Cap XXVI Res rvsticae
Che fa il padre di famiglia dopo mezzogiorno? Prima riposa, poi passeggia, inne si lava. Dunque Giulio, dopo aver riposato un po’, esce per passeggiare. La pioggia ormai nita, gli uccelli cantano di nuovo in giardino. !l padrone passeggia qua e l" nel suo #el giardino, poi va nei campi, che circondano il giardino. $ei campi il grano cresce in primavera e in estate. $el mese di %gosto il grano viene mietuto e trasportato dai campi. Poi i campi vengono arati e viene seminato nuovo grano. Coloro Coloro che arano i campi e seminano e mietono il grano sono chiamati contadini. !l contadino un uomo il cui compito coltivare i campi. !l contadino, arando, cammina dietro l’aratro. L’aratro un attrezzo con cui sono arati i campi. L’arator L’aratore e conduce conduce davanti a s& due ro#usti ro#usti #uoi che tirano tirano l’aratro. Come viene seminato il grano? !l contadino sparge in grano a mano. Dai piccoli semi, che sono stati sparsi nei campi, cresce il grano. $el mese di %gosto il grano maturo. Come viene mietuto il grano? 'iene mietuto con la falce. La falce un attrezzo con cui il contadino miete il grano. Con quale strumento il contadino semina? Chi semina non utilizza alcun attrezzo se non la mano. Chi ara utilizza l’aratro( chi miete utilizza la falce( chi semina utilizza la sua mano. !l dio dei contadini )aturno, che un tempo fu il re del cielo, ma, cacciato dal cielo da suo glio Giove, giunse in !talia, dove govern* ottimamente quella regione che chiamata Lazio e insegn* ai Latini, uomini che allora erano rozzi e #ar#ari, a coltivare i campi. $el foro +omano +omano c’ un tempio di )aturno. n campo che pu* produrre molto grano e altri frutti detto fertile. L’!talia una terra fertile, ma molti luoghi dell’!talia non sono arati n& producono alcuna messe, fuorch& l’er#a. !n questi luoghi sono condotti al pascolo pecore, maiali, #uoi, infatti l’er#a il ci#o del #estiame, ed pi- facile condurre al pascolo il #estiame che coltivare i campi. !noltre gli uomini si servono della lana delle pecore, infatti dalla lana sono prodotti a#iti. Pertanto il #estiame vale di pi- del grano, e chi alleva il #estiame fa pi- denaro di chi coltiva i campi. !l grano vale di meno, poich& una gran quantit" di grano importata dall’%frica in !talia. !l suolo dell’%frica fertile, se non manca d’acqua, ma in molti luoghi dell’%frica c’ poca acqua. Dunque necessario irrigare i campi con l’acqua dei umi. ! contadini che coltivano campi nei pressi del ume $ilo possono mietere due o tre volte in un anno, l’gitto infatti una terra molti fertile, poich& il suo suolo irrigato dall’acqua del $ilo.
! campi di Giulio, che sono posti ai piedi del monte %l#ano, producono non solo grano, ma anche viti. /uesti campi in cui crescono le viti sono detti vigne. ! frutti delle vigne sono le uve, che sono mature nel mese di )ettem#re. Dalle uve mature viene prodotto il vino. Giulio, che arrivato da non molto tempo dalla citt" nel suo podere %l#ano, cammina attorno ai campi e alle sue vigne. )opra di lui c’ il monte %l#ano, dietro il monte il lago %l#ano, che circondato da splendide ville. !n nessuna zona dell’!talia sono situate cos0 tante ville come in Lazio e specialmente attorno a quel lago ameno. $eppure in Campania vi sono pi- ville, se##ene molti +omani possiedano ville nella zona marittima di quella regione( infatti molti +omani vogliono a#itare a +oma in ville su#ur#ane. Giulio osserva i contadini che lavorano nei campi e nelle vigne, rallegrandosi poich& egli stesso, da padrone ricco, non ha #isogno di faticare nei campi. )e##ene in nessun modo ritenga che il lavoro dei contadini sia sordido e ignavo, tuttavia ritiene di essere #eato in confronto ai contadini. infatti il padrone non lavora, ma riposa, quando nel suo podere. !n citt" Giulio sempre inda1arato, ma in campagna, nel tempo li#ero, pensa alle faccende ur#ane. Pertanto Giulio, che ama molto il tempo li#ero della campagna, non appena le faccende ur#ane sono state portate a termine, parte per il suo podere su#ur#ano. ! campi di Giulio non sono coltivati dal padrone stesso, ma dai coloni. !l colono un contadino che coltiva non i propri, ma i campi altrui per il padrone assente e da al padrone una rendita per i frutti dei campi. ! coloni di Giulio sono contadini validi che lavorano con zelo e tutti sono soliti dare la rendita il giorno sta#ilito. 2a quest’anno un colono non ha ancora dato la rendita. Giulio scorge quel colono nel campo e dice3 4'ieni qui, colono56. !l padrone ordina al colono di avvicinarsi, poi chiede3 4Perch& non hai ancora pagato la rendita che ti ho gi" chiesto tre, quattro volte? 2i devi ottocento sesterzi. Pagali56. Giulio ordina al colono di pagare la rendita. !l colono pallido per la paura non riesce a parlare. Giulio3 4%scolti? 7i ordino di pagare la rendita. Che rispondi?6 Colono3 4$on ho denaro. $on ho neppure un asse6 Giulio3 4)e non hai qui e ora la rendita sta#ilita, ordiner* ai miei servi di cacciarti dai miei campi. %spetto ormai da tre mesi che mi sia pagato quel denaro. %nche se sono un uomo paziente, questo il limite della mia pazienza56 !l colono si getta ai piedi del padrone e lo supplica di avere pazienza3 4%##i pazienza, padrone5 $on chiedermi di pagare su#ito tanto denaro5 +iceverai tutto in due, tre mesi. $on cacciarmi dalla mia casa5 8o otto gli a cui #adare.
La cura dei #am#ini richiese molto tempo e molta pazienza, pertanto ho poco tempo per il lavoro di campagna6 Giulio3 4Cosa? 9orse tua moglie ti chiede di #adare ai #am#ini come una madre? Cos0 trascura i suoi gli? : compito di una madre #adare ai gli. 7u #ada che i campi siano coltivati #ene e che la rendita sia pagata per tempo56 Colono3 42ia moglie non trascura il suo dovere n& chiede che io #adi ai #am#ini( ma ora non pu* n& #adare ai #am#ini n& fare qualsiasi altra cosa, poich& malata3 tra pochi giorni dar" alla luce un nuovo #am#ino. $on allontanarmi dalla moglie incinta5 Per tutti gli dei, ti supplico56 %lla ne il padrone severo commosso da queste preghiere. ;rdina al colono di tacere e alzarsi, poi dice3 4Dal momento che tua moglie incinta, va’ a casa5 !nnanzitutto #ada che la moglie e i gli stiano #ene, poi adoperati a pagare tutta la rendita entro la ne di questo mese, cio entro il trentesimo giorno56 Lasciato andare il colono, Giulio chiama un altro contadino e lo interroga su questioni rustiche, prima di tutto sulle vigne3 4Come stanno le vigne quest’anno?6 4
Contadino3 4$on essere troppo severo5 $on ritengo che quel pastore sia pigro in confronto agli altri6 Giulio3 4Dici #ene3 infatti tutti sono pigri e negligenti5 2a io far* in modo che tutti siano diligenti56 Contadino3 4)enza du##io i pastori lavorano meno dei contadini. $oi non a##iamo tempo li#ero, e non c’ #isogno che ci esorti a essere operosi e a non stare inoperosi6. Giulio3 4$on credere che il lavoro dei pastori sia pi- facile. La cura del #estiame un compito gravoso, non ozio, come ritengono i pastori fannulloni che dormono sulla tenera er#a. 2a io far* in modo che quel pastore non sia negligente n& dorma5 9ar* in modo che la schiena gli dolga5 Chiamalo56 2a in quello stesso istante il pastore ritorna dai campi conducendo davanti a s& il gregge. $on appena egli giunge vicino, il padrone irato, tenendo il #astone davanti a s&, dice3 4Capiti proprio #ene, infatti hai meritato delle #astonate56 !l pastore, gettandosi a terra, supplica il padrone di non #atterlo3 4$on #astonarmi5 $on ho fatto niente56 42a proprio per questo6 disse Giulio 4ti #astoner*, uomo fannullone, poich& non hai fatto niente5 !l tuo compito #adare che le pecore non si allontanino n& vengano rapite dal lupo. Le preghiere non ti aiutano. Prendetelo, contadini, e mantenetelo56 Giulio ordina a due contadini di prendere e mantenere il pastore. 2a, mentre il pastore terrorizzato aspetta le #astonate, le pecore lasciate senza pastore si allontanano verso i campi dalla strada e iniziano a #rucare il grano precoce. ! contadini, vedendo ci*, esclamano3 47ieni lontano le tue pecore dai nostri campi, pastore5 = allora lasciano il pastore e velocemente inseguono le pecore sparse nei campi. !l pastore, lasciato da solo con il padrone, dice3 4;ra hai detto che il mio compito #adare che le pecore non si allontanino. $on tenermi lontano dal mio dovere56 Giulio3 4!o non ti impedisco di fare il tuo dovere. 9a’ che le pecore si allontanino dai campi5 ;rs-, corri, pastore56 Giulio aveva appena detto ci*, quando il pastore, quanto pi- velocemente pu*, corre dalle sue pecore. !l padrone ridendo lo osserva correre, poi torna alla villa. %nche se ritenuto un padrone severo, tuttavia non crudele.