GULLIVER’S TRAVELS “Gulliver’s travels” was printed in London in 1726, though most of it was certainly written in the years 1721-1725. It consists of four books, each dealing with the various adventures of the ship’s surgeon Lemuel Gulliver, illustrated by maps of the places he visited. Book 1: Gulliver sails from Bristol on 4th May 1699; after six months his ship is wrecked somewhere in the South Pacific and he is cast upon the shore of Lilliput where he falls asleep. The inhabitants of the land, the Lilliputians, who are only six inches tall, carry his huge body to the capital and house him in an unused temple. Gulliver gradually learns their language, their customs and institutions, and gains the favour of the king. After many amusing experiences, he manages to return to England. Book 2: On 20th June 1702 Gulliver sails for India, but finds himself in Brobdingnag, a country Swift located in Alaska. Here the natives are giants twelve times as tall as Gulliver. His size causes him many misadventures: he is nearly trampled (calpestato) to death, he must escape from rats as big as lions and wasps [waspz] (vespe) as big as birds. Taken in by a farmer he is later sold to the Queen and finally becomes the King’s pet. The King enjoys talking to him about the system of government in England and Europe. One day Gulliver’s cage is lifted up by a huge bird and dropped in the middle of the Ocean. He is rescued by a ship and returns to England. Book 3: This time Gulliver’s ship is attacked by pirates who set him adrift on a small boat. He finds himself on the flying island of Laputa, whose inhabitants are absent-minded astronomers, philosophers and scientists. Gulliver visits their capital, Lagado, and its academy (The Royal Society ?), where absurd experiments are carried out, like extracting sunbeams from cucumbers, or turning human excrements into food. The most unhappy of the people he meets are those who were born immortal, since immortality does not imply being young forever. The island drops Gulliver on Japan, and he manages to go back to England. Book 4: Gulliver’s last voyage leads him to the island inhabited by the Houynhnhms, horses endowed with reason that rule over the Yahoos, a vile species of animals resembling human beings. Gulliver admires the superiority of the Houynhnhms and is ashamed of his similarity with the Yahoos. When the horses banish him, he builds a canoe and leaves for England. Once back in civilization, he joins his wife and children but cannot stand their smell of humanness. He therefore goes to live in a stable, among the animals that remind him of the nobility of the Houynhnhms. INTERPRETATIONS
Gulliver’s Travels has for a long time been considered a children’s classic because of the wonderfully absurd imagination of its images and the simplicity of its prose. But its dense mixture of fantasy , political satire and moral fable [ei] render it a highly complex work and there has been much debate among literary critics in the centuries after its publication as to what Swift’s intentions in writing it actually were. Many have regarded it as a misanthropic book, a vicious attack on the human race as a whole. The book’s defenders, on the other hand, say that the book is a satire of man’s hypocrisy, vanity and cruelty, his small-mindedness and absurd pretensions. According to this last scheme, the diminutive Lilliputians, although a well-organised society, can be seen to represent cruelty, pettiness and provincialism (arguably [si può dire] the way Swift saw the England of his time); moreover, the giants of Brobdingnag represent human vanity and self-love: Gulliver’s descriptions of their bodies (which to him are enormous) reveal a mixture of fascination, disgust and repulsion towards the human body, which may be seen as an obstacle to spiritual growth; also the Laputans of the third book can be seen as a parody of the pretensions of abstract intellectual thinking , which has no connection to reality (the island flies above the ground). Finally, the land of the Houyhnhnms, where horses rule over a bestial sub-human race (Yahoos), is one of the best example of Swiftian satire. We are made to see Gulliver from the perspective of the horses whose only experience of the human race is with the savage Yahoos. Gulliver tries to convince them that his own race is not at all like the Yahoos, but from the horses’ point of view, the picture he portrays of the violent and vicious society he comes from merely confirms that, underneath the masquerade of civilization, humans are indeed just like the Yahoos – only more sophisticated in their barbarism.
Parte I – Lilliput
(5 maggio, 1699 — 13 aprile, 1702)
Il libro si apre con un breve preambolo nel quale Gulliver si presenta, come d'uso nei libri dell'epoca, e fornisce un breve sunto della sua vita e degli avvenimenti precedenti ai suoi viaggi. Sappiamo dunque che si tratta di una persona di mezza età, di classe borghese, versato nella medicina e nella conoscenza delle lingue, con una grande passione per i viaggi, il che capita decisamente a proposito. Il primo viaggio viene intrapreso dal protagonista poiché egli non riesce a supportare la sua famiglia con la sua carriera di medico e dunque decide di imbarcarsi su una nave come chirurgo di bordo. Salpato da Bristol il 4 maggio 1699, naufraga su una terra sconosciuta, dopo 6 mesi di navigazione, a causa di una tempesta. Al suo risveglio si trova prigioniero di una razza di uomini alti 6 pollici (circa 15 centimetri) , abitanti le isole vicine di Lilliput e Blefuscu (che l'analisi critica identifica, rispettivamente, come allegorie dell'Inghilterra e della Francia del tempo), divise sino al fratricidio da un'annosa e irresolubile controversia sul modo più corretto di rompere le uova, se dalla parte più grossa o da quella più piccola (allegoria delle dispute religiose tra cattolici e anglicani). Dopo aver dimostrato la propria disposizione pacifica e giurato fedeltà all'Imperatore, a Gulliver vengono offerti alloggio e sostentamento e viene accolto a Corte. Le sue osservazioni sulla corte di Lilliput (modellata su quella di Giorgio I) mettono in ridicolo le lotte tra le varie fazioni, rappresentate dalla rivalità tra 'tacchi alti' e 'tacchi bassi' (i partiti Whig e Tory), gli intrighi di corte, i metodi con cui viene conquistato il potere e la fiducia del sovrano, insistendo sulla corruzione dei tempi presenti rispetto a un luminoso passato. Pur avendo aiutato i Lillipuziani a sconfiggere Blefuscu trascinando in porto l'intera flotta nemica, Gulliver rifiuta di aiutarli a ridurre in schiavitù il popolo vicino. Questo episodio palesa l'ingratitudine dei sovrani e particolarmente dell'Imperatrice, sua nemica giurata dal momento in cui Gulliver ha salvato il Palazzo da un incendio con la propria urina. Lo scatenarsi di congiure di palazzo (nelle quali si continuano a ritrovare paralleli con la storia personale di Swift) fa sì che Gulliver venga dichiarato un traditore e condannato all'accecamento, che nelle intenzioni dei suoi rivali dovrà essere seguito da una lenta agonia per fame. Avvertito da un cortigiano fedele, Gulliver anticipa una visita presso i sovrani di Blefuscu per sfuggire alla sentenza prima che venga ufficialmente annunciata. Mentre la notizia giunge a Blefuscu, la fortuna vuole che una scialuppa di dimensioni adatte a Gulliver arrivi sulle coste dell'isola e gli consenta di fare ritorno a casa.
Parte II - Brobdingnag (20 giugno, 1702 — 3 giugno, 1706) Tornato in mare, nel corso dell'esplorazione di un Paese sconosciuto Gulliver viene abbandonato dai suoi compagni e ritrovato da un contadino alto circa 22 m (la scala di Lilliput è 1:12, quella di Brobdingnag è simmetrica, 12:1). Questi lo esibisce a pagamento come attrazione da circo, finché non viene notato dalla Regina che lo chiama al suo servizio come divertimento di Corte. Tra varie avventure (tra cui la lotta con vespe giganti e una gita sui tetti in mano a una scimmia dispettosa) Gulliver discute con il Re dello stato delle cose e dei governi in Europa, non riuscendo però a suscitare una buona impressione. Il re comunque, accentua il carattere crudele degli uomini della terra di Gulliver che si ostinano a uccidere uomini e a fare guerre per motivi "futili". Nel corso di un viaggio al mare, la sua 'scatola da viaggio' viene ghermita da un'aquila
gigante e quindi abbandonata in mare. Gulliver viene quindi salvato da una nave di passaggio e ritorna per la seconda volta in Inghilterra.
Parte III - Laputa, Balnibarbi, Glubbdubdrib, Luggnagg e il Giappone (5 agosto, 1706 — 16 aprile, 1710) L'inquietudine lo spinge a partire di nuovo e, attaccato dai pirati, finisce nell'isola di Laputa, una terra volante che fluttua nell'aria salvo schiantarsi sulla terra per distruggere i focolai di rivolta che si verificano sulla terraferma. Qui tutti si dedicano solo alla musica e alla matematica, ma sono incapaci di applicare queste discipline a fini pratici. Gulliver é portato a Balnibarbi, dove aspetta un commerciante olandese che lo porterà in Giappone e da qui in Inghilterra. In questa terra vede il mondo portato alla rovina dall’inseguimento della scienza senza badare ai suoi risvolti pratici (il che costituisce una critica alla Royal Society). Discute di storia con i fantasmi dei personaggi storici famosi, e incontra i struldbrugs, degli sfortunati che sono immortali e molto vecchi. L’immortalità viene qui descritta come una condanna, invece che come una fortuna.
Parte IV - Gli Houyhnhnms (7 settembre, 1710 – 5 dicembre, 1715) L'ultimo viaggio porta Gulliver nel mondo dei cavalli razionali, gli Houyhnhnms, esseri saggi che hanno sviluppato un sofisticato metodo di comunicazione ma non conoscono il significato di parole come vero e falso, e non concepiscono il concetto di guerra e di violenza. Unico difetto delle loro terre è la presenza di esseri brutali che camminano su due gambe invece che su quattro: gli Yahoos, del tutto simili agli esseri umani. Essi sono così disprezzati che gli Houyhnhnms aggiungono la parola Yahoo alla fine delle altre parole quando vogliono dare loro un'accezione negativa. Gulliver prova vergogna verso il genere umano vedendo quegli individui abbandonati alla loro brutalità e, riconoscendo la superiorità degli Houyhnhnms, desidera vivere con loro per apprendere ciò che conoscono, ma il Concilio Supremo degli Houyhnhnms lo rifiuta, poiché a loro avviso la brutalità Yahoos sarebbe venuta prima o poi allo scoperto, costituendo un grave danno per i loro popolo. Così Gulliver, una volta esiliato, si costruisce una barca per potere tornare in Inghilterra e, una volta tornato a casa, seppur felice di rincontrare sua moglie e i suoi figli, non riesce a sopportare l'odore della razza umana. Impiegherà degli anni per permettere a sua moglie di mangiare nella sua stessa stanza, però sarà comunque vietato ai suoi familiari prenderlo per mano. Apprezza molto la compagnia dello stalliere e il recarsi presso la sua stalla, per percepire nuovamente la vicinanza degli Houyhnhnms.
Trama Parte I - Lilliput Il romanzo si apre con un breve preambolo nel quale Gulliver si presenta, come d'uso nei libri dell'epoca, e fornisce un breve sunto della sua vita e degli avvenimenti precedenti ai suoi viaggi. Sappiamo dunque che si tratta di una persona di mezza età, di classe borghese, versato nella medicina e nella conoscenza delle lingue, con una grande passione per i viaggi. Il primo viaggio viene intrapreso dal protagonista per mancanza di denaro, quindi decide di imbarcarsi su una nave come chirurgo di bordo. Salpato dal porto di Bristol il 4 maggio 1699, naufraga a causa di un terribile temporale su una terra sconosciuta agli uomini, dopo sette mesi di navigazione. Al suo risveglio si trova legato da uomini alti circa 15 centimetri, abitanti delle isole vicine di Lilliput e Blefuscu (che l'analisi critica identifica, rispettivamente, come allegorie
dell'Inghilterra e della Francia del tempo), divise fino al fratricidio da un'annosa e irresolubile controversia sul modo più corretto di rompere le uova, se dalla parte più grossa o da quella più piccola (allegoria delle dispute religiose tra cattolici e anglicani). Dopo aver dimostrato di essere un uomo pacifico (venuto in pace) e dopo aver giurato fedeltà all'Imperatore, Gulliver viene accolto nel grande palazzo e gli vengono offerti alloggio e cibo. Le sue osservazioni sulla corte dei Lilliput (modellata su quella di Giorgio I) mettono in ridicolo le lotte tra le varie fazioni, rappresentate dalla rivalità tra "tacchi alti" e "tacchi bassi" (i partiti Whig e Tory), gli intrighi di corte, i metodi con cui viene conquistato il potere e la fiducia del sovrano, insistendo sulla corruzione dei tempi presenti rispetto a un luminoso passato. Nonostante aiuti i Lillipuziani a sconfiggere Blefuscu, Gulliver si rifiuta di aiutarli ancora una volta a rendere schiavi il popolo vicino. Dopo questo episodio, i sovrani lo considerano ingrato, specialmente l'Imperatrice, sua nemica dal momento in cui Gulliver aveva salvato il Palazzo da un incendio con la propria urina. Lo scatenarsi di congiure di palazzo (nelle quali si continuano a ritrovare paralleli con la storia personale di Swift) fa sì che Gulliver venga dichiarato un traditore e condannato a una lenta agonia per fame. Avvertito di ciò, Gulliver decide di fare una visita presso i sovrani di Blefuscu per sfuggire alla sentenza prima che venga annunciata. Mentre la notizia giunge a Blefuscu, Gulliver decide di imbarcarsi su una nave di passaggio con la speranza di ritornare a casa. 5 maggio, 1699 — 13 aprile, 1702
Parte II - Brobdingnag In seguito Gulliver viene abbandonato dalla nave e viene ritrovato da un gigantesco contadino di circa 22 m (la scala di Lilliput è 1:12, quella di Brobdingnag è simmetrica, 12:1). Questo lo esibisce come fenomeno da circo facendo così molto denaro, finché la Regina, lo convoca a Palazzo. Tra le sue avventure più note vi è la lotta contro le vespe giganti che lui, in condizioni piccolissime, teme molto. In seguito Gulliver visita il Palazzo e in questo modo conosce l'imperatore, con il quale parla di armenti molto sofisticati. Nel corso di un viaggio al mare, la sua 'scatola da viaggio' viene ghermita da un'aquila gigante e quindi abbandonata in mare. Gulliver si tuffa in mare e viene salvato da una nave di passaggio che lo riporta per la seconda volta in Inghilterra. 20 giugno 1702 - 3 giugno 1706
Parte III - Laputa, Balnibarbi, Glubbdubdrib, Luggnagg e il Giappone Tornato in Inghilterra decide di partire con la nave di un suo vecchio amico comandante, la Hopewell, diretta verso le Indie Orientali. La nave successivamente verrà attaccata da pirati olandesi i quali lo getteranno in mare. Quando si sveglia si ritrova su una terra fluttuante: Laputa. I suoi abitanti si dedicano esclusivamente alla musica e alla matematica, ma sono incapaci di applicare queste discipline a fini pratici. Gulliver viene portato poi a Balnibarbi da dove, in compagnia di un commerciante olandese, andrà in Giappone e da qui nuovamente in Inghilterra. In questa terra vede il mondo portato alla rovina della scienza che non si preoccupa di badare ai propri risvolti pratici (il che costituisce una critica alla Royal Society). Discute di storia con i fantasmi dei personaggi storici più famosi, come
Giulio Cesare, e incntra gli struldbrugs, degli sfortunati che sono vecchissimi e reietti, anche se immortali. L'immortalità viene qui descritta come una condanna, invece che come una fortuna. 5 agosto, 1706 — 16 aprile, 1710
Parte IV - Gli Houyhnhnms Il quarto ed ultimo viaggio porta Gulliver nel mondo dei cavalli razionali: gli Houyhnhnms, esseri saggi e molto intelligenti che hanno sviluppato un sofisticato metodo di comunicazione. Essi sono identici ai cavalli però dotati di parola e cervello che usano anche più degli umani. Le loro terre sono ben curate, anche se hanno un unico difetto: ospitano degli esseri brutali, che camminano su due gambe al posto di quattro:Yahoos, uguali e identici di aspetto fisico agli esseri umani, anche se abbrutiti e degenerati, in particolare nei movimenti (il modo di Gulliver di camminare sempre e solo sulle "zampe" posteriori viene considerato dal suo padrone Houyhnhnm una pericolosa affezione). Essi sono così disprezzati che gli Houyhnhnms aggiungono la parola Yahoo alla fine delle altre parole quando vogliono dare loro un'accezione negativa. Dopo averli visti e scrutati, Gulliver inizia a provare vergogna verso la sua razza e capisce l'immensa superiorità degli Houynhnms. Desidera, dunque, vivere con loro per apprendere ciò che conoscono, ma il Concilio Supremo degli Houyhnhnms lo rifiuta, poiché a loro avviso la brutalità Yahoo potrebbe prima o poi uscire allo scoperto, costituendo un grave danno per il proprio popolo. Così Gulliver, una volta esiliato da queste terre, costruisce una zattera per poter tornare in Inghilterra. Una volta tornato a casa, seppur felice di rincontrare sua moglie e i suoi figli, non riesce a sopportare l'odore della razza umana. Impiegherà degli anni per permettere a sua moglie di mangiare nella sua stessa stanza, però sarà comunque vietato ai suoi familiari prenderlo per mano. Apprezzerà molto la compagnia dello stalliere e lo stare nella sua stalla, per percepire nuovamente la vicinanza degli Houyhnhnms. 7 settembre, 1710 – 5 dicembre, 1715