Appunti ingegneria informatica, corso reti di calcolatori
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Appunti del corso di Ortopedia, AA 2012-2013, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Trieste.Full description
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Descripción: Appunti di comunicazioni elettriche del corso di ingegneria elettronica
Descrição: Esotheric
Appunti di elettrronica
Appunti medicina legale
si tratta degli ottimi appunti che presentano un inizio di descrizione grammaticale della lingua accadica; il testo è molto utile per impostare eventuali completamenti e ampliamenti da parte di stu...
A simply guide introducing to the programming language C, written in italian for students.
Reti Di Calcolatori - Appunti Informatica - Networking
Appunti di Elettronica analogica
acustica teoria del suono
gramatica italiana
Descrição: Manuale di armonia, traduzione italiana
Manuale Di Armonia PraticaFull description
Descripción: Manuale Di Armonia Pratica
1. CULTURE E SISTEMI MUSICALI Non esiste al mondo una sola etnia etnia che non conosca un qualche tipo di pratica musicale. La musica sembra rispondere ad una necessit culturale pro!onda. Anche le culture pi" primiti#e hanno repertori #ocali$ di!!erenti per le #arie occasioni rituali e sociali$ e costruiscono strumenti. L%insieme L%insieme di queste pratiche & de!inita “cultura musicale”.
'(ni cultura ha elaborato un sistema di re(ole$ non necessariamente scritte o codi!icate$ intorno alle pratiche musicali) dalle prescri*ioni relati#e al tipo di canti da usare in determinate occasioni$ alle modalit di costru*ione e di intona*ione de(li strumenti$ ai testi$ il pi" delle #olte non scritti$ suscettibili di essere cantati$ alle modalit della intera*ione dei so((etti e dei (ruppi nella pratica musicale. +uesto insieme di re(ole #iene de!inito in Etnomusicolo(ia “sistema musicale”. Uno dei primi insiemi di re(ole non scritte che un sistema de#e darsi$ ri(uarda quelli che$ in lin(uistica$ si de!iniscono ,i tratti pertinenti” di un lin(ua((io. La lin(uistica parla di ,discreti**a*ione del continuum sonoro- a proposito dell%opera*ione di sele*ione$ che a##iene in modo abbastan*a casuale nel tempo$ dei suoni !onemi/ che una lin(ua user per costruire unit pi" complesse come le parole mor!emi/. In sostan*a l%alfabeto di una lin(ua. +ualcosa di analo(o a##iene in quella !orma di lin(ua((io ,speciale-$ intonato$ emoti#o$ che & chiamato musica. N0) molte culture non hanno un termine equi#alente per ra((ruppare l%insieme delle pratiche ,musicali-/. La ,discreti**a*ione del continuum sonoro-$ cio& la scelta dei tratti pertinenti di una lin(ua musicale$ si reali**a nel corso del tempo in maniera ,in!ormale- !ino a dare luo(o ad un insieme chiuso che corrisponde a quello che & l% alfabeto nella lin(ua parlata e che noi chiamiamo scala o gamma. I tratti pertinenti della (amma musicale non sono tanto i suoni$ ma (li inter#alli. Il suono$ per quanto seducente in s$ non & si(ni!icati#o in quanto tale) ci2 che lo rende si(ni!icati#o & il rapporto con (li altri suoni il #alore di opposizione$ come direbbero i lin(uisti/. 3li inter#alli ,scalettano- il continuum dei suoni possibili in modo da indi#iduare i suoni pertinenti e quelli che non lo sono. 4o tono e me**o La tono
Sol tono e me**o Mi tono
Re 4o
tono
1
L%esempio L%esempio riproduce una (amma pentatonica$ modello di scala molto di!!uso in tutte le culture ad o(ni latitudine$ come risultato della ,discreti**a*ione- del continuum rappresentato dalla retta/ ad opera di due inter#alli) il tono e il tono e me**o. N.0. in tutte le scale sembra #i(ere il principio che due inter#alli di!!erenti si alternino con !requen*a dise(uale$ e che l%inte#allo meno !requente sia distan*iato il pi" possibile dal suo omolo(o5 #. scala ma((iore) T6T6ST6T6T6T6ST67 T6T6ST6T6T6T6ST/. In (enerale$ sembra che tutte le culture riconoscano il principio di equivalenza d’ottava$ cio& il dato di !atto che due suoni in rapporto di otta#a siano ,lin(uisticamente- lo stesso suono. Le di!!eren*e tra le scale nei #ari sistemi musicali dipendono dalle di#erse divisioni dell’ottava. L%etnomusicolo(ia L%etnomusicolo(ia distin(ue$ distin (ue$ a questo proposito$ quattro (randi !ami(lie di scale) 1. scale prediatoniche$ costituite da un numero di (radi in!eriore a sette. Le scale usate dai suonatori sardi di launeddas sono ad esempio limitate a cinque (radi diatoniche
di!etti#e/. La scala ,penta!onica- ha cinque (radi anch%essa$ e non conosce il semitono5
2. scale diatoniche, che di#idono l%otta#a in toni e semitoni in modo da ottenere sette
(radi. Naturalmente le disposi*ioni di toni e semitoni possono essere le pi" #arie. 3li antichi modi medie#ali sono otto tipi di scala di#ersi nella struttura inter#allare.
. scale cromatiche$ sono scale costituite da inter#alli di ampie**a molto di#ersa. Un esempio #icino & il maqam arabo$ che alterna semitoni e toni e me**o.
!. scale equalizzate, al contrario delle precedenti si basano sulla di#isione dell%otta#a in parti tenden*ialmente u(uali. 3li esempi pi" eclatanti sono le scale slendro e pelog
di!!use nelle culture indonesiane che !anno uso di orchestre di metallo!oni chiamate gamelan.
I sistemi musicali pi" e#oluti$ in particolare quello Arabo$ quello Indiano e quello Europeo$ !anno uso di tipi di#ersi di scale diatoniche$ chiamate modi. I concetti di scala8gamma e di modo non coincidono. La scala & l%insieme dei suoni6inter#alli disponibile in un dato sistema musicale$ e corrisponde (rosso modo all%al!abeto nella lin(ua. Il modo & in#ece una struttura che sele*iona alcuni dei suoni della scala$ li dispone secondo uno schema ,asimmetrico- di inter#alli piccoli e (randi$ e de!inisce una (erarchia dei (radi$ un ambito melodico$ delle ,!ormule- melodiche 9
L%esempio L%esempio riproduce una (amma pentatonica$ modello di scala molto di!!uso in tutte le culture ad o(ni latitudine$ come risultato della ,discreti**a*ione- del continuum rappresentato dalla retta/ ad opera di due inter#alli) il tono e il tono e me**o. N.0. in tutte le scale sembra #i(ere il principio che due inter#alli di!!erenti si alternino con !requen*a dise(uale$ e che l%inte#allo meno !requente sia distan*iato il pi" possibile dal suo omolo(o5 #. scala ma((iore) T6T6ST6T6T6T6ST67 T6T6ST6T6T6T6ST/. In (enerale$ sembra che tutte le culture riconoscano il principio di equivalenza d’ottava$ cio& il dato di !atto che due suoni in rapporto di otta#a siano ,lin(uisticamente- lo stesso suono. Le di!!eren*e tra le scale nei #ari sistemi musicali dipendono dalle di#erse divisioni dell’ottava. L%etnomusicolo(ia L%etnomusicolo(ia distin(ue$ distin (ue$ a questo proposito$ quattro (randi !ami(lie di scale) 1. scale prediatoniche$ costituite da un numero di (radi in!eriore a sette. Le scale usate dai suonatori sardi di launeddas sono ad esempio limitate a cinque (radi diatoniche
di!etti#e/. La scala ,penta!onica- ha cinque (radi anch%essa$ e non conosce il semitono5
2. scale diatoniche, che di#idono l%otta#a in toni e semitoni in modo da ottenere sette
(radi. Naturalmente le disposi*ioni di toni e semitoni possono essere le pi" #arie. 3li antichi modi medie#ali sono otto tipi di scala di#ersi nella struttura inter#allare.
. scale cromatiche$ sono scale costituite da inter#alli di ampie**a molto di#ersa. Un esempio #icino & il maqam arabo$ che alterna semitoni e toni e me**o.
!. scale equalizzate, al contrario delle precedenti si basano sulla di#isione dell%otta#a in parti tenden*ialmente u(uali. 3li esempi pi" eclatanti sono le scale slendro e pelog
di!!use nelle culture indonesiane che !anno uso di orchestre di metallo!oni chiamate gamelan.
I sistemi musicali pi" e#oluti$ in particolare quello Arabo$ quello Indiano e quello Europeo$ !anno uso di tipi di#ersi di scale diatoniche$ chiamate modi. I concetti di scala8gamma e di modo non coincidono. La scala & l%insieme dei suoni6inter#alli disponibile in un dato sistema musicale$ e corrisponde (rosso modo all%al!abeto nella lin(ua. Il modo & in#ece una struttura che sele*iona alcuni dei suoni della scala$ li dispone secondo uno schema ,asimmetrico- di inter#alli piccoli e (randi$ e de!inisce una (erarchia dei (radi$ un ambito melodico$ delle ,!ormule- melodiche 9
tipiche. In altre parole il modo & una matrice di melodie e si colloca a met strada tra l%astratte**a della scala e la concrete**a della melodia. Nel nostro sistema 'ccidentale moderno$ la scala6al!abeto & quella cromatica a temperamento equabile5 i modi sono le cosiddette ,scale- ma((iori e minori. E% interessante con!rontare le scale6al!abeto delle tre culture musicali pi" e#olute) la ta#ola se(uente propone una compara*ione tra due sistemi Arabi$ quello antico e quello moderno$ il sistema Ind" e i due sistemi Europei precedenti alla scala temperata.
:
I #alori espressi in numeri corrispondono alla misura*ione in ,cents- proposta dall%etnomusicolo(o Ellis nel 1;;<) un semitono corrisponde a 1== cents. E% interessante notare come la scala Ind" di#ida l%otta#a in 9: parti disu(uali$ dette shruti$ da 99$ >= e ?= cents$ mentre la scala Islamica propone la di#isione in 1> inter#alli da ?=$ ?= e 9@ cents. L%estrema sotti(lie**a di queste di#isioni$ che in 'ccidente si chiamerebbero ,microtonali- si spie(a con il carattere eminentemente melodico di queste (randi tradi*ioni. Al di l di queste di!!eren*e$ colpisce in#ece la per!etta coinciden*a de(li inter#alli di @ e < (iusta in tutti i sistemi. Se(no inequi#ocabile della !or*a co(ente delle consonan*e per!ette nella prima e pi" importante di#isione dell%otta#a) quella in <B @$ che costituisce l%intelaiatura su cui si operano poi le di#isioni pi" piccole. or*a che deri#a dai primi quattro par*iali della serie de(li armonici #. oltre) Inter#alli/. I (radi corrispondenti alle Consonan*e Der!ette$ I$ I e $ sono !issi anche nelle nostre moderne scale$ e #en(ono chiamati Drincipali5 i (radi che con(iun(ono i (radi Drincipali F II e III$ I e II F sono tenden*ialmente mobili in tutte le culture ,diatoniche-$ nel senso che sono attratti dal (rado principale #erso cui si stanno diri(endo. L%esempio che se(ue mostra le sei di#erse !orme del tetracordo nei modi Ind") si osser#i la (raduale ,de!orma*ione- della struttura inter#allare prodotta dalla !or*a attratti#a dei (radi Drincipali sui Secondari cio& dalla (ra#ita*ione prima #erso il (rado in!eriore$ poi #erso il (rado superiore/
+ualcosa di simile & rimasto nelle nostre scale6modi minori$ che di#entano melodiche o naturali secondo la dire*ione del tetracordo superiore.
@
9. IL SISTEMA 'CCI4ENTALE. I NTERALLI 3li inter#alli sono dunque le unit minime del lin(ua((io musicale. Il sin(olo suono non ha si(ni!icato se non #iene posto in rela*ione con un altro suono. +uesta rela*ione & appunto l%inter#allo. '(ni sistema musicale$ anche il pi" primiti#o$ ha elaborato una teoria$ per quanto inconsape#ole$ de(li inter#alli pertinenti alla sua lin(ua$ e sulla base di questi costruisce le sue melodie e le scale che ne sono la (enerali**a*ione/. 1"
#efinizione di intervallo
4istan*a tra due suoni. +uesta distan*a si pu2 misurare in termini di rapporto di !requen*e acustica/$ o pi" praticamente in termini di (radi diatonici che separano un suono dall%altro. 2"
$ntervalli melodici e armonici
L%inter#allo melodico & dato da due o pi" note in successione5 l%inter#allo armonico & dato da due o pi" note simultanee. "
%isura o &mpiezza
La misura di un inter#allo si calcola contando tutti i (radi diatonici tra i due suoni$ compresi i suoni estremi.
sono #ietati$ perch di di!!icile intona*ione$ (li intervalli melodici aumentati o diminuitiB tranne che della < ad$ @ad$ >ad discendenti su sensibile risol#ente.
4o#endo omettere una componente di una Triade o una Settima si sce(lier la +uinta. In questo caso a#remo : B 1T nelle Triadi$ oppure 9 B 1 T B 1 nelle Settime.
9H
C'LLE3AMENT' 4I TRIA4I IN STAT' 'N4AMENTALE A +UATTR' 'CI
4ue re(ole pratiche e due ecce*ioni) .
SuonoCi comuneCi e via piD breve> nel colle(are Triadi a distan*a di < o di :$ si
terr le(ato il suono o i due suoni comuni nella stessa #oce e si completer l%accordo !acendo se(uire alle #oci restanti la #ia pi" bre#e. Importante se(uire la scaletta) 1.
prima scri#ere la nota del basso 2. poi cercare il suono comune e le(arlo . quindi #alutare le note mancanti e indi#iduare la #ia pi" bre#e per ra((iun(erle da parte delle due #oci 9. %oto contrario> quando tra due Triadi non #i sono suoni comuni$ il che accadr solo e sempre quando le ondamentali siano a distan*a di 9$ la #ia pi" bre#e 9>
porterebbe al moto parallelo di tutte e quattro le #oci$ con e!!etti di ; e < parallele indesiderati.La solu*ione & qualla del moto contrario) le tre voci superiori si muoveranno in direzione contraria al basso, seguendo sempre la via piD breve. In pratica$ se il basso sale & il caso pi" !requente/$ Tenore$ Contralto e Soprano scenderanno !ino alla prima nota utile del nuo#o accordo. N.0.) a di!!eren*a del procedimento precedente non #i & alcuna necessit di controllare le note mancanti) il moto contrario porter ,automaticamente- alle componenti mancanti con assoluta precisione.
:. :ccezione alla regola 1> nel colle(amento $$ 5 <, da reali**are sempre con basso ascendente di @$ si se(uir il moto contrario delle tre #oci superiori$ sen*a tenere conto del suono comune. L%applica*ione della prima re(ola produrrebbe nel modo Ma((iore un mo#imento parallelo di : M8 H m che creerebbe una alsa rela*ione di tritono5 nel minore in pi" darebbe in una #oce l%inter#allo proibito di 9 aumentata.
@. eccezione alla regola 2> nel colle(amento < 5 <$$ pri#o di suoni comuni$ si applicher la re(ola del moto contrario solo in due delle tre voci superiori, perchE la voce contenente la sensibile dovr( salire alla tonica. +uesta ecce*ione & do#uta al pre#alere della ,le((e della sensibile- su o(ni altra re(ola$ specie in caden*a. E la successione 6I & chiamata cadenza d’inganno, proprio in #irt" del mo#imento risoluti#o della sensibile non accompa(nato nel basso dal salto di @ ascendete sulla Tonica.
9;
>. IL M'4' MIN'RE 1"
Il modo minore si & storicamente e#oluto sull%esempio del modo ma((iore. La ma((iore #ariet melodica deri#ante dai di#ersi tipi di scala ha tro#ato un assestamento armonico di compromesso nella scala minore ,armonica-. I principi di dinamica armonica sopra illustrati #al(ono allo stesso modo nel modo minore$ con qualche piccola #ariante$ seppure con Triadi di tipo di#erso tranne le Triade di e II che conser#ano la stessa qualit del modo Ma((iore/. #inamica armonica.
9?
!.
).
+.
4ato che il modo minore ha tre scale$ (li accordi che si possono !ormare sono molti di pi" rispetto al modo ma((iore 1:/. Il minore ha una riser#a di no#e suoni$ considerando le due !orme del I e II (rado Tutta#ia la pratica dei compositori ha da sempre adottato$ come matrice delle armonie$ soprattutto la scala minore armonica$ perch contiene sia la sensibile F essen*iale per la !un*ione di 4 F sia il I (rado naturale 6 che con!erisce alle armonie di S un colore tipicamente minore 6. Triade del $$$ grado. L%unica ecce*ione & rappresentata dalla Triade del III (rado. Il suo carattere !ortemente dissonante 6 nella scala armonica si con!i(ura come Triade eccedente 6 ha !atto sG che$ nella pratica$ si pre!erisca la #ariante naturale. Essa del resto rappresenta la T del relati#o ma((iore ed ha un ruolo spesso importante nella dinamica armonica del minore basti pensare che la modula*ione al relati#o ma((iore & sempre stata un obbli(o !ormale$ anche nei brani pi" bre#i/. 9a Triade sul $$ grado. La Triade diminuita sul II (rado & usata in pre#alen*a in ri#olto$ per lo stesso problema del II #. sopra/. A di!!eren*a del II del ma((iore$ pu2 tornare in Tonica$ (ra*ie alla spinta dissonante della sua < diminuita a risol#ere sul bicordo III F rispetti#amente Ter*a e +uinta della Triade di T/. Il II nel minore partecipa in certa misura della qualit dominantica del II$ a cui & associato nell%accordo di Settima diminuita. #iverse scale.
<. 9a triade del <$ grado. Rispetto al modo ma((iore$ questa Triade$ essendo costruita sul I (rado ,abbassato-$ ed a#endo questo (rado una spiccata attra*ione semitonale #erso il $ s#ol(e una !un*ione di Sottodominante prepara*ione della 4/. H. < e <$$ naturali. Le due #arianti naturali del e del II$ pri#e di sensibile$ sono piuttosto rare. Solitamente s%incontrano in presen*a del tetracordo discendente al basso o in un%altra #oce.
:=
>. $$, $< e <$ melodici. Le tre #arianti melodiche del II$ I$ I (rado sono ancora pi" rare e$ sempre (iusti!icate da un tetraccordo ascendente al basso o in un%altra #oce. Sono particolari e rare anche perch l%e!!etto & quello di una tonalit ma((iore i a**isti chiamano la scala minore melodica ,minor6maor-/
;. “9egge dei 6unti di
:1
N.0 a. 'ccorrer ricordarsi di alterare sempre la sensibile nel (rado$ non presente in . chia#e b. Indicheremo con N il e il II naturale e con una M le !orme melodiche del II$ I e I. c. Nel minore$ tra S e 4$ c%& una sorta d%incompatibilit melodica) la S contiene il I naturale$ mentre la 4 il II innal*ato. Tra i due (radi$ se a!!idati alla stessa #oce$ si #errebbe a !ormare l%inter#allo melodico di 9 a aumentata$ #ietato per la sua di!!icile cantabilit. Ci2 costrin(e al Moto contrario obbli(ato tra tutte le S I$ II e I/ e la 4. d. La Triade del I inoltre non raddoppier la in dire*ione del perch la sua $ il I (rado naturale$ ha l%obbli(o di scendere di#ieto di raddoppio delle note a moto obbli(ato/. e. Nel minore non si usano le successioni III F e F III a causa dell%incompatibilit tra Sensibile e Sottotonica #edi Le((e dei punti di #olta/
;. IL 1 R I'LT' 4ELLE TRIA4I 1"
#efinizione
E% quello stato della Triade in cui al basso sta la ter*a T/. 2"
Cifratura
La ci!ratura del 1 ri#olto e un sei piccolino in alto a destra del (rado5 es. I H Triade del 1 (rado in sesta/
:9
% gradi si declinano al maschile 6es. il primo grado7, gli inter2alli e le riadi al femminile 6es. la sesta aumentata7. )"
$nstabilit(
Le Triadi in primo ri#olto sono pi" deboli$ le((ere$ instabili$ rispetto a quelle dello S..5 questo carattere instabile deri#a dalla non coinciden*a delle note dell%accordo rispetto a(li armonici del basso. +uesta debole**a ha dei #anta((i) a. Il 1 ri#olto & pi" portato al movimento rispetto allo S.. b. A#endo una !or*a armonica minore$ il 1 ri#olto pu2 essere s!ruttato in situa*ioni in cui si #o(lia e#itare un%a!!erma*ione troppo decisa della tonalit oppure l%e!!etto conclusi#o di una caden*a p.e. F I/. Un brano non ini*ier n !inir col 1 ri#olto. c.Un altro #anta((io dei ri#olti & permettere al basso una condotta piD melodica$ in pratica pi" ricca di moti con(iunti. +uesto #anta((io deri#a dalla tenden*a de(li accordi in 1 ri#olto a colle(arsi al basso$ con l%accordo successi#o$ per (rado con(iunto in pratica il basso del 1 ri#olto non salta/. " 9imitazioni. Trattandosi di uno stato debole della Triade$ non si useranno in 1 ri#olto le Triadi$ (i tonalmente deboli$ del III e del I. Sono possibili in#ece il IH$ IIH$ IH$ H e IIH !" *addoppi. Nelle Triadi in 1 ri#olto i raddoppi sono pi" liberi) si raddoppier pi" !requentemente la $ poi la +$ in!ine la T$ specialmente se da #anta((i sul piano melodico. ;?> nel IIH la non & raddoppiabile5 nel II H il raddoppio pi" !requente & quello di T. $+
$<+
<+
::
<$$+
$$+
Nel colle(amento IIH F )
se si raddoppia la si pu2 tenere il suono comune le(ato. se si raddoppia la T si !a il Moto Contrario.
C'LLE3AMENTI 4I TRIA4I IN 1 R I'LT' Nel colle(are Triadi in 1 ri#olto con Triadi in s.!. o con altre Triadi in 1 ri#olto$ le due re(ole che abbiamo usato !in qui non (arantiscono pi" con certe**a un risultato corretto. Ci2 dipende dalla ma((iore libert di raddoppi tipica del 1 ri#olto. 'ccorre quindi applicarle cum grano salis$ !acendo atten*ione ad e#itare parallelismi di ; e <. ediamo alcuni esempi di colle(amento con suono comune a/ e sen*a suono comune b/.
:@
?. IL 9 R I'LT' 1"
#efinizione
Si de!inisce in 9 ri#olto la Triade con la +uinta al basso. La ci!ratura indicher (li inter#alli rispetto al basso$ cio& la @a e la Ha. Es.) @H +uinto in quarta e sesta/. +"
!a dissonante
La presen*a dell%inter#allo quarta dissonante se isolata/ che coin#ol(e il basso e non & ,coperta- da una :a in!eriore$ d un carattere dissonante al 9 ri#olto. In altre parole questo ri#olto & instabile e si usa in tre soli casi circoscritti ed esclusi#i. "
Triadi principali
:<
4ata la sua !orte instabilit$ si useranno in 9 ri#olto solo le Triadi pi" !orti I$ I$ /. -"
*addoppi
Nel 9 ri#olto si raddoppia sempre la +uinta$ #ale a dire il basso. 0"
ollegamenti
I colle(amenti che ri(uardano il 9 ri#olto comportano sempre un mo#imento obbli(ato per (rado con(iunto delle quattro #oci. Non si ammettono #arianti. a" $!+ di cadenza