LA VIGILIA DELL’EPOCA MODERNA. !Pensiero scientifico e linguistica.
XVI e XVII secolo due influssi-> Europa e India. La scienza si stava allontanando dall'interpretzione acritica della creazione:riconciliaz creazione:riconciliazione ione con cosmologia cristiana->alleanza cristiana->alleanza tra osservazione empirica e fede rivelata. XVIII->antropologia,anche se visione dell’uomo come creatura di Dio,ma al pari degli altri animali non superiore. Domande di natura più antropologica sulle condizioni ed evoluzione del linguaggio orale->tentativi che unirono filosofi empiristi e razionalisti(esprimere sapere collettivo) al movimento romantico(esprimere sentimenti individuali).Nel 1700 ha inizio la moderna antropologia. E con questa mentalità scientifica generale si risvegliano gli schieramenti intorno all’origine del linguaggio. Ma più che localizzarsi sulla chiave religiosa (in che lingua Dio parlo’ ad Abramo) ci si interroga sulle condizioni e sugli stadi di evoluzione nel sistema della comunicazione orale. I tentativi di fornire spiegazioni su questo unirono i filosofi del ‘700 e i loro predecessori (razionalisti e legati all’empirismo) a coloro che operarono successivamente nel movimento romantico agli inizi dell’800: ‘’l’uomo del razocinio’’ e ‘’l’uomo del sentimento’’ infatti si realizzano attraverso le risorse della loro lingua. !
Condillac,Rousseau Condillac,Rousseau e la “filosofia del linguaggio”. linguaggio”.
Condillac-> metà ‘700 empirico razionalista,basato razionalista,basato sulla teoria della conoscenza di Locke. Linguaggio ha origine da gesti indicativi ed imitativi ma poi l’elemento fonico prevale con un passaggio graduale da gesti alle parole. La poesia ebbe origine dal canto->confrontò la retorica latina con quella francese. Rousseau->movimento romantico. Linguaggio ha origine da gesti indicativi ed imitativi ma poi l’elemento fonico prevale con un tacito accordo per sostituire i gesti alle parole;La poesia ebbe origine dal canto->si rallegrò per la passione e la vivacità dei primi stadi del linguaggio. Entrambi->vocabolario Entrambi->vocabolario astratto che precedette un vocabolario concreto ed individuale;i individuale;i contrasti tonali come sopravvivenza di un tratto primitivo. Herder->linguaggio e pensiero sono inseparabili:il linguaggio è il contenuto/forma del pensare.Origine comune e sviluppo parallelo nei vari stadi di crescita.Forme del pensiero e letteratura di certi popoli conoscibili solo attraverso la loro lingua->individualità della lingua di una nazione. !riconoscere riconoscere entità ricorrenti ricorrenti con caratteristiche caratteristiche costanti;l’udito fu il primo senso: simbolizzazione vocale delle cose riconosciute mediante le loro caratteristiche uditive.In principio vocabolario semplice che poi cresce insieme all’ampliarsi del pensiero umano.Influenzato sia dai razionalisti che dai romantici. James Harris->pensiero influenzato dai platonici di Cambridge,grammatica universale da Cartesio e fondamenti della grammatica da Aristotele. Cambrigde. Harris, di formazione aristotelica, guardò i fondamenti filosofici della grammatica.Distinse fra le di"erenze strutturali caratteristiche di ogni lingua e i principi che sono essenziali a tutte, come tutti gli universalisti. Riprendendo da Aristote Aris totele, le, per lui le parole p arole hanno hann o un rapporto rappo rto convenzi conv enzional onale e con co n cioè ci oè che c he desig d esignano nano,, e la lingua l ingua è un sistema di suoni che hanno significato in virtù di un accordo. La frase(quantità composta di suoni significanti) e la parola(suono significante di cui nessuna parte è significante da sola) sono universali. Due principali -> -> nomi o sostantivi (che (che significano sostanze) e verbi o attributivi (che (che significano attributi). Due accessori ->no ->no significato indipendente, indipendente, definitivi (una (una sola parola) e congiunzioni (due (due o più parole). Teoria del significato-> parole con significato indipendente in primo luogo sono simboli di idee generali e solo in secondo luogo simboli di idee particolari. Le idee sono innate,la capacità deriva da Dio. Accettando l’importanza degli universali:facoltà di linguaggio collegata a quella di riconoscere gli elementi ricorrenti e permanenti simili tra loro. James Brunett(Monboddo)->svil Brunett(Monboddo)->sviluppo uppo storico,connessione storico,connessione unilaterale linguaggio-società:la società può esserci anche senza il linguaggio ma non viceversa,idee universali precedenti alle parole per esprimerle.Limiti esprimerle.Limiti linguistici che si riflettono nelle sue teorie. Horne Tooke->L’opera di Harris, l’HERMES’ fu bersaglio di attacchi da parte di Horne Tooke. Tooke criticò molto Harris per aver costruito un sistema di grammatica universale sulla base di una insu #ciente conoscenza delle lingue ed espose le sue idee sul linguaggio in una serie di dialoghi pubblicati in due volumi nel 1786 e nei quali compare lui stesso come interlocutore: la sua metodologia era empirista infatti, legata a Locke e la sua teoria fu la continuazione continuazione di quanto si
pensava nel XVIII secolo sull’origine del linguaggio umano. In parte ripeteva il pensiero di Condillac sul passaggio graduale dalle grida disarticolate alle lingue strutturate. Tooke riconobbe solo due parti essenziali del discorso: il nome e il verbo, tutte le altre classi di parole erano il risultato di abbreviazioni con cui le lingue venivano rese più scorrevoli. Tooke considerò gli elementi flessionali e derivazionali come frammenti di antiche parole indipendenti agglutinati poi alla parola radice. Opinione ricorrete anche in Condillac. Burnett credeva che si potesse studiare l’origine del linguaggio analizzando alcune lingue esistenti Von Humboldt e la tripartizione dei tipi di lingue.
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Tra XVIII e XIX,spiegare la creatività del linguaggio-> lingua come energia (capacità insita nel parlante). Teoria del linguaggio->lingua come capacità di coloro che la parlano di formulare e capire enunciati,non è un semplice prodotto ma parte essenziale della mente umana:i parlanti possono fare un uso illimitato delle limitate risorse linguistiche.Lingua come possesso individuale di una nazione. Innere Sprachform -> è la struttura grammaticale di una lingua, incorporante elementi, moduli e regole imposti al materiale greggio del discorso. Una parte è comune a tutti gli uomini, mentre un’altra la ‘sprachform’ di ogni lingua, costituisce la sua identità formale. Lingua e pensiero di un popolo sono inseparabili.Influenzato da idealismo kantiano:teoria della percezione adattata in campo linguistico rendendo la innere sprachform responsabile dell’ordinamento dei dati dell’esperienza. Tripartizione:isolante,agglutinante e flessiva .Poli tipologici:cinese(privo di classi gramm.Isolante pura) e sanscrito(varia. gramm. come mutamento nella radice.Flessiva pura). 3 tipi di struttura della frase:!no legami manifesti tra parole !forme delle parole segnalano rapporti grammaticali !struttura essenziale incorporata in una sola parola. !
La scoperta del sanscrito.
India 1780-fine secolo->stimolo inaspettato e produttivo. 1786 W.Jones:saggio in cui stabilisce la parentela tra sanscrito e latino,greco,lingue germaniche.Giunse in un momento propizio,poco prima che gli studiosi si interessassero all’Oriente. Fratelli von Schlegel->portare lo studio del sanscrito nelle università tedesche. Studio linguistico del sanscrito:primo stadio nello sviluppo della linguistica comparativa e storica;a contatto con tradizione linguistica indiana sviluppatasi in modo indipendente(nasce dal bisogno di preservare testi rituali e religiosi). La linguistica indiana. L’impulso alla linguistica in India veniva dal bisogno di preservare dall’azione del tempo certi testi rituali e religiosi trasmessi sin dal periodo VEDICO, lo stadio più antico della letteratura sanscrita.La risposta andò molto oltre di quei bisogni immediati e i risultati furono: · una teoria linguistica generale e semantica · fonetica e fonologia · grammatica descrittiva !
Presero in considerazione-> significati come proprietà naturali delle parole;rapporto convenzionale e arbitrario tra forma e suo significato:i significati si imparano sia osservando i contesti in cui le parole vengono usate,sia tenendo conto delle a"ermazioni degli anziani. Letterati:problema e attenzione ai rapporti tra significato principale delle parole e quelli sorti dall'uso metaforico.Logici>se le parole in primo luogo=particolari,classi o universali astratti.Linguisti->problema del primato fra parola e frase;un gruppo opinione simile ad occidente(parole contribuiscono al significato della frase con i loro),l’altro opposto(frase come unica espressione indivisa che trasmette il significato ‘in un lampo’)-> singole unità frasali. Problema tra espressioni percepite e lingua stessa->Teoria dello sphota in un elemento vengono distinti due elementi dhvani (realizzazione individuale) e sphota(entità permanente ed inespressa). ->di una frase:successione di suoni articolati;di una parola: unitario attualizzato da una successione di suoni.I suoni vengono attualizzati in modo diverso in base a chi li pronuncia.3 livelli di realizzazione: !simbolo integrale per se stesso !modulo fonologico che lo esprime ! realizzazioni individuali della frase. Fonetica->collegamento tra grammatica e produzione di suoni.Tre rubriche principali:!processi di articolazione!segmenti ! sintesi dei segmenti in strutture fonologiche.Divisero gli organi articolatori tra esterni ed interni,fra suono sordo e sonoro.La sillaba:elemento base della descrizione fonetica e parole isolate:espedienti pedagogici. Sandhi :unione,per designare le di"erenze fonetiche e fonologiche tra parole isolate,morfemi e simili.Ortografia sanscrita:discorso continuo più che parole isolate.L’alfabeto sanscrito ideato su linee fonetiche segmentali.Dottrina
linguistica nota soprattutto per teoria grammaticale e analisi grammaticale del sanscrito: Panini ->grammatico indiano,il più antico trattato grammaticale.Più che grammatica è una morfologia generativa del sanscrito. Componente principale:regole( sutras ) delle formazione delle parole in sanscrito,formulate in brevi aforismi(apprendimento a memoria e recitazione orale);devono essere applicate secondo un ordine fisso.4 classi di parole:nomi e verbi(variabili),preposizioni e particelle(invariabili)->per formare una frase:reciproca dipendenza,semanticamente appropriate l’una all’altra,contiguità temporale. Verbo flesso:nucleo della frase;i nomi nel vari casi erano in rapporto specifico con il verbo. Karakas :nomi che stavano in rapporti diversi con il verbo,classificati in base a rapporto azioneelementi dei nomi.Descrizioni:identificazione isolata delle radici e degli a #ssi-> concetto odierno di morfema.Stabilì forme fondamentali astratte( sthanin )che secondo regole mutamente morfofonologico e del sandhi interno->morfi reali delle parole risultanti;fornì regole generali e le eccezioni. Unità sonore distinte organizzate secondo ordine che raccoglie insieme i suoni implicati nell’enunciazione di certe regole. rappresentazione zero di un elemento o di una categoria:forme irregolari fatte apparire più regolari assumendo la presenza di un morfema rappresentato di un morfo ‘zero’. LA LINGUISTICA STORICA E COMPARATIVA DELL’OTTOCENTO.
Fu l’epoca dello studio storico e comparativo delle lingue;sviluppo delle concezioni moderne,teoretiche e metodologiche. Notevole continuità di tradizione dotta,partire dal punto in cui si erano fermati i predecessori.[già Dante nel De volgari eloquenti fa un'analisi dei dialetti a partire da un’unica lingua comune:passare del tempo e dispersione geografica.Riconobbe tre famiglie:germanica-nord,latina-sud,greca-Europa e Asia. Monogenesi delle lingue e l’ebraico come lingua più antica. Scaligero: due dogmi fallaci:rapporto lineare greco-latino e origine delle lingue dall’ebraico.11 famiglie di lingue,vi erano quattro maggiori lingue madri:romanza,greca,germanica e slava.Leibniz cercò l’origine comune in una lingua non vivente,l’ebraico collocato nella famiglia arabica;due grandi varietà della lingua originaria:giapetica o celtico-scitica e l'aramaica. Nel Settecento numerosi dizionari multilingue.Caterina II liste comparative di parole da 200lingue.W.Jones due prove per origine comune:etimologia delle radici dei verbi e struttura nelle forme della grammatica.] !
Lo studio delle lingue indoeuropee:Schlegel,Bopp e Rask.
Comparazione tipologica e corrispondenze etimologiche variamente usate nella classificazione delle lingue:due o più lingue che si allontanano dalla lingua d’origine manifestano somiglianze lessicali e strutturali;lingue tipologicamente diverse conservano corrispondenze lessicali che le possono collocare nella stessa famiglia d’appartenenza. F.Schlegel->trattato in cui rilevò l’importanza di studiare le strutture interne delle lingue(=morfologia) F.Bopp->parentela esistente tra il sanscrito, il persiano, il greco antico, il latino o il tedesco: individuare la comune origine delle forme grammaticali di queste lingue e delle loro flessioni.Studiate sistematicamente le relazioni tra le lingue indoeuropee al di là delle semplici analogie lessicali,che potrebbero essere frutto di coincidenze o prestiti;mostrò come i nessi tra le lingue della famiglia coinvolgano anche i sistemi grammaticali e i sistemi morfologici, che possono soltanto derivare da un comune antenato.era interessato ad una descrizione comparata delle lingue che lo interessavano e scorse nelle flessioni il risultato di un remoto processo di a#ssazione di parole ausiliarie anticamente separate (ricorda molto TOOKE in questo). Dunque in quel periodo l’uso della comparazione diventa una guida e si concepisce il mutamento come un deterioramento della primitiva integrità della lingua. Dunque in quel periodo l’uso della comparazione diventa una guida e si concepisce il mutamento come un deterioramento della primitiva integrità della lingua. R.Rask->scrisse le prime grammatiche sistematiche dell’antico scandinavo e dell’anglosassone;il primo a mettere ordine tra le parentele etimologiche:confronti sistematici tra le forme delle parole,combinando i suoni di più lingue.[se tra le parole fondamentali di due lingue troviamo corrispondenze che spieghino i mutamenti e permettano il passaggio dall’una all’altra>imparentate] !
La Deutsche Grammatik e la legge di Grimm.
La prima fra le leggi sui suoni che dovevano formare la struttura e il sostegno dell’indoeuropeo e altre famiglie.Rapporti fra classi di consonanti di tre luoghi di articolazione e tre tipi di emissione nelle lingue germaniche confrontate con lingue indoeuropee(tra greco,gotico e alto tedesco).La
rotazione consonantica è la legge fonetica che regola la modifica delle consonanti dall’indoeuropeo al proto-germanico:!le occlusive sorde indoeuropee *p, *t, *k diventano in germanico le fricative sorde*f, *$ *h; !le occlusive sonore indoeuropee *b, *d, *g diventano in germanico le occlusive sorde *p, *t, *k;!le occl.son.aspirate indoeuropee *bh, *dh, *gh diventano in germanico le oca.sonore*b, *d, *g. E’ una tendenza generale,no in ogni singolo caso. Grimm applicò le idee di Herder sul stretto rapporto tra una nazione e la propria lingua->nella rotazione consonantica: a"ermazione di indipendenza da parte degli antenati dei popoli germanici. !
Il metodo biologico di Schleicher
Linguistica comparativa e storica nel campo indoeuropeo;concetto di famiglie di lingue parenti derivate da un’antenata non più esistente. Attenzione alla natura e alle forme di quell’ipotetica antenata e ai rapporti genetici con le discendenti.Lingue indoeuropee raggruppate in sottofamiglie per ognuna delle quali si suppose una lingua base comune e furono ricondotte ad una lingua originaria che possedeva caratteristiche comuni a tutte queste lingue->confronto tra forme corrispondenti attestate nelle varie sottofamiglie. Modello dell’albero genealogico:fornisce un mezzo per collocare le lingue di una data famiglia e si ottiene una visione della storia e dei rapporti storici delle singole lingue;quando la di"usione di una lingua avviene su distanze che implicano la separazione quasi totale di colore che la parlano. Obiezioni -> !le lingue non si distinguono nettamente da un dato punto nel tempo,ma processo graduale e non si può stabilire il punto preciso di ogni stadio,fino a che le zone geografiche permettono contatti dei vari gruppi linguistici->influssi reciproci. Relazione tra linguistica storico-comparativa e le scienze in generale;analogia con lo studio delle strutture e degli sviluppi dei corpi viventi->già Humboldt:lingua come energia,processo vitale nella mente del parlante,continuamente alla ricerca della perfezione-> linguaggio come un organismo vivente. Schlegel lo trasformò in un processo storico non più astratto->l’evoluzione per la sopravvivenza citata da Darwin sostituisce l’evoluzione perfezionista pensata da Humboldt secondo cui le lingue sono sempre alla ricerca di perfezione e in evoluzione. Schleicher guardò molto la biologia e parlò di nascita, lotta e morte di una lingua a prescindere dal parlante. Schleicher considerò i 3 tipi di lingua individuati da Humboldt, isolante, agglutinante e flessiva come rappresentanti di stadi storici nello sviluppo delle lingue sino alla loro massima organizzazione. !Metodo biologico:i 3 tipi di lingua accettati da tutti come rappresentanti di stadi storici nello sviluppo delle lingue.Incorporò sia le idee settecentesche sui tipi linguistici che lo studio storicocomparativo dell’Ottocento. I tre tipi principali->inseriti nel quadro cronologico della preistoria e storia dell’indoeuropeo e delle altre famiglie esistenti;preistoria-> crescita linguistica dove la lingua originaria unitaria rappresentava lo stadio maturo incorrotto mentre i successivi sviluppi appartenevano ad una fase di declino. Ablaut->apofonia vocalica;manifestazione "più pura" della morfologia flessiva,modo migliore di esponenti grammaticale.Nelle lingue germaniche è un’importante processo formativo. J.Schmidt->successore,riconobbe che certi tratti erano condivisi unicamente ma in modo diverso dai vari gruppi indoeuropei,ampliò con la sua teoria delle onde. !suppone che le tipologie dialettali siano la caratteristica più recente della storia linguistica ma tutto ciò che i sa fa pensare che la divisione in dialetti fosse anticamente altrettanto presente e pronunciata. Il sanscrito cominciò a prendere il suo posto nella famiglia indoiranica. !
I Neogrammatici.
Presero come esempio le scienze fisiche esatte di natura inanimata,come geologia e fisica.La sostanza della teoria neogrammatica: tutti i mutamenti di suono avvengono in uno stesso dialetto ed entro un dato periodo di tempo secondo leggi che non ammettono eccezioni;lo stesso suono nello stesso ambiente si sviluppa sempre nello stesso modo ma creazioni e modifiche di parole sono parimenti una componente universale del mutamento linguistico in tutti i periodi della storia e preistoria.Riconobbero i requisiti metodologici della linguistica comparativa e storia dell’ultima metà dell’Ottocento->premessa della regolarità del mutamento di suono.La storia di una lingua si traccia attraverso accertate variazioni nella forma e nel significato delle sue parole che non si possono attribuire al semplice caso o a prestiti.Vollero rendere la linguistica storica una scienza esatta,con metodi in linea con le scienze naturali di quel periodo. Ostho"->leggi sui suoni che agiscono per cieca necessità,indipendentemente dalla volontà dell’individuo;la lingua esisteva negli individui che formano la comunità linguistica e i mutamenti linguistici=mutamenti nelle abitudini degli individui. Si opposero alle concezioni aprioristiche,spostarono la loro attenzione su dati di fatto disponibili
nelle testimonianze scritte e nei dialetti parlati ai loro giorni;concezione delle forme indoeuropee più come formule che come “morfi”.Influirono in tre modi diversi:!incoraggiarono gli studiosi !suscitarono reazioni immediate ! reazioni nelle generazioni posteriori. Due campi molto importanti: !fonetica,vigoroso ra"orzamento grazie all’importanza che diedero alle lingue vive; !dialettologia,fecero dei dialetti un campo vitale per l’indagine scientifica in quanto rappresentavano l’ultimo stadio nella di "erenziazione della famiglia indoeuropea. !
La dialettologia e gli studi su wörter und sachen.
Gli argomenti più radicali contro i neogrammatici li avevano sollevatigli specialisti di un ramo della linguistica che dai neogrammatici stessi era stato incoraggiato:lo studio dei dialetti viventi. Tanto più si esaminava da vicino una lingua->evidente che i confini tra i dialetti non erano netti ma in continua trasformazione;limiti di tempo vaghi quanto quelli geografici,alcune parole cambiano prima di altre negli stessi suoni.La maggior parte delle comunità che parlano una stessa lingua è attraversata da divisioni sociali che in parte si manifestano in abitudini diverse nel parlare. Divisione in dialetti e tendenza conservatrice:neogrammatici li considerarono in contrasto con le leggi universali fonetiche.Ulteriore sviluppo:studi su “parole e cose”,indagate storia della distribuzione geografica di voci relative alla cultura materiale. Gilliéron->dottrina secondo la quale “ogni parola ha una storia propria”,non così in contrasto con i neogramm.I mutamenti nella pronuncia delle parole implicano due fatti:trasmissione abitudini articolatorie si fonda sull’apprendimento di insiemi di suoni;i mutamenti avvengono nel corso della trasmissione attraverso le generazioni->un mutamento individuale nella pronuncia può venire ugualmente assimilato dalla comunità e quindi trasmesso.Nella maggior parte dei casi l’evoluzione fonetica di una parola può essere descritta con riferimento all’evoluzione dei suoni che contiene ma in certi casi bisogna riferirsi alle circostanze particolari. Neogrammatici:uniformità fonetica. Gilléron e i suoi discepoli:individualità etimologica. !
La linguistica idealistica:Vossler e Croce.
Un gruppo di linguisti della scuola idealista accentuò l’importanza del singolo parlante nella di"usione dei mutamenti.Il leader fu K.Vossler che trasse le sue idee da Humboldt e dal filosofo B.Croce.Storicamente erano orientati come i neogrammatici,ma concepirono la storia delle lingue in modo diverso:Vossler mise in rilievo l’aspetto individuale e creativo della capacità linguistica dell’uomo;mutamento ha inizio con innovazioni nella parlata abituale dell’individuo,imitate da altri così da di"ondersi>Lingua=autoespressione della persona e il mutamento linguistico è opera consapevole degli individui;certi individui sono in una posizione migliore per dare inizio ad un mutamento. Rimproverarono ai neogramm. di concentrarsi troppo sugli aspetti meccanici e pedestri della lingua;ma gli idealisti:troppo rilievo all’elemento letterario ed estetico nell’evoluzione delle lingue. Alcuni di questi principi diedero origine in Italia alla scuola neolinguistica-> processi per cui le innovazioni si di"ondono su aree geografiche. Risultati della linguistica comparativa e storica:gli studiosi elaborarono una teoria e un modello con cui si poti presentare la storia delle lingue,nonché un metodo per condurre la ricerca;fornì uno schema che è stato fruttuosamente applicato alle famiglie di lingue di tutto il mondo. LA LINGUISTICA NEL NOVECENTO. DA SAUSSURE A BLOOMFIELD. !Lo sviluppo della linguistica descrittiva.
Tre linee principali in cui si formare i primi studiosi nel Novecento: !ininterrotta tradizione del lavoro grammaticale e linguistico condotto dagli studiosi europei fin dall’antichità !il graduale apprezzamento del sapere linguistico indiano !l’adeguamento della scienza linguistica a certi atteggiamenti come compartissimo,evoluzionismo e positivismo delle scienze naturali.All’inizio del XIX secolo si può scorgere il cambiamento del profilo della linguistica storica;le due sezioni in cui può essere diviso il secolo sono !strutturalismo !linguistica generativa. !
Ferdinand Saussure e lo strutturalismo.
Il contrasto principale è dato dalla rapida ascesa della linguistica descrittiva,la figura chiave fu lo svizzero F.Sausurre,inizialmente come importante contributo alla linguistica comparativa dell’indoeuropeo. Utilizzò un numero limitato di lingue,tuttavia il suo influsso sulla linguistica è rimasto insuperato->pubblicazione dei suoi appunti da parte dei suoi studenti=rivoluzione copernicana in questo campo. Le sue idee posso raggrupparsi sotto tre capi: !forma precisa ed esplicita alle due fondamentali e indispensabili dimensioni,quella sincronica(lingue come sistema di comunicazione chiusa) e quella diacronica(cambiamenti trattati
storicamente),ognuna ha metodi e principi propri. !distinse tra langue (patrimonio linguistico di ogni comunità,il lessico) e parole ( dato immediatamente accessibile). !ogni langue deve essere considerata e descritta sincronicamente come un sistema di elementi lessicali,grammaticali e fonologici e non come un aggregato di entità autosu#cienti.I termini linguistici devono essere definiti con riferimento l’uno all’altro,non in modo assoluto; questi rapporti dipendono da ognuna delle due dimensioni fondamentali,quella sintagmatica e quella pragmatica. Rese il concetto di struttura un concetto primario in linguistica.La glossematica di Hjelmslev nel suo distinguere tra piano del contenuto e piano dell’espressione fa chiaro riferimento a Saussure con la sua preminenza data alla forma sulla sostanza e la sua definizione di forma come un complesso di rapporti reciproci. I rapporti tra gli elementi sono oggetto di una scienza indipendente da ogni altra disciplina; ognuno dei due piani è analizzabile in costituenti ultimi,non isomorfi poiché non si può stabilire alcuna connessione fra i singoli fonemi e gli elementi minimi del contenuto,ma entrambi devono essere analizzati in modo analogo e ciascuno è coordinato ed equivalente nel sistema di una lingua(equivalenza di#cile da accettare poiché di"erenze espressione sono osservabili in modo indipendente mentre in campo semantico sono rivelate solo da di"erenze nell’espressione).La glossematica costituisce una visione altamente teorica e personale della linguistica strutturale di Saussure,condotta al suo estremo logico. L’e"etto più immediato della teoria strutturale si ebbe in fonologia. !
La fonologia:Sweet,Jones e la scuola di Praga.
La fonetica aveva ricevuto in Inghilterra notevole attenzione, W. Jones elogiò la validità fonologica del sillabario devangari e della scrittura araba;fece una netta distinzione tra lettera e suono,collaborò alla riforma dell’alfabeto->1889 Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA dall’inglese). A.M.Bell->inventò un sistema di visible speech in cui ogni singolo processo di articolazione riceveva la sua notazione grafica. H.Sweet->fu incline agli aspetti sincronici,descrittivi della linguistica in parte per il suo nazionalismo e per ostilità verso la dominante linguistica storica.Sino ad ora i fonetisti si erano occupati della riforma della grammatica->ideazione di simboli e sistemi fonetici universali.Nella seconda metà del XIX secolo evidente che ogni trascrizione accurata sarebbe stata complicata per l’uso pratico di scrivere la lingua.Distinse tra suoni le cui di"erenze dipendono dal contesto fonetico e perciò non sono distintive e suoni che per se stessi bastano a fare di due parole voci separate lessicalmente.Solo le di"erenze di suono distintive necessitano di una trascrizione “larga” per una data lingua,dato che i suoni distintivi di una lingua potevano essere facilmente scritti con lettere latine e poche altre,coniò il termine broad romic per opporlo alle trascrizioni strette che hanno bisogno di molti altri simboli diversi. D.Jones->fece suo il concetto base della distinzione tra trascrizione stretta e larga;il suo stato di classe di suoni fu messo in discussione e ritenuto o un’entità psicologica o un’invenzione descrittiva. Scuola di Praga->sviluppo realmente significativo nell’evoluzione della teoria del fonema;da un gruppo di studiosi cechi tra cui Jakobson, radunati intorno a N.Trubeckoj:si interessò soprattutto alla teoria fonologica.Applicarono i teoremi di Saussure all’interpretazione strutturale degli elementi linguistici(prima app dettagliata dei principi s. all’analisi linguistica);i suoni della lingua>parole ,il fonema->langue .Fonema non come semplice classe di suoni ma come un’unità fonologica complessa realizzata dai suoni della lingua-> tratti individuali distintivi e ogni tratto è in opposizione precisa con la sua assenza o con un altro tratto in almeno un altro fonema della lingua. Tale analisi rivelò la complessità dei sistemi fonologici;i fonemi entrano in sistemi di rapporti diversi in base a diverse posizioni; analoghi sitemi applicati ai tratti prosodici delle sillabe;inclusero le funzioni sintagmatiche di certe unità di suoni e di tratti fonici come demarcati dei confini di una sillaba o di una parola. Trubeckoj->teoria linguistica che condusse a numeri sviluppi molto importanti:analisi unità linguistiche in termini di tratti distintivi venne ulteriormente applicata all’analisi grammaticale generale. Jakobson->decise di considerare i tratti distintivi che compongono i fonemi dal punto di vista acustico e da quello dell’ascoltatore, piuttosto che dal punto di vista articolatorio e cioè del parlante. Si fece attenzione all’evoluzione dei sistemi fonologici piuttosto che ai mutamenti dei singoli suoni ritenuti indipendenti con cause multiple e complesse sempre relative a come viene
trasmesso il parlato. In Russia la rivoluzione Bolscevia portò con sé una rottura con la cultura linguistica del resto del mondo, per circa 30 anni la linguistica sovietica fu dominata dai dogmatismi di Marr->le lingue erano fenomeni di classe, i mutamenti corrispondevano ai mutamenti nella base economica dell’organizzazione sociale dei parlanti. Queste infondate idee continuarono ad essere sostenute fino al 1950. L’intervento di Stalin pose fine al dominio di questa teoria. Da allora i linguisti russi cominciarono a lavorare con l’Europa e l’America. Si occuparono molto della lessicografia. Dopo Saussure in europa apparvero altri libri che trattavano linguistica sincronica. Vennero inaugurati dal 1928 molti congressi internazionali di linguisti. !
La linguistica americana: Boas,Sapir,Bloomfield
In America la linguistica ricevette negli anni ’20 un grande riconoscimento nelle università. Tre grandi studiosi avviarono la linguistica americana sul suo cammino. BLOOMFIELD, BOAS,SAPIR fecero collaborare antropologia e linguistica nelle università. In America la teoria fonematica si spinse più avanti della teoria grammaticale e questa la seguì nella scia dei progressi compiuti da quella. Il rapporto tra la grammatica e la fonologia costituì il campo della morfofonematica. Le due unità principali dell’analisi erano il fonema e il morfema. Inizialmente si disse che i morfemi erano composti di fonemi. Tale reazione è di#cile da sostenere di fronte alla variazione allomorfica nella quale sequenze di fonemi diversi sono morfeticamente equivalenti Autori successivi allora dissero che i fonemi compongono morfi rappresentando il morfema come una classe. I 2 livelli erano considerati in ordine gerarchico perché l’analisi morfemica presupponeva quella fonemica. La dottrina della ‘separazione dei livelli’ fu spinta tanto oltre che l’analisi grammaticale poteva cominciare soltanto quando era stata completata l’analisi fonematica. BLOOMFIELD aveva studiato i NEOGRAMMATICI e si avvcinava ancora al pensiero di HMBOLDT. All’inizio del suo percorso Bloomfield si occupò della grammatica comparativa/storica. Si convinse che si doveva trattare scientificamente il linguaggio con un metodo empirista che si concentrava su quegli aspetti osservabili da tutti. La sua concezione della metodologia scientifica fu esposta nella sua opera principale LANGUAGE e in LINGUISTIC ASPECT OF SCIENCE. Si concentrò sulla fonetica e sulla grammatica formale con un rilievo particolare dato alla morfologia, trascurando la semantica, lo studio del significato Linguistico, aspetto della Linguistica meno riconducibile al trattamente scientifico. Infatti BLOOMFIELD a"erma che la definizione del significato è il punto debole dello studio del linguaggio. Dopo la morte di BLOOMFIELD nel 1949 il suo pensiero fu sviluppato e applicato a un numero maggiore di lingue. Anche la Scuola di Londra nonostante si opponesse alla teoria di BLOOMFIED cioè la biunivocità unidirezionale si trovò guidata dalla sua enfasi. I 3 sistemi di analisi linguistica e che cronologicamente sono in relazione con l’era di BLOOMFIELD sono: analisi tagmemica, Linguistica di FIRTH, teoria della stratificazione proposta da LAMB. !
Pike e la tagmemica
Uno sviluppo grammaticale diverso dall’analisi di BLOOMFIELD fu sviluppato da PIKE in studi su lingue indigene dell’America centrale e meridionale. Questo sistema di analisi è noto come TAGMEMICA perché il TAGMEMA è l’unità grammaticale fondamentale. Il TAGMEMA è la correlazione tra una funzione grammaticale (o slot, casella) e una classe di voci mutuamente sostituibili che possono ricorrere in quella casella. I TAGMEMICISTI mantengono vivo l’interesse strutturalista per le procedure di scoperta concentrandosi su lingue non analizzate in precedenza. Ma nonostante siano vicini a BLOOMFIEL per metodologia, si di"erenziano da lui poiché hanno interesse pratico per l’attività linguistica a fini evangelici cristiani e ahnno tradotto la Bibbia. BLOOMFIED era invece ateo. !La fonologia prosodica di firth (Prof. Linguistica a Londra metà xx secolo) FIRTH dedicò molta attenzione alla semantica e alla fonologia per la quale propose la teoria dell’analisi prosodica e alla fonologia per la quale propose la teoria dell’analisi prosodica. La sua è una teoria contestuale del linguaggio secondo cui i significati degli enunciati e delle parole venivano rapportati in base alle loro funzioni nei diversi contesti situazionali nei quali erano usati. Firth estese tale approccio al linguaggio trattando ogni descrizione linguistica come un’a "ermazione di significato. FIRTH si occupò molto più di fonologia che di grammatica e in particolare di fonologia prosodica. L’analisi prosodica implica 2 tipi di elementi fondamentali. Le unità fonematiche e le prosodie.Le unità fonematiche sono le consonanti e vocali. Le prosodie sono assegnate a strutture definite e sono stabilite per trattare relazioni sintagmatiche tra certi tratti fonetici. Ogni tipo di tratto fonetica che si può dimostrare essere sintagmaticamente implicato in più di un segmento può essere trattato come l’esponente di un prosodia. L’analisi
prosodica istituisce sistemi diversi di unità fonematiche e di prosodie in punti diversi delle strutture, dove ciò facilità l’analisi stessa. Il risultato di un’analisi prosodica è una rappresentazione diagrammatica delle relazioni fra elementi e tratti in un allungamento di un enunciato che può essere messo in rapporto con la struttura grammaticale. FIRTH fa del significato linguistico il punto centrale della sua teoria linguistica, peroò non scrisse mai una versione coerente della propria teoria. HALLIDAY, il suo primo allievo , iniziò ad esporre dal 1961 la teoria del maestro in modo completo includendo una teoria della morfologia e della sintassi che FIRTH aveva trattato poco. !
La teoria della stratificazione di Lamb
Come CHOMSKY, LAMB colloca la struttura del linguaggio nel cervello umano prima che nei dati osservati. La teoria della stratificazione di LAMB reagisce alla linearità del distribuzionalismo di BLOOMFIELD mettendo in mostra i diversi tipi di relazione strutturale. Per l’analisi delle frasi sono supposti 4 strati:! SEMEMICO, in cui le unità della lingua con significato distintivo sono disposte in una rete di rapporti: !LESSEMATICO, in cui le unità lessicali distintive sono concatenate nella struttura di un periodo; !MORFEMATICO, in cui morfemi appaiono in una sequenza successiva; !FONEMATICO, in cui fasci simultanei di tratti distintivi formano una sequenza di unità fonematiche. I livelli sono in relazione gerarchica e sono collegati dal rapporto di rappresentazione: il fonematico rappresenta il morfematico che rappresent il lessematico che rappresenta il SEMEMICO. !
LA LINGUISTICA NEL NOVECENTO. I . DA CHOMSKY AI GIORNI NOSTRI
Noam CHOMSKY e la grammatica generativo-trasformazionale. Siamo nell’era della grammatica generativo-trasformazionale. Si cercano di capire le regole tramite le quali frasi vengono comprese e inizialmente le trasformazioni furono gli strumenti per raggiungere tale obiettivo. Lentamente però il ruolo delle trasformazioni diminuisce per l’introduzione della nozione di ‘struttura profonda’ sulla quale le trasformazioni furono chiamate ad operare per dare origine alle strutture superficiali (teoria standard). Ci furono comunque varie critiche e la teoria fu rivista da molti. CHOMSKY sostiene che una grammatica della struttura sintagmatica non è su#ciente a fornire un modello di analisi di una lingua e pensa a un’interpretazione razionalista della scienza (nel 1957 pubblica Syntactic structures’ che tratta esclusivamente sintassi e morfologia). CHOMSKY guarda dall’interno la competenza del parlante nativo nell’usare la lingua mentre gli empiristi guardavano la lingua dall’esterno. Ovviamente l’approccio ‘internalista’ di CHOMSKY diventa anche un modo per comprendere il cervello umano. !Sostiene che l’apprendimento del linguaggio è l’elaborazione, da parte del bambino, dell’esperienza della parola che gli si presenta grazie ad una particolare componente del cervello geneticamente data, il dispositivo di acquisizione linguistica. L’acquisizione della lingua materna, raggiunta senza insegnamento formale è distinta dall’apprendimento di una seconda lingua che si compie con un studio scolastico, un lavoro intrapreso in modo cosciente. Gli empiristi invece considerano l’apprendimento della lingua materna simile ad altre forme di apprendimento;!Parla di grammatica universale (da ricercare nelle strutture profonde delle lingue) come l’ipotesi centrale che permette la comprensione della struttura del linguaggio e fornisce a tutti noi una capacità di acquisire un sistema di regole molto complesse attraverso l’esposizione per pochi anni a un corpus di dati casuale. Per lui una grammatica è ‘descrittivamente" adeguata dal punto di vista ‘esplicativo’ solo se o"re spiegazioni sui mezzi attraverso i quali il bambino acquisisce la lingua madre. Il concetto di albero generato dalle regole di struttura sintagmatica è rimasto vivo all’interno della tradizione CHOMSKIANA: ogni punto di congiunzione (nodo) viene etichettato con un’indicazione di categoria ad esempio SN, Sintagma Nominale. La fonologia comprende un insieme di regole che convertono le strutture sintattiche superficiali in sequenze di foni. !
La linguistica cognitiva
Una di"erenza importante fra BLOOMFIELD e CHOMSKY è che il primo vede la grammatica universale come risultato di un lavoro induttivo dato dallo studio di molte lingue, mentre il secondo vede la grammatica universale come un lavoro deduttivo. Le teorie della reggenza e del legamento sono le due più importanti sottocomponenti dell’intera grammatica. La reggenza riguarda l’assegnazione di specifici ruoli grammaticali a parole mentre il legamento specifica le condizioni sotto le quali i pronomi o altre parole sono o non sono interpretate co-riferenzialmente. !
La pragmatica.
Si occupa dell’uso reale che si fa del linguaggio e comprende diverse sottocomponenti tra le quali le ormai accettate ‘regole della conversazione’. Nella seconda metà dell’900 la linguistica storica
ricevette l’influsso dei recenti sviluppi degli studi sulla dialettologia, oltre a quello apportato dalla nascita della sociolinguistica (studio dell’uso della lingua nella comunità). Attualmente l’UNESCO sta istituendo un progetto per le ‘lingue compromesse’.