Riassunto dal Tribale al Globale Ugo Fabietti Lo Studio oggetti e teorie L’antropologia culturale può essere defnita come il sapere delle dierenze (discorso che parla degli altri! L’antropologia si propone di raggiungere una comprensione dei "atti che appaio appaiono no strani strani## bizzar bizzarri# ri# ass assur urdi di## incomp incompre rensi nsibil bilii al nostr nostro o sguardo# perch$ sono di%ersi rispetto a &uelli che ci sono "amiliari e che appaiono# in%ece# naturali! L’an L’antr trop opol olog ogia ia nasc nasce e in 'urop 'uropa a nell nell’ ’)) )) e si ca cara ratt tter eriz izza za co come me studio dei popoli primiti%i# sel%aggi o tribali in &uanto lo studio dei primiti%i ci metto in grado di conoscere meglio noi stessi! Sullo s"ondo dell’antropologia del *)) si delineano due intenti+ il prim primo o , &uel &uello lo di stud studia iarre le al altr tre e cult cultur ure# e# docu docume ment ntar arle le## per per sal%aguardare sal%aguardare le dierenze culturali dal rischi ris chio o di un mas massic siccio cio proce processo sso di omogen omogeneiz eizzaz zazion ione e cultur culturale ale mondiale- il secondo# attra%erso lo studio elle altre societ.# "arsi critica culturale della stessa societ. occidentale! Una sensibilit. antropologica agli aspetti dinamici delle altre culture sorge pi/ o meno in parallelo al sorgere di un’antropologia del noi# %ale %ale a dir dire di un’o un’ope pera razi zion one e co cons nsis iste tent nte e appu appunt nto o nell nell’u ’uso so del del conce co ncett tto o di cultu cultura ra anch anche e nel co cont ntes esto to dell delle e soc socie iet. t. co cosi sidd ddet ette te moderne! 0 &ues uesta in"a n"atti l’operazione concett ettual uale che co con nse sen nte di riconoscere che anche noi abbiamo costruito una cultura al pari degl egli al alttri e che che anch anche e la nost nostra ra cul cultura ura , il "rut "ruttto di sc scel eltte particolari# storiche e non naturali# proprio come &uella di tutti gli altri! Le societ. e le culture non sono statiche+ sono in co con ntinuo nuo mo%imento! Tutta%ia sono tese nel tentati%o di apparire statiche! Tutte T utte le culture# alcune alcune pi/# alcune meno# si danno delle istituzioni la cui "unzione , &uella di assorbire il 1usso storico# e di compensare l’azione di altre istituzioni tese in direzione del cambiamento! 0 una &uestione di sopra%%i%enza dell’identit.!
2er T3L4R la cult ultura o ci%ilt.# intesa nel suo ampio senso etnografco# , &uell’insieme complesso che include la conoscenza# le credenze# l’arte# la morale# il diritto# il costume e &ualsiasi altra capacit. o abitudine ac&uisita dall’uomo in &uanto membro di una societ.! 5uesta defnizione , il punto di ri"erimento classico dell’antropologia culturale- supera la separazione in classi# ceti ecc! la cultu ulturra non em emer erg ge da al alcu cuni ni am amb biti iti es escl clus usii%i di atti atti%i %itt. intellettuali e neppure , appannaggio esclusi%o di alcune societ.- la cultura accomuna tutte le societ. umane! Tale tesi %iene respinta da 647S Tale 647S che aerma la necessit. di di studiare le culture nel loro particolare contesto storico# e%itando parallelismi fttizi e pri%i di "ondamento- le generalizzazioni cui può per%enire l’an l’antr trop opol olog ogia ia so sono no di port portat ata a limi limita tata ta e co comu mun& n&ue ue sem sempr pre e da condurre restando legati alla concretezza! 87L9:4;S<9# in%ece# ritiene che ogni cultura sia un sistema chiuso# un complesso di elementi legati tra loro da relazioni "unzionali! 4ggett 4ggetto o dell’a dell’antr ntropo opolo logia gia di%ent di%enta a #dun&u #dun&ue# e# la singol singola a cultur culturaa- si passa da una concezione di cultura come idea generale ad un insieme di culture particolari! 7 partire dai primi decenni del *)) anzich$ proseguire lungo la %ia della logica della continuit. "ra noi e gli altri# alla base dell’operazione t=loriana di mescolamento# si "a strada la logica opposta+ &uella della discontinuit.! 9l rico cono nosc sciime ment nto o del ellla mol olte tepl plic iciit. cul cultural urale# e# le teo eori rie e del rel elat ati% i%is ismo mo cult cultur ural ale# e# il co conc ncet etto to di cult cultur ura a co come me >ogge oggett tto o?# l’ur l’urge genz nza a dell della a sa sal% l%ag agua uard rdia ia cult cultur ural ale e di mond mondii or orma maii in %ia %ia di estinzione per l’inesorabile a%anzare del progresso# l@a%%io di &uello che che Al Ali ior ord d chi chiam ama a la >c >col olle lezzione one del ellle cultu ulturre? e?## so sono no tutte utte deri deri%a %azi zion onii dell dell’a ’ae erm rmar arsi si dell della a logi logica ca dell della a disc discont ontin inui uit. t.## che risulter. in"atti dominare nelle scienze sociali soc iali del *))! 7mselle +? Tutta l’enorme atti%it. intrapresa dagli antropologi allo scopo di selezionare dati e produrre tipologie atte a rendere conto del ellla dier ere enza nza socioB oBcu cullturale# sa sarrebbe in &ualche modo contami contaminat nata a dal >peccat >peccato o discon discontin tinuis uista? ta? che crea crea le dier dierenze enze laddo%e esistono solo delle continuit. e delle s"umature!
5uesta ragione etnologica sarebbe responsabile delle grandi rotture e dicotomie che la ri1essione etnologica occidentale ha postulato tra un noi e gli altri! 9n &uesto senso do%remmo sostituire a &uesta ragione etnologia una >logica meticcia?# una prospetti%a che non "accia della distinzione il punto di partenza della ri1essione sulla dierenza ma che# al contrario# contribuisca ad aermare una prospetti%a che parte dall’indistinzione e dal sincretismo?! Le culture non sono "rutti puri# ma sono mescolate# contaminate l’una con l’altra# degli ibridi# insomma# che possono essere in &ualche aspettoB mai nell’insiemeB compresi solo partendo da una prospetti%a che adotti una >logica meticcia?! Tutta%ia# all’osser%azione empirica# ciò che risalta , la distinzione# la dierenziazione di culture ed etnie! La cultura appare essere# allora# relazione e costruzione sociale! :on , un sistema originario# essenziale# immutabile# ma un insieme di processi mute%oli# dinamici# instabili# come l’identit.! L’etnia# del pari# non , il "ondamento# ma il prodotto di una classifcazione! 4ggetti e teorie L’ecologia , lo studio delle relazioni tra gli organismi e l’ambiente in cui %i%ono! Cicino all’ecologia , lo studio#antropologico# dell’adattamento umano+ il mondo in cui gli indi%idui o le popolazioni reagiscono alle condizioni ambientali e si garantiscono i sostentamento e la sopra%%i%enza! Si può aermare# in linea generale# che le strategie adattati%e si basano su tre elementi portanti+ la tecnologia# l’organizzazione sociale# le credenze religiose e i %alori# tutti "rutti dell’intelligenza umana! Un ulteriore elemento cruciale dell’adattamento umano , lo scambio di in"ormazioni# la capacit. di comunicazione! Lo scambio di in"ormazioni , un elemento essenziale dell’adattamento- una "allita comunicazione può dar adito ad una perdita di risorse# a un danno# addirittura alla morte! L’idea che esista &ualcosa che distingue la specie umana da tutte le altre specie animali , antica e tutta%ia sono stati gli antropologi a declinarla e a "ar notare che# per esempio# &uesta >cosa? cambia nel tempo# si può rappresentare lungo una linea che %a dal generale al particolare# , "ortemente dierenziale# tanto che# appunto#
di%enta "attore di dierenza e di distinzione anche entro la stessa specie umana# tra un popolo e un altro# una societ. e un’altra# una nazione e un’altra! AosD l’antropologia di%enta la scienza generale dell’uomo# tesa alla scoperta delle leggi generali dell’e%oluzione culturale e sociale! Ai "u il passaggio dalla grande %isione ottocentesca dell’antropologia come una %era e propria scienza dell’uomo# all’idea no%ecentesca della disciplina intesa come una particolare ricerca intensi%a e specifca! L’oggetto dell’antropologia di%iene &uindi a partire dai primi decenni del *)) la singola cultura nella sua indi%idualit. empiricamente osser%abile! RadclieB6roEn si con%inse che l’oggetto dell’antropologia do%e%a essere la societ.# concretamente osser%abile# e non la cultura# un’astrazione deri%ata da &uella# pur ritenendo %alido l’approccio olistico dell’antropologia+ ogni parte contribuisce l "unzionamento del tutto# come in un organismo! 2er lungo tempo# in eetti# gli antropologi hanno pensato alle societ. e alle culture umane come a entit. isolate e >prese? ciascuna nel circuito dei propri signifcati! Aiò non , del tutto sbagliato+ le culture %anno eetti%amente studiate nei termini che sono loro propri se %ogliamo capire il senso di certi comportamenti e di certe idee! Tutta%ia# da un lato# le culture cambiano- il mutamento culturale , un processo complesso e articolato# dicile da comprendere sulla base di un’idea di cultura come struttura integrata# chiusa# localizzata! Si mette%a cosD in discussione un particolare modo di intendere la cultura come signifcato colletti%o# socialmente organizzato# l’idea di cultura come &ualcosa di condi%iso# nel senso di &ualcosa omogeneamente distribuito nella societ.! 9l termine cultura# come , "acile intuire# , una parola centrale dell’antropologia- dopo la sua principale defnizione si assesta una nuo%a defnizione+?un complesso integrato di confgurazioni di pensiero e di comportamento# trasmesso e condi%iso socialmente?!
G''RT intende la cultura come >il modo di %ita di un popolo? per cui il compito dell’antropologia era >andare l. e poi tornare &ui a raccontarci che cultura era?! L’antropologia della prima met. del *)) , "ortemente localizzata+ studia realt. chiuse# limitate# localizzate- la realt. dell’esistenza , &uella in seno ad una tradizione- "enomeni dinamici e connessi %engono tras"ormati in "atti statici e isolati! Una cultura# per &uanto si s"orzi# non riesce mai a confgurarsi come un sistema chiuso e autosuciente- una cultura , sempre aperta al contatto# al con"ronto# allo scambio con altre culture! Si arri%a ad e%idenziare in modo sempre pi/ netto# esistenze sociali contraddittorie# ambiguit.# incomprensioni e con1itti! Cice%ersa il rischio dell’omogeneit. e della scomparsa delle di%ersit. emerge in un contesto teorico ed etnografco contrassegnato dal cosiddetto olismo localizzato# %ale a dire dall’idea di cultura come una totalit. integrata e circoscritta in un luogo! L’a%anzare della cultura occidentale , %isto come una minaccia per la sopra%%i%enza delle altre culture# appunto statiche# stabili# confnate e isolate! Aome abbiamo gi. ricordato# pur se costantemente in mo%imento# le societ. e le culture sono tese ad apparire immobili! Aiò a portato ad indi%iduare come primo e "ondamentale processo della cultura &uello della tradizione! 9l primo obietti%o della tradizione , di ottener l’immobilit. sociale+ trasmettere cio, da una generazione all’altra il patrimonio culturale senza che &uesto subisca %ariazione alcuna! 9l processo della trasmissione del sapere tradizionale non può mai a%%enire senza subire delle %ariazioni in &uanto un contenuto trasmesso# allorch$ %iene rice%uto# sar. sempre in &ualche modo interpretato da ogni singolo indi%iduo! 9l processo che conduce all’assimilazione# in tutto o in parte# dei modi culturali di un altro gruppo , defnito accumulazione!
L’esito di un processo di accumulazione# "orzata o meno# , l’integrazione di un elemento o complesso culturale entro il tessuto connetti%o della societ. o della cultura che lo ha accolto! La modernit. di una societ. , direttamente proporzionale alla sua %elocit. nell’integrare i prodotti dell’alterit.! 0 appunto un continuo incrociarsi# sommarsi# "ondersi di elementi culturali ciò che apre la strada della modernit.# rispetto alle societ. che sono in%ece tradizionali# nel senso che le loro mutazioni sono lente e "aticose e pre%ale in esse la %olont. di mantenimento dell’ordine esistente! 'terogeneit.# incoerenze# ambiguit.# contraddizioni# impurit. sono all’ordine del giorno nell’analisi antropologica di &ualsi%oglia cultura# anche di &uelle pi/ isolate e in apparenza integre+ , da &uesto magma assai poco ordinato e coerente che si aprono spiragli di mutamento# sentieri inediti di storie locali spesso di%ergenti rispetto alla supposta o imposta strada maestra della modernit.! L’omogeneizzazione , strettamentelegata al processo di acculturazione# l’idea che i processi globali siano una minaccia per le identit. culturali nascono da una concezione inadeguata del concetto di cultura! 2ensare alla cultura come a &ualcosa di legato ad un luogo# a un popolo# a una societ. che si s"orzerebbe di riprodurla identica eassorbire gli elementi estranei neutralizzandoli non , pi/ utile n$ per studiare i processi culturali# n$per studiare il processo culturale in genere! Concezione olistica dell’antropologia
L’antropologia , lo studio scientifco dell’umanit.# un tentati%o di spiegare le similarit. e le dierenze tra esseri umani# con il fne ultimo di s%iluppare una &ualche concezione integrata dell’uomo a partire dall’analisi delle sue espressioni culturali! Gli antropologi sono interessati a tutti gli aspetti dell’esistenza umana+ sistemi di produzione# competizione per il potere# religione# linguaggio# arte# ecc! 5uesto , ciò che si intende per concezione solistica propria dell’antropologia+ il desiderio di comprendere il tutto della condizione umana!
L’antropologia , prima di tutto un progetto culturale# conosciti%o e teorico! L’etnografa , una descrizione scritta# o pi/ in generale# una rappresentazione dell’organizzazione sociale# delle atti%it. sociali# del simbolismo# delle pratiche interpretati%e e comunicati%e di un dato gruppo di uomini! Aon 8alinoEsHi l’etnografa di%enta una pratica intensi%a di ricerca# caratterizzata dalla lunga durata dei soggiorni nei %illaggi# dall’apprendimento della lingua locale# e da una seria osser%azione partecipante! L’etnografa di%iene dun&ue un tratto distinti%o dell’antropologia! 2eculiare dell’etnografa , il tentati%o di giungere tanto %icino &uanto pi/ possibile al signifcato culturale dell’esperienza delle persone studiate! Aon Le%iBStrauss la moderna antropologia sociale e culturale specifca il suo obietti%o in un duplice senso+ I cogliere e descri%ere la di%ersit. culturaleJ perseguire una scienza generale dell’uomo!! L’etnocentrismo , un tratto comune a tutte le societ. umane+ ognuno di noi fn dall’in"anzia impara il modo giusto di agire e di pensare! 9l processo di inculturazione# attra%erso il &uale si apprendono i %alori della cultura# dura tutta la %ita! L’etnocentrismo consiste dun&ue in un atteggiamento che porta a giudicare i modi di comportarsi# le credenze e le idee sul mondo# il sapere degli altri nei termini dei propri %alori e della propria tradizione culturale! 9l relati%ismo culturale ci consente di interpretare i comportamenti e le credenze altrui nei termini della tradizione e dell’esperienza# in seno alle &uali emergono modi di agire e di pensare# secondo un principio elementare+ ciò che , giusto per un gruppo umano# non necessariamente lo , per un altro! Aon il riconoscimento dell’inesistenza dell’alterit. totale# in &uanto non c’, una cultura assolutamente altra rispetto a chi la osser%a("rutto della mescolanza "ra popoli# si , raggiunta la consape%olezza dell’impossibilit. dell’omologazione delle dierenze# sulla base di una concezione di alterit. pi/ articolata!
2erciò si , detto che la nozione di cultura allontana gli altri nel tempo e colloca gli altri in una dimensione esotica! L’uomo ac&uisisce socialmente consape%olezza di se e degli altri# sentimenti ed emozioni# idee e modi di pensiero# schemi di azioni organizzati! Aio, un insieme di strumenti simbolici e culturali utili# indispensabili# per orientarsi nello spazio sociale! 5ui l’antropologia tro%a il suo progetto conosciti%o! L’osser%azione partecipante implica che le ricerche siano concentrate su singole popolazioni e che i risultati siano esposti attra%erso un apposito modello# la monografa etnologica! L’etnologia non può restare un’indagine fne a se stessa# consistente nella descrizione# il pi/ possibile dettagliata# delle di%ersit. umane# ma pone le basi per una descrizione teorica(antropologica! L’antropologo non ri%olge l’attenzione %erso le persone# in &uanto esseri umani# coin%olte nell’e%ento etnografco# &uanto %erso le relazioni intercorrenti# i ruoli i ruoli che rappresentano- non , tanto per il modo in cui un certo e%ento si , s%olto# per le conseguenze che ha a%uto#&uanto per la logica culturale di cui potrebbe essere considerato una mani"estazione! L’interesse dell’etnogra"o per la cultura che studia , circostanziato e temporaneo- il %iaggio dell’antropologo , sempre o &uasi occultato dall’etnografa# laddo%e implica una molteplicit. di contatti con elementi# posti e "orze esterni al luogo specifco della ricerca sul campo- l’essere l. dell’etnogra"o appare sempre separato dall’andarci! L’etnografa maschera la soggetti%it. dell’antropologo# le sue emozioni e i suoi atteggiamenti di "ronte all’altro! Una societ. omogenea non esiste# si tratta di un costrutto culturale# una fnzione basilare in ogni ideologianazionalista- ciò che si defnisce cultura , il risultato sempre pro%%isorio e indefnito di processi storici di scambio# di contatto# di ibridazione e mescolanza! Rappresentare in antropologia implica la descrizione e la comprensione di incontri storici# ibridazioni# dominazioni# con1itti o scambi "ra locale e globale# e &uindi , necessario concentrarsi sulle
esperienze culturali ibride# cosmopolite# almeno &uanto in passato su &uelle delimitate# localizzate# radicate! L’etnografa pi/ recente pone al centro dell’attenzione sempre di pi/ le persone# rispetto alle culture# come soggetti storici# complessi# consape%oli# capaci di scegliere come usare le risorse culturali anche in modi inaspettati! 9l la%oro etnografco Secondo G''RT se si %uole capire che cos’, una scienza bisogna guardare che cosa "anno &uelli che la praticano! :ell’antropologia# per lo meno in &uella sociale# cloro che la praticano "anno etnografa! L’etimologia del termine etnografa , >ritratto di popolo? e si ri"erisce sia all’atti%it. di ricerca condotta mediante prolungati periodi di permanenza a diretto contatto con l’oggetto di studio# sia alla produzione testuale tipica dell’antropologia! Lo s%iluppo dell’etnologia , un processo che ha segnato l’e%oluzione dell’antropologia# accompagnandone i cambiamenti teorici e la pro"essionalizzazione accademica! 9l la%oro etnografco per eccellenza , il la%oro sul campo che richiede al ricercatore di condi%idere l’ambiente# i problemi# il contesto# la lingua# i rituali e le relazioni sociali con uno specifco gruppo umano# e implica la tras"ormazione di &ueste esperienze in un resoconto scritto! L’antropologo# attra%erso la scrittura# decodifca una cultura codifcandola per un’altra! L’etnografa ha un certo grado di indipendenza dal la%oro sul campo su cui si basa- il suo la%oro# in"atti# , un lungo processo di comprensione che inizia molto prima di andare sul campo e continua dopo che si , partiti! 7 dierenza degli altri scienziati sociali# l’antropologo dicilmente ha tolto dall’aneddotica e inserito nel suo testo la modalit. con cui , riuscito a produrre l’insieme di conoscenze che richiede di accettare come %ere!
Gli antropologi sembrano rifutarsi di esibire la processualit. del proprio la%oro# di mostrarne le tecniche di raccolta dei dati e di scrittura(hanno dedicato scarsa attenzione e poca ricerca e analisi ai loro metodi di la%oro! 9l la%oro sul campo , semplicemente ritenuto essere &ualcosa che si impara con la pratica# un’abilit. ac&uisibile attra%erso il tirocinio e l’immersione totale# pi/ una matita e un &uaderno di appunti! L’etnografa# la semplice descrizione di una cultura# , stata tradizionalmente messa in contrasto con l’antropologia# il trattamento comparati%o e classifcatorio dei dati culturali! L’etnografa abbraccerebbe i dettagli raccolti durante la ricerca sul campo- l’antropologia l’elaborazione teorica e l’esposizione razionale dei dati cosD ottenuti! La descrizione , gerarchicamente# logicamente e cronologicamente subordinata alla "ormulazione teorica! Ka il compito di "ornire alla teoria puri dati osser%ati%i# considerati come materiale grezzo# indipendente dagli obietti%i del sapere scientifco- si limita a rappresentare l’esperienza ac&uisita dall’etnogra"o! L’etnografa ,# dun&ue# inscritta nell’antropologia! 9n Un secondo momento il la%oro sul campo "unziona come procedura di %erifca per le teorie che "ondano la loro scientifcit. empirica su di esso! 'tnografa e antropologia sono cosD %enute a costituire due di%ersi li%elli indipendenti e gerarchicamente ordinati del sapere antropologico! a un lato# il li%ello in"eriore dell’etnografa#relati%amente non problematico# il primo gradino della conoscenza antropologica- dall’altro# &uello superiore della teoria antropologica# epistemologicamente denso e complesso! 2artendo dalla raccolta dei dati si giunge all’induzione ipotetica di leggi teoriche- da &uesto si %iene poi alla deduzione delle conseguenze che deri%ano da tali leggi! 9nfne# dalla sperimentazione attra%erso casi empirici si cerca la con"erma delle leggi grazie alle pro%e "ornite dai casi!
Secondo Le%iBStrauss# l’etnografa corrisponde ai primi stadi della ricerca+osser%azione# descrizione e la%oro sul terreno- implica la classifcazione# la descrizione e l’analisi dei "enomeni culturali particolari! L’etnologia# in%ece# rappresenta un primo passo %erso la sintesi# tende a conclusioni abbastanza estese e si "onda sulla comparazione e sulla generalizzazione! L’antropologia# infne# costituisce l’ultima tappa di una sintesi che ha per basi le conclusioni dell’etnografa e dell’etnologia e per fnalit. l’elaborazione teorica e la spiegazione! RadclieB6roEnha sottolineato la distinzione tra l’etologia intesa come studio del particolare e l’antropologia sociale intesa come elaborazione teorica generalizzante! La separazione tra etnografa e antropologia , stata segnata agli esordi della disciplina da una dierenza di ruoli! La fne del IM secolo , in"atti caratterizzata da una marcata di%isione del la%oro tra raccoglitoriBosser%atori ed esperti teorici! :el periodo e%oluzionista si istituD la fgura dell’antropologo armchair che prende%a i propri dati etnografci dai resoconti di %iaggio o dalle relazioni di esploratori# missionari o naturalisti# al fne di documentare le proprie concezioni e%oluzionistiche degli stadi di s%iluppo culturali! Successi%amente agli esploratori %ennero "orniti dei &uestionari che do%e%ano compilare durante il loro %iaggio per raccogliere in"ormazioni su altre culture tramite l’osser%azione! 9l Notes and Queries onAnthropology , un manuale per la ricerca etnografca destinato a promuo%ere un’accurataosser%azione antropologica da parte dei %iaggiatori e a mettere i nonBantropologi nelle condizioni di "ornire le in"ormazioni richieste per uno studio scientifco dell’antropologia a casa! Ai "urono numerose riedizioni di tale manuale a partire dal INO che ser%D come manuale standard per l’inchiesta etnografca a uso di amministratori# "unzionari# missionari ed esploratori britannici!
PQames Frazer non lasciò mai la sua poltrona nonostante "osse un grande sostenitore della ricerca sul campo- i sui in"ormatori erano Spencer e Gillen Fino alla fne del I*M secolo nessun singolo antropologo a%e%a condotto ricerche sul campo# ma nessuno dei teorici si era mai sognato di dare un’occhiata ai popoli che a%e%a speso la %ita a studiare! 7ll’inizio del *)) %i "u un grande s%iluppo dell’atti%it. etnografca condotta da antropologi pro"essionisti# il pi/ celebre "u 8alinoEsHi ! 2er Colne= era importante la partecipazione in prima persona alle situazioni studiate# la conoscenza della lingua nati%a# il superamento dei propri condizionamenti culturali! 9 limiti dei &uestionari "urono e%identi+ le domande si dimostrarono dicili da porre da parte di persone che non conosce%ano bene la lingua nati%a! 9noltre i raccoglitori spesso non ne comprende%ano l’importanza la rile%anza o il signifcato# non a%endo alcuna conoscenza dello spirito che a%e%a portato alla loro elaborazione ne degli interessi degli esperti metropolitani! Secondo Fabietti i moti%i per cui gli antropologi cominciarono a dedicarsi personalmente# e in maniera sistematica# alla raccolta dei dati etnografci sono di%ersi! Fra &uesti cita l’esigenza di %erifcare di persona i dati della ri1essione teorica# l’emergere di un’antropologia accademica e la possibilit. di accedere in maniera pi/ rapida e age%ole a regioni sulle &uali i paesi coloniali imposero il loro dominio! R9C'RS sentD il bisogno di un nuo%o stile etnografco "ondato su studi intensi%i a lungo termine# maggiormente sensibile per le dicolt. della tradizione culturale! Teorizzò# dun&ue# la necessit. per l’antropologo dell’osser%azione diretta per s"ruttare l’occasione di ogni e%ento di importanza sociale a%%enuto durante la sua permanenza# dato che lo studio appro"ondito di un caso concreto nel &uale le regole sociali sono state in"rante può dare pi/ risultati di un mese di interrogatori! 7rri%ò a concepire &ualcosa di simile al concetto di osser%azione partecipante# successi%amente elaborato da 8alinoEsHi!
8alinoEsHi7ll’inizio del I*M secolo# grazie sopratutto alle atti%it. e ai la%ori di Kaddon e Ri%ers# il metodo della conoscenza diretta a%e%a pressoch$ sostituito l’antropologo armchair! L’origine della modernatradizione di ricerca etnografca si "a risalire al la%oro di 8alinoEsHi! 6oas "u un grande critico della po%era &ualit. dei dati utilizzati dai teorici armchair tutta%ia il suo la%oro sul campo si basò su un gran numero di bre%i %isite a una molteplicit. di aree! 6oas si ser%D di raccoglitori sul campo istruiti nella tecnica del &uestionario e non adottò &uella prospetti%a olistica che ispirò la tradizioneinaugurata da 8alinoEsHi! 7 dierenza degli altri il la%oro sul campo di 8alinoEsHi era stato preceduto da una specifca "ormazione pro"essionale in antropologia! 2er lui pi/ %icino al %illaggio si %i%e e meglio si riesce a osser%are gli indigeni! Aome sostiene Geertz# 8alinoEsHi inaugurò il mito dello studioso sul campo# simile al camaleonte# per"ettamente in sintonia con l’ambiente esotico che lo circonda# un miracolo %i%ente di empatia# tatto# pazienza e cosmopolitismo! Su &ueste basi 8alinoEsHi , di%entato il porta%oce della ri%oluzione metodologica sia all’interno che all’esterno dell’antropologia! 8alinoEsHi era bene cosciente della no%it. che %ole%a introdurre! agli stessi diari , chiaro che durante il suo la%oro sul campo era interessato principalmente a &uestioni metodologiche e critico rispetto alle sue ricerche precedenti- parla espressamente della >ri%oluzione? scientifca che %ole%a portare nell’antropologia sociale cercando di legittimare il proprio metodo agli occhi sia del lettore sia degli apprendisti etnograf! Ri%ela che l’etnogra"o innanzitutto de%e possedere conoscenza dei principi# fnalit. e risultati della moderna ricerca scientifca# in secondo luogo de%e %i%ere tra le persone e inoltre de%e applicare metodi speciali per raccogliere# elaborare e defnire i dati! 2er 8alinoEsHi , necessario disporre di una &uantit. suciente di dati tra di loro con"rontabili# allo scopo di ottenere una %isione coerente della societ. e della cultura studiata! 9noltre la ricerca basata sul "atto di %i%ere con i nati%i de%e a%ere come scopo la raccolta dei dettagli della %ita &uotidiana %issuta dai nati%i osser%ati dall’etnogra"o- l’ultimo obietti%o richiede all’etnogra"o di di%entare competente nella lingua dei nati%i
registrando la lingua &uotidiana# le "ormule magiche e i miti da presentare come documenti della mentalit. nati%a per illustrare modi tipici di pensare e sentire! 5uesti principi sono "unzionali a raggiungere lo scopo fnale dell’etnografa# cio, aerrare il punto di %ista del nati%o# il suo rapporto con la %ita# rendersi conto della sua %isione del suo mondo! 9l %alore del la%oro di 8alinoEsHi deri%a# da un lato# dalla presenzadi un contesto accademico che "u pronto a recepire le &uestioni metodologiche da lui solle%ate# e dall’altro# e in maniera preponderante# dall’a%er collocato le sue ricerche etnografche dentro il nuo%o paradigma teorico "unzionalista! 9l contributo "ondamentale di 8alinoEsHi consiste nella con%inzione teorica che le in"ormazioni e i dati raccolti sul campo "ossero interconnessi e &uesto lo portò a considerare i dati sotto punti di %ista dierenti# &uali ambientali# strutturali## normati%i# legali# politici# ecc! Aon 8alinoEsHi l’antropologia cerca di rappresentare una cultura in modo il pi/ possibile completo! 'gli sostiene che il primo obietti%o della ricerca , &uello di "ornire un proflo chiaro dell’assetto della societ. che si studia e di produrre un &uadro di come i %ari aspetti di essa entrino a costituire un complesso articolato! 9n tal senso enuncia il principio giuda della prospetti%a "unzionalista# una sorta di approccio olistico# che tende a connettere le parti alla totalit. e a considerare l’oggetto di indagine da un punto di %ista globale! L’osser%azione partecipante , parte integrante e necessaria dell’analisi "unzionale e implica che le ricerche siano concentrate su singole popolazioni al fne di permettere la comprensione dei signifcati culturali e della struttura sociale del gruppo e di tutte &uelle interrelazioni "unzionali tra credenze e costumi che a prima %ista sembrano inesplicabili e incoerenti! :ella sua "orma classica# l’osser%azione partecipante consiste in un singolo ricercatore che trascorre un lungo periodo di tempo "ra le persone che intende studiare# padroneggiandone la lingua!
9mmergendosi nelle loro atti%it. &uotidiane# mira a ottenere una comprensione il pi/ completa possibile dei loro signifcati culturali e delle strutture sociali! Fondata sulla presunta neutralit. dell’osser%atore partecipante# intende cogliere il punto di %ista del nati%o tramite l’esperienza empirica immediata e soggetti%a dell’etnogra"o! Secondo 8alinoEsHi l’etnogra"o de%e mettere da parte il proprio sapere per poter elaborare una concezione oggetti%a dei "enomeni# indipendentemente dalle prospetti%e teoriche! Lo scopo della lunga permanenza consiste nel minimizzare il problema della reatti%it. e l’eetto distorcente della partecipazione dell’antropologo! 2er 8alinoEsHi l’osser%azione diretta sul campo , la sola attendibile "onte di in"ormazione etnografca! 9 risultati dell’osser%azione partecipante sono esposti attra%erso il modello linguisticoBnarrati%o della monografa! La monografa etnografca designa una particolare "orma di produzione testuale consistente nella ricostruzione di un intero modo di %ita nella sua globalit.# scomposto e analizzato secondo un "ormato standard e attra%erso una serie di astrazioni teoriche che ne coprono i molteplici aspetti! L’osser%azione partecipante implica un delicato e&uilibrio "ra soggetti%it. ed oggetti%it.! L’esperienza personale dell’etnogra"o# specie &uella della partecipazione e dell’empatia# sono riconosciute come centrali per il processo di ricerca ma sono "ortemente limitate dagli standard impersonali dell’osser%azione e della distanza oggetti%a! La soggetti%it. dell’autore , separata dai re"erenti oggetti%i del testo! Le particolari doti di mimetismo etnografco# le capacit. empatiche e lo straordinario potere di immedesimazione nel nati%o con cui 8alinoEsHi sostenne di a%er condotto le ricerche si sono ri%elati un %ero e proprio mito creato dalla comunit. antropologica! ai suoi due diari segreti# emerge un’immagine un pò di%ersa da &uella solitamente condi%isa dalla comunit. antropologica! La
pubblicazione dei suoi diari scosse la coscienza di molti antropologi e pro%ocò un gran dibattito! Aiò che dai diari , possibile comprendere sull’esperienza sul campo# ri%ela una situazione di pro"ondo disagio dell’antropologo caratterizzata dalle dicolt. e "rustrazioni del la%oro# dallo smarrimento e dalla solitudine! 2roprio &uel continuo ri1ettere# prendere appunti# "ar domande#riempire &uestionari# ecc!# impediscono di essere completamente dentro alla cultura che si %uole studiare! 2artecipare e al tempo stesso osser%are risultarono essere &ualcosa di altamente problematico! a un alto# in"atti# il principio malinoEsHiano implica che l’antropologo si immerga in una "orma di %ita culturale e impari a comportarsi in modo adeguato# ac&uisendo empaticamente un >sentire? il pi/ %icino possibile a &uello nati%o! all’altro# pretende che l’antropologo conser%i il distacco necessario dal proprio oggetto di studio per poter raccogliere oggetti%amente i dati etnografci P2aradosso dell’osser%azione partecipante! La reale pratica etnografca di 8alinoEsHi si , concentrata soprattutto sull’osser%azione piuttosto che sulla partecipazione# ri%elandosi un monologo sull’altro e non una partecipazione e un dialogo con l’altro! Gran parte della sua atti%it. di ricerca era "ondata su inter%iste# simili a &uelle delle precedenti inchieste etnografche# con la grande dierenza che le sue a%e%ano luogo al centro del %illaggio! ai suoi diari# inoltre# si e%ince che 8alinoEsHi%ede%a i nati%i con disprezzo# come in"eriori a lui e spesso non era %isto di buon occhio da loro! G''RT 9l pensiero di Aliord Geertz , stato di grande importanza nel segnare i cambiamenti che hanno caratterizzato lo s%iluppo dell’etnografa! L’opera di Geertz occupa un ruolo di grande rilie%o nei cambiamenti che hanno caratterizzato anche l’antropologia! 'ssa rappresenta una risposta alla crisi delle scienze umane! Geertz critica &uell’ossessione moderna rappresentata dal mito di un
metodo scientifco uni%oco e fsso# mettendo in discussione la confdenza nell’adeguatezza degli strumenti teorici che hanno guidato l’antropologia da &uando# all’inizio del secolo# si , costituita come disciplina accademica! 'gli %uole dimostrare che l’idea stessa di una scienza sociale "ondata sulle scienze naturali , un errore! Sebbene Geertz non specifchi in nessuno scritto la propria posizione all’interno della tradizione antropologica# la sua sintesi interpretati%a non , o%%iamente %enuta e nihilo- &uesto approccio do%rebbe in"atti risalire alla tradizione dell’antropologia umanistica e cio, innanzitutto all’impostazione particolarista di Franz 6oas! La linea del dibattito entro cui si , s%iluppato l’approccio geertziano può essere di%isa in due correnti+ da un lato i materialisti# interessati principalmente al comportamento# all’azione e ai "ondamenti politici ed economici della cultura# e dall’altro la cosiddetta antropologia simbolica# intesa come studio del signifcato e del punto di %ista dei nati%i come oggetti centrali per lo studio antropologico! Le maggiori dicolt. dell’analisi dell’opera d del pensiero di Geertz consistono nel suo rifuto ad esporre le proprie idee inmaniera sistematica# pre"erendo# ai problemi generali e astratti# i problemi concreti! :on ha mai elaborato uno schema teorico completi# ma ha esposto la sua prospetti%a etnografcamente# in particolare nei suoi la%ori! La pratica dell’etnografa di%enta il luogo dei %italit. del pensiero di Geertze la stessa defnizione della disciplina! La sua etnografa , molto 1essibile e aperta a di%erse in1uenze e teorizza l’incertezza e l’incompletezza dei suoi programmi di ricerca come anche dei risultati! L’etnografa di Geertz parte dal punto di %ista che l’esperienza , sempre pi/ complessa che la sua rappresentazione- nella sua criticit. tende a trasmettere il senso delle condizioni del la%oro sul campo e della traduzione attra%erso i confni culturali e linguistici! La principale caratteristica delle re%isioni di Aliord Geertz delle discipline sociali consiste nella riscoperta della dimensione ermeneutica(interpretati%a! 7ssumere il problema ermeneutico
signifca da un lato# che le espressioni e le azioni umane contengono una componente signifcati%a# riconosciuta dal soggetto che produce e %i%e di un certo sistema di %alori e signifcatidall’altro# che le scienze interpretati%e sono costituite da modelli attra%erso i &uali costituiscono i loro re"erenti! i conseguenza gli oggetti non sono %isti come enti dotati di propriet. indipendentemente dal punto di %ista di chi li conosce! 9l soggetto# da parte sua# non , un >ente neutro? bensD un soggetto storico! La scienza , ricondotta all’uomo e alla sua capacit. di dare senso al mondo! L’antropologo# dice Geertz# come un critico letterario costruisce# in%enta i signifcati di un discorso sociale- i testi degli antropologi sono &uindi fnzioni! L’antropologia di Geertz+ non %i , separazione tra etnografa# intesa come descrizione rappresentati%a# e antropologia# intesa come elaborazione teorica! 9l commento descritti%o , gi. un momento interpretati%o# costrutti%o e dun&ue carico di teoria! La stessa atti%it. conosciti%a non , una semplice riproduzione o rappresentazione di dati# ma un’atti%it. "ormatrice che d. signifcato e %alore ideale ai "enomeni! :on , possibile per Geertz che il soggetto metta tra parentesi il proprio essere# la propria cultura o dimentichi il proprio sapere# la propria soggetti%it.# per cogliere l’oggetti%it.# attra%erso riduzioni "enomenologiche o magiche# identifcazioni empatiche! :on esiste ilsoggetto neutro portatore di un punto di %ista distaccato ed esterno da cui raccogliere i dati bruti! 7l contrario il soggetto de%e utilizzare il massimo di sapere possibile per aprire il mondo al maggior numero di punti di %ista!! 9l la%oro dell’etnogra"o# &uindi# consiste nel tro%are risorse nel suo linguaggio# nella sua cultura per capire i "enomeni a lui alieni senza imporre i propri pregiudizi su di essi! L’interpretazione# per sua natura# , sempre di%ersa rispetto al resoconto dell’interprete# in &uanto ciò che , interpretato , esso stesso interpretazione! Geertz "a una distinzione tra concetti %icini all’esperienza e concetti distanti dall’esperienza!
9 primi sono # sommariamente# un concetto che chiun&ue può realizzare naturalmente e senza troppo s"orzo per defnire ciò che lui %ede# sente e pensa- il secondo# in%ece# , un concetto che uno specialista di &ualun&ue tipo utilizza per "ar a%anzare i suoi obietti%i scientifci# flosofci o pratici! :aturalmente l’antropologo de%e utilizzare entrambi i concetti# senza limitarsi al punto di %ista del nati%o e senza imporre il suo!! Aome la traduzione# l’etnografa rappresenta un modo di %enire a termini con l’alterit.! La nozione di traduzione , pensata come spostamento simbolico# passaggio da un li%ello psichico ad un altro# da una cultura all’altra! Signifca apprendere un’altra "orma di %ita# imparare a parlare un’altra lingua! L’atto di traduzione %ede l’etnogra"o come mediatore! L’antropologo de%e usare i signifcati appartenenti alla propria cultura per ricostruire i modi in cui soggetti appartenenti a dierenti culture danno signifcato a se stessi! L’etnogra"o de%e rendere "amiliare l’estraneo- per Geertz lo scopo dell’etnografa sta nel tro%are all’interno del proprio orizzonte# delle proprie pratiche linguistiche# della propria esperienza le risorse che ci possono permettere di con"rontarci con ciò che , alieno! La meta"ora della cultura %ista come un testo# elaborata da Geertz nel I*N# , ser%ita a marcare le dierenze tra lo scienziato distaccato# che studia il comportamento# e il traduttore culturale! La descrizione densa consiste nello scoprire e ricostruire i li%elli di signifcato non espliciti delle prospetti%e degli attori! Geertz espone il signifcato dell’analisi etnografca densa comparando ticin%olontari ed ammiccamenti+ i primi sono semplici comportamenti# mentre i secondi sono comportamento signifcati%o# l’oggetto specifco dell’etnografa! 2er l’osser%atore esterno i due tipi di azione non hanno dierenze! 0 solo ri"acendosi alle prospetti%e della gente e costruendo il contesto dell’azione che essa può essere resa intelligibile! Geertz ritiene il processo del pensare un’atti%it. pubblica# consistente nello scambio di simboli! 9l pensiero umano , "ondamentalmente sia sociale che pubblico! 9l suo abitata naturale , il cortile di casa# il mercato# e la piazza principale della citt.!
9l pensare non consiste in a%%enimenti nella testa# ma nel traco di &uelli che egli chiama >simboli signifcanti?- solo in secondo luogo il pensare , una &uestione pri%ata+ innanzitutto , un atto palese s%olto con materiali oggetti%i della c cultura comune! Sia il pensiero che il comportamento sono espressioni dei %alori dominanti e dei modelli di organizzazione di una particolare comunit.! Lo studio geertziano del pensiero di%enta lo studio degli uomini che pensano! La scrittura , emersa come centrale a ciò che gli antropologi "anno sul campo e a casa! L’etnogra"o non solo interpreta ma produce testi! L’interpretazione di una particolare cultura , ine%itabilmente una costruzione testuale! L’etnogra"o inscri%e# annota il discorso sociale e nel "arlo lo tras"orma da a%%enimento "ugace# che esiste solo nell’attimo in cui si %erifca# in una resoconto che esiste nei suoi scritti e si può consultare! L’etnografa# in"atti# si origina nell’oralit. e %iene trasposta nello scritto! L’interazione tra l@antropologo e il nati%o , sempre mediata dal passaggio dal codice orale della lingua nati%a al codice scritto di &uello scientifca! ! tutta%ia l’etnografa non , solo passaggio dall’orale allo scritto# ma anche un mo%imento di trascrizione da scritto a scritto# da documento a documento! 9l campo non , solo orale# ma , gi. saturo di documenti e scritturel’etnografa mette insieme %arie "orme di "onti scritte# dalle note prese sul campo alle altre etnografe! 9 materiali e i dati su cui la%ora l’antropologo sono ine%itabilmente prodotti testuali! La scrittura rappresenta # perciò# un potente fltro interpretati%ocon le sue di%erse procedure di schematizzazione , l’elemento indispensabile per organizzare l’esperienza di campo dell’antropologo e per tras"ormarla in un prodotto intellettuale! La scrittura etnografca si "onda su strategie retoriche fnalizzate alla persuasione! Gli antropologi si rifutano di usare la "orma impersonale# tesa a nascondere l’autore dietro una narrazione descritti%a realistica e naturalistica# cercando di rendere conto della sua soggetti%it.
attra%erso la specifcazione del discorso# l’uso della prima persona e l’inserzione nel testo di memorie personali e autori1essi%e! Aulture ibride e pensiero meticcio Le culture ibride sono &uelle che si producono in un sempre pi/ rapido processo di incontro "ra culture! 'sse caratterizzano il mondo contemporaneo dal punto di %ista socioculturale+ nascono appunto dall’incontro# oggi sempre pi/ intenso# di indi%idui e gruppi con storie# memorie# conoscenze e identit. di%erse# spesso "ondate su premesse esperienziali e concettuali molto distanti tra loro! Se l’antropologia culturale , un sapere che si occupa principalmente della dimensione culturale della %ita umana# e se &uest’ultima dimensione , una dimensione ibrida con l’antropologia siamo di "ronte a un pensiero meticcio perch$ nasce dall’incontro tra tradizione culturale di chi la pratica e la tradizione# il pensiero di coloro che costituiscono l’oggetto di &uella pratica! La nostra cultura recepisce stimoli pro%enienti da altre- la percezione dei 1ussi di traco che caratterizzano il mondo contemporaneo ha portato a un esito paradossale! a un lato %i , la sensazione diusa# e per certi %ersi senz’altro giustifcata# che i contatti e gli scambi "a%oriscono la tendenza ad una omogeneizzazione planetaria dall’aspetto sinistro o perlomeno in&uietante- dall’altro si ha la sensazione che le culture e le etnie siano delle entit. isolate# irrimediabilmente prigioniere delle proprie logiche e della propria storia! Ai si , anche resi conto che da sempre le culture cambiano# mutano cio, nel tempo i loro %alori# le loro strutture# le loro istituzioni- tali tras"ormazioni non possono essere spiegate solo ed esclusi%amente in base all’azione di processi interni o solo all’inter%ento di "attori esterni# ma anche come conseguenza dell’interazione tra una dinamica interna e una dinamica esterna! 9n &uesto modo# la %isione delle societ. e delle culture umane comincia%a a perdere &uella rigidit. con la &uale di solito erano descritte! Una culture %ede tras"ormarsi i propri %alori e signifcati (locali in rapporto a ciò che le giunge dall’esterno!
5uesto esterno &uesto esterno però non si confgura come un’altra cultura# ma come un insieme di "enomeni che interessano indistintamente tutte le culture! Le culture e le societ. umane non hanno mai costituito degli isolati dotati di confni netti e stabili# perch$ lo scambio e il contatto socioculturale sono sempre stati parte integrante della %ita di tutti i popoli! La globalizzazione non , una no%it. della nostra epoca# , un "atto gi. sperimentato da molti popoli europei# a"ricani e asiatici all’epoca dell’impero Romano! Gli antropologi hanno sempre saputo che le culture# le societ. e le etnie sono sempre state interconnesse in una rete di in1uenze reciproche! 9l mondo contemporaneo ci si presenta come un ambiente globale nel &uale le culture tendono a instaurare rapporti %ia %ia pi/ intensi di con1itto# dialogo# in1uenza reciproca! obbiamo &uindi condurre analisi particolareggiate su casi particolari! 9l problema delle relazioni tra societ. e culture , stato spesso impostato in termini di rapporto asimmetrico tra centro e peri"eria+ il centro comanda# la peri"eria obbedisce! 9l traco delle culture porta su di se il marchio della relazione asimmetrica# costituti%a del dominio che certe culture sono in grado di esercitare su altre! :uo%i paesaggi Una delle caratteristiche salienti della realt. contemporanea , la presenza sempre pi/ massiccia presenza di stranieri in paesi do%e una consolidata tradizione nazionale , %enuta costituendosi sui principi della cittadinanza e dell’appartenenza# principi che oggi sono sottoposti ad una seria rimessa in discussione proprio in "unzione della mutata natura dello straniero! 0 super1uo dire che tutte le societ. hanno a%uto o hanno l’esperienza dello straniero! L’antropologia e le scienze sociali in genere# hanno in"atti a%uto la tendenza a produrre un’immagine dell’umanit. a scomparti# do%e ogni cultura corrisponde a una societ. e a un territorio relati%amente ben delimitato!
8a in una situazione di delocalizzazione culturale sempre pi/ accentuata de%ono cambiare anche i nostri modi di rappresentare gli scenari che ci stanno di "ronte! 7ppaduri ha proposto la nozione di panorama etnico o etnoBrama per designare appunto le nuo%e confgurazioni identitarie e i nuo%i scenari socioculturali che emergono in un contesto segnato dal mo%imento e dal contatto tra indi%idui e sistemi di signifcato! (mutare non %uol dire scomparire! eterritorializzazione+ la condizione di indi%idui# comunit. e gruppi deri%ante dal loro spostamento nello spazio fsico e nel loro radicamento temporaneo o defniti%o# in molteplici >altro%e? rispetto al luogo d’origine! La dierenza tra delocalizzazione e deterritorializzazione consiste pertanto nella base materiale che &uest’ultima ore alla prima! La deterritorializzazione costituisce una delle "orze pi/ potenti del mondo contemporaneo in &uanto coincide con lo spostamento e la dispersione di masse di indi%idui che elaborano concezioni particolari della loro esistenza e sentimenti di appartenenza e di esclusione nei con"ronti sia della nuo%a dimora# sia della patria originaria! Secondo 7ppaduri ladeterritorializzazione sarebbe oggi al centro non solo di processi di scambio sul piano culturale# ma anche di "ondamentalismi e di ri%endicazioni identitarie di %ario tipo! 0 anche nei mondi nuo%i creati dall’immaginazione che gli indi%idui ri"ormulano le proprie identit. e le proprie culture! Se l’immaginazione consiste nel rappresentarsi realt. che sono esperite non solo personalmente# ma anche da altri# nella pratica &uotidiana essa consente di pensarsi in congiunzione ad altri soggetti come soggetti a%enti lo stesso tipo di immaginario! 9l compito della ricerca etnografca do%rebbe corrispondere non tanto a una progetto conosciti%o centrato sull’analisi di realt. chiuse# limitate# localizzate# lasciando intendere che la realt. della %ita sia &uella %issuta in seno alla tradizione! 9l compito dell’etnografa attuale , #in%ece# &uello di cogliere le %ite umane nel loro ambiente che però non possiede pi/ &uegli aspetti di localizzazione e terrirorializzazione che esso pote%a a%ere una %olta! :on basta cio, limitarsi all’analisi delle pratiche sociali# delle rappresentazioni culturali e delle istituzioni di cui , costituita la
cultura di un gruppo umano localizzato! 6isogna prestare attenzione a &uelle idee che nasconodall’esistenza di comunit. immaginate e che la deterritorializzazione tende a produrre sempre di pi/ attra%erso gli spostamenti degli indi%idui# i media e la circolazione di beni! 2rocessi mimetici nel traco delle culture 9 contatti "ra culture# la circolazione dei simboli e dei modelli di comportamento# dei %alori e degli stili di pensiero possono a%%enire per imposizione o per accettazione! 9n ogni caso essi possono atti%are processi mimetici che consistono in mani"estazioni di adeguamento e di imitazione simbolica e pratica# da parte dei componenti di una cultura# nei con"ronti dei simboli e delle pratiche degli appartenenti a una cultura >altra?! La mimesi , un atto in cui il piano del comportamento e &uello del senso non sono distinguibili in maniera assoluta! La mimesi rituale non ha lo scopo di appropriarsi della potenza di un essere %i%ente o di una potenza ultramondana# i rituali mimetici hanno lo scopo di disporre in una relazione signifcante gli esseri umani# la natura e gli dei! 9 rituali mimetici sono# insomma# dei >drammi?# delle messe in scena a%enti lo scopo di comprendere il mondo! 2er 2latone i "enomeni di cui abbiamo esperienza sono gi. delle imitazioni di un modello ideale che , appunto l’idea pura delle cose! L’imitazione# in &uesto caso l’imitazione artistica# , un ulteriore allontanamento dalla %erit.# la &uale , raggiungibile solo attra%erso il pensiero che ci consente di accedere al mondo delle idee! 2ossiamo intendere la mimesi come una ripresa di "orme culturali altre da parte dei soggetti di una determinata cultura# costituisce eetti%amente un meccanismo inerente al processo di traco culturale! 9l caso AooH(%enne scambiato per un dio e accolto e trattato come tale dai polinesiani , un’ulteriore con"erme che il traco delle culture non , un prodotto dell’ultimo mezzo secolo# ma tale traco , sempre esistito# anche prima che una disciplina come l’antropologia si assumesse il compito di analizzarlo!
:on si tratta nella mimesi di appiattirsi sull’altro# di con"ondersi con lui# di essere la stessa cosa# bensD di essere nelle condizioni in cui , l’altro# incorporare il suo stesso potere e &uindi essere in grado di "ronteggiarlo da pari a pari! Un’opera letterari può essere considerata# in alcuni casi# un’opera etnografca# se incorpora "orme di %ita e rappresentazioni tipicamente culturali che hanno per destinatari coloro che di &uella cultura "anno parte! :uo%e identit. 8olte societ. e culture altre# incontrate dall’occidente nel suo mo%imento di espansione# sono scomparse o perch$ gli elementi che ne costitui%ano l tessuto connetti%o si sono %anifcati# tras"ormati o sono stati sostituiti da altri! 4ggi la %oce dei popoli nati%i , ascoltata in occasione di mani"estazioni museali# mostre ed esposizione di oggetti artistici e manu"atti tribali# mentre non sono pochi i gruppi che ri%endicano il riconoscimento dei propri diritti! Tali ri%endicazioni obbligano gli stessi nati%i a porre a se stessi# oltre che agli altri# la &uestione della propria identit.# che rappresenta il problema cruciale di %isibilit. nei con"ronti degli stati in cui gli stessi nati%i si tro%ano a %i%ere come minoranze etniche! L’autenticit. non , un sogno di ritorno alle origini# ma un discorso che rilancia la cultura nel 1usso dei contatti con l’occidente# con il turismo e con la modernit.! 2i/ i turisti ac&uistano# pi/ la tradizione si "a attuale# anche se nel momento in cui i turisti si credono di appropriarsi della cultura nati%a tradizionale# i nati%i %edono in un prodotto recente come le stor=boards dei papua# una mani"estazione della loro condizione attuale in linea con la loro tradizione! Le rappresentazioni dei papua e dei turisti non con%ergono sulla stessa cosa# al contrario! 'sse di%ergono perch$ di%erge l’uso simbolico che i turisti "anno della cultura papua >autentica?!
2arlando di mimesi abbiamo detto che prendere possesso della "orma dell’altro signifca %oler essere secondo l’altro# cio, appropriarsi del suo potere ed essere in grado di "ronteggiarlo sullo stesso piano!
5uando pertanto si sente parlare di modernizzazione# &uindi di ingresso nella modernit. da parte di popolazioni peri"eriche del Terzo 8ondo# non bisogna intendere solo ed esclusi%amente unaccesso a tecnologie e ser%izi che noi occidentali riteniamo moderni- si può trattare di una mimesiche mira a ottenere una parit.# ma si tratta di una parit. che non esclude aatto la distinzione o la separazione!! Un ruolo centrale , s%olto dall’assimilazione del linguaggio della modernit. bellica- tale assimilazione produce un codice uni"orme di dialogo interculturale! 8a anzich$ tradursi in uno scambio# in un mutuo riconoscimento# il linguaggio della modernit. bellica produce separatezza! 8entre a%%icina le culture nel momento stesso in cui le omologa# al proprio linguaggio# il discorso della modernizzazione di "atto le separa# le distanzia! 9l linguaggio dello s%iluppo# implicando un’idea di progressione lungo una scala e%oluti%a# si presta a distanziare l’altro# possibilmente sopra%anzandolo nel grado di modernizzazione!! 8olti degli stati nazionali comprendono entro i propri confni# aree nelle &uali %i%ono gruppi con culture# lingue e "edi religiose tal%olta assai dierenti tra loro- sono so%enti percorsi da "orti tensioni interne do%ute non tanto alla compresenza di gruppi culturalmente eterogenei# ma al "atto che uno o alcuni di tali gruppi esercitano un’egemonia relati%a o assoluta su tutti gli altri! 8arginalit. e resistenza nella globalizzazione Le resistenze che alcune culture mettono in atto nei con"ronti di altre non sono sempre il prodotto di %olont. organizzate# di intenzioni politiche istituzionalizzate! 9n molte aree del pianeta sono
realt. sociali e culturali in"ormali esistenti a mediare con le "orze della globalizzazione! 9l pianeta dei nau"raghi , costituito da coloro che hanno subito direttamente# o per ri1esso# un processo di deculturazione do%uto all’impatto dell’occidentalizzazione! Latouche parla di tre li%elli di strutturazione della societ. %ernacolare (nati%a+ immaginario# societario# tecnoeconomico! Sul piano tecnoeconomico la societ. %ernacolare produce soluzioni che sono del tutto al di "uori della s"era di circolazione dei beni disponibili secondo la logica del mercato! 9l li%ello immaginario , &uello dei culti sincretici! La %iolenza messa in atto da indi%idui pri%i di legami comuni che hanno a loro %olta subito %arie "orme di %iolenza di%enta un mezzo di distinzione# un confne che ser%e a stabilire un’identit. tra chi mette in atto tale %iolenza e chi la rice%e! 9n &uesto modo# l’encla%e sociale si crea all’insegna della pratica della %iolenza e la sua esistenza# che ha origine nell’esclusione della mega macchina# di%enta &ualcosa che potremmo defnire l’organizzazione economica della %iolenza# la &uale si inserisce a sua %olta in una dimensione locale determinata da "orze globali! Le subculture sono reti di signifcati condi%isi da determinati indi%idui all’interno di un contesto signifcante pi/ %asto a cui pur tutta%ia &uegli stessi indi%idui appartengono! La presa in considerazione delle subculture , importante perch$ le risposte e le "orme di resistenza culturale oggi presenti nelle aree peri"eriche del pianeta non sono solo espressione delle singole culture# ma anche della dialettica che le può caratterizzare al loro interno! L’antropologia contemporanea si tro%a ad operare su una pluralit. di piani e di luoghi che# come abbiamo %isto# "ormano un contesto "ortemente delocalizzato! 6ench$ i luoghi della pratica etnografca siano sempre spazialmente determinati# la deterritorializzazione delle culture comporta una delocalizzazione# o meglio# una plurilocalizzazione della stessa etnografa! 'laborazione culturale della marginalit.
Le "orme di s"ruttamento cui sono state e sono sottoposte le popolazioni del Sud del mondo da parte dell’occidente industrializzato e postindustrializzato sono ormai ampiamente riconosciute! 8eno si sa# tutta%ia# del modo in cui &ueste popolazioni hanno elaborato tale s"ruttamento nel loro immaginario culturale!
7lcuni studi antropologici sono tutta%ia particolarmente signifcati%i! 9 minatori dello stagno boli%iano sembrano a%er elaborato una rappresentazione demoniaca dei rapporti capitalistici di produzione e del mercato! Aristianizzati# essi adorano tanto le di%init. cristiano# &uanto gli spiriti della riproduzione e le di%init. ctonie dell’antica religione! a un lato sono costretti# per necessit.# a prendere parte all’’opera di distruzione delle risorse# dall’altro si rendono conto che de%ono piegarsi ad una logica di s"ruttamento di tali risorse la &uale mette a repentaglio &ueste ultime e che# soprattutto# mette a repentaglio la loro %ita! 9 temi dello s"ruttamento e del suo intreccio con le credenze improntate a sospetto e ostilit. nei con"ronti dell’altro possono condensarsi in rappresentazioni del mondo e dei rapporti "ra gli uomini come ambienti sociali caratterizzati dall’insicurezza e dal ritorno sotto spoglie di%erse# di antiche paure e immagini di terrore! Le fgure tradizionali non sono scomparse# ma si sono tras"ormate! L’antropologia ha elaborato un’immaginedella cultura e della societ. come entit. autonome# autoregolantisi e autogiustifcantisi# fnendo percadere prigioniera dei limiti delle sue stesse defnizioni! Rappresentare il mondo come disseminato diculture# societ.# trib/# etnie distinte era in una certo senso pi/ "acile in passato# di &uanto lo siaoggi che il luogo e il territorio non possono pi/ essere considerati sinonimi assoluti di cultura e diidentit.! 5uesto , il moti%o per cui# nella stessa antropologia# si , si , a%%ertita l’esigenza di passare da &uella che potremmo chiamare un’etnografaBpuzzle# cio, da un’etnografa mirante a produrre un sapere specifco per ogni specifco isolato socioculturale immaginato come una tessera di un grande mosaico planetario# a un’etnografa cosmopolita# la &uale
tenga conto dei processi di delocalizzazione a cui sono sempre pi/ sottoposte le culture e gli indi%idui che ne "anno parte! 4ggi il consumo di tutto &uello che , etnico ri1ette# una %olta di pi/ &uella %olont. di appropriazione dell’altro da parte dell’occidente che , la %ersione mistifcata e "eticizzata di cose e di %ite che hanno un corrispetti%o nel metallo con&uistato a caro prezzo dai minatori boli%iani# nella terra perduta degli agricoltori di 6iVapur# nel sangue e negli occhi rubati con cui gli abitanti delle peri"erie del mondo attuale cercano di rappresentare a se stessi le ragioni del loro incerto e precario a%%enire!