TREVO R WYE IL SUONO EDIZIONE
ITALIANA
TnBvoR Wyn SEI PRACTICE BOOKS PER IL FLAUTO (Edizione italiana) I Volume II Vcilume
III Volume IV Volume V Volume VI Volume
IL SUONO TECNICA ARTICOLAZIONE INTONAZIONE E VIBRATO RESPIRAZIONE E SCALE STUDIO AVANZATO
IL BUON FLAUTISTA Un complemento ai Practice Books
Titolo originale dell'opera: A Trevor \l!e practice bookfor
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flute (volume 1-6)
Traduzione: Stefano Cioffi, Riccardo Ghiani, Gian Luca Morseletto l" edizione 1993 l" ristampa 1995 2" ristampa 1998 3'ristampa 2001
ISMN M-705004-02-1 @
Copyright 1980 Novello & Company Limited
Per la traduzione italiana @ Copyright1997 by Riverberi Sonori s.a.s. Via Machiavelli" 50 - 00185 Roma TeL 4644703055 fax 06447 03059 email:
[email protected] www.riverberisonori.it
Tutti i dirilti riservati - All rights reserved Nessunaparfe di questa pubblicazione può essere copiata o riprodotta in alcun modo e per nessuno scopo senzal'autoizzazione dell'Accademia Italiana del Flauto. Printed in Italy
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Introduzione
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ESERCIZI SUL SUONO - Note generali
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UN'INTRODUZIONE DA LEGGERE ALLO STUDENTE
il massimo profitto, come euesto volume prenderà in esame il problema dello studio: come trame migliorare il proprio rendimento, e come isolare e superare alcune difficoltà proprie del flauto. Non ha assol'utamente la pretesa di esaurire I'argomento. E' stato scritto per aiutarvi a risolvere molti problemi relativi al flauto nel più breve tempo possibile. Gli esercizi proposti, se affrontati correttamente, vi aiuteranno a ridurre notevolmente il tempo necessario per costruire i moduli tecnici dell'esecuzione flautistica, e vi permetteranno di dedicare più tempo alla risoluzione dei problemi eminentemente musicali. Ecco alcuni punti di vitale importanzache riguardano lo studio in generale: pasa) Studiate il flauto solo se li desiderate: in caso contrario, non fatelo! E' praticamente inutile sare il tempo a itudiare avendo nello stesso tempo la voglia di fare qualche altra cosa. b) Una volta presa la decisione di studiare, rendetevi la vita difficile. Esaminate ogni particolare del vostro suono e della vostra tecnica come farebbe un ispettore pignolo, così da individuame i punti deboli e da poterli elimiryrre. Solo in questo modo potrete migliorare velocemente. Dopo aver sfogliato il libro vi renderete conto che molti degli esercizi proposti non sono altro che un modo di analizzare lo stesso problema sotto differenti punti di vista. Non vi sarà difficile inventame voi stessi di nuovi. c) Cercate di studiare soprattutto ciò che non riuscite a suonare agevolmente. Non siate indulgenti con voi stessi: non limitatevi a suonare solamente ciò che non vi crea problemid) Dato che alcuni esercizi sono piuttosto faticosi, controllate che la posizione del vostro corpo e delle vostre mani sia corretta. Per tutto ciò che riguarda questo aspetto è importante consultare un buon insegnante (vedi volume VI - STUDIO AVANZATO)
GARANZIA semplice possesso di questo libro non garantisce dei miglioramenti: non vi è niente di magico nella carta stampata. Ma se avete veramente il desiderio di suonare bene e siete disposti ad investire una ragionevole quantità di tempo e di lavoro per raggiungere questo scopo, i risultati non tarderanno 4d arrivare. E' una semplice questione di tempo, pazienia e lavoro intelligente. Questo libro è frnalizzato all'eliminazione dello sfudio improdunivo. E' un concentrato di tecnica flautistica. Se seguirete attentamente tutte le
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indicazioni, otterrete il doppio dei miglioramenti nella metà del tempo. Questa è I'unica garanzia possibile!
ALUINSEGNANTE cominciato i loro euesta collana è una raccolta di esercizi rivolta ai flautisti di ogni età che abbiano superiori. Vi scuole e delle Conservatori dei gli studenti studi da almeno un anno, fino ad includere ai problemi e livello al sono alcune indicazioni di velocità, che possono essere modificate in base del singolo esecutore. Alcuni esercizi sono più difficili di altri: scegliete quelli necessari per i vostri
allievi. TREVOR WYE 1979
4
ESERCZI SUL SUONO - NOTE GENERALI Questo libro non è espressione di nessuna scuola flautistica o stile nazionale in particolare, né di una speciale concezione della produzione del suono. E' necessaria la guida di un buon insegnante. Sarebbe meglio eseguire gli esercizi proposti con gli occhi chiusi, per sviluppare I'orecchio.
Ascoltatevi sempre con la massima attenzione. Cercate di non farvi distrarre da ciò che vi circonda. Se il vostro suono è ancora immaturo, sarà meglio cominciare con il registro grave e poi costruirvi sopra
il
resto.
Non ho mai dimenticato I'introduzione di Marcel Moyse al suo magnifico De la Sonorité, nella quale dice: <,...è una questione di tempo, di pazienza e di lavoro intelligenter.
IL SEMPLICE
POSSESSO DI QUESTO LIBRO NON
E'SUFFICIENTE
IL SUONO Quando si parla di suono, si attribuisce a questo termine un significato generale e lo si usa per indicare un insieme di piacevoli qualità, ognuna delle quali contribuisce in modo significativo alla formazione del suono nella sua globalità.
Ad esempio: a) colore
b) dimensione c) proiezione d) intensità e) vibrato ff purezza
il suono contiene alcune, o meglio, tutte queste componenti in quantità sufficiente, si può definire bel suono. La qualità del suono di un flautista può essere guastata dall'insufficienzadi uno solo di questi elementi. Non è quindi possibile curare una qualsiasi di queste componenti prescindendo Se
dalle altre. Dato per scontato che chiunque prenda un flauto e vi soffi dentro desideri emettere un suono piacevole. la cosa difficile è non produrre una sonorità che risulti gradevole, almeno alla maggior parte degli ascoltatori. La testata del flauto infatti è fatta per offrire determinate qualità sonore che la maggior parte delle persone definisce belle. Quindi, se uno studente suona lentamente delle note lunghe, tanto da avere I'opportunità di analizzare il proprio suono nei minimi dettagli, allora, purché sia in grado di rilevarne i difetti, il suo meccanismo di auto-correzione gli garantirà un miglioramento. Le note lunghe costituiscono il vero punto di partenza per migliorare il vostro suono! Tuttavia, eseguite senza la dovuta attenzione, le note lunghe non vi faranno raggiungere velocemente alcun risultato concreto. Lo scopo di questo volume è mostrare un percorso graduale verso la costruzione del bel suono. Se affronterete questo percorso con intelligenza e con pazienza, raggiungerete i risultati sperati in brevissimo tempo.
ARMONICI Gli armonici sono degli ingredienti del suono che conferiscono ai suoni di base, o fondamentali, il loro colore specifico. Per i principianti il registro grave e quello acufo sono entrambi difficili, ma sia chiaro che, se nei suoni gravi non vi fossero armonici o pienezza e colore, il registro medio e quello acuto sarebbero molto più difficili. Sarà molto utile uno studio preliminare sugli armonici.
Esercizio l: imparate a emettere ogni nota con precisione e sicurezza evitando che rompa. E'molto dtile.
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Poi provate ad imitare i richiami del como da caccia-
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Ripetete
gli esercizi riportati qui sopra con le posizioni
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bemolle grave. Notate che per I'emissione degli armonici più acuti è richiesto un incremento della velocità dell'aria.
IL REGISTRO GRAVE Decidete se cominciare lo studio con questi esercizi o con quelli che seguono in base ai vostri problemi tecnici contingenti e alle indicazióni del vostro insegnante. Se volete piantare in un teneno fertile le radici del vostro futuro lavoro sul suono, è meglio iniziare a studiare il registro grave. Ma per prima cosa dovrete esercitarvi nella produzione di un buon st naturale, che è la nota di più facile emissione sul flauto. Questo fatto è dovuto a due ragioni: a) più il tubo è corto, più i suoni sono facili da produrre; b) I'indice ed il pollice mantengono saldamente lo strumento, il che non avviene nelle due note superiori al si. Suonate questa nota - si naîurale - finché diventi il migliore, il più luminoso, il più bel si naturale che abbiate mai suonato in tutta la vita. Questa ricerca può durare anche 10 o 15 minuti. Bene! A meno che non abbiate un treno da prendere, potrete ottenere maggiori risultati insistendo nello studio di questa nota piuttosto che studiando intere pagine di esercizi.
Non suonate una successione di si corti: ogni nota deve durare quanto dura
il
vostro fiato.
il si sarà veramente di buona qualità, potrete intraprendere lo studio dell'esercizio 1. Ogni coppia di note dovrebbe durare pressappoco quanto ve lo consente tutta la vostra riserva di aria; suonatele comunque molto lentamenîe. Cercate I'assoluta omogeneità in ogni coppia di note. Fate Quando
attenzione a non ruotare il flauto all'interno quando suonate le note più gravi. Se la seconda delle due note vi sembrerà migliore della prima, suonate la coppia di note in ordine inverso.
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Non forzate il suono nelle ultime tre misure, nelle quali è più difficile ottenere un suono di buona qualità. Queste misure dovranno essere ripetute parecchie volte. Nei primi giomi l'esercizio I potrà tenervi occupati per una ventina di minuti. Non preoccupatevi: non ci sono premi per chi procede più velocemente. La sensazione più comune, dopo alcuni giomi di studio intenso, è che la qualità del suono peggiori; ciò è dovuto al fatto che le vostre capacità percettive si saranno notevolmente affinate. Molto probabilmente il vostro suono sarà migliorato, ma avendo studiato le note lunghe abbastanza da sentime realmente i difetti sarete forse più consapevoli dei vostri problemi. Ora potete aggiungere all'esercizio I il2, il 3 e il 4. Ricordate di ripetere ogni misura secondo le vostre necessità, e non perché I'ho scritto io, ma perché ne avete bisogno. E' questione di tempo, pazienza e lavoro intelligente!
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suono, iniziate e terminate sempre con un bel si naturale: dovrà servirvi da termine di paragone con le altre note. Quando studiate
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Come già detto I'emissione di queste ultime note diviene progressivamente più difficile. Ciò è dovuto al fatto che I'allungamento del tubo non viene compensato da un proporzionale ampliamento del suo spazio intemo; se cosi fosse, la produzione delle note gravi verrebbe alquanto facilitata, ma esse cambierebbero notevolmente di colore, e verrebbe senza dubbio compromessa la qualità dei suoni della seconda e teîza ottava. 8
A questo punto potete arricchire il vostro repertorio di note lunghe con i seguenti tre esercizi. Potrete effettuare dei piccoli movimenti delle labbra per facilitare I'emissione procedendo verso le note gravi. Fate in modo che queste non abbiano il suono di un sacchetto di carta pieno di vespe; evitate sempre di coprire il foro dell'imboccatura nella tessitura grave e ricordate di cominciare sempre con gli esercizi sul si naturale. ,
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Quando ra-egiungerete un livello più avanzato, applicatevi a questi altri tre csercizi per lo studio del registro grave. tratti da: l) L' Acquario, variazione dal Carnaval des Animausr di Camille Saint-Saèns. 2) Tema da Intrcduction et Allegta (per arpa, fìauto, clarinetto e quartetto d'archi) di Maurice Ravel. 3) Tema del Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy. che chiameremo suotto giallo* profonda verde e e ad un pesce che vi nuoti dentro con movimenti Pensate ad uno specchio d'acqua sinuosi. Non dimenticate lo studio del si nttturale, e questa volta anche del do naturale, come preparazione a questo esercizio. Consuhate anche il capitolo Gli acc'ordi nuÍurali neì volume IV -
l) L'Accluurio richiede un suono vuoto, purc
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[Jlteriori spiegal.ioni sul twnfronto .f'ra suoni e coktri sono fornite in COME SUONARE CORRETTAMENTE TO, dove questi eserciTi sono illustrati più appn4fonditamente, e sul volume VI - STUDIO AVANT'ATO.
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nJf 2) Ravel**. Il tema di Ravel richiede un suono più scuro e più ricco di colore rispetto al precedente' Lo definiremo sLrono viola. TEMA Lentanrente
nf 3) Debussy: Prélude à l'après-ntidi d'un faune. Ecco quattro studi sul registro grave basati su questo notissimo tema. Usate questi esercizi per studiare un suono il cui colore sia approssimativamente a metà strada fra il suono giallo e quello viola. TEMA
**Introduction et Allegro, per gentile concessione di Editions Durand, Paris
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IL REGISTRO MEDIO.I Anzitutto scegliete, nella prima ottava, una buona nota della mano sinistra. Dovrà essere la vostra nota migliorc.
alcuna Quando la nota che avrete scelto avrà una buona qualità, portatela all'ottava superiore senza tensione. Non incrementate eccessivamente il flusso dell'aria salendo d'ottava, altrimenti la nota superiore suonerà troppo esile.Provate a controllare il fluéso d'aria cercando di mantenerlo il più basso possibile, ed evitando di coprire eccessivamente il foro dell'imboccatura. Se la nota dell'ottava superiore non è un sí naturale, salite lentamente fino al si ed esercitatevi qualche minuto fino ad ottenere un suono il più bello e luminoso possibile. Lentamente
il suono del sl verso I'ottava grave. Di conseguenza, prima di contaminare la qualità delle note gravi, siate pienamente sicuri che il vostro si naturale sia un vero Avrete la tendenza a far ricadere
Arcangelo Cabriele dei si ttaturctli prima di tentare la produzione di un la diesis altrettanto bello. Come negli esercizi precedenti, suonate ogni coppia di note pressappoco per I'intera durata del vostro fiato. Andate avanti solo se la precedente coppia di note è stata eseguita in maniera da assicurare omogeneitir e buona qualitir. Sforzatevi anche di rendere la seconda nota sempre migliore rispetto alla prima. Quando questo succederà, invertite I'ordine dell'esercizio, e lavorate a ritroso fino al si naturale,la cui qualità dovrebbe risultare ancora migliore. Lentamente
Firro al sol naturale tutto dovrebbe procedere bene, mentre fra il sol ed rl mi naturale cominceranno i suoni. Potrete continuare solamente quando queste note risulteranno chiare. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, le note comprese fra il sol naturale ed 1I nú naturale presentano diversi problemi di emissione. Ciò è dovuto ancora una volta al rapporto fra I'ampiezza interna del tubo e la sua lunghezza. Questa limitazione riduce la risonanza delle note e a volte ne causa lo sfaldamento. E' proprio durante questi esercizi che potrete individuare fino a che punto vi sarà possibile spingere un suono prima che si sfaldi. L omogeneità del suono deve essere il vostro obiettivo. Se, scendendo d'altezza, vi rendete conto che la nota grave è migliore di quella superiore, invertite l'esercizio cosicché la vostra nota di riferimento risulti ancora più bella. a sorgere dei problemi. Non forzate
Quando avrete ottenuto dei miglioramenti, tomate indietro fino al si naturole.
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Quando arriverete al mi bemolle vi renderete conto della notevole differenza di qualità rispetto alle
altre note: questa è la secondazona problematica. Procedete come sopra, perfezionando bemolle e servendovi come modello sia del mi che del re naturale.
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Assicuratevi che I'indice sinistro sia sollevato nel re e nel mi bemolle*. Sollevando I'indice sinistro nel mi bemolle rendiamo più luminoso il timbro di questa nota, altrimenti piuttosto opaca. Se questi suoni continuassero a presentare problemi. procedete per piccoli passi progressivi.
Lentamente
Dopo alcuni giorni di studio, aggiungete I'esercizio 4 al vostro lavoro giomaliero: riunisce in un solo gruppo due misure dell'esercizio l. La qualità del suono dovrà essere omogenea. Ricordate sempre di prepararvi allo studio esercitandovi con il si naturale.
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Lentamente
Quando avrete raggiunto buoni risultati, aggiungete al vostro repertorio i due esercizi seguenti: * N- B. Potrefe trovare degli esercizi riguardanti questi prohlemi in altri due volumi della raccolta: volunte II - TECNICA e volume
t4
III
- ARTICOLAZIONE.
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Lentamente
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terzo problema: lazona intorno al do diesis, che verrà afiiontata nella prossima sezione. Man mano che procederete, vi accorgerete che il do diesi"s è una nota di gran lunga più vuota delie altre. Con una differente diteggiatura produciamo dunque un do diesis risotlonte, che poi possiamo prendere come riferimento con la diteggiatura corretta. Mentre cliscenclete dal re nuÍurale al do diesis, eseguite quest'ultimo con la diteggiatura del do dic.si.s grave. I)ovrete necessariamente soffiare con più forza.E'una notapienadi armonici maè pur sempre qualcosa a cLri aggrapparsi. Ora cercate di ottenere la stessa risonanza ed intonaz.ione con tr.rtte le dita sollevate. come previsto dalla diteggiatura corretta. Su molti flauti il do diesis suona leggermente meglio aggiungendo allir usuale diteggiatura il medio e I'anulare della mano destra: provate se questo espediente può esservi d'aiuto.
L'ultima misura qui sopra serve a farvi tenere a mente
Osservate come il do naturale suoni meglio rispetto al do diesis. Controllate I'intonazione di entrambi sulla base dei primi armonici delle rispettive posizioni della prima ottava.*
* Potrete trovare ulteriori esercizi per la definizione dí suono
e dell' intonazione de! do naturale e del do diesis nel capito' Io Controllo dell'intonazione - III..E' perfettamente inutile studiare per una buona qualitò di suono in queste due note se I'intonazione lascia a desiderare. Eliminate I'acne prima di truccarvi il viso!
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Partendo dal si della prima ottava, studiate
il do diesis tomando
sempre alla nota di partenza.
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quella Quando i vostri sforzi avranno avuto successo, provate a cambiare sia Ia nota di partenza che
di arrivo.
Infine, partendo dal si naturale. ripercorrete il c:ammittit invers<-r lino al si ttuÍuralc superiore. Ricordate che ogni frase deve essere eseguita mollo lentamentc.
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Nell'esercizio 10, dovrete cercare di ottcncrc la trtas:iltlit tlrrlogcneilà dal \i nutut'ul( nrcdio fino al do naturale grave. Partite. da semplici coppie tli rtote cttttte nc'll'cscrcizio l. Quando c()minceranno a comparire buoni risultati usate come schema rilrnico rtli csclciz-i 4. -5. 6 c t0.
Lentamenle
16
questo punto, dovreste essere sulla via della risoluzione dei problemi concementi il registro medio. I miglioramenti non si presenteranno uniformemente in tutta la gamma di suoni fin qui curati, tuttavia ora dovreste essere padroni di un buon numero di idee ed esempi sulla base dei quali affrontare lo studio delle zone problematiche. e E' questione di_, _,
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IL- REGISTRO MEDIO. II Quando vi sarete esercitati per alcuni mesi sia sul registro grave che su quello medio, vi renderete conto che esiste ancora una cèrta differenza di colore fra i due registri. Il prossimo esercizio vi aiuterà a rimuovere le ulteriori difficoltà. Qualunque sia il colore con il quale cominciate, mantenetelo per ÍuÍto il registro medio. Eseguite I'esercizio prima utilizzando il suono giallo di cui abbiamo parlato per L'Acquario di Saint-Saèns; in seguito utrlizzate il suono viola raveliano. (Vedete anche Come suonare correttamente il flauto).
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A qurrt,, puttt() uti!ixzet'ere il coloie naturale della nota per aíutarvi a effettuare il salto alla nota superiore.
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PREPARAZIONE PER IL REGISTRO ACUTO Questi esercizi vi aiuteranno ad eliminare qualsiasi variazione di colore non desiderata nel passaggio dal registro medio a quello acuto. Vi aiuteranno anche a penetrare nelle note superiori come già visto nel capitolo precedente. Non incrementate eccessivamente il flusso d'aria, o il vostro suono diventerà debole e stridulo. Sforzatevi di rendere nobile la sonorità del registro acuto. Il mi naturate e il fa diesis acuti sono note che creano spesso problemi: a questo proposito consultate
il capitolo
Gnomes. E' abbastanza difficile ottenere colori differenti nel registro acuto, ma cercate di mantenere colnunque una piccola differenza fra il suono giallo e quello viala.
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IL REGISTRO ACUTO E' probabile che già le prime due ottave vi siano risultate difficili, ma il registro acuto è certamente il più difficile per quanto riguarda la sonorità, il colore e la profondità del suono. Prima di affrontare questi faticosi esercizi siate sicuri di essere completamente padroni della situazione per quanto riguarda le prime due ottave*.
non studiare il registro acuto contemporaneamente agli altri due. Cercate avanti nella giomata di studio.
E' meglio
Ricordate: è questione di
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Auguratevi anche di avere-,dei vicini di casa comprensivi!
* Consultate anche il prossimo capitolo Gnomes
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Esercizio l: utilizzate lo stesso metodo di studio dei registri grave e medio. Evitate la tensione nell'affrontare le note più acute.
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* togliete la chiavetta del
re diesis per il si naturale acuto.
Se volete, proseguite fino al do naturale, do diesis e re sovt'ocuti. ma solo se le vostre labbra sono preparate ad affrontare queste note senza inigidirsi o contrarsi.
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potrete Quando il vostro lavoro inizierà a dare i suoi frutti e le vostre labbra diventeranno più forti, piano che variare le dinamiche, così da eseguire questi esercizi sia forte21
GNOMES* - mi naturale e fa diesis Vi
sarete sicuramente resi conto che
il mi naturale ed il fa diesi.s acuti sono piuttosto crescenti. Sono i! meccanismo del mi snodato) rispetto alle note vicine. Esiste
anche di più diffìcile emissione (senza
una ragione meccanica che determina questo fatto; provate a diteggiare cromaticamente le note del registro grave, dal mi bemolle al si bemolle e, senza suonzìre, confrontate le diteggiature eseguite con quelle corrispondenti nel registro acuto. Vedrete che eccettuati il mi naturale e ílfa diesis viene generalmente apefto un solo foro per ogni rispettiva nota superiore. Senza il meccanismo del mi snodato queste due note hanno due foi aperti rispetto alle corrispondenti note del registro grave. Se si potesse chiudere uno di questi due fori, cosa che avviene con il mi snodato, l'emissione del mi naturale acuto risulterebbe molto facilitata. E' stato inventato un meccanismo per chiudere uno dei due fori nel fa diesis acuto in modo da facilitare I'emissione di questa nota ed è stato chiamato/a diesis snodato, ma è molto complesso e molto costoso. E' semplicemente una pafte meccanica in più che può guastarsi con troppa facilità. Sono pertanto convinto che con un attento studio nessuno di questi due salvagente sia necessario. Con il nri snodato, fra I'altro, ilfa diesis sembra ancora più diffrcile per motivi psicologici.
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Suonate una scala di sol magg,iore:
La velocità dell'aria viene incrementata man mano che si sale. Se la produzione del mi nnturale e delfa diesis acutí è diffìcile o insicura, significa che la velocità dell'aria è insuffrciente per queste due note, arrì.messo che la direzione sia corretta. Questo è un problema comune nei principianti. Se, suonando piano la scala ascendente, il nti naturale edllfu rliesis non suonano. significa che le nole che portano verso il mi naturale ed ilfa diesis (sol" la, si c do) sono quelle c'he dovraruto essere particolarmente curate. Se la velocità dell'aria non è sufficiente a garantire sicurezzanel mi naturale efa díesis acuti. probabilmente è insuffrciente anche per produrre le note precedenti con la dovuta intensità.
RIFLETTETE SU QUESTI PROBLEMI PRIMA DI CONTINUARE. Nell'esercizio I velocizzate la colonna d'aria più di quanto possa sembrarvi necessario per ottenere le note delle prime due frasi. Non dovreste riscontrare alcuna diflìcoltà nelle misure 6 e 10. Lentamente
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Precedentemente abbiamo scoperto che il lrti naturale ed 1l fa diesis acuti sono piuttosto crescenti" Confrontate la loro altezza con gli armonici del do e re gravi.
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* Gnomes leîteralmente significa gnomi, che ne[le intenzioni dell'Autore rappresentano i piccolí problemi che possono verificarsi durante lo studio dello strumento. 22
Naturalmente queste due note vengono qui eseguite come quinte armoniche, intonate di per sé ma non in conformità con il temperamento equabile! Questo è comunque un altro problema; per ora sarà sufficiente tener presente che nelle tonalità di do e re maggiore dovreste cercare di tenere il mi naÍurale ed il fa diesu acuti leggermente bassi. Proseguite con questi esercizi, che presentano intervalli sempre più difficili. Non andate avanti fino a quando ogni esercizio non sarà del tutto assimilato.
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Ora provate:
Se è troppo
difficile, cercare di aggirare I'ostacolo in quesro modo:
Ripctete l'esercizio qui sopra ma questa volta effettuando un dintinuendo:
Infine eseguite ancora una volta I'esercizio
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ma questa volta con variazioni di dinamica:
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Ora tcjrnate agli esercizi sul registro acuto, tenendo a mente questi elementi.
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COLORE DBL SUONO flauto possiede. più di qualunque altro strumento dell'orchestra, la capacità di produne una gran varietà di suoni. La pittura musicale è più interessante quando la tavolozza in nostro possesso è ricca di numerose sfumature di colore. I seguenti esercizi vi aiuteranno a suonare in teclmicolor piuttosto che in bianco e nero. Eseguite I'esercizio A con un suono violu pieno, ricco e scuro. Cercate di non coprire il foro dell'imboccatura. In questo primo csercizio sarà opportuno suonare/orte.
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Colore del suono - Esercizio I da Reichert
Liberamente= 60-72
Ora eseguite I'esercizio B con un suono gial/o vuoto, aperto e delicato, più da flauto dolce. Suonate piu piano che nell'esercizio A. variazione di colore il più eviQuanclo passate da A a B cercate di caratterizzare iI suono con una questo esercizio. in rlente possibile. La varietà del suono è I'elemento più importante Il problema maggiore è ottenere sensibili cambiamenti di colore nel registro nredio. Accertatevi che nel registr| nreclio, oltre chc nel rcgisrns grove. il t'0!ore non sia l0 slesso per enîramlte le sequtn:e, nruggiore e ntinore.
Suonate cla cima a fondo questa serie di esercizi in tutte le tonalità che potete, e alla fine cercate di
suonarli ogni giomo in tutte le ventiquattro tonalità. nell'ordine esposto alla fine di D. E' meglio eseguire I'esercizio a memoria; trascrivete le tonalità restanti esclusivamente se lo ritenete realmente necessario. Sarebbe meglio, a questo punto, cominciare a stimolare e sviluppare le vostre potenzialità mnemoniche.
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Continuate con le seguenti tonalità: mi bemolle nruggiore; do ntinorc; la bemolle maggiore; fa minore, ecc. fino a esercitarvi in tutte le ventiquattro tonalità.
ogni tonalità possiede un colore caratteristico
e presenta problemi specifici.
Dopo qualche settimana - e qualche progresso - con l'Esercizio I, passate all'Esercizio II e studiatelo come avete fatto con il primo. GIi intervalli, nell'esercizio II, sono più larghi, e ciò vi può creare maggiori difficoltà. Colore del suono - Esercizio
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Continuate con la seguente successione di tonalità: mi bemolle maggiore; do minore; la bemolle maggiore; fa minore, ecc. fino a quando non vi sarete esercitati in tutte le ventiquattro tonalità. Per finire, procuratevi delle raccolte di melodie e suonatele utilizzando diversi colori di suono. Scegliete dei motivi che si prestino a dei particolari colori. Potete trovare qualche esempio alla fine di questo libro. 26
CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE Anzitutto consultate un buon insegnante, che vi aiuterà a trovare una buona impostazione della respirazione. Potete anche trovare dettagliate spiegazioni ed esercizi sulla respirazione nel volume V - RESPIRAZIONE E SCALE.
I. WHISTLE TONES Questi suoni vengono prodotti soffiando nello strumento in modo molto leggero e rilassato. Sono le note che si sentono sibilare e che vengono prodotte per lo più accidentalmente alla fine di un diminuendo nel registro grave. Sono come delle piccole stecche; in realtà dobbiamo spesso studiare per evitarli! Cercate di isolare uno di questi whistle-tone.s. Provate con la posizione del sol grave, e, una volta isolato il suono, tenetelo il più a lungo possibile cercando di evitare sobbalzi e tremolii. Anche 1l do naturale grave produce facilmente una serie di w,histle tones. per produrre queste note avrete bisogno di una quantità d'aria minima, e ciò vi aiuterà nel controllo del diaframma e dei muscoli labiali. Pochi minuti al giorno di questo esercizio vi daranrlo velocemente ottimi risultati.
2. AUTONOMIA DI FIATO Suonate un si naturale medio
il più lungo possibile. Misuratene ogni giomo la durara con l'aiuto della lancetta dei secondi di un oroiogio. e cercate sempre di battere il vostro precedente record. Troverete prestissimo alcuni metodi per economizzare al massimo il flusso d'aria. Nel giro di un mese riuscirete a raddoppiare la lunghezza di questa e di altre note. Assicuratevi che il vostro si sia sempre intonato. Si può essere tentati di coprire I'imboccatura dello strumento così da ridurre le dimensioni del foro e utilizzare una minore quantità di aria. Evitate questo espediente: produce un suono calante e schiacciato e comunque vi ingannereste da soli!
FLESSIBILITA' Produrre una nota con un bel suono non è così difficile: richiede solo un giusto equilibrio fra velocità, direzione del flusso d'aria e posizione delle labbra in relazione all'imboccatura dello strumento. Passando da una nota ad un'altra questi elementi devono subire lievi modifiche, così da assumere nuovi valori che garantiscano la produzione della seconda nota con un suono ugualmente buono. Tutti i seguenti esercizi trattano dei cambiantenti e dei movimenti che interessano il flusso draria e le labbra nel passaggio da una nota all'altra. Più un intervallo è ampio, più risulta difficile coordinare queste modifiche. Con una preparazione corretta potrete presto eseguire con facilità anche gli intervalli più difficili. Tutte le note dovrebbero essere ugualmente belle ed inronate (ved.ete gli esercizi sul Controllo dell'intonazione). Generalmente il flauto suona più forte man mano che si sale di registro. Cercate di bilanciare questa tendenza suonando più forte quando scendete d'altezza e più piano, ma intonati, quandO salite. Vedete I'introduzione al punto b. 27
FLESSIBILITA'.I lentoelibero J:eo-rr
28
da Sousseman
Studiate I'esercizio Flessibilità I prima nel modo seguente:
per ottenere un buon appoggio sulle note gravi e tenere sotto controllo I'intonazione.
Poi arrivate gradatamente al sol facendo in modo che sia piano, mo non calante. Cercate di produrgli intervalli senza sforzi né eccessive tensioni.
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Suonate le note più alte piano ed intonate. Ciò potrà richiedervi del tempo. 29
In seguito studiate I'intero esercizio nei seguenti modi:
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Attenetevi attentamente alle dinarniche indicate. Assicuratevi di suonare realmente piano e realmenle forte. L'esercizio può essere eseguito in tanti altri modi oltre a quelli indicati, e lo si può anche usare per lo studio del colore del suono. Potrete servirvi anche dell'esercizio Colore del suono II per studiare la f'lessibitità. 30
FLts,SSIBILITA'
II
Questo esercizio è molto più difficile dei precedenti, e dovrebbe essere affrontato solamente da
flautista di livello avanzato. La tonalità in cui è scritto escluderà probabilmente gli studenti di livello più modesto!
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Le modalità di studio sono illustrate qui sotto.
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L'esercizio può essere eseguito in tanti altri modi oltre a quelli indicati, e lo si può anche usare per lo studio del colore del suono. Potrete servirvi anche dell'esercizìo Colore del suono II per studiare la flessibilità. 30
FLESSIBILITA'II Questo esercizio è molto più difficile dei precedenti, e dovrebbe essel'e affrontato solamente da un flautista di livello avanzato. La tonalità in cui è scrirto escluderà probabilmente gli studenti di livello più modesto!
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La maggior parte dei brani possono essere sottoposti a questo genere di studio, che è e benefico. E per di più molto interessante! Per quanto riguarda i problemi relativi alla flessibitità. potrete trovare. alla fine diversi esempi tratti dal repertorio flautistico.
il più prezioso
di questo libro,
ANGOLO DEI PROBLEMI
l) Gli esercizi
sono faticosi? Certamente! Riscaldatevi bene prima di affrontarli. Qualsiasi atleta si riscalda per ore prima di una gara o di un allenamento. 2) Problemi con l'intonazione? Consultate il capitolo Controllo dell'intonazione. 3) Non preoccupatevi dei movimenti eccessivi che inizialmente fareîe con le labbra o con la mandibola. Cercate di ottenere i risultati con qualunque mezzo, e poi riducete tutti i movimenti evitando di perdere ciò che avete acquisito.
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CONTROLLO DELL'INTONAZIONB - I
MOBILITA' Una buona esecuzione musicale non può assolutamente prescindere da una buona intonazione. Questo capitolo è finalizzato a farvi suonare forte o piano, crescendo o diminuendo, senza la minima variazione di intonazione.
I ) Suonate questo do nuturale fonissimo e poi ef'fettuate un diminuendo senza effettuare alcuna correzione coh labbra, mandibola o testa.
La nota diverrà calante.
2)
Ora suonate lo stesso rlo naturule. ma questa volta cercate di cambiame l'intonazione verso I'alto e verso il basso muovendo le labbra e la mandibola all'infuori: se il cambiamento di altezza non dovesse essere sufficiente. aiutatevi alzando la testa. In tutto questo non muovete assolutamenle le mani. né le braccia, né il flauto.
Prima di suonare fbrte. piano. crescendo o drnrrnucndtl. è necessario che acquisiate una mobilità tale da consentirvi di variare l'intonazione di una nota con facilità e a piacere. Ora eseguite questo studio in stile jazz. Non diteggiate la terza nola cli ogni misura: ottenetela abbassando di un semitono l'ìntonazione di quella prccedente.
34
CONTROLLO DELI,'INTONAZIONE .
II
CONCLUSIONE DELLB NOTE E DINAMICHE Abbiamo ormai assodato che quando riduciamo il flusso d'aria (diminuendo) abbiamo bisogno di scoprire il foro dell'imboccatura in modo da non permettere variazioni di intonazione. euesti movimenti che intervengono nella direzione del soffio, e che si effettuano con le labbra, con la mandibola e con il capo, necessitano di molto studio. Bisogna curarli tanto da poter fare dei crescendo e diminuendo assolutamente perfetti. Contate con attenzione.
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Ora provate I'esercizio 2. Quando arriverete al re noterere una maggiore difficoltà a variare I'intonazione. Variare a piacimento le note diteggiate con la mano desrra è più difficile rispetto a quelle prodotte solamente con la sinistra. Ciò è dovuto alla maggiore lunghezza del tubo. Il do diesis della seconda ottava è. come tutti sappiamo, la nota più mobile e la più difficile da stabilizzare.
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Dopo alcuni giomi, o settimane, passati sui primi due esercizi, procedete con i numeri 3, 4, e 6, -5 ma non affrontate I'esercizio successivo se quello precedente non è impeccabile. Infani i! processo
di coordinamento del flusso d'aria e del movimento labbra-mandibola-testa è via via più veloce, fino a quando, nell'esercizio 6 con note corte, il movimento richiesto è senza dubbio velocissimo. Questo movimento dovrebbe alla fine diventare automatico. Si vedrà chiaramente che: a) può essere molto utile studiare i prinri tre esercizi int,ertencJo Ie dinanúche;
il metodo più efficace per controllare I'intonazione, sia nelle variazioni dinamiche, sia nel fraseggio; c) anche le note forti sostenute alla loro fine dovrebbero avere una conclusione: d) quando sarete più abili, i movimenti, soprattutto della testa, verranno sensibilmente ridotti. b) questo è
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CONCLUSIONI BREVI
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Usate questa nuova tecnica negli esercizi 7 e 8, ma assicuratevi di suonare realmente piano e realmente forte senza variazioni di intonazione.
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Lentamente
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ANGOLO DEI PROBLEMI l. Non terminate mai una nota con la lingua
o chiudendo le labbra. Usate la conclusio-
ne per chiudere una nota.
2.Per modificare I'intonazione non ruotate mai il flauto con le mani; servitevi esclusivamente delle labbra. della rnandibola o della testa. 3. La c'onclusione di una nota è calante? Aumentate il movimento delle labbra, della mandibola e della testa! 4. Quando le note diventano esiìi (consultate Controllo del fiato I, Whistle loncs) spingete le labbra in avanti per interrompere il suono. 5 Controllate sempre I'intonazione con un pianoforte accordato, un diapason o un accordatore elettronico, sia prima che durante lo studio.
36
CONTROLLO DELL'INTONAZIONE . III
INTONAZIONE * Questi esercizi vi aiuteranno a controllare il suono e l'intonazione del do naturale, del do diesis e delle note prodotte con le chiavi dei trilli. Anzitutto verificate I'intonazione del do diesrs con il secondo armonico del do diesis grave. Fate lo stesso conil do naturale. Poi confrontate I'intonazione del do diesis della terza ottava con il terzo armonico del .fa diesis grave e con il quarto armonico deI do diesis grave. Fate lo stesso con tl do ed ilfa naturale.
Nell'esercizio
1
e l/a fate attenzione che i due do nella seconda misura, uno armonico e uno natura-
le, abbiano la stessa esatta intonazione. Lentamente
Fate lo stesso con I'esercizio 2 e Zla. Studiate bene entrambi gli esercizi prima di passare al numero 3.
PRI]PARAZIONE
Esercizio 3. Qui effettuerete un confronto molto più veloce fra la nota naturale e I'armonico. Debbono avere la stessa intonazione.
* Potrete trovare uno studio più approfondito
e
dettagliato sull'argomenro nel volume
N
- INTONAZIONE E
VIBMTO. 31
Esercizio 4 e 5. Sforzatevi per rendere queste note deboli, ottenute con le chiavette dei trilli, robuste quanto le note naturali. E' un lavoro che richiede del tempo ma ne vale la pena. Seguite queste diteggiature:
I
- diteggiate un do più la prima chiavetta = re naíurale 2 - diteggiat e un do più la seconda chiavetta = re diesis
Esercizi 6 e 7. Suonateli come se adoperaste la diteggi atvÍa normole. Cercate di essere convincenti. Seguite queste diteggiature: I - dite-egiate do diesis più la prima chiavetta = re naturale 2 - diteggiate do diesis più la seconda chiavetta -- re diesis
Lenlanrenl€
Ripetete I'esercizit'r usando altemativamente le diteggiature normali e quelle dei
trilli.
Lenlanìente
Esercizio 8. In questo esercizio usate le diteggiature normali. Bisogna assicurarsi che e tl re hemol/e siano perfettamente intonati e che il suono sia bello.
Lentamente
38
T.\\'
il do naturale
Esercizio 9. Come I'esercizio precedente. Potete rendervi conto che un do diesis* più basso che nell'esercizio 8, in questa tonalità risulta più efficace; assicuratevi però che il mi naturale non sia a sua volta abbassato.
Lentamehte
Se avete bisogno di più esercizi, applicate questi concetti agli esercizi per la
flessibilità I e II.
Alcuni esempi tratti dal repertorio solistico si possono trovare a pag. 42. Consultate anche il volume IV - INTONAZIONE E VIBRATO; i ventiquattro studi contenuti in quel volume, uno per ogni tonalità, sono di grande aiuto nello studio dell'intonazione e del fraseggio. Infine, ricordate che gli esercizi presenti in questo volume sul suono sono tutti legati fra loro ed interdipendenti. Durante lo studio ciascuno di essi deve essere considerato in relazione agli altri.
*GIi aspetti più interessanti dí un'esecuzione corretta secondo il temperamento equabile, o secondo un'intonazione più IV - INTONAZIONE E VIBRATO.
specificamente musícale. verranno discussi nel volume
39
ESEMPI Ecco alcuni esempi, tratti dal repertorio solistico del flautó, che illustrano i vari punti trattati in questo volume.
COLORE DEL SUONO Ecco degli esempi in cui un flautista ricco di immaginazione si sforzerà di interpretare le intenzioni del compositore attraverso I'uso dei diversi colori del suono.
G. FAURE
SICILIENNE
Modcrato
..'-:,-'t
MADRIGAL
P.
GAUBERT*
Qui i colori possono essere variati conformemente alle tonalità attraverso le quali passa la melodia.
Andantc modcrato
PAVANE
Andantc molto modcrato
* Riprodotro per gentile concessione di Enoch et Cie-Paris.
40
G. FAURE
L'Après-midi d'unfaune è un ottimo banco di prova per il controllo della respirazione. Alla prima esecuzione assoluta, questo "a solo", a causa degli evidenti problemi di respirazione, vide impegnati tre flautisti in unisono. Oggi è normale suonarlo in un solo fiato. PRELUDE A L'APRES-MIDI D'UN FAUNE
C. DEBUSSY
DANSE MACABRE
C. SAINT-SAENS
J. S. BACFI
SINFONIA DALLA CANTATA 156 Evidenziate le diverse tonalità attraverso un'adeguata varietà di colori del suono.
----.S.
+-\
{}*tl
r-lt..-l
-
- -,
41
FLESSIBILITA' Questi estratti mostrano che gli intervalli, per quanto ampi, si possono eseguire con facilità: lo studio può garantire tale facilità, senza tensioni inutili.
PERPETUUM MOBILE
SINFONIA N" 5 Più mosso
J
J. STRAUSS
D. SHOSTAKOVICH /_-.G\
tr
b el c.
VARIAZIONE VII
42
OUVERTURE: GUGLIELMO TELL
G. ROSSINI
VARIAZIONI SU UN TEMA DI FIAYDN
J. BRAHMS
SONATE EN CONCERT
J.
M,DAMASE
'
SICILIENNE Es. mus.
CONTROLLO DELUINTONAZIONE Conclusione dei suoni: il repertorio flautistico, sia solistico che orchestrale, abbonda di esempi di diminuendo di difficile emissione, nei quali si deve fare attenzione a mantenere la giusta intonazione. Anche nel caso in cui questi brani siano per flauto solo, è di grande importanza una buona intonazione. Calare alla fine di uno di questi passi vanifica qualunque intento musicale. Fate attenzione che le ultime poche note siano suonate veramenîe piano.
SYRINX
..-':--=--
C. DEBUSSY reI
trltt
-':--\
P nturqué
PIECE
DANSE DE LA CHEVRE
J. IBERT
2
A. HONEGGER
3
I Per gentile concessione di: Edítions Lemoine, Paris 2 Tratîo da: J. Ibert, Pièce pour flúte. Copyright Alphonse Leduc & Cie Paris. Proprietari ed editori in tutri i paesi. 3 Per gentile concessione di: Editions Salabert. 43
TREVOR WYE
Practice Books 1.23.000 1.23.000 1.23.000 1.23.000 L. 23.000 1.23.000
vol. 1 ll suono vol. 2 Tecnica vol. 3 Articolazione vol. 4 lntonazione e vibrato
vol. 5 Respirazione e scale vol. 6 Studio avanzato
ll flauto per i principianti vol.
1
vol.2 accompagnamento per pianoforte
1.23.000 1.23.000 1.23.000
ll buon flautista Come suonare correttamente
un complemento aÍ Practice
il flauto:
Books
L.24.000
RIVERBERI SONORI Per ordini e informazioni: Riverberi Sonori, via Machiavelli, 50
- 00185 Roma tel. 06/44703055 fax06/44703059