Indice
Il mondo degli archetipi.............................................. archetipi..................................................................... .............................................. ................................... ............22 Ulteriori considerazioni sui rapporti intercorrenti fra fr a realtà assoluta, mondo archetipale e manifestazione........................... manifestazione.................................................. .............................................. .............................................. ............................................93 .....................93
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IL MONDO DEGLI ARCHETIPI
Premessa Queste pagine sono un tentativo dinterpretare il mondo della forma, e devono essere lette per confrontarsi con !ueste idee e non per altro. "i# che esse daranno sarà proporzionale alla semplicità semplicità e allo stato interiore interiore di chi le incontra. incontra.
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1 Il presente scritto scritto ha per oggetto la parte parte conclusiva conclusiva del processo emanativo, emanativo, le cui componenti a44iamo tracciato in molti precedenti scritti. Il ondo &rchetipale 5, infatti, !uellaspetto dell&ssoluto che venne attivato al sorgere della anifestazione attualmente vivente, ed a cui la anifestazione stessa, al suo compimento, fornirà un nuovo archetipo destrema complessità il !uale, pur derivando dalle Idee matrici originarie, non potrà che distinguersi da esse. In altri termini, non le negherà ma ne costituirà la sintesi. %ra 5 necessario sgom4rare il terreno dai facili e!uivoci che la stessa nozione di 6archetipo7 pu# generare. &rchetipo 5 Idea fondamentale, la !uale determina un processo di formazione dIdee dIdee deriva derivate te 8gli 8gli ogg oggett ettii del mondo mondo manife manifesta stato, to, le forme formepe pensi nsiero ero,, le entità entità 6incorporee7 od astratte come i concetti filosofici e scientifici tanto cari alla mente attuale mediante lo svelamento delle sue molteplici componenti. Questa preliminare definizione implica molte cose/ la prima, e fondamentale, 5 che !uest&rchetipo non appartiene al ondo ormale 8l(manazione ma a !uello dell&ssolutezza 8ondo *ivino, ed 5 una puntualizzazione, una circoscrizione dellinfinita potenzialità del :rahman. "ons "o nseg egue uent ntem emen ente te l&r l&rch chet etip ipoo ap appa part rtie iene ne alla alla tras trasce cend nden enza za,, ma no nonn 5 semplicemente un concetto astratto della suprema Intelligenza. "ome tutto !uello che appartiene al :rahman 8o pi; esattamente al :rahma, sua ipostasi l&rchetipo 5 reale, autonomo, li4ero anche se della suprema li4ertà dell(nte in <, impersonale ma intelligente e !uindi vivo, sia pure in un modo che 5 difficilmente comprensi4ile fuori dal samhadi pi; incondizionato. Il :rahma non opera come noi possiamo figurarci essotericamente/ l(ssere in < opera come 'ita e non certo come concettualizzazione ed attuazione dastrazioni intellettuali. "i# che (gli pensa esiste, ed 5 (gli stesso in una ua determinazione. Quindi l&rchetipo 5 Idea vivente, ma in senso divino. Il :rahma agisce mediante i uoi figli. +affermiamo e precisiamo su4ito che i uoi figli primi e pi; in +ui sono !uesti &rchetipi, ognuno dei !uali sintetizza altri &rchetipi che reciprocamente completano !uello 4asilare. Per Per esem esempi pio, o, ne negl glii &rch &rchet etip ipii ch chee ha hann nnoo ev evid idenz enzia iato to lId lIdea ea fonda fondame ment ntal alee nell ne lla att ttua uale le ani anife fest staz azio ione ne sono sono co comp mpre rese se tutt tuttee le inde indefi fini nite te po poss ssi4 i4il ilit itàà ch chee !uestultima va sperimentando nel suo spaziotempo, ed essi stessi sono elementi viventi del 4asilare &rchetipo manifestante che li unifica e li distingue. "i# che 5 in alto 5 come ci# che 5 in 4asso, ricordiamolo una volta di pi;. "ome a44i a4 4iam amoo de dett tto, o, !u !ues esti ti &rche &rcheti tipi pi sono sono esse essenz nzee vive vivent nti, i, co comp mple leta tame ment ntee li4e li4ere re despl desplica icare re la loro loro natura naturale le dinami dinamicit cità/ à/ app appart arteng engono ono !uindi !uindi al moment momentoo dello dello svelamento dell&ssoluto come &more creativo e, essendo ontologicamente partecipi dell&ssolutezza, al :rahman. %ra, affermare tutto !uesto 5 ri4adire che essi sintetizzano insieme la perfetta formulazione ed il perfetto movimento. Poich< ci# che 5 in s< perfetto non pu# perfezionarsi ulteriormente, dovremo ritenere che la natura della loro attività non sia 3
specificatamente un processo di attualizzazione di loro potenze in !ualche modo ancora inattive= al massimo, se !ueste elucu4razioni ci sono lecite, si pu# ipotizzare un 6assolutizzarsi7 dell&rchetipo stesso mediante un impondera4ile processo > e le parole sono davvero inadeguate > di comprensione del mistero 4rahmanico/ l&rchetipo 5 pur sempre una 6delimitazione7 vivente dell&ssoluto e, come tale, tende all&ssolutezza. +attività del ondo &rchetipico tende dun!ue ad altro, alla formulazione ed allo svelamento della "reatura secondo la 'olontà trascendente. Questo processo 5 dun!ue storia divina per eccellenza, e non 5 compara4ile a !uanto possiamo conoscere 8se noi parliamo di 6perfezione7 lo facciamo nei confronti di produzione di forme che esplichino le potenze dell&rchetipo stesso, ma piuttosto a un processo eminentemente creativo, nel !uale l&rchetipo agisce come rivelatore di virtualità del :rahman che a lui appartengono solo in !uanto sono una ua modalità, e che gli sono percetti4ili perch< il :rahma stesso le attiva e le filtra tramite lIdea archetipica preposta a tanto. %ccorre molta attenzione. +a natura dell&rchetipo 5 in s< conclusa/ egli 5 perfetto e non perfetti4ile dal lato della sua adeguatezza a produrre le forme a lui inerenti. are44e 6statico7 se l(nergia divina non lo utilizzasse come motore per convogliare enti che, pur dovendo per !ualche insonda4ile particolarità essere sotto la sua tutela, esprimono potenzialità che l&rchetipo stesso non attualizza, e !uindi appaiono 6nuove7 !uali fattori desistenza autonoma. &ffermeremo dun!ue che l&rchetipo impersona 85 la *ivinità ed insieme una delle infinite modalità della medesima= tutto !uesto ci conduce a considerare che ogni &rchetipo agisce in sintonia con tutti gli altri, ed in particolare con !uelli che intervengono nellespressione di un nuovo evento dinamico 8nel ondo divino larmonia 5 la regola. )ipeteremo anche che l&rchetipo fondamentale 5 il :rahma stesso. in !ui ci siamo occupati delle Potenze massime che manifestano la creatività del :rahma :rahman, n, ma natura naturalm lment entee le loro loro emanaz emanazion ionii sono sono infini infinite/ te/ aggiung aggiungere eremo mo dun!ue che, essendo un &rchetipo unentità vivente di grado causale, la ua mente 8o, meglio, meglio, coscienza coscienza 5 capace desprimere desprimere unindeterm unindeterminata inata varietà didee didee matrici matrici in !uel campo interiore che 5 > pur se circoscritto nella funzione di 4ase > un infinito. %gni Idea matrice 5 suscetti4ile devidenziare le forme a lei inerenti, ed ogni forma esistente 5 una variante pi; o meno esatta di !uellIdea. $ellillusorioreale campo della a?a !ueste !ueste forme forme si modificano modificano o si susseguono susseguono luna luna allaltra allaltra finch< non raggiungono la natura profonda del loro essereesistere, e !ui si sta4ilizzano. )aggiungere la propria 6natura profonda7 5, infatti, sinonimo dattingere allIdea matrice, ed, in effetti, lintera evoluzione tende > come a44iamo già detto > a !uesto scopo. &44iamo adesso un !uadro a44astanza definito dell&rchetipo e delle infinità dIdee matrici viventi che lo costituiscono, dalle !uali derivano le forme che noi sperimentiamo, e che, in effetti, effetti, siamo. Una precisazione/ esiste una particolare categoria di forme che non derivano tanto dal ondo archetipale divino ma propriamente dallattività dellUomo, dellUomo, creatore @
o > meglio > rivelatore di un campo dideeforma autonome 8capacità delegatagli dal primo per espressa volontà del :rahma. +a 6creatività7 dellUomo, che condurrà alla nascitasvelamento dell&rchetipo 6iglio7, 5 in diretta proporzione al suo grado dautocoscienza 8e non demancipazione vera e propriaA/ !uindi lUomo pu# 6creare7 idee viventi che hanno nel suo spirito il fondamento, e che conseguentemente esprimono in modo esemplare il grado di perfezione dallBuomo stesso raggiunto. Idee viventi, a44iamo detto. &ggiungiamo che esse, in genere, appaiono oggi scompensate. Questo fenomeno 5 veramente importante perch< ci dice che esistono, nel campo di alCuth, entità prive di un su4strato nei pi; alti aspetti dell&l4ero della 'ita, che non sono 6fisiche7 nel senso grossolano e comune del termine e che piuttosto appartengono al 6sottile7= come tali, esse tendono ad interferire con la fisicità per un 4isogno desistenza autonoma 8e !uesta 5 la miglior prova del loro scompenso e cercano non darmonizzarsi con lUomo, in cui trovere44ero vita permanente e reale, ma piuttosto di servirsi dellUomo come centri egotici totalmente autonomi. a con !uesto si condannano a diventare forme in 4alia dellinvoluzione, ed a interferire negativamente con lemancipazione del loro creatore. "ome pu# lUomo 6creare7 !ualcosaD In effetti, lUomo non 6crea7 nulla, ma tende a svelare potenzialità del suo &rchetipo fondamentale 8ancora inattivo in gran parte e tuttavia percepito in modo fortemente distorto ed egocentrico. +archetipo Uomo 5 vivente nell&rchetipo supremo di !uestUniverso, il :rahma 8ovviamente !ui intendiamo con tale $ome ci# che significano gli ?ogi/ lipostasi creatrice del :rahman. +Uomo 5 egli stesso il :rahma nel proprio &tma, tanto per intenderci approssimativamente, e !uindi egli percepisce costantemente alcune delle sue immanenti virtualità ma > a causa della sua inadeguatezza nei confronti del "entro interiore > in modo oscuro e confuso. $ascono cosE ideazioni mostruose ed infelicissime, che tuttavia vivono, si trasformano in multiformi aspetti, ed ac!uistano una deforme consistenza. &l limite !uesti effetti si condensano nel mondo demonico in senso stretto, che tanto piace a certi gruppi di ricercatori e che pu# condurre a tante delusioni temi4ili e pericolose. ( tuttavia un tipo desistenza che ha una sua temporanea oggettività, da non sottovalutare e da temere !uando di lui simpossessano 6daimones7 di 4en altra consistenza/ le Qelliphot. Quello che ci preme di sottolineare 5 !uesto dato/ lUomo si colloca in un continuum nel !uale sesprimono Potenze archetipiche di grado trascendente, formepensiero specificate dallUomo stesso nel corso di milioni di anni, ed infine potenze oscure dorigine 6sovrumana7 8rispetto allordinaria percezione ed intelligenza del )eale che costituiscono linvoluzione. Poich< di !uesti fattori lUomo stesso 5 centro e sovente ar4itro 8nei limiti concessi dall&rchetipo ondamentale, il :rahma 5 facile comprendere la complessità del pro4lema che andremo considerando nelle prossime pagine, nelle !uali, fra laltro, dovremo considerare le possi4ilità offerte o negate dallattivazione o F
dallina4ilitazione di un &rchetipo nel nostro microcosmo, e le conseguenze che possono derivare dalluso di formepensiero da noi eventualmente attivate, o dallincontro con aspetti ostativi nei confronti della nostra emancipazione. 2 +a preoccupazione pi; grande dellesoterismo 5 il 6contatto7. "ontatto che pu# avvenire in vari modi o, come nello ?oga, con le Potenze del microcosmo e !uindi del acrocosmo mediante lopportuna attivazione dei chaCra. %ppure, e !uestultimo 5 il modo tipico della magia rituale, con levocazione delle medesime Potenze tramite un apparato che sorregga la visione interiore supposta carente, o presente in grado insufficiente. Il )ito 5 supporto ad una relativa carenza di preparazione esoterica, e come tale implica dei rischi. )ende pi; facile un risultato, ma non c5 la possi4ilità di un controllo su 6chi7 si contatta se non in modo indiretto 8tramite un apparato formale ritenuto capace di sopperire ad eventuali carenze sostanziali. $ello Goga, la formapensiero che viene attivata appartiene allinteriorità e !uindi, con la necessaria preparazione spirituale, lallievo ac!uista la capacità > difficile da descrivere, ma reale > di elidere eventuali infiltrazioni indesiderate, e concentrarsi adeguatamente sul "entro di apertura prescelto assieme al aestro. &ttivando !uesto "entro interiore la 6porta7 trascendente si apre, e !uello che il ricercatore incontra 5 l&l4ero della 'ita in una o in diverse formulazioni. %vviamente, un ind; o un seguace del sim4olismo vedantico otterrà immagini tipiche del modo particolare di rappresentarsi un aspetto reale proprie della sua cultura fondamentale. +e 6forme7 non sono altro che concettualizzazioni di una Potenza in s< non ancora percepita, e !uindi possono variare passando da una metodologia tradizionale ad unaltra. Il contenuto 5, invece, costante o simile, e ci# dipende dal grado di realizzazione del percipiente. (ventuali differenze possono apparire, ma sono determinate dal fattore proiettivo 8autorappresentativo dellallievo stesso, il !uale pu# accentuare la sua visualizzazione su un particolare aspetto piuttosto che su un altro. & identità dinteriorizzazioni corrispondono identità deffetti, nella sostanza. $el rituale evocativo sussistono dun!ue incertezze, che dipendono esclusivamente dallo stato delloperatore. e !uesti ha raggiunto un sufficiente grado di penetrazione nel proprio mondo interiore non ci sarà rischio n< fallimento. In caso contrario, il meno che gli possa capitare 5 il totale insuccesso del tentativo e, nei casi pi; gravi 8ossia !uando si agisce con temeraria e sconsiderata presunzione, capace dattivare complessi fattori Carmici e sottili, il rischio di una apertura scompensata e perfino !elliphotica. In tal caso il rituale diventa oscuro, ed il suo protagonista ne riceve certamente un danno permanente. -rattiamo adesso !uesti pro4lemi perch< 5 fondamentale conoscere in !ual direzione do44iamo muoverci nella nostra ricerca, e con !uali finalità. +o scopo dellesistenza > la44iamo affermato molte volte > 5 lintegrazione con lInterità e H
lidentificazione progressiva con l&rchetipo principiale. Per !uesto 5 utile, importante e necessario 8secondo i gradi iniziatici raggiunti attivare specifici &rchetipi nel icrocosmo e nel acrocosmo. ( importante allora raggiungere la massima chiarezza interiore, poich< unimperfezione della nostra autocoscienza pu# nascondere insidie poi controlla4ili con difficoltà, ed ogni confusione concettuale 5, in !uesto am4ito, fonte di possi4ili e facili scompensi. In effetti, tutto !uel che annotammo fino ad ora 5 propedeutico alla meditazione e al rito 8la meditazione, ricordiamolo, 5 un rito interiorizzato/ meglio, 5 il )ito per eccellenza. +allievo dovrà prepararsi al contatto con le Potenze luminose del 0lifo e con le loro infinite emanazioni, proprio per saper esplicare le proprie virtualità e salire verso l&rchetipo 4asale. *ovrà anche > per necessità di superamento di limiti individuali e per contri4uire alla massima finalità di trasformare tutta !uesta (manazione in &rchetipo > contattare a tempo e luogo opportuni anche le formepensiero involute. In entram4i i casi occorre adeguata preparazione e coerente saggezza, per le Potenze angeliche non meno che nei confronti delle entità oscurate, perch< 5 certamente egotico e superficiale, e spesso anche stolto e temerario, esporsi ad un rapporto che non si 5 in grado di comprendere ed assor4ire. )ammentiamo che !uesti contatti sono attivazione di centri psichici che integrano il particolare nel glo4ale. e i centri sono attivati malamente, ma attivati !uanto 4asta allapertura di una porta distorta, non sarà la ephirah ad apparire ma la sua om4ra malvagia, la !elliphoth. e poi, per motivi insonda4ili, si svelasse una Potenza angelica, che ne sare44e dellanima incapace daccoglierlaD Quale tempo e !uali vicissitudini dovre44ero trascorrere prima che il iva possa nuovamente tentare pi; esattamente il percorso che, in un lontano passato, lha accecato e precipitato nel 4aratro delle sue imperfezioniD %ccorre che interpretiamo con attenzione il mito della 6"aduta7. +&more non elargisce casualmente, ma consente che ci si appropri dei suoi doni > dell(ssere > se siamo capaci di farlo. e vogliamo ma non sappiamo, e comun!ue decidiamo dagire, la correzione 5 proporzionale alla responsa4ilità dellente in esame, e !uesto fattore non potre44e che essere enorme. $ellipotesi delle !elliphoth > 5 appena il caso daccennarlo > occorre avere un grado immenso dautocoscienza e!uili4rata perch< esse agiscono dallinterno 8nellinconscio !uando individuano un fattore scompensato a cui attaccarsi/ ci# che pu# apparire 6esterno7 alloperatore 5 allora la potenza !elliphotica in una sua forma possi4ile, della !uale tuttavia egli facilmente conserverà una pericolosa traccia psichica. Il rischio 5 tale che ci occorre, per levocazione di aspetti involuti, il preciso invito del aestro atmico e la pi; esauriente analisi interiore dellallievo. +e !elliphoth, infatti, non vogliono che dall(manazione nasca un &rchetipo, e considerano che, se riescono a 4loccare e a vulnerare un elemento possi4ile dello J
stesso 8lUomo 5 > al limite > larchetipo da svelare ritardano il compimento del disegno divino e perpetuano fino ad un certo punto la loro esistenza separata, il loro dominio. $on esiteranno conseguentemente a colpire chi offra a loro un varco, e a farlo con una conoscenza di causa veramente temi4ile. +allievo 8ma !ui pi; che di 6allievo7 si potre44e parlare diniziato, e non proprio modesto dovrà rendersi intangi4ile in !uellarmatura di luce che costituirà il suo mondo interiore a4ituale, ed avrà la capacità damare la !elliphoth nella sua essenza ontologica, ossia non per !uello che si 5 resa attualmente ma per la virtualità che nasconde. ( davvero difficile provare amore per chi impersona la stessa negazione dell&more. %ccorre !uindi una chiarità di principi e una conoscenza veramente adeguate, otteni4ili soltanto con il giusto contatto esoterico e la conseguente attualizzazione delle formepensiero archetipali dell&l4ero della 'ita. In tale ipotesi lallievo non affronta la tene4ra come un iva !ualun!ue > il ch< lo esporre44e a tutti gli effetti negativi della perdurante separazione dal Principio > ma come modalità attuale dello stesso 0lifo. Questo stato paralizza ed annulla !ualsiasi capacità reattiva del campo involuto, il !uale 5 costretto a rispecchiarsi nel Padre e a valutare con nuova lucidità la4isso in cui 5 caduto. +allievo agisce come strumento dell&more e come tramite di riscatto per le stesse formepensiero regressive. (sse non potranno che ricavarne un mutamento, e !ualcosa certamente cam4ierà in loro, sia pure con immensa fatica e lentezza. Infatti, ci# che la !elliphoth pi; teme 5 il diretto incontro con la )ealtà 4rahmanica, perch< (ssa rinnova un "entro di luce in loro, da tempi immemora4ili sepolto e praticamente ignorato. Per !uesto, e soltanto per !uesto, il 0lifo della +uce invia, !uando le circostanze lo permettono, le sue modalitàpersona verso la4isso e le innumeri infelicissime creature che avvolge. $elliniziato che si faccia tramite della volontà sephirotica, non esiste n< ricerca del castigo per i repro4i, n< curiosità intellettuale, ma allopposto compassione ed amore. Il resto appartiene al Padre, al upremo &rchetipo della anifestazione. 0iunti a !uesto punto possiamo comprendere due dati/ !uanto sia importante una preparazione intellettuale adeguata, e come !uestultima costituisca la 4ase per la necessaria attività fattuale dellesoterista/ !uando da semplice dato di conoscenza sappia raggiungere la profondità della vera sapienza, nello pirito. +esoterista non 5 un essere privilegiato o strano che vaghi in un mondo di gente reietta. $on appartiene ad una
ricercatore mancato o almeno con gravi lacune, e conseguentemente non potrà progredire pi; che tanto. Quanto affermiamo implica tuttavia la necessità > imprescindi4ileA > dellazione esoterica, ossia valida tanto nel piano sottile che in !uello oggettivo e comune. (samineremo pertanto le modalità di !uestattività spirituale, rituale e fattuale e non per finalità di semplice informazione del lettore, ma perch< !uesti, al momento opportuno, utilizzi i dati assunti 8unitamente a !uelli derivanti dalla sua personale esperienza nel concreto, per scopi che a44iano carattere dimpersonalità e che siano generalizzanti. Il ondo &rchetipale 5 di difficile comprensione, ed occorre molta attenzione per dotarsi didee e concettualizzazioni adeguate. -ratteremo dun!ue, aprioristicamente, il pro4lema del rapporto intercorrente fra le cose del mondo empirico e le loro matrici, e come !ueste ultime informino e sovrintendano a gran parte delle nostre vicende di entità del samsara. 3 In !uesto paragrafo affronteremo dun!ue lanalisi del rapporto intercorrente fra gli oggetti e le formepensiero del nostro am4ito e le matrici archetipiche che sovrintendono alla loro esistenza. $oi a44iamo percezione, nel corso della nostra vita terrena, dinnumeri specie di forme/ esseri pi; o meno autocoscienti, oggetti fisici, elementi densi o al!uanto rarefatti, come 5 latmosfera ed i gas in genere, e via dicendo. &44iamo inoltre una varia consapevolezza di concetti, proposizioni ideative, stati danimo ed emozioni che non possiamo affermare possiedano una forma in senso stretto 8una delimitazione sE, e !uindi in senso lato la forma c5/ e di !uesto avremo modo di parlare ma che comun!ue rappresentano un aspetto essenziale del nostro am4ito. "i# che esiste in una forma empirica, imperfetta e transeunte, presuppone L comun!ue si voglia considerare il fenomeno, e cio5 come astrazione a posteriori o realtà a priori L lidea della 6cosa perfetta in s<7, del sentimento compiutamente armonico e dellessere puro prima ed oltre le limitazioni tipiche del nostro mondo. &lcuni, come accennammo pocanzi, ritengono che !ueste idee assolute risultino da un processo intellettuale dastrazione, mediante il !uale si deduce 8dallesperienza del limite e del relativo, dallimperfezione o dalla caducità lidea della cosa in s<, sintesi di tutte le realtà razionalmente riferi4ili ad essa. &44iamo considerato in passato !uestipotesi, e concluso che essa contrasta con la multimillenaria sapienza esoterica la !uale, ricordiamolo, non 5 di natura umana. &ccettando il metodo sperimentale insegnato dai grandi sistemi tradizionali, possiamo appropriarci di !uesta conoscenza e comprovare direttamente lesattezza dellipotesi che fa del campo archetipico la realtà trascendentale, sulla !uale si fonda il nostro mondo di nomi e forme, e che identifica l(ssere nell&rchetipo assoluto/ unica fonte da cui, per emanazione, proviene il mondo tridimensionale o del divenire. ( un fondamentale traguardo, che il ricercatore persegue per tutto il tempo della sua evoluzione, !uello di percepire, contattare l&rchetipo. In +ui egli infatti trova la 9
risposta agli infiniti !uesiti che la vita gli propone, i mezzi per affrontarne i pro4lemi, singoli o generali, il riposo e la gioia pi; grandi. +&rchetipo 5 Intelligenza, impercetti4ile ed insonda4ile agli occhi del miste, ma immensamente dinamica e sensi4ile ai pro4lemi che sevidenziano nella anifestazione. Il fatto che l&rchetipo sia fondamentalmente impersonale nellazione e rappresenti una modalità dell(ssere, non toglie che possieda una orma specifica, la !uale apparirà differente in dipendenza dei livelli di manifestazione opportunamente assunti e relativi al grado iniziatico dellesoterista, ma che sussiste anche in s< come sintesi di tutte le ue possi4ili estrinsecazioni. +&rchetipo 8!ui alludiamo genericamente ai pi; alti, i !uali agiscono prioritariamente mediante la proiezione di altri &rchetipi capaci desprimerne le virtualità 5 un 6universo7, non soltanto concettuale ma o44iettivamente reale, e al punto che non esiste alcuna emanazione pi; vera e concreta di +ui. I sommi &rchetipi dell&l4ero della 'ita si rappresentano come campi coscienziali 8le ephiroth e le loro Intelligenze come &rcangeli, chiere angeliche, 'irt; e via dicendo. Quando noi accenniamo ad un &rcangelo > sia !uesti 0a4riel, o )atziel o )afael > parliamo dellIntelligenza di un &rchetipo, paragona4ile nella ephirah a !uello che 5 l&tma per luomo. (, in effetti, limmanenza del :rahma in una delle ue fondamentali componenti direzionate alla anifestazione della ua dinamicità d&more. *o44iamo, per conseguenza, distinguere fra &rchetipo ed archetipo, ed in !uestanalisi occorre tener 4en presente un principio non facilmente intui4ile/ ogni essere, ogni realtà, ogni elemento del pensa4ile e dellesperimenta4ile 5 proiezione di un archetipo, e nulla esiste che non a44ia il suo fondamento nella matrice ideale. -uttavia, dire 6archetipo7 e 4asta, non 5 sufficiente perch< > se esistono i massimi &rchetipi comprensivi daspetti generalizzanti dell(ssere(sistere > esistono pure le infinite idee matrici a gradi sempre pi; discriminanti di limitazione e specificazione, dotate dautocoscienza via via meno ampia e pi; circoscritta. 0li archetipi di 6oggetti7 che chiamiamo 6inanimati7 non rappresentano, per il veggente, che un soggetto, cosciente almeno di s<, direzionato in un unico fondamentale aspetto, con esclusione pressoch< totale dogni altro. Un archetipo di !uestordine non 5 dun!ue compara4ile ad altri dotati di 4en pi; comprensiva autonomia, ed il miste lo considererà con la massima attenzione e rispetto nel suo am4ito destrinsecazione. Questi archetipi minori e derivati, che noi chiamiamo 6matrici7 per distinguerli dai maggiori 8le Idee viventi fondamentali sono immensamente rilevanti per liniziato e lumanità in generale, anche se ne 5 raramente compresa limportanza ed il senso. "onsideriamo dun!ue il metodo adottato da !ueste matrici per proiettare il mondo dei nomi e delle forme. +emanazione delluniverso oggettivo non pu# prescindere dalla legge evolutiva 8di causa ed effetto e dalle categorie dello pazio e del -empo= il ch< significa che larchetipo 5, in un certo modo, ossia sotto il solo aspetto della sua dinamicità, sia 6spazio7 che 6tempo7 !uali fondamentali modalità despressione. +&rchetipo in generale, e le idee matrici in particolare, specificano e svelano il 1M
sottostante mondo delle cose 8termini e sim4ologie sono platonici secondo un processo che dipende esclusivamente dal grado dautocoscienza raggiunto dallUomo glo4ale. Quando (gli era in fieri, allinizio della anifestazione, l&rchetipo creava forme che utilizzavano in modo enormemente approssimativo la ua potenzialità, ma che erano comun!ue perfettamente adeguate allUniverso di allora 8do44iamo ricordare che se, per ipotesi, un uomo comune doggi osservasse !uellUniverso lo trovere44e per lo pi; incomprensi4ile/ esiste un passato per ogni stato di coscienza raggiunto, come affermammo altrove. %gnuno di !uesti 6passati7 5 reale ed insieme relativo, e la vera storia sarà percepita e compresa soltanto dall&rchetipo Uomo completamente rivelato. "on lemersione dellautocoscienza nellUomo, ed in misura variamente inferiore in !uelle forme derivate dallUomo che costituiscono la glo4alità dellesistenza indipendente, gli &rchetipi modificarono lentamente le loro attività proiettive, ed attivarono idee matrici fino a !uel punto ancora virtuali. Unideamatrice 5 un aspetto dell&rchetipo che la informa, e possiede un eNcursus nel tempospazio determinato dalla coscienza che lutilizza. Prendiamo come esempio la ruota. (, !uesta, unidea fondamentale per la storia dellUomo sapiens= ma primaD ( !uando lUomo, in un lontano futuro non a44ia pi; 4isogno che per fini limitati delle funzioni comprese nellideazione di 6ruota7, che ne sarà di !uesta matriceD +a risposta 5 comun!ue ovvia/ essa si reintegrerà nell&rchetipo che lha proiettata e ne costituirà un modus non virtuale ma perfetto e vivente, capace dintegrarsi con altri aspetti in forme imprevedi4ili pur se non pi; agente in !uesto particolare mondo tridimensionale. &girà diversamente/ ma !uesta 5 comun!ue unaltra storia che tratteremo a tempo de4ito. "i preme ora chiarire !uanto l&rchetipo non sia mai 6superfluo7, e non venga conseguentemente mai cancellato dopo lesplicazione storica di un suo potenziale manifestante. (gli 5 unIdea divina, e !uindi nella sua essenza si colloca oltre il tempo e lo spazio= appartiene all&ssoluto, ed in +ui vive la propria esistenza, pi; reale di !uanto ci sia consentito argomentare. )icapitolando/ le Idee matrici proiettano le forme ed i nomi distendendosi progressivamente nelle categorie spaziotemporali. In !uestattività agiscono come centri irradianti strettamente coordinati luno allaltro, ed il risultato 5 che le forme derivate possono denotare la confluenza di molteplici aspetti o > meglio > limmanenza di un archetipo specifico che comprenda un numero elevato 8pur se finito dideazioni particolari 8matrici agenti ognuna nel proprio am4ito di funzionalità. Questattività specificante genera a volte difficoltà allindividuazione del centro generatore effettivo= occorre la visione intuitiva, e soprattutto occorre la conoscenza sufficiente del modo in cui !ueste forme e nomi saffacciano alle soglie della nostra consapevolezza. In altre parole, le idee, le matrici, interagiscono con lautocoscienza che le percepisce, le comprende e le interiorizza sempre secondo le proprie capacità individuali. *icemmo che lUomo glo4ale 5 in uno stato simile al dormiveglia, e che non 11
pu# in alcun modo considerarsi desto= luomo del nostro pianeta non 5 affatto in condizioni migliori, ed in effetti gli ?ogi valutano come 6sonno7 lo stato di veglia ordinario, e 6risveglio7 lattivazione delle facoltà spirituali. +a percezione delle idee matrici 5 conseguentemente difficilissima o impossi4ile per luomo comune, il !uale non 5 neppure in grado di conoscere veramente la realtà fisica in cui si trova sommerso. +a a?a distende !ui il suo velo illusorio 8il 'elo di Iside nel *uat e nulla 5 pi; ingannevole che reputare oggettiva ed assoluta la realtà sperimentata con i soli cin!ue sensi. +a conoscenza delle vere modalità dapprendimento del campo interno e susseguentemente di !uello esteriore da parte dei soggetti senzienti 5 conseguentemente importantissima, necessaria per lesatta comprensione delle vicende esistenziali, e per andar oltre il velo dellillusorietà. +o Goga ha descritto specificatamente e con precisione scientifica il funzionamento dellattività conoscitiva, ed occorre far riferimento ai testi sanscriti per raggiungere lesatta cognizione del fenomeno. *aremo comun!ue alcuni succinti criteri dorientamento per la nostra consapevolezza, sufficienti ad avviarci ad una pi; profonda comprensione del nostro stato. @ +a !uestione delle modalità della conoscenza e della liceità del sapere in termini reali 5 stata ed 5 al centro dellattività speculativa dell%ccidente e dell%riente= tuttavia in %riente venne risolta millenni or sono, mentre in %ccidente il du44io permane nonostante lincredi4ile progresso nel dominio > scompensato ma effettivo > del mondo fisico. In effetti !ualsiasi teologia o sistema speculativo, !ualsiasi fiducia in se stessi o nell&ssoluto presuppongono la soluzione del pro4lema in esame, preliminare ad ogni susseguente approfondimento. e, infatti, non sappiamo come e perch< certi fatti, certe esperienze giungono alla nostra consapevolezza, e per di pi; du4itiamo che siano avvertite come oggettivamente sono, non possiamo logicamente affidarci alle nostre percezioni e rappresentazioni sensoriali e mentali della realtà. &ddirittura, 5 lecito supporre, partendo da determinati postulati 8vedasi, per esempio, il sistema di Oant, linconosci4ilità della 6cosa in s<7. *ella !uale nullaltro possiamo dire se non essere la pro4a4ile, supposta origine del fenomeno che in noi andiamo constatando. %vviamente tutto !uesto riflettere e ponderare nasce dal profondo 4isogno di un punto fermo di partenza per le nostre analisi, che non a44isogni d ulteriori dimostrazioni. "artesio lo reperE nel fatto stesso di pensare che dimostra almeno, in modo irrefuta4ile, lesistenza del pensatore. -uttavia non 5 lecito, a rigor di logica, dedurre che > se esiste il pensatore > sussista pure !ualcosa daltro fuori dei suoi pensieri, e la filosofia occidentale non riuscE mai a li4erarsi esaurientemente da !ueste pastoie. +errore 5 di metodo e di principio. "ome fu dimostrato dallInduismo in particolare, la mente non 5 che uno strumento dela4orazione dei dati dellesperienza sensoriale, ossia non 5 in grado dandar oltre i cin!ue sensi e le impressioni che il 12
soggetto ne riceve. +a 6"osa in <7, origine delle percezioni stesse, 5 oltre le capacità mentali per essenza e definizione. "onseguentemente, al fine dattingere una conoscenza pi; appropriata della realtà, do44iamo servirci di strumenti non mentali, ma identici al principio cercato. +a speculazione orientale 8induista, Ca44alista, zen o taoista che fosse reperE !uesti strumenti nellattivazione delle pi; profonde potenze dello spirito, e nelle esperienze che ne deriv#. $ac!ue la fondamentale concezione dellenorme differenza esistente fra mentale e spirituale, e lo studio profondo dellinterferenza della mente nel processo conoscitivo, e dellattività dello spirito come fonte dogni vera certezza. Quando un elemento del mondo esterno viene captato dai cin!ue sensi, o da uno o pi; di loro, principia un iter che conduce ad una schematizzazione dellimpressione sensoriale, ad una comparazione con !uanto 5 già nellimmenso ser4atoio delle passate conoscenze, ad una ela4orazione dei dati desunti da !uesto processo e infine ad un giudizio finale. -utto !uesto in tempi rapidissimi, dei !uali il soggetto senziente 5 in genere 4en poco consapevole, fuorch< nel caso esso sia un iniziato. Quanto 5 valido per le forme fisiche lo 5 altrettanto per !uelle concettuali o emotive, !uali le compulsioni, i sentimenti stessi e le emozioni. Il processo che a44iamo sommariamente descritto si serve di strumenti interiori o > meglio > di categorie di pensiero che non elencheremo, la cui indu44ia utilità nasce dal 4isogno di controllo capillare del processo conoscitivo, in particolari stadi dellinteriorizzazione meditativa, adeguato a valutarlo, puntualizzarlo e correggerlo, se necessario. Il pro4lema 5 ovviamente affidato al aestro. +allievo in ogni modo non incontrerà particolari difficoltà a comprendere le fasi del processo che affronterà intuitivamente in primo luogo, e poi, sotto la guida dellIstruttore, conoscerà analiticamente. "ome per tutte le nostre affermazioni, 5 lesperienza la migliore delle verifiche= del resto molti procedimenti che, nella descrizione, appaiono astrusi e complessi, si risolvono poi in evidenza e linearità !uando la loro analisi 5 giustamente indirizzata. a !uale 5 laffida4ilità concreta dei dati in tal modo ela4oratiD & !uesto punto, poich< la sola mente 5 inadeguata, il momento chiarificatore non pu# che appartenere allintuizionismo spirituale, non descrivi4ile a chi ne sia digiuno desperienza. In !uesto caso, restando provvisoriamente nellam4ito tipico allo strumento mentale, il processo pu# essere approssimativamente comunicato ma con la riserva che !uesta conoscenza esige la successiva sapienza della riflessione introspettiva, spiritualeintellettuale. +intelletto, infatti 8e cio5 la facoltà dorganizzare razionalmente e conseguentemente i dati dellintera esperienza, deducendo ed inducendo da !uelli conosciuti, altri non immediatamente evidenti, presuppone un materiale che sia stato effettivamente ac!uisito, e che non derivi dallintelletto stesso come astrazione da suoi precedenti contenuti. Quando i dati oggetto dellanalisi sono desunti da una vera esperienza concreta, il margine di certezza cognitiva pu# essere effettivamente elevato= !uando invece risultano come leffetto di un processo deduttivo ed induttivo, 13
e !uindi meramente intellettuali e di conoscenza riflessa, il margine derrore e dimpondera4ilità aumenta. In effetti, 5 sconcertante notare come, nei procedimenti esclusivamente speculativi e !uindi affidati alla sola menteragione, sia possi4ile il pi; delle volte, dimostrare la presunta validità di un asserto ed il suo contrario, con argomentazioni e!uivalenti. "i#, tra laltro, 5 evidenziato dal du44io che lanalisi occidentale non ha mai veramente disciolto 8se non in casi specificatamente individuali sullesistenza o meno di un Principio trascendente al !uale fare riferimento. +e argomentazioni addotte dalle varie correnti filosofiche, non suffragate da una vera e completa esperienza spirituale, dimostrarono sia la realtà che lirrealtà del *ivino, e con argomenti deguale peso. *ovremo riflettere, a !uesto proposito, sulle conseguenze che ne derivarono > e tuttora derivano > per le moltitudini dinnumerevoli generazioni/ lintolleranza, il fanatismo, linfelicità o la disperazione vera e propria, ed infine la cultura di una civiltà !uale si dimostra essere la nostra attuale, oppressiva in troppi luoghi e generalmente distruttiva come tutti constatiamo ogni giorno di pi;, ritrovano proprio in !uesto principio irrisolto il maggiore centro propulsore. $on 4asta affermare che 6*io c57/ 4isogna 6saperlo7, e per saperlo occorre essere partecipi della 'ita divina, ed avere aestri capaci di comunicarla. "omun!ue l%riente fece profonda esperienza delle modalità di conoscenza spirituale e, attivando le porte interiori esistenti fra microcosmo e acrocosmo, si diede gli strumenti della sapienza spirituale. & !uesto punto 5 per# possi4ile prospettarci lipotesi che lintuizione stessa sia in s< illusoria, e che le percezioni fondate su di un risveglio di potenze interiori de44ano essere soggette al du44io che colpisce !uelle sensoriali ed esclusivamente intellettuali, affidate allela4orazione dei soli dati mentali. %ccorre allora che ci conferiamo dati cosE nitidi ed inconfuta4ili, e cosE in grado di trovare rispondenza in tutti gli aspetti dellesistenza modificandola e controllandola attivamente, da toglierci ogni e !ualsivoglia ragionevole incertezza, sostituendola con una vera esperienza dac!uisizione. Questa conclusione ci induce a riaffermare la necessità di una profonda purificazione interiore, onde costruire un limpido !uadro dei nostri processi spirituali e mentali, non offuscato da ne44ie oscure ed indefini4ili 8i veli di a?a ma adeguato allutilizzo della vera discriminazione, dellanalisi o44iettiva ed impersonale nellela4orazione di tutti i dati in nostro possesso. Unintuizione non 5, di per s<, necessariamente 6esatta7 anche se appare 6folgorante7. %ccorre sapere da dove proviene. e 5 lego la fonte, difficilmente ci risulterà attendi4ile= se 5 la chiarità impersonale e generalizzante attinta nel processo introspettivo 8meditazione nel "entro interiore e poi esaminata ed analizzata mantenendo attivo lo stesso processo per !uanto ci 5 possi4ile, a44iamo un differente grado di certezza. e lintuizione illumina aspetti già sommariamente conosciuti, ed appresi tramite la riflessione su testi iniziatici, se sin!uadra esattamente con i principi trasmessici dai grandi aestri storici, se apre la via allapprofondimento daltre 1@
armoniche conoscenza, se trova applicazione diretta ed indiretta nel mondo fenomenico e con effetti precisi, se conduce ad un incremento delle pi; alte ed e!uili4rate potenzialità personali e generali, in !uesto caso avremo sufficiente certezza dessere nel giusto atteggiamento conoscitivo. %vviamente ci occorre la fede nei aestri del nostro passato, e nel nostro attuale Istruttore. ino al momento della nostra realizzazione, parziale o totale che essa sia, !uesta particolare fede > spesso imperfetta e sofferta > 5 indispensa4ile. -uttavia una fede che prescinda dallesperienza di un incremento di conoscenza e di vita finisce con lingenerare un du44io, dimostrandosi in varia misura insufficiente. +a modalità della conoscenza 5 dun!ue sintetizza4ile in alcuni punti. 'ediamoli. I +oggetto 5 percepito sensorialmente e la mente recepisce ed ela4ora i relativi dati, trasmettendoli allanalisi dellintelletto o capacità razionale ed astraente dellorgano interiore. II +intelletto ela4ora, astrae, cataloga e !uindi formalizza un 6giudizio7 che ripone nellarchivio mentale. $e deduciamo che la mente possiede due funzioni principali e distinte/ trasmissione dei dati allintelletto e conservazione della loro successiva puntualizzazione. III +intelletto desume dai dati che reperisce nellarchivio mentale altri dati, mediante processi che sono/ a deduzione 8inferenza nella !uale una conclusione segue necessariamente ad una o pi; premesse/ in genere il passaggio dal generale al particolare sia sul piano logico che ontologico= 4 induzione 8il processo inverso, dal particolare al generale, e !uello mediante il !uale, dallosservazione di un determinato numero di casi di una specifica classe fenomenica si giunge ad una conclusione valida per tutta !uella classe. In !uesto caso 5 possi4ile lerrore e la varia4ilità delle risposte concernenti lo stesso dato principiale, in !uanto il procedimento poi prescinde dallesperienza !uale causa prossima di conoscenza, e lassume come causa remota, e comun!ue appartenente ad altri precedenti fattori. $el caso della conoscenza intuitiva a44iamo una differente impostazione. I +attivazione di determinate facoltà che appartengono allo spirito, funzione pi; profonda ed elevata del semplice intelletto di cui 5 la 4ase ontologica, e che appartiene direttamente allautocoscienza manifestando il senso desistere come Idea e di cui lego 5 il centro di riferimento dogni esperienza, razionale od intuitiva che essa sia. II +apertura di 6porte7 che uniscono lindividuale al glo4ale, di cui lindividuale diventa cosciente. +a percezione si riferisce allora ad un 6universale7 e 1F
> in !uesto > dei 6particolari7 che vi sono attinenti. +e caratteristiche di !uestistantaneo momento conoscitivo sono levidenza e la chiarezza che nascono dallevento e che, pur non spiega4ili con la logica intellettualistica pura e semplice, provano nei fatti lidentità del particolare e delluniversale. III +ela4orazione dei dati appresi in !uesto modo con il nostro strumento mentale ed intellettuale, che li analizza e li osserva in trasparenza confrontandoli con altri contenuti dellarchivio interiore mantenendo attiva la medianità spirituale, valutandoli !uindi criticamente. ( evidente che in !uesto processo lelemento unificante 5 appunto lo pirito, il !uale si apre e sidentifica da un lato con la -rascendenza e contemporaneamente mantiene attivo il mezzo che specifica il rapporto con s< e con laltro da s<. +a meditazione 5 pertanto un procedimento tramite il !uale il flusso dei concetti mentali 5 da un lato sospeso per consentire lapertura verso la -rascendenza e dallaltro 5 mantenuto sotto il pi; efficace controllo possi4ile, e !uindi 5 sovente perfino attivato per addivenire ad unanalisi discriminante dei dati ac!uisiti al fine dapportarvi le opportune correzioni= in tal modo direzioniamo in modo adeguato lapertura interiore 8del chaCra tanto verso lalto 8&tma che nei confronti del campo esterno desistenza. %ccorre !ui fare attenzione/ se sintende lapertura, lattivazione di una 6porta interiore7 come un fatto nel !uale il protagonista resti in ogni momento passivo, si 5 molto fuori strada. Il meditante 5 totalmente ricettivo in 4ase alle sua capacità, la mente 5 silenziosa ma deve essere attenta ed in condizioni dintervento immediato, la coscienza resta tran!uilla e serena, limpida e vigile. pecifichiamo !uindi che, se il soggetto senziente 8iva non 5 in condizione dintervenire positivamente nel processo cognitivo > mediante correzione proiettiva ossia eliminazione dimpurità soprattutto inconsce che possano provocare interferenze > egli sarà in potenziale 4alia di formepensiero indesiderate e nocive. In simili casi non 5 lecito contare soltanto sullintervento e!uili4ratore dell&more divino, in nome del !uale sintenda operare. %ccorre che, preliminarmente, il meditante faccia la propria parte, agisca con senso di responsa4ilità e consapevolezza. e 5 spera4ile, ed accade, che l&more di *io compensi un 6errore7 compiuto in sufficiente 4uona fede, non 5 altrettanto certo che lo faccia !ualora constati un vizio di 4ase direttamente imputa4ile alloperatore. Per !uesti motivi 5 indispensa4ile la conoscenza lucida ed o44iettiva del proprio grado dinteriorizzazione e darmonia/ Uno s4aglio non 5, infatti, facilmente scusa4ile !uando si pretende dattingere al *ivino, e la via dellinferno pu# davvero essere lastricata di 64uone intenzioni7 se esse nascondono in effetti un intendimento distorto. +e sommarie indicazioni sopra enunciate rendono palese come, nel processo meditativo, vengano attivati numerosi elementi dellorgano interiore e fino alla guaina spirituale= in altre parole, e pi; precise, sono energizzati archetipi del micro e 1H
acrocosmo in armonica sintonia. 0li archetipi microcosmici sono elementi appartenenti alla persona in !uanto tale, allUomo cosmico !uale essenza primaria del primo e di tutti i suoi simili comun!ue esistenti nellInterità, a prescindere dalle aree dimensionali in cui vivono. 0li &rchetipi del acrocosmo denotano eguali caratteristiche a livello perfetto, ma non appartengono direttamente alluomo, singolo e glo4ale/ 5 piuttosto lindividualità concreta che partecipa alla loro essenza la !uale, dal punto di vista della odalità archetipica in se stessa considerata, esiste in un piano che oltrepassa l&dam e le sue manifestazioni, ed 5 comun!ue il Piano divino. +a sostanziale unità del -utto fa sE che nulla sia estraneo a nulla, e che l&ssoluto si manifesti in ogni dove/ che tutto ci# possa essere inesatto non 5 neppure discuti4ile per lIniziato, ma se osserviamo > per necessità di comprensione > le forze, le formepensiero che agiscono nel piano manifestato, do44iamo fare provvisorie ed utili distinzioni. +&rchetipo 5 in noi e noi siamo nell&rchetipo. a l&rchetipo 5 oltre il manifestato, oltre lintera (manazione, oltre il nome e la forma. +&rchetipo di cui parliamo, in !uanto modalità dellInterità, attiene al :rahma e precede !uindi, logicamente, la anifestazione stessa. Quando affermiamo che alcuni archetipi appartengono specificatamente allUomo do44iamo intenderci ed usare lintuito/ gli &rchetipi appartengono allUomo solo come modalità espressive distingui4ili nella formulazione dell&dam, che 5 estrinsecazione del :rahman. In pratica, occorre non confondere lanalisi dell(manazione !uale processo di svelamento 8nel !uale ci 5 lecito cercare dindividuare gli elementi del processo stesso ed il :rahma inteso come Unità del -utto che determina il processo, 657 il processo e costituisce loggetto ed il fine dellevoluzione. e il lettore avrà du44i, lo preghiamo di rileggere attentamente le pagine passate, e molte di !uelle che hanno preceduto !uesto scritto. & noi ora preme che a44ia chiaro un punto/ gli &rchetipi non sono gli esseri del samsara, anche se !uesti ultimi costituiscono lesplicazione > nel tempo e nello spazio > degli &rchetipi stessi. +a teoretica dell&rchetipo non 5 di facile comprensione anche perch< se il tempo ne svela alcuni, !uestemersione avviene per gradi generando innumeri forme che tendono ad evidenziare aspetti sempre pi; complessi della atrice 8una delle innumeri modalità dell&rchetipo, ed ad un certo punto il processo pu# apparentemente interrompersi, come se la atrice stessa non appartenesse pi; al presente manifestato. In effetti, la atrice 5 semplicemente rientrata nella virtualità divina in alcuni casi 8pensiamo alla forme preistoriche o, per essere pi; esatti, sussiste prevalentemente nella matricearchetipo detta 6Uomo "osmico7, in attuale fase di spiegamento. Questo discorso ci porta direttamente allimmenso 85 il caso di dirlo pro4lema del ondo &rchetipale considerato in se stesso, ed al tentativo di darne una raffigurazione almeno sim4olica, perch< con la mente finita e lesperienza limitata di 1J
persone storiche non ci 5 possi4ile che lallusione. +a conoscenza esatta o sapienza 5 di coloro che sanno vedere la verità cercata nella stessa ente Universale, e cio5 che L uniti al :rahma L ne scorgono il disegno per !uanto 5 intelligi4ile. $e faremo un cenno nel prossimo paragrafo, limitandoci adesso ad invitare il lettore ad utilizzare le proprie facoltà immaginative ed intuitive, 4en oltre !uanto le parole suggeriscono= e ad ammonirlo sul come la ver4alizzazione dei concetti serva solo come stimolo e sim4olo di 4en altre trascendenti realtà. F Il ondo degli &rchetipi 5 un universo dIdee perfette, in reciproco e!uili4rio. +immagine normalmente presente al pensiero del lettore 5, in !uesto momento, !uella di un !uadro armonioso, trasparente, luminoso ed immo4ile, !uasi un cosmo cristallizzato nella sua stessa ineffa4ilità. $ulla di pi; erroneo, caro +ettore. Il ondo &rchetipico 5 vita al pi; alto grado e, rappresentando lelemento potenzialmente ed attualmente dinamico del :rahman conseguente ad atti emanativi dinsonda4ile diversità e di divergenza temporale, 5 partecipe della suprema essenzialità dell&ssoluto/ che 5 !uella di creare !uanto in essa 5 virtuale. +assoluto, a44iamo affermato, 5 &more unitivo ed infinito= ai uoi occhi le Idee che sautodeterminano in eoni emanativi rappresentano !uanto di pi; amato e risplendente in realtà esiste. (sse, infatti, sono l&ssoluto stesso, che insieme le proietta in <, le contempla e le vivifica. $on c5, n< ci pu# essere, distinzione ontologica fra il :rahman ed il ondo delle ue Idee= ma (gli 5 oltre !uesto stesso ondo e l&rchetipo, nellunione mistica con il Padre, 5 li4ero desplicare le ue e proprie potenzialità. %ccorre adesso fare particolare attenzione/ il punto di vista dell&ssolutezza, in e stessa considerata 5 6UnoLsenzaLecondo7. $ellUno per# tutto 5 essere, intelligenza, coscienza e vita. +infinita potenzialità del Padre non consiste certo in unindeterminatezza fumosa ed oscura. , allopposto, la luce stessa, la +uce della coscienza dell(ssere. -uttavia do44iamo precisare/ nella pura ed infinita virtualità 8per noiA del :rahman tutto 5 terso e completamente percepi4ile soltanto per la uprema "oscienza, e non ad altri. Quando parliamo di 6altri7 alludiamo al ondo delle (manazioni che rappresentano lattualità creativa dell&ssoluto stesso 8nella sua ipostasi che chiamiamo :rahma, ossia le sue potenzialità che, condotte allautocoscienza nei processi manifestanti, si rendono consapevoli dessere vive modalità del Padre nella ua stessa coscienza, li4ere di scegliere le proprie vie e autonome nel realizzarle. "ome tali, dallBangolo di valutazione dell(ssere in < sono une con il :rahman/ non c5 separazione, ma identità modulata. *allBangolo della odulazione lidentità con i :rahman sussiste, ma nellBinfinita autonoma li4ertà creativa conferita nei limiti della modulazione stessa, che 1K
ovviamente si esprime come attività del :rahma e dellBIdea del :rahma, e non come semplice esecuzione della uprema 'olizione. *o44iamo allora considerare il ondo &rchetipico sotto due profili propedeuticamente distinti che sono 1 6trumento della creatività divina7 secondo lideazione 4asale e 2 6"entro autonomo dattività7 nellam4ito specificatamente sta4ilito. +a distinzione 5 sottile ma insieme fondamentale. $ella anifestazione limpulso che genera luniverso dei nomi e delle forme 5 solamente 4rahmanico/ le entità operano legittimamente seguendo il divino tracciato, e la loro li4ertà sidentifica nellesecuzione del compito a loro affidato. $el periodo intercorrente fra un(manazione e la successiva 8ma 5 meglio dire/ nel 6nonLtempo divino7, perch< a rigore il tempo e lo spazio emergono solo a anifestazione attivata le Idee &rchetipiche della uprema "oscienza agiscono con somma autonomia in due fondamentali direttrici 8ed anche !ui 5 forse meglio affermare/ in una specifica direttrice che evidenzia precise modalità che sono a !uella che conduce gli &rchetipi allapprofondimento della percezione dell&ssolutezza > processo infinito dinteriorizzazione dellIdea 4asale di creatività e di < stesse > e 4 !uella che costituisce lo svelamento delle infinite possi4ilità specificanti che l&rchetipo racchiude in <. "ome già accennammo, evidenziando !ueste potenzialità lIdea vivente assume contemporaneamente pi; nitida consapevolezza dessere un aspetto dell&ssoluto stesso, ed attiva in s< lintelligenza di ci# che 5 il Padre oltre il proprio attuale momento dinamico, percependo in maniera pi; penetrante ed esatta le altre modalità autocoscienti, e la stessa uprema "oscienza compresa come infinito 6ser4atoio7 dell(ssere. +Idea archetipica possiede una consapevolezza che trascende i propri confini !ualificanti solo nellunione mistica 8ossia nel suo momento unitivo > onnipresente > con il Padre, e non in !uello discriminante rivolto alla manifestazione del ondo formale, che si specifica come precisa funzione. +&ssoluto distingue !uesti due aspetti perch< le Idee di !uestordine costituiscono formulazioni li4ere e modalità dinamiche di svelamento di un preciso contenuto della suprema "oscienza, e conseguentemente sono 6sentite7 come entità non separate nellunità 4asale, e tuttavia distinte. Questa volontà 4rahmanica determina un potente campo dautonomia e conseguentemente do44iamo considerare gli &rchetipi di !uestordine !uali entità viventi, creatrici e capaci di chiarificarsi alla "reatura tramite le loro stesse capacità. ono, in effetti, le prime e fondamentali 6ani di *io7. +e susseguenti sono costituite dagli enti creati, !uelli dotati L in !uanto 6Immagini7 L della stessa li4ertà ed autonomia operativa, ma con precisi limiti in eterna espansione. +e Idee del Pleroma divino sono, lo sottolineammo, correlate luna allaltra, dalle pi; semplici alle pi; complesse e generalizzanti, ed ognuna esprime la propria !ualificazione particolare nellespletamento dei compiti e delle funzioni a lei affidate, e nel li4ero gioco delle proprie valenze. +e Idee sono in !ualche modo 6polarizzate7, perch< la Polarità 5 la formulazione 19
fondamentale che esplica la dinamicità del :rahma. $on a44iamo mai accennato al -riangolo fondamentale del 0lifo, !uello costituito dalla -riade Oether > "ochmah > :inah. Oether, la "orona, 5 il :rahma, e "ochmah con :inah rappresentano rispettivamente il $oumeno e la Potenza realizzatrice dellIdea 4rahmanica. "ochmah > in senso metafisico > maschile e 6positivo7= :inah, femminile e 6negativa7. ( appena il caso dosservare che i termini alge4rici indicano semplicemente la differenza di polarità, e che non possiamo attri4uire ai due &spetti divini alcun criterio discriminativo di !ualsiasi genere. e !uesto 5 il odello per eccellenza, e se il mondo formale nasce dallinferenza di !uesti due supremi Principi, 5 lecito dedurre che le Idee da (ssi espresse possiedano una sorta di 6polarità7 8secondo una logica non creaturale, ma divina/ il ch< 5 4en diverso, ed il loro incontro sia immensamente produttivo sul piano metafisico. "i conferiamo dun!ue la visione non pi; di un campo archetipico superiore raggelato ed immo4ile in attesa del cenno divino, ma !uella di un Pleroma 8pienezza ideale alla 4ase dellevento manifestante immensamente dinamico, composto da IdeePersona dordine trascendente rispetto alla nostra dimensione, ma autocoscienti nella loro li4ertà e creatività. Idee ontologicamente une con Oether e contemporaneamente distinte nella loro attività rivolta alla anifestazione, e sempre in reciproca inferenza capace di svelare al campo emanato le indeterminate virtualità che le informano. "i 5 lecito, infatti, presumere che !uesti &rchetipi possiedano un aspetto formale, anche se esso trascende le capacità di comprensione 8e !uindi di autorappresentazione della creatura/ un aspetto perfettamente compiuto in *io, e in !ualche misura percepi4ile dalluomo soltanto nel samhadi. %ccorrono comun!ue alcune precisazioni/ innanzi tutto, la storia di !uesto Universo &rchetipale non 5 esattamente la storia dellUomo o delle entità evolutive nel tempospazio, ma storia divina. -utto !uello che sevidenzia e si realizza in !uel campo 5 in effetti un processo che conduce ad atto alcune delle infinite potenze del :rahma, ma non mediante 8diciamo provvisoriamente !uel tipo specifico di procedimento che 5 proprio della creatura, e che conferisce coscienza personale, li4ertà di scelta ed autonomia operativa. +a li4ertà del Pleroma *ivino 8da distinguersi nettamente da !uello creaturaleA 5, per farci comprendere e scusandoci del 4isticcio logico, apparentemente meno 6li4era7 di !uella che potremmo immaginare. In effetti, 5 immensamente pi; li4era perch< coincide istantaneamente e perfettamente con il :ene, con il :rahma. Il Pleroma 5, infatti, costituito da (ssenze divine differenziate e > nei nostri confronti > personalizzate, alle !uali sono affidati i compiti specifici degli &rchetipi costruttori, e specificatamente !uelli, primari, attinenti allo svelamento in un mondo formale dei disegni del Padre. +a li4ertà di cui godono le formepensiero del Pleroma creaturale, archetipi manifestati che trovano la loro radice nellincontro e nella sintesi effettuata dagli &rchetipi divini, 5 pertanto derivata da !uesti ultimi e costituisce conseguentemente 2M
una sorta di delimitazione, di circoscrizione della loro primaria autonomia. Per di pi; non 5 ac!uisita mediante linfusione atemporale dellautocoscienza, condizione tipica delle (ntità principiali, ma 5 con!uistata tramite un impegnativo e pro4a4ilmente faticoso iter evolutivo, che le rende partecipi e degne della fondamentale +i4ertà dell&ssoluto. Possiamo conseguentemente dedurre che !ueste formepensiero manifestate ricevano un conferimento di 6li4ertà riflessa7, completa nei limiti presta4iliti allinizio della loro esistenza cosciente. +imiti in eterno dispiegamento, ma pur sempre limiti. Queste entità sono !uindi, allinizio del loro cammino realizzativo, prive del 4agaglio desperienza concreta che sola conduce alla vera maturità dello spirito, ma rappresentano comun!ue splendide e luminose estrinsecazioni del Pleroma &rchetipico da cui emergono, ed intervengono appena 5 loro possi4ile nei processi che si attualizzano nel piano manifestato mediante proprie deli4erazioni e comportamenti coerenti, che devono tenere in massimo conto le influenze provenienti dagli &rchetipi fondamentali, sempre immanenti e mai condizionanti. Questo 5, in effetti, il rischio che il Padre assume in < allatto di determinare la nascita del nostro ondo/ !uello di una deviazione dallascolto della ua volontà, che il Pleroma divino ci traduce come tramite fondamentale. ( necessario considerare sempre, nel cercare di configurarci il Pleroma fondamentale 8ossia il ondo delle Idee, che tutto 5 vita, coscienza ed armonia luminosa e felice/ &nanda, in sanscrito, che se !ui si allude al supremo, 4eatifico stato dellUnoLsenzaLecondo. $el congetturare sui particolari moduli espressivi del ondo &rchetipale ci 5 impossi4ile prescindere da !uestultimo aspetto di completa realtà/ tutto !uello che ci appare 5 > ripetiamo > 'ita al massimo livello di dispiegamento, collocata entro !uella > onnicomprensiva > del :rahman che 5 l(ssere e la 'ita assoluti. 'ita autonoma, per meglio intenderci= in diverse parole 'ita di modalità distingui4ili nel Padre, !uando non si collochino nel momento unitivo perfetto che 5 sempre un aspetto della loro essenza. Possiamo aggiungere che !uesto massimo samhadi non annulla mai lIdea specificata, ma semplicemente la unifica con il Principio nel mistero della ua essenza, e la mantiene attiva in !uello della sua funzione. $ella creatura accade > secondo la logica della 6Immagine7 > un simile effetto/ il raggiungimento della )ealtà non annulla mai lente che la consegue, ma piuttosto allarga la sua sfera esistenziale in modo nuovo e imprevedi4ile. In altre parole, il samhadi 8anche il nirviCalpaLsamhadi ammette sempre un ulteriore approfondimento. +idea vivente specificata dal Pleroma superiore riceve dun!ue da !uestesperienza unitaria un pi; alto grado di comprensione dellassoluto e della ua manifestazione, e !uindi anche un accresciuto potenziale di vita personale. ottolineammo che !uesto processo non ammette un termine finale ma infiniti approdi a nuove conoscenze, perch< la potenzialità creativa del :rahma 5 senza limite, e la creatura, essendone lImmagine, la contiene a livello di potenza. Il processo esistenziale 5 in effetti il passaggio, affidato alla nostra scelta e volontà, da 21
!uesta potenza allatto, mediante lesperienza delle nostre capacità nel campo che ci 5 affidato. -utto !uesto ci induce a configurare lesistenza come una possi4ile e continua con!uista e scoperta, che nel *ivino eternamente immanente ha il suo fondamento e la pi; ineffa4ile espressione. +a 6polarità7 delle Idee &rchetipiche fondamentali, alla !uale accennammo, non pu# ovviamente concepirsi come una forma compara4ile alla sessualità umana, trasferita nel ondo delle Idee. Il sim4olo, adottato da tante culture del passato, aiuta ma non descrive. *iciamo piuttosto che l(ros da noi conosciuto e compreso 8ma raramenteA e che sestrinseca anche e non soltanto nellatto sessuale, raffigura allusivamente, sim4olicamente ed imperfettamente la gioia dellincontro e della fusione a livelli inconcepi4ilmente pi; elevati, dove lego e il grossolano aspetto della materia inerziale 8dotata di un gradiente immenso di virtualità sono completamente assenti. "onseguentemente non ci 5 possi4ile unadeguata rappresentazione dellincontro fra Polarità &rchetipiche senza lesperienza meditativa del samhadi, che pu# conferire un pi; o meno preciso !uadro di !uanto 5 implicito in !uellevento. ( in ogni modo sufficiente, per il nostro lettore, comprendere che lattrazione polare ha le sue radici profonde nel piano divino, e che costituisce lo strumento attivatore delle Potenze sulle !uali si fonda la 'ita, a !ualun!ue livello la si consideri. H $ell&ssoluto lesistenza dell&rchetipo 5 come assor4ita ed indifferenziata nel fulgore del supremo < 8at dove tutto 5 vivo, luminoso ed indistingui4ile perch< nell(ssere non sussistono differenziazioni di modalità. (cco !uello che ora importa comprendere. +&rchetipo 5 tuttavia reperi4ile nella uprema "oscienza 8"it, che costituisce la discriminazione dell(ssere, e dove constatiamo il mistero della differenziazione infinita nellinfinita unità. Per esprimere una modulazione specifica, che porti ad evidenziare un aspetto della "oscienza al !uale 5 delegata una particolare funzione manifestante, occorre che il :rahma la ponga come 6fuori da <7, ossia fuori dalla ua pi; segreta essenza, e la consideri 6altro da <, ma sempre in <7. Questo 5 un atto perfettamente creativo, del !uale il :rahma resta il totale ignore in !uanto non sussiste una differenza sostanziale fra il "reatore, il creato e latto di creare. +a 'olontà suprema non appartiene al tempo che noi conosciamo e comprendiamo, perch< il 6tempo7 stesso 5 una funzione del :rahma, paritetica forse ad altre non meno importanti ma che ci sono ignote. "omun!ue, !uando la creatura ac!uisisce una differenziazione 8vi4ratoria dal "reatore, essa entra in una dimensione che pu# definirsi temporale ma che potre44e anche non esserlo= e vogliamo adesso esaminare !uestipotesi. Poich< cintratteniamo con !uesto li4retto su di un terreno specificatamente 22
esoterico, e con il solo strumento dellintuizione intellettiva di per s< al!uanto inadeguata allo scopo, invitiamo lo stesso lettore ad 6ascoltare7 con la maggiore attenzione in se stesso i pensieri che le nostre parole gli possono suggerire. ( indispensa4ile !uesto tentativo, il !uale non 5 > come potre44e credersi > meramente raziocinante, ma che appartiene già in !ualche misura al modus proprio dellintuizione sapienziale. +esistenza del ondo &rchetipico fondamentale non si colloca nel tempo !uale svolgimento di fenomenologie dipendenti luna dallaltra secondo la legge di causa ed effetto= non 5 processo evolutivo e non 5 stasi. +immagine pi; efficace che la penna possa trascrivere 5 pro4a4ilmente !uella di una costante, fluidissima diversificazione di colori variamente intrecciati e commisti, che non mutano larmonia del !uadro iniziale ma piuttosto lo svelano in aspetti imprevedi4ili e perfetti. +aspetto in s< stesso non muta, ma cam4iano le luci che irradia e, sovrapponendosi scam4ievolmente creano nuove sfumature cromatiche, nuove interferenze, sorprendenti essenze ideali che appartengono sempre al !uadro contemplato e nel medesimo tempo larricchiscono e lo svelano costantemente. $on esiste, e !uesto 5 fondamentale, una legge necessitante di causa ed effetto ma piuttosto !uella della totale li4ertà creativa. +a perfezione appartiene agli &rchetipi maggiori/ ci# che essi fanno 5 levidenziazione degli infiniti aspetti della loro natura, in essi impliciti, e secondo le pi; inattese varianti e confluenze. Quel che 5 6dopo7 5 sempre sostanzialmente identico a !uel che era 6prima7, e conseguentemente il 6dopo7 ed il 6prima7 non hanno molto senso dal punto di vista di !ueste odalità del *ivino. Ra invece senso, e in modo certamente pi; profondo di !uanto possiamo concepire, per lIdea autonoma che nasce dal li4ero gioco degli &rchetipi 8linfinito e finalizzatissimo 6gioco7 del :rahma, in !uanto la sua esistenza virtuale cosE specificata appare cosciente. Per larchetipo > e !uestassunto 5 davvero difficile da precisare > non c5 differenza nella ua coscienza, perch< egli da sempre contempla !uestIdea come propria attualità e virtualità di vita nel continuum creato. pecificandola come 6altro da <7 le conferisce una particolare autonomia di rappresentarsi come persona, e tuttavia !uesto 6nuovo7 ente non 5 avulso dall&rchetipo stesso pur se appare differenziato, per un mistero damore davvero insonda4ile. +&rchetipo lo contempla nella vita che gli ha donato, li4era ed autonoma, lo vede mentre sesprime ed agisce 8tutti termini !uesti da intendersi nel significato sim4olico ed allusivo che a44iamo enunciato, lo sostiene nei passi che compie, nelle scelte e nelle estrinsecazioni, e sempre mantenendo lidentità dessenza con lui e la differenziazione di coscienza 8limitata nellIllimite divino. In 4reve l&rchetipo sostanzializza e riproduce il principiale &tto creativo del :rahma nellam4ito che gli 5 proprio. Questa metodologia non 5 strana o limitante, perch< l&rchetipo > per !uanto 6distinto7, specificato, autonomo ed autocosciente > 5 pur sempre una modulazione dell&ssolutezza che agisce e per !uesto si colloca in un piano che non 5 propriamente !uello assoluto. 23
%ra cerchiamo desaminare larchetipo cosE puntualizzato, ossia l&dam, lUomo*onna conduttore del campo manifestato. &44iamo affermato che egli costituisce > nel suo spiegamento > il fine stesso della presente anifestazione totale 8ossia costituita da innumeri cicli cosmici demissione e di riassor4imento, fenomeno provocato da un antico ed attuale ar4itrio= l&dam della -erra 5 dun!ue il iglio per eccellenza. %ssia 5 l&dam Oadmon, secondo i testi ca4alistici. $ellepoca presente, con alcune eccezioni significative, lUomo cosmico 5 in uno stato di dormiveglia, in preda a sogni diversi e contrapposti. +a luce della consapevolezza in lui non 5 sempre accesa, come non lo 5 nella stragrande maggioranza dei nostri fratelli. (gli per# reputa dessere sveglio, e le formepensiero in cui sidentifica manifestano prevalenti esigenze egocentriche, esattamente come nelle persone 8iva che !uotidianamente incontriamo. e luomo della -erra ha un pregio, 5 certamente !uello di darci unimmagine adeguata, anche se in certo modo peggiorativa, dellUomo "osmico, secondo la sua autorappresentazione di !uesto periodo. ortunatamente, essendo !uestultimo la sintesi degli infiniti individui coscienti che vivono nellUniverso, alcuni aspetti davvero preoccupanti che sussistono sul nostro pianeta sono nell(nte glo4ale al!uanto alleggeriti o > in certi casi > praticamente assenti. Questo stato di fatto consente allesoterista di so44arcarsi un compito 8che 5 in definitiva un impegno cosmico non del tutto impossi4ile anche prescindendo da un fattivo sostegno esterno, ossia di altre aree della anifestazione. Qualora le forme psichiche, spirituali e mentali dell&dam cosmico fossero identiche a !uelle proprie delluomo terrestre, forse lintero Universo rischiere44e un prossimo collasso, e !uestevento 5 per ora da considerarsi teorico. In ogni modo, se sussiste un am4ito dazione iniziatica tuttora concretamente possi4ile nella nostra sfera 5 perch< la glo4alità dell&dam la consente, e il necessario sostegno divino incontra in tal modo minori ostacoli. In caso diverso, gli esoteristi dovre44ero attingere dal 0lifo della 'ita, e con il loro 6cuore7, tutta lenergia necessaria, e i ephiroth incontrere44ero necessariamente uninterferenza del "ampo "ausale, intensa e risolutiva in molti aspetti. Il ch<, per !uanto 5 possi4ile, non dovre44e accadere. +&rchetipo Uomo 5 dun!ue parzialmente inattivo e nella fase pi; delicata della propria evidenziazione/ !uella che, nellam4ito della a?a, determina il passaggio dalloscurità dellincoscienza > o della coscienza offuscatasi per propria colpa > alla luce del risveglio. Quando l&rchetipo &dam saprà darsi !uestilluminazione, lInterità ne avrà un rapido vantaggio, ed in !ualche modo i tempi della sua realizzazione saccelereranno. +a anifestazione, ovviamente, non si trasformerà tanto presto, in considerazione dellimmenso potenziale inespresso che comun!ue contiene= la sua esistenza, nel migliore dei casi si prolungherà per miliardi dei nostri anni, ma pro4a4ilmente il suo aspetto sottile, vi4ratorio, muterà. "osE possiamo supporre che le contraddizioni, i conflitti che la dilaniano saranno progressivamente addolciti, e le 2@
tragiche condizioni di molte aree troveranno una pi; armoniosa soluzione. Il "risto 0es;, (ntità divina ed umana in contemporanea sussistenza, pu# e vuole sorreggerci in !uesto compito/ !uello che (gli fu ed 5, anche gli uomini saranno. 0es; ci ha dato un esempio preciso, ponendosi al nostro livello epocale, con il acrificio e lassunzione del nostro stato fino allagonia ed alla morte. )icordiamoci che (gli 5 la isericordia ed il ostegno divino alle nostre fatiche, perch< 5 la presenza del Padre fra noi. e l&dam lo seguirà, lUniverso risplenderà della ua essenzialità, e testimonierà !uell&more che il aestro divino predic# ai popoli della 0alilea e conferm# fino a salire sulla "roce del dolore. +archetipo Uomo deve saper essere la matrice di !uesto specifico aspetto dell&more totale del :rahma, nel !uale la forza della compassione, della mitezza e della fraternità si fonderanno armoniosamente in un vettore dinamico, capace di specificarsi come un preciso aspetto della volontà creatrice del Padre, attivo in tutte le future anifestazioni. "ome apparirà !uest&rchetipo al raggiungimento del suo traguardo realizzativoD "osa sarà conservato delle innumerevoli forme assunte e sperimentate, ad infiniti livelli di coscienza, dalle altrettanto sterminate ideematrici che hanno concorso alla nascita del iglioD ( le impondera4ili esperienze vissute e sofferte dalle singole persone verranno come assor4ite e cancellate nell(ntità finaleD %, piuttosto, conserveranno un senso ed un valore, avranno il loro posto e il giusto rilievo nella lucida coscienza archetipaleD "ercheremo di rispondere a !uesta domanda, che offre lo spunto per considerazioni forse non del tutto pertinenti al tema iniziale, ma certamente utili per la formazione della nostra rinnovata coscienza. J $ellinfinito mare delle potenzialità dell&ssoluto esistono anche !uelle che lUomo viene attualizzando nellarco della sua emancipazione, e che rappresentano un 6immedesimarsi7 in forme 8anche interioriA via via pi; perfezionate le !uali, dal piccolo essere vivente ai primordi del pianeta, progrediscono oltre la stessa tangi4ilità fisica, per raggiungere unaltissima spiritualità. *o44iamo considerare ogni momento dellesistenza che conosciamo, ed ogni momento della vita di tutto !uello che 5 manifestato, come laffioramento alla coscienza personale > o autocoscienza individuata > di un aspetto ideativo del !uale il :rahma era, fino a !uel momento, il solo consapevole. *a !uestannotazione, non facilmente assimila4ile nella sua estensione, si deducono vari corollari/ innanzi tutto, il tempo non 5, come dicemmo, che il modo proprio dello spirito 8tramite le percezioni sensorie e lattività dello strumento interiore di rendersi consapevole della realtà in cui 5 immerso, e fino a !uellistante piuttosto inconsciamente. "ome esiste il tempo soltanto nel percettore del tempo, cosE lo spazio non 5 che una categoria di rappresentazione di !uanto 5 emerso alla coscienza, ed in s< esprime semplicemente una delle modalità dellapprendimento del 2F
dato che 5 apparso allBorizzonte coscienziale. $aturalmente !uesta consapevolezza varia con lo stato devoluzione del soggetto senziente/ un 6selvaggio7 o un primitivo si darà una immagine dellUniverso apparentemente identica, a grandi linee, a !uella di uno scienziato o di un filosofo per !uanto concerne le immediate categorie autorappresentative 8spaziotempo= ma in effetti non compara4ile allimmagine di !uestultimo sotto il profilo delle successive interiorizzazioni ed analisi, e soprattutto per le conclusioni che ne derivano. Questo 5 genericamente vero, anche se nei particolari possono sussistere enormi differenze ed inopinate convergenze. -uttavia sia luno che laltro, il primitivo ed il dotto, differiranno marcatamente da ci# che emerge alla coscienza delladepto, o dell(ntità che guida il divenire in una o in molte delle sue espressioni. &d ogni modo, ogni percezione della virtualità apparsa nella coscienza 5, possiamo asserire con !ualche approssimazione, in !ualche modo relativamente esatta/ esatta per !uel particolare stadio dellevoluzione dellente, in !uel momento e non in altro, perch< la vera comprensione della 6cosa in s<7 5 nel saper 6essere7 la cosa stessa, e !uesta capacità richiede unelevazione spirituale immensa, non otteni4ile nel nostro am4ito che con il faticoso percorso delliniziazione. -utti gli aspetti percepiti 8dalle cose agli stati di coscienza sono emanazioni fattuali o ideative di archetipi a loro sovrastanti, e la storia delluomo e dellUniverso che levidenzia e lo nutre 5 in ultima analisi !uella del rapporto intercorrente fra larchetipo Uomo e tutti gli altri, coinvolti e partecipanti alla sua emancipazione. %gni specificazione di un &rchetipo, per fugace che essa sia, 5 espressione di una modalità dello stesso, e !uesta apparizione pu# poi configurarsi in un numero impondera4ile di forme derivate, tante !uante sono le coscienze che la percepiscono e ne sono attivate. Il dato ci conduce al nocciolo del pro4lema/ cosa determina lazione dell&rchetipoD %ccorre distinguere fra il momento dellautocoscienza in fieri e !uello dellautocoscienza de facto. $el primo 5 il 0lifo che, tramite le sue (ntità, rende operativi gli innumeri &rchetipi operanti nella formazione di un Universo. Poich< !ueste (ntità hanno 4en presente il disegno divino 8almeno in principio in !uesta fase il "osmo apparirà coerente con lIdeazione che lha voluto, e noi pro4a4ilmente non potremmo in alcun modo raffigurarcelo in !uesta fase, tanta 5 la differenza con !uello della nostra odierna esperienza. +a teoria della formazione dellUniverso, dallesplosione primaria d(nergia 8e sotto altro profilo sare44e forse pi; esatto dire/ implosioneesplosione ad oggi, 5 valida per le nostre attuali categorie di pensiero. In altre parole, noi immaginiamo !ualcosa che sare44e stato cosE 6se7 lente senziente che viveva allora avesse posseduto le nostre doti percettive, analitiche e sintetiche, e gli attuali strumenti di autorappresentazione. a non era certamente cosE, e !uindi il processo esistenziale fu compreso in altro modo. $on 5 tuttavia inesatta la nostra odierna ricostruzione/ 5 semplicemente valida soltanto per le capacità concettuali e conoscitive di !uesto momento dellevoluzione generale, e non lo sarà in ugual modo !uando lUomo avrà una pi; profonda penetrazione nella realtà che vive. 2H
In ogni caso, !uando lUomo si conferE unautocoscienza sia pure elementare gli &rchetipi si affidarono progressivamente alla sua iniziativa, ed egli e44e un potere operativo in costante incremento. Un potere temi4ile, perch< nell&rchetipo esistono tutte le forme logicamente concepi4ili come varianti dellessenza 4asale, e lUomo pu# legittimamente attivarle solo tramite lBazione del suo mondo interiore 8fisso nell&tma, il !uale, se 5 scompensato, riuscirà a trarne formepensiero ugualmente scompensate, capaci di modificare la sua coscienza esattamente come furono dalla coscienza stessa, energizzate. Infatti, egli avrà attivato formepensiero vitali, dotate almeno L nei casi pi; semplici L di una capacità dagire conforme allideazione che le ha stimolate, e seguendo !uei parametri/ la realtà vissuta 5 la storia ed il prodotto di rapporti fra idee, infinite e mutevoli come i riflessi del mare in un giorno di primavera. ta4ilizzare !uesta realtà e ordinarla in un tutto armonioso, pu# essere soltanto opera di uninteriorità e!uili4rata e li4era da impulsi distorti/ perch< soltanto in !uesto ordine gli &rchetipi saranno attivati in modo corretto, e le formepensiero derivate ne conserveranno la 4ellezza e larmonia. $on possiamo neppure tacere che nellUomo sono rintraccia4ili fattori ac!uisiti nellevoluzione, e che non appartengono sostanzialmente alla sua natura. +a lunga fatica sostenuta per lemancipazione, le innumeri cadute, le esperienze scomposte e distruttive vissute nei tentativi di raggiungere il dominio di s< e del campo esistenziale, che sono poi confluite nelle attuali personalità, hanno aperto porte su un a4isso non mai dimentico del pericolo che lUomo rappresenta per la sua permanenza. Questo fece sE che, !uando fu 8ed 5 possi4ile, influenze remote, !elliphotiche, sinfiltrassero nellinconscio degli uomini e di lE tendessero 8e tuttora tendano a condizionarne lattività e le scelte !uotidiane. $el piccolo e nel grande. ono, le Qelliphoth, archetipi degenerati, potenze distorte che occorrerà condurre ad e!uili4rio e a maturazione/ ma !uesto appartiene pi; al futuro che al nostro presente, perch< 4en pochi possono presumere, a ragione, di saperne sfidare il potere. "i preme di ricordare che il ale pu# motivatamente essere considerato un campo darchetipi distorti e, in !uanto tale, evidenzia la necessità della correzione perch< non 5 pensa4ile che una potenzialità della anifestazione resti inespressa. arà pertanto compito delegato in particolare allUomo, ed agli &rchetipi del 0lifo in sintonia con +ui, il compito di risolvere la tene4ra !elliphotica in luce, prima che lattuale anifestazione si concluda, e che il iglio possa poi sedersi 8come splendidamente insegnano i testi cristici alla destra del Padre. Questo evento inoltre consentire44e, almeno per i protagonisti, di superare agevolmente la crisi del OaliL ?uga e davviarsi in serena semplicità sul sentiero di "risto. $ellinconscio singolo e generale esistono, come dicemmo, tutte le formepensiero del ondo archetipico, specificatesi ed evidenziatesi nel corso di una intermina4ilmente lunga evoluzione di !uesta anifestazione 8otto o dieci miliardi danni, forse= senza contare !uelli che trascorsero prima che lautocoscienza comparisse in !uesto Universo, se 5 lecito e possi4ile valutare !uesti tempi con il nostro metro. 2J
Queste formepensiero non sono in s< n< reali n< irreali, perch< da un lato tutto 5 compreso nella realtà divina, e dallaltra 5 fenomeno transitorio e mutevole. "omun!ue esistono e sono importanti. Perch se non li attiviamo > sono semplici modalità della coscienza archetipica, solo da !uesta percepite= l&rchetipo non possiede, in !uanto tale, piani differenziati desplicazione, attuali e potenziali. -utto il contenuto della sua coscienza 5 reale, e lirrealtà di certe ideazioni pu# essere assunta per acrificio e Pietà, provvisoriamente e in vista del loro superamento. a la differenziazione di piano vissuto e di piano rimasto virtuale sussiste nellUomo, il !uale incontra in !uegli am4iti delle linee inespresse che appartengono non tanto all&rchetipo da cui deriva, ma a s< medesimo e, meglio, all&ssoluto nella ua attualità d&more, di acrificio e di Perdono. +a distorsione racchiusa in !ueste potenzialità, insistiamo, non ha origine nell&rchetipo 8che la su4isce ma nella coscienza limitata che la determina. Questa semplice constatazione ci condurrà ad esaminare !uel particolare continuum rappresentato dal modus proprio della coscienza di specificarsi, in cui le Ideeatrici trovano applicazione 8ed 5 soprattutto di !ueste ultime che vogliamo parlare. 0li &rchetipi di grado elevato, i !uali costituiscono modalità divine generalizzanti e capaci di percepire la suprema "oscienza 8"it non vengono ora considerati, perch< essi dirigono, sostengono e correggono alCuth/ non sono condizionati dalla 6caduta7 dell&dam, e ne sono toccati solo per loro scelta di compassione e di sostegno. -uttavia le ideematrici 8la sostanza archetipale delle 6cose7, dei concetti intellettuali, delle astrazioni mentalistiche e via dicendo sono 4en diverse/ esse cadono nel dominio dellautocoscienza e rispondono linearmente a !uestultima. e essa 5 distorta, ne ricaveremo unerronea rappresentazione degli esiti conseguenti alla 2K
nostra attivazione, la cui responsa4ilità anche per ogni successiva conseguenza 5 solamente dellUomo. %ccorrerà, nel prossimo paragrafo, accennare agli &rchetipi di concetti che consideriamo 6astratti7, che sovente sono i pi; alti nel loro am4ito e che in se stessi non sono affatto 6astratti7. Infatti, lastrazione 5 opera della mente e della coscienza individuata, che opera con poca rispondenza nel < personale. $ulla 5 pi; reale dellIdea esatta/ essa 5 vita, forza agente, dinamicità nel piano fattuale. -eniamo 4en presente il 4asilare principio che lo pirito, contenitore delle Idee e dell&utocoscienza, 5 lunica realtà fondamentale dellUniverso, e che tutto 5 compreso nell&tma, ossia in :rahma. $on esistono vere Idee che siano 6astratte7, e non possono esistere= e tuttavia sussiste certamente un modo distorto di percepirle, di coltivarle e poi di servirsene. $ei ephiroth sono specificati > come informano i -esti Ca44alistici > le 'irt; informanti ed i vizi che > nelluomo concreto > nascono dallincomprensione, dal fraintendimento, dalla frammentazione ar4itraria del contenuto di unIdea. Quanto 5 rappresentato nell&l4ero della 'ita appartiene allIdeazione divina, alla susseguente -radizione umana, e nulla deve essere trascurato. $eppure !uello che sem4ri, per lattenzione essoterica, un mero metodo classificatorio. *i tutto !uesto parleremo in un tempo futuro. K +e Idee, in !uanto tali, possiedono un contenuto concettuale e > per essere pi; precisi > 5 dun!ue possi4ile estrarre dalla loro essenza un concetto semplice o estremamente complesso. +e Idee, considerate in se stesse, non sono affatto mere configurazioni logiche o intellettuali dellUno, ma essenze vitali, puro pensiero che non 5 discorsivo ma 6(nte7. $on consideriamo facile intendere !uesto punto del nostro discorso perch<, per luomo comune, le idee rappresentano sempre il contenuto astratto del pensiero, e il pensiero stesso 5 poi considerato come unastrazione cere4rale, !uasi il prodotto in s< inconsistente dellattività delle cellule. ( piuttosto vero lopposto. +e cellule dellorganismo vivente sono emanazione dellIdea che le informa, ed il pensiero 5 il modo in cui !uestIdea sesprime nel tempo. -ale proposizione rivela anche la differenza sostanziale sussistente fra il 6Pensiero archetipico considerato come ente7 e !uindi non soggetto di per s< al divenire, ma piuttosto ad esprimere le proprie virtualità > comportamento tipico degli &rchetipi > ed il comune pensiero degli uomini, dialettico, discorsivo, ver4alizzante, induttivo o deduttivo di volta in volta. Il fatto 5 che l&rchetipo non appartiene direttamente al nostro tempospazio, ma entra a far parte del continuum manifestato senza tuttavia esserne assor4ito. Il pensiero del soggetto senziente del nostro ordine 8iva 5 categoricamente soggetto alle modalità coscienziali tipiche del suo stato demancipazione. +a reale modificazione positiva del suo !uoziente di li4ertà 5, conseguentemente, lunica possi4ilità aperta alluomo per addivenire ad una reale comprensione del proprio stato 29
e del -rascendente, e solo mediante !uesta sapienza 5 possi4ile lac!uisizione delle particolari vie che conducono ad 6essere7 la -rascendenza, secondo le proprie rinnovate !ualificazioni. "he !uesto accada in un modo o in un altro, poco importa. +o Goga offre diverse strade al sadaCa 8allievo, che dipendono dalle sue predisposizioni psichiche e spirituali 8adhiCara/ da !uella devozionale a !uella conoscitiva. -utte conducono alla stessa meta, e a un certo punto le esperienze delluna e!uivalgono !uelle dellaltra. a tutte presuppongono nel miste una sufficiente comprensione 8almeno intellettuale dell(ssere, prima di poter concretamente accingerci ad 6essere7, perch< non ci 5 possi4ile dirigerci in un luogo senza una !ualche idea sul luogo stesso. +utilità delle presenti pagine 5 in !uesta direzione/ dare unimmagine, intellettualistica fin che si voglia, capace di fornire una direzionalità la pi; esatta possi4ile. +intuizione chiara e distinta, corretta e confortata da una lucida capacità discriminante e da categorie concettuali 4en precise, 5 la via che conduce al vero esoterismo. Quindi invitiamo il lettore ad esercitare !uesta facoltà già nel seguirci nei nostri discorsi, che resteranno pressoch< vani se egli pretenderà di comprenderli con un mero esercizio mentale, senza il fondamentale apporto della meditazione ?ogica. +a meditazione, di !ualun!ue tipo si tratti, 5 la 6spada7 dellesoterista, !uella che gli consente ad un certo punto di s!uarciare i veli di a?a. +a -radizione rivelata 5 poi linsegnamento che consente dimpugnare correttamente !uella lama. ia nel rito propriamente detto, con le metodologie tipiche e gli apparati relativi, sia nel pi; confacente rito interiore del meditante, lo strumento 5 sempre !uello del 6viaggio nel profondo del proprio essere7 e non altro. Questassunto sia chiaro al nostro lettore, o tutto il lavoro che suggeriamo non gli lascerà che in!uietudine e confusione. +e Idee hanno diverso contenuto, e conseguentemente passiamo dalle pi; alte, onnicomprensive ed infinitamente articolate, alle pi; specifiche che rappresentano, al limite, un aspetto unico e 4en determinato, e risolvono la loro natura soltanto in !uello. (siste dun!ue una gerarchia, e !ui occorre fare attenzione/ il termine 6gerarchia7 5 stato in!uinato come pochi altri nel corso della storia dell&dam, e non rappresenta nel nostro contesto un rapporto di su4ordinazione autoritaria, ma di emanazione. %ntologicamente, tutto 5 :rahman, e gli &rchetipi pi; elevati non differiscono nellessenza dai minori. Per i contenuti, le Idee fondamentali sono i contenitori spirituali di !uelle derivate, e !uindi il rapporto che intercorre fra le une e le altre 5 di puro &more e Identità, pur nella differenziazione. %vviamente, lintelligenza dell(ssere 5 tanto pi; profonda !uanto pi; lIdea 5 alta in !uesta scala di valori, ma l&rchetipo pi; specificato, particolaristico, partecipa effettivamente della sapienza di colui dal !uale deriva come un 6riflesso7, e non 5 in nulla limitato sotto il profilo dellintuizione dellB(ssere in s<. "ome disse *ante, egli 5 6un raggio della ruota egualmente mossa7, e nellarmonia generale esprime la sua altissima natura. 3M
+e Idee &rchetipe rappresentano un Universo, e riflettono in tutto e per tutto il :rahma, ad un livello 6vi4razionale7 inferiore. Possiedono dun!ue un aspetto che possiamo !ualificare 8molto impropriamente statico, che 5 poi limmensa potenzialità loro affidata, ed un aspetto dinamico, costituito da un lato dallo svelamento progressivo di !uella virtualità e dallaltro, dallBattività compiuta come modalità dellB&ssoluto nel portare ad atto le supreme Potenzialità. Inutile sottolineare !uanto !uesti confini e !ueste indicazioni siano in funzione soltanto della necessità di comprendere !ualcosa del istero insito nel "ampo "ausale, e non vogliano descrivere ma semplicemente 6alludere7. Il procedimento che a44iamo descritto non riguarda una dimensione a noi nota, e non accade certamente nel tempospazio che ci !ualifica. $on 5 possi4ile concettualizzare con lutilizzo del solo intelletto e dellarchivio mentale ordinario !uesti principi. ( grazie allautorità di veri aestri, per la 6rivelazione7 divina di cui essi furono tramite, per loro intuizione diretta e meditazione profonda, che !ueste verità furono tramandate alluomo comune. +asciamo dun!ue allinteriorizzazione del Principio il compito delleffettivo apprendimento della )ealtà che ci concerne. $oi tentiamo semplicemente di fissarne alcuni utili presupposti. ia laspetto 6statico7 che 6dinamico7 degli &rchetipi presuppongono ed ipotizzano un centro unificante dautocoscienza, e !uesto "entro 5, nelle ephiroth, l&rcangelo/ personificazione di una odalità divina, (gli esiste realmente, ma 5 un aspetto del :rahma rivolto alla sua manifestazione, e !uindi 657 il :rahman stesso nellatto destrinsecarsi nel suo stesso (ssere. In !uesta nostra Interità l&rcangelo partecipa in < della suprema li4ertà, agisce con la massima autonomia e in deli4erazioni perfettamente impersonali, ossia per finalità generali. &nche il uo intervento nei casi specifici 5 sempre unestrinsecazione del Principio 4asale. $on si consideri !uestaltissimo (nte come un mero, astratto strumento di una volontà trascendente, alla !uale sia tanto soggetto da ridurre la propria li4ertà a una semplice finzione. (gli 5 la +i4ertà. ( effettivamente impossi4ile comunicare !uanto la li4ertà della anifestazione possa riflettere !uella dell(manante, ed essere entram4e fuse nel purissimo &more. +esperienza insegnerà, in un tempo pi; o meno lontano, !uestassunto in forme dirette e fuori da ogni du44io, e ci# accadrà !uando i principi coscienti saranno essi stessi aspetti della +uce fondamentale. In ogni modo, l&rcangelo 5 Idea suprema, ed 5 reale della realtà del Padre. +e schiere angeliche sono modalità viventi dell&rcangelo, e ne rappresentano le estrinsecazioni fondamentali/ sono !uindi 6figlie7 intelligenti, li4ere nel campo dattività loro proprio, e creative. Ranno comun!ue una direzionalità precisa ed indefetti4ile, da loro stesse scelta, nella !uale li4eramente sidentificano, e non possono in alcun modo essere condizionate dalluomo/ possono tuttavia essere 6evocate7 nel microcosmo, per attivare le corrispondenze interiori con il acrocosmo e !uindi agire ?ogicamente nellam4ito di alCuth. In tal caso rappresentano potenti alleati, efficaci vettori della 31
volontà delladepto, sempre che !uesta sia effettivamente accordata con lInterità nel suo vero aspetto evolutivo. %ccorre ricapitolare alcuni punti/ innanzitutto identifichiamo il upremo (nte, :rahman, &in oph &ur, l&ssoluto incondizionato e senza possi4ili 6attri4uti7, in !uanto in +ui coincidono tutte le coppie dopposti che invece concorrono a formulare le (ntità emanate. +&ssoluto 5 il upremo &rchetipo almeno in un aspetto/ 5 +ui che determina il processo personalizzante da potenza ad atto delle infinite virtualità del uo "it. otto ed entro l&ssolutezza individuiamo le odalità fondamentali che determinano la anifestazione cosmica vera e propria, e rappresentano lespressione del momento dinamico del :rahman in :rahma. Oether 8o :rahma 5 la uprema "oscienza onnipervadente da un lato, e dallaltro 5 la somma Ipostasi che costituisce il principio informatore dellintera creazione. Oether agisce con le due PolaritàIdentità di "ochmah e :inah, 6maschile7 e 6femminile7 in senso teoretico ed allusivo, e !ueste rappresentano le 6modulazioni7 4asali che specificano il campo come creazione, ossia le ormePensiero dell&l4ero ephirotico sottostante. ono &rchetipi dellB&ssoluto, e le distinzioni, come dicemmo, hanno un 4asso grado di approssimazione, se prese alla lettera, ma non sono ar4itrarie ed aiutano al giusto intendimento. +a 0rande adre esiste realmente, e pu# essere considerata sotto differenti punti di vista. %ra identifichiamo in +ei la 6personificazione7 del Principio emminile assoluto, o "haCti, e la ua realtà pu# essere intuita nel samhadi di :odhisattva e delle pi; alte (ntità del 0lifo, sotto molti aspetti che dipendono dal loro grado dimmedesimazione nel "ampo "ausale. Infatti, 5 possi4ile, lecito e santo, considerare la 0rande adre come :rahma, sorgente e matrice di tutta la creatività divina, e nellinduismo > per esempio > !uesto 5 il punto di vista adottato dalla meditazione tantrica, una delle pi; efficaci che conosciamo. +esperienza che lentità emanata sa conferirsi con !uesti principi dipende naturalmente dal suo grado dBiniziazione nei grandi isteri= certissimamente 5 dBamore totale ed unitivo, e pu# rappresentare un samhadi fra i pi; eccelsi, in cui scompare definitivamente ogni illusione di separatività. -utto !uesto 5 nel supremo 'olere e non 5 possi4ile tentare descrizioni o interpretazioni rigorose ma solo genericamente allusive. "i# che comun!ue gli uomini chiamano apparizione del Principio emminile 5 > in genere > una percezione offuscata della ua realtà, e cio5 il contatto con un particolare aspetto, pi; o meno esauriente, della ua (manazione. Pensiamo, infatti, che una pi; esaustiva esperienza non fare44e sussistere il senso della dualità e che la persona coinvolta nellevento rientrere44e temporaneamente nell&rchetipo fondamentale, in una delle ue modulazioni. Qui si 5 oltre la forma ed il limite, e soltanto la isericordia del Padreadre pu# allora sostenere la creatura. pecifichiamo che se L come crediamo L l&rchetipo "ausale possiede una propria orma, essa 5 !uella dellinfinito in tutte le sue infinite direzioni/ una orma assoluta, dun!ue, comprensi4ile relativamente soltanto per dono divino e come coronamento di un lungo tracciato realizzativo. 32
Queste considerazioni individuano la differenza sussistente fra i supremi &rchetipi e le entità derivate, anche se !ueste ultime si manifestano inconcepi4ilmente alte nel regno dell(ssere. ( sempre possi4ile concepire una forma negli &rchetipicreature che vivono sotto il *aath, anche se la loro comprensione appartiene allesoterismo avanzato. $el caso dei ephiroth, essi sono (ssenze divine ad uno specifico livello vi4ratorio, ed in effetti noi non percepiremmo la orma reale dell&rchetipo 8in tal caso rifluiremmo nellinfinità 4rahmanica ma !uella che (gli assume !uale modalità vivente nella anifestazione. In !ueste indicazioni affermiamo che esistono due modi per comprendere latto emanante/ considerarlo come 6momento7 dell&ssoluto, che implica lidentità con l&ssoluto. %gni entità 5 > sotto !uesto profilo > un aspetto del Padre che soltanto un altissimo grado iniziatico pu# definire. +altra possi4ilità, pi; consona a chi > come noi > 5 definito dal +imite e dalla orma specifica, induce a concepire lInterità !uale estrinsecazione del dinamismo 4rahmanico, circoscritta > ora e !ui > nel contenuto e nellattività dal suo livello dautocoscienza. $oi conosciamo i ephiroth con !uestultimo tipo di consapevolezza, il solo che pu# consentirci, al momento adeguato, di 6sentire7 le massime formulazioni archetipiche dell&l4ero con sufficiente approssimazione, essendo altrimenti (sse pressoch< inattingi4ili al meditante. Questa non 5 percezione inadeguata, anche se non esige > per esser attuale > la 6li4erazione iniziatica7 ma soltanto un inizio concreto del suo tracciato. In effetti, 5 percezione di aspetti del omento dinamico del :rahma, e !uindi essa 5 indispensa4ile per emanciparsi dal samsara, dallesistenza condizionata che 4en conosciamo. +a comprensione delle ephirah richiede un gradiente demancipazione inimmagina4ile dalluomo comune, e !uesta sapienza specifica sempre un particolare incremento della li4ertà personale. $e consegue anche un percetti4ile 6risveglio7 dautocoscienza nellUomo cosmico, ed i due effetti sono, in fondo, la stessa cosa. +e modalità di contatto con gli &rchetipi rispondono dun!ue alla necessità dintegrazione con il -uttoUno, e per conseguenza liniziando deve accordarsi > per !uanto gli 5 possi4ile > con il livello 6vi4ratorio7 che desidera raggiungere innalzandosi verso la sua fre!uenza. Il tentativo 8molto impegnativo in ogni caso non sarà tuttavia solitario perch< l(nte 0eneratore tende allunità mistica con il generato ogni !ualvolta sia possi4ile conseguirla. +a orma fondamentale di tutti i ephiroth 5 !uella dell&more, e l&more 5 a tutti i livelli attualizzazione conscia di un rapporto integrativo, un sentimento dunità. +allievo, lesoterista, 5 dun!ue aiutato nella fatica che compie, dall&l4ero della +uce, ed in particolare dalle ephirah che egli desidera raggiungere. +o studio del 0lifo ci puntualizza che, per attingere alla realtà di un &rchetipo, occorre riferirsi anche ad altri con !uesto coerenti, attivandone le funzioni= ed inoltre come non sia lecito considerare l&l4ero come un insieme di funzioni discriminate, che per necessità di comprensione. Infatti, l&l4ero 5 unità nella distinzione modale. 33
+allievo consideri attentamente, con la guida del aestro, il punto darrivo prefissatosi e le strade che vi conducono. I sentieri del 0lifo non sono ar4itrari e non sono neppure distanze vuote da superare/ essi sono elementi integrativi dell&l4ero stesso e come tali vanno sempre considerati, perch< esprimono potenzialità ed inferenze del 0lifo ad innumeri livelli, che lallievo deve 4en valutare scoprendo le sue !ualificazioni e disponi4ilità personali, affinch< gli siano sostegno e non ostacoli alla sua ricerca. Questo, tuttavia, 5 il compito realizzativo assunto dallIstruttore, e in !uanto tale esula dal nostro am4ito danalisi che 5, in !ueste pagine, essenzialmente informativo e generico. $el prossimo paragrafo faremo comun!ue cenno ad alcune metodologie di contatto, perch< il lettore afferri almeno !ualcosa circa le 4asi teoriche necessarie per inoltrarsi nel entiero e le !ualificazioni richieste per riuscire nellimpresa. "he 5 poi lunica completamente importante di tutta la sua esistenza. 9 Il 6contatto7 5 il primo effetto che lesoterismo si propone, e non 5 certamente paragona4ile ai rapporti che gli uomini comunemente intrecciano fra loro. Il contatto con l&l4ero della 'ita si concretizza mediante facoltà interiori, e leventuale fenomenologia > apparentemente esterna alloperatore > 5 un riflesso del risveglio dei centri effettivamente attivati nel corpo sottile. Quanto compare nel mondo fisico pu# in ogni caso costituire un effettivo apporto di fattori rilevanti nel campo di alCuth, e non deve essere trascurato. %ccorre soltanto considerare, con molta attenzione, il suo contenuto reale, che deve essere unespansione positiva, una chiarificazione ed un supporto di !uello che avviene nellinteriorità. -ale supporto pu# fornire mezzi che oltrepassano ampiamente i nostri conseguimenti spirituali e sapienziali, ed allora non costituisce un semplice evento, certamente valido sul semplice piano emozionale, ma piuttosto un positivo contri4uto al cammino del ricercatore verso la propria li4erazione. +utilizzo di !uesti metodi 5, ovviamente, responsa4ilizzante al pi; alto grado, perch< essi non devono mai essere impiegati per fini individuali ed egocentrici di !ualsivoglia natura/ sono, infatti, strumenti conferiti secondo criteri generalizzanti e per scopi impersonalmente validi. Questo va detto molto chiaramente, ed in pratica al momento opportuno possono essere affidate allallievo differenti capacità > anche efficaci sul piano formale > che conferiscono unimprevedi4ile li4ertà dazione. Quando ci# accade, il 0lifo stesso considera lallievo sufficientemente progredito da costituire un elemento del proprio mondo archetipico, e !uindi ente capace dautodeterminarsi intelligentemente e fattivamente nel necessario tracciato evolutivo. +&rchetipo fondamentale > tramite il giusto Pleroma > agisce con lui ed in lui, ed egli impersona una modalità che 5 una precisa funzione del 0lifo. In !uesta 3@
prospettiva 5 evidente limportanza di eliminare !ualsiasi istanza egotica che emerga da !ueste circostanze/ le ac!uisizioni ottenute sono essenzialmente un dono divino, meritato certo ma sempre inattingi4ile senza la 0razia divina. Il Padre sostiene il suo figlio ad essere un elemento positivo ed attivo nellemanazione/ ed in effetti lente 5, in tale caso, una funzione dell&rchetipo stesso che si puntualizza secondo lIdea 4asale, !uella che delega alla "reatura il compito di svelare a se stessa e al "ampo "ausale lintenzione divina. +allievo 5 normalmente a44astanza lucido ed attento da valutare esattamente le eventuali istanze egotiche che possono manifestarsi nel suo intimo, e che nascono anche 8e spesso in prevalenzaA dal campo oscuro che lattornia. In effetti, la controL iniziazione 5 consapevole di tutto ci# che attualmente o potenzialmente pu# ostacolarla, e reagisce con ra44iosa tenacia. Quindi il ricercatore deve necessariamente rafforzare il suo stato daffidamento sereno all&more di *io, che 5 lunico scudo capace di difenderlo e di farlo progredire nel sentiero prescelto. Questopera di costante purificazione interiore ha effetti sul campo desistenza, sia !uello normalmente incontrato, sia laspetto 6sottile7 del nostro attuale stato. +a decantazione della mente inconscia dalle scorie accumulatesi in un impondera4ile passato 5 condizione necessaria per ogni progresso ed ac!uisizione/ linconscio deve risolversi in consapevolezza secondo le reali capacità del momento, e in !uestopera il sostegno del aestro 5 indispensa4ile. Infatti, solo +ui sa la situazione profonda dellallievo, e pu# trovare i metodi e le condizioni per migliorarla. +inconscio non si purifica con la mente, ma con lo spirito. *o44iamo intrattenere il lettore con alcune informazioni su determinate metodologie di contatto con il campo sottile che, come dati di partenza, rappresentano insieme possi4ilità desperienza concreta e un mezzo adeguato per affinare i nostri strumenti interiori, rendendoli pi; confacenti ai nostri scopi. Uno dei metodi comunemente utilizzati da gruppi spiritistici 5 !uello della 6ta4ella di comunicazione7, nella !uale un !ualsivoglia oggetto 8generalmente un 4icchiere o un piattino 5 mosso da 6!ualcosa7 ad indicare le lettere di parole e concetti dotati di un senso comune. Questo mezzo 5 davvero molto accessi4ile ai pi;, e non richiede in apparenza una specifica preparazione oltre ad una !ualche disposizione personale= 5 conseguentemente al!uanto pericoloso. $ormalmente le Intelligenze dell&l4ero osservano attentamente coloro che lo usano, allo scopo di verificare le vere !ualificazioni dognuno di loro per poter consentire, col tempo, un pi; adeguato contatto. +a ta4ella agisce !uindi come una sorta di 6setaccio7 delle vere intenzioni, mentale e spirituale, secondo una logica precisa ignota ai pi;. Per !uesto 5 ammesso, e pu# anche assumere il compito di un primo avvio alla ricerca effettiva del 'alore, se le persone coinvolte dimostrano sufficiente serietà e costanza. In altri termini, anche cosE pu# comparire il vero aestro. I protagonisti di !uesto rapporto creano normalmente contatti con formepensiero molto eterogenee che rispondono ad un richiamo, inconsapevolmente 3F
inviato e recepito. Poich< 5 !uasi una regola che !uesto richiamo sia motivato da istanze fortemente egocentriche o peggio, coloro che risponderanno, saranno enti egualmente egotici e, sovente, ad un livello dinvoluzione davvero allarmante e pericoloso !uanto celato. In !uesto caso il rapporto non mostrerà nel tempo alcuna consistenza positiva, e costituirà allopposto un notevole rischio. +e formepensiero delluomo antico ed attuale, le 6personificazioni7 della psiche collettiva, entità erra4onde della zona intermedia 8:ardo, *uat per incapacità devoluzione positiva o attaccamento a !uella perduta, avranno allora facile accesso allenergia psichica di coloro che partecipano a !ueste sedute, e cercheranno di appropriarsene invogliandoli a perpetuare il contatto con ogni mezzo possi4ile, individuato nella loro mente/ il contatto con il nostro mondo costituisce, infatti, un elemento fortemente gratificante per !ueste infelici entità, le !uali conseguentemente vogliono instaurare un effettivo dominio. $on desideriamo dilungarci nellesame di !uesta metodologia se non per il tempo necessario a chiarirne due aspetti, fra loro opposti/ se la !ualificazione dei partecipanti lo consente, nelle 6comunicazioni7 di !uestordine possono apparire entità oscure, che faranno leva sulle loro emozioni pi; discuti4ili per incrementarle ed indurli ad azioni conseguenti, fornendo anche le relative indicazioni. "i# che la persona capta, nel movimento del piattino sulla ta4ella, 5 un impulso mentale molto semplificato che egli traduce inconsapevolmente in gesti del 4raccio e della mano. +a fre!uenza di !uesti contatti, consolida la percezione e la affina, ma crea anche un 6canale7, un 6punto7 di riferimento per formepensiero du44ie o temi4ili, che permane nel tempo e pu# gravemente limitare leffettiva li4ertà danalisi e di scelta della vittima. Infatti, se la vittima saccorda profondamente con lentità interferente, !uestultima ac!uista forza ed energia, e pu# anche determinare !ualche forma dinvasamento psichico o > nei casi pi; gravi > di possessione anche fisica. Queste fenomenologie sono simili e non identiche a !uelle > 4en pi; insolite > provocate dallinterferenza !elliphotica, sempre distruttiva e di arduo contenimento. +a !elliphoth non osa e non desidera uscire tanto allo scoperto, perch< i suoi fini sono fortemente agevolati dallignoranza diffusa sulla sua esistenza. +a presunzione delluomo tecnologico 5 un proficuo canale per il suo asservimento, e il demone 8che non 5 affatto un retaggio di vecchie superstizioni ne approfitta con astuzia e malvagità/ se ne vedono, comun!ue, gli effetti. Perch<, in casi particolari, !uesti eventi si manifestino, occorre il concorso di condizioni generali molto favorevoli allinvoluzione, concernenti persone fortemente compromesse dallegotismo e dalla volontà di possesso. "onsideriamo dun!ue, alla luce di !uesti concetti, il !uadro che ci conferisce lattuale momento storico, e deduciamone il rilievo. ottolineiamo preliminarmente che l&l4ero della 'ita non resta inerte di fronte allemersione di !ueste tipologie che, se sono consentite, dipendono fondamentalmente da cause prossime e remote rintraccia4ili nellUomo glo4ale ed individuale, e che ne costituiscono il retaggio Carmico. -ale fenomeno, che pervade 3H
molte aree della anifestazione e ne contamina altre, deve comun!ue emergere alla nostra coscienza, in !uanto !uesta 5 la sola strada per poter tentare un recupero salvifico di !uanto 5 stato perduto od 5 in procinto di oscurarsi. %ccorre soprattutto molta cautela ed attenzione, !uando ci im4attiamo in !ueste al!uanto diffuse pratiche genericamente 6esoteriche7, e sovente al!uanto involutive. +a prima arma che possediamo, e che 5 in effetti la sola efficace nelle sue multiformi espressioni, 5 lintelligenza dell&more e la conseguente capacità damare/ lallievo che si 5 dato !uesta dote, agirà non tanto come individuo ma come Interità in una fase di risveglio, e non dimenticherà mai la compassione ?ogica per coloro che sono caduti nei domini dellinvoluzione. $on ci dilungheremo oltre su !uesti difficili temi, che richiedere44ero un approfondimento specifico e 4en pi; esauriente= !uanto affermiamo 5 semplicemente un punto di riflessione che affidiamo al nostro lettore, perch< ne tragga personali conclusioni di conoscenza e di cautela. Il secondo aspetto, immensamente opposto, 5 costituito dalla possi4ile interferenza dIntelligenze sostanzialmente positive, di enti in fase devoluzione concreta i !uali > considerando gli operatori in !ualche forma di comunicazione potenzialmente !ualificati a ricevere unadeguata istruzione > colgono lopportunità davviarli ad un riesame delle loro motivazioni 4asali, note od ancora ignote, per condurli ad una vera ricerca esoterica capace di condurli oltre i loro limiti attuali, in un sentiero veramente realizzativo. (sistono comun!ue varianti nelle metodologie adotta4ili, che segnano in !ualche modo il trapasso dalle forme primitive di contatto 8tavolini, ta4elle etc. a metodi iniziatici veri e propri, anche se nei loro aspetti pi; semplificati. +a scrittura 6automatica7 5 allora generalmente adottata, ed il meccanismo di contatto resta ovviamente lo stesso/ un principio dintuizione che si polarizza in un impulso interiore, che tuttavia non si risolve nel movimento meccanico della mano, ma implica unattività concettualizzante e discorsiva dello strumento interiore di percezione ed autorappresentazione, la guaina intellettomenteio. +atteggiamento delloperatore 5, allinizio, piuttosto passivo= egli si limita a seguire 8come nel caso dutilizzo della ta4ella gli impulsi che si puntualizzano in parole e frasi dotate di senso comune, registrandoli su un foglio. 'ia via che il tempo passa e la pratica saffina si instaurerà un vero dialogo con lIntelligenza interlocutrice, che dovrà essere compresa nella sua vera positività ed attentamente ascoltata. %vviamente, !uesto metodo 5 pi; rapido e produttivo dei precedenti, ed 5 anche meno facile da attualizzarsi. Pu# inoltre essere pi; rischioso, e molto, se lattenzione non 5 4en desta e loperatore non si indirizza con costante intenzione verso il "entro &tmico. I pericoli sono sempre !uelli enunciati nel trattare la tavoletta di comunicazione, ma > poich< chi adotta la scrittura agisce spesso individualmente e non con la presenza di almeno un compagno > 5 la sua effettiva consistenza interiore che determina la !ualificazione del metodo, nel 4ene e nel male. Poich< lallievo non 5 ancora capace, in genere, di discriminare esattamente e di 3J
correggersi in tempi veloci !uando occorra, egli si rende facilmente un campo conflittuale di forze opposte 8involutive ed evolutive che implicano un atto di scelta chiaro e cosciente. e effettivamente sussiste una prevalente volontà demancipazione, lalunno si li4ererà progressivamente dellinterferenza involutiva e riuscirà a proseguire per una strada ormai veramente esoterica. *iversamente avrà !ualche sorpresa, sgradevole ma necessaria, per comprendere leffettivo momento dellincidenza della 6caduta7 dal piano reale. Infatti, rendersi immuni dal dominio mentale immediato delle forze oscure, non significa cancellarle dal proprio am4ito esistenziale, poich< esse in!uinano tanto lindividuale che il glo4ale dappartenenza. %ccorre intraprendere un cammino di purificazione che richiede tempo e fatica, e che consiste nella percorrenza del trentaduesimo sentiero del 0lifo, !uello che conduce da alCuth a Sesod. Il superamento della sephirah Sesod 5, in effetti, necessario per aprirsi la via di -iphereth, come altrove a44iamo indicato. (d 5 impresa difficile. Quindi, se esiste una vera scelta di sentiero iniziatico, l&more troverà certamente il modo ed il mezzo per sostenere il ricercatore= in caso differente il tempo e lazione correttiva del Carma sostituiranno > anche nel rigore > la mancanza di una scelta positiva, fino al raggiungimento di uno stato adeguato. +a caduta, presto o tardi, deve finire. I procedimenti detti 6a due vasi7, nei !uali un elemento maschile attivo si serve di un elemento femminile passivo mediante ipnosi, hanno !ualcosa in comune con la pratica esoterica vera e propria e con il cosiddetto 6spiritismo7. -utto dipende dalla reale consistenza iniziatica della coppia, e molto dalla maturità delloperatore. Pur consentendo risultati sovente notevoli, !uesta metodologia ha il difetto di non realizzare, in entram4i i protagonisti, leffettivo ed autonomo supporto interiore, ed essi appariranno in !ualche modo insufficienti se considerati individualmente. -uttavia molti iniziati, in casi particolari e sovente a scopo dimostrativo fra persone in varia misura !ualificate, usano !uesto strumento, pur potendo a rigore evitarlo. +e osservazioni che possiamo fare ricalcano !uelle già enunciate per la ta4ella e la scrittura automatica/ 5 linteriorità effettiva che determina i risultati, e non altro. In !uestam4ito la prudenza 5 necessaria, e la precisa valutazione delle proprie !ualificazioni 5 norma imprescindi4ile. %gni deviazione non mancherà daprire porte indesiderate, con effetti imprevedi4ili. enza dilungarci ancora su !uesti aspetti di un esoterismo elementare, entreremo adesso nel merito di procedimenti pi; complessi e realizzativi. Il primo, e il pi; capace di colpire limmaginazione, 5 !uello noto da millenni come 6magia rituale7 ed evocativa. -ramite un processo di sintonizzazione con altre intelligenze, che storicamente differisce da cultura a cultura, assumendo anche formulazioni al!uanto diversificate, loperatore o gli operatori si polarizzano con enti esistenti su altri strati della anifestazione, a scopo di conoscenza, delevazione interiore ed anche dinterferenza pratica con il nostro mondo fisico. %ccorrono conoscenze estesissime per fronteggiare adeguatamente !uesto difficile assunto/ da !uelle astrologiche 8per lesatta determinazione del momento 3K
adeguato ad una particolare operazione, 4asandoci sul rapporto sussistente fra macrocosmo e microcosmo a !uelle pi; propriamente teurgiche, che consentono lesatta individuazione delle Potenze ed Intelligenze a cui riferirci nel perseguimento dei fini propostici. Un aestro, fisico o spirituale, 5 di rigore= un lungo tirocinio 5 indispensa4ile. In effetti, il rito ha effetto !uando loperatore realizza una concreta sintonia con l&rchetipo che ha scelto, e non prima. Poich< per# !uesta sintonia, se tentata con le sole forze dellesecutore, si mostrere44e facilmente imperfetta, occorre lappoggio di forme esteriori 8procedimenti rituali, oggetti sim4olici etc. che la -radizione ha identificato nel tempo, come capaci di sopperire alle inevita4ili carenze interiori. %ccorre !uindi laiuto ed il conforto d(ntità &rchetipiche, richiamato sim4olicamente e fattualmente negli 6strumenti dell&rte7 e nelle formule evocative, mediante lutilizzo dincensi e di specifici oggetti elementali 8sale, ac!ua, fuoco, aria ecc. che possano convergere nel fine ultimo dellinvocazione, nel !uale lagente > operatore di magia 4iancaA > agisce come parte del -uttoUno, non come individualità egocentrica, ma per scopi evolutivi. *a tutto !uesto consegue che il processo dinteriorizzazione 5 4asilare per percorrere una !ualsiasi strada iniziatica, e che pi; !uesto processo 5 approfondito e chiarificato, meno occorre lutilizzo di un appoggio esteriore. Possiamo dun!ue affermare che il vero e pi; efficiente esoterismo fa leva sostanzialmente sulle attualità del microcosmo e sulle corrispondenze macrocosmiche, prescindendo da apparati e condizioni estranee alla pura interiorità delloperatore= infatti, solo in !uesto caso il rito conduce al risveglio dei centri interiori e delle virtualità del 0lifo di cui lallievo 5 immagine. Qualun!ue sia la strada intrapresa 8Goga, aha?ana, en, -antrismo, Oa44alismo, ufismo, per citarne solo alcune tutte portano alla medesima realizzazione finale, oltre tutte le differenziazioni di percorso, valide e necessarie soltanto per la varietà delle motivazioni e !ualificazioni personali. "osE uno Gogi e un monaco en aspireranno allunione con l&ssolutezza in ogni fase del loro cammino, laddove un Oa44alista o un alchimista cercheranno la comprensione, il controllo delle forze della anifestazione, ma intese come momento espresso dalla volontà dell&ssoluto stesso, al !uale 5 comun!ue necessario fare costante riferimento. )ammentiamo !ui che la 'olontà assoluta 5 l&ssoluto, e non !ualcosa a +ui accessorio. In pratica, i risultati divergeranno soltanto per losservatore essoterico, incapace di percepire i fini e le profonde motivazioni dellesoterismo, non meno che di comprendere la stessa essenza della 'ita !uale si manifesta ora e !ui. 1M In !uesto importante paragrafo affronteremo laspetto pi; iniziatico di tutto il nostro lavoro, ossia il tema delle forme assunte dall&rchetipo ai vari livelli della anifestazione. 39
+&rchetipo in s<, come Idea assoluta, ha un 6aspetto7 che attiene all&ssoluto stesso, e che 5 dun!ue inconosci4ile fuor dall&ssoluto. "he un 6aspetto7 ci sia, 5 lecito inferirlo dalla considerazione seguente/ essendo lIdea archetipale una modalità del supremo (nte, essa 5 una 6circoscrizione7 della ua infinità, un 6vortice7 spirituale e coscienziale che nello stesso momento 5 energia e potenza, noumeno e contenuto concettuale. 8$oumeno/ oggetto dintuizione non sensi4ile, e ci# che non 5 oggetto dellintuizione sensi4ile= oggetto o potere che trascende lesperienza normale, ma che 5 necessario. Quando usiamo i termini 6aspetto, vortice e circoscrizione7, 5 chiaro che li adoperiamo in senso grossolanamente figurato, poich< non 5 possi4ile esprimere con immagini della mente finita !uanto attiene allInfinito. ( !uindi necessario intendere i concetti in modo sim4olico, ed ascoltare dentro di s< !uanto essi suggeriscono. orse ne nascerà unimpressione, unintuizione pi; confacente al tema trattato. "omun!ue esso sia, laspetto dell&rchetipo nell&ssolutezza deve averne la purissima essenza divina e, pur nella sua modulazione, rifletterne compiutamente la natura. *educendo !uindi da !uesta essenzialità noi possiamo indicare le principali caratteristiche generali 8ed approssimative di un &rchetipo, oltre che dallesperienza esotericamente vissuta dagli &depti. +&rchetipo 5 li4ero, creativo, dinamico, armonioso ed infinitamente articolato nel suo raggio di !ualificazione. Possiede un aspetto potenziale, uno attuale, la capacità concettualizzante e la forza proiettiva che traduce lIdea in forma= ha un momento 6statico7 8non 5 poi esattamente cosEA e un momento dinamico nellautonoma esplicazione delle proprie virtualità e di !uelle attinenti all&ssoluto in < considerato, le !uali > pur potendo in parte coincidere > normalmente trascendono il campo emanativo archetipale. +&rchetipo, a44iamo affermato, 5 proiettivo, nel senso che i suoi contenuti reali sono Idee viventi da +ui stesso puntualizzate ed emanate, e capaci di risolversi in altri enti egualmente viventi, in un graduale incremento di specializzazione ed in un progressivo restringimento dellangolazione del campo operativo. +&rchetipo 5 Intelligenza che illumina tutto luniverso esistente in +ui, e che tuttavia rispetta la sovrana li4ertà ed autonomia di !uanto emana/ 5 cio5 un preciso 6insieme7 darmonia e 4ellezza, nel !uale il rapporto fra le parti ed il tutto 5 sempre purissimo amore. +&rchetipo 5 polarizzato, nel senso che impersona una specificazione dei due upremi &rchetipi nei !uali si configurano le modalità creative di Oether/ "ochmah e :inah. "onseguentemente pu# essere definito 6maschile7 o 6femminile7. ( per# necessario trascendere !ualsiasi riferimento alle nozioni di sessualità del nostro mondo empirico, poich< !ui ci collochiamo o nellInformale 8!uanto 5 oltre le nostre capacità rappresentative o nel pi; alto gradino delle (manazioni divine. Quando parliamo di forma, utilizziamo un termine inadeguato almeno per realtà poste oltre un certo livello. )ipetiamo dun!ue che i concetti della mente empirica valgono come semplice indicazione, sono allusivi e non possono assumersi alla lettera. issati sommariamente !uesti criteri, entriamo nel merito dellargomento/ le @M
forme assunte dagli &rchetipi ai vari livelli dell(manazione, e !uelle percetti4ili da chi, in alCuth, possa instaurare un contatto con !ualcuno di (ssi o > di regola > con unemanazione 8archetipo essa stessa di Uno dei anti ephiroth. $ella anifestazione, gli &rchetipi appaiono !uali losservatore 5 in grado di percepirli e di rappresentarseli, e non come (ssi sono agli occhi di Oether e a loro stessi. +a potenza dell(nergia vi4ratoria che 5 insita nell&rchetipo non 5 compara4ile con !uella di un principio individuato ed evolutivo 8iva, a meno che !uestultimo non sia tanto emancipato da agire come aspetto dellUomo "osmico e dellInterità, ossia molto impersonalmente. $el caso di un +i4erato il pro4lema non si pone, perch< 5 lo stesso :rahma che in lui si rivela. *i esoteristi a tale livello per# ne esistono davvero pochi in ogni periodo storico, e massimamente nel nostro. +&rchetipo dun!ue si regola nei confronti della mente !ualificatasi ad incontrarlo in modo che essa possa assor4irne indenne limpatto, e cosE trasmette ci# che 5 importante in !uel preciso istante alla coscienza dellente. +a mente, con la sua capacità di coordinare i dati percepiti, sensoriali ed intuiti, e dela4orarli secondo moduli dinterpretazione storicamente determinati, 5 appunto lo strumento dellinteriorità pi; profonda, alla !uale si dirige l&rchetipo. +a forma che !uesti assumerà sarà conseguentemente adeguata a rappresentare > come un mandala > lessenza e lintenzione dell&rchetipo stesso, e dovrà pertanto essere attentamente meditata nella susseguente riflessione. %ggetto deguale e profonda meditazione sarà poi, ovviamente, !uanto sia filtrato > ed in !ualsivoglia modo > dal contatto ricevuto, ed in !uestopera il aestro dovrà guidare lattenzione e la comprensione del suo allievo. Il potenziale conoscitivo proiettato dall&rchetipo, e le formepensiero che vengono conferite dallIniziazione dallalto, 5 sempre commisurato alle capacità reali ed attuali del iva= ma non tanto o solamente a !uelle componenti già sviluppate e delle !uali egli a44ia consapevolezza, !uanto a tutte !uelle che possano, in !uel momento, essere sollecitate ed attivate. Il contatto, in !uesto caso, 5 lo strumento stesso dellemancipazione, perch< determina un vettore ascendente che, opportunamente indirizzato, porterà allincremento dellevoluzione e delle conseguenti capacità dagire dellallievo. In pratica, le forme archetipali, pur nellinfinita varietà delle espressioni contingenti, sono relativamente costanti. Possiamo dun!ue descriverne le pi; comuni e le pi; prossime a coloro che intraprendano !uesta via, il trentaduesimo sentiero del 0lifo o i due laterali, nel presupposto che essi siano comun!ue sufficientemente !ualificati per sfiorare i contenuti dei primi ephirah. Sesod, a44iamo detto, 5 sotto legida dell&rcangelo 0a4riele, e le schiere angeliche da +ui governate sono i Oeru4im. Pi; precisamente, il "entro coscienziale di Sesod sesprime in 0a4riel, e le ue modalità operative nei Oeru4im. I testi Ca44alistici assegnano come Immagine di !uesto "entro la forma di un 4ellissimo giovane, estremamente forte e prestante, normalmente nudo. Questa @1
sim4ologia 5 un invito al coraggio, allarmonia ed al distacco da ogni sovrastruttura dellego storicamente determinatasi= indica la necessità dellintrepidezza e dellimpersonalità nel contatto con le Potenze del campo astrale, il !uale appare come uninfinita serie di forze in perenne movimento, configura4ili come galassie, sistemi solari, pianeti, ma anche come enti, persone dotate dautocoscienza a differenti gradi demancipazione, viventi su innumeri piani desistenza formale e potenziale. %gnuno di !uesti piani 5 8relativamente reale, e nel piano da lui stesso rappresentato lesoterista pu# individuare le infinite varianti delle sue possi4ilità vitali, e le pro4a4ili, conseguenti interferenze Carmiche. Pu# 6vedere7 anche tutto !uello che 5 stato il passato e !uel che potrà emergere nel futuro, ed in unestensione tanto vertiginosa da rendere la visione assolutamente incomprensi4ile senza il sostegno dell&rcangelo e dellIstruttore personale/ che in tal caso 657 l&rcangelo in una ua estrinsecazione. &nche !ueste visioni possiedono un prevalente carattere sim4olico per le difficoltà della mente finita a comprendere la )ealtà !uale 5 in < stessa, e per necessità sintetiche. Un rapporto con l&l4ero della 'ita 5 dun!ue evento di fondamentale rilievo, e rappresenta anche lattento esame di un ente che pu# interferire positivamente con lInterità. Possiamo suggerire allora che 5 il :rahma stesso "olui che rende possi4ile e necessaria !uestesperienza, e non occorre aggiungere altro per !ualificare la portata dellincontro. +e orme generalmente assunte dalle ephirah sono specificate e descritte in un 4uon li4ro dargomento Ca44alistico, e a tale testo rimandiamo per ogni ulteriore informazione. ono orme tradizionali, emerse nellesperienza esoterica di aestri !ualificati, ai !uali occorre dare credito. Quello che invece desideriamo sottolineare 5 !uanto L in tale contesto generico L le forme assunte dagli &rchetipi possano essere poi molteplici, essendo ognuna la reale espressione dellIdea che si pone al livello dellosservatore/ !uindi n< illusoria n< ar4itraria. -utti sappiamo, ad esempio, che la materia 5 un infinito agglomerato di molecole e !ueste, composte di atomi, altro non rappresentano se non uno stato de!uili4rio dellenergia. a non per !uesto troveremo illusoria la forma di un sasso o di un frutto. "on le dovute differenze, le Idee assumono una percetti4ilità definita, nel caso di dualismo, fra conoscitore ed oggetto della conoscenza, ed il dato si presenta in modo costante finch< gli strumenti della percezione non mutano. +e differenze riscontra4ili a !uesto proposito fra un orientale, un africano e unoccidentale L in presenza didentità demancipazione culturale L toccano semplicemente alcune caratterizzazioni di configurazione autorappresentativa, e non il reale aspetto sim4olico dell&rchetipo, che resta invariato. $aturalmente in !uesto discorso 5 importante considerare il particolare angolo dapproccio di un iniziato, e la sua concettualizzazione dellidea vivente= chi cerca laspettoforza di 0e4urah, per esempio, sperimenterà un incontro assai pi; eclatante, sotto !uel profilo, di colui che desideri avvicinare semplicemente, in parte o in tutto, !uellemanazione dell&more divino. In presenza deguale puntualizzazione @2
concettuale il risultato sarà sostanzialmente simile. Prendiamo ora in considerazione un aspetto pi; intimo delle forme archetipali, ossia come si configurano le infinite varietà dideazioni che l&rchetipo racchiude in se stesso, e le aree che esse determinano sim4olicamente ed insieme oggettivamente in !uella specifica sfera dessere che 5 lIdea vivente. Per orizzontarci in !uesto non facile impegno ci riferiamo, ancora una volta, al pensiero Ca44alistico che, appartenendo alla -radizione e perci# frutto di )ivelazione e non dellintelletto finito, ha insieme il pregio delloggettiva realtà e !uello di una formulazione particolarmente adatta al lettore occidentale. *o44iamo premettere che lo schema esposto nel sim4olo allegato a !uesti fogli 8vedi pag. 92 5 sostanzialmente valido per tutti gli &rchetipi della anifestazione, con alcune precisazioni. (sso, nellUomo di alCuth, si riferisce particolarmente al mondo tridimensionale della nostra !uotidiana esperienza, che 5 una formulazione immensamente potenziale dell(nergia divina in attesa di attualizzazione 8processo autorealizzativo infinito dellInterità. $egli &rchetipi propriamente detti 8anche l&dam lo 5, ma per la maggior parte in fieri non sussiste un aspetto formale tanto grossolanamente condensato, ma la orma tende a rappresentare, sempre sim4olicamente, ma molto pi; esattamente lIdea che la genera. orma 5, ma spiritualizzata e concreta oltre i nostri parametri di comprensione. Il pi; 4asso dei nove cerchi che rappresentano lindividuo, concerne !uindi il suo aspetto tridimensionale, il !uale costituisce la 4ase di tutta la sua struttura racchiudendola in s< senza nulla negare. Perdere di vista !uestaspetto sim4olico e sintetico della orma 5 fraintenderne il senso e limportanza, con gravissime e devianti conseguenze sul piano fattuale. +Idea 4asale 8divinaA proietta verso tutti gli &rchetipi e verso alCuth le sue tipicità, mediandole fra le differenti sfere coscienziali. +a 6discesa7 dell&tto manifestante verso la orma implica la necessità di un Punto sintetico generale di tutto !uello che si 5 già evidenziato, e la cui analisi 5 necessaria per 6risalire7 verso altri contenuti dellIdea fondamentale, onde evidenziarli e renderli alla 'ita glo4ale. $ecessita tener presenti i principi generali esposti nella -avola meraldina, ed applicarli intelligentemente in !uesta discriminazione/ essi, infatti, rappresentano unapertura, una via daccesso allintuizione delle )ealtà che racchiudono. Per !uanto esse siano complesse e precise, in !uesta prospettiva diventa gradualmente possi4ile coglierne laspetto pi; veritiero e concreto, e condurlo successivamente allanalisi ed alla catalogazione della mente e dellintelletto. )endendolo cosE una viva esperienza. +a comprensione della nostra fisicità e dellinteriorità che lesprime rappresenta !uindi la 4ase per lintelligenza dellaspetto archetipale che la sottintende, consentendoci cosE > per analogia reale > di risalire alla formulazione dellInterità e allIdea che la manifesta. $on ci dilungheremo nellanalisi specifica della concezione Ca44alistica dell&nima, e dei rapporti che essa intesse verso lalto con lo pirito e, verso il 64asso7 con la fisicità. & !uesto proposito rimandiamo al testo 6B(heh B&Ter B(heh7 L (dizioni &sram 'id?a L, un li4ro particolarmente importante sotto molteplici punti di @3
vista, e che consideriamo voluto dalla -radizione stessa 8vedi riferimenti 4i4liografici. Pi; che utile 5 certamente necessario per capire il nostro assunto, che cerchiamo di esporre nelle presenti pagine. Innanzi tutto lanima 8e meglio diremo/ il icrocosmo 5 un fattore attivo in ogni direzione possi4ile, e costituisce l&gente della anifestazione. e essa 5 suscetti4ile di ricevere costantemente le impressioni del mondo 6esterno7, e di ela4orare poi le complesse iterazioni del corpo con la sua dimensione esistenziale, 5 tuttavia nellazione volontaria che manifesta la sua profonda naturalità, e che pu# operare per finalità trascendenti. "ome la cellula di un organismo, essa 5 indispensa4ile alla funzionalità dellUomo cosmico, e 4en pi; di una cellula essa pu# agire nei confronti dellInterità di cui 5 parte. &ffermiamo che ogni singola persona, o iva, 5 elemento fondamentale e non rinuncia4ile dellinfinito racchiuso nella anifestazione, e che non 5 conseguentemente concepi4ile che un !uid !ualsiasi possa andar disperso e irrealizzato nel corso della medesima. +uomo ela4ora, con i propri strumenti interiori ed esterni, le influenze che gli giungono da tutto il 0lifo sephirotico sovrastante, e dallarea in cui 5 fisicamente inserito. -uttavia, per poter veramente comprendere !ueste influenze e realizzarne i veri contenuti, egli deve fornirsi della sensi4ilità e della forza interiore adeguate= o cadrà in unillusione. $ella maggior parte dei casi, lindividuo attuale 5 un ricettacolo passivo dinflussi e di formepensiero da lui stesso ela4orate e modificate, e delle !uali 5 normalmente partecipe a livello inconscio. Questassunto 5 valido per la nostra area esistenziale e per !uelle, in condizioni pi; o meno involute, che le gravitano attorno. "onseguentemente la capacità operativa delluomo comune 5 molto 4assa in raffronto con la sua potenzialità= inoltre egli 5 incapace daccogliere linflusso positivo e vitale delle ephirah superiori, appartenenti al ondo )eale. &fferra solamente lenergia sufficiente ad una vita condizionata e praticamente meccanica, incapace di prescindere dalla costante ripetitività. (d anche !uesto non 5 veramente frutto delle sue capacità, e costituisce allopposto un 6*ono7 continuo della isericordia divina, che attende sempre un positivo risveglio. Questo generalizzato stato delle cose 5 sostanzialmente e formalmente contrario allevoluzione dellInterità, e conseguentemente le persone sono, ogni volta che sia possi4ile, condotte a rimuoverlo. Quando !uesta finalità 5 raggiunta, e normalmente accade al termine del 32 sentiero o al risveglio e!uili4rato dei "haCra 8particolarmente significativo !uello del uladara o "entro della )adice, sede della *ea Oundalini, il centroanima 8in e4raico/ )uah sapre progressivamente agli influssi provenienti dallalto e ad irradiarli tanto verso il 4asso 8verso $ephesh che in orizzontale, ossia in direzioni di altri principi coscienti 8il nostro prossimo= e comun!ue nellaspetto sottile di molte formepensiero capaci per molteplici cause di recepirli. "ontemporaneamente !uesto centroanima si rivolge a zone pi; reali e ricche di spiritualità, integrandosi a livelli crescenti con la realtà stessa del acrocosmo 8&ziluth/ ad un certo livello del processo le tre componenti della personalità vi4rano @@
allunisono nelle loro specifiche aree di manifestazione. Quando ci# accade, 5 praticamente impossi4ile distinguerle nelle loro specificità perch< esse non sono tanto il singolo individuo in s< stesso considerato, !uanto lesperienza dellUno nel molteplice e del molteplice nellUno, e !uesto stato costituisce la vera li4ertà della persona. *o44iamo tuttavia prestare attenzione ad una nuova condizione vitale/ raggiungendo !uesto stato, il iva non 5 pi; condizionato da dimensioni limitanti, da realtà contingenti e dalle attuali categorie della anifestazione= o almeno lo 5 solamente in parte. (gli, in effetti, ha percorso il cammino della 6reccia7 integrandosi > attraverso Sesod e poi -iphereth > con la )ealtà di Oether e !uindi identificandoli progressivamente con specifiche odalità manifestanti dell&in oph &ur. %vviamente, il raggiungimento di !uesto stato consente di superare intuitivamente ogni dualità dopposti, tutte le !ualificazioni restrittive e limitanti, esprimendo la vera, spontanea li4ertà dell(ssere(sistere. -uttavia noi crediamo che ladepto realizzato non vorrà mai compiere la scelta della irreversi4ile 8D integrazione con il :rahman, perch< non 5 !uesto il fine della sua fatica e del lungo cammino percorso. +adepto sa di costituire una modalità li4era ed autonoma dell&dam, ed inoltre dappartenere al momento divino insito nellUomo "osmico, costituendo espressione della sua impersonalità damore nei confronti di tutte le creature che lo costituiscono. (ssendo veramente 6Uomo7, ladepto 5 un archetipo realizzato nell&rchetipo glo4ale 8&dam che 5 ancora da evidenziare. (gli comprende desistere come una puntualizzazione dinamica dello stesso :rahma, ed in !uanto tale ne condivide la finalità che implica lo svelamento dell&dam Oadmon, il iglio dellattuale evento manifestante. +Illuminato conseguentemente agirà, in alCuth e nelle ephirah formali, come tramite del *ivino in completa li4ertà, cercando di contri4uire fattivamente allattivazione di tutte le componenti dellUomo glo4ale affrancandole dal tremendo gorgo del samsara. +a soggezione delladepto alle leggi ora vigenti del -empopazio nelle aree soggette alla 6caduta7, nei suoi periodi desistenza in !ueste zone, 5 dun!ue apparente/ in +ui non sussistono piani reali paralleli a !uello vissuto e diversificati, ma solo !uello che esprime la vera volontà del Padre. Perch< dun!ue nasce, vive e muoreD Il pro4lema non appartiene alladepto, ma alle entità variamente oscurate ed in evoluzione, che egli vuole condurre allautorealizzazione, fatti4ile soltanto mediante la loro scelta e la conseguente fatica. +Illuminato si colloca nel loro piano e non oltre, e !uesto costituisce un momento fondamentale di rispetto dellautodeterminazione personale, che non va mai eliso. +a struttura complessiva del iva 5 dun!ue enormemente articolata, e la forma fisica 5 costituita dalla 6precipitazione7 delle sue diverse componenti archetipiche in un corpo, il !uale 5 insieme espressione del 6+imite7 immanente alla persona e strumento di contatto con laltro/ ossia mezzo fondamentale, affidato alla personale @F
li4ertà di scelta ed autonomia operativa conseguente, per sta4ilire un rapporto armonico ed empatico in un campo enormemente differenziato, tale da condurre il soggetto agente e coloro che lo sappiano incontrare ad un comune traguardo di )ealtà. +Unità nella differenziazione estrema dell&tto manifestante 5 costituita dalla nostra capacità damare. $oi possiamo legittimamente parlare dattualità e di virtualità dell&dam e di noi stessi, esattamente come facciamo nei confronti del acrocosmo, del !uale siamo 6immagine7= nellInterità, tuttavia, le sue componenti ancora inespresse 8limmensa maggioranzaA sono percepite in vario modo dalle ormePensiero sephirotiche superiori 8archetipi creati del Pleroma, e comun!ue sussistono nella realtà e nella perfetta conoscenza del Padre. $ellUomo dun!ue, glo4ale ed individuale, sussiste un doppio piano/ il primo, che appartiene all&l4ero della 'ita, implica la visione delle intime dimensioni spirituali secondo il proprio grado demancipazione, che pu# anche essere estremo. Il secondo dipende dalla personale comprensione della propria realtà attuale, anche in riferimento al glo4ale dappartenenza, e dalla conseguente capacità di evidenziarne i pi; elevati aspetti. Questultimo costituisce il piano storico delle persone concrete, in costante divenire= notiamo che anche nei momenti spiritualmente pi; statici un certo movimento sussiste, se non altro per il fenomeno dellaccumulo o dellevidenziazione del Carma, che scuote profondamente e duramente i soggetti colpiti. &44iamo pi; volte affermato che il Carma 5 sotto il controllo del 0lifo, e che il 6"aso7 5 il nome dato dalla nostra ignoranza a !uanto 5 oltre la nostra comprensione momentanea. Il caso non esiste, ed allora 5 necessario accennare al metodo utilizzato dalle ephirah 8!uelle realiA per guidare e filtrare il Carma. Questa 5 unutile ripetizione di concetti già molte volte storicamente espressi, ma troppo ignorati tuttora. In !uestottica, 5 importante e di grande interesse pratico accennare al metodo che un singolo individuo pu# adottare per interpretare, dal punto di vista esoterico e dun!ue reale, gli accadimenti della sua stessa vita. )iguardo al primo !uesito, concernente lattività del 0lifo, occorre distinguere i casi nei !uali lB&l4ero deve necessariamente agire in completa autonomia di programmazione Carmica, da !uelli in cui gli enti del campo 8i iva possono influire positivamente sui samsCaras in affioramento, elidendone o eliminandone gli effetti. +a prima ipotesi, ossia lautonomia del 0lifo nel controllo di !uesta fenomenologia, 5 purtroppo !uella pi; comune, ed il suo peso grava su tutta lumanità storica ed in particolare sugli esseri che popolano ora il nostro pianeta. Poche e significative, sono le eccezioni. Infatti, !uando il iva in evoluzione non ha leffettiva capacità di un sufficiente controllo del proprio io, ed 5 !uindi soggetto al meccanicismo delle proprie compulsioni ac!uisite e dei cosiddetti 6istinti7, egli diventa anche enormemente passivo nei confronti delle Intelligenze sephirotiche, sempre attentissime a !uesto stato. ono esse allora che, mirando allemancipazione dei singoli e a un loro affrancamento dal dominio egocentrico, ne controllano @H
lesistenza sostanzialmente dallesterno, e la li4ertà del singolo si rende praticamente scarsa e molto illusoria. Per darne un esempio, pensiamo ad un ramo caduto nel corso di un torrente impetuoso, trascinato !ua e là dalla corrente e dai gorghi. %vviamente, luomo comune che si ritrovi in !ueste condizioni non ne ha alcuna consapevolezza, e conseguentemente identifica la propria 6li4ertà7 con le affermazioni egocentriche pi; disparate, con le transitorie fruizioni che ne derivano e con limposizione del proprio ar4itrio a coloro che se ne rendono succu4i. Quando poi linevita4ile divenire delle situazioni frustra e distrugge le affermazioni egoistiche, luomo imputa la propria infelicità alla vita stessa, giudicandola dominata da unincomprensi4ile e talvolta feroce casualità, detta di volta in volta 6sfortuna7, 6caso7, 6destino7. $omi tutti indicativi dellignoranza in cui 5 affondato, e neppure compresi nei contenuti concettuali che pure implichere44ero. +e Intelligenze sephirotiche, in !ueste situazioni, lasciano li4ero campo agli affioramenti Carmici ed al loro accumulo, il !uale determina normalmente un nuovo Carma. Questo finch< non su4entra nelle persone un moto di ricerca spirituale che sia sincero e sufficiente, e non semplicemente velleitario o intellettualistico. "erto, tutto 5 sotto limmanente volontà salvifica del "risto 8del :rahma in Orisna, se si preferisce, ma tutto 5 anche sottoposto alla fondamentale norma del totale rispetto dellautodeterminazione personale, che pu# essere sostenuta anche sotterraneamente > e lo 5 > ma mai elisa. In tutta !uesta vicenda le persone incontrano esperienze di solito molto affaticanti, spesso dolenti e distruttive, che nel tempo condurranno il iva ad affrancarsi dal cieco attivismo e fatalismo, generatori di dolore e di vite successive. %ccorre per# tempo, talvolta un tempo immenso, per recuperare la propria originaria li4ertà. 11 %ra vogliamo occuparci di un pro4lema di tipo rituale nel senso pi; alto del termine/ un pro4lema di -eurgia. Il nostro fine 5 di escogitare un modo capace di determinare un effettivo intervento delle Potenze sephirotiche a fini generali 8e, nel generale, anche particolari/ specificatamente, il determinante apporto energetico > concreto e realissimo > dell&more "ristico in azioni 4en puntualizzate. Prima dinoltrarci nel campo della -eurgia, tentiamo allora di definire !uello che intendiamo con tale termine. +a -eurgia 5 la scienza del *ivino in rapporto allUmano, ossia 5 !uellaltissimo ramo dellattività iniziatica che si riferisce alla uprema )ealtà per ottenere il uo risolutivo sostegno nellemancipazione personale e glo4ale, dell&dam. $e consegue che non ci 5 possi4ile operare in !uesto campo senza determinati re!uisiti interiori, e con particolarismi egoistici di scopo e di mente. "olui che agisce in !uestam4ito deve necessariamente farlo nello status pi; impersonale che gli 5 @J
possi4ile, operando come 6modalità7 divina e come strumento pi; o meno appropriato 8il 0iudice 5 il PadreA per i fini stessi della anifestazione. Inoltre egli deve aver realizzato, con lintelligenza dell&more, la capacità dinterferire nellam4ito stesso delle Intelligenze sephirotiche, per convogliarne le energie laddove ritenga intuitivamente opportuno o necessario il farlo. Questo stato comporta la purificazione dellinteriorità ed in particolare della mente inconscia e, se lattore desidera agire nellam4ito delle Potenze pi; elevate del 0lifo, esige una trasparenza spirituale degna della +uce a cui tende, e dalla !uale verrà colmato. $e consegue che 5 di rigore una preparazione profonda ed accurata, un grado elevato di capacità discriminante e un profondo a44andono all&more del Padre/ il ch< e!uivale a un effettivo e concreto superamento del predominio dellego sul <. Quanto diciamo non costituisce un pream4olo moralistico ma un presupposto rigorosamente 6tecnico7 alloperatività pratica, se ci 5 consentito utilizzare !uesta parola. In effetti, un errore imputa4ile a !ualche 6leggerezza7 potrà anche essere > talvolta > compensato nel sostegno cristico, ed 5 inevita4ile che il principiante, linesperto, incorra in varie imperfezioni= !ui ci riferiamo piuttosto allerrore colpevole, dovuto o a eccessiva superficialità o ad intenzioni distorte. Questo tipo di comportamento 5 temerario, !uando non prefigura una vera empietà. Infatti, esso puntualizza lorgoglio egocentrico e separatistico a livello grave, ed incorre nelladeguata correzione. $on 5 tanto la volontà divina che in !uestipotesi agisce, !uanto gli scompensi profondi dellindividuo/ lincontro con la +uce del 0lifo 5 folgorante per chi non sa esserne in sintonia, ed implica limmediata maturazione di molte o tutte le componenti Carmiche che gli gravitano addosso. "essa allora > a causa dellazione tentata > lattività moderatrice delle ephiroth, poich5 latto 5 in s< titanicamente separatistico e contrario allInterità. *i !ui il rigore. Ponendosi oltre larmonia della anifestazione, lindividuo ne su4isce > presto o tardi > il pesantissimo impatto, ed allora la correzione 5 semplicemente un aspetto di 0e4urah, apparentemente privo di ogni altra interferenza/ 6manca7 allora lazione di "hesed incentrata in -iphereth, e solo lonnipresente isericordia del "risto 8il "uore del 0lifo, che 5 nella ephirah centrale e contemporaneamente la trascende resta accanto allo sventurato. ( necessario che loperatore valuti attentamente nel segreto della sua anima, il suo intento ed i mezzi spirituali di cui dispone/ compito delicato e difficile che esige lascolto interiore del -estimone atmico, nellintuizione di profondità. ( indispensa4ile e preliminare il tirocinio pi; adeguato. ortunatamente, a !uesto livello lallievo non 5 del tutto tale, e sotto alcuni aspetti pu# considerarsi un iniziato ai isteri. ( allora in grado di comprendere i propri limiti 8soprattutto !uelliA e di fare appello in vera e trasparente sincerità allunica orza davvero in grado di sostenerli, colmandone le lacune/ il "risto&more nella ua ipostasi 60es;7. (cco perch< noi consideriamo con tanta precipua attenzione !uesto aestro/ @K
(gli 5 il nostro fondamentale sostegno, lunico veramente capace di sopperire, infondendo il uo amore nelle nostre azioni, alle inevita4ili mancanze che offuscano il nostro sentiero. I tempi non sono attualmente favorevoli a nessuna attività esoterica, e non a44iamo margini dattesa cosE ampi da consigliarci le lunghe preparazioni del passato, le !uali ponevano ladepto di fronte all&more cristico soltanto alla conclusione di una severa ricerca, costellata da prove rigorose e difficili. Poich< 6l&rte non ammette o44iezioni7, do44iamo imparare a servirci dellunica orza che sia interamente efficace e che > in specifiche situazioni > possa interferire in modo davvero risolutivo/ se !uesta puntualizzazione a44revia il tempo nel nostro cammino, essa richiede sempre la vera chiarezza degli intenti e una sincera trasparenza dei fini che ci proponiamo. In effetti, non si tratta di scorciatoie o di stratagemmi ma, allopposto, di una metodologia essenziale, adeguata ai nostri tempi, e che non concede nulla allapprossimazione ed al dilettantismo. "hiariti !uesti principi > ed il lettore li consideri attentamente e con la migliore serietà > vediamo come ci sia possi4ile operare nel senso indicato entrando nel centro del pro4lema. -utto !uello che a44iamo detto era preparatorio a !uesto momento. )ito 5 preghiera, azione, identità con la orza che sattiva in noi, e sindirizza là dove 5 necessario. )ito 5 dun!ue tutto !uello che attiene al *ivino, come la preparazione dello spirito e la purificazione delle tendenze, laffinamento delle capacità percettive e discriminanti, la ricerca dei principi e delle verità fondamentali. )ito 5 soprattutto lo svelamento della nostra innata capacità intuitiva, che richiede lo spostamento del centro della nostra personalità dal cervellomente al petto"uore 8il "uore sottileA, dove il 6s<7 personale scaturisce dal < divino, l&tma. In effetti, ed in senso stretto, il rito 5 !uindi lattivazione del "entro ephirotico o &nahata "haCra e di molte sue componenti, facendone scaturire un potente campo di forza capace di modificare > nel sottile come nel grossolano > le cristallizzazioni nelle !uali siamo incorsi 8noi siamo in alCuth/ in sintesi, do44iamo alleggerire e alla fine cancellare i 6veli di ma?a7. +a conoscenza del pro4lema che vogliamo affrontare 5 pertanto preliminare ad ogni azione rituale/ 5 necessaria lidentificazione dei "entriorza del 0lifo pi; adeguati allo scopo che ci siamo proposti. Il aestro personale suggerirà molte cose, ma lallievo dovrà adoperarsi per !uel che gli compete 8ed 5 molto e gli 5 possi4ile, fino al limite delle proprie capacità. e ci riferissimo alle metodologie del passato, dovremmo individuare il ritmo cosmico pi; adeguato, le formeLpensiero adatte, il momento pi; ricco di vi4razioni favorevoli al nostro intento. Uno studio simile richiedere44e conoscenze enormi, e sare44e pro4a4ilmente perfetti4ile soltanto nellam4ito di un gruppo veramente !ualificato dalla -radizione esoterica. Per superare !uestostacolo, proprio della nostra epoca e cultura, ci appelleremo all&more divino e alla nostra intuizione cercando in noi, preliminarmente, alcune fondamentali risposte. @9
*ato il pro4lema che intendiamo affrontare, lo esamineremo mediante un processo intuitivo ed insieme discriminante, sotto tutti i punti di vista che possiamo conferirci, e ne trarremo delle considerazioni. )aggiunta una sufficiente definizione, valuteremo le soluzioni che consideriamo possi4ili e pi; adeguate, cercando dindividuare nel medesimo tempo i limiti delle nostre capacità. -utto !uesto precede lintervento dellIstruttore, che desidera la nostra attenta opera prima di sostenerci con la sua sapienza. )aggiunto un risultato accetta4ile, consulteremo la 0uida, proponendole i pro4lemi specifici che a44iamo individuato, e le possi4ili soluzioni= terremo !uindi il massimo conto dei suggerimenti che riceveremo, analizzandoli accuratamente e criticamente 8lIstruttore non gradisce unaccettazione passiva delle sue indicazioniA, non esitando a sollevare motivate o44iezioni !ualora le ritenessimo fondate. +Istruttore, infatti, deve 6costruire7 lallievo, e a tal fine nulla 5 pi; efficace della responsa4ilizzazione attentamente guidata nella fatica della ricerca ed in !uella, susseguente, della pratica operativa. In effetti, (gli pu# anche consentire errori non distruttivi, !uando lallievo 5 in grado devitarli con le proprie forze ma ha preferito un comportamento troppo superficiale. +esperienza, anche in !uestipotesi, 5 una precisa maestra. )aggiunto in tal modo un piano dazione 4en definito, occorre analizzarlo sinteticamente ed intuitivamente, interiorizzarlo e condurlo, in tutto e nelle parti, di fronte al giudizio del -estimone atmico. & !uesto punto latteggiamento impersonale e sereno, li4ero da previsioni e fermo nella direzione spirituale verso la 'olontà cristica, consentirà lascolto profondo del giudizio complessivo sulla nostra opera. +ascolto 5 fondamentale, essenziale e sottile, perch< si indirizza al nostro "uore metafisico, al punto di congiunzione fra il nostro 6s<7 personale ed il < Impersonale che 5 la 4ase del nostro essereesistere/ l&tma. Questa capacità si ac!uisisce con la meditazione costante e fiduciosa, protratta nel tempo e li4era dal desiderio dac!uisizioni di !ualsivoglia natura/ esse appartengono al aestro e alla sua volontà salvifica, e sono !uindi > per definizione esoterica > oltre le nostre previsioni. %ccorre la ede, la 6coerenza7 con il Principio che conferisce 6sostanza7 alle speranze esattamente individuate, anche a !uelle che appartengono a momenti posti oltre la nostra attualità. ede e peranza sono la configurazione esatta della via iniziatica, e richiedono lintelligenza dell&more in cui essa si snoda. Questo 5 un punto fondamentale per tutti coloro che cercano, con fatica, il superamento della loro 6caduta7 ancestrale, ed il reintegro futuro nelle "ase del Padre. )i4adiamo/ la percezione del nostro 6cuore sottile7 8e non 5 certamente !uello fisico, che appartiene alla !uarta guaina della nostra personalità sac!uisisce con il comportamento coerente > in tutto il nostro tempo > con la )ealtà cristica e, nella pratica specificatamente iniziatica, con la meditazione sul "entro interiore/ il chaCra cardiaco. Questo 5 il viaggio interiore che apre le porte verso la nostra verità, nella !uale ritroveremo le risposte ai pi; dolenti pro4lemi che ci angustiano e gli strumenti per rinascere all&more di *io. FM
Una rispondenza spirituale di !uestordine, intuitiva ed evidente in s<, non assume necessariamente la struttura di un concetto discorsivo ed intellettuale, sia pure fondato su un momento spirituale. Pu# essere 6informale7 o > meglio > preLformale perch< sevidenzia al limite pi; intimo della nostra personalità reale. olo in un secondo momento la mente, utilizzando la sua capacità analitica e discriminante sostenuta dallintuizionismo, ci rappresenterà contenuti specifici, capaci di puntualizzare la nostra azione. )i4adiamo !uindi che il riferimento al -estimone interiore, soprattutto se compiuto con intenti operativi, 5 atto rappresentativo del nostro stato di realtà in senso sintetico ed analitico, e che richiede maturità vera e senso di responsa4ilità. Pi; alto 5 il Punto che vogliamo raggiungere ed attivare in noi e maggiore 5 limpegno richiesto dal nostro proposito. +a faciloneria e lapprossimazione possono risultare effetti di aspetti egotici non risolti, e di desideri molto scompensati, capaci di determinarsi in insorgenze Carmiche anche pesanti. Quando ci mettiamo in relazione con il *ivino siamo attentamente osservati da molti occhi, e valutati da molte menti= e non tutte sono amichevoli e 4enevole. ( indispensa4ile lattenzione esoterica. Il metodo che indichiamo implica, in effetti, un dialogo interiorizzato e costante con lIstruttore atmico, e capacità intuitive sintetiche e poi analitiche. (sso ci conduce al punto centrale della ritualità, ed in effetti lazione energizzante delle ephirah prescelte sattiva in !uel momento nel !uale ci appelliamo, con tutta la nostra capacità dumiltà e damore, al "risto assoluto ed al uo mediatore. Praticamente, !uanto affermiamo pu# riferirsi a !ualsiasi Intermediario da noi storicamente conosciuto, dal :uddha allo Gogi ilarepa, dal anto di &ssisi ad un aestro vivente in una differente dimensione della anifestazione del !uale a44iamo notizia. -utti, infatti, partecipano dell&more altruistico e compassionevole del Padre= se noi scegliamo 0es; e aria come personificazioni della isericordia e del acrificio divini in !uesta dura fase storica 8c5 lom4ra del OaliLGugaA 5 per i motivi già molte volte esposti, che li specificano come sintesi delle molte 'ie soteriche sempre conferite all&dam nel succedersi delle epoche e degli eoni. *etto !uesto, ci accingiamo a considerare alcune metodologie coerenti con i nostri intenti, che riguardano la ritualità nel senso fattuale ed operativo e le conseguenti modalità esecutive, suscetti4ili di conferirci le migliori possi4ilità di successo che ci siano consentite. L%L Il )ito al !uale ci riferiamo 5 la pi; alta espressione di !uesto metodo di sintonizzazione con il *ivino. "onseguentemente, ci proponiamo dattivare in noi la profondità di uninteriorizzazione capace di richiamare nel segreto del "uore la stessa potenza del "risto, nel suo momento di sostegno e di sacrificio, che conosciamo come 0es;. In !uesta prospettiva do44iamo renderci in stretta sintonia con la orza "ristica, al punto di farne parte. 6(ssere 0es; in 0es;7 5 esattamente !uesto sentirci uniti fattualmente al aestro e L per uo tramite L percepire laspetto pi; reale e luminoso F1
del nostro microcosmo/ l&tma. Il compito 5 veramente difficile, e la -radizione cinsegna che occorrono vite impegnate nellelevazione spirituale e nella ricerca per giungere a tanto confidando prevalentemente sulle nostre sole forze. +a4isso della 6caduta7 5 inimmagina4ile prima di farne una !ualche precisa conoscenza. "onseguentemente, 5 per mezzo di un adeguato atto di richiesta daiuto, ed un preciso rituale che lo configuri sostenendolo intimamente, che noi cercheremo e riusciremo ad incontrare l&more di "risto, una immensamente alta e fondamentale puntualizzazione del :rahman. e non ci fosse unurgenza cosE drammaticamente impellente, forse i aestri non sollecitere44ero gli allievi a !uestimpresa, e preferire44ero insegnare gradualmente la via che conduce alle )uote interiori 8i "haCra, guidandoli serenamente nei sentieri che differenziano un "entro vitale dallaltro. +avoro certamente di lunga durata, e fuor dogni du44io molto impegnativo, che sviluppa progressivamente le facoltà maggiori dello spirito, illuminandoci nel profondo. Poich< il tempo stringe, e lUomo deve saper compiere la propria parte di fronte ai supremi (nti, gli 5 conferito un modo dagire pratico ed incisivo, se sinceramente accettato e 4en compreso nel suo presupposto fondamentale/ assenza di !ualsivoglia istanza egotica ed il pi; completo a44andono all&more ed alla sua integrazione con la 'ita, in tutti gli aspetti che essa offre alloperatore. *o44iamo considerare ancora una volta il 0lifo, ed osservare come in -iphereth convergano tutte le linee di forza, i entieri delle ephirah. %gnuno di !uesti sim4oleggia un aspetto spirituale, psichico e formale capace di condensarsi poi nel campo di alCuth, e nessuno deve mancare !uando, dal "entro mediatore, invochiamo il sostegno dell(nte upremo che, oltre la4isso della conoscenza 8il *aath costituisce insieme la -rascendenza e lImmanenza del *ivino sulla creatura. +agente dovrà dun!ue rendersi interiormente aperto a !uesta 'ita, che 5 amore in tutte le sue infinite 8mai egocentricheA espressioni reali= si renderà alla $atura > naturante e naturata > come Immagine stessa dell&more fondamentale, che crea ed agisce. (gli sarà capace allora di cogliere la 4ellezza dovun!ue ci sia forma, percependovi laspetto 4asale oltre le situazioni del momento, senza nulla escludere e rifiutare pur 4loccando e cancellando gli aspetti involutivi 8di per s< irrealiA che offendono ed offuscano l(manazione. $aturalmente, in !uestattività 5 necessario un e!uili4rio intimo che non ci 5 possi4ile descrivere adeguatamente, ma che ogni operatore riconoscerà nella sua esperienza e con grande precisione/ un senso di pace e darmonia prima ignorati, di nuova li4ertà dalla paura e dal contingente, e > come naturale conseguenza > una luminosa trasparenza della coscienza. %ccorre raggiungere !uesto stato e, allinizio della ricerca, la costante assiduità nel sentiero intrapreso, oltre i du44i della mente e le remore dei timori. +a volontà di superare tali limiti 5 il cammino concreto verso la nostra verità. ( evidente come non sia possi4ile esigere dallallievo o dalliniziato che non sia ancora un adepto !uesta inaltera4ile e limpida coerenza dello spirito, ma 5 in ogni caso necessario richiedergli la fatica, lo sforzo, la decisione e la lotta necessari per F2
conseguirla, e per recuperarla ogni volta 8e saranno molteA essa venga meno. +autoanalisi, sorretta dal -estimone interiore, faranno il resto. %ccupiamoci adesso, pi; specificatamente, del procedimento formale della ritualità, che a44iamo ridotto allessenziale ma che, proprio per !uesto, dovrà essere esattamente rispettato. &l termine dellesposizione forniremo alcune indicazioni che non intendono minimamente vanificarla, ma che > al contrario > ne sottolineano lessenza. 1 +ora. -radizionalmente per tutte le operazioni di positività > etica e fattuale > 5 necessario agire in fase di luna crescente, e specificatamente in certi casi al novilunio di ogni mese. +ora favorevole, in !uesta prospettiva, 5 !uella di ercurio ed in certi casi !uella di 0iove. $el giorno rituale le ore diurne si contano dallaurora al tramonto, e !uelle notturne dal tramonto allaurora. ( conseguentemente necessario conoscerle esattamente, !uali risultano da molti calendari di comune reperi4ilità. i dividono i minuti risultanti 8complessivi per le dodici componenti vi4razionali che a44iamo chiamato le 6ore del pianeta7, per individuare il momento astrologicamente pi; adatto. "i 5 impossi4ile indicare immediatamente le profonde ragioni di !uesta metodologia, ma lo faremo se e !uando si rendesse necessaria !uesta conoscenza. ono motivazioni, complesse e sottili, che attengono al 4ioritmo cosmico in riferimento a !uello proprio delloperatore, e ricordiamo !uindi il -eorema d(rmete, noto come 6-avola di meraldo7. $ormalmente 5 necessario rispettare !uesto punto con grande precisione, come ogni altro aspetto del )ito. +e ore si susseguono, in ogni giornata, secondo uno schema che 5 stato identificato in epoche primordiali, e che ci 5 possi4ile rintracciare per noi in un testo per altri versi poco attendi4ile, che citiamo/ 6a4ellicus > agia pratica > I volume pag. 1FF7. Una precisazione/ la durata delle ore rituali non 5 costante, come 5 significato nel testo citato. %ccorrere44e uno studio approfondito dastrologia per lesatta individuazione delle causanti e delle variazioni, che si riferiscono principalmente alle "ase ed ai "ampi dei pianeti. Pur senza affrancare lallievo da un impegno conoscitivo di !uesto ramo della sapienza tradizionale, riteniamo pi; utile, in !uesta fase dellapprendimento, che egli si avvalga del consiglio dellIstruttore per superare eventuali lacune, e le possi4ili divergenze fra il momento individuato mediante la semplice divisione per dodici del tempo complessivo 8diurno o notturno e lora effettiva del pianeta prescelto. %ccorre sempre scegliere lora pi; consona al nostro fine, tenendo presente che essa varia in dipendenza dalle nostre effettive intenzioni pratiche, e che > in generale > per !ueste attività 5 preferi4ile la notte al giorno. Infatti, la luce solare ostacola la sensi4ilità individuale alle vi4razioni sottili che possono essere assor4ite e direzionate dalloperatore, creandogli difficoltà di sintonizzazione. -uttavia !uesta non 5 una regola fissa, ed ammette eccezioni. Il periodo dellanno pu# essere importante per finalità determinate. In generale, la primavera 5 favorevole ad azioni creative e rigenerative, lestate ad attività di F3
trasformazione e di interferenza nelle orze della -erra= lautunno concilia lattenzione introspettiva e direzionata allapprendimento e alla conoscenza, linverno al profondo assor4imento delle forze sottili della anifestazione, e !uindi al ripristino denergie dissipate o insufficienti. -uttavia, se 5 necessario, ci 5 possi4ile agire in ogni momento per i pi; diversi scopi, rispettando le norme temporali del ciclo giornaliero e mensile. 2 +a preparazione. %ccorre un giorno di completo digiuno, nel !uale si dovre44e 4ere soltanto ac!ua di fonte, o almeno !uella pi; pura e leggera. Potremo accontentarci di !uello che troveremo con unindagine sufficientemente accurata delle nostre disponi4ilità, tenendo presente limportanza devitare sostanze inutili e nocive. "onseguentemente non indulgeremo ad altre 4evande 8caff<, 4i4ite, spremute di frutta o latte. Il digiuno dovre44e rigorosamente iniziare dallora notturna di ercurio o di 0iove, pi; profonda nella notte, protrarsi per le circa !uindici ore susseguenti e chiudersi al compimento del )ito. *opo, un pasto sostanzioso e frugale farà recuperare rapidamente le forze. $aturalmente, nella giornata di preparazione cercheremo dagire in modo e!uili4rato, sereno e non affaticante/ mediteremo a lungo sulle modalità del rituale prescelto, le controlleremo e !uindi predisporremo loccorrente. )iaffermiamo la necessità di conservare uno stato danimo sereno e fiducioso, adeguato al compito prefissatoci/ occorre essere in armonia con il -uttoUno nel profondo, ossia dentro e fuori di s<. +e medicine veramente indispensa4ili verranno assunte con semplicità, rimandando !uelle procrastina4ili al momento del completamento del )ito. i escluderanno in ogni caso gli ipnotici, i tran!uillanti e gli antidolorifici, a meno che non ne occorra tassativamente lassunzione. +Istruttore fornirà i consigli opportuni. 3 0li oggetti. Innanzi tutto, un poco dincenso, !ualche candela di colore chiaro 8azzurro, o 4ianco, per esempio non necessariamente prefissato. +e candele azzurre sono adatte per praticamente tutte le attività che implichino amore e positività= le 4ianche simpongono per la pi; alta delle preghiere, !uella che invoca la specifica presenza del "risto nellazione da compiersi. "onseguentemente ci occorrono alcune candele azzurre, ed un paio di 4ianche, possi4ilmente di vera cera. $on importa se le azzurre saranno colorate solo in superficie e di cera stearica, poich< !uelle pi; 6tradizionali7 sono oggi difficilmente reperi4ili in commercio. Il sim4olo che sevidenzia con tutti !uesti oggetti esprime la 6+uce7 ed invita alla sintonizzazione interiore con la -rascendenza/ oltre il suo aspetto formale indica il tracciato interiorizzante ed 5, in effetti, il alCuth del rituale. +incenso 5 !uello comune, che si getterà in un minuscolo contenitore dove, con il mezzo pi; semplice, ossia con un dischetto di car4one predisposto allaccensione, verrà attivato un piccolo 4raciere di car4onella di legna. %ccorre poi un poco di carta pergamena, per tracciare alcuni sim4oli. $on vengono !ui richiesti i sacri strumenti dell&rte tradizionale/ la "oppa, l&tam< e via dicendo= 5 invece necessario un ottimo profumo, preferi4ilmente di F@
fiore, con il !uale adornare gli oggetti utilizzati e le stesse mani dellofficiante. +a sola luce del rituale 5 !uella fornita dalle candele. %ccorre un luogo tran!uillo. )eso per di pi; inaccessi4ile a indesidera4ili interferenze !uali telefonate o visite improvvise. +operatore deve restare tran!uillo e sicuro, non distratto da elementi estranei al suo intento. +o stilo con il !uale tracciare i sim4oli pu# essere un comune pennarello, preferi4ilmente nuovo e di colore azzurro. Qualche fiore, meglio se di campo e comun!ue semplice e gentile, adornerà adeguatamente il tavolino che utilizzeremo. Questultimo, che sostituisce laltare tradizionale, 5 un comune mo4ile coperto da un panno 4ianco accuratamente pulito su cui verranno posti gli oggetti rituali/ come a44iamo detto, le candele, il minuscolo 4raciere 8nuovo o ritrovato fra gli oggetti di casa, il contenitore per lincenso con i relativi fiammiferi ed infine alcune pergamene. e loperatore lo considererà opportuno, potrà predisporre !uattro candele ai punti cardinali 8le -orri di 0uardia, invocando allatto del posizionamento > anche mentalmente > gli piriti dei Quattro (lementi e descrivendo un cerchio che principia da (st. Questultimo aspetto non 5 necessario e pu# essere accantonato, ma 5 richiesto da antichissime tradizioni e contri4uisce a mettere loperatore in uno stato danimo pi; consapevole e meglio indirizzato al fine proposto. Inoltre agisce come 6lente di concentrazione7 delle vi4razioni sottili favorevoli, con esclusione di !uelle indesiderate. @ +a ormula. Questo 5 il momento centrale di tutto il rituale. +a ormula sintetizza la direzione ed il fine che ci proponiamo, invocando la orza cristica pi; adeguata a tanto impegno= implica un elevato grado di sintonizzazione interiore che deve essere 6sentito7 e non semplicemente espresso a parole. Innanzitutto loperatore traccerà una "roce in un lato della pergamena, a sinistra. Poi disegnerà un sim4olo, il im4olo dell&rcangelo di -iphereth, seguito, in 4asso a destra, da !uello di Sesod/ la +una come appare in una notte di luna nuova, !uando 5 una falce sottile ed argentea. $ullaltro. +a "roce 5 linvocazione alla Potenza "ristica= il sim4olo dell&rcangelo racchiude le emanazioni sephirotiche e la luna di Sesod esprime il 6doppio astrale7 di alCuth. "onseguentemente la pergamena rappresenta lazione nel campo sottile che deve solidificarsi poi in !uello tridimensionale 8discesa da Sesod in alCuth. -racciato il im4olo 8la pergamena a !uesto punto 5 la sintesi sim4olica dellatto, loperatore si concentrerà interiormente su di +ui e lo farà riLvivere in s< come &rmonia ed &more, a44andonandosi completamente allimmanenza cristica e affidandole lo scopo dellatto, opportunamente concettualizzato, senza alcun attaccamento ai possi4ili risultati. Questa meditazione non 5 determina4ile a priori come tempo/ pu# essere 4reve e pu# durare a lungo, perch< loperatore dovrà 6sentire7 !uando gli sia necessario passare al successivo momento, nel !uale provvederà a 4ruciare la pergamena accendendola ad una candela e collocandola sul 4raciere con un poco dincenso. FF
+incenso, naturalmente, potrà già essere stato utilizzato in precedenza per incrementare linteriorizzazione del rituale, ed 5 in !uesto senso che viene in evidenza nelle tradizioni religiose= implica lelementale &ria e !uindi ha efficacia positiva sulla mente, come lesperienza di secoli ci tramanda. Quando la fiamma avrà compiuto la sua funzione, loperatore rivolgerà una preghiera di commiato 8necessariaA e di ringraziamento all&more di *io= !uindi mediterà per !ualche tempo, a discrezione, sullatto compiuto e sulle Potenze invocate a sostenerlo. "ome ultimo compimento, verranno radunati gli oggetti utilizzati, le ceneri del 4raciere collocate in un contenitore già predisposto, perch< siano sparse > non appena possi4ile > in un prato o nelle ac!ue chiare di un ruscello, a sua scelta. Quello che non ci 5 possi4ile indicare o suggerire 5 !uanto loperatore potre44e 6sentire7 nel momento pi; interiorizzato di !uesto rituale, nel !uale L comun!ue L !ualcosa accade anche se non avvertito immediatamente. Il che 5, soprattutto per chi muova i suoi primi passi in !uesto terreno, normalmente molto preferi4ile. In ogni caso, il aestro personale esaminerà poi con lofficiante le modalità dellatto compiuto e i possi4ili effetti, indicandone i limiti e gli eventuali o necessari perfezionamenti. Un !uadro riassuntivo del rituale proposto 5, a !uesto punto, utilissimo. Innanzitutto il )ito si fonda su un determinato comportamento esistenziale, e su un coerente e preciso stato danimo/ e!uili4rato, distaccato da supposti esiti, sereno e affidato a *io. &l momento dellinizio di un rituale vero e proprio, !uesto stato di coscienza si concretizza in una volontà e in una determinazione specifica, nella !uale la direzione prescelta di spirito e mente perdurerà inalterata, tanto nelliter preparatorio !uanto nel )ito effettivo. -utto !uesto implica che il )ito 5 un atteggiamento capace, nel tempo, di puntualizzarsi in un preciso compimento, per continuare invariato e costante dopo laccadimento. +ente operante 5 allora un 6maestro7 di vita a s< stesso, 4en prima che a chiun!ue altro, e !uesta proposizione dovre44e essere 4en presente a !uanti saccingono a compiere atti esoterici di !ualun!ue tipo. +impersonalità, che 5 in fondo una forma particolarmente consapevole dellarmonia interiore, 5 la costanza dellatteggiamento/ altrimenti a nulla varranno incensi, sim4oli ed invocazioni, in tal caso capaci soltanto di fuorviare chi li adotta. Il )ito ha principio con un atto da44andono all&more di *io= si conferisce un aspetto formale 8!uello che a44iamo per sommi capi descritto capace di sostenere ed incrementare !uesto stato, e un aspetto sostanziale conforme, sul !uale ora ci soffermeremo un poco. Quando lofficiante 5 in meditazione profonda, prima della com4ustione dei im4oli tracciati, nel uoco del 4raciere, potre44e verificarsi una rottura di piano percettivo, ed il protagonista allora impersonere44e l&spetto trascendente che richiama su di s< o, meglio, che intende svelare in s<. FH
"i accingiamo dun!ue a indicare un tracciato che possa servire come schema dorientamento, ricordando insieme al lettore !uanto già gli dicemmo/ lesoterista deve mantenere lo spirito vigile ed insieme fermo nel proprio a44andono al Principio d&more, al "risto. *eve, in altre parole, essere 4en fisso sul fine del )ito e sullinvocazione interiore 8non ver4alizzata, sia pure a livello mentaleA alla Potenza che chiama in aiuto, cercando dessere fuso con !uellaspetto della -rascendenza, ma mantenendo insieme la rapidità dellautocontrollo sulle possi4ili mutazioni coscienziali, soprattutto !uelle capaci di inficiare la direzione spirituale prescelta. -utto ci# con lucida immediatezza. &llinizio della sua meditazione, lofficiante evocherà lImmagine interiore del aestro 8stato di pace, di fiducia e di speranza, e lo pregherà dessere presente e di sostenere ed eventualmente correggere la sua opera fino al giusto compimento. Quindi visualizzerà un Punto !uanto pi; possi4ile luminoso al "entro del "uore, e lo osserverà espandersi fino ad esserne assor4ito nella luce calda, radiosa, completamente colma di purissimo amore. Quando !uesto stato avrà preso una certa consistenza, egli lo proietterà direttamente nellam4ito di Sesod, prescelto come 6doppio astrale7 delleffetto cercato, per attivare, modificare o correggerne le linee di sviluppo formale, visualizzando un centro eterico luminoso e pacificato nellazzurro cupo della ephirah. Quel centro avrà la capacità dagire e dinterferire positivamente sui piani sottili e, condensandosi in alCuth, determinerà le varia4ili desiderate. ( indispensa4ile che !uesto complesso procedimento sia in ogni sua fase veramente consapevole della presenza > reale ed effettiva > dell&more di "risto nel uo aspetto 0es;, e che latto venga compiuto impersonalmente con il pi; completo a44andono allIntermediario/ nella precisa coscienza dagire come modalità dellInterità e non semplicemente come una sua individualità. &ttivato il "entro+uce esodico, la concentrazione sarà dolcemente allentata, e loperatore si renderà allo stato di coscienza 6normale7 con la maggiore fluidità che gli sarà possi4ile. & !uesto punto rivolgerà una preghiera a Oether ed ai uoi &rcangeli in -iphereth e Sesod, ed allIntermediario "ristico, ringraziando e rinnovando insieme il proprio impegno damore. Poi, provvederà a 4ruciare i sim4oli ed a concludere con il commiato latto rituale. Il commiato 5 importante, e non deve essere dimenticato. Infatti, esso segna il termine di unazione teurgica ed il contemporaneo ripristino di uno stato normale di coscienza/ le orze che interferiscono nel )ito con lofficiante sono molteplici, ed appartengono tanto agli aspetti trascendenti che a !uelli tellurici. Poich<, in !uestultimo caso, esistono anche principi coscienti unidirezionali che assolvono ad una funzione in modo pressoch< automatico, 5 necessario non lasciarli attivi anche nel nostro am4ito esistenziale 6normale7, per non crearci possi4ilità di s!uili4ri certamente infre!uenti ma potenzialmente temi4ili. Inoltre, !uesto 5 un doveroso atto di rispetto e damore verso tutte le orme della anifestazione/ compiuto con semplicità, senza eccessi misticheggianti o comun!ue inadeguati= un atto che prepara alla conservazione di uno stato darmonioso e!uili4rio con il -utto nella nostra vita !uotidiana. FJ
*etto ci#, aggiungiamo unultima osservazione/ la ritualità cosE proposta 5 certamente efficace, se 4en compiuta, ma 5 essenzialmente preparatoria al )ito vero e proprio in senso ?ogico. Quando lallievo ha raggiunto il necessario grado dintegrazione con il proprio < egli 5 insieme il -empio, l<are e il acerdote, 5 immagine dell&l4ero della 'ita. In !uesto stato egli si 6limita7 a risvegliare le proprie potenzialità operative come pura modalità del :rahma, proiettandone la Potenza per un fine considerato opportuno e necessario allemancipazione dellUomo. +a persona allora agisce solo interiormente, senza nessun altro appoggio formale visi4ile fuorch< !uello di un luogo acconcio, appartato e tran!uillo dovun!ue esso sia. Questo 5 il )ito vero e proprio, nella sua forma purificata ed essenziale. +officiante allora, fuso con il -estimone atmico, agisce come 0lifo della 'ita manifestata in uno specifico am4ito, e non occorre dire altro. +Istruttore individuale sarà presente per controllare ed appianare possi4ili ed impro4a4ili lacune o difficoltà nascenti da unimperfetta centratura dellallievo con +ui e con l&more fondamentale. arà allora l&more stesso a trovare la strada pi; semplice ed efficace per risolvere !ualsiasi aspetto negativo che possa emergere, operando tramite lallievo secondo i uoi fini. 12 Il procedimento or ora considerato 5 rituale e nella sua descrizione, a44iamo cercato di rendere evidente come larchetipo possa agire nell&rchetipo, rendendolo attivo in una particolare puntualizzazione. Perch< di !uesto si tratta/ energizzare la dinamicità del campo a cui apparteniamo nel modo pi; positivo che ci 5 consentito. %gnuno di noi, in !uanto 6microcosmo7, 5 un aspetto essenziale del acrocosmo e dell&rchetipo totale al !uale apparteniamo/ l&dam Oadmon. +autorealizzazione, in !uesta prospettiva che a nostro giudizio 5 la pi; esatta, significa lattualizzazione concreta di un archetipo emanato 8emanazione indiretta e delegata, compiuta da !uello fondamentale, il !uale poi sautodetermina mediante lilluminazione interiore, integrandosi li4eramente ed autonomamente con il -utto. otto un certo angolo di giudizio, 5 lUomo "osmico che in effetti agisce rendendosi vivo e cosciente in un suo aspetto= in una differente prospettiva 5 la persona che, svelando in s< stessa la propria essenza, determina un processo demancipazione nel 0lo4ale, modificandolo costruttivamente. I due aspetti coincidono nella realtà, e sono teoricamente distingui4ili per necessità di comprensione e per la particolare posizione > fattuale e concettuale > delle persone storicamente specificate nei confronti del omento "ausale e dell&dam. *al punto di vista dell&ssoluto 8che 5 poi il solo veramente sostanziale levento che osserviamo configura laffioramento di un uo aspetto dalle tene4re dellincoscienza metafisica in cui era sommerso. Un compimento affidato alla scelta ed allautonomia del singolo, che determina il passaggio di una personalità nel piano suo proprio, archetipale, per cui essa rappresenterà nel tempo il dinamismo creativo FK
del :rahma stesso, ed il perfezionamento di una ua idea. Questo concetto richiede dessere compreso, e lunico modo per riuscirvi 5 la44andono dellillusoria concezione di unontologia che separa i singoli principi viventi dalla loro "ausa metafisica ed immanente. +a )ealtà, in s< stessa considerata, 5 lUnoLenzaLecondo. (gli, il :rahman, conclude in <, nella uprema "oscienza, tutto il manifestato ed il manifesta4ile, lattuato ed il potenziale in identità. Infatti, le specificazioni che implicano il passaggio da potenza ad atto sono inerenti al nostro stato relativo 8creaturale e non possono riferirsi a !uello assoluto. In 4reve, ci# che 657, 657 in +ui perch< solo +ui 5 )eale, infinitamente oltre le nostre concezioni in merito. +Uno 5 per# "reatore e 'ita, e le infinite idee che scaturiscono dalla ua essenza sono viventi e possiedono una propria particolare e concreta realtà, perch< esse sono in effetti ue modalità di pensiero e di manifestazione. *o44iamo pertanto cercar dintuire le parti nellUnità e lUnità nelle parti per comprendere pi; esattamente > o principiare a comprendere > la nostra stessa verità !uotidiana. oprattutto nel )ito, formale o interiorizzato che esso sia, sesprime !uestatteggiamento, il !uale 5 la chiave dogni ulteriore approfondimento. Questo principio interpretativo della )ealtà, nostra e generale, deve essere ac!uisito, e noi lo ricorderemo al lettore finch< egli vorrà intrattenersi con !uesti concetti. +a uprema "oscienza concede dun!ue allente in fase demancipazione un campo operativo molto limitato, necessario alla sua formulazione dentità li4era ed autonoma nel Piano divino mediante lesperienza delle proprie valenze. Il +imite, infatti, implica il suo superamento costante, il ch< pu# accadere solo con la vera coerenza dellentità manifestata con il anifestante che lo sostiene e lo guida. "hiariremo in proposito un paio di punti, per cercare di dirimere incertezze ed e!uivoci. $el procedimento autorealizzativo la persona possiede un am4ito di li4ertà principialmente ristretto, che 5 destinato ad accrescersi progressivamente, in diretto riferimento alla sua capacità di svelarsi !uale Idea vivente dell&more fondamentale. e la li4ertà dazione 5 allinizio pressoch< assente, completa 5 la possi4ilità di scelta e la conseguente capacità dautodeterminarsi di fronte ai momenti dellesistenza. +a vera li4ertà cresce con lesperienza positiva, ossia per mezzo di scelte coerenti con il Principio "ausale. Quel che gli uomini comuni chiamano incongruamente 6li4ertà7 5 semplicemente !uestautonomia di giudizio e di volizione, che facilmente pu# risultare erronea ed ar4itraria se manca una vera intelligenza dell&more 4asale. +a li4ertà in s< 5 altra cosa, perch< presuppone un campo interiore li4ero da impedimenti nel !uale operare intuitivamente le proprie scelte, e poi un campo esterno capace daccoglierle positivamente, nel rispetto di !uelle altrui. "osa sia !uesto 6rispetto7, gioverà ripeterlo per rammentare !uanto per molto tempo cercammo dindicare/ 5 la non interferenza nellautodeterminazione degli altri, la nonLingerenza nel loro processo di deli4erazione conclusiva, il cosiddetto F9
6distacco7 da ogni tendenza a sostituirsi > e per !ualsivoglia motivo > al loro atto decisionale. Un aestro, un allievo o un adepto cercano dinsegnare !uanto a loro sem4ra giusto ed utile allemancipazione, tendendo la mano al loro prossimo tutte le volte che !uesti la richieda. (ssi, se incontrano lindisponi4ilità al loro interessamento, e la possi4ile negazione di !uesto metodo in ulteriori interferenze, sastengono semplicemente dallintervento affidando i soggetti ostili al Padre ed attendendo con fiducia pi; favorevoli occasioni. $aturalmente non cesseranno damare e di mantenere una fiduciosa apertura verso i fratelli pur se li considerano in una precaria ed illusoria situazione vitale. Il rispetto dellautodeterminazione degli altri ha fondamento nella 'olontà del Padre ed 5 insegnato dalla ua isericordia vivente, il "risto/ a maggior ragione deve emergere nel comportamento di coloro che vogliono percorrere il entiero iniziatico, od essi avranno compreso molto poco delle profonde implicazioni dellinsegnamento ricevuto. Un altro aspetto da considerare consiste nella partecipazione, attenta e comprensiva, alla fatica di !uanti, non ancora maturi per principiare il processo demancipazione, affidano al Carma e non all&more di *io il loro stato, e ne sperimentano gli effetti nel samsara. Il aestro 5, in !uesto caso, la stessa attualità del Carma, ed allora 5 importante che i pi; li4eri sappiano essere vicini, secondo le circostanze, a !uanti siano tuttora legati ai propri impulsi ed alle conseguenti illusioni. enza entrare in altri dettagli 8che chiun!ue potre44e trarre spontaneamente dalle nostre premesse riaffermiamo la necessità costante dellamore, pi; li4ero ed attivo possi4ile, che naturalmente ci conduce allazione secondo le opportunità del momento. ino a !uel momento il iva 5 affidato al potere educativo e correttivo dellB&l4ero, ed 5 solo indirettamente che si cercherà di aiutarlo a non incontrare troppe difficoltà nel permanere del senso egocentrico. +allievo, in !uestipotesi purtroppo comunissima, incontra difficoltà anche gravi, e deve commisurare ogni intervento allesatta condizione del campo per evitare danni a s< e ad altri. Il processo di svelamento di fattori dellInterità dalto livello !uali sono gli uomini, esige la loro iniziativa concreta, e !uindi atti di scelta coerenti con la 'olontà che li ha creati e li sostiene. olo in !uesto caso essi si possono rendere al loro vero stato esistenziale, e svolgere la funzione implicita del loro 6s<7. *ove gli allievi incontrano i loro limiti, generali e particolari, ma che in ogni caso travalicano le loro attuali possi4ilità, 5 necessario e fatti4ile che intervengano altre orze, capaci di condurre un valido sostegno ed un aiuto determinante alla loro condizione. Infatti, lIdea di anifestazione 5 unitaria, e nessuno pu# legittimamente considerarsi estraneo ai pro4lemi dellaltro, se ha possi4ilità effettive daiutarlo. (sistono in genere situazioni complesse, ed imprevedi4ilmente articolate, che richiedono un intervento su molti livelli, spesso oltre la conoscenza dellallievo. e egli compie la propria parte 8e !ui lunico giudice e testimone 5 il Padre ha un particolare diritto alla colla4orazione di altre aree, anche elevate. HM
Poich< liniziando agisce come modalità della anifestazione e L pur nel suo piccolo L a fini generali, ogni suo atto dovre44e implicare accordo ed affinità con le Potenze espresse dal 0lifo della 'ita, e !ui riemerge il pro4lema glo4ale della nostra situazione, nostra e dellInterità. "ertamente, perch< la parte affidataci sia compiuta, do44iamo prima conoscerla, poi comprenderla ed infine essere in grado dassumerla identificandoci con lei. Un attento esame di !uesto principio, condotto con il aestro nella ua testimonianza interiore, ci sosterrà per risolvere molti !uesiti, per spiegare lapparentemente incomprensi4ile 6silenzio di *io7 e per avviarci a una pi; chiarificata coscienza. In effetti, il 6silenzio di *io7 5 semplicemente indice della nostra sordità alla ua parola, costantemente donataci nel "entro interiore. In !ueste pagine non possiamo, ovviamente, indicare i criteri adatti allidentificazione delle nostre potenzialità operative, perch< essi emergono con il percorso iniziatico e costituiscono unimprevedi4ile varietà dimplicazioni. Possiamo per# sottolineare che la ricerca del nostro vero stato, ossia del *harma, 5 impegno 4asale della ricerca, e la sua ac!uisizione determina lo svolgimento presente e futuro 8un futuro infinito della nostra vita. +analisi impersonale del campo esistenziale, delle emersioni Carmiche che denota, degli incontri che sottintende, sono in ogni modo fattori indispensa4ili per la nostra scelta fondamentale e le mille scelte particolari con essa coerenti. Un allievo pu# ritrovarsi in particolari difficoltà proprio perch< 5 tale/ la sua condizione, infatti, determina una maturazione pi; rapida del Carma potenziale, facendo emergere fattori 8samsCaras nellinduismo che altrimenti sare44ero rimasti sopiti anche per lunghi periodi, con effetti tuttavia pi; pericolosi e profondi. Inoltre egli si trova facilmente coinvolto nel Carma delle persone che gli sono accanto e che conseguentemente influiscono su di lui, a livello sottile e diretto. (sse sono portatrici di stati che non hanno sovente origine nel solo passato dellallievo, e che sono !uindi fortemente soggettivi/ tuttavia in campo esistenziale 5 comune, e non possono essere ignorati gli aspetti che denota. Il Carma proviene sempre, !uando ha rilevanza con lente, da un tessuto connettivo comune che associa i singoli individui a loro stessa insaputa. "osE, !uando sintrecciano rapporti di specifica inferenza, si verifica proprio un effetto Carmico generalizzato e individualmente modulato a livello tanto 6grossolano7 che 6sottile7. In termini 4revi, le tensioni Carmiche delluno agiscono sul potenziale dellaltro, elidendosi o rafforzandolo. Il fenomeno 5 responsa4ilizzante perch< rende ciascuno 6partecipe7 in certa misura dei pro4lemi del suo prossimo e, in linea generale, della anifestazione. Questa fenomenologia ha diverse, concrete cause/ lassunzione, consapevole o inconscia, del Carma di una persona molto amata= la reazione emotiva e scompensata ad una situazione determinata da altri= lassimilazione inerziale ed inconscia del Carma collettivo che, se non schermato, coinvolge insospettate de4olezze del singolo. ( via dicendo. "ome constatiamo, le strade per lassunzione di un effetto Carmico 8normalmente temi4ile e scompensante sono diverse, e tutte presuppongono una H1
particolare disponi4ilità dellindividuo. %ccorre allora che lallievo, pi; degli altri, sappia mantenere 4en e!uili4rate le sue propensioni psichiche e le difese spirituali, e ne faccia uso nel modo pi; opportuno. "i ripetiamo/ da un lato il processo dellemancipazione matura il Carma personale e ne agevola laffioramento= dallaltro lato, la sensi4ilizzazione ai pro4lemi altrui 8dei vicini o del campo generale apre strade allemersione deffetti Carmici personali o collettivi, non sempre eludi4ili proprio a causa della permanenza, nel fondo della coscienza, di un erronea voglia di esserne separati od indifferenti. +adepto non incontra pi; !uesto pro4lema/ essendo fuso con il Principio, possiede insieme la capacità della conoscenza profonda e della difesa efficace, e gli effetti Carmici non lo toccano pi; se non per eventuale sua specifica assunzione. (gli 5, in effetti, una modalità cosciente ed attiva del -uttoUno, e nel Padre si disperdono le distorsioni del campo che sperimenta lasciandolo indenne. $el 6'imalaCirti $irdesa utra7, al !uale rimandiamo il lettore, 5 trattato !uesto pro4lema e sono specificati i metodi per chiarirlo e risolverlo. "i limitiamo !ui a ricordare che la malattia e la menomazione dello Gogi non sono !uelle delluomo 6comune7, perch< contraddistinte dalla profonda li4ertà dassunzione e di controllo delle stesse. -ornando al nostro tema, rileviamo che ci 5 necessario imparare, e nei termini pi; 4revi consentitici, le 4asi della metodologia dellautodifesa contro gli effetti involutivi propri ed indotti che incontriamo nel corso dellesistenza. Poich< la metodologia ha in entram4i i casi 8Carma nostro o del campo un su4strato comune, specificheremo per prima cosa che la protezione fondamentale discende dalla vera consapevolezza di essere un fattore dinamico dellInterità > ossia unidea del Padre > sia pure in fase demersione. +a coscienza di rappresentare una 6parte7 del 6-utto7 8intimamente e concretamente unita al -utto implica il superamento dellegocentrismo, e toglie il terreno sul !uale il Carma si condensa/ lo annulla in s< stesso. Infatti, non trovando il supporto, il 4ersaglio, il frutto delle azioni rifluisce nellInterità disperdendosi, e contri4uisce cosE allemancipazione dellUomo glo4ale. Perch
giudicano con diffidenza e ostilità chi le a44ia ostacolate o ferite 8e non importa !uando, e desiderano neutralizzare la ripetizione di !uellevento. Peggio, se > considerandosi un possi4ile oggetto di identica attenzione nella consapevolezza di aver compiuto un ar4itrio > vogliono evitare il pericolo della rivalsa. Possiamo considerare che il Carma 5 sempre e comun!ue 6ente7, e che presuppone !uindi il soggetto senziente. In !uestottica il Carma, generale e particolare, 5 condotto ad emersione dalla situazione dei campi dinterferenza e dagli atteggiamenti dei singoli personaggi che li conformano. &tteggiamenti che, nellarea della nostra comune esistenza, sono 4en lontani dalla isericordia di *io. *io non crea n< sostiene leffetto Carmico/ lo su4isce per amore, come testimonia la "roce di 0es;. *io 5 Perdono e non altro/ ma vuole condurre la ua creazione allesito pi; reale, ossia alla ua intenzione. e la creatura non sa ritrovare la propria identità per scelta damore, sarà lesperienza delle proprie azioni ad agire in dissuasione. Il tempo che impiegherà sarà !uello che essa si darà. +a difesa contro gli effetti Carmici 5 limpersonalità dellazione, il non attaccamento agli esiti/ !uesto 5 valido anche nei confronti del Carma preterito, ed impedisce linsorgenza di nuovi de4iti. +atteggiamento dincentramento in *io elide tutto il possi4ile, ma in tempi che > rapportati alla nostra attuale esistenza > possono sem4rarci molto lunghi. Infatti, la risoluzione del de4ito Carmico implica la pacificazione o lallontanamento delle entità che ne alimentano lincidenza, solitamente molto tenaci ed implaca4ili. ( certamente non sta4ilizzate nellIdea :asale/ anzi. ono, in effetti, entità molto egocentriche, che ignorano il *io sopra di loro, come insegnarono i maestri gnostici. ( un pro4lema gravissimo ed attuale. "i ripetiamo/ la sola difesa efficace e reale comporta lintuizione dellUnità ontologica a livello effettivo e non semplicemente intellettualistico. "erchiamo dun!ue metodologie specificate, adatta4ili in generale e in particolare a !uanti si inoltrino in un sentiero di ricerca. ono concettualizzazioni utili almeno per il tempo necessario a maturare altre esperienze ed altre pi; pertinenti ideazioni. I Uno stato di serenità, e lassiduità nel conservarlo. Questo 5 il necessario presupposto dogni attività in am4ito esoterico e sottile, e non sarà mai a44astanza raccomandata la sua attualizzazione. II +a capacità di rie!uili4rare i diversi aspetti dellorgano autorappresentativo, ed in particolare il centro di controllo interiore delle funzioni fisiche, nel caso, al!uanto comune, che scompensi di varia natura ne insidino la funzionalità. Questa 5 una capacità di tipo introspettivo e meditativo che esige la presenza ed il sostegno del aestro &tmico, e mira a condurre e!uili4rio prima nellam4ito psichico, per poter poi modificare, di conseguenza, !uello pi; denso. i energizza e si rasserena il proprio Sesod interiore, facendovi confluire fattori energetici reali dellInterità 8delle sue !uattro guaine con opportune introspezioni e > talvolta > visualizzazioni. H3
Quando la guaina eterica individuale principierà ad assor4ire le energie pi; armoniose della vita, si produrrà un dinamismo della coscienza 8ora adeguatamente sorretta nelle sue formulazioni generali capace dinfluire sulla stessa forma, e non solo su !uella. III +indirizzo di energia sottile 8prana verso un punto specificato del proprio corpo 8assor4endo lenergia dellInterità e convogliandola dove vi sia disfunzione o malattia 5 scelta direzionale del soggetto, e attività del aestro atmico. Questassunto indica limportanza fondamentale del rapporto coerente con il "entro interiore nellesatta ideazione damore. Il prana 5 energia vitale a stato sottile e purissimo, e in !uanto tale pu# considerarsi il primo tessuto connettivo di !ualsiasi aspetto vivente e dotato !uindi di forma. In ogni danno fisico sussiste sempre la carenza di prana, e conseguentemente le altre energie del complesso psichico e fisico che formano la persona sono variamente impedite ed ottuse. e immettiamo il prana nelle aree s!uili4rate, esse tendono a riprendere la loro normalità e a risolvere il loro pro4lema. Infatti, la tendenza 4asale di ogni ente 5 !uella del mantenimento e del recupero della propria normalità, se !uestultima 5 vulnerata. & !uesto proposito specifichiamo due dati/ latto di volontà 5 indispensa4ile, e si concreta nel fermo rifiuto di ogni scompenso, il !uale ricade sempre oltre la sfera personale nellUomo glo4ale. Questo rifiuto deve sapersi esprimere in un profondo atto daffidamento al Padre, mantenuto con e!uili4rata fermezza/ senza tracce di ri4ellione e di paura nei confronti delle formepensiero che possano aver contri4uito a determinare laccadimento, e nella certezza che la isericordia di *io ci aiuterà nei limiti che le consentiamo. +imiti attuali, soprattutto Carmici, i !uali ci relazionano con il "ontinuum in cui viviamo. "onfluiscono cosE nel nostro atto di scelta tutti gli aspetti del processo evolutivo che ci siamo conferiti, in particolare lintelligenza dell&more, cosmico ed immanente, che 5 il supporto ed il sostegno di ogni creatura oltre le sue storiche imperfezioni. +allievo deve saper volere/ la volontà in senso iniziatico 5 identificazione con l&l4ero della 'ita ed i uoi fini, oltre !ualsivoglia istanza egocentrica. $el caso di danni fisici, il corpo 5 esattamente considerato !uale strumento demancipazione e -empio dello pirito 8microcosmo nel acrocosmo e la sua funzionalità 5 ricercata in una visione ed in una direzione che escludono le gratificazioni esclusivamente individualistiche. a si pu#, e si deve, essere felici di ritrovarci in *io e nella 'ita che (gli ci dona, e viverla pienamente. $e parleremo. +a partecipazione allesistenza secondo le nostre vere capacità 5 elemento fondamentale della nostra emancipazione, ed 5 4ene > per !uanto ci sia possi4ile > che tale stato sia sostenuto da un fisico adeguato, indispensa4ile strumento di contatto con il campo esistenziale. *a !uesta constatazione deriva la cura che lo Gogi indirizza con naturalità al suo H@
corpo, esente da narcisismi e sostanzialmente indirizzata alla 'ita, nelle sue estrinsecazioni presenti e future. 13 "onsidereremo adesso un ulteriore aspetto dell(vento manifestante che 5 poi il primo in ordine logico. Il -empo. &44iamo sommariamente esaminato il attore "ausale, i metodi, le Potenze ed alcuni elementi dellintero processo, cercando contemporaneamente di fornire alcuni dati molto eterogenei, che tuttavia riteniamo utilissimi per la corretta concettualizzazione del nostro tema. Poich< il tempo 5 la specifica dimensione della nostra esistenza e di tutta la anifestazione, tentiamo dilluminare la comprensione di !uesta modalità autorappresentativa, che 5 tanto differenziata ai diversi gradi di vita formale da rendersi fra le pi; elusive e difficili da puntualizzare in unidea unitaria. Il -empo/ tentiamo dun!ue di definirne il concetto, e nel farlo ci rendiamo conto che 5 praticamente impossi4ile individuarne uno unitario. "hiamiamo con il medesimo nome, aspetti tanto differenti di !uestelemento del campo formale che rischiamo solamente di far nascere confusioni se vogliamo poi utilizzarli per comprendere davvero il fenomeno. %ccorre dun!ue distinguere, considerando che il -empo varia al mutare delle zone dimensionali, e che veramente non esiste che nellUno senza econdo, il :rahman. Il -empo 5, infatti, un modulo espressivo, il principale, del momento dinamico divino, ed 5 !uindi relativo al livello despressione che consideriamo. Per affrontare dun!ue il !uesito con un !ualche tipo di chiarezza considereremo !uello che giornalmente sperimentiamo/ il -empo di alCuth, il nostro -empo. Proviamo dun!ue ad individuare le sue caratteristiche pi; evidenti. *alle nostre considerazioni trarremo poi unidea unitaria, o almeno sufficientemente esplicativa che consenta un approfondimento sul piano conoscitivo. Il iva si conferisce una rappresentazione di s< e del proprio campo vitale che dipende dai sensi e dallela4orazione susseguente dei dati, tramite lo strumento interiore dapprendimento 8&haCVra/ ci# che fa lio. Questa rappresentazione non 5 ar4itraria, ma determinata dal modo di concepirsi dellInterità, che 5 dominato dalla +egge "ausale. +attività di !uesta +egge implica il divenire 8soluzione del fattore causante nei suoi effetti, e !uesto divenire, proiettato nello schermo della coscienza, appare procedere in modo uniforme, tanto da poter essere suddiviso in periodi fissi come gli anni, i giorni e le ore. Poich< tutta la anifestazione ha un andamento ritmico, luomo 5 a4ituato alla scansione della sua esistenza in periodi pi; o meno lunghi, contraddistinti dalla ciclicità. ovviamente un artificio derivato dalla particolare funzionalità dellorgano interiore il !uale, appartenendo al manifestato, sesprime coerentemente in un suo particolare ritmo. Quanto tuttavia indicammo sul reale contenuto dell&tto emanante HF
8lo svelamento di un &rchetipo tramite la progressiva attualizzazione delle virtualità contenute nellIdea 4asale ci suggerisce che !uesto processo rappresentativo sia valido soltanto per il grado dautocoscienza che in esso si esprime 8relatività dellesperienza e che il -empo costituisca in sostanza una dimensione dellanima, come ci disse ant&gostino. Questo tipo di considerazioni ci induce ad una conclusione/ il tempo delliniziato non 5 !uello delladepto, ed entram4i differiscono da !uello che sperimenta luomo comune. In conclusione, constatiamo che, nellam4ito del mondo dimensionale, esistono molte variazioni dello stesso fenomeno, tutte dipendenti dal tipo dautocoscienza che le determina. -entiamo allora di precisare meglio il concetto di tempo attuale, ossia valido per coloro che condividono la nostra dimensione. Il -empo 5 il processo rappresentativo del reale ed esiste nel iva ed oltre il iva stesso/ egli, infatti, vede fuori di s< !uesta sua autorappresentazione per la limitazione esercitata allorgano di riferimento L lio L sempre rivolto allesteriorizzazione, e per lassor4ente motivo che la stessa persona 5 un elemento della glo4alità 8Uomo totale, &dam, e sussiste in !uestultima. $oi dun!ue vediamo fuori di noi lo scorrimento di una realtà oggettuale che 5 in sostanza il modo di rappresentarsi dell&dam, e della !uale siamo intimamente partecipi in !uanto suoi elementi costitutivi. In effetti, cosa sia la )ealtà in se stessa 5 oltre la nostra capacità di percezione e richiede, per una pi; adeguata conoscenza, la li4erazione progressiva della persona ed in generale dell&dam. +a nostra )ealtà 5 in effetti l&l4ero della 'ita compreso nel suo profondo significato sim4olico destrinsecazione della 'olontà divina= 5 in termini sintetici *io in !uanto "reatore. "onoscendo !uindi il senso del im4olo, i suoi "entri ed i entieri, e approfondendo lintuizione delle sue modalità espressive, luomo conosce se stesso come elemento dellB&ssoluto, e comprende lBIdea, lBIdeatore, e il processo dellBideazione. &c!uisisce allora una pi; esatta definizione del cammino esistenziale e della sua esatta esperienza. inch< luomo non sia capace di !uesto, lesperienza della realtà 6esterna7 si renderà al!uanto imprecisa ed in genere molto illusoria, e considererà il mondo oggettivamente separato da lui, 6altro7, soggetto ad un divenire casuale, incontrolla4ile e ritmico, che su4isce passivamente e con sicura sofferenza. %ccorre allora renderci conto della necessità di un approfondimento dei concetti generali che > pi; o meno consapevolmente > utilizziamo nella nostra ricerca di conoscenza, per indirizzare in formulazioni finalmente adeguate la nostra esigenza di verità. ( forse utile osservare che !uesto nuovo stato 5 necessario per compiere una scelta di direzione precisa, che altrimenti sare44e vanificata dalle approssimazioni e dai preconcetti che la falsere44ero inevita4ilmente. e il nostro tempo 5 contraddistinto da un apparente scorrimento casuale e da una sottostante incidenza Carmica, 5 certo che in zone pi; elevate e pi; oggettivamente reali esista un altro tipo di autorappresentazione, che determina una percezione del -empo, in misura rilevante, diversa dalla nostra. %ccorre intenderci. Il possesso del corpo fisico > tipico della creatura che HH
impersona un limite > implica un certo atteggiamento dellinteriorità ed il modo dellautorappresentazione. +e persone che, per esempio, fanno esperienza del periodo intermedio intercorrente fra la morte fisica e la successiva rinascita, sono sempre e comun!ue nella dimensione esistenziale, e !uindi percepiscono il campo come tridimensionalità/ non sono 6puri spiriti7 privi di forma che aleggiano in una zona vacua ed indeterminata. +a loro autorappresentazione conferisce sempre consistenza alle percezioni del campo, che avvengono secondo le strutture mentali già ac!uisite, finch< esse non siano opportunamente corrette. $otiamo a !uesto proposito che esse non si ritrovano, nella loro coscienza, in un am4ito direttamente analogo alla ephirah Sesod la !uale, pur essendo il 6doppio eterico7 del pi; consistente alCuth, 5 oltre e prima di !uestultimo se valutiamo il 0lifo come sim4ologia del processo emanativo. Quando, nei nostri appunti, accenniamo a Sesod, la consideriamo > generalmente e legittimamente > !uale punto di convergenza oggettiva delle aree dimensionali soprattutto femminili che gravitano su altre/ !uelle separate dalla 6caduta7 che ha appunto infranto lunità dell&dam. +&l4ero della 'ita pu# essere letto in molti modi, che dipendono dai punti di vista adottati. $on confondiamo, allora, il :ardo 8zona intermedia con un momento del dinamismo manifestante, valido tanto nel particolare che nel glo4ale, e che ac!uista rilievo proprio nella comprensione del processo formativo. Il :ardo 5 tridimensionale e formale, ed 5 compara4ile, in innumeri variazioni, con la nostra zona. +a persona che ha a44andonato il precedente corpo 8annama?aCosa si ritrova dun!ue in una zona intermedia tra i due momenti di morte e rinascita/ non 5 pi; nel mondo fisico che noi conosciamo e non si ritrova in altri settori della anifestazione che siano oltre i suoi mezzi di percezione e di rappresentazione. I !uali strumenti determinano comun!ue la forma generica del nuovo campo sulla 4ase della realtà interiore che li esprime. Il tempo allora permane pressoch< immutato, e le differenze eventuali dipendono dalle sussistenti capacità del soggetto senziente. "on un certo rigore, possiamo affermare che la persona rientra nella percezione temporale della nostra comune esperienza. Queste affermazioni ci portano dun!ue a considerare il nostro mondo per !uello che effettivamente 5/ un archetipo dellInterità in formazione 8alCuth ma disperso su vari livelli, concepi4ile comun!ue secondo il sim4olismo che a44iamo tentato di suggerire. offermiamoci adesso su pi; dettagliate considerazioni. %gnuno di noi sa che lo scorrimento del tempo dipende dallo stato generale del periodo desistenza considerato/ momenti vissuti che a taluni possono apparire lunghi, ad altri, in differenti situazioni, sem4rano 4revi e fuggevoli, e viceversa. :astere44e !uesta semplice osservazione per metterci in guardia sullinadeguatezza del concetto duniformità temporale 8valido per i nostri strumenti di misurazione, ma c5 di pi;. Il discepolo che pervenga ad un certo grado di maturità pu# derivarne, tra le altre, unimpressione molto sgradevole, legata da un lato al suo parziale risveglio e dallaltro alla permanenza dellaspetto egocentrico nella sua autorappresentazione interiore. Ra, in altre parole, la sensazione dellirrealtà del tempo ed insieme di HJ
unaccelerazione del suo scorrimento/ come se egli, spettatore, vedesse condensarsi e dissolversi il proprio am4ito vitale in continuazione, senza poter in alcun modo interferire significativamente in !uesto fenomeno di vanificazione costante. ( un momento transitorio che prelude allapertura di un pi; reale ed interiorizzato contatto con la -rascendenza, ma la durata del !uale 5, a priori, imprevedi4ile. &ccenniamo a !uesto particolare stato perch< le nostre parole possano essere ricordate in simili frangenti/ anzich< allarmarsi, lallievo dovre44e gioirne perch< essi preludono ad un passo decisivo nel sentiero dellemancipazione. %ccorre affidarsi al Padre con maggior intensità, ed osservare > dirigendolo interiormente > il fluire delle rappresentazioni. Presto o tardi, presumi4ilmente, lo contemplerà nellintimità del suo "entro, e lo comprenderà per !uello che 5 e rappresenta/ ne sarà il -estimone e, in un certo modo, il gestore. )icordiamo a !uesto proposito !uanto dicemmo del 6+i4erato7, ignore del amsara e del $irvana, e non perch< si sia reso una personalità dominante nel proprio nome, ma semplicemente una pura modalità del Padre/ la sola vera )ealtà della !uale tutte le relatività sono egualmente partecipi perch< vivono in (ssa, e si collocano in +ei come vi4razioni definite. Questo 5 poi il senso del mantra 6o aham7, tanto ricorrente 8ed importanteA nei procedimenti meditativi/ deve essere vissuto, vitalizzato e proiettato in s< alla luce dei suddetti principi, perch< possa costituire un potente mezzo di li4erazione e dintegrazione con la )ealtà. $ellam4ito sephirotico, il -empo pertanto diverge da !uello tipico delluomo comune, e 6dovre44e7 essere identico a !uello noto agli Iniziati. $on do44iamo dimenticare, a !uesto proposito, che la 6tridimensionalità7 5 la *ecima ephirah, ricettacolo di tutti gli influssi del 0lifo e che noi la percepiamo, ora come ora, con approssimazione e difficoltà a causa delloscurità in cui 5 precipitata la nostra coscienza. Qual 5 allora !uesto -empo ephiroticoD (d in cosa diverge dal nostroD (saminiamo preliminarmente alcuni temi, e poi cerchiamo di dedurre da essi un principio interpretativo. Il -empo di alCuth 5 genericamente conosciuto come un lento o accelerato processo di mutazione dello stato originario, ed un progressivo sfaldamento dellesistente e successiva condensazione in nuove forme, originate da !uesto passaggio e che in varia misura rinnovano il ciclo. (sistono varie modificazioni del glo4ale, ma ad intervalli normalmente rilevanti e per lo pi; dovute allinterferenza dellattività umana= tutto scorre, e la felicità sem4ra ritrovarsi soltanto nellattimo fuggente, passeggera ed effimera come tutto !uello che appare e scompare allocchio del conoscitore. ( in tal modo che, di norma, gli uomini avvertono e concepiscono la dimensione temporale/ esterna, inarresta4ile, talvolta 4enevola ma pi; spesso infida e spietata/ sempre incomprensi4ile. &44iamo detto, pocanzi, che il -empo 5 invece il modo di rappresentazione che il iva ha di s< e della realtà vissuta= 5 uno stato danimo, un flusso interiore, una HK
distensione e una contrazione dellaspetto manasico e talvolta spirituale, se ci riferiamo nel giudizio a presupposti che attengono al sim4olismo archetipale pi; volte ricordato. ( opportuno allora riferirsi al concetto e4raico di )uah, ed in )uah 5 4en viva la dimensione temporale dellesistenza. )uah per# informa ed influisce sulla sottostante $ephesch cosE come sul sovrastante $eshamah/ lindividualità evolutiva, non emancipata, possiede dun!ue una percezione manasica 8ma?anica dei sui moti coscienziali > immensamente complessi > che implicano la reciproca inferenza del singolo con il 0lo4ale, e dentram4i con le Potenze ephirotiche in essi stessi esistenti ed agenti. "hiariamo !uesto principio. entre luomo avverte, spesso dolorosamente, la fine delle proprie autorappresentazioni come 6tempo7 ed 6esteriorità7 8a?a, le influenze del 0rande 0lifo agiscono in modo da preparare il terreno ad una pi; adeguata presa di coscienza, ed a una conseguente migliore penetrazione delleffettiva )ealtà. (, !uesta, unopera allinizio lentissima, che a44isogna di cicli desistenza successivi nel campo di alCuth anche !uando si delinea una vera autocoscienza, e che saccelera notevolmente nel momento stesso in cui il soggetto principia ad affrontare, in senso realizzativo, il pro4lema 4asale della propria esistenza. $otiamo allora il progressivo distacco dalle modalità percettive proprie degli uomini comuni perch<, sotto linflusso ormai evidenziato dellInterità, nel iva si modificano i parametri coscienziali di rapporto con il campo vissuto. Il tempo, dun!ue, 5 L o dovre44e essere L un processo di decantazione dei primitivi modi dellautorappresentazione che, mediante esperienze direzionate e lungamente necessitate a causa della legge Carmica, induce ad ac!uisire la capacità delleffettiva comprensione dellesistenza e dellInterità. Quando !uesto procedimento raggiunge uno stadio sufficientemente attualizzato cosa accade al precedente senso della temporalitàD $on accade pi; nulla, nel senso che non sussiste e che si 5 semplicemente trasformato, nel cammino della li4erazione, in !ualcosa daltro che ora occorre specificare ed esaminare per !uanto ci 5 possi4ile. Il tempo 5 il flusso del processo devidenziazione del proprio contenuto potenziale nello schermo dellorgano interiore dellautocoscienza, e conseguentemente esiste L nel modo che ci 5 noto L finch< sussiste !uesto nostro particolare svelamento proiettivo. Il -empo 5 la rappresentazione del nostro attuale dinamismo esistenziale. Quando il processo finisce, ci# dipende dal raggiungimento di uno specifico stato dilluminazione interiore, ossia lente si 5 autorealizzato !uale modalità del )eale 8:rahma con una particolare puntualizzazione, che lo rende unico e irripeti4ile. (gli 5 una persona li4era, che pu# esprimere il proprio contenuto virtuale= conseguentemente non ha raggiunto la semplice coscienza di un potenziale espressivo, ma anche la capacità di manifestarlo concretamente. (gli 5, in effetti, un microcosmo che contiene in s< un universo particolare e, avendo conseguito la H9
possi4ilità di evidenziarlo, si puntualizza in un vettore che esprime !uesto costante passaggio di elementi coscienziali coscienziali da potenza ad atto. (sattamente come 6opera7 il :rahma in ideazioni illimitate e perfette, cosE lente resosi archetipo 5 completo e sufficiente nel suo momento attuale/ !uesto 5 lo stato intimo che diremmo 6statico7 8ma vedremo poi che cosE non 5 riferendoci allaltro, davvero 6dinamico7, che tende naturalmente ad evidenziare le sue indeterminate, infinite virtualità, rendendole espressioni vive e creative dellimpulso che avverte in s<, !uello di manifestare secondo i propri limiti e le proprie capacità la 'olontà di *io. $el realizzato sussiste pertanto un 6-empo7 6-empo7 interiore teso allesteriorizzazione allesteriorizzazione delle proprie valenze, costituito dal divenire di capacità informanti in progressivo approfondimento, e da un essere nel Padre assolutamente li4ero da ogni processo a noi noto. -uttavia esiste !ualcosa che 5 un aspetto, il pi; alto, della dimensione dell de llI Ill llum umin inat atoo e de dell mome moment ntoo dinam dinamic icoo de dell Padr Padre, e, de dell !u !ual alee lar larch chet etip ipoo 5 > ricordiamolo > un aspetto reale. (gli, pur essendo unito all&ssoluto e con gli altri uoi aspetti 85, infatti, un centro di condensata e cosciente spiritualità ed in tal senso 6circoscri 6circoscritto7 tto7 non ha e non pu# avere, in !uanto !uanto persona persona concreta, la comprensione comprensione totale del :rahma. Pu# certamente identificarsi con +ui nel samhadi, in un supremo 6essere &more7, ma in tal caso sussiste soltanto il omento *ivino incondizionato e trascendente, e larchetipo si rende, pur mantenendo una specifica e misteriosa 6coscienza7, virtualità dellB (nte upremo. %vviamente se 5 difficile intuire e concepire !uestarmonia !ue starmonia e !uestimmensità di gioia vivente, 5 solo perch< non si ha 8ancora lBesperienza rivelatrice del samhadi. In ogni caso l&ssoluto concede, per amore, !uesto stato ma > e !ui ricompare limm limmane anenza nza della della modali modalità tà tempor temporale ale propri propriaa del moment momentoo dinami dinamico co > lIde lIdeaa personalizzata, che 5 eterna, deve in ogni caso saper agire come tale in una propria rapp rappre rese sent ntaz azio ione ne,, in !u !uan anto to 5 pa part rtee co cost stit itui uita ta a tal tal fine fine dall dallin infi fini nita ta crea creati tivi vità tà dell(ssere. )icapitoliamo/ lIdea&rchetipo illuminatasi 5 di per s< tesa ad identificarsi con crescente approssimazione nel :rahma pur restando tale, e !uesto 5 il processo divino dellautor dellautorealiz ealizzazio zazione ne che implica un percorso percorso infinito, infinito, perch< 5 in un Punto +imite +imite dellInfinito dove gli opposti 8momento statico e momento dinamico, virtualità ed attualità coincidono completamente. Quel 6Punto7 non appartiene alla creatura ma alla uprema "oscienza, ed 657 la uprema "oscienza. +&rchetipo tende ad identificarsi con il Padre, ossia a comprendere tutti gli Universi archetipici manifestati dall&ssoluto in < ed in +ui viventi, a fondersi con loro pur mantenendo lam4ito modale che lo caratterizza e, al limite, espandendosi incessantemente nel *ivino senza negare mai la propria funzionalità ontologica. Questa realizzazione implica un arricchimento costante ed un analogo approf app rofond ondime imento nto della della propri propriaa essenza essenza,, resa resa progr progress essiva ivamen mente te pi; armoni armoniosa osa e consapevole. $aturalmente, in !uesto processo di svelamento non esiste un 6ego7 che come centro di riferimento e di vettorialità del <, del !uale 5 lo strumento operativo e JM
laspetto dinamico nel campo manifestato. +&rchetipo 5 immensamente consapevole del proprio statolimite, che implica la coscienza dimpersonare un &tto di 'olontà del Padre, il Quale sesprime e si riflette con crescente incisività nelle volizioni del figlio. +a fusione mistica mistica delle parti con il -uttoUno 5 oltre la glo4alità della anifestazione, 5 mistero comprensi4ile soltanto > ed insistiamo > nel pi; alto stadio della meditazione e come 6dono7. ( oltre le capacità della mente individuale. Pi; Pi; spec specif ific icat atam ament ente, e, in !u !uel ello lo stat statoo a4 a44i 4iam amoo la prim primaa real realee co conos nosce cenz nzaa 8sap 8sapie ienz nza a de dell llaa ve vera ra 6u 6uni nità tà7. 7. $e $ell llaa stor storia ia,, no nonn pi; pi; semp sempli licem cemen ente te umana umana ma piuttosto divina, degli &rchetipi !uesta conoscenza sapprofondirà allinfinito e non cesserà mai di stupire e colmare di letizia le Idee incarnate, anche !uelle che a44iano conseguito un altissimo livello duniversalità. Idee viventi, li4ere espressioni della 'ita suprema che le ha generate. (siste poi laspetto temporale implicito del omento *inamico di *io, il !uale attiva le proprie virtualità nellemanazione di un nuovo Universo. $otiamo !ui che il passaggio da potenza desistere ad atto 5 validissimo, ma 5 riferito al nostro stato esis esiste tenz nzia iale le,, in !u !uan anto to le Idee Idee divi divine ne,, pu punt ntua uali lizz zzaz azio ioni ni infi infini nite te de dell llaa upr uprem emaa "oscienza, sono in s< stesse realissime/ sono il :rahma. $el nostro caso, se il luire temporale temporale non tocca gli &rchetip &rchetipii del Padre nel senso sopra indicato, essi L fuori fuori dal tempo e nella loro "oscienza L, si autolimitano nel -empo dellUniverso per svolgere i propri compiti e determinano la costituzione di 6Immagini7 personalizzate che poi cost co stit itui uisc scon onoo le 4a 4asi si de dell no nost stro ro cam campo esis esiste tenz nzia iale le// il Pler Plerom omaa orig origin inal alee e fondamentale. "ome ed in che senso de44a interpretarsi !uestattività archetipica > divina e creaturale > e !uali conseguenze comporti, cercheremo di indicarlo nel prossimo paragrafo. 1@ +autolimitazione 5 necessaria per alcuni fattori principiali, e costituisce la fonte di numerose contestazioni degli allievi stessi, ed in genere delle incomprensioni pi; diverse. diverse. "on molta molta attenzione attenzione do44iamo do44iamo allora allora analizzare analizzare !uestaspe !uestaspetto tto dellatti dellattività vità archetipica, poich< un du44io o una convinzione erronea si rendono facilmente un ostacolo non indifferente al cammino del ricercatore. $ella maggioranza degli uomini, uo mini, che ovviamente non hanno o non avranno per lungo tempo le !ualificazioni di un esoterista, ci 5 difficile incontrare un minimo di compre comprensi nsione one per la realtà realtà delle dellesis sisten tenza za e del diveni divenire re dell dell&l4 &l4ero ero della della 'ita. ita. Questignoranza del mondo in cui vivono e delle leggi che lo governano 8le leggi della della orma orma sono sono un aspett aspettoo estrem estremame amente nte ripet ripetiti itivo vo delle delle modali modalità tà espres espressiv sivee dellInterità, dovuto allintrinseca 6cristallizzazione7 6cristallizzazione7 del grossolano a cui ineriscono, condanna gli uomini comuni a cicli desistenze al!uanto simili fra loro= !uestaspetto rico ricorr rren ente te 5 in ulti ultima ma an anal alis isii il pros proseg egui uime ment ntoo ne nell llaa vita vita form formal alee sing singol olaa de dell mecc meccan anic icis ism mo ch chee do dom mina ina !u !ues esta ta no nost stra ra area area,, e de defo form rmaa grav gravem emen ente te lId lIdea ea J1
principiale del Padre. Perch< Perch< dun!ue le Idee viventi viventi > gli &rchetip &rchetipii > non espandono espandono la loro presenza fra gli enti di alCuth 8!uesto 6alCuth7/ ricordiamo per inciso che in !uesta prospettiva alCuth indica lUniverso lUniverso detto 6fisico7, e non soltanto il nostro pianeta, pianeta, per li4erarli in tempi ragionevolmente 4revi dal loro 4agaglio Carmico e dalloscurità conseguente in cui tanto dolorosamente si di4attonoD Perch< le ephirah e le ormePensiero che ne derivano sautolimitano in !uesta guisa, assumendo il pi; delle volte lo stesso piano coscienziale ed intellettivo degli uomini con i !uali interferisconoD *o44iamo riferirci al pro4lema centrale della anifestazione/ la creazione 8lo svelamento di un &rchetipo immensamente immensamente complesso, altissimo nel Padre, che deve ac!u ac!uis ista tare re co cosc scie ienz nzaa di s< ed ag agir iree 6com 6come7 e7 ua ua li4e li4ert rtàà ne nell lla att ttiv ivit itàà stes stessa sa dellesistente. +Uomo cosmico, ed i suoi enti individuati, riflettono, ora virtualmente ma alla fine fine concret concretam amente ente,, un Princi Principio pio inform informant antee del :rahma :rahma e, essend essendoo essi essi stess stessii lelemento dinamico di !uel Principio, devono ac!uistare la capacità desprimerlo nellazione. Il Padre non desidera servi adoranti > e tra le altre cose !uesto implichere44e unina uninacce ccetta tta4il 4ilee con concezi cezione one dua dualis listic ticaa fondam fondament entale ale > ma centri centri dint dintell ellige igenza nza viventi della ua stessa vita secondo le loro capacità attuali, perfettamente in grado di manifestarsi come 6funzioni7 dell&ssolutezza per concretizzarne la volontà. "onseg "on seguent uenteme emente nte,, 5 indisp indispens ensa4i a4ile le che gli &rchet &rchetipi ipi impari imparino no a regger reggersi si adeg ad egua uata tame mente nte su se stes stessi si co conn il solo solo sost sosteg egno no divi divino no,, senz senzaa a4 a44i 4iso sogna gnare re di nullaltro. Questo 5 laltissimo fine dellInterità nei confronti dell&dam, ed a tale effetto tutto 5 indirizzato e convergente. +a api apien enza za di *io *io ha pe perrfett ettamen amente te sap aput utoo da dall llori origine gine le po posssi4il 4ili insufficienze dellUomo, e !uanto gli fosse necessario un aiuto per nascere alla coscienza dellautogoverno= ha conseguentemente saputo che !uestaiuto doveva essere tale da consentirgli di con!uistare, con il determinante apporto delle proprie li4ere scelte, lindispensa4ile autonomia. Questo fattore, 4ene inteso, conduce allintelligenza del comportamento delle Idee 4asali ed alla comprensione del tipico contatto che esse instaurano con gli uomini ed il loro mondo, soprattutto allinizio del processo distruzione. Possiamo identificare, infatti, tre fasi nei rapporti fra le entità evolutive 8enti, iva ed i loro Istruttori, i !uali sono > !uando veramente taliA > proiezioni personificate 8e reali delle ephirah, in particolare e necessariamente di -iphereth e "hesed, con caratterizzazioni normalmente determinate dallinferenza reciproca di !uesti due "entri. +Istruttore 5 un aspetto del 0lifo, ed agisce impersonalmente. In !uanto tale 5 tuttav tuttavia ia intens intensame amente nte capace capace despr desprime imere re amore amore e compre comprensi nsione one per lalli lallievo evo,, assumendo !ualificazioni tali che > pur appartenendo a un precedente iter evolutivo e !uindi limitante del suo vero stato > possono renderlo immediatamente comprensi4ile ed accetta4ile per la normale intelligenza. J2
Questo aestro racchiude in s< la luce delle ephirah e conseguentemente richiede, per un incontro al suo livello, la !ualificazione delladepto. &llinizio del rapporto apparirà !uindi semplicemente come un compagno pi; saggio, un insegnate !ualificato e piuttosto critico. (ssend (ssendoo un(nt un(ntità ità straor straordin dinari ariaa ed al!uan al!uanto to astrat astratta ta agli agli occhi occhi dell dellall alliev ievo, o, !uesti !ue sti da un lato lato sasp saspett ettaa compor comportam tament entii eccezi ecceziona onali li ed emozio emozionan nanti, ti, mentre mentre dallaltro lato incontra difficoltà ad in!uadrare e ad assimilare la sostanza di un tale incontro. e lIstruttore concedesse spazio alle attese del discepolo, il rapporto finire44e in un 4inario condizionante e su4ire44e un inevita4ile scadimento, tale da poterlo rendere ad un certo punto come 6morto7. +allievo chiedere44e e poi pretendere44e informazioni dogni tipo. $otizie, dati e previsioni, eventi insoliti e molte altre cose poco importanti, e perfino futili ai fini dellemancipazione reale e tutte capaci di fraintendere le vere potenzialità dellincontro. e lIstruttore accondiscendesse a !ueste richieste, il rapporto con lallievo potre44e scadere perfino nel grottesco, e certamente il iva non imparere44e la meto metodo dolo logi giaa pe perr atti atting nger eree pe pers rson onal alme ment ntee a !u !ues este te po poss ssi4 i4il ilit ità. à. +ist istru rutt ttor oree conseguentemente deve ridursi in apparenza al livello conoscitivo ed operativo del suo allievo, e rappresentare in tal modo uno 6specchio7 in cui egli possa riflettersi, ed imparare a conoscere i propri limiti ed i mezzi per superarli. Poich< in tal guisa lazione 5 condotta a livelli molto sottili, le metodologie sono delicate ed interferiscono necessariamente con aspetti insospettati della psiche e dellinconscio dellallievo. +e inevita4ili frustrazioni e gli incoraggiamenti, le molte 6promesse7 disattese e le concessioni > indirette alle volte, ma sempre significative >, i fre!uenti tra4occhetti o un insospettato aiuto concreto salterneranno costantemente ed a lungo in !uestinsegnamento della li4ertà interiore, necessario presupposto di !uella fattuale, finch< lallievo non avrà imparato a far ricorso costante alle personali risorse interiori, ai Principi ideali ed alle esatte interpretazioni degli accadimenti esistenziali. In tal modo si raggiungerà la necessaria attenzione a !uanto ci concerne, la capacità della discriminazione e del ragionamento induttivo e deduttivo fondato sullintuizione e la sintesi. Quando Qua ndo il discep discepolo olo ac!uis ac!uisisc iscee lind lindis ispens pensa4i a4ile le maturi maturità, tà, lIstr lIstrutt uttore ore pu# indicare nuove strade, pi; serene e realizzative= lalunno, infatti, pu# procurarsi !uel !u ello lo ch chee prim primaa ch chie iede deva va,, sia sia pu pure re co conn fati fatica ca ed ince incert rtez ezza za.. In !u !ues esta ta fase fase lIs lIstr trut utto tore re,, va vagl glia iata ta la prep prepar araz azio ione ne effe effett ttiv ivaa e ge gene nera rale le de dell suo suo affi affida dato to,, pu pu## impegnarsi a renderlo 6operativo7 in senso esoterico, concedendogli pi; apertamente unaa co un cono nosc scenz enzaa de dell llI Int nter erit itàà in cu cuii esis esiste te.. "o "osE sE po poss sson onoo atte attenu nuar arsi si o cade cadere re le primitive preclusioni e finiranno le incertezze e i tanti conflitti interiori nel lucido comprendersi come modalità e li4ertà dellB&l4ero. +allievo potrà comprendersi con progressiva incidenza per !uello che in effetti 5/ una li4era modalità dellInterità, capace dagire positivamente nel proprio campo naturale. Pensiamo che il lettore a44ia, a !uesto punto, un !uadro sommario dei pro4lemi che incontra o incontrerà con il suo aestro, ed una provvisoria spiegazione per J3
molti !uesiti che ne conseguono. %ccorre allora analizzare pi; dettagliatamente il metodo dell&rchetipo, tanto nella sua azione generale !uanto nelle particolarità di volta in volta assunte per uno scopo specifico. 1F +&rchetipo agisce per interferenza e nei modi consentiti dallBUomo 0lo4ale e ci# accade finch< il iva, dopo un opportuno tirocinio e unBadeguata preparazione non 5 in grad gradoo di inte integr graarsi rsi co conn gli gli aspe aspettti pi; pi; alti alti de delllB& lB&da dam m "adm "admon on,, ch chee in notevolissima misura si identificano con gli archetipi stessi. $e rimane fuori, infatti, il contenuto originale dellB&rchetipo nascente, che verrà aiutato ad espandersi fino al piano realizzativo dellBideazione divina. divina. "oloro che possono giungere a tale realizzazione sono in ogni caso 4en pochi rispetto alle moltitudini degli esseri viventi, oscuramente immersi nel fascino mortale dell de llaa ma?a ma?a de dege gene nera rata ta,, ed atti attira rati ti da dall llee lusi lusing nghe he inga ingann nnev evol olii e pe peri rico colo lose se dellegotismo. $e consegue che proprio a !uesti 6iniziati7 sia !uindi affidato il compito fondamentale degli &rchetipi, !uello daiutare i fratelli dispersi nel divenire samsarico ad emanciparsi e a risvegliarsi dal loro sonno mortale. 0li iniziati, da che mondo 5 mondo, hanno costituito un 4aluardo contro linsazia4ile 4ramosia di possesso di unumanità nascente a se stessa dopo una rovinosa 6caduta7, e immensamente egocentrica. Questargine, 4en poco conosciuto dalla generalità delle culture > fuorch< in %riente > si 5 tuttavia molto sgretolato negli ultimi secoli, e si 5 addirittura infranto là dove gli uomini hanno voluto identificarsi con la loro possessività. +%ccidente, +%ccidente, allo sguardo sephirotico, 5 ora nudo nu do ed indifeso dalla temi4ile insorgenza del suo stesso Carma e dal potere maligno di !uanti ostacolano violentemente lemancipazione dellUomo della -erra. +a cultura attuale, specie !uella propriamente 6occidentale7 o che a !uesta sispira, ostacola nei fatti !ualsiasi istanza spirituale, ogni vero moto dello spirito inteso al recupero della nostra naturalità e a unintegrazione effettiva con il -utto in cui pure esistiamo. +a scel scelta ta inte intell llet ettu tual alis isti tica ca de dell 6p 6pro rogr gres esso so77 form formal alee e mate materi rial ale, e, cerc cercaa di trasformare !uanti cadano sotto la sua egemonia coinvolgendo lBintero nostro pianeta, conn esi co esiti ch chee orm ormai son onoo ov ovun un!u !uee ev evid iden entti. $e co cons nseg egue ue ch chee 5 prop proprrio in !uest !ue stam4 am4ito ito cultur culturale ale che 5 impor importan tante te agire, agire, nei limiti limiti attualm attualment entee possi4 possi4ili ili,, inducendo i pi; sensi4ili ad un riesame dei fini che ci vengono proposti, e al conseguimento dei mezzi adeguati per il superamento dei nostri comportamenti pi; distruttivi, nella ricerca di unarmonia naturale per la nostra vita. 0li 0li &rch &rchet etip ipi, i, du dun! n!ue ue,, si espr esprim imon onoo di rego regola la atti attiva vand ndoo altr altrii arch archet etip ipii opportunamente istruiti, fornendo i mezzi necessari a !uestimmane compito. Qui occorre fare attenzione/ non si tratta di un conferimento di 6poteri7 eccezionali, da utilizzare in modo stupefacente e miracolistico per indurre le masse > loro malgrado > alla ricerca di un nuovo (den. Il rispetto della li4ertà di scelta 5 fondamentale, perch< se no nonn si 5 capa capaci ci di 6sce 6scegl glie iere re7, 7, nu null llaa sarà sarà po poii sta4 sta4il ilee e du dura ratu turo ro.. %c %cco corr rre, e, prioritariamente, formare delle personalità li4ere, delle coscienze reali ed e!uili4rate/ J@
gli uomini devono svegliarsi dal loro sonno millenario e letale, ed incamminarsi con lutilizzo delle proprie vere capacità verso un differente futuro. (B !uindi un compito precipuamente formativo che gli iniziati, dal pi; giovane al pi; maturo e saggio, devono assumersi= anche se !uestimpresa non pu# esaurirsi nellinformazione esoterica e nelladdestramento spirituale. +operatore deve, prima di tutto, sapersi proteggere ed insieme proteggere il campo dattività che gli 5 riservato= ci# non 5 facile, se consideriamo lam4iente in cui di norma viene a trovarsi. %ccorrono allora mezzi non ordinari, o il Carma collettivo e individuale 8non necessariamente dellBiniziato stessoA sarà un ostacolo insupera4ile. +esperienza dei princEpi adottati 5 indispensa4ile o !uesti resteranno teorie, pi; o meno convincenti. $aturalmente !uesta sperimentazione richiede dessere condotta in forme davvero precise e, diremmo, rigorose e richiede > per non disperdere fin dallinizio preziose energie > una finalizzazione adeguata anche al conseguimento di effetti pratici. 0li iniziati impareranno lutilizzo delle energie sottili e delle tecniche che consentono dincanalare il potenziale posseduto verso la finalità prescelta, risvegliando con !uestattività anche le opportune valenze dellInterità. Il aestro, daltro canto, farà !uanto riterrà necessario per destare lattenzione e le capacità dellallievo, e per renderlo pronto tanto allac!uisizione che allazione. %ccorre molta fatica per puntualizzare un iniziato capace didentificare, intuire, discernere ed agire nel 4revissimo spazio di un pensiero, ed ivi cogliervi gli aspetti del campo esistenziale pi; veri nelle loro profonde !ualificazioni, modificandoli con cosciente impersonalità per adeguarli allIdea fondamentale. In !uestattività esoterica lagente si costituisce come una modalità operativa del 0lifo, ed agisce principialmente per un fine generale, ed in tal modo pu# avere un accesso ad energie dellInterità. $on possiamo indicare, ora come ora, le fonti specifiche di !ueste valenze, che verranno di volta in volta evidenziate ed utilizzate= possiamo in ogni caso precisare che, se loperatore 5 veramente !ualificato e considera necessario o semplicemente opportuno interferire, non c5 campo che possa considerarsi a priori escluso, ed il solo limite 5 rappresentato dal suo stato di realtà nei confronti del glo4ale dappartenenza. Il pro4lema non 5 insito nellattività esoterica in s< stessa, ma verte piuttosto sullidentificazione delle risultanze in lei implicite, le !uali devono evidenziare un concreto incremento di li4ertà nel generale e nel particolare e non un risultato effimero ed opina4ile, che allopposto determinerà facilmente un effetto distorto. In !uesto caso il pro4lema, anzich< essere risolto, si ripresenterà presumi4ilmente aggravato alla prima occasione capace dattivarlo. Il fine dellIniziazione 5 lemancipazione dellUomo 8&dam negli uomini, e non la loro gratificazione pi; o meno temporanea ed illusoria/ se un evento 5 capace di determinare un positivo effetto > prioritariamente a livello di pirito > dal !uale consegua una presa di coscienza ed una rinnovata li4ertà di scelta, 5 auspica4ile il suo accadimento a fini generali e particolari, e !uindi occorre sostenerne ed agevolarne la realizzazione. e, allopposto, 5 prevedi4ile che esso risolva semplicemente un fatto JF
contingente senza poter agire nel profondo 8ed in tal caso la stasi interiore non presenta modificazioni, e le cause della sofferenza permangono pro4a4ilmente aggravate linterferenza esoterica alla lunga si rende pi; lesiva che utile ed 5 da evitarsi, sia pure con sincero dolore e profonda compassione per lo stato della personalità considerata. +esoterista deve necessariamente agire in !uestordine, nel !uale i vantaggi particolari emergono naturalmente da una chiarificazione del contesto generale 8la norma dellazione deve cio5 costituire un valore impersonale= tuttavia il campo dellattività possi4ile 5 enorme. (gli cerca di portare pace ed amore a coloro che incontra, vuole rista4ilire gli e!uili4ri tur4ati= a tal fine reperisce mezzi e metodi adeguati, impensa4ili ai pi;, e > ad imitazione del "risto 0es; > pu# nel proprio piccolo am4ito aprire porte insospettate alla speranza dei fratelli. $on pu# mai, al contrario, rendersi complice a !ualsiasi titolo del loro conformismo, della sordità alla Parola di *io e della mancanza dintelligenza per lamore e per la vita. Il fine non giustifica mai i mezzi, i !uali devono sempre essere coerenti con lo scopo prefisso, giustamente identificato. In !uesti principi sidentificano i veri spazi dellattività esoterica e, naturalmente, i limiti che gli &rchetipi pleromatici incontrano nei rapporti con lUomo e con lInterità, della !uale fanno parte. )ispettando !uesto principio di li4ertà, di non interferenza coattiva nelle scelte altrui, tutto > anche ci# che apparire44e impossi4ile alla nostra limitata ragione > pu# essere realizzato/ nel tempo suo proprio e nel modo coerente con limmanenza del Padre. (saminiamo allora il nostro massimo impedimento/ il fattore Carmico che sevidenzia progressivamente nella sua oscura distruttività. $el corso dei lunghi millenni che precedettero la nostra era, gli uomini 8a molti livelli desistenza commisero enormi ar4itri, e restarono troppo sordi alla voce di !uei aestri che pure additavano il cammino della salvezza. $otiamo !ui che il 4ene generale si fonda sugli stati dei singoli, e che se !uesti ultimi si dimostrano capar4iamente incoerci4ili, lunica conseguenza possi4ile 5 la discriminazione fra il reale e lirreale, ossia la separazione > come indic# 0es; > del grano dalla gramigna. e era 8forse, e comeD necessaria unesperienza egocentrica per conoscerne le implicazioni e superarle, !uanto fu compiuto travalic# immensamente i limiti personali e gener# una tensione Carmica crescente. Per moltissimo tempo 8eoni, cicli !ueste cariche distruttive restarono !uasi latenti, pur scaricando leccedenza intollera4ile in eventi pi; o meno ricorrenti e ripetitivi, che la nostra stessa memoria storica rammenta con angoscia. 0li uomini tuttavia, passati i momenti di crisi, non seppero e non vollero recepirne linsegnamento, rinnovando cosE le loro perniciose espressioni dintenzione e di comportamento. inch< il !uadro generale 6appariva7 immutato o !uasi, in un am4iente genericamente incontaminato almeno nei suoi fattori essenziali, si ritrovavano spazi capaci dassor4ire e dissipare gli effetti pi; scompensanti, nella prevalente armonia del nostro pianeta. "ertamente, ed ignote ai pi;, esistevano e saccentuavano le condizioni di una futura crisi 8il OaliLGuga, ma JH
esse non sevidenziavano a livelli immediatamente distruttivi. +e epidemie, per esempio, anche se estese a livello mondiale, potevano decimare la popolazione ma creavano contemporaneamente anticorpi capaci, in alcuni, di consentirne lesistenza. In effetti, luomo utilizzava riserve energetiche ancora efficaci e notevoli. Il !uadro oggi muta. +intero pianeta, nel precedente secolo ed in !uesto primo decennio del nuovo, 5 offeso e devastato, cosE come degradate e fuorviate sono le coscienze di tanti. ono scomparse, nellindifferenza dei pi;, migliaia di specie viventi che erano sopravvissute fino ad oggi nonostante le grandi mutazioni climatiche e storiche= luomo stesso ha perso in profondità la propria integrità fisica 8le malattie pi; gravi indicano spesso proprio lincapacità 4asale di conservarla, e !uella psichica ci appare progressivamente deviata e snaturata oltre le nostre 6ragionevoli7 previsioni. Questi fattori sono nuovi, ed insieme costituiscono un vettore direzionato allautodistruzione. e non freniamo la tendenza oggi dominante, emergerà un ostacolo alla permanenza delluomo del nostro pianeta nellInterità, con conseguenze comprensi4ili solo dalliniziato e dagli &rchetipi del vero Pleroma 8!uello falso, il 6pleroma7 demiurgico, 5 cieco e sordo a !uesti pro4lemi che pure lo toccano direttamente. *iciamo tutto !uesto per togliere du44i sulla condizione attuale, e sulle previsioni per i prossimi anni/ !uanto oggi si intuisce non tarderà a manifestarsi e ad esprimere una potenzialità intollera4ile di sofferenza. %ccorre agire. +a situazione sare44e disperata ed oltre il rimedia4ile se lBuomo fosse realmente 8come da molto arrogantemente sBafferma unBentità separata dal tutto, e responsa4ile solo verso il proprio egocentrico vitalismo. ortunatamente > e nonostante !ueste distorte ideazioni > le cose non sono cosE/ luomo 5 parte di un Universo unitario, il !uale pu# esprimere 4en pi; di !uanto egli ora rappresenti. Per !uestessenza e per !ueste finalità possiamo credere che i mezzi di cui avremo un giorno disponi4ilità siano in grado di superare lostacolo Carmico e le devastanti infiltrazioni della controLiniziazione. "rediamo di poter serenamente affermare che l&l4ero della +uce attendeva, non inerte, !uesto momento, e che da sempre (gli possiede le forze adeguate per controllarlo e risolverlo. e liniziato possiede un cospicuo e pesante fardello di conoscenze e responsa4ilità, egli tuttavia non 5 solo perch<, in effetti, 5 una vivente espressione dell&more fondamentale che non a44andona mai i uoi figli. &ppellandosi a !uesta Potenza 8la suprema "haCti, la adre egli potrà intuire, operare e sperare nel miracolo di un risveglio che sia la salvezza degli uomini. +e pi; alte ac!uisizioni di un iniziato costituiscono 6modalità7 dell&l4ero della 'ita attivatosi in lui, ed egli e il 0lifo hanno identità di natura= conseguentemente 5 tramite il potere delle fere sephirotiche che ladepto agisce. ( certamente non con un proprio 6potere7 soggettivo. In altre parole, lazione 5 sempre il frutto di unarmonia instaurata fra il singolo ed il campo, in cui entram4i si ritrovano per perseguire un fine comune. Il vero 6potere7 delliniziato e delle fere consiste nella capacità di determinare !uesto stato unitario, !uestempatia di sentimento, finalità e JJ
comportamenti che realizzano insieme la 'olontà del Padre. *iretta conseguenza di !uesti principi 5 limpersonalità che caratterizza gli esatti intendimenti di !uanti agiscono a tale livello, determinando un potente flusso energetico teso al compimento delle loro opere, se !uesto re!uisito 5 rispettato ed attualizzato. acciamo !uindi alcune precisazioni sul concetto di 6impersonalità7, per evitare ogni possi4ile incertezza. &gire impersonalmente significa non mantenere alcun aspetto egocentrico nel nostro cuore, ed amare nel modo integrale da noi pi; volte descritto, loggetto di ogni nostro intervento. Questa mancanza dBegotismo, che deve ritrovarsi tanto nello scopo che nelle modalità dellatto iniziatico, 5 insieme distacco da !ualsiasi ac!uisizione personale ed integrazione con l&l4ero, nellBespressione pi; alta che !uesto ci offre/ la funzione divina dattivazione dellIdea del :rahman. %ccorre dun!ue 6essere7 lB&l4ero, ovviamente nei limiti del proprio campo e delle personali !ualificazioni. +e doti iniziatiche pi; importanti sono lumiltà, che non 5 ac!uiescenza e sottomissione ma esatta cognizione del proprio posto nellInterità e delle individuali capacità 8un attento esame di !uesto concetto dirà molto su noi stessi e su !uanto nascondiamo nel nostro profondo= poi lBo44iettività rivolta sia a ci# che 5 esterno !uanto al nostro mondo interiore, e che consente la precisa valutazione dei mezzi e dei modi per conseguire il risultato prefisso. <ra dote fondamentale 5 il totale distacco da !uesto stesso risultato che se da un lato 5 fortemente voluto, dallBaltro 5 affidato alla uprema aggezza, ed al reale 4ene del nostro universo. Possiamo, infatti, non aver compreso nonostante i nostri sforzi, !uel che era importante capire= possiamo aver velato demotività e passione le nostre ideazioni, possiamo non conoscere aspetti troppo 6sottili7 per la nostra capacità dindagine. ( facile e non necessario continuare !uestesemplificazione= !uel che ci preme osservare 5 che lo scopo da noi perseguito appartiene all&more, e noi non possiamo comprendere tutti i disegni dell&more. ( a +ui che ci affidiamo costantemente, cosE come lesperienza concreta ci indica, ed a +ui appartengono sia lattore che lazione stessa ed il risultato. Qualun!ue esso sia, conserveremo immutata la nostra serenità e la pace interiore perch< in ogni caso la nostra parte sarà stata fatta. Questaspetto, difficile da capire e soprattutto da mantenere, non rappresenta una razionalizzazione degli insuccessi, ma la chiave del metodo oggettivamente realizzativo che pu# condurci oltre ogni possi4ile previsione. )ipetiamo/ liniziato, !uando agisce, agisce sempre come modalità del -utto&more ed in pieno affidamento al Principio. e !uesta norma non 5 osservata, possono aprirsi in!uietanti 6porte7 su strade incerte ed oscure, che 5 4ene tanto conoscere che evitare. Questindicazione spiega perch<, nel sentiero esoterico, occorre affrontare anche gli aspetti involutivi e demonici dellBInterità/ non 5 infatti possi4ile comprendere la4isso se non lo si conosce, e non 5 possi4ile amare !uei principi vitali enormemente oscurati che vi dimorano se non si comprende la loro totale miseria. JK
+o Goga 5, a !uesto proposito, unistruzione completa di concetti e di metodi. Il lettore sappia comun!ue che il coraggio e la luce interiore non ci sono semplicemente utili ma indispensa4ili per il cammino verso laffrancamento dal dolore, e che egli stesso dovrà darseli al miglior grado possi4ile se vorrà rendersi adulto !uanto 4asta per assolvere il compito affidatogli dalla 'ita. Pensiamo a 0es; crocifisso/ (gli 5 lesempio perfetto, anche se 4en difficilmente un adepto incontrerà !uelle terri4ili offese. +&more divino non vuole martiri ma uomini li4eri e sereni, e non possiamo renderci tali se non sappiamo, !uando occorre, lottare. Il compito che il $azzareno prese nelle ue 4raccia fu il 6suo7 compito, e lo assolse integralmente/ in un modo davvero incomprensi4ile senza il suo stesso aiuto. (gli rese possi4ile la ricon!uista della li4ertà principiale, ma volle anche che i figli incontrassero soltanto in circostanze particolari, li4eramente assunte, la diretta ferocia dellinvoluzione e dellignoranza. I artiri furono eroi, ma forse non era richiesta la4negazione che li condusse nelle arene e nei circhi di )oma. urono indotti a tanto da ideazioni in s< no4ilissime, ma assunte senza la necessaria visione glo4ale del pro4lema. Queste nostre considerazioni non tolgono nulla al loro sacrificio, ma certamente desiderano chiarificare il cammino dellemancipazione, li4erandolo da concettualizzazioni troppo radicali, che alla lunga lo rendono astratto e disarmante. 0es; 5 venuto per tutti, anche se attualmente il uo messaggio 5 accolto da pochi. (gli agisce nel tempo, nellinfinito tempo della anifestazione. 'ogliamo ri4adire !uesto concetto/ il ricercatore deve tendere alle!uili4rio, alla conservazione dellesistenza, al superamento delle sue conflittualità nellarmonia e nellamore. Pu#, a !uesto scopo, scegliere itinerari ignorati dalluomo comune, servendosi dellesperienza dei aestri e della apienza sephirotica per seguirli. Questi sentieri portano generalmente a conseguire un modello di vita molto rasserenato e, al limite, gioioso/ di dolore e di sacrifici innaturali nel nostro mondo attuale ne esistono troppi, ed occorre allora adoperarsi per lenirli, considerando in particolare che tutti gravitano sulla "roce di "risto e che noi do44iamo li4erarla da !uesto strazio. e, al limite, dovesse affrontare prove difficili od estreme, liniziato non indietreggerà ma saffiderà pi; intensamente all&more, del !uale 5 vivente strumento. +esoterismo 5 un modello di vita compiuto, !uale luomo comune non sa comprendere ed assimilare, ma che appartiene alla realtà pi; profonda della sua essenza. Quando l&rchetipo che chiamiamo &dam Oadmon sarà attuale, egli sarà un fattore dimmensa 4ellezza ed armonia/ cerchiamo dun!ue di vivificarlo in noi stessi amando 4ellezza ed armonia ovun!ue esse siano, perch< rappresentano > nei fiori o nelle stelle > la nostra pi; intima verità.
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1H +aspetto temporale dell&rchetipo 5 dun!ue dentro di lui !uando svela le virtualità che linformano, e fuori di lui perch< egli tende all&ssolutezza. Questultimo punto richiede un ulteriore approfondimento, e noi tenteremo adesso un raffronto 4asandoci su !uanto sappiamo sull(manante e sulla ua manifestazione. Poich< il :rahman 8l(manante 5 sintesi di Potenza ed &tto in pura "oscienza, e larchetipo lo 6riproduce7 8ossia ne 5 lImmagine7 ad un livello infinitamente ridotto di vi4razione, do44iamo dedurre che in !uestultimo sussiste un 6momento dinamico7 ed uno > diciamo molto inesattamente > 6statico o virtuale7, e che entram4i sono presenti in modo indistingui4ile nellautocoscienza che egli raggiunge, e sempre lo distingue, !uando ha compiuto il processo che lemancipa dallegotismo. Questautocoscienza implica il profondo senso didentità col :rahman, del !uale l&rchetipo comprende dessere uno specifico dinamico aspetto= implica !uindi la tensione esistenziale ad una sapienza sempre pi; completa del proprio campo desplicazione 8essereesistere, che al limite sidentifica con l&ssoluto stesso. Questa convergenza dellautocoscienza archetipale con !uella incommensura4ile ma immanente del :rahman, sottintende lapprofondimento 8svelamento dell&ssoluto nellarchetipo stesso, ed una tensione in !uestultimo alla perfetta assimilazione nell&ssolutezza, alla sua infinita Indeterminatezza. Il processo implica, se ragioniamo con la nostra mente empirica, da un lato lespansione infinita dellente nellInfinito e dallaltro, se ipoteticamente compiuto, il riassor4imento nellB&ssoluto dellarchetipo stesso, il !uale, in !uestottica, sussistere44e nuovamente come pura sostanza in!ualificata dotata della sola virtualità dellesistenza, e non pi; come Ideapersona specificata da !uella suprema "oscienza. -ale ipotesi 5 tuttavia contraddittoria perch< vanifichere44e, se accolta, la stessa attività emanativa del Padre, privandola di !uel significato che 5 invece cosE reale allo sguardo stesso dell&ssoluto. & parte il fatto che le Idee 4rahmaniche sono in s< atemporali e !uindi eterne 8unipotesi differente postulere44e un 6divenire7 dell(ssere 8at intrinseco al :rahman, il !uale al contrario 6diviene7 soltanto nellam4ito del proprio "it donando personalitàimmagine alle Idee che vi discrimina, l&ssoluto agisce soltanto per amore del uo stesso potenziale di vita, e conferisce esistenza in li4ertà di scelta ed autonomia operativa perch< le ue creature siano, sempre pi; perfettamente ed infinitamente, coscienti. "5 un punto indescrivi4ile, nellarchetipo realizzato, nel !uale la sua vita e la sua essenza assoluta sidentificano in un momento che ha !ualifiche 6atemporali7 8samhadi, e !uesta unione ravviva e vitalizza lIdeapersona, senza riassor4irla. Qui per# do44iamo fare 6punto7, perch< il istero al !uale alludiamo 5 4en oltre le intuizioni limitate di chi non 5 partecipe della suprema Unità mistica 8che per# ama nel proprio cuore, e la nostra mente manasica 5 in ogni caso inadeguata a pi; precise formulazioni. Possiamo tuttavia aggiungere !ualcosa a proposito del fattore che a44iamo indicato allinizio di !uesto paragrafo. +&rchetipo tende ad uninfinita espansione perch< possiede unintuitiva coscienza della )ealtà assoluta di cui vive/ ne ha la KM
consapevolezza dimperfetta comprensione e spontaneamente 6sente7 di poter accrescere il suo stato, di 6sapere7 di s< e degli altri archetipi del campo, simili e diversi e con i !uali desidera incontrarsi e, ad un certo livello, fondersi nelle formulazioni possi4ili. "i# che caratterizza lesistenza 6reale7 dellente archetipale 5 !uestincredi4ile capacità despansione e di convergenza, che non lo nega ma che al contrario illumina progressivamente il omento creativo divino in lui esistente. *a un altro punto di vista, che esprime in ogni caso unidentica verità, il :rahman si svela progressivamente nel uo ente !ualificato che colla4ora a !uestesito, attivandolo ed attualizzandolo come coscienza personalizzata, autonoma nellazione e li4era nelle scelte possi4ili, unita a +ui come realtà ontologica e insieme in +ui distingui4ile. +&ssoluto si svela nel relativo assolutizzandolo in un processo infinito, e non mai riassor4endolo. *o44iamo allora sottintendere che l&rchetipo emanato esprime il omento *inamico ed &nalitico del Padre, che naturalmente presuppone un omento intetico impropriamente considerato 6statico7/ !uestultimo concernente l&ssoluto e soltanto l&ssoluto, implica una indefinita potenzialità espressiva. ( a !uestultimo aspetto totale che l&rchetipo in fondo tende. Il sole centrale, che irradia infiniti raggi, concede ad ognuno di essi una progressiva comprensione e la conseguente identificazione con la onte, senza oscurarli nel proprio oceano di +uce. "ertamente esiste il Punto "entrale nel !uale linfinito virtuale dell&rchetipo raggiunge una fusione fra la propria coscienza e !uella assoluta, dove appunto 6sussistono insieme7 il :rahman e le infinite odalità ideali consce della ua e della loro vita. Questo 6Punto7 rappresenta il superamento dogni possi4ile dualità nellunità ontologica, nella !uale tuttavia sussistere44e, in una condizione per noi inconcepi4ile, la stessa differenziazione. & livello potenziale o addirittura attualeD Per noi la risposta 5 impossi4ile. -uttavia 6pensiamo7 che !uello stato sia reale, e possa essere percepito 8se non compresoA solamente nellesperienza del samhadi. a pro4a4ilmente i concetti di 6virtualità7 e di 6attualità7 sono validissimi soltanto nellam4ito del manifestato e non in !uello del anifestante. $oi cerchiamo di far comprendere che la )ealtà 5 oltre i concetti propri del campo relativo, e che per sfiorarne lintelligenza occorre riLtrovare la nostra ede. 6"redo !uia a4surdum7, in cui il 6!uia7 non vuole giustificare il 6credo7 8ossia/ poich< il concetto 5 assurdo io lo credo veroA ma proprio lopposto/ poich< il concetto 5 oltre lintelletto, mi occorre la ede e lesperienza nella ede. +&ssoluto, in ogni caso, resta oltre le ue idee anche !uando !ueste si fissano nel Punto "entrale che a44iamo ipotizzato. Questo postulato 5 certo, e permane anche !uando le idee > gli archetipi viventi > sono in grado di percepire la "oscienza :rahmanica. Qui possiamo essere precisi/ le idee realizzate si identificano con l&ssolutezza, vivono con +ei di +ei e possono fino ad un certo limite comprenderla/ ma mantengono la loro specifica !ualificazione che insieme le distingue e le unisce al Padre. "omprendere e partecipare profondamente non 5 6essere7 in assoluto. K1
Permane sempre, come limite, la relatività discriminante. *a !uestanalisi possiamo inferire che lo stesso samhadi implica infiniti gradi di realtà, e che non 5 mai definitivo. Il limite personale sussiste anche nelle pi; elevate condizioni attualmente possi4ili, perch< appartiene allIdea 4asale della anifestazione. "he 5 divina, reale, eterna e non modifica4ile in s< stessa dalla volontà delle creature. ( poi, perch<, per !uale esigenza intellettualistica o astratta, dovremmo ricusarlaD %ccorre, 4en pi; semplicemente, comprenderla con la nostra esperienza. ( viverla. &44iamo affermato che l(ssere in < si colloca 6oltre7 lentità che da +ui scaturisce anche nel supremo congiungimento attualmente possi4ile. *i !uesto fatto anche gli &rchetipi divini, e !uelli effettivamente pi; elevati nel :rahman, sono perfettamente consapevoli/ 0es; stesso ci disse che chi lo vedeva, vedeva il Padre, e che il Padre era pi; grande di +ui. $on 5 poco. +e prime specificazioni del :rahman sono dun!ue 6modulazioni7 del at che appartengono solamente a +ui, e che non possono in alcun modo considerarsi emanate. ono, e in s< stesse non divengono. (sse rappresentano 6modificazioni7 della uprema "oscienza, e conseguentemente hanno linterezza divina in s<. Il fatto che il Principio emminile possa essere realmente raffigurato come la 60rande adre7 8la "haCti, assoluta Potenza informante, ed in tal guisa venerato e parzialmente compreso, non toglie che (ssa sia il :rahman 8iglia del tuo iglio, e che il fattore esclusivamente dinamico che per noi la distingue, sia in effetti uninadeguatezza del nostro intelletto di archetipi minori, e un necessario espediente per rappresentarci, in unideazione relativamente immediata e comprensi4ile, il mistero della dinamicità trascendente. "hi ipotizza una Polarità maschile e femminile antagoniste nell&ssoluto, come appaiono nel campo tridimensionale, non afferra lidentità permanente del :rahman pur nelle impondera4ili modificazioni del at che chiamiamo "it. at e "it, in *io, sono Uno e costituiscono > mai negati > la divina &nanda, sintesi ineffa4ile ed infinita discriminazione, che si genera e si risolve nellassoluto &more. Questi sono concetti 4asilari nel monismo del 'edanta e dello Goga, delle scuole &dvaita o di tutto il mondo filosofico > anche occidentale > che si 5 pi; addentrato nel pro4lema. $on esiste possi4ilità di du44io se accettiamo lesperienza concreta dei massimi maestri e se ne leggiamo con attenzione gli scritti, ela4orati nel corso dei millenni. Quando alludiamo al -riangolo upremo ci riferiamo all&ssolutezza e non a tre (ntità separate ed in !ualche modo sostanzialmente differenti luna dallaltra. %gni ephirah 5, in effetti, identicamente &ssolutezza ad un particolare livello di realtà emanata. 'aria la 6funzione7, che comun!ue richiede larmonia e leffettiva integrazione, e che 5 preposta allo svelamento di specifiche virtualità. "onseguentemente, do44iamo distinguere, nelle ephirah divine ed anche in !uelle emanate, ci# che esse sono in s< e !uanto esse possono contenere ed esprimere nel compimento della loro opera. In s< sono 6modificazioni7 dell&ssolutezza in senso dinamico, che implica K2
lattivazione specifica di particolari IdeePersona= come contenuto, hanno infinite variazioni polarizzate in esistenze individuali, come specificazioni dellIdea *ivina che costituisce lBessenza della efhira. Inoltre in loro esistono e si polarizzano le formepensiero in evoluzione archetipale, e cio5 le facoltà dellUomo 0lo4ale/ centri viventi di coscienza e dintelligenza che raggiungono un particolare livello demancipazione. Queste formepensiero 8persone, iva sono distinte ed ontologicamente unite, ed il loro esistere in una particolare ephirah 8che le caratterizza non le limita a !uel aspetto dellB&l4ero, data la necessità despansione infinita della loro coscienza. (sse semplicemente sincentrano nel momento spirituale e dinamico a loro pi; consono, il !uale pro4a4ilmente risponderà permanentemente al loro mondo pi; intimo, ma che vorrà certamente integrarsi con altri aspetti accessi4ili nel corso dellesperienza vitale. Queste sono funzioni archetipali= in generale 5 identifica4ile una attività propria ad ogni ephirah ed a !uanto in essa gravita. In effetti, ogni fera del 0lifo 5 espressione esemplare dellazione divina che si manifesta costantemente, e che si !ualifica e caratterizza sempre in formulazioni concrete, ossia formali. +a adre 5 la suprema *atrice di orma, e la stessa (manazione 5 !ualificata dal omento emminile perch< 5 essenzialmente e sempre 6forma7. %gni fera nellesercizio corretto della sua funzione esprime !uindi un aspetto dell&ssoluto secondo le proprie capacità di rappresentazione, tuttavia !uestattività non risolve la totalità della ephirah. (ssa, in se stessa considerata, non riflette soltanto ma 657 una modificazione del Padre, e !uindi manifesta, entro i propri limiti, l&ssolutezza. olo considerando l&l4ero della 'ita come una 6culla7 archetipica, come lo strumento unitario della manifestazione di *io che specifica funzioni tipiche e primarie per ogni suo centro, solo in tale ottica possiamo cercare di comprenderlo. *o44iamo allora evitare di confondere il 0lifo 8il campo manifestato, lInterità con le sue particolarità operative. +Interità 5 unIdea unitaria, che implica il concetto dImmagine del Padre e !uindi uninfinita specificazione in enti e direzioni esistenziali, ognuna dotata di particolari !ualificazioni. e noi, per esempio, volessimo comprendere 8e contattare un particolare centro del 0lifo, conoscerne le modalità espressive o i mezzi utilizzati, instaureremo un certo particolare tipo di rapporto con intelligenze certamente reali, che sono tuttavia polarizzate dalla nostra stessa ideazione in un am4ito individuato. "i pu# allora sfuggire il fatto che !uelle stesse intelligenze hanno altre valenze, e vivono su piani differenziati. e invece cerchiamo di percepire lessenza di un "entro ephirotico, !uello che 5 veramente in unampia prospettiva, ci troviamo di fronte ad una 6modificazione7 del Padre che implica > per essere sfiorata > un preciso grado dilluminazione, ossia la ua 'olontà ed il uo sostegno. $aturalmente, lesperienza dellUnoLsenzaLecondo nel contemporaneo mantenimento della nostra caratterizzazione di personalità 8che permane riferendo a noi stessi !uel momento, implica un processo di chiarificazione interiore molto preciso, ed anche > in certa misura > la contemporaneità del sostegno sephirotico, anche tramite entipersona che pi; siano coinvolti nel nostro stato. Questo 5 un K3
pro4lema vastissimo, perch< implica il superamento della frattura fra *io e creatura che chiamiamo 6caduta7, e che ha determinato la scissione dellunità principiale in varie aree dimensionali, variamente antitetiche fra loro e talvolta fortemente deviate. ( un discorso affrontato altrove. )icordiamo che la realtà fondamentale 5 solo e sempre l&ssolutezza 8:rahman, $un, &in oph, e che la sua esperienza implica lo stato dellunità. Poich< tuttavia larchetipo che a44ia conseguito !uesta condizione non scompare, suggeriamo che in !uesta unità sussista un aspetto creaturale non risolvi4ile che, come tale, appartiene al Padre ed a +ui soltanto. +a "oscienza :rahmanica 5 una, ed 5 identica allo stesso :rahman= poich< lIdea vivente non pu# tuttavia annullarsi definitivamente nell&ssolutezza, essa conseguirà da !uesto stato destasi unesperienza in s< 6parziale7 del )eale, che tuttavia, portandola immensamente oltre il proprio limite, le darà il senso della completezza. pecifichiamo dun!ue che la suddetta 6parzialità7 5 tale soltanto nei confronti della perfetta realtà del :rahman, ma che > puntualizzando di fronte e 6nel7 Padre lesattezza della creatura in uno specifico istante del suo processo realizzativo > 5 parimenti veritiera e completa, ed implica il dinamismo tipico dellente emanato. +a comprensione dell&ssolutezza 5 pertanto un processo infinito, caratterizzato dalla progressiva illuminazione delliniziato. )i4adiamo che le esperienze caratterizzanti !uesto cammino sono reali, e rendono ladepto un aspetto realizzato dell&ssoluto. Questo esito implica una 6modificazione7 del :rahmanD $on propriamente/ 5 infatti il risultato del uo atto di volontà che si perfeziona con il concorso della creatura, e che 5 contemplato atemporalmente dal :rahman nel uo <at e sostenuto per tutto il procedimento nella "oscienza"it, in perfetta puntualizzazione della li4ertà di scelta e della conseguente autonomia donata al campo emanato 6in principio7. In altre parole, anche dal punto di vista della )ealtà fondamentale 8in < non vi 5 che l&ssolutoLsenzaLecondo, e nell&ssoluto stesso vivono le ue li4ere volizioni. -ogliere a !ueste ultime ogni realtà per affermare a tutti costi un totale monismo 8non dualità 5 certamente unesigenza intellettualistica profonda per molti, ma raggiunge lassurdità di negare la stessa "oscienza divina togliendo valore alla ua ideazione. Il ch< 5, ovviamente, unassurdità. Il pro4lema che vogliamo indicare ha attinenza proprio con !uesta Ideazione. !uindi un !uesito altamente metafisico, che tuttavia ammette una risposta fondata su testimonianze e scritture che hanno sempre affermato la loro origine trascendente. 0li uomini, infatti, possono procedere nelle loro ricerche per induzioni e deduzioni, possono argomentare analiticamente e sintetizzare poi i risultati ottenuti, ma non sono in grado di superare le soglie delle proprie esperienze, che sono gravemente imperfette se non considerano limmanente campo divino. Quanto ora affermiamo 5 stato posto non come ipotesi ma come verità dalla ricerca esoterica pi; !ualificata e precisa/ noi !uindi lo trasmettiamo al ricercatore non come un dato speculativo o di logica filosofica, ma nel suo significato di oggettiva realtà. Il lettore ne trarrà le conclusioni che preferisce, delle !uali 5 il solo K@
responsa4ile. Il fatto al !uale alludiamo attiene al 6punto principiale7 di !uella Ideazione che poi sestrinseca nella anifestazione= pi; precisamente, si riferisce a !uel momento > non temporale e non formale secondo le nostre categorie di pensiero > nel !uale il Padre "reatore, attivando per un 6istante7 l&rchetipo virtuale in tutte le sue implicazioni, gli 6domanda7 se egli aspiri allesistenza li4era e responsa4ile nellUnità 4asale, e in tale ipotesi che !ualificazioni di li4ertà sceglie/ ossia, se vuole limitarsi alla li4ertà donata in un am4ito sta4ile e prefissato, o preferisce !uella che deve essere progressivamente con!uistata e compresa in un campo potenzialmente infinito. Questultima 5, ovviamente, pi; alta e difficile, e colloca la creatura nel piano delle modalità divine per opera anche propria. $el primo caso, larchetipo riceverà un determinato am4ito operativo, e lE estrinsecherà le sue coerenti virtualità= nel secondo affronterà un processo di svelamento dintrinseche potenze che 5 ontologicamente infinito, perch< egli stesso sarà la propria li4ertà. ( una domanda estrema, che non limita lIdeazione 4asale perch< 5 lo stesso Ideatore che la pone e la comprende. (, comprendendola totalmente, ne sostiene le implicazioni. +archetipo 5 per# 6solo7 nella risposta 8ne ascolta interiormente il senso a livello intuitivo e non condizionanteA= !ui noi non possiamo comprendere le sottili, realissime e ontologiche !ualificazioni che lo specificano nel piccolo e nel grande, distinguendolo dal Padre creatore nella coscienza del !uale egli comun!ue esiste. "ertamente larchetipo ne consegue una visione precisa e nitida delle implicazioni di !uesta scelta 4asale, ed individua i modi, i mezzi ed i 6sentieri7 che la renderanno operante. 'ede nel Padre cosa sarà il suo tempo, ed il conseguente processo vitale, e comprenderà adeguatamente i termini del dilemma. aprà 8seppe e sceglierà 8scelse. & !uesto punto la coscienza personale ritorna nella sua potenzialità, e sattiva la anifestazione. $el caso che larchetipo a44ia scelto il pieno dono della li4ertà, egli recupererà in 4reve la propria identità e potrà agire in sincronia con le altre entità del suo stesso genere. Possiamo congetturare che !uanto non sia stato con!uistato personalmente ma soltanto 6donato7 possa implicare unattività capace poi di trasformare il dono in ac!uisizione= 5 tuttavia impossi4ile per noi immaginarne i tempi e le modalità. "ertamente nell&ssoluto le differenze tendono a comporsi in sintesi armoniche, che possono e devono differenziarsi per 6colore7 e 6vi4razione7, ma che implicano sempre particolari momenti di realizzazione. Quali siano !uesti stati non 5 tuttavia oggetto di nostre speculazioni/ la loro conoscenza 8o sapienza sono semmai i contenuti di una rivelazione. Possiamo tuttavia affermare > perch< già rivelato > che l&dam, archetipo nascente, fu posto di fronte al fondamentale atto di scelta e volle la personale con!uista della propria esistenza, per faticosa che fosse. +a anifestazione nac!ue su !uesta 4ase, e !uello che oggi chiamiamo 6peccato originale7 dindividuazione personale, forse confusi dal fatto daver a4dicato al primordiale stato di 4eatifica ma passiva virtualità, fu al contrario la pi; alta dimostrazione della nostra umanità e la KF
sola scelta capace di renderci al nostro 6essereesistere7 in coerenza al piano divino. $otiamo a !uesto proposito che il 6peccato7 descritto nella 0enesi 5 altra cosa, ed accade in un altro tempo e am4iente= e per opera di altre cause. "ertamente !uella scelta implic# la perdita dellinnocenza propria di uno stato virtuale/ incontrammo il -empo, lo pazio, i +imiti e, ad un certo momento, il dolore e la morte, i frutti avvelenati di innumerevoli ar4itri e di una caduta che perdura. Imparammo a conoscere la disperazione dinnumerevoli perdite e separazioni. -uttavia alcuni seppero rendersi pi; forti, ed allora compresero la necessità dellarmonia, dellamore e la gioia dellunione. Quanto fu incondizionatamente donato nel principio, e perso, dovette e deve essere ricon!uistato con faticosa tenacia. $oi siamo il 6figliol prodigo7 della para4ola > in!uietante e fondamentale > di 0es;, che cerca la consapevolezza del figlio nellamore del Padre nonostante tutti gli ostacoli, interiori ed esterni, che limpediscono. Il Peccato %riginale, lungi dallessere lerrore che condann# luomo al dolore, 5 la luce interiore, la pi; profonda ed ancora troppo virtuale saggezza. "erto, !uesta volontà richiede la coerenza con il fondamento ontologico della vita/ il :rahma, ed 5 !uesto che tanto ci manca. + &dam nac!ue dalla li4ertà divina per con!uistare e realizzare la propria li4ertà, che > ri4adiamo > implica il necessario rapporto fra creatura e "reatore, nel campo del !uale noi esistiamo. (ssere figli 5 scegliere in ogni istante lamore e la misericordia, ad immagine del *io che ci vivifica. <rimenti 5 diventare la nostra sofferenza, il ciclo 84reve o lungo che sia e la morte. +a morte 5 la negazione di *io. -utto !uesto 5 espresso nel 'angelo, in forme oggi non facilmente intellegi4ili per il predominio del mentalismo intellettuale, ma comprensi4ilissime per lintuizione. +a vita stessa del $azzareno 5 il sim4olo fondamentale che ci conferma !uesta tesi, coerente anche con testi fortemente esoterici di -radizioni antichissime, comprese da pochi solamente per loscura ottusità 8avid?a dei molti. $oi ne facciamo un 4reve accenno, confidando che esso possa essere di stimolo alla riflessione ed allapprofondimento. Prima di concludere il nostro discorso, faremo !ualche considerazione di carattere generale ed affronteremo un pro4lema al!uanto complesso, che pu# generare molte perplessità. Il tema 5 !uesto/ come mai il -empo e lo pazio appartengono specificatamente allUomo ed alla orma 8limite, se in effetti essi si collocano nel :rahma come parametri espressivi della ua volontàD ( possi4ile immaginare un 6punto7 non astratto nel !uale -empo e pazio e $onL-empo e $onLpazio risultino simili 8se non identici al punto che la visione creaturale possa li4eramente rivolgersi in ogni direzione del passato e del presente, ed anche > con maggior limite > del futuroD "ome potremmo definire !uesto particolarissimo 6punto7, nel !uale sem4rino svanire i confini fra la virtualità e lattualità nellidentità ideativaD $oi !ui non accenniamo al Padre, il !uale 5 oltre !uesti momenti, ma all&rchetipo creato che si realizzi ad un adeguato livello, e che conseguentemente percepisca la )ealtà come +uce divina incondizionata. ( ancora un archetipo manifestato, come noi sosteniamoD In !uale modo possono sussistere limitazioni individualizzanti là dove KH
incontriamo la )ealtà in <, l&ssolutezzaD "ertamente lIdea(nte possiede !uestaspetto, che pare trascendere lesistenza come tale, e si colloca oltre ogni concepi4ile espansione personale perch< appartiene all(ssere. $otiamo che non ci riferiamo allessenza ontologica dellIdea, la !uale 5 modificazione del :rahman nel :rahman, ma del nostro < partecipe del "entro &tmico, il !uale 5 li4ero e cosciente ed incontra il < upremo, lUnoLsenzaLecondo dove si dissolvono le !ualificazioni. Il nostro assunto 5 risolvi4ile pi; per intuizione che per logica, poich< il samhadi non 5 materia di descrizione ma dBesperienza. $el samhadi il editante 5 contemporaneamente il editato e la stessa editazione, ma non cB5 6assor4imento7 perch< lBIdea ha coscienza dBessere 'ita, e di partecipare unitivamente alla suprema )ealtà. *un!ue, pur nellBunità pi; perfetta !ualcosa appartiene ancora allB&rchetipo, e gli consente dBesprimere la volontà divina che lBha determinato. $on esiste pi; ego, o almeno esiste solo come centro di riferimento di eventuali deli4erazioni, nellBespressione di un dinamismo proprio e glo4ale. (siste per# la caratterizzazione, diremmo la tipizzazione, che rende lBIdea unica e irripeti4ile anche se interferente e partecipe dellB&ssoluto stesso. $el profondo senso dBunione che sBesprime come &more trascendente lB&rchetipo mantiene ci# che gli fu donato e che egli con!uist#/ lo mantiene a tal punto da potersi ripresentare come tale anche 6dopo7 il pi; completo a44andono unitivo, dopo lBesperienza indescrivi4ile della suprema Identità. e !uestBaspetto archetipale non fosse reale in senso metafisico, si arrivere44e allBassor4imento dellBIdea e tutto il processo dBespansione da +ei compiuto nello svelarsi come modalità divina ne riuscire44e in !ualche modo vanificato. &lcuni affermano, ed autorevolmente, che le cose stare44ero proprio cosE, e che nellBaccecante +uce della "oscienza :rahmanica tutto si dissolve e non pi; riappare/ ci# che venisse eventualmente emanato sare44e comun!ue 6altro7 e veramente esistere44e solo !uellBinsonda4ile giuoco di proiezione ed annullamento che sare44e lBesprimersi dellB(ssere in <, pago solo del suo infinito potere. %vviamente !uestBaspetto del pensiero orientale 5 da noi rifiutato, proprio in nome del supremo amore che il :rahma ha per le creature da +ui volute, e per il 8secondario fattore di realtà e immuta4ilità che presentano le volizioni supreme. "i# che in effetti muta nel processo di svelamento, 5 il grado dBemancipazione dallBego prima e dBautocoscienza sempre, in costante ed armonioso adempimento. Il :rahman ha perfetta visione dellBIdea allo stato potenziale, e la contempla con eguale consapevolezza !uando raggiunge lBattualità e gode il dono dellBessere li4era e capace di determinarsi nellBinfinito, unico mare della "oscienza *ivina. "osa caratterizza !uesto divenire da potenza ad atto dellarchetipoD +a volontà del :rahman, che lB&rchetipo sia un uo aspetto vivente= lBamore che il :rahman nutre per lBIdea da +ui scaturita, in +ui esistente ed in +ui espandentesi, ma che (gli per infinito amore pone come 6altro da <7 conferendole la facoltà di rifletter+o e di essere insieme partecipe, in autonomia, del pi; completo senso dBunità immagina4ile. KJ
*un!ue, nel punto metafisico prima ipotizzato esiste come un flusso dB&more infinitamente potente e vivifico, che impedisce allBIdea, giunta a tal limite dBautorealizzazione, dBessere attratta nel "entro "oscienziale &ssoluto, e di venire assor4ita dallB(ssere in <. "ertamente lBIdea in !uel 6punto7 metafisico verre44e annientata dallBaccecante 4agliore della "ausa Prima, se essa non si ponesse come volizione dBamore, e non si determinasse realmente come un &rchetipo dellB&more. $on 5 propriamente un atto di limitazione spontanea inconcepi4ile nel :rahman, ma di specificazione in viventi manifestazioni della 'ita in <, alle !uali lB&more supremo conferisce una scintilla della propria splendida li4ertà. )icapitolando/ fra la nostra personalità 8intesa ovviamente non come 6ego7 ma come lemersione cosciente di un contenuto archetipico sottostante e l&tma sussiste !uesta fondamentale coerenza damore, che > lungi dal costituire 4arriere o divieti > afferma la nostra vera li4ertà ed autonomia. $ostra in !uanto siamo parte del -utto, luce !ualificata nellinfinita +uce assoluta di *io= nostra come dono damore che mai dissolverà lemanato nel anifestante nelleternità del processo, e che svela la natura divina di tutti gli archetipi, il nostro 6essere +ui7 nonostante tutte le cadute e gli allontanamenti della nostra storia. )icordiamo che non 5 possi4ile darci unaccetta4ile rappresentazione dellunità nel particolare con la logica, lBintelletto e le argomentazioni. +Bintuizione, e specificatamente !uel tipo di intuizione che non appartiene al lettore come semplice iva, perch< proviene dallB&l4ero stesso in lui attivato, pu# portare a unBintelligenza di !uanto a44iamo esposto. e sussisteranno L e sussisteranno L du44i ed incertezze, il lettore le valuti con mente limpida ed o4iettiva, senza farsi distrarre da preconcetti, paure o false proiezioni del suo stesso intelletto. Il cammino 5 difficile ma non 5 compiuto da soli/ in !uesta fiducia e con !uesta speranza terminiamo in presente paragrafo, e lo affidiamo al :rahman perch< corregga, (gli che 5 la apienza di -utto, le nostre inevita4ili manchevolezze, le approssimazioni e le incompletezze perch< agisca nel cuore e nella mente di chi lBha scritto e di chi lo leggerà. 1J Poich< il nostro attuale lavoro 5 giunto al termine, concludiamo con alcune annotazioni su un certo tipo datteggiamento che il meditante dovre44e mantenere nel corso del suo itinerario spirituale, almeno finch< la +uce interiore stessa non lo ragguagli sulle realtà dellUniverso. +a principale accusa che solitamente 5 mossa allesoterismo 5 !uella di trattare, con molta dovizia di particolari, argomenti che sono poi impossi4ili da dimostrare, e la cui veridicità resta affidata al -estimone storico o ad altri aestri/ assolutamente incredi4ili per chi non ha e non pu# avere !ualche dimestichezza con loro. KK
+a difficoltà desaminare le realtà metafisiche, specie per !uanti siano im4evuti dellattuale razionalismo, 5 accresciuta dalla temi4ile rarefazione di centri spirituali adeguati a !uesto compito sempre arduo, ed ora pi; che mai !uasi totalmente impedito. "on profondo rammarico do44iamo !uindi invitare il lettore ad armarsi di un particolare atteggiamento interiore, che 5 pi; difficile da mantenersi di !uello che cono44ero discepoli appartenenti ad altre epoche o a differenti culture. Questatteggiamento pu# essere succintamente esposto/ occorre pazientare oltre ogni 6logica7 aspettativa, mostrarsi tenaci pi; di !uanto si sappia in partenza di poter essere, e riuscire ad affidarsi al Padre !uando non un solo indizio sem4ri sostenere il faticoso cammino. e lalunno, lallievo d&more, conseguirà !uesta4ito interiore L che nel profondo dellanima 5 simile al saio del Poverello d&ssisi L , se avrà costanza oltre la logica ed il prevedi4ile, dimostrando all&more di *io damarlo pi; dello stesso desiderio dincontrarlo, un momento immensamente luminoso gli aprirà porte che erano credute pressoch< inesistenti e comprenderà allora la saggezza che lo ha condotto a !uelle soglie. +a strada delliniziazione 5 stata contraddistinta in passato da un complesso desami che tendevano a mettere il nuovo allievo nel miglior stato possi4ile, adeguato allincontro con il aestro 4asale. Pi; che ostacoli, le 4en note e temute prove iniziatiche implicavano un concreto, notevole approfondimento dellautocoscienza e della dedizione personale a ci# che 5 veramente reale ed eterno. $elle difficoltà lalunno imparava a non temere, a superare la propria de4olezza e ad amare il Principio trascendente 4en pi; del proprio transitorio stato esistenziale. %ggi, in unepoca caratterizzata da 4en differenti costrizioni e da un notevole irrigidimento delle coscienze, 5 soprattutto richiesta !uesta dimostrazione/ saper amare pi; che desiderare, conoscere ed ac!uisire. -utto il resto sarà dato in soprappi; se esiste !uestatto fondamentale da44andono allBamore, all&ssoluto, nellBaspetto pi; penetrante e concreto che (gli ci dà/ il iglio, "risto. $on c5 da stupirsi se in unepoca desasperazione tecnologica, intellettualistica ed ac!uisitiva, nella !uale gli uomini sarrogano il diritto duso e di a4uso sullintero pianeta e sui propri simili, 5 richiesto un atto di effettiva ricusazione di !uestaspetto egocentrico che inficia lBintera evoluzione, ed un completo a44andono a ci# che > irrazionale per i molti > 5 dai pochi riconosciuto come )ealtà dello spirito, la sola degna dessere vissuta ed affermata. Il tragitto fin !ui percorso ci ha condotto a parlare dellInterità e dell(manazione, dell&more come "entro irradiante e dell&rchetipo come strumento attivo ed energeticamente produttivo di vita. -utto !uestimmenso !uadro 5 meramente una costruzione intellettuale ed astratta se non 5 vitalizzato dallesperienza/ e la vera conoscenza non si ottiene con la descrizione dei principi intellettivi, ma con lessere i principi stessi. Questa 5 la concreta sapienza che do44iamo cercare. e il lettore, affrontando le sue !uotidiane fatiche, saprà trovare uno spazio per K9
lo pirito in tutte le azioni compiute, e tutto compirà non come un centro egotico fine a se stesso, ma piuttosto come strumento dellesistenza, vita che sostiene ed incoraggia la vita, egli sincamminerà verso la propria )ealtà, e potrà incontrare nell&tma il principio dell(ssere ed i uoi universi. "he poi !uestesperienza non si riduca a vaneggiamento o illusione lo diranno le azioni che potrà compiere proprio come espressione vivente e dinamica di !uel Principio. +esperienza conduce ad altre susseguenti esperienze, approfondendo in tal modo la sapienza già ac!uisita. Quello che pi; importa, e che pu# condurre al limite delle proprie capacità attuali, 5 il primo passo. ( !uello che apre il lungo itinerario davvicinamento e gli consentirà di varcare la oglia. $oi invitiamo il lettore a !uestattesa e a !uesta speranza. e gli mancheranno tutti gli appigli, trovi in se stesso il punto di sta4ilità, perch< 5 proprio !uesto che gli viene richiesto !uando apparentemente vengono meno altri sostegni. appia rendersi la propria luce, mantenga la ede vigile e ferma nel proprio cuore. Quando gli sem4rerà di non avere amici, aiuti o certezze a44andoni tutto al Padre, che lo volle ancor prima che nascessero il -empo e lo pazio, prima degli Universi e dello stesso &l4ero della 'ita. olo cosE, con serenità li4era ed incondizionata, con consapevole coraggio e sicura costanza potrà credere nellincontro con la Porta proi4ita a tanti, per loro stessa incoerenza. +a Porta pi; stretta della cruna di un ago eppure pi; ampia e luminosa dogni altra per coloro che la sanno comprendere. e la preparazione sarà stata precisa, se lBallievo avrà fatto la parte ora descritta, se saprà amare pi; di volere, di desiderare o di sperare, non ci saranno dolenti oscurità al termine del suo cammino, ma +uce e +uce e +uce. "on !uesto ammonimento e con !uesto augurio noi lo attendiamo.
'ecchio dattiloscritto 819K9D, riela4orato in pi; versioni, lBultima delle !uali su "* in data 1@ $ovem4re 2MMH.
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"enni 4i4liografici 1 :hagavad 0ita > (ditore &sram 'id?a 2 "in!ue Upanishad id. 3 anduCia Upanishad id. @ W(heh W&ser W(heh id. F Introduzione alla filosofia platonica L editore &sram 'id?a H "a4ala mistica > *ion ortune > (d. &strola4io J +a scienza occulta > ). teiner > (d. &strola4io K +iniziazione id. 9 ulla via delliniziazione id. 1M +e manifestazioni del Carma id. 11 & mani giunte > Ra?ashiCaXa > Pontificia acoltà -eologica (d. 12 I fondamenti del misticismo ti4etano > +ama &nagariCa 0ovinda > U4aldini (d. 13 +o Goga -i4etano > .G. (vans Yant > U4aldini (d. 1@ haCti e haCta > &valon > (d. editerranee 1F Il ondo come Potenza > id. 1H :ardo -odol > introduzione 0. -ucci > U-(- ed. 1J %ltre lillusione > "erchio irenze JJ > (d. editerranee 1K Pane dei "heru4ini > -aurinense 1F32 > (d. editerranee 19 &uto4iografia di uno Gogi > Gogananda L id. 2M -ao -e Oing > +ao -ze > Utet
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ULTERIORI CONSIDERAZIONI SUI RAPPORTI INTERCORRENTI FRA REALTA' ASSOLUTA, MONDO ARCHETIPALE E MANIFESTAZIONE
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"i# che do44iamo enunciare non 5 di facile comprensione, e a44isogna di molta attenzione/ la anifestazione non risponde allBimmagine che lBUomo se ne fa, ma risponde allBessenza che lBUomo esprime in un certo momento del suo cammino. QuestBassunto, già esposto in altre pagine, non risulta affatto !uale 5 immagina4ile in un primo approccio, e dire che 5 arduo afferrarne lBimplicito 5 dire poco. +a anifestazione non dà alcun effetto di !ualche consistenza allo sforzo dellBUomo finch< lBUomo non 5 in grado dBessere ci# che in effetti 5 in !uel particolare momento dello spaziotempo= !uesto implica che se lBesoterista non riesce ad afferrare la sua essenza e a proiettarla nel Zondo esternoZ, non potrà che riscontrare lBinefficacia della sua fatica. Il pro4lema operativo nasce proprio da !uesto enunciato/ se non sappiamo essere ci# che effettivamente siamo, non potremo agire nel campo tridimensionale per lBimpossi4ilità di unBintegrazione con i principi stessi della anifestazione. Per ottenere !uesta rispondenza interiore allBaspetto potenzialmente attua4ile nel nostro processo emancipativo occorre sopra tutto una cosa/ eliminare dal contenuto mentale tutti gli schemi, le idee precostituitesi, i dogmi e le affermazioni preesistenti, e compiere un atto dBassoluto affidamento allB(ntità uprema, che 5 la matrice profonda del nostro esistere individuale. $on 5 un atto facile, perch< la modalità di !uestBaffidamento 5 in genere influenzata da idee preconcette, da un insegnamento ritenuto pi; o meno vero per lBautorità del suo promanatore, e da componenti inconsce che dipendono dal momento storico in cui si vive. +a storia dellBUomo 5, con alcune immense eccezioni, la storia di ac!uisizioni parziali se pure altissime/ occorre considerare attentamente !uesto fattore. e lBUomo cerca con tutte le sue forze lBInformale, accade che conosce lBInformale= se cerca il Paradiso, e cio5 un aspetto altissimo della orma, accade che incontri !uestBaspetto. e cerca il potere di essere uno con lBUno, e riassor4irsi nellBUno ontologico, si riassor4irà L almeno come esperienza dellBunità L e ne verrà reintegrato come personalità individuale perch<... Perch< non 5 !uello il suo essere Uomo, in !uanto momento dellBatto volitivo divino, anche se 5 !uello lB(ssere in <. Poich< affermiamo !uesto principio, do44iamo aggiungere che ogni posizione parziale, sia pure altissima, 5 soggetta a correzione in !uanto esprime un aspetto e non la sintesi suprema. Per lBUomo la sintesi suprema 5 essere nellBUno come unità sostanziale ed essere nel contempo il dinamismo dellBUno, come estrinsecazione del ommo "it e nella modalità esatta che il "it ha determinato con il conferimento di un campo dBautonomia e discrezionalità, nellBam4ito 8illimitato come esplicazione del volere trascendente, il !uale esprime insieme e la li4ertà del :rahman e !uella della ua estrinsecazione autocosciente/ e cio5 con assoluta li4ertà sia ontologica che attuale, !uestBultima nella misura in cui 5 appunto capace di esprimersi la modalità stessa. +a modalità ha radici nellB&ssolutezza ma L per il fatto di essere modalità L non 5 in grado di per s< dBintuire e comprendere lB&ssolutezza in modo tale da impersonarne perfettamente il volere senza un diretto intervento del :rahman stesso. $essuna 9@
metodologia, nessuna pratica, nessuna ascesi portano lBUomo al suo "entro interiore, se il "entro interiore non si apre spontaneamente allBUomo. +o sforzo dellBUomo pu# tuttavia schiudere delle soglie, e !ui il rischio 5 grande se lBapertura non 5 capace di un dinamismo integrale/ varcare un primo centroporta ed attingere al )eale che vi sBaffaccia 5 talmente stupefacente da indurre il ricercatore ad identificarsi con !uel "entro e a non cercare oltre. Questo 5 un errore che deve essere corretto, sia a livello individuale che a livello glo4ale. *iciamo dun!ue che la storia dellBUomo ha fatto esperienza di ac!uisizioni parziali e che ha mancato di raggiungere la necessaria sintesi. +Besperienza parziale implica un aspetto estremamente positivo, che per# riguarda essenzialmente lBautoreprotagonista dellBesperienza, e uno negativo, che in effetti 5 pi; concernente a coloro che cercano dBimitare un aestro pi; o meno realizzato. Per !uestBultimo il pro4lema 5 !uello dellBapprofondimento di !uanto sia stato ac!uisito, e generalmente ci# avviene senza un reintegro nello stato tridimensionale= per gli allievi, che non hanno le necessarie !ualificazioni, il aestro costituisce insieme un sostegno ed un ostacolo, e difficilmente molti di essi raggiungono la chiarità interiore dellBIlluminato. Per lBUomo storico tutto ci# si traduce in tentativi contraddittori ed Zinspiega4ilmenteZ difformi lBuno dallBaltro, nonostante i principi L spesso identici L che sono alla 4ase del cammino metafisico. $ellBattuale momento le condizioni generali non consentono ulteriori sperimentazioni parziali, e richiedono un approccio coerente allBesperienza già compiuta nel passato prossimo e remoto. %ccorre cio5 unificare le strade, trovare il punto di unione delle medesime, e soprattutto esaminare con i mezzi ac!uisiti in !uestBanalisi ci# che emerge dal !uadro generale e le implicazioni che presenta. +a anifestazione appare come conflittualitàD (B dun!ue indispensa4ile superare la conflittualità, se si vuole armonizzarla e renderla una con i1 "reatore, che conflittuale con e stesso certo non 5. +a anifestazione esisteD ( allora occorre capire perch< esiste, almeno come ricerca di una possi4ile motivazione che, per !uanto approssimativa ed imperfetta, sia pi; ragionevolmente accetta4ile di !uella di un Zuomo spontaneoZ casuale, o di un ZcadereZ da uno stato originario di perfezione ad uno di relativismo, senza spiegare come !uesto dramma possa verificarsi nellB&rmonia assoluta. +a anifestazione 5 dinamicaD ( allora 4isogna intendere !uale dinamismo in +ei si esplichi, e come comprenderne ed agevolarne le leggi. +a anifestazione 5 illusoriaD ( allora 4isogna sapere dove finisce 1Billusorio e dove comincia la )ealtà, perch< 5 difficile far coesistere un momento illusorio con il upremo "it senza limitarlo o renderlo L il che 5 un assurdo in termini L ar4itrario. +a anifestazione esprime momenti contraddittori, pur se accompagnati da evidente contatto con le orze motrici del anifestoD ( allora do44iamo domandarci da che nasca e cosa significhi !uesta contraddizione, e in !ual modo 8poich< ogni contraddizione 5 ontologicamente uno stato provvisorio sia possi4ile il comporla. +BUomo cerca dBinterpretare lB&ssoluto con i mezzi della logica, dellBesperienza 9F
storica e della )ivelazione. Quanto ai primi, la logica del relativo 5 incapace per definizione di comprendere ci# che 5 oltre il suo campo dBapplicazione, e lBesperienza storica 5 valida per chi la fa, non per chi la esamini esternamente= ed anche per chi la fa 5 in genere parziale, come si deduce dalle innumerevoli correnti e dottrine che appaiono nel corso del -empo. Quanto alla )ivelazione, occorre precisare/ se essa 5 frutto del contatto di un uomo con la -rascendenza, 5 soggetta ai limiti di !uesto contatto e non 5 altro che in !uesti termini/ termini che racchiudono alle volte principi di verità indiscuti4ili, ma che non oltrepassano certe soglie. e 5 iniziativa della -rascendenza stessa, essa 5 sempre conforme alla potenzialità espressasi nel dinamismo dellBUomo storico, e non risponde che alle capacità virtualmente attua4ili in un determinato momento dello spaziotempo. Il fatto di aestri che hanno ricevuto lBesperienza unitaria del :rahman, pi; o meno interiorizzata, nulla toglie a !uestBassunto, perch< tale esperienza non 5 comunica4ile in alcun modo con mezzi convenzionali, e non determina una svolta sostanziale nel percorso dellBUomo glo4ale o di una civiltà, in termini di tempo 4reve o medio= e per la vita dellBuomo comune, comun!ue lunghissimo. +Binterferenza divina finisce !uindi con il dare allBUomo ci# che lBUomo pu# accogliere in s<, e a rispecchiarne lo stato interiore. e si vuole perci# che unBinterferenza oggi si verifichi in sostegno e guida dellBumanità nellBam4ito del OaliL?uga, occorre far sE che lB&ssolutezza constati L !uesto 5 il compito primario dellBuomo storico L uno sforzo unitario verso la fonte stessa dellB(ssere. %ccorre !uindi un atteggiamento che L facendo tesoro degli insegnamenti dei aestri e del -empo, osservando attentamente e sinteticamente, senza pregiudizi e facili semplificazioni, ci# che appare come esperienza dellBUomo L si ponga in un modo li4erissimo da schemi aprioristici, consapevole dellBinsufficienza dei mezzi filosofici ed esoterici ac!uisiti e con assoluto a44andono alla atrice ultima dellB(ssere, di fronte al mistero dellBesistenza. Perch< 5 certo che solo con un reintegro in !uestB&spetto supremo, il !uale non nega ma riafferma atemporalmente il valore della modalità autonoma, 5 possi4ile realizzare !uella sintonia indispensa4ile affinch< unBinterferenza si verifichi nellBam4ito tridimensionale, in coerenza con la volizione che !uestBam4ito medesimo estrinseca. +a anifestazione 5 dun!ue il su4strato psicologico a livello inconscio dellBUomo glo4ale e, come nel processo individuale dBautorealizzazione, 1Binconscio deve essere illuminato dalla luce della consapevolezza. +a stretta connessione che esiste fra ci# che appare come microcosmo ed il acrocosmo, fa sE che si possa inferire un principio assolutamente ignorato dallBumanità attuale. i pu# cio5 dedurre che il anifesto ed il Potenziale sono la stessa identica realtà, e che ci# che 5 logico e o44iettivo nel mondo formale 5 altrettanto logico ed o4iettivo nel mondo sottile e sottilissimo, e cio5 nellBaspetto causale dellB(manazione. +Baspetto causale di cui !ui si discorre attiene alla fenomenologia in fase dBapparizione allBocchio dellBuomo storico, e non concerne la 9H
"ausa stessa della anifestazione, lB&tto volitivo divino che sBimpersona come sorgente dellBidea glo4ale che estrinseca/ il :rahma. Il ondo "ausale sovrassiede alle fenomenologie pi; sottili e via via pi; grossolane le !uali si condensano nella -ridimensionalità, e fa corpo unico con il nostro universo esistenziale. "i# che dun!ue 5 valido in !uellBaspetto a noi noto come Zestrinsecazione spaziotemporaleZ 5 valido anche ai livelli pi; profondi dellB(manazione/ in altre parole, i principi logici informatori sono comuni sia allB<o che al :asso, al Piccolo che al 0randissimo. Il Pro4lema 5 dun!ue lBindividuazione dei suddetti principi, la cui percezione non 5 facile neppure ai pi; avveduti dei pensatori, e che appare in genere assente nellBattuale cultura. +a schematizzazione, data dallB&l4ero ephirotico, 5 !ui di valido aiuto e deve dun!ue venir compresa. Il principio formativo 5 !uello dellBe!uili4rio delle influenze contrarie, e !uindi 5 allBe!uili4rio che deve rivolgersi il cammino dellBUomo. )aggiungere !uestBassunto significa superare la conflittualità sia psicologica che formale, sia interiore che esterna 8!uesta 5 unBenunciazione descrittiva, ed il lettore noti lBapprossimazione dei termini al meditante in via dBautorealizzazione. Il meditante nel piccolo 5 lo stesso iva, nel grande 5 lBuomo cosmico, il iglio di cui il Padre, contemplandolo nella sua dispiegata lucidità, si compiace. a comporre la conflittualità che cosa significa, nel concretoD Innanzi tutto, significa il porsi come elemento integrato con il -utto a cui ognuno appartiene, e ci# avviene cogliendo lBaspetto illusorio dellBesistere corporeo e ZsentendoZ lBunità/ prima a livello intellettuale, poi emotivo ed intuitivo, ed infine come realissima esperienza spirituale, in grado di produrre effetti incommensura4ili nel piano oggettivo. Questo processo richiede da un lato la purificazione del mondo interiore da tendenze dellBego, ricordi di antiche propensioni e condizionamenti ac!uisiti nel processo evolutivo. & !uesto proposito occorre affermare che il concetto dBevoluzione 5 fondamentale, se si considera il processo come divenire temporale, ed illusorio se lo si vede nella sua reale consistenza. In effetti lBevoluzione 5 un moto puramente psicologico di rappresentarsi come esistente, sia da parte dellBUomo "osmico sia da parte del iva che ne 5 componente, e pu# raffigurarsi come lBemergere di unBidea dapprima intuita nellBessenziale, e via via articolantesi in tutte le sue implicazioni. +Bintuizione originaria 5 ovviamente !uella che il :rahma stesso accende nellBUomo, ed 5 !uella che L in modo assolutamente inconscio per lunghissimo tempo, e poi con crescente chiarezza L lo guida e lo spinge verso lBac!uisizione della sua vera natura. QuestBac!uisizione 5 pi; limpida in alcuni ed assai torpida o carente in altri, esattamente come in alcuni le idee sono articolate e logicamente connesse, e magari illuminate da intuizioni improvvise, ed in altri stentano a farsi luce negli schemi di comportamento automatici e nelle intelaiature di luoghi comuni, che sostituiscono la mancanza di un vero centro intelligentemente dinamico. +a prima ac!uisizione, e cio5 !uesta purificazione dellBinteriorità, 5 il passo fondamentale e pi; difficile, perch< induce a superare nellBintimo lo schema conflittuale dellB(manazione e a creare il presupposto necessario per il suo 9J
componimento nella sfera del iva o dellBUomo 0lo4ale. Qui non ci dilungheremo in !uestBargomento, che 5 compito esplicativo del aestro fisico o spirituale, e che comun!ue richiede un contatto con i1 ondo "ausale e le sue (manazioni. *iremo piuttosto che, fin !uando esistono scorie di tipo egotico e particolaristico, non 5 possi4ile superare il 4aluardo rappresentato dallo s!uili4rio delle componenti dellBentità vivente, e !uesto 5 il dramma tante volte sperimentato dai ricercatori. +a porta per lBemancipazione 5 interna, o L meglio L non esiste/ 5 uno stato di coscienza dBe!uili4rio e armonia che L consolidandosi L produce effetti. &lcuni di !uesti sono vistosi ed eclatanti, altri sfuggono ai pi;, e sono in genere prevalenti come importanza. irare allBessenziale e non disperdersi nei rivi di un esoterismo emotivo e sensazionale 5 !uindi indispensa4ile per ragioni intrinseche al campo reale dBattività, e non certo per osse!uio a presupposti moraleggianti o a supposte richieste di comportamenti definiti da Z(ntità upremeZ. In un mondo dominato da formalismi, dogmi e preconcetti di tutti i tipi, compreso !uello del progresso scientifico ad ogni costo, ci# 5 arduo e difficilmente comunica4ile. %ccorre dun!ue la tenacia e la pazienza del vero adepto per non interrompere il cammino e a44andonare il sentiero. +Badepto in fieri non potrà mai farlo, perch< percepisce la sua natura a livello spirituale ed intuitivo, e 6sa7 che non cesserà mai L a !ualun!ue costo L di cercare e cercarsi. 0li altri finiranno col dimostrare a "olui che li guida e a s< stessi la propria immaturità, procacciandosi le conseguenti correzioni Carmiche e le necessarie frustrazioni esistenziali che 8almeno come ipotesi glo4ale non possono mancare. L%L 2 +a nostra tesi 5 dun!ue !uesta/ pu# il nostro compito attuarsi con i mezzi ordinari dellBUomo attuale, o richiede un intervento che sia sE determinato dallBUomo, ma che 5 prevalentemente affidato ad (nti dellBInteritàD Questa domanda 5 preliminare ad ogni tipo dBoperatività, ed occorre considerare lBindispensa4ilità di risolverla prima di fare un serio tentativo per lBac!uisizione del proprio posto nellBideazione divina. Innanzi tutto facciamo attenzione ad un punto fondamentale/ lBUomo non 5 da identificarsi con lBa4itatore odierno del nostro pianeta, ma 5 lo spirito vivente dellBUniverso, che ne costituisce in !ualche nodo lBespressione formale. Quindi, secondo una concezione pi; rigorosa di !uella comune e volgarizzata, lBUomo 5 concetto che comprende molteplici piani dBesistenza in atto, ed un numero impondera4ile di piani potenziali. I piani in atto sono, con una schematizzazione che sare44e ridicola se non sBimponesse la necessità dBilluminare il concetto, simili ai vari aspetti dellBindividuo attuale/ un piano fisico e corporeo, rappresentato dalle forme pi; dense e concrete= un piano eterico e sottile, che 5 come il prolungamento oltre i cin!ue sensi grossolani 9K
dellBaspetto pi; condensato del formale= un piano mentale, nel !uale agiscono in realtà macrocosmica le (ntità (lementali come forze che conservano e perpetuano lBesistenza secondo la 4asilare legge causale= un piano spirituale, dove avvengono le ideazioni pi; importanti in vista della finalità dellBUniverso stesso, e dove esistono le ormePensiero prodotte da &rchetipi dBestrema complessità, attivi come "entri causali dBirradiazione. %ltre a tutto !uesto cB5 la "ausa Prima dellB(manazione, il 4rahma, e cio5 lBIdea uprema che determina il verificarsi del divino disegno. Il :rahma 5 Idea vivente del :rahman nel senso che 5 il :rahman nellBaspetto rivolto al dinamismo creativo e allBevidenziazione di un archetipo. $on 5 distingui4ile sostanzialmente e concettualmente dal :rahman, se non per il fatto che esprime !uesta specifica manifestazione/ 5, diciamo, il punto di scaturigine dellBUniverso, !uello che lo determina ed insieme tutto lo contiene, perch< lBUniverso esiste in !uanto 5 pensiero di !uel 6Punto7. *un!ue lB&rchetipo Uomo 5 in effetti pensiero 4rahmanico e sostanziale al :rahma. &44iano !uindi nellBidea ZUomoZ un "entro che trascende la sua stessa delimitazione e che la fonde con il supremo Pensatore. $ellBUomo individuato essa viene nominata come Z
a44ia la sua massima realtà nellBidentificarsi con lBideazione suprema, della !uale costituisce momento essenziale. +BUomo 5 dun!ue dinamismo, e dinamismo glo4ale nellBam4ito del suo campo/ campo che tende non a una sta4ilità e!uili4rata, ma fine a s< stessa, perch< lo scopo dellB(manazione 5 creare un centro autonomo e personalizzato del potere creativo assoluto. +B&ssolutezza agisce tramite le Idee archetipali, che sono (ntità viventi perch< autocoscienti, e come tali determinate/ nulla impedire44e L a rigore L che il :rahman perseguisse i suoi disegni illuminandoli con la ua esclusiva consapevolezza, senza delegare o donare ai "entri promanatori alcuna personalizzazione ed autonomia. e ci# avviene, 5 evidente che avviene per un preciso intento divino, che non pu# non corrispondere allBessenziale aspetto dellB&ssolutezza che a44iano chiamato Z&moreZ. +B&more 5 insieme L nella creatura L intuizione dellBunità e della propria inconfondi4ile realtà rapportata ad altra realtà, differente perch< altrimenti specificata, ma egualmente riconosciuta come parte del proprio essere. Questo principio 5 la chiave per intendere il nostro modo di concepire e risolvere il pro4lema iniziale, giacch< comporta un necessario collegamento dellBUomo con ogni altro aspetto dallBUniverso, se si considera il pro4lema dal lato microcosmico= e addirittura tutto lBuniverso 5 rappresentato nelle sue componenti fondamentali entro la sfera attuale e potenziale del singolo. "i# implica che lBunione dei vari piani dBespressione dellBUomo 5 necessaria a livello personale, come fusione ed armonizzazione di aspetti evidenziatisi nel processo spaziotemporale/ che ci# richieda unBintegrazione del particolare con lBUniversale, del singolo con il tutto 5 conseguenza logicamente evidente. Pensare dun!ue che lBUomo possa essere ci# che in effetti 5 necessario sia, senza lBintegrazione con le massime componenti del manifesto, 5 contraddittorio con la medesima configurazione ideale sta4ilita dallB&ssoluto, il !uale vuole il superamento delle contrapposizioni come frutto di un li4ero atto di realizzazione, e !uindi secondo un preciso svolgimento interiore. $on esistono fini particolaristici nellB(manazione in cui viviamo, ma un ine comune a tutti gli aspetti in essa attivi, da !uelli pi; infimi nella dialettica evolutiva ai pi; alti realizzati, e perfino a !uelli che L rispetto al tempo del nostro continuum L sono preesistenti o, meglio, esterniinterni. $el ine comune per# si realizzano e non si annullano tutte le personalità/ la creatività divina non toglie ci# che li4eramente dona, e !uanto dona 5 in effetti esistente 4en oltre il tempo delle nostre percezioni, limitatissime e condizionate. *o44iamo in ogni caso soffermarci a lungo su alcuni di !uesti aspetti, perch< 5 necessario L e ne cogliamo !ui lBoccasione di unBesposizione pi; attenta di !uanto già facemmo L illustrare implicazioni e leggi di comportamento che sono essenziali per il giusto indirizzo sia del singolo che della specie a cui il singolo appartiene 8nel nostro caso, lBuomo della -erra, e che mirano al risveglio dellB(ntità "osmica di cui tutti siamo le modalità. & costo di ripeterci, indagheremo conseguentemente su alcuni fattori pi; volte evidenziati, e ne trarremo nuove e chiarificanti conclusioni. 1MM
+a nostra idea fondamentale 5 che lBUomo e gli uomini siano lBarchetipo per il !uale 5 stata evidenziata lBattuale anifestazione. QuestBassunto comporta insieme lBassoluta rilevanza del processo spaziotemporale, in cui la (manazione si esplica, e della finalità trascendente del manifesto. $el corso della storia del pensiero umano, !uesti aspetti furono assai spesso fraintesi, e generalmente venne rafforzato concettualmente e praticamente uno di essi a completo detrimento dellBaltro. e si volle porre lBaccento sullBaspetto finalizzante del mondo formale, le sue componenti praticamente sperimentate furono sopratutto intese come ostacoli, prove, 4arriere alla realizzazione sia del premio paradisiaco 8concezione prevalente nellBipotesi dualistica, sia del reintegro nellB&ssolutezza originaria, perduta in seguito a un misterioso ed imperscruta4ile evento/ la Z"adutaZ allo stato materiale ed umano. e L di contro L si volle riaffermare il valore dellBesistenza e di !uanto in essa sBesprime, il ondo e la 'ita vennero valorizzati in genere seguendo unBipotesi positivistica, che ripudiava spesso sia una finalizzazione che un aspetto trascendente dellBessere= e talvolta ondo e 'ita furono intesi come un necessario tri4uto alla purificazione, indispensa4ile dopo lBoscuramento iniziale che diede origine al mondo delle forme e dei nomi. QuestBultima tesi, che venne fatta propria dalle chiese tradizionali del mondo occidentale, dava ragione di alcuni aspetti dellBesperienza umana, spiritualizzava ed armonizzava le sue componenti, e conferiva un estremo rilievo al fattore ZamoreZ nellBesistenza 8sopratutto come espressione dello spirito in negazione di !uella tipica del mantenimento delle specie viventi= ma lasciava insoluti pro4lemi 4asilari per gli uomini, e alla lunga ne creava altri, insupera4ili. Il nostro tentativo non 5 tuttavia !uello di conciliare opposte dottrine, in un sincretismo che permetta la loro contemporanea assunzione negli aspetti non contraddittori, ma 5 di raggiungere una visione sintetica che, alla luce del rivelato ed ac!uisito, dallBesperienza esoterica di millenni, permetta un superamento dei limiti in essa riscontra4ili o, meglio, uno svolgimento logico e trascendente delle implicazioni in essa contenute/ con massimo rilievo sia al fattore escatologico e finalistico della vita, sia allBimportanza dellBesatta esperienza esistenziale per il conseguimento dellBautorealizzazione generale ed individuale. (B certo !uindi che !uesto nostro metodo si discosti parecchio da alcuni insegnamenti tradizionali, ricorrenti nella cultura e nellBascesi, e ci# nel senso che L lungi dal fermarsi alle loro conclusioni storiche L le sopravanzi per delineare un diverso e pi; appropriato campo dBattività e di valori. Innanzi tutto 5 evidente per il nostro lettore che il metodo finora tracciato si serve ampiamente del pensiero greco, e4raico, orientale induista e perfino taoista, con precisi riferimenti alle concezioni 4uddhiste ed advaite. a 5 anche evidente che alcuni presupposti di !ueste stesse ideazioni non sono raccolti, e vengono sostituiti da altri che emergono da tutta la nostra precedente esposizione. Qui riportiamo lBaccento, diremo fondamentale, sul carattere autorealizzativo dellBesperienza vitale, e sulla generalità di !uestBesperienza per lBUniverso di cui siamo parte. +a massima attenzione deve !uindi essere posta nel comprendere che la vita 5 processo psicologico, e non un dato ZesternoZ allBuomo che 1Besperimenta= che 1M1
!uesto processo 5 in fondo la autodefinizione, come idea armonica e perfetta nellBintegrazione reciproca, con altre idee dBidentica natura= che la sintesi di tutto !uesto 5 lBUomo. Il -empopazio sono modalità relative dBautorappresentazione, in !uanto dati dBesperienza personali, e categorie manifestanti generali, in !uanto significano le leggi estrinsecanti il finalismo dellB(manazione. "B5 un continuo rimando dal particolare allBuniversale, e senza un preciso confronto con il precetto della -avola di meraldo 5 difficile cogliere sinteticamente il fenomeno. Inoltre lBUomo e lBUniverso sono estrinsecazione di unBidea unitaria che appartiene al :rahman= il !uale ovviamente la ZcontemplaZ 8e ricordiamo !ui lBassoluta identità di pensare ed essere nel upremo attore nella sua perfetta esplicazione/ il divenire, lBautonomo determinarsi di !uestBidea nelle categorie dBevidenziazione, appartengono al moto coscienziale interno allB&rchetipo Uomo in via di risveglio, e non alla )ealtà che lo promana= sono voluti da !uesta )ealtà perch< sono i mezzi dBac!uisizione sia della precisa consapevolezza del proprio am4ito esistenziale, sia della completa li4ertà, la !uale naturalmente coincide con la perfetta armonia fra le componenti, innumeri, dellBUomo "osmico. Poich< lBUniverso 5 Idea suprema, 5 ontologicamente della natura del :rahman, e non differisce in alcun modo da lui se non per un fatto infinitamente trascendente la comprensione dellBente creato, soprattutto ZprimaZ della sua definitiva illuminazione. +B&more divino ha posto in !uestBidea un principio dBautonomia di espressione e di li4ertà di scelta che la rendono responsa4ile di s< stessa, per !uanto concerne la propria dinamica realizzativa ed operativa. +Bapparente dualismo 5 dovuto allBimpossi4ilità dellBente limitato di comprendere lB&ssolutezza, e non alla )ealtà in <, che 5 e resta Una. Il pro4lema 5 dBestrema complessità sia sotto il profilo del rapporto fra "reatore e creatura, che sotto !uello L non meno articolato L dei legami sostanziali intercorrenti fra le ideepersona in fase di rischiaramento 8i iva e il loro stesso am4ito vitale 8lBUniverso. *iremo e riaffermeremo che le idee personalizzate sono reali come modalità autonome ed indispensa4ili dellBIdea glo4ale in cui si determinano, e non sono reali come individualità staccate lBuna dallBaltra e dal -utto che apparentemente le contiene. *iremo inoltre che ogni idea riflette in s< L almeno potenzialmente L tutti gli aspetti delle altre idee, le !uali concorrono alla formazione della sua specifica personalità, ed insieme contiene un aspetto originale ed insostitui4ile che la puntualizza come tale. &ggiungeremo che !uesti aspetti si correlano nel suo am4ito in modo univoco ed originale, sotto il profilo ed il ZcontrolloZ 8ma la parola non induca in erroreA del succitato aspetto essenziale, informativo della modalità medesima/ !uello per cui 5 s< stessa e non altri che s< stessa. &ffermeremo finalmente che !uestBideamodalità 5 a sua volta riflessa e contenuta in ogni altra idea autonoma e vivente nel continuum glo4ale di cui 5 parte, e che lBilluminazione finale fa sE che tutte le modalità siano insieme s< stesse ed il -utto, ognuna in ognuna secondo un principio dBidentità ed amore, e ciascuna li4era dBagire ed essere la propria natura, con unBinconcepi4ile 1M2
autonomia operativa e li4ertà creativa. +Binsieme 5 armonico e compiutamente coerente in ogni sua parte, a risultato finale raggiunto= disarmonico e conflittuale durante il periodo della esperienza interiore che noi chiamiamo -empo, pazio e forme distinte e contrapposte. QuestBimmagine 5 adeguata, sia al principio della -avola di meraldo, sia allo schema dellB&l4ero della 'ita, sia a !uanto 5 enunciato nello Goga e nelle Upanishad pi; fondamentali. I metodi di comportamento ed azione nel periodo di svelamento, sono !uelli esattamente esposti nel :aghavad 0ita, nel -ao e nello ?ogaLadvaita/ vanno intesi ed attuati con particolare riferimento allBinsostitui4ilità dellBesperienza concreta per la conoscenza di s< stessi, ed al valore fondamentale che !uestBesperienza assume, in vista dei fini tanto generali che personali del manifesto. u ci# ci soffermeremo nel prossimo capitolo. L%L 3 +Besperienza individuale 5 indispensa4ile sia al iva che allBUomo 0lo4ale/ 5 !uesto il punto di riflessione che occorre valutare nel suo essenziale valore. +a anifestazione 5 lBoccasione di unBesperienza considerata necessaria dallB(nte upremo per la formazione e lBattuazione dellB&rchetipo che ne costituisce il fine. &gire dun!ue contro le componenti dellBesistenza nel periodo specifico in cui si trova unBindividualità evolutiva 5 andare contro la stessa ideazione divina, che vuole un pieno ed intelligente fruimento di !uelle componenti, in !uanto solo cosi sBattuano le valenze della personalità. %ccorre dun!ue, da parte del iva, un preciso e coerente comportamento il !uale, lungi dal rifiutare la vita per un malinteso ascetismo, o per la paura stessa di un decadimento e castigo, sappia sfruttare pienamente le occasioni dBesperienza che il tempo e lo spazio gli offrono e, anzich< venir posseduto dalle compulsioni istintuali, dai comportamenti meccanicamente ac!uisiti nel processo esistenziale, dalle stesse emersioni Carmiche dipendenti da scelte ed azioni passate, sappia comprenderli e superarli con un costante sforzo dBanalisi e chiarimento interiore/ armonizzando gli scompensi nel lucido dinamismo della realizzazione positiva. Qui 5 gioco fare attenzione/ il fine dellBazione interiore ed esteriore non deve essere ZcontroZ il ine della anifestazione, ma deve favorire il progressivo chiarimento coscienziale dellBUomo. Perch< ci# accada, occorre che lBazione tenda allBarricchimento spirituale o, per esprimerci meglio, alla integrazione con !uanto si presenti nel nostro specifico campo vitale. Integrarsi significa superare le conflittualità in unBarmonia che non neghi la personalità, ma la vivifichi mediante lBincontro e la fusione con le altre personalità, con le forze fondamentali che guidano la vita del manifestato e con le ormePensiero costruttrici e custodi del ondo formale fino al suo compimento interiore. +e esperienze devono dun!ue essere intese in !uesto significato estremamente positivo, e devono condurre alla luce della propria coscienza e allBazione 1M3
conseguente, !uanto rappresenti un e!uili4rio sempre pi; soddisfacente fra ci# che 5 il nostro am4ito personale e !uello che 5 il campo del nostro essere. 'ale dun!ue pi; che mai il principio che detto campo sia il fine e non lo strumento passivo del nostro agire/ anche se L ovviamente L dovremo usufruire di forme inferiori dBesistenza, che sono gli indispensa4ili supporti della vita in !uesto periodo dello pazio-empo. Usufruire non significa possedere ed usare in modo ar4itrario ed egocentrico, ma rispettare il mondo che ci circonda pur se non illuminato dalla coscienza, o solo parzialmente consapevole del proprio esistere/ significa perci# rispettare il mondo minerale, vegetale ed animale e L riguardo a !uestBultimo L mantenere la massima considerazione, la massima attenzione per !uegli esseri che presentano indu44i aspetti dBintelligenza e personalità in formazione, che sono consapevoli di vivere secondo le loro proprie valenze 8spesso piccoli e meravigliosi al4ori della coscienza e che talvolta, come accade in certi ZanimaliZ parecchio evoluti, sanno esprimere affetto, riconoscenza e perfino amore. +Bamore pu# diventare un punto dBincontro fra individualità di differente piano emancipativo, che non deve essere ignorato o sottovalutato, perch< annulla in un istante le differenze esistenti almeno sotto un profilo fondamentale. Questo dovrà essere tenuto 4en presente, giacch< il nostro comportamento 5 la 4ase della nostra formazione ed emancipazione, e non vi 5 progresso se vi si ignora la orza 4asilare dellBUniverso, !uella che lBUomo deve perfettamente impersonare al termine del ciclo. Un principio dBamore e dBintegrazione 5 !uindi la norma che deve guidare la nostra esperienza del campo e dellBazione nel campo, sia che !uesto implichi relazione con altri iva, sia che rappresenti un comportamento nei confronti di !uel che appare esterno a noi stessi, sia che informi il nostro rapporto con Principi non appartenenti di per s< allBam4ito tridimensionale, ma che in !uesto agiscono possentemente ed a !uesto appaiono immanenti. +Besperienza, lo diciamo nel modo pi; chiaro e deciso possi4ile, 5 dun!ue lo strumento che ci permette di conoscere noi stessi, di comprendere ci# che siamo in relazione al nostro am4ito vitale, di riconoscere nellBaltro la comune natura e di !ualificarla ed espanderla fino allBintuizione della unità, nellBinfinita varietà dei nomi e delle forme. +Besperienza 5 anche la forza che, consentendo lBattuazione delle innumeri potenzialità personali e generali, consente allBuomo glo4ale di formarsi come archetipo operativo e compiuto nel suo am4ito dBattività, e in !uello che verrà definito in senso assoluto dal supremo volere. Qui occorre essere attenti, ed occorre sgom4rare il terreno interiore dagli impedimenti rappresentati dalle propensioni ataviche ormai anacronistiche, e dalle compulsioni egotiche e distorte che il passato ci lascia in retaggio e che lBimmaginazione, avida dBemozioni e gratificazioni, ci propone come desidera4ili ed appeti4ili. %ccorre insieme li4erarci dagli schemi mentali che, in un tentativo dBemancipazione troppe volte inutile e fallito, vennero imposti come surrogato di un 1M@
li4ero ed e!uili4rato comportamento/ schemi derivati da principi etici malintesi, da norme religiose carenti di vera e profonda religiosità, da dogmi ed ingiunzioni usciti da una speculazione strettamente intellettualistica ed astratta 8non sorretta perci# da un reale approccio alla trascendenza, o da contingenti e spesso distorte situazioni culturali storiche e di per s< transeunti, ma perpetuate in certi aspetti 4en oltre il tempo a loro proprio. +i4erarsi dai preconcetti, dagli schemi, dagli impulsi disarmonici e possessivi, annullare le componenti Carmiche di un lontano o recente passato, le propensioni contro la li4ertà del divenire e dellBessere in armonia col -utto/ !uesto 5 il compito primario del ricercatore= e imparare ad amare la vita in ogni sua fondamentale espressione che, !uando 5 4ene intesa, 4en individuata e realizzata, esprime gioia, crescita e dinamicità evolutiva. (ssere per la vita in opposizione a tutto !uello che 5 contro la vita, significa amare/ !uesto 5 il centro di ogni giudizio sul nostro modo di sperimentare ed affrontare il nostro campo esistenziale. e le azioni implicano amore per la vita, integrazione, assenza di !ualsiasi sopraffazione per tutto !uel che esiste, volontà dBapprendimento e conoscenza dellBinfinita gamma di relazioni intercorrenti fra gli aspetti del mondo formale, in cerca del luminoso centro di sintesi armonica, allora !ueste medesime azioni saranno davvero produttive dBemancipazione e li4ertà, e la nostra diverrà esperienza dellBautonomia personale magnificamente radiosa e dinamica, ed esperienza della +i4ertà che 5 alla 4ase della anifestazione. -ale modo dBintendere il campo esistenziale sottintende il superamento dellBego come padrone della personalità, e 1a sua riduzione a un compito essenziale/ !uello dBessere lo strumento dellBesperienza, consentendo di riferire al proprio esistere le azioni che vengono eseguite, ed insieme trasformandone lBantica aggressività in armoniosa centralità dBintegrazione e di gioioso amore. &mare 5 essere felici dBamare, dBincontrarsi con tutto !uello che esiste ed in cui si riflette la nostra personale realtà= amare 5 insieme riuscire ad impersonare !uanto pi; 5 possi4ile lBesistente oltre noi, comprendendolo ed assumendolo come elemento formativo ed essenziale della nostra identità, cosE come noi effettivamente siamo in ogni altro principio intelligente ed autocosciente. Il diamante 5 costituito da infinite molecole, ed ognuna di esse 5 il diamante e s< stessa/ in ognuna vivono ed operano le forze coesive e gravitazionali che determinano lBinsieme e contemporaneamente lo trascendono infinitamente. %gni molecola riflette la luce secondo la sua natura e nessuna 5 identica ad unBaltra= sia pure per impondera4ili differenze, gli atomi di ognuna hanno le loro or4ite dBelettroni in incessante, rapidissimo movimento, e lo stesso nucleo 5 costituito da particelle reali in relazione profonda lBuna con lBaltra, e con gli elettroni, con le molecole vicine e lontane, con lBintero diamante e L oltre L con lo stesso continuum che lo contiene e lo determina. )iflettiamo su !uesto semplice esempio e sul fondamentale principio della -avola dB(rmete/ ci# che 5 in alto 5 come ci# che 5 in 4asso, e ci# che 5 in 4asso 5 come ci# che 5 in alto, a formare il istero della )ealtà Una. 1MF
ia !uesto lBincessante motivo della nostra riflessione !uotidiana, !uella che 5 insieme nostalgia, ricerca ed ac!uisizione di un principio unitario, comprensivo e !ualificante del vivere del singolo e dellBUniverso. Un principio, !uindi, dB&more. L%L @ +a nostra fatica 5 ora indirizzata ad informare il lettore dei limiti che sono relativi alla ricerca fondata sullBintellettualismo e sullBargomentazione logica. Pur se !ueste pagine rappresentano di per s< 8e cio5 per il modo in cui sono state dettate un rilevante esempio di rottura di piano, esse si fondano L almeno per il lettore carente dellBesperienza primaria del contatto L sullBanalisi e la sintesi, lBinduzione e la deduzione, lBinferenza e lo sviluppo analogico dei principi. Il lettore pu# mancare dun!ue di un elemento interiore di giudizio, e do44iamo conseguentemente condurlo a un esegesi delle fonti che sopperisca a !uesta eventuale carenza, ed insieme gli fornisca la 4ase della ricerca individuale. %ccorre innanzi tutto considerare le nostre precedenti scritture come fonte di conoscenza intellettuale non di derivazione umana, almeno negli aspetti che conducono oltre a !uanto viene esposto nelle tradizionali letture dei testi tanto orientali che occidentali. Il fatto che !uesta conoscenza sia puramente del manas, dellBintelletto e non dellBesperienza, ne delimita il valore, che tuttavia resta L per lBallievo L enorme, e non sostitui4ile che da un reale apporto di conoscenza personale a livello realizzativo. Perch< un allievo diventi un iniziato, e cio5 sBinoltri direttamente in !uel territorio inesplorato che 5 riservato solo a !uanti a44iano !ualificazioni adeguate a percorrerlo, occorre primariamente sgom4rare la sua mente ed il suo cuore da false nozioni, da schemi acriticamente accettati e da impulsi irrazionali dellBinconscio 8ma sovente e falsamente, razionalizzati. Il nostro sforzo 5 !uindi preparatorio al campo di ricerca personale di ciascuno di noi, diverso per ognuno ma unificato da principi generali che rispondono alla reale natura dellBUomo. Un indirizzo preciso non si limita a fornire o44iettive informazioni, a comunicare dati su verità preconfezionate, ma conferisce L insieme ad alcune di esse, indispensa4ili per la comprensione generale L il criterio del loro esame, e la capacità di un atteggiamento criticamente imparziale. I nostri scritti non si limitano !uindi ad esporre i principi dBinterpretazione della )ealtà che ci sem4rano pi; adeguati alla mentalità dellBuomo odierno, specie se occidentale, ma cercano e desiderano stimolare le sopite capacità dBanalisi o44iettiva, di ricerca e di volontà, al fine di raggiungere e perfezionare un effettivo approccio con il trascendente, il !uale consenta la visione glo4ale, diretta e finalizzata dellB(manazione. Qui stiamo già accennando a uno dei limiti fondamentali del pensiero analitico, che meglio esporremo pi; innanzi. "i# che vogliamo affermare 8e poi dimostrare 5 1MH
che senza un concreto contatto con la parte sottile della anifestazione, non 5 possi4ile comprendere e conoscere la parte sensi4ile ai nostri sensi che in un modo imperfetto e falsificante, cosE come la conoscenza di un unico dato di un pro4lema complesso non pu# condurre alla sua perfetta risoluzione, ma soltanto ad un risultato provvisorio e parziale. $ulla 5 infatti pi; falsificante ed illusorio di un parziale approccio al reale, come la storia degli uomini purtroppo insegna a dismisura. Un approccio imperfetto, ma che sia consapevole dBesser tale, e perci# tenda incessantemente ad un completamento e alle conseguenti verifiche, con lBumiltà di sapere 4en poco e con la speranza di poter comprendere L faticosamente ed incessantemente L il -utto, 5 estremamente pi; produttivo di concrete ed o44iettive conoscenze e di un ZsapereZ li4ero da preconcetti e verifica4ile alla prova dei fatti. Il limite che denuncia lBintelletto 8sia pure sorretto dal contatto con le conclusioni di !uanti hanno potuto trascendere il puro intellettualismo 5 !uello che da sempre, o almeno da molti millenni, 5 4en conosciuto/ non esiste nulla nellBintelletto che non provenga in !ualche modo da unBesperienza reale. Quando da tale dato effettivo si cerca di giungere a concettualizzazioni di principi non oggetto di per s< stessi dellBesperienza personale, si entra in un terreno minato, e si rischia di parlare saccentemente di cose che non si conoscono e non si capiscono. Il pro4lema dellBuomo attuale 5 duplice/ da un lato, cB5 unBesperienza oggettiva, che si dilata nel tempo e nello spazio e ha per caratteristica fondamentale un incessante mutamento. $ulla permane, ed ogni cosa 5 soggetta a un processo di formazione, mutazione e disgregazione incessante. +Banimo umano, che tende spontaneamente ed incessantemente alla permanenza e alla sta4ilità, ne 5 grandemente tur4ato e reagisce in molti modi/ dalla passiva rassegnazione di fronte a un mistero incom4ente ed inelutta4ile, al tentativo di speculare su !uesto ZatoZ dellBUomo e delle cose, per attingere a una sintesi capace di trasferire il piano interiore individuale su un valore non effimero ed ingannevole. "i# perch< lBesperienza dellBuomo 5 dolorosa, e la voglia di concretezza, di li4ertà e di completezza che lo anima, non possono che essere costantemente frustrate dallBesperienza esistenziale, se !uesta 5 circoscritta al mondo percepito sensorialmente, astraendo da !uesto limitatissimo am4ito di conoscenze, dati che in effetti dovre44ero derivare da un suo superamento. (B piuttosto facile dimostrare come la mente possa, partendo da un unico punto dBindagine, pervenire a opposti risultati in dipendenza dalla indole e dai metodi utilizzati dal ricercatore. Un semplice esame del contenuto tipico della filosofia occidentale 8carente in genere di esperienza concreta ed intellettualizzante come nessunBaltra metodologia ci dimostra la verità di !uanto affermiamo, ed il lettore insoddisfatto si prenda lButilissima 4riga di controllarci leggendo con intelligenza ed o4iettività un !ualsiasi trattato di storia della filosofia, sufficientemente esteso ed esatto da fornire un !uadro esauriente. $el nostro caso, poich< noi ci rivolgiamo a ricercatori che accettano lBidea di realtà diversificate e non limitate a !uanto appare ai cin!ue sensi, a44iamo insieme un aspetto positivo e uno negativo da affrontare/ colui che legge !ueste pagine 1MJ
certamente non 5 tipo da irridere allBesistenza di sfere di realtà pi; sottili di !uella ordinaria, e se cosE fosse sarà 4ene che sBoccupi dBaltro a lui pi; confacente= ma, con la consapevolezza di realtà diverse, nutrirà il du44io sul significato, valore e profondità di !ueste medesime realtà, e sul suo stesso esistere come parte individuale o personalizzata di !uesta continuità vitale. Il fatto dBammettere un aspetto che trascenda la normalità attualmente vissuta, non dice molto sul significato finale di !uestBaspetto, e soprattutto non illumina davvero il pro4lema di percepirne la realtà. %ccorre procedere oltre= occorre ZentrareZ in !uellBam4ito di verità che sfugge al contenuto ordinario dellBesistenza, ed orizzontarci su un terreno estremamente ignoto e talvolta inspiega4ile. "omprendere che lBesperienza L e solo lBesperienza L 5 madre della sapienza, e che lBintelletto non rappresenta nullBaltro pi; che lo strumento coordinatore e analizzatore di !uesto tipo di conoscenza, 5 il primo passo. e il lettore penserà ancora di poter attingere alla fondamentalità dellB(ssere, alla Zverità fuori dal du44ioZ, alle ac!uisizioni finali solo con lo strumento intellettuale, logico, deduttivo o induttivo, inoltrandosi in uno spazio oltre i suoi confini percettivi, finirà nelle pastoie dellBin!uietudine, del paradosso, della du4itosa incertezza metafisica. arà in altre parole esperienza dellBinsufficienza del veicolo prescelto, e ne verrà o impietrito 8come purtroppo tanto spesso 5 accaduto ed accade o coinvolto al punto da sostituire la sapienza col dogma, la partecipazione alla vita con lBascetismo o la sfrenatezza, lBe!uili4rio con lBaccentuazione di una componente intellettuale della psiche. "i# accadrà inoltre in modo apparentemente alogico, perch< interverranno in !uesto specifico atteggiamento impulsi assolutamente fuori dalla soglia dellBordinaria coscienza, tanto pi; temi4ili in !uanto razionalizzati e perci# travestiti. Questo pericoloso comportamento, ha determinato il nichilismo che domina la cultura di tipo occidentale, ma che ormai pervade grande parte del glo4o terrac!ueo/ un profondo senso di sfiducia in s< e nellBesistenza conduce ad un ego smisurato per compensazione, allBattivazione di componenti contrarie allBintegrazione e alla vita, la !uale nasce sempre da un profondo reciproco adattamento L e sovente da un processo di fusione L di opposti o differenziati fattori. *o44iamo dun!ue conoscere il limite dellBintellettualismo per non travalicarne il contenuto e per utilizzarlo a dovere/ se !uesto 5 4ene inteso, potremo continuare il nostro discorso ed andare pi; innanzi, verso un ostacolo non meno temi4ile il !uale, nascendo insieme dallBintelletto e dalla esperienza pi; propriamente esoterica, costituisce un 4ivio, una dicotomia nella ricerca del momento pi; profondo sia del particolare che della &ssolutezza, a cui il primo in un !ualche modo sempre inerisce. Il limite dellBintelletto 5 la mancanza di vera esperienza in ci# che vorre44e comprendere= nel tentare dBandar oltre la sua funzione, che 5 insieme coordinativa, analitica e di guida verso ulteriori approfondimenti/ la intelligenza razionale travalica s< stessa e perviene a risultanze scompensate e talvolta contraddittorie. Il pro4lema non 5 di dimostrare !uesto assunto, che 5 visi4ile a chiare lettere nella storia dellBuomo, ma di intendere i modi i !uali rendano possi4ile un ampliamento dellBesperienza. 1MK
Per la definizione del pro4lema occorre fare un appropriato uso del mezzo manasico conoscitivo di !uanto già si 5 ac!uisito, perch< 5 proprio dallBesatta prospettiva di nozioni in nostro possesso che possiamo non tanto superare il limite dellBassenza di una sapienza concreta, !uanto metterci in una posizione di coscienza tale da consentirci !uestBesperienza. Il meditante dBaltre epoche era agevolato da un contesto sociale ed am4ientale in vari modi favorevole al suo sforzo. +a natura pi; intatta e spontaneamente e!uili4rata, lBassenza di tante tensioni psicologiche ora attivatesi nellBinconscio e nel conscio collettivo, la mancanza di certe ZpresenzeZ attualmente fin troppo reali, rendevano il compito dellBesoterista certamente non facile, ma altrettanto certamente meno arduo. %ggi do44iamo attraversare un fluido avverso, che si estrinseca in pensieri, impulsi, tendenze e fatti miranti tutti ad un fine eversivo, incompati4ile con !uello altissimo dellB(manazione. (B !uindi in siffatto contesto che do44iamo proporci le soluzioni del pro4lema, e intraprendere il sentiero che o44iettivamente ci appaia il migliore. *ue sono le fondamentali posizioni dello spirito che lBesperienza esistenziale propone sia allBuomo comune che allBiniziato, e dalla scelta che esse impongono dipende gran tratto del cammino evolutivo. Una di !ueste implica un giudizio negativo, in molti modi articolato, sulla realtà fenomenica particolare e sullB(manazione= lBaltra considera positivamente e finalisticamente lB(manazione stessa L in alcune significative correnti di pensiero L, la considera !uale estrinsecazione primordiale del dinamismo divino. -ra !uesti poli opposti esistono innumeri stratificazioni concettuali e metafisiche, che non esamineremo in !uesta sede per il semplice fatto che riteniamo il lettore sufficientemente edotto in proposito. offermiamo invece la nostra attenzione su di un principio non del tutto chiarito in precedenza, o che almeno consideriamo di tale importanza da meritare un pi; ampio discorso. Il principio in s< 5 semplice/ lBUomo 5 artefice di se stesso, e finisce col giungere là dove vuole veramente arrivare. e la meta 5 insufficiente, dovrà impararne la lezione e mettersi di nuovo in viaggio, cercandone una pi; !ualificata ad esprimere la compiutezza della sua essenza. -utto !uesto implica esperienza di s< L fondamentale per chi sBavvia a diventare archetipo L, e la costante possi4ilità dellBerrore. Per evitarlo lBuomo non 5 lasciato completamente a se stesso, 5 certamente aiutato e ammonito in modi prevalentemente indiretti, ma deve in ogni caso far uso di tutte le sue facoltà attuali per raggiungere la chiarezza interiore, il punto dBe!uili4rio necessario al perfezionamento del suo intento. offermiamo adesso lBattenzione su !uestBaspetto/ Zutilizzare le facoltà attualiZ. "osa cB5 dBimplicito in !uesta fraseD "he lBuomo deve comprendere, sapere !uale sia lBeffettivo contenuto della sua potenzialità in un particolare momento del tempo e in un determinato modo di configurarsi a se stesso. Questo 5 un compito che non ammette o4iezioni e non pu# essere delegato ad altri/ neppure a aestri trascendenti. "hiariamo il concetto/ esiste un aspetto nellBam4ito vitale che 5 di rivelazione 1M9
per iniziativa dB(ntità appartenenti a un altro ordine di realtà= un aspetto che nasce dallBesperienza concreta dellBesistenza, e infine aspetti i !uali non sono immediatamente percetti4ili, ma che divengono egualmente raggiungi4ili con lBattivazione di tutte le facoltà presenti in !uel determinato momento. +a )ivelazione concede un 4asilare contri4uto/ chiarifica e determina principiL guida dellBesperienza concreta, !uando lBemancipazione dellBUomo lo mette in condizione dBafferrarne il contenuto. +a )ivelazione non dà !uindi un codice di leggi, lBosse!uio delle !uali sare44e di per s< sufficiente a risolvere il pro4lema dellBesistenza, ma un tracciato che pu# portare, se 4en inteso 8e per intenderlo occorre il concorso unitario di tutte le componenti della personalità, a un superamento di limiti immanenti, e a un ampliamento del campo di vita effettivo. $ellBaffrontare !uesto tracciato, che 5 coerente sia col potenziale conoscitivo che con !uello derivato dallBesperienza trascorsa, lBuomo 5 solo parzialmente guidato dallBesterno, e tanto meno !uanto pi; pu#/ la scelta 5 cio5 li4era nei limiti in cui lBuomo 5 capace di rendersi li4ero utilizzando tutta la sua capacità, limiti tanto pi; ampi e comprensivi !uanta pi; elevata 5 lBattuazione del suo contenuto sostanziale. *elegare ad altri il compito di decidere per noi, di sta4ilire il nostro destino o il semplice indirizzo delle nostre azioni 5 !uindi contrario al tessuto dellB(manazione, e non pu# essere tollerato che per il tempo necessario allBesperienza correttiva. tando cosE le cose 8ed 5, !uesta, una conseguenza diretta della crescente ac!uisizione di li4ertà, 5 naturale che solo a se stesso lBuomo de44a chiedere che fare della propria esistenza= ma !uesta domanda, con la conseguente risposta, esigono un rigoroso esame ed una altrettanto puntuale integrazione con i termini o44iettivi del pro4lema, onde procedere a una scelta veramente purificata da recondite o palesi scorie che affermino un particolarismo egotico, o il sussistere di imperfezioni rimovi4ili del su4conscio o dellBinconscio. "ertamente vB5 lBaiuto di un consiglio, se chi si pone il pro4lema 5 capace di chiedere ed intendere consiglio/ ci# pu# accadere in molti modi, e non 5 !uesto il luogo dBelencarli. +Buomo comune pu# attingere L momentaneamente L al contenuto pi; profondo della sua coscienza e a ci# che fu detto dai maestri pi; alti e veritieri= lBesoterista 8che 5 un uomo comune, dallBaltro differente solo per essersi posto il pro4lema in maniera pi; coerente ed adeguata deve confrontarsi con s< medesimo e lBIstruttore, nelle forme e sostanze pi; attente e puntuali consentitegli dalla sua interiorità, e trarne tutte le conseguenze logicamente e e!uili4ratamente possi4ili. $on riceveranno entram4i una risposta che li assolva dalla necessità della continua ricerca, dellBapprofondimento e della costante verifica, perch< !uesto 5 il compito dellBUomo nel "iclo manifestante, e lBUomo non pu# esimersi dal perfezionarlo/ pu# soltanto L e !uesto 5 lBargomento del prossimo capitolo L, rendersi pi; agevole o pi; arduo il cammino. L%L
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F +a necessità di un perfetto e!uili4rio fra logica ed intuizionismo, fra mente e spirito 5 dun!ue il terreno su cui il aestro, guida indispensa4ile per lBuomo che sBaccinga al proprio impegno realizzativo, getta i suoi semi. +Ballievo sarà ar4itro L e !ui egli 5 davvero padrone di gran parte del suo destino L di scegliere gli aspetti a lui pi; confacenti per propensione e struttura interiore. +e !ualificazioni appartengono tuttavia, in modo al!uanto specifico, a elementi che sfuggono allBanalisi dellBintelletto, e che !uindi devono essere attentamente studiati per scorgere cosa effettivamente rappresentino. Quello che il aestro deve ottenere 5 appunto la consapevolezza dellBallievo in aspetti normalmente fuori dal campo dellBattenzione e della coscienza ordinarie e ci# 5 ottenuto sia attraverso la disamina intellettuale che precede lBesperienza vera e propria, sia mediante i fatti incidenti con lBesistenza e la loro attenta valutazione. +Bampiezza dellBesperienza 5 dun!ue fondamentale per lBallievo, ed il condurla in modo e!uili4rato e non determinante 8nei limiti del possi4ile vincoli Carmici, 5 lo strumento del suo sforzo emancipativo. e il aestro 5 adeguato, se lBallievo 5 e!uili4rato e lBimpegno costante, sBapriranno prospettive coerenti per il futuro. a !ui il pro4lema diventa delicatissimo perch< pu# essere risolto, restando nellBam4ito della scelta iniziatica e non guardando adesso ai pro4lemi dellBuomo comune, in modi differenziatissimi, tutti leciti come cammino esoterico, ma L ovviamente L a livelli diversi di realizzazione. Il punto centrale del pro4lema 5 lBatteggiamento nei confronti della Interità e della "ausa Prima dBogni aspetto formale. Qui la voce interiore 5 sottilissima, e pu# essere intesa solo con un approfondimento estremo delle personali capacità. $on 5 neppure pensa4ile che lB&ssolutezza dica in modo definitivo !uale sia il sentiero migliore, perch< proprio in !uestBesperienza di scelta e di percorrenza si esprimono e si attuano elementi fondamentali dellBUomo. +BUomo deve essere li4ero e diventare aestro di se stesso/ nulla !uindi pu# sostituirsi a lui nellBapproccio che egli decide di compiere verso la )ealtà. Perch< tuttavia la scelta compiuta da unBentità evolutiva pi; o meno emancipata, sia veramente li4era, occorre che !uestBentità a44ia elementi di giudizio conformi al pro4lema che si viene ponendo/ ci# in !uanto essa non 5 ancora in grado dButilizzare un grado di penetrazione nel reale capace di consentire lBautonoma consapevolezza. (lementi disparati verranno conseguentemente incontrati dallBallievo nel suo corso esistenziale, alcuni eclatanti e L nel maggior numero dei casi L assolutamente ZcomuniZ, ZnormaliZ e per ci# stesso in grado di stimolare una reazione spontanea. Questa reattività sarà il metro e la misura delle componenti nascoste dellBesoterista, e !uindi il criterio che lBIstruttore dovrà utilizzare nel suo compito di formazione e di guida. %ccorre ripetere 8ma il lettore di !ueste pagine già dovre44e saperlo che la conoscenza di un Istruttore, derivante dal suo particolare contatto con la ente "osmica, non pu# in genere essere utilizzata per il suo intervento che in casi estremamente limitati e circoscritti, pena unBinterferenza nelle decisioni dellBallievo ed 111
un suo progressivo accentuarsi di un atteggiamento passivo nei confronti del -rascendente. Quindi 1BIstruttore dovrà mettersi al livello di coscienza del iva affidatogli, ad un gradino certamente superiore, ma non tale da determinare un !ualche tipo di suggestione. +Ballievo, opportunamente stimolato dallBinsegnamento e dagli eventi, esprimerà presto o tardi la direzionalità pi; confacente al suo momento esistenziale. Il pro4lema nasce dal fatto che !uesta direzionalità pu# rappresentare un vettore ZversoZ il proprio *harma e ZnonZ il proprio *harma, e la posizione esatta viene sta4ilita solo !uando la volontà dellBallievo coincide perfettamente con il posto assegnatogli nellBevento manifestante, il che 5 precisamente riuscire ad ZessereZ il proprio *harma essenziale. Il lettore osserverà certamente che noi, in !uesta disamina, consideriamo lB(manazione come un atto coerente e finalizzato dellB&ssolutezza, anche se !uesta finalizzazione concerne in modo specifico il relativo e non rappresenta per il :rahman un inconcepi4ile ZmutamentoZ, ma un li4ero atto dBamore. Il :rahman, lo diciamo per cercare di puntualizzare provvisoriamente il pro4lema, 5 intesi assoluta, in cui coincidono lB(ssere, la "oscienza e la 0ioia perfette. +Bemanazione 5 lo svolgimento 8per lBemanato di un momento di !uesta intesi, ed 5 !uindi una maturazione della coscienza nel relativo e non un mutamento del )eale assoluto. Questo processo 5 rilevante per il :rahman, in !uanto manifesta li4eramente la ua natura, che 5 essenziale amore per lBinfinito contenuto del uo "it, e L poich< (gli 5 creativo e vita del -utto L il frutto dellBemanazione, lBaltro da <, impersona autonomamente una puntualizzazione del sommo dinamismo. *inamico 5 infatti il procedimento irradiante, effetto di una volizione divina che sBattua con il concorso dBarchetipi dotati di potenzialità e personalità autonome= ancor pi; dinamico 5 lBente emanato, perch< esso 5 insieme lBevidenziazione perfetta di un !uid già esistente nella suprema Identità ed elemento generatore dBaltre specificazioni. e !uesto 5 il nostro punto di vista 5 perch< a44iamo avuto la possi4ilità di tradurlo in parole, grazie allBadesione di un allievo, spontaneamente data, a !uesti principi, allievo sprovvisto della visione esoterica ma capace L se opportunamente condotto L dBascoltare e dBascoltarsi. (ssi non vogliono rappresentare 8e sare44e contraddittorio asserirlo una comunicazione di verità finali, ma piuttosto un argomento di riflessione e unBipotesi di ricerca/ ricerca per# esoterica ed iniziatica, e non analisi semplicemente intellettuale. +a differenza fra le due strade 5 !uale pu# esistere fra terra e cielo, fra ac!ua e fuoco, perch< la prima implica una 4ase sperimentativa concreta e non una speculare intellettualizzante. -uttavia, tornando al nostro pro4lema, lBesperienza avviene secondo le strutture fondamentali di pensiero e di spirito di colui che la compie, e nel caso di strutture particolarmente influenzate da taluni aspetti molto enigmatici dellB(manazione, pu# condurre ad un rifiuto del valore che attri4uiamo allBevento manifestante, ed indurre il ricercatore a ritrovarsi nel continuum dellBInformale assoluto, inteso come ultima ed imperfetti4ile essenzialità del )eale. In altre parole chi cerca lBaspetto non !ualificato e non !ualifica4ile della 112
&ssolutezza, a tale livello, presto o tardi, arriverà= chi cerca il solo momento informante, ossia lBarmoniosa completezza della orma pi; o meno lucidamente intesa come sim4ologia dellB(ssenza, o Paradiso, o felicità individuale, a ci# perverrà e certamente con un cammino non meno difficile di !uello considerato nel primo caso. $oi riteniamo, con alcuni aggi, che lBe!uili4rio consista nel superamento dBentram4i i suddetti momenti, riproducendo nei limiti possi4ili la sintesi e lBanalisi 4rahmaniche, che danno origine al vettore proiettivo, ed impersonando 8o meglio riconoscendoci lBaspetto vivente del uo volere. "i# implica coincidenza del $irvana e del amsara L finch< permanga lB(manazione L in un Z(ssereZ che entram4i li comprende e li vive= e a processo ultimato, nella sapienza dellBunita ontologica che 5 anche personalità autonoma, cosE come nel :rahman la suprema intesi e lBinfinita &nalisi vengono trascese, pur essendo entram4e puntualizzazioni reali nella ua inconosci4ile Identità. -utto !uesto discorso informa come un atteggiamento iniziale possa condurre, anche e sopratutto in terreno iniziatico, a differenti mete. "ercheremo adesso dBindividuare i confini dellBanalisi aprioristica e lo strumento per attingere alla certezza interiore L da verificare nellBevolversi dellBesistenza L conseguente ad una scelta davvero adeguata, capace di condurci e di condurre lBUomo verso il nostro destino. L%L H +a scelta 5 fra un intento di verifica delle finalità supposte nel ciclo emanativo e un disconoscimento di tali finalità, che riduca il ciclo medesimo a pura illusione e a un dolore connaturato con il relativismo dellBesperienza individuale. In !uestBultimo caso, il pro4lema 5 come por termine allBoscurità della coscienza che genera la a?a e che da !uesta 5 contemporaneamente generata. $on faremo che un 4reve eNcursus fra le ipotesi e le dottrine implicanti !uesta filosofia, ma certamente il nostro lettore potrà attingere pi; propriamente alle fonti che gli a44iamo altrove indicate, e che sono facilmente rintraccia4ili nel campo speculativo occidentale ed orientale. Il :uddhismo, il pi; alto e severo tentativo di risolvere il dramma del dolore immanente allBesistenza formale, ed alcuni aspetti dello Goga, ne riecheggiano i temi, pur affrontando il pro4lema sotto il prevalente aspetto realizzativo e considerando la sofferenza insieme come prova di uno scompenso da risolvere e medicina che induce a superarlo. +e chiese tradizionali dellB%ccidente, di norma lontanissime dalle concettualizzazioni 8pure accolte in passato da correnti di pensiero poi considerate eretiche di vite successive o, impropriamente, reincarnazioni, ammettono nellBesistenza fenomenica il significato di una prova, di un percorso che lBanima L per volere imperscruta4ile di *io L deve compiere in modo adeguato onde meritarsi un premio eterno. 113
(B evidente il dualismo consustanziale a !uesta visione, ed il senso dBimplicita condanna per la vita terrena come valore a s< stante/ lBunico vero valore dellBesistenza individuale 5 oltre lBesistenza, unicamente mezzo per meritarsi un 4ene o un castigo. Il 4anco di prova inoltre non ammette un appello al giudizio finale, e solo un aspetto misterioso ed inaccessi4ile dBinterferenza divina, la 0razia, rende agli occhi di *io giusta la sentenza che (gli darà al termine della vita. (B evidente il carattere dogmatico ma, date le premesse, necessario, di !uesta proposizione che vorre44e giustificare la diversità delle situazioni esistenziali e la presenza del dolore e del ale/ elementi connaturati allBiniziale "aduta !uali ostacoli che lBuomo pu# in ogni caso superare con il divino sostegno, onde meritarsi la 4eatifica visione del suo ignore. Il concetto di "aduta, dBoscuramento da un primordiale stato di perfezione, 5 adom4rato da moltissimi miti, ed esplicitamente ripreso in testi ritenuti sacri. I iti e i testi vengono accettati pi; nel loro significato letterale che in !uello sim4olico ed iniziatico= ma non vogliamo ora soffermarci su !ueste !uestioni. Quello che ora ci preme sottolineare 5 che esiste un modo dBintendere la realtà attuale capace di svuotarla da ogni reale contenuto autonomo, o addirittura di giudicarla in termini prevalentemente negativi. ia che venga chiamata Paradiso, sia che lo si individui nellBInformale, il termine del cammino, la meta, 5 oltre lBesperienza esistenziale che dilegua come un sogno per chi si sia destato. %vviamente in !ueste proposizioni cB5 molto di vero, ma noi riteniamo in generale che nulla sia pi; deviante di un aspetto parziale della verità, e che L prima di trarne delle conclusioni generalizzanti L occorra verificare fino in fondo se !ualcosa ancora si celi dietro !uanto 5 emerso, per a44agliante che sia. $aturalmente se la scelta dellBesoterista e dellBallievo verte sul Paradiso 4eatifico o sul reintegro nellBUnità primordiale, essi non annetteranno che un valore condizionato al processo emanativo, viziato da uno scadimento originale e comun!ue da considerarsi come un ostacolo per la realizzazione dellBUnoLsenzaLsecondo. e il proposito 5 veramente fermo, lBiniziato e lBallievo finiranno con lBincontrare esperienze coerenti con la loro direttrice interiore, e crederanno fermamente che !uanto diventa frutto dBesperienza dimostri 1Bimperfetti4ilità della loro strada. Questo 5 il pericolo al !uale vogliamo tentare di porre un rimedio con le presenti pagine. +Besperienza esoterica 5 intrinseca agli aspetti che sBevidenziano nellBinteriorità, ed 5 conseguente e coerente con !uegli aspetti/ se le motivazioni per cui sBaccetta una determinata visione del pro4lema non sono 4en vagliate e chiarite, se !ualcosa dBirrazionale e sottilmente egotico 5 sfuggito allBattenzione del iva, se la sua integrazione con il momento dinamico del supremo "it 5 carente in !ualche impalpa4ile aspetto 8e cio5 non 5 stata perfettamente intuita la sua essenzialità dBidea e volontà divina, egli sarà logicamente indotto ad un atteggiamento spirituale che non manifesta la completezza del suo essere, ma una componente L sia pure altissima ed essenziale L del <. Il !uesito dun!ue 5/ 5 possi4ile essere in grado di sfuggire alle sconosciute 11@
compulsioni dellBinconscio, e conseguire con lo strumento mentale uno stato di chiarezza interiore sufficiente per indirizzarci a un traguardo davvero onnicomprensivo, che rispecchi senza om4re la natura del )eale, sia durante il procedimento emanativo che oltre lo stesso ciclo, perch< sBidentifica con la "oscienza upremaD +a risposta a !uesta domanda determina ovviamente il sentiero da percorrere, ed 5 per !uesto che noi la consideriamo !uale fondamento della nostra ricerca, e la riproponiamo adesso allBattenzione del lettore. &44iamo in molte pagine esposto un metodo dBinterpretazione dellB(manazione che 5 finalistico, e che insieme attri4uisce allBesperienza esistenziale un indispensa4ile ruolo formativo sia nel piccolo 8iva che nel grande 8UniversoUomo "osmico. Il nostro giudizio sullB(manazione 5 dun!ue estremamente positivo perch< L !uesto 5 il punto L noi la riteniamo un atto volitivo della uprema (ssenza, e crediamo che la natura del :rahman sia assoluto amore. In !ual senso il :rahman possa esser visto in !uesta prospettiva lo a44iamo altrove delineato, e a !uelle pagine rimandiamo/ !ui occorre sottolineare che la nostra tesi non 5 semplicemente frutto dBargomentazione, dBelucu4razione filosofica o morale, di esigenze intellettualistiche volte a una sistemazione teleologica dellBUniverso. *o44iamo riaffermare cio5 che !uanto diciamo 5 risultato insieme di ricerca umana e dBinterferenza proveniente da altre sfere reali, non esattamente ZnormaliZ, e che costituisce il terreno per la verifica personale. (B nostra profonda convinzione, suffragata dallBanalisi della storia e del suo divenire ed esprimersi come spirito dellBUomo, che con lo strumento puramente intellettuale non si possa uscire dal du44io fondamentale sul valore dellBesistenza/ perch< lo strumento intellettuale 5 infatti 8nel caso dellBuomo comune incapace dBuscire dalle limitazioni di unBesperienza imperfetta e sensoriale, senza cadere in un terreno non suo, e nel caso dellBiniziato che a44ia esperienze non ordinarie ed appartenenti a percezioni originate da pi; appropriati mezzi dBapprendimento e contatto, detto strumento 5 soggetto alle limitazioni intrinseche a !uelle stesse esperienze e in modo analogo non pu# consentire il raggiungimento della certezza. Questo conseguimento presupporre44e invero lBintegrazione con lB&ssolutezza, nella !uale ogni particolarismo, ogni relativismo si dissolvono= !ui hanno ragione gli advaita !uando affermano che nel samhadi non esistono n< meditante, n< meditazione, n< oggetto della meditazione, ma si sta4ilisce lBUnità trascendente ed Z5Z il solo :rahman. a essi tendono allBInformale puro, allB(ssere in <, alla suprema Identità/ !uesto 5 L a44iamo già detto L un essenziale aspetto dellB&ssoluto, ed un traguardo non rinuncia4ile dellBesperienza trascendente. (B per# anche la perfetta posizione coscienziale dellBIdea nei confronti del Pensatore, del !uale in ogni caso esprime un momento ed una volizioneD )iflettiamo attentamente/ lBUniverso 5 un li4ero moto espressivo del :rahman ed il suo divenire 5 lBestrinsecazione di !uesta volontà= noi siamo insieme il processo e lBestrinsecazione, che tuttavia riflettiamo in modo oscurato ed imperfetto nella 11F
nostra coscienza. Il nostro presupposto, che lBorigine dellB(manazione non sia una ZcadutaZ ma un atto cosciente del "it :rahmanico, 5 affidato alla fede dellBallievo e, successivamente, a una coerente esperienza realizzativa. Poich< la posizione perfetta, in !uesta tesi, 5 che il nostro *harma personale e generale coincidano con lBatto volitivo 4rahmanico, ne deriva che lo scopo del nostro esistere 5 raggiungere tale identificazione, ed in essa ZessereZ insieme nellBUno incondizionato e nel uo dinamismo creativo. ( cio5, coincidenza di poli apparentemente opposti, che non pu# essere compresa dallBintelletto, perch< esso manca di una conforme sapienza, finch< non sia in grado di realizzarsi come strumento compiuto dellBIdea personalizzata, al fine di una comprensione analitica del proprio stato. Una comprensione valida finch< lBIdea agisce come centro autonomo e li4ero, proiettato dallB&ssolutezza, e nella sua sfera specifica dBattività, che si confonde con lBintuizione purissima ai livelli pi; alti della percezione, e che si trasforma in lucente Z(ssereZ senza om4re e limitazioni nellBemersione dellBUnità sostanziale. $oi poniamo un du44io di principio sia sullo strumento mentale dellBuomo comune che su !uello dellBiniziato, suffragato da esperienze conformi al suo particolare grado di consapevolezza. "ome superare !uesto du44io 5 lo scopo di !ueste pagine, e la ragione della loro esistenza. $e parleremo dun!ue, e speriamo adeguatamente, nel seguente capitolo. L%L J +a nostra tesi 5 senzBaltro opina4ile, e do44iamo a !uesto punto fornire delle precisazioni/ lBidea che enunciamo sullB(manazione non verrà adeguatamente centrata in un suo particolare significato, se non si avranno particolari disposizioni allBastrazione e non si possiedano delle adeguate informazioni. Questo punto 5/ il -empo dellBuomo non 5 il -empo dellBInterità, e !uello che appare allBuomo come svolgimento del suo spirito secondo categorie di evidenziazione, rette da un sostanziale conse!uenzionalismo di causaeffetto, per lBInterità 8che 5 il principio manifestante 5 differente. Per 1BInterità la anifestazione non consiste in un processo orizzontale, che parta da un punto iniziale 8il cosiddetto :ig :ang verso uno finale, o cio5 il raggiungimento della meta preposta= consiste piuttosto in un dinamismo dBevidenziazione, nel !uale ci# che era confuso si chiarisce progressivamente a s< medesimo e allBInterità. Questa fenomenologia non 5 condizionata da alcun fattore necessitante !uale la legge causale, ma 5 allBopposto completamente affidata alle Potenze (manatrici e al loro modo dBoperare, che 5 li4erissimo fuorch< in un aspetto/ (sse devono consentire che lBUomo decida di se stesso e del suo campo dBesperienza. )ispettato !uestBimportantissimo, essenziale fattore, tutto il restante 5 completamente agi4ile nei modi pi; autonomi ed indipendenti da parte delle (ntità &rchetipali, e non vi 5 8non pu# esservi alcuna restrizione conseguente a categorie di 11H
svelamento che sono proprie della a?a. "osa deriva da ci#D Innanzi tutto che il tempo dellBInterità 5 ZverticaleZ, e non scorre in alcuna direzione se non in un ordine di realtà che non 5 rappresenta4ile dallBintelletto finito dellBuomo storico. (ssendo un ZflussoZ originato dalla coscienza archetipale, !uesto -empo pu# distendersi e contrarsi in ogni vettore possi4ile, ed in effetti 5 un 6-empo senza tempo7, non misura4ile nel senso !uantitativo a cui siamo a4ituati. Questo fatto ha diverse implicazioni/ per 1BInterità non esiste un passato o un presente e tanto meno un futuro dellBUomo, ma uno stato di coscienza che ora si rischiara ed ora sBaddensa, ora 5 trasparente e lascia scorgere a4issali profondità, ora sBintor4ida e si preclude una visione coerente. -utto !uesto fa sE che 1BInterità agisca in modo glo4ale, onde determinare !uelle condizioni che siano le pi; adeguate al processo 8perch< processo 5 pur sempre di svelamento dellBarchetipo Uomo. $e consegue che il tempo dellBUomo 5 in effetti lo specchio onirico dei suoi stati di coscienza, ed in esso compaiono !uelle vicende, !uelle personalità e !uegli elementi che, irreali sotto un certo angolo di giudizio, meglio rappresentano insieme la profondità del suo inconscio e il campo del conscio e della consapevolezza. +a a?a 5 !ui regina, ed ogni vicenda che appare esterna al soggetto senziente, altro non 5 che un aspetto coscienziale oggettivato. %ggettivato da chiD $ellBarco che chiameremo ancora temporale in riferimento allBesperienza di vita dellBUomo storico, concorrono a !uestBoggettivazione sia 1BInterità che le scelte compiute dallBuomo medesimo di fronte alle istanze del suo spirito. Queste scelte sono di tipo diverso, ed il fattore di correzione 5 inerente e proporzionale al grado dBallontanamento che lBuomo determina dal suo stesso supporto ZimpersonaleZ/ lBIdea perfetta che 5 alla 4ase del suo esistere, e che individuammo con il < specificamente modulato 8dalla parte dellBarchetipo umano ed insieme assolutamente incondizionato 8nel suo trascendente aspetto 4rahmanico. e la a?a appare coerente e legata al concetto di causaeffetto, 5 perch< essa 5 cosE determinata dallBInterità in funzione dellBUomo, e lBUomo stesso ha in s< uno strumento di realizzazione che, in un dato momento del suo processo interiore, 5 coordinato a !uesto tipo di rappresentazione. +BUniverso che appare allBuomo non 5 ar4itrario e, dal suo punto di vista, non 5 neppure irreale/ 5 un Universo che sottintende un altro aspetto 4en pi; reale, e cio5 il concreto modo di essere del mondo emanante, il ondo &rchetipale. & scanso di du44i, non diremo tuttavia che !uel che appare nel campo specifico di un iva sia completamente onirico, e pertanto non reale per altre componenti evolutive dellBUomo "osmico. *iremo piuttosto che il modo di atteggiarsi delle rappresentazioni esistenziali 8persone, fatti, am4iente 5 dipendente in massima misura dal suo particolare livello dBintrospezione e di emancipazione, e !uesto non tanto ai suoi stessi occhi !uanto a !uelli dellBInterita, e finch< lBUomo 0lo4ale non sia perfettamente desto. "he ne 5 dun!ue delle persone che amammo, e che amiamo o odiamo o incontriamo nel !uotidiano travaglio dellBesistenzaD ono illusioni, miti, allucinazioni manovrate dallBesterno che non hanno altra consistenza fuori dal nostro 11J
crederle viveD $ulla di tutto !uesto/ !uanto 5 pi; pertinente e strettamente collegato al mondo esistenziale 5 certamente esistente per s< medesimo, e varia solo di poco dal nostro am4ito percettivo. +BUomo 5 vero come glo4alità ed i iva esistono personalmente come sue modalità di pensiero, e !uindi partecipano di !uesta realtà. Quanto appare nel campo di un iva 5 dun!ue un aspetto interiore e soggettivo, condizionato dal suo modo di rapportarsi nei confronti dellBUomo "osmico e dellBInterità, ma 5 nel contempo un aspetto reale, attuale o potenziale, dellBUomo "osmico, perch< lo svelamento di un archetipo non 5 fenomeno illusorio ed ar4itrario, e tutte le componenti coscienziali del medesimo dovranno essere attivate. Il campo esistenziale 5 dun!ue illusorio se pensiamo che esista !ualcosa ZfuoriZ dal nostro strumento percettivo, che oggettivizza !uanto incontra in se stesso= ma nella propria interiorità il iva percepisce le modalità viventi a lui pi; affini, e perci# pi; rappresenta4ili nel loro momento di autocoscienza soggettivo, e lBincontro con esse determina un potente campo dBattrazione o di repulsione reciproca, ed un conseguente evento nello specchio ZesterioreZ del mondo fenomenico. Il campo repulsivo, che pu# operare in senso negativo o positivo ai fini dellB&rchetipo, 5 comun!ue da considerarsi transitorio e dovuto ai diversi gradi di maturità interiore in cui si incontrano modalità pur affini per intrinseca natura. &l limite superiore si verificherà un tale impulso dBattrazione reciproca fra le varie ed innumeri modalità da costituire un continuum in cui ognuna sBafferma come tale, e si nega come individualità separata. &l limite inferiore esiste invece la dispersione egotica e lBestrema conflittualità che ne deriva. In epoche remote, !uando lBautocoscienza umana non era neppure paragona4ile allBattuale, la conflittualità mostrava una 4en diversa natura/ era il crogiolo per lBevidenziazione di forme, e il modo nel !uale esse necessariamente si rappresentavano in cerca di un principio di sta4ilità coscienziale. +Battuale periodo 5 intermedio e preparatorio allBavvento di un uomo pi; lucido, pi; consapevole e pi; determinato ad essere e non a divenire. $e parleremo a lungo nel seguente paragrafo, e di conseguenza esamineremo il comportamento dellBaspetto ZverticaleZ che esprime lBattività del ondo &rchetipale nelle vicende della nostra storia. L%L K Il ondo &rchetipale 5 un insieme omogeneo e continuo dBIdee viventi, che costituiscono il fulcro dellBattività creatrice del :rahman. (B di conseguenza estremamente limpido e luminoso, e concepi4ile L per 4ellezza ed armonia L solo da !uei pochi che hanno potuto, anche se solo per un attimo, contemplarne il fulgore. (ppure, nel ondo &rchetipo, esiste un limite alla perfezione/ limite che 5 inerente alla creatura, la !uale tende ad identificarsi in coscienza ed atto con il < che lBemana, ma che L in !uanto entità manifestata L 5 pur 11K
sempre incapace dBessere esattamente la Idea divina, !uale esiste 8Z5Z nellBestrema purezza dellBIdeatore. Questo limite 5 perfetti4ile allBinfinito, e non 5 certamente rintraccia4ile da chi, provenendo da una dimensione tanto imperfetta come la nostra 8espressione di un evento manifestante in svolgimento, resti a44acinato dallBaspetto armonioso degli &rchetipi. a il ZlimiteZ esiste, ed esiste in !uanto non 5 stata raggiunta lBassoluta +i4ertà, che coincide nel :rahman con lBassoluto (ssere/ !uesto fattore genera la possi4ilità di un comportamento non conforme alla profondità dellBIdea centrale dellB&more trascendente, e !uesto 5 tanto pi; insidioso !uanto pi; 5 sottile la consistenza dellBimperfezione, e pressoch< impercetti4ile alla medesima attenzione degli &rchetipi. +Batto emanante, che ha determinato L in un inconcepi4ile BmomentoB del dinamismo 4rahmanico L lBevidenziazione delle Idee &rchetipali, 5 stato certamente adeguato al loro porsi come tali, ma costituE e costituisce 8come già dicemmo solo lBinizio di un cammino verso la +uce fondamentale. Qui do44iamo chiarire un concetto 4asilare/ il frutto di un evento creativo dellB&ssolutezza 5 unBIdea che a44ia raggiunto la capacità dBapprossimarsi al suo < personale 8nel senso altrove enunciato e lBattualità delle caratterizzazioni e specificazioni che sono il fulcro della volizione divina informante= essa ha dun!ue raggiunto unBamplissima potenzialità interiore di essere veramente s< stessa e di agire conformemente al disegno divino, ma naturalmente non la totale esplicazione delle virtualità, la loro assoluta sapienza e conseguentemente la perfezione di modalità compiutamente attuata. i apre !uindi un cammino dBapprendimento e di vitalizzazione dei contenuti impliciti nel suo esistere archetipale, e unBesperienza della propria natura ora possi4ile nellBam4ito di un mondo che 5 già principialmante attivato negli elementi fondamentali. -utto !uesto ha, come controparte, la possi4ilità di una scelta imperfetta, che non nasce in !uesta dimensione da un aspetto ancora egotico e scompensato dellBIdea, ma dallBesistenza di incompiute attuazioni del suo am4ito personale e di incomplete armonizzazioni delle valenze interiori. -utto !uesto non 5 naturalmente compati4ile con lB&tto emanante, e deve !uindi esser portato ad un livello pi; alto di perfezione. Il procedimento proiettivo del :rahman opera attraverso un atto dBamore, che attri4uisce a entità personali un am4ito dBautonomia e la li4ertà dBessere ci# che decidono di diventare in conformità alla loro natura. In effetti il :rahman 5 creatore di vite in larga misura autocoscienti e capaci di scegliere il loro cammino senza un intervento diretto del supremo Ideatore. Questo 5 il centro del pro4lema, perch< non esistere44e alcuna imperfezione reale o immagina4ile senza !uesto conferimento di li4ertà e autonomia ad &rchetipi viventi. (ssi sare44ero momenti perfetti della "oscienza &ssoluta, solo pervasi dallBunitaria essenza 4rahmanica ed affatto distingui4ili lBuno dallBaltro se non dallo stesso Ideatore, il !uale contemplere44e la loro realtà come uo esclusivo contenuto ideale. 119
a il :rahman, per amore infinito, vuole che !ueste perfettissime Idee vivano anche per s< stesse, ed insieme siano centri autonomi ed ampiamente li4eri dBirradiazione creativa, e momenti dellBUno ontologico che mai viene frazionato o frantumato dalla loro esistenza. &44iamo dun!ue due sfere/ lBIdea Perfetta e la coscienza non perfetta della sua personalizzazione !uale centro archetipale, il !uale tende a identificarsi con la sua atrice in un moto di costante approssimazione, ma in effetti con un processo allBinfinito perch< essa 5 !uale 5 per un atto dBamore e di specificazione trascendente e !uindi non annulla4ile n< revoca4ile/ atto che le conferisce, come già tante volte dicemmo, la personalità autonoma e che non pu# 8appartenendo al "reatore venir negato dalla creatura. "ertamente il :rahman concede lBesperienza dellBunione e lBintuizione dellBUno ontologico, ma ci# 5 insegnamentoLdonoLesperienza, non eliminazione definitiva di !uanto 5 conferito. +B&more non nega se stesso, e la sua pi; alta espressione 5 !uellBinsonda4ile Zsacrificio di
comprendere il perch< di tanta lotta dellBesistente per vivere e continuare il cammino. +Buomo ha umanizzato la -rascendenza pi; per comprenderla e comprendersi che per unBinadeguatezza intellettuale. &nche !uando i mezzi dBindagine erano mentalmente evoluti, egli dovette fare riferimento a s<, ai modi del suo intelletto e della sua esperienza per inferire !ualcosa sul *ivino, e renderlo meno ar4itrario ed incomprensi4ile. Il procedimento non 5 erroneo perch< non pu# esservi contraddizione fra la creatura ed il "reatore, e la 4ase coscienziale della prima 5 una specificazione 8su scala estremamente riduttiva della uprema "oscienza. a come un metodo solo parzialmente imperfetto pu# condurre a risultati disastrosi, cosE lButilizzo di strumenti conoscitivi leciti e tuttavia incompleti ha condotto la speculazione in vicoli ciechi e in assurde formulazioni. Il pro4lema dellBuomo, nel valutare il -rascendente, 5 !uindi un pro4lema di limite, oltre il !uale 5 possi4ile ogni genere dBerrore. e un compito fondamentale spetta a chi ha il compito e la responsa4ilità di formare lBUomo, !uesto 5 appunto la rimozione di tal limite, il suo allargamento in vista di finalità pi; comprensive ed armonizzanti, la sua riduzione ad ostacolo supera4ile laddove esso si presentava come 4arriera invinci4ile. Perch< ci# accada, le Potenze emananti si servono dellBaspetto pi; discusso e discuti4ile dellB(manazione/ la sua conflittualità. (sse cio5 determinano lBapparire di pro4lematiche che nascono dai rapporti fra lBuomo storico e lBam4iente, fra le comunità e gli individui, cosE come fra le istanze di ogni singolo mondo interiore. (B un metodo doloroso, e talvolta in apparenza crudele, ma lBunico che aiuti a risolvere radicalmente sia il pro4lema dellBattuazione dellB&rchetipo Uomo sia !uello L infinitamente ampio e complicato L degli aspetti perfetti4ili del ondo degli &rchetipi. +a nostra analisi tuttavia non pu# misconoscere le differenze estreme che intercorrono fra la mentalità e la capacità dBastrazione dellBuomo storico e la realtà effettiva del contesto in cui egli si determina. &44iamo accennato alla pi; macroscopica di !ueste differenze, e dovremo ancora indugiare sul concetto ZverticaleZ del tempo 8che potremmo anche chiamare BpluridirezionaleB dellBInterità e del ondo delle Idee L concetto espansivo, estremamente evidenziante il loro differente modo dBesistere come coscienza L in paragone a !uello monodirezionale e determinato dal rapporto causaeffetto tipico del iva. UnBaltra differenza 4en poco conosciuta 5 proprio !uella test< indicata come scaturigine del tempo storico/ mentre lBuomo deve strettamente dipendere, nel suo processo attuativo, dal rapporto causale 8il Oarma 5 !uesto principio applicato generalmente, sia al mondo fisico che a !uello psichico e mentale, e pi; precisamente della coscienza, il ondo &rchetipale L sia esso considerato in se stesso che come motore agente dellB(manazione L 5 affrancato in varia misura da !uesto determinismo, almeno se inteso nel senso a noi noto. Per non creare confusione, diremo che ad ogni effetto deve necessariamente sottintendere un elemento causante, ma nel ondo degli &rchetipi tale elemento non 121
5 in larga misura pietrificato in un aspetto ZesterioreZ che si opponga alle decisioni del principio evolutivo 8il iva= nel ondo Ideale L cosE come nelle sfere pi; alte della anifestazione L lBunico fattore determinante 5 lo spirito e gli atti volitivi che ne evidenziano il contenuto. +Baspetto BformaB, non essendo che la sintesi intuitivamente rappresentativa di unBessenza, 5 di per s< assolutamente mo4ile, ed affatto coercitivo nei confronti dellBentità ideante. Questo rende il tessuto del ondo delle Idee viventi luminoso e dinamico in modo inconcepi4ile per gli uomini storici, ma mai ar4itrario e contraddittorio, giacch< esprime in misura certamente elevatissima la motivazione e il Principio che lBirradia. *iciamo !ueste cose, alle !uali altre sBaggiungeranno, per sottolineare soprattutto la difficoltà che gli uomini incontrano nel valutare lBInterità e le Potenze ivi esistenti, pur nel razionale rapporto che sBinstaura fra un aspetto vivente in fase autorealizzativa e un altro già pi; o meno perfettamente attuato, che per !uesta sua !ualificazione esercita le funzioni di guida e dBelemento costruttore. e tutto !uesto 5 vero, tuttavia non si deve dimenticare che lBUomo deve affrancarsi dal suo limite intellettivo ed interiore, e ci# 5 sopratutto possi4ile nel confronto con le Intelligenze sephirotiche= in tal caso egli infatti sBavvede delle incongruenze e delle parzialità del suo giudizio nella percezione e nella comprensione del reale. -ale conseguimento 5 possi4ile se, al posto di un supino atteggiamento dBosse!uio e reverenza nei confronti della -rascendenza, !ualun!ue realtà essa sia L e !uesta, per inciso, 5 cosa 4en diversa dallo spirito della 4aCti L, si sostituisce un attento ed e!uili4rato esame di s< medesimo e delle formepensiero che sBincontrano, non certo per una finalità dBautoaffermazione o L peggio che mai L di controllo delle stesse, ma per lBaltissimo scopo di comprendere e realizzare. Quel che importa affermare nel modo pi; esplicito, in !uesta sede e nella pratica dellBinsegnamento, 5 che lBuomo storico deve porsi, con umiltà e decisione, con fiducia nellB&more divino e con attenzione sempre desta, di fronte alle Potenze &rchetipali/ rispettandole profondamente e implaca4ilmente contestandole !ualora le circostanze e lBammaestramento rendano indispensa4ile perfino !uestBultima eventualità. "i# in vista della finalità preminente di conseguire un incontrointegrazione a livello altissimo di realtà, e di ottenere di riflesso un approfondimento e una sapienza della propria verità interiore, specificata e pur fusa con il -utto. Un simile atteggiamento dello spirito 5 difficile da comprendersi, difficile da attuare e difficile da mantenere/ perch< sia possi4ile in un contesto di grave conflittualità generale e di gravissima crisi morale dellBuomo storico, occorrono conoscenze, dati e ac!uisizioni precise. %ccorre cio5 sapere, almeno in via di principio e a livello intellettuale, come si configuri il continuum in cui viviamo, !uali le sue caratteristiche fondamentali L diversissime da !uelle apparenti L e !uale la logica unitaria che lo rende strumento non di particolarismi esistenziali, ma di fusioni a livelli straordinariamente profondi fra essenze ideali che, li4ere ed autonome nella loro sfera, si sentono vive nellBunità del -utto. *aremo !uindi nelle pagine seguenti ulteriori ragguagli, avvisando nel 122
contempo il lettore che 5 suo compito primario meditare su !uanto 5 stato fin !ui detto, e confrontarlo imparzialmente e o44iettivamente con la realtà della sua coscienza/ compito difficile, ma che deve essere assolto, pena la perdita della fiducia in s<, nel mondo umano e divino e, in ultima analisi, nella vita. L%L 9 +e caratteristiche del ondo &rchetipale dianzi enunciate non dipingono che in minima parte la sua realtà, ma sono pur sempre un utilissimo indizio per un approfondimento oggettivamente adeguato. *o44iamo adesso soffermare la nostra attenzione su di un riflesso di !uanto 5 stato appena detto, che spiega in !ualche modo le incongruenze incontrate da !ualsiasi allievo nel suo itinerario spirituale. +BInterità, che 5 complesso energetico vivente e consapevole, 5 profondamente li4era da preconcetti e rigorismi di !ualsivoglia tipo nellBestrinsecazione delle sue potenze, con la sola eccezione della perfetta aderenza al fine primario che le 5 stato indicato. Questo concetto ha diversi significati, il pi; importante dei !uali 5 lBestesissima li4ertà di scelta dei metodi e delle forme di contatto o dBinterferenza con la sfera pi; specificatamente umana, la zona tridimensionale. *etto principio ammette la sola riserva del fine da perseguire, già enunciata, nel pieno rispetto dellBautonoma determinazione dellBuomo evolutivo. "i# significa che lBInterità non agisce secondo gli schemi logici tipici dellBuomo storico, n< tampoco secondo codici di valori prefissati e codificati/ !uesti ultimi sono tuttBal pi; necessari allBumanità in precise fasi del suo sviluppo, e vengono continuamente rimossi, ampliati e rinnovati nellBarco temporale. $on esiste cio5 un imperativo di leggi divine da rispettare, un insieme di norme che rappresentino la volontà espressa Zuna tantumZ dal upremo attore, fuorch< la modalità essenziale dellBamore e del rispetto della li4ertà, il vero ed irrinuncia4ile dono del :rahman alle sue creature. (B !uindi perfettamente impro4o e faticoso tentare di comprendere la logica dellBInterità e delle Potenze utilizzando un insieme di concettualizzazioni storicamente determinatesi le !uali, pur adom4randone il 'alore, ne evidenziano insieme i limiti dBintelligenza emersi nellBumanità. Questo fenomeno 5 stato causa dBinnumerevoli deviazioni, fraintendimenti ed a4usi, poich< L come in !ueste pagine pi; volte dicemmo L un mal compreso concetto, pur di per s< esatto, pu# fuorviare pi; di una patente menzogna nel medio e lungo periodo di tempo. Presumere che un (nte dellB&l4ero ephirotico utilizzi, nel suo aspetto dinamico interferente con lBuomo, la logica ed i limiti di !uestBultimo, 5 un assurdo intellettuale oltre che un ar4itrario metodo dBinferenza dal noto allBignoto. (B lecito procedere per deduzione e induzione !uando 5 possi4ile controllare la veridicità dei risultati ottenuti sul 4anco di prova dellBesperienza/ ma lBesperienza del contatto con la ente archetipale non convalida le artificiose costruzioni filosofiche, etiche e religiose dellBuomo che in varia4ile misura, e sovente le contraddice. 123
In tale caso, 5 pi; significativa la diversità che le concordanze, ed occorre comprendere le ragioni e i perch< di ogni differenza, mano a mano che essa emerge alla consapevolezza. $on 5 lBInterità unBestrinsecazione alogica del *ivino, fondata sullBar4itrio e 1Bimprevedi4ilità= al contrario, esprime la sola ed unica logica compati4ile con la sua natura profonda/ !uella della li4ertà e dellBamore. (B dun!ue con !uesta metodologia che si rende indispensa4ile procedere nelle disamine dei rapporti fra lBUomo e il *ivino, e non importa se molte cose appaiono oscure a un primo e secondo sguardo/ esse si chiariranno col procedere dellBindagine e della maturità interiore, e si collocheranno nella giusta prospettiva, la sola capace di renderle accessi4ili e comprensi4ili. Quando la nostra cultura ci consente dBosservare con occhio sia pure scarsamente critico la storia del pensiero umano, non possiamo nasconderci lo sgomento che ci assale di fronte alla varietà delle dottrine, delle certezze caduche, delle dogmatiche e delle ipotesi/ ognuna delle !uali sem4ra rifrangere la +uce originaria dandone sE unBimmagine, ma deformata ed incostante. e !uesto accadde ed accade, deve esisterne un motivo, una causa determinante ed inafferrata. a come riuscire là dove tante menti eccelse non giunsero che a un parziale successo, !uando non cono44ero il tremendo peso del fallimento e del entiero perdutoD *o44iamo procedere con cautela perch< lo stesso lettore non sBadom4ri di fronte a !ueste parole e L per farlo L gli daremo un preciso criterio di comportamento, che 5 tanto pi; produttivo di reale consapevolezza !uanto pi; difficile da essere compreso ed attuato. Il lettore di !ueste pagine deve essere 4en certo di s< e di !uel che vuole raggiungere, perch< le sue ac!uisizioni risponderanno comun!ue alle sue motivazioni ed alle scelte che le esprimono. $on vogliamo neppure parlare delle razionalizzazioni e delle insincerità pi; o meno colpevoli di tanti ricercatori/ presupponiamo la 4uona fede ed un oggettivo impegno ad esser limpidi nello spirito e coerenti con le proprie formulazioni, !uanto pi; possi4ile li4eramente e o44iettivamente puntualizzate. Questo tipo dBallievo, raro ad incontrarsi e pi; raro nel prosieguo dellBaddestramento, 5 !uello che lBInterità oggi cerca e vuole, perch< il fine che (ssa persegue L in !uesta situazione del uo spaziotempo L non 5 certo evidenziato dalla normale ricerca della speculazione filosofica e religiosa. *iciamo dun!ue che il criterio fondamentale di conoscenza e sapienza del )eale implica, oggi pi; che mai, il contatto ed il confronto con le Potenze emananti ed il ondo &rchetipale= e che !uesto contatto e confronto non costituiscono affatto un semplice traguardo realizzativo a livelle personale, ma un vettore generalizzante, per cui lBallievo deve agire, sentire ed essere come agisce, sente ed 5 un &spetto vivente dellBInterità. $oi non tentiamo dBindurre il lettore a cercare un suo status di perfezione e un personale trascendimento della normalità/ noi vogliamo che egli si prepari e sBaddestri ad operare come elemento del volere divino nella sua fase di costruzione ed 12@
attivazione di un &rchetipo centrale del ondo delle Idee. "ompito immane, di cui lBallievo sarà un semplice centro dinamico in un determinato campo, ma che lo rende in ogni istante indispensa4ile ed insostitui4ile, perch< in lui si river4era lBideazione divina ed egli 5 lBUomo come potenzialità emancipativa. "ompito che implica il costante riesame di se stesso, il confronto con lBIdea centrale della anifestazione, con la logica degli &rchetipi e con le orze che deve imparare a conoscere, comprendere ed armonizzare. +Ballievo deve !uindi a44andonare gli schemi, per autorevoli e storicamente affermati che siano= i dogmi, anche se inconsci ed indotti dalla sua cultura originaria= i preconcetti, i !uali sovente non sono altro che modi di sfuggire la fatica della ricerca e del riconoscimento della propria verità. +Ballievo deve imparare a comprendere un aspetto tremendo della anifestazione, perch< 5 suo compito portarlo a compimento e a maturazione, e !uindi armonizzarlo in una sintesi superiore/ deve cio5 conoscere, capire e controllare la conflittualità dellBUniverso, onnipresente ad ogni livello del mondo tridimensionale, e rifrangente un a4issale pro4lema di ricapitolazione e superamento del ondo delle Idee viventi. "onfronto, contatto ed interferenza con le Intelligenze manifestanti/ dialogo ed antitesi per giungere a una sintesi che implichi un Z!uid noviZ, sia per lBUomo che per lB&rchetipo, nellBesplicazione e nellBadempimento del volere supremo. $on rileggeremo mai a44astanza !ueste pagine, non mediteremo mai a44astanza su !uanto dicono e L pi; L sottintendono. +asciamo dun!ue il lettore alle sue personali considerazioni, ed accingiamoci a procedere nellBanalisi di aspetti conoscitivi del nostro particolare momento storico, e della Potenza che lo esprime. L%L 1M +B(manazione 5 caratterizzata da un particolare tipo di temporalità, multidirezionale o L meglio L in espansione= da unBimmanente li4ertà di espressione che sBestrinseca in forme perfettamente affrancate da coazioni nelle loro assunzioni estetiche= da un nesso causale sempre interiore alle (ntità agenti, le cui attività rispondono alla fondamentale legge dellB&more in vista di un fine trascendente. $ella anifestazione il centro dBinterferenza glo4ale degli influssi sephirotici, il mondo di alCuth 5, ossia appare, con caratterizzazioni completamente difformi da !uanto a44iamo or ora affermato/ nella tridimensionalità il tempo 5 monodirezionale, completamente determinato da una legge di causaeffetto pietrificata in forme ed eventi necessitati= la li4ertà di espressione 5 severamente condizionata dallBam4iente e dalle componenti Carmiche frutto delle azioni passate, e non esiste apparentemente alcuna possi4ilità per lo spirito dellBuomo dBinfluire su !uella forma primordiale dBenergia spirituale che chiamiamo materia. 12F
Il nostro esame ci ha portato ad assumere atteggiamenti specifici nei confronti di !uesta fenomenologia, e a considerarla unBestrinsecazione del processo dinamico che 5 il divenire dellBautocoscienza. *o44iamo ora chiarire alcuni concetti che riteniamo importanti sia sul piano conoscitivo che su !uello pratico/ primo fra !uesti 5 il fattore ZmateriaZ, che deve essere inteso come rappresentazione del proprio campo dBazione secondo parametri imperfetti di conoscenza, la !uale ci appare conseguentemente condizionata da !uanto appare come Zaltro da noiZ. In altri termini, !uello che percepiamo come Boggetto, forma, dimensioneB in tutte le infinite specificazioni che !uotidianamente incontriamo 8dalle persone alle cose, dagli uomini agli animali e allo stesso scenario esistenziale altro non 5 che pensiero, il !uale riflette se stesso secondo modalità indotte dal ondo &rchetipale affinch< possa assumere consapevolezza L tramite la esperienza L delle proprie valenze, e le realizzi in armoniosa sintesi. +a visione e la percezione del nostro campo vitale rappresentano innanzitutto la proiezione della realtà interiore che ci informa in un determinato momento del processo storico dBevoluzione, ed i limiti esistenti alla nostra capacità dBessere ci# che potenzialmente siamo, e che costituiscono !uindi una carenza di li4ertà/ carenza che viene colmata dalle Idee &rchetipali con unBattività incessantemente finalizzata, ed attuata secondo le categorie adeguate allo scopo. *o44iamo dun!ue valutare, nel giudizio sul momento storico che ora viviamo, sia lBinterferenza del mondo formale con la nostra interiorità 8in altre parole/ il mondo formale 5 lBemersione di un limite nella realizzazione, rimosso da unBattività che non proviene effettivamente n< da lui n< da noi, e che !uindi ci appare coercitiva, sia la necessità di tendere al conseguimento di una valenza dello spirito, anche e principalmente a livello personale, che insieme allarghi la nostra autonomia e modifichi il generale condizionamento esteriore. $on 5 per# possi4ile parlare, a rigore, dBZesterioreZ perch< in effetti tutto avviene in !uellBam4ito ideale che 5 la personalità, e la nostra esistenza odierna altro non 5 che la rappresentazione del nostro medesimo processo realizzativo. Il concetto esatto, che deriviamo dalla tradizione filosofica, 5 in !uesto caso !uello di BmonadeB e L come fu detto da +ei4niz > 1e Bmonadi non hanno finestreB/ esse rappresentano s< stesse secondo una logica che per# non 5 la loro, ma !uella del "ontinuum in cui sono inserite. )ipetiamo/ !uesto BcontinuumB 5 reale come processo, ed irreale come ente a s< stante in !uanto 8dal punto di vista delle Idee che conducono lB(manazione esso 5 il modo di svelamento di un archetipo a se stesso secondo le categorie pi; adeguate per lBesperienza e la successiva realizzazione. (B coerentemente necessario concludere che la rappresentazione della onade a s< medesima, guidata dallB ZaltoZ, non possa non influire L limitandola proporzionalmente L sulla sua li4ertà dBazione, perch< in ultima analisi le Potenze non fanno altro che indirizzare il procedimento secondo la sua logica intrinseca 8modificando e condizionando gli accadimenti del processo in senso finalistico/ cosE la causa principale dellBassenza o della carenza di li4ertà nellBuomo deve ritrovarsi 12H
proprio in lui stesso. (B pertanto naturale che lBUomo resti coartato dal proprio ondo)appresentazione proiettato nel tessuto mentale, e che gli (nti dellBInterità, li4eri in modo al!uanto significativo da tali limiti, agiscano con amplissima discrezionalità e non siano affatto impediti dalle categorie formali presenti nellBUomo storico. +BUomo 0lo4ale, occorre precisarlo, 5 monade nei confronti del ondo &rchetipale, e le sue modalità viventi, i iva, sono altrettanto monadi lBuna rispetto allBaltra. Questo assunto sem4ra indurre ad un relativismo esasperato, ma in effetti i dati che possediamo non consentono !uesto giudizio. Innanzi tutto le monadiiva L in !uanto elementi costitutivi del glo4ale L sono genericamente condizionati dal tipo dBautocoscienza del glo4ale medesimo, e !uestBultimo, essendo estremamente pi; costante ed immo4ile se commisurato al 4revissimo periodo della vita umana, appare come un (nte sta4ile e sostanzialmente e!uili4rato. "ome sappiamo cosE non 5, e lBUomo 0lo4ale esprime il disaccordo con la sua essenza mediante lBinfinita conflittualità che manifesta nellBUniverso, la !uale altro non 5 se non lBinadeguatezza ad armonizzare le potenze interiori. Inoltre lBUomo 0lo4ale 5 archetipo in fieri, e la sua limitata intelligenza non 5 certo estensi4ile al mondo delle Idee, il !uale 5 infinitamente pi; lucido e consapevole e L non dimentichiamolo mai L costituisce il tessuto originario dellBUomo "osmico, sia pure in una sintesi nuova e con 1Bapporto determinante di un ZQuidZ divino, infuso nella anifestazione. $e deriva che la rappresentazioneUniverso che lBUomo e gli uomini storici hanno di s< 5 completamente diversificata da !uella degli (nti emananti, i !uali vedono la realtà nel suo ZessereZ e ZchiarificarsiZ insieme, e per ora infinitamente lontana sotto lBaspetto della coscienza autonoma dallBIdea contemplata dal :rahman nel uo "it, e vivificata per puro amore. Questa esposizione rende giustizia anche delle difficoltà che sBincontrano nel cammino realizzativo= difficoltà che sem4rano provenire dallBam4iente, dalle persone, dal caso, dal tempo e da imprevedi4ili emersioni di eventi a volte tremendi e a volte dolcissimi, ma sempre apparentemente ZesterniZ al percipiente. *ifficile riesce la comprensione intellettuale che tutto ci# 5 il gioco di !uello che attualmente siamo e che non do44iamo restare= che il Oarma 5 soltanto esperienza di s< stessi e superamento del passato verso un realissimo ed insieme illusorio ZfuturoZ= che !uello che veramente non dipende da noi L come scelta e definizione L sono le modalità, le categorie mentali in cui !uestBesperienza avviene. (sse non derivano neppure dallBUomo "osmico, ma direttamente dal ondo delle Idee manifestanti, esterno ed insieme intrinseco allB&dam. Insistiamo in !uesto principio perch< esso 5 indispensa4ile per lBintelligenza della vita, e altro non 5 se non unBappropriata specificazione della -avola di meraldo, intesa in modo pi; puntuale e significante. %ccorre poi tener conto che in !uesto procedimento il ondo &rchetipale L il !uale, come fulcro creatore, 5 lucente ed armonico L non 5 lBunico elemento attivo. (siste 12J
come unBom4ra dellB&l4ero della 'ita, la stortura !elliphotica, che rappresenta il precipitato vero e proprio delle scorie dellBautocoscienza archetipale, e lBimperfezione che deve essere tramutata in armonia al termine del presente "iclo manifestante. &44iamo detto che uno 8non lBunico scopo della volontà suprema 5 appunto una sorta di ricapitolazione delle (ntità Intelligenti che costituiscono il ondo delle Idee/ ricapitolazione necessaria per consentir loro un approfondimento pi; li4ero della loro natura, e una pi; limpida sintesi, capaci di determinare la forza emanante di nuovi ed imprevedi4ili "icli. i deve dedurre che il :rahman sceglie come elementi del uo dinamismo i Principi autocoscienti= che !uanto deriva dal processo deve costituire un centro dBevidenziazione innovatore, e perci# pi; profondo e comprensivo, delle infinite valenze supreme, e cio5 una sintesi dellBesistente 8in senso personalizzato che, lungi dallBessere definitiva e cristallizzata, apra il cammino per altri orizzonti. *o44iamo conseguentemente operare con una visione glo4ale del pro4lema, se vogliamo orizzontarci nei meandri del relativo e del contingente= do44iamo sapere di essere monadi per imparare come e !uanto la monade possa trascendersi e riflettere il -utto/ essere il -utto e s< stessa, al termine del proprio sentiero, in inscindi4ile unità e mistica felicità. L%L 11 +a monade, che 5 un universo e riflette la sua essenza attuale come universo a lei esterno, 5 un momento dellBUomo 0lo4ale= do44iamo !uindi valutare la rappresentazione del mondo oggettivo in !uestBottica se vogliamo comprendere le ragioni della sua permanenza e della sua realtà. &44iamo precisato che lBimperfetta intelligenza dellBessere, tipica del iva, 5 espressione diretta del suo limite come coscienza e li4ertà/ dove cB5 lacuna si erge un ostacolo interiore e una conseguente inadeguatezza della visione. In tal caso lB&l4ero dellB(sistenza, internoesterno alla monade, deve guidare il processo dBemancipazione, secondo le leggi dellBunione, dellBamore e del rispetto di ogni autonoma scelta. +a permanenza e la logicità del mondo apparentemente esterno dipendono !uindi da fattori concorrenti e da un elemento che dovremo chiarire, anche se implicito in tutto !uello che a44iamo finora detto. I fattori enunciati 8e che, giova ripeterlo, sono da un lato lBimmagine che ha di s< lBUomo 0lo4ale, riflessa conseguentemente in ogni sua componente dellBUniverso= dallBaltro la struttura emanante dellB&l4ero ephirotico, il !uale guida lBemancipazione dellBarchetipo evidenziantosi secondo i metodi e la razionalità a lui intrinseci risultano immanenti a tutto il "iclo/ !uestBultima considerazione apre la strada alla definizione dellBelemento che vogliamo specificare, il !uale 5 appunto il sussistere nellBUomo, glo4ale o iva che sia, di un principio razionale intrinseco, anche se oscurato e confuso da lacune ed errori di pensiero e di giudizio. 12K
In effetti un elemento logicorazionale 5 attuato !uando 5 in armonico e!uili4rio con tutti gli altri principi, secondo una legge di reciproca nonLcontraddizione. e un concetto, unBideazione, una rappresentazione del reale sBoppone ad altre formulazioni che a44iano valenza razionale ed o44iettiva, esiste un errore e una deviazione dalla visione coerente del -utto= errore e deviazione tanto pi; notevoli !uanto pi; estesa 5 lBincidenza della contraddizione, e la permanenza dellBideazione in esame si rende precaria. +a )ealtà 5, in ultima analisi, pirito che attua se stesso, ed il cui contenuto 5 rappresentato dalle Idee/ se utilizziamo, nel modo specifico al relativo ed al iva, il principio 4asilare della -avola di meraldo osserveremo che il mondo oggettivo non 5 altro che la proiezione del contenuto ideale dellBinteriorità, la !uale si rende in tal modo comprensi4ile a s< medesima. "i# 5 esatto per lBUomo unitario e per le sue essenze specifiche, gli uomini storici/ con la precisazione per !uesti ultimi che essi, in !uanto ideefondamento del glo4ale, sono insieme condizionati dallBautorappresentazione dellB&dam nel loro campo dBattività, e costituiscono elementi dinamici di modifica di !uellBautorappresentazione. In altri termini, i iva sono gli strumenti dellBesperienza che lBUomo universale fa del suo esistere, e !uindi costituiscono e il mezzo e lBoggetto della sua autocoscienza. Questa osservazione 5 davvero importante, perch< ci permette di valutare dallBinterno i vari periodi storici in un !uadro logicamente definito. (ssendo la struttura dellB(ssere fondamentalmente e perfettamente razionale, lo strumento conoscitivo dellBuomo 5 appropriato nella misura in cui sBincentra in !uesta struttura= diventa ar4itrario ogni!ualvolta egli se ne allontani. +a suddetta analisi ci consente di ri4adire che lBaffermazione egotica, contraddicente in toto ed in fieri lBunità dellB(ssere, 5 causa di inadeguata rappresentazione del proprio campo dBesperienza, ed implica un arresto o un impedimento allBevoluzione, allBintelligenza del reale e alla visione particolare e glo4ale. $e deriva, come prima conseguenza, la liceità e la necessità della ricerca delle leggi che informano un dato momento dellBevento manifestante, con la precisazione che dette leggi rappresentano una conoscenza della realtà solo sotto lBaspetto accessi4ile al personale grado dBemancipazione, e !uindi non significano la struttura del reale Zin s
nel centro rappresentativo di !uestBultimo, determinando modifiche che nel tempo potranno rendersi estremamente significative. *a ci# dipende come il singolo sia, in !uesta prospettiva, responsa4ile anche del -utto= e perch< lo sforzo individuale de44a comun!ue tendere alla composizione e allBarmonizzazione delle contraddizioni emergenti nel momento storico vissuto. (B difficile valutare lBimportanza di !uesta nozione ai fini pratici dellBattività e dellBinterpretazione dellBUniverso, che continueremo a chiamare oggettivo per svariati motivi, non ultimo dei !uali !uello che implica la realtà del processo manifestante nellBirrealtà dei suoi momenti specifici. +BUniverso esterno 8ripetiamolo perch<, come dicevano gli antichi, repetita iuvant 5 il nostro mondo interiore oggettivato ed insieme il sogno coscienziale dellBUomo "osmico. +BUomo 0lo4ale 5, dal nostro punto di vista, estremamente sta4ile perch< le sue rappresentazioni interiori vanno 4en oltre lBeffimera vita tridimensionale delle sue modalità, le !uali sono tuttavia i centri energetici capaci di modificargli inevita4ilmente la struttura spirituale. Il passaggio da una zona tridimensionale ad unBaltra che tale completamente non 5, 5 reso poi necessario nella dinamica dellBemancipazione dalla esigenza di una ricapitolazione, di un assor4imento e decantazione di !uanto venne incontrato nel corso dellBesistenza in alCuth. Questo schema, il !uale sBestrinseca nellBalternarsi di nascita e morte al nostro mondo formale, 5 immanente alla dialettica dellBac!uisto della li4ertà interiore, e evidenzia una ritmicità che lBuomo dovrà necessariamente trascendere, e che trascenderà in misura proporzionale alla sua effettiva armonia. +a successione delle esistenze non 5 dun!ue una legge immuta4ile del "iclo manifestante, ma lo strumento che lBIntelligenza sephirotica ha considerato adeguato per indurre lBumanità allBesperienza delle sue potenzialità e alla maturazione di !uellBesperienza. *al punto di vista dellB(manazione, il fenomeno nascitamorte 5 illusorio, ed implica un semplice mutamento della visione interiore, reso necessario dallBimperfetta emancipazione dei iva, i !uali maturando sono destinati a superare !uestBoscillazione. a lBuomo, nella sua esperienza normale 8e cio5 dal punto di vista della vita formale odierna intreccia rapporti, affinità, legami con altre essenze intelligenti, e attiva potenti campi emotivi che sovente sfociano nellBintensa e realissima profondità dellBamore. Poich< 5 proprio lB&more lBaspetto essenziale dellBUno, in tale caso il iva non determina un fattore transeunte, ma un vero e proprio vettore aggregativo in accordo con le pi; alte finalità dellBUniverso e del "iclo manifestante. &44iamo detto che il iva 5 sostanzialmente una monade= che la visione dellBUniverso e delle realtà apparentemente esterne sono comun!ue percezione della propria interiorità nelle sue valenze attualizzate= che egli 5 una modalità dellBUomo unitario, e che !uindi la sua esperienza non 5 mai ar4itraria, ma coerente con la glo4alità che lo esprime= a44iamo affermato che la atrice logica dellB(manazione, dellB&dam Oadmon e del iva 5 reale, e rispecchia la trascendente logicità espressiva 13M
del "reatore, anche se in modo parziale e imperfetto. 'ediamo dun!ue !uale 5 la natura e la verità dei valori che la monade realizza nel suo esistere e nel tessuto generale incontrando principi di vita da lei considerati esteriori, ma che in effetti sono interiorizzazioni di altre e non illusorie Idee, a lei tanto prossime per campo e natura da causare un fenomeno unitivo dBaccordo e, al limite, dBidentificazione. L%L 12 +a anifestazione non 5 un atto ar4itrario, ma estrinseca lBinfinita razionalità del :rahman/ !uesto 5 il postulato che consente unBinterpretazione adeguata dellBemanato. i 5 talvolta pensato e perfino tentato di giustificare un presupposto alogico dellBatto proiettivo, e di considerare il mondo fenomenico come un semplice svolgersi dBatti casuali, intrinsecamente non legati da un rapporto metafisico causale, pur se tendenti allBe!uili4rio reciproco con unBapparente se!uenza di causaeffetto. Questo criterio dBinterpretazione, che tende a riaffermare 1Bassoluta li4ertà del Principio informante, non tiene tuttavia conto che (gli 5 coerente con < medesimo, ed 5 !uesta infinita identità che esprime la logica e la razionalità della sua essenza/ da ci# si desume facilmente che tutto !uello che lB&ssoluto crea, partecipa di tale 4ase metafisica, e la rappresenta come natura e tendenza. (siste dun!ue nellBUomo e nellBUniverso !uestBoriginario aspetto, nellBattuale situazione affatto realizzato, o realizzato in modo generalmente confuso. Il iva che noi conosciamo 5 uno sperimentatore delle sue virtualità, ed 5 animato, per scelta ar4itraria e forza di cose, da un potente atteggiamento egotico e possessivo il !uale, se da un lato lo sospinge ad allargare lBam4ito delle ac!uisizioni, dallBaltro lo snatura e lo scompensa, facendole crescere in modo a4norme e privo dBe!uili4rio. +a scienza odierna ne 5 lBesempio lampante/ mentre essa rappresenta lo svolgersi di una necessaria indagine conoscitiva del tessuto esistenziale, si afferma in modo conforme non a un o4iettivo indirizzo dBintegrazione ed e!uili4rio fra le parti, ma alle istanze particolaristiche e soggettive dellBego individuale e collettivo. -utto !uesto determina un comportamento rapace e sfruttatore di risorse e persone, in molti modi soggette alla prevaricazione dellBagente pi; forte, e comun!ue considerate oggettualmente, anzich< come parti alle !uali 5 immanente un Principio unitario, ovun!ue identico. "osE lBuomo, studiando le infinite connessioni che esistono fra gli infiniti aspetti della sua coscienza e del conseguente campo proiettivo, crea un vettore capace di rispecchiarne insieme lo sforzo e lBinadeguatezza, o44iettivando forme, tendenze e propensioni che lo sconvolgono e lo rendono !uanto mai precario. %vviamente !uesta fenomenologia implica unBesperienza, e la conseguente necessità dBuna opportuna correzione/ 5 !uello che accade fin dBora, e che ancor pi; accadrà nel prossimo futuro. Una zona di forze scompensate e insta4ili perch< esse tendono necessariamente a porsi in reciproco e!uili4rio/ sta allBUomo decidere se tale 131
risultante pu# configurarsi ad un grado pi; elevato dellBevoluzione o ad uno pi; 4asso, molto pi; 4asso dellBattuale. +e forze, lasciate a s< stesse, finiscono col precipitare in uno stato di staticità e !uiescenza, che provoca un riaffioramento di gradini già o4soleti dello svolgimento spirituale. Per evitare !uesto regresso, 5 necessario che il fattore intellettivo, razionale dellBuomo operi una sintesi, capace di provocare un pi; alto stadio dellBemancipazione, una armonia che componga i vettori dinamici in modo tale da consentire il progresso ordinato e coerente della vita. trumento di !uesto progresso 5 lBamore, il !uale L rileviamolo con la massima attenzione L non 5 un elemento affettivo o morale dellB&ssoluto, ma 4ensE la razionale e perfetta espressione della sua coerenza ed unità, informandone lBattività logica e proiettiva. "on !uesto diciamo che lBamore 5 forza unificante ed integrante della personalità, soprattutto umana, in emancipazione, e che lBattività della coscienza e dellBintelletto non pu# rinunciarvi senza contraddire alla sua natura. Questa teoresi rende ragione, anche sotto il profilo dellBanalisi logica della anifestazione, di !uanto sia indispensa4ile attivare la ormaPensiero 6&more7 nellBuomo dBoggi, al!uanto carente a tutti i livelli di !uesta indispensa4ile consapevolezza, e pertanto incapace di conoscersi e di comprendersi. Per interpretare lBam4ito della coscienza nella monade 8che 5 lBoggetto di !uesto paragrafo ri4adiremo prioritariamente alcuni principi/ innanzi tutto, la monade conosce s< stessa proiettando le sue valenze in uno schermo interiore che le appare L per ignoranza metafisica o avid?a L come Baltro da s
Il paesaggio che due o pi; iva ammirano, lBincontro con altre modalità del lBesistenza, persone o cose che appaiano, le stesse vicende dello spirito che vengono condivise in modo similare da popoli o gruppi, in effetti assumono in ognuno di noi una colorazione diversificata, una puntualizzazione pi; o meno rilevantemente differente, un significato coerente solo con la nostra specifica struttura di pensiero. Questo estremo relativismo delle percezioni e delle rappresentazioni diminuisce in modo altamente significativo !uando, nei rapporti interpersonali e con il mondo oggettivo, sBinstaura un sentimento dBamore e dBaffinità elettiva/ in tal caso, le sensazioni, le emozioni e le conseguenti rappresentazioni tendono ad unificarsi, in diretta proporzione con lBintensità che !uesto accadimento riesce ad assumere. $el lungo tempo le differenze tendono comun!ue allBattenuazione, e alla fine del "iclo si dissolvono/ !uando con lBemancipazione definitiva dellB&rchetipo ogni sua modalità rifletterà entro s<, in lucida consapevolezza, lBInterità e dallBInterità verrà riflessa. a !uesto 5 un termine ad !uem, e non 5 il caso per ora di soffermarvici sopra pi; a lungo. &desso 5 invece tempo dBafferrare e ri4adire i principi informatori della personalità, e fra tutti sopratutto !uello che implica nel iva un campo dBazione coscienzialmente attuato e un campo potenziale, costituito dai piani reali che implicano le varianti dellBemancipazione. QuestBultimo elemento 5 significativo per il iva e per 1BInterità, ed 5 comprensi4ile, in alcuni punti, solamente se si afferra il significato di un astruso concetto/ !uello che il tempo effettivo della monadeiva 5 il tempo dellBInterità 8che dicemmo 6verticale7 o 6multidirezionale7 ed il tempo ZorizzontaleZ di scorrimento 5 un semplice atteggiamento della conoscenza interiore del principio evolutivo, necessario in un determinato periodo ma altrettanto certamente illusorio e finalizzato allBespressione dialettica di tutte le componenti dellBarchetipo. +a scelta di simile metodologia compete alle Intelligenze informanti, alle ephira del 0lifo della 'ita, ed 5 in !ualche modo necessitata perch< la pi; logica e coerente alla soluzione del pro4lema. ediante la successione rappresentativa delle proprie formepensiero in accadimenti, il iva consegue contemporaneamente la consapevolezza della sua natura e del suo am4ito dBattività, e le correzioni che deve apportare ad ogni scompenso, lo rendono edotto dellBinfinita necessità dellBarmonia sempre ed ovun!ue. Il iva passa in !uesto itinerario interiore da un piano reale ad un altro del suo potenziale di vita, e con !uesto evidenzia aspetti e connessioni con il tessuto unitario dellBemanazione. a tutti i piani reali esistono nellBInterità oltre che nella coscienza del Siva, e !uindi hanno la loro configurazione di fondo nellBInterità/ !uesto implica che, essendo il tempo soggettivo un artificio per la conoscenza e unBillusione, ed essendo enormemente pi; reale !uello ZverticaleZ dellB(manazione e dellBInterità, le finalità di !uestBultima sono preminenti nellBesperienza che lBuomo conduce sul suo campo dBazione, e che di conseguenza 8in relazione alle necessità di !uestBesperienza il passaggio del iva da un piano reale ad un altro pu# non coincidere L ed in genere non coincide L con !uanto si evidenzia nellBinteriorità degli altri iva, ma 5 133
contemporaneo nellBeffettivo e sovrastante tempo dellBInterità. +e diversificazioni fra !uesti due aspetti temporali sono giustificati dalle particolari categorie dBesperienza che appaiono nei singoli iva, e che condizionano le fasi dellB(manazione/ al termine scompariranno, ed apparirà invece in tutta la sua estensione il tempo omnidirezionale tipico del ondo degli &rchetipi, nel !uale il passatoLpresenteLfuturo sono sostanzialmente una zona di sapienza in e!uili4rata espansione. 'ogliamo adesso ri4adire il concetto e soffermarci al!uanto su !uello che esso contiene/ il pro4lema del tempo 5 un pro4lema di conoscenza della nostra natura, e se la conoscenza 5 adeguata non esiste un tempo ZorizzontaleZ, ma il tempo omnidirezionale. "i# che possiamo dedurne 5 argomento da trattare specificatamente nel seguente paragrafo. L%L 13 Il tempo 5 una distensione dellBanima, disse . &gostino, e se lBanima 5 li4era il tempo non la vincola ovun!ue essa si rivolga/ lBanima cosE contempla lBIdea di cui 5 parte, e la vede dispiegarsi nella sua interezza e nella sua infinita specificità. a certamente !uesta proposizione non 5 completa se non viene esaurientemente enunciata. +BInterità 5 un momento dinamico per eccellenza, e nella sua attività determina in s< medesima un chiarimento e!uili4ratore dBogni componente del suo am4ito, che 5 incentrato specificatamente nella proiezione eN novo di una sua virtualità finora inespressa= !uesta irradiazione 5, nel "iclo in corso, ci# che tante volte a44iamo chiamato la presenza del iglio nel ondo &rchetipale/ presenza insosteni4ilmente luminosa nella sua realtà di pura ipostasi suprema, che tuttavia sBoscura e si minimizza come formulazione di autonomia e li4ertà di coscienza nellBessenza delle (ntità emanate. +a presenza di !uesta Potenza innovativa viene immediatamente recepita dalle Idee viventi in tutta la sua folgorante estensione, ed esse naturalmente si dispongono in una struttura capace di condurla alla sua li4ertà dB&rchetipo fondamentale. (siste infatti in ogni Idea un aspetto specificatamente unitivo che si connatura con la sua derivazione dallBessenza 4rahmanica, pervadente ed immanente in ogni essenza emanata. Il :rahman 5 principialmente &more, e !uesto istero, insonda4ile perfino alle Intelligenze pi; eccelse, sBestrinseca in infinite modulazioni secondo un 6mandala7 che appare in continuo ed armonioso dispiegamento. "onseguentemente un principio dBamore esiste in ogni (nte del ondo &rchetipale e nellB&l4ero della 'ita, che ne ha la configurazione tipica ai fini di !uesta anifestazione. (sistono anche nelle formepensiero oscuratesi, scorie ed imperfezioni provenienti da lontani "icli, le !uali lo negano nel loro tempospazio onde affermarsi indipendenti ed avulse dal "entro, nellBillusoria fiducia di perpetuare cosE indefinitivamente il loro separatismo. a sommamente originale ed innovativa 5 la specificazione dellB&more che 5 13@
alla radice di !uesto "iclo, e che il 0lifo dellB(sistenza vuole far fruttificare come momento propulsore per la glo4alità dellBautocoscienza 8il ondo Ideale, conducendolo allBautonoma sapienza. "he cosa sia !uestB&moreiglio del :rahman fra tutti i uoi igli 5 difficile dirlo senza ricorrere al pi; illuminante esempio dato agli uomini tutti, con lBapparizione del "risto 0es;. +a comprensione di tale personalità 5 un argomento a parte, che tuttavia sBeffonde vitalizzandoli in tutti i nostri scritti, e che non sarà mai a44astanza approfondita dalla riflessione e dalla meditazione. -racce notevolissime della ua trascendente natura, che 5 ponte fra lBuomo storico e lB&ssoluto, esistono nei vangeli, e certamente dovremo ricorrere a loro per unBapprossimazione non mendace allBessenza cristica. Il "risto 0es; tuttavia opera come potenza illuminante e vivificante nella storia dellBuomo ovun!ue ci sia la comprensione della ua natura, e per !uesta intelligenza rimandiamo senzBaltro ad esempi come rancesco dB&ssisi o il saggio Gogananda, per citarne solo due che in tempi e strutture di pensiero differenti ne hanno penetrato il messaggio, ed insieme lBenigma/ perch< veramente enigmatico 5 L finch< la mente non si purifica e si rischiara alla ua luce L il istero dellB&more divino nella sua irradiazione 0es;, e mai ci stancheremo di ripetere ed insistere nella ripetizione che (gli 5 la massima chiave interpretativa dellBInterità e dellB(manazione, e conseguentemente lo strumento fondamentale per il conseguimento della nostra li4ertà. *o44iamo tuttavia, nel presente paragrafo, esaminare altri aspetti certamente a tale Principio fortemente raccordati, ma che esigono specifica trattazione. &44iamo detto che lBInterità 5 la culla dellBUomo "ristico, e che !uesto 5 il fine dellBattuale (manazione. *iciamo adesso che !ueste "iclo 5 un vero e proprio riassestamento del ondo &rchetipale preesistente, e una sua configurazione innovativa alla luce della proiezione infusavi dallB&ssoluto. In altre parole, lBesistenza dellBevento manifestante 5 L dal punto di vista del medesimo L il necessario processo formativo dellB&rchetipo Uomo= ma, dal punto di vista del ondo Ideale, 5 la chiarificazione di unBIdea centrale che ne illumina e coordina il contenuto, e che pertanto deve diventare un centro interiore rivoluzionario dBogni &rchetipo preesistente. Questo implica il trascendimento dBogni Idea a s< stessa alla luce dellBirradiazione suprema, che non esige la negazione della precedente natura ma il suo logico chiarimento e un fondamentale ampliamento. Il difficile compito, il travaglio che la comprensione dellBImmagine 4rahmanica infusa nel ondo &rchetipale comporta, si manifestano in due vettori principali/ la nascita di un (nte autonomamente cosciente e correlato a tutti gli altri, che avviene tramite il processo manifestante, e lBac!uisizione di !uanto detto (nte significa per ogni Idea e per 1BInterità. "onseguentemente, dal punto dBosservazione di !uestBultima, la anifestazione 5 un chiarimento interiore dBestrema complessità ed urgenza, che tra lBaltro porta alla luce tutte le contraddizioni ed imperfezioni ereditate dai precedenti "icli/ 5 !uindi meditazione sulla sua natura compiuta dal ondo degli &rchetipi 8il !uale, 13F
ricordiamolo, 5 Idea unitaria pur nella sua infinita specificazione e sforzo veramente supremo per il superamento del suo limite e un progresso nella sapienza dellBimmanente Idea 4rahmanica, il profondo < di tutta la ua realtà vivente. +Buomo 5 perci# contemporaneamente energia indirizzata alla realizzazione secondo la sua specifica natura e tensione del ondo &rchetipale per lBesatta comprensione di una valenza divina, ZimprovvisamenteZ apparsa nella nuova, sintetica illuminazione. "i# 5 possi4ile, secondo la legge di conferimento dellBautocoscienza, solamente attivando la potenzialità emersa dallBirradiazione divina in tutte le sue implicazioni, secondo un criterio dBautonoma determinazione e di completa esperienza della propria profonda natura. e lBUomo 5 un (nte in divenire, 5 anche sotto un altro aspetto la difficile ZmeditazioneZ che il ondo degli &rchetipi compie su s< medesimo, confrontandosi in lui e per lui/ ricordiamo in proposito che lBuomo microcosmico riflette, adesso imperfettamente ma in virtuale completezza, il acrocosmo e che, mentre il compito di condurre ad e!uili4rio le valenze che il primo include 5 del acrocosmo, allBUomo appartiene !uello di decidere la strada da percorrere nel cammino realizzativo. +Bintersecazione delle due realtà 5 !ui dominio dellBarchetipo in svelamento, ma L attraverso le scelte, gli errori e le vittorie di !uestBultimo L il acrocosmo rivive la propria configurazione e si modifica in un nuovo assetto ideale, sempre pi; decisamente confluente in !uel Punto metafisico che 5 lBIdea pura del :rahman. Questo difficile discorso dà unBimmagine certamente imprecisa e provvisoria del dramma cosmico che sottintende ed esprime un "iclo emanativo, il !uale 5 nello stesso tempo ricapitolazione di tutto un insieme dBUniversi autocoscienti e formulazione di un nuovo principio di consapevolezza e li4ertà, capace dBinformare lBintera struttura archetipale. (B dun!ue estremamente importate, in !uesta fase dellBapprendimento dellBallievo, che egli a44ia 4en preciso nella sua mente il !uadro generale e le caratteristiche particolari, evidenti e sottintese, del suo campo dBesperienza. e egli considererà reale solamente il tempo ZorizzontaleZ cadrà in un e!uivoco antropomorfico dettato da unBincompleta percezione della sua realtà= se invece valuterà reale solo il tempo del 0lifo, dovrà individuare il punto di congiunzione fra i due sistemi, uno emanante ed uno derivato, che costituiscono lo scenario, lBam4ito della sua attività. e egli cercherà nel suo cuore di approdare al tempo onnidirezionale del ondo &rchetipale, dovrà appartenere a !uel ondo oltre che allB Interità e allBUomo "osmico, e ci# senza negare se stesso/ dovrà, in altre parole, rappresentare un aspetto trascendente della anifestazione, illuminato direttamente dalla +uce 4rahmanica. %vviamente !uesto 5 il traguardo finale, oltre che un principio di un nuovo dinamismo su cui non 5 opportuno !ui insistere. In ogni caso 5 indispensa4ile sapere che il tempo orizzontale, reale nel suo dispiegamento di causeLeffetti, 5 relativo al grado di li4ertà coscienziale del percipiente e diventa illusorio !uando !uesti sBaffranca dal nesso Carmico, 13H
sostanzialmente interiore ma che sBesprime BesteriormenteB in eventioggetti inerziali e 8apparentemente irreversi4ili. Quando il percipiente assume come proprio tempo reale !uello della Interità, che dicemmo ZverticaleZ, la struttura della anifestazione si modifica al suo sguardo, e il suo punto coscienziale L grossolanamente raffigura4ile come lBintersezione dei due piani L pu# scorrere in due direzioni mantenendo la sua caratteristica di ZpresenteZ/ verso il passato e verso il futuro. a !uale passato e !uale futuroD Qui occorre fare attenzione, e ricordare !uanto dicemmo dellB ZindividualeZ e del Zglo4aleZ riferiti al iva, e cio5 considerare i campi reali inespressi dal momento conoscitivo della personalità, non per !uesto meno veri ed esistenti. +Badepto in !uestione potrà effettivamente BspostarsiB nelle suddette direzioni, ma dovrà sapere 8il che 5 difficile senza un profondo accordo, in senso musicale, con lB Interità !uali sono gli aspetti che incontra/ 1 a livello dBesperienza personale relativa al suo specifico moto di realizzazione= 2 a !uello degli altri iva, ognuno dei !uali rappresenta un centro differentemente specificato di percezione= 3 a !uello infine estremamente dilatato e comprensivo rappresentato dai su4strati reali dellBUomo 0lo4ale. & tutto ci# sBaggiunge la visione dellB Interità, che penetra nellBattuato e nel virtuale con eguale chiarità, e che considera entram4i, ai fini trascendenti della anifestazione, assolutamente veritieri. (B dun!ue possi4ile !uestBesperienzaD (B possi4ile, a patto di conoscere i limiti personali, le modalità e le ormePensiero da utilizzare nel corso di essa/ compito immenso, che esula dal presente studio, ma che indu44iamente richiede un profondo stato dBintegrazione con il -uttoUno. +a nostra analisi 5 incentrata su uno scopo prefisso ed essenziale/ dare il !uadro generale dellBemanazione, e darlo in modo cosE specificato ed analitico da determinare nel lettore unBimmagine del campo dBesperienza e di ricerca !uanto pi; esatta e comprensiva ci sia possi4ile. Questa finalità 5 ampiamente giustificata dalla prospettiva storica delle fatiche affrontate dallBuomo in am4ito religioso e metafisico 8i due termini sono correlati, e grosso modo attengono allBaspetto essoterico ed esoterico del pro4lema, con reciproci sconfinamenti, che facilmente dimostra !uanto sia aleatorio un sistema, una speculazione o una fede senza un adeguato supporto logico e sperimentale. +a logica e lBesperienza sono infatti le formepensiero che guidano e tracciano il cammino, e rappresentano fattori indispensa4ili ed insufficienti per raggiungere la meta/ 5 necessario infatti anche un esatto vettore direzionale, la capacità e lBintenzione dBenergizzarlo, ed il concorso determinante dellB&more "osmico, che sovraintende a tutto il processo ma che deve, al momento del suo compimento, imprimere il definitivo moto ascensionale. $ulla 5 infatti persegui4ile e realizza4ile senza lBinterferenza risolutrice 13J
dellB&ssolutezza per lBaspetto modale vivente che la cerca, e !uestBintervento viene reso possi4ile solo !uando il iva ha compiuto nel modo previsto la sua parte. $on prima e non dopo 5 !uindi estremamente importante sapere come 4isogna essere, cosa occorre fare, e !uale il teatro e lBessenza della nostra fatica/ diciamo che lBatteggiamento interiore, il !uale costituisce il punto energetico fondamentale dellB(mancipazione, 5 correlato allBidea che il iva riesce a darsi della )ealtà in cui esiste, e che conseguentemente sarà tanto pi; attivo ed efficace !uanto pi; precisa risulterà lBimmagine di !uesta )ealtà. Il nostro assunto 5 che un Principio irradiante sia alla 4ase del mondo formale, e che (sso ne esprima le potenzialità mediante una fenomenologia dBemanazione da un punto coscienziale sinteticamente generalizzante a infiniti altri punti, che ne costituiscono la coerente specificazione/ !uesti punti a loro volta rinnovano il procedimento, il !uale trova un suo limite solo nellBenergia potenziale considerata in s< stessa 8energia pura che pervade il mondo tridimensionale, che determina la condensazione delle esistenze formali, dal livello su4atomico a !uello cosmico e che trova la sua massima espressione nel pensiero autocosciente. QuestBenergia 5 essa stessa pensiero, forza che sBeffonde dellBIdea divina e che viene plasmata dagli &rchetipi/ pensiero tuttavia allo stato pi; Potenziale immagina4ile, capace di configurarsi in !ualsiasi aspetto che possa venir finalizzato dallBintelligenza delle Idee viventi. Il nostro modo dBinterpretare il )eale 5 dun!ue perfettamente monistico nella sua essenza, ed ammette un principio generativo di vita autonoma che rimane comun!ue un momento dellB&ssolutezza e non !ualcosa di contraddittoriamente ZaltroZ o ZdiversoZ da +ei sotto il profilo ontologico. *o44iamo dun!ue non cadere nel tranello di pensare il :rahman come un (nte indefini4ilmente distaccato dalla realtà formale che proietta/ la ua proiezione 5 un dato o44iettivo, e tentare di risolverla pensando semplicemente a un BoscuramentoB, a una BcadutaB, 5 come ammettere che !ualcosa di specifico sfugga al upremo (ssere, il che 5 naturalmente inconcilia4ile con la sua assoluta armonia. e oscuramento e caduta sono dun!ue un oggetto della nostra esperienza, esse devono rappresentare !ualcosa che non tocca lBessenza del :rahman, ma il uo dinamismo, e che perci# deve essere motivato da una finalità trascendente. &44iamo individuato !uesta finalità nel dono dellBautonomia dBazione e della li4ertà di scelta, conferita ad entità rese coscienti tramite un processo che sia adeguato allo scopo, e che implica pertanto la possi4ilità dellBerrore, della correzione e conseguentemente della sofferenza. Poich< non esiste nulla nel mondo degli &rchetipi 8ondo che 5 il riflesso L ricordiamolo L delle purissime e perfettissime Idee del supremo "it, ognuna delle !uali 5 il :rahman nella ua assolutezza e nella ua polarizzazione che non sia perfetti4ile allBinfinito, ne deriva che per il principio autonomo emanato esiste sempre la possi4ilità del superamento dei propri limiti mano a mano che vengano evidenziati. Il "entro determinante !uesta emersione 5 il :rahman, che agisce come Zmotore immo4ileZ eppur mo4ilissimo dBogni vita da +ui espressa. 13K
Il ondo &rchetipale, nella sua configurazione precedente allBattuale "iclo generatore, era certamente luminoso e sta4ile, ed ogni conflittualità vBappariva assente o estremamente remota. (ppure in lui esistevano le possi4ilità dellBerrore, virtualità imperfettamente comprese, fattori il cui e!uili4rio si sare44e dimostrato precario !ualora fosse stata a loro concessa lBazione autonoma. 0li &rchetipi ne erano poco o nulla consapevoli, pur nella loro amplissima sapienza, e certamente ritenevano che il perfetti4ile sare44e giunto a maturazione in modo pressoch< spontaneo e !uasi inavvertito, per un naturale processo dBautorealizzazione. Quanto !uestBatteggiamento fosse illusorio, lo si 5 avvertito nellBistante medesimo in cui nel < di ogni &rchetipo sB5 rivelata la nuovissima evidenziazione 4rahmanica, che ha messo in moto per la ua trascendente volontà tutto il ondo delle Idee, o44ligandolo ad esteriorizzare valenze adeguate. +Batto dBenergizzazione di virtualità archetipali ha determinato il necessario conferimento dBautonomia operativa e li4ertà delle scelte ad ogni ormaPensiero archetipale, facendo immediatamente emergere gli occulti scompensi e le inadeguatezze delle Idee matrici, e determinando in alcune delle virtualità attivatesi la possi4ilità di tradirsi in unBe44rezza improvvisa di vita e dBegotismo. +a Zresponsa4ilitàZ L se di responsa4ilità pu# parlarsi in un procedimento che conduce comun!ue verso un radioso risultato L 5 dun!ue primieramente del ondo &rchetipale e della sua non perfettamente e!uili4rata struttura coscienziale. e tutto ci# 5 esatto, si spiegano i miti del *emiurgo del ondo ormale, della ri4ellione degli &ngeli, del erpente dellB(den e via dicendo/ miti che racchiudono tutti un seme di verità, ma frammentario, spesso incompreso e pertanto, nella storia dellBumana ricerca, sovente deviante. +B&l4erto ephirotico non interviene nelle scelte degli uomini storici con !uella pressanza e !uellBurgenza che !uesti vorre44ero, perch< la loro fatica 5 contemporaneamente lo sforzo di comprendere la propria natura e fine 8il che 5 indispensa4ile e otteni4ile solo con lBesperienza concreta, e con la stessa fatica delle Idee viventi, il procedimento di riassetto dellBintero ondo &rchetipale secondo una nuova configurazione, pi; alta e vitale della precedente. $ella anifestazione infatti il ondo delle Idee fa esperienza del suo limite attuale, e lo supera attivando entro il suo tessuto coscienziale unBIdea centrale, capace dBirradiarsi come elemento e!uili4ratore e innovatore di tutte le preesistenti Idee. Questo 5 un atto di svelamento interiore, che in effetti non 5 del tempo umano o di !uello dellBInterità, ma del Z-empoZ in armonica espansione di !uella zona di concentrata spiritualità, tanto prossima alla perfetta realizzazione, che 5 lBIdea sintetica vivente in cui si puntualizzano tutte le Idee &rchetipe. (B un atto in forma identica ZnelZ :rahman e ZdelZ :rahman, attuato per mezzo dei uoi Principi vitali in vista di un fine che 5 principialmente la loro perfezione, e che appartiene allB&ssoluto sotto lBaspetto davvero atemporale della sua Potenza dB&more. "ome in unBidea umana esistono infinite idee che concorrono a formarla, e che sBincentrano in un punto originale e caratterizzante lBinsieme, cosE il "it supremo 139
irradia in < le ue indeterminate valenze, conferendo ad alcune di !ueste il dono mistico della li4ertà e dellBautonomia. e il lettore si sforzerà di comprendere il !uadro unitario che gli 5 proposto, e ne interpreterà il significato secondo le sue specificità interiori, portandolo con il contri4uto della sua intelligenzaamore a pi; profonda visione, avremo assolto al primo e fondamentale scopo di !uesto scritto, e di tutti !uelli che lo hanno preceduto e, forse, lo seguiranno. L%L 1@ Un concetto che 5 4ene chiarire in modo compiuto, onde non lasciare e!uivoci alle nostre spalle, 5 !uello L innumeri volte enunciato L di &ssolutezza. aremo ora attenzione alla sua definizione in termini logici, tenendo conto sia di !uanto a44iamo finora esposto sia di !uello che dovremo enunciare nel proseguimento del nostro lavoro. &ssolutezza 5 concetto dBestrema difficoltà espositiva, perch< si pone oltre la capacità dellBintelletto che pu# tentare di definirla soltanto per via negativa/ cosE diciamo che 5 oltre la !ualificazione, che non 5 nulla di !uel che una mente derivata possa attri4uir+e perch< supera infinitamente !ualsiasi modalità, che rappresenta e trascende le coppie di !ualsivoglia opposto concettuale. Possiamo aggiungere che ci 5 lecito chiamarla lBInfinito degli Infiniti, a patto di non pretender con !uesto, nulla di pi; di un incerto tentativo dBapprossimazione. +B&ssolutezza dun!ue ZnonZ 5 il $ous, lBIntelletto ed i suoi contenuti, che nel loro valore archetipale, chiameremo $oumeni. +B&ssolutezza 5 tuttavia la "ausa determinante tutti gli aspetti che ne costituiscono L a livelli massimi e minimi L le ipostasi e che diventano oggetto dBanalisi e riflessione per i filosofi. +B&ssolutezza dun!ue, rimanendo essenzialmente identica a <, 5 pure tutto ci# che in < irradia e specifica ed in cui esprime il uo insonda4ile dinamismo. Quando diciamo/ Z-u sei !uelloZ, diciamo un reale apporto conoscitivo della creatura nei confronti del "reatore e del momento in!ualificato di cui il "reatore 5 ipostasi. Quindi, se lB&ssolutezza in < medesima 5 non defini4ile ed oltre ogni !ualificazione, 5 8sia pure con massima approssimazione defini4ile negli aspetti che (ssa ha voluto evidenziare e che, costituendo elementi del upremo "it, sono conosci4ili dallBintelletto per analogia di natura. %ccorre !uindi tenere 4en presente, nel nostro discorso, !uesta am4ivalenza che utilizziamo nel servirci concettualmente del termine Z&ssolutezzaZ, am4ivalenza rapporta4ile completamente alle limitazioni della nostra comprensione, e che non costituisce certamente lBimmissione di un motivo dualistico nel perfetto tessuto unitario dellB(ssere. icuramente, dallBimperfetto e perfetti4ile punto di vista dellBente emanato, egli esiste come volizione divina e pu# !uindi rivolgersi, come ad un Padre, allB(manante. a esistendo appunto come volizione e non per se stesso, egli 5 +B(manante nella sostanza, e nullBaltro che lB(manante/ se in lui sussiste una personalità, unBattuazione 1@M
di potenzialità, un am4ito dBespressione, 5 ZperZ azione dellB(manante che ci# avviene, e ontologicamente parlando 5 sempre +ui che agisce e si determina nella ua modalità. Qui certamente sBincontra unBinsormonta4ile difficoltà concettuale, una aperta contraddizione che a44iamo tentato di rendere comprensi4ile introducendo nel concetto un elemento insonda4ile, lB&more supremo del :rahman per i contenuti del uo "it, il !uale sBesprime in un conferimento di personalità/ atto li4erissimo, incondizionato dellB&ssolutezza, dal !uale (ssa non viene modificata in nulla e per nulla, e che si rende capi4ile solo ipotizzando, come noi appunto facciamo, un possente "entro&more infinitamente attivo nella suprema "oscienza. Quello che ci preme comun!ue chiarire, di là da ogni possi4ile e!uivoco, 5 che lB&ssolutezza 5 oltre lBintelletto ed i contenuti dellBintelletto, oltre il :ene ed il ale 8ammesso che possa esistere L e non esiste L un ZaleZ come Idea a s< stante e non come tragico allontanamento dallBarmonia esistenziale, oltre ogni opposizione concettuale del mondo manifestato 8ivi comprendendo principalmente il ondo &rchetipo autocosciente ed i frutti delle sue interazioni/ i cicli manifestanti. +a perfetta trascendenza del :rahman non nega tuttavia !uel che (gli, nel uo infinito dispiegarsi, determina come principi autocoscienti. -utto ci# che esiste, esiste nellB(ssere in <, e ci si perdoni lBinadeguatezza di riferire allB&ssoluto un attri4uto !uale ZlBessereZ, a rigore non adeguato a ci# che trascende ogni determinazione pur esprimendo innumeri modalità. "ertamente se per Z(ssere in
raggiunge lBautonomia e la responsa4ilità del suo esistere. &llora nasce il -empo, il processo, lBattuazione con!uistata e sempre perfetti4ile delle potenzialità, il dispiegarsi della orma, il determinarsi dei omenti autocomprensivi che dispiegano i "icli "osmici e tutto ci# che !uesti ultimi comportano come ricerca, fatica ed ac!uisizione. Zvela a s< stessaZ/ 5 !uesto il istero la cui sapienza sBintuisce nel samhadi, e che non 5 riferi4ile con la mente discriminante e lBintelletto, perch< oltre il loro am4ito. "i# non accade nel ondo &rchetipale, nel tempo o in una !ualsivoglia dimensionalità specificata nellB(ssere divino/ accade nel :rahman e nella ua trascendente realtà. +B&l4ero ephirotico allude a tutto !uesto, significando che fra la uprema -riade "ausale e le sephira sottostanti esiste il *aath, lB&4isso, non valica4ile che per opera di un "entro, capace di riflettere ad un livello comprensi4ile per la creatura il "reatore/ ci# implica un ZincontroZ, unBinterferenza suprema che apra la strada e sorregga il figlio, onde renderlo capace dBincontrare la tremenda +uce del Padre. +a suprema -riade causale, che 5 lBipostasi dellB&ssoluto rivolta al ondo &rchetipale, 5 (ssa stessa &ssolutezza, e sare44e vano tentar di volerla distinguere sostanzialmente dal :rahman= ri4adiamo dun!ue un concetto/ tutte le schematizzazioni, le sim4ologie e gli studi o rivelazioni metafisiche sono legittimi se sottintendono un concetto strettamente nonLduale della )ealtà, costituendo !uindi un metodo dBinterpretazione della sua natura e della sua vita. $on sono che illusorie formulazioni della mente limitata, sia pur essa la ente &rchetipale, se vengono intesi come realtà separate, contrapposte lBuna allBaltra ed in opposizione alla trascendenza del :rahman. Z-u sei QuelloZ/ dovremo meditare a lungo e reiteratamente sul significato di !uesto mantra che 5, con la -avola dB(rmete, uno strumento indispensa4ile per orientarci nel la4irinto di un aspetto incomprensi4ile del reale, se non illuminato da un esatto "entro irradiante che ne sveli i pericoli, le insidie e le ingannevoli apparenze. Pericoli, insidie ed apparenze che esistono solo nellBinadeguatezza della mente percipiente, nellBimperfezione dellBentità evolutiva/ ma non per !uesto meno temi4ili, meno letali, meno ostative se riflettiamo che lBunica realtà 5 lo pirito, e che !uanto da noi 5 avvertito, conosciuto e sperimentato 5 unBestensione della ente "osmica e della nostra mente, semplice ma irripeti4ile modalità della prima. +B&ssoluto 5 dun!ue L insieme L sintesi di at(ssere, "it"oscienza, &nanda&rmoniaL:ellezzaL0ioia, e trascendimento di tale sintesi. -rascendimento in due significati/ uno, in !uanto la definizione at"it &nanda non fa che rappresentare aspetti estremamente, infinitamente alti del :rahman, e non il :rahman che 5 irriduci4ile perfino a tale -riade= lBaltro, che il :rahman 5 ZancheZ il momento dinamico, generativo e creativo dellB(ssere, e cio5 lB(sistere, con tutto !uel che ci# implica e contiene. are44e vano ridurre nelle nostre ipotesi il :rahman a uno stato indifferenziato o a un momento evidenziante, o a una "ausa immo4ile del movimento/ in effetti !uesto 1@2
5 stato tentato e sostenuto, in troppi casi con risultati parziali ed a4erranti. *o44iamo dun!ue fare attenzione a come si configura la nostra capacità intellettiva e razionalizzante nei confronti dellB&ssoluto trascendente, onde comprendere i limiti intrinseci al nostro discorso e la provvisorietà delle relative concettualizzazioni. In effetti il atL"itL&nanda, lBInformale, il otore Immo4ile, il "reatorePadre, la -rascendenzaLnonL!ualificata, sono nostri punti di vista analitici, legittimi come tali a patto di non perdere di vista la loro relatività/ con !uesto vogliamo dire che lB&ssoluto 657 !uesti punti di vista, che sono pertanto semplificazioni della ua essenzialità, ma anche che 5 contemporaneamente, oltre di loro. Il che non riduce il nostro sforzo a un inane tentativo, ma 1o ridimensiona nella sua pretesa di spiegare con i termini dellBintelletto !uel che supera L come essenza ontologica L !ualsiasi contenuto mentale. Per essere meno imprecisi, diremo che lBaspetto incondizionato del :rahman 5 il istero infinito in cui sBidentificano le odalità supreme che (gli esprime, realissime ed in certo modo numera4ili a patto che non si dimentichi che esse non esprimono un divenire, un elemento a s< stante, un aspetto !uasi separato e personalizzato dellB&ssolutezza, ma sono i tramiti mediante i !uali il $onL*uale metafisico si palesa alle sue creature. ono dun!ue aspetti supremi rivolti al ondo &rchetipale autocosciente, ai igli generati dal dinamismo creativo/ che vanno compresi perch< costituiscono insieme i mezzi evidenziatori ed il Zsentiero dBintegrazioneZ dellBesistente con lB(nte emanante, la percorrenza del !uale 5 poi la massima finalità dellBemanato, poich< sBidentifica con il massimo spiegamento del suo contenuto secondo lBideazione che ne costituisce lBessenza/ il <. Queste annotazioni dovre44ero aiutare il lettore ad avvicinarsi al punto fondamentale del presente studio/ !uale sia lBelemento di sintesi che, a nostro giudizio, collega i numerosi aspetti dellB&ssolutezza fin !ui elencati, trascendendoli in un centro sintetico !ualificativo che, per !uesto, pu# rappresentare lBessenza onnipervadente del :rahman. $oi crediamo che !uesta puntualizzazione metafisica sia lB&more/ un amore inconcepi4ile, profondo, unitivo, luminoso e gioioso, il !uale unifica la creatura al "reatore senza negarla, che dona il Pensante al pensato senza che !uestBultimo venga annullato nel puro pensiero, che fonde le infinite modalità emergenti nellBunità metafisica in cui esse restano s< stesse !uali polarizzazioni, colorazioni luminose del "ontinuum, forme sim4oliche dello pirito irraggiantisi lBuna nellBaltra affinch< ognuna sia riflessa da tutte e tutte essa in s< medesima rifletta/ contemplate dallB&ssoluto nel suo "uore come Idee assolute ed insieme personalità autocoscienti che sBapprossimano al loro limite infinito, per naturale processo di svelamento e consapevolezza. Questo 5 il punto che vogliamo L nel nostro attuale tentativo di direzionarci nellBaspetto conoscitivo del nostro campo dBazione L tenere 4en presente/ lB&more trascendente 5 lBelemento unificatore dei molteplici aspetti che la ragione e lBintuizione ci consentono dBevidenziarci nel nostro "reatore, e che ci sem4ra giustificare la possente spinta creativa che determina gli (oni e gli (nti/ attività 1@3
li4erissima, incondizionata, rileva4ile soltanto a causa di !uestBaspetto, immanente e finale a tutta la anifestazione. e !uanto diciamo 5 giusto, pur nellBinevita4ile imperfezione delle argomentazioni, lB&more 5 la orza pi; alta ed incisiva esistente nel "iclo emanante, e la sola che consenta allBentità evolutiva la propria realizzazione. Possiamo dire che il centro interiore degli &rchetipi e degli iva, il <, sia in effetti un particolare modo di configurarsi di !uesto &more supremo, irripeti4ile per ognuno di essi, e che esige per ua essenza lBintegrazione reciproca al pi; alto livello concepi4ile. Questa forza attrattiva, realizzativa, specificante ed unificante insieme 5 dun!ue il profondo contenuto del nostro esistere come uomini dellBemanazione, dellBInterità, del ondo &rchetipale e di tutto il dinamismo supremo/ 5 inoltre orza che trascende il dinamismo medesimo, e lo configura nel !uadro sintetico dellB&ssolutezza incondizionata come momento espressivo dellB(ssenza 4rahmanica. *a !ueste considerazioni nasce la nostra odierna visione del pro4lema dellB(manazione, ed il profondo significato delle semplici parole del "risto 0es; ai suoi attoniti discepoli/ Zia fatta la -ua volontàZ. Parole troppo ascoltate, troppo tramandate, troppo a4usate senza che se ne comprendesse il reale apporto conoscitivo ed operativo/ sul !uale ci soffermeremo nel prossimo paragrafo, tentando di renderle pi; comprensi4ili a noi stessi ed al nostre lettore. L%L 1F &gire, essere, impersonare la 'olontà del Padre 5 la realizzazione pi; alta che il iva possa desiderare, e sBincentra sul < e sullB&tto manifestante in perfetta sintesi. %ccorre !uindi fare molta, molta attenzione in !uesto ZsentieroZ dato direttamente da 0es; "risto agli apostoli, e a tutta lBumanità, per comprenderne insieme gli aspetti trascendenti e !uelli operativi nellBam4ito attuale dellB(manazione. "ome a44iamo tante volte enunciato, il Padre dona al uo mondo interiore L e davvero !uesto 5 il punto di vista del ZmanifestatoZ, perch< 5 concettualmente un assurdo in s< medesimo !uel che a44iamo or ora dettoA L la capacità di possedere un aspetto personalizzato che, nel momento pi; alto, rappresenta la coincidenza dellBautocoscienza con lBIdea 4rahmanica informante. QuestBatto 5 lBessenza del dinamismo dello pirito, e determina un campo autonomo dBac!uisizione e realizzazione per lBentità irradiata, nel !uale essa 5 li4era di governarsi ed autonoma, nella misura consentitale dal suo grado evolutivo, nellBam4ito operativo. %ra, !uesta li4ertà di determinarsi e dBagire conseguentemente allBatto volitivo, 5 la radice della stasi, del regresso o dellBemancipazione del iva, e !uindi unBidea chiara di !uel che comporta lBessere un Zprincipio autonomo evolutivoZ 5 assolutamente rilevante per lBUomo e le sue innumeri modalità, i iva storici. "risto 0es; ci ha dato, in perfetta sintesi, lBindicazione fondamentale= ma ha lasciato ad ognuno di noi il compito di comprenderla e renderla viva. *un!ue, un attento esame di ci# che sia e comporti lBidea di Zvolontà del PadreZ deve esser da noi 1@@
adesso compiuto, perch< 5 nostro dirittodovere ZessereZ ci# che fondamentalmente possiamo realizzare agli occhi della suprema )ealtà. Innanzitutto, la frase cristica deve venire interpretata alla luce ed in accordo con le formulazioni generali contenute nella -radizione, e soprattutto nei suoi aspetti pi; propriamente ZrivelatiZ ai aestri ed evidenziati dal 0es; storico. $oi a44iamo cercato, con le nostre annotazioni, di fornire una formulazione sintetica e coerente di tanti elementi già appartenenti alla storia del pensiero umano ed ai rapporti da !uesto intrecciati con il *ivino= a44iamo, in !uesto compito, creduto opportuno di offrire al lettore uno sguardo generale e, riteniamo, a44astanza approfondito sul pro4lema esistenziale e sulle sue origini e finalità= alla risoluzione del !uale esplicitamente chiediamo adesso il suo contri4uto. a non ci esimiamo, nel frattempo, di comunicargli le nostre convinzioni, le nostre interpretazioni e gli schemi di pensiero che le sorreggono, nellBintento dBaiutarlo L accettandole o motivatamente respingendole L a trovare il suo angolo specifico dBosservazione della sua medesima realtà. Il pro4lema di conformarsi alla volontà trascendente 5 un pro4lema, per noi, fortissimamente dinamico ed operativo, che esige un approfondimento concettuale di 4ase ed unBazione conforme come conseguenza ed ulteriore consapevolezza. "ome 5 dinamico il momento divino dellB(manazione, in cui si esplica e sBevidenzia !uella suprema 'olontà, cosE dinamico ed attivo deve esser lBatteggiamento di colui che con +ei e la ua finalità sBidentifica. QualB5 ora la meta luminosa della anifestazioneD &ttivare lBautocoscienza di un ente capace di esprimersi con infinita li4ertà, creatività ed autonomia, in piena ed ac!uisita responsa4ilità di fronte al Padre a alla sua profonda natura. e ci# 5 chiaro allBanima del lettore, egli afferrerà su4ito !uanto implicano !ueste parole/ un atteggiamento passivo, monocorde, dualistico dBaccettazione paziente del capriccio della sorte, degli eventi inaspettati ed incompresi, delle fatiche e dei dolori della vita pu# essere un aspetto eroico del iva, un superamento di alcune gravi limitazioni egotiche, unBac!uisizione di capacità dBa44andono al *io sconosciuto= ma certamente non rappresenta la formapensiero compiutamente responsa4ile di s< nelle scelte, nellBazione e nella con!uista della propria consapevolezza di futuro archetipo ed attuale ricercatore della verità. %ccorre cio5 la volontà, tutta attiva, di comprendere ed interpretare lBessenza dinamica dellBideazione suprema, dBidentificarsi con +ei per attuarne gli scopi, portando con !uesto ad evidenza ed attualità tutte le potenze contenute nellBUomo e nelle sue viventi modalità. +B&ssoluto non vuole servitori, n< schiavi, n< adoratori/ vuole entità li4ere che sappiano autonomamente rifrangere la +uce in s< stesse ed attorno a loro, come elementi attivi, dinamici e spontaneamente creativi nellBimmenso am4ito agli stessi donato. Un am4ito L ricordiamolo L che implica un consapevole avvicinamento allBimmagine trascendente racchiusa nel <, e il dono ineffa4ile dellBunione mistica del amhadi. $ulla !uindi di dualistico, di rassegnato o di prono nellBatteggiamento 1@F
del iva, ma un costante sforzo di comprendere la propria natura e !uella del manifesto, per partecipare concretamene al disegno divino che lo motiva e lBinforma. Un altro aspetto, altrettanto importante, 5 la presa di coscienza che noi siamo, nel porci come entità autocoscienti, un momento irripeti4ile ed originale di !uesto dinamismo, e che !uindi la nostra essenza 5 fondamentalmente dinamica. e parliamo !uindi di realizzazione in armonia con i principi 4asilari dellB(manazione, do44iamo tendere ad identificarci con lBaspetto del :rahman che essa impersona, e non altro che con !uestBaspetto, perch< sare44e assurdo e contraddittorio L e dun!ue precario o meno adeguato L pretendere di correggere con la nostra scelta proprio lB&tto fondamentale che ha determinato la nostra esistenza personale. %ccorre tuttavia notare che !uestBimpostazione del pro4lema realizzativo non 5 riduttiva o limitativa, e che 5 4en lungi dal determinare un aspetto dualistico 8"reatorecreatura nella trascendente nonLdualità dellB(ssere. )ealizzarsi come pura dinamicità del :rahman Z5Z realizzare il :rahman, ne1 !uale 5 indistingui4ile sia un aspetto statico che dinamico, in !uanto entram4i li trascende= 5 cio5 la strada, il metodo, lBideazione che consentono di giungere alla sintesi suprema/ !uellB&more che supera la orma e lBInformale, il -empo e lB&temporale, senza negarli e senza annullare ci# che invece infinitamente ravviva e vivifica. (ssere s< stessi 5 essere il dinamismo dellB&ssoluto 8in cui sBestrinseca la ua ideavolontà= essere il dinamismo dellB&ssoluto 5 percepire lB&ssolutezza= percepire lB&ssolutezza 5 trascendere i ZmomentiZ esistenti soltanto per il principio personalizzato L che in +ei sBidentifica L in una )ealtà perfettamente trascendente a noi ora inafferra4ile, che chiamiamo lBessenziale &more in cui tutto vive, sBarmonizza, risplende ed 5. Queste considerazioni riteniamo che rendano conto dellBinsonda4ile profondità della preghiera che 0es; ci diede, ed assieme a noi rivolse al Padre dei "ieli/ non una speranza paradisiaca, con i suoi sottili su4strati egotici del ZpremioZ, non unBintegrazione finale che ripristini lBoriginario status ontologico L !uasi che lBatto emanativo fosse un errore, una caduta BdivinaB da cancellare a tutti i costi con unBaffermazione dBidentità che elimini lBamore come elemento transitorio del divenire nell Bimpertur4ata !uiete dellBessere. Il :rahman, lB&ssoluto vivente, 5 creatore, vivificatore e conservatore delle ue stesse irradiazioni, che ama faticosamente nei loro faticosi processi, nelle loro lotte e cadute nel tempo relativo in +ui stesso disteso, e dal !uale usciranno nellBestasi del amhadi/ per ritornarvi come espressioni consapevoli dellB&more infinito. L%L 1H +B&more, inteso in !uesto specifico significato, 5 dun!ue il fattore pi; alto che il "reatore a44ia dato alla creatura onde consentirle un vettore dBintelligenza della sua essenza profonda. 1@H
"ome utilizzare !uesto vettore 5 lBargomento del presenta paragrafo, che vede confluire in unità elementi trascendenti dellBaspetto 4rahmanico ed elementi attinenti a !uello strettamente manifestante. +B&more non 5 un atteggiamento etico, un momento sentimentale e L per !uanto dolce o no4ile L relativo alla creatura, ma 4ensE la orza unificante onnipervadente ed essenziale che il :rahman irradia nella ua infinita )ealtà/ 5 !uindi, fra gli elementi o44iettivi che egli ostende alla nostra limitatissima comprensione, !uello pi; incisivo, penetrante e reale. *a !uesta 4asilare constatazione, che 5 ovviamente fondata sullBanalisi precedentemente esposta in tutte le nostre monografie concernenti 1a anifestazione e la )ivelazione, ne esce un dato dBidentificazione del sentiero che a nostro giudizio 5 aperto allBuomo storico e allBUomo glo4ale per raggiungere la sua pienezza dBesistenza/ la realizzazione. Il nostro compito 5 agevolato da un fattore decisivo/ tutte le Potenze, gli (nti dellB&l4ero ephirotico 8che sono, non dimentichiamolo, i "entri manifestanti e gli elementi costitutivi dello spirito umano sono potentemente informati da !uesto principio unitivo, lB&more. +Besperienza del trascendente dun!ue non pu# che confermarci, se rettamente condotta, nella nostra tesi, ed un rapido sguardo al 0lifo dellB&l4ero ci assicurerà che la via diretta, !uella chiamata del uoco perch< la pi; difficile ed impegnativa, sBincentra nella sephira -iphareth, e cio5 nellBaspetto cristico della onte manifestante/ da -iphareth parte il entiero che sBincentra in Oheter, e che supera lB&4isso per lBavvenuta fusione del iva con la propria essenza fondamentale e pertanto con la &ssolutezza. Oether, non 5 superfluo ripeterlo, 5 il 'olto del :rahman rivolto al dinamismo, ed 5 inutile discutere se un aspetto assoluto non sia &ssolutezza, perch< ovviamente nella trascendente realtà divina non ci 5 possi4ile identificare ZaspettiZ se non per aiutarci nella ua provvisoria comprensione. +e presenti considerazioni ci portano a concludere e ad affermare che 5 proprio il vettore Z&moreZ L inteso nel suo senso cristico L !uello che viene dato allBUomo per la sua completa attuazione, e che non 5 possi4ile trascurare !uestBaspetto senza perdere il senso dellB(manazione e della sua finalità. Pro4a4ilmente 8e !ui apriamo un 4reve s!uarcio critico di valutazione della storia umana la ragione del fallimento, della degradazione e della precarietà di tante metafisiche, religioni e movimenti spirituali 5, in ultima istanza, nella mancanza dellBintelligenza dellB&more. +a toria pu# e deve essere riconsiderata alla luce di !uesto principio, ed occorre esaminare attentamente !uanto lBuomo a44ia saputo comprenderlo e vitalizzarlo nel corso della sua evoluzione/ uscirà certamente un !uadro illuminante sulle forzature, le trasgressioni, i particolarismi, gli o4lii pi; e meno colpevoli, i fraintendimenti e le falsità che emergono dallBanalisi pressoch< ovun!ue si rivolga la nostra attenzione. (B un !uadro dolente, faticoso e spesso tragico dellBinsufficienza umana, interrotto !ua e là da lampi di luce purissima, e purtroppo oscurato dallBinerzia spirituale, dallBegotismo imperante e dalla malafede di coloro che furono e sono per 1@J
tanto lasso di tempo i capi e le guide storiche dellBumanità. e compariamo le vicende del nostro passato, e lo stesso presente, allo schema manifestante che a44iamo finora esposto, ed interpretiamo le religioni e le filosofie secondo il nostro principio ermeneutico, avremo un lume di consapevolezza preciso, e sapremo facilmente dove scorgere le insufficienze e le deviazioni. "onosciamo perfettamente !uanto lBintelligenza dellB&more sia difficile, ed impedita sia dalle formepensiero storiche dellBUomo sia da !uelle L oscure L che vagano nellBUniverso e che mirano a determinare il ristagno e la stasi. a !uesta nostra conoscenza ci dice anche !uale sia il rimedio per lBordine attuale delle cose e degli eventi, e come tal rimedio si mostri conforme ed intrinseco alla natura stessa del momento manifestante, informandolo nel suo svolgimento e costituendone insieme il ine pi; alto. &44iamo considerato la conflittualità dellB(manazione anche sotto il profilo ora in esame, individuandone cause ontologiche e formative che preesistono allBapparire della -ridimensionalità, e che costituiscono per s< stesse il 4anco di prova e la culla dellBautocoscienza li4era. -orniamo dun!ue un attimo su !uesto pro4lema prima dBaccingerci ad esaminare gli altri che da lui in !ualche modo dipendono, o che almeno ne sono immensamente condizionati. $on a caso a44iamo detto che il pro4lema dellB(manazione 5 condiviso dallB&l4ero ephirotico, ed anzi che Z5Z il pro4lema dellB&l4ero stesso. 'ediamo dun!ue, ripetendoci un poco, di delimitare la portata di !uesta asserzione. *al punto di vista del 0lifo, lB(manazione 5 il procedimento di svelamento, dBemersione di un suo aspetto virtuale, e !uindi Z5Z un momento coscienziale a +ui intrinseco. "osa 5 dun!ue il 0lifoD Il ondo delle Idee platonico pu# in !ualche modo compararsi con il ondo &rchetipale che a44iamo illustrato, ma occorre !ui distinguere/ il nostro concetto dBarchetipo si fonda sullBautocoscienza, a cui sovrasta e ne costituisce la fonte, lBIdea Pura 4rahmanica, di cui lBarchetipo medesimo 5 proiezione, consapevolmente dotata dBautonomia, personalità, ed operatività. Il ondo &rchetipale 5 dun!ue lBam4ito di coscienza determinato dalla creatività del :rahman, il !uale riproduce su scala soggettiva e formale alcuni dei contenuti dellBinformale ed astratta "oscienza uprema, nei modi e secondo la razionalità da !uestBultima infusa nellBirradiazione generatrice. Utilizziamo !ui il termine BgenerazioneB in modo allegorico ed allusivo, perch< non si determina con essa un ente separato dal :rahman, come accadre44e se adottassimo alla lettera detto concetto 4asato sulla nostra esperienza/ il ondo &rchetipico 5 un modulo espressivo dellB&ssolutezza, e !uindi 5 L e non potre44e essere altrimenti L nellB&ssolutezza che lo pervade e vivifica. a 5 un modulo sui generis, perch< possiede caratterizzazioni personalizzanti, conseguenti al dono della li4ertà e di un proprio am4ito dBattuazione. QuestBaspetto del :rahman 5 certamente intrinseco alla ua natura, e costituisce un atto dBamore supremo, perch< in effetti il potere direzionale assoluto 5 come sospeso nella zona dBautocoscienza a cui 5 affidato il governo di s< stessa. +B&ssolutezza !ui non 1@K
sacrifica ontologicamente < stessa, ma certamente si determina in un vettore che 5, dal punto di vista dellBemanato, un supremo sacrificio ed un altrettanto supremo affidamento. +Battività creativa 5 come BdelegataB al ondo &rchetipale, e lB&ssoluto si riserva solo il compito di rinnovarla, ampliarla ed armonizzarla determinando lBinsorgere alla consapevolezza delle Idee viventi di aspetti virtuali del "it da cui esse provengono, e dal !uale sono certissimamente o inconsapevolmente, o solo confusamente informate, perch< dette potenze le trascendono esattamente !uanto il "it trascende il suo momento dinamico. +Bestrinsecarsi del Z!uid noviZ scaturito come folgore accecante nellBinteriorità archetipale 5 affidato agli &rchetipi stessi, secondo la natura e la logica dellBIdea trascendente che vi si 5 svelata, e la cui formulazione !uale principio autonomo vivente 5 a loro rimessa. %vviamente tutte ci# accade con le caratteristiche proprie di unB(ntità 0lo4ale 8Il ondo delle Idee autonome che 5 pienamente consapevole della propria appartenenza al "ontinuum divino, e che penetra nella sapienza del :rahman ad un livello 4en pi; profondo di !uanto lBuomo possa immaginare. "i# non toglie che lo svelamento di un nuovo elemento nel ondo &rchetipo determini in !uestBultimo un profondo Btur4amentoB e sommovimento, per la necessità trascendente L che sBidentifica in unBulteriore realizzazione L di comprendere le valenze e di configurarsi secondo lo schema ideale che !uestBelemento determina. -ale compito dBintelligere la 'olontà 4rahmanica nelle ue infinite implicazioni instaura un processo ed un nuovo assetto del ondo &rchetipale, adeguato ad evidenziarne la finalità. Questo 5 il dramma cosmico che precede lBevento manifestantesi con le categorie tempospaziali tipiche della nostra imperfetta consapevolezza/ dramma cosmico complicato dallBemergere di distorsioni ed inadeguatezze del ondo &rchetipale stesso, che sono relative a unBimperfezione dellBarmonia in cui !uesti sB5 determinato, e che costituiscono L con la necessità implicita della loro rimozione L una delle cause determinanti lBirradiazione divina. 4agliere44e ora chi L come fu tipico alla 0nosi L pensasse che il mondo fenomenico da noi vissuto fosse il prodotto di unBempietà, di una h?4ris, di un a4orto cosmico. +a necessità di spiegare il dolore e la conflittualità che lBorigina, deve spingerci a cercare altrove, e con altre e pi; adeguate valutazioni. *iciamo senzBaltro che il ondo &rchetipale 5 (ntità splendente e luminosa, di unBarmonia e 4ellezza inconcepi4ili dallBuomo comune e forse intravista dagli artisti pi; alti della nostra civiltà, che si irradia allBinfinito in strutture coerenti, in cui la razionalità e la invenzione, il sentire e lBessere sBesprimono ammirevolmente. Questa lucente (ntità 5 tuttavia non compiutamente perfetta, perch< 1Binadeguatezza e la carenza nei confronti della onte emanante sono elementi tipici del relativo, e costituiscono ora e sempre la sfida che la li4ertà rivolge a s< stessa per non diventare ar4itrio e distorsione. (d ar4itrio e distorsioni erano evidentemente insite nelle armoniose interazioni degli &rchetipi, pur se latenti e come dissolte nel prevalente e!uili4rio del loro 1@9
esistere, similmente al veleno che 5 inavverti4ile se dissolto nel grande mare, ma che ritorna pericoloso e letale se concentrato in poche gocce. Questo accadde !uando il 0lifo si conferm# allBIdea scaturita dal suo profondo < e, nellBaccingersi allBimmane compito di chiarificarsi a s< medesimo generando nel contempo un mandala capace di conferire autocoscienza allBIdea stessa, determin# la proiezione dBentità che in minime, ma pur significanti percentuali, non seppero che a4usare della loro improvvisa consapevolezza ponendosi ZfuoriZ dal 0lifo manifestante. Questo dramma fu profondamente sentito da tutti gli &rchetipi, e tuttora lo 5, dovendo essi fronteggiare un orrendo oscuramento in alcune loro valenze, il !uale si ripercuote malignamente nel campo dBevidenziazione della nuova Idea, il nascente L a se medesimo L archetipo Uomo. Il compito del 0lifo 5 !uindi dBilluminare pi; profondamente se stesso illuminando la componente interiore emersa alla ua consapevolezza, e rendendola capace dBattivarsi in modo tale da costituire L al termine L 1Belemento unificatore e coordinatore pi; pervadente il 0lifo stesso/ in grado di correggere le primordiali distorsioni e carenze secondo il trascendente volere del Padre. &l dramma cosmico del 0lifo corrisponde, ad un livello infinitamente pi; 4asso e grossolano, !uello dellBuomo storico e dellBUomo glo4ale, tuttora agli inizi del loro cammino versa la realizzazione. +B&l4ero ephirotico ha !uesto compito principiale, e lo svolge con rigore, modificandosi in modo adeguato per determinare la nascita dellBautocoscienza in un am4ito adatto a farla crescere li4era e forte, e nello stesso tempo interiorizzando lBIdea divina svelatasi in lui, onde adeguare lBazione alle sue infinite potenze. (sistono dun!ue, allusivamente parlando, due livelli di processo/ uno attiene al tempo BomnidirezionaleB del ondo &rchetipico, e lBaltro a !uello BverticaleorizzontaleB dellBInterità e dellBUomo. +Binterferenza fra !uesti livelli 5 pro4lema estremamente complesso, ed appartiene al campo operativo del iva e dellB&rchetipo/ pro4lema che pu# essere evidenziato storicamente, e oggettivamente risolto con unBinterazione fra il 0lifo emanante e lBUomo nel centro coscienziale e!uili4rato e comune ad entram4i. Perch< in effetti, sia pure in potenza, lBUomo 5 un elemento del 0lifo e la sua reale dimensione operativa ed attuativa 5 !uella tipica dellB&rchetipo. Questa lineare constatazione rende ragione della necessità dBuna azione congiunta, le cui finalità in fondo coincidono e si identificano con la realizzazione della 'olontà divina. &44iamo dato !uindi un elemento conoscitivo fondamentale, che deve essere posto alla 4ase dellBazione esoterica ed essoterica dellBallievo/ egli deve tendere alla integrazione, alla perfetta comprensione ed alla sincronia con il ondo &rchetipale, di cui principia ad essere elemento consapevolmente operativo, pur nel possesso di un corpo BfisicoB e di un am4ito tridimensionale. Questi, che sono dBaltro canto limiti rimovi4ili, rappresentano lBattuale ZcampoZ dellBUomo storico, in cui sBincentrano le irradiazioni dellBInterità e contro cui sBaccaniscono oscure forze dellBinvoluzione. "ampo che 5 fondamentale teatro di lotte 1FM
e di con!uiste, pur nellBinevita4ile succedersi di s4andamenti e cadute, e che ripropone nei termini del processo manifestante il trascendente !uesito dellBUnità e dellB &more, pur nel rispetto dei personali am4iti dBautonomia. e ci# che a44iamo ora sommariamente e provvisoriamente enunciato verrà recepito dal lettore, egli avrà un pi; adeguato strumento per lBintelligenza di ci# che 5 0lo4alità ed Individualità, e un terreno amplissimo !uanto fecondo di ricerca e dBintrospezione. +a sintesi 5 il metodo di comprensione generale pi; adatto per un allievo alla ricerca di un criterio di effettivo momento nella sua fatica/ dalle linee generali sarà poi pi; facile e naturale discendere ai pro4lemi specifici e settoriali del !uadro, e !uesto potrà sempre esser compiuto senza travisarne la logicità. Un altro fattore o metodologia di rilevanza indiscuti4ile 5 la necessità che lBintuizione venga corro4orata e sorretta dalla logica, e che entram4e trovino un campo concreto dBapplicazione nellBesperienza. In altri termini, lBideazione complessiva L che si presume e si desidera pi; adeguata possi4ile L deve essere razionalmente coerente e concretamente verifica4ile, sia pure nei termini e nei modi che verranno di volta in volta precisati. +Ballievo deve per# tener 4en fermo e presente nel suo cuore che non importa tanto lBeffetto concretamente scaturito dalle sue ricerche, ma lBatteggiamento interiore che, anche e specificatamente tramite di esse, sB5 venuto formando, e lBintenzione che lo anima. In !uestBottica gli insuccessi sono pi; rivelatori e maestri dei successi, e lBanalisi degli uni e degli altri dovrà venir condotta con i criteri o44iettivi che a44iamo tanto a lungo consigliato, nella prospettiva glo4ale del pro4lema. Questo diciamo perch< ci accingiamo a riflettere insieme sul tema della conflittualità e del dolore, che tanto impatto hanno nella ricerca dellBUomo sulla sua natura e su !uella dellBUniverso. Innanzi tutto, il caos iniziale L seguente immediatamente lBapparire del mondo di alCuth L 5 frutto di un nostro pregiudizio interpretativo, perch< in !uelle lontanissime ere 8tra lBaltro 4en differenti da !uelle che possiamo considerare nella nostra capacità attuale di rappresentazione, la anifestazione era completamente assoggettata allBinfluenza del 0lifo, ed il grado di consapevolezza in lei esistente era larvale. In altra sede a44iamo affermato che lBaspetto fenomenico della -ridimensionalità 5 strettamente dipendente dal tipo di rappresentazione del soggetto percipiente/ possiamo dun!ue ritornare su !uesto concetto, avvertendo che L per lBUomo 0lo4ale L la anifestazione era allora pi; simile a !uel che appare ad un feto il mondo esteriore durante il periodo di gestazione= e lBaspetto esterno, informato da da tale oscura visione, non era che un fenomeno amorfo L secondo i nostri criteri L solcato da lampi vivissimi e da un nascente 4agliore, laddove si formavano lentissimamente i primi aggregati. :en diverso BeraB il modo di rappresentare lBevento che lB&l4ero della 'ita poteva darsi, in cui il potenziale appariva come un seme fecondo, e lBattuale sBirraggiava con indomita forza in ogni direzione. a erreremmo se ritenessimo 8tornando con la coscienza indietro nel tempo di vedere 1Baspetto fenomenico allora 1F1
apparso in modo oggettivo e come effettivamente fu/ e utilizzeremmo i nostri parametri attuali di rappresentazione L ed allora in effetti non scorgeremmo che il nostro specifico campo L e cercheremmo di percepire, nella intuizione pi; profonda, lBautocoscienza dellBepoca e sprofonderemmo in un incomprensi4ile ammasso dBoscurità e luci, di forme in incessante mutamento e dBimpossi4ile definizione, che erano la nascente capacità dBautorappresentarsi dellBUomo 0lo4ale. +Bunico criterio di percezione fondato su di un reale ed o44iettivo metro di giudizio 5 !uello dellBInterità, e !uindi 5 con 1BInterità che !uesto immaginario viaggio temporale andre44e compiuto, e non con i mezzi soggettivi, per !uanto affinati, del iva. e poi volessimo addentrarci in zone a noi pi; prossime, mettiamo vicine di !ualche centinaio o migliaio dei nostri anni, finiremmo con lBincontrare L ovun!ue volgessimo lBattenzione L lBimmenso intrico dei campi reali e potenziali, tutti praticamente indistingui4ili lBuno dallBaltro senza un principio luminoso di discriminazione concreta, che non pu# prescindere dallBapporto sephirotico. "erto, potremmo risalire lungo la nostra personale linea evolutiva, e cio5 tentare dBilluminare i campi che effettivamente furono da noi conosciuti, ma...dovremmo allora tener conto che il tempo della Interità non 5 il nostro, e che anche per !uesta apparentemente pi; facile impresa occorre il uo sostegno e la ua guida. "ertamente e generalmente parlando la linea evolutiva 5 talmente condizionata dalla legge causale da presentare un pressoch< uniforme svolgimento= tuttavia possono incontrarvisi significative eccezioni, che rendono impossi4ile considerare come 4ase dellBevoluzionismo un sistematico utilizzo del principio causale. Per essere pi; precisi, diremo che il principio causale stesso 5 rigorosamente adottato, e soprattutto in !ueste prime fasi dellB(manazione, dallB&l4erto ephirotico, ma non secondo un metodo ZesternoZ al soggetto a cui venga applicato, ma puntualmente interiorizzato e dipendente da sue specificità emancipative. Questo pu# far sE L ed 5 accaduto non del tutto raramente che il flusso temporale non appaia strettamente uniforme nel campo esperimentativo delle monadi e al contrario risulti effettivamente coerente con il tempo ZverticaleZ dellBInterità, anche se la rappresentazione 8nei periodi di coscienza ordinaria e cio5 a tre dimensioni del iva 5 ovviamente puntualizzata dalle categorie dellBUomo 0lo4ale/ spazio tridimensionale, legge di causaeffetto e conseguente tempo ZorizzontaleZ unidirezionale. *iciamo tutto !uesto non per elargire un coacervo di dati, un poB stram4i, al nostro lettore L il !uale tra lBaltro non potrà verificarne la autenticità se non con lBaiuto dellBInterità L ma per sottolineare come il profilo formale del "iclo sia un sim4olo del suo emergere coscienziale, e come si de44a prescindere da !ualun!ue meccanicismo in un tentativo di comprensione adeguata della nostra realtà. Quello che comun!ue si mantiene costante in tutto il !uadro fornitoci dalle prime età cosmiche 5 il violento carattere conflittuale degli elementi vitali in esse emergenti, e lBincapacità dellBuomo 8glo4ale ed individuale di superare in un modo !ualsiasi !uesta fenomenologia. +Baspetto conflittuale della anifestazione precede lBUomo ma 5 dellBUomo/ e 1F2
non 5 un inutile, assurdo paradosso. Precede la coscienza autonoma dellBUomo, ma 5 intrinseco al campo determinato in !uesta stessa coscienza dallB&l4ero della 'ita, fin dal principio. Perch
Uomo nel ondo delle Idee a cui esso appartiene. In effetti, lBincontro del iva con le Potenze sephirotiche 5 semplicemente lBinizio di !uesta integrazione, che 5 la vera dimensione del ondo Ideale e di ogni sua manifestazione/ 5 dun!ue indispensa4ile, per la natura stessa dellBUomo, immaginare un aspetto realizzativo !ualsiasi, un superamento di una fase storica dBevidenziazione, un passaggio ad un diverso atteggiamento dellBesistenza, inattua4ili senza un o44iettivo interessamento della ormaPensiero manifestante/ il 0lifo della 'ita. Interessamento che, seppure in apparenza rivolto esclusivamente verso il nuovo nascente archetipo, 5 in ultima istanza un possente atto di auto illuminazione, in dipendenza di unBa44agliante espressione della trascendente *ivinità/ 5 !uindi logico, naturale e doveroso per lBuomo storico rivolgersi al suo fondamento reale immediato, il onde &rchetipico, in cerca dBaiuto e di sostegno per la sua faticosa ascesa= cosE come pure 5 logico, naturale e necessario per il 0lifo stesso agevolare in ogni modo lo sforzo dellBentità che viene determinandosi nel uo seno. )ileviamo, a !ueste proposito, che la zona riservata alla formulazione dellBUomo nellBam4ito dellB&l4ero, la ephirah alCuth, 5 posta dal im4olo sia come elemento integrante del 0lifo 8e !uindi tuttBaltro che ZesternaZ alla ua essenza, sia come il punto in cui sBincentrano, mediatamente e immediatamente, ZtutteZ le influenze delle Potenze espressive. Quindi esiste in ognuno degli uomini storici L e compiutamente L lo schema dellB&l4ero/ e non semplicemente nellBaspetto causato ed autonomo, il -riangolo (tico ed astrale, ma anche in !uello causale ed assoluto 8il -riangolo superno sotto la configurazione detta Z
sarà s< stessa nella misura in cui comprenderà ed attuerà la sua essenza ontologica, avvicinandosi al BlimiteB allBidea 4rahmanica. *un!ue, anche sotto codesto profilo lBessenza della personalità 5 essere la volontà del Padre, ed essere la volontà del Padre non 5 certo il su4irla passivamente 8il ch< non avre44e ne significato ne senso ma lBimpersonarla attualmente e renderla esplicita in tutte le sue incommensura4ili virtualità. $ulla 5 pi; grande, meritorio, gratificante ed illuminante che raggiungere la soglia di !uestBaccadimento fondamentale, e di lE procedere per il proprio sentiero trascendente, con crescente li4ertà dBespressione proporzionata alla crescente comprensione e fusione con la propria essenza ontologica. I due termini non si escludono perch< sono il contenuto della volizione divina, e naturalmente, in !uanto tali, il loro accordo 5 un preciso atto supremo per sua natura, oltre la pi; o meno imperfetta intelligenza della creatura. (B ci# che a44iamo detto esplicare lBamore del :rahman, istero posto da +ui alla 4ase di tutte le realizzazioni del ondo delle Idee autonome e viventi. "i# che lB(nte emana, allB(nte ritorna/ aggiungeremo a !uesta precisa affermazione che ritorna 6senza7 negare lBatto emanativo dellB(nte, il che sare44e contraddittorio e impossi4ile. )itorna infinitamente ed istantaneamente, ma senza un reale riassor4imento, nellBesperienza dellBUnione mistica, tanto pi; completa e profonda !uanto pi; ampie sono le capacità della creatura che possono confluir'i, e che vengono fuse e potenziate con ulteriore illuminazione nel mistero del amhadi. Un simile concetto del < dona anche !ualche lume sul modo che ci risulta adottato dallB(nte upremo per esprimere la propria creatività/ (gli opera mediante attivazione di Idee autocoscienti a cui delega il compito di svelarsi a s< stesse, secondo i parametri che in esse infonde in un eterno moto dBapprofondimento e chiarificazione. +a creazione 5 dun!ue, sotto !uesto profilo, un atto continuo 8per lBesistente che non ammette soste e inconcepi4ili riflussi= come mai dun!ue per la creatura (ssa appare sotto un aspetto ciclico, ed il ciclo sem4ra informare tutta lBesistenza fenomenicaD & !uesto rilevante pro4lema daremo spazio nel seguente paragrafo, ed utilizzeremo nuovamente il principio della tavola dB(rmete per averne guida e tracciato interpretativo. L%L 1J Il pro4lema dellBandamento ciclico del mondo emanato 5 un aspetto del suo divenire come spirito. $on 5 dun!ue possi4ile prescindere dallBaspetto mentale della "oscienza "osmica per tentarne una soluzione, visto che la mente L strumento dellBintelletto e con !uestBultimo fusa L 5 !uanto consente allo pirito dBestrinsecarsi in un suo aspetto specifico e L nella fattispecie L in un universo fenomenico. Partiamo dun!ue 8con lBavvertenza che lBesemplificazione 5 molto riduttiva di !uel che accade in 4en altro livello di coscienza con lBanalizzare il funzionamento 1FF
del nostro organo mentale, onde dedurne un principio dBinterpretazione al!uanto esatto nel piccolo e nel grande, se adottato con gli opportuni accorgimenti. Quando unBintenzionalità emerge dalla profondità dellBessere, e si profila alla coscienza 8e !ui parliamo di coscienza del mondo archetipale, riflesso della suprema "oscienza del :rahma, lBintelletto lBesamina in tutti i suoi aspetti e si direziona con il suo strumento manasico per portarla ad attuazione/ cB5 già un a44ozzo del primo ritmo generativo, che parte da uno status !uo ante per confermarsi in attività mentale e conseguente attività pratica e realizzativa. Il termine del processo 5 il dato emerso nel mondo formale e nel continuum altrettanto formale, che 5 il contenuto mentale definitivo. -utto ci# che 5 relativo a un aspetto sim4olico, e la stessa &ssolutezza > fuorch< nel $irviCalpa amhadi > assume un simile aspetto per rendersi comprensi4ile allBesistente= tanto pi; ci# accade nella mente del iva dove gli stessi concetti pi; astratti sono concepiti come sim4oli estremamente concisi, ma esplica4ili in modo che non possono assumere pi; definite caratteristiche formali. &44iamo detto essere la forma il modo sim4olico e sintetico in cui unBidea, un concetto o un ente si rende percepi4ile a unBintelligenza e !uindi pu# interferire con essa/ ci# 5 tanto pi; evidente !uando il fine dellBattività intellettuale 5 un aspetto concreto del divenire che si sostanzia in !uelle condensazioni transitorie dellBenergia spirituale le !uali costituiscono la forma del nostro campo dBesistenza. Quando il processo 5 concluso, a44iamo dun!ue unBemersione dellBelemento a cui si tendeva, e che rappresenta la sintesi dei molteplici aspetti ivi infusi dalla precedente attività/ !uesta sintesi, come tale, 5 conosciuta in modo sim4olico e unitario, e !uesto comporta la necessità di unBattività analitica > tutta interiorizzata > che ne renda coscienzialmente note tutte le innumeri implicazioni e le possi4ili interazioni con gli aspetti già rinveni4ili nella dimensione in cui appare. "osE ad ogni ideazione e al successivo iter di realizzazione segue un momento di ricapitolazione e dBanalisi, che determina unBintrospezione e unBinteriorizzazione del precedente processo. Questo 5, grosso modo, il fattore ciclico visto nellBessenza sottostante ad ogni apparire fenomenico/ concetto esatto con lBavvertenza che il ondo formale riproduce e riecheggia !uesto modulo allBinfinito, in tutti i livelli 8dal pi; sottile ed eterico al pi; grossolano e materiale in cui si configura. +a stessa irradiazione energetica, che possiamo considerare in s< stessa ai limiti dellBespressione pi; semplificata dello pirito, in !uanto ne traduce in forma elementare il solo dinamismo, ripropone nella sua estrema mo4ilità !uestBandamento sinusoidale, che nel processo manifestante conduce a specificazioni sempre pi; complesse e reciprocamente attive della primordiale energia. "osE la stessa esistenza fenomenica, glo4almente intesa, ripropone nel tempo orizzontale il suddetto schema/ la vita sBaffaccia nel suo campo tridimensionale con un contenuto che 5 la sintesi e il frutto di precedenti esperienze, reso tale da un periodo di ricapitolazione nella cosiddetta 6zona intermedia o astrale7, da disporsi in un nuovo vettore coscienziale. $ellBesistenza temporale !uesto vettore fa emergere le sue valenze e potenzialità, ne raccoglie lBesperienza e si modifica sostanzialmente in 1FH
misura pi; o meno incisiva rispetto ai contenuti preesistenti. &d un certo punto lBenergia in esso contenuta tende allBesaurimento 8il fenomeno dipende dallBintersezione del ciclo dBautorappresentazione individuale con !uello dellBUomo "osmico immanente al primo e, pi; profondamente, dallo schema di svelamento adottato dal 0lifo per la formazione dellB&rchetipo, e si rende !uindi necessario un reintegro della modalità evolutiva in una dimensione che consenta un approfondimento e una comprensione delle esperienze appena vissute. Il passaggio da una zona allBaltra del mondo emanato 5 !uel che appare > per coloro che sperimentano alCut > come morte fisica, e che 5 nella sua essenzialità un semplice mutamento del !uadro interiore di rappresentazione/ la morte cio5, per !uanto spiacevole e dolorosa possa apparire, non 5 ne reale n< irreale, ma costituisce un momento del processo di svelamento dellBIdea e !uindi 5 in effetti una configurazione Carmicamente necessitata dellBesistenza. Il pro4lema dun!ue 5 !uello di comprendere a fondo le motivazioni che la vita ci induce a considerare, i valori che essa determina e i frutti relativi alle azioni ivi compiute/ 5 fondamentale, sia nellBattività di pensiero !uotidiana che nel !uadro dellBesistenza in !uesta dimensione, il far sE che la coscienza si muova secondo un effettivo processo di crescita e di comprensione, perch< !uesta 5 la ragione intrinseca di !uanto si incontra e si rapporta a lei. e ci# non accade, se la stasi interiore su4entra al dinamismo originario, se nulla di nuovo appare allBorizzonte dello spirito, !ualcosa 5 rimasto incompreso, incompiuto ed inespresso, ed esige completamento. In tale necessità deve essere considerata la ragione dellBincidenza Carmica, e del riproponimento fino allBesasperazione delle stesse modalità esistenziali, 4en poco variate perfino nellBam4ito autorappresentativo della monade, se non forse per lo sfondo diverso determinato dai mutamenti intercorsi nel manas dellBUomo 0lo4ale. (B da !ui infatti che ha immediata origine la struttura di alCut da noi generalmente percepita e a cui contri4uiamo con lBapporto di tutte le nostre coscienze. Quel che il singolo determina in s< rifluirà nellBaspetto psichico e nello spirito dellB&dam cosmico, e da !uesti sarà river4erato come sfondo coscienziale comune a tutte le sue autonome modalità. Poich< tuttavia lBUomo 0lo4ale 5 sotto il preminente controllo dellB&l4ero ephirotico, le modulazioni di !uesta mente cosmica saranno al!uanto diverse per i singoli iva, che costituiscono punti differenziati di consapevolezza, e si evidenzieranno secondo le opportunità che costoro sono in grado di offrirsi. $el caso di entità particolarmente evolute cB5 la potente influenza del )eale sottostante allBapparenza manasica, e la li4ertà dalla proiezione dellBUomo "osmico potrà essere particolarmente completa e rilevante, essendosi dette entità realizzatesi pi; o meno compiutamente come modulazioni del ondo &rchetipale ad !uale lBUomo "osmico sostanzialmente appartiene. $el caso di (ntità oscurate dallBignoranza metafisica e spirituale 8avid?a, lBinerzia rappresentativa produrrà campi dBesistenza rigidamente controllati dalla legge causale, e profondamente statici, riproducendo insieme le medesime istanze soggettive ed egotiche del 6passato7, ed integrandosi conseguentemente con lBinerzia 1FJ
interiore dellBUomo "osmico, il cui dinamismo 5 > sotto !uesto profilo > veramente poco avverti4ile nei cicli personali. (cco dun!ue un !uadro al!uanto esauriente del pro4lema concernente i modi di rappresentazione individuali e generali nellBam4ito del fattore manifestante/ unBattenta analisi dei dati fin !ui esposti non pu# che implicare un massimo di responsa4ilità verso s< e il tutto in ogni allievo che sia davvero tale, e un coerente sforzo per ottenere !uel chiarimento interiore > spirituale e mentale > che 5 il solo mezzo capace di vincere il condizionamento, sperimentato in ogni istante del suo pellegrinaggio lungo le cangianti strade della a?a. +a nostra analisi non sarà tuttavia completa se non accenneremo ad un fattore molto delicato sia per la trattazione che per il contenuto metafisico che implica/ !uale sia, in concreto, lBatteggiamento che lBallievo deve assumere nellBimpersonare la parte affidatagli dal volere supremo. %gnuno di noi 5 li4ero attore nella scena dellBesistenza sotto il profilo delle scelte, ma meno li4ero e meno attore e pi; soggetto passivo del Carma glo4ale ed individuale, !uando decide di portare !ueste scelte a compimento. Qui si presentano indu44i impedimenti e numerosi condizionamenti, la remissione del !uali 5 > lBa44iamo detto > compito del iva, ma con il concorso dellBInterità a cui egli cerca consapevolmente dBappartenere. -uttavia, !uesto insieme di fattori non appare nellBesperienza concreta cosE lineare e semplice !uanto la suddetta espressione potre44e far pensare, ma nella maggioranza dei casi in modo interferente, e spesso, almeno nellBapparenza, contraddittorio. In altre parole, lo sforzo evolutivo del iva non incontra un campo adeguato a sostenerlo, ma difficoltà preesistenti che perdurano, e magari nuove emersioni di elementi ostili e disarmonici del suo campo esistenziale. Questo fenomeno 5 grave, ed implica un attento esame delle cause e degli effetti, perch< pu# essere segno dellBincidenza correttiva Carmica conseguente ad un 4asilare errore di concettualizzazione e di scelta, e un effetto di vettori rilevanti nellBam4ito vitale, e che di per s< non rappresentano tanto espressioni di incompiutezza personale !uanto piuttosto del contesto generale in cui si svolge lBesperienza concreta di noi stessi. %vviamente il primo caso 5 il pi; grave, perch< implica un errore imputa4ile al soggetto, e un aspetto distorto della personalità che 5 necessario modificare. -uttavia anche la seconda ipotesi non 5 di piccolo momento, per la sua mimesi della primaria e per le difficoltà che determina > interiormente ed esteriormente > nellBagente. *o44iamo !ui fare un passo indietro, e riferirci a !uanto a44iamo enunciato a proposito del Carma collettivo, e come il iva 8per se stesso emendato dal fenomeno di creazione e accumulo Carmico incontri comun!ue ostacoli dovuti al contesto a cui in effetti appartiene e nel !uale opera. (B in massima parte incidenza di !uesta generalizzante presenza Carmica se ostacoli o discrepanze emergono nel campo dellBallievo, il !uale come tale non 5 che parzialmente li4ero dal fattore immanente alla glo4alità a cui appartiene. Praticamente, pu# presentarsi il punto in cui unBesatta posizione interiore, de4itamente sorretta da un coerente atteggiamento operativo, incontra tuttavia 1FK
opposizioni tali nel continuum vitale da sem4rare erronea, e comun!ue impossi4ilitata a concretizzarsi. %vviamente tutto !uesto risulta difficile e traumatico per i iva, e pu# mettere in profonda crisi tutti il suo mondo concettuale e spirituale, facendolo du4itare della realtà delle sue idee/ infatti, senza unBincidenza nel mondo formale > il campo in cui il principio evolutivo si attua e si determina > il processo dBemancipazione viene come vanificato, e la stessa verità delle 4asi metafisiche dellBazione appare incrinata. In !uesto difficilissimo istante della ricerca su4entra, come unico e fondamentale mezzo dBevoluzione e progresso, un ricorso 8compiuto nei termini e con le modalità espresse dalla dottrina ?oga per il compimento delle azioni, interiori o esteriori che siano al proprio s< profondo, allBidea :rahmanica che 5 alla 4ase di tutta lBesistenza personalizzata. Questo 5 lBatto dBa44andono semplice e incondizionato, e per ci# ostico da comprendersi e compiersi, allB&more supremo, nel !uale si determina la fusione coscienziale fra il vettore dinamico umano e la 'olontà che lo determina/ senza che !uestBultima appaia come lBunico elemento assor4ente e completamente determinante, e senza che venga meno la spinta autonoma del iva ad essere protagonista della 'olontà trascendente. In altri termini, nelle circostanze similari che chiun!ue dovrà presto o tardi incontrare, occorre un atto coscienzialmente attivo dBa44andono della propria personalità al dinamismo dellB&ssoluto e allB&more che lo puntualizza. "onseguentemente 5 necessaria molta chiarezza interiore, molta fiducia nelle proprie 4asi metafisiche, molta logica conse!uenzialità con le scelte fatte, ed un notevole atteggiamento > duttile e flessi4ile > nei confronti delle circostanze e degli eventi per uscire dalla loro strettoia e non esserne confusi e paralizzati. Inutile dire che !uesta prova e accadimenti sono di primaria rilevanza per il cammino esoterico realizzativo, perch< implicano la congiunzione 8sia pure primariamente a livello intellettuale e intuitivo della modalità con la sua "ausa, e pi; particolarmente con lBInterità che dalla "ausa stessa 5 espressa. Il compito di instradare lBallievo verso un e!uili4rato atteggiamento pur nelle traversie di unBesperienza in!uietante e contraddittoria 5 dellBIstruttore, ma !uestBultimo pu# intervenire solo nella misura che gli 5 concessa dallBallievo/ per codesto, ed altri motivi che sono impliciti nella presente esposizione, il cammino realizzativo si presenta cosE difficile e arduo, ai limiti talvolta della comprensione e dellBenergia dellBallievo. $on esistono tuttavia sentieri privilegiati o scorciatoie o supporti che possano esimere il iva dal compito primario affidatogli, e i molti errori, le involuzioni e le deviazioni che in !uesto frangente si evidenziano stanno ad indicare esplicitamente la necessità di un insegnamento realmente adeguato e di un impegno davvero totale. $on esistono !uindi alternative al concorso della scelta autonoma con lBa44andono contestuale allB&more upremo, del !uale lBallievo deve rappresentare un aspetto storico e unBattuazione finale. +Batteggiamento passivo e tendenzialmente teso allBannullarsi nella trascendenza proprio di certi mistici, per !uanto difficile ed eroico, 1F9
5 s!uili4rato nei confronti della )ealtà che essi devono impersonare= cosE come 5 > in misura enormemente pi; grave > !uello di coloro che, di fronte alle difficoltà, si ritirano in un sostanziale egotismo, paghi di un !ualche successo nellBam4ito del mondo intellettuale ed astrale, e di !ualche accadimento insorgente nella loro a?a. $aturalmente non 5 !uesta la sede per disaminare specificamente il pro4lema con esemplificazioni tratte dallBesperienza concreta= vogliamo per# ri4adire la necessità dellBesame o4iettivo ed ininterrotto delle proprie motivazioni, scelte ed attività conseguenti, e la imparziale valutazione sia delle imperfezioni evidenziatesi che della loro possi4ile assenza, alla luce di un immanente principio di &more, che resta il massimo criterio di giudizio. Quando nulla risulti di concretamente modifica4ile, di inconfessato e distorto nel continuum esistenziale, il iva si affidi con lucida e incondizionata coerenza al Principio di ogni esistenza, ed in !uesto segua lBatteggiamento realizzativo espresso dal :aghvad 0ita e dal -ao/ non opponga resistenza, ed insieme direzioni la sua azione con la pi; limpida determinazione al solo fine che importi/ la realizzazione dellB&more nellBuomo, a cominciare dal suo mondo personalizzato. "osE lBatto di a44andono al Principio resterà perfettamente attivo e adeguato e sarà comun!ue il Principio ad agire > tramite le sue Potenze > nellBallievo stesso. $on ritenga il lettore che !uanto a44iamo test< esposto sia una razionalizzazione dogmatica del nostro assunto, e cio5 che la anifestante rappresenti in ogni caso lBespressione dellBamore che lB&more trascendente nutre per le ue creature/ non accolga il lettore !uesto du44io nel suo cuore prima di avere veramente osato, veramente gettato la sua anima e la sua vita oltre lBostacolo e non nel segno di una semplice realizzazione personale, ma di !uella di tutto lBesistente. +a via iniziatica 5 via di fuoco, in cui tutto il contingente e il distorto si dissipano, affinch< emerga nella sua essenzialità la pura Idea e le sue indefinite capacità/ 5 una Bvia che non ammette o4iezioniB, siano esse apparentemente motivate o giustificate dal momento, dalle caratteristiche am4ientali o culturali in cui si determina. %ltre la a?a cB5 il Principio, la "ausa ondamentale onnipresente/ immanente a noi, allBUomo "osmico, allBInterità e al ondo delle Idee causanti, ed 5 a !uesto "entro metafisico della 'ita > che si effonde intatto ed eguale in tutto lBam4ito formale > che do44iamo rivolgere lo sguardo/ essere +ui in +ui, essendo compiutamente noi stessi. (B in !uesta pienezza dBesistenzaessenza che si manifesta la nostra realizzazione, prima tappa di un processo divino verso lBinfinito. L%L 1K *o44iamo or tracciare un !uadro riassuntivo di tutto il pro4lema dellB(manazione onde dar ragione dei nostri assunti e contemporaneamente mettere in grado il lettore di riorganizzare i propri concetti secondo un itinerario logico, che lo aiuti nel suo impegno dBapprendimento e di comprensione. 1HM
*ovremo poi avvertirlo 8e un nostro compito 5 esattamente !uello di determinargli la 4ase per !uesto evento che non con lBanalisi e la sintesi, non con la razionalità e gli strumenti dellBintelletto egli perverrà al vero stato di sapienza dellB(ssere, ma tramite un lento processo dBac!uisizione a profondità inconscia che, organizzandosi secondo le linee insite nella consapevolezza, lo metterà in grado di percepire la realtà e di intuire il ovrasensi4ile. Percezione e intuizione che avvengono non certo per accumulo di dati mentali e intellettuali, ma per un certo tipo di maturità di coscienza che supera !ueste sfere di ideazione. +B&ssoluto 8secondo la posizione concettuale che ci sem4ra pi; consona non certo a definirlo L egli 5 oltre la !ualificazione L ma a renderlo BprovvisoriamenteB meno incomprensi4ile 65 lB(ssere in <7, identico a <, ed insieme tutto !uello che (gli pensa, promana e determina nel uo amore. %ccorre dun!ue ripetere che non 5 possi4ile scindere nellB&ssoluto diversi gradi di realtà se non per un 4isogno, tutto dellBesistente, di comprensione, analisi e sistemazione/ essendo in effetti il :rahman la sintesiamore perfetta ed omogenea sia del momento informale che di !uello formale, sia dellB&rchetipo creatore che dellBente creato. *al punto di vista dellB&ssolutezza, che 5 lBunico di per s< reale, non esiste che la nonLdualità dellB(ssere/ le parole sono inadatte, in !uanto sim4oli e veicoli mentali, ed il lettore comprenda che le usiamo come artifici per alludere ad un 4en pi; alto ed ineffa4ile grado di )ealtà di !uel che esse possano mai suggerire. a lB&ssolutezza L non duale !uando contempla, o meglio 6sa7 la sua essenza L si BarricchisceB di infinità dBelementi specifici nella individuazione della ua propria essenza, e cio5 !uando non pensa < stessa nellBidentità suprema, ma pensa al contenuto del !uestBatto, che Plotino con intuizione acutissima chiam# proiezione di unBimmagine, 5 la "oscienza &ssoluta, lBIntelletto Primo in cui, o tramite il !uale, il :rahman fa emergere nel uo continuum lBindetermina4ile ricchezza delle Idee Primarie, e lBinfinità dei loro contenuti e delle relative interdipendenze. iamo nellBam4ito 4rahmanico e !uesta attualità non deve concepirsi come evento temporale, ma come un 6essere7 perfettamente oltre ogni categoriaprocesso che implichi il divenire. +BIntelletto Primo 5 dun!ue Pensiero che pensa allBinfinità delle ue valenze e potenze, le !uali si pongono 8potenza 5 !ui identica ad atto per alludere allo status senza credere di definirlo, come polarizzazioni della +uce ondamentale, in perfetta fusione ed omogenea unità. %gni idea assoluta 5 &ssolutezza, e non pu# identificarsi, pur essendo )eale altro che con +ei/ !ui 5 solo la uprema "oscienza, fusa con lB(ssere e la 0ioia&nanda, la !uale si identifica per le nostre menti limitate con lB(ssere perfettamente e stesso. a lB&ssolutezza non si limita a !uestBatemporale sapienza del uo contenuto/ (ssa 5 vita, e la vita 5 sempre capace di un aspetto creativo. "osa pu# per# creare di BnuovoB "olui che 5 oltre ogni limite e definizioneD Pu# determinare in s< un limite e una definizione nel modo pi; arcano che ci sia concepi4ile, e cio5 esistente solo nei confronti di unBIdea specificata a < stessa, e cio5 fornita della consapevolezza dBesistere come tale. 1H1
+a creazione di una tale fenomenologia > perch< 5 proprio con !uestBatto che si trapassa dallBInformale alla orma > avviene per una volizione che do44iamo considerare intrinseca alla 6natura7 del :rahman, e coincidente con la perfetta li4ertà del uo "it/ un atto tanto insonda4ile e trascendente da non potersi sfiorare che in un momento intuitivo e alogico, da noi detto lBamore dellB&ssoluto per le sue idee. In !uestBattività il :rahman non muta e non accresce o diminuisce 8il che sare44e concettualmente contraddittorio la ua essenzialità, ma piuttosto determina lBemergere di !ualcosa di inconcepi4ilmente innovativo nellBidea identificatasi come tale, e cio5 personalizzata/ il senso dellBautocoscienza e della capacità dBesprimere li4eramente tale contenuto specifico. +Bidea, irradiazione dellB&ssolutezza nellBam4ito che chiameremo il suo dinamismo, riflette il principio da cui deriva ma, essendo in lei immanente il fattore specificante e !uindi limitante, lo riflette ad un gradino inferiore. -uttavia lBIdea personalizzata 5 sempre e comun!ue > nella sua fondamentale realtà > lB&ssolutezza 8&ssolutezza nellB&ssolutezza come persona, e !uindi BconB lB&ssolutezza e pertanto la sua pienezza dBessere, che 5 il limite a cui concretamente tende, coincide con lB&ssolutezza. (ssa cio5 inizia un processo dBautocomprensione realizzativa, che a44iamo detto coincidere 6allBinfinito7 con il Principio informante, ma che non pu# implicare un finale riassor4imento nel :rahman perch< ci# verre44e ad elidere proprio il uo atemporale atto volitivo, nel !uale consiste lBIdea personalizzata in !uanto tale. +BIdea autonoma non pu# in altre parole negare s< stessa per essere perfettamente s< stessa, dato che la fondamentale essenza 5 esattamente !uella di essere un momento specifico del dinamismo del :rahman, e il dinamismo del :rahman 657 il :rahman. Il ch< significa che un presunto riassor4imento nellBInformale implichere44e per lBIdea un atto contraddittorio con la sua essenza 8che 5 esistere nellB(ssere e in concreto la negazione dellB&more atemporale che lBha determinata, creata come tale. +Baspetto creativo del :rahman dun!ue determina un dinamismo realizzativo in un campo puntualizzato di coscienza autonoma, compreso nella uprema "oscienza. Questo campo specifico 8immagine dellBImmagine primordiale 5 la proiezione delle Idee superne a livello inferiore e !uindi possiede tutte le valenza > a scala riduttiva e meno lucente > delle Idee supreme da cui proviene, insieme alla potenzialità ad approssimarsi a !uestBultime indefinitamente. "i# significa che ogni Idea personalizzata 5 immagine fino a un certo punto fedele dellBIdea trascendente, e ne riproduce e tende a riprodurne nel suo limite la potenza. Potenzialità che 5 insita nel processo dBimmedesimazione che lBIdea personalizzata compie, in s< medesima, con lBaspetto del "it da cui emana, e che costituisce il suo <. +Baspetto della uprema "oscienza 5 atto puro in e stesso 85 il :rahma e, sotto il profilo della sua capacità di determinare un soggetto autocosciente ed il relativo processo di realizzazione, 5 pura Potenza. %ccorre dun!ue immaginare lBaspetto creativo dellB&ssoluto come estrinsecazione della sua Potenza 8"haCti, tenendo 4en fermo il principio che !uesta appare come tale solo per lBindividualità creata, la !uale, come si 5 detto, consiste in una 6immagine7 capace di apprendimento coscienziale di tutte le valenze. Il ondo 1H2
delle Idee autonome, 5 mondo degli &rchetipi. (B dun!ue lBeffetto e lo strumento di tale dinamismo e ne costituisce > dal punto di vista dellBesistente derivato dallB(nte > un processo coscienziale insieme emanativo e sintetico= poich< il ondo &rchetipale si 5 costituito per volontà trascendente e come momento derivato dallBaspetto creativo superno 8il dinamismo atemporale, ne impersona temporalmente lBestrinsecazione. -emporalmente, in un significato al!uanto diverso da !uello che adesso possiamo dare al termine, e cio5 come itinerario di comprensionesvelamento dellBIdea derivata a s< medesima, e dun!ue come affioramento in lei > con marginilimite vieppi; approssimati > dellBimmanente aspetto 4rahmanico che la sovrasta ed insieme ne 5 il fondamento reale. Processo atemporale che 5 dun!ue onnidirezionale fondato su di un incremento di consapevolezzasapienza, che tuttavia 5 possi4ile solo in !uanto lBIdea personalizzata a44ia raggiunto la verità della sua concreta natura. $on 5 possi4ile dire come !uesto accadimento a44ia luogo, se non per inferenza dallBattuale aspetto del dinamismo divino 8la nostra anifestazione, e con la riserva che 5 pensa4ile e concepi4ile un atto di conferimento di li4ertà, coscienza e operatività ad Idee &rchetipiche non implicante necessariamente un itinerario interiore > esteriorizzato nella vita > identico o simile al nostro. )iteniamo comun!ue che lBac!uisizione della li4ertà sia compito non deroga4ile per lBIdeaPersona, e che !uanto 5 primariamente a lei donato de44a poi essere sempre compreso, difeso e con!uistato con adeguata fatica. &rgomentiamo inoltre, esprimendo !ui un profondo criterio di eguaglianza e giustizia, che tutto !uesto sia evidenziato dal presente atto emanativo, nel !uale il dramma dellBuomo che cerca dBessere se stesso a44ia un aspetto corrispondente nellBomonimo dramma del ondo &rchetipale teso ad organizzarsi secondo un innovativo ed illuminante vettore del upremo "it in lui evidenziatosi. "erto 5 che il dinamismo 4rahmanico a noi noto ed a noi intellegi4ile avviene fondamentalmente nel ondo delle Idee &rchetipe, e tramite i principi autocoscienti in esso viventi. e altri aspetti dinamici esistono nellB&ssolutezza 8ed ovviamente possono esisterne infiniti non ci 5 chiaro al punto da poterlo asserire, ma certamente in un remoto momento del -empo dinamico tutto !uesto verrà conosciuto, ed implicherà un accordo, unBinteriorizzazione, unBilluminazione e una vita pi; adeguate alle sue ormePensiero, in !uesto pi; vicine allBImmagine trascendente da cui sono emanate. Il processo manifestante determinatosi con il ondo &rchetipale autocosciente assume inoltre caratteri specifici con lBattivazione del medesimo nei confronti di un nuovo atto creativo. In tal caso lBintero ondo &rchetipico assume > almeno nelle sue funzioni specificamente a ci# preposte > una configurazione specifica al fine assegnatogli 8e allBemersione coscienziale in esso evidenziatasi, che pu# riprodurre in certa misura la struttura formale preesistente, ma che mostrerà certamente elementi innovativi in funzione del 6!uid novi7 che viene determinando. *iciamo in altri termini che lBInterità 5 la configurazione specifica assunta dal mondo archetipico per lBattualizzazione di una sua potenza, e che !uesta configurazione non 5 necessariamente corrispondente allBIdea totale che detto mondo 1H3
ha di se stesso/ lBIdeaUomo 5 perci# lBimmagine specifica di un nuovo rapporto interagente fra archetipi, a !uesto preposti, ed insieme un elemento originario che 6non7 5 interiormente compreso dai suddetti archetipi in tal misura da costituire un aspetto preesistente/ 5 piuttosto un loro fattore 6inconscio7, luminoso nel "it e che il ondo delle Idee deve vivificare e comprendere. "osE diciamo che, ai primordi dellBatto emanativo, il ondo delle Idee proietta unBimmagine nuova di s< a se stesso, e !uestBimmagine deve essere condotta allBautocoscienza secondo lBilluminazione ricevuta, e diventare il nuovo elemento informativo e configurativo del dinamismo personalizzato/ tale enunciazione implica che la anifestazione 5 insieme un processo di interiorizzazione e di analitica comprensione del fattore emerso negli &rchetipi glo4almente considerati 8il ondo Ideale 5 unitario, e le personalità ivi esistenti sono polarizzazioni consapevoli della sua luce pur nella dimensione concreta della loro originalità ed autonomia= cosE come sono consapevoli di 6essere7 il :rahman in un uo aspetto, da +ui deli4eratamente e li4eramente creato in personalità, e un processo dBattivazione ed istruzione del nuovo archetipo, affinch< corrisponda !uanto pi; precisamente possi4ile allBIdea a lui immanente. +Bautorealizzazione dellB&rchetipoUomo e delle sue modalità viventi corrisponde alla presa di coscienza della sua natura 4rahmanica e ideale, e alla compiutezza del processo archetipico dBintrospezione intuitiva, analitica e sintetica. & !uesto punto la configurazione dellBintero ondo delle Idee recepisce il $uovo &rchetipo 8in tempospazio differenziati nella autocoscienza delle singole personalità e am4iti manifestati, in conseguenza del rispettivo grado dBemancipazione, e conseguentemente si configura in un pi; alto e!uili4rio/ ma !uesta 5 la storia divina della creatura nel suo splendido, infinito cammino verso il suo Principio. L%L 19 +a nostra analisi deve ora rivolgersi al punto pi; difficile da proporsi/ come cio5 mettere a frutto !ueste idee, e come fare la parte che ci 5 assegnata dallB&more trascendente. Qui incontriamo enormi difficoltà, che sono psicologicamente e praticamente suscetti4ili di rendere impossi4ile il fattore operativo, pure intrinseco al nostro modo di vedere la realtà. Innanzitutto 5 impensa4ile, secondo noi, ridurre il nostro compito ad un personale completamento e a un singolo accadimento realizzativo= per !uanto illuminante esso sia, 5 nel contesto in cui avviene che deve diffondere la sua natura, o non avrà che un valore monco e imperfetto. $essuno pu# considerare il pro4lema dellBesistente sotto un profilo meramente personale, e lasciare al attore Primo il compito di renderlo generale, perch< !uesta 5 la missione dellBUomo, di cui il iva 5 semplice e fondamentale modalità. e 5 vero che il positivo emerso nellBindividuo tende a diffondersi a livello di coscienza glo4ale, 1H@
5 anche vero che la reductio a s< stessi di !uesta positività fa inerire alla nostra cosc co scie ienz nzaa un co conc ncet etto to di pa part rtic icol olar aris ismo mo e fraz frazio iona name ment ntoo esiz esizia iale le pe perr la sua sua attualizzazione in archetipo/ il !uale 5 concetto unitario e tendente allBintegrazione pi; alta, non alle infime infime suddivisioni dellBegotismo. dellBegotismo. *un!ue il pro4lema pro4lema operativo, operativo, opportunamente opportunamente e accuratame accuratamente nte considerato considerato,, 5 criterio di valutazione delle proprie ac!uisizioni interiori ed intellettuali 8intelletto dBamore, e non pu# non risolversi in una spinta espansiva in tutte le direzioni comprensi4ili nellBesistente. "ome il "entro interiore 5 intuito, e comincia a irradiare la sua essenza nella consap con sapevo evolez lezza, za, !uesto !uesto vettor vettoree dev devee essere essere attiva attivato to nella nella dinami dinamicit citàà totale totale del soggetto, ed informare tutto il suo campo dBesperienza/ ma !ui su4entrano le prime e pi; dirimenti difficoltà. difficoltà. Innanzitutto, 5 estremamente difficile il passo che implica un effettivo apporto energetico nel campo individuale che provenga dal mondo ephirotico. Il 0rande 0lifo, che sovrintende allBevoluzione dellBuomo, agisce in modo assai cauto ed attento a non interferire con le capacità decisionali di !uestBultimo= e possiamo dire che !uesto stato 5 un dato che lBUomo stesso dovrà modificare, essenzialmente con un com co mpo porrtam tamen ento to un univ ivoc ocoo ed e! e!ui uilli4ra i4ratto ne neii co conf nfrron onti ti de delllBI lBIde deaa ge gene nerrale ale dellB(manazione. "i# non impedisce che nei casi pi; eclatanti le ephirah non possano e non de44ano sostenere e sorreggere lBazione pratica/ o !uestBultima verrà presto o tardi vanificata nella sua vettorialità espansiva e vivificante dellBam4ito a cui si rivolge. "ompito dellBallievo propriamente detto 5 !uindi mirare a !uel risultato dBintegrazione con le Potenze trascendenti che > sole > gli possono assicurare e garantire unBattività consona ai principi, ed efficace nel mondo che egli si rappresenta come campo dellBazione. &44iamo detto deli4eratamente 6si rappresenta7, perch< in effetti 5 la sua rappresentazione interiore che egli vive ed in cui agisce, e non certo un aspetto concreto, oggettivo ed autonomamente solidificato della a?a. Questo fenomeno 5 stato già accennato e vagliato, con la specificazione che !uesto campo personale di rappresentazione non 5 ar4itrario, ma determinato nelle sue leggi informanti e nei suoi modu dulli espre pressivi dallBimmane nennte interiorità glo4ale dellBUomo omo 8inconscio 8inconsciocons conscio cio collettivo collettivo, , e dallBaltr dallBaltrettan ettanto to immanente immanente presenza presenza ephirotic ephirotica. a. -uttavia le modifiche del campo sono dipendenti dallBattività spirituale del iva, ed hanno una specifica caratteristica/ cosE come egli riproduce e percepisce in se stesso, secondo un criterio dBaffinità e coerenza, i campi esistenziali pi; affini in uno specifico istante dello spaziotempo cosmico, cosE il suo campo 5 capace dBirradiarsi in tutti i suddetti spazi interiori dei iva che pi; vi4rano in consonanza con lui in !uesti determinando fattori di stimolo e modifica delle auto rappresentazioni. Perch< il meccanismo non appaia troppo aleatorio e impreciso alla mente del lettore, daremo !ualche delucidazione pertinente al tema in oggetto, e a !uello, generale, del presente studio. Il iva 5, a44iamo ripetutamente affermato, un aspetto modale vivente dellBUomo "osmico, un tipo di polarizzazione coscienziale di !uestBimmanente interiorità. "ome 1HF
tale, il iva 5 sensi4ile a tutti gli accadimenti e le mutazioni che interessano il tessuto di cui 5 parte e dal !uale 8finch< non si realizza in modo pi; comprensivo deduce gli stessi mezzi di rappresentazione 8causalità, che si esprime secondo le categorie spaziotempo. (B inoltre capace di cogliere la rappresentazione glo4ale, e con tanta maggior precisione e puntualità !uanto 5 pi; armonizzato con le sue valenze. -uttavia -uttavia !uesti aspetti del "ontinuum non sono colti in modo o4iettivo, ma attraverso e con le moda modali lità tà tipi tipich chee della della sua sua pe pers rson onal alee co cosc scie ienz nza/ a/ ci# ci# impl implic icaa ch chee lBir lBirra radi diaz azio ione ne 6esterna7 determina in lui il sorgere di rappresentazioni pi; o meno conformi alla realtà del Principio emanante ed esatte nella misura in cui !uel principio 5 affine, accordato e vi4rante su un simile piano di rappresentazione. $aturalmente il massimo massimo punto dBesattezza si verifica !uando esiste unBidentificazione intuitiva fra due o pi; personalità, e per il periodo in cui !uesta identificazione sussiste= ma anche nel condiv con divide idere re ideali ideali,, esperi esperienz enze, e, emozio emozioni ni e con concet cettua tualiz lizzaz zazion ionii si determ determina ina un avvici avv icinam nament entoo dei campi campi dellBe dellBespe sperie rienza nza,, e le monadi monadi tendon tendono, o, natura naturalme lmente nte e spon sponta tane neam amen ente te,, a disp dispor orsi si in reci recipr proc ocoo rapp rappor orto to di co cont ntig igui uità tà e > sia sia pu purr rarissimamente > di medesimezza. "i# 5 tanto pi; incisivo !uanto pi; il sentire, lBintuire e il realizzare il proprio su4strato unitivo avviene per &more, nella pi; completa e incondizionata accezione del termine. &nco &n corra un unaa vo volt ltaa lBam Bamore ore si dim dimostr ostraa lBel lBelem emen entto sign gnif ifiicati cativo vo de dellla ani anife fest staz azio ione ne,, e lBun lBunic icaa forz forzaa capa capace ce di co condu ndurr rree ad un unit itàà la disp disper ersa sa un unit itàà coscie coscienzi nziale ale dellBU dellBUomo omo== tuttav tuttavia, ia, per restar restaree nellBa nellBam4 m4ito ito specif specifico ico del presen presente te paragrafo, diremo che pi; 5 esteso e !ualificato il centro irradiatore, pi; ovviamente la sua influenza 5 avverti4ile nel tessuto dellBesistenza, e che se un iva pu# costituire fattore di aggregazione ed affiatamento per altri iva, un insieme di personalità che condividano la medesima 6forma mentis7 e le stesse valenze spirituali esercita un molt moltip ipli lica cato to effe effett ttoo sull sullBes Besis iste tent nte, e, seco second ndoo un trac tracci ciat atoo ch chee no nonn 5 cert certam amen ente te aritmetico, ma esponenziale. $e consegue lBopportunità, la necessità e lBinderoga4ilità di mettere in atto un vettore operativo capace dBesser li4eramente recepito nei campi vitali contigui, e di !ui irradiarsi !uanto pi; profondamente sia possi4ile in ogni direzione. Questi accenni non vogliono suggerire specifici metodi operativi, ma indurre semplicemente il lettore a considerare come compito precipuo dellBuomo !uestBattività aggregante e unificante, condotta al pi; alto livello possi4ile delle sue potenze interiori, che devono essere pertanto vitalizzate, e progressivamente chiarificate ed espanse. "ome effetto e naturale conseguenza di !uesta tensione 8che, lo ripetiamo, deve rappresentare caratteristiche di generalità e impersonalità, e dun!ue mai egotiche ed ac!u ac!uis isit itiv ive/ e/ il ch chee impl implic icher here4 e44e 4e sepa separa rati tivi vità tà da dall Prin Princi cipi pio o cB5 cB5 lBat lBatti tiva vazi zione one dell de llB& B&l4 l4er eroo eph ephir irot otic icoo ne nell llBiBint nter erio iori rità tà de dell iva iva il !ua !uale le lo ripr riprod oduc ucee su scala scala microcosmica e del !uale 5 elemento. "ome, !uanto e perch< ci# avvenga, appartiene alla storia individuale, e pu# dipendere tanto da fattori personali che generali/ ma certamente un punto di interferenza fra il soggetto specifico 8lBindividuo e !uello gene ge nera rale le de dell llaa (man (manaz azio ione ne 8il 8il 0lif 0lifo o esis esiste te,, e si pres presen ente terà rà alle alle sogl soglie ie de dell llaa 1HH
consapevolezza. & !uesto punto la monade percepirà un aspetto che trascende la sua attualità, e lo inserirà nel suo campo interiore, rappresentato come 6mondo oggettivo7/ 5 lBinizio del processo dBaggregazione ed interdipendenza fra il principio evolutivo e la struttura arch archet etip ipic icaa glo4 glo4al ale, e, ch chee lo co condu ndurr rràà alla alla au auto to real realiz izza zazi zion one, e, co conn co cons nseg egue uenz nzee specifiche e generali dBimpondera4ile ampiezza. +a cosa pi; difficile da ottenersi 5 la comprensione e la realizzazione di tale punto di interferenza, e la 4ase per tentarne il conseguimento 5, prima di tutto, un !uad !u adro ro esat esatto to > ne neii limi limiti ti de dell po poss ssi4 i4il ile, e, sogg sogget etti tivo vo ed og ogge gett ttiv ivoo > de dell campo campo operativo. Per !uesti motivi invitiamo nuovamente il lettore al serio proposito di meditare, esaminare e riflettere in s< medesimo le nozioni fin !ui esposte, dando cosE il proprio contri4uto > non passivo ma critico ed o4iettivamente attivo > alla definizione del pro4lema/ necessario preliminare preliminare alla sua soluzione. soluzione. Per Per co conc nclu lude dere re !u !ues este te 4rev 4revii an anno nota tazi zion oni, i, direm diremoo e ri4a ri4adi dire remo mo il pu punt ntoo di giudiz giudizio io che mi sem4ra sem4ra essenz essenzial ialee chiari chiarire/ re/ esser esseree nel giust giustoo attegg atteggiam iament entoo nei confronti dellBesistente e di noi medesimi 5 stato estremamente difficile per lBumanità in generale, e per !uella odierna in particolare/ la storia che conosciamo, dal pi; lontano passato ad oggi, testimonia in modo assai elo!uente dei tentativi e dei fallimenti 8con significative illuminanti eccezioniA incontrati. Questa storia non 5 ar4itraria in due sensi. Innanzitutto, essendo lBuomo !uasi completamente soggetto alla legge di causalità, il tempo orizzontale di auto rappresentazione 5 il parametro che domina il vettore umano, e conseguentemente le immagini che noi percepiamo nel nostro specchio interiore, e che devono riferirsi al tempoLspazio suddetto, non sono ar4itrarie ar4itrarie ma 4ensE dotate dotate di un alto grado di generalità generalità.. Inoltre, noi non siamo siamo null nu llBa Balt ltro ro ch chee la no nost stra ra co cosc scie ienz nzaa 8il 8il mond mondoo inte interi rior oree inco incons nsci cioo 5 altr altret etta tant ntoo importante, ma sotto !uesto profi ofilo noi do44iamo considerare solo olo la rappresentazione in atto, ovviamente condizionata da fattori non consci ma che si determinano comun!ue in un modus della nostra consapevolezza= e !uindi !uanto avvertiamo come passato, come esperienza dellBuomo, come storia del suo spirito ha estrema rilevanza nella nostra autodeterminazione, ed appare nellBam4ito esistenziale per precise ed inderoga4ili ragioni. e a44iamo dun!ue unBimmagine generale dello svolgimento della storia umana, con le sue sconfitte e vittorie, i decadimenti e gli errori e le gravose rinascite, se !uesto 6pass assato7 determina i modi e le cara caratt tter eriz izza zazi zion onii de dell llaa no nost stra ra attu attual alit ità, à, lo do do44 44ia iam mo co cons nsid ider erar are, e, alme almeno no soggettivamente, realissimo= a prescindere dal fatto che altri le possano avvertire, e certo molti le avvertiranno in modo relativamente o sostanzialmente differente. In ogni caso, il !uadro generale percepito dallBumanità in un particolare momento 5, per !uanto soggettivo, piuttosto esatto e in linea di massima comunemente condiviso. In ogni caso, le eccezioni confermano la nostra valutazione/ la storia dellBuomo indica uno sforzo glo4ale di comprendersi e di comprendere la vita, e !uindi dBilluminarla portandola su un pi; elevato modello di realtà. (ppure tale sforzo non ha potuto evitare lBodierna crisi dBidentità e di civiltà, per motivi intrinseci allBumanità. 1HJ
-entare di risolvere in mod odoo adeguato il pro4lema ema esistenziale 5 conseg con seguen uentem tement entee compit compitoo impell impellent entee ed indero inderoga4 ga4ile ile,, e per agire agire in tal senso senso occorre riferirsi a tutte le ac!uisizioni dellBumanità, emerse nel corso di un faticoso processo, e che rappresentano aspetti del )eale e non > a nostro avviso > la )ealtà unitaria. )aggiungere !uesta conoscenza 5 propedeutico allBazione concreta ed 5 specificatamente in !uestBultimo momento che si traduce il significato ed il valore delle concettualizzazioni, realizzandosi ivi lBarchetipo Uomo. Il nostro discorso non 5 dun!ue un metodo intellettualizzante interpretativo fine a se stesso, ma lBinizio di unBattività che deve incidere sulla coscienza sia personale che generale, illuminando il contenuto inconscio della medesima per risolverlo nella luce della consapevolezza. a di !uesto e di altri pro4lemi ci occuperemo pi; innanzi, !uando esamineremo il significato che assumono, nella nostra ipotesi interpretativa i concetti di 6su4strato coscienziale7 e di 6realtà interiore7 non consapevole/ lo specchio oscurato del nostro campo esistenziale, che incide direttamente ma potentemente sulla rappresentazione che a44iamo del nostro cammino evolutivo. L%L 2M (siste nellBentità cosmica che nominiamo &dam primordiale una modalità non affiorante alla sua consapevolezza, e che influisce in modo non indifferente ma talvolta assai incidente il suo processo evolutivo. Quest Que stBas Baspet petto to 5 stato stato intuit intuito, o, 4en 4ench< ch< parzia parzialme lmente nte,, dallBo dallBodie dierna rna analis analisii del profondo e conseguentemente ipotizzato come inconscio o su4 conscio 8e fra i due termini esistono grandi differenze collettivo. Il pro4lema pro4lema non 5 tuttavia tuttavia ristrett ristretto, o, come a44iamo precedentem precedentemente ente affermat affermato, o, allBam4ito allBam4ito del nostro nostro pianeta, pianeta, al costruttor costruttoree dellBodier dellBodierna na 6civiltà7, 6civiltà7, ma attiene attiene allBente allBente glo4ale che si manifesta in !uesto ciclo, e !uindi deve essere posto in termini di generalità. Per orizzontarsi nel dedalo al!uanto confuso dellBinconscio glo4ale, occorre fare attenzione al fatto che !uesto non rappresenta la semplice rimozione di aspetti troppo conflittuali per essere accolti dalla coscienza di veglia, o residui dB antiche esperienze individuali e collettive, o infine interferenze di fattori relativi ad altre personalità, che penetrano come per osmosi > in certa misura e senza che se ne a44ia consapevolezza > nel profondo e oscuro am4ito am4ito della psiche. Inconscio 5 4en altro/ in esso esiste certamente tutto !uanto a44iamo test< indicato, ma !uasi come prodotti di fattori 4en pi; penetranti e immanenti, alcuni dei !uali 8e pi; importanti degli altri risalgono a un tempo che non appartiene al nostro ciclo manifestante. Innanzitutto esiste, oltre il su4conscio e lBinconscio della personalità, il 6<7, dal !uale scaturisce !uestBultima. a il < 5 4en pi; informante, e nello stesso tempo inaccessi4ile per lBuomo comune, e certamente non lo considereremo in !uesta disamina. -uttavia -uttavia esiste nellBinteriorità del iva la complessa struttura spirituale che 5 1HK
la proiezioneimmagine dellB&l4ero ephirotico nellBindividualità evolutiva, ed il cui contenuto > ora in gran parte potenziale > deve essere condotto alla luce della coscienza e gradatamente attivato. Quindi, immanenti alla realtà del 0lifo, esistono i riflessi 8entità viventi e non conc co ncet ettu tual aliz izzaz zazio ioni ni astr astrat atte te de deii somm sommii &rch &rchet etip ipii idea ideali li,, co conn le loro loro infi infini nite te implicazioni. (siste anche !uello che 5, grosso modo, il passato dellBUomo e !uanto egli ha espres espresso so nellBa nellBarco rco sterm stermina inato to della della sua evo evoluz luzion ione. e. Que QuestB stBult ultim imaa zon zonaa tuttav tuttavia ia 5 ampiamente oscura ed insieme reca i residui di comportamenti un tempo determinati da un 4en diverso contesto vitale, che nellBattuale non avre44ero pi; ragion dBesistere/ ma che, inerendo fortemente allBego, sono difficilmente elimina4ili senza un vero dominio della propria interiorità, ed una maturazione spirituale che releghi lBego alla sua naturale funzione. (sistono poi, e assumono particolare incidenza e virulenza, i prodotti dellBattività dellBuomo, e cio5 le formepensiero, le modalità esistenziali pi; o meno e!uili4rate, pi; o meno distorte, che ch e egli ha determinato e li4erato nel corso dei millenni entro il proprio spazio interiore e che, dotate in !uanto vettori coscienziali viventi e non astratti di un certo grado di personalità ed autonomia come modalità dellBUomo "osmico dallo stesso emanate 8e perci# da non confondersi con le modalità che att atten engo gono no all alla sua ve verra na nattura ura on onto tolo logi gica ca > i iva iva > e ch chee rap appr pres esen enta tano no estrin estrinsec secazi azione one delle delle sue potenz potenzee reali reali,, sBaggi sBaggiran ranoo nel suo confuso confuso incons inconscio cio,, affiorano nel su4 conscio ed interferiscono con il conscio !uali propensioni, impulsi, desideri, emozioni e tensioni. ono, ripetiamo, prodotti artificiali dellBesperienza esistenziale e > per essere pi; esatti > distorsioni di formepensiero di per s< e!uili4rate ed e!uili4ranti, le !uali furono e sono male intese e male attivate in !uanto poste sotto il controllo non di una personalità armoniosa ed e!uili4rata, ma dallBego divoratore e ac!uisitivo. (B difficile infatti che lBego, con la sua insazia4ile propensione ad incorporare, per affermarsi affermarsi !uanto pi; possi4ile nel campo esistenziale, non determini paurosi scompensi negli elementi pi; significativi della persona, deformandone lBattualità. Ques Qu este te po pote tent ntii form forme epe pens nsie iero ro,, ha hann nnoo in comun comunee co conn le form formee !e !ell llip ipho hoti tich chee il 4isogno di sussistere come tali, e talvolta sono proprio lo strumento dellBinvoluzione nel ciclo manifestante. ono destinate a un riassor4imento nellBe!uili4rio futuro nellBUomo, ma ci# significa la loro reductio a !uel che furono e ora non sono, e pertanto a negarne lBattuale sussistenza. Queste modalità dellBuomo, che sono parte dellBuomo odierno, mostrano unBintelligenza e un certo dinamismo, ma insieme una pericolosità immanente allBaffermazione allBaffermazione egotica che ne costituisce lBessenza. Quando ries riesco cono no a co cond ndiz izio iona nare re la vita vita de deii iva iva e de dell llee co coll llet etti tivi vità tà,, prod produco ucono no effe effett ttii scom scompe pens nsat ati, i, ch chee altr altroo no nonn sono sono se no nonn la loro loro imm immag agin inee stor storic icaa ne nell camp campoo esistenziale, e comun!ue capaci di coartare e impietrire lBemancipazione. %vviamente %vviamente ci# accade per unBinsuff unBinsufficien icienza za responsa4i responsa4ile le > in misura senzBaltr senzBaltroo significativa > dellBUomo 0lo4ale ed individuale, e tutto !uesto implica lBattivarsi di fatt fattor orii co corr rret etti tivi vi al!u al!uan anto to inci incide dent ntii e co coat atti tivi vi.. In og ogni ni modo modo,, !u !ues estBtBas aspe pett ttoo 1H9
dellBinconscio sussiste e > essendo dBordine generale, intrinseco allBuomo glo4ale > si ripercuote nei campi di autorappresentazione delle personalità, come proiezione e stimolo interiore !uanto esteriore. $ellBattuale periodo lBumanità 5 4en poco in grado di comprendere !ueste incidenze, che per lo pi; identifica con il carattere, e delle !uali non riconosce il potere suggestivo e condizionante/ infatti, pur essendo interneesterne, talvolta la loro consistenza 5 al!uanto estranea al iva, che nel corso dellBemancipazione lBha come espulsa dal suo am4ito interiore. -uttavia !ueste formepensiero hanno una tendenza profonda a riattivarsi ed esercitare un possesso proprio là dove 5 carente il loro potere, e costituiscono ostacoli alle volte durissimi al divenire dello spirito, essendo sostanzialmente i veicoli dellBinduzione di vere e proprie personalità in fase tamasica o propriamente involutiva. +Bascolto interiore e lBesame delle componenti che si affacciano alla soglia della consapevolezza, 5 dun!ue di rigore per lBallievo dellB&more, preda difficilmente accessi4ile e per !uesto pi; am4ita da !ueste oscure valenze di un pi; o meno recente o lontano passato. *ifficilmente la !elliphoth appare come tale nel campo personale di rappresentazione, e !uando accade gli effetti sono degeneranti !uanto tremendi, esprimendo unBemersione resa possi4ile da un particolare Carma individuale e collettivo. %ccorre dun!ue sapere che ci# che 5 distorto viene neutralizzato dallBe!uili4rio, e ci# che 5 odio deve venire eliso dallB&more/ in ogni formapensiero, per distorta che sia, cB5 lBimmanente natura dellBuomo, figlio del Principio e destinato a ricongiungersi con il Principio/ occorre dun!ue comprendere la natura s!uili4rata di !ueste modalità infelici del ciclo manifestante, per correggerle e renderle alla loro potenziale realtà che 5 sempre e comun!ue di +uce= senza dimenticare lBattualità che evidenziano, temi4ili ed orrende pi; di !uanto la gente comune si immagini. +a nostra disamina non sare44e completa se non accennassimo anche ai principi elementali, che pur formano la struttura corporea del nostro veicolo fisico e la forma dellBInterità. (ssi non sono, lo ricordiamo, che modi di configurarsi del dinamismo divino a livello formale, secondo un principio di maggiore o minore fluidità/ !uindi nella loro essenza sono pensiero, specificamente rivolto a costituire, nel divenire della anifestazione, il campo creativo della "reatura. "ome pensiero, essi sono viventi, coscienti e capaci di esprimersi in unBinfinità di coerenti aspetti, ognuno dei !uali 5 come sempre irradiazione delle loro potenze. +a loro li4ertà e capacita dBazione 5 amplissima, con le sole limitazioni implicite nella loro finalità. *iversa 5 invece la configurazione storicamente presentatasi alla coscienza comune. %ccorre !ui fare massima attenzione al grado di emancipazione dellB&dam cosmico e dei suoi iva/ se !uesto grado 5 infimo o 4asso 8in una zona particolare dellB(manazione, !uale 5 !uello di nostra esperienza lBazione dei Principi (lementali 5 completamente guidata e direzionata dalle fere ephirotiche di cui sono 6concreta7 espressione. e, al contrario, sBaffaccia al divenire dellBUomo un aspetto dBautocoscienza, e in particolare dBautocoscienza emancipativa, gli elementali 1JM
vengono immediatamente influenzati secondo il grado e le !ualificazioni che !uestBultima assume. Per chiarire il concetto, diremo che essi nellBam4ito del loro fine primario sBatteggiano secondo le determinazioni autonome del principio evolutivo personalizzato, e in 4ase a !uesto costituiscono un am4ito adeguato di rappresentazione. a, in presenza di fattori discordanti con le finalità dellBevento manifestante, gli (lementali, pur se indotti a una configurazione temporaneamente distorta, assumono comun!ue un vettore adeguato ad apportare lBopportuna e necessaria correzione, e !uesta attività si identifica concretamente con una delle 4raccia incidenti del Carma. Il Carma, come sappiamo, pu# agire innanzitutto sui fattori causali dei campi reali del iva determinando interferenze e connessioni fra gli aspetti generali e individuali che, in presenza di tensioni e scompensi, si traducono in eventi collettivi e singoli. a le modalità concrete dBemersione, le !uali toccano le specificità delle monadi, sono attualizzati dai Principi (lementali nellBam4ito della tridimensionalità. "ome !uesti possono costituire un evento ostativo e dirimente delle direzioni vitali, cosE possono costituire un potente strumento di supporto ed emancipazione, se opportunamente integrati con coscienze e!uili4rate= sopratutto se consideriamo che il loro aspetto nel campo di alCut 5 dipendente dalle caratterizzazioni che !uestBultimo presenta nel momento storico, essendo gli (lementali, sopratutto nella pi; intima essenza, principi della orma e pertanto, a livelli estremamente alti del ondo &rchetipico, Idee fondamentali. appiamo che la orma 5 sim4olo dellBIdea che traduce allBintuizione di altre intelligenze= !uesta concezione, esatta e pertinente a tutto lBam4ito manifestato, e che prescinde dallBattuale ciclo, rende immediatamente comprensi4ile lBestrema incidenza dellB(lementale per la comprensione dellB(nte creato, il ondo delle Idee. +Baccordo con !uesti Principi 5 infatti la chiave per lBintelligenza intuitiva di tutta la realtà formale, che trascende verticalmente gli aspetti !uali vengono assunti nel campo tridimensionale. Infatti esistono zone della anifestazione in cui la orma non 5 strettamente concepi4ile come semplice tridimensionalità, essendo partecipe in varia misura di )ealtà che, ponendosi oltre alla capacità di percezione del contemplante, appaiono in (ntità insieme formali ed informali. & !uesto punto occorre che il iva realizzi a livello emancipativo il suo accordo dBamore con i Principi (lementali archetipici, onde trarre dalla propria profondità, partecipe a livello virtuale della loro essenza, i vettori conoscitivi per trascendere le limitazioni della sua percezione. QuestBaccordo 5 dun!ue fondamentale e necessario, e tanto pi; in un periodo storico, !uale lBattuale, in cui la configurazione che i Quattro (lementali hanno dovuto assumere, 5 progressivamente ostile allBattività umana. (ssi sono in noi, e la maggior parte della loro operatività sfugge alla comune coscienza di veglia/ ineriscono al punto unitivo che collega la parte pi; sottile della personalità a !uella pi; grossolana, il corpo fisico, e devono > ripetiamo devono > essere compresi e consapevolmente integrati con la nostra adeguata volontà. ono aestri di profonda, estrema sapienza, le cui intelligenze affondano nellBimmensità del 0lifo dellB&more e che appaiono inconcepi4ili agli uomini !uando vengono evidenziate in tutta la loro estensione, cosE come incomprensi4ile 5, ai non iniziati, il 1J1
ondo Ideale e la ua natura divina. ono tuttavia Principi immanenti allBarchetipo Uomo, e !uindi la loro essenza informa la nostra essenza in una specifica configurazione. +Bincontro con !ueste Intelligenze 5 evento principiale di un nuovo corso evolutivo, ed 5 affidato al magistero dellB&l4ero ephirotico dellB&more/ !ui a44iamo voluto richiamare alcuni conc co ncet etti ti ge gene neri rici ci ed ap appr pros ossi sima mati tivi vi,, ramm ramment entan ando do la loro loro funz funzio ione ne co cost stit itut utiv ivaa dellB(nte formale e della nostra personalità. <ri principi che sBincontrano nellBinconscio sono le concatenazioni di idee, ricordi, emozioni di un passato lontano e vicino, che colorano ed atteggiano in modo specifico il nostro odierno stato, pur senza che noi ne siamo veramente consapevoli. )ichiamiamo !ui !uesto dato per illuminare il lettore su di una sua conseguenza, che appa ap pare re ne nell !u !uot otid idia iano no rapp rappor orto to co conn il mond mondoo trid tridim imens ensio iona nale le e !u !uin indi di co conn le proiezioni e irradiazioni irradiazioni che vi percepisce normalmente. normalmente. +e vicende dellBanima 8intesa allusivamente come lBaspetto della personalità che sussiste nei cicli esistenziali sono la causa delle nostre reazioni di simpatia, affinità o antipatia, repulsione, desiderio o ricusazione nei confronti dellB7altro7 apparso nel nostro am4ito vitale. Poss Possia iamo mo co conf nfig igur urar arci ci il feno fenome meno no co come me un campo campo vi4r vi4rat ator orio io inte interi rior oree > sintetizzante lBinfinità di specifiche modulazioni > che si accorda o si distorce in presenza di altri consimili campi/ cosE come un accordo si integra con un altro nel suono musicale e > al contrario > produce la dissonanza e la stonatura. +Bideale sare44e il possedere un am4ito vi4ratorio interiore cosE multidirezionale ed elastico da poter accettare serenamente !ualsiasi altra vi4razione, potenziandone lBarmonia se già e!uili4rata, o correggendone per interferenza spontanea gli eccessi se distorta. "i# 5 tipico dei aestri storici, siano essi uomini o siano orme archetipali incentrate nel nostro viaggio interiore. -uttavia !uestBideale 5 difficile= e realizza4ile solo mediante ac!uisizioni progressive, come un cerchio che si diffonda nellBac!ua in modo costante e uniforme. (B comun!ue importante conoscere la 4ase > in genere molto composita ed inconscia > delle nostre reattività allBesperienza di vita, perch< essa pu# e deve illuminare la ricerca, indirizzandola là dove il fenomeno ha sede. In !uesta esposizione, genericamente informativa, non affrontiamo di proposito temi specifici= ma il lettore dovrà meditare su !uanto a44iamo detto ogni !ualvolta incontrerà in s< un moto dBattrazione o repulsione, di affinità o di ricusazione nei confronti di un aspetto del suo campo esistenziale. (gli 5 in effetti il suo passato, ed in !ualche modo il passato dellBUmanità/ 5 anche, egualmente, il futuro. *al suo comportamento odierno dipendono le vie che saranno percorse in una dimensione dello pirito oggi inavvertita, ma esistente e reale/ pi; reale del mondo che egli avverte costantemente attorno a lui. $ullBaltro aggiungeremo, ma speriamo e crediamo che lBallievo dellB&more non a44isogni pi; che di un suggerimento per avvertire lBimportanza e lBincidenza di !uanto finora gli 5 stato donato. +a nostra analisi deve, per concludere, prendere in considerazione il punto pi; ostico del cammino realizzativo, e cio5 lBeffettiva incidenza dellBinconscio e del 1J2
su4conscio 8i due termini rappresentano gradi di oscuramento coscienziale= maggiore nel primo e ai limiti della percezione comune nel secondo sugli eventi che appaiono nella normale esistenza. &44iamo &44iamo detto che a livello livello profondo profondo esistono ricordi, ricordi, propension propensionii e tendenze= tendenze= esistono anche le tensioni Carmiche, affatto inavvertite ma cosE presenti da confluire in modieventi assolutamente rilevanti per il processo della vita/ essendo tra lBaltro soventi in essi dBinterferenza con le (ntità distorte esistenti nel campo glo4ale e da !uestBultimo utilizzati per esercitare un effettivo dominio sulle personalità. Questi fattori, che non possono 8e non de44ono, ma 5 altro discorso venire ostaco ostacolat latii in !ua !uanto nto,, privi privi di ogn ognii aspett aspettoo interi interiori orizza zzante nte,, dimost dimostran ranoo un pieno pieno atta attacc ccam amen ento to allB allBeg egoo e allB allBin indi divi vidua duali lism smoo sepa separa rati tivo, vo, assu assumo mono no 4e 4enn dive divers rsaa colorazione in coloro che, grazie allBinsorgere di un certo risveglio spirituale e alla strada già percorsa, offrono possi4ilità possi4ilità di controllo sul Carma personale e collettivo ad essi immanente. In altre parole, !uesti aspetti su4consci e inconsci devono venir guidati in modo conforme al piano emancipativo, e coerentemente al suo dinamismo individuale e glo4ale. $ellBattuazione di !uesto piano che 5 compito primario degli &rchetipi, lBincidenza Carmica rappresenta insieme un potente ostacolo ed un insostitui4ile aiuto/ essa agisce a livello tridimensionale per !uanto attiene allBUomo "osmico e le sue forme modali, ma si pu# configurare un aspetto parallelo anche per il ondo &rchetipale, con la riserva che !uestBultimo aspetto non attiene allBautorealizzazione di una persona evolventesi in archetipicità, ma al grado dBautocoscienza della (ntità &rchetipale medesima. $on 5 dun!ue possi4ile parlare > a rigore > di Carma altro che nellBam4ito della tridimensionalità 8a vari livelli di pressoch< 6tutta7 la tridimensionalità ma, per estensione e con certe indispensa4ili precisazioni, si pu# ipotizzare una responsa4ilità dellB&rchetipo verso se stesso e !uindi verso il -utto di cui 5 parte sostanziale, tale da rendere immanente il fattore dinamico, capace dBevidenziare eventuali e specifiche inadeguatezze, nel caso che !ueste non siano intuite e risolte dalla consapevolezza del proprio stato. &44iamo accennato a !uesto pro4lema, che riguarda puntualmente lB(sistente oltre la spera di alCut, e alle implicazioni che determina, in !uanto causano la necess necessità ità di un evento evento manife manifest stant antee suscet suscetti4 ti4ile ile di coinvo coinvolge lgere re la totali totalità tà deg degli li &rchetipi. Il tema 5 cosE alto e teurgico da non poter venire affrontato che in sede pi; adeguata, e cio5 nel rapporto diretto con le ormePensiero trascendenti. -uttavia 5 4ene che il lettore sia avvertito, onde evitare ev itare la sterile immagine di un mondo ideale perfetto e infalli4ile, li4ero dalla necessità costante di essere scelto, ma sede di un radi radios osoo ed impe imperf rfet etti ti4i 4ile le e! e!ui uili li4r 4rio io// co conc ncet ettu tual aliz izzaz zazio ione ne !u !ues esta ta ch chee risp rispon onde de approssimativamente al vero solo se riferita a !uella fucina di vita e di potenzialità che 5 la zona tridimensionale 8in altre parole, la zona delle ette fere ephirotiche in rapporto alla !uale il ondo Ideale propriamente detto 8e cio5 in sintesi il mondo "aus "ausal alee nel uo uo aspe aspett ttoo di "rea "reatu tura ra pres presen enta ta un unBiBinc ncon once cepi pi4i 4ile le dive divers rsit ità. à. Un Unaa 1J3
concettualizzazione che pu# risultare al!uanto deviante, se sottintende un limite al progresso del principio formale autocosciente, alla sua realizzazione mediante la capacità di percepire in s< e fuori di s< il fattore trascendente per alto che (sso sia, e una zona dellB(sistere nellB(ssere ai margini di !uanto appare Informale. $eppure il $irviCalpa amhadi 5 punto finale, e pu# anzi rappresentare un ininterrotto processo di interiorizzazione 8e conseguente esteriorizzazione di !uel che 5 effettivamente lB&ssolutezza, secondo un tipo di causalità che non appartiene alla creatura ma il Principio Primo. -uttavia a !uesto punto desideriamo attirare lBattenzione dellBallievo su di unBipotesi che non 5 certamente in accordo con la generalità delle interpretazioni del !uadro manifestante, ma che pu# indicare la solu soluzi zion onee final finalee molt moltoo oltr oltree lBat lBattu tual alee cicl ciclo, o, e fors forsee an anch chee oltr oltree innu innume meri ri cicl ciclii successivi successivi.. %ccorre %ccorre inoltre inoltre aggiungere aggiungere che il termine 6soluzione 6soluzione finale7 finale7 5 esatto esatto per !uanto riguarda lBattualità del ondo delle Idee !uale 5 ora configurata, ma non certamente per il proseguimento del dinamismo supremo, che anzi in !uesto caso assumere44e un indirizzo ascendente incommensura4ile. Inoltre 5 4ene specificare che il significato dellBautorealizzazione attiene, in ogni caso, tanto al icrocosmo che al acrocosmo e che > se 5 vero che il primo influenza il secondo ed il secondo il primo > ci# non toglie che il processo avvenga secondo la sua legge puntuale nellBam4ito della personalità, e poi in !uello della personalità del mandala a cui !uesta inerisce 8la sizigia pi; o meno complessa e !uindi nel contesto generale e glo4ale in cui tutto !uesto si pone. Il che implica che il raggiungimento di un determinato livello di )ealtà non 5 risultato che tocchi immediatamente tutto il glo4ale, ma si determina nelle ormePensiero che del 0lo4ale sono modalità, e conseguentemente nel 0lo4ale. e il 0lo4ale 5 unitario, ci# avviene armonicamente e in reciproca coerenza= in caso diverso, possono presentarsi differenziazioni differenziazioni e dolorose spaccature nellBInterità come in effetti 5 avvenuto e avviene. +Bipotesi in esame, considerata con le sopramenzionate specificazioni, 5 che esiste 6al limite7 un Punto in cui lBIdea emanata ed il Principio emanante coincidano esat esatta tame ment ntee e senza senza ne nega gare re il rapp rappor orto to "rea "reato tore re" "re reat atur ura/ a/ ch chee cio5 cio5 esis esista ta un continuum dinamico al massimo livello concepi4ile > !uello :rahmanico > il !uale si colori nella parte rivolta allBespressione creativa dBautonoma personalità, e si apra > verso la verticalità metaformale > alla medesimezza trascendente. Quest Que staa realiz realizzazi zazione one suprem suprema, a, che impli implica ca sostan sostanzia zialm lment entee la coinci coinciden dentia tia oppositorum dellB&tto puro e della sua creatura, non pu# che avvenire, se lBipotesi 5 fond fondat ata, a, ch chee pe perr vo volo lont ntàà divi divina na,, la !u !ual alee rend rendaa lBId lBIdea ea pien pienam amen ente te pa part rtec ecip ipee dellBIdeatore senza per !uesto risolverla e annullarla in <, e senza che il :rahma possa identificarsi con la ua ideazione, che 5 sempre sempre +ui in +ui. imile stato costituire44e ovviamente unBaporia logica perch< atterre44e alla -rascendenza oltre lBimmagine che dal suo "it emana= costituire44e insieme lBaspetto divinizzat divinizzatoo al pi; alto stato della ormapersona ormapersona,, in cui essa sBapre completament completamentee a ci# che la sopravanza, za, al principio di un dinami amismo che non annulla la differenziazione di creatorecreatura, ma la determina in nuovi parametri di realtà. are44e in altri termine uno stato di amhadi nel !uale lBautonomia dBesistenza 1J@
permane, rivolta verso lBattività creativa dellB&ssolutezza > che nella creatura e 6con7 la creatura si manifesta > e alle sue impondera4ili, infinite potenze. Questo 6punto di coin co inci cide denz nza7 a7 rapp rappre rese sent nter ere44 e44ee perta pertant ntoo lBat lBattu tual aliz izza zazi zion onee de dell llBiBint nter eroo ond ondoo &rchetipal &rchetipalee nel suo aspetto aspetto pi; comprensivo comprensivo della sua realtà realtà dBesistenz dBesistenzaa nellB(sser nellB(ssere/ e/ iglio dellB&ssoluto, immagine vera della ua immagine creatrice, il :rahma aguna. 6"hi vede e vede il Padre7/ le parole del "risto 0es; L ipostasi formale del "risto &more &ssoluto L avre44ero !ui piena attuazione e porre44ero in atto la dolce promessa di vera redenzione nelle "ase del Padre, consegui4ile solo con il iglio 0es;, "reatura &ssoluta e pertanto Idea del :rahman che unisce, nella compassione, nel sacrificio e nellBamore, lB&ssoluto alla relatività. %ccorre dun!ue riconsiderare con molta attenzione e con la massima capacità discriminativa la figura storica di 0es;, mandala divino apparso nel nostro am4ito per avviarci alla comprensione e al conseguimento del nostro naturale destino, e cio5 )edentore, alvatore e Pastore. olti possono o4iettare che un simile modo di interpretare lB(manazione e lBevento cristico 5 contrario a troppi momenti della )ivelazione e della ricerca speculativa, considerati nel corso dei secoli e dei millenni e che 5 ar4itrario inferire da !uanto conosciamo un evento che trascende gli schemi medesimi della -radizione. (ppure.... (ppure sare44e la logica, immediata, limpida risposta a molti !uesiti insoluti e la 6reductio ad Unum7 perfetta/ che non nega la "reazione ma la illumina dB&more. Il "risto 5 &ssolutezza in un preciso momento sintetico, ma in !uanto tale non 5 lBassolutezza in < come essenza intuitiva della ua trascendenza dai nomi e dalle forme. &44iamo sovente insistito nellBavvertire il lettore sullBar4itrarietà dBindividuare aspetti logicamente determinati nel :rahman, e della necessità tutta umana della loro specificazione nel "ontinuum divino. "on !uesta riserva, ripetiamo che il "risto 5 ipostasi dellB&ssoluto, e ne esprime 6sim4olicamente7 !uanto concretamente una sintesi sintesi dBineffa4ile dBineffa4ile profondità/ profondità/ 5 il 'olto 'olto del Padre rivolto rivolto alla creazione, creazione, e non solo del nostro ciclo manifestante ma di tutto il ondo &rchetipale, frutto dB impensa4ili altri cicli 6temporalmente7 e razionalmente precedenti il nostro. Quel che dun!ue appare nellBente divinoumano apparso nella storia, deve venire interpretato secondo criteri di costante approssimazione, e nella consapevolezza dei limiti del nostro pensiero, limiti che 5 nostro dovere rimuovere. rimuovere. ullBImmagine "ristica torneremo nuovamente nel corso del presente lavoro/ lasciamo ora il lettore a meditare su !uanto gli a44iamo comunicato, rammentandogli il suo prec precis isoo impe impegn gnoo a va vallutar utare, e, co cons nsiide dera rarre e giud giudic icar aree secon econdo do il suo personalissimo mondo interiore le ipotesi da noi avanzate, con piena li4ertà e o4iettività di coscienza. Il suo contri4uto al divenire dello spirito dellBUomo 5 importante come il nostro, ed indispensa4ile per lui e per la anifestazione/ sia dun!ue capace di dissipare un du44io, di intuire un sentiero e di illuminare il cammino secondo lBIdea che egli impersona ed esprime con la sua esistenza. Il !uadro delineato dellBinconscio 5 certamente tale da renderlo in!uietante e stimolante alla ricerca della propria verità, ed 5 comun!ue capace di vanificare 1JF
!ualsivoglia tentativo di comprensione del pro4lema che non sia adeguatamente condot con dotto to second secondoo le modali modalità tà realiz realizzat zative ive dellBe dellBesot soteri erism smoo teurg teurgico ico.. $oi tuttav tuttavia ia riteniamo !uestBimpresa non solo possi4ile ma necessaria ed immediatamente agi4ile per !ualsiasi allievo dellB&more, e che il viaggio in interiore cordis non de44a intendersi come un tentativo dBapproccio allB&spetto trascendente implicito nella personalità, ma piuttosto come il dissolvimento delle configurazioni che ne impediscono la spontanea emersione, e che sempre rappresentano inadeguatezze, scorie e storture oscuranti, dBaltronde inevita4ili nellBesperienza delle proprie valenze. "ompito primario 5 dun!ue il portare la chiarità della consapevolezza nelle nostre zone interiori pi; confuse ed inavvertite, illuminando !uanto pi; lucidamente possi4ile lBa4isso che nascondono, e dissolvendolo nella )ealtà dellB&more. (sse infatti sono lBelemento velante, lBimpedimento pi; dirimente al conseguimento del )eal )eale= e= ma tale tale impr impres esaa in app appar aren enza za impo imposs ssi4 i4il ile, e, 5 co conf nform ormee al proc proces esso so di svelamento dellB&rchetipo, e !uindi al fine primario dellB(manazione. enza insistere sulle modalità concrete che assumerà nei singoli casi, casi, diremo che la metodologia generale 5 4en nota, ed informa tutti gli aspetti dellBesistenza/ i testi iniziatici pi; !ualificati, dal 'edanta, le Upanishad, il -ao alle scuole occidentali di tradizione greca ed ermetica, al sufismo e alla pi; coerente meditazione cristica/ tutti consentono allBallievo la giusta informazione ed il giusto approccio ad un sentiero specificatamente adeguato. & lui, e allBIstruttore, il compito dBattualizzarlo e personalizzarlo per percorrerlo come il Primordiale &more sta4ilisce prima che entram4i esistessero, e fin dove lB&more vorrà. +a nostra nostra analisi analisi dellBinconscio dellBinconscio ha toccato toccato un punto particola particolarment rmentee oscuro oscuro che non possiamo non riconsiderare pi; approfonditamente, onde mettere lBallievo in guardia sia contro facili fraintendimenti sia nei confronti dBipotesi semplicistica ed inadeguata nellBam4ito che consideriamo. &44iamo amo pi; volte accenn nnaato allBesistenz nzaa di un lato in!uietante dellB(manazione, le !elliphoth/ entità archetipali diventate estremamente egotiche ed individualistiche, che rappresentano lBorrenda caricatura del ondo Ideale al !uale pure devono la loro vita. Queste formepensiero sono al massimo grado ipotizza4ile in potenz potenza, a, epp eppure ure esprim esprimono ono un treme tremendo ndo influs influsso so neg negati ativo vo e unB unBint interf erfere erenza nza degenerante nellBam4ito tridimensionale, che 5 impossi4ile misconoscere o negare. UnBattenta analisi di !ueste infelicissime entità si rende dun!ue necessaria, per chiarire insieme la loro natura e i limiti di incidenza, e pi; dettagliatamente di !uanto a44iamo finora tentato. Inna Innanz nzit itut utto to giov giovaa ramm rammen enta tare re ch chee !u !ues este te form forme epe pens nsie iero ro ap appa part rten engo gono no allBUomo -otale, ma preesistono al suo manifestarsi come entità autocosciente. ono dun!ue emerse non nel tempo ordinario, ma in !uello che precedette la comparsa del "iclo, !uando il 0lifo assunse la configurazione capace di condurlo allBattualità. *al punto di vista tipicamente umano, son dun!ue entità estremamente antiche, primordiali e comun!ue precedenti la dimensione in cui lBuomo si definisce= definisce= e sono in ogni caso enti che devono integrare 8pur considerando tale integrazione come pura 1JH
potenzialità la anifestazione, e pertanto la loro realtà resta esternainterna allBuomo e principalmente allBuomo storico. Ignorarle o non volerle comprendere 5 perci# ignorare e non comprendere un momento della psiche e dellBinconscio/ !uesto rappresenta un errore tanto grave !uanto 5 fraintenderne la natura, magari ipotizzando un principio del male ontologicamente opposto a !uello del :ene 8dualismo metafisico= oppure ipotizzare un Universo contagiato, per il solo fatto di esistere, da un peccato originale, una h?4ris che ne condizioni lBesistenza e che de44a essere espiata fino alla conclusiva reintegrazione nel Principio= !uasi che lBatto manifestante sia o un inspiega4ile e incomprensi4ile oscuramento del :rahman nelle ue Idee essenziali per il !uale esse precipitino fuori dalle +uce ondamentale, oppure un 6errore7, un gioco 8lila ar4itrario e indifferente, una necessità dBautoanalisi e di evidenziazione che in nulla sBaccordere44ero con la ua armoniosa natura. +Bam4ito di manifestazione delle forme archetipali 5 certamente un evento del ondo delle Idee che costituisce un progressivo chiarimento interiore del medesimo, unBemarginazione dBincompiutezze fino ad allora inconsapevoli, e una ricapitolazione delle Potenze per determinarne una pi; alta ed espressiva configurazione. "onfigurazione del ondo &rchetipico e non dellB&ssolutezza che lo emana/ diciamo !uesto una volta per tutte 8ma ci ripeteremo, anche se non dovre44e essere necessario tornare su tale fondamentale affermazione. (B invece opportuno considerare !uanto accade a una ormapensiero che > ine4riata dalla li4ertà e dalle sue improvvise aperture espressive > decida di porsi 6fuori7 dallBarmonioso am4ito in cui si 5 determinata, e che dun!ue fraintenda completamente il medesimo, considerandolo un limite alle sue potenze. QuestBentità, che partecipa di un grado di intelligenza e conoscenza del campo archetipico pur sempre elevato e enormemente pi; vasto di !uel che lBuomo storico possa immaginare, tende a proiettare > come lBuomo > le sue componenti come oggetto dBesperienza e di consapevolezza agendo cosE secondo lBesatto schema che a44iamo visto esser tipico della onade. -uttavia lBentità !elliphotica 5 separata dalla vita, 5 staccata dalla percezione del s< 4ench< a lei immanente, 5 sola con se stessa e con la sua famelica ansia dBesprimersi e di possedere il pi; ampio campo dBattività che le sia possi4ile avere. -utte !ueste tensioni, anzich< determinare un reale moto espansivo > che 5 invece tipico dellBesistenza conforme alla sua verità > finiscono col precipitare la formapensiero in s< medesime, in un distacco dalla 'ita del -utto che agisce solo come effetto pietrificante, inaridendo tanto pi; lBente !uanto pi; sBafferma come principio egotico separato. )imane la tremenda nostalgia dellBattimo in cui le apparve > nella atrice "ausale percepita come &4isso dBinfinita potenzialità > la scintilla dellBautocoscienza e della li4ertà, intesa come ine4riante capacità dBesprimersi incondizionatamente e di essere il centro del proprio universo. Questa nostalgia 5 immanente e coincide con il massimo punto dBaffermazione egotica, e lBego 5 il mostro che la domina e di lei si nutre. "B5 unBirrealtà di estremo dolore, di lacerante infelicità, di proterva sofferenza nella !ellipoth che non possiamo ignorare, e che non deve esimerci da un atteggiamento compassionevole in "risto nei suoi 1JJ
confronti, o meglio/ nei confronti della sua virtualità. a !uesto non ci deve nascondere la sua attuale e feroce pericolosità se vogliamo > come insegna lo ?oga > ricondurre al Padre con il Padre !ueste devianti entità reintegrandole nella loro virtuale purezza. -ale 5 infatti il compito specifico dellBUomo, e il fine principale che lB&l4ero ephirotico si propone nellBevento manifestante. Poich< la !ellipoth 5 assenza completa di creatività, essa 5 incapace di 6sentire7, di provare vere emozioni sia pur distorte e angosciose, di 6essere7. Il mondo che proietta intorno a s< 5 lBimmo4ile pietrificazione del suo esistere interiore dove si riflette lBimpotenza e unBattività intellettuale priva di supporto in disperata ricerca di un contenuto vitale che in lei si va sempre pi; affievolendo. e un tratto distingui4ile caratterizza !uesta deformità, esso 5 il rigido vuoto interiore, che denuncia apertamente la sua esclusione dalla possente corrente energizzante della anifestazione, rivolta alla creatività dellBamore. +Benergia 5 il dinamismo dello spirito in forma semplice, e lo spirito delle !elliphoth si 5 rappreso, congelato ed immo4ilizzato/ essa non vive dun!ue di vera vita ma dellBappropriazione di vita altrui, dal desiderio di potenza e di possesso che 5 poi la malattia della sua essenza e che viene continuamente e completamente frustrato dalla sua stessa insazia4ilità. Impossi4ilitata a guardare il 0lifo dellB(sistenza vera che lBa44acina con la sua luce trascendente e la rende consapevole della propria impotenza come uno specchio, la !elliphoth si volge al mondo tridimensionale laddove egli le consenta un !ualsivoglia varco al suo desiderio di possesso e di affermazione. Il mondo tridimensionale 5, nella nostra zona, in formazione, 5 in crisi di crescita e sta cercando se stesso/ 5 dun!ue passi4ile dBinterferenza, dBinganno e di controllo/ pu# dun!ue riempire il gelido a4isso dellBego con le sue emozioni, le passioni e le infinite distorsioni che la sua esistenza pu# specificare. +e !elliphoth non vivono di vita propria, ma di vita mediata/ protese alla possessione, allesteriorità, al formalismo che caratterizza lBatteggiamento egotico, esse devono prendere altrove il contenuto della vita, che sfugge alla loro condizione. Inoltre esse sanno L per antica conoscenza e capacità intellettiva raziocinante che pure sussiste L il pericolo rappresentato dallBarchetipo Uomo alla loro presenza/ esse cio5 comprendono che la anifestazione determinerà, con il suo compimento, 1Binelutta4ile necessità dBintraprendere un cammino inverso a !uello finora scelto, sostituendo il moto involutivo e individualisticamente egotico con altro, emancipativo ed integrante nel li4ero estrinsecarsi delle personalità. "i# significa negare s< stesse !uali entità separative, e riaffermarsi esistenza nella luce dell(ssere/ 5 dun!ue risalire la4isso, tanto pi; fondo e ostativo !uanto pi; in loro sB5 offuscata la )ealtà fondamentale. Poich< !uesta fatale necessità le terrorizza, cosi come le annichilisce lBarmonia dellamore che sia &more, vB5 in ognuna di loro unopposizione pi; o meno forsennata, pi; o meno celata, pi; o meno evidentemente feroce a !uesta prospettiva, in dipendenza del grado assai differenziato del processo involutivo che le caratterizza. &lcune sono !uasi al margine dellinversione emancipativa, altre nel 4uio coscienziale pi; atroce/ !ueste affermazioni sono tipiche del comportamento egotico, e costituiscono !uasi la controimmagine grottesca del 0rande 0lifo/ nel !uale le specificazioni avvengono nella comprensione dell&more, 1JK
e implicano sempre un originale modo di impersonarne una modalità. Il lettore pu# darsi, dalle suddette constatazioni, un !uadro a44astanza preciso del fenomeno !elliphotico, e dedurne conseguentemente lestraneità e la completa ostilità ai fini dell(manazione. Quel che tali ormePensiero cercano 5 emozione, ed emozione tanto pi; intensa !uanto 5 pi; lontana dallarmonia dell(ssere. (spressioni viventi di una frattura, vogliono la frattura per affermare la loro soggettività, e per colmare di un fantasma di vita la famelica inconsistenza del loro mondo esistenziale, della !uale sono assai inconsapevoli/ !uesta 5 la causa della loro costante presenza nella storia dellumanità, e della potente attività ai livelli profondi della psiche, guidata da unBintelligenza senza interiorità, e !uindi direzionata a una sostanziale a4errazione. $on esiste fra lUomo e la !elliphoth una possi4ilità daccordo, di armistizio o di una convivenza, e !ualsiasi illusione in proposito deve essere cancellata di fronte allinconcilia4ile opposizione dei fini. +Uomo vuole e deve esistere per essere, la !elliphoth cerca lUomo per nutrirsi della sua energia vitale, e !uindi del suo dolore, delle compulsioni e della miseria che ne deriva, perch< esse determinano distorsioni e le distorsioni consentono un dominio lacerante, foriero di altra e maggiore infelicità. +a feroce gioia di !ueste entità veramente demoniache 5 inconcepi4ilmente lontana dalla pura gioia 8lananda delle (ntità in via di realizzazione o realizzate, che 5 espressione di una vita realmente fondata sullarmonia del -utto. a la !elliphoth, 5 4ene ripeterlo, 5 parte integrante dell(manazione, e al Principio deve essere incessantemente ricondotta/ 5 ci# che avviene in ognuno di noi, !uando rista4iliamo le!uili4rio delle valenze interiori, e la passione, il desiderio, lemozione diventano amore ed espressione damore. $on possiamo daltra parte ignorare la funzione discriminante che la !elliphoth suo malgrado esplica nella anifestazione, costringendo l&l4ero ephirotico e lUomo a comprenderne la natura comprendendo le proprie inadeguatezze, e > con loro confrontandosi > a dissolverne la consistenza/ un compito difficile, alle volte ai limiti del possi4ile, ma sempre attua4ile perch< la natura dell(ssere 5 &more, e il disordine rappresenta soltanto un tragico ma temporaneo offuscamento delle coscienze. %ffuscamento temporaneo e non per !uesto meno temi4ile, per la dimensione L irreale in s< ma realissima in chi 1esperimenta L, che pu# assumere. Per !uesti motivi il dharma dellallievo 5 comprendere linvoluzione nelle sue origini e nelle sue estrinsecazioni e, un giorno, percepirla nella sua odierna realtà per 6sapere7 cosa essa veramente 5. Un accorgimento astuto ed insidioso della !elliphoth 5 lagire indirettamente, mentire confondendo verità e 4ugie, di non apparire che in casi rari e particolarissimi, di mescolarsi nelle istanze egotiche del iva onde poter venir scam4iata con elementi specifici della sua personalità= e poi indurre il pensiero razionale a negare la sua esistenza 8il che pu# implicare per indiretta conse!uenzialità a negare lesistenza di *io, a disarmarsi nei confronti della sua azione con argomentazioni che della logica hanno solamente limmagine, essendo le conclusioni fondate su premesse s4agliate. *iciamo tutto !uesto per rendere !uanto pi; completo possi4ile il !uadro 1J9
dellinconscio, dove a4isso e +uce si intersecano e sintrecciano nel multiforme gioco delle nostre scelte e delle nostre volizioni. (ssere li4eri interiormente non 5 facile, ed occorre comprendere le forze che dentro noi si animano, per guidarci ed orizzontarci nella nostra ricerca della verità/ lascolto, la discriminazione, lo44iettività e la sincerità interiori sono potenti mezzi per la comprensione analitica e sintetica di !uelluniverso che 5 la nostra coscienza, teatro di lotte e di realtà che trascendono il piccolo am4ito nella comune comprensione. (B tuttavia tempo da44andonare !uesto dolente argomento che dovremo certamente approfondire nelle sue conseguenze pratiche in altre sedi, e di soffermarci su temi meno angosciosi, che pure richiedono il massimo sforzo e la pi; acuta capacità dBintrospezione del nostro amico lettore. L%L 21 +a nostra attenzione deve ora puntualizzarsi sugli aspetti meno percepi4ili e pi; sostanziali della dimensione temporale. Il -empo, nella sua pi; vasta accezione, 5 il processo demersione coscienziale di unIdea a s< stessa, ed 5 !uindi in funzione del grado di emancipazione che !uesta presenta. Queste semplici parole descrivono per# al!uanto approssimativamente il fenomeno temporale, e vanno attentamente esaminate e analizzate, per metterci in condizione di valutare meno genericamente !uesta fondamentale categoria manifestante. &44iamo detto che esiste un tempo della (manazione relativo al modo di percepirsi tipico dellBuomo, ed insieme a !uello specifico del 0lifo. &44iamo inoltre affermato che nel ondo delle Idee archetipe esiste un analogo processo di realizzazione, inerente per# al piano puramente trascendente di !uestBaspetto della )ealtà. 'ediamo dun!ue di specificare alcuni dati, e di chiarirne la portata anche in relazione a piani differenti di percezione. Il ondo &rchetipico ha la caratteristica 4asale dBessere composto da Idee che hanno realizzato la loro unità ontologica in misura sufficiente da rendersi principi autonomi di coscienza dB&more, e centri di dinamicità nella coerente consapevolezza della nonLdualità fondamentale dellB(ssere. QuestBattualità del ondo Ideale 5 4en lontana dallBimplicare la non perfetti4ilità ulteriore del suo contenuto e, poich< lBIdea emanata tende naturalmente allBidentificazione con lBIdea emanante 8indistingui4ile dal :rahman per !ualsivoglia personalità, eppure ua puntualizzazione, si determina un dinamismo che tende insieme alla perfetta autorealizzazione secondo la volontà divina e allBunione con il "entro upremo. & !uesto proposito a44iamo avanzato lBipotesi che detta coincidenza sia resa ad un certo punto possi4ile da un atto dBamore del :rahman, che la conceda come dono 1KM
della sua incondizionata li4ertà. )esta comun!ue la necessità del personale impegno chiarificatore degli &rchetipi, fino al limite consentito dalle loro valenze/ il processo 5 !uindi uno svelamento e unBilluminazione della coscienza, ed il tempo !ui pu# essere considerato omnidirezionale soltanto per renderne intellegi4ile il significato/ poich< BscorreB e si BespandeB entro le singole interiorità e nel ondo &rchetipale in tutte le direzioni comprensi4ili, conducendolo a sempre pi; completa armonia. *iverso 5 lBatteggiamento del -empo in !uella particolare configurazione che il ondo Ideale assume nellBesecuzione del presente ciclo emanativo, in !uanto funzionale a uno scopo specifico che determini L una volta realizzatosi lBUomo nella sua autonomia e li4ertà L un nuovo e pi; confacente assetto dellBInterità. Qui cB5 lBintersecazione del modo di rappresentarsi dellBUomo L ingolo e glo4ale L secondo la legge causale 8tempo che procede orizzontalmente in univoca direzione, creando cosE lBimmagine del passato, presente e futuro con !uello che dellBUomo medesimo ha lB&l4ero delle ephirah/ per il !uale il tempo orizzontale ha un valore relativo al principio in evoluzione, e che vede detto principiopersona come Idea in emancipazione, pensiero che si autodefinisce e in ci# si comprende con crescente precisione. In tal processo di chiarificazione spirituale il fenomeno temporale non pu# naturalmente esser ricondotto alle mere apparenze di un vettore unidirezionato, in !uanto attiene allo spirito e si determina solo secondo le leggi dellBautocoscienza, per cui 5 concretamente reale solo la dimensione archetipica pura e L al suo confronto L irreale !uella dellBattuale consapevolezza tridimensionale. Parlare di un passato e di un futuro dellBUomo dal punto di vista del 0lifo della +uce 5 cosa priva di senso/ il 0lifo vede lBUomo nellBaspetto realizzato alla luce immanente del upremo "it, e vede contemporaneamente !uel che lBuomo crede di essere 8e, relativamente a lui solo, 5. "B5 in !uestBimmagine la coincidenza fra due aspetti percepiti in modo estremamente diverso, ed ovviamente la a?a dellB(manazione 5 velante, in proporzione alla soggezione passiva alla a?a stessa. Poich< la realtà essenziale 5 racchiusa nello svelamento interiore del iva, e !uesto svelamento segue le leggi dellBanima e non !uelle delle sue rappresentazioni grossolane 8un certo tipo di fisicità, ne deriva che non esiste per il 0lifo n< un passato n< un futuro, ma piuttosto uno stato pi; o meno profondo dBoscuramento spirituale/ e che !uesto deve essere dissolto non già secondo la legge causale conosciuta dagli uomini 8che attiene a !uanto dBincontrollato, inerziale ed incompreso esiste nel loro campo di vita e per !uesto espresso da un vettore unidirezionale ma piuttosto secondo lBaspetto che attinge alla vera spiritualità, estremamente mo4ile di per s< e che non 5 certamente condizionata dallBunidirezionalità. Pu# tuttavia apparir tale alla consapevolezza del iva/ incompleta, illusoria e approssimativa in !uasi tutte le sue estrinsecazioni= ma non certamente a !uella delle Potenze ephirotiche. $on esistendo per il vero &l4ero della 'ita un tempo orizzontale che nella raffigurazione dellBUomo storico 8non necessariamente limitato a !uello vivente ora nel nostro pianeta, varia4ile da evo ad evo, ne consegue che 1Binterferenza delle 1K1
fere sarà coerente solo con s< stessa, e non con le capacità normali di comprensione degli uomini. $aturalmente la suddetta interferenza avverrà in modo da non distruggere il tipo di autonoma rappresentazione esistenziale del iva, che 5 il suo metodo realizzativo e deve ritenersi adeguato al periodo in cui si manifesta. +Baffioramento di un diverso Z-empo7 5 infatti estremamente coinvolgente per tutte le rappresentazioni spaziali delle monadi, e portere44e le coscienze impreparate ad un tremendo impatto con dimensioni non pi; comprensi4ili e controlla4ili. +Battività del 0lifo deve pertanto rispettare le categorie spaziotemporali assunte dallBUomo in uno specifico momento del processo manifestante, pur restandone sostanzialmente affrancata ogni !ual volta essa si puntualizzi in aspetti pi; generali e sostanziali del ciclo. &44iamo osservato nelle pagine precedenti che la ritmicità dellB(manazione 5 la conseguenza delle specificità dBespressione del Pensiero, nel piccolo e nel grande, e che !uando il Pensiero 5 soggetto di un continuo atto di chiarificazione, e cio5 fa esperienza di s< conoscendosi sempre pi; esattamente, a44iamo una configurazione di tesiantitesisintesi che da !uestBultima si sviluppa dialogicamente in ulteriori direzioni. Il pensiero e la sua dialettica sono dun!ue la 4ase dBinterpretazione del "iclo manifestante, ed essendo indispensa4ile la li4ertà dBautodeterminazione nel campo dellBesperienza del iva, il !ual deve 4en mettersi in grado dBesercitare un effettivo autogoverno nelle sue componenti psicospirituali, ne deriva che il -empo dellB&l4ero in riferimento al divenire dellBUomo apparirà !uando il ciclo vitale ordinario 5 concluso per lBesaurimento delle capacità espressive a lui immanenti, e si rende necessaria una ricapitolazione, una meditazione ed un approfondimento dellBesperienza vissuta. $el periodo intermedio fra unBesistenza e lBaltra, anche se il iva L incapace per lo pi; di configurarsi secondo pi; puntuali parametri rappresentativi L si pone in un am4ito ancora tridimensionale simile a !uello della precedente esistenza, molti aspetti relativi a !uesta ultima risulteranno modificati, anche se non tanto da risultarne un effetto traumatizzante. &ffiora, in altre parole, in !ualche misura il tempo di una diversa )ealtà, che coordina lBesistenza della zona intermedia in modo pi; conforme alle potenzialità di successivi sviluppi. (B 4ene a tal proposito rammentare che il 0lifo interviene in sostituzione tutte le volte che affiora una carenza o unBassenza di autogoverno/ nel periodo di permanenza in un campo intermedio, normalmente compreso fra la morte fisica e la successiva rinascita, le ormePensiero dellB&l4ero sono attive, e modificano !uanto 5 pi; possi4ile la proiezione mentale del principio evolutivo, senza lederne lBautonomia onde renderlo suscetti4ile di un proficuo approfondimento dei frutti ottenuti nellBesistenza precedente. e il iva, il !uale ovviamente tende a riprodurre il suo campo esistenziale precedente, pur con le modifiche e le incompiutezze dipendenti dal cam4iamento di stato, 5 particolarmente attento e relativamente emancipato dagli aspetti istintuali 8tamasici della psiche, lBesperienza della zona intermedia determinerà notevoli effetti emancipativi, permettendogli di cogliere pi; puntualmente lBillusorietà della sua a?a, e conseguentemente lBinsorgere di pi; 1K2
adeguate percezioni nel suo am4ito. Queste ac!uisizioni, che di regola causano un differente atteggiamento interiore nel suo prossimo ciclo vitale, possono in taluni casi risultare tanto illuminanti da non rendere pi; necessario il reintegro nel ciclo 4reve, ma al contrario il permanere e lBinnalzarsi lungo i sentieri del ondo ephirotico. olo le entità pi; emancipate potranno tuttavia porsi come modalità specificatamente archetipali, ed essere completamente li4ere dalla necessità di un reintegro nellBaspetto che ora ci appare nostro/ !ueste, in !uanto principi archetipici sia dellB&l4ero che del principio ideante che 5 lBUomo 8alCut e -iphareth, avranno grande autonomia operativa e potranno agire secondo la loro natura e la loro scelta, cosE nel tempo trascendente che in !uello immanente al campo tridimensionale emancipativo. (B estremamente difficile per la mente che non a44ia esperienza di un tempo non pi; semplicemente unidirezionale intuire lBidentità fra passato e futuro, intesi nei termini che ci sono noti/ !uestBintuizione 5 semmai un momento altamente illuminante della )ealtà, che lBIstruttore e la meditazione porteranno in evidenza. "i preme tuttavia, coerentemente ai nostri propositi, informare il lettore su !uesta fenomenologia, comunicandogli che presente, passato e futuro sono apparenze, dovute alla configurazione esistenziale tipica del iva, e che sfumano in altri aspetti ogni !ualvolta appaia un profondo mutamento della consapevolezza e dei suoi parametri di rappresentazione. %ccorre tuttavia essere precisi/ la legge causale, con tutte le implicazioni Carmiche che comporta, 5 dominante in maniera pressoch< totale nel mondo formale, manifestandosi coattiva finch< la personalità non si affranchi dal suo determinismo nella sua autocoscienza. Quando cB5 lBinizio di unBemancipazione, !uesta legge appare come realmente 5 in formulazioni sempre pi; evidenti, e cio5 come un principio di coerenza dello svolgimento dello spirito verso la comprensione della sua vera dimensione e natura. $on possiamo in altre parole configurarci un Universo formale, un dinamismo trascendente e un ondo archetipico delle Idee come ar4itrarietà ed assenza di !ualsivoglia categoria informante a livelli adeguati, perch< tutto proviene dallB(nte upremo, che 5 &rmonia e "oerenza per eccellenza, e manifesta lBassoluta li4ertà dBessere perfettamente e stesso. "i# che da +ui viene non 5 mai ar4itrario e contraddittorio, ma tende allBe!uili4rio e alla :ellezza, che dellBe!uili4rioamore 5 la sintesi formale, percepi4ile dalle altre intelligenze. (B dun!ue nel vivere compiutamente la propria essenza che si svela la natura profonda delle Idee, e il loro dinamismo 5 da un lato la ricerca sempre pi; puntuale di !uesta realizzazione, e dallBaltro la spontanea, li4era espressione delle valenze evidenziate dal progresso spirituale. +BIdea 8persona 5 un principio di vita, che emana dalla 'ita del -utto e !uindi si proietta allBinterno di s< per attingere alla fonte infinita dellB(ssere, e fuori di s< per manifestare le potenzialità diventate accessi4ili/ integrandosi ed integrandole con !uelle di tutti i Principi senzienti nellBinfinito campo della anifestazione, in gioiosa unità e li4ertà dBesistenza. Il tempo 5 !uesto dinamismo, e !uindi 5 un fattore dBautorappresentazione tanto 1K3
pi; plastico !uanto pi; lo spirito L da cui emana L 5 scevro da ostacoli e limitazioni/ come 1Binteriorità del iva tende a fondersi con il Padre e senza che ci# implichi un suo dissolvimento e annientamento, cosE il tempo BpersonalizzatoB mira a coincidere con lBatemporale purissimo, che non 5 soppressione dBogni dinamismo ma stato ineffa4ile oltre lBimmo4ilità e il movimento. +a coincidentia oppositorum non 5, in altre parole, una contraddizione divina, e pertanto non defini4ile e !uasi un assurdo logico, ma un principio divino che trascende infinitamente la logica, dalla !uale nascono le contraddizioni/ elementi conflittuali dellBintelletto e pertanto esistenti ad un gradino di consapevolezza assolutamente diverso ed altrettanto inadeguato ad intendere lB&ssolutezza. $ellBanalisi del fenomeno ZtempoZ do44iamo pertanto mantenere in evidenza !uesta sua dimensione varia4ile in dipendenza dal grado dBemancipazione, direttamente proporzionale alle attualità dello spirito. e applichiamo !uestBipotesi allBinterpretazione della anifestazione, essa ci apparirà pi; conforme alla sua essenza di pensiero dinamico in fase dBautochiarificazione, e potremo con minor fatica comprendere alcune implicazioni che al primo sguardo, appaiono come assurdità concettuali. Innanzi tutto, ricordiamo che lB(manazione 5 sostanzialmente assai pi; articolata e complessa di !uanto appaia dalle ideazioni normalmente vertenti sulla sua storia e sulla sua natura. +BUomo oggi si raffigura un processo evoluzionistico coerente fin dalle origini con le sue odierne categorie dBautorappresentazione, ma naturalmente !uesto 5 valido solo nellBipotesi che egli possa con la sua forma mentis attuale scorgere tutto lBa4isso temporale da cui proviene/ poich< la coscienza di s< 5 emersa nel "iclo in epoche relativamente recenti, lBaspetto dellBUniverso prima di !uellBevento era !uale il sonno profondo dellBUomo poteva rappresentarselo, e L pi; generalmente L !uale le Potenze ephirotiche lo forgiavano come culla della sua nascita/ unBinterferenza fra !uesti due poli 8distinti ovviamente per necessità esplicative, essendo la sephirah alCut L o meglio il )egno L parte integrante del 0lifo, uno assai oscurato e lBaltro nel suo aspetto realizzato estremamente radioso, !uanto tamasico in !uello involutivo. Quel che ne deriv# non pu# dun!ue prescindere dalla capacità dBosservazione e di autorappresentazione della persona, e cio5 dalle sue facoltà introspettive. Per non divagare, diremo che, mentre la nascente coscienza dellBUomo illuminava tramite le sue modalità evolutive 8i iva alcuni aspetti del potenziale effettivo dellB(manazione, i piani non attuati restavano egualmente nellBIdea complessiva dellBevento manifestante, e tuttora sussistono !uali momenti dello spirito del ondo &rchetipale, rivolto allBevidenziazione di un suo aspetto interiore. Questo implica che esistano, nel nostro apparente passato ed esattamente dal momento in cui un 4arlume di consapevolezza 5 apparso nellBUniverso, piani reali e come tali percepi4ili con tutte le loro valenze e reciproche interferenze entro uno spettro molto esteso e non infinito di possi4ilità, i !uali non furono illuminati dalla coscienza storica dellBUomo ma che in lui sussistono come aspetti inconsci ed effettivi della personalità, in un campo delimitato dalle concrete possi4ilità di scelta 1K@
che ovviamente, ai margini, si approssimano allo zero assoluto. (ssendo !uesti piani ZrealiZ, sono sempre e comun!ue sperimenta4ili in adeguate condizioni di consapevolezza, e possono dare un contri4uto assai determinante alla formazione dellB&rchetipo. (B dun!ue possi4ile tornare a vivere in un apparente passatoD % in un remoto futuroD -eoricamente 5 possi4ile, se le condizioni interiori ammettono !uesto tipo di sintonizzazione, e se 1BIstruttore decide di guidare in tal modo il cammino della persona. Un futuro remoto potre44e in effetti L e consideriamo esatta lBipotesi L non presentare le tecnologie esasperate e gli intellettualismi che caratterizzano 1Battuale periodo, ma un pi; completo ed armonioso !uadro dBintegrazione dei iva con s< stessi e il loro campo dBesperienza, il che potre44e rendere possi4ili fenomeni dBinterferenza addirittura per ora impensa4ili. Un altrettanto lontano passato, in un piano reale rimasto inattuato per differenti scelte, potre44e rappresentare lBadeguato am4ito di unBesperienza fondamentale per lBilluminazione interiore, senza alcuna preclusione per il vero processo evolutivo. a la normalità dellBente mostra tuttavia un tal grado di rigidità coscienziale da risultare completamente soggetta alla legge causale determinante il vettore unidirezionale del -empo. (B infatti difficilmente ipotizza4ile che lBuomo della civiltà dei consumi possa concedersi uno spazio di li4ertà dallBeffetto Carmico che estrinseca la causalità nei suoi elementi pi; rigorosamente correttivi. ( tuttavia la struttura del tempo come dimensione dello pirito pu# ammettere varchi e emersioni dBesperienza singolarmente lontane dalle nostre comuni considerazioni/ sarà nostra cura analizzare ci# che comporta tale dimensione interiore relativamente al momento storico in cui molti o alcuni di noi si confrontano con un difficile esito per lBintera nostra umanità. L%L 22 Prima di procedere in !uesto difficilissimo campo dBanalisi delle categorie manifestanti fondamentali, 5 opportuno soffermarsi su un certo tipo di riflessioni. +a storia dellBuomo, !ualun!ue sia lBopinione sui suoi molteplici aspetti dimensionali, presenta un costante e drammatico esito/ lBumanità sem4ra incapace di costruirsi un cammino emancipativo che comporti lBarmonico sviluppo delle potenzialità positive e la progressiva scomparsa dei numerosi fattori antagonistici e devianti. Qualun!ue sia il giudizio che storicamente possiamo dare delle numerose dottrine metafisiche apparse nella nostra civiltà, dal cristianesimo al 4uddhismo, dallBesoterismo occidentale greco o egizio, al misticismo orientale non dualistico, nessuna di !ueste ha rappresentato un reale e definitivo riassetto della condizione umana conferendo un e!uili4rio davvero dinamico in vista dB ac!uisizioni future. +Battuale periodo in particolare L la cui realtà pu# essere presa come sim4olo delle generali condizioni dellBuomo glo4ale in !uesta zona dellB(manazione L sta dimostrando in misura fin troppo convincente come la grande maggioranza delle individualità sia fuori da ogni indirizzo veramente evolutivo, e come le molte rivelazioni, metodologie, dottrine e filosofie non costituiscano n< il patrimonio 1KF
culturale e spirituale dellBintera umanità, n< un valido argine al diffondersi di una mentalità 8prettamente occidentale estremamente egocentrica, individualistica e possessiva. In certo modo !uesto periodo storico dimostra una componente profonda dellBanima umana/ capace sE di darsi un centro di riferimento per il suo dispiegamento in attività espressive multiformi, ma insieme impedita ad uscire da !uesto stesso centro di individuazione con 1Bintegrazione fra tutti !uelli esistenti nel processo autorappresentativo. Queste fenomeno sostanzialmente prescinde da tutte le metafisiche, dalle manifestazioni BdivineB della storia e del tempo, dalle dottrine rivelate e dalle argomentazioni che ne derivarono= ignora per di pi; il profondo richiamo dellBanima allBarmonia e alla 4ellezza, allBunione e allBamore. )ichiamo che pur traluce da tante attività ed opere dellBumanità, da molti momenti delle singole esistenze, testimoniando di un suo momento cosE profondo ed inascoltato da costituire insieme un monito e una indicazione di contraddizione con lBapparente realtà. (B possi4ile a !uesto punto formulare ipotesi che tolgano valore a tale richiamoD (B possi4ile accusare i aestri del anto 0lifo di non svolgere adeguatamente i loro compiti, e di limitarsi ad impartire incomprensi4ili ed oscure teorizzazioni di un 4en diverso su4strato esistenzialeD (B possi4ile reinterpretare le vicende dellBumanità in maniera affatto negativa, privandole di !ualsivoglia finalità e svuotando tutte le rivelazioni di effettivo contenuto e di valore soteriologicoD (B insomma possi4ile ridurre tutte le esperienze dei mistici, degli asceti, dei veggenti, degli ?ogi L ricercatori dBogni cultura e latitudine L a fantasmagorie soggettivistiche, carenti di !uel valore universale e concreto che a loro 5 stato nei secoli attri4uitoD (B possi4ile. Incontriamo cio5 L in !uesto difficilissimo momento del divenire dello spirito L un du44io fondamentale e completamente distruttivo che do44iamo dissolvere, se vegliamo davvero compiere un passo definitivo su un sentiero di vero progresso verso le finalità dellB(manazione. (B stato osservato che non esiste in tutta la storia dellBanima umana 8che 5 poi la vera storia un momento non suscetti4ile di diverse e talora opposte interpretazioni/ e che la testimonianza dei aestri non 5 valida che come indizio e 4ase di ricerca personale, se si vuole davvero essere i protagonisti del proprio iter spirituale e del proprio destino. "B5 in !ueste affermazioni un profondo pessimismo ed insieme un potente anelito allBesaurimento dei du44i esistenziali in unBesperienza che sia insieme illuminante per il singolo che per la generalità, in !uanto suscetti4ile di conseguenze non solo nelle coscienze ma anche in tutti i campi operativi che ne vengano interessati. ( tutto !uesto secondo un criterio dBanalisi cosE o44iettivo da potersi a 4uon diritto definire scientifico. (B certo che la )ealtà emanata 5 spirito in divenire per !uanti a44iano accettato !uesta interpretazione con adeguate motivazioni e non per coloro che non lBa44iano accolta/ in costoro, lBinsieme delle convinzioni e dei fattori o44iettivamente esistenti nelle coscienze pu# determinare un ristagno evolutivo e talvolta addirittura unBinvoluzione. a in ogni caso, tutte essendo realmente e comun!ue spirito, le ac!uisizioni interiori di coloro che pi; ne hanno 1KH
compreso lBessenza non possono non influire sul tutto, e particolarmente su !uegli aspetti grossolani che noi chiamiamo BmateriaB e Bmondo oggettivoB ignorandone la continuità ontologica. e poi vogliamo intendere la realtà come un processo inerziale di vettori energetici, non possiamo negare che !uesto fenomeno si direziona dal grossolano al sempre pi; sottile= e che il punto attualmente pi; rappresentativo del divenire vitale non 5 certo la roccia amorfa ed immo4ile, ma 1e dinamiche forme viventi che pure ne conglo4ano in s< le componenti fondamentali= ma che non sem4rano essere comprensi4ili come unBevoluzione da un magma indifferenziato tanto impersonano la mo4ilità, la diversità e la specificazione, e al punto da generare un aspetto assolutamente impalpa4ile ma estremamente energetico/ il senso dellBIo, il pensiero e la consapevolezza. (ppure !uesto prodotto finale dellBevoluzione appare ancora come frazionato, impotente e soggetto alle pi; inerziali e grossolane evenienze causali= incapace dBinformare positivamente e li4eramente il dinamismo dellBesistente e apparentemente capace di suscitare solo il desiderio di una felicita non precaria e permanente, e il senso di unBinvinci4ile inadeguatezza a conseguirla. (B come se lo spirito, e il suo momento pi; alto e unitivo, lB&more, rivelassero L oggi pi; che mai L la loro impotenza di fronte al meccanicismo delle cose e delle attitudini stratificatesi nella storia, e !uesto smentendo le promesse delle religioni, delle dottrine variamente esoteriche e di tutte le metodologie soteriche= le !uali possono perfino essere intese come momento ac!uisitivo dellB 6Io7della propria centralità nellBesistenza, o come elemento di suggestione autoindotto con tale potenza compensatrice da informare tutta 1Bindividualità/ allucinazione psichica in gran parte condizionata da elementi inconsci, o la determinazione di un egocentrismo incapace come tale di proiettarsi fuori dal campo esistenziale dellBindividuo per determinare effetti concreti nel grande tessuto dellBUomo e della 'ita. ono !ueste, concettualizzazioni in!uietanti, che esigono risposta. I credenti, e gli appartenenti alle diverse correnti spiritualistiche ed esoteriche, possono affermare che sono esistiti aestri, personificazioni divine portatrici di +egge e di 'erità/ il mondo 5 stato come sommerso da !uesti messaggi, e lBumanità ne ha tratto fedi esclusivistiche, dogmi, interpretazioni differenziate e sovente antagoniste, pur !uando derivavano 8il ch< 5 indu4ita4ile da un comune centro dBirradiazione. +e guerre di religione sono esistite ed esistono ancora= le dogmatiche si scontrano e presumono ognuna di rappresentare lBunica ed inconfuta4ile verità fondando !uestBasserzione 8talvolta temeraria e smentita puntualmente dai fatti su un 'er4o incarnato, per ci# stesso indiscuti4ile testimone del 'olere supremo. (ppure nulla di tutto !uesto ha impedito la degenerazione dellBuomo nel corpo, nellBam4iente e nello spirito=[ nulla di tutto ci# allevia e dissolve il dolore= nulla dissipa il du44io fondamentale che L nel prevalere a livello mondiale della cultura occidentale L si diffonde a macchia dBolio sulle fedi e sulle testimonianze del passato. In effetti da cosa nasce !uesta dolente e tremenda incertezzaD +a risposta 5 univoca, e determina altre e pi; in!uietanti domande/ nasce dal silenzio del *ivino, 1KJ
dallBimpossi4ilità di portare il *ivino sul piano dellBUomo, dallBincapacità L apparente o reale che sia L del *ivino di assumere un aspetto univoco ed interferente con la storia dellBumanità al punto di determinare un univoco vettore di realizzazione dei fini della anifestazione. & !uesto centrale e finale pro4lema dedicheremo la nostra attenzione, e cercheremo L prima di procedere ulteriormente nellBanalisi dei campi de1lBesperienza L un criterio oggettivo che consenta il superamento del du44io e una fede concretamente fondata nel destino dellBUmanità. L%L 23 +a nostra analisi ci ha portato a considerare la realtà del *ivino come opina4ile, se non fondata su una concreta esperienza, che sia talmente evidente da non consentire du44iose interpretazioni, e tale da determinare il fondamento della stessa costruzione metafisica. Questo tema, di4attuto nei secoli, 5 stato la 4ase del pensiero orientale, ed 5 la sola strada che conduca ad un metodo non di ar4itrarie argomentazioni, ma di sostanziale fede in ci# che si spera sia la verità dellB(ssere. %ccorre !uindi che lBesoterismo determini un contatto con la )ealtà trascendente ed insieme immanente dello spirito o L pi; esattamente L allBemersione di tale )ealtà nel suo ricercatore. QuestBassunto 5 4asilare, perch< non pu# ammettersi un ZcredoZ che si fondi solo su se stesso senza un supporto dBesperienza sufficiente a sorreggerne la fede. e ci# accade L e purtroppo 5 avvenuto nei secoli, soprattutto nella cultura occidentale L si aprono le porte al dogmatismo e allBintellettualismo pi; incontrollati, con tutte le intolleranze e gli autoritarismi che sBevidenziano nella frantumazione della comune origine della -radizione in miriadi di settarismi pi; o meno fortunati. "onseguentemente, scopo e termine dellBistruzione di un allievo 5 lBesperienza concreta, oggettiva e personale della 'erità, alla !uale 5 chiamato a portare il suo particolare contri4uto dBindagine, di conoscenza e dBesplicazione. "ome tutta la vita insegna, nulla 5 definitivo nel campo del divenire, finch< non sia percepita la fonte interiore dellBesistere che 5 puro (ssere. Pensare che esista un dogma, un dato, unBopinione o unBesperienza 8e !ui richiamiamo lBattenzione del lettore sullBimportanza di !uestBindirizzo che siano non perfetti4ili, non suscetti4ili dBapprofondimento, non completa4ili e compara4ili con altri dati, ac!uisizioni e conoscenze 5 errore insieme tragico ed infantile, che comporta inevita4ilmente la correzione Carmica della distorsione che ne consegue. a tutto !uesto 5 ancora incompleto ed incomprensi4ile se non aggiungiamo unBinformazione sulle metodologie dBinsegnamento e di formazione adottate dallB(nte ephirotico in generale, e comun!ue applicato allBattuale momento dellBevoluzione. (saminiamo !uindi o4iettivamente e spassionatamente cosa indichi la continuità della storia e la nostra stessa individuale esperienza, per dissipare con un criterio adeguato dBinterpretazione il numero di du44i che ci intralcia il cammino. 1KK
e meditiamo a fondo sullBintera (manazione, ed interpretiamo i sim4oli e i miti che lBevidenziano, vediamo che nulla 5 lasciato al BcasoB e nulla 5 completamente donato= che non esistono BleggiB capaci di definire una volta per tutte il comportamento concreto dellBumanità, cosE come non esistono idee che non ammettano L pena la loro sterilità e decadenza L una evoluzione conoscitiva di comprensione e dBesperienza. $on esiste un dato che non esiga dBessere comparato e illuminato nellBintegrazione con altri dati, magari, dedotti da altre culture e civiltà. "osi 5 nella ricerca scientifica delle realtà apparenti del mondo formale che sono esse stesse evolutive, e !uindi non ammettono rigide configurazioni prive di ampliamento e dinamismo, e pi; a ragione per la cienza di tutte le scienze, !uella che si occupa delle cause, delle 4asi e delle finalità dellBesistente. "i#, come 5 ovvio, rende massimamente arduo il compito dellBuomo in generale e del ricercatore in particolare, perch< non esiste un principio che non de44a essere costantemente indagato, un ZcredoZ che non ammetta un du44io interpretativo, una conoscenza che non riveli 1Binsufficienza delle sue nozioni, la necessità di un ulteriore approfondimento e di una compenetrazione con altre conoscenze ed altre esperienze. Il *ivino non agisce L checch< alcuni ne argomentino L per elezioni e preferenze le !uali non siano determinate da fattori oggettivi causali storicamente emergenti/ un Bpopolo elettoB per esempio lo 5 finch< 5 veramente capace di adeguarsi alla maturità interiore attualizza4ile nel momento considerato, diventando cosE il portatore di un apporto di verità nei confronti di culture pi; retrograde. a tale status vien meno o si dissolve non appena la rigidità intellettuale sostituisce la testimonianza vivente dello spirito, e il dogmatismo L formalizzante ed intollerante in tutte le sue esclusività L prende il posto della sostanza interiore, dinamica e naturalmente aperta ad ogni reale progresso dellBessenzialità umana. In !ueste parole 5 sottinteso e racchiuso il metodo che il 0lifo ephirotico sem4ra utilizzare in !ueste contingenze dellBevoluzione, e cio5 in un periodo di tempo talmente esteso o concentrato L da non poter essere neppure immaginato dai dotti interpreti delle capienze altrui. Questo metodo, certamente coerente e severo, 5 rappresentato da un costante incitamento 8sia con gli strumenti Carmici che con !uelli, purtroppo ormai rari, del diretto ammaestramento allBintrospezione e alla o44iettiva ricerca/ li4era da vincoli e schemi che non siano !uelli L dBaltronde non rapporta4ili a dette terminologie L dellBintuizione dellBidentità ontologica e della fraternità dBamore. $on vogliano per# ora parlare del supremo momento dellB&more, il !uale 5 ZessereZ, puro e li4ero da ogni impedimento limitante la sua originaria vitalità espressiva= esso 5 lBac!uisizione fondamentale, finale e di per s< sufficiente allBattuazione della oggettiva li4ertà. %ra vogliamo incontrarci con un assetto che dallBamore procede e allBamore conduce, come una scala vertiginosamente protesa verso lBinfinito. 'ogliamo ora incentrarci sulla consapevolezza almeno intellettuale della comune natura di tutte le forme, e della identica no4iltà dellBesistente, perch< 5 con !uesto criterio interpretativo che sentiamo possi4ile la scalata della vetta L altrimenti 1K9
inaccessi4ile L della reale sapienza di noi medesimi e dellBintuizione del -uttoUno. +B&l4ero della 'ita non dona anche se dona/ (gli mette lBuomo in condizione di raggiungere con i propri mezzi, con lBopportuno insegnamento e lBadeguato sostentamento, la capacità di realizzarsi e di essere, anzich< ridursi a un sempre pi; povero BesistereB. $on vengono !uindi concessi aiuti, interferenze o sostegni che non siano profondamente finalizzati a !uesta fondamentale ricerca, ed addirittura proprio coloro che pi; sBadoperano per lBindividuale successo risultano i pi; esposti al rigore delle Potenze ephirotiche, nei limiti e nei termini resi noti dallBinsegnamento iniziatico/ perch< se dimostrano di possedere un vettore di realizzazione personale, possono e devono condurlo al pi; alto compimento compati4ile con il loro stato dBemancipazione. olo !uando lBindagine L sempre faticosa e sofferta L ha prodotto i suoi frutti, e compare un nuovo 4arlume dBintelligenza sapienziale nel iva, lBIstruttore potrà concedere il compimento dellBimpegno, determinando nel contempo le 4asi per un nuovo e pi; incisivo progresso. +Bintendimento 5 semplice/ lBUomo 5 immagine reale e non allegorica della Idea trascendente, che 5 &ssolutezza in un particolare punto espressivo/ per essere al suo livello, la personalità autonoma deve coincidere per !uanto le sia possi4ile con lBideazione informante, riproducendone coscientemente le infinità di valenze con progressiva, li4era determinazione. "ompito dun!ue estremamente alto e comprensi4ile solo nellBineffa4ile esperienza trascendente, che per !uesto non ammette o44iezioni. +BUomo, che attualmente appare come la caricatura presuntuosa e temeraria della sua vera natura, deve rendersi degno del suo esistere e della sua essenziale appartenenza al *ivino/ !uesto compito fondamentale non 5 delega4ile ad alcuno, perch< rappresenta la motivazione profonda del suo apparire come entità autocosciente. &44iamo esposto in sintesi ci# che non 5 facile reperire e comprendere senza un itinerario soteriologico ed iniziatico preciso, e speriamo che il lettore ne faccia 4uon uso. e allBuomo 5 stato concesso che !uesto schema di procedimento venga comunicato, lBuomo che lo riceve ha il compito di farne 4uon uso, approfondendolo e perfezionando con il suo personale contri4uto. olo !uando si saranno saturate le valenze spirituali rese disponi4ili dal processo cognitivo e dalla maturità interiore, lB&l4ero dellB(sistente darà la necessaria testimonianza della sua vera natura riflettendosi ed attivandosi nel iva secondo le sue reali !ualificazioni. $on un semplice dono, ma un naturale, necessario e inderoga4ile processo nel cammino dellB(ssere, che 5 il cammino dellBUomo. Il dono L semmai L 5 lBuomo che se lo concede, sfruttando le opportunità e le contingenze della dimensione Carmica nel suo campo dBesperienza, e determinando conseguentemente la potenzialità e lBeffettualità dBinterferenza di altre Intelligenze a ci# ordinate. e 1Buomo preferisce credere che 4asti alla *ivinità un formale osse!uio, una formale adesione a codici di relazione, che hanno il solo fine di determinare un 19M
concreto atteggiamento dBanalisi interiore li4era ed autonoma nelle determinazioni, avrà solamente !uello che si sarà meritato/ la forma priva dBessenza, il divenire coatto con tutte 1e sue tremende implicazioni e non il divenire nellB(ssere che del divenire 5 signore. a ci# 4asta ed avanza per il nostro lettore, che deve percepire e sapere di per s< 1Bimportanza di !uel che gli a44iamo portato, e le innumeri implicazioni che tale conoscenza assume nei confronti degli indefiniti aspetti dellBam4ito esistenziale. )itorniamo )itorniamo dun!ue al nostre tema principale, principale, che 5 ancor lontano lontano da un sia pur approssimativo compimento, tenendo 4en presenti i dati antecedentemente esposti e le conclusioni che indicano per il nostro itinerario iniziatico. L%L 2@ +a nostra indagine deve dun!ue partire da un punto fermo che, fondato su di un personale apporto conoscitivo, renda possi4ile !uel particolare atteggiamento dello spirito detto ZedeZ. +a mancanza di !uesta componente non impedisce di per s< la ricerca, ma la rendo inefficace e poco conclusiva anche sul piano teoretico, perch< viene a cadere !uel momento di sintonia con lBInterità tanto indispensa4ile per il risveglio delle potenze interiori. +a particolar particolaree forma forma mentale mentale dellBalli dellBallievo evo 5 !ui lBelemento lBelemento puntualizza puntualizzante nte che si devee tenere dev tenere in prima primaria ria con consi sider derazi azione one// se un sogget soggetto to 5 inclin inclinee allB&s allB&stra trazio zione ne metafisica e allBindagine speculativa, !uesto implica la necessità dBassecondare con le oppo op port rtun unee e indi indisp spens ensa4 a4il ilii co corr rrez ezio ioni ni !u !ues esta ta dire direzi zion onal alit ità. à. In tal tal caso caso la 4a 4ase se dBesperienza non dovrà mancare= ma sarà assai generica, e gli effetti nellBam4ito trid tridim imens ensio iona nale le sara saranno nno !u !uel elli li de deri riva vant ntii da dall llBa Bapp ppli licaz cazio ione ne di prin princi cipi pi vive vivent ntii universali a una realtà vista solo sotto un determinate profilo. *iverso 5 il caso dellBallievo che a44ia una spiccata attitudine allBattività pratica e sper sperim imen enta tati tiva va,, ch chee si vu vuol olee co coer eren ente te co conn le final inalit itàà de dell llB( B(m man anaz azio ione ne.. In !uestBipotesi, i principi applica4ili dovranno assumere necessariamente il carattere di fatt fattor orii inci incide dent ntii ne nell cam campo 6est 6ester erno no7, 7, e mett metter eran anno no in moto moto seri seriee caus causal alii di caratteristiche specifiche variamente definite= da !ueste si potrà sempre dedurre la BleggeB generale del momento storicamente vissuto, con un processo inverso a !uello in precedenza considerato, nel !uale il 'alore si veniva specificando in concrete e particolari puntualizzazioni, ma veniva dallBoperatore prioritariamente prioritariamente considerato L a livello conoscitivo L per se stesso. $aturalmente 5 impro4a4ile che un individuo presenti !ueste specificazioni e caratterizzazioni in modo esclusivo e perfettamente definito/ cB5 per# in ogni caso un elem elemen ento to pred predom omin inan ante te de dell llaa pe pers rson onal alit itàà ch chee no nonn pu pu## ve veni nire re mini minima mame ment ntee sottovalutato, pena forzature psicologiche sempre adducenti rischi e paralisi. -utto utto !u !ues esto to disc discor orso so allu allude de alla alla ne neces cessi sità tà di con consi side dera rare re co conn la mass massim imaa attenzione la !ualificazione via via emergente nellBallievo dellB&more/ non tanto per 191
!uel che allo stesso appare in un determinato stadio del suo cammino realizzativo 8il chee po ch potr tre4 e44e 4e pe perf rfin inoo rius riusci cire re alla alla lung lungaa fuor fuorvi vian ante te, , ma 4e 4ens nsEE pe perr !u !uan anto to 5 effettivamente effettivamente insito nelle potenzialità dellBIdea d ellBIdea matrice che la emana. %vvi %v viam amen ente te un simi simile le da dato to pu pu## esse essere re no noto to solo solo a un aes aestr troo da davv vver eroo !ualif !ua lifica icato, to, che lo discer discerne ne nellBe nellBeste stesi sissi ssimo mo am4ito am4ito di virtua virtualit litàà e potenz potenzial ialità ità costituenti la personalità nelle sue possi4ili estrinsecazioni. I metodi sono molteplici e non 5 certo il caso !ui di menzionarli, mentre 5 invece importante sapere che tutti devono venir applicati nel pieno rispetto della li4ertà dBautodeteminazione del iva. In caso diverso, non solo emergeranno difficoltà dBog dBogni ni ge gene nere re,, ma si agirà agirà in modo modo osta ostati tivo vo ne neii co conf nfro ront ntii de dell llee fina finali lità tà de dell llaa anifestazione, le !uali non vogliono unB(ntità schiava e servile al cospetto del suo "reatore, ma unBIdea vivente capace di riprodurre in s< e a s< la li4ertà e lBamore che lBhanno generata. &nche da !uestBultima analisi si pu# dedurre lBe!uivoco in cui incorrono 8e purtroppo talvolta con gravissima malafede le molteplici confessioni e metodologie iniziatiche di !ueste periodo storico/ dalle loro posizioni teologiche e metodologiche si pu# facilmente inferire il grado di verità che riescono ad esprimere, che pu# essere talvol talvolta ta elevat elevatoo non nonost ostant antee unB unBim impro propri prietà età e unBe unBecce ccessi ssiva va app appros rossim simazi azione one della della direzione realizzativa, e che 5 sovente 4assissimo nonostante i conclamati valori morali, etici o di rivelazione che si vogliano addurre a sostegno. $on vogliamo esprimere giudizi nei confronti di movimenti religiosi o settari particolari, nei !uali talvolta emergono e mergono personalità notevolissime a prescindere dalle idee professate, per lBamore e lBa4negazione con cui le vivono e le applicano. "ome sempre i sentieri presentano al principio un miscuglio di verità ed errore, capaci di indirizzare le persone in uno dei due vettori logicamente concepi4ili 8realtà iniziatica o illusione/ perch< una mezza verità si riesce a completare solo se si identifica il mezzo errore che lBaccompagna, ed 5 purtroppo al!uanto pi; facile che !uestBultimo sia coperto, nascosto e giustificato dalla presenza della prima. +a capacità discriminatoria 5 dun!ue la !ualità che deve essere sempre e comun! comun!ue ue attiva attivata, ta, affi affinat nataa e pun puntua tualiz lizzat zataa nellBa nellBalli llievo evo,, in !ua !uanto nto costit costituis uisce ce il fondamento e la salvaguardia della sua li4ertà. enza un potente momento dBanalisi e di sintesi, senza un giudizio o44iettivo ed impersonale 5 possi4ile che le infinite suggestioni del samsara e della a?a 8la !uale 5 presente L ricordiamo sempre L anche negli universi sefirotici che non a44iano raggiunte la propria realtà adeschino e deviino le tendenze insite nelle personalità, con risultati alle volte imprevedi4ili. *etto !uesto possiamo addentrarci in unBindagine pi; puntuale su aspetti del campo operativo, e tentare con opportuni esempi e deduzioni di renderlo intellegi4ile al lettore. L%L 2F +a nostra disamina 5 comun!ue unBipotesi che il lettore deve personalmente 192
controllare, perch< 5 fin troppo facile tessere orditi e trame concettuali affidandosi solo alla propria capacità capacità speculativ speculativa, a, e alle tante teoretiche teoretiche che hanno fino ai nostri nostri giorni offuscato 4en pi; che illuminato lBesistenza degli uomini. e unBideazione deve esser meditata, 5 !uella che lBumanità 5 stata sovente ingannata ed ancor pi; sovente fuorviata proprio da coloro che si sono improvvisati e proposti come BmaestriB di vita, finendo con lBimporre 8per lBinsufficiente capacità discriminatoria dei loro seguaci punti di vista assai opina4ili, che alla lunga hanno determinate lBinsorgere dBinnumeri sette in reciproco antagonismo, e lBattuale indifferente atteggiamento comune nei confronti della ricerca spirituale. Questo atteggiamento 5 generalmente condiviso, e deve !uindi esser compreso nelle sue cause e nei suoi effetti. e noi non sapremo di conseguenza dimostrare a fatti e non con artifici mentali la nostra 4uona fede e la verità di !uanto riferiamo, !uesti nostri scritti dovranno esser trattati alla stregua di unBulteriore e talvolta inutile elucu4razione sui ZprincipiZ, con il rischio che al limite divengano la dimostrazione opposta/ sia della loro attuale inaccessi4ilità da parte nostra che di una relativa o completa imperfezione delle tesi adottate. $on 5 certo ora il caso dBenunciare particolareggiatamente lBatteggiamento di onestà e o4iettività che il lettere dovre44e L a nostro giudizio L mantenere comun!ue sia verso di noi che verso se stesso= vogliamo in ogni modo riassumere L e non sarà inutile L alcune nozioni dBimportanza determinante. Innanzitutto, non lBattività intellettuale ma lBesperienza concreta 5 il fondamento di !ualsivoglia metafisica degna di rispetto, che rappresenti un vettore adeguato dBavvicinamento al Principio= le caratteristiche di tale esperienza devono per# essere tanto esaurienti da non lasciare ar4itrarie zone dBom4ra nella loro interpretazione. In un certo stadio della sua ricerca infatti lBallievo pu# darsi ideazioni che assumono aspetti aspetti allucinatori allucinatori di varia natura, non escluso escluso !uello L insidios insidiosissim issimoo L del contatto effettivo con differenti realtà. (gli pu# perfino illudersi dBafferrare la pienezza e la verità dellB(sistente a livello interiore, intuitivo e di per s< evidente per lBincidenza dellBesperienza incontrata. Questo fattore, ripetiamo, pu# essere lBostacolo pi; formida4ile sul cammino iniz inizia iati tico co,, e pu pu## an anch chee dipe dipend nder eree in cert certii cas casi da un co cont ntat atto to impr imprec ecis isoo co conn formepensiero del campo esistenziale, capaci di determinare fenomenologie di varia natura, insolite ed inspiega4ili allBuomo comune. Un inizio di risveglio in !uesto caso pu# ovviamente sussistere, ma 5 erroneo al massimo massimo grado scam4iare scam4iare tutto ci# con il vero risveglio, risveglio, e con la realizzazio realizzazione ne della propria natura ontologica. *o44iamo infatti considerare attentamente il momento storico del OaliLGuga e che ci# implica non la sua ristretta incidenza nel nostro campo di percezione, percezione, ma anche !uella L 4en pi; vasta ed in!uietant in!uietantee L nelle zone del 0lif 0lifoo ch chee sono sono co coin invo volt ltee da un unaa de dege gene nera razi zion onee cosE cosE inci incide dent ntee da emer emerge gere re e condizionare la nostra stessa autorappresentazione. %ccorre dun!ue adottare un criterio o44iettivo di valutazione e un atteggiamento disc discri rimi mina nant ntee capac capacee di togl toglie iere re i ve veli li este esteri rior orii oltr oltree ch chee inte interi rior orii de dell llaa a?a a?a,, ponendoci nella giusta prospettiva prospettiva dBesperienza. 193
"he effetti della nostra ricerca esistano nella esistenza 5 certamente condizione inderoga4ile e necessaria= ma 5 altrettanto inderoga4ile e necessario che !ueste BfenomenologieB appaiano conformi ai principi che devono evidenziare, e non siano casuali ed incoerenti con lBatteggiamento dellBallievo e con le ideazioni da lui pi; matu matura rate te in se stes stesso so,, perch perch<< in caso caso co cont ntra rari rioo esis esiste te !ua !ualc lcos osaa da acce accert rtar aree e approfondire, e pu# rendersi necessaria una profonda verifica del proprio stato int interi eriore e la co cons nseg egue uent ntee mutaz utazio ione ne di dir direzio ezione ne.. +a 4a 4asse di og ogni ni no nosstra tra affermazione 5 che la anifestazione 5 atto dBamore, che !uestB&more 5 dBinfinita profondità, e che la realtà dellBIdea (manata sia voluta dallB(nte upremo come li4ertà dBespressione e dBautodeterminazione/ entro 8e non separativamente lBassoluto "it del :rahman. In sintesi, noi siamo il :rahman nel :rahman, ed esistiamo !uindi veramente solo con il :rahman. +a zona delle (ntità esistenti 5 la zona dellBautocoscienza emanata, che 5 onto on tolo logi gica came ment ntee iden identi tica ca allB allB&u &uto toco cosc scie ienz nzaa (man (manan ante te,, ed ha un aspe aspett ttoo da !uestBultima ordinato e determinato/ sapere di esistere come autonomia di vita ed intelligenza, e sapere di essere ZunaZ con lB&ssolutezza. "i# implica insieme un aspetto ZdivenireZ ed un aspetto ZessereZ nella creatura, e !uesto 5 il mistero pi; insonda4ile, il !uale riproduce L in scala inferiore e derivata L il supremo interrogativo che incontriamo nel tentar di comprendere il nostro "reatore, sintesi dBopposizioni nelle !uali lBimmo4ilità e il movimento, la perfezione e il divenire, lB(ssere e la sua creatività sono trascese in un Z)ealeZ ineffa4ile/ oltre cio5 tutte tutte le capaci capacità tà discri discrimi minat natori orie, e, intuit intuitive ive,, immagi immaginat native ive e intell intellett ettive ive dellBe dellBente nte emanato. (B in !uesta direzione che deve muoversi lBanalisi dellBallievo, e non in !uella L estr estrem emam amen ente te vivi vivida da !u !uan anto to,, a no nost stro ro pa pare rere re,, illu illuso sori riaa L de dell co cons nseg egui uim men ento to dellBaspetto indifferenziato dellB(ssere che, lungi dal rappresentare lBultima verità, 5 semmai intuizione dellBunità assoluta ma non coglie lBassoluta specificazione di !uesta stess stessaa )ealtà )ealtà,, che coesis coesiste te certam certament entee nellBi nellBinef neffa4 fa4ili ilità tà del :rahma :rahman/ n/ e che pu# pertanto rappresentare nel meditante un certo tipo di percezione del suo stesso limite, che pu# forse coesistere nel samhadi con la stessa sapienza della divina creatività. e le realizzazioni dellBallievo sono giustamente finalizzate, se 5 presente la capacità discriminativa, se le conclusioni evidenziano la sua coerenza con lBIdea 4rahmanica che lo informa 84ase ontologica del suo esistere nellB(ssere appariranno effetti non illusori ma fluidamente conse!uenziali e finalizzanti/ ed essi saranno insieme strumenti dellBazione salvifica del :rahman e della ua figlia, lBInterità, e sim4oli di trascendenti verità/ da comprendere, perseguire ed ac!uisire a livelli sempre pi; ampi di coscienza. -utto ci# 5 ancora insufficiente, se non viene compreso e vivi vivifi fica cato to ne nell llBa Ball llie ievo vo e ne nell suo suo camp campoo esis esiste tenz nzia iale le il prin princi cipi pioo 4a 4asi sila lare re dellB(manazione/ lB&more infinito, incondizionato e non condizionante dellB&ssoluto per la creatura che ha reso reso viva ed operante. +B(manazione non ha infatti il BsempliceB scopo 8che di per s< sare44e già eccelso dBarricchire il ondo delle Idee viventi di un nuovo (nte li4ero e luminoso, ma anche !uello L ancora pi; alto ed informante L di strutturare lBintera ona 19@
dellB&utocoscienza autonoma 8il ondo &rchetipale derivato dalle supreme idee 4rahmaniche/ gli &rchetipi trascendenti del "it, identici allB&ssolutezza in s< stessa considerata in un nuovo e pi; perfetto assetto, che consenta 1Bavvicinamento e lBappr lBapprofo ofondim ndiment entoo dellBI dellBIdea dea unitar unitaria, ia, contemp contemplat lataa dal :rahma :rahmann nella nella sua infini infinita ta coscienza. e lBallievo agisce in modo esatto, la sua attività 5 conforme al volere divino, ed espl esplic icaa li4e li4era rame mente nte 8e talv talvol olta ta impe impers rsona onalm lment ente e un ve vett ttor oree co coer eren ente te alla alla sua sua essenzialità. (gli agisce senza agire, perch< il suo fine ultimo 5 divenire nellB(ssere, impersonificando la volontà del Padre, il !uale 5 lBelemento dinamico supremo/ ed in !uesta volontà recupera ed attualizza la sua stessa autonomia e creatività. Quindi, tanto gli effetti di ogni genere dBac!uisizioni interiori che le valenze evidenziate dal processo realizzativo devono apparire ad ogni e pi; rigorosa analisi coerenti sia al ondo &rchetipale che con i concreti fini L generali e particolari L dell de llB(m B(mana anazi zion one. e. +Bal +Balli liev evoo ha du dun! n!ue ue un aspet aspetto to dinam dinamic icoo attu attuat ato, o, e !u !ues esto to lo conduce a modificare opportunamente ed autonomamente il suo campo dBesperienza e L di conseguenza e per necessità L i campi esistenziali pi; prossimi e con il suo sintonici. -ali considerazioni ci inducono a trattare, nel seguente paragrafo, lBaspetto dBinterferenza reciproca dei vari campi reali, e ricordare come essi rappresentino polarizzazioni della coscienza, e non altro che polarizzazioni, per ci# stesso soggette ad assumere le forme e le colorazioni da !uesta volute non appena in lei sBattivi un principio di vera li4ertà. li4ertà. *i tale argomento, e di conseguenze non immediatamente evidenti, parleremo a lungo nelle pagine future. L%L 2H +Binterferenza di un campo reale con !uelli a lui pi; consoni e immediati 5 fenomeno estremamente complesso, che non pu# essere esaurito n< con il presente studio studio n< con i tanti che potre44ero potre44ero seguirlo/ seguirlo/ 5 conseguenza conseguenza primaria primaria del fatto che il campo soggettivo dBesperienza nullBaltro 5 L in sintesi L che un aspetto del campo primario costituito dal processo emancipativo dellBUomo "osmico in tutte le conseguenze derivate dalla perdita della primaria identità. a il campo individuale non 5 costituito, come dicemmo, semplicemente da !uanto 5 illuminato dalla coscienza, perch< in effetti il nostro am4ito di esistenzialità viene costituito da tutti i piani potenziali oltre che da !uello percepito attraverso i sensi e lBorgano interiore. Questi campi coscienziali di potenza sono determinati e condizionati dal Carma, immanente in varia misura e a sua volta specificato in ZindividualeZ 8intrinseco alla personalità e al momento e ZgeneraleZ. $el BgeneraleB possiamo poi distinguere il Bgruppo dBappartenenzaB e 1a glo4alità, intendendo per BgruppoB un certo numero di persone affini per tendenze e intrinseche !ualificazioni, e per !uesto collegate da un 19F
comune aspetto del continuum glo4ale, come la collettività culturale, nazionale e pi; genericamente umana !uali appaiono nel momento del processo evolutivo considerato. $on do44iamo infatti dimenticare L il che 5 facile, data la nostra struttura di pensiero L che il tempo apparente unidirezionale della anifestazione 5 in effetti, diremo con B &gostino, una dimensione dellBanima, e pu# assumere multiformi aspetti. enza addentrarci nellBintricato pro4lema di come !uestBultimo fattore inerisca ai campi dBesperienza particolari e collettivi, diremo in sintesi grossolana e sommaria che la logica profonda 5 !uella propria dellBInterità, e !uella apparente risulta determinata dalla autocoscienza dellBUomo 0lo4ale in evidenziazione, e specificatamente da !uella dei iva L impondera4ili per numero L che 1a evidenziano. Poich< !uesti ultimi sono nella generalità incapaci di percepire la realtà dellB(manazione, ma la ma?a che costituisce lBimmediatezza del loro divenire secondo la legge causale, il tempo risulta direzionato verso un punto detto ZfuturoZ e proviene dal punto L coscienziale e nulla pi; che coscienziale L che chiamiamo ZpassatoZ. &gli occhi delle entità angeliche il processo 5 invece unBIdea che si definisce, e appare come svelamento glo4ale nel !uale passato, presente e futuro sono per cosE dire un identico piano= 4en diversa pertanto 5 la posizione che (sse devono assumere !uando decidono di partecipare allBemancipazione di una personalità che a44ia evideinziato una possi4ilità dBinterfenza. In tal caso le (ntità suddette assumono con estrema semplicità la forma mentale dellBuomo, e si mostrano in tutto simili a lui nella struttura di pensiero e, !uando occorra, nellBaspetto formale. +Bantropomorfismo che tanto ha caratterizzato la ricerca e 1e religioni storiche nasce anche da !uesta antica esperienza della trascendenza, la !uale non poteva esser vissuta che nelle categorie di percezione e di coscienza attualizzatesi nellBinteriorità del singolo. $aturalmente cB5 il rischio di un grossolano fraintendimento, reso possi4ile e dalle strutture di pensiero individuali e dallBimpossi4ilità di modificarle radicalmente per sapienza indotta, o completarle armoniosamente senza che si evidenzino prioritariamente modalità di pensiero e dBautocoscienza atte a sostenere lBimpatto con simili fenomenologie. Perch< il pericolo maggiore che lBInterità incontra nel suo compito di guida 8che non 5 per nulla eliso dal giudizio divino sul suo operato, poich< lBInterità deve li4eramente esprimere s< stessa nellBattuazione dellBIdea creatrice 5 !uello di sostituirsi alla spontanea ed autonoma determinazione dellBuomo, e !uesto comportere44e una contraddizione in termini inevita4ilmente causa di danno e dolore. $on 5 compito facile ma piuttosto al limite estremo delle pur immense capacità intuitive, immaginative e razionali dellB&l4ero efirotico, ovviamente inteso nella sua !ualità dBemanazione dBIdee &rchetipiche &ssolute che ne costituiscono lB&tma, il < e che si personificano come Z&rcangeliZ costruttori della volizione 4rahmanica/ conseguenza fondamentale di !ueste considerazioni 5 che lBInterità pu# condurre a termine il suo compito solo con il :rahma, legando in &more le sue indeterminate modalità e sciogliendo i limiti egotici che costituiscono lBostacolo massimo dellBemancipazione. $el ch< L diciamolo per inciso L si manifesta nel grande 19H
e nel piccolo, nellBInterità e nelle personalità !uel potere di unire e sciogliere che 0es; indic# a Pietro, e che a torto fu posto alla 4ase di un potere storico malamente esercitato dalla classe sacerdotale. Il nostro tema deve necessariamente svolgersi in presenza di !uesti fattori di valore generale, e occorre che sia pi; intuito che razionalmente e logicamente analizzato, poich< siamo in un dominio appartenente per un aspetto allBuomo storico L e !uindi comprensi4ile con i suoi effettivi mezzi di consapevolezza fino ad un certo punto L e per la pi; parte attinente ad un ordine sapienziale che trascende !uei mezzi stessi. Quel che non 5 nei sensi 8esperienza non 5 nellBintelletto/ !uestBantica verità 5 la 4ase per la comprensione dei limiti della mente empirica. "erto, noi usiamo concetti come Z&ssolutezzaZ, ZinfinitoZ, ZatemporalitàZ etc., ma essi non esprimono un reale contenuto sapienziale, ma solo ci# che 5 oltre la consapevolezza, e che nasce proprio dalla conoscenza del limite. Qui non occorre soffermarsi su !uesto sottile pro4lema, e ci# che diciamo 4asta ed avanza per i nostri scopi= aggiungiamo solamente che il ZnomeZ della ZcosaZ, o idea, o astrazione, pu# dare lBillusoria fiducia dBimplicarne la sapienza, e !uanto !uesta convinzione sia falsa lo dice la storia dellBumanità. +a nostra indagine ora come ora verte sui campi dBesperienza, e cio5 su !uegli aspetti della realtà glo4ale che sono coscienzialmente percepiti= gli altri pro4lemi e disamine verranno affrontati in diversi momenti secondo il loro emergere nello svolgimento del tema. +a prima domanda 5/ perch< e in !ual misura interagiamo con am4iti limitrofi dellBIdea generale evolutivaD +a seconda/ in !uale am4ito possiamo effettivamente modificare !uesti campi e renderli armonici lBun con lBaltro e con lBIdea informante dellBInteritàD (saminiamo dun!ue il primo aspetto= a44iamo già detto che ogni realtà coscienziale 5 polarizzazione dellBautoconsapevolezza dellBUomo 0lo4ale, ma a44iamo anche affermato che la Zmonade7 5 L apparentemente L senza finestre. +a onade 5 cio5 un momento dellBinteriorità che rappresenta imperfettamente s< a s< stessa, e !uindi le categorie di percezione e di conoscenza sono primariamente !uelle del iva= ora, se la configurazione del campo esistenziale assume lBaspetto consentito da dette strutture, il fenomeno che determina la loro estrinsecazione non dipende solo dallBindividualità considerata, ma anche dagli impulsi che le giungono da un 6esterno a leiZ, da essa tuttavia conosciuto solo come interiorizzazione e nei modi e nelle forme consentite dal suo grado evolutivo. Qui lBIo L inteso non come semplice punto di riferimento delle azioni compiute ma come complesso energetico vitale in divenire 8e ci si perdoni la momentanea ar4itrarietà di confondere lBIo con il Siva L 5 davvero, come affermava con ragione Oant il legislatore della natura, dimostrandosi per# incapace di raggiungere immediatamente le fonti sottili della rappresentazione. a il fermarci a tale considerazione ci precludere44e il processo emancipativo= la coscienza personificata 5 davvero capace di risalire alle origini della percezione, lBinfrangere le 4arriere del relativismo immedesimandosi L senza negarsi L nella )ealtà profonda che sottintende 19J
alla a?a. *o44iamo pertanto, per comprendere !uesta )ealtà, conoscere insieme le possi4ilità ed i limiti immanenti al nostro attuale momento, e rimuoverli utilizzando a tal fine sia !uanto ci sia potenzialmente ed attualmente disponi4ile, sia determinando le 4asi di una interferenza con !uel che ci 5 Ba latoB e con !uanto ci sovrasta in unBaltra dimensione dellB(sistente. Poich< la onade 5 conseguenza della rappresentazione condizionata dalla sua stessa storia, dal Oarma e dalle imperfezioni e realizzazioni immanenti, per superare !uesta 4arriera occorre che essa ac!uisisca in s< il Principio informante, nel !uale vedrà rispecchiato L concretamente, realmente e compiutamente L il contesto generale in cui si configura e L nel processo dBinteriorizzazione L lBIdea stessa che lBha emanata e a cui tende. +a strada della conoscenza 5 dun!ue prioristicamente rivolta non allBesterno ma al "entro spirituale, specificatamente per ac!uisire le modalità di espressione di valenze assopite= !uando tali modalità vengono attivate, la monade 8attraverso il suo veicolo formale agisce nellBam4ito delle altre monadi a lei pi; affini/ se !ui si determina in tutte un comune processo di svelamento del Principio unitario, la rappresentazione sensoriale oggettiva 8sempre pi; informata da una percezione del reale veramente adeguata consentirà dBafferrare il su4strato unitivo profondo, ed in lui attingere immediatamente e direttamente la verità del momento e !uella finale. +Battività della monade 5 essenzialmente unBinteriorizzazione del suo mondo coscienziale, un viaggio in interiore cordis= ma nellBIdeapersona 5 sempre ed estremamente inerente lBaspetto formale che la rappresenta sinteticamente mettendola in relazione con le altre personalità. +Baspetto formale, che ci appare come realtà oggettiva, esterna, tridimensionale, perde progressivamente il suo assetto inerziale poich< viene vitalizzato dallBinterno/ ma !uesto cammino 5 arduo, e reso difficoltoso dallBimmanenza della coscienza dellBUomo 0lo4ale e di !uella sua specificazione che 5 lBUomo della -erra. (siste un campo Oarmico consolidato e potente nella sua generalità, oltre a !uello certo non lieve dei singoli iva/ per affrontare !uesta immensa mole di fattori causali che procedono in vettori inerziali dBevidenziazione occorre un certe tipo di impegno e di approccio. +o sforzo non 5 semplicemente diretto al perfezionamento della propria natura singola, come certi moralismi implichere44ero, e non 5 neppure semplicemente diretto a un filantropismo incapace di modificare il tessuto glo4ale, pur se provvede a specifici 4isogni del periodo storico e di particolari persone. +o sforzo deve tendere anche e sopratutto al conseguimento del "entro unitario, a rendere possi4ile il 6ponte7 fra il iva e lBInterità, a rista4ilire unBalleanza concreta, un comune vettore di manifestazione dellBIdea informante. *i ci#, e della seconda caratterizzazione del pro4lema dianzi accennato faremo parola nel prossimo paragrafo, ed aggiungeremo anche specifiche considerazioni sulle metodologie applica4ili nellBodierno periodo storico, contrassegnato da un particolare frazionamento delle coscienze e da un senso dBindividualità fortemente separativo dal contesto generale e duramente egotico, tipico di una incidenza dissolutiva che preluda ad un nuovo ciclo di autorappresentazione.
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L%L 2J I campi reali sono identici come su4strato essenziale e differenti come specificazioni di !uesto su4strato. $el loro aspetto personalizzante essi esistono su molteplici piani, di cui uno 5 coscienziale ed i rimanenti restano virtuali finch< su di essi non si sposti il iva. Inoltre !uesti piani di esistenza rappresentano monadi, e cio5 un campo dBesperienza individuale che ha nellB ZioZ il principio informante 8almeno nel nostro periodo e caratteristiche temporali ed in !ualche misura spaziali determinate dagli strumenti di rappresentazione della singola personalità. Questo comporta immediatamente una differenza fra il tempospazio di una monade esistente su di un preciso piano interiore e !uello di unBaltra monade, che da lei diverga per i pi; svariati motivi, riconduci4ili al Carma personale e allBinterferenza in !uesto del Carma glo4ale. In altri termini, la a?a di un soggetto senziente 5 la a?a di un altro soggetto, ma vista da un particolare ed individualissimo punto dBosservazione/ il ch< crea la molteplicità dei vettori in un determinato momento dellBevoluzione, e le estreme o minime differenziazioni esistenti fra di loro. Poich< il tempospazio 5 una categoria di rappresentazione del iva e dellBuomo glo4ale e non un aspetto oggettivo della anifestazione, esistente a prescindere dai percipienti, ne deriva la sua estrema mo4ilità nel periodo lungo, e le infinite caratterizzazioni in ogni istante dello svolgimento storico dello spirito. Quando le differenze fra un centro psichico di percezione ed un altro centro sono notevoli o enormi 8sempre tuttavia nel periodo considerato possiamo dire che non esiste affinità fra le due monadi, e che esse sperimentano un differente aspetto della a?a generale. Quanto 5 realmente BoggettivoB per lBuna non le 5 che in misura varia4ile per lBaltra, entro margini definiti di modificazione determinati dallBessere entram4e in un medesimo istante temporale dellBUomo "omico, o meglio dal porsi per entram4e in !uel medesimo istante. -uttavia lo spettro di varia4ilità individuale 5 talmente ampio da consentire la Bnon contemporaneitàB degli eventi che appaiono alla coscienza con !uelli, identici in varia misura che vengono conosciuti dallBaltra. e poi si considera che non di due monadi 5 costituito il continuum, ma di centinaia e centinaia di milioni, ed ognuna emana un preciso campo esistenziale, il pro4lema appare estremamente complesso. Il "ontinuum 5 infatti costituito sia dal piano illuminato dalla consapevolezza sia da !uelli latenti della potenzialità, in ordine decrescente di pro4a4ilità. "osE avvenimenti tipici di un piano potenziale possono non emergere in un altro a lui contiguo, ed anche !uelli che L per il loro carattere generalizzante attinente alla autorappresentazione dellBUomo "osmico L possono chiamarsi comuni a tutti 8per esempio/ una guerra, un importante avvenimento come la modifica delle condizioni am4ientali o una scoperta scientifica vengono normalmente conosciuti e vissuti in modo assai personale, e presentano divergenze piccole o medie nel loro svolgimento temporale. 199
*a !uanto diciamo emerge la difficoltà concreta di contatti con coloro che BsentonoB in modo molto differente dal nostro la loro esperienza esistenziale, vi4rando su un piano divergente= resta la potenzialità dellBincontro, in margini varia4ili di pro4a4ilità, e ci# 5 determinato dal su4strato unitario in cui tutti ci collochiamo. a non di un remoto evento vogliamo ora parlare, perch< !uel che ci preoccupa 5 rendere possi4ili gli incontri fra coloro che esistono in modalità affini e coordinate, eliminando !uanto 5 pi; possi4ile gli impedimenti a !uel rapporto intuitivamente comunicativo che dirada e dissolve le ne44ie dellBautocoscienza. *o44iamo conseguentemente studiare i modi e i mezzi per raggiungere uno stato dBaffiatamento, dBunitività e dBamore sufficiente a rendere le differenze delle rappresentazioni spaziotemporali trascura4ili, e condurre le affinità esistenti a continue emersioni di effetti positivi e di conseguenza coerenti con la vita nel pi; alto senso del termine. Il presente studio cerca dBindurre il lettore a un comune modo di sentire, pensare e valutare lBesistenza in coloro che a44iano la volontà e le !ualificazioni per meditarlo, poich< lBeffetto della condivisione dBidee comuni L pur nella necessaria capacità critica e innovativa di ognuno L rende possi4ile lBintuizione di unBidentità che da amicizia, sintonia e fraternità pu# diventare vero amore, realizzando conseguentemente nei singoli !uella capacità di attualizzare la finalità stessa della (manazione, che per moltissimi 5 soltanto un futuro e lontano aspetto realizzativo. "ome tutte le ricerche di metafisica 8ci ripetiamo e non ci stancheremo mai di insistervi, la presente 5 soggetta a uno svolgimento, a cui tutti i lettori dovre44ero contri4uire con la loro ricerca ed esperienza. "i# che !ui 5 appena adom4rato dovrà diventare palese, e costituire la 4ase di un successivo approfondimento/ non esistono verità definitive se non lBultima, che posa nelle mani dellB&ssoluto, e da +ui solo 5 dispensata a coloro che lBhanno voluta, cercata e meritata con la propria realizzazione. +a dogmatica, pi; che un errore storico dBimmense proporzioni, 5 un assurdo logico perch< pretende di codificare la vita e la ricerca, laddove entram4e si caratterizzano sempre nel dinamismo dellBapprofondimento, elemento connaturato a tutta la nostra esistenza. -utto !uel che diventa dogma, lo diventa perch< ha perduto il contatto con la fonte vera, ed il vuoto derivatone a44isogna di puntelli esteriori, formali da ostendere come verità indiscuti4ili. $< :uddha n< 0es; vollero dogmi, codificazioni astraenti e rigide regole che esulassero dal caso concreto e si ponessero immo4ilmente di fronte allBeterna ricerca dellBuomo. (ntram4i cercarono dBinfondere nei loro discepoli un senso dBamore 8compassionevole e consapevole del comune dolore il primo, altruistico, compartecipe e finalizzato alla reale essenzialità della creatura, al ripristino della sua verità vitale il secondo, di tolleranza e di individuazione della sostanzialità/ che venne in entram4i i casi assai tradito, codificato, impietrito e sterilizzato nel suo infinito dinamismo dalle norme oppressive, inderoga4ili ed intellettualistiche, che finirono col porsi contro la esistenza perch< prescindettero dalla sua verità, dalle sue manifestazioni pi; 4elle e dallBesperienza personale dellBinteriorità. 2MM
*o44iamo evitare lBerrore di discepoli troppo osse!uienti alla forma e troppo poco attenti allo spirito dei loro aestri= do44iamo diventare progressivamente ma incessantemente la guida del nostro progresso coscienziale e della nostra li4ertà. olo in !uesto modo lB(manazione, che 5 un atto dBamore e vuole insegnare la li4ertà, pu# giungere a compimento riproducendo nellBesistente le !ualificazioni e lBimmagine dellB(nte, in !uel dinamismo che evidenzia insieme lBunità del -utto nelle sue indefinite modulazioni, ed il Principio che lo determina. $el paragrafo che segue passeremo ad unBesposizione pi; propriamente pratica e realizzativa, per chiarire L se non le metodologie personali delle !uali 5 competente 1BIstruttore L almeno i principi generali a cui !ueste nellBattuale contesto dovre44ero ispirarsi. $on 5 impresa facile, ma contiamo sullBintelligenza e la comprensione del lettore, che dovrà tenere comun!ue 4en presente che la sua esistenza 5 reale, ma nel significato di modalità del 0lo4ale e dBIdea resa vita e forma dal :rahma/ e !uindi solo in un contesto unitivo di reciproca li4ertà ed in una visione generale del pro4lema potrà ritrovare le risposte che va cercando. L%L 2K +a nostra intenzione nello scrivere !ueste note 5 di fornire un contenuto prioritario di conoscenza, per indirizzare lBattività secondo vettori non ar4itrari o troppo inadeguati. (B dun!ue la conoscenza intellettuale la 4ase provvisoria dellBesperienza concreta, e !uestBultima non pu# prescindere dallBincontro con !uanti a44iano pi; o meno consapevolmente delle valenze spirituali atte ad impersonare la parte a loro affidata dalla divina ideazione. +Besperienza di tanti millenni di storia insegna come sia fin troppo facile per gli uomini rifugiarsi in un intellettualismo raziocinante ed astratto che, togliendo allBesperienza la sua possi4ilità naturale dBestrinsecarsi, finisce col ridurla ad un miracolismo eccezionale, ad un BdonoB spesso inintelligi4ile del *io, e pertanto non raggiungi4ile con la propria fatica dalla creatura. QuestBatteggiamento 8che pure racchiude un aspetto assai reale, da comprendersi nellBesatta prospettiva della natura dellB(manazione, non deve assolutamente essere accettato o condiviso secondo le comuni motivazioni/ occorre dun!ue sottolineare che lBesperienza 5 la 4ase concreta della fede, e che lasciare ad altri la capacità o il ZdonoZ di viverla rende estranei anche i pochi !ualificati alla linfa vitale dello spirito, il !uale non si nutre di mere parole ma di realtà condivise e di sapienza. Infatti la differenza fra il conoscere ed il sapere !ualcosa 5 proprio nel lBesperienza vissuta, che nella seconda ipotesi esiste e manca nella prima, sostituendola con unBargomentazione intellettualistica secondo le regole della logica e dellBastrazione. a tutta !uesto 8a prescindere per ora dallBimpossi4ilità della mente di avere una visione totale del pro4lema considerato, possi4ile solo nella intuizione sapienziale 5 contro lBemancipazione dellBuomo e contro la stessa verità del -rascendente il !uale, 2M1
essendo reale, 5 sempre direttamente raggiungi4ile !uando sussistano le !ualificazioni adeguate/ cosE come !ualsivoglia esperimento della comune scienza richiede, per essere compiuto, condizioni rigorose dBesecuzione pena il parziale o completo fallimento. +a -radizione, di cui siamo tutti pi; o meno potenzialmente portatori, 5 in effetti la scienza del )eale in <, e solo conseguentemente dei fenomeni che vengono determinati dalla 4ase ontologica primaria in un certo periodo dello spaziotempo, e !uindi relativi solo e puntualmente a tale momento. Poich< la -radizione insegna lBunicità dellB Z(ssereZ, occorre BsapereB in cosa consista !uestBunicità, e come si accordi con lBesperienza del molteplice che !uotidianamente incontriamo. (B !ui che si rende indispensa4ile lBesatta posizione mentale la !uale L lungi dal costituire il fine stesso della ricerca L 5 sopratutto unBipotesi sufficientemente motivata ed articolata per direzionarla in configurazioni che appaiano allBintelletto logiche e produttive. &rgomentare di *io, delle (ntità &ngeliche, di )ivelazione, di (oni, di principi dellB(ssere senza tendere alla loro diretta sapienza 8il che avverrà naturalmente !uando si a44ia la sufficiente maturità spirituale, e nellBam4ito di !uesta maturità 5 come parlare ininterrottamente di un pi; o meno lontano paese, senza mai decidersi di visitarlo. Il fallimento di !uesta astrazione, che per reggersi ha 4isogno di dogmi, sofismi e talvolta di vere e proprie contraddizioni in termini con lBinsegnamento del aestro, appare evidente in !uesto particolare periodo della nostra storia, ormai divergente non soltanto dai suoi fini o4iettivi, ma perfino dalle idee che in generale affermiamo di condividere, e che per lo pi; costituiscono un ali4i poco convinto per giustificare intenzioni affatto diverse. +Bunità, lBamore e la comunicazione ai livelli pi; alti possi4ili 5 la risultante di ogni vera ricerca, e proprio in !uesta direzione occorre che si muova lBallievo, decidendo di impersonare nel mondo la viva volontà del Padre suo. +e metodologie sono dun!ue improntate a !uesta motivazione, e devono essere in ogni caso adeguate alle mentalità che incontrano L per destino Carmico L sul loro sentiero. (B infatti impossi4ile fornire un dato sia pur realissimo ed evidentissimo a chi non a44ia gli strumenti interiori per comprenderlo= ma 5 pur sempre possi4ile, in presenza di certe motivazioni, tentar di costruire nellBinterlocutore i fondamentali strumenti di conoscenza/ con unBattività che rispetti insieme la sua necessaria fatica e le caratterizzazioni della sua personalità. (B ovvio che !uesto compito implica il contatto con unBindividualità realmente impegnata a risolvere i propri pro4lemi esistenziali, e che !uindi sia pi; o meno consapevolmente alla ricerca di s< stessa e della sua verità. e il soggetto non evidenzia !uestBatteggiamento, non per !uesto deve essere considerato fuori dal campo dBinfluenza dellBIstruttore/ occorreranno per# metodologie assai caute per indurlo alla riflessione e allBapprofondimento. In molti casi 5 sempre possi4ile invitare lBindividuo a una !ualche attenzione, ma in altri il radicato egotismo e la demotivazione rendono ogni sforzo praticamente inutile se non dannoso, perch< prematuro. 2M2
%ccorre accettare serenamente !uestBultima ipotesi 8che purtroppo oggi 5 la pi; fre!uente e lasciare alla vita il compito di smuovere ogni cecità o inerzia spirituale. $on 5 ancora il tempo del OaliLGuga finale, pur se !uesto si profila allBorizzonte, e molti semi possono fruttificare prima del momento dissolutivo/ !uesti semi sono la garanzia e la forza coerente capace di eliderne o ridurne gli effetti L se opportunamente vivificati e attivati L ma ci# 5 possi4ile solo con il concorso di !uegli uomini che sappiano attualizzare nella loro intelligenza dBamore la potenzialità di unBinterferenza sephirotica, che li sostenga e li conduca allBesito pi; favorevole. enza lo sforzo, la fatica e la maturità dellBuomo non 5 possi4ile a nessuna (ntità, per alta che sia, incidere nel contesto odierno, perch< 5 la creatura che deve 8con il necessario sostegno dellBamore in cui esiste e di cui 5 modalità salvare s< stessa, rendendosi nuovamente degna della sua originaria e immanente essenzialità di figlia del :rahma. Quelli che cercano, talvolta gemendo sotto la fatica, costituiscono le Idee pi; elevate dellBUomo "osmico, le sue tendenze pi; valide e costruttive/ urtano !uindi contro lBinerzia, 1Boscurantismo e lBegotismo di tutte le altre, e sare44e davvero impossi4ile che prevalessero senza il continuo sostegno del Padre/ il !uale non vuole che lBUomo si faccia tutto da solo 8il che 5 un assurdo metafisico essendo limite, e !uindi solo con ci# che 5 oltre il suo limite pu# progredire ma piuttosto che si impegni a fondo a ricostruirsi, entro i limiti o44iettivi delle sue ac!uisizioni evolutive. -entare di realizzarsi fidandosi delle proprie uniche capacità sare44e dBaltronde contraddittorio con lBunicità del -utto, che richiede un concorso glo4ale L nei termini concretamente possi4ili L per ogni realizzazione della specifica modalità vivente. a la modalità vivente 5 autonoma, e deve riconoscersi come tale nella pienezza delle sue vere capacità/ !uesta fondamentale ac!uisizione richiede il pieno impegno di tutte le sue valenze, ma occorre precisare che !uanto trascenda in !ualche modo o misura lBam4ito del Siva e sia comun!ue attualizza4ile, deve essere sorretto o completato dallBInterità, onde rendere possi4ili le future e per ora inaccessi4ili realizzazioni comuni= nel ch< si risolve lBautonomia e la li4ertà di scelta del singolo e della glo4alità. +BImpegno degli allievi dellB&more 5 !uindi in !ueste direzioni/ primieramente comprendersi, per poter capire la dimensione in cui esistono e non soltanto la verità del loro specifico campo dBesperienza= poi far sE che !uesta conoscenza sia condivisa da coloro che si mostrino pi; specificatamente in sintonia spirituale con loro, per determinare una direzione di li4ertà e di amore che dissipi sempre pi; profondamente le muraglie dellBego separativo ed edonistico. Il piacere che gratifica il singolo deve far posto alla gioia dellBincontro nellBamore, e lBuomo essere il fine e non lo strumento della azione. olo con un chiaro intendimento, una coerente volontà, una capacità di critica ed autocritica de4itamente costruttive e finalizzate, una vitalità coerente con i principi unitivi riscoperti e accettati, solo con il semplice impulso a riconoscersi nellBaltro e a superare in !uesto i limiti immanenti alla monade, solo con la vera, luminosa, innocente capacità dBamare 5 possi4ile trascendersi, e vivificare 1a morente stagione dellBuomo odierno. 2M3
"onsideriamo dun!ue, nel tratteggiare alcuni aspetti del iva e del suo campo, i metodi pi; adeguati per ampliarne le capacità e trascenderne i confini. L%L 29 Prima di accingerci a !uesto lavoro 5 tuttavia opportuno precisare che il tempo nullBaltro 5 se non un modo di rappresentarsi dello spirito, e che tutto !uel che accade sotto i nostri occhi nel tempospazio non possiede alcuna realtà fuor di !uella del divenire spirituale. +e conseguenze di !uestBassunto sono enormi in tutti i campi della conoscenza, e pi; avanti ne prospetteremo sommariamente alcune che tuttavia, per la loro apparente assurdità, non dovranno neppure essere troppo esaminate dallBallievo che non sia anche un vero iniziato. *iciamo fin dBora che coloro che appaiono nel nostro am4ito percettivo non sono om4re o fantasmi della nostra coscienza, e neppure forme ar4itrarie provocate da un ignoto fattore dBinterferenza. -utto !uel che si configura in un aspetto formale nel momento considerato 5 logicamente e naturalmente tipico di !uel settore temporale, il !uale 5 a sua volta una configurazione nella coscienza dellBUomo "osmico, e una ideazione del suo campo dBemancipazione, voluta in larga misura dallBInterità. (B pertanto certo che le persone incontrate o intraviste nel nostro !uotidiano cammino 8o delle !uali ci perviene comun!ue notizia sono oggettivamente esistenti nello schema ideativo che noi conosciamo sotto le categorie tempospaziali, anche se !uanto 5 presente, passato e in taluni casi futuro per la nostra vita non coincide che approssimativamente con le loro percezioni personali. e ogni monade proietta un mondo attorno a s<, che 5 la configurazione formale delle sue componenti interiori e della sua reattività a ci# che interferisce, tuttavia !uesto mondo appartiene ed 5 coerente al continum, 5 governato dallBInterità, regolato da un aspetto causale della coscienza individuale e pertanto procede secondo una logica estremamente rigorosa. Quindi 5 naturale dedurre che gli incontri della nostra esistenza davvero significativi, appartengono alla razionalità del divenire e che se rappresentano elementi di stimolo, dBantitesi o di sviluppo, !uesto dipende unicamente dal come noi ci poniamo nei confronti del -uttoUno e dai nostri desideri e passioni. Questi ultimi infatti, lungi dallBessere sempre elementi nocivi alla vita 8come tante religioni, settarismi e dogmatismi assicurano sono fattori possenti dBautocomprensione e di crescita, se vissuti armoniosamente nellBamore, illuminati dallo spirito ed emendati il pi; possi4ile dallBimmanente pressione egotica, che 5 il vero e dirimente ostacolo di ogni emancipazione. +a vita 5 data per essere compresa e sperimentata, imparando nel suo difficile svolgimento lBarte dellBe!uili4rio, dellBamore e dellBaspetto unitivo dBogni essenza esistente. Questo 5 possi4ili soltanto con lBesercizio costante della meditazione e dellBattenzione, con le capacità intuitive proiettate nellBanalisi e nella sintesi, che sono poi la fondamentale ac!uisizione della metodologia ?oga/ la discriminazione sapienziale. Poich< gli elementi della nostra esistenza sono 8nella loro relatività reali ed il 2M@
loro apparire L lungi dallBessere ar4itrario e casuale L esprime dinamicità logica e razionale, do44iamo imparare a discernere ci# che 5 ora modifica4ile da !uanto si mantiene rigido e vanificante, ci# che 5 attua4ile dalle chimere e dalle velleitarie intenzionalità, ci# che 5 veramente auspica4ile da !uanto 5 godimento dBun istante e veleno per il futuro. %gni aspetto che si evidenzi nella dimensione che comprendiamo 5 infatti un potenziale maestro 8aspetto sim4olicoreale dellBesistenza e non importa se appare in forme infime o modestissime L un animaletto, un contrattempo, un fastidio, un incontro, una gioia L o estremamente interattive, come un evento tangente, distruttivo o costruttivo dellBordine precedente. Queste semplici nozioni fanno differire lBatteggiamento dellBallievo da !uello dellBuomo comune nel conoscere e comprendere lBesistenza e !uanto 5 possi4ile che divergano gli opposti. Per 1Ballievo, gli avvenimenti !uotidiani sono proposte, avvertimenti, insegnamenti, occasioni dBapprofondimento del s< e del -utto di enorme valore, che aprono le porte a pi; puntuali esperienze= per lBuomo comune sono casi fortuiti, incidenti, fastidi, ac!uisizioni o perdite del tutto soggette al caso, fatiche per mantenere e non dover rinunciare ai propri possessi. $ullBaltro che eventi, senza un vero scopo, senza un profondo motivo causante ed un valore che non si risolva nellBesistere al meglio delle proprie gratificazioni, nellBavere ci# che si desidera perch< ci rende occasionalmente felici. +Ballievo sa che le forme sono sim4olo delle sostanzialità, apparenza che finalizzata a s< stessa 5 illusione e si risolve invece in potente dinamica realizzativa se comparata allo spirito e interiorizzata. Infatti !uel che rende reale la a?a 5 ora il suo dinamismo formativo, il suo procedere nella direzione di un fine/ lBIdea a cui tende e di cui impersona momenti di svelamento. enza !ueste valenze, 1a a?a diventa vanificazione imprigionante, distruttrice implaca4ile di !uanto pur crea, a4isso da cui scaturiscono ed in cui si dissolvono le infinite modulazioni delle coscienze in divenire. Oal? 5 madre e dissolvitrice, amorosa compagna di cammino e feroce nemesi di chi non lBa44ia compresa, cercata e amata/ perch< attenderà il iva al termine dellBesistenza sottraendogli tutto !uel che era fruimento, e lasciandolo nella sua povera ed irrisolta interiorità. a ci# non deve tur4are coloro che fondano le loro ricchezze nello spirito, perch< neppure la morte sottrarrà unBoncia di !uanto hanno faticosamente compreso, rendendo anzi pi; rapida e luminosa la via che ancora li attende. +a morte fisica 5 un aspetto della vita nel ciclo 4reve, e la vita tende a perpetuarsi senza limitazioni non appena sia incentrata nella vera realtà= ma poich< !uesto traguardo 5 difficile e per molti troppo lontano occorre tendere la mano a coloro che siano capaci di afferrarla, aiutandoli ed aiutandoci ad uscire dalla palude del samsara. +Battività dellBiniziato 5 dun!ue finalizzata proprio dalla ricchezza delle sue esperienze, e risulta capace di vivificare lBesistenza, anzich< spegnerla in oppressivi divieti e in assurde rinunce/ tutto 5 lecito per il aestro di vita, se esprime amore, incontro, fraternità nel superamento dellBego, il mostro che sempre L e oggi pi; che mai L imprigiona nel dolore lBintera umanità. Il metodo di contatto con i campi esistenziali interferenti con il nostro deve 2MF
essere conseguentemente improntato alla lucida comprensione delle finalità dellBesistenza e alla necessaria progressione nellBaddestramento dei iva 8con esperienze concrete, ricerche comuni, la rilevanza data ai fattori unitivi dellBamore e a !uelli che disgregano lBego, nel ch< si manifesta il vero potere di unire e sciogliere di sui parl# il "risto 0es;, affinch< ci si renda viventi e li4ere modalità dellB&more e dellBUomo "osmico. $on 5 dun!ue possi4ile concedere conoscenze che travalichino i limiti personali, cosE come non 5 possi4ile determinare eventi per cui il tempo non sia ancora maturato/ ci# infatti determinere44e fin troppo facili fraintendimenti, desideri ed appropriazioni estremamente negative perch< fuori dal loro effettivo significato e contesto. I cosiddetti BpoteriB sono in effetti un aspetto della li4ertà dellBuomo, e dovre44ero insieme esprimerla e attivarla 8il ch< 5 per# difficile negli altri uomini/ ma la loro manifestazione genera desideri assai egoistici in !uanti non siano sufficientemente maturi per comprenderne il messaggio, e deve essere normalmente evitata. *un!ue sono lBamore, la comprensione, la disponi4ilità e la dolcezza L non disgiunte, !uando sia il caso, da unBindomita forza L i mezzi di contatto e di persuasione pi; efficaci= notiamo a !uesto proposito che lBultima affermazione non indica un incitamento a condividere le idee dellBIstruttore, assumendole acriticamente e pedisse!uamente. In !uesto contesto ci# che si deve suscitare 5 la ricerca interiore, li4era da preconcetti e onesta nelle intenzioni e nei modi/ persuadere dun!ue la persona a riflettere, a cercarsi ed esaminarsi, nel completo rispetto delle sue !ualificazioni e della sua primaria li4ertà dBautonomia e di scelta. Il resto verrà, se !uesto aprioristico punto 5 vivificato ed 5 emerso= solo allora infatti 1Binsegnamento ulteriore diverrà veramente efficace e produrrà !uella spinta emancipativa che 5 lo scopo ultimo della nostra fatica. L%L 3M e 5 necessario imprimere nellBalunno un codice di comportamento e!uili4rato e li4eramente scelto, ci# nondimeno non risulta sufficiente per indurlo ad essere !uel che il suo cuore e le sue potenzialità possono consentirgli. Il !uadro attuale 5 talmente denso dBopinioni, di sette, di profeti e di teologie pi; o meno fondate sul lungo processo dBanalisi e meditazione del passato, da costituire un intricatissimo la4irinto per chiun!ue non a44ia la capacita di scorgerne le infinite illusioni e le stradette senza s4occo. +a capacità di solcare un mare, la nave adatta e 1Be!uipaggiamento opportuno non sono di per s< sufficienti se non cB5 1a possi4ilità di percorrere 1a giusta rotta/ !uella adeguata al proprio mondo interiore e al posto che occupiamo L ognuno in modo originale e non mutua4ile L nellB(manazione. Z+a ede 5 sostanza di cose sperateZ. a dove si poggia la fedeD u 2MH
testimonianze, si dice, su eventi storici, sullBesperienza dei saggi, sullBilluminazione dello pirito e della conoscenza. $on 5 sufficiente/ ci# che alcuni trovano accetta4ile, altri lo discutono, e non 5 possi4ile accertare 1a realtà effettiva di un insegnamento, di un evento o di una illuminazione ad altri accaduta. $eppure i fatti pi; clamorosi e studiati presentano un aspetto univoco, lontani come sono nel tempo e in larga misura snaturati proprio da coloro che vorre44ero imporli alla fiducia di tutti, e che credono di renderli pi; veritieri con una elucu4razione, unBattività intellettuale, un argomentare infinitamente prolisso e ridondante, che sovente nasconde, pi; o meno in 4uona fede, la fatica di renderli accetta4ili e ZveritàZ non pi; opina4ile. +a nostra conoscenza non deve e non pu# essere dun!ue un mero intellettualismo, un esercizio di logica sincretistica e di coerenza metafisica/ con !uesto si aggiungono infatti astrazioni alle astrazioni, valori opina4ili a valori opina4ili, argomentazioni discuti4ili ad altre già enormemente diffuse, accettate, respinte e contestate volta a volta, senza che ne nasca un permanente stato di certezza in chiun!ue a loro si affidi. +a 4ase della fede non pu# dun!ue dipendere da ci# che 5 esterno a noi, ma deve essere un aspetto fondamentale della nostra esistenza che, opportunamente attuato compreso e vissuto, ha le caratteristiche del vero sia in un dominio spirituale che in !uelli mentali e concreti dellBam4ito vitale. "i# che 5 )eale, veramente reale, lo 5 sempre e da !ualun!ue parte lo si esamini/ !uesta 5 la Zpietra neraZ, !uella di Pietro lB&postolo e di tutte le metafisiche che si ispirano al concetto e al sim4olismo della pietra angolare fondamentale, metafisica e fisica insieme= la Pietra dei filosofi, intendendo con !uesto termine non i logorroici speculatori della mente e dellBintelletto, ma i conoscitori della sola ed unica sapienza/ la ofia. +a Pietra fondamentale, nera perch< 5 la sede di ogni potenzialità, 5 esperienza di s< come modalità del )eale, come Pensiero divino e processo dBauto conoscenza, in vista di un fine che 5 in noi ed insieme infinitamente ci trascende. Il pro4lema centrale non 5 dun!ue fornirci di un costrutto metafisico accetta4ile, elegante o coerente !uanto 4asta a reggere alle pi; incalzanti o4iezioni, ma !uello di raggiungere la nostra verità, viverla e renderci capaci di attivarla al punto dBinfluire positivamente sui campi reali pi; affini, attraverso le sottili vie che rendono unitario il mondo spirituale e formale pur nelle sue indeterminate ramificazioni. "ome raggiungere !uesta esperienza di s< e della realtà a cui ineriamo tanto intimamenteD (B possi4ile, innanzitutto, pervenire a tal meta, e se 5 possi4ile, in che modoD +a domanda 5 mal posta, se congetturiamo che lBuomo 8individuale o glo4ale che sia possa con i soli metodi emancipativi e con le sue forze L per intense o eroiche che siano L raggiungere simile traguardo. +Buomo 5 elemento del tutto, e il -utto non si risolve certamente nel solo universo formale, ma lo sovrasta !uanto un infinito firmamento incom4e sullBatomo sparuto 8e tanto importante... che 5 il nostro pianeta. Quindi ci# che rappresenta un principio dBintegrazione con il -utto non pu# 2MJ
prescindere dallBopera conforme e deli4erata del -utto, e nessuno pu# attingere alla )ealtà che 5 in +ui senza lBassenso e diremo meglio il 6dono7 della )ealtà stessa. +BUno sovrasta in modo cosE inimmagina4ile, cosE imperscruta4ile la modalità da +ui espressa, che percepirne il solo river4ero in noi 5 impresa temeraria, folle ed inaccessi4ile senza la sua 'olontà/ !uella B0raziaB di cui troppo si parla e si vocifera senza intenderne il profondo significato e la trascendente natura. (ssa 5 lBapparire della )ealtà alla nostra coscienza ed esperienza, 5 lBappoggio ZesternoZ che ad ogni creatura a44isogna perch< sia s< stessa, 5 la mano del Padre protesa verso il iglio !uale 5 splendidamente intuita dallBimmagine michelangiolesca. +BUno genera continuativamente, ininterrottamente ed infinitamente ognuno di noi, nel suo atemporale splendore e nella sua lucente intenzione. +a ano 5 eternamente protesa, ma occorre che la de4ole mano dellBuomo sappia trovare la forza dBinnalzarsi fino a +ei con +ei per attingerne la potenza illuminante/ fra la creatura in !uanto persona autonoma ed il "reatore esisterà sempre uno spazio incolma4ile e !uesto finch< la prima non saprà essere cosE tesa a s< stessa e al suo "entro atmico da intuirne la verità/ che le sgorgherà dal "uore interiore come luce unitiva e unitaria, fondendola indissolu4ilmente con la suprema atrice senza che !uesto implichi il dissolvimento della sua realtà dBidea della atrice medesima, da +ei dotata di vita e personalità intangi4ili perch< dono sommo e pertanto irrevoca4ile. +a 0razia 5 !uindi lBatto di concessione del ZQuidZ che 5 necessario allBemanato per comprendere lB(manante e la propria esistenza in +ui/ 5 il dono di < che lB&more compie nei confronti del suo figlio prediletto allorch< !uesti a44ia meritato con la lotta, il sacrificio dellBego e lBindomita fermezza dBessere finalmente !uel che in potenza poteva diventare e che sempre nellB&more consegue. $on possiamo accettare di conseguenza alcuna teoretica che illuda gli uomini inducendoli a realizzarsi con le sole proprie capacità= magari indicando tecniche apparentemente precise, raffinate e di difficile apprendistato. (sse sono valide nel contesto formale per raggiungere certi effetti, particolarmente eclatanti solo per gli illusi dallBavid?a, e certamente utilissimi per forgiare il carattere, la determinazione e un principio di purificazione di tante distorte tendenze. a !uel che realmente determina la desiderata iniziazione 8o, pi; esattamente, la sua 4ase 5 la disponi4ilità allBamore, allBarmonia e allBintegrazione con tale intensità da rendere possi4ile e naturale lBaiuto divino, lBatto dBilluminazione che lB&ssolutezza imprime nella coscienza individuata rendendola pi; li4era, pi; consapevole, pi; sapiente di s< e dellBUno. Questa ZpietraZ di saggezza L nel senso pi; arcaico del temine L 5 la vera sola ed insostitui4ile 4ase della ede, capace di dare la sostanza delle Bcose sperateB tanto arcane, inaccessi4ili e remote dalla nostra attuale comprensione comune, eppure raggiungi4ili con lB&more tanto da venir irradiate in unBesperienza dello spirito che a44ia la sostanzialità della coerenza e della )ealtà. Questo 5 !uanto volevamo categoricamente affermare nel presente paragrafo/ non 5 possi4ile ZessereZ senza il concorso dellB(sistente cosE come non 5 possi4ile esistere senza fondarsi sullB(ssere/ e ci# 5 dono dB&more, e non atto dBappropriazione del iva. (B parimenti impossi4ile proseguire nel nostro cammino emancipativo ed 2MK
iniziatico senza !uesto Z*onoZ, e !ualsiasi surrogato intellettualistico o storicamente affermatosi mostra alla lunga i suoi insupera4ili limiti. "risto non BfuB un semplice evento antico, legato allBinsegnamento e allBeroico sacrificio dellBUomo che ne incarn# lBessenza. 0es; vive nellBirradiazione cristica in ogni aspetto dello spaziotempo, e si ridesta risorgendo dalla croce e dal calvario ogni!ualvolta si accetta la "roce ed il "alvario per inchiodarvi il nostro ego, la nostra separatività e le nostre inadeguatezze li4erando la ua gioia. "risto ha affrontato lBagonia e la morte, che la nostra misera ferocia gli inflissero nellBanimo e nel corpo, per poterci li4erare donandoci un sentiero meno tragico, pi; dolce ed accessi4ile/ ma (gli 5 noi, ed in noi viene perseguitato e crocefisso finch< non ci ridestiamo alla ua parola, e ci rendiamo a +ui nel nostro sforzo e nella nostra ricerca di comprendere lBamore del Padre. (gli 5 lBintermediario, onnipresente nel cuore di ognuno, nellBesperienza del mondo, nello spazio e nel tempo. $on 4asta chiamarlo per nome, invocarlo, onorarlo e adorarlo in templi sontuosi o in cattedrali sfarzose, il suo -empio 5 insieme il nostro cuore ed il creato, e la sola preghiera 5 lBattualità della nostra ricerca dBamore nella comunione con gli uomini e con il tutto. Possiamo non conoscerlo come momento storico, insegnamento evangelico e dottrina dei cristiani, ma se lo sentiamo come &more, fraternità, spirito di sacrificio per la gioia dellBunità, della verità e della vita 1o ZsapremoZ meglio dei dotti, degli esegeti, degli storici e dei teologi/ lo sapremo per esperienza di +ui, del uo sentiero e della meta che ci apparirà non pi; come un tremendo giudizio o un opina4ile miraggio, ma !uale realtà a cui ci avviciniamo, ole che ci illumina con i suoi caldi raggi e dissipa le tene4re dellBintelletto e dellBanima. "ome sia raggiungi4ile !uestBesperienza necessaria e vivificante 5 implicito nelle nostre parole, ma lo ripeteremo ancora/ mediante lo sta4ilizzarci in uno stato dBamore, dBarmonia e di fermezza interiore nella ricerca dellBunione e dellBintegrazione. (B !uesto stato, e non le tecniche che pure possono indurlo ed aiutarlo 8se rettamente intese lBelemento fondamentale e determinante agli occhi dellB&more upremo. (saminiamo pertanto, nel prossimo paragrafo, le implicazioni di !uesta prioritaria affermazione, antica come la ricerca degli uomini e sempre negletta, dimenticata e perduta nel faticoso succedersi dei millenni, delle civiltà e degli eoni. L%L 31 +a realizzazione del iva, intesa come primiera apertura verso il entiero ascendente, 5 un dono dellB&more a cui hanno inteso tutte le componenti psichiche, spirituali e fisiche dellBuomo storico. Il dono 5 cio5 tale da essere meritato 8e !uesto 5 possi4ile solo ZconZ il sostegno del *onatore, ma resta comun!ue e sempre un *ono/ nessuno pu#, con le sue forze individuali pure e semplici, sperare di raggiungere la propria essenza trascendente e la realtà della sua esistenza, ed il pensarlo o crederlo 5 deviante. Inoltre ci# che 2M9
appare allBorlo superiore della consapevolezza L per a44acinante che sia L non 5 lB&ssolutezza, ma il uo primo affiorare nella coscienza/ !uasi il riflesso della luce nel cielo ancor scuro allBal4eggiare di un giorno sereno. +B&ssolutezza verrà compresa e conosciuta in modo sempre pi; adeguato e preciso nel corso della storia ormai BdivinaB della modalità vivente, ed anche in !uesta trascendente iniziazione 8eterno inizio della sapienza di &more vi sarà L e non potre44e essere altrimenti L lBincontro fra la tensione autorealizzativa dellBIdea emanata e la 0razia illuminante dellB&more, il !uale supera, donandosi, le inadeguatezze comun!ue presenti nella creatura, in !uesto decantandole e conducendole a sempre pi; completa armonizzazione. +a scuola ?oga advaita ha formulato !ui uno dei pi; importanti postulati dellBautorealizzazione, anche se lBaspetto dinamico del :rahman non viene portato in luce come elemento determinante dellBevento iniziatico. *etta scuola infatti afferma che solo il completo distacco dallBego, il sentirsi veramente, intimamente e completamente, aspetto dellB&ssolutezza, la tensione armoniosa e costante verso lBintegrazione, determinano lBapparire della )ealtà nella coscienza relativa, dissolvendo in un istante i veli della a?a e donando la percezione e lBimmedesimazione nellBUnoLsenzaLsecondo. "i# 5 esatto e a nulla varre44ero riti, discipline e preghiere senza tale attitudine coscienziale a recepire la +uce fondamentale= tuttavia ri4adiamo che !uestBattitudine L di per s< necessaria L non 5 sufficiente senza lBassenso irradiante dellB&more, e che !uanto viene percepito nellBestasi dellBunione non 5 lB&ssolutezza !uale (ssa 5, ma !uale pu# rivelarsi nel pur sempre condizionato am4ito esistenziale dellBIdea emanata. (B un punto 4asilare e su cui giova riflettere, poich< molti sono cosE naturalmente a44acinati dallBinsorgere della sapienza in loro, da confondere lBinizio del entiero con il suo termine, determinandosi effetti non certo leggeri e trascura4ili. Peggio ancora 5 !uando si considerano fenomeni autoindotti 8e !uindi carenti dellBaspetto reale trascendente come la vera, sapienza dellBUno,valutando alcune possi4ili conseguenze nei piani formali !uali estrinsecazioni della con!uistata divina li4ertà. -utto !uesto 5 sommamente temi4ile perch< pu# far riaffiorare e rafforzare per vie sottili, inavvertite o indotte, lBantica componente egotica del iva nella sua valenza pi; possessiva, capace di ingannare lBintelletto con infinite assicurazioni e razionalizzazioni, !uanto impotente a dirigere la personalità verso la sua piena verità. Quindi 5 necessario proprio !uando 5 pi; accesa la fiamma dellBentusiasmo non perdere la profonda umiltà della saggezza ed il senso delle proporzioni. +a creatura 5 estremamente no4ile nella sua tensione verso il "reatore, ed Z5Z il "reatore in una ua specificazione. *iciamo !ui BspecificazioneB anzich< BpensieroB per evidenziare lBaspetto atemporale e completamente oltre il nostro intelletto dellB(ssenza dinamica 4rahmanica, identica allB(ssere puro ed insieme fonte incessante ed inesauri4ile di vita. -uttavia la creatura, voluta dal Padre responsa4ile di s< e li4era nel proprio am4ito, 5 come tale diversificata dal "reatore pur restandone ontologicamente e necessariamente un aspetto. Questa differenziazione 5 reale e precisa nellB(manato, ma non esiste per lB(manante se lo si considera come )ealtà assoluta identica a <. 21M
&44iamo pi; volte tentato di affrontare il tremendo pro4lema della coincidenza di aspetti apparentemente opposti nel upremo "it, ed a44iamo distinto artificiosamente 8speriamo utilmente il momento dellB(ssere in < che 5 "oscienza perfetta e non discorsiva, atto puro ed infinitamente ineffa4ile, dal momento in cui (gli 6vitalizza, contempla e circoscrive7 suoi contenuti specifici ponendoli come Idee dellBindeterminato "it e L nellBatto creativo emanante L !uali Zaltro da
senza alcun frutto o fine da perseguire e sperare, !uesto 5 non comprendere proprio il fulcro della natura del :rahma, che 5 infinito, lucente e purissimo &more/ !uesto do44iamo tener fermo in noi, se vogliamo avere un criterio di procedimento e di riferimento non inesatti nellBinfinito la4irinto delle esistenze particolari, e nellBapparentemente caotico ed incomprensi4ile dispiegarsi delle forme e delle loro dimensioni vitali. a tutto ci# 5 tema di future meditazioni, e il lettore ci perdonerà se insistiamo 8come sempre a44iamo fatto nel nostro lavoro sullBesortazione ad approfondire il pro4lema dellB&more, sia nel !uotidiano che nei recessi della coscienza, sia nella riflessione che nella ricerca e nellBazione. Qui 5 la chiave perduta, la Porta, la Pietra della sapienza sulla !uale dovrà alfine essere eretta la comunione degli uomini ed il meraviglioso edificio della loro vita. L%L 32 +a potenza dellB&more pu# infrangere le s4arre in cui sB5 racchiuso il nascente uomo, solo se sarà utilizzata non come un sentimento semplice, un trasporto del cuore verso ci# che 5 sperato e desiderato, un desiderio di unità con lBamato sia che !uesti consista in un essere fisico o in un modo dBintendere la realtà della vita. +B&more deve venir compreso nella sua estrema potenza informatrice delle dimensioni reali e nella sua capacità di plasmarne le forme ed il processo, secondo un criterio di reciproche armonie e di pura 4ellezza. Quel che contraddistingue dal suo lontano apparire lB(manazione da noi percepita 5 lBestrema conflittualità dei suoi piani di spiegamento, determinanti nel tempo e nello spazio 8che sono i modi dBautorappresentazione della entità emanata una successione di formeeventi in perenne affermazione individuale ed il conseguente conflitto esistenziale che culmina L allBapparire delle modalità autonome L nel continuo appropriarsi reciproco/ sia per la elementare necessità dBenergia dBogni organismo vivente, sia, nellBam4ito delle relazioni di gruppo e di specie, per la protezione contro altri gruppi e specie 4isognosi di garantirsi un proprio am4ito di sopravvivenza. $el mondo animale e nei consorzi umani 8primitivi e non si assiste a !uesto scontro che 5 tuttavia generalizza4ile a livello cosmico, anche se con modulazioni certamente non compara4ili a !uelle della nostra esperienza. -ale constatazione, che ci ha condotto sovente a un atroce pessimismo sulla natura dellBesistenza e sulla sua realtà, 5 tanto esatta nei confronti del passato e del presente !uanto inadeguata e fallace per il lontano futuro del nostro Universo. Il BmomentoB attuale infatti 8e per BmomentoB intendiamo un periodo temporale che pu# facilmente comprendere molti milioni o decine di milioni dei nostri anni 5 il trapasso da un atteggiamento egotico, passivo e conflittuale dellB(manazione a uno attivo ed armonico, che consenta lBe!uili4rato sviluppo delle virtualità insite originariamente nellBarchetipo umano, ed esistenti naturalmente in ognuno di noi. 212
Potenzialità estremamente grandi, perch< 5 infinita nella sua definizione lBIdea 4rahmanica dellBUomoiglio, e per noi indistingui4ile dallB&ssoluto medesimo di cui 5 modalità integrale/ che in +ui risplende come ogni altra Idea nellBinfinita pienezza della )ealtà. "omprendere il rapportoidentità fra il :rahman e le sue Idee archetipe 5 umanamente impossi4ile, poich< ci# implica non un rapporto fra il -utto e le sue ZpartiZ, ma fra il -utto Uno ed il -uttoUno, essendo in ogni &rchetipicità 4rahmanica presente la atemporale coscienza assoluta nella sua ineffa4ile luminosità, e non potendosi immaginare un processo discorsivo, mentale e dialettico, in "olui che (B ed (B totalmente. (siste comun!ue il mistero dellBemanazione dellBImmagine di tali imperscruta4ili Idee, e !uesti Briver4eriB, !ueste BformepensieroB, !uesti (nti emanati, sono altrettanto reali dellBIdea da cui scaturiscono e di cui sono parte integrante, perch< impersonano in differenti gradi di consapevolezza la suprema 'olontà di dispiegamento creativo. Il :rahman pone cio5 le Idee manifestate di fronte a e stesso in una situazione a noi logicamente incomprensi4ile perch< apparentemente contraddittoria/ come Zaltro da
alludiamo a un evento nel !uale le prospettive comuni non valgono pi;= ed occorre meditare in termini dBesistenza cosmica e di cicli inconcepi4ilmente distesi. aremmo annichiliti e prostrati dal nostro tentativo e vinti dalle insorgenti 4arriere dellBego, se non potessimo afferrare la mano eternamente protesa del Padre, cosE difficile da essere intravista e pur presente in ognuno di noi nel "entro del nostro mondo interiore/ il Z"uoreZ dei mistici e dei veggenti. +B&more 5 la sorgente da cui scaturisce la 'olontà suprema= lB&more 5 la causa prima e determinante della anifestazione= 1B&more 5 la forza che si dispiega negli Universi, 4en oltre i limiti e i confini di !uello da noi percepito. (B dun!ue con lB&more che possiamo compiere il nostro cammino realizzativo/ solo con lB&more. a capire cosa sia !uesta fonte perenne di vita, luce e armonia, e come essa sottintenda a ogni fenomeno esistenziale, finalizzandolo pur nella temporanea confusione e disordine 8esperienza necessaria dopo la "aduta, per essere consci del nostro tremendo stato 5 impresa ardua che non 5 possi4ile affrontare da soli. %ccorre attingere al "entro interiore dellB&more, presente in ognuno di noi ed emergente come aestro/ comprender+o= irradiar+o nella nostra coscienza ed attorno a noi, nel nostro campo e nel nostro prossimo= imprimer+o nellBam4ito personale dBesistenza e sempre pi; a fondo in !uello generale= render+o da fiamma chiusa nel segreto dellBanima a esplosione di luce nelle foschie della anifestazione, gioia e armonia e 4ellezza e vita di tutte le creature. Questo implica la fine della conflittualità, lo svelamento dellBIdea atrice e lBinizio del processo dBesperienza reale dellBUomo, 4en oltre gli attuali veli di una a?a illusoria ed ingannatrice. a?a 5 splendida ed eterna nella ua nudità, ma lBuomo storico L ovun!ue egli sia L in essa non scorge ora che i suoi limiti. a?a 5 il divino specchio in cui la creatura, riflettendosi, medita le suo inadeguatezze ed alla fine le trascende per lBintollera4ile senso dBincompiutezza che ne trae. a?a pu# anche rispecchiare la 4ellezza dellBUomo e renderlo cosciente di !uello che in realtà 5= pu# unirsi allBuomo in un indissolu4ile a44raccio da cui nasceranno nuove creature, nuove intuizioni e nuove potenze della vita, cosE come da un uomo e da una donna pu# nascere un figlio, e dallBincontro di due realtà affini pu# scaturire !ualcosa di differente, che le rappresenta in unità e pure se ne distingue. 'ediamo dun!ue alla luce di !ueste considerazioni !uale sia il metodo concreto posto alla 4ase della nostra azione, e come condurci nel difficile compito di realizzarci in !uesto oscuro periodo della nostra comune storia in conformità alla nostra originaria natura e al disegno divino che lBinforma. L%L 33 +a difficoltà che lBallievo incontra 5 di tipo ermeneutico 8perch< le fonti sono molteplici e i pensieri discordi in tantissimi aspetti e realizzativo, dato che unBideazione non 5 che semplice ipotesi o dotta elucu4razione se non diventa viva 21@
realtà operante nellBam4ito in cui 5 posta. +a parte ermeneutica 5 stata fin !ui tratteggiata nelle sue linee fondamentali, e rappresenta un tentativo di sintesi che riteniamo sufficiente allo scopo dBincontrare le ac!uisizioni pi; significanti emerse nella millenaria storia dello spirito= resta dun!ue, partendo da !uesta 4ase ideale, il difficilissimo compito di renderla viva e operativa nel nostro am4ito esistenziale. %ccorrono alcuni presupposti/ innanzitutto un in!uadramento intellettuale sufficientemente articolato ed elastico da essere insieme un mezzo di direzionalità coscienziale e un aspetto della propria interiorità. -ale in!uadramento, lungi dallBessere !ualcosa di dogmatico o irrigidito dallBautorità speculativa di !ualcuno, 5 suscetti4ile di tutti !uegli apporti e approfondimenti che la meditazione di ogni iva 5 in grado di conferirgli, e pu# essere completato, o se occorre addirittura modificato. %gnuno di noi 5 infatti un potenziale portatore di luce, ed ognuno ha il compito precipuo di contri4uire al progresso generale secondo le sue peculiari capacità emergenti nel tempospazio considerato, e cio5 nellBattualità vivente. e si cade nellBerrore di accettare pedisse!uamente il pensiero altrui, si tradisce la propria natura e si fallisce temporaneamente la missione affidataci/ nessuno 5 infatti esentato dal portare il personale contri4uto dBidee, riflessioni e attività secondo le caratterizzazioni che gli sono tipiche, e che differiscono significativamente da !uelle di ogni altro iva. -utto !uesto esprime chiaramente cosa pensiamo dei confessionalismi stretti in canoni e dogmi e imposti alle moltitudini/ causa prima dellBaffievolimento della spiritualità nel nostro periodo storico e fonte di miseria, morale e !uindi fisica, per il genere umano. e un in!uadramento intellettuale 4en coordinato 5 la 4ase di partenza e di ogni successivo approfondimento 8*ante e44e 'irgilio come istruttore, per poter incontrare poi :eatrice, tuttavia 5 lettera morta ed inutile !uindi dannosa, !ualora non riesca ad esprimere unBincidenza specifica e o44iettiva nel campo dimensionale a cui inerisce. +Battività concreta, il Carma nel suo originario significato di azione compiuta e non su4ita come riflesso appropriativo, 5 la prova del nove di ogni teoria e la necessaria risultante del lungo, faticoso investigare sulle motivazioni fondamentali della anifestazione e sulla natura delle sue primordiali componenti. Perch< tuttavia il su4strato intellettuale e filosofico venga risolto in concretezza dBeventi, occorre 4en di pi; di una mente allenata alla logica e allBaspetto discriminante della medesima/ fondamento comun!ue indispensa4ile dBogni ricerca. %ccorre la purificazione dellBinteriorità 8il che implica la decantazione dellBinconscio, e cio5 la capacità dBagire impersonalmente secondo un principio dBamore/ il !uale non si deve risolvere in un umanitarismo pietoso e soccorrevole delle disgrazie altrui 8pur se !uesto aspetto certamente e necessariamente inerisce allBattività vera e propria secondo le contingenze emergenti ma piuttosto in unBazione indirizzata al vero 4ene dellBUomo e delle sue componenti individuali/ cio5 al fine stesso della anifestazione. Quanto 5, nel 4reve attimo di una vita, fatica dolore e frustrazione pu# rappresentare L e rappresenta L nellBintermina4ile processo 21F
dBevidenziazione dellBinteriorità un necessario momento di dissolvimento delle scorie egotiche, accumulatesi con ataviche tendenze nellBinconscio e nella coscienza di veglia, e capaci di costituire un impedimento altrimenti insupera4ile allBarmonioso risveglio dellBessenza della personalità. $on che il dolore, la sofferenza e la pena de44ano esser cercati, desiderati e perseguiti nel corso della vita/ essi sono elementi scompensanti dellBordine presta4ilito, e la loro funzione 5 soltanto !uella di dissolverlo !uando dimostra unBincapacità dBevoluzione verso la finalità dellB(manazione. *iciamo dun!ue una volta per tutte che la vita non 5 data per la sofferenza, la mortificazione e la rinuncia alle sue fruizioni, e che ci# accade solamente !uando esistono elementi falsificanti L individuali e generali L capaci di determinarne il ristagno e la conseguente involuzione. +a vita 5 data perch< offra allBente lBoccasione di comprendere sempre pi; adeguatamente se stesso ponendo in atto L a livelli successivi e progressivi di realtà L le innumeri virtualità che ne caratterizzano lBimpondera4ile am4ito interiore. +a vera dimensione dellBesistenza 5 !uella della gioia, della felicità e della li4era esplicazione della nostra originalità/ non !uella di una ZprovaZ per il -ri4unale divino da affrontarsi con il sistematico soffocamento di troppe componenti fondamentali dellBUomo 8fra cui, e principalmente, la Polarità/ e !uesto 5 veramente, assurdamente feroceA. $aturalmente la vita esige che !uestBesplicazione del campo personale in eventi e rapporti sia armonico con la natura profonda e il ine immanente dellB(manazione/ ci# comporta il superamento e la progressiva eliminazione dellBatteggiamento egocentrico, tanto diffuso ai nostri giorni con le sue malvagie spinte alla incondizionata possessività e al conflitto. +Bintegrazione con il tutto, e sopratutto con coloro che L per affinità elettive ed ideative L sono il nostro prossimo, lBamore li4ero ed incondizionato per lBesistenza e per tutto !uel che in essa compare, il profondo rispetto per lBaltro sia esso rappresentato da un essere umano, da un animale o da un fiore, sono la 4ase dellBazione esoterica e il pi; potente fattore realizzativo. Per Zpurificazione dellBinterioritàZ si intende proprio !uestBatteggiamento dinamico, puro, ricco dBemozione e dBamore per la vita, scevro solo da sopraffazioni e strumentalizzazioni inconfessa4ilmente egocentriche, e 4en indirizzato allBincontro nellBUnità:ellezza di tutte le modalità della (manazione. e !ualcosa 5 indispensa4ile allBiniziando, !uesto 5 lBessenziale capacità L e!uili4rata, spontanea e li4era L dBessere se stesso nella propria verità, sia !uando ami un uomo o una donna che nellBaffrontare gli innumeri eventi che 1a vita gli condurrà. $ellBagire !uotidiano, nel rapporto semplice con le persone, gli animali e le cose egli impara 1Bautocontrollo non repressivo, la dinamica dellBinteriorità sua e degli altri, le motivazioni segrete delle azioni, le interferenze latenti o esplicite, da tutto traendo consapevolezza, insegnamento e saggezza. +Ballievo deve saper essere limpido, sereno e !uanto pi; possi4ile gioiosamente aperto a tutte le opportunità e!uili4rate e giuste/ perch< 5 nella vita della li4ertà che egli conosce se stesso, e diviene con !uesto effettivo sostegno a !uanti L ancora 21H
inadeguati a tal compito L possono da lui trarre speranza e fiducia. +Bazione esoterica 5 la necessaria conseguenza di una profonda armonia coscienziale ed esistenziale, dellBe!uili4rio raggiunto consapevolmente fra il proprio am4ito e lBinfinito mondo di enti e di potenze che L a innumeri livelli di realtà L lo esprimono. Questi sono i presupposti, da cui nasce la giusta intenzione, lBesatta direzione e la precisa opera dellBadepto/ la 4ase 5 la vita, la comprensione di ci# che essa 5 stata, 5 e sarà, la pienezza armoniosa dellBesistere come persona integrata con lBesistere glo4ale degli &rchetipi e delle loro emanazioni. +Basceta, il moralista rigido ed oppressivo di s< e degli altri, il retore ed il mercante dBidee a volte no4ili e degne di grande rispetto, essi non sono che aride comparse nella "ommedia divina dellBesistenza/ e dovranno alla fine scoprire 1Binadeguatezza dei sofismi, delle elucu4razioni, degli intellettualismi e di tutto ci# che 5 compiuto senza amore, anche se faticoso, strenuo e spesso assai dolente. +a vita non richiede !uesto tipo di atteggiamento a lei contrario/ pu# chiedere molto, anche tutto in un ciclo di esistenza, ma solo per raggiungere !uel che fu già nostro e perdemmo/ la pienezza dellBespressione personale, la 4ellezza e la compiuta armonia di divenire nellB(ssere. Un comportamento conforme alla vita 5 !uello che la vuole completa, integrando ogni particolarismo nel tessuto glo4ale per il gioioso sviluppo di ogni suo aspetto. -ale dinamicità nasce dallB&more, si manifesta nellB&more e si realizza con lB&more, perch< lB&more 5 lBorigine di ogni esistenza, sia essa !uella dellBatomo o di un Universo. Quando tutta la coscienza creata dal Padre condividerà !uesta semplice verità, il pro4lema dellBUomo 0lo4ale e delle sue componenti personalizzate L i iva L si avvierà alla soluzione, e cadranno gli ultimi veli di a?a facendone apparire la splendente verità. "oloro che ci hanno seguito nelle nostre ricerche sapranno cosa intendiamo, e come !uestBeffetto finale non implichi alcun riassor4imento nel :rahman, ma al contrario rappresenti lBinizio del vero cammino dellBUomo, caduto per propria prevaricazione e risorto alla sua dignità per 1Bamore di "risto ed in "risto. *ovremo comun!ue passare, dopo un pream4olo di ricapitolazione dBidee già espresse ma che 5 necessario ricordare, al pro4lema operativo vero= che non 5 un aspetto mutua4ile con altri pi; contemplativi o mistici, ma la necessaria e logica conseguenza delle nostre premesse. *iciamo su4ito che i particolari concreti di ogni metodologia esoterica ineriscono al singolo allievo ed al suo Istruttore= ma L poich< nessuno 5 unBisola L la comunione dBintenti, di fatica e di direzione, 5 indispensa4ile al compimento delle nostre intenzioni ed 5 già di per s< un fine da raggiungere. 'i 5 !uindi la necessità per !uanti sono reciprocamente affini nello spirito e nelle intenzioni, dBaggregarsi secondo un principio di li4ertà dBamore, spontaneo e fiducioso, e che chi 5 effettivamente pi; consapevole sostenga coloro che seriamente si accingono alle fatiche del sentiero realizzativo. Questo 5 lBargomento delle prossime pagine a cui affidiamo la sua esplicazione. L%L 21J
3@ +a cellula 5 lBelemento fondamentale del corpo vivente, come la molecola lo 5 della materia che diciamo inorganica, e che rappresenta un certo stato allotropico dellBenergia divina. (ntram4e, cellula e molecola, sono i mattoni dellBUniverso e consentono L nellBodierno aspetto da loro assunto 8perch< non fu sempre come ora appare, e se vedessimo con i nostri parametri attuali il reale svolgimento della (manazione forse ne resteremmo alli4iti L lBestrinsecazione delle modalità emergenti e la maturazione di alcune delle loro potenzialità. "ome per ogni aspetto dellB(manazione cosE anche per lBuomo terrestre cB5 la necessità, per il raggiungimento di !ualsivoglia scopo specifico, di adeguati compagni simili a lui per intenzioni, desideri e scelte. Questa 5 la ragione delle aggregazioni essoteriche ed esoteriche, ed insieme la causa che nel tempo ha attivato la costituzione di organismi sociali via via pi; articolati e complessi, fino alla formazione degli attuali ordinamenti statuali pi; o meno interessati, almeno in teoria, a costituirsi in enti sovranazionali. +a legge che determina !uesta tendenza 5 cosE profondamente radicata nellBumanità da agire a livello pressoch< inconsapevole, e rispecchia nellBuomo fisico e nel suo mondo ci# che accade nellBinteriorità. e lBesoterismo che, con alcune eccezioni, professa il monismo della )ealtà ignorasse !uesto dato neghere44e contemporaneamente troppo di s< e della sua verità per essere serio/ do44iamo pertanto prender nota che la preparazione individuale 5 necessaria e fondamentale, ma che prelude alla formazione di un gruppo di persone unite da vincoli dBidentità, di !ualificazioni e finalità, e !uindi capaci di agire conformemente alle comuni scelte in un vettore realizzativo. *o44iamo, sia pure sommariamente e 4revemente, esaminare le implicazioni di !uesta tesi, considerando le caratteristiche ed i limiti di una !ualsiasi aggregazione dBindividualità fra loro coerenti ed il campo dBesistenza che vengono a costituire. Innanzi tutto 5 necessario che !ualsiasi rapporto dialettico fra un istruttore ed eventuali allievi sia mirato al conseguimento di alcune elementari ed essenziali consapevolezze, e si modifichi in funzione del loro emergere. $ulla infatti 5 pi; dannoso per la ricerca interiore di un rapporto maestrodiscepolo protratto nel tempo o istituzionalizzato oltre i termini necessari alla formazione di una li4ertà di scelte, perch< in tal caso si suscita un atteggiamento passivo e sovente acritico nellBallievo, capace di ostacolare gravemente il vero e profondo chiarimento spirituale. &44iamo troppe volte constatato anche nella storia recente come i discepoli si appoggino acriticamente al supposto maestro, lo venerano, lo osse!uiano dimenticando che loro e non lui sono i soggetti attivi dellBemancipazione, e loro pi; di lui devono mostrarsi capaci di rompere i legami di sudditanze psicologiche o intellettuali. $on esiste che lBallievo !uando si instaura un vero rapporto dBistruzione e di formazione interiore/ il maestro 5 lo specchio in cui ognuno pu#, volendolo, riflettersi per trarne le logiche conseguenze. 21K
$aturalmente il vero Istruttore guida !uesto processo con metodologie acconcie ad ognuno dei iva che lavorano con lui, ma !uel che ha essenziale risalto 5 lBazione del iva in s< medesimo/ lo sforzo, la fatica di assimilare, comprendere e poi attivamente operare in modo originale ed autonomo al conseguimento dello scopo comune. Qui affermiamo una caratteristica 4asilare di un ipotetico centro esoterico, !ualificato ad agire in nome, per conto e ZconZ lBInterità/ esso deve fondarsi sulla li4ertà vera ed indiscussa di ognuno dei suoi mem4ri, e contemporaneamente significare un gioioso incontro di !ueste li4ertà personali nel comune impegno di realizzare lB&more nellBunità spirituale. I due aspetti/ li4ertà personale e unità coscienziale sono antitetici solo per !uanti L incapaci di concepire la vera dimensione dellBUomo L non ne comprendono il significato e la 4ellezza. +Bimmagine pi; adeguata ad intuirne il contenuto 5 forse !uella della musica, formata da innumeri singole note ma una nel significato, perfezione e valore !uando sia perfettamente realizzata. 0li esempi concreti possono ritrovarsi= ma non certo al livello pi; 4asso dellB(manazione 8a cui purtroppo siamo ora assai invischiati ove domina la incom4ente sopraffazione delle forze !ellipotiche, e la li4ertà 5 lontano traguardo. ono i livelli medioalti dellB&l4ero dellB(sistenza L per non parlare di !uelli eccelsi L che danno lBimmagine pi; consona di che significhi Zli4ertà nellBunitàZ e, reciprocamente, Zunità in ogni espressione dellBinfinita potenzialità personaleZ. +Besperienza di !ueste fere 8sia pure temporanea ed incompleta darà allBallievo molto su cui riflettere e molto da riconsiderare. Il lettore attento di !ueste pagine dovre44e comun!ue ritrovarci alcune idee già sufficientemente definite. Un centro dBattività spirituale deve dun!ue proporsi secondo un principio dBamore e di li4ertà, e conseguentemente non dotarsi di un apparato organizzativo che oltrepassi, sia pur di poco, il necessario L strettamente necessario L per raggiungere un fine !ualsiasi. Il progresso delle entità in evoluzione si fonda sulla li4era coscienza e sulla profonda intuizione del "entro, non su schemi associativi, intellettualistici e 4urocratici che diventano fin troppo presto un limite e sovente una coercizione. *ogmi, regole, 4urocrazie sovrapposte ad un insegnamento, a una dottrina conosciuta magari solo dai pochi al vertice di una gerarchia, costituiscono alla lunga un ostacolo feroce allBinteriorizzazione della ricerca, e diventano il veleno che in!uina L nel predominio degli aspetti formali e teorici L lo spirito e 1a sua spontaneità. $oi, che affermiamo la necessità dello sforzo condiviso, del gruppo e della comunità, ne ri4adiamo insieme lBaspetto li4ertario, lBeguaglianza essenziale dei mem4ri, lBindispensa4ile apertura a tutte le idee e a tutte le esperienze che non siano contraddicenti con lBautonoma espansione delle coscienze nel vero e sincero amore. olte cose sono racchiuse in !ueste parole e molte appariranno al lettore che su di esse soffermi un istante la sua attenzione. )i4adiamo comun!ue la necessità dellBapprofondita analisi interiore ed il superamento di !ualsiasi complesso di colpa infuso dalla propria cultura, dallBam4iente e dalle personali vicende. Quel che di 219
erroneo e distorto esiste 8ed esiste sempre in ognuno di noi deve essere individuato, compreso e superato nellBamore e nella li4ertà dello spirito, che esige armonia e 4ellezza per esplicarsi compiutamente. a nulla pi; del senso di colpa, rinchiuso nei recessi della psiche, del concetto tante volte ar4itrario di peccato e di conseguente castigo, avviliscono e offendono lBidea dellB&more e del :ene, !uando tolgono la forza di attingervi un e!uili4rio di pensiero e di intenti, rendendoci schiavi di sfiducia, repressioni e conflitti troppe volte veramente distruttivi. +a vita 5 donata perch< sia vissuta davvero, e per farlo occorre comprenderne il significato, !uanto implica e come sia esperienza necessaria al dinamismo dellB(manazione. 'ivere la vita 5 fondamentalmente intuirla come atto dB&more che tende alla vera li4ertà e allBinfinita 4ellezza dellBIdea che ognuno di noi 5, da cui emerge la nostra personalità e che nel cuore ha fonte inesauri4ile di ininterrotte ac!uisizioni. $on insisteremo ora sulle caratterizzazioni di !uestBunione di persone, poich< lBesame approfondito esige precise situazioni e concreti rapporti. -uttavia !uanto 5 stato enunciato pu# essere oggetto di ripensamento e di meditazione per il lettore il !uale desideri e si accinga ad essere strumento operativo dellBInterità secondo il fondamentale principio dellBintegrazione al pi; alto livello raggiungi4ile in ogni istante. (samineremo adesso pi; definiti pro4lemi che si incontrano al principio di !uesto sentiero, logiche conseguenze di tutte le teorie esposte e sintesi delle verità in esse contenute. L%L 3F +a prima difficoltà che lBallievo incontra e che 5 veramente selettiva e temi4ile 5 rappresentata dallBindividuazione di un Istruttore non necessariamente BfisicoB, e sufficientemente capace e affida4ile da consentire il reale progresso spirituale. In altre regioni e in differenti epoche !uesto pro4lema era meno incidente nel cammino esoterico, per la presenza di centri esoterici, di maestri e di scuole atte a fornire la 4ase concettuale per il lavoro individuale e collettivo. :asti pensare allB&ccademia platonica, ai Peripatetici, alle scuole di ?oga e 4uddistiche con i loro imponenti templi e monasteri L tanto lontani da !uelli dellB%ccidente L per ottenere unBimmagine sufficientemente articolata dello scadimento spirituale della nostra cultura. "ertamente esistono in !uesto am4ito chiese e confessioni, sette, religioni e dottrine, portatrici di valori, pi; o meno parziali, pi; o meno compresi e pi; o meno aderenti agli splendidi insegnamenti delle origini. a la dominante intellettualisticaformale, e la famigerata costituzione di una intransigente casta di professionisti della -rascendenza, elettisi intermediari fra gli uomini e il loro *io hanno impietrito la vitalità delle coscienze e della ricerca. $egli stessi circoli pi; propriamente esoterici si 5 manifestato un analogo fenomeno dBanne44iamento e dBinvoluzione, con la formazione di gerarchie, gradi di significato fin troppo formalistico e centri chiusi a tutti fuorch< ai pochi eletti, scelti con motivazioni spesso assai discuti4ili e tali da soffocare lBantica sapienza e la 22M
testimonianza degli illuminati a cui pure ci si richiama. +a tendenza allB
divenire dello spirito. -utto 5 piritoIntelletto dB&more, anche ci# che appare pi; denso, immo4ile e materia, e tale 5 per i nostri sensi, limitatissimi nella percezione e nel tempo. %gni Idea, che 5 sempre sintesi di altre Idee e ZfigliaZ, capace di riflettere tutto ci# che specificatamente non 5, si manifesta eternamente entità autonoma, circoscritta nel continuum esistenziale, capace di darsi un fine e di procurarsi i mezzi e i metodi per attuarlo. e !uesto 5 esatto per le fere archetipe dei mondi sefirotici, lo 5 anche per !uelle scaturite dallBevoluzione della anifestazione, e per le idee che appartengono precipuamente allBUomo in senso stretto e che si estrinsecano nelle sue modalità viventi. %ccorre !ui precisare che per Uomo 0lo4ale intendiamo la ideazione trascendente del Padre, e non un entepersona esistente di per s< e del !uale gli uomini siano semplici aspetti coscienziali. $ellB(manazione esistono 1e creature concrete, non enti nei !uali esse siano assor4ite, e che a44iano personalità autonoma generale. *al punto di vista della creatura, lBUomo 0lo4ale 5 unBastrazione concettuale che definisce il suo campo vitale/ solo nella atemporale visionerealtà del :rahma lBUomo 0lo4ale 5, e gli uomini concreti ZsonoZ nellBUomo 0lo4ale. a !ui siamo nel "it upremo, e oltre la comprensione a noi possi4ile= ci preme dun!ue specificare al lettore che i iva sono o44iettivamente reali, li4eri ed autonomi nel contesto ideante in cui sono posti e nel !uale individualmente si autodeterminano, generando un vettore pi; o meno comprensivo dellBintera umanità. Quello che noi chiamiamo mente, inconscio, personalità 5 aspetto del -uttoUno nella sua specifica polarizzazione ZUomoZ, un centro di spiritualità in fase dBac!uisizione della propria li4ertà 8autocoscienza reale e pertanto capace da un lato delle pi; alte scelte, e dallBaltro degli scompensi pi; temi4ili e nocivi. +BUomo "osmico, lB(manazione e gli uomini sono insieme un processo dBattualizzazione dellB&rchetipo voluto dallB&more, e la risultante 5 certa/ lB&rchetipo, che Z5Z nella suprema "oscienza, ZsaràZ a se stesso secondo lBideazione divina. Il processo appartiene allBuomo, e !ui si manifesta la sua no4iltà e il dramma, lBodierna incompiutezza e la speranza che non pu# e non deve morire. +a nostra interiorità 5 il teatro dellBazione cosmica che deve compiersi per volere divino, e che deve consentirci di ZessereZ e non semplicemente ZesistereZ nella frantumazione dellBidentità. In !uesto BteatroB tutto pu# apparire, perch< 5 comprensivo di ogni componente dellBuniverso formale, dalle pi; infime alle pi; eccelse, da !uelle che si sono oscurate nella "aduta a !uelle che hanno saputo reggere al tremendo impatto con lBego/ noi siamo gli autori, i protagonisti e gli interpreti dellBintera vicenda. Queste parole possono 4astare per rendere edotto il nostro lettore sullBestrema mo4ilità del suo mondo interiore, sullBinesauri4ile ricchezza di !uel che racchiude e sullBinfinita varia4ilità delle dominanti e delle derivate che pu# attivare o escludere dalla sua vita. "on idee limpide e serene, con la lama tagliente della discriminazione ?ogica, la ferma intenzione dBessere coerente al Principio e a conoscere e comprendere s< e lBUniverso, lBallievo pu# conseguire lo strumento interiore adeguato 222
alla sua vera natura. -utto !uesto deve essere pienamente compreso, e lo sottolineiamo prima di accostarci a pro4lemi operativi pi; specifici, da affrontare con fiduciosa calma ma che non possono essere considerati, nelle attuali contingenze, n< facili n< accessi4ili a coloro che non ne a44iano capito la vastità ed il momento. *efiniremo nelle prossime pagine un metodo di contatto mirato allBattivazione di un BcanaleB capace di condurci a un Istruttore/ 5 passo fondamentale ma assolutamente dBinizio nel cammino operativo, e deve essere valutato per !uello che 5. Uno strumento 5 valido se pu# compiere il lavoro a cui 5 destinato ed 5 il fine che conta, non il possesso 8!ui precario ed ingannevole pi; che mai dello strumento. +Balunno deve pertanto affrontare la ricerca del aestro con umiltà, nellBattenta considerazione delle immanenti difficoltà derivate dal suo essere limite e dal 4agaglio Carmico che gli grava attorno= deve inoltre sapere che lBistruttore esiste in molti modi ed aspetti, dei !uali uno 5 specifico allBinizio del sentiero. Il aestro 5 lo specchio in cui lBallievo deve osar di riflettersi per comprendere la sua attuale incompiutezza e le molte miserie che la causano. %ccorre guardare in s< stessi e serenamente vedersi !uali siamo/ solo allora troveremo i metodi e le !ualificazioni per tendere le mani allB&more e alla ua infinita 4ontà che ci riscatta e ci salva. L%L 3H +a prima cosa da farsi 5 trovare un mezzo di contatto con ormePensiero che non appartengono al nostro campo normale e che !uindi sono umane nel senso cosmico e veramente puntuale del termine. Queste entità infatti partecipano dellBUomo 0lo4ale e del -utto, e non sono certo diverse nella sostanza da !ualsiasi altra forma vivente, che 5 sempre e soltanto specificazione dellBUnico (ssere, ed emanazione per uo volere in personalità evolutiva. +Bapertura di un varco verso dimensioni differenti dalla nostra 5 cosa estremamente delicata e temi4ile, se non si sono create le necessarie !ualificazioni/ ci# perch< lBallievo non 5 in condizione di sta4ilire immediatamente la natura di colui o di coloro che contatta, e conseguentemente pu# cadere in errori e difficoltà enormi !uando esistono 8ed esistono sempre nella sua psiche compulsioni e tendenze s!uili4rate. Queste valenze L consce e, pi; pericolosamente, inconsce L agiscono infatti come calamite per enti che a44iano !ualcosa di affine con loro e che, per motivi pi; volte accennati e relativi alla loro condizione vitale tendono ad appropriarsi dellBelemento umano ai livelli che vengono loro concessi. Il pro4lema travalica i limiti del presente studio in !uanto implica valenze che attengono allBideazione primordiale, ai campi dBestrinsecazione e al massiccio residuo Carmico che la nostra storia comporta= occorre inoltre sapere che la nostra configurazione interiore influisce sulle personalità da noi contattate in positivo ed in negativo, e che ci# comporta responsa4ilità molto rilevanti se il iva non sa operare nellBam4ito dellB&more. Possiamo aggiungere, e per ora 5 sufficiente, che il contatto con personalità dei 223
campi sefirotici 5 indispensa4ile, e che perch< !uesto avvenga nei modi pi; e!uili4rati occorre un aestro che sia partecipe al pi; alto livello della )ealtà causale. *istinguiamo dun!ue 1BIstruttore dalle personalità che incontriamo, e consideriamo essenziale per il nostro sentiero 1Battivazione almeno em4rionale del "entro cardiaco senza temere le inevita4ili difficoltà che incontreremo/ e !ui 5 indispensa4ile la ede, sostanza di cose sperate ed argomento delle non parventi. Il rischio 5 dun!ue grande, e non ci 5 lecito supporre che valga a scongiurarlo un generico appello al Padre e il comune senso dellBamore/ !ualsivoglia metodologia non profondamente fondata sulla purificazione interiore, sullBe!uili4rio e sullBadeguata intuizione 5 destinata presto o tardi 8presumi4ilmente BprestoB a creare sorprese particolarmente sgradevoli e dolorose. %ccorre procedere con grande cautela, a piccoli passi e con la pi; attenta considerazione di !uel che si fa e si pu# incontrare, e !uesto tirocinio deve essere considerato estremamente importante ai fini dellBattivazione delle attitudini discriminatorie, per evidenziare le capacità e le lacune della nostra personalità. +a fretta, !ui pi; che altrove, crea vortici di scompenso e ritardi imprevedi4ili/ mai come nellBam4ito esoterico lBe!uili4rio fra noi ed il resto del nostro am4ito vitale 5 importante, risultando lBunico sentiero per procedere nella direzione prescelta. Questo e!uili4rio si sta4ilisce con il distacco dalle propensioni egotiche, con la serenità e la pacificazione interiore, con la chiarezza della coscienza e delle intenzioni. -utta la lunga pratica dello ?ama e ni?ama mostra !ui il suo 4asilare valore, sopratutto se intelligentemente adeguata alla cultura, allBepoca ed alla personalità dellBallievo, in vista dei compiti che certamente lo attendono. *al punto di vista operativo le strade sono molteplici, e tendono tutte ad evidenziare una disponi4ilità al rapporto esoterico che sia scevra da curiosità, desideri ed emozionalità non pacificate. +a meditazione sul "entro interiore 8il cuore dei sapienti e degli alchimisti 5 certissimamente una metodologia indispensa4ile e che non pu# essere tralasciata. In generale, 5 fondamentale e non mutua4ile con altri mezzi. -uttavia riteniamo che, sopratutto nel periodo del primo addestramento 8che pu# durare parecchio e che 5 certamente produttivo di certe conseguenze sia preferi4ile un sistema dBinsegnamento meno introspettivo ed interiorizzante, eppure capace dBindurre lBallievo !uasi suo malgrado a compiere un !uotidiano sforzo di analisi e sintesi, e di controllo della sua mente. $on per caso i primissimi contatti con lBesoterismo avvengono in modi pressoch< informali, casuali e sovente risi4ili in apparenza/ tavolini, sedute spiritiche, radiestesia e via dicendo sono pratiche conosciute dai pi; e, per lBestrema aleatorietà dei risultati, in genere incomprese e svalutate. In effetti esse sono il setaccio che separa il grano dal loglio e che L allBinsaputa dei partecipanti L mette a nudo le loro potenzialità, le propensioni e le tendenze pi; nascoste. "i# dà modo dBindividuare le caratterizzazioni specifiche dei pochi che hanno !ualche vera !ualificazione allBapprofondimento della ricerca, allontanando i molti solo intenti a crearsi occasioni di fruizioni pi; o meno accetta4ili. e ci serviamo, per esempio, di un antico metodo di contatto > la ta4ella 22@
alfa4etica ed il piattino > otteniamo pro4a4ilmente in tempi veloci !ualche effimero successo, perch< lBinvolontaria catena costituita da due o pi; partecipanti 8magari per la sola attenzione 5 sufficiente a richiamare formepensiero assai prossime alla dimensione terrestre= e talvolta lBattenzione di !ualcosa che ha 4en pi; forte e definita natura. In tal caso il metro di giudizio di !uanto accade 5 tipico delle (ntità che decidano di esaminare i partecipanti e dette sedute, ed 5 ignorato ed incompreso dai medesimi. "on accorto dosaggio di comunicazioni, 6rivelazioni7 e proposte alle volte assai am4igue, con ammonimenti ed incitamenti di varia origine e natura emerge la reattività dei singoli, e alla fine la loro capacità dBanalisi e di autocontrollo. %vviamente simili condizioni impediscono di raggiungere risultati immediatamente significativi, e le persone sono indotte o a rafforzarsi nella ricerca o ad a44andonarla. &ssai pi; delicata e temi4ile 5 comun!ue la scelta di agire a livello individuale, a44andonando la comoda e L in certi casi L protettiva partecipazione ad un gruppo. oprattutto allBinizio delle esperienze !uesto comportamento 5 suscetti4ile di aprire vie di contatto assai incerte ed insta4ili, che vengono facilmente infiltrate da BintelligenzeB non amichevoli o deli4eratamente ostili per dominare la mente e il su4strato energetico dellBoperatore e sfruttarne a sua insaputa le de4olezze= poi, raggiunto un adeguato controllo, per piegarne e controllarne la personalità. $on 5 infre!uente il caso di individui che siano o44ligati in tali circostanze ad affrontare dure conflittualità per difendere la loro sopravvivenza interiore, minacciata in modo su4dolo e diretto non tanto da un nemico esterno, ma da un aspetto celato nel fondo della psiche/ porta che consente la penetrazione dBinduzioni di !ualificazione conforme, ma tali da aprirsi a raggiera verso ogni forma di distorsione. +a schizofrenia, la pazzia o unBesistenza pressata da forme maniacali spasmodiche e invinci4ili possono diventare pro4a4ilità pressanti, e non vale lBintervento del medico e dello psichiatra, perch< in !uesti casi la malattia ha origini 4en diverse dalle consuete. %vviamente lBinterferenza di tali oscure entità 5 controllata da altre di pi; no4ile e potente configurazione ed in genere L se non esistono specifiche condizioni Carmiche o scelte assai distorte L il danno 5 limitato nel tempo di una dolente e sconcertante esperienza. (B dovere nostro e di chiun!ue ami lBUomo e lB&more far sE che !ueste evenienze non siano fre!uenti, non siano distruttive e che la ricerca esoterica possa evitare gli scogli appena descritti. Posta dun!ue la necessità di un metodo di contatto e di agire entro soddisfacenti margini di sicurezza, esaminiamo un poco pi; da presso !uesto arduo pro4lema. +a prima preoccupazione che a44iamo 5 !uella di condurre lBallievo ad unBesperienza di s< cosE e!uili4rata e pro4ante da renderlo capace dBagire li4eramente ed efficacemente in ogni momento della sua esistenza, !ualsiasi sia la circostanza in cui si trovi nei confronti di !ualsivoglia aspetto del suo campo esistenziale. $on possiamo dun!ue consentirgli un cammino tran!uillo ed inerziale, cosE come non possiamo causargli traumi che ne travaglino o danneggino 1a natura fondamentale. +Binsegnamento iniziatico non 5 mai lieve/ chi percorre il sentiero deve essere capace di farlo, o ne uscirà malconcio prima ancora di comprendere il 22F
significato del tragitto compiuto. $oi a44iamo ritenuto valido L per !uestBepoca e nelle odierne contingenze L agire su due piani/ costruire prima di tutto personalità capaci dBesplicare un difficile impegno di sostegno ed insegnamento nei confronti di altre meno preparate e sprovvedute, e contemporaneamente interferire con la nostra presenza per tutto !uel che inevita4ilmente 5 fuori dalle capacita di un allievo. Questo 4inario implica che sia lBIstruttore che il discepolo agiscano di conserva nei confronti di !uanti, ancor privi di strumenti spirituali, mentali e conoscitivi, tuttavia dimostrino ed evidenzino una reale volontà di emanciparsi nel senso da noi precedentemente chiarito. Questo nostro tipo dBattività ovviamente procede per cerchi concentrici e in progressivo ampliamento, in dipendenza delle opportunità offerte dalla evoluzione dei nostri assistiti. $oi infatti miriamo a renderli li4eri e autonomi nellBazione ma !uesto 8lungi dal significare uno stacco dal -utto e un separatismo individuale implica lBintegrazione sempre pi; lucida e fattiva con le Potenze dellBesistente e lBincessante ricerca della sua splendida fonte interiore, il <. Pi; vB5 progresso ed emancipazione, pi; 5 possi4ile e necessario allargare il raggio operativo dellBallievo e L se esiste L del gruppo. (sistono strade che guidano a lontani orizzonti, e che L lungi dallBessere frustranti rinunce alla vita e alla sua pienezza L la valorizzano come esemplare occasione dBattivazione e di sapienza reale. Perch< !ueste valenze siano attualizzate 5 necessario partire dal poco, dalla ZPietra angolareBB/ che sia 4en collocata, 4en s!uadrata e posta su un terreno veramente solido, perch< costituirà la 4ase di un edificio infinito. $el prossimo paragrafo considereremo un paio di configurazioni emancipative valide per lBaspirante e il principiante esoterista, approfondendo successivamente il tema in vista dello scopo propostoci con !uesto scritto. L%L 3J +a prima attitudine che lBallievo deve manifestare 5 !uella di un certo senso critico nei confronti delle sue attività, e la capacità di interpretarle con la pi; grande o44iettività possi4ile. $aturalmente tal dote 5 L allBinizio L pura disposizione mentale 4en lontana dalla consapevole profondità dellBesoterista adulto= sarà compito di chi 5 pi; accanto allBallievo offrirgli la potenzialità di attualizzare le proprie innate !ualità, rendendole atte ai compiti da proporsi. $on verrà mai sufficientemente sottolineata allBintelligenza del lettore la indispensa4ilità della cautela, dellBautocontrollo e del giudizio critico/ sintetico ed analitico insieme. enza !ueste doti non esiste alcuna possi4ilità di un cammino sereno e, in presenza della loro insufficienza, verre44ero meno le disponi4ilità al cammino stesso= 5 troppo facile cio5 ingannarsi a tal punto sulle motivazioni che sui dati dellBesperienza, perch< non si renda o44ligatorio insistere sulla indispensa4ilità 22H
dellBattenzione discriminatoria e sullBapprofondimento di ogni valutazione, per convincente che possa apparire. pesso la verità 5 come Iside, velata da molte illusorie presenze, e non si rende percepi4ile che a coloro che vogliano e sappiano contemplarla nella sua essenzialità. Preconcetti, dogmi, opinioni non valgono contro la nuda realtà delle cose, ed il sostenerli oltre il tempo della verifica si traduce nellBinganno di s< e degli altri/ per !uesto insistiamo tanto su !uesta pro4lematica, e ci adoperiamo perch< sia compresa ed immedesimata nellBallievo. (sistono troppi motivi di rischio e di distorsione nel presente per non utilizzare la massima prudenza e la pi; incisiva logica del sentire= lBesoterismo dBaltronde, lungi dallBessere un aspetto dellBirrazionale sottinteso al +ogos apparente, 5 lo stesso +ogos nelle sue pi; profonde estrinsecazioni, comprensi4ile come scienza solo a coloro che a44iano le adeguate conoscenze ed attitudini. (ssendo cienza dello pirito, va affrontato con lo strumento interiore e L poich< la natura dello pirito 5 armonia dellBamore in potenza e in atto L !uestBatteggiamento deve informare tutte le attività e le ricerche dellBiniziato/ pena lBerrore e la conseguente caduta ad infimi livelli. "hi osa deve poter osare, o sarà sola temerarietà ed empietà se lBatto 5 diretto verso "oloro che sanno e giudicano la sua natura. *etto !uesto veniamo allo schema prima accennato, semplice nella sua definizione ed estremamente modulato e varia4ile nellBestrinsecazione. +a prima attitudine da conseguire 5 !uella dellBascolto interiore, e della conseguente capacità di percepire la ZvoceBB dellBIstruttore entro il proprio cuore in modo chiaro e distintivo, oltre !uindi ogni ragionevole du44io dBautosuggestione. *iciamo ZcuoreZ e non mente/ lBestrema importanza di !uesta specificazione nasce dal fatto che la mente senza una 4ase nel sentire 5 deviazione e possi4ilità di contatti estremamente aleatori, che devono essere evitati e per i !uali in ogni caso occorre la presenza del Principio onde eliderne i perniciosi effetti. Questa 5 materia specificatamente teurgica, e richiede per essere vissuta, unBadeguata preparazione/ appartiene !uindi alla fase esperimentativa dellBiniziazione. enza esaminare adesso !uestBultimo pro4lema, vediamo come sia possi4ile attivare la suddetta a4ilità allBascolto interiore, e come comportarsi durante il tentativo. )iteniamo che il primo e razionale metodo dBinsegnamento sia costituito dalla cosiddetta Bscrittura automaticaB, da molti praticata ma che richiede, per essere veramente proficua ed esatta, un vero impegno spirituale ed intellettuale, !uale non immaginano i molti mistificatori e praticanti che la adottano. Innanzi tutto 5 necessario il ZsilenzioZ mentale, cosa facile da dirsi e difficile da conseguirsi/ lBallievo non deve interferire con propri pensieri e supposizioni, con anticipazioni e ideazioni, con aspettative e desideri con la ZvoceZ= la !uale, per dir meglio, 5 un impulso da lui percepito tramite lBorgano di contatto 8che dovre44e rettamente essere il "entro atmico e non !uello solamente intellettivo e ver4alizzato secondo i propri parametri di comprensione a livello mentale. +Binterferenza dellBallievo 5 generalmente determinata dal campo emotivo di cui 5 pi; o meno inconscio portatore, alla cui 4ase esistono formepensiero del profondo L 22J
esterne come personalità e interne per motivi di affinità, il che pu# essere temi4ilissimo L che spesso non raggiungono la soglia della consapevolezza e che risultano generalmente 4en poco comprese e molto inadeguate ai fini che ci proponiamo. Queste formepensiero del nostro strumento interiore possono cio5 essere per cosE dire BstrumentalizzateB da altre, che non appartengono n< allBuomo storico n< al campo glo4ale della sephirah alCuth, ma certamente esistenti come realtà del 0lifo. Poich< la 4ase non e!uili4rata delle ormepensiero 5 spesso assai affine alle intelligenze che si oppongono allBemancipazione, il risultato 5 normalmente deludente e talvolta molto in!uietante/ lBallievo ne viene confuso, sconcertato e sovente invischiato in fattori conflittuali, confusi a non finire. "i# come 5 ovvio pu# rappresentare un evento positivo, perch< solo chi conosce e comprende il morso del serpente impara ad evitarne il pericolo, ma occorre che tale morso non sia troppo amaro, troppo velenoso e distruttivo oppure non ci sarà per un tempo corrispondente un allievo, ma solo un grave pro4lema da risolvere. %ccorre dun!ue che il iva sia assistito da ZpersonaZ in cui egli fin da principio possa riporre piena fiducia= occorre che !uesta fiducia sia fondata e che di conseguenza egli si adoperi attivamente per analizzare, giudicare e correggere le manifestazioni interiori ed esterne della sua ricerca. In presenza di tale maturità 8sia pure in via di formazione il cammino 5 relativamente agevole e certamente sicuro/ interverranno fattori adeguati a far emergere consapevolezza e sapienza a livelli crescenti, ed in modo tale da non costituire n< traumi n< am4iguità non rapidamente risolvi4ili. "ertamente il sentiero iniziatico non 5 precisamente salire su una vetta in carrozza, ma piuttosto trovando gli adeguati appigli nella montagna ed issandosi passo dopo passo con tenace fatica. +a modifica delle distorsione della personalità e il Carma immanente L che deve essere progressivamente eliso L non concedono alternativa di comodo, comun!ue inadeguata al fine. i tratta tuttavia di un cammino estremamente importante, interessante, che arricchisce ed illumina fin dai primi passi e che diventa col tempo lBessenza stessa dellBesistere e la dimensione pi; vera e profonda della personalità, alla !uale tutte le altre fanno da e!uili4rata corona. -ramite il Zsilenzio interioreZ L certo non rigoroso allBinizio, ma sufficiente L si avranno, dopo un periodo di costante e non troppo assor4ente applicazione 8gli eccessi !ui devono essere rigorosamente evitatiA alcuni risultati/ parole che si scrivono Bcome se la mano fosse guidata da unBaltra manoB, pensieri e concetti difficilmente riconduci4ili alla mente conscia dellBagente e che in molti casi altrettanto difficilmente possono essere sospettati di esprimere valenze pi; sopite, inconsce e su4consce. %ccorre !ui aumentare lBattenzione/ osservare con calma, catalogare, analizzare. &d un certo momento si presenterà la possi4ilità di un dialogo/ con chiD "on la propria psiche, o piuttosto con !ualcuno che, pur apparendo attivo nella mente dello scrivente, non le appartiene e rivela una personalità propria, originale, caratterizzata, e molto distintaD $uovamente 5 indispensa4ile accrescere 1Battenzione e le capacità discriminatorie, procedendo con calma e serenità. +a calma 22K
e la serenità sono infatti gli strumenti pi; idonei per costituire la 4ase di ogni discriminazione, ed insieme ZprotezioneZ pressoch< spontanea ed intrinseca contro possi4ili interferenze, a patto che siano fondate sulla sincera ricerca dellB&more, che 5 già amore in emersione, e non un atteggiamento intellettuale ed astratto. e lBallievo procede nellBe!uili4rata prudenza avrà i primi contatti logici, le prime vicende personali con una dimensione di realtà non solamente terrena, non semplicemente BumanaB dellBesistente. *al tipo dBinteressi che si evidenzieranno in lui emergerà poco a poco la sua specifica !ualificazione, e i pregi e i difetti che lBaccompagnano. arà !uindi compito dellBIstruttore valorizzare i primi elidendo i secondi, con sapiente lavoro dBintrospezione e di consiglio. Poich< tutta la vita del ricercatore viene condizionata da !uesto tipo dBeventi, occorre far sE che lBesperienza esistenziale diventi parte attiva nellBemersione delle potenzialità emancipative e nel superamento degli immanca4ili scompensi/ i !uali non possono essere esorcizzati 8come tanti sBilludono con una semplice repressione ma piuttosto con la loro comprensione e L talvolta L con adeguate e 4en guidate esperienze. (B lBaspetto pi; delicato dellBautorealizzazione, e va risolto nel caso concreto. Possiamo dire semplicemente che la fuga di fronte ad un evento s!uili4rato o distorto del mondo interiore non lo risolve ma lo potenzia, e che !uesto fattore deve essere affrontato e risolto con le armi della luce, dellBazione e introspezione, con la fiduciosa consapevolezza di non essere mai soli. e lBallievo avrà vinto gli elementi pi; ostativi della sua personalità, o almeno li avrà resi sudditi del suo pi; li4ero giudizio, si potrà passare al momento successivo dellBattivazione iniziatica, e cio5 allBa44andono della scrittura pura e semplice per lBascolto e il collo!uio interiore. Questo metodo 5 in effetti la logica evoluzione del primo mediante lBindividuazione del messaggio mentalmente tradotto che L anzich< risolversi in un impulso ad agire, a muovere la mano secondo un preciso schema L si rivolge pi; direttamente allBarchivio dei termini noti e li evidenzia secondo un logico tessuto, presentandoli contemporaneamente alla coscienza e alla scelta del comunicante. Qui pi; che prima occorre distinguere immediatamente e intuitivamente !uel che proviene da unBintelligenza esterna dai pensieri e dalle razionalizzazioni tipiche del percipiente. +a sospensione dellBattività mentale e il relativo ascolto impersonale sono i fondamenti essenziali a !uesta intersezione di coscienze diverse/ occorre per# aggiungere e sottolineare lBindispensa4ilità della direzionalità spirituale, che deve essere e restare rivolta al :ene e allB&more, e cio5 mantenersi indirizzato al "entro &tmico, del !uale la voce interiore 5 aspetto formale adeguato allBallievo. e per aestro si accetta supinamente colui che parla, senza mantenere il vettore personale di incontro rivolto al "uore, si corrono rischi, la cui rilevanza pu# apparire lieve allBincauto, ma che L agendo a livello pi; inconscio di !uanto si possa temere L 5 sempre di notevole momento. Possono infatti determinarsi induzioni sottili a far prevalere aspetti specifici e distorsivi della psiche, tali da condizionare la li4ertà di scelta e di autodeterminazione e che creano una rete di suggestioni la cui eliminazione 5 sempre indispensa4ile 8esiste già nellBallievo e nellBuomo comune, e 229
determina la condizione esistenziale oltre il supponi4ile, e la maturazione del Carma, ma che implica una energica decisione e una indefessa costanza dellBallievo ad affidarsi al suo vero Istruttore fondamentale/ il "risto. )ipetiamo/ lBattenzione, nel silenzio interiore, deve restare sempre vigile e puntualizzata al "entro e, pur non formulando concetti o se!uenze dBidee, deve controllare con assoluta lucidità e analisi intuitiva !uel che proviene dallBZesternoZ ed 5 percepito interiormente, onde evitare la prevaricazione induttiva e le sue devianti conseguenze. +Binduzione pu# infatti accadere direttamente a livello profondo 8non percepito dal soggetto che come modifica dei suoi stati di coscienza che mediante concettualizzazioni che a4ilmente indirizzino il percipiente in uno schema esistenziale gradito ad altri e lesivo a lui= i due metodi sono sempre uniti, e determinano lo stimolo di tendenze presenti nel iva in forme pi; o meno coscienti, lBattivazione di formepensiero altrimenti virtuali o represse e la loro successiva evidenziazione in aspetti riconosciuti come originariamente propri dal loro portatore, e che invece sono per una parte anche apporto estraneo per fonte e finalità. (B infatti difficile L molto, molto difficile L riconoscere come estraneo 8in tutto o in parte un pensiero, uno stato dBanimo che affiori nei recessi della psiche, se non si 5 avveduti e li4eri da schemi condizionanti, e lungamente allenati a !uestBattenzione. Il pi; delle volte lBideazione estranea viene collocata nel grigiore coscienziale che esiste fra 1Binconscio e la coscienza di veglia, in forma germinale e schematica, ma suscetti4ile di specifici sviluppi. Per gli addentellati che tal ZsemeZ ha con caratterizzazioni della personalità pi; o meno note, larvate, rimosse o represse 5 possi4ile incrementarne la crescita nel desiderio e nella volontà di fruizione delle proprie azioni, con conseguenze riduttive della capacità di scelta autonoma e della conseguente li4ertà. Questo 5 il ZmaleBB. +a storia 5 piena di simili casi, e non ci dilungheremo ulteriormente in casistiche che ciascuno pu# rinvenire, e che dovrà meditare alla luce dei suddetti concetti. +a 4ase 5 lBimpurità, lBinadeguatezza della personalità allBesistenza secondo lBideazione divina, il vecchio retaggio di a4itudini, tendenze, istinti che in ere lontanissime o pi; vicine sono stati insieme lBestrinsecazione di un pi; remoto passato e la causa del Carma presente. Poich< solo con 1Belisione degli aspetti Carmici negativi, e lBimpersonale utilizzo dei positivi 5 possi4ile progredire nellBemancipazione, ognuno pu# adesso comprendere !uanto una metodologia sia insieme rischiosa e necessaria per il conseguimento della personale realtà/ rischiosa in !uanto pone il meditante di fronte a se stesso !uale 5 e non !uale 5 comodo credersi, a saper sfidare e vincere le componenti s!uili4rate della propria personalità. $ecessaria perch< solo con la vittoria in !uesta lotta si dissolvono le oscurità interiori e si ac!uistano la forza e lBintegrità indispensa4ili nel cammino dellBesistenza. +a metodologia di contatto 5 certamente un metodo non scevro di pericoli ma, nel nostro caso, in presenza di un vero aestro spirituale, capace di affrontarli su di un piano concretamente cautelativo per lBallievo. I pericoli dBaltronde esistono già, esistono sempre, sia che li si voglia dissipare con lBaudacia di una ricerca esoterica o li si vogliano ignorare nella passiva 23M
accettazione delle stato di fatto. "on prudenza e pazienza il sentiero stesso insegnerà la saggezza e la sapienza, il coraggio e la perseveranza che costituiscono il vero scudo contro ogni possi4ile degrado. %ltre i tra4occhetti dellBego esistono sempre i fattori illuminanti del "entro interiore che conducono allBesperienza di aspetti altrimenti impossi4ili per il iva, e del tutto insospettati dagli uomini odierni. "on lBattivazione della capacità del contatto interiore 1Ballievo possiede uno strumento autonomo e diretto di percezione 8non ancora formale, o almeno formale nellBaspetto concettualizzante, attiva4ile in !ualsiasi momento in cui se ne presenti lButilità e lBopportunità. Perfino nel collo!uio con altre personalità lBesoterista pu# ascoltare con analoga lucidità la voce interna, fino ad individuarne in modo al!uanto preciso aspetti non ver4alizzati, sintetici, che provengono da strati profondi ed inconsueti della realtà. Poich< !ui lBesperienza non 5 comunica4ile e un elenco di casi risulta inutile !uanto prolisso, non ci dilungheremo oltre/ ri4adiamo che !uesta attività coscienziale, che implica il controllo della propria mente, conferisce nel tempo un notevole incremento delle capacità dBanalisi e di sintesi, le !uali da razionali possono perfino essere puramente intuitive, aprendo la via ad imprevedi4ili emersioni ed approfondimenti. "on il manifestarsi di uno strumento di contatto autonomo e sufficientemente adeguato allBemancipazione il cammino si accelera, e si creano i presupposti per pi; articolate e illuminanti ac!uisizioni. e poi lBallievo mostra attitudini positive e il vero fondamento nel principio dBintegrazione e amore con il -uttoUno, verranno attivati in lui altri momenti di percezione, !uelli che vengono detti Zla seconda vistaZ e cio5 la capacità di contattare de visu individualità sottili del campo esistenziale e, con il tempo, la possi4ilità di modificarne positivamente lBevoluzione e le incidenze. Qui siamo in un terreno pi; fecondo e progredito, che richiede di conseguenza pi; saggezza, e!uili4rio ed impersonalità. I pericoli dellBinsorgere egotico sono molteplici, e pi; evidenti i fattori che conducono alla giusta prospettiva e allBarmonioso atteggiamento. e lBallievo mostra insieme umiltà e coraggio, amore e volontà dBessere !uel che lB&ssoluto vuole da lui, egli potrà incontrare molte fenomenologie strettamente iniziatiche !uali la percezione delle sfere sephirotiche, la loro attività onnipresente, i drammi che coinvolgono lB&l4ero della 'ita nel tempo del CaliL?uga, lBincontro con personalità lontane dalla nostra esperienza ordinaria eppure immanenti alla vita di tutta lB(manazione. Potrà finalmente incontrare il suo Istruttore in forma comprensi4ile, adeguata al grado dBemancipazione raggiunta nella sua ricerca= sapere come la materia sia aspetto formale del Pensiero, Idea, energia irradiata della stessa natura del "entro solare e da +ui mai disgiunta. Poich< !uesto nostro studio non comporta lBapprofondimento di fattori cosE avanzati dellBesoterismo L per i !uali 5 sottintesa unBac!uisizione sapienziale profonda e consolidata L non ci soffermeremo oltre su !uesti argomenti. Precisiamo tuttavia che il metodo appena a44ozzato determina insieme agli effetti avvertiti dallBallievo altri molto pi; importanti e a lui sconosciuti, che verranno utilizzati nel tempo e non 231
appena la maturità, la forza, e 1Bintelligenza del iva lo consentiranno. In !uesta fase successiva 5 di estrema importanza considerare non solamente il campo esistenziale dellBallievo ma anche !uelli a lui pi; affini, che verranno certamente influenzati ed in varia misura modificati dal processo iniziatico del primo. Il pro4lema 5 complesso e delicato in considerazione delle reciproche influenze positive e negative, e richiede prudenza e saggezza per non risolversi in interferenze con le scelte dei singoli. 0iova !ui riaffermare che, nonostante molte apparenze contrarie, cB5 un am4ito operativo in cui il fine non giustifica mai i mezzi, e !uesto 5 il campo della fondamentale li4ertà di autodeterminazione. Poich< la anifestazione 5 lBenergizzazione di !uesta li4ertà in unBIdea archetipa, 5 ovviamente impossi4ile negarla nel concreto sopraffacendo per !ualsivoglia motivazione lBestrinsecazione di suddetta li4ertà. $on si trattere44e infatti di attività iniziatica, ma piuttosto di contro iniziazione, dBinvoluzione produttrice di tutte le coerenti correzioni che la Potenza divina vorrà adottare. $on ci dilungheremo oltre in !uesta disamina, che 5 del resto deduci4ile nelle sue linee fondamentali e nelle conclusioni da tutto !uello che a44iamo fin !ui enunciato. (samineremo piuttosto i pro4lemi dellBinsegnamento concreto e dellBapproccio con persone del nostro am4ito normale le !uali, pur in presenza di virtuali !ualificazioni, non dimostrano la capacità di collocarsi autonomamente sul cammino della propria realizzazione, e che !uindi a44isognano di un appropriato sostegno. L%L 3K Il pro4lema come dicemmo non 5 tanto !uello di dare delle ZveritàZ già definite e catalogate a persone capaci L sia pure em4rionalmente L di porsi domande e cercare risposte al significato dellBesistenza. $oi non crediamo in !uesta metodologia, che mai ha dato frutti veramente fecondi al cammino dellBuomo. In ogni religione, e certamente anche in !uella storicamente definitasi delle confessioni essoteriche cristiane, sono emersi personaggi di grandissimo valore, degni della pi; alta considerazione e di tutto il nostro amore. a se esaminiamo pi; da vicino la loro vicenda terrena, vediamo come la lotta, la fatica della comprensione di *io e della ricerca sono emerse in li4ertà dBintuizione pur fra gli schemi dei dogmi e delle dottrine ufficializzate, facendole rivivere in personalissima luce di sapienza, oltre le strettoie delle teologie e degli intellettualismi. :asti pensare al anto di &ssisi, o a astro (charth, per tanti aspetti diversi tra loro e pure cosE fratelli nellBanelito allB&more e allB&ssolutezza divina. $oi non vogliamo tuttavia servirci di strutture storicamente superate, e che appaiono o4solete in troppi fattori per poter rappresentare un sostegno compiutamente valido nella ricerca del nostro destino. Preferiamo mettere gli allievi pi; !ualificati in condizione di operare autonomamente nel loro impegno dBanalisi e sintesi fra le varie realtà storicamente evidenziatesi perch< si formino unBideazione 232
personalissima, fondata sulla loro sensi4ilità interiore e sullBesperienza di !uanto possa esser considerato vero, reale o almeno altamente credi4ile. Il nostro consiglio e la nostra presenza sono certamente informati a concetti che reputiamo esatti e che puntualizzano le ragioni tanto della nostra esistenza che del presente studio= tuttavia, lungi dal voler imporre metafisiche fondate su una positività eN cathedra che per !uanto esatti potre44ero suscitare aprioristiche resistenze, preferiamo indurre lBallievo a scoprire motu proprio la razionalità di certe idee, la naturalità di specifici atteggiamenti e delle conse!uenzialità relative, togliendoli progressivamente !ualsivoglia certezza precostituita esternamente alla sua ricerca, ed indurlo a ricercare in s< e nellBumanità la chiave interpretativa valida per il singolo e per lBInterità/ la sola che insegni unitariamente il modo, la direzione e la meta da raggiungere. ia il nostro lettore che ogni suo compagno di cammino, inesperto o pi; avveduto devono valutare come si renda importante fornire informazioni, suggerire prospettive e additare traguardi vicini e lontani, ma che tutto !uesto esige di essere vagliato, analizzato, accettato, discusso e L se occorre L motivatamente respinto in !uanto ognuno di noi deve assolutamente imparare con il tempo e la fatica ad essere maestro di s< medesimo. "ertamente noi crediamo che lBanalisi discriminante, 4en condotta ed imparzialmente conclusa, conduca là dove noi siamo ed andiamo, ma !uesta convinzione lungi dallBessere un ammonimento imperativo o una costrizione esprime semplicemente la fiducia nella Znostra veritàZ, e la speranza che essa sia cosE completa, convincente e luminosa da poter essere condivisa per amore e razionalità da coloro che amiamo. %gni approccio ad un allievo, effettivo o semplicemente in fieri, deve essere direzionato a suscitare !uesto desiderio vivo ed intenso di ricerca, dBo44iettività e di impersonalità del giudizio. $on 5 certamente possi4ile confutare con argomentazioni superficiali, frettolose o speciose le concettualizzazioni sintetizzate da tanti in molti secoli di studio, fatica e sovente eroiche rinunce/ occorre tuttavia individuare !uanto di verità in esse sia contenuto e !uanto appaia storicamente condizionato e pertanto pi; o meno contraddittorio con gli stessi 'alori che si volle difendere. +e nostre motivazioni, oltre che oneste e offerte in autentica 4uona fede, devono cogliere il segno, dimostrarsi veramente incisive per riuscire giustificate e sosteni4ili fino in fondo/ lBapprofondimento dei temi a tutti i livelli 5 necessario non solo per raggiungere la verità a cui tendiamo, ma anche L e specialmente nei primi avvicinamenti L per sgom4erare il campo interiore dai luoghi comuni, dai preconcetti, dalle opinioni acriticamente accettate in osse!uio ad un secolare autoritarismo e che ingom4rano, intralciano e ostruiscono il cammino della sapienza. +Bantico metodo socratico 5 ancora valido ed indispensa4ile per porre le 4asi di unBesperienza non illusoria e condizionata= solo con la nostra capacità discriminatoria, lBanalisi e!uili4rata ed attenta, la li4era intuizione del reale 5 possi4ile percorrere il sentiero verso il "entro spirituale, 1B&tma, che 5 la puntualizzazione veridica in noi di tutta la )ealtà. "onseguentemente 5 impossi4ile dotare lBallievo di un tracciato precostituito 233
identico a !uello di un !ualsiasi altro ricercatore/ ogni iva 5 IdeaUniverso che deve seguire la logica interiore e la personale specificazione che lo rende unico nellBunità del -utto. $oi crediamo, fermamente crediamo che tutte le strade sBincontrino là dove esiste solo la via trascendenteimmanente dellB &more e della (mancipazione nellB&more= crediamo che tutti i viaggiatori della vita troveranno presto o tardi un comune terreno dBesperienze e di conoscenza, di principi informanti e di ricerca. %gnuno avrà sempre la propria univoca caratterizzazione, e contri4uirà in modo li4ero ed originale alla finalità della anifestazione, e con pari dignità ed importanza nei confronti di !ualsivoglia (ntità che in (ssa egli incontri. Per !uesto a44iamo tracciato un !uadro che sostenga lBallievo nel suo !uotidiano ed incessante lavoro/ un impegno che deve essere esattamente graduato nellBaffidamento ai principi esposti ed alla loro costante verifica. I nostri scritti sono dosati secondo la logica realizzativa/ sare44e comun!ue conseguentemente s4agliato leggerli in serie prescindendo dallBapporto della diuturna esperienza di lotte, frustrazioni, speranze, sconfitte e vittorie nel loro avvicendarsi di verità ed illusione, perch< tutto !uesto conduce oltre il momento presente, e crea 4asi sempre pi; solide al proseguimento del processo realizzativo. (B estremamente importante che lBallievo sappia tendere ad un incontro e!uili4rato con il grande 0lifo, e vi si prepari con tran!uillo entusiasmo ed energica determinazione. 0li errori e le ideazioni imprecise verranno progressivamente corretti, ma sopratutto per volontà ed opera dellBallievo medesimo, !uando ne riscontrerà la presenza incontroverti4ilmente ostativa. 0uai a colui che ritiene di o44edire al comando divino rinunciando alla sua capacità discriminatoria, alla sua testimonianza interiore e alla li4ertà dBessere se stesso. & lui si aprono le porte del dogmatismo, dellBintellettualismo e dellBautoritarismo, che tanto dolore arrecarono e arrecano allBumanità. a si chiudono nel contempo le strade dellBautorealizzazione, almeno finch< lB&more non costringerà con il rigore e la giustizia a riflettere sullBerrore e sullBa4dicazione alla propria pi; alta dignità, !uella di essere figli dellB&more, resi li4eri fin dallBorigine da ogni servit;, a patto di saper comprendere cosa sia lB&more e la ua infinita capacità creativa. Queste pagine esigono una gradualità di lettura e un contemporaneo sforzo dBapprendimento, fondato tanto sulla critica del loro contenuto !uanto sulla ricerca sincera e coerente dellBo44iettività di giudizio. Poich< formare unBentità emancipata ed autonoma 5 compito estremamente impegnativo e difficile L lungamente protratto nel tempo prima che !ualcosa di definitivo e sta4ile si concretizzi L occorre che lBallievo tenga conto dellBammonimento che gli diamo in !ueste righe/ sia egli paziente con s< e con gli altri, tollerante per i propri ed altrui difetti, sereno nello sforzo di insegnare a s< e a coloro che lBascoltino lBe!uili4rio e lBarmonia. +a fatica deve essere commisurata alle forze attuali e non a !uelle desiderate, per portare frutto= lBeroismo non 5 richiesto che a coloro che sanno cosa sia, e possono affrontarne il peso/ ed anche in tal caso in momenti eccezionali e specifici, assai pi; rari di !uanto si pensi. 23@
olti martiri, eroi, intrepidi personaggi che la storia ricorda avre44ero pi; dolcemente servito la causa dellB&more 8e forse pi; utilmenteA se non avessero creduto volontà di *io il supremo sacrificio, il martirio, lBirriduci4ile coerenza e lBosse!uio indiscusso a norme e principi che certo non furono formulati che da creature. I martiri, per alti e no4ili che siano, non creano nel tempo lBe!uili4rio, ma una reazione, perch< gli uomini comuni spesso non ne immaginano neppure le motivazioni e la grandezza, e sovente lo stesso martirio L saggiamente accettato in presenza di condizioni esterne coartative nei limiti di un e!uili4rato giudizio L avre44e potuto essere evitato con lBaffidamento al Padre. Questo avre44e consentito ad anime immense di operare per il 4ene comune in modo pi; incisivo e duraturo, ed avre44e infine pi; rapidamente scalzato il potere e la violenza degli oppressori. $oi non vogliamo eroi, asceti e inutili sacrifici/ vogliamo uomini li4eri e forti, che sappiano osare 8osare fino allBestrema rinuncia, se veramente occorresse, ma anche conciliare le opposizioni, cedere per risollevarsi non appena la forza avversaria, esaurita la sua stessa incongruenza, perdesse potere, e cedere nel modo che solo lB&more insegna/ agendo senza agire. +BUniverso tende allBe!uili4rio per propria natura profonda. +o cerca tramite lBestrinsecazione di spasmodiche opposizioni, di conflittualità a non finire, causa di incessante frustrazione e dolore. $oi do44iamo !uindi porci come elementi armonizzanti e non semplicemente come forze opposte a !uelle che vogliamo trasformare. +Binerzia Carmica insegna/ 4isogna dissiparla, inde4olirla e neutralizzarla poco a poco, e L !uando la sua potenza 5 tale da essere da noi controllata L fermarla. $on prima, perch< sare44e impossi4ile e facilmente produrre44e 1Beffetto contrario/ al momento giusto, !uando le nostre intelligenze, volontà e capacità a44iano sufficiente momento da dissolvere il vettore distruttivo che proviene da un remoto passato. editi il lettore, e dica a s< medesimo di che cosa 5 capace, che cosa pu# dare o non pu# dare allBinsorgere del 4isogno/ cosE saprà giudicarsi con e!uità e imparzialità, trovando 4en pi; facile rinvenire nel suo cuore nuove ed insospettate energie, ed essere insieme un umile ma chiaro elemento dellBinfinito disegno divino. L%L 39 +a nostra attenzione deve adesso incentrarsi su di un fattore che non 5 troppo compreso, e che deve risultare ac!uisito almeno !uanto 4asti per un giudizio genericamente e provvisoriamente preciso del mondo in cui viviamo. +a scena in cui si svolge la nostra esistenza, i monti, i mari le lontanissime costellazioni sono elementi di un grandioso progetto realizzativo, la cui vastità ed importanza non pu# venire percepita che da !uanti L con tantissima fatica e intelligenza dBamore L si siano messi nella condizione di riceverne il dono della comprensione. (B cio5 impossi4ile nel 4reve spazio dellBesistenza terrena, e perfino in !uello 23F
dBinnumeri esistenze successive, formarsi unBimmagine sufficientemente adeguata della anifestazione prescindendo dal sostegno di coloro che L nel segno di "risto L ne costituiscono insieme gli artefici e le forze motrici. +a manifestazione 5 un processo di autoaffermazione che non ha in s< nulla di separativo e ha tutto dBunitivo con le sorgenti da cui proviene, e che tuttavia conduce alla specificazione di un aspetto veramente li4ero, autonomo e reale del Pensiero upremo. -utto !uello che vediamo, constatiamo, contattiamo in noi ed oltre noi nellBintimo della coscienza e nelle immense distese dello spazio e del tempo sono lBadattamento delle nostre nascenti personalità al magistero e al progetto 4rahmanico, che gradatamente si offre alla luce della coscienza e si dispiega nella loro consapevolezza ed esperienza. $ulla 5 !uindi aleatorio, casuale e fortuito nellBUniverso, perch< da tutto emerge il risultato finale. +Bimpondera4ile ed onnipresente forza dellB&l4ero della +uce altro non 5 che lo strumento dellBattuazione dellBIdea affidatagli, la !uale 5 già BBda sempreBB presente, perfetta e compiuta nel "it dellB&ssoluto. Quindi 5 il "it che si rivela sia alle sfere delle ephirah che allBarchetipo Uomo di alCuth e alle sue indeterminate modalità, i iva. +a ne44ia, lBoscuramento e la difficoltà esistono solo in coloro 8e sono legioni che devono svegliarsi a s<, e non certo in !uanti già scorgono, irradiati dalla apienza trascendente, la )ealtà con unBapprossimazione immensamente pi; perfetta di !uel che i primi possano immaginare. +B(manazione non 5 tuttavia propriamente un am4ito di formulazione di personalità che costituiscono concretamente le cellule dellBUomo "osmico che in un senso/ tutto !uello che in essa 5 contenuto 5 pirito che si riflette nella propria mente e, riflettendosi nella luce della presenza divina gradatamente si comprende. +o pirito 5 il tessuto profondo del nostro universo cosE come lo 5 della Interità, e dello pirito L reso autonomo dallB&more upremo L noi siamo lBattività pensante, intelletto che pensa se stesso 8e dovremmo sempre intendere/ intelletto dBamore nei cieli e nei mari, nelle costellazioni infinite e negli atomi, negli esseri razionali, speranza dellB(manazione, ed in !uelli ancora e per molto tempo a venire immersi nel profondo sonno dellBattesa/ fino a !uando una +uce di consapevolezza sBirradierà nei pi; riposti e segreti recessi della tridimensionalità, rendendola presente a s< stessa. Pensiero che si pensa, e L pensandosi in amore L si conosce e si comprende/ ecco ci# che 5 1B(manazione. "osE facendo diviene e si autodetermina. %ccorre ZsapereZ, prima intellettualmente 8e !uesto 5 1o scopo del nostre scritto !uale sia il campo dellBUomo, !uale la sostanza e !uali gli accidenti, i fatti temporali e mutevoli che non hanno altro fine fuorch< !uello essenziale di rendere consapevole ed attuata nelle creature !uella stessa sostanza. Pensiero che pensa se stesso/ solo il supremo :rahman 5 oltre !uesta definizione, valida per tutto !uel che si distende nellBatto della sua dinamica volontà. Il :rahman 5. $on ZpensaZ nel senso nostro, perch< (gli 5 la sintesi estrema, atemporale, somma del Pensante, dellB&tto di pensare e del Pensato. (gli 5, realtà principiale e finale del -uttoUno, non statica e non semplicemente dinamica, ma insieme lBassoluta imperfetti4ile armonia a cui nulla pu# 23H
aggiungersi e lBassoluto, costante e coerente dinamismo/ capace dBevidenziare a s<, determinare e creare nella ua folgorante chiarezza gli universi e le persone che universo sono, gli atomi e gli &rchetipi pi; possenti e sinteticamente comprensivi. $on do44iamo volgere gli occhi ai soli, alle stelle, ai pianeti che diciamo ingiustamente BmortiB o Bimpossi4ili alla vitaB come a corpi immoti, sterili ed incapaci dBesprimere nullBaltro che unBinerte presenza in meccanici e incomprensi4ilmente lenti mutamenti. (ssi sono centri dBideazione a livelli cosE remoti dallBintelligenza degli uomini che 5 impossi4ile !uasi a chiun!ue sentirne il flusso vitale e la potenza operativa. In essi il Pensiero dinamico della anifestazione sBincentra per crear presupposti a lontanissimi futuri, la cui esistenza ci 5 insieme inconcepi4ile e separata da un rapido 4atter di ciglia, da un istante che si vanifica dentro la nostra coscienza. In essi il Pensiero ideato, guidato e sorretto da 4en pi; saggio Pensiero, sBevolve e puntualizza, ed agisce fecondo ovun!ue nellBUniverso secondo categorie che non sono n< il nostro tempo n< il nostro spazio, ma che pure attengono al -empopazio in un ordine non pi; orizzontale ma direzionato secondo la necessità che il ine ultimo impone. +B%nda manifestante 5 ZespansioneZ, non semplice corsa Bin avantiB !uale a noi appare/ lo ieri, lBoggi e il domani sono per la a?a tuttBuno, e semplici modi di configurarsi delle entità che in (ssa sBagitano, lontane dallBintelligenza di s< e del loro vero campo reale. &44iamo già tracciato in altre pagine !uesti concetti, e vogliamo solo !ui rammentarli perch< il lettore non dimentichi che la sua esistenza attuale 5 sogno di un sogno, ma che "olui che sogna 5 reale, e si sveglierà e, svegliandosi comprenderà i sim4oli incontrati o intravisti nel lungo cammino e nel sopore in!uietante della sua coscienza. &llora i sim4oli diverranno 4en pi; concrete esistenze, centri di vita ed intelligenza dispiegati alla sua intelligenza, capaci di sostenerla apertamente ed arricchirla. +a -erra, i cieli, le nu4i, i mari ed i monti, le rocce, gli animali e gli uomini sono fratelli, e formano un centro di vivente coscienza che 5 il nostro pianeta/ entità in parte integrata con lBal4ero ephirotico ed in parte già autonoma, dotata di un volere e di un senso dBessere che trascende !uello comune degli uomini in essa emergenti. a gli uomini sono lBaspetto formale evidenziato dellBautonomia e della personalità/ !uesto va ricordato 4en oltre le forme fisiche che li puntualizzano in un determinato periodo storico. Quando i iva, ora tanto infelici e ri4elli allBarmonia e allBintegrazione, sapranno ci# che in effetti sono e sempre sono stati, il Pianeta troverà in essi la sua pi; completa ed adeguata espressione, e si rivolgerà a loro come al centro del proprio esistere aprendo insospettate porte di vita e di potenzialità. Quanto ora diciamo 5 difficile da assor4ire davvero, eppure 5 necessario che si consolidi progressivamente nellBanima del lettore come nucleo dBaggregazione, che pu# costituire la perla preziosa, il lucente diamante. -empo, spazio, dimensioni/ tutto 5 insieme ingannevole e reale perch< tutto 5 finalizzato allBessere, al manifestarsi di !uanto ora permane sottostante ed indistinto. 23J
"oloro che pi; sanno pi; sono responsa4ili di fronte al -utto e allB(manazione/ si sforzino di capire ci# che porta lontano dallBoscurantismo, dallBinganno e dal dolore da loro medesimi scaturiti. a?a 5 verità, splendida se contemplata oltre i veli illusori e necessari del nostro tempospazio/ possa il lettore vederla prima che lBarco della sua presente esistenza raggiunga il suo orizzonte, e possa trarne la forza e la luce che conducono oltre il limite, nella )ealtà. L%L @M $on molto tempo fa a44iamo accennato ad un sim4olo molto ricorrente nel mondo esoterico ed al!uanto indicativo del nostro assunto fondamentale, sia del fraintendimento che regna fra i cultori di scienze approssimativamente teurgiche o genericamente esoteriche. Questo sim4olo 5 la Z"hiaveZ/ la chiave che segna nellBarco il punto dBe!uili4rio, dal !uale partono i semiarchi che reggono il peso della costruzione= la chiave che apre le porte proi4ite ai profani, che li4era le forze segrete del ondo sottile, che svela i misteri delle tradizioni e delle religioni. -utto !uesto 5 già stato detto, ed in molti modi/ !uando non si parla di BchiaveB L nel cui concetto 5 racchiuso il senso dellBapertura difficile L dellBimpedimento dirimente che non si supera in modo empirico ed improvvisato, ma solo con 1o strumento pi; adeguato possi4ile L si allude alla ZPietraZ/ la Pietra ilosofale per eccellenza, !uella che 5 la 4ase e la radice dellB(ssere e del apere, e su cui poggia tutta lBesistenza dellBUomo e del suo Universo. <rove si accenna ad un recesso segreto dellBanima, al luogo sacro per esemplarità, ad un "entro perduto ma che potrà essere ritrovato se un uomo puro di cuore ed intrepido nella ede farà la parte dei molti pavidi e insipienti. i parla del anto 0raal, del *iamanteolgore, dellBRanC egizio, la famosa "roce della 'ita che i araoni, con il flagello, serravano in pugno. -utti Questi sim4oli hanno un carattere comune e alludono ad un potere perduto, ad un talismano L certo allusivo di uno stato dBesistenza assai perfetto L che un tempo fu donato e che per cause oscure lBUomo smarrE perdendo il sentiero della felicità e della gioia. 0es; su di un simile sim4olo aperse le 4raccia in estremo dono ai suoi figli, e fu frainteso !uanto falsificato da coloro che pur pretesero di appropriarsene. a 0es; non agE per i contemporanei ma per lBintera umanità, e la ua opera 5 un al4ero appena appena spuntato sullBarida terra che scelse per nascere. (gli 5, nel senso pi; completo del termine, segno di contraddizione e di salvezza, "hiave di 'olta della storia dellBuomo/ apparsa !uando era inesistente la diffusione egotica che oggi ci dilania, per limitare il doloroso impatto delle sue onde distruttive con il processo di redenzione. )edenzione da un remoto peccato, da una colpa connaturata allB%rigine, !uando lBUomo non era ancora tempo e spazio a noi noti, e gli Universi non apparivano agli occhi dei due sim4olici progenitori. +Bidea della caduta 5 connaturata con !uella della perdita di uno stato di 23K
primordiale purezza, di una colpa, di un delitto da scontare/ 5 difficile resistere a !ueste immagini, perch< caduta certamente vi fu prima che lBuniverso nascesse, e la tragedia 8di per s< evita4ile coinvolse nel tempo la intera (manazione. u colpa dellBuomo, o piuttosto non ci 5 possi4ile li4erare sotto un particolare profilo 1a nostra origine da !uesto marchio, scorgendo in !uello che lungamente fu ritenuto un atto dBar4itrio e dBempietà la stessa scaturigine della 4ellezza e della no4iltà dellB&damo "osmicoD $oi crediamo che il mito confuse, nei suoi remoti e non casuali fraintendimenti, !uel che fu un originario atto di scelta da compiersi con il Padre con !uanto poi ne seguE nel processo esistenziale, e che fu realmente "aduta funesta e dolorosissima. 'ogliamo ora rivolgerci al primo momento, in cui la "reatura volle perdere lBinnato splendore del "ontinuum divino per poterlo con!uistare con la sua anima e la sua fatica, componendo in sintesi armoniosa le infinite, indetermina4ili virtualità della sua natura attraverso lBesperimentazione delle loro essenze, accettando insieme il rischio degli scompensi che la ricerca implicava, ed il superamento dei medesimi col sostegno del Padre per svelare la )ealtà interiore che si rendeva comprensi4ile nelle orme infinite dellBInterità. $oi crediamo che galassie e costellazioni, soli e pianeti, roccia e creature viventi siano L in ultima analisi L raffigurazioni dellB&dam che scopre 8o meglio riscopre se stesso, e si determina secondo la logica inderoga4ile della propria essenzialità. & !uesto punto occorre dare un senso preciso al sim4olo della "hiave e della sua perdita. +a "hiave 5 1o strumento dellBemancipazione e della li4ertà che, se rettamente compreso e adeguatamente attivato, apre le porte della realtà dellB(ssere e dellB(sistere. +a sua perdita fu arcaicamente necessaria perch< si formasse la coscienza davvero autonoma dellBUomo, e cio5 si forgiassero i fondamentali strumenti della sua li4ertà, che 5 sempre scelta di &more. +a Zli4ertàZ 5 il dono prezioso, per la cui ac!uisizione fu necessario uscire dalla primordiale perfezione del "it upremo, ed incamminarsi alla difficile ricerca della nostra identità/ non esiste L ripetiamo L li4ertà senza possi4ilità di scelta, e non esiste scelta che in presenza di un animo capace di discriminare in s< ci# che 5 e!uili4rio da ci# che non lo 5, !uel che 5 reale da !uanto si dimostra illusorio e, poi, assumere come propria dimensione interiore lB&rmonia e la :ellezza, lBintegrazione delle parti nel tutto e 1Bintuizione dellBunità in ogni specificazione/ in semplici parole, essere amore. cegliere 5 mostrarsi capaci dBindividuare il valere, di comprenderlo e volerlo, dBagire conformemente al proprio atto di giudizio portando ad attualità la potenza interiore. &44iamo pi; volte accennato a !uesto difficile pro4lema, che !ui riecheggiamo per rendere pi; esplicito il nostro assunto, ma che deve essere riesaminato dal lettore con un opportuno personale approfondimento delle idee esposte e con lBoriginale contri4uto che saprà dare alla sua ricerca. +BUomo, allB%rigine, ZperseZ la "hiave perch< era indispensa4ile farlo, e ci# in !uanto (gli poteva ritrovarla con le sue forze nel sostegno del Padre/ almeno sotto il profilo della scelta fondamentale posta alla 239
4ase di tutta la successiva estrinsecazione, !uella di essere personalità autonoma nella propria determinazione vitale. Quale 5 dun!ue la natura della "hiave Perduta, tale da renderla tanto preziosa e difficile da esser percepita e ritrovataD +a nascita dellBUomo fu atto dellB&more supremo, che volle rendere li4ero e signore del proprio destino un uo archetipo, emanato dallBIdea vivente nel "it :rahmanico. olo per amore e con lBamore 5 nata la Personalità, effettivamente distingui4ile e puntualizzata nellBunità del tutto. Questa 5 la scaturigine profonda della divina creazione/ il :rahman ZcreaZ entità, le emana perch< ama la loro natura al punto di volerla li4era nelle scelte, autonoma nellBazione e capace di indeterminato svolgimento. (gli si 5 donato allB(sistente/ !uesto 5 evidenziato dalla considerazione che lB(sistente non accresce certo lBinfinità dellB(nte upremo, n< 5 modifica !ualitativa della ua assolutezza, ma tuttavia ne river4era in infiniti livelli la Potenza ed il dinamismo. "ome lB&more fu lBelemento determinante la nascita sia del ondo degli &rchetipi fondamentali che dellBUomo, di !uel ondo parte integrante ed essenziale, cosi 5 lB&ttore la forza che pu# portare a compimento lBopera dBautorealizzazione della "reatura, svelando conseguentemente lBideazione implicita in !uesta (manazione/ unendo i figli al "reatore nella sintesi pi; alta immagina4ile, !uella in cui i primi L intuendo e li4eramente attuandosi nella orza'olontà che determina la loro nascita, si identificano con la onte della 'ita e si realizzano !uali viventi espressioni, simili al Padre e della natura del Padre, del dinamismo divino. +a "hiave perduta 5 lB&more. +a "hiave ritrovata 5 purissimo &more, che unisce e non annulla, che crea vita e 4ellezza e non informale o4lio nel pur inesprimi4ile continuum dellB(ssere. Il :rahman non crea perch< la sua (manazione si affatichi ad annullare !uel che (gli ha voluto, ma perch< essa comprenda la natura dellBatto manifestante in tutta la sua importanza e nel suo a44agliante splendore, e lo esprima sempre pi; perfettamente e armoniosamente. -utto !uesto rende estremamente importante capire pi; a fondo di !uanto sappiamo cosa sia lB&more e 1B&mare, e come solo con !uesta "hiave vengano dischiuse le Porte della )ealtà perch< le creature possano tornare, li4ere e sicure, nelle dimore del Padre. L%L @1 +B&more 5 la forzaessenza pi; grande e possente dellBUniverso, e la sola capace di condurre lBUomo al suo compimento. &44iamo pi; volte fatta nostra !uestBasserzione, che ora ci accingiamo ad esaminare in modo pi; approfondito. *ire che lB&more costituisce lBelemento 4asilare ed intrinseco alla anifestazione 5 urtare contro 1Besperienza storica ed attuale dellBumanità, e contro le 2@M
conoscenze che lBuomo ha del mondo formale. e !ualcosa scaturisce dalla somma delle scienze moderne in maniera costante ed univoca, 5 precisamente la conflittualità della orma, che 5 presente ovun!ue esista non solo lBenergia vitale degli esseri che nascono, crescono e muoiono per specifica costituzione ed organizzazione cellulare, ma anche e generalmente ovun!ue ci sia energia, sia pure allo stadio pi; elementare possi4ile. +a !uiescenza degli (lementi non 5 mai reale, e la loro trasformazione in alcunch< di diverso, di ZaltroZ, 5 fenomeno alle volte lentissimo ma sempre intrinseco alla loro natura. -utto scorre e nulla sem4ra sfuggire a !uesta 4asilare constatazione, enunciata limpidamente fin dagli al4ori della nostra ricerca metafisica. &44iamo detto ohe la storia dellBUniverso 5 svolgimento dello pirito, il !uale 5 la realtà ultima in cui ogni energia si risolve e resta in !uanto puntualizzazione dello pirito stesso. +o pirito 5 dinamico, e !uesto comporta un processo/ se la conflittualità della anifestazione ha una ragione per esistere, !uesta 5 reperi4ile nello svolgimento da un minus ad un maius di specificazione, e nelle sintesi continuamente prodotte fra valenze differenti. a la conflittualità dipende dallBoscuramento della "reatura 0lo4ale e dalle sue modalità, poich< non 5 pensa4ile che 1BIdeazione primaria si dovesse servire di un procedimento cosE dolente e imperfetto per la sua attuazione. +a "aduta nellBego ha determinato la distorsione del processo evidenziante, che implicava rapporto ed incontro, in conflitto e antitesi. Il Padre tuttavia si serve di tale stato di fatto per far comprendere ai uoi figli la loro condizione vitale, e per indurli a ritrovare la loro identità/ !uindi la conflittualità 5 empiricamente e nel presente momento spaziotemporale anche strumento di emancipazione e di rinnovamento delle coscienze. "i# che importa comprendere 5 che !uesto dipende dal loro oscuramento e non dallB&tto manifestante, e che pertanto L sotto !uesto essenziale profilo L la conflittualità deve essere risolta nella Pace. +e sintesi che !uindi si producono nellBattuale periodo sono talvolta tragiche, sovente drammatiche e sempre rilevantemente insta4ili/ la pi; convincente dimostrazione di tale transitorietà appare nellBaspetto ciclico assai accelerato che tutte le forme presentano, e che si pu# riassumere nellBenunciazione di Znascita, relativa permanenza, progressivo dissolvimento e morteZ/ da cui si generano nuovi e genericamente ripetitivi fattori ritmici. -uttavia in !uesta sterminata onda vi4razionale, riflessa in infinità di onde particolari, !ualcosa permane identico a s< e tuttavia in coerente e costante ampliamento ed approfondimento. Questo Z!ualcosaZ 5 lBaspetto interiore, psichico, mentale e alla fine spirituale nella consapevolezza della personalità, che si manifesta in forme sempre pi; differenziate e specificate, ma anche sempre pi; tendenti ad unBautonoma organizzazione attorno ad un "entro Zimmo4ileZ e permanente/ la sapienza di essere da cui discende !uella L non meno importante L di esistere. &nche nellBesperienza della vita individuale si rileva !uesto fenomeno/ il tempo 2@1
induce ad innumeri e a volte contraddittorie esperienze, e muta ininterrottamente 1o scenario dellBesistenza/ un attimo prima eravamo 4am4ini, giovani e pieni dBenergia ed entusiasmo, ed un attimo dopo la stanchezza degli anni e della vecchiaia grava sul nostro cuore. (ppure, e !ui nasce il dilaniante rimpianto del passato, la malinconia esistenziale, lBangoscia e la frattura spirituale, noi dentro non ci sentiamo in effetti cam4iati. 'orremmo ancora correre, amare, e osare. 'orremmo essere !uel che eravamo per dono ingannevole della natura, che perdemmo nel sopraggiungere di unBaltra età/ ladra furtiva della nostra giovinezza e della felicità. $oi, nel nostro senso dellBessere e dellBesistere, non cam4iamo/ mutano le capacità dBesplicare i desideri, la volontà e le scelte, e come per un improvviso destarsi alla verità diciamo che la vita 5 dolore, illusione e menzogna= che la nostra patria e il Premio 5 oltre la vita. (B certamente oltre la vita che individuiamo oggi L con i nostri sensi comuni e lBinsufficiente comprensione della sua legge L la patria ed il Premio/ ma non 5 oltre la Z'ita in
prefissato= esse seppero che lBUomo doveva essere li4ero per autonoma scelta 8non per sola grazia ricevuta e che non esiste vera li4ertà senza la fatica di comprenderla e volerla. eppero che un ente cosE articolato e dinamico avre44e dovuto conoscersi in ogni possi4ile valenza, e padroneggiarla in sintesi armoniosa e con loro integrata/ compito estremo, che richiedeva unBistruzione dBinfinita sapienza e serenità, pari allBindeterminata capacità e!uili4rante che il nuovo (nte avre44e raggiunto. a il grande 0lifo 5 ferito dalla tremenda "aduta dei primordi e, per contenere il rischio di nuove rovine ed immunizzare alCuth dal forsennato egoismo emerso nella "reatura agli al4ori dellB&tto anifestante, (gli finE con il servirsi proprio delle componenti distorte già evidenziatesi, e di !uelle che inevita4ilmente sare44ero scaturite dal processo/ per rendere, con 1BUomo, lBInterità consapevole della necessità di rimuovere le cause del dolore tramite la dura conoscenza dei suoi effetti distorti e potenzialmente letali. +a grande ideazione fu certamente rivelata al 0lifo prima che le &rchetipicità sephirotiche preposte ne principiassero lBattuazione, ma ovviamente la 1oro li4ertà L cosE profondamente intrinseca alla creatura L non ammetteva che le linee di concreto svolgimento fossero irrevoca4ilmente definite, e cosE emerse un Universo incredi4ilmente dotato di piani reali e di potenzialità sulle !uali esercitare le proprie facoltà di scelta. entre allBinizio !ueste diverse valenze della realtà erano la 4ase dellBattività sephirotica, e ovviamente soggette al 0lifo 8egli sceglieva ci# che appariva pi; consono al fine secondo autonome valutazioni, delle !uali si assumeva piena responsa4ilità con lBavvento di nuovi principi autocoscienti nel mondo tridimensionale !uesti si sottrassero gradualmente anche se limitatamente, allBimmanente tutela delle ephira, nella misura in cui seppero esercitare una consapevole decisionalità, giusta o s4agliata che fosse. $otiamo per inciso un fenomeno estremamente grave, che costituisce la ripetizione a livello di ente archetipico della primitiva "aduta. Una parte del 0lifo, non emendatasi dalle compulsioni egotiche che determinarono e determinano !uel tragico evento, consider# ogni aspetto a lui sottoposto come un oggetto di possesso, su cui scaricare il peso delle proprie negatività e le conseguenze di oscuri fattori disgregativi. +a soggezione a !uesta parte del 0lifo, che non 5 ancora !elliphoth ma che pu# costantemente diventarlo, dipende dai possi4ili agganci delle personalità con i fattori involutivi che le insidiano/ se, come nellBattuale momento, la glo4alità dellBumanità assume un comportamento fortemente egoistico e conflittuale con la vera natura dellB(manazione L lB&more L essa si rende indifesa alle 4rame di piani sottili estremamente involuti o che tendono allBinvoluzione. Questi piani vengono a costituire un aspetto che pu# apparire simile al vero &l4ero della 'ita, ma che ne 5 sostanzialmente la tremenda caricatura/ teso alla strumentalizzazione del pi; de4ole oltre ogni possi4ile comprensione. Infatti la scissione di un ente dal "entro &tmico implica una progressiva diminuzione dellBenergia vitale, e !uesto fattore induce a un comportamento aggressivo= a ci# si unisce la schematizzazione e lBimpoverimento di ogni attività interiore, e la necessità di attingere ZfuoriZ fattori di gratificazione e sostegno che consentano il mantenimento del livello dBesistenza 4ramato. &ccade cio5 2@3
a livello sephirotico !uel che L per induzione e insieme analogia di comportamento L constatiamo nellBattualità/ unBaggressione al mondo che ci 5 sottoposto, minerale vegetale ed animale, e ai nostri stessi simili fino al limite non remoto di una vera distruttività, con la determinazione di scompensi causanti innumeri potenzialità di dolore. %ggi possiamo considerarci sintonizzati con una zona oscura dellB(manazione, !uindi in una fase dissolutiva che non dipende solamente dalle nostre scelte, e che 5 fortemente incrementata dai plani sottili. Questo implica tuttavia che il OaliLGuga coinvolge tutta una zona dellB(manazione, e non semplicemente il nostro pianeta/ le conseguenze non sono facilmente immagina4ili, ma 1a loro individuazione e riduzione sono compito fondamentale di ogni individuo che cerchi la propria emancipazione, e si affidi riconoscente allBamore paterno e al magistero di "risto. Poich5 !uesto pro4lema va comun!ue trattato in altra sede, ci 4astino !ui !uesti 4revi cenni= la trattazione che segue 5 pertanto teoretica, e deve nel concreto essere rapportata alla situazione di fatto. &llBinizio dun!ue i piani reali di svolgimento dellB(manazione erano disponi4ili solo per le Intelligenze &rchetipiche a lei preposte= con lBemersione delle coscienze autonome essi divennero in parte soggetti a !ueste ultime, e in misura preponderante e negli aspetti generalizzanti rimasero e sono soggetti al 0lifo, che interferisce a tutti i livelli. In un non prossimo futuro appariranno affidati nella pi; completa estensione alle scelte degli uomini, assistiti e non condizionati dai loro Istruttori, che sono poi o dirette emanazioni del :rahma o (nti estremamente prossimi alla ua luce. 'erso il compimento della anifestazione o meglio verso la sintesi creativa determinata da un "iclo vitale, i piani reali verranno a unificarsi in uno, e !uestBultimo corrisponderà perfettamente alla coscienza dellBUomo risvegliato e ormai coerente allBideazione 4rahmanica sta4ilita per !uel particolare momento. Questo procedimento L valido sia per lBUniverso che per lBuomo, glo4ale e individuale L principia nelle modalità viventi in principio con grande lentezza e susseguentemente 8il tempo impiegato 5 comun!ue assai oltre le nostre normali percezioni tramite una progressiva accelerazione. +Battività del 0lifo 5 il principale incentivo, e talvolta la massima costrizione, che o44liga il processo entro definite direttrici/ positive nellBideazione reale= negative, nei momenti di comune oscuramento dello spirito. In ogni caso, in presenza, di ristagno o di eccessiva deviazione, esiste la incidenza del "entro &tmico/ semplicemente correttivo nei casi meno compromessi, ma che pu# assumere se occorre la forma della giustizia e del rigore. In !uesto caso lB&more si manifesta nelle forme del rigore e della severità, che sciolgono le false apparenze e le propensioni distorte, e le o44ligano a diventare pi; limpide e reciprocamente in e!uili4rio, una volta trasformate nella verità che avevano travisato. a nel nostro caso lBar4itro della situazione 5 il 0iudizio, la celta di li4ertà e dBindirizzo dellBuomo, e !uesto spiega lBestrema difficoltà dBaccettare come esempio 2@@
dellB&more upremo lBattuale dimensione dBesistenza, sconvolta da un evo di tentativi egotici e prevaricanti, ed oggetto dBinterferenza che tende L pi; che al componimento di !ueste fratture L allBinduzione della loro comprensione come esperienze vitali, onde immunizzare lBanima degli uomini dal loro male. Qui occorre fare attenzione per non cadere nel pessimismo distruttivo e nellBinutile miraggio di una ZpaceZ nellBInformale &ssoluto. +BInformale &ssoluto 5 'ita e non staticità, e pu# essere compreso nella ua ineffa4ile infinità solo dal :rahman, il !uale 1o dona come vivificante esperienza dBunione a !uanti ne siano adeguati, ma certamente in forma che osiamo suggerire ZtransitoriaZ 8unBatemporalità nel loro tempoA e certamente, per !uanto possiamo intuirne, ad altro finalizzata. $oi infatti non apparteniamo allBInformale, ma al *inamismo creativo e specificante, e la nostra essenza 4rahmanica 5 intesa alla creatività di li4ertà e delle sue indetermina4ili specificazioni. 'oler confondersi con lBInformale, sia pure per amore del -uttoUno, 5 come opporre la nostra limitatissima sfera di realtà, derivata dallBInfinità, a !uella &ssoluta, come per insegnar+e che cosa siamo e vogliamo essere/ opporre cio5 il frutto delle nostre parziali e confuse elucu4razioni alla lucentezza dellBIntuizione e della 'olontà supreme che L come dicemmo L sono atemporali, identiche e non differenti dallB(ssere. (B contraddizione in termini, da considerare come un tentativo di spiegarci il perch< del dolore del mondo e di porvi un finale rimedio, il che implica proprio il fraintendimento dellB&ssoluto che 5 &more dispiegato nellBuniverso, di cui siamo tutti figli. (B pertanto estremamente importante formulare lBe!uivalenza dB&more con (ssere, e per noi igli ZessereZ implica ZrealizzareZ la volontà dinamica del Padre, non un BmomentoB che L secondo la nostra logica L dovre44e precedere !uella 'olontà. +a 'olontà del Padre si dispiega infatti solo come chiarificazione delle coscienze emanate nelle cosciente emanate, e non 5 di per s< differente da !ualsivoglia altro aspetto che la nostra analisi possa identificare 8a rigore ar4itrariamente nel :rahman. Questo e!uivale a dire che la 'olontà divina 5 assoluta, 5 semplicemente &ssolutezza, non tangi4ile n< comprensi4ile per la creatura se non realizzandola in s<, e cio5 8il che 5 pi; esatto realizzandosi in +ei. Poich< la volontà suprema 5 creativa, e finalizzata alla vera li4ertà delle Idee, 5 proprio in !uesto senso che deve essere intesa e mirata la nostra esistenza, e in tal modo a44iano la "hiave per comprendere lBamore del :rahman per il relativo da +ui scaturito. (gli lo vuole simile a <, li4ero e consapevole/ ma unito a +ui in tutto ci# che esiste, perch< realizzi insieme le potenze di ogni singola personalità L che sono infinite L e !uelle altrettanto infinite e vi4ranti su di unBottava superiore del ondo &rchetipale, sintesi vivente in unBIdea glo4ale di tutte le Idee particolari. &more 5 (ssere, pienezza dBessere, assoluto rispetto dellBesistenza altrui non intesa come realmente separata da noi, ma facente parte di noi proprio nella sua originalità, cosE come noi facciamo parte di lei e di tutto ci# che 5. QuestBesperienza 5 2@F
ovviamente un traguardo per le nostre intelligenze offuscate di iva, viventi in un periodo storico dBoscuro trapasso verso altri orizzonti= 5 tuttavia esperienza reale, che pu# essere nostra non tanto per le capacità che a44iamo con fatica attualizzate, ma per assor4ente *ono del :rahman conferitoci tramite i uoi igli, gli Istruttori sefhirotici del "entro "ristico. "on tale atto dBilluminazione 5 infatti possi4ile sapere a fondo, in modo aprioristicamente imprevedi4ile, ci# che effettivamente siamo e la natura dei rapporti intercorrenti con il nostro prossimo e con lBInterità/ 5 insieme la fine di ogni illusione dualistica e di ogni concezione monistica che voglia distruggere le personalitàIdee nel continuum da cui provennero, provengono e proverranno nella a?a del -empo e dello pazio. +B&more tende a donarsi in modo completo allB&mato/ e per poter tanto deve rendere lBamato capace dBaccogliere il dono. +a chiave perduta 5 lBesatta comprensione dellB&more come potenza, forza e forma finale dellBInterità. "hiave perduta perch< fosse ritrovata con li4era scelta di ricerca, di fatica, di comprensione del uo valore e della ua essenzialità. Il criterio per intendere la verità dellB&more e della anifestazione che ne 5 una conseguenza, lBa44iamo sia pur approssimativamente esposto. (sso deve logicamente venir applicato ad ogni atto, intenzione o pensiero della nostra esistenza L sia esso interiore o esteriore L e !uesto non ammette eccezioni. olo in tal modo lBego separatistico perderà le sue istanze ed il prepotente dominio che ora 8consciamente ed inconsciamente esercita sugli uomini e sugli enti= e il Carma ammor4idirà finalmente la sua ferrea incidenza. a 5 impresa ardua sia il comprendere che lBagire, e lBazione non pu# essere corretta senza lBadeguata ideazione. Per !uesto e prima dBaddentraci nel campo pi; propriamente operativo occorre un tirocinio dBapprendimento e dBautoanalisi, che pu# apparire affaticante, frustrante e talora anche sommamente ingiusto. $on 5 per# possi4ile affrontare unBardua impresa senza unBopportuna preparazione e i mezzi, veramente adeguati, pena il fallimento per s< e per !uanti ne siano stati coinvolti e per i !uali possiamo anche portare un peso di responsa4ilità e di doveri. $on aggiungeremo per adesso altro. "he il ignore illumini lBintendimento degli uditori, e li aiuti a scoprire autonomamente ci# che 5 implicite nelle nostre esposizioni. L%L @2 +a concezione dellB&more dianzi illustrata non trova normalmente alcun riferimento nellBesperienza !uotidiana dei principi coscienti, e risulta conseguentemente difficile da essere compresa, accettata e cercata. +a difficoltà di portare ad esperienza un concetto di per s< esatto 5 il 4anco di prova delle intenzioni e della serietà degli alunni, e non viene mai risparmiata. (B infatti perfettamente inutile dare potenzialità di consapevolezza ed azione a chi non mostri neppure lBinteresse di scoprire se ci# che con fatica gli si offre 8magari molto sommariamente 2@H
sia vero o falso, e si limiti ad un mero interesse intellettualistico che di solito sfocia in ver4osissime ed inutili dis!uisizioni sui fondamenti e sulla natura della realtà. +a )ealtà non 5 conosci4ile senza un adeguato tirocinio, e il tirocinio non 5 possi4ile che per coloro che vogliono veramente scoprire il segreto. +a mente e lBintelletto, strumenti peraltro preziosissimi ed indispensa4ili se rettamente intesi, sono completamente insufficienti, di per s<, a render ragione del )eale, e portano da soli a contraddizioni infinite e sottilissime fra opposti punti di vista. *o44iamo dun!ue cercare un principio che superi la zona dellBincertezza e del du44io, e !uesto principio 5 lBesperienza diretta di fattori incidenti in ogni livello esistenziale con coerenza ed univocità L poi adeguatamente analizzati e coordinati L onde ricavarne nuovi elementi di giudizio e prove delle ipotesi formulate a priori, sulla scorta della sapienza già da altri rivelata. $on possiamo sottrarci al compito di condurre ad atto concreto, vitale, i valori accettati e ac!uisiti senza entrare in sistematica contraddizione con la essenza dinamica del nostro esistere. QuestBessenza esige la partecipazione e!uili4rata alla vita, la sua piena comprensione e la capacità dBinformarla secondo vettori sempre pi; esplicativi delle personali potenze, in perfetta e armonica fruizione della dimensione di cui siamo elementi, che 5 la volontà creatrice divina emergente secondo le nostre attuali capacità autorappresentative. Un allievo che si isoli, si opprima con repressioni e rinunce non profondamente motivate e giustificate, che si configuri !uasi che la vita fosse un BerroreB del *io che la volle, 5 un allievo incapace dBafferrare il significato concreto dellB(manazione e !uindi 8anche se il suo comportamento pu# estrinsecarsi in modi eroici o ascetici fuori dal vero flusso energetico dellBideazione divina. Questo implica la correzione, non appena le condizioni generali la impongono, e ci# 5 tanto vero nel piccolo !uanto lo 5 nel grande, nellB(ntità cosmica di cui 5 parte. & !uesto proposito non sarà mai sufficiente lBavvertimento allBattenzione verso s< medesimi e gli altri, al giudizio e!uili4rato e sereno, imparziale e 4en fondato su elementi intuitivamente o44iettivi. +e sette, i movimenti spiritualistici, le confessioni religiose, le scuole di pensiero danno in genere frammenti di verità misti ad interpretazioni ar4itrarie o manifestamente assurde= e tutte incontrano il favore di molti per ci# che promettono/ la fuga dal dolore, dal presente, dalla frustrazione, in un premio destinato ai pochi eletti. QuestBinterpretazione 5 L a nostro avviso L da rifiutarsi, perch< 5 il presente, lBZora e !uiZ, la 4ase del nostro futuro e la modalità in cui ci riconosciamo e ci comprendiamo e L se davvero coerenti con le nostre pi; reali ac!uisizioni L superiamo i nostri tanti limiti e manchevolezze. (B davvero impressionante renderci conto come i dogmi e le leggi, le assurdità moralistiche 8che mai vanno confuse con la vera morale, la cui essenza 5 lBaffermazione di una valenza dBamore, le incrostazioni di secoli di passività e dBinerzia spirituale, i relitti di antiche credenze, le superstizioni dottrinali nate in 4en differenti contesti assumano L anche oggi L un peso determinante per i tanti, e sostituiscono con le loro sterili ed asfittiche imposizioni la li4ertà della ricerca, la testimonianza interiore 8a livello atmico, lBanalisi coerente condotta in 4uona fede dei 2@J
veri pro4lemi esistenziali. Quando il formalismo prevale sulla sostanza dello spirito cB5 decadenza e ristagno nellBesperienza dellBuomo, e la nostra 5 unBepoca dBappiattimento, di stasi e di disperazione. %ccorre reagire, e la reazione non principia da !ualcosa che sia ZfuoriZ di noi, da un guru, da un evento miracoloso o da un possente ordine del *io/ la reazione deve trovare Zin noiZ la causa e la radice perch< noi siamo lBUomo, e lBUomo deve meritare la sua gloria. Per !uesto si dice che lBallievo 5 pi; importante del aestro, che il 0uru 5 lo specchio in cui lBuomo pu# riflettersi se lo vuole, e vedersi !uale 5. olo dissolvendo le tene4re illusorie delle false credenze, delle vecchie a4itudini, dei dogmi oppressivi ma comodi che sostituiscono la dura difficoltà della li4era ricerca si potrà sperare nel nostro futuro, attivando !uelle forze individuali e cosmiche che lo renderanno possi4ile. $on 5 un caso se nulla e nessuno sem4ri aiutare lBumanità odierna nel suo evidente s4andamento coscienziale e fattuale= che non vi siano guide sicure, che manchi un aro univoco ad indicare eN cathedra i pericoli delle scogliere e la sicurezza del porto. *o44iamo trovare prioristicamente Zin noiZ il aestro, la 'ia e la +uce. o1o allora, !uando 1o sforzo tenace e consapevole ci avrà insegnato con lBumiltà un poco di saggezza e un inizio di vera ede, potremo vedere le 4raccia dellB&more eternamente tese ad accoglierci, figli prodighi attesi nelle "ase del Padre, dove 5 1a nostra origine e la nostra futura dimora. L%L @3 +a componente 6&more7 5 indispensa4ile per superare la prossima crisi del nostro campo vitale, e non vi sono metodi o mezzi che siano in grado di sostituirla. QuestBaffermazione 5 da prendersi alla lettera, ed 5 conseguentemente indispensa4ile che gli allievi del 0rande 0lifo, a !ualun!ue grado dBemancipazione appartengano L si sforzino dBattivare la propria capacità dBamare e !uella del loro prossimo, imparando con !uesto le infinite potenze che dallB&more sBirradiano. Poich< 5 facile considerare lB&more nulla pi; di un sentimento alto e no4ile, ma improduttivo nellBam4ito pratico in mancanza di pi; adeguati e concreti sostegni, occorre che gli allievi sappiano cosa implica un atto dBamore sul piane sottile ed oggettivo, e come esso possa modificare a tal punto i campi reali e le ferme tridimensionali da renderle suscetti4ili dBesser guidate là deve 5 giuste e necessario che vadano. *o44iamo inoltre precisare che un adepto 5 sempre li4ero per !uante 1o concerne personalmente e pu# L se vuole e ne 5 capace L modificare il sue am4ito vitale in ogni suo aspetto= nel caso degli altri campi esistenziali, 4isogna tener per fermo il principio che la nostra li4ertà finisce dove comincia !uella altrui, e che unBinterferenza sostitutiva dellBautonomia di scelta individuale 5 inammissi4ile/ 2@K
!ualun!ue sia il motivo che si vorre44e addurre per giustificarla. $el campo delle forme integralmente soggette allBazione coattiva delle ephirah esiste un 4en pi; ampio spazio per lBesperienza e lBoperatività, perch< lBallievo agisce come modalità dellB&l4ero ephirotico e non a titolo personale. +Bunica remora 5 anche !ui rappresentata dalla necessità che le azioni non comportino unBindiretta o immediata incidenza nelle scelte altrui, e non modifichino inde4itamente campi esistenziali che devono invece esser condotti allBesercizio delle proprie connaturate li4ertà. Il fine dellBattività pratica 5 duplice/ da un lato insegna a chi 5 meno avveduto ed emancipato i modi e i mezzi per ac!uisire la propria autonomia personale, che implica immediatamente un principio dBintegrazione con il -utto e la capacità dBamare. *allBaltro lato persegue, attraverso la maturazione delle potenzialità soggettive, il fine medesimo della anifestazione, conducendola gradatamente alla sua meta. $on esistono interessi particolaristici ed esclusivistici nellBam4ito esoterico evolutivo che possano contrapporsi alle finalità generali= esistono invece spazi amplissimi dBespressione delle capacità individuali, perch< 5 necessario che il iva sia compiutamente cosciente delle sue valenze se esse L se armoniosamente e coerentemente sperimentate 8e cio5 seconde un indirizzo dBamore e non dBegotismo L sono conformi allo scopo dellB(manazione, che 5 sempre la 'ita nel segno del :rahman. $ellBoperatività esoterica esistono dun!ue due gradi dBespletamento, lBuno su4ordinato e coordinato allBaltro/ !uello che tende al rafforzamento personale mediante esperienza e rie!uili4rio interiore 8e !uesto determina pienezza di vita e non un opprimente ascetismo repressivo ed ini4ente e !uello di fondamento che, integrandosi con il disegno divino nei modi resi accessi4ili dal proprio valore, lo attuano in formulazioni sempre pi; compiute ed espansive. $on esiste contraddizione fra li4ertà personale e lBindici4ile li4ertà della anifestazione dB&more, fra lBIdea individuata e lBIdea 0lo4ale che 5 lBUomo "osmico, fra !uesti e lBInterità. -utto 5 in -utto, e lBUno comprende infinità di luminose specificazioni, che non interrompono ma splendidamente a44elliscono il uo continuum assoluto. $ulla pi; dellBidea di un (nte aformale, immo4ile e pietrificato dalla sua supposta perfezione pu# condurre fuori strada, ed indurre a dimenticare lBidea 4asilare dellB&more. %ccorre essere 4en consapevoli che nellBimmagine che indichiamo dei rapporti fra la parte ed il -utto, fra i iva e lBInterità e fra !uesta e 1B&ssolutezza, ogni entità emanata 5 li4era dBessere ci# che vuole, e li4era !uindi di s4agliare e di correggersi/ perch< la disarmonia determina !uel tipo di distorsione che in linea generale chiamiamo BdoloreB, e che pu# assumere i pi; differenti aspetti in dipendenza dei tipi dBesistenza a cui afferisce. In esatta collocazione dei rapporti fra le singole personalità e la Interità e fra !uestBultima ed il upremo (nte esiste un essenziale coordinamento, nel !uale le pi; ampie li4ertà delle idee emanate e !uella totale della Idea informante si fondono nella 2@9
vera 'ita in eterna evoluzione. $on esiste invece n< coartazione n< imposizione di alcun tipo, perch< solo al singolo individuo 5 imputa4ile lBeffetto Carmico correttore, il !uale scaturisce da lui e a lui inerisce. -ale effetto 5 certamente modulato dalle Potenze sephirotiche, ma effettivamente promana dal iva stesso 8anche se !uesto lo rende permea4ile al Carma altrui e delle zone esistenziali a cui appartiene, e !uindi modifica4ile ed elimina4ile principialmente per opera sua, nella fondamentale scelta dBemancipazione. &44iamo accennato al fattore glo4ale del Oarma, e ci riferiamo ora alle pagine in cui si 5 incontrato !uesto pro4lema per aggiungere che se il iva si colloca in modo adeguato nei confronti dellBInterità e dellBIdeazione fondamentale, se cio5 fa sua la orza&more che 5 lBessenza dellB(manante 8perch<, ripetiamo, Z5Z lB(manante si rende per ci# stesso progressivamente intangi4ile al Oarma collettivo e risolve il proprio nelle 4raccia del Padre/ 4en pi; completamente e profondamente di !uanto in genere sBimmagini. Il Padre non vuole sofferenze se non per finalizzarle ad un preciso, indispensa4ile e urgente risultato educativo e li4eratorio dBanomale propensioni= sofferenze che non scaturiscono dalla ua volontà, ma dalle nostre ar4itrarietà e dal rifiuto costante che continuamente opponiamo proprio alla ua volontà. (gli assor4e nel suo amore !uel che gravere44e inesora4ilmente sullBuomo, non appena !uesti comprende la propria natura e se ne assume il *ono, sia pure temendo e tremando. "omprendere la nostra verità 5 per# intuire lBessenza del :rahman nella anifestazione, e cio5 intendere il :rahma !uale dinamismo dellB&more. Per !uesto la meditazione del "entro 8che 5 il punto dBirradiazione dellB&more in noi, lB&tma, la fonte della nostra personalità e su !uanto 5 esplicito ed implicito in !uestBIdea non 5 mai soffocante e mai a44astanza raccomandata/ lB&more 5 la "hiave della 'ita, il ezzo ed il ine. "ercheremo di fornire ulteriori specificazioni di !uesto fondamentale indirizzo, e daremo !ualche traccia di possi4ili applicazioni dei Principi al nostro campo dBesperienza, con la riserva che le attuazioni concrete sono materia di istruzione ed insegnamento particolare, fortemente personalizzato sia che esso si rivolga al singolo che a un gruppo sufficientemente !ualificato e omogeneo. a tutta lBoperatività, cosE inaccessi4ile e astrusa per il profano e cosE densa di frustranti delusioni per i tanti ricercatori, 5 aperta e agevole a coloro che sappiano vedere ed intendere la orma dell B(manazione, la sua dinamica e la orza che la pervade. +a comprensione intellettuale 5 il primo indispensa4ile passo= lBesperienza e il contemporaneo approfondimento dei principi 5 il sentiero che porta concretamente alla +uce. L%L @@ +Besperienza non 5 fattore mutua4ile nellBesoterismo/ 5 il culmine del cammino iniziatico. 2FM
$on 5 possi4ile dirsi BiniziatiB o concepire un processo esoterico veramente serio e costruttivo senza un am4ito operativo, capace di rilevare insieme la verità delle ideazioni applicate e il perseguimento dei fini L particolarigenerali L della anifestazione. $on a44iamo certamente scritto tante pagine, difficili e com4attute pi; di !uanto il lettore possa in genere comprendere, per costruire un BveloB, magari attentamente dipinto, da aggiungersi ai molti veli della a?a= o un BfondaleB che appaia vero, ma che celi accuratamente un paesaggio sconosciuto e non rivela4ile agli uomini. +a casa che intendiamo costruire 5 di solida pietra, ed in essa devono immaginarsi molte stanze, molte aperture e molti momenti da incentrare e conoscere percorrendone i piani. Poich< lBidea generale che ha informato la nostra fatica 5 !uella dellBimmanente finalità dellBevento manifestante, la ZcasaZ nella !uale lBallievo deve entrare rappresenterà lo svolgimento concreto di !uesta finalità, e pertanto richiederà un preciso contenuto concettuale ed un indirizzo specificatamente maturato perch< sia possi4ile percorrerne i corridoi senza smarrirsi nel la4irinto delle sue stanze, delle sale e degli oscuri meandri nei !uali ognuno pu# incontrare se stesso e rendersi degno purificandosi della propria essenza. $on 5 un tragitto facile n< semplice !uello che conduce verse la sommità dellBedificio manifestato/ ognuno pu# essere ci# che vuole, e pu# perdersi nel dedalo delle gallerie, nei luoghi sotterranei e tene4rosi. Quando dalla semplice conoscenza intellettuale e teoretica si passa alla concreta consapevolezza, tutta la personalità 5 chiamata al compimento della fatica realizzativa, e ogni nozione ac!uisita, ogni attenzione della mente e dellBintelletto hanno rilevanza ed importanza specifiche. (B infatti sempre molto pi; facile scendere che salire, ed essere attratti dalle luci smorzate delle profondità che da !uelle a44aglianti e splendide delle altezze. olo chi a44ia vista allenata pu# infatti reggerle senza accecarsi, e a4ituarsi poi gradualmente al crescere della loro intensità scorgendo via via i tracciati pi; consoni alle sue !ualificazioni e alle forze disponi4ili/ senza perdere nulla dellBorizzonte che si rivela attorno a lui. Per !uesto non vengono lesinati sforzi e fatiche nella preparazione degli allievi, ai !uali 5 affidato il difficile compito dBessere guida a s< medesimi e ad altri nel cammino fra le spire dellBattuale &l4ero della 'ita, casa dellBUomo finch< egli non saprà raggiungere la sua vera dimora/ il 0iardino delle %rigini e del Principio. "ertamente i mezzi devono essere accordati con il piano realizzativo e non antitetici e discordi che in transitoria apparenza, e dove e !uando veramente occorra. Questo diciamo con molto vigore perch< nellBarco dellBesperienza iniziatica molte sono le cose che vengono fatte, e 4en poche chiare e univoche per lBintelligenza del principiante. (gli pu# mostrarsi disorientato e frustrato, ma la sua reattività 5 preziosa per la 0uida e la sua stessa maturazione iniziatica/ non cB5 4isogno di pecorelle un po sciocche e remissive, non occorrono servi o44edienti o fanatici fedeli e adoranti. Per lB(manazione, in !uesto difficile momento della sua storia, sono indispensa4ili donne 2F1
e uomini che sappiano essere li4eri, giusti, autonomi e forti nellBazione ed e!uili4rati nella ponderazione delle cause e degli effetti. Uomini che decidano avvedutamente, e non si pieghino per difficoltà incontrate ed errori commessi, ed anzi li considerino insegnamenti per una pi; incisiva azione futura. +B&more non vuole sudditi, ma figli che insegnino ad altri la li4ertà e la determinazione autonoma, lBe!uili4rio e la saggezza. +B&more 5 difficile da essere intuito e attualizzato, e comprenderlo a fondo 5 compito inesauri4ile le cui esplicazioni riempiranno lBaria di gioia e meraviglia, ogni!ualvolta si incontrerà un suo aspetto nuovo, insospettato e stupendo. $on desideriamo nascondere le difficoltà che lBallievo dovrà superare, ma neppure che egli verrà fortemente sorretto, se cercherà idee chiare e intrepidezza dBanimo. +BIstruttore non a44andona mai il figlio affidato0li dalla divina apienza, anche se apparentemente ci# accade/ egli 5 nel cuore dellBallievo ed assieme a lui lotta e com4atte contro i nemici di sempre L interni ed esterni L del progetto supremo/ nella fiduciosa certezza di giungere al risultato finale. "hi incontra un aestro, incontra una 0uida per sempre, che nulla e nessuno potrà allontanare. Il Processo integrativo, implicante un incremento progressivo dBaffinità tra i iva capace di manifestarsi coerentemente nel tempospazio, trova il suo momento culminante nellBintimo rapporto fra 1Ballievo e 1BIstruttore, che prepara e conduce allBincontro delle personalità emancipatesi con lBIdea &rchetipa del :rahman, da cui scaturiscono/ il <. &44iamo già accennato allBimportanza che assumono nel corso della anifestazione !uesti rapporti fra principi coscienti, e come essi agiscano sui fini reali personali e collettivi, facendoli confluire in unBarmonica vi4razione comune. *o44iamo insistere su !uesto tema per due motivi, complementari e distinti/ uno, perch< lBallievo comprenda che un rapporto dBamore e di fraternità 5 ZazioneZ estremamente rilevante e non un semplice accostamento casuale di diverse personalità= lBaltro, perch< !uesta confluenza di iva in un am4ito esistenziale comune e genericamente identico per tutti, determina un vettore assai efficace ai fini operativi ed emancipativi sia dei singoli che del glo4ale, aprendo nuove prospettive difficilmente accessi4ili ai pi;, separatamente considerati. &vremo dun!ue la necessità di richiamare lBattenzione del lettore sulla sostanza dei rapporti che viene intrecciando nel suo campo vitale e su !uanto pu# e talvolta deve nascere da un affiatamento, da una relazione con altri, sia essa di natura fraterna o pi; specificatamente polare, fondata cio5 sullBaffinità spirituale o sullB(ros esattamente inteso. In effetti un aspetto polare sussiste in !ualsivoglia rapporto fra gli enti, poich< cB5 amicizia e amore !uando esiste una comunicazione pi; o mene profonda, e !uesto 5 reso possi4ile dalle differenze !ualificanti delle personalità, ognuna delle !uali a livello psichico 5 L diremo cosE L un e!uili4rio dBaspetti complementari con prevalenza !ualitativa di alcuni su altri. +a polarità sessuale 5 tuttavia di tipo pi; specificatamente caratterizzato, perch< 5 lo strumento mediante il !uale lBaspetto formale si dinamizza e persegue esattamente i fini reconditi dellB(manazione, con veloci trasferimenti in piani reali 2F2
diversi, e con 1a maturazione accelerata di potenzialità. -ramite lBininterrotto succedersi di forme viventi, e fra !ueste lBuomo storico 5 una delle pi; evolute in senso glo4ale, si determinano aspetti autorappresentativi articolati e specificati nellBUomo cosmico 8lB&dam e un progressivo risveglio della sua esistenza. (B facile dun!ue comprendere lBestrema importanza della polarità specificatamente sessuale nellBevento manifestante, sia per i suoi protagonisti che per lBinterità a cui appartengono. %vviamente esistono fruizioni della sessualità a differenti livelli dBampiezza e di perfezione, anche inconcepi4ili per lBuomo comune e lontani nel tempospazio. a !ualun!ue sia lBaspetto formale dei iva e i loro rituali di reciproca integrazione, resta determinante il vettore che pi; o meno inconsapevolmente, e in vera lucidità, mettono in moto/ se !uesta linea di forza evolutiva sarà armonica, essa creerà un campo esistenziale sta4ile e fecondo, capace di travalicare gli apparenti a4issi della nostra esistenza. <rimenti si dissolverà per dare spazio ad altri tentativi, con le relative emersioni di gioia e di dolore, di felicità e frustrazione, mediante le !uali un giorno le persone cercheranno davvero ci# che permane e non muta, ci# che divenendo supera i limiti della vita soggettiva. +a nostra opera, prima di avviarsi alla conclusione, dovrà illuminare gli aspetti sottili immanenti a tutti i rapporti umani/ stolto 5 colui che cerca per s< solo, che pretende di procedere solitario per i sentieri del grande 0lifo. +Buomo 5 fatto per lBuomo, e nellBunità dei molti si intravede la realtà che li accomuna= se occorre il periodo della ricerca individuale, personalissima e nascosta ai pi;, 5 solo per formare il carattere e lBenergia adatte al durissimo compito che ci attende. Impegno dBamore e di ricerca, di ac!uisizioni e di con!uiste, nel !uale finalmente incontreremo la nostra naturale dimensione di vita, nella gioia e nella luce che tutto conosce e comprende. L%L @F +a nostra attuale fatica 5 giunta finalmente al termine/ solo un saluto e una raccomandazione, che non sono inutili a nessuno dei nastri figli. e occorre attendere, 4isogna attendere= se occorre agire, 4isogna agire. In altre parole, non 5 possi4ile forzare i tempi, e accelerare laddove la maturazione degli allievi non 5 perfetta. +a pazienza, la ricerca costante del proprio essere, la forza che fa superare delusioni e avversità sono le doti fondamentali dellBallievo che riflette in s< lBIstruttore come pu# e sa, e, sole, portano alla meta. $on occorre allBInterità vedere effimeri successi, comun!ue illusori ai suoi occhi come tanta parte del processo di emancipazione, nei suoi aspetti pi; oscuramente egotici. &llBInterità occorre sapere come un elemento autocosciente dellB&dam si comporta nelle pi; variate circostanze, e !uali energie L morali, psichiche e fisiche L riesce a trarre dalla sua profondità. +BUomo pu# attingere illimitatamente al suo "entro spirituale, 4en oltre i limiti immaginati da certi esoteristi e dagli uomini comuni. +e stesse, in apparenza insormonta4ili, condizioni del campo esistenziale sono parvenze estremamente plasma4ili, se la ormaLPensiero che le proietta 5 duttile nellBestrinsecazione e ferma 2F3
nellB&more. +e malattie, la fame, le calamità naturali, le modifiche temporali, la stessa morte fisica nei loro aspetti sottili e grossolani diventano mere ed illusorie finzioni del mentale se lBanima 5 pura e il potere segreto dellB&tma pu# fluire nella personalità. +Bunico limite 5 la necessità dBoperare in accordo con il fine della anifestazione e nel rispetto dellBautodeterminazione degli uomini. Questi sono gli ostacoli che impediscono attualmente, in presenza di un &dam cosmico confuso e scompensato e di moltitudini pervase da un forsennato e feroce desiderio di possedere e distruggere, lBinterferenza risolutrice e salvifica altrimenti possi4ile su scala maggiore o minore. %ccorre di conseguenza creare condizioni sufficientemente sta4ili e adeguate a tale intervento, che non pu# mancare nelle fasi cruciali del OaliLGuga, ma che resta su4ordinato nellBincisività e nellBampiezza a !uanto gli iva sapranno mostrare di capacità, attuali e potenziali, emancipative. $on si richiede la realizzazione a scala mondiale di principi di fraternità e tolleranza, di disinteresse e reciproca comprensione/ sare44e ar4itrio pretenderlo e follia sperarlo. i chiede per# che gruppi omogenei sappiano porsi 8nel campo sottile e grossolano in modo chiaro e distinto il pro4lema del loro esistere ed agiscano conseguentemente in coerenza con il loro essere= si esige che essi scelgano 1Bemancipazione e lBamore come norma dellBazione e fondamento dei reciproci rapporti/ e lo scelgano definitivamente. i chiede in sintesi un seme capace di germogliare, e la cura del campo, la difesa contro le forze nemiche al suo fiorire saranno compito anche dellBInterità per la parte che le si addice nel disegno divino/ poich< (ssa 5 4ella agli occhi del Padre, ed (gli vuole che lo sia anche a s< stessa nel suo divenire a +ui. Questo 5 lo scopo del nostro insegnamento a livello intellettuale/ determinare le necessarie formulazioni da sperimentare successivamente e immediatamente nellBam4ito operativo, con progressione necessaria allBapprendimento pratico dei metodi e delle leggi, ma con la celerità pi; elevata consentita dal momento. &ttualmente esistono fattori positivi che attendono di essere attivati/ gli (lementali, le potenze di alCuth, sono i primi fra tutti/ Intelligenze perfettamente orientate ed estremamente precise nelle loro puntualizzazioni, (sse sono nellBessenza (sseri altissimi della anifestazione, che si assumono un compito immane con la lucidità tipica delle )ealtà trascendenti, autolimitantisi per servire ed essere la volontà suprema. 'olgeremo a loro la nostra preghiera, e cercheremo il loro sostegno come Pilastri del mondo formale vero, e del !uale ora noi scorgiamo la distorta immagine che river4era la nostra coscienza offuscata. e ci# che facciamo avrà un valore, 5 proprio nellBaprire le menti ad un contatto adeguato con la presenza dellB&more, che !ueste Potenze angeliche ci conducono ad intuire nella nostra esperienza !uotidiana, sempre fraintesa nel suo significato di sim4olo e di insegnamento. +B&rchetipo &ria non 5 soltanto lBaria che respiriamo/ 5 un aspetto specifico dellBenergia condensatasi in forma mo4ilissima e duttile e che pu# esprimersi in 2F@