Kelemvor
Kelemvor
Signore dei Morti - Giudice dei Dannati - Maestro della Spira di Cristallo – Grande Guida Livello di Potere Divinità Maggiore Divinità seguaci Jergal (LN - Semidio - Il precedente Signore dei Morti) Simbolo Braccio scheletrico teso in alto che impugna la Bilancia della Giustizia Piano Residenza Il Piano di Fuga Nome Dominio Oinos / La Spira di Cristallo Allineamento Legale Neutrale Portfolio Morte – I morti Adoratori I morenti, Le famiglie dei morenti, I becchini, I Cacciatori di Non Morti, Gli impresari di pompe funebri, I lamentatori Domini Fato, Legge, Protezione, Riposo, Viaggio Arma Tocco Fatale (Spada Bastarda) Statistiche mortali Morton el 1358 DR a 28 anni – Guerriero del 5° - Legale Neutrale Alleati Jergal Lathander (NG – Nascita, Rinnovamento, Vitalità) Mystra (NG – Magia, Incantesimi, The Weave) Osiris (LG - Mulhorandi Pantheon - Vegetazione, Morte, I Morti, Giustizia, Raccolti) Sehanine Moonbow (CG – Elf Pantheon – Morte, Sogni, Viaggi, Luna, Misticismo) Urogalan (Lawful Neutral - Halfling Pantheon – Terra, Morte, Protezione dei Morti) Avversari Cyric (CE – Inganno, Illusione, Assassinio, Bugie, Intrigo, Conflitto) Talona (CE – Malattia, Veleno) Velsharoon (NE – Morte, Male, Magia, Non Morte) Titoli
Kelemvor (K ell -em-vor) è l’ultima di una lunga lista di divinità del Faerûn nel comandare le forze della ell -em-vor) morte e sorvegliare il destino dei morti. La morte è sempre stata la suprema costante nel corso della storia dell’umanità, ma il modo col quale gli umani hanno visto e considerato questa forza inevitabile è cambiato man mano che le divinità si sono succedute in questo ruolo. Durante il regno dell’imperscrutabile Jergal , la morte e quello che succedeva nell’aldilà è sempre stato estremamente misterioso agli occhi dei comuni mortali, visto che molti avevano paura di quello che non potevano conoscere o comprendere. Quando Myrkul prese il ruolo di Signore dei Morti dopo che Jergal se ne fu stancato, le peggiori paure dell’umanità presero forma. Predicatori malvagi ricordavano ai viventi il potere e l’influenza dei morti, che si estendeva ben oltre la tomba. In quei giorni la linea tra morti e non morti diventò confusa, e le persone comuni sapevano che essere stretti nell’abbraccio di Myrkul non offriva alcuna protezione dall’essere rianimati da qualche negromante fuori di testa. Le cose peggiorarono quando Myrkul fu distrutto durante il Time of Troubles e fu sostituito da Cyric, visto che il Sole Nero era notoriamente meschino e debole, e non sembrava in grado di fornire neanche in minima parte le assicurazioni dei propri predecessori. Kelemvor, che assunse l’incarico dieci anni dopo la Godswar, intraprese un approccio decisamente differente.
Attitudini Kelemvor richiede ai suoi chierici di agire in rappresentanza di ciò che viene dopo la morte, insegnando alle popolazioni del Faerûn che la morte è solo una parte naturale della vita. Non c’è nulla da temere nella transazione dalla vita alla morte, in quanto solo chi è stato veramente malvagio, senza fede o falso deve temere il mondo oltre il Fugue Plane. Kelemvor vede tutti I non morti come abomini, ed ordina ai propri servitori di distruggerli quando possible. Kelemvor è una divinità taciturna, e fino a poco tempo fa non era completamente sicura di sè stessa nè del proprio ruolo. Naturalmente negli ultimi tempi Kelemvor ha messo da parte queste incertezze, ed affronta il suo ruolo di giudice dell’aldilà con serietà e fervore, mitigando il suo forte senso di giustizia con tempering his strong sense of justice justice with gentilezza e coscienza. Egli non è comunque particolarmente brillante, e preferisce risolvere i problemi con l’azione diretta che a volte porta a risultati inattesi. I chierici di Kelemvor's cercano attivamente di assistere la popolazione commune, per demistificare il processo della morte ed aiutare coloro che hanno subito un lutto a superare la perdita. Molte persone guardano di buon occhio i chierici di Kelemvor, rigraziandoli per la loro delicatezza ed I modi rinfrancanti; un notevole cambiamento dai tempi nei quali gli inquietanti chierici di Myrkul richiedevano offerte per i funerali che sembravano pericolosamente simili ad estorsioni. I bambini (Ed in particolar modo quelli cresciuti nelle vicinanze di regni malvagi) hanno un timore reverenziale verso I chierici ed I paladini di Kelemvor che operano come cacciatori di non morti, e le comunità interessate dall’attenzione di negromanti e ladri di tombe spesso vanno in cerca di essi per avere aiuto. I chierici di Kelemvor a volte multiclassano come negromanti, ranger o doomguides, utilizzando la loro conoscenza per ritracciare e distruggere I non morti. I chierici di Kelemvor non command o rebuke I non morti.
Giorni Sacri e Cerimonie Importanti I chierici di Kelemvor pregano per gli incantesimi al tramonto. La maggior parte delle persone sperimenta il più semplice rituale dei chierici di Kelemvor in occasione della morte di una persona. Tale cerimonia è detta del Passaggio, e consiste in una semplice cerimonia funebre costituita da un semplice canto di consolazione che ha anche lo scopo di avvisare Kelemvor dell’arrivo dell’essenza di un nuovo viaggiatore sulla Strada Finale dopo che questi ha arricchito, a modo suo, la vita su Faerun e si è guadagnato questo saluto. Quando i riti funebri sono richiesti su un campo di battaglia, da una comunità decimata da una piaga o dovunque parecchie persone abbiano perso recentemente la vita, i discepoli di Kelemvor eseguono una cerimonia chiamata Il Lamento dei Caduti. Questa cerimonia, simile al Passaggio, comporta canti e lamenti a bassa voce, accompagnati dal battere ritmico di bastoni affumicati su terreno aperto.
Il clero inoltre esegue una cerimonia mattutina sopra le tombe, la Rimembranza, ed un rituale che comincia dopo il tramonto, il Deum. La Rimembranza è un rito pieno di dignità di canzoni e preghiere ed usualmente vi assistono i parenti del morto.Il Deum, detto anche Grazie per la Tua Guida (Kelemvor), è una celebrazione della forza e degli scopi della Grande Guida e della sua chiesa, e vi partecipano solo i seguaci più fedeli. Nel momento culmine della cerimonia i beni dei morti senza eredi vengono distribuiti ai partecipanti, e qualsiasi segno di approvazione della divinità e missioni sacre vengono assegnate tramite manifestazioni o ordini del clero più anziano. Entrambe le festività di Shieldmeet e della Feast of the Moon hanno un particolare significato spirituale per gli aderenti a Kelemvor, ed in queste circostanze I chierici raccontano le Imprese dei Morti, in modo che la grandezza e l’importanza degli antenati non vengano mai dimenticate. Raramente accade che potenti chierici utilizzino questi giorni per lanciare incantesimi di resurrezione per far tornare in vita eroi del tempo passato la cui presenza risulta necessaria per circostante contingenti; se Kelemvor è d’accordo sul reale bisogno, essi ritornano sotto forma di supplicanti mortali. In entrambi questi giorni solenni, qualsiasi chierico di Kelemvor lanci un rituale per parlare con i morti può parlare liberamente e intrattenersi in conversazione con essi senza che le riposte debbano essere dei templi “sì” o “no”, finchè questi ne abbiano voglia.
Avatar Quando appare su Faerûn, Kelemvor si muove con calma e senza presunzione. Di solito appare come un guerriero umano, come quando era mortale, con un mento squadrato e con penetranti occhi verdi in uno scuro volto abbronzato. Ha una massa selvaggia di capelli neri con poche striature grigie e indossa una chain mail e del cuoio scuro. Indossa sempre una larga cintura con davanti una grande pietra preziosa intagliata a occhio di gatto, ma che sembra non magica. Kelemvor usa di rado la necromanzia e non crea non morti senzienti, sebbene non abbia alcuno scrupolo nell'usarli per i propri scopi prima di distruggerli e condurli al giudizio finale.
Manifestazioni Kelemvor preferisce inviare l’immagine traslucida di un teschio fluttuante avvolto da un cappuccio e circondato dai resti svolazzanti di una tunica grigia semitrasparente. Quest’immagine è accompagnata da un lamentoso alito di vento. Se è necessario, l’immagine è accompagnata da un vento reale e da un braccio scheletrico il cui solo tocco dà la sensazione del ghiaccio. L’immagine può parlare con la voce del dio, sebbene Kelemvor preferisca non parlare ad alta voce, oppure può comunicare direttamente nelle menti dei presenti. Il teschio può muoversi molto rapidamente e distruggere I non morti nelle immediate vicinanze. Può inoltre, se necessario, rianimare I corpi presenti e mandarli contro un mortale presente, di solito un suo chierico. I comandi impartiti da Kelemvor ai morti così animati non possono essere annullati da nessuna forza o potere di un mortale. Kelemvor inoltre mostra il suo compiacimento, la sua disapprovazione o manda il suo aiuto tramite la presenza o le azioni di Jergal, cani fantasma, fantasmi in generale od altri esseri incorporei, ma mai tramite non morti malvagi o corporei.
Vestiario del Clero e da Avventura I chierici di Kelemvor normalmente indossano vesti con cappuccio di color grigio fumo. I sacerdoti specialisti possono essere prontamente identificati da fasce argentate sulla testa, che normalmente non vengono mai rimosse, e dal simbolo di Kelemvor mostrato in evidenza come distintivo sul petto delle proprie tuniche. Le vesti sono sempre di un unico colore, senza fronzoli o simboli di ostentazione, e di gradazioni scure di verde, blu o grigio, in ordine ascendente di grado. Se necessario possono essere indossate al di sopra dell’armatura. Il colore del distintivo rappresenta il grado del sacerdote: ferro per il basso clero, argento per I sacerdoti e oro per I sacerdoti di rango elevato. Ai chierici che sono in ricognizione viene spesso data una maschera grigia incantata che permette loro di individuare I non morti e dona loro scurovisione. Tali sacerdoti vestono in maniera funzionale, indossando qualsiasi armature e vestiario sia pretico e funzionale. Viene comunque richiesto di mostrare in maniera
evidente il simbolo della divinità: spesso viene indossato sopra il cuore nella parte alta sinistra del petto oppure intrecciato sul mantello.
Relazioni Come mortali Kelemvor e Midnight sono stati amanti, ma è difficile che questa relazione sia stata mantenuta dopo l’ascensione di Midnight nel prendere il posto di Mystra in quanto sia Midnight che Kelemvor sono quindi diventate divinità con delle responsabilità rilevanti da seguire; questa informazione è segnalata nel libro Il Crogiolo: Il processo di Cyric il Pazzo , per quanto il libro stesso sia di incerta origine. Il più acerrimo nemico di Kelemvor è Cyric, ma si oppone decisamente anche alle macchinazioni di Velsharoon, il Dio Negromante che anima i morti in non morti e quindi risulta essere in contrapposizione a tutto ciò per cui Kelemvor opera, e di Talona, per le morti innaturali causate dalle sue pestilenze. Questo lo porta ad essere alleato di Lathander, il Signore del Mattino, visto che anche lui si oppone ai non morti. Kelemvor mantiene inoltre delle alleanze pratiche con altre divinità della morte (Buone e neutrali) relative ad altri pantheon, principalmente con Sehanine Moonbow e secondariamente con Urogalan ed Osiris.Kelemvor viene servito dall’originale divinità della morte, il misterioso, fatalistico e pragmatico Jorgal, che tiene traccia del destino finale degli spiriti dei morti.
Clero e Templi I sacerdoti di Kelemvor confortano i morenti, assistono alle sepolture, officiano I funerali e sono spesso chiamati dai signori locali per supervisionare le ultime volontà ed I testamenti. Essi predicano alle masse la dotttrina di un pacifico viaggio nell’aldilà, e si assicurano che I corpi dei morti siano seppelliti in sicurezza e secondo le tradizioni religiose. Essi segnalano i posti soggetti ad epidemie con avvertimenti di piaghe, e cercano di curare le malattie qualora ne incontrino. I sacerdoti di Kelemvor considerano tutti i nom morti come abomini, e fatto tutto quello che è in loro potere per donare loro l’eterno riposo. Essi affermano che coloro che creano i non morti sono soggetti ad una rapida ed improvvisa distruzione, una differenza importante tra i sacerdoti di Kelemvor e quelli di Jergal, che sostiene che certi non morti hanno un certo utilizzo. I sacerdoti di Kelemvor ogni tanto dichiarano una crociata contro i non morti o contro creature che hanno causato troppe morti premature. Occasionalmente, questo li porta ad assumere avventurieri per risolvere problemi che non potrebbero affrontare da soli. The remainder of the death clergy are the specialty priests, who Kelemvor has blessed with unique foresight and applied wisdom that enables them to anticipate where death will occur and so direct the other clergy. Most specialty priests are also charged with maintaining discipline within the clergy (quelling clerical attempts to prolong life due to sentimentality) and with fundraising to support the clergy. Most donations to the church are bequests in the form of possessions or lands that must be sold, rented out, or—in the case of profitable farms— worked by the clergy. I membri del clero tendono ad essere taciturni, a volte anche tetri. Molti entrano nella chiesa dopo aver perso persone care per mano dei non morti, od anche dopo essere essi stessi morti ed essere stati toccati talmente in profondità dall’esperienza da associarsi alla chiesa appena tornati in vita. Molti dei membri anziani del clero un tempo adoravano Myrkul, ed anche dopo diversi anni dalla distruzione della loro divinità hanno ancora difficoltà ad afferrare completamente la differenza tra le due fedi. Molti dei templi di Kelemvor erano un tempo templi di Myrkul, e quindi hanno un’architettura meno tranquillizzante od invitante di quella preferita dai sacerdoti attuali. Motivi con ossa e teschi sono predominanti, ed alcuni dei templi più grandi ancora conservano camere una volta utilizzate per rianimare o per riti più oscuri… ed attualmente sigillate. Those who see death as a necessary part of the cycle of life, not something grisly and abhorrent in itself, are the favored followers of Kelemvor. They tend to be humans who derive personal comfort in seeing that disorder does not attend death and to be both sensitive and practical. Gravediggers, mourners, embalmers, monument carvers and stonecarvers who work in graveyards all give their respects to Kelemvor, along with the relatives of the recently deceased and Kelemvor's clergy. In addition, the majority of the temples of Cyric that used to be
temples of Myrkul have now switched their ways and allegiance to Kelemvor and are learning to follow him with as much fervor as they did Myrkul and Cyruk (their name for Cyric) in turn. These old-line converts tend to be more evil in nature, but are drifting close to neutrality as the years pass or leaving Kelemvor and finding other deities more suited to their natures. I sacerdoti seguaci di Kelemvor sono conosciuti come Guide del Destino. La chiesa è ancora molto giovane, e non c’è stato ancora tempo di sviluppare un consenso, seppure informale, sull’utilizzo di titoli.
Day-to-Day Activities Priests of Kelemvor comfort the dying and provide burials for those who die alone. They administer last rites to the dying and help the living left behind to better understand the natural and inevitable process of death and dying. When people die alone without a will, known heirs, or business partners, their goods are taken by the church to fund its ongoing ministry to the dying. This does not, by any means, mean that death clergy would ever take goods from a grave for their own benefit. When plagues, hordes, or great monsters run amok, they must be fought by the death clergy, for it is not right that many die before their due time. When marauding dragons or other monstrous predators become problems, the death clergy should try to interest adventuring bands in slaying the problems—failing that, they must deal with the problems themselves. In cases of great pain, ravaging disease, or mutilation where death would be a mercy, it is the office of the priests of Kelemvor—and only the priests of Kelemvor—to bring death, as swiftly and painlessly as possible. Undeath is an affront to Kelemvor. Undead creatures are to be dstroyed or given true death whenever they are met with, and even sought out and hunted down for that holy purpose. Priests of Kelemvor are free to hire or take as companions folk of other faiths to assist them in this purpose, for the great sin of undeath must be stamped out by whatever means possible. Though members of the clergy can command the undead, these commands usually can be boiled down to "Go back to your graves and sleep there forever" except in times of dire need. Kelemvor has made no official statement to single out good-aligned undead creatures as an exception to his policy, though specific temples and individuals often take only lenient action against or ignore such creatures in the field, preferring to concentrate their efforts on those creatures of obvious malevolent intent or who are likely to quickly multiply. All priests of Kelemvor may be called to a holy mission by their god or their senior clergy and pursue a more active and adventurous life. Such priests defend death clergy members and holdings when need be and bring death to others when it is necessary. For example, a Kelemvorite specialty priest assigned to a holy mission may be sent to lead an adventuring party to stop the spread of disease or kill beings seeking to disrupt natural cycles—such as mages who seek to create huge armies of undead or develop necromantic spells that can slay others and transform them inescapably into undead creatures under their control. Death clergy sent to slay predators or to go into dangerous country to comfort the dying are often issued scrolls of offensive spells or magical items of battle power gleaned from the goods of those who died alone.
Storia Gli inizi Kelemvor era il quarto ed ultimo figlio di Kendrel e Cyndril Lyonsbane. A distanza di dieci anni dal terzo figlio Cyndril morì di parto dando alla luce Kelemvor, e a causa di questo Kendrel considerò Kelemvor come la causa della morte della moglie. Anche se non avesse avuto il peso di questa morte sulle spalle, la vita di Kelemvor non sarebbe comunque stata facile visto che doveva comunque andare incontro agli elevate standard imposti sia dal padre che era un veterano di guerra e consigliere militare, sia dai dai fratelli più grandi che quando Kelemvor aveva otto anni stavano già iniziando a forgiare le loro imprese. Tuttavia contrariamente ai desideri del padre, Kelemvor dimostrò un’affinità nel campo artistico e per la bellezza, sviluppando un profondo affetto per la sua sensibile insegnante, Tannith. Quando Kelemvor compì
dieci anni, il padre decise di aver tollerato fin troppo l’inattività del figlio e decise di assumere la responsabilità della completa educazione del figlio in modo da assicurarsi che seguisse il destino militare che aveva pianificato per lui. Kendrel tolse l’incarico a Tannith e la riempì di botte con un gruppo di amici fino a farla svenire e lasciandola a terra per morta. Quando Kelemvor seppe della cosa alcune settimane dopo l’odio per il padre, che sarebbe diventato più tardi la sua maledizione, incominciò a crescere notevolmente. Questa giusta ira venne canalizzata dal giovani nelle arti combative, rendendolo un combattente pericoloso e facendo inorgoglire il padre, che però all’inizio non comprese la vera origine della forza di Kelemvor. Kendrel comunque non impiegò molto a realizzare quale fosse la verità. Quando Kelemvor compì tredici anni, incontrà una bella ragazza più grande di lui di due anni, Lilianna. La ragazza, piena di gioia ed innamorata di Kelemvor, incominciò ad erodere la fredda apparenza di Kelemvor, ricordandogli in qualche modo Tannith. Quando Kendrel scoprì il fatto, cercò di nuovo di rimuovere quell ache considerava una distrazione nell’educazione di Kelemvor ed assail Liliann, picchiando anche lei.; e quando Kelemvor arrivò cercò di accorrere in aiuto di Lilianna, ma il padre lo buttò di lato. Mentre Kelemvor si rimetteva in piedi la maledizione che era dentro di lui si manifestò, trasformandolo in una pantera adulta. In questa sua nuova forma fece a pezzi sia il padre che le due guardie che accorsero in sua difesa. Lilianna, una volta realizzato che nonostante l’aspetto bestiale Kelemvor aveva conservato sia la mente che l’anima, aiutò il suo amante a scappare dalla residenza Lyonsbane nell’area boschiva che la circondava, dove rimase per qualche tempo cercando di adattarsi alla sua nuova forma.
La Maledizione dei Lyonsbane Dopo la morte del padre, Kelemvor vagò per I boschi attorno la residenza Lyonsbane alternando la forma umana a quella di pantera. Sebben all’inizio riuscisse a controllare la trasformazione, Kelemvor si rese conto ben presto che, anche in forma umana, era diventato poco più di una bestia. Dopo circa sei mesi, tuttavia, Kelemvor riconquistò il controllo della propria mente e ritornò ad avere un pieno controllo della sua forma umana. Poco dopo aver riacquistato il controllo Kelemvor venne rintracciato da uno zio, Burne Lyonsbane. Lo zio, a differenza di Kendrel, comprese la parte sensibile di Kelemvor e had pitied his nephew throughout the years. Quando Burne e i suoi compagni di avventura ebbero rintracciato Kelemvor, Burne gli spiegò la natura e l’origine della sua maledizione. La maledizione dei Lyonsbane è stata trasmessa per generazioni nella famiglia di Kelemvor ed ha le sue radici nelle azioni dell’avido mercenario Kyle Lionsbane, che durante una battaglia abbandonò una sua compagna ferita sul campo di battaglia in modo da poter saccheggiare un fortino nemico. Come vendetta la moribonda, che era uno stregone, maledì Kyle e tutta la sua famiglia facendoli diventare una strana forma di pantera mannara, per la quale ogni componente avrebbe assunto la forma bestiale qualora avesse fatto qualcosa esclusivamente per profitto. Naturalmente la maledizione finì per ritorcersi non solo contro Kyle e la sua famiglia, bensì anche su tutti I discendenti del mercenario. Inoltre, la causa della trasformazione andò pian piano modificandosi col corso degli anni per cui, cinque generazioni più tardi, Kelemvor era nato sotto la condizione che per lui era impossibile effettuare un’azione senza chiedere alcuna ricompensa, pena la trasformazione in bestia. Il risultato fu che la famiglia Lyonsbane produsse una lunga linea di mercenary, e più I membri della famiglia invecchiavano più pericolosi erano per quelli che vivevano loro vicini, in quanto diventava più difficile effettuare un’azione e ricordarsi di chiedere una ricompensa. Da ciò derivava la responsabilità, per ogni Lyonsbane, di uccidere il padre quando questi avesse raggiunto l’età di cinquanta anni.
Vita da mercenario Naturalmente Kelemvor, con l’aiuto dello zio, cercò di adattarsi alla maledizione che purtroppo aveva ereditato e si unì alla compagnia di Burne per diventare un altro mercenario. Per tre anni Kelemvor riuscì a tenere sotto controllo il suo lato bestiale, e sebbene forzato a seguire una via che non si era scelto volontariamente e non aveva mai desiderato, si affezionò a Burne ad ai suoi compagni. Ciò non toglie che Kelemvor sognasse ed aspirasse ad una vita che avrebbe potuto avere se non fosse stato per la maledizione e la crudeltà del padre.
Purtroppo, all’eta di diciotto anni, la nuova vita di Kelemvor gli crollò addosso. La compagnia di Burne fu massacrata in un’imboscata e ridotta ad un sol uomo dal fratello più anziano di Kelemvor, Guntharr. Pieno di rabbia per la morte dello zio, Kelemvor risvegliò la bestia sopita in lui e fece a pezzi sia Guntharr che I suoi compagni, lasciando in vita solo quelli che riuscirono a scappare. Orripilato e sfiduciato Kelemvor fuggì di nuovo, anche se dopo qualche tempo riprese il suo stile di vita mercenario. Più amareggiato che mai Kelemvor divenne risentito sia per la vanità della propria involontaria carriera come mercenario, sia per l’incompetenza di coloro che lo assoldavano. Sebbene Kelemvor avesse potuto prendere una posizione di comando per sé, non lo fece mai, ossessionato dai ricordi di come suo padre fosse stato corrotto dal potere. Nel frattempo, Kelemvor sognava il giorno in cui avrebbe potuto compiere un atto eroico che lo avrebbe liberato dalla maledizione e lo avrebbe fatto diventare un vero eroe, proprio come uno di quelli di cui aveva letto le storie nel maniero di Lyonsbane quando era bambino. Dopo un po’ di tempo, Kelemvor si lasciò alle spalle I suoi committenti, spinto da un impulso inesplicabile di effettuare la ricerca di qualcosa, di un premio che servisse a dare un senso alla sua vita ma la cui forma non riusciva a comprendere. Poco dopo aver iniziato questa ricerca, si imbattè in Midnight ed Adon di Sune. Durante gli eventi del Time of Troubles la maledizione venne rimossa dal dio del conflitto, Bane. Assieme a Midnight ed Adon quidi recuperò le perdute Tables of Fate e le riportò a Waterdeep, per poi riconsegnarle ad Ao. Nel confronto finale con Myrkul in cima alla Blackstaff Tower, Kelemvor fu ucciso dall’allora mortale Cyric, che impugnava la spada Godsbane e che sarebbe poi diventato il nuovo dio della Morte al posto di Myrkul. Naturalmente l’esistenza di Kelemvor non siera conclusa e Godsbane, che era in realtà il dio Mask sotto mentite spoglie, estrasse lo spirito di Kelemvor e lo nascose dal nuovo dio della Morte. Lo spirito di Kelemvor rimase per dieci anni in questo piano dimensionale mentre Cyric cercava di rintracciarlo, desideroso di distruggere il suo precedente alleato una volta per sempre.
La rivolta contro Cyric Dieci anni dopo IiTime of Troubles, dopo che Cyric ebbe ucciso Bhaal ed ascese a divinità, cercò per prima cosa di recuperare l’anima di Kelemvor in modo da acquisire un vantaggio nei confronti della nuova Mystra (Precedentemente la mortale amica di Kelemvor, Midnight), in quanto oltre ad essere la sua acerrima rivale era anche la detentrice del portaolio della Magia, che Cyric desiderava. Naturalmente per oltre dieci anni Cyric e la sua chiesa furono incapaci di rintracciare l’anima di Kelemvor, ed ogni divinazione effettuata non aveva portato nessun risultato. Cyric a quel punto sospettò che ci fossero dei traditori nella sua chiesa che avessero preso in affidamento l’anima di Kelemvor. Egli quindi lanciò la Second Banedeath nel 1368 DR, scatenando la sua Inquisizione su Zhentil Keep, Yulash, Darkhold, Teshwave e la Citadel of Raven per eliminare tutte le proprietà degli Zhent di sacerdoti non di Cyric. Cyric inoltre rilasciò Kezef il Mastino Infernale dal Pandemonium, e gli comandò di rintracciare l’anima di Kelemvor. Kezef finì per essere intrappolato di nuovo dal dio dei Ladri (Mask). L’anima di Kelemvor era stata assorbita nella spada senziente di Cyric, Godsbane, nel momento momento in cui era stato ucciso in cima alla Blackstaff Tower. La spada era in realtà Mask, il dio dei Ladri, sotto mentite spoglie, che aveva pianificato di provocare la caduta di Cyric per prenderne il portfolio della Menzogna. Mask utilizzò l’anima di Kelemvor per ottenere la cooperazione di Mystra, mentre nel contempo pianificava una rivolta nella Città dei Morti ai danni di Cyric. Con l’aiuto di Mystra, Torm , Oghma e lo stesso alto sacerdote di Cyric Fzoul Chembryl (La cui lealtà era ancora rivolta al defunto Bane), fu generate una gran confusione all’interno di due delle più importanti sedi di culto di Cyric: Zhentil Keep e la Città dei Morti. Un gran numero di seguaci di Cyric persero la fede, indebolendo notevolmente Cyric stesso. Senza la volontà a controllare la Città dei Morti gli spiriti dei morti furono furono liberi di circolare all’interno della Città. Inoltre, l’incubo l’incubo di Cyric fu liberato liberato da Dendar il Serpente della Notte, ed il sogno rintracciò Cyric facendogli credere che Kelemvor era in qualche modo ritornato dalla morte e stava cercando vendetta. A quel punto Cyric, sebbene fosse un Potere Maggiore , perse il senno e spezzò la propria spada, il che liberò Kelemvor e tramutò l’incubo in realtà. I due combatterono, un’anima morta contro un dio. La paura, l’indecisione e la follia di Cyric erano diventate la sua sconfitta e Kelemvor riuscì infine a spodestare Cyric dal suo incarico nella Città. Per volontà di tutti gli spiriti morti e degli Abitanti delle Lande Grigie , Kelemvor divenne il nuovo Dio della Morte nel 1368 DR.
Divinità Essere il Dio dellla Morte vuol dire giudicare le anime dei dipartite. Kelemvor, in quanto nuovo Dio della Morte, volle cercare di eliminare tutta la depravazione presente nel Reame dei Morti e che era stata instaurata dai precedenti Dei della Morte. Quindi riplasmò il Castello delle Ossa, una contorta cittadella delle Lande Grigie dove Jergal, Myrkul e Cyric avevano in precedenza governato, nella trasparente Crystal Spire, nella quale la trasparenza rappresentava che la Morte non avrebbe più dovuto essere un mistero raccapricciante. Mentre le anime dei fedeli sarebbero state reclamate dalle rispettive divinità, le anime senza fede e quelle con una falsa fede che venivano rifiutate dalla propria divinità, vengono giudicate al cospetto del Dio della Morte. I precedenti Dei della Morte decidevano se essi fossero Senza Fede o Falsi. In entrambi i casi, nelle mani di Myrkul o Cyric, queste anime finivano con l’essere eternamente torturatet. Kelemvor, naturalmente, era molto più clemente con i Senza Fede ed I Falsi che erano stati virtuosi ed onorevoli in vita, mentre quelli che erano stati codardi e capricciosi erano puniti severamente. Le anime di quelli giudicati nobili sarebbero state inviate verso le parti più felici e simili al Paradiso della Città dei Morti, come ad esempio la Città dei Canti od il Chiostro della Pace , mentre per i ladri ed i codardi c’erano le parti più infernali della Città come le Paludi Acide. Come risultato, I mortali coraggiosi ed onorabili iniziarono a non più temere la morte, offrendo in maniera temeraria le loro vite e confidando nel giudizio di Kelemvor piuttosto che nell’adorazione di altre benevolenti divinità. I mortali codardi e maliziosi divennero spaventati nel voler osare troppo, perché alla fine sarebbero morti e si sarebbero trovati ad affrontare il giudizio di Kelemvor. Questo fatto, combinato con la sbilanciata ripartizione della magia da parte di Mystra, che favoriva in pratica solo I buoni, portò ad uno sbilanciamento non intenzionale e deprivò le altre divinità di potenziali seguaci. Questo fatto fu evidenziato da Cyric, e quindi sia Kelemvor che Mystra furono accusati dal Circolo delle Divinità Maggiori di essere colpevoli di incompetenza per Umanità. Kelemvor si meravigliò di come avrebbe potuto giudicare I dannati, quando egli stesso aveva fallito nel valutare un giudizio su sè stesso. Gradualmente quindi incominciò a realizzare il fatto che nell’essere un dio non c’era nulla di umano. Per correggere i propri errori effettuò notevoli cambiamenti all’interno del proprio regno, così come su sé stesso. La Città dei Morti fu modificata in un mondo grigio, nessuna pura luce, nessun buio totale, semplicemente un monotono grigio. Il Bene ed il Male furono allontanati dalla Città, e vi rimasero solo silenzio ed indifferenza. La Crystal Spyre, un tempo di trasparente cristallo, fu affumicata per renderla di colore simile al topazio. Lo stesso Kelemvor si liberò di tutti i segni dell’umanità in modo da poter soddisfare correttamente i propri doveri, il che significò anche rimpiazzare la forma di guerriero umano che era solito assumere con una figura ammantata di vesti scure, cambiare I capelli dal nero corvine all’argento, far sparire le pupille dagli occhi, invecchiarsi nell’età, far rovinare e scurire l’armatura ed indossare una maschera funeraria argentata. Effettuò quindi la Rivalutazione, nella quale tutte le anime nella Città furono giudicate in base a nuovi criteri e quindi inviate in nuove locazioni della Città. Le anime giudicate non avrebbero trovato tortura, ma neanche gioia. Sarebbero esistite solo con altre anime eticamente simili. Durante questo processo Adon (Amico commune di Kelemvor e Mystra's mutual friend, oltre che patriarca della nuova chiesa di Mystra) fu reso pazzo dall’inganno di Cyric, perdendo la fede in Mystra e morendo come anima senza fede. Mystra andò da Kelemvor e richiese l’anima di Adon, ma Kelemvor rifiutò decisamente perchè adesso Adon era un Senza Fede, se non addirittura un Falso. Probabilmente questo episodio, unito alla perdita di passione da parte di Kelemvor, causò la rottura della relazione con Mystra.
Dogma Kelemvor is interested in having followers who recognize that death is but a part of life. It is not an end but a beginning, not a punishment but a necessity. There is no deceit in death, nothing concealed, nothing chaotic. Death is an orderly process.
The followers of Kelemvor are not out to spread death and destruction in the Realms. Rather, they seek to help others to die with dignity at their appointed time and no sooner. Just as they do not seek to rush death, they also speak out against those who seek to artificially prolong their lives beyond their natural limits, including such magical creations as liches. The charge of Kelemvor to his novitiates is this: "Death is but part of life: fear it not, evade it not, and view it not as evil. To fear death delivers you into the hands of those who can bring death down upon you. Die with dignity, neither raging nor seeking to embrace undeath. Do honor to the dead, for their strivings in life brought Faerûn to where it is now, and to forget them is to forget also where we are now—and why." The church of Kelemvor believes that seeking out those who are near death is their great duty, for it is the will of Kelemvor that no human (and if possible, no sentient being) die a natural death in all Faerûn without one of his priests at their side. Kelemvor assigns the essences of the dead their proper place in the ongoing cycle of existence, and it must be emphasized to all that he is the Great Guide, leading all folk into their next life. Death is not a final ending, but the next step in a wondrous, ongoing journey. Let no one die not knowing that Kelemvor awaits them and that he is not to be feared, for he believes in justice and wields mercy.
Major Centers of Worship The only major center of Kelemvorite worship thus far is the Tower of Skulls in Ormath, an abbey built as a ziggurat whose walls are carved with a stone facing in the shape of staring human skulls. Its spiral ways are roamed by mysterious guardian creatures that resemble will o' wisps. The resident clergy, commanded by the High Lord Doom Bezurgathan Indraeyan, can muster a capable army of battle-hardened clerics wielding magical items to defend the abbey. Vast cellars reaching down to an underground river for water and into caverns in which edible fungi are grown underlie the Tower. The priests make potent amber wine and various perfumes, unguents, and potions for sale from the fungi they raise.
Affiliated Orders Thus far the church of Kelemvor has no affiliated military or knightly orders. All gravediggers, embalmers, and other cemetery workers and crafters who work for the church of Kelemvor and are not themselves clergy belong to the Most Solemn Order of the Silent Shroud, a society whose rolls are kept by the church and whose members know each other as true members of the order by certain secret signs. They report any signs of undead activity or desecration in graveyards tended by Kelemvorites immediately to the church. The Kelemvorite church is seriously considering sponsoring a holy order of crusaders and paladins to target undead creatures of fearsome prowess who tax the resources of the clergy of the nascent church. The tentative name of this group would be the Knights of Eternal Order, but church scholars are discussing other names that would be more indicative of the order's duties.