L’eroe dai mille volti “Il viaggio dell’eroe è fondamentalmente interiore, un viaggio verso profondità in cui oscure resistenze vengono vinte e resuscitano poteri a lungo dimenticati per essere messi a disposizione della trasfigurazione del mondo…il perigliosa viaggio non ha per scopo la conquista, ma la riconquista, non la scoperta ma la riscoperta. L’eroe è il simbolo di quell’immagine divina e redentrice che è nascosta dentro ognuno di noi e che aspetta solo di essere trovata e riportata in vita” Joseph Campbell (1953)
Il viaggio dell’eroe Non solo la funzione fantastica partecipa all’elaborazione della coscienza teorica, ma (…) essa non svolge nella pratica il semplice ruolo di rifugio affettivo, ma è un’ausialiaria dell’azione. Le storie (contenute nell’Eroe) riflettono con grande precisione i meccanismi della mente umana, sono vere mappe della psiche. Sono valide sul piano psicologico e realistiche su quello emotivo anche quando parlano di eventi fantastici, impossibili o irreali! C. Vogler, Il viaggio dello scrittore, 1992
Il viaggio dell’eroe al cinema L’eroe: Jerry McGuire, Philadelphia, Ufficiale e gentiluomo, Balla coi lupi, Witness, Genio ribelle, The Truman show, Sostiene Pereira, La vita è meravigliosa,
Il gladiatore L’eroina: Thelma e Louise, Pretty woman, la scelta di Sophie, Alien, Un angelo alla mia tavola, Erin Brocovich, Il rapporto Pelican, Giulietta degli spiriti,
Kill Bill
“Vivi, come se il giorno fosse giunto”. Non è la società che deve guidare e salvare l’eroe, ma precisamente il contrario. E così ognino di noi partecipa alla prova suprema – porta la croce del redentore, non nei momenti gloriosi delle grandi vittorie della sua tribù, ma nei silenzi della sua disperazione Nietzsche
L’eroe e il Dio La parabola convenzionale dell’avventura dell’eroe costituisce la riproduzione ingigantita della formula dei riti di passaggio mondani Separazione – iniziazione – ritorno: potrebbe definirsil’unità nucleare del monomito, una trama archetipo comune a tutte le storia
L’eroe e il Dio Il eroe abbandona il mondo normale per avventurarsi in un regno meraviglioso e soprannaturale; qui incontra forze favolose e riporta una decisiva vittoria; l’eroe fa ritorno dalla sua misteriosa avventura dotato del potere di diffondere la felicità fra gli uomini
L’avventura dell’eroe Primo Stadio:
separazione o partenza l’appello, o gli avvertimenti dati all’eroe perché comprenda qual è la sua vocazione; il rifiuto dell’appello, o la follia della fuga dal dio; l’aiuto soprannaturale, inatteso e offerto a colui che ha iniziato l’avventura;
il varco della prima soglia; il ventre della balena, o il passaggio nel regno della notte.
L’avventura dell’eroe Secondo Stadio: prove e vittorie dell’iniziazione
la strada delle prove, o l’aspetto pericoloso degli déi;
L’incontro con la dea (Magna Mater), o la beata riconquista dell’infanzia;
la donna quale tentatrice, la scoperta e l’agonia di Edipo;
la riconciliazione con il padre; l’apoteosi; l’ultimo dono.
L’avventura dell’eroe Terzo Stadio: ritorno e reinserimento nella società il rifiuto a ritornare, o l’abbandono del mondo la fuga magica, o la fuga di Prometeo l’aiuto dall’esterno il varco della soglia del ritorno, o il ritorno nel mondo normale signore dei due mondi libero di vivere, la natura e la funzione del grande dono
finale
Le fasi del viaggio dell’eroe Prima fase: Il mondo ordinario “L’eroe lascia il mondo di tutti i giorni per avventurarsi in una regione di meraviglia soprannaturale” Presentazione dell’eroe al pubblico Ciò che manca all’eroe La posta in gioco Antefatto ed esposizione
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe Il mondo ordinario All’inizio del viaggio, l’eroe, o l’eroina, sono inseriti nella loro quotidianità. La routine ordinaria e banale del mondo descritto costituisce uno scenario rassicurante, che si prepara ad essere sconvolto
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe L’appello all’avventura Nella prima tappa del viaggio, l’eroe viene strappato alla vita quotidiana e scaraventato in un nuovo mondo, estraneo, spesso ostile, sconosciuto. Da subito si rende palese il valore della posta in gioco e l’obiettivo da raggiungere. L’eroe può essere obbligato a rispondere all’appello, non avendo altra scelta, o può scegliere di accettare; in ogni caso, la sua vita non sarà più la stesa.
La partenza L’appello Solleva la cortina su un mistero di trasfigurazione, un rito, o un momento di passaggio spirituale che, una volta completo, assume il valore di una morte o una rinascita. Ad esso sono collegate le immagini della oscura foresta, del grande albero, della fonte zampillante
La partenza L’appello Tutti i momenti di distacco e rinascita producono ansietà (Freud). Sia che si tratti della principessa stappata allo stato felice della sua unità dualistica con il Re Padre, o del futuro Buddha che nella sua concentrazione supera l’ultimo orizzonte del mondo creato, vengono evocate le stesse immagini archetipiche che simbolizzano pericolo, rassicurazione, prova, passaggio
La partenza L’appello Il destino ha chiamato l’eroe e trasferito il suo centro spirituale di gravità dalla società che conosce ad una zona sconosciuta, una terra lontana, una foresta, un regno sotterraneo, sottomarino o celeste, sempre un luogo popolato di esseri fluidi e poliformi, di tormenti inimmaginabili, di fattori sovrumani e di inconcepibili delizie l’eroe intraprende l’avventura per sua volontà (Teseo) o viene trascinato o inviato in luoghi lontani da qualche agente maligno o benigno (Ulisse)
Le fasi del viaggio dell’eroe Seconda fase: Richiamo all’avventura Il mondo ordinario rappresenta una condizione statica, ma instabile I semi del cambiamento sono già stati piantati e stanno per germogliare
Il richiamo può essere semplicemente un’urgenza interiore dell’eroe, un messaggio dell’inconscio che annuncia l’ora di cambiare
Le fasi del viaggio dell’eroe Sincronismo: il messaggio che chiama l’eroe all’avventura può essere rappresentato da una catena di eventi o coincidenze Tentazione: il richiamo può essere rappresentato da un invito seduttivo, come il canto delle sirene
Le fasi del viaggio dell’eroe Messaggeri del cambiamento: è difficile capire se dietro la maschera del messaggero si nasconda un nemico o un alleato Spesso gli eroi non vedono la necessità di cambiare il mondo ordinario. Il compito del messaggero è quello di svelare la precarietà di questa situazione di partenza
Le fasi del viaggio dell’eroe Terza fase: Rifiuto del richiamo Inizialmente l’eroe reagisce alla chiamata cercando di evitare l’avventura Le proteste continuano finchè il rifiuto dell’eroe non viene superato dal sopraggiungere di una grave motivazione che alza la posta in gioco
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe Il rifiuto dell’appello L’atteggiamento di rifiuto, da parte dell’eroe, riflette la legittima paura dell’uomo chiamato a confrontarsi con l’ignoto. Accade che spesso per sconfiggere la sua riluttanza non sia sufficiente un’unica chiamata, può succedere che venga “indicato, blandito, adulato, tentato o costretto”. Il rischio del rifiuto è quello di produrre conseguenze disastrose, di diventare prigionieri del passato o di un’illusione che allontana dalla realtà
Achille e Teti
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe Se l’eroe non è determinato può decidere di tornare indietro, ma se è pronto ad affrontare la soglia, cercherà di agire con astuzia, di creare diversivi, di corrompere i guardiani che controllano la soglia, di placare la loro ira o di farseli alleati
La partenza Rifiuto dell’appello La disobbedienza all’appello trasforma l’avventura nel proprio contrario. Immerso nella noia, nel lavoro, nella “cultura” il soggetto perde la capacità di svolgere un’azione positiva e significativa e diventa una vittima da salvare. Qualunque dimora costruisca Minosse, sarà solo una dimora di morte, un labirinto chiuso da mura ciclopiche ove nascondere il suo Minotauro
La partenza L’aiuto soprannaturale Coloro che hanno risposto all’appello incontrano per prima cosa, durante il viaggio, un protettore, che fornisce loro degli amuleti contro il drago che stanno per affrontare. Il vecchierello e la buona nonnetta sono personaggi assai frequenti nella favole europee; nelle leggende dei santi cristiani il loro ruolo è invece rivestito dalla Vergine, con cui si può ottenere le benevolenza del Padre
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe L’incontro con il maestro Quasi sempre, non appena l’eroe accetta di ascoltare il richiamo all’avventura, viene a contatto con una fonte di saggezza, di forza morale, che lo guiderà nel suo viaggio reale/spirituale. Non sempre il Maestro veste i panni del vecchio saggio, Senex, ma è anche possibile che si tratti di un aiuto proveniente da un oggetto, da un ricordo o da un sogno
Le fasi del viaggio dell’eroe Quarta fase: Incontro con il mentore Figura saggia e protettiva che guida, istruisce, addestra e assegna doni magici agli eroi Gli eroi prima di impegnarsi nell’avventura entrano in contatto con qualche fonte di saggezza
Proiezioni della figura del mentore: folletti, animali, nani, grilli, gatti parlanti…
Le fasi del viaggio dell’eroe Il centauro Chirone: prototipo di mentore Secondo il mito ha cresciuto e istruito moltissimi eroi greci, tra cui Ercole, Achille, Peleo, ecc. Chirone rappresenta l’energia e l’intuito selvaggio domati e imbrigliati ai fini dell’insegnamento. Costituisce un ponte tra gli uomini e le forze superiori della natura e dell’universo
Le fasi del viaggio dell’eroe Conflitti mentore-eroe: il rapporto tra i due personaggi può assumere un andamento tragico o fatale se l’eroe è ingrato o incline alla violenza Il mentore può anche rivelarsi infido e traditore
Le fasi del viaggio dell’eroe Quinta fase: Varcare la prima soglia È un atto di volontà in cui il personaggio impegna tutto se stesso nell’avventura Spesso il coinvolgimento dell’eroe viene determinato da qualche forza esterna che cambia il corso o l’intensità della storia “plot point” - punto di svolta I guardiani della soglia: fanno parte dell’addestramento di ogni eroe
La partenza Il varco della prima soglia Con l’aiuto e la guida di colui che personifica il suo destino, l’eroe procede nell’avventura finchè incontra il “guardiano della soglia”, all’ingresso della zona delle potenze soprannaturali le mitologie popolari riempiono di esseri ingannatori e pericolosi qualsiasi luogo deserto fuori del viaggio
Scilla e Cariddi
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe I guardiani della soglia L’attraversamento della prima soglia è solitamente accompagnato dall’incontro con i guardiani della soglia, che possono avere sembianze dei propri cari, ma anche quelle dei nemici. Il compito dei guardiani è mettere alla prova l’eroe, verificando le sue reali motivazioni
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe Prove, alleati, nemici Nel corso del viaggio, l’eroe deve riuscire a capire di chi può fidarsi, e quali possono essere i suoi alleati nel superamento delle prove man mano che gli si presentano
La partenza Il ventre della balena L’eroe, anziché sgominare o ingraziarsi i guardiani della soglia, viene inghiottito dall’ignoto, e ritenuto morto. Il varco della soglia è una sorta di autoanninentamento. Quando Ercole apprende che Troia era assediata da un mostro marino, che divorava quanto trovava sulla spiaggia della città, l’eroe si tuffa nella bocca del mostro, penetra nel suo stomaco e lo uccide
Le fasi del viaggio dell’eroe Settima fase: Avvicinamento alla caverna recondita Gli eroi dopo essersi ambientati nel mondo straordinario proseguono per individuarne il centro, dove troveranno meraviglia e terrore e potranno prepararsi alla prova centrale Le funzioni dell’avvicinamento: utile all’eroe per prendere tempo per escogitare un piano, fare una ricognizione sul nemico, riorganizzare o sparpagliare il gruppo, rinforzarsi e armarsi
L’iniziazione La strada delle prove Una volta varcata la soglia, l’eroe si trova in un paese di sogno abitato da forme fluide e ambigue, dove deve affrontare un certo numero di prove. E’ assistito da consigli, amuleti e agenti segreti del soprannaturale soccorritore che ha incontrato una prima volta in quella regione una delle variazioni più note del “difficile compito” E’ il tentativo di Psiche di riconquistare il proprio amante perduto, Cupido
L’iniziazione La strada delle prove Chiunque intraprende il pericoloso viaggio nelle tenebre, scendendo lungo i tortuosi sentieri del proprio labirinto spirituale, si trova in un paese popolato di figure simboliche. Nel linguaggio dei mistici, è il secondo stadio del cammino, la “purificazione dell’io”
Le fasi del viaggio dell’eroe Il territorio dello sciamano: avvicinandosi alla caverna recondita gli eroi entrano nel territorio dello sciamano, al limite tra la vita e la morte Durante questa fase gli eroi possono incappare in intoppi scoraggianti detti “complicazioni drammaturgiche”
L’iniziazione L’incontro con la dea L’avventura conclusiva, dopo che tutte le barriere e gli orchi sono stati superati, viene presentato come matrimonio mistico dell’anima-eroe trionfante con la Signora del Mondo.
Questa immagine non è solo benigna: è anche la “Madre Cattiva”
L’iniziazione Link: la Madre Cattiva La madre assente, irraggiungibile, contro la quale si dirigono fantasie aggressive La madre che punisce, ostacola, proibisce. La madre che vuole trattenere il figlio cresciuto che tenta di staccarsi da lei. La madre desiderata ma proibita (complesso di Edipo).
L’iniziazione Link: la Donna, totalità di ciò che si può Conoscere L’eroe è colui che viene a conoscere, come egli avanza nella iniziazione che è la vita, la forma della dea subisce una trasfigurazione, non può più essere più grande di lui. La donna è la guida verso il sublime acme dell’avventura sessuale; l’eroe in grado di prenderla per ciò che essa è, è potenzialmente il re, il dio incarnato, del suo mondo creato
L’iniziazione Riconciliazione con il padre E’ necessario convincersi che il padre è generoso, e confidare in questa generosità,è in questa prova che l’eroe trae fiducia e speranza Da una figura femminile soccorritrice, che con la sua magia lo protegge durante l’iniziazione, se è impossibile aver fiducia nel padre, che si presenta nel suo aspetto terrificante, è necessario trasferire la propria fede nella Donna, Madre Terribile o Benedetta
L’iniziazione Apoteosi Il fine dell’insegnamento religioso non è riportare l’individuo all’illusione comune, ma staccarlo completamente dai falsi interessi, non dirigendo eros e thanatos verso i loro giusti obiettivi, ma estinguendo gli impulsi alla radice l’abbandono del mondo, per il Bodhisattva non è un errore, ma il primo passo su quel nobile sentiero in fondo al quale si ottiene la perfetta illuminazione circa l’assoluto vuoto dell’universo
L’iniziazione L’ultimo dono Nel mito, nelle favole, ricorrono continuamente, quali simboli di esseri indistruttibili, quelle immagini infantili che conserviamo nell’inconscio lo snaturamento dello spirito delle immagini infantili è evidente in un’abile trasposizione mitologica di dottrina metafisica: la leggenda indù della primordiale battaglia tra titani e déi per il possesso dell’elisir dell’immortalità
Christopher Vogler
Il viaggio dell’eroe Spesso l’eroe si confronta con l’archetipo del Trasformista, incarnato in una figura di sesso opposto, che rappresenta l’animus o l’anima dell’eroe/eroina e sul quale vengono proiettati bisogni, desideri, forze psichiche
Il ritorno Rifiuto di tornare L’eroe, conclusa la propria ricerca, deve far ritorno con il suo trofeo rinnovatore di vita, spesso tuttavia egli non accetta tale responsabilità.
Il Buddha dubita che il suo messaggio possa essere compreso, e si narra di santi morti nel pieno dell’estasi. Numerosi eroi stabiliscono la propria residenza nell’isola benedetta dell’eterna dea dellaVita Immortale.
Il ritorno La fuga magica se l’eroe, nel suo trionfo, ottiene il favore della dea o del dio, ed è esplicitamente incaricato di ritornare nel suo mondo con il suo trofeo, la fase finale dell’avventura è facilitata dai poteri del patrono soprannaturale se al contrario il trofeo è stato conquistato a dispetto del suo guardiano, o l’eroe è inviso agli dei o ai demoni, l’ultima fase del viaggio mitologico sarò tormentata, resa difficile da ostacoli ed evasioni
Ulisse
Il ritorno La fuga magica La fuga è uno degli episodi favoriti dei racconti popolari, e si sviluppa in forme vive ed incisive molto spesso il fuggitivo disperde dietro di sé oggetti che ritardano gli inseguitori: Medea convince Giasone a fare a pezzi il proprio fratello Absirto, così che il re Eete fu costretto a fermarsi per raccogliere i miseri resti del figlio e la nave Argo potè scampare
Le fasi del viaggio dell’eroe Ottava fase: La prova centrale In questa fase l’eroe “muore e rinasce” Dopo la “resurrezione” l’eroe subisce un cambiamento, una trasformazione La crisi: il momento della storia in cui le forze ostili sono nello stato d’opposizione più aspro. Per poter migliorare la situazione deve prima peggiorare Testimoni: rappresentano il punto di vista del pubblico, s’identificano con i protagonisti e soffrono con loro
Le fasi del viaggio dell’eroe Nona fase: La ricompensa Superata la crisi della prova centrale gli eroi sperimentano le conseguenze di essere sopravvissuti alla morte In questa fase l’eroe prende possesso dell’”oggetto del suo desiderio”, lo scopo della sua ricerca La ricompensa può consistere in nuove illuminazioni e nella capacità di penetrare un mistero chiaroveggenza o telepatia
Il ritorno L’aiuto dall’esterno A volte l’eroe deve essere soccorso, per far ritorno dalla sua avventura soprannaturale, da un aiuto esterno Corvo, Amateratsu e Inanna discendono negli inferi a salvare l’eroe, la cui coscienza è annullata dalla morte
Le fasi del viaggio dell’eroe Decima fase: La via del ritorno Una volta che le ricompense della Grande Prova sono state acquisite gli eroi si trovano di fronte a una scelta: rimanere nel mondo straordinario oppure cominciare il viaggio di ritorno nel mondo ordinario Il ritorno segna il momento in cui gli eroi tornano all’avventura. Un nuovo benessere è stato raggiunto e gli eroi devono lasciarlo, in virtù di una loro motivazione interiore o di una forza esterna
Il ritorno Il varco della soglia del ritorno I due mondi, umano e divino, devono essere distinti, anche il secondo è una dimensione dimenticata del primo. L’avventura dell’eroe è proprio l’esplorazione di quella dimensione, in cui valori e virtù hanno un diverso significato. Il primo problema dell’eroe che ritorna è accettare come reali le precarie gioie, i dolori, le banalità e oscenità della vita.
Il ritorno Signore dei due mondi quando il mito rappresenta, in una singola immagine, il passaggio tra i due mondi, l’episodio diventa un simbolo prezioso e significativo, come la Trasfigurazione di Cristo. In questo momento eterno abbiamo non solo un duplice varco, avanti e indietro della soglia del mondo, ma anche una penetrazione profonda nelle tenebre
Le fasi del viaggio dell’eroe Undicesima fase: Resurrezione Ulteriore momento di morte e di rinascita simile alla prova centrale non è un momento di crisi, ma un climax Gli eroi devono subire una purificazione finale prima di rientrare nel mondo ordinario Il climax dovrebbe dare luogo alla catarsi, ovvero un coinvolgimento emozionale che purifica
L’eroe oggi Ricerca del significato
Ieri
nel gruppo
Comunità di Impresa da appartenen compiere za nazione
Oggi nell’individuo pianeta
la società deve salvare l’eroe l’eroe deve salvare la società
Le narrazioni di genere Il genere è qualcosa di immediatamente riconoscibile ed unico. Il racconto sottostante al genere acquista una tipizzazione ed una specializzazione, prende cioè una propria fisionomia definita. Il riconoscimento di tale fisionomia è legato ad un fenomeno inconscio: lo schema della narrazione aderisce ad una sorta di matrice sita nella memoria inconscia e collettiva di chi assiste alla narrazione. Ciò determina da un lato il riconoscimento inconscio del tipo di narrazione che viene proposta e, dall’altro l’attivazione della sospensione dell’incredulità
Eroi Quattro eroi archetipali per quattro macrogeneri narrativi: Re fantastico guerriero azionewestern mago detective story amante storia d’amore
Eroi Quattro principi funzionali con cui l’uomo si relaziona col mondo circostante: Principio di ordine, creazione ed organizzazione del caos primordiale Principio di salvaguardia dell’ordine, canalizzazione degli istinti Principio di controllo e governo sensoriale dell’ordine, discriminazione dell’apparenza dal vero, ispirazione e creazione artistica, abilità tecnica, percezione relazionale Principio creativo-riproduttivo, comunione, comunicazione sensoriale col mondo
Eroi Re – principio funzionale dell’ordine Guerriero – principio funzionale della salvaguardia dell’ordine Mago – principio funzionale del controllo sensoriale dell’ordine Amante – principio funzionale della riproduzione dell’ordine Valore funzionale del mito: bisogno di coesione della società
L’archetipo del Guerriero Il guerriero come archetipo La realizzazione del guerriero dipende dalla difesa dei valore del re Due qualità cardine: La completa chiarezza mentale sugli obiettivi da perseguire La totale determinazione nella realizzazione dei suoi obiettivi
L’archetipo del Guerriero Spesso il guerriero dissimula le sue qualità e si mescola al mondo come un umano qualunque Questo gli permette di mantenere l’umiltà e la disciplina Per far si che il guerriero mantenga l’equilibrio tra la funzione regale e la disciplina egli deve accostarsi alla qualità cardinale dell’amante, la compassione, altrimenti potrebbe prendere i connotati della sua parte d’ombra: il guerriero sadico
L’archetipo del Guerriero Caratteristiche del guerriero sadico: idolatri dell’orgoglio egoistico, distacco da se stesso e dal proprio equilibrio, abdicazione del suo nucleo interiore a favore di un feticcio. Il feticcio: disciplina, onore, fedeltà, patria, stato, bandiera, tradizione, ma anche famiglia, azienda, profitto, scuola, lavoro, orario, ecc.
L’archetipo del Guerriero Due momenti storici che sono diventati mito: l’organizzazione guerriera a Sparta,la visione cavalleresca medievale del guerriero Sparta: non esisteva altro ordine di riferimento oltre quello dell’autorità statale, i guerrieri erano i garanti dello stato modello di tutte le future società autoritarie
L’archetipo del Guerriero Parzival: reca su di sé le stigmate della trasformazione da un ordine assoluto e soprannaturale ad un assetto delle cose del tutto umane Parzival vive in e agisce per questo mondo, e non per il futuro paradiso dei giusti, attraverso il raggiungimento di obiettivi terreni ed estremamente umani, chiamati “cortesi” (la fedeltà al proprio amore, l’equilibrio verso le passioni, la generosità, l’impegno a favore dei deboli)
L’archetipo del Guerriero Parzival è il vero prototipo occidentale del Guerriero, immerso in una storia che lui stesso costruisce, giorno dopo giorno Se la dimensione vitale del re è quella della ricerca, della definizione e della realizzazione dell’ordine, quella del guerriero è la dimensione dell’essere umano che non solo sa agire entro i confini dell’ordine, ma sa anche custodirlo e preservarlo La funzione sociale del guerriero è quella dell’uso della forza