Molti suggerimenti utili per i grandi e i più piccini.
TITOLO COMPLETO: Creative Commons: manuale operativo. Guida all'uso delle licenze e degli altri strumenti CC --- SITO UFFICIALE: www.aliprandi.org/manuale-cc --- ABSTRACT: Un manuale operativo che...
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Elaborati restauro
Sintesi della Storia del Restauro
MANUALE OPERATIVO PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO INDICE PARTE PRIMA PROCEDURE DI RESTAURO PCN PRECONSOLIDAMENTI Premessa metodologica PCN ml. Operazioni di preconsolidameno dei maeriali lapidei PCN ml. 1. Generalità PCN ml. . Ponti di malta magra e!o resina "#ermat$ra% PCN ml. &. 'elinat$ra con gar(a di cotone o carta gia))onese PCN ml. *. Ne+$li((a(ione Ne+$li((a(i one miscele di silicato di etile PCN ml. ,. A))lica(ione A))lica(ion e di sos)ensioni sos)ensioni di idrossido di calcio PCN ml. -. Microinie(ioni di miscele a +assa )ressione AS ASPORTA/IONI ASPORTA/IO NI AS Operazioni di asporazione! demolizione e smona""io AS 1. Generalità AS . Indagini )reliminari "accertamento s$lle caratteristic0e costr$ttiestr$tt$rali% costr$ttiestr$tt$rali% AS &. Demoli(ione di str$tt$re m$rarie di 2onda(ione AS sm. *. Demoli(ione di str$tt$re m$rarie Str$tt$re )ortanti e!o colla+oranti AS sm. *.1. AS sm. *.. Trame((at$re AS ca. ,. Demoli(ione Demoli(ion e di str$tt$re a telaio in c.a. AS so. -. Smontaggio di str$tt$re ori((ontali AS so. -.1. Solai )iani AS so. -.. Str$tt$re oltate AS so. -.&. Str$tt$re in aggetto AS so. -.*. Collegamenti erticali AS so. -.,. Manti e str$tt$re di co)ert$ra AS 3. As)orta(ione As)orta(io ne di intonaci intonaci AS 4. Rimo(ione e smontaggio di )aimenti AS 5. Rimo(ione e smontaggio di riestimenti la)idei AS i. 16. As)orta(ione As)orta(io ne di tinte AS i. 16.1. Rasc0iat$ra )ar(iale )ar(iale di tinte AS i. 16.. Rasc0iat$ra totale di tinte AS om. 11. As)orta(ione As)orta(io ne o)ere m$sie m$sie AS om. 11.1. Distacco di o)ere m$sie a 7se(ioni8 AS om. 11.. Stra))o di o)ere m$sie AS dm. 1. As)orta(ione As)orta(io ne di)inti m$rari m$rari AS dm. 1.1. Stra))o degli a22resc0i AS dm. 1.. Stacco degli a22resc0i AS 1&. Discial+o man$ale AS 1&.1. Scial+at$ra a tem)era o a calce s$ s$)er2ici decorate ad a22resco AS 1&.. Scial+at$ra a tem)era o a calce s$ s$)er2ici decorate o di)inte a secco Scial+at$ra )olimerica s$ s$)er2ici decorate molto com)atte AS 1&.&. AS 1&.*. Scial+at$ra )olimerica s$ s$)er2ici decorate ad a22resco AS 1&.,. Scial+at$ra )olimerica s$ s$)er2ici decorate a secco PU P9LIT9RE Premessa metodologica PU ml. Operazioni di p#li#ra maeriali lapidei
PU ml. 1. Generalità ed esec$(ione di )roe di )$lit$ra PU ml. . Sistemi di )$lit$ra )er gli elementi la)idei PU ml. &. P$lit$ra mediante s)ra: di ac;$a a +assa )ressione PU ml. &.1. P$lit$ra mediante macc0ina idro)$litrice a )ressione controllata PU ml. *. P$lit$ra mediante s)ra: dos e rotec% PU ml. 5. P$lit$ra mediante sa++iat$ra controllata PU ml. 16. P$lit$ra a secco con s)$gne ?is0a+ PU ml. 11. P$lit$ra laser PU ml. 1. Rimo(ione macro2lora PU ml. 1.1. Generalità PU ml. 1.. Diser+o da )iante s$)eriori PU ml. 1.&. Disin2esta(ione da m$sc0i e lic0eni PU ml. 1&. Rimo(ione micro2lora PU ml. 1&.1. Generalità PU ml. 1&.. Rimo(ione della micro2lora PU mli. Operazioni di p#li#ra maeriali li"nei PU mli. 1. Generalità PU mli. . P$lit$ra meccanica man$ale PU mli. .1. Leigat$ra e lamat$ra man$ale PU mli. &. Serniciat$ra con deca)ante ne$tro PU mli. *. P$lit$ra ad aria calda o a 2iamma AGGI9NTE= INTEGRA/IONI INTEGRA/IONI A$ Premessa metodologica A$ ml. Operazioni di s#cca#ra! ine"razione dei maeriali lapidei %a""i#ne& A$ ml. 1. Generalità A$ ml. . St$ccat$raintegra(ione di elementi in lateri(io A$ ml. &. St$ccat$ra di elementi la)idei A$ ml. *. Risarcimentostilat$ra Risarcimento stilat$ra gi$nti di malta A$ ml. ,. St$ccat$ra sala+ordo lac$ne di intonaco "@ordat$ra% A$ ml. -. Trattamento lac$ne di intonaco A$ ml. -.1. Ra))e((o di intonaco A$ ml. -.1.1. Ra))e((o di intonaco di calce "aerea e idra$lica% A$ ml. -.1.. Ra))e((o di intonaco ciile A$ ml. -.1.&. Ra))e((o di intonaco colorato in )asta A$ ml. -.. #init$re s$)er2iciali A$ ml. -..1. Marmorino A$ ml. -... Intonac0ino o colla A$ ml. 3. Integra(ione cromatica A$ ml. 4. Integra(ione di st$cc0i e modanat$re A$ ml. 4.1. Integra(ione cornici A$ ml. 4.. Integra(ione +$gne di 2acciata ed anteridi A$ ml. 5. Integra(ione= ri)ristino )aimenta(ioni A$ ml. 5.1. Integra(ione= ri)ristino )aimenta(ioni in +att$to A$ ml. 5.1.1. @att$to alla ene(iana A$ ml. 5.1.. @att$to di graniglia Integra(ione di )or(ioni m$rarie A$ ml. 16.
A$ ml. 11. Rincocciat$ra di m$rat$re A$ ml. 1. Tassellat$ra A$ ml. 1&. Malte di calce )er integra(ioni A$ om. Operazioni di ine"razione opere m#si'e A$ om. 1. Generalità A$ om. . Integra(ione di o)ere m$sie con tessere A$ om. &. Integra(ione di o)ere m$sie mediante im)asti A$ dm. Operazioni di ine"razione piorica in dipini m#rari %a((resc)i! "ra((ii e pi#re a secco& A$ dm. 1. Generalità A$ dm. . Astra(ione cromatica cromatica A$ dm. &. Sele(ione cromatica A$ dm. *. Tecnica del tratteggio A$ mli. Operazioni di ine"razione! s#cca#ra maeriali li"nei CN. CONSOLIDAMENTI Premessa metodologica CN ml. Operazioni di consolidameno di maeriali lapidei CN ml. 1. Generalità CN ml. . #issaggio e riadesione di elementi sconnessi e distaccati "mediante )erni% CN ml. &. Consolidamento dello strato corticale mediante im)regna(ione con consolidanti organici CN ml. &.1. Consolidamento mediante im)regna(ione a )ennello= tam)one o r$llo CN ml. &.. Consolidamento mediante im)regna(ione a s)r$((o CN ml. &.&. Consolidamento mediante im)regna(ione a tasca o ad im)acco CN ml. &.*. Consolidamento mediante im)regna(ione a )ercola(ione CN ml. *. Consolidamento "Riaggrega(ione% mediante silicato di etile CN ml. ,. Sigillat$ra materiali la)idei "mediante resine sintetic0e% CN ml. -. Riadesione di distacc0i mediante inie(ioni con miscele leganti CN ml. 3. Consolidamento lastre la)idee da riestimento "Messa in sic$re((a% CN ml. 3.1. Generalità CN ml. 3.. Messa in sic$re((a CN ml. 3..1. Messa in sic$re((a con sistemi di 2issaggio )ortanti rigidi CN ml. 3... Messa in sic$re((a con sistemi di 2issaggio )ortanti regola+ili CN om. Operazioni di consolidameno di opere m#si'e CN dm. Operazioni di consolidameno dipini m#rari %ad a((resco ed a secco& CN dm. 1. Generalità CN dm. . Consolidamento in )ro2ondità . CN dm. &. Consolidamento Consolida mento della )ellicola )ittorica PR PROTE/IONI Premessa metodologica PR ml. Operazioni di proezione dei maeriali lapidei PR ml. 1. Generalità PR ml. . A))lica(ione A))lica(ion e di im)regnante im)regnante idrore)ellente idrore)ellente PR ml. &. Tinteggiat$ra alla calce "scial+at$ra% PR ml. *. Trattamento all
PR ml. 1*.&. Prote(ione delle creste dei m$ri $tili((ando strati di sacri2icio PR mli. Operazioni di proezione di maeriali li"nei PR mli. 1. Generalità PR mli. 1.1. Pre)ara(ione del s$))orto PR mli. . Trattamento con )rodotti ernicianti PR mli. .1. Trattamento con sistemi )ellicolanti PR mli. &. Trattamento con olio di lino PR mli. *. Trattamento con sostan(e antitarlo= antim$22a e anti2$ngo PR mli. *.1. Disin2esta(ione Disin2esta(ion e del legno PR mli. ,. Trattamento con sostan(e igni2$g0e DM DE9MIDI#ICA/IONE Premessa metodologica DM am. Operazioni di de#midi(icazione di apparecc)i m#rari DM am. 1. Generalità DM am. . Drenaggi= interca)edini= es)ai DM am. am. .1. Drenaggi DM am. .. Po((i assor+enti DM am. .&. Interca)edini= scanna2ossi DM am. .*. Contro)arete interna DM am. .,. 'es)ai ori((ontali DM am. .,.1. 'es)ai a camera d
PARTE SECONDA PROCEDURE OPERATIVE DI CONSOLIDAMENTO CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE CN CONSOLIDAMENTO #ONDA/IONI CN (o. Operazioni di consolidameno (ondazioni CN (o. 1. Generalità CN (o. . Consolidamento mediante am)liamento della +ase 2ondale
Am)liamento della 2onda(ione Am)liamento 2onda(ione mediante mediante trai trai longit$dinali in in c.a. Am)liamento Am)liame nto della 2onda(ione 2onda(ione mediante mediante cordolo cordolo in c.a. Consolidamento di 2onda(ioni con micro)ali Generalità Sotto2onda(ione Sotto2onda( ione con micro)ali ti)o 7radice8 Sotto2onda(ione Sotto2onda( ione con micro)ali ti)o 7t$+2i8 Consolidamento di 2onda(ioni con inie(ioni di resine es)andenti
CN CONSOLIDAMENTO TERRENI CN e. Operazioni di consolidameno di area ineressaa dallo sca'o CN CONSOLIDAMENTO M9RAT9RE Premessa metodologica CN am. Operazioni di consolidameno apparecc)i m#rari CN am. 1. Generalità CN am. . O)ere di )residio ")$ntelli= centinat$re e armat$re )roisionali% CN am. &. Ric$cit$ra delle m$rat$re mediante sostit$(ione )ar(iale del materiale "sc$ci e c$ci% CN am. *. Consolidamento mediante inie(ioni di miscele leganti CN am. *.1. Consolidamento mediante inie(ioni non armate CN am. *.. Consolidamento mediante inie(ioni armate CN am. ,. Consolidamento mediante )laccaggio di s$)er2icie "+etoncino armato% CN am. ,.1. Lesioni di22$se CN am. ,.. Lesione isolata CN am. ,.&. Lesione d
CN sl. 3.&. Collegamento mediante lame metallic0e a ' CN sl. 3.*. Collegamento mediante +arre metallic0e metodo 7gri)ro$nd8 CN sl. 3.,. Collegamento mediante )ro2ilati in 2erro CN sl. 4. Collegamenti 2ra solai com)lanari e contig$i CN sl. 5. Rigenera(ione di testate di trai CN s(. Operazioni di consolidameno solaio in (erro e laerizio CN s(. 1. Generalità CN s(. . A))oggi CN s(. &. Consolidamento mediante ca))a in cemento armato CN s(. *. Consolidamento mediante )iatto metallico CN s(. ,. Miglioramento del collegamento del solaio ai m$ri d
CN cl. -.. CN cl. 3.
Ricostr$(ione mediante concre(ioni e)ossidic0e ed elementi di rin2or(o Consolidamento di trai mediante cerc0iat$re
IM IMPERMEA@ILI//A/IONE IM cl. Operazioni di impermea*ilizzazione ed isolameno coper#re IM cl. 1. Co)ert$ra entilata IM cl. 1.1. Manto di co)ert$ra s$ )annelli IM cl. 1.. Manto di co)ert$ra s$ lastre ond$late o regoli IM cl. . Im)ermea+ili((a(ione terra((e a tasca IM cl. &. Im)ermea+ili((a(ione corticale di co)ert$ra )iana
PARTE TER+A SCHEDE TECNICHE DI RI,ERIMENTO Composizione sc)eda ipo
PARTE PRIMA
Procedure di Restauro
PNCPRECONSOLIDAMENTI Premessa metodologica Nel susseguirsi delle procedure operative il preconsolidamento deve essere considerato come l’operazione antecedente la pulitura. Si basa, in pratica, sul ristabilimento preventivo delle propriet di compattezza di !uelle porzioni di materiale disgregato o polverizzato, gi visibili in "ase di progetto o individuate dopo la prima asportazione di depositi super"iciali, c#e potrebbero essere danneggiate durante i successivi cicli di pulitura. $n’operazione di preconsolidamento potrebbe essere necessaria in presenza di depositi calcarei o patine nerastre tenacemente aderenti ad un concio di pietra molto "ragile %"rantumato, scagliato, attaccato dalle sol"atazioni&' in !uesto caso, prima della pulitura, devono essere eseguiti interventi preliminari di tutela tramite, ad esempio, la messa in opera di (ponti) di collegamento al "ine di rendere tali "rammenti nuovamente solidali. *’intervento di preconsolidamento #a, normalmente, lo scopo di "ornire stabilit provvisoria a supporti particolarmente decoesi sui !uali sono necessari interventi successivi di pulitura %anc#e abbastanza aggressivi& incompatibili con l’attuale stato conservativo, estremamente precario della super"icie. Il preconsolidamento deve operare, essenzialmente, come presidio dei "rammenti di materiale e allo stesso tempo non deve intervenire sui depositi o patine da asportare. Non di rado per eseguire !uest’operazione si utilizzano tecnic#e e metodi propri del consolidamento anc#e se nel primo caso la (terapia) + sovente concentrata su zone puntuali di super"icie mentre nel consolidamento + lecito procedere anc#e su zone pi ampie di materiale degradato.
PRE-NS*I/AMENTI
PCN ml. OPERAZIONI DI PRECONSOLIDAMENTO PRECONSOLIDAMENTO DEI MATERIALI LAPIDEI -on il termine (materiale lapideo) dovranno sempre essere intesi %in accordo alle raccomandazioni NorMa*& oltre c#e i marmi e le pietre propriamente detti, anc#e gli stucc#i, le malte, gli intonaci %a""rescati, dipinti dipinti a secco, gra""iti& ed i prodotti ceramici come laterizi e cotti.
PCN ml. 1. GENERALITÀ *e operazioni di preconsolidamento ric#iederanno maestria di messa in opera e, talvolta, potranno essere ripetute con tempi piuttosto lung#i lung#i cos0 da permettere ai collanti utilizzati utilizzati di "are presa %prima di iniziare i cicli di pulitura& pena la perdita di "rammenti e scaglie originali. 1uesta procedura avr una "unzione esclusivamente preventiva e conservativa' a !uesto proposito, saranno da pre"erire adesivi deboli e c#imicamente reversibili, ovvero !uei prodotti c#e potranno essere sciolti nuovamente ed asportati "acilmente o paste molto magre %rapporto legante inerte molto basso&. /ovr /ovr essere essere vietato vietato e""ettua e""ettuare re !ualsia !ualsiasi si procedu procedura ra di precons preconsolid olidame amento nto e2o utilizzo utilizzo di prodott prodotti, i, anc#e anc#e se prescritt prescrittii negli negli elaborat elaboratii di progetto progetto,, senza senza la prevent preventiva iva esecuzi esecuzione one di campiona campionature ture preintervento eseguite sotto il controllo della /.*.' ogni campione dovr, necessariamente, essere catalogato ed etic#ettato' su tale etic#etta dovranno essere riportati la data di esecuzione, il tipo di prodotto e2o le percentuali dell’impasto utilizzato, gli eventuali solventi e di conseguenza il tipo di diluizione %se si tratter di emulsioni ovverosia miscele di due li!uidi rapporto volume2volume& o di conce concentr ntrazi azion one e %se si tratta tratta di soluzi soluzioni oni cio+ cio+ sciogl scioglime imento nto di un solid solido o in un li!ui li!uido do rappo rapporto rto peso2volume& utilizzati, le modalit ed i tempi di applicazione.
PCN ml. . PONTI DI MALTA MAGRA E!O RESINA "#ERMAT$RA% 1uesto tipo di operazione, c#e sovente preceder la procedura di stuccatura o sigillatura dei conci di pietra, avr il compito di (mettere in sicurezza) e rendere solidali tra loro tutte !uelle scaglie, "rammenti o "ratture dei conci lapidei c#e altrimenti potrebbero distaccarsi distaccarsi o andare perduti durante le operazioni operazioni di pulit pulitura ura.. Al "ine "ine di sorre sorregg ggere ere scagli scaglie e lapid lapidee ee legge leggere, re, non non pi ampie di una una mano, mano, si potr potr impiegare come collante una malta magra %l’impasto dovr contenere poca calce, cos0 da essere pi "acilmente rimosso dopo la pulitura& con rapporto calce inerte 345 o 346 con granulometria molto "ine %carbonato di calcio o polvere di pomice& in piccole porzioni. 1ueste deboli stuccature potranno essere stese con spatole a doppia "oglia piatta o con cazzuolini e dovranno essere posizionate, se non diversamente speci"icato, come ponti di collegamento tra i "rammenti in "ase di distacco e la massa principale' potr, inoltre, risultare vantaggioso scegliere una malta c#e presenti, dopo la presa, un colore in "orte contrasto con l’apparecc#io limitro"o cos0 da essere ben identi"icabile come stuccatura provvisoria. In alternativa si potr utilizzare il medesimo impasto %sia a base di malta sia a base di resine sintetic#e& pensato per le stuccature de"initive %per maggiori dettagli si rimanda agli articoli speci"ici riguardanti riguardanti le stuccature stuccature e i consolidamenti& ma, in !uesto caso, l’impasto dovr essere steso in modo molto puntuale al "ine di mettere in opera solo i (ponti di collegamento) c#e verranno in seguito completati da operazioni successive alla pulitura.
PCN ml. &. 'ELINAT$RA CON GARZA DI COTONE O CARTA GIAPPONESE 1uesto tipo di intervento, potr essere utilizzato in presenza di pellicole pittoric#e in "ase di distacco o elementi lapidei particolarmente es"oliati, erosi o disgregati al "ine di preservarli da, se pur lievi,
abrasion abrasionii causate causate dall’eve dall’eventua ntuale le passag passaggio gio di un pennel pennello lo per un trattame trattamento nto preconso preconsolida lidante, nte, consolidante consolidante o dall’azione dall’azione abrasiva di una pulitura ad ac!ua. *e scaglie saranno assicurate mediante bendaggi bendaggi provvisionali di sostegno4 si proceder proceder in modo progressivo mettendo mettendo in opera ("azzoletti) di garza garza di coton cotone e %comun %comunii compr compress esse e di garze garze steril sterili&, i&, di tela tela grezza grezza %da scegli scegliere ere in base base alla alla pesantezza pesantezza e alle dimensioni del "rammento in oggetto& oggetto& o "ogli di carta giapponese giapponese di poc#i centimetri di lato %da 7 a 38& "ermati con resina acrilica in soluzione o in dispersione dispersione %per !uanto riguarda la solu9 Paraloid id al 8:; p2v, in solvente zione zione un buon esempio sar costituito costituito da una resina acrilica acrilica tipo Paralo volatile come acetone, cos0 da "avorire una rapida presa o sempre al 8:; in un diluente nitro' mentre per la dispersione si potr utilizzare una emulsione acrilica tipo Primal B60A al 6; v2v&, oppure con una soluzione ac!uosa al <; di alcool polivinilico %ad es. Gelvatol & o acetato di polivinile. 1uesta sorta di ("iltro), realizzato con "ogli di carta giapponese, giapponese, potr essere messo in opera anc#e in presenza di impacc#i pulenti %a base di polpa di cellulosa o di argille assorbenti& allorc#= si operi su strutture particolarmente porose o decoese. la carta giapponese + una carta molto leggera a base di "ibre di riso, dotata di robustezza disponibile in commercio in diversi spessori e pesi minimo 7 gr2m 8 massimo 33: gr2m 8. 1ueste carte si rilevano utili oltre c#e per le velinature anc#e come ("iltro) per operazioni di pulitura su super"ici delicate o in avanzato stato di degrado.
Alcool polivinilico4 Sostanza ad alto peso molecolare, solubile in ac!ua, alla !uale si impartisce "orte viscosit e propriet emulsionanti. Si rileva poco solubile in solventi organici e viene sovente utilizzato in miscel miscele e di ac!ua ac!ua e alcoo alcooll etilic etilico o dena denatu turat rato o %in soluz soluzion ionii dal dal < al 3:;& 3:;& nelle nelle opera operazio zioni ni di preconsolidamento per "issaggi di scaglie e2o "rammenti oppure per "issaggi mediante velinature con garza di cotone o carta giapponese. Acetato di polivinile4 Resina sintetica termoplastica, preparata per polimerizzazione dell’acetato di vinile, a sua volta ottenuto da acetilene e acido acetico. $tilizzata in soluzione dal < al 3:; in alcool etilico o isopropilico oppure in miscele a base di acido etilico denaturato e ac!ua come "issativo di pelli pellicol cole e pitto pittoric ric#e #e o per per esegu eseguire ire (ponti (ponti di cucitu cucitura) ra) di "ramme "ramment ntii di scagli scaglie e decoe decoese se.. Punto Punto di rammolli rammolliment mento4 o4 36693>: 36693>: ?-' viscosit viscosit a 8: ?- della della soluzion soluzione e al 8:; in estere estere etilico etilico dell’aci dell’acido do acetico4 3>:985: mPas.
PCN ml. (. NE)$LIZZAZIONE MISCELE DI SILICATO DI ETILE *a procedura %simile a !uella descritta nell’articolo nell’articolo sul consolidamento consolidamento mediante silicato di etile& potr essere utilizzata sia per la riadesione di scaglie e micro "rammenti pericolanti sia in presenza di "enomeni di polverizzazione e decoesione della super"icie lapidea e, si porr come obiettivo !uello di "issare temporaneamente temporaneamente il materiale. *’operazione *’operazione consister nella nebulizzazione nebulizzazione o, pre"eribilmente, nell’applicazione con pennello a setola naturale morbida di miscela d’esteri dell’acido silicico %silicato di etile& in percentuale variabile in ragione del supporto. In linea di massima potranno essere prese come percentuali di ri"erimento !uelle normalmente utilizzate per il consolidamento per impregnazione abbassandole leggermente %in linea generale si potr utilizzare una !uantit paria a circa 5::96:: g2 m8 per il consolidamento d’apparecc#i in cotto, e 8::9<:: g2m 8 per super"ici intonacate con malta di calce&. calce&. Su super"ic super"icii particol particolarme armente nte decoese decoese o in presenza presenza di scaglie scaglie di pellicola pellicola pittorica pittorica sar consigliabile consigliabile interporre tra il pennello e il materiale "azzoletti di carta giapponese cos0 da creare un "il9 tro a protezione dell’azione abrasiva, se pur in minima parte, del pennello.
PCN ml. *. APPLICAZIONE DI SOSPENSIONI DI IDROSSIDO DI CALCIO *a procedura sar rivolta, in modo particolare, agli intonaci di calce o alle pitture murali, allorc#= si mani"esteranno "enomeni di polverizzazione del colore o es"oliazione di strati pittorici cos0 da garantire sia la riade riadesio sione ne del del pigme pigmento nto sia della della pelli pellico cola la al suppo supporto rto.. Il preco preconso nsolid lidam amen ento to si baser baser sull’applicazione sull’applicazione di sospensioni, sospensioni, direttamente sulle super"ici, di soluzioni stabili d’idrossido di calcio in solventi inorganici %alcoli ali"atici&, le particelle veicolate dal solvente penetreranno all’interno delle porosit super"iciali cos0 da produrre un nuovo processo di presa all’interno della matrice. Il solvente sar da pre"erire all’ac!ua in !uanto !uest’ultima render la sospensione nettamente pi instabile provocando una velatura biancastra sulle super"ici trattate, inoltre il solvente avr il vantaggio di "ar decantare decantare l’idrossido di calcio in tempi pi lung#i %circa 3793> ore contro gli appena <:95: minuti delle soluzioni ac!uose&. In ogni caso se si vorr utilizzare l’ac!ua sar consigliabile "ormulare soluzioni utilizza utilizzando ndo ac!ua ac!ua distillat distillata. a. *e sospensi sospensioni oni potrann potranno o essere essere preparat preparate e con concent concentrazi razioni oni molto variabili in ragione del supporto da consolidare, consolidare, sar, comun!ue, comun!ue, consigliabile iniziare da sospensioni abbastanza diluite per poi spingersi a soluzioni pi concentrate "ino ad arrivare ad una crema di una certa consistenza. Il trattamento eseguito, eseguito, con l’ausilio di pennello a setola morbida, in una due o pi riprese, %intervallate gene general ralmen mente te da !ual !ualc#e c#e giorno giorno ed aumen aumentan tando do la conce concent ntraz razion ione e della della soluzi soluzione one&, &, "ino "ino ad assorbimento totale del supporto rientrer in !uelli di consolidamento corticale in !uanto le particelle, pur di ridotte dimensioni, non riusciranno a penetrare nel materiale in pro"ondit %ca. 8 mm&. *a pro9 cedura non risulter adatta per le super"ici c#e presentano depositi polverulenti o grassi, in !uanto sostanz sostanze e potenzia potenzialmen lmente te solubili solubili e pertanto pertanto di""ondi di""ondibili bili all’inte all’interno rno della della matrice matrice porosa. porosa. Su pitture pitture
murali o, pi in generale, su supporti particolarmente decoesi sar necessario interporre "azzoletti di carta giapponese c#e verranno rimossi dopo circa una ora dall’applicazione. le possibili possibili velature velature bianc#e bianc#e %c#e potrann potranno o emergere emergere anc#e solo dopo dopo poc#e poc#e ore d altrattamento& potranno essere eliminate %a meno c#e non sia previsto un successivo trattamento protet protettiv tivo o con con prodo prodotti tti a base base di calce calce tipo tipo scilab scilabatu ature re o velat velature ure alla alla calce calce&& con con spug spugna natur ture e o tamponature di ac!ua distillata o con impacc#i, di !ualc#e ora %circa 793: #& di polpa di cellulosa inumidita inumidita sempre da ac!ua ac!ua distilla distillata ta %per maggiori maggiori dettagli dettagli si rimanda rimanda agli agli articoli articoli speci"ici speci"ici sulle puliture&.
PCN ml. +. MICRO,INIEZIONI DI MISCELE A )ASSA PRESSIONE 1uesto tipo di operazione sar indirizzato verso la r iadesione iadesione di modeste parti di intonaco o scaglie di laterizio sollevate. 1ueste micro9iniezioni potranno essere e""ettuate in prossimit di piccole "essure, lacune o "ori gi presenti sulle super"ici intonacate, in assenza di !ueste si potranno creare dei micro"ori con l’ausilio di idonei punteruoli o micro9trapani manuali. Previa pulitura della "essurazione con una miscela di ac!ua deionizzata deionizzata ed alcool %643 in volume&, con lo scopo di creare dei canali nella parte retrostante e, al contempo, di veri"icare l’eventuale esistenza di lesioni o "ori da dove la miscela consolidante consolidante potrebbe "uoriuscire, si proceder all’iniezione, all’iniezione, con l’ausilio di normali siring#e di plastica %da 3: cc o 8: cc&, procedendo procedendo attraverso i "ori o le soluzioni di continuit poste nella parte pi bassa per poi avanzare, verso !uelle pi in alto. Per gli intonaci, se non diversamente speci"icato negli elaborati di progetto, si potr utilizzare iniezioni di una una misce miscela la compo composta sta da calce calce aerea aerea diluit diluita a con perce percentu ntuale ale del del 693: 693:; ; di resina resina acrili acrilica ca eventua eventualmen lmente te caricata caricata con carbona carbonato to di calcio calcio o metacaol metacaolino ino micronizz micronizzato ato ed addittiv addittivata ata con gluconato di sodio, o, nei casi di distacc#i pi consistenti %ad es. scaglie di laterizio&, con polvere di cocciopesto vagliata e lavata o sabbia silicea ventilata' in caso d’estrema urgenza o di murature umide, si potr utilizzare calce idraulica naturale N@* 8 esente da sali solubili, additivata con caric#e pozzolanic#e pozzolanic#e ventilate' in !uesto modo si potr ottenere un solido ancoraggio nel giro di 8:9<: minuti. All’operazione All’operazione di preconsolidamento preconsolidamento,, ad esempio, di una porzione consistente consistente d’intonaco d’intonaco spanciato c#e minaccia di distaccarsi totalmente totalmente dal supporto, supporto, sar utile a""iancare !uella di presidio provvisorio temporaneo temporaneo "acilmente realizzabile con la messa in opera, alla distanza di circa 89< cm, di un tavolato continuo in legno protetto nella "accia verso il manu"atto da un "oglio di alluminio o da un "ilm plastico in polietilene %tipo Domopak &' & ' in"i in"ine ne,, lo spaz spazio io tra tra pres presid idio io e l’in l’inte ter" r"ac acci cia a dell dell’i ’int nton onac aco o %prec %preced eden entem temen ente te protet protetto to con "oglio "oglio di allum allumini inio& o& sar sar riemp riempito ito da mater material iale e morbi morbido do tipo tipo gommapiuma %o in alternativa da sc#iuma di poliuretano&. le resine resine acrilic#e acrilic#e,, come del resto resto le emulsion emulsionii acrilic# acrilic#e e pure %ovvero %ovvero al 3::; 3::;&, &, potra potrann nno o essere essere utiliz utilizza zate te in dispe dispersi rsion one e ac!uo ac!uosa sa %ovver %ovvero o un miscu miscugli glio o eterog eterogen eneo eo contenente una percentuale variabile di resina acrilica o di emulsione acrilica pura& sia come legante per pigmenti naturali e2o sintetici in polvere, sia come additivo per malte da sigillatura o iniezione %se non diversamente speci"icato per un impasto di calce ed inerti in rapporto di 34< si aggiunger 693:; di emulsione acrilica& con"erendo a !uesti impasti un pi veloce indurimento in super"icie, un miglio9 ramento delle caratteristic#e "isico9c#imic#e %tenacit, durezza, resistenza nel tempo ed agli agenti c#imici, resistenza all’abrasione, alla trazione, alla compressione, alla "lessione, all’impatto ed agli e""etti del gelo& e un netto aumento di adesivit su materiali !uali laterizio, legno e cemento.
ASPORTAZIONI AS
OPERAZIONI DI ASPORTAZIONE- DEMOLIZIONE E SMONTAGGIO
AS 1. GENERALITÀ *e operazioni di demolizioni e smontaggi dovranno essere con"ormi a !uanto prescritto nel /PR gennaio 3B67, n.375 %in modo particolare negli articoli 3:, 7>, :, 3, 8, <, 5, 6, 7&. *e demolizioni e2o le asportazioni totali o parziali di murature, intonaci, solai ecc., nonc#= l’operazione di soppressione di stati pericolosi in "ase critica di crollo, anc#e in presenza di manu"atti di pregevole valore storico9arc#itettonico, dovranno essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni, al "ine sia di non provocare eventuali danneggiamenti alle residue strutture, sia di prevenire !ualsiasi in"ortunio agli addetti al lavoro' dovranno, inoltre, essere evitati incomodi, disturbi o danni collaterali. Particolare attenzione dovr essere "atta allo scopo di evitare la "ormazione d’eventuali zone d’instabilit strutturale. Sar divieto demolire murature superiori ai 6 m d’altezza senza l’uso d’idonei ponti di servizio indipendenti dalla struttura oggetto d’intervento. Per demolizioni da 8 m a 6 m d’altezza sar obbligo, per gli operatori, indossare idonee cinture di sicurezza complete di bretelle e "uni di trattenuta. Sar assolutamente interdetto4 gettare dall’alto i materiali, i !uali dovranno essere, necessariamente, trasportati o meglio guidati a terra, attraverso idonei sistemi di canalizzazione %ad es. tubi modulari telescopici& la cui estremit in"eriore non dovr risultare ad altezza maggiore di 8 m dal livello del piano di raccolta' l’imboccatura superiore del canale, dovr, inoltre, essere protetta al "ine di evitare cadute accidentali di persone o cose. gni elemento del canale dovr imboccare !uello successivo e, gli eventuali raccordi, dovranno essere opportunamente rin"orzati. Il materiale di demolizione costituito da elementi pesanti od ingombranti %ad es. la carpenteria lignea&, dovr essere calato a terra con idonei mezzi %gru, montacaric#i ecc.&. Al "ine di ridurre il sollevamento della polvere prodotta durante i lavori sar consigliabile bagnare, sia le murature, sia i materiali di risulta. Prima dell’inizio della procedura dovr, obbligatoriamente, essere e""ettuata la veri"ica dello stato di conservazione e di stabilit delle strutture oggetto di intervento e dell’eventuale in"luenza statica su strutture corrispondenti, nonc#= il controllo preventivo della reale disattivazione delle condutture elettric#e, del gas e dell’ac!ua onde evitare danni causati da esplosioni o "olgorazioni. Si dovr, inoltre, provvedere alle necessarie opere di puntellamento ed alla messa in sicurezza temporanea %mediante idonee opere provvisionali& delle parti di manu"atto ancora integro o pericolanti per le !uali non saranno previste opere di rimozione. Sar, inoltre, necessario delimitare ed impedire l’accesso alla zona sottostante la demolizione %mediante tavolato ligneo o d’altro idoneo materiale& ed allestire, in corrispondenza dei luog#i di transito o stazionamento, le doverose protezioni e barriere parasassi %mantovane& disposte a protezione contro la caduta di materiali minuti dall’alto. *’accesso allo sbocco dei canali di scarico del materiale di demolizione per le operazioni di carico e trasporto dovr essere consentito soltanto dopo c#e sar sospeso lo scarico dall’alto. Preliminarmente all’asportazione ovvero smontaggio di elementi da ricollocare in situ sar indicato il loro preventivo rilevamento, classi"icazione e posizionamento di segnali atti a "acilitare la "edele ricollocazione dei manu"atti. 1uesto tipo di procedura dovr essere strettamente limitata e circoscritta alle zone ed alle dimensioni prescritte negli elaborati di progetto. Nel caso in cui, anc#e per l’eventuale mancanza di puntellamenti o di altre precauzioni, venissero asportate altre parti od oltrepassati i con"ini "issati, si dovr provvedere al ripristino delle porzioni indebitamente demolite seguendo scrupolosamente le prescrizioni enunciate negli articoli speci"ici. Tutti i materiali riutilizzabili %mattoni, pianelle, tegole, travi, travicelli ecc.& dovranno essere opportunamente calati a terra, scalcinati, puliti %utilizzando tecnic#e indicate dalla /.*.&, ordinati e custoditi, nei luog#i di deposito c#e saranno segnati negli elaborati di progetto %in ogni caso dovr essere un luogo pulito, asciutto, coperto eventualmente con teli di pvc e ben ventilato' sar, inoltre,
consigliabile non "ar appoggiare i materiali di recupero direttamente al contatto con il terreno interponendovi apposite pedane lignee o cavalletti metallici&, usando cautele per non danneggiarli, sia nelle operazioni di pulitura, sia in !uelle di trasporto e deposito. /etti materiali, se non diversamente speci"icato negli elaborati di progetto, resteranno tutti di propriet della stazione appaltante, la !uale potr ordinare all’appaltatore di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati. I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e2o rimozioni dovranno sempre essere trasportati %dall’appaltatore& "uori dal cantiere, in depositi indicati ovvero alle pubblic#e discaric#e nel rispetto delle norme in materia di smaltimento delle macerie, di tutela dell’ambiente e di eventuale recupero e riciclaggio dei materiali stessi. Per demolizioni di notevole estensione sar obbligo predisporre un adeguato programma nel !uale verr riportato l’ordine delle varie operazioni.
AS . INDAGINI PRELIMINARI "ACCERTAMENTO S$LLE CARATTERISTICE COSTR$TTI'E, STR$TT$RALI% Prima di iniziare !ualsiasi procedura di demolizione e2o rimozione e, pi in generale, !ualsiasi procedura conservativa e non %specialmente su manu"atti di particolare pregio storico9arc#itettonico& sar opportuno operare una serie di indagini diagnostic#e preventive "inalizzate alla sistematica e scienti"ica ac!uisizione di dati inerenti la reale natura del materiale e il relativo stato di conservazione. Sar, pertanto, necessario redigere una sorta di pre9progetto capace di "ar comprendere il manu"atto, interessato dall’intervento, nella sua totalit e complessit. Tali dati risulteranno utili al "ine di poter ricostruire le stratigra"ie murarie cos0 da procedere in maniera corretta e attenta. Il progetto d’indagine diagnostica non dovr, soltanto, anticipare l’intervento vero e proprio, ma ne dovr "ar parte, guidando i lavori previsti, veri"icandone la validit, indicando, casomai, nuove soluzioni.
AS &. DEMOLIZIONE DI STR$TT$RE M$RARIE DI #ONDAZIONE *a demolizione parziale o totale d’elementi di "ondazione avverr a mano o con l’ausilio di piccoli mezzi meccanici %ad es. piccoli martelli pneumatici& in "unzione del materiale, delle dimensioni, della tipologia e della sicurezza. 1uando sar possibile il manu"atto da demolire dovr essere reso agibile da ogni lato %avendo cura perC di non scalzare l’intera struttura& mediante precedente scavo a sezione obbligata del terreno circostante pre"eribilmente eseguito a mano o con l’ausilio di piccoli scavatori %per maggiori speci"ic#e si rimanda a !uanto indicato agli articoli speci"ici sugli scavi& e successive opere di sbatacc#iature al "ine di eludere eventuali "rane. *e suddette sbatacc#iature dovranno essere controllate periodicamente, specialmente in seguito a piogge o gelate ed, eventualmente, incrementate se necessario. *a procedura si attuer dall’alto verso il basso %tenendo sempre ben presente il ruolo strutturale dell’elemento interessato e delle eventuali azioni di spinta, di controspinta o di contenimento c#e esso esercita rispetto ad altre strutture o al terreno& per modesti cantieri, in senso longitudinale allorc#= il manu"atto oggetto di intervento costituisca contrasto con il terreno, c#e non sia contemporaneamente o anteriormente rimosso. Precedentemente alla demolizione si render necessario costituire un presidio d’opere provvisionali atte sia alla puntellazione delle eventuali strutture adiacenti o limitro"e, sia alla puntellazione del terreno' inoltre, per altezze superiori a 3,6: m, sar opportuno costituire dei ponti di servizio indipendenti dall’opera da demolire.
AS sm. (. DEMOLIZIONE DI STR$TT$RE M$RARIE *a demolizione delle murature, di !ualsiasi genere esse siano, dovr essere preceduta da opportuni saggi per veri"icare la tipologia ed il reale stato di conservazione. Dli operatori addetti alla procedura dovranno lavorare su ponti di servizio indipendenti dal manu"atto in demolizione4 non si potr intervenire sopra l’elemento da demolire se non per altezze di possibile caduta in"eriore ai 8 m. Nel caso di demolizioni di murature soprastanti il perimetro di solai o strutture a sbalzo sar indispensabile attuare ogni cautela al "ine di non innescare, di conseguenza alla diminuzione del grado d’incastro, eventuali cedimenti od improvvise cadute delle strutture %anc#e sotto caric#i limitati o per solo peso proprio&. Particolare attenzione dovr essere "atta in presenza di tiranti annegati nella muratura oggetto di intervento' una loro involontaria rottura, o !uantomeno lesione, potrebbe innescare "enomeni di dissesto non previsti in "ase di progetto pertanto, in presenza di tali dispositivi, sar opportuno operare con la massima cautela liberando perimetralmente la catena e proteggendola da eventuali cadute di materiali c#e potrebbero compromettere il suo tiraggio.
AS sm. (.1. Str/tt/re 0ortati e!o colla2orati Previa esecuzione di tutte le procedure preliminari %saggi, puntellamenti, opere di contra""ortatura ecc.& al "ine di individuare esattamente tutti gli elementi c#e saranno direttamente od indirettamente sostenuti dalle strutture portanti o collaboranti oggetto d’intervento %al "ine di eludere crolli improvvisi e2o accidentali&, la demolizione di setti murari portanti in mattoni pieni, in pietra o misti dovr procedere dall’alto verso il basso per successivi cantieri orizzontali di estensione limitata %cos0 da controllare l’avanzare dei lavori e le loro eventuali conseguenze nelle zone limitro"e&' di norma i blocc#i non dovrebbero superare i !uattro mattoni od analoga dimensione, !uando si tratta di pietre od altro materiale %circa 3:936 g&, cos0 da consentire la rimozione e la manovrabilit diretta da parte del singolo operatore. *a rimozione sar pre"eribilmente eseguita manualmente con l’ausilio di mazzetta e scalpello %ovvero punta o rasc#ino& oppure, se l’apparecc#io presenta elevata compattezza, con scalpello meccanico leggero' solo in casi particolari e sempre sotto prescrizione della /.*. si potr utilizzare il piccone, mentre dovr essere bandito l’uso di strumenti a leva.
AS sm. (.. Trame33at/re *a demolizione parziale e2o totale di tramezzature seguir le modalit descritte per la procedura riguardante le strutture portanti e collaboranti' spesso, in"atti, semplici tramezzi in mattoni pieni od anc#e "orati apparentemente destinati a portare esclusivamente se stessi, si possono rilevare dei rompitratta, ovverosia l’in"lessione %con la conseguente de"ormazione& della struttura lignea del solaio sovrastante potrebbe, di "atto, aver tras"ormato il tramezzo devolvendogli, almeno in parte, un incarico strutturale, spesso imprevisto, ma, in certe circostanze, essenziale alla stabilit del manu"atto. $na demolizione arbitraria di un tramezzo di !uesto tipo potrebbe, pertanto, portare anc#e al collasso delle strutture orizzontali.
AS ca. *. DEMOLIZIONE DI STR$TT$RE A TELAIO IN C.A. Nel caso di demolizione parziale di strutture a telaio in c.a. dovranno essere precedentemente rimosse completamente le eventuali tramezzature e tamponature al "ine di evitare la possibilit di crollo spontaneo d’elementi scarsamente collegati' inoltre una volta liberata la struttura portante dalle tamponature sar pi "acilmente valutabile la scelta dei punti da cui iniziare la demolizione. /urante la demolizione %c#e avverr con l’ausilio di piccoli martelli pneumatici&, in special modo di travi, si render necessario il controllo ripetuto della direzione delle armature c#e, se posizionate in maniera errata rispetto alla collocazione teorica, potranno indicare le reali sezioni di minor resistenza.
AS so. +. SMONTAGGIO DI STR$TT$RE ORIZZONTALI *a demolizione delle strutture orizzontali dovr essere eseguita mediante la realizzazione di ponti di lavoro e d’opere di protezione %teli, pannelli rigidi ecc.& per evitare, sia la caduta di materiale, sia !uella degli addetti ai lavori' procedendo con ordine si provveder a rimuovere tutte le eventuali travature, cornici, pro"ilati ecc. *a preparazione delle puntellature, necessarie per sostenere le parti c#e dovranno restare in opera, dovr essere eseguita con particolare cura, cos0 come tutti gli accorgimenti "inalizzati al non deterioramento dei materiali riutilizzabili, come, ad esempio, la c#iusura accurata dei "ori delle vecc#ie imposte, non idonee per la nuova struttura' si dovr, inoltre, porre attenzione ad e""ettuare lo scarico immediato dei materiali di risulta evitando !ualsiasi accumulo o caduta di materiali sugli orizzontamenti sottostanti. In presenza di tiranti annegati nelle solette delle strutture orizzontali si seguiranno le disposizioni prescritte nell’articolo sulla demolizione di strutture murarie.
AS so. +.1. Solai 0iai *o smontaggio dei solai piani avverr seguendo in senso inverso le "asi esecutive del montaggio' demoliti o smontati pertanto i pavimenti %si rimanda all’articolo speci"ico& si proceder a rimuovere il sotto"ondo e l’eventuale caldana, avanzando di seguito con lo scempiato c#e potr essere costituito da mezzane, tavelloni, tavolato di legno o da voltine in mattoni %"orati o pieni& od ancora pignatte o volterrane previa dislocazione di idonei tavolati in legno %spessore minimo <95 cm, larg#ezza minima 5:96: cm& od altro materiale atto al sostegno degli operatori. *a carpenteria lignea %travi, travetti e travicelli& dovr essere s"ilata dagli appoggi evitando di "are leva sulle murature mediante opportune disposizioni !uali4 puntellamenti, sospensioni %mediante utilizzo di idonei apparecc#i di sollevamento o montacaric#i& od eventuale taglio a "ilo muro in corrispondenza dell’appoggio, lasciando le teste all’interno della muratura %successivamente si dovr provvedere alla loro rimozione&. Particolare atten9 zione dovr essere "atta nel caso di smontaggio di solai precedentemente consolidati come, ad esempio, travi munite di sta""e metallic#e di ancoraggio alla muratura perimetrale' in !uesto caso la trave, essendosi tras"ormata in catena, contribuisce direttamente alla stabilit dei setti murari' andr, pertanto, evitato il semplice (s"ilamento) delle travi dalle loro sedi al "ine di evitare eventuali degradi irreparabili o dissesti imprevisti alle murature %si vedano gli articoli speci"ici sugli ancoraggi dei solai alle murature e sul collegamento "ra solai complanari e contigui&. Nel caso in cui gli elaborati di progetto prevedano uno smontaggio preordinato al recupero del materiale assumer notevole importanza l’eventuale presenza di connessioni tra degli elementi costitutivi il solaio. *a presenza di c#iodi o viti tira""ondi ric#ieder, in"atti, particolari cautele e l’adozione di idonei strumenti al "ine di evitare ulteriori degradi alle strutture lignee. /i norma, !uando si dovranno demolire solai sovrapposti, si proceder, se non diversamente speci"icato dagli elaborati di progetto, dall’alto verso il basso.
AS so. +.. Str/tt/re 4oltate *o smontaggio delle strutture voltate si distinguer in rapporto alla tipologia ed all’apparecc#iatura della volta, alla natura del dissesto ed alle condizioni d’ambito. Previa esecuzione di (saggi di scopertura) %al "ine di ricavare le in"ormazioni necessarie& e la messa in opera d’idonei puntellamenti %ad es. strutture provvisorie di centinatura& e sbatacc#iature atte non solo ad agevolare l’operazione in oggetto ma anc#e a garantire la stabilit dei manu"atti con"inanti %in modo particolare dovr essere posta molta attenzione a controbilanciare l’assenza di spinta esercitata dalla volta da (smontare) o demolire& si proceder alla demolizione della volta4 per volte in laterizio in "oglio a crociera, a vela od a padiglione la procedura di smontaggio dovr iniziare, sempre, dalla c#iave e seguire un andamento a spirale, cos0 come nel caso di volte a botte con apparecc#iatura a spina di pesce diritta o spina reale' mentre per le volte a botte, a botte con teste a padiglione, o a sc#i"o con apparecc#iature con "ilari longitudinali o trasversali si proceder per cantieri "rontali avanzando dal centro verso le imposte.
AS so. +.&. Str/tt/re i aggetto *o smontaggio di parti a sbalzo %cornicioni di gronda, balconi, gradini ecc.& seguir le procedure riguardanti i solai' occorre, tuttavia, precisare c#e l’eventuale demolizione di porzioni soprastanti il punto di incastro potrebbe diminuire il momento con la conseguente improvvisa caduta %per peso proprio& del manu"atto a sbalzo. Per evitare tale "enomeno sar indicato prevedere opportune opere di presidio degli elementi aggettanti, prima di procedere alla rimozione delle strutture soprastanti. *e unit originarie a sbalzo, o !uelle c#e si dovessero trovare in !uesta situazione a causa di opere parziali di demolizione, dovranno essere celermente rimosse da posizioni instabili e2o pericolanti in al9 trettante collocazioni sicure e stabili.
AS so. +.(. Collegameti 4erticali *o smontaggio parziale o totale delle strutture di collegamento verticale seguir le modalit precedentemente descritte agli articoli dei solai piani o delle strutture voltate nel caso di scale in muratura costruite su strutture di sostegno a volta, "ermo restando c#e dovr sempre essere coperta la stabilit complessiva utilizzando, eventualmente, opere di puntellamento. $na speci"ica propria delle scale riguarda i gradini a sbalzo i !uali, se non adeguatamente puntellati, non potranno essere utilizzati come piano di lavoro, !uando sia in atto la demolizione dei muri soprastanti l’incastro %si veda la demolizione di strutture murarie&. *e scale, come del resto gli altri orizzontamenti, non dovranno essere, in ogni caso, caricate con materiali di risulta.
AS so. +.*. Mati e str/tt/re di co0ert/ra *o smontaggio della copertura proceder, !uando sar possibile, dall’intradosso4 contrariamente gli addetti dovranno lavorare su appositi tavolati di ripartizione posti sull’orditura principale, mai su !uella secondaria. Allorc#= l’altezza di possibili cadute sul piano sottostante superi i 8 m si dovr, necessa9 riamente, predisporre un sotto piano di lavoro' !ualora non sia possibile mettere in opera detto sottopalco sar obbligo munirsi d’apposite cinture di sicurezza. *o smontaggio e la scomposizione della carpenteria principale %arcarecci, terzere, puntoni, capriate ecc.& !ualun!ue sia il materiale legno, "erro o c.a., seguir la procedura inversa a !uella della messa in opera, ovverosia prima si smonteranno a mano le canne "umarie ed i comignoli, poi il manto di copertura %le tegole saranno asportate a sezione, simmetricamente da una parte e dall’altra, procedendo dal colmo verso le gronde avendo cura di non rompere o danneggiare i singoli pezzi&, il sotto"ondo e lo scempiato di mezzane od il tavolato ligneo, in seguito si passer a s"ilare l’orditura minuta e2o media %travicelli, correnti, morali, palombelli, mezzanelle ecc.& e, per ultimo, !uella principale c#e dovr essere imbracata e calata a terra mediante idonei dispositivi %gru, paranc#i, montacaric#i ecc.&. Particolare attenzione si dovr avere in presenza di eventuali connessioni %c#iodature, cavicc#i, gattelli lignei, piastrine metallic#e di ancoraggio ecc.& presenti tra le varie orditure o tra gli elementi della medesima orditura od ancora tra l’orditura principale e la muratura d’imposta. Il loro smontaggio ric#ieder, in"atti, particolari cautele e l’adozione d’idonei strumenti al "ine di evitare ulteriori degradi delle strutture lignee o delle murature %ad es. per s"ilare i c#iodi dalle assi di un tavolato si potr tranciare le teste e segare i gambi o, in alternativa, esercitare una trazione sull’elemento da rimuovere, in corrispondenza della giunzione, s"ruttando il principio della leva ed utilizzando a tale scopo strumenti !uali tenaglie, scalpelli ecc. avendo cura di non danneggiare, n= la tavola dell’assito da rimuovere, n= il travicello cui sar ancorata&. *o smontaggio di carpenteria lignea complessa %ad es. le capriate& oppure !uello inerente gli elementi di "initura intradossale dovr essere, necessariamente, preceduto da un preciso rilievo degli elementi costitutivi e delle reciproc#e connessioni oltre c#e, naturalmente, dalla loro numerazione e cataloga9 zione. Nel caso di smontaggio di cornicioni di gronda a sbalzo, siano !uesti ancorati all’ultimo solaio o, pi "re!uentemente, trattenuti dal peso del coperto sar opportuno attenersi a !uanto prescritto all’articolo speci"ico riguardante le strutture in aggetto.
AS 5. ASPORTAZIONE DI INTONACI *a procedura di rimozione dovr, necessariamente, sempre essere preceduta da un’operazione di (saggiatura) preventiva eseguita mediante percussione sistematica con le nocc#e della mano sulla muratura al "ine di individuare con precisione le zone compatte e per delimitare %ad es. con un segno tratteggiato a gesso& il perimetro di !uelle in "ase di distacco %zone gon"iate e "ormanti (sacc#e)&. *’asportazione parziale o totale degli intonaci dovr essere eseguita rimuovendo accuratamente dalla super"icie degradata, per strati successivi, tutto lo spessore dell’intonaco "ino ad arrivare al vivo della muratura senza perC intaccare il supporto murario c#e, alla "ine dell’intervento, si dovr presentare integro senza visibili scanalature e2o rotture degli elementi componenti l’apparecc#io murario. *’azione dovr, !uindi, essere sempre controllata e limitata alla rimozione dell’intonaco senza intaccare la muratura di supporto ed eventuali aree vicine da conservare. *a demolizione dovr procedere dall’alto verso il basso rimuovendo porzioni limitate e di peso modesto ed eliminando manualmente lembi d’intonaco rigon"iati di notevole spessore. *a procedura sar, pre"eribilmente, eseguita con mezzi manuali %mediante mazzetta, punta e scalpello oppure martelline&' allorc#= la durezza dello strato di intonaco o l’estensione delle super"ici da rimuovere lo esigessero potranno essere utilizzati anc#e mezzi meccanici di modeste dimensioni %vibroincisori o piccoli martelli pneumatici& "ermo restando di "are particolare attenzione, in "ase esecutiva, a non intaccare il supporto murario od altre super"ici non interessate alla procedura. /urante l’operazione d’asportazione si dovr avere cura di evitare danneggiamenti a serramenti, pensiline, parapetti e a tutti i componenti edilizi %stucc#i, modanature, pro"ili da conservare ecc.& nelle vicinanze o sottostanti la zona d’intervento. Nel caso in cui si dovesse intervenire su di un particolare decorativo da ripristinare, %ad es. "inte bozze di bugnato o cornici marcapiano ecc.& sar obbligo, prima della rimozione, eseguire un attento rilievo ed un eventuale successivo calco %in gesso o in resina& al "ine di poterlo riprodurre in maniera corretta. Il materiale di scarto, %soprattutto in presenza di intonaci a calce&, se non diversamente speci"icato dalla /.*., dovr essere recuperato, mediante la disposizione di idoneo tavolato rivestito da teli di nFlon, e custodito in pile accuratamente coperti %per proteggerli dagli agenti atmos"erici& al "ine di riutilizzarlo per la messa in opera di eventuali rappezzi. *’operazione di spicconatura terminer con pulizia di "ondo a mezzo di scopinetti e2o spazzole di saggina, con lo scopo di allontanare dalla muratura tracce di sporco e residui pulverulenti.
AS 6. RIMOZIONE E SMONTAGGIO DI PA'IMENTI *a rimozione dei pavimenti dovr essere eseguita, pre"eribilmente, con mezzi manuali %mazzetta e scalpello& o, in presenza di battuti %di cemento o di graniglia& o pastelloni alla veneziana particolarmente tenaci, con l’ausilio di martelli da taglio o, in alternativa e solo sotto esplicita ric#iesta della /.*. modesti mezzi meccanici. In ogni caso l’operazione dovr essere limitata al solo pavimento ed alla malta di allettamento. Il restante sotto"ondo dovr essere pulito e spianato accuratamente eliminando !ualsiasi irregolarit. Gisogner, inoltre, prestare molta attenzione agli impianti posti sotto il pavimento, dei !uali si dovr, necessariamente, curarne il ripristino nel caso di rottura causata durante le demolizioni. Nell’eventualit in cui gli elaborati di progetto prevedano uno smontaggio preordinato al recupero del materiale assumer notevole importanza la cura dello smontaggio4 in !uesto caso sar, per ovvie ragioni, bandito l’uso di mezzi meccanici %ad es. martelli pneumatici& e la procedura avr inizio laddove si presenter una soluzione di continuit %ad es. rottura dell’elemento o mancanza di "uga& procedendo di conseguenza. A seconda del tipo e della consistenza della giunzione tra gli elementi si sceglieranno gli strumenti e le tecnic#e pi idonee, "ermo restando la cura di non danneggiare gli elementi stessi e !uelli limitro"i4 H unione mediante in"issione a "orza %ad es. pavimentazioni in cubetti di por"ido, in ciottoli di "iume ecc.&4 si potranno rimuovere gli elementi con l’uso di leve'
H unioni c#iodate %ad es. tavolati, par!uet ecc.&4 si potranno s"ilare i c#iodi mediante tenaglie o pinze, tranciare le teste ed i gambi dei c#iodi o, in alternativa, si potr esercitare una trazione sull’elemento da rimuovere, in corrispondenza della giunzione, s"ruttando il principio della leva ed utilizzando a tale scopo strumenti !uali tenaglie, scalpelli ecc.' H unioni mediante collanti o malte %ad es. mattonati, lastre lapidee ecc.& si proceder mediante punte e scalpelli utilizzandoli come leve ponendo attenzione a non spezzare l’elemento da asportare' H unioni continue %ad es. battuti di graniglia, pastelloni veneziani ecc.& si potr intervenire solo attraverso il taglio meccanico %con l’ausilio di seg#e circolari e "lessibili& di porzioni, previa la loro individuazione e numerazione in "ase di rilievo. Il taglio %eventualmente guidato da appositi segnali guida o da carrelli& dovr evitare di pregiudicare i contorni al "ine, sia di rendere possibile il successivo accostamento dei pezzi in "ase di rimontaggio, sia di non avere eccessive "ug#e e linee irregolari di giuntura. *’operazione di smontaggio dovr essere preceduta da un accurato rilievo dello stato di "atto del pavimento con conseguente numerazione dei pezzi e segnatura delle "acce combacianti, nel caso in cui la disposizione degli elementi dovesse seguire uno speci"ico disegno oppure laddove si abbia a c#e "are con pezzi speciali per "orma e dimensioni inseriti in un disegno esente da sc#emi "issi e ripetitivi. Sar consigliabile, nonc#= vantaggioso, tenere conto nella numerazione e marcatura dei singoli elementi e l’ordine con cui gli stessi verranno disancorati e rimossi dal supporto, cos0 da organizzare una corretta se!uenza operativa necessaria al rimontaggio.
AS 7. RIMOZIONE E SMONTAGGIO DI RI'ESTIMENTI LAPIDEI *a procedura di smontaggio di pannelli lapidei dovr necessariamente adottare, ogni volta, la metodologia, la tecnica e gli strumenti pi consoni per separare i componenti di ancoraggio c#e potranno variare dalle unioni con c#iodature, perni e zanc#e in "erro a mastici e malte adesive. 1ualsiasi procedura sar adottata l’operazione di smontaggio dovr essere preceduta da un accurato rilievo dello stato di "atto delle lastre di rivestimento, con conseguente numerazione dei pezzi e segnatura delle "acce combacianti tenendo conto dell’ordine secondo cui gli elementi saranno disancorati dal supporto, cos0 da "acilitare l’organizzazione di una corretta se!uenza operativa indispensabile per l’eventuale rimontaggio. In !uesta "ase sar, inoltre, necessario sia valutare le dimensioni e il peso dei singoli manu"atti da rimuovere %ovvero delle parti risultanti dallo smontaggio&, sia veri"icare se lo smontaggio possa interessare il singolo elemento o pi elementi contemporaneamente %ad es. il caso in cui la singola lastra sia collegata o composta con altri pezzi&. In linea generale si dovr evitare il pi possibile di ricorrere all’uso di tagli, se !uesti non potessero essere evitati si dovr cercare di e""ettuarli %mediante l’ausilio di "rullini elettrici manuali muniti di idoneo disco in ragione della consistenza del litotipo da tagliare& in punti appropriati come, ad esempio, sulla stuccatura del giunto tra lastra e torello o nella giuntura d’angolo di due pannelli, "acendo attenzione a non danneggiare i bordi cos0 da rendere possibile il loro successivo raccostamento. Precedentemente alla rimozione, sar necessario predisporre idonea attrezzatura di sollevamento e calo a terra in ragione del peso e della manovrabilit delle lastre %ad es. montacaric#i&. Allo stesso tempo, potr risultare utile realizzare dei presidi di sostegno ed un’opportuna operazione di preconsolidamento degli elementi %si vedano gli articoli speci"ici& a""inc#= il loro smontaggio possa avvenire in piena sicurezza e tutela degli operatori e dei pannelli stessi. *a prima operazione di smontaggio vero e proprio sar !uella di rimuovere gli elementi %perni, zanc#e ecc.& o i materiali %malte, mastici ecc.& c#e garantiscono la connessione dei pannelli alla struttura muraria. Nel caso di elementi metallici !uesta operazione potr avvenire4 se sono di modeste dimensioni %ad es. c#iodature&, esercitando sugli elementi una controllata trazione s"ruttando il principio della leva, mentre, se si tratta di elementi di una certa consistenza %ad es. zanc#e in "erro&,
ricorrendo al taglio c#e consente una "acile asportazione successiva' in ogni caso, !uesta operazione, dovr essere realizzata avendo cura di non danneggiare il pannello lapideo. Prima di distaccare del tutto il pannello dal supporto, la lastra dovr essere messa in sicurezza imbracandola con idonei nastri telati collegati all’organo di posa a terra. Se non diversamente speci"icato negli elaborati di progetto, la procedura avr inizio partendo da un elemento privo di decorazioni gi sconnesso o degradato cosicc#=, in caso di perdita, non verr a mancare una parte rilevante del rivestimento, altrimenti si potr iniziare da un pannello %anc#’esso privo di decorazioni o appartenente ad eventuali disegni di rivestimento& posto in posizione de"ilata' sovente, in"atti, la prima operazione di smontaggio puC comportare la rottura o la perdita del pannello.
AS ti. 18. ASPORTAZIONE DI TINTE AS ti. 18.1. Rasc9iat/ra 0ar3iale di tite *a procedura #a lo scopo di rimuovere parziali strati di coloriture staccate o in "ase di distacco %coloriture organic#e& evitando di intaccare gli strati super"iciali del sotto"ondo nonc#= eventuali coloriture ancora ben aderenti al supporto %soprattutto !uando si tratta di coloriture inorganic#e&. Prima di procedere con l’intervento di rasc#iatura dovranno essere eseguite delle prove preliminari circoscritte a pi punti della super"icie da asportare in modo da poter veri"icare l’e""ettiva adesione della tinta al supporto' per !uesto risulter opportuno realizzare campioni, di 3: cm di lato, suddivisi, a loro volta, in porzioni di grandezza variabile %da 8 mm a 3 cm di lato&, tramite l’ausilio di rig#e metalli9 c#e. Nel caso in cui le parti c#e si distaccano conseguentemente all’operazione di !uadrettatura risultino in"eriori al 8:; della super"icie campione potr essere realizzata una rasc#iatura parziale, contrariamente, in ri"erimento a !uanto prescritto dalla /.*., la rasc#iatura potr essere anc#e totale. *’operazione di rasc#iatura dovr essere realizzata ricorrendo a mezzi meccanici %spatole, rasc#ietti, bisturi ecc.& "acilmente controllabili e non traumatici per il supporto. In presenza di rinvenimenti di strati sottostanti di pitture organic#e la procedura potr essere ripetuta cos0 da poter valutare l’eventuale possibilit di rimuoverli.
AS ti. 18.. Rasc9iat/ra totale di tite *’operazione di rasc#iatura totale della tinta dovr, necessariamente, essere preceduta sia dalle indagini preliminari esplicate nella procedura inerente la rasc#iatura parziale di tinte sia da ulteriori accertamenti diagnostici e stratigra"ici4 per !uesto l’Appaltatore dovr provvedere a "ornire la strumentazione idonea per consentire tali veri"ic#e in ri"erimento a !uanto riportato negli speci"ici articoli. *’intervento, poic#= potr essere compiuto oltre c#e meccanicamente %seguendo le indicazioni riportate nella procedura di rasc#iatura parziale& anc#e c#imicamente o a "iamma, potr essere e""ettuato solo dopo aver comprovato l’e""ettiva tenuta del supporto a stress c#imici e termici. *a sele9 zione della metodologia di rimozione %c#imica o a "iamma& potr essere "atta solo dopo aver eseguito delle prove campione sulla super"icie in modo da poter essere in grado di comparare il risultato raggiunto dalle diverse risoluzioni valutandone, al contempo, i relativi vantaggi e svantaggi. Raschiatura chimica *a rasc#iatura con sistemi c#imici prevedr la stesura super"iciale di prodotti decapanti ricorrendo all’uso di pennelli' i prodotti dovranno essere prescelti seguendo le speci"ic#e indicazioni della /.*., e applicati previa protezione di tutto ciC c#e potrebbe danneggiarsi durante l’applicazione del prodotto. Il decapante verr applicato e tenuto in opera in ri"erimento a !uanto desunto dalle prove preliminari eseguite sui campioni. A reazione avvenuta il prodotto dovr essere rimosso dalla super"icie, mediante strumentazione meccanica %rasc#ietti&. *a super"icie dovr essere, in"ine, lavata %seguendo le indicazioni riportate negli speci"ici articoli& cos0 da asportare !ualsiasi traccia residua di decapante evitandone l’essiccazione sul supporto. Raschiatura a fiamma *a rasc#iatura a "iamma potr essere realizzata mediante l’utilizzo di bombole di DP* e di sistemi di erogazione della "iamma %con"ormi alla normativa antincendio e di sicurezza&. *a super"icie di
intervento dovr essere riscaldata "ino a c#e la tinta da asportare non risulti annerita o rigon"ia %prestando particolare attenzione a non procurare bruciature o annerimenti al supporto&' a !uesto punto, ricorrendo all’utilizzo di spatole o rasc#ietti, si proceder alla rasc#iatura. *a super"icie dovr essere, in"ine, lavata %seguendo le indicazioni riportate negli speci"ici articoli& cos0 da asportare !ualsiasi traccia residua.
AS om. 11. ASPORTAZIONE OPERE M$SI'E AS om. 11.1. Distacco di o0ere m/si4e a :se3ioi; *a procedura di stacco del mosaico prevede la rimozione dello strato di tessere con uno o pi strati di malta di sotto"ondo. Prima di procedere con l’intervento + opportuno realizzare4 la documentazione "otogra"ica generale e dettagliata, la pulitura della super"icie mosaicata %seguendo !uanto riportato nelle speci"ic#e procedure& cos0 da asportare eventuali impurit presenti sulle tessere e nelle giunture e il rilievo (critico) gra"ico dell’intero mosaico utilizzando carta trasparente posta direttamente a contatto con la super"icie. Il rilievo dovr riportare4 il tracciato compositivo, eventuali lacune, avvallamenti e !uant’altro risulti signi"icativo per documentare lo stato conservativo della super"icie nonc#= i punti di taglio %identi"icati nel pieno rispetto della composizione "igurale&, nel caso in cui si operi una separazione con (c#iassolatura) %divisione programmata&. *a separazione potr avvenire anc#e a (puzzle), operando lo stacco tenendo conto delle discontinuit gi presenti sulla super"icie. *o stacco con c#iassolatura dovr prevedere la divisione dell’area in parti uguali %dimensionalmente de"inite dalla /.*.& numerate e la rimozione di alcuni "ilari di tassellato lungo le linee di taglio' le parti rimosse dovranno essere incollate nella loro esatta posizione sul rilievo c#e riporta lo sc#ema del reticolo in scala 343. Potr essere utile realizzare anc#e uno sc#ema dello stacco in scala ridotta sul !uale riportare la !uota del piano di calpestio e tutte le annotazioni necessarie al "ine di garantire la buona riuscita dell’operazione. gni area identi"icata dovr essere analizzata accuratamente in modo da rilevare possibili discontinuit super"iciali poic#= la super"icie per lo stacco dovr presentarsi il pi possibile solidale4 per !uesto si dovr provvedere a colmare le lacune, causate dalla mancanza di tessere, con una malta magra %removibile dopo aver e""ettuato l’operazione di stacco& e "ermare le tessere allentate o decoese con "asce di garza di cotone applicate con resina acrilica in soluzione. /ovranno, inoltre, essere realizzati dei cordoli di malta lungo tutta la super"icie e lungo i bordi delle eventuali lacune rilevate. *’intervento proceder con l’applicazione, sull’intera super"icie, di due velature %realizzabili utilizzando tessuti come la teletta, tela di lino, tela di uta ecc.&4 la prima velatura si realiz zer con una tela a trama rada %ad esempio tela di garza& mentre per la seconda dovr essere utilizzato un tessuto a trama pi "itta e resistente %ad esempio tela di uta&. *e tele dovranno essere bagnate e lavate prima dell’incollaggio' sulla super"icie tassellata dovr essere applicata della colla %resina acrilica in emul9 sione o adesivo vinilico, entrambi adatti anc#e in presenza di "orte umidit o con basse temperature& mediante l’utilizzo di pennelli di setola cos0 da stendere le velature %soprattutto la prima& in modo da "arle ben aderire anc#e tra gli interstizi delle tessere %per !uesto la prima velatura dovr comporsi di varie parti piccole e sovrapposte leggermente le une alle altre&. Nel caso in cui il mosaico debba essere rimontato mantenendo le variazioni altimetric#e c#e caratterizzano la super"icie, dovranno essere predisposti dei calc#i di gesso o in vetroresina realizzati sopra le velature. Il collant,e una volta asciugato, dovr risultare poco "lessibile in modo da produrre la contrazione necessaria per la separazione degli strati. 1uando la colla risulter ben asciutta %in !uesto caso il disegno risulter visibile in trasparenza dal velatino& dovr essere riportata sul velatino la griglia precedentemente de"inita di""erenziando, con colori diversi, le linee orizzontali da !uelle verticali e numerando le singole parti. *a contrazione provocata dalla colla implic#er la separazione degli strati del mosaico lungo i tagli prestabiliti4 la velatura dovr essere tagliata con l’ausilio di un bisturi lungo le linee di taglio' il distacco dal sotto"ondo delle tessere verr e""ettuato inserendo %nell’inter"accia tra il nucleus e il rudus& e battendo con un martello, a piccoli colpi, una lancia in acciaio, sagomata a
scalpello piatto, procedendo, progressivamente, dalle linee di taglio verso il centro dell’area. Sul pavimento staccato verr applicato un pannello di multistrato allo scopo di poter ripiegare e inc#iodare i bordi della tela di canapa cos0 da renderli solidali alla super"icie' sotto il tassellato %tra il nucleus e il rudus& dovranno essere "atti scivolare dei supporti lignei in modo da poter sorreggere il mosaico al momento del sollevamento.
AS om. 11.. Stra00o di o0ere m/si4e *a procedura operativa per lo strappo prevedr la messa in opera di tutti i passaggi descritti nella procedura di distacco di opere musive a sezioni' l’unica diversi"icazione risieder nell’inserimento dei "erri %detti spade o lance& c#e in !uesto caso dovranno essere posti tra le tessere e il primo strato di allettamento %sovranucleus&. *’operazione di strappo dei mosaici dovr, necessariamente, implicare l’asportazione del solo strato di tessere lasciando in opera tutti !uelli sottostanti. In !uesto caso assumer particolare importanza l’operazione di bendaggio c#e dovr essere eseguita con attenzione e scrupolosit. Tale intervento risulter indicato solo nei casi in cui gli strati sottostanti il tassellato risultino particolarmente decoesi e non o""rano la possibilit di essere consolidati.
AS dm. 1. ASPORTAZIONE DIPINTI M$RARI AS dm. 1.1. Stra00o degli a<
asciugatura varieranno a seconda dell’umidit relativa e della temperatura dell’ambiente&' a !uesto punto dovr essere praticata un’incisione %mediante l’uso di bisturi& lungo il perimetro dell’area interessata dall’intervento in modo da poter tirare lo strato di tela partendo da uno degli angoli in"eriori. *a tela, man mano c#e si stacc#er, dovr essere arrotolata intorno a un cilindro di legno. A distacco avvenuto la tela dovr essere srotolata su di una super"icie piana e analizzata sul retro cos0 da poter procedere a stuccare le eventuali lacune rintracciate %la stuccatura potr essere e""ettuata, se non diversamente speci"icato dalla /.*., con impasto di calce e pietra macinata&. Sulla super"icie dovr essere applicato un velatino %incollato o con caseato di calcio adatto per ambienti asciutti o con resina acrilica in emulsione caricata con carbonato di calcio& cos0 da rendere reversibile il supporto c#e verr applicato. (Kissata) la super"icie distaccata al nuovo supporto si proceder al distacco del bendaggio utilizzando impacc#i di carta giapponese imbibita dello stesso solvente utilizzato per sciogliere la colla stesa sui bendaggi. *e tele dovranno essere asportate !uando risulteranno completamente distaccate dalla super"icie non sollevandole ma "acendole scivolare parallelamente al piano. *a super"icie liberata dai bendaggi dovr essere nuovamente pulita con tamponature di cotone imbevuto nella soluzione di solvente gi utilizzata.