Michael Laitman PhD
I Segreti del Libro Eterno Il Significato secondo la Kabbalah delle Storie del Pentateuco Redatto da Semion Vinokur
Titolo: I Segreti del Libro Eterno: Il Significato secondo la Kabbalah delle Storie del Pentateuco Titolo Originale dell’opera: The Secret of Eternal Book: the meaning of the
stories of the pentateuch
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Indice Una Premessa Necessaria 5 Che Cos'è Il Pentateuco?9 Una Breve ma Importante Introduzione Il Linguaggio dei Rami
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Capitolo 1 - “In Principio” (Genesi, Bereshit) Primo Giorno Secondo Giorno Il Riconoscimento del Male Ritorno a “Il Cielo e la Terra” Terzo Giorno Quarto Giorno Quinto Giorno Sesto Giorno Responsabilità per il Mondo Settimo Giorno Lo Schermo Lo Sabbath, il Settimo Livello I Sette Giorni della Creazione Il Desiderio Superiore Di Che Cosa è Fatto l'Uomo Il Giardino dell'Eden La Moglie dell'Uomo La Comparsa del Serpente L'Esilio A Proposito del Libero Arbitrio Ritorno al Livello di Adamo
17 24 27 29 31 39 41 47 50 56 59 62 64 65 67 73 77 82 88 93 97 101
Capitolo 2 - Noè La Scintilla di Noè Entriamo nell’Arca Domande Difficili Il Diluvio La Nascita
107 110 115 116 120 124
La Nuova Terra La Costruzione della Torre di Babele La Nascita delle Lingue La Torre di Babele Dentro di Noi Cadere al fine di Risollevarsi La Babilonia di Ieri e di Oggi Cosa Fare
129 133 134 135 137 140 145
Capitolo 3 - Vai Via Il Regno dell'Egoismo La Profezia La Nascita di Abramo Dentro Di Te Le Scoperte Fatte in una Grotta Gli Idoli ed il Creatore La Prigione L’Esecuzione che Non Avvenne Sarah, la Moglie di Abramo Il Maestro Lascia il Tuo Paese
151 151 154 161 163 170 177 179 183 185 187
Per Concludere
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L’Autore195 Il Redattore
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Altre Letture
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Contatti219 Ringraziamenti219
Una Premessa Necessaria Caro lettore: Se ti sei fatto delle domande sul mistero della vita, se anche solo per un momento hai riflettuto sul significato dell'esistenza o hai sognato di trovare “l’elisir dell'immortalità”, allora fai tesoro di questo libro, è fatto per te. I Segreti del Libro Eterno svela come leggere il Pentateuco nel modo appropriato, come aprire un varco tra i rivestimenti esterni – le semplici azioni del nostro mondo di cui il libro sembra fare un resoconto - e scoprire cosa c'è davvero dietro a tutto questo. Incominciamo col fare l'elenco dei cinque libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. Questi sono i titoli tradotti in italiano, mentre nell'originale Ebraico sono Bereshit (In principio), Shemot (Nomi), Vayikra (Ed Egli Chiamò), Bamidbar (Nel Deserto), Devarim (Parole). Quando si prende il libro e si inizia a leggerlo, si sa poco del fatto che il suo contenuto è criptato. Lo si legge, si considerano le informazioni come una raccolta di storie e solo occasionalmente ci si ferma a domandarsi cosa c'è poi di così importante. Il Pentateuco è la base fondamentale di tutto il Giudaismo, di tutta la Cristianità e di tutto l’Islam e viene citato continuamente dai saggi, dai filosofi, dagli scrittori e… dai politici. Ma che cos’ha di così speciale? Ti assicuro che non c'è nulla di sbagliato se questo libro, come semplice racconto storico, non ti convince del tutto. È un segno questo che ne stai cercando il significato nascosto; e se lo stai veramente cercando, lo troverai senza alcun dubbio.
I Segreti del Libro Eterno
Tempesti di domande autorevoli persone di cultura ma nessuna è in grado di illuminarti. Leggi montagne di testi ma non ti sembra di trovare alcuna risposta. Sei alla ricerca del codice di questo libro, stai cercando di scoprire una porta segreta attraverso la quale intrufolarti e scoprire i meccanismi interni di questo codice. Per millenni gli studiosi hanno tentato, inutilmente, di risolvere il mistero di questo codice. Loro, però, hanno cercato di risolverlo con la ragione; e qui sta l'errore. Non si può decifrare questo codice con la ragione, quindi non darti neanche la pena di provarci. Per rivelare i segreti del Pentateuco, hai bisogno solamente di uno “strumento”: il desiderio. È una parola magica, alla quale ritorneremo più volte. Allora da dove cominciare quando si decide di volersi tuffare nelle profondità della domanda più importante della vita? Apri il libro e dici a te stesso: "Parla di me. Tutto quello che è scritto qui svela il mio cammino nelle profondità più intime della mia anima". è anche vero che la strada si fa poi tortuosa con il tempo. Perché per quanto tu possa ricordare, ti sei sempre e solo preoccupato per ciò che accade nel mondo esterno: sei abituato a lamentarti della cronica mancanza di soldi, del lavoro poco soddisfacente, dell’amore non corrisposto, dei tradimenti, del cattivo cibo e dell’inaffidabilità dei trasporti pubblici; mentre ti senti pieno di gioia per l'acquisto di una nuova casa, di una nuova macchina, dell'arredamento nuovo o se mangi del buon cibo o guardi un bel film... E, tutto considerato, questo ti può bastare. E poi succede qualcosa... 6
Una Premessa Necessaria
Sei assalito dal pensiero, sempre più vivo, che tutti questi piaceri erano passeggeri e inconsistenti. Non riesci a rassegnarti all’idea che l’essere umano - questa fenomenale fusione di intelletto e cuore - venga al mondo solamente per gratificare il corpo e poi scomparire per sempre. Improvvisamente il pensiero che la vita potrebbe continuare in eterno inizia a balenare nella tua mente. Da dove arriva questo pensiero? Sembra una storia di fantascienza... Può essere che la tua intuizione sia giusta? Sì. Infatti è possibile vivere per sempre. Questo pensiero giunge dal punto più profondo che c'è in te. Questo punto, nascosto in fondo dentro di te, è il posto in cui si trova l'eternità. Ti chiama incessantemente, cercando di farti capire che tutto il resto non è altro che un guscio vuoto. Non hai sentito questa voce finché non sei stato pronto. Ti ha protetto da riflessioni più profonde, come un bambino che riceve delle macchinine per giocare, fino a quando il tempo non lo porta alla maturità e, ormai adulto, lo fa sedere dietro al volante di una macchina vera. Lo stesso vale per te. Sei un bambino che è cresciuto. Per molti anni, anche millenni, ti sei “dilettato con i giocattoli”, e poi, improvvisamente, hai sentito crescere dentro di te la consapevolezza di una domanda: “È veramente questo ciò per cui vivo?” È successo così. Nel momento in cui hai preso coscienza di questa domanda, hai smesso di essere un bambino. E questo è il momento in cui hai proprio bisogno di questo libro - l’autentica guida per coloro che si fanno le domande sul significato della vita.
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I Segreti del Libro Eterno
È il manuale di istruzioni per aprire la porta verso il mondo spirituale che esiste dentro di te, un mondo che è eterno, colmo di serenità e di gioia. Questo mondo è la fonte della Luce nella tua vita.
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Che Cos'è Il Pentateuco? Come abbiamo già detto, i primi cinque libri della Bibbia sono chiamati la Torah in Ebraico (dalla parola Horaa, che significa “Insegnamento”, o dalla parola Ohr - “Luce”). Nel momento in cui avanzi lungo il raggio che è stato inviato giù nell'oscurità del nostro mondo, la Luce diventa il tuo manuale. Il tuo lavoro è quello di “afferrarlo e tenerti saldo”. Mentre ti prepari a seguire le istruzioni di questo manuale, il mondo spirituale inizia ad aprirsi davanti a te, rivelando le risposte a tutte le tue domande. Ripulendo la superficie di tutte le cose, inizi a vedere chiaramente che la realtà intorno a te piano piano cambia. Ti rendi conto che per tutta la tua vita hai dormito, pensando di essere sveglio. Capisci che tutte le cose che eri abituato a ritenere di valore sono, di fatto, inconsistenti. Tutto quello che pensavi essere vero, è in effetti, falso e tutti i piaceri terreni non possono essere paragonati a ciò che ti aspetta. Se non sei ancora arrivato a vedere le cose in questo modo, mantieniti su quell'unico pensiero: "Questo libro parla di me" e ce la farai. Sii inesorabile quando lo cerchi dentro di te e, dietro le storie dei patriarchi, rivelerai la storia del tuo io. Scoprirai nuove parole tra le righe delle pagine del libro, mentre una speciale forza spirituale inizierà a rivelarsi dietro ogni lettera, ogni simbolo ed ogni segno di punteggiatura. E sentirai proprio la Luce che si raccoglie e cerca un modo per entrare dentro di te - non nel tuo corpo fisico, che è insignificante, ma nella tua anima, che è eterna -.
I Segreti del Libro Eterno
Quando la Luce entrerà ed inizierà a purificarti, vedrai quanti cambiamenti dovrai attraversare. Distinguerai a malapena te stesso ed il tuo mondo interiore. Il mondo diventerà una cosa sola. Inizierai a vedere e a percepire che questo libro riguarda la tua anima, che si chiama Noè quando è ad un certo livello, Abramo quando è ad un altro, Mosè ad un altro ancora, procedendo così verso l’Eternità. E adesso, se sei pronto, iniziamo la nostra storia.
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Una Breve ma Importante Introduzione Più di 5.000 anni fa in Mesopotamia, un luogo dove sono nate molte delle civiltà di oggi, viveva un uomo chiamato Abramo. Quasi tutte le religioni e le correnti spirituali lo riconoscono come il loro fondatore e patriarca. Riportano il suo nome nelle loro sacre scritture come il primo uomo che ha rivelato la Legge che c'è dietro all'esistenza del mondo, il primo uomo che ha compreso il Dominio Superiore. Abramo non è altri che il progenitore della scienza che trascende le nazionalità, una scienza che è universale, perché è nata prima che il mondo fosse diviso in nazioni e lingue. È una scienza che è scomparsa molte volte nel corso dei secoli ma che è poi sempre ricomparsa, ancora più avvinta da miti e leggende. Le cose sono andate in questo modo per una ragione precisa. Gli uomini non erano ancora pronti a riceverla, dato che è proprio nel nostro tempo che questa scienza, conosciuta come “Kabbalah”, deve essere rivelata. Come mai? È stato scritto del tempo in cui l'egoismo del nostro mondo avrebbe raggiunto la sua fase finale di sviluppo e sarebbe diventato così forte che l'umanità non sarebbe stata in grado di controllarlo ed avrebbe avuto bisogno di un rimedio per salvarsi dall'ego. A quel punto la saggezza della Kabbalah avrebbe fatto la sua comparsa. La parola “Kabbalah” si traduce in “ricezione”. In altre parole è una scienza che indica come ricevere nel modo corretto
I Segreti del Libro Eterno
o come utilizzare nel modo corretto il proprio egoismo, per ricevere tutto il piacere che è stato preparato per l’umanità. La Kabbalah non accetta nulla in base alla fede. Ti invita ad “assaggiare e vedere che il Creatore è buono”. Caro lettore, richiamo la tua attenzione su questa cosa ancora una volta: “assaggia e vedi” non significa che devi essere d'accordo con qualcosa che qualcuno ti dice. Tu stesso devi acquisire la sensazione del Creatore e la Kabbalah esiste proprio per aiutarti a farlo. Perciò tieniti forte, perché mentre salirai livello dopo livello, vivrai ogni genere di situazione. Ad ogni livello darai dei nomi diversi al Creatore, in base a quanto vicino o lontano sarai da Lui. Ad un livello lo chiamerai Spietato; ad un altro, Giusto; ad un altro ancora Misericordioso o Uno e via dicendo, perché sarà così che Lo percepirai. Ad ogni livello corrisponderà un nuovo Nome del Creatore. A dire il vero, lo stesso vale per la nostra vita quaggiù. Per esempio, quando incontriamo per la prima volta un uomo, può capitare che lo definiamo “introverso”. Poi incominciamo a conoscerlo e ad entrare in confidenza con lui e magari allora diciamo “No, è uno che sa molte cose”. Diventiamo ancora più amici e lo giudichiamo saggio, poi gentile ed infine - affabile - ... anche se abbiamo iniziato questo processo con “introverso!”. La nostra valutazione cambia mentre riveliamo le sue qualità. Questo nostro amico è sempre stato così; avevamo semplicemente bisogno di arrivare a conoscerlo meglio. È molto importante, per il nostro avanzamento, capire che non è stato il nostro amico a cambiare ma che noi ci siamo aperti a lui, è come se lo avessimo assorbito dentro di noi. 12
Una Breve ma Importante Introduzione
Lo stesso vale per il Creatore. Se arriviamo a conoscerLo meglio, possiamo conoscere una quantità maggiore delle Sue qualità, cioè dei Suoi nomi. Questo succede quando viviamo letteralmente sulla base dei contenuti dei Cinque Libri di Mosé, lasciando che il testo fluisca attraverso di noi. In questo modo conseguiamo i nomi del Creatore mentre ci addentriamo nella lettura. Ad ogni livello corrisponde un nuovo nome. Quanto tempo richiederà questo processo? Fino a quando non scopriremo tutti i nomi del Creatore, ci uniremo a Lui e Lo conseguiremo quale Legge di Amore assoluta.
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I Segreti del Libro Eterno
Il Linguaggio dei Rami La Kabbalah ha sviluppato il proprio linguaggio. Si chiama “il linguaggio dei rami”. La ragione di questo nome sta nel fatto che nulla nel nostro mondo è accidentale. Al contrario tutto è stato creato ed è governato con uno scopo ed un'intenzione. L’universo, le rocce, le piante, gli animali e gli esseri umani, tutto quello che è successo, che sta succedendo e che succederà proviene dal Creatore, attraversa tutti i mondi spirituali e si manifesta nel nostro mondo. Facciamo adesso un piccolo salto in avanti e diciamo che il Creatore ha un sistema che governa il nostro mondo. Si chiama "il mondo di Atzilut”, che si traduce con “Al Suo posto”. “Suo” significa del Creatore. Il mondo di Atzilut è come un cervello, dato che senza le sue istruzioni non succederebbe mai nulla nel nostro mondo; nulla, non un solo pensiero o una sola azione, una guerra o una scoperta scientifica, assolutamente nulla... come è scritto, “non un insetto striscia” o “non un filo d’erba si muove” senza un Suo ordine. Il nostro universo, che può essere paragonato ad un computer gigantesco, è governato dal mondo di Atzilut. Vale a dire, tutto ciò che esiste nel nostro mondo ha necessariamente origine nel Mondo Superiore, poi discende lungo i vari livelli spirituali. C’è una rigida connessione tra gli oggetti del nostro mondo e la loro radice nel Mondo Superiore, nel senso che sono riprodotti da un loro “doppio spirituale”. Quindi il nostro mondo è una conseguenza del mondo spirituale. 14
Una Breve ma Importante Introduzione Il Linguaggio dei Rami
I Kabbalisti lo percepiscono molto chiaramente perché vivono in entrambi i mondi. Cioè essi vedono l’Oggetto Superiore, la radice dalla quale tutto deriva e la sua derivazione nel nostro mondo, cioè il ramo. Poiché chiamiamo la radice con il nome del suo ramo corrispondente, e non il contrario, il linguaggio della Kabbalah è chiamato “il linguaggio dei rami” e non “il linguaggio delle radici”. Con il linguaggio dei rami, i Kabbalisti hanno trovato un modo per trasmettere informazioni precise sul mondo spirituale usando il linguaggio del nostro mondo. Prendono il nome di un oggetto del nostro mondo, diciamo un “albero”, e lo usano per descrivere il suo Corrispondente Superiore, cioè la forza che ora è chiamata “albero”. Ma cosa succede se una persona non sa che l’Antico Testamento è stato scritto con questo linguaggio speciale? Cosa vede in esso? Ci vede una storia romanzata del nostro mondo, che tratta di un albero che cresce nel paradiso o di un serpente che sussurra dolci tentazioni all’orecchio di Eva. Ma questo è del tutto sbagliato. Interpretazioni come queste tendono a ridurre il Libro, che ha invece lo scopo di unire il nostro mondo con il mondo spirituale, al livello della letteratura terrena. (Mi ricordo mia nonna che cuciva sui vestiti dei bellissimi e coloratissimi ricami. Essendo un bambino, me li mangiavo con gli occhi e pensavo “il mondo è così”. E questo fino a quando non mi capitò di guardare dietro ai ricami e di vedere il disordinato incrocio di fili e di nodi. Tutto mi apparve disordinato, per lo meno ad una prima occhiata. In seguito compresi che questa era la radice della bellezza. 15
I Segreti del Libro Eterno
E cioè che se si taglia anche un solo filo dal retro, tutto il bellissimo disegno si disfa...). Allora eccoci qua, vogliamo imparare ad arrivare alla radice. Vediamo il disegno davanti, fatto di semplici parole del nostro mondo, ma noi vogliamo sapere cosa c'è dietro. Mentre leggeremo la Bibbia, impareremo a guardare dietro alle parole ed a vedere le forze che sono alla loro radice. Inoltre l’intenzione di leggere questo Libro esattamente in questo modo ci connetterà direttamente al Mondo Superiore. E questo perché tutto incomincia con lo scopo e l’intenzione del lettore. Fin dalle prime righe, la Bibbia, si pone un semplice obbiettivo: raccontare all’umanità come si fa a diventare cittadini del mondo spirituale. Vuole condurci al Creatore, all’eternità, alla felicità. E chiunque lo legga deve avere la stessa intenzione: “Lo sto facendo per rivelare il Creatore”. E adesso iniziamo il nostro viaggio verso i segreti del più grande Libro di tutte le nazioni e di tutte le generazioni. Sei pronto? Si parte! Il primo capitolo della Genesi è chiamato Bereshit in Ebraico, che significa: “In Principio.”
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Capitolo 1 “In Principio” (Genesi, Bereshit) “In principio Dio creò il cielo e la terra. E la terra era senza forma e vuota, le tenebre ricoprivano l’abisso; e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”. Interpretare letteralmente queste parole può indurre la mente ad immaginare che aspetto potrebbe avere il Creatore, come Egli “si muove” “parla” “vede”... C’è spazio illimitato per la fantasia: acque, tenebre, il volto dell’abisso... Ma chi ha bisogno di queste fantasie? Coloro che sono intrappolati nei desideri del nostro mondo fisico, che vogliono imparare ma non vogliono raggiungere, a cui piace meditare e discutere, soprattutto se c'è qualcuno disposto ad ascoltare. Se ti senti soddisfatto dai piaceri di questo mondo, allora fai pure e goditi la musica, l'arte e tutto il resto che il mondo può offrire. Ma se vuoi raggiungere il mondo spirituale, ti devi occupare di qualcosa di completamente diverso - ti serve il Creatore. Se vuoi avere le risposte alle domande che non ti danno pace, se vuoi sapere perché sei nato e qual è lo scopo di questo immenso universo in cui vivi, significa una cosa sola: che non ti fermerai finché non arriverai alla radice del mistero che è la tua anima. E se le cose stanno così, allora è tutta un'altra storia. Vuol dire che hai già iniziato a salire la scala spirituale. Di fronte a te ti aspetta il gradino più alto a cui si possa arrivare. Si tratta di Bereshit - il capitolo di apertura del Libro della Genesi.
I Segreti del Libro Eterno
Lo stato di massima elevazione qui descritto può essere raggiunto solamente alla fine della correzione. “In principio Dio creò il cielo e la terra”. Questo passaggio parla della creazione del Mondo Superiore - lo spazio nel quale esisterà la tua anima. Il tuo “Io” non ne è ancora consapevole; ancora non percepisci la tua stessa esistenza. Esiste solo un ambiente naturale - la Madre Divina nel cui grembo sarai concepito. Ma che cos’è questo ambiente naturale? Farò un saltino in avanti per dire che le parole “creò” e “in principio” alludono alla creazione di due qualità: l’egoismo e l’altruismo, tra le quali la tua anima si eleverà. “…la terra era senza forma e vuota.” Questo è il punto in cui i termini spirituali fanno la loro prima comparsa. La parola “terra” in Ebraico è Eretz, che deriva dalla parola Ratzon: desiderio. Perciò, la terra sta per desiderio. Da qui in avanti avremo a che fare solamente con il desiderio, perché il desiderio determina tutto. “...la terra (il desiderio) era senza forma e vuota”. Ne consegue che il desiderio non era ancora formato (senza forma e vuoto), nel senso che non avevamo alcun desiderio di rivelare il mondo spirituale. Allora cosa c’era? Solo un foglio pulito, pronto per scriverci la storia del genere umano, la storia dell'unica anima. Questo è ciò a cui si riferiscono i passaggi, cioè proprio all’inizio preciso, quando il mondo spirituale fu concepito dentro di te. In altre parole in questo capitolo incominciamo ad esaminare la congiunzione delle forze che sono comparse per prime.
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Capitolo 1 “In Principio“ (Genesi, Bereshit)
Esse hanno formato il mondo dentro il quale l'uomo (Adamo, il tuo “Io” spirituale) apparirà in seguito. Hanno creato l’ambiente naturale in cui l'uomo abiterà. “L’uomo” è il desiderio spirituale che nascerà dentro di te. A questo punto potresti chiedere: “Se queste forze sono dentro di me, come mai non riesco a percepirle?!” Bene, prima di tutto, riesci a sentire come funzionano i tuoi organi, come lo stomaco digerisce il cibo, come i polmoni respirano? No, non ci riesci. Questi processi di funzionamento determinano l’intera esistenza del tuo corpo, sebbene tu non li percepisca. Lo stesso principio si applica qui. La tua vita spirituale si è formata attraverso dei tumultuosi processi che non senti fino a quando non inizi a percepire un irrefrenabile desiderio di partecipare o, meglio ancora, di diventare il protagonista di questo meraviglioso gioco. Questo è il modo in cui si è formata la tua anima. A farti funzionare, in questo momento, sono i tuoi antenati - le forze del mondo di Atzilut. Il tuo momento è arrivato: il momento di nascere. Presto o tardi, quando avrai attraversato tutti i livelli della correzione, arriverai ad incontrare i tuoi “parenti”. Ma, nel frattempo, devi essere paziente. Uno schermo nero ed impenetrabile ti separa da tutto ciò che succede dall'altra parte; non puoi vedere e nemmeno percepire nulla attraverso di esso. È diventato sempre più spesso nel corso del tempo (per usare il gergo terreno), rendendoti sempre più egoista ed interessato alle faccende esteriori invece che a quelle interiori.
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I Segreti del Libro Eterno
Di conseguenza sei cresciuto concentrato sul tuo corpo, invece che sulla tua anima. Ripensa solamente a tutti i desideri che hai avuto nel corso della tua vita e a quanto lontano eri dalla spiritualità. Lo schermo si è fatto sempre più spesso strato dopo strato, soffocando i desideri spirituali dentro di te, fino a quando non ti sei ritrovato in un vicolo cieco. “Cosa c'è intorno a me? Corpi su corpi. Mangiano, fanno soldi, prolificano... Cosa c’è di fronte a me? La morte? Ma se così fosse, allora qual è lo scopo della mia esistenza?” Queste sono le domande che spingono un uomo ad intraprendere il cammino “ritorno alla sorgente”, a Bereshit, “il principio”. In realtà questo percorso porta alla Luce. Ascendi verso le forze che governano il mondo. Ogni livello spirituale lungo il cammino è un mistero: “Quali altre grandi sorprese il Creatore ha in serbo per me?” È in questo modo che iniziamo gradualmente a ripulirci dal rivestimento tenebroso che si chiama “egoismo”, perché è l'egoismo che ci impedisce di vivere, respirare, vedere. Sempre di più incominciamo a scoprire la nostra anima - un complicato meccanismo con il quale conseguiamo il mondo spirituale. Il piacere che siamo destinati a vivere è assoluto. È ciò che il Creatore ha preparato per noi. Qui si trova lo scopo della Creazione: colmarci, le Sue creature, con la sensazione di eternità e di perfezione. Poiché il Creatore stesso è eterno e perfetto, Egli vuole trasmettere il Suo stato alle Sue creature. Bene, allora, non facciamoLo aspettare. “E Dio disse; ‘Sia fatta la Luce’. E Luce fu”.
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Capitolo 1 “In Principio“ (Genesi, Bereshit)
In questo modo fu creato il mondo spirituale. In questo modo le forze di cui abbiamo parlato prima si sono unite determinando il posto esatto della futura anima. Essa risiederà nella Luce e ne sarà colmata. Che cos’è la Luce? In qualsiasi caso non tentare di immaginarla. È un’impresa inutile, soprattutto perché le nostre nozioni materiali sono troppo limitate per definirla nel modo corretto. Noi paragoniamo la Luce alla luce del sole o alla sensazione dell’armonia interiore. La Luce è la sola cosa che esista. Ci circonda - le nostre anime, tutto il mondo e l’intero universo. È la qualità del Creatore, la qualità della totale ed assoluta dazione. È la legge dell’Amore e del Bene. La Luce è tutte queste cose insieme. E prima ce ne renderemo conto, più velocemente supereremo tutte le sofferenze del nostro mondo, le quali ci vengono date per una ragione soltanto: aiutarci a capire a cosa dobbiamo “ritornare”- quella stessa Luce dell’Amore. “E Dio vide la luce, che essa era buona; e Dio divise la luce dalle tenebre”. Se la Luce - l’assoluta dazione, la grande legge dell’altruismo del Creatore, inizia ad esistere, ha un senso pensare che ci debba essere anche qualcuno a cui il Creatore vuole dare piacere, qualcuno su cui Egli desidera riversare tutto quello che ha. Il ruolo di questo “qualcuno” è assunto dalla Creazione. Noi siamo la Creazione. Sono io, il mondo intero, il mondo dentro di me. Noi siamo coloro che ricevono. E così due stati, precedentemente non esistenti, sono stati
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I Segreti del Libro Eterno
creati: la dazione - la qualità del Creatore (o la Luce) e la ricezione - la qualità della Creazione. Il passaggio “E Dio divise la Luce dalle tenebre” allude a questo processo: la formazione dei due stati che sono la Luce e le tenebre, la qualità del Creatore e la qualità della Creazione, la dazione e la ricezione. Questo processo è compreso nella primissima parola del Libro della Genesi - Bereshit, che deriva dalla parola Bar (Aramaico: al di fuori), cioè il distacco della Creazione dal Creatore, la sua uscita dal “grembo” del Creatore. La parola Bereshit abbraccia l’intero percorso del genere umano e l’intero significato della Bibbia. Comporta la presa di coscienza del fatto che sei uscito dal grembo del Creatore e che a Lui devi ritornare seguendo il lungo percorso di sviluppo dell’egoismo, a cui è destinato tutto il genere umano. Perché questo succeda, ti devi rendere conto che sei veramente lontano dal Creatore e che sei immerso nel tuo egoismo, che sei ammalato e che l’egoismo è la ragione della tua malattia. Inoltre la malattia dell’egoismo influenza il mondo intero, facendolo a pezzi. Solo dopo che lo avrai capito ti avvierai sul cammino per tornare al Creatore. Mentre avanzerai lungo questo percorso di correzione del tuo egoismo, guadagnerai una ricompensa infinitamente più grande di tutto quello che potresti immaginare: guadagnerai l’eternità. Farai tua una beatitudine eterna e sconfinata. Ti ricongiungerai al Creatore ad un livello più elevato, perché questa unione sarà cosciente. “E Dio chiamò la luce Giorno e le tenebre Egli le chiamò Notte. E ci fu la sera e ci fu il mattino, primo giorno”.
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Capitolo 1 “In Principio“ (Genesi, Bereshit)
Due condizioni sono state create dentro di te: la Luce - l'ascesa, la dazione, la qualità dell'altruismo; e le tenebre - la discesa, la ricezione, la qualità dell'egoismo. La separazione, la distinzione tra queste due condizioni è il primo passo verso la correzione. Questo stato è chiamato "il Primo Giorno della Creazione".
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I Segreti del Libro Eterno
Primo Giorno Ognuno di noi è composto da due qualità contrastanti: le tenebre e la luce, sera e mattina. Questi due stati rappresentano le nostre ascese e discese spirituali. Le ascese e le discese non hanno nulla a che fare con quanto denaro guadagni o perdi ma con quanto vicino o distante sei dal Creatore e, quindi, dalla Sua qualità di dazione. Perciò quando le espressioni di “giorno-notte” e “mattinasera” sono indicate nella Genesi, sappi che si riferiscono ai tuoi stati mutevoli. Lo scopo dell'avanzamento spirituale è di trovare il modo per far sì che le discese siano di breve durata, così da passare rapidamente alla fase successiva, che sarà di ascesa, del mattino. Il segreto degli stati positivi e negativi può essere definito in base alla vicinanza al Creatore: quando sono vicino alla Sua qualità dell’amore, mi godo lo stato di ascesa e mi sento bene. Maggiore sarà la mia lontananza da questa legge, maggiore sarà la sofferenza che mi deriverà dallo stato di discesa e mi sentirò male. Sebbene io cerchi sempre di attribuire la mia disperazione a fattori materiali, come i problemi di salute, la perdita di denaro, una faticosa giornata di lavoro o un litigio con il coniuge, queste giustificazioni sono false. La situazione mi appare in questo modo dalla posizione del mio stato non corretto, quando la radice - la forza che effettivamente muove i fili - mi è nascosta. In questo modo mi ritrovo immerso nel mio “IO”, nel mio egoismo, invece di provare con tutte le mie forze ad uscirne.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Primo Giorno
Non importa quanto duramente provi, la verità è che non ho la forza per farcela. Tuttavia questa appassionata aspirazione è ciò che mi porta alla vera preghiera, che non si trova nella mente ma nel cuore. Ed è proprio questa la preghiera che il Creatore vuole da me, una preghiera alla quale Egli risponde istantaneamente e sicuramente. La “preghiera” è una supplica, una richiesta che nasce nel mio cuore. È “incisa” lì, non è quella che si legge in un libro di preghiere. La preghiera è la mia disperata supplica di aiuto, per essere liberato; è un appello al Creatore, di non abbandonarmi alla schiavitù dell'egoismo. E quando si leva una preghiera del genere? Solamente nel momento in cui mi rendo conto che non posso sfuggire da solo alla morsa mortale dell'egoismo. Solo allora mi rivolgerò al Creatore per un aiuto, implorandoLo di concedermi la forza necessaria. È proprio questa la preghiera che il Libro mi insegna. Mi racconta che tutti questi stati sono necessari per lo sviluppo della mia anima. Non può esserci mattino senza sera; non posso percepire un'ascesa se non ho vissuto una discesa. Dunque, insieme, esse compongono l’intero desiderio spirituale; insieme sono “sera e mattina”, discesa e ascesa che si uniscono nel “primo giorno”. “E ci fu la sera e ci fu il mattino, primo giorno”. Questo è l'unico vaso spirituale, il solo che sia in grado di ricevere la Luce. Allora ricapitoliamo i “giorni della Creazione” a cui ci si riferisce all'inizio preciso della Genesi.
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I Segreti del Libro Eterno
Questi passaggi spiegano precisamente cosa hai bisogno di fare con la tua anima in ognuno di questi “giorni”. Per esempio il “primo giorno” hai soltanto bisogno di sentire che la Luce (la qualità della dazione) esiste, la quale ha già dato il via a tutte le riflessioni su cosa potrebbero essere i tuoi “il giorno e la notte” e “la mattina e la sera” interiori. Queste sensazioni iniziali cominciano semplicemente a muoversi dentro di te. Comincia a formarsi un ambiente nel quale l’anima risiederà, per quell’essere umano che nascerà dentro di te.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Secondo Giorno
Secondo Giorno “E Dio disse, ‘Vi sia un firmamento tra le acque, il quale separi le acque dalle acque’. E Dio fece il firmamento e divise le acque che erano sotto il firmamento dalle acque che erano al di sopra del firmamento e così fu. E Dio chiamò il firmamento Cielo. E fu sera e fu mattina, secondo giorno”. Non fermarti a pensare che tutto fosse riempito dalle acque, perché il passaggio parla di qualcosa di molto diverso. La parola “acqua” nella Genesi significa la Luce della Misericordia. E l’estensione creata, chiamata “cielo”, allude al bisogno di separare dentro di me i pensieri e i desideri, in modo da vedere quali sono la Luce (cioè “il cielo”) e quali sono le tenebre. I desideri oscuri o tenebrosi sono chiamati “la terra” ma di questi ne parleremo di più in seguito. Questo è in assoluto il primo comandamento che si deve osservare. Solamente in seguito l’anima può essere concepita. (Nota che, anche qui, la Terra è intesa sulla base dell’acqua, cioè sulla base della qualità della misericordia che è del Creatore). “E Dio disse ‘Che tutte le acque che sono sotto il cielo si radunino in un solo posto e appaia l’asciutto’. E così fu. E Dio chiamò l’asciutto Terra”. Questa separazione del “cielo” e della “Terra”, i pensieri della luce dai pensieri delle tenebre, è chiamata il “riconoscimento del male”. È lo stato in cui ti rendi veramente conto che dentro di te si trova il male che deve essere corretto o non raggiungerai mai il mondo spirituale.
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E se il desiderio di conquistare il mondo spirituale vive nel tuo cuore, ossessionandoti, farai tutto quello che serve per purificarti da questo male. Tuttavia il primo passo è di portare alla luce e riconoscere il male che abbiamo dentro.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Riconoscimento del Male
Il Riconoscimento del Male Il riconoscimento del male avviene studiando i libri di Kabbalah scritti da Kabbalisti di alto livello spirituale. Questi libri contengono una speciale luminescenza che inevitabilmente attirerai verso di te quando cercherai di comprendere il significato di questi testi. Poco dopo aver iniziato a studiare, sentirai quanto sei opposto a questa luminescenza, che rappresenta l'amore altruistico e la dazione. Questa presa di coscienza ti aiuterà a renderti conto che sei un egoista, sempre proteso ad usare tutti quelli che hai intorno a tuo vantaggio. La luminescenza è pace e sicurezza, mentre tu sei consumato da paure ed ansia. La luminescenza è eterna, è una vita piena di gioia, mentre tu ti trascini in un'esistenza miserabile piena di sofferenza, alla fine della quale arriva la morte. Ti vuoi fondere con la Luce. Fai di questo il tuo scopo, sai che è possibile ma come fai a purificarti e a diventare uguale alla Luce?! Se continuerai ad applicare a te stesso tutto ciò di cui questi libri parlano, se cercherai di capire che sono stati scritti per te e su di te, non ci vorrà molto per sentire che il mondo intorno a te sta iniziando a cambiare. Questo è l'inizio del processo della tua purificazione dal male, i tuoi primi passi verso la Luce. Tuttavia questo percorso è pieno di inevitabili stati di discesa. Quando questi momenti arrivano, come puoi fare a resistere e a trattenerti dal dire qualcosa come "Questo obbiettivo è impossibile; io sono troppo debole e devo occupar-
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mi delle faccende di questo mondo; non ha senso sognare la felicità eterna; sono stanco, stremato"? Come tollerare questi stati devastanti? C'è un rimedio ma per il momento devi ascoltare te stesso, in quanto tutta la tua vita spirituale dipende da questo. Poco a poco imparerai ad analizzare quali delle tue qualità riguardano lo spirituale e quali l'animale, quali ti portano alla sensazione della vita e quali alla sensazione della morte. La tua capacità di riconoscere il male crescerà fino a quando non diventerà assoluta. Sarà questo il vero punto di svolta nella dimensione spirituale, la prova che ti permetterà di arrivare al rimedio.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno a “Il Cielo e la Terra“
Ritorno a “Il Cielo e la Terra” Ricordati dei concetti Kabbalistici che seguono, perché ne avrai bisogno da qui in avanti: “Cielo” significa la qualità della dazione. Una volta acquisita, la creatura viene colmata dalla Luce della Misericordia: il piacere di essere uguale al Creatore. “Cielo” significa la scintilla del Creatore dentro di te, un minuscolo granello di dazione e di amore completamente altruistici che scoprirai di avere in te. È proprio questa qualità del “cielo” che induce la sensazione di disagio che senti e che ti spinge a cercare insistentemente qualcosa che non esiste in questo mondo. “Terra” rappresenta tutti i tuoi desideri egoistici. Il nostro mondo è costruito su questi desideri. E tra questi due poli opposti, “il cielo e la terra”, si trova la tua anima. Il suo stato è instabile, come se la tua anima fosse appesa ad un filo. Soggetta a queste due forze, nei momenti di ascesa l’anima si avvicina di più al cielo, alla dazione, al Creatore, e allora ci sentiamo come se ci stessimo elevando mentre la gioia ci pervade. Nei momenti di discesa l’anima finisce a terra, verso i desideri del corpo, verso l’egoismo, e siamo tutti presi dalle preoccupazioni di questo mondo, dai calcoli, dalla paura per il futuro e dalla totale mancanza di fede. È simile al modo in cui ci teniamo in equilibrio mentre camminiamo, le nostre gambe vanno a turno: prima la destra, poi la sinistra. Il processo di correzione è lo stesso.
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Trovi il tuo “medio proporzionale”, cioè utilizzi il tuo innato desiderio egoistico, trasformandolo in uno altruistico per riuscire a salire la scala spirituale che ti porterà al Creatore, acquisendo alla fine la Sua qualità di dazione. Si potrebbe anche dire che la correzione costituisce la precisa presa di coscienza che la qualità di dazione esiste, che deve essere acquisita e che devi lavorare con il tuo egoismo, la terra, per raggiungere questo obiettivo. Mentre in precedenza non te ne rendevi conto, adesso inizi a vivere e ad avvicinarti all’Infinito. Il tuo obiettivo massimo deve essere quello di accorciare la durata della discesa, far sì che non duri ore, settimane, o mesi ma un mero istante. Devi continuamente coltivare il “cielo” dentro di te. Abbiamo “terra” in abbondanza. Essendo nati egoisti, tutta la nostra vita è piena di “terra”. Però abbiamo anche una minuscola scintilla di “cielo” e questa scintilla deve diventare fiamma. Ripensa alla tua vita “passata”, quando vedevi il mondo intorno a te attraverso il prisma del tuo “sano” egoismo! A quei tempi ogni accenno al mondo spirituale sembrava solo volerti distrarre dalle reali e proficue imprese del mondo. “Sto lavorando” dicevi, “sto facendo degli affari, mi sto costruendo una carriera, mettendo su famiglia e questi qua mi seccano con le loro storie sul ‘cielo’!” Nel senso che, in base alla tua percezione, il mondo spirituale non valeva tanto la pena di essere considerato. Oggi, invece, con un vocabolario arricchito di una nuova terminologia come “terra”, “cielo”, “egoismo”, “dazione”,
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno a “Il Cielo e la Terra“
“vita”, “morte”, e “il segreto della Creazione”, il mondo spirituale ha acquistato un senso ed è diventato un traguardo agognato. Oggi è diventato veramente un mondo e non solo un punto. Continui ad inseguire una carriera, a fare affari, costruire e mantenere la tua casa ma tutte queste cose non ti distolgono dall’avanzare lungo il cammino spirituale. Vuoi vivere in tutti e due i mondi e comprendi che è possibile. I Kabbalisti si distinguono dalle altre persone proprio per la loro capacità di usare la qualità altruistica del “cielo” per correggere la qualità egoistica della “terra”. In nessun modo cercano di sopprimere o sradicare l'egoismo. La correzione è composta da sette stati, chiamati i “sette giorni”. Naturalmente i giorni in questione non hanno nulla a che fare con il nostro calendario terreno. Questa correzione può avvenire nel giro di secondi, prolungarsi per un anno o molti anni, tutta la vita o molte vite. Dipende solamente da te. È scritto nella Genesi: “E Dio disse, Che tutte le acque che sono sotto il cielo si radunino in un solo posto e appaia l'asciutto”. Non appena la tua consapevolezza si riempie di Luce, dei pensieri del Creatore e del Mondo Superiore, inizi a sentire che sei fatto di qualità che sono totalmente opposte alla Luce. Le tue qualità sono egoistiche, cioè “terrene”, da qui la frase “E appaia l’asciutto”. Incominci a riflettere su ciò che si potrebbe fare per far apparire la vita, per far manifestare i primi germogli della dazione (ciò è descritto nel Libro della Genesi come la manifestazione degli organismi viventi e non viventi). Allora non vuoi più vivere come prima.
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Non lo puoi semplicemente più permettere. C'è un punto che ha preso vita dentro il tuo cuore, un punto che è in contatto diretto con il Creatore e non ti darà pace. Il “cuore” simboleggia tutti i desideri egoistici di questo mondo, mentre il “punto nel cuore” è il germoglio del Creatore. Può essere anche paragonato ad un’ancora di salvezza che il Creatore fa scendere nel nostro mondo, in modo che la possiamo afferrare e salire verso di Lui. Allora, in che modo la vita spirituale inizia sulla terra? Oppure, per usare il linguaggio della Kabbalah, in che modo uso i miei desideri egoistici (la terra) per fare crescere i primi germogli della dazione dentro di me? In che modo apro una breccia nel mio egoismo e mi metto in cammino verso il Creatore? Tutto questo viene fatto con l'aiuto della Luce Speciale che Egli ci manda. Due tipi di Luce emanano dal Creatore: “La Luce della Vita” e “La Luce della Misericordia”. È proprio così che la creatura le percepisce. Usando la qualità della Luce della Misericordia, che è chiamata “acqua”, si acquisisce la capacità di donare. Cosa vuol dire rispetto alla nostra vita materiale, come la si acquisisce? Ci dobbiamo “purificare” leggendo i libri scritti da coloro che hanno già conseguito i mondi spirituali e che li hanno scritti per noi dai loro stati di elevazione. In questo modo si attira l’emanazione della Luce Superiore che questi libri contengono. Qui si trova il tuo lavoro spirituale. Il processo della lettura è già di per sé un aiuto ma se lo incominci con il desiderio
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno a “Il Cielo e la Terra“
di cambiare, di essere come la Luce, di purificarti dall'ego, la Luce ti influenzerà in una misura ancora maggiore. Ed è proprio questa influenza della Luce che distingue i lavori dei Kabbalisti da tutti gli altri lavori del nostro mondo. Ed è in questo momento che la “vita appare sulla terra”, nel senso che inizi a sentire chiaramente i primi, teneri germogli dei desideri spirituali. Questi desideri non ti hanno ancora pervaso del tutto. Piuttosto il tuo stato è come quello di un bambino che non ha ancora imparato a camminare ma che riesce comunque ad usare i piedi per scalciare. Meglio ancora, sei come quei primi germogli che non sono in grado di muoversi ma che sono attirati verso il sole. Quando la notte scende, tu appassisci, perché la notte può essere paragonata agli stati di discesa, che sono inevitabili e significano solo una cosa: che stai facendo dei progressi (a dire il vero, gli ostacoli sono mandati solo a coloro che stanno avanzando lungo il cammino. Gli ostacoli sono necessari per rafforzare la propria determinazione a muovere una “battaglia interiore” ed arrivare ad una sincera preghiera: “Io so che il mattino arriverà e chiedo la forza per resistere, per superare tutte le discese. Lo so che in questo momento sto attraversando la purificazione dei miei desideri, che cercano di opporsi e chiedono che questo processo si fermi, e fanno così appello alla logica e alla ragione. Ma io non li voglio ascoltare. Invece io Ti chiedo la forza per resistere...”). E allora il mattino sicuramente arriverà - lo stato di ascesa, la certezza di sapere che hai agito correttamente nello scegliere il cammino spirituale – e, come un fiore, ti aprirai alla Luce.
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Riepiloghiamo. “La Terra” - la qualità egoistica- è la nostra natura. Già sappiamo che “il lavoro della terra” deve essere fatto con attenzione. Sappiamo anche che “l’acqua” (la Luce della Misericordia) è il nostro principale aiuto. Corregge l'ego, riempie la terra e facilita le condizioni per la nascita di una nuova vita. “La vita” si riferisce alla qualità della dazione, cioè all’uso corretto dell'egoismo - per il bene di te stesso e degli altri. Potresti domandare, che cos’è “l’egoismo corretto”? È lo stato in cui senti la felicità nel donare piacere alle persone che sono intorno a te e non nell'usarle per il tuo proprio piacere. Questa felicità può essere sentita solamente in uno stato come questo, che è caratteristico del mondo spirituale. Che cosa vedi nel nostro mondo? I tuoi occhi distinguono tutti gli oggetti, le piante ed i corpi. Come ti rapporti ad essi? Li ami se ti procurano delle sensazioni piacevoli e li odi se non ti procurano alcun piacere. In altre parole la tua predisposizione nei loro confronti è completamente egoistica. Cosa succede quando correggi il tuo egoismo o anche quando semplicemente inizi questo graduale processo di correzione? Improvvisamente incominci a notare le cose che non avevi notato prima. Attraverso questo mondo immaginario incominci a vedere il mondo reale, un mondo che è sempre esistito intorno a te, che è pieno di Luce, di Amore, di reciproca dazione, è il mondo del Creatore, il cosiddetto “mondo a venire”. Non lo hai mai visto perché eri pieno di tenebre e di odio. Il tuo stesso ego te lo teneva nascosto. Il tuo mondo ed "il mondo a venire" non hanno in assoluto nulla in comune, poiché esistono in base a leggi diverse. 36
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno a “Il Cielo e la Terra“
Molte persone hanno la falsa convinzione che “il mondo a venire” sia un posto in cui si va dopo la morte. Non è così. “A venire” significa che è il tuo prossimo stato, che devi conseguire non dopo la morte ma durante la tua vita, qui e adesso. Nel momento in cui ti metterai in linea con “il mondo a venire”, acquisirai la capacità di vederlo. È come se uscissi da te stesso, lasciassi il tuo corpo egoistico e ti aprissi ad un nuovo mondo, un mondo con una sola legge: la Legge della Dazione. E tu aspiri a questo mondo perché la vita dei suoi abitanti si basa sull’amore reciproco. In questo modo, invece di percepire solamente il nostro mondo con i suoi corpi e i suoi oggetti, incominci a percepire la forza che lo governa, nella misura in cui diventerai più simile a questa forza. Aspirando alla dazione, ti rendi conto che questa forza è il bene assoluto. Questa forza è il Creatore. Questo è il modo in cui arrivi a percepire la Luce pura e autentica, esattamente come origina dal Creatore. È come se tu uscissi per incontrare la Luce prima che essa entri dentro di te e ti colmi. Questa Luce, la Luce del Creatore, non è ancora indebolita dai tuoi filtri egoistici. È ancora pura e ti viene data l'opportunità di percepirla. Il solo fatto che tu sia in grado di distinguerla è di per sé felicità. È ciò che sia chiama “sentire la chiamata del Creatore”. In seguito, quando la Luce avrà attraversato il sistema dei tuoi filtri, tutto quello che rimarrà sarà un minuscolo scintillio, così debole che anche una persona non corretta potrà tollerarla. Si tratta della stessa Luce che avevi percepito come il tuo punto nel cuore. 37
I Segreti del Libro Eterno
È ciò che i Kabbalisti chiamano “una minuscola candela”. La Luce penetra nel nostro mondo attraverso lo spesso muro di egoismo che le fa da schermo. La Luce arriva qui con il solo scopo di sostenere la vita nel nostro mondo. Questa Luce “si nasconde” dentro tutti gli oggetti del nostro mondo, indossa ogni genere di indumento. Tutte le volte in cui ti ritrovi a godere di un buon cibo, di cose nuove, della fama e del denaro, è stata proprio questa Luce che ti ha guidato lì! Ed è lei la vera fonte del tuo appagamento! Potresti chiedere: esisterebbe qualcosa nella realtà se non fosse per questa Luce? Il nostro mondo non esisterebbe. Non ci sarebbe nessuno con il desiderio di vivere, perché non ci sarebbero desideri. Tuttavia, proprio il fatto che tu abbia un desiderio (ed uno davvero grande) di conseguire le profondità di ciò che ti succede, dice una cosa ed una cosa soltanto (senza offesa): che sei un grande egoista, molto di più di tutti gli altri. Mentre gli altri sono soddisfatti da questo mondo, tu chiedi niente di meno che il mondo spirituale! Non ti darai pace fino a quando non lo avrai rivelato e questa è una cosa molto buona, perché è precisamente ciò che il Creatore vuole da te. E questo ci porta al Terzo Giorno - la spiegazione dei tuoi nuovi desideri.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Terzo Giorno
Terzo Giorno “E Dio disse: ‘Che la terra produca erba, piante che facciano semi e alberi fruttiferi che diano frutti secondo la loro specie e che abbiano in sé la propria semenza sulla terra’. E così fu. E allora la terra produsse erba, piante che danno semi secondo la loro specie, alberi fruttiferi che danno frutti secondo la loro specie e che hanno in sé la propria semenza; e Dio vide che ciò era buono. E fu sera e fu mattina, terzo giorno”. Abbiamo già detto che dopo la correzione “dell’acqua” (la Luce della Misericordia), la “terra” (il tuo desiderio di ricevere) diventa degna di produrre frutti, poiché le qualità dell'acqua e della terra si sono unite insieme. Di per se stessa un’abbondanza di acqua è distruttiva per la vita come lo è una terra arida. Tipico esempio: Noè e il diluvio. La correzione dell’uomo si basa precisamente sull’ideale combinazione di qualità altruistiche ed egoistiche dentro la sua anima, i “cieli” e la “terra”, il Creatore e la creatura. Questa correzione è chiamata “muoversi lungo la linea di mezzo”. Tenete a mente questa definizione! La tua natura egoistica è chiamata “terra”, o linea di sinistra. La qualità del Creatore, "l’acqua", l'assoluta dazione, è la linea di destra. La linea di mezzo è ciò che devi creare da solo, mettendo insieme la linea di destra con quella di sinistra. Vale a dire, devi mettere insieme “l’acqua” con “la terra” in modo che si integrino, il che permetterà alle due qualità di “produrre frutti”.
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I Segreti del Libro Eterno
Dovresti allora chiedere la pioggia e non una tempesta, poiché non sei ancora capace di donare come fa il Creatore. Tuttavia sei già pronto per avanzare, incominciando a correggere i tuoi desideri egoistici più piccoli, come è scritto: “E allora la terra produsse erba, piante che danno semi secondo la loro specie”. Di conseguenza si presenteranno dei desideri più grezzi, come è scritto: “e alberi fruttiferi che danno frutti secondo la loro specie e che hanno in sé la propria semenza”, seguiti da desideri ancora più grezzi... fino a quando i tuoi occhi non si apriranno sul meraviglioso mondo che il Creatore ha preparato per te. Dovresti “chiedere la pioggia” in modo che queste due qualità (“acqua” e “terra”) si combinino perché alla fine cresca “l’Albero della Vita”: la persona spirituale che percepisce l’intero universo, in un'esistenza eterna e beata in tutti i mondi. Eterna perché identificandoti con un’anima eterna invece che con un corpo caduco, incominci ad eguagliare il tuo essere con la tua anima, relegando il corpo al suo vero compito, quello di essere un effimero guscio che semplicemente accompagna l’anima. Questo passaggio di identificazione di te stesso con l’anima, invece che con il corpo, è un fatto strettamente interiore ed avviene con la graduale acquisizione della qualità della dazione, lavorando correttamente con i libri Kabbalistici.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Quarto Giorno
Quarto Giorno “E Dio disse: ‘Che ci siano luci nel firmamento del cielo per dividere il giorno dalla notte; siano segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; che ci siano luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra’. E così fu. E Dio creò le due grandi luci: la maggiore per governare il giorno e la minore per governare la notte; e le stelle. E Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre; e Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina, quarto giorno”. Promemoria: l’essere umano (Adamo) dentro di te non è ancora nato. Questo brano parla solamente della creazione dell'ambiente per la sua nascita e la sua vita. Che cos’è “l’ambiente”? Sono le forze del Creatore che influenzeranno la persona. Esse esistono solamente per condurci verso lo scopo della Creazione: l’unione con il Creatore e la felicità eterna. Quindi quali forze sono state rivelate nel quarto Giorno? “E Dio disse: ‘Che ci siano luci nel firmamento del cielo per dividere il giorno dalla notte’”. Le luci servono per governare “la notte” e “il giorno”, che sono gli stati che una persona deve affrontare nel cammino verso il Creatore. Scommetto che hai già avuto periodi di continue ascese e discese - questi periodi sono “il giorno e la notte” di cui stiamo parlando. “Il giorno” si riferisce all'ascesa, quando ti senti colmo della certezza di essere sulla strada giusta, tutto teso a pregustare
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l’immagine delle porte del mondo spirituale che si stanno per aprire davanti a te. “La notte” è la discesa, quando niente porta gioia ed il mondo spirituale sembra non esistere o essere una finzione e allora ti domandi, “Perché sto sprecando la mia vita in queste cose senza senso?” È il tuo ego che ti colpisce con queste domande. L’ego trova il momento perfetto per attaccarti, perché sa che se resisterai ed entrerai nella dimensione spirituale, sfuggirai al suo controllo. Naturalmente l’ego non vuole che ciò accada, quindi certe domande abbondano: “Per chi lavori?” “Lo puoi almeno vedere?” “Dov’è la tua logica?” “Guardati intorno, le persone conducono una vita pacifica e piacevole, mentre tu ti stai impegnando per un obiettivo irrealizzabile!” Devo andare avanti? C’è una sola cosa che posso suggerirti: quando la “notte” scende, fa in modo da essere circondato da persone come te, persone che stanno cercando il cammino verso il mondo spirituale. Gli amici che hanno lo stesso tuo obbiettivo sosterranno i colpi del tuo ego e tu ti renderai conto che da solo sei indifeso, mentre insieme ad altri, puoi resistere. Un altro utile consiglio è di andare a dormire. Cosa vuol dire “andare a dormire”? Significa disconnetterti dalle domande fastidiose, tagliarle fuori e non voltarti. Tu “dormi” in questi momenti. Beh, fuori comunque è buio. Distenditi e dormi, in modo che la tua testa (i pensieri, i calcoli) ed il corpo (i desideri) saranno sullo stesso livello, come succede negli animali. In sostanza non lasci entrare nulla.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Quarto Giorno
È come se tu ti cancellassi, ti annullassi, aspettando con calma di mettere insieme le forze. Non pensare a niente, non fare azioni o movimenti, e giustamente. Sai che il mattino è proprio dietro l’angolo. “Mattino” significa una nuova ascesa, una via d’uscita dallo stato di discesa. Potresti chiedere “Perché il Creatore ci manda queste ascese e discese? Non avrebbe potuto donarci tutto il bene, come ha comunque progettato di fare alla fine, anticipando così tutte le sofferenze ed i dubbi?” Beh, Egli ci manda questi stati perché senza di essi non ci sarebbe alcun avanzamento, poiché il progresso è possibile solamente attraverso un continuo cambiamento di stati. Solo con il superamento nasce la vera persona, il vero “uomo”. Ripeto, parliamo sempre di quello che succede dentro e anche qui abbiamo “uomo” e “donna”. Questo concetto si riferisce “all’uomo interiore” (Ebraico Gevere, dalla parola Hitgabrut - superare). Cosa succederebbe se tu dessi ad un bambino tutto quello che vuole? Non si svilupperebbe ma crescerebbe viziato, capriccioso, egoista e senza empatia. Saresti felice di un bambino del genere? Questa è la ragione per cui una persona deve vivere tutto ciò a cui è destinata. Ogni anima ha un suo percorso unico per arrivare all’obiettivo. E, ancora, se il Creatore ti avesse messo subito in uno stato piacevole, la Sua Luce ti avrebbe schiacciato. Saresti stato privato di ogni libera scelta, essendo diventato uno schiavo di questa condizione. Chi rifiuterebbe la felicità assoluta?!
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I Segreti del Libro Eterno
Ma il Creatore non vuole uno schiavo della Luce. Egli vuole un amico, un uguale e puoi diventarlo solamente se attraverserai tutti gli stati e sceglierai il Creatore di tua spontanea volontà. Il tuo compito è di percepire l’anima immortale dietro ai corpi mortali, dopo di che tutte le tue domande scompariranno all'istante; allora vedrai il bene che emana dal Creatore e il Suo particolare atteggiamento verso ciascuna anima. Egli è con noi sempre; dobbiamo solamente avere fiducia nella Sua guida, come un bambino che presta attenzione ai consigli del suo amorevole papà. Il bambino sa che può fare affidamento in ogni caso sul suo papà e si affida alle sue attenzioni. C’è una ragione per cui le luci che separano il giorno dalla notte, cioè i miei stati, sono nei cieli. “...e che fungano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”. Il cielo si riferisce alla qualità della dazione, che è la qualità del Creatore. Poiché le Luci nel firmamento del cielo “illuminano la terra” (i desideri egoistici), i desideri egoistici sono soggetti al “cielo”, alla qualità altruistica che è dentro di noi. “E Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre; e Dio vide che era cosa buona”. Ne segue che solamente le “luci nel firmamento dei cieli” influenzano il cambiamento dei nostri stati, separandoli: “... e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre”. Ripetiamolo ancora una volta: il testo Biblico descrive la struttura dell’universo nel quale Adamo risiederà.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Quarto Giorno
Adamo è l’essere umano che è in te. Il firmamento, la terra e le luci, tutto si riferisce alle qualità egoistiche ed altruistiche dentro le quali egli esisterà. Il Creatore spingerà l’essere umano verso la conquista del mondo spirituale. Per raggiungere questo fine, hai bisogno di identificarti con le tue qualità interiori, con “l’essere umano” che è in te. Se ce la farai, attraverserai tutti gli stati che sono davanti a te insieme a Lui. Le “notti” e i “giorni”, le “mattine” e le “sere” sono stati spirituali che hanno lo scopo di condurti verso l’infinito, verso la vita nel Mondo Superiore. “...e siano segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni”. Ogni volta che si parla di tempo, ci dobbiamo astenere dall’immaginare i giorni, i mesi e gli anni in senso materiale, in quanto non esiste il tempo nel mondo spirituale. Come potrebbe mai esistere il tempo nell'infinito?! Sei già connesso all’anima eterna ed immortale, quindi che senso ha il concetto di tempo?! Non esiste il tempo ma solo il cambiamento di stati nel percorso che sale lungo la scala spirituale. “Giorno” rappresenta uno stato in divenire - ascesa e discesa per la durata di un livello ( “mattino”, “giorno” e “sera” sono tutti “un giorno”), prima di passare al livello successivo. Hodesh (mese) deriva dalla parola Hidush (rinnovamento) - il ritorno ad uno stato precedente su un livello più elevato, rinnovato e più avanzato, dopo avere superato trenta ascese e discese. Ogni volta ti viene dato del lavoro in più da fare con il tuo egoismo e questo ti fa cadere e rialzare, per poi continuare l'ascesa sulla scala spirituale. Shanah (anno) deriva dalla parola Lishot (ripetere), è inteso
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quale movimento lungo una spirale che ritorna allo stesso stato ma su un livello più elevato. Comunque sia, l'ascesa è costante. “Giorni”, “mesi” e “anni” sono tutti in te. Li “vivi” correggendo desideri egoistici nuovi e sempre più ostici. Alcuni richiedono un “giorno” per essere corretti, altri un “mese” oppure un “anno”. Ad ogni modo la direzione punta invariabilmente verso l’alto.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Quinto Giorno
Quinto Giorno “Dio disse: ‘Che le acque brulichino di esseri viventi e gli uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo’. Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. E Dio li benedisse, dicendo: ‘Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari e che gli uccelli si moltiplichino sulla terra’. E fu sera e fu mattino, quinto giorno.” Il Libro dello Zohar descrive ogni giorno della Creazione come “la costruzione di camere” dentro l'uomo, le cosiddette “camere celesti” (Ebraico Heichalot - gli spazi vuoti dei desideri). Mano a mano che le qualità egoistiche dell'anima si correggono, gli spazi vuoti gradualmente si riempiono di Luce Superiore. Questo è ciò a cui ogni persona aspira inconsciamente. Un graduale riempimento degli spazi vuoti porterà tutte le anime ad uno stato di correzione e perfezione assolute. Nel capitolo “Il Linguaggio dei Rami” abbiamo parlato del fatto che le forze del Creatore sono descritte con parole che appartengono al nostro linguaggio. Nel libro della Genesi, per esempio, sono chiamate pesci, uccelli e così via: “...che domini sui pesci del mare e sugli uccelli dell’aria”. Leggendo queste righe, dovresti visualizzare con chiarezza tutte le azioni che devi compiere per la tua correzione. Consideriamo la parola “pesce” (Dag), che ha la radice nella parola Daaga (preoccupazione). Quando trovi questa parola nel testo, sappi che non si riferisce ad un pesce che nuota
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nell’acqua (ricordati, inoltre, che l’acqua indica la Luce della Misericordia) ma alla preoccupazione. Di cosa ti dovresti preoccupare? Solamente di far crescere la tua vicinanza al Creatore. Non dovresti avere altro di cui preoccuparti. Questi desideri di entrare nel mondo spirituale sono precisamente ciò di cui parla la Genesi. Tuttavia, per il momento, dobbiamo avere presente che tutti i desideri sono dentro di noi. Nella loro forma non corretta essi ci appaiono come oggetti nel nostro mondo ma nella loro forma corretta sono forze del Creatore, dominate dalla Sua Luce. Di conseguenza il Quinto Giorno si riferisce ai primi desideri in assoluto da correggere. E questo perché sono “più facili”, cioè più facili da correggere: “... gli uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo”. “L’uccello” tocca la “terra” (la tua natura egoistica), piuttosto che “crescere” da essa, ma è anche soggetto alla correzione, rimanendo nella sua natura egoistica: “...e che gli uccelli si moltiplichino sulla terra”. Questo è anche il tuo cammino, caro lettore: separare dentro di te i desideri egoistici, ai quali puoi attaccare un'intenzione altruistica, e da qui tentare di correggerli. Per farlo, per prima cosa cerca semplicemente di pensarci su. Leggi i libri Kabbalistici e riflettici sopra, principalmente i libri di Baal HaSulam, il quale ha preso tutte le antiche fonti Kabbalistiche dai tempi di Abramo, Mosè e dell'ARI e le ha adattate alla nostra generazione. Ma ritorniamo al libro della Genesi. Qui vediamo che è arrivato il momento di correggere i desideri più “difficili”, che appartengono alla “terra”.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Quinto Giorno
È come se fossero generati dalla terra, come se la terra desse loro vita. Nuove espansioni si formano (Heichalot - camere). E mentre i desideri egoistici più difficili sono corretti, gli spazi vuoti sono riempiti di Luce. Allora, arriva il Sesto Giorno.
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Sesto Giorno “E Dio disse: ‘Che la terra produca esseri viventi secondo la loro specie, bestiame, rettili e animali selvatici della terra secondo la loro specie’. E così fu. E Dio fece gli animali selvatici della terra secondo la loro specie, il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie; e Dio vide che era cosa buona”. Il Creatore ha creato solamente un desiderio: il piacere. Tuttavia questo desiderio è talmente omnicomprensivo che è impossibile portare tutti noi all’obiettivo in un colpo solo. Infatti stiamo parlando di una beatitudine infinita, che è proprio lo scopo della creazione dell’uomo. Invece a questo obiettivo ci si arriva per fasi, perché il desiderio per il piacere che è dentro di noi è diviso in una miriade di desideri più piccoli. Correggendoli uno alla volta, partendo da quelli “facili” per poi passare a quelli “difficili”, raggiungeremo una beatitudine infinita, l’assoluto ed eterno appagamento che è stato preparato per noi dal Creatore. Per coloro nei quali il punto nel cuore (l’aspirazione al piacere spirituale) si è risvegliato, il lavoro con i propri desideri diventa un affascinante viaggio nel Mondo Superiore. La Genesi prosegue dscrivendo come si supera la fase della correzione dei desideri “facili”, dopo di che dobbiamo correggere quelli difficili, che sono stati “generati dalla terra”. “Che la terra produca esseri viventi secondo la loro specie”. Cosa già sai, “l’essere umano” dentro di te si sta vigorosamente preparando a nascere.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Sesto Giorno
In questo processo desideri sempre più nuovi si manifestano in continuazione ma per il momento vengono utilizzati per il godimento personale. “…e Dio vide che era cosa buona.” La parola “buono” significa che i desideri sono veramente puri. Ma chi può utilizzare questi desideri? Soltanto l'uomo. Così arriva il suo turno e da qui “l'essere umano” nasce dentro di te. “E Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza; e che domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra’. E Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina Egli li creò”. In altre parole, dentro di te, “l’essere umano” è nato per dominare su tutti gli altri desideri: “E che domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. Tutti questi desideri sono stati creati esclusivamente per l’uomo. “L’essere umano” dentro di te è destinato a percorrere un cammino difficile, prima di rendersi conto che dominare su tutti gli altri desideri non significa utilizzarli per il proprio vantaggio, perché in questo modo farebbe solamente del male a se stesso e al mondo. Ma al contrario questi desideri devono essere usati esclusivamente per il piacere degli altri, perché rispetto ai desideri degli altri noi siamo sempre liberi, in grado di distinguerci chiaramente gli uni dagli altri. Ne riparleremo più avanti. Per il momento è essenziale comprendere che quando incomincerai a percepire le altre
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anime intorno a te, incomincerai a sentirti come il Creatore verso di loro. Qui si trova la tua opportunità di essere libero, cioè di essere come il Creatore. Insieme ci arriveremo certamente e capiremo cosa fare per dare piacere a Colui che dona. Ritorniamo alla situazione descritta nella Genesi. Prima della “nascita dell’essere umano dentro di te” eri colmo solamente di desideri inanimati, vegetali ed animali. Cosa vuol dire? Si tratta di un desiderio inanimato quando vuoi solamente una cosa: restare immobile e non pensare a niente, come un sasso sul bordo della strada, totalmente passivo, con un unico pensiero: “Lasciatemi in pace”. Ripensa a tutte le volte in cui ti sei ritrovato in uno stato come questo! È un desiderio vegetale quando reagisci a degli stimoli esterni ma non sei ancora in grado di muoverti da dove sei, è come se fossi legato alla terra (dall’egoismo). Ti allunghi verso il sole come un fiore, nel senso che hai l'impulso a muoverti, ad ascendere e a discendere, come un fiore che si apre durante il giorno e appassisce di notte. Incominci a farti delle domande del tipo, “Perché soffro?”. Aneli alla Luce, desiderando di essere “innaffiato”. Sei preoccupato solamente della tua crescita personale, ti consumi, non sei più un sasso e questo è un passo in avanti. Il desiderio animale implica il movimento e la ricerca della sussistenza. In questa fase riesci magari a connetterti ad altri come te e a fare squadra con loro, perché insieme sarà più facile procurarsi il cibo. La tua preoccupazione è riprodurti e tirar su la tua progenie.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Sesto Giorno
E allora, improvvisamente, dentro di te si fa largo il desiderio più complesso ed elevato che ci sia e che comprende tutti gli altri, chiamato “l’Uomo dentro di noi”. La parola “uomo” in Ebraico è “Adamo”. “Adamo” deriva dalla parola Domeh - simile, uguale. Uguale a chi? Al Creatore. Uguale in che modo? Uguale alle Sue qualità. Le qualità del Creatore sono pura dazione, amore assoluto ed incondizionato. Questo è precisamente ciò a cui Adamo, che percepisce il Creatore, aspira e che alla fine deve diventare. (Continueremo a ripeterlo fino a quando queste qualità non ci diventeranno familiari, poi comprensibili e fino a quando non le percepiremo nel profondo). Questo è ciò che devi diventare. Solo allora ti ritroverai in Paradiso, nel senso che assomiglierai al Paradiso e al suo Signore. In seguito andremo più a fondo in questo affascinante argomento, esploreremo il luogo in cui il Paradiso esiste dentro di te e dove si colloca Adamo all’interno di questo Paradiso. Ne consegue che solamente colui che aspira ad essere come il Creatore e di nascere spiritualmente, può essere chiamato Adamo (“uomo” - uguale al Creatore). Questa è la persona a cui ci si riferisce in tutto il libro. Solamente coloro che aspirano a questo stato sapranno leggere questo libro correttamente. Gli altri si fermeranno alla narrazione e vedranno ogni genere di insegnamento morale per rendere la vita sicura e di successo.
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Adamo è il desiderio che si è manifestato dentro di te, è la ragione per cui stai continuando a leggere questo libro. Tutti i desideri che avevi prima non ti soddisfano più. I tuoi giorni da teledipendente sono finiti; non sei più attirato dalla ricchezza e non sei più disposto a lavorare 24 ore al giorno per essere venerato o arrivare alla fama. Cosa significa tutto questo? Significa che un certo punto che si chiama “Adamo”, oppure “il punto nel cuore”, si è risvegliato dentro di te. Questo punto è una cosa sola con il Creatore e vuole essere come Lui, perché Lui è la sua radice. Questo è il significato della frase “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza” (Genesi 1:26). Nell’originale ebraico è scritto Be Tzelem. Tzelem (l’immagine di Colui che è Superiore) è la parte del Creatore (il Livello Superiore) che discende nell'anima dell'uomo e trasferisce le qualità del Creatore. In altre parole è l’organo del Dominio Superiore, che ha il controllo su tutte le anime, sui loro percorsi e sullo sviluppo della correzione. Questo organo dirigente è direttamente connesso al punto nel cuore dell'uomo, all’Adamo che c’è in te. Come è già stato detto, il cuore rappresenta tutti i tuoi desideri terreni egoistici, mentre il punto nel cuore rappresenta i desideri che hanno come obiettivo quello di raggiungere il mondo spirituale. Questo punto non ha nulla a che fare con il cuore. Ci viene dato dal Creatore ed è presente in tutti noi, ci vuole solo del tempo perché si risvegli. Perché è solamente un punto? Perché i desideri spirituali non si sono ancora sviluppati dentro di te.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Sesto Giorno
Sono come un bambino che sta facendo i suoi primi passi. Ecco perché sono considerati un “punto”. “L’Adamo” che c’è in te fa i suoi primi passi. È collegato direttamente ai genitori (il Creatore) e non può vivere senza questa connessione. Vuole crescere per essere proprio come il suo papà. Tramite questo punto il Creatore si collega a noi ed inizia a costruire la Sua immagine in noi, collegandoci al suo organo dirigente. Qual è lo scopo di questo organo? Fornirti le informazioni sul programma della Creazione, il cammino che devi percorrere. Senza la percezione dei mondi spirituali non potresti sapere cosa fare, quale dovrebbe essere il tuo passo successivo o cosa ti viene richiesto. Questa è la ragione per cui continui a fare degli sbagli ed a soffrirne. Sei come un gattino cieco in un mondo immenso. Affinché tu acquisisca le qualità necessarie per progredire, il Livello Superiore deve insegnarti esattamente cosa devi fare e come farlo. Per questa ragione fornisce questo strumento ausiliario che si chiama Tzelem. Questo strumento è installato nell’anima e da qui attiva tutte le correzioni necessarie. Ecco perché è scritto che l’uomo (Adamo) è fatto ad immagine del Creatore. L’uomo diventa la creatura predominante, il gioiello della corona della Creazione.
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Responsabilità per il Mondo “…e che domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutti gli esseri viventi che strisciano sulla terra”. Correggendo i tuoi desideri egoistici (inanimati, vegetali ed animali), correggi anche l’universo intero. Tieni a mente questo concetto per ora. Presto lo chiariremo e vedrai che è il tuo lavoro a determinare tutto quello che succede intorno a te. L’uomo ha un’enorme responsabilità su quello che succede nel mondo. Poiché ancora non lo capisce – e conduce una vita animata da desideri animaleschi - non lo si può proprio biasimare. Quando arriverà questa presa di coscienza, però, incomincerà il vero lavoro per il quale è stato creato. “Ma allora, dove sta il problema?” potresti domandare, “Se io iniziassi il cammino della correzione (prima di tutto non ci sono se: tutti dovranno iniziare questo cammino presto o tardi), correggerei automaticamente tutto quello che c'è nel mio ambiente”. Questo è vero. Tutti i problemi che vediamo in Natura riflettono semplicemente quello che succede dentro di noi. La catastrofe ecologica che incombe, la contaminazione di fiumi e mari, l’estinzione di specie animali e condizioni climatiche estreme sono riflessi di noi, dell’essenza egoistica che ci ha resi schiavi. Il mondo intero è dentro di noi e aspetta che ci rendiamo conto che siamo noi i responsabili di tutto quello che vi succede dentro e che, di conseguenza, completiamo la nostra correzione. Per esempio poniamo che ci sia una roccia e che la chiamiamo “il Creatore”. 56
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Responsabilità per il Mondo
Questa roccia comprende una certa percentuale di ardesia, una certa percentuale di calcare, una certa percentuale di oro ed un po’ di altri minerali. Se questa roccia venisse frantumata, quale sarebbe la percentuale degli elementi che la compongono in ogni singolo pezzo? Sarebbe la stessa percentuale che avevamo prima di frantumarla. Poiché ogni pezzo è parte dell'insieme, la composizione di ogni pezzo è identica al pezzo intero. Ecco perché i geologi hanno bisogno solamente di staccare un pezzo di roccia per conoscerne i componenti. Ognuno di noi è un frammento di questa “roccia”, il Creatore. Siamo tutti fatti delle stesse qualità dell'amore e della dazione che esistono in Lui, eccetto il fatto che ci siamo staccati da Lui. Qual è stata la causa di questo distacco? L'egoismo: una qualità che è totalmente opposta al Creatore. Come possiamo fare per ritornare da Lui? Nel momento in cui comprendiamo che siamo opposti a Lui, e desideriamo ritornare al Creatore, immediatamente ci mettiamo in viaggio per ritornare da Lui. L’obiettivo principale nel cammino spirituale è costruire il desiderio per il cammino stesso. Tuttavia dobbiamo vivere questo desiderio totalmente, fino in fondo, finché fa male, fino a quando urliamo dal dolore! Il desiderio è la base di ogni cosa al mondo e determina assolutamente tutto. Il tuo obiettivo è quello di aderire al Creatore. Se avrai il desiderio di farlo, incomincerai a scappare dalla schiavitù dell'amore per te stesso e percepirai immediatamente dei cambiamenti nel tuo ambiente. Non ci sarà più bisogno di tenere delle conferenze sull’ecologia, o delle campagne di “Green Peace”, o di preoccuparsi per le specie a rischio di estinzione e così via. 57
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Il genere umano comprenderà di avere la piena responsabilità. Dobbiamo innalzarci al di sopra dell'ego ed iniziare il nostro viaggio verso il Creatore. Questo è il messaggio di tutti i libri scritti dai Kabbalisti. E nel momento in cui ci eleveremo al di sopra del nostro ego, tutto cambierà. Finalmente comprenderemo un'altra verità universale: il Creatore ci ha creati a Sua immagine e somiglianza e non abbiamo mai lasciato questo stato. Cosa significa “a Sua immagine e somiglianza”? Significa che il Creatore (la qualità della dazione) ha creato il mondo, che funziona in base alla legge della dazione. Essendo stati creati ad immagine e somiglianza del Creatore, viviamo in questo mondo ed il mondo esiste dentro di noi. Ma esiste dentro di noi solamente nella misura in cui osserviamo la legge di quel mondo, la legge della dazione. Noi esistevamo e continuiamo ad esistere nel “Giardino dell’Eden”. Non lo vediamo e non lo sentiamo perché il nostro ego si è messo in mezzo, tagliandoci fuori dalla situazione reale mentre ne ha disegnata una falsa, egoistica. L’uomo vede il mondo attraverso le sue qualità interiori. Se siamo corrotti, il mondo ci appare come tale. Se siamo puri, il mondo ci appare di conseguenza. Viviamo una bugia ma adesso vogliamo cogliere la Verità. Se questo pensiero scalpita dentro di noi, allora muoviamoci e scappiamo dalla prigione del nostro ego!
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Settimo Giorno
Settimo Giorno “E così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. E, nel settimo giorno, Dio portò a compimento il Suo lavoro che aveva fatto; ed Egli cessò nel settimo giorno da ogni Suo lavoro che aveva fatto. E Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò; perché in esso Egli aveva cessato da ogni opera che egli aveva fatto creando”. Tutto il lavoro dell’uomo, la ragione della sua esistenza, sta nell'acquisizione delle qualità del Creatore, che sono le qualità della dazione. L’uomo si corregge attraverso queste qualità e, nel corso della correzione, egli sale lungo la scala spirituale verso l’infinito e la perfezione, avvicinandosi sempre di più al Creatore. Che cosa abbiamo fatto nel corso dei sei giorni precedenti, dei sei livelli della correzione? Abbiamo guardato i nostri desideri egoistici attraverso il prisma della qualità della dazione. Ad ogni livello ci siamo paragonati al Creatore e abbiamo visto che abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare. In questo modo abbiamo incominciato a scavare nel nostro “IO”. Durante i sei giorni abbiamo fatto dei progressi passando dai desideri “facili” (il punto di partenza della correzione) a quelli più “difficili”. Nel linguaggio della Kabbalah questi sei livelli di avanzamento si chiamano Sefirot, dalla parola Sappir (zaffiro), che significa “illuminazione”. I nomi delle Sefirot sono: Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod, Yesod. Ogni livello ha la sua propria luce.
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Il Kabbalista è colui che è connesso con il mondo spirituale, che sente molto chiaramente questa connessione. Lavorando con i desideri egoistici “più facili”, l’uomo si pone al livello di Hesed. Il suo obiettivo è trasformarsi per divenire simile al Creatore. Egli pensa solamente ad una cosa: “Cosa posso fare per far sì che il nostro rapporto sia per Lui piacevole, cosa posso fare per cambiare il mio desiderio egoistico in un desiderio di donare? A questo livello Egli è vera purezza e dazione. Io voglio essere come Lui e so che anche Lui lo vuole. Non posso riuscirci direttamente, perché nella Sua Luce si svela la mia essenza egoista. Capisco che questa è la mia natura ma posso eluderla?" La persona che ha questi pensieri pare dica al Creatore: “Tu sei Colui che mi creato in questo modo, per ricevere piacere, allora cosa posso fare per ottenere anche la dazione allo stesso tempo? Perché è in essa il vero ed eterno piacere per il quale Tu mi hai creato, non per il fugace piacere egoistico. Cosa posso fare per darTi piacere, come un figlio che desidera che il suo papà sia felice?”. La risposta è nella domanda stessa: ricevere per dare gioia. Come? Cambiando l'intenzione. Invece della tipica intenzione egocentrica, devo costruire l’intenzione di dare piacere al Creatore tramite le mie azioni. Questo è possibile solamente se, ad un livello particolare (Hesed per esempio), tu Lo “vedi”. Cioè senti in modo chiaro la maestosità della qualità della dazione e l’assoluta bassezza e sterilità dell’ego. Se il Creatore presterà attenzione alle tue suppliche e ti concederà questa rivelazione, allora sarai in grado di cambiare la tua intenzione.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Settimo Giorno
Desidererai essere nella dazione e ti renderai conto che non c'è gioia più grande di questa per il Creatore. Se questo succede, significa che sei riuscito a costruire lo “schermo”.
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I Segreti del Libro Eterno
Lo Schermo Lo schermo è la forza di resistenza contro i desideri egoistici. Se acquisisci questa forza, sei in perfetta forma e sei diretto al Creatore. A questo punto devo aggiungere che non puoi costruire questo schermo da solo. Lo si ottiene facendone insistente richiesta al Creatore, che è il Livello Superiore. Il Livello Superiore nel mondo spirituale è il livello immediatamente al di sopra del livello nel quale ti trovi adesso. Questo livello è per te il Creatore. Questo è il modo in cui consegui uno dei nomi del Creatore (di cui abbiamo parlato prima). Ad ogni livello successivo conoscerai meglio il Creatore, nel senso che rivelerai un numero sempre maggiore di Suoi nomi, fino a quando non raggiungerai la completa rivelazione di Colui che crea. Allora quando acquisisci lo schermo? Quando il Livello Superiore sente che sei pronto a fare di tutto per averlo. La preghiera deve arrivare dal fondo del tuo cuore “Dammi la forza di donare come Te...Aiutami a correggermi, Ti imploro”. Se la tua preghiera sarà sincera, riceverai lo schermo. Cioè devi “correggere” il desiderio egoistico con l’intenzione di dare. Ogni giorno è come se mettessi il tuo “Io” nella “clinica” del Creatore e chiedessi la cura - lo schermo che ti renderà capace di aprire gli occhi e di vedere il vero quadro della realtà. In questa clinica ti viene data una dose aggiuntiva di desideri egoistici, con i quali devi lavorare e provare le sensazioni che ne derivano per controllare il tuo atteggiamento verso di essi, per renderti conto di quanto sono potenti;
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Lo Schermo
solo allora potrai chiedere lo schermo - la forza che può proteggerti dal cadere da questo livello. L’obiettivo è chiaro: correggere il tuo ego, che ti viene somministrato a piccole dosi mentre sali verso l’alto e ti sviluppi. In questo modo, gradualmente, ti muovi di livello in livello. Una volta gestita una dose di egoismo, ti viene data l’opportunità di ascendere, di avvicinarti al successivo gruppo di desideri egoistici. Allora inizierai a lavorare con questi desideri, correggendo la tua intenzione da egoistica in altruistica, e quindi potrai dire: “Io ricevo e così facendo dono a Te piacere”. Ogni livello comprende il proprio specifico lavoro, il proprio schermo ed un nuovo nome del Creatore. I Sei Giorni della Creazione corrispondono alle Sephirot nel modo seguente: Hesed è il primo giorno, Gevura è il secondo, Tifferet è il terzo, Netzah è il quarto, Hod è il quinto e Yesod è il sesto. Queste sei correzioni consecutive, chiamate “i sei giorni della creazione”, sono anche i sei millenni della Creazione o i sei livelli attraverso i quali l’uomo scava dentro di sé. In questo lasso di tempo il genere umano deve lavorare con grave impegno per correggere il proprio egoismo. A proposito, stiamo vivendo nell’anno 5770, la parte finale del sesto millennio. Ora potresti chiedere “Ed il Livello finale, il Settimo?”
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Lo Sabbath, il Settimo Livello Il settimo ed ultimo livello è chiamato “la creatura indipendente, completa”, che vuole ricevere e percepire se stessa come entità ricevente. È la fase finale di ogni livello. Ed è anche la nostra radice. Questo livello non può correggersi, in quanto è una concentrazione di egoismo, che ne è la base. Solo dopo aver sperimentato le precedenti sei correzioni (i giorni della Creazione), la Creatura acquisisce la capacità di "assorbirle" dentro di sé e di adottare le loro qualità. Perciò l’obiettivo del “Settimo Giorno” è prendere tutto ciò che è stato creato ed accumulato durante i precedenti sei giorni e realizzare una Creatura indipendente e completa. Questo settimo livello è chiamato “lo Shabbat”. È un giorno speciale perché in questo stato le anime sono piene della Luce Superiore. La sola condizione è di non interferire con questo processo, simbolicamente rappresentato dalle leggi dello Shabbath. Allora abbandoni i remi e assecondi la corrente verso la Luce. Ti sottometti a queste leggi e, di conseguenza, mantieni il tuo ego “spento”. È inoltre scritto “Colui che lavora per sei giorni avrà cibo il settimo”. Ciò significa che se hai lavorato sui tuoi desideri lungo i sei livelli, i sei millenni, riceverai tutto quello che è stato preparato per te dal Creatore. Questa è la Divina Luce Superiore dell’abbondanza e del piacere.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) I Sette Giorni della Creazione
I Sette Giorni della Creazione Adesso riassumiamo i sette giorni della Creazione. Quale dovrebbe essere il risultato di un corretto lavoro interiore? L'anima che ascende dal livello egoistico a quello della dazione. A questo risultato ci si arriva attraverso sette correzioni consecutive, chiamate i “sette giorni della settimana”. Sette è il numero del Creatore. Il sistema che governa il nostro mondo è composto da sette parti. Per questa ragione il nostro mondo è diviso in sette e settanta: settanta nazioni del mondo, sette giorni in una settimana, sette colori dell'arcobaleno, sette note della scala musicale, l’anima dell’uomo è divisa in settanta parti, la vita dell’uomo è calcolata in cicli di settant'anni e nel settimo millennio l’uomo riceverà la ricompensa che si è meritato. Ripeto che noi stiamo vivendo nell’anno 5770. Cosa c’è in serbo per noi nei restanti 230 anni, prima che incominci il settimo millennio? Dobbiamo solamente starcene seduti ad aspettare che passino? No. Possiamo intervenire nel processo, che è stato predisposto dall’alto per durare 6.000 anni, e velocizzarlo. Questa azione è già iniziata. Tutti i saggi indicano lo stesso anno, il 1995, come l’anno in cui il processo consapevole della correzione del mondo sarebbe iniziato. Vi si fa riferimento in molti testi scritti dai grandi Kabbalisiti del passato, compreso Il Libro dello Zohar. Infatti, a partire dal 1995, sempre più persone in tutto il mondo si impegnano nel cammino verso la correzione.
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Tuttavia persone prescelte possono affrontare questo percorso separatamente, conseguendo il Mondo Superiore e arrivando a percepire la realtà perfetta e Superiore prima degli altri. Inoltre il percorso stesso della correzione, quando viene affrontato coscientemente e volontariamente, diventa una straordinaria avventura. Questo è il nostro obiettivo nel corso dello studio della struttura e del funzionamento di questo sistema dell'universo: sapere precisamente dove e come possiamo intervenire nel processo, come cambiare qualcosa e conseguire la correzione immediata. Però un uomo non può influenzare direttamente la sua radice, la fonte da cui ha origine, perché egli esiste ad un livello inferiore e deriva dalla radice stessa. Tuttavia, correggendosi ed eguagliando le sue qualità a quelle della sua radice, un uomo cambia il modo in cui percepisce ciò che gli arriva dall’alto: invece dei colpi, dei problemi e dei grattacapi quotidiani infiniti, egli incomincia a sperimentare la beatitudine, la tranquillità, la perfezione e la completa realizzazione. Siamo stati creati dal Creatore con il solo scopo di dominare il Mondo Superiore e di assumere il controllo sul nostro destino.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Desiderio Superiore
Il Desiderio Superiore Siamo arrivati al momento della nascita “dell’essere umano dentro di noi”. Un nuovo desiderio “umano” è nato dentro di noi. Prendiamoci del tempo ed esaminiamo attentamente questo desiderio e tutto ciò che comporta. Per farlo, prenderemo in considerazione l’antica fonte orale che completa i Libri del Pentateuco. È chiamata Midrash (la Torah Orale). È stata tramandata oralmente da maestro a studente nel corso di migliaia di anni. È arrivata ai nostri tempi insieme al Vecchio Testamento e non è meno considerata della sua controparte scritta. Il testo seguente è tratto dal Midrash, verte sulla creazione dell'uomo: “Quando il Santo, che sia benedetto, giunse a creare l’uomo, gli angeli che lo assistevano si divisero in gruppi e fazioni, e alcuni dicevano ‘Che sia creato’, mentre altri insistevano ‘Che non sia creato’”. “L’amore disse ‘Che sia creato, perché egli elargirà atti d'amore’. La verità disse ‘Che non sia creato, perché egli sarà intriso di falsità’. La Rettitudine disse ‘Che sia creato, perché egli compirà azioni giuste’. La Pace disse ‘Che non sia creato, perché egli sarà pieno di conflittualità’...” “Gli angeli che Lo assistevano dissero al Signore: ‘Sovrano dell'Universo! Che cos’è l’uomo, che Tu te ne preoccupi, ed il figlio dell'uomo, al quale Tu pensi? Tutto questo disturbo per cosa è stato creato?’ ‘Se così fosse’ Egli disse loro ‘La pecora ed il bue, tutti loro, perché; perché sono stati creati gli uccelli dell'aria ed i pesci
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del mare? Una torre piena di buone cose ma nessun ospite che piacere ne trae il suo padrone dall’averla riempita?’” Qual è il significato di questo passaggio, che racconta dettagliatamente la “conversazione” del Creatore con gli angeli? Ma, prima di tutto, chi è il Creatore? Il Creatore è la Legge unificata della Natura, la Legge dell’Amore e della dazione, che è dentro ed intorno a noi. Egli è immutabile ed eterno. Noi non Lo percepiamo, perché viviamo in base a leggi completamente diverse, ma lo scopo unico della nostra vita è di rivelarLo. Gli “angeli” sono forze della natura (del Creatore), che obbediscono a questa Legge e che non sono in grado di agire o pensare in modo autonomo. Si potrebbe dire che gli angeli sono semplicemente la personificazione delle forze che sono al servizio della Legge dell’Amore e della dazione. Tieni presente che il Midrash parla di ciò che è stato rivelato dai Kabbalisti - coloro che hanno iniziato la correzione e che hanno scoperto la forza della dazione, il Creatore. Naturalmente le forze opposte incominciano a manifestarsi, incarnandosi nella natura umana, che è totalmente egoistica e malvagia. Immagina di accendere una torcia nel buio totale. Mentre essa illumina ciò che si trova intorno a te, scopri di essere rimasto seduto in una fogna per tutto il tempo. Dapprima potresti pensare che sarebbe stato meglio rimanere nel buio ma non è il caso di pensare così. Almeno ora sai da dove arriva la puzza e perché sei stato così infelice. Il nostro compito è di ripulire la fogna, cioè mettere le briglie al nostro egoismo.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Desiderio Superiore
Come? Questo è precisamente ciò che il Midrash spiega. Esso ci racconta che l’uomo è come se fosse “sospeso” tra due forze opposte, collocato a metà strada tra il bene ed il male. Egli è in mezzo tra queste due forze che agiscono dentro di lui. Come diciamo spesso “Sto tra il cielo e la terra”. Allora, dentro di noi ci sono delle forze (“angeli”) in equilibrio con la natura che parlano a favore della “creazione dell’uomo” (dentro di noi). Poi ci sono gli “angeli” che non sono in equilibrio con la Natura e che sono contro la creazione dell’uomo. Essi “già lo sanno” che l’uomo userà queste forze per il male, danneggiando se stesso ed il mondo intero. Detto questo, tieni bene a mente che tutte queste forze - gli angeli che parlano a favore e contro - sono forze del Creatore. Tutto questo gran vocio è stato concepito dal Creatore per un unico scopo: perché scegliessimo autonomamente da che parte stare. L’uomo nasce egoista. Sin dall’inizio egli sprofonda in uno stato di squilibrio e preferisce la falsità alla verità. Questa è la ragione per cui la qualità della verità, chiamata “il sigillo del Creatore”, obietta contro la creazione dell'uomo. E lo fa per il suo stesso bene - per evitargli di soffrire, poiché egli non è in equilibrio con la Legge generale. “La verità disse, ‘Che l’uomo non sia creato, perché egli sarà intriso di falsità’. La Rettitudine disse, ‘Che l’uomo sia creato, perché egli compirà azioni giuste’”. Proprio perché l’uomo è un egoista, avrà l’opportunità di rendersene conto e di mostrare quindi misericordia. Grazie alle sue buone azioni egli sarà in grado di comprendere ciò
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che è buono, in modo che in seguito egli potrà acquisire la qualità della dazione e correggersi. È come se questo “angelo” dicesse, “Tutte le qualità dell'uomo saranno corrette perché io esisto dentro di lui, quindi non c'è da preoccuparsi”. Ma c’è anche “l’angelo della pace”. “La Pace disse, ‘Che l’uomo non sia creato, poiché egli sarà pieno di conflittualità’”. Essa protesta perché luomo è opposto alla pace. L’uomo vive per se stesso ed il suo solo pensiero è di possedere tutto. E se tutti vogliono solamente per se stessi, approfittandosi degli altri senza vergognarsene, che razza di pace potrebbe mai esserci? L’uomo è aggressivo, gode delle disgrazie degli altri, fa di tutto per danneggiare gli altri e desidera avere più di quello che gli serve per la sua esistenza. Le qualità negative che sono in lui lo elevano al di sopra del livello animato ma, mentre il livello animato è in armonia con la Natura, l’uomo non lo è! Il leone e la mucca prendono dal loro ambiente solo ciò di cui hanno bisogno per sostenersi ma l'uomo non fa così. La Natura impone questa condotta agli animali ma non all'uomo. Non c’è una singola qualità nell’uomo che egli utilizzi per raggiungere la pace. Il concetto di pace ha il seguente significato: Prendo solamente quello che mi serve per sopravvivere; il resto non mi appartiene. L’uomo è nato con il grottesco desiderio di governare e dominare il mondo intero a vantaggio delle sue necessità, ciò è opposto alla qualità di dazione della Natura. Questa è la ragione per cui l'angelo della pace parla con tanta veemenza contro la creazione dell'uomo, in quanto egli porterà solamente discordia e guerra nel mondo. 70
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Desiderio Superiore
E, a dire il vero, vediamo che la storia del genere umano è un susseguirsi di guerre. Se l’uomo si rendesse conto della sua essenza, capirebbe che tutto ciò a cui riesce a pensare è come usare gli altri a proprio vantaggio. Questo è ciò che noi intendiamo per “guerra”: l’eterno conquistare il territorio altrui, vale a dire la riduzione in schiavitù dell’ “IO” di qualcun altro da parte del mio “IO”. Tutto il progresso del genere umano nel corso dei millenni ha portato, alla fine, allo sviluppo di armi di distruzione di massa. L’uomo ha cercato modi per dominare, trarre profitto ed usare le sue forze per elevarsi sopra gli altri. Ecco perché l’angelo della pace ha ragione quando dice che l’uomo è tutto discordia. Non una delle sue inclinazioni è diretta al conseguimento dell'equilibrio con il proprio ambiente circostante, che gli permetterebbe di dare agli altri quanto spetta loro. Invece l’uomo anela ad ottenere e controllare tutto ciò che appartiene agli altri. Il Midrash sostiene che, in questa forma, l’uomo non dovrebbe nemmeno arrivare nel mondo. La ragione è chiara: il Midrash è una direttiva che “vive” dentro l’uomo ma l’uomo le oppone resistenza e non vuole vivere secondo le sue indicazioni. Perciò gli angeli che si oppongono alla creazione dell'uomo hanno inizialmente ragione. Date le circostanze l'uomo non dovrebbe essere creato, in quanto è opposto a tutta la Natura. Tuttavia, quando l’uomo usa i suoi poteri correttamente ed arriva alla correzione, egli diventa il re della Natura e del mondo, tutto il processo comincia ad avere un significato e l’uomo diventa uguale al Creatore. 71
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È già stato detto che il Creatore è la legge omnicomprensiva della Natura, che include tutti gli “angeli”, cioè le forze e le leggi. Il Creatore dice loro “Nonostante tutto Io sono a favore della creazione dell'uomo, nonostante i suoi difetti, perché vedo che attraverso questo processo egli conquisterà un livello spirituale. Questo è ciò che mi serve da lui. Egli si correggerà. Egli si sbarazzerà del suo ego e verrà da Me. E quando lo farà, sarà per sua scelta e non perché schiavo della Mia Luce. Questo è molto importante”. Quindi al Creatore non importa dello stato iniziale della Creazione e di tutti gli stati che attraversiamo. Egli già ci vede nello stato finale, che è la ragione della nostra esistenza. La battaglia descritta nel Midrash è sempre presente nell’uomo. Ad ogni passaggio, in ogni momento della vita, l'uomo lavora per costituire questo equilibrio e per portare, di conseguenza, l’equilibrio al mondo intero. Egli non può restare fermo, in quanto ogni stato lo spinge ad agire, ed egli sceglie il suo cammino ad ogni passo. In ogni preciso momento, l’uomo deve connettersi allo scopo della Creazione, analizzare perché il Creatore ha scelto di crearlo, nonostante tutte le forze e le qualità che si sono opposte alla sua creazione. A dire il vero, lo scopo del lavoro dell'uomo sta nel giustificare la sua stessa creazione. Questo è ciò che succede dentro ognuno di noi; abbiamo solamente bisogno di predisporci a percepirlo.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Di Che Cosa è Fatto l’Uomo
Di Che Cosa è Fatto l'Uomo Il Creatore desiderò creare il corpo di Adamo. Egli fece così: per dare forma alle mani e alle gambe di Adamo, il Creatore prese la terra da ognuno degli angoli del mondo. Per il suo petto prese la terra di Babilonia. Per formare la testa di Adamo, la parte più importante del corpo umano, prese la terra di Eretz Ysrael (La Terra di Israele). Il Creatore mise tutta la terra raccolta sulla cima del Monte Moriah, dove l’altare sacrificale sarà nel Tempio. Egli la mescolò con l’acqua presa da tutti gli oceani del mondo, e dall'impasto che ne derivò Egli creò il corpo dell’uomo. Chiaramente il Midrash non sta parlando di come è stato creato il corpo umano, o del mescolamento dell’argilla e della terra con l’acqua, come fa un bambino che gioca con una paletta ed un secchiello, o che lavora con della creta per creare delle forme. Invece il Midrash descrive come l’uomo include dentro di sé tutte le forze del mondo. Ecco cosa c’è scritto “Per dare forma alle mani e alle gambe di Adamo, il Creatore prese la terra da ognuno degli angoli del mondo”. Ciò significa che l’uomo contiene i desideri del mondo intero (“la terra da ognuno degli angoli del mondo”). Se l’uomo li correggerà, in questo modo correggerà il mondo intero. “Egli la mescolò con l'acqua presa da tutti gli oceani del mondo e dall’impasto che ne derivò Egli creò il corpo dell’uomo”. “L’acqua”, nell’uomo, rappresenta la forza della dazione, la qualità dell’altruismo, che dà vita ad ogni cosa, che è dunque raccolta da tutto il mondo.
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In questo modo sia il desiderio per il piacere (la terra) che il desiderio di donare (l’acqua) esistono in abbondanza nell’uomo. Sono mescolati e collegati insieme in tutti i desideri dell’uomo. Abbiamo solamente bisogno di identificare la forza della dazione ed usarla per correggere la forza della ricezione, in modo che la dazione dominerà la ricezione. Allora tutti i nostri desideri per il piacere, raccolti dentro di noi da tutte le “nazioni” del mondo, saranno attivati solamente dalla qualità della dazione. “Per formare la testa di Adamo, la parte più importante del corpo umano, prese la terra di Eretz Ysrael (La Terra di Israele).” Il Creatore fece la “testa” dell’uomo con la “terra” di Israele, con i desideri rivolti al Creatore. In questo modo tutte le aspirazioni dell’uomo sono rivolte all'acquisizione delle qualità del Creatore. Israele deriva dalle parole Yashar El, che si traduce con “diretto” (Yashar) e El (al Creatore). Il Creatore prese la “terra” per il “petto” dell’uomo da Babilonia, il livello che si riferisce alla qualità della dazione. Non è un caso che la città di Babilonia sia stata la scena della grande crisi conosciuta come “la Torre di Babele”. I Babilonesi volevano raggiungere l’eguaglianza con Dio con l’aiuto delle forze della ricezione e ciò è impossibile. Dopo che gli uomini si dispersero e che compresero la futilità delle loro aspirazioni, essi si riunirono e raggiunsero il livello del Creatore con l'aiuto delle forze della dazione. (Lascia che ti ricordi che noi stiamo studiando le radici, cioè le forze del Creatore. Tutto ciò che è mai avvenuto a li-
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Di Che Cosa è Fatto l’Uomo
vello fisico, su questa terra, ha la sua propria radice spirituale Superiore. Ecco perché la "Torre di Babele", che è esistita nel mondo fisico, esiste anche dentro di noi). “Il Creatore mise tutta la terra raccolta sulla cima del Monte Moriah, dove l’altare sacrificale sarà nel Tempio. Egli la mescolò con l'acqua presa da tutti gli oceani del mondo e dall'impasto che ne derivò Egli creò il corpo dell’uomo”. Dove è stato creato l’uomo? Egli è stato creato in uno spazio speciale in cui l’origine spirituale tocca quella fisica, nel punto di contatto tra questi due livelli contigui. Tuttavia, sebbene stiamo parlando di due livelli contigui, c’è una grande spaccatura tra loro. Questo contatto significa che esattamente sul “Monte Moriah,” le Sefirot scendono dai cieli e toccano la terra. La realtà al di sopra del “Monte Moriah” è chiamata la realtà spirituale, mentre tutto ciò che esiste al di sotto è chiamato “il mondo materiale”. La vetta del Monte Moriah è la sommità spirituale, il punto più alto possibile in questo mondo, dove il Santo dei Santi sarà costruito. Torreggia su tutta la materialità di questo mondo e le forze spirituali più grandi sono qui radunate. È proprio qui che l’uomo - il “coordinatore” tra la dimensione materiale e quella spirituale - è stato creato. Entrambi questi mondi, il materiale e lo spirituale, sono presenti in Adamo ed egli può stabilire l’equilibrio tra loro, usandoli come una cosa sola. Così facendo, egli eleva tutta la nostra realtà al livello spirituale. “Poi il Signore Dio creò l’uomo dalla polvere della terra ed alitò nelle sue narici un soffio vitale; e l'uomo divenne un essere vivente”.
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Non dobbiamo dimenticare che parliamo sempre di quello che succede nell’interiorità. Qui è dove “l’uomo” è “nato”. Hai affrontato le fasi dello sviluppo dei desideri inanimati, vegetali ed animali e adesso non sei più soddisfatto da ciò che li riguarda. Adesso vuoi un altro livello - quello spirituale! Se ti ritrovi a pensare in questo modo, significa che il punto nel cuore si è risvegliato dentro di te e ti sta attirando verso il Creatore. Se non vuoi che l’attuale incarnazione vada sprecata, segui questo punto e ascolta la voce che hai dentro. Adesso sei “in linea” con Colui che è Superiore. Non sei venuto al mondo semplicemente per vivere la tua vita e morire. Infatti non sei destinato affatto alla morte. Ora stai uscendo dal tuo ego fisico, lo stato più basso che ci sia: “Poi il Signore Dio creò l’uomo dalla polvere della terra”. Egli ha fatto sì che “l’umano” dentro di te sentisse lo stato vero e puro, la qualità della dazione, la vita... (nel mondo spirituale l'ego sta per morte e la dazione sta per vita) “...e alitò nelle sue narici un soffio vitale”. Incominci a chiarirti le idee con l’aiuto del punto nel cuore che ti attira verso il Creatore. Ti piace essere in questo stato e vuoi acquisire le sensazioni spirituali. È questo il significato di “...e l’uomo diventò un essere vivente”. L’umano dentro di te è nato. Se seguirai questo “umano”, egli ti guiderà sicuramente nella “terra dell’abbondanza” e lì tu vedrai il Creatore. Cosa vuol dire “vedere il Creatore”? Egli ha molti nomi ma quello che riguarda noi è Boreh. È composto da due parole: Bo (vieni) e Re’eh (vedi). In altre parole tu vedrai il Creatore; nessun altro può farlo al posto tuo.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Giardino dell’Eden
Il Giardino dell'Eden “E poi il Signore Dio piantò un giardino ad oriente, in Eden; e qui vi pose l’uomo che aveva creato”. Che cos’è il “giardino”? Sono le qualità dell’uomo che, se usate correttamente, gli daranno l’opportunità di raggiungere il mondo spirituale. Questo “giardino” (le qualità dell’uomo) è stato “piantato” con il solo proposito di condurci al traguardo. Il giardino viene “piantato” dentro di noi dal Creatore, il che significa che non possiamo attribuirci alcuna delle nostre qualità. Prova ad immaginare che le persone intorno a te e l’universo intero siano tutte le tue qualità proiettate nella tua coscienza. È soltanto a noi che sembra che qualcosa esista all’esterno. Infatti, mentre correggiamo noi stessi, iniziamo a percepire che tutte queste cose sono le nostre stesse qualità, che esistono dentro di noi. Gli uomini, gli animali, le piante, i pianeti, tutto il mondo e l’intero universo - tutto esiste dentro di noi. Nel momento in cui ce ne rendiamo conto, ci ritroviamo a tu per tu con il Creatore e comprendiamo che non esiste nulla tranne il Creatore. (Non preoccuparti se questi concetti paiono un po' confusi. Man mano che chiarirai il vero significato del Libro Eterno, i chiarimenti ti permetteranno di sviluppare sempre di più questa sensazione). “E dalla terra il Signore Dio fece germogliare ogni albero piacevole da vedere e buono da mangiare; e anche l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male”. Come puoi vedere, non importa quanto condanniamo o
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malediciamo l’ego, esso è comunque la nostra natura. Il nostro desiderio è egoistico. Nel Midrash, riguardo la Genesi, il desiderio cresce dall’ego, come è detto: “E Dio l’Altissimo fece germogliare dalla terra ogni genere di albero.” (Stiamo imparando a comprendere il significato del libro e mi sto ripetendo di proposito per fissare nella tua testa la terminologia che presto ti permetterà di vedere il significato interiore delle frasi e delle parole fisiche.) Allora qual è il significato di “anche l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male”? “L’albero della vita” è la parte più elevata della tua anima, la qualità della dazione che ti attira. È quella qualità più interiore che è vicina al Creatore, per questo è scritto “in mezzo al giardino”, cioè al centro delle tue qualità. “L’albero della conoscenza del bene e del male” è la parte più bassa della tua anima, la qualità della ricezione, la tua componente egoistica. E qui entra in gioco la questione del bene e del male. Tutto dipende da come utilizzi il tuo ego e ciò si definisce “intenzione”. Sarà orientata ad appagare te stesso o ad appagare gli altri? Distruzione o creazione? Vediamo poi cosa succede. “E dall’Eden sgorgò un fiume per irrigare il giardino”. Che cos’è questo fiume che sgorga dall’Eden per irrigare il giardino? Il “fiume” è la Luce Superiore, che nutre la qualità della dazione da dentro di te, infondendoti la fiducia che puoi esistere senza desiderare nulla per te stesso. Ma come puoi affermare di non volere nulla per te stesso? Puoi, se hai la possibilità di possedere tutto. È la sensazione di sicurezza e di serenità che ti viene data dal fiume (la Luce Superiore) che irriga tutto.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Giardino dell’Eden
Il nutrimento che ne deriva fa sì che tutte le cose possano produrre frutti. “Ed il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo coltivasse e lo custodisse. Ed il Signore Dio comandò all’uomo dicendo: ‘Di ogni albero del giardino puoi mangiarne liberamente; ma dell’albero del bene e del male non ne mangerai; perché il giorno in cui tu ne mangiassi, di certo moriresti’”. Al momento la tua esistenza è in uno stato di esaltazione, in quanto hai finalmente raggiunto “l’umano” in te. Esso è Adamo (abbiamo detto prima che Adamo, in Ebraico, deriva dalla parola Domeh - uguale, cioè somigliante al Creatore). In questo livello tutti i tuoi desideri sono euforici per via del fatto che hai conseguito il mondo spirituale. Ti senti bene in questa Luce e desideri continuare a vivere e a respirare solamente in questo modo. Questo è il significato di “Ed il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo coltivasse e lo custodisse”. In questo momento è come se ti fossi dimenticato che dentro te l’ego è sempre in agguato, che sei comunque circondato da desideri egoistici e terreni per il denaro, la fama, il potere e la conoscenza. Ma adesso è come se tu dicessi al Creatore, “Non ho bisogno di niente di tutto questo; sono felice semplicemente di essere nella Tua Luce”. Improvvisamente senti l’avvertimento “Di ogni albero del giardino puoi mangiarne liberamente; ma dell’albero del bene e del male non ne mangerai; perché il giorno in cui tu ne mangiassi, di certo morirai”.
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Attualmente esisti in questo “giardino” con le tue qualità della dazione. Esse non ti faranno mai “del male” perché sono rivolte a dare agli altri. Perciò “Di ogni albero del giardino puoi mangiarne liberamente”. Invece, se userai le tue qualità egoistiche “...ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangerai”, la Luce svanirà all’istante e ti ritroverai disconnesso dal Creatore, dalla Legge universale della Vita, dalla dazione. È proprio questo stato che è chiamato morte: “...perché nel giorno in cui ne mangerai, morirai di certo”. Connettersi al Creatore è la vita; disconnettersi da Lui è la morte. Tutto ciò andrebbe compreso in base alla seguente spiegazione: quando “l’umano” nasce dentro te, non devi risvegliare il tuo ego nella sua massima misura. Poiché non lo puoi ancora correggere, non lo devi usare. Cioè “l’umano in te" non deve mangiare dall'albero della conoscenza del bene e del male, perché in questo modo si danneggerebbe. Anche se i frutti potrebbero sembrare grandi, maturi e gustosi, sono comunque velenosi. In questo modo vive “l’umano in te”, il desiderio “umano” o “Adamo” dentro di te, il quale si gode la sua beatitudine. L’ego non si è ancora manifestato in lui in alcun modo. Egli si trova nel Giardino dell’Eden, in mezzo ai piaceri permessi, dilettandosi nella sua serenità e nella sua vicinanza al Creatore. Ma questo avviene solo per un certo periodo. Nella Kabbalah lo stato in cui i desideri egoistici non sono utilizzati è chiamato Katnut (infanzia).
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Il Giardino dell’Eden
Si ha quando consapevolmente li neghi, sapendo che sei troppo debole e non saresti capace di trattenerti dal prendere per te stesso. Mettere uno “schermo” sui desideri egoistici rappresenta lo stato di Katnut. È come se tu dicessi a te stesso “No, non riceverò! Non sarei capace di resistere e così prenderei per me stesso e tutto finirebbe nel mio egoismo. Invece io voglio imparare a donare, come Te. Allora, cosa posso fare? Ho solamente un’opzione: non riceverò nulla. Non voglio prendere per me stesso. Non voglio niente! Ed in questo modo sto innalzando uno schermo su tutto”. Ripeto, lo schermo rappresenta la forza di resistenza contro l’ego. Naturalmente funziona soltanto finché continuiamo a resistere, fino a quando non arriva un piacere a cui non riusciamo a dire di no. Allora la nostra resistenza cede e noi prendiamo - e lo schermo va in frantumi, mentre noi sprofondiamo nell'ego un’altra volta. Il nostro momento non è ancora arrivato. Si sta soltanto preparando ad arrivare...
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La Moglie dell'Uomo “E il Signore Dio disse: ‘Non è bene che l’uomo sia solo; Io gli farò un aiuto simile a lui.’” Infatti non è bene che l'uomo, che è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, abbia solamente il potere del Creatore e nulla dell’uomo stesso (cioè la sua natura egoistica). “Non è bene che l’uomo sia solo”. Cioè non è bene che egli sia soffocato dalla Luce e che non abbia il libero arbitrio. Poco a poco la sua natura deve essere risvegliata, il suo ego rivelato nella misura in cui egli lo possa controllare. In questo modo il suo ego rimarrà “dietro di lui”. Vale a dire, l’ego potrà essere utilizzato ma rimarrà sotto il suo controllo. La “donna in noi” è la personificazione dell’ego tenuto sotto controllo. “Ed il Signore Dio fece cadere l’uomo (Adamo) in un sonno profondo ed egli dormì; ed Egli prese una delle sue costole e, al posto di essa, formò della carne. E dalla costola, che il Signore Dio aveva preso dall’uomo, Egli formò la donna e la portò da Adamo. E l’uomo disse, ‘Questa è ossa della mie ossa, carne della mia carne; ella si chiamerà Donna perché è stata tratta dall’uomo’”. “Il Sonno” è uno stato spirituale, come se l’uomo morisse, nel quale ogni genere di Luce lo abbandona. In questo stato senza controllo una forza si risveglia in lui, una forza che lui non voleva usare prima. L’uomo non voleva attivare il suo ego. Come mai? Egli risiede nel Giardino dell’Eden del Creatore ed è completamente sotto l’autorità della Luce. L’uomo esiste in una specie di stato di narcosi ma alla fine egli dovrà
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essere libero, in quanto l’obiettivo del Creatore è quello di creare una creatura uguale a Lui, non uno schiavo della Luce. Ne consegue che, presto o tardi, l’uomo dovrà iniziare ad attivare il suo ego ed a controllarlo. Quando la Luce “esce da lui”, quando “Adamo” che è in lui si addormenta, allora può essere compiuta “un’operazione”: “Egli prese una delle sue costole e al posto di essa formò della carne. E dalla costola, che il Signore Dio aveva preso dall'uomo, Egli formò la donna e la portò dall’uomo”. Naturalmente questo passaggio non si riferisce al corpo fisico di Adamo. Spero che tu, caro lettore, ti sarai abituato al fatto che stiamo cercando il vero significato spirituale di queste parole che va oltre le immagini materiali. Parliamo sempre di desideri e di niente altro! Una costola è un “posto” nel petto in cui il desiderio altruistico, che è in noi, si connette con il desiderio egoistico. In ognuno dei nostri desideri c’è un “posto” vulnerabile ma assolutamente essenziale. È rappresentato dal momento del dubbio e della lotta, quando si presenta la tentazione di prendere per te stesso, anche se hai già deciso di “iniziare una nuova vita” ed essere esclusivamente nella dazione. Questa è la materia da cui la “tua donna interiore” è creata ed esiste in ognuno di noi. Questa materia è quella qualità molto comune che esiste tra il desiderio di donare ed il desiderio di ricevere. Potresti chiedere “Cosa potrebbero mai avere in comune?”. Il desiderio maschile dentro di te anela a ricevere il piacere spirituale dalla dazione verso gli altri, verso il Creatore.
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Aspetta che l’uomo dichiari: “Prenderò solo lo stretto necessario per me e con gioia donerò tutto il resto al Creatore”. Il desiderio femminile dentro di te anela a ricevere il desiderio spirituale ma per il suo stesso piacere, comprendendo che questo piacere è il più grande che esista. Questo punto comune è chiamato il “ricevere piacere” e la sola differenza sta in chi hai intenzione di soddisfare con quest’azione: te stesso o gli altri. Se il desiderio di ricevere il piacere per sé (il desiderio femminile) non è controllato dal desiderio maschile di donare, diventa la morte dell'uomo (in senso spirituale). Prova a pensare che quello che vedi e senti è frutto della tua immaginazione. Infatti, a parte te, c’è solamente il Creatore. “Per il bene del Creatore” e “per il proprio bene” sono esattamente la stessa cosa. Fino a quando non raggiungerai lo stato finale della correzione, l’illusione che gli altri esistano continuerà. Ma a quel punto, vedrai che non ci sono gli “altri”; esistiamo solamente “io ed il Creatore”. Ma se il desiderio di donare (il desiderio maschile) si sottomettesse o seguisse il desiderio di ricevere per se stessi (il desiderio femminile), si avrebbe comunque la morte dell’uomo. L’avanzamento può essere infinito, poiché le potenzialità della tua anima non hanno limiti, in quanto attraverso l’anima ti connetti agli altri. L’anima è lo strumento di comunicazione con le altre anime. Ci si può connettere con tutta l’umanità - sentire, pensare e comprendere al posto dell'umanità stessa. Hai solo bisogno di “uscire” da te stesso ed “entrare” negli altri.
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Questa è la sostanza del principio Biblico “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Che cos’è il nostro vero egoismo? Egoismo è quando ami te stesso egoisticamente, quando sei disposto ad ignorare il mondo intero solo per afferrare qualcosa per te stesso. Se riesci ad uscire da te stesso ed a rinunciare a tutti i tuoi averi, incomincerai a sentire le altre persone e a diventare eterno. Perciò non c’è limite alla tua crescita spirituale; il fatto è che non ci è stato insegnato come fare. Tutti noi possiamo realizzarci e diventare uguali al Creatore. A dire il vero, tutti abbiamo la responsabilità ed il dovere di farlo. Più avanti spiegheremo questa connessione delle origini maschili e femminili dei nostri desideri e chiariremo i rapporti necessari. Nel frattempo proviamo a comprendere che la loro unione si trova nella sottomissione alla Luce, nell'aspirazione ad essa a tutti i costi. Per riassumere: la manifestazione di una qualità egoistica in Adamo, che non aveva mai sentito prima, è la nascita della “donna”, il genere aggiuntivo, esterno, che è chiamato “Eva”. Adamo ed Eva sono la stessa carne, nel senso che essi creano tra di loro una combinazione che ha il diritto di esistere autonomamente. Essi si sostengono a vicenda, mentre prima essi (il desiderio di donare ed il desiderio di ricevere) erano estranei uno all’altro. “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e si unirà a sua moglie, ed essi saranno una sola carne.” Fino a questo momento tutti i nostri desideri dipendevano da un solo bisogno: rimanere nel Giardino dell'Eden, essere sempre nella Luce del Creatore.
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Questo è il modo in cui ci sentiamo durante lo stato di ascesa, quando pensiamo solamente ai piaceri spirituali, mentre tutto il resto ci sembra vuoto e senza valore. Ciò significa che siamo “nel Giardino dell’Eden”, connessi “al nostro padre e alla nostra madre”. Non abbassiamo il nostro sguardo alla “terra peccatrice”, pensando che ce ne siamo “separati” e che adesso aspiriamo solo a ciò che sta in alto. Ma non si può sfuggire alla terra. La nostra natura è egoistica e deve essere corretta. La connessione alla terra (il desiderio di ricevere) è la “donna” alla quale l’uomo si “attacca”, divenendo una sola carne con lei, nel senso che attira a sé dei desideri egoistici ma non li manifesta ancora. Né l’uomo né la donna si sono ancora scoperti: “Ed erano entrambi nudi, l’uomo e sua moglie, e non se ne vergognavano”. Il termine “nudi” allude all’assenza di “abiti” - cioè di desideri egoistici che coprono l'uomo come dei vestiti, che nascondono la sua vera, primordiale brama per il mondo spirituale. Indossando questi “abiti” - desideri egoistici sempre più nuovi, l’uomo si allontana dal Creatore, sebbene la base spirituale rimanga sempre in lui. L’uomo ha semplicemente bisogno di iniziare ad eliminare questi strati e di continuare a sforzarsi per arrivare alla radice - il Creatore che ha creato tutti noi. Questo è esattamente ciò che stiamo facendo adesso. Se pensi ad una cosa e ad una cosa soltanto, come essere uguale al Creatore, richiami l’influenza straordinariamente intensa della Luce purificatrice. Ti stai “immergendo” nei pensieri veri, con l’aiuto di un libro vero, che leggi nel modo
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in cui fanno i Kabbalisti che si trovano nei livelli spirituali elevati. È come se avessi afferrato un’ancora di salvezza che questi Kabbalisti ti hanno lanciato. Adesso la cosa importante è non mollarla! “Nudo” significa totale assenza di intenzioni egoistiche. Ecco perché i Kabbalisti non si vergognavano dei loro desideri. Allo stesso modo gli animali non hanno bisogno di nascondere le loro azioni; gli animali sono guidati dall’istinto, non dai desideri egoistici. L’uomo è la sola creatura che possa arrossire di vergogna o che abbia bisogno di “coprire” le sue intenzioni, perché sono profondamente egoistiche. Ma in questo momento, allinizio del cammino, Adamo ed Eva (i nostri desideri), ancora distinti, sono nudi e senza coperture. Non hanno nulla di cui vergognarsi perché conducono un'esistenza “bestiale”, sono cioè guidati dall’istinto. Questo è ciò che nel nostro mondo si chiama vivere seguendo l’istinto. Essi sono nudi e senza vergogna, in quanto la vergogna è la scoperta dell'opposizione dell'uomo al Creatore, cosa di cui Adamo ed Eva devono ancora rendersi conto.
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La Comparsa del Serpente “Il serpente era il più subdolo di tutti gli animali selvatici che Dio aveva creato. Ed esso disse alla donna: ‘È vero, Dio ha detto ‘Non dovete mangiare di alcun albero del giardino’. Rispose la donna al serpente: ‘Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare; ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: ‘Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete’. Ed il serpente disse alla donna: ‘Non morirete affatto; anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste i vostri occhi si aprirebbero e sareste come Dio, coscienti del bene e del male’”. Cosa è successo veramente? Confido che tu, caro lettore, stia iniziando a “sondare” i tuoi pensieri e i tuoi desideri ed a percepire questa storia in modo diverso, leggendola attraverso la tua nuova visione interiore. Chiaramente il “serpente” è il tuo desiderio egoistico (il “serpente” è la quarta e definitiva fase del tuo ego). In seguito parleremo del fatto che non possiamo lavorare con il serpente fino a quando non siamo forti abbastanza per superare la fase finale dell'ego, chiamata Lev HaEven (il cuore di pietra). È con buona ragione che è chiamato "di pietra". Solamente il Creatore può vincerlo e questo è ciò che succede un volta che completiamo la nostra correzione. Il processo è portato a termine dal Creatore. A questo punto potresti chiedere: come ha fatto il serpente a finire nel Giardino dell'Eden? Se nessuno usa il serpente per scopi negativi, egli esiste allo stesso livello di ogni altra
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cosa che il Creatore ha creato, nella sua forma vera e primordiale come creazione di Dio. Se esso non usa i suoi desideri per il fine della ricezione, il suo egoismo non viene rivelato ed in questo stato egli ha la possibilità di stare ovunque voglia. Avresti allora ragione a chiedere: “Per quale motivo il serpente (il nostro ego) si è rivelato? Perché non ha continuato semplicemente a vivere nel Giardino dell’Eden, senza portare l’uomo a peccare?” La risposta è che, in questo caso, l’uomo sarebbe rimasto al livello dell'angelo, “sterile”, mentre il suo obiettivo è quello di diventare umano! Ecco perché il serpente (l’ego) si rivela. È proprio di questo che l’uomo ha bisogno per elevarsi dal livello del Giardino dell’Eden al livello del Creatore e per sua stessa volontà. Perché, allora, il serpente usa Eva? Eva è quell’ego nascosto che già esiste in Adamo (il desiderio di donare). Eva è il ponte che collega Adamo all’ego reale e potente (la natura dell’uomo, poiché all’ego ci si può connettere solamente attraverso l’ego). Così, quando arriva il momento per dar corso a questa connessione, il serpente appare innanzi ad Eva: “E disse alla donna: ‘È vero, Dio ha detto, ‘Non dovete mangiare di alcun albero del giardino’”. Poiché Eva è la parte egoistica di Adamo (la qualità della dazione), ella resiste al serpente perché ella desidera mantenere Adamo puro, un angelo, in modo che ella possa restare con lui nel Giardino. “E la donna disse al serpente: ‘Possiamo mangiare il frutto degli alberi del giardino; ma del frutto dell’albero che è in
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mezzo al giardino, Dio ha detto: ‘Non lo mangiate e nemmeno toccatelo, altrimenti morirete’”. Però, in base al progetto del Creatore, Adamo deve diventare veramente umano e crescere dallo stato di Katnut (infanzia) nel quale si trova, per passare allo stato di Gadlut (età adulta). L’uomo vi giungerà dopo aver manifestato il suo ego al massimo ma usandolo esclusivamente a vantaggio degli altri, per il bene del Creatore. Ecco perché il vero ego insiste: “Ed il serpente disse alla donna: ‘Voi non morirete di certo; perché Dio sa che nel giorno in cui ne mangereste, i vostri occhi si aprirebbero e voi sareste come Dio, conoscereste il bene ed il male’”. In altre parole il nostro “serpente” insiste che questo è il solo modo per mettere in pratica un vero atto di dazione nei confronti del Creatore. Cioè compiere un vero atto di dazione verso il Creatore significa collegarsi all’egoismo nel suo complesso e conseguire lo scopo della Creazione, vale a dire l’uguaglianza con il Creatore, tutto in una volta (il serpente non stava mentendo, parlava dalla posizione dell’obiettivo finale, quando ci arriveremo in un modo o nell’altro e aveva solamente le migliori intenzioni). Eva, che è nell’uomo, pensa che egli sarà sicuramente capace di gestire il suo ego. E l’uomo si sente fiducioso e non dubita nemmeno per un secondo che potrebbe inciampare lungo il cammino spirituale. Questo è il modo in cui si sente ogni principiante. Ti ricordi quando hai scoperto per la prima volta le verità spirituali? In quel momento eri assolutamente sicuro che da lì in avanti avresti puntato solamente al mondo spirituale e che non saresti 90
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) La Comparsa del Serpente
mai più ritornato ai vecchi desideri del corpo. Pensavi che saresti stato capace di “spiegare” al tuo ego tutti i vantaggi del cammino spirituale. Poi, improvvisamente, ti sei ritrovato sommerso dalle questioni pratiche della vita, tipo l’occasione di fare un sacco di soldi o l'opportunità di ottenere una promozione che richiede dodici ore al giorno di lavoro. Questi vantaggi materiali ti hanno dato un risultato temporaneo ma molto tangibile, come il denaro, il rispetto, la possibilità di un'ulteriore crescita e ti sei completamente dimenticato che solamente ieri ti sentivi come se il Creatore si stesse per rivelare a te da un momento all’altro, per accoglierti nel Suo “Giardino dell’Eden”. Ti sei dimenticato di tutto e sei ricaduto nei desideri del tuo corpo. Ma l’impronta della magnifica sensazione delle vette spirituali, che hai provato, rimane in te e questo è ciò che conta più di ogni altra cosa. Il capitolo del Pentateuco che stiamo affrontando parla proprio di questo. Descrive cosa succede quando Eva (il desiderio egoistico che non è connesso al livello spirituale, ad Adamo) unisce le sue forze con il serpente (l’egoismo primordiale e terreno) e dà retta alle sue parole: “E quando la donna vide che l’albero era buono da mangiare, piacevole all'occhio e desiderabile per diventare saggi...” In altre parole tu pensavi che quest’azione ti avrebbe condotto al traguardo, che era “buono da mangiare”, proprio come sosteneva il serpente. Ed è questo il momento in cui il desiderio egoistico più forte entra in te - il tuo Adamo, il tuo desiderio più ardente di conseguire lo stato spirituale. 91
I Segreti del Libro Eterno
Questa situazione provoca la “frantumazione del tuo Adamo”, del puro desiderio spirituale, e segna la “caduta dell'uomo” (Adamo). “...ella prese il frutto e lo mangiò; e lo diede anche a suo marito che lo mangiò con lei”. Eri sicuro che ce l’avresti fatta, che avresti agito allo scopo di avanzare spiritualmente. Questa era la tua intenzione sincera. L’Adamo in te “mangia”, nel senso che si collega all”egoismo che non aveva mai usato prima. Naturalmente egli non ne esce vincente; inizia ad usare il piacere per se stesso. “Gli occhi di tutti e due si aprirono ed essi si resero conto di essere nudi”. A dire il vero, essi avevano scoperto la Luce dell’Amore, la Luce del Creatore che li aveva sempre circondati. “E gli occhi di tutti e due si aprirono” ma in quel momento essi si riconobbero anche in quella Luce e si resero conto di essere totalmente opposti al Creatore. La Luce (il Creatore) è purezza, assoluta dazione, mentre essi sono il totale egoismo (“ed essi si resero conto di essere nudi”). Essi avevano capito di essere degli egoisti e che non potevano essere come Lui, avendo sentito, da una parte, la loro corruzione e la loro diversità rispetto al Creatore e, dall’altra, la loro individualità, l’unicità e la capacità di conseguire la correzione. Si potrebbe dire che questa sia stata la prima manifestazione “dell’IO” dell'uomo. Fino a quel momento egli era esistito nella Luce generale, totalmente devoto al Creatore, quando improvvisamente i “suoi occhi furono aperti”: e qui c'è il mio “IO”, il mio ego. Se solo l’uomo sapesse fino in fondo quali ascese e quali discese questa grande scoperta darà ad ogni individuo e a tutta l'umanità in futuro! 92
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) L’Esilio
L'Esilio Ciò che segue è solamente l’esilio e niente altro, lungo il percorso che porta al nostro mondo. “Con il sudore della tua fronte mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa fosti tratto; perché sei polvere e polvere ritornerai”. Qual è la ragione dell’esilio? Perché Dio ha concepito e messo in atto questa “operazione” di frantumazione del sublime desiderio spirituale in molti pezzi, che sono precipitati nel nostro mondo e si sono rivestiti di un corpo? Questi pezzi si sono dimenticati del tutto della favola del giardino e non percepiscono in alcun modo il mondo spirituale. Non percepiscono l’influenza della Luce divina e si occupano di loro stessi, provvedono ai loro piccoli desideri materiali, i loro ego si scontrano in guerre, situazioni di discordia e animosità. Ma in sostanza perché è stata frantumata l'anima di Adamo, grande ed unita? Questa frantumazione ha fatto sì che accadesse la cosa più importante: i frammenti della dazione, dei desideri altruistici dell’Uomo (Adamo), sono caduti nel regno dell’egoismo e lo hanno riempito con lo “Spirito della dazione”. Una “impronta” è stata lasciata nel nostro egoismo e questa impronta ci ricorda dell’esistenza di una cosa grandiosa come la connessione con il Creatore, che è una gioia così immensa che è difficile da esprimere a parole. È proprio questa sensazione che entrerà in gioco in seguito. Rimarrà nel nostro ego, in attesa dell’occasione che certamente arriverà, in quanto tutto si sviluppa in base al disegno del Creatore. Allora queste scintille di esperienza spirituale 93
I Segreti del Libro Eterno
che, latenti, attendono il momento opportuno, illumineranno il regno dell’egoismo ed un sentiero apparirà dall’oscurità totale. Sarà come un vedente che conduce un cieco lungo un percorso, così queste scintille guideranno i desideri egoistici verso la Luce, verso la correzione. Questo momento è arrivato. L’umanità si sta rendendo conto di aver raggiunto un punto morto e che non può progredire in senso positivo. Già sentiamo la sofferenza insita nell’egoismo e lo incolpiamo di tutti i peccati mortali: “...poiché sei polvere e alla polvere ritornerai”. Noi lo percepiamo come polvere dalla quale non cresce nulla se non guerre, depressione, terrorismo ed un'infinita sequenza di sofferenza. Questa sensazione indica che il Creatore ci sta chiamando a Lui. Egli ha fatto “splendere” la Sua Luce su di noi, in questa Luce noi ci vediamo come siamo veramente e la visione è così terrificante che abbiamo iniziato a cercare una via di fuga da noi stessi. Questo è ciò che si chiama “preghiera”. È proprio in questa situazione che le scintille dell’anima del primo uomo si risvegliano in noi. Esse esistono in tutti noi. Presto le sentiremo tutti e ci renderemo conto di essere parte di un’unica anima, di un unico organismo, e desidereremo tornare a “Casa”, per vivere in unione con tutte le altre anime, perché diversamente non potremmo sopravvivere. “Perciò il Signore Dio cacciò l’uomo dal Giardino dell’Eden, perché coltivasse la terra dalla quale era stato tratto. Quindi Egli lo cacciò; ed Egli pose dei Cherubini ad oriente del giardino dell’Eden, armati di una spada fiammeggiante alzata per impedire l'accesso all'albero della vita”. Quindi questo è il progetto del Creatore. Ovviamente l’atto 94
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) L’Esilio
della frantumazione è stato prestabilito, altrimenti il “regno delle tenebre” regnerebbe per sempre dentro di noi e noi non ci risveglieremmo per sentire il mondo spirituale, dato che noi strisciamo sulla terra e mangiamo polvere come i serpenti (questa è la ragione per cui il nostro egoismo primitivo e non corretto viene chiamato “serpente”, perché il nostro desiderio di ricevere striscia sulla terra). Il serpente non può elevarsi al di sopra di questo desiderio (non ha né braccia né gambe; è legato alla terra ed è maledetto dal Creatore, il che significa che è opposto a Lui e tutto ciò porta all’uomo solamente sofferenze). “Poiché hai fatto questo, tu sii maledetto più di tutti gli animali e più di ogni bestia dei campi; striscerai sul tuo ventre e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita”. Questo è il modo in cui percepiamo il nostro egoismo. Naturalmente non ci sono delle maledizioni da parte del Creatore. Lui non cambia mai; Egli è il bene assoluto e rimane sempre lo stesso - la totale dazione. Solamente noi cambiamo. Oggi, più che mai, ci rendiamo conto che la nostra natura è opposta a quella del Creatore e che l’egoismo ci ha portati in un vicolo cieco. A dire il vero è il Creatore che ci ha portati a questo stato di futilità, in quanto non c’è alcun’altra forza al mondo - alcun demonio, alcun diavolo, alcuna strega - c’è solamente il Creatore. Per spingerci ad ascendere volontariamente al Suo livello, Egli ci ha messo in questa situazione. Ad ogni modo, sulla strada del ritorno a Lui, dovremo affrontare delle prove: “Egli pose dei cherubini ad oriente del giardino dell’Eden, armati di una spada fiammeggiante alzata 95
I Segreti del Libro Eterno
per impedire l’accesso all’albero della vita”. Queste prove sono state preparate per il nostro bene, perché superandole formiamo un unico desiderio - ritornare al nostro stato precedente di nostra volontà e vivere secondo la legge dell’amore e dell'unione. Solamente allora gli angeli con la spada ci permetteranno di entrare nel giardino e non dovremo più ritornare alle sofferenze di questo mondo. Infatti conseguiremo i segreti del Creatore nella gioia infinita. Adesso prendiamoci una breve pausa per chiarire meglio quanto detto e provare ad avere un quadro completo. In questo modo semplificheremo il viaggio che ci aspetta.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) A Proposito del Libero Arbitrio
A Proposito del Libero Arbitrio Sinora abbiamo appreso che un uomo impara piano piano a percepire questo mondo ed il Mondo Superiore ed allo stesso tempo la loro interazione. Le informazioni che discendono dal Mondo Superiore al nostro si presentano sotto forma di materia. Noi vediamo oggetti fisici, piante, animali, uccelli, insetti e persone. Ma se oltre alla visione materiale possediamo quella spirituale, possiamo percepire anche le forze che dominano la materia. Tutti noi dobbiamo raggiungere proprio questa percezione della realtà: percepire Dio dietro a tutto ciò che esiste e si manifesta. Non dobbiamo crederci ciecamente ma vederlo e sentirlo effettivamente. Ed è questo che il libro ci insegna. La nostra reazione alle forze, che discendono dall’alto in qualità di informazioni, ascende al Mondo Superiore, dove viene deciso il nostro futuro, sia che si materializzi in qualcosa di positivo o di negativo. Trovandosi al massimo livello spirituale, il Creatore creò la creatura dalla qualità dell'egoismo, che è opposta a Lui. Egli colmò la creatura di Luce e poi la svuotò, abbassandola in tal modo allo stato chiamato “il nostro mondo”. Di conseguenza la creatura risale lungo i livelli spirituali, meritandosi in tal modo piaceri che sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli che aveva prima della sua discesa in questo mondo. Qui sorge una domanda: per raggiungere l’uguaglianza con il suo Creatore, perché la creatura deve sperimentare lo stato peggiore possibile? Non lo si potrebbe evitare? 97
I Segreti del Libro Eterno
Il fatto è che la creatura deve avere la forza e la libertà di agire liberamente tra due qualità opposte: il proprio ego ed il Creatore, cioè scegliere liberamente il proprio cammino e seguirlo autonomamente. Dare all’uomo questa scelta significa che il Creatore deve a) allontanare completamente la creatura da Se Stesso, b) dare alla creatura la capacità di sviluppare e conseguire l'Universo e c) concedere alla creatura la libertà di scegliere. Il Creatore fornisce gradualmente queste condizioni alla creatura. La creatura che percepisce il Creatore, ed è perciò colma della Luce, non è autonoma. Infatti è sotto il pieno controllo della Luce, che stabilisce le sue regole e trasmette alla creatura le sue qualità. Per avere una creatura totalmente autonoma ed indipendente, il Creatore si deve allontanare completamente da essa. In altre parole, liberandosi dalla Luce, la creatura raggiunge l’indipendenza nelle sue azioni. L’azione per mezzo della quale la Luce viene estratta si chiama Tzimtzum (restrizione). Immagina di avere uno strumento difettoso con il quale devi lavorare. Naturalmente la prima cosa che devi fare è aggiustarlo e renderlo utilizzabile prima di servirtene. Fin dalle primissime pagine, questo è esattamente ciò di cui parla la Bibbia: come aggiustare questo strumento inutilizzabile - la nostra anima- e, di conseguenza, ritornare al Creatore. Come un manuale di istruzioni, questo Libro insegna come l’uomo può ascendere agli stati più elevati e perfetti, pur vivendo ancora in questo mondo.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) A Proposito del Libero Arbitrio
Come è già stato detto, durante la correzione l’uomo vive tra due mondi - il mondo Superiore e quello inferiore. Nel corso della correzione l’anima acquisisce le capacità, conoscenze ed esperienze necessarie per la correzione. E, cosa più importante, l’uomo sviluppa nuove sensazioni, nuove qualità spirituali. In questo modo, raggiungendo la completa correzione dell’anima, l’uomo acquisisce le qualità che gli permettono di esistere in tutti i Mondi Superiori, in eternità, serenità e perfezione. Così arriviamo alla fine della correzione. Questo stato non è descritto da nessuna parte per la semplice ragione che non può essere definito in parole. Solo coloro che attraversano tutti gli stati preliminari e raggiungono la fine della correzione ci arrivano. Oltre la fine della correzione si trovano territori inesplorati che conservano i cosiddetti “segreti della Torah” (Maase Merkava e Maase Bereshit). Ci sono solamente delle sporadiche indicazioni che li riguardano nel Libro dello Zohar e in altri testi Kabbalistici. Tuttavia queste sfere spirituali non possono essere descritte perché il nostro linguaggio, le nostre lettere e le nostre nozioni provengono del tutto dal mondo della correzione. Non siamo in grado di percepire nulla di ciò che esiste al di sopra del sistema della correzione. Perciò non possiamo esprimere queste sfere col nostro linguaggio umano, che è ristretto alle nostre coordinate, nozioni e percezione. Questa è la ragione per cui un Kabbalista dei nostri tempi, Baal HaSulam, implorò il Creatore che gli permettesse di discendere dal mondo delle vere percezioni ad un livello inferiore, affinché egli potesse comunicarci il modo per accedere
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I Segreti del Libro Eterno
alla dimensione spirituale usando le lettere, le parole e le emozioni terrene. Quando la sua richiesta fu esaudita, egli mise per iscritto i più importanti lavori Kabbalistici destinati alla nostra generazione, che noi possiamo usare per entrare nel regno spirituale. I suoi lavori sono come una mappa, senza la quale perderemmo sicuramente la strada nel labirinto della vita terrena, perderemmo la speranza, ci stancheremmo e moriremmo senza aver mai conosciuto il vero proposito della nostra esistenza. Come un padre che risponde alle sofferenze dei suoi figli, Baal HaSulam ci accoglie e ci porta verso la Luce. Proprio come un uomo non può vivere nel nostro mondo senza comprenderlo, l'anima non può esistere nel mondo spirituale dopo la morte del corpo senza averne acquisito in precedenza la conoscenza. Perciò tutte le conquiste della scienza della Kabbalah non solo ci garantiscono un’esistenza piacevole in questo mondo ma ci garantiscono anche l’opportunità di esistere nel prossimo mondo.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno al Livello di Adamo
Ritorno al Livello di Adamo Torniamo al Primo Uomo, ad Adamo, a quel desiderio che sentiamo dentro. Quando il Creatore lo scacciò dal Giardino dell'Eden, “l’umano in noi” (Adamo) smise di essere un bambino ed incominciò a maturare. Il processo di maturazione è il periodo in cui sappiamo di dover correggere il nostro egoismo, in quanto non possiamo conviverci o semplicemente eliminarlo. Non c’è correzione immediata, come ha suggerito il “serpente”. Invece l'uomo deve percorrere tutta la strada fino al fondo, fino a quando non sente appieno il suo ego e non implora il Creatore di aiutarlo, perché si rende conto che non ha la forza di gestirlo da solo. “E l’uomo conobbe Eva sua moglie; ed ella concepì e diede alla luce Caino: ‘Ho ricevuto un uomo per grazia del Signore’. Ed ella diede poi alla luce Abele suo fratello. Abele fu pastore di greggi, mentre Caino lavorava la terra”. Questo è l’inizio della discesa. Vediamo come un grande desiderio egoistico che l’uomo non ha saputo gestire ha iniziato a farsi a pezzi (c’è una frantumazione per mezzo della quale le scintille precipitano nel nostro mondo, dove ricevono rivestimenti egoistici: i corpi. Ribadisco che stiamo parlando esclusivamente del nostro lavoro con i desideri egoistici, non di persone specifiche). “E l’uomo conobbe Eva sua moglie”. Ciò significa che i desideri altruistici ed egoistici si sono fusi nell’uomo. Il risultato è una fusione, o l’atto di “dare la vita” a due desideri: Caino e Abele. 101
I Segreti del Libro Eterno
Un desiderio, Abele, gravita verso la dazione, verso il Creatore. Ecco perché è scritto che egli non lavora la terra ma “guida le greggi”. Egli è in grado di fare da “guida” e condurre verso pascoli erbosi. Ma chi vi conduce? I desideri egoistici dell’uomo, che sono pronti a seguirlo, assaggiando in anticipo i futuri piaceri. Sono proprio questi desideri che vengono chiamati “greggi”. Il desiderio chiamato “Abele” è chiamato anche la “linea di destra”. La linea di destra è il desiderio altruistico, l’aspirazione al Creatore senza traccia di egoismo. Questo desiderio ci viene inviato dall’alto, come una mano tesa o una scala calata in modo che possiamo salirci per raggiungere l’Obiettivo. Il desiderio chiamato “Caino” è la linea di sinistra. Si tratta dell’esatto opposto: il desiderio egoistico e l’aspirazione ad usare il legame con il Creatore per il proprio appagamento. Nella storia di Caino e Abele l’allontanamento dal Creatore non è ancora completo. Cioè non vi è una situazione tale come nel nostro mondo, dove il Creatore è totalmente nascosto, la mente sostiene che è tutta una finzione e che l'uomo dovrebbe vivere soltanto per se stesso. Qui abbiamo uno scenario diverso. Abbiamo un dialogo con il Creatore. Lui viene percepito ed il mondo spirituale è vicino ma i desideri sono diversi. Abele ha dei desideri puri, il desiderio di donare, di ricevere piacere nel dare piacere al Creatore. Sembrerebbe che anche Caino abbia il desiderio di donare ma in questo caso egli si sforza di conquistare il favore del Creatore, di meritare la Sua attenzione, di acquisire il mondo spirituale.
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Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno al Livello di Adamo
Egli vuole ricevere tutta la Luce e l’infinito piacere che contiene ma solo per se stesso. Caino rappresenta la linea di sinistra, che “lavora la terra”. Ciò significa che il nostro desiderio che si chiama Caino lavora sempre con l’ego. Se Caino non controlla l’ego, l’ego controlla Caino. Questo è ciò a cui si riferisce il seguente passaggio: “Dopo qualche tempo Caino offrì al Signore il frutto della terra. E anche Abele offrì i primogeniti delle sue greggi e di questi i più grassi. Ed il Signore gradì Abele e la sua offerta; ma non fu così per Caino e la sua offerta. E Caino ne fu molto adirato e l’espressione del suo viso cambiò. Ed il Signore disse a Caino: ‘Perché sei adirato? E perché hai lo sguardo basso? Se fai il bene, non porterai la testa alta? E se non fai il bene, il peccato ti starà alla porta; verso di te è la sua brama ma tu puoi dominarlo’”. “...ma tu puoi dominarlo”, è questo il richiamo della Natura. Tu devi lavorare sui tuoi desideri egoistici, invece di sopprimerli o tentare di eliminarli, perché non ricevere non è un’opzione per te. Tu sei stato creato in questo modo. Ti viene richiesto di elevarti al di sopra dei tuoi desideri egoistici, di usarli, di gestirli, vale a dire di ricevere il piacere facendo piacere al Creatore. Questo è lo stato al quale l’uomo deve infine arrivare. Qui si trova lo scopo della creazione dell’uomo. In caso contrario il suo ego lo dominerà ed il risultato del suo dominio sarà tutto ciò che oggi affligge l’umanità: guerre, morte e tragedie. Questo è ciò che fu di Caino. “E Caino parlò ad Abele suo fratello. E quando furono in
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I Segreti del Libro Eterno
campagna, allora Caino si scagliò contro Abele suo fratello e lo uccise”. Qual è il significato di questo fratricidio? Significa che la linea di sinistra sopprime la destra. In altre parole la linea egoistica sostiene quanto segue: “Io sono la sola utile qui; io agisco, io faccio il raccolto, io lavoro la terra ed io dovrei essere la sola ad essere ricompensata per tutto questo”. Questo ha senso, vero? Certo ma è proprio questo approccio sensato ad “uccidere” la linea di destra, la quale invece sostiene che la pura dazione e l’assoluta equivalenza con il Creatore sono l’unica via. Qui l’unica azione ammissibile è quella di dare piacere a Lui senza alcun pensiero per la ricompensa. Allora qual è il verdetto del Creatore? “Quando vorrai coltivare la terra, essa non ti darà più i suoi frutti; sarai errante e fuggiasco sulla terra”. La forza della terra, del desiderio, sta proprio nella combinazione delle linee di destra e di sinistra, nel trovare “il giusto mezzo”, in modo che l’uomo goda nel ricevere solamente quando, così facendo, egli doni ad un altro. Questo è il solo modo con cui possiamo permanere nell’infinita beatitudine. Ma se questa combinazione non si realizza, vale a dire se “Abele viene ucciso”, la terra non può produrre forza, ma in sostanza la esaurisce, mentre tutti gli sforzi compiuti alimentano l’ego, la linea di sinistra, Caino. L’ego non riesce mai a saziarsi. Ecco perché è scritto “sarai errante e fuggiasco sulla terra”, cioè cercherai invano di trovare la felicità. “Ecco, Tu mi scacci ora da questo luogo; ed io sarò nascosto al Tuo cospetto; sarò errante e fuggiasco sulla terra; e chiunque mi incontrerà, mi ucciderà”. 104
Capitolo 1: “In Principio“ (Genesi, Bereshit) Ritorno al Livello di Adamo
Come abbiamo già detto, uccidere o sopprimere l’ego è impossibile. L’ego vive per sempre, cresce, passa di generazione in generazione e nel frattempo perde il contatto con il Creatore. E perciò è scritto: “Ed il Signore gli disse: ‘Orbene, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte tanto’. Ed il Signore pose un segno su Caino, affinché chiunque lo incontrasse non lo uccidesse”. Questo momento segna l’inizio della storia del genere umano, il processo nel quale l’anima discende dal Creatore al nostro mondo. L’anima in se stessa non cambia nel corso di questo processo ma indossa semplicemente dei rivestimenti egoistici che la nascondono, modificando la sua voce, il suo legame eterno con il Creatore. Così essa si trasforma da cuore unico ed unito di Adamo in una miriade di punti appartenenti ad un enorme numero di persone. Il Creatore rimane sempre connesso all’anima a quel livello che chiamiamo il “punto nel cuore”. Ecco perché alla fine arriva il momento in cui “senti” nuovamente la Sua voce, percepisci una flebile luce che si fa strada attraverso i filtri e le barriere. Questo è il momento in cui inizi a sentire il desiderio fortissimo di ritornare al mondo spirituale, al Creatore ed al Giardino dell’Eden. “E Caino conobbe sua moglie; ed ella concepì e diede alla luce Enoc; e costruì una città e alla città diede il nome di suo figlio Enoc. E da Enoc nacque poi Irad; e Irad generò Maviael; e Maviael generò Matusael; e Matusael generò Lamec”. E così via... L’umanità inizia a procreare, il suo numero cresce ma tu sai già che tutte queste “persone” sono in sostanza i tuoi desideri egoistici. 105
I Segreti del Libro Eterno
La tua missione è di correggerli, dopo di che farai di nuovo ritorno all’anima unica di Adamo, unendoti ad essa come una cosa sola. Quindi perché questo grande desiderio egoistico (il serpente e Caino) è stato frantumato in una miriade di minuscoli desideri egoistici? È successo perché è più facile correggere una miriade di desideri minuscoli piuttosto che un solo grande desiderio. Correggendoli, rimettiamo insieme l’unico grande desiderio e riportiamo l'anima nel Giardino dell’Eden. C’è una vecchia storia che racconta di un re che desiderava far avere una grossa somma a suo figlio che si trovava in un altro regno. Questo pose il re di fronte ad un dilemma: sapeva che il suo popolo era composto solo di ladri e che non c'era uomo nell’intero regno a cui poteva affidare una così grande somma. Quindi, dopo averci pensato un po’, trovò un sistema. Il re cambiò l’intera sua fortuna in monete di minor valore, le distribuì tra i suoi sudditi e diede loro il compito di consegnarle a suo figlio nel regno vicino. Naturalmente gli uomini non si preoccuparono di mettersi in tasca delle somme così piccole; era più importante mostrare lealtà ed obbedienza al re. Ognuno di loro adempì al proprio dovere con onore e l’intera fortuna raggiunse destinazione. Rifletti su questa storia; ha un’enorme significato che potrebbe aiutarti a tirare le giuste conclusioni su tutto quello che abbiamo discusso in questo capitolo.
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Capitolo 2 Noè “Noè fu un uomo giusto ed intemerato tra i suoi contemporanei; Noè camminò con Dio”. Inizia così il capitolo su Noè e subito esso confonde il lettore con quella che sembra essere inequivocabilmente una storia del nostro mondo. Ma esso confonde solamente coloro che non sono ancora pronti a leggere la Bibbia in modo diverso e che continuano a trovare soddisfacente una semplice narrazione storica, che racconta di una persona di nome Noè. Lasciamo che queste persone cerchino l’Arca di Noè sul Monte Ararat e noi, invece, addentriamoci nel testo. Per quanto ci è possibile, cerchiamo di capire come questo testo si lega ad ognuno di noi, alla nostra ricerca spirituale, alle nostre anime ed al vero scopo della nostra vita. Iniziamo rammentando l’argomento di questo capitolo. Avendo visto che la terra è pervasa dal peccato, Dio fa un patto con Noè per costruire un’arca nella quale trovare rifugio con sua moglie, i suoi figli e gli animali. Nel frattempo Dio inonderà la terra, sterminando così tutti. Quindi Noè dovrà uscire dall’Arca con la sua famiglia e gli animali superstiti ed essi diventeranno i progenitori delle future generazioni di uomini ed animali della terra. Gli uomini avranno il desiderio di costruire la Torre di Babele e di parlare la stessa lingua ma falliranno. Allora essi si disperderanno in tutto il mondo e smetteranno di comprendersi tra loro. Domandati “Dove mi trovo io nella storia di Noè?”. O, meglio ancora, “Qual è il significato del mio Noè interiore?”.
I Segreti del Libro Eterno
Devi cercare un unico approccio al contenuto di questo libro: “Tutto quello che leggo riguarda me”. Noè, il giusto, sua moglie, i suoi figli e tutti gli animali, l’arca e la Torre di Babele, tutto esiste dentro di me. Sono delle forze, dei desideri che governano i miei mondi interiori ed esterni. Tutto quello che devo fare è affrontarli e percepirli, allora le porte di tutti i segreti si apriranno per me. Nel capitolo precedente, Bereshit (Genesi, “In Principio”) abbiamo parlato della creazione del mondo, che è la dimora delle anime. Abbiamo chiarito come, dopo tutti i desideri animali, è nato il desiderio umano, cioè l’aspirazione dell’uomo per il mondo spirituale, per il Creatore, desiderio che è stato poi frantumato in una miriade di piccoli pezzi, precipitati quindi nel nostro mondo. Questa discesa continua tuttora. Continuerà fino a quando non saremo pronti ad affrontare il nostro ego primordiale, a vedere il nostro vero “IO”. A questo punto dobbiamo ancora arrivare; dobbiamo prepararci non solo a vedere il nostro ego ma anche a resistergli; e non solo a resistergli ma anche a decidere di rifuggire da esso. Saltando un po’ avanti, devi sapere che il nostro “IO” sarà impersonato dal Faraone. Ma ne parleremo più ampiamente in seguito. Nel frattempo procediamo in direzione del Faraone, verso la totale presa di coscienza che siamo schiavi del nostro ego. La discesa è solo iniziata. Per il momento ci sentiamo come se fossimo ancora vicini al mondo spirituale. Continuiamo a percepire la Luce - questa gioia primordiale derivante dall’incontro col Creatore.
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Capitolo 2 Noè
In altre parole il Creatore non è ancora del tutto celato a noi, quindi la notte della nostra fuga dall'Egitto non è ancora arrivata. Tuttavia già ci sentiamo come degli egoisti e questa sensazione è estremamente frustrante.
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I Segreti del Libro Eterno
La Scintilla di Noè “E Dio guardò la terra e, vide, che era corrotta; poiché ogni mortale aveva corrotto la sua vita sulla terra”. Ciò significa che tutti i nostri desideri sono egoistici. Però riusciamo lo stesso a vedere in mezzo a tutta questa corruzione un certo punto, minuscolo e solitario, che è completamente opposto ad ogni altra cosa sulla terra. Si tratta del “punto nel cuore”. Al primo livello egoistico questo punto si chiama “Noè”. Il Noè dentro di noi è il nostro primo desiderio spirituale. Magari è minuscolo e a malapena percepibile ma lo sentiamo già vivere dentro di noi. Così scopriamo Noè. La scintilla di Noè vive dentro ognuno di noi. Il problema è che noi l’abbiamo cinta con montagne di egoismo, che soffocano la sua debole voce. L’ego, crescendo, ha man mano ricoperto Noè con nuovi strati, seppellendolo con desideri incessanti. La ricerca del piacere ha allontanato l’uomo da Noè, rendendolo più rozzo e più egoista, mentre la voce di Noè diventava sempre più flebile. Alla fine si è sostanzialmente ridotta al silenzio. Ma Noè non è andato da nessuna parte. Egli è la base dell'anima dell’uomo. A dire il vero, egli è eterno ed aspetta semplicemente il momento in cui l'uomo rivolgerà lo sguardo verso di lui. Infatti questo punto che chiamiamo “Noè” è il proprio il centro dei nostri desideri ed è collegato direttamente al Creatore. Inoltre è eterno, mentre i desideri egoistici che lo circondano hanno vita breve, sono passeggeri, vani e vuoti. 110
Capitolo 2: Noè La Scintilla di Noè
Solo ciò che aspira all’alto, al mondo spirituale, è eterno e qui è diretto il nostro desiderio conosciuto come “Noè”. Caro lettore, non hai mai avuto la voglia improvvisa di fermare questa corsa sfrenata che chiamiamo “vita”, chiudere gli occhi, tapparti le orecchie e sentire il silenzio che è dentro di te? Non hai mai desiderato ascoltare la voce interiore, libera da influenze estranee? Non hai mai desiderato ascoltare la tua stessa voce e, così facendo, sentirti scomparire da questo mondo, che ti impone i suoi desideri dalla mattina alla sera? La TV, la radio ed i giornali ti bombardano con le loro pubblicità; le persone, familiari o estranei, ti impongono i loro pensieri e i loro desideri. Soldi! Potere! Fama! Questo è quello che senti ovunque nel tuo ambiente, fino a quando non incominci a credere che questi sono davvero i tuoi pensieri. Preso dal vortice della vita di tutti i giorni, non riesci più a distinguere se sei tu a volere queste cose o se è qualcun altro. La tua voce interiore è stata celata, soffocata da tutto ciò che ti circonda. Mentre corri lungo la strada della vita, vieni stimolato da desideri che non sono tuoi. Solo dopo ti rendi conto che ti sei sbagliato, che non avresti mai voluto quelle cose, che ti sono state semplicemente suggerite, imposte da qualcun altro. Quale grande beatitudine si prova quando si è in grado di fermarsi e di sentire il proprio desiderio, puro e disconnesso dal mondo materiale. Si tratta del desiderio di sperimentare la spiritualità, che nell’Antico Testamento è conosciuto come “Noè”. Vive dentro di te, che tu sia il presidente o un assassino seriale. 111
I Segreti del Libro Eterno
Se riuscirai a farti strada attraverso il manto di sentimenti e pensieri estranei, infine raggiungerai Noè e sentirai la voce: “…perché ti ho visto giusto innanzi a Me in questa generazione”. Se riesci a sentire Noè dentro di te, questa minuscola scintilla altruistica chiamata “Noè il Giusto”, a percepire il desiderio di ascendere al di sopra di questo mondo, allora sei pronto per raggiungere la pace, la sicurezza e l'eternità che ti attendono sul tuo cammino spirituale. In caso contrario continuerai a passare ogni momento di veglia perso nella schiavitù dei desideri materiali estranei, che seguiteranno a sussurrarti nelle orecchie “Vai, abbandonati ai piaceri di questo mondo, vivi per te stesso, non essere idiota”. E cosa succede quando cedi a questi desideri? Il corpo diventa fiacco, muore e viene gettato sotto terra a decomporsi. La morte della carne è inevitabile. Un peccato, non è vero? Lavori tutta la vita per il corpo ma alla fine ti tradisce. E Noè? Noè non ti tradisce perché Noè è il desiderio dell’anima eterna. È connesso all’eternità e se ti collegherai a Noè, anche tu diventerai eterno. È tanto semplice. Tutto quello che devi fare è volerlo. Il libro parla proprio di questo nel capitolo su Noè. “E la terra era piena di violenza...ed era corrotta; perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra”. Ricordiamo che la parola “terra” (ebr. Eretz) deriva dalla parola Ratzon - desiderio. Perciò, “La terra era piena di violenza” ed “era corrotta” significa che i tuoi desideri sono corrotti: ti sfinisci alla ricerca di ciò che gli altri possiedono, sei un totale egoista, vivi solamente per te stesso.
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Capitolo 2: Noè La Scintilla di Noè
Già senti che questo atteggiamento provoca distruzione dentro di te ed intorno a te (basta guardare quello che sta succedendo nel mondo - lo stiamo facendo a pezzi con il nostro ego). Ma davvero non c'è risposta a tutto questo? Certo che c'è. Trova il “Noè” dentro di te e salva la tua vita, come dicono le parole del libro: “Ed ecco, Io li distruggerò con la terra”. Segui il consiglio del Creatore, perché Egli è la Mente Divina o Legge Divina e questo è ciò che Egli dice: “Ma con te Io stabilirò la mia alleanza; tu entrerai nell'’arca e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te; saranno maschio e femmina. Degli uccelli, secondo la loro specie, del bestiame, secondo la propria specie, e di tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie, due di ognuna verranno con te, per essere conservati in vita”. Cosa vuol dire? Che il mondo intero è dentro di te. Tu sei al livello più alto dell’esistenza, la punta della piramide che comprende tutte le anime animali, vegetali ed inanimate che si trovano sotto di te. Esse sono “legate” a te in quanto tu sei l’unica vera creatura, che ha un’anima e la responsabilità di elevare se stessa ed il mondo intero al livello del Creatore. Perciò questo capitolo descrive come il desiderio chiamato “Noè”, che è dentro di te, accorpa tutte le parti corrette dell'anima (le parti umane, animali, vegetali e persino quelle non corrette che aspirano alla correzione) e questo è il significato di “due di ogni specie” e di “entra nell’arca con loro”. L’arca è una specie di schermo, un campo di forze protettivo
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che crei intorno a te e che ti aiuta a resistere alle interferenze esterne, cioè a tutte le influenze egoistiche di questo mondo. Semplicemente tu rifiuti di accettare qualsiasi cosa e neghi ogni contatto con il tuo ambiente. Così facendo, non diventerai un eremita e non abbandonerai la tua famiglia e questo mondo tutto insieme, assolutamente no! Continuerai ad andare al lavoro, ti guadagnerai da vivere e ti occuperai delle tue faccende come sempre ma solo esteriormente. Interiormente proverai con tutte le tue forze a rifiutare l’ingresso nel mondo materiale. Con l’aiuto dell’arca, dello schermo protettivo, cerchi le risposte alle domande “Chi sono io? Perché vivo? Per me cosa conta di più nella vita?”. Non hai ancora trovato la risposta ma continui a cercare e già questo è molto significativo. Ti stai preparando a trovare la risposta e sei sicuro che la tua ricerca avrà successo, poiché il tuo punto nel cuore si è già risvegliato e non ti darà pace un momento. Questo punto mantiene un contatto diretto con il Creatore e, crescendo dentro di te, forma un vaso che è pronto a ricevere la Luce Superiore. Si tratta della voce che senti, che ti sta dicendo che sei sulla strada giusta e che alla fine raggiungerai il Creatore, anche se ancora non Lo percepisci.
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Capitolo 2: Noè Entriamo nell’Arca
Entriamo nell’Arca Il tuo ingresso nell’arca inizia nel momento in cui “riordini” i tuoi desideri e scegli quelli con i quali puoi continuare ad evolverti spiritualmente. In base a questo comprenderai quali desideri devono essere “affogati”. Come si fa? Ci possiamo riuscire principalmente con l'aiuto dei libri. Oltre a questo libro cerca di trovarne altri simili, che siano stati scritti da coloro che hanno già conseguito la loro radice, il Mondo Superiore, e trasmettano tramite essi il loro conseguimento. Questi libri sono come dei manuali d'istruzione, hanno lo scopo di guidarti verso il tuo Obiettivo lungo la via più corta possibile. Di libri con queste caratteristiche ce ne sono pochi. Non servono ad ampliare le tue conoscenze ma a coltivare dentro di te la sensazione di Colui che è Superiore. Sono stati scritti da grandi Kabbalisti: Abramo, Mosè, RASHBI (Rabbi Shimon Bar Yochai), l’ARI e Baal HaSulam. Ritorneremo su questi nomi più avanti. Quindi se ti rifiuti di fermarti fino a quando non avrai trovato i libri giusti, significa che stai “costruendo un'arca”. Ti immergerai nei libri e, all'inizio, non capirai nemmeno un po’ ma continuerai a leggere. In questo modo si “costruiscono le pareti dell’arca”. Poi troverai un maestro, una guida che non ti permetterà di andare fuori strada e troverai degli amici con i quali superare gli ostacoli che si frappongono tra te e l’Obiettivo. Questo è il modo in cui “poserai il tetto dell’arca”. E così sarai dentro l’arca. In altre parole vivrai nel mondo materiale ma nelle condizioni adatte. Questa sarà la “tua arca”. 115
Domande Difficili “Ecco, Io manderò un diluvio di acque sulla terra, per distruggere ogni carne, in cui c’è soffio di vita, che c’è sotto il cielo; quanto è sulla terra perirà. Ma Io stabilisco la Mia alleanza con te; e tu entrerai nell’arca”. Eccoci di nuovo: “entrare nell'arca.” Entrare nell’arca e sfuggire al diluvio è possibile solamente se spegni la tua mente, per quanto strana questa cosa ti possa sembrare. “Spegnere la tua mente” significa ignorare i consigli del corpo, dell’ego. È una impresa difficile ma ci si può riuscire ed in molti hanno già compiuto questo viaggio. Essi hanno scritto i testi autentici che narrano come scoprire la vera ed eccelsa forza dell'amore, che hanno definito “il Creatore”. Hanno anche scritto che un infinitesimo granello di piacere spirituale è miliardi di volte più grande di tutti i piaceri terreni messi insieme. Raggiungere il piacere spirituale è possibile solamente se sfuggirai alla stretta presa dell'ego e dominerai la tua mente. Ovviamente la tua mente ti bombarderà con domande del tipo “Perché lo stai facendo?” e “Che cosa ne ricaverai effettivamente?”, “Dove sono i vantaggi tangibili?”, “Chi sono questi saggi, i consigli dei quali segui così attentamente?”. Senti tutte queste domande ma la risposta che devi dare alla tua mente è “Comprendo le tue preoccupazioni ma io ho fiducia nei saggi ed in ciò che leggo in questi libri. Ho fede nel cammino che ho intrapreso, perché senza la fede non si può raggiungere nulla nel mondo spirituale”.
Capitolo 2: Noè Domande Difficili
Risponderai ad ogni obiezione che il tuo corpo solleverà allo stesso modo: “Tutto quello che mi sta succedendo è la misericordia della Forza Superiore, che mi porta alla salvezza. Questa misericordia è di fatto occultata ed io cammino verso di essa nonostante la mia mente. Non andrò fuori strada”. Questa è la sola risposta che ti condurrà all’Obiettivo ed esattamente questo è lo stato che viene definito “entrare nell'arca”. Mi rendo conto di averti confuso, caro lettore, e mi rendo conto che la tua mente si starà ribellando a tali insistenze e ti urlerà, “Non ascoltare! Sei un essere umano indipendente, capace di prendere delle decisioni indipendenti!”. Lascia che ti sveli un segreto. Sai chi sta alimentando queste domande? È la cosiddetta “forza impura”, conosciuta anche come “il diavolo”. Questa forza ha potere solamente sulla tua mente. Se tu agirai a dispetto della tua mente, percepirai immediatamente quel genere di sollievo che arriva dopo un lavoro estenuante, perché il senso del potere della “forza pura” sta nel fare qualcosa contrario alla mente. Il concetto che segue potrebbe sembrarti insolito o sconcertante ma devi sapere che sia le forze pure che quelle impure hanno la stessa origine. Questa origine è il Creatore, la forza del bene assoluto che vuole solamente una cosa: trasformarci in creature che siano degne di Lui. È Lui che ci confonde, deliberatamente, in modo che possiamo decidere da soli il nostro destino. Dovremmo soppesare con attenzione ogni decisione che prendiamo, ogni passo che facciamo, come se tutta la nostra vita fosse in bilico.
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“Ed il diluvio continuò sulla terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l’arca, la quale fu sollevata al di sopra della terra. E le acque prevalsero ed aumentarono grandemente sulla terra; e l’arca si muoveva sulla superficie dell’acqua... E ogni carne che si muove sulla terra perì... Solo Noè si salvò, e coloro che erano nell’arca con lui”. Qual è il significato di “il diluvio continuò sulla terra per quaranta giorni?”. Significa che la “terra” - il tuo desiderio “viene inondata con le acque del diluvio”. “Le acque del diluvio” sono le domande che letteralmente ti “sommergono”. Come detto prima, queste domande non sono semplici. Sono le domande della tua mente. Sono materialistiche, razionali, pragmatiche e sono causate dai problemi che riguardano il tuo corpo. In queste domande (“le acque del diluvio”) si nasconde “l’angelo della morte”. I suoi “perché?”, i suoi “dove?” puntano a farci affogare. Il tuo corpo diventa “l’angelo della morte” quando inizi il tuo cammino verso l’ascesa spirituale. Le domande non cedono mai; ritornano migliaia di volte: “A cosa ti serve? Che senso ha? Pensa a te stesso, perché i tuoi sforzi non ti stanno dando alcun vantaggio personale. Cosa ricaverai da tutto questo lavoro? Come ti ripagherà il Creatore se osserverai i Suoi comandamenti? Ne sarà valsa la pena dopo aver tanto faticato?” Queste obiezioni del corpo sono sintetizzate dalla domanda “Cosa?” (Ebraico Ma) Se ti opporrai al corpo, citando la fede nel Creatore che governa tutte le cose in nome del bene, allora il corpo obietterà ancora di più. 118
Capitolo 2: Noè Domande Difficili
Esso ti griderà “Chi?” (Ebraico Mi) “Chi è il Creatore alla cui parola dovrei obbedire?”. Se tu sapessi, se tu potessi vedere e sentire che il Creatore è grande, riusciresti a lavorare per Lui. Considera solo quanto è più vantaggioso lavorare per qualcuno di stimato nel nostro mondo. Nel momento in cui queste due obiezioni del corpo si uniscono in te, le due domande “Cosa?” e “Chi?” (Ma e Mi) si fondono in una sola parola - Maim, che significa “acqua” in Ebraico. E molta Maim (acqua) crea un’inondazione.
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I Segreti del Libro Eterno
Il Diluvio Maim è il diluvio che sommergerà il tuo embrione spirituale se darai ascolto alle domande del corpo, distruggendo tutto ciò che hai costruito dentro di te con tanto duro lavoro. Non ascoltarlo! Il diluvio arriva come una forza inarrestabile che può distruggere tutto. Quei desideri che non sono riusciti a sopravvivere alle domande, nel senso che non sono “entrati nell’arca”, periranno nelle sue acque: “E ogni carne che si muove sulla terra perì”. E, tuttavia, il paradosso è che, con tutta la sua spietatezza, il diluvio ha anche funzione purificatrice. Ciononostante il diluvio purifica solamente coloro presso i quali prevalgono i desideri di conseguire il mondo spirituale. È come se l’uomo, avanzando verso l’obiettivo, non ascoltasse affatto le domande razionali del suo corpo, in nessun caso. In questo modo egli agisce come Noè, facendo di se stesso un’arca (trovando i libri giusti, l’insegnante giusto ed il giusto ambiente). Nell’arca troverà rifugio anche con i suoi numerosi desideri personali, che devono ancora essere corretti (ma che saranno corretti mentre l’arca “naviga” sulle acque del diluvio). “Allora il diluvio continuò sulla terra per quaranta giorni e le acque crebbero e sollevarono l’arca, la quale fu sollevata al di sopra della terra”. Qual è il significato di questi 40 giorni, durante i quali il tuo corpo ti bombarda con tutti i suoi desideri e con le domande apparentemente logiche: “Ma?” e “Mi?” Quaranta è un numero molto significativo nella spiritualità. Naturalmente qui non stiamo parlando di giorni.
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Capitolo 2: Noè Il Diluvio
Il numero quaranta rappresenta la qualità della dazione, la qualità del Creatore. Quaranta è anche il valore numerico della lettera Mem. In Ebraico si scrive così: . Come puoi vedere, assomiglia ad uno spazio racchiuso ma in realtà è composta da due lettere Dalet ( ) unite insieme. Una delle due è diritta (deriva dalla parola Ebraica Delet - porta), mentre l’altra Dalet è capovolta. Se vengono unite insieme formano la lettera chiusa Mem ( ). Però, al momento giusto, si distaccheranno. Se riuscirai a resistere all’attacco violento della tua mente per questi quaranta giorni ed a non cedere, “l’acqua solleverà l’arca” e “galleggerà sulla superficie dell’acqua”. Ciò significa che le due lettere Dalet si chiudono e formano la lettera Mem “sigillata” e tu “galleggerai”. Diventerai un embrione spirituale nel grembo della madre (Colui che è Superiore, la Mem chiusa), che ti proteggerà, si prenderà cura di te e ti sfamerà. Rimarrai sotto la sua protezione fino a che non sarai cresciuto. La tua madre Superiore (Ebraico Ima) non lascerà che nulla ti faccia del male. Inizierai a galleggiare sull’acqua, verso il Mondo Superiore. “…solo Noè si salvò, insieme a coloro che erano con lui nell’arca.” In questo modo “l’acqua” si trasforma per te da forza distruttiva in Luce di misericordia, purificandoti ed aiutandoti ad avanzare. Così ascendi al di sopra delle acque del diluvio nelle quali il nostro mondo sta ora annegando, lacerato dall’ego e succube delle domande del corpo. Ripetiamo un’ultima volta come potersi purificare invece di annegare quando arriva il diluvio e come diventare un
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"embrione spirituale" ed entrare in Mem. Per realizzare tutto questo devi scegliere i libri necessari ed iniziare a “lavarti” con questi testi, come se fossero acqua limpida. Immergiti nella Luce della Misericordia che, tramite lo studio corretto, ti purificherà all’esterno. La attirerai come una calamita leggendo questi libri ed essa ti riempirà dentro quando sarai pronto a ricevere la Luce e le sue qualità di dazione, così la Luce entrerà dentro di te. È proprio la Luce della misericordia che ti aiuterà a rivelare il desiderio che, in mezzo a tutti gli altri desideri, è il desiderio chiamato Noè. Come le acque del diluvio la stessa Luce “inonda” quei desideri e quelle forze dentro di te che devono essere “completamente immersi” al fine di detergerli e poterli poi utilizzare. Per quanto tempo i tuoi desideri di crescita spirituale dovranno restare nell’arca? Per tutto il tempo necessario alle “acque del diluvio” per elevarli al di sopra della “terra” (i tuoi desideri residui), fino a quando non “annegano” nella Luce della Misericordia, lavandosi a tal punto che li potrai usare correttamente per quel tuo unico desiderio, interiore e personale, conosciuto come “Noè”. “...E le acque continuarono a scemare fino al decimo mese; al decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti”. Eri nell”arca, distaccato da tutti i desideri egoistici. Non li hai usati ma sei rimasto “dentro” i libri ed i pensieri di ascesa spirituale, come un embrione nel ventre della madre. Eri sotto la protezione del Creatore, Lui ti ha difeso.
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Capitolo 2: Noè Il Diluvio
Ti sei crogiolato in quel silenzio; era come il Paradiso. Ma adesso sei cresciuto e sei maturo ed il momento di emergere nel mondo si avvicina. È il momento di intraprendere “l’uscita dall’arca”. Fino ad ora hai continuato a pregare di nascere, questo chiamato “innalzare MAN” al Creatore, il Superiore. MAN è l'acronimo di Mayin Nukvin (le acque femminili, il liquido amniotico). Questo significa che devi iniziare il tuo cammino, devi “lasciare il ventre del Creatore”, come succede con il liquido amniotico, per nascere ed iniziare a lavorare con i desideri egoistici “lievi”. Questi desideri non li hai portati con te “nell'arca”, li hai tenuti da parte in attesa del momento giusto. Ora che sono stati accuratamente lavati e detersi con le “acque del diluvio”, è arrivato il momento di correggerli. Così facendo ti avvicini sempre più al mondo spirituale, al Creatore, poiché il traguardo finale è la correzione di tutto l’ego. Solo allora ti sentirai libero, immortale ed assolutamente beato. Questo è ciò che il Creatore vuole per te. Solo in una simile situazione puoi essere vicino a Lui. Hai già iniziato a percorrere questo cammino. Non ti fermare! Quindi le “acque si rompono”, proprio come succede con il liquido amniotico durante il parto.
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La Nascita “E le acque continuarono a scemare fino al decimo mese”. E così la “terra appare”, nel senso che attiri a te i primi desideri egoistici, i più lievi e superficiali, che sono le montagne. “Al decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti”. (Eccoli qua, dopo i nove mesi di sviluppo intra-uterino, con la nascita dell’embrione il primo giorno del decimo mese.) “E arrivò la fine dei quaranta giorni e Noè aprì la finestra dell’arca che aveva fatto. E mandò fuori il corvo, e andò avanti e indietro, finché le acque non si furono ritirate dalla terra. Ed egli mandò fuori una colomba... Ma la colomba non trovò posto dove posare la pianta del piede e ritornò da lui nell’arca.” Cosa sta succedendo? Ripensa a cosa hai fatto nel momento in cui ti sei disconnesso dal mondo materiale, al quale sei poi tornato con uno specifico programma di correzione. Hai preso i desideri egoistici lievi, “il corvo” e la “colomba”, che sono stati corretti nell’arca, e li hai usati per “tastare la terra” (il desiderio). Così facendo, è come se ti fossi domandato “L’ego si impadronirà nuovamente di me?”. Perché questo avviene alla fine dei quaranta giorni e che cos’è la “finestra” che viene creata? Quaranta è la qualità del Creatore, la qualità della dazione assoluta, la qualità della madre. Qui tu apri una “minuscola finestra” nella tua arca. Introduci così una nota dissonante in questo idillio, aggiungendovi un pizzico di egoismo. Questo ti permette di verificare se sei in grado di stabilire un contatto tra le tue qualità altruistiche e quelle egoistiche (mandando fuori il corvo 124
Capitolo 2: Noè La Nascita
e poi la colomba - le qualità che hanno subito la correzione nell’arca). Può esistere un punto d’incontro tra i due tipi di qualità? Puoi “sbarcare” o non sei ancora del tutto pronto? Come si può immaginare, la risposta è “no”, perché tutti e due gli uccelli ritornano nell’arca. “Ed egli restò ancora altri sette giorni e mandò fuori la colomba”. Cosa sono questi sette giorni? Nella Kabbalah il numero sette (7) indica un desiderio piccolo ma completo. Un desiderio completo ha sia la componente altruistica (la linea di destra) che la componente egoistica (la linea di sinistra). Combinandole insieme “generiamo” un “giusto mezzo”, nel quale due opposte metà si uniscono, formando una linea di mezzo: un unico desiderio diretto verso l’alto, verso il mondo spirituale. Questo metodo assicura l’integrità dell’intera creatura. In altre parole non una singola forza viene sprecata, non una singola parola è superflua. Si tratta della corretta applicazione di tutte le forze e dei processi che avvengono nell'uomo. Il nostro minuscolo desiderio può essere paragonato ad un bambino appena nato; è fuori dal ventre della sua mamma, “fuori dall’arca”. Questo “neonato” è il nostro minuscolo desiderio che incomincia ad esplorare il livello successivo della correzione, chiamato “allattamento”. Il neonato non è ancora capace di camminare ma già respira l’aria della terra, chiede nutrimento e “scalcia coi piedi”. Questo significa che al nostro desiderio di donare può essere dato un minuscolo granello di egoismo, che potrà gestire e correggere. Ci stiamo per incamminare lungo la via della correzione. Sebbene ora questo desiderio sia solo un “bambino piccolino, 125
I Segreti del Libro Eterno
crescerà e diventerà “la guida della nuova generazione”, nel senso che guiderà gli altri tuoi desideri, ancora non corretti, alla correzione, cioè al Creatore. “E la colomba tornò da lui (da Noè) verso sera; ed aveva nel becco una foglia fresca di ulivo; Noè seppe allora che le acque erano diminuite sulla terra”. Ciò significa che puoi iniziare a lavorare. È ora di sbarcare a terra e di iniziare a lavorare con l’ego, all’inizio con cautela, per essere sicuro che esso non rovini i primi e delicati germogli altruistici... Che cos’è la foglia fresca di ulivo nella bocca della colomba? La foglia di ulivo simboleggia la Luce della vita, che può essere ricevuta solamente in un desiderio altruistico. Noè, che è dentro di te, riceve un’indicazione: “Puoi occuparti (correggere) dei piccoli desideri egoistici, in quanto sei stato sufficientemente sommerso dall'acqua (Luce della Misericordia). Ne è prova il fatto che ti viene mostrata una foglia di ulivo (luminescenza)”. Non è ancora olio d’oliva, che indica la completa Luce della Vita, e non si tratta nemmeno delle olive, ma semplicemente di una foglia di ulivo (non è la luce ma una luminescenza). Tuttavia è sufficiente per iniziare a correggere i piccoli desideri egoistici. “E Dio parlò a Noè e disse ‘Esci... e siate fecondi e moltiplicatevi sulla terra”. Hai superato questa fase della correzione chiamata “l’arca”. Hai resistito e sei maturato in questa fase; in sostanza sei rinato come nuovo e adesso puoi essere certo che non ci saranno più altri diluvi.
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Capitolo 2: Noè La Nascita
Questa è la benedizione che il Creatore ha impartito a “Noè e ai suoi figli”, i desideri altruistici corretti: “Siate fecondi e moltiplicatevi sulla terra”. Sei passato attraverso questo stato e adesso l’altruismo (la qualità del Creatore) si unisce con l’egoismo (la qualità della creatura). Finalmente stai “mettendo i piedi sulla terra” e stai per iniziare il cammino benedetto della correzione dell’ego. In un modo o nell’altro tutti dovranno percorrere questo cammino! E fino alla fine della correzione dell’ego (il ritorno al Giardino dell’Eden) il tuo avanzamento sarà diretto solo verso l’alto. C’è un detto nella Kabbalah: “Nella spiritualità ci si eleva sempre e non si cade mai”. A dire il vero, devi sapere che tutte le ascese e le discese che sentirai nel tuo cammino spirituale ti condurranno solo verso l’alto, lungo la scala spirituale. Anche se ti sembra di inciampare nell’oscurità o che la notte duri troppo a lungo (“notte” si riferisce agli stati di discesa spirituale quando la Luce è assente), sappi che queste condizioni effettivamente ti aiutano nel tuo cammino spirituale. La sola cosa che ti viene richiesta è di aggrapparti a tutto ciò che hai usato per “costruire l’arca” e così sentirai arrivare il mattino (l’ascesa). Perché ci sono queste discese? Avvengono perché la qualità della dazione del Creatore dentro di noi diventa abbastanza forte da poter gestire un'altra porzione di ego, che ci viene immediatamente offerta per la correzione. Il lavoro non si deve fermare. Dobbiamo attraversare la completa purificazione. Ecco perché a volte percepisci le discese e senti le domande dell’ego, che poi correggerai.
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I Segreti del Libro Eterno
L’ego continua ad assalirti con le stesse vecchie domande: “Perché hai bisogno di tutto questo? Lascia perdere e concentrati sulle cose importanti, tipo fare i soldi!” Le domande dell’ego non cambiano; sono molto logiche e materiali ma ora non sei più la stessa persona. Ha già ricevuto un assaggio dello stato spirituale e sai che la notte si trasformerà inevitabilmente in giorno. Da questo punto in poi il tuo intero percorso, come viene descritto nel libro, sarà composto da fasi di correzione dell’ego, con l’aiuto della qualità del Creatore.
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Capitolo 2: Noè La Nuova Terra
La Nuova Terra “E Dio parlò a Mosè e disse ‘Esci dall’arca, tu e tua moglie e i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. Fai uscire insieme a te tutti gli animali di ogni specie che sono con te, uccelli, animali domestici e tutti i rettili che strisciano sulla terra; affinché si spandano sulla terra e siano fecondi e si moltiplichino sulla terra’’. Uscire su una “nuova terra” è quello che avviene dopo l’esperienza nell’arca. Hai una visione diversa della terra, trovi gioia in tutto. Inizi a renderti conto che tutto ciò che hai intorno ti è stato dato come aiuto per il tuo avanzamento spirituale. Ogni cosa ti aiuta e tu aiuti ogni cosa ed ogni situazione di sofferenza che si presenta esiste solamente per essere aggiustata, per trattenerti dall'inciampare, per ricordarti che tutto arriva da un’unica fonte - il Creatore. La sofferenza è ora mitigata dal fatto che comprendi che tutto è per il tuo stesso bene. Ti permette di verificare dove sei e di quanto hai deviato rispetto al giusto percorso. Ti metti al lavoro, aggiusti il tiro e ti ritrovi in una nuova ascesa. Possiamo riassumere l’intera nozione di sofferenza con un semplice esempio. Un uomo terribilmente assetato si trova davanti ad un ruscello di acqua purissima e cerca di riempire il suo bicchiere sporco. L’acqua ha un sapore disgustoso ed amaro. Non riesce a berla ed egli impreca contro il ruscello (come noi imprechiamo spesso contro il Creatore che ci manda la sofferenza). Finalmente, quando l’uomo si rende conto che il problema non è l’acqua ma il suo bicchiere, lo ripulisce e allora l’acqua ha un sapore delizioso. 129
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Lo stesso vale per noi. Gli uomini si occupano solamente delle loro questioni materiali e imprecano contro la sofferenza che ricevono. Sono immersi nei loro problemi ed incolpano tutti quelli che hanno intorno. Ma coloro nei quali il punto nel cuore si è risvegliato - coloro che iniziano a cercare l’accesso al mondo spirituale - imparano che la sofferenza è un aiuto, perché identifica il posto (il desiderio) che deve essere verificato e ripulito (la correzione). E la correzione viene fatta solamente trovando la giusta intenzione. Il desiderio rimane, solo l’intenzione cambia. Non aspetti che arrivi un altro colpo, piuttosto provi con tutte le tue forze a stabilire un contatto con Colui che è Superiore, in modo che Egli non dovrà spingerti o correggere il tuo percorso. Avanzi verso l’alto con gioia e senza sofferenza, dove ti aspetta la Luce infinita e pura dell’amore e del bene. La Luce è destinata a te; il flusso di acqua pura di sorgente non si ferma mai per coloro che ne hanno sete. La comprensione di questo concetto è rappresentato da Noè che “esce dall’arca e scende sulla nuova terra”. È una “nuova terra” perché la terra che era stata maledetta dal Creatore (i tuoi desideri egoistici) ha iniziato a dare frutti (i desideri egoistici uniti a quelli altruistici), consentendo alla vita di manifestarsi, e questo conduce l’uomo allo scopo della Creazione. “E Dio disse ‘Questo sarà il segno del patto che Io faccio tra Me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni in perpetuo: Io pongo il Mio arco nelle nubi e farà da segno del patto tra Me e la terra’”. L’arco nelle nubi (l’arcobaleno) è una restrizione, in base
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alla quale il Creatore si impegna a non emettere un giudizio definitivo nei tuoi confronti: non causare più diluvi né distruzioni ma, nonostante le tue azioni (in quanto sei ancora un egoista per natura), condurti solamente alla correzione massima. Il Creatore si impegna a condurti lungo la via del bene, dell'amore, anche se magari potrai percepire questo percorso come pieno di sofferenza. (Ricordati l’esempio del bicchiere sporco e dell’acqua limpida. Tu sei il bicchiere sporco, mentre Egli è l’acqua limpida. Incomincia a pulire il tuo bicchiere e arriverai ad assaporare il vero gusto dell’acqua). Ancora qualche parola sull’arcobaleno. L’arcobaleno ha sette colori. Cosa vuol dire? I sette colori indicano le sette qualità (Sephirot) che compongono un desiderio piccolo, ma completo, la combinazione delle qualità della dazione e della ricezione - il Creatore e la creatura. “Ed i figli di Noè che uscirono dall’arca erano Sem, Cam e Jafet; Cam è il padre di Caanan. Questi erano i tre figli di Noè e da questi fu ripopolata la terra”. I tuoi desideri corretti si chiamano “figli”. All’inizio ce ne sono tre e si riferiscono alle tre linee. La linea di destra proviene dal Creatore, quella di sinistra dalla creatura e la linea di mezzo è il risultato della loro unione. I tre figli generano tutta la vita sulla terra. “Vita” è tutto ciò che si oppone all’egoismo. Se a volte le cose che hai intorno ti sembrano senza vita, cioè non si oppongono all’ego ma sono egocentriche, portano alla rovina ed alla morte e frantumano il mondo, allora fermati, pensa all'obiettivo e continua a lavorare sulla correzione di te stesso e del mondo.
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I Segreti del Libro Eterno
Tutto è stato creato con un solo ed unico scopo: ricongiungersi al Creatore. Credimi, caro lettore, questo sta per esserti rivelato. E c’è un’altra cosa di vitale importanza che ti sarà rivelata: tutto è governato da una sola legge, la Legge dell’Amore! “E tutta la terra aveva un solo linguaggio e usava le stesse parole”. Come puoi vedere, dopo il “diluvio” tutti i desideri sono rivolti solamente al Creatore. Insieme essi formano un tutt’uno con la Natura. Tutti i nostri desideri (“immersi” nella Luce della misericordia) “parlano” lo stesso linguaggio, il linguaggio dell’amore per il Creatore. Tuttavia questi primi desideri altruistici hanno ancora un bel po’ di lavoro da fare. Si devono dirigere verso i desideri egoistici, mescolarsi con loro, ed iniziare a correggerli, partendo da quelli più semplici per passare poi a quelli più difficili, fino a quando l’intero ego non sarà stato corretto. L’obiettivo è di “ripulire il vaso” completamente. Ma questo succederà più tardi. Per il momento siamo solamente all’inizio del cammino. “Ed avvenne che emigrarono verso oriente, trovarono una pianura nella terra di Sennaar; e qui vi abitarono”. Come succede ogni volta che si parla di movimento, “emigrarono verso oriente” significa il conseguimento di un nuovo livello spirituale. “Stabilirsi” o “abitare” significa mescolarsi con i nuovi desideri egoistici che si manifestano in quel nuovo livello successivo. È qui che la compenetrazione di un desiderio in un altro porta conseguenze inaspettate.
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Capitolo 2: Noè La Costruzione della Torre di Babele
La Costruzione della Torre di Babele “Ed essi dissero: ‘Andiamo, costruiamo una città, e una torre con la cima in cielo, facciamoci così un segno di unione; altrimenti saremo dispersi sulla faccia di tutta la terra’”. Ed ecco qua il primo evento, incredibilmente significativo, che mise il mondo sottosopra, l’inizio della costruzione della Torre di Babele. Si tratta di una vicenda di circa 4.000 anni fa, tuttavia è sorprendente quanto sia ancora attuale ai giorni nostri. Allora analizziamo questa storia da ogni prospettiva. Anche se questo evento è stato ricordato proprio all’inizio del nostro libro, facciamo un passo indietro e tratteggiamo lo scenario storico, il quale prova definitivamente una cosa: tutto ciò che si manifesta nel mondo materiale ha la propria radice in quello spirituale. Qualsiasi evento storico ti venga in mente è una conseguenza di ciò che si è già manifestato nel regno spirituale. C’è un detto nella Kabbalah secondo il quale “non c’è un filo d’erba sulla terra che non abbia un angelo in cielo che lo scuota e gli dica, ‘Cresci!’”. E questo è il caso della Torre di Babele. È esistita veramente, come confermano gli storici. All’inizio del 20° secolo l’archeologo tedesco Robert Koldewey scoprì l'antica città di Babilonia, nell’odierno Iraq. Qui trovò le rovine della torre, le cui dimensioni misuravano (in metri) 90x90x90. Erodoto, l’antico storico greco che visse nel 5° sec. A.C, descriveva la torre come una piramide di sette piani di analoghe dimensioni. Fonti storiche parlano del complesso di templi di Esagila, nel cui centro si trovava la Torre di Babele, dedicata al dio Marduk. 133
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Fu chiamata Etemenaki, che in Sumero significa “Tempio della fondazione del Cielo e della Terra”. Esagila era il centro religioso di quel mondo, nel quale regnava il paganesimo. L’astrologia, i segni dello zodiaco e gli oroscopi, gli indovini, la numerologia, lo spiritismo, la magia, la stregoneria, gli amuleti, gli incantesimi malevoli, le invocazioni, gli esorcismi di spiriti maligni - tutte queste cose nacquero ad Esagila e sopravvivono nell’età moderna. Oggi assistiamo ad una rinascita di queste credenze.
La Nascita delle Lingue C’è un’ipotesi secondo la quale le lingue Indo-Europee hanno avuto origine da una lingua parlata dall’umanità all'epoca della costruzione della Torre di Babele. Il dott. Russell Gray dell’università di Auckland, in Nuova Zelanda, ha calcolato “l’età” approssimativa delle 87 lingue Indo-Europee ed ha concluso che molto probabilmente nacquero nel periodo della Torre di Babele, per poi spostarsi ad ovest in Europa e ad est in India.
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Capitolo 2: Noè La Torre di Babele Dentro di Noi
La Torre di Babele Dentro di Noi Le scoperte di cui sopra sono sostanzialmente delle ipotesi circa la prova materiale dell’effettiva esistenza della Torre di Babele. Noi, invece, siamo più interessati a conoscere le radici di ciò che successe veramente. Ci sforziamo di comprendere la causa, di metterla in correlazione con il nostro mondo interiore, e di fare in modo che la divisione che avvenne allora non si ripeta più. Conseguendo i mondi spirituali, possiamo influenzare la causa di tutto ciò che si manifesta e di conseguenza cambiare il nostro destino, il destino del mondo ed il destino dell’umanità nel suo complesso. Quindi i cittadini di Babilonia decidono di costruire una “torre fino al cielo”. Per essere ben chiari e ad ulteriore prova di quello che stiamo dicendo, facciamo riferimento alle parole della Torah orale (Midrash), che si basa interamente sull’interpretazione della Torah scritta. Questo è ciò che il Midrash ci dice a tale proposito: I Babilonesi conoscevano la storia del diluvio. Vivevano nella paura che lo stesso destino potesse accadere a loro. Così cercarono un posto in cui poter vivere in totale sicurezza. Infine trovarono una valle nella terra di Babilonia che era abbastanza ampia per contenerli tutti. In seguito il popolo incoronò Nimrod re. E poiché tutti si erano stabiliti a Babilonia, Nimrod divenne in sostanza il re dell’intera popolazione della Terra. Nimrod fece una proposta al popolo: “Costruiamo una grande città in cui possiamo vivere tutti. Ed in questa città innalziamo una torre molto alta”.
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I Segreti del Libro Eterno
I suoi sudditi furono contentissimi dell'idea. Egli disse: “Costruiamo una torre così alta che la sua punta toccherà il Cielo, facciamo che sia un segno di unione, altrimenti arriverà un altro diluvio e saremo dispersi in tutto il mondo”. Però, sebbene tutti fossero concordi nel credere che la torre dovesse essere costruita, le opinioni riguardanti il motivo della sua costruzione erano differenti. Alcuni uomini pensavano: “Nel caso di un altro diluvio, saliremo sulla cima della torre, dove l’acqua non ci raggiungerà”. Un altro gruppo pensava: “Ci faremo riconoscere”, mirando a costruire un luogo dove riunirsi in cima alla torre e lì adorare i propri dei, così da essere risparmiati da ogni calamità. Altri ancora protestavano: “È ingiusto che il Creatore da solo sia il Signore dei regni superiori e che il nostro dominio sia limitato al mondo inferiore”. Lo vedi l’ego che parla? “Raggiungeremo il cielo da soli, senza l’aiuto del Creatore. Noi domineremo il mondo e non Lui. Costruiremo una torre così alta che la sua cima raggiungerà il cielo e ci faremo riconoscere”. Da dove arriva questa audacia? La risposta è che essi avevano raggiunto un nuovo livello. Proprio perché erano stati in grado di completare il precedente livello, avevano ricevuto un altro po’ di egoismo con cui lavorare. In questo nuovo livello l’ego è il re ed il suo nome è “Nimrod”, dalla parola, Meridah - ribellione. “In seguito il popolo incoronò Nimrod re. E poiché tutti si erano stabiliti a Babilonia, Nimrod divenne in sostanza il re dell'intera popolazione della Terra”. “Nimrod” è una nuova e potente forza egoistica che ha dominio su tutto l’ego. Ed è con questa forza che ti devi battere adesso.
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Capitolo 2: Noè Cadere al fine di Risollevasi
Cadere al fine di Risollevarsi La prima cosa di cui fai esperienza è la discesa. Il “Giorno” diventa “notte” e ti senti sopraffatto dalla sensazione che la forza egoistica del nuovo livello stia vincendo. Tutto ciò che hai già conseguito sembra dimenticato: è come se tu non fossi mai “sopravvissuto al diluvio”, come se “Noè ed i suoi figli” non fossero mai esistiti. Il tuo desiderio di donare è impotente davanti al potere di “Nimrod”. (Storicamente in quel periodo Babilonia visse un poderoso slancio di egoismo, che avrebbe trasformato il mondo intero). Potresti dunque chiedere: “La discesa è veramente necessaria?” Sì, lo è! Inoltre dovrebbe essere celebrata, perché è dopo la discesa che si presenta il gradino successivo sulla scala spirituale. Il nuovo livello viene rivelato dentro di te. A dire il vero, questo è proprio quello che succede nella vita. Immagina di essere il dirigente di un settore di una piccola azienda. Conosci tutto dei tuoi dipendenti. Tutti sono socievoli e affiatati, celebrano le festività insieme, conoscono i fatti degli altri, quando improvvisamente ti viene offerta una promozione che non puoi rifiutare: sei stato trasferito al quartier generale dell’azienda. E così arrivano le notti insonni ed i pensieri assillanti: “Perché ho accettato, sacrificando la tranquillità e la pace che avevo prima?” È un nuovo livello. E in un nuovo livello hai bisogno di abituarti alle nuove condizioni e ai nuovi desideri egoistici: uno stipendio più alto, il desiderio di piacere ai tuoi nuovi su-
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periori ed ai tuoi sottoposti e la speranza che ci siano in futuro altre promozioni, se avrai successo. Non c’è modo di evitare tutto questo, perché stai affrontando un nuovo livello, superiore. Questo è un esempio preso dal nostro mondo egoistico. Nel mondo spirituale un nuovo livello è sempre preceduto da una discesa. Per coloro che comprendono che una discesa segna in sostanza l’inizio di un’altra ascesa, si tratta di un’occasione di gioia. Sai già che dopo aver lavorato su una certa quantità di ego, te ne sarà aggiunta un'altra quantità, il che sta ad indicare una nuova ascesa ed in questo modo una più grande rivelazione del Creatore. E questo ti ispira. Il grande Kabbalista Rabbi Shimon Bar Yohai (RASHBI), autore del Libro dello Zohar, ha potuto godere di altezze spirituali che noi non possiamo nemmeno immaginare. E prima di ascendere all’ultimo livello, il 125°, la sua discesa fu così profonda che l’autore del testo più famoso della Kabbalah si sentì come un venditore ambulante analfabeta, privo del benché minimo conseguimento spirituale. Aveva persino dimenticato l’alfabeto! La differenza tra lui e le altre persone che vivono le discese è che lui sapeva con certezza che il suo stato sarebbe presto passato, in quanto precedeva il suo passaggio ad un livello ancora più elevato. Devi solo resistere, perché prima di ogni ascesa ti viene data una porzione aggiuntiva di ego che deve essere corretto. Non possiamo sapere cosa ci aspetta nel mondo spirituale. Ogni nuovo livello è un viaggio nell’ignoto. Colui che è inferiore non può arrivare a Colui che è Superiore fino a quando quest’ultimo non lo eleva al Suo livello.
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Capitolo 2: Noè Cadere al fine di Risollevasi
Come abbiamo detto prima, si consegue il nome del livello, che è uno dei nomi del Creatore, soltanto una volta che si è conseguito il livello stesso. Da quanto detto sopra, ne consegue che nei mondi spirituali ci sono solamente ascese. E anche la sensazione della discesa costituisce comunque un’altra ascesa lungo il cammino verso l’obiettivo.
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I Segreti del Libro Eterno
La Babilonia di Ieri e di Oggi Ritorniamo a Babilonia. Cosa vediamo? Ad una prima occhiata l’ego (Nimrod e la sua gente) sembra aver vinto. A proposito, se diciamo che con il conseguimento di un nuovo livello scopriamo dei nomi nuovi del Creatore, ne consegue che “Nimrod” è uno dei Suoi nomi. Perché? Perché non c’è altra forza al mondo. È il Creatore che mette sulla nostra strada gli ostacoli che ci portano all’Obiettivo e noi dobbiamo superarli. Così Lui ci educa e ci purifica, perché dobbiamo meritare l’abbondanza che ci aspetta alla fine del percorso. La costruzione della torre fu un'impresa gigantesca. Poiché non c’erano pietre a Babilonia, gli uomini crearono un nuovo materiale da costruzione: bruciarono l’argilla nel fuoco e usarono i mattoni che ne ricavarono al posto delle pietre. I mattoni si formavano come da se stessi: quando gli uomini posavano un mattone, ne trovavano due nel muro e quando ne posavano due, nel muro ne apparivano quattro. Qual è il significato di questo passaggio? È la voce dell’ego (di Re Nimrod e del suo popolo) che dice “Noi non abbiamo bisogno della Forza Superiore, svilupperemo una tecnologia per costruire, crederemo soltanto nella forza delle nostre mani, nel nostro intelletto, e vinceremo”. “Poiché non c’erano pietre a Babilonia, gli uomini crearono un nuovo materiale da costruzione”. Non è la stessa cosa che sta succedendo adesso? Dove stiamo andando con tutto il nostro progresso? “...bruciarono l’argilla nel fuoco e usarono i mattoni che ne ricavarono al posto delle pietre.”
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Capitolo 2: Noè La Babilonia di Ieri e di Oggi
Uno scenario simile si è presentato agli inizi del 20° secolo in Russia, quando i comunisti si rifiutarono di riconoscere la Forza Superiore e pensarono di poter mettere in pratica le loro idee da soli. A giudicare dalle apparenze, gli slogan sull’amore, la fratellanza e l’uguaglianza sembravano meravigliosi (l’ego è piuttosto astuto). Ma non c’era alcuna Forza Superiore dietro a questi slogan. Era tutto costruito sulla terra, cioè fondato sull’ego. I russi non si erano resi conto che l’uomo è intrinsecamente egoista e che, presto o tardi, tutto sarebbe imploso e che il paradiso che si aspettavano sarebbe diventato un inferno. Fino a poco tempo fa simili forme di sviluppo si sono manifestate in tutto il mondo, soprattutto in America, fino a quando non è iniziato un nuovo processo di consapevolezza. Oggi l’umanità sta iniziando a comprendere che nessun progresso potrà mai portarci alla felicità, se mancherà un collegamento con la Forza Superiore. In principio poteva sembrare che tutto avrebbe funzionato, che il progresso avrebbe potuto ridurre le ore di lavoro quotidiano da dodici a cinque, che avremmo potuto avere più tempo da passare con la nostra famiglia, per leggere, imparare, per migliorare noi stessi. Infatti, all’inizio, le cose parevano andare meravigliosamente bene e sembrava che avremmo potuto realizzare tutto quello che volevamo. “I mattoni si formarono come da se stessi: quando gli uomini posavano un mattone, ne trovavano due nel muro e quando ne posavano due, nel muro ne apparivano quattro.” Ma qual è stato il risultato finale?
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I Segreti del Libro Eterno
Oggi lavoriamo più di prima, siamo diventati schiavi delle grandi società, le nostre famiglie si stanno sfasciando, la percentuale dei divorzi è alle stelle, con conseguente infelicità di adulti e bambini. Cerchiamo di dimenticare cercando rifugio nelle droghe e nell’alcool e finiamo preda della depressione, che è diventata la malattia più diffusa del nostro tempo. In verità gli uomini delle caverne erano più felici di noi! Questo è il risultato del progresso disconnesso dal Creatore, dalla correzione dell’uomo e dal conseguimento della qualità della dazione. Allora cosa ci ha dato il progresso? Stiamo incominciando a vedere che non possiamo vivere senza una connessione con il Creatore. Questo è l’unico ed il più importante risultato del progresso. Fino a quando non ci renderemo conto della necessità di correggere l’ego, non potremo farci niente. Finché non ci saremo corretti o non ci saremo inseriti in un processo di correzione, rimarremo vulnerabili ai tranelli dell’ego (Nimrod nella fase della costruzione della Torre di Babele, il Faraone nella fase dell’Egitto) e l'’ego non verrà superato. Esso farà la guerra, premerà il fatidico “bottone rosso”, si farà corrompere e sacrificherà chiunque ai suoi interessi, perché l’ego è corrotto. Sono certo che il mondo sia ormai pronto per giungere alla conclusione che solamente la Forza Superiore può domare l’ego. Presto avremo tutti bisogno di rivolgerci al Creatore, perché non avremo altra scelta. Tuttavia sarebbe meglio farlo al più presto e così evitare incredibili sofferenze, rendendoci conto che abbiamo bisogno di connetterci alla Luce, alla Forza Superiore che governa tutto e seguire la sua direzione.
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Capitolo 2: Noè La Babilonia di Ieri e di Oggi
La torre cresceva e cresceva e divenne presto così alta che ci volle un anno per salire fino in cima. Due ampie scale fiancheggiavano la torre, una a est ed una a ovest. La scala ad est era usata per sollevare pesi, mentre la scala ad ovest veniva usata per far scendere le persone. Le persone dovevano fare spesso su e giù per approvvigionarsi dei materiali da costruzione. Coloro che si dedicavano alla costruzione erano talmente ossessionati dal desiderio di completare la torre che, ogni volta che un mattone cadeva e si rompeva, si lamentavano dicendo: “Quanta fatica ci vorrà per sostituirlo.” Ma quando moriva una persona, perché scivolava e cadeva, nessuno vi faceva caso. In questa prima fase questo è il modo in cui l’egoismo sopprime ogni germoglio di altruismo: “Ma quando moriva una persona, perché scivolava e cadeva, nessuno ci faceva caso”. Abbiamo già detto che la parola uomo (Adamo) deriva dalla parla Adameh - “Io sarò come” il Creatore. Il popolo di Nimrod non aveva bisogno di alcuna cosa che fosse uguale al Creatore, solo dei mattoni da costruzione. Rifletti su queste parole e prova a sentirle: “Ma quando moriva una persona, perché scivolava e cadeva, nessuno ci faceva caso.” Un giorno, un uomo di nome Abramo, figlio di Terah, passò davanti al luogo dove si stava costruendo la torre. A quel tempo aveva quarant'otto anni ed era noto per essersi opposto alla costruzione della torre. Quando fu vicino, gli chiesero “Unisciti a noi per costruire la torre, perché sei un uomo forte e sarai molto utile”. Egli si rifiutò dicendo “Voi avete rinnegato il Creatore, che è la Torre, e avete deciso di sostituirLo con una torre di mattoni”.
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I Segreti del Libro Eterno
Questo è il modo in cui la forza altruistica, che corrisponde a questo livello egoistico, si manifesta in noi. Questa è la sola forza capace di sconfiggere Nimrod ed il suo nome è Abramo. Questa forza ci lancia un avvertimento quasi impercettibile. Non è ancora in grado di fronteggiare l’espansione dell’egoismo ma la sua voce può già essere sentita e questo è un fatto molto importante. In altre parole ti stai avvicinando alla vita e ti appresti ad uscire dallo stato di discesa. Armato di nuove forze altruistiche, ti metti al lavoro. Nel frattempo la situazione giunge al termine - la torre sta per “crollare” (non si può costruire nulla sull’egoismo ma solo sulla connessione con il Superiore).
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Capitolo 2: Noè Cosa Fare
Cosa Fare Il libro dà questo consiglio: “Ascolta l’Abramo che è in te”. Trovalo in mezzo alla follia dell'egoismo e dagli la libertà di agire. Lascia che l’ego gema e si opponga ad ogni cambiamento che porta all’avanzamento spirituale, bisogna comprendere che non c’è altro modo. Ogni altra cosa è stata provata e collaudata ed abbiamo visto chiaramente che non ha funzionato. Deciditi e tutto andrà a posto. L’Abramo di oggi si rivelerà al mondo. È proprio questo il motivo per cui la Kabbalah, che è stata nascosta all’umanità per millenni, viene rivelata oggi. Se l’umanità ascolterà, seguiremo il percorso costruttivo dell’unificazione con la Natura. Se non lo farà, percorreremo il cammino della sofferenza. Ma, in ogni caso, raggiungeremo l’Obiettivo. Cosa vuol dire unirsi con la Natura? I Kabbalisti ne hanno scritto quasi 4.000 anni fa nel Libro della Creazione. Esiste una sola legge, alla quale noi non ci conformiamo. La Legge della Natura è una legge di altruismo assoluto, di amore assoluto. Agisce ovunque a piena forza. È conosciuta come la Legge del Creatore. E noi? Noi contrastiamo questa legge egoisticamente. Invece di correggere il nostro crescente ego e di allinearci con la Natura, innalziamo barriere artificiali per proteggerci da essa. Tutte le nostre scienze e le tecnologie servono a questo. L’atteggiamento dell’uomo che rifiuta di correggersi e cerca invece di dominare la Natura è ciò che è definito “costruire la Torre di Babele”.
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I Segreti del Libro Eterno
Dai giorni di Babilonia il nostro ego si è sviluppato gradualmente fino a raggiungere il suo picco massimo. L’umanità è disillusa circa la sua capacità di soddisfare il proprio ego con la tecnologia o qualsiasi altro tipo di progresso. Oggi iniziamo a renderci conto che questo lungo viaggio che abbiamo intrapreso è stato inutile. Per via della crisi e del vicolo cieco in cui ci ritroviamo, si potrebbe dire che la distruzione della Torre di Babele sta avvenendo proprio davanti ai nostri occhi. Ora abbiamo solo bisogno di fare la scelta giusta. In fin dei conti non ci bastano le scelte sbagliate che abbiamo fatto e non abbiamo già sofferto abbastanza? Il grande Kabbalista, Yehuda Ashlag, conosciuto come Baal HaSulam (il Padrone della Scala) per via del suo Sulam (Scala) - il commentario al Libro dello Zohar, scrisse negli anni '40 del novecento che se l’umanità non si fosse svegliata, ci sarebbe stata una terza guerra mondiale e poi una quarta e che pochi sarebbero stati i sopravvissuti. Queste persone (i sopravvissuti, ndr) si uniranno quindi alla legge universale ed il mondo conoscerà la vera pace ed il vero amore. Come sempre dobbiamo tradurre queste parole nel linguaggio della Kabbalah. Quando l’ego non ti lacera interiormente, allora sei pronto a donarti agli altri e l’amore è il prodotto della dazione che è percepito da entrambe le parti. “Alla fine il Creatore discese sulla terra con settanta angeli e tenne giudizio su quella generazione.” Questo passaggio parla della forza altruistica (il Creatore) “che discende sulla terra” come la conseguenza della distruzione.
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Capitolo 2: Noè Cosa Fare
In altre parole questa forza è entrata nel desiderio egoistico (la terra). Non lasciare che frasi come “tenne giudizio su quella generazione” ti spaventino. Questa frase significa semplicemente che ad un tratto abbiamo visto noi stessi per quello che siamo veramente. Ciò è stato possibile grazie alla luce delle scintille altruistiche che sono entrate in noi. Come il fascio di luce di una torcia hanno illuminato l’oscurità e ci hanno permesso di vedere, così ci siamo resi conto che tutte le nostre azioni sono dettate esclusivamente dall’amore per noi stessi. “Io sono un egoista!” Questa singola sensazione egoistica comprende settanta desideri egoistici individuali (70 Sefirot). In ciascuno di questi desideri si è infiltrata una scintilla altruistica durante la distruzione, mettendo tutta la nostra vita sottosopra, facendo saltare il consueto ordine delle cose e costringendoci a riflettere su chi siamo. Immagina lo shock delle persone quando all’improvviso si resero conto che non potevano più comunicare tra di loro in una sola lingua e che, inspiegabilmente, parlavano settanta diverse lingue. In altre parole, con l’illuminazione della Luce altruistica, essi scoprirono che ogni desiderio vive solo per se stesso. E questo è il modo in cui tutte le persone vivono. Nessuno capisce gli altri e tutte le dichiarazioni su amore e fratellanza sono parole vuote. Il vero altruismo ha messo in risalto l’abisso che effettivamente esiste tra i desideri egoistici - le persone, le nazioni ed il mondo- ed ha mostrato che l’egoismo non ci permette di amare, di stare insieme o di parlare la stessa lingua.
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I Segreti del Libro Eterno
Egoismo è quando tutti pensano solamente a se stessi, parlando la propria lingua che gli altri non possono comprendere. Il mescolamento delle lingue è avvenuto istantaneamente. Le persone si rivolgevano le une alle altre ma non riuscivano a capire una sola parola. Uno diceva “Dammi l’acqua!”. Invece gli veniva passata l’argilla. Un altro domandava “Dammi la corda”. Invece gli veniva data una sega. Accadde che l’uomo che aveva ricevuto una sega invece della corda colpì l’uomo che non lo aveva capito, uccidendolo. Un terribile stato di discordia e di agitazione si abbatté sulla terra. Le persone si armarono ed iniziarono ad uccidere i loro amici - e così metà dell’umanità morì. Nella Luce altruistica diventa evidente che l’ego non ha amici. Essa ha il compito di portarci al limite estremo, di metterci con le spalle al muro. Solo così ci possiamo rendere conto di essere in trappola, schiavi dell’ego senza libertà di scelta, e capire che tutto quello che abbiamo fatto nella nostra vita era dettato dall’amore per noi stessi. L’uomo scopre all’improvviso che invece di creare, non ha fatto altro che “uccidere”. Radicato in una realtà fatta di terrorismo e droghe, pervaso da un senso di impotenza e di insoddisfazione, alla fine viene portato ad uno stato di disperazione. Non vede una via d'uscita e non vuole muoversi in alcuna direzione. Si è talmente allontanato dalla Natura che non vede da dove potrebbe arrivare la salvezza o cosa egli potrebbe fare. Questa presa di coscienza è l’origine della “distruzione della Torre di Babele” dentro di noi. E poi cosa succede? Qui una saggezza conosciuta come Kabbalah arriva in nostro aiuto. 148
Capitolo 2: Noè Cosa Fare
Questa saggezza è nata ai tempi dell’antica Babilonia, è stata tenuta segreta per migliaia di anni e viene adesso rivelata in tutto il mondo, perché l’umanità non è in grado di continuare a svilupparsi senza questa saggezza. Le cose continueranno a peggiorare fino a quando l’umanità non sarà pronta ad adottare il metodo della correzione del mondo quale soluzione a tutti i problemi. Siamo intanto arrivati alla fine del capitolo su Noè. Ora esamineremo il capitolo Lech Lecha (Lascia il tuo Paese).
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Capitolo 3 Vai Via Caro lettore, stai per ascendere al livello egoistico successivo. Nuovi personaggi entrano sulla scena, si tratta dei tuoi nuovi desideri. Il loro obiettivo è semplice: aiutarti a raggiungere lo stato più completo possibile. Tuttavia, al fine di continuare il tuo viaggio dentro te stesso, devi fare un salto indietro fino al tempo in cui eri sicuro di potercela fare da solo, di poter costruire le cose con le tue forze e di poter raggiungere la felicità senza aiuto alcuno dall'esterno. Le cose stavano così prima della distruzione della tua Torre di Babele.
Il Regno dell'Egoismo A quel tempo un re di nome Nimrod (il tuo ego) regnava dentro di te. Lo seguivi fedelmente, ti fidavi di lui e adoravi solamente lui. Ecco una descrizione di quel periodo che ci offre il Midrash: “La forza e la scaltrezza di Re Nimrod divennero proverbiali. Tutti sapevano che la sua spada, puntata al cuore del cervo, non mancava mai il bersaglio. Guai a colui che osava dubitare che Nimrod era un dio fattosi da sé, in quanto un boia stava sempre accanto al suo trono.” Il Nimrod dentro di te è quell'egoismo naturale, completamente sviluppato, il quale desidera e può ottenere qualsiasi cosa: “Tutti sapevano che la sua spada, puntata al cuore del cervo, non mancava mai il bersaglio.”
I Segreti del Libro Eterno
Se ricordi, la tua intera vita e tutte le tue intenzioni erano concentrate esclusivamente su te stesso. “Come può essermi utile?” era il principio in base al quale vivevi. Fondamentalmente a questo si riducevano tutti i tuoi rapporti con gli altri. “Nimrod” è sempre stato la tua essenza. Non ha mai tenuto conto di nessuno se non di te stesso: “Guai a colui che osava dubitare che Nimrod era un dio fattosi da sé.” In altre parole “Per me va bene tutto ciò che esiste, a patto che mi sia subordinato! Sono disposto ad accettare tutto, sono disposto a pagare ma io devo essere al di sopra di tutto questo! Perché non può essere possibile che qualcuno mi abbia creato!” Questo era il ragionamento del tuo ego: “Nimrod era un dio fattosi da sé.” “Io vengo per primo” era il tuo motto. Non riconoscevi nessun altro, perché il tuo “Nimrod” interiore conduceva il gioco dall’alto del suo trono. Il “trono” significa il potere. Si tratta della “Torre di Babele” dentro di te, che resiste al Creatore e si ribella contro di Lui. A quel tempo non sapevi che tutto questo non sarebbe durato, che il tuo Nimrod non ce l’avrebbe fatta “...in quanto un boia stava sempre accanto al suo trono.” Il boia che si trova sempre accanto al trono è la tua opinione, in base alla quale qualunque cosa offenda minimamente l'ego e cerchi in qualche modo di ostacolarlo, frenarlo o sopprimerlo, dev’essere immediatamente sterminata. Il tuo Nimrod non tollera opposizione alcuna al suo dominio. Ricordi i momenti della tua vita in cui ti sei sentito particolarmente afflitto o sconvolto?
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Capitolo 3: Vai Via Il Regno dell’Egoismo
È successo quando la tua vera essenza è stata attaccata. Ti sei sentito umiliato ogni volta in cui qualcuno ha violato il tuo “Io”, svilendo il “santo dei santi”, “il dio Nimrod” dentro di te.
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I Segreti del Libro Eterno
La Profezia Il Midrash continua dicendo, “Un giorno gli astrologi di Nimrod si avvicinarono al trono e si prostrarono davanti al re. ‘Oh, grande signore’ proclamarono ‘Veniamo per informati del grande pericolo che minaccia il tuo dominio. Le stelle prevedono che un bambino nascerà presto nel tuo regno e questo bambino negherà la tua divinità e ti sconfiggerà.’” Gli astrologi di Nimrod sono la tua paura, caro lettore, che esiste dentro l’ego stesso. Paura che qualcosa possa far tremare le tue fondamenta, il tuo Nimrod. Questa paura porta il tuo ego a preoccuparsi di continuo del proprio appagamento e della propria prosperità, alla ricerca di più cose, più grandi e più nuove. E tuttavia questa sfrenata corsa per appagare te stesso alla fine ti porta ad un punto in cui un “bambino nasce” dentro di te e questo bambino un giorno sconfiggerà Nimrod. Chi è questo bambino che nascerà dentro di te? È il germoglio del livello successivo. Si rivela dallo stesso Nimrod, dal tuo “Io”, che improvvisamente inizia a comprendere che essere Nimrod è solo fonte di infelicità. Di colpo ti rendi conto che la tua vita è ben lontana dalla serenità, poiché sei sempre preoccupato: ti preoccupi di costruire la tua vita sulle disgrazie altrui, di proteggere il tuo “Io” dagli attacchi, di essere sempre in vetta, sul tuo trono. Allo stesso tempo non puoi distruggere tutti quelli che ti minacciano. Altrimenti chi domineresti? Di conseguenza il tuo ego dipende assolutamente e totalmente da coloro che sono nel tuo ambiente, abbiamo molti esempi di questo.
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Capitolo 3: Vai Via La Profezia
Prendiamo il caso delle stelle del cinema o delle altre celebrità che esibiscono i loro sorrisi perfetti, a conferma della loro assoluta felicità. Ma è veramente così? I loro ingenti guadagni dipendono moltissimo dalla stampa, dai loro produttori e registi e dal pubblico, in breve, da tutti quelli che hanno intorno. Spesso crollano per l’eccessiva pressione e cadono nella dipendenza dalla droga o dall’alcool, nel disperato tentativo di trovare una via d'uscita dalla gabbia nella quale il loro stesso ego li ha rinchiusi. “Nimrod” ha il potere e pretende di essere sempre adorato. “Fa tutto quello che serve per farti rispettare dagli altri” il tuo ego continua a borbottare. Non puoi distruggere il tuo ambiente. Non puoi cancellare il loro “Io”. E anche se potessi, non lo faresti, perché non avresti più nessuno da dominare. Del resto non puoi e nemmeno vuoi dimostrare la tua superiorità ad un branco di animali. No, tu hai bisogno di essere circondato da persone intelligenti; sono loro che vuoi, non vuoi un branco di cagnolini che ti scodinzolano intorno. Solo così l’ego prospera. Di conseguenza il tuo Nimrod dipende incredibilmente dalle altre persone. Lui le deve sostenere, pagare, nutrire e, allo stesso tempo, opprimere. A dire il vero, l’ego cresce proprio quando opprime gli altri. Dunque il successivo livello dello sviluppo del tuo ego (di Nimrod) si manifesta quando esso inizia a rendersi conto della propria dipendenza, vulnerabilità e fragilità. Questo processo è chiamato “il riconoscimento del male in Nimrod”. Succede quando, alla fine, hai la sensazione che la tua libertà sia in qualche modo limitata.
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Dipendi da tutti gli altri. Questo è il problema dei re, dei presidenti e di chiunque sia al potere. Ma, in realtà, è il problema di ogni persona. Devi costruire una piramide intorno a te ma in un modo che tu resti sempre in cima. Hai bisogno di avere il rispetto dei tuoi figli, di tua moglie, dei tuoi parenti, dei tuoi colleghi di lavoro, dei passeggeri sull’autobus o sugli altri mezzi di trasporto pubblico, anche del cane del vicino che ti abbaia contro. Ma quanto a lungo puoi andare avanti con questo gioco?! Il tuo prossimo livello è dunque Abramo. Egli è la libertà, è l’ascesa, è l’idea rivoluzionaria che ti sovviene dopo tutta la sofferenza, egli è la scoperta che dare, non ricevere, deve diventare l'unico scopo della tua esistenza. Egli vuole negare ed eliminare tutte le bugie e gli eccessi! Questo è il nuovo livello che si sta manifestando in te, nel tuo Nimrod. Ne consegue che Abramo non può esistere senza Nimrod. Nimrod è il livello che precede Abramo. Nimrod è l’enorme ego che si rende conto che il suo destino ultimo è l’auto-distruzione, a meno che non riesca a trovare un nuovo sistema di appagamento, a meno che, cioè, non riesca ad elevarsi al di sopra di se stesso. Adesso continuiamo con la nostra storia. “Un giorno gli astrologi di Nimrod si avvicinarono al trono con reverenza e si prostrarono davanti al re”: Chi sono gli astrologi di Nimrod? Sono le forze nel tuo ego che sostengono che tu non puoi continuare a vivere come prima. Rappresentano gli stati intermedi che predicono, prevedono ed anticipano il livello successivo, che sarà Abramo.
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Capitolo 3: Vai Via La Profezia
Quindi gli astrologi dentro di te sono gli stati intermedi tra Nimrod ed Abramo. “Le stelle prevedono che un bambino nascerà presto nel tuo regno e questo bambino negherà la tua divinità e ti sconfiggerà.” Che cosa simboleggiano le “stelle”? Sono le forze del tuo sviluppo interiore. È inutile opporre loro resistenza. Succederà quello che loro indicano, anche se tu fossi Re Nimrod in persona. Non puoi evitarle. Presto o tardi, in un modo o nell’altro, l’egoismo lascerà il posto all’altruismo e tu sarai felice. Rivelerai il mondo spirituale ed accetterai le sue leggi. Questo è il solo obiettivo verso cui le stelle ti guidano, non importa ciò che farai, esse ti condurranno lì! Nimrod si rivolse ai suoi ministri. “Quali misure protettive suggerite?” La risposta arrivò velocemente, “Emana un decreto che metta a morte tutti i bambini maschi appena nati!” “Che suggerimento meraviglioso! Convocate un incontro con gli architetti. Emanerò un ordine di costruire delle case speciali in cui mettere tutti le donne incinte. Dobbiamo fare in modo che solo le bambine restino vive”. Niente paura, caro lettore, cerca sempre di arrivare al significato interiore di ciò che succede. Per incominciare, chiariamo che “figlio” o “bambino” in Ebraico è Ben. La parola Ben deriva dalla parola Mevin - “comprendere” o “conseguire”. Conseguire cosa? Il nuovo livello. Ed è questo di cui Nimrod ha così tanta paura. È ciò che mette sotto minaccia il suo potere. Per proteggersi, l’ego deve estirpare il conseguimento, che si esprime allegoricamente con l’uccisione dei bambini appena nati.
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“Dobbiamo fare in modo che solamente le bambine restino vive". Le bambine, le figlie, la parte femminile dentro di te, sono la personificazione del desiderio di ricevere. Questa è la ragione per cui il tuo Nimrod gradisce che le donne partoriscano bambine. In altre parole, maggiori saranno i nuovi desideri che nascono in te e maggiore sarà la gloria di Nimrod, sempre più grandi saranno la sua autorità ed il suo dominio e certo Nimrod non ha alcun problema con tutto questo. Il suo problema è l’altro metodo per l’appagamento dei suoi desideri, quel nuovo metodo per ricevere piacere che si manifesta sotto forma di Abramo. Per un momento proviamo ad uscire da noi stessi e ad esaminarci. I nostri desideri crescono, nel senso che delle bambine nascono in noi. Ma un giorno ci accorgiamo che i desideri cambiano qualitativamente. Non siamo più soddisfatti da ciò che ci appagava prima. Non ci basta più buttarci sul divano con una birra e guardare la televisione. I soldi non ci danno più la stessa soddisfazione. Il piacere di essere un pezzo grosso è ormai cosa del passato, le conquiste e le cose di un tempo non soddisfano più i nostri desideri! Ciò significa che i nostri desideri non sono solamente cresciuti ma sono cambiati in qualità e ora vogliamo un diverso genere di appagamento. Lo vogliamo ma, allo stesso tempo, ne abbiamo paura, perché comprendiamo che questo metterà la nostra vita completamente sottosopra. Si tratta di Nimrod che si ribella dentro di noi! Questo è il modo in cui egli arriva alla conclusione che ogni pensiero del genere debba essere distrutto. Ma ce la farà? Dal nostro Nimrod, proprio dal nostro ego
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insoddisfatto, deriva una nuova generazione e questo processo non può essere fermato! Le bambine (i desideri) e i bambini (i modi per appagarli), che sono nati in noi, si riferiscono ad un nuovo livello. Nella Kabbalah è chiamato il livello di Bina dentro di noi. Bina è il livello della dazione, dell’amore e della misericordia. Tramite questo processo apprendiamo che a questo livello possiamo sentire molto più piacere. Possiamo in effetti percepire l’infinito stesso. Ascolta il tuo Nimrod interiore. Ti sta dicendo “Bene, sono disposto a donare. Lo farò ma solo perché mi darà piacere”. “Starò bene”, Nimrod pensa tra sé, “Userò questa parte di Bina che è in me, questo livello di dazione e di piacere infinito ma l'userò a mio vantaggio. Donerò, certo, ma solo perché questo torna utile ai miei interessi!” Ciò è quel che si chiama “usare la scintilla dell'amore”, la scintilla del Creatore, che esiste in tutti noi, ma per il nostro personale vantaggio. Questo è il significato di “uccidere i figli maschi”, per ricevere tutta la Luce, tutta l’enorme energia di un’ascesa, solamente per la propria personale soddisfazione. Ma, come vediamo, è uno sforzo destinato a fallire ed il tuo Nimrod è sul punto di rendersi conto della sua follia. Non se n’è ancora reso conto e così accoglie la nascita delle bambine (i desideri del nuovo livello) ma lotta con le unghie e con i denti per impedire la nascita di Abramo, il nuovo modo di appagare i suoi desideri. Perché in questo momento pensa ancora che il suo piano funzionerà. Terah, uno dei più stimati nobili di Nimrod, domandò in tono scherzoso, “Non hai in programma di mettere mia moglie
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in una di queste case, vero? Proprio ora ella è incinta”. “Non stavamo parlando della tua famiglia, Terah” il re lo rassicurò “perché tu sei il più fidato di tutti i miei ministri.” Terah è “uno dei più stimati nobili”, il braccio destro di Nimrod, l’ideologo di Nimrod, l’ideologo dell’ego. Quindi il tuo ego cresce e il Terah dentro di te deve trovare un nuovo sistema per gestire questo ego crescente, in modo tale che tu possa continuare a provare piacere. Terah rappresenta il metodo per appagare il desiderio. Perciò dobbiamo dedicare un po’ di tempo all’uomo chiamato Terah, l’ideologo dell’ego, per capire come egli possa generare l’Abramo dentro di te.
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Capitolo 3: Vai Via La Nascita di Abramo Dentro di Te
La Nascita di Abramo Dentro di Te La nascita di Abramo è la rivoluzione interiore che avviene in Terah. È un metodo pratico per appagare Nimrod. Questo evento simboleggia il fatto che, al nuovo livello e con l’ego che cresce, non ti è possibile appagare te stesso come facevi prima. Il metodo di appagamento ha bisogno di un drastico cambiamento. Questa rivoluzione è conosciuta come Abramo. Quindi Terah genera Abramo per rinnovare completamente il metodo di appagamento del suo ego, del Nimrod che è in lui. Una mattina gli astrologi di Nimrod chiedono di essere ricevuti da lui un’altra volta. “La minaccia non è stata neutralizzata, oh Re! Abbiamo notato una stella sopra la casa di Terah, si spostava velocemente nel firmamento in tutte le direzioni. Divorava quattro stelle a est, a nord, a ovest e a sud. E questo indica chiaramente il nuovo figlio di Terah, che conquisterà il tuo regno!” La “stella che si spostava velocemente nel firmamento” dentro di te è il segno che Abramo è dalla parte della dazione. È il cambiamento dall’intenzione egoistica all’intenzione della completa dazione. Da questo giorno in avanti il metodo di Abramo dominerà sulle quattro fasi dello sviluppo dell'ego, vale a dire su tutti i tuoi desideri. “…una stella che stella che si spostava velocemente nel firmamento in tutte le direzioni. Divorava quattro stelle a est, a nord, a ovest e a sud”. Dal momento in cui Abramo nasce, incominci a renderti conto, nella profondità del tuo ego, che tutte le cose che prima ti appagavano, ora non hanno senso.
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I Segreti del Libro Eterno
Quello che hai non ti soddisfa più; la vita ha perso il suo gusto ed i piaceri di un tempo sono vani. Cerchi con grande frenesia una via d’uscita da questo vicolo cieco. Così un approccio (stella) completamente nuovo nasce in te. È un nuovo modo per appagare il tuo desiderio, un nuovo metodo col quale voltare pagina nella tua vita e che concretizza i nuovi desideri che si sono creati dentro di te (nord, sud, ovest ed est). È un momento felice per te, in quanto una nuova intenzione di donare nasce dentro di te. Il Midrash prosegue dicendo che a Terah nasce un bambino, a cui viene dato il nome di Abramo. Ma tu sai già che Abramo è nato dentro di te. Questo è il vero ed unico significato della storia che abbiamo raccontato.
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Capitolo 3: Vai Via Le Scoperte Fatte in una Grotta
Le Scoperte Fatte in una Grotta Quale è la condizione necessaria per la crescita del tuo Abramo? Devi metterlo in una grotta. Così dice il Midrash: “Terah ordina che egli venga nascosto in una grotta”. Cosa vuol dire nascondere il tuo neonato Abramo (l’intenzione di donare) in una grotta? Significa creare nella terra, nel tuo stesso ego, uno spazio speciale nel quale Abramo (Bina, la parte del Creatore che è in te, l’intenzione di donare) possa svilupparsi. In altre parole in questo mondo egoistico e materiale, pieno di calcoli corrotti e di odio, dove le persone si sfruttano a vicenda per il proprio vantaggio personale, devi scavarti una grotta da solo, nel senso che devi sceglierti un ambiente speciale. Devi trovare degli amici che la pensino come te, che aspirino alla spiritualità; devi trovare dei libri che descrivano gli straordinari mondi spirituali ed una guida che ti conduca al traguardo spirituale. Se riuscirai a fare tutto questo, vorrà dire che hai scavato una grotta nella terra. Ricordati che Noè, il primo desiderio per la spiritualità che si è manifestato al livello egoistico più piccolo, ha avuto lo stesso approccio. Il Libro della Genesi racconta che Noè entrò nell’arca come se fosse una grotta, una nave che naviga le acque, e questo gli assicurò la salvezza. Egli fu in grado di evitare di venire sopraffatto dai valori del nostro mondo egoistico ed in seguito uscì sulla terra, che era stata purificata dall'inondazione delle acque. Così avviene adesso, al nuovo livello di sviluppo dell’ego.
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I Segreti del Libro Eterno
La storia si ripete, solo che il tuo Abramo cresce in una grotta e non nell’arca. Egli è allevato in un ambiente speciale, ecco perché è scritto: “Il giovane Abramo crebbe in una grotta, lontanissimo dal chiassoso mondo degli uomini. Possedendo una straordinaria mente, egli arrivò a conoscere il Creatore quando aveva solamente tre anni d’età”. Perché “tre anni d’età”? Questo indica la prima fase dello sviluppo del tuo Abramo. È il periodo della sua nascita. Come abbiamo già detto, ad un livello più elevato di sviluppo dell’ego nasce dentro di te un nuovo metodo per percepire la spiritualità. La fase successiva è chiamata “allattamento”. Mentre era “nella grotta”, il tuo Abramo interiore ha passato questo periodo di allattamento nel suo ambiente, leggendo i lavori dei grandi saggi, ascoltando i consigli del suo maestro e sforzandosi di seguirli. La terza fase (tre anni) significa comprensione, la fase di Bina, la sensazione della spiritualità, la realizzazione che tutto in questo mondo è governato dalla Forza Superiore, che conduce il mondo verso il migliore stato possibile. L’Abramo dentro di te giunge per comprendere questo concetto. Tieniti forte al tuo Abramo; lui sa dove ti deve portare. È scritto: “Inoltre lo fece da solo, essendo arrivato a questa conclusione tramite l’osservazione ed il ragionamento”. L’osservazione è lo sviluppo continuo dentro di te della qualità di Bina, che è la qualità del Creatore. Come già sai, Bina deriva dalla parola Mevin o Havana, che si traduce in “capire”. Dunque il metodo continua a svilupparsi. La fase di Abramo, il livello di Bina, agisce dentro di te e tu sei attirato sempre più vicino al Creatore.
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Capitolo 3: Vai Via Le Scoperte Fatte in una Grotta
“Forse dovrei adorare la terra” egli ragionò “perché l’uomo si nutre con i suoi frutti? Però la terra non è onnipotente ma dipende dal cielo, che rovescia la pioggia. Dovrei perciò adorare il firmamento? È chiaro che il firmamento è governato dal sole, il cui calore e la cui luce sono il sostentamento del mondo.” Abramo si prostrò davanti al sole. Ma quando scese la notte ed il sole lasciò il posto alla luna, Abramo ragionò che la luna non poteva essere meno divina. Ma egli abbandonò anche questo pensiero, sostenendo che poiché la luna splende solo di notte, non può essere più potente del sole, che brilla solamente durante il giorno. Comprendi che la crescita può avvenire solamente grazie ai cambiamenti nei tuoi stati interiori: dal “giorno”, quando tutto è chiaro ed il traguardo spirituale ha la massima importanza nella tua vita, alla “notte”, quando i dubbi arrivano e tu devi trovare dentro di te la forza per dare al tuo ego un bel pugno sui denti. Il buio è essenziale per la tua crescita. Da Nimrod si sviluppa Terah, da Terah si sviluppa Abramo e così via. E così ti purifichi, attraversando tutti questi stati. La notte sostituisce il giorno, che è di nuovo seguito dalla notte, anche se in una diversa fase della tua consapevolezza (o osservazione). E così, insieme al tuo Abramo, percepisci che solamente una forza governa il mondo e si tratta di una forza di amore e di dazione - il Creatore. Ed Abramo è la sua scintilla. La conoscenza più importante che hai acquisito con la tua osservazione è che l'egoismo di per se stesso non è il male. Usare l'egoismo per il tuo solo vantaggio, invece, è il male.
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Ma se tu riuscissi ad usarlo a vantaggio degli altri, smetteresti di percepirlo come male. È come se tu cambiassi la tua vecchia pelle, il tuo ego diventa costruttivo e tu riesci a trarre piacere dalla sua natura costruttiva. Quindi cos’è cambiato? È cambiata la tua intenzione. L’ego ha smesso di essere distruttivo ed è diventato costruttivo. Ti sei reso conto che “Mi piace donare. I piaceri che si risvegliano in me adesso sono eterni e senza fine, in quanto non annientano il desiderio di donare”. Questo è ciò che fa una semplice intenzione chiamata “Abramo”, ti offre una via per essere felice. Adesso comprendi che le ragioni del desiderio e dell'intenzione sono completamente diverse. L’intenzione attiene al pensiero, mentre il desiderio attiene alla sua manifestazione fisica. Nel momento in cui inizierai per davvero ad individuare e a classificare queste due forze dentro di te, sentirai molto chiaramente che si sta formando il tuo vaso spirituale. Incomincerai ad identificarti con le tue intenzioni, invece che con i tuoi desideri. Il tuo atteggiamento verso il mondo, verso le altre persone e verso tutto ciò che ti circonda cambierà drasticamente. Questo cambiamento sarà la conseguenza della tua capacità di classificare tutto quello che ti succede nei due ambiti distinti: “il mio desiderio” e “la mia intenzione”. Dirai a te stesso “Lavoro solamente con la mia intenzione e non tengo in considerazione il mio desiderio. Non mi importa neanche un po’ quali siano i miei desideri. Mi elevo al di sopra di questo livello, dove le persone sono giudicate dai loro desideri. Non fa più per me. Avrò a che fare esclusivamente con le intenzioni”. 166
Capitolo 3: Vai Via Le Scoperte Fatte in una Grotta
La graduale presa di coscienza che solo l’intenzione conta, e non i desideri, sui quali non hai controllo, è la base fondamentale sulla quale costruirai te stesso. Ti permetterà di vedere il mondo e l’universo intero con nuovi occhi. La tua visione del mondo subirà una cambiamento radicale. Da essere che riceve, ti trasformerai in essere che dona, il che ti renderà capace di vedere il vero mondo - il Mondo Superiore - di vedere il Creatore. Abramo arrivò alla conclusione che dietro a tutto questo deve esserci un Creatore saggio ed onnipotente: “Ne consegue che una Mente Divina deve esistere, la quale guida tutte le cose.” Vedi come due intenzioni possono esistere rispetto ad un solo desiderio. Queste due intenzioni sono attualmente in guerra dentro di te. Vale la pena di sottolineare che la tua vecchia intenzione “per te stesso”, la radice dell’egoismo, non sta per essere distrutta. Al contrario tutto si fonda su di essa. Il tuo gigantesco ego viene mantenuto integro, sebbene appagato in modo diverso, con il metodo di Abramo. Dunque, osservando queste due intenzioni, arrivi a comprendere la singolarità del Creatore. Quest’unica Forza Superiore è in assoluto il fondamento di ogni cosa: la notte ed il giorno, l’intenzione di ricevere o di donare - tutto è soggetto a questa forza. “Io non ho visto il Creatore” disse Abramo “ma so che solamente un Dio misericordioso e potente può aver creato questo mondo meraviglioso, che è intorno a me, e che solamente la Sua mente divina potrebbe sostenere l’esistenza di questo mondo. È Lui che io adorerò!” Non riuscivi a vedere questo mondo meraviglioso mentre ti trovavi nel tuo stato egoistico perché eri sempre preoccupato per te stesso e pensavi a come soddisfare il tuo ego. 167
I Segreti del Libro Eterno
Come potrebbe essere meraviglioso un mondo nel quale sei alla continua ricerca di ogni possibile appagamento, sia esso denaro, fama o potere? L’ego continua a crescere e tu dovresti continuare a placarlo con sempre più denaro, fama e potere! Ma il mondo meraviglioso si riferisce al mondo che Abramo vede. Anche tu potrai vedere questo mondo, se ti unirai alla tua intenzione di dare. Se userai il tuo egoismo nel modo corretto, ti eleverai al di sopra di esso ed incomincerai a vedere il futuro e la tua vita che progredisce. Tutte le tue aspirazioni sono rivolte alla dazione. Questo è il significato di “vedere un mondo meraviglioso”, ricevere per donare. Abramo è il livello di Bina dentro di te, che è dazione assoluta. Questo livello dice “Io non ho bisogno di nulla; voglio solamente dare”. Ma questo stato è veramente perfetto? Ti domandi “Dov’è l’ego, oltre il quale mi sono elevato? Cosa gli è successo? Per via di quest’azione non l’ho appagato ma l’ho semplicemente cacciato via e mi sono elevato al di sopra di esso. Ma io sono nato egoista e devo imparare come usare il mio egoismo”. Con queste parole ti domandi come connettere il tuo Abramo alla tua natura egoistica, assicurandoti che Abramo pretenda poi di essere ricompensato con il livello successivo. Egli insiste “Dammi l’occasione di mettere in pratica il tuo assoluto desiderio di donare, dammi un figlio, così che a questo livello io potrò imparare ad appagare il mio ego attraverso la dazione!” “Io non ho visto il Creatore” disse Abramo “ma so che solamente un Dio misericordioso e potente può aver creato questo mondo meraviglioso che è intorno a me”. 168
Capitolo 3: Vai Via Le Scoperte Fatte in una Grotta
Qual è il significato delle parole “Io non ho visto il Creatore”? Significa che connettendoti con Abramo ti connetti con la qualità di Hassadim (misericordia) dentro di te. È come se tu ottenessi la capacità di elevarti al di sopra di questo mondo e al di sopra del tuo ego, senza appagarlo. Metti semplicemente l'ego da parte. Questa è la ragione per cui Abramo conosceva, ma non “vedeva”, il Creatore. Allora quando sarai in grado di “vedere” il Creatore? Solamente quando la Luce della Vita (Ohr Hochma) entrerà in te. Quando succederà? Quando il tuo Abramo conseguirà dei nuovi livelli, quando i “suoi figli” appariranno e questi sui figli non fuggiranno dall’ego ma troveranno un modo per appagarlo. In altre parole essi faranno ciò che è, in sostanza, lo scopo dell’uomo: ricevere tutti i piaceri che il Creatore ha preparato per lui.
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I Segreti del Libro Eterno
Gli Idoli ed il Creatore Terah, il padre di Abramo, vendeva le statue degli idoli e Abramo faceva tutto quello che poteva per convincere le persone a non comprarle: “Un giorno suo padre dovette partite per un viaggio e lasciò il figlio Abramo, che ormai era grande, a controllare il negozio”. Diede al figlio le seguenti istruzioni: “Maggiore la misura dell’idolo, tanti più soldi dovrai chiedere. Se entra una persona importante, offrigli un idolo grande; ad un cliente di poco conto offrigliene uno piccolo”. Con queste parole Terah si congedò. Un po’ più tardi un uomo imponente, robusto, entrò nel negozio. “Dammi un idolo grande, che si addica al mio rango!” si rivolse al ragazzo con superbia. Abramo gli porse l’idolo più grande che riuscì a trovare sugli scaffali e l’uomo tirò fuori una grossa somma di denaro dalla borsa. “Quanti anni hai?” gli domandò Abramo. “Cinquanta” l’uomo rispose. “E non ti imbarazza adorare un idolo che ha solamente un giorno?” domandò Abramo. “Mio padre l’ha fatto giusto ieri!” L’uomo fu preso dalla vergogna, riprese i suoi soldi e se ne andò dal negozio. Arrivò una donna anziana. Disse al giovane negoziante che dei ladri erano entrati nella sua casa di notte e le avevano rubato tutti gli idoli. “Veramente?” disse Abramo, “Se i tuoi idoli non sono capaci di proteggere se stessi dai malfattori, perché speri che proteggeranno te?” 170
Capitolo 3: Vai Via Gli Idoli ed il Creatore
“Hai ragione” ammise la donna. “Ma chi altri dovrei onorare?” “Il Creatore dei Cieli e della terra, Colui che ha creato me, te e tutte le persone” rispose Abramo. La donna se ne andò dal negozio senza comprare nulla. Arrivò un’altra donna, portando una ciotola piena di farina da offrire agli idoli. Abramo prese un’ascia e fece a pezzi tutti gli idoli tranne il più grosso. Quando Terah ritornò a casa e vide che il suo negozio era stato distrutto, urlò “Cos’è successo qui?” “Perché ti dovrei nascondere la verità?” rispose Abramo. “Mentre eri via, è venuta una donna con della farina per fare un’offerta agli idoli. Ognuno di questi idoli ha gridato che voleva mangiarla per primo. L’idolo più grande si è arrabbiato, ha afferrato un’ascia ed ha fatto a pezzi tutti gli altri”. “Ma cosa sono queste stupidaggini?” domandò Terah rabbioso, “Lo sai tu come lo so io che gli idoli non mangiano e non si muovono, figuriamoci se litigano”. “Vero?” replicò Abramo. “Ma se quello che dici è vero, perché li onori?” Qui il tuo Abramo si mette all’azione. Incomincia a spiegare ai tuoi altri desideri, grandi e piccoli, uomini e donne, l’ego che ti domina. Cioè la prima volta che il tuo Abramo si rivela, lo fa come se fosse un maestro. Ti dice queste parole: “L’ego non ti può proteggere; non ti può elevare o appagare. Non può!” Ciò che è interessante qui è che Abramo si appella a te, un egoista, dicendo che i tuoi desideri egoistici non saranno mai soddisfatti. 171
I Segreti del Libro Eterno
O piuttosto, si appella all’ego perché cerchi nuove strade per appagare se stesso. La ricerca dell’auto-appagamento è egoistica, a dire il vero, ma è proprio questa ricerca che ti condurrà dal Creatore. In sostanza l’ego si avvia spontaneamente sul cammino dell’auto-distruzione. Il grande Kabbalista Baal HaSulam dice la stessa cosa quando spiega quanto vuoto (mancanza di appagamento) si manifesta in un uomo, quando egli inizierà a chiedersi “Per che cosa vivo?”, “Qual è il senso della mia vita?”. Sebbene queste domande siano egoistiche, finiscono col portare l'uomo ad un nuovo modo di utilizzare i propri desideri, che non è più egoistico. Questo è il modo in cui l’ego guida se stesso verso l’obiettivo del suo corretto utilizzo. Perché e come succede tutto questo dentro di te? Perché tu sei speciale, in quanto quel punto nel cuore si è già risvegliato in te. Tu hai la qualità di Bina, che vive dentro ognuno di noi. In caso contrario non saresti stato in grado di comprendere quanto abbiamo detto; non saresti andato più in là delle prime pagine di questo libro! È il punto di Bina che è chiamato “l’umano” (Adamo) dentro di te. Quindi la qualità di Bina incomincia gradualmente a rivolgersi al tuo ego e a dirti che non lo stai usando correttamente. È il tuo Abramo che te lo dice. “Non stai lavorando correttamente con la tua natura, quindi essa non ti può aiutare né darti alcunché. È inanimata, come tutti gli idoli che sono fatti semplicemente di argilla”. Ritorniamo al Midrash: “Abramo prese un’ascia e fece a pezzi tutti gli idoli tranne il più grosso.
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Capitolo 3: Vai Via Gli Idoli ed il Creatore
Quando Terah ritornò a casa e vide che il suo negozio era stato distrutto, urlò “Cos’è successo qui?” “Perché ti dovrei nascondere la verità?” rispose Abramo. “Mentre eri via, è venuta una donna con della farina per fare un'offerta agli idoli. Ognuno di questi idoli ha gridato che voleva mangiarla per primo. L’idolo più grande si è arrabbiato, ha afferrato un’ascia ed ha fatto a pezzi tutti gli altri." “Ma cosa sono queste stupidaggini?” domandò Terah rabbioso, “Lo sai tu come lo so io che gli idoli non mangiano e non si muovono, figuriamoci se litigano”. “Vero?” replicò Abramo. “Ma se quello che dici è vero, perché li onori?” Il tuo Terah comprende quali idoli adora. Guardiamo in faccia la realtà, tu comprendi perfettamente che divinizzi l’ego, che però non riuscirai mai a soddisfare. Comprendi che si tratta di desideri inanimati, il che significa che la Luce semplicemente non può entrare in essi, poiché la specifica natura della Luce è opposta a quella di questi desideri. Il tuo Terah lo comprende perfettamente, proprio come tu comprendi che questi desideri ti dominano e che non riesci a sfuggir loro. Comprendi inoltre che Abramo è il livello che segue Terah. E questa è la cosa più importante da comprendere. Capisci che sei nato egoista e già senti che il solo modo per sconfiggere la tua natura è rivelare l’Abramo che hai dentro, la qualità dell’amore del Creatore, il desiderio di dare. Ci sono due forze dentro di te, che si combattono a vicenda. Una dice che questo è il tuo mondo, tutti vivono così e non c’è modo di sottrarsi a questo.
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I Segreti del Libro Eterno
Così sei nato e quindi devi continuare a vendere e comperare “idoli”, cioè ad usare il tuo ego per ricevere piaceri, anche se superficiali e passeggeri. Al contrario l’altra forza ti persuade che è tutta una bugia, che il mondo intero, che divinizza l’ego - i piaceri e tutti questi “idoli” che non hanno in sé alcuna divinità, perché non sono connessi in alcun modo al Creatore - è falso ed immaginario. Non vedi ancora che dentro e dietro ad ogni singola cosa di questo mondo c’è il Creatore, che di proposito ti confonde. Ma adesso sei pronto ad accettare il livello di Abramo quale livello più evoluto; capisci che ti aiuterà a dare un senso a tutto. È scritto nel Midrash che il re ordinò ai suoi soldati di trovare Abramo. Abramo e Terah si presentarono al castello. “Nimrod sedeva sul suo trono”. Chiunque si avvicinava al trono doveva inchinarsi davanti al re ma quando Abramo fu condotto nella stanza del trono, rimase in posizione eretta. Nimrod è seduto sul trono perché è la tua natura, il tuo “Io”, la tua essenza, che ti porta ad usare qualsiasi cosa per il tuo vantaggio, si tratta di una base che pare irremovibile. Ma il tuo Abramo non vuole inchinarsi davanti a questa ideologia dello sfruttamento degli altri per la propria soddisfazione personale. Egli ammette che la sua natura è tale per cui egli desidera piacere. Tuttavia egli desidera usare questo desiderio a vantaggio degli altri, invece che per il proprio. Egli desidera imparare a dare. E tu sei d’accordo con lui. Questo segna il tuo distacco graduale dal desiderio egoistico, che in seguito diventerà un ordine diretto del Creatore: "Esci dalla tua terra"
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Capitolo 3: Vai Via Gli Idoli ed il Creatore
che significa rifiutare il tuo desiderio egoistico. Ne riparleremo più avanti, al momento tu stai iniziando a distaccarti dall’ego. Non desideri più ricevere alcun desiderio egoistico. Una volta che avrai raggiunto questo obiettivo, elevandoti al di sopra della tua natura e connettendoti al tuo Abramo, inizierà una nuova fase molto più complicata ma non meno necessaria. In questa fase avrai bisogno di riconnetterti con il tuo ego ma con un’intenzione diversa. Otterrai piacere dal dare agli altri. Al momento c’è una discussione tra il tuo Abramo ed il tuo Nimrod. Secondo il Midrash, Nimrod disse “Il mio dominio si estende fino al sole, alla luna ed alle stelle!” Abramo replicò “Ogni giorno il sole si alza ad est e tramonta ad ovest. Ordina al sole domani di alzarsi ad ovest e di tramontare ad est...oppure [se sei onnipotente] concedimi un’altra richiesta. Dimmi cosa sto pensando in questo momento preciso e cosa ho intenzione di fare”. Alla fine Abramo concluse, alla presenza di tutti i nobili: “Tu non sei un dio!” “Guardie” gridò Nimrod “mettete immediatamente questo ribelle in prigione!” Ciò che succede adesso è che il tuo Abramo vuole mostrare al tuo Nimrod che il tuo ego non controlla né se stesso né la natura. Nonostante la certezza di essere un dio, non conosce nemmeno le forze governano tutto. Noi pensiamo di avere il controllo ma questo succede perché viviamo in uno stato di occultamento. Pensa a chi eri solo poco tempo fa. Non credevi di avere il completo controllo, di essere autonomo e libero di fare le tue scelte?
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I Segreti del Libro Eterno
Ora Abramo svela questa illusione, ti fa capire chiaramente che non hai alcun controllo sulle tue azioni o sul destino. Questa è una vera rivelazione per il tuo Nimrod. Di conseguenza senza Abramo è impossibile vedere i tuoi veri limiti. E questa scoperta è tutt’altro che piacevole.
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Capitolo 3: Vai Via La Prigione
La Prigione Abramo viene relegato in una prigione sotterranea per dieci anni. Caro lettore, confido che ti sarai già reso conto che tutto quello che ti succede nella vita, avviene esclusivamente per il tuo bene. Tutta la tua vita su questa terra non è altro che il tuo viaggio personale verso il Creatore, che ti guida a Sé. La prigione in cui viene relegato il tuo Abramo è lo stato ottimale per il tuo sviluppo in questo momento. Il tuo Abramo si deve rendere conto di essere irrimediabilmente collegato al suo ego. Deve farne esperienza direttamente, non concettualmente, sentirlo veramente! Ed il solo modo per sentirlo e per vedere chiaramente che l’ego è la forza negativa dell’oscurità, che ti deruba della tua libertà, è calarti “giù nel profondo della terra”, nella prigione - nella parte più intima ed oscura del tuo ego, dove non puoi che sentirti malissimo, senza scampo. Ciò può avvenire solamente nella prigione dell’ego, nelle viscere della terra. Vorrei ribadire che la parola “terra” (Eretz) deriva dalla parola Ratzon (desiderio). In altre parole ti sei immerso nelle viscere della terra, nel profondo del tuo desiderio. Si tratta di un’esperienza importante per il tuo Abramo, che deve sentire e vivere tutto questo per staccarsi dall’ego. Qui Abramo attraversa una fase che vive chiunque non riesca a lasciar andare il proprio ego. Fai ogni tentativo possibile per riconciliare il tuo ego con ciò che stai studiando; speri di rimanere egoista e comunque di connetterti al Creatore.
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Così Abramo si ritrova imprigionato. Il periodo in cui ti senti come se stessi languendo in una prigione, è un periodo preparatorio e potrebbe sembrarti incredibilmente lungo. Nella Kabbalah questo stato si chiama “il doppio occultamento del Creatore”. Esso è seguito da un periodo di “singolo occultamento”. Si tratta di fasi della tua “prigionia”. Sei già a conoscenza dell’esistenza del Dominio Superiore quando sei con Abramo ma ti rendi conto che la tua natura non può essere sconfitta. Questo è lo stato chiamato “prigionia”, che dura fino a quando non comincerai a renderti conto che puoi riottenere la libertà, ma non con le tue sole forze. Potrai essere libero solamente se il Creatore ti libererà. Ci vuole tempo per rendersi conto di questo. Come sostiene il Midrash, il tuo Abramo rimane in prigione per dieci anni. Non c’è bisogno di dire che non stiamo parlando di anni in senso temporale, in quanto la tua liberazione può avvenire in un istante. Dieci anni più tardi, Nimrod si rende infine conto che Abramo non può essere soggiogato ed ordina che venga giustiziato.
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Capitolo 3: Vai Via L’Esecuzione che Non Avvenne
L’Esecuzione che Non Avvenne “Nimrod ordinò ai suoi uomini di preparare nella sua capitale, Ur dei Caldei, una fornace per l’esecuzione col fuoco.” La “Morte” è il distacco dalla Luce. La “Morte per mezzo del fuoco” si ha quando ci viene data talmente tanta Luce, talmente tanto piacere, che non possiamo fare a meno di iniziare a riceverlo per noi stessi. E quando ciò accade, la vergogna ci brucia vivi. Non vi è nulla di più terribile di una situazione del genere. E questo è ciò attende il tuo Abramo. Egli si trova sul cammino verso il Creatore. Egli ha provato la beatitudine di essere vicino alla Luce, di vivere in accordo con la Legge dell’Amore e della dazione e adesso, contro la sua volontà, si trova in una condizione che potrebbe “bruciarlo vivo”. Immagina che ti venga dato tutto ciò che hai sempre sognato: denaro, un alto livello sociale, potere e fama, salute ed anche la sensazione di avanzare verso la rivelazione spirituale. Come si dice, si tratta di “un’offerta che non si può rifiutare”. I ceppi dell’egoismo ti stringono e ti è stato dato il tempo per pensare all’offerta: tre giorni. “Abramo rimase in catene per tre giorni mentre gli schiavi di Nimrod mettevano la legna sia dentro che fuori per preparare la fornace per l’esecuzione.” I “tre giorni” indicano le tre linee. Succede quando sei sopraffatto dai dubbi su ciò che dovresti scegliere. I dubbi sono le catene che legano il tuo Abramo. Per quanto riguarda la scelta che dovresti fare, abbiamo già detto che si tratta della
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tua linea di mezzo, conosciuta anche come “fede al di sopra della ragione”. In questa parte del Midrash, incontriamo per la prima volta Amathlaah, la mamma di Abramo. Ella arriva con una richiesta: “Non puoi inchinarti davanti a Nimrod solo per una volta?” ella sussurra ad Abramo “ed egli ti perdonerà, mio caro figlio.” Che cos’è questo livello dentro di te, che si chiama “la madre di Abramo”? La madre è il livello dell’egoismo che ti nutre. Il padre indica l’intenzione; la madre è il tuo ego. Non hai lasciato la casa di tuo “padre e di tua madre” (i tuoi desideri innati), ecco perché tua madre riesce ad avvicinarsi a te. Come abbiamo già detto, sei pervaso dai dubbi, naturali e cari come una madre, che sa come persuaderti. Questa è la prova finale prima di saltare al livello spirituale successivo. “Non puoi inchinarti davanti a Nimrod solo per una volta?”, “Prendi solo per una volta quello che desidera donarti”. Prendere significa ricevere piacere per il proprio vantaggio, senza considerare nessun altro. Abramo rifiuta ed in questo modo si stacca una volta per tutte dal precedente livello. Il tuo Abramo dimostra di non avere alcuna connessione con suo padre (l’ideologia del passato) o con sua madre (il precedente livello dell’ego). Questo distacco rappresenta l’inizio del tuo “Io” che si muove prontamente verso quel momento nella vita in cui sente l’ordine: “Lascia il tuo paese, i tuoi parenti e la casa di tuo padre e vai nella terra che Io ti mostrerò.” “E allora gli schiavi di Nimrod accesero le fiamme da entrambe le estremità della piramide di legno.” 180
Capitolo 3: Vai Via L’Esecuzione che Non Avvenne
Gli schiavi di Nimrod sono quei desideri al servizio del tuo egoismo. Chi ti potrà salvare da questa situazione difficile? Sei debole, mentre i desideri al servizio di Nimrod sono potenti. Non riesci a resistere a questi desideri! Stai per cedere e per essere “ridotto in cenere” (dalla vergogna, come abbiamo detto). E così preghi, preghi veramente, dal profondo del tuo cuore. Ed è questo il momento in cui il Creatore risponde. “Il Creatore rispose ‘Non c’è nessuno come Me nei cieli e non c’è nessuno come Abramo sulla terra. Io mi abbasserò per salvarlo dalle fiamme!’ Ed il Creatore stesso decretò che le fiamme non arrecassero danno ad Abramo”. Solamente la Forza Superiore può sospingerti da un livello a quello successivo. Quando non ti resterà alcuna speranza, quando la tua ragione non ti sarà più utile, deciderai di procedere con la fede al di sopra della ragione (la ragione è il fedele servo dell’ego), dopo avere deciso di elevarti al di sopra di essa. Questo è il momento in cui avviene un “miracolo” (“miracolo” dal punto di vista dell’egoismo, sebbene in piena conformità con la spiritualità) ed il Creatore stesso ti sposta da un livello a quello successivo. Un’altro modo per descrivere questa situazione potrebbe essere incominciando ad identificarti con Bina, la parte del Creatore che è in te. Ti elevi “al di sopra della terra” - al di sopra di Malchut, al di sopra dell’ego. Ed il “fuoco” non potrà più farti del male. “Il legno si trasformò in meravigliosi rami, pieni di frutti”. Brucerai dalla vergogna se userai la Luce dell’appagamento per il tuo piacere personale. Invece, se la userai per il bene della dazione, il “legno” che avrebbe dovuto bruciarti si 181
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trasformerà in frutti che potrai mangiare, per riempirti e quindi avanzare. “Ed Abramo uscì illeso, con tutti gli occhi puntati addosso e la folla era sbalordita”. “Perché sei ancora vivo?” domandò Nimrod, tremando di paura. “Dio, che ha creato i cieli e la terra e che tu hai cercato di irridere, mi ha salvato dalla morte”. In altre parole il tuo Abramo ha mostrato a tutti che tu riesci ad elevarti al di sopra del desiderio egoistico. Inoltre questo è il solo modo per liberarti della subdola natura che ti domina. Tu puoi fuggire il suo dominio ed allora nessuno avrà più potere su di te. La folla (tutti i tuoi desideri egoistici) adesso vede che è possibile, in quanto anche essa si trova al livello di Nimrod. Essa comprende di essere sotto il dominio dell'ego ma non vede via di uscita. E adesso Abramo mostra loro che la via c'è. “Sbalordito ed impaurito il re si prostrò egli stesso davanti ad Abramo. Tutti i ministri fecero lo stesso. ‘Non inchinatevi davanti a me’ disse Abramo, ‘ma inchinatevi invece davanti al Dio vivente, il Creatore dell’Universo’”. In altre parole la qualità che acquisisci non ti permette di inorgoglirti, poiché a questo punto comprendi da dove arriva la tua salvezza ed indirizzi tutti a questa sorgente di vita, al Creatore, alla qualità della dazione, alla Luce che si è rivelata dentro di te. Questo è ciò che significa “il Dio vivente”. Il Midrash prosegue dicendo che, dopo tutti questi eventi, Terah e la sua famiglia si stabilirono ad Haran.
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Capitolo 3: Vai Via Sarah, la Moglie di Abramo
Sarah, la Moglie di Abramo “Abramo sposò sua nipote Sarai, figlia di Aran. Ella era di dieci anni più giovane di Abramo ma non per questo era meno giusta di lui ed in seguito superò perfino suo marito nel dono della profezia”. Quando il Midrash menziona una donna, esso si riferisce alla “tua donna interiore” (non importa se sei maschio o femmina). Perciò Sarai, che in seguito diventerà Sarah, indica il desiderio di ricevere che hai dentro di te, che è la tua donna interiore. Finché la donna dentro di te non ha la giusta intenzione, ella è al servizio dell’ego distruttivo. Ma una volta che la giusta intenzione si unisce a lei, la donna diventa una forza costruttiva. Lo stesso avviene qui. “Abramo”, l’intenzione di donare, sposa Sarah, il desiderio di ricevere, ed in questo modo la trasforma in una donna giusta. Unendosi con Abramo, Sarah, il desiderio di ricevere, acquisisce l’intenzione di donare e diventa uno stato puro ed elevato; tu incominci a comprendere il significato della vera felicità, cosa vuol dire pensare agli altri invece che a te stesso, e qual è la sensazione del vero amore. Di conseguenza Sarah viene elevata più di Abramo, perché ella ha in sé un egoismo che è assente in Abramo, in quanto egli è intrinsecamente puro, è la qualità di Bina che esiste in te. Poi Sarah diventa la madre di tutti. Abramo inizia ad accogliere in sé i desideri egoistici ed a purificarli. Il suo primo e più prossimo desiderio è Sarah, seguito dai suoi studenti, dei quali parleremo a breve, poi i suoi figli - Isacco e Giacobbe fino a che non si consegue la completa purificazione.
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Come hai già ben appreso, parliamo sempre di quanto accade dentro di te. È scritto, a proposito di Sarah, che “Ella in seguito superò perfino suo marito nel dono della profezia”. Non c’è alcun dubbio in proposito, in quanto il tuo Abramo è l’assoluta dazione e perciò è staccato dall’egoismo. Sarah, invece, rappresenta il tuo desiderio egoistico. Dunque, unendosi ad Abramo, ella diventa una figura molto significativa (il desiderio dentro di te). Sarah è più vicina alla terra. È scritto che ella (come ogni donna del nostro mondo) non è “staccata dalla vita” e, allo stesso tempo, ella è connessa ad Abramo. Questa è la ragione per cui ella può fare profezie e, contemporaneamente, essere compresa ed ammirata. Ma ritorniamo al Midrash. È scritto “Quando Abramo compì esattamente 70 anni...” Questo significa che tutte le sette Sefirot (Hesed, Gevura, Tifferet, Netzah, Hod, Yesod, e Malchut), l’intero Abramo, questo desiderio completo dentro di te, giunge alla correzione (unendo a sé il precedente livello di Terah, che ha creduto in suo figlio). E poiché ogni singola Sefira è composta da 10 Sefirot, in tutto sono settanta.
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Capitolo 3: Vai Via Il Maestro
Il Maestro Per la prima volta il tuo Abramo può iniziare ad insegnare. Essendosi unito a Sarah ed avendo raggiunto i 70 anni di età, egli finalmente divenne un desiderio pienamente operativo. La sua testa non era più tra le nuvole, perché Sarah “lo portò con i piedi per terra”. Ora ti puoi connettere con le persone che sono dentro di te ed insegnare loro senza essere considerato eccentrico. A questo punto sarai compreso. Abramo trasmette la saggezza ed in questo modo connette a sé, man mano, altri desideri e li purifica. Ecco cosa dice il Midrash a questo proposito: “Cosa fece Abramo ad Haran? Egli parlava pubblicamente alle moltitudini e dichiarava loro la verità sull'unico Creatore, esortandoli a servirLo... Oltre a queste orazioni pubbliche, egli tenne delle discussioni, nelle quali difendeva le sue affermazioni da chiunque ne dubitasse. Egli scrisse anche dei libri che provavano la futilità dell’adorare gli idoli. In questo modo Abramo attirò decine di migliaia di seguaci, che accettarono l’esistenza del Creatore”. Questo è esattamente il modo in cui Abramo accoglie dentro di te tutti i desideri altruistici, che in seguito saranno chiamati la “nazione di Israele”. “Israele” deriva dalle parole Yashar (Ebraico diritto) e El (Ebraico Dio), cioè diritto al Creatore. Fa’ attenzione, questo concetto non ha nulla a che vedere con la religione, la nazionalità o la razza. La nazione di Israele (i desideri diretti al Creatore) si forma dentro di te (indipendentemente dal gruppo al quale appartieni).
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Inoltre è scritto giustamente che “Abramo percorse la terra senza riposarsi mai, diffondendo la fede nel Creatore”. In altre parole vi è una continua ricerca di desideri nuovi dentro di te, che potrebbero unirsi alla nazione, cioè venire corretti, per cui un’intenzione altruistica si unirà ad un desiderio egoistico.
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Capitolo 3: Vai Via Lascia il Tuo Paese
Lascia il Tuo Paese Caro lettore, abbiamo navigato tra le “pagine” del Midrash per un po’ e per una buona ragione. È la sola fonte che riporta dettagliatamente la storia di Abramo, dal momento in cui lo percepisci appena (la sua “nascita”) in poi. Il Midrash descrive tutto quello che gli accade fino al momento in cui il Creatore Stesso si rivolge a lui. Ora però ritorniamo alla Torah scritta (il Pentateuco. Il Midrash è la Torah orale). Per la prima volta in assoluto il Creatore si rivolge direttamente al tuo Abramo, perché egli è finalmente in grado di sentire la Sua parola. Fino a questo momento eri diverso ed incapace di percepirla, ciò che dice il Creatore ti sarebbe apparso inaccettabile. “Ora il Signore disse ad Abramo: ‘Lascia i tuo paese, i tuoi parenti e la casa di tuo padre e vai nella terra che io ti mostrerò. Io farò di te una grande nazione, Io ti benedirò e renderò glorioso il tuo nome e tu sarai una benedizione’”. Questo è l’inizio del viaggio del tuo Abramo con quei desideri che egli è stato in grado di unire a sé: Sarah, i suoi domestici ed i suoi studenti. “Lascia il tuo paese, i tuoi parenti e la casa di tuo padre” rappresenta il viaggio. In altre parole ti devi allontanare da tutto questo. “Allontanarsi dal paese” significa separarsi da tutti i desideri che ancora non riesci a correggere. Arriverà il loro momento ma per ora li lasci indietro e trattieni solo quei desideri che puoi unire a Bina, la parte del Creatore che è in te, questa ardente volontà di dare che hai acquisito.
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Dovrai prendere questi desideri e arrivare con loro al livello spirituale chiamato il (Primo e Secondo) “Tempio”, il livello dei desideri dove si trovano i re Davide e Salomone. Andiamo un po’ avanti, vorei chiarire che una volta acquisito il loro livello - la completa correzione di quei desideri che hai “portato con te” - dovrai cadere ancora una volta nell’abisso dei desideri egoistici che avevi lasciato temporaneamente indietro. Avendo raggiunto la correzione, dovrai affrontare ancora una volta Nimrod, Terah, e Haran, in quanto a quel punto avrai la forza di correggerli. Infatti lo scopo della tua creazione è la correzione completa di tutti i tuoi desideri. Solamente allora ti fonderai con l’infinito e raggiungerai l’assoluta beatitudine che esiste anche ora ma che non riesci a percepire, solamente a causa del tuo vaso non corretto. È scritto nella Torah “Lascia il tuo paese”. Cioè “Abbandona il posto dove sei nato e dove hai vissuto finora, rifiuta i tuoi desideri egoistici. Inizia a svilupparti al di sopra di essi, come se non esistessero.” Segue: “...i tuoi parenti e la casa di tuo padre...”, cioè “Separati dal tuo livello precedente, lasciati alle spalle il tuo vecchio ambiente, che non si è impegnato nella ricerca spirituale.” “...e vai nella terra che Io ti mostrerò”. Cioè “Fa’ uso dei desideri che si risveglieranno in te. Saranno i desideri che unirai alla tua intenzione di dare, chiamata ‘Abramo’”. Il Creatore risveglierà questi desideri in te ed Egli ti aiuterà a correggerli. In questo modo Egli ti guiderà nella terra della beatitudine assoluta.
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Capitolo 3: Vai Via Lascia il Tuo Paese
“Io farò di te una grande nazione, Io ti benedirò e renderò glorioso il tuo nome e tu sarai una benedizione”. Che cos’è la grande nazione di cui si parla qui? Ci sono molte ipotesi su questa “grande nazione”. Alcune persone dicono che si riferisce alla nazione che viene scelta da Dio ma non è un’interpretazione corretta. Infatti questo genere di separazione e questo senso di superiorità di una nazione rispetto ad un’altra sono proprio la radice di tutti i problemi, come possiamo ben vedere nel nostro mondo. Però tutto si chiarisce e si colloca proprio posto, quando ci rendiamo conto che la Torah parla solamente dei desideri che esistono dentro di noi. Di conseguenza il concetto di “grande” si riferisce a colui che ha raggiunto la qualità della dazione e che ha imparato ad amare sinceramente gli altri. In questo sta la vera grandezza. Una volta che arriverai a comprendere questo concetto, desidererai immediatamente appartenere a questa “nazione”. Infatti, lo scopo finale è di rendere il mondo intero “grande”. “…Io ti benedirò…” Cos’è una “benedizione”? Ogni volta che riceviamo una benedizione nella vita, siamo assolutamente sicuri che ci venga data per restare in buona salute, per avere successo nel nostro lavoro e così via. A dire il vero una benedizione non riguarda affatto il nostro mondo egoistico; è un concetto spirituale che ci guida verso il mondo spirituale. Non ha nulla a che fare con le cose di questo mondo. Una “benedizione” è la forza, o Luce, che discende su di noi e che corregge le nostre intenzioni, trasformandole da egoistiche in altruistiche.
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Poiché sei connesso ad Abramo, ti viene concessa questa forza. Una volta che ce l’hai, tutti i desideri che hai identificato, quelli che hai preso con te per “lasciare il tuo paese” e quelli che devi ancora incontrare nel tuo viaggio, vengono tutti corretti con questa forza chiamata “benedizione”. Ma andiamo avanti. Nota quanto sembra duro il seguente brano del Midrash: “Io ti libero dall'obbligo di onorare tuo padre. Lo abbandonerai senza pensarci due volte. Tuo padre e tuo fratello, che sembrano molto affettuosi, di fatto stanno tramando piani oscuri. Stanno progettando un omicidio...”. Parole che sembrano uscire da un romanza giallo. Ma a questo punto sai che il brano si riferisce ai tuoi vecchi stati, nei quali vivevi prima e che non ti sono più consoni. Questi desideri vedono che hai ragione e quindi ammettono che ti sei elevato al di sopra di loro. Tuttavia, essendo desideri non corretti, la qualità che proponi loro è come la morte. Perciò, prima o poi, ci sarà un conflitto nel quale alcuni desideri dovranno essere distrutti dagli altri. Quando il momento arriverà, avrai solamente un’opzione: separarti da questi rozzi desideri egoistici per evitare lo scontro. Il fatto di abbandonare questi desideri li preserverà per un po’. Rimarranno e tu vivrai pacificamente, per rivolgerti a loro in un secondo tempo e correggerli. Ritornerai a prenderli in considerazione solo quando avrai raccolto forze a sufficienza e sarai diventato una “grande nazione”, capace di sconfiggere (correggere) tutti i desideri che avevi lasciato indietro. Il Creatore non rivela ad Abramo dove arriverà alla fine del suo viaggio. “...va’ nella terra che Io ti mostrerò”, Egli dice.
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Capitolo 3: Vai Via Lascia il Tuo Paese
I desideri di dare che ti vengono rivelati lungo la strada e che ti guidano, manifestandosi dentro di te in modo graduale, devono essere accettati in base alla legge della dazione, cioè con la fede al di sopra della ragione. Ciò significa che non devi affrontarli con il tuo ego, cioè con domande tipo “Ma cosa ne ricaverò? Sembra così illogico...”. I desideri di donare devono processati tramite il tuo Abramo, la qualità della dazione che è in te. Ti devi continuamente identificare con la qualità di Bina dentro di te, lasciando da parte tutti i pensieri egoistici. Il Midrash dice a proposito di Abramo: “Egli non fece una sola domanda al Creatore, del tipo ‘Quanto durerà il mio viaggio?’”. Questo è perché la tua ascesa avviene al livello del tuo Abramo (Bina) ed a questo livello non si fanno domande; ascendi solamente, allontanandoti dai desideri egoistici, finché sei forte abbastanza per affrontarli. Per ora affronti la tua prima correzione. La Torah scritta continua “Allora Abramo andò, come gli aveva detto il Signore”. Cosa vuol dire, egli “andò”? Significa che hai iniziato a conquistare la scala spirituale. Nuovi desideri egoistici continuano ad affiorare dentro di te, desideri che riesci a correggere unendoli ad “Abramo”. Cioè puoi guardarli attraverso il prisma di Abramo, paragonandoli continuamente alla qualità di Abramo, così da unirli a lui, alla qualità di Bina che è in te. E così sarai sempre in grado di elevarti al di sopra di essi.
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Per Concludere Caro Lettore, siamo giunti al termine del nostro libro. Abbiamo preso in esame due capitoli: “Bereshit” (Genesi, Ebraico - Al Principio) e “Noè” ed abbiamo accennato al capitolo “Lascia il tuo paese”. Non è certamente possibile affrontare tutti gli argomenti in questo breve libro, soprattutto considerato il fatto che dovevo mantenere il discorso ad un livello abbastanza semplice, per essere certo che tu lo possa capire e ti ci possa relazionare direttamente. Questo libro è adatto a chiunque sia all’inizio del suo percorso spirituale. Per coloro che sono già in cammino, segnalo il libro Zohar – La luce della Kabbalah, che è interamente dedicato alla spiegazione del capitolo Bereshit e che propone il commentario del grande Kabbalista Baalha Sulam. Se dovessi sfogliare quel libro ora, non capiresti una sola parola, dato che è scritto per coloro che già percepiscono il mondo spirituale e vivono in entrambi i mondi, collegandoli dentro di sé. Se il desiderio di conseguire il mondo spirituale si risveglia davvero in te, rimarrai fedele ad esso. Cercherai in ogni modo di preservare e coltivare questo delicato germoglio che è in te e sicuramente raggiungerai la meta agognata. Guide tenaci ed esperte ci attendono lungo il cammino. Alcune le abbiamo già incontrate dentro di noi, altre le dobbiamo ancora incontrare, come Mosè e molti altri. Passeremo attraverso il deserto (interiore), scenderemo in Egitto (l’ego), ne usciremo come “una nazione” (il desiderio altruistico che
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si è rafforzato), “faremo la guerra” (contro l’ego), cadremo per poi rialzarci (ci arrenderemo all’ego ma continueremo a lavorare per conseguire la spiritualità), finché finalmente raggiungeremo il desiderio di essere “diretti al Creatore”. Così dice la Torah, il libro che non ha mai avuto torto.
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L’Autore Michael Laitman PhD, è riconosciuto per essere un’Autorità Internazionale sulla Kabbalah. Oltre a ad una formazione accademica in campo scientifico, il Prof. Laitman ha conseguito un dottorato di ricerca in bio-cibernetica medica, ed ha realizzato una carriera scientifica di successo, in seguito si è indirizzato verso la Kabbalah per continuare la sua ricerca scientifica. Ha ricevuto il dottorato in filosofia alla Accademia delle scienze dell’Università di San Pietroburgo. Assistente personale di Baruch Shalom HaLevi Ashalg (Il Rabash), figlio del grande Kabbalista Baal Ha-Sulàm autore del commento al Libro dello Zohar, Laitman, ha inoltre collaborato con eminenti scienziati conducendo ricerche uniche sulla scienza moderna e sulla Kabbalah e nel 2005 segnaliamo la sua partecipazione alla stesura di un libro sull’argomento, scritto con il Prof. Vadim Rozin dell’Università di Stato di Mosca Lomonosov, oltre alla sua collaborazione con un noto filosofo e Presidente del Club di Budapest, il Prof. Ervin Laszlo, in conferenze pubbliche, libri, e giornali accademici, incluse redazioni di riviste mensili quali World Futures: The journal of general evolution. Michael Laitman è uno studioso dal pensiero globale, che ha dedicato la sua vita alla creazione della possibilità di un concreto cambiamento, tale da trasformare la società in cui viviamo attraverso una nuova educazione globale, che egli definisce come “la chiave” per la risoluzione delle questioni più pressati dei nostri tempi. La sua visione per risolvere la crisi globale ad ogni livello,
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educativo, dei cambiamenti climatici e di tutti i problemi sociali ed economici, consiste nel realizzare un nuovo programma educativo globale ed integrale. Il Dott. Laitman ha recentemente condiviso i principi di questo nuovo paradigma e i suoi benefici con il Vice Segretario Generale dell’ONU, Dott. ssa Asha-Rose Migiro alla sede delle Nazioni Unite a New York, ponendo le basi di una congiunta collaborazione. La sintesi tra la sua formazione accademica nelle scienze tradizionali e discipline umanistiche e le sue ricerche nel campo dell’educazione, lo rendono uno dei pensatori ed oratori internazionali più ricercati al mondo. Oggi è considerato come l’autorità più famosa e stimata sulla Kabbalah, avendo scritto più di 40 libri su questo argomento tradotti in più di 25 lingue. Le sue lezioni sono trasmesse dal vivo tramite internet e televisione satellitare. Negli ultimi anni, è richiestissimo per le sue conferenze e lezioni sia negli Stati Uniti che in Europa. Il Prof. Laitman è fondatore e Presidente dell’associazione “Bnei Baruch- Kabbalah Education and Research Institute”, che opera attraverso il più grande e fornito sito internet di Kabbalah www.kabbalah.it . Il sito fornisce un accesso illimitato alle informazioni e ai testi Kabbalistici in più di 30 lingue, con 1,5 milioni di contatti ogni mese. Nel 2000 l’Enciclopedia Britannica ha riconosciuto kabbalah.info come uno dei più grandi siti internet sia per il numero di visitatori sia per la qualità del materiale informativo ed educativo sulla scienza della Kabbalah. Visita anche : http://www.michaellaitman.com/it/ https://www.facebook.com/MichaelLaitmanItalia 196
Il Redattore Semion Vinokur è un prolifico sceneggiatore e regista. Ha diretto e scritto circa settanta documentari e undici lungometraggi. È il direttore della School for Talented Young Cinematographers presso il Ministero per l’integrazione d’Israele e attualmente è responsabile per i progetti di laurea degli studenti dell’Accademia cinematografica “Sapir”. Molti dei film di Semion Vinokur (Produzione, sceneggiatura e regia) sono stati premiati e proposti nei più importanti festival internazionali del cinema di Stati Uniti, Italia, Israele, Russia, Cina, Argentina e molti altri paesi. I film di Semion Vinokur hanno vinto numerosi premi. Tra questi la Medaglia d’Oro al Flagstaff International Film Festival (What fire can’t burn), la Targa di Bronzo al Columbus International Film & Video Festival (Kalik in Black, White and Color), il Primo Premio al Shanghai International Documentary Film Festival (Magnolia) ed un premio speciale al National Geographic International Film Contest per il cortometraggio Toward Integral Consciousness e molti altri se ne potrebbero menzionare. Semion Vinokur è inoltre l’autore del celebre romanzo in versione cinematografica, The Kabbalist.
Altre Letture Per aiutarvi a scegliere il prossimo libro da leggere, abbiamo suddiviso i libri in sei categorie: Principianti, Livello Intermedio, Livello Avanzato, Per Tutti, Libri di testo, Per Ragazzi. Le prime tre categorie sono determinate dal livello di conoscenza pregressa che si richiede ai lettori per affrontare facilmente la lettura del libro. La quarta categoria, Per Tutti, include libri che possono piacere sempre sia a principianti che ad esperti di Kabbalah. La quinta categoria, Libri di Testo, comprende le traduzioni di autentiche fonti originali da precedenti Kabbalisti come l’Ari, Rav Yehuda Ashlag (Baal HaSulam) e Rav Baruch Ashlag (the Rabash) suo figlio e successore. La categoria Per Ragazzi comprende libri adatti a bambini dai tre anni in poi, questi non sono propriamente libri di Kabbalah ma piuttosto sono ispirati dal suo insegnamento e trasmettono il messaggio cabalistico di amore e di unità. Altro materiale può essere reperito in www.kabbalah.it Tutti i materiali presenti nel sito, inclusi gli e-book pubblicati, possono essere scaricati gratuitamente.
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Libri Per Tutti Il Kabbalista: un romanzo cinematografico (Ancora non disponibile in italiano) All’alba dell’era più letale nella storia umana, il XX secolo, apparve un uomo misterioso portando all’umanità un severo avvertimento ed una difficile soluzione per la sua sofferenza. Nei suoi scritti il Kabbalista Yehuda Ashlag descrisse con chiarezza e dettagliatamente le guerre e gli sconvolgimenti che aveva previsto e, cosa ancora più sorprendente, l’attuale crisi economica, politica, sociale che stiamo affrontando oggi. Il suo profondo desiderio di un’umanità unita lo ha condotto a rivelare Il Libro dello Zohar per rendere accessibile a tutti l’unica forza in esso contenuta. Il Kabbalista è un romanzo cinematografico che capovolgerà qualsiasi cosa pensavate di sapere su Kabbalah, spiritualità, libero arbitrio e percezione della realtà. Il libro porta un messaggio di unità, con chiarezza scientifica e profondità poetica, esso trascende religioni, nazionalità, misticismo e strutture spazio-tempo per mostrarci che l’unico miracolo è quello che avviene all’interno, quando si comincia ad agire in armonia con la Natura e con l’intera umanità. Il Punto nel Cuore: una fonte di delizia per la mia anima (Ancora non disponibile in italiano) Il Punto nel Cuore: una fonte di delizia per la mia anima è un’unica raccolta di estratti daun uomo la cui saggezza ha conquistato studenti devoti nel Nord America e in tutto il
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mondo. Michael Laitman è uno scienziato, Kabbalista e grande pensatore che presenta l’antica saggezza in uno stile avvincente. Questo libro non ha come scopo quello di insegnare la Kabbalah, ma piuttosto introduce delicatamente le idee dell’insegnamento. Il Punto nel Cuore è una finestra su una nuova percezione. Come l’autore stesso attesta sulla Saggezza della Kabbalah “È una scienza dell’emozione, una scienza del piacere. Siete invitati ad aprire ed assaggiare”. Raggiungere i Mondi Superiori Edizioni Atanòr Dall’introduzione a Raggiungere i Mondi Superiori: “Non sentendosi bene durante il Capodanno ebraico nel settembre 1991, il mio maestro mi chiamò al suo capezzale e mi consegnò il suo quaderno dicendo: ‘Prendilo e impara da questo’. Il mattino seguente egli morì tra le mie braccia, lasciando me e molti dei suoi discepoli senza una guida in questo mondo.” “Egli era solito dire: ‘Voglio insegnarvi a rivolgervi al Creatore, piuttosto che a me, perché Lui è l’unica forza, l’unica Fonte di tutto ciò che esiste, l’unico che può davvero aiutarvi ed Egli attende le vostre preghiere per farlo. Quando desiderate aiuto nella vostra ricerca per liberarvi dai legami di questo mondo, aiuto per elevarvi al di sopra di questo mondo, aiuto per trovare il vero sé e per scoprire il vostro scopo nella vita, dovete rivolgervi al Creatore, perché è Lui che vi manda tutti questi desideri allo scopo di costringervi a rivolgervi a Lui’”. Raggiungere i Mondi Superiori comprende il contenuto di quel quaderno e di altri testi ispiratori.
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Questo libro si rivolge a tutti coloro che cercano di trovare un modo logico e affidabile per comprendere il mondo in cui viviamo. Questa affascinante introduzione alla saggezza della Kabbalah illuminerà la mente, tonificherà il cuore e poterà i lettori nella profondità delle loro anime. Salva te stesso (Tirati fuori) (Ancora non disponibile in italiano) Salva te stesso: come puoi uscire più forte dalla crisi mondiale introduce molti concetti straordinari che si intrecciano in una soluzione unica: 1) La crisi globale non è essenzialmente d’origine finanziaria ma psicologica: la gente ha smesso di avere fiducia negli altri e dove non c’è fiducia non c’è commercio, ma solo guerra, isolamento e sofferenza; 2) Questa sfiducia è il risultato di un processo naturale che si è sviluppato per migliaia di anni ed arriva oggi al suo apice; 3) Per risolvere la crisi , dobbiamo prima di tutto comprendere il processo che ha creato l’alienazione; 4) Il primo e più importante passo per capire la crisi è quello di informare la gente di questo processo naturale, attraverso libri come Salva te stesso,TV, cinema e ogni altro mezzo di comunicazione; 5) Con queste informazioni, potremo rinnovare le nostre relazioni e costruirle sulla fiducia, sulla collaborazione e soprattutto la responsabilità. Questo processo di correzione garantirà che noi e le nostre famiglie prospereremo in un mondo di abbondanza.
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Libri Per Tutti
Concetti di base nella Kabbalah Edizioni Atanòr Questo libro aiuta i lettori a coltivare un approccio ai concetti della Kabbalah,agli oggetti spirituali ed ai termini spirituali. Leggendo e rileggendo questo libro, si sviluppano interiormente osservazioni, sensi e approcci che prima non esistevano. Queste nuove osservazioni acquisite sono come dei sensori che “percepiscono” lo spazio intorno a noi, nascosto ai sensi ordinari Concetti di base nella Kabbalah è concepito per favorire la contemplazione dei termini spirituali. Una volta che siamo integrati con queste parole, possiamo cominciare a vedere la struttura spirituale che ci circonda, come se una nebbia si fosse dissolta. È un libro per coloro che desiderano risvegliare le più profonde e sottili sensazioni che si possano provare. Bambini di domani: Linee Guida per allevare bambini felici nel XXI° secolo
(Ancora non disponibile in italiano) Bambini di domani è un nuovo inizio per voi e i vostri figli. La grande rivelazione è che far crescere i bambini è tutto giochi e imitazione, riferendosi a loro come piccoli adulti e prendendo insieme decisioni importanti. Sarete sorpresi nello scoprire di quanto insegnare ai bambini cose positive, come l’amicizia e la preoccupazione per gli altri, si riversi automaticamente in altri aspetti della vita quotidiana. Aprite una pagina qualsiasi e troverete citazioni stimolanti su ogni aspetto della vita dei bambini: relazioni genitori-figli, amicizie
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I Segreti del Libro Eterno
e conflitti, con un quadro chiaro di come le scuole dovrebbero essere concepite e funzionare. Il Cuore saggio: racconti e allegorie di tre saggi contemporanei
(Ancora non disponibile in italiano) Gli studenti di Kabbalah e gli entusiasti di Kabbalah spesso si chiedono cosa il mondo spirituale senta davvero come Kabbalista. Il Cuore saggio è un’antologia, composta con cura, che comprende racconti ed allegorie del Kabbalista Dr. Michael Laitman, del suo maestro Rav Baruch Ashlag (Rabash) e di Rav Yehuda Ashlag, padre e maestro di Rabash, autore del celebre Sulam (La Scala) il commentario al Libro dello Zohar. Qui le poesie offrono rappresentazioni della natura umana sorprendenti e spesso divertenti, con il tocco amorevole e tenero, veramente unico dei Kabbalisti.
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Libri Per Ragazzi
Libri Per Ragazzi Insieme per sempre: La storia di un mago che non voleva stare da solo
(Ancora non disponibile in italiano) Come tutte le buone storie per ragazzi, Insieme per sempre trascende i limiti di età, cultura ed educazione. Qui l’autore ci dice che essere pazienti e sopportare le prove che incontreremo nel corso della vita, ci farà diventare più forti, più coraggiosi e più saggi. In questa calda, tenera storia, Michael Laitman condivide con bambini e genitori alcune delle gemme e delle meraviglie del mondo spirituale. La saggezza della Kabbalah è piena di storie avvincenti, Insieme per sempre è un altro dono di questa eterna sorgente di saggezza, le cui lezioni rendono le nostre vite più ricche, più semplici e molto più appaganti. I Miracoli possono accadere: Racconti per ragazzi e non solo
(Ancora non disponibile in italiano) “I Miracoli possono accadere”, “Principessa Peonia” e “Mary e i Colori” sono solo tre delle dieci belle storie per bambini di età dai 3 ai 10 anni. Scritti soprattutto per i bambini, questi brevi racconti trasmettono un unico messaggio di amore, unione e preoccupazione per tutti gli esseri viventi. Le illustrazioni esclusive sono state accuratamente realizzate per contribuire al messaggio generale del libro, un bambino che ascolta o legge una storia di questa raccolta sicuramente andrà a dormire sorridendo. 205
I Segreti del Libro Eterno
Il Baobab che ha aperto il suo cuore: e altri racconti sulla Natura per bambini
(Ancora non disponibile in italiano) Il Baobab che ha aperto il suo cuore è una raccolta di racconti per bambini, ma non solamente per loro. Le storie in questa raccolta sono state scritte con amore per la Natura, per la gente e in particolare con i bambini in mente. Tutte hanno in comune il desiderio di raccontare la storia della natura, di unione, connessione ed amore. La Kabbalah insegna che l’amore è la forza guida della natura, lo scopo della creazione. Le storie in questo libro lo trasmettono nel modo unico in cui la Kabbalah lo genera nei suoi studenti. La varietà degli autori e la diversità degli stili consente ad ogni lettore di trovare la sua storia preferita.
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Libri Per Principianti
Libri Per Principianti Uno scorcio di Luce: Le basi della saggezza della Kabbalah
(Ancora non disponibile in italiano) Uno scorcio di Luce: Le basi della saggezza della Kabbalah offre riflessioni scelte dal mare di saggezza contenuto nella saggezza della Kabbalah. Questo libro tocca argomenti come piacere, ego, amore, uomini e donne, globalizzazione, educazione, ecologia, Natura, percezione della realtà, Il Libro dello Zohar e spiritualità. Basta aprire il libro ovunque si voglia ed iniziare a leggere. Ogni capitolo contiene diverse sezioni che si combinano per formare un quadro completo. Questa raccolta servirà come “Uno scorcio di Luce”, una finestra sulle profonde emozioni e percezioni che possiamo raggiungere studiando la saggezza della Kabbalah. Le radici spirituali della Terra Santa (Ancora non disponibile in italiano) Le radici spirituali della Terra Santa vi porta in un meraviglioso viaggio attraverso la terra d’Israele. Appena si prendono immagini mozzafiato della terra santa, si rivela un altro livello dell’antico paese: le sue radici spirituali, il flusso e riflusso di forze che hanno modellato il paesaggio sinuoso, sacro per miliardi di persone nel mondo. Alla fine del libro troverete carte stradali d’Israele, per aiutarvi a localizzare ogni posto che visitate, sia con la mente che con il corpo, insieme ad altri dettagli sui progenitori che hanno reso questa terra il punto focale del pianeta intero. 207
I Segreti del Libro Eterno
Kabbalah in tempi di crisi: Titolo in Inglese Egoism vs Altruism Come la società può trasformare l’egoismo in beneficio reciproco
Urra Edizioni Kabbalah in tempi di Crisi presenta una nuova prospettiva sulle sfide del mondo, considerandole conseguenze necessarie del crescente egoismo umano, invece che una serie di errori. In questo spirito il libro suggerisce come usare il nostro ego a beneficio della società, senza cercare di reprimerlo. ...Affermando che il futuro della società dipenda dalla collaborazione di persone che lavorano insieme per la società, affermando che gran parte del degrado della società negli ultimi decenni sia stato il risultato di narcisismo e avidità, Egoismo contro Altruismo è una lettura curiosa e consigliata. James A. Cox, Editor-in-Chief, Midwest Book Review
Una guida alla Saggezza nascosta della Kabbalah Belforte Edizioni Una guida alla Saggezza nascosta della Kabbalah è una luce e una guida di facile lettura per i principianti di Kabbalah, comprende tutto dalla storia della Kabbalah a come questa saggezza possa contribuire a risolvere la crisi mondiale. Il libro è diviso in tre parti: la parte 1 riguarda la storia, fatti e falsi miti sulla Kabbalah e introduce i suoi concetti chiave, la parte 2 ci dice tutto sui mondi spirituali e altre cose fantastiche come il significato delle lettere ed il potere della musica, la parte 3 riguarda l’applicazione della Kabbalah in un momento di crisi mondiale.
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Libri Per Principianti
La Kabbalah rivelata: Una guida per una vita più serena Urra Edizioni Questa è una guida di più facile e chiara lettura, per dare un significato al mondo circostante. Ognuno dei sei capitoli si concentra su un aspetto differente della Saggezza della Kabbalah, illuminando i suoi insegnamenti e spiegandoli usando vari esempi di vita quotidiana. I primi tre capitoli della Kabbalah rivelata spiegano perché il mondo sia in uno stato di crisi, quanto il nostro crescente desiderio stimoli sia il progresso che l’alienazione e perché il più grande deterrente per ottenere un cambiamento positivo sia radicato nella nostra anima. I capitoli da quattro a sei propongono una ricetta per un cambiamento positivo. In questi capitoli impariamo come possiamo usare la nostra anima per costruire una vita personale serena in armonia con tutta la Creazione. Saggezza meravigliosa (Ancora non disponibile in italiano) Questo libro propone un corso iniziale di Kabbalah. Come tutti i libri qui presentati Saggezza meravigliosa è basato unicamente su autentici insegnamenti tramandati dagli insegnanti Kabbalisti ai loro studenti durante migliaia di anni. Alla base del libro c’è una successione di lezioni che rivelano la natura della Saggezza della Kabbalah e spiegano come conseguirla. Questo libro è adatto a chiunque si chieda ‘Chi sono io realmente?’ e ‘Perché sono su questo pianeta?’
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La Coscienza della Kabbalah: La Luce guida del riempimento spirituale
(Ancora non disponibile in italiano) Un’introduzione particolare, personale e sbalorditiva ad una antica tradizione di saggezza. In questo libro, il Dott. Laitman offre una comprensione più profonda degli insegnamenti fondamentali della Kabbalah e di come si può usare la sua saggezza per chiarire il rapporto con gli altri ed il mondo circostante. Usando un linguaggio scientifico, ma anche poetico, egli affronta le più profonde questioni spirituali ed esistenziali. Questa guida unica, provocatoria sarà d’ispirazione e darà la forza di vedere oltre il mondo così com’è, oltre le limitazioni della vita quotidiana, per essere più vicini al Creatore e raggiungere nuove profondità dell’anima. La Kabbalah, la Scienza e il Significato della Vita (Ancora non disponibile in italiano) La scienza spiega i meccanismi che sostengono la vita, la Kabbalah spiega perché la vita esiste. La Kabbalah, la Scienza e il Significato della Vita unisce scienza e spiritualità in un dialogo avvincente che rivela il senso della vita. Per secoli i Kabbalisti hanno scritto che il mondo è una singola entità divisa in esseri separati. Oggi la fisica quantistica, la scienza d’avanguardia, afferma un concetto molto simile: che al livello fondamentale della materia, noi siamo letteralmente tutti un uno. La scienza afferma che la realtà è influenzata dall’osservatore che la esamina, e lo stesso fa la Kabbalah.
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Libri Per Principianti
Ma la Kabbalah fa un’asserzione perfino più audace: anche il Creatore, l’Artefice della realtà, è dentro l’osservatore. Questi concetti sconvolgenti ed altro ancora, sono eloquentemente introdotti in modo che ogni lettore nuovo alla Kabbalah o alla scienza possa comprenderli facilmente. Quindi, se siete curiosi di sapere perché siete qui, quale senso abbia la vita, cosa fare per essere più soddisfatti, questo libro è per voi. Dal Caos all’Armonia (Ancora non disponibile in italiano) Molti ricercatori e scienziati concordano che l’ego sia la causa dietro al pericoloso stato del mondo odierno. Questo libro innovativo del Dott. Laitman non solo dimostra che l’egoismo è stato la base di tutte le sofferenze nella storia umana, ma mostra anche come possiamo trasformare le difficoltà in piacere. Il libro contiene una chiara analisi dell’animo umano e dei suoi problemi e fornisce uno “schema” di ciò che serve per essere di nuovo felici. Dal Caos all’Armonia spiega come possiamo elevarci ad un nuovo livello di esistenza personale, sociale, nazionale ed internazionale. Incontrare la Kabbalah Titolo in inglese - Kabbalah for beginners Amrita Edizioni Incontrare la Kabbalah è un libro per tutti quelli che cercano risposte alle domande fondamentali della vita. Tutti vogliamo sapere perché siamo qui, perché si soffre e come possiamo fare per rendere la vita più gradevole. Le quattro parti di questo libro forniscono risposte attendibili a queste
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domande e anche spiegazioni chiare della sostanza della Kabbalah con la sua applicazione pratica. La prima parte tratta della scoperta della Saggezza della Kabbalah, come è stata sviluppata e poi celata fino ai nostri tempi. La seconda parte introduce il succo della Saggezza della Kabbalah, usando dieci semplici disegni per aiutarci a capire la struttura dei mondi spirituali e come si relazionano al nostro mondo. La terza parte rivela concetti cabalistici che sono in gran parte sconosciuti al pubblico, la parte quarta insiste sui metodi pratici che si possono acquisire per rendere le nostre vite migliori e più divertenti per noi ed i nostri figli.
Introduzione alla Saggezza della Kabbalah PSICHE 2 Edizioni Ci troviamo all’inizio di un processo nel cui stadio finale la Saggezza della Kabbalh occuperà un posto centrale nella vita di ogni persona nel mondo, come metodo per risolvere i problemi globali e personali sempre più gravosi. L’essenza della scoperta delle leggi della creazione, per ora a noi celate, ci condurrà alla rivelazione di una realtà diversa, che si chiarificherà in questo nostro mondo: una realtà spirituale, eterna ed integra la cui rivelazione è, allo stesso tempo, scopo dell’intero creato e scopo della vita dell’uomo. I kabbalisti scrivono che siamo giunti in una fase in cui tutta l’umanità è pronta per la rivelazione della realtà spirituale e quindi la Saggezza della Kabbalah si rivela al mondo dopo migliaia di anni di occultamento. Proprio perché tutto il creato ha un fine, nulla avviene per caso. 212
Livello Intermedio
Livello Intermedio L’Esperienza della Kabbalah (Ancora non disponibile in italiano) La profondità della saggezza rivelata nelle domande e risposte contenute in questo libro, porteranno i lettori a riflettere e meditare. Questo non è un libro da scorrere velocemente, ma piuttosto è da leggere con riflessione e attentamente. Con questo approccio, i lettori inizieranno a sperimentare un sensazione crescente di illuminazione mentre stanno semplicemente assimilando le risposte alle domande che ogni Kabbalista si pone durante il percorso. L’esperienza della Kabbalah è una guida dal passato al futuro poiché rivela situazioni che tutti gli studenti di Kabbalah sperimenteranno in qualche punto del loro viaggio. Per coloro che amano ogni momento della vita, questo libro offre ineguagliabili intuizioni sulla Saggezza eterna della Kabbalah. Il Sentiero della Kabbalah (Ancora non disponibile in italiano) Questo libro unico combina il materiale per principianti con i concetti e gli insegnamenti più avanzati. Se avete letto un libro o due di Laitman, riferirvi a questo libro sarà per voi molto semplice. Toccando concetti basilari come la percezione della realtà ed il Libero Arbitrio, Il Sentiero della Kabbalah scende più in profondità e si espande oltre lo scopo dei libri per principianti. La struttura dei mondi, ad esempio, è qui spiegata più dettagliatamente che nei libri per “veri” principianti. Viene anche descritta la radice spirituale di cose mondane come il calendario ebraico e le vacanze. 213
I Segreti del Libro Eterno
Livello Avanzato La Scienza della Kabbalah (Ancora non disponibile in italiano) Kabbalista e scienziato il Dott. Michael Laitman, PhD, ha concepito questo libro per introdurre i lettori al linguaggio e alla terminologia specifica dell’autentica Saggezza della Kabbalah. Qui il Dott. Laitman rivela la Kabbalah autentica in modo razionale e maturo. I lettori sono condotti gradualmente a comprendere il progetto logico dell’Universo e della vita in esso. La Scienza della Kabbalah, impareggiabile opera rivoluzionaria per la sua chiarezza, profondità e ricorso all’intelletto, consentirà ai lettori di avvicinarsi alle opere più tecniche di Baal HaSulam (Rabbi Yehuda Ashlag), come Lo Studio delle Dieci Sefirot e Il Libro dello Zohar. I lettori potranno apprezzare le risposte soddisfacenti agli enigmi della vita che solo la Kabbalah autentica fornisce. Attraversarte le pagine e preparatevi ad un viaggio sorprendente nei Mondi Superiori. Introduzione a Il Libro dello Zohar (Ancora non disponibile in italiano) Questo volume, insieme con La Scienza della Kabbalah, è la necessaria preparazione per coloro i quali desiderano comprendere il messaggio nascosto de Il Libro dello Zohar. Tra i molti argomenti utili trattati in questo testo, c’è un’introduzione al "linguaggio delle radici e dei rami", senza il quale le
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Livello Avanzato
storie nello Zohar sono mera favola e leggenda. Introduzione a Il Libro dello Zohar fornirà ai lettori gli strumenti necessari per comprendere la Kabbalah autentica come è stata originariamente concepita: come un mezzo per raggiungere i Mondi Superiori. Zohar – La Luce della Kabbalah – Titolo inglese - Zohar: annotazioni al commentario Ashlag
Urra Edizioni Il Libro dello Zohar è un’antica fonte di saggezza ed è la base di tutta la letteratura cabalistica. Fin dalla sua comparsa, è stato la fonte primaria, spesso l’unica, usata dai Kabbalisti. Scritto in un linguaggio unico e metaforico, Il Libro dello Zohar arricchisce la nostra comprensione della realtà e amplia la nostra visione del mondo. L’eccezionale commentario Sulam (La Scala) di Rav Yehuda Ashlag ci permette di cogliere i significati nascosti del testo per “salire” verso le lucide percezioni e le intuizioni che il libro suscita in coloro che lo studiano.
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Libri di Testo Shamati (Ho udito) (DI PROSSIMA EDIZIONE PER LA PSICHE 2) Le parole del Dott. Michael Laitman sul libro: “Tra tutti i testi e le note usate dal mio maestro Rav Baruch Shalom Halevi Ashlag (Rabash), c’era un quaderno speciale che portava sempre con sé. Questo quaderno conteneva le trascrizioni delle conversazioni con suo padre Rav Yehuda Leib Halevi Ashlag (Baal HaSulam), autore del commentario Sulam (La Scala) de Il Libro dello Zohar, del Lo studio delle dieci Sefirot (Commentario ai testi del Kabbalista Ari), e di molte altre opere sulla Kabbalah. “Non sentendosi bene, durante il Capodanno ebraico nel settembre del 1991, il Rabash mi chiamò al suo capezzale e mi diede un quaderno, sulla copertina c’era una sola parola Shamati (Ho udito). Porgendomi il quaderno egli disse ‘Prendilo e impara da questo’. Il mattino seguente, il mio maestro morì tra le mie braccia, lasciando me e molti altri suoi discepoli senza una guida nel mondo. Devoto al volere di Rabash di divulgare la Saggezza della Kabbalah, ho pubblicato il quaderno proprio come è stato scritto, conservando in tal modo i poteri di trasformazione del testo. Tra tutti i libri di Kabbalah, Shamati è una creazione unica e avvincente”.
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Libri di Testo
La Kabbalah per lo Studente (Ancora non disponibile in italiano) La Kabbalah per lo Studente contiene testi autentici di Rav Yehuda Ashlag, autore del Sulam (La Scala) commentario a Il Libro dello Zohar, di suo figlio e successore Rav Baruch Ashlag, e di altri grandi Kabbalisti. Offre inoltre illustrazioni che rappresentano accuratamente l'evoluzione dei Mondi Superiori come i Kabbalisti la possono sperimentare. Il libro contiene anche diversi saggi esplicativi che ci aiutano a capire i testi all'interno. In La Kabbalah per lo Studente, il Dott. Michael Laitman, PhD, assistente personale e primo studente di Rav Baruch Ashlag, ha elaborato tutti i testi che servono ad uno studente di Kabbalah per raggiungere i mondi spirituali. Nelle sue lezioni quotidiane, il Dott. Laitman basa il suo insegnamento su questi testi ispiratori, aiutando così principianti e veterani a comprendere meglio il sentiero spirituale che percorriamo nel meraviglioso viaggio verso i Mondi Superiori. Rabash: Gli Scritti Sociali (Ancora non disponibile in italiano) Rav Baruch Shalom HaLevi Ashlag (Rabash) ha svolto un ruolo rilevante nella storia della Kabbalah. Ci ha fornito l’ultimo collegamento necessario tra la Saggezza della Kabbalah e la nostra esperienza umana. Suo padre e maestro era il grande cabalista, Rav Yehuda Leib HaLevi Ashlag, conosciuto come Baal HaSulam per il suo Sulam (La Scala) commentario de Il Libro dello Zohar.
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Eppure, se non fosse per i saggi di Rabash, gli sforzi di suo padre per divulgare la Saggezza della Kabbalah a tutti sarebbero stati vani. Senza questi saggi, veramente pochi sarebbero in grado di raggiungere la realizzazione spirituale che Baal HaSulam così disperatamente voleva che noi ottenessimo. Gli scritti in questo libro non sono solo da leggere, sono più come la guida di un utente esperienziale. È molto importante lavorare su di essi per vedere quello che realmente contengono. Il lettore dovrebbe cercare di metterli in pratica per vivere le emozioni che Rabash descrive così magistralmente. Ha sempre raccomandato ai suoi studenti di riassumere gli articoli, di tradurli ed applicarli nel gruppo. Fare questo significa scoprire il potere degli scritti di Rabash. Perle di Saggezza: parole dei grandi Kabbalisti di tutte le generazioni
(Ancora non disponibile in italiano) Durante i millenni, i Kabbalisti ci hanno lasciato in eredità numerosi scritti. Nelle loro composizioni hanno concepito un metodo strutturato che può condurre, passo dopo passo, fino ad un mondo di eternità e completezza. Perle di Saggezza è una raccolta di brani selezionati, gli scritti di grandi kabbalisti di tutte le generazioni, con particolare attenzione agli scritti di Rav Yehuda Leib HaLevi Ashlag (Baal HaSulam), autore del Sulam (La Scala) commentario de Il Libro dello Zohar. Le sezioni sono organizzate per argomenti, per fornire la visuale più ampia possibile su ogni argomento. Questo libro è un’utile guida per qualsiasi persona che desideri avanzare spiritualmente. 218
Libri di Testo
Sia la Luce: estratti selezionati da Il Libro dello Zohar (Ancora non disponibile in italiano) Il Libro dello Zohar contiene tutti i segreti della Creazione, ma fino ai tempi recenti la Saggezza della Kabbalah è stata chiusa da mille serrature. Grazie al lavoro di Rav Yehuda Ashlag (1884-1954), l’ultimo grande Kabbalista, Il Libro dello Zohar oggi è stato rivelato per spingere l’umanità verso il suo grado successivo. Sia la Luce contiene estratti selezionati della serie Lo Zohar per tutti, un’edizione raffinata de Il Libro dello Zohar con il commentario Sulam, Ogni pezzo è stato scelto con cura per la sua bellezza e profondità e per la sua capacità di trasportare il lettore dentro Il Libro dello Zohar e ottenere il massimo dall’esperienza di lettura. Dato che Il Libro dello Zohar parla della rete intricata che collega tutte le anime, immergersi nelle sue parole attira la forza speciale che esiste in questo stato di unione, dove siamo tutti connessi.
Contatti
Per contattare l’associazione Bnei Baruch: e-mail:
[email protected] Sito web: www.kabbalah.it
Ringraziamenti
La piu sentita gratitudine va riconosciuta per il contributo dato alla realizzazione di quest’opera ai: Traduttori: Angiolino Donati e Nadia Bedini Revisore: Giulia Malacarne Excutive editor: Loredana Losito 219
PUBBLICAZIONI PSICHE 2 Introduzione allaSaggezza della Kabbalah
Ci troviamo all’inizio di un processo nel cui stadio finale la Saggezza della Kabbalh occuperà un posto centrale nella vita di ogni persona nel mondo, come metodo per risolvere i problemi globali e personali sempre più gravosi. Il motivo di quanto affermato risiede nell’essenza della Saggezza della Kabbalah: essa è la scienza che indaga le leggi che governano l’intero creato, leggi nascoste, e proprio perché sconosciute, causa di contrasti che innescano reazioni avverse e negative. L’essenza della scoperta delle leggi della creazione, per ora a noi celate, ci condurrà alla rivelazione di una realtà diversa, che si chiarificherà in questo nostro mondo: una realtà spirituale, eterna ed integra la cui rivelazione è, allo stesso tempo, scopo dell’intero creato e scopo della vita dell’uomo. I kabbalisti scrivono che siamo giunti in una fase in cui tutta l’umanità è pronta per la rivelazione della realtà spirituale e quindi la Saggezza della Kabbalah si rivela al mondo dopo migliaia di anni di occultamento. Proprio perché tutto il creato ha un fine, nulla avviene per caso. I Edizione: Luglio 2014 Autore: Michael Laitman Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 35,00 ISBN: 978-88-88611-73-0 Pagine: 496
I segreti dell'Alfabeto Ebraico
Comparazione e formazione delle lettere.
La particolarità di questa ricerca è basata sul parallelismo tra l’alfabeto ebraico, il fenicio ed i geroglifici egizi, e sull’analisi della composizione delle lettere ebraiche, formate, in alcuni casi, da più caratteri. L’autrice spiega in modo semplice e basico il significato di ciascuna lettera, la sua derivazione simbolica dal fenicio e dall’egizio e la sua composizione grafica. Ciò permette di addentrarsi in modo estremamente preciso e dettagliato in ogni archetipo, tanto da poter trarre da ognuno di essi un insegnamento talmente pregnante da poter far cambiare lo stato di consapevolezza e di coscienza di chi si appresta ad una lettura attenta precisa e consecutiva. Questo libro, offre poi uno spunto Iniziatico, pur non volendo essere dogmatico o religioso, ma aperto ad un confronto di diverse realtà e culture. I Edizione: Novembre 2012 Autore: Marina Busetto Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 20,00 ISBN: 978-88-88611-63-1 Pagine: 192
Il Libro dell’Angelo Raziel. Sepher Raziel ha’Malach.
Secondo la leggenda ebraica, il Sepher Raziel era stato consegnato ad Adamo nel Giardino dell’Eden. Gli era stato donato dalla mano di Dio, che aveva utilizzato come intermediario l’angelo Raziel. Si può perciò considerare questo come il primo libro mai stato scritto. Il testo è un compendio approfondito della tradizione magica ebraica, e molto probabilmente la fonte originale di molta letteratura tradizionale sulla gerarchia degli angeli, sull’astrologia, sulla cabala e sulla Ghematria. Il Sepher Raziel ha-Malakh comprende inoltre materiale di carattere astronomico, astrologico e gematrico, oltre a talismani magici di vario genere. Steve Savedow ha fornito dettagli riguardanti la storia, le citazioni bibliografiche e il lignaggio che hanno caratterizzato questo celebre lavoro, e la traduzione di questa versione inglese contemporanea è una pietra miliare per tutti gli studiosi di magia e dell'antica tradizione ebraica. I Edizione: Ottobre 2011 Autore: A cura di Steve Savedow Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 28,00 ISBN: 978-88-88611-52-5 Pagine: 320
I Tarocchi e l’Albero della Vita.
Una Via cabalistica, astrologica ed esoterica alla comprensione degli Archetipi.
L’intento che anima questo lavoro è quello di offrire, per quanto possibile, una visuale originale, meno scontata – e sicuramente poco ortodossa – sulle strette connessioni, elaborate nel mondo esoterico, tra il simbolismo dei Tarocchi e quello dell’Albero della Vita, cuore e centro di quell’ambito della mistica ebraica noto come Cabala. I Simboli, come i Miti, descrivono il cammino dell’autotrasformazione, per questo si collocano fuori dal Tempo, e restano attuali ed attuabili in ogni istante della Storia, a disposizione del “cercatore d’oro spirituale”. È il potenziale inespresso di ogni coscienza a rendere vivi, pratici ed utili i simboli, perché è la coscienza stessa ad averli emanati, come matrice del linguaggio archetipico. In questo testo l’autore si propone di rielaborare il significato degli archetipi dei Tarocchi secondo una prospettiva più ampia che percorre i sentieri cabalistici, astrologici ed esoterici. I Edizione: Dicembre 2010 Autore: Claudio Marucchi Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21 Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 28,00 ISBN: 978-88-88611-23-5 Pagine: 432
Kabbalah e laMagia degli Angeli
Utilizzando gli insegnamenti e la saggezza della Kabbalah possiamo colmare le distanze infinite che si frappongono tra il nostro mondo materiale ed i reami divini dove risiedono gli angeli. Nel libro “Kabbalah e la Magia degli Angeli”, la rinomata autrice Migene Gonzàles-Wippler ci permette di avvicinarci, ed approfondire, le nostre conoscenze sugli angeli nel contesto della Kabbalah, il complesso sistema mistico alla base della religione e della spiritualità occidentale. Fornendo una completa introduzione ai concetti base della Kabbalah, l’Autrice ci mostra come applicarli per relazionarci con numerosi angeli, per contattarli e lavorare con loro; da semplici preghiere e rituali magici a complete invocazioni kabbalistiche. Potrai scoprire come gli angeli operano nella tua vita, e come visualizzarli per lavorare con loro. Nel testo sono elencati numerosi angeli con le loro descrizioni complete così che il lettore possa sapere esattamente con quale angelo lavorare per raggiungere ogni obiettivo o realizzare i suoi desideri. Ideale per chi vuole approcciarsi al mondo della Kabbalah e per tutti coloro che vogliono approfondire lo studio della Magia Angelica. I Edizione: Aprile 2014 Formato: Brossura cucito a filo refe 15x21 Collana: la saggezza della Cabalà Argomento: Misticismo ISBN: 978-88-8611-72-3 Pagine: 304 Prezzo: 26,00 euro IVA inclusa
DNA Ebraico
Connessione tra scienza e kabbalah
Stiamo vivendo un’epoca straordinaria; stiamo varcando la soglia della più grande rivoluzione della storia: l’incontro fra la scienza e la mistica. Queste due dimensioni dell’esistenza fino ad ora erano considerate diametralmente opposte ed inconciliabili. Oggi scopriamo che le più recenti scoperte della scienza, della fisica quantistica, dell’astronomia, della biochimica e della genetica, non solo mostrano una sorprendente corrispondenza con i concetti esoterici dell’antica Kabbalah ebraica, ma che, interagendo con essa, ci possono dare accesso a nuove dimensioni di comprensione dell’universo e farci varcare nuove soglie di conoscenza cosmica che rivoluzioneranno completamente la nostra vita: la struttura fisica del Testo Sacro ricalca la struttura del genoma umano, e la codificazione del genoma umano, a sua volta, rivela una sorprendente conformità con i codici esoterici tramandatici dai Maestri della tradizione ebraica. I Edizione: Maggio 2011 Formato: 15 x 21 cm Rilegatura: brossura cucito a filo refe Collana: la saggezza della Cabalà Argomento: Misticismo ISBN: 978-88-88611-51-8 Pagine: 400 Prezzo: 28,00 euro IVA inclusa
Introduzione alla Cabalà
La Centralità della Cabalà tra i ricercatori dello Spirito è sempre più sentita. Ponte tra Oriente ed Occidente, la saggezza esoterica di questa tradizione soddisfa il bisogno di equilibrio e di integrazione tra gli opposti. In questa raccolta di saggi, il professor Nadav Crivelli presenta con grande capacità sintetica i punti introduttivi della Cabalà: l’Albero della Vita; le Dieci Sefirot; le Lettere dell'Alef Beit, i Mondi e le Anime, i Nomi di Dio, i concetti chiave della cosmogonia, la relazione uomo-donna e gli elementi della cultura cabalistica che si possono integrare nella vita quotidiana. Adatto a chi si avvicina per la prima volta all’argomento, ma anche ai più esperti, il libro si propone di trasmettere le nozioni della Cabalà classica dei grandi maestri del passato e del presente. I Edizione: Ottobre 2008 Autore: Nadav Hadar Crivelli Formato: Brossura cucito a filo refe 15 x 21 cm Collana: la saggezza della Cabalà Prezzo: € 28,00 ISBN: 978-88-88611-23-5 Pagine: 416
La Via Regale.
Viaggio attraverso le Sefirot dell’Albero della Vita.
Questo volume porterà il lettore a compiere un viaggio veramente affascinante. Il tragitto si svolge attraverso le Luci e i Sentieri dell’Albero della Vita, quel meraviglioso insieme di insegnamenti che la Cabalà offre sul come connetterci con le nostre più vere radici. Descrivendo nei dettagli le caratteristiche delle sue Sefirot, il volume integra vari aspetti della Conoscenza: visione esoterica, scienza moderna, psicologia, tradizione biblica classica. Il viaggio inizia dal basso, dal Regno, dall’auto-governo, e risale il tracciato delle Sfere di Luce, fino all’indescrivibile perfezione della Corona. L’Albero della Vita non è più quel qualcosa che D-o ha proibito ad Adamo ed Eva dopo il peccato, bensì è la medicina essenziale, insostituibile, per guarire dalla nostra mortalità. Come tutto ciò che è vivo, l’Albero della Vita cresce. In questo libro, uno dei culmini del nostro viaggio, è Da’at, la Conoscenza. Essa non indica più il frutto proibito, bensì diventa il cuore stesso dell’albero del retto consiglio. I Edizione: Novembre 2009 Autore: Nadav Hadar Crivelli Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21 Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 22,00 ISBN: 978-88-88611-36-5 Pagine: 256
Lo Zodiaco Interiore.
L'Astrologia Cabalistica del Libro della Formazione.
Il presente trattato considera l’Astrologia secondo la tradizione ebraica. In un brano molto importante del Talmud i saggi affermano che è un precetto per l’uomo dotato ed intelligente l’occuparsi di astronomia ed astrologia, poiché Dio stesso ha creato le stelle ed i pianeti con i loro movimenti e cicli affinché gli uomini li osservassero e analizzassero. Ogni simbolo utilizzato in Astrologia affonda le proprie radici nella sapienza esoterica e porta con sé profondi insegnamenti. La parola “astro” e la parola “esoterico” provengono dalla stessa radice: l’ebraico seter (Samekh-Tav-Resh), che significa “segreto”, “misterioso”. Il Sefer Yetzirà, Il Libro della Formazione, si occupa della connessione tra le lettere dell’alfabeto ebraico, segni zodiacali e pianeti. Ogni lettera è un complesso di caratteristiche e di proprietà, quando esse sono applicate ai loro corrispettivi zodiacali è possibile approfondire ed arricchire la conoscenza di quest’ultimi con doviziadi nuovi particolari. I Edizione: Novembre 2011 Autore: Nadav Hadar Crivelli Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21 Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: €29,00 ISBN: 978-88-88611-54-9 Pagine: 384
I Numeri del Segreto. e
Manuale di Ghematria Numerologia Cabalistica.
I segreti della lingua ebraica sono numerosi e profondi e di essi si occupa la Cabalà, l’ermeneutica mistica ed esoterica della Torà. Le Scritture ebraiche contengono una molteplicità di livelli diversi di significati, oltre a quello letterale ed immediato, per decifrare i quali è necessario conoscere determinate chiavi e tecniche. Questo libro tratta di una di queste varietà di sistemi: la Ghematria che è la spiegazione del significato numerologico delle parole scritte in lingua ebraica ed uno dei metodi di analisi utilizzati per lo studio e la pratica spirituale della Cabalà. I Edizione: Marzo 2011 Autore: Nadav Hadar Crivelli Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21 Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 27,00 ISBN: 978-88-88611-48-8 Pagine: 352
I Settantadue Nomi di Dio. Il Segreto del Nome.
L’opera di Nadav Hadar Crivelli dedicata al complesso argomento dei 72 Nomi di D-o si distingue dalle opere già presenti su questo diffuso argomento in quanto ogni sequenzabase di tre lettere viene trattata come un vero e proprio Nome di D-o e non come se fosse il nome di un Angelo. Molte scuole cabalistiche aggiungevano una desinenza (El o Yah) ad ogni Nome e lo trattavano come se fosse un Angelo. Per la Cabalà, ognuna di queste 72 sequenze di tre lettere è un vero e proprio Nome di D-o, a tutti gli effetti. Per ognuno dei 72 Nomi vengono fornite spiegazioni sia di natura metafisica che terapeutica e cerimoniale. Queste si basano su antichi testi di Cabalà, il principale dei quali è Shorashei Ha-Shmot, di Rabbi Moshè Zakuto, uno dei più qualificati conoscitori dell’argomento, di ogni tempo e luogo. Il Shorashei Shmot non è disponibile in nessun altra lingua al di fuori dell’ebraico originale. Inoltre, per ognuno dei Nomi si riporta una parte di quanto detto a proposito dal famoso ma enigmatico Sefer Raziel ha Malakh, il Libro dell’angelo Raziel. I Edizione: Marzo 2012 Autore: Nadav Hadar Crivelli Formato: Brossura cucito a filo refe cm 15x21 Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 32,00 ISBN: 978-88-88611-56-3 Pagine: 480
La Via dell'Amore.
Questo libro si propone d’essere d’aiuto e di contributo a tutti coloro che, uomini o donne, stanno cercando di crescere, da soli o insieme, lungo la via che unisce l’Amore umano all’Amore Divino. Il progetto è quello di unire orizzontalità e verticalità, portandole ad un’interazione piena, piacevole e potente. Amore umano ed Amore Divino: due termini e basta? Affatto. Intendiamo due tipi d’amore che gli esseri umani provano l’uno per l’altro. Questa opera desidera mostrare come il rapporto uomodonna non sia solo la più piacevole ed appagante delle esperienze possibili, ma sia d’importanza fondamentale ai fini della trasformazione qualitativa dell’umanità. Ogni volta e in ogni luogo in cui un uomo ed una donna riescono ad andare d’accordo, e a vivere il loro sentimento in pace e armonia, essi portano una goccia di redenzione nel mondo… I Edizione: Febbraio 2013 Autore: Nadav Hadar Crivelli Formato: Brossura cucito a filo refe 15x21 cm Collana: La saggezza della Cabalà Prezzo: € 28,00 ISBN: 978-88-88611-64-8 Pagine: 240
Questo volume è stato stampato presso: Universal Book Srl. Rende (Cs) Finito di stampare: Aprile 2015 Stampato in Italia - Printed in Italy