Serata sul pianoforte: storia, autori, forme -15/06/2009-
Introduzione:
Questa sera faremo un percorso che toccherà diverse tematiche e i diversi aspetti legati alle origini, agli stili e all’evoluzione del pianoforte dal 700 al 900. È un percorso irto di situazioni complesse e dai contorni storici impegnativi, per questo, per semplicità e chiarezza ci limiteremo a toccare alcuni di questi aspetti, magari non necessariamente quelli importanti ma quelli invece rilevanti per la nostra indagine. Inizieremo a vedere quando e dove dove nasce il prototipo del pianoforte pianoforte e quali sono sono le aspettative aspettative dei costruttori, analizzando revemente anche come funziona la meccanica interna e ne vedremo l’evoluzione nel corso degli anni! conosceremo i primi autori che si sono cimentati a comporre per questo strumento e le idee che spinsero progressivamente ad approfondire la conoscenza di questo strumento aandonando pian piano il suo predecessore, il clavicemalo. Il nostro viaggio proseguirà verso l’approccio sempre diverso che hanno avuto i compositori verso questo strumento e come hanno saputo utilizzarlo con i diversi stili di ciascuna epoca. "vvero ogni autore, immerso nella propria storia, innanzitutto personale e poi sociale, ha riversato queste tensioni sullo strumento e, con diverse modalità, le ha espresse! chiaramente l’espressione # influenzata anche dall’amiente culturale e sociale dell’epoca in cui # vissuto, e, perch$ no, anche dalle conoscenze e dalle esperienze che ha fatto e dalle ideologie, dalla sua cultura e dal suo pensiero riguardo altre forme d’arte, d’arte, riguardo il contesto politico, la religione, religione, la filosofia% un’opera, che sia musicale, pittorica, letteraria, # quindi necessariamente necessariamente &specchio' di una determinata epoca (es. cantate profane di )ach, *hopin, studio op. + n.+0-. 1)
Breve storia del pianoforte:
d inventare l/auspicato e desiderato strumento fu )artolomeo *ristofori, liutaio e cemalaro, padovano alla corte fiorentina di erdinando de/ 1edici, a partire dal +293. 4er la precisione fu chiamato 5gravicemalo col piano e forte5, e verso la fine del settecento con il nome 5fortepiano5. 6/id 6/idea ea di *ris *risto tofo fori ri era era di crea creare re un clav clavic icem ema alo lo con con poss possi iil ilit itàà dina dinami mich chee cont contro roll lla ail ilii dall/esecutore! nel clavicemalo infatti le corde pizzicate non permettono di controllare la dinamica Questo Questo nuov nuovoo strumento strumento permise permise ai nuov nuovii interpreti interpreti di ottenere ottenere sonorità sonorità pi o meno forti a seconda della pressione delle dita sui tasti, a differenza dell/organo e del clavicemalo. 6a nuova nuo va invenz invenzion ionee si asava asava sulla sulla sosti sostituz tuzion ionee dei saltar saltarell ellii del clavic clavicem emalo alo con martel martellet letti, ti, indipendenti dai tasti e mossi da una contro8leva a ilancia avente due movimenti, uno anteriore che spingeva in alto il martelletto inviandolo a percuotere la corda ed uno posteriore che faceva calare lo smorzo attaccato all/altra estremità della contro8leva, restando cos liera la corda da poter virare al colpo del martelletto. *essata l/azione del tasto, avveniva naturalmente il contrario% cio# ricadeva il martelletto e, invece lo smorzo tornava in su, raggiungendone la corda e facendone cessare le oscillazioni.
Quando un tasto viene premuto, questo, passando per un complicato meccanismo, mette in azione un martelletto, ricoperto di feltro che, percuotendo la corda, se ne allontana suito dopo per lasciarla virare. 1entre si solleva il tasto, un meccanismo chiamato smorzatore si appoggia sulla corda loccandone la virazione. :ariando la pressione sul tasto, varia l/intensità del suono prodotto. Il pedale di risonanza fa s che si sollevino tutti gli smorzatori delle corde, lasciandole liere di virare per ottenere sonorità pi ampie. Il pedale a una corda, al contrario, fa spostare leggermente tastiera e martelletti% in questo modo le corde vengono colpite solamente in parte, e ne deriva un suono pi ovattato. "ltre a questo viene modificata anche la forma dello strumento% # formato infatti da una cassa (serve per amplificare naturalmente il suono, dalla cordiera, cio# l’insieme delle corde percosse (tre per ogni tasto- e il telaio, l’armatura metallica sulla quale vengono tese. In realtà i primi modelli che destarono un certo interesse non furono quelli di *ristofori ma quelli di ;ilermann ( dn. )eethoven si interess? moltissimo di questo prolema tanto che @rif. )eethovenA. 6e capacità espressive e dinamiche dello strumento si acuirono solo nella seconda metà dell’ottocento con una vastissima produzione di opere per pianoforte solo, pianoforte e orchestra, pianoforte e altri strumenti! Bella seconda metà del secolo poi nacque una vera e propria ricerca sulle possiilità tecniche offerte dallo strumento e seguendo la scia delle ultime sonate di )eethoven altri compositori arrivarono ad approfondire la tecnica pianistica, sia dal punto di vista espressivo che virtuosistico (6iszt, rapsodie ungheresi, )rahms, le sonate-. ltri contriuti importantissimi per la ricerca timrica vengono da ;chuert, ;chumann, *hopin, e le scuole nazionaliste (1usorgsCiD, , ;criain, ;choenerg, fino al pianoforte &preparato' di *age. - *. 4. F. )ach, Sonata in Fa maggiore 8 8 8 8
Germine ;onata 1ovimenti ;tile Bote iografiche H- . . 1ozart, II tempo dalla sonata K330
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Introduzione con lettura @cit. pag JA 6e opere per pianoforte ;ulla sonata KHH0% origini, contesto, forma @cit. pag. +0H8+0LA L- 6. v. )eethoven, minuetto dalla sonata op. 10 n.3; minuetto dalla s onata op.49 n.2
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ccenni iografici Bovità sull’opera 1inuetto e scherzo J- M. ;chumann% N
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Bote iografiche Il romanticismo ;ulla Momanza
2- % *hopin, Mazurka op.17 n.4 8 8 8
*ontesto sociale ;tile e particolarità ;ulla 1azurCa 7- O. )rahms, Intermezzo op.++2 n.L
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1etodi compositivi l pianoforteP *aratteristiche formali 3- . ;criaine, due preludi
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4araola evolutiva rapida Idee filosofiche indiane ;ui preludi, divergenze costruttive 9- . ;choenerg, Se!s Kla"ierstuke op.19
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;piegazione di cosa # la tonalità 6’atonalità *enni storici e culturali