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INDICE
1 PERCHE’ QUESTO ARGOMENTO…………………………………………..… 3 2 PERCHE’ YOGA A SCUOLA …………………………………………………....5 3 HANDICAP: DISABILITA’ E DIVERSABILITA’………………………………..9 3.1 QUALI DISABILITA’…………………………………………………………….12 3.2 DISABILITA’ E RIABILITAZIONE……………………………………….……14
4- DIVERSABILITA’ NELLO YOGA………………………………………………15 4-1 ADATTARE LO YOGA…………………………………………………………18 4-2 ASANA E BENEFICI……………………………………………………………21 4-3 YOGA E RIABILITAZIONE…………………………………………………….24 5 IL MOMENTO DELLA PRATICA………………………………………………..25 5-1 RILASSAMENTO E YOGA NIDRA……………………………………………28 6 PROPOSTA DI UNA PRATICA………………………………………………….30 APPENDICE:MOMENTI DI LEZIONE ……………………………………………44 Sign up to vote on this title BIBLIOGRAFIA……………………………………………………………………..53 Useful Not useful
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1-PERCHE’ QUESTO ARGOMENTO
Ho frequentato il primo anno delI’Isfy delI’Isfy a La Spezia e poi il secondo e il terzo a Pado dovuto sospendere il corso per due anni per motivi di lavoro e di trasferimento.
finalmente frequentato frequentato il quarto anno a Milano. L’Isfy L’Isfy ha rappresentato per me un ci
è andato di pari passo con la mia maturazione spirituale e la mi a crescita interiore. A
al quarto anno dell’Isfy, dell’Isfy, non mi sentivo ancora pronta ad insegnare yoga. Mi sentivo
quando ero arrivata al termine della Ssis (la scuola di specializzazione per l’insegna
nelle scuole secondarie che in due anni forma i futuri docenti), e si avvicinava il mo
in cui sarei salita in cattedra per insegnare le mie materie (storia e filosofia nel t
liceale). Quando è arrivato quel momento, subito dopo l’esame di stato abilitante ne abilitante ne
mi sono trovata seduta in cattedra davanti ad una quinta superiore e, in un
momento, mi è passato per la testa il pensiero di non avere in realtà nulla da inseg
quei ragazzi che mi guardavano pieni di aspettative. Ho sempre sentito agire in
massima del filosofo Socrate: “So di non sapere”. Nel mio percorso di studi, nonc
mio cammino spirituale, ho studiato, imparato e praticato tanto, eppure ho sempre a
consapevolezza che non c’è niente che si possa insegnare ad un’altra persona, se
trovare in se stesso stesso ciò che lui cerca. cerca. “Educare” è un termine che che viene dal latin
vuol dire fuori, e il verbo ducere ducere indica il concetto di condurre, quindi il signif
“guidare fuori”; in questo senso educare non significa forgiare e foggiare, bensì trarr
persona ciò che ha dentro di sé, in modo che sia sviluppato in maniera auten personale.
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Non avrei cominciato ad insegnare yoga prima di ricevere il diploma (simbo
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più classi nelle quali sono presenti uno o più alunni che hanno una certificazione di
di disabilità che può essere o fisica o cognitiva. Si va dai semplici disturbi spec
apprendimento o di comportamento, e dai lievi ritardi mentali, fino a casi più diffici
grave ritardo mentale, autismo, sindrome di down, e così via. Per poter insegna
sostegno, un insegnante deve innanzitutto essere abilitato nella sua materia e po
frequentare un determinato corso di specializzazione chiamato chiamato “sos”, che prevede c
Ssis ordinaria, esami e tirocinio ed esame di stato in uscita. Ho fatto il corso di so
subito dopo aver preso la seconda abilitazione Ssis sulle mie materie e ho lavo
sostegno per due anni consecutivi prima di cominciare il nuovo incarico di ques
Nella scuola dove attualmente lavoro ci sono 28 allievi che presentano disabilità
prevalentemente di tipo cognitivo, e 14 insegnanti di sostegno (solitamente c’è una
di un insegnante di sostegno ogni due alunni). Questa scuola è molto attrez
organizzata per offrire diverse attività extracurriculari rivolte agli alunni disabili; gi anni precedenti sono state organizzate attività di musicoterapia, ippoterapia,
ceramica, barca a vela, e laboratori didattici di vario genere. All’inizio dell’anno a no
insegnanti di sostegno è stato proposto di attivare un laboratorio di qualunque attiv si avesse piacere ad insegnare. Ed è stato così che mi sono chiesta “perché
yoga?” Questa yoga?” Questa idea è stata fin da subito accolta con curiosità e interesse sia dagli che dai docenti. Mi sono imbarcata in questo progetto con entusiasmo e all’inizio
po’ di sana improvvisazione. improvvisazione. Nella mia prima lezione non mi sono sentita come
volta a scuola quando sono salita in cattedra per la prima volta. Ho av consapevolezza che quella non era una lezione che facevo io, ma un momento di
guidato da me eppure condiviso tutti insieme. A questo gruppo partecipano 11 alu
cui alcuni sono affiancati dai rispettivi insegnanti di sostegno edoneducatori. Quindi Sign up to vote this title Useful Not useful siamo quasi una ventina. Gli insegnanti che partecipano alla lezione mi sono molto
perché assistono i rispettivi alunni nell’esecuzione di ciò che di volta in volta pro
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molta teoria, tratta dai svariati testi su cui è basata la bibliografia; sicuramente son
interessanti e spesso ne vengono fuori lavori eccellenti. Però non è da dimenticare c
essendo la teoria molto importante, l’esperienza è fondamentale. fondamentale. Dice SwamiSiva
“un’oncia di pratica è meglio di tonnellate di teoria”. Nell’affrontare questo argo
vissuto a livello pratico ho l’impressione di l’impressione di poter scrivere qualcosa di vivo in quant di esperienza personale.
2-PERCHE’ YOGA A SCUOLA
Nel mondo di oggi così frenetico, i bambini e i ragazzi sono circondati da adulti p
ansie e competitività e così spesso gli alunni a scuola, soffrono di problemi di s
ansia da prestazione e sviluppano un’attitudine di competizione con i com
Di solito gli insegnanti chiedono agli alunni di stare attenti ma non sanno spiega
come si fa a raggiungere l’attenzione. Gli alunni vengono spesso riempiti di no costretti costretti a stare immobili e “composti”, “composti”, seduti al proprio banco in una postura
innaturale. E’ facile immaginare l’effetto di tutto ciò nella mente e nel corpo degli st
Le enormi potenzialità dei loro cervelli vengono paralizzate e costrette ad a
ripetitive e stereotipate. Spesso i docenti, in particolar modo quelli di vecchia gener
che non hanno avuto occasione di approfondire lo studio e la conoscenza dei pr
psicologici legati alla concentrazione, all’attenzione e all’apprendimento (oggetto d
approfondito nella Ssis, scuola di specializzazione all’insegnamento secondar io) io) ig
quali siano le dinamiche di tali processi. Secondo le più moderne teorie psicolog
pedagogiche l’apprendimento ha luogo non solo in tutto il cervello, ma coinvolge i s Sign up to vote on this title
perfino il corpo che partecipa attivamente a questo processo. Secondo Se condo Einstein l’a Useful Not useful più importante dell’intelligenza è la capacità di usare l’immaginazione con le inform
che si conoscono e di coordinare armoniosamente l’attività degli emisferi sinistro e
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coinvolgimento, perché essi non sono portati ad apprendere con tutto il loro essere
piena relazione e interazione corpo-sensi-cervello-mente-spirito. Solo così le inform possono essere impresse profondamente in tutto il nostro essere.
Grazie all’impegno della FIY, lo yoga è approdato all’interno degli Atenei, aggiudic
la fiducia del mondo accademico. Nel 2003 è stato firmato un Protocollo d’intes Ministero dell’istruzione e la FIY, in cui lo yoga è stato indicato come un
coadiuvante educativo e sociale, capace di contribuire allo sviluppo armon equilibrato di un individuo. Lo yoga è stato introdotto in via sperimentale non
diverse scuole di infanzia ed elementari per essere insegnato ai bambini, ma anc
medie e superiori per rivolgersi ad un pubblico adolescente. Mentre per i più pic
yoga è un gioco che viene fatto in gruppo e ha l’obiettivo di favorire l’apprendi l’ascolto di sé e dell’altro, invece per i ragazzi più grandi lo yoga diventa un vero e supporto pedagogico e psicologico. Attraverso lo yoga si sperimenta una nuova possibilità educativa che
l’insegnamento scolastico. All’interno dell’organizzazione scolastica, lo yoga non
considerarsi come un’altra materia, bensì una solida base, uno spazio di accoglien
luogo di creatività e concentrazione, un’oasi che avrebbe lo scopo di trasform situazioni di disagio, di stress e di tensione in un progetto di scoperta delle personali. Lo yoga quindi diventerebbe un processo di autoeducazione che va
passo con la scoperta di nuova modalità per favorire l’ascolto e la qualità qualità della relaz
classe, attraverso il corpo e la mente. In una società della “quantità” e della “veloc
cui le relazioni diventano a volte superficiali e difficili, è possibile riscoprire u modalità, disponibile al punto di vista degli altri.
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Useful Not useful Mentre con lo yoga i bambini giocano e imparano a conoscere cosa significano “am
“pace”, i ragazzi nel loro travagliato periodo dell’adolescenza imparano a rilassa
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Svilupperanno l’attenzione e la concentrazione necessaria per il loro impegno scola per gli apprendimenti disciplinari; potranno imparare ad esprimere e condividere il sentire, senza essere limitato da giudizi e inibizioni. Le emozioni potranno percepite come normali e giuste, degne di essere espresse e condivise. I passaggi della loro età saranno visti come naturali e necessari. L’obiettivo è quello
raggiungere in loro questa consapevolezza: “Io esisto nella mia meravigliosa un nella relazione con le persone con cui vivo. Non c’è giusto o sbagliato riguar do do a
sento: ogni percezione della realtà è soggettiva, il punto di vista dell’altro è s diverso, perché la percezione è soggettiva”. Essi impareranno infine a collaborare
altri compagni e a sostenersi reciprocamente nelle difficoltà senza nessuna compe
Rispetteranno le regole non come una forma di costrizione ma come un mezzo per meglio insieme.
Lo yoga si vive, non lo si può solo raccontare o studiare: si ricollega in modo immed ritmi profondi della vita in noi.
I ragazzi di oggi sono in intenso contatto con la vita, ma spesso non possied strumenti per esprimere gioie e disagi e soprattutto per trasformare le emozioni in
positivo. Si renderanno conto che è possibile lavorare sulle emozioni al fine di p
una mente calma e creare le giuste condizioni per una pacifica e costruttiva conv
scolastica. L’obiettivo è imparare a conoscere e rispettare la diversità degli a
presenza mentale svilupperà la consapevolezza consapevolezza necessaria necessaria per riconoscere riconoscere ciò ciò ch
è, ed accoglierlo con apertura e disponibilità a considerare il suo punto di vis
diversità diventerà quindi un’occasione di arricchire gli strumenti che stanno alla ba
diffe processi di relazione sociale. Si scoprirà, inoltre, cheSign nonostante up to vote on le thisrispettive title
Useful Not propri meccanismi psicologici di comportamento sono analoghi a useful quelli degli altr
consapevolezza del proprio collegamento con gli altri, gli alunni avranno m
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quindi sperimentare in prima persona come ritrovare le proprie risorse nei mome difficili. Negli Stati Uniti lo yoga è entrato nella moderna educazione e alcune scuole lo
aggiunto alle attività scolastiche, con risultati promettenti. In una scuola media am
la maggior parte degli studenti di cui sono state raccolte testimonianze afferma dopo lo yoga si sentono più pronti ad apprendere e disposti a compiere le loro
quotidiane con maggiore calma e tranquillità. Inoltre le sospensioni degli alunn
diminuite del 60% e i valori dei risultati delle verifiche sono aumentati. Quindi è e
che le tecniche yoga incrementano la capacità di recupero da fatica e stress, faci rilassamento e favoriscono una maggiore attenzione e concentrazione. Gli
sviluppano l’abitudine all’interiorizzazione e all’attenzione sia sia per il proprio sé c
quello dell’altro. In sostanza saranno migliorate la comunicazione e le relazioni dell’
con i compagni e con gli insegnanti. L’espressione delle potenzialità individua
facilitata e la personalità crescerà secondo uno sviluppo armonico, all’in
dell’autostima e della sicurezza di sé. Sono dimostrati scientificamente i benefici lievi deviazioni della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi e lordosi).
Non esiste “chi arriva primo” ma si vince tutti! Solo imparando imparando ad apprezzare il valo
vive in noi e nell’altro potrà nascere un sentimento sincero di fratellanza in cui div inutile “essere primi”: l’egoismo si dissolverà. E’ molto importante insegnare qualcosa di vivo, non soltanto rivolto alla testa, ma
l’essere degli allievi, che sono molto ricettivi e intuiscono se l’insegnante è appassio
ciò che insegna e sperimenta in prima persona ciò che va a proporre alla classe. C Sign up to vote on this title
per le materie curricolari e quindi deve maggiormente valere per lo yoga. Useful Not useful
Lo yoga può essere proposto alla scuola come attività extracurricolare in
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3-HANDICAP: DISABILITA e DIVERSABILITA’
Prima di entrare nel cuore dell’argomento, è necessario comprendere che cosa sign
le parole “handicap” e “disabilità”. E’ ormai riconosciuto che l’handicap è prima prima di t
fattore mentale e quindi, occuparsi di handicap e di riabilitazione significa inna
occuparsi di corpo e mente. Il corpo è da intendersi come il luogo della nostra i fisica e psichica: è ciò che ci permette di essere nel mondo, di incarnarci,
concretezza e materia alla nostra esistenza, ci permette di sentire, è la sede delle emozioni, del nostro dolore così come della nostra gioia.
Molte sono le teorie di psichiatri, neurologi e psicologi che hanno confermato il pr
legame esistente tra corpo e mente. La pratica yoga studia e approfondisce ulterio
questa connessione. La persona è possibilità reale di realizzazione sensata per sé e
altre. Se la realizzazione consiste in una potenzialità o capacità positiva che viene a
la persona è persona non perché attua o raggiunge lo scopo, ma soltanto perché
possibilità reale di raggiungerlo. Un bambino affetto da deficit è persona pe
possibilità reale di realizzazione, non di questa o quella capacità, ma di una q
capacità. Gli ostacoli posti dalla natura o dalla cultura non tolgono la possibilità re rendono solo più difficile.
Sino ad alcuni anni fa si era convinti, da un punto di vista neurologico, che i ca
genetici influissero su tutto l'individuo e che anche il tutto del sistema nervoso ub
alle programmazioni genetiche. Le differenze dei singoli erano viste solo a caric
diversa programmazione genetica. L'invecchiamento dei neuroni e l'insostituibilit deflorazione neuronale erano considerate basi sufficienti all’impossibilità di mod temperamento e il carattere di un individuo.
Sign up to vote on this title
Not useful Usefulnon solo Alcune scoperte degli ultimi decenni hanno rivoluzionato le neuroscien
anche la pedagogia pedagogia e la pedagogia speciale: l’apprendimento ed esperienza molti
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ossia tra cervello emotivo e cervello cognitivo, consentirà alla f utura educazione di o
attivazione di canali o di modalità comunicative tra educatore ed educando tali da o
incrementi di sviluppo che oggi sono ancora inconcepibili. Se a tutto questo si aggiu
le prospettive di cosa oggi la saggezza spirituale yogica ci offre, i risultati po diventare ancora più interessanti.
Le persone disabili sono spesso pensate e definite come "sfortunate, angeli, sen bisogni se non quelli di assistenza e di accudimento fisico, incapaci di autonomia,
una propria intenzionalità, di desideri, di una sessualità, di una propria emo
all'opposto, preda dei loro impulsi e delle loro emozioni". E' come se nell'immaginar
persone, la presenza di una disabilità, indipendentemente dalle sue caratteristiche
vissuta come totalizzante, giungendo ad oscurare completamente la percezione
persona e dell'individuo. Queste idee condizionano pesantemente la qualità della vi
persone con disabilità ed il loro uso consueto e quotidiano, contribuisce alla riprod
ed alla diffusione di queste attribuzioni, che altro non sono che pregiudizi. I pregiud
condizionano solamente la nostra percezione ed il nostro linguaggio ma anche il modo di entrare in relazione con l'altro, le nostre scelte e le nostre azioni . Al contrario, invece, la persona disabile può essere considerata come portatrice di
e potenzialità da sviluppare: in questo caso la persona potrà fare l'esperienza
partecipazione e della condivisione alle attività scolastiche, maturando apprendim
crescite sulla base delle sue reali possibilità. Questo presuppone una reale conos
della persona disabile e di pratiche educative e didattiche che tengano conto anch necessità di un intervento centrato sulle caratteristiche individuali. Sign up to vote on this title
Il pensiero di persona con disabilità come soggetto, come portatore di diritti, come Useful Not useful della società è molto più recente. Solo a partire dalle lotte del movimento operaio p
si inizia a parlare parlare del diritto al lavoro, delle pari opportunità, dei temi dell’integraz
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diritto, sono sempre più presenti persone con disabilità intellettive. Parallelamente
sono davvero un sacco di ragazzi per i quali la scuola superiore è proprio importante
dare loro opportunità di vita; ci sono infatti scuole superiori che lavorano tanto s dell’integrazione e dell’inclusione. dell’inclusione. Un Un altro ambiente che favorisce l’incontro e la
dello stare insieme tra diversi è quello dello sport: lo sport è di tutti, lo sport acces
per tutti: il Coni, la Federazione Sport Disabili e tantissime realtà locali d sperimentano progetti interessanti.
Attualmente l'OMS, con l'approvazione nel 2001 dell'ICF, approva scientificam
prospettiva culturale della disabilità all'interno di un contesto di "salute. ICF è acron
Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (O
maggio 2001). 2001). Il modello di riferimento si pone l’obiettivo di proporre l'uso di un ling
comune standardizzato. Scopo dichiarato dell’ICF è "fornire un modello di rifer
linguistico standardizzato che permetta la comunicazione in materia di salut
assistenza sanitaria in tutto il mondo e soprattutto tra le varie scienze e discipl questo proposito si ritiene che: -
uno stesso disturbo può esprimersi, a seconda seconda delle persone, attr att manifestazioni e comportamenti differenti;
-
in una stessa persona possono esserci delle limitazioni di diversa natura dalla propria normalità;
-
ciascuna delle limitazioni ha propria propria evoluzione evoluzione che varia in funzione
interazioni permanenti con l'ambiente e con le strategie ricercate dal sogge dare la migliore risposta alle situazioni che sta vivendo.
Secondo le nuove indicazioni, "La disabilità viene definita come la conseguen Sign up to vote on this title
risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, Useful Not useful personali e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive un ind La disabilità può essere considerata una condizione universale e pertanto
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"disabilità ", per cui attualmente il termine disabilità definisce il ruolo e lo status san
sociale di una persona nel contesto salute. Il soggetto viene quindi posto al centr
componenti della salute e non della malattia. Da questo punto di vista anche il t “benessere” benessere” racchiude tutto l’universo dei domini della vita umana, inclusi aspe mentali e sociali, che costituiscono l’universo completo della vita umana.
In questo contesto viene introdotto l’importante concetto l’importante concetto dei dei “facilitatori ” che, che, nell
dei fattori ambientali di una persona, sono fattori che migliorano il funzionam
riducono la disabilità. Ad esempio, un ambiente fisico accessibile, la disponibilità
rilevante tecnologica d’assistenza e, d’assistenza e, soprattutto, atteggiamenti positivi delle persone
la disabilità. L’individuo deve essere considerato non solo come persona avente ma
disabilità, ma soprattutto soprattutto come individuo individuo unico e irripetibile. In questo senso, senso, la d
potrebbe addirittura essere intesa come una condizione di salute in un am sfavorevole.
L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo porta a evidenziare no
come le persone convivono con la loro patologia, ma anche cosa è possibile fa
migliorare la qualità della loro vita. Tutto ciò, secondo il professor Lino V
(“Introduzione (“Introduzione all’Icf: psicologia della disabilità e della riabilitazione”) riabilitazione”) è dunque un
alla comunità della scuola, alla famiglia e al mondo del lavoro di cogliere un'oppo per migliorare la qualità della propria normalità quotidiana attraverso il contesto L’integrazione è un percorso umano a cui tutti devono contribuire. Alla contribuire. Alla luce di tutto
mi viene spontaneo considerare lo yoga come il migliore esempio di “facilitatore” facilitatore” ne di un disabile! Lo yoga può nettamente migliorare la qualità della loro vita. vita.
3 – 1 QUALI DISABILITA’
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Useful Not useful Prima di poter parlare di cosa lo yoga può fare per i disabili, è opportuno fare bre
cenni su cosa comportano le varie disabilità. Ci sono diversi tipi di disabilità: la di
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adattamento o difetti di prestazione che si manifestano inizialmente durante il p
evolutivo. Si può osservare una povertà di comunicazione che si manifesta nello sg
nel sorriso, negli schemi gestuali. Vi è poi un difetto di interazione con l’adulto, spe
difetto di anticipazione nell’alimentazione. L’interesse per l’ambiente anche per le p è scarso.
La sindrome di Down è una malformazione congenita dovuta ad un'an
cromosomica, infatti nella persona si riscontra la presenza di 3 cromosomi 21 anz
Una persona con Sindrome di Down presenta fin dalla nascita delle lievi anoma
cranio, del volto, delle orecchie e delle mani, talvolta associate ad una modesta rid del
tono
muscolare.
A
queste
anomalie
si
associano
un
modesto
dell'accrescimento, un ritardo dello sviluppo motorio e del linguaggio ed un ritardo m
moderato o severo. Oggi è noto che la maggior parte delle caratteristiche tipich
eccezione per il ritardo mentale e l’ipotonia, sono variabili e possono addirittu
essere presenti. Una caratteristica neurologica peculiare è la degenerazione del s
nervoso, che configura un quadro clinico simile alla malattia di Alzheimer. Un altro
disabilità è l’autismo, l’autismo, che consiste in una compromissione della comunicazio interazione sociale e in una ristrettezza degli interessi e delle attività.
Infine, sono da citare i sempre più frequenti disturbi specifici dell’apprendime
differenza di altre disabilità, il disturbo di apprendimento è un handicap nascosto. S
di un disturbo che altera la capacità di un soggetto di interpretare ciò che egli vede o
o di collegare le informazioni da diverse parti del cervello. Queste difficoltà po
mostrarsi in diverse maniere attraverso difficoltà specifiche con il linguaggio sc
parlato, la coordinazione dei movimenti, l’autocontrollo e l’attenzione. Tali diffic
estendono al lavoro scolastico scolastic o e possono impedire Sign l’apprendimento della lettura up to vote on this title Not useful Useful scrittura, o le capacità matematiche; inoltre possono avere ripercussioni sulle a
quotidiane, la vita di famiglia, le amicizie. Questi problemi possono inoltre essere as
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3-2 DISABILITA’ E RIABILITAZIONE
Il concetto di riabilitazione si inserisce in un programma per affrontare la disab
particolare, ci si propone di limitare l’handicap, il disagio emotivo e l’insoddisfazion
persona per la sua condizione che ricade nell’ambiente circostante. circostante. La riabili
cognitiva consiste in azioni in cui il soggetto con disabilità è il protagonista dei p
mentali rivolti allo sviluppo dell’autonomia e alla costruzione della propria norm
fattori contestuali (ambientali e personali) risultano fondamentali per la costruzion
propria ordinarietà, attraverso azioni mirate che migliorino lo stato di agio e benesse
Si è assistito ad un sensibile aumento del numero effettivo di alunni con disabilità
alla scuola secondaria di secondo grado. Si è sempre più diffuso il s
dell’integrazione sia all’interno che fuori dalla classe. Ci sono diversi tipi di d incontrate da questi alunni, spesso espressione di una serie di svariati fattori:
dell’apprendimento, disturbi del deficit attentivo, disturbi della comprensione de
disturbi di tipo visuale-spaziale e così via. Le difficoltà riscontrate più frequentement
quelle di tipo comportamentale, spesso connesse a scarso rendimento scolasti disturbi della sfera emozionale, oppure a problematiche di tipo sociale, risalenti
alla sfera familiare dei soggetti. A ciò conseguono quadri spesso complessi, che
opportunamente analizzati nel tentativo di rintracciare le cause e di s opportunamente il contesto, al fine di pianificare opportune strategie di intervento.
Ci sono diverse strategie base di insegnamento e apprendimento e tecniche che po
essere utilizzate allo scopo di far acquisire agli allievi l’apprendimento di abilità adat Sign up to vote on this title
di comportamenti adeguati. Particolare attenzione, inoltre inoltre,, deve essere posta all’imm Useful Not useful e alle concezioni di sé che lo studente di scuola ha in quanto persona che app
Indispensabile sarà, a questo proposito, che l’insegnante sappia come stimo
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questi presupposti che diventa possibile introdurre lo yoga a scuola in un prog pedagogia speciale rivolto ad alunni disabili.
L’idea di riabilitazione cognitiva si orienta sulle azioni che vedono il soggetto c on di protagonista di “processi “processi mentali rivolti alla propria autonomia personale componente
significativa
nello
sviluppo
funzion ale funzionale
della
propria
nor
E’ possibile oggi sostenere la tesi che i “linguaggi non verbali” possono ess particolare aiuto alla reintegrazione nelle situazioni di disabilità, perché producono
di significati, reti aperte di simboli, che si organizzano in modelli di rappresent emotiva, in immagini di un “Se’” che va ascoltato prima che interpretato. interpretato. In
processo lo yoga riveste un’importanza fondamentale in quanto ha come obiettivo i dell’essere di ciascuno.
4- DIVERSABILITA’ NELLO YOGA Alla luce di quanto detto finora, un corso yoga può essere molto utile per una
disabile, sia dal punto di vista fisico che mentale. Prima di cominciare il mio co
cercato informazioni e testimonianze su internet, sia su siti italiani che stranieri. R una testimonianza che mi ha colpito, di Gian Piero, malato di focomelia:
«La pratica è stata per me un’inc redibile redibile iniezione di fiducia. Guardando gli altri m
reso conto che la disabilità è trasversale e che anche i cosiddetti normali hanno
difficoltà. Ho capito che potevo fare cose che fino adSign allora credevo mi fossero pr up to vote on this title
Con lo yoga ho imparato ad accettare i miei limiti, a Useful concentrarmi su ciò che ho Not useful lamentarmi di ciò che mi manca. (..)Grazie a questo sforzo di concentrazione sono
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yoga ha un potere terapeutico, salvifico. A volte penso che se non fossi stato foco forse non avrei mai scoperto lo yoga. Oggi sono molto meno arrabbiato di un
Certo, ci sono giorni in cui ancora la rabbia riaffiora e confrontarsi con essa è s
faticoso. Ma per la maggior parte del tempo sono sereno, penso positivo, mi con
sulle cose che devo fare e sul piacere che ne traggo. Oggi cammino per strada tran
in armonia con ciò che mi circonda. Anzi credo che il disabile abbia un ruolo fondam
in questa società che fa dell’immagine del corpo perfetto un modello dominante. Ha dominante. Ha
di portare l’imperfezione, la diversità come elemento naturale, aiutando tutti a capir
diverso, ciò che non conosciamo, che non è uguale a noi, è sempre un prezios arricchimento». arricchimento».
Un’altra testimonianza è quella di Arthur Boorman, veterano della prima Guerra de
rimasto ferito dopo un lancio l ancio dal cielo. Secondo la diagnosi dei medici, Arthur non a
mai più potuto camminare senza stampelle e, depresso dalla notizia, l’uomo si andare completamente, prendendo molti chili e smettendo di f are qualsiasi tipo di
fisico. Fino all’incontro con un maestro di yoga che non solo è riuscito a fargli to sorriso, ma gli ha restituito anche la possibilità di correre con le proprie gambe.
Poi c’è il caso di Matthew che all’età di 13 anni ebbe un gravissimo incidente s
insieme alla sua famiglia. Suo padre e sua sorella morirono, mentre lui subì gravi
interne e la rottura di collo e braccia. La conseguenza delle lesioni alla colonna ver
fu la paralisi dal torace in giù. Quando lui diceva alle persone che poteva ancora pe
una sensazione di formicolio nelle sue gambe, i dottori dicevano che si trattava di i
sensazioni fantasma e gli consigliarono di ignorarle e di “dimenticare la parte inferi
All’età suo corpo”, e che non sarebbe più stato capace di utilizzare le on sue Sign up to vote this gambe. title Useful Attraverso Not useful la pratica Iyengar. anni lui incontrò un insegnante yoga della scuola di
Matthew ha potuto imparare a diventare cosciente delle energie sottili che sc
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Quindi lo Yoga può essere una pratica non solo per persone perfettamente integre m
e deve essere eseguito da persone disabili sia nel corpo che nella mente. L’im messo da questo genere di allievi potrebbe risultare addirittura più serio ed intenso
agli altri praticanti “normodotati” che spesso possono essere ottimi esecutori fisici d
anche complesse, senza però aver raggiunto la profonda consapevolezza del sig
spirituale dello yoga e delle sue fondamentali basi di Yama e Niyama (serietà, im rispetto, educazione).
“Ogni cosa che impariamo nelle scuole e in qualunque altro posto dovrebbe porta
vicini al punto dell’unità del mondo, dove tutte le differenze si dissolvono e si imm nell’uni tà” tà” (Swami Satyananda (Swami Satyananda Saraswati)
Quindi lo yoga è per tutti: i suoi principi e i suoi benefici sono applicabili a ciascun
vita. Ogni genere di persona ha diritto ad imparare a connettere corpo, mente e an
da rilevare che nel momento in cui viene rivolto ad una particolare categoria di pers
yoga può essere modificato per accogliere con armonia i limiti, le necessità, i bis qualunque individuo.
Gli insegnanti che intraprendono un determinato percorso di insegnamento riv
questa specifica categoria devono innanzitutto informarsi sugli aspetti di cos
disabilità. Quando si lavora con diversi tipi di disabilità è importante considerare ci
persona come un individuo unico e irripetibile. L’allievo disabile non dovrà crede
l’obiettivo della pratica sia il raggiungimento di una condizione da persona piena
abile, bensì dovrà essere posto nelle condizioni di potenziare se stesso al fine d
raggiungere il proprio personale traguardo. La riflessione che un insegnante dovreb Sign up to vote on this title
è: “Assisto l’allievo nell’asana applicando qualche genere di pressione? O, piutto Useful Not useful incoraggio a trovare da sé la posizione?” L’insegnante dovrebbe provare a modif adattare le asana a seconda dei casi; le asana possono essere modificate in vari
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4-1 ADATTARE LO YOGA L’armonia corpo-mente corpo-mente generata dallo yoga è accessibile a tutti; lo yoga può
adattato e può essere essere insegnata l’esperienza creata attraverso creata attraverso ciascuna posizione,
agli allievi accesso ad un livello di interconnessione mente-corpo che non viene in modo compromessa dalla loro disabilità.
Nell’esecuzione delle varie asana è possibile dare un supporto fisico ciascun allie
esempio, alcune posizioni possono essere eseguite in coppia alternando i ruoli). P
essere usati supporti come il muro, un cuscino o qualunque piccolo oggetto po pavimento.
E’ importante stabilire un chiaro inizio della lezione, con il silenzio e un mome raccoglimento interiore ad occhi chiusi e con la focalizzazione sul respiro.
momento può essere preceduto dalla lettura di un breve passo tratto da testi. Anche
della lezione è altrettanto importante; dopo shavasana e yoga nidra si torna sedut ringrazia con un “namastè” , e poi si canta l’Om tutti insieme.
Lo yoga può anche essere reso divertente e giocoso; ad esempio si può immagin
essere tutti insieme in una fattoria e si possono praticare diverse asana imitan
animali, e adattando le asana classiche con un po’ di improvvisazione. Si posso
imitare i singoli animali, anche sul sottofondo di qualche musica. All’occorrenza si p
usare libri illustrati o cd di musiche di animali per bambini. Tutto ciò che può fare d gli alunni contribuisce ad aumentare la gioia e il benessere.
Lo yoga può fornire un’efficace un’ efficace supporto per le difficoltà di apprendimento, in qu
Sign up toevote on this title funzioni del sistema nervoso, sviluppa i muscoli deboli migliora la circolazio Useful Not useful sangue. Gli esercizi respiratori del pranayama, comescrive Andre Van Lysebeth ne
opera “Pranayama: la scienza del respiro” respiro” stimolano il sistema nervoso cen
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Le persone non vogliono essere identificate con le loro limitazioni, ma vogliono considerate per ciò che sono e per ciò di cui sono capaci. L’insegnante dovrà
focalizzarsi ad individuare le potenzialità di ciascun allievo, in modo da poter intuir
lo yoga potrebbe fare per loro. Affinchè lo yoga diventi accessibile a tutti, è opp
abbandonare ogni attaccamento a forme, processi, o strutture. Bisogna creare affinchè lo yoga possa raggiungere chiunque. L’obiettivo non sarà quello
raggiungere all’allievo la perfezione di un’asana, ma la pace della mente che sorg
consapevolezza del sé, obiettivo finale dello yoga. In questo modo, lo yoga riv
disabili diventa una grande opportunità sia per gli allievi che per l’insegnante stess
viene posto dinanzi alla sfida di liberarsi dalle strutture rigide e di scoprire nuove fo
apprendimento. L’insegnante si porrà nella condizione di imparare egli stesso l’imp lezione del ritorno alla semplicità e all’essenzialità.
Tra i primi effetti di qualunque tipo di seduta yoga c’è c’è la stimolazione degli organi in
il miglioramento delle funzioni biologiche. Il funzionamento cerebrale viene stimol
maggior apporto di ossigeno nel sangue e, di conseguenza i processi mentali e lo s
intellettuale vengono influenzati positivamente. Affinchè le asana siano efficaci, b
che il respiro abbia una centralità: ogni movimento deve essere effettuato in armoni
respiro, avendo consapevolezza del respiro che entra ed esce dalle narici. Il respiro
aiuta a potenziare potenziare l’allungamento muscolare, muscolare, allevia le tensioni e scioglie le contratt
costante concentrazione sul respiro durante una sessione di yoga svil
gradualmente l’attitudine alla concentrazione mentale e aumenterà la consapev
Alcune ricerche preliminari hanno indicato che soggetti con disabilità di sviluppo m
dopo aver seguito un corso di yoga, hanno mostrato un miglioramento nel quo Sign up to vote on this title
intellettivo e nel comportamento sociale. L’autostima L’autostima Useful soggetto Not usefuldisabile, ino di un spesso danneggiata dalla frustrazione e da un senso di inabilità e ciò crea blocchi m
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In particolare, per i soggetti che soffrono di disturbi di comportamento e di manca
controllo, lo yoga può riuscire a instaurare una sensazione di autocontrollo attr l’esecuzione e la concentrazione concentrazione su semplici asana.
Vivere con una disabilità mentale non è semplice, ma può essere reso più facile att
lo yoga. Se da una parte le persone con disabilità possono presentare divers
nessuna di loro è meno abile ad apprezzare e partecipare pienamente alla vita. L
quindi può contribuire a migliorare e ad arricchire la qualità delle loro vite, facilita loro integrazione nella società.
Lo yoga può essere utile per alleviare determinate patologie; sono molti i testi che p
di yoga-terapia. Nelle ricerche riportate nel “The Integrated Integrated Approach of Y
Therapeutic tool for mentally retarded children: a one year controller study-Ref: Jou
Mental Deficiency Research, 1989” 1989” è stato dimostrato che attraverso una pratic
quotidiana soggetti con ritardo mentale hanno avuto un miglioramento in diverse
quoziente intellettivo, abilità di socializzazione, manualità, coordinazione oculare, li concentrazione.
Esistono diverse asana che possono essere adattate e modificate al fine di ca
l’attenzione degli allievi. E’ possibile mostrare immagini corrispondenti alle posizion
altalena, dondolo, lepre, fior di loto, leone, cavalletta) in modo da stimolare la fa prima dell’esecuzione delle rispettive asana.
Si possono includere nella sessione yoga posture che migliorano la circol
sanguigna: posture posture in piedi come come Padahastasana, Padahastasana, Trikonasana che aiutano mi a mig Sign up to vote on this title
la circolazione del sangue verso il cervello. Poi ci Useful sono posture che aument Not useful concentrazione: Vrikshasana, Ardhachakrasana, che possono essere praticate c
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4- 2 ASANA E BENEFICI BENEFICI Satyananda
nel
suo
“ Asana, Asana,
Pranayama,
Mudra,
Bandha” Bandha”
ci
ricorda
c
consapevolezza è essenziale nelle pratiche delle asana, che hanno come scopo qu
armonizzare tutti i livelli livelli dell’essere: fisico, pranico, pranico, mentale, emozionale e sp Quando parliamo di consapevolezza si intende, usando le parole di Satyananda,
coscientemente le sensazioni del corpo, il movimento fisico, la posizione in se ste
controllo e la sincronizzazione del respiro, il movimento del prana, la concentrazi
un’area del corpo o su un chakra e, aspetto più importante, l’osserv azione azione di qu
pensiero o sensazione che può sorgere sorgere durante la pratica”. pratica”. Secondo Satyananda le
dinamiche hanno come scopo quello di aumentare la flessibilità del corpo, miglio
circolazione del sangue, tonificare i muscoli e le articolazioni, liberare i blocchi di e
Questi movimenti dinamici sono particolarmente adatti ai principianti (pawanamukt suryanamaskara, chandranamaskara, paschimottanasana). E’ importante, importante, infine,
allievi trovino il loro ritmo nella respirazione, che deve essere piena e profonda, reg fluida, con effetto calmante e rilassante. L’osservazione del respiro deve essere f a trovare il proprio ritmo personale. Vediamo qui sotto i benefici di particolari asana da prediligere nella scelta di una
rivolta a questo tipo di allievi, tenendo conto del fatto che sono principianti e che ciascuna asana sarà adattata a loro ed eventualmente semplificata: Tadasana: Stimola il processo della respirazione. Allunga i muscoli addominali
gambe. Allunga la colonna vertebrale. Permette alle ossa in fase di sviluppo di cr
più lunghe. Migliora la postura del corpo. Promuove la fiducia in se stessi e l’eq fisico e mentale.
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Pranamasana: Stimola la concentrazione e la calma e prepara alle successive asa
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Trikonasana: Trikonasana: (variante semplificata): Influisce sui muscoli laterali del tronco, della
della parte posteriore delle gambe. Stimola il sistema nervoso e migliora la dige Rinforza l’area pelvica.
Bandhahastautthanasana (mani incrociate che si sollevano): Raddrizza le spalle
ed elimina la rigidità del dorso e delle spalle. Influisce sul cuore e migliora la circo sanguigna. Tutto il corpo riceverà un maggiore apporto di ossigeno.
Posizione del gatto (Marjari Asana): (fase (fase dinamica): dinamica): Migliora la flessibilità de
della colonna vertebrale. Tonifica il sistema riproduttivo. Dice Andrè Van Lisebeth n
Imparo lo yoga, che questo esercizio permette di acquisire il controllo dei m addominali durante la respirazione e di sbloccare il diaframma.
Suptaudarakarshanasana:: Questa posizione tonifica i fianchi, i glutei e le g Suptaudarakarshanasana
Migliora la digestione. Distende la muscolatura della schiena schiena e aumenta la flessibili
colonna vertebrale. Rafforza i nervi spinali, stimola il metabolismo e la funz intestinale.
Dwikonasana: Quest’asana è adatta ai giovani in fase di crescita, in quanto rin
muscoli della parte alta della colonna vertebrale e delle scapole e sviluppa il tora collo.
Albero (Vrkshasana): Allunga (Vrkshasana): Allunga il corpo, favorisce l’equilibrio, l’equilibrio, la calma e la concentra Padahastana (praticata con le dovute precauzioni): Massaggia e tonifica gli
digestivi, aumenta la vitalità, migliora il metabolismo. Aumenta la concentrazion quantità di ossigeno che giunge al cervello Bhujangasana (cobra):
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andata e ritorno con il respiro per meglio impregnare la coscienza, attraverso l’utili
ritmo respiratorio, a quella che è la sensazione del corpo, soprattutto alle sensazio
emergono dal dorso. Bujangasana ha, tra i suoi effetti, anche quello importantiss
invertire la cifosi dorsale. L’aspetto L’aspetto sottile di questa pratica è che impariamo a pie
capo, quindi a dire “om”: “om”: questo lo si può fare soltanto quando i muscoli del cap perfettamente sciolti e liberi. Questo per motivi fisiologici ma soprattutto per
esoterici, om significa aum cioè sì. Non sappiamo dire sì, non sappiamo aderire
volontà più grande della nostra e questo è causa di disarmonia. Ci dobbiamo riappr di questa sfera fisica ma anche psichica del nostro essere.
ArdhaMatsyendrasana: Allunga i muscoli di una parte della schiena e dell’add
nello stesso tempo contrae i muscoli della parte opposta. Rende flessibili i muscoli d
tonifica i nervi della colonna vertebrale. Massaggia gli organi addominali e fac
digestione. Regola la secrezione delle ghiandole surrenali, del fegato e del pancrea
Sukhasana: Sukhasana: E’ una posizione meditativa che favorisce il rilassamento. Agevola l’eq fisico senza causare sforzo o dolore.
Posizione dell’Eroe (semplificata): rafforza e allunga i muscoli delle gambe, all
gabbia toracica e stimola la circolazione.
Posizione dell’Onda : rafforza i muscoli delle gambe, i dorsali e gli addominali, dis
muscoli toracici
Suryanamaskara Suryanamaskara (Saluto al sole, da eseguire molto lentamente e gradual
scandendo ogni posizione che verrà eventualmente semplificata): Rinforza i musco
gambe e delle braccia, sviluppa il torace e mobilita laSign zona up todella vote oncolonna this title vertebral Useful Not usefullo yoga, scapole. Rinforza i muscoli della schiena. Andrè Van Lisebeth in Imparo
movimenti di Surya Namaskara tonificano il sistema digerente, stirando e compri
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4-3 YOGA E RIABILITAZIONE
La vera salute nasce dall’equilibrio tra la rappresentazione che abbiamo di noi come
e quella che abbiamo di noi come mente. E’ ormai da tempo che nella pratica deg
ordinari si è acquisito il concetto dell’importanza dei fenomeni psicologici e ment influenzano la percezione che si ha nel corpo. Ricordo che nella pratica Isfy ci
suggerito, prima di intraprendere l’asana, di visualizzarla mentalmente, come se attr
la mente si fosse già nella posizione. I blocchi fisici sono prima di tutto mentali. I pr disabili hanno bisogno di essere accolti nei loro bisogni, desideri, sogni e vogliono
assecondati nella ricerca di progetti e soluzioni che diano senso alla loro vita
significato alla sua storia e alla sua esperienza. In questo modo il praticante disabi
posto nella situazione di incontrare se stesso, i suoi limiti, le sue fragilità, allo sco
sia incrementata la consapevolezza di sé e della realtà che lo circonda. Lo scop
pratica sarà quello di aumentare l’autostima del soggetto e rafforzare lo sviluppo
nella graduale presa di coscienza del corpo. In questo senso la pratica yoga equ
relazione tra psiche e soma e ciò andrebbe quindi a curare in profondità gli eventu
di frammentazione nell’organizzazione dell’io, dell’io, producendo quindi un maggiore se
personalizzazione e consapevolezza di sé. Questo si configurerà come un proce
“riabilitazione” sia fisica che psicologica che avrà come obiettivo quello di dare sp
valore al corpo e ai processi mentali profondamente collegati ad esso. Il corpo a
pertanto una speciale centralità nel suo valore di “corpo vissuto” e “soggettività del
(Sofia Tafella: Psicologia dell’handicap e della riabilitazione nello sport ”). ”). Spes
disabile il corpo ha di per sé una valenza centrale, in quanto si trova in una situ dove prevalgono i bisogni: essere accudito e accarezzato, essere considerato e Sign up to vote on this title
analogamente ai bambini che si affidano e chiedono affidabilità. Useful Not useful
E’ tramite il tramite il movimento che si può promuovere nel disabile la presa di coscienza de
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non causare alcuno stress psico-fisico. psico-fis ico. L’asana deve essere comoda e genera
sensazione di benessere e rilassamento, In questo senso, senso, il movimento movimento deve di
“liberazione di energie per aumentare le energie, attraverso l’uso del corpo. Ma il p
di fondo è che l’aumento delle energie, e quindi della prestazione, deve avvenir
attraverso il profondo rispetto del corpo. (…) Il movimento deve nascere dal corp bene del corpo e della mente” mente ” (Sofia Tavella, op. citata).
Nel movimento armonico del corpo e nel graduale raggiungimento di un’as praticante avrà una nuova “immagine di sé” nel senso di una nuova e
rappresentazione cognitivo-affettiva: sensazioni tattili, termiche: eventuali blo
tensioni verranno gradualmente alla luce facendo raggiungere l’esperienza dell’es
del proprio corpo come qualcosa in più di una semplice percezione. L’esistenza de
non è qualcosa di scontato, e questa percezione è in stretta relazione con il modo una persona sperimenta e considera il proprio corpo in relazione a sé stesso e al esterno: l’esperienza di “essere corpo” e di “avere un corpo”.
In questo processo gli allievi saranno posti dinanzi alla consapevolezza dei loro lim
consentirà di scoprire le caratteristiche del proprio corpo e della propria mente; se
questa prospettiva “accettare il limite non significa accettare un sconfitta ma insegui
vittorie verso la conoscenza di se stessi”. Scoprire i propri limiti limit i significherà affacc
ciò che sta oltre questi confini, per indagare sul diverso e mettersi in relazione con
E nel momento in cui si scoprirà l’altro, si scoprirà anche se stessi. Si scoprirà q
propria identità e l’identità dell’altro, dell’altro, e si imparerà a conoscere, accettare e rispe propri e altrui limiti, possibilità, pregi e difetti. Sign up to vote on this title
5- IL MOMENTO DELLA PRATICA
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chiedere loro di imitare un animale e di immedesimarsi in posizioni di animali, facendone il verso. L’insegnante deve stare costantemente attento ai f eedback eedback dagli allievi, avendo cura di controllare se ciascun allievo esegue l’esercizio
maniera che sia per lui piacevole e che porti benessere al fisico. Al contrario, bis
essere attenti ad eventuali situazioni di disagio o tensione e rimediare con una corr
che modifichi la posizione dell’allievo in una maniera per lui più naturale. L’esercizio
non dovrà essere eseguito per arrivare ad un’astratta per f f ezione; ezione; l’allievo l’allievo potrà quin
una sua personale interpretazione e imitazione della posizione che l’insegnante pro
potrà esprimere se stesso attraverso questa personalizzazione. “State comod
posizione, respirate” ripeto costantemente, come un continuo mantra. mantra. Ben venga d
che una posizione sia “imperfetta” ma pur sempre un momento di espre
consapevole delle potenzialità di chi la esegue. In tal modo gli allievi disabili avra preziosa possibilità di percepire se stessi in modo nuovo e meraviglioso.
Si potrà sottolineare il collegamento tra asana e natura, animali, piante, fe
atmosferici. Quell’ora di yoga dovrà offrire agli allievi la possibilità di riposarsi e di v
silenzio attraverso un profondo rilassamento e una distensione consapevole. Certe
rafforzano i muscoli, allungano i legamenti e i tendini e sciolgono le tensioni della sc avendo l’effetto di un automassaggio, sia per i muscoli che per gli organi interni.
Un’aula scolastica liberata dai banchi può inizialmente dare l’impressione di ess
ambiente freddo. Ho escogitato alcuni piccoli trucchi per “modificare l’energia
stanza: un bastoncino di incenso, una candela, un bruciatore di essenze e nien artificiale. In sottofondo, musica new age o mantra cantati dolcemente. Per prima
molto importante aprire le finestre e arieggiare la stanza. Andre Van Sign up to vote on this title Lisebeth n Useful Not useful “Pranayama la dinamica del respiro” respiro” dice che è molto importante respirare aria
carica di prana: i moderni ambienti riscaldati o condizionati sono spesso ca
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vulnerabili; pertanto è necessario ispirare fiducia a coloro che si aprono allo yoga
sentire ciascun allievo compreso, accettato e rispettato in quelle che sono le sue ne
e le sue paure. In questo senso, lo yoga potrebbe diventare per loro una struttura p
che infonde loro sicurezza. L’appuntamento L’appuntamento del martedì alla terza ora ora è un mo
atteso, un’oasi di rifugio, un viaggio dal quale gli quale gli alunni sanno che ritorneranno arric
Ciò che ho imparato innanzitutto dalla mia esperienza di i nsegnante di scuola, è che
di fare una lezione è importante porsi determinati obiettivi , sia a breve termine che a
termine. La pratica yoga rivolta a questo gruppo di allievi ha come obiettivi a lungo t
quello di trovare forme di movimento e di serenità; esercitare il corpo per rendere el
le articolazioni, rafforzare i muscoli e conservare la forza degli organi; mantenere lo
concentrato, riordinare i pensieri e chiarire i sentimenti, equilibrando le emozioni.
l’obiettivo è quello di imparare a conoscere e ad usare consapevolmente la respira
in modo da rendere la mente più sensibile. Ogni singola sessione, sessione, invece, compr
micro-obiettivi a breve termine: ci sarà la lezione che avrà come obiettivo un lav
determinate fasce muscolari o parti del corpo (ad esempio la schiena, di cui gli s spesso si lamentano per le posizioni innaturali alle quali sono costretti quando
seduti sul banco o quando studiano a casa), oppure la lezione che avrà come ob
una maggiore interiorizzazione della coscienza. Ho rilevato che, a prescindere obiettivi contingenti, è opportuno che ogni lezione sia equilibrata e armonica monotona: tutte le parti del corpo devono avere la possibilità di muoversi. soprattutto nelle prime lezioni, ciascuna asana non deve essere tenuta per troppo
e tra un’asana e l’altra è buona idea far compiere movimenti ginnici, ginnici , lentamente
consapevolezza, al fine di sciogliere le articolazioni. Gli allievi comprend Sign up to vote on this title
gradualmente che ogni esercizio non deve essere fatto solo con il corpo, ma con la Useful Not useful totalità di corpo, mente e spirito. Impareranno ad essere consapevoli del respiro
movimento e posizione e, in questa presenza al respiro, potranno pian piano avv
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immaginate di essere su una spiaggia. Sentite il vento tiepido sul vostro
sciabordio delle onde sulla spiaggia, il verso dei gabbiani, gabb iani, annusate l’aria salm respirate…respirate…”
5-1-RILASSAMENTO E YOGA NIDRA
Ho notato che tra un esercizio e l’altro ci sono momenti di cambiamenti di coscien
passaggio dallo stato di veglia ad una specie di trance, come un sogno ad occhi come se alcuni allievi (in particolare gli allievi con disturbo autistico) per un
immaginassero di essere altrove. In questi momenti di apparente ozio pare che
mente avvengano moltissime cose e gli allievi diventano particolarmente rice
messaggi e segnali. Se questi spazi di tempo vengono riempiti con immagini po
praticanti potranno formare la propria autocoscienza. La pratica yoga potrebbe
utilizzare in totale consapevolezza questi stati di rilassamento e guidarli con te
mirate. Le onde celebrali rallenteranno e passeranno a un grande stato di calm
offrirà un accesso facilitato alle informazioni e a ciò che emergerà dalle pro dell’inconscio. Ecco una tecnica di rilassamento che ho utilizzato con efficacia: La posizione di shavasana viene adattata alle singole esigenze: c’è chi preferisce
gambe unite e chi a gambe divaricate. Consiglio di tenere le mani sulla pancia. “As
il vostro respiro: quando l’aria entra, la pancia si solleva; quando l’aria esce, la pa abbassa.” abbassa.” Sign up to vote on this title
Ho rilevato che con questi allievi non è opportuno utilizzare espressioni per lo Useful Not useful complesse come “inspirate” ed “espirate”, ma è meglio “l’aria entra” e “l’aria esce”;
non termini come “addome”, ma “pancia”. E’ quindi più utile impiegare forme di ling
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Si procederà a rilassare ciascuna parte del corpo nel seguente ordine: bacino, sc pancia, spalle, braccia, collo, testa.
Ho trovato sul libro di Angela Dunemann, “Benessere yoga per bambini”, un sugger
che potrebbe arricchire la pratica in maniera fantasiosa: una fatina da visualizz possibile mostrare un cartellone dove è disegnata una fatina).
“Immaginate che la fatina (si può dare un nome a questa fatina)vi tocca molto dolce
la gamba destra. Una meravigliosa sensazione di calma e rilassamento percorre la
gamba destra. Poi vi tocca la gamba sinistra; una meravigliosa sensazione di c rilassamento
percorre
la
vostra
gamba
sinistra.
Entrambe
le
gambe
meravigliosamente calme e rilassate. Ora la fata vi tocca il braccio destro meravigliosa sensazione di calma e rilassamento percorre il vostro braccio destro Si proseguirà con la medesima formula per le altre parti del corpo. Ed infine:
(…) La fatina vi tocca ovunque voi desiderate. Alla fine tutto il vostro corpo è attrav
da una meravigliosa sensazione di calma e di rilassamento. La fatina vi sussur formula magica e viene avvolta da uno scintillio di luci e suoni, che dissolverà vostre tensioni . “ E’ inoltre possibile utilizzare l’immagine fantastica del “tappeto volante”:
“Immaginate di stare distesi su un tappeto volante di colore blu, morbido, avvo
Potete abbandonarvi e sprofondare in modo meraviglioso. Ogni volta che resp
tappeto si solleva un po’ da terra. A poco a poco il tappeto comincerà a volare n
vola Sentite il respiro che esce e come diventate sempre più leggeri, e già Sign up to vote on this title leggerissimi, quasi senza peso, sul tappeto. Ogni volta che vostro respiro Useful Notil useful
diventano più leggeri: le gambe, gambe, il bacino, la schiena, schiena, la pancia, le braccia, la testa.
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comprendere cosa significa “rilassare”. E’ importante che essi prendano coscienza
singola parte del corpo, entrando gradualmente in diretta comunicazione con ogn del loro corpo.
Dopo il rilassamento si può procedere allo yoga nidra. Satyananda nel suo testo
nidra” fa capire gli innumerevoli benefici di questa pratica e propone diverse te Nella sezione pratica propongo questa tecnica alla fine della lezione (ved. pg 38).
6- PROPOSTA DI UNA PRATICA
In silenzio, prendiamo i nostri posti e ci disponiamo in posizione seduta. Mettiamo d tutti i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni. Chiudiamo gli occhi e resp profondamente per un paio di minuti.
* * * * * * Tadasana e scioglimento * scioglimento * * * * * * *
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l’attenzione alla colonna vertebrale che dobbiamo percepire ben allineata e ci aiutia
un’immagine: immaginiamo le nostre vertebre come se fossero mattoni impila
sull’altr o con alla sommità una palla palla in equilibrio. Lasciamo Lasciamo scaricare al suolo il p nostro corpo, abbandoniamo le tensioni.
Iniziando la nostra pratica ricordiamo che yoga è unione e, volontariamente, decidi
unire il movimento al respiro, se manteniamo, durante la nostra pratica, la consapev
del respiro potremo mantenere questa unione. Distanziamo leggermente i pi
iniziamo a ruotare la colonna lasciando andare le braccia sui due lati mantene
braccia totalmente passive lasciando che accompagnino la nostra rotazione. Lenta
ci prepariamo a tornare nella posizione centrale. Puntiamo le dita del piede de torniamo, quindi il sinistro e continuiamo come in una camminata, lasciando il
libero. Al termine, nella posizione centrale, ce ntrale, verifichiamo l’allineamento della colo
posizione del bacino e del capo accogliendo le sensazioni. Dopo aver lasciato ca
mento verso la gola iniziamo una rotazione lenta del capo in un senso e poi nel
opposto, mantenendo le spalle rilassate. Portiamo le mani in appoggio sulle g
ripieghiamo il capo ed espirando svuotiamo a fondo i polmoni, inspirando ris
portando i gomiti all’altezza delle spalle e proseguendo l’inspirazione apriamo le b All’espiro torniamo e ripetiamo ripetiamo il movimento. Al prossimo inspiro, solleviamo le
verso l’alto ed espirando dalla bocca svuotiamo a fondo abbracciando le ginocc termine, ascoltiamo le sensazioni del corpo. Poi ci portiamo molto lentamente posizione seduta comoda.
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*********Sukhasana********** ********* Sukhasana********** Useful
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In questa posizione, chiudiamo gli occhi e manteniamo consapevolezza sul resp un minuto. Teniamo il dorso ben dritto con l’ombelico l’ombelico spinto in avanti avanti portiamo
all’altezza del petto e, durante l’inspiro, facendo attenzione ai gruppi muscol
entrano in funzione, ruotiamo le spalle verso sinistra, un braccio si estende antic il movimento, il capo segue la rotazione. Ripetiamo dall’altro dall’altro lato.
**************** MOVIMENTI DINAMICI ************* *************
Movimenti dei piedi : Nella posizione di base di Prarambhiksthiti ci sediamo con le allungate, piedi vicini, palmi delle mani a terra lateralmente e dietro i glutei; dorso ,
capo dritti. Ci si appoggia leggermente indietro sulle braccia, utilizzandole come su
A questo punto rilassiamoci completamente. Il rilassamento fisico verrà trasmes mente.
Da questa posizione soffermate l’attenzione sulle dita dei piedi e in seguito le muo
lentamente avanti e indietro, mantenendo i piedi in verticale e le caviglie imm Sign up to vote on this title
rilassate.
Useful Not useful Nella seconda fase divaricate leggermente le gambe e compiete rotazioni di ciascun
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Flessione dei gomiti: gomiti: Braccia dritte dritte di fronte al corpo all’altezza all’altezza delle spalle; mani a palmi rivolti verso l’alto. Si pongano le braccia ai gomiti e si toccano le spalle con le distendono nuovamente le braccia e si ricomincia per dieci volte.
Rotazione dell’articolazione delle spalle: spalle : Si pongono le dita della mano destra sulla
destra, e le dita della mano sinistra sulla spalla sinistra. Si compiono dieci rotaz senso orario e dieci in senso antiorario, lentamente.
Movimenti del collo: Sempre in sukhasana, mani rilassate sulle ginocchia. Ascolta
alcuni secondi il respiro. Flettete lentamente la testa in avanti toccando con il m
parte alta del torace e poi indietro, senza forzare. Si può coordinare il respiro
movimenti: l’inspirazione al momento della flessione all’indietro, e l’espirazi
momento della flessione in avanti. Poi inclinate la testa verso destra portando l’or
destro verso la spalla destra, e ripetete a sinistra. Poi ruotate la testa a destra in mo
il mento sia in linea con la spalla destra, e si farà lo stesso a sinistra, lentamente. I
compirà una rotazione completa della testa, sia in senso orario che antiorario. Ques per un paio di volte (per evitare il rischio di vertigini).
**************** Purnatitali asana (farfalla)******** (farfalla)********
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Adesso sentitevi come un uccello che si alza in volo: Ispirate e allargate le Quando espirate, chiudete le braccia davanti al corpo, fate toccare i palmi delle
abbassate i piedi. Vi trasformate nel vostro uccello preferito e all’inspirazione all’inspirazione allar vostre ali! *************** JanuSirsasana************** JanuSirsasana**************
Portate lentamente la gamba sinistra distesa in avanti e la destra piegata con il tallo vicino possibile all’inguine. Afferrate l’alluce del piede sinistro, con l’indice e il
Durante l’espirazione, spingete dolcemente la fronte verso il basso, senza f
Rimanete in posizione per tre respiri, e poi lentamente tornate su. Ripetete con gamba.
**************** Amaca **************
Nella posizione dell’amaca ricomponiamo l’assestamento delle vertebre, un’ modificata in cui le braccia non sono tese, ma piegate. In questa posizione,
percepiti quali muscoli delle braccia sono contratti per mantenere la posizione stes Sign up to vote on this title
mani, viste lateralmente, sono molto più avanti delle spalle.(Lo stiramento dei Not useful Useful muscolari dorsali è lo stesso della posizione classica).
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Vi distendete lentamente sulla schiena con i piedi appoggiati a terra e distanziati t
portati in corrispondenza della larghezza delle anche. Inspirate e sollevate il b appoggiando il peso sulle spalle. Allungate le braccia dietro la testa e appoggiatele
mentre srotolate la schiena dal basso verso l’alto. Spingete i piedi verso il b stendetevi fino alla punta delle dita. Espirate e ritornate nella posizione
abbassando la schiena. Ripetete il movimento ed infine rimanete in posizione per secondi, concentrandovi concentrandovi sull’addome e sul respiro.
* * * * * * * * Pavanamuktasana-interiorizzazione Pavanamuktasana-interiorizzazione** * * * * * *
Sul dorso, gambe ripiegate, raccogliamo le ginocchia sull’addome, le tratteniamo
braccia e le avviciniamo al petto, per rendere più facile la trattenuta portia
avambracci intorno alle ginocchia. Annuiamo con il capo e quindi avviciniamo il
al petto e la fronte alle ginocchia. Manteniamo Manteniamo per qualche istante. Infine ripor
capo a terra e rimaniamo con le ginocchia al petto, per un minuto di interiorizzaz
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**************** Suptaudarakarshanasana Suptaudarakarshanasana*************** *************** Useful
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Come movimento preparatorio: distesi sulla schiena; piegate le gambe e appoggiate
per terra. Le gambe sono chiuse. Allargate le braccia all’altezza delle spalle. M lentamente e dolcemente le gambe chiuse verso destra e verso sinistra. Appoggiate i piedi a terra. Ascoltate attentamente il respiro r espiro e concentratevi sul m
dell’addome. Sollevate Sollevate le braccia e unite i palmi delle mani, mentre espirate e vi all
verso l’alto, come una conchiglia chiusa. Inspirate, lasciate andare le ginocchia vers
e fate toccare le piante dei piedi, come una conchiglia aperta. Immaginate di esse conchiglia.
Infine, sempre distesi distesi supini, ginocchia piegate, mani distese all’esterno sul pavi
palmi rivolti verso il basso. Respirate e piegate la gamba destra al ginocchio. E
usando la mano sinistra premete dolcemente il ginocchio destro verso il lato s
Contemporaneamente ruotate la testa e fissate lo sguardo sulla mano destra. Rima posizione respirando profondamente. In seguito tornare lentamente nella posizione e poi ripetere dall’altro lato.
* * * * * * Sul dorso – dorso – interiorizzazione interiorizzazione * * * * * * * *
Scendiamo con le gambe ripiegate. Permeiamo di coscienza l’intero corpo, avve la presenza dei piedi, delle caviglie, delle gambe, del tronco - osservando il
capo. Facciamo la conoscenza del respiro, sentiamo il movimento libero lib ero dell’ad
Portiamo le mani incrociate sull’addome e sentiamo che l’addome l’add ome si espand
rilascia. Siamo ben consapevoli di questo movimento e della colonna vertebra tocca il suolo. Chiudiamo gli occhi in ascolto.
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********************* Gatto (con precauzione)************* precauzione)***************
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Aprite gli occhi e portatevi lentamente nella nell a posizione a quattro zampe. A bbassate
in modo che siano abbastanza vicino ai talloni . Disponete le braccia in modo che
loro abbiano l’angolazione rispetto al suolo su olo quasi parallele alle cosce. Da questa po prendiamo l’estensione, inspirando inarcatevi, inarcatevi, ed espirando, senza sollevare i guardate l’ombelico incurvando il dorso. Mentre inspiriamo evitiamo di sollevare
mantenendoli nella stessa posizione. (Prendendo questa precauzione si impedis
colonna vertebrale di sovra estendersi nel tratto lombare e agire in maniera più pr sul tratto dorsale correggendone nella curvatura)
* * * * * * * * * * Foglia ripiegata - Balasana * Balasana * * * * * * * * * *
Ci portiamo seduti sui talloni, scivoliamo in avanti depositando l’addome sulle cosce
ci allunghiamo e compensiamo con questo stiramento mantenendo l’abbando scioltezza del respiro.
**************** Bhujangasana********************* Bhujangasana*********************
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richiamando la bocca, il mento e appoggiamo la fronte a terra. Ripetete sincroni con il respiro, cercando di portare la consapevolezza nel tratto cervicale.
Estendiamo il movimento, durante l’inspiro saliamo estendendo all’indietro anche i senza aiutarsi con le mani, espirando riavvolgiamo, scendendo prima con il mento a attivando i muscoli flessori del capo.
Ripetiamo alcune volte, quindi ci portiamo in makarasana per makarasana per un piccolo relax e scopri
sensazioni in questa posizione, chiudendo gli occhi e focalizzandoci sul mov
dell’addom dell’addome.
Riapriamo gli occhi e compiamo una lenta rotazione s
Infine, usando come perno le mani, riportatevi molto lentamente prima in posizione sed poi in piedi.
* * * * * * * * * * Ardhachandra * Ardhachandra * * * * * * * * * * *
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Separate i piedi mantenendo le braccia lungo i fianchi. Inspirate, tendete il braccio accanto all'orecchio destro, create una trazione verso l'alto. Espirate, inarcatevi a
mantenendo il braccio sinistro rilassato. Inspirate, raddrizzate il busto mantene
trazione del braccio e della schiena. Ripetete 3 volte questo piegamento. Rotate il
della mano all'esterno e abbassate il braccio lungo il fianco. Ripetete questo mov sul fianco opposto. ***************** Dwikonasana***************** Dwikonasana*****************
In posizione eretta, gambe distanziate circa 30 cm, le braccia vengono portate d
schiena e vengono intrecciate le dita. Si flette delicatamente il busto a li vello delle a
modo che il viso e la schiena siano paralleli al pavimento. Le braccia agiscono com
per effettuare lo stiramento della colonna vertebrale, ma questo deve essere fatto nessuno sforzo.
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**********Posizione ********** Posizione eroe (virabhadrasana)************* (virabhadrasana)************* Useful
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finché è in corrispondenza del piede. Il bacino è orientato in avanti e lo sguardo è ri
guardare la mano sinistra. Sentite i piedi ben saldi sul pavimento. Respirate posizione posizione e tenetela per qualche tempo. Ripetete dall’altro lato.
************** Albero ************** Albero semplificato*********** semplificato***********
Spostate il peso del corpo sul piede sinistro. Provate ad alzare il piede de scuotetelo leggermente. Portatelo in corrispondenza della parte interna della
sinistra, con le dita del piede che toccano per terra. Immaginate che al di so
piede sinistro sinistro crescano radici che creano un appoggio per l’albero. Congiungete
delle mani davanti al petto e spingete le mani lentamente verso l’alto. Le bracci
come rami che crescono verso il cielo. Respirate profondamente e cercate di rim in equilibrio equilibrio per pochi secondi. Ripetete dall’altro lato.
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PranaMudra s emplificato ********** ************ Piccolo pranayama: PranaMudra Useful Not useful
(Nota: Essendo questo un corso per principianti, non ho ancora ritenuto opp
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(sukhasana),
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occhi
chiusi,
alcuni
seco
interiorizzazione e rilassamento. Inspirate ed espirate profondamente. All’i sollevate le mani fino all’altezza dell’ombelico. Le mani sono aperte con
orientate le une verso le altre e i palmi rivolti verso il corpo. Le braccia e le
devono essere rilassate. Mentre continua l’inspirazione espandete il torace e al
mani portandole prima davanti all’ombelico, poi di fronte allo sterno, ed infine d
alla gola. Mentre trattenete il respiro, le braccia vengono allargate fuori, le m
livello delle orecchie (i palmi rivolti verso l’alto). Durante l’espirazione si riportera
mani verso il basso, passando prima dalla gola, poi di fronte allo sterno ed in f ronte ronte all’ombelico.
(Satyananda dice che pranamudra risveglia l’energia vitale e la distribuisce in corpo, producendo un aumento della salute, della forza e della fiducia in se Sviluppa un senso di pace ed equanimità).
Rilassamento finale *********** Rilassamento ************** ************** Sign up to vote on this title
Ci disponiamo in shavasana. (vedere descrizione della tecnicaNot paragrafo 5.1 useful Useful nel
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************Yoga
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nidra************
La pratica di Yoga Nidra consiste nel portare l’attenzione nella parte del corpo che
nominata e mentre ripetiamo mentalmente il nome della parte del corpo dirigia
quell’area la nostra coscienza ricercandone le sensazioni e pacificandola. Menta
ripetiamo a noi stessi: stessi: “sto per iniziare la pratica di Yoga Nidra”. Pensiamo ad un pr
che vorremmo attuare nella nostra vita, utilizziamo poche parole chiare e positiv ripetiamo mentalmente tre volte. Iniziamo a nominare e a percepire le parti del corpo:
pianta del piede destro, caviglia caviglia destra, polpaccio destro, ginocchio ginocchio destro, coscia gluteo destro, fianco destro, ascella destra, spalla destra, braccio destro, gomito
avambraccio destro, polso destro, pollice destro, indice medio anulare mignolo. Pia
piede sinistro, caviglia sinistra, polpaccio sinistro, ginocchio sinistro, coscia sinistra,
sinistro, fianco sinistro, ascella sinistra, spalla sinistra, braccio sinistro, gomito s
avambraccio sinistro, polso sinistro, pollice sinistro, indice, medio, anulare, mign
parte destra dell’addome, la parte sinistra dell’addome, la parte destra del torace, l sinistra del torace, la parte destra del dorso, la parte sinistra del dorso, la gola, la mento, guancia destra, guancia sinistra, orecchio destro, orecchio sinistro, denti a
denti a sinistra, la fronte, sopracciglio destro, sopracciglio sinistro, la palpebra su dell’occhio destro, la palpebra inferiore dell’occhio destro, la linea tra le pal
palpebra superiore dell’occhio sinistro, la palpebra inferiore dell’occhio sinistro, la li
Signsuperiore, up to vote onlabbro this title inferiore, le palpebre, la narice destra, la narice sinistra, labbro Useful Not useful tra le labbra, tutta la parte destra del corpo, tutta la parte sinistra del corpo, il corp
intero, il corpo tutto intero.
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Volume II Italian disabilità
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Dopo il rilassamento, gli alunni saranno gradualmente riportati al contatto con la
esterna, prima con piccoli movimenti dei piedi, poi delle mani, poi piedi e gambe
ruoteranno su un fianco e, trovando appoggio nelle mani, si riporteranno molto lenta
e con consapevolezza in una posizione seduta comoda, conservando il silenzio e l di rilassamento acquisito. Rimaniamo ad occhi chiusi e ci prepariamo per il canto dell’ OM.
Considerazioni sulla pratica:
Durante lo svolgimento della lezione è importante ricordare costantemente agli a
non cambiare mai posizione bruscamente (ad esempio, da seduti in piedi e vicever
allievi saranno così abituati a movimenti lenti, graduali, consapevoli. Soprattutto ne tempi, le asana non andranno tenute per tempi lunghi. In questa lezione sono state
in movimento diverse fasce muscolari del corpo e si sono alternate posizioni sta
movimenti dinamiche, sia da posizioni in piedi che da seduti. Non ci sono ancora po
capovolte, perché la muscolatura deve ancora essere preparata sufficiente L’insegnante avrà cura di notare ogni reazione reazione degli allievi e, se necessario, le
asana potranno essere variate e semplificate in base ai limiti eventualmente risc
Ogni posizione deve essere per loro comoda e piacevole, e non generare nessun tensione né fisica né mentale. La lezione deve essere per loro un momento di
soprattutto di consapevolezza. L’obiettivo è il loro benessere, e che escano d
Signad up to vote on thisiltitle sentendosi ricaricati, rinvigoriti, gioiosi e rilassati, pronti affrontare resto della g Useful Not useful scolastica.
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Per me non ha nessuna importanza vedere compiere dai miei alunni un’asana perfe Ciò che invece mi apre il cuore è vedere i loro sorrisi e la luce nei loro occhi mentre diventano uno con lo yoga!
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André Van Lysebeth Lysebeth , Pranayama, La dinamica del respiro, respiro, Astrolabio Ubaldini Edito Andrè Van Lysebeth, Lysebeth, Imparo lo yoga, yoga, Mursia Satyananda, Asana Satyananda, Asana Pranayama Pranayama Mudra Bandha, Bandha, Satyananda edizioni Satyananda, Yoga Nidra, Satyananda Edizioni
Satyananda, Le applicazioni dello yoga nel trattamento delle malattie comuni , Sat.E Graziella Fioretti, La porta della felicità. Lo yoga in classe per educare, Edizioni educare, Edizioni la Meridiana Sofia Tafella, Psicologia dell’handicap e della riabilitazione riabilita zione,, Armando Editore Angela Dunemann Gulde, Gulde, Benessere yoga per bambini. Esercizi di respirazione, rilassamento e relazione con gli altri , Erickson Editore
Lino Vianello, Dispense della SOS- Scuola di specializzazione per le attività di soste nella scuola superiore (neuropsichiatria e pedagogia speciale per la disabilità), Vene disabilità), Vene Beatrix Kilchenmann, Apprendre Kilchenmann, Apprendre et enseigner enseigner le Yoga, Yoga, Lanore
Sonia Sumar, Yoga for the special child: A therapeutic approach for children with do syndrome, cerebral palsy, learning disabilities (formato disabilities (formato kindle)
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