L’ tr e L L ’es ’ ’ est es te tt et e e ti t t ic i i ca c c a a t tra r r as a a sc s s ce c c en e e nd n n de d d en e e nt n n ta tt al a a le l l e La teoria dello spazio e del tempo
Estetica trascendentale: trascendentale: Studia la sensibilità e le sue forme a priori. Kant ritiene la sensibilità: •
Recettiva: Perché essa non genera contenuti propri ma li apprende intuitivamente dall’esperienza (a posteriori -> materia).
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Perché,, attraverso le sue forme a priori dello spazio e del tempo (a priori -> forma), organizza tali contenuti. contenuti. Attiva: Perché
Le forme pure: •
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esterno . Rappresentazione a priori e necessaria del disporsi delle cose le une accanto alle altre. Spazio: Forma del senso esterno. 3 dimensioni: Destra/Sinistra – Avanti/Dietro - Sopra/Sotto. interno . Rappresentazione a priori e necessaria del disporsi delle cose le une dopo le altre. Tempo: Forma del senso interno. 2 dimensioni: Prima – Dopo.
Dato che i dati del senso esterno ci giungono per forza attraverso il senso interno, e non viceversa (le cose possono non stare nello spazio, come i sentimenti, ma non nel tempo), allora il tempo diventa il modo universale per il quale percepiamo tutti gli oggetti.
Kant giustifica l’apriorità dello spazio e del tempo con: •
Esposizione metafisica: Egli confuta diverse visioni: o
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Empiristica (di Locke): Per cui lo spazio e il tempo sono nozioni tratte dall’esperienza. Essi non possono derivare dall’esperienza, perché sono presupposti necessari a priori per una qualsiasi esperienza. Oggettivistica (di Newton): Per cui lo spazio e il tempo sono recipienti vuoti. Essi non possono essere recipienti vuoti, perché, ammettendo ammettendo che non vi siano oggetti, come potremmo concepirli? Allora Kant afferma che essi sono dei quadri mentali a priori entro cui connettiamo i dati fenomenici. Essi assumono quindi l’accezione di condizioni a priori del conoscere. Dati i due livelli gnoseologici dell’essere: - Idealità trascendentale trascendentale : Rispetto alla cosa in sé essi sono ideali e soggettivi soggettivi.. empirica: Rispetto al fenomeno della cosa (l’impressione che ne abbiamo noi) essi sono reali e oggettivi - Realtà empirica: oggettivi..
relazioni tra le cose. Concettualistica (di Leibniz): Per cui lo spazio e il tempo sono concetti esprimenti le relazioni Essi non possono essere considerati come dei concetti in quanto essi sono di natura intuitiva e non ragionata , in quanto non abbiamo l’idea di spazio dopo aver esaminato esaminato vari spazi, ma questi li riconduciamo ad un unico grande spazio, che quindi risulta essere un’intuizione pura a priori .
Esposizione trascendentale: Kant vede nella geometria e nell’aritmetica delle scienze sintetiche a priori per eccellenza: o
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informazioni. Qualsiasi somma, Sintetiche: In quanto ampliano le nostre conoscenze mentali, fornendoci nuove informazioni. sottrazione o altro calcolo ci dirà qualcosa non intuibile analiticamente, analiticamente, ma solo sinteticamente, con un calcolo. dall’esperienza. A priori: In quanto i teoremi geometrici e aritmetici sono validi indipendentemente dall’esperienza.
Kant è convinto che esse si basino saldamente sulle intuizioni di spazio e tempo. tempo . •
spazio . Geometria: Fonda le proprietà delle figure sull’intuizione dello spazio.
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sull’intuizione ione del tempo e della successione. Aritmetica: Fonda le proprietà delle successioni numerica sull’intuiz
Kant, rifiutando ogni spiegazione metafisica o teologica, afferma che la matematica matematica può essere applicata agli oggetti dell’esperienza fenomenica fenomenica perché quest’ultima, essendo intuita nello spazio e nel tempo, ha già una configurazione geometrico/matematica. geometrico/matematica. Cioè, se noi ordiniamo la realtà secondo la forma a priori dello spazio euclideo, la realtà fenomenica che ci si presenterà sarà ordinata secondo questa concezione di spazio.