Docente: M° Docente: M° Franco Arigliano
Studente: Sante Studente: Sante Mileti
Corso di Analisi di Analisi dei repertori ____________________________ _______________ ___________________________ ____________________________ __________________________ ____________
FUGA DEL SIGNORE B ACH – ANALISI
L
a Fuga BWV 1000 è giunta a noi come brano liutistico attraverso una intavolatura redatta da Johann Christian Weyrauch e recante il titolo suggestivo di “Fuga del Signore Bach”. Si tratta di un arrangiamento, precisamente del secondo movimento della prima Sonata per violino solo in sol minore BWV 1001. La qualità di questa trascrizione è ben diversa dalla Suite BWV 995 e dalla Suite BWV 1006a: in particolare l’aggiunta di alcuna battute e l’uso incoerente delle maggiori risorse nel registro registro basso del liuto rendono del tutto improbabile che Bach stesso sia l’autore di un arrangiamento così maldestro.
Frédéric Zigante
Trattasi di una fuga a 3 voci: per comodità definiamo queste come soprano (S), contralto (A) e basso (B). La fuga si apre con il soggetto che inizia sulla dominante e termina sulla modale, sul battere della seconda misura. A misura 2 entra il contralto con la risposta, accompagnato dal soprano che esegue un controsoggetto che canta intervalli di quinta discendente e quarta ascendente. La risposta conserva inalterata la configurazione intervallare del soggetto, dunque trattasi di una risposta reale e di una fuga reale. Alla misura 3 si ha l’entrata del basso con il soggetto, accompagnato dal soprano e dal contralto che eseguono parti libere, dialogando tra loro in modo contrappuntistico e riprendendo elementi che richiamano la parte finale del soggetto. Con l’esposizione l’esposizione al al basso del soggetto si conclude l’esposizione: questa segue dunque lo schema di entrate SAB.
A fine misura 4 ha inizio una piccola contro-esposizione: mentre il contralto esegue parte libera, il soprano entra in risposta. Segue, al basso, l’entrata del soggetto che ha subito una variazione: questo è plagale, anziché dominantico. Quasi in stretto, senza che il basso termini di enunciare il soggetto, il soprano canta il soggetto dominantico. Segue, a misura 7, la risposta in tonica al basso. Con una cadenza sospesa alla dominante, a misura 8, ha inizio un breve divertimento. Le misure 9-12 conducono alla conclusione del divertimento (misure 13-15) in cui vengono ripresi elementi del soggetto. Con una cadenza perfetta, a misura 15, si conclude la prima sezione di divertimenti. A misura 16 inizia la prima parte dello sviluppo della fuga, separata dalla seconda parte da una seconda sezione di divertimenti. A misura 16 si ha, al soprano, una nuova entrata del soggetto nella tonalità di la minore. A misura 17 entra il contralto enunciando la risposta in tonica, accompagnato dal soprano che canta il controsoggetto. Segue una battuta in cui non vengono enunciati né soggetto né risposta: a misura 18 soprano e contralto dialogano contrappuntisticamente richiamando elementi del soggetto. Ad una cadenza perfetta segue, a misura 19, una nuova entrata del soggetto. Questo canta la dominante di Do maggiore, cui segue la risposta che canta la tonica al soprano (misura 20). Segue ancora una volta una battuta in cui non vengono enunciati né soggetto né risposta, prima di una nuova entrata del soggetto al basso, questa volta alla dominante di Mi minore. Segue la risposta al contralto, a misura 23, mentre il soprano esegue parte libera. A misura 26 si ha una cadenza perfetta di mi minore che conduce all’entrata del soggetto al basso. Segue, a misura 27, la risposta nella tonalità di La minore. A misura 28 si ha un’entrata del soggetto al soprano alla dominante di Sol maggiore cui segue, a misura 30, un’entrata del soggetto nella tonalità di Mi minore. La testa del soggetto, a misura 31, introduce alla sezione di divertimenti (misure 31-53) che separa le due parti dello sviluppo della fuga. Si susseguono, in questa sezione, una cadenza II-V-I in Mi minore (misura 39), una cadenza V-I in La minore (misura 44), una cadenza sospesa al V di Re minore (misura 49) e una cadenza sospesa al V di La minore (misura 53) con la quale si conclude la sezione di divertimenti. A misura 54 ha inizio la seconda parte dello sviluppo della fuga. Il primo ad entrare è il basso: questo canta il soggetto in dominante di Re minore, cui segue, alla misura seguente, l’entrata del soprano che canta il soggetto a distanza di ottava. Il contralto canta parte libera (misure 54-59). A misura 57 il basso risponde in tonica, accompagnato dal solo contralto che continua ad eseguire parte libera. Nella misura seguente il basso canta il soggetto in dominante di Do maggiore, cui segue l’entrata del soprano che canta il soggetto a distanza di ottava.
A misura 60 soprano, contralto e basso cantano la testa del soggetto, dunque ha inizio un terzo divertimento. Nelle misure 61-64 viene reiterata la testa del soggetto in tutte le 3 voci, sino a giungere alla conclusione di questo piccolo divertimento a misura 65. Questa conduce alla coda del divertimento (misure 66-75). Nelle misure 70-75 vi è un pedale di dominante sul quale si hanno due cadenze perfette in La minore. Nelle misure 76-78 si snoda una prima conclusione della coda del divertimento, cui segue una seconda conclusione a misure 79-81. ??? Misure 82-88 ??? A misura 89 ha inizio il divertimento finale. Questo si sviluppa inizialmente su un pedale di tonica della tonalità di impianto per poi sfociare in un pedale di dominante (misure 9396). Su questo si sviluppa la cadenza finale della fuga (V-IValt.-V-I) a misure 95-97.