente
arte francese del secolo
ciclo delle idee a cui attingevano
Mariin-
suoi quadri
della regina Elisabetta d'Inghilterra
più vecchia
doge
vescovo di Liegi (dalla descri-
Egli disegnò sulla pietra una serie di scene del
minata ricchezza
Il
>o
Decapitazione
la
zione di Walter Scott) zcc. Delacroix gratìa.
FRANCi;?;i
la
stessa
impor-
un notevole muta-
mento. Si inspirarono ad avvenimenti di immediata attualità, diedero palesemente espressione alle simpatie del partito liberale, oppure presero i soggetti dai poeti del mondo moderno Dante, Shakespeare, Goethe, Byron, \\'alter Scott. Per quanto poca affinità abbiano il romanticismo tedesco e quello francese, da un certo lato però :
essi
si
assomigliano:
tutti
e
due stringono più saldamente
i
rapporti fra
la
poesia
MANUALI-
6o
DI
mostrano una chiara
e la pittura e
STORIA DriJ-'ARTE bellezze della poesia straniera.
sensibilità per le
Notevoli rappresentanti della coltura francese s'erano famigliarizzati con la coltura di altri popoli durante il loro esilio nell'epoca della rivoluzione; l'interesse che si
prendeva agli studi
favoriva
storici
cialmente l'Inghilterra.
desiderio
il
romantici trovavano
I
e
precedette e da quella che
la
Quando
toni di colori, qui
composizione
la
mettendo
per attenuare
d'uno stesso
masse
dei colori egli
A
modo
questo
nentemente
colore
contrasti. Soltanto
i
pittoresco.
a
L'occhio
Dopo un'osservazione più
si
es.
(p.
alla
disegno aveva per
il
bleu puro
un bleu
accanto a
appaga prima
Delacroix
di
complessivo accordo armonico.
che
scorge bensì
si
composizione
sono
per
amore
sconnesse,
spesso
il
disegno
il
lui
poca perizia nel disegno che aveva grandi difficoltà; e mentre
egli
l'artista.
trovava
un disegno corretto. Si farebbe però grande torto
con
E
vera-
grande
non venir meno nascon-
egli
ed
dell'effetto
avesse fatto risaltare tanto marcatamente l'etTetto del colorito per
che
d'
sua imperizia nel disegno. Chi conosceva quest'uomo, dalla testa grossa sul-
corpo, e non ignorava
leggeva
potente
all'aspetto della
tutto
di
emi-
è riuscito
pensando
esigenze
l'esile
alle
all'artista,
alle
la
grigio)
disegno.
il
sicurezza l'effetto pittorico, doveva affaticarsi in numerosi studi per
dere
mescolando
là
l'effetto,
loro movimenti stentati e perfino poco naturali. Si è vo-
i
luto ascrivere questi difetti
mente
per acuire
i
(p. es.
quando aveva dato un certo ordine armonico
accurata
coloristico le linee principali della delle figure spesso duro,
disegnarli.
di
generali, egli raggruppava subito
rosso)
delle tinte, al fulgore del colorito, al
lotta
prima
suoi quadri
complessivo delle opere
l'effetto
Restaurazione dall'epoca che
della
i
in linee
accingeva a definire
si
disin-
e
vicinanza immediata dei colori complementari
in
arancio accanto a bleu, verde accanto differenti tonalità
artisti,
romantiche subì un cambiamento radi-
l'espressione artistica delle idee
aveva stabilito
avveni-
gli
cerchio d' idee degli
il
spe-
e
seguì.
specialmente con Delacroix. Kgli dipingeva
cale,
animi; e
esteriormente franco
gentile,
tempo
il
stranieri,
specialmente in Byron,
nei loro
confini nazionali
che distingue tanto marcatamente
Anche
in alcuni poeti, e
quel carattere
a dare alla coltura francese
volto, la
i
visitare paesi
fermentavano
l'espressione perfetta delle passioni che
menti cooperarono ad allargare oltre
di
suoi
i
pennello
scritti
—
,
—
chi,
la
sua irascibilità nervosa e
il
suo
perche Delacroix era ugualmente forte
finalmente, sapeva
come
egli
non
si
zelo
nell'
febbrile, chi
penna completamente
usare
trovasse
la
non quando viveva in temperature tropicali, doveva persuadersi che sua espressione artistica non era che la vera e completa manifestazione della sua
a suo agio se la
individualità.
La tendenza romantica trovò adesione la
maniera rivoluzionaria
si
presentò
temente
Arv
SchelTer,
iiìspirato al
di
entusiastica nei circoli di coltura artistica;
Delacroix ebbe ferventi imitatori. Così
oriundo olandese,
Massacro di Chio del
ma
al
Salon del 1827
educato a Parigi. Egli
si
era eviden-
Delacroix; e se anche più tardi egli
si
sempre la tendenza di prendere suoi soggetti dai poeti (Dante e (Goethe). Del resto non v'è pittore di quell'epoca che non abbia subita influenza del movimento di idee introdotto dai romantici, se anche la conseguente traduzione in atto di quei principi spaventasse poi non pochi.
allontanò dalla primitiva scuola romantica,
gli
restò pur
i
l'
Perchè
la
tendenza romantica, nel vero senso della parola, non era affatto popolare
;
ROMANTICI FRANCESI
I
il
SUO motto:
si
addiceva molto meglio
«
fetto coloristico,
per
l'arte
l'arte al
(H
La tendenza
era poco capito dalle masse.
»
pubblico, per
ad una caratterizzazione
storica
peso che dava, prevalentemente,
il
lucida
individuale,
e
ad
e
all'ef-
immediata
un'
vivacità della rappresentazione.
Salons intorno
I
agli
anni 1820 recarono
un gran numero
quadri che rap-
di
presentavano soggetti della storia nazionale. Paul Hippolyte Delaroche
(1797-18^6)
maggior successo fra tutti gli espositori e mentre gli altri pittori suscitarono vive controversie, contando forse un numero uguale di giudizi contrari e di ottenne
il
;
giudizi favorevoli, egli conquistò subito
ha espresso
egli
benevolenza di
la
stesso con piena chiarezza ed esattezza
tutti
suoi
i
verità della storia in tutta
la
la
tini
:
«
Perchè ha da
Perchè non ha da poter
esser proibito al pittore di entrare in gara con lo storico?
insegnare coi suoi mezzi
Delaroche
partiti.
i
Un
sua dignità e poesia?
quadro dice qualche volta più che non dieci volumi; e io sono fermamente convinto che la pittura è chiamata quanto la letteratura ad agire sull'opinione pubblica ». Delaroche ha incominciato
a
esporre
nel
ma
1822,
soltanto
il
Salon del 1827
lo
prima linea fra gli artisti. Due quadri con figure di grandezza naturale attirarono prima di tutto l'attenzione pubblica. Uno rappresenta L'assassinio del fresidente del Parlamento Duratiti a Tolosa^ l'altro Tm morte della regina Elisabetta^ in cui la faccia contratta della regina morente forma un contrasto forte e di grande mise
in
etTetto esteriore
con
quale pittore storico fa risaltare
matico
e
;
lo sfarzo si
«
modo
nel
quello che è più verosimile cault. Gli
la
».
la
un
in
cui
le
La tendenza che
parole
alla
fantasia,
nella pittura
completamente li
decisa.
nominava
Ma
ma
in
di Geri-
erano ancora
tutti
già alla fine della Restau-
Nessuno parlava lo faceva
Egli
dram-
dal punto di vista
Solo un decennio era passato dall'apparizione sentieri
seguì
egli
stesso.
dell'artista
presenta più grandiosa
si
Gerard, Gros, Guerin, e se qualcuno
\.
42).
brillante avvenire davanti a loro.
loro vittoria era
o quasi anche
(fig.
umana, descrivendola
parte
uomini che avevano battuto nuovi
giovani, e avevano
razione
circonda
la
spiega meglio di tutto con
nelle situazioni
non già
che
tono
in
più di
dei vecchi,
compassione
di scherno.
— L'ARTE
FRANCESE AL TEMPO DELLA MONARCHLV
DI
LUGLIO.
La Francia colta ricordava con orgoglio la « generazione dell'anno '30 » ancora lungo tempo dopo che era stato spazzato via il governo della monarchia di luglio. Questa generazione comprendeva qualche
campo
della Restaurazione erano sorti, nel
vanile e con
entusiasmo
idealistico, a
vagheggiavano grandezza nazionale
tico
si
allentò, se alcuni
il
di quella
fiore della
nazione durante
il
omaggio
rendere
«
E
se
regno
di
»
strade,
differenti
principi
sognavano realizzate
anche
generazione
ai
nel periodo
più tardi
gio-
liberali.
Tutti
e unite
nella
nuovo governo questo legame poli-
spiritualmente
unirono
suo sostegno.
dei malcontenti, se presero poi il
si
uomini che
letterario o artistico, con coraggio
e libertà e le
rivoluzione di luglio. Questi uomini
molti di loro divennero
eletta schiera di
al
;
andarono ad aumentare il numero essi rappresentavano pur sempre
Luigi Filippo.
Alla generazione del '30 appartengono
i
più notevoli uomini di Stato,
gli storici
MANUALE
b:
e
i
moderna,
poeti della Francia
LM
STORIA DELL ARTE
inoltre ancora tutti quegli artisti che nel prece-
e
nella pittura: Delacroix, dente decennio avevano effettuato un radicale cambiamento
SchetVer, Delaroche, a cui
Arv
La rivoluzione maniere
nelle
luglio
di
unirono anche Horace A'ernet, Decamps ecc. portò dapprincipio nessun profondo mutamento
si
non
ÀlF infuori
dell'arte.
alcuni quadri
di
in
erano magnificate
cui
le
gior-
solfermarono nella strada già percorsa; solamente che i lotta contro i classici, che già da la contrasti c^omindarono a essere meno forti e dopo pochi anni si potè s'era infiacchita, cessò completamente. xMa già gli
nate di luglio,
si
artisti
tempo notare un mutamento
lun^^o
sostanziale nelle opinioni e nelle
notevolmente allargato
mondo
il
Fig-. 43.
quista di Algeri artisti
il
mondo
naturale per alla
le
P. Marilhat
In
:
A
Tripoli
sulla
—
pittura;
quella terra africana
si
i
Museo
adesso
credeva con ciò
si
di
La
fu
con-
Civico.
essa
rivelò
fantasia degli
alla
coloristi trovarono
loro rappresentazioni smaglianti di colori, e
mezzi
una quantità sufficienti.
il
di
teatro più
problemi,
Anche
le
scene
Fino a quel tempo vecchi patriarchi si erano vestiti di cominciò a dar loro tratti e il costume d'uno sceicco arabo,
bibliche tornarono in onore.
e
Lipsia,
cui soluzione soltanto la loro arte poteva offrire
abiti classici;
Prima
dei soggetti a cui s'inspiravano gli artisti.
ebbe molta influenza orientale.
attività artistiche.
i
i
avvicinarsi di molto alla verità.
nello sviluppo dell'arte francese fu dato dall'eccitamento
Il
secondo nuovo movimento
ofierto agli
artisti
più
in
opere monumentali. Luigi F'ilippo amava Tartc e gli piaceva di cogrande. La monarchia di luglio non ha tuttavia prodotto notevolissime
vista di creare
struire in
opere architettoniche.
La tendenza
classicheggiante, poco ostacolata dalla corrente di
coltura contraria, continuava a regnare incontrastata nella costruzione dei pubblici edifìci.
L
ARTE FRANCESP:
pensò anche
Si
ricompensò
successo
lante
decorare con
a
TEMPO DELLA MONARCHLV
A[.
pitture
opere architettoniche;
le
degli
fatica
la
LUGLIO
DI
fossero affidati a quegli uomini che avevano già dato prove di essere
del
nuovo movimento
Tambiente architettonico,
il
quale
colore
degli
e cioè di coordinare la
cambiarono involontariamente
niche,
espressione
unica
Con questo
pittura
monumen-
risveglio della
al
il
composizione
loro stile.
eftìcace;
armonizzare
Non
anche
si
connesso anche
va
alle
i
paladini
i
quadri con architetto-
leggi
linee,
T unità
loro diritto e
non po-
bellezza
la
com-
poteva continuare ad usare
aggruppamenti, Tordinamento simmetrico reclamavano
tevano essere negletti.
tale
nello studio di
bril-
questi
piti
artistico; essi però,
un
e in ciò
Era naturale che
artisti.
OS
il
delle
ritorno
il
ciclo delle idee cristiane.
Fra
costruzioni
le
corazione
fu affidata
la
cui de-
alla
pittura
numerose chiese; ma rebbe erroneo immaginare che
c'erano
sa-
so-
lamente per questa circostanza steriore
tamento rali.
fosse manifestato
si
gene-
XMIl
secolo
nel
mu-
il
nei criteri artistici
Dopo che
e-
l'elemento religioso era stato sempre più represso e
negletto nella
spirito
religioso e la
coltura,
lo
fede cristiana ricominciarono lenta-
mente ad aumentar durante
la
d'
importanza
Restaurazione; e que-
sto risveglio
si
avvivò sempre più
risolutamente nei
circoli di
maggior
coltura al
tempo
Come
Stato dovette riallacciare
i
lo
Luigi Filippo.
di
rapporti con la Chiesa e
istituzioni, così
anche
sue
le
la società, la
coltura letteraria ed artistica subi-
rono r influenza
di
questo vasto
fì^
44. E.
Fromentin:
I.a
l'arif^i,
caccia al falcone
Algeri,
in
Louvre.
ri-
sveglio di vita cristiana e religiosa.
Delacroix appartiene
Nell'anno 1831
egli
primi
ai
pittori
che usufruirono artisticamente delPAlgeria.
accompagnò una missione diplomatica francese
l'Imperatore del Marocco. sanzionata dalla natura
la
paese e
Il
gli
entusiasmarono; qui egli trovava principi pittorici e vedeva realizzato
tendenza dei suoi
elTetti
coloristici.
Donne algermc
nella
loro
suo studio nel
quadro
quadro
è nello stesso
tempo
del-
abitanti lo
quello che egli aveva finora intuito in fatto di del
alla corte
l'opera che rivela
Egli mise
stanza
maggiormente
la
frutto
e
questo
bella
tecnica
(1834);
sua
il
pittorica.
La
scena, in sé stessa,
col nargileh
fra
le
mani.
non
Una
è gran cosa.
Tre odalische sono sedute su
negra, vista di schiena,
sta
per lasciare
la
cuscini
camera:
64
r
MAMAI.i:
1
DI
STORIA DliLL ARTli
f/aRTE francese al tempo
MONARCHIA
DEI.r.A
Tanto Decamps quanto Delacroix avevano scoperto alla loro arte pittorica; alle
ma
in Oriente
Dapprima
orientale.
non pensarono
essi
paesaggio orientale
Il
d'artisti
il
in
più alto entusiasmo per alcuni ambienti I
suoi quadri
Fra
ma
si
il
suo
viaggio
specialmente
particolari,
sono rimarchevoli per
tòni vistosi e forti delTOriente.
loro proprie mire ar-
le
quadro d'ambiente orientale furono poFrancia. A capo di questi è Prospcr
Marilhat (1811-1847', che portò un tesoro di studi dal
egiziano.
terreno adatto
il
allatto alla riproduzione elVettiva della natura
realistico,
un altro gruppo
polarizzati da
o:;
ne avevano usufruito soltanto per quanto corrispondeva
loro sensazioni soggettive e per quanto rendeva bene
tistiche.
LUGLIO
DI
Oriente
in
per
il
e
paesaggio
che essi non fanno risaltare
fatto
limitano a riprodurre
tini
il
i
sensazioni paesistiche
della giovane generazione, oltre
Alexander Bida (1813-189:^), Eugène Fromentin (1820-1876}, che godette buona fama anche come scrittore, seppe
(rig.
43).
otlrire alla
(tìg.
artisti
nostra fantasia calde espressioni della vita araba. Fgli conosceva perfetta-
mente tanto teristico
gli
le
forme del paesaggio dell'Africa
degli uomini e degli animali; e
44). Egli applica
tinta e
il
colore a leggeri
invece
nelle
l'artista
stesso e
carat-
tipo
dimostrò inoltre un virtuoso del colore spesso predominare una sola
strati, lascia
impariamo
di questi ultimi artisti
scene orientali create le
da
conoscere
a
riconosciamo
Delacroix
davvero
T Oriente;
veramente
soltanto
sue opinioni coloristiche individuali. Immediatamente dopo
quadri orientali, seguirono dei deputati.
le
opere monumentali
Nei campi
allegoriche della Giustizia, sotto,
il
riesce con tutto ciò a dar forza e verità alle sue rappresentazioni.
Nei quadri
Camera
si
come
settentrionale,
scene della vita reale
della :
della vòlta di
Guerra,
al
una
Palais Bourbon,
delle sale egli
dell'Agricoltura
Fiff. 46. P.
Delarochc
:
L'assassinio del
Duca
di
dipinse
suoi
sede della le
dell'Industria;
e
ha vendonmia^ Doime fuggenti
la
i
figure e,
più
davanti a guerrieri q.zz.
Guisa,
MANUALI-: DI STORIA
6(3
1-
li;.
Chassériau
47. Tli.
Per sua natura Delacroix
si
:
Dl-.I
Macbeth
AK L
I.
1
e le tre streghe.
teneva estraneo ad ogni idealismo
però,
formale;
col mitigare
severamente l'espressione e il movimento delle figure senza rinunciare all'immediata vivacità e alla sua robusta maniera coloristica e mantenendo una dignitosa posatezza dell'ordinamento dei gruppi, egli raggiunse
un
elTetto
che
la
mag-
gior parte degli idealisti poteva invidiargli. Alcuni anni più tardi egli decorò la sala
Bourbon con un'ancor più estesa chiuse in semicerchio gli furono messe
Cinque
della biblioteca del Palais
serie di quadri.
cupole e due pareti
a disposizione per rap-
presentare lo sviluppo della coltura
dunque altre
-figurare col pennello
opere monumentali per
Virgilio salutarlo di
Apollo
al
?iell' altro
Louvre
umana
una specie la-
nel periodo biblico e classico; egli filosofia
di
della storia. Egli
sala della biblioteca del Palais
mondo
i
podi
Luxembourg
e gli croi dell" anticliità),
e per una sala delle
feste del
Palazzo
creò
per
di Città
la
volle
ancora
(/)««/
galleria
distrutto
nel
provare,
Comune. Anche nel campo dell'arte religiosa Delacroix ebbe modo qualche anno più tardi, il suo multiforme ingegno. Egli ebbe l'incarico
decorare
la
1871
dalla
cappella degli Angeli della chiesa di Saint
cera). Sulla volta dipinse
e
La
La caduta di
lotta e di passione.
indussero
in
Erano questi clementi
l'artista a lasciar agire
ricordante
i
fomiti
liberamente
A''eneziani più tardi,
si
di
La
cacciata di Eliodoro
tutte queste opere risaltano elementi di
che era tempestoso e selvaggio. L'esagerazione colorito
di
Sulpice (eseguito in colori a
Lucifero^ sui due muri
di Giacobbe con gli angeli \ e
lite
la
naturalmente sua
dal
soggetto,
ma
predilezione per tutto quello
dell'azione
e
la
forza sensuale
notano specialmente nel
quadro
del della
I.
ARTE FRANCESE
AI.
TEMPO DELLA MONARCHLN.
volta e in quello di Eliodoro; nella lotta di Giacobbe con
dono d'importanza
LUGLIO
DI
07
angeli
gli
le
figure per-
paesaggio trattato poderosamente. Incomparabilmente maggiore è l'impressione che riportiamo da singole rappresentazioni di soggetto relidi fronte al
gioso eseguite da Delacroix in vari quadri ad olio. Specialmente
suo
il
Crifito >;clla
(Pala d'altare nella chiesa di Saint Denis du Sacrement a Parigi) riesce atìascinante per la realtà con cui è rappresentato il dolore in tutte le sue gradazioni e
toìììba
per
la
mette
profonda poesia ditfusa nel paesaggio. L'aria plumbea,
movimento
in
vesti
le
quadro
tutto contribuisce a dare al
deserto,
ad acuire
al
Finché
massimo grado egli visse,
stretto cerchio agitato, egli si
di
la
la
vento turbinoso che
scialba luce solare sul
un'espressione
nostro interesse e
il
d' indicibile
monte
tristezza
e
nostra pietà.
Delacroix trovò pieno riconoscimento soltanto in uno d'arte. Misantropo, malinconico, irascibile e liicilmente di
l'arte
cultori
uomini,
intirizzisce gli
e
il
guardava bene dal mostrarsi orgoglioso, o di attirare su
di sé l'atten-
zione del gran pubblico. Egli viveva
dopo
la
esclusivamente
sua morte, quando
si
per
guardò
sua
la
alla
sua influenza sull'arte francese furono da di difetti,
ma con
tutto ciò egli resta
il
arte
ed amava
solitudine. Soltanto
la
sua opera complessiva, riconosciuti.
tutti
più individuale,
il
il
Certo
suo valore e
egli
non
è privo
coraggioso e
più
la
il
più
fecondo maestro del romanticismo francese. .\
Delaroche toccò un destino quasi contrario.
tanto festeggiato durante
Fig. 48. E.
J.
Horacc
la
\"ernet
vita fu
:
II
aspramente
maresciallo
Moncey
Quest'artista
trattato dalla critica
alla barriera di Clichy
—
ammirato dopo morto,
tanto
Parigi, Louvre.
e e
MANUALE
68
La
in parte ingiustamente.
non solo
sentante, e
la
ha
in Francia,
mancanza
STORIA DELL ARTE
di
con
ogni
perduto la
Delaroche
cui
pittura storica, di
sorte, del resto, che essa divide
riconoscere
DI
ogni
d'
il
negli
Ma
verità
in
nelle
interpretazione
miglior rappreultimi decenni;
attrattiva
poesia storica.
vivacità
era
può non mansue opere ogni sua componon
si
:
penosamente accurata preparazione di sizione. Al primo progetto egli faceva seguire uno schizzo ad acquarello, poi studiava raggruppamento e la disposizione delle luci e delle ombre con Faiuto di piccole ligure in cera, e soltanto dopo che ogni lìgura era studiata a fondo da tutti i canza che
si
unisce ad una
punti di vista per Tcsprcssione,
Tattitudine.
Fig^. 4'».
pittura sulla tela.
Con
sero accanto e dopo a
tutto ciò lui,
e
le
il
A. Kallet
;
Il
i
fatti
coi
impressioni che
notevoli dei sovrani e del
costume,
ecc.,
egli
incominciava
la
vecchio soldato.
confronto
seo di Versailles che fu fondato da Luigi presentanti
il
numerosi si
pittori
che sor-
riportano dalla visita a quel
Filippo e dove centinaia
popolo ornano
giudizio che Delaroche sta a capo di tutto quel
storici
i
grande gruppo
muri,
di
Mu-
quadri rap-
confermano
d'artisti.
Fra
i
il
quali
sono notevoli: Nicolas Robert-Fleury (1797-1890), che si presentò già intorno all'anno '20 con quadri storici e dimostrò specialmente con La notte di S. Bartolomeo e con Discorso sulla religione a Poissy (fig. 45" il suo talento drammatico e
la
sua arte piena di vivace caratteristica.
Godono
inoltre
buon nome Eugène Dé-
véria (1805-1865), Charles
Steuben (Barone Karl von Steuben;
Germania, Le'on Cogniet
794-1880).
(i
Ma
tutti questi artisti
sono
1788- 1856) nato in inferiori a
Delaroche.
L
ARTK FRANCESE AL TEMPO DELLA MONARCHLV
Nei primi anni dopo vano
se
del duca fra
i
di
luglio
i
quadri storici
si
I fi.^li
7,
avvicinano
di
Edoardo che
assassini.
gli
rogo riceve
il
Enrico di Guisa
la
Nell'anno
:
Il
di Jane Grex
L'uccisione
la
drammatica
ritorno del soldato
—
che
Strafjord
Musco
opera
forza del colore.
la
Civico.
1837 Delaroche ebbe una commissione, che, distraendolo dalla pittura
Scuola delle Belle Arti,
composizione ricca cenni di modello
di
agli
pittori di ogni
delle quattro
// eonte
della scena quest'ultima
Lipsia,
fu incaricato
storica realistica, lo trasse all'allegoria storica. Egli
famosi
Ltto di inortt^
stringono paurosi e
si
migliori quadri storici del pittore, e sorpassa tutti per
Pig, 50. IL Bellangc
dell'artista brilla-
benedizione dell'arcivescovo Laud, L'assassi?iii)
Per
(tìg. 4Ò).
6c)
stti
^l/f/cr^r/V/^-'
sua leggiadra testa giovanile sul trave della ghigliottina,
che avviandosi verso
è
Carlo
di
bara
alla
ascoltano spaventati la
rivoluzione
ogni Salon. Seguirono quasi immediatamente:
in
Cromivell
posa
la
LUGLIO
DI
etcà
la
sala in cui
tutti
annualmente
progettò a questo
figure che egli artisti di
avvenivano
i
paesi in simili occasioni.
epoca, da Apelle a Correggio,
dell'arte,
e
sero in vivente relazione con
li
aggruppò le
persone,
Egli presentò
che, nella sala,
tempio
La
servito per de-
ha
associandovi
nel portico d'un
premiazioni.
le
scopo,
decorare, nella
di
i
i
più
rappresentanti
ionico, quasi fos-
assistevano
alla distribu-
zione dei premi. L' Emiciclo fu uno dei maggiori successi di Delaroche e passò per il suo capolavoro; ma più tardi la fama di questo quadro decadde non poco.
MANUALE
STORIA DELL'aRTE
DI
abbiamo
Negli ultimi anni Delaroche tendeva, coire
Senz'alcun incarico
religiose.
Maria di
sione:
Cristo
Cristo,
la
Neppure
^[ontc Oliveto,
stil
che egli ideò nel
ma
più triste,
accostò
si
;
contrasto coi romantici a cui erano
illustrare
le
sensazioni passive,
duro destino.
È
rappresentò Napoleone,
(Museo
riuscì
suo
il
modo
meglio
Fontainebleau quando riceve
a
ratore
gli
rassegnazione,
la
sintomatico, per
più care
dei suoi soggetti. Egli seguì
Anche
le
allora egli dimostrava, violente, la tendenza a
passioni
sopportazione e Taccettazione del
la
che fra
di vedere,
i
quadri
in cui egli
di tutti quello in cui egli raffigurava
notizia
la
le
leggende del periodo napoleonico
alle
sua fantasia delle figure della rivoluzione.
la
designò essere
e
sua inclinazione per
alla
mondo
il
come anche La
delle sue composizioni.
>-
rinunciò
cambiò
di
funerale
Il
lirici,
d'inferma
letto
più santa
la
soltanto che
corrente dell'c^pinione pubblica
e riempì in
:
suo
sul
croce,
quadretti
tutti
della Pas-
quadri
piccoli
di
piedi della
a'
Delaroche
anni
nei suoi ultimi
18^5
tempo
nello stesso
rappresentazioni storiche la
Maria
ritorno dahGolgofa,
giovane martire ((
cominciò una serie
egli
a rappresentazioni
detto,
dell'entrata
V impe-
degli alleati a Parigi
Lipsia".
di
Thcodore Chassériau (i8i9-i85r)), ha dovuto lottare molto tempo per raggiungere la fama che meritava e che gli fu pienamente concessa soltanto cinquant'anni dopo la sua morte, alla Esposizione mondiale del 1900.
Un
terzo artista di quel tempo,
Soltanto allora
riconobbe
si
bellezza coloristica dei quadri orientali di Chassériau,
la
moderna interpretazione
l'energia dei suoi ritratti, l'originale e
la forza e
finatezza coloristica delle sue rappresentazioni religiose e
apparisce precursore di Gustave
Moreau
una votazione popolare a
fosse fatta
(fig.
chi
mitologiche,
Se però
47).
negli
dovesse essere data
essa sarebbe stata assegnata senza dubbio a Emile Jean
la
e
cui
in
anni '20
palma
la raf-
e
egli
'30
si
della vittoria,
Horace Vernet
789-1863).
(i
Le sue opere rendevano omaggio alla più potente di tutte quelle passioni popolari la passione della guerra che avevano messo profonde radici nella nazione francese suoi e l'entusiasmo per le vittorie militari (fig. 48). Per comprendere e godere :
i
quadri non occorreva nessuna elevatezza di di idee complicate
un ciclo un certo splendore a compren-
nessuna penetrazione
esse davano solo un certo fasto e
;
molto comuni.
sioni
spirito,
Il
campo
di
^>rnet non
si
della vita militare e di atti di valore militare.
però
limita
Un
alla
in
rappresentazione
più lungo soggiorno a
Roma
diede motivo a varie rappresentazioni storiche italiane. Egli dipinse quel noto Raffaello e Michelangelo alla corte vaticana^ inoltre
di dragoni papali con briganti^
La
Oriente risvegliò ancora una volta
La
lui
altri.
Un
ricordi biblici e lo indusse a
i
costume arabo.
quadro
processione del papa. Lotta
confessione del brigante ed
in
gli
viaggio in
rappresensue
opere
comprende pure un numero considerevole di quadri storici e di ritratti. Nato quindici giorni prima della presa della Bastiglia, Horace \"ernet
figura
tare figure del vecchio testamento in
figlio
di famiglia
che egli prendesse
una
storia di
sonale spiegano nel
1S14
zione
egli
egli,
catalogo delle
della rivoluzione e del periodo napoleonico.
quale vero
tare
Il
il
due
secoli.
il
La
pennello.
La tendenza
fatto che la vita e
i
del
Stava
il
tradizione
può vansuo temperamento per-
dinastia dei pittori Vernet
tempo ed
il
costumi militari riempissero
per qualche giorno afferrò
nella
moschetto.
forse senza accorgersene, fa opera politica.
Il
Negli anni
la
sua fantasia;
della
Restaura-
soldato napoleonico, adorato
L
ARTE FRANCESE AL TEMPO DELLA MONARCHLV
dairopinióne pubblica,
ma
LU(;LlO
DI
considerato con dittìdenza dal governo, divenne rcroc di varie descrizione,
rappresentazioni. Più della
inlatti,
grandi
delle
la
buona amicizia
col
suo cavallo, o col cane
ingratitudine dei Borboni verso
all'
Come
specialmente Auguste Ralìct (1804-18Ò0;
artisti,
ritoso riproduttore del
vulgare
Troupicr
'•
francese, \'ernet
governo della Kestaurazìone piacevano d'Orleans. \'ernet lini a divenire formalmente al
il
Fig-, 51. .A.
questi salì alla
si
gesta del sin-
armala
(irande
»
tìg.
qcc.-^
49
>•.
più spi-
il
servì della litogratìa per di-
sue composizioni.
le
Né
«
la
le
reggimento
del
né mancavano allusioni tanti altri
richiamavano
battaglie
l'interesse generale quelle semplici scene di genere che illustravano
golo soldato, o
yi
al
de Xeuville
:
—
Le ultime cartucce
trono egli fu tanto caricato
straordinaria rapidità della sua
quadri che magnilìcavano
pittore di coi
(Da una stampa
di
mano
1
lavori dal
egli
di
Goupil
il-
e
del
Duca
il
duca
quando
e
C.j Berlino).
nuovo governo che soltanto
dovette se potè eseguirli
tutti.
Vernet era insuperabile nel rendere la tecnica d' una battaglia il modo come marciano le truppe al combattimento, come si muovono nella lotta, come si pre:
sentano tutti
i
le
varie formazioni degli eserciti
particolari concernenti
il
soldato.
né
;
meno
tagli
dà
Vernet.
acuto e
«
indiscutibilmente
regolamentari
un
La prima impressione è della memoria illimitata
lare e che
evidentemente
si
fascino di
».
di
stupore.
dell'artista,
insomma
a
proposito
perfezione
Egli sapeva disegnare a
insignificante mostrina, ogni bottone, ogni fascia e risce alle uniformi militari
sicuro egli era
tutto ciò
che
la si
di
più rife-
Questa straordinaria conoscenza di detuna perfetta naturalezza ai quadri di
Lo
spettatore
si
meraviglia dello sguardo
che non dimentica
trova perfettamente a suo
posto
il
nel
minimo
partico-
mondo
militare.
MANUALE
"72
STORIA DELL ARTE
DI
Questa prima impressione però svanisce presto. Non succede quasi mai che un suo quadro sveli sempre nuovi pregi ad una più attenta e ripetuta osservazione; e l'ammirazione
ferma
si
Horace \'ernet
è
il
Accanto a
per
vasti circoli
Ma su
lui
N. T. Charlet (1792-1845) e RatTet hanno umoristico
lato
il
(fig.
dava
egli
Nella giovane generazione
50).
singole
alle si
virtuoso nell'arte
di
vedere
le
cartucce,
v'è
_
da meravigliarsi se fra
INGRES E
il
gli
artisti al
la
dell'ele-
Edouard suo maestro, un 51), e
fig.
cose grandi e di disegnarle piccole, e
una certa amarezza sono subentrate
rietà e
come
è,
sue figure con una acutezza epigrammatica, nonostante
Né
figure
fece rimarcare più
loro: Alphonse de Neuville (1836- 1885) eccellente nella riproduzione
di
VI.
soldato.
del
Isidore Pils (18 13- 1875) a cui la guerra in Crimea offerse molti soggetti. dalla line del '60 in poi due altri artisti hanno attirato la pubblica attenzione
mento combattivo selvaggiamente passionale [Le ultime Detaille (nato nel 1848) uno scolaro di Meissonier. Egli le
della vita
tenne ad un carattere più serio ed ebbe successo
eccellente caratterizzazione che
la
più che all'effetto pittorico di tutti
si
solo rappresentante, della pittura di bat-
il
maggior successo specialmente
Hippolyte Bellangé (1800-1866) in
ma non
più famoso,
taglie e di quadri di soldato.
trattato col
riproduzione della vita militare usuale.
all'esatta
di caratterizzare
loro piccolezza.
una rude
di battaglie, più giovani,
se-
posto della vivacità di prima.
NUOVO RISVEGLIO DELLA TENDENZA CLASSICA.
IL
L'Esposizione mondiale del
1855 recò una strana sorpresa
amici dell'arte.
agli
Universalmente, tanto dalla critica quanto dall'opinione pubblica, fu proclamato
grande maestro del Paese un
di cui fino allora gli
artista
s'erano ancora resi un chiaro giudizio e di cui perfino
mestiere avevano parlato con un freddo riserbo.
Uno
stranieri e
i
il
più
non
profani
connazionali e la gente del
i
scolaro di David, un vegliardo
73 anni, Jean Auguste Dominique Ingres 1780-1867:, riportò la palma della vittoria ed ottenne maggiori trionfi. Eino a dodici anni dopo, quando avvenne la sua di
i
morte,
egli godette indiscusso l'onore di essere
Tornava
forse l'arte francese
perduta tutta
la
al
prima
la
accordava con
suo punto di partenza
cura spiegata dai romantici con tanta
tura e tornava proprio in onore ringres,
considerato
la
:
«
la
la
scuola di David
scuola di disegno è
tendenza
di
David
;
l'altra
la
il
primo
?
Era forse da considerare
pompa per riformare
Delle due frasi
?
sola vera
invece
pittore della Erancia.
«
:
chi
la
del-
predilette
accademia
di pittura
sa copiare, sa fare
pit-
»
»
si
de-
nota un allontanamento rimarchevole dagli insegnamenti del suo maestro. Ingres non era allatto
un tenace seguace
della più vecchia scuola classica.
Già
il
suo eccellente
talento musicale indica che la sua fantasia era suscettibile ad altre manifestazioni di
forme che non fossero quelle severamente plastiche. Lo distingueva sopratutto da David Lina straordinaria agilità e mobilità d' ingegno e la persuasione che il pittore non debba curarsi soltanto della bellezza statuaria delle figure, ma che debba iniziare ;
il
suo lavoro con
vati fra
le
sue carte
centuava
la
di
fini
colori
lo studio della natura.
—
fu
sempre
la
Il
sua più salda
bellezza lineare in ogni composizione, e
— circa
disegno
vari; e seppe dar loro, in
1
500 disegni furono
tro-
Egli
ac-
prerogativa
ma
(fig.
52).
non era però cieco ad effetti quella sua opera, la maggiore importanza;
INGRES E
NUOVO RISVEGLIO DELLA TENDENZA CLASSICA
IL
per quéste qualità poteva dirsi che egli è stato
il
necessario legame fra diverse ten-
dopo che queste si erano combattute fin quasi airesaurimcnio. Ingres nacque nel 17X0 a Montauban e fu dapprima istruito da suo padre che pure si occupava d'arte. Nel 1790 entrò nello studio di David ed imparò il ..iiscgno
denze
artistiche,
r\ \.^.^
i
^-
Fig. 5;. Ritratto di J. A.
I>.
Ingres. (Dalla Gazelte Jes
neaux-ArlSU
preciso ed accurato che gli diede tanta superiorità di Ironte ai romantici e
che
gli
assicurò una notevole influenza sulla generazione più giovane.
Sebbene avesse vinto
il
premio
di
Roma
già nel 1801, egli elTettuò
il
suo viaggio
colà soltanto cinque anni dopo, a causa dei deficienti mezzi di cui disponeva allora lo
Stato.
Le opere
di
studiò accuratamente,
RalTaello a le
copiò e
Roma la
gli
apparirono come
loro influenza
opere. Già in questo primo periodo del soggiorno
si
una
rivelazione
;
le
scorge ripetutamente nelle sue
romano Ingres progettò
varie
com-
iMANUALE
74
DI
posizioni a cui egli pose definitivamente vita
:
p.
es.
STORIA DELL ARTE
mano
Venere Anadiomène e Edipo davanti alla
E
sfinge.
questo Ij**^
'_JO
tendenza a riprendere
naturalmente
con molle variazioni, del resto notare che
manifestò presto
vec-
le
Bisogna
composizioni.
chie
di
quieto e po-
ripetere,
a
e
sua
della
caratteristica
artista
sato, la
_
anni
soltanto negli ultimi
Ingres
la versatilità
Le
della sua natura artistica.
varie tendenze che egli seguì
non sono da considerare come tappe del suo sviluppo
alimentavano
sua fantasia
la
prima gioventù
dalla sua
tìn
da allora
e fin
fra loro.
omaggio
rese
;
tenevano
si
in giusto equilibrio
Egli
esse
;
al
nudo nella Venere. Anadiomène, nelT Odalisca
culto del
che
si
fa cacciar la
musica
una
di
noia dalla
schiava,
nella Sorgente,
più
la
e
deli-
ziosa creazione della sua vec53).
Que-
sorpassa
ogni
chiaia (1856;
quadro
sto
altra sua
fig.
opera per l'armonia per
delle linee,
e
soffice
la
compita rotondità del corpo e
sebbene
il
colore
chiaro
plicato
sottile,
e
tòno fondamentale le
il
richiama
opere giovanili del pittore.
decennio
della sua
abbiamo pure
dei ritratti
Di quel vita in
;
ap-
sia
i^ran
numero
e
Se
lente esecuzione.
eccel-
di
la
fog-
non lo dicesse, e se documenti non lo provassero, non si crederebbe gia dei vestiti
fe
i
mai che Fig. 53. J. A. D. Ingres:
La Sorgente
—
Parigi, Louvre.
mente
negligente,
ma
in
realtà
periodo
di
il
ritratto di
dame Devaucay 1807)
d'Haussonville 11845) corre un
fra
e
quasi quarant'anni.
invece accuratamente studiata,
quello
Ma-
(dipinto nel di
Madame
La posa apparentela
bellezza
dei
con-
INGRES E torni,
NUOVO RISVEGLIO DELLA TENDENZA CLASSICA
IL
finezza della modellatura alTascinano lo spettatore in tutti due
la
forse indicare quali capilavori della sua arte
potrebbero
ugual forza. Si ritratti
maschili eseguiti
famosi
ritratti
nei primi anni dopo
'30
il
:
qual
al
i
numerosi i
Bertin e del Conte .Mole.
di
(Roma
Italia
in
quadri con
tempo appartengono
Ingres passò una gran parte della sua vita fuori della patria.
giorno
i
e Firenze)
suo primo sog-
Il
durò quasi due decenni. Andò a
Roma
per
la se-
conda volta 1834-1841) per dirigervi r Accademia francese.
La lunga assenza da Parigi lo teneva distante da ogni immepartecipazione
diata dei
ma non alla
artistici;
partiti
differenti
lotte
alle
perciò estraneo
lo rese
vita spirituale
francesi
dei
e alle varie tendenze della fan-
Anzi, è da no-
tasia nazionale.
come uno
tare
dei tratti
più
importanti della sua natura questo
fatto
indovinando
che.
:
il
movimento che stava per attuarsi nel campo Ingres, dell' arte. prima ancora che denze
si
le
nuove ten-
fossero fatta strada in
Francia, già
rispecchiava nelle
le
sue opere. In un coloristica
tempo in cui la scuola non aveva ancora in
Francia nessuna
lungo
decisa preva-
tempo
prima
lenza;
e
che F.
u 775-1849) entusiasmato mondo
avesse
Granet
.M.
il
coi suoi quadri d'interni, Ingres
creò
:
Jfessa
papale
Cappella
Sistina (1814),
cui l'effetto
consiste esclusi-
nella in
quadro
il
vamente
in
di colori. Egli
lunga
gli
altri
descrizione
Fig.
un delizioso giuoco
di
artisti nel
aneddoti
riprodurre
^'
t)-
Ingres:
Il
voto
di
Luigi XIII.
egli dipinse
sorpreso
scene
di
genere
della
storia francese e nella
storici.
l'ambasciatore
bacia la gloriosa spada di Enrico
IV
J-
superava di gran
Già nel 18 14
Enrico
5-*-
spagnuolo
IV nella galleria
daW ambasciatore
spagnuolo
Don Fedro
di Toledo che
del Louvre; alcuni anni più tardi
mentre giuoca
coi suoi bambini,
quadro tanto ricco di colori in cui Filippo V consegna al maresciallo Berivick Pnrdinc del vello d'oro. Ingres precorse romantici con la sua Francesca da Riviini (1819) e dimostrò con questo che egli era ugualmente abile a disegnare figure eteree
e
il
i
e a sacrificare al sentimento la piena naturalezza.
MANUALE
70 Il
nuovo campo
di
motivi
dipinse la Odalisca hi riposo stato
;
Se anche Ingres, durante dovette
all'arte francese, egli
STORIA DELL ARTE
non
orientali
la
quando Ingres
scoperto
ancora
era
può dirsi che, sotto certi aspetti, egli sia francese moderna. sua dimora in Italia, fu sempre unito spiritualmente che
così
vero precursore dell'arte
il
DI
che
riconoscere
quel gran
da
lontano
tanto
l'esser
personale. Egli decise centro di riunione che era Parigi, nuoceva alla sua posizione pala d'altare destinata perciò il suo ritorno nel 1824; e portò con sé una grande // voto di Luigi XIII (fig. 54). L'esposizione di questo quadro alla sua città natale :
al
«
Salon
elevò l'artista
»
disopra
due
dei
che
partiti
allora
trovavano
si
in
romantici a lodarlo più ancora che non facessero i classici. quadro della stessa importanza di questo è il Martirio di San Sirifariano finito
aspra lotta e trascinò
Un
al
Fifj. 55.
i
11.
I.
(Da Louis Flandrin,
dieci anni dopo.
aperte e
la
in estasi e
muscolosi
arcigni,
gli
ha
Ingres
testa rialzata.
(Dal fregio a St. Vincent de l'aul).
Flandrin, Parigi,
Ilippol.'tc
Santo va incontro
Il
—
llandiin: Le Sante penitenti
come
morte
alla
costruito
in sul
l'effetto
V apoteosi
littori.
1902).
trionfo con
contrasto
di Ornerò^
braccia
le
fra
Santo
il
famosa un
tanto
giorno, non può più competere con l'importanza di queste opere.
Ingres esercitò una forte influenza sulla generazione più giovane di
Delaroche ne Delacroix hanno fondato una scuola schierarono intorno culto per
il
cosidetta
«
al
tendenza archeologica
Anche
artisti
egli
Francia
si
il
quadro
di
costumi antichi,
Più
di
tutto
Hippolyte
si
manifestò
Flandrin
sua
la
gruppo francese
dedicavano
artistico,
Flandrin
maestro,
egli
e certo
(1809- 1864)
i
il
migliore
pittura religiosa.
recò in Italia
si
studiò
alla
;
cinquecentisti,
nel
ma
1832
anche
la
si
riconoscere
che
meno
che
la
allievi di
influenza uscì
fra
Quale dove,
allievi
il
la
esaltazione della
ad Ingres.
riportati
nel
campo
tempo uno
della
dei mi-
coloro che a quel
vincitore fedele alle
più
Ingres devono a
direttamente dalla sua
era una delle più geniali personalità e nello stesso
gliori artisti del in
nunierosi
bisogna
che non appartengono direttamente agli
pittura religiosa. Jean ;
»,
romana, debbono esser
vivaci eccitamenti.
scuola
rappresentante dell'Idealismo.
invece
nudo, che dominò tanto nell'arte francese posteriore, non
vita privata greca e
lui
ma E
;
Né
artisti.
vecchia
del
grande
istruzioni
scuola
tempo premio
del
suo
cristiana.
E
INGRES E
NL-OVO RISVEGLIO DELLA TENDENZA CLASSICA
IL
>
uno scolaro
naturale, per il
la
disegno e
di
Ingres, che con tutto questo egli
pittura dalla natura. Egli creò la
la
chiesa di San Severino a Parigi nel
Sono di
più importanti
gli
non abbia trascurato sua prima opera monumentale per
1841.
atìVeschi che egli esegui nel coro della
vecchia
chiesa
Saint (jermain des Prés, specialmente L' entrata di Cristo a Gtrusalenimt' e
strada verso
Golgota. Rappresentò
il
/
la
parte essenziale detrazione
in tratti
La
semplici
e grandi, e ratforzò con questo Telìetto. Egli credeva, con ragione, che soltanto questo modo si potesse mantenere il carattere ideale nella pittura religiosa.
di
a
La produzione migliore Flandrin resta sempre il
doppio fregio a Paul
de
(fig.
X'incent
St.
La chiesa come una
35).
era stata costruita
da Hittorff.
basilica cristiana
Era ovvio che anche
de-
la
corazione dovesse riportarsi
un modello
ad
veramente
Flandrin
E
trasse
per
esteriore
l'inspirazione la
cristiano.
sua opera dai mosaici di
Sant'Apollinare
Con
tutto
Ravenna.
a
l'opera resta
ciò
una sua creazione personale nonostante
calma
la
spressione e
;
dell'e-
compostezza
la
movimento, una profonda emozione interna e un caldo sentimento animano le figure. del
Sulle due
che
portano
mezzo (a
la
colonne
navata
la
schiera
donne!
le
con
santa
l'altare.
E
di
Santi
dei
destra gli uomini, a
stra
di
file di
sini-
camminano verso
divozione
Fig. 5o.
1).
A. CUaudct: Amore
u
la farfalla.
poiché questa serie
quadri sostituisce
il
fregio
ha serbato loro
nell'architettura della chiesa,
l'artista
però di mitigare
plastica,
la
severità
ad una composizione
di fregio,
con
la
il
carattere di fregio, cercando
che facilmente può dare varietà dei
movimenti
il
carattere principale
e col contrasto dei gruppi.
Insres non era l'unico allievo di David che, nonostante
la
scomunica che pesava
maestro, dimostrasse quanto vada distinta l'attività artistica dall'attività didattica. L'opera del maestro potè infatti perdere d'importanza dopo il trionfo dei romantici invece il suo metodo d'insegnamento era basato su principi sulla
maniera
artistica del
;
tanto sani che esso
si
dimostrò fecondo e assicurò molti successi anche
che vollero battere una strada diversa.
agli scolari
MANUALE
78
Non David
STORIA DELL'aRTE
DI
può imaginare un contrasto più stridente di quello fra le opere famosi eroi deirantichità, qui ci quelle di Ldopold Robert. Là regnano si
i
e
presentano ignote figure della
popolare italiana moderna
vita
diretta airelVetto plastico delle singole
ma andò
la
a Parigi
educazione
sua
Fifr. 57.
esclusivamente 1
si
dà
ogni intenzione è
importanza
maggiore
la
con tutto questo Léopold Robert (1794-1835) deve non pochi Svizzera ricordi della scuola di David. Robert nacque nella
dei suoi successi ai
per completarvi
qui
si
E
all'effetto pittorico.
(Chaux-de-Fonds\
figure,
là
;
di
briganti che allora riempivano
tanti
artistica.
l'"r.
fino alla sua
in Italia
come
la
Bosio
:
artisti
della
Nel 1818 andò a
Svizzera occidentale
Roma
e restò quasi
La ninfa Salmacis.
morte prematura fantasia
dei
(egli si tolse la vita a
pittori e dei musicisti
Venezia). eccitarono
pure Robert a numerose rappresentazioni.
Ma popolo
più egli «
popolari
si
tratteneva in
naturalistico si
»
;
e
più
possa rispecchiare
la
Italia,
più era affascinato
della
bellezza di questo
era convinto dell'idea che anche in semplici scene
grandezza storica della nazione e
il
carattere
me-
ravigliosamente ricco del paese. // ritorno drl pellegrinaggio dalla festa della Madonna deW Arco ci trasporta nella primavera e a Napoli, L" arrivo dei falciatori
romani
scatori
nelle
da Chioggia
faludi fontine
ci
trasporta
nell'inverno e a Venezia.
I
nelT estate,
La
partenza dei pe-
quadri non devono
le
loro
attrat-
INGRES E
maggiori ad una speciale arte
rive
colori contrastanti
Ma
NUOVO RISVEGLIO DELLA TENDENZA CLASSICA
IL
ben
la
loro
movimento che ricordò
ai
loro
il
fondo,
dal
i
disegno
sicuro
contemporanei
delle le
lii^ure,
la
forme dclPan-
facevano dimenticare quelle mancanze.
pittore che,
Ernest Hebert
dopo Robert, Il
meno
a Robert aveva
dedicò maggiormente alla
si
acuì
(1817- 1908),
fino airesagerazione.
tòno sentimentale
il
fatto che egli
in
delle
vita
popolare italiana,
sue
rappresentazioni
confronto
cura nella scelta dei
po-
tipi
avvicinava all'immediata realtà, non
si
apparisce quale un puro
questo solo
nalità di
staccano
si
non appariscono etFicacementc abbassati.
locali
il
tichità classica,
polari e che
tòni
i
ponderata composizione dei gruppi,
attitudine e
Il
toccano,
si
Alcune ligure
pittorica.
79
come una
o
caso
Tutta
artista.
origi-
pittura fran-
la
cese faceva questo passo. Essa lasciava, istigata da
campo
Ingres,
ma
vi
libero
univa più
inspirazioni idealistiche,
alle
forti pregi sensuali
ottenere maggiori
zava, per
non disprez-
e
effetti,
elementi
rea-
listici.
La
lotta
romantici e classici era stata con-
fra
dotta con tenace passione per vari anni nel In
della
pittura.
menti
artistici
La
luzione non
si
dalla
verità
plastica
era
della rivo-
tanto scostata dalla pittura
la
natura e
non aveva come mostrano
quindi
e
;
cambia-
i
modo molto
prima
scultura francese
come
una
suscitato
della
effettuano invece in
si
più pacitìco.
quello
campo
cosi forte reazione,
i
magnitìci busti di Jean Antoine Houdon(i74i-i828). Dalla la
line
del
XVHI imperava anche ma lo studio dell'antico
secolo
tendenza classica,
era mai divenuto esclusivamente tore
»
talento cesi
come
un
«
nella scuola del David.
tecnico della più parte
filo Il
qui
non
condut-
non
lieve
degli scultori fran-
induceva ad una maggiore accentuazione del-
l'effetto
sensuale
esteriore
;
e
le
missioni di ritratti che avevano
ducevano
per
forza
l'occhio
servazione del vero. Fra del classicismo
i
numerose com-
gli
degli
scultori riconFig^. 58.
artisti
all'os-
Fr.
Kudc
:
Luigi XIII
Darnpierre.
(Fot. Braiin e C.it).
più vecchi rappresentanti
emergono specialmente Denis An-
Chaudet (1703-1810), Francois Bosio (1769-1845;, Jean Pierre Cortot (1787-1843) e Philippe Henri Lemaire (1798-1880). Essi trovarono modo di esplicare larghe attività nelle opere monumentali che furono erette nel tempo napoleonico e nel toine
periodo della Restaurazione. Nella cappella espiatoria
al
posto dove pare sieno
stati
sepolti
Maria Antonietta) lavoravano Bosio e Cortot Chaudet creò per grande rilievo del Guerriero 7nore)ite\, Lemaire descrisse nel timpano ;
il
Giudizio finale. Più
graziose e piacenti che
belle,
ricordando
il
Luigi
XVI
Pantheon
e il
della Madeleine
più
Canova che
MANUALE
8o
DI
STORIA DELL ARTE
Thorwaldsen, sono le rappresentazioni mitologiche che uscirono da questo gruppo, come VAviore che ghioca con la farfalla di Chaudet (fig. 56 e La niuja Salmacis Bosio fig. ,:,7). Per qualche tempo James Pradier (1792- 1852), oriundo di di Ginevra, ebbe grande successo con totalmente prive
Nel tempo artisti
di
di
sentimento, quelle che
della
monarchia
passo
luglio
di
campo
Fig.
le
chiamò Psiche, Venere,
Pradier
59.
P.
della tecnica
J.
apparteneva
ai
qcc.
meglio
quotati
felice quello
i
era
veramente valorosissimo;
di
avere avuto una durevole
vitalità.
Fu un
Rude (1784-1835)6 Francisque Duret (1804motivi dall' ingenua vita popolare e magnificarono come
che fecero Francois
1865) quando presero
Léopold Robert
egli
David d'Augers: Bonaparte.
sue opere non possono vantarsi
Essi
egli
ma
Francia, ai maestri più ricercati. Azeramente molti bravi scultori uscirono
dalla sua scuola, poiché nel
ma
sue figure femminili graziose e sensuali,
le
non
loro
i
falsificati
innalzarono così
la
tipi
nazionali italiani.
scultura di
genere
;
alla
quale
poi
numerosi
artisti
resero omaggio e con molto successo da allora in poi in Francia. Duret proveniva dalla
scuola di Bosio e di Guérin
vario
tempo
in Italia (dall'anno
;
vinse
il
primo premio a 18 anni
e
si
trattenne
1824).
Colla Tarantella napoletana (1833), a cui seguì X Improvvisatore nel 1839,'egli entrò nella prima fila dei plastici francesi. La vivace attitudine mimica, l'espressione parlante che anima ogni
membro,
suscitarono Tammirazione generale
;
si
può dire
NUOVO RISVEGLIO DELLA TENDENZA CLASSICA
IN'GRES E IL
che
studi
gli
mimici costituissero
la
bronzo
le
eseguiva preferibilmente
marmo
Louvre,
ì'itioriedX
le
in
Thcàtre
l'ultima sua opera, al
preoccupazione maggiore dell' artista. Durec sue opere; ma fece opere notevoli anche in
Chateaubriand
statua di
la
movimento
co7i
il
senza bisogni e contenta di
vita
Nella riproduzione
esempio
campo consimile si manifestò Rude una tartaruga 1833). Anche qui
è fedelmente copiato dalla natura ed è resa
una
plastica di
di
caratteri
tentò nel suo rilievo
li
:
Rude
mostra
si
mollo
bene
traduzione
la
sé.
fortemente
passionali,
come
movimentati,
per
Uscita dei re-
pubblicani nel 1792 per la difesa della patria^ fantasia di
Rachel da Fedra
\'ersailles,
2.
In un
francais^.
Pescatore napoletano che ginoca
col suo
Ni
mentre
sterile,
la
egli
ha creato una delle più compite figure di costume
in
argento
fig.
;
XIII
Luigi
storico col suo
La
58}.
Dampierre
a
personificazione
(fuso ca-
di
movimentato tìgure di azione quasi drammatica riusci meglio ad un altro artista lo Spartaco di Denis Fovatier (1 793-1803} eseguito due volte, in marmo e in bronzo, rende in rattere
in
:
modo
vivace la figura del truce cospiratore
me-
ditante la strage.
Come
succede
spesso agli
a Foyatier non riuscì mai
opera
bastanza
sua prova
di fare un'altra
s'avvicina
ab-
statua di Cincinnato (esposta pure
la
questa nel
più
Allo Spartaco
così felice.
moderni,
artisti
giardino di
delle Tuileries),
mentre
ravvivare ancora una volta lo
la
stile
arcaico colla statua equestre di Giova?ina d' Arco
a Orle'ans ebbe cattivo successo. Quello che tradizione
sentiva
si
che
scolastica
il
meno
oppresso dalla
regnava
in
Fig. 60. P. J. David d'Angers a Corneille Rouen.
Francia
più che in qualunque altro paese, è Pierre Jean
David
1788- 1856), nato ad Angers, e chiamato
anche
generalmente
:
David
individuale ed energico.
d' Angers.
egli
tutto
umana.
agli artisti di
Ma
da
questa sua
monumentali,
p.
la
(fig.
monumento
Gutenberg
rari suscitavano speciale interesse.
Egli evita
'fig.
legoriche
60)
;
emette
Una giovane
il
facilitò
la
e che
indipendenza i
di
circoli lui.
59).
carattere
sua liberazione
tanto
—
per esempio
—
anche che
quali rendevano anzi-
lungo
per
i
tempo, un
suoi
numerosi
importanti opere
e la statua di Corneille a
a Strasburgo. le
i
pure
I
suoi
sfruttate
volentieri al loro posto dei fatti reali, inspi:
ragazza nuda
suo
risultò
e per
Egli creò
statua di Jeferson a ^^'ashington a
Rouen
il
fece conoscere specialmente
si
contemporanei famosi es.
;
moda, tennero verso
contegno d'indifferenza. David busti e rilievi di
natura
per
facilmente suscettibile alle interpretazioni fresche
potè farsi strada solo molto lentamente
omaggio
distingueva
si
L'indipendenza della sua
dalle pastoie scolastiche e lo rese e veritiere della figura
Egli
Monumento
:
—
è seduta
monumenti fune-
rappresentazioni i
sulla
al-
vita e all'azione.
pietra
tombale
MANUALE
82 e
sembra scherzare leggendo
tomba
scolpì sulla
Sul
monumento
risparmino
in
i
nome
il
del defunto
Bonchamp
generale
Due
prigionieri.
egli
questo l'ornamento che David
è
:
greca Markos Botzaris.
d'indipendenza
del soldato della guerra
morte, impiega ancora
ferito a
del
al
STORIA DELL'aRTF.
DI
rappresenta
duce della Vandea quando,
il
sue ultime forze per comandare che
le
opere ancora testimoniano
altre
maestro sempre dedita alla realtà e alla marmo dell' Ultimo Greco Philopomene Louvre);
freccia dalla ferita nella coscia (al
che
e
maestoso
il
la
:
nel
rilievo
statua
mano
ferma
con
estrae
si
sue truppe
maniera individuale
la
d'espressione
forza
libera
le
timpano
la
del
Pantheon, La Patria, una figura inspirata alle antiche tradizioni, accompagnata dalla Libertà e dalla Storia porge delle corone d'alloro ai grandi uomini della Francia
moderna
(si
scorgono
Laplace, Bonaparte,
il
essi
fra
Mirabeau, Voltaire, Rousseau, Cuvier,
Malesherbes,
tamburino
Marengo
di
e
altri).
David d'Angers fu portato dalla sua stessa natura all'interpretazione realistica. In un altro scultore, il famoso animalista Antoine-Louis Barye (i 795-1 875), fu la natura delle cose rappresentate che effettuò questo avvicinamento. Barye [aveva avuto una modesta educazione; soltanto a 21 anni egli entrò nello studio di Bosio, dove naturalmente il suo strano ingegno potè avere troppo iscarso alimento. La rappresentazione degli animali fu sempre
il
punto più
scuola classica. Generalmente Barye durante tutta
mondo accademico alle
ufficiale,
e
si
trovò
industrie di cui egli divenne poi
mondiale
il
quindi
più glorioso i
debole
della
sua vita fu male riconosciuto dal
costretto a
bronzi di Parigi per cui Barye fece
i
la
negletto e più
coltivare
Godono fama
rappresentante.
modelli
applicata
l'arte
Gì).
(fig.
non era esaurita la sua sfera d'azione; oltre a numerosi anigrandezza monumentale [La tigre e il coccodrillo^ Il leone in lotta col ser^
Con questo mali di
tuttavia
giaguaro\
perite^ Il
egli
creò anche opere maggiori, fra
le
quali
Teseo
il
in
lotta
emerge per la temerarietà della posizione e la vivace realtà del movimento. Teseo è saltato in groppa al centauro fuggente, gli stringe la gola con una mano e brandisce con l'altra la mazza che precipitando darà il colpo fatale. Il fatto che anche Barye tentò di modellare le Tre Grazie e che fece ricorso al costume antico nella statua equestre di Napoleone ad Ajaccio, dimostra che la divisione fra il naturalismo e la tendenza classica nella plastica francese non era insormontabile. col
Centauro
Difatti
scultura francese intende
la
mescolare
MI,
realtà
la
—
il
tratti
anche
nel
suo
derivati dalle tradizioni
sviluppo
come
la
francese,
suo sviluppo non seguì affatto
aveva subito dal richiamo
classiche.
di
non andò esente da lotte interne e da gravi una linea di condotta diritta. Lo slancio che
Cornelius a
Monaco
e
dall'espansione
Dusseldorf, ebbe presto una interruzione. Al principio del '40 dizioni artistiche della
Monaco
Germania era ben poco
era pure sentita
avversari e
posteriore,'' di
LA FINE DELLA TENDENZA CLASSICA E ROMANTICA IN GERMANIA,
L'arte tedesca, crisi;
con alcuni
spesso,
i
più
profondamente
di
detrattori del maestro. Agli artisti
lieto.
il
quadro
La partenza
quello che
se
della
lo
scuola delle
di
con-
Cornelius
da
aspettassero
gli
di
mancava un capo beneamato; sape-
LA FINE DELLA TENDENZA CLASSICA E ROMANTICA
Pig, 61. A. L. Barye
vano benissimo che Cornelius non
e capriuolo.
chiaramente quale strada
si
sarebbe dovuta percorrere.
un vero campo d'azione
ancora conquistato
era
si
GERMANIA
tendenza seguita fino allora da Cornelius non poteva esser seguita
la
ma non vedevano
più oltre;
Dromedario
:
IN
Le
a Berlino.
vivaci contrarietà che egli incontrò dapprincipio, facevano perfino credere impossibile
Anche
un'attività feconda.
della colonia di Dusseldorf
spiccatamente
;
condizioni pacifiche che avevano resa cosi lieta
le
non esistevano
e ai contrasti artistici interni
Si allargava^ bensì
campo
il
avessero
che
egli trattò,
si
di tutti
;
potrebbe quasi
il
campo d
azione
in
quadri
dei
immediata
relazione
veri
dire, dei
Continente mediante T incisione
allargare
si
appartavano
più
rame,
loro
di Dusseldorf vi
Diritto
problemi
sociali.
col
in
avvenimenti
suo
e
propri
le cui
genere e
con
Hubncr J814-1879)
e
caccia
di
grande
Il
opere erano state largamente diffuse pittori tedeschi ad indusse anche i
genere,
di
di
render maggiore TclTetto dei
Tessitori della Slesia
nei suoi
successo del pittore inglese David \Mlkie, nel
di
e col corso delTopinione pubblica. Karl
meglio
gruppi
singoli
aggiungevano divergenze confessionali.
si
cercarono
artisti
quadri collo scegliere soggetti
riuscì
I
vita
dei soggetti, specialmente nella pittura
Alcuni
quella del paesaggio.
politici
più.
la
rispecchiare usi e
a
costumi
popolari di valore generale, a raccontare piccole scene famigliari che avessero qualche
cosa di drammatico. Seguendo
buon uso
il
antico, ogni
anno
gli artisti,
specialmente
Monaco, emigravano in Italia. I loro scopi non erano però più quelli che avevano mosso loro predecessori classici e romantici nel recarsi a Roma. Adesso quelli di
i
essi
studiavano con occhio acuto gente e paesi; scoprivano, proprio
francesi da Vernet, tratti poetici
Schnetz e Robert
in
poi,
i
costumi
come
pittoreschi e
i
i
pittori
multiformi
nella vita e nei costumi delle classi sociali inferiori.
Allora incominciò anche polari furono idealizzati
;
il
quadro
sebbene
si
di
debba
genere italiano.
Talora singoli
tipi
riconoscere che ciò fu fatto spes?
po-
MANUALE
Sa
STORIA
DI
ARTE
DELI.
tanto ricorrendo a qualche modello ben aggiustato e collocato in posa elegante e ci-
vettuola (Aug. Riedel, Leop. Pollak e
Fra
gli
artisti
altri).
che popolarizzarono per primi
meritano menzione Theodor Weller (1812-1880)
quadro
il
di
di
genere
Mannheim
in
Germania
Heinrich Burkel
e
(1802-1869} di Monaco, non soltanto per il loro lavoro fecondo, ma anche per Tacuta e sicura caratteristica delle ligure disegnate in piccole proporzioni (fig. Ó2).
La
pittura di genere e di paesaggio, sebbene
non appagava pienamente
appariva a loro, sempre,
:
Mattina
come
il
un
in
più
villagg-ìo tirolese
alto
preparasse ad una ricca fioritura,
contemporanei:
l'interesse artistico dei
Fig. 62. Ileinr. Burkel
si
ideale.
—
Lipsia,
Ma non
Museo
la
pittura
storica
Civico.
intendevano essi più
la
monumentale, il cui stile dipende sostanzialmente da principi architettonici; essi pensavano solo a rappresentazioni singole, ricche di colore, naturali e vivaci, di effetto drammatico e di un'immediata realtà affascinante. Purtroppo infatti mancapittura
vano completamente in
i
mezzi per raggiungere
Germania non portava
alle
più in là d'
finezze dei particolari del
cartoni colorati.
Con
mondo
più alti ideali. L'educazione
non apriva la mente Generalmente non si facevano che
una conoscenza esteriore.
tecnica,
tutto ciò tutti credevano che una colorazione
potesse contribuire alla vivacità della scena storico. In questa generale titubanza
in
apparirono
artistica
piena di
effetti
rappresentazioni singole di soggetto
due
grandi quadri
belgi
:
Vabdi-
LA c azione
FJNL;
della TLNDLNZA classica
V
di Carlo
Louis Gallait (i8i 0-1887)
di
Paesi Bassi per coììibattere quali fecero
il
ROMASllCA
e
giro di tutte
l"
le
Ivquisizio7ie
maggiori
città
GLRNLVNIA
8:,
e // coinpro7nesso della nohiltà dei
Fdouard de
di
IN"
Bièfve
tedesche nel 184?
e
fi
800-1 882 ì.
ottennero
i
l'effetto
d'una vera rivelazione.
Fino allora
belga era stata poco conosciuta e poco considerata. Si sapeva
l'arte
ad Anversa X influenza francese e la tendenza accademica avevano dominato per molto tempo, ma che anche il ricordo dei grandi generalmente che anche a Bruxelles
e
XVII non
maestri paesani del secolo
era
completamente
cancellato.
Come
zione dei vecchi cimeli d'arte a Cologna aveva risvegliato l'entusiasmo
Fig-. 63.
tettura e per
Gustav Wappers
la
pittura
:
Episodio dell'insurrezione belga nel 1830
tedesca del passato nei
fratelli
—
Bruxelles,
Museo
la distru-
per
Tarchi-
Reale.
Boisseree, così anche
il
reve-
rendo Guillaume-Jacques Herrevns (1743-1827) fu richiamato a considerare il valore e la bellezza delle vecchie opere di pittura del suo paese, vedendo il procedere vandalico dei rivoluzionari belgi. Insignificante quale pittore,
influenza artisti.
notevole, mediante
Egli
non
dei Paesi Bassi.
si
stancava
solo
si si
ammirarono riportavano
consigli,
le
ai
su
tutta
una generazione
di
tuttavia gio\-ani
animarli, questi giovani, allo studio dei vecchi maestri si
seppe poi
che
X
insegnamento
di
un buon terreno. All'Esposizione di Bruxelles dell'anno opere di un giovane, Gustav Wappers (1803-1874), che non di
soggetti della storia eroica del paese,
ma
che tradivano anche
smodata passione dei movimenti il loro modello Rubens, \^'appers prendeva il tema da avvenimenti d' attualità (fig. 63}. Da allora
col tono dei colori, con la
anche se
di
suoi
Dalle relazioni dei viaggiatori
Herreyns era caduto su '30
i
Herreyns esercitò
MANUALE
86 il
DI
STORIA DELL ARTE
ritorno alla vecchia maniera artistica del paese, efficace per ricchezza di colore e
ricca e fresca vivacità di manifestazione, divenne
Si scorsero
frutti
i
il
grido di guerra dei giovani ingegni.
questo cambiamento nelle opere
di
In seno alla vecchia scuola, in Germania, sorse
Wilhelm Kaulbach
dizionale tendenza classica.
come Terede
siderato
campo
dei suoi
naturale
stessi amici.
Fijj. 64.
Cornelius,
di
(i
più forte oppositore della tra-
il
805-1 874), che molti avevano con-
Egli seguì
il
W. Kaulbach
:
llUistiazione per
il
Reiaekù Fiichs
perduto
Con
la
la
nel DL'is-
Goethe
di
deirAccademia.
direzione
suo maestro a Monaco e prese parte ad alcuni suoi lavori monumentali
;
qualche
da
risaltò
7iore
scissione
la
Kaulbach (nato ad Arolsen' venne diciasettenne a
che furono incominciati per iniziativa originalità
provocare
ebbe a
poco tempo dopo che Cornelius ebbe assunto
seldorf,
di Gallait e di Bièfve.
di Cornelius.
disegno,
sono manifestazioni
di
la
Più che
in queste
opere
la
sua
Casa dei matti e Delinquente per Vo-
tagliente
acutezza e
di
effetto
sensazionale.
Battaglia degli Unni (1834-1837 ; fig. 65), egli acquistò dapprima grande considerazione e vasta fama. Un caso gli aveva fatto conoscere la vecchia leggenda, che dopo
la terribile
battaglia sui
ritornassero a continuare
ancora quando
Fuchs
i>
(fig.
egli
04;,
e
la
campi catalani
lotta di notte,
le
anime
La fama
nciraria.
pubblicò quasi contemporaneamente poi
il
grande quadro ad olio
La
dei morti
le
di
romani
e unni
Kaulbach crebbe
illustrazioni per
«
Reineke
distruzione di Gerusalemme.
e u
/"^s
e e
bfi et
v-^.
•"xi^
.
manuamì:
88
Kaulbach compose anche un
la
murali
pitture
di
nuovo-
(nello scalone del
passato dell'umanità con avvenimenti storici e con
il
una nuova èra con
ciclo
storia deli, arte
a Berlino). In questa opera principale della sua vita (1847- 1866) egli ci pre-
Museo senta
di
di
coltura. L'abilità, però,
artistiche.
Kaulbach ama troppo
chiude quasi sempre
i
di ripetere
sue
cui
i
fondamentali
schemi
particolari
gruppi in una linea curva,
di
pittore unisce le vecchie leggende
il
far dimenticare le
non poteva
coltura moderna,
con cui
caratteristici
fatti
i
debolezze
composizione; e
di
possono essere circo-
limiti
da un cerchio o da una elisse ; e inoltre egli presenta una serie troppo povera di tipi. Kaulbach fu specialmente attaccato da quelli che potevano considerarsi come suoi commilitoni. Egli si era specialmente fatti nemici Cornelius e la più vecchia scritti
scuola di Monaco, per
luppo dell'arte
modo
il
monacense
negli
indiscreto con cui rivelò le manchevolezze dello sviaffreschi
di
Pinacoteca.
Nelle sue mani
Ma
diventato una satira. più giovani
artisti
V inno era
anche
fra
gli
conven-
carattere
il
nuova
dcUa
Cornelius sulla facciata
ma-
zionale dei suoi disegni e della sua niera
non poteva incontrare
La sua
arte poteva piacere soltanto finche
era nuova;
Il
periodo
mantica
fu
suo
sorpresa era pas-
la
l'effetto.
della tendenza ro-
finale
senza confronto più brillante
analogo della scuola classica;
di;[ quello il,
quando
scemava pure
sata,
approvazione..
ultimo
rappresentante
nello
fu
tempo il suo maggior artista. Moritz von Schwind (1804-1871) espiò stesso
FJg. 66.
M. von Schwind
:
Pipa (incisione).
molte
debolezze
manchevolezze
e
suoi predecessori e dimostrò con
opere che
e di soave lessiadria.
le
sue
un tesoro delizioso di poesia popolare Schwind non deriva immediatamente dalla vecchia scuola ro-
romanticismo disponeva anche
il
dei
d'
La sua disposizione naturale e l'ambiente in cui passò sogni dei suoi ideali d'arte ravvivassero in parte gano come mantica.
la
i
i
sua gioventù spie-
vecchi romantici.
Egli era nato a Vienna e restò per tutta la sua vita un vero viennese, mordente,
sempre intento a
criticare,
che non risparmiava né sé stesso, né
ciò egli era di sentimento delicato, di un'ingenuità di cuore
nomi le
amici; con tutto
commovente
indistruggibile semplicità di fantasia. ^Musica e poesia ebbero nella sua gioventù.
gli
Egli crebbe con molti coetanei che più tardi
d'una sinfonia di Beethoven
rappresenta
la
storia di
due
«
egli
si
»
in
già
fecero dei grandi
compose un disegno (Museo
amanti musicali
una
di
una grande parte
quali compositori (Schubert, Lachner) e quali poeti (Lenau. Bauernfeld).
frasi
e
una ricca cornice
Seguendo
di Lipsia)
di
che
arabeschi.
Anche la sua ultima opera monumentale, gli affreschi dWOpera di Vienna, si muovono in un ciclo di idee musicali e festeggiano grandi compositori Havdn e Mozart, per cui Schwind nutriva alto entusiasmo, e Schubert e xMarschner. Un acuto studio :
analitico delle sue opere scoprirebbe
mento musicale
sulla sua
fantasia.
certamente
La
la
sua gioventù
grande influenza che ebbe coincise
l'ele-
con un tempo in cui
LA FINE soltanto
presto
E
E RO.NLVNTICA IN
poesia romantica era considerata da
la
fantasia di
la
a fondo
noscere
TEXDFNZA CLASSICA
DLI.I.A
su tutte
il
Schwind
mondo
riempì
si
delle
di
moltissimi
GERMANLV
come
tutta la poesia
amava
la
vita
borghese
sue rappresentazioni aleggiava un certo umorismo, per
le
Ma
ligure e idee romantiche.
favole egli
6i»
il
:
ojà
oltre a co-
giornaliera.
quale Schwind
suo favore) dai romantici più vecchi. Egli visse dapprima alcuni anni a .Monaco dal 1828), dove collaborò alla decorazione della Residenza. Quando andò ad abitare a Karlsruhe, ebbe una serie di grandi ordinazioni dasi
distingue molto
per fatto
tegli
in
iC
dell'
Hubsch
architetto
affreschi
nello scalone della sala d'arte e nella
sala delle sedute del Parlamento).
Dopo che Sch\YÌnd ebbe trascorso ancora qualche tempo a Francoforte 1844-1847),
Monaco dove il posto meno
a
tornò
assegnato
sua personalità:
alla
egli rigli
fu
adatto
quello di
maestro all'Accademia,
La
spazzolare
mava
né
Soltanto di
che egli
né
matita era
la
lo
«
egli la chia-
volentieri
seguire
bene.
capace
inesauribile fan-
la
Schwind. Con l'acqua-
tasia di rello
come
»
— era un lavoro
faceva
—
pittura ad olio
rendeva
egli
meglio
di
tutto le sue ligure tendenti piut-
tosto
ad esprimere
menti
che piena realtà.
illustratore egli
senti-
tini
Come
mostrò già nei
una
suoi giovani anni
straordi-
naria fecondità. L'attitudine poetica di quest'
uomo
tevole che talvolta
disegni
fu così noi
eccitav-ano
suoi stessi la
fantasia Fi'T. 67.
del poeta
;
anche
ad
attenersi
un
se egli
Leon Pohle
:
Ludwig- Richtcr
—
Lipsia, .Musco Civico.
doveva
testo stabilito,
maggiore libertà il suo disegno; egli si sentiva tanto poeta quanto disegnatore. Ad illustrar la prima osservazione, si tenga presente piacevole umor «Almanacco delle incisioni » 1844). in cui Schwind descrive con rismo r « arte del fumare e del bere » e fa schizzi di forme significative per pipe (fig. 66), corni da bere e bicchieri; quanto alla seconda, si vedano le incisioni in eseguiva ciò
non
ostante
legno, adesso tanto di Dio,
il
con
famose
e
gatto dagli stivali
la
ricercate,
qccX >Li
nei l'arte
«
xMlìnchcner
dell'illustrazione ''
avere qualche valore, e da principio queste soltanto con gli alTreschi della
noscimento presso un
largo
Hilderbogcn
(la
cominciava
pochissimo
opere
«>
giustizia allora ad
considerate
Wartburg (1834; Schwma m conquistò un pieno pubblico. Egli
r-
però
il
suo
maggior
;
ricc-
trionfo
manuali;
qo
quando espose
nel
1S38 un
sioria di;ll arti:
dì
ciclo di acquarelli rappresentanti la favola dei sette corvi
e della sorella fedele.
ricorda spesso (nel Cavaliere Kurt) la maniera dei vecchi pittori tedeschi.
Schwind
Kgli sceglie volentieri motivi di vecchie città tedesche; anche se tualità,
non può omettere
strade,
le
i
vecchi ballatoi e
fontane di pietra e
da tanto tempo aspettato,
Questo
(1803-1884Ì è in certo
tedeschi salutano
popolo germanico.
sua evoluzione
che nel corso della
uomo desiderato contrapposto modo
dal popolo tedesco
T
anche furono
differenti
il
dimostrò
si
Ludwig Richter
».
Come
Schwind.
di
il
della loro vita esteriore, così
ritorno,
il
manifesta pure nelle opere d'un altro artista che era
si
ma
partito da \-edute romantiche, «
i
caratteri psicologici fondamentali del
ai
carattere nazionale
sempre più nitidamente
lìnestre sporgenti, le insegne delle
le
Con Schwind
altane.
le
scene sono d'at-
le
fu differente
corso
il
carattere personale e
il
tem-
peramento.
Ad
eccezione di due grandi viaggi nei
sempre
restò
nella sua patria e condusse
giovani
suoi
una
anni,
maestro sassone
il
tranquilla, contemplativa e
N'ita
lieta.
Piacile
accontentatura, grande dolcezza di sentimento, allegria inoffensiva dello spirito
erano
le
sua
qualità sostanziali della
avrebbe
Kgli
natura.
certo sorriso se
avesse voluto innalzare lino a farne una personalità interessante ricercare dei tratti singolari e piccanti nella sua natura. In
coincidevano però stranamente: a chiaro davanti agli occhi tutti
e
mente
;
essi
due
e
tutti
modo
di farsi strada
fino
cuore
al
Schwind dedicarono una gran parte Dapprincipio
Ludwig Richter
con ligure la
un punto Richter
della
e
Schwind
tedesco
»
soiraetto
che
donde
nazione
immediata-
trova
è uscito.
Regge
indifferente, nel fatto che Richter
della loro attività alT illustrazione.
un viaggio
a
Roma
ma
passò poi
(1823-1826); e l'esempio
Koch lo fece restare fedele alla sua inclinazione di animare il paesaggio umane dando quasi un carattere simbolico al rapporto dei loro atti con
natura. Ritornato in patria. Richter ebbe a combattere la nostalgia dei soleggiati
paesi del Mezzogiorno.
Ma
presto
attraverso
suo occhio scoperse grandi attrattive e ricche
il
inspirazioni artistiche anche nella sua
modesta
valle
suolo patrio egli imparò ad osservare
il
nei suoi ideali; e riempì la sua fantasia di
tipi
dell'Elba. Nei suoi pellegrinaggi il
popolo nelle sue aspirazioni e
freschi
e vivi
che nelle
sue [crea-
zioni piacciono tanto per l'intensità del sentimento e la verità dell'espressione.
tardi egli dipinse pochissimi quadri fu fecondissimo quale disegnatore egli
ornò Il
mondo
pastori,
i
descritto da
continuarono 1',
(1834- 1908).
olio;
mise invece spesso
per incisioni
Ludwig Richter non
in legno.
Il
mano
ai
numero
la
è
vasto;
bulino. Egli
dei libri che
egli ""preferisce
piccola: piccoli borghesi in città,
bambini del villaggio sono
i
meno
fortuna
sua maniera specialmente per
scritti
per bambini
seguirono
Oskar Pletsch (1830-1888);
il
rimanere
contadino e
suoi eroi.
con più o
Alcuni disegnatori
(1807-187
ad
Più
illustrazioni è ragguardevole.
di
nella patria, nell'attualità, fra gente i
era
tratto più fino e più segreto,
studiò per essere un incisore in rame,
presto alla pittura di paesaggio. Fece del vecchio
un
ma non
ancora una somiglianza, se anche esteriore e
di
avesse voluto
si
spirito del popolo
lo
sanno leggere ogni suo
due indovinano T intonazione ingenua il
»
se
;
lo si
e,
nel suo
tempo
le
orme ;
così
giovanile,
'di
Richter e
Otto Speckter
Paul
Thumann
I.A
fini:
Le maggiori
DEIJ.A
tendenza classica
e
romantica
nello sviluppo deirarte tedesca
lotte
pittura; qui specialmente
può esattamente seguire
si
gere della nuova interpretazione.
lungamente
La
la
neppure
GERMANIA
svolsero
9'
campo
nel
della vecchia e
fine
per sua natura,
scultura,
tradizioni;
si
in
essa però
della
sor-
il
presenta più posata,
si
rimase
completamente estranea al movimento generale. Anche in essa notiamo un deprezzamento delle leggi stilistiche fino allora in vigore, un avvicinamento ai principi, sempre più marcati, della si
tiene più
alle
pittura di accentuare T individualità e di accostarsi alla realtà.
Esteriormente questo passaggio sione se alle
la
si
manifestò nei costumi;
movimento
E. Rietschel
:
Pietà
—
presto
uno
dei più importanti maestri tedeschi:
un abburattalo zioni,
di
Pulsnitz
Rauch
Re
egli diventò
gli
un
Sassonia
in
che certo prepararono
cademia di Dresda non
la
sua
artista.
sua Pietà^ eseguita in
non
divenne
fine
sue figure e
un'interpre-
della Pace.
seguì un suo scolaro^ divenuto
Ernst^ Rietschel di
gioventù
un
prematura,
come
artista.
egli
(i il
povero
si
marmo
incominciò a
istruirsi.
p. es. nel
la
chiesa
dimostra di possedere un forte senso
lo[
di
mali che lo hanno fatto rinunciare a disporre
della verità i
Ma
;a
brillanti
studio
;
anche
già nella
%
^^)-
qualità
for-
Pace a Potsdam (1847; oltre
L'Ac-
monumento
tenne alla maniera del suo maestro
scostano dall'interpretazione tradizionale per
figlio di
Attraverso dure priva-
Nelle sue opere più vecchie, egli si
poi
804-1861). Riet-
giovò sensibilmente; soltanto quando frequentò
Federico AuRiisto a Dresda,
suoi numerosi rilievi
egli
Lo
ha raccontato egli stesso nei suoi ricordi
schel
delle
Potsdam, Chiesa
tazione più profonda della natura personale.
i
discus-
vecchie regole della plastica. Già Ranch, in confronto alla scuola di l'horvvaldsen,
Fig;. 68.
a
cioè nella
rappresentazione plastica richiedesse un costume speciale adatto appunto
aveva espresso una maggiore lìnc/za nel
di
e
gruppi secondo regole classiche, per
non diminuire Teffetto emozionante della scena. Egli restò fedele a questo principio anche quando gli fu commessa la statua di Lessing y^^t^ Braunschweig (1848-1853). « voglio Già nei primi abbozzi Tartista si era fiUto un' idea chiara del suo eroe ammantare niente « Lessing non ha mai voluto farlo senza mantello » egli disse :
;
manuali;
92 sua
nella
vita e
d'una bugia
aveva regalato
che
mantello
Nel 1852-1851)
».
per \^'eimar.
un
Il il
storia dell arte
di
gli
mettesse
si
egli esegui la
«
mi
addosso
doppia statua
»>
di
farebbe
Goethe e
l'effetto
di Schiller
motivo della corona era stato suggerito da re Luigi di Baviera che bronzo per la fusione; Rietschel interpretò Tidea facendo tenere la e facendola
corona da Goethe, più vecchio, propria
Spinto dalla sua
natura
passaggio ad una individualizzazione rappresentazioni plastiche;
ma non
leggermente toccare da Schiller.
ingenua, Rietschel più
robusta e
ad
effettuò
una
con
gioia
il
realtà più vivace
suo nelle
arrivò a procedere tanto da accogliere nella sua
arte un' interpretazione pittorica.
L'occasione
gli
si
sarebbe presentata
Lutero per \\'orms (1858},
manca
ma
egli
non
a
proposito
del
seppe coglierla:
al
monumento a monumento a Lutero
grande
l'unità nella costruzione e alle singole statue Punita fra di loro.
Dalla sua scuola uscirono e sono da notare Adolf Donndorf
che passò poi a Stoccarda) e Johannes Schilling
(i
828-1910).
'nato nel
1835 e
Fig. 69. J. Constahle
:
Deadharii L-jcli
PARTE TERZA: I.
IpH
—
IL
—
Londra.
1850-1870.
PROGRAMMA MODERNO.
MANUALE
94
DI
STORIA DELL ARTE
seguire Parte in questa sua rinascita piena di passione
tentato di rispecchiare
Fig-,
70.
il
volto cambiato del
si
il
di
come
lottasse per
essa abbia
esprimere
Bartolozzi).
sentimenti intimi degli uomini nuovi e quei reconditi
sottraggono ad ogni logica precisione.
All'ideale del compiuto
attraverso
i
e osserv'are
come
e
Th. T^awrence; Eliza Farren (Da una incisione
con l'eloquenza dei suoi simboli segreti che
mondo,
;
Rinascimento,
mento continuo,
di
e sta
del di
perfetto,
realizzato
fronte V ideale
dall'antico,
moderno
tendenza ad una mèta sempre più
alta:
e
tramandato
di evoluzione,
un ideale
di
movi-
d'arte, conscio
IL
deirinappagabilità
del
suo
sogno,
Quando
dubitoso del suo valore.
PROGRAMMA MODERNO
ma
nello
norme
uno
spirito
poco aiuto
rivoluzionario
vigenti in precedenza.
tempo orgoglioso
e
questi principi cominciarono ad imperare,
del passato cominciarono ad essere di
trasse subito
stesso
95
Non
;
un
soltanto
i
all'arte.
desiderio
di
soggetti,
ma
Fu
non mai i
naturale che suben-
emanciparsi da (e
modelli
tutte
le
questo importava
di
più} anche^le opinioni erano cambiate; nuovi soggetti di fatto csdi spirito tendevano.
Figf, 71.
H. Rae1i:rr: La
fan:iolia di Jan:es Ilariovicr of Irzicvar
com'era naturale, a forme nuove; oppure,
imponevano, imponevano anche
la
in
ogni
modo,
i
—
Londra.
nuovi
problemi che
si
revisione delle consuete forme d'espressione arti-
nuovo punto di vista, delle leggi del colore e della luce nella pittura; della purezza delle forme nella plastica; delle linee e delle ombre (secondo le esigenze tecniche) nel disegno; delTordinamento e dell'unione delle masse neirarchitettura, e deiruso acconcio dei ricavati dalle materie prime stica
:
un nuovo esame,
nell'arte applicata.
cioè,
secondo
il
.MAMALi:
9(5
Per questo
1)1
STORIA DLLL ARTE
passato poteva ancora servire con
il
le
sue esperienze
ma
;
purché
esse fossero vagliate attraverso un complesso speciale di elementi fisiologici e
psi-
formavano il nucleo delle idee artistiche moderne. Il primo passo di questa ascensione doveva consistere nelTaccostarsi alla natura; ma per lungo tempo il disprezzo delle tradizioni fu piuttosto apparente che reale. Giacche il secolo XVII, quanto alla pittura, si era sempre inspirato a ^quei criteri direttivi del Cinquecento, cologici che
— un
che poi
erano diventati dei
La
—
po' alla volta
dogmi.
veri
pittura grandiosa
dei fiam-
minghi e l'apparizione miracolosa di Velasquez nella Spagna avevano bandite piene
gonfiature
di
Ilinascimento;
menti
I
e
insegna-
gli
il
mondo.
secolo
XVIII,
conquistarsi del
francesi
tardo
del
maestri erano
di questi
in via di
vane formole
le
con a capo Watteau, se propriarono
allora entravano nelle
soltanto
competizioni dell'arte tere nazionale, l'Inghilterra
quelle
che
inglesi,
gli
;
ap-
li
movimento
rifugio
il
di
di
quando
nuove
idee
E
seguirono.
li
fu
di carat-
il
reazione del clas-
sicismo, l'ultimo slancio importante
ormai
delle
idee
agonizzanti
Rinascimento,
del
inco-
sul
Conti-
Britannia
aveva
minciò a dilTondersi nente.
Come ereditato
l'Olanda
la
Spagna e dominazione
dalla la
dal-
dei
mari, così ereditò pure da loro il
Hoppncr Lady Willoun:hby by Eresby. (Mac Coli. A'ineteenth Ceniury Ari).
F'g- "2. J.
sentimento dell'arte moderna
essa poi restituì al
quello che
principio del secolo alla volta, al lo
:
:
aveva ricevuto.
Ma
già fin dall'inizio
non
era esclusivamente
XIX, un po'
Continente, da cui l'osservazione e
il
senso della natura che gli inglesi predicavano, ma anche l'interpretazione e l'elaborazione soggettiva della natura da parte dell'artista. L'intenzione, oggettivamente vuota, di riprodurre dell'artista che
Quando SI
presentò
in
la realtà,
non trionfò mai
in Inghilterra;
fa
sempre
la
personalità
diede l'intonazione.
l'arte inglese,
i
cui eroi
sono Turner
aria di conquista, essa incontrò forze
e
Constable, passò
nemiche;
ma
il
canale e
trovò però anche
PROGRAMMA MODERNO
IL
degli amici naturali die
avevano saputo nonostante
un terreno
tinente il
grande paese
lotte
con
le
le
vecchie
sacre
il
E
per ultima.
la
i
numero
loro
tradizioni
potevano svilupparsi
quei germi portarono
Germania
— dato
opinioni dominanti. Essa trovava
cui facilmente
in
dell'arte,
popoli, la
altri
gli
fedelmente
serbare
fiere
le
inosservati e senza successo
97
primi F'rancia
i
del secolo
dunque
il
fiori:
man mano
assunse
con
tutto
di
Con-
seguirono
ammirevole
i
gicamente. Prima
sul
XVII,
nuovi germi. In Francia
principi moderni. Se consideriamo oggi compito di sviluppare che furono risolti Tuno dopo Taltro, vediamo che essi si seguono lo-
energia
esiguo
i
problemi
trat-
si
tava di spostare l'impressione personale dell'artista davanti tura
alla
na-
e all'attualità della vita,
nel
centro dominante della produzione. Il
problema apparve tanto imporne
tante che
lontano
tenuto
deliberatamente
fu
tutto
che
quello
avrebbe potuto incepparne o turbarne
la soluzione.
E
ovvio pure
che una simile tendenza doveva
ri-
solutamente combattere su tutta l'onnipotente
linea
la
arte storica e
sue deviazioni.
le
Ma
anche nella cerchia stessa
dei soggetti ora scelti furono fatte
Poiché
delle restrizioni.
del
creatore
così
doveva
manifestazione
più
il
materiale,
ne de-
tema più semplice
e
modesto dovette essere natu-
ralmente meglio si
per
essere,
documentato nella sua
dire,
rivò che
soffio
il
il
più
facile, e
quindi
il Fig-. 73.
Un' arte intima contrappose all' « arte grande » accetto.
che stava ancora considerazione fra
sempre in gU artisti
critico-sociale, la vita alla
tutta
^V. Etty
:
La bagnante
—
Lonilra, Galleria Tate.
(Fot. IIanfstaeDg-1).
alta
e
pubblico.
nel
esteriore
natura portavano ogni forma
cittadini
dei
di
Accanto a ciò n:ioderni
manifestazione artistica
spirito
lo
e
dell'epoca
l'aumentato amore in
un campo che
i
precedenti avevano ignorato; e che, appunto perchè era incolto, offriva maggiori attrattive. Ma più importante di tutte queste questioni apparve quella di sapere
tempi
come
reagirebbero, davanti a tutto
plicata dell'artista
mano
le
moderno;
e
come
ciò,
egli
il
sistema nervoso e l'anima ora più com-
avrebbe saputo esporre col magistero della
impressioni riportate.
Gli artisti di Fontainebleau, Millet, Courbet. Manet, e gli impressionisti diventarono le guide direttive della pittura in questo campo. E il movimento continuò.
MANUALE
98
Lo
non
spirÌLo artistico
si
DI
STORIA DELL ARTE
può contentare
eternamente
di fare
la
guardia
alle proprie
impressioni, di fronte alla visione della realtà.
La
fantasia, per
maggiore
A
libertà.
quanto padrona
terreno nuovo anche se tener ben saldo
pittura,
la
artistico
la
scultura e
le
col
altre
arti
vero,
e
stanno su
.
'
di fronte al
ma
mondo
delTartista,
^
altri
di
scopo
lo
soltanto di fronte alla natura
non
»
tendeva ancora ad una
quelle impressioni,
sciolgono dalla stretta unione
si
fatto
«
il
modo
questo
di
si
di
anche
interno
unisce agli
scopi dell'arte
:
quelli
adornare piacevolmente
tutta
vita esteriore del-
la
Si
l'umanità.
arriva così
ad una nuova fioritura dell'arte decorativa.
E
naturale che tutte
queste
tappe
sviluppo non in
si
primo
del
susseguano
ordine rigido e costante.
Le
passano
varie correnti
davanti ai nostri occhi in molteplici
avvicina-
giri,
menti ed incroci
ma
;
armonica sarà
soluzione
data solo dalPavvenire.
E
all'osservatore
d'altronde
storico che segue
percorse
la
per
le
tappe
arrivare
questa soluzione,
si
a
frap-
pongono ancora altri elementi, atti ad aumentare la
confusione. Perchè an-
che Fig.
"4.
Thomas
Stothard
:
Kuth (Da
uii'jncisione di
James
le forti
controcorrenti
nOU deVOnO paSSare mOS-
Ueatli). (S/iu/io).
servate
;
e
cioè
il
culto
sempre ripetuti tentativi, fatti dalle spodestate idee del Rinascimento, di riprendere la dominazione perduta. Tutto questo offre un movimentato quadro di lotta, a cui però non mancano la
delle tradizioni e
freschezza e
lo
i
splendore propri
sione e nello svolgimento di tutte
II.
.
I
—
che danno
William Hogarth, Joshua Reynolds nalità,
non
si
le
radici,
o
le
fonti,
si
combattono
nella ten-
energie.
le
i;in(;hilterra
tre grandi pittori
loro opere tutte
guerre spirituali che
alle
quale
l'impronta e
iniziatrice.
all'arte
inglese
Thomas Gainsborough,
del
movimento
del
secolo
riunivano
XVIII
:
già nelle
futuro. Essi, nella loro perso-
sentivano alfatto riformatori o rivoluzionari.
L
Nelle loro opere le
si
INGHILTERRA
Con
Tiziano a Rubens e a \'an Dyck. tanto lo splendore del passato,
modo
col quale essi
si
ma
una
tre è propria la tendenza ad
fiamminga
dclTarte
tradizioni
le
Fig. 75. Benjamin
:
anche un presentimento delPavvenire,
seria verità e
La morte
da questo accentua
la
alla
tempo
una chiarezza
&
fama
ad una semplice interpretazione
con
in
notevoli
loro
il
e
tutti
e
;
carattere della
d'espressione
varietà
:
tutta la sua forza a interpretare e rap-
Wolfe — Londra, Kensington Pahice. Hayvvard, Londra).
nella sua più
profonda
essenza
rappresentazione realistica della vita contemporanea
E di
Gainsborough
e
Hogarth portano
colore e di luce, una freschezza
tazione pittorica, che segnano nuove strade
A
sol-
Hogarth passa
;
;
e
Gainsborough
sua propria personalità nella descrizione intima e sentimentale del pae-
saggio inglese,
la
ma
A
da
del generale
(Fot. Ellis
presentare la gente del suo
maestri
anima pulsava non
manifestavano, faceva riconoscere
West
e
Reynolds, per esempio, sapeva bene
:
tutto ciò nella loro
nuova età borghese. Nel ritratto la loro opera fu concorde, tuttavia bisogna notare che Reynolds mette
la
gg
suo ingegno s'era formato sulle indistruggibili bellezze dei vecchi
il
dere
INIZIATRICE
riconoscono facilmente
influenze dei pittori francesi contemporanei
che
il
QUAF.i:
;
essi
e
nelle
loro
opere
una naturalezza
sono
forti
una finezza di
e
rappresen-
abbastanza per conten-
vittoria alle influenze del classicismo.
questa triade
si
uniscono
della pittura inglese.
Una
gli
artisti
serie di
che da allora continuarono ad alTermare insigni
ritrattisti
giovani
continuano
la
con loro la fama mondiale del ritratto britannico, la quale si è poi mantenuta cospicua e ammirevole fino ai nostri tempi. Accanto a Romney, il maggior concorrente di Reynolds e di Gainsborough, loro opera e fondano
MANUALE
100
che appartiene ancora interamente
prende qui
il
STORIA DELL AR lE
DI
primo posto. Egli diventa sua operosità
nel corso glorioso della
Thomas Lawrence
secolo W'III.
al
il
e
successi che questi godette nella società
vero successore sua
della inglese,
vita
che
e
di
ropea del suo tempo. Tuni andavano a gara ad ammirare
come anche
gode
anzi le
Re\molds
Sir Joshua
esteriore
egli
(i7*)9-i83o)
nei
quella eu-
in
donne
ligure di quelle
eleganti, belle, colte,
orgogliose e di quegli
uomini che
mandò una
egli tra-
posteri in
ai
serie intìnita di
quadri
(fìg.
70^ Law-
rence non ha quella esauriente
forza
rappresentare
di
per-
<<
sone
»
che
pria
ai
due maestri
fu pro-
anziani;
più
mero
nu-
il
straordinario ordinazioni
delle
a
doveva attendere,
cui
pregiudicare
a
finì
qualità dell'opera
la
sua
;
ma
giunge
rag-
egli
talvolta
al-
tezze invidiabili
col
buon gusto deir
ordi-
namento coloristico. La coltura e l'elevatezza della inglese, di cui
si
vita
trova
segno nelle opere
il
dan-
di questi artisti,
no carattere anche
acutamente
ritratto, Fig. 76. Dav. Wilkie
:
Pilìerari
—
al
modellato e notevole
Hucking-ham Palace.
per individualità,
(Fot. IlanfstaengI).
dello scozzese Henry
Raeburn (1756-1823 (1758-1810 Il
pittura
;
fig.
;
fig.
di
John
Honpner
rappresentanti inglesi
della
«
ritratto
femminile
72).
che assicura
ritratto è quello I),
delicato
71) e al
nel senso
loro patria. Perchè
« i
continentale tentativi di
ai »
poclii
della parola,
render popolare
una unione con
lo
stile
classico
e
l'arte le
non hanno niente a che fare con lo esse sono come un ramicello innestato che
grande
viva
della
rappresenta-
zioni storiche nel paese insulare,
sviluppo
zionale di queste opere
muore dopo
;
poco tempo, senza pregiudicare, con
la
na-
sua vita effimera, lo sviluppo dell'albero. Già
QUALE INIZIATRICE
L INGHII.TFRRA
in
Reynolds
delia si
i
pochi tentativi con cui
composizione
entrò
egli
appariscono estranei
storica,
senza
falsa.
Così fu
James Barry
di
tunava
colossali sulla storia della coltura
con questo
di aver dato qualche cosa di
pure
il
e di
Reynolds
ancora,
pittore shakespeariano
suo maestro) interessano oggi
Fussli
1
1
746-1 831)
più dei
La
:
742-1823, e
successori
colorito dei e bibliche
gli
valsero
la
fama
le
quadri
suoi
i
Cosi
cui biografie di Tiziano
suoi quadri;
e
molti
suoi ritratti che per
i
altri i
suoi
suo allievo William Etty ,'1787-1849)
il
era ricorso alla
di essere
una strada
lotta interrotta.
suoi gruppi di deità greche, ninfe,
che
>,
suo paese.
al
che tendeva aila forza coloristica dei veneziani e dei fiamminghi
Anche Thomas Stothard .1735-1834)
i
campo
Society of Arts e che credeva
più conosciuto per
Fig. 77. ^V. Mulreadv
Henrv
alla
ma
compi
che
veramente importante
James Northcote
come John Opie (17Ò1-1807)
quadri storici.
17S3
ei
battendo
inglese,
(1741-1801"»)
nel
forti! '^'
troppa
sua natura;
alla
scostano ancora di più dalla grande linea dell'arte
assolutamente
101
satiri,
iìg.
scuola
amoretti
;
73'.
veneziana
il
figure shakespeariane
miglior colorista del gruppo
il
per
(fig
74).
Finalmente merita ancora menzione Benjamin Robert Haydon (1786-1846) che fece uno dei primi quadri riproducenti la vita nella strada d'una grande città con il suo
New
Road^
Le
alla
Galleria Nazionale di Londra.
idee dei migliori artisti
tendenza all'osservazione, e
alla
l'impronta alla letteratura e
al
popolo, in cui era
sempre
così
inglesi
al
principio
del
secolo
avevano
la
stessa
rappresentazione delle note caratteristiche, che davano teatro inglesi.
marcato
il
Anche
la
filosofia
valore della realtà e
morale dell'utilità,
di si
questo rispec-
102
di
.mani;ai.[-:
chiava nell'arte
notiamo
già in
rinclinazione a moralizzare a educare a istruire a
e
;
sioria di:ll arte
non viene meno negli
Ilcigarth,
che vengono dopo di
artisti
queste erano dun-]uc tendenze che non avevano niente a che e col
romanticismo del Continente
;
e così V arte
corto intermezzo, continuava tranquillamente (i
Tutte
lui.
classicismo
col
noncurante
inglese,
lontano da
quegli
esaltava
che
indiani
tanto,
egli
anzi
fino
e
del
West
sua strada. Anche Benjamin
la
738-1820), nato in America e cresciuto poco
realistica
fare
che
spiegare,
a
un po' da selvaggio,
vivere
veva
esperimcntato
smo.
Ma
sizioni
classici-
il
compo-
sue fredde
le
Agrippina,
di
a-
Regolo,
Oreste e Pilade svaniscono dasue rappresentazioni
vanti alle di
contemporanea.
storia
La morte
pera sua più famosa è del generale Wolfe
L'o-
7iella batta-
glia di Queheck nelVaìino
iys9 dipinse nove
(fìg.
75) che egli
anni
dopo Tavvenimento, e che epoca, quantunque la com-
fece
posizione sia stilisticamente al-
quanto disordinata. Più impressionante che nel
1
792 fu
Reynolds
il
americano;
manifesta John
si
che colse il conte
Chatham durante
La
lamentare.
zio
Tobia
e la
vedova
Wadman,
del
momenti
opere
Nelle sue
ralezza Lo
la seduta par-
difesa di Gibil-
terra e consimili
:
5),
egli dipinse // ina-
lare mortale
Ch. Lesile
successore di
Copley (1737-181
Singleton
Fip-. 78.
West,
nella presidenza del-
l'Accademia,
rici.
di
la
sto-
natu-
inglese
ritratto
si
incorporava felicemente nel qua-
dro storico ricco di figure.
Da
questi quadri
della vita giornaliera
tolti ;
essi
dalla
grande
vita
del
tempo
si
passò
alla
rappresentazione
prendono una certa importanza storica per essere
stati
i
Anche in questo, l'arte inglese del secolo XIX si avvicina a quella fiamminga del secolo XVII e il rappresentante della nuova maniera, che presto ebbe fama in tutto il mondo, fu David Wilkie (1785-1841). primi quadri del genere.
'
II
progresso che conseguirono,
l'uomo semplice,
il
borghese e
benissimo essere degni soggetti
il
egli
e
contadino,
di
suoi
i
successori, dall'attualità
tolti
rappresentazioni
pericolo consistevano però nel fatto che tanto
gli
artistiche.
artisti
quanto
dimostra della
Lo il
che
vita,
possono
svantaggio
pubblico
anche
si
e
il
com-
INGHILTERRA QUALE INIZIATRICE
I,
piacevano troppo delle esteriorità
;
ed era trascurato così
quello che consiste nel pregio pittorico di
e
pittura storica avevano
la
teraria.
nuovo pubblico
Il
tali
un punto
tuttavia
lO-
compito principale, ossia
il
gruppi e scene. La pittura
le
qualità
genere
di contatto, e cioè la loro origine let-
degli artisti, la borghesia diventata
ancora abbastanza colta per godere
di
puramente
ma
non
cercavano
nei
onnipotente
artistiche,
quadri quelle qualità che potevano essere apprezzate con Tinteiligenza, non già col sincero sentimento dell'arte.
Se
là
era
la
borghese e morale ed anche non
letteratura di prosa stica.
Quello che Goldsmith. Fielding, Sterne
Fi<^.
inglese, trovava
79. J.
eco
in
Ward
le
storielle.
Già
la
:
Tij^re e pitone. (Da
queste novelle e
ritrova la finezza pittorica tali
dava l'inspirazione mediata e immediata, qui
storia che
con
cui
i
in
di
e più tardi
Mac
rado
accessorio né alcuna infinita
del
tempo
«
pointe
quantità di facce
tutti
», i
di
di rispecchiare in
movimenti
di
non
modo
riflesso
alla banalità;
riso nello spettatore e di divertirlo con
Anche Wilkie non ha saputo
Già
i
titoli
solo di
dei suoi quadri, dal
in
modo
fin
rado
e
caratteristico
su
si
persone pensiero di
una
dipendenti da un avvenimento
ad un sovraccarico, ad una si
Mercato a
evi-
contentava di suscitare di
fatue
evitare questi pericoli della pittura di in poi
vi
troppo chiaro
nessun
Tenumerazione esauriente
primo
umori-
raccontavano
classico
sacrificare
denza esagerata, rozza e pettegola, ad un provincialismo che riorità.
Ma
questi aneddoti.
cose,
la
ColL, Xineteenth Cenlurv Ari)
fiamminghi
minime ed ultime
le
dava
della vita
scarsa capacità di eliminare opportunamente motivi
o da una situazione, doveva portare
il
letteratura
la
Dickens dissero
rende alla lunga insopportabili. La tendenza a dir tutto
ed evidente, anche
la
Pitlessie^
este-
genere.
dimostrano
MANUALE
104
quello che egli volle da bel principio
testamento, (lÌCT.
76),
contenuto
Il
c'è
La
festa
// cieco
:
suonatore di violino. L'apertura del villaggio.
Il foliticaìite
giorno delle tasse,
Gatta-cieca,
STORIA DELI.'aRTE
DI
del
villaggio.
Il
da intrattenersi per un'oretta, senza che
mente dev'essere una pura
pittura.
—
quanto Comunque, si troverebbe sempre anche nel campo artistico; perchè, per quanto il
da Teniers, da Ostadc. da Jan Stcen
e perlìno
SO.
K. Landseer
:
Alessandro
a Wilkie egli
e
Diogene
sul
tutti,
cui
nulla di ciò che vera-
—
da
rimasto
sia
suo colorito e per
maestri, eoli ha imparato molto, per
Fig;.
risulti
I pi^erari
L'asta, lavori
poliziotto,
del
gli
discutere
indietro
effetti di
l'opera
suoi
ai
chiaroscuro,
da Rembrandt.
—
Londra, Galleria Nazionale.
Egli fu assai migliore dei suoi successori in Inghilterra e in Germania, dove incisioni dei suoi quadri,
Knaus
largamente
dilTuse, dettero più tardi
la
spinta
decisiva
le
a
e a Vautier.
Gli ultimi anni di Wilkie segnano
un regresso.
Un
lungo viaggio, che
lo
portò
Spagna nel 1825, trasformò l'ingenuo osservatore della vita della sua patria in un amatore convenzionale dei quadri storici e di viaggio, che traeva la sua inspirazione non più dall'osservazione diretta, ma dallo studio delle gallerie e dei musei. Il costante buon umore di Wilkie in questo mutamento della fino in Italia e nella
sua produzione ha poi agito decisivamente sulla generazione più giovane che diventò
sempre più gioconda, tivò
il
Knaus
infantile e
anche
triviale,
e
che per conseguenza naturale col-
grande regno spirituale dei bambini, svelato una in
Germania.
generazione
più
tardi
da
I.
INGHILTERRA QUALE INIZIATRICE
In questo genere d'arte William Collins
buon
a casa sua; e
erano (
artista
fu
\\'illiam
;
1788- 1847'
Mulready
scene di scuola graziose e umoristiche
le
1800-1 886) è celebre per un suo quadro,
Steward Newton (1795- 1835)
e Gilbert
ed
loro ligure
stravano
La
io:
si
sentiva
particolarmente
(1781)- 18(33) le cui
(tìg.
specialità»
«
Anche Thomas Wcbsters
77).
mentre Charles Lesile t7()4-i859ì preoccupavano di vestir di costumi le
scuola,
si
illu
poeti in-
i
da Shakespeare
glesi
principio del
tino al
XIX
secolo
(fig. 78).
Occasionalmente
viene trattata pure
la
letteratura
specialmente
niera, gli
stra-
umoristi
classici
Cervantes e Moh'ère. Gli inglesi continua-
no
tradizioni del
le
XMI
secolo
anche
nella pittura di ani-
mali.
classicismo
Il
e la storia, nella loro
ambiziosa
superva-
lutazione
del
pen-
siero,
non circonda-
vano
di alcun inte-
resse
il
male
mondo aniprogramma
il
;
dell'arte
realistico
moderna doveva
in-
comprenderlo
vece
nella cerchia dei suoi
studi.
tempo
Molto prima dei la
John Crome
:
11
—
molino a vento
Londra, Galleria Nazionale.
pittura britannica
raggiunse
una
notevole maestrìa
avevano
iniziato,
tutto dal
punto
degli
sport,
seguì
animale
la
:
in
questo ramo.
Quello che
viene raccolto e animato da un nuovo punto
di vista inglese,
giacché l'Inghilterra è
patria delle corse.
aveva fatto
XV'III.
Lo
Fig'. 81.
francesi,
il
primo passo,
(fig.
Più famoso ancora
vista
;
e
con grande forza
e innanzi a
paese delle cacce,
pittorica,
in
Sn3'ders
e
George Morland, appartenente ancora
James Ward (1769-1859' che egli ricorda Rubens nella sua
dell'impressionismo
il
di
Potter
la al
madre secolo
questo campo.
mondo
figurò con
insolita
perizia
brillante
verve
e anticipa alcuni effetti
«
»
tutto
il
79. è
Edwin Landseer
(1S02-1873;,
sebbene
non raggiunga
io6
Ward
MANUALt: nelle
pubblico per
puramente
qualità il
STORIA DELL ARTE
DI
artistiche
veramente
seppe
questi
;
conquistare
carattere speciale che seppe dare alle sue scene animali.
il
suoi cani,
I
sono spesso uomini mascherati sono aristocratici orgogliosi, plebei ruvidi, poveri vergognosi, clown agghindati, borghesi corretti, filosofi pensosi. Il uno porta perfino bei nomi di Alessandro titolo dei quadri mostra le intenzioni cervi, cavalli
;
i
;
e
Diogene
fig.
Furono proprio queste audacie che assicurarono a Landseer
80;.
favore del pubblico
;
condussero
lo
di
trionfo in trionfo, e
fecero
lo
il
diventare mi-
lionario.
Ma
tutto quello che Tarte
Figf. 82. J.
modello
inglese forniva di
Cotnian
:
Sul mare
al
di
osservazioni
intime della
natura
niente a che fare con
la
sua attività esploratrice nel
campo
si
vedono
i
danno. Richard Wilson,
continuate
appartenente
storia quale fondatore dell'arte
e
paesistica
e
;
inglese,
senza
secolo
del
al
fatto di
il
modo
disturbo e
XVIII,
ancora
stava
non ha
realtà,
perchè solo a questo
sviluppate
metà
alla
queste
della pittura di paesaggio.
nell'interpretazione pittorica, quanto nella costruzione scenica, e di
della
vantaggi che recò ad un popolo
non dover tener conto dell'invasione del classicismo vecchie tradizioni potevano esser
con
chiaro di luna. (S/iidió),
rappresentazioni piene
In questo specialmente
(continente
al
le
senza
salutato
dalla
interamente,
tanto
punto
di
Poussin
Claude Lorrain. Egli voleva dipingere l'Inghilterra;
pezzo d'Italia grandiosamente avanti. Egli parte dal egli tratta
la
punto
natura in un
di
ma
architettato. vista di
modo molto
il
quadro
finiva
Gainsborough
Watteau
e
dei
fa
sempre ad essere un un grande passo in
suoi connazionali;
più liquido, leggero, etereo che
quindi
non Wilson;
u
I
L INGHILTERRA QUALE INIZIAIRICE
IO"
vera attrattiva del paesaggio inglese. La generazione più giovane di nuovo dai francesi ai pittori dei Paesi Bassi. e scopre la
Augustus Callcott maestro
di
Londra (1779-1844;
John Crome (17(39-1821
e
;
si
volge
fig.
Si)
Norwich, chiamato confidenzialmente « Old Crome dai suoi comemporanei e anche più tardi, furono lodati quali veri seguaci di Hobbema e Ruvsdael. L'immancabile realismo nella osservazione della natura e il profondo intendi'mento il
di
•>
del fascino che esercita la
semplicità, facevano
esclusa ogni altra intenzione geogratìco-turistica
buon
diritto vantarsi di
Fig.
Crome
8,^.
fa parte
J).
da
essere
i
precursori del
Cox: La Valle
Nel
sé.
del
modo
Clwyd
di
Egli lo supera pure quale disegnatore, e
(l>a
meglio
intuire dalle a
T/ie
loro
Va anima
opere, essi
parsale intime
<(
Free Norwich School
»
nella sua
»;
possono a
».
iindred best pictufes\
dipingere l'aria egli supera Gainsborough. gli
splendidi alberi
che
non
mancano
alcuno dei suoi quadri, fanno già pensare a Théodore Rousseau. Nel 1805 la
muta
patria:
un'unione
di
artisti
egli
in
fondò
completamente
mondi da ogni accademismo, la quale fu tenuta in alta considerazione per molti anni. Ai suoi scolari appartengono prima di tutto suo figlio John Berney Crome (1792-1842). indi Robert Ladbrooke (1770-1842) che gareggiava con James Stark 1782(1794.-1859 nel rappresentare pascoli e campi di frumento, e John Cotman 1842) che predilige il mare in burrasca (fig. 82). Essi sono già tutti compresi di quella discreta ritenutezza che è propria dei moderni i
<«
sognatori della natura ));ma
mezzi d'espressione derivano ancora interamente dagli olandesi. Anche il grande John Constable (i 776-1 837), che doveva diventare
loro
il
liberatore
MANUALE
io8
Fi"^. 84.
Bonington
V.
1\.
:
DI
STORIA DEM. ARTE
La Senna presso Roucn (Fot. Mansell
t-
—
Londra, Collezione Wallace.
C).
uno scolaro moderno di Ruysscuola diWatteau,la cui maniera
deirarte da questi pregiudizi, incominciò coll'essere
Koninck e dei Francesi della gli fu trasmessa da Gainsborough. P'iglio d'un mugnaio come Rembrandt, Constable imparò presto ad osservare e a seguire cambiamenti d'aspetto che olirono grandi spettacoli della natura e dael,
di Philips de
i
il
nuvole,
cielo, le
Londra
al
vento e
il
non
si
suoi primi lavori
sentì ancora
sono ancora
XIX
principio del secolo
patria,
le
Quando giunse all'Accademia
burrasche.
imparò a conoscere
dal suo paese natio East Bergholt e
capitale, egli I
i
Stour
sulle rive della
anche senza elementi
eroici
abbastanza
forte
per
tesori d'arte della
i
opporsi
ai
vecchi maestri.
timidi, senza individualità e senza nota propria.
metamorfosi interna. Tornato
la
sua
scopre
la
semplice bellezza del paesaggio inglese
egli
o arcadici
derno della parola, seppe impiegare
(fig.
60). ».
Kgli dice: Egli è
il
«
per
bisogno
di
comunicare
le
in
pittura e sen-
primo, che, nel senso mo-
sua fantasia pittorica per
la
me
manifestazioni
le
primo natura mani-
colorate della natura in stretta connessione con la vera realtà. Egli fu pure il
Ma
incomincia
sazione sono due parole per una stessa cosa
che senti
reale di
sue impressioni personali della
festandole in rapidi abbozzi. Gli studi di Constable, specialmente
la
il
collezione con-
servata al SoLith-Kensington-Museum, fanno intendere meglio di ogni altra opera caratteri essenziali della sua maniera. Egli
pressionismo moderno, non soltanto per la
la
dimostra
di
essere
rapidità di condurre
sua tendenza risoluta a raggiungere un effetto complessivo
il
fondatore il
pennello;
tratto
dall'
i
dell'
im-
ma
per
insieme,
sacrificando
particolari,
i
L
INGHILTERRA QUALK INIZIATRICE
e
non mantenendosi schiavo
dei contorni che
loro fermezza lineare sotto T influenza di luci ed ombre. stable è
Egli fu
il
primo ad avere
nuotano
cui
composizione,
cecità dei
egli apre
il
La saggio
i
la
rivelazione del
fenomeno
L'effetto
dei
sull'architettura
degli
elementi
decorativi,
estende su tutte
si
suoi contemporanei,
e
anche
in
le
dell'aria
non
quadri
cose.
ma
di
la
Con-
attraversata dalla
basato sulla
più
è
folgorio
sul
colorato
cose, Constable ebbe a lottare con
questo
egli
un paladino
è
incompresi, dei derisi, dei disprezzati
ciclo degli
è tanto ricco. Egli mori schizzi e
La grande scoperta
le
tutte
risultante dalla luce e che la
perdono
cielo,
il
luce in
109
cui
di
povero a Hampstead dove produsse
i
il
suoi
moderno;
secolo
più
XIX
splendidi
suoi migliori quadri.
pittura ad acquarello ebbe gran parte
inglese
lino a
fine del secolo
XMII.
Gli acquarellisti,
sviluppo della
nello
Constable, essa fu particolarmente
con a capo
Thomas
pittura di pae-
con fervore
trattata
Girtin (1773-1802
alla
erano spinti dallo stesso
,
materiale che adoperavano a lavorare più leggermente, con tòni più liberi, e a rinunciare ad ogni richiamo
ai
vecchi maestri.
Lo
per loro davanti allo studio della natura, e rello
colori
già nel
freddi e trasparenti
molto da
Senza dubbio Constable ha imparato 1805 si erano unici in una « Societv of Painters
un caso
se parecchi dei
Fig-. 85.
doveva sparire
gallerie
delle
presentavano per loro cento nuove possibilità e probabilità
toriche.
è
i
studio
questi in
di
dell'acqua-
espressioni
pit-
acquarellisti, che
water-colours
».
E non
suoi più notevoli allievi e seguaci provenissero dalla pittura
William Turner
:
La squadra
reale presso
Còwes
—
Londra, Galleria Tate.
l
MANUALE
IO
DI
STORIA DELI.
ARTI-:
ad acquarello. Innanzi
David
a tutti
Cox
783-1 859), che passò soltanto tardi alla pittura ad olio e che sotto T influenza (i
^T'fl
:7
i
Constable fermò sulla
di
sempre più luppi,
Birmingham
di
ad
nella
80
-
1
828) venne dalla
1
paesaggi
suoi
I
maggior parte su suolo
la
specialmente nella Normandia
francese, e
( 1
Anche Richard
83).
acquarello.
sono presi per
JW
paesaggio patrio
del
(iìg.
Parkes Bonington pittura
ulteriori svi-
di i^randi
caratteri
i
quale un impres-
brillante
sionista foriero
modo
in
tela,
Picardia
flìg,
Egli riempì
84).
un'importante missione: fu
che
lui
etVet-
tuò r unione dell'arte paesistica inglese coi francesi,
non solo per
e
sua
la
af-
fascinante personalità e per le sue opere,
ma Fig. 86. John I.ecch (Gazef/e dcs
:
Beau r-Arts).
il
i
rigi.
anche perchè
fu lui a
promuovere
l'ugilati) (disegno).
movimento che portò Constable ed suoi amici ad esporre al Salon di Pa-
Vedremo quanto questo fatto sia importante per la storia delParte. William MuUer (1812-1845Ì, un tedesco nato in Inghilterra, apparisce
tardi,
ma
appartiene ancora
ai
seguaci
di
Constable. Egli
ha più
di virtuoso;
Punico
quasi
è
dipinto
di tutto
rOriente con tecnica ed
soltanto
questo
di
gruppo che,
almeno da lontano, fa scorgere di essere un contemporaneo di Turner. Giacché ac-
canto a
tutti gli artisti
già nominati,
uno
e maestri
se ne eleva che
pare posto quasi per miracolo in quest'epoca; è questa
la
magnifica
figura di Joseph Mallord
William
Turner (i 775-1851). Chi nella Galleria Nazionale di Londra vede per
prima
la
Turner, crede
volta
i
che
tutti
magico tela;
fenomeno i
Keene: Disegno (Da Mac
Coli.,
AVA' Cenfurv Art).
artistico. il
Pare
colore
del sole sieno discesi sulla
di
di
bleu
verde opalino, Fig. 87. Charles
e impres-
fulgori e tutto
fantasie
rancio,
di
di trovarsi di fronte
ad un incomprensibile sionante
quadri
di
tumultuoso scintillante,
a-
di
scarlatto san-
guigUO. di glallo Cantante, dÌgITgÌO
i£
I
MAN L'ALE
12
DI
STORIA
DELI. ARli:
La
argenteo, di nero infernale, di oro luccicante colpiscono Tocchio.
Tambiente, rende eterei
sulla terra, rischiara renti.
Non
monti,
di
luminoso.
appariscono
gli
masse umane,
Non
ci
di
deve sembrare strano che
d'occhi.
A
i
espande
si
contorni in onde traspa-
visioni di navi, di
superiìci del mare, di
paesaggi, di ponti, di palazzi, evocati da un mistico potere
linguaggio e che lìnissero a dire che
ammalato
ma
oggetti stessi,
corpi, scioglie
i
luce
vero dire,
i
contemporanei non comprendessero questo
pittore di
il
tali
prodezze fosse pazzo o almeno
novità così manifestata era tanto sorprendente e
la
tanto lontana da qualsiasi precedente consimile, che ancora alcuni decenni
dopo
sua opera era compresa soltanto
e
morte
di
Turner
la
Kig-, 89. J.
Ruskin
:
Il
fossato
Norimberg:a
di
(.liscgiio).
(Da
in
un cerchio esiguo;
Modem
la
una
Paili/c-f^, voi. V).
lunga serie delle sue più mature e più splendide pitture potè rimaner sepolta nelle cantine della Galleria Nazionale. Eppure
può seguire una di quell'epoca,
Paesi Bassi
linea chiara
e logica.
anche nello sviluppo
Egli incomincia,
ad essere uno scolaro della
di cui,
tradizione.
nell'opera sua, scopriamo
ma
più anziani, specialmente di Wilson;
le
come Sono
di questo artista si
tutti gli artisti migliori
di
nuovo
i
pittori dei
tracce e quelle dei suoi compatrioti
innanzi
tutti
di
Claude Lorrain.
Egli venerava ancora questo maestro
come un suo ideale, anche quando lo ebbe pose un monumento di gratitudine nel suo testa-
sorpassato di gran lunga; e gli mento, disponendo che due delle inglese, fossero
messe accanto
a
due
Cartagine, V Imbarco della regina di le
opere principali
di
sue
quel periodo
;
opere, ch'egli
opere
Saha
di
Claude
donò
in
Lorrain.
blocco allo Stato
Le Fantasie su
Nelson a Trafalgar sono ed esse documentano una incessante tendenza e
la
Afjrte di
!
^j
7.
V.
5
?:
L
al
luminosità sempre
culto di una
samente
INGHILTERRA QUALE INIZIATRICE
Topera
prosegue
sua
dal
ir^
maggiore e più audace [ùg. 85'. E non diverTcmcraire ai suoi quadri di Venezia; su cui
suo fulgore magico e da cui emergono come fantasmi case, vele e gondole (Tav. II\ Finalmente si giunge all' ultimo grande periodo suo sogno di luce prende forme estatiche, di Turner intorno al 1840, quando il espande tutto
sole meridionale
il
quando
quando
limiti,
e
figura
la
fulgore del sole, la lucentezza abbagliante del colore e il mimasse nebbiose attraversate da chiarori misteriosi non hanno più le linee si sciolgono
per
la gioia
sticismo delle
il
il
rimane
paesaggio
del
un solo pretesto per scatenare nuovamente la vecchia lotta cosmica tra masse caotiche di luci ed ombre,
modo
per rispecchiare in
simbolico
sensazioni dell'anima e dei
tutte le
nervi nell'eterna ripetizione di questa
eterna
Soggetti fantastici s'in-
lotta.
troducono
spesso
periodo nei quadri ghilterra e
questo ultimo
in
Turner:
di
l'In-
Venezia spariscono e noi
godiamo della levata del sole al mattino dopo il diluvio universale; di scene mitologiche
Pitone e A-
fra
Ulisse e Polifemo,
pollo,
saggio di Annibale oltre tutto
questo
guaggio
tradotto di
fatto
luce
onde movimentate,
del pas-
le
Alpi;
ma
in
un
lin-
e colore, di
di fulgore e di
nebbia.
Anche
i
disegnatori
possono considerare degli
non meno dei in
si
iniziatori,
pittori inglesi del prin-
cipio del secolo
a soggetto
inglesi
XIX. Essi presero larga
misura
la vita
contemporanei quale pietra di paragone della loro eminente perizia
dei
Pig.
90. J.
E. Millais
:
La seconda predica
—
Londra.
umorismo; giacché anche la caricatura ha fatto suoi primi passi nella capitale di questo primo paese libero del vecchio mondo. Già Hogarth vi si era provato. Sul suo esempio si formò James Gillray (1757-1815), lo schernitore politico del rococò agonizzante. Thomas Rowlandson {1756-1827) fu il primo a cogliere la par-
e del loro
i
ticolare atmosfera della capitale
moderna,
il
suo fasto e
la
sua miseria,
il
suo lusso
caricaun « centro » per turisti e i disegnatori inglesi. Vi collaborarono George Cruikshank (1792-1878), John Leech (1817-1864; fig. 86), più tardi George du Maurier (i 834-1 896). Charles Keene 1823-1889), che fu il maggiore ingegno di questo gruppo (fig. 87). Tutti questi maestri hanno dimenticato da molto tempo la rudezza di Hogarth
e
i
suoi delitti. Dall'anno
1841 in poi
il
«
Punch
»
fu
i
MANUALE
114
—
DI
STORIA DELL ARTE
fanno un'arte mondana, piacevole, in cui belle donne, uomini eleganti, bambini e ragazzette hanno la loro parte non poco notevole. Air infuori di questi « uomini di buon umore » sta William Blake (1757-1827),
e di Giliray
il
essi
pensatore fantastico che vede dappertutto masse di
da un onesto calzettaio; e incominciò
la
fantasmi. Egli discende
spiriti e
sua carriera quale incisore facendo illustra-
zioni per libri dal 1779 al 1782, specialmente da Stothard. Nei disegni che preparò più tardi per le^sue proprie poesie,
come
e
Songs of Innccence
per
»,
per
Notturni di Young,
i
per
iMilton,
il
Libro
di
Cjiobbc, per V Inferno di Dante, egli
e
ha introdotto
fantastiche
masse
di
nudi che moven-
di corpi
spongono
una ridda
in
dosi in tutte
idee astratte
direzioni si di-
le
forme deco-
in strane
Se anche qualche volta Blake si perde fino nell'impos-
rative.
nello
e
sibile
che una volta era apparso!
pare
abbia disegnato
egli
d'una
lo spirito
—
scurrile
pulce che
—
gli
e se la sua
non
mitata capacità artistica
li-
era
atta a seguire le potenti e strane
concezioni delle sue visioni, egli
incomincia
sta
sulla linea che
col
Capriccio di Goya, tentata
Antoine
Wiertz, e
che portò più tardi
a Félicien
da
invano
Rops
e a
Max
tando anche
il
Klinger, rasen-
mondo
fantastico
dei preraffaeliti.
Fu che
il
metà
alla
gruppo
diede questo
d'artisti
nome
secolo
del
che
si
quattrocen-
tesco prese parte allo sviluppo Fig.
91.
John Everett Millais
:
Autoritratto
Firenze, Uffizi.
dell'arte
(Fot. Alinari),
inglese.
Essi
appari-
rono quali salvatori dalle ripeabitudinarie e dal pallido
tizioni fine
i
esangue
seguaci dei grandi maestri. Giacché
mediocrità che non andava sideri del gran pubblico
La
in
convenzionalismo
cui
erano
allo slancio colossale seguì
cerca di conquiste e
si
giunti
alla
un tempo
contentava di soddisfare
i
di
de-
con ina tecnica inappuntabile.
forte generazione del principio del secolo era riuscita a salvare l'Inghilterra
dall'albagìa e dai pallidi cartoni del classicismo.il regno insulare era adesso in balìa
dell'invasione della pittura storica. Avvenimenti del passato prossimo e remoto, scene della letteratura nazionale, racconti di il
mercato
e
genere
della vita
contemporanea, dominavano
venivano ufficialmente protetti dall'autorità dello Stato
e dai
municipi
INGHILTERRA QUALE INIZLVlRICr:
L
che
credevano in dovere
si
decorare
di
i
loro
con immensi quadri Inghilterra venne il tempo in pubblici
edifizi
murali di soggetto narrativo e didattico. Pure per
"5
l'
gusto borghese, divenuto universalmente potente e per il quale Toggetto dipinto rappresentava tutto, prese a dominare. Charles Eastlake (1793-1865) vive nei libri cui
il
d'arte sotto
nome
il
di
indifferenza artistica
«
Daniel Maclise
fredda
loro
che
»
(1806- 1870).
Shakespeare e degli la
rapporto
d'un
l'espressione
altri
pone completamente
ha
Non
personale
fatto
con questo quello del
dir
che
pittore
meritamente
può
si
— ma
correttezza
e
•>
manca proprio
Ai suoi quadri
caratterizzato. d'arte:
Piloty inglese
Il
«
egli
è
sufficientemente
dà valore col
ad un' opera
quadro.
obliare dai posteri
niente
male
di
dei
È
questa
l'opera
suoi
di
quadri su
li
nel cerchio
Notevole nel
della mediocrità.
gruppo è William Powell Frith li
81 9- 1909)
modo
in
corse
sa raccontare
divertente la vita delle
(fig.
moda,
che
88), della spiaggia di
movimento,
del
allora
nuovo, delle stazioni.
programma
Il
che il
si
unirono nel 1848 sotto
nome
di
quelle
all'arte la
era
»
e
le
elevarsi
di
bassezze,
di
ridare
serietà etica, di scac-
l'esanime
ciare
smo
Pre-Raphaelite
«
Brotherhood
da
dei giovani
convenzionali-
disposizioni ripetute
e abusate per reintegrare al loro
posto un profondo studio della
natura
e
l'immediata
Con
sione del sentimento. sto è stato già
che
li
univa
detto
era
un
espres-
que-
che
-
ciò
carattere Fig. 92. D, G. Rossetti
:
Snuiio
—
Londra.
piuttosto negativo che positivo: e cioè l'allontanamento dall'arte
dominante
nelle
nita: Millais,
accademie
Holman Hunt
tendenze, che riesce si
trovasse
e nelle esposizioni.
il
e Rossetti
difficile
di
ai
i
fondatori della confrater-
uno
metterli tutti insieme in
punto d'unione nell'opposizione che
Oggi per « Preraffaelismo » appoggia ad un certo arcaismo derivato dai
tieri
vero dire
sono tanto differenti fra loro
trovato in fiore. si
A
s'
essi
non che avevano
stesso capitolo, se
facevano
intende
nelle capacità e nelle
all'arte
specialmente un'arte
pittori del '400 e
che
si
che
inspira volen-
miracoli mistici della storia e della leggenda bibliche.
Vediamo estremamente
quali rappresentanti di questo esili
e
troppo
snelle,
figure
mondo
imaginario delle figure di donna
botticelliane
che
però hanno gustato
il
veleno della malinconia moderna; teste sensuali e supersensitive con guance pallide e
MANUALE
Il6
STORIA DELl'aRTE
DI
occhi lucenti da cui scaturisce un fuoco misto di misticismo e di erotismo; strane piene di sogni malinconici e di
innocenza colpevole
«
—
coltivato questo tipo di figura femminile preraffaelita
Burne-Jones; esso
si
fraternita che tutti
fonda intimità
E
tempo.
altri
sono molto lontani
essi
;
mirarono ad
fini.
dopo
e
di lui
il
ha
suo allievo
membri della contutti in comune la pro-
precursori e
altri
hanno bensì
Essi
solo Rossetti
sentimento nell'espressione del viso, la penetrazione più forte nei spirituale le cui sensazioni si manifestano in gesti grandi ed elo-
di
misteri della vita
quenti
cercherebbe invano negli
Ma
».
figure
posa della pittura usuale e
dalla
tutto questo è strettamente unito ad
un
ufficiale del loro
abbandonarsi
illimitato
alla natura;
quale carattere fece dei preralTaeliti dei convinti, e dapprincipio anche dei pedanti
il
Come
realisti.
John Ruskin (1819-1900^ che fu il loro profeta, anche questi giovavedevano in RalTaello il propugnatore della virtuosità che essi com-
nissimi artisti
battevano. Per questo essi volevano
per
ritornare
natura propri dell'arte che era
la
scrissero sul loro vessillo quello che
opera di
ogni
principiante
dettaglio.
«
Non
Modem
«
esiste
prima
fiorita
dell'
onestà
e al fedele
E
Urbinate.
amore
anch'essi in-
grande esteta chiedeva nella sua affascinante
il
Painters
»
un grande
che
rude
alla
(fig.
stile
89): »
cosi
V osservazione meticolosa
di
esclamava Ruskin,
la
«
ed è
semplice riproduzione del carattere speciale di ogni oggetto in questione, sia uomo,
animale o cipi
condussero
realistici
comune
in
basato sulla conoscenza esatta e perfetta dell'oggetto
fiore
—
e
pienamente
nome
—
alla vita d'attualità
ma
notevoli ritratti essi giunsero
che
essi
loro strada. In queste idee di riforma,
la
della loro società,
appariscono quali precursori
alcuni
a cui
e
anche in descrizioni decisamente
ad una più chiara comprensione
decenni prima del
«
plein air
»
»
avevano allora
altre idee di riforma: essi
presero a soggetto
colore lucente e vivace in sé stesso
Questi prin-
alcuni anni di attività e di lotte
tendenze moderne. Le osservazioni a cui davano tanto peso
di
<(
tutti
quasi a scherno dell'antico
essi,
ad
sciolsero la loro confraternita,
percorsa ormai
dopo
giovani artisti, che
i
»>.
si
estesero
si
presto
inspirarono non solo in
realistiche.
Per
della luce, e del suo
che essi seppero rendere
la
stessa strada
effetto
su quel
—
primi
per
e
francese.
Tali aspirazioni distinguevano completamente
le
opere delle generazioni giovani,
movimento, da quelle della pittura storica dominante a cui essi prodigavano tutto il loro odio, sebbene non se ne allontanassero di molto, almeno nella scelta dei soggetti. Ma già lo scozzese William Dyce (1806-1864), chiamato il padre del preraffaelismo, fece un passo decisivo dal Barocco al Rinascimento primitivo, anzi fino al Gotico. In Italia egli aveva conosciuto Overbeck ed aveva avuto
già
al
da
lui
Il
principio del
una spinta decisiva come dimostrano
giardino di Getsemani^ Giacobbe e
facilmente riconoscibile dalla
come
là,
il
sentimento
'400 di
alcuni tratti di
era
le
sue opere religiose
Rachele ed
maniera nazzarena tedesca
sorgente
di
e di
La fuga
Così D3'ce alla
tira
scuola
in Egitto,
una
inglese
linea ;
qua
entusiasmo. Accanto ad Overbeck anche l'intimo
Fuhrich avrà fors'anco influenzato
D3xe
altre.
:
gli
inglesi,
come fanno pensare
George Richmond (1809- 1896).
Ford Madox Brown (i 821-1893) aggiunse l'elemento realistico a quello nazzareno. Egli è il primo in cui si vedono gesti e movimenti profondamente sentiti come nella
Lavanda dei Gli
artisti
piedi^
Romeo
e Ginlietta^
più giovani presero da
Brown
Re i
Lear^ Tristano e Isotta.
nuovi metodi: l'espressione angolosa,
L IXGHILTIERRA
ma
tanto più efricace
di dettaglio;
i
;
i
QUALE INIZIATRICE
colori duri e immediati,
movimenti
individuali
e
ma sempre
penetrazione
la
unito ad una divozione nazzarena quattrocentesca, di
Holman Hunt
al
Tutto
questo,
ritroviamo nella coltura purista
lo
cristianesimo. Nel
ìis. y3. D. G. Kossetti
precetti di
la sottile pittura
;
psicologica.
gioventù con tema poetico inglese,
operosità appartiene e s'inspira
i
freschi
(1827- 1909) che ancora ricorda Overbeck.
Tolti alcuni lavori di
primo lavoro
ir
:
1834
Dante vede LJcuricc
egli
quasi
espose
(^Fot.
tutta il
la
sua
suo famoso
Fred, Ilolljcr, Londra).
Luce del mondo alla Mostra di Londra ma più tardi, seguendo Ruskin di tenersi fedele ad un'assoluta correttezza documentaria, egli ;
:
andò in Oriente per studiare
sul suolo
benedetto di Palestina
lo
scenario storico
della storia sacra.
Fu John assicurare istile
le
Everett
vittorie del P.
telegrafico
Cristo
in
Millais (1829-1896) che
casa
—
.
dei
R. B.
—
ebbe
era così che
si
La scena boccaccesca Lorenzo suoi genitori appartengono
la
e
per
ventura di promuovere e
di
confraternita
in
chiamava Isabella e la
la il
prezioso quadro
freschezza
dei
colori
e
MANUALE
Il8 per il
composizione
nella
linee
delle
più
cose
alle
banale
Più indiiTerente e quasi
preratlaelismo.
getti, i
rudezza
la
STORIA DELL ARTE
DI
90) nella
(fig.
scelta
movimenti
più semplice nell'espressione degli sguardi e dei
suo enorme talento scendere lino
alle
ha indotto
lo
bassezze della
razione a raffinare
del
La
1848.
mescolare diversi
a
egli
educato
è
si
fredda nobiltà
alla
rosa e cilestrini tengono, nell'opera sua. un grande posto; e
neri,
sua
la
aspi-
tono generale dei suoi
il
Velasquez
di
sog-
versatilità del
Era però sempre evidente
trivialità.
dei
occasionalmente, a
e,
stili
dato
fingegno colo-
pericolosa
scala dei colori della sua tavolozza e
la
Per questo
quadri.
rivoluzionari
questi
ha
quanto erano
di
suoi colleghi, egli, fors'anche a causa del suo sangue francese, fu
ristico più spiccato di
che
fine
valori
;
grigi,
ritrovano nel
si
quadro più conosciuto del '70 Passaggio a nord-ovest^ nei suoi paesaggi e nei suoi Non poco diverso da Brown, Hunt e Millais è Dante Gabriele ritratti (tìg. 91 \ Rossetti (1828-1882) che non cedette
mai
ingenua semplicità dei quattrocentisti
egli
mondo romantico
meraviglioso
lismo. Egli fa parte da sé.
Dyce
religiosità di
Hunt,
e di
L'elemento cristiano
un ardente
si
bensì un'eco
La
sogno
come di cui
con
fantasia
della
nel
in
Blake,
di
l'intima
di Millais, l'acuita intensità
Rossetti.
lotta
sentimentalità
disperata contro queste
amore pieno
hanno già fantasticato
(fig.
acute
e fragili dita, s'intrecciano in linee
e
guardano
morte ed
da
do-
rigide
e
;
sessuale,
sottili
mani,
tengono un
fiore,
Pallide e
92),
il
vuoto,
nel
estasi
;
pure
e
acuisce fino ad essere dolore languente,
si
romantici tedeschi
i
nobili
scosso
di sospiri,
se scrutassero quella paurosa parentela fra sogno,
esili
profondamente
più
sonnambulismo. Grandi occhi oscuri
fino a diventare
dalla
:
unisce in questo cattolico italiano ad una nota mistica
tendenze. Nei quadri di Rossetti appare un lorosi presentimenti.
Al contrario
quale e per noi fcssenza del preraffae-
il
rudezza dei lavori giovanili
la
conduce una
erotismo
penetrò sempre
doloroso
desiderio
Brown trovano
d'espressione di
e
Il
dei sogni,
a tentazioni realistiche.
uno specchio, un vaso prezioso. Sopra un altissimo corpo senza fianchi, un forte collo sostiene una fine testa dai lineamenti nobili, contornata da onde fluenti di capelli biondi,
oppure da ricche ciocche nere.
sabeth Siddal,
che
e di
prima
fu
Miss Morris sono
l'amante e poi per pochi anni
Brown, ma che prendono soltanto adesso
nell'arte di Rossetti stesso
quadri
ritrova nei
«
Earlv Christian Art
Più
«
tardi
il
tipo
di
donne
belle
modelli di queste figure che già
i
si
Due
questo tipo ha
Maria
»
con
la
cui
la
loro
la
di
Rossetti,
impronta
sua evoluzione. il
tipica.
Ma
anche
Appena abbozzato
esso
precursore entusiasta del
».
si
leggende di Tristano e
delinea in di
Arturo
bellezza ;
in
affascinante
romanzi medievali
nelle ;
opere dell'ultimo periodo
in cui
scene
erotiche
nelle leggende e nel
cameronc. Si sviluppa ancora nei meravigliosi quadri su Dante l'apice nelle
moglie
Eli-
annunciano nel King Lear
si
incominciò
Miss
inglesi,
(fig.
delle
De-
93) e raggiunge
appariscono singole figure
come Molina
Vanna^ Proserpina^ Beata Bcatrix^ Astarte Siriaca^ Fiamvietta, ]^cnus Verticordia. LtlitJi, Desdeììwna ed altre. Queste figure riuniscono la grazia innocente di Fiesole con l'esaltazione d'un temperamento nervoso e sovraeccitato. Rossetti non era soltanto un pittore egli fu anche poeta, scrisse prima
e del Botticelli
;
«
Germ
»,
il
nel
periodico della confraternita; poi pubblicò un volumetto lirico di alto
interesse, rivaleggiando con Swinburne.
ed institucndo confronti
poetici
con
le
sue
INGHILTERRA QUALE IMZL\TRICE
L
IIQ
incomparabili per raffinatezza psicologica. Discendente d'una famiglia di aregli è il fondatore e il rappresentante di tutta una coltura che i suoi seguaci,
pitture, tisti,
Burne-Jones a capo, portarono sistematicamente a quelFestetismo inglese che nella terza parte del secolo esercitò alla
riforma dell'arte applicata.
che agiva in Rossetti e negli altre
un'enorme influenza e che diede il movente decisivo Questo elemento, mezzo letterario, mezzo decorativo,
altri
membri
loro qualità pittorico-artistiche.
del
1^,
R. B. era del resto più forte delle
loro arcaismo, per quanto
Il
saturo
mento moderno, rappresenta pure una reazione di fronte alle opere di Turner e così col preratTaelismo la pittura inglese finisce il suo conducente e d'iniziatrice
—
III.
Fu
Europa. Al suo posto subentra
in
inglesi fra cui,
per
grande scopritore
allora,
alla
Bonington,
Ma
non era compreso Constable.
dell'arte del paesaggio
Le
dell'arte,
i
si
e di saperlo
erano approfonditi
Fig. 94. Th.
di
parte
francese.
divenuto francese,
moderno apparve
egli stesso a
Rousseau
tardi
Parigi
il
con
più famosi dei suoi amici e seguaci. Immediatamente,
silenziose aspirazioni di alcuni
romantica
ciclo
due anni più
gioventù francese, calda ammiratrice di queste opere, parve
un nuovo mondo
Constable e
di
Salon di Parigi e portò con sé vari suoi connazionali
al
suoi propri quadri e con lui
senti-
IX FRANCIA.
nell'anno 1822 che l'inglese Richard Parkes
espose alcuni suoi acquarelli
i
REALISMO
IL
l'arte
di
nella
:
La
veder apparire
di
vedere con occhi coscienti. pochi
semplice
artisti,
che
bellezza
valle di Ti2aug«s (Gazelle des
durante della
Tepoca classico-
patria
Beanr-Arls).
]
natura
senza
MANUALE
120
h'ig, 95.
C. Corot
trovar eco alle loro oneste fatiche,
un piccolo cerchio
aiuto. Solo
STORIA DELL ARTE
DI
:
Il
bagno
di
Diana.
trovavano ora ad aver d'un tratto un potente
si
occupato delle creazioni di Georges
di conoscitori si era
Michel (1763- 1843), André Jolivard (1787-1851), Paul Huet (i 804-1 869), Flers (1802- 1868), Louis Cabat (1812-1893). Questi artisti, poggiandosi su rinnovato dei vecchi pittori dei Paesi Bassi, dipingevano
di
alture e
le lievi
Francia settentrionale,
Parigi, fra cui già allora la
i
foresta
boschi di di
pianure e
le
Montmartre
Fontainebleau
Camiile lo studio
coste
le
della
e degli altri dintorni
ricominciava ad avere
la
sua parte.
Fu
allora che attraverso
Constable
la
linea
degli
prolungata fino in Francia, facendola entrare nel nuovo
per quanto riguarda del
«
la
paysage intime
La conseguenza
mondo
fu,
delle
rappresentazione della natura. Incominciò così
per così idee la
nelle
fatto,
e cioè
una vera
opere dei maestri
«
novità nell'arte
Barbizon,
di
cioè
»
dire,
moderne
grande epoca
che doveva portare una rivoluzione nell'arte di tutto
questo
di
presto potentemente
che
si
Corot,
il
mondo.
manifestò
Rousseau,
una comunione con la natura, sconosciuta nei è già osservato quanto sia, da un certo punto di vista, strano
Diaz, Daubigny, Millet, era
Duprc,
secoli precedenti. Si
—
»
olandesi
e da
un
altro punto, naturale
—
che proprio l'era
delle città gigantesche abbia
amore per la natura e una tendenza appassionata per la pittura di paesaggio quale non si era mai visto prima. E proprio l'uomo di coltura, chiuso nella stretta prigionia di un mare di edifizi. è quello che trova un maggior è quello che ha maggior desiderio della natura suscitato
nell'arte
un
;
godimento che
si
nella possibilità di girar gli occhi cupidi dalla pianura al lontano orizzonte;
inebbria al cospetto di ciò che nasce e
cresce
naturalmente, non
che è fatto e pensato artificialmente; è quello finalmente che scopre in
di
ogni
quello linea
IL
RI^ALISMO IN FRANCIA
121
d'albero un felice diversivo alla regolarità delle strade cittadine. vi
fu assai più che
sione.
una semplice sentimentalità
Questo amore per
le
la
Ma
in questi artisti
quale cerca e trova
cose naturali cresce fino a diventare una
vozione in cui v'ò quasi della
religiosità, fino a
degli intimi rapporti fra Tindividuo e
La generazione che andava
la
sua espres-
specie di
di-
diventare un presentimento panteistico
mondo.
il
allontanandosi sempre più dalla chiesa vedeva nella
dedizione alla natura una specie di culto religioso
libero,
in
cui
le
sue
più
pure
sensazioni, affrancatesi dalle torbide cure giornaliere,
raggiungevano un più alto
più ricco intendimento della
disposizioni
hanno bisogno
di
il
benvenuto,
il
di
siffatte
nel paesaggio, per
soggetto più semplice, più
come
quello che
gli
offre
il
far
psicologiche
sgorgare
la
felicità
modesto che appare
modo
e
non del
all'artista
di penetrare nei suoi misteri,
comunicare con purezza artistica le impressioni sentimentali prodotte dalla realtà. Il paesaggio dipinto non è più uno scenario per figure, non è più uno sfondo
decorativo,
non
d'anima
dell'artista stesso,
»
è più la riproduzione d'una particolarità geografica,
pagare questo desiderio non di
Artisti
di elementi speciali,
loro cuore; è proprio
come
vita.
andare
in cerca di posti
che vi
commuove anche
fu bisogno di girare
dove
Fifr. 9ó.
il
paesaggio patrio
N, V. Diaz
:
Nella
i
ma uno
"
stato
l'anima dello spettatore. Per apil
mondo, non occorreva neppure
si
cresta.
presentasse patetico e retorico.
MANUALE
122
Bastava allontanarsi quel tanto dalla il
DI
STORIA DELL'ARTE che
città
i
rumori
non disturbassero
cittadini
culto e la devozione dell'artista.
Sotto
gli alberi di
Cloud, nella vicina Ville d'Avray col suo lago tranquillo,
St.
nella foresta di Fontainebleau a cui l'arte francese secoli prima, si
omaggio
aveva reso
trovarono innumerevoli occasioni di trovarsi di fronte
già
alcuni
natura e
alla
di bere alla sua eterna fonte.
Non
ha potuto ancora
Fig. 97.
J.
esser
Diipré
:
quando
accertato
All'abbeveratoio
—
il
primo
parigino
pittore
sia
Pietrojrado, Accademia.
1830 in poi, Rousseau, Corot, installarono per studiare durante l'estate; e che da allora
andato a Barbizon. Certo è soltanto che dall'anno Diaz e il
i
loro amici vi
si
pellegrinaggio degli artisti a questo piccolo nido sull'orlo della foresta
di
Fontai-
nebleau prese proporzioni più vaste.
Lo
studio degli artisti era
il
bosco
:
essi vi
si
installavano per tutta la giornata
a lavorare in lontana solitudine, a contatto intimo e indisturbato si
trattava di riprodurre coscienziosamente sulla tela
ma
di
immedesimarsi
del
suo
più intimo per manifestare
il
spirito e del
un
con
la
natura.
Non
qualsiasi pezzo di paesaggio,
suo sentimento,
di assorbire
suo aspetto attraverso l'anima
il
suo essere
dell'artista, e farne così
una creazione nuova. Così avviene che questi maestri con tutta
la
comunanza
delle
REALISMO
IL
loro idee rispetto
natura
alla
con
e
presentano tanto differenti luno
FRANCIA
IN
tutta
1
somiglianza
la
del
O 1
loro sentimento
si
dall'altro.
Théodore Rousseau
(i 8 12-1867) è la figura più imponente del apuppo Pieno forza indomita e di fermezza di volontà, egli ha cercato nella natura le forme robuste e ferme. Il suo occhio seguiva, con amore passionale della plastica del paesaggio, le linee d'una catena di monti, d'un burrone, delle rocce dei blocchi granitici, di un terreno collinoso ; e li ha riprodotti in varie luci ed espressioni con
di
franchezza seria e
La fama che
SI
di
virile
(fig.
Rousseau
94).
però dai suoi
è fatta
elevano dalla terra verso
cielo
il
come
alberi,
da
quelle
robuste
giganti muti e incantati. Esse
quercie
sembrano
1 '^•-'w -a», i^iiéM
Fig. 98. A. Chintreuil
personaggi
un mito:
di
maestoso, tutto prende
i
:
Paesaggio
rami rugosi,
vita,
la
—
Francoforte,
mobilità
e vita individuale.
Non
Museo
leggera vi è
Stadel.
delle
mai
foglie,
stato
un
il
una precisione
Non
suo colore sono più tale
penetranti e più immediati
miche,
forme la
la
lirici,
di
una sicurezza
lapidaria
che negli ultimi tempi egli fu indotto ad esagerare
è da meravigliarsi che
coloristico in
epici che
Rousseau
un
i
disegnatore.
Per quanto
ricco
e per quanto egli lottasse contro le
fosse
il
di
lo
Accanto
di
più
sentimento accade-
costruzione
e delle linee che stanno sotto l'involucro del colore: e in questo la
penna
e
effetti
convenzionalità
sua forza consisteva nella meravigliosa sua maestria
inter-
particolari.
artista di tali qualità abbia raggiunto gli
come
che
artista
La sua
abbia capito più profondamente di Rousseau l'organismo d'un albero. pretazione e
tronco
il
delle
matita e
servivano ancor più rapidamente della tavolozza. all'epico
Rousseau
sta
Camille Corot '1796- 1875),
il
lirico.
Egli
era
il
MANUALE
124
ma
più anziano dei maestri di Barbizon,
più vicino alle idee
moderne che
STORIA DELL ARTE
DI
tutti
sua comprensione per
la
compagni.
suoi
i
Se
la
natura
porta
lo
nomina Corot,
si
si
pensa a paesaggi pieni di delicata poesia, a faggi, pioppi e salici le cui fresche foglie tremano nella tiepida aria primaverile, a profumate ore mattutine, a sentimentali ore del vespero,
ed umida
la
momenti
ai
monta, a case
a
grigie,
;
muri coperti
di
Watteau
verzura
e di
i
suoi boschi
;
e
i
—
che lo circondava
pittorica del silenzio
egli
;
quel
in
Anche
i
la
fettivo
riposa
»
gli
sono indilferenti
come un
alito
;
Corot
egli
sulle pianure,
quasi volesse fissare sulla tela pennellate.
paesaggi
era
ancora
la
al
fine
sole che
una
luce
più
sono
tra-
vi è
un
delicata
pare
che
da
sostituiti
Corot
di
dei rumori, egli
e
le
ha avvolto
un'interpretazione
natura più da poeta che da realista.
ai
suoi
;
dagli
sogni
vuol soltanto liberare sui boschi,
sui
prati,
sotto
l'influenza
studi
poetici. il
fatti
fuori,
L'oggetto,
«
luccichio dei colori sui
parte astratta della materia
cresciuto
alza
^
Nei suoi quadri
ma
Nemico
Egli ha dipinto di più nello studio che all'aperto i
cielo,
il
quadri d'interno
impreciso
colore
ha interpretato
ricavava dei quadri in cui univa
.
si
Collezione André. {Gazette Jes Beaux-Arts).
sue figure più grandi hanno questo stesso tòno.
mondo
specchia (fig.
e
velo incantato, togliendo
colori pesanti di quei maestri
tòni indicibilmente fini di grigio-argenteo.
il
come un
95 Gainsborough,
Fi^. 99. A. Monticelli: Festa uel parco di St. Cloud
passa attraverso
si
nelferba
luccica
cose
le
a quiete acque in cui
della dolcezza vaga di
.
rugiada
la
nebbiolina ad avvolgere tutte
consistenza agli oggetti
po'
cui
in
del
fiori
e
classicismo
l'ef-
che
acque,
sulle
con leggiere
egli
e
caute
francese
II.
e
REALISMO
IX
FRANCIA
anche nelle sue opere
più mature
scivolare
fa
egli
ombre
ninfe che
le
fra
suoi
dei
le
boschi,
e occasionalmente anche la
composizione dei suoi
alberi,
ricordano
i
maestri
sui quali egli si era for-
mato, ^'arì viaggi
fatti in
affermarono queste
Italia
tendenze;
anche Tin-
e
fluenza degli inglesi e di
Rousseau, che
uomo
da
egli subì
maturo,
introdussero nel suo
non stile
notevoli modificazioni.
Anche Diaz fiHoj1876} era più vecchio di
Rousseau. Anch'egli più poeta che
realista
deve
Egli
ma
che Co-
di un'altra fibra rot.
:
alla
sua
provenienza meridionale,
da
famiglia
spagnuola,
nome
altiso-
nante di Narcisso
\'izilo
non
solo
Diaz
il
de
Pena,
la
ma
Fig-.
100. C.
Fisr.
101.
Troyon
:
Partenza per
il
mercato
—
Pietrogrado, Accademia.
anche un amore passionale per lucenti e scintillanti effetti di colori. la
Così
sua stagione prediletta
nonerala mite primavera di
ma
Corot,
quando
raggi
i
diffondono luccicante,
quando del
il
la
del
sole
loro
oro
l'autunno,
e
natura prima
commiato
rivela i
Testate,
invernale
ancora una
suoi
mirabili
cambiando
il
volta colori,
bosco in un
regno incantato
(fig.
96].
Diaz era maestro simili fuochi d'artifizio se
dalle
in ;
e
sue opere non
Rosa Bonhcur
:
Landa
nei Pirenei
(Stampa .Manii-Joyant
e
C).
MANUALE
120
STORIA DELL ARTE
DI
comprensione della natura, che è la forza dei suoi compagni di Barbizon, esse appagano maggiormente Tocchio dello spettatore. Anche nei boschi di Diaz vivono leggiadre ninfe e dee, ma esse non sono di provenienza classica esala quella profonda
quelle di Corot
come
;
hanno
quello di lasciar che stiche,
il
da
nate
belle sirene tentatrici,
sono
già qualche affinità
sogni
focosi
donne più
le
d'estate,
sole cocente illumini le loro
terrestri di
senza altro
membra nude
o
le
Renoir,
che
ufficio
loro
fanta-
multicolori vesti di seta.
Dupré
Jules
(i
812-1 889) aveva
fabbrica di porcellane di Sèvres colorito,
restò
sempre
Ma
lo spirito
;
di
—
Diaz
ad
esser
altri soggetti oltre ai brillanti
della tempesta,
Dupré
fu per la Francia
i
i
e
piccoli
i
il
fra
pittore
cambiamenti. Di rado
delle egli
suoi paesaggi sono rappresentati nella
(fig.
In vicinanza di L'Isle
le
uomini.
suo genio pittorico sappia rappresentare anche questi altri
ricchezza
del
giuochi
ancora lo spirito del tempo romantico che inneggia
studiò costantemente
d'interno. Di rado pure,
convincente degli
la
nella
pittore
Pietrogrado, Accademia.
sua potente superiorità sopra
la
stable per l'Inghilterra, così
il
Ovile
quando nell'impeto
di preferenza alla natura
sebbene
:
Dupré cercava
di luce dello spagnuolo. In lui vive
di cui egli
con
e la sua arte, ^specialmente ^'per
Ch. E. Jacque
102.
drammatico
l'uragano, fa sentire
incominciato
affine a quella di Diaz.
Flg-.
cielo,
con
del-
Come Connuvole
e
del
ha dipinto quadri
pace in
minacce
della
calma,
modo non meno
97).
Adam, dove Dupré
della sua vita, era cresciuto
il
passò
in solitudine la
seconda parte
parigino Charles-Francois Daubigny (18 17-1878).
y.
— —
y
o
a
IL
REALISMO
IN
FRANCIA
contemplativa dei campi che egli conobbe nella fanciullezza diede già dagli inizi una schietta impronta alla sua arte. Le sue simpatie erano rivolte
La
fin
vita
che
pace tranquilla della natura,
alla
ma
protagonisti della scuola di Barbizon,
Corot, Diaz e Dupre cercano
Daubigny
saggio,
si
fermare
tela
sulla
ma
riflesso delle
senza
la
meno soggettivamente
con fedele spirito
approfondisce con divozione
bellezza. Di idee realistiche, di
il
rende
egli
proprie
nella
riserva
di
altri
di osservazione.
loro
robustezza
degli
sensazioni
sua
della
Rousseau,
nel
pae-
oggettiva
egli si accontenta
la
quieta serenità di vaste pialaghi e riviere pit-
nure, di
sponde boscose, di grano ondeg-
toreschi, di di
campi
di prati fioriti.
gianti,
Alberi da frutto in
fiore,
lievi colline,
plaghe
questo
suo mondo
è
il
la
primavera
la
sua stagione,
la
è
ridenti, e
;
innanzi tutto
ma
non
egli
come Corot con
festeggia
poesia lirica delicata ed eterea, bensì in
modo
più bor-
tempo
lieto della
fioritura (Tav. III;.
Daubigny
ghese, nel
non
si
stancava
di
rappre-
sentare, in quadri dall'esecu-
ammirevolmente
zione
o in
rata,
cu-
abbozzi e
rapidi
deliziose incisioni, la natura
che
si
risveglia al
dei
fiare
verde
tiepidi
zeffiri
sofil
;
tenero
e
fresco
primo
del-
l'erba e dei cespugli. In tutto egli resta l'annunciatore del-
l'eterna bellezza della natura in
degU
nessuno
Fontainebleau è chiara
secolo
artisti
come
;
Fig. 103. J.
di
:
Il
seminatore
(=
in lui
e notevole la linea che unisce quest'arte al paesaggio
dei Paesi Bassi del
XVn.
Accanto a questi grandi maestri di artisti
strarono
meno
di essere della loro forza.
(fig.
98),
della scuola di
conosciuti che seguirono
ha preferibilmente dipinto
campi
F. Millct
ma
il
i
Barbizon
loro insegnamenti
una schiera che talvolta dimo-
sta tutta
e
Antoine Chintreuil (i8 14-1 873), imitando Daubigny,
profumo
della
pianura e
anche sensazioni austere che
si
giuoco della luce estiva sui avvicinano al romanticismo di il
Dupré. Adolphe Monticelli (1824- 1886) ricorda la tavolozza sfolgorante anche il colorito di Delacroix (fig. 99). Jean-Alexis Achard (1807-1884)
di si
Diaz e avvicina
MANUALE
128
STORIA DELL ARTE
DI
a Rousseau, Francois-Louis Francais
(i
834-1897) sta fra Corot e Daubigny e
ap-
partiene già alla generazione più giovane.
grande animalista: Constant Troyon (1810-1865) raggiunse importanza individuale accanto ai paesisti del gruppo. Gli artisti di Fontainebleau non sarebbero Il
stati
i
successori dei vecchi maestri dei Paesi Bassi
po' d'amore anche agli animali della
sempre greggi
pascolo
e animali al
;
campagna.
ma
se
Difatti
non avessero dedicato un nei loro quadri
questi elementi sono
sempre
scorgono
si
parti
una propria importanza. Anche evidentemente l'influenza di Rousseau, sta in
piccole del paesaggio per poter raggiungere
saasio di Troyon, che rivela
:
troppo il
pae-
stretta
•':>'
«••-:
':
<-^"^;'•
^^-'v^;':-^i^:\:
-
• .
;
.
^
y
•..-',
.'
i:
%>.V-1''-'."
V.
•
*;
/V: '"
::^^ H^:>=»
Fig. 104. J. F. MilleC
connessione con
i
:
Le lavandaie
(disegno).
gruppi di buoi, di vacche e di pecore,
prendono proporzioni monumentali
(fìg.
Egli raggiunse V apice della sua
ma
le
figure degli animali
100).
arte nel
grande quadro
del
Louvre
egH rappresenta con una pittura e magnifica. Nessuno dei suoi successori raggiunse la sua poderosa Rosa Bonheur (1822-1899), quantunque la pittrice più maschile che
se
rendant au labour (1855), che
(fig.
loi),
ne Emile van Marcke
(i
:
ricca,
Boeufs robusta
originalità. sia
mai
Né
esistita
827-1 890}, l'allievo personale di Tro3'on, che da
campagnuolo che era, allevava egli stesso gli animali che poi dipingeva. Charles Emile Jacquc (1813-1894; fig. 102), l'eccellente pittore e incisore pecore, ebbe più tardi un sosia nel suo allievo tedesco Albert Brendel. Contemporaneamente, appare a Barbizon, nell'estate 1849, "-"^ artista la
quel
di
cui
REALISMO
IL
fama mise presto nell'ombra Millet (1814-1874'.
I2Q
membri della colonia storica Jean-Francois tìgura umana entra nel paesaggio intimo de"li
altri
gli
:
Millet la
Fontainebleau, non per decorare piacevolmente
artisti di
ma
Con
FRANCfA
1\
loro prati e
i
i
loro alberi,
comprensione della natura nella comprensione d'un nuovo problema sociale. Contadino fra contadini, Millet era nato e cresciuto nel villaggio di Normandia, Grouch\\ presso Cherbourg vicino alla costa. Era questo il suo proprio ambiente, di cui poi egli divenne il profeta, quando dopo vari tentativi di principiante fatti a Parigi dove egli si provò in imitazioni di Boucher e Fragonard e dove nel 1848 egli rinnegò tutto vecchiume convenper acuire
loro
la
—
il
i
Fig. 105.
lano,
!•".
Agar
Millet:
egli
tini
ad essere
non come
un
cittadino
zionale tale
—
J.
il
e
L'Aja, Collezione Mesdag.
pittore di contadini che
che
scherza e
né per rappresentare signori e dame
anche mosso di
—
Ismaele
scopi politico-socialisti;
si
in
ma
diverte coi semplici
costumi quale un
di
Ed
onoriamo.
noi
lu
egli
costumi del
vil-
pastori e pastorelle; e né
poeta
epico
della Aita
cam-
pagnuola e del lavoro.
Le giacche le
e
le
camicie grossolane dei suoi contadini,
loro pesanti scarpe di legno sono altrettanto veri
pieni
di
rughe e
di
solchi
e le loro
mani
callose
e
quanto rudi.
Millet innalza queste ligure ad essere personificazioni del
loro classe ciare dal
:
l'individualità diventa tipica, la
primo lavoro
hanno questo
di
Millet: // battitore di
tratto grandioso e
lavoratrice e creatrice.
realtà
risulta
grano
imponente da cui
loro
i
loro
i
Ma
stinti
n.
visi
nello
abbronzati
tempo
stesso
lavoro ed esponenti
monumentale.
(1848),
scaturisce
1;
le
sue
canto
e
A
della
comin-
opere
tutte
dell'umanità
MANUALE
130
DI
STORIA
DlìI.L
ARTE
\- "^.•~~>-^^5ì;
Il seinivatore
Le
{1850;
raccogli-
fig.
103),
trici
di grano Il villavo^ ^
campagnufllo^ Il con-
Il
Le X An-
tadino^ Il legnaiuolo^
lavandaie
—
gehis
(fig,
tutti
104),
hanno quella che
caratteristica speciale
rende davvero
li
opere
«
Questa maniera rivelata da Millct era completamente nuova e fu incompresa da prin-
sacre
»,
cipio
come
vità
J>ì^ Carlo X'crnet
10(>.
l'ig;.
:
Un
tutte
ma
;
valse
poi
e
con.
Topinione pub-
cavaliere in imbarazzo.
sé
a trascinare
La sua
blica.
inento plastico
divulgarono
(fig.
suoi
i
pure un grande
grande pittore
Con
della natura
non
s'era
si
ma
meraviglia
quindi che
insegnamenti,
scultore
come
Constantin
:
effetti
ad un intendimento preciso delTele-
Israels,
Meunier.
fra
i
maestri
Segantini.
Liebermann,
Con
ciò
tutto
che
del colore si
metta
un
Millet fu pure
interni e di paesaggi.
di
Millet
Non
105).
pittoriche;
non
arte
mirava né a grandi né a manifestazioni
a
scuotere (Da Foarncl, Les Artistes Francais).
coloristici
no-
le
si
è entrali
in
un nuovo campo
accoppia quel cerchio di idee e
ancora destato, nò
in
moderne sensazioni sentimenti della vita moderna che
dell'arte;
di
alle
Francia né altrove, da quando
classicismo e
il
manticismo
il
avevano
imperato
nell'arte.
lamente
un
gruppo era
di
rante
So-
piccolo artisti
mantenuto
vecchie
rimpero,
si
nelle
tradizioni la
ro-
du-
rivoluzione
ed aveva
e ri-
specchiato bene e male il
suo tempo senza cu-
rarsi della tendenza ac-
cademica.
Fra questi emerge
Léopold Boilly (17611845) che descrisse con
Fig-.
107.
P.
Gavarni:
II
cavaliere della
Domenica
{Studio).
•
vita
lodevole perizia
la
del popolo e le
con fu-
SlOUl
dcUe
maSSC pa-
REALISMO
IL
108.
Fig'.
rigine la
negli
anni
nuova faccia
l'arte
i
:
Minuetto
FRANCIA
mondo
131
(incisione). {Gazette des Beaur-Artf).
burrascosi dei vari governi,
del
vimento, furono
L. Ph. Debucourt
IN
I
primi che
salvarono
che tentarono di descrivere in grande
e
disegnatori
la
cui
rapida matita sfuggiva
al
alla posterità
stile
il
suo mo-
controllo severo del-
Essi
ufficiale.
formano una catena che arriva dalla rivoluzione fino alla mesecolo
XIX
e che a questo
modo
tà
del
annoda
il
moderna
dell' arte
con
la
principio
fine
del ro-
cocò.
A capo di sta
Carle
questi
Vernet
('758-1836; fig.ior), figlio del
famoso
pit-
tore di marine, e pa-
dre deirancor più fa-
moso taglie,
pittore di bat-
che riprodusse
fedelmente, se anche
Fin-.
109.
IL Daumier:
<
Noi 3Ìaino tutte persone onorate
> {.Studio).
MANUALE
132
DI
STORIA DELL ARTE
modo un
talvolta in
po' cari-
hìcroyabUs e
cato, le
veilleiises e
Mer-
le
bellimbusti
i
di
quell'epoca.
Accanto a lui è da notare Louis Philibert Debucourt (1755-1832), del
cronista
delizioso
il
Direttorio
(fi-
Nel tempo napoleonico predomina Telemento gura
108),
militare
disegni
di quei
l'epoca
è
:
soldati
di
cui
di
Charlet e Ratfet sono
W/WFig, 110. Cliam
(Ha
Foiirncl,
Questi e anche
ladini.
:
Airiìsposizione.
pa-
i
ca-
i
ricaturisti,
combattuti durante
r Impero
ma
Les Arlistes rranrais confemporaimì).
che
rono durante
usarono
ne,
la
la
ripaga-
si
Restaurazio-
nuova tecnica
della litografia.
La
facilità
con cui
la
stampa
a
pietra era capace la
riprodurre
di
volte
infinite
scrittura personale dell'artista,
portò
la
ciale
ad un grande sviluppo
caricatura politica e so-
quale,
del
resto,
era
;
il
favorito
—
dalle circostanze politiche
e
Borboni e
cioè dal ritorno dei
specialmente dal regno
di
Luigi
Filippo.
principale
Il
che
rivelarono storici arguti
si
umoristici,
e
menticabile )'
il
Henri Mounier
è
1805-1877),
me
fra gli artisti
padre dell'indi-
il
«
Joseph Prudhom-
vecchio
filisteo
Il
giornale di Charles Philippon
(I
La Caricature di
divenne una
artisti
gli
seguì presto
il
tendenze
«
Charivari
sotto
il
«
Journal pour rire
Napoleone
III
titolo più piccante di
amusant 111.
A. Grévin: Prima della Festa (Dal Journal amusant).
;
»
Repub-
poi sotto la seconda
blica
per
centrale
queste
gli
e
»
ritrovo
specie di
Fi-
parigino.
»
prese «
che il
Journal
».
1" qUeStO
SI
dlStlDSC (jrand-
TAV.
HONORE DAUMIER Parig-i,
.'
LA LAVANDAIA.
Raccolta privata.
I\'
IL
(Jean Ignace, Isidore Girard.
ville
sione
legno nelle
in
pubblicò
Scènes de
«
Gavarni
IN
FRANCIA
1803- 1847
^'he
vie privce et
la
jSoi-i 866
dedica
rr> volse
si
publique
umane con maschere
sue famose teste
le
Paul
alia
de:;
allora
animaux
risorta inciin
..
cui egli
animali.
sua vita a fare graziosissime descrizioni parigino elegante e allegro, della je^u/essc do/rr e delle sue dame, dct^li
mondo
del
REALISMO
studenti, degli artisti, delle attrici,
la
dei
bellimbusti, dei salotti e dei balli mascherati
viaggio a Londra, donde Gericault aveva già portato nmlto tempo prima di lui una serie di disegni simili. Gavarni accentuò ancora maggiormente la tendenza
(fig.
a
107). In
riprodurre
da apparire (1803-1892)
come
più impressionanti miserie d'una capitale e
le il
precursore del
rappresenta
le
mondo
il
una compagnia
se fosse
ridicolo
satanismo
povere
«
cocottes
di
di
Rops.
di
i
vizi
Insieme a
lui.
elegante e piccante di Parigi,
bambole Lautrec.
comparse
e Il
più abbietti, tanto
Guvs
Con^tantin trattandolo
però
mettendo specialmente
e
maggiore
artista di
in
questo gruppo fu
^^^^ Fig. 112. Gusl.-ive Dorè
:
Caricature, {(razette Jes Beau
Honoré Daumier 1810-1879). Lo hanno chiamato e la definizione,
tevano in burla ricchi borghesi,
forse, <
i
i
non
è
capisaldi
»
esagerata
;
della società
può ben
«
Michelangelo della caricatura »;
giacché Daumier, nei suoi disegni che met-
—
i
giudici, gli
uomini
politici, gli
caricatura di tutto ciò che rappresentava
periti; nella
nella derisione degli antichi dei ed eroi, diede
Si
il
r-.lrfs).
dire che queste argute e ironiche
la vita
colpo ultimo e fatale
il
al
avvocati,
i
parigina;
classicismo.
rappresentazioni, fatte con tanto ro-
miserie
busto spirito di verità, delle scene più pietose e delle
m:ueriali
e
morali
più crudeli, rappresentassero una delle più terribili critiche di quella società.
Lo
stesso ritmo di
movimento
pulsa nei quadri
di
Daumier che ricomparvero
dopo lunga dimenticanza all'Esposizione mondiale dei 1900, fra lo stupore e l'ammirazione universali. Essi non sono inferiori ai disegni nella forza dello stile, nella meravigliosa sicurezza delle linee principali che omettono ogni particolare ingombrante anzi li superano per la maturità dell'espressione pittorica. Nessun contem;
poraneo Il
di
suo
Daumier ebbe
le
sue grandi
qualità
Ammalato innnaoinario emula
distica che lo fa diventare
il
prototipo di
Tav.
Molière
I\'
nella
.
straordinaria forza
una singolare mania umana.
Il
paro-
Mavime^ito
MANUALE
134 strade è
nelle
emana
Dramiiia
STORIA DELl'aRTE
quadro
i^randioso
più
il
DI
di
Rivoluzione
è certo che
timento coloristico,
la
pretesa
//
dal palcoscenico, nelle
pubblico.
il
benché sia molto inferiore a Daumier per finezza di senha imparato molto dalla sua arte nel penetrare di intima gran-
riflettere
di
creato.
Millet,
dezza alcuni motivi della vita giornaliera
con
stato
sia
quello stesso fluido misterioso che spesso,
grandi concezioni drammatiche, pare affascinare
Ed
che
il
mondo
;
e
questo non già
del secolo
per una comprensione più profonda della
«
XIX
con
ripieghi teatrali o
vita vissuta
A
»,
hanno
politici »,
e
1830:
gli
fatto la loro
vasta scala
restano sempre
più
i
una
dà
influenza su
e
suo sviluppo.
il
e
loro influenza per
la
all'arte
vitalità
del
comparsa,
Tutto questo
molti decenni.
nuova
idee
le
interessi sociali
«
mantennero
vi
francese
nell'arte
all'anno
tempo, e cioè
modo un nuovo
questo
elemento è entrato intorno
ma
Rinascimento,
sull'arte del
disegnatori
I
coscienziosi e
i
più diligenti cronisti del tempo.
Durante ritoso
secondo impero
il
Cham
Amadée
(Conte
senta
di
rumoroso
de Noe,
quanto
1819-1879) riproduce
lo spi-
pre-
gli
e di festevole la vita
parigina in litografie e silografie innu-
merevoli
no), Nadar (Felix Tour-
(fig.
nachon, 1820)
eccellenti
fa
(Emile
Marcellin
caricatura,
ritratti
in
Planat,
182 3-1 887) riproduce l'eleganza e lo chic della
buona
(1827-1892) gine
di
Alfred
società,
dedica
si
alle
ogni classe
Grévin
donne
sociale
pari111).
(fig.
Anche Gustave Dorè («833-1883) apFig. 113.
J.
partiene
Breton: L'Allodola. (I<'ot.
Braun
e
C),
quel tempo, loro
moderna col mezzo dell' incisione in Anche la pittura manifestò presto, zione nell'arte;
ma
Octave Tassaert (1800-1874), colo che
il
il
per
ma
si
112)
(fig.
di
scostò più tardi da
dedicarsi
all'
illustrazione
legno. e in più vaste proporzioni,
ingegni minori,
negli
caricaturisti
ai
come
Jules
nuova evolu-
la
Breton (1827-1906;
fig,
progresso restò stazionario. Subentrava allora
113),
peri-
il
soggetto fosse messo troppo in evidenza, pregiudicando lo sviluppo della
pittura ed anche l'esecuzione tecnica, nel suo esclusivo interesse dell'arte francese
la
salvò
da
questo
;
ma
la
buona
stella
pericolo, a cui invece soccombette la pittura
tedesca di quell'epoca.
Proprio
Courbet
(1
in
quel
momento
sorse in Francia un salvatore
si
ha torto
se
si
il
genio di Gustave realismo
mo-
considera che dapprincipio egli predicava in grande
stile
819-1877). Si dice volentieri che Courbet sia
derno; e non
:
il
padre
del
IL
REALISMO
IN'
FRANCIA
'33
a w _) j •i
lì
a
7)
a D O
?
b
.manuali: di storia dell
136
arte
Tassoluta oggettività della descrizione della realtà e della natura. nenti della
Salon del
sua 1S51
arte :
che
tempeste
suscitarono
Il batiisassi
(fig.
i
14)
e
I
contrasti e
di
due grandi espo-
di
entusiasmi
nel
Funerale ad Ornans dimcstrano con quale
tenacia egli tenesse a questi principi.
Neanche Millet aveva mai rappresentato degli operai intenti al loro lavoro con tale cruda verità, senza la minima traccia di idealità. Quattro anni più tardi all'Esposizione mondiale del 1855, Courbet, essendo stato trattato male dalla giuria, espose
V\'^.
lló.
G. Courbet
:
Risveglio
—
Dresda, Galleria.
una mostra personale tutto il suo programma ». Si videro accanto ai tentativi del primo tempo una lunga serie di documenti del suo realismo, altre scene del suo paese natio Ornans, un piccolo luogo della Franche-Comté nelle vicinanze di Besancon si allegoria veritiera » vide (\\iz\\\[tclier che vuole personificare in una in
'^
<(
;
sette anni della ;o7ii\
sua attività artistica
Mr.. Courbet
»,
si
videro
i
primi suoi nudi,
il
famoso
«
Boii-
vari paesaggi e ritratti.
Contemporaneamente Courbet artistiche,
;
lottava in
rumorosi
richiedendo dalla pittura esclusivamente
la
articoli
per
le
sue opinioni
rappresentazione delle eose che
REALISMO
IL
IX
FRANCIA :> /
si
vedono
stesso Egli
possono
e cJie si
apertamente
professava
ogni rivoluzione
socialista,
democratico,
e considerava la sua pittura
»
Però
nella manifestazione.
e
na^azioiif: delF ideale.
queste
tutte
«
repubblicano.
arte democratica
deduzioni
che
si
suoi articoli programmatici e nelle sue pubblicazioni sono, a di
nell'arte,
il
>
-<
seguace
di
nel principio
ovunque nei guardir bene, una serie ritrovano
un rivoluzionario non vi riconosceva
alcuna autorità tutto
Courbei
Egli era
utopie.
anche
A
sue opinioni politiche sembravano strettamente connesse col suo realismo.
le
si
con assoluta
toicare,
metteva
e
sopra
di
diritto della personalità vivente.
Del resto, tutto questo non ha niente a che fare
carattere
col
colTes-
e
senza della sua pittura. Se anche sceglieva
e quarta
terza
dei soggetti
talvolta
classe
egli
dalla
e
sociale,
la
rudezza di alcuni tocchi del pennello
mano
tradiva una
plebea, la perizia
grandiosa della sua arte coloristica e del suo gusto pittorico lo
escludono
assolutamente da ogni classificazione in
rubriche speciali
tiche o sociali
E tasia,
se la
tanto
I».
anche
sua
di scuole poli-
«
derideva
egli
derisione
colpiva
delle rappresentazioni
;
uno
dei più potenti
Con ingenuo ha dato
egli
sogna
in
coloristico
suoi quadri una nota
ai
comprensioni
115. Certo, non
(fig.
chiedere
un
contenuto
opere
lettuale nelle
Cour-
paladini.
istinto
delle più sensibili fra le
pittoriche
fan-
la
tasia pittorica trovava invece in
bet
sol-
contenuto esteriore e sostan-
il
ziale
fan-
la
di
bi-
intel-
Courbct.
b'ig.
Se
U6. Ch. Glcyrc
:
L'incantatricc.
(GaTtlic
des. /;caiix-Ar/s).
qualche ritratto egli voleva dare
un carattere psicologico testa
di
espressione
più
a
qualche
fine,
egli
non
ci
riusciva allatto;
ma
ancnc allora
il
suo
sempre interessantissimo.
colorito era
quadri di Courbet diventano sempre più compiti e complessi e nel [Meno possesso d'una lo dimostrano le sue ultime opere, paesaggi e marine, suoi quadri fra le maggiori potente, sovrana e sintetica facoltà pittorica che pone
Intorno
al
'60
i
i
creazioni artistiche del secolo.
maestri del secondo impero che abbiamo nominato finora e che dal punto di vista degli storici danno l'impronta all'epoca. Rousseau, Corot, xMillet, loro amici, non sono quelli che predominavano a Parigi sotto NapoCourbct e
Ma
tutti
i
i
MANUALE
138 leone
DI
STORIA DFU. ARIE
Essi erano bensì notati; ma, per loro, non
III.
può parlare di veri successi; La loro fama mondiale e la
si
dei successi cioè che sarebbero spettati al loro valore.
loro influenza sullo sviluppo dell'arte europea nascono e
soltanto dopo
loro,
attività.
Più
innalzato
il
uno
di
la
è
morte
loro
morto
;
e
soltanto per qualcuno verso
miseria, mentre
in
dominanti dello Stato era rivolta
Fi"^.
ai
dimento artisti
artistico.
Non
la
:
cui
1
di
con forza magnetica tutte ristinto innato del
—
gli
artisti
acquirenti.
del
1
Essi
mercato
artistico
ha
!
La benevolenza del pubblico e Francia, come in tutti gli altri paesi, I
—
Parigi, Louvre.
comprensione non era richiesto un profondo inten-
qualità che
mantengono
le
città
del
facoltà della nazione
la
vera
formola
le
una onorevole
loro opere ad
mondo
che da
secoli
accentra
garantendo loro libero sviluppo,
sintetica
educazione tecnica, danno un fascino anche di
in
il
della loro
popolo francese per tutte quelle cose che possono render
ed è questa
questo avviene
XIX
Hoinani della decadenza
L'ambiente artistico della più bella
piacevole
tardi
fine
la
di
bisogna però dimenticare che anche questa feconda classe di
Francia godeva
in
altezza.
H". Th. Couture
più piacevoli, per
talenti'
più
prezzo delle loro opere a culmini favolosi
Destino tipico degli innovatori del secolo delle classi
affermano, per alcuni
si
rado,
850-1 870
mancando che
in
non sanno niente
alle
delle
arti
—
Teccellente
opere degli dei minori. (In Germania
tutte le accennate
Francia
belle
la vita
dominavano
premesse). Così nelle
avvenne
Esposizioni,
per
attirando
dei grandi riformatori e dei rivoluzionari del loro
tempo. Essi stanno sempre sotto T influenza delle generazioni passate, come avviene
IL
Fiif,
US. A. Cahanel
:
REALISMO
La nascita
di
I\
FRANCIA
Venere (Da un'incisione
1-^0
di
!..
Klatncnjj).
{Gazelle dea
Fig. 119. P. Baudry
Fi". 120. L,
Géròme
:
La morte
di
:
Perla
Pierrot
—
e
onda.
Pietrogrado, Accademia.
D^^tit r-Arts)
MANUALE
I40
Fig'.
121.
Fig. 122. J. Letcbvre Parig'i,
Luxcinhour.r
—
:
.[.
La
.1.
Ilenner
Le Naiadi
—
STORIA ORLI.
AR'IT:
Parigi, Propiitti privata. (Ga-ette des l'eaux-Arts).
^'erità.
Gravure Boussod
\'alailon e C.
:
DI
Flg.
12.^.
A.
W.
lioug-uj reali
:
Satiro e Ninfe.
(Da Examjìles of Great
Artists),
REALISMO
IL
sempre per ora
i
minor grado;
talenti di
i
141
risveglio del colorirò nel romanticismo trova
suoi apostoli popolari.
però che
S' intende
spontaneità dei romantici è fortemente indebolita e quello Delacroix trova in sé stesso, viene cercato attraverso maestri
come
che un genio
la
i
antichi dai suoi più deboli successori.
divenuto generale ai
il
FRANCIA
IN
un
di
Non
forti
abbastanza per appagare
colorito vivace e lucente, essi
si
vedono
il
desiderio
costretti a ricorrere
grandi coloristi del passato dal se-
colo X\'
secolo
al
va dilagando possibile
X^
presso che im-
e riesce
;
una
definire
L'eclettismo
II.
o un
scuola
sistema.
Propria
mania parte
a
dell'etìetto
potrebbe accennare
leonico:
la
rumoroso per
la
per
coloristica;
vosamente
soltanto
è
tutti
certo,
la
si
ner-
allo spirito
tempo napo-
raffinato del
e.
soggetto
il
preponderanza
dei nudi femminili nelle Esposizioni, fa
pensare
tempo
divertimenti frivoli del
ai
Eugenia. Nessuno
di
gli artisti di allora,
grandi serie
donne
prendesse
parte
tema Accanto
col
«
:
ai
La nascita
ritratto
produceva parigina in
!a
di
opere
rappresentazioni storiche
arte del
;
o che non
concorsi
sazionali e finalmente
la
donne
dee, di
orientali
queste
a
che non esponesse
di ninfe, di
greche, di
fu tra
ci
banditi
Venere
I
viJei'o
si
di
»
fatti
sen-
caratteristica
dell'impero che
ri-
veramente mutata società
dalla
Monarchia
di
iuglio
poi.
A Delaroche segui Lharlesf ilevre 1806- 1874 del ^^'aadtland
;
Fi"-
124.
E. Delaunav
:
Giovani cantori.
egli abi-
tava a Parigi dalla prima gioventù; e dipinse onere di soggetto
mitologico;
si
dedicò anche
al
uudo
fig.
i]6\
Vn
religioso,
storico,
altro allievo di Delaroche.
Thomas
Couture (18 15-1879), ebbe ancora più fama come maestro e come pittore. Il suo un' illustrazione di Giovenale I Romani ddla decadeììza esposto nei 1847 fìg. 117
—
— fu
interpretato
come un severo
giudizio sulla dissoluta e snervata
società
pari-
gina, e fu accolto da vivo successo.
Couture non era quel maestro del colore e ancor meno quell'artista di profondi contemporanei vedevano in lui ma ebbe un grande talento per tutto pensieri che di primo quello che concerne disegno e composizione e fu un « genio pjdngngico i
;
>•
ordine. Varie generazioni francesi
devono
la
e straniere, specialmente
loro solida educazione. Glevre e Cogniet
di
pittori
tedeschi,
gli
hanno superato completamente
MANUALE
142
Fìg-.
125. Cli. Cliaplin
Da' un'incisione
:
DI
STORIA DELl'arTE
Ritratto di sipnora.
Fig-.
126. L.
Bonnat: Cogniet
—
Parigi,
di llanriot. {(razefle des Beaii.x-Ar!s].
Fig. 12", r. Lourens
:
La scomunica
Luxembourg. Braun e C).
(Fot.
di
Rolierto
il
Pio
—
Parigi, Luxen.bourg.
REALISMO
II.
la
concorrenza belga
Cabanel
lexandrc
ancora
sta
sicismo
era
A-
(1823- 1889),
che
connessione col clas-
in
David
di
H3
questo campo.
in
pubblico
del
prediletto
Il
FRANCIA
IN
ricorda
e
come
Ingres sia ancora un contemporaneo di
quella generazione.
contemporaneamente Nascila di Venere di Cabanel 118), fu esposto Perla e onda
Nel 1863, alla (fig.
Paul Baudry 1828-1 886); suo capolavoro è il dipinto
(fig. 1 19)
ma
il
di
Opera di Parigi raggiunse un indiscutibile
Foyer
del egli
à.t\X
in cui
effetto
Anche Leon Géròme 8241904) s'inchina alla bellezza femmi-
decorativo.
nile,
1
instituendo
quasi
cocottes parigine
fra
paralleli
dei
moderne
e an-
tiche etère e odalische orientali [Frine
Egli
davanti ai giudici ateniesi.
Louis
Hamon
(1
821-1874)
e
possono
passare per una specie di precursori di
Alma Tadema, quanto
lezione per tichità.
i\Ia
le
alla
Fi?. 128. e. F. Gaillard
predi-
Pere Ilubin (incisione). (.Gaiette dcs Beaux-Arts).
scene realistiche dell'an-
Géròme
altri
generi
'fig.
altri
artisti
di quella
120).
riesce
anche
in
Jean Jacques Henner ,1829-1903)
voleva
scuola e di quei tempi.
Fig. 129. E. Meisaoniei
;
Ritorno
di
Napoleone, ISU.
imitare
Tiziano
e
144
MANUALE
Fiff.
DI
STORIA DF.LL ARTE
130. IT. Kcrrnault
Fig. 131. TIi. Ribot
:
I!
:
II
"-eneralc Prirn.
buon Samaritano
—
Parigi, Liixcmbourg'.
(Fot.
Braun
e
C
).
REALISMO
IL
Jules Lefèbvre (nato nel
bourg
vi-i
ììg.
Ma
.
Bouguereau
1825- 1905
una
per
e
artista
solida
discreditò tutta
sdolcinate e di porcellana
(tìg.
FRANCIA
nella
tendenza
Nonostante
123).
Verità
Luxem-
al
distingueva per una profonda cono-
si
perizia
la
'45.
suo famoso
è affine nel
gli
mentre questo
umano
scenza del corpo
1836)
IN'
Adolphe William
pittura,
con
sue
le
ligure
fé:
sua promettente attività giovanile
la
tempo il prototipo dell' arte mediocre popolare». Klie Delaunay (1828-iSqi) seguì uno sviluppo ascendente e fu un interessante colorista oltre ad essere un buon disegnatore (tìg. 124). Charles Chaplin '182 5- 1801) personifica l'eleganza e lo chic del tempo di Eugenia e diventa un modernizzato maestro del
egli
divenne
col
<(
rococò, nel rappresentare (tìg.
Meritano
123;.
donne dal pallore piccante menzione Jean _Paul Laurens innato 1838; tìg. 127), e bellezza seduttrice di giovani
la
ancora
Ferdinand Ro\'bet (nato 1840.
Roybet Delaunay,
ma
che dopo
è
si
rappresentazioni
Renan, \'ictor
Sono Holbein
il
suoi
i
Hugo
eclettici
e
realistico-religiose e
Grévy
Pasteur,
Gustave
primo inspirato
Puvis de
dai coloristi italiani,
italiani
ci
Baudry, I2r)),
fig.
presenta una serie
Thiers e Dumas, Taine
:
Chavannes
secondo
e
e innumerevoli altri.
Ferdinand Gaillard
e il
Cabanel,
(
di quell'epoca
e
corona
Leon Bonnat nato 1833;
idilli
Ricard (1823-1873)
— incisore
1834-1887;
in
rame
— da
maestri dei Paesi Bassi.
e dai
a sé forma Ernest Meissonier
come il maggior artista francese in comune con Menzel Tanno di dell'arte di
costume
fanno
gli
tutti fu
di
uomini eminenti francesi
Un mondo
lati
ritratti e
migliore e più fecondo
il
di ritratti degli
fig. 128},
per
distinto
Meissonier e
del secolo
XVII
e
di
1
81 5- 189
tendenza per
nascita e la
toccano
si
tenuto per molto tempo
deprezzato. Meissonier ha
troppo
vivente e oggi
Menzel
1),
:
piccoli
i
formati. Vari
predilezione per
la
XVIII, e specialmente per
pittoresco
il
rococò, l'osservazione pro-
il
fonda del dettaglio e l'acuta caratterizzazione. Tutti e due iniziarono
1841 egli diede allora egli la
si
la
la
coir illustrazione
carriera
loro
sua prima prova di lavoro
dedicò a quei tanti
virtuosità dell'esecuzione.
finezza nel dipingere
le
Spesso
sue figure
a leggere, da far pensare più affascinante ancora
quadretti
colore con
ognuno
la
raggiunge una
cosi
ben
vestite,
in
Nel
capolavoro per
delicatezza
tale
legno.
Partita a scacchi t da
dei quali fu un
egli
ai migliori
quando
in
incisa
intente
a
e
una
tale
fumare a giuocare
maestri fiamminghi di questo genere. Egli diventa
trasporta
le
sue scene all'aperto, quando cavalieri in
campagna, oppure stanno riposando davanti ad una trattoria; o ancora quando, passando a soggetti militari, egli raduna numerose e multicolori figure di soldati sul suo minuscolo schermo. Egli continuò ad mantelli vistosi galoppano attraverso
la
'^l^l^t f^^^^ ^"i^é-^ Fig'.
132.
Ph. O. Runge
:
Ccspiig-li di
Rossignoli
—
Fret^io
(AVestmanns, Monatsheften),
IO
MANUALE
146
DELL ARTE
ISTORIA
DI
essere pittore di miniature e di dettagli anclie quando incaricato
fu
riale.
di
rappresentare
E' meravigliosa
fedeltà
la
marcie,
le
trionfi
i
e
coperto
tutto ciò Meissonier e
—
che,
che rap-
aV/./,
129).
(fig.
compagni dimostrano che
suoi
i
impe-
zio
particolari
III
un paesaggio nebbioso e
attraverso
capo dei suoi generali
neve, ne soli re pur esso
di
Con
a
di
famoso quadro
del resto, pregiudicano TelTetto pittorico deirinsiemc.il
presenta Napoleone
battaglie dello
le
riproduzione
realistica nella
Napoleone
servizio di
al
non mancava impronta artistica.
battaglie in Francia
di
e
pittura storica
la
come
Germania
in
Pils
di
ma
e Bellangé,
specialmente
Guillaume Régamey (1837-1875), hanno dimostrato che anche in questo ramo
potevano
si
per
getti
il
trovare
pittore.
descrizione di un
dei preziosi
Dalla secca e vuota
reggimento,
pero innalzarsi a brillanti lore
essi
sep-
di co-
elìetti
unirono allo slancio della descri-
e
;
sog-
zione un indovinato senso coloristico. Ré-
gamey seppe trarre degli effetti estremamente fini da smaglianti divise, da da calzoni
mantelli grigi,
razze e da
da co-
rossi,
elmi luccicanti, armonizzan-
doli coU'atmosfera del paesaggio.
Henry
Regnault
Oldach Disegno
13,% Julius
stesso soldato e diede
per
la
Non
in creta.
di
e della vecchia
che
carattere,
quanta parte
Prim
(fig;
vi
130)
in
ricorda
parte
prenda Tarte è
il
più
ma anche
Spagna; di
Delacroix
Goya
beiresempio
e
di
solo
ed
i
corpi
in altre sue
trucemente illuminati opere
(fig.
131).
vecchia pittura francese di nature
si
Antoine morte,
con queste reminiscenze \ influenza
incomincia
notarsi
a
Il
per
illustrando
^'elasquez.
suo
Vollon,
la
(i
sangue
di
pittura
brillante,
piena
vedere
fa
Anche The'odore
era Ribera
San
833-1 900
soggetti
Ritratto del generale
Il
modello
fatti
sua
Regnault.
di
dei
i
Sebastiano
'
il
maestro
cui sfondi di
Ribot
della
appoggiava anch'egli agli Spagnuoli.
^^elasquez
di
della
colorito
il
scorgono nel
si
prendeva
egli
maniera
la
talento
del
Ribot (1823-1891) partiva dagli Spagnuoli. oscuri e
sua vita
la
patria nella battaglia di Buzenval.
meridionali,
moreschi
era
poi semprecrescente influenza spagnuola.
Antoritratto giovanile.
:
843-1 871)
lui
Con Regnault Fig-.
(i
e dei suoi
non era
finita.
più
Ma
Doveva
sorgere Edouard Manet che approfondendo più di quanto avessero fatto questi eclettici Tarte del grande Spagnuolo, diede al
IV.
—
IL
mondo una nuova epoca
per
la
pittura.
RISVEGLIO DEL COLORE IN GERMANIA.
Nessun popolo come opinioni moderne intorno
il
ai
tedesco colori.
ha
avuto
da
tanto
Perchè nessuno
è
lottare coi
meno
problemi delle
dotato dalla natura di
RISVEGLIO DEL COLORE
IL
istinti
pittorici specifici:
e
destini storici
i
in
I\
GERXLWIA
M-
unione ad luV innata
rudezza
per
fenomeni naturali, sono riusciti a troncare completamente grande sviluppo che aveva condotto nel secolo X\'I
le
attrattive sensuali dei
subitaneamente
il
lino a
Granaci! e Holbein.
Non
nascimento tedesco,
lo
forma ed
alla linea
del genio di Dlircr
Durante
il
secolo
potente impulso
può disconoscere che anche
spirito
che non
dellartista
tedesco
era
nel
tempo glorioso
magj^iormente
colore; assai più che nelle pitture
al
manifesta nelle xilografie, nelie incisioni
si
XVH
Fig'.
si
134.
quando
G. Genslcr
alla pittura
e
:
gli
I
Spagnu(ìli e
membri
.Vmbursro
ili
XMII quando
la
Germania,
assente.
Quando
vimento
artistico europeo,
alla
fine
da
queste magnificenze
del
del ri-
portato alla
rame
e nei
disegni.
Bavsi" davano
18-10,
Francesi e
Inglesi,
giandosi su queste conquiste e sulle tradizioni del Rinascimento, formarono
grande arte,
Diirer,
forza profonda
maestri dei Paesi
i
del Circolo Artistico
nel secolo
in
la
colore, era
appogla
il
classicismo che proprio
in
loro
completamente
del rococò essa ricominciò a prender parte attiva al
subentrò
e
mo-
Germania trovava
terreno propizio.
Ma ed
altri
la
maestrìa nel colore raggiunta
non era andata smarrita. Molti
da
artisti
lavoravano
ma
tradizioni e riuscendo a intuire future evoluzioni;
zare
il
corso dell'arte tedesca. Soltanto più tardi
Non
bisogna mai dimenticare che
il
Chodowiecki seguendo buone
Gratf, Tischbein, A'ogel,
il
essi
in silenzio
non bastarono ad
inlluen-
loro merito fu riconosciuto.
senso pittorico non
è
proprio
allo
spirito
MANUALK
148 tedesco;
STORIA DLLL ARIK
DI
natura, o fra
Tuomo
e l'arte.
problemi dei rapporti
l'uomo eia Perciò, tanto nell'opera classico-romantica, quanto in
quale tende piuttosto a risolvere
il
i
quello della pittura storica e della tendenza filosofico-allegorica,
non un tedesco, Enrico Kleist, sabbia con un cespuglio e una cornacchia solitaria
trascurò mai completamente lo studio della natura
che disse
:
<'
anche una distesa
di
fra
:
tedesca
l'arte
e fu
possono essere un soggetto pittoresco ». I.a Gennania settentrionale ha avuto spee la scuola danese specialmente il merito di applicarsi a questi nuovi tentativi Kopenhagen esercitò la maggior a influenza su cialmente quella di Eckersbcrg
—
—
;
questo movimento artistico.
Fig. 135. Job. Chr. Kl. Dahl: Hellefossen
—
Christiania, Galleria Nazionale.
Bruckmann, Monaco).
(Fot.
Christoph Wilhelm Eckersberg, allievo
di
David
a
Parigi
e
appartenente
al
in gruppo Thorwaldsen a Roma; fu il primo degli scandinavi moderni che tornato la sua lunga patria seppe sviluppare un suo proprio talento nazionale, nonostante grande dimora all'estero. Egli creò opere prettamente danesi, abbandonando la « egli ha reso arte » ufficiale di allora per dedicarsi ad un' « arte intima ». Con questo
un enorme servizio non solo alla Danimarca ma anche alla Germania. Non si può imaginare il profeta amburghese dell'arte nuova Philipp Otto Runge '1777-1810) senza pensare all'influenza danese. Oltre a dipingere, a divulgare le sue opinioni artistiche con vari scritti, scambiando
egli le
si
sue
compito artistico del secolo essere riassunto così: « luce, colore e vita movimentata ». Egli vedeva la necessità di riformare l' insegnamento accademico e
Tieck
e con
Goethe;
egli diceva
che
il
applicava idee
XIX di
con
doveva
avvicinare
IL
l'arte aije
industrie.
composizioni
fig.
La
lyi].
RISVEGLIO DEL COLORE IN GERMANIA sua composizione
preparano
il
disegno
allegorica
stilizzato
della natura: questo artista, per decenni, ha avuto
Fig-,
136. F.
G. Waldmiilkr
:
Autoritratto
:
—
Le e
ere
(per
esempio
il
famoso
Amburgo) appartengono
ritratto dei
alle migliori
una grande
giorno e
sul
fedele studio
iniluenza sullo
bambini
colorito
Hiìlsenbeck, nella
stile
manchevole, d'arte di
sala
produzioni dell'epoca per colore ed espressione; intuitivi del
<
plenarismo
Oldach (1804-1830), morto giovane, ha lasciato poche opere, notevoli per la fedele ed amorevole caratterizzazione (tìg. 133).
Julius
altre
Vienna, Galleria Imperiale.
quest'ultima opera ha già degli elementi felicissimi e
ritratti
dd
basato
decorativo dell'opera romantica. Se alcuni suoi lavori sono di altri
140
»
fra
futuro. cui
dei
MANUALE
ISO Riesce interessante
perduto
la
di
STORIA DELL AH
UI
come
vedere
tutti questi
ma
modesta
loro originalità semplice e
<
Roma. Appartengono Speckter
Erwin
gruppo
questo
a
Friedrich
1806-1833),
(1771-1842), Christian Morgenstern
GUntherGensler
(1803-1884;
fìg.
Wasmann
altri
amburghesi abbiano
si
Pernii
unirono
lasciato
(i
807-1845),
Christoph
Hermann KaulVmann
il
Nazzarenti
ai
Janssen
(1805-1886,
Gensler
J^^ob
"
appena ebbero
efficace
artisti:
di
(1805-1867),
134)^
E
primitivi
suolo natio. Alcuni entrarono nell'orbita di Cornclius, di
1
Suhr
180S-1889),
808-1 845); Martin Gensler
1
(1811-1881), Otto Speckter.
f^SR
Fi!?.
Kv. Andreas Achenbach
:
Vn
<
Gracht
>
di
Amsterdam
-
Dresda, Calleria.
(Fot. R.
Tamme).
L'influenza danese fu decisiva anche per Tarte di Dresda. Caspar David Friedrich
(1774-1840) della Pomerania iniziò stabilirsi
a Dresda.
moderni di luce ed Accanto a lui
Come Runge,
il
il
suo giro
di
suo compito
studi con
era
di
Kopenhagen approfondire
collo
e
finì
i
problemi
anche meglio delFartista amburghese. da menzionare il norvegese Johann Christian Klausen Dahl
aria e vi riuscì è
(1788-1857) che pure aveva studiato a Kopenhagen (fig. 135). Fra i suoi scolari merita nota il suo compatriota Thomas Fearnley (1802-1842). Fra Sassoni emersero inoltre: Georg Friedrich Kersting (1783-1847;, Ferdinand i
von Rayski (1806-1890)
e
Karl Gustav Carus (1789-1809.
< ?='-
•i^^
^ 7\
<
Q O X ^
"3
E:
o n
_ —
a;
u
91
U
RISVLGLIO DEL COLORE IN GERMANIA
IL
I^l
Studi recenti hanno riconosciuto l'importanza della scuola
Dopo
poca.
classicismo
PYiedrich Heinrich Fuger (1751-181^ in
Austria,
ma
più
come un
suoi contemporanei lo consideravano
di luce che
si
quell'e-
notevole rappresentante del
dopo Johann Baptist Lampi Daffinger i79o-iN49'. Ferdinand
1751-1830; tìglio: 1775-1837) e 'iMorik VValdmuIler (i 793-1865) fu il capo della generazione
come un
di
anche miniaturista squisito,
(padre:
appare oggi
viennese
precursore del
«
pittorica
Mentre
successiva.
i
piacevolissimo pittore di genere, egli
plen.irismo
»
per
l'azzurro
vivace
e pieno
diffonde nei suoi quadri.
l-'ii;.
13N.
Oswald Achenbach
:
Sul g-olfo
di
Napoli
In contrasto coi più severi e austeri tedeschi settentrionali,
\\'aldmuller predi-
ligeva colori smaglianti; e qualche volta ne abusava. Negli interni egli ha raggiunto la
e
sua opera più perfetta e sono incomparabili i
suoi ritratti
(fig.
il
descrizioni
di
ambienti viennesi
136).
Nessuno degli altri finezza di WaldmiiUer; tare,
le
artisti
ma
suo senso coloristico
viennesi del '30
però partecipano e
la
sua
il
coltura
e
'40 raggiungono
suo
modo
artistica
i
lo
piacevole seguenti
charme di
e
la
rappresen-
artisti:
Joseph
Danhauser (1805-1845), Friedrich von Amerling (1803-1887), Friedrich Gauermann 180 1-1877;. Josef Holzer (1807-1862), Franz Steinfeld (1787-1868), Josef Hoger (1824-1876). Peter Fendi (1796-1842', Franz Eybl (1806-1880). Karl Schindler (1822r
1842).
A la
Monaco
e a
Berlino
dittatura di Cornelius
;
e
vecchie tradizioni pittoriche.
le
scene militari
il
loro posto nonostante
manifestare aspirazioni realistiche con monacense Albrecht Adam (1786-1862) è il fondatore
davano campo Il
reclamavano
a
MANUALE
152
DI
STORIA DFI.L ARTE
di v?fe^i
ramo
questo
che
artistico
si dilet-
tava a rappresentare cavalli e battaglie;
^^v.
sebbene questa pittura troppo
di
una certa freschezza.
Adam 187
si
Accanto ad
notano Peter Hess
^1792-
Adam,
Franz
di
figlio
il
1),
mancava
non
e
meticolosa,
spesso dura
sia
(1815-1886)
Wilhelm von Kobell
e
(1766-1855).
Nel 1830 Christian Morgenstern Amburgo venne a Monaco per
di
portarvi
germe
il
zione per
le
di
della natura
voci
<(
predile-
quella
»,
che abbiamo riscontrato nella scuola danese-tedesca.
Come
Morgenstern
Monaco
a
e
Louis Gurlitt (1812-
Dahl a Dresda,
1897; portò r influenza danese a Dusseldorf. La sua maniera semplice,
nezza, fece epoca
Fig.
l.'^".
M Kohden
privata.
(Un
:
Grottaferrata
—
Berlino, Proprietà
secolo di arte tedesca).
grande
raggiungeva
spesso
che
e dal
;
suo esempio
sorse Andreas
Achenbach
considerato
liberatore
il
fi-
8 5- 9
( 1
1
o)
1
1
metodo
dal
classico-romantico.
Non che
sanno
tutti
deve a questo
si
la
riconoscenza
artista
per affrontare energicamente
il
quale,
lo studio
diretto della natura, seppe emanciparsi
viaggi
di
appropriò
*
Schadow. Egli fece studio in Olanda dove si
scuola
dalla
il
di
tòno caldo e
composizione dingcn dici
e
137); visitò
tìg.
nel
Ruvsdael
di
i
e di
Ever-
paesi nor-
anche T Italia.
i^^^"^
Amante
leggi di
le
del
drammatico
e
d-'l
patetico, egli rappresentava la natura in
tormenta
talvolta pacifici,
e
il
mare
in burrasca
;
compose anche paesaggi più sempre con forza realistica
con energia coloristica (Tavola XI). tempi! Quanto si erano cambiati
e
i
—
Il
paesaggio italiano coi suoi con-
torni precisi, Paria
nette era una Fij;. 140.
Fr. Krl::4 -r Il principe Guglielmo e (Berlino, Galleria Nazionale). :
il
pittore Kri-ger.
stilistici
;
—
limpida,
buona i
le
linee
scuola per
gli
pittorici
di
realisti
TA\'.
ANDREAS ACHENBACH: PAESAGGIO DELLA VESTFALIA. Dusseldorf. Raccolta privata.
\I.
RISVEGLIO DLL COLORL
IL
adesso
era p^r ricercare
Alpi
le
volgevano invece verso settentrione
si
questi: molti sono
GLRMANLV
verso occidjntc e se mai varcavano
e
abbaglianti
gli
Oswald Achenbach
suoi quadri ìn^pìran dai Goi/o di Xa/^o/t
i
153
vivezza e molteplicità dei colori,
la
luce del mezzogiorno soleggiato.
di
trasti
L\
{i^i-j-iqo-^
tig.
i-^S
contra
l\i
e dalla
cam-
pagna romana. Martin Rohden saggi italiani
fig.
Anche
139).
lastica dello svizzero
risoluti
i
e
lini
tendenza moderna nei suoi pae-
la
studi della natura di
completamente indipendenti
e le pitture
(1785-1870
Issel
1778-1868) aveva presentito
WT
Georg
da qualunque legge
.sco-
Johann Jakob
Bidermann
li
l'eccellente
movimento che
763-1 830 dimostrano si
era
andato preparando silenziosamente
sua
la
Berlino aveva
fine del rococò.
alla
notevole
parte
movimento
:
nella
in
questo /l.
prima metà del
secolo essa diede più di ogni altro
centro
gegni notevoli, battere
tedesco degli in-
artistico
il
quali vollero
i
com-
classicismo con lo studio
della realtà.
Gottfried
non soltanto anche
Schadow dimostra
nelle sue sculture,
suoi
nei
deliziosi
ma
disegni
141) di essere arrivato a grande
(fig.
perfezione attraverso lo studio della natura. Egli sentiva
uomo «
d'attualità,
trait
d'union
essere un
formare
di
Ira
»
di
il
l'arte del SeC.
KÌ^^.
U1.0ottfr.Scha(l<>«: Ritratto —Disegno dipìnto
XVIII e il Realismo dell'avvenire. Franz Krliger (1797-1857} continuò semplice narratore della Berlino
di
l'arte
iniziata
tratti
e di riviste (fig.
140).
A
tutto
pittore
seguirono degli
queste sue opere
a KrLìger
si
devono enumerare
sentarono con sano criterio realistico
Hummel
di
fedele e
rapprecavalli,
eccellenti
ri-
(i
769-1852), che
appartiene
vari pittori di architetture che rappre-
vedute di Berlino. Perfino Johann hrdmann ancora alla vecchia generazione, seppe dare
le
certa finezza pittorica alla sua opera che rappresenta
davanti
al
Museo
di
Schierkel.
Eduard
Giirtner
questo gruppo, che alcuni posero accanto
al
in
luce e
in
la
(1801-1877;,
Canaletto per
castello di Berlino e della città, e specialmente per piani
quale
acquarello.
e dei finissimi studi di paesaggio.
Accanto
una
il
Federico. Egli fu un eccellente e tipico
sentante dell'arte prussiana; diventò celebre innanzi di soldati
da ChoJowiecki,
a.l
i
le
grande conca granitica il
sue
più
iniportante di
efficaci
vedute del
contrasti, pieni di ctfetto, dei
ombra.
Karl Begas, l'antenato della famiglia di artisti omonima; Karl ^^'ilhelm Wach, Eduard Magnus 1799-1 872;, che studiarono da David e da Gros a Parigi; e fecero ;
dei
buoni
ritratti,
per nulla convenzionali.
^54
MAMALK Il
!'
1
DI
STORIA DELL ARTE
tUS\i:(.I.IO
II.
[tEL
COLORE
IN
(jl
R.MANIA
-<-i
gran parte da una esposizione delle opere di Constable tenuta a Berlino nel 1843, il suo programma divenne quello di seguire una pittura realistica e di dare il maggior peso alla parte pittorica.
allora e in
Lo derato
migliore della sua maniera
il
Fra
Re Gugliehno la
tìg.
14-^
di
di /lauti
soggetti storici
Menzel
:
d\x nolàvo. Il
L'assalto
e
ba ne /ietto di Sanssouci
di HocJikirch. J^ incoronazione di
1861-65), di enormi proporzioni e fatto a scopo
1
delle sue grandi
fine
1852)
può esser consi-
1836
Parigi nel
.
suoi grandi quadri sono specialmente
i
// concerto
(1850^;
segna
Gymnase
splendido quadro del teatro
contemporanea. Egli
fu
si
composizioni
nello
stesso
tempo l'abbandono
dei
dedicò, allora, quasi esclusivamente allo studio della vita
primo
il
e
rappresentativo,
Germania che rappresentò
in
sotto tutti gli aspetti e che ha riconosciuto
la
il
mondo moderno
ricchezza dei motivi pittorici che esso
racchiude.
Anche
rappresentazioni
le
considerare
come
allora in poi
i
una maniera
di
dei
racconti storici,
fatti
della
ma come
corte
documenti
tentativi esclusivamente pittorici del
genere
;
e
la
pennellata
Guglielmo
di
di
vita
non sono da
I
contemporanea. Da
maestro vanno facendo
^X)sto
ad
larga e libera è sostituita da una 'tecnica
più minuta.
Lintluenza denze
e
di
Constable cede
vari elementi
FÌ£
143.
si
Ad. Menzel
di Ironte a quella del
incontrano nelToperosità
:
Reminiscenze
ilei
teatro
più
Gvmrasc -
Meissonier
matura
di
l'.crlino. c;alleria
e
multiple ten-
.Mcn/.el.
Nazionale.
Il
colore
MANI' AI.i:
LS'3
STORIA
ni
AR1I-:
Di:i.I.
ricorda talvolta ancora
ma
primo periodo,
del
forza sensuale
la
manifesta più
si
freddo e duro. Tòni armonici alternano accentua
si
una
con
dolci
si
multicolore;
tendenza per
la
Accanto
narrativo.
ridda
e
il
dettaglio
grandiosa Fon-
alla
lavoratori
primo grande quadro di tedeschi, si nota una predile-
zione per
la
deria (1875
sarcastica
blemi
caratterizzazione arguta e
lo
;
studio di importanti pro-
di luce sparisce di fronte alla vir-
maestro nel rendere giuochi
tuosità del di luci e
il
;
movimentate
of^fretti
storici,
suggestive In
(tìg.
;
egli tratta
vecchie
costumi
architetture
144).
questo
secondo
periodo
sviluppo europeo, Menzel
tuttavia
dello
non
arriva più alle altezze raggiunte nella sua
gioventù.
ad
olio,
E
accanto
vediamo
l'acquarello e del il
I-l-^.
Ad. Menzel
l'anici
IS'i;
Fjir.
—
145.
Ristorante all'Ksposi/ione Berlino, Proprietà privata. :
K. Piloty
:
La morte
di
di
allora
pittore di quadri il
maestro
del-
gouache (Tavola XII),
disegnatore di schizzi impressionistici,
di I-iiT-
al
studi e piccoli quadretti, di figure ani-
mali
Alessandro Mag-no
—
per
<(
r
album
[per bambini
Berlino, Galleria Nazionale.
»,
il
IL
RISVEGLIO
!
LL COLORE
L\'
CLRMAN lA
7. 7.
7:
O
fi 7.
•
manuall:
58
l-'i"-.
147.
Ivail Halli
:
Fìg. 14S
L'accoglienza
Gabriel
Max
:
di
di
storia
Manfredo
Due
sorelle
in
—
di
i.i.
I.ucetia
arti-
—
X'icnna, Galleria Imperiale.
Berlino, Galleria Xaziotiale.
(Dall'Opera Esposizione
di
Arte tedesca, Berlino,
1906).
IL
RISVEGLIO DEL COLORE IN GERMANIA
Fig. 149. Cari Becker
:
IC,Q
Otello.
(Fot. della Società Fotografica di HltIìdo).
Fig.
150.
Cari Spitzwcg
:
Feste
di S.
Giovanni (disegno).
MANUALE
ibo riproduttore fista
»,
quanto esiste sotto
di
l'incisore,
il
ad onta dei suoi
STORIA DELL ARTE
DI
sole,
il
maestro del bianco
il
nero
e
«
il
graf-
Menzel svela un'individualità artistica completa, che merita un posto eminente nell'ultimo periodo della storia
litografo.
difetti
si
dell'arte tedesca.
Le nuove tendenze esposte desiderata
evoluzione
«
finora
modernità
di
si
»
arrestarono però a questo punto
fermò
si
mancava
:
la
;
tanto
coltura richiesta per
la
quello sviluppo.
La
<(
grande
pittura
"
di
soggetto
rimaneva
storico-letterario
Essa
situazione.
pubblico per
padrona
era più
della
accessibile al
interesse del contenuto e
l'
per l'imitazione della tecnica degli angiovani tedeschi andarono
tichi maestri. I
a cercare
il
per
colore
esangui
loro
i
cartoni di maniera accademica a Parigi,
ad Anversa,
Bruxelles
a
era indispen-
;
chiamarsi: «pittore storico»
sabile di
per esser
messo
vista nella rubrica
in
—
degli artisti tedeschi
chi descriveva la
vita d'attualità era classificato
di genere
»
L'esponente
:
<<
passava in seconda
e
questa
di
pittura
ravvivata da qualche elemento fij
Karl Piloty
suo
Il
18^2
(i
Anversa
moderno
incominciò
era
artista
Parigi
e a
storica
con
;
e
la
».
Nel
stato
ad
della lega cattolica
giovane
il
linea.
826-1 886).
trionfo
Fondazione
<(
pittore
suo compito fu
da allora di introdurre uno studio severo
per
di
le
esteriorità e
colore, nella pittura storica. Egli
il
era un vero egli
per
realismo,
figlio del
approfondiva
secolo scientifico
lo studio dei
:
dettagli,
dei mobili, degli arredi, dell'architettura, Fig-.
151. L.
Knans
primo guadagno
Il
:
(disegno).
degli
(Gazelle des Beaux-Arts).
ornamenti
vevano
tutti
essere di esattezza storica.
A questo modo ad essere un
che
di soggetti
piena
realismo scenico
«
ma
con gusto
Wallenstein,
cendio di Rovia^ Galilei
Magno
(fig.
La i)i
sui fatti
piuttosto
sentenza
egli
di
avvinceva
il
suo realismo
triviale,
dipinse
egli
limitava
si
pubblico con
sensazionali del passato.
la
Con
scelta
tecnica
S^jii vicino alla
morte di Maria Stuarda^ Nerone alVin-
carcere^ L'assassinio di Cesare^
di
Piloty, che fece di
Monaco nuovamente
divulgò con grande rapidità. Ogni suo quadro formava
zione. Nel
il
La
morte di Alessajidro
145).
La fama si
Inoltre
aggiravano sempre
si
di maestrìa,
salina di
».
e dei costumi che do-
centro dell'arte tedesca,
il
il
1856 divenne professore all'Accademia della sua
«
clou»
città
d'un' esposi-
natale,
Monaco,
IL
RISVEGLIO DEL COLORL
Fig^.
l'"ig.
153.
152.
Franz
I)eirc
.Vnton Burger
:
IN
:
GERMANIA
Benedicite.
Paesaggio
al
chiaro
1
(l'ot.
di
luna.
<)
F. Ilanfstaengl).
U
I
MANUALE
l62
Fijr.
DI
154.
STORIA DELI- ARTE
R. Burnier
:
Il
toro.
che
più
egli
tardi diresse
dal
1874 fino alla morte, ed ebbe un grande stuolo di allievi. Makart,
Gabriel
Mare'es,
Max, Defregger, Lenbach, Leibl furono che
la
suoi scolari e s'intende
maggioranza seguiva da
vicino la sua arte storica. Molti suoi contemporanei
ebbero
ma
lora dei buoni successi,
pochi nomi
si
al-
solo
sono conservati
accanto a Pilot}^
Sono da
ricor-
Emanuel Leutze (1816i868\ Alexander Liezen Mayer
dare
:
(1839-1898), -1901),
Max Adamo
(1837 Lindenschmit
Wilhelm
(1829- 1895). Il
miglior
rappresentante
del risorto colorismo era
Makart un
allievo
quadri essi
(1840-1884); di
egli
Pilot3\
attiravano
il
I
Hans pure suoi
pubblico
erano una mo.stra di vesti
sfarzose e pesanti tendaggi, Fig^.
155. Fritz
Werner: Trattenimento divertente
incisione originale dell'artista).
—
;
di
stendardi fluttuanti e molli cu(Da una scini,
di
abbaglianti
marmi
e
IL
Fig-
156.
RISVEGLIO DEL COLORE IN GERMANIA
August von Pcttenkofen
Fig-.
:
Xella Punta
157.
—
Magdeburgo, Proprietà privata (un secolo
Rudolf von Alt
:
La
bella fontana a
i'rento.
l6l
di arte cristianai.
MANUALE
i64 lucenti corpi femminili
essere decorative,
;
agire
di
sui
hanno
eccitare
sensi,
i
il
;
vivere
piacere di
suoi modelli,
ma
sue
le
in
tutte
opere
(fig.
le
vogliono
146).
I
sue opere
venei
co-
sua maestria coloristica. L'apparizione
di
coppe d'oro
tempo perduto la loro lucentezza ed ora vediamo quanto superlavorasse. Le sue opere di minor dimensione denotano però ancora
col
ficialmente egli la
STORIA DELI. ARTE
frutti e
e
fiori
ziani Tiziano, Paolo A'eronese sono lori
DI
Karl Rahl
di
iMakart troncò a X'ienna
la
181 2-1865) che negli anni '50-60
Fig. 158. Eduard Schleich
:
Sul lag'O
di
Cherm
padronanza faceva
—
la
Lipsia,
esercitata dalla scuola
parte d'un
Museo
Wilhelm von
Civico.
Kaulbach In Austria, dipingendo decorazioni storico-allegoriche di grandi dimensioni (Johann von Straschiripka, 1829(fig. 147). Anche le decorazioni di Hans Canon 1S85) ricordano
Max
(nato nel
e
grande
di
le
composizioni
1840)
di
Kaulbach. E' da ricordare anche
che dipinse dei
lucentezza
dedicò allo studio delle
di
piccoli
quadri di grande
il
boemo Gabriel
sentimento
intimo
Questa tendenza si accentuò quando Max si antropologiche di Darwin e di Hiickel, alle ricerche
colore.
teorie
psicologiche, alle prove spiritiche e d'ipnosi
Otto von Faber du Faur
(i
(fig.
148
828-1 901) appartiene
.
ai
più
fini
artisti della
scuola
monacense del Piloty. Egli e Viktor Mailer (1829-187 1) di Francoforte andarono a compire loro studi in Francia. Delacroix ebbe la maggior influenza su quest'ultimo i
che,
come il maestro, sceglieva di preferenza dei soggetti shakespeariani. La Germania settentrionale non può enumerare tante personalità per
quello
RISVEGLIO DEL COLORE IN GERMANIA
IL
che riguarda
il
movimento
Berlino facevano
cesL Quasi
tutti
a Parigi e anche
il
gli la
coloristico,
come
possibile per migliorare artisti
Germania meridionale.
Ma anche a tecnica pittorica suiresempio dei Fran-
la
la
vissuti a Berlino intorno alla
minoranza rimasta
IO:,
metà
del secolo erano stati
in patria subiva, attraverso di loro, rintìueiiza
francese.
Lo
storico
della scuola berlinese è Julius Schrader 1815-1900) che dipinse L'addÌG di Carlo I alla sua famiglia prima delV esecuzione. La morte di Eleonora. Milton e sua figlia, e altri meglio di tutto però egli riusci nel ritratto. E' bene
—
Fig. 159.
A. Lier
Paesaggio.
:
Gustav Richter (1823-1S84, Rudolf Henneberg (1823-1876 Cari Becker (1820- 1900, fig. 149); Gustav Spangenberg (i 828-1 891), Eduard Hildebrandt ,18171868), Wilhelm Gentz (1822- 1890),
di ricordare
Accanto il
,
alla
pittura storica, la pittura di genere trovava
buona accoglienza
pubblico; essa era più atta a divertire che a istruire e corrispondeva
quel tempo, dove godevano fortuna Si risente distintamente rurali e di villaggio.
commedia borghese
e
popolare
T inrìuenza letteraria nelle rappresentazioni
Heinrich Burkel di Monaco
laggio tedeschi. Essi studiavano
Baviera, del Tirolo.
la
specialmente
Fu una conseguenza
la
si
mise a
natura
naturale
che
al
in
capo dei
e
fra
teatro di la
farsa.
arte di scene pittori di
vil-
della Foresta Nera, della
questo
genere
d'arte
si
MANUALE
lG6
STORIA DELL ARTE
DI
maggiormente a Monaco, dove affluivano gran numero di persone nel loro costume nazionale. Emerse Hermann KaulTmann, lo seguì Karl Enhuber (1811-1867;, ma più importante di tutti fu Cari Spitzweg (1808-1883); il quale ricorda ancora un po' il sviluppasse
romanticismo
alte torri, dai cortili chiusi
dalle
per
nella sua predilezione
ma
;
piccole città tedesche, dalle viuzze strette,
le
manifesta già compreso di realismo
egli si
In queirepoca l'aneddoto prese gran parte in
Ludwig Knaus
questa maniera è
egli si
(i
ma
1
50).
pittura di genere; e notevole
nella
scuola di Dusseldorf;
dalla
829-1910} uscito
dedicò allo studio degli Olandesi,
(fig.
sua finitezza tecnica è dovuta ad un
la
lungo soggiorno a Parigi. Nel 1855 un critico francese diceva:
Nella persona del
«
....
Knaus è contenuto tutto il talento della Germania ». Difatti Knaus ha contribuito molto a rialzare in Germania il gusto coloristico, o quella cura dei particolari che non esclude Teffetto d'insieme. Questo sarà sempre signor
il
suo maggior merito, molto più
apprezzavano più
di tutto
contenuto ironico
il
popolarità
tero difatti di un'incomparabile
guadagno^
Meno
Saviezza salomonica,
\d,
ma
anch'egli
ci
rendere
molto da quelli eseguiti
d' oro
meno
o.
abile
del
Sua Altezza come pittore di
villaggio,
la
Benjamin Vautier
è
Knaus.
quadro
di
genere e del
Monaco. Nato da contadini Purtroppo i suoi primi lavori, pieni
nella Pusteria,
maestro
celebre
il
vita
dei
si
contadini e
Questo
in seguito.
e troppo presto cittadino e
Primo
il
in viaggio {^^. 151)-
del
riporta ancora a
entrò nello studio di Piloty.
e di fresche/.za nel
Principe
mantiene nello stesso genere
si
Franz Defregger (nato 1835, racconto del villaggio,
umoristico dei suoi quadri. Godet-
e
suo
il
Xozze
le
umoristico e ironico e anche
^1829-1898),
egli
quello attribuitogli dai suoi contemporanei che
di
figlio
loro
sembianze,
ditTeriscono
del popolo divenne troppo bene e
abituò a considerare
turista che va a passare Testate in
le
di spontaneità
montagna. Ciò
la
sua
non
patria
toglie
con
occhi del
gli
che dalle sue opere
un sano umorismo non privo di fàscino (fig. 152). Seguono Mathias Schmid (nato 1835), E. Kurzbauer (1840- 1879), Hugo Kauffmann nato 1844) figlio di Hermann Kauffmann, Wilhelm Riefstahl (1827-1888),
spiri
Eduard Grlitzner (nato 1846).
Contemporaneamente
a questa operosità
influenzata dai progressi coloristici
intime
A
nuova
tendenza
romantici francesi col loro
dell' estero, I
«
paysage
attiravano l'attenzione e specialmente quella degli artisti di Francoforte, ove
»
Philipp Vèit e
torno
strada una
faceva
si
al
Eduard von
Steinlc
avevano seminato
il
germe
a
nazzareno
»
in-
'30.
questo
modo
continuò per lungo tempo
sempre più manifesto avvicinamento
alla
il
natura.
genere
Sono da
romantico
non senza un
ricordare, fra
i
più valenti
Jakob Becker (1810-1872), Anton Burger (1824-1905; fig, 153), Angilbert Gòbel (182 1-1882), Peter Becker (i 828-1904), Jak. Furchtegott Dielman (i 809-1 883), Peter Burnitz (1824-1886), Otto Scolderer artisti
dedicatisi ai più
vari
generi
di
pittura:
1834-1902), Adolf Schreyer (1828-1899), Teutwart Schmitson (1830-1863); Friedrich
Hausmann (182 5- 1886). Non soltanto a Francoforte, ma in tutta la Germania, ci furono in quell'epoca artisti che tendevano in qualche modo ad una pittura realistica, ad un'arguta semplicità e ad un colorito semplice ed armonico. Sono da enumerare Ludwig Hugo
Karl
:
RISVEGLIO DEL COLORE IN GERMANIA
IL
107
Becker (.1833-1868:, Richard Burnier (182Ó-18S4; fig. 154), Theodor Schu/. (1830-1900-., Rudolf Roller (1828-1905), Valentin Ruths 11X23-1903, Fritz Werner (1827-190S; tìg- '55), Karl Steffeck (18 18-1890. In Austria furono
notevoli:
von Alt (1812-1903) chiamato il Menzel suo padre Jakob Alt (1789-1872 e Friedrich von Fricdlaender 137), Un passo poderoso fu fatto da Àugust von Pettenkofen 1823-1899}. 1822-1880 che si avvicinò presto alla scuola francese e particolarmente a Meissonier (fig. i3r.). austriaco
Lo trovò
(fig.
studio
del
paesaggio
intimo
una grande
finalmente
aveva preparato
il
Schleich d. A.
già
(
1
Adolf
139),
1
terreno basandosi sugli
2- 1 874; fig.
Stlibli
un potente gruppo
genio tutta
la
''i
di
di
insegnamenti
contadini con minaccia
Anton Teichlein 160;.
fig
;
Ma
( 1
danesi.
di
Morgcnstern
Emersero Eduard
leiiiporulc.
820- 1 879
,
Adolf Lier
accanto a tutte
( 1
826- 882 1
:
queste figure stava
personalità che dovevano racchiudere nella forza del loro
moderna
Hans de Marees lavoravano Wilhelm Leibl si unì agli altri tre
Bocklin,
centro dell'attività artistica,
-
38),
Casa
dove Christian
tendenza dell'epoca e preparare nuovi e più grandi
pietra della pittura
V.
1
:
842-1 901
Anselm Feuerbach, Arnold il
francese e dell'armonia dei tòni nel colorito
espressione a Monaco,
Fi^. 161. Adolf Stàbli
fig.
Ru-iolt
in
tedesca.
fini all'arte
già;
e a .Monaco,
nel porre
la
prima
Germania.
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA. NELL'ARCHITETTURA E NELL'ARTE APPLICATA ALLE INDUSTRIE.
Intorno d'ordine
»
alla
metà
del secolo
XIX
della pittura. Arte storica
"
arte storica
•>
era
diventata
«
la
parola
nel doppio e triplo senso della parola, perche-
tanto sostanzialmente che tecnicamente, nella scelta dei soggetti come nella maniera della composizione come nel colorito, gli artisti ricorrevano volentieri al passato.
MANUAI
i68
Ma
la
pittura, che è
fra le belle
a volgersi verso nuovi ideali stinate
arti la
più suscettibile di
plastica e Tarchitettura,
stile
il
interesse che
Medioevo.
Ma
tutti e
verso Tantichità,
l'arte
tutto intorno al
utilizzare le sue
1830.
J.
Ma
B.
il
-movimento
Carpeaux
nuove conoscenze;
e,
;
il
questo
verso tutte
le
decenni nel
il
Romanticismo
l'aveva
delle
tendenze
artistiche
Flora.
dal Cinquecento,
prima aveva tanto disprezzato, spingendosi
A
ancora per
arrestò neppure qui. L'epoca ben nutrita di studi sulla
passo verso
applicata, de-
l'arte
due questi movimenti furono sopraffatti dal nuovo
Fig. U)l,
si
come
prima
fu la
risvegliava intorno al Rinascimento, e che incominciò a farsi sentire
si
un po' da per
movimento,
storico.
Classicismo aveva riportato
rivolta verso
non
ARTE
naturalmente ad uno sviluppo più lento, restarono
dominio dello Il
la
:
E ni STORIA DELL
anche,
in
si
storia dell'arte volle
volse a quel Barocco che
seguito,
a
un ultimo
fare
Rococò.
modo fasi
di
il
secolo
XIX
passò complessivamente
sviluppo dei secoli
passati
tino
in
rapida
all'intermezzo
rivoluzione francese; finché, sempre più carico di cognizioni storiche,
corsa attrastorico si
vide
scinato in una ridda pazza di eclettismo senza scrupoli, a cui reagì soltanto
vimento rale.
La La
di
il
della tra-
mo-
salvazione del 1890.
plastica
ebbe a
soffrire
meno
di tutte le
arti
di
questa inquietudine
netta delimitazione nell'attività scultoria, la natura
astratta
dell'arte
genedella
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELl'aRCUTI E TI
I
RA ECC.
forma pura, esclude la possibilità di quei profondi rimescolamenti a sono esposte. A questo si aggiunge che la ripresa proprio
una
tale
con
la
nire.
in
questo
IÓ9
cui le altre arti
degli ideali antichi doveva fare maggiore impressione. La plastica degli antichi presenta opere in cui anche le ultime leggi di quest'arte sono espresse
campo
ricchezza di
la
maggiore maestrìa, che la loro intìiienza non può mai completamente svaL'ammirazione per Greci rimane quindi ferma attraverso tutti mutamenti i
•
1
Fig. 162.
si
può
Eugène Guillaume
dire che alla fine del secolo
con forza rinnovata su pletamente moderne.
di
Ma
una generazione il
appena un numero limitato
dimento
stretto in
si
di
di scultori
che pure avevano
artistica,
trattato
e
nelle
rivela all'occhio scrutatore dell'artista.
cui dispone la plastica degli
un sistema rigido
dell'attività
studio dell'antico agì ancora una volta
elementi era studiato e considerato
di
comparabile ricchezza di vita più,
lo
Matrimonio romano.
classicismo com'era inteso e
era ben diverso del grecismo che
di
XIX
:
di
dogmi che doveva
alla
ad una vuota convenzionalità.
fine
Là
dentro,
mezzo
in
antichi
comAccademie idee
;
ed
portare
all'in-
era.
per
all'inari-
MANUALE
170
DI
STORIA DELL'ARTE
Contro questo sistema si volse Farte plastica della generazione più giovane, tendente alla plastica più movimentata e più viva del Rinascimento; ora ricorrendo ed a quella opulenza di forme e linee che avevano osato i secoli XVII e XMII ;
ora
proprie esperienze acquistate con
alle
La Francia
fu
più forte in questa
la
classicismo. Senza dubbio bilancia
tere sulla
riamente grande coltura
cese ha forse
nente verso
le
verso
e
che
Tammirevolc
del
popolo fran-
un gusto
più
sono propri
anche
nella
da per
scultura
arti-
pittura,
più
i
forti
ripercuotevano poi
si
partirono,
tutto,
del resto, anche si
da
durante
Ma
Parigi.
classicismo fran-
il
stessa
quella
distinse per
profonda conoscenza tecnica che
la
pittura della scuola
di
David tra-
mandò
Il
lavoro
posteri.
ai
scienzioso
che essa può met-
plastiche.
della
secolo passato,
cese
di scultori
del
moderno
opere
campo
impulsi che
nomi
tirannia
mosse
e
forme
alle
sue
nel
illustri
dogmatica
la
sentimento
agili
Come
contro
lotta
suo maggior espo-
il
forme più
stiche delle
il
e
quel deciso
in
di
studio diretto della natura.
straordina-
è
;
artistica
numero
il
lo
e
su
fatto
«
salvò
co-
proprie
classicismo
esperienze
»
dal cadere
completamente nel do-
il
minio deirimitazione.
E
sempre un'arte
tuttavia fu
che in qualche
modo
mitazione quella che
era arte d'isi
era andata
formando e che esercitava il suo predominio nell'arte uftìciale. Le rimasero anforme classiche »>
((
Fitr.
cora per decenni
PAccademia inchinarsi e
Rome
»,
e
;
ad
credo esse
uniformarsi
l'abituale
della fama,
«
il
si
soglia
»
103. L.
E. Harrias
:
Il
giuramento
di
Spartaco.
del-
doveva tutto
l'insegnamento.
d'entrata
degli
Per decenni
scultori
aggiravano nelle stesse orbite.
Ma
i
temi
del
«
prix de
francesi nel regno della gloria e
dovendo
i
giovani, ciò nonostante,
anche questa forza conservatrice ha indiscutibilmente avuto qualche buon risultato. Senza le basi che erano loro date con questo rigore scolastico, la maggior parte di quegli artisti che più tardi si scostarono dalla « gran madre », non avrebbero mai potuto iniziare la lotta contro di essa.
lavorare seriamente e coscienziosamente,
Eugène Guillaume sia stato
(nato nel 1822) dimostrò innanzi a tutti di quale nobile produzione
capace l'accademismo francese.
STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELl'arCHITKTTLRA ECC.
I-O
•7
Le sue rappresentazioni del mondo romano specialmente le
—
sue
opere principali
Gracchi e
romano fiera
:
gruppo
il
Matrimonio
—
\wi)
(fig.
busti dei
i
hanno,
severità delle linee, dei
nella
linea-
menti umani e dei panneggiamenti, una specie di freddo orgoglio che è pieno di fascino.
seguace
del
Questo convinto
classicismo,
che per
sua posizione ufficiale ebbe una
la
grande
preminenza
francesi,
tenuto, durante di vari
decenni,
cui si
era
come
la
attività
principi artistici
ai
informata
testa
sua
la
suoi
ì
seria
a cui egli
ritratti,
intelligente
dell'ar-
e posata
tranquillità
era stato educato. Jean
Joseph Perraud (1819-187G) girava
età
Darboy, hanno sempre
civescovo quella
sua lunga
la
Anche
giovanile.
artisti
irremovibilmente
è
si
sugli
nello
ag-
si
ambiente:
stesso
il
suogruppo Dra m ma lirico all'Opera di Parigi dìrcìoslm ancora
Hig-.
164.
H. Chapu
:
Giovanna dWrco
—
Parigi,
matismo delTelemento piramidale, mentre la sua Favciullczza di Bacco, che fu molto ammirata al-
Luxemburg.
l'
dimostra già
passaggio a linee alquanto più
il
Esposizione mondiale del
vivaci.
Lo
stesso
si
deve
Hippolyte Moulin (nato 1832 il cui Mercurio con la sghignazzante fauno II segreto di regio )ii superiori) fa quasi dimenticare per la ,
mentazione
la
provenienza
dal solito motivo, e per
Aimé
Millet
l'Opera deve \ Apollo delia sua cupola. Passando poi ad un giovani, è
Spartaco
da ricordare Louis Ernest (fig.
nel giardino delle
1Ò3).
Barrias
lo sche-
(1841-1905)
Tuileries,
svela
una
cui
per
dire
Erma felice
d'un
movi-
1819-1891) a cui
cerchio il
1867.
di
artisti
Gi^iramento
straordinaria
più
di
maestria
nudo; egli si avvicina al movimento patetico nel monumento colossale a Victor Hugo. Questa tendenza incominciò poi ben pre^^to a prendere una parte preponderante nella scultura francese, alla quale non fu ignota la delicatezza nel
modo
di trattare
con cui lavoravano Il
i
il
grandi maestri del secolo
formalismo accademico era minacciato
due parti:
dalla
XMIl. nella sua
supremazia specialmente da
scuola di Francois Rude, che continuando
il
realismo
di
Houdon
moderna attraverso un più stretto avvicinamento alla natura, e da un gruppo che si manteneva alquanto più discosto basandosi sulle dure forme del primo Rinascimento italiano e che contrappotentava di introdurre nella
plastica
un
senso
di
vita
^
MANUALE
172
neva
posato ed inspirato
il
stile
Carpeaux
esteriore, dell'antico,
DI
STORIA DELL ARTE
puramente questo movi-
del Quattrocento all'imitazione, divenuta
Dubois sono
e
i
due grandi maestri
mento. Jean Baptiste Carpeaux (1827-1873) appartiene
alle
di
più forti personalità che
abbiano avuto un notevole posto nella storia della scultura francese. Oltre ad avere
un temperamento
scintillante,
sovrabbondante
era dotato d'una sana sensualità
;
e
di
una volontà
vitalità
e
forza
di
creatrice,
ferrea lo rendeva capace di
egli
imporre
suo genio all'ignoranza delle masse e alle dispute volgari degli artisti minori. Per l'insegnamento avuto da Rude, David d'Angers e Duret. Carpeaux si dedicò presto il
ad un intenso studio della natura e a tendenze realistiche che egli cercò di esprimere,
prima
sull'antica
suo
nel
piattaforma romana
«
Pescatore
famoso)
(allora
esli
161),
ancora senza gran sicurezza di se stesso,
Ma
gruppo
di
Ugolino^
adesso
padiglione di Flora
nell'alto rilievo del
maggiore gruppo allegorico dimostra ancora tarde influenze
cui
il
e
napoletano^ e nel
esposto nel giardino del Luxembourg. (fig.
»
italiane,
ha ritrovato se stesso. In questa incantevole figura della sorridente
Dea
che tende
dei fiori,
le
braccia
sopra paffuti e allegri putti nudi, vive già il ritmo aifascinante delle linee e delle il gruppo della danza per il forme che trionfa poi nel capolavoro di Carpeaux :
nuovo
edificio dell'Opera di Garnier, com,piuto nel
cantica
movimento
del
»
Mai
è stata rappresentata plasticamente
Pestasi del piacere sensuale ebbe
mai un'espressione
la
smodatezza
«
bac-
con tanta maestria, né
di tale arditezza e,
ad un tempo,
Quelle belle figure
di tale'grazia. di
1869.
che attorniano in
giovinette
danze orgiastiche lo snello dio della danza sono sature di ebbrezza ciò
la
Con
di oblìo.
e
tutto
composizione del
libera
gruppo, tanto nella costruzione,
quanto giuoco
e
nell'esecuzione
nel
delle linee,
di contrasti
appare mirabilmente complessa e
l'apparentemente
dinamento
delle
guidato dal
più
dimento
figure
or-
risulta
maturo inten-
artistico.
prendiamo più
libero
Oggi non comproteste che
le
quell'opera suscitò in
nome della
non
riuscirono
morale
;
e
che
però a toglierle
Anche
nella
creazione di
le
suo
Carpeaux, del
posto.
grande
seconda
tana nel giardino
bourg con
il
la
fon-
Luxem-
quattro parti del
mondo che sostengono taneamente un globo le armonie ritmiche
simul-
terrestre, dei
ben
Fig-,
165.
Paul Dubois
:
La
Pulcella.
{Gazelte de Beaux-Arts).
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELl'aRCHITET TURA ECC. accordati movimenti e
nude
delle
Non
la
vita calda
reggitrici del globo
a torto
si
e pulsante nei corpi
sono piene
di
1
73
splendidamente modellati
fàscino.
trovò che in queste esaltazioni della
belle/./.a
femminile
e del-
l'esuberante gioia di vivere stava un ritlesso dell' orgia dello Champagne di quei secondo impero »; al quale, coi suoi caratteristici busti agli uomini più illustri e alle donne più affascinanti, si può ben dire che l'autore abbia eretto un monumento .,
Ma
immortale.
con una gioia
la
raffinatezza d'un'epoca di coltura
di vivere
mano seppe dar forma
decadente
ingenua e tutta pagana a cui ed espressione.
Fig. 166.
Emanuel
la
si
confonde
forza creatrice
in
della
lui
sua
Frérniet: Elefante.
Auguste Gain (1822-1894) fu pure uno scolaro di Rude. Più tardi egli assunse la sua discendenza da Barye diventando scultore di animali e passando da rappresentazioni di piccolo formato a gruppi drammaticamente movimentati di fiere selvagge.
Le
sue aquile e
i
suoi avvoltoi,
che lottano per l'esistenza e per
monumento la
Duca Carlo statua equestre del Duca del
di
colossali di leoni e grifoni in
la
i
leoni e
preda sono
di
i
cinghiali,
una
le
verità
tigri
e
i
magnifica.
coccodrilli
Anche
il
Braunschweig a Ginevra, creato da Gain, che porta
stesso,
sopra un alto basamento, è decorato da
marmo
figure
rosso.
Henri Chapu 1833-1891; sta in connessione con Garpeaux perchè ambedue frequentarono la scuola di Duret e anche per la naturalezza delle loro figure. Ma Chapu aveva anche studiato da Pradier ed aveva acquistato il gusto delle squisite finezze e delle linee piacevoli e graziose da quel grande maestro delle leggi este-
MANUALE
174 tiche
e
;
suo talento delicato
il
gioventù
ncir
porge
che
corona
la
Ecole des Beaux-Arts
((
ma come una
mazzone,
femminili
Quest'opera
giovani
e
belli
Giovanna
di
e
La
figura
la
figura
Henri Regnault
lo
lo
rive-
drappeggi di
vesti
non come un'ainnalzante una pre-
d' Arco
inginocchiata e
verso cui volge
cielo,
al
d'AgouIt,
contessa
monumento
al
Domremy,
pastorella di
ghiera fervida e inspirata
sguardo
(fig.
1(4'.
Museo
di (>hapu, al
Lussemburgo, ha divulgato prima ogni altra la fama dell'artista. Do-
vunque
messi
furono
copie
delle
fanciulla che sta
conosciuti cui]
i
nel
devota
diventando cosciente traspare
eroica,
meno
verde degli arbusti. Sono
nel
e
dove
;
questa
di
missione
della sua
perfino
Kopenhagen
di
solenne
figura
gessi
dei
dell'opera,
campo Orsted la
d'alloro
E' significante che egli ha rappresentato
soffici.
di
della
vita.
la
ninfa morente Clitia e lavori consimili
la
»,
lano maestro nel modellare corpi
del
attenne fedelmente per tutta
si
pensiero sulla pietra funeraria
in alto rilievo //
della
vi
STORIA DELI. ARTE
DI
monumenti
di
Chapu, fra
emerge quello dell'avvocato Ber-
ryer nel palazzo di giustizia a Parigi.
Arco quale guerriera giovanile era un tema Il
Giovanna
rappresentare
che
corrispondeva
spirito
che
Paul
di
mondo
interamente
Dubois
classicismo
dal
allo
(1829-1905Ì
si
rifugiò
nel
forme
del
austere
delle più
d'
'400.
La
flessuosa
giovi-
figura della
netta rivestita d'un'armatura di ferro
incedere superbamente Parigi),
il
suo
viso
sguardo estatico
sta per
che
cavallo di battaglia
sul
(a
Reims con
sottile
rivolto
e a
all'in
lo
su,
Fig. 167.
il
Em. Frémiet
Velasquez
:
—
Parigi.
{Gazette de Beaux-Arts).
gesto angoloso del braccio che tiene la
spada come
tradiscono
manifestamente
primo Rinascimento
(fig.
al
stre del
Connestabile
dano
ritratti di
cantori fiorentini;
di
l'entusiasmo con
165).
Salon nel 1861,
debuttò
i
emblema,
un sacro
si
Davanti
pensa
Montmorency
pittori italiani del e
tornano
alla
per
il
bronzo
a Chantilly
XV,
secolo
al
le
sarcofago
si
si
pensa
Verrocchio
al
studio del
trova
il
;
si
ricor-
davanti al suo bronzo argentato di
opere architettoniche
colonnato aperto del suo
generale de la Moricière nella cattedrale agli angoli del
Io
San Giovanni bambino^ con cui egli Donatello; davanti al suo monumento eque-
memoria
basso e alto Rinascimento, davanti
Dubois approfondì
suo
al
al
cui
di
Nantes,
gruppo divenuto
e
scultorie del
monumento funebre
fra
le
famoso
cui
figure
della
di
Carità
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELl'arcHITETTURA tC:. coi
suoi
antichi
figli.
In tutte queste opere egli
maestri a cui Dubois
si
delle
rievocata
mirabile naturalezza de-li
la
era avvicinato durar.
Anche la fine figura di Eva, pittori Bonnat e Baudry, le teste quest'arte matura che tempera la un ragionevole senso
ha
forme
il
di
n
ungo soggiorno
Narciso del Lu:,6cniburgo
Italia.
bronzei dei
b^rsti
i
in
Gounod, Pasteur
e altri stanno nella cerchia di fiorente ricchezza dell'inspirazione individuale c.n e che obbedisce alle leggi della serenità plastica.
L'arte
di
meglio
che
Dubois.
che
altrove
nella
Jacobsen-Ny-Karlsberg
non ha niente
gen,
ma
innovatore,
dimento ed
opere
mai
Kopenha-
a
esageratamente
di
suo prolondf^ inten-
il
torma
gusto compito ha creato
cui
la
gliptoteca
problemi della
dei
suo
il
ammir.i
si
non
bellezza
perderà
suo valore.
il
Altri
notevoli,
francesi
artisti
sono: -Eugène [Delaplanche i8gi),
scolaro_\^di
naturalezza
(183Ò-
Duret. che ricercò
d'espressione
sua
nella
Eva dopo il peccato 'Luxembourg). Emanuel Fremiet 1824-1910), nroveniente dallo studio dii^Rude,
si
dedicò dapprincipio, come^^Cain, alla plastica
sua
animali
di
Nella
iò6).
(fig.
fecondissima [attività
dedicò
si
poi a modellare
statue
sono notevoli
il
monumento
vanna d'Arco
sulla
equestri
piazza
—
Gio-
a
delle
Pi-
ramidi a Parigi, quello di Velasquez davanti
167) ed
fig.
colonnata
alla il
Louvre
del
Co7idottiero gallo.
—
realismo di Frémiet è qualchevolta
Il
una bravura
di
superficiale
ma
;
la
stupefacente conoscenza del corpo uFig. 168. H. Gasser
:
La donna
del
mano
Danubio
V'ienna, Giardino Civico,
e animale dà una
forte
indi-
vidualità artistica alle sue opere.
Germania aveva poco Francia. La sua liberazione
La contrapporre
dogma
alla
classico
germanico ebbe
ricchezza dei talenti plastici della
avvenne pochi
potente per cedere
gli
ingenue
alle
Apostoli,
modo molto
riflessi
cando che Thorvvaldsen Cristo e
in
—
si
il
nella
più lento.
plastica
sculture
;
culto romantico per
Il
il
dal
passai»
>
fàscino dell'Antichità era troppo
del Medioevo.
grande pagano
il
da
Gli
artisti,
non
dimenti-
— aveva accademicamente rappresentato
attenevano strettamente
ai
precetti accademici anche se
si
trattava di rappresentare opere di carattere religioso.
Tutti
gli
scultori
seguirono
l'esempio
;
e soltanto
pochi
tentarono
di
salvare
MANUALE
176 dalla
dimenticanza alcuni pochi
come ad esempio successo
^^'ilhelm
modesto realismo portato a Dresda. 1866),
il
Achtermann (I799-I8^^4)
A
in
moda
!•:
dei vecchi xilografi e scalpellini medioevali
tratti
fusione di un classicismo
la
SIORIA DELL ARI
DI
attenuato,
di
della
\'estfalia.
un docile
Berlino lavorava in questo spirito
creatore dei gruppi guerrieri sulla
piazza della Belle
Ebbe maggior
rinascimento e d'un
Rauch a Berlino Ferdinand August
dagli scolari di
—
e di
Rietschel
F'ischer (i8oc,-
Alliance, e più tardi
h.-
Fig. loy. R. Zurabusch
Monumento
:
a Heethoven.
Rudolf Siemering (1835- 1905), conosciuto per il fregio Germania 18 ji numento all'oculista Graefe a Berlino. A Monaco, presso Schvvantaler
Widmmann
(18 12- 1895).
Bauer (1797-1872) (1794-1865).
Donna
del
fra cui
Inoltre
Danubio
A
Vienna
specialmente
sparsi
un
a \'ienna
(fig.
numerosi discepoli il
dappertutto:
(fig.
168);
169), e
;
si
dell'accademico
mo-
il
nota
coniatore di medaglie Josef Daniel
po'
equestre dell'arciduca Carlo a Erfurt
Maria Teresa, Beethoven,
i
e per
Max
Franz
Bohm
Hans Gasser (1817-1868):
Anton Fernkorn
(1813-1878):
la
statua
Kaspar von Zumbusch (1813): monumenti a Radetzky a "S'ienna; Otto Konig (1838); Ernst
LO STILE STORICO NF.LLA PLASITCA, NI-LL'ARCMITETTURA TCC.
Bandel (1800-1876):
von
"" I
monumento
Arminio nella Foresta di Teutoburg; Joseph Kopf (1827-1903;: ritratti; Kon-
di
rad Knoll
(1829-1899
Monaco
pesci a
Robert
;
// ladro di oc/te, fontana a
Tutti questi vettero efficace
dei più
fontana dei
Diez
Dresda
(
1
844)
fig.
però non
artisti
1
70
:
1.
risol-
problema il movimento più venne da Berlino dove alcuni
il
:
anziani
erano opposti fra
la
.'
questi
discepoli
alle
Rauch
di
si
regole convenzionali
;
Theodor Kalide (1801-1863):
Baccante avvinazzata sopra una pantera nella Galleria Nazionale U'ilhelm la
;
WolfF
(i
Ma della
816-1887)
:
rinnovatore
sculture di animali. uscì dalla
nuova generazione Egli
(1831-1911}.
mente,
quasi
:
schiera
Reinhold Begas
ricorse
coraggiosa-
contemporaneamente
a
Fig-.
Reinhold Bcgas
171.
Carpeaux
:
Susanna
Francia, al barocco
in
bagno.
nel
e portò
;
con questo mezzo un sangue nuovo plastica tedesca. in
quel
sec.
tempo
Non
era facile di ricorrere
all'arte del sec.
XVII
e del
XVIII, giacché niente era più disprez-
quando
zato del rococò e del barocco da era sorto
classicismo. Begas sentiva
il
pugnanza per stica
nella
il
carattere vuoto
accademica;
egli
ri-
della pla-
anelava alla
vita
e
movimento. Figlio d'un'epoca storica, egli cercava uno stile storico. A Roma, dove egli si trovava in compagnia di artisti che si potevano dire « ricercatori del nuovo al
t»
Feuerbach, Bòcklin, Marces, Lenbach, Allgever).
imparò ad apprezzare Parte
egli
tarda italiana. fino a Bernini
da Bernini Fig. irò. R. Diez
per fontana.
:
Il
ladro di oche
—
approfondì
Non la
in poi lo
sapeva
capire
perchè
tradizione fosse sacra e
disprezzata
studio
di
quel
;
perciò egli
periodo
che
Dresda, figura
va dal tardo rinascimento
fino al
barocco.
MANUALE
78
DI
STORIA
DELI-
ARTE
Tuttavia Begas non seppe sempre tenersi in questa via: egli fu un
simo
artista
quando modellava statue o gruppi
minili [Ve7iere che co /isola
La
piangente,
quando creava forme fem-
decorativi,
Pan
che acquieta Psicli e abbandonata^
ninfa che monta sul dorso del centauro, Susanna nel bagno
quando doveva formare o
Amore
pace,
la
la
soprannaturali
figure allegoriche
concordia o
la
gloria
;
notevolis-
oppure rappresentare
queste leggiadre creazioni, e poi col gruppo d'animali per
;
(fìg.
171); oppure,
o personificare personaggi il
i
illustri.
fiumi
Con
mattatoio di Budapest,
r>i(r=v
Fig-.
con di
l'attico
E. Hellmcr
17-.
:
Bozzetto per
moDumento
a Goethe.
condotto con ispirito barocco, della nuova Borsa di Berlino,
Moltke, di Bismarck e sopratutto di Menzel
numento
il
;
e
anche con
la
a Schiller (18Ó3-1871), e con la personificazione del
coi
fine figura del
dramma
busti
mo-
della lirica e
della filosofia e della storia, egli ottenne straordinari successi.
Però, comparando
prima
come alla
linea
suo nome,
voluminose creazioni monumentali a egli
va lodato per
i
suoi
belli
e
vivi
cui
va unito oggi in
particolari;
perchè,
molti altri grandi talenti dell'arte tedesca in quell'epoca, egli non riuscì a dare
sua arte un'impronta nuova e personale.
Ma alla
il
le
se questo
sua maniera,
maestro era ricorso la
al
barocco per dare più naturale
freschezza
maggior parte dei suoi seguaci considerarono questa nuova ma-
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELL'aRCHITETTURA ECC.
come uno
nifesta/ione
storico nuovo, e
stile
occorreva invece che una nuova ravvivare
la
raggiunse
Tilgner
vita,
Begas aveva
plastica.
fatta
preso
lo
si
misero
senz'altro
movimento
di
slancio con
gegno più
focosa
trante e piena
Soltanto egli
Ora
venisse a
genialità,
mèta e gli altri erano troppo pesami per seguirlo. Vienna (1844-1896 gli può esser messo a confronto;
sottile e più grazioso del
copiarlo.
e di passione,
la
di
a
179
ma non \'iUtor
aveva un
in-
berlinese, e pari a lui nella caratteristica pene-
forza dei
di
suoi busti. ritratti
I
Carlotta
di
Wolter, Grillparzer, Bauernfeld e quelli delle piccanti bel-
lezze
della
sono
ma
valore duraturo. Pri-
di
opere monu-
fra le sue
monumento
mentali
è
Mozart
in cui egli
suto
viennese
società
il
a
ha intes-
indovinatissimi
motivi
rococò di carattere viennese. Egli
poteva
inspirarsi
ricche tradizioni
organicamente
le
denze realistiche
;
da
essa
sue
ten-
questo van-
mancava interamente
taggio
germanici.
ai
L'arte di
mer
a
elementi
di
Sono
notevoli
per
la
Edmond
Vienna (1850)
ricca
a
un'arte
di
sviluppare
locale e
alle
il
è pure
barocchi.
monumento
liberazione dai Turchi
Santo Stefano
e la
Hell-
a
Vienna
Potenza Nazionale
del-
TAustria in un angolo della Burg.
Il
movimento pieno
vivacità che pulsa
queste
manca neppure monumento a Emilio
opere nel
in
di
non
Fig-.
173. J.
Gibson
:
Hylas
e le ninfe
—
Londra, Galleria N'azionale. Coli. XIX Century Art)
(Mac
Schindler. di fine interpreta-
Goethe, la cui bella testa compensa lo spirito un po' borghese della intera composizione Begas V austriaco Rudolf Weyr 1847) <^on le sue (fig. 172). Ricordano ancora opere: La forza navale delV Austria sulla Burg di Vienna, il fregio di Bacco sul zione, e nella statua di
teatro imperiale, e vari altri altorilievi.
Josef V. Myslbek (1848) di di lui
la
Rassegnazione
al
Praga riesce bene
palazzo del Parlamento,
monumentali; sono Cardinale Schwarzenberg in
in soggetti il
MANUALE
i8o
STORIA DELL ARTE
DI
ginocchio, slao.
è
il
la
statua
equestre
di
San Vence-
Di Heinrich Natter (1844- 1892) tirolese monumento ad Andreas Hofer sul Isel-
berg presso Innsbruck.
La
plastica degli altri paesi ha prodotto
poche cose notevoli dal 1830
al
1870.
11
sicismo di Canova e di Thorwaldsen tava ancora
ma
si
per
la
zione
Palmer
(Uà un'incisione
di
11
:
Rinascita
;
essi
italiana.
e
di
là
patria;
se
degli
Unger),
le
leggi
La maniera non poteva dare un nuovo
nella scultura.
poco sviluppato, impulso alla scultura europea
meno
Ma
i
man
nella
loro
pure non preferivano in
Italia.
come vedemmo, aveva terzi del secolo,
britannica, in cui
il
rimase
senso della forma è
gl'inglesi
;
imitare
di
stabilirsi
di
o
più
quello che avevano visto all'Estero.
grandi scarseggiavano. soltanto
merita egli
ancora
scultori di ogni na-
accademiche
preso un posto così importante nella pittura nei primi due
contentarsi
Tltalia fu
mattino.
L'Inghilterra che,
dovettero
E
formavano colonie internazionali a Eirenze, donde trasportavano
definitivamente
molto indietro
John
Dopo Flax-
Gibson
(i
790-1 866)
menzionato. Nel
esser
di
18 17
entrò a far parte dei condiscepoli di
Canova
non abbandonò più la città eterna se non per l'annuale visita a Londra. La sua fama si diffondeva ovunque. Le sue opere gentili e piacevoli, come
Amore
e
Nazion.
di
Leandro^'
duchessa ford,
llylas e le ninfe (Gali.
e Psiche^
il
Londra,
fig.
monumento
173),
Hero
erano conosciute da interessanti
le
e
sepolcrale per
di Leicesternella chiesa di
Sono
la
Long-
tutti.
sue prove di scul-
ture policrome con cui egli riuscì a dare
una buona interpretazione tica.
di plastica an-
Soltanto molto più tardi questa sua
innovazione trovò favore
;
ma
egli vi per-
severò anche dopo
la prima sconfitta facendo una statua colorata della giovane Regina Vittoria (1847) III a dispetto della di\
r
.
sapprovazione dei
:
affermava sempre più una ammirazione
Roma
poi Fig. 174. E. D.
eserci-
sua influenza in tutta l'Europa
terra promessa
la
a
la
clas-
suoi contemporanei
;
e
.. Fig.
.-pvh-.,, P. tedi: l/.-i.
11
, ,• .. p ratto di Polissena
—
Firenze.
(Fot. Aiinari).
LO STILE STORICO NF.LLA PLASTICA, NLLl'aRCHITET l TRA ECC.
l8l
poi altre statue e busti, e sopratutto una figura di \'enere tre volte ripetuta E" puro suo il monumento funerario della Regina al Parlamento. Fu allora che incominciò Inghilterra la passione dei monumenti pubblici passione che prese piede più tardi pure nel Continente e che tini col portare tante manilesta/ioni di cattivo gusto in tanti paesi! Nella cerchia di quegli artisti che si erano messi a servizio di questa passione nazionale soltanto pochi emergono. Della più vecchia generazione merita nota Francis Chantrey 1781-1X42 che modellò il Wellington della Borsa di l.ondra dei più giovani 'l'austriaco .Joseph
m
-
^
Fig-.
V. Vela: Napoleone
irò.
a S.
Elena
—
X'ersailics.
(Fot.
Edgar fra cui
Bòhm
(1834-1890' che venne presto a Londra dove produsse molti
quello di
Lord Beaconsfield
nella
abbazia
di
W'estminster
e
Hraun
e
C).
monumenti
Henr\-
Mugh
Armstead (1828) che cooperò alPorribile Albert-.Memorial di Hyde-Park. Ma anche le opere di questi artisti non si elevano al di sopra della mediocrità. Sta già ad un altro livello Alfred George Stevens (1817-1875) che si dedicò molto a lavori decorativi (la sua migliore opera è il camino di Dorchester House). Egli aveva .studiato sotto Thorwaldsen a Roma di lui sono due leoni davanti al British Museum e progetto del monumento a W'ellington nella cattedrale di San Paolo. Quale inse:
gnante
di storia
Anche
in
dell'arte a Shellield egli svolse
America prese
il
i
una considerevole
piede l'insaziabile mania dei
attività.
monumenti
—
l'artista
MANUALE
l82
DI
STORIA DELL ARTE studiato e che morì in
Hiram Powers (1805-1873) che aveva
più in vista è
Italia.
il monumento a Daniel una schiava greca, busti e statue Webster a Boston possono competere con le opere dei numerosi scolari di Canova e Thorvvaldsen. Un americano che non studiò in Europa è Erastus Dow Palmer (1817; fig. 174) egli seppe dare un'impronta di spontaneità molto attraente ai suoi lavori.
Una
Eva
figura di
e
;
;
Nei paesi nordici TinHuenza
di
Thorvraldsen era specialmente potente. La Dani-
dopo il suo grande maestro e gli scolari di confini del proprio paese lui. I nomi degli artisti norvegesi la cui fama oltrepassò dodici apostoli nel duomo di Drontheim, e sono: Hans Michelsen ('789-1859): Middclthun (1820-1886): ottimi ritratti; e nella Svezia: Johann Niklas Bystorm I. O. (1783- 1848, uno scolaro di Sergell, morto a Roma, il quale lasciò alcune graziose marca non ebbe più voce
in
capitolo
i
i
177. P. C.
Fi"-.
non usciva allora dal
fi
l'ietroi,'rado,.
Notte
Suo
».
scolaro
poi un reputato maestro
gruppo Venere
e
Amore,
—
nel cui studio fu
Ponte
di
Antischkowbriicke.
Frithjof Kiellberg (1836-18S5):
il
fece
Meunier ebbe da
e nei
accademico.
stile
i
ma
monumenti
Un
a
lui
famosi
i
Matthias Kessels di
Roma
andò poi a
primi
Egmont
del
altorilievi
Charles Auguste Fraikin
manifestò profonde conoscenze d'arte. (1810-1882Ì.
solito
era bensì stato a Parigi,
784- 1836);
neirorbita di Thorvvaldsen ((
—
Belgio, che più tardi doveva occupare un posto cosi importante nella
il
plastica europea,
della
di cavalli
a Linne's a Stoccolma.
Anche Maastricht
Domatori
:
John Bòrjeson (1836;; Johannes
figure femminili;
monumento
Clodt
e
altro scolaro di Kessels fu
creatore della imponente statua equestre
di
—
e
nel suo
Bruxelles
a
»
che divenne
insegnamenti
Hoorn
entrò
Giorno
a
(18 19-1893)
ed
egli
Eugène Simonis
Goffredo
di
Bouillon a
Bruxelles.
Willem Geefs (1806- 1883); menti. La sua opera migliore è il
confronto con
il
suo
una ricchissima attività in statua di Rubens ad Anversa
esplicò la
monumento
ai
martiri, a
Bruxelles.
fatto ;
ma
di
monu-
non regge
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA. NELl'aRCHITETTURA ECC.
L
è
influenza di
si
estese fino alla Russia.
Il primo scultore russo di vaglia hvan Petrou-itsch Martos (1732-1833;. Aveva appartenuto alla cerchia di Raphael
Mengs la
Roma
183
e si era
preparato
alla
scuola classica per eseguire più tardi nella su. patria
statua dell'Imperatrice Maria
Fu
Posharesky.
Feodorowna
il
monumento
degli
eroi
per sua influenza che Boris Iwanowitzch Orlowskv
liberato dalla schiavitù
questi
andò
a
Minin
1793-18x7
e fu
Roma
e si uni a Thorwaldscn. \'arì monuRetrogrado sono di sua mano ed egli ebbe una schiera di discepoli nelmonumentale. Il barone Peter Carlowitsch Clodt (1803-1867) godette fama in
menti
;
di
l'arte
Fig. 178. F. Schmidt
tutta
e
Europa;
gruppi
di
egli
era
domatori di
specialmente
cavalli sul
:
Il
Municipio
di
modellatore
X'ieiina.
di
cavalli
e
di
lui
sono
ponte Antischkowbriicke a Pietrogrado
i
(tig.
due 177).
* *
*
Più marcatamente ancora l'influenza dei vari r architettura. Dal susseguirsi e avvicendarsi del
Medioevo
ha dato
alle
e
città
per l'avvenire
XIX. Tutte tettoniche in
la
le
del
Rinascimento,
moderne
il
tini
«
stili
continuo
storici
e dell'imperizia
epoche antecedenti avevano saputo trovare
un qualche loro ingenuo
e
spontaneo
istinto
del Classicismo
smodato Eclettismo, che
loro multiforme e sconnesso carattere
prova evidente dell'incertezza
rispecchiò nel-
si
ricordi
dei
a nascere quello
>•
le ;
;
e
artistica
che resterà del
secolo
loro inspirazioni archi-
un certo dato
stile
ani-
MANUALE
184
mava
il
casa privata,
la
ed
il
risultato fu che
essenziali della costruzione. e forse più tardi
si
Fig.
rici
ma
;
portò
chiese e
gli
edilìzi
per Testeriorità della facciata
Anche
apprezzerà
17'J.
anche allora
l'arte a
A
le
TORIA DELL ARTE
K.
si
il
in
quell'epoca non
modo con
W. von Hase
e E.
Oppler
cui
—
essi
si
in
quest'epoca
dimenticavano
mancarono
talenti
stili
sto-
Castello di Maricmburg-.
dovrà biasimare quell'eccessivo
—
architettoniche più recenti.
relativamente
Ciò
di Parigi, costruita in istile del
si
spirito
di
imitazione che
—
si
trovava di nuovo
la
Francia. il
Le forme
contatto di
idee
manifestò specialmente nell'Ecole des Beaux-Arts
Rinascimento italiano da Felix Duban
nel Palais de Justice di Joseph Louis
Bastiglia: e
grandi
degenerare nel mestiere.
miglior punto
Due (1802-1878) che aveva
con motivi del Rinascimento nella colonna nelle opere di Henri Labrouste (1801-1873).
classici
dei
parti
le
seppero valersi degli
antiche che avevano imperato sotto Napoleone dovettero subire
menti
Ma
profani.
invece una ricerca irrequieta, un giuoco confuso dei più svariati motivi sto-
s'iniziò rici;
palazzo e
S
DI
(1797-1870);
già mescolato ele-
di luglio della
Piazza della
STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELL ARCHITETTURA ECC.
I.O
183
iTFli Fipr.
1.^0.
movimento romantico
Il
Medioevo
questo giovò
e
;
classicismo
passò
si
il
quale
modo
in
per
ad Atene.
le
forme
architettoniche del
particolare agli editìzt di carattere religioso. Dal
latina
;
e
dopo una breve sosta
nel
Romanico,
gotico,
stile
Notre-Dame de Paris
«
delle scienze
risvegliò Tintcresse
basilica
alla
entrò a gonfie vele nello
per
Th, llansen: Accademia
»
Hugo aveva risvegliato Tentusiasmo. Da questo diluvio di goticismo di
si
\^ictor
eleva
Eugène Emanuel VioUet-le-Duc
(1814-1879; Egli fu prete
medioevale
dell'arte
una
e suscitò
grande inter-
il
Francia
in
vera riv^oluzione
nelle
idee architettoniche, grazie alla sua percoltura storica,
fetta
suo talento di
al
scrittore e alla sua pratica costruttiva.
l'amore
Egli alimentò e diffuse lezza;
stile
l'intendimento della sua bel-
ma
giunte e
vecchio
al
i
sue
le
innovazioni,
ristauri
non andò
cui
di
ag-
le
esente neppure Notre-Dame diedero
segnale pel sorgere
di
il
una mania pe-
dantesca di copiare e restaurare
i
mo-
numenti antichi. I
alieni
dalFadottare
anche
nel
rato
il
lo
stile
stati
corrente
continuare edifizì antichi o
neir aggiungervi
Ma
non erano
secoli passati
XIX
secolo
per esser
aveva troppo impa-
così
voleva documentare •
^
architettoniche.
parti
^
spontaneo la ^
imponeva spietatamente
;
esso
sua scienza e 1-
^-i-
gli
stili
1.
oltre-
Fig:. ^
181.
Ritratto
di G. Semper j. ^^,
^^
—
Da una
incisione
si
MANUALE
i86
STORIA DELL ARTE
DI
dimenticando che non opera neirintendimento dei vecchi maestri chi rinnega il proprio tempo. Dopo la proclamazione dell'impero. Napoleone III decise di due architetti incaricati Louis portare a compimento il Louvre. S'intende che TuUien Visconti (i 771-1853) e Hector Martin Lefuel (1810-1880) vollero che le passati
;
:
i
nuove
parti
spiravano
adattassero
perfettamente all'architettura della Rinascita, a cui
s'in-
parti già esistenti.
le
Anche la
si
più grandioso cditicio del secondo impero, l'Opera, finito soltanto sotto
il
Repubblica,
fu
eseguito nel più suntuoso e
pesante
più
del
stile
Rinascimento.
Indubbiamente il suo ideatore Charles Garnier (i 825-1 898) dimostrò di essere un esageraeclettico di grande genialità. Se tanto l'esterno quanto l'interno del teatro, tamente ricchi e pomposi, ci lasciano freddi oggi, bisogna pur riconoscere che le
Fiij.
182. Vati der
magnifiche proporzioni della la
facciata,
artistico. <(
con l'imponente
La
XùlI
sala, fila
e
A. Siccardsburg
:
L'CJpera di \^ienna.
del foyer e specialmente dello scalone
di pilastri
nonché
tutta
sono imaginati da un non comune genio
un successo del monumentale del-
scelta del posto per l'erezione dell'Opera fu anch'essa
principio storico
l'intero quartiere.
»,
La
che trionfò così magnificamente nell'aspetto vecchia arte di costruire
che a suo tempo era stata
le
città,
propria
ai
popoli romantici e
portata in Francia dalle due regine Medicee,
si
riscon-
trava anche negli artisti di allóra. Si cercavano dappertutto linee vaste, vedute pro-
La
spettiche, punti di vista suggestivi.
nel far progetti di città in tibile
è la più fulgida
stile
prova dell'innato e indistrut-
senso artistico del popolo francese.
Germania l'evoluzione
In
venne
grande
straordinaria sicurezza degli architetti parigini
il
trionfo dello stile gotico.
riformatrici
non miravano solo
compì
si
Già
alla
i
nello
stesso
modo. Dopo
il
Classicismo
poeti e gli scrittori romantici nelle loro idee
poesia
;
ma
anche
alle
altre
Arti.
E
in architet-
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELL ARCHITETTURA ECC. tura,
Gotico diventò rapidamente
il
un prodotto
architettura gotica era stata
1
stile d'attualità
Io
«
».
Non
gotico era
lo stile
pensava più che
della Francia settentrionale,
che nelPattuale movimento era l'Inghilterra che dava lo spunto:
che
si
si
né
si
vedeva
dichiarò senz'altro
prodotto di un'Arte prettamente germanica.
il
.87
La tendenza
movimento e tutta l'attenzione si volse alle vecchie chiese. Fu specialmente il grandioso frammento del duomo di Colonia che attirò l'attenzione: di là cominciò per la Germania l'era dei ristauri e dei risarcimenti dei vecchi editìzl. Perfino un aporeligiosa di quell'epoca aiutò questo
;
stolo del grecismo, Friedrich Gilly, prese
per questo
interesse
nazionale e
stile
pubblicò un'opera sulla Marienburg. A-
vemmo
occasione
già
menzionare
di
l'interesse di Schinkel per lo stile gotico
ora, la
primo
il
continuazione
cui
a
architetto
duomo
del
affidò
si
di
:
Colonia
appunto Friedrich Ahlert (1788- 1833), scolaro di Schinkel per il secondo Ernst fu
;
F'riedrich il
Zwirner 1802- 186 1; che creò
suo capolavoro con
Remagen. Certo, a
t'Apollinare a artisti
non
chiesa di San-
la
tracce della scuola da cui
le
provenivano. Essi fecero tuttavia per attenuare
con
tico e sostituire
spontaneità
gotico
stile
stile
dei
e
gola
»
me-
inaestri
questo
di
Germania wurttemberghese Karl
attenuato
meridionale fu
il
per
Alexander von Heideloff caldeggiò
dello
rappresentante
Il
pos-
mosse
forme pure
«
pittorica
il
linee
le
bizzarre degli ornamenti
dioevali.
com-
fu agevole di cancellare
pletamente
sibile
questi
788-1 865) che
(i
nuovo
questo
la
quale
ideale
storico d'arte in diversi scritti su edifizì di
Norimberga
Medioevo.
Il
e
sull'ornamento
passaggio dallo
stile
Fig. 183. J.
nel
Otzen: La Chiesa
della Croce a Berlino.
gotico
a quello romanico fu effettuato da Heinrich H'Libsch di Kaiisruhe (1793-1863) e dal renano Friedrich von Gartner, l'architetto della Ludwigstrasse di Monaco con la
Loggia
e l'arco di trionfo.
anche
citate
il
vollero
quattro
mento;
e questo
decenni
prima
cava
la
:
il
ma
altissimi
gli
l'è Inetto
sorsero cosi
Spever,
duomo il
Baviera di di
gli
affidò
Bamberg Colonia
e di
oltre
alle
opere
Regensburg. Ci
fosse portato a compi-
terzo architetto Karl E. Rich. Voigtel
campanili col fiore
influenza
stile
infinite
di
a
croce.
Era compiuta
desiderato e agognato mancava.
gotico ebbe grande
maniera inglese dello
e pittorici
che
di
re
avvenne nel 1880 quando
una grande opera, stile
duomo
restauro del
(1829-1902) potè coronare
Lo
romantico
Il
anche sull'architettura privata
;
si
ricer-
medioevale, specialmente negli elementi decorativi
costruzioni nello spirito dei Cottages inglesi.
i88
manuat.f: di storia diìll
Schinkel stesso dovette erigere
questo
per
stile
il
castello
il
arte Babelsberg
di
Potsdam
presso
in
principe Guglielmo di Prussia.
Anche a Vienna si volle usare lo stile gotico per scopi moderni. Friedrich von Schmidt (1825-1S01), che era stato scalpellino presso il duomo di Colonia, trasportò sul Danubio lo stile gotico per le opere profane. Il suo Municipio di Vienna (fig. 178' dimostra quanto bene
monumentale
di carattere
del Municipio di
si
vecchio
presta questo
amministrativo.
Monaco, Emmerich
stile
esigenze
alle
Georg Hauberisser (1841) produssero
Steindl (1839- 1902)
il
d'un opera costruttore
opere
molte-
t.fi,Ì^rÌH\i\\\.
Fig. 184.
quest'ultimo lece
Thornton
:
Il
Parlamento
Campidoglio
di
plici
:
tico
imperò nell'Hannover, paese che stava
il
Heinrich Andrea (1804-1846) e
altri
gotico hannoveriano, che raggiunse
von Hase tico
che
la
suo allievo
818-1907).
(i
caratterizza
Fu
—
Edwin Oppler
dominio
allo
stile
in stretta
anche
il
più che altrove lo
go-
nuovo stile suo maggior sviluppo con Konrad Wilhelm
palazzo reale
di
alla
fondarono
città quello
Marienburg
(183 [-1880) è eseguito nel suo
—
stile
relazione con l'Inghilterra. August talento
architetti di
il
Ma
Budapest.
questo artista che diede
Frattanto altre maniere d'arte il
di AVasIiing:ton.
stile
specialmente a Berlino
gotico; per esempio
ci
fu
Wilhelm
(fig.
il
strano 179)
stile
fatto
godal
preferito.
— avevano contestato
Sticr (1799- 1856) che eser-
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, XELL ARCHITETTURA ECC. citò il
una grande influenza quale insegnante; 800-1 8Ó5)
(i
Lo
Borsa,
la
;
classico
stile
"
tecnico
tìg.
^1
Egli chiamava
i-'^o).
della
la
cappella
classicismo
Charlottenburg
di
sono
del
castello.
al
Rinasci-
sue
opere.
Theodor Hansen 1^13svolgere in modi speciali le tradi-
a Vienna.
lavorava con l'intenzione di
vi
Parlamento
svolse nel
cupola
la
via di passaggio dal
la
l'Istituto
la
zioni accademiche la
è
;
Banca e trovò una strana modificazione
un danese,
1891},
maggiore
Hitzig (1811-1881) trovò
Friedrich
mento
cui opera
la
Johann Heinrich Strack (1805-1880) colonna di trionfo e Friedrich Ausust
indi
costruttore della Galleria Nazionale e della
Stuler
189
sua maniera
rinascimento elleno
«
»
e
austriaco.
v ì m^ m m m m m m mmmmmmmfmmm
nwPi
PMPr^P*^
Fig. 185.
A
Monaco
da Klenze Pitti.
Ma
la i
re Luigi
casa reale
«
risultati
Klenze non poteva fiorentino.
l'edificio
tutti questi
tendeva
:
La Borsa (Rovai Exchange)
dimostrava interesse per »
modo
La mancanza
di
energia
e
opere
di
le
e fece eseguire
maniera del Palazzo
nella
fredda correttezza
sostituirsi efficacemente di
di
alFimponente forza del-
freschezza
Hermann
accademica
dunque
fece
Nicolai
a
fallire
Dresda (1811-
Christian Leins a Stoccarda (1814-1892J. Re Massimiliano II di certo da ottime intenzioni, bandì un concorso a premi con cui in-
poter creare nientemeno che
una baraonda
la
Londra.
Rinascimento
della residenza di iMonaco
non potevano esser buoni: in alcun
il
a
di
mosso di
Tite
tentativi; lo dimostrano
1881) e quelle Baviera,
I
W.
di
«
uno
stile
nuovo
»
elementi diversi senza alcun nesso organico;
!
Il
gli
risultato
fu invece
edifizì della
Maxi-
milianstrasse di Monaco, che sono l'attuazione di questo concorso puerile, dimostrano la
strana
enorme confusione
di
concetti a cui
si
era munti. Sorse
allora
un uomo
MANUALE
ipo
che tentò
metter
di
fine,
con ferma e risoluta mano, a questa confusione Gottfried Con entusiasmo e con animo puro egli iniziò una 181). :
Semper (1803- 1879; fig. campagna contro « l'impotenza dario egli formulò
le
STORIA DELL ARTE
DI
e
il
fallimento
sue opinioni nel famoso libro:
creando un programma che purtroppo fu tardi,
verso
la fine del
in
compagnia
—
tre artisti
tura
dcirarchitettura
secolo.
A
«
Lo
Parigi, sotto
la
guida
Jakob Ignaz Hittorff (1792- 1867) egli conobbe tedeschi ivi stabiliti di
—
di
e di la
Con
istile
lapi-
nelle arti tecniche »;
stile
ed
riconosciuto
».
apprezzato
più
soltanto
Franz Gau (1790- 1853) e K. L. Zanth (1796- 1857'
forza e
il
valore
dell'architet-
francese.
Fig-.
Lunghi
186.
:
Il
Parlamento a Londra
viaggi a scopo di studio lo portarono attraverso l'Italia e la Grecia; e,
ricco di idee, egli ritornò in
Germania ad insegnare come una
l'architettura del Rinascimento. leria di
Ch. Harrv
Dresda
egli
Quando
mise da parte
si
l'abituale
trattò di erigere
tipo
«
un
architettonico
dottrina profetica edificio
del
per
museo,
la
»
Gal-
e fece
un palazzo del cinquecento.
La
festosa costruzione del teatro di corte di Dresda,
il
grandioso
progetto
di
Foro dinanzi al ponte Augusto, sono fatti nello stesso ordine d'idee. Ma la coltura storica di Semper era troppo vasta per applicare dovunque il suo stile preferito e finì anche lui per diventare un eclettico come attestano la fontana gotica sulla piazza della Posta a Dresda, i suoi lavori per musei, la ricostruzione della Hofburg di Vienna, le sue opere di Zurigo e di altre città svizzere, ed anche il progetto, mai attuato, d'un teatro Wagneriano a Monaco. ;
i
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELL'ARCHITETTURA ECC.
Sono
a notare
interessanti
rapporti
i
reciproci
dell'architettura
IQI
religiosa e di
quella profana, dal punto di vista delle tradizioni storiche, nel periodo che va dalla
metà
del secolo
mente
XIX
dello stile gotico
La tendenza
plici.
tino ai nostri giorni.
ma
;
accontentava
si
tempo
Romanticismo aveva provocato
del
campo
tante conversioni, parve che continuasse ad operare anche nel si
ricusò più di ricorrere allo
perfino la basilica cristiana.
gotico per
stile
questo senso da Stuler e Ludwig Persius che soltanto
delle chiese stabilirono
doveva essere
degli antichi cristiani
modo, conformemente zione e
Anche
lo
fare
diversi
:
non
progetti in
per
chiese
le
romanico
protestanti
tempo, veniva quasi sanzionata
Duomo,
il
Nel
basilicale.
istile
gotico, quello
stile
1856
quello
e
questo
in
;
i
contamina-
la
stili.
Inghilterra l'architettura del secolo
in
fece
fosse in
adottato
allo spirito del
mescolanza degli
la
IV
1804- 1845); ^ volle che anche
che doveva poi esser decorato da Cornelius,
Capi
dell'arte
chiese protestanti: e tornò in onore
le
Guglielmo
Federico
general-
meno sem-
condizioni della chiesa evangelica erano
le
cattolicismo, che nel
al
cattolicismo
Il
Basta mettersi nel centro della città
XIX
moderna,
più
incominciò
Londra,
per
classicismo.
col
aver
destra
a
il
Mansion House col portico greco di George Dance (1695- 1768); di fronte v'è la Borsa, con il colonnato corintio di William Tite (i 803-1 872 ;fig. 185) a sinistra la Banca d'Inghilterra, una creazione di John Soane (1750-1837); e ancora nel più puro stile greco il grandioso British Museum di Robert Smirke (i 780-1 867). Ma l'interesse ;
per
Io
gotico non
stile
a risvegliare
W.
A.
il
si
culto degli
mai assopito
era
medioevali
stili
N. Pugin (1812-1852) fu
un
Inghilterra.
in
come
e
;
instancabile
Romanticismo cooperò
Il
Viollet-le-Duc in
ed
profeta
Francia, cosi
assertore
nuovo
del
goticismo.
L'opera maggiore in questo
Barry (1795-1860).
Un
terzo
«
stile,
a Londra, è
goticista
Parlamento
il
fu Guilbert Scott
»
(fig.
186) di Charles
1810-1877);
monumento
restauratore di tutte le chiese d'Inghilterra, e creatore del
fanatico
Principe
al
consorte a Hyde-Park. Anche in Inghilterra incominciò presto l'abitudine di fram-
mischiare
gli
stili
svariati elementi
servarono
il
e
come
ornamentali
alle
là
sovrapposero
si
costruzioni d'ogni
E
culto dello stile gotico.
Nell'America del Nord
anche
dappertutto
fu costruito
classico; opera più volte imitata. Dappertutto vigeva fane, classicismo e rinascimento
;
nelle chiese
:
stile
le
cose andarono cosi.
Washington
di
principio:
il
soltanto con-
chiese
le
;
ovunque, nel mondo,
Campidoglio
il
stile
indifferentemente
(fig.
in stile
184)
opere
nelle
pro-
gotico.
*
*
Anche
nelle
*
industrie artistiche, intorno
alla
metà
del
secolo,
confusione. Soltanto in Francia esisteva ancora qualche cosa che tradizione artistica delle industrie. si
in
Né
durante
era dimenticata la maniera dei vari Luigi
onore
la
monarchia, riprese pure
era però ben passato; e più,
anche
forme
gli
artisti
modo
e
quando per
che per
storica la
la
la
durante
smania
di
copiare
l'Impero
restaurazione ritornò
finitezza del
andava ricercando
v'era che
poteva chiamarsi
gusto à^Wancieìi regime. L'antico
andavano perdendo
in Francia, la tradizione
del passato, di
il
;
rivoluzione, né
la
non
tutte le
splendore
mestiere. Di
immaginabili
andarono smarriti
tutti
i
MANUALE
192
sani principi delle vecchie industrie.
DI
STORIA DELL ARTE
prima Esposizione mondiale che ebbe luogo vero spavento
si
potè constatare
la
il
Principe consorte
dove Gottfried Se mper, che
si
a
Londra
nel
1851
il
bisogno d'una riforma
appoggiava
caldamente
trovava a Londra dal
1849,
;
inco-
Si
prima
e
di tutto
riformiste, e
idee
le
dalla
allora che con
fu
;
data
fu
buon gusto.
universale decadenza del
minciò dunque, subito e ovunque, a sentire a Londra, dove
miglioramento
spinta ad un
La
*^bbe Fincarico
dal Prin-
fe
Fig. 187. Gottfried
cipe Alberto di stendere
Museum
(fig.
Nel 1833
Semper
:
Coppa
un progetto per
per punch
in
South
del
Kensington-
187).
fu fondato
il
«
Department
un tempo relativamente breve,
una posizione
(progetto).
l'organizzazione
of
Science and Art
esposizioni, furono impartiti corsi d'insegnamento,
che
—
di
l'industria
primaria importanza. La Francia e
si
divulgarono
artistica la
»,
inglese
si
organizzarono
scritti d'arte
aveva
:
così
raggiunto
Germania seguirono l'esempio
1804 fu inaugurato in Austria il ^ Museo per le Arti e per le Industrie sotto la direzione di Rudolf Eitelberger von Edelberg (18 17- 1885). Erano con lui
e nel
barone
Armand von Dumreicher
questi tre artisti
Jakob von Falke, e Vienna deve se poco tempo dopo essa era alla testa dell'attività
striale nei paesi tedeschi.
e
alla
attività
;
» il
di
artistica indu-
LO STILE STORICO NELLA PLASTICA, NELL ARCHITETTURA ECC.
Molte di
Karlsruhe, nel
westfaliano per fu,
ma
seguirono
altre città
1867
arti e
su per giù, uguale nelle
forme
sembrava
si
tutti
Museo
suo esempio: nel i8'35 sorse
industriale di Berlino, nel
industrie a Colonia. in tutti
Il
1868
per
tutti
oggetti
gli
L'Inghilterra e
i
quali poi
al
passato.
dovevano figurare
d'Europa
la
i
cosidetti
mobili
si
Nonostante
ciò,
miglioramento
Nelle
un progresso più agiate,
case
nei suoi vari quadri. In
BouUe
diventarono
ma
in
un
d'attua-
dell'epoca di Luigi XI\'.
Francia erano relativamente salvate dalle tradizioni
coltura che resistevano nelle loro Capitali;
mancavano,
Museo renano-
il
nello studio d'un pittore di soggetti storici che radunasse disor-
salotti
i
Scuola industriale
paesi; tecnicamente era stato raggiunto
i
certo periodo, per esempio, sotto l'influenza di Napoleone III lità
la
risultato dei tentativi di
continuò a ricorrere soltanto
di essere
dinatamente
il
il
I93
di vecchia
Germania, dove queste tradizioni
precipitò inconsciamente nella voragine d'un'imitazione senza scrupoli.
un poco
alla
volta in
Germania
l'industria trovò
il
suo
stile:
il
Ri-
nascimento tedesco, rinnovato dal sentimento nazionale. Rudolf Seitz (1842-19 io) e
Lorenz Gedon (1843-1883; lavoravano nello spirito del secolo XM. A Monaco Georg Hirth (nato nel 1841; diede un vivo impulso al movimento con varie pubblicazioni e sebbene questi insegnamenti e questi esempì artistici fossero in ge;
nerale
nuova
trivialmente vita
e
male
incominciava a pulsare anche
tanto l'ultima generazione del secolo dalle pastoie dell'imitazione,
natura e
le
nel
interpretati in
XIX
campo
industrie,
tuttavia
queste manifestazioni dell'arte.
che
cercò
creando un'industria
esigenze della materia
delle
impiegata,
di
di
cui
svincolarsi
ogni
corrispondesse
E
fu
una sol-
completamente
prodotto, secondo
però
ai
veri
la
bisogni
della vita.
13
PARTE QUARTA: —
I.
L
limprp:ssionismo e
periodo che va dal 1870
in tutti
i
rami
in questi
questo movimento fu
lanciò la frase fatidica:
E
le
sole,
è
il
giorno!
vedete in pieno
questo
:
fu
campo portava
quale essi entrarono in di
».
dubbio che non soltanto
anche
sue qualità fisiche.
le
di
vita.
come
oggetti
gli
coltà visiva,
siamo
la Il
diventati
dell'uomo
secolo
più
XIX
ha
fondo
a
principi
i
l'insegna
sotto
ma
evolve,
che
impressioni
rapidità della nostra vita e la continua tensione che essa richiede,
luce.
me-
Non
evolvono
si
nostra fa-
la
movimento;
del
ci
la
Si trattava
».
indubbiamente acuito
alle
suscettibili
si
che
pittori parigini
fondamentale importanza della
vita psichica
una
libera,
Impressionismo
»
nuova
l'occhio della giovane schiera di artisti, diventato più acuto, vedeva
glio dei loro predecessori la sostanziale e c'è
nome
il
pur sempre
l'aria
sole e riproducete
il
forme
;
giovane Emilio Zola
abbisogna
ci
ma
leggi e coi bisogni della
dunque il ciclo dei giovani dopo tanti slanci e tante prove cambiò e rimescolò da capo della pittura. Edouard Manet (1833- 1883) fu la loro guida; e li
mondo moderno
il
Il
entrare
Lasciate
che
decenni
pittura a dare Tesempio.
Quello che
«
pittura chiara e giovane.
la
francesi.
i
liberate dalle tradizioni,
organicamente armonizzanti con in
0.
nuove e proprie forme d'espressione
dell'arte
non ancora forse interamente
Anche
70-19
è per Parte l'epoca della liberazione
1900
al
Fu
dalla tutela del passato.
creò
18
la
ha educato a
percepire istantaneamente qualunque visione. Tutto questo doveva rispecchiarsi nella pittura.
Non
è giusto di
credere,
come
dell'impressionismo sieno avvenute impreparate
derna ha smesso ghese,
si
le
anni
faceva 40
si
e subitanee
riconosce chiaramente che
le
altre tinte
Nel secolo XVII aria
ambientavano
i
suoi
fili
le
;
il
e altri quattrocentisti
genio
tinte.
Il
di
prima
in
di
un
le
innovazioni
adesso che Parte mo-
;
conduttori riconducono fino
modo mai
visto
suo compaesano
prima
Manet, aveva frammisto
lo
ai
d'allora.
e
freddo a cui
al
Rina-
egli
su-
imitarono.
Velasquez aveva creato
più tardi. In Inghilterra Turner aveva fatto
quadri
che
sue apparenze rivoluzionarie per diventare anch'essa un'arte bor-
scimento. Già Pier della Francesca usava un colore chiaro
bordinava
fa,
Gova
entrare
dei quadri in
seguì il
le
fàscino
sue
cui luce ed
tracce cent'anni
della
luce
nei suoi
Nella Francia stessa Gustave Courbet,
colori pesanti dei suoi quadri luci chiare e lu-
MANUALE
196
E
minose.
infine
1867, l'Europa
Con grande ammirazione
tanea dei giapponesi.
di modi,
e
;
uomini
trovò
si
furono
fronte
di
scoperte
«
spon-
all'arte
opere
le
»
del
vide con quale delicatezza e con quanta modestia e semplicità
si
come sapevano rendere con poche gli
suir inizio del '60 e sopra-
:
nipponici riproducevano su seta e carta
pittori
i
STORIA DELL ARTE
avvenne ancora una spinta inaspettata
tutto all'Esposizione di Parigi del
lontano Oriente
DI
imparò da
Si
e gli animali.
linee
i
natura del loro paese;
la
Tarla,
colori più chiari,
loro ad eliminare
sole,
il
paesaggi,
i
cose secondarie; a co-
le
gliere con occhio sicuro Timpressione esatta e caratteristica d'una veduta. Katsushika
Hokusai
1760-1849;
189) specialmente, ultimo e importante rappresentante della
fig.
pittori
e
entusiasmava
xilografi,
L'impressionismo racchiudeva
pezzo
di
in
di
eminentemente personale
gli
più falso
ma
allegorie, di
Lo scopo
essi
cercavano
((
pittorica.
superficialità
tendenza
di
avvenimenti
la
di
sull'immaginazione
agire
di
musica
storici,
ma
si
Questo modo »
fare
di
;
il
effetto,
non
e la loro fantasia
sia let-
serviva di
si
soltanto di colore. di di
rubare
natura
alla
—
escogitarne
doveva inevitabilmente
nel trattamento della materia colorante
interrompere
qualunque
principal-
produrre un'impressione che potrebbe esser
proponevano era quello spiarne le armonie nascoste,
che
colorita, di
nima
sì,
coir effetto dei colori; essi rinunciavano a priori a
di
Fontainebleau
di
artisti
natura
confrontata con quella che esercita
sità
Gli
».
L'opera d'arte è un
«
:
il
terario che lirico;
idee,
loro forza di
la
come la intendeva la loro disposizione d'animo indiloro occhio individuale la vedeva. Non c'è niente impressionisti, come che di rimproverare alla pittura moderna la mancanza di fantasia e di la
sentimento. Gli impressionisti cercavano,
mente
tutta
Zola diceva bene quando
;
senso estetico dei suoi amici
natura vista attraverso un temperamento
avevano riprodotto viduale;
il
sé
in
parigini.
i
è un'arte
questa frase
aveva racchiuso
che
vecchia arte giapponese, quello
e
;
;
e
l'a-
ad una certa
portare
arrivò così anche alla
si
il
—
per dir così
lavoro prima che fosse completamente
provierato all'impressionismo di contentarsi dell'abbozzo
sua lumino-
la
Fu
finito.
rim-
vecchio Menzel credeva
seriamente che questi pittori moderni fossero
dei pigri,
rassero
abbastanza
opere. Questa
i
quali
di finire
novità.
Le conquiste
si
le
culoro
manifesta-
particolare
una grande
d'arte fu davvero
zione
non
dell'impressio-
nismo sono diventate un bene prezioso della pittura, e le sue leggi hanno conquistato tutto
mondo
il
in
pochi
decenni. Si può dire liberamente, ora,
che
di
la
storia dell'arte
180 u189, K.
.
Ti.io Hokusai
:
T, Il
o f . sog-no dtl fumatore. I
1
{Gatette des Beaux-Arts).
luce
libera e
pastoie
di
sono
un avvenimento
non minore importanza
che fu l'azione r;„ rig:,
della
maniera impressionistica
della
per
scoperta
la
di quello
liberazione
dalle
del bizantinismo, che a loro
i
tempo avcvauo
'
fatto Giotto e
Cima-
I-
bue nel
gruppo
preparare
il
IMPRESSIONISMO
grande
di pittori, usato
avvenimento
prima per
E
I
FRANCESI
'97
del Rinascimento.
scherno da Nadar a
ristico
sua per
di
artisti
si
mette
poi adot-
1,
ufficialmente da Durantv
:
innovazioni una schiera
nuovo
del
Les feintres impressionistes^ divenne una potenza. forma della vita artistica francese che nella maggior
opera la
nome
Parigi nel 187
tato sul serio dal critico d'arte Julcs Claretic, e infine usato
nella
Il
concordemente
in
marcia
E'
caratte-
parte
delle
verso una
MANUALE
igS Stessa
mèta
mentre
;
in
Germania
Come
STORIA DELL ARTE
DI
invece, Tevoluzione delTarte è generalmente segnata
tempo gli artisti di Fontainebleau, cosi anche impressionisti formarono un gruppo le cui parti sono tanto strettamente legate
da una sola personalità. gli
a loro
:
che riesce
difficile
riconoscere a chi dei componenti vada ascritta
il
emesso per primo le nuove leggi. Sappiamo che prima ancora
Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Fantin-Latour e che cercavano di risolvere quel air)
che
fino allora era
ifr..
•^#*^
problema
;
e
Non
Sisley erano stati d\ina stessa idea all'aria
^
è chiaro chi
studiosi più competenti
gii
Claude
gruppo,
questo
in
della pittura
rimasto ancora insoluto.
volta la maniera impressionistica
Manet
dell'entrata di
gloria di aver
la
libera
(en plein
»
abbia usato per
la
prima
non riescono
a
met-
•'?-^
i
m
'il
»^
.AS-^iy
Fig-.
i i
r3s!
191. CI.
Monet
:
Saardam
—
(Meier-Graefe).
Parigi. Proprietà privata.
Manet o Monet, Di fatto, l'evoluzione di tutto il gruppo avviene abbastanza regolarmente. Manet incominciò con quadri che non possono tersi
d'accordo se
sia
stato
davvero essere chiamati rivoluzionari. Dapprincipio scuola spagnuola tante
Paure
:
da
Velasquez
Hamlet o
colori di \'elasquez.
dedicato nei suoi pressionista Il
»,
è
il
//
suo ideale
gli
diede
già sperimentato da
Déjeuner sur Vlierbc
190) e
('fig.
Dopo che Lussemburgo
il
lo
olandesi
studio degli
coraggio
tocco
del
opere,
interamente
suonatore^ ricordano
Nello stesso tempo
viaggi,
apparisce quale seguace della
prime
sue
le
;
egli
largo,
Franz Hals, per ricavare un il
come la
«
caf/-
gamma
cui
a
//
egli
si
dei
era
veramente imimmediato.
effetto
suo pendant Dcjeuner dans V atelier sono
Manet richiamano
di
questa maniera.
a
Olympia del di donna ^ono
(Tav. XIII), VAngelif2a dietro alP inferriata e altre figure
Egli
sorelle di
Velasquez
i
quadri
Maya, ben conosciuta
.rischia perfino a dipingere
una
«
di
fra le
corrida
opere »
;
e
di in
a
Cova. La
Goya. tutte
queste
opere,
ZI
-e
y.
7:
.y
e a
L IMPRESSIONISMO E
FRANCESI
I
'99
Eva Gonzales, pulsa uuna maniera mirabilmente larga e netta. Una certa
fra cui la migliore è
di valori,
il
ritratto della
nudo, una certa angolosità
nel trattare
il
sguardo
rimasero sempre
gli
norme progresso
;
ma
nel trattamento
pittura plein-air
si
visione
Ma
una
"
troppa
armonia
^^
specialmente
aiirezza,
rigid
scompariscono
queste deficienze della
sue figure risaltano dalTambicnte.
e
gesti
nei
:
di
dello
-
all'e-
frui:i.u
in grazia della quale le
coloristica,
tutto lo splendore e tutta la finitezza della sua
manifesta però soltanto nel 1870; parecchi anni dopoché
opere avevano già suscitato Tammirazione generale. la
famiglia del suo amico de Nittis
in
un giardino, sembra
es.sere
il
primo
il
Il
quadro
in cui egli
rappresentò
radunata
pittore italiano residente a Parigi)
riprodusse
egli
inj'cui
forza della luce solare su natura e persone; e con questo egli
piena
della
l'effetto
sue
le
iniziò la serie degli
studi di paesaggio.
rf
ri^ Fig. 192. E.
La
à
li&i
Degas
:
Prima
dello Start
—
fDal Catalogo delle Grafton Galleries),
luce diventa la sorgente di poesia nel paesaggio, e l'artista diventa
più esclusivo in questa sola idea.
Il
fettamente corretto e che dimostrava
d'importanza di fronte all'autorità
disegno la
in
sempre
cui egli finora era
sua relazione
con Courbet.
sempre
stato per-
perde
per
lui
sovrana dei tocchi di colore larghi e leggermente
un'impressione
abbozzati, che vogliono soltanto fermare sulla tela
Ed
fuggevole.
è
con quella ricchezza di luce con cui appunto Manet vedeva il mondo, che egli incominciò ad esplorare pittoricamente tutto quello che lo circondava quasi automaticamente, perciò, egli divenne un iniziatore anche riguardo ai soggetti. Millet aveva ;
scoperto vita
»
contadino moderno, Courbet l'operaio. Manet trovò che anche
il
di
Parigi
Si dedicò
scene nei
comprendeva una quantità innumerevole
con predilezione all'eleganza e
caffè,
sé
i
sempre
quadri
in
lusso della
«
gran
buoni motivi. vita
mondana,
dipinse
nei teatri, nel buffet delle Folies Bergères. nei restaurants, alle corse;
e seppe rendere per primo lavori era
al
di
la
cui
lo
"
l'effetto della
charme
»
della parigina
moderna. In
luce che lo attirava. Inoltre
Manet rappresentava l'acqua
e
i
formano
tutti
questi
un capitolo a
suoi molteplici effetti.
MANUALE
200
Fig.
Claude Monet
luce
lui
tu dato di evolvere
cominciò ad analizzare la il
Il
la
combatteva
di
«
Comma
»
luce all'aria aperta
di
Teffetto
ma
di
disporli in lineette
immediato
e
Manet,
la
;
a esprimere con puntini
cui più tardi
Tuna accanto
si
di
prima. Dalle sue opere con figure,
di cui
Una
il
Monet
i
come non
rare
le
egli
di si
sulla
modo
che
era mai visto
colazione alV aperto rivaleggia con quella alla
pittura
di ville
paesaggio di
(fig.
Ve'theuil e
motivi preferiti.
era instancabile nello scrutare
mistero da cui deriva
quadri
in-
folgorìo e
colori
i
sulla tela,
all'altra
Manet, egli passò più tardi quasi esclusivamente
Argenteuil
il
Egli
neo-impressionismo.
non inescolare
191); egli traeva dalle sponde della Senna, dai giardini e dalle di
del
maniera conosciuta sotto
sviluppò
Tintensità della luce venivano acuiti
la
varie virtù della
alle
maniera impressionistica.
e stabilì così quella
;
Monet, da
a
molto suscettibile
principio tecnico da cui egli partiva era quello
tavolozza,
di
era
accanto
maggiormente
luminosità degli oggetti rischiarati
nome
di Parlili.
suo occhio
in
a
Boulevard
il
ma
:
:
il
colore;
compenso
A. Reiioir
non possedeva suo grande compagno seppe vincere il problema
che
(i<^4o),
forza elementare con cui
l')i.
STORIA DELL ARTE
DI
il
fàscino della
ha sempre ripetuto
gli
le
luce
bellezze della natura, neirinvestigare e
dell'aria,
stessi semplici motivi,
hi
tutta
la
il
serie dei suoi
intento soltanto
ad
affer-
impressioni dei vari cambiamenti di luce, di tempo, di stagione. Così ebbero
L
origine
campi
vari quadri rappresentanti
i
Rouen,
di
IMPRESSIONISMO E
i
Non
ponti di Londra.
FRANCESI
I
201
stoppie e monti di fieno, le cattedrali
di
mondo che non coraggio come lui. E
angolo più nascosto del
c'è
abbia rivelato nuove visioni. Nessuno ha dipinto con tanto
che creò nuove forme per celebrare
lui
analiticamente
la
bellezza della
natura,
col
«
gli
fu
suddividerla
».
Sempre unito a questi due artisti appare Edgar Degas (1834-1919 il più originale e più autonomo del gruppo. In lui specialmente si notò l'influenza dei giapponesi per il modo piccante con cui sapeva cogliere un lembo o uno scorcio d'ambiente ,
;
per
la
un mondo con poche forme geroglifiche; per
tutto
con
disposizione priva di convenzionalità dei suoi motivi
raffinati
contrasti di colore. Egli
la
per
;
il
modo
di
esprimere
potenza di atTascinare Tocchio
non seguì più nessun
principio, nessuna tradi-
zione sulla unità della composizione, sulla bellezza convenzionale del soggetto, sulla logica della struttura della scena. Nelle sue figure femminili intente
bagno, nelle sue ballerine
al
e
(Tav. XIV;,
si
scorgono
pose che nessun altro aveva finora tentato e
tela è
veramente bizzarro
Egli ha un
dere lui
;
e
»
di
gusto dell'eccentrico
'.
di
».
modo con
che soltanto
una sicurezza
cui egli
le
traduce sulla
campo
di
il
buongustaio può compren-
Nessuno può competere con movimento disordiil rapidissimi :
corse con cavalli e fantini
(fig.
192), o
d'una sala
^'"^^f-Y^
Fi". 104. A. Sisley
:
gesti
infallibile.
alTerrare fulmineamente effetti
nato, per esempio, d'un
posizioni e movimenti,
o
e originalissimo.
insieme un istinto
nell'abilità
il
toilette
alla
La
Beine presso Bougival
(Dal Cataloijo delle Grafton Galleries)
202
MANUALE
di teatro.
Il
maggior pregio
gusto con cui
egli sa
DI
STORIA
DELI.
AR
I
F
dei suoi quadri sta nel colore
frammischiare
le
tinte più dissonanti
;
:
nel meraviglioso e
relVetto
buon-
dell'impres-
o o
ci
U
sionc subitanea è acuito dalla sua particolare
per
le
abitudine di usare colori
al
pastello
tinte più delicate.
Anche Auguste Renoir
(i
841 -1920) ha trovato molti dei suoi soggetti nel
mondo
L
IMPRESSIONISMO E
FRANCESI
I
203
teatro e del balletto. Egli
del
SUOI anni, anzi, la
non ha lo sfacciato radicalismo sua maniera è diventata troppo sdolcinata
le
sue figure femminili che
di
Greuze
dicibile
e di
Boucher, e
con
finezza,
ne osserva
suoi deliziosi quadri di bambini
misterioso giuoco nelPambiente teatrale, nelle
il
nei salotti e sulla strada
(fig.
lui
gli
effetti
della
tempi
un poeta sale
da
della
un'in-
luce
ballo, al
e
bagno,
1Q3).
Alfred Sisley (1839-1899) è un paesista che
come
nei primi
XV) hanno
Tav.
loro delicata varietà di colori. Egli è
la
ma
;
negli ultimi
potrebbero chiamare moderne discendenti delle figure
si i
Degas
di
luce
e
del
Fig. 1%. H. Fantin-Latour
:
sole
sugli
Studio d'arte
—
avvicina a
si
Monet
e che analizza
alberi e sugli arbusti, sulle case di
(Da un disegno
dell'artista).
(Gare t le Je^ Beaiix-Art.i).
campagna
sui giardini
e
goglianti
(fig.
stabilita
tutta
194).
A
Morat, presso Parigi, dove
una colonia
Fra Monet e Sisley sionismo, si
il
Senior
dell'
movimento
sui prati ondulati e sul
fioriti,
di artisti
che
lo
egli
possedeva una casetta,
Camille Pissarro (1830-1903), Ecole de BatignoUes ». di quella
il
patriarca
scuola
erano schierati intorno a Manet sul monte sacro di Montmartre
Dapprincipio egli fu influenzato dal soggettivismo di Corot
amici impressionisti. Ancora più dei suoi compagni getti
da
tutti
i
punti di vista
rabili soggetti di
racchiudono
in
;
è cosi che
abbiamo
egli la
;
tutti
era
alla
dell'impres-
componenti
cui
nel '60 e nel '70. dalla
sicurezza sfruttare
ricca serie dei
questi classici modelli di
un tocco veramente maestro,
i
più tardi
amava
strada parigina, del Boulevard Clichy. del
del Boulevard des Italiens
;
Fontainebleau; infine dalla metodica
rata poesia degli artisti di
si
considerava suo maestro.
sta «
acque gor-
delle
i
suoi
ponde-
dei
suoi
suoi sog-
incompa-
Boulevard Montmartre, descrizioni
cittadine
maniera giapponese, tutto
che
lo spirito
Fif.
V)7.
V.
Puvis de Chavanncs
:
Santa
(
icnovella orante.
L
IMPRESSIONISMO E
originale della grande vita cittadina
FRANCESI
I
205
V'è poi ancora
Louvre e soggetti della sua casa di campagna ad Eragny presso della cattedrale di Rouen Parigi, di Dieppe, di Havre e del pittoresco paesaggio della Normandia. Come Monet, anch'egli era stato a Londra ed aveva colto idee e sogni dall'ardito mondo colori;
stico del
(fig.
195).
la
serie del
i
Turner.
un grande quadro chiamato Uno studio a Batignolles Henry Fantin-Latour (1830-1004) ha rappresentato tutto il gruppo storico. Manet nel mezzo davanti ad un cavalletto fig. 188). Egli è stato il primo ritrattista di quel tempo classico delrimpressionismo anche le sue nature morte sono fra le migliori cose di quel tempo, In
;
Fig. 198.
A. RoU
:
—
Studio
(Da un disegno originale
dell'artista).
[Gaiette de Beaitr-Af/s).
Più tardi che
gli
egli
diede
si
è
campo
di svolgere
Intorno a questi maestri
nuove
pito fu di divulgare le e
Berthe Morisot
Zandomeneghi
del
volto alle arti
si
(fig.
196),
specialmente
composizioni pittoresche schierò presto una
leggi.
(1831-1895)
disegno
Due
scolare di
fila
Manet
di :
di chiaro-scuro.
minori
talenti
si
cui
il
com-
Eva Gonzalès 1^1852-1883)
seguirono con femminile adattamento
e molti altri giovani
alla litografia,
le
sue traccie.
attaccarono principalmente a Monet.
Jules Bastien-Lepage (1848-1884) diventò Tintermediario fra Tesclusivista pittura impressionista, che
non voleva ammettere
ha combinato con
abilità,
rurale di Millet e
il
«
visitatori di esposizioni
se anche senza
pleinaisme
capivano
i
»
di
la
minima concessione,
una vera Manet,
e
ma
e
il
pubblico. Egli
propria personalità,
mitigandola
suoi quadri, pur considerandoli
;
«
di
la
modo
pittura
che
molto moderni
i
».
MANUALE
Fig. IW. L. Lhermìtte
La Mietitura
Ma
nere.
del fieno,
al
STORIA DELL ARTE
DI
:
Louvre iTav.
La morte
XM),
mentre Bastien-Lepage raccoglieva
Spaccalegna.
e lo
è
il
suo
successi,
capolavoro principali
i
attaccati dalla critica. Essi
seguivano però imperterriti
Fin dal suo sorgere, Timpressionismo ha tracciato derna
;
e
quale che
sia
ammiratori non
unilateralità. pirsi
Ma
il
possono però negare
campo
della pittura
anche
la
dell'arte francese
via
tempo suoi considerazione. Anche sarà
ci
in
esso
porta con sé
ha più vasti confini
che contemporaneamente agl'impressionisti due
;
perciò
e
altri artisti
il
mo-
cui le
più con-
i
che
molto
loro strada.
per essere Parte dell'avvenire, non
sue leggi fondamentali non saranno tenute in vinti
la
ge-
rimane-
maestri
ed erano
vano incompresi tanto dai compratori quanto dal pubblico;
questo
in
pericolo del
non
sorgessero
è
in
da
stu-
Francia,
un certo modo esser considerate un prodotto di reazione suoi. Essi sono Puvis de Chavannes e Gustave Moreau. Di fronte contro Manet e all'impressionismo, puramente coloristico, la linea d'arte decorativa di Pierre Puvis de Chavannes (1824-1898) sembra quasi una protesta. Là contorni delle figure e degli oggetti sembrano disciogliersi qui sono un fattore sostanziale della composizione. Là tutto era immaginato per rispecchiare il movimento e la nervosità della vita moderna; qui dominava la contraria tendenza di fuggire l'incertezza della vita
le
cui opere potrebbero in i
i
;
presente per ritirarsi nella pace arcaica della bellezza di tutti
i
tempi.
IMPRESSIONISMO E
L
Nel colore, pittori della luce
;
ma
affreschi del Panteon,
FRANCESI
dimostrato
ha
tuttavia, anch'egli
I
di
207 un contemporaneo dei
essere
ha saputo formarsi un proprio e nuovo
Sorbonne
della
opere conservate nei Musei freschi sulla vita di Santa
e del
Amiens
di
e di
Genoveffa per
il
Palazzo
Lyon,
di
Municipale
Rouen
nei suoi grandi
stile
Parigi; e nelle
di
e di Marsiglia.
Panteon (1876- 1898;
fig.
197)
Gli
af-
sono im-
prontati delParchitettura ellenistica di Soufflot.
Non meno nella letteratura
bert,
il
losso
»
Baudelaire,
il
poeta dei
padre del Naturalismo, e
Huysmans,
Moreau (1826-1898). Come
distante dagli impressionisti, sta Gustave
come
a capo, inchinarono verso
Zola, così anche
le
altre
pieno di ogni ratfinatezza moderna
;
»,
sorse di fronte a Flau-
più tardi a Parigi dei giovani letterati, con
simbolismo dichiarando
il
arti
Fleurs du iMal
«
volsero
si
ad
guerra
la
un nuovo
fantasticismo
«
il
suo primo maestro era stato Picot che stava ancora
classicismo di David,
che
egli
fu Chassériau che esercitò
il
romanticismo a
visioni
a procurarsi le sensazioni di colore a cui agognava. le
tinte
luminose
dell'arte persiana,
i
Lo
;
leggende
influenza
sulla
tutte le vecchie] col-
servirgli
per
riuscire
sfarzo pesante deirOriente,
lo
ha
studiato
con
zelo
alessandrino e
"'"""w*^!
^^
:
di
seri mosaici bizantini, le scintillanti ricchezze
dorate dei tardi romani, tutto questo egli
Fig. 200. J.-F. RalTaelli
e
relazione con
in
maggiore
la
mai immaginate studiava da appassionato collezionista, dovevano
sua arte. Egli portò ture,
ma
»,
una natura piuttosto decadente, e ben lonPuvis. Questo era il mondo di Moreau. I.a
sua testa era riempita di una strana confusione di visioni di vecchie Il
co-
«
e di
tana dalla purezza e dall'innocenza di
mitologie.
al
Passeggiata della Domenica
—
(Incisione Coloneta).
MANUALE
208
DI
STORIA DELL ARTE
^
ì
I
^^^-'l
Fi
M. Luce
:
Pescatori
di
Fitr. 202.
pietre
—
(Catalog-o della Sezione di Berlino, 1906).
P. Cézannc
:
Natura morta.
L
messo
poi
in
IMPRESSIONISMO
E
I
FRANCESI
209
uso nelle sue strane opere. Egli dipinse Circe,
Stìnge, Elena e Salomè, tutta la schiera delle zioni della crudeltà
demoniaca sono
i
Cleopatra. Medea,
donne più perverse.
Ma
suoi soggetti preferiti.
pietà di tutte queste figure era passata pure in lui
perfino
:
Le
la
personifica-
freddezza senza
leggende
le
antiche
Orfeo, di Esiodo, di Tirteo. di Teseo, Ercole, Prometeo sono spogliate dalla ingenuità e nò anche
sacri personaggi
i
del
la
di
loro
Nuovo Testamento possono
salvarsi
nuova generazione
di pittori
della sua isterica fantasia.
Sulle spalle di francesi
di
l'impressionismo resta
;
battano.
Come
Courbet
si
in
uni
nuova
alla
Quadri con soggetti
:
qualunque
loro filo conduttore
teoria
La nascita
la
di
del
Cristo
rurali e proletari
in
;
«
—
molti
loro
di
plein-air
i».
Ritratti,
disegni. Pascal
Adolphe Dagnan-Bouveret
Così
Alfred
RoU
Soggetti
(1847,
Donna con
;
199) e molti
(fig.
che essi
•
di Berlino, 1906).
figure femminili
(1852):
sia la via
realismo di Millet e
il
(Catalogo della Secessione
Le'on Lhermitte (1844': Quadri di contadini
198}.
Eiìimaiis
il
Bastien-Lepage. anche
Fig. 203. P. Gauguin
(fig.
questi maestri s'innalza poi
tutti
toro
bellissimi
/ discepoli
rurali;
ed
T'ultirna cena.
;
Jean-Erancois Raffaelli (1850) ha interpretato e proseguito l'impressionismo in un modo tutto suo personale. Egli ama specialmente sobborghi di Parigi, nelle i
loro
nuove costruzioni,
li
rappresenta col
rapidi per segnare figure e oggetti sopra
economia
di colore lo
condusse a
bastavano spesso poche linee
di
tal
minimo il
di colore
e
fondo chiaro da
punto che per fermare
lui
di
tinte
e nei suoi
fig.
ritratti
prediletto.
sulla tela
pastello o pochi tratti di bulino,
Paul Albert Besnard (1849); segna, presso che opposta. La sua maniera ravviva il lato pittorico nati
contenta di
si
200).
Gabrielle Réjane),
nelle
sue
figure
il
La sua
suo ideale
leggermente
into-
una
linea
nell'arte,
degli
femminili,
tocchi
impressionisti
nei suoi interni.
u
MANUALE
210
Fig. 204. M.
\'uillar(i
:
DI
La colazione
STORIA DELL ARTE
—
(Meier Graefe, Entwickelungsgcschichte!.
i
Kig-. 205.
Jean Ch. Cazin
:
•
-
'*4.
\
Elsinore.
(Gazeite des Beaii\-Arts).
l'impressionismo e
Municipio del
di cavalli egli svolse quasi
tìcenza del suo colorito. licata
uno
I
Arrondissement
21
Museo
de pharmacie^ nel
nei pannelli decorativi {ncW/ù-olr e sopratutto nel
FRANCESI
I
Parigi;,
di
con cui
d'una bella donna, sopra un mazzo
sa rendere
egli
di fiori,
sulle
un
forti
decorative
nonché nei suoi
sfolgorìo di fuochi artificiali, tanta fu
L'abilità
Arti
delle
la
ritlesso
I
studi'
prodiga magnisulla pelle de-
membra
di scalpitanti
su vestiti di seta, sui vestiti fantastici di piccanti ballerine spagnuole, diventa bensì qualchevolta troppo dolce e leziosa, ma rende però meravigliosamente gli effetti della luce. Tutta una schiera di giovani artisti si adunò intorno a lui per scru-
cavalli,
tare con
lui
il
fàscino della luce naturale e artificiale.
Fig. 206. Kenc Billette
:
Crepuscolo. {Gazette dis Beaitx Ari<).
Scopo dei neo-impressionisti tezza del sole.
A
questo fine essi
fu poi quello di rendere sulla tela la piena lucensi
sono basati su
di
un principio
scientifico,
svol-
colori gendo una tecnica a puntini, come già Monct aveva insegnato. Mettendo uno accanto all'altro sulla tela, essi raggiunsero difatti un effetto di chiarezza e di luminosità non raggiungibile con la miscela dei colori sulla tavolozza. Il capo di i
questo gruppo fu Georges Seurat
(i
860-1 891) e
ai
suoi seguaci più notevoli appar-
tengono Paul Signac (1863}, Edmond Cross, Maximilien Luce (fig. 201) e artisti belgi come Theo van Rvsselberghe (1862Ì. Essi dipinsero paesaggi e e
sebbene raggiungessero
«
pointillée
»,
la
dei
notevoli
durezza del metodo
'<
effetti,
il
musivo
>»,
verace espressione di sentimento pittorico.
alcuni ritratti,
dogmatismo della loro tecnica non può mai raggiungere una
MANUALE
212
DI
Fig. 20". Ch. Cottet
Il
\Q'>6),
costruì alla
:
STORIA DELL ARTE
Notte
di
San Giovanni
grande continuatore del più vecchio impressionismo fu Paul Cezanne (1839un genio del colore che può essere confrontato soltanto con Manet. Egli si
una
«
tecnica del colore
»
sua propria, rinunciando alla plasticità, alla forma,
prospettiva del soggetto, e interessandosi
stica degli oggetti.
Anch'egli
si
nosciute
(tìg.
202).
La
lo
alla
natura
—
norvegese, attirava la
di
a
—
quanto facessero Manet, Monet e
non
fra
Sisley.
Il
fu Paul (ìauguin (1848 -1903)
primitività
e
Toriginalità
di
ricordavano
splendori
e
morto
quel
sfarzi
di
fig.
scuola
la
maggiore
nuova
individualità
natura e
con
203).
Edvard Munch,
Martinique dove
di
quella
colori di fuoco,
indiani
perde in
più interessante di questo
sull'isola
paese,
si
opere più co-
le
parlare dei loro precursori van Gogh. olandese, e
gente. Vi dipinse quadri strani, con esotici
che
ma non
;
sua maniera passa dall'analisi alla sintesi e
molto
essenza colori-
della
«
venera maestro con Degas s'avvicina con una
che
trasti
esclusivamente
metodo musivo » Le sue nature morte sono
avvicina al
puntini e lavora a piani più larghi.
gruppo
Bretagna.
in
di
lo
quella
dissonanze e con-
Tra
i
giovani
che
nuovo Salon iVautonwe sono M. Vuillard, Pierre Bonnard, Durenne essi si distinsero per loro lavori decorativi di gusto molto raffinato. Vuillard specialmente, il più noto per suoi interni (fig. 204), eseguì un ciclo
espone\'ano annualmente
al
i
;
i
di pitture murali per
il
Principe Bibesco a Parigi, in cui iniziò una maniera nuova,
rappresentando realisticamente scene ritmica d'un giapponese.
di
vita della
campagna moderna con
la libertà
r,
La rappresentazione
IMPRESSIONISMO E
FRANCESI
I
coloristica della luce attraversò
sione più smagliante e chiassosa
21'
diverse
fasi tino
all'espres-
era inevitabile che seguisse una reazione
;
per
cui
Tutto un gruppo di pittori seguì questa tendenza: Jean Charles Cazin (1841-1901) non dipingeva più suoi paesaggi nel sole abbagliante del mezzogiorno, ma nelle dolci luci del crepuscolo l'occhio potesse tornare alla posatezza di tòni più tenui.
i
;
egli amava specialmente
le
dune
del
mare
Nord con
del
loro misera vegetazione
la
poche sparse capanne, oppure soggetti semplicissimi di paesaggio che sotto al Spesso egli ha anitocco del suo pennello diventano fantasie di sogno (fig. 205
e le
.
mato queste impressioni con personaggi Cazin ha trovato
ammiratori.
molti
Parigi nei loro soggetti più umili scolo
(fìg.
nard
1862
206): con e
vanno
lui
Henri
:
biblici
René
;
e
profonda poesia à^XMieiire dr
la
Billotte
dipinge
(184(3)
una cava, un prato, un canale
ricordati ancora
Lerolle (1848).
Più
si
dintorni
all'ora
mantenne
di
del crepu-
Lagarde (1854), René
Pierre
distante
i
Eugène
Mc-
Carrière
849-1906) che. in fondo, restava sempre un romantico e un discendente di Rembrandt. Come il maestro della Rotida nothcrjia così anch'egli voleva far uscire dal-
(i
l'oscuro in
l'anima
caos
questi quadri
La
come un
suoi
personaggi
;
di crepuscolo.
de Goncourt,
di
anche I
;
una quieta, languida
mestizia
passa
mistico senso di rivelazione delTindividuo a traverso l'ignoto.
vita tutta intima che egli faceva,
e graziosi motivi
luce
dei
in
questi
nella sua famiglia,
lavori
l'ambiente
suoi ritratti di Daudet,
Roger Marx compendiano
Fig. 208. E.
è
di Verlaine, tutta
Aman-Jean
:
la
Sogni.
lo ispirò ai più delicati
soffuso di
come una
Getfroy, di
personalità di questi
tenue
Edmond grandi.
214
Una
MANUALE
volta
forti,
ha
egli
anche
ad uso Daumier.
trasti di
luce.
Egli
si
egli
STORIA DELl'aRTI:
DI
messo mano ad un'opera rappresentò
dedicò inoltre
efficacemente
alla
litografia
di
una
grande
mole.
da
sala
Con
tratti
teatro in
con-
che giustamente corrispondeva
alla
sua favorita maniera di chiaro-scuro.
Fig.
20i). J.
E. Bianche
Altri artisti notevoli vari nella
:
Risveglio
maniera
—
Collezione Knorr.
e nei soggetti furono
(1863): Trittico: addio dei naviganti d'Islanda; Soggetti brettoni
:
Charles
(fig.
Cottct
207). Lucien
Simon (1854): Soggetti brettoni. Edmond Aman-Jean (1860) Figure femminili (fig. 208). Ary Renan (1838-1902). Henri Martin (1860) Maurice Denis (1870). Ferdinand Humbert (1842). Ferdinand Cormon (1845): Scene dei tempi preistorici. ;
I,
IMPRESSIONISMO E
I
FRANCESI
21Ù,
2l6 era
il
MANUALE
STORIA DELL ARTE
DI
Le Beau, Kees van Dongen,
loro apostolo festeggiato; ed altri furono Alcide
JoLivenceau, Henri Manguin, Jean Pa\-, Maurice de Vlaminck.
Nello stesso tempo se
anche
modo
in
si
manifestò un movimento di ritorno
ditlerentissimo
il
:
Fig. 211. Henri
«
credo
Gervex
:
»
di questi artisti
metodo
al
divenne
dal
portoghese
P.
tento fu quello di suddividere
Se con
la
quelli
muginare nuove zioni.
Picasso e dal lorenese la
le
le
segnarono
sempre
possibilità di
la
pittori
via,
vecchie ricette,
manifestazione
Quello che ha distinto
»
nean
Metzinger
Jean
;
il
y-Arts).
loro in-
natura nelle sue unità quadrate.
generazione vivente dei che
cubismo
Prima dell'operazione. (C7a:eile Jcs
capitanato
«
il
analitico,
l'arte
non
ma
è
francesi già
perchè
perchè
pittorica
non
può sostenere essa
sia
si
il
confronto
soffermata a
ri-
è
troppo
ansiosa
che possa
recarle
maggiori soddisfa-
essa
francese da un
secolo
in
qua
di
trovare
sussiste tutt'ora
;
IMPRESSIONISMO E
L
e cioè
il
meraviglioso spirito artistico che
mediocri un posto
artistico è tanto alto
moderna
resta ancora
nuova
si
come
uno dei suoi più
La Francia
Francin.
è
dizione della tecnica
»
cui
in
quando
essa stava in cattive condizioni:
secolo erano deluse e l'arte
basso tutto
il
da
artistico svolgentesi
che aveva Parigi.
GERMANIA.
IN
tutte
l'ideale
;
il
di
grande centro
mancava
quella
aveva condotto ad un
»
;
tra-
«
quando metà del
lasciato la pittura tedesca
speranze del principio e della
le
un'arte
forze della nazione
le
secoli e secoli
Abbiamo
grande-storica
n
dell'arte
fulgidi templi.
potessero riunire
si
delPin-
e
patria
la
opere
alle
sentimento
del
svolgeva molto lentamente in Germania. Mancava, intanto,
mancava un buongusto
livello
molto
valore della produzione. E' notevole, quanto all'arte tedesca, che quelle
personalità che dovevano rialzarne
le
sorti,
si
I
nomi
di
matori e dai rivoluzionari francesi.
Hans von Marées la realtà moderna
ci
sentimenti e
i
mondi
e tòni di colore armoniosi
dai
rifor-
il
gusto
sogni
tutt'altro
che a conquistare
coloristico.
più
intimi
Essi
cercavano
dell'anima;
che
ci
bellezza nuova, che risvegliasse con linee
sensazioni più profonde nell'animo dello spettatore.
le
loro scopo era di far rivivere
sensazioni figurate, di acuire
campo può
di
i
nettamente
Arnold Bòcklin, Anselm Feuerbach,
e a raffinare e perfezionare
trasportasse dalla nuda realtà in
fecero in questo
distinguevano
fanno pensare ad un'arte intenta a
un'arte che potesse appagare
le
che assicura anche
e
l'evoluzione dell'arte era stata continua in Francia,
d'una capitale nazionale
Il
in
217
livello
il
LA PITTURA MODERNA
II.
Mentre
anima
la
In nessun altro paese
eletto.
rendimento e
FRANCESI
I
il
il
mondo
senso della
interno, vita nei
esser considerato più e
di
suscitare
contemporanei.
meno
di
:
(Da
L'isola dei morti (disegno) V'ogel,
il
Nfuseo civico
^
Lipsia,
di Lipsia).
Quanto
quello che
l^s^-'
Fig. 212. A. Bocklin
rispecchiare
e
Museo
civico.
essi
hanno dato
MANUALE
2l8 i
DI
STORIA DELL ARTE
francesi. Essi vi aggiunsero l'interpretazione e lo spirito tedesco; e per questo la
Germania li ama nonostante le loro debolezze e le loro imperfezioni. Arnold Bocklin (1827-1901) non ha mai nascosto la sua avversione per nairism.e
e
»
per l'impressionismo. Egli diceva che
i
francesi cercavano
mettevano egli
i
suoi lavori giovanili.
il
Quando
suo senso coloristico nel arrivò a
egli
dimostrò un gusto coloristico che doveva suscitare
sarebbe poco giusto non riconoscere che più tardi
Fisf. 213.
nella neve (disegno)
qualche volta anche troppo
e dura,
opere
A. Bocklin: Abete
si
prestano più
alla
molle
riproduzione
in
e
—
la
Roma più
le
rappre-
E' certo che questo
sentare l'uomo neiraria, ed egli lo rappresentava nello spazio. principio gli ha impedito di sviluppare
di
plei-
«
il
da
modo
che
pro-
Parigi nel
1850
alte
aspettative
sua maniera diventò
;
ma
prolissa
Basel-Oflentl Kunstsammlung:.
dolce
:
di
modo
bianco e nero e
in
che molte delle sue queste riproduzioni
si
gustano più che nelPoriginale.
L'enorme impressione che hanno
suscitato
le
sue opere è dovuta
alle
grandiose
e positive qualità della sua fantasia creatrice.
Pan,
il
dio della foresta e della terra degli antichi, è
terrena e nello stesso
tempo
era nativo di Basilea)
ci
per fine.
lo Il
in cui
come una
fantastica dell'arte di Bocklin.
ha insegnato,
come nessun
Il
personificazione
maestro svizzero
altro artista del secolo,
(egli
l'amore
splendore della natura. Tutta Tev^oluzione della sua arte era intenta a questo
segue un secondo primo periodo lo presenta come un paesista romantico le sue figure, prima soltanto dettagli del soggetto, cominciano a prendere im-
portanza nella rappresentazione;
;
viene infine
il
periodo
principale, gli
undici
anni
<
a
LA l'ITTURA MODERNA passati a Firenze dal il
di
1874
al
GERMANIA
IN
umana domina completamente
188^. in cui la figura
motivo della natura. Le sue rappresentazioni
2I{)
della natura
seguono
un
crescendo
forza e tìniscono con una grandiosa solennità.
La
bellezza deU' Italia fu una continua fonte di inspirazioni per questo
tato di bellezza
».
Lo
svizzero, nato sul confine fra la coltura
germanica
asse-
«
quella
e
sempre più attratto dall'Italia; e durante il tempo che passò a Roma, fino al 1856, egli sposò una latina, quasi a suggello della sua duplice natura. Dal frattanto, viaggiando 1862 al 1866 egli fu ancora a Roma, più lardi preferi Firenze in Germania, egli conobbe a Monaco il conte Schack che lo salvò generosa-
latina, si
sentiva
—
Fig. 21
mente
dalla
missione
di
A Weimar
miseria
a
egli
gli
affreschi al
nella Svizzera
un potente crescendo: maggior valore di
poesia
Vili).
Hannover
Disegno.
dove ebbe
fu assunto per pochi anni
e
Museo
vi
console
dal
com-
VA'edekind
nuova Accademia quale insegnante;
e finalmente
mano
sotto la sua
e di suggestività, italiana
1883
nel
Keller
a
^S^'
egli
le
Zurigo. Nel 1893 andò
fino
all'orridezza
derivò
scontra nei suoi quadri, dove è palese
la
egli seguì
forze della tavolozza acquistano
della natura è
quella
da
lui
di
cura
ancora
ritornò
morì sette anni dopo. Anche nel colore
qualunque visione
Dall'arte
alla
dove conobbe Gottfried
per r ultima volta a Firenze e
simo Tav.
—
Anseltn Feuerbach
eseguire dei quadri murali con soggetti della vita del fuoco (ora a Berlino).
a Basilea dipinse
una volta
poi
;
1.
interpretata
visioni
truci
in
e
sempre
un
mas-
fantastiche
della simmetria che
ricerca di far risaltare la parte di
si
ri-
mezzo;
.
MANUALE
220
STORIA DELL ARTE
or
sua Isola dei viorti
nella
preoccupazione
la
massimo
il
Nei
dare
di
212) è chiara
(fig.
sue opere
alle
dell'espressività
suoi viaggi di studio egli
si
li-
mitava a raccoglier impressioni e ne usu-
memoria
fruiva più tardi a
tanto
l'così
suggestiva
che
egli
potè raggiungere
dei
suoi quadri.
nostre
le
intime sensazioni della
più
Bocklin.
Ma
comeTRethel
partiene
da combattere
fino
del pubblico
sità
Feuerbach stava proprio fra
amici
movimento
del
sua vita; egli guire
il
fu
gusto
i
fama
la
ricerca
«
Corpus
»
degli storici, egli
pubblicato da Allgeyer
Quando venne
in
—
'30,
romantici
getti
in
egli
Italia
studio dei veneziani; soggetti di al
volse
si
in
nervo-
gusto del-
morirono
di
cercava
è
stata
nel
ed
putti
il
come scene
della
vita
amava
La
Hamlet,
per
post-classi-
Ma
—
ne parla nel suo complessività del-
la
Concerto si
di
di tutto
allo
attestano.
lo
volse
La
sog-
a
morte
di
Sanf A7tto7tio^ Hafis
al
Petrarca,
del
teìitazione
al
se-
di
libera giocondità
Karlsruhe, egli e
invece
della
la
dedicò prima
frammentario Dante
di
si
moderni
suo maestro Couture.
il
1855, egli
ma
i
motto
il
preferenza
chiarezza e
la
dopo
l'ammirazione del pub-
pittura;
Egli
Italia.
parte a Parigi e più tardi a
Pietro Aretino, l'abbozzo
la
con
che infine
e
maestro del frammento, dello schizzo, dell'aforismo
l'arte antica.
Intorno
e
a Parigi per imparare la tecnica della
suo animo irrequieto trovò pace soltanto
dell'antico;
l'igno-
col cattivo
e
bellezza
della
cismo, predicato da Ingres e per cui inclinava anche il
con
romantici, nemici della maniera nuova e
La
d'allora.
coloristico
che ebbero
stanchi e delusi, raccogliendo soltanto
morti blico.
fine
lottare
nuova coltura;
la
(1852).
XIX
alla
ranza generale, a
1829- 1880) ap-
1
quei grandi del-
a
tedesca del secolo
l'arte
Karlsrulie, Kunsthalle.
anche per Feuerbach
Anselm Feuerbach
patria.
Anselm Feuerbach: Autoritratto
visibili dal-
per Marées, Fltalia diventò una seconda
e
Fig. 215.
forza
la
Noi sentiamo
natura sono personificate e rese l'arte di
213); sol-
(fig.
ha7ich('tto.
A Roma ligeva,
fra le
egli
si
volse interamente all'antico
leggende greche,
il
mito
mentato dalla passione come quello
Medea
di
Medea
di
ifig.
e di
e
sentiva quasi bandito in un lontano lido straniero,
214;.
Non
Ifigenia.
come
a caso
egli
predi-
suo cuore era tor-
Il
quello di Ifigenia; egli
ricercando
con l'anima
il
si
paese
dei greci. Il
colorito tenue delle sue composizioni, la malinconica mezzaluce con cui egli
avvolge paesaggi e figure, anche quando
soggetto è drammaticamente movimentato
il
(come nel Banchetto di Platone, nella Lotta
danno
alle
tratti,
come
sue opere,
sue opere
il
quello di
l'impronta d'una
Nanna
suo autoritratto
la
romana
(fig.
213; e
delle amazzoni, nella
autoconfessione. la il
cui
Sono
Caduta dei
notevoli
i
titani)
suoi
ri-
maestosa figura ritorna spesso nelle
ritratto della sua
madrigna.
I.A
l'inCRA MODERNA IN GERMANIA
221
monumentale naufragarono totalmente. Nel 18-3 egli fu chiamato a Vienna dove la modesta distinzione della sua arte non confronto con lo sfarzo coloristico di Makart. Le disillusioni propoteva reo^ere egli morì poco tempo dopo vate lo fecero fuggire ancora una volta in Italia dove Marées (1837-1S87) si è logorato in in preda alla tristezza. Anche Hans von
Ma
lutti
i
suoi sforzi di creare un'arte
il
Fig. 216. n. V.
Marces
:
Giovani uomini sotto
Galleria Schleissheim.
lotte
interne e morì giovane e
sogno d'una grande arte
(Un secolo
Lo
disperato.
parietale,
ma
in
e:li
alberi d'arancio.
arte tedesca).
legano
a
Feuerbach
un modo ancora più
e
a Bòcklin
assoluto, e
il
il
profondo
suoi neanche lontanamente suoi disegni e abbozzi tutta la sua attività è rimasta un grande frammento. I sogni più grandi artisti del Rinascimento hanno una grandiosità di linea da rìcordare ma coi cobrì non gli è mai rìuscito di fare qualche cosa di completo sebbene si colorito forte e descorga in tutta la sua maniera una notevole disposizione per un '60, per esempio nel suo 216). Soltanto nei ritratti eseguiti intorno al
amore per
l'antico.
Non
gli
fu
concesso
di
esprimere
—
i
corativo
(fig.
i
MANUALE
222
DI
STORIA DELL ARTE autoritratto e nel ritratto suo e di
bach
insieme, egli
opere veramente sua
la
Len-
a
dare delle
complesse.
Più tardi
tendenza
riesce
esplica
si
com-
in
posizioni per vaste superfici, nelle quali egli
voleva combinare con spirito
derno
antiche e quelle del Rina-
le leggi
Ma
scimento.
quello che era riuscito a
Puvis de Chavannes
in
veva esser concesso a
Come
Francia non dolui.
Puvis e Pjocklin
amico Konrad dioso amatore d'arte, dal suo
accanito
di ogni
ereditò tutte
egli
tendenza
poi
naturalistica
morte Fiedler
bavarese
Stato
allo
stu-
nemico
fu
delTamico
opere
le
sostenuto
e
F^icdler, lo
e impressionista. Alla sua
lasciò
mo-
e
le
che
le
Galleria Schleissheim. L' u-
riunì nella
nica ordinazione che gli fu fatta in vita
#*
è
eseguita
una
in
zoologica di Napoli. era allievo di \V. Leibl:
Fijj. 217.
bevitore (incisione originale).
Il
serie di anni al
nel
18G4 a
Roma
dove
gruppo
di
una schiera
fu circondato da
della
sala
Dopo
StetTeck,
Berlino, dove
egli
Monaco
a
stazione
passò una
avvicinandosi
Piloty e venne finalmente
di allievi.
Alcuni contemporanei e posteri di questa grande triade sono da nominare accanto a loro.
Prima
di
cismo romantico
tutto Heinrich di Preller col
Franz Dreber (1822-1875) che riuniva già il classisentimento della natura di Bocklin. Accanto a Mare'es seguace
Bocklin
aveva
lavorava Karl von PidoU
1847-1901) suo scolaro
specialmente esercitata
sua influenza su alcuni giovani svizzeri: Hans Sandreuter
(i
la
850-1 901), Albert Welti
il
colore
si
tente apparizione di
fedele.
1-^62).
nuove tendenze circa il nuovo modo di erano fatte strada molto lentamente in Germania. Soltanto la poCourbet in Francia diede una certa rapidità al movimento rin-
La comprensione trattare
e
della vita
novatore. Già Viktor Mliller
si
Parigi, ma, in Germania, pochi
moderna
e
influenzare
era lasciato gli
dal
maestro
di
avevano badato. In questo indirizzo
Ornans di idee
e
ebbe
maggior successo Arthur von Ramberg 819-1875) che a sua volta animò Wilhelm Leibl (1844-1900) a introdurre in Germania la maniera di Courbet, senza 1
però imitarla pedestremente. Egli fu
il
più forte talento coloristico
della
solo scopo artistico fu quello di riprodurre
esattamente
vedeva nella natura. Nel suo tempo migliore varesi,
li
e così
ci
Germania
egli
divenne
riprodusse fedelmente nella loro rusticità e
diede
i
suoi capilavori
che sono
La
sartoria^
cacciatori e dei bracconieri^
:
col il
dei
colore
XIX.
Il
suo
quello che egli
pittore dei contadini ba-
semplicità
/ politicanti del Scene
nel secolo
senza
villaggio^
contadini
idealizzarli; i
quadri dei
alla filatura^ al-
PITTURA MODERNA
I.A
V osteria, (fig.
nella casa,
e
Topera sua più
GI-RMAMA
IX
meravigliosa:
Le
donne nella chiesa
tre
218).
Al principio del '70 una schiera
corona a Leibl. Primo da notare
Fisi. 218.
ve
.
Leibl
:
di centauri e valchirie.
Paesaggi
peratore Guglielmo
del
Charles Schuch
Anche
II.
è
in parte allievi
di seguaci,
Wilhelm Trubner
Tre donne
fig.
in
chiesa
—
,1851):
Ramberg,
di
Soggetti
{zc^
fantastici
(Sala d'arte) Amburo^o.
219); Ritratti fra
re del \\'urttemberg, dei
cui quello equestre dell'
Im-
granduchi di Baden e d'Assia.
1846- 1903}: Nature morte.
Hans
Thoma
(1839) appartiene,
al
principio
questo gruppo. Esiste un suo quadro rappresentante monelli
della
che
sua si
carriera,
azzuffano,
a
che
MANUALE
224 'Cgli
STORIA DELL AFME
dipinse insieme a Trlìbner, e anche
ancora
più vecchi paesaggi e ritratti dimostrano
i
con questi suoi amici
relazione
la
in Italia
che durò fino
al
interrompendo
'75,
220).
(fig.
cosi
Francoforte da dove, due decenni più
stabilì a
si
DI
il
Nel 1874 egli fece un viaggio soggiorno di Monaco; nel '77
tardi,
egli
chiamato nel 1899
fu
Karlsruhe quale direttore della Galleria. Nel secondo periodo della sua arte totalmente cambiato;
profondo
con
Altdorfcr, tradizioni
suo senso poetico
il
intendimento
egli si è
faceva sempre più vivo e seguiva cosi
si
dai
tracciata
via
la
a
vecchi
maestri
tedeschi Durer,
Lukas Cranach; cosi che non gli riuscì difficile di trovare il nesso con le nazionali. La parola « germanismo » (Deutschtum), è molto appropriata
r
Fiar.
alla
219. ^Vilhelm Triibner
sua individualità.
nella linea
A
:
Il
convento
modo
questo
di
Secon
egli
finì
che nel colore, sebbene talvolta
scure del primo periodo, rialzassero
le
—
Magdeburg, Proprietà privata.
per
trovare
maggior
espressione
sue luci tenui e chiare, dopo
favorevolmente
Tetletto
dei
le
suoi quadri
tinte
(Ta-
vola IX).
Le sue nali le
e
silografie e
avendole
classi sociali,
egli
le
messe
sue litografie sono quasi melodie di canti popolari nazioa
poco prezzo
sostituendo così
le
in
oleografie
nervosità e di instabilità, egli apparisce
commercio, esse penetrarono di
cattivo gusto.
come un custode
suo quieto raccoglimento indissolubilmente connessi Francoforte, dove
Thoma
passò
i
alla
In quel
dell' intimità
in
tutte
periodo
di
tedesca, del
patria zolla.
suoi anni migliori,
assume una posizione spe-
TAV.
/ ^
-sf
«asrj
HANS THOMA
:
NOSTALGIA.
Karlsruhe, Proprietà privata.
IX.
LA PITTURA MODERNA ciale in quel
l'unica
Germania dove una propria
in
spontanea arte
fiorita alF infuori
sia
demie. Abbiamo già parlato guaci
era fiorita
erano
si
stabiliti
loro seguaci in Louis
Eysen (1843-1899;,
Wilhelm Steinhausen
Thoma:
Soggetti
poesia
di
A uniti a
221).
fig.
Monaco Haider e Steinhauser Thoma. e Leibl aveva trovato
compagni
Soggetti
nazionale,
Caronte
rustici, Soggetti fantastici:
pae-
Haider (1846-
Karl
litografie;
fine
(1846;, seguace
con sua moglie,
Autoritratto
saggi, disegni e
cui se-
i
Cronbcrg nel Taunus. quel gruppo trovano ora
i
1912):
una più vecchia
a
più vecchi artisti di
di
di
e
delle acca-
Francoforte; e
a
I
ritrattista;
22^
tempo. Oltre ad Amburgo, essa è
città
arte che
GERMANIA
IN
erano
si
suoi più
i
Johann Speri (1840): Paesaggi montani; Theodor Alt 1846, fig. 222]: [Ri-
fidi
in
tratto di Hirth e Leibl
(1846): Ritratti
di
Charles Schuch. seo
Rudolf Hirth du Frénes
Leibl e
Ritratto
Ritratto
Speri,
dell'artista e
di
Mu-
canape
della
// raccolto
Breslavia);
di
;
di
sua
(
—
Berlino, Fig. 220. Ritrattoci Hans Tlioma Prop. priv. (Fot. .Heinrich-Keller Frankfurt).
moglie.
Franz von Lenbach (1836-1904I formò nione tra
questi realisti monacensi e
di Piloty
e
l'influenza
questa
di
l'u-
grandi romani. Egli era un grande scolaro
i
scuola eclettica
si
sente
opere tarde,
nelle sue
mentre in gioventù egli si dedicava ad una forte arte realistica. Figlio d'un muratore di Schrobenhausen neirOberbayern, egli era entrato all'Accademia, ma il suo sano istinto realistico lo portava a rappresentare scene semplici e naturali e con colori
quali
li
vedeva
nella
natura.
conservò questa maniera; vedute dei
dintorni
di
Granada
Anche
nei lunghi viaggi che egli fece da giovane
e figure italiane lo attestano,
come anche
paesaggi
i
Schack a Monaco\ in cui egli dimostra un emiuna maniera completamente indipendente.
(Galleria
nente gusto coloristico ed
Avendo cominciato a lavorare in un modo cosi personale, egli diventò poscia nei ritratti sempre più uno scolaro degli antichi maestri, restando però un uomo moderno e dando ai suoi migliori quadri un colorito di gusto moderno rafiinato. Lo scopo
di
Lenbach
nei suoi ritratti è di concentrare tutto
cialmente sugli occhi, trascurando e mettendo della figura; egli vuol cogliere
il
suo
espressione individuale. Moltke diceva
«roel
».
E
e del suo
con queste qualità
egli
modello :
<«
ha fatto
Riccardo
Wagner,
interesse sul volto e spe-
sott'ordine tutti
in
nel
«
momento
i
ritratti
può
altri
migliore
di
Amburgo
Heyse, Wilhelm
Paolo
e di
dettagli
della sua
»
di tutte le personalità del
Schwind. Franz Liszt, Gottfried Semper, DoUinger, Helmholtz ghetti e a Gladstone; si
gli
Egli vuol sempre rappresentarmi
tempo, dal vecchio imperatore Musei
Bismarck, Moltke,
l'
Lipsia,
come un suo paese fig,
223),
von Marco Min-
Busch, Moritz fino a
dire che egli abbia cosi fissatele figure delle persone più
notevoli dell'epoca sua. Tutti conoscono poi
i
suoi innumerevoli ritratti
femminili.
\h
MANUALE
226
DI
pieni di fàscino e smaglianti di colore
STORIA DELL ARTE 2241;
:'fig.
mondo artistico, modo in cui, intorno
che riuscì a crearsi tutto un
insieme un esempio del
fu
egli
il
ritrattista
tedesco
dei vecchi ritrattisti,
nello stile
idee
al '70. le
solo
moderne
si
ed è
annodavano
colPaccademismo. Intorno
alla
metà
del '90
Monaco aveva
la
supremazia
nell'arte tedesca e
accanto
compaesani lavorava però ancora Piloty, sempre molto stimato e ammirato con la sua scuola, ma anche questa finì col dare maggior importanza soggetti storici e di guerre andavano scompaal Iato coloristico delle sue opere;
a Leibl e
ai
suoi
i
Fig. 221. K.
Haider
:
Monaco, Unione
artistica.
Wilhelm Diez (1839-1907): Lanzknechtc; Ludwig Lofftz (1845-1910); Claus Meyer (1856); Edmund
rendo. Questo cambiamento di maniera Soggetti di
—
Caronte
Harburger (1846). Ma anche la pittura
scorge
si
in
storica di Piloty continuò ancora per
rappresentano a Dusseldorf Peter Janssen
(
1844- 1908
:
un certo tempo. La
Affreschi
nei
Municipi
Krefeld e Erfurt, nelFAccademia d'arte di Dusseldorf, a Brema, nella Galleria
di
Na-
Eduard von Gebhardt (1838): Rappresentazioni bibliche: Ascensione e Ultima Cena alla Galleria Nazionale, La Predica sul Monte, La Crocifissione (Amburgo e Duomo di Reval), Affreschi nella chiesa di Loccum e nella chiesa della Pace a
zionale
;
Dusseldorf.
I
Perfino
la
pittura
a
A PITTURA MODERNA fresco
di
Cornelius
IN
GERMANIA
aveva
ancora
227 seguaci
in
Friedrich
Geselschap (1838-1898 Soffitto della sala degli eroi a Berlino. Il pittore storico delTepoca divenne a Berlino Anton von Werner (1843,, che può essere conside:
Menzel per avere come lui rappresentato in un modo pratico e corretto gli avvenimenti storici del suo tempo; ma non può però essere confrontato con lui come artista essendo le sue opere di scarso valore artistico. Fra queste le rato un seguace di
Fijj. 222.
più notevoli sono
:
La
Theodor Alt
proclamazione
lino, nel Municipio di Berlino.
Ritratto d'un centenario.
deW impero
La prima
(Fot. Bruckinann).
a Versailles.^ Il congresso di Ber-
apertura del Parlaìiicnto con Giiglìehno IL
La morte di Guglielmo /. e più tardi scene Prigioniero, Al quartiere di tappa., Davanti a Parigi.
Il
novantesimo compleanno di Moltke^
di
genere della guerra francese:
Figurano ancora alcuni
:
artisti
della vecchia generazione rappresentanti del rea-
lismo: Paul -Meverhcim, illustratore di favole e di epigrammi e
caricaturista; Karl
Gusson (1843-1907): ritratti e gruppi di genere. Fu di nuovo TinHuenza che fece fare alla Germania un nuovo passo. Dopo gli insegnamenti
della Francia di
Courbet,
MANUALE
228 del pleiimirisvie e
quelli
STORIA DELL ARTE
DI
quelli delP
impressionismo passarono
allora incominciò quella lotta accanita per costituire
il
modernizzare Parte
u
quale doveva
la
»,
soltanto
XIX. Se
carattere della vita artistica tedesca negli ultimi anni del secolo
già in Francia
i
rivoluzionari avevano suscitato Tira e lo scherno dei vecchi vista
e del pubblico, attoniti alla
qualche
di
peggior partito quando cominciarono a e pubblico
confine e
il
si
ribellarono contro
i
farsi
moderni
«
novità,
tedeschi
i
artisti
trovarono a ben
si
strada quei principi rivoluzionari. Artisti »
;
e
non potevano
abituarsi a conside-
rare un quadro quale un pezzo di natura riprodotto nel suo elletto coloristico.
nale di
Monaco,
si
stesso periodo di
in quello
francesi:
studiare
dopo Tapparizione di Courbet videro per la prima volta in Germania
dieci anni
Nel 1879,
i
immaginato
Max Liebermann.
il
TSo. Egli
'70 e
nuovo
di
opere degli impressionisti
if pittori tedeschi
andavano
nel
campo
Max Liebermann
è
Menzel
fu la
Scuola d'arte e andò poi a Parigi dove
Barbizon dove imparò a conoscere
la
si
lo
A Weimar
Munkacsy;
la
insegnamento
serio
entusiasmò.
accostò a
prese
Quanto era Germania da
dell'arte all'estero fu portato in
prima cosa che
Olanda a
in
che
(1847).
Egli era nato a Beriino. aveva profittato del
di StelTeck e Parte di la
le
Esposizione internazio-
vecchi maestri, e fu un allievo della Francia e dell'Olanda
direttiva delParte fra
stato
tempo
alla
praticò
andò a
più tardi
poesia della semplicità nelle opere dei grandi paesisti
francesi
e
la
serietà epica di Millet.
In Olanda lo avvinse la
l'intimo senti-
forza e
mento
diisraels; e
egli
entusiasmò per
non meno impetuosamente
Con
impressionisti.
gli le
si
sue geniali
disposi-
zioni e facoltà artistiche,
seppe
egli tutti
servirsi
questi elementi in
modo molto
un
duale:
che
di
il
indivi-
può ben nervosismo si
dire
del-
l'uomo moderno trova la
sua espressione
stica nelle
opere di Lie-
bermann. Né né in
le
la
natura
mai
figure sono
posa; tutto pulsa di
vita vibrante
tremolare il
arti-
caldo
;
l'aria, si
del
vede
si
sente
sole
co-
cente. >ig. 223. F. V. Lipsia,
Museo
civico
Lenbach
—
L'Imperatore Guglielmo I. (Schreiber - Capolavori del Museo di :
l.ipsia).
C
Da Millet, da Israels dall'olaiìdeSe MaUVC
X
Z o
K
<
7,
Z ta
X
-
La I>ITTIRA MODERNA egli
naliera;
e
una
tutta
egli
conseguenza
di
serie di quadri
proletario
(Tav.
»
di
«
con molta
fatica
si
svincolò dall'in-
Munkacsy aveva avuta
che
maniera
poco
volta la sua tecnica
alla
in gioventù,
sempre più
libera e leggera.
vera natura
si
i
ritieri, la
ritratti
(fig.
impressioni di
ed 22
la
divenne
La
sua
incisioni; forti
s)
ma
e ve-
comsuo temperamento ar-
prensione del Gli
maestrìa delle
Amsterdam denotano
profonda intelligenza
allora
un
delicatezza di alcuni piccoli
paesaggi al pastello,
tistico.
ma
esplica meglio di tutto
studi
disegni,
anche
a
soggetto
Dapprincipio
X;.
sulla sua
nei
dipinse
ebbe molto da lottare col colore,
fluenza
la
22q
genti semplici nella loro vita gior-
le
e
GERìMANIA
a rappresentare
imparato
aveva
IN
artisti
tedeschi
incominciarono
tradizione e
e l'acuta
che da
lotta
la
colTandazzo
con
corrente
Fig-. 224.
Lenbach La danzatrice Abbozzo di ritratto (studio).
F. V.
Saliaret.
:
delPartc
schierarono intorno
si
furono
migliori Liebermann; e a Monaco. L'Esposizione i
tato
meno
lorito,
veva
i
nuova
la
fatto
interna-
1888 dimostrava che popoli avevano accet-
zionale del
quasi tutti
a
vita e
la
il
nuovo co-
Germania che
finora, su
quella
a-
via,
qualche debole tentativo. Incominciarono
le
nel
finché
giure; del
piccole
le
1893
giovani
i
Glaspalast organizzarono per
loro conto in
una casa nuova
prima Esposizione sione
della
«
la
Seces-
».
Da
allora
parola fatidica artistiche
accolta Il
con-
lotte e
della
«
Secessione
per
tutte
le
Germania;
»
fu la lotte
e
fu
ovunque con grande favore.
carattere negativo
dimostrava che
della
gli artisti
parola
schierati
sotto quel vessillo intendevano piutFig. 225.
Max
tosto di uscire Lieberniann
:
Gerhart Ilauptinaon.
da una comunità
MANUALE
230
STORIA DELL ARTE
DI
Non
che di inaugurare una nuova confessione.
gramma
positivo, né creare
nella loro avversione per
tempo. Così era sorta da quella
di salvarle
della necessità di
1809 anche
modi
«
e
debolezza che
XI
ma
»;
le
movimento «
non
allora
Secession
si
quel
di
svariate forze e
Berlino
quest'idea
giovani nel 1892
i
svolse più oltre, e soltanto
dopo che
»
artistica
più
A
frutto delle divisioni.
una sola cosa:
in
delPattività
forze artistiche era già sorta fra
le il
è
Capitale fondò una
la
svolgimenti
gli
unanimi
erano
essi
possibilità di riunire efficacemente
la
riunire tutte
colla società degli nel
i
nuove scuole;
voleva sottomettersi a nessun pro-
si
varie altre città,
oltre
Monaco, l'avevano preceduta. S'intende che l'influenza delle nuove tendenze artistiche non si limitava ai membri delle Secessioni; ed è un grande merito di queste
Fig:. 226.
istituzioni
riunitesi nel
I..
:
1903 sotto
rinvigorito e ringiovanito
la
zelanti
vita dell'arte in
propugnatori
Piglhein (1848-1894; e
Uhde
(i
848-191
1),
il
il
di
gere
alla
Nazzareni
»;
il
«
»
fu
a
Monaco
»
di
aver
di artisti dei più
pleinairisme
In questo
Poco, in
»
campo
verità, era
realismo ritrovava
appartiene
Bruno
molto tempo Fritz von
per
Rinascimento, oppure
biblico.
ed ora
tedesca
Germania. Una schiera
Secession
«
religiosi.
del
d'artisti
nuovi indirizzi.
della
quadri
costume orientale su un soggetto <•
Unione
<(
suo venerato presidente
limitata strettamente agli italiani
intimità dei
i
di
più importante apostolo del
acclamato
e innovatore
nome
il
vari talenti sorse allora a difendere
Ai più
—
v. Kaickrcuth La vecchiaia. (Dresda, Galleria Reale). (Stampa fotografica della Società fotografica).
Graf
la
accanto aLiebermann l'epoca storica
aveva
fatto
si
era
quadri di
rimasto della suggestiva strada anche per giun-
pittura religiosa,
Eduard von Gebhardt aveva cominciato
a
percorrerla;
Uhde
vi
si
avanzava
> < r
o r-"
CO
<
ì;
e -
o
N
LA PITTURA MODERNA tinimosamente. Egli ebbe
IN
GERMANIA
coraggio di introdurre
il
la
«
231
primitività cristiana
»
nelle
scene della vita moderna. La sua Sacra famiglia è una famiglia d'operai dei nostri suoi Apostoli sono piccoli borghesi. Cristo entra nella casa del contadino giorni; i
e
nella scuola del villaggio:
Uhde incominciò Monaco: andò a Parigi
lismo.
il
vero profeta dell'amor cristiano nel tempo del socia-
Munkacsv
sotto
e finalmente in
dair influenza ancora persistente di Piloty e sviluppò e
al
«
pleinairisme
».
Le sue opere più
della sua carriera, poi
ospite
Olanda dove
sue disposizioni
si
al
a
svincolò
realismo
notevoli sono: Esercizi di tamhiro^ dell'iniziò
La
suoi soggetti biblici:
i
le
cena, V^ieni Signcr Gesti, sii nostro
Galleria Nazionale;, Lasciate i pargoli ve7iire a
(alla
Vienna e
tardi la sua carriera d'artista, studiò pittura a
me
Lipsia, Museo), Pre-
-7
.^^^
1È^
^-H
«tf
y
»-*i
2f^'^'»
>\v.
von Bartels
Fig'. 227. ir.
:
Ragazze olandesi.
ghiera a tavola fLuxembourg, Parigi. Nascita di Cristo (Dresda, Tav. XI;.
Più
Hugo Habermann
tardi
1849",
Dapprincipo influenzato dalla scuola
diventò
di Pilotv.
presidente
il
della
Secessione.
passò poi ad un realismo pessimistico,
per arrivare a soggetti allegorici e mistici spesso non privi di perversità e sensibilità decadente.
Molti altre città
artisti
appartenenti alla
per divulgare
e le sue opere migliori
(Galleria di Ritratti.
le
«
Secession
»
furono chiamati ad
Casa
di
ricovero
Dresda, Vedute di Dresda. Accanto a
1850^ andò a Dresda (Galleria Nazionale, Orfanotrofio lui
agivano: Karl Bantzer ''1857)
Soggetti di contadini dell'Assia'; e Robert Steri (1867;.
gliuol prodigo,
in
nuove tendenze: Gotthard Kuehl
sono:
da Monaco: Max Slevogt
insegnare
1868
:
Andarono
:
a Berlino
Ritratto del cantante d'Andrade, Trittico del Fi-
Disegni; Lovis Corinth (1858}: Salame^
Andromeda, Da
Monaco
a
MANUALE
232
STORIA DELL ARTE
DI
Karisruhe e più tardi a Stoccarda andò Soggetti di contadini e pescatori.
von
La
Kalckreuth
(1855):
vecchiaia.
Monaco
Accanto a
lui
Bartels;
Berlino lino dall'inizio del
a
Leopold von
conte
il
a Stoccarda e poi a
insegnava:
Ludwig
Herterich,
Hans
movimento Franz Skarbina (1849-19 io),
stava accanto a Liebermann; dapprincipio egli prediligeva soggetti di contadini e di operai,
notte
dopo
(fig.
interessò di più
lo
228), del resto
Fig. 228.
air
80
Dopo
le
Intorno di gli
Berlino.
piacque passare
sioni poetiche della
Geremia.^ sono
movimento
il
qualunque soggetto
Franz Skarliina
Lesser
:
Tempo
lJr\'
di
natura.
meno
Le
grandi
—
fra
gli
artisti
paesaggi, scene di villaggi e di operai,
del pastello in cui esegui
grandi
specialmente di
Dal periodico Pan.
un posto d'onore
(1862), prende
sue
città
era facile e gradito.
gli
pioggia (litografia)
semplici impressioni di alla tecnica
delle
composizioni:
finissime
impres-
Gerusalemine^
L'uomo^
delle
riuscite.
Ludwig Dettmann, dal 1902 direttore delT Accademia di Kònigsberg, fine acquarellista; Hugo Vogel, ritrattista; Curt Herrmann Arthur Kampf; Hans Baluschek. ;
WalterLeistikow (1865- 1908),
fu
pure uno degli
artisti
che diede una distinta diret-
LA PITTURA MODERNA
IN
GERMANIA
233
'-n
Fig. 229. Karl Buchholz
Fig, 230. A.
Kampf
:
Il
:
Giorno d'autunno
sacrificio del
—
Pietrogrado, Accademia.
popolo 1813
—
Lipsia,
Museo
civico.
(Unione fotografica. Monaco).
MANUALE
234 tiva alla
con
«
Secession
di
i
suoi
STORIA DELL ARTE
Egli semplificò
stilizzare gli oggetti di
lo
modo
tanto
che
i
già
paesaggi, specialmente quelli
tolti
;
nota sono: Eugen Bracht, Ulrich
sua maniera
la
suoi lavori
prima ancora però aveva
e industriali
per
».
DI
si
Hubner,
dipingere, che
la
Uth.
del pubblico
simpatia
Grunewalds. Altri
Max
finì
prestarono a scopi decorativi
guadagnato dal
di
paesisti meritevoli
Otto H. Engel
Barone
Ludwig von Gleichen-Russwurm, Christian Rohlfs, Paul Baum, Theodor Hagcn, Karl Buchholz, Hans Olde, Otto Reiniger, Eugen Kampf, Olof Jernberg. Otto Heichert.
Fig. 231. Th, V. Ilormann
A
Vienna
la
»
makos (1834-1889:,
Secession
»
:
Znaim neirinverno.
ebbe espressioni negli
strani quadri di
ma
saltuario e senza disciplina nella sua arte,
dinario. Dipinse ritratti e figure, paesaggi e scene fantastiche,
getfho^ sul ponte di comando, Altri
figure allegoriche
viennesi notevoli sono: Albert
artisti
kob
:
di talento straor-
soggetti
storici:
Te-
Circe con Ulisse.
Zimmermann 1801- 1878); Emil JaTheodor v. Hermann (1840-1895); (
Schindler (1842-1892); Tina Blau (1845); Eugen Jettel 18^5-1901); Karl Moli (18Ò1); Ferdinand Andri (1871). Dalle varie Secessioni » si staccarono qualche volta dei gruppi <(
Anton Ro-
di
artisti
per
LA PITTURA MODERNA
IN
GERMANIA
—
235
a somiglianza del a Vienna sorse il « Hagenbund formare dei nuclei a parte « Luitpoldgruppe " di Monaco. Il loro scopo è sempre di dare movimento e forma die Scholle » ancora più vivace e moderna all'arte nuova. A Monaco il gruppo »>
((
(La zolla
cerca sopratutto
di
rmnovare
la
pittura decorativa con
Fig. 232. K. Moli
libera e più larga.
Il
Il
la
In chiesa.
miglior rappresentante ne è diventato Fritz Erler (1868), per
sue pitture murali della
come Erler
:
una maniera più
nuova casa
composizione
paesaggio degli
di
stilizzata e
artisti di
cura
di
Wiesbaden.
Leo Putz
la
le
Walter Georgi cura
accresce del suo spirito arguto.
Karlsruhe prende un carattere prettamente tedesco
;
MANUALE
236
DI
STORIA DELL ARTE
.-<"
Fig-. 233.
Ludwig
Dill
:
\'enfzia (schizzo)
ramo sono notevoli: Gustav Schcmieber (1851J, Hermann Baisch (18461894^ Hans von Volkmann (1860) Friedrich Kallmorgen (185G); Richard Potzel-
e in questo
;
berger (1856). Nella lingua tedesca esiste una parola non traducibile in qualunque altra lingua: è la parola
«
Stimmung
»
;
il
suo
significato, in
italiano,
si
avvicinerebbe alla parola
m Fig. 234. Fritz
Mackensen
:
Cerimonia religiosa all'aperto
LA PITTURA MODERNA
.((
accordc.
».
mungsbilder nezia,
tìg.
».
Li guidò
tutti
i
dettagli del
quadro do-
un insieme armonico, per appagare pienamente
in
sensitiva dello spettatore.
raspettativa
GERMANIA
intendevano che
Difatti gli artisti tedeschi
vessero accordarsi perfettamente,
IN
concetto ebbero
Da questo
Ludwig DiU
1848):
Paesaggi
origine
scozzesi,
i
Vedute
Stim-
di
Ve-
233).
Fig. 235.
Un gruppo
II. Ziigel
Buoi
nell' aciiua.
Worpswede
presso
Brema
di artisti
si
stabilì nel villaggio
dosi quasi esclusivamente
al
paesaggio, essi sono: Fritz Mackensen (1866,
Otto Modersohn
am Ende
«
fi
865); Heinrich Vogeler (1872); Fritz
(1864); Karl
Vinnen
dedicanfig.
234);
Overbeck (1869- 1909); Hans
(1863).
Altri impressionisti di varia maniera e di vario valore sono: Julius Exter(i863):
MANUALE
238
DI
STORIA DELL ARTE Vo7ida^
Adamo
nesche;
Albert
di
getti
mani
Scene contadi-
von Keller (1845): Soggetti
società,
medioevali; P.
e
lingen
ed Eva^
Sog-
orientali,
W.
ro-
Keller-Rcut-
Benno Becker (1860), Paul (1854-1910), Hans Borchardt
'1854),
Hòcker (1865).
Come mania
si
Francia, cosi anche in Ger-
in
rinnovò
canto a quella di
del
Trovon aveva
oltre
il
pecore
Hcrbst (1848), 1905) tutta
La scuola
paesaggio.
già esteso la sua influenza
confine e Albert Brendel (1827- 1895),
diventò presto dri di
pittura di animali ac-
la
e
».
famoso per i suoi « quaEbbero successo Thomas A'ictor Weishaupt (1848-
Heinrich Zugel (1850,
una schiera
seguaci,
di
fig.
fra
235) e
cui
più
Hubert von Hevden (18(50-1911) Rudolf Schramm-Zittau.
notevoli: e
Nel ritratto Lenbach rimase sovrano Fii;.
Dora Hitz
2,ì().
:
Ritratto di bambina.
Berlino, Galleria nazionale.
Leo Samberger
scolaro si
(Fot. Fr. Knllrich).
fino alla
line
del
secolo.
Il
suo
non sua ma-
(1861).
curò che di continuare
la
Accanto a Lenbach lavorava F. A. von Kaulbach (1850) a Monaco, ma la sua fama non oltrepassò conniera.
i
fini
Germania. Vienna Heinrich von Angeli
della
A
(1840) divenne
na società il
il
prediletto della buo-
e della
ritrattista
di
Corte
tutti
i
e più
tardi
regnanti
del
mondo. Gli impressionisti diedero anche al
ritratto
Non
una nuova forma
era loro
solo
durre fedelmente modello,
ma
le
scopo
pittorica-.
di
ripro-
sembianze
del
piuttosto quello di stu-
diarvi l'effetto della luce.
A
Berlino imperava un'arte del
ma
anche
Max Koner
(1854-
ritratto piuttosto realistica,
priva di slancio, in 1900),
Dora Hitz (1856,
fig.
236) e
Reinhold Lepsius (1857). Il Naturalismo era stato un gran
Fig. 237.
Max
lvlino;er
;
Liszt.
miglior
LA PITTURA MODERNA
IX
GERMANIA
239
Faveva sottoposta ad una radicale revisione. Ora riusciva possibile di piantare il seme della grande pittura decorativa e dell'arte fantastica che Bocklin e Marces avevano già tentato una decina d\anni prima. Quello che quei purificatore
delKane
e
Fig. 238.
maestri avevano il
i
Klinger
:
Beethoven
voluto allora trovava
pittore e scultore
che propagò
Max
suoi
Max
—
Lipsia,
Museo
civico.
finalmente eco nelle nuove generazioni.
Con
Klinger (1857-1920), di Lipsia, sorse un allievo di Bòcklin insegnamenti, ma che si elevò ancora al disopra della sua
scuola con la sua forte individualità.
MANUALE
240
STORIA DELL ARTE
DI
Incisioni dapprincipio piene di fantasia gioconda e originale {Sacrifizi di Ovidio
parafrasi sul trovameiito d'wi guavto), egli rappresentò poi disperazione,
tormenti e
i
Klinger
modo
un
trovò
Un
U^ìa vi/a.
della vita [Dravi7ni^
mondo
il
che
si
orrori della
gli
sfacciate descrizioni
aviore) e delle lotte di passione
considerare
di
dubbi e
moderne. In
anime
desideri delle
i
i
Eva
V avvenire.
e
eleva molto al disopra
pone coraggiosamente di fronte ai problemi della vita e della morte (Della Morte I e II Da una profonda considerazione dei problemi religiosi (sul tema di Cristo) e degli incomprensibili misteri del destino egli esce sempre di nuovo a cercare la via della verità e della purezza, che tenta di esprimere con Tarte (/^«wdella terra
e si
.
tasie di la
Brahma)
;
e perfino
anche
la
«
sapienza tragica di Nietzsche
cerimoniosa grandiosità dell'Antico. In Klinger
moderna tedesca
l'arte
e nelle
si
sue manifestazioni
;
incontrano
», la
e
aspetti del-
tutti gli
egli è universale
gaiezza
come un grande
del Rinascimento.
M^MMÈ Fig. 239. L. von
Fra
Al
ci/ìssione^
molte
sue
le
Hofmann
^-
:
Adamo
ed
—
Eva
Lipsia,
Museo
civico.
opere di pittore sono specialmente da notarsi
la
plastica
con materiale vario e
;
Tavorio all'ambra,
egli
(fig.
237), Nietzsche,
Ludwig von Hofmann bellezza, a
suo
tempo
di
vario colore,
vuol accrescere l'effetto
meravigliosi lavori policromi Liszt
:
Beethoven
Wagner
di
marmo
intravista
da
(fig-
escono come per incanto dalle sue
marmo
colore
il
al
ai
busti
Cro-
Baaiu-
bronzo, dal-
rappresentazione e
della
ci
dà dei
monumentali
di
bianco.
(1861), raggiunse senza
appena
dal
238), oltre
(fig.
e dell'evoluzione della tecnica per servirsene
disparati
Pietà,
:
passeggio. Felicità estiva. Giudizio di Paride, Cristo air Olimpo^
gnante^ Anfitrite, Salame, Cassandra. Scultore originale, egli volle che tasse
A
fatica la
terra
promessa
Marées. Egli usufruì con
tele
facilità
e sicurezza.
e attraverso la
del I
della
progresso
soggetti più
sua visione poetica
239)-
Franz Stuck (1863), trascurò per seguire
le
in parte
le
facoltà
del
suo straordinario
taleiìto
sue tendenze decorative. Anch'egli proviene dalla scuola di Bòcklin e
si
PmiRA MODERNA
A
I
riannoda a Klinger nel contorno duro,
arcaicizzante.
La sua grande bravura
e
GERMANIA
IN
una linea
in
nel disegno
e
portarono poi ad una strana stilizzazione dietro a cui sione. Dal
Guardiano del Paradiso,
egli passò a
poco
Fig. 240.
Peccato
Aihene,
fig.
la
poco a
a
Stuck
l'-ranz
240),
della
:
Il
del quale diamoci!
stilizzare
»
anche
peccato.
zazione, alla plastica
genere pompeiano stessa tendenza
-zato
la
disegno
;
e in
in cui si
Paradiso
di valore.
dei
dimostra una certa tendenza a
decorazione moderna della sua
^'illa
di
coloristica
un'ardente
242
,
lo
pas-
al Lucifero,
e
:
Giuditta. (Ars Nova).
Vincitore
La
meno
e
della
sicuri e
pregevoli <(
Monaco
Pallas di
un
cattiva coscienza.
Anch'egli passò, attraverso
questo cam.po produsse
riscontra nella sua
(fig.
Gustav Klimt
sua bravura raggiunge l'apice della potenza. Sono
ritratti
finitezza
nasconde
si
Guerra, della Crocifissione, del
Negli ultimi anni fece dei
più marcatamente
colore. Nella figura simbolica del
Fig-. 241.
€lTetto più esteriore che reale la Cacciata dal
la
il
ancora sua
la
^41
la stiliz-
piccoli bronzi
baroccheggiare
»
nel
l'antico
:
che'^ha largamente influen-
città.
16
MANUALE
2 4.2
Una grande Egli fu
il
affinità
dotto dei più vari elementi:
"
>>
Gustav Klimt (1862),
lega
nell'arte
più forte talento della
STORIA DELL ARTE
DI
Secession
piccanteria
»
:
la
sono
le
al pianoforte^
sono tutte opere
delle
soffitto
il
allegorico
241); e anche
tìg.
manifestazioni del suo agile talento.
Pesci d'oro,
Sruck.
giapponese, visione impressionistica della
»>
sete di colori orientali, stilizzazione industriale
varie
a
sua individualità artistica è un pro-
luce,
più
viennese,
Paesaggi,
dell'aula
sue opere
le
Schiibert
ritratti,
alT Università
Vienna,
di
più varie inspirazioni.
una riforma nella grande pittura decorativa
Altri artisti che tentarono
svizzero Ferdinand Ho-iler
Scene
.1853-1918):
storiche.
Composizioni
sono
lo
simboliche.
Sascha Schneider (1870): Composizioni per pitture murali. Ci furono alcuni artisti che si avvicinarono ai vecchi maestri, ma con libera
Ritratti,
/Lrt ^V(3//<^,
e
interpretazione; essi sono: linese,
mai
Hans Schwaiger (1854) boemo, Josef
Melchior Lcchter (1865).
e
artistica
Ma
nelle costituzioni dei gruppi »
di
Monaco,
della
'<
tendenze del Salon d'autunno
l'evoluzione di tutte queste «
Il
ponte
Nuova Secessione di
Parigi
:
)>
»
sta di
si
Franz Stuck
:
Thor
maniere
di
Lipsia,
della
di
Berlino
si
«
ber-
non sosta
Nuova unione
scorgono
le
nuove
nuovo davanti a nuovi problemi
9 s-r^^rt
Ficr. 242.
Sattler (1869)
(disegno).
!
LA FiTTURA DEGLI ALTRI POPOLI
243.
Fig'.
—
III.
Lord Fr. Lei
Ercole
:
in lotta
con
'43
morte.
la
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI.
Tenorme sforzo compiuto nella prima metà e intorno alla metà del secolo essa non ha più riconquistato la sua posizione di paladina dell'arte moderna che aveva dovuto cedere alla Francia. Anche gli ultimi
La
pittura inglese era esaurita per ;
non
seguaci del preratlaellismo ternita
»,
se
anche
la
raggiungono
l'altezza dei fondatori della
maniera ebbe un'influenza internazionale.
loro
Edward Burne-Jones 1833-1898} continuò popolare con
le
Ma tazioni.
in I
mondo
con
ideale,
ma
il
:
nella
sottili
e
divenne molto
e
delicate
244
-fig.
con
.
la
le
sembrano deboli
sue opere il
tipo delle figure
delle
e
imiteste
misterioso senso esotico dell'Inglese-italiano ha fatto posto ad un
Sctna amorosa fra
nella Scala d'oro,
Rossetti
di
severità gotica delle sue linee decorative.
hanno bensi ancora
freddo ambientamento decorativo. Questo
famose
la
confronto a quelle del suo maestro,
suoi quadri amorosi
rossettiane.
l'opera
sue figure femminili estremamente
strana fantasticheria del suo
confra-
'<
nello Specchio
riscontra
si
le rovine, nella
di Venere,
in
tutte
Re Cophetwi
Leggerida del nt\}C
sempre
opere più (fig.
di Merlino,
hicantamento
Sibille della creazione^ nelle Stagioni, Egli resta però
sue
le
245), nelle
grande maestro
un
nella delicatezza delle linee, nella intelligente disposizione e distribuzione delle figure sulla superficie e nel
vimento Il
è fra
i
ritmo armonico che
seppe infondere
ai
contorni e
al
mo-
delle figure e dell'ambiente architettonico e paesistico.
suo principio decorativo era basato sull'impiego della linea verticale più zelanti riformatori dell'arte nelle industrie e fra
diudori di William Morris fornì
egli
una decorazione
:
e
appunto
alla
silografica in stile
moderna.
delle belle
divennero
forse
i
più
ed
egli
entusiastici
coa-
Morris
egli
opere
moderno. Lo stesso Morris
cartoni per tappeti e finestre di chiesa che dell'arte decorativa
stampa
più
i
;
di lo
inspirò a fare
cospicui
esempi
MANUALE
244 f"
Nello Stesso rapporto stava
(1845) sottili
dalle
con
in
cui
Burne-Jones.
lunghe vesti cadenti
STORIA DELL ARTE
DI
Burne-Jones
Con e
con
stava
ricompariscono
lui
con quell'espressione
Walter Grane
Rossetti,
mano
terza
di
di sensualità
elementi moderni
raffinata in cui
incontrano
si
figure
le
così
strana-
mente con elementi romantici. Anche ^^'alter Grane si dedicò molto a lavori decorativi, specialmente air illustrazione
di libri [Hg.
246),
meglio che nelle opere mitologiche
e vi riuscì
e allegoriche,
guita nella
come La
nascita di Venere ese-
maniera
degli arazzi.
Moorc
(1841-1X93)
Albert
con
lavorò
molto buon gusto nella tendenza dei neo-pre-
ma
scompaiono di fronte a George Frederick Watts (181 7-1904) che portò raffaelliti,
maniera
la
mitologico-allegorica
ad un'espressione
faelliti
come
tutto
ritrattista di straordinarie qualità (tìg.
247);
era,
Millais,
ha dato tutto
un catalogo
lità
inglesi di quel
tempo
ning
delle persona-
da Robert Brow-
;
Gladstone
da
Garlyle,
a
a
Tennyson a Max Gardinale Manning a Sir Grant.
Moller, dal
da queste opere della realtà
egli
attratto ad un'arte di grandi idee
voleva insegnare
allo
lidea e
il
Stato tutte
suo studio
divenne un pubblico si .
trovano
alla
[more e vita
si
le
si
sentì
in cui egli
contemporanei
suoi
ai
nuovo vangelo, se anche non e di carità. Ancora in vita,
donò
Salisbury,
Morris, da
Rossetti a
Ma
preraf-
scelta personalità.
di
egli
da
dei
innanzi
Egli
un
tutti
un
religioso, di purità
vecchio maestro
il
opere sorte da quel-
HoUand House museo. Ora quei quadri di Little
Londra
e in
programma
della
Galleria Tate a
vede tutto
il
sua dottrina. Altre opere descrivono terrena,
gloria
Mammon,
Re
la
potenza
speranza credente e tutta
le
fallacità della
distruggitrice del
crudeltà
la
la
trionfante
della
opere della morte.
l'elevatezza di questi pensieri, la gran-
dezza delle allegorie cosmiche sarebbero FiiT. 244.
(Da
pronta
VA. Riirne-Jones <
di
Examples
of
:
Fiamma
vestali =
Grcat aitists
vere opere d'arte.
>).
ri-
maste senza espressione se la maturità pittorica di ^^'atts non avesse loro dato l'im-
Li contrasto
larga che fa pensare alla tecnica degli
Ma
coi
preraffaelliti,
affreschi, ed
egli
egli
ebbe una maniera
predilige
precise su piani ampi, alla riproduzione pedantesca dei dettagli.
linee
larghe
e
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOl
Accanto
al
preraffaellismo
si
sosteneva in Inghilterra un tardo classicismo rap-
presentato da Lord Frederick Leighton
cademia
di
24;
I
1830- 1896), per molti anni direttore dell'Ac-
Londra. Le sue opere
principali sono: Orfeo e Euridice^
Romeo
Ercole^
allegoria
bella
Ghdietta
e
Ore d'oro
delle
divenne
//
bagno di Psiche (figura
•250).
Oltre
dato
qualche
cui
ben
opera scultoria in
appropriate
come
listiche;
sono molto rea-
qualità
a
x\Q\\\-\tleta col pit-
Farmuilone
tore e nel
ha
egli
pitture
alle
teorie classiche
le
;
sue opere
più popolare delle
la
e la
248
(tìg.
.
Lawrence Alma-Tadema (1836", nato in Olanda ma vissuto in Inghilterra,
ebbe
successi
nel
quadri
di
campo
La sua
classicismo. i
ancora maggiori
gli
(tìg.
ma-
in
249).
che
artisti
carono a scene della
dedi-
si
sem-
realtà,
però soffuse da una sensibile
pre
poesia, 1
sono
specialità
costumi antichi
niera di genere
Fra
tardo
del
emerge Frederick W'alker Tutti
1840-1875.
suoi gruppi
i
di ragazzi bagnanti, di
vagabondi.
hanno
di gente distinta e di operai,
un certo carattere malinconico; di
modo
che figure e scene della
vengono elevate
vita giornaliera in
una
poetica
sfera
Qualche volta suoi
volti
(tìg.
231
l'espressione
ricorda
il
.
dei
prerallael-
lismo.
Anche George iMason (1818precursore di Walker 1872), il
nell'idealizzare
restesa
il
realismo, attesta
influenza
che
ebbe
il
preralVaellismo.
Senza dubbio
si
era trovata la
formula d'espres-
sione
)>
per
la
<(
singolare vita sen-
timentale degli
inglesi.
Nell'arte Fig'. 245.
non
si
vuole
rappresentata sol-
ma
(Da
<
Ed. Burne-Jones
The hundred
tanto
la
derla
elevata da episodi gentili, da colorito armonioso, da
realtà della vita,
:
Re Cophetua
best pictures
»).
ve-
pensieri
etici,
poetici o
MANUALE
240 filosofici
;
e
mancanza
di
STORIA
DELI.
ARTE
queste qualità che
pittura
la
paesistica inglese
speranze che aveva risvegliate mezzo secolo prima. Non vi era più niente della fede di Constable nelle rappresentazioni della natura gruppi di quell'epoca. Soltanto in tempi recentissimi avvenne un cambiamento
non realizzò di
fu per la
DI
le
—
giovani
si
Londra
ritirarono da
in quieti villaggi
per essere a contatto
diretto con
m^:^r^:.:^^^^::^^^^ym^^^^^
Fig. 24i.
la
W. Grane:
Hallo
ilelle
ninfe e dei falciatori. (Disegno per la
natura; anche l'impressionismo passò
quiste; e soltanto dell'influenza che
il
piccolo
ebbe
l'arte
gruppo che
mare, se
il
si
<
Tempesta
> Ji
anche senza
Shakespeare).
far
Art Club nessuno poteva sottrarsi. Mark
chiamò Nerv English
francese a cui
grandi
con-
attesta
Fisher,
un americano venuto giovane in Inghilterra, seppe meglio di tutto fondere il « pleinairisme d di Manet col sentimento inglese. Un intermediario fra V impressionismo inglese e T impressionismo francese divenne Lucien Pissarro,
figlio
di
Camille,
e
I.A
PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
New
nelle ultime esposizioni del
English Art Club risaltarono
James L. Henry, gli ambienti schizzi orientali di H. B. Brabazon.
Sicker, Charles Conder,
e specialmente
gli
Fio-. 247.
G. F. Watts
:
24:
i
paesaggi di Bernhard
pittoreschi di
Henry Tonks
Autoritratto. (Oa \\'esteriiianns Monatshefte).
Meglio che nel paesaggio, T Inghilterra ha tenuto alta la tradizione gloriosa del pittori britannici svilupparono una tale sicurezza di caratritratto. In questo ramo i
teristica e li
possono
un
tale talento nel colorito
invidiare.
E come
la
moderno per
cui tutti
coltura inglese attirasse nella
i
ritrattisti
sua
del
cerchia
mondo gli
stra-
MANUALE
£48 nieri, è
dimostrato da Hubert
bavaresi
;
e che divenne fra
come
europea. Anch'egli,
non
studio
ma
solo
Herkomer (1849; oriundo da una
da meravigliarsi se
è quindi
Genio universale,
es}\
un largo cerchio di
maschili
e
delF Inghilterra,
allievi
intorno a
1885-1886 quando
sotto
di
il
titolo
<(
Dama
in
egli
bianco
V ultimo
conoscere a Parigi con scene realistiche
altre
il
vecchio intagliatore
(fig.
in
le
;
se.
espose nel Continente
Magistrato e
252).
Il
i
187'S egli
Miss Grant era fatto
si
gruppi
come
delegati del suo luogo natio,
Lech,
seguirono
a cui
suo più bel
altri
suo padre,
ritratto è forse quello di
legno, che egli rappresentò in tìgura di lavoratore
pur degni delle grandi tradizioni del passato
Wagner
Archibald Forbes, Riccardo
da nominare quale
ritratto di
il
ina ancora prima, nel
»,
reclutaiìieììto,
/ ctiratori del CIiarter-House, Il e
tempo egli cadde in una certa « routine ». forme dell'arte e della letteratura ed ebbe La sua fama di ritrattista incominciò spe-
col
dedicò a tutte
si
cialmente nel
li
femminili
suo
il
quelle di tutta Europa.
Non
e
più vasta fama
la
passato, ha visto passare per
ritrattisti del
più eminenti personalità
le
operai
famiglia di
Londra quello che ebbe
di
ritrattisti
i
grandi
i
STORIA DELL ARTE
DI
ritrattista:
Hans
e
W.
\A'.
ritratti di
i
Ouless
Huskin
1840
e
più
Tennvson. Stanley
e
Herkomer
Fra
Richter.
e sono
;
Watts è Wilson Steer
P.
tardi
e
860) e A. E. John. L'arte
moderna
inglese
degnamente
è
duzioni degli scozzesi e degli americani.
ritornavano sempre più,
dall'
80
in
pittori scozzesi
I
traverso
maestri
i
Constable
:
durante
il
fosse
si
cinquantennio.
sentimentale
e
;
meno neanche mente
questo
tino
Il
la
che
le
animo sognatore proposito non vien le figure sembrano
loro
importante
più
a
loro
il
incanto dallo sfondo
preparato.
at-
approfondita
e
volevano
Essi
nei ritratti in cui
come per
uscire
Corot e
risalirono
affinata
loro opere rispecchiassero e
Glasgow
soltanto che essi dimostrano quanto
pittorica
tecnica
Barbizon
di
pro-
scuola di Fontaine-
veneravano specialmente
essi
;
alla
dalle
scuola di
della
dall'impressionismo
poi,
bleau
altamente completata
e
suggestiva-
paesista della
Glasgow è Robert Mac Gregor (fig. 254), poi George Henry (fig. 256 , Macaulay Stevenson (1864), Grosvenor Thomas (185Ó), James Paterson ritrattisti si distinguono John Lavery (1854). Fra (1856, fig. 255) e James Guthrie (1859). Accanto a questi « Boys of Glasgow » è da notare un più vecchio gruppo di Edimburgo da scuola di
i
cui uscì
Egli è
William Quiller Orchardson (1835- 1910). specialmente
del
tempo dell'Impero, scene
sul
«
Bellerophon
»^,
per
conosciuto
le
storiche
sue scene
(Xapoleone
aneddotiche e talvolta
ge-
di
nere. Gli Fig. 248.
Lord
Fr. Leig-hton
;
Il
americani
fannullone
(Londra, Galleria Tate).
.
completamcnte
hanno •
avuto i
intemazionalc.
una
xt n
Nella
evoluzione •
prima
meta
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
249
andavano, come tanti altri stranieri a Dusseldorf, poi si incontravano Dapprincipio fioriva anche in America un^arte classica (Washington,
del secolo essi a
Parigi.
AUston,^ 1778-1^^4. poi un\nrte storica in cui
vedemmo
figurare
il
tedesco Emanuel
iKO'!\
Pig. 249.
Lawrence Alma Tadorna La «rioia dell'amore.
:
Fijj. 250. Fr.
Rose.
Leigrhton
1807-1868)
Il
bagno
di
Psiche.
la
pittura di genere.
nelle
rappresentazioni
Leutze, ed è ovvio che nel paese dei borghesi arricchiti fiorisse
William Sidney Mount
:
(Londra, Galleria Tate).
fu
uno
della vita giornaliera americana, a cui egli
dei
prediletti
seppe dare un'interpretazione umoristica.
MANUALE
2=iO
Un
grande passo
primo
a
lo
campi
di
fig.
Martin (1836-1897)
hanno,,: prodotto
gli
si
grandi
Londra, è uno
260). stabilito a
Alexander
ma
avvicina molto
dei
fig."
(1850,
259). E' Stupefacente
rapida
propriati
la
N\'ilhelm
D. Dannai (1853)
tecnica
la
dei
•
opere
237
fig.
facilità
francesi,
ne è un
:
La
con le
esempio
(fig.
238) e
giocondo
il
;
Singer
John
il
nò
gli
si
richia-
pittore
di
ritratto
Sargent (1856,
mondo. John W. grande J. J. Shannon
del
ritrattisti lui
si
(1853). Nel
Harrison
d'arte.
migliori
Walker
loro guida
Tryon. Alcuni più giovani
non supera né
Fig. 251. Frederick
(1863,
e D. ^^^
la
Gari Melchers (1860) e Alexander
tulipani,
gli^americani
paesaggio,
nel
fu,
come George Hitchcock
all'Olanda,
il
Francia.
la
(182 3- 1897)
Homer
associarono
mano
.Inness
1824-1879;.
degli artisti di Fontainebleau e che stimolò cosi
studio
pellegrinaggio degli artisti per
George
Hunt
progresso fu fatto da William Morris
nel
raccomandare
STORIA DELI. ARTE
DI
il
vallf della quiete.
la
quale
loro
gli
americani
bizzarrìe
si
sono
originalità.
e
nelle sue ballerine
ap-
Anche
cantatrici spa-
e
gnuole.
La
Di discendenza inglesi, le
moderna americana è James Me. Neill Whistler (1834-1903). irlandese, considerato uno dei loro, tanto dai francesi che dagli
gloria dell'arte
Whistler
una figura
è
di
carattere internazionale
ultime raffinatezze della pittura moderna. Egli ha
sentimento poetico degli degli impressionisti,
ponesi »; e di
tutti
il
artisti
di Fontainebleau,
la
i
che
toni
racchiude freddi
lucentezza e
senso della disposizione capricciosa che è
il
in sé
tutte
di
Velasquez,
«
pleinairisme
comune
ai
«
il
»>
giap-
questi elementi egli seppe formarsi un'arte individuale suscettibile
delle più delicate manifestazioni. Egli predilige l'ora del crepuscolo,
il
tempo neh-
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
251
cura della forma reale dei dettagli; ma ne cerca T ultima essenza cercando di fissare l'espressione di queir istante in cui i contorni degli
non
bioso, e pittorica,
si
sfumature nel vuoto. I suoi paesaggi sono visioni fantastiche suoi ritratti da questo punto di vista: le figure delle pered egli considera anche sone escono come visioni magiche da sfondi vaghi e noi indoviniamo la lorp anima
oggetti
sperdono
si
in
;
i
forma corporea (Ritratto di sua madre
attraverso T involucro sfumato della
Spesso
261).
fig.
ha denominato
egli
suoi paesaggi e anche
i
i
nero e grigio. Composizione
e bianco
Whistler
2Ó4'. Oltre a questo,
(tìg.
e nell'incisione
appunto
egli
Impressioni di
J^g?/ezia
fig.
raggiunse
262
;
p.
es.
bleu e rosa. Fantasia in bruno e oro,
in
il
più
un
artista
dell'incisione
ricco
elletto
pittorico
è
Carlyle,
suoi ritratti dal loro
valore coloristico, e non da quello che veramente rappresentavano in
\
nella
Armonia in
giallo
moderna serie
;
di
.
L'arte dei Paesi Bassi, precorritrice deWarte seyitivientale moderna, ha goduto
d'una nuova
XIX. Soltanto
nel secolo
fioritura
lo
spirito
un po' rude
degli olandesi
e dei belgi ha preso poca parte a quel sottile raffinamento.
Olanda la vicinanza dei vecchi maestri non ha mai cessato di avere hi
una certa
influenza.
classicismo e
Il
il
romanticismo visi sono soffermati poco;
quando l'impressionismo ropa.
olandesi
gli
di
tennero
si
alla
Israels (iS'iq-iqii
per decenni a capo
francesi,
ai
Rembrandt
legittimo discendente di
fu Josef
più
di
van der Meer van Delft che \1\\
l'Ku-
Franz Hals. al chiaRembrandt. alla luce fina di
maniera larga roscuro
invase
che
.
restò
olandese.
dell'arte
Egli era di famiglia ebraica e questo carattere
manifestava chiaramente nella
si
maniera molle, sentimentale, sempre malinconica e dolce con la
vita
sue
di
opere
gente
cui rappresentava
semplice.
principali
è
//
popolo antico (AmstCTda.m, so)
che rappresenta
ciaiuolo del ghetto.
un
Una
delle
figlio
d'u?i
Museo Suasvecchio
La
sua
strac-
terra pro-
messa non era però un paese fantastico, bensì l'Olanda che ha dato più sinceramente di ogni altra nazione l'ospitalità agli di
israeliti.
A
Amsterdam,
Zandvoort,
la
spiaggia
studiò
la
semplice
egli
verità della vita ed
ebbe
cesso da un quadro
un marinaio con
r
,
,
la
bufera.
col T
I
suo
il
primo suc-
che rappresentava
bambino •
r
in
lotta
•
suoi temi preferiti
"
si
ag-
Hubert Herkomer Sciopero. (Exampies of oreat Anists).
F'S- 252.
:
^
MANUALI-: DI STORIA DELL
252
ARTE girano
quella
in
popolazione
della
263) ed
ra
me
classe
egli
(figu-
espri-
li
con crudo realismo e
profonda comprensione, da
così
diventare additipico
rittura
come
figure
lo era
stato
non
Egli
Millet.
sue
nelle
un
è
gfan maestro del colore spesso che al
disegni
[semplici
in
carboncino
sioni
tutto
vuol
in
inci-
quello
che
e
dire.
Accanto a
una
tutta
Israels c'è
di notevoli
fila
olandesi che
rita la
nostra attenzione
specialmente
fu-'
che
scuola ("deirAja raccolse nel
A Fig.
Hubert Herkomer
2.=>3,
Testa d'arabo
:
Jakob
un poeta
Le
olandese. coi mulini
olandese
opere,
sue
monumentali,
(fig.
rappresentanti
e
città
sono diventate
porti
olandesi,
opere classiche della
le
influenzato
dai
preraffaelliti,
dedicò
si
nel paesaggio e nella figura. In contrasto a quelle dei fratelli
Anton Mauve (1838-18881 per la Hendrik Willem Mesdag (1831 (fig.
dell'arte
1
sta
837-1 899
paesaggio praterie
vaste
moderna
Accanto ad
265).
rudi e concrete,
terzo
il
fratello
fantasie
delicate
a
sono
Maris
le
opere
delicatezza quasi paurosa della sua maniera. è
il
condottiero
della
pittura di
marine mo-
una grande influenza sull'evoluzione
Israels egli esercitò
olandese dell'epoca.
Sono cialmente
inoltre
di
da nominare Jan
chiese;
Schwartze (1851), alla
li
271).
Matthys Maris (1839),
derna
f
pittura
Suo fratello Willem Maris (i 844-1910) rappresenta scene più come campi opulenti, bestiame ben nutrito, prati fertili; mentre
di
Israels
del
le
la
comple-
e a
di
iMaris
;
1870.
capo
tamento
(incisione).
(Representative Art of our lime)
me-
artisti
e
;
sa esprimere an-
letteratura
Adolf
Artz
ritrattista;
d'arte
ha
ed
Jan
Bosboom
(1817-1891;,
il
pittore di ambienti, spe-
(1837-1900);
H. G.
Veth
quest'ultimo
contribuito
(1864), alle
relazioni
Breitner si
1857);
Therese
pure
dedicato
è
artistiche
della
Germania
con l'Olanda.
È
già stato detto che
l'
impressionismo
francese
aveva
avuto
poca influenza
sugli artisti olandesi.
Sono però da notare
J.
L. Jongkind
(i
819- 1891)
e
\'incent van
Gogh
(1853-
nURA
l.A
DEGLI ALTRI POPOLI
^.^3
1890 che emigrarono giovani in Francia e che lavorarono nello spirito dei francesi
(fig.
Toorop
Jan del
267}.
simbolismo
prodotto
è
rappresentante
il
olandese
vecchia arte della sua
della
patria Giava, mista alle
derne
Maeterlinck.
di
maestro
vecchio
un
(iSòo).
dottrine
mo-
figlio
del
Il
1868
Jsaak
Israiils
,
produsse delle piacevoli [impressioni marine. Belgio ebbe una parte più im-
Il
portante dell'Olanda nella storia del-
XIX. La fama
del secolo
l'arte
pittori
Gustav
passato,
del
storici
dei
W'appers, Bièfve, Nicaise de Kevzer,
Louis Gallait,
si
pers non potè restare di direttore
versa e
Wap-
spense presto.
suo posto
al
Accademia
dell'
An-
di
trasportò a Parigi. Gallait
si
ebbe ancora un successo passeggero
V
dopo VAbdicazione di Carlo i
suoi quadri della storia di
ma
con
Egmonts;
già l'accoglienza fatta al suo qua-
dro colossale
ha
dimostrò che
il
suo
Tournay
di
peste
tempo
era pas-
Hendrik Lev-s 181 5-1860) approfondì con più serietà e con molto intendimento della realtà le opere del passato. Egli sta di fronte agli artisti storici della scuola di Anversa, come Menzel stava di fronte a Piloty, Meissonier di fronte a Desato.
laroche.
suo
Il
riche di genere e
angolose, colla
luterano
ciclo gli
affreschi del
rigida
Municipio
prospettiva e
di
Anversa dimostrano
coli' inimitabile
avesse imparato dai vecchi maestri. Fra
i
suoi
scolari che
Braekeleer
Con
830-1 888
.
il
1825-1870,
fig.
lasciarono
si
di antica scuola
il
indurre a
emerge Henri
realismo iniziato da Leys prese più larghe
Courbet risvegliò T interesse sociale ed ebbe un
Groux
linee
rievocatore di Pieter de Hoogh.
l'influenza dei francesi
porzioni.
de
1
colle loro
dettaglio quanto egli
pittura di
dar espressione ad un profondo realismo con mezzi de
scene sto-
Passeggiata davanti alla porta, altre
la
283);
più
tardi
anche
in
forte
pro-
seguace in Charles
Eugène Laermans
(18Ó4.
270 e in Henri I. E. Evenepoel (1872-1899). L'impressionista belga, per eccellenza, divenne Alfred Stevens 1828-1906, fig. 280) appartenente al cerchio di Manet; poi meritano menzione il paesista Emile Claus (1849, ^g- ^73) ^^ anche alcuni arfig.
.
:
tisti
di
varie
maniere
:
Hippolyte
1851-1907); Jsidore ^'erhe\'den fig.
Boulenger
'
1837-1878);
Théodore
1846-1905;; Albert Baertson, Victor
Gilsoul 1:1867.
266;; Frans Courtens, Joseph Stevens (18; 9-1892); Alfred \'erwée
Georges Parmentier
1870).
L'arte
belga
ha l'impronta d'un
forte
Verstraete
e
i
1838-1895);
convincente
254
MANUALE
Fig. 255.
DI
STORIA DELL ARTE
John Lavery
:
Mary
di
verde.
LA PITTURA DEGLI ALI RI POPOLI
Henry
Fig. 256. Geortre
realismo. Quel
blemi delia i
la
piccolo
paese
Pesciolini d'oro.
concentra
che
moderna d'uno
vita
:
2!)5
in
sé
tutti
gli
elementi
e
doveva generare un'arte conscia del progresso;
stato,
quanto
centri industriali inspiravano allo studio della vita operaia e tanto la fantasia
uno
ricerca di
Perfino alTattualità
genio esaltato
il
le
basavano su queste nuove forme
stile si
sue strane
Wiertz
Antoine
di
pro-
i
fantasie. Egli
di
vita
sociale.
(1806- 1865)
cercava
sorpassare
Tabilità
credeva di
di
di
adattare
Rubens
lugubri quadri sensazionali Pensieri e nelfammassare corpi umani, quando creò visioni d'un decapitato, Uultivw cattnone. Lotta per il corpo di Patroclo. Scene :
i
dell* inferno
me mole
;
credeva
;
di
competere
credeva di sanare
con
piaghe
le
Michelangelo
della
moderna
coltura
orrori della guerra, della fame, della pena di morte,
giovane
dalla generazione più
le
:
derivazione di quadri anteriori
1856,
fig.
287
:
hetà dei
Altri
di
rappresentando
Laermans sono
un'artificiosa
crimine.
Leon FreJef Leempoels
vedrà
il sole
\
:
278); Frans Melchers. Spagna, che aveva dato da secoli un potente impulso all'arte europea,
da poco tempo
all'arte
moderna;
portanti espressioni d'arte.
insegnatale da
Gova
La
intorno
al
e,
1858,
gli
continuate sotto
pazzia, del
questa maniera sono
contadini.^ Il popolo
(1867): Ritratti'^ Fernand Khnopff
La
artisti
enor-
portò più tardi questa tendenza
e la plastica belga
;
fino alla sua più alta espressione.
déric
strane stilizzazioni di
di
Le nuove forme
della
fantasie socialiste di questo artista, finito pazzo, furono
quadri
facendo
fig.
dopo un lungo
silenzio, ci
pittura della penisola iberica
secolo XVIII.
è
nata
ha date nuove e im-
non continuò
la
strada
MANUALI-.
256
.
^
iTir-rcr-a-^
'
^
-
^ TM'
rjn iiii Ji
i
i
DI
STORIA DELL ARTE
ì i'BWB-'r'?r' ii
1^^ .
^
Fiij.
G. Hitchcock
Fi"'-.
257.
258.
George Jnness
:
:
Amore materno
(incisione in lesino di Davis).
Mattina d'autunno (incisione
in
legno
di Fr. Juengling).
LA PITTURA DEGLI
Al.IRl
POPOLI
257
Suo scopo non era un ampliamento
ma
stiche,
di
colori-
teorie
delle
perfezionamento
un
virtuosità
e
nel
tecnica
di
riprodurre costumi multicolori, luci sfavillanti, oggetti luccicanti
e figure caratteristiche popolari.
In tutte
dimensioni
le
presentano
rap-
si
battesimi,
corride,
Ma-
feste di chiesa e popolari.
riano Fortuny
1838-1874), ve-
giovane
nuto
passò tutta
a
la
Roma, dove
sua breve vita
influenzando grandemente italiana, fu la
l'arte
primo ad additare
il
rigogliosa vita coloristica che
nasceva battere
Egli
tutt' gli
splendori del rococò.
ebbe
la
dai disegni
soggiorno illuminò I
intorno e a com-
sua
Gavarni
di al
e
da un
Marocco, che
Fig. 259.
quadri
Fig. 260.
J.
S.
ricordano
Sargent
:
J. J.
Shannon:
Il
Sacrificio.
lo
magiche bellezze del mondo
sulle
suoi
inspirazione
spesso
orientale,
come IJ amotore di stampe^
Meissonier
Ballo di zingari (disegno a Sepia)
—
{Gazete de
Beaux-Arts).
1"
^
MANUALE
258
STORIA DELL ARTE
DI
avendo però un disegno più acuto e un maggior scintillìo nei colori. La Vicaria, La prova del teatro. Il domatore dei serpenti^ Scene arabe amatore d'arte del tempo di Luigi XI ' La spiaggia di Portici sono una fantasmagoria di tinte e riflessi, di raggi di sole e di atomi scintillanti. Le migliori cose
Vantiquario,
Il bibliofilo
V
prodotte da allora in poi dall'arte spagnuola della pittura storica di cui
(1847,
^^
^S- -74)'
sue orme; a non parlare
le
Spagna era ricca per opera di Francisco Pradilla Granada, La pazza Giovanna-^ Casado (1832-1887):
la
''^'^"
seguono
^^^
ha campana di Ilucsca, Re Don Ramiro Manuel Ramirez :
;
V esecuzione Luna
di Do7i Alvaro da
José
;
Visioni del Colosseo
(1855): della
y Gii
Benlliure
l
di Giosafat
'alle
e
Luis
;
Alvarez (1841-1901): Ritratto di
Filippo
Villegas
José
Il\
(1848): // battesimo.
La
y Las-
del
Matador
so
Processioni'^ Sorolla
:
(1862)
stida
^m\^%\:^
\
Scene
:
Scene
nevale.
rnorte
3'
di
Bacar-
spiaggia.
sulla
Scene nelV Arena, Scene di feste religiose. L'arte
non
cese
moderna
fran-
nessuna
ebbe
in-
fluenza su quella spagnuola, no-
nostante paesi;
due
vicinanza dei
la
come eccezione sarebbe nominare Antonio
soltanto da
Gandara (1862) che però stabilì e visse sempre a
de
la
si
Parigi
;
sua
la
arte
avvi-
si
cina molto a quella di Whistler di Carrière.
e
Me. N. Whistler: Ritratto Glasgow. (The hundred best
Fig. 261. J.
moderno le figure tipiche La multicolorità inquieta
di
Thomas
Madrid
di
e
analizzante
e
sorpassata da questo artista
;
Negli ultimi tempi emerse
Carlyle.
pictures).
e forse
jgnacio Zuloaga (1870) volle presentare con della patria dell'arte
mostra ora
Velasquez e Goya
di
spagnuola
la via
è
quale
il
spirito
(fig.
finalmente
276).
vinta
e
ad una nuova interpretazione
coloristica.
Le Nazioni
dell'
Europa
vecchie tradizioni d'arte
incominciarono
di
nuove
soltanto nel secolo
tempo
i
XIX
— ;
col
non nel
possono
meridionale e occidentale
mutar
dei tempi esse
così nei paesi del
ciclo
dell'attività
le
Nord
tutte
dell'Oriente che entrarono
e
artistica
europea.
molto imparare da colture più vecchie, seppero conservare
modo
di
continuarono soltanto o ne In
paesi nordici produssero inaspettatamente molto. Se anche
nale e darle più vive espressioni, in
vantarsi
caratteristico.
la
questo essi
breve
dovevano
loro originalità nazio-
DEGLI. ALTRI POPOLI
LA PITTURA
tempi antichi
storia della pittura danese risale a
La
2r9 ;
ma
tutto quello che
essa
minima importanza finché venne, al principio del secolo XIX, Tarte piena di carattere di Christoph Wilhelm Eckersberg (17S3-1833) e quella dei suoi successori, che come abbiamo visto ebbe una forte intluenza sulla pittura della Gerprodusse fu
di
Come
mania settentrionale. danesi
cose
assai
hanno
giovani
più
dimostrato
ma
all'Estero,
appartenenti a questa scuola
gli
la
produrre
di
loro
poi
così
meravigliosa
sempre
anche
abilità
di
nazionale
un'arte
pittori
i
imparare loro
nel
paese. Essi rappresentano con predilezione le
loro proprio
il
loro città,
loro
i
t^p
paese,
compaesani
^.'^"^'.
con semplice naturalezza e verità. Oltre a questo essi sono sempre stati
prime
nelle
che combattevano
per
piena
la
libertà delle manifestazioni
Runge
ristiche.
imparato da
e Friedrich
Eckersberg
freddo
colorito
che Wilhelm
Koebke (1810-
per
danese
dell'arte
metà
del
paese
si
lo
sviluppo
nella
seconda
rivolto
^^-f,
politici
Fino allora
secolo.
era
loro
'1810-
Alarstrand
furono decisivi
fe '^è
hanno il
avvenimenti
Gli
m ^h
colo-
non altrimenti
;
1873) e Christen 1848).
^
coloro
di
file
'3;=^
il
4fm
^..-i^.
Ger-
alla
^>^^
[«•Il
mania, da allora cominciò invece a seguire
le
^r
tracce della Francia.
non andavano Kopenhagen e
Gli artisti tedeschi
più a studiare a
i
danesi preferivano Parigi alle ac-
cademie tedesche. Le opere dei giovani
artisti
chiaramente
l'
danesi dimostrano influenza francese.
Anche pittore storico Christian Zahrtmann (1843), le cui opere il
astraggono
completamente
pittura storica Il
capo
1909),
dell'arte
uno
Fig. 262. J.
>r.
Whistler
:
A
Venezia
(incisione).
dalla
convenzionale, possiede
moderna danese
dei più dotati
Me.
talenti
fu
la
delicatezza
di
colore propria
ai
francesi.
per molto tempo Peter Severin Kròyer (1851-
dell'epoca
in
generale. Egli dipinse
ritratti,
pae-
un colorito magico. Sono famosi il suo ritratto di Bjornson e quello di Holger Drachmann, due grandi gruppi della giuria delT Esposizione del 1888 (fig. 269) e la Seduta dell'Accademia di Kopenhagen. Anche Viggo Johansen (185 1) è maestro nel rappresentare gruppi di persaggi e sopratutto marine di
i
sone in ambienti chiusi tanto pittore' di interni,
pieno
di
di carattere
poesia,
è
famigliare che sociale
(fig.
Vilhelm Hammershòj (1864
284). fig.
Un
277),
altro
come
200
MANUAl.t: DI STORIA DIII. ARTE
Ut
LA PITTLRA DEGLI A LI RI
1>0P0LI
261
anche Julius Paulsen (1860): Ada/no ed Eva e i
Tuxen
R. L.
notevole pure per
1853)
Meglio ancora
suoi ritratti.
presenta
si
moderna degli svedesi, « franNord che, come gli americani,
pittura
la
cesi del
')
hanno
loro
le
P>ancia
ma
i
nella
e
che,
esprimere
non le
soggettività
radici
«
vita
meno
idee
artistiche
artistica
parigina
;
sanno
danesi,
dei
in
»
straniere con la strana
del loro paese.
Anch'essi eb\x
bero arte storica e di genere, rappresentata
Gustav von Cederstrom (1845} conte Georg von Rosen {1843).
dal barone e
dal
Rosen è
è anche
un
molto conosciuto
famoso il
ritrattista
suo ritratto
ed
Nor-
di
denskjold.
Intorno
al '70 tre artisti,
i
specialmente,
portarono nuove idee da Parigi ed
inizia-
rono così un nuovo periodo nell'arte
.Vv- ii^ ;
essi
sono:|Hugo [Salmson (1843-1894), Adolf Hagborg (1852) e Wilhelm de Gegerfelt (1844. Da allora cominciò ad essere rivelato
il
\ero
carattere
Fi^'. :64.^ J.
Fig. 265.
II.
\V.
McsJag
Me. X. Whistler
:
\'alpara;so.
N'otturno in hleu e oro.
del paesaggio nor-
(Way
:
Dopo
la
pioggia.
e
Dernis.
The
art of AVhistler).
202
MANUALE
DI
STORIA DELL ARTE
Fig. 266. \''ictor Gilsoul:
Fig-. 267.
N'incent
Duna presso Nieuport.
van Gog-h
:
Pianura.
PITIURA DEGI-I ALTRI POPOLI
I.A
Fig'. 258.
Hig.
Principe Eugenio
J'i9.
l'.
S.
di
Krvyer
:
Svezia
:
L'acqua stagnante
—
263
(Stockholm, Museo Nazionale).
La giuria delI'Esposi/ione d'Arte Francese
a
Kopenhagen.
MANUALE
264 con
dico
magìa
le
malinconiche
(1858) e Karl Nordstrom
la
STORIA DELL ARTE
delle sue
linee
spettrale dei crepuscoli,
DI
interminabili
pianure
e
montagne,
la
chiarezza cristallina dei giorni freddi. Nils Kreuger
(1855) che
stilizzarono
i
paesaggi
con
linee
arcaiche e
Edvard Berg (1828-1880, Gustav Fjaestad (1868) il pittore più della neve, il principe Eugenio della casa Bernadotte (1865, fig. 268) sono famosi di questa pittura seria. Emergono ancora Oskar lijoerck (1860), il ritrat-
contorni
primitivi,
i
Fig-, 2/0. E.
Lacrmans
:
Pref^liiera dcll.i sera
—
Dresda, Galleria dei quadri. (Fot. Bruckrnann).
Richard Bergh (1858), Georg Arsenius (1835), Tanimalista Bruno Liljefors ritrattista e (18Ò0), il pittore-cacciatore fig. 282); Ernst Josephson (1851-1906),
tista
;
;
autore di quadri di
ambiente pieni
Tutti questi artisti facevano, per così
non di
di
simbolismo, come
dire,
dell'arte
aristocratica.
differentissimi
:
Parte
proletaria
campo libero di svilupparsi due grandi Anders Zorn (i86o\ Questi due maestri hanno
attecchiva, ed ebbero quindi
Cari Larsson (1853-1919) e
Ndcken^ Strdmkarleiì.
Larsson ha dipinto alTreschi con colori
i
chiari e
con uno
talenti talenti
spirito de-
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
26:
a.
> u
"a
o
o
1
L
te
o
MANUALE
266
Fi;;. 2r,ì.
Kmil Claus
:
\';icclie
Fig-, 274.
DI
STORIA
DEl.I.
che passano a i^nado
Krancisco Pradilla
:
la
La resa
ARTE
Lf\e
di
—
Hiuxellcs,
Graiiada.
Museo
Reale.
LA PITTURA
DI-GIT
ALI
RI
267
POPOLI
in mille modi la sua casa di legno e tutta corativo quasi i^iapponesc. ha riprodotto L.a raccolta delle riproduzioni sua famiglia bionda dagli occhi celesti (fìg. 281). la dal titolo di . Het Hem » è uno dei più bei libri dei suoi quadri in un albam
Fig. 275. Albert' Kdelt'elt
illustrati
famigliari dell'epoca.
Zorn invece
Predilige ritratti e studi di figure, il
paesaggio svedese
gli
ma
:
Lutto.
un parigino da capo a fondo. del Boidevard (fig. 272) quanto
è diventato
tanto
il
sono famigliari; tutto
Caffi,
gli riesce
con
la
più geniale sicurezza
:
268
MANUALE
DI
STORIA DLIX'aRTI:
o
3
a to rt
a. 7)
O O
ri ci
o
o ci
C
E
TAV.
AN
D E R S
/
O R X
:
MAI
Berlino, Galleria Nazionale.
A.
XII.
LA
luci
un crepuscolo
Fio-. 277.
L'arte dei
26()
l'Ol^OLI
donna avvolti in pellicce mendicanti spagnuoli, bambini biondi e mare in burrasca.
intense e sfacciate,
(Tav. XII), zingari e
PlllURA DEGLI ALTRI
finlandesi,
se
\'.
sul
lago,
Haminershoj
anche
sudditi
:
corpi di
l'ulviscolo solare.
russi,
è affine
all'arte
svedese. Albert
parigino nei bellissimi ritratti La can1834-1905) era come Zorn un vero nelle scene storiche e leggendarie. tarle Akté, nei gruppi di contadipi (fig. 275) e
Edelfelt
i
MAMALE
270
DI
STORIA DELL ARTE
Axel
appoggiandosi l'arte
pittura
della
chiari
lori
pure
(1865), lavora
Gallc'n
parigina, finché,
vecchie
alle
nordica primitiva,
tradizioni del-
passò ad una
egli
stilizzazione angolosa e dura
nazionale finlandese
l'epos I
norvegesi,
come
(Scene
del-
Kalevvala
»
danesi, sono
i
co-
nei
»).
in
stati
Germania. Abbiamo già visto come I. C. K. Dahl influenzò il paesaggio degli artisti di Dresda al principio del secolo. Si è anche già menzionato stretta relazione
il
con
la
Adolf Tidemand.
pittore di genere
Si-
milmente Hans P>ederik Gude(i825-i903), venuto giovane a Dusseldorf sotto Schirmer e passato più tardi
Scuola d'arte
di
divenne
prettamente
distinto
per
i
dei
FJord
Munthe
(fig.
suoi
ritratti
Fritz
Fig. 279.
:
290
(1855)
Ibsen
Thaulow
E
.
e
;
di
."
L'uccellino
morto (disegno
quadri
Berlino, si
è
pae-
di
vedute
Ludwig Christian Krogh ancora
Max
Klinger, Erik
l'autore
dei
Bjornson
(1847-1906)
a penna).
alla
Gude
famosi
(fig.
286).
divenne
vero francese nei suoi paesaggi
Stìnge.
M. Fortuny
di
di
specialmente di
maniera
Werenskiòld
e
tedesco. bei
(1841-1896)
(1852), della
insegnante
Karlsruhe
saggio norvegese,
Pìg. 278. Feriianil Klinoi»-!
quale
(fig.
un
291);
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
Fig. 280. Alfred Stevens: Nell'Atelier
—
Bruxelles,
Museo Reale.
(Fot. Alexandre Bruxelles). Fig. 281. Cari
Susanna
Fig-. 282.
B, Liljefors: Volpe e lepre bianca
—
Dresda, Galleria Reale.
—
Larsson La piccola Goteborg, Museo. :
(Fot.
Bruckmann).
MANUALE
272
Fig'. 28,^.
Gerhard
Charles de Groux
Munthe
(1849', è
il
si
tori
può mettere
mezzi
le
linee e
i
La vedova (acquarello)
vecchio
più
e
(tìg.
lìriixelles,
Gauguin.
289)
egli
I'"ig.
di
luce
appartiene
che prende
:
notti
Sabato sera.
solare.
Edvard Munch
con sovrana sicurezza
ha saputo rendere
28L V. Johanscn
Proprietà privata.
della
e
Egli
impressionismo
colori decisivi per disporli
così semplici
—
primavera
pittore della
Gogh, Cézanne
perfezionatori del
e
tanto
fra
STORIA DELL ARTE
norvegese moderna è quello
lento più originale dell'arte
che
:
DI
ai
alla
Il
ta-
(1864),
continua-
natura
sulla tela.
nordiche d'estate
sol-
Con piene
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
Fig-. 285.
H. Sierniradzky
:
Frine
—
Pietrogrado, Museo Alessandro
273
III.
Fig. 286. E. Werenskiòld: Biornstjerne Bjòrnson.
18
MANUALE
274 sentimento,
di
per
mezzo
di
e
ritratti
visioni
DI
STORIA
fantastiche,
DEl-I.
ARTE
e perfino soggetti
simbolici
di tecnica egli lia
questa sua bizzarra primitività
;
e
appunto-
potuto ottenere
effetti
entrata
pure
notevolissimi. I
popoli non tedeschi della monarchia d'Absburgo,
soltanto nel secolo
XIX
nel
novero
Leon Frédciic
Fig. 287.
loro arti
il
di
:
Il
un carattere unitario nazionale. Alcuni Budapest
e
ruscello.
artisti
cui
arte è
non hanno
saputo dare alle
(Fot. Alexandre, Bruxelles).
andarono a Monaco da
Piloty-
come
a studiare Tarte storica,
demia
delle arti europee,
la
il
l'ungherese Julius Benczur (1847) direttore dell'Accapolacco Jan Matejko '•838-1893), che divenne più tardi
direttore della Scuola d'arte di Cracovia,
ricchezza esuberante di colorito,
La sua maniera
si
caratterizza per la
costume con cui egli rappresentò episodi del passato della sua storia patria (// Parlamento di Varsavia, Kosziusko a Raclatvice anche ha fanciulla (VOrlì-ans)^ e lo czeco Vaclav per
(t
le
scene piene di ligure
in
LA PITTURA DEGI-I
Pig. 288.
I.
Hjepin
:
Cosacchi che scrivono una risposta
ALTRI POPOLI
al
Saltano — Pietrogrado
V^>' ;39S»^
%
tFig. 289. Edv.
Munch
:
La strada
del villaggio.
/D
Museo
Aless:milro IIL
MANUALE
2/6
DI
STORIA DELL ARTE r-=l
Brozik
(i '"^51-1899}
la
cui
opera più notevole è Varnb asciata
del
alla Galleria
Nazionale.
Al gruppo appartenne
di
Dusseldorf
l'ungherese
Mi-
Munkacsy (1846-1900),
chael lo
Wladislnw
re
straordinario coloritore e
autore di quadri storici patetici,
fra cui
/ìssio7ie
la
Cristo dinanzi a
e
ebbe una grande
Pilato. Egli
^
influenza
s-
i^iovani e
fe£=:-iX, Fii,--.
U.
290.
egli
famosa Crocù
suir arte
dei
Liebermann stesso
ha
molto
del
raneo
Ladislaus
suo
Uhde
e
profittato
contempo-
Guie: Marina.
I-'.
Pàal
de
(1846-1879) un seguace Fontainebleau. Del tempo
di
l'arte
von
Szinyei
che
ritrattò
scolaro
fu
è
il
società
e
Kasimir
Horovitz
(1859;
un prodotto dello spirito di Parigi
Monaco. sco-boemi ebbero prima per ladino
Josef
genio
Manes
Emil
tardi
più
di
delP arte
Tarte
giapponese
dove
(1870),
grafiche e
;
e
un
studiò
recò in
si
riportò larga
impressioni decorative. insegna
loro pa-
(1821-1871),
Orlik
tecniche
le
egli
tede-
decorativa, abile in
tutte
riente da
I
Museo per
O-
messe
Dal 1904 l'arte
ap-
plicata alle industrie di Berlino.
Dei
al
boemi merita menzione Vaclav Radimski {1868), dei polacchi paesisti
Joseph xMehoffer (1869). Negli ultimi anni la preso IntO!
un
grande „ne
slancio del
Russia ha nell'arte.
secolo
XVIII
f;.
.,„. ^,,,^
^haulow
(1843),
Giu-
Pochwalski (1856),
Cracovia. L'ar-
di
alcuni
polacchi
(Francesco
austro-ungherese
Sapieha},
i
Matejko
di
del-
sono notevoli T ungherese Paul Merse
Falat
Julian
Wacek Sz\manowski
misto a quello
di
dell'alta
principessa
la
successore
Scuola d'arte
di
te
Tisza.
Alatejko.
di
(1853), alla
gran parte
una
Koloman
seppe,
I.eibl
Rippl-Ronai (1870). Fra gli ungheresi e importanza a ^'ienna, per esempio Leopold
ebbero
ritrattisti
di
^
(1845)
più
:
Tetti rossi.
LA PITTURA DEGLI ALTRI POPOLI
r'
'*'^> Li
^^^ Fig. 292.
W. Wereschtschagin
:
Apoteosi della guerra
—
Mosca, Galleria Trctjakoiv
mammmKi,' Fig, 293. J. Lewithan:
Autunno
—
Pietrogrado, Proprietà privata.
277
\
MANUALE
278 i
ritrattisti,
i
pittori militari e di
artistiche del paese,
DI
STORIA
Dri.I.
ARTE
soddisfacevano
genere
come Alexander Orlowskv
pienamente
le
esigenze
(•777-1832;, Dmitri Lewizki (1735-
i822\ ^^^adimir Borowikowski (1758-1S20), Orest Kiprenski (1783-1836). Seguì il freddo classicismo, ancora più sterile in Russia che negli altri e
venne poi come in tutta l'Europa
l'arte
storica e Karl BrLìllov
paesi,
('799-1852) ne fu
ST"
l'ij;.
il
r
principale assertore.
Europa
e
anche
e nei ritratti egli
in
La
294. Filipp Alaliaviu
sua
Distruzione
:
Contadine russe.
di
Pompei
suscitò entusiasmo in tutta
composizioni più semplici: I conjugi Olcnin fra
seppe essere di estremo buon gusto e
di
IS76); Hendrik Siemiradzky
(i
Alexander Jwanow (1806- 1858):
843-1902):
ha prima
Frine
(fig.
rovine romane
maniera piacente
Nella schiera di pittori storici sono ancora da nominare: 1875), decoratore della Cattedrale Isaak a Pietrogrado;
le
(fig.
296).
Eiodor Bruni (1800-
Thimotheus von Neff (I8o5-
285),
Le
fiaccole
di Nerone;
apparizione del Messia al popolo.
Non
LA l'ITlURA DLGI.I ALTRI 1>0P0L[
mancò, ^^'assily
la
i8''i8-i845)
Sternberg
giore in conquista,
Al tempo
Il
da
rappresentata
genere
di
pittura
;
Alexis
Wenetzianow (1779- 1847):
Paul Andreewitsch Fedotovv {18 15-1832;
mattino dopo
le nozze.
La
:
Il
Mag-
trappola.
guerre e del movimento politico in Russia, anche
delle
79
l'arte
divenne
più movimentata. Wassily Wereschtschagin (1842militanti delle nuove tendenze, fino a dare la vita per la 1904) fu uno dei più fervidi
più realistica,
più
significativa,
big.
2-'5. I.
Itjepin
:
Leone Tolstoi
—
E'ietrogrado, l'rupriei.i privata.
davanti a Porto Arturo nella guerra russo-giapponese. Le sue opere maggiori, piene d'un ricercato e orrido realismo, sono la Piramide di Dimenticato, Strada di Plenma, Skobelc^ al passo di Schipka e teschi (fig.
patria sul
(.
Petropawlowsk
-
i
292},
quadri del Turkestan delle Indie.
Nel 1869 tredici scolari dell'Accademia di Mosca si sollevarono contro le vecchie maniere e li guidò Ilja Rjepin (1844), considerato ancora oggi il capo dell'arte russa su basi nazionali e anche stando all'Estero,
in
Italia,
dipinse leggende russe. Ritor-
MANUALE
28o nato
al
suo paese,
presentare
la
barelle siti rici
(fig.
dimiro la
egli
Wolga^ nonché I
loro Secessione
Sono
contadino.
vari ritratti di Tolstoi
i
e l'insorgere di
K. HriUlov
:
di
celebri
(fig. i
/ rimorchiatori di
295) e alcuni quadri stofratelli
Costantino e
Wla-
questo gruppo fece epoca, specialmentejda quando
l'impulso
diede
che ebbe una forte intluenza
29'».
del
vita
suoi commilitoni più interessanti furono
Makowsky
FiV.
STORIA DELL ARTE
dedicò esclusivamente a motivi russi, specialmente a rap-
si
dura e faticosa
288).
DI
ad
una
«
Società per esposizioni ambulanti
riforma in tutto
La cuntessa Samoilov con
il
la fig-lia
»
paese.
—
Kie.\, Proprietà privata.
Al principio del secolo il paesaggio era ancora*sotto le influenze straniere, come le opere di Jwan Schischkin (1831-1898) e di I. K.')Ai\vasowsky (1817-1900). Più tardi i principi di Barbizon si fecero strada con Jsaak Lewithan (i 861-1900, fìg. 293); Konstantin Korowin (1861) e ' Valentin] Serov (1863-1911). Da allora tutto il
movimento dibili
d'arte
contrasti
:
europeo
:
come
riversò
anche sulla
Russia
suscitando
i
più
incre-
un giovane pittore e scrittore, Igor Grabar, Alberto Durer e Claude Monet, Zurbaran e Beardsle^^, Claude
X arte,
ebbe questa formula
si
disse
PITTURA DEGLI ALTRI PODOLF
I.A
Lorrain e van Gogh. Palestrina e Richard Strauss. Diagilev
"
Mir Iskusstwa
che
andavano
più
notevoli
il
manifestandosi rappresentanti
acquarellista.
gime.
fu
»
Motivi
rococò;
genere
più
1895; Michael ^^Vubel diviir a Kiiiv.
E
in
:
fig.
passionale di progresso,
297"
;
910
:
e
nelle'
varie maniere
più
Stepan
Yareniitsch (tìg.
e stilizzati'^ A'iktor
si
nota un tale
294);
meraviglioso
grandi speranze per l'avvenire dell'arte russa.
r
:
acquarellista
:
Purvit:
Mussatov
svelatoci nelle ultime esposizioni del 190Ò e
K. Soinov
giovani forze
'
i86()-
demone. Decorazioni della chiesa di Wla-
//
questi artisti
Fig-. 297.
Sergei
Alexander Benois (1870, {1869;: Scene deW ancien re-
Figure di contadÌ7ii
Paesaggi fantastici
1856-1
tutti
Somov
Konstantin
e artista grafico; Filipp Maliavin (1869):
Paesaggi; Nikolai Rohrich
caratteri
queste
da
tendenze sono:
queste
Paesaggi
decorativi.
vari
fondato
giornale
rifugio e l'appoggio di tutte
nei di
Il
281
Disegno
—
(Mir Iskusstwa).
movimento
1907, da dare
A. Falguicie
Fisi. 29S.
—
1\'.
La
Il
pittura, che
secolo
fu nel
XIX
Tarte
pastoie del passato
«
Guida le
:
come
la
scultura
e aveva trovato
forme più
forti
in
Francia
verso
lo
studio della natura.
la
e
movimento più
ma
la
faceva
altre
arti
la
Anche
allora la Francia
sempre più
diffusa,
trovava
si
artista rivoluzionario
ebbe allora principio
la
compito
il
ufficiale
nuova moda
di
monumento
ha osato, nel suo originale
capo del movi-
a
Germania e in Italia, per la raggiunta unità non aveva però risparmiato neanche la Francia;
sopra uno zoccolo, attorniato da figure
la
salvava dalla peggiore de-
erigere
affidare
A
Maupassant,
questo di
modo Raoul
mettere
donna parigina
sui
(1
allievi: Jules
Dalou
Lavoro
(fig.
299), nel
ma
nei suoi
busti,
Trionfo di Sileno^ nelle
piena conoscenza della natura. Egli lavorò
moda, Carpeaux
vestita all'ultima
'1838-1902), e
Alexandre Falguière
831-1900). Del resto nel suo colossale Trionfo della Repubblica
sfuggire 2\ pathos retorico;
Verlet
gradini del
quale personificazione della poesia del maestro. L'arte piena di carattere di
due suoi
anche ad
monumento; fra le altre un monumento innalzando un busto
allegoriche. a
da
eseguire un
di
del busto la piccante figura d'una
fu continuata da
è già
in
vecchia, seria tradizione della scultura francese
basamento
la
libero dallo studio del barocco, e
cadenza. "Del resto in Francia erano così poco convenzionali,
un
Anche
seguirono.
giovane generazione era arrivata ad una maniera più libera attra-
mento. La manìa dei monum.enti che si
aveva dato Tesempio della
»,
era lentamente liberata dalla stretta dello stile accademico
si
come
nazionale,
Parigi, Luxembourg;.
nuove negli ultimi decenni. Si
plastica e l'architettura trovarono vie interamente
visto
—
martire Tarcisio (inarmo)
LA PLASTICA E L'ARCHITETTURA MODERNA.
liberatrice contro le
lotta
:
negli abbozzi per
Scene bacchiche^
pure a Londra dove
Dalou il
non potè
Monumento
al
egli
dimostra una
era
fuggito quale
PLASTICA E
I.A
ARCHITETTURA MODERNA
I.
28^
comunista del 1871. Anche Falguière ha del teatrale nei suoi grandi monumenti e le sue famose tìgure di (fig. 29S', ma anch'agli è stato un maestro nel ritratto Diana e della Ballerina dimostrano che la natura era per lui una legge. Un notevole allievo di P'alguière fu Antonin Mercié (1843) che e diventato popolare per
gruppo Quand mcvie ifig. 300) e Gloria vidis dell'Hotel de \'ille. Attraverso summenzionati artisti si arriva al più grande genio della moderna francese, ad Auguste Rodin (1840- 191 7). Suo merito fu di trovare
il
plastica
i
il
tra la irrequietezza dello spirito dei nostri tempi e la posatezza della scultura
ponte :
e fu
naturale che questa unione risultasse da un rapporto intimo della scultura coi prin-
Come
legge pittorica.
cipi della
i
vediamo come le sue arresta il lavoro prima che
della formazione nelle sue opere
come
impressionisti, egli
gli
Trattando differentemente
pittori impressionisti, egli palesa tutta l'evoluzione
masso. L'effetto meraviglioso
liberate dal
l'aspetto pittoresco che egli sa dare finito
»
che hanno quasi
tutti
sue
alle
Già
Luonio
sue prime opere:
le
Mctor Hugo
a
Arts décoratifs
misero nella
bizzarra
la
».
movimenti, parti
di
movimento
nel
marmo
finito.
il
Balzac
di
di
quel
dà
alle
nel-
carattere
non
di
«
continua aspirazione
VJiomme
Giovanni^ più
all'apice della
tardi
deW Inferno
del
nez
grandioso
il
<(
azt
Musée des
lo
vedeva al
visto prima, e
caratterizza.
le
I borghesi di Calais così acutamente
Sono
e tutta la
caratteristici
sue opere celebri:
Dalou
forza
// bacio.
busti in
fila di
di
la
bronzo
(fig.
301),
Falguière, Puvis de Chavannes, ^zz.
La maniera sui solidi
Rodin poteva reggere soltanto principi manuali e tecnici della scultura, di
Senza
propri alla Francia.
di questi
pressionistico di tale lavoro diventava Difatti l'italiano
il
modo
im-
un pericolo.
Medardo Rosso, che dimorò per
alcuni anni a Parigi,
fallì
nei suoi
tentativi di ba-
sare la plastica su principi esclusivamente impressionistici.
Dapprincipio egli era uno scultore più tardi
volle diventare
e iniziò esperimenti
impressionistici
tanti altri,
—
egli
agognava
plastica. Contrasti
di
di
umane
bulosi, visioni .
denti nell'oscurità
diventare luce,
come
rivoluzionario nella
scultura
un Carrière della
contorni sfumati e ne-
uscenti dal
caos, .
luci
stri-
' .
tutto questo egli voleva espri-
Dalou mento incompiuto rig-.
299. J.
e
Rodin consiste
lentamente
ma
finite
fermare questi concetti quasi astratti
è quello che
armoniosa che
Porta
la
preparazioni
e
movimento che nessuno aveva mai l'aver saputo
preistorico,
Rodin
immortali.
degli
lista
statua
arrivò
Egli
Luxembourg,
al
opere
sculture, e
contemporanei;
cassc^ lo innalzano al disopra dei suoi
monumento
delie
escono
altre
suoi lavori dà l'idea della sua
i
a produrre forme più nuove e più perfette. gloria.
completamente
sia
rude materia,
nella
dei dettagli, alcune s'indovinano soltanto perfette,
dal sasso e,
a seconda dell'effetto d'insieme e dell'importanza
parti,
le
escono
ligure
;
:
<.
Studio per
Lavoro
»
il
monu-
(Bronzo).
mere
in
trova
il
La là
cera e argilla!
Non
di
teoria del pensiero pittorico
gli
gruppo
di
DELL ARTE che nello
di sentire
meraviglierà
due persone
di
DI STORIA
MANUALE
284
studio
di
Rosso
si
ombre sono rappresentate plasticamente! ha preso la mano e lo ha condotto molto al di
cui le
quanto è possibile rappresentare plasticamente.
Fijr. 300.
Il
Ant. Mercii-
principe russo Paul Troubetzkoy
raggiungere e risolvere motivi egli è naturalista
il
:
problema
:
(i'iand
1866^
mème
(marmo).
seguì una
della plastica
vestiti
via di
Rosso per
impressionistica. Nella scelta dei
un cane, un cavallo vecchio, una
cocchiere avvolto nei mantelli, figure in
tutt' altra
moderni,
slitta
mezze
di
Pietrogrado col
figure e figure in-
LA PLASTICA E L'aRCHITETTURA MODERNA tere (busto di Segantini,
fig.
tutto gli serve
302),
natura e della realtà. Anch'cgli cerca tutti gli si
angoli e
arresta al
abbozzo
e a
le
punto questo
evitare
di
linee dure, e lascia
in cui
modo
libero
la
per
28
penetrare
rifinitura
l'osservatore
nei
delle di
=
misteri della
forme,
seziona
interpretarle;
egli
non sembrar più un sue opere hanno un'incomparabile impronta di verità
lavoro è abbastanza progredito da
il
le
e di naturalezza.
Fig. SOL Auguste Rodin:
Rodin
Il
busto
di
Dalou (bronzo).
esercitò un'influenza travolgente sugli scultori d'Europa,
gliori fra loro
si
sono guardati bene
potevano riuscire che a l'autore del bellissimo
lui.
di
imitare
quelle
prove
ai Morti
L'artista più importante di quelli che
anche
temerarie
In PVancia lo seguì a distanza Albert
Momimento
ma
che
Bartholomé
mi-
non
'1848),
Pére Lachaise di Parigi (fig. avevano seguito le orme di Rodin al
i
303). fu
il
belga Gonstantin Meunier (1831-1905). Egli arrivò alla mèta dopo molti e vari ten-
MANUALE
286
Da giovane
tarivi.
DI
STORIA DELL ARTE
giogo del convenzionalismo accademico. Più tardi di
allora in qualche
egli
fu
un
completamente sotto
scultore, quale allievo di Fraikin, egli era
maniera d'arte
lo
von de Groux
naturalista, dello stile di
e
desiderio di rispecchiare la vita
il
fece passare
alia pittura e
rappresentava di
dei miserabili, dei disgraziati e degli straccioni. All'età
entrò nel regno dei minatori, nel
«
paese nero
»
il
del
questo
in
la vita
50 anni,
nel
campa
dei poveri e
1880,
Borinage; quella bolgia
egli di la-
^"?5|^
Fig.
voro
e di
sacrifizio,
.102.
P. Trouhctzkoy
:
Il
l)usto di Scg-antini (bronzo).
quelle fucine di odio
Egli incominciò allora a dipingere le figure
ambiente
(fig.
304
.
E come
le
sociale che sono le dei minatori
lore viene
un poco
alla volta
osserva
come
represso dalla forza delle forme
manifestazioni che Meunier ritornò alla scultura.
di
degli operai,
e
anche queste presero
opere di Millet,
rattere di personificazione d'un'intera casta. Si
miniere
in questi ;
carbone. e
loro-
il
subito
il
ca-
lavori
il
co-
e fu attraverso queste
Dal i88ò, anno in cui modellò
il
Martelcur. primo lavoro plastico che rappresentasse un operaio egli produsse quella interminabile fila di figure proletarie che affermarono la sua fama (fig. 305). Egli
,^
i
MANUALE
288
imparò da d'insieme
;
STORIA DELL'ARTE
DI
Rodin il principio impressionistico di sacrificare il dettaglio all'effetto velava il nudo » lasciando però scorgere la più severa e come lui <(
coscienza nella struttura del corpo. In qualche opera
si
scorge l'amore del maestro
per l'antico, ed è appunto nella fusione di classicismo con malità e
Meunier.
di Il
principio pittorico che
suo spirito è penetrato
Fig-.
305.
si
tutto
in
Const. Meunier
maggiormente
esplica
:
I
il
mondo
lavoratori
(ii
chiamata
il
Monumento
la
for-
di
nota caratteristica
di
operaio e Tultima sua opera.
fabbrica (disegno).
purtroppo appena ideata, doveva essere un compendio l'aveva
impressionismo,
di tutta
la
sua attività
:
egli
al Lavoro.
Accanto a Meunier la scultura belga può vantare altri notevoli maestri che la 1843-19 io) che mettono quasi pari alla francese, come Charles van der Stappen
dopo
i
suoi Edificatori delle città
si
dedicò a figure realistiche e a lavori decorativi
309) per cui usava spesso metallo ed ebano; Jules Lagae (1862) ricorda i Borghesi di Calais di Rodin del gruppo dei Condannati^ ma nei suoi bellissimi ritratti (fig.
ricerca un'espressione più formale; Jef
Lambeaux
(1852- 1908), maestro sovrano del
LA
l'I.ASllCA E
I.
ARCHITETTURA :\IODER\A
289
— "
C3
e
a
E
O
a
tio t:
..
o
ce:
£!=
co
y,
,
3
OS
19
MANUALE
290
DI
STORIA
DI£I.I.
ARTE
nudo; Julien Dillcns (1840-1904^: Figure delle contrade di Bruxelles Charles SaFigure di operai^ muel (1862): Gruppo di FAilcìispiegcl e Xele; Pierre Braecke \
:
Thomas
Paul de Vigne (1843-1901);
Georges Minne
1867,
lig.
Museo
;
Bernhard Hotger, tedesco
Victor
(1850];
nella plastica:
Gustav Vigeland, norvegese
Aristide Maillol (1861), francese;
Anton Hanck. austriaco
;
;
Hermann
Fig. 308. Const.
passaggio dal niovimento
Meunier:
alla
Il
:
IJ In-
Haller, tedesco;
Mestrovicz, slavo.
\
Il
Rousseau (1865);
307).
Furono ancora impressionisti fcr7w (Cristiania,
Vincotte
.^
figliuolo prodigo (bronzo).
posa, dall'impressionismo alla scultura pura
si
contemporaneamente al movimento ora descritto, se anche da un difTerentissimo punto di vista, in un gruppo di scultori tedeschi. Nel loro rapporto con Rodin e Meunier essi formano uno strano parallelo al fenomeno dei pittori Bòcklin, Feuerbach
effettuò
e
Marées
di fronte alla scuola
trovato
la
grande
momento
a suo
di
loro patria artistica a :
ed
tempo avevano
Manct, Anche questi
Roma, dove
essi ritornarono alla
fatto
i
artisti
della
Tinliuenza di Marces
bellezza
greca e
maestri del Rinascimento.
Il
alla
plastica
fu
hanno
per loro di
forma pura come
loro intendimento era però
diverso di quello dei maestri del '400 e anche diverso dei classici delFSco. Frattanto Parte seguì
la
sua evoluzione
;
e la fine del secolo
XIX
considerava con
meno
inge-
MOhLRNA
LA PLASTICA K L ARCI ILI ETTUR A nuità zate.
mondo
il
delle
forme
291
idealiz-
Gli artisti tedeschi di quest'e-
poca non intendevano di imitare né
antichi
mente
violente-
distaccarsi
di
gli
dalla tradizione; bensì di ap-
profondire
comprensione banale
la
e tradizionale della scultura in Ger-
mania, delle
riprendere
di
e
forme
semplici.
Adolfo Hildebrand a capo
studio
lo
gruppo
questo
di
(^1847) stava
ed
egli
cercò di formare teoreticamente opinioni dei vole libro
seguaci col note-
suoi
« Il
problema
nell'arte scultoria di
raggiungere
u
».
la
non turbata nel alcuna
ebbe
forma
della
Suo scopo
era
consistenza calma equilibrio da
suo
esterna
intiuenza
dimostrano
»
e
;
le
la
cura che
di sottomettere
armonica-
sue opere egli
le
mente ogni linea ad ogni piano, ogni minimo dettaglio all'insieme nessun movimento passionale sottrae l'attenzione dalla forma plastica. Al:
l'artista
valenza
importa più della
lezza naturale
Giovane palle.
forma :
di
tutto
e
la
la
sua
una posatezza
7iudo^ alla Galleria
FifC.
(Gruppo
^"9.
Ch. V.
d.
Stappen
allegorico nel
[.'insegnamento dell'arte.
:
Museo
Belle
delle
prebel-
ellenica e
una
serietà virile è trasfusa nelle sue opere
Adamo, beve. Anche
Nazionale.
Bocca d'acqua. Ragazzo che
Museo
al i
di
suoi ritratti
Lipsia
hanno
(fig.
la
stessa carat-
e
Clara Schu-
310),
i
Re720 a Strasburgo, Fontana di Wittelsbach a Monaco,
giocatore di
Il
;
Bismarck, Siemens, Helmholtz, Joachim maiin, Hillebrand^ Homberger^ ed anche suoi lavori monumentali
teristica [Bocklin^
Arti a Bruxelles.
Momimento
[Fontana del a
Brahvis
a
Meiningen).
Mentre Hildebrand si stabiliva a Firenze, Arthur \'olkmann (1851) andava a Roma dove si unì al gruppo di Marées. e difatti le sue figure e suoi rilievi idealizzati ricordano le composizioni del maestro pittore. Anche Louis Tuaillon (1862) richiama il ricordo delle figure equestri nude, proprie a Mare'es, nella bella Amazzone della Galleria Nazionale (iìg. 311), nel Guii
datore di cavalli di tore Federico a e
Brema.
Karl Stauffer-Bern
Volkmann
Brema vi
e
Max
nel
Vincitore.
Klinger fu
mosso
passò dalla pittura
e Klinger fecero ancora
E' suo pure a
Roma
il
monumento
alla
sua
all'Impera-
attività plastica
;
alla plastica.
un passo
di più
inspirati dall'amore all'an-
nato da uno spirito moderno. Dallo studio dei greci era risultato che essi usavano sculture policrome nel loro profondo intendimento del compito decorativo della
tico
plastica.
Hildebrand, che inclinava volentieri
alle
cose astratte, per cui
il
bianco del
MANUALE
292
DI
STORIA DELL ARTE
mantenne freddo a quella novità, ma nello stesso anno 1884 Georg Treu « Dobbiamo dipubblicò un volume dal titolo
marmo
gli
era sacro,
si
:
pingere
le
nostre statue?
discussioni
suscitò
una
tutta
esercitò in
estrema
;
di
Volkmann
statue e gruppi colorati di
rilievi,
finezza
molte
schiera
a nuovi tentativi. Specialmente
artisti si
che istigò
e
che
»,
Klinger
sorse
poi
sculture policrome di cui
già
è
si
colle
fatto
sue
cenno.
Seguirono: Rudolf Maison (1854-1904) di Monaco Negro^ Augure^ Filosofo^ Fauno^ Attika^ :
del parlamento,
Monumento Arthur
Fig.
,S10.
Ani. Hilcklin (bronzo). Nazionale. (Xuova Società Koto^ialìca).
Ad.
lliliiebranti:
IJcrlino, (Jalleria
Marco Aniovio.
In
di
Francia Charpopolari
tipi
Leon Géróme; Théodore Rivière
;
Hildebrand, che ritornava naco, ebbe una lunga
fila
tutti
di
Entrata
indiane,
egiziane,
Cordier (1827): Figure
sotici
Vienna: Figure
di
(1854)
giapponesi,
trionfale di les
Federico a Berlino;
all'Imperatore
Strasser
genere
e Brema(fig.3i2).
Fontane a Furth
e-
(1857).
MoHermann
anni a
gli
di seguaci:
(1868); Th. von Gosen (1873. fig. 313); più giovane generazione di scultori si è stretta
Hahn
A
Josef Flossmann (1862).
Berlino
la
intorno alla schiera dei pittori della Secession
;
oltre a Tuaillon
:
Fritz Klimsch (1870)
;
G. Kolbe (1877)
;
Cauer (1864) Nik. Friedrich (1865) Aug. Kraus (1868) August Gaul ( 86()); fig. 3 4): ----: ,.,,--animalista; Max Kruse( 1854): ---:.,Stanislaus
;
;
;
1
1
-
,
sculture in legno
per
(1841}:
-
:
t
—
Fritz Scha-
;
Monumento
a
Goethe a Berlino e ritratti Adolf Brutt (1855): Diana,
;
Danzatrice delle spade; Hugo Lederer
(1871,
Monumento Amburgo. versità
A
F'ontana alPUni-
Breslavia,
di
sulla sala
317): a Bismarck ad fig.
Rilievi
d'armi di Gòrlitz.
Vienna sorsero
timi tempi
:
negli ul-
Franz Metzner
Luksch
Richard
(1870);
(1872): Il viandante.
A
sda:
(1869):
Erich
Hosel
Figura equestre
di
Dre-
Unno.
A
Lipsia: Karl Seffner (1861): Ritratti.
stian
A
Breslavia
:
Chri-
Behrens (1853-1905):
Lavori decorativi.
L_._ Fig;. 311.
Amazzone (bronzo) — Berlino, (Una copia ingrandita al Tiergartcn),
L. Tuaillon
:
Galleria Naz.
T.A
PLASJ ICA E L ARCHITETTURA MODERNA
293
l*
Fig-.
Fio-. 312.
R. Maison
:
Fontana a
Fig. 314. A. Gaul
31.'.
Th. Gosen von Heine. di bronzo.
Statuetta
l'reina.
:
Struzzo
in
corsa (bronzo).
:
MANUALE
294
Fis;. Ò15.
Il
D[
STORIA DELL ARTE
Friedrich von Tliiersch
Palazzo
:
di Giustizia a
desiderio di una stilizzazione posata e sostenuta
Monaco.
risvegliò l'attenzione verso
minore da molto tempo trascurata Tarte della medaglia. Anche in questo ram.o la Francia aveva dato Tesempio già al tempo di Napoleone I ma Tarte fiori veramente soltanto dal '60 in poi. Paul Dubois fece dei riusciti tentativi imitando un'arte
:
;
lo
stile
indi
di
rilievo dei
David.
Emerse Jules Clcmcnt Chaplain (1839-1910), il maestro del Oskar Rotv (1846-1911 la Semetise delle monete francesi :
Flg-.
316.
M. G. C.
Bindcsl)(")ll
:
Il
Museo Tliorwaldscn
a
ritratto in medaglia, è sua.
Kopenhagen.
Indi Oudiné,
I.A
Fii?. 317.
il.
l'I.ASTlCA E
Lederer
e
ARCHITETIURA MODI^RNA
I,
C. Schaudt
Monumento
:
a
•^95
Bismarck ad Amliurgo (granito). (Fot. Stnimper e C, Amburgo).
,-
-r^^^,^
% 11.-
Fig.
."^IS.
J.
Poelaert
:
Palazzo
di (Giustizia di
„..,.^*.-
:J'^
Bruxelles.
MANUALE
296
STORIA DELL'aRTE
DI
(1856); Jean Dampt dell'arte della medaglia. AU'in-
Daniel Dupuis (1849-189(0; Degcorge, Alexandre Charpenticr
(.854\ nonché molti altri pittori che si dilettarono fuori della Francia vi furono dei bravi artisti di medaglie a Vienna: Stefan Schwartz
Tautenhayn d. A. (1837-1911); Anton Scharff (1845-1903). In GerMedaglia dei maestri delle contrade. mania, oltre Hildebrand: Georg Romer (1868 Hermann Hahn: Medaglia Pettenkofer; E. M. Gevger (1861); Schaper, Bruno Kruse
(1851); Joseph
:
Fig-,
,^iy.
H. Licht
:
Il
nuovo municipio
a Lipsia.
(1855); Lederer: Medaglia dei cittadini onorari di Berlino. Rudolf Bosselt (1871). Degli scultori degli altri paesi, soltanto Stephan Sinding (18J6) merita di essere no-
minato per
la
Norvegia.
donna^ La tradita^ e
I
suoi
gruppi
U Adorazione
colossali
e varie altre
profondo sentimento. Le sue sculture
in
madre dei barbari. Uomo e opere denotano una matura abilità :
T.a
legno: Gli anteftaii
o.
la
Valdtiria ricor-
dano amiche ballate nordiche. Fra i plastici moderni della Svezia ha avuto successo Hasselberg (1850-1894) con nudi di ragazze, e nella Danimarca il pittore P. S. Kniyer con ritratti. In In-
LA PLASTICA E L ARCIHTETTURA .MODERNA
297
monumentali e di arte industriale; J. M. Swan, animalista; Henry Bates ('1850-1899. In America Augustus Saint-Gaudens Markus Antokolsky (1842-1902): Cristo (1848). In Russia, oltre a Troubetzko\ghilterra Alfred Gilbert (1854), con opere
:
in catene, Socrate more?ite^ Ivan
Anche
Tarchitettura
l'ultima generazione.
Era però ovvio che
potesse essere radicale
come
per
320.
Fiij.
non potessero
il
grande.
emancipata dalla tirannìa dello
è
si
Pietro
il terribile,
del tutto esser
la
movimento
il
pittura e
Xorman
Sluiw
messe da
;
la
in
stile
questo
scultura e che
le
storico
ramo
durante
dell'arte
forme
non
del passato
Casa d'abitazione.
parte. Più ancora delle
altre arti
tura è obbligata dal materiale di costruzione ad evolversi lentamente
e
Tarchitet-
organica-
tempo; anche nei periodi passati, in cui Tarchitettura ebbe uno stile proprio, le forme nuove si erano sempre evolute dalle vecchie forme precedenti, sviluppandosi poi con spirito nuovo. L'architettura moderna seguì lo stesso ordine di cose, per quanto nuove condizioni tecniche non la obbligassero ad uno stile completamente nuovo. All'architettura non incombe dunque di disprezmente per adattarsi
allo spirito del
zare quello che ha creato
golarne
le
il
passato,
masse, disporle, ornarle.
rito creativo del
ma Non
patrimonio già acquisito.
di si
approfondire
le
tratta di imitare
sue manifestazioni, re-
ma
di valersi
con spi-
MANUALE
298 Il
primo passo
vecchi sotto tradiva risultati
Parigi,
DI
STORIA DEl-L ARTE
fatto dalParchitcttura
un aspetto individuale;
e se
moderna anche
fu quindi
di valersi
di
stili
più
qualche volta l'esperimento singolo
nuovo compito ebbe dei notevoli personali. Non si può dire che la chiesa del Sacré-Coeur a Montmartre a costruita da Paul Abadie (1812-1884), o la cattedrale di Marsiglia di Leon
un certo spinto
Vaudoj'er (1803-1872 storico, rivelano
però
di
abbiano lo
nelTinsieme
copia,
il
il
carattere di copie; quantunque esse sieno di stile
moderno tendente ad
spirito
unità e a grandi impressioni.
nuovo Palazzo di (Giustizia di Bruxelles, costruito da Joseph Poelaert (18 16-1879), composto di elementi assiri e di elementi greco-romani (fìg. 318'. 11 Musco Thorwaldsen di Kopenhagen, del danese M. G. C. BindesbC)!! (1800-1836), e basato su modelli etruschi (fig. 316). Anche in Germania gli architetti incominciarono a lavorare più liberamente vecchi motivi, tanto da arrivare a rasentare uno stile nuovo. Il centro di questa attività si trovava a Francoforte s. Meno dove non c'era un'accademia che sorvegliasse bensì una borghesia ricca e un ricco comune larghi gli artisti col codice alla mano
Lo
stesso
può
si
dire per quello strano editìcio che è
il
i
;
runa e Taltro
di ordinazioni.
da una schiera 1894.); Alb.
Vi lavoravano Rud. Heinr. Burnitz
di architetti pieni di talento fra cui
Fricdr. Bluntschli,
Fiu;. 3JI.
Theodor
l'ìsclier:
uno svizzero ,1842)
La
(i
827-1 880) seguito
emergono Oskar Sommer (1840è
Karl Mylius
nuov.-i chiesa evany;elica del
i
ei^-g-iinento a
(1839-1883).
Uli
Da
m.ASTICA
l.A
i:
I-
ARCHITETTURA MODERNA
299
s^
Pig. 322. Theodor Fischer:
Il
ponte
di
AVittelsbach a ^lonaco.
(Nuova Società Fotografica
Francoforte uscì anche Friedrich
Monaco
Giustizia di
e che svolse la sua
Licht (1842)
nascimento
315), e
attività a
Berlino. Quello
il
il
che
Wallot
fu
nuovo Municipio
in
per
Berlino,
istile
Hugo
tardo
di
Ri-
319).
Le forme del Rinascimento in tutto
IJerlino).
von Thiersch (1832) famoso per il Palazzo di Paul Wallot (1841) il più interessante del gruppo
per Lipsia dove creò
lo fu (fig.
(fig.
di
mondo, sono
state
italiano,
che per tanto tempo erano state sovrane
abbandonate intorno
alla
metà
anche
del secolo se
si
come per esempio nella facciata della Galleria Vittorio Emanuele a Milano costruita da Giuseppe Mengoni (1827-18771 e in tutti gli altri edifici sorti nel nuovo Regno dltalia, esse rimangono sempre come uno stile patrio rimettono in onore
in
Italia,
che continua ad essere coltivato; e
la
tendenza di richiamarsi
allo
«
stile
del paese
»
diviene generale.
Cuypers ^1827) costruisce il Municipio di Amsterdam servendosi del vecchio stile del Rinascimento olandese. In Svezia I. G. Clason (1856) da Stoccolma, costruisce il Museo Nordico nello stile dei castelli svedesi del Rinascimento, In Norvegia G. Munthe esibisce costruzioni di legno. Perfino in Russia sì ritornò alle forme dello stile nazionale vecchio-russo-bizantino 'Chiesa del Salvatore a Mosca) di Thon e Resanow. Più grandiosamente di tutti sono stati gli In
Olanda
Pieter
inglesi a servirsi delle tradizioni nazionali; le
Tudor misto di elementi gotici artistica del tempo della Regina Anna, lo stile
derno inglese che
si
è
e
di
tutti
forme gotiche specificamente
inglesi,
elementi del Rinascimento, Tespressione servirono a creare
il
nuovo
stile
mo-
dimostrato adatto tanto per costruzioni pubbliche quanto per
MANUALE
300
Ò23. J.
l-ig;.
Olbrich
campagna
case di
:
DI
STORIA DELL ARTE
Casa Uabich a Darmstadt
Le note
e case di città.
piego appropriato dei mattoni,
la
—
.Muthcsius, ]a casa di
caratteristiche di questo stile sono
guardi e lo
sua
alla
modeste
casa rossa
Webb
e
da Philipp
Norman Shaw
niera; e oltre a
colonia di
»
ville
Erker
x
acconce decorazioni
disposizione interna per quello che concerne
ultimi tenipi
e
e
scopo del flìbbricato. Già William Morris, che (I
Fim-
semplicità delle facciate, l'accentuazione del tetto,
piani liberi con semplici finestre disposte senza pedanteria,
incorporati nella costruzione,
campagna moderna).
Webb, ha accennato
si
il
a
e
»
organicamente
innanzi a tutto
confort
»
delFinquilino
costruire nel
fece
ri-
1859
la
questa deliziosa semplicità. Negli
maggior rappresentante di questa mamolte altre costruzioni gli si devono le case di Qucen's Gate, e la di Bedford-Park' a Londra. Accanto a lui sono da notare Aston
Ingress Bell,
il
è
diventato
il
costruttore del Palazzo di Giustizia
Peto che manifestarono
la
di
loro solida e originale architettura
Birmingham, George in
molte strade
di
Londra.
La riforma esercitato
dell'architettura in Inghilterra e la sua ulteriore applicazione
una grande influenza
sulla
Germania. Si incominciò a creare uno
nuovo
dalle vecchie tradizioni locali adattandole al
senza
cadere
carattere
delle
città
hanno spirito
e dei paesi
Theodor Fischer (1862) diede l'esempio con la sua vasta attività a Berlino, Monaco, Stoccarda (fig. 321 e 322). Accanto a lui lavorava Gabriel von Seidl a Monaco, conosciuto per il suo Museo Nazionale bavarese,
di
nella
copia
dello
stile
architettura pittoresca,
storico.
un insieme
di
vari
stili
genialmente
collegati.
L\ PLASTICA E
A
svolgevano
Berlino
Ludwig HotTmann 1909), Albert
Naumsburg
Un 1911),
è
per
l'arte
i
attività
(1868), Paul Schultze-
Gessner
(1809).
Otto Rieth
un nome
fatto
(
85S-
1
del-
storia
nella
suoi schizzi architettonici più an-
cora che per
ed
costruzioni
sue
le
egli di-
tempo
suo
e
venne rintermediario
fra
giovane generazione.
Bruno Schmitz (1856)
mise
in
Rieth
e
301
(1852), Alfred xMessel (1853-
allievo di Wallot,
si
loro
la
ARCHITETTURA MODERNA
L
opera creò
la
maniera^ abbozzata
la
di
monumenti
maestosi
suoi
i
il
esprimono eloquentemente la grandezza dei tempi intorno al '70 (monumento al primo Imperatore degli Hohenzolche
ciclopici
lern sul Kyffhauser. «
Rheineck
Guerra
Porta
\^^estfalica,
monumento
Coblenza,
a
»
la
delle nazioni a Lipsia).
il
alla
Appartengono
a questo gruppo "Wilhelm Kreis (1873) per
Bismarck a Dresda
torri di
di
Monaco per
Schaudt
per
il
stesso
lo
e
le
Theodor Fischer
soggetto, Lederer-
monumento
Bismarck ad
a
Amburgo.
La
masse
giusta disposizione delle
fetto intrinseco
sono
del materiale
zioni principali di questo
fetto dell'insieme. In
condi-
le
l'ornamento
stile;
non ha valore per se stesso,
e Tef-
ma
serve
all'ef-
questo senso Georg
Wrba Fi"-. 324.
ha eseguito
gli
di Lipsia fatto cipi
portarono
ornamenti per da Licht. alla
Tutti
tendenza
A. G.
la
tendenza
mare specialmente
la
:
La torre
Eiffel
—
Parigi.
questi prin-
completamente
di distaccarsi
dalle
e di dare all'arte l'espressione richiesta dalle esigenze del
tomatica
Eiffel
.Municipio
il
nuova
di quest'arte
reminiscenze storiche,
mondo moderno. E
curare l'intimità degli alloggi e
di
sin-
di rifor-
piccola abitazione, tanto quella di città, quanto quella di
cam-
popoli germovimento, che sieno stati manici ad averne dato l'impulso. L'Olanda, la Danimarca e la Svezia (specialmente per influenza del finlandese Saarinen furono primi paesi dove si sviluppò uno
pagna; ed è ancora sintomatico per tutto
il
i
i
stile
architettonico completamente
dizione. del
Nei paesi
di lingua
movimento. Egli costruì
anche
di
nuovo
tedesca la
e totalmente
Otto
Wagner
ferrovia di città a
indipendente da qualsiasi tradi
Vienna
Vienna e
(1841) sta
numerosi
suscettibile di motivi suggestivi e mistici.
Il
suo
il
suo
stile
in
numerose
ville sulla
il
gusto mo-
migliore allievo è
Joseph Olbrich (1867-1908:, l'ideatore del palazzetto della Secessione Chiamato a Darmstadt dal Granduca d'Assia che vi fondò una colonia
immortalò
capo
palazzi; e tentò
riformare l'architettura chiesastica riuscendo a dimostrare che
derno è anche
a
di
Vienna.
artistica, egli
Mathildenhòhe presso Darmstadt, dando
MANUALE
302 espressione cità,
STORIA DELL ARTE
DI
suoi ideali principi architettonici per
ai
schematismo,
chiarezza, esclusione di qualsiasi
airausterità del concetto fondamentale
Henry van de Velde
ha
forme
linee nette e razionali,
in
anche
accentuando
Tarchitettura
portando
servire, e
sempli-
ville:
e
mezzo
L'attività architettonica di Olbrich
323).
(fig.
rinnovato
deve
dello scopo a cui l'edificio
di
l'industria artistica di Vienna, e così
con
(1863)
costruzione
una certa capricciosità quasi giapponese
contrasti forti e decisi nonostante
sta in stretta connessione
la
belga
il
esigenze
le
Tornamentazione
sulla facciata
maggiore rappresentante di questo stile le cui discrete volute furono molto presto ed in gran numero erroneamente interpretate e imitate da gran copia di artisti minori, come lo furono le forme rettangolari dello Victor Horta è
di linee astratte.
stile
il
viennese.
Un
nuovo
fattore aiutò
potentemente
lo
nuovo elemento
definito e fu Tintroduzione del ferro quale
Già l'Esposizione mondiale
di
come travamenti e
cristallo
edificio; e intorno al '60
il
Londra
destinato a servire ad uno scopo
stile
dell'architettura
1851 ha dimostrato
del
palazzo
suo
nel
moderna.
ad un
archi di ferro possano dare un carattere estetico
Parigi, costruì la
a
Ign. Hittorff stabilito
renano Jak.
di
suo porticato slanciato. Victor Baltard adottò Timpiego stilistico del ferro nelle Halles e anche in qualche chiesa; Labrouste, nella Biblioteca Nazionale. All'Esposizione mondiale di Parigi del 1889 si vide una grandiosa sala per le
Gare du Nord
col
macchine, e
costruzione straordinariamente temeraria della torre Eiffel
la
Alexandre Gustave che
Eiffel
ha
ingegnere,
(1832)
dato
scopo
logica costruttiva e l'assoluta utilità, corrispondente allo
la
zioni in ferro racchiudono
Purtroppo l'Esposizione
un proprio
di Parigi del
le
francesi
hanno ancora dimostrato
le
324).
prova
delle costru-
valore di effetto estetico.
1900 ha portato un regresso
serre di Gautier ricordavano
soltanto
singolarissimo
e
evidente
più
la
(fig.
in
questo senso:
In quell'occasione però
opere dell'Sg.
tale genialità nella costruzione
di
strade e
i
ponti
hanno saputo fare. In Germania le costruzioni in ferro hanno preso un grande sviluppo. EmerFranz Schwechten seguenti architetti per le loro opere in questa maniera gono (1841). Stazione di Anhalt a Berlino; Torre dell'Imperatore Guglielmo sulla Havel;
e
nella grandiosità di concepirne
il
disegno, quale
pochi
altri
:
i
Alfred Messels:
il
grande negozio Wertheim
della Società dell'Elettricità a Berlino
Berlino. Forse
case
di
popoli
il
Alfred
carattere delle opere di
commercio,
XIX
di servire
naturale.
la
Le
la
Palazzo
Behrens:
sospesa
ferrovia
dell'avvenire
sarà
di
dato dalle
ferrovie cittadine.
attraversò un'evoluzione di sviluppo che va dall'afcoloristica,
per ritornare
di
nuovo
Questo movimento si rispecchia grafiche che per decenni non conoscevano altro dovere se non quello
attraverso elementi arti
Grenander:
architettura
fermazione della linea all'espressione puramente
anche nelle
Peter
Berlino;
— LE ARTI DEL DISEGNO.
pittura del secolo
alla linea
:
dai negozi, dai ponti e dalle
V.
La
;
a
stilistici
e decorativi.
pittura, e che soltanto negli ultimi
vecchie
tecniche
riproduttrici
erano state messe da parte per far
tempi ritornarono
dell'insieme
posto a nuovi mezzi
in
rame
tecnici.
al
loro
destino
e della silografia
Al principio del
LE ARTI DEL DISEGNO
rame quale mezzo prediletto di riproduromantica abbandonarono le minuzie graziose
secolo esisteva bensì ancora Tincisione
in
zione grafica; Tepoca classica e quella del rococò e
303
volsero ad una maniera più rude e agli strati
si
e di iMarcantonio.
Ne
un disegno
risultò
di
lavorava da incisore in
rame predicando
netta e più
più
la
con entusiasmo. In Germania
formarono
si
dorf con Joseph Keller (1811-1873): con Eduard Mandel
181 0-1882):
Menzel, Schadow; a Vienna
la
la
Madonna
«
di
Sodoma;
Raffaello,
e
essere
Louis
ricordati
:
Guido Reni, van Dyck.
riproduttrici
arti
KoUwitz
precisione di
Tn'ìiità di Raffaello; a Berlino
la
Sistina, opere di
Società per
Fig. 325. Kiite
Mandel meritano
delle
Disputa,
semplice
La giovane generazione lo seguì scuole di incisori come a Dussel-
ripudiando qualsiasi etfetto di chiaro-scuro.
linea e
Dupont (1797-18921
Henriquel
esser confrontato coi cartoni dei pittori. In Francia
Durcr
linee fini di
puri e astratti da poter
contorni
soli
di
».
Quali scolari
di
Studio.
Jacoby (1828):
Gustav Eilers (1834-1911): opere
opere
di
Kaulbach,
di Tiziano, Holbein,
Rubens,
Menzel.
Ma
quaforte, coltivata specialmente in
per in
le
rame andò sempre più in disuso. Inghilterra, non poteva farle una concorrenza
coU'andar degli anni Tincisione
ma
fu l'incisione
(Radierung' che
Dapprincipio essa serviva quale
mezzo
(1837), f^ondatore di una scuola, ha e serie intere di
musei
e
fiamminghe, italiane
(1854),
meraviglia per
sue linee dure e taglienti, sebbene servisse a
massa,
desi,
in
W.
Kopping
Hecht (1843):
collezioni, e
merito di aver
come da
indiscutibilmente
di riproduzione e
la galleria
spagnuole. Accanto a
incisioni
(1848}: incisioni da
il
prese
Murillo,
Rembrandt
e
lui
di
Frans
il
suo posto. di
Vienna
un'infinità di opere
Hals, opere
olan-
sono da nominare: Peter Halm
Rubens,
Lenbach,
Frans Hals; Ferdinand
cese ritrattista; Jules Jacquemart (1837-1880).
seria
riproduzioni
le
William Unger
riprodotto
L'ac-
;
Karl
Gaillard,
fran-
Bocklin
MANUALE
304
STORIA DEI L ARTE
DI
^.mr^'
:;ì,,.,!ì;I,//
mmA M mMmmmm0 J.J
\*>.
-Si 0'x^>jr".
Fig. 326. Félicieii
Rops
:
Fig. 327. A. Legios
L';ige de fer (litografia).
:
Estasi poetica.
(Casette des Beaux-Arts).
éMr.^^2^m:>
Fig, 328. F. Seymour-IIaden
:
I.a
chiusa
di
Egham
(incisione).
{Casette deS Beaux-Arts).
ARTI
Ì.K
pittoresco linguaggio
Il
produrre soltanto, passò stica
Per
».
creazione
immediata,
crescente perfezionamento
il
305
non
bianco e nero dell'incisione
in
alla
EìEL DISE(iNO
della
originale,
riproduzione
alla
artisti,
come Ludwig
bulino e
Richter, Schwind,
rame per
piastre di
le
Menzel,
Leibl,
«
quasi
ri-
incisione arti-
meccanica
sentivano sempre più attratti verso Tincisione. In Germania
si
contentò di
si
gli
tutti
i
artisti
grandi
Liebermann, adoperarono
il
fare delle pregevoli opere originali.
Eugen Napoleon Neureuther (18061882) se ne servì per dar veste
Anche
fantasie.
gli
artisti traduttori
«
avuta
adottarono quest'arte
»
eredità
in
maestri dei Paesi Bassi.
dai vecchi
Mannfeld
Bernhard
gnava con molta paesaggi
piastra. Infine
di
città,
architettonici
sulla
una combina-
trovò
si
incisione
dise-
(1848)
vedute
abilità
motivi
e
zione di
sue
alle
rame
in
e in legno
Stichradierung
nella cosidetta
«
superava tutte
le
maniere
che
»
passate per
efficacia di espressione e varietà.
Stauffer-Bern
Karl
lavori di
sibì
stesse
Max
e passò
e-
questa
in
Klinger nei suoi
M. Geyger
E.
cicli.
orme
857-1 891)
estrema finezza
tecnica, così pure
grandiosi
(i
poi
seguì
le
plastica
alla
gruppo romano,
e
an-
cora sono da notare Otto Greiner
(1
869)
aggregandosi
al
Kate Kollwitz
e
(i8()7,
con
325)
fig.
soggetti proletari. In Francia Charles JVIérvon 1
182
1-
868) sta a capo degli incisori moderni.
Gli procurarono la sua serie di vedute del
Auguste
sentò
specialmente parigina
tutti RatTaelli si
è già
colorata, in
fatto
in
silografie
moderna.
della
cui
menzione.
a cui spesso
si
il
scene
Brilla su
attività
Fio
una
»
dedicò,
quali seguivano
i
soggetto principale
dell'arte
«
Amusements
litografia di altro
esplicarsi nel
modo
si
le
dedicarono a belga
del ;
ma
la
di giovani
tradizioni
del
Fe'licien
oltre le
« »
seguaci,
la
Diaboliques egli
»,
326).
nel
La donna
Rops (1833-1898) le
nelle «
Sa-
creò un'incisione e
sua genialità fantastica trovò pure
impressionante '(fig.
tanto
XMII
secolo
femminili.
ritratti
des dames de Bruxelles
genere in cui
più
:
ebbe presto un cerchio
e Helleu
e gli
Torretta nella Ruc de Charles Méryon Tixanderie (incisione).
Neirincisione
rappresentazioni della sua fantasia perversa
taniques
329.
grafica
Gandara
deirincisione.
fu pure
(fig.
rappre-
(184QÌ
Francia che in Inghilterra;
campo
preziosa
la
vecchio Parigi
Lepère
329).
della vita
fama
modo
di
Alphonse Legros (1837) passò 20
MANUALE
3o6
DI
STORIA DELL'aRTE
dalla Francia in Inghilterra e diventò così un grande
maestro per tutti due paesi. Le sue rappresentazioni realistiche, suoi ritratti di Dalou, Watts, Leighton, Kipling, suoi fogli fantastici, come il « Trionfo della Morte », attestano la versatilità del i
i
i
suo talento
(fig
327).
In Inghilterra
mero
amatori.
di
Whistler
e
le
incisioni pittoriche
«
Si è già
accanto a
lui
parlato
(fig.
serie veneziana di
della
da nominare
sono
dalle linee delicatamente suggestive,
vedute
hanno avuto specialmente un gran nu-
»
e
Th. Cameron
I.
colorate del
incisioni
per
suoi paesaggi
i
F. Se3'mour-Haden per squarci pittoreschi di
328); William Strang per scene campestri e illustrazioni a cui egli stesso aggiungeva il testo: Muirhead Bone per soggetti ar-
r'^
chitettonici
;
Cari Nikolaas
Storni van's Gravesande,
olandese, per bellissime marine. Whistler e
sono
stati
modelli delle splendide e grandiose opere
i
di carattere
Bauer
Rembrandt
orientale
(1864).
La
Alexander Jacques
iMarius
di
che
silografia,
nel
era stata completamente messa da sione in rame, cominciò
per
parte
a rivivere
XVIII
secolo
Tinci-
principio
al
del
Wilhelm Gubitz di Berlino (178(5-1870) la rimise in onore dopo il lavoro di preparazione fatto dai due Unger; Johann Georg Unger XIX.
secolo
Friedrich
(17 15- 1788) e suo
Unger tisti
(circa
figlio,
Johann
Una
1750-1804).
Gottlieb
Friedrich
schiera dei migliori ar-
ha creato opere immortali,
inspirate da
per
lui,
esempio Flìhrich, Schnorr, Schwind, Richter, Rethel e sopratutto Menzel. Essi
si
tennero ancora
chia silografia tedesca costituita l'incisione a tòni e ricolosi
il
avversari
Thomas Bewick
Holzstich
«
della
tecnica coU'adoperare
il
maniera.
tentò
legno
nel
invece che nel senso longitudinale
vec-
presto
diventarono pe-
»
vecchia
(1753-1828)
ma
linee,
di
alla
L'inglese
riformare
di
la
senso trasversale
come
era stato u-
sato fino allora, e riuscì così a ricavare effetti nuovi Fig. 330.
W.
BiiBCli
:
Bellimbusto.
(Daeleu, Wilhelm Busch).
e
interessanti. Perciò invece dell'usuale coltello
cominciò ad usare
-modo
,
a sopprimere l'incisione; raggiunse
lajsilografia,
il
il
bulino
quale
primo posto
dell'incisore.
mezzo
di
A
si
in-
questo
riproduzione, riuscì
nell'arte della illustrazione e rese
una diflusione di riviste periodiche illustrate che da allora incominciò a diventare sempre più larga. In Germania furono gli allegri e umoristici collaboratori dei « Fliegenden Blatter » insieme al fondatore e dei « Miinchner Bilderbogen » a dare la nota dominante Caspar Braun e fra loro troviamo primo di tutti Moritz von Schwind, poi Adolf Oberlander (1845), Harburger, Rene Reinichc (1860), Fritz Wahle (1863), Hermarm Schlittgen (1859) ^ ^^^ ^ Franz Stuck. Il l'più grande artista di questo gruppo fu Wilhelm Busch (1832- 1907) che dopo un breve soggiorno a Monaco
possibile
si
ritirò
nei
piccoli
borghi
della
sua
patria,
lo
Hannover,
da
dove
divulgò
LE ARTI DEL DISEGNO
Fig,
in tutto
il
mondo
le
3.Ì1.
Albert Kriiger
(fig.
Sulla spiaggia di
Goehrcn
(incisione).
sue epopee umoristiche. Dapprincipio non era capito
è riconosciuto generalmente
disegno
:
307
come uno
dei
più
però non
330). Tutti questi artisti
nel legno; operai del mestiere riproducevano
Fig. 332. E. Orlik
:
Mercato
grandi umoristi incidevano ormai
nel
a
blocco
Grodeck
i
(incisione).
loro
della
più
;
ma
adesso
penna
e del
direttamente
modelli.
Menzel
MANUALE
3o8 istruiva da
se
Lo
(1797-1854).
come aveva
suoi incisori in legno,
i
stesso fece (justave
STORIA DELL ARTE
DI
fatto Friedrich
Dorè (1832- 1883)
delie sue illustrazioni per la Bibbia, per
il
Don
Ludwig Unzelmann
in
Francia, affidando rincisione
Quijote,
per Dante a Hcliodor Pisan
dopo avergli impartito il suo insegnamento. Gli artisti più giovani affidarono intieramente loro disegni a silografì mestieranti: e così un poco alla volta quest'arte finì col diventare un semplice mestiere. Accanto ai periodici illustrati tedeschi, frani
cesi e inglesi
grafìa
finì
col
si
diventare un'incisione a
drich Juengling
bediva a tutte
quando
si
suo primo
portò
1889',
t{)ni.
le
carattere.
e
Martin
maggiormente
Hònemann
Il
nella
suo
bulino
ob-
Soltanto
pittura.
ricominciò ad occuparsi del
si
Da un
Varie strade furono battute. fu
silo-
a colori usata dai giapponesi,
legno
vere intenzioni di questa tecnica; e
duzione silografica commerciale
Kruger (1858)
in
silografica.
moderno
esigenze più raffinate del colorito
e originale
vecchia
la
Specialmente un tedesco emigrato, Frie-
all'apice la virtuosità
venne a conoscenza dell'incisione
ricordarono
si
le
senza scrupoli
schierarono quelli americani in cui
specialmente
curata
(1858), dall'altro
lato
da
sviluppò l'incisione
si
ripro-
la
Albert in
legno
artistica.
A
Parigi
Felix
del chiaro-scuro, del
Valloton (1863)
nelle
riportò
di
sue scene della vita e
Giappone giovò moltissimo a diffondere
in
nuovo
silografia
la
caratteristici
l'incisione in
di
Emil Orlik
in
riproduzione,
Germania la
{i\g.
litografia,
332). Nel secolo
già inventata nel
XIX
1796
sorse
da
ritratti.
principio
L'esempio
legno colorata: e
scirono meravigliosamente bene Nicholson in Inghilterra, Otto e
sul
Eckmann
vi riu-
(1865-1902)
pure un nuovo mezzo
Aloys
Senefelder.
Artisti
i Fig. 333.
J.
Kriehiiber
:
Matinee da Liszt
(litografia).
LH ARTI DEL DISEGNO
Fig. 334. Steinlen
come
Sulla spiaggia (litografia originale).
viennese Joseph Kriehuber (1801-1876)
il
stampa per mezzo per
:
rifiorire
andò
della pietra
una seconda
309
vi
sono
dimenticanza intorno
in
perfettamente.
riusciti
metà
alla
La
del secolo
volta nell'ultimo decennio, richiamata in vita dai
francesi,
per rappresentare scene allegre e satiriche della vita moderna. Steinlen, P'orain, Mi-
Jean Véber
lette,
distinsero in questo genere
si
(fig.
334).
più
Il
interessante di
questo gruppo fu Henri de Toulouse-Lautrec (1864-igoi) che condivideva con Degas la
predilezione per
presentava in
modo
il
mondo
delle ballerine del teatro, del caffè-concerto
ha servito a bandire dalle case della piccola borghesia già accennato
Germania
grottesco e con spirito perverso. In
come Hans Thoma
e
il
la
e lo rap-
:
nuova
litografia
vecchie oleografie
le
cerchio degli artisti
di
Karlsruhe
:
e
si
è
fossero
si
adoperati nello stesso intento.
E
moderna tedesca che si è appropriata tutte quelle nuove maniere di stampa a contrasti di giacimenti. Dopo che Georg Hirth aveva formato un centro per Parte illustrativa a Monaco col periodico « Jugend » sorse, specialmente
ancora nella stessa più acuto e più
rono
:
(1874),
caricatura
città,
amaro
Ed.
Thonv
il
del
Th. Th. Heine
Un nuovo libri
la
{1866
»
un giornale umoristico,
<(
Kladderadatsch
»
di
(1867, ,
fig.
:
Rudolf Wilke
336),
periodico
dal giornale
decorazione dei
dei preraffaelliti, da cui uscì
libri.
la
carta,
i
tipi,
la
Francia prese poca
stampa,
la
rilegatura,
parte a questa
Fu
(1873-1908;,
fu-
Bruno Paul
riforma,
capo di questi nuovi sviluppi dell'arte
in
copertina, l'Inghilterra
libraria.
a
iniziarlo nel
unione a Burne-Jones e
libro.
nei libri, ad
la
airillustrazione dei
Tlnghilterra
decorazione del
tere primitivo della silografia e diede valore, la
famosi
Caricaturisti
giunse
si
William Morris che
Grane riformò radicalmente
a \A'alter
Berlino.
di caricature,
Olaf Gulbransson.
passo fu fatto
e più in generale alla
gruppo
Simplicissimus
«
Egli ritornò
ogni
minimo
l'elemento
rimase
al
carat-
dettaglio
decorativo.
invece
:
La
sempre a
MANUALE
310
STORIA DELL ARTE
ni
Fig. 335. Joseph Sattler
Cobden Sanderson interpreti del
che
esercitò la sua influenza
alla
giovanile di
figura
strano carattere del suo spirito freddo
corrisponde
fantasia eccentrica,
d'una raffinatezza decadente di
Wildes
Vignetta
di foodo.
anche
e
a
dei
i
e
comprensione
chiara
di
moderni
letterati
d'un nuovo concetto estetico
inglesi,
la
33'j.
Germania restò
Th. Th. Heine
di
esponenti
Salome
(illustrazioni per
:
dell'arte
con singolare buon gusto e caratteristica individualità, e nepindietro.
fì.n
Hig.
e
;
libraria dell'Inghilterra
pure
gruppo
loro seguaci nel
Yellow-Book Life of King Arthur, fig. 337). Specialmente TOlanda, il Belgio, e la Danimarca seguirono l'esempio ;
poetici
i
Aubrey Beardsley ('873-1899). Lo
e calcolatore,
quella
Continente
sul
preraffaellismo neirarte del disegno ebbero
formò intorno
si
:
Artisti
come Joseph
Sattler
(fig.
335', Otto
Eck-
nn
Votanti (Simplicissimus).
Fig. 337.
Aubrey Beardsley Pagina Vita di Re Arturo ». :
<
della
LE ARTI DEL DISEGNO
Fio-. 338.
Otto Eckmann
:
Placato.
^«i^
Fig. 339. J. Chéret
:
Schizzo decorativo.
,1
I
MANUALE
312
DI
STORIA DELL ARTE
mann, Melchior Lechter, Th. Th, Heine
rialzarono
dimenticata arte degli Ex-libris riprese a
fiorire.
Il
Manifesto
((
questo strumento
di
stretta
in
sta
»
reclame
commercio
del
disegno, entrando cosi a far parte
con Jules Chéret
1836},
manifestazione artistica altri
Meunier
mund
e
Berchmans,
(fig.
in
la
copertina dei
dell'industria
e
del libro
movimento
e
libri
la
ormai
e
anche
;
ricorse all'aiuto del
riformista.
àtVì: affiche parigina, fu a
La
capo
Francia
di questa
339) e anche Toulouse-Lautrec, Forain, Steinlen e molti lavorato in questo campo. Nel Belgio sono noti Henry
Germania Th, Th. Heine
e
Eckmann
(fig.
338) e Ed-
Edel (1863),
L'effetto dell'arte dei
«
Manifesti
moderna per quello che riguarda vimento
artistico
il
portato a
è riuscito
perfino ad influenzare
la
suo compito decorativo e con essa tutto
^ ARTE
Nel secolo XIX, dopo lunghe
Lo
»
pittura il
mo-
industriale dei nostri giorni.
VI.
vitù.
grande
del
grande maestro
il
grandi maestri hanno
relazione con
sorti
le
E
VITA.
e faticose lotte l'arte
si
era liberata dalla schia-
umano, poiché s'era creato una nuova epoca di scienza, si sentiva considerare questo nuovo mondo come un insieme armonico e completo
spirito
ad esplicare
;
il
suo
signirìcato in
Fig. 340
simboli che soltanto
John Kuskin,
l'arte
nei suoi ultimi anni.
può dare.
(Fot. Fred
HoUyer, Londra).
ARTE Ala tutto non era ancora plastica,
l'architettura,
le
arti
Mancava ancora una nuova di
fatto.
E
Tutte
del disegno,
VITA le
313
opere che producevano
stavano
senza
coltura sintetica, capace di
pittura,
la
connessione
la
fra di loro.
costituire l'unione
organica
queste manifestazioni.
Pìg. 341.
Henry van
de Velde
:
Vestibolo del negozio d'arte Arnold a Dresda.
metà del secolo in poi cresceva sempre il desiderio di elevare la propria esistenza in una sfera di libertà, di bellezza, di giocondità desiderio che raggiunse perfino una certa forma di violenza; ma l'ideale, il grande ideale comune era quello di dare forma artistica a tutte le manifestazioni della vita. L'Inghilterra, fu il primo grande Stato moderno che prese anche in questo l'iniziativa. Si è già menzionato Dalla
;
il
movimento innovatore
sorto poco
dopo
il
'50 con Gottfried
Semper:
nello stesso
MANUALE
3^4
tempo la
formava
si
pittura
il
STORIA DELL ARTE
gruppo riformista dei
estese poi su tutte
si
DI
le
forme
preraffaelliti,
la
cui tendenza a rinnovare
della vita esteriore.
ed esigenze erano concentrate nella figura
John Ruskin
di
Tutte queste tendenze
(fig,
340) che diffondeva
con parole passionali e affascinanti e con straordinaria energia le sue teorie e in quella di William Morris (1834-1896) che metteva le teorie in pratica. I tentativi ;
fatti
in
campo
questo
sul
continente non potevano riuscire felicemente
dimenticavano
loro culto dallo
stile
genze
moderna. In Inghilterra invece
Fig-. 342.
della vita
Stanza
di
storico, essi
le
i
e
Su questa base Morris fondò di lusso di
tutta
esi-
le
l'attenzione era rivolta a con-
gli
Il
movimento stava
artefici
in stretta
non cercavano soltanto
modelli nazionali del passato non dovevano restare negletti, e anche
forme gotiche dovevano
in cui arte e
metterlo in relazione con
tradizioni locali.
relazione con l'architettura. Nell'arte industriale
le
perchè nel
ricevimento, prog-etto di B. Pankok, eseg-uita dai laboratori riuniti per Arti e Mestieri a Monaco.
tinuare ed evolvere organicamente
forme nuove;
di
;
potevano servire a dare T inspirazione intorno al '60
le
di
forme nuove.
sue vaste imprese artistico-industriali
mestieri dovevano cooperare intimamente a produrre oggetti di uso e
ogni genere. Si incominciò dal riformare l'ornamento, liberandolo dalla
schiavitù della copia e creandone
uno
d'intenti assolutamente nuovi, attraverso
libera stilizzazione della fauna e della flora locali. Cosi
zerie a larghi disegni a piani;
dallo
studio
e
si
ebbero
dall'impiego
di
le stoffe
elementi
e
le
una
tapez-
gotici,
di
or-
ARTE E VITA mobili Chippendale e di modelli Sheraton vennero
comodi, fort I
»,
tende sciolte e chiare,
le
i
la
al
Dall'Inghilterra e di
loro frutti.
i
W.
lii
decorazione interna
sulFarchitettura.
Van
sua religione è
tezza logica
egli è
la
del Velde
ebbe una quantità
Leistikovv.
La sua
gli «
ambienti.
decorazione
Ma-
Scott e
Baillie
forme
linee e
Fig^. 344.
;
eco. e così
ancora
anche
(fig.
Vaso
del canale.
di
Favencc
di pra-
Prima
di lui
ha rinnovato
diventato un maestro
:
dove lelleggi
qua
di
al
M. Liiuger
Henry van de Velde, riformarono come vedemmo, ebbero influenza anche
dopo
essi
America,
in
tutti
i
campi
legge dell' utilità; e cori questa sua
una soluzione pratico-estetica
La Germania,
tutti
com-
fabbricanti (Libert_v-House). Altri svi-
nuovi principi emigrarono
Belgio, dove Serrurier, e la
a
«
primitività campagnuola.
comodità trovarono larga
di tutto nel
totalmente
i
addobbi pratici e
semplice quadrato o rettangolo. \'oyse\- invece accentua
Fig. 343. Tappezzeria, progetto
la
e
e
tentarono più tardi, attraverso influenze giapponesi,
semplicità rustica,
ticità
condizioni
le
principi della decorazione interna da lui proposti.
più delicate fino ad arrivare la
artisti
gli
tappeti, tatti intenti all'utilità e al
Morris furono duraturi e portarono continuata e variata da
fu
»
lupparono cintosh,
i
semplici e razionali, adattabili a tutte
tentativi di
a piani
vetri,
i
mobili e
i
in
quei
dell'
industria
severità
problemi
artistica
:
dogmatica e acu-
artistici
che
richiedono
341).
assetata più di ogni altro paese di rinnovare l'industria artistica, di artisti,
specialmente di pittori,
energie in questi nuovi problemi, prima seguendo
che gli
impiegarono
esempi
tutte
dell'Estero;
le
loro
poi
più
MANUALE
310
DI
STORIA DELL ARTE
individualmente, ricorrendo a motivi dell'arte e della
mente dell'epoca studiate
;
del Biedermeier.
Topera
di
Anche
Brinckmann aveva
tradizione
leggi libere di
le
stile
special-
nazionale,
giapponese
furono
già fatto conoscere intorno alPSo Tarte orien-
1892 l'amburghese S. Ring, stabilito a Parigi, pubblicò il suo ap« Japanischen Formenschatz ». Uno dei primi che passò dall'arte libera all'arte plicata e che ne esperimento subito tutto il campo fu Otto Eckmann (1865- 1902)
tale asiatica e nel
Fig. o43. Garcomiòie, progetto di P. Schultze-Xaiiml uig, eseguito dai laboratori Saalecker.
e
con
lottavano a
lui
Hermann di
Obrist
Monaco H. K.
(1862)
il
nuove forme nella plastica
vetri dipinti
tappezzerie
;
Walter,
(fig.
Un gruppo schmid
(1808)
fonciarono
«
creatore
E. von Berlepsch-Valendas, l'artista di mobili_,
ricami
di
decorativa
;
a
Berlino
Leistikow che da quadri
343), tappeti,
mobili e tessuti
di artisti giovani a
Bernhard
Pankok
originali
e
più
Melchior
stilizzati
l'inventore
tardi
Lechter,
artista
in
passò a progetti decorativi,
in istilc nordico-tedesco.
Monaco, con a capo (1872) e Bruno Paul
Industrie riunite per Arte e Mestieri
i
»
(fig.
pittori
(1874),
Richard il
342) e presto
Riemer-
caricaturista, altre città,
ARTE
nuclei
nuova ceramica con
A
movimento.
questo
per
colori forti e
VITA
'M
l'esempio. In tutta
seguirono
e Lipsia, ne
come Dresda
E
Karlsruhe
Max
maniere originali
la
Germania
Liiuger
fu
formarono T ideatore d' una si
di bruciatura (fig. 344).
A
^'ienna
Wagner, specialmente Josef Olbrich (1867-1908, fig. 346), Josef Hoffmann (1870], Josef Urban (1872;, Koloman Moser .1868;, (tìg. 347; e altri che più tardi fecero parte delle « Wiener Werkstlitten » furono imbevuti di queste idee. I
gli allievi di
Fig, 346.
J.
Olbrich
:
Tenda nell'appartamento d'un amico
Fig. 317. Ko'.oman
dell'arte.
Moser
:
Corso
di salmoni, progetto per tessitura.
(Ver sacrum).
viennesi sono austriaci,
stati
di
più
abili
scozzesi
inglesi,
nuove forme
i
nel
creare uno
Macintosh) e giapponesi
una semplicità forse un
po'
unitario
stile ;
leziosa
essi
ma
;
da
elementi vecchio"
formarono un sistema oltremodo graziosa e
buon gusto. Olbrich passò da Vienna a Darmstadt presso la colonia artistica granduca Ernesto Ludwig; vi lavorava pure Peter Behrens (1868, fig. 350) che sunse più tardi
la
di di
del as-
direzione della scuola artistica-industriale di Dusseldorf prima di
recarsi a Berlino.
Paul Schultze-Naumburg statten
»
fig.
343) e anche
(1869)
Weimar
tondo che già
Kòsen la « Saalecker Werkuna volta, al tempo della gioventù di presso
MANUALE
3'8
DI
STORIA
DELI.
Bockh'n, di Begas e di Lenbach, aveva tentato artistica tedesca,
un
coll'essere
lini
programma
importanza di
stico-industriale
fondazione del
;
nonché
Un
d'arte.
«
Deutschcn Wcrkbundes
»
chiamato le
in
(Porcellana
il
Fig. 349.
»
che aveva nel
in
intorno negli
mancarono:
corazione interna
la
i
Monacensi
paesi.
più
orribili
alla più incredibile
«
I
laboratori
e fino allora
C. E. Liisberg-.
Soltanto
la
I
tentativi di
e
due
ai
instituti
di quello
Bie-
il
stile.
L'in-
contorsioni di forme,
degenerazione di gusto.
da esso
nuova Francia rimaneva
sono ancora attaccati
francesi
da Luigi XIV. all'Impero.
:
tendenti
nuova simpatia per
una insopportabile continua ripetizione
era incoraggiata e sorretta dalla
altri
questo
a
Orso bianco modellato da
nuove conquiste resterà però prezioso
La Germania
individualità
le
arti-
(Porcellana di Kopenhagen).
slancio delle linee dei Belgi portò alle
principio delle
tutt'
lavoravano
vi
compito gigantesco,
di Sfcvres),
stilizzazione floreale dei
stili.
vita
grandi società di navigazione.
esagerazioni, naturalmente, non
dermeier degenerò
accanto
vita dal
Fig. 348, Ballerina modellata da Léonard.
la
della
Brutt e con loro van de Velde. Nel 1907
altro ente sorse
sconosciuto, a cui s'accingevano
compreso
centro
moderne;
tutte le forze e tutte
riunire
di
tedeschi per mestieri artistici
Le
un
diventare
curare Tattività artistica di ogni singolo artefice e di ogni Casa
programmi
a questi
la
di
rifugio di tutte le idee
Hans Olde, Ludwig von Hofmann, Adolf fu di grande
ARTE
si
vita che
Ma
sviluppano nuovi
vedeva sorgere
indietro. Nella loro de-
vecchi francesi
stili
—
dei secoli passati: «
L'art
nouveau
»-
ARTE
maison moderne
e
«
l'
Estero
—
»
rimasero
E VITA
nuovi modelli dal-
di introdurre
Soltanto
infruttuosi.
319
alcuni
artisti
come George de Feure, che cercarono prudentemente fondere vecchie forme con
di
r impiego del
La
dorè
bois
«
ebbero buona accoglienza.
»,
Francia ebbe poco entusiasmo per pratica;
di utilità
soltanto
e
compreso
moderne,
idee
principi tedeschi
i
scuola
la
,^ -^,
Nancy ha
di
emesso ultimamente notevoli lavori artistico-industriali di gusto moderno. Soltanto nell' Industria di lusso la Francia ha come sempre tenuto un posto eminente. La tempi
timi
un
Bigot
;
vasellame
specialmente
e
Galle a lique
vetri
tagliati
forma
in
di color latteo,
il
qualunque
à-jour
^
V'^' ^,
|
'V;
^
.. ;
Emile
V
La-
.-_
*
'.'if^iM
altra prò-
Francia
la
La
nordici.
sotto la
—
1
.
fu
f'^- ^so. p. Behrens
netta-
manifattura
candelabro,
:
di
direzione di Arnold Krog,
è
si
sue realistiche plastiche di figure animali
Kopenhagen
di »
le
e
anche
la
messa a capo
ha
le
fatto
una
349).
concorrenza con
seria
Casa svedese Ròrstrand
(fig.
ha
preso
parte
La Casa le
coppe
alla lotta
;
valore artistico-industriale della Svezia e della Norvegia è oggi basato su
ricami e tessuti derivati da
modelli
murali contenenti elementi
Anche
nella
di
Germania
Munthe
Gerhard
antichi.
locali
Frida Hansen hanno dato bellissimi
cartoni stilizzati
e la
signora
decorativi per grandi tappeti
arte nordica antica.
settentrionale sono stati fatti gli stessi tentativi da Scher-
rebeck in piccoli tappeti murali tessuti
non ebbe
T
di altri paesi.
con
e
Bing y Grondai
mentre
di
i
industrie del genere, colle sue preziose pitture a fuoco sul bel materiale
di tutte le
«
ceramiche
gioielleria di Rene'
la
nell'arte della porcellana
vari
rudi
in
fusi a strati di
e
e colore,
mente superata dai paesi Porcellane di Kopenhagen,
i
,
'
351) sorpassano in gusto e finezza di concetto
duzione del genere
e
le
348^;
'1846- 1904) e
e di esecuzione
Ma
fig.
;
(Ballerine
Delaherchc, di Dalpeyrat e Lesbros
di i
Remy
(fig.
moderno
indirizzo più
Biskuit di A. Léonard,
S
Sèvres, che ha preso negli ul-
di porcellane di
fabbrica
>yi^
a godere una lunga
vita.
;
ma
la
L'Olanda
sua
ha
<(
Colonia artistico-industriale
battuto
»
una strada sua propria
influenzata stranamente dalla cokura esotica delle sue colonie, esplicando però un'attività .-.
.
_^
,
molto vasta
e di
un carattere
moderno ma
decisamente
nello
tempo tipicamente
olandese.
Quello che distingue
lo slancio
stesso I
artistico-industriale attuale da tutti i
consimili movimenti del passato
nuove tendenze scopo che non po-
è lo scopo che le si
L
Fig.
._-....._,.,.______.-
3r.ì.
:
teva sorgere nell'anima degli artisti
—
-_-,
propongono
R. Laiique
:
Broche.
,^.^^.
se
non
alla
cratlco,
fine d'
comc
un secolo demo-
è stato
il
secolo XIX,.
MANUALE
320 € cioè
il
produrre
proposito di
ma per la massa ma essi andarono
STORIA DELL ARTE
DI
non
per un piccolo cerchio
soltanto
di
ricchi e di
intenditori,
del popolo.
Già Ruskin e Morris avevano avuto que-
st'idea;
tanto
nelVamore
oltre
qualsiasi lavoro di fabbrica e quindi inoltre di
ancora per
molto
predicare la semplicità
quali
non
tavia,
hanno portato
zione
tempo
ma
ciò
ciò
artistico-industriale
non ostante che
Dresda
Krupp
ad ammobiliare
di Esscn),
le
case popolari,
tanza quel movimento ai
le
sorto
di
Berlino del
«
di
le
spesso
di
fabbrica,
quale
città, e a
buon gusto
borghesia
scuole. Nello stesso il
di
fondare
le
a «
è di
dar
nuove soluzioni
l'Esposizione della costruzione di città
il Kling^er
:
Alla bellezza (incisione).
ajbuon
grande impor-
città-giardino
i^V
Max
e
la
degli operai (Casa
e
tempo
tende
i
(Germania. L'Esposi-
in
forte e duraturo impulso alla soluzione di questo problema.
Fig'. 352
oggetti
Gli ultimi tempi, tut-
afletto.
specialmente
case della piccola
in questi anni,
iqio
produrre troppo
Fu
moderna quello
artistica
190G ha dimostrato con quale energia
del
problemi dell'abitazione nelle grandi
sposizione
di
prezzi
a
Germania tenta produrre semplici mobili prezzo, adatti
delF industria
un cambiamento,
di
disprezzavano
loro oggetti salivano a prezzi inaccessibili. difetto
il
potevano esser venduti su
i
che
Tarte
per
»
».
L'E-
diede un
NEO CLASSICISMO
IL
I.
- LA
\n ITALin
SCULTURA.
E cause e gli elementi di carattere spirituale e di carattere
primi anni
cui sulla fine del settecento e nei e
gli
subirono in
indirizzi dell'arte
mento, sono già
ampiezza
Aggiungeremo ora
stati illustrati
con molta precisione
in principio di questi
guirono marcatamente
la
francesi del tempo. Quell'
da parte della Borghesia
Impero mente,
e anzi
influenza del
immenso
Capitoli in cui
— conquista che non ostante questo dispotismo —
per effetto
di
—
le
cui
conseguenze hanno dato
e
che
XIX
:
riti,
artisti
dispotismo militare del Primo
conquista del potere
la
affermò,
1"
meno
lenta-
assolutistiche
degli
più
parvenze
immenso
quell'
e se-
il
le
danno ancora
Né
condizioni di
le
che fu
o
fatto politico
impronta
a
l'Arte a questo radicale
— dicevamo
tutta
la
politica
ma
creati
rinnovamento
di spi-
europea, aveva non soltanto annullate o trasformate instituzioni
nuovi bisogni e nuove aspirazioni.
parlerà dell'Arte
si
»
si
Francia e fuori di Francia (anche sotto
in
con sufficiente
e
Impero e alla Restaurazione, subirono nuovo spirito che agitò e informò gli
fatto politico
«
Imperi della Santa Alleanza) nel secolo
—
all'
tendenze
le
volume.
italiana dalla fine del Settecento allo scorcio dell'Ottocento
quest'arte, dalla grande Rivoluzione
ottocento
per
Europa un profondo muta-
tutta
nella parte generale di questo
—
dell'
politico,
secolari,
poteva sottrarsi.
Da quando
la
Rivoluzione
francese oltre
alla
propaganda
politica e culturale
aveva potuto fare quell'altra efficacissima propaganda che corse l'Europa sulla punta delle baionette francesi repubblicane e imperiali,
—
ideale di
—
un
po' più
r Italia
—
per ragioni politiche troppo note perchè
fremere
Ma
—
l'
o un
po'
meno
tutti
ma
a cui
«
novus ordo
popoli dal Baltico
i
sentì più che ogni altro popolo gli effetti di questa
aveva nessun ordinamento nazionale,
un
il
ci sia
glorie dava più facilmente o la fiducia o la speranza o
ricordo l'
fece
Mediterraneo.
bisogno di ricapitolarle
propaganda
vivo
al
»
:
l'
Italia
che non
sue
storiche
delle
illusione che
si
maturassero 21
MANUALE
^22
Fig. 353.
i
Antonio Canova
DI
:
STORIA DELL'ARTE
Dedalo
e
tempi dalla sua nuova fortuna. Per questo
delle necessità militari
e politiche,
Icaro
la
—
Venezia, Accademia,
sua sorte
legata alle sorti della
parve, anche
all'
infuori
Francia che scuotendo
il
giogo feudale delP Aristocrazia e del Clero, si rinnovava nella sua Borghesia; per questo soldati della giovane Repubblica e del giovane Impero espressi quelli i
—
LA SCULTLRA
ooo
e questi 'dal popolo e
non mai politicamente e sentimentalmente avulsi dal popolo suscitarono in Italia, non soltanto consensi ed entusiasmi politici, ma anche spirituali, a cui TArte non poteva rimanere e non rimase estranea.
—
Che importa
che TArte francese, sorta dalla Rivoluzione, andasse a cercare
sue inspirazioni nelle vecchie
Fig. 354. Antonio
Canova
:
e retoricamente
Monumento
restaurate
a Clemente XIII
—
Roma,
memorie
del
Basilica di S. Pietro.
le
classicismo
MANUALE
3^4
Fig:. 335.
Antonio Canova
greco e romano
sicismo
«
di
:
Monumento
DI
a
STORIA DELL ARTE
Clemente XI\'
—
Roma, Chiesa
Era quello un « classicismo repubblicano » maniera », nessuno mostrava di accorgersene. ?
;
dei SS. Apostoli.
ma
che fosse un clas
Bastava
non era poco) che alla placida impotenza, al torpido marasma spirituale secolo XVIII si spegneva, si sostituissero nuovi ideali e nuove tendenze soffio d'aria viva e fresca penetrasse
nell'accademia in
cui pigramente
in verità
(e
in ;
cui
che
il
un
vegetavano
LA SCULTURA pittura, scultura e architettura.
Pochi decenni
quanto' di falso racchiudesse anche quel qualche cosa come scrisse Condorcet) di
« «
323
dovevano bastare
A'ero
»
che allora
a far
pareva
popolarmente divino
>.,
comprendere avere
in
sé
Ma, allora'come
primavera greco-romana », che passava sul mondo parve che davdel Diritto Romano e vero dovesse rinnovarlo e le menti si aprivano con gli studi allora, quel
«
vento
di
;
Fio;. 356.
con
traduzioni dei classici, con
le
razioni in Grecia, in civiltà
Antonio Canova
;
e le
anime
si
Il
miracolo.
—
Roma,
Galleria Corsini.
scavi di Ercolano e di
in Egitto
esaltavano nei teatri
«
Pompei, con
che rimettevano in onore
popolati di
eroi
volo delle aquile imperiali che
aquile cesaree correvano fulminee il
Ercole e Lica
gli
Mesopotamia,
arricchiti di capolavori.
compiva
:
i
esplo-
antiche
le
leggendari, nei
rinnovando
dall'Alpi alle Piramidi, dal
le
Musei
trionfi delle
Manzanarre
al
Reno
»,
MANUALE
326
DI
ARTE
STORIA DELL
Questo che
nuova
ideale di Bellezza
menti esaltate, spesso incon-
le
sciamente, dalla fantasmagorìa
poli-
tica di
una storia ri-immasinata
usum
Delphini
ave\a suscitato trovò
grandi, fico
esponente
può
si
italiano «
rinnovasse
fu
terzo scultore
il
veramente,
»
decenni, incon-
coli'
terzo
scultura:
la
so-
arte
ordine
in
— anche grandezza — dopo Michelangelo dopo
data
di
suo magni-
il
dominio della sua
trastato
vrana,
veramente
quale, per lunghi
il
nobili
Canova. Del Canova
:
che
dire
dei
opere
Italia
in
Francia
in
piuttosto
che delle
tentativi
che
e
»,
ad
«
soluta
e
as-
di
e
Bernini
ma come
;
loro dèspota in-
contrastato, durante tutta la vita, della
Ed
sua arte. l'analogia
è curioso
tra
l'opera
come
notare
Canova
del
e
l'opera di quei suoi grandi predecessori
né
lui
anche a ciò: che né
spinga
si
ebbero
essi
che ne con-
scolari
tinuassero degnamente l'opera.
Antonio Canova (1757-1824) un
glio di
nell'Alto
vembre
tagliapietra
\'eneto, del
1757.
giovanissimo e Kig-.
Antonio Canova Amore Meldeos e Louvre.
35r.
:
Psiche.
e
dellava di nascosto delle statuine
lento
e che egli confidava,
;
di casa
Ma
— il
sizioni del
il
senatore Falier
che
Fu si
perfino creta,
di
di
che
giovane per
mise
la
nella bottega di
trova adesso nel
:
cure
no-
Suo padre morì madre si rimaritò ;
rimase
nonno
del
trovava così male
rivelavano
non
lui.
erano veramente
prima da un certo
con-
—
le
A
anni
sette
già
il
in casa
suo
vedesse,
al
egli
sua
mo-
precoce ta-
suo vicino
Comprendendo che
eccezionali,
egli lo
le
dispo-
(ccc venire
'Foretti e poi dallo scultore Fer-
Canova lavorò a quella statua di San Giorgio Palazzo ducale, su uno dei balconi che danno sulla Riva costui che
il
degli Schiavoni. Grazie alla benevolenza
sua prima ordinazione
1°
il
che aveva preso a proteggerlo.
scultura
a scuola
alle
uccidersi.
Senatore doveva fare anche di più per
a Venezia, e lo rari.
e
si
perchè l'arcigno nonno
—
nacque
buon uomo, in fondo, ma i cui metodi di educazione erano troppo rozzamente
Antonio, dotato di una sensibilità squisita,
che più volte fu tentato di fuggire
la
Possagno
di
giovinetto Antonio
il
fidato
Parig-i,
severi.
;
fi-
e fu
un canestro
del Senatore, di frutta
egli
ricevette
per decorare
la
ben presto
la
scala del Palazzo
LA SCULTURA Farsetti
ora quest'opera è
:
ad un'opera
a lavorare
Orfeo e
Museo
al
importante
sono ancora nel Palazzo Falier
di Euridice che
Ben presto
Civico di ^''enezia.
scultura veramente
di
327
due
alle
:
egli
cominciò cioè di
statue
Predazzi d'Asolo. Questo
a
non si feBusto del doge Renicr (1776), X Esctdapio per la marchesa Spinola il cero attendere (1778) ed altre. Ma già egli cominciava allora a lavorare ad un'opera di grande Dedalo die pone le ali al figlio Icaro^ lena a quel gruppo di grandezza naturale il quale ;'fig. 35'^ poi fu esposto, nel giorno dell'Ascensione, sulla Piazza di San lavoro procurò tosto al
Canova una
certa fama, così che altre ordinazioni
:
:
:
Marco. In quest'opera,
tutta
compresa
profonda
di
sensibilità,
il
giovane
artista
contemperamento dello studio del classico con Tosservazione della natura che doveva esser poi una costante caratteristica della sua maniera. gli permise di adunare un Il successo di questo Dedalo e Icaro fu tale che piccolo peculio: un centinaio di zecchini. Egli partì subito per Roma (1779). L'aminizia quel
biente artistico e specialmente
mensa da
con l'anima in tumulto, con la fantasia in fuoco, egli passava Musei o a percorrere la severa desolata campagna, rotta a visitare
inipressione
giorni intieri
:
i
da acquedotti. Quando
torri e
cordò che aveva
si
accorse
che
di
soggetto
che
stavano per
finire,
gli
fosse piaciuta a
propose
una
ri-
si
questi lo
\'enezia:
di
ma
aprì la sua casa,
gli
Se quest'opera
classico.
danari
i
per l'ambasciatore
lettere di presentazione
accolse amorevolmente e non soltanto un' opera
della meravigliosa città gli fece un'im-
monumentale
di
tare
giurìa d'artisti
avrebbe convocata, l'Ambasciatore s'impegnava ad ottenere per Canova una
egli
pensione triennale dalla Repubblica. Canova accettò fece un viaggio a Napoli, a
Pompei
scoperti preziosi tesori d'arte greca tere in ordine
suoi affari. Di
i
là
;
e
e vera Patria.
prima
di mettersi al lavoro,
dove proprio allora erano
ad Ercolano
andò per pochi giorni a Venezia a mete spedì a Roma il suo Dedalo e Icaro
egli
;
doveva
diventare
gruppo piacque tanto che senz'altro l'Ambasciatore
Il
stati
e poi
tornò egli stesso nella Città eterna che
nel 1781
ma
:
sua seconda
la
fece ottenere
gli
300 ducati e gli diede il marmo perchè egli potesse accingersi all'opera che doveva decidere del suo avvenire. opera d'inspirazione puramente neoScelse per soggetto Teseo sul Minotauro
una pensione
di
:
classica allora.
che perciò
e
;
Fu
scosta notevolmente da
si
verso quest'epoca che Canova
ebbe
ciò
che
l'artista
suo primo
il
e
aveva
fatto
fino
unico romanzo d'a-
ma, quand'egli era già fidanzato con la figlia dell'incisore \'olpato, venne a sapere che la giovane amava un allievo del padre. Canova cavallerescamente le rese e il Volpato, riconoscente, lo raccomandò così vivamente a monsignor la parola
more
:
:
Giorgi che questi
commise
Clemente
XIV
finito nel
1787, ebbe un
(fig.
queste parole: sculture
moderne
Papa Ganganelli per
la
((
355),
gli
la
di
al
giovane artista l'esecuzione del
da erigersi
nella
enorme successo:
artisti
Milizia
il
soppressione dei Gesuiti
;
quale sarà glorioso
doveva trovar posto a
lo
—
per
questo
al
scrisse allora
giudicano fra tutte
le
benedicono
monumento
più che
».
tomba di suo San Pietro. Non
l'esecuzione della
critico severo
Il
e perfino gli ex-gesuiti lodano e
L'entusiasmo destato da quest'opera decise
Canova
—
più intelligenti e galantuomini
più vicina all'antico
marmo,
chiesa dei Santi Apostoli. il
Papa monumento,
Monumento
zio
il
è facile
il
senatore Rezzonico a confidare a
Papa Clemente XIII
(fig.
354) che
immaginare con quale ansia Canova
MANUALE
328
STORIA, DELL ARTE
DI
attendesse Timpressione che avrebbe
veniva ad
fatto quest'opera, la quale
esser posta vicina a quelle di artisti
celeberrimi nel maggior tempio della Cristianità
con tanta
figura naturalmente vol-
la.
Papa
gare del
e darle
condarla
opportunamente
così
fu universale
st'opera
cir-
ed
scelte
l'ammirazione
che
guite,
e
simboliche
figure
altre
di
un'attitudine
devozione
profonda
cosi
aveva saputo
nobilitare e quasi
efficacia
idealizzare
di
ma Canova
:
e
ese-
per
que-
nome
il
di
Canova divenne di colpo celebre, subito dopo che il monumento fu sco-
Fu
perto (1792).
quest'opera,
a
terruzione
ch'egli
stomaco da Estenuato
Fig. 358. Antonio
Roma,
a
Canova
:
Basilica
variazioni
—
nel
primo
subito
Senato
il
Venezia
di
salute
in
:
Repub-
della
ordinò l'esecu-
gli
Monumento ad Angelo
La tomba
zione
Emo^ r ultimo grande Ammiraglio di San Marco. Tornato poco dopo
degli Stuardi. Pietro.
e
insignificanti)
Psiche distesa e V Amore e
del
(che egli
riprodusse poi tre volte con
Psiche in piedi
—
ebbero immenso successo: e
specialmente, ne fecero innumerevoli repliche e
rimettersi
a
andare
volle
(fig.
357).
I
due gruppi
dei quali l'artista volle simboleggiare l'amore sensuale e nelKaltro Ta-
more innocente Venere
dalla fatica,
di S.
Roma, termina Wlmore
delle
potè mai gua-
non
cui
Possagno
blica
quella malattia di
che fu causa della sua morte.
rire e
ma
invenzione
appoggiava sul petto, che
si
Canova contrasse
a
in-
con un
e
sua
di
scalpello
certo
lavorando senza
Adone
:
il
giovinetto parte
presentimento, s'appoggia
sulla
per
la
sua spalla e
gli
allievi
del maestro,
Tadolini
il
1793'. Dell'anno seguente è
caccia gli
;
e Venere,
accarezza
il
gruppo
il
presa da un funesto
viso
con
malinconica
tenerezza. Il
nome
di
Canova era
già in questo
tempo
celebre
;
la
grande Caterina invano
invitava l'artista, facendogli grandi promesse, ad essere suo ospite in Russia. tavia, critiche
maligne
lo assalivano
era indiscutibile la sua superiorità egli
con insistenza,
nel
per
trattare soggetti
esempio, nobili
e
si
il
ma
Fu
che
allora che
duca Onorato Caetani commesso un grande gruppo statuario e lascian-
dogli la scelta del soggetto,
notissim'
tut-
ripeteva che
graziosi,
sarebbe stato incapace di trattare degnamente un soggetto tragico.
avendogli
il
:
E
Canova concepì (1795) ed eseguì Ercole
^sale gruppo che, acquistato poi
Palazzo, o;a demolito,
di
e /.«Va
(fig.
dal banchiere Torlonia per
Piazza Venezia, passò poi in proprietà dello Stato
356): il
suo
italiano.
LA SCULTURA
329
L' invasione francese dello Stato pontifìcio sorprese Canova nel pieno della sua meravigliosa fecondità lo spettacolo del « saccheggio legale » che Napoleone aveva :
preziosi e innumerevoli
ordinato, trasportando in Francia
profondamente.
addolorò
suo studio
((
motivo
tomba
»
Giacomo,
di via S,
Momi7neuto
di
defunta)
ceneri della
le
che
Tornato
trova
si
Teotochi Albrizzi, che
la
le
Dea
nettare Il
il
;
il
monumento
di
museo
una mano Tanfora
tiene con
Berlino
di
minò Conservatore Generale
Medusa
lungamente ma
i
e
con Taltra
e
cedere
1800 a Roma,
delle Belle Arti
eressero nella chiesa
è
:
questa leggiadrissima
di
:
con leggere varianti
coppa
la
grandi
fece
onori,
tempi
questi
di
:
il
suolo.
il
gli
cui verserà
in
il
e
no-
lo
Perseo
Chiamato a Parigi da Napoleone,
Pvgilatori.
deve
gli
riproduzioni
tre
suo piede leggero par che tocchi appena nel
che
qualche
1799 termina la Statua colossale di FerNapoli e la Statnctta di Ebe, per la contessa
maestro {^c^ poi
il
con
riprodotto
poi
fu
Carità e la Gene-
la
:
nel
trova ora nel
Papa Pio MI, tornato
testa di
Roma
a
museo
al
si
sue composizioni,
bella
chiuse
:
morte prega sopra un leone accosciato
tomba
dei Frari a A^enezia.
fra
romana,
dove fu subito incaricato di un moglie del duca Alberto di Sassonia. Il
variante dagli allievi del grande scultore, nel
IV
lo
italiana,
Maria Cristina^ questo monumento (e cioè una grande piramide che racchiude una
rosità scortano alla
dinando
d'arte
Repubblica
della
Vienna
e partì per
fzincbre a
l'angelo della
:
proclamazione
Alla
tesori
la
co7i
Canova
esita
Primo Console tuttavia questo suo primo soggiorno a Parigi è molto breve. Tornato a Roma (1803) egli riprende a lavorare con una rapidità stupefacente: produce il Palamede (Villa il Busto di Francesco II Carlotta, Cadenabbia Vienna, museo di Corte^ il Busto di Pio VII (Campidoglio); il Monume)ito a Giovarmi Volpato (chiesa dei SS. Apostoli a Roma); la Maddalena f entità e finalmente quel Napoleone eroicizzato, che fu mandato a Parigi, e di cui una copia in bronzo di minori terminato nel 181 insistenze
alle
delPonnipotente
:
;
;
\
1
dimensioni è nel cortile del
museo
di Villa
Borghese
in Inghilterra
che è ora
Brera a Milano. Del 1808 è
di
;
e
il
nella galleria
richiama a Parigi per fare
il
Madama
ritratto di
hvnosdi Paolina Borghese,
Letizia,
Chartsworth. Nel
di
Maria Luisa;
Biisto di
la
nel
madre dell'Imperatore, l'Imperatore
1810, 181
torna
1
lo
Roma
a
e
lavora alla Danzatrice col dito sul mento, alla Datìzatrice dai cembali, e alla Venere
che esce dal bagno. Nel 18 15 Canova torna a Parigi, inviato dal
per ottenere
italiani,
dall' Italia
;
ed ha
la
capolavori esulati nel
la
Papa
e dagli artisti
restituzione delle opere d'arte che Napoleone aveva trafugate
fortuna di poter restituire 1797. Nel
1817
egli finisce
ravigliosa scultura in cui l'artista
seppe
femminile; nel 1818 Francesco
d'Austria visita
I
suo paese
al
il
esprimere il
Gruppo tre
maggior parte
la
delle
diversi
suo studio e
dei
Tre Grazie, me-
aspetti
della grazia
acquistali Jeseo
gli
Centauro. L'artista compie poi un altro dei suoi capolavori La tomba degli Stuardi (fig. 358), che è a San Pietro: nei due angeli che vegliano sulla
che uccide
tomba In vita,
il
il
:
maestro raggiunse forse
un viaggio
fatto a
l'apice della
sua delicata maniera.
Possagno, per realizzare
e cioè la fondazione nel suo villaggio natio di
raccogliere
tutti
i
modelli delle sue
opere,
l'artista
Torna a Roma, dove si rimette un poco in tembre 1822, sentendosi sempre più debole,
salute, si
il
sogno
di tutta la
un museo
di
stile
sua nobile classico ove
ammala gravemente (1820). ma per breve tempo nel setsi
:
rimette in viaggio per Possagno.
Ma
MANUALE
330
STORIA DELL ARTE
DI
giunto a ^"enezia non può più proseguire; e
serenamente
amico
suo
in casa del
salma ora riposa, secondo
Francesconi presso
Tempio
suo desiderio, nel
il
mattina del
la
Piazza
—
morto ma non
i
contemporanei
è
negabile, intanto, che
XIX
immensa
fu
(come qualcuno
ma
disse)
e
;
che quel suo
tutta
di
modernizzato
«
appena
e
prima metà
la
non già contaminato
neo-classicismo,
come
ingentilito e
Pochi
—
Canova;
quali
i
non ebbero
generale di scarso valore
in
e
di
lui
non seppero vedere né
in
—
sono se
lui
grazia nò l'eleganza, e
la
alle
tutta la critica fu poi concorde;
sua influenza sull'arte
la
dell'arte italiana.
e
non
vivente
lui
grazia di dolcezza
di
»
sentimento, fu una delle più singolari e notevoli attitudini che registri
di
del
—
resero
gli
onori regali. Sul valore dell'opera sua
del secolo
e
modestia,
di rara
Marco. La sua
S.
Possagno, consacrato
di
opere immortali del maestro.
Uomo
1S22 muore
ottobre
13
stati
la storia
e continuatori
gli scolari
non un idolatra del classicismo sopra tutto non seppero più né
penetrare né imitare quel suo sapiente buon gusto con cui, pur avendo l'occhio alla
maniera
sapeva contemperare l'imitazione dei modelli con l'osservazione di-
antica,
retta della natura. P'ra questi tuttavia è
1788 a Bologna
nel
e
morto a
una lunga discendenza
di
Adamo
di
Roma
quale doveva essere
la
Roma
il
nel 181
entrò subito nello studio di Canova;
"uadagnò ~
la
il)
2,
principali sono
Paolo che è e
:
al
la
^enere e
Re David (monumento
il
buon
Canova
allievo di
fu
;
e
all'Accademia
;
;
della
Teseo il
e
Arianna
San Francesco
Concezione
in
monumento
furono scolari zione dei
Fra
Roma,
sepolcrale
6«rtì^///rt'/c,' C-";M-a/z'z
colossale
('
di
San
San Pietro Spagna, a Roma). Altro
di Sales che è
Rinaldo Rinaldi^ da Padova al
Statua
non
a
;
793-1 873), autore di vari
XVI che
sono
a
San
Paolo e
San Marcello. Anche
nella chiesa di
Canova Doìiocrito Ga.'ndolfi che collaborò col maestro nell'esecumonumento a Papa Rezzonico; Angelo Branchi e Carlo Aureli.
diretti di
leoni nel scultori
gli
la
;
stile
di
Le sue opere
inspirazione.
Piazza di
gruppi mitologici, del San Stefano e del Gregorio del
correttezza del suo
la
gelida mediocrità della sua
Marte museo Borghese f
il
d'oro nel concorso che Canova
medairlia C
ma monotona
sua opera fu \asta,
dimenticare
riesce a far
capo-stipite
nel i8(38,
stesso aveva bandito fra giovani artisti di tutta Italia. Professore
San Luca,
Tadolini, nato
artisti.
Tadolini, venuto a
e col suo ^itace morente
Adamo
da ricordare a parte
del periodo e dello stile neo-classico sono
Pietro Tcnerani (1789- 1869) e Carlo Fuselli
'
da ricordare, a
poi
1780-1853), fedeli continuatori
Canova
piuttosto della scuola di Thorvvaldsen che di quella di
;
a Milano,
Giuseppe
Franchi (1730-1806), Angelo Pizzi (1760- 1807), Camillo Pacetti (1759-1826), Pompeo Marchesi (1789-185X), Benedetto Cacciatori (1794-1827); ed altri come G. B. Comolli,
Gaetano Monti, Abbondio Sangiorgio e Francesco Somaini
cenzo Spinazzi,
nato
nel
1798,
Francesco
Carradori
;
a Firenze, Inno-
(1741-1824),
Stefano
Ricci
(1767-1837); a Napoli, Angelo Solari (i 755-1 846). Altri scultori italiani di quest'epoca sono Tito Angelini (1809-78), Tommaso Solari (1820-89), Giosuè Meli (1807-83), Pietro Galli (1804-77), Giorgio Peci
Massimo Laboureur (^1808-76),
(i
796-1 861),
Francesco Laboureur (i 767-1 831), Gaiassi (i 801 -61), ^''incenzo Luccardi
(1820-93),
Vincenzo
Bienaimé (1795-1878), Ignazio Giacometti (1819-83), S. Revelli Ghelli (1815-90), G. Gagino (1791-1867 F. Gnaccarini (1804-75).
Luigi
(1816-59', C.
,
II.
Gruppi romani.
—
PITTURA E MITI MINORI. Assai più che neirepoca immediatamente
metà del secolo XMII che Roma cominciò ad dinario non soltanto sui pittori italiani, ma sui pittori
verso
la
anzi in quel tempo. com''è
straniero
come
il
Fig. 359.
già
detto
Mengs, TOverbeck
Tommaso
Minardi
:
di
tutto
il
mondo. Avvenne qualche
Cornelius diventassero quasi
il
Autoritratto
precedente, fu
un fàscino straor-
Capitoli precedenti, che
nei e
esercitare
—
Firenze, Galleria degli Uffizi.
dei
artista
capi-
MANUALE
332 scuola
meno
cialmente
dal David cominciò
Italia, gli
artisti
direttamente e sinceramente
s'inspirava l'
La
pero.
quale strana
italiani di
ebbe
erano banditori
modelli
e
propria
quello che
:
monumenti
grandi
in
del-
più a togliere
tanto
nessun
artista
ai
pittori
l'Italia
non
quale avesse una sua
il
geniale originalità.
e
Fra
sua influenza
la
quell'epoca ogni singolare e individuale vigore, in quanto che
ventura di produrre in quel tempo
la
spe-
francesi della Rivoluzione e dell'Im-
contribuì
di cose
condizione
T inspirazione
e
due diversi classicismi ai
assai
(e
da quella retorica contaminazione dell'an-
artisti
gli
queir altro
esercitare
capolavori e
ai
e quello che derivava piuttosto
antichità,
tico di cui
incerti fra
mosse
le
ad
e
diffondersi
a
pencolarono
italiani
prendeva
che
francese
classicismo
puro)
quando
nella pittura italiana: così che
classicismo
del
STORIA DELL'aRTE
DI
i
seguaci del
Mengs vanno specialmente
ricordati l'Errante ed
il
Manno.
Giuseppe Errante (1760-1 821). nato a Trapani, morto a Roma, dimorò a Milano dal Bossi suo amico; nel 1810 fu chiamato da Milano, dove aveva emigrato, già da molti anni, per ragioni politiche, a Napoli, per aprire liberamente una scuola di
pittura.
Ma
egli
non aveva intenzione
un saggio dei suoi lavori per
i
di
quali, su
mutare
cielo
si
;
disse infermo e
proposta dell'Angelini,
gli
mandò
fu assegnato dal
un premio di 1000 ducati, ^'enne poi a Roma, dove fu sepolto in Affresco^ S. Salvatore in Onda. L'abate Cancellieri scrisse dei molti suoi quadri Quadri, nella chiesa di S. Vincenzo e nella chiesa della Morte di Civitavecchia re di
Napoli
:
;
Anastasio
e
nelle
Pinacoteca di Trapani. Lasciò due opuscoli sulla teoria e pratica
dei colori.
Francesco
Manno
i
754-1 831), nato a
come
Batoni e amico dell'Errante,
lui
Palermo morto
Deposizione di Croce, nella chiesa dei SS. Apostoli rinale
;
//
martirio del Santo, a S. Bartolomeo
Ancora, nel ciclo degli
artisti
fu allievo del
continuatore della grande arte decorativa pas-
Lavorò a Napoli, Messina, Monreale, Siracusa,
sata.
Roma,
a
che
tee.
Tra
i
suoi quadri a
Roma
:
Freschi^ nel Palazzo del Qui-
;
dell' Isola
tiberina.
lavoravano a Roma, va ricordato a parte
il
un certo accenno
a
Minardi, perchè sebbene ancora molto rudimentale, v'è in
lui
qualche nuova e più artistica tendenza d'arte.
Tommaso Minardi
(1787- 1871), nato a
Faenza
e
morto
Roma. Dopo aver
a
andò a Roma a perfezionarsi nello studio dei Quattrocentisti e di Michelangelo. Succeduto all'Agricola nel 1857, resse l'Accademia di S. Luca per quasi trent'anni, e fu maestro amatissimo, intelligente e metodico. Sebbene artista di poca genialità, fu abilissimo disegnatore, per molti anni collaborò coir incisore Giuseppe Longhi e preparò per lui rilievi e contorni. studiato in patria con Zacchi,
Si conservano al Vaticano
i
suoi disegni tratti dal
chelangelo, che gli costarono 12 anni di fatica. fece avere
il
stimato dal Canova che
gli
posto di direttore delle Belle Arti a Perugia.
Fondò pure una scuola in piazza artisti come il Fracassini, il Consoni, era migliore
Fu molto
Giudizio universale di Mi-
di
Santi Apostoli dove furono istruiti dei valenti il
Gagliardi e
quello dei vecchi accademici,
il
Grandi.
Il
suo insegnamento,
sebbene ancora pedantesco e avverso
ooo
PITTURA E ARTI MINORI ad ogni geniale
iniziativa
moderni a ritener
par tuttavia
:
un
per
necessario
può
si
dire che egli sia stato
pittore lo studio
primo
il
dei
dell'anatomia. Si hanno di
^00 disegni della Sacra Famiglia, a S. Luca; la Propagazione della fede, al Cuore il Quirinale la Cena di limmaiis e molti disegni, alla Pinacoteca di Faenza lui:
;
;
duomo
di Gesii^ nel
di
Spoleto, agli Uffizi esiste
Oltre a quadri biblici
Conte Ugolino^
letta e
procedeva a fatica su avvinta
come
il
ma
Minardi trattò scene
suo Autoritratto
il
romantiche
:
La
(fig.
359).
difesa
di Bar-
Tanima sua sentieri,
cotesti
era ad un'intenzione troppo
gretta dell'arte accademica.
Bisogna anche ricordare due
romani che
furono fedeli
quella scuola
e sinceri
demismo non men
discepoli
di
Puristi o Xazzareni^
dei
che voleva ritornare plici
artisti
ai
sentimenti sem-
opposizione
in
trionfante
:
all'acca-
scuola, tuttavia, che
dell'altra ripudiava
diretto della natura in
studio
lo
quanto che
finiva
ad interpretare servilmente, se non proprio a copiare,
ravano
vecchi maestri. Dichia-
i
che
costoro
giungere
per
alla
perfezione dell'arte, bisognava risalire a Giotto,
Durer,
all'Angelico, al
e ripro-
durne fedelmente Io stile: così che ottenevano nient'altro che forme stiliz<(
— contrariamente loro aspirazioni — prive ogni freschezza zate
e
»,
alle
di
e di ogni ingenuità. I
anche
campioni
di
questo Purismo, detti
Nazzareni per
mistico e pelli alla
il
loro
modo
nazzarena
ducevano una
e
Cornelius
(v.
di portare
i
ca-
anche perchè con-
vita austera e quasi
nacale nel convento di
Roma, furono
loro idealismo
il
Sant' Isidoro, a
Mongeri).
: La Confessione della Regina Roma, Chiesa dell'Anima
Fig. 3Ó0. L. Seitz i
tedeschi
Overbeck e
Capitoli precedenti)
;
Ma
i
—
di
Boemia.
ma
ebbero pure dei discepoli e seguaci in il
•r«!a^J^^JF
mo-
Italia
due più noti furono
il
(il
Sanguinetti,
Bianchini e
i
il
due
Gamba,
il
Vannutelli,
Seitz.
Antonio Bianchini (1803-1884), romano, scolaro di Overbeck, pubblicò: « Del purismo delle arti », lodato da Minardi, Overbeck e Tenerani. Fece dei restauri delle carte geografiche del \'aticano, restauri delle
pitture
terranei di S. Scolastica a Subiaco e restauri delle
Egli tradusse pure dal greco
Lodovico Seitz
(i
le
quattrocentesche nei sot-
pitture
nel
duomo
d'
Orvieto.
orazioni di alcuni padri della Chiesa.
844-1 908), nato a
Roma
morto ad Albano,
di famiglia
tedesca
MANUALE
334
Roma.
trasmigrata a
padre Alessandro, allievo del Cornelius, apparteneva
Il
colo dei Nazzareni e dipingeva
Ludovico, seguendo
C071
Topera
di
gU
Il
che
nnisicanfi\
trova
si
(chiesa
di Aracoeli), la
insuperabili
la
/
Pinacoteca
alla
500, sceso
duro quel troppo duro disegno. Altre opere sono Cattedrale di Jakovar,
Torlonia.
di
'isita
un
:
in
II
Tiglio
La Mameno
a render
Italia
grandioso
di pitture
Ciclo
Bonaventura
S.
di S. Giovanni Nepomiiceno i^d.wX'àlAdx'xd.
^S/'r;/'/.'?'
cena-
Zagabria, pare
di
Tommaso a
S.
al
pitture del
le
suo primo quadro eseguito a vent'anni.
un pittore nordico del principio dei
sacrc^ nella
e a palazzo
scuola paterna, tenne per modelli
la
Angeli
romane
chiese
nelle
Diìrer e dei nostri quattrocentisti.
don?ia
STORIA DEI-L'aRTE
DI
dell'Anima
Roma), e cioè: 3 affreschi rappresentanti: i) Confessione della Regina di Boc^ mia (fig. 360 2) V Incontro col AV; 3) ha sua precipitosa caduta entro la Moldava. Fra il 1880 e il 1888 eseguì gli affreschi per la Cattedrale di Treviso nei quali, introduce elementi realistici che corrompono quella bellezza ideale sebbene fittizia e convenzionale, che formava il maggior pregio della sua pittura: e poi Decorazione a
X-^l
;
della Galleria dei Candelabri in ^'aticano e Restauri delle pittzire del Pinturicchio (appari, Borgia). Dal
1892
per incarico dei cattolici affresco: Storia della
1902, nella cappella del coro del Santuario di Loreto,
al
tedeschi e della
ì'ergine,
corte
esagera
quale
nel
Baviera,
di
immense miniature che
riuscendo a dare l'impressione di
maniera
sua
la
ad
attese
un grande
pseudo-gotica,
fossero tolte, ingranden-
dole, da qualche vecchio codice.
Quel gruppo
di
romani
pittori
«
Roma la più
scita,
ma
nome
di
come
capiscuola due artisti che,
il
perchè lavorarono a «
Scuola di San Luca
nome
Landi. Questo
vero
—
come una
di
»
>>
classicismi gli
occhi e
di
tempi
«
— il
di
topografica
:
ma
la
:
il
va piuttosto inteso
»
che
»,
i
indica
il
chi più
l'osservazione
loro opera
—
meno
chi
Camuccini
—
a dire
luogo a cui
natura
della del
— adesso
col
—
quali
diversi
avean pieni
di cui
son passati su tanti anni
ci
il
quali,
i
dei
e
questi
le
pittori
sentimento
Rinascimento che
buoni
dei
na-
— ebbero
speciale indicazione di tendenze artistiche
—
di
quali ebbero
Roma
ebbero grande fama
San Luca
da quello ellenico a quello cuore
—
vita
ai
qualificazione
contemperare
gran parte della loro
loro,
romani
fossero
tutti
rinsigne Accademia artistica di
Scuola
come una purtroppo, non c'erano. Furono
non perchè
—
facevan capo, che non
cercarono
—
»
—
appare nel suo complesso fredda scialba e insignificante.
Scuola Roma, figlio
dì
San Luca.
—
di
un mercante
di
Corvi; e
si
esercitò
Raffaello,
Andrea
lungamente,
del
Nel 1795 disegnò
i
si
usava allora, il
a
copiare
Assistito «
dai consigli dell'archeologo
Cesare pugnalato
un grande entusiasmo
ricò allora l'artista di dipingere nella sua villa
;
»
ed una
la il
Michelangelo,
suo colorito pesante
cartoni di due grandi composizioni di storia
divenutogli amico, ricopiò nel
sollevò
come
Sarto, senza però migliorare
morte di Cesare e Cirginia. Spada. L'opera
Vincenzo Camuccini (1771-1844), nato e morto a carbone genovese, apprese la pittura da Domenico
statua di
principe
scer\2i
E.
e
tetro.
romana: La Q. Visconti,
Pompeo
di
Palazzo
M. A, Colonna
inca-
ddVà Giovinezza di Paride.
Nel 1803 al ritorno di Pio VII fu nominato direttore della scuola del mosaico ed ebbe molti incarichi per S. Pietro. Fu chiamato anche da Napoleone a Monaco e a Parigi per discutere con lui le nuove decorazioni pittoriche del Quirinale.
PITTURA E ARTI MINORI Nel 1808
membro
era
fu
lo
«
Principe
lece
sui
quadri
suo studio e
gli
V. Camuccini
tante opere,
dei
361).
sul
Roma) esposto
Tolomeo Filadelfo
e
Carlo
Camuccini, con
il
prudenti
da
principe o gran signore
come
lui.
il
opere alla
Mag7io,
;
ma
citate
la
e
il
tolgono
che
ritratti
Gerard. Però i
ritratti,
non
ricorderemo: V Autoritratto
mostra del Reggia
Roma
Fece dei buoni
David
capolavori, se se ne
resta oggi quasi nulla di vivo. Oltre alle
(fig.
quale
Autoritratto.
artisti francesi
come
vantate allora
(barone Emilio Camuccini,
:
restauri poco
chiedesse di posare davanti a
ed ebbe lodi ed onori dai maggiori di
antichi dei
Non passava
sua fama non ne fu sminuita. il
della
supremo
secolo regnò
ispettore generale delle pinacoteche. Si mise
Fiar. 361.
visitasse
mezzo
San Luca,
di
Roma.
zelo soverchio, ad eseguire
non
deirAccademia
»
1802, e d'allora in poi per circa
dal
gusto artistico di
Pio VII
proclamato
335
di
ritratto a
Napoli;
Firenze 191
Presentazione di
MANUALE
33
Cristo^
Catania
Paolo
Giov. in Canale. Piacenza
S.
;
S.
;
l^oniniaso^
Psiche^ per
STORIA DELL ARTE
DI
;
Gregorio e
S.
Studio del mosaico Vaticano
Don Giovanni
G. Luridi
:
Conversione di S. Paolo^ San
conosceva
Ritratto del Canova
—
Roma,
suo
momento
di
demonte arrivò Preferì
zione
i
di
al
di Piacenza.
al
mitologici e
storici.
sepolcro e Gli
Nel 1812
fu
giudica
il
(Fot. Anderson),
Ha^^ez
V
Le sue opere
Apostoli
nominato professore
innatizi e poi «
tuttavia
;
ebbe
e dal Giordani, ed
suo pennello valeva migliori
al
la
Roma
»
ed
cetra di
di
il
il
Pin-
Omero
!
La
Deposi-
vuoto^
Duomo
sono
sepolcro
Principe
ebbe
ed
disegno
il
del classicismo in pittura a
punto di proclamare che
soggetti
Maria
Winckclmann, da Schlegel
fama come restauratore
poco
Galleria Borg;tie3e,
color vago, floscio, manierato e tinte monotone. Cosi lo fu celebrato dal Goethe, dal
Nicolò,
AgostÌ7io^ chiesa S.
Torlonia.
Gaspare Lan'di (173^1.1830), piacentino,
Fig-. 3ó2.
;
.V,
S.
:
Luca.
Altre
PITTURA E ARTI MINORI opere sue
La
:
Giovanni; Piacenza
di S.
ctiiesa
da Marzusi
in !76 terzine
Diomede ed un
Partenza
;
tre
profumo
sottile
presto scomparirono, sotto
Gesti al Calvario^.
da Parigi^
descritto-
;
prime manifestazioni
le
di Maria Stuart
;
Marie, Gali. A. M., Firenze Lttore e Paride^ e Parma, Canova^ Galleria Borghese, Roma (fig. 362) ecc.
Le
;
Pin. di
Ulisse^
Tuttavia, artisti
chiesa di S. Francesco di Paola, Napoli
Concezio^ie,
del neo-classicismo
settecentesco, un", po'
di
serbavano ancora
grazia
di
e
eleganza
questi
in
ben
che
tirannìa
la
dei professori di S. Luca, per lasciare il
posto all'uggioso accademismo che
Roma
fu più assoluto e più nefasto a
che altrove. Fra
suoi rappresentanti
i
sono da ricordare
i
seguenti
Agricola,
Filippo
:
(1776-1857),
Roma,
di-
rettore dell'Accademia nel 1843.
^^
nato
Urbino, morto a
a
emulo
Cam.uccini
del
ma
;
di questo
meno meno
propizi. Dipinse dei quadri re-
ligiosi
e
fortunato per volger di tempi
mitologici e dei ritratti tra
uno buono
quali
Perticari (ora
Moderna
di
alla
Costavza
^h'>nti•
Galleria
d'Arte
Roma) che
a
un
canzone ed di
poeti
italiani,
sonetto del Monti,
con
Tasso
nemmeno
ebbe successo fece
zione
questa
che
:
gricola
fece
ammira
alla
t'era
bello
di
San Paolo
Sanf Onofrio,
a
il
donne
loro
le
V Assunta, nel chiostro cuno
fruttò una
gli
Costanza; 1 quattro grandi
padre
//
i
Corsini
»,
Qual-
osserva-
bizzarra
dell'A-
che
e che
Carlo Vernet, »
;
non
che
allora.
ritratto,
;
si
mostra quan-
questo mediocre pittore
!
Fig-. 363. F. Cogrhetti
L'Assunta
:
—
Fabbric. di Calcinate. (Fot. Taranielli).
Francesco Coghetti( 1804- 1875), nato
a
Bergamo,
morto
Scolaro del Diotti, ebbe
a
buon ingegno
più chiaro e più gaio, senza sipido e pesante. fessore
:
ombre
pittorico e bravura
tetre,
Nominato professore
di disegno,
opere principali
Roma.
a S.
Paolo al
dei SS. Processo e Martiniano^ S. Carlo lonia
e nel
duomo
di
Savona
Stefano protomartire, chiesa mini^ V Assunta di Calcinate
;
di
Gloria S.
Luca
nel
(fig.
cielo, ai
posizione poco
in
basilica
Catinari
;
di
i
Sipari
S.
Paolo
Affreschi,
duomo
nel di
un
ma
1871, morì poco
di S. Alessandro,
Paolo;
disegno,
senza livide sottoposizioni,
della scuola Vittoria Colonna,
// ratto di S.
di
colorito
duro, in-
pro-
dopo,
onorifica. ;
//
battesimo
Tor-
palazzo
Bergamo
dei teatri di Spoleto
Sue
e
;
di
San Ri-
363), ecc. 22
MANUALE
338
STORIA DEI.l'aRTE
DI
Alessandro Capalti (1817-18Ó8), nato a Roma, ritrattista: Principessa Guendalina Borghese ìiata Talbot, Famiglia RoLland, Donna^ A)i7ia Cesarini^ Pittore Minardi, Incisore Mercuri; ArcJiitetto Sarti e Autoritratto Accademia di S. Luca ;
Affreschi di sospetti mitolomci nel Casino
di
Torlonia a Porta Pia
Villa
Circon-
;
Gesù, Roma.
cisione^ chiesa del
romano. Nel 1835 Gregorio XVI gli ordinò una ,'copia della Flagellazione di S. Andrea del Domenichino per il museo LateraOreste e Pilade, Belisario, Morte di Tarquinio Prisco, La donna nense. Altri lavori Giovanni Silvagni
11790-1833),
:
cbrea^ I galilei
;
Sabina^ chiesa
di
Resurrezione di Lazzaro, chiesa Sabina,
S.
Roma; Edipo
cieco^
del Purgatorio,
Subiaco
Sa?ita
;
pinacoteca di Parma.
794-1 865), professore all'Accademia di Torino e pittore di Corte, amico e coetaneo di Hayez, si stabilì a Roma nel 1845 e diventò professore
Ferdinando Cavalleri
(i
primario a S. Luca.
nuova
Egli è uno di coloro che tentarono, una
tecnica,
una specie d'encausto,
frammento nei ritratti in Arcadia a Roma, per esempio Ritratto della poetessa Roero Saluzzo^ Arcadia. Altre opere sue, per Carlo Alberto Amedeo III di Savoia che giura la lega di Terra Santa ; Beato Valfre e la Vergine^ S. Filippo Neri, Torino Pafa Gregorio^ Camera della Tribuna, Torino Riconciliazione dell Imperatore con Gregorio VII^ PrÌ7icipe Eugenio a Peterdella quale è lasciato qualche efficace :
:
;
:
varadino.
Un
contadino dei dintorni di Ronia^ Sala delle Battaglie, Torino.
Filippo Biagioli (1800-1878), marchigiano. Dipinse grandi a^reschi
Trinità
s\\di
dei Pellegrini e nel palazzo Torlonia.
Casimiro Brugnone de Rossi (181 8- 1876), nato a Ivrea, morto a Roma, valente pittore. Resurrezione di Cristo con angelo sfolgorante; S. I-'aolo che brucia i libri d'Flfeso, chiesa di S.
Carlo Goldoni, di
Paolo;
Dama
6^.
Tommaso di Mllanova,
S.
Maria del Popolo
pompeiaiia. Galleria d'Arte Moderna, Firenze; Pio
Giobbe^
;
V, chiesa
Sant'Antonio, Anzio. Filippo IUlbi (1806-1890), nato a Napoli,
da Costanzo Angelini. Vi sono Collepardo, Paolo:
La
Guarino,
Casamari,
vestale sepolta viva.
lavori
suoi
morto
alla
a
Certosa
Alatri, fu di
educato all'arte
Grenoble, a
Trisulti,
Ceprano, Alatri, a S. Onofrio. Ai SS. Giovanni e
Ma
Topcra sua migliore è una Cappella nella Vigna
dei Certosini, fuori Porta Maggiore.
Alfonso Chierici (1816-1873), nato fece: // Sipario del Teatro di
tonio
Reggio
a
(fig.
Colonna davanti a Pio F, Madonna
fanatori del Tempio, Belle Arti
di
Reggio Emilia, accademico
di
S. Lue?,
364) ; S. Biagio i>i prigione., Marc' AnPro' e Santi, Beata X^ergine della Chiara
Reggio. Quest' ultimo è considerato
;
come
il
suo
capolavoro.
de Vivo (1790-1884), di Napoli, allievo del Camuccini. Le sue opere più co'^-'-'ite e lodate furono: Ratto delle spose ve^icziane., esposto a Napoli 1851;
Tommaso
PITTURA E ARTI MINORI Beatrice Cenci in prigione e Gtcido
trovano nella chiesa cina a
Testa di donna. Galleria d'Arte Moderna,
;
ritratto. Altre
il
Francesco di Paola a Napoli e
S.
di
Reni che ne fa
339
Roma
opere sue
si
di S. Salvatore a Terra-
L'entrata degli Aragonesi^
;
Capodimonte.
Natale Carta
(1790-1884), nato a Messina, allievo
sandro Torlonia fresco
domie
delle
illustri e le
Tre Grazie per
di Oreste; Edoardo di Savoia, per
Fig:.
364.
A. Chierici
la Villa
incarico
:
Il
Camuccini. Per Ales-
Venezia ora demolito
sala del Palazzo di Piazza
la
del
Torlonia. Dipinse regina
della
Sipario del Teatro
di
ved.
la
Sala
riconoscimento
//
:
;
Maria Cristina;
La
Reggio Emilia.
l'ergine appare a Ratisbona., nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte e
Ritratto
il
di Francesco IL
romano Eugenio Agnemi
Altri artisti minori appartenenti a questo gruppo
Luigi Rubbio, Paolo Bozzini, Luigi Fioroni,
corò per incarico di Pio IX lari
di
a
Genova; Annibale Angelini
Genova,
pella
la sala
di
Torino
e di
Roma
in
molto
(i8i2-i88()) che
e restaurò le pitture
Paolina; Vincenzo Pasqualoni
San Nicola
del trono al Quirinale e
(1819-1880}
che
i
di
palazzi nei
Rocca
a
e
Palazzi
Michelangelo
dipinse
che de-
(181 9- 1889)
lavorò
sono
neo-classici
dei
fresco
nella
Soreali
Cap-
Tabside di
Carcere a Roma.
Gruppi lombardi.
—
L'Accademia
nel già Collesio dei Gesuiti a Brera e col
di
Belle Arti
nome
di
«
che
fu
Accademia
fondata di
Brera
nei »
1776 doveva
MANUALE
340
Vig. 365.
avere
ha ancora)
(ed
(;.
DI
STORIA
Traballesi
:
Dtl.L
Soggetto mitologico.
diede
tanta prosperità;
ARTE
quel
all'arte
fervido
soffio
di
vita
Borromeo era ormai diventata assolutamente incapace di infondere. O come maestri o come scolari tutti gli artisti che ebbero qualche nome dal tempo in cui TAccademia di Brera sorse, si alTermarono in essa e per essa curata dal la sua fondazione fu animosamente conte di Firmian, amministratore generale della Lombardia per conto dell' Imperanuova che
la
vecchia
«
Ambrosiana
»
fondata
dal
Cardinale
:
trice
Maria Teresa.
Fu appunto lesi,
col
il
il
quale doveva essere
nome
di
«
1770 chiamò a Milano il Trabalquella che è nota nella storia dell'arte
conte di Firmian che verso il
precursore
Scuola di Brera
Giuliano Trasalì
di
il
».
(1727 1812), nato a Firenze, morto a Milano, figlio di un legnaiuolo. Studiò dapprima col Conti, discepolo del Maratta ; ma poi andò a studiare seriamente
il
esi
Correggio a Parma, Nelle sue opere
derio di classica eleganza
;
l'opera sua prima
:
Fìirio
Galli Senoni^ su sfondo di costruzioni romane, serba e del Batoni. Fgli vinse con quest'opera
Di ritorno in Toscana dipinse varie
il
si
manifesta già un desi-
Camillo che libera qualche
Roma
ricordo del Maratta
concorso accademico nel 1764.
cose per sette anni. Chiamato a Milano, fece
quattro quadri ad olio, nel Palazzo Reale,
d'
ispirazione simbolica.
cialmente l'affresco con molta bravura e molti lavori
di
Ma
trattava spe-
affreschi eseguì nei palazzi
milanesi. Nel palazzo Serbelloni fece: GiiDione die induce Eolo a liberare in
casa
!
.,
)i
Prato esegui bellissimi
dai
i venti',
dipinti a chiaroscuro, di efficace rilievo.
Altre
PITTURA E ARTI MINORI sue opere sono:
L'A'oora rhr
Amore
Arciducale);
<
Targomento tra
m^lti degli
di
poeta ed
il
il
/'«'/(9/'^,
d.-l
7'
fu^^a la Notte (Brera);
hr ric've Psiche portata
ofnuità, della Ferm-zza,
341
sulle
della />cc«f/zVà
a tf rese hi del
Traballesi
:
di
ali
(tìg.
ed
trionfo Zeffiro,
essi
Sono anche
classirhe in ballesi
tìnti
l'Appiani
bassorilievi in casa si
foggia
e la
;
notevoli
Tre
:
Fontana ora
dellVw-
allegorie
indicano
C^a^yzzV, in
Silvestri.
nuova arte dell'Soo tenta
infatti
In tutte
pittore delle singolari artìnità intellettuali.
colorito vivo e brillante.
'Palazzo
365). L'abate Parini tracciò
notevole uno strano contrasto d'audacia e di timidità nel disegno il
d'Igea
che v'erano
sue opere è
le
mal rimedia casa Todani Scene
;
a cui
;
Su queste opere i
del
Tra-
primi passi.
PoMPKo Batom (1708- 1787). nato a Lucca. Ebbe i primi elementi della pittura in patria dal Lombardi. Andato da giovane a Roma, non frequentò scuole ma copiò indefessamente Raffaello e gli antichi. Miniò per qualche tempo; e la diligenza del miniatore trasferì poi alle sue maggiori pitture. Ebbe sempre nelle sue composizioni un vivo senso
di
Mago, a
degli Angeli, è considerata
Una
S.
M.
poesia
:
molto
tavola, dipinta in chiesa
lodati
di
S.
sono
i
suoi
come suo
Gregorio;
ritratti.
La caduta
capolavoro. Altre opere sono
L Anyi2inciazione,
giore; S. Celso e GiuHann^ nella chiesa del Gesù; Ercole fra la nella Galleria di
Tonno. Fra
mente XIII, Fio VI.
Ma
il
ritratti
i
suoi
i
migliori sono:
vero capo-scuola della Scuola
Appiani Andrea (1754-18 17), nacque a Milano da sisio.
Suo primo maestro
suo studio finanziarie,
di
fu
di Simo7i
Mag-
a S. iMaria
Virtù e la Voluttà^
Bniedetto
Lombarda
famiglia
:
è
XIV,
Cle-
l'Appiani.
originaria
di
Bo-
Carlo Maria de Giudici e per diversi anni lavorò nel
protostatuario del
Duomo. Nel
andò a Firenze ed eseguì con
Fig. 366. A. Appiani
:
Il
1778- 1779, essendo in grandi ristrettezze
il
Parnasso
Chelli varie decorazioni teatrali.
—
Villa Reale di Monza.
In un
MANUALE
342 SUO quadro per barocco
;
egli è
ancora tenacemente
1^84 diventa recisamente neo-classico nelFispirazione del soggetto.
Nella sua esecuzione però
Correggio e per
il
Arona La natività di Gesù
la cattedrale di
ma dopo
STORIA DELI-'ARTE
DI
traccia delle sue simpatie per
sempre qualche
ritrova
si
Luino.
il
La Storia di Amore e Psiche, nella rotonda della Villa Reale di Monza (1789) meritò il soprannome correggesco di « Pittore delle Grazie ». Oggi gustiamo
gli
più degli alfreschi
suoi quadri e bozzetti nei quali
i
la
meno
pittura è
cruda
per
;
La toletta di Giunone (Galleria esempio: ì^e/iere e Amore (conte Sommariva) Tosio di Brescia); Ercole che consegna Dtianira al Centauro (avv. Albasini Scrosati). Dal 1792 al 1795 lavora agli alYreschi della Cupola di S. Maria sopra S. Celso; degne di nota in questi atfrcschi sono le figure degli Evangelisti, e dei Padri della ;
Membro
Chiesa fra bellissimi angeli.
corpo legislativo della Repubblica Cisalpina,
del
viene nominato da Napoleone pittore di corte. Fra nel Palazzo
Reale
di
Milano primeggia
gran
il
leone in sembianza di Giove che signoreggia
Virtù Cardinali. Altre opere sono Versailles; Napoleone fra la
sofTìtto della la
da
decorazioni
le
Terra
e
;
lui
eseguite
sala del trono con
Le
sulle pareti
qiiattro
Napoleone che getta un ponte sul Danubio,
:
ingegno, tutto grazia e morbidezza, male
(V'illa
Reale
di Raffaello, di signorilità
i
soggetti eroici.
di
Monza,
chiude
181
ed eleganza
miseria.
la
Thorwaldsen
g
Muse
I
fasti
si
di
(Museo
suo
napoleonici
sul Parfiasso
imitazione degli antichi
Cano7'a
Luca"!;
bella
gli
l'
le
i
il
(fig.
366)
fonde con quella
suoi ritratti sono ammirevoli
Marchesa Porro Lambertenghi-Scrhelloni, Marianna
:
(Accademia di S. (Parma); Monti (Nazionale suoi molti lavori e
adattava ad esprimere
suoi grandi alTreschi.
serie dei
la
desteiu
i
nel quale
i).
si
quadro Apollo con
Il
a
Pace, a Pietroburgo. Questi dipinti del-
ì^ittoria e la
l'Appiani non aggiunsero però molto alla fama dell'arte italiana all'estero; perche
e in generale
Napo-
industriale
milanese);
IVal-
Bodoni
Roma); Foscolo (Brera); Napoleone, ^cz. Non ostante fama acquistatasi, l'Appiani morì nella più squallida un
eresse
monumento
palazzo
nel
delle
Belle Arti di
Milano.
Bossi Giuseppe (1777-1815), nato a Busto Arsizio. Scolaro del Traballesi e del-
TAppiani alP Accademia. Mente vasta
il
gli
complessa,
ebbe
una parte preponderante
Milano all'epoca napoleonica. Fu molto apprez-
nel risveglio artistico e letterario di
zato ed amato fra gli artisti e
e
mente vivace ed equilibrata, leale e sincero. Grande amico
scienziati per la sua
suo valore artistico indiscutibile ed
il
suo carattere
17Q5 andò a Roma, allora satura di neo-classicismo, e seguì la corrente, uniformandosi al gusto dell'epoca però il suo accademismo, come pure del
Canova, nel
;
comune ammirazione per i grandi artisti gelido come quello del Camuccini e del Laudi.
quello deir Appiani, temperato dalla loro del Rinascimento,
non
mai così Il Bossi, sebbene abbia molto lavorato, lasciò poche opere importanti, fra le quali la copia del Cenacolo di Leonardo da Vinci (Castello Sforzesco). Accompagnò fu
questa sua opera pittorica con un lavoro letterario di critica e di
opere di Leonardo, nel quale
funebri resi a Temistocle calore.
Molto superiore
è
si
palesa miglior scrittore d'arte che pittore. Gli onori
un quadro che troppo difetta di colorito e di suo Autoritratto (Brera). Ultima sua produzione fu una
(Brera) il
osservazioni sulle
è
Pietà, cartone a chiaroscuro, d'ispirazione michelangiolesca, moltoefficace nell'esecuzione.
PITTURA
Nominato glitore
che
fu
a lui
;
il
nel si
1801
E
ARTI MINORI
segretario dell' Accademia
deve, insieme all'Appiani,
prezioso nucleo della Galleria
Pelagio Palagi
(i
di
il
Il
le
racco-
delle antiche pitture
Brera.
Roma, ebbe un ingegno
dell'effetto, e forzate nei colori.
Palazzo Reale
ritratti
che
si
:
Gustavo Adolfo
Re Carlo
conservano
Gustavo Adolfo re di Svezia
Fra
gli
dove
alla
'fig.
decorazione dei palazzi di
ad eseguire studi dal vero per
il
:
E' lodato
signori milanesi. Notevole l'opera:
Milano va particolarmente ricordato:
morto a Bellagio castelli
Stupinigi, del Palazzo Reale di Torino, della villa Pollengo.
suo capolavoro (1841, Racconigi),
reali.
367).
a Milano (1801),
sono due opere sue
era stabilito nel 18 18,
re di Svezia.
maestro a Torino per aiutarlo nella decorazione dei
vi
si
Alberto, ebbe a dirigere la scuola di disegno
molte case
in
scolari del Palagi a
Carlo Bellosio. nato
di Milano,
certo superiore alle altre composizioni dell'epoca. Nel
ornamentale dell'Albertina e fu preposto
Brera
del
sue opere sono troppo artificiose nella ricerca
1834. chiamato a Torino da
il
talento
qualche idea o tendenza nuova;
ndV Olimpo del gran rumore, ma non è
i
vero
lui
Fig. 367. P. Palag-i
per
il
777-1 860}, di Bologna. Educato a
suo Giovf
itc^
ebbe
tesoro magnifico
prevalentemente prospettico e scenografico. Y'è in
ma
343
Un
1849), seguì nel reali
di
1834 Racconigi e
episodio del Diluvio,
è proprietà del Re.
Nel 1845 ^i spinse in Russia Passaggio della Beresina, rimasto incompiuto. A
Carlo d'Angiò, e
il
Cadavere di
re
Manfredi.
MANUALE
344
^.jiilft-iìS^
STORIA DELL ARTE
DI
Jii
Fig-. 3(8.
Fig:. 369.
G. Diotti
:
V. Sala
Giuramento
di
:
Paolo
Pontida
e
Francesca (disegno).
—
Milano, R. Pinacoteca
di
Brera. (Fot.
Montabone).
PITTURA E ARTI MINORI Altri scolari del Palagi sono
ViTAiE Sala, Lavorò nel
Duomo
nato di
a
:
Lombardo (1803,
Germino
morto
Vigevano, nella Cattedrale di Novara, nei
Kig. 370. G. B. Borghesi
e Stupinigi. Di lui vi sono a Brera
Topera sua migliore
345
(fig.
:
:
Maria Luisa
—
a
Milano (1835).
castelli
Racconigi
(Fot. Alinari).
Galleria di Parma.
/ funerali di Patroclo^ e
di
Paolo e Francesca^
368}.
779-1846), nato a Casalmaggiore, morto a Bergamo, dove aveva Conte Ugolino fondato una nuova importante scuola d'arte. Opere sue notevoli
Giuseppe Biotti
(i
:
(Pinacoteca di Brescia)
;
Condanna di Antigone, Benedizione
di
Giacobbe
(Gallerie
o
MANUALE
46
STORIA DELl'aRTK
DI
Lochis e Carrara a Bergamo); Socrate dopo
Giuramento di Pontida
(Brera)
Mosc
il veleno^
369). Più che per
(fig.
importanza come maestro. Durante
colle tavole della legge^
proprie opera
le
Diotti
il
ha
Bergamo, uscirono dalla sua scuola pittori valentissimi come il Coghetti, lo Scuri, il Trecourt e il Carnevali. A Milano nel 1824 volle gareggiare coirHayez benché molto più di lui fosse legato dalle pastoie accademiche e
Giambattista
ÌQ.z^
assolutamente inferiore sotto ogni aspetto.
gli sia
gruppo lombardo accademico sono
Altri artisti del
ma
trent'anni in cui insegnò a
i
Borghesi
:
parmigiano,
(179 1-1846),
ricercatore di effetti teatrali
un Gruppo di puttini nella Pinacoteca di Parma, Ritratto di Maria Luisa seduta in trono, vestita di raso bianco con veli,
stentato nelle figure. Oltre il
merletti e ricami d'oro pallido, collo,
che
impone per
si
la
manto
velluto
di
sua regalità,
sia
palazzo Rovere, Savona
fulgore di brillanti al
pure tronfia e pretenziosa
Paolo Girolamo Bruschi (17G5-1812), Concezione, Discesa di Cristo al Limbo,
un
celeste,
di
Savona
;
Santa Caterina^ Caduta dei giganti^ Museo civico
Gruppo Toscano.
—
Fra
i
sono:
Apoteosi di Napoleone
Lìinnagine del Te77ipo, torre del porto
;
370).
Savona. Notevoli opere sue
di
Duomo
(fig.
I,
Seppellimento di
;
Savona.
di
Toscana, va ricordato prima
pittori neo-classici in
di tutti:
Pietro Benvenuti (1769- 1844), nato ad Arezzo e morto a Firenze. Scolaro di Antonio Cavallini a Roma, di David a Parigi, insegnava a Firenze all'Accademia del disegno, chiamatovi nel
1803 da
Elisa
Egli fu giudicato
Baciocchi.
come
più
un plagiatore che come un seguace di David, di cui era fanatico. Il suo metodo destò la meraviglia di Hayez, avvezzo al franco colorire della Scuola veneta. Hayez, nelle sue memorie, racconta come il Benvenuti preparasse suoi i
quadri a chiaroscuro, conducendo delle tinte
opache
demia
6:^116
di Arezzo).
Arti, Firenze)
Dal 1827
principi, a S.
;
di
nella
di
lui
:
composizione,
ma
1836 eseguì gli Lorenzo; Sala delV Ercole q.zz.
certo
un modo cosi stranamente Cristo chiama a se i fajiciulli^ (Accain
(Duomo
// trionfo di Giuditta^ Il martirio di S. Dottato^
al
che rimprovera Paride,
originalità
artistico coU'eseguire
Ricorderemo
suoi quadri.
i
lavoro a grande finezza, prima di colorirlo con
Mancava
e pesanti.
dava prova di non poco talento complicato
il
affreschi delle (Pitti);
Cupole
Giuditta
delle
cappelle dei
(Capodimonte)
;
Ettore
(tzz.
Luigi Sabatelli (1771-1850), nato a Firenze, morto a Milano. Artista genuino e abbastanza originale nella concezione e nel disegno. Basta ad attestarlo la sua
Scena
della peste di Siena^ incisa ad acquaforte e ispirata alle descrizioni del
commuove
Boc-
Barca di Caronte (fig. 371)- Meno felici però sono le sue grandi composizioni decorative sebbene non manchino di pregi Sala deW Iliade (palazzo Pitti) Giove Giunone e Ganimede (palazzo Annoni, Milano); Nozze di Amore e Psiche (palazzo Serbelloni); Cuor
caccio, e che
ci
:
ancora (Galleria
dell'Accademia) e
;
la
PITTURA E ARTI MINORI
di Maria
(Pistoia)
tavole (cappella di
;
Affresco
San Iacopo,
Pittori furono pure
suoi
i
dell' Apocalisse
347
(^'almadrera)
Masi che
;
riceve le
cattedrale di Pistoia, atfrescoy.
due
lìgliuoli:
Francesco Sabatelli (1803- 1829), fiorentino, morto a Milano. Studiò a Roma poi a Venezia Copia delV Assunta del Tiziano, piacque al granduca di Firenze che la :
pose
Pitti; Fatti delV Iliade (Pitti);
al
venduto. di
La Carmagnola
Pier Capponi che lacera
(Galleria d'Arte
Moderna,
Firenze
;
Giuseppe Ajacc. Quadri tutti i capitoli,
scarsi pregi.
;*
/•^
:>
"'"•"
Fig-, 371.
-V
\ 1
y
L. Sabatelli
:
La barca
di
-"
-
-'
/j
Caronte.
Giuseppe Sabatelli (1813-1843', fratello di Francesco, come lui sepolto a Santa Croce, e rievocato dal Guerrazzi in un elogio funebre autore del Farinata degli ;
Uberti alla battaglia del Serchio (Galleria dell'Accademia fiorentina) considerato
suo capolavoro. Altre opere sue di scarsa importanza America),
.S".
dei Gracchi,
Antoìiio,
Saul
e
la 7naga
d'Endor
(in
Morte di Socrate^ Torquato Tasso S. Girolamo, La madre ^
ecc.
Giuseppe Bezzuoli ed ebbe
:
come
(i
784-1 855), nato e morto a Firenze. Studiò all'Accademia
medaglia d'oro per: Ajace che difende la salma di Patroclo, 1844. Nominato professore, incitava gli scolari a studiare con propri occhi il modello e la
i
gli
effetti
di
luce
;
ma
non seguiva poi
le
proprie
maniera, lasciandosi trasportare dalla eccessiva
teorie
facilità
di
e
lavorava
mano,
e
egli
stesso di
sacrificando
la
MANUALE
348 verità alI'etTetto.
suo quadro
Il
(Accademia
di
quell'epoca.
Fu maestro
Firenze) riassume
STORIA DELL ARTE
DI
principale i
difetti
:
e
Stefano Ussi e
di
l'ingresso le
di
Vili a Firenze
Carlo
deboli qualità dei suoi corregionali di
di
Ferdinando Folchi (1822- 1893), che dipinse a Firenze nelle chiese della SS. Annunziata, di San Felice, nei palazzi Pitti, Gerini, Guicciardini, Conti, Gherardesca^ Colonna,
iicc.
Notevole
Un
:
Si trovano opere sue a Pisa,
Arezzo
I^istoia,
(Palazzo Reale, \'enezia).
e perfino
Francia,
in
in
America e
Cairo.
al
e
Roma
episodio del Sacco di
Guglielmo Botti (1829-1891), nato a Pisa, studiò a Pisa e a Firenze. AlTreschista restauratore, cowv^XoxbV Arco dipi/ito da Taddeo Gaddi a S. Francesco di Pisa.
P\i
lui
che ritrovò
perduto da
processo di dipingere a fuoco
il
tre secoli
;
gli
di restauro.
Per incarico
i
dipinti ed
intonachi
trasportare
tichi fra
mentre studiava
e,
del
i
nel
processo che
vetro,
sul
Camposanto
mosaici rimettendoli
Pisa
di
metodo
il
senza
posto
al
governo ebbe a restaurare innumerevoli
era
si
di
traccia
affreschi an-
quali quelli di Giotto a S. Francesco d'Assisi.
Riconosciuto ed incarichi e fu
come primo restauratore del Regno, ebbe molte fatto ispettore delle RR. Gallerie, Musei e Scavi
Gruppo veneto.
—
Dalla morte
del
Tiepolo secolo
e
fino
XIX
grande decadenza mi,
si
vere
nome
nel
titoli
1873.
metà
seconda
alla
del
nel Veneto, fu in
Parte,
tanto fulgide
onorificenze,
e
;
dove erano
là
memorie
som-
di artisti
può appena ricordare, per domediocre storico, qualche di di
accademici
freddi
e
senza
nessun vigore.
Lattanzio QuFRENA (1768-1853), nato a Clusone (Bergamo), morto a Venezia; nel 1836 fece Giudizio finale^ sulla porta
i
eseguiti
maggiore
cartoni
mosaico
in
di
del
Marco
S.
;
una deposizione di croce {^^. Giovanni e Paolo,
Venezia)
^Ipollinare^
ed
altri
martirio di S.
Apollinare Venezia),
(S.
Notevole
quadri per chiese.
U Ritratto raccolta
//
;
di giovane
Querena
Pietro
(fig.
Paoletti,
donna
della
372).
da
Venezia,
Battesimo di Cristo
eseguì nel 1831
il
nella chiesa di
Montecassino ed
altri
lavori nella cupola.
a Fig. 372.
r,.
Querena
:
Ritratto di giovane donna.
Odorico Poi
iti
Udine, morto
a
dette
al
Mattelnl
(1785-1846), nato
Venezia,
COme
succe-
profcSSOFe
PITTURA E ARTI MINORI air Accademia di Venezia. Diede prova dì
349
un certo ingegno
nella sua
Aìuazzone che
ebbe il gran premio alPAccademia di Milano. 1818, Sue opere sono: Santo di Padova (S. Antonio Nuovo, Trieste) Santa Filomena (Santo Stefano di Rovigo) Anassagora e Pericle (Brera), Ritratto del conte Bartoìini (fig. 373). Egli è forse ;
il
migliore
fra
i
;
veneziani di quell' ingrato e poco significativo periodo.
Figr373. O. Politi
:
Il
conte Bartoìini
—
Udine, Museo.
(Fot. cav. Fiorentini),
Michelangelo Grigoletti (180 i-i 870}, di Pordenone, che mostra, anche nei quadri sacri, vigorìa di pensiero e non è stonato come tanti altri nel colorire. Specialmente valente
dono
egli
carattere con
il
(Duomo
di
riesci
nei ritratti che
imponenza
signorile.
si
Di
lui
è
il
e ren-
Cristo che risana gli infermi
Brescia).
Albano ToMASELLi(i833-i856}, nato che
sono disegnati coscienziosamente
a Strigno (V^alsugana)
;
bellissimo ingegno
era già affermato con vivace originalità all'Accademia di "\"enezia nel quadro
:
MANUALE
350
La
STORIA DELL ARTE
moglie del doge Foscari che rifiuta alla Repubblica
prematura
morte
sua
La
DI
23
a soli
anni fu una grave iattura
Venezia (Museo
festa dei fiori a
cadavere del marito. La
il
di
per
interessante
Trento),
veneziana.
l'arte
per
vaghezza e
la
la
vivacità del colorito; S. Sebastiano (cappella del collegio convitto di Desenzano).
Un
certo miglioramento nel colorito introdusse:
Antonio Zona, rinomato specialmente per incontra
certa sodezza di colore e vigorìa di chiaroscuro
manca completamente
dipinti di questo periodo,
Fio'.
storico
giovane Paolo Veronese sul ponte della Paglia
il
ammirare
e^uadro
il
,^74.
A. Zona
:
Incontro
di
(lìg.
in
374),
purtroppo,
;
Tiziano che
di
cui
come
si
in
può tutti
senso e l'espressione dello spazio.
il
Tiziano con Paolo Veronese
—
Accademia
\''enezia,
Belle Arti.
(Fot. Naya).
Tre risultati di
"pittori veneti
— nuove vie
genere
sono
».
E
tuttavia
in
con una forma d'arte che
questi pittori, accademici
sempre
—
se pur con modesti
potrebbe dire analoga
si
ma
al
«
quadro
con qualche parvenza romantica,
:
Napoleone Nani, veneto, residente delle
tentarono
periodo
quel
Belle Arti, espose nel
1887 e 1889. ^"^ opere principali:
cliina riposa^ Il cuore lavora^ ciliazione^
Giudizio di
un
Primo pensiero ai miei
intellioente^
Pompeo Molminti (1819-1890). professore all'Accademia.
I
a ^'erona dove era professore all'Accademia
di
La
fiori^
La
sposa^
La mac-
Vizio^ Trattative di con-
modella^ In assenza della maestra.
iMotta di
Livenza
;
studiò a \'enezia ove fu
suoi quadri storici furono molto ammirati anche a
Milano
PITTURA E ARTI MINORI
Pig. 375. P. Molmenti
:
L'arresto
Filippo Calendario
di
Fig. 376. N. Schiavoni
:
Venere
—
—
351
Venezia, Galleria Giovanelli.
Venezia, Galleria Treves.
MANUALE
352
dove espose (tìg.
375).
Pia
de'
V arresto
:
STORIA DELL'aRTE
DI
di Filippo Calendario (ora
in
palazzo Giovanelli a Venezia),
Giotto e Cimabue^ (palazzo Papadopoli), Partenza di Tobia^
Altre opere:
Morte di
Tolomei, Arabi nel deserto^
un Bagno di ninfe^ Arabo
Otello,
alla fojitana^ ecc.
Natali: Schiavoni (1877-1858), nato a Chioggia, morto a Venezia. Trattò prima con valore il bulino ed incise V Asmuta e la Deposizione del Tiziano. Indi si diede alla pittura ed operò con fantasia. Predilesse il nudo muliebre che rese con sincerità, trasparenza e mordibezza anche eccessiva, così da diventar non di rado lezioso.
sembrano però convenzionali
sue donne, spesso sapientemente velate,
fronte alle bellissime nudità dei pittori settecenteschi
—
Gruppo Napolitano. cento s'era onorata di
come De Mura
e
accenna a risollevarsi
come Salvator Rosa
sembra spegnersi
Bonito,
contemplare
i
la
meraviglia degli
capolavori antichi,
e
Luca Giordano,
Pompei
di decoratori
artisti napolitani,
mano
quali per
i
mano
a
né
e di Ercolano, allora
neo-classicismo in
diffusione del
studiarli a
e
376).
colla fine del secolo decimottavo;
col principio dell'Soo. Gli scavi di
principiati e che tanto contribuirono alla
stavano l'interesse e
e civettuole di
napolitana che già nel seicento e nel sette-
L'arte
artisti insigni
(fig.
Le
i
Italia,
de-
primi potevano
che venivano collocati
Museo Borbonico. Ciò nonostante l'arte napolitana di quell'epoca manca d'iniziativa e di slancio, dipendente come era da Roma, vera sede nel neo-classicismo. ne!
possono ricordare, tuttavia:
Si
Costanzo Angelini (1760-18531, nato in S. Giuliano Abruzzi), morto a Napoli. Maestro di molto ingegno, principalmente disegnatore. Si era formato a Roma alla scuola di Marco Caprinozzi, Si legò poi di reverente amicizia per il Camuccini e per il Canova e nutriva per David e la sua scuola una grande ammirazione. Ritrasse a contorni
i
capolavori della plastica antica, in 36 tavole incise poi
Volpato e dal Morghen con più eccellenti statue antiche
Dal 1790
al
il
titolo
seguente:
«
Principi
pubblicate
disegno
del
dal dalle
tratti
».
1795 lavorò
alla
tamosa pubblicazione
e figure di lord Hamilton, e ne esegui
240
tavole.
Nel
della raccolta di
vasi greci
1806, chiamato
dall'arcive-
scovo Capecelatro ad insegnare disegno all'Accademia di Napoli, scuola ed alla diffusione dall'arte classica; e fu maestro
si
ammirato
dedicò tutto di
alla
più^generazioni
di pittori;
Come
osserva
il
Morelli, l'Angelini
non ebbe
solo doti di disegnatore
Tra
qualità nobilissime di pittore, specialmente nei ritratti.
deremo tello
al
:
Assunzione della Vergine
rivelò
poche pitture ricor-
(Ungheria), Atdoritratto e Ritratto
di suo fra-
Loreto^ Ritratto di Nelson.
Giuseppe Mancinelli (181 2-1875), napolitano. Succedette, dopo Camillo Guerra, comune maestro Angelini nell' insegnamento dell'Accademia, continuandone le
buone
tradizioni di
pitture,
studio
tratte spesso da
del
disegno,
soggetti sacri
pastoso:
La
Trinità ed Angeli (chiesa
Piedigrotta)
;
S. Carlo
Borromeo
prospettiva
della
e,
dopo
da scene del medioevo, sono pregiate per di
le
ma
di
la
il
e
movimento
dell'anatomia.
Le sue
artistico dei romantici,
correzione del disegno ed
il
colorito
Piano di Sorrento); Sant'Agostino (chiesa
(chiesa dell'Arena)
;
Sipario del teatro S. Carlo
PITTURA E ARTI MINORI
Mado/rna e S. Ignazio, Museo primo maestro di Cclentano.
a Napoli il
Reggio
civico,
;
353
Giuseppe Iìoxolis (1800-1 851), nato a Teramo,
Calabria.
morto
Mancinelli fu
li
primo
a Napoli, si levò
contro TAccademia e fondò una scuola privata (insieme a Gennaro Ruo, Tarchitetto
Vaccaro
Testeta Federico Quercia) ove studiavano molti giovani pittori, fra
e
Filippo Palizzi. Dettò buoni precetti d'arte nei quali dichiarava che bisogna dal vero e osservare
«
tonalità nel chiaroscuro e nel colore
la
quadri un
tava nei suoi
esposta a Napoli nel
Ricordiamo nozze di Bacco (Villa :
^-^ giovinezza e le 1837 Laura in bagno (marchese Ala Ponzoni) Ritratti di gentildonne. ì
copiare
ma, viceversa ostenLa morte di Abele.,
»
classicismo pedantesco.
quali
i
di
Capodimonte),
;
—
L'incisione. in l'
fu
Italia,
700
nel
capo
in
piena decadenza; soppiantata com'era dall'acquaforte
Trovò però ancora qualche degno
incisione a colori.
divenne
L'incisione a bulino, che vantò nel 600 insigni maestri anche
una scuola nella quale
di
Raffaello Morghen si
stabili a
alTermarono:
si
Firenze dove aprì una scuola di incisione, Vinci,
suo primo grande
il
Fu membro uno
difetto delle sue opere è la sostituzione di
cisore a quello dei modelli suoi. L'opera sua è
migliori eseguiti a Firenze
Seggiola, Q-CZ.
Nel 1794 enei 1800 ottenne, con \ iìici-
a studiare col Volpato del quale sposò
Trasfigurazione di Rafiaello.
la
(Raffaello);
La
Vergine
e di
stile
d'
Eugenio
incisione di Milano,
;
si
guadagnò
la
simpatia
una lunga
d'allora in poi la sua esistenza fu
254 rami, dei
La
illustrazioni.
Ricorderemo
a colori.
(Raffaello)
;
//
Buon
deserto (Correggio)
(Michelangelo
;
dattiche e una
;
visione di
Samaritano., Il
Moro
Vergine del Lago
incompiuto) «
La
:
serie di successi
;
(Rembrandt)
che ride
(Leonardo da
Ritratto di Napoleone
Vita di Michelangelo
Matrinioìiio
Ezechiele,
A'
alla
Bonaparte e del principe ;
ben meritati,
del resto, per la perfezione del disegno e la delicatezza delle tinte nelle sue forti
i
della
Milano. Professore
a
di
quali
Carità (Correggio),
numerose
e
all'in-
La Madonna
Parnasso^
Il
Giuseppe Longhi (1766-1831', nato a Monza, morto scuola
poi
successo, seguito
di
Bambino,, (Tiziano);
col
figlia.
un disegno proprio
composta
Miracolo di Bohena.,
:
la
dellTstituto diFrancia.il principale
Lasciò inoltre delle acqueforti, trattate con brio,
tzz.
Pitteri (1703-1786)
il
758-1833). nato e morto a Firenze. Allievo del padre e
(i
Cena di Leonardo da
sione della
da
Roma
venne a
dello zio,
cultore;
del-
e
inci)
Vergine
della
Maddalena nel
;
Universale,,
Gitidizio
;
acque-
(Gros). Scrisse
opere
pure
di-
».
Carlo Lasinio (conte), nato a Treviso nel 1757, morto nel 1835, eseguì con maestrìa un gran numero di opere, acqueforti e incisioni a bulino, ispirate all'antica Scuola fiorentina. Bravo incisore fu pure suo figlio Giovanni Paolo (1819-1840). Luigi Calamatta (180 1-1869), Parigi
le
lezioni di Ingres
Bajazet et
le
;
e
fu
un
^ Civitavecchia,
^^^^^
a
La sua prima opera molto ammirata. Nel 1830 eseguì un ma:
Fagaitini copiato da Ingres. Altre bellissime
voto di Litigi XIII,, Ritratto del
Ritratto di Lamc7inais
(
Ary
Milano. Seguì a
incisore di grande valore.
Berger (Dedreux), 1827, fu
gnifico Ritratto di
morto
diica di Orleans
Schaeffer)
;
(Ingres)
;
;
Ritratto
di
:
//
Francesca da Rimini
La GioLa Cenci
Ritratto di Gttizot (Paul Delaroche)
conda (Leonardo da Vinci), suo capolavoro
sono
incisioni
Mole
(Ingres)
;
;
23
MANUALE
334 (Guido Reni)
propri disegni Il
La maschera
:
:
il
STORIA DELL ARTE
DI
di Napoleone. Incise pure due
Ritratto di Georges
Sand
ed
mano
neir interpretare lo
stile
Francia, per
la
e copiare
perfettamente
il
fervente, combattè per l'indipendenza d'Italia.
come
stenza laboriosa a .Milan(X
A
Antonio Ricciani pregato
lui
di
e
1
anni
2
Passò
Roma, morto
a
i
Mietitori.
Andò
a Parigi
a
Roma
Tanno
pittore,
seguente e
vi
ritratti, fra
caricature di tipi popolari romaneschi, acqueforti
da
rimase fino i
migliori: d'in-
romana.
Bartolomeo Pinelli (1781-1835), nato a Roma. Insigne disegnatore ed
Le sue
e fu
IX maestro
Ritratti di Margherita MicheVuìi. Nel 1848 fu nominato da Pio cisione a S. Michele e tino al 1875 direttore della Calcografia
ma
Ebbe per maestri
Leopold Robert
1847. Dipinse pure molti quadri di soggetti sacri ed alcuni
al
sua esi-
della
Fu
a Bucarest.
alFospizio S. Michele.
entrò
Domenico Marchetti. Conobbe
incidere
modello. Patriota
anni
ultimi
gli
sua straordinaria
professore d'incisione a Brera.
Paolo Mercuri (1808-1884), nato principalmente incisore.
dai
tratti
Ritratto di Ingres.
in
Cala matta è giustamente celebre anche
abilità di
il
ritratti celebri
incisore.
che pubblicò sotto
il
titolo
Buffi caricati, nel 1807, sono divertentissime per la spontaneità, il vigore e lo spirito con cui sono riprodotti tipi pittoreschi di ciociari e di romani rustici. Incise la Divina Commedia.^ la GèP'enelon \2i Storia greca e romana. Illustrò il Telemaco ài di
;
rusalemme
Liberata.^
Meo
Patacca
èia sua Mitologia Uhi strafa.
Il
(fig.
377.
fiore delle sue
poema romanesco opere è ora
del Berneri:
alla Gali.
d'Arte Mod. a
Yz-f^'""^'.
;
^r*^-*s;
-^
•^' ^r
Fig-, 377. R.
!
Il
'
Pinelli:
i"
:
'
••Min
Meo Patacca 'sfida e Meo Patacca »
Dal
col ferro in
—
Roma,
mano, chi dice male
Contedini, 1823.
Importante
di
Roma.
Roma.
ROMANTICISMO E ALTRI ASPETTI
IL
DELL'ARTE DAL BEIAMO detto e
ai
tona, e
non non
dominò
Parte italiana dalla
primi decenni del secolo
— sopra
—
tutto
che convenzionalismo
l'arte
:
XIX:
fondo, quello
in
comunemente
non poteva essere spontanea
riusciva a spogliarsi di quel sentimento
secolo
periodo d'arte grigia, mono-
suol dire più
si
nome
il
del
fine
priva di sincerità. Perchè,
diceva classicismo, e che ora
si
altro
è
nel capitolo precedente quali fossero le origini, lo svolgimento
neo-classicismo, e che
XMII che allora
1830 IN POI.
significato di quel particolare aspetto dell'arte che va sotto
il
di
IN ITALIA
che
di servilità,
letterahira,
sincera se
e
inceppava e
la
im-
la
miseriva.
Tenteremo,
mento
—
in
e di liberazione
grandi e minori
—
mativamente fissò in
tiva
questo capitolo,
dal
—
artistiche.
Il
1830
1870.
al
ma
;
Opera che assunse
—
veramente
fu
quando
piombo che artisti
i
quali
l'arte
si
e
ne
Italia
scosse
supera-
artisti
italiani
— approssivarie,
che
si
che ebbe però un punto di partenza e una diretdelle
dicemmo come
artisti
—
e perchè
un
seppe uscire da una mediocrità....
dalle
manifestazioni
che diremo
che nel periodo neo-classico (tranne
:
quella
spalle
nella storia dell'arte italiana
artista sia
là
notevoli
un'orma che
il
il
sommo)
pure aurea
pesante e fastidiosa
tornarono a sorgere qua e
era l'Accademia,
segnarono
di
forme molto
progetto realizzato da questa nuova psicologia degli
nessun pittore o scultore in
mentre
molti
uscir dall'Accademia e avviarsi verso la sincerità
:
opera
faticosa
accinsero a compiere in quel periodo che va
si
post-canoviani, è dimostrato da questo fatto
Canova che
questa
convenzionalismo accademico che
dal
tendenze diversissime
comune
di descrivere
cappa
personalità
;
di i\\
tempo non ha
ancora cancellata né forse cancellerà.
Questo periodo
ma
senza attardarci in
non mancano nel
italiana va in generale
dell'arte
testo
sottili
di
analisi delle sue varie
questo
libro
—
e
senza
sotto
forme
scuole italiane al
tempo
—
le
quali,
del Rinascimento,
in «
di
questo
esso,
verremo
periodo,
scuole regionali
•
—
di Ro}>ia7iticismo
analisi, del
filosofeggiare
aspetti sincroni dell'arte italiana che pure furono piuttosto
ticismo che non un puro episodio
nome
il
una reazione
man mano
resto che
quegli al
indicando
tornarono ad essere ».
su
;
altri
Romanle
varie
un poco, come
MANUALE
35^ óo
E cominceremo Topera
e
Lombardia, dove primeggia
dalla
Tinsegnamento
STORIA DELL ARTE
DI
di
senza
dubbio
il
nome
e
Francesco Haycz.
Hayez (1791-1882), nacque a "S'enezia da Chiara Torcellan di MuGiacomo Hayez da ^^alenciennes; e morì a Milano. Egli è forse il migliore
Francesco rano e tra
i
pittori
italiani
della
prima metà
del secolo
XIX
;
e certo
occupa un gran posto
'tf*
Fig.
tra gli artisti
3/'ii.
F.
Hayez
:
La vendetta
europei suoi contemporanei.
staurare tele antiche, studia coll'accademico
vince
caWyU/eia l'alunnato
S. Luca.
Ben
di
Roma
di
Da uno
una
zio
rivale.
antiquario
Maggiotto, poi
e ottiene
la
col
comincia col
Matteini, Nel
re-
1809
pensione triennale all'Accademia
di
Canova un secondo padre. Nel 1812 concorso dell' Accademia di Milano. Esentato per
accolto dal Camuccini, trova in
vince col Laocoontc (ora a Brera)
il
meriti artistici dalla coscrizione militare,
si
ritira
a Tivoli per studiare in pace cogli
ROMANTICISMO
IL
DELL ARTE
E ALTRI ASPETTI
IN
ITALL\
357
amici Palagi, Minardi, Pinelli, Ingres, Overbeck. Eseguisce e manda a Venezia VArmida e Rinaldo (ora alla Galleria di \'enezia; nel quale il paesaggio e ancora con-
ma
venzionale,
è
bellissima la perfetta audacia del nudo.
ritorna a Venezia
rimane
vi
1817);
affresco di soggetti
classici (casa
Canalgrande.
Estraneo
il
dove lavora per Re Murat, Hayez anni molto occupato nella decorazione ad
brevi soggiorni a Firenze e a Napoli
Dopo
q.cc.
.
alle
suo temperamento artistico
Fig. 379. F.
Hayez
:
I
tre
Formosa, casa Gritti sul polemiche sorte a Milano tra classici e romantici
Papadopoli a
a questi ultimi
lo avvicina
Vespri
Maria
S.
Siciliani (1846)
—
Roma,
:
ne diventa
il
paladino col
Galleria d'Arte Moderna.
suo: Addio di Pietro Rossi alla famiglia^ esposto a Brera nel 1820 (acquistato dal
marchese Giorgio Pallavicini a Pontremoli]. E' sempre gli
artisti stranieri
laroche del in
(il
1824) e
Italia: quello,
oramai celebre,
si
cioè, si
Dante
del Delacroix è del
può perciò considerare come che seppe rimetter
stabilisce a
visto
da
(tìg.
d' Azeglio
(fig.
380
,
il
il
pittura :
la
vero rinnovatore della pittura
sulla
via
del
vero. Nel
ha Carmagnola^
1821.
acquistata dal
379).
tutta l'aristocrazia intellettuale
meravigliosi dei principali personaggi del
simo
la
Milano ove espone
conte Arese, e / V^esfri Siciliani
Ben
1822,
non imita nemmeno Giovanna d'Arco del De-
originale,
Conte Arese
(in
milanese,
suo tempo
:
eseguisce
dei
ritratti
Alessandro Manzoni^ Mas-
abito di galeotto con
le
catene
ai
piedi).
MANUALE
358 notevole per
la
timo (Museo
di
DI
finezza d'espressione e S. Martino. Napoli).
STORIA DELL ARTE
la
grazia signorile -^ha principessa di
Bellissimi gli
Kig. 380. F. Ilaycz:
Massimo
autoritratti.
T ultimo
Sanf An-
eseguito a
(Fot, Giacomelli).
D'Azelio.
88 anni quando diceva con veneto umorismo « Non so perchè ma me trema la man »; 1826, Ultimo bacio di Giulietta e Romeo (Villa Carlotta del e. Sommariva); :
1831),
La
sete dei Crociati (per
Brescia); Ezzelino
da Romano
;
Carlo Alberto'; I profugJn di ^«r^i? (Pinacoteca di (del
duca
Litta)
;
I due
Foscari '^^d^X. A. M., Firenze);
TAV.
FRANCESCO HAYEZ
:
IL
BACIO.
Milano, Galleria d'Arte Moderna.
XIII.
IL
ROMANTICISMO
ASPETTI DELI/ARTE
E ALIRI
1859. Il B'^cio (Tav. XIII'; 1867, Eccidio del
La
vendetta di
una
rivale
(fig.
A
378).
I\
ITALIA
j?i
Temfio diGerusahìììvie (Accad.
di Venezia);
Parigi nel 1867 espone: I^iconciliazione di
Adelaide di Borgogna, Racconto del garibaldino. Battaglia di Mabacio del voloìitario. Natura umile e buona, accoglieva volentieri le nuove
Oito7te II con ge?ita^ Il
come
manifestazioni d\irte del Morelli sui
Esposizione
di
il
bozzetto tanto discusso Milano.
1872:.
del Cristo deposto
Lasciò delle memorie interessantissime
moti dei Carbonari.
Cherubino Cormenti 'i8i6-i86o\ vanissimo a Brera,
Fig'.
— allora —
3SL C, Cornienti
:
si
entusiasma per \ Hayez
Leonardo da Vinci riceve
Erizzo^ fa prova di
un
morto a Milano. Venuto aiogià nel suo primo lavoro Paolo
nato a Pavia, :
nel refettorio delle
ma
:
Grazie
il
duca Lodovico
il
talento originale, audace e quasi aggressivo
:
Moro
e la
Mosè
che calpesta la corona di Faraone inneggia alla rivolta popolare del '48; del Eevita i'Brera) fig.
381".
Il
;
Trividzio davanti a Lztigi di Francia,
Cornienti predilesse
le
grandi
figure
di
forte
sua
faiiiisrlia.
fanciullo
ha
moglie
Vinci col dtica Eodovico^ riliev-o
e a
colorazione
vibrante.
Giuseppe Bertini
Hayez Il
(1825-1898',
nato e morto a Milano.
che, per elevazione ideale, più
si
accosta
al
E
questo l'allievo dello
Maestro.
padre, rinnovatore delle pitture su vetro, l'avvia allo studio delTarte.
A
ven-
MANUALE
3Ó0 t'anni vince
concorso
il
finale di
grande successo, tanto che
Roma
col
studia,
il
DI
STORIA DELL ARTE
Brera con
:
Dante
governo austriaco
Molteni, Raffaello e
i
Quattrocentisti
d'Adda questo,
molte
;
:
case
(Esp. perm.,
i
di
signori
Milano/,
vetri di chiesa.
il
servizio
Venezia
ottiene
un
militare.
A
impara
dagli
;
G. Berlini
quale lavorò tre anni
suoi quadri, è
a
;
ed
/
;
:
Ofelia
e
Laerte.
Transito di S. Giuseppe (chiesa di Paderno
'lorquato Tasso (ora nel Palazzo Reale di Torino)
fra
dal
;
'illa Po7ite a Varese ; Sipario ampie decorazioni Chiesa di S. Sfiridione del teatro Manzoìii (Milano'
Fi"r. 382.
(Trieste) nella
frate Ilario
esenta
lo
affreschi del Tiepolo Tarte delle
del teatro della Scala, So/fitto
e
uno
milanesi
dei ;
più popolari
citiamo
fra
i
Signor Alessandro Pinzi,
Ofelia e Laerte
;
i^Brera).
migliori zzc.
I :
suoi ritratti
V Avvocato
(fig.
382);
adornano Calcaterra
Fece pure molti disegni per
IL
ROMANTICISMO E ALTRI ASPETTI DELL'aRTE
Eleuterio Pagliano
{182»')- 11)03),
nato
I
ITALIA
Casalmonferrato,
a
Allievo del Sabatelli a Brera, combatte valorosamente '48 e del '^Q.
I\
-^ÒI
morto
con Garibaldi
suoi quadri di soggetto militare sono notevoli per
il
Milano,
a
nel
moti del
colorito ardito,
non sempre intonato. Grazie all'amicizia e ai consigli del Morelli perfeziona le sue La figlia di Tintoretto viorta (Fidoti non comuni di pittore nel suo capolavoro se
:
renze,
18Ó1
commovente per
di fattura sobria,
Vince diverse medaglie d'oro e d'argento;
Caviposanto di Solferino
nobile semplicità
la
espone
(1867)
a
Parigi
del
soggetto.
zo^S! Assalto
al
383) e nel 1872 a Milano colla Figlia delV Aldobrandini e poi la sua pittura comincia ad essere in decadenza ; e si fa
(iìg.
;
Maramaldo. D'allora in sempre più liscia e quasi convenzionale. Sono del 1887: Zeusì nel tempio di Venere (Galleria Comunale di Milano) e Manara ucciso (Galleria Naz. di Roma), quadro dove Pagliano, quantunque avesse vissuto Teroica scena, non riusci a renderla viva e il
Fig. 383. E. Pagliano: Assalto al
commovente.
Altri lavori suoi
:
Camposanto
di Solferino
—
Passaggio del Ticino
MilanOj Galleria d'Arte Moderna.
;
strappato dal tempio. Partenza dalla casa paterna di gliano lascia pure acquarelli ed atfreschi allegorici
Milano)
fra
;
i
:
Divorzio di Napoleone, Fazio
una contadina
Venezia e
(Brera).
Napoli
Il
Pa-
(stazione
migliori sono quelli riprodotti a mosaico nella Galleria Vittorio
di
Ema-
nuele.
Domenico e Gerolamo Induno, genere
nati e
morti
a
Milano, iniziano
la
«
pittura di
».
(181 5-1878), allievo prediletto dello Hayez, è un artista veramente noCostretto per vivere a scegliere un mestiere, conosce l'incisore Cossa che
Domenico tevole.
gli facilita la
di
via degli studi
genere passa
alle
raccomandandolo
allo
Hayez. Ben presto dal quadro
ricerche naturalistiche e segna un notevole passo verso
il
di
natu-
62
:)
.MAXLALF. DI STORIA DEI.l'aRTE
modo
ralismo propriamente detto, specialmente nel derlo con le
personaggi.
i
La
questua
offerte per le vittime del
modo ammirevole
tipi
i
dame
le
pace
della
Il bolletlino
\\^.
l'ambiente ed
Moderna, Firenze),
leria
rappresenta
di trattare
paesaggio e
il
milanesi
che
rende
^^ Avtiqiiario
caratteristici dell'epoca.
rappresentare piccoli aneddoti intimi. Ricorderemo
raccolgono
di l'illafranca
Giovani sedute (Galleria Moderna, Roma)
e
di fon-
è
in
(Gal-
maestro nel
ancora: Ritratto virile (Galleria
Moderna, Roma); Ritratto di Vittorio liinanuele a cavallo, Alessandro il grande e il suo medico (Brera) Samuele e Davide ;Gall. di Vienna), // cacciatore (fìg. 384), ;
Milano, Galleria d'Arte Moderna).
Gerolamo Induno (1827-1890), da
per
lui
la
fratello e allievo di
purezza maggiore delle forme
e
Domenico,
utVC Jncofitro dì Garibaldi con re
campo
La fidanzata
^
voiarda,
al
Cader
scosta alquanto
per l'intonazione più luminosa. Prode
soldato nella difesa di Rc^ma e nella guerra di Crimea, predilesse l'episodio patriottico del Risorgimento, che
si
rende con
sincera
suoi
nei
quadri
espressione artistica
opere sono
La
lettera
dal
del Garibaldino, Partenza degli sposi. Partita a scaccili^
Sa-
delle foglie
ìHttorio. Altre sue
(fig.
:
385Ì.
Guglielmo Trecourt (i8i2-i882\ nato a Bergamo, morto a Pavia. Allievo del Diotti, nominato da Defendentc Sacchi professoie alla nuova Accademia di Pavia, Se non seppe, come pittore di quadri sacri e di ritratti, scostarsi dai precetti neoclassici del maestro, fu però, almeno teoricamente, un rivoluzionario; comprese ed incoraggiò Tarte del Carnevali, del FarufHni. del Cremona, e merita perciò di essere ricordato fra
gli
innovatori dell'epoca sua.
Giovanni Carnevali detto Piccio (1806-1873). nato a Montcgrino, presso Luino, in Valtravaglia,
morto a Cremona affogato
spiccate per la pittura
;
nel Po.
Dimostra a otto anni tendenze
preso a ben volere in casa dei conti Spini
e,
sopranominato
Picelo, viene affidato al Diotti che ne constata ben presto le singolari attitudini.
a undici anni tutti
Co-
nudo servono di modello agli altri allievi nel dipingere però non maniera del riproduce la Maestro, ma si inspira piuttosto direttamente alla natura. Giunge giovanissimo alla celebrità e lo stesso Hayez dice di lui Costui e uno che. se vuole, ci mette in V sacco tutti Purtroppo il suo carattere stravagante e la sua morte prematura (in seguito ad un funesto accidente) fecero si che l'opera sua rimase incompleta e cadde piati
i
gessi dell'Accademia,
i
suoi studi
dal
;
:
((
7
»>.
nell'oblìo per diverso
Ma
tempo.
mento profondamente romantico, la
la
sua geniale figura ora risorge, col suo tempera-
il
suo cuore d'innamorato timido ed incontentabile,
sua faccia tormentata da profeta
quadro 1861).
di
grandi dimensioni
:
e
da sognatore.
A
eseguisce
vent'anni
Uedticazione della Vergine (Esposizione
Per parecchi anni lavora ad una pala per
la
1863,
quando
evoluzione verso un'arte nuova era già conìpiuta, viene perciò rifiutata
che l'aveva commissionata
Bergamo. Era un primo
:
ma
è acquistata
immediatamente
dal
sig.
primo
Firenze,
Agar
chiesa di Alzano:
tata dair angelo nel deserto; quest'opera, terminata appena nel
di
il
dalla
conforla
sua
chiesa
Daniele Fa-
rina di
tentativo di divisionismo e di
luminismo
:
e fu
certamente impor-
II.
ROMANTICISMO
Fig'. 384.
ALTRI ASPETTI
E
D. Tnduno
:
Il
cacciatore
—
DELI.' ARTE
IX
ITALIA
Milano, Castello Sforzesco. (Fot.
V
I.
I.
d'Arti Grafiche).
MANUALE
3^4 tata
da Parigi, ove
il
STORIA DELL ARTE
DI
Carnevali insieme
un
Trecourt fece
al
breve soggiorno
nel
1843; si distingue però nettamente dalla scuola naturalista propriamente delta, in quantochè vuole riprodurre un mondo ideale e radioso ben diverso dalla realtà. Le figure dcirangelo e di Agar sono ravvolte in un'atmosfera rossastra e cangiante che imita in aperta.
modo stupendo Tra la opere del
gamasco; numerosi
variare della luce e
il
Carnevali ricorderemo
ritratti
di
Lorena
:
Mosc
:
sfumature
Quadri
della
penombra
all'aria
sacri, per le chiese del Ber-
Vecchietta dai nastri tricolori. Esposizione
(quello della
di Firen/.e\ Studi bellissimi di giovani
dano Claudio
le
donne
paesaggi con scene bibliche che ricor-
:
salvato dalle acque
(fig.
386)
;
bozzetti,
atìreschi,
autoritratti espressivi, ecc.
Carnevali
i"ig. 3Sb. Cj,
Sebastiano
De
battaglia e soggetti
certo, si inspira visibilmente ai
'<
vedutisti
di
Milano; garibaldino,
i
migliori quadri
il
mondano
;
si
suo
:
Torino del 1880. De Albertis,
parigini per la deliziosa luminosità,
»
leganza raffinata di certe scene di ambiente
Tra
sportivi.
Pastrengo suscitò grande entusiasmo all'Esposizione
personale ed originale. Fra
dalle acque.
(1828-1897), nato e morto a
Albertis
specializzò in quadri di
Mosù salvato
:
ma
trova
il
modo
l'e-
di restare
ha
signora si fa aspettare^ Cavallo abbaìidonato^ Generale Medici^ Cavallo prediletto. Vecchi carabinieri^ Scoppio di granata^ le
opere sue
Carica di carabinieri a Pastrengo
(fig.
:
387),
Le guardiane
d'^oche^
U artiglieria
della j" divisione a S. Martino^ ecc.
Raffaele Casnedi, nato a visse a
Remo
prov. di
Como)
Milano dove ebbe varie onorificenze. Esegui
ad
nel 1822, pittore decoratore, olio
anche
ritratti,
quadri
ROMANTICISMO
IL
storici e di
genere
Leojiardo
:
gioniero di Chillon (Brera),
ALTRI ASPETTI DELL ARTE IX ITALIA
F
e la stia scuola^
a
Mantova
a Milano e studiando legge coltivava
coi
a Parigi:
una grazia
libri \
Ebbe moltissimi :
'<
A
verso
accademiche; I)
la
metà
tutti
all'
che dà
»
potrebbe
dire,
di
Il
primo che
;
XIX
il
Re
figli
d''
Alessandria
Espone
Vassalla.
espone a Milano
1881
lo insignì di
Mes-
:
una medaglia
delle lettere e delle arti
».
carabinieri a Pastrengo,
Lombardia un numeroso gruppo di raccogliere e di comprendere in una scuola co-
di
in
fiori
al
loro
comune
«
fra questi
di
(del
»
di
loro
«
spirito arti-
speciale
«
fiso-
resto molto vario
sentimentalità, e anche,
rado
di
Così che disse una grande »
il
una loro
romanticismo
un certo singolare carattere
spirituali
—
comune tendenza
bonarietà semplice, spontanea e non
«
andò giovanissimo
Le Terine
riscontrarsi, più che in altro, in
propria del carattere milanese. che essi sono tutti
Carica
:
;
che vollero, intanto, liberarsi della tirannia delle tradizioni
di inspirazione e di tecnica) si
Albertis
infuori di questa
comune potrebbe
nomia lombarda
De
difficile
artisti
—
ma
incarichi e onori
del secolo
veramente, è
mune. Furono
infinita
Castellana e
T. Massarani, benemerito
Fig. 387. S.
stico
Napoli:
a
ìHlla orientale e L'infanzia in Grecia; nel
d'oro con Tepigrafe
pittori che,
espone
1876
nel
1906. Scrittore insigne
Domenico Induno. Fervido pa-
pittura con
la
nel
per molte riviste. Nel 1872 espone a Milano:
saggio d^ amore.
Ma
morto
1826,
nel
e pittore notevole, mette in ogni suo dipinto
scaldate
L'obolo della povera vedova^ Il pri-
q.zc.
TuLLo Massarani. nato
triota, scrisse
3^5
gioconda,
che è
verità chi ha affermato
Alessandro Manzoni.
va nominato
è:
Federico Faruffixi (i>>3I-i869), nato a Sesto S. Giovanni, morto a Perugia. Studiò legge a Pavia; ma, trasportato dalla sua vocazione artistica, frequentò la
MANUALE
366 scuola di pittura e poi
airEsposizione
blico
deir Alciato^ Sordello e
una
:
corsi accademici di Milano e di
i
di
quadri
questi
uno stato
d'
anima
il
del pittore
tra
i
;
il
:
pretesto
gremite
quali: // Sacrifìcio al Nilo
di
una
[fis^. 2,'^^. il
questo suo lavoro pieno di malinconico fàscino,
in
avversità della sorte ed esaurimento nervoso
poi,
con
si
;
Nel 1835 espose ora Gali. Nazion. di Roma, gustosi.
forse
il
la tragica
diede
nelle
;
la
sua vittima
pittore prevedeva già
fine
sua
quando per
;
morte a solo trent'otto anni
la
Perugia, dopo una triste vita di miseria e di fame. Nel 1867, col Borgia e con
a
Morie di lirnesto Cairoli^ vinse la medaglia d'oro al Salone non rimane ora che un acquarello, inciso dallo stesso pittore,
di
Parigi. Del
tasia inesauribile che pittori
Notevoli ancora
italiani.
certamente
avrebbero
g?7Ì^co^ Boccaccio che spiega
:
La
classificato
città etrusca^
Daiite^
La
il
la
primo
e degli studi.
Altre opere abbozzate testimoniano di un ingegno grandissimo
l'
e
;
un pensiero o
fiume die trascina
lestosa ed indifferente
folla
pub-
Gli scolari
ben costruite
figure
le
ardimenti
simbolo trasparente del Destino impassibile come tra le rive
esprimere
per
colorito è vivace,
trovate e degli
felici
al
Coro della Certosa di Pavia.
un
soggetto pare
composizioni egli ha delle sei lavori,
Venezia. Si rivelò
Brera del 1854 con tre quadri storici ad olio: Cuìiizza^ Nicolò Machiavelli e Cesare Borgia
Aimunciazioììc^ e con Tacquarello In
altri
STORIA DELL ARTE
DI
Faruffini
gioventii
di
e
tra
i
una
fan-
maggiori
di Lorenzo
il
Dante giovanetto^ Baccanale^ La scena
Madel-
Inquisizione^ QZC.
Tranquillo Cremona ('837-1878), nato a Pavia, morto sizioni precocissime per Tarte al
Trecourt
;
dal
Farullìni
;
a Milano.
Mostrò dispo-
studiò alla scuola di Pavia insieme al Faruflini sotto
trasse
molti insegnamenti,
ma
il
suo vero antecessore
nello studio dell'aria ambiente, nel concentrare la luce su pochi punti, nel
sopprimere
i
contorni
per
sfumare
Fig. 388. F. Faruffini
con
:
Il
tocchi sapienti e
Sacrificio al Nilo.
delicati
e sopratutto il
passaggio
IL
ROMANTICISMO
T. Cremona
Fig:. 389.
I!
:
ALTRI ASPETTI DELL ARTE
li
Falconiere
—
IX
Callez. del dott. G. Puricelli Guerra.
(Fot.
dalle tigure allo sfondo,
diare nelle
A
fu
mostre se non
Carnevali detto Picelo, che
il
o(,-
ITALIA
egli
I.
I.
d'Arti Grafiche).
ebbe occasione
di stu-
conoscere personalmente.
di
Venezia poi, dove rimase 8 anni presso un suo
fratello,
seguì T inspirazione
e studiò la tecnica dei grandi veneziani dal Carpaccio al Tiziano, del quale cerca di
riprodurre
la
tavolozza e anche
la
patina data dal tempo.
Nel 1839 dovette fuggire in Piemonte, colpito dalla coscrizione austriaca dopo studiò a Brera con Berlini. Espose: (1860), la nostra vittoria rientrò a Milano e Maometto che fa recidere il capo ad Anna Erizzo; (18G2), Visita alla tomba di ;
Giulietta e
Roma) e
;
Romeo
(1863;,
^'^(^^^(^
di
il
Polo
dal
due teste riunite
(fig.
defini
«
amoroso
un magnifico
dei
Tartari (Gali. Naz.,
in
389).
un atteggiamento amoroso
sempre con A. M., Roma)
riprese e modificò più volte e tatore. Silenzio
Gran Kan
Ottenne con quest'ultima opera un vero trionfo pubblico, grazie alla passione vera, intensa che emana da quel
(1863), Il Falconiere
conquistò subito
gruppo
;
(Gali.
ritaglio
lo ;
;
soggetto che
il
Cremona
stesso consenso nell'anima dello spet-
(1870),
I due cugini i^^.
d'un grandissimo dipinto, preso
390) che
a caso fra
le
il
Boito figure
MANUALE
368 del
dagli occhi profondi di futura
DELI. ARTP:
STORIA
secondo piano e veduto fuori fuoco
bionda
ma
DI
».
La
grazia suggestiva di
donna appassionata,
intraprendente è innegabilmente affascinante.
Melodia Nei
e
In ascolto
ritratti
il
con nuovo
e
Cremona può
T. Cremona
raro senso
Ce ne sono dei ammalata 1878.
(Gali.
:
sfogare
I
ombre
le
bellissimi
bambina
e di quel ragazzo
notarsi ancora
:
Amor
timido
materno^
Ponti, \'arcse).
(\'illa
Fijr. 390.
Da
quella
:
«lue
la
Cugini
più o
sua tecnica tutta personale, maneggiando
—
Roma,
meno
Collez. d'Arte Moderna.
colorite dalla luce sparsa e dai riflessi.
Ritratto di signore (Coli. Gallina,
Milano;
;
Fanciulla
A. M., Roma). In L'edera, (Tav. XIV) che fa una delle sue
tema già svolto nel Falconiere. si dice che colori che Il Cremona morì in quello stesso anno di male insidioso aveva l'abitudine di stemperare nel palmo della mano l'avessero a poco a poco avultime opere,
il
pittore riprende
il
;
i
TAV. XIV.
TRANQUILLO CREMONA:
l'
EDERA.
iMilano, proprietà Signora Oarbagnali ved. Junck
ROMANTICISMO E ALTRI ASPETTI DELL\\RTE
IL
La
velenato.
sua pittura, diceva
figure invadono in
fondo,
il
il
non
Boito,
fondo invade
il
una misteriosa incertezza
esatta e profonda, che quella del fratello di
lungamente, non
Elenco
opere
Cremona
del
tur ti. 1877; La aperina
(app.
Angeli);
La
:
vi
figure,
esposte
(Esposizione Internazionale di \'enezia):
RUratto signora
non
369
può soverchiare.
la
delle
descrive
ITALIA
sono contorni le tutto si fonde in un tremolìo linee. .Ma sotto vi è una scienza così lui, del matematico di cui l'Italia si onorò
le
di tinte e di
si
IX
Deschamps^ lettrice
allon.
^
,878:
mostra
alla
individuale
Faust ed FJeua (app
Ritratto
avv.
1012
del
comm B
Crespi-
Ctcrti\
1874; Ritratto signora Paggio curioso, In ascolto, Testina disegno figlio ddV a more 1873 (app. signora Anna de
V intemerata.
Gallina}:
Il
^
ciotola
acquarello
(app.
Giorgio
MvHus)
186^ Gli 1868 Ritratto di Signora, 1865; Al veglione acquarello (coli. Furiceli, Guerra); Mlodia. ,874; Page boudeur^ 1877 ^app. ingl iioT^hi)', Lederà, 1878 (app. signora Garbagnati lunck); Ritratto Benedetto lune k Ritratto signora Rusconi, (app. G. Crespi) Ritratto Viti. Grubicr, 1877 app ; Ern. Cazzaniga); Ritratto sig. Bellini, 1873 (app. signora Iole Bersellini La Sarzanese,Mestizia,^c<^é\ì; Amor materno, Attrazione, i8r^; 18; ^', Ritratto signora Luvoni, 1872 (Gali. Castello. Milano); La sposa, 1871 ; // sorriso, 1878; Ritratto sig. de Micheli, 1874; Prime gelosie, 1875 acquarello (app. Luigi della Torre)- Visita al convento, Domino, Pensierose acquar, app. contessa Arese Pallavicini La maschera, iS.^; Tenerezze di Ada, 1878 (app. signora Rizzi Una rosa, In ascolto Falconiere,
//
;
amanti alla tomba di Giulietta.
;
;
•
;
Emma
'^7-*,,('PP- ^^''- ^ald^f'^); Ritratto attrice Torelli, Povero ma superbo. Visita al collegio,
Ivan,
Ritratto
1874;
signora
1877; Lettrice, ,878; Donna che si lava acquarello; Fanciulla in camicia acquarello (app. avv. Valdata); Ripassando la lezione ^cc^u^v^Wo- Sotto F ombrello, 1877 acquarello (app. Grubiey); Violinista 1877Donna che si lava. Scolaretta (app. prof. Bordini Paletta); Hi^h life 18- 'acquarello; Testa di donna. Curiose (app. Carlo Lamberti) ; Ritratto di bambina, 1866 (app. contessa Elena Perazzi; / due cugini, 1870; Silenzio amoroso, 1873; Giovi; netta ammalata, x8ti 1 due cugini,
primo
\
tratto
di
Signora,
tratto
di
donna
La
(R.
delusa (app.
Cima)
Ritratto
;
^.Cattaneo,
u^pp.
palco.
Idillio
Ritratto
signora
Donne
pompeiano
Marco
Fanciulla che
Dario Papa ;
Sangiorgi\
Accad. S. Luca);
Calassi);
(app.
abbozzo
Giulia
1868 Polo,
(app.
1863
signora
Papa)
Morbio
;
M
Roma)- Ri-
sig.
Sangiorgiì;' i^/-
(app.
Giov. Cosenza);
legge acquarello
al piano^ acquarello
(app.
(Galleria A.
app.
Donna
Vittoria
Visita al collegio, acquarello
app. Luigi
Pisa)
;
Al
veglione.
In
ved. Crespi).
Daniele Ranzo.m (.843-184.,, nato e morto a Intra, ritrattista e paesista, passò nel ciclo dell arte lombarda presso a poco sconosciuto, ma Tammirazione per il Cre-
mona
richiamò su
vaporoso
e ;_
(fig.
lui
l'attenzione,
senza impasti sulla tavolozza,
schietti,
quando
di
vide
dando i\
avendo
ricavandone
figure
un aspetto quasi
Ritratto della
contessa Greppi,
alle
egli
per
il
primo adoperato
colori
chiaroscuro sfumato e fantastico, che piacque al Cremona elTetti
e quello
di
della
contessa Arrivabene
Studio a Brera, ebbe col
Cremona uno studio in comune. Nella famiglia Troubetzkoy dove per poco tempo fu precettore del figlio il pittore scultore conobbe ambasciatore inglese Paget che lo indusse a andare ad Londra (1877' 391)
-
1
-
Ma
u
MANUALE
370 a
Londra s'ammalò nella sua
ritornò
di nostalgia
dove
Intra,
;
DI
STORIA DELL ARTE
e
poco
dopo morì.
MosÈ Bianchi e
morto
^
Monza.
a
ma
stesso gruppo
sfera prettamente
1840- 1904). nato
Appartiene
alio
esce già dall'atmo-
romantica per
ini-
un movimento veramente realistico. Fece viaggi di studio a Venezia dove s'innamorò Carcano
ziare
col
della
pittura
tiepolesca
Parigi,
dove conobbe
subì
fàscino.
il
Uno
il
Roma,
a
;
Fortuny
sfondo
e
a
ne
toni
di
grigi sporchi sul quale spiccano colori arditi e preziosi
armoniosamente
fusi
tra di loro, ecco la caratteristica ge-
nerale del quadri del Bianchi.
Non volgare
la
evidenza
cose,
delle
esattezza scrupolosa delle torme il
sentimento del colore e che
pittorica
sommo
il
grado
Pontida;
sua
cercata nell'opera
va
i8()4.
la
;
Vigilia
ma
fantasia
Bianchi possiede iS("»3,
la
C071giura
in
di
della sagra^ Fiij. 3Q1. D. Ranzoni Ritratto della contessa Arrivabenc. Milano, Race. On. Avv. G. Gallina. (Fot. Alfieri e Lacroix). :
(fig.
393), Fratelli al
camfo
Fiy:. 392.
(Castello
'M. Bianchir: Laguna in burrasca
—
Proprietà
di
S.
M.
il
Re.
L ROMANTICISMO
ri^)"i^s'^^"^-
XV/; ^^/// (esp. f
E ALTRI ASPETTI DELL ARTE
^--^ ^^^^^--;
-^^
1867,
Legione
le
tinte
vaghe
e
di
una
grande
F,g. 393. M. Ili„cl,i
.•
VisMia a.J,.
,.g„
_
„„„„_
lacq. dal Re), .««rf/rf/ ,«are (Villa Reale,
Laguna
,n burrasca,
efficaci.-
I
e
,sL
(esp
Pa-
.q.
esn
Ja Ì^^L fia
^
;'
vmse con
e
,,,.,„„.^ _j,^^^^ ^^^^^
Monza), ^//....«Waffreschi decora-
morto a Milano, combattè una lunga
la
^•
ÌZ^, ;S.^lt«t
Chwggia, Parole di Dio, Vaporino di Ckioggia.
".^^o-.g.s), nato
tagim .a«lia^'cóntro'ìt"T contro accademismo
371
di .ioUno
,
anog,.a. Barene di ear^.n. a Cino,,.a (Galleria A. M.,
c/uogg,,Ua.
ITALIA
padre. ""-'^ij''^^^^^^ '^^ Far gì] 1881, Laguna tn VanX^TsfTT^^^ ^"r hcrrasca (Prop. di S. M. il Re
Milano), mirabile per
Chiosgia
IX
bat-
sua indole bonariamente pertinace, fatta
MANUALE
372 di
calma
e
di
Fu
forza.
montagna che amava solda,
more il
pittore delie sconfinate distese sfumanti di
il
e per l'assoluta sincerità della visione in faccia alla natura
mezzi per rendere più ariose covd accademica;
con cui
la
Esposizione
pianura
lombarda,
il
gran premio per
l^ompei, di Venezia, del
dall'artista è
fu
una
Duomo
mostra di
di
andò ramingo per tempo guardiano di
la
le
di
(Maloja).
il
paesaggio:
nuovi
opera
an-
ancora un po'
1883,
Piazza
San
(fig.
catene
essere
di
con
montagne
tale
«
l'energia
quadro che
varie parti del
individuale
(Premio Prin-
394),
il
con-
Nel iqi2
».
moltissimi altissime,
al-
paesaggi
di
marine,
Milano, tee. tee.
Sebbene
nato
al
lago di
per
morto
allora austriaca
in terra
educazione,
Garda,
da
amicizie e per senti-
madre, fu abbandonato dal padre partito per l'America
Svizzera e per
porci.
pennelli dal
cercava
hallo^
sua unità ottenuto
nella
prettamente milanese per
mento. Bambino orfano
con
sempre
e
Scuola di
1858-1900), nato a Arco vicino
a Schafberg sopra Pontresina genitori italiani,
quest'a-
Carcano: Cristo che bacia l'umanità.
dei laghi,
Giovanni Segantini
e
F.
Venezia ebbe
di
Per
Federico Barbarossa,
i'^74i
luminosità del cielo avvolge
cetto ideale o mistico voluto
di
i8()0,
tela
Previati relatore, ebbe a scrivere
il
della V'al-
può considerare
si
scuola,
di
Naz,, Roma). Nel 1897, Cristo che hac/a T umanità
cipe UiiTherto) del quale
della
tele:
1873, l\ìrtifa a bigliardo-^
Fig-. 394.
pittorica
metri dalla
tre
sue
le
Nel 1880 ottenne a Milano
'Sjj2^.
reminiscenze
pennellate, senza
larghe
a
della
del Segantini.
lungo manico, stando lontano due o
l'
nelle gole
vide,
si
bruma,
travolgere tela e cavalletto dalle raffiche gelate della tormenta.
Dipingeva
Marco
come quando
fino alla temerità,
Carcano come precursore
freddi.
STORIA DELL ARTH
DI
Nel 1870
fu
la
Francia, dopo essere
rinchiuso
nella
casa
di
stato
per
;
qualche
patronato per
ra-
> >
< o z < H
(/)
< •-I
<
à ti
-e
o
Z ii H < Z -3 o-S U u a
< i o -
IL
ROMANTICISMO
gazzi abbandonati a Milano; ne uscì nel tratto da una prepotente vocazione i
corsi serali a Brera.
Nel
1879, ^^ ^^^^ ^^
fascio di luce
e
le
Nel
per
col
1873
dense tenebre era reso
ITALIA
mestiere di
373
ciabattino
»;
ma
si
procacciò
gli
»
IN
mise a dipingere e a frequentare medaglia di bronzo per il paesaggio.
l'arte,
ebbe una
1878
'^iifonio
^^-
DELL ARTE
E ALTRI ASPETTI
con
grande molta
stima;
il
Fu
efficacia.
contrasto
tra
acquistato
il
per
300 lire, che gli permisero tuttavia di procurarsi uno studio proprio. II suo difetto principale è nella deficienza dell'esecuzione, nell'ostentato disprezzo delle forme e talvolta nella scorrettezza del disegno ma queste mancanze sono ad sole
;
usura compensate dal sentimento
di
spira da questi quadri affascinanti
:
poesia, di ingenuità
e spesso di grandiosità
che
primi e mirabili tentativi della tecnica divisioni-
stica.
Fig-. 395.
G. Segantini
:
Avendo preso moglie all'aria
e
libera.
Ritorno all'ovile (disegno
nel
1881,
si
stabilì in
:
Bacio alla fontana^
il
Raccolta dei
Idillio.
l'influenza spirituale del Millet,
Pusiano
per
dipingere
La
Il pastore
39_^\ Pastorelle^ tutti tenui di soggetto,
luminosa; Benedizione delle trasbordo
:
culla vuota..
Gregge
pecore.,
ma
e sincere;
la
mostra personale
1886,
Ave Maria
-^
'884,
Messa prima
Tosatura
Il
delle
sua
scorge
padre all'o-
visione nuova e %
capolavoro purtroppo rifiutato a Brera e premiato a
con medaglia d'oro;
si
la
innamorato. Ritorjio
pregevoli per
in vinto^
straniera
trovata
Dite madri, nei quali
sono opere però originalissime
vile
cola
Propr.'avv. G. Gallina.
Brianza a
bozzoli^
Il bacio della croce.
Maria a
—
Segantini aveva oramai
è morto^ (fig.
carbone)
Trascinato dall'amico Grubicv, ardente sostenitore dell'arte
del divisionismo a puntini e a striature,
via
al
pecore^
Ave Amsterdam 1882,
1885, pic-
a Milano.
sempre
campagna, soggiornò a lungo a Caglio Valassina nell'alta Brianza, dove {(tz^ Alla stajjga. ultimo quadro del periodo prealpino della sua arte (ora Galleria A. M., Roma Tav. XV). Nel i
Segantini, attratto
dall'aperta :
MANUALE
374
ragna e dopo aver vagato alquanto questo
secondo
periodo:
si
1884-87,
DI
ferma a Savognino dove rimane diversi anni. Da
Milano)
La
Q:cc.
;
tutti
nelle montagne^
ha montanara
R., Vienna), // meriggio
I.
Le vacche
primavera,
G. Seg-antini
Segantini salendo
nelle Alpi,
:
sempre
V
L'Angelo
della vita
—
Milano, Galleria d'Arte Moderna
trasferisce al Maloja dove
si
muore
nel
1900. Nel 1895,
397, Esp. a Venezia, ora alla Galleria N. di Berlino) coìijortato dalla fede. Sul Maloja, Il frutto deW amore (xMuseo di Amburgo) ;
Ritorno al paese
tive
madri
^
riatto (fig
molto ammirato
In queste tele
(Gal-
Angelo della \^ita (fig. 396, Galleria d' A. M. capolavori che danno a chi li guarda un'emozione intensa. Nel 1S94
Fig-. 3s*ó.
il
Maggio
R., Dresda); Cavalli al /otite (Galleria
Pascoli alpint\
(Pinacoteca di Monaco);
U' aratura
al giogo (Galleria Henncberg. Zurigo); leria
STORIA DELL ARTE
dell'
(al
Belvedere, Vienna)
ultimo periodo, oltre
duce un elemento nuovo
:
l'apparizione,
alla il
;
Amore
Dolore
Le
cat-
alla fonte della vita.
riproduzione dal vero,
fantasma come
;
il
pittore intro-
personificazione dell'idea-
IL
ROMANTICISMO
E
ALTRI ASPETTI DELL ARTE
IN
ITALIA
375
.^ *;-.•
^i
,ir-^'^
V
M
Z a
k^
«
•
-
-•'•
I o
te
>
5
ha
.4
V
.MANUALE
37^
%
i*
(;.
Segantini
:
iQoo, per l'Esposizione di Parigi,
morte
v//a, la nahira, la
In
t
^
Pig. 39S.
lità.
STORIA DELL ARI
DI
Toscana,
(fig,
grandioso
trittico
rimasto incompiuto:
La
precursore del movimento romantico fu Giuseppe Bezzuoli ^1874-
Stefano Ussi (1822-1901), nato Montanara, prigioniero degli quadro
Fig-. 399.
\'ita (l'acnello di trittico).
398).
1855), autore ^q\XE)ì irata di Carlo
brità col suo
La
S.
:
La
Vili a Firenze. e
morto
Il
a Firenze,
suo miglior allievo fu
combattente a Curtatone a
austriaci a Theresienstadt, giunge di
cacciata del duca
d' Atene (fig. 399,
Ussi: La cacciata del duca d'Atene
—
Roma,
:
ora
Galleria d'Arte
colpo
alla
alla cele-
Galleria d'Arte
Moderna
IL
ROMANTICISMO
Roma,
.Moderna di
ALTRI ASPETTI DELL ARTE IN ITALIA
E
esposto a Firenze nel
1861, e a Parigi
377
1867, dove ebbe
nel
primo premio. Quest'opera segna un progresso notevole come disegno, specialmente per
lavorare
Marocco
al
frutto
e
;
La
scorta del governatore.
Naz.
velli (Gali.
Bartolini e
Andò a Tappeto^ La
nome
col
quadro
Luigi Mlsvinm
ove introdusse
dealismo
(«
sono dure
gli
(i
suo Machia-
ritratti
e fra gli altri quello
genere
il
con
sacro
da Romano, successo nelle
813-1888}, nato a Berlino da genitori
insegnamenti
Ingres. Nei suoi scritti sostiene
di
Epistolario artistico», Siena
e convenzionali
Eudoro
:
Le
;
e
ma
1893);
le
Firenze,
visse a
italiani,
principi
i
sue pitture sacre e
Cimodocea sui monti della Messenia
natalizie e
i
Siena). Il
dell'i-
storia
di
(Galleria
To-
pare7itali di Platone (Gali. A. M.,
cacciata dei profanatori del Tempio, S. Crescenzio, Alerone, ecc. Cartoni:
Natività della ì^erginc^ Assunzione della Vergine (mosaici sulla facciata del di
Figlia
della
altrove.
Antica Moderna. Firenze)
La
Il
di Ezseliiio
Disfatta
:
di Ciro Menotti (Gali. Naz. di Roma}. Trattò
Modena ed
festa del
(1806-1864}, nato a Modena, studiò con Bezzuoli, Benve-
premiato a Firenze nel 1862. Fece buoni chiese di
La
:
concezione elevata, manca di vita e di calore.
di
fece gran
si
quel viaggio furono
di
famiglia dell Arabo, Festa a Fez^ tee.
Roma,,
di
Adeodato Malatesta
rino);
Ma
cercò presto un'altra via nello studio del colore vibrante del cielo.
l'artista
nuti,
colore, rilievo,
duca Gualtieri, ed ottenne un clamoroso successo.
tìgura del
la
il
Ebbe un
fratello.
Mussini, dotato
Duomo
Cesare, pittore.
profondità di pensiero, rimane nell'esecuzione artificiale e
di
sbiadito.
Amos
Cassigli ^1832-1896}, pittore
Battaglia di Legnano [Galleria Moderna di
scarso valore
faele.^
:
Maria Stuarda^
autore
storia,
di
di
Firenze}, e di molti altri quadri storici
Boccaccio, Francesca da Rimini, Arcangelo Raf-
Congresso di Pojitida. Nel 1872 a Milano espose:
Principe Eugenio, Carlo
Em. Ili
una molto mediocre:
di
Em.
Filiberto a S. Quii7tino,
a Guastalla., Carlo Alberto a Pastrengo,
q.cc.
ecc.
fasti del RisorCarlo Ademollo (1828-191 1), nato a Firenze, preferi riprodurre gimento nella: Morte di Ugo Bassi, Ultimo assalto a S. Martino, Incontro di Vttt. Emanuele con Garibaldi.^ Monaco Almachio che tenta impedire spettacoli glai
diatori (Gali. Pisani di Firenze}.
Antonmo
Ciseri (182 i-i 891), nato a
Ronco
e
morto
Firenze
a
dodici anni per studiare pitture col Benvenuti e col Bezzuoli. sacri e storici
;
ma, quantunque fosse tenuto a suo tempo
non possiede certo straordinarie
tore insigne,
di teatralità e di falsità
niale e acuto biografo
»
era
la
doti artistiche
ma
di
coscienza
;
ma
Ora, è appunto questa deformazione
Lavorò
sistematica che
il
soggetti
i
amici un
pit-
certo egli pecca spesso
che spesso ne esalta eccessivamente
lente deformatrice attraverso alla quale
loro maggiore pregio.
;
(evidentemente voluta di colore. Secondo
trasformare ogni scena mistica in un caso
mediazione
Predilesse
e dai suoi
venne a
ove
il
il
Rosadi, suo ge-
merito, egli voleva
questo processo Ciseri vedeva
toglie
ai
suoi
le
«
di
cose.
quadri
il
otto anni alla: Strage dei Maccabei \qx\\mo ài'àX'Ko^'à.dX
^
MANUALE
5/8
STORIA DELL'ARTE
DJ
per
SUO capolavoro. Nel 1863
il
compì un quadro di mezze figure al naturale Date a Cesare :
quel ch'è di Cesare^ e un altro
dimensioni
stesse
delle
Homo
seppe vendido, Ecce
Roma,
Naz. di
suo
fig.
Giu-
:
(G,
ed
400),
il
Cristo portato al sepolcro,
:
ma non
sono forse migliori
re-
una critica severa. Fu quanto mai fecondo ritrattista; sistono ad
suoi
i
circa
ritratti,
andati sparsi per tutto
:
Ecce
mon-
il
do fra più conosciuti citiamo Giovanni Duprc, scultore Poggi, i
;
Fig. 400. A. Ciscri
sono
200,
Homo — Roma,
Naz.
(Sali,
:
Luigi Venturi, Giovanni Prati Guerrazzi, Gino Capponi, tee.
Ciseri fondò nel 1860 una scuola di pittura sotto
11
cietà cooperativa fra gli scolari
per sopperire
spese.
alle
La
»
quali
i
scuola
ricordati ancora
Cosimo Conti
(1825"',
Pietro Aldi
852-1 888), allievo del Mussini
(i
10 paoli
So-
di
«
al
mese
scolari pregevoli e fu appro-
30 anni, diede
Vanno
vata anche dal governo della Toscana.
forma singolare
obbligavano a pagare
si
fiorì
la
:
scultore e restauratore di opere d'arte.
:
Funerali di Pompeo^ Ultime ore
della libertà senese (palazzo dei Conservatori in Campidoglio).
Il
PucciNELLi,
Ma
verso
il
Laxfredini, Michele Gordigiani, ecc.
metà delPOttocento ebbe
la
che fu poi detto dei
»
macchiaiuoli
»
inizio a Firenze quel
e che fu
;
movimento
non soltanto notevolissimo per
degli artisti che ne furono iniziatori o che vi aderirono
;
ma
per
artistico il
valore
grande influenza
la
che esercitò sullo sviluppo e sulle tendenze di tutta Tarte italiana negli anni seguenti influenza che, sotto certi aspetti,
I
macchiaiuoli.
—
Fu
si
può
verso
Michelangelo a Firenze alcuni giovani
come
!in arte
;
quali cercavano
i
1848 che cominciarono a pittori,
riunirsi
nel
caffè
desiderosi di novità, ribelli in politica
un indirizzo nuovo
quanto più
e
possibile opposto
vecchia pittura accademica. In questo primo gruppo di rinnovamento, aperto a
alla
tutte
le
massima
regnava
discussioni, alle idee più arrischiate,
i
sua
la
Parigi (1855) dove trionfavano paesisti
entusiasmarono
tre giovani pittori
come
si
disse della
<(
macchia
»
Tivoli,
e la
Altamura, Borrani,
quando fu aperta Tesposizione di quali Corot, il Daubigny. il Rousseau
il
i
in
Altamura
e
;
massimo buon umore
via
mandati
ivi
caffè Michelangelo; essi erano: Morelli,
teoria che
il
Frequentato da principio da Ussi, De
libertà.
Cabianca, tee, esso cercava ancora
la
non ancora scomparsa.
dire
il
:
esplorazione
De
dal
cenacolo del
Tivoli. D'allora in poi trionfò
e cioè della visione
sommaria
delle figure
ROMANTICISMO
IL
E ALTRI
ASPETTI DELL ARTE
e delle cose, riprodotte tenendo conto del loro valore
contorno
ed opere degne
toscani,
quali
questa scuola generò eccellenti
;
Degas
artisti
i
ITALIA
coloristico
originali,
confrontate con
di essere
1\
con
grandi
379 che del
più
loro
caratteri prettamente
impressionisti
francesi
e Manet.
Telemaco Signorini (1833-1901), nato e morto a Firenze, pittore anche lui. Telemaco non ebbe la pazienza di seguire cominciò col dedicarsi
l'accademismo
e
studio libero del
in
lettere
alle
;
i
di
Giovanni,
corsi accademici e
scriveva delle polemiche argute e mordaci contro
favore delle teorie artistiche più
nudo per
figlio
divertirsi alle spalle dei
rivoluzionarie
;
compagni troppo
frequentava diligenti
e
lo
dei
modelli dalle pose pseudo-classiche. Appassionato di politica, leggeva Mazzini e Prou-
dhon nel
;
mentre, irrequieto e geniale, verseggiava e dipingeva con uguale
1856 che
confronto
facile
al
Cercò
a Venezia,
egli ebbe,
il
dilettantismo in cui
allora e trovò
una tecnica
primo impeto d'entusiasmo per si
facilità.
Fu
vera
in
colore, larga e libera
di
l'arte
trastullava.
originale, sobria
di
concetto, efficacissima nel rappresentare atteggiamenti violenti e scene del più acuto
verismo. «
Non ebbe
macchiaiuolo
dispregiativo
in
»
;
fortuna con
ma
i
suoi primi lavori e ci fu chi per disprezzo lo
Signorini ed
simbolo
gloria.
di
Fig. 401. T. Signorini
:
Le
i
suoi seguaci trasformarono ben
Le sue
tele di
pa^^ze a S. Bonifazio
—
soggetto
militare
chiamò
presto questo
ebbero
Venezia, Galleria d'Arte Moderna.
fin
da
MANUALE
?8o
DI
principio miglior successo, per ragioni
STORIA
DlilL ARTI-:
Ma
più che artistiche.
patriottiche
pittore
il
ritornò ben presto alla sua prima maniera, modificandola e sviluppandola verso una forma d'arte più perfetta, verso un verismo più semplice e più profondo. 1856, Studi sul Ghetto di Veìiezia
1861, Quadri di battaglie
:
Venezia,
(Galleria d'Arte -Moderna, fioreiitino (Galleria d'Arte
Riportava dai suoi
fig.
1865,
\
^^
P^^'^^
^ ^-
i^o^tif<^^io
401); L'Alzaia; Novembre, Vecchio mercato
Moderna, Venezia'.
ripetuti viaggi a
conobbe
Parigi dove,
principali artisti del
i
tempo, una visione sempre più gustosa e personale della vita. Rimase famoso il Felice voi galline che 110/1 andate a scuola. Altre sue opere Fuori Porta quadretto Adraina a Ravenna (Galleria Naz.. Roma) Bagno penale di Portofrrraio, Toletta :
:
;
del mattino. Ponte
Vecchio,
Nei campi. Un E morì come visse
Settignano,
—
Santa Croce da via dei Malcontenti, Sole di sera a colpo di vento (Museo civico, Torino), qcc. povero, allegro e innamorato dell'arte.
Serafino de Tivoli (i 826-1 890), nato a Livorno, morto a Firenze, studiò col pittore Markò e combattè per Tindipendenza a Curtatone e a Montanara, andò a Parigi nel 1835 e vi
si
stabilì nel
1873,
dopo un viaggio a Londra. Poco favorito dalla fortuna, morì all'ospedale di t'irenze, quasi dimenticato. Dipinse
Senna a
La Senna
St. Denis,
:
La
a JMarly,
Antica Pescaia a Bougival, Campagne romane, ^zc. -
a
S.
del
Cristiano Banti (1824- 1905), nato Croce, morto a Firenze, allievo
Nenci all'Accademia
pinse un zione,
:
che
di
dinanzi alVinquisi-
Galileo
come opera
disprezzò
poi
Siena. Di-
troppo accademica, per cercare
l'inspi-
razione nella sola realtà. Lavorò molto,
ma
non espose quasi mai, non avendo
bisogno alle
sue
di
vendere
i
buone condizioni
sue opere,
stessi artisti
una
:
dopo
Le la
rivelazione per
// ritorno dalla pesra
sul lago di Bicntina, riposo.
finanziarie.
raccolte ed esposte
sua morte, furono gli
suoi quadri, grazie
Tre
Giovane trecciaiola
veccJiie
(app.
rn
comm.
Lino Pesaro, Milano); Le predone.^ Lausanne toscane (fìg. 402). Dipinse anche
Fi.:. 402.
e. nanti
:
l'avsunnc toscane.
molti
quadri
senza
titoli
interessanti e significativi
speciali.
Silvestro Llga (1826-1895), nato 3 Modigliano, morto a Firenze, povero
ROMANTICISMO
II.
e
dapprima
ASPETTI UELI.'aRTI;
ITALIA
IN
381
Dipinse
alTospedale.
dimenticato.
E ALTRI
genere del Ciseri, suo
nel
maestro, scene complicate e farraggi-
nose
ma
;
vita militare e gli studi
la
di battaglie lo ravvicinarono alla realtà
e
gruppo
al
del Signorini. Predilesse
soimetti minuti di
con semplicità
e borghese, trattandoli
Opere
di primitivo.
contadinesca
vita
migliori
Firenze)
(Galleria Pisani.
Una
tadmella fiesolana.
Ulotivo dal
;
ha madrr^ Paese Campagna del Gabbro, he bambine
pensiero,
Primo
che fanno
Gli occhiali della nonna^
le signore.
ha
dolore,
cazio7ie al lavoro,^
Nel
con.
L," aspettativa,
di Mugello^
Un
Una
;
gabbrigiana^
esposte a ^'enezia 18S7 vero,
Cucitrici-
:
1861 aveva
Ciociara
(fig.
403).
a Firenze:
esposto
hHmboscata dei
h'edu-
leggitrice,
bersaglieri.
Odoardo Borrani
(1834-190^),
nato a Pisa, pittore e patriota, professore all'Accademia di Firenze dove
aveva studiato sotto
il
Bez/jjoli e
il
Fifj. 40.5. S.
Pollastrelli
maestra
e
ben presto
dei principali all'I
fra
montag ne
pistoiesi.
Fate
di S. Monica.,
:
renze e s'iscrisse subito
:
si
1827-1903), nato a ^'erona, fra
come
fece apprezzare
perfetto.
Nemico
innamorato
il
bianco delle
non
e col
Banti, più tardi
eccellente acquarel lista
forti
monache
cuffie
ricorse solo alle
porcile al sole)
sul
»
perchè
nero degli
monache:
una qualunque
contrasti di colore fu da
certi
morto
canali veneziani;
e
Roma. Venne
a
per
il
gli
forte
abiti
;
ma
il
valore e
di il
sole ed
a Fi-
nei
come
nel suo;
può negare
il
fàscino,
come
disegno
il
Lo
dissero
di
colore
Maìidriana
Questa smania
nelle sue
i
quadretti
suoi
per ottenere questa macchia
bastava e cercava
(1868)
informava
rapporto.
spesso riprodurre
spinta talvolta alPestremo, si
Roma
colorito e
altra opposizione violenta di tinte.
lui
non
amava
:
stabili a
si
di ogni convenzionalità ricercava gli effetti
delle
chiesa
macchiaiuoli, diventandone una delle figure principali.
i
suoi lavori a quei due grandi principi che sono «
di Firenze, Mietitura
le fortificazioni
Goldoni., ecc.
Nel 1861 andò a Parigi col Signorini e
ciociara.
Speranze perdute.^ Al coro, h' Arno., Interno della
la carità,
Vincenzo Cabianca
La
Un veglione di mascìiere Suo primo quadro fu horenzo il Magnifico si salva nella sacrestia del Duomo
Michelangelo che dirige
1859);
:
uno
macchiaiuoli.
i
Lesa
sua vera
la
diventò
Pergola. Dipinse poi
(med. d'oro, nelle
natura fu
la
;
«
e
dei
vedute
i>
tra fantastico e misterioso,
MANUALE
382 che esercitano molti
di questi
suoi quadri.
del giorno^ Gondola brucia,
Sotto
ponte dei baretteri a Venezia^
Giudecca,
La
Tra
La pace
Sul far il
STORIA DELL ARTE
DI
i
notiamo
quali
// caligo a Venezia,
:
Le mura
del chiostro^
del
convento.
404) Le monachine, S. Angelo all'isola di via, Sulla marina di Viareggio, La casa
(fig.
neve a Venezia, Piccola
ad Anacapri, Reminiscenze di Amalfi. Il bagno fra // Tevere alle forte di Roma. a Venezia
gli scogli, ^zz. Nel
1889 espose
:
825-1 908, nato a Livorno, morto a Firenze, grandeggia macchiaiuoli per spiccata originalità e per valore artistico, non ancora completa-
Giovanni Fattori tra
i
;i
Fig-, 404.
V. Cabianca
Sotto
:
mente apprezzato,
ma
ligioso di-aneddoti
T. Signorini parla
Bezzuoli. che lo
senza un soldo pre
la
tasca
di
come
lui
addirittura
:
gli
durante
animali, e specialmente
Nel i85q fece molti studi
di
i
battaglia. (Gali.
E
il
Fattori andò a
vinse
il
Magenta
premio col suo
A. M., Firenze. Seguirono
Madonna
della Scoperta
1870, // Principe
tutta
Ma
il
vita
la
:
egli
fu
molti
:
per modelli
sui
salienti episodi di il
quadri
militari:
ferito a Custoza (Gali. Nazionale.
avendo
Magenta
paesaggio della famosa
canipo italiano alla battaglia di altri
spesso
cavalli.
a studiare sul posto //
re-
suo vero studio fu sem-
comandato dal generale Lamarmora
Amedeo
libro
soldati francesi accampati alle Cascine ed
governo bandito un concorso per quattro quadri
e Solferino,
un
suoi coetanei. In
un discepolo indisciplinato del
di
senza casa e senza studio.
;
i
strada dove disegnava chiunque incontrava e lo colpisse un poco
sceglieva spesso anche
il
ponte dei baretteri a Venezia.
forse molto superiore a tutti
chiamava matto in
il
1868.
Magenta
Attacco alla
(Pin. mun., Livorno);
Milano'^; //
quadrato
IL
ROMANTICISMO
del 49° Rcgg. a Ciistoza (Firenze;;
ho
scoppio del cassone
(fig.
ASPETTI DELL ARTE
E ALTRI
405),
ha
ITALIA
IX
383
carica di cavalleria a Montebcllo
Linea di
(Livorno)^
battaglia.
Avrebbe continuato in quel genere di lavoro se non fosse stato rimproverato da Nino Costa, tornato allora dalTInghiltcrra, di non essersi dato all'arte nuova. Il ed a queste passeggiate dobbiamo Costa lo condusse fuori con sé in campagna macbellissimi studi di paesaggi toscani e romani. Dopo il 1870 fu invitato con ;
i
Diego Martelli a Castiglioncello dove dipinse con passione e
chiaiuoli nella villa di
con arte meravigliosa: Riposo., 1889; Ritratto di viia Falciatrici 'comm. Lino Pesaro. Milano.
Fìg'. 405.
Da
G. Fattori
:
Lo scoppio
numero
quelle impressioni trasse gran
appassionò negli ultimi anni della sua vita:
(collezione
piglia
del cassone.
di
per
acquetorti, arte
1872, Pasture.,
Mercato
Piazza Montanara (naufragato tornando dall'Esposizione di Filadelfia) al pascolo \ 1886,
Maremma
ptdedri in in
Btwi
un'epoca
\
al pascolo^
1887, ^^
1893. Butteri
di pessimism.o,
fece
J"^/^^
1894,
\
un quadro
di
delle pecore \ 1889,
Maremma
tosca^ia.
realismo atroce
:
gli
onori e
gli agi
pure
della sua vita di
;
e
;
quale
la
si
di cavalli a 1
880, Cavalli
La
inarca dei
Negli ultimi anni,
Dimenticato
presenta un soldato morto, vicino ad uno stagno fangoso, in mezzo
sempre, fino all'ultimo
Martelli);
ai maiali.
;
rap-
Lavorò
morì poverissimo, avendo sempre disdegnato-
conservare intatta
la
sua fierezza di artista libero e indi-
pendente. In
Piemonte/
una scuola
d'arte,
nella
prima metà
grazie specialmente
del secolo passato,
al
anche Torino seppe crearsi
marchese Roberto d'Azeglio, uomo
di
grande
MANUALE
384 ingegno, al
Re
artista
anche
lui
e
che era necessario, per
DI STORIA
consigliere di lo
nin.L
ARTE
Re Carlo
sviluppo artistico del popolo, rendere
preziose collezioni del palazzo, riordinare Tarmeria e coteca (1832). Nel sori
1842 ebbe luogo
furono chiamati alTAccadeniia,
Cario allievo di
^
Arienti
(1801-18731
Alberto. Costui fece presente
la
medagliere, aprire
prima Esposizione
tra gli
nato
il
ad
altri
il
Arcorc
Palagi,
in
pubbliche
di il
la
Pina-
Torino, ^^alenti profesBellosio,
il
Brianza, morto
Conconi. a
Bologna,
Luigi Sabatelli, professore alPAccademia di Milano e poscia nominato
À
le
di-
IL
si
IN
ITALIA
385
Col Galliari dipinge più
di
loo scene che poi riproduce''in quadretti.
trovano nelle pinacoteche
di
Alessandria e di Torino
del Canaletto.
Opere sue
ROMANTICISMO E ALTRI ASPETTI DELL'aRTE
theon (Galleria Lochis, Bergamo)
Nove paesaggi
Piazza del Pan-
Veduta di Venezia (Brera)
Lifenio di convento.
;
:
;
Galleria di Torino).
Francesco Gonin (1808-18S9),
torinese, facile frescante e
cellente nell'acquarello, trattò la tempera, l'acquaforte,
Vacca all'Albertina (1820), sposò nel
una
1837
litografia.
la
del
lìglia
buon decoratore,
ec-
Allievo di Luigi
maestro scenografo
col
Teatro Regio (1837;. Promessi Sposi. Nel 1840-41, insieme al Il Manzoni lo scelse per illustrare Bellosio, dipinse due Sale al palazzo Reale di Torino ; decorò un Teatro alla Spezia, il Carignano a Torino, e diverse chiese di Torino; anche il Tendone del Teatro Regio
quale aveva collaborato e prese
suo posto
il
al
i
è
una
Carlo
delle sue
di Savoja
181 5-1882), torinese, tìglio di (iiuseppe pure
lui pittore.
Emanuele IL La monaca
Paolo Emilio Morgari Studiò sotto Biscarra
Tossano,
Mondovì,
di
e
;
molti quadri
i
Monza
di
lasciò molti
^cc.
ha
Duca
opere migliori. Fra
:
morte del
(Brera).
Carrù, di
di Santhià, di
affreschi nelle chiese
Pitture murali nella basilica
mauriziana
Scalone del
;
palazzo Reale. Decorò pure con Gonin l'antico Palazzo del Parlamento a
Torino.
Enrìco Gamba (1831-883), pittore di figura; quale discepolo di Overbeck cercò di nobilitare anche il quadro storico. Ebbe notevole successo nel 1854 con: I fiinerali di Tiziano., buon lavoro ma di una tristezza opprimente; Assassinio di Fra Paolo Sarpi (Galleria Arte Moderna. Torino), ì^ittorio Amedeo IL La Carmagnola (Gali.
Naz.
Roma).
di
Andrea Gastaldi (1826- 1889), quale
al
i
torinese, continuatore di quel romanticismo eroico
liberatori d' Italia attingevano
all'Albertina,
si
distigue per la efficienza
forma, corretta ed austera. Opere sue
sempre nuove forze di resistenza. Professore drammatica del concetto e la bontà della dal
Sacrificio di
1847-69:
Àbramo, Addio
di Gesù e di Maria^ Vespri Siciliani, Pia dei Tolomei, Barharossa dopo Legnano,
Bruto minore, Pietro Micca,
Il
prigioniero
di
La
Savonarola,
Chillon.^
sete
dei
tortonesi assediati (Acc. Albertina).
Massimo d'Azeglio
798-1 866), nato e morto a Torino.
(i
è certo
politico e di scrittore
parla assai nobilmente di questo suo
—
soltanto però per
dirsi quella di il
1833
e
il
un modesto
1843
•
P'*^
di
uomo
superiore alla sua fama d'artista. Tuttavia egli fu un
pittore sincero che volle studiare direttamente dalla natura
così che
La sua fama
ma
i
amore
quadri
di
:
nei
«
artistico e veristico
—
paesaggio
schietto innovatore
fig.
la
sua
Miei ricordi per
il
»
egli
paesaggio
:
opera pittorica può
407}. Essa è circoscritta fra
tardi la politica lo prese tutto.
Esercitò più colla penna che col pennello un' influenza grandissima sugli artisti del
tempo
e lavorò moltissimo
(casa Poldi-PezzoIi_
mante.
La
;
nel
1833-43.
Opere
più
apprezzate:
La
ve^idetta
L' ombra di Argelia, Il combattimento di Atlante con Brada-
morte del Montmorency, Contadinella in
marchesa Luisa d'Azeglio,
(in
collab.
con
un mal
Molteni, nobil
passo.
Ritratto della
donna Clotilde
Cornaro,
MANUALE
386
M. D'AzejjIio
Fig. 407.
Firenze). Si conservano
Brera. Bello
STORIA DELL ARTE
DI
alcuni
suoi
lavori
studio di paesaggio è
il
Paesagfgio
:
suo
Francesco Gamba (i 818-1887), nato Germania le sue peregrinazioni artistiche dorf. Direttore della
di
Milano, Castello.
nelle gallerie di
Bernardo^ Veduta di
Torino,
Roma
e
alle
Ulisse accolto da A^ausicaa.
:
a Torino, paesista di marina. Diresse
in
e s'inspirò ai pittori della scuola di Diissel-
Torino, ebbe molte cariche, Dai suoi viaggi riportò
vedute: L'isola di Helgolaiid (1880 esp, a Torino
eccellenti ^S'.
Pinacoteca
—
Leytti, Inter ìio di bosco
^
;
La Dora
al piccolo
Canale di Erasmo a Rotterdam,
Antico -canale in Normandia^ Scogliere e villaggio olandese, Francoforte sul Meno,
Ostenda^
Lago Maggiore,
anche numerosi
S. Pietro a
Roma^
Canalgrande a Venezia,
ecc.
Fece
ritratti.
Angelo Beccaria (1820-1898), nato a Torino, ebbe degli accenti più vivaci e personali maestro del Re Umberto, lavorò dal 1845 ^^^ 1880. Notevoli opere [/^i sito nella valle di Lanzo (1845) Trainonto del sole^ La colazione di un facchino. Diana e Atteone, La vita rustica. Nel parco. Crepuscolo, Presso il lago. Comari del vil:
;
»
laggio, ecc. I
sono
suoi lavori sono a Torino, a Firenze, a Venezia nelle gallerie private
posseduti
Paesaggio^
dall'avvocato
Camerana
l'eduta della vallata
Spezia, Il prato, Il mattino.
della
La fontana
di
Torino.
Opere
Magra^ Riviera di degli
telivi, Il
principali Scstri,
:
La
;
molti qtiiete.
Pantana presso
crepuscolo. Strada dei canifi^
IL
La
sera^
ROMANTICISMO
Ritorno dal lavoro^
E ALTRI
Vespri.
ASPETTI DELI, ARTE Sorgente,
IX
ITALIA
387
Altacomha^ Bufera iuiminente^
Niibi^ tee. tzz.
Carlo Piacenza
(i
814-1887), nato a Torino, pittore di paesaggi melanconici;
anno colTacquarellista JuUierat. Nel 1833 nominato professore di pittura alF Accademia militare, fu per qualche tempo maestro della Regina Margherita. Suoi lavori dal 1845-1884: Mattino d'autunno., Veduta presso Gioveno., Ritrovo di cacciatori., inaile d\4osta. Lanterna di Genova., Tranquillità campestre., Riposo di contadini.. Mattino a Gressoney^ tzc. studiò 5 anni all'Albertina e un
Giuseppe Camino (18 18-1890),
si
acquistò popolarità per
la
sua fantasia
di
sce-
nografo.
Ma
l'artista
che fu veramente grande tra
i
paesaggisti piemontesi, è
:
Antonio Fontanesi 818-1882), nato a Reggio Emilia. Venuto giovanissimo in Piemonte dove ebbe largo consenso e numerosi imitatori combattè nella legione Manara e dovette rifugiarsi a Ginevra dove visse a stento vendendo le sue acqueil disegno. Frequentò lo studio di Diday e di Calame, ma si forti e insegnando accostò maggiormente ai paesisti francesi come il Daubigny, che allora era a Ginevra e che gli diventò amico. Il Fontanesi espose a Parigi col Corot e col Tro^^on, destando la loro ammirazione, pur rimanendo fedele al suo temperamento italiano. Si recò a Londra nel 1865 ove si inspirò al Constable e al Turner ed acquistò i
;
:v* -
- r^^-^;;
Fi
A. Fontanesi:
Novembre.
• -,~i,
^-^ :}^ ''f^
MANUALE
388 una luminosità più diffusa
un posto
di
e
una visione poetica più elevata. Tornato
professore a Firenze
a insegnare figura. Trasferito a
ramento che attratto
chiese
come
un posto 1"
e
Torino dove
paesaggi
e
si
alla
chiese
in patria,
invece nominato a Lucca, dove fu costretto
fu
fu
poco apprezzato,
Belle Arti
in
Dovette
fu tale
(Giappone alla
suo sco-
il
sua per
ritornare
in
Yeddo,
a
la
lumi-
Italia,
dopo
nuovamente a Torino (1878) dove espose
stabilì
grande Esposizione
tutta fatta di preparazioni a chiaroscuro,
nel
modo
qualche
dell' interpretazione.
idealità
significativi
ma
di direttore delle
due anni, gravemente ammalato
numerosi
;
giapponese, afììne
era dall'arte
nosità delle tinte e
STORIA DELL ARTE
DI
di
pastosità,
di
del
Ma
1880.
Tarte
sua,
velature, era più atta ad
M^-
Fifr. 40't.
A. Fontanesi
interpretare degli stati d'anima che
grosso
non
Alla fonte l'abbeveratoio.
:
a riprodurre
continuo
pubblico. Avvilito dell'insuccesso
morì nel
e
il
vero;
e
freddo
lasciava
dell' indifferenza
della
il
critica,
1882 dopo aver lavorato sino all'ultimo per vivere dignitosamente.
Soltanto nel 1901 all'Esposizione internazionale di Venezia fu riconosciuto quel
grandissimo pittore che paesisti (fig.
in
Rousseau
Corot,
408); Alla
fonte
realtà era stato e e
Daubign3\
V abbeveratoio
messo
Sue opere ffig.
409);
in
un posto assai vicino
principali
Marina
:
in
Le
inibi.
burrasca,
ai
grandi
Novembre Altacomba^
Solitudine^ V Aprile, Bufera iimìiinevte.
A Roma
il
quel particolare litica
dell'ultimo
movimento romantico ebbe breve durata e non felice stato d'animo che imponeva governo papale.
Uno
de'
e fu presto alla
città
la
suoi maggiori esponenti è
:
soffocato
da
grettezza po-
IL
ROMANTICISMO
E ALTRI
ASPETTI DELl'aRTE
IN
ITALIA
389
Francesco Pooesti (1800- 1893), nato ad Ancona, morto a Roma. Allievo del Camuccini e dei Landi, nella sua lunga vita passò dal romanticismo al classicismosi affermò pittore non comune nel suo grande affresco in una sala del Vaticano, attigua alle stanze di Raffaello
e di piacevole esecuzione,
¥\<^.
grande Urbinate.
Un
ma
:
// doi^ma della Concezione, di composizione sapiente di effetto disastroso per T immediato confronto col
410. F. Podesti
:
Il
martirio
S.
Lorenzo.
suo quadro: V Assedio di Ancona^ fu premiato a Londra e a Parigi e fu famoso a suo tempo esposto ora alla Pinacoteca di Ancona, ci sembra vuoto nel significato e manierato nell'esecuzione. Altri lavori suoi // maraltro
;
:
tino di S. Lorenzo iùg.
mone
opera giovanile, ancora interessante; Giudizio di Salo-
Re Carlo Alberto': Torquato Tasso alla corte ambedue lodati molto dallo Hayez Boccaccio
(per
Brescia",
^lo]',
;
;
Ferrara (Galleria Tosio, Brera). Fra gli affreschi
di
MANUALE
390 suoi note,
:
Psiche e
350
Danza ad
ritratti
STORIA DEM.'aRTE
DI
delle ore (palazzo Busca-Serbelloni, Milano). Dipinse
200 a pastello
olio,
Come fu detto in precedenza, membro dell' Accademia di S. Luca,
e fu
aveva fondato
Nicola Consoni storico,
valenti quali
( i
S
l4.-
Consoni,
il
884), nato a
i
severo e corretto nel disegno
piazza
Santi
il
Gagliardi,
accademica,
a quella
Grandi,
il
una
Apostoli
Fracassine
il
Ceprano romano, morto a Roma. Pittore
studiò
;
in
come insegnamento
scuola di pittura privata, di poco superiore artisti
e letterato.
Minardi, professore di Belle Arti a Perugia e
il
dove studiarono
pure scultore
400 opere
col
Sanguinetti
Perugia, indi
a
Em-
Cena di Minardi a Roma. Dipinse degli affreschi sulla vita di Gesù, fra cui mosaici della facciata viaìis (Loggie vaticane). Altri a .V. Paolo: Cantoni per :
i
soffitto nel
palazzo
di
Marino Torlonia;
Cristo.
V Innnacolata (Cattedrale
di
col
un
;
Diacovar.
Croazia). Ricevette commissioni dalla Regina attoria, da Pio IX, ecc.
Pietro Gagliardi
(i
809-1890),
Girolamo
Crocijìssione (S.
buon frescante: Due
degli Schiavoniì
;
Concezione,
affreschi
I
(in
profeti
S. Paolo);
Ago-
(chiesa S.
stino; Sipario del teatro di Viterbo, ecc.
Francesco Grandi
(1831-1881)
romano. Studiò a
Luca
S.
col Venuti
stinse nelPaffresco, dei e S.
Lucchesi,
Paolo,
M.
Paolo
di
Giovanni
Apollonia,
S.
Trastevere,
in
Paolo
.V.
:
nelle chiese
S.
di
di-
si
;
di
San
di
che parla al
S. Paolo cacciato dagli
popolo.^
ebrei dal tempio, Innocenzo III e Leo7ie III (S. Giov. Laterano)
da
^. Lorenzo ticano) S.
Brindisi
;
(Va-
Martirio di S. Lorenzo
;
Lorenzo),
Cesare
q.cc.
Fracassini (1838-
1868), nato a Orvieto,
Roma. Modesto ma però con molta
morto
a
geniale, o-
verità,
espres-
sione e fantasia. Allievo del Minardi,
dilesse le
formò poi da
si
drammatici e soggetti or?
i
vaste composizioni decorative,
sipari
da
teatro,
yunia che neria
;
per esempio
La
del
'
Fiacassini
:
I
Martiri frorgoniensi.
Ar-
teatro
coìisegna del carro
a Fetonte (teatro Apollo) 4U. C
:
ascolta la ninfa li-
(sipario
gentina)
Fig.
Pre-
sé.
pario del teatro
di
;
Orvieto.
Si-
IL
ROMANTICISMO E ALTRI ASPETTI DELL ARTE
Nel 1864 eseguisce affreschi nella basilica
di
S.
ITALIA
I\
Lorenzo, per
39I quali preparò
i
molti studi e cartoni conservati tuttora nella Galleria Nazionale. Notevoli per Teffetto
drammatico,
suoi scorci
i
e
tiri Ci orgonien si (tìg. 411);
P'ra gli artisti
viamo
Ferdinando
beato Canisio davanti a
//
che seguono Tesempio
Mariani
buoni affreschi
Fra
sue opere maggiori
ed
metodi
i
/ viar-
:
(\'aticano).
pittorici del Fracassini
tro-
:
Cesare
mura
suo chiaroscuro. Sono
il
quadri suoi
i
chiesa
nella
:
826-1901), romano, allievo di Minardi e di Silvagni, eseguì di
S.
sale del Ministero delle
nelle
;
(i
(Casa Savoia)
;
/:;;/.
Finanze
Filiberto che raccoglie le
Emanuele
Vittorio
III
in
Lorenzo
S.
fuori
le
e nella cattedrale di Ascoli Piceno, ecc.
aderte dei suoi sudditi
(Teramo).
// presepio e la sepolt?ira di Gesii
Re
di pittura di
citiamo:
Lucia del Gonfalone e
quand'era
Il
principe
Mariani fu professore Napoli
di
;
socio o
fu
Presidente di molte accademie italiane ed estere.
Guglielmo de Sanctis (1829-1911), romano, autore del: Ritratto di donna OlÌ7npia Pamfili (G. M., Roma), molto suggestivo, e di quelli della Regina Margherita^ Re Umberto, Aleardo Aleardi, Samuel Smiles^ Longfellorv^ Don Fedro quadri storici del Brasile, Capitano degli Svizzeri (Gali. Mod. di Roma). Tra i
:
Michelangelo^ Ferruccio (Museo di Torino); Galileo (Gali. Giovanelli, ^'enezia), tzz. (1839- 1908), romano, ben noto
Francesco Jacovacci premiata a Torino
lonna,,
Roma); Episodio
1883, e
con egual fortuna
della
la pittura
potenza e naturalezza
verità,
ad
Vannutelli
Vittoria Co-
di
e
olio e l'acquarello.
Le sue opere
risaltano
per
((
espressione, proprietà di colorito, cognizione grande
natura, profonda coltura dell'arte
della
VI
sua
la
f ambasciatore veneto [Gd\\. X.ìA.,, 1881caduta di Venezia (Roma, 1884). Trattò pure il ritratto,
Alessaìidro
;
per
»
De Gubernatis).
834-1 894), nato a Genazzano, allievo del Wursinger di Vienna. Studiò pure in Francia, Spagna e Olanda. La sua maniera derivata da
Scipione
buone tradizioni e
forti
(i
studi sul vero non fu guastata dall' insegnamento accademico.
Rimase sempre personale anche mira
meno
riusciti
scelta del soggetto, la finezza dell'osservazione,
la
gante. Trattò vari soggetti
costumi veneziani al
ballo,,
da
Vitt.
teliate,,
nei quadri suoi
:
;
ma
sopratutto
dedicò
si
Passeggiata dei nobili sotto
il
il
;
nei migliori
amore
II
Ritratto
I funerali di Giulietta di Re Umberto, q.zz. ;
(Galleria Arte
Fontana (1827-1908, da Montesampietrangeli (Ascoli allievo di Palmeroli e di Minardi. Primo quadro, esposto
fu Orazio
S.
Brancadoro
Frascati.
Lorenzo
e
all'assalto di Ratisbona. Altri
Pesaro,
Damaso,
a Petriolo Macerata. ;
Statua nel
Aquila,
Recanati,
a Santi Apostoli,
Massimo, Moscetti, Ricci. Malta
ai
Uinvito
idillio,
Moderna, Roma); Le Man-
Luigi
Tivoli,
scene e
Coro di un'antica cattedrale con processione^ Maria Stuarda (acq. per Pitti
Km.
scultore,
alle
Un
palazzo ducale^
am-
saporito ed ele-
colorito
con
si
A
Opere
81
Fermo,
lavori
monumento Minardi
:
Roma
pittorici
palazzo
anno dipinse un quadro per
sue di scultura
a
Ostia, ^cc. tee.
Quirinale, a
al
Piceno), pittore e
S.
nel 1850,
a Genazzano,
Affreschi
Spada,
Martino
:
a
palazzo
a
e S.
Marco
Statua di S. Filippo d'Argirio^ per
(cimitero,
Roma).
MANUALE
392
STORIA DELL ARTE
DI
Cesare Maccari (1840-1911), nato a Siena, venne a Roma nel 1867 e vi si e seppe ben presto stabilì. Fra gli allievi del Mussini egli fu certo il più eletto imporre la sua superiorità tra suoi compagni d'arte. Dipinse ad olio, a tempera, a fresco con ugual maestrìa e le sue opere al Senato e alla Santa Casa di Loreto ;
i
rimarranno uno dei più notevoli monumenti della pittura storica e sacra del sec. XIX. Ma se, nel concetto, si eleva sopra la maggioranza dei pittori del suo tempo, nelFesecuzione
è
spesso pesante e troppo preoccupato della rappresentazione quasi
e
nato
contro
i
Regolo^ Cicerone
Papirio Ciir~
Catilina,
Curio
sore^
Senatori,
Se-
del
allreschi
Attilio
:
romana
storia
di
negli
es.
p.
soggetto.
del
servile
Nelle scene
materiale
Appio
Deiitato,
e
412) questo di-
(fig.
da una giusta
fetto è riscattato
e solenne visione della grandio-
tema grave quando del
sità
ma
;
diventa più
Maccari vuole
il
rappresentare scene di
temporanea
//
:
vita
con-
di
plebiscito
Roma, Funerali
di Vittorio E-
manuele 'Palazzo comunale Nel
Siena).
1895
rappresentò
Le
con grande efficacia: della
Vergine (Casa
Altri
affreschi
eseguirli
dalla
crudele
condusse nori Fig. 412. C. Maccari
:
Appio
e
i
Senatori.
non
che
lo
morte. Opere michiesa
Roma)
incorona
le tre
;
il
colpito
malattia
Affreschi
:
per
ma
;
perchè
Sudario,
nale)
;
del
Amore
S,
che
Grazie (Quiri-
Deposizione di Papa Sil-
Vittoria Colonna che niedita sulle poesie di Michelangelo^ ecc.
verio^
Pio JoRis (1843-1921), romano, allievo Arti di
cesso
alla
litanie
di Loreto).
preparò
Palazzo di Giustizia potè
di
il
Roma
dal
1855
quadro storico
^^
di
di
1861, accademico
Edoardo Pastina, professore di
Luca
S.
nel
1901
;
trattò
nuova maniera nella: Fuga di Papa Fz/genio
alle Belle
con
suc-
IV {Gallerìa.
Nazionale, Roma), di forte effetto coloristico.
Ebbe e
la
medaglia d'oro alTEsp.
una medaglia d'oro la
Dresda per
il
Parigi (1900),
suo quadro
:
la
croce della legion d'onore,
(ìiovedì santo (Galleria di
San
Mercante di antichità a Toledo^ Dopo la questua^ benedizione^ Lo scrivano pubblico {^q^. 413), Passatempi in giardino^ Miria-ìn^
Luca). Altre opere
Dopo
a
di
Mercato di
fiori,,
:
//
battesimo^
Pcscivendola.
ROMANTICISMO
IL
La proclamazione artisti nuovi,
non base
di
E
Roma
ALTRI ASPETTI DELL ARTE I\ ITALIA a capitale
rado propensa ad incoraggiare
di
degenerarono troppo spesso nei appunto
la pittura
una
artista di
i
a
:
demia
di
durante
S. la
ma
Luca ed
i
si
nel
lui
fra
1874,
fu
nomade di
Lo scrivano
uno
stile
aspetti, qualche primitivo pittori stranieri
come
il
quadri moderni. gustoso
da
pittore
compianto generale,
il
Ma quando
sulTorizzonte
un
pubblico.
a
Marina
di
come uno
Pisa. dei
Camuccini
ragazzo con
Spinto indipotenti e
più
e Coghetti.
poi
travolto nella bufera del '48 e dimenticò l'Accala
natura e prendere da
garibaldino eroico, suggerimenti per
specialmente, esercitava su di
mise a percorrerla e a copiarla con amici suoi
derla con efficacia,
anzi
tutta prova.
suoi principi, per contemplare
La campagna romana, naria;
del
suoi primi quadri lo rivelarono
per fortuna sua
sua vita
—
Roma, morto
scrupolosi riproduttori del vero. Studiò ;
di
preziose in
un ardimento a
Fig. 413. P. Joris
col Podesti
—
vetrine dei negozi
suoi imitatori, in acrobatismo e leziosità.
Nino Costa (1826- 1903', nato
ma
ideali,
di
commerciale, a
e
pareva farsi più manierata o più falsa apparve
sincerità e di
pendente ed ardito,
le
Roma
morto a
Fortun}-,
un elemento
formose, monaci rubicondi, ragazzi smorfiosi,
che purtroppo popolano ancora molte fra Si aggiunga che la virtuosità cromatiche
Mariano
borghese
inferiore,
l'arte
di cardinali rosso-vestiti, ciociare
spagnuolo
tutto
città
non sempre animato da grandi
spirito irrequieto, e
di
importò nella
393
lui
da
toscano o senese del Quattrocento.
Bòcklin e Federico Leighton
e contribuì ad orientarlo verso lo spirito
che
il
quale
informava
in
sue opere future.
un'influenza
pittori,
proprio, secco e quasi duro
le
lei,
straordi-
ed inventò, per ren-
ricordare,
Conobbe gli si
sotto in
certi
Ariccia
affezionò molto,
Inghilterra
la
pittura
MANUALE
394 preraffaellita.
Questa sua tendenza ad
sentire nelle sue
Dopo
:
adottare tutte
le
Roma
1865
viventi colla
al
il
mise
Si
Michetti e
molti giovani
secessione che prese
simpatizzò con
a
colla sua
il
che
artisti,
nome
di
Notevoli fra
le
Ma
scrivere
a
anche
si «
Eletto
ha
«
Voto
gli
»
e
;
aspro
sarcasticamente
fu
intanto continuava a dipingere e a esporre
mostre
Grosvenor
di
raggrupparono attorno
In arte libertas il
e visse
»
Ad
a
battitura
del grano.
di scirocco (bellissimo; (Costume
figura degni di personificare e glorificare in Italia
il
fu
Gallery,
in
le sini-
una specie
non senza pena per al di
sopra delle
La
di
circa solite
415), l^a 7iinfa
(fig.
dei marinai nel
Il riposo
orientale.
non
New
attirarono
gli lui,
Aricinum
fontem
della
e
raffinata.
gusto del pubblico
L'influenza esercitata dal Costa sui giovani
sono
giudicando
lui,
severità e facendosi innumerevoli nemici.
due modelli, ha cappella di Santa Giustina. Autoritratto,
gliori
414).
macchiaiuoli, senza però
i
maniera cosi sobria e
sue opere:
del bosco. Barca peschereccia^
v-y-f
tìg
fa
Firenze e quando potè rientrare nella sua
allora
vent'anni. contribuendo però a innalzare
mediocrità.
Roma,
(Gali. Naz.,
violenza e talvolta anche l'ingiustizia delle sue critiche
la
tramonto.
e
suo
il
scuola.
sua
dove aveva molto successo patie di
1870 rimase
specialmente a Londra, nelle
all'estero,
Ma
;
massima franchezza e
Palizzi e la
il
per Firenze
d'allora.
Inveì fra altro contro
contro
Anzio
sulla sfiaggia di
si
rimase deluso, vedendosi poco apprezzato dai suoi concittadini e dalla
stessa critica d'arte artisti
elevarsi al disopra del piatto realismo già
loro teorie. All'impressionismo preferiva la pittura di paesaggio rac-
intima. Dal
diletta
Donne
Roma
1859 lasciò
il
colta,
1852,
STORIA DELL ARTE
DI
schiava
turca,
I
ecc.
molto feconda
movimento
in pittori di
preraffaellita.
I
mi-
:
Modesto Faustini ii 839-1 891), nato a Brescia. In gioventù fece dei quadri storici come h^ arresto di huisa Sanfelice. Poi si dedicò a soggetti sacri Storie di S. Giuseppe (basilica di Loreto), cui bozzetti si trovano alla Gali. Naz. di Roma. :
:
i
Adolfo de Carolis, nato
umane nobilmente
H'i;j.
414.
stilizzate
N".
in
nel 1874 a Montefiore (Ascoli Piceno
,
pittore di figure
atteggiamenti decorativi.
Costa; Donne sulla spiaggia
di
Anzio
—
Roma,
G.illeria N'azionale.
II.
ROMANTICISMO
ALTRI ASPETTI DELI. ARTE
E
Fiff. 415.
N. Costa
:
«
IX
ITALIA
395
Aj fontem Aricinum
Nino Carnevali, nato a Roma nel 1849 ^ morto nel 1915. Fu autore, di quadri di genere ma amava comporre grandi tele: Il colera a Napoli^ he di Terni, dipinte con buon vigore, ma debolmente concepite. :
A
Napoli
e
città
le
—
ancora
la
Italia
il
loro vero centro
stiche
ma
:
in
comuni
artistico,
artisti.
E
la
furono un così detta
vero
ma
fondo,
acciaierie
nell'Ottocento
la
— come riconoscono
vivaio
Scuola
«
molti
di
di Posillipo »
ottimi
e
andò famosa
essa non indica gruppi di artisti che abbiano tendenze o tecniche artie costanti
:
ma
piuttosto artisti che
hanno
meravigliose bellezze del cielo napoletano e ad esse la
onore;
province meridionali che in essa riconobbero sempre
anche di alcuni eccellentissimi in
sempre
pittura di paesaggio fu
in
sentito prepotentemente
hanno costantemente
le
inspirato
loro opera di pittori.
Giacinto Gigante (1805-1876) per il primo riprodusse il paesaggio con spirito moderno e si può considerare come il vero precursore degli impressionisti. Da giovane
si
addestrò con successo nella litografia,
nelFacquaforte,
pittura ad olio,
nella
nelPacquarello e sopratutto nella mezza tempera su carta tinta. Molto apprezzato a Corte, lavorò pure per gF Imperiali di Russia e per
numero
a soggiornare
in
Italia.
di gusto e di efficacia coloristica
Consalvo Carelli a
15 anni
sentante
:
(i
Le
sue
(fig.
41
J
^edute di
gli
Inglesi che venivano in gran
Napoli
e della Sicilia
sono piene
ò).
808-1900), nato alPArenella
un magnifico disegno comperato
di
famiglia
di
dalla regina Isabella di
pittori,
espose
Borbone, rappre-
Piazza Vicaria a Napoli. Viaggiò con Massimo d'Azeglio.
MANUALE
3q6
DI
STORIA DELL AR
TE
JMP '•^
-K,
-*V
^w
'v^
/-.'
^ / V
C'^
ROMANTICISMO
II.
fra
opere sue
le
Le rimie di
:
ASPETTI DELL'artE IN ITALIA
E ALTRI
Capri^ Paludi pontine^
Pesto,
397
Canìpagna romann,
Roccie di Astura, Castelpisaiio^ Cascate di Tivoli, Dante nella foresta, tee. Filippo Palizzi
mia
818-1899;, nato a Vasto, morto a Napoli. Studiò all'Accade-
Napoli col Bonolis,
di
ma
dal
vero e studiando
sempre notevole contrasti
dei
detto che
la
la ricerca di
delle
e
Palizzi soleva dire
:
«
fatta vi è
il
ebbe un'enorme influenza forse
il
Roma
la
suo
:
il
la
luce del sole.
ma
pelo,
superficiali
le
sui pittori napolitani del
Donò
delle sue
alla
Galleria
:
quale degli animali
il
non solo
gli
del
suo tempo,
i
Nazionale
quali
d'Arte
»
esageravano
Moderna
di
arte.
Fra
i
dipinti di più vasta
La
;
compo-
Episodio
caccia^
della
Gregge die
417),
tra gli italiani moderni,
»
questa critica
e
;
Fu
opere, circa trecento studi e bozzetti, nei quali pos-
progresso costante della sua
(fig.
al
maniera, è
dal contorno.
Uscita degli aniiìiali dall'arca (Villa Reale Capodimonte)
aW ovile
Inspirato
ossa mancano». Presidente della «Promotrice
le
Domenico Morelli (1826-1901), nato scitò,
Nella sua
apparenze
battaglia di Villaf rabica. Episodio della catastrofe di Pompei^
torna
genere.
oggetti ed agli animali giovandosi
agli
specialmente da Nino Costa
intrinseco.
maggior parte
siamo seguire sizione
valore
quadri di
ai
del chiaroscuro e prescindendo
sua arte non andava oltre
molto aspramente
ritraendo con predilezione
via,
cercando di avvicinarsi sempre più
dare rilievo e vita
sfumature
sua
simili
all'arte,
colore sotto
del
effetti
gli
la
composizioni,
nuovo indirizzo
diede
Morelli,
da solo
trovò
animali all'aperto in piccole
gli
fu
(i
nella sua
meritò
il
regione,
titolo
ma
in
e
di
morto
a Napoli. Di lui
pittore nazionale
tutta Italia,
nuove
;
e
si
perchè
disse che, unico la
sua arte su-
feconde correnti
arti-
MANUALE
398 stiche
sebbene
e
;
negare che, dopo
liani
del secolo
Canova,
il
XIX.
una fabbrica
in
strumenti di
di
neo-classiche,
molto povero, dovette accettare un posto
;
concorso per un soggetto dantesco influenze
stata spesso criticata, è dif-
sia
stato la figura più alta fra gli artisti ita-
sia
egli
suoi debutti furono modesti
I
zone
tempi l'opera sua
in questi ultimi
fìcile
STORIA DELL ARTE
DI
come pure
:
fisica
Dante nel Purgatorio,
nel quale
Borgia a Capita,
Cesare
nel:
Arti
Belle
poi studiò alle
;
di gar-
vinse un
e
rintracciano
si
altra
sua^opera
giovanile.
Pasquale
Villari,
suo intimo amico sin dagli anni
Fi-r. 41^.
cognato, fu
grande iniziatore spirituale
il
partì
per
Conte
e più
suo
tardi
Lari
di
di tutta
teneri,
Topera
di Morelli ai
e Taiutò a libe-
tentativi
dei
veristici
Morelli aspirava però ad un'arte più complessa ed universale quando
altri.
Roma, ove conobbe
^^
quadro: 1847,
:
dell'Accademia per avvicinarsi
rarsi dalle pastoie classiche
Palizzi e di
D. Morelli
più
gli
Aladoniia
ultimi
cJìc
culla
Puristi
«
il
»
e gli ultimi
Bambino,
«
Nazzareni
».
Un
suo
a Gaeta), serba tracce^(del
(ora
loro influsso passaggero.
Nel 1S48 prigioniero e
ed
egli
schierò col popolo contro
si
si
1848,
Toloviei^
La
gli
V Angelo
ferito
alla
studi e vincere
il
pensionato
fronte,
II lo
insieme
fu
fatto
fece rilasciare
;
all'Altamura
[col
La Pia
dei
che appare a Corredo. Del 1850-52 sono:
conversazione di Vittoria Colonna con Michelangelo.
Soffiava allora tare le
Borboni;
salvò per miracolo dalla fucilazione. Ferdinando
potè continuare
quadro:
i
un vento
infido per
noie della censura, tanto
quella
i
giovani sospetti di liberalismo pontificia
che
quella
;
borbonica,
e per.Jeviil
Morelli
IL
ROMANTICISMO E ALTRI ASPETTI DELL ARTE
IN ITALIA
forma
trattava soggetti di storia ecclesiastica che alludevano, sotto stie
popolo oppresso
del
tati in cielo
:
(Capodimonte"
significato palese
—
la
gli
1855,
;
storia cioè del
angu-
velata, alle
condannali al supplizio^ I marliri por-
Diartiri cristiani
i
399
stessi:
Iconoclastici
monaco
(Capodimonte), oltre
bizantino Lazzaro che
si
lascia
al
bru-
opera —
mani piuttosto che distruggere la propria ne hanno uno nascosto il « quale non sfuggi a Re Ferdinando che fece chiamare il pittore e gli disse Non fa a pittura con cierte penziere a dinto ». (Non far della pittura che abbia dentro certi pensieri). Questo quadro ebbe un successo clamoroso. Ora. forse, l'entusiasmo che esso suscitò può sembrarci alquanto esagerato per quel ciare
le
;
:
Fiff. 419.
D. Morelli
tanto di accademico che serba nelle figure, certo è che
la
forti contrasti,
composizione è grandiosa,
come
in
tutte
tina, 1 freschi veneziani ; cepite
noscere
gli
artisti più noti,
Cristo deriso.
le
il
1859,
La
in
posano
quali
disegno
tele del pittore.
le
durante parecchi viaggi
:
che non agiscano
più
poderoso,
colorito
il
ardito,
;
a
Seguirono: 1836, Mattinata fioren-
barca della vita (Di Criscito, Napoli), opere con-
Italia e all'estero
e di vivificare
il
dove
suo talento
il
iMorelli
con
ebbe agio
di co-
correnti più ardite
le
Trovò al suo ritorno Fambiente napoletano troppo / Vespri Siciristretto ed opprimente e cambiò spesso residenza. A iMilano fece liani ; a Firenze espose: iSói, // bagno pompeiano. Poco dopo, in onore al romanticismo, imperante allora, creò il suo byroniano: 1861, Co77te di Lara {fig. ^18), del pensiero artistico straniero.
:
efficacissimo per
onde
;
1
semplicità di concezione e tragicità
di
effetto
;
1865, Cristo sulle
867, // Tasso e Eleonora, preparato per T Esposizione mondiale di Parigi,
impose, più che per
il
si
soggetto, per gli effetti di luce arditi e nuovi. In tutti questi
MANUALE
400 quadri
storia
di
ricostruzione
di
il
STORIA
DI
DIil-L
ARTE
Morelli oltrepassa colP immaginazione fervida e geniale
ambiente
e di
fatti
per
alPevocazione
elevarsi
la
semplice
visioni poetiche e
di
artisticamente quasi perfette.
Questa sua qualità dominante trionfa fra
nelle sue
sue opere sono quelle che maggiormente
le
ci
rievocazioni
Come
sfondo
studiato dal vero
ma
alTini alla
—
della vita
—
alla
intuito dal
grande pittore nella sua rassomiglianza con
brulle ed infocate:
1863,
//
Cr/s/o
Deposizione e iuihaìsaviazione di Cristo; 1873-76, Cristo deriso
Fi"-. 420.
(per G.
Verdi);
D. Morelli
:
Le tentazioni
Cristo in Galilea^
^^
1875,
Tutti questi quadri esposti a Venezia nel
ma
l'opera che più scosse
tonio
(fìg.
il
La
[^^^.
onde;
no-
1872,
\\^), Gli ossessi
Sant'Antonio.
figlia di Jairo^ Il fìgliìtol prodigo.
grande pubblico fu:
1878,
Le
tentazioni di Sant'An-
420), ossia l'eterno contrasto tra l'attrazione del piacere e l'ascetica rinunzia ai
angeli (Galleria Naz.,
Roma;
un progetto anteriore, concetto e
la
visione
il
e salendo
«
delle
pittore per esprimere gli
Il
di
sulle
le
1901 furono ammirati e lodati dalla critica,
beni terrestri; 1883, dimori degli ^higeli;
terialità
Renan
paesaggio orientale magistralmente trattato, sebbene non
il
campagne meridionali
stre
che
atTascinano, perchè più
nostra mentalità modernista, e alPinterpretazione storica di Cristo.
del "^^angelo,
(Tav.
XVI
Cristo nel «
alti
sempre ad
:
1893-1)3,
Gesit nel deserto servito dagli
quadro che doveva rappresentare, secondo
deserto tentato dal
Tentazioni
di
Sant'Antonio
diavolo >'.
».
Ma
ed allargare
fu modificato dal
misteri cristiani, purificandoli da ogni sensualità e altezza
di
il
ma-
pensiero più sublime.
Morelli lasciò pure molti schizzi e disegni interessantissimi
:
Cìesit
in Galilea.^
> X > <
t
.'
o "j -1
u z e e o H
u <
UJ
=
8 ^ z u s o a
^.
w
Gesù che la
scaccia
ARTE
1\
1
lALIA
vìortr del liatlisld.
401
(icz..
eseguiti per
Amsterdam.
di
Scrisse d'arte nella:
"
Tito Angelini
artistica di
^'ita
dopo
della Scuola Napoletana
educò
La
profanatori dal tempio^
i
grande Bibbia
di Napoli,
E ALTRI ASPETTI DELL
ROMAMiCLSMO
IL
1848 e Filippo
il
Pali/.zi ».
»
(1878), e nei:
«
Ricordi
Professore dell'Accademia
un'eletta schiera di giovani artisti.
all'Italia
Saverio Altamura (1826-1897), nato a Foggia, morto a Napoli, studiò lettere, fisica, chimica, filosofia, e finalmente si dedicò alla pittura ne! 1845; ^ ^i raccolse ed
plausi
vinse insieme a di
Roma,
grado
Lo
allori.
nel
lui,
che
Morelli,
stesso
1847.
'^
pensionato
ne aveva «randissima stima. Mal-
tutto
ciò.
l'
pure
Altamura,
atteg-
giandosi a rinnovatore e rivoluzionario, non
mai a liberarsi frammista a ricordi
dall' inlluenza classica,
riusci
romanticismo
di
Ne fanno prova
vecchio stampo.
Babilonia
in
donna adultera 1
vecchi
La
(acq.
La morte d'un
848,
discussioni i
;
vivaci
1
;
:
1
Principe
d'Aquila)
crociato^ che
tra
accademici
suoi la-
i
847, Gli ehrei Cristo e la 847,
vori freddi e compassati
esuli
di
//
suscitò
giovane scuola
la
;
e
Nathan^
profeta
figlia di Jefte.
Combattente, prigioniero
a morte, scappò
e
condannato
Firenze e poi ritornò a
a
Napoli con Garibaldi nel
i8(5o.
Sotto
l'in-
fluenza romantica della Firenze medioevale,
un trittico (1861) sulla storia del Buondelmonte Tradita^ Nozze, Funerali, quest'ultima tela si trova alla Galleria Nazionale di Roma. Col Mario vincitore dei dipinse
;
Cimbri^ fregio Senato, vinse
il
decorativo
nella
sala
concorso nazionale
1865.
Odi vecchi
zione
di
Napoli,
e
(fig.
del
421
amori nuovi (Esposi-
ora
Ritratto di Carlo Trova
Colonna)
Galleria (Ist.
Un
figlio
spirituale del Morelli,
inutile
pentimento
\
e
il
sotto
al
Fi-^.
nel
421. S.
Altamura.- Mario vincitore
1833, niorto nel
18)3.
quale l'aiutò nei suoi primi quadri,
l'amò poi teneramente
avvenuta a solo 28 anni, quando all'Istituto,
;
dei
Cimbri.
B. A.. Firenze).
Bernardo Celentano, nato a Napoli
un
,;
toccava
già
le
fino alla
vette
Mancinelli, Celentano, viaggiò a
morte
della
Roma,
Può esser detto come in quello :
del giovane
gloria.
Firenze,
pittore
Finiti gli studi
^'enezia,
Mi-
Angelo (Capodimonte) fu la sua prima opera importante; 1860, S. Francesco Saverio al Giappone \\)\:^\\x\o)\ i8(3i, 7/ Co)isiglio dei Dieci, suo capolavoro (Galleria Arte Moderna, Roma. fig. 422). lano:
1857, Cellini che spara da Castel S.
Questi lavori sono ragguardevoli per
la
perfezione del disegno e lo studio accu-
Ki};;.
-122.
1'..
rato degli elìciti di dri
.storici
Celcntano
cjueirepoca:
di
:
Il
Consi<;^li(» dei
luce all'aperto.
questo quadro e mentre si
STORIA
MANUALI-: IM
40':
lo
i8f)3,
//
Sono
Dieci
DELI.
—
AR
Roma,
il
d'Arte Moderna.
niente
a
bisaccia. Davanti a
Celentano cadde morto. Rimasto incompiuto,
Roma,
trova ora alla Galleria Nazionale di
(".alleria
più semplici e più suggestivi di molti qua-
Tasso infermo di
dipingeva
lE
e seduce
specialmente per
il
crudo
verismo del volto malato ed esaltato del poeta.
Gioacchino I'oma (1838-1891), nato a Galatina (Lecce, morto a Napoli. A 10 anni ebbe un posto gratuito all'ospizio dei poveri di Giovinazzo, dove mostrò inclinazione per
il
disegno. Recatosi più tardi a Napoli fu arrestato dalla polizia borbo-
^
^,:.:«:.^>^^Ti^>!^>,J> -^^.iHBga»?^»,.,^.^.,:. ^:
Fig-. 423. (r.
l'oiDu
:
[^ui
Sanfclicc in carcere
ROMANTICISMO
II.
due mesi
nica e trattenuto
E
ALTRI ASPETTI DELI. ARTE
in carcere.
IJ Emi inia del Tosso, e col premio
All'Esposizione del
403
1859 rnandò un quadro
100 ducati che allora
di
ITALIA
IN
vinse,
aiutò
:
rivolu-
i
Sanfelice in carcere 'fig. 423) è ritenuto un suo capolavoro. Altre sue opere sono: 1866, Esame rigoroso^ Clemente Ì'/I nasconde le gioie del ì^alicano. La mola dei Trovatelli^ he educande al dell'orfana^ La inessa in casa^ Romanzo in convento. La coro. La comu7iione zionari.
Nel 1860 combattè con Garibaldi.
Liiisa
confessione.
Guardando
suoi
i
non
lavori
si
pensa alla tecnica
non
tenue, eppure X impressione è tale da
contemplata.
Toma
Il
monache, con
la
e quasi
maestro nel riprodurre
La
C. Miola
•*-'•
:
i'iauto inugraio
pioggia di cenere dei
\
—
nel
con Morelli. Si perfezionò
ma
'estroio
in
Francia con
senza genialità. Sue opere
devota
La Erinna
conventi di
di
penombra
del coro
Xapoli.
di
(Acc. di Firenze), opera
stupenda,
alla perfezione.
Meissonier.
181^5.
:
Plauto
424); 18C7, 7^«/iw, esposto a Parigi; i-'^JJ, di Delfo. Ritratto delV abate Vito Eornari, La Circe,
la
volta
1840 a Napoli, frequentò ITstituto di B. A. e studiò
fig.
La maga
sagrestie,
di
Municipio
opprimente per l'atmosfera fosca riprodotta
Camillo Miola. nato colto
scene
colore
il
mai più Topera una
dimenticare
luce dei ceri e delle lampade che guizza fra
l'isT-
e delle chiese.
è
disegno è timido,
il
;
di Lesbo,
La
La
Fu un
pittore
equilibrato e
mugnaio (Municipio Villa di Orazio:,
Danaide,
sentinella di
Xapoli,
di
1S80, Oracolo e la Sibilla.
Tarqiiiììio
prua (Capodimonte
;
Bimba
Pinacoteca Nazionale. Roma).
Giuseppe Boschetto, nato nel 1841 e del Palizzi.
Sue opere:
1863,
gelo al lavoro, Lttcrezia Borgia,
De
Napoli;
anch'egli
Galileo Galilei dava?iti
Le
Francesco Netti (1834- 1894, Napoli col Bonolis e col
a
allievo
del
Morelli e
agli inquisitori, Michelan-
proscrizioni di Siila.
nato a Sant'Erasmo
Viso, poi
a
Roma
conobbe
in il
Colle Morelli,
Bari). e
Studiò a
cominciò a
MANUALE
404
trattare soggetti di storia antica (acq. dalla
follìe
iSòy
e vi
rimase
Tutti questi quadri imitano
il
J.<'
di colore e spigliatezza.
[
di
Greco.
I
Giti dia fori
luce e di colori,
la
signore alla corle
Più
tardi
:
Netti
Dopo
il
Dopo un^ orgia.
d'assise.^
mondano il
L'acqìiazzoite^
allora
in
eseguì
voga
;
sono
una Eruzione
suggestivo.
Edoardo Dalbomo. napoletano, nato splendore
Coro
Saffo^ bozzetto.
;
genere francese
del ì^esKvio di carattere fantastico e
lo
Haydce.
di
tre anni. Di quell'epoca
Uscendo dal hallo alVaU'a,
con vivacità
ARTE
DI LI.
Parigi quale commissario alla organizzazione della sezione italiana
air Esposizione del
resi
STORIA
Regina Aladre, ora a Capodimonte;
Si trasferì a
veglio ve..
Le
:
DI
nel
1S44, Accoglie
nelle
luminosità, lo spirito ardente e
sue la
opere
tutto
sensualità della
TAV.
XVII.
ROMANTICISMO
IL
ALTRI ASPETTI DFLI.'aRTE ]N ITALIA
E
405
una Iresciiezza straordinaria. A iS anni espose alla « Promoti ic ice » di Napoli: Cainpagna pugliese (acq. dal Municipio); i8()7, due paesaggi suoi furono acquistati da Casa Reale e si trovano a Capodimonte. di
una vivacità
e di
incompreso e perseguitato dai suoi concittadini ed andò a Firenze a raggiungere « macchiaiuoli »,con quali aveva molta affinità. Come essi semi profondamente Tattrazione di Parigi, dove si recò e si fissò dopo che ebbe preso in moglie una vezzosa parigina. Là affinò la sua arte, rendendola più delicata e più Si credette però
i
i
elegante. Sulle prime, attratto dalla maniera di .Meissonier, espose
tiquario e
la
Visita mattutina, in
sua prima maniera
;
ma
A
l'arte sua,
fetta
di
esecuzione.
I
originalissima, ha
gli
carrozza
in
Vemvio
e 1 Crateri,
Brindisi, che
Francesi rivendicano
con tanta grazia
Si
il
De
Nittis per
di
compiaque nell'aneddoto,
cieli
quel nelle
pittori
che
appare
definizioni dei
:
appennini Parigi);
Roma)
;
nel
1872.
uno
dei loro
napoletani:
profondi. Fgli cercava, dice
e
k. M.,
strani di
giudicato un capolavoro
fu
con sveltezza così leggiadra che a Parigi imitarlo. Fece pure ritratti bellissimi. Opere sue principali
stello (Gali.
di etietti
alla
espose un piccolo quadro
tutte le caratteristiche dei
suoi quadri T impreveduto
corsa.
1870 ritornò
il
ricerca
visita a l\n/-
appennini - Proprietà Casa Reale.
unità di luce e atmosfera diffusa sotto bei
Ojetti, di dare ai
di
-Attraverso
una strada polverosa presso
sentimento e
ma
:
La
vari aspetti deiPeruzione del \'esuvio
Parigi, oltre alla Discesa dal
rappresentante di
De Nittis
i
Dopo
settecenteschi.
affaticandosi specialmente nella
luce: perciò riprodusse più volte
Fig. 426. G.
costumi
:
dal
Le
vi
Ugo
vetro di una
tipi e delle
ancora
;
per-
è chi
mode, cerca
corse a Aideuil, pa-
Piazza della Concordia, Corse a Longchaìiìp, Attraverso gli
ddla contessa Matilde, Place des Pyrauiides (M. Luxemb., Canon Bridge, National Gallery (Francois Flameng- Strada fra Barletta (fig.
426), Salotto
MANUALE
40(3
e
New
Brindisi, (Anderson,
Vecchio giardino
Snl la^o dei
(sig.
(piatirò
STORIA
DI
Ui:i.L
York); Accanto al
ARTE
'J^aiuigi
(signora
Londra);
(ìerbi.
Pranzo a Posillipo \<,\Q;nor:\ I.apanze. Parigi); 427, acq. da Ugo Ojetti). ecc. ecc.
Parigi);
\'ever,
Cantoni
(fìg.
Francesco Paolo MiCHirn 1831', nato a Tocco Casauria ((>hieti;. Meraviglioso rappresentante di una razza energica e sensuale, intuitiva e raflìnata. che generò spesso nobili e
forti
Quando
artisti.
entrò a Napoli nelle vecchie accademie
Fig. 427.
Palizzi e di Morelli
Cj.
De
ma
;
spirito più avanzato dei tale perizia
Nittis: Sul lago dei quattro
Tanima
Michetti aveva
il
suoi professori
ed ardire da meravigliare
;
Cantoni
ritraendo
tutti
i
trovò
vi
—
Proprietà
un
di
sera appiattato in un angolo della scuola di nudo, nero
Ugo
idee riformatrici di
Ojetti.
rivoluzionario e
animali
conoscitori.
le
Il
e
oggetti
Dalbono
come un
dal lo
Nel 1870, in seguito ad una sdegnato da lasciare TAccademia 1877 diventò
di
colpo celebre con
dipinto colossale che rivelava
al
delle
solite
chiassate
studentesche, ne
delle
Palme
e da altri
lavori
fu
pezzo fu
di
cosi
e
tornarsene in Abruzzo e lavorare da solo. Nel
la
sua: Processione del Corpus
pabblico tutto un
movimenti,
vero con
mulatto, vestito da
mondo
Domini {'^^,.
seguito
che evocano
il
ó^i'i^\
sconosciuto di bellezze pittore-
Questo quadro famoso, vera nel 1880 a Torino dalla: Domenica Pescatori paese ed il mare d'Abruzzo
sche e di cerimonie semipagane proprie dell'Abruzzo. orgia di colori e di
rivelò
scoprì una
capraio, con due occhi lucidi e tutto intento a disegnare su di un grosso carta.
si
:
> X >
o H O >
1-1
13
H H u E u i o
< ^ ?
o
«
o
S r
< o
cu
. re
8|*
tfl
u u z <
ROMANTICISMO
II.
.^^^»
trasfusa
fu
Il
di
189^.
T.'ì
al
:
40-
ITALIA
\
Processione del Corpus Domini.
dipinti di
del
giovane
1881, Serie di Studi
di
mirabile
efficacia,
D'Annunzio,
nei quali pare
allora
—
pastorelle, contadine, bimbi,
Milano con grande successo. 1883,
quadro fu esposto a
1883
IN
//
w/^
e poi
—
innamo-
(Tav. XVIII),
soggetto cupo ed impressionante, sintesi di superstizioni ingenue e
comperato per Dal
lui.
pittore.
dal vero ed esposti a
grande quadro
e
Michetti
larga inspirazione poetica
amicissimo del
primitive.
1'.
dell' Adriatico
Tmfressicne
la
rati, colti
ALTRI ASPETTI DEI.l'aRTK
\
Fig. 428. F.
di telline,
E
la
nel
1883 ed ottenne un successo clamoroso
Galleria Nazionale.
1S93 espose
figlia
Roma
di Jorio
ritratti,
(fig.
acqueforti, paesaggi mediocri e poco degni di
429), esposta a Venezia, ora alla Galleria di Berlino.
r
Fig-. 4Jy.
F.
1'.
Miclietti
:
La
Figlia di Jorio
—
P.erlino, Galleria.
MANCAI
4o8 Topera più perfetta del delle tìgure,
una
pittore,
delle quali
i:
STORIA DELL ARTE
ni
per semplicità del soggetto, originalità nella distribuzione
rimane decapitata dalla cornice, sobrietà dei
particolari,
intensità delle varie espressioni, di desiderio o di scherno nei maschi, di umiliazione
femmina
cosciente e disperata nella fuga della
spicca sul fondo candido della Maiella.
Il
mantello che
ravvolta nel suo rosso
molti ammiratori
Michetti ha
Francia.
in
1900 espose a Parigi due grandi tempere: / serpenti e Gli storpi, e in Germania dove Tex-imperatore Guglielmo volle acquistare il Corpus Domini e dove andò pure a tìnire, come dicemmo, nel 1896 la Figlia di Jorio. Il grande artista visse quasi sempre la sua vita operosa in quell'eremo di Francavilla a mare, che il D'An-
dove
nel
nunzio rese famoso.
—
Prima dei tre Venezia. tranne Zandomeneghi e Favretto
Fisr.
veneziani, usciti
verso
la
tìné
4.'^0.
ultimi decenni,
—
non
ci
K. Zandomenea:'ni
delFaccademicismo,
diede
:
veneziana
moderna
valore
eccezionale.
di
artisti
del secolo diedero dei paesisti di
quadro
al
di
si
Frari
di
stabilì.
monumento
il
legò d'amicizia con
effetti si
ai
i
Tiziano). xMolto
al
Le sue
naturali tendenze le
spinsero verso
lo
loro mostre, ottenendo
preciso coglieva T istantaneità di un
grandi
bambini,
Insuperabile nel rievocare folle eleganti,
Io
e
soltanto
di artisti
andò
studio
a
dal
(suo pa-
Firenze e
vero e
gli
movimento,
la
Inipressiojiisti francesi e
gli
dai critici di avanguardia.
elogi e
anche nudi femminili, con segno
grazia, l'armonia, di un'attitudine
riproduceva con signorile eleganza. Molto apprezzato
sua rimase quasi sconosciuta fino
alla
«
mostra individuale
"
zione
genere;
luce solare sugli individui e sugli oggetti. In seguito partì per Parigi dove
partecipò a tutte
e la
giovane
entusiasmò per
macchiaiuoli. Si
1
grande valore.
Federico Zandomeneghi (1841), nato a Venezia da tamiglia dre innalzò
-.
—
(Fot. Durand-Ruel).
Chiaccliierata.
dedicarono
si
pittura
le
azionale di Venezia del
IQ14.
»
all'estero,
che ne fu
da noi l'opera fatta all'Esposi-
IL
ROMANTICISMO
Ecco Telenco
delle
Pitture a olio
:
E ALTRI
ASPETTI DELl'aRTE
IN ITALIA
opere esposte in questa mostra Donna che donne, Rtposo, Vaso di garofani.
409
:
La Rosse
a
F.on
e guanti.
La
L.ione,
La
crcoca,
V uUuna
Donna
che si veste
occhiata,
A
Moni: martre, Mele, Il palchetto. Fioraia, Place Bianche, Buona festa, Jeanne ProZ.l ragazza, La mur modella, ^uncinetto, Matteo, Vallata di Chcvreuse kitratto
del
Fig. 431. G. Favretto:
dottore Pastelli
11 pero,
Dopo
Lo il
stagno.
bagno.
La
Donna
Vandalismo
che
si
-
Galleria dei Castello.
stira.
La
pettinatrice
fapp.
Ugo
Ojetti)
Fra due specchi. Pare Monceau Marthe Brètona. Sulla poltrona. Appena alzata, I quattro pioppi. Accanto al fuoco. Disegni La toletta del mattino, Juliette, Dinanzi allo specchio. Nudo di donna. Acquarello :
lezione.
•
•
Si esce. Altra mostra assai
interessante
fu -fatta
a
Milano
nel
1022
alla
Galleria
MANUAIE
410 Pesaro ove
fra
Cìiiacchierata
cose che meglio
le fig.
STORIA DELL ARTH
1)1
rappresentavano
incapace
cominciò
nuova arte veneziana, con
col
Un
da
notare
le
morto
a Venezia.
A'eramente fu uno dei
sue qualità di colore e di festosa gaiezza,
antiquario
accorse del suo talento e
si
un falegname,
le
lo
stampe sacre {(tco.
Molmenti; quest'ultimo specialmente
entrare lo inco-
aiutò moltissimo.
lo
Fij;-.
Favretto
si
Nel 1873 espose dove introdusse
i
e scherzosa;
4.Ì2.
(.;.
Favretto
Il
:
trasr-hetto della
Maddalena.
mise a copiare con passione acqueforti di Rembrandt e di Tiepolo. a Brera: La lezione di anatoiiiio, più che altro ricerca di luci, ritratti
di
un autoritratto: 187Ò, In
Molmenti, del
.vc/;-/^n>;',
conte
primo quadro
Zanetti, del pittore di
1880,
Stampe
e libri^
Favretto mette in molti suoi quadri
;
degno
di
Sommariva,
e
ambiente, scena domestica vivace
1878, // sorcio^ soggetto frivolo e tenue
festiva di colore; il
e
lavorare nella sua bottega, e poi da un cartolaio dove
air Accademia sotto al (irigoletti e al
Il
è
uscire da spettacoli di grazia gioconda e leggera. Figlio di
di
rincitarono a disegnare.
raggiò e
Zandomencghi
430).
Giacomo Favretto (1849- 1887), n^to creatori della
il
nota
ma il
reso con gaiezza e grazia
colore verdino brillante che
ì'ai/dalisi/w, scena umoristica ora alla Gal-
leria del Castello (fìg.
431); i88i, ì^eudiiore di uccelli. Bottega di fioraia; 1883, Afusica in famiglia. A fenato di S. Polo, Soli, In attesa degli sposi; 1884, Al mer-
cato
m
\
1885, Snsa7iua e i dìie
piazzetta
;
La
El difeto xe nel manego; 1884, Passeggiata sfosi^ Dopo il bagno, studio ammirevole di tinte
veccJii,
partenza degli
ROMAMICIS.MO
IL
chiare
nudo
;
delicato di un
sullo sfondo chiaro
presenta
il
incarnato
e ridente;
lenzuolo, e
del
Maddalena (fig. remo. La trasparenza
pronti
al
una perfezione
dell'acqua sono rese con
la
una
e
seduzione
432), rape
le
pro-
insupera-
A'enezia del 700.
una malattia d'occhi
l'opera sua raccoglieva grandi allori all'esp. di Venezia
37 anni, moriva allorché (1887). Lasciava nello studio
un quadro incompleto: //
ricorderemo:
Il
Cerasa
pittore, che soffriva già di
1
;
Firenze.
grandi
lislon odierno.
884, Padre del pittore
—
Liguria.
Ruon
artisti
Niccolò
italiani.
4,i3.
iSSi, Signora
Sig. Levi.
potente, continuatore sapiente della
Vinse
di
Genova
Belle Arti di
il
concorso Durazzo
a
famiglia dei
sotto Giuseppe
e
si
stabilì
a Firenze
Vili che muore di rabbia
185Ò, Bonifacio
afflitti',
Galileo
capolavoro di grandiosità e potenza
simo
ritratti
X. Barabino: Pier Cappcni, (Jalilco.
bozzetti di queste ultime pitture
oliva speciosa in
i
:
(in
433); / r>j-;3nW/«7/<7?z/ (palazzo Celesia GeTrionfo della superba (Palazzo comunale, Genova), ed altri affreschi.
Inghilterra); Pier Capponi, ;
88(3,
Studiò all'Accademia
consolatrice degli
nova, affreschi)
1
Fra
a
Barabino (1832-1881), nato a Sampierdarena, morto
Isola che gli insegnò ralTresco.
Madonna
;
pittore e coloritore
Fi^.
I
bianco
al
41
1887, // iragìietto della
18N7. Il Lisìoji^ nel quale rivive
;
accanto
delizioso
gran canale con gondolieri
fondità verde bili
E ALTRI ASPETTI DLLL'aIME IN ITALFA
campis
e molte volte
(acq.
(fig.
si
di
Regina
Roma,
Archimede^ Quasi espressione (palazzo Orsini, Genova)
vedono
alla
Gali.
A.
.M.,
;
Margherita),
ultimo
riprodotto, d'ispirazione morelliana.
suo
lavoro,
popolaris-
412
MANCAI. F
DI
STORIA
DKLI. ARTI;
o
tu
ROMAN IICIS.MO
IL
Bologna.
—
•
F.
ALTRI ASPETTI
d'amicizia coi macchiaiuoli;
ma
qualche
rimase fedele
al
insuperabile nel disegnare, fu fiacco e deficiente
Soc. protettrice bolognese
Maria
:
dove
a Firenze
suo ideale
perfezione
di
nel colorire.
nel
413
a Bologna. Disegnatore
tempo
dei Medici esiliata
ITALIA
IN
Nel
1868
cartello
legò
si
stilistica:
espose
di Biois
:
alla
An-
Parma.
nibale Bentiz'oglio (esp.
quadro
ARTK
Luigi Serra (1842-1888), nato e morto
di meravigliosa efficacia ed acutezza, stette
Un
DI'TI.
un
storico,
sipario,
una
pala
d'altare,
tempera, pochi quadretti a olio e acquarello, ecco tutto
due il
composizioni a
grandi
suo attivo
;
ma
la
sua vita
tutta dedicata allo studio, alla ricerca della perfezione fa pensare a quella degli artisti
più profondi del Rinascimento. X'òlta della sala del Consiglio di F3ologna
:
1888,
Irneric irinovatore del diritto romano^ Ritorno dei boloi^nesi vincitori di re Enzo, I
Roma
Coronari a
(fig.
Al
434),
Raffaele Faccioij. nato alla Galleria
Nazionale
jfionte
di pietà, qcz. Vedute romane, vive e spontanee.
a Bologna nel
184G, autore
Maggio
del
triste,
che è
Roma.
di
Giovanni Muzzioli, nato
a
Modena
nel
1854, morto nel
1894. Allievo all'Acca-
demia di Modena del Simonazzi. a Roma studiò col Podesti e col Coghetti Abramo e Sara alla Corte dei Faraoni (Museo civ., Modena); ricorda troppo l'educazione accademica Poppea che si fa portare la testa di Ottavia (Galleria Poletti, Modena] fig. Offerta nuziale. Baccanale (Galleria A. M., 1881, Tempio di Bacco 4-^5) Roma); Alla fonte (comm. Lino Pesaro, Milano); 1888, La morie di Britanjtico :
:
;
;
(esp.
Bologna); Feste di Flora, Idillio pastorale, ultimo lavoro. Predilesse
le
tezza di sentimento unita a suscitò
Roma, nelle non comune purità
scene dell'antica
quali faceva prova di grande delicadi
forme.
La
sua
molto rimpianto.
Fig.
-133.
Il
tempio
di
Bacco
—
Roma,
Galleria d'Arte Moderna.
morte
precoce
PIETROGRAUO — l'ALAZZO
DIilJ.A I50KSA. (Arch. Quarenghi).
rrprmiinT
MILANO — TEATRO DELLA SCALA. (Disegno
orij;inari<)
deirArch. l'ierinarini
-
Milano, Archivio Storico)
AReH T
L'
ENTRE come abbiamo novava
forme
in
veduto,
di
anche
forme, Seicento belle la
Ma
linee.
ben
con
lei
delle effeminatezze
e
presto
fredda semplicità dello
furono
ci
stile
»
si
del rococò italiani
Ottocento,
rin-
si
grandiose contorsioni
le
risollevava in più dignitose
stanca delle
architetti
Impero
«
Pittura
la
—
TArchitettura
n.
Scultura nel primo
la
compostezza dopo
pura
dei secoli precedenti, e
U R
eTT
I
fastose
—
scenografie
del
tornava all'amore delle quali piacque conoscere
ai
con un gusto più movimentato, sebbene
sempre sobrio e classicamente sereno. Carattere principale dei nuovi aspetti assunti dal nuovo stile o gusto architettonico quello che più giustamente si chiama
—
neo-classico
dell'ordine
:
\
ma le
che è detto anche greco-romano, neo-greco o italico
sovrapposizioni e
le
contaminazioni
di
—
è T unicità
ordini diversi quasi comple-
tamente scompaiono.
E
fu a
Milano
e a
Roma
che più specialmente e più brillantemente, per forse
tre quarti di secolo, questo stile s'impose.
Lombardia. in
—
Sebbene quel grandioso rifacimento
un momento d'entusiasmo, aveva
carta,
un
abbia avuto soltanto
fluenza
napoleonica
stesso tracciato
egli
inizio di
realizzazione,
potentemente
abbia
rinnovazione dell'architettura
in
—
influenza francese è dovuta
contribuito
Lombardia.
E
certa
—
non ad
a grandi linee
—
evoluzione
—
può negare che una feconda opera si
da osservare
specialmente a Milano
neo-classico in architettura, tuttavia, una
Milano che Napoleone
di
la
I,
sulla l'in-
della
però che se a questa diffusione
libera
dello
stile
del barocco e
un
certo chiaro ritorno alle pure tradizioni classiche erano a Milano avvenuti già prima
—
e
—
indipendentemente
dall'epopea napoleonica.
Di Giacomo QuARENGHi da Bergamo (1744-1817 non parleremo, perchè lavorò sempre all'estero, a Vienna, a Monaco, a Pietroburgo, onorando con le sue geniali rievocazioni palladiane,
il
nome
italiano.
Foligno (1736- 1808, allievo del Vanvitelli, nominato il Teatro imperiale regio architetto, compiè a Milano numerose e notevolissime opere
Giuseppe Piermarini
di
:
della Scala, la Villa di
Monza
'fig.
436),
i
palazzi Belgioioso Marliari e Greppi, l'ingresso
MWUAI.F.
41(3
STORIA DEI.LARTE
D[
Brera; sono opere sue anche TUniversità
di
di
Pavia
e
l'Accademia
Mantova,
di
—
in-
gli attuali Boschetti », disegno dei primi Giardini pubblici di Milano di fianco alla Villa Reale, Suo capolavoro è forse il Palazzo Belgioioso (fig. 437); il quale fu chiamato, a ragione, Tanello di congiunzione tra il fastoso palazzo barocco
sieme
al
quello solenne
e
<(
neo-classico.
Pollar, viennese, è invece Fautore della Villa Reale di Milano, eretta nel 1770 dal conte Lodovico Barbiano di Belgioioso, e che poi fu donata dalla proporzioni, a cui diede città di Milano a Napoleone I: costruzione di nobilissime
Leopoldo
Fi"-. 436.
Straordinario rilievo in
Italia,
il
sul gusto del
giardino che
bel
questo periodo
:
nezia, ultimato nel
la il
a
Muggio
nel
cinge, e che fu »
(fig.
1736
l'autore del magnifico (fig.
439);
vi
è
(Fot. Bianchi).
della villa reale.
il
primo giardino
tracciato,
438).
forse
il
più interessante architetto
Corso Vesua dimora a
Palazzo Serbelloni sul
abitò Napoleone,
durante
la
—
pure essendo ancora pieno e 796. L'edificio è veramente maestoso è ricco anche di motivi nuovi; come lo sfondo sotto ricordi settecenteschi
Milano nel di
egli è
1794
la
giardino inglese
^
Simone C.wtoni nato di
Monza — Lo scalone d'onore
:
1
—
colonne isolate e Tampio arco di scarico nel timpano con balcone che ne alleggerisce la massa. Pure del Cantoni sono il Palazzo Polditribuna per lasciar
le
r.
Pezzoli e
il
Palazzo Pertusati
in
ARCHITETTURA
\'ia
Spiga, che
417 lia
una bellissima e animata fronte
neo-classica.
Con condo
di
Governo napoleonico, si formò un gruppo lombardi, quasi tutti usciti dalle Accademie aperte dall'Austria
rinstaurarsi a Milano del artisti
;
Fio;.
i
quali
il
437.
Milano
—
fe-
tra
(Fol. Muzio).
Palazzo Heli^ioioso.
grande Imperatore potè trovare degni interpreti dei suoi grandiosi desideri
ed esecutori delle opere immense che
egli
ordinava.
marchese Luigi Cacnola, milanese (1762-1833' innalzò più fastosi monumenti del tempo. Il più grande è l'Arco della Pace, iniziato nel 1806; mole ricchisIl
sima, di
i
ma
fredda
enormi massi
;
notevoli
i
di granito,
propilei di Porta Ticinese, mirabili anche per l'impiego (fig.
440).
27
4iS
manuali:
di
sioria dell arie
J ..*^,3
•**?i
"" ì^U^K»^t>ri,y^ li^ém
r Fig-, 43S.
Milano
—
'
ìt
ì
Facciata principalt- della viUa reale.
Tessarete è autore dell'A-
di
1844)
che è certo
rena,
Canonica (1764-
Cav.' Luigi
Il
la
grande
più
co-
struzione di decoro e di utilità pubblica che conti
generale e
romani,
la
:
concezione
non sono grandi esempi
dimensioni
indegne
affatto
dei
le
Milano dei
sebbene
particolari
nello
sieno
svolgim.ento
discordanze
visibilissimi (fig. 441). Del
difetti
e
Ca-
nonica
sono
come
Palazzo Traversi; Porta Ma-
il
genta;
Como
la
e
altri
palazzi
Villa Paolina
milanesi
sul
;
lago di
l'ingrandimento del Palazzo
Reale verso la Via Larga. Altri architetti dell'epoca furono
Fabate Giuseppe Zanoia (1752-1817) professore di architettura
a
autore del bell'Arco di Porta (18 io),
(fig.
442).
In
43'».
Milano
—
Palazzo Serbelloni.
diocre
coronamento
;
Nuova
collaborazione
con Carlo Amati fece anche rij?.
Brera
il
me-
della facciata del
L ARCHI
Duomo,
decretato nel
Ricorderemo ancora
1.
Il
4«9
IKA
1805 da Nanel
poleone, e frettolosamente finito 181
IT.
l'architetto
LuciNF, autore del Palazzo Melzi
in
Monte Napoleone; e Giovanni Perego pittore e scenografo (17S1-
Via
18 17) che decorò l'interno del Palazzo
Reale e della Villa il
di
E
Monza.
suo
disegno del bel palazzo sul Corso
Venezia,
passato
ora
in
proprietà
Rocca Saporiti, fig. -I43). Tramontato Tastro napoleonico, con
il
ritorno degli Austriaci, l'entu-
siasmo costruttivo a Milano e bardia decade
ad adornarsi
come nella
:
di
l'Ospedale
ma
la
città
in
Lom-
continua
non mediocri
^^
editici,
dei Fatebenefratelli
Via Omonima, [opera delParchi-
Pietro [Giraldoni di Valsolda morto nel 1839; l'Ospedale di San
tetto
Vittore di
;
il
l'i^-.
4tO.
Milano
—
l'i-opilei di
Torta Ticinese. (Fot. Mu/,ìo).
Casino Belgioioso 'opera
Gioachino F. Crivelli. 18 io- 1855;. elegantissima costruzione
;fig.
Ma
444'.
verso
i Fi"-. 441.
Milano
—
Porta trionfale dell'Arerà.
(Fot. Muzio).
i^.^
H'r
i
I
it^'-^Mìiiiii^r"-
Fi<;. 442.
Fig-.
443.
Milano
Milano
—
—
Arco
di
l'ala/.zo
Porta Nuova.
Rocca
Saporiti.
—
''^' •
(Fot.
(Fot.
I.
I.
I.
I.
d'Arti (Jraiìche).
d'Arti Grafiche).
L
metà dell'Ottocento
la
queir
<(
anche a Milano
tinisce
epoca di transizione
»
tentativi di rievocazione degli
ARCHITETTURA il
che ancora dura, stili
—
antichi
421
gusto del classicismo e nella quale
e
;
comincia
sono innumerevoli
i
da quelli che fiorirono nel Medio Evo,
e fino ai secoli del Rinascimento e del Barocco.
Ca.mii.f.o
Borro, nato a
Roma
1836 e morto a Milano nel 1918. può consi-
nel
derarsi milanese, perchè per lunghissimi
anni e fino
tettura air Accademia di Brera. Più illustre
sua morte
alia
come maestro
e
come
insegnò archi-
storico e critico
.'/f
FiS- Hi. .M.iuiu»
—
daino
Btlgioioso, detto Jcl Parini.
buon gusto, poeta
d'architettura, dotato di larghissima coltura e di fine
d'arte ammiratissimo, eseguì la
non molti
ma
Cappella Sepolcrale della famiglia Ponti,
ottimi lavori il
superbo Scalone del nuovo Palazzo Franchetti
Luca alla
Cimitero a
di
di
Padova,
(fig.
il
445}.
Politecnico e a Brera; poi
al
Belle Arti a Parigi, ove lavorò alla costruzione del Trocadero e del
Palazzo delTEsposizione mondiale del 1898. Eseguì molti finissimo senso d'arte (Castello di Soncino, S.
veramente grande è minciato nel 1884 il
Scuola
la
e l'Ospedale di Gallarate,
Venezia,
Beltra.nu, nato nel 1855 ^ Milano, studiò
Scuola
come
e scrittore
nuovo Palazzo
il
Maria
delle Grazie)
magnifico ripristino del Castello
fu,
con plauso universale,
della
Banca Commerciale
finito nel
in
e importanti :
ma
restauri con
l'opera sua
Sforzesco a Milano, che co1907,
(fig.
446).
È anche
Piazza della Scala a Milano.
suo
manuali;
422
MnxcoNi
GiusEPi'F lazzo
Gavazza con
Cassa trovò
di
(i
storia dell arte
di
829-1877) nato a Fontana
archi, trabeazioni
Risparmio; a Milano
la
e
morte precipitando da un'impalcatura
la
lif?.
445.
\ei inezia
—
—
ora diventata un
edificio
che
sia
in
«
—
è
piacevole inspirazione artistica.
San Gaudenzio.
di
relegante
Piazza
»
visse dal
in
cui
1807
al
1888.
447) che eretta come tempio israelitico la grande costruzione è il più alto
—
:
notevole più per Taudacia della
A
Pa-
Palazzo della
Duomo,
del
il
30 dicembre 1877.
Maggiora (Novara)
(tig.
Pantheon piemontese
Italia
il
di
e
Bologna
a
Scalone del Palazzo l'ianchetti.
Torino. Alessandro Antonelli, E sua la < Mole Antonelliana » di Torino è
capitelli dorici
grandiosa Galleria
Fece
Elice.
Novara innalzò
il
Duomo
sua e
tecnica che
l'altissima cupola
per di
l'ig. 440.
l'ig-.
447.
Mil.iuo
Torino
—
—
Il
Castello Sforzesco.
La Mole .Vntonelliana
MANUALE
424
—
Genova.
Se anche non
novese (17Ò8-1835)
sia stata
si
quella
STORIA
DI
DF.I.L
ARTH:
possa dire che Topera
un
di
precursore o
Carlo Barahino,
di
di
un vero innovatore, To-
pera di questo fecondo e grandioso architetto va ricordata singolarmente.
San Siro
ciata della chiesa di
Imperiale-Lercari
TOratorio
;
;
il
di
suo
il
(fig.
N.
S.
del
la
Genova
molto
discutibile.
Ma
tiforme artista è quella che egli spiegò
può
dire che
anche
la
centro della
il
bella
Toscana.
«
Passeggiata
—
a
Prato
quale
—
11
1
Teatro Carlo Felice all'interno.
e
E
anche
forse l'opera più importante di questo mul-
come rinnovatore la
dell' Acquasola
».
Terme
di
i
nomi
di
dell'edilizia
vediamo ora
Ricorderemo, più per dovere
la colossale
il
eatro Carlo Felice
noi
città,
dotto opere veramente importanti, architetto delle
la fac-
grande facciata della Chiesa delT Annunciata, sempre a Genova;
Fiij. 44"^.
facciata di gusto
sua
Rosario, nella salita di San Francesco da
448), elegante e geniale costruzione, all'esterno
disegno per
E
grande altare del Duomo, commessogli dal marchese
Paola, Tempietto rotondo con pronao inaugurato nel i82();
i828\
ge-
di
opera
è
di
Genova:
si
sua ed è sua
cronaca che perchè abbiano pro-
Gaspare Paoletti,
fiorentino (1727-1813),
Montecatini; Giuseppe Valentini (1752-1833) che eresse
fabbrica dell'Educatorio di
San Nicolò
Santa Maria delle Grazie; Pasouale Poggianti di Bobbiena
e (i
Canonica
di
774-1 858) restaurò
il
l'elegante
l'architettira Palazzo
Livorno
Pitti, i
Loggia dei Lanzi
la
due famosi acquedotti
e
col
la «
Biblioteca
Cisternone
Rossi Melocciii, pistoiese (1758-1820) costruì il « Pantheon dei pistoiesi illustri ".
Roma.
—
La
423 mediceo-laurenziana e costruì a »
e col
«
nella piazza di
Cisternino
»
;
Cosimo
San Francesco a Pistoia
tradizione classica ebbe, nelFultimo Settecento e
nel
primo Ot-
tocento, ottimi rappresentanti.
Fio'.
449.
Urbino
—
Il
Duomo.
(Fot. Alìnari).
A
Raffaello Stern, romano (1771-1820) diede grande e meritata fama la superba costruzione del Braccio nuovo del Museo Chiaramonti. ordinatagli da Pio MI nel 1817 zioni
maestosa e
:
ricca galleria, dalla vòlta armata, splendida di
luce
e
di decora-
marmoree.
Anche
Giuseppe Camporese. romano 1763-1839); è sua la « Sala della biga » grande e nobile costruzione, degna dell'immenso edificio. Ma più celebre di questi è Giuseppe Valadier, romano 1762-1839 fecondissimo ideain
\'aticano lavorò
;
tore e costruttore di grandiosi edifici.
cupola
(fig.
449);
il
Ricorderemo
di
lui
il
Duomo
di
Urbino con
palazzo Ugolini, ora Conti, a Macerata; quello dei conti Palloni,
MANIAI.E
426
DI
STORIA DELL ARTE
San Pantaleo
a Rimini; la bella facciata della Chiesa di di
San Rocco,
e
il
Teatro
A'alle.
a
Roma:
facciata corinzia
la
iMa senza dubbio l'opera sua più geniale è
zione della Piazza del Popolo e della Passeggiata del Pincio a
Roma
la
costru-
quest'ultima tra-
:
sformata vaghissimamente da una vigna, con sovrapposizione di rampe e costruzioni
variamente ornate, col fastigio coronato da una fastosa loggia
E
elegante e aristocratica, è di effetto riccamente pittoresco. quello di aver insegnato viente il
i
come
si
il
«
antichi
il
:
Passeggiata
».
anche vanto del Valadier
dovessero eseguire scicnlificamente
restauri dei grandi edifici
restauro dell'Arco di Tito e
la
:
più belPesempio
ed artisticane diede è
che egli
Grandioso rin forzamento del Colosseo.
crj'
^ IftlB' Bìff
g'JLaBagJgJ..
*'
i
J ,
Il
nome
di
sebbene nativo un lavoro strutta
nel
1823
—
Mura.
IJasilica di S. Pa.olo Fuori le
Lukìi Poletti (1792-1 S69) viene ricordato fra di
Modena,
grande mole:
di
Homa
Fi^r. 430.
<^^
'J'^
la
lavorò
quasi
ricostruzione
incendio.
Sebbene
(Fot. Alinari).
artisti
gli
sempre a Roma, dove, dell'insigne
Basilica
a questo sincero
di
romani, perchè fra
altro,
San Paolo,
fece di-
artista sia stato subito
rimproverato, e a ragione, l'atterramento del bel Campanile medievale che Tincendio aveva rispettato, non sia
—
un'opera
monizzare delle
forme
la
si
può negare che
se anche fredda
—
la
nuova costruzione
corretta e piacevole,
in
della
Basilica
cui l'autore
famosa
seppe
ar-
delicata eleganza delle antiche basiliche cristiane con la larga fastosità
classiche,
'fig.
450).
1.
ARCHITETTURA
4-7
Luigi Canina, (1793-1856^, nato a Casalmonferrato. più insigne come archeologo che come architetto, aveva innalzato a Torino quella debole e fiacca imitazione del
Pantheon romano che
è la Chiesa
della
a Roma, ne visitò ne disegnò e ne architettonici più notevoli tichi »
è
entrata di
un'opera che \'illa
si
:
suo
il
Gran Madre
illustrò
in
un'opera
451;. \'enuto poi
(tìg.
memoranda
Antonio Sarti, da Budrio. (1797-1880)
—
'fig.
i
Tabacchi
in
Trastevere
;
palazzi Torlonia e Grazioli
(fig.
monumenti
sua
la
nuova
4^2).
edificò la nobile facciata della Fabbrica
Chiesa della Gran Madre
di
Dio
e
Moniimet-to. (Fot.
dei
È
consulta ancora con piacere e con profitto.
Torino
i
Trattato d'architettura dei principali popoli an-
»
Borghese, piena di senso classico,
Fitr. 451.
Dio.
di
I.
I.
d'Arti Grafiche).
restaurò e rinnovò, con buon gusto di variata classicità ;
ed eresse a Terracina
bella
la
Chiesa del Salvatore.
453)-
Pietro Ca.mporese,
(1807-187'-;),
figlio
di
Giuseppe
di
cui
abbiamo
parlato, è di Belle
Arti, a Via. Ripetta. che fu l'unico esempio, a
Giacomo e di quell'Istituto Roma, di una costruzione con
a curva rientrante, bellamente adornata da un
coro
sostenuto
da co-
l'autore del
lonne,
E
maestoso fianco dell'Ospedale
suo anche
il
così detto
«
di
S.
Portico di Vqjo
semplice e armoniosa, di perfetto gusto romano.
di
passaggio
»
a Piazza
Colonna
facciata
—
opera
manuali:
428
l""ii;.
4.'>2.
Roma
—
di
storia dell ari
\'illa Boig-liese
—
Ingresso dalla Porta dui Popolo.
^
V'ì'j:
43'.
Terracina
—
i-:
Chiesa
di
S.
:
'
T-
#»?'
Salvatore.
(t-""ot.
L
l.
d'Arti (irafiche).
I.
architi:! lURA
429
Virginio Vespignani, romano, (180S-1882}. Discepolo
simo
Roma
a
e
IX
454) e quella di San Pancrazio;
(fig.
Campo
\'erano,
Anzio,
in
Cimitero maggiore
il
nuova Custodia
la
di
San Giovanni
di
Santa Maria
e
il
esegui
Roma;
Uno
maggior
la
Porta
di qualsiasi originalità. Edificò la
vasto porticato
il
fece
la
e
la
Chiesa di
Chiesa del Palazzo pontificio la
nuova
dei suoi lavori migliori è l'abside
nuova
nella
basilica
Eudossiana.
contiguo Ambulacro e Palazzo. Altri lavori
col
la
:
e
nuova Chiesa
Capranica
in
in
Or-
Antonio Cipolla,
na-
Palazzo
—
catena
della
(Confessione della Basilica Liberiana. di
— come
provincia; pieno di buon gusto, è privo però
in
parte degli architetti dell'epoca di Pio Pia,
di Poletti, lavorò moltis-
Brecci
vieto.
poletano,
lavorò molto a
Roma,
che
(1815-1874)
Firenze e a
cercò di integrare
le
forme architettoniche del Rinascimento fiorentino con la severità
dello
romano. Fece
Banca
classico
stile
Palazzi delia
i
Nazionale a Bologna
e a Firenze, freddi e corretti;
l'opera sua migliore è certo il
semplice
Palazzo,
bel
maestoso, della Cassa
sparmio
Roma,
di
di
e
Ri-
a Piazza
Sci arra.
Giuseppe Ascoli
Piceno
Sacconi (i
di
853-1 905).
quando a\eva soli 27 anni il Concorso per il Moy'msQ.
numento nuele «
;
a
^'ittorio
e fuorché per la bella
Cappella espiatoria
Re Umbertolnella di
Ema-
Monza, lavorò
»
Fi
per
Roma
Porta
Piii.
VillaReale tutta la sua vita al grandioso
monumento
del
Colle Capitolino.
L'idea di far sorgere su questa sacra altura, cosi piena di immensi
Monumento l'Italia
fu
il
a
quel
Gran Re che
più benemerito, sorse
scultore Giuseppe Ferrari.
numento,
nella
Ma
fu
sua linea generale,
fra
i
—
benemeriti dell'Unità
ed è giusto ricordarlo
Sacconi
il
si
a darle
compone
di
anima
e
ricordi,
il
dell'Indipendenza del-
— ed
nella
mente
esecuzione.
una superba massa
Il
dello
mo-
scalee di-
di
sommità poggia una grandiosa trabeazione prettamente greca con propilei. Nel mezzo della grande platea inferiore si erge l'enorme statua equestre di Vittorio Emanuele II opera di E. Chiaradia, scultore veneto (18511901), la quale, dopo la morte del Chiaradia fu condotta a termine da Enrico Gallori.
gradante
in
piani,
sulla cui
—
Sotto
la
statua
si
svolge
la
grandiosa concezione
dell'"
Altare della Patria
»
.fig.
455),
430
maxuall:
di
storia dell arte
y.
e N <
y.
j j H Q Cd
o
S o
>
H Z w
D O <
io
ARCHITETTI RA
I.
col vasto bellissimo bassorilievo dello scultore
figurazione scultoria di
la
namentazione bisogna
tuari,
bellissimi
i
riconoscere
dei bassorilievi,
chiano felicemente
La prima
la
che
delle colonne,
dopo
guerra che diede
il
delle accuse che le
ogni
e freddo colore dei
Roma
modo
la
vata
«
»
»
anima
prettamente
ellenico
gruppi
dei
:
sta-
civile.
più la
nel
1919.
piattaform.a
la
per
prima
la
Vittoria italiana
J5aiica d'Italia.
ilella
moderna
il
questa
di :
ma
nuova
e
ingiusta
(come quella che deriva
suo
—
che è senza dubbio
al
Sacconi
—
finissimo gusto di
non Italia
certo
per
e concetti artistici
il
la
senza negare valore ad alcune
spesso con troppa
e
marmi) non può addebitarsi
avesse trovato forme
latina
Palazzi»
più giustificata
i
1873:
immensa
sua
—
—
furono mosse
avrebbero desiderato che
Roma
come
quale,
sul
grandiosa molteplicità
e
deiritalia
classicismo. Ciò non toglie che
a
—
suoi giusti confini.
i
coni rivelò in questo suo capolavoro
d'arte,
di gusto
luogo di fare un esame critico
maggiore opera nionumentalc delle quali in
sono
fu posta nel
sulla
all'Italia
Fig. 456.
è qui
Monumento
concezione. Tor-
la
dei trofei e degli emblemi, rievocano e rispec-
monumento
pietra del
solennemente celebrata
Non
La
a cui sorcre
grandiosa e severa fastosità del gusto monumentale romano.
volta fu la
—
mezzo
in
del
particolari
varia
la
Angelo Zanelli
dello stesso Zanelli.
notissima, non c'indugiamo di più
opera
ma
anche
e
Roma, opera
431
il
asprezza
—
e
dal troppo bianco
fatto è che
interprete
il
del
—
Sac-
puro
meno acuti intenditori suo « Monumento Nazionale
i
più
espressivi della sua
rinno-
MANUALE
432
Guglielmo Calderini, perugino il
:
tutti,
grandiosa mole austera, se anche eccessivamente
appuntarono
si
quali
tempo ha
il
durante
molti
il
neto
« :
anni aspre
Palazzo Margherita
(m. 1910) eresse (tìg.
»
Fig. 457.
mentata con bei
«
il
Palazzo
tormentata
critiche,
»
di Giustizia
nei particolari
maggior parte
della
Roma
partiti del
—
il
Palazzo della Banca
457), sull'area del Palazzo
primo, maestosa costruzione
il
contro
delle
fatto giustizia.
Gaetano Kock, romano e
meritata fama da
e
il
bellezza del Quadriportico s'impose subito a
sica
— —
ebbe grande
(i8;-;7-iqi6'
Quadriportico della nuova facciata della Basilica di S. Paolo, Palazzo di Giustizia, sulle sponde del Tevere, a Roma. Mentre la severa clas-
due grandiosi lavori e
STORIA DELL ARTE
DI
di
Palazzo
d'Italia, (fig. 456),
Piombino
sentimento classico,
a
Via
Ve-
leggiadramente movi-
di Piombint), ora Re
Rinascimento;
il
secondo, inspirato
al
più puro e severo
barocco romano.
Pio Piacentini, romano, nato nel 1846, allievo e poi Presidente dell'Accademia di San Luca. La sua opera più nota il « Palazzo delle Belle Arti » a Via Nazionale, (fig. 458) fu il primo palazzo monumentale che segnasse il risveglio anche architettonico della nuova Capitale d'Italia; e dopo quarant'anni della sua costruzione (che avvenne nel 1883) resta ancora, per la leggiadra maestà delle forme « classicamente
romane una
»
delle
ma
sensibilmente influenzate
opere più notevoli e
sempre nobilmente
dai
più piacevoli
migliori esemplari della
Roma
in restauri e costruzioni di palazzi e
lazzo Berlingeri sulla Via
Nomentana.
del neo-classicismo,
moderna. Lavorò molto e di ville è suo il bel Pa;
L ARCIIITET'IL'RA
Fig. 458.
E
Roma
il
Palazzo deirEspo?izionc
finalmente ricorderemo ancora alcuni
Carlo Macciachini, stile
—
nativo
lombardo con elementi
1S70
ricca chiesa di
la
I
di
arctiitecti
Induno,
bizantini,
in \'ia
San Spiridione
secolo
italiani del
nel
Cimitero monumentale
il
<>
Nazionale.
Varese:
presso
1
XIX.
i'!<6'-,
Milano:
di
in
edificò,
verso
e
a Trieste, tutta di gusto bizantino.
Ireneo Aleandri (1793-1885) di San Severino Marche, discepolo dello Stern e del Camporese che disegnò il colossale e audace Ponte dcU'Ariccia. presso Genzano.
Francesco Azzurri, romano (1831-1901) restaurò con molto gusto lazzi
romani, ed eresse a
Pasquale
il
Teatro Nazionale.
romano (1745-1833
Belli,
della basilica di
Roma
San Paolo,
Pietro Selvatico, tissima, della Chiesa di
di
distrutta da
allievo
Camporese;
del
un incendio
a
Trento
(fig. 450,',
i'(icc
disegni
i
1823, e poi ricostruita.
nel
Padova. (1803-1880) edificò
San Pietro
alcuni pa-
la
e
elegan-
facciata ogivale, fu
anche dotto
e
geniale
scultore di cose d'arte.
Enrico Algiso, napoletano, morto
numento
ai
il
«
Roma
nel
187G, fece,
a
Napoli,
il
M
<)-
Martiri.
Andrea Scala, lano,
in
Salvini
I)
di
di
Udine (1820-1893)
Firenze, ed
altri
costruì
teatri
il
Teatro
«
Manzoni
»
di
Mi-
italiani.
:s
MANUALI-:
434
DI
STORIA DM
I.
ARTK
Raffaclr Canevari, romano (1825-1900) autore Palazzo delle Finanze a Roma.
del colossale,
ma
disadorno,
Giulio Podlsii, romano (1857-1909) sobrio e non inelegante costruttore grandioso complesso di edilìzi che è il Politecnico Umberto I (fig. 460), bel
villino
Durante, a
di quel
e
del
Roma.
4i'i.
Fig-.
Trento
—
Cliie-s;i
San Pietro.
di
Luca Carlnhm, romano 1830-1890) autore di molti nuovi edifìci sorti a Roma dopo il 1870, come la graziosa chiesetta di Sant'Ivo, il Collegio francese, Collegio 1
il
canadese con caccio.
il
bel cortile in
Vìa San
\'itale,
infine
e
jncnio
S. la
grandioso
Palazzo
Bran-
C'arimini fu anche maestro del Sacconi.
Il
Francesco V^f.spignam, romano (1842-1899) sidj di
il
Giovanni
(chiesa del
Laterano,
disegnata
da',
Sacro Cuore dei Salesiani
figlio
padre in
^'ia
;
di
Virginio, proseguì Tab-
edificò in
stile
San Lorenzo,
e
del Rinascila
grandiosa
L
Chiesa
(e
annesso Collegio)
di
ARCHITETTURA
Sant'Anselmo sull'Aventino. Fu nnche sapiente
monumenti
telligente restauratore di
43
.S
e
in-
antichi.
Enrico Gur, romano, morto nel igoò, autore della bella \'illa Piancastelli in Fusignano; e assai noto per il restauro non immune da qualche giusta critica) della palazzina detta la Fariicsiiin. sul Corso ^"ittorio Emanuele a Roma. Luigi Del Moro, da Livorno
Ubaldo a Gubbio,
e
la
eresse
1845-1897
grande Scala
Chiesa
bella
la
dei
Santi
della Galleria palatina del Palazzo Pitti, a Fi-
renze.
Fi":.
Tuo
Azzoi.INI, bolognese
nobilissimo edifìcio
gusto moderno,
fig.
461
Campanile
Giuseppi:
e del
in
Il
Policlinico
Umberto
I.
837-1907' insigne maestro di architettura
^"ecchio stile toscano,
Palazzo comunale
il
nel
di
i8')2
concorso per
progetto non fu eseguito,
ma
nell'Isti-
di
Risparmio
in
trattato con
freschezza
di
Cassa
pistoiese (1831-1903) restauratore esimio del
Brentano, nato
\'inse trionfalmente
!
—
.
Francesco Bartolini, del
Roma
Bologna, autore del bel palazzo della
tuto di Belle Arti a Pistoia,
-"J'^'
ma rimane
la
Pistoia.
a Milano, e
nuova in
mortovi giovanissimo nel 1889.
facciata del
nobilissimo
ingegni che abbiano onorato l'architettura
Battistero,
Duomo
documento
di
questi ultimi anni.
di
uno
Milano;
il
suo
dei più brillanti
43^
MANUALE
Kijj. -161.
Pistoia
DI
—
STORIA
ni-I.I.
l'al.i^zo della
ARTF
Cassa
ili
Uis[)ariiiii
I
Annibali- Forchi. lini, sola di
San Clemente
a
di
cale di
\'enezia,
saldato
tìn
dalle
suo
187») e
il
nome 1882
il
i
è
sopra
grandi
lui
Manicomio
dell'i-
tutto noto per l'audace restauri del
Palazzo du-
mirabilmente e stabilmente
rin-
Palermo (1823-1896; autore di molte e grandiose specialmente del grandioso Teatro Massimo di Palermo. Basili-, di
Paolo Quaglia,
nuova Università
di
Bardello
Tempio
X'arese) (i'^56-i898j
di Napoli, che fu eseguita
Vincenzo Micheli, toscano, Carrara, del
il
bel
fondamenta.
costruzioni in Sicilia e
della
Ma
minacciante rapida rovina, e da
GiovAN Battista
Pii:rRO
437
Treviso (1821-1892' nutore del
\'enezia.
sicurezza con cui condusse tra
AkCIIlTI-TlfRA
israelitico di
autore del
dopo
I^onte
la
Nuovo
disegnò
il
Palazzo
sua morte. a
Pisa,
del
Teatro
di
Firenze, del Ponte a Santa Croce sull'Arno.
Giacomo Franco, veronese (181G-1895) ottimo
professore all'Accademia di
nezia, autore dell'austero e grandioso Ossario di Custoza.
\''e-
INDICE DEI NOMI DEGLI ARTISTI
Abadie, Paul. 298. Ahiidgaard. Nicola) Abraham.
B.iisch. Inalbi,
Hermann, 236.
Filippo, 338.
Baltard, X'ictor, 3
16.
Achard, .L-an-Alexis, 127. Achenbach, Andreas, 152. Achenbach, Oswald, 153. Achtermann, Wilhelm, 175.
Adam, Albrecht. 151. Adam, Franz, 152. Adamo, Max, 162.
152.
Ademollo, Carlo, 377. Atìnger, Bernhard, 52. Agnemi, Eugenio, 339.
)2.
Raluschek. Hans, 232. Bandel, Ernest, 177. Banti, Cristiano. 380, 381. Bantzer. Karl, 231. FSarabino, Carlo, 424. Barabino, Niccolò, 411. Barbizon, 280. Barrias, Louis Ernest, 171. Barye, Antoine-Louis, 82, 173. Barry, Charles. 191.
Agricola, Filippo. 333, 337. Ahlert, Friedrich, 187.
Barry, James,
101.
Bartels, Hans,
232.
Ai\vasou5kv, J. K., 280. Alcino, Enrico. 433. Aldi, Pietro, 378. Aleandri, Ireneo, 433. Alexander, John W., 250. Allgeyer, 177. AUston, Washington, 249. Alma-Tadema,La\vrence, 245. Alt, Jakob, 167. Alt. Rudolf, 167. 225. .Alt, Theodor, Altamura, Saverio 378, 4i31. Alvarez, Luis. 258. Aman-Jean, Edmond, 214. Amati, Carlo. 418.
Bartholome', Albert, 285. Bartolini, Francesco, 377,435
Amerling, Friedrich, 5, 151. Andrea, August Heinrich, 189. Andri, Ferdinand. 234. Angeli. Heinrich, 238. Angelini, Annibale, 339. Angelini, Costanzo, 352.
Angelini, Tito, 330.
Antokolsky, Markus, 297. Antonelli, Alessandro, 422. Appiani, Andrea, 341. 342. Arienti. Carlo, 384.
Armstead. Henry-Hugh. 1^1. Arsenius. Georg, 264. Artz, Adolf, 252. Aureli, Carlo,
330.
Azzolini, Tito, 435.
Azzurri. Francesco. 433. Baertson, Albert, 253.
Basile,
Bastien
Giovan Battista, 437. - Lepage, Jules, 205,
206, 209. Bates, Henrv, Batoni.
297.
Pompeo, 3.U,
.340,341
Baudry. Paul, 143, 145. Bauer, Franz, 176. Bauer, Marius Alexander Jacques, 306. Baum, Paul, 234. Beardsley. Aubrey. 310, Beccaria, .Angelo, 386. Becker. Benno, 238. B^^cker. Cari. 165. Becker, Jakob. 42, 166.
Becker, Ludwig Hugo, 167. Becker, Peter, 166. Begas, Reinhold. 1 77, 78. 1 79. Begas. Karl, 39, 153, 318. Behrens, Christian, 292. Behrens, Peter. 302, 317. Bell, Ingres. 300. Bellange', Hippolvte. 72. 146. BjUì, 'Pasquale. 433. Bellosio, Carlo, 343, 384. 385. I^eltrami. Luca, 423. Benczur, Julius. 274. Bendemann, Eduard. 41. Benjamin (Constant. Jean Joseph. 215. B^nlliure v Gii, José, 258. 1
Alexander, 281. Benvenuti, Pietro, 346, 377.
I^enois,
Berchmans. >3I2. Berg. Edvard, 264. Bergh, Richard. 264. Berlepsch-Valendas, lì. K. E.. 3l().
Giuseppe, 359. 367. Besnard, Paul Albert. 209. Bezzuoli. Giuseppe, 347, 376, 377, 381. Bewich, Thomas, 306. Biagioli. Filippo, 338. Bianchi, Mo>è, 370. Bianchini, 333. Bertini,
Bida, Alexander, 65. Bidermann, Johann, Jakob, 153 Bienaime', Bièfve,
Luigi, 3>M).
Edouard, 85. 86, 253.
Biedermier, 316. Billotte, Rene, 213. liindesboll, M. G. C. 298. Bing, S., 316. Biscarra. 385. P,issen, H. W.. IM. Bjoerck, Oskar, 264. Bianche, Jacque Emile. 215. Blake, William. 114. BlViser. Gustavo, 52. Blau. Tina. 2. 34. Blechen, Karl, 154. Bluntschli, Alb. Friedr, 298. <)7, Bocklin, Arnold, 177, 217, 218, 220, 221. 222, 23'». 240, 290, 318, 393. P)()hm, Edgar, 181. Brihm, Josef Daniel, 1 76. Boilly, Leopold, 130. Boito, Camillo, 421. Bone, Muirhead, 306. l^onheur. Rosa, 128. I3onington, Richard Parkes, 1
110, 119.
Bonnard, Pierre, 212. Bonnai. Le'on. 145. Bonolis, Giuseppe,
353, 396, 397, 403. Borchardr, Hans. 238.
INDICE DEI NOMI LEGIJ AKTISTI
440 Borghesi, Giambattista, 34<>. Bòrjeson, John, 182. Borowikowski, Wladirnir,2/ 8. Borrani, Odoardo, 378, 380. Bosboom, Jan, 252. Boschetto, Giuseppe, 403. Bosio, Francois, 7'), 80, 82. Bosselt, Rudolf, 296.
342. Guglielmo. 348.
Bossi, Giuseppe, Botti,
145.
Boulenger, Hippolyte, 253. Bozzini, Paolo, 339. Brabazon, H. B., 247. Braecke, Piene, 290. Brackeleer, Henri, 253. Bracht, Eugen, 234. Branchi, Angelo, 330. Braun, (Raspar, 306. Breitner, H. (}., 252. Brendel Albert, 128, 238. Brentano, Giuseppe, 435. Breton, Jules, 134.
Ford
Madox,
116,
118. Brozik, Vaclav, 276. Brlillow,
Karl, 278.
Bruni, Fiodor, 278. Bruschi, Paolo Gerolamo, 346.
318. Buchholz, Karl, 234. Burger, Anton, 166. Burkel, Heinrich, 84, 165. Burne-Jones, Edward, 243, 244, 309. Burnier, Richard, 167. Brutt, Adolf, 293,
Burnitz, Peter,
352, 356, 398. Cantoni, Simone, 416. Capalti, Alessandro, 338. Caprinozzi, Marco, 352. Garcano. Filippo. 370, 371. 372.
Bouguereau,AdolpheWiUiam,
Brown,
Canonica. Luigi, 418. Canova. Antonio, 2. 18, 51. 80, 181, 182, 325. 327. 328, 32^, 33(1, 3Ò2, 342,
166.
Burnitz. Rud. Heinr, 298. Busch, Wilhelm, 306.
Bystòrm, Johann Niklas, 182. Cabanel, Alexandre, 143, 145. Cabat, Louis, 120. Cabianca, Vincenzo, 378, 381. Cacciatori, Benedetto, 330. Gagnola, Luigi, 417. Gain, Auguste, 173, 175.
Calamatta, Luigi, 353, 354. Calarne, 387. Calderini, Guglielmo. 432 Callcott, Augustus, 107. Cameron, J. Th., 306. Camino, Giuseppe, 387. Camporese, Giuseppe, 425. Camporese, Pietro, 427. Camuccini, Vincenzo, 334, 335, 337, 342, 352. 35(., 389, 393. (>anevari, Raffaele. 434. Canina. Luigi, 427. Canon, Hans, 164.
395. Carimini, Luca, 434. Carnevali, Giovanni, detto Riccio, 346, 302, 364, 366. Carnevali, Nino, 395. Carolus-Duran, C. A. E., 215. Carelli, Consalvo.
Carpeaux, Jean Baptiste. 172, 177.282. Carradori, Francesco, 330. Carrière, Eugène, 213, 258. Carstens,
Asmus
Jacob,
20, 21, 22, 31,
16,
32, 47.
Carta, Natale, 339. Carus, Karl Gustav, 150. Casnedi. Raffaele. 364. Cassioli,
Amos, 377.
Castaldi,
Andrea, 3S5.
181.
Chaplain. Jules Clement. 294. Chaplin, Charles. 145. Chapu, Henri, 173. Charlet, N. T., 72,
132.
Charpentier, Alexandre, 29(). (]hasscriau, The'odore, 70, 21)7.
Chaudet, Denis Antoine, 79,
(>opley,
John Singleton. 102.
Cordier, Charles, 292. Corinth, Lovis, 231. (^ormon, Ferdinand, 214. Cornelius, Peter, 29, 30. 31. 32, 33, 34, 35. 36, 37, 38. 39, 41, 45, 82,83,86.88. 151. 191, 331, 333, 334. Cornienti, Cherubino, 359.
Corot, Camille, 120, 122, 123, 124, 126, 127, 128, 137, 203, 248, 378, 387, 388. Cortot, Jean Pierre, 79. Corvi, Domenico, 334. Cossa, 361.
393, 394.
397.
Cotmon, John, 107. Cottet, Charles, 214,
Gustave, 97. 134, 136, 137, 195. 199, 209, 222. 227. 228. 253. C^ourtens, Frans, 253.
Coubert,
("outure,
Thomas, 14!, 220.
Cox, David, 110. Grane, Walter, 244, 309, 316.
Cremona,
Tranquillo, 367, 368. 369.
366,
Gioachino F, 419. (>rome, John Berney, 107. Crivelli,
Cross
Edmond, 211.
Cruikshank George, 113. Cuypers, Pieter, 299. Daffinger, Morik,
151.
Dagnan-Bouveret, Pascal Adol-
80. Chelli.
CoUin, Raphael, 215. Collins, William, 105. Comolli, G. B, 330. Conconi, 384. Conder, Charles, 247. Consoni, Nicola, 332. 390. John, 96. 107. Constable. 108, 109, 110, IIQ, 120, 126, 155, 246, 248, ÒS7. Conti, Cosimo, 340, 378.
Costa, Nino, 383,
Cauer, Stanislaus, 2^^2. (Cavalieri, Ferdinando, 33'^. Cavallini, Antonio, 34(). Cazin, Jean (Charles, 213. Cederstrom, Gustav, 261. Celentano,Bernardo, 401,402. Cezanne, Paul. 212, 215.272. Chalgrin, Francois, 2. Cham (Conte Amedee), 134. (Dhantrey, Francis,
)
phe, 209.
341.
Che'ret, Jules,
312.
Chiaradia, Enrico, 429. (Chierici, Alfonso, 338. Chintreuil, Antoine.
127. (^hodowiecki, 147, 153. Cipolla, Antonio, 429. Ciseri, Antonio. 377,378, 3sl. Clason, J. G. 299. Claus, Emile, 253. Claus Meyer, 226. Clodt, Peter C^arlowitsch, 183. Goghetti. Francesco, 337, 346 393, 413.
Cogniet, Leon, 68,
141.
Dahl, Johann Christian Klausen, 150, 270.
Dalbono, Edoardo, 404, 406. Dalou, Jules, 282. Dampt, Jean, 296.
Danhauser, Joseph, 151. Dannecker, Johann Heinrich, 10.
Dance, George, 191. Dannat, Wilhelm D., 250. Daumier, Honoie, 133, 214. Daubigny, Charles Francois, 120, 126, 127, 128. 378. 387, 388.
Jacques
David. 7,
8,
9,
Louis,
10.
5,
13,
12,
6,
15,
70. 77, 78. 70.
32.
David, Pierre Jean, 81, 82, 143, 148. 153. 170, 172, 207, 294, 332, 335, 346, 352. D'Azeglio, Massimo, 385. De Albertis, Sebastiano, 364. Louis - Pliilibert, Debucourt, 132.
Decamps, Alexandre Gabriel, 62, 64, 65. Carolis, Adolfo, 394.
De
Defregger. Franz, 162, 166. Degas. Edgar. 198, 201, 203, 212, 309, 379. Degeorge, 296. Delacroix,
Eugène,
57.
58,
59, 60, 62, 63, 64. 65, 66, 67. 76, 127, 141, 146,^164. Delaplanche, Eugène, 175.
INDICE DEI NOMI DEGLI .\RTI3TI
44»
Dupuis. Daniel, 296. Duiet, Francisque, 80, 81, 172, 173, 175. Dyce. William, 116, 118. Duret, 173, 175. Eastlake. Charles, 115. Eckersberg, Christoph Wilhelm, 148. 259. Eckmann. Otto, 308,312, 316. Edel, Edmund, 312. Edelberg. Rudolf. Eitelbergr, 192. Edelfelt, Albert, 269. Eiffel,.Alexandre Gustave, 302 Eilers. Gustav, 303. Ende, Hans am. 237. Engel, Otto H., 234. Erler, Fritz, 235. Errante, Giuseppe, 332. Etty, William. 101. Evenepoel, Henri I. E.. 253.
Forain. Jean Louis. 309,312. Forcellini, Annibale, 437.
Everdingen,
Fiihrich, Joseph. 28, 31, 117.
152.
Hippolyte, 70, '76, 67. 62. 68, 69, 61. 141, 253. Delaunay, Elie, 145. Del Moro, Luigi, 435.
Exter, Julius, 237. Eybl, Franz, 151.
De Mura, 352.
Falat, Julius. 276.
Denis. Maurice, 214. De Nittis, Giuseppe. 404, 405. De Santis. Guglielmo, 391. D'Espagnat, Georges, 215.
Falcke. Jakob, 192.
Delaroche.
Paul
Falguière.
Foyatier, Denis, 81. Fracassini, Cesare, 332, 390. Fraikin, Charles Auguste, 182,
286. P>ancais, Francois Louis. 128. Franchi. Giuseppe, 330.
Franco, Giacomo, 437. Le'on, 255.
Fre'de'ric,
Fre'miet Emanuel.
Freund. H.
E„
175.
19.
Friedlaender, Friedrich, 167. Friedrich, Caspar David, 150, 154. 259. Friedrich, Nik, 292. Frith, William Powell. 115.
Fromentin, Eugène, 65.
Fuger Friedrich. Heinrich.
151.
306. Carlo, 330.
Fuselli,
Evsen, Louis, 225. Faber, Otto. 164. Faccioli, Raffaele,
Fortunv, Mariano, 257, 370, 393,' 404.
Henry, 101.
Flissli,
Gagino. G., 330. 413.
o32, 390. 330. Gaillard. Ferdinand. 145, 303. Gallait. Louis, 85, 8(). 253. Gagliardi, Pietro,
Gaiassi, Vincenzo.
Alexandre.
282.
283.
Axel, 270.
Galle'n.
Faruffini, Federico, 365, 366,
Galle, Emile, 31^).
Destouches, P. E., 56.
Fattori, Giovanni, 382.
Detaille, Edouard.
Faustini. Modesto, 394.
330. 429. Enrico. Gallori, Gamba, Enrico, 333, 385. Gamba, Francesco, 386. Gandara. Antonio, 258, 305.
De
72.
Tivoli. Serafino, 378, 380.
Dettmann, Ludwig, 232. De'veria, Eugène, 68.
De
Viso, 403. Diaz, Narcisso Vizilo,! 20, 122. 125. 126. 127. Diday. 387. Furchtegott, Dielman, Jak. 166. Diez,
Wilhelm, 226.
Diez, Robert, 177.
Din, Ludwig. 237. Dillens, Julien, 290. Dinet, Etienne, 215.
Giuseppe, 337, 345, 346, 362. Dongen, Kees, 216. Donndorf, Adolf, 92. Dorè, Gustave, 134. 308. Diotti,
Drake, Friedrich, 52. Dreber, Heinrich Franz, 222. Duban, Felix, 184. Dubois. Paul, 174, 175, 294.
Due Joseph Louis, 184. Dumreicher Armand, 192. Dupont, Henriquel, 303. Dupre, Jules, 120, 126. 127.
Favretto, Giacomo. 410.
Fearnley, Thomas, 150. Fedetow, Andreewitsch. 279. Fendi. Peter. 151. Fernkorn. Anton, 176. Ferrari. 326. Feuerbach Anselm, 167, 177, 217. 220, 221, 290. Feure. George, 319. Fioroni, Luigi,
Fischer, 176.
339
Ferdinand
August,
Fischer, Theodor, 300. Fisher, Mark, 246.
Flandrin, Jean Hippolyte, 76, 77.
Flaxman, John,
4, 180. Camille, 120. Fleurv. Nicolas Robert, 6S. Fliedler, Konrad, 222.
Flers,
Flossmann. Joset, 292. Fogelberg, Benedikt, 19. Folchi, Ferdinando, 348. Fontaine, B., 2. Fontaine, Pierre, 2. Fontana. Luigi, 391. Fontanesi. Antonio, 387.
Galli,
Pietro,
Gandolfi, Democrito, 330. Garnier, (Charles, 186.
Gartner. Friedrich, 35, 187. Gasser, Hans, 176. Gau, Franz, 190. Gauermann, Friedrich, 151. Gauguin, Paul, 212. 215,272. Gaul, August, 292. Cavami, Paul, 133. 257. Gebhardt, Eduard, 226, 230. Gedon, Lorenz, 193. Geef, Willem, 182. Gegerfelt. Wilhelm. 261. Genelli. Bonaventura, 22. 35. Gensler. Gunther, 150.
Gensler, Jakob, 150. Gensler. Martin, 150. Gentz, Wilhelm. 165. George, 300.
Georgi, Walter, 235. Gerard, 335. Ge'rard.
F'rancois,
Ge'ricault,
57.
12, 13.
Theodore, 32. 56,
133. 28*
INDICE DEI NOMI DEGLI ARTISTI
442 2^)2.
GerÓme, Leon, 143,
(ìurlitt,
Gervex, Henry, 215. Geselschap, Friedrich, 227. Gessner, Albert, 301.
Gevger, E. M., 296. Gevger. E. M., 305.
180.
395.
Hals. Franz.
Hamon,
109.
Giudici, (de) Carlo Maria, 341. -
Russwurm, barone
Ludwig, 234. 141.
Gleyre, Charles,
330.
Gnaccarini, G()bel, Angilbert, F.,
166.
205.
Gordigiani, Michele, 378. (ìosen, Th., 2'^2. (ìoyn, 114, 146, 195, 198,
255, 258. Graff, 147. (jrandi, Francesco, 332, 390. Grandville, 133. Granet, Francois Marius, 56, 75. Miss, 248.
Gregor, Robert Mac, 248. Greiner, Otto, 305. (irenander, Alfred, 302, Gre'vin,
Alfred,
134.
Grigoletli, Michelangelo. 349,
410. Gros, Jean
Antoine, 13, 39,
55, 58, 61,
153.
Groux, Charlesde, 253, 286. Grubicy, Vittore, 373. (ìriitzner, Eduard, 166. Friedrich, Wilhelm, (jubitz, 306. (jude,'ìHans Frederich, 270. Gue'rin, Pierre,
13.
Hanck, Anton, 290. Hansen, Frida, 319. Hansen, Theodor, 189. Hai burger, Edmund, 226, 306. Harrison, Alexander. 250. Hase, Konrad, Wilhelm, 188, Hasenclever, J. Peter, 41. Hasselberg, 296. Hauberisser, Georg, 188. Hausmann, Friedrich Karl,
Havdon.
Beniamin,
57.
80. (juerra, Camillo, 352.
Gui, Enrico, 435.
Guillaume, Eugène, 170, Guihran.sson, Olaf, 309.
Robert,
Theodor, 234.
Horovitz, Leopold, 276. Horta, Victor, 302.
79,
171.
Hlibner, Karl 83. Hlibner, Ubrich, 234. Hlibsch, 89. H'iibsch, Heinrich, 187. Huet, Paul, 120.
Humbert, P'erdinand, 214.
Humboldt Guglielmo, 30. Hummel, Johann Erdmann^ 153.
ioi.
336, 338, 346, 356, 357, 359, 361, 362, 389. He'bert, Ernest, 79. Hecht, W. 303, Heichert, Otto, 234. HeideIoff,Karl Alexander,187. Hein, Th. Th., 309, 312.
Hellmer, Edmond, 179. Helleu, Paul, 215, ò^S. Henneberg, Rudolf, 165. Henner, Jean, Jacques, 143. Henry, George, 248. Henry, James L., 247. Herbst, Thomas, 238. Herkomer, Hubert, 248. Herregns, Guillaume Jacques, 85.^
Herrmann, Curt, 232. Herterich, Ludwig, 232. Hess, Heinrich, 37, 38. Hess, Peter, 152. Heyden, Hubert, 238. Hildebrand, Adolfo, 291. 292, 296. Ilildehrandt, Ed.,
v.
Hòsel, Erich, 292. Hotger, Bernhard, 290. llottinger, 26. Houdon, Jean Antoine,
143.
Havez, Francesco,
Gorres, 30.
(}rant.
Hòrmann,
166.
Gogh, Vincent, 212,^252,272. Gonin, Francesco, 385. (}onzaIès, Eva.
Holzer, Josef, 151, Hònemann, Martin, 308. Hoog, Pieter, 253. Hoppner, John, 100.
198, 251.
Louis,
189.
151.
H()ger, Josef,
Hammershni, Wilhelm, 259.
Luis (detto Girodet, Anne Girodet-Trioson), 12.
Gleichen
Hocker, Paul, 238. Hofmann, Ludwig, 210. Hotfmann, Ludwig, 301, 318. Hotfmann, Josef, 317. Hodler, Ferdinand, 242.
Hermann, 290. Halm, Peter, 303.
Girard, Isidore, 133.
Thomas,
Guthrie, James, 248. Guvs, Constantin, 133. Habermann, Hugo, 231.
Haller,
Alfredo, 296. Gillray. James, 113. 114. Gilly, Friedrich, 47. 187. Gilsoul, Victor. 253. (iiraldoni, Pietro, 419. (Gilbert,
Girtin,
Gusson Karl, 227.
Haider, Karl. 224.
258
Benlliure,
Dora, 238.
Hitzig, Friedrich,
Hagen. Theodor, 234. Hagborg, Adolf, 261. Hahn, Hermann, 293. Hahn, Hermann, 296.
330.
(jiacometti, Ignazio,
Gii, Jose
Hitz,
Hackert, 21.
Gheìli, C. 330.
Gibson, John, Gigante, Giacinto,
152.
Louis,
13,
165.
Hildebrand, Theodor, 40. Hirt, Georg, 193, 309. Hirt, Rudolf, 225. Hitchcock, George, 250. Hittorff, Jakob. Ign. 77, 190, 302.
Hunt, Holman, 115 ,117, 118. Hunt, William Morris, 250. Ignace, Jan, 133. Ijeastad, Gustav, 264.
Jean Auguste Domi-
Ingres,
nique,
72, 73, 74, 75,
76,
143, 220, 347, 353, 377. Induno, Gerolamo, 362. Induno, Domenico, 361, 365. Inness, Georges, 250. Isabey, Jean Baptiste, 13. Isabey, Louis Gabriel. Eugène 77,
13. isola,
Giuseppe, 411.
Isracls, Josef,
130,
228,251,
252. Issel, Georg Wilhelm, 153. Jacoby, Louis, 303. Jacovacci, Francesco 391. Jacque, (Charles Emile, 128. Jacquemart, Jules, 303.
Janssen, Peter,
226
Jerichau, Jens Adolf, Jernberg. Olof, 234.
19.
Eugen, 234. Johansen. Viego, 259. John, A. E., '248. Jettel,
Jolivard,
André, 120.
119. 252. Jongkind, J. L., Jordan, Rudolf, 42.
Jones, Burne,
116,
INDICE DEI NOMI DEGLI ARTISTI Joris,
Pio, o't2.
Josephson, Ernest, 264. Jouvenceau, 216. Jsaak, Jsraels, 253. Jullierat, 387. Juengling, Friedrich, 308. Jwanow, Alessander, 278. Kalckreuth, Leopold, 232. Kalide, Theodor, 177. Kallmorgen Friedrich. 236. Kampf, Arthur, 232. Kampf, Eugen. 234. Katsushika, Hokusai, 196.
Kautìmann,
Heimann,
150.
166.
KautTmann. Hugo, 166. Kaulbach, F. A.. 238, 303. Kaulbach, Wilhelm, 86, 88, 164.
Krogh, Christian, 270. Kiòver, Peter Saverin, 259,
2%.
Liebermann, Max,
Laboureur, Francesco, 330. Laboureur, Massimo, 330. Labrouste, Henri, 184, 302 Ladbrooke, Robert, 107. Laermans, E!ugène, 253, 255. Lagarde, Pierre, 213. Lalique. Rene, 319. Lambeaux, Jef, 288.
Lampi, Johann Baptist, 151. Landseer, Edwin. 105, 106. Landi, 334, 336. 342, 389. Lanfredini, 378.
Langae, Jules. 288.
Keller, Albert, 238.
L anger,
Keller, Gottfried, 219.
Larsson, Cari, 264. Lasinio, Carlo, 353. Lasinio. Giovanni Paolo. 353. Latouche. Gaston, 215. Latour-Fontain, Henrv, 198, 205. Lliugei'. Max, 317. Laurens. Jean Paul, 145. Lavery, John, 249. Lawrence, Thomas. 100. I-e Beau, Alcide, 216. Lechter, Melchior, 242, 312. 316. Lederer. Hugo, 292, 29b.
Keller. Joseph, 303. Kersting, Georg Friedrich, 150. Kessel, Matthias. 182.
Kevzer. Nicaise, 253. Khnopff, Fernand, 255. Kiellberg, Johannes Frithjof, ' 182. Riprensivi.
Orest, 278.
Kiss, August, 52. Kleist, Enrico, 148. Klenze. von Leo, 34. 35. Klimsch. Fritz, 292. Klimt, Gustav, 242 Klinger, Ma.x. 144. 23^), 240, 241, 270. 291, 292, 305.
KnoU, Konrad,
177.
Kobell, Wilhelm,
152.
Kock, Gaetano, 432. Koch, Joseph Anton, 21, 22, 90.
Koebe, Christen, 259. Kohler Christian, 40. Kolbe, G., 292.
KoUer, Rudolf, 167 KolKvitz. Kate, 305. Kopf, Josepf, 177.
Knaus, Ludwig. 104. 166. Koner. Max, 238. Konig, Otto, 176. Kopping, Karl, 303. Korowin. Konstantin, 280. Kuehl, Gotthard. 231.
Kurzbaner,
E.,
166.
Kraus, Aug., 292. Kreis, Wilhelm. 301. Kreuger, Nils, 264 Kriehuber. Joseph, 309. Krog, Arnold, 319.
34.
1
Lefèbvre. Jules.
186.
162,
167,
222, 223, 225, 226, 276. 305. Leighton. Fre'derick. 245.398. Leins, Christian, 189. Leistilow, 316. Leistikow, Walter, 232. Lemaire. Philippe Henri, 79. Lenbach. Franz. P)2, 177, 225, 23S, 318. Léonard, .\., 319. Lepère, Auguste, 305. Lepsius, Reinhold. 238. LeroUe Henri. 213. Le-Sidaner, 215. Leslie, Charles,
Lessing, Cari
I.orrain, Claude, 4, 106, 112. Luccardi, Vincenzo, 33tJ. Luce, .Maximilien, 211. Lucini, 419. Lufft/., Ludwig, 226. Luksch, Richard. 292. Lunois, Alexandre 215. Maccari, Cesare, 392.
Macciachini, (Jarlo, 433 Macintosh, 315. Mackensen, Fritz, 237. Maclise, Daniel, 115. Maggiotto, 356.
Magnus, Eduard, 153. Maillol, Aristide, 290.
Maison, Rudolf, 292 Makart, Hans, 162, 164. 221. Makowsky, Wladimiro, 280, Makov.sky, Costantino. 280. Malatesta. Adeodato, 377. Maliavin, Filipp, 281. 352, Giuseppe. Mancinelli, 353, 401. Manes, Josef, 276.
105.
Friedrich,
Edouard,
146. 97, 199, 200. 205, 212, 246, 253, 290, 379. Manclel, Kduard, 303. 198,
Manguin Henri, 216.
Lega, Silvestro, 380. Legros, Alphonse, 305.
Wilhelm,
i^anghans. Cari (ìotthard. 2. Longhi, Giuseppe, 332, 353.
195,
145.
Lefuel, Hector Martin,
130. 228, 229. 232, 276, 3U5. Lier, Adolf, 167. Licht, Hugo, 299. Liljefors, Bruno, 264. Lindenschmit, Wilhelm, 162.
Ma net,
Leech. John,' 84. 1 3. .eempoels, Jef, 255.
I
Leibl.
Leys, Heindrik, 253.
Lewithan, Isaak, 280. Lhermitte, Le'on, 209.
154, 308. Krliger, Franz, 153. Kruse, Bruno, 296. Kruse, Max, 292. Krliger, Albert,
Keene, Charles, 113.
Keller-Reutlingen., F. \V.,238.
443
42,
43.^44. Leutze, Emanuel. 162, 249. Lewizki. Dmitri, 278.
Mannfeld, Bernliard, 305. .Manno. Francesco, 332 .Marcellin (Emile Planat), 134. Marchesi. Pompeo, 330. Domenico. 354, Marchetti. 404. Marcke, Emile, 1 28. Mare'es. Hans de, 167. 177,
217, 220. 221, 222, 239, 240, 290, 291. Mariani, Cesare, 390. Marilhat, Prosper, 65. Maris, Jakob, 252. Maris, Matthys. 252. Maris, Willem, 252. Markò, 380. Marstrand, Wilhelm, 259. Martin, Hommer, 250. M'irtin, Henri, 214. Martos, Iwan Petrowitsch,! 83. Mason, George, 245,
INDICE DEI
444 Massarani, Tulio, 365. Matejko, Jan, 274, 276. Matisse, Henri, 215. Matteini, 348, 356. Max, Gabriel, 162, 164. Maurier, George, 113. Mauve, Anton, 22S, 252. Mayer, Alexander Liezen,162. Meer van Delft, 251. Mehoffer, Joseph, 276. Meissonier P>nest. 72. 145, 146. 155,253,257,403,405.
Melchers, Frans. 255. Melchers, Gari, 250. Meli, Giosuè, 330. Menarti. Rene', 213. Mengoni, Giuseppe, 209. 422. Mengs, Anton Raphael, 2, 3. Mengs, Raphael, 183,331,332. Menzel, Adolfo, 145, 154, 155, 156, 160, 227, 228, 253, 303, v^06, 307. Mercic, Antonin, 283. Mercuri, Paolo, 354. Me'ryon, Charles, 305. Mesdai^, HendrikWilIem, 252. Mestro\icz, 290. Messel, Alfred, 301, 302. Metzinger, Jean, 216. Metzner, Franz, 292 Meunier.Constantin, 130, 285, 286, 288, 290. Meunier, Henrv, 312. Meyer, Johann, Heinrich, 23.
Meyerheim, Eduard, 154. Meyerheim, Friedrich Eduard, 42.
Meyerheim,
P;iul,
227.
117,
John
Everett, 118, 244.
115,
Aimè, 171, 199, 205, 207, 228, 28b.
Miller,
Miller, .lean-Francois, 97, 129,
130, 136, 137". Minardi, Tommaso, 332, 333, 357, 390. 391.
Minne, Georges, 290. Miola, Camillo, 403.
Modersohn, Orro, 237. Moli, Karl, 234. Alolmenti,
Pompeo, 350, 410.
Mokeni, 360. Mon^r, Claude,
198,
203, 205, 211, 212.
Mongeri, 333. Monnier, Henri, 132. Monti, Gaetano, 330. Monticelli, Adolphe, 127. Moore, Albert, 245. Morelli, Domenico, 361, 378, 397, 398, 400, 401, 403, 404, 406. Moreau, Gustave, 70, 206, 207. Morgari, Paolo Emilio, .^85.
Oppler, Edwin,
Morghen, Raffaello, 353.
Overheck,
Morgensrern, Chrisrian, 150, 167.
Morland, George, 105. Moror, Aime, 215. Morris William, 243, 309, 314, 315, 320. Morisor, Rerrhe, 205. Moser, Koloman, 317. Moulin, Hippolyte, 171. Mounr, William .Sidney, 249. Mulreadv, William, 105. MLiller, William, 110. MuUer, Viktor, 164, 222. Munch, Edvard, 212, 272. Munkacsv. Michael, 228, 229, 231, 276. Munthe, Gerhard, 272, 219, 319. Munrhe, Ludwig, 270. -Mussarov, Vikror, 281. Mussini, Luigi, 377. 378, 392. iMuzioli, (ìiovanni, 413. Mvlius, Karl, 298. Myslbek, Josef V., 179. Tournachon, Fe'lix Nadar, 134.
Michel, Georges, 120. Micheli, Vincenzo, 437. Michelsen. Hans, 182. Michetti, Francesco Psolo, 3M4, 406, 408. Middelthun, I. ()., 182. Migliara, Giovanni, 384. Millais,
NOMI DEGLI ARTISTI
200,
Naeke, Gusr., Heinr, 26. Nani, Napoleone, 350 Narrer, Heinrich, NefF,
180.
Thimorheur, 278.
188.
Orchardson, William Quiller, 248. Orlik,
,:^
Emik 276, 308.
Orlowsky, Alexander, 278. Orlowsky, Boris Iwanowitzch, 183.
Oudine, 294. Ouless, \\\ W., 248. Overheck, Friedrich, 26, 27, 28, 31, 116, 117.
237, 331, 333, 357, 385. Paal, [^adislaus, 276. Pacerti, (>amillo, 330. Pagliano, Eleurerio, 360,361. Palagio, 343, 345, Palagi, 384,' 357, Frirz,
394, Filippo, 353, 397, 398, 404, 406. Palmer, Erasrus Dow, 182. Palmeroli, 391. Pankok, Bernhard, 316. Paoletti, (jaspare, 424. Paolerri, Pietro, 348. Parmentier, Georges, 253. Pasqualoni, Vincenzo, 339. Pastina, Edoardo, 392. Paterson, James, 248. Paul, Bruno, 309, 316. Paulsen, Julius, 261. Peci, Giorgio, 330. Palizzi,
Perder, Charles,
2.
Pergola, 396. Perraud, Joseph,
171.
Persius,
Ludwig,
191.
Pero, 300.
Pettenkofen, .August, 167. Pettenkofer, M. 296. Pforr, Franz, 26, 28. Piacentini, Pio, 432.
Piacenza, Carlo, 387.
Nenci, 380. Nerri, Francesco, 403, 404.
Picasso, P., 216. Piccio (v. Carnevali),
Neuville, Alphonse,
Picot,
72.
Neureurher, Eugen Napoleon, 305. Newton, Gilbert Sreward, 105. Nicolai,
Hermann, 189.
Nicholson. 308. Niebuhr, 34. Nordsrrom, Karl, 264. Norrhcote, James, lUl.
Norwich, 107. Oberlander, Adolf, 306. Obrisr, Hermann, 316. Olbrich, Joseph, 301, 302,317. Oldach, Julius, 149. Olde, Hans, 234, 318. Olivier, J. H. F., 26, 28. Opie, John, 100.
362.
207.
PidoU, Karl, 222. Piermarini, Giuseppe, 415. Piglhein, Bruno, 230. Pilorv, Karl,
164, 226, 231, 162,
160,
166, 222, 225,
253. 274. Pils,
Isidore,
72,
146.
Pindemonte, 336. Pinelli, Barrolomeo, 354, 357, 396, Pisan. He'liodor, 308. Pissarro, Camille, 198, 203v Pissarro, Lucien, 246.
353. Augelo, 330. Pletsch, Oskar, 90. Pitreri,
Pizzi,
INblCE
Poccianti, Pasquale, 424. Pochwalski, Kasimir, 276. Podesti, Francesco, 388, 393, 413. Podesti, Giulio, 434. Poelaert, Joseph, 298. Poletti, Luii^i. 426. Politi, Odoiico, 348. Pollak, Leopoldo, 84, 416. PoUastrelli, 381. Polzelberi^er, Richard, 236. Potter, 1U5.
Poussin,
106.
Powers, Hiram, 182. Preller,
Weimar
Friedrich. 22.
23, 222 Pradier, James, 80,
173.
Francisco. 258. Prud'hon, Pierre Paul, Pradilla,
11,
IjEI
NO.MI
Richter, Ludwig. 90. 305,306 Riedel, Aug., 84 Riefstahl.
vVilhelm,
10,
166.
Riemerschmid, Richard, 316.
Rinaldi, Rinaldo, 3.^0.
Rippl-Ronai, 276. Rivière, The'odore. 292.
Robert, Leopold, 78, 79, 80, S2,, 354. Rodin, Auguste, 283, 285, 288, 290. Rohden. Martin, 153. Rohlfs. Christian, 234. Rohrich, Nikolai, 281.
209
Romakos, Anton. 234. Ròmer, (ìeorg, 296.
Rowiandson. Thomas, 113.
Ramirez, Manuel, 258. Ranzoni. Daniele, 369. Ranch, Christian, 47, 51, 52.
Rubins, S., 85, 99, 255, 303. Rude, Francois, 80, 81, 171, 172, 173i 175. Runge, Philipp. Otto. 148, 150, 154, 259. Ruo, Gennaro, 353. Ruskin, John, Uh, 320. Ruths, Valentin. 167. Rysselberghe, The'o, 211. Sabatelli, Francesco, 347. Sabatelli, Giuseppe, 347. 361. Sabatelli, Luigi, 346. 384. Salmson, Hugo, 261. Sacconi, Giuseppe. 429, 430 Saint-Gaudens. Augustus, 297, Sala, Vitale, 345. Samberger, Leo, 238. Samuel, Charles, 290. Sanderson, Cobden, 310. Sandreuter, Hans, 222. Sangiorgio. Abbondio. 330. Sanguinetti, 333, 390. Sargent, John Singer, 250.
R ciniche.
306. Reiniger, Otto, 234. Renan. Ary, 214. Renoir, Auguste, 126, 198. 202. Rethel, Alfred, 44. 45, 220. 306. Resanow, 299. Revelli, S. 330. Ribot,
Rene',
Theodore, 146.
Ricard, Gustave. 145. Ricci, Stefano, 330. Ricciani, Antonio. 354.
Richmond, George, 116. Richter, Gustav,
165.
Schndow,
Dante Gabriele, 115,
116, 118. 243, 244. Rossi, (de) Casimiro, Brugnone
338. Rossi-Melocchi, Cosimo, 425. Rosso, Medardo, 283, 284.
Rottmann, Cari, 38. Rousseau. The'odore, 107, 120 122, 137.
123, 125,
47, 153,
Gottfried,
Schadow, Rudolph,
Rossetti,
310-
Scala, Andrea, 433.
SchadoNV,
Rahl, KarL 164. Ramberg, Arthur, 222, 223.
150.
Antonio, 427.
Rietschel, Ernest, 91, Q2, 176.
Rops, Fe'licien, 114. 133, 305. Rosa, Salvatore. 352. Rosen, Georg, 261.
Régamey, Guillaume, 146. Regnault, Henrv, 146. F^einhart. Johann Christian. 20.
Sarti,
Sattier, Joseph, 242,
154, 303.
Puccinelli, 378. Pugin, A. W. N., 191. Purvit, 281. Puvis de Chavannes, Pierre, 206. 207, 222. Puy, Jean. 216. Quaglia, Pietro Paolo, 437. Quercia. Federico. 353. Querena, Lattanzio, 348. Quarenghi, Giacomo, 415. Radimski. Vaclav, 276. Racburn, Henrv. 100. Ratf'ielli, Jean-Francois, 209, 305. Raifaello, 33, 39, 116, 303. Raffet. Auguste, 71, 72, 132.
91, 176, 177. Rayski, Ferdinand,
443
Rjepin, Hja. 279. Rieth, Otto, 301.
Roll, Alfred,
12.
degli ARTISTI
127, 128,
Rousseau, Victor, 290, 378, 388. Robvet, Ferdinand, 145.
Rubbio, Luigi, 339.
20.
Wilhelm.
31, 39,
40, 42. 44.
Schaper, Fritz, 292, 296. Scharff. Anton, 296" Scheffer, Ary, 61, 62.
Schenebeck,
31'».
Schiavoni, Natale, 352. Schick. Gottlieb, 20. Schilling, Johannes,
92. Schindler, Karl. 151. Schindler, Jakob Emil, 234. Schinkel, Karl Friedrich, 46,
47,48.49.50, 52, 187,188. Hermann, 52. Schirmer. Johann Wilhelm, Schievelbeins,
43. 44. 270. Schischkin, Jwan, 280. Schleich, d. A. Eduard, 167. Schlittgen. Hermann, 306, Schmid, Mathias, 166. Schmidt, Friedrich, 188. Schmitson, Teutwart, 166. Schmiiz, Bruno, 301. Schneider, Sascha, 242. Schnnetz, 83. Schonleber, Gustav, 236. Schnorr, Julius, 26, 31, 37, 3(i6.
Schramm-Zitta.u Rudolf, 238. Schraudolph, Johann, 38. Schreyer, Adolf, 166. Schrodter, Adolf. 41, 44. Schrotzberg. 5. Schuch, Charles, 22?>. Schulize - Naumsburg, Paul, 301, 317. Scolderer, Otto,
166.
315. Scott, Guilbert, 191. Scuri, Enrico, 346. Scott, Baillie,
Schuz. Theodor, 167. Schwaiger, Hans, 242. Schwanthaler, Ludwig, 35,36. Schwartz. Stefan, 296. Schwartze, Therese, 252. Schwechten, Franz, 302.
Schwind,
.Moritz, 35,
88, 89,
90, 305, 306. Seffner, Karl, 292.
Segantini. (Giovanni, 130,372, 373, 374. Seidl, Gabriel, 300. Seitz, Alessandro, 334. Seitz,
Lodovico, 333.
Seitz, Rudolf.
193.
INDICE UEl NOMI DEGLI ARTISTI
44^1
Selvatico, Pietro,
433.
G, 181,25.3. Stevens, Joseph, 253. Stevenson, Macaulav, 248. Stier, Wilhelm, 188.
Stevens, Alfted
Semper, Gottfried, 190, 313. Senefelder, Alov, 308. Sergell, Toh., 19, 182. Serov, Valentin, 280.
Storm van's (ìravesande,
Serra, l^uigi, 413.
Serrurier, 315. Seurat, Georges, 211. Sevmour-Haden, F., 306.
Shannon, J. ,1., 250. Shaw, Normann, 300.
Strang, William, 3' 16. Strasser, Arthur, 292. Stuck, Franz, 240. 242, 306.
A ugust,
Sigalon, Xavier, 5(). Signac, Paul, 209.
Suhr, Christoph, 150. Swan, J. M., 297. Szinyei, Paul Merse, 276. Szymanowski, Macek, 276.
Signorini, Telemaco, 379, 381
Friedrich,
Urban, Josef, 317. Ury, Lesser, 233.
143.
Tadolini, Adam.o, 328, 330. Tassaert, Octave, 134. Tautenhayn, d. A. Joseph,
Simonazzi, 413. Simonis, Kugène, 182. Sinduig, Stephan. 296.
296. Tenerani, 333.
Sisley' Alfred,
198, 203,212.
Skarhina, Franz, 232. Slevogt, Max, 231, .Smirke, Robert, 191. Snvders, 105. Soane' John, 191. Sohn, Cari, 41. Solari, Angelo, 330. Solari, Tommaso, 330. Somaini, Francesco, 330. Sommer, Oskar, 298. Somov. Konstantin, 281. Soutriot, 207.
Scrolla
V,
Bastida,
Joaquin,
258.
Pietro,
20,
Teichlein,
Anton.
167.
Thaulow,
Fritz,
1()5.
330,
104. Vautier, Benjamin, 104, 166. Ve'ber, Jean, 309. \'autier,
270.
Thieck, 148.
Veit,
Thoma, Hans, 223, 224, 225,
Velde, Henrv, 302, 315,318. Venuti, 390. Verhevden, Isidore, 253. Verlet', Raul, 282. Vernet, Carle, 83, 131,337. Vernet, Emile Jean Horace,
309.
Thomas, Lawrence, 5. Thomas, Grosvenor, 248. Thon. 299. Thfiny, Ed., 309.
Thorwaldsen, Bertel. 17, 18, 19,
20,
91,
148,
31,
175,
47,
51,
180,
80, 181,
183, 330, 342.
Thumann,
Paul, 90.
Speckter, Otto, 90, 150. Speri, .lohann, 225. Spinazzi, Innocenzo, 330.
Tilgner, Wiktor, 17'). Tischbein, 147. Tite, William, 191.
Spitzweg,
Toma, Gioacchino, 402, 403.
(>arl.
13,
166.
Adolf, 167. Stappen, (>harles van dar, 288.
James, 107. Stauffer-Bern, Cari, 291. 305. Steen, Jan, 104. vSrark,
Steffeck. Karl, 167, 222, 228. Steindl, Emmeiich, 188.
Franz, 151. Steinhausen, Wilhelm, 225.
Steinfeld.
Eduard, 28, Steinlen, 300, 312.
Steinle,
166.
Stepan, \'aremitsch, 281. Stern, Raffaello, 425
Sternberg, Wassilv, 279. Steri Robert, 231"
Steub^n, Charles, 68.
Tomaselli, Albano, 349. Tonks, Henry, 247. Toorop, Jan, 253. Toretti, 326. Toulouse Lautrec, Henri, 3(^' 312. Traballesi, (ìiuliano. 340. 341, 342. Treesurt, (ìuglielmo, 346 362, 364, 366.' ,
Trioson (vedi Girodei. Louis),
Philipp,
28,
44,
166.
Tidemand, Adolf, 42, 270.
Stabli,
31.
Thiers, 59. Thiersch. Friedrich, 299.
182,
Spangenberg, Gustaw, Spekter, Erwui, 150.
Stefano, 348, 376, 378. Uth, Max, 234. Vacca, Luigi, .-585. Vaccaro. 353. Valadier, Giuseppe, 425. Valentin!, Giuseppe, 424. Valloton, Fe'lix, 308. Vannutelli, Scipione, 333, 391. Vaudoyer, Leon, 298. Ussi,
338, 391. Silvagni, Siemiradzky, Hendrik, 278. Simon, Lucien. 214. (ìiovanni,
Unzelmann, Friedrich Ludwig 308.
191.
Tadema, Alma.
382.
189,
IKf.
112, 113, 205. ?>87. 119, 195. Tuxen, B., L. 261. Uhde, Fritz von, 230, 276. Unger, Johann Friedrich Gottìieb, 306. Unger, Johann (ieorg, 306. Unger, William, 303. liam, 96,
(^arl
StLiler,
Wilhelm, 223,224.
Tuaillon, Luis, 291, 292. Turner, Joseph. Mallord Wil-
Nikolaas, 306. Stothard, Thomas. 101. Strack, Johan Heinrich, 189.
Sicker, Bernhard, 247. Siemering, Rudolf, 176.
Signorini, Giovanni, 379.
Ti-libner,
Anne
12.
Troubetzkov, Paul, 284, 297, 369.
Trovon, Constant, i2S. Tryon, D. W., 2nl!, 387.
62, 70, 71, 72. Verstraete, Thcodore, 253.
Vertunni, Achille, 396. Verwe'e, Alfred, 253. Vespignani, Francesco, 434. Vespignani, Virginio, 429. Vigeland, Gustav, 2':)0. Vigne, Paul, 290. Vignon, B , 2. Villegas, Jose, 258. Villette, 309. Vincotte, Thomas, 29i) Viniegra, Lasso, 258. Vinner, Cari, 237.
Due, Lagène Ema185, 191.' Visconti, Louis Tullien, 186.
Viollet
le
nuel,
Vivo, (de)
Tommaso,
338.
Vlamick, Maurice, 216. Vogeler, Heinrich, 237. Vogel, Ludwig, 26, 147. Vogel, Hugo, 232. Voigtel, Karl E, Rich, 187. Volkamann, Arthur, 291, 292. Vollon, .\ntoine, 146. Voysey, 315.
INDICE DEI NOMI DEGLI ARTISTI Vuillard, M.,
212.
Wach, Karl Wilhelm, Wach, Wilhelm, 39.
15.1
Wachtcr. Eberhardt, 20.
Wagner, Otto, 301. Wahle, Fritz, 306. Waldmliller, Ferdinand. 151. Walker, P'redericU, 245. Wallot, Paul, 299. 301. Ward, Jannes. 106. Wappers. Gustav, 85, 253.
Wasmann,
Friedrich,
15<*.
Watts. George Frederick. 244, 248. Webb, .\stcn. 300. Webb. Philipp, 300. Websters, Tliomas, 105. ^^'eimares-Kunst-Freunde, 23. Weishaupt, Victor, 238.
Welter, Theodor. 84. Welti, Albert, 222. Wenetzianow, Alexis,
447 Woltr, Wilhelm,
279. Werenski.ild, Krik, 270.
177.
Wolkmann, Hans. 236. Wrba, Georg, 301. Wrubel, Michael, 281.
Wereschtschagin,Wassily,279
Wlirsinger. 3^)1.
Werner, .Anton, 227. Werner. Fritz, 167. West, Beniamin, 102.
Zahrtmann, Christian, 259. Zandomeneghi, Federigo, 205,
Weth, Weyr,
Zanelli,
252. Rudolf, 179. Whistler, James Me.
Zacchi, 332.
.lan.
Neill,
250, 251, 258, 30b
Widmmann.
.\Ia.\.
176.
408, 410. Angelo, 430. Zanoia, Giuseppe, 418. Zanth, K. E., 190.
Zimmermann,
Albert, 234.
Wiertz, Antoine, 114. 255. Wilke, Rudolf, 30M.
Zona, Antonio, 350, Zorn. Andres, 264, 267, 269.
Wilkie, David, S,ì, 102, 103, 104. Wilson. Richard, 106, 112. Woltl", Emil, 20.
Heinrich, 238. Zuloaga, Ignacio, 258. Zumbusch, Kaspar, 176. Z\verner,Ernest Friedrich. 187. Ziigel,
INDICE DEI LUOGHI E DEI ArONUMENTI
N.B.
numeri musei e
1
sono quelli delle illustrazioni. Gli
fra parentesi le
—
Alatri, 338.
Amburgo. xMonumcnto
a Bi-
smark, 292, 301. :317;. Amsterdam. Palazzo del .Municipio,
Anversa.
299. Statua
di
Chiesa del Pontificio. 429'
Anzio.
Chiesa di
De
Dipinto del
Palazzo
—
Antonio
S.
Atene. Palazzo dell'Accademia
—
—
di
-
Pala d'altare del Carnevali 362. Duomo - Gloria di San Alessandro del Coghetti, 337. Berlino. Chiesa della Ooce
—
—
;183;.
Chiesa di Werder, 50. Dipinti «Tre virtù Cristiane di
—
Wach,
di
—
— —
39.
Galleria Nazionale. Storia
Giuseppe
Come
li
US,
Monumento Grande
ebreo,
di
P.
189.
31. a
Federico
a
Palazzo della
Borsa
con
—
50.
Palazzo del Nuovo Museo. Pitture murali nello scalone, di Kaulbach, 88. Palazzo del vecchio Museo ed il teatro (33) 49.
pagine del
monumento glielmo
—
l'ruxelles.
F.
di
III.
Drake
Torre dell'Imperatore Gusulla
300. Bologna. Palazzo zionale 429.
Havel. di
di
Giù-
Banca Na-
Palazzo della Cassa di Risparmio, 422. Palazzo Gavazza, 422. Palazzo Comunale. Sala del
Consiglio.
Dipinti
del
Serra, 413. Boston. Monumento a Daniel Webster di Powers. 182. Braunschweig. Statua di Lessing.
—
Sono
esclusi
i
Monumento
ai
mar-
—
—
188.
Calcinate. Chiesa. L'Assunta del Coghetti f363). Capranica. Chiesa di S. M;iria
Fontana
di
Maison
Monumento all'Imperatore Federico
Brescia. risana goletti,
Breslavia. versità.
Carrara. Teatro, 437.
Casamari, 338. Castiglionello. Villa
di
Tuaillon, 291.
Duomo. gli
Cristo che
intermi
349. Palazzo
Fontana
del
Ceprano, 338.
dell'
Monumento
del
Connestabile di .Montmoreney di Dubois, 74. Charlottenburg. Mausoleo. Tomba della regina Luisa di C. Rauch (3Ò) 51, Palazzo della Borsa, E^anca e Istituto Tecnico. 189. Chiesa della Civitavecchia. Affresco dell'Ermorte. rante, 332. Coblenza. Porta W'estfalica. 301. Collepardo, 338. Colonia. Duomo. L'Incorona1
—
zione di .Maria di 27,
Overbek
187.
Gri-
Villa Paolina, 418. Custoza, Ossario, 437. Dampierre. Statua di Luigi XIII di Rude, 81. Darmstadt. Cnsa Habich(323). Desenzano. (Cappella del Col-
Dipinto del Toma350. Diacovar (Croazia). Cattedrale. del l'Immacolata Cristo, Consoni, 390. legio.
selli.
di
Martelli.
Dipinti del Fattori, ?>H3.
Como.
Rietschel. 91.
di
(312) 292.
292.
—
di
Chantilly.
(35) 52.
stizia.
— —
sto,
Gecf, 182. Palazzo di Giustizia (318) 298. Budapest. .Mattatoio. Gruppo di animali di Begas, 178. Palazzo del Parlamento tiri
Federico Gu-
a
Schwechten, 302. Birminshun. Palazzo
—
t(
42^1.
fjrema.
Goethe 292.
porticato aperto di Hitzig,
—
Porta di Brandenburgo,2. Statua del vecchio Dessauer e di Zieten sulla Wilhelmsplatz di G. Scadow,
le
opere dei singoli autori Tindice dei nomi.
47.
il
(34) 51.
Monumento
di guerrieri di Fi17b.
scher,
glielmo
Alzano
302.
— Teatro. Quadri della volta di Wach, 39. — Tiergarten. Rilievo del
delle scienze (18U;.
Bergamo. Chiesa
Berlino, Palazzo della Società dell' Elettricità,
Gruppi
del
affreschi,
le
Palazzo della Stazione 302. Piazza della Belle Alliance.
Rossi, 338.
Arezzo. Duomo - Dipinti del Benvenuti, 346. Ascoli Piceno. Cattedrale affreschi del Mariani, 391. Assisi. Chiesa di S. Francesco. Restauri di Botti. 348.
—
Rubens,
182.
—
indicano
altri
collezioni pubblictie e private, bastando a rintracciare
Uni-
I.ederer
.
INDICK DEI LUOGHI E DEI
450 Dresda. Fontana j^otica sulla piazza della Posta, 190. Monumento a Re Federico Augusto, 91. Palazzo della Galleria, 190. Palazzo Reale. Decora-
— — —
— —
zioni di
Bendemann,
41.
Teatro di (>orre, 190. Torre di Bismarck
di
301. Dublino. 401. Firenze. (Chiesa della S.S. Annunziata. Dipinti del Folcili
—
di
San
Monumento del Duca Braunschwemg di
Lorenzo. Benvenuti,
Affreschi del 346. Loggia dei Lanzi. Restauri del Poccianti, 425. Palazzo Banca Nazionale 429. Palazzo Colonna. Dipinti del Folchi, 348. Palazzo Conti. Dipinti del Folchi, 348. Palazzo Cerini. Dipinti del Folchi, 348. Palazzo Cherardesca. Dipinti del Folchi. 348. Palazzo Guicciardini. Dipinti del Folchi, 348. Palazzo Pitti. Restauri del del Poccianti, 425. Scala
— — —
—
—
Cain, 173. Gòrlitz. Sala d'armi, rilievi di Federar, 292. Guarino, 338. Gubbio. Chiesa di S. L'baldo,
MonuInnsbruk). ad Andreas Hoter mento di Natter, 180. Dipinti •lakovar. Cattedrale. del Seitz. 334. Iselberg
Karlsruhe, Edifìci classici, 2. del Parlamento. P;i lazzo dello Schwind, Affreschi
—
89.
Kopenhagen. Chiesa di Nostra Donna. Cristo di Thorwaldsen,
18
(13).
Giovanni,
18.
Predica di S. Entrata di
Cristo a Gerusalemme, 18. del 12 apostoli e Statue
— —
Salvatore,
Manifattura di porcellane, 319. Palazzo del Museo Thorvaldsen (316) 298.
—
Lipsia. Monumento alla guerra
Tempio
Londra.
Ponte
— —
Croce
Santa
sul-
l'Arno, 437. israelitico, 437.
Fusignano. Villa Piancastelli, 435. Francoforte. Istituto Stlidel. Ezzelino in carcere, dipinto di C. F. Lessing (28). Flirt. Fontana di-Maison, 292, Gallarate. Ospedale. 421. Genova. Chiesa dell'Annunciata. Disegno del Barabino 424. — Chiesa di San Siro. Facciata del Barabino, 424. — Duomo. Altare dei Barabino, 424. Palazzo Celesia. Dipinti del Barabino. 41 1. Palazzo Comunale. Affreschi del Barabino. 411.
—
— —
•
—
—
—
Palazzi I>ipinti
—
Rocca
e
Solari.
del Carta, 339.
Passeggiata rola. 424.
dell'
Acqua-
Abbazia
—
—
— —
di
West-
Monumento
minster.
—
Lord Beaconsfìeld,
di
duchessa Gibson, 180 Lonigo. Villa Giovanelli. Afdi Leicester, di
seum, 191. Palazzo della Borsa. Il Wellington, modellato da Chantrey, 181 (185) 191. Palazzo Banca d'Inghil191.
Palazzo
Palazzo Buckingham. Pifferari di ^^'ilkie, (76j.
Palazzo Kensington. La morte del Generale Wolfe
West
Palazzo
f75) del
Parlamento.
Monumento F"unerario Regina, 191.
AL
di
di
Loreto. Chiesa del Santuario. Storia
della
Seitz, 334.
Vergine Storie
del
San
di
Giuseppe del Faustini, 394. Dipinti del Maccari, 392. Louvre. Statua la di Duret, 81. Macerata. Palazzo Ugolini, ora Conti, 425. Magonza. Duomo. Decorazioni di l'h.
Veit, 28.
Mantova. Palazzo dell'Accademia, 416. Marienburg. Castello (179) 188.
Milano. Arco della Pace, 417.
—
—
Arena, 418, (441). C;isa Silvestri.
Finti
bas-
341 Casa Todani. Tre Grazie del Traballesi, 341. Castello Sforzesco. Paesaggio del D'Azeglio (407) sorilievi del Traballesi,
—
—
— Casino Belgioioso, 419, (444). — (cimitero monumentale 433 — Duomo. Coronamento del—
— —
Galleria Vittorio
Emanuele
Facciata di Mengoni, 299. Mosaico riproducente affreschi allegorici del Pogliano, ^ol,
Ospedale Fatebenefratelli,
—
Annoni.
Palazzo
Giunone Sabatelli,
Palazzo
Giove
Ganimede
e
del
346. Arciducale. Igea, del
trionfo
di
ballesi,
341.
Il
Tra-
— Palazzo della Banca Commerciale, 421. — Palazzo Belgioioso 41 5,416 — —
della
Gibson. 181 (186)
la Facciata del Zanoia 418. Facciata del Brentano, 435.
419.
Mansion House,
191.
di
decorativi
freschi
181.
Deadham Loch, quadro di Constable (69). Palazzo del British Mu-
terra,
Monumento
sepolcrale per la
421 (446).
delle nazioni, 301.
—
Teatro Salvini, 433.
Moro,
435.
—
35.
Palazzo del nuovo Municipio, (319) 299, 301. Livorno. Acquedotti del Cisternone e del Cisternino del Poccianti, 425.
del
I.ongford. Chiesa.
Marsiglia. Cattedrale, 298.
18.
Kelheim. Loggia della libertà. Progetto di L. von Klenze
(jalleria,
Bedford. Park,
di
300.
Bianchi, 371.
—
della
Londra. Ville
(]arlo di
435.
Kreis,
348. Chiesa
Ginevra.
MONUMENTI
—
(437).
Palazzo Palazzo
Brera, 416. Busca-Serbelloni. Danza delle ore
Psiche, e. del Podesti, 390.
Palazzo (jreppi,''415.
dei luoghi
indici:
Milano. Palazzo Merliari, 415. Palazz) Melzi, 419. Palazzo Negroni Prato.
—
—
Dipinti
—
i'alazzo Pertusati,
417. Palazzo Poldi-Pezzoli, 416. Palazzo Reale. (Quadri a del
olio
Dipinti
—
—
del Palagi.
343. Palazzo Fiocca - Saporiti 419. Pdlazzo Serhelloni. Giunone che induce Eolo a ballesi,
— — — — —
Amo-
340. Nozze di
346. 416, (439;. Palazzo della Srazione Centrale. AftVeschi del Pagliano, 361. Palazzo Traversi, 418. Porta Magenta, 418. Porta Nuova. Arco del Znnoia, 418. Porta Ticinese. Propilei, del Gagnola, 417, (440). Teatro Manzoni. Decorazioni del soffitto tini,
—
Tra-
venti, del
i
Psiche, del Traballesi
re e
—
340.
Traballesi,
dell'Appiani, 342,
liberare
del Ber-
415. 360,
Reale. 416. (438). del giardino di corte. Dipinti di G. Rottmann, 3S. di
Schwanthaler
Klenze e 36.
(23^
— Chiesa di San Bonifacio. Affreschi di Hesse, 37. — Chiesa di San Luigi, del — —
— — —
Giir-
tner, 35.
—
—
Monumenso G.
Rauch. I
di
Durar
di
51.
Monumento miliano
—
—
.Montecatini
di
Re Maxi-
di G.
Rauch, 51.
Nuova Pinacoteca.
Affre-
schi nella facciata, di Gornelius, 88.
Palazzo
.
delle
Terme, 424. .Monza Villa Reale, 415 (436). Mila Reale « Cappella Espiatoria » del Sacconi, 429.
— —
Villa Reale. Studi di di
mare
M. Bianchi, 371.
— Reale. Decorazioni del Perego, 419. — Villa Reale. Parnaso,
Orvieto
nerale de
la
per il geMoricière di
Dubois, 174. Napoli. Chiesa
dell'Arena. Dipinto del Mancinelli, 352.
di
Duomo.
-
delle
Fova-
pitture
Restauri dal
eseguiti
Bianchini, 333.
Palazzo Brecci, 429. Teatro. Sipario del Fracassini, 390. Paderno d'Adda. Chiesa. Decorazioni del Berlini, 360. Palermo. Teatro Massimo,437.
—
L'Are de l'etoile, 2. L'Arco del trionfo, 2.
Parigi.
—
—
Chiesa della
.Madeleine» Affresco del Lemoire, 7^t.
2.
-- Chiesa di « Notre de Paris », 185.
—
—
Dame
Chiesa del Sacro Cuore a Montmartre, 298. Chiesa di Saint Denis du Sacrement. Pala d'altare di Delacroix, 67.
—
Saint Germain Affreschi di Flan-
Chiesa di
dell'Appiani '366) 342. Nantes. Cattedrale. Monu-
mento funebre
equestre di
8L
ter,
\'illa
11
Statua
Giovanna d'Arco
—
.'300.
Palazzo Reale. Dipinti di di J. Schnorr, (24) 37. Ponte di Wittelsbach (322) Montecassino. Chiesa. Il battesimo di Cristo del Paoletti, 34S.
des
Pre's.
77.
drin.
^
Chiesa
—
di San Severino. Dipinti di Flandrin, 77. Chiesa di Saint Sulpice.
Cappella degli Angeli. Decorazioni di
—
—
—
—
Delacroix, 66. Chiesa di San Vincent de Paul Doppio fregio di Flandrin. 77 Dipinto del Fover dell' Ope'ra» di Boudry. 143. Palais Bourbon, sala della biblioteca, decorazioni di Delacroix. 65. 66. Palazzo dell' « Ecole de Beaux, Arts ", 184. Palazzo di Giustizia. .Mo-
—
numenti di Chapu, 174.184 Palais du Luxcmburg. Sala
—
Chiesa
Francesco di Paola. La Concezione del Landi, 337. Dipinti del De di
S.
Chiesa
—
— — —
di Piedigrotta.
pinto del
— —
Vico, 339.
—
Di-
.Mancinelli, 352.
Monumento
—
ai Martiri, del-
TAlcino, 433. Palazzo del Conservatorio Dipinti dell'Arienti, 384. Palazzo del Municipio. Plauto mugnaio, del .Miola, 403. (424). Campagna Pugliese del De Nittis, 405. Palazzo Università, 437. Teatro S. Carlo. Sipario del Mancinelli, 352.
Gapodimonte. La e le nozze di
—
Villa di
giovinezza
.
Loggia dei Lanzi, del
zionale,
—
Gartner, 35.
Chiesa dello Spirito Santo Affreschi di Hesse, 37. Decorazione della Residenza di Schwind, 89. Gliptoteca. Affreschi di Gornelius. 33, (22
Orleans.
—
Villa
La Bavaria
45.
—
415.
Monaco. Arcate
—
montmenti
.Monaco. Palazzo di Giustizia. f415) 299. Palazzi della Maximilianst I-asse, 189. Palazzo del Municipio, 188 Palazzo del .Museo Nazio-
360. 433.
Teatro della Scala, Sipario del Ber tini.
—
hei
—
Traballesi, 340.
— —
chiaroscuro del
a
e
<
della
—
Biblioteca.
Dipinti di
Delacroix, 66.
Palazzo Municipale. AffrePuv de Chavannes, 207.
schi di
Il
Pantheon.
Grande
ri-
Bacco del Banolis, 353 Naumburg. Duomo. Santa Elisabetta di G. H. Naeke, 26. Neuburg. Abbazia. Sacra famiglia (disegno) di Fr Overbeck (17;.
— i^alazzo della Scuola Belle Arti, 421. — Palazzo della Sorbonne.
Novara. Cattedrale. Dipinti del Sala, 345, dell'Antonelli, 422. Chiesa di San Gaudenzio. Cupola dell'Antonelli, 422.
—
—
lievo di Chaudet, 79. Affreschi di
Puyde Chavannes 207 di
Affreschi di nes. 227.
—
Puy de Chavan-
Palazzo del Trocadero,421 Piazza delle Piramidi. Mo-
num. di
a
Giovanna
Fre'miet, 175.
d'Arco
Teatro del Gymnase.
Parigi.
—
Dipinto
iMenzel (143) 155.
di
Torre EifteK
(•^24).
I
!
Roma.
—
Palazzo dell'Università
Pavia.
410. Petriolo (Macerata).(^hìesa di S. Martino e San Marco.
(Quadro del Fontana, Piacenza. (Chiesa di S. GioGesù al Calvario, vanni. del Landi,
Duomo. Maria
di
La Deposizione
al
Sepolcro
»
e
Apostoli innanzi al sepolcro vuoto, del Landi, Gli
«
336. Pietrogrado. Ponte
Anti-
di
schkowbrucke. Gruppi di domatori di cavalli di Clodt, .177, 182, 342. Pisa. Chiesa di S. Francesco. Freschi del Botti, 348. Ponte Nuovo, 437, 347. Pistoia. Battistero del Barto-
—
lini.
—
Campanile, 435. Cattedrale, Cappella
—
di
San
Restauri Michelandelle pitture "elo del Carta, 339. Casa marchese Massimi. Dipinti di Overbeck, Veit e Se ha do w, 31. Chiesa di Aracoeli. Dipinti del Seitz, 334.
—
—
—
«
Pantheon
illustri»
dei
— —
Chiesa
—
Chiesa
di Rietschel
Prato. delle
dell'Isola tirio
(68) 91.
La Canonica,
—
del Valentin!, 424.
Racconigi. Palazzo Reale. Dipinti
del Be41osio, 343, del
linare,
di
S.
Apol-
—
necker,
-
Il
di
von
L.
Klenze, (21), 35. pario dipinto dal
Il
(364), 338.
Remagen. Chiesa
di
S.
Apol-
linare, 187. Rimini. Palazzo Falloni, 425. Teatro. Sipario dipinto dal Coghetti, 337.
Il
—
—
.XIV
Gio-
341.
Santa Maria del-
di
La storia di San Giovanni Nepomuceno, 334
l'anima. --
Chiesa Popolo.
— —
— —
di
S.
Maria
Dipinto
del
del
De
Rossi, 338. Chiesa di S. Maria Magg. Dipinti del Batoni, 341. Chiesa di San Nicola in
Carcere. Fresco dell'abside del Carta, 339. Chiesa di S. Pantaleo. Facciata del \'aladier, 426. Chiesa di S. Paolo. San
Stefano e Gregorio XVI del Tadolini, 330. Il ratto di
Mar-
Manno,
Paolo al cielo del Co337. Dipinti del De Rossi, 338. Affeschi del Gagliardi, 390. Dipinti del Grandi, 390. Ricostruzione della Chiesa stessa del Poletti, 426, (450\ Ouadri-
S.
di
Chiesa
di
San Giovanni
Dipinti del
porto della nuova facciata del Calderina 432. Disegni del Belli, 433.
e
Grandi,
— di
San
Schiavoni.
Chiesa
di
S.
rano. Dipinti
del
Grandi,
390, 434. Chiesa di S. Gregorio. Dipinti del Batoni, 341, Chiesetta di Sant'lvo, 434. Chiesa S. Lorenzo e Damaso. Affreschi del Fontana 391.
Pietro.
S. di
33').
San
Sales del Ta-
Tomba
degli
Canova, (358)
Stuardi 329. Monumento a Clemendel
Crocifis-
Giov. Late-
Chiesa di Francesco dolini,
Girolamo
sione del Gagliardi, 390.
— —
Batoni,
del
ghetti,
Chiesa
—
Dipinti del Grandi
San Maria degli La caduta di Simon
Chiesa
Chiesa di San Giovanni. Abside del Vespignani, 429.
si-
Chierici,
Tiberina.
Chiesa
degli
Reggio Emilia. Teatro.
—
—
19.
Walhalla
Mago
.Apostoli.
del Santo, del
Paolo. 390.-
77.
Regensburg. Mausoleo Taxis. Statua di Cristo del Dan-
—
Maria in Tra-
di S.
{;hiesa di
Angeli.
S. Carlo ai Cadei S.S. Battesimo tinari. Il Processo e Martiniano del Coghetti, 337. Chiesa del Sacro Cuore dei Salesiani, 434.
Sala, 345.
Ravenna. Mosaici
S.S.
Mo-
390.
332.
(Chiesa di Santa Maria
Grazie.
—
vanni Volpato del (Canova, 329. Affreschi del Fontana, 391 Deposizione dalla Croce del Manno, 332. Chiesa a San Bartolomeo
Pace. Pietà
della
dei
Di-
sepolcrale al Car-
stevere.
San Agostino.
Monumento a Clemente (355). Monumento a
—
330. Chiesa
—
di
Chiesa
del
Ma-
dinal Consalvi del Tadolini
Sant'Alselmo, del \'espignani, 435. Chiesa di S. Apollonia. Dipinti del Grandi, 390.
—
188.
sberg,
di
Chiesa
Possagno. Tempio con la tomba del Canova, 330. Potsdam. Castello di Babel-
—
numento
Profeti del Gagliardi, 390.
I
pistoiesi
del Melocchi,425.
—
Chiesa di S;in Lucia Gonfalone, affreschi del riani, 391. Chiesa dei Lucchesi. pinti de! Grandi, 390. Chiesa di S. Marcello.
del Capalti.
Circoncisione 338.
— Palazzo Cassa di Risparmio, 435, (461). — Palazzo Comunale, 435.
—
Martirio S. Lorenzo, del Grandi, 390. Affreschi del Mariani, 391. Del Fracassini, 3'n.
—
Chiesa di Campo Verano del Vespignani, 429. Chiesa del Gesù. S. Celso e Giuliano del Batoni, 341.
Saba-
Jacopo. Dipinto del telli, 347.
—
di
—
San Lorenzo.
di
di
— Cappella Paolina.
—
435.
Roma. Chiesa
Re-
Tito.
di
426. Campidoglio. Palazzo dei Conservatori. Busto di Pio VII del Canova, 329. Dipinti dell'Aldi, 378.
.^37.
"
Arco
stauri, del Valadier,
3')1.
—
MONUMENTI
INDICE DEI LUOGHI E DEI
452
— — —
—
XIII del Canova (354). Chiesa di S. Rocco. Facciata del Valadier, 426.
te
Sabina. Dipinto del Silvagni, 338. Chiesa del Santo Sudario. Affreschi del Maccari, 392.
Chiesa
Chiesa
S.
di
di
dei Monti.
Santa
Trinità
Madonna con
angeli, di Ph. Veit, 28.
gii
f.
INDICE Dtl LUOGHI K DEI MO.N'UMENTI
Roma, Chiostro
—
di San Paolo. 1 quattro grandi poeti italiani dell'Agricola, 337. Cimitero. Statua nel mo-
numento Minardi,
del
Fon-
tana, 391.
—
Colosseo. Rinforzamento, del \'aladier, 426.
—
iMonumento
a
\'.
l-".ma-
nuele. 42(\ (455).
—
Palazzo della Banca d Italia, 432, (45b;. Palazzo delle Belle Arti,
—
— — —
— —
432, (45Sj. Palazzo P>erlingeri, 432. l^alazzo Brancaccio, 434.
Palazzo Cassa di Risparmio, 429. Palazzo Collegio canadese 434. Palazzo. Collegio Francese
434.
— —
—
— — — —
— —
— —
— — — —
—
Palazzo della Fabbrica di Tabacchi, in Trastevere, 427. Palazzina la Farnesina, 435. Palazzo di Giustizia, Dipinti del Maccari, 392, 432 Palazzo Grazioli. Restauri del Sarti. 427. Palazzo Istituto Belle Arti, 427. Palazzo Massimo. Affreschi del Fontana, 391. Palazzo Ministero delle Finanze. AtiVeschi del Mariani, 391, 434. Palazzo Moschetti. Atì'reschi del Fontana, 391. Palazzo del Museo British,
Leoni
di Stevens, 181.
Palazzo del nimonti, 425.
Museo
(]hia-
Roma, Palazzo
di
Marino Tor-
,
Terracina. Chiesa
lonia, Sot'ritto del (Consoni,
390. Palazzo
—
Ter Ionia.
AtiVe-
schi del Coghetti,
337, del 338, 427. Piazza del Popolo, 426. Piazza di Spagna. Il Re David del Tadolini, 330. Porta Pia, 429, (454j. Porta San Pancrazio, 429. « Portico di Vejo », 427. Teatro Apollo. La consegna del carro a Fetonte. Del Fracassini, 390. Teatro Argentina. Sipario del Fracassini, 3^0. Teatro Nazionale. 433. Teatro V^alle, 426, Villa Borghese. Ingresso del Canina, 427, 452). Villino Durante, 434. Villa Torlonia. AtTreschi del Capalte, 338. Rouen, Monumento a Corneille di David d'Angers,
De
— —
Rossi,
— —
— — —
— — — —
—
(60), 81. Rovigo (Chiesa di Santo Ste-
Savona Duomo. Affreschi
—
Coghetti. 337. Dipinti del Bruschi, 346. Palazzo Rovere. Apoteosi di
Napoleone
schi,
—
del
del
De Vivo.
—
Beato
—
N'alfrè e la
Vergine,
del Cavalieri, 3.^8.
Chiesa della (Jran Madre di
Dio, '427, (451).
— Mole Antonelliana (44)422 — Oratorio N. S. del Rodi
424. Palazzo del Parlamento. Decorazioni del Morgari, 385. Palazzo Reale. Decorazioni del Bellosio, 343. sario,
— —
Torquato Tasso del
Bertini.
— —
360. Dipinti dei Cìonin, 385 Sala delle Battaglie. Dipinti del Cavalieri, 338. Teatro Carignano. Dipinti del Gonin, .385.
—
Teatro Carlo Felice, 424
—
(448).
Teatro
Tendone
Regio.
dipinto dal Gonin,
—
Villa zioni
PoUengo,
,-^85.
Decora-
del Bellosio, 343.
Trento. Chiesa di S. Pietro. Facciata del Selvatico, 433, (459;,
Treviso, Cattedrale. Affreschi
346.
Torre
Sal-
339, 427, (453). Torino. Camera della Tribuna. Dipinti del Cavalieri, 338. Chiesa di S. Filippo Neri.
Bru-
del
I.,
di S.
vatore. Dipinti del
fano. Dipinto del Politi, 349
Imma-
porto.
del Seitz. 2.54.
gine del Tempo, 346. Siena. Duomo. Mosaici sulla facciata, del Mussini, 377.
Trieste, Chiesa di S. .\ntonio
Soncino, Castello, 421. S. Onofrio. 338.
Chiesa di San Spiridione. Decorazioni Bertini. del 360, 433. Trisulti, 338. Ulm. (Chiesa evangelica del reggimento, (321). Urbino, Duomo, 425, (449 Venezia, Palazzo Ducale. Restauri del F"orcellini, 437. Palazzo Franchetti, .Scalone del Boito 420 (445). Palazzo Giovanelli. L'arresto di P'ilippo Calendario 352. (375). Gritti, Palazzo Decorazioni ad aflV.dell'Hayez 357. Manicomio del Palazzo dell'Isola di S Clem., 437. Palazzo Papadopoli, Dipinto del Molmenti, 352, Decorazioni ad affresco delrilavez. 357.
Spoleto.
Duomo,
S,
Cuore
di
Gesù, del Minardi, 333. — Teatro, Sipario dipinto dal (Seghetti, 337.
Palazzo Piombino ora Regina Margherita, 432 (457). Palazzo del Politecnico Umberto I. (460 434. Palazzo Ricci. AtiVeschi del Fontana, 391. Palazzo del Quirinale. Freschi del Manno, 332. I.a propagazione Fede della del Minardi, 333. Palazzo del Senato. Dipinti del Maccari, 392. Fregio decorativo dell' Altamura, 401, (421). Palazzo Spada. ArTreschi del Fontana, 391.
433
Particolare del mo-
Stettino.
numento
a Federico
il
Gran-
G, Scadow, (31). Palazzo Reale. Dipinti del Bellosio, 343, del Sala, 345. de,
di
Stupinigi.
Strasburgo. .Monumento a Gutenberg, di David D'Angers 81.
Subiaco. torio,
Chiesa Resurrezione del
Purgadi
Laz-
zaro del Silvagni, 338.
—
Chiesa di S Scolastica. Restauri delle pitture quattrocentesche, del Bianchini, 333,
Nuovo. Dipinto
—
del Politi,
338, 349.
—
.
—
—
— —
—
INDICE DEI LUOGHI
454 Venezia. Chiesa nare. Dip. di
—
di
San Apolli-
Querena 348.
Chiesa dei S.S. Giovanni Paolo. Dipinti del Querena, Chiesa di toni
mosaico maggiore del
—
rena,
sulla
Que-
348.
Chiesa
mento
in
al
dei
Frari"
Monu-
Canova, 329: Monu-
— Palazzo del Municipio (178) —
Dipinti
—
Marco. Car-
Giudizio Finale,
del
eseguiti
porta
S.
MONUMENTI
Tiziano dello Zandomeneghi, 408. Valmadrera. Affresco dell'Apocalisse del Sabatelli. 347.
mento
al
Varese. Villa
348.
—
E DEI
del
Versailles.
—
Ponti.
Cremona, 368. 342.
Statua di Chateuhriand, Duret. 81. Vienna. Chiesa di S. Stefano. Monum, per la liberazione dai Turchi di He'Umer, 179.
—
Palazzetto della Secessione ideato da Olbrich, 301.
Palazzo Affr. di
«Opera» (1^2) Schwind, 88(182). dell'
Vigevano. Duomo. Sala, 345. Viterbo. Teatro.
f)ipinti del
Sipario
del
Gagliardi, 390.
di
Washington, Statua son
—
Il
di Jeffer-
di David d'Angers, 81. Campidoglio, (184).
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