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[2011-01] V5 - Giovanni Verga Uploaded by Diego Deplano
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Giovanni Verga LA VITA La formazione e le opere giovanili
Nacque a Catania nel 1840 da una famiglia di agiati proprietari terrieri, con ascendenze nobiliari. Ebbe una formazion irregolare, prima attraverso maestri privati poi con una Facoltà di Legge mai conclusa, e ciò lo caratterizzerà da tutti g altri scrittori contemporanei: si forma su testi francesi tendenzialmente di consumo. Nel 1865 Verga lascia la provinci si reca una prima volta a Firenze, per poi stabilirsi a Milano nel 1872.
A Milano: la svolta verso il Verismo
Qui entra in contatto con gli ambienti della Scapigliatura. Nel 1878 avviene la svolta decisiva verso il Verismo, con la pubblicazione del racconto Rosso Malpelo. Seguono nel 1880 le novelle di Vita dei campi, nel 1881 il primo roma del ciclo dei Vinti, I Malavoglia ecc. A Milano soggiorna fino al 1893, data in cui torna a vivere definitivamente a Cata Dal 1903 lo scrittore si chiude in un profondo silenzio. La sua vita è dedicata alla cura delle sue proprietà agricol e. Morirà nel 1822.
I ROMANZI PREVERISTI
Emblematico è il romanzo Eva. Esso racconta la storia di un giovane pittore siciliano che, nella Firenze capitale, bruc le sue illusioni e i suoi ideali artistici artistici nellamore per una ballerinetta, simbolo della corruzione di una società materialista, tutta protesa verso i piaceri, che disprezza larte e lasservisce al suo bisogno di lusso. Lintelle ttuale emarginato e declassato. Alcuni caratteri sono comuni alla Scapigliatura: y y y
Aspra polemica antiborghese; Rimpianto della bellezza del passato; Degradazione del Bello nella realtà moderna;
LA SVOLTA VERISTA
In Verga stava maturando una vera e propria crisi, che si conclude con lo scritto di Rosso Malpelo, la storia di un garzo di miniera che vive in un ambiente duro e disumano, narrata con un linguaggio nudo e scabro, che riproduce il modo raccontare di una narrazione popolare. Il cambio così vistoso di temi e di linguaggio inaugurato da Rosso Mal pelo, e quindi lapprodo al Verismo , è una svolt svol nella carriera di scrittore di Verga, ma non una brusca inversione di tendenza. E come il frutto di una chiarificazione Sign up to vote on this title progressiva di idee già sviluppate, possibile grazie al superamento di quegli strumenti ancora approssimativi e inadat Useful Not useful la conquista poco personali e inquinati da una convenzionale maniera romantica, con di strumenti concettuali e stilis più maturi: la concezione materialistica della realtà e limpersonalità. Verga si propone di tornare a studiare gli ambienti dellalta società con questi strumenti più incisivi, partendo però da
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LA TECNICA NARRATIVA
Nelle sue opere effettivamente lautore si eclissa, si cala nella pelle pelle dei personaggi, vede le cose coi loro occhi e esprime con le loro parole. Il punto di vista dello scrittore non si avverte mai nelle opere di Verga: la voce che racconta si colloca tutta allinterno del mondo rappresentato, è allo stesso livello dei personaggi. Il narratore di mimetizza nei personaggi stessi, adotta il loro modo di pensare e di sentire le cose. E come se a raccontare fosse uno loro, così il lettore ha davvero limpressione di trovarsi faccia a faccia col fatto nudo e schietto. Un classico esempio è Rosso Malpelo, la prima opera verista di Verga, in cui si rivela una visione primitiva e superstiziosa della realtà, estranea alle categorie razionali di causa ed effetto, che vede nellindividuo diverso un essere segnato come da unoscura maledizione, che occorre temere e da cui è necessario difendersi. Egli parla dei personaggi come se si rivolgesse ad un pubblico appartenente a quello stesso ambiente, che avesse sempre conosciuto quelle persone e qu luoghi. Inizialmente il lettore infatti è disorientato, non comprende bene i personaggi, ma li conosce con il proseguire della narrazione, attraverso ciò ch essi stessi fanno o dicono, o attraverso ciò che altri personaggi dicono di loro. Di conseguenza anche il linguaggio è spoglio e povero, ricco di modi di dire, paragoni, proverbi, con sintassi scorretta ec
IL DIRITTO DI GIUDICARE E IL PESSIMISMO
Verga: Chi osserva questo spettacolo della lotta per lesistenza non ha il diritto di giudicarlo; è già molto se riesce a trarsi un istante fuori del campo della lotta per studiarla senza passione, e rendere la scena nettamente coi colori adatti. Perché non ha diritto di giudicare? La risposta risiede nella visione pessimistica della vita di Verga. La società umana sarebbe dominata dal meccanismo della lotta per la vita, un meccanismo crudele, per cui il più forte schiaccia tale meccanismo, essendo la legge di natura, universale, che governa qualsiasi società, in ogni tempo e luogo, è immodificabile; allora, se tale negatività della vita è insuperabile, il giudizio, che si fonda sulla fiducia nella possi bilità modificare il reale, diventa inconsistente, inutile, errato. In altre parole, se è impossibile modificare lesistente, ogni intervento giudicante appare inutile e privo di senso. La letteratura può solo avere la funzione di studiare ciò che è da una volta per tutte, e di riprodurlo fedelmente, senza passione.
IL VALORE CONOSCITIVO E CRITICO DEL PESSIMISMO
Tale pensiero di Verga lo connota inevitabilmente come un conservatore. Verga è infatti contro le ideologie progress contemporanee, democratiche e socialiste, che egli giudica fantasie infantili o interessati inganni. Nonostante ciò non manca in Verga la critica verso la realtà. Una critica non protesa a dire come sarebbe meglio ma semplicemente a sottolineare le cose negative della realtà: la disumana lotta per la vita (Schopenhauer ), lo sfrenarsi delle ambizi oni e degli interessi, il trionfo dellutile e della forza (Hobbes ), ecc. Verga si vanta di compiere una critica oggettiva, tanto c in lui è assente ogni forma di pietismo sentimentale verso il popolo, sentimento dilagante nel suo tempo. Egli tratta invece le problematiche del popolo (come nel Rosso Malpelo e nei Malavoglia ) in modo distaccato, anzi, regredendo Sign uppopolo to vote on this title Verga non è nellottica popolare ne da una visione che può essere quella di una persona del stesso. Quindi fiducioso nel progresso, non compatisce il popolo perché non ritiene che si potrà pervenire ad una situazione maiUseful Not useful migliore, e quindi non ritiene che mai neanche in passato vi sia stata una società migliore (non ricorrerà mai alla mitizzazione del mondo rurale ) anche perché riconoscere questo contraddirebbe il suo pessimismo universale.
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IL CICLO DEI VINTI
Nel suo ciclo dei Vinti Verga (prendendo a modello i Rougon-Macquart di Zola ) intende tracciare un quadro sociale delineare la fisionomia della vita italiana moderna, passando in rassegna tutte le classi. Criterio unificante è il princi della lotta per la sopravvivenza, in cui ha sempre la meglio il più forte. Ma Verga decide però di dedicarsi ai vinti, ch piegano il capo dotto il piede brutale dei sopravvegnenti. Nella prefazione: Il movente dellattività umana che produce la fiumana del progresso è preso alle sue sorgenti, nelle proporzioni più modeste e materiali.
I M ALAVOGLIA Lintreccio
La storia di una famiglia di pescatori siciliani, i Malavoglia. Essi possiedono una casa e una barca, la Provvidenza, che consentono loro una vita relativamente felice e tranquilla. Nel 1863 però il giovane Ntoni, figlio di Bastianazzo e nipote di padron Ntoni, deve partire per il servizio militare. militare. La famiglia, privata delle sue braccia, si trova in difficolt difficolt dovendo pagare un lavorante. A ciò si aggiunge una cattiva annata per la pesca, e il fatto che la figlia maggiore, Mena abbia bisogno della dote per sposarsi. Padron Ntoni, per superare le difficoltà, pensa di intraprendere un piccolo commercio: com pera a credito dallusuraio zio Crocifisso un carico di lupini, per rivenderli i n un porto vicino. Ma la barca naufraga nella tempesta, Bastianazzo muore e il carico va perduto. Comincia qui una lunga serie di sventure ch disgregano il nucleo fam iliare: Ntoni, che ha conosciuto la vita delle grandi città, non si adatta più ad una vi ta di dure fatiche e di stenti. Finisce così per dare una coltellata alla guardia doganale. Al processo Ntoni ottiene una condanna mite per le attenuanti donore, ma Lia, ormai disonorata, fugge dal paese e finisce in una casa di malaffare in città. Lultimo figlio, Alessi, riesce a riscattare la casa del nespolo, conti nuando il mestiere del nonno.
Lirruzione della storia
Il romanzo è proprio la rappresentazione del processo per cui la storia penetra in quel sistema arcaico, disgregandon compattezza, rompendone gli equilibri, sconvolgendone le concezioni ancestrali. La storia e la modernità si presentan innanzitutto con la coscrizione obbligatoria, che sottrae braccia al lavoro, mettendo in crisi la famiglia. A ciò poi si aggiungono le tasse, la crisi della pesca, il treno, ecc che suscitano le reazioni ostili dei paesani. I Malavoglia, sono costretti a diventare negozianti, da pescatori che erano sempre stati; e, in conseguenza al fallimento della loro iniziativa, subiscono un processo di declassazione, passando dalla condizione di proprietari di casa e barca a quella di nullatenenti, costretti ad andare a giornata per vivere. Tutta la vicenda è vista soggettivamente dagli stessi personaggi, rendendo limmagine di una realtà statica, perché così essi sono abituati a concepirla.
Modernità e tradizione
Ntoni è uscito dalluniverso chiuso del paese, è venuto in contatto con la realtà moderna, conoscendo la metropoli d continente, Napoli; per questo non può più adattarsi ai ritmi di vita ancestrali del paese -> Emblematico è il suo confli col nonno. Sotto lazione di tutte queste forze innovatrici, la famiglia si disgrega. E vero che alla fine Alessi riuscirà a Sign up to vote on this title ricomporre un frammento dellantico nucleo familiare, ma ciò non implica un ritorno perfettamente circolare alla condizione iniziale, molti sono i morti e molti gli allontanati: le ferite sono Non solo, il romanzo non si Useful Not useful immedicabili. chiude affatto con questa parziale ricomposizione dellequilibrio, bensì con la partenza di Ntoni dal villaggio. E un fin emblematico: il personaggio inquieto, che già aveva messo in crisi quel sistema, se ne distacca per sempre,
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http://it.wikipedia.org/wiki/Naturalismo_e_Verismo_(confronto )
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