Da : Fritz Peters Capitolo 14 pag. 89
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I
MIEI
ANNI
CON
GURDJIEFF
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Adea
edizioni
Avevo notato che durante il giorno molte persone anziane andavano a trovarlo a casa, la maggioranza delle quali non sembrava avere molto, se non addirittura nulla a che fare con .la sua "opera". Non solo erano anziani, ma sembravano anche tutti indigenti. L'atteggiamento di Gurdjieff verso queste persone assomigliava poco al modo in cui trattava quelle persone che erano, palesemente, suoi studenti. Li trattava con cortesia, gentilezza e, come venni a saper,generosità. Durante uno dei nostri incontri privati nella "sala da caffè" gli parlai, con un certo impeto, di questo "seguito" e del fatto che mi sembrava che lui aiutasse, se non addirittura mantenesse, un sacco di persone che non erano, apparentemente, coinvolte in alcun modo con la sua opera. Non ricordo le parole esatte, ma ricordo che l'insinuazione era che stesse contribuendo alla perpetuazione di persone che, se non avevo capito male in passato, erano, per sua stessa espressione, solo "fertilizzante" e senza particolari "possibilità". Gurdjieff non si mostrò divertito, ma neanche si adirò. Con pazienza, sebbene avessi notato una punta di irritazione nella sua voce, mi spiegò che confondevo una questione e che non lo avevo compreso appieno in passato. In primo luogo, essere un fertilizzante, in sé, non era una cosa negativa, se nella vita non vi era altra possibilità e, per essere più pertinenti, se un dato individuo non era interessato a lottare per conseguire un altro destino. < Non solo non hai capito questo della mia opera >, disse, . Dopo aver versato dell'altro caffè e avermi guardato con fare riflessivo, proseguì : < Ho molti ruoli nella vita… fa parte del mio destino. Tu pensi che io sia un maestro ma, in realtà, sono anche tuo padre… padre in molte accezioni che non comprendi. Sono anche un "maestro di danza" e ho molte attività: non sai che possiedo una fabbrica che produce ciglia false e che ho anche un fiorente commercio di tappeti. In questo modo mi procuro il denaro per me e per la famiglia. I soldi che "spillo"ai discepoli è per l'opera. Ma i soldi li faccio per la famiglia. La mia famiglia è molto numerosa, come puoi vedere, perché le persone anziane che vengono da me ogni giorno fanno parte anche loro della mia famiglia. Sono la mia famiglia perché non ne hanno un'altra. . Ma anche così non demorsi: . Sorrise. . Dopo una pausa aggiunse, con un sorriso, questa volta enigmatico: . La mia domanda adesso mi pareva proprio stupida e mi scusai per avergli chiesto spiegazioni in merito a quel seguito di "anziani". Gurdjieff scosse la testa:
hai fatto una brutta domanda. Ma ti voglio dire ancora una cosa a questo proposito. Hai notato che queste persone che vengono qui sono già anziane. Senza di me non hanno la possibilità di morire in modo dignitoso. Eccetto me, non hanno famiglia, e davanti a sé hanno solo la morte. Se aiuto queste persone a morire nel modo giusto, questo può essere molto importante e una cosa molto buona. Un giorno capirai meglio, sei ancora giovane >.