Teorie Teorie Critiche del Novecento
Cap. 1 - Formalismo, strutturalismo, semiologia e critica stilistica II formalismo L'obiettivo del "formalismo" fu quello di creare creare una scienza scienza letteraria basata basata sulle speciche proprietà del materiale materiale linguistico. linguistico.
Il Formalismo nasce in Russia da due gruppi di studiosi il primo gruppo appartenente al Circolo linguistico di !osca "fra questi #a$obson%& fondato nell'inverno ()*+ per promuovere promuovere studi di linguistica e poetica& l,altro l'OPOJAZ& la -ocietà per lo studio del linguaggio poetico- costituita a /ietroburgo /ietroburgo nel (0& in cui il maggiore maggiore esponente $lovs$i1. 2 due gruppi partono da prospettive diverse3 a !osca prevalgono gli interessi linguistici& mentre i rappresentanti dell'4/4156 sono critici letterari. Tutti Tutti e due coltivano un unico interesse7 interesse7 l'opera in sé3 non nel suo contenuto& ma nella sua dimensione di prodotto letterario& costruito da materiali!. 2 materiali appartengono a una tradizione ma vengono rimessi in gioco attraverso lo straniamento! linguistico e resi di nuovo godibili a un'attenzione altrimenti distratta dall'automatismo della percezione. 5vranno un ruolo importante& nell'evoluzione del formalismo& alcune idee fondamentali del linguista Ferinan e #aussure.
Ferinan e #aussure distingue tra langue e parole "in italiano7 tra lingua e parola%& la langue rappresenta il sistema linguistico che ognuno di noi inconsciamente condivide con tutti i parlanti della propria lingua3 la parolerappresenta la realizzazione individuale della langue. 2 formalisti russi spostarono la loro attenzione sul problema della letterarietà come fenomeno di espressione dell'arte. L'arte sottrae l'oggetto all'automatismo della percezione& lo rende estraneo& come nuovamente generato3 di conseguenza la tecnica& l'articio linguistico& ci8 che il critico deve considerare nell'opera letteraria. 9gli sosteneva che la lingua& come sistema i segni! & studiata dal punto di vista sincronico "equilibrio temporaneo%& sia in una prospettiva iacronica "dinamica storica%. econdo de aussure& le parole sono segni costituiti da due parti7 il signi$cante e il signi$cato. 5d esempio7 al semaforo& semaforo& il signicante signicante -colore rossorosso- legato al signicato -fermarsi-& e il signicante -colore verde- al signicato -avanzare-. 5ltro 5ltro esempio7 con un campanello& il signicante -suono driiin- legato al signicato -aprite la porta-. /er i formalisti russi il linguaggio letterario essenzialmente diverso da qualsiasi altro linguaggio perch:& non ha alcuna funzione pratica. /er loro& la letteratura % un linguaggio che serve semplicemente a farci &eere le cose con occi i&ersi. 2l futurismo ha in;uenzato il formalismo in particolare $lovs$i1 ha teorizzato il concetto dello straniamento. econdo lui l'uomo incapace di mantenere una visione sempre "fresca" della sua percezione degli oggetti7 l'abitudine lo conduce ad automatizzare automatizzare tutto ci8 che si ripete e che si ripresenta alla sua coscienza.
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Caratteristica importante del =ormalismo Russo Russo la distinzione tra "fa)ula" e "intreccio". La fa)ula la storia cos> come avvenuta& secondo un ordine cronologico. cronologico. 9ssa dunque il materiale del quale si serve la letteratura& al contrario& l'intreccio la maniera in cui la fabula viene riorganizzata riorganizzata nell'opera letteraria3 esso dunque uno deglistrumenti basilari della letteratura. 5ncora altra caratteristica del =ormalismo la motivazione& ?oris Tomashevs$@ ha chiamato "moti&o" la parte piA piccola ell'intreccio, che si pu8 intendere come una singola azione. 9gli ha poi distinto i motivi "legati" dai motivi"li)eri"* i primi sono quelli obbligatoriamente richiesti dalla storia3 mentre i secondi sono inessenziali dal punto di vista della storia. /roprio /roprio perch: inessenziali& i motivi "li)eri" sono i piA interessanti interessanti dal punto di vista strettamente letterario& i motivi "legati" sono elementi non-marcati "cio elementi che non destano particolare interesse perch: sono ci8 che ci aspettiamo%& i motivi -liberi- sono elementi marcati "cio elementi inattesi& e dunque particolarmente interessanti%. Le opere letterarie non sono ssi ma variano con il tempo e il contesto. 2n altre parole& pu8 dare eBetti diBerenti a seconda del testo in cui si trova. Nel (+ #acobson ha denito il concetto di "ominante" cio Dil componente chiave di un'opera d'arte& che regola& determina e trasforma gli altri elementiE. 2l =ormalismo =ormalismo Russo vede la storia della letteratura in continua evoluzione& nel senso che ogni sviluppo della letteratura visto come un nuovo tentativo per riutare l'abitudine e l'automatismo che derivano da ogni realtà che diventata familiare. /er capire capire l'evoluzione del formalismo formalismo verso lo strutturalismo& strutturalismo& di fondamentale importanza sono le questioni poste da T@n1anov T@n1anov e #a$obson7 #a$obson7 la storia letteraria caratterizzata da un insieme di speciche leggi strutturali.
La dispersione& per motivi politici& degli appartenenti ai due circoli di !osca e /ietroburgo /ietroburgo provoca la ne del movimento formalista che si rinasce nel Circolo linguistico di /raga. /raga. Nel (F( (F( vengono pubblicate le Tesi rredatte edatte da Gavràne$& #a$obson& #a$obson& !athesius& !u$afovs$@ !u$afovs$@&& ergeevic& Trubec$o1. Trubec$o1. 9' opinione opinione che lo strutturalismo europeo europeo sia stato ispirato dalla dottrina saussuriana e in particolare particolare da alcuni temi7 langue e parole& segno linguistico costituito da signi$cante e signi$cato & ell'ar)itrariet ell'ar)itrariet el segno& sincronico e iacronico necessari per lo studio della lingua
Hli strutturalisti ritengono che possano essere essere individuate le Dleggi di struttura dei sistemi linguisticiE& leggi nelle quali de aussure non credeva& sostenendo l'arbitrarietà del segno. 2l Circolo era stato fondato nel (FI e vedeva fra i propri collaboratori alcuni studiosi già noti come formalisti. 9 quindi diJcile tracciare una netta linea di conne tra formalismo e strutturalismo strutturalismo linguistico. linguistico. Lo strutturalismo aBronta aBronta lo studio della lingua letteraria con criteri metoologici metoologici e usando come punto di partenza specico la linguistica.
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Nel (F(& in occasione del primo Congresso dei lologi slavi& vengono formulate le Tesi del Circolo linguistico di /raga& considerate il manifesto dello strutturalismo linguistico. 2l formalismo aveva già dato un contributo fondamentale7 riproponendo una distinzione fra linguaggio letterario e linguaggio pratico& considerati come due realizzazioni autonome dello stesso sistema linguistico3 5i formalisti dobbiamo riconoscere il merito di aver avviato il processo di avvicinamento fra linguistica e critica letteraria& per cui la critica si arricchirà di nuovi strumenti di analisi& mentre la linguistica prenderà in considerazione non soltanto il sistema linguistico della comunicazione ma anche i fenomeni di -straniamento- del linguaggio letterario. 2l documento genetico dello strutturalismo sono le Tesi. /articolarmente importante la terza& redatta da #a$obson e !u$afovs$@& sulle funzioni della lingua letteraria e poetica. 2l saggio di #a$obson Linguistica e poetica costituirà uno dei punti di riferimento e di partenza per lo strutturalismo letterario in 9uropa. #a$obson individua sei distinte funzioni della lingua secondo i fattori costitutivi di ogni processo linguistico. 2l suo interesse si concentra sulla funzione poetica che si realizza attraverso il signicante particolarmente strutturato& e che #a$obson tenta ancora di ridenire nella molteplicità degli aspetti che lo caratterizzano. e la sequenza di un'espressione verbale prevede la combinazione di elementi selezionati fra quelli oBerti dalla lingua& in base al principio della issimilaritsimilarit, ella sinonimia o antinomia& la sequenza di un'espressione poetica selezionata e combinata secondo il principio dell'equivalenza e della similarità& che prevalgono sulla contiguità Le categorie sintattiche e morfologiche& le radici& i fonemi& i tratti distintivi& vale a dire tutti gli elementi che costituiscono il codice linguistico sono messi in rapporto di contiguità secondo il principio della similarità e del contrasto& e Ddiventano cos> veicolo di un signicato proprioE7 il signicante in se stesso portatore di un signicato. 2l livello dove piA facile percepire la combinazione ricorrente quello fonico*ritmico3 il ritmo e la rima sono gli elementi ricorrenti per eccellenza nel linguaggio poetico& la rima in particolare mostra un altro principio organizzatore del linguaggio poetico7 il DparallelismoE.
/a critica stilistica Nasce agli inizi del K(& fu proprio un allievo di de aussure& ?all@& che se ne occup8 considerandola una disciplina autonoma. !entre la linguistica di de aussure si occupa delle leggi costanti el sistema ella lingua& la stilistica linguistica di ?all@& osserva ci8 che nella lingua varia. 2l grande sviluppo della stilistica letteraria si deve a Mossler& interessato allo stile individuale& ma soprattutto a pitzer& lologo oltre che linguista e critico letterario. L'interesse di pitzer si concentra sullo stile del singolo autore& ogni stile diverso dall'altro in virtA di particolari linguistici& le cosiddette spie stilistice.
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5ltro grande lologo romanzo& attento allo stile individuale e insieme a quello particolare di ciascuna epoca& fu 5uerbach. 5uerbach studia l'interpretazione della realtà per mezzo della rappresentazione letteraria o imitazione3 il punto di partenza la questione della mimesi intesa come copia della verità. L'interpretazione dei testi si sviluppa intorno ad alcune idee direttive7 una di queste la mescolan0a i stili& mescolanza che& a suo parere& crea la prima breccia nella teoria classica dell'arte. !olto noti in 2talia gli tudi su ante3 vi troviamo la ri;essione del critico sulla ivina Commedia& suggerita dall'interpretazione gurale della ?ibbia desunta dalle Lettere di san /aolo. 5uerbach cerc8 di dimostrare non solo che non c' contraddizione fra poesia e struttura ma che la stessa struttura poesia.
5nche Contini& lologo& fu molto attento alla lingua degli autori nelle sue interpretazioni critiche& utilizz8& tre concetti per l'analisi dell'opera letteraria7 struttura& sperimentalismo& forma. /iA attento al lavoro individuale dello scrittore che non ai movimenti letterari& nei suoi studi dedicati alle varianti d'autore Contini era arrivato a sorprendenti intuizioni sulle caratteristiche strutturali del linguaggio poetico. 2mportanti negli anni essanta& gli interventi sulla critica stilistica di Terracini& interessato alla tonalit ell'opera& determinata sia dalla lingua& sia dalla parola individuale. Terracini non condivide l'arbitrarietà del segno proclamata da de aussure7 Dun segno& in quanto immerso in un contesto e dotato di un duplice potere evocatore "sincronico e diacronico& cio storico%& sempre motivatoE. Terracini& fu il maestro di !aria Corti& storica della lingua e semiologa del gruppo pavese venne in contatto con le nuove metodologie critiche alle quali guard8 con interesse per un rinnovamento della stilistica.
/o strutturalismo e la semiologia La grande espansione dello strutturalismo nell'9uropa occidentale avvenne in =rancia a partire dagli anni essanta& e provoc8 una vera e propria euforia per la teoria della letteratura e le domande che questa poneva all'autore& al contesto& al lettore. ?arthes fu una gura fondamentale per lo strutturalismo e la semiologia francesi. 9gli racconta il tormentato rapporto con le discipline oggetto della sua ricerca e ne descrive le fasi alterne& caratterizzate ora dal desiderio di attribuire loro un fondamento scientico. On punto di riferimento per gli strutturalisti francesi fu l'opera dell'antropologo L:vi* trauss che studi8 le in&arianti che costituiscono le strutture base di ogni esperienza e conoscenza umana& inoltre l'antropologo strutturalista Claue /é&i#trauss analizza il mito di 9dipo secondo criteri strutturalisti. 9gli individua le unità minime del mito e le chiamamitemi.
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2n quegli anni anche la psicologia con /iaget& la psicanalisi con Lacan& la losoa con =oucault& utilizzarono i metodi di lavoro e le proposte dello strutturalismo. On ruolo importante ebbe il gruppo di -Tel
& come in linguistica si divide il linguaggio nelle sue diverse parti costitutive "fonemi& morfemi& ecc.& ecc.7 in breve& in elementi sintattici%& anche la narratologia divide il testo nelle sue parti costitutive7 agente& azione& ecc.7 nasce la sintassi narrati&a. 2l disinteresse per il signicato del segno linguistico e per la sua storicizzazione crea uno spazio allo sviluppo dellasemiologia "come de aussure aveva denito la scienza che studia Dla vita dei segni nella societàE%. tudiosi di varia formazione dedicano le loro ricerche semiotiche all'arte& al gioco& ai comportamenti umani e li interpretano e analizzano come linguaggi di comunicazione. Nel decennio dal (I+ al (0+ anche l'2talia partecipa al processo di ri;essione e teorizzazione critica europea e americana. 2n quegli anni circolano contemporaneamente le idee del formalismo& dello strutturalismo& della nascente semiotica. Nel (II viene fondata dal gruppo pavese costituito da !aria Corti& egre& 5valle e 2sella la rivista -trumenti critici- che ebbe un ruolo molto importante per la diBusione delle nuove prospettive critiche. e vero che ogni sistema col tempo pu8 cambiare& lo strutturalismo si basa sull'idea in ogni dato momento esso possa essere studiato cos> come si presenta. /er questa ragione lo strutturalismo uno stuio sincronico "e non diacronico% dei fenomeni umani.
Ce cosa caratteri00a&a la semiologia rispetto allo strutturalismo+ 2 semiologi studiano il segno non solo sul piano fonologico& morfologico o sintattico ma anche nel contesto della cultura dalla quale e nella quale ha avuto origine l'opera letteraria3 questa una delle diBerenze che 5valle indica fra strutturalismo e semiologia. Rispetto alle posizioni decostruzioniste /agnini sostiene che i limiti dell'interpretazione possono essere posti non tanto dal ricevente quanto dall'emittente& garante del signicato del messaggio le cui premesse non possono essere contraddette.
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Cap. - Critica psicanalitica e critica tematica La critica psicanalitica dell'autore dell,opera& del personaggio dell'opera e del lettore "fruitore% dell,opera& la dobbiamo a igmund =reud "Q+I*((%. =reud& "scopritore ell'inconscio", stato punto di riferimento non solo per molti scrittori del Novecento& ma anche per i critici che hanno utilizzato la sua ricerca per interpretare i testi letterari. !el (0& di una conferenza di =reud& 2l poeta e la fantasia& nella quale egli si chiese quale sia la genesi del materiale poetico. =reud si pose una domanda in merito all,origine del materiale poetico. 5 questa domanda si rispose sostenendo che Il poeta trae goimento all'atti&it fantastica come il )am)ino al gioco, l'atti&it fantastica compensa la mancan0a i appagamento el esierio, ottenuta urante l'infan0ia attra&erso il gioco. econdo =reud& il poeta un sognatore a occhi aperti& se un qualunque sognatore rivelasse le sue fantasticherie desterebbe ripugnanza& ma il poeta addolcisce il carattere di queste velandole e ci seduce mediante un godimento formale& denito da =reud Dpremio di seduzioneE& e solo attraverso l'arte& possibile che un uomo logorato ai esieri! elabori un'azione che assomiglia all'appagamento e che questo gioco provochi delle risonanze aBettive come se si trattasse di cosa reale. 2 primi tentativi di applicazione delle teorie psicanalitiche alla letteratura apparvero su "Imago" 21314, rivista& diretta dall'allievo di =reud 5an6. Nel ()& egli pubblica il noto saggio Il 7oppio. Il signi$cato el sosia nella letteratura e nel fol6lore. Ran$ cerca di dimostrare non tanto una interipenen0a! degli autori sul piano letterario& quanto la presenza di una loro identica struttura psichica.
#ung sostiene che lo psicologo di fronte all'opera d'arte non deve ricercare quali condizioni umane l'abbiano prodotta ma da dove trae quel suo signicato. 2l mistero della creatività& per #ung& non pu8 essere spiegato dalla psicologia ma soltanto descritto& deve essere distinta l'analisi psicologica dell'opera d'arte letteraria dall'analisi letteraria dell'opera stessa3 ci8 che pu8 risultare interessante per l'una pu8 non essere signicativo per l'altra. Tutto ci8 che riguarda personalmente il poeta& le sue patologie o le sue nevrosi& possono rappresentare un vantaggio o un impedimento ma non sono essenziali per la sua arte. #ung distingue l'inconscio colletti&o! dal su)conscio personale!, costituito dalla totalità degli avvenimenti psichici che potrebbero essere coscienti ma che per la loro incompatibilità sono stati rimossi. 5ll'inconscio collettivo si pu8 far risalire l'immagine simbolica& primordiale e archetipica& che la risultante d'innumerevoli esperienze tipiche di tutte le generazioni passate. e =reud attribuisce una funzione centrale alla soggettività dell'2o& #ung sposta il proprio interesse verso l'inconscio collettivo e l'archetipo sovrapersonale ed etrasoggettivo in cui l'arte trova il proprio signicato.
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2n =rancia incontriamo i primi teorici della critica psicanalitica e fra questi7
- 8auouin che analizza i complessi sia personali! ce primiti&i! del creatore o suscitati nel lettore dall'opera d'arte. /er ?audouin DL'obiettivo dell'arte sta a mezzo tra l'oggetto immaginario el sogno e l'oggetto reale7 una proiezione dell'immaginario nel reale& e non come il sogno& incomprensibile3 al contrario comunicabile agli altriE. * 4rientata verso un'indagine psico*biograca fu la ricerca di 9arie 8onaparte& fondatrice della oci:t: ps@chanal@tique de /aris& !arie ?onaparte convinta che le opere letterarie e artistiche rivelino la condizione psicologica dell'uomo& e siano costruite come i suoi sogni. 2l sogno& costituisce la &al&ola i sicure00a per gli istinti eccessi&amente rimossi!. * 2mportante la ri;essione di 9auron che mette a punto un metodo di indagine denito psicocritica! "(I%. /a psicocritica a come oggetto i stuio la personalit inconscia ello scrittore. * 5ssai noti sono i saggi di ?achelard dedicati all'immaginazione materiale dei quattro elementi7 fuoco aria, ac:ua e terra3 ogni scrittore propende verso un particolare elemento in;uenzato in questo dal proprio temperamento. ?achelard si pu8 considerare uno dei punti di riferimento della cosiddetta critica tematica. * 2n Neo*critica e paleocritica Seber traccia il percorso intellettuale che lo ha condotto alla formulazione di un nuovo modo di fare critica valendosi del pensiero di =reud. enisce la critica tematica una isciplina oggetti&a, rigorosa!, una scien0a in &ia i costru0ione. * Negli stessi anni anche ?arthes& vicino alla critica tematica& individua nell'opera di Racine un unico tema attra&erso il :uale % comprensi)ile l'opera, l'inten0ionalit e la coscien0a ell'autore. * Lacan& ha reinterpretato =reud utilizzando le teorie linguistiche dello strutturalismo e del poststrutturalismo3 a lui il merito ell'intui0ione ce l'inconscio si struttura come il linguaggio e come tale pu; essere stuiato nelle sue imponenti i signi$cante e signi$cato. * i ispirata molto a Lacan& e al marismo& Julia uel". istingue due livelli strutturali del linguaggio7 il semiotico e il sim)olico& distinzione utilizzata e rielaborata dalla critica femminista. Pristeva denisce la semanalisi "!ateria e senso% * quella semiologia che stringe alleanze con la psicanalisi freudiana e con la sociologia. * On grande consenso in 9uropa hanno avuto gli studi del canadese =r@e che ispirandosi a #ung considera la critica inispensa)ile per comunicare intorno alla letteratura e per arriccire la &ita attra&erso il sapere. * ?loom "post*strutturalista% utilizza l'opera di =reud per reinterpretare la letteratura alla luce del complesso edipico. 2l poeta forte vive nei confronti dei suoi predecessori una ri&alit che cercherà di smantellare riformulano in modo diverso la trai0ione e cercando la propria originalità creativa. /'eroe poeta com)atte una )attaglia ini&iuale alla ricerca ella propria originalit.
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* 5ltro critico fu ebenedetti& ritenendo che l'opera di certi autori non possa spiegarsi se non alla luce della lorositua0ione psicologica. * Le lezioni di ebenedetti furono da esempio per un cultore della critica psicanalitica in 2talia& 9ario /a&agetto& interessato ai rapporti tra l,opera e la biograa7 secondo Lavagetto queste ultime sono gli stati d'animo dell'autore& che agiscono su temi e forme letterarie. edicherà particolare attenzione a aba e vevo& due autori che conoscono e utilizzano le teorie di =reud. * !olto attivo negli anni ettanta fu =ornari& che diede importanza alla ricezione del fruitore dell'opera "lettore%7 per =ornari non esiste arte al di fuori di quell'accoppiamento& inteso come transazione tra i desideri dell'artista e i desideri dei fruitori dell'opera d'arte.
- Il rapporto &ita-opera i&enta :uello tra malattia e opera& in questa direzione si muovono i suoi numerosi studi& su ?aa, #&e&o, Piranello, /eopari& che cercano di dimostrare come la patologia si trasformi in uno stile espressivo DindividualissimoE3 si ricercano nel &issuto e nell'immaginario ell'autore le moti&a0ioni elle sue opere, nell'intento i creare :uei collegamenti fra analisi ei contenuti e elle forme.
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Cap. @ - /'area marista* teorici e critici Le basi della teoria letteraria e della critica mariste, partono dal pensiero sull'arte di !ar "QQ*QQ% e di 9ngels "QF*Q(+%. Le manifestazioni spirituali! dell'uomo "giuridiche& politiche& religiose& losoche e artistiche%& sono espressione della base socio*economica da cui derivano7 si instaura un rapporto di intreccio! fra struttura "la DbaseE socio*economica& il modo di produzione% e sovrastruttura "le produzioni DspiritualiE%. Non la coscienza degli uomini che determina il loro essere& ma & al contrario& il loro essere sociale che determina la loro coscienza. 4ccorre spiegare questa coscienza con le contraddizioni della vita materiale& con il con;itto esistente fra le forze produttive e i rapporti di produzione. La classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con ci8& in pari tempo& dei mezzi della produzione intellettuale. La critica marista eteronoma, cio non autonoma& in quanto riceve dall'esterno le modalità della propria azione. 9, capace& negli scrittori piA signicativi& di confermare l'aBermazione di !ar& che le iee ella classe ominante sono in ogni epoca le iee ominantiB l'arte fa conoscere& collabora a radicare e diBondere le idee dominanti& e sarà altres> utile per trasformare quelle stesse idee. /er quanto riguarda l'indipendenza della cultura rispetto alla politica !ar e 9ngels sostengono che l'arte non % "i tenen0a" alla prou0ione, ma lo % nell'interpreta0ione el critico. La critica marista sempre storicistica& ma non ogni storicismo veramente marista. Non solo in 2talia& ma là dove ha trionfato il capitalismo& il critico ha di nuovo sentito il riciamo ella coscien0a, etica e ieologica7 a interpretare& tramite la letteratura& le forze in gioco e a cercare di mettere a nudo "o modicare% quell'assetto ideologico*culturale che la letteratura cerca di diBondere e raicare nella societ. 4ra l'ideologia trionfa di nuovo& strutturalismo e poststrutturalismo hanno generato un amalgama contaminato.
2l eostoricismo americano ltra !ar attraverso =oucault& per cui le idee e la stessa storia& riducendosi a - iscorsi" & perdono il loro valore di verità documentaria e politica& per essere cos> sempre gestite dal potere della classe dominante in un determinato periodo. 2 Neostoricisti cercano di capire se possono modicare la "ragnatela" el potere3 ogni ricostruzione critica pu8 essere opinabile e ogni sovversione addirittura pu8 raBorzare il potere dominante&il potere % onnipotente. 2l neostoricismo& non solo cerca di ricollocare il testo nel contesto in cui stato generato& ma di fare della considerazione del contesto storico il centro o la base di tutto lo stuio letterario& la condizione senza la quale altre forme di studio signicative non possono aver luogo. In un certo senso il neostoricismo cerca i fonere i principi el &eccio storicismo con :uelli el poststrutturalismo. 2n altre parole si potrebbe dire che i critici neostoricisti scrivono narrazioni storiche in cui i soggetti non sono gli uomini nella storia ma i testi nella storia. La rinascita dello storicismo stato ed un fenomeno rilevante in quanto contesta la "critica umanistica", convinta nel fatto di poter reperire valori assoluti& etici ed estetici.
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2l neostoricismo americano nasce alla ne degli anni ettanta e agli inizi degli anni 4ttanta all'Oniversità di ?er$ele@& dove un gruppo di critici "Hallagher& !iller& !ontrose e Hreenblatt% promuove& anche con la rivista "5epresentations", il ritorno all'interesse storico negli studi letterari. L'opera letteraria un prodotto di forma0ioni socio-politice& storicamente localizzabili7 la letteratura solo uno dei tanti testi che serve per leggere la storia& aJancabile quindi ad altri documenti non letterarie ed emana0ione e raicamento el potere "recupero del concetto gramsciano di -egemonia-%. !ar ed 9ngels& preferiscono tutti gli scrittori impegnati di tutte le letterature& e questo si spiega proprio col fatto che dal loro punto di vista la letteratura e&e utili00are le sue poten0ialit i enuncia per ris&egliare la coscien0a egli uomini e portarli alla mo)ilita0ione. 2 Neostoricisti si limitano a constatare il legame inseparabile tra potere e letteratura& i materialistici critici inglesi spiegano i loro interessi politici non solo denunciando i legami tra potere e letteratura& ma sperando una nuova coscienza politica formata nel presente sugli esempi del passato. 9' impossibile parlare di critica e teorie letterarie mariste senza aBrontare le premesse dei piA acclamati teorici7 2nnanzi tutto di /u6cs i cui saggi in;uenzarono in modo pervasivo la cultura europea. 9, strenuo difensore del realismo ottocentesco e strenuo oppositore dei non* realisti tipo =laubert o dei naturalisti tipo 6ola& e di tutta l'arte decadente del Novecento. econdo Lu$àcs l'arte rispeccia la &ita, ma lDarte e :ualcosa ce riprouce e interpreta una realt. La riproduzione della realtà nella letteratura occidentale& lo stretto rapporto tra letteratura e assetto storico*sociale il tema del celebre capolavoro di Auer)ac E9imesis . alinari& stato il piA strenuo difensore dello storicismo e del realismo3 ogni testo deve essere collocato nella genesi storica7 la situazione reale fornisce i dati "incontestabili e inopinabili3 opinabili invece per =oucault e i ne historicists% per l'inquadramento storico. 2n 2talia una cosciente critica e teoria della letteratura mariste nascono dalle indicazioni di Hramsci "Q(*(0%. 2 suoi scritti& compiuti negli anni del carcere "dal (FI al (0%& furono editi e divulgati solo dopo la guerra ma non al di sopra delle parti e delle nazioni& ma -organico- a una determinata classe sociale7 la cultura sempre funzionale al potereHramsci sosteneva che il critico letterario tende a perdere la propria autonomia& trasformandosi in intellettuale7 EIl critico-intellettuale, sempre militante, e&e scenere al suo pieistallo e immergersi nella letteratura popolare e i consumo, e&e ripristinare :uel rapporto intellettuale-popolo in Italia interrotto $n al 5inascimento.
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se interessi socio*letterari sono da segnalarsi già prima dall'avvento del marismo "in Mico& !adame de taci e Taine%. 2 reciproci rapporti tra opera d'arte e società il tema portante della linea marista della #cuola i Francoforte"5dorno& Gor$heimer& !arcuse& =romm& ?en1amin%. 2l passato illumina il presente& e viceversa U solo in un determinato presente possibile quella interpretazione del passato. Le opere letterarie oltre allo storico contenuto materiale! incorporano un contenuto i &erit!, rilevante per la contemporaneità del lettore. !a ci8 che nell'estetica contemporanea per ?en1amin solo una mutazione& si tramuta in catastrosmo nelle incursioni letterarie di 5dorno e di Gor$heimer7 la massi$ca0ione e commerciali00a0ione nelle societ moerne pri&ano l'uomo i ogni ientitB la sal&e00a sta ance nella $loso$a e nell'arte, ma non in :uella "i consumo", )ensG in :uella ce contrappone l'ini&iuo alla societ. iamo esattamente agli antipodi del realismo lu$àcsiano7 l'arte& quella contestatrice solo quella moderna& l'arte nega la storia pur interpretandola. La critica marista diviene elitaria. Con la cuola di =rancoforte& il marismo si confronta e scende a compromessi con altre ideologie e metodologie critiche& e questo anche grazie a Halvano della Molpe. Nel suo saggio piA importante& Critica del gusto "(I%& della Molpe propone la fondazione di un'estetica materialistico-storica! che superi i limiti ell'estetica iealistico-romantica. 2l confronto con altre teorie letterarie e metodologie critiche diventerà compromesso nel marismo inglese e americano. 5d esempio& per marista inglese& agleton i testi letterari& trasmettono sempre un'ideologia& che agisce sulla realtà piA che ri;etterla.
Il critico e&e ri&elare il rapporto tra opera e ieologia, e&e capire come :uesta a creato l'opera e come l'opera ri&ela l'ieologia. La nascita di un marismo "in senso critico*letterario% americano opera soprattutto di #ameson. 2l marismo solo un metodo tra gli altri& che deve dimostrare la sua superiorit nei suoi settori speci$ci3 deve misurarsi con gli altri metodi e ideologie. Con #ameson la letteratura e le modalità dell'interpretazione torneranno a radicarsi nella precisa situazione storica3 il critico tornerà a interessarsi di ideologie e tendenze correnti. 2l che non signica che il critico debba trascurare il testo "la forma%& ma che questa stessa forma dovrà storicizzarsi. 2nsieme alla critica marista& la critica coloniale o postcoloniale& che in pratica si tratta di una contestazione di prospettive di minoranze trascurate& di modelli di pensiero e della letteratura occidentali& che praticamente ha stravolto& ed escluso ci8 che si presentava come non*occidentale. La ecostru0ione ella meta$sica e delle mitologie occientali era già stata opera di erida& al quale si aJancano non solo l'onnipotenza del potere di =oucault ma anche Hramsci e il suo concetto di egemonia. Leggere in chiave postcolonialista signica rileggere la grande letteratura& in specie dei grandi imperi coloniali "inglese e francese%& per individuare la presenza di "iscorsi" coloniali, espliciti o impliciti che siano. Ci si chiede se anche in 2talia esiste una letteratura coloniale da rileggere.
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=orse il piA prestigioso rappresentante della critica postcoloniale #ai, con il suo rivoluzionario testo Orientalismo"(0Q%. 2l critico di nuovo& come ai tempi di Hramsci& si identica con l'intellettuale. econdo #ai, secondo questo critico& il linguaggio sempre radicato nel mondo& in un contesto geopolitico3 e se prima ad essere smascherata e contestata era l,ideologia borghese& ora l,ideologia "occientale, imperialista e colonialista. La letteratura& da quest'ottica& collabora all'aBermazione del potere.
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Cap. H - 7alla parte el lettore - Fenomenologia, ermeneutica, testualit e teoria ella rice0ione La parte! quella del lettore singolo o critico e non quella del pubblico& oggetto della sociologia ella letteratura. Nello strutturalismo e nella semiologia il soggetto& inteso come lettore e interprete di un testo "letterario%& emarginato in nome di un metoo so&raini&iuale che si professa scienti$co e uni&ersalmente &alio. Con la fenomenologia e con l'ermeneutica novecentesca il soggetto& quale interprete& si costituisce come non solo privilegiato mediatore del signicato del testo stesso& e addirittura come produttore del testo. 5 partire da usserl "padre della fenomenologia% la realt % solo :uella ce &iene percepita alla nostra coscien0a* gli oggetti sono "inten0ionati" alla coscien0a i ci li percepisce. /'oggetto a e mantiene una sua struttura essen0iale ce permane immutata attra&erso le esperien0e i lettori e interpreti. L'interpretazione del testo& inizia e si risolve nell'esperienza personale& nel confronto ravvicinato di due coscienze o& nel dialogo tra soggetto e oggetto3 oggetto che un prodotto unitario e omogeneo della coscienza dell'autore& non esterno ma implicato nel testo. 2l critico deve perforare la supercie& per andare oltre il testo e sintonizzarsi sulla vita coscienziale per far emergere la griglia di temi che fa capo a un unico codice mentale.
Il testo % frutto i una uplice orcestra0ione, :uella ell'autore e :uella ell'interprete, ue "inten0ioni" ce si completano a &icena. 2ngarden il primo allievo di Gusserl che ha elaborato una teoria fenomenologica della letteratura "e della critica% che poi in;uenzerà #auss e 2ser. L'opera letteraria "artistica in genere% ha una sua struttura ben denita& analizzabile nei dettagli e nell'insieme. La lettura non una sequenza lineare ma un circolo ermeneutico in cui il singolo modica ci8 che ha compreso a ogni stadio della lettura in un continuo aggiustamento di tiro soggettivo sempre per8 guidato dall'autore. La comunione tra lettore e opera dipende all'intelligen0a, cultura, sensi)ilit e "situa0ione" ei singoli lettori. 2l fenomenologico interesse per la coscienza dell'autore accomuna componenti della #cuola i ?ine&ra " 5amon, 8éguin, Poulet, 5ousset, #taro)ins6i %& su di una linea antipositi&istica e antistoricistica. 2l fondatore stato 5amon "Q(0*(Q)% secondo questo critico7 la critica e&e mettere tra parentesi le introu0ioni storice, le teorie letterarie, per inagare il carattere i ciascun poeta, i ciascuna poesia!.
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Poulet "(F*((%& il padre della cosiddetta "critica 'ienti$ca0ione". /a critica ini0ia sempre a un atto i lettura ce, se penetrante, pu; perforare il testo e raggiungere lo "spirito" generatore ell'altro. La lettura per /oulet un atto i spossessione i sé 7 rinuncia alla propria coscienza per lasciarsi possedere da quella dell'autore dell'opera7 spossessione che per8 anche possessione. #i tratta i risalire all'atto originario in cui la coscien0a ell'autore si pone. 2l critico piA apprezzato della cuola di Hinevra #taro)ins6i. /er lui lo sguaro critico! trasforma, ria la &ita a un mono immaginario ce assume la sua rappresenta0ione gra0ie a lui. La critica deve mantenere le sue distanze& conser&are il iritto i guarare!, di scoprire l'ordine o il disordine interno dei testi che interroga& i simboli e le idee secondo le quali il pensiero dello scrittore si organizza. Nel caso di #artre "(+*(Q% si tratta di critica che parte da premesse $loso$ce e all'esperien0a iretta ello scrittore. /'opera 'arte %& in quanto mondo dell'immaginario& inversione della realtà3 antirealt.
Torna l'assioma fenomenologico7 la realt in sé non a senso, a il signi$cato ce le conferisce la mia coscien0a. L'opera d'arte non esiste nella realtà. 2 dati iscritti nel testo "guidano la lettura%& ma il lettore va oltre i segni scritti.
/o scrittore pretene al lettore il ono i tutto il suo essere, con le sue passioni e i suoi pregiui0i, le sue simpatie L'obiettivo della lettura quello di ricostituire "e giudicare% la coscienza intenzionale dello scrittore& tramite lapsicanalisi esisten0iale!. On saggio fenomenologico di psicanalisi esisten0iale! il 8auelaire di artre "()0%. Otilizza oggettivi dati biograci e testuali& ma il suo ?audelaire& investito di tutte le passioni e idiosincrasie del lettore3 un autore che gli suscita piA fastidio che simpatia& per la sua DmalafedeE o falsa coscienza. =orse il maggior rappresentante della critica fenomenologica italiana stato Ancesci "(*((+%& altri sono stati marginalmente in;uenzati "Huglielmi& Curi& 9co& Hiuliani& anguineti%. =urono tutti seguaci della versione italiana della fenomenologia& soprattutto di 8an$, per il quale& non la ragione astratta a vericare la razionalità delle cose ma la diretta esperienza3 l'arte 2singola opera o mo&imento4 non % e$ni)ile in astratto, ma e&e essere &eri$cata, i persona e i momento in momento. /er ermeneutica& si intende qualsiasi tecnica che permetta di interpretare un testo& un documento& un'epoca storica e qualsiasi altro discorso o segno. 2n età medievale l'ermeneutica fu la disciplina che interpretava il testo biblico. !a l'ermeneutica moderna inizia con #cleiermacer "0IQ*Q)%& che distingueva i due termini contrapposti e complementari di ogni interpretazione& quello i&inatorio! e quello comparatista!* piA soggettivo il primo& oggettivo il secondo.
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L'ermeneutica contemporanea si rappresenta come il metoo per il quale ogni aspetto ella realt presente e passato % interpreta)ile a partire alla conoscen0a el suo carattere storico e legato a una particolare trai0ione culturale. On piA stretto collegamento dell'ermeneutica col soggetto interpretante "che comprende il testo% si ha con ilthe@ e& soprattutto& col vero fondatore dell'ermeneutica novecentesca& il grande losofo Geidegger. 2l testo secondo Geidegger non ha piA una sua stabilità essenziale "come per Gusserl e seguaci%& perch: ogni interpretazione si fonda su di una pre-comprensione!, che comprende il testo secondo idee precostituite essendo ogni interprete incastonato in un tempo e in una situazione storica& con le sue idee e distorsioni. Non siamo noi a congurare& a spiegare il testo& ma il testo& misterioso e inesauribile& che& tramite il suo appello& si lascia parlare in noi& e solo perci8 esiste.
Con ?lanchot si arriva al radicalismo della lettura. Leggere un atto che esige piK ignoran0a ce sapere!. Ce cos'% un li)ro ce non &iene letto+!, chiede ?lanchot e la risposta perentoria7 >ualce cosa ce non % ancora scritto. Leggere sarebbe dunque non scrivere di nuovo il libro& ma far s> che il libro si scriva o sia scritto * questa volta senza l'intervento dello scrittore& senza nessuno che lo scrivaE. /a lettura compie il testoB atto perci; non solo estetico ma artistico. L'aBermazione heideggeriana che ogni comprensione % sempre eterminata alla precisa situa0ione storica & quindi dalla precomprensione& ci si chiede se l'interpreta0ione i ogni testo pu; arri&are a e&incere un signi$cato, insito nell'oggetto per &olont ell'autore. Tra i seguaci di Geidegger va citato Hadamer& il quale rivendica per le discipline umanistiche "storia e losoa& arte e religione% esperienze etrametodiche7 solo nei settori scientici valgono il metodo e la verica obiettiva. Conosciamo solo confrontandoci con autorità& tradizioni e pregiudizi7 le maglie della rete culturale in cui siamo catturati. Mediamo sempre coi paraocchi. i conseguenza anche l'opera 'arte % eterminata alle sue interpreta0ioni ce, &ariano a situa0ione a situa0ione, a ori00onte a ori00onte i comprensione, mutano l'opera stessa. econdo Hadamer& la comprensione % un ialogo "tutto avviene e si risolve nel linguaggio%& uno sfor0o in cui sono implicati tanto il soggetto interpretante :uanto l'oggetto a interpretarsi. % un progressi&o aattamento ell'io all'altro.
/arzialmente aJancabile al dialogo della comprensione gadameriana 8actin. Ogni testo artistico, in :uanto prootto i un autore ialoga con un'altra coscien0a 2:uella el critico4B al momento ell'interpreta0ione entra in un complesso e &ariegato contestoB ogni testo % sempre entro :uesto contesto incompiuto!. DLa comprensione come correlazione con altri testi e reinterpretazione in un nuovo contesto& assicura il radicamento storico. Ona decisa risposta "dal versante husserliano% alla "pre-comprensione" storica di Geidegger e di Hadamer quella fornita dall'ermeneuta americano irsc. /er lui
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l'oggettiva -verità- del signicato testuale garantita all'unica &olont ell'autore.
=esto i piacere 7 quello che soddisfa& appaga& da euforia3 quello che viene dalla cultura& non rompe con essa& legato a una pratica confortevole della lettura. =esto i goimento 7 quello che rompe ogni legame con la lettura& quello che mette in stato di perdita& quello che sconforta mette in crisi il suo rapporto col linguaggio "22 piacere del testo%.
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Cap. L - Il poststrutturalismo, le teorie femministe e postfemministe. /a critica genetica 2l poststrutturalismo si imposto intorno agli anni settanta& come demarcazione di un contesto critico e teorico tendente al "superamento" delle concezioni dello strutturalismo piA rigido, "formalista" e a-ieologico. L'aspetto piA evidente del "superamento" si manifestato nella teoria e nella pratica critica& come atteggiamento di sducia nei "metoi", in quei modi di descrizione dei meccanismi linguistici e semiotici& ritenuti oggetti&i e applicati nell'arte, nella cultura. 2l poststrutturalismo non in antagonismo con lo strutturalismo. Lo studioso tedesco =ran$ che ha usato il termine neostrutturalismo& insiste sulla rela0ione interna! con lo strutturalismo classico rappresentato a Ferinan e #aussure, /é&i-#trauss, 8artes!, e ricorda che Eil neo strutturalismo non % semplicemente posteriore allo strutturalismo, ma si ricollega in maniera critica allo strutturalismo. 2 poststrutturalisti non sono degli antistrutturalisti7 ma cambia il momento storico "=ran$& che associa il neo o poststrutturalismo alla "coni0ione postmoerna", propone una data di origine connessa con il maggio (IQ%3
#e lo strutturalismo separa&a il segno al referente, il "poststrutturalismo" separa il signi$cante e signi$cato. Il signi$cato non % immeiatamente presente in un segno. Tra i motivi del poststrutturalismo riaJora la domanda circa la verità in generale e la verità del signicato dell'opera in particolare. V d'uso fare soprattutto un nome& quello di 8artes & citando come opera sintomatica del (0 una vera e propria"riscrittura critica" del racconto arrazine di ?alzac * per illustrare l'evoluzione dallo strutturalismo al poststrutturalismo critico. 2l percorso di ?arthes& oBre tutta la gamma dei discorsi teorici che hanno attraversato due decenni7 lo strutturalismo& la semiologia e la retorica & la neo* ermeneutica& il testualismo& il ritorno& vero o immaginario& del soggetto*fruitore e del piacere della lettura. ono pochi i percorsi teorici che& strutturalisti in origine& non si siano evoluti in senso poststrutturale.
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2l momento di maggior "post-strutturalismo" in ?arthes si ha quando abbandona le sue pretese scientiche. e prima egli credeva che lo strutturalismo fosse capace di spiegare ogni tipo di sistema umano& ad un certo punto si reso conto che ogni cosa& ogni linguaggio& dovrebbe essere spiegabile. !a questa spiegazione permessa grazie ad un linguaggio che& nel caso sia spiegazione del linguaggio& diventa un metalinguaggio. 5 sua volta& questo metalinguaggio spiegabile da un'altro linguaggio& che diventa dunque pure lui metalinguaggio& e cos> via no a trovare che nessun linguaggio stato spiegato. 2l critico ?arthes distingue tra testi realistici& che oBrono al lettore signicati chiusi e altri tipi i testo& che incoraggiano invece il lettore a produrre signicati. 2l primo tipo di testo permette al lettore unicamente di essere ilconsumatore di un signicato sso7 il testo "leggi)ile"B il secondo tipo rende il lettore un produttore7 il testo "scri&i)ile".
Il ecostru0ionismo 2l ecostru0ionismo un nuovo movimento nella critica americana. La data*evento del decostruzionismo il (II& quando fu organizzato un convegno sul tema7 I linguaggi ella critica e le scien0e umane. 5l convegno era presente 7erria e tra i partecipanti si trovavano 8artes, /acan, Paul e 9an e Poulet . Culler uno tra i primi teorici della tendenza decostruzionista. 2l contesto italiano rimasto refrattario al decostruzionismo critico. Mi stato un forte interesse per il concetto di -testo- "e i concetti di intertestualità%& ma non ci si spinti no a fondare un movimento -testualista- paragonabile a quello della rivista francese -Tel
/a critica ecostru0ionista non una regressione verso l'elemento semplice& verso una origine non scomponibile. La decostruzione non un metodo e non pu8 essere trasformata in metodoE "errida%. econdo Culler7 la critica ecostru0ionista un'esplorazione della logica testuale in testi detti letterari. /a ecostru0ione si crea attra&erso ripeti0ioni, e&ia0ioni, eforma0ioni!. 2l procedimento di comprensione si limita a -decostruire- un testo& mediante la lettura& e a costruirne un altro con la scrittura. La decostruzione critica non comporta n: metodi n: sistemi. Culler parla di lettori e di lettura& i nomi /aul de !an& !iller& ?loom& che vengono indicati come decostruzionisti& non hanno percorsi in comune bens> ascendenze comuni7 la lezione di errida& quella della cuola di Hinevra e& sul piano della pratica& una cosiddetta -mania interpretativa-. e !an riconosce al testo letterario uno statuto allegorico& vale a dire una costruzione che comporta due distinti signicati& uno letterale& visibile e uno invisibile& il soprassenso . 2l termine "allegoria" diventa per de !an una vera e propria $gura i senso!& costitutivamente doppia& dove il piano letterale& che racciue! il senso nascosto& appare come una resisten0a!, che occorre ecostruire!. 5ccanto all'allegoria c' un'altra gura retorica costitutiva del linguaggio letterario per de !an7 l'ironia. 2l ruolo dell'ironia visto come aJne alla dimensione decostruttiva dell'allegoria proprio per la serie di opposizioni "veroWfalso& realeWideale% che la istituisce.
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/e teorie critice femministe e postfemministe 2l femminismo un nuovo movimento nella seconda metà del K(& specialmente in 5merica e in 2nghilterra& ha una lunga storia politica. Mede protagoniste alcune donne& nella lotta dei loro diritti rispetto ai loro compagni uomini& quindi parità sociale e culturale& uguaglianza fra i sessi& sono temi costituiscono i cospicui capitoli della -storia delle donne-. !a sono soprattutto le storie letterarie e artistiche a testimoniare le forme creative del -coraggio delle donne-. subito lo slogan dell'emancipazione femminile e cio del -femminismo-. 4ggi& questa frase si pu8 ancora considerare parte di una tendenza della teoria femminista e della rivendicazione& da parte della donna& ad avere una stan0a tutta per sé!.
2l secondo femminismo di divide in due rami7 il femminismo 5nglo*5mericano& che si concentra con su problemi della scrittura femminile& e quello francese con la teoria di #ulia Pristeva sul tipo di scrittura femminile piuttosto che sul sesso di chi scrive.
>uesto eterminer un i&erso orientamento nelle teorie femministe.
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L'incontro tra il decostruzionismo e il femminismo ha origine proprio nella ri;essione derridiana sulla ieren0a sessuale e l'opposi0ione gerarcica uomoonna. Nella sua ottica& l'opposizione uomoWdonna& nisce per evidenziare che tale opposizione non pu8 non essere oggetto di decostruzione perch: essa una costruzione a molteplici livelli * storici& losoci& ideologici& psicanalitici& linguistici& letterari * di una falsa identità. La decostruzione di tutti questi discorsi farà emergere che l'alterit femminile costituisce una diBerenza necessaria e funzionale alla costruzione dell'idea stessa dell'uomo& come depositario della superiorità& della razionalità& della positività.
Tra i nomi che circolano c' quello della studiosa #pi&a6 "Calcutta%& nota anche per essere stata allieva di de !an e per aver tradotto in inglese il testo di errida& e la grammatologie. piva$ denita una decostruzionista che si muove tra !ar e =reud. !a lei stessa& pur riconoscendo come sua la visione del decostruzionismo& tende a denirsi piuttosto come un'ecclettica! che non rinnega le proprie radici. 9d anche per la propria esperienza di "immigrata", con altra -lingua-& altra tradizione di testi& che piva$ si inserisce con un contributo originale& non solo per le teorie di genere ma anche per le culture Dsenza parolaE& Dsenza soggettoE& subalterne& non libere o colonizzate. 2n italiano non esistono formule felici bilanciate tra critica e teoria. i pu8 forse considerare ancora utile la formula onnicomprensiva "leggere a onna", usata da Culler. e vero come scrive Annette
/a critica genetica La critica genetica un'etichetta di ritorno nel contesto italiano. eriva& infatti& dalla formula francese -critique g:n:tique-& forgiata negli anni dello strutturalismo "ma già come tendenza poststrutturale% e corrisponde a una denizione piA attuale della cosiddetta -critica delle varianti-.
9a ce cosa si intene per critica elle &arianti+
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/er critica delle varianti si intende quella critica egli autori el 3NN nei confronti egli scrittori egli anni passati, si stuiano le fonti Dispira0ione i unDopera, ei personaggi, e ellDautore stesso cio% Eun l'esame critico elle &ersioni preceenti i un'opera, egli a))o00i, elle corre0ioni apportate all'autore nel corso ella ela)ora0ione "uitner%E. Ona data& il (0& e un luogo& "II 9eriiano i 5oma", possono essere considerati i momenti di riferimento per una breve storia della critica delle varianti. ul -!eridiano di Roma- Contini pubblicava due recensioni7 Come la&ora&a l'ArGosto e Per una =esi sul /eopari. 5nche alla poesia leopardiana stata dedicata lunga attenzione variantistica. 9d a proposito del componimento leopardiano 5 ilvia& ad esempio& che segu> il noto scambio di -biglietti- e di opinioni& per cos> dire& interno fra Contini e e Robertis& sulla diversa concezione circa il valore delle varianti7 espressivo e DmigliorativoE per e Robertis& oggettivo per Contini.
Q a Contini, comun:ue, ce si e&e il piK costante eserci0io i :uella ce egli a tal&olta ciamato critica elle corre0ioni!. Hli -avantesti- ricostruiti& oltre a quelli di Tasso e !anzoni& continuano ad essere quelli di Leopardi * su cui si eserciterà la variantistica di /eruzzi e di e Robertis U e& tra gli autori contemporanei& Ongaretti& !ontale& Hadda& /izzuto.
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Cap. M - /a critica militante. /a saggistica. /a critica egli scrittori enizione dell'aggettivo militante7 mira a ifenere e a esprimere atti&amente eterminati principi, ieologie, ottrine, secono generi e moi aeguati 2la letteratura, l'arte4, ce partecipa irettamente alla &ita letteraria e artistica contemporanea, esprimenone la pro)lematica in atto, i contrasti, le inno&a0ioni, per lo piK preneno posi0ione a fa&ore i eterminate correnti letterarie, i ati iniri00i artistici, culturali, ieologici. 2l contesto di cui stiamo parlando quello della cosiddetta Eletteratura perioica", che ha avuto larga diBusione grazie a nomi che& a partire dal ettecento& hanno fondato riviste o periodici. Hli antecedenti della critica militante si contano& presso quei letterati& cultori del gusto che& nell'epoca in cui si sono formati i presupposti dell'estetica& l'hanno praticata quasi come "atti&it eRmera. Cos>& Haretti e -La frusta letteraria-& /ietro e 5lessandro Merri& ?eccaria e -22 CaB-& no ai collaboratori del -Conciliatore- e della -Nuova 5ntologia-& costituiscono voci e luoghi che si possono considerare come esempi di critica militante. 9' solo dai primi del Novecento che la "critica militante" ha assunto un carattere distintivo. /er cogliere tali peculiarità basterà riferirsi ad esempio l'opera critica di Croce7 che rispecchia caratteristiche antiaccademiche& di esercizio di gusto e di azione sul contemporaneo 2"/a Critica", ri&ista fonata a Croce nel 13N@4. L, attività critica di Croce pu8 servire anche a illustrare le varie forme della critica militante7 la recensione, l'articolo "ovvero l'elzeviro& si tratta di un articolo di argomento letterario o artistico che occupa tradizionalmente la parte sinistra della terza pagina dei quotidiani%& ma la forma piA consona quella del "saggio". Non si pu8 fare una "storia ella critica militante" se non attraverso i singoli nomi& lo stile delle singole opere7 nella critica no agli anni Trenta& in autori come =alqui Longhi& Contini3 l'4ttocento per /ietro /ancrazi& l'-anti*novecentismo- per Croce& le idee e i temi per /raz& il romanzo per ebenedetti e Hinzburg& il cinema per ?anti& il ?arocco per 5nceschi ed Raimondi3 le riviste7 erra& /rezzolini& e Robertis e -La Moce-& ?ontempelli e -Novecento-& 5nceschi e -22 Merri-& i -gruppi- con i vari manifesti di poetica& surrealismo& futurismo& ermetismo
/a storia ella critica militante % una storia i autori, i ri&iste, elle poetice e ei mo&imenti letterari"!arinetti e il futurismo& ?o e l'ermetismo critico%. /erci8& spesso o si tratta di una storia par0iale o i una storia in cui alle "genera0ioni poetice" si potre))ero far corrisponere altrettante genera0ioni critice. 2n questa fase della critica militante si discusso di poetiche che "rispecciassero" in altri modi il rapporto tra"letteratura e &ita" Nella sua fase impegnata la critica militante diventa propositi&a in senso culturale e politico7 le pagine di riviste come -Rinascita-& -ocietà-& -22 /olitecnico- contengono veri e propri progetti -rivoluzionari- di una -nuova cultura-.
Penso ce la fun0ione ella critica sia :uella i ricorare, a costo i apparire peanti e noiosi, :uali sono e o&e sono i &alori!* questa frase di 5a)oni, spiega come il rinnovato interesse verso la critica militante risponda proprio al diBuso bisogno culturale di &ere presen0e!.
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/a critica egli scrittori
5nceschi& nel precisare che le maniere i far critica sono &arie, an0i in$nite!, individuava la gura del critico ce fa solo critica! e ne precisava i possibili connotati7 il critico-scrittore!, il critico-saggista!, il critico scien0iato!, il critico-$losofo!. i dedicava anche alla denizione della critica ei poeti!* ed questo il punto che interessa in particolare& perch: la situazione della critica egli scrittori! identica a quella dei poeti che fanno critica e ri;ettono su di essa. Non solo& ma& usando la sua formula& si pu8 dire che lo scrittore "il poeta& il romanziere% critico uno scrittore ce non fa solo critica!. Lo scrittore critico pu8 essere anche saggista, scien0iato, $losofo. La distinzione non di poco conto perch: come per la saggistica e la critica militante& una storia della critica egli scrittori! una storia di nomi. On'altra conseguenza scontata del non fare solo critica! consiste nel fatto che la critica di uno scrittore o di un poeta& non % :uasi mai scini)ile a essa ma :uasi mai % scissa alla poetica personaleB lo scrittore critico %, un:ue, ance sempre critico i se stesso. La storia della critica degli scrittori coincide con la storia ella letteratura e la storia elle poetice3 perci8 i nomi diventano di necessità solo rappresentativi di una forma di critica inscindibile dall'opera creativa. Tutti i piA signicativi poeti del Novecento& non solo italiano& parteciparono all'inchiesta mondiale sulla poesia& promossa dalla "?a00etta el popolo i =orino" nel (& dove si faceva già il punto sulle varie teorie3 un altro tema di attualità& sempre a proposito della critica della poesia& stato quello del nuovo rapporto con la forma el lirismo "in relazione all'4ttocento e al suo maggiore poeta& Leopardi%. 4ccorreva ricostruire una linea della tradizione /etrarca*"Tasso%*Leopardi7 la visione di una simile continuità appartiene specicamente al poeta Sngaretti. 2 suoi aggi critici e le le0ioni )rasiliane! appaiono ancora oggi di fondamentale importanza& la critica ungarettiana caratterizzata da una esclusiva storici00a0ione e interpreta0ione ella poesia& l'attività critica di un altro grande poeta a lui contemporaneo& !ontale& forse anche perch: di natura militante e giornalistica& appare invece di natura piA eterogenea & caratterizzata da un atteggiamento e uno stile a testimone partecipe. 2l termine di riferimento di !ontale sarà ante piuttosto che /etrarca& e nella ri;essione sulle poetiche simboliste i francesi "!allarm:& Mal:r@% sono aJancati a scrittori inglesi e americani come /ound& 9liot& #o@ce.
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5nche lo sguardo che /anol$ ha rivolto& attraverso la sua critica e il suo talento di traduttore& agli scrittori& poeti e artisti soprattutto russi e francesi "Nerval& /roust& Cechov& ?ec$ett& Claudel& Man Hogh& Tolsto1% uno sguardo che tende a ri;ettere& al di là del tono polemico spesso da lui usato. Nell'opera critica di poeti come /u0i o 8igongiari si realizzerà una storici00a0ione orientata all'interpreta0ione el rapporto tra presente e passato, di quasi tutte le gure emblematiche della poesia& tra cui in particolare /eopari 2stuio sulle &arianti4. ?igongiari e Luzi hanno condiviso molti interessi e nomi per la poesia europea. !a se Luzi ha improntato la sua critica a un carattere militante& ?igongiari& ha invece elaborato un'incessante opera di teoria critica sul linguaggio ella poesia, inteso come luogo della resistenza del senso e come fun0ione sim)olica!.
Tra gli aspetti fondanti della critica dei poeti negli anni centrali del '( si diBondono le teorie neoformaliste, semio-strutturaliste, psicanalitice, sociologice e si impongono le nuove tendenze sperimentali della neoavanguardia 2?ruppo M@4 * vi proprio il ato ce accomuna scrittori i i&erse genera0ioni, ce consiste nella ri(essione sulla natura non solo sim)olica, )ensG materiale, el linguaggio letterario. & i simbolisti& i surrealisti e le avanguardie storiche in genere& i maestri del primo Novecento "Paf$a& #o@ce% si leggono insieme a aussure& =reud& Geidegger& =oucault& ?lanchot& ?en1amin& !arcuse& e tali letture non passeranno senza lasciare tracce ben evidenziabili in una lunga serie di nomi7 /asolini& 6anzotto& anguineti& 9co& Calvino& Tabucchi. i trattato di una nuo&a critica militante& non solo ideologica7 occorreva essere a favore o contro lo strutturalismo & essere a favore o contro il nuo&o-nuo&oroman0o! & i poeti no&issimi!, a favore o contro la poesia tecnologica e &isi&a!, a favore o contro la sperimenta0ione i nuo&i linguaggi& contro o a favore l'idea di una letteratura come men0ogna!, della morte ell'io!, del poeta-oggetti&o!. 4gnuno degli scrittori ha contribuito a segnare un'idea del contemporaneo come letteratura-limite& profondamente"eretica", include la lingua "materna& dialettale& letteraria& scientica%& le forme letterarie e la rappresentazione della stessa realtà. Calvino dichiara che la grane s$a per la letteratura % il saper tessere insieme i i&ersi saperi in una &isione, plurima, sfaccettata el mono!. 9cco che abbiamo Calvino con XOna /ietra opraY& /asolini con X9mpirismo ereticoY& !ontale con Xulla poesiaY& Hadda con X2 viaggi e la morteY. /er Hadda per8& la sua critica molto diversa dagli altri autori& perch utilizza un linguaggio prettamente innovatore& la sua raccolta di saggi un,opera completamente biograca "vedi Hadda%.