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I edizione digitale: gennaio 2013 © 2013 2013 Fazi Editore srl Via Isonzo 42, Roma Tutti i diritti riservati ISBN: ISBN: 978-88-6411-911-3 978 -88-6411-911-3 www.fazieditore.it www.fa zieditore.it www.campodeifiori.eu
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questo particolare sacerdote cosmico, con l’insegnamento e la vita, indicava una nuova via: quella della «secolarità sacra». Erudito eccelso, viaggiatore instancabile che ha percorso tutti i continenti, interlocutore affascinante, officiante estatico, scrittore fecondo che andava oltre la scrittura e parlava del silenzio della dell a parola. Sempre sereno e sorridente, sorridente, fresco fresco e lucido l ucido fino fino alla fine. Un Un uomo che ha conosciuto i grandi del suo tempo e nonostante ciò non fu discepolo di nessuno. Un «profeta del dopodomani» (Raffaele Luise), un «artista del dialogo» (Achille Rossi). Uomo bello e incantevole, leggero e robusto, delicato e resistente. Ecco i frammenti di cui è composta la “leggenda Panikkar”, che i suoi amici ripetono e dilatano quando li si incontra, che gli studiosi moltiplicano nei simposi e nelle loro pubblicazioni ogni volta più ampie, che si può sbirciare guardando qualche filmato su YouTube o in DVD disponibili sul mercato, e che emerge dall’opera stessa di Panikkar, composta composta dei suoi scritti e della sua vita. Nel caso di Panikkar la leggenda è qualcosa di pressoché inevitabile. In parte l’ha generata lui stesso, ste sso, divenendone divenendone al contempo artefice artefice e vittima. Quindi, tutti quelli che lo hanno conosciuto l’hanno dilatata, rafforzata e diffusa. Leggenda, come dice l’etimologia della parola, è qualcosa che deve essere letto. Questo
Mito e realtà rea ltà
1. Leggenda All’epoca in cui gli occidentali occidental i andavano a ndavano in i n pellegrinaggi pell egrinaggioo in Estremo Est remo Oriente Orie nte e gli asiatici asi atici venivano in Occidente diffondend diffondendoo la loro antica saggezza, apparve a pparve un uomo che sembrava incarnare la sintesi tra Oriente e Occidente. Si chiamava Raimon Panikkar. Quando l’umanità andava rendendosi conto sempre più dell’irriducibile molteplicità e diversità delle religioni e delle culture, si ebbe l’impressione che lui sapesse abitarle tutte e dimostrare che il pluralismo si può vivere pacificamente e senza perdere pe rdere la propria identità. All’epoca in cui scienza e religione erano in conflitto, quest’uomo, laureato in Chimica e in Teologia, cercava una possibile sintesi creativa tra queste due discipline. Al tempo in cui