LA RINASCITA
Domanda n° 65 Perché, salvo rare eccezioni, non abbiamo la benché minima conoscenza delle nostre esistenze passate e perché dobbiamo soff soffri rire re nell nella a vita vita pres presen ente te di colp colpe e comm commes esse se nell nelle e vite vite ante anteri rior orii e che che noi noi igno ignori riamo amo tota totalm lmen ente te? ? Non Non potr potrem emmo mo miglio migliorar rare e spirit spiritual ualmen mente te e più in fretta fretta se potess potessimo imo aver aver cono conosc scen enza za dei dei nost nostri ri pecc peccat atii ante anteri rior orii e di quali quali dife difett ttii dobbiamo correggerci prima di poter progredire? Risposta.
- Il fatto di non poter conoscere le esperienze anteriori fino a quando non è stato raggiunto uno sviluppo spirituale considerevole è uno dei grandi benefici concessi all’uomo. Nelle nostre vite precedenti (quando eravamo molto più ignoranti) abbiamo commesso gravi peccati che richiedono una riparazione che potrà effettuarsi solo gradualmente. Se noi avessimo conoscenza delle nostre esistenze anteriori e se sapessimo quando e come la legge di causa ed effetto ci preparerà il castigo per i nostri peccati precedenti avremmo un grande timore per questa calamità imminente e sospesa sulle nostre teste; il timore del nostro destino ci toglierebbe la forza di lottare e noi diverremmo impotenti e terrorizzati di fronte ad esso. Ignorando ciò che sta dietro a noi, sfuggiamo alla conoscenza di ciò che ci aspetta e apprendiamo man mano le lezioni di vita che ci sono riservate, senza essere paralizzati dalla paura. D’altronde, per coloro che desiderano sapere in anticipo le lezioni che ci attendono, ci sono i mezzi per conoscerlo e per scoprire il modo migliore per il loro apprendimento. Infatti, la nostra coscienza ci detta ciò che dobbiamo o non dobbiamo fare. Se ci interessasse studiare l’astrologia e di imparare a interpretare il nostro oroscopo, conosceremmo le nostre tendenze e le nostre debolezze, così, vivendo e lavorando secondo le leggi della natura, potremmo migliorarci più rapidamente. Più Più segu seguir irem emo o i dett dettam amii dell dellaa nost nostra ra cosc coscie ienz nzaa e megl meglio io stud studie iere remo mo le legg leggii dell dellaa natu natura ra rive rivela lati ti dall dall’a ’ast stro rolo logi gia, a, più più
rapidamente arriveremo alla conoscenza diretta. In “Zanoni” Bulwer Lytton parla di uno spettro terribile che Glyndon dovette affrontare quando cercò di passare a un grado di avanzamento che egli non aveva ancora raggiunto. Questo spettro si chiama, in occultismo, il “Guardiano della Soglia”. È l’incarnazione di tutte le nostre cattive azioni passate e deve essere affrontato da colui che desidera entrare coscientemente nei mondi superiori per arrivare alla completa conoscenza delle condizioni che vi regnano. Vi è tuttavia un altro Custode che personifica le nostre buone azioni e possiamo chiamarlo il nostro Angelo Custode. Se noi abbiamo il coraggio di affrontare l’orribile guardiano che incontriamo per primo e che è formato di sostanza-desiderio grossolana, noi ci guadagneremo ben presto l’aiuto cosciente dell’altro e avremo la forza di affrontare senza debolezza la burrasca e la denigrazione alla quale vengono esposti tutti coloro che percorrono il sentiero dell'altruismo e della spiritualità. Finché non avremo oltrepassato questo spettro non saremo preparati per la conoscenza delle nostre vite anteriori e dovremo accontentarci della visione ordinaria riservata all’umanità comune. Domanda n° 66 Gli esseri umani che popolano la Terra all’epoca attuale sono tutte anime già incarnate nel passato o vi sono sempre nuove anime create?
La penetrazione degli Spiriti nei corpi umani, come sono attualmente concepiti, è cominciata all’epoca della solidificazione della nostra Terra conosciuta sotto il nome di Epoca Lemuriana ed è terminata verso la metà dell’Epoca Atlantidea (periodo di tempo che è rappresentato da milioni di anni). Poi tutto è finito, poiché siamo arrivati a un grado tale di evoluzione che coloro che non avevano fino allora raggiunto il punto di sviluppo per modellare un corpo umano sono ora troppo lontani da noi per poterci raggiungere. Gli Spiriti incarnati in forme umane si sono evoluti attraverso ripetute esistenze; ne consegue che, senza eccezione, ogni essere umano ora sulla Terra o in cerca di rinascita, si è incarnato in epoche differenti e in ambienti diversi. Risposta. -
Domanda n° 67 Come possiamo essere certi, senza alcuna possibilità di dubbio, che la rinascita è un fatto reale? Coloro che lo affermano non potrebbero essere vittime di un’illusione?
Il chiaroveggente capace di leggere nella Memoria della Natura ha la facoltà di risalire nella vita passata degli esseri umani dal loro stato in atto alla loro nascita, Egli può seguirli durante il periodo di gestazione fino a quando lo Spirito è entrato nel seno della loro madre e durante la loro vita nei mondi celesti. Egli può risalire nel tempo più remoto in tutto lo sviluppo delle loro esistenze precedenti. Nel caso di un adulto, l’intervallo di tempo compreso fra due incarnazioni è generalmente di un migliaio di anni o più; potrebbe quindi accadere, se non ci fosse un altro mezzo di investigazione e di verifica, che tutto possa sembrare un’illusione; ma nel caso di ragazzi che non hanno raggiunto l’età della pubertà, l’intervallo fra due incarnazioni è relativamente breve. È dunque facile scoprire un’incarnazione fra le nostre stesse conoscenze e questo è di fatto una parte dell’insegnamento che riceve un discepolo dei Fratelli Maggiori: gli viene indicato un bambino in punto di morte e consigliato di sorvegliarlo nei mondi invisibili per due o tre anni e seguirlo da vicino fino a quando egli si reincarna; questo può avvenire anche nella stessa famiglia. Quando un allievo ha seguito un Ego attraverso i mondi invisibili, dalla morte ad una nuova nascita, egli è sicuro che la legge della rinascita è un fatto naturale ed egli ha spesso l’occasione, nel corso di altre investigazioni, di raggiungere delle conoscenze che concernono la vita precedente di un gran numero di individui. Ma ci si chiederà: questa chiaroveggenza di cui abbiamo accennato non è forse in se stessa un’allucinazione? Anche l’investigatore più onesto non può essere vittima di un abbaglio? Noi risponderemo che egli ha a sua disposizione ogni giorno il mezzo per controllare le sue ricerche. Quando una persona ha visitato la città di New York, certamente non sarà mai tentata di chiedersi: “Mi domando se mi sono sbagliato”. Lo sa di esserci stato. La stessa cosa succede al chiaroveggente. Quando egli lascia il suo corpo incontra delle persone che non conosce nella vita ordinaria e lavora con loro. Più avanti gli può succedere di incontrare per strada questi amici del mondo Risposta. -
invisibile, di far loro visita nella casa che egli ha già visto per merito della sua chiaroveggenza, conoscerli ed essere da loro riconosciuto. Può conversare con questi amici di cose vissute insieme, dei luoghi visitati durante la permanenza nel corpo invisibile e, se mai un dubbio egli avesse avuto sulla realtà della sua esistenza al di fuori del mondo fisico, ora sarebbe positivamente certo della sua esperienza fuori del suo corpo denso. Egli è certo che non si è trattato di un’illusione, ma che la sua vita, il suo lavoro e le esperienze nei mondi invisibili sono reali come quelle vissute nel mondo fisico. Domanda n° 68 Le anime che sono passate attraverso il Purgatorio e il Primo, Secondo e Terzo Cielo ritornano su questa Terra o vanno su altri pianeti?
Esse ritornano sulla Terra e vi rimangono fino a quando avranno imparato le lezioni che si possono apprendere in questo mondo. Lo stesso principio è applicato nelle nostre scuole. Noi non mandiamo un ragazzo all’asilo oggi e domani alle elementari e dopo domani alla scuola media. Lo mandiamo all’asilo fino a quando avrà imparato ciò che deve apprendere. Le cognizioni acquisite formeranno la base della sua istruzione elementare, quelle prese nelle elementari saranno la base dell’istruzione secondaria e così di seguito. Secondo lo stesso principio noi abbiamo assimilato nel passato certe lezioni in condizioni diverse; in avvenire, quando avremo imparato tutto ciò che possiamo apprendere nel nostro ambiente attuale, troveremo in riserva per noi dei doveri che ci convengono ad una evoluzione più avanzata…..il progresso non ha fine poiché noi siamo divini, come il nostro Padre che è nei cieli e non c’è limitazione possibile. Risposta. -
Domanda n° 69 Siamo in contatto con gli amici di una vita precedente quando ritorniamo ad una nuova vita terrestre?
La Legge di Rinascita ha per gemella la Legge di Conseguenza. È chiaro che molte cause provocate da noi non hanno come conseguenza degli effetti nella vita attuale. Per esempio: un uomo è ammalato e sua moglie si dedica a lui fino al sacrificio. È un debito che il marito contrae nei riguardi della moglie. Ma se la sua malattia cessa solo con la morte, l’uomo non ha certo modo di sdebitarsi. Conoscendo le leggi della natura e come esse operano, noi sappiamo che non possono venire soppresse, quando cessa la vita terrestre in un corpo. Se ci fratturiamo un arto, non siamo guariti il giorno dopo anche se abbiamo dormito bene la notte, dimenticando la nostra frattura; al nostro risveglio l’arto è nelle stesse condizioni del giorno precedente. La stessa cosa succede per le azioni compiute da una persona fisica in una sola vita. Anche se noi abbiamo vissuto un’esistenza che separa la morte da una nuova vita, non ricordiamo le nostre esistenze anteriori; ma quando ricominciamo una nuova vita, tutto ciò che è successo in quella precedente ci conduce in un nuovo ambiente in cui ci ritroviamo, per la legge di associazione, con i nostri vecchi amici e nemici. Ci è successo talvolta, incontrando una persona per la prima volta, di sentirci attratti verso di lei pur non avendola conosciuta direttamente. Ci sembra di averla conosciuta da lungo tempo e di poterci fidare completamente di lei e affidarle tutti i nostri beni. Questo succede perché l’Ego interiore riconosce in questa persona un amico di altri tempi, anche se gli è impossibile rendersene conto materialmente, cioè localizzando la reminiscenza nel suo nuovo stato fisico. Può succedere anche di incontrare una persona la cui compagnia ci è sgradita; istintivamente e senza alcuna giustificazione la troviamo antipatica. Anche in questo caso è lo Spirito interno che ritrova in lei un nemico di un’esistenza passata. Così le nostre simpatie e antipatie sono il risultato delle nostre esperienze anteriori. Alla luce delle esperienze vissute in questo mondo, possiamo constatare che questi sentimenti sono una guida degna di fiducia. Risposta. -
Domanda n° 70 L’esperienza acquisita in ogni incarnazione è classificata separatamente ed in aggiunta alle precedenti in modo che, alla
fine della vita, lo Spirito sia totalmente a conoscenza delle sue esperienze, oppure l’esperienza di una vita è più o meno inconsciamente assorbita dalla rinascita che ne segue in modo da ottenere un ricordo generale?
Da bambini noi abbiamo imparato a scrivere ed abbiamo dovuto esercitarci per lungo tempo prima di riuscirci. Ma una volta imparato abbiamo dimenticato poi tutta la fatica passata. Nello stesso modo dimentichiamo tutte le esperienze affrontate nelle nostre vite che si sono susseguite, ma tutto ciò che abbiamo acquisito resta e non possiamo utilizzarlo in ogni momento. Succede talvolta che una persona che non ha mai preso una lezione di pittura, sia un grande artista capace di dipingere quadri meravigliosi. Questa persona ha portato con sé dalle sue esperienze anteriori una conoscenza che gli è di grande aiuto. Il caso di Mozart, che compone musica all’età di tre anni, è un esempio convincente che il senso dell’armonia egli l’ha lungamente esercitato nel passato. Si può dunque affermare che, anche se noi non ne conserviamo il ricordo, le facoltà esercitate nelle esistenze anteriori sono un patrimonio che possiamo sfruttare nella vita attuale. Questa è la differenza che separa un saggio da un ignorante. Le nostre vite passate sono impresse nella natura, anche nei loro più minuziosi dettagli. Il chiaroveggente esperto, capace di leggere nella Memoria della Natura, può seguire a ritroso le esistenze passate di un uomo come la bobina di un film che si svolge in senso inverso. Egli vede dapprima la vita attuale dell’uomo; poi risale alla sua nascita, alla sua permanenza nel modo invisibile e alla sua morte in un’esistenza precedente che a sua volta si svolge in senso inverso dalla vecchiaia all’età matura, alla giovinezza, all’infanzia, infine ad una nascita anteriore e così di seguito da un’età all’altra risalendo attraverso le sue incarnazioni successive Risposta. -
Domanda n° 71 Quando lo Spirito che si reincarna ha attirato a sé la sostanza mentale necessaria e si è tuffato nel Mondo del Desiderio, non passa nuovamente attraverso il Purgatorio? Risposta. -
Ciò che pone in imbarazzo il nostro interlocutore è che
egli non comprende bene cos’è il Purgatorio. Il Purgatorio si trova nelle regioni inferiori del Mondo del Desiderio, ma queste regioni non costituiscono un Purgatorio per coloro che non hanno nulla da espiare. I desideri inferiori dell’uomo sono formati dalla sostanza desiderio di questa regione e poiché egli non può più soddisfarli, ne soffre. Inoltre la forza di repulsione regna qui in modo assoluto e quando l’Ego passa nell’al di là ha già scolpito nel suo Corpo del Desiderio le immagini delle cattive azioni che ha commesso. Queste immagini sono formate da sostanza-desiderio grossolana, poiché esse sono state generate dalle passioni dell’uomo nel tempo in cui commise le azioni che esse rappresentano e la forza centrifuga tende ad espellerle dal suo essere. È lo sforzo di strapparle che genera la sofferenza. Ma quando l’Ego attraversa nuovamente questa regione per reincarnarsi la forza centripeta attira a lui una nuova sostanza-desiderio. Per l’Ego in via di rinascita è lo stesso Purgatorio ove gli Ausiliari Invisibili vanno fra gli Spiriti imprigionati con lo scopo di insegnar loro le lezioni che li renderanno creature migliori. Soltanto qui il male dev’essere espiato attraverso le sofferenze sopportate dallo Spirito. Domanda n° 72 Come potete credere alla teoria della rinascita? Al nostro ritorno nel corpo di un animale? Non è più confortante credere alla dottrina cristiana che ci parla della nostra permanenza eterna con Dio e con i suoi Angeli?
Noi non abbiamo mai sostenuto la teoria che ci attribuisce il nostro interlocutore che evidentemente non ha studiato la questione. Esiste, fra le tribù più ignoranti dell’Oriente, una dottrina che insegna la teoria della trasmigrazione delle anime, cioè il passaggio dello Spirito umano nel corpo di un animale. Ma questa teoria è molto diversa da quella della rinascita secondo cui l’uomo è un essere in evoluzione, che progredisce alla scuola della vita in virtù di reincarnazioni successive in corpi sempre più perfetti. Cristo ha detto ai suoi discepoli: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”. E’ un comandamento ben preciso e Cristo non l’avrebbe mai dato se non fosse realizzabile. Noi sappiamo benissimo che non possiamo raggiungere questa Risposta. -
perfezione in una sola vita; tuttavia, a suo tempo e in virtù delle occasioni che ci sono offerte dalle reincarnazioni successive e dal ripetuto cambiamento di ambiente, riusciremo da soli a compiere questa opera di perfezionamento. Non esiste, in tutti i libri sacri dell’Oriente, alcuna affermazione che permetta di credere alla metempsicosi. Il solo punto di rassomiglianza ad una tale idea si trova nel Katopanishad, cap.V, vers. 9, dove si afferma che alcune anime, conformemente alle loro azioni, ritorneranno a reincarnarsi, mentre altre entreranno nella sfera di immobilità. Ciò significa, secondo l’opinione di alcuni, che esse possono reincarnarsi in un regno basso come quello minerale. La parola sancrita per indicare questo luogo è “sthrame” che significa anche pilastro. Interpretato così egli dà la stessa idea di questo passaggio dell’Apocalisse: “Colui che vincerà Io lo renderò un pilastro nel tempio del mio Dio ed egli non ne uscirà mai più.” Quando l’umanità avrà raggiunto la perfezione verrà un tempo in cui essa non sarà più attaccata alla ruota delle reincarnazioni e delle morti successive, ma resterà nei mondi invisibili per lavorarvi al progresso di altri esseri meno progrediti. D’altronde, l’impossibilità di una metempsicosi è racchiusa nella natura stessa, perché in ogni essere umano vi è uno Spirito interiore individuale, mentre ogni specie di animale è governata da uno SpiritoGruppo di cui questi animali costituiscono una parte e, poiché ogni Ego possiede una coscienza propria, non può entrare in un corpo governato da un altro Spirito. Il nostro interlocutore domanda se non è più bello credere in un cielo in cui dimorano Dio e i Suoi Angeli. Può darsi, ma ciò che ci interessa non è tanto sapere ciò che è più gradito alla nostra immaginazione, quanto trovare la Verità e benché questa dottrina della rinascita sia derisa e considerata pagana da alcuni ignoranti, non si tratta di sapere se essa è o non è pagana. Quando noi cerchiamo la soluzione di un problema in matematica, non ci preoccupiamo di sapere chi l’ha risolto per primo, ma soltanto di sapere se è stato risolto bene. La stessa cosa è per la dottrina che abbiamo preso in considerazione; poco importa chi l’ha insegnata per primo. Ciò che ci interessa è sapere che è la sola dottrina che risolve tutti i problemi della vita in un modo razionale, mentre ci sembra molto più ridicola la teoria secondo la quale un uomo, che non si è mai curato di imparare musica e che non ha nessuna nozione di armonia, provi subito, dopo la sua morte, una passione irresistibile per questa arte e si senta
soddisfatto di poter soffiare in una tromba o di pizzicare un’arpa per tutta l’eternità.