Lunedì 29 luglio 201 2013 3 – Ann Anno o 5 – n° 206 206 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Redazione: € 1,20 – Arretrati: € 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
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Ma mi faccia
Colonna sonora della settimana w il piacere I Ministri: "Giorgio by Moroder dei Daft Punk è la più bella dichiarazione d'amore alla musica"
a cura di Martina Castigliani
Ascolta su w www.ilfatt oquotidi ano.it
LA GIORNATA DI IERI
w DOMANI
LA SENTENZA w Tutti gli scenari possibili del processo Mediaset in Cassazione per frode fiscale
w L’APPELLO
DEL FATTO w Valanga di adesioni. Parla il vicepresidente della Camera: Letta cadrà sull’art.138 sull’ar t.138
B. vuole andare in carcere (ma sa che non ci riuscirà)
Costituzione, 90mila firme Di Maio (M5S): “In piazza”
Due ipotesi: verdetto subito o rinvio di un mese. La prescrizione scatta al massimo il 13 settembre. Domani sul Fatto inserto speciale: la condanna d’appello e le prove che hanno incastrato il Cavaliere » pag. 2 Silvio Berlusconi
di Luca De Carolis
i abbiamo fermati con 53 ore di opposizione
Ldi fila, nel momento giusto. Ed è solo l’inizio:
vedrete che il governo cadrà proprio sul ddl costituzion stit uzionale” ale”.. Parol Parolaa di Luigi Di Maio (M5S) 26enne 26en ne vicep vicepresid residentedella entedella Camer Cameraa » pag. 2 Luigii Di Maio Ansa Luig
LaPre La Press sse e
Le confessioni inedite dei dilettanti che si imbottiscono di anabolizzanti per vincere le gare amatoriali: giovani spinti dai genitori, ciclisti pensionati, amanti del calcetto, scacchisti Almeno un atleta su venti è “sporco” w pag. 4 - 6 con racconto di Biondillo
I DOPATI
DELLA DOMENICA
di Marco
Travaglio
arghe
fraintese.
“Se
Lcondannano Berlusco-
ni, il Pd salta in aria come un birillo” birillo” (Ugo Sposett Sposetti, i, tesoriere Ds e deputato Pd, 28-7). Un po’ po’ come il Pdl se condannassero Enrico Letta, che discorsi. gip: ‘Si inL’aggravante. “Il gip: daghi dag hi anco ancora ra Schi Schifan fanii per mafia’. maf ia’. Berlusc Berlusconi oni:: ’So ’Sono no vicino all’a mico Schif ani'” (la Repubblica, 27/7 27/7). ). L’effetto e la causa. Decadenza za..
“Cosentino ai domiciliari: ‘Non serve più ai clan’” (la Repubblica, 27/7). Il servizio a domicilio non è gradito. Che
fai,
Ruby?
“Strauss-Kahn torna nella polver pol vere: e: rin rinvio vio a giu giudi dizio zio per i festini di Lille. L’ex direttor ret toree Fmi Fmi acc accusa usato to di di sfruttamento della prostituzione” zio ne” (la Repubblica, 27/7). Boom delle esportazioni di cenee ele cen elegan ganti ti e ga gare re di bur bur-lesque. Grillipoti. “M “M5S 5S,, in vi vist staa il gruppo fuoriusciti. Gambaro: ‘Potremmo chiamarci Gap’” (la Repubblica, 24/7). 24/7 ). I famo famosi si qua quattr ttro o gap. Le innocenti evasioni. “Il caso è chiuso, chiuso, ora vogliamo vogliamo tornare a fare i ves titi in pace” (Dolc e&Gabban a, 23/7). A strisce. Linguori. “Un giornalista oggi deve deve saper fare tutto. tutto. Noi formiamo giovani giornalisti 2.0, nella teoria e nella pratica. pratica. I partecipanti al master imparano ad adattare la pro prosa sa e il lingu linguagg aggio io a seconda del media (sic , ndr) su cui devono comunicare. Imparano Impa rano a condu condurre rre noti noti-ziari, montare servizi per la tv, come pure a scrivere per quotidiani,, portali internet quotidiani o uffi uffici ci stampa stampa”” (Pao (Paolo lo LiLiguori, guor i, diret direttore tore edit editoria oriale le New Media Mediaset e Ad del Consorzio Campus Multimedia med ia In creato creato dal gru grupp ppo o Mediaset e dalla Libera Università Iulm, Panorama , 3 1/ 1/7 ). ). E tu tt tt o co n la l in ingua. Grill Il Sung. “65 anni fa nacque una pers persona ona spe specia ciale. le... .. che 8 anni fa ha cambiato le nostre vite, che ha dato il LA a una rivoluz rivoluzione ione culturale culturale ineluttabil inelut tabilee e inarrest inarrestabile. abile... .. Benchè la sua età anagrafica cresca, cres ca, la sua età bio biolog logica ica recupera di anno in anno stando in mezzo alla gente che gli vuole bene. Grazie di cuore Beppe... Beppe... grazie” (Vito Crimi, senatore M5S, 21/7). E qu ques este te er eran ano o so solo lo le cr criitiche. Segue a pag.18
w L’EDITORIAL E w Dal
craxismo al berlusconismo e ora le larghe intese
w VELENI
VATICANI w La guerra per conquistare il business dei paramenti
w SERIAL
Ci hanno rubato gli anni migliori, ma non è reato
“Cacciate via gli stilisti dei papi: sono dell’ dell’A Arci ga gay”
Bilancia spera: ora per legge può già uscire
di Ferruccio Sansa
di Emiliano
di Michele Concina
Liuzzi e Ferruccio Sansa
KILLER w Neanche 13 ergastoli possono bastare
Acerchi. Nessuna legge prevede il furto della vita. Pen- Udit dito o pun puntat tato o contr contro o due gio giovan vanii sti stilis listi, ti, vici vicini ni a
pri il codice: articolo 624, furto. Ma non è questo che
na lettera inviata a papa Francesco e a Ratzinger. Il
SDonato Bilancia seminò il terrore in Italia.
ono passati quindici anni dall’aprile in cui
tapartiti, craxismi, berlusconismi. Ora larghe intese che manomettono la Costituzione. Si sono presi i migliori anni dellaa nost dell nostra ra esis esistenz tenza. a. E sonoancoralì. » pag. 18
Bagnasco, che vestono papi e cardinali. L’accusa: sono dell’Arcigay. Veleni omofobi omofobi per conquistare il busibusinesss dei par nes parame amenti nti sac sacri ri che val valee mil milion ionii » pag. 7
Il serial killer più sanguinario. Ma, nonostante i 13 erg ergast astoli oli,, la leg legge ge oggi oggi gli cons consent entee di chiedere di uscire in permesso.» pag. 13
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GIUSTIZIA E COSTITUZIONE
LUNEDÌ 29 LUGLIO 201 2013 3
DIARIO DELLA GIORNATA SUL LUNGOMARE, A MARINA DI MASSA
AVEVA 99 ANN I
Ammazza l’ex moglie e si suicida
È morto il cardinale Ersilio Tonini
“Salutamitantoi miei,salutala mia mamma”. “Salutamitantoi mamma”. Sono state state le ultime parole di Marco Loiola, Loiola, 40 anni. Poi Poi si è ucciso. Dopo aver ammazzato la moglie da cui si stava separando e aver ferito gravemente quello che credeva essere il nuovo compagno della donna. È accaduto ieri alle 12,30 in un bar sul lungomare lungomare di Marina di Massa, affollato vista vista la giornata estiva. Loiola, devastato dalla gelosia, ha prima raggiunto l’uomo (ora in condizioni gravissime). Lo ha colpito con cinque colpi di pistola mentre cercava di fuggire in bici.Poi è cors corsoo nel bar dove dove lavo lavorava rava lamoglie Cristin Cristinaa – che in passato lo aveva denunciato denunciato per minacce – e l’ha uccisa. Quindi si è sparato davanti a decine di passanti.
È morto ieri a Ravenna il cardinale Ersilio Tonini. Aveva 99 anni ed era il più anziano cardinale vivente. Figlio Figlio di contadini tad ini,, era ent entrat ratoo in sem semina inario rio ad app appena ena 11 ann anni.i. Dal Dalle le sue origini umili aveva tratto i modi semplici, diretti, e l’at l’at-tenzione one per gli ultimi. ultimi. Quan Quando do era vesc vescovo ovo di Mace Macerata rata cedette cedet te le terreai cont contadini adini.. Fecescalporela decisionedi lasciare il suo appartamento a un gruppo di tossicodipendenti. Gli italiani impararono impararono a conoscerlo anche grazie allatv: fu unodei protagonis protagonisti ti del prog programm rammaa “I dieci dieci comandamenti all’italiana”, di Enzo Biagi. Tonini prese prese posizione sizio ne per difen difendere dere il gran grande de giornalist giornalistaa all’i all’indom ndomani ani dell’editto bulgaro che allontanò Biagi dalla televisione.
DOMANI IN CASSAZIONE
B. nel panico: chiede la galera, poi si pente P
rima la promes promessa sa da da martire a Libero: “Se mi cond condann annano ano andrò in carcere, non farò l’esule come come Craxi Craxi”. ”. Poi la smentita smenti ta da Palazz Palazzo o Grazio Grazioli: li: “Il presidente Berlusconi non ha rilasc rilasciato iato alcuna alcuna inter intervista, vista, solo un colloquio colloquio libera liberamente mente interpretato”. A poche ore dalla sentenza della Cassazione su Mediaset, Media set, attesa attesa per domani domani (salvo rinvii) il capo del Pdl ricorre a uno dei classici del suo repertorio: l’annuncio a sensazione,, seguit zione seguito o da sment smentita. ita. Tutto nello nello stesso giorn giorno. o. La mattinaa si apre con il rumore mattin rumore della sua intervista (presunta, a questo punto) rilasciata al direttore di Libero, Maurizio Belpietro: “Ho quasi 78 anni, avrei diritto ai domiciliari: ma se mi condannano, condannano, se si assumono questa responsabilità, andrò in carcere. Non farò l’esule, come fu costretto a fare Craxi. Cra xi. Nè acc accett etterò erò di ess essere ere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato”. NIENTE VIE di mezzo,
per l’ex per premier, premie r, che mo mostr straa il pet petto, to, intrepido intre pido.. Dimentica Dimenticando ndo (?) che, anche anche di caso di rifiut rifiuto o dell’affid dell’ affidamen amento to ai servizi servizi sociali, finirebbe al massimo agli arresti domicialiari. Berlusconi per però ò non è pessimis pessimista ta sul sulla la decisione della Corte: “Se non c’è pregi pregiudiz udizio, io, se se non ci sono
pressioni,, la Cassa pressioni Cassazion zionee non far faree nei pri primi mi ann annii Due Duemil mila, a, può che riconoscere la mia in- qua quand ndo o ero a Pal Palazz azzo o Chi Chigi gi”. ”. nocenza”. L’ex premier respin- Pensi Pensieri eri e parol parole, e, racco raccolti lti ad ge cos cosìì le acc accuse use:: “Face “Facevo vo il Arc Arcore ore.. Un lun lungo go sfog sfogo o che president presi dentee del Consiglio Consiglio,, cosa viene ripreso sul sito e sul prone potevo potevo sapere dei dei cont contratti ratti filo Twitter del Pdl, nonché super i diri diritti tti televisivi televisivi?? Non me la pagina ufficiale su Facebook ne occupavo occupavo quando quando stav stavo o a di Berlusconi. Berlusconi. Eppu Eppure re in tard tardaa Cologno, figurarsi se lo potevo mattinata arriva la smentita da
L’APPELLO SUL SITO DEL FATTO
“Salviamo la Costituzione”: boom di firme, oltre 100 mila OLTRE 100 MILA firme. Tante ne ha raccolte in tre giorni l’appello lanciato sul sito del (www.fattoquotidia-Fatto (www.fattoquotidia no.it) contro il ddl costituzionale. Ieri, tra gli altri, hanno aderito Salvatore Borsellino, Barbara Alberti, Rober Roberta ta De Monticelli , Paolo Flores d’A d’ Arc rca ais, Barbara Alberti, Mario Almerighi , Claudia Mori, Evelina Christillin , Franco Baldini e Gian Carlo Caselli . Il ddl deroga all’art. 138 della Carta. La norma pre vede: “Le leggi di revisione revisione della della Costituzione Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione”. Il ddl riduce da tre mesi a 45 giorni l’intervallo tra le due deliberazioni.. Il testo istituisce un comitato di 42 parladeliberazioni mentari, che dovrebbe riformare i titoli I, II, III e V della Costituzione, più le norme “strettamente connesse” connesse” a quelle modificate. La riforma potrebbe essere sottoposta a referendum anche se approvata dai 2/3 di ciascuna Camera.
Palazzo Grazioli: “Il presidente Berlusconi non ha rilasciato alcuna inter intervista vista.. Il diretto direttore re Belpietro ha liberamente interpretato il senso di un colloquio in cui sono state confermate l’assolut l’as solutaa infondat infondatezza ezza delle accuse rivolte al presidente Berluscon Berlu sconii e la sua precis precisaa volontàà di cont lont continua inuare re a offri offrire re il suo contributo al popolo dei moderati”. La chiosa è persino polemica: “Si rileva ancora una volta che alcuni quotidiani riport po rtan ano o tr traa vi virg rgol olet ette te fra frasi si e giudizi attribuiti al presidente Berluscon Berlu sconii che non sono mai stati pensati nè pronunciati”. , colpisce un’inun’in tervista a Qn di Ugo Sposetti, senatore del Pd ed ex tesoriere dei Ds: “Se Berlusconi verrà condannato, il Pd non reggerà l’urto e salterà come un birillo. Siamo politicamente annientati,, nessun tati nessuno o ha ragi ragionat onato o di quest qu estaa vic vicend endaa sul pia piano no politico, litic o, non la regg reggeremo eremo:: per noi sarà una botta botta treme tremenda nda e il partito imploderà”. imploderà”. Nel frattempo,, sulle tempo sulle agen agenzie zie batte batte un colpo Daniela Santanché . Av verte: “La responsabilità responsabilità di chi deve decidere è altissima. Condannare Berlusconi significherebbe reb be no non n sol solo o pun punire ire un imprenditore di successo, con l’unica colpa colpa di essersi essersi occu occupato pato non solo solo delle sue sue azie aziende nde ma anche della cosa pubblica: vorrebbe dire anche mettere in di-
SilvioBerlusconi.Sotto, la smentitacomparsasu Face Facebook book
A MARGINE
scussione quasi 10 milioni di italiani”. Quindi, “dopo il 30 luglio potremmo farci sentire”. Mariastella Gelmini va in appoggio: “La sentenza potrebbe potrebbe danneggiare il Paese, quello che accadrà il 30 riguarda anche gli gli avv avvers ersari ari”. ”. Michaela dise-Bianco cof f iore su Repubbl b lica dise gna l’apocalisse: in caso di condanna di Berlusconi, il Pdl non lascerà solo il governo, “ma “ma si
DI MAIO (M5S)
“Letta cadrà sull’articolo 138” di Luca De Carolis
i abbiamo fermati con 53 ore di opposizione
moment ento o giust giusto. o. Ed è sol solo o l’i l’ini ni-Ldi filfila,a, nenell mom zio: vedrete vedrete che il governo cadrà proprio proprio sul ddl costituzionale”. Luigi Di Maio, 27enne deputato, nonché vicepresidente vicepresidente della Camera (il (il più gio vane della storia repubblicana) ne è convinto: insistendosullostravolgimentodell’articolo138,la maggioranza andrà a sbattere. “Sono già spaccati sulle sul le rif riform orme. e. E poi tant tantaa gen gente te anc ancora ora non non sa dell’a del l’atta ttacco cco all allaa Car Carta. ta. Per que questo sto,, far faremo emo una grande manifestazione nazionale a settembre sul 138”. Il primo risultato l’avete portato a casa, con il voto sul ddl slittato a settembre. Ma perché la maggioranza ha arretrato?
Il nostro ostru ostruzion zionismo ismo,, che io preferisco preferisco defi defi-nire opposizione, opposizione, li ha bloccati. Si sono resi conto che con qua quattro ttro dec decret retii da app approv rovare are en entro tro la pausaa estiva, come quello paus quello sull sull’ecob ’ecobonus, onus, la nostra lotta li avrebbe avrebbe messi messi nell’angolo. E poi non sono così convinti del provvedime provvedimento. nto. Durante i nostri interventi interventi in aula ho visto dubbi dubbi negli ococ-
chi di tanti deputati della maggioranza. In tanti, da Quagliarello alla Lega, rivendicano il merito di aver evitato lo scontro.
Venerdì scorso nella conferenza dei capigruppo (quella che ha deciso il rinvio del voto sul ddl, ndr ) i rappresentant rappresentantii dell dellaa maggioranza maggioranza si sono presentati senta ti senz senzaa una solu soluzion zione. e. La presidente presidente dell dellaa Camera Came ra Boldrini Boldrini si è dovu dovuta ta rivolgere rivolgere al nostro capogruppo, Nuti: ‘Ci dica qualcosa’. La proposta sui tempi è stata nostra. Persino Brunetta si è trovato d’accordo. Sul rinvio a settembre può aver pesato l’intervenl’intervento di Rosy Bindi nella direzione del Pd (“Non sacrifico la Carta a questo governo”).
Puòdarsi. Puòdars i. Ma iospero iospero chele sue par parolenon olenon di ventino l’ennesima foglia di fico dietro a cui si nasconde il Pd per dissimulare le sue reali intenzioni. Non mi affido alla Bindi per bloccare il ddl: piuttosto piuttosto,, sper spero o nei parl parlamen amentari tari appena appena eletti del Pd e del Pdl. Vede dissidenti anche nel centrodestra?
Ci sono deputati del Pdl che hanno fatto il tifo per noi nei giorni scorsi. scorsi. Nomi Nomi non posso posso farne, ma lo so per certo.
Obiezione: dal 1° agosto il voto è slittato al 6,7 e 8 settembre. Qualcuno potrebbe dire: solo un mese in più.
Innanzitutto, Innanzitutt o, aspe aspetto tto di vede vedere re come la magg maggioran ioranza za riusci riuscirà rà a riunire tutti i suoi deputati in aula in quei giorni giorni.. Ma l’aspetto l’aspetto fonfondamen dam ental talee è che in que queste ste setti settiman manee pot potrem remo o continuare con l’opera l’opera di informazione dei dei cittadini. In questo senso, l’appello del Fatto e le tante inizi iniziative ative che stann stanno o nasce nascendo ndo sono un apporto fondamentale. Anche Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky hanno sottoscritto un appello sul 138. Avreste preferito che sul tema facessero qualcosa assieme a 5 Stelle?
No, va bene ugualmente così, tutti gli appelli sono utili.Ormai gran parte dei dei costituzionalisti si è ribellata a questo ddl. Eppure dalla maggioranza continuano a difenderlo. Fanno notare che la riforma varata dal comitato dei 42 verrebbe comunque votata dal Parlamento, e che potrà essere sottoposta a referen-
LaPre La Press sse e
dimetteranno tutti i parlamentari Pdl. Lo abbiamo abb iamo deciso deciso in assemblea semb lea di grupp gruppo, o, ed erano tutti d’accordo”. In serata, si fa sentire Beppe Grillo, che sul suo blog blog se la prende prende con il Pd: “L’imputato è già risultato colpevole in primo e secondo grado,, la Cass do Cassazi azione one non entraa nel merit entr merito o della della sentenza sent enza.. A tene tenere re in vita da sempre Berlusconii è il Pdmenoe scon Pdmenoelle, lle, che gli gli ha garantito ricchezza e impunità alla luce del sole, come dichiarò chia rò alla alla Came Camera ra Luciano Luciano Violante Viol ante”. ”. E OccupyPd su Twitter batt battee le mani: mani: “Alle volt voltee è diffic dif ficile ile no non n dar daree ragio ragione ne a Grillo. Pd sveglia”. Oggi, Oggi, giornata di vigi vigilia. lia. E di inevi inevitabi tabili li polemiche polem iche e annunc annunci: i: veri o presunti. Ld C C
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio 27 anni Dlm
dum anche se approvata dai 2/3 delle due Camere.
Il nodo principale è la deroga al 138, che per i costi costituzio tuzionalis nalisti ti è importante quanto l’articolo 1, perché stabilisce come si cambia la Carta. Ridurre l’intervallo tra le due votazioni su una legge costituz sti tuzion ionale ale da tre mes mesii a 45 gio giorni rni sare sarebbe bbe un precedente pericolosissimo. pericolosissimo. La Carta è la casa di tutti: e loro vogliono abbattere la porta. Mentre sulla riforma...
Sarebbe blindata. Nel comitato dei 42 M5s avrebbe 4 o 5 rappresentanti, e Sel ancora meno. Il testo lo preparebbe la maggioranza, per poi votarselo. Hanno Han no pos posto to gra grandi ndi lim limiti iti agl aglii em emend endame amenti nti (potranno presenta rli solo i presidenti di gruppo, i 20 de depu puta tati ti o 10 senat senator ori, i, ndr ) per non avere ostacoli in aula. Le vostre prossime mosse quali saranno?
Stiamo pensando a un appello pubblico rivolto a tutti i cittadini. E poi terremo una manifestaziomanifestazione nazionale a Roma asettembre, nei giorni del voto sul ddl, a sei anni anni esatti dal primo primo Vday.
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2 013
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DAVANTI AL LE COST E LIBIC HE
LE AGENDE ROSSE CON DI MATTEO
Gommone si rovescia: 31 dispersi
“E adesso uccideteci tutti” in 30 città
Sarebbero 31, tra cui nove donne, le vittime di un naufragio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato davanti alle coste libiche. Lo hanno riferito 22 superstiti giunti a Lampedusa. I migranti,provenienti da Nigeria Gambia, Benin e Senegal, hanno raccontato che il gommone si è capovolto dop o tregiorni dalla partenza dalle coste libiche. Sono apparsi profondamente prostrati dalla lunga permanenza in mare e ancora sotto shock. L’allarme era scattato venerdì pomeriggioquando la Guardia Costiera di Palermoha ricevuto una telefonata proveniente da un’imbarcazione carica di migranti. Le ricerche dei dispersi non hanno per ora dato alcun esito.
Oggi le “Agente rosse”, l’associazione fondata da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo ucciso in via d’Amelio il 19 luglio 1992, scenderanno in piazza in più di trenta città italiane per manifestare solidarietà al pm di Palermo Nino di Matteo, dopo la notizia –diffusa nei giorni scorsi – secondo cui (sulla base delle dichiarazioni di un confidentedelle forse dell’ordine) sarebbe arrivato a Palermo l’esplosivo per uccidere il magistrato. A partire dalle 18 e 30 sarà esposto uno striscione con su scritto “(nome città) è con Nino Di Matteo: uccideteci tutti”. A Roma appuntamento al Colosseo, a Torino dalla Basilica di Superga.
SULLA SPIAGGIA DI COPACABANA
Papa Francesco conquista “la peccatrice” di Giuseppe
Bizzarri Rio de Janeiro
U
I giovani hanno atteso per tutta il giorno il primo discepolo della Compagnia di Gesù di venuto Papa, che ha sfilato in rivista nella sua papamobile tre milioni di fedeli, ma anche volontari e berretti rossi dell’esercito brasiliano che l’hanno protetto sull’avenida Atlantica.
na cosa è certa: l’attenzione alla Giornata Mondiale della Gioventù è stata tutta per lui, Jorge Mario Bergoglio, “Francisco”, il primo sudamericano divenuto Papa. Sabato, però, i protagonisti sono stati finalmente loro, tre E SÌ IL CLIMA è stato proprio di milionidi giovani giunti a Rio gioia, mischiato al sacro e prode Janeiro da ogni parte del fano, proprio com’è la vita. Nel mondo, per accamparsi sulla pomeriggio al posto Cinque, spiaggia della “peccatrice” Co- prossimo al forteCopacabana, pacabana, divenuta santa per dove atterrava l’elicottero del sette giorni. Si sono riparati Pontefice, ma era anche il dalla risacca dell’Atlantico e di quartiere generale della stampa internazionale, le Vadias , le Iemanja (l’acqua, la Regina del mare) che voleva prendersi puttane, come si fa chiamare il sacchi a pelo, asciugamani, gruppo femminista che si batte qualcosa da pellegrini, preti, per i diritti delle donne e per suore e i seminaristi, che per uno stato laico, ha osato sfidare tutto il giorno avevano gioito la moltitudine cristiana e sono delle ciclopiche onde dell’A- uscite in marcia sull’avenida, tlantico e fatto impazzire i mostrandosi a seno nudo alla B ombeiros, i bagnini che teme- folla. C’erano quasi quattromi vano per la sicurezza degli la donne di fronte all'Othon Palace: “Voglio esprimere libeenloquecidos catolicos . Giovani e preti hanno inscena- ramente la mia sessualità, sono to flash mob ispirati dalle rock madre di una bambina e non star cattolici, visibili dai maxi- voglio riprodurre questa cultuschermi a catena sulla praia. ra dell'inquisizione”, gridava Persino cardinali e vescovi Marina de Azevedo, 28 anni. hanno danzato. Alcuni uomini seminudi e con
In alto, la folla sterminata ascolta il papa (qui a fianco insieme a un gruppo di indios dell’Amazzonia) grazieaimaxischermi Ansa
curamente non si riferiva a loro, quando nell’omelia della messa di sabato notte ha detto ai giovani cattolici di “Smettere di essere codardi” e “scendere in strada”.
IL PONTEFICE ha usato una terminologia sportiva per ri volgersi a loro. L’ha fatto anche il volto coperto hanno spaccato alla messa di domenica, quanstatue e crocefissi di fronte agli do, oltre a esprimere preoccuallibiti ecclesiastici. A fermare pazione per l’allontanamento l’avanzata della marcia delle dei fedeli dalla Chiesa, ha detto Vadias sono stati cento uomini ai giovani di non “sottometterdella Força Nacional de Seguran- si al modismo”, di essere “autentici”e di giocare “sempre alça che ha fatto barriera per evitare che il blocco delle femmi- l’attacco” per evangelizzare il niste raggiungesse il centro mondo, come ha fatto Gesù. della manifestazione cattolica. Alla messa di chiusura della Le Vadias hanno preso in pa- lunga settimana religiosa, ma rola Francesco, ma il Papa si- anche di proteste contro Sérgio
A RIO DE JANEIRO TRE MILIONI ALLA MESSA FINALE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
Cabral, il governatore dello stato di Rio de Janeiro, c’erano anche il rivoluzionario presidente boliviano, Evo Morales e la sua omologa argentina, Cristina Kirchner, la quale assieme al suo defunto marito, Néstor Kirchner, mantennero una relazione molto tesa nei confronti del por teno Bergoglio, quando era arcivescovo di Buenos Aires.
I due capi di stato hanno assistito alla funzione religiosa assieme alla presidente Dilma Rousseff, la quale era tempo che non si era ancora vista in pubblico dopo le rivolte delle scorse settimane durante la Confederations Cup di calcio. Non c'era neanche alla finale del Maracana, dove la selezione brasiliana ha vinto contro quella spagnola. Nell’omelia di chiusura, il Papa ha rivelato che la Polonia sarà il paese, dove avverrà la prossima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù. Ieri Francesco si è imbarcato sul volo Alitalia ed è tornato a Roma, mentre a Rio de Janeiro la vita è tornata, a essere “profana”. Lunedì i militari del Bope hanno occupato la Marè, dove alcune settimane fa lo stesso battaglione aveva ucciso dieci persone durante un’operazione contro il narcotraffico.
ANCORA VITTIME
Egitto nel caos, il governo minaccia la piazza opo lanotte di violenze e di morte di
di trovare una soluzione negoziata alla gra ve contrapposizione nel Paese è Mohamed hanno taciuto. Ma l’Egitto continua ad es- el Baradei, premio Nobel per la pace, a lunsere un Paese spaccato, una polveriera sul- go leader dell’opposizione, ora vice presil’orlo delbaratro. La piazza deipro-Morsi dente con delega alle relazioni internazioè ancora piena di gente malgrado i mas- nali. Oggi ha avuto colloqui con Ashton ed sacri, la presidenza ha espresso “ramma- ha ricevuto una telefonata da Washington rico”per le vittime ma il governo insiste nel dal segretario di Stato Usa John Kerry. pugno di ferro contro “i terroristi”. In una situazione di stallo, è toccato alla diploma- GIUNTA AD UN MESE di sit in, la piazza zia internazionale – in campo Europa e islamica di Rabaa el Adaweya si è ritrovata Stati Uniti – avviare un pressing per ten- ancora una volta a sera per rompere il ditare da fare uscire l’Egitto dalla spirale di giuno di Ramadan.E la guida dellaFratelcontrapposizione e violenza. lanza Mohamed Badie, per il quale la maIl capo della diplomazia Ue Catherine gistratura ha chiesto l’arresto, ha rivolto un Ashton torna al Cairo a sorpresa in una messaggio al capo dei militari e ministro nuova missione a soli dieci giorni dalla sua della Difesa Abdel Fattah el Sissi, bollan visita di metà luglio. Mentre gli Usa con- dolo come “il nuovo faraone”. tinuano a sollecitare le autorità egiziane a Prosegue nel frattempo l’attività della procercare una riconciliazione e anche la Lega cura sugli scontri. Ieri i magistrati hanno araba si è pronunciata facendo appello a cominciato a interrogare 72 pro Morsi artutte le parti in causa a dare dimostrazione restati dopo la battaglia di venerdì. Tutti di moderazione. A fare da catalizzatore al- sono accusati di omicidio, tentato omicil’attenzione internazionale sulla necessità dio, possesso di armi e di esplosivo. E anche
D venerdì le armi, almeno al Cairo,
ieri nel Paesesi sono registrati almenodue morti: un giovane egiziano, della Fratellanza, è stato ucciso nella regione di Gharbiya, nel delta del Nilo; e un altro ragazzo ha perso la vita a Port Said negli scontri scoppiati al termine del funerale di uno dei sostenitori di Morsi. Il tutto mentre l’agenzia ufficialeMena ha battuto la notizia di “dieci terroristi armati” uccisi nel Sinai nelle ultime 48 ore. Ora, decine di morti dopo, le tensioni sono ancor più drammatiche, anche se quello che molti hanno letto come un ultimatum rivolto alla piazza islamica da parte dei militari a sgomberare la piazza è scaduto sen za che la piazza fosse svuotata. “Il popolo ha dato all’esercito e alla polizia un mandato per combattere chi cerca di destabilizzare la patria con atti terroristi”, ha avvertito il ministro dell’Interno Mohamed Ibrahim intervenendo ad una cerimonia all’accademia di polizia davanti a el Sissi, a lungo applaudito dalle reclute al suo arrivo. Emiliano Liuzzi
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DROGATI DI SPORT
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
Il rischio di un viaggio all’inferno
DANNI IRREVERSIBILI “Gli anabolizzanti hanno numerose controin-
dicazioni. Il rischio più grande è quello di provocare danni al cuore con l'aumento del rischio di infarto”. AlessandroDonati è consulente italiano dell’agenzia mondiale anti-doping, collabora con Libera, la rete di Don Luigi Ciotti contro le mafie. Quando sono gli amatori a farne uso i rischi aumentano perché è tutto un “fai da te” e non ci sono, per paradosso, i controlli a cui sono sottoposti i professionisti, i quali sono
dopati sotto tutela di unostaff medico. “Tra gli effetti per chi assume queste sostanze c'è l'aumento di probabilità di processi tumorali. Il soggetto appare affetto da instancabilità, è iperattivo. Vive in uno stato di esaltazione psichica”. Anche l'epo come ormone ha effetti devastanti. “Provoca una eccessiva produzione di globuli rossi, sangue denso come la marmellata, si dice in gergo. Il rischio è la trombosi, ma anche l’ictus”. Il viaggio all'inferno di chi rischia la vita per una coppa.
“Io, anabolizzato della domenica” di Luca
De Carolis e Nello Trocchia
A
lla fine della gara non contava mica vincere il prosciutto o il parmigiano Dop ma arrivare. Quanto meno arrivare, senza troppo distacco per evitare le risatine degli amici, il lunedì al bar. E così alla bicicletta, alla passione di sempre, è facile accoppiare qualche “aiutino” consigliato dagli esperti del ramo. Due ruote e il farmaco “miracoloso”, il tandem dei sogni. Così da 62enne appassionato di bici, si diventa dopati per necessità, per non finire sommerso dalle battute al vetriolo di chi ti lasciava indietro come l'ultimo degli sfigati. Non c’è la competizione sportiva a guidare la scelta ma ragioni più personali, a volte inconfessabili. “Io ho iniziato così per restare vivo, sentirmi al passo. Vedevo gli altri sfrecciare e io arrancare. Ho cominciato prendendo il Ventolin, mi apriva i bronchi, più ossigeno, più pedalate”. Un farmaco, usato contro gli attacchi d’asma, all’occorrenza assunto con la malsana idea di volare sul sellino e non restare indietro. Sentirsi un po’ più uguale agli altri, un po’ più giovani. Il racconto di Andrea, un sessantaduenne emiliano è l'esperienza di un amatore finito nel girone infernale dei dopati, lui che inseguiva il successo nei tornei di provincia tra borraccia e fatica. Però è finita male. Andrea è andato a sbattere contro la sua vana gloria e un fisico che gli ha risputato contro gli intrugli digeriti. “Assumevo anche farmaci antinfiammatori come l ’Aulin. Scioglievo nell'acqua quattro o cinque bustine prima della gara”.
Correre più degli altri
Ma quella di Andrea non è una storia isolata, è un tratto distintivo che accompagna lo sport amatoriale, un tarlo, un vizio che vale milioni di euro e mette a rischio la salute degli atleti. Ma non solo. Anche il doping della domenica, quello amatoriale, è infatti un reato. Perché viola le leggi, oltre il senso del ridicolo. Scorrendo i gli archivi dei Nas, i Nuclei antisofisticazione e sanità dei NON CI SI DOPA Carabinieri, di casi analoghi se ne trovano numerosi. “EravaSOLO TRA ATLETI mo in Sicilia, a una gara ciclistica: alcuni corridori ci hanno PROFESSIONISTI visto in prossimità del traguardo, raccontano gli inquiMA ANCHE renti, e invece di fermarsi doTRA DILETTANTI, po l’arrivo hanno continuato a pedalare”. Non sono propriaNEL 2012 mente fuggiti. Pedalata dopo pedalata, infatti, sono arrivati I NAS HANNO all’ospedale, piuttosto lontano: “Hanno chiesto referti meCOMPIUTO dici, sostenendo di essere caduti”. Dario Praturlon, capita54 MILA no dei carabinieri del Nas, racSEQUESTRI conta con il tono di chi non può più sorprendersi. Dal E ARRESTATO 2007 gira l’Italia con militari e medici per stanare gli sportivi 67 PERSONE dilettanti che si dopano, e il sottobosco che li rifornisce: dall’amico che smercia fiale e compresse, al gestore della palestra che arrotonda, sino al farmacista spregiudicato. “Ma in tanti comprano su in- atleti che gareggiano per lavoro sono invece di pertinenza ternet, all’ingrosso” spiega Praturlon. della procura antidoping del Coni. Ma la giustizia ordinaria Il lavoro è tantissimo, a conferma che il doping non è affare non fa troppa differenza tra dilettanti e professionisti. Chi solo degli sportivi professionisti, quelli che finiscono in si dopa, chi vende farmaci vietati o li somministra rischia copertina o in tv: anzi. “Tra i dilettanti è un fenomeno di una condanna penale, perché il doping in Italia è reato. grandi dimensioni” conferma Praturlon. L’ultimo report per l'agenzia mondiale anti-doping, realizzato dal consu- Il fenomeno le pene e il mercato lente dell’agenzia e maestro di sport Alessandro Donati e dalla criminologa belga Letizia Paoli ha esaminato indagini La pena base va dai tre mesi ai tre anni di carcere: aumenta giudiziarie, sequestri di sostanze, controlli antidoping per per atleti e medici professionisti. La lista “delle sostanze e arrivare a questi numeri: più di 250 mila persone assumono pratiche mediche il cui impiego è vietato per doping” viene sostanze dopanti, tra professionisti e amatori, per un giro di aggiornata periodicamente dal ministero della Salute. Conaffari di 425 milioni di euro. tinua ancora Praturlon: “Le sostanze più usate dai dilettanti A combattere il fenomeno ci sono (anche) i 160 carabinieri sono gli ormoni, come il Gh (ormone delle crescita, ndr ), il del Nas, che assieme alla Commissione di vigilanza del testosterone e gli stimolanti, come l’efedrina. L’Epo (orministero della Salute controllano i non professionisti. Gli mone, aumenta l'ossigenazione del sangue, ndr ) invece non
L'idea, assolutamente sballata, è che la combinazione consenta, alla lunga di sentire e ammortizzare meglio le fatiche. Balle. Ma la combinazione, la formula magica fatta in casa per il successo domenicale, aveva anche un altro componente. “Quando la gara era importante ho iniziato ad assumere anche supposte di cortisone”. Sono iniziati i problemi gastrici, ma quasi per miracolo senza provocare l’ulcera. Gli effetti di un miscuglio mortifero. “La tachicardia è stato il primo sintomo quello che ha acceso una spia, ma non mi sono fermato”. C’era un’altra barriera da superare, Andrea vedendo gli amici prendersi ulteriori pasticche, spacciate per integratori, ha provato anche l’ultima frontiera. “Io sono andato oltre il Ventolin, l’Aulin, il cortisone, ho iniziato ad assumere anabolizzanti”. I derivati sintetici del testosterone. L’obiettivo era quello di ridurre la parte grassa, aumentare la muscolatura e migliorare le prestazioni, correre più degli altri. Prendeva la sostanza iniettandosela nei muscoli da potenziare: gambe e polpacci. Trasformandosi così in un tossicodipendente in piena regola. Oltre la tachicardia ha iniziato a fare la sua comparsa, con l’assenza di cicli di assunzione, anche l’impotenza. Questa volta Andrea ha preferito fermarsi. Da impiegato in azienda, a un passo dalla pensione, forte della passione per le due ruote, si è trasformato Da impiegato, tristemente in uno sportivo dopato. “Io volevo un fisico asciutto, una buona massa mupadre di famiglia scolare, ma che fosse efficace alla disciplina che svolgevo”. Si vicino alla pensione, con la è ritrovato impotente e tachicardico. È ripartito da un bra vo endocrinologo, iniziando la passione per le due ruote, disintossicazione. Andrea ha i figli ormai grandi, mi sono trasformato realizzati e lui è benestante, una condizione comune, del resto, per chi coltiva la scorin sportivo dopato. ciatoia delle sostanze. Per gli anabolizzanti, infatti, si arriva Non volevo sfigurare a spendere non meno di 500 euro a settimana. Cifre importanti che danno la misura del con gli amici, e oggi sono giro di affari del mondo degli sportivi malati di gloria effimera. impotente e tachicardico
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
440 GLI INDAGATI DAI NAS NEL 2012
CONTROLLI Nel 2012, il Nas ha
sequestrato 54 mila tra fiale e compresse e arrestato 67 persone: 440 gli indagati. Un lavoro fatto su segnalazioni da parte di procure e cittadini, ma anche in seguito a controlli sulle gare.
250MILA ASSUMONO SOSTANZE DOPANTI
per l'agenzia mondiale anti-doping, realizzato dal maestro di sport Alessandro Donati e dalla criminologa belga Letizia Paoli ha esaminato indagini giudiziarie, sequestri e controlli antidoping. L’ULTIMO REPORT
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425 MLN IL GIRO D’AFFARI DEL SETTORE
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NON SOLO PROFESSIONISTI
I risultati del rapporto sono arrivati a questi numeri: più di 250 mila persone assumono sostanze dopanti, tra professionisti e amatori, per un giro di affari di 425 milioni di euro.
STORIE/1
Doping al figlio, il genitore approva o ho assunto anabolizzanti per cin-
rivare di tutto e se hai 14 anni ogni intruglio è un pericolo doppio in quelero trainer e ne ho viste di ogni. Una la fase delicata di crescita. Ma i ragazzi volta per farmi andai in una bettola e al macero ci vanno da soli e qualche dissi che avevo un pony. Presi il bol- volta accompagnati, cosa ancor più denone, derivato del testosterone. Di agghiacciante, dai genitori. Come solitomi riforniva una miaamica in- quando, nell’inchiesta dei Nas di Bofermiera”. logna, condotta dalla Raul è stato istruttore Procura di Rimini, per anni. Tra pesi e vennero fuori genipanche ricorda le ritori che avrebbero chieste di sostanze accompagnato dal avute da tutti senza medico i propri figli. distinzione, dall’avLa richiesta da brivi vocato all’idraulico. do: che gli diamo? Il Quasi una costante medico, attorno al per chi vuole scolpirquale ruota l’inchiesi il fisico, bruciando sta, avrebbe offerto i l’anima. Ma di alcune suoi servigi, i farmaci richieste conserva il Medicine e sostanze dopanti Ansa miracolosi. Per i figli, ricordo, domande alcuni minorenni, si che raccontano un mondo che nasce sarebbe fatta richiesta di visite e tratfuori e muore dentro le mura di quello tamento dopanti con la speranza che che i latini chiavano gymnasium, il luo- ottenessero buoni risultati. Fu trovato omnitrope, un anabolizzante, che serve go dell’esercizio. per migliorare la prestanza fisica e le “QUANDO AR RIVAVANO da te - spieperformance, ma anche epo. Tennis o ga Raul al Fatto - ragazzetti di 14 anni ciclismo, una schiacciata a rete o una che, prima di chiederti diete e schede pedalata, proiettando sui figli, carne di allenamento, ti dicevano 'caro mi- da macello, sogni di successo effimester, che mi devo fare?', era disarman- ro. L’omnitrope è un ormone della crete”. Nel pieno dello sviluppo, una so- scita. Un’inchiesta che ora è arrivata stanza può alterare ogni equilibrio, ma ad un punto di svolta con l’avviso di il diniego non cancella le pretese. “Mi conclusione indagine. Tra i coinvolti rifiutavo, ma i canali di approvigio- ci sono un padre e il medico in connamento sono di una semplicità unica corso. Accuse da provare in processo, basta Google e qualche soldo. E qual- ma gli elementi emersi sono inquiecuno lo vedevo sbocciare troppo in tanti. Di contro c’è chi si allerta, osfretta, aumentare di prestanza fisica, serva, accompagna nell’attività sporpossibile solo se ti inietti roba. Della tiva i propri figli, genitori che al primo salute non frega un cazzo a nessuno, segnale dialogano e si rivolgono ad ma solo dell’immagine quella che fa la esperti. La via maestra per scongiurare differenza in questo mondo”. futuri dannati. Compri da internet, ma a casa può arNel. Troc.
Ique cicli poi ho smesso. In palestra
ARMA LETALE Nell’elmo di Full Metal Jacket erano collocati i proiettili di un mitragliatore. Nel caso del ciclista dilettante, spesso ci sono anabolizzanti
è molto diffusa: costa troppo”. Il mercato è comunque fiorente. Solo nel 2012, il Nas ha sequestrato 54 mila tra fiale e compresse e arrestato 67 persone: 440 gli indagati. Un lavoro fatto su segnalazioni da parte di procure e cittadini, ma anche in seguito a controlli a campione sulle gare e le manifestazioni sportive. “Giriamo l’Italia, e possiamo anche presenziare ai test dei medici” spiega Praturlon, che aggiunge: “Il 2,5-3 per cento degli atleti risulta positivo, una percentuale alta”. Dai numeri si passa agli aneddoti. “Quando ci vedono alcuni atleti vengono pr esi dal panico. Mesi fa, in una gara di body building, una pesista è letteralmente scappata, e altre due ci hanno provato. Talvolta assistiamo a sceneggiate. Un ciclista di 50 anni, per giunta, medico, ci ha giurato e spergiurato che non aveva mai assunto farmaci: eppure il test era chiarissimo”.
STORIE/2
Scacco matto con pasticca enerdì sera appuntamento fisso. Il
Vcircolo degli scacchi era il ritrovo
degli amanti del gioco di ingegno e pensiero. Avanzava come un computer senza ostacoli, di successo in successo, Paolo bruciava avversari scalzandoli con un dito, scacco matto senza problemi. Di mestiere avvocato, apprezzato, buon giro di clienti, lo studio in un comune dell’hinterland milanese. Le pratiche, la segretaria, i ricorsi, ma a occupare le sue giornate c’era soprattutto il tavolo da gioco. Lì era il migliore, non c’era storia, e quando arrivavano da fuori paese, gli avversari si sedevano, cavalli, re e pedoni cadevano come birilli. PAOLO ERA IL CAMPIONE. Di provin-
cia ma campione. “Durante la giornata di lavoro iniziai a studiare tecniche particolari, specialmente aperture di partita, strategie, volevo migliorarmi. Era il mondo parallelo, oscuro, ma speciale”. Difficile riuscire a gestire entrambe le attività con la stessa attenzione. La passione degli scacchi iniziò a diventare predominante, fino a quando lesse di uno scacchista risultato positivo al controllo antidoping. Per lui si aprì un mondo, quello dei dopati da sedia e tavolo da gioco. Aveva un assistito che aveva fatto abuso di droga e divenne il suo confidente. Ini-
ziò con il Ritalin, un medicinale in voga negli Stati Uniti, usatosui bambini iperattivi, comprato su internet. Giusto così per cominciare, ma fu un inizio da dimenticare. Non sortiva l’effetto sperato. “Mi induceva a uno stato contemplativo, non mi faceva ragionare in modo più rapido”. Non prendeva iniziative, mancava lo slancio, il contrario di quanto cercato. La seconda strada fu battuta grazie agli amici, i colleghi di Milano. Alle feste girava cocaina, ma Paolo non ne assumeva perché dava un effetto rapido, fugace. “Cominciai a prendere pasticche di ecstasy ”, meno nota come mdma, anfetamina con effetti euforici e alteranti. Troppo. Una droga che esalta, accelera, sconvolge, che ti catapulta in realtà parallela, viaggi che per il gioco di pensiero e la professione non poteva permettersi. L’ultimo approdo del viaggio di doping di Paolo è stato la dexedrina, magiche pasticche da 15 milligrammi. “Riuscivo ad acquistarla facilmente su internet, ho cominciato a drogarmi, avvertivo una particolare facilità nei meccanismi di ideazione, creavo nella mente la partita in modo molto rapido rispetto agli avversari, amplificavo le mie potenzialità. Ho cominciato ad assumere due tre compresse a settimana”. Diventava più rapido, uno scacchista da
serie A, ma contemporaneamente iniziò a scemare la fame e il sonno. La fine della parabola tossica dell’avvocato giocatore. Palpitazioni, problemi cardiovascolari, dolori al torace dopo un mese di uso. Per uscirne ha cercato la strada del telefono pulito, oggi servizio di consulenze on line al sito www.positivoallasalute. it Dall’altro capo del filo esperti come il medico Gustavo Savino, il coordinatore del progetto, che ha raccolto alcune di queste storie. Savino e Raffaele Candini hanno scritto un libro Storie di doping, Mucchi editore. ORA LO SCACCHISTA è in cura psichia-
trica per problemi di crisi di panico, la cosa più leggera che gli è rimasta, prima conviveva con turbe umorali e disturbo bipolare. “Facendo un'analisi - spiega Savino - su tutte le persone che ho sentito l’idea del dopato è quella di sbalordire, colpire, farsi riconoscere come primi attraverso una prestazione vincente con il minimo sforzo. L’altro aspetto è che il dopato è convinto sia capace di controllare le assunzioni. Oggi il dato più preoccupante è che c’è una capacità incredibile di acquistare le sostanze. Ulteriore fattore che dovrebbe indurre interventi e attenzione massima sul fenomeno”. Nel. Troc.
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LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
Sembrava di essere tornati ragazzi
IL RACCONTO
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
Vuoto dentro w “Pedalavano per corso Buenos Aires, certo, molti erano tornati dalle vacanze; le fabbriche che chiudevano per riaprire a settembre erano ricordi del secolo scorso; però tanti non erano partiti”
Disuguale per tutti w “Passò il pomeriggio a discettare, analizzare, studiare. Prese appunti, si perse nei codici e nei codicilli. Non capì nulla. Quei fogli bordati di blu gli davano la nausea. Si sentiva un idiota”.
Cronaca di un suicidio, Guanda 2013
Cronaca di un suicidio, Guanda 2013
I miei compagni di squadra si erano messi sotto, facevano tutto con impegno, con dedizione. La resa di tutti era sempre più alta, il fisico più tonico.
Di padre in figlio
Ragazzo, poche storie! Lo sport insegna a vivere
Potenza della volontà di Gianni
IN CAMPO
Biondillo
’eravamo conosciuti agli allenamenti della squadra di calcetto dei nostri figli. Un grido di incoraggiamento, un consiglio, una battuta. Tempo un paio di mesi e il gruppo s’era saldato, come vecchi compagni d'armi. Uscire il mercoledì sera non era più una rogna familiare, ma un modo diverso di passare la serata. Poi Mario disse: “Perché non lo facciamo anche noi?” Insomma, i bambini s’allenavano e noi, ogni mercoledì, affittavamo un campetto dove tirare quattro calci al pallone. All’inizio fu quasi ridicolo. Cinque quarantenni che volevano dimenticare gli anni che passano, giocando con la stessa foga di quando eravamo tutti adolescenti. Da ragazzo ero bravo, non c’è che dire. Per un po’ avevo pure coltivato l’idea di giocare da professionista, poi un pro vino andato male con i pulcini dell’Inter mise fine alla mia, purtroppo solo ipotetica, carriera. Ma il tocco, anche a distanza di anni non l’avevo perso. Gli altri però - Luigi, Franco, Giuseppe, Mario – non erano esattamente delle promesse mancate. “Ci alleni tu”, dissero. “Ci dai qualche consiglio.” Andò a finire che ci si vedeva anche quando i ragazzi non dovevano allenarsi. Era diventato il nostro mercoledì. Ognuno al lavoro aveva le sue beghe, le sue menate, nei week end c’era la Chi è famiglia, le mogli, altre beghe, altre menate, ma quella sera a metà setti“CRONACA DI UN SUICIDIO” mana era solo nostra. Aperitivo, partita, Gianni Biondillo ha appena pubblidoccia, pizza, birra. Una pacchia. Poi un giorno Franco disse: “Ho trovato lo sponcato per Guanda un libro dedicato sor!”. alla storia di un uomo comune striFranco lavora nel marketing, conosce semtolato dai debiti: “Cronaca di un pre il modo di far soldi. L’idea era semplice e geniale: iscriversi al campionato dilettanti suicidio”. della prossima stagione. I ragazzi negli juNato a Milano nel 1966 è architetto niores, noi nei seniores. Padri e figli. Il mobiliere del paese ci mise i soldi e il suo mare saggista. Nel 2011 con “I materiachio sulle magliette. Il giornale locale ci titolò li del killer”, da poco tradotto in paginate per mesi: “Trasmettere i valori dello sport, di generazione in generazione”. Francia, ha vinto il Premio ScerbaForse i ragazzi si sentirono un po’ sotto presnenco-La Stampa. Tra gli altri suoi sione da tutta questa attenzione, non so. Noi libri: “I materiali del killer”, “Con la in ogni caso eravamo esaltati come commilitoni in libera uscita. Giuseppe ci raccontò morte nel cuore” e “Per cosa si ucdel suo capo, in ufficio, che s’era improvcide” (Editi da Guanda e da Tea). visamente accorto di lui dandogli mansioni di maggiore responsabilità. Luigi parlò dei clienti in negozio che gli avevano dato l’amicizia su Facebook. Tutto girava come do veva girare. I miei compagni di squadra s’e- i miei compagni di merende no. Addirittura rano messi sotto, facevano tutto con impe- immaginai fosse colpa dell’influenza negagno, con dedizione. La resa di tutti era sem- tiva di mio figlio, sempre più disinteressato, pre più alta, il fisico più tonico. Potenza della sempre più insufficiente in campo, messo da volontà. parte dai suoi stessi compagni di squadra, Anche i nostri ragazzi andavano meglio. vere furie scatenate. Tranne mio figlio, sempre più svogliato, ac- Il nostro sponsor gongolava. Ci aveva procidioso. “A Giulio stanno crescendo le tette”, messo mari e monti se avessimo vinto la copmi disse una sera. Tredici anni e già tanta pa. Io fui pure intervistato dal telegiornale cattiveria. Ma io sapevo che lo sport è una regionale, mano nella mano con mio figlio. palestra di vita. Avrebbe capito che vincere Tutto girava nel verso giusto. Anche per que valeva il sacrificio di tanta fatica. sto non riuscivo davvero a capire come mai Negli spogliatoi ormai era un girare nudi, a Mario avesse deciso di mollare, a poche giormostrare i fisici torniti. Su tutti Mario, il più nate dalla fine del campionato. “La vita vera è scultoreo, che però nel giro di pochi mesi un’altra cosa”, mi disse, sibillino. Che discoriniziò a perdere i capelli, così, di botto. Noi so da perdente! Ci pensò Franco a trovare il comunque in campo facevamo la nostra por- sostituto. Anche mio figlio iniziò a sentire il ca figura. Si vinceva, e spesso a man bassa. peso della responsabilità. Girava meglio in Anche troppo. Non so come ma ero diven- campo, più determinato, esaltato, quasi. Eratato quello più scarso del gruppo. Eppure no secondi in classifica a una sola incollatura l’impegno era lo stesso, la passione ancora di dai primi. Si sarebbero giocati tutto nello più. Era il fiato che mancava. Sentivo gli anni, scontro diretto.
Il doping arriva anche tra i ragazzi del calcetto LaPresse
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Io, è vero, nonostante l’impegno, sentivo che le forze stavano mancando, ma stringevo i denti. Avevo trovato non degli amici, ma dei fratelli di sangue, non dovevo deluderli con le mie prestazioni. Il tocco, la classe, la tecnica non bastavano più. Era il fisico che mi stava tradendo. Poi ci fu quella volta che dopo un allenamento, neppure troppo faticoso, Luigi cadde a terra, nella doccia. Sembrava si fosse sgonfiato all’improvviso. Un omone grande e grosso collassato così, come un sacco vuoto. Al pronto soccorso le analisi di Luigi erano completamente sballate. Non so quale malattia fosse, ma di certo era una di qu elle brutte. “Non vi preoccupate” ci disse. “Il campionato lo finisco, costi quel che costi”. Un eroe, un mito. L’incarnazione autentica dei valori dello sport. Si riprese in fretta, sotto stretto controllo medico mi spiegarono gli altri. Giungemmo così alla finale. Al pomeriggio noi seniores. Alla sera i ragazzi. Il piccolo stadio comunale era pieno all’inverosimile. Ero commosso. Per me, per i miei compagni, per mio figlio. Un anno di sforzi, di dedizione. Ed eravamo giunti qui, a giocarcela alla pari. “Che vinca il migliore” dissi, entrando in campo. Alla fine del primo tempo mi sentii in debito d’ossigeno. A metà del secondo venni sostituito. Ricevetti un applauso convinto e affettuoso dagli spalti, anche se dentro la cosa mi bruciava assai. La partita non si schiodava dallo zero a zero. Poi ci fu una fiammata degli avversari, in zona Cesarini. Assist dal centro campo, poi quell’attaccante, poco più di un nano, che vola nel cielo. Colpo di testa, gol. Fine dei giochi. Ci rimanevano gli juniores. Loro, forse, ci avrebbero riscattati. Scesero in campo. Ma era chiaro che qualcosa non andava per il verso giusto. Dopo un po’ il nervosismo sembrò spostarsi dal campo agli spalti. Una notizia passava di bocca in bocca, detta a mezza voce. Qualcosa che non riuscivo a sentire. C’era chi guardava i carabinieri appena giunti all’ingresso
dello stadio, chi verso la panchina. Ai due fischi dell’arbitro i ragazzi si mossero verso gli spogliatoi. Lì accadde l’incredibile: i miei amici di sempre, i miei fratelli di sangue, che scavalcavano le transenne, che fuggivano a gambe levate, portandosi dietro a forza i figli. E altrettanto i genitori degli avversari. Non ci capivo più niente. “Quindi lei vuole farmi credere che non sapeva nulla delle partite truccate, del doping assunto dai suoi stessi compagni di squadra? Insomma, uno dei suoi amici stava morendo di infarto, a trentanove anni… aveva dei valori del sangue degno di un ottantenne.” “Lo so, sembro un cretino, ma è così. Non mi sono accorto di niente.” “Suo figlio è risultato positivo, non poteva di certo essere all’oscuro anche di questo.” “Io credevo che fosse la sua determinazione a farlo tornare in gioco. Invece erano stati i suoi compagni di squadra. Probabilmente sotto consiglio dei loro genitori.” “Ma che razza di genitori sono? Ad un ragazzo è stata riscontrata una gynecomastia, ad un altro una atrofia testicolare. Che padre è lei, se ne rende conto?” “Non risponda a questa domanda” disse l’a v vocato. “Non è tenuto a replicare a lle pro vocazioni.” Poi, al giudice: “Il mio cliente ha fatto una deposizione spontanea e ha risposto ad ogni vostra domanda, direi che ora potete anche lasciarlo andare.” “Vada, vada” disse scocciato il piemme. “A tempo debito riceverà il procedimento d’ingiunzione.” Uscirono. Una nuvola ingrigì il cielo. “Che ne pensi?” chiese lui. “È stato il tuo amico Mario a denunciare” disse l’avvocato. “Ha ottenuto l’immunità. Comunque non hanno niente in mano” rispose l’avvocato. “Tu lo sai, io quella roba mica la prendo. Epo, gh, nandrolone, testosterone, winstrol, decadurobolin, anadrol, tiroxina… bisogna proprio essere coglioni per calarsi quella merda.” “Non la prendi ma la vendi!” disse ridendo l’avvocato. “Ti eri fatto proprio un bel giro col calcetto.” “L’importante è che i carabinieri mi credano uno sprovveduto.” “Sei davvero un grande attore. Sta vo per crederci anch’io alla tua favoletta!” Attra v ersarono la strada. “Tua moglie chiederà l’affido esclusivo” concluse pensoso l’avvocato. “Forse è meglio così. Io con Simone non ho mai legato. È sempre stato una mezza sega. Volevo dargli una possibilità con i suoi amici. Ma è un perdente. Tutto sua madre.”
LOBBY DEI PARAMENTI
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
A Francesco lo sfarzo non piace
NESSUN LUSSO A Papa Fran-
cesco il cerimoniale vaticano non piace. Intanto non è andato a vivere nell’appartamento pontificio al terzo piano del Palazzo Apostolico vaticano. E’ rimasto nella Casa Santa Marta,
l’albergo voluto da Giovanni Paolo II dentro le mura della Città leonina per ospitare i porporati elettori durante il conclave e che, fuori dal periodo della Sede Vacante, accoglie gli ospiti della segreteria di Stato va-
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ticana. Papa Francesco ha anche rifiutato la croce d’oro, la mozzetta e le scarpe rosse, la macchina ufficiale targata SCV1. I paramenti fuori dalle celebrazioni liturgiche sono ridotti al minimo
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indispensabile: nessuna veste preziosa, ma l’abito bianco. Un messaggio chiaro: sono un povero tra i poveri, come ama ripetere. Messaggi che piacciono ai fedeli, ma hanno creato stupore tra le mura vaticane.
INCENSO E VELENI di Emiliano
Liuzzi e Ferruccio Sansa
“Lo stilista del Papa è dell’Arcigay, cacciatelo!”
a chiamano la lobby dei paramenti sacri. Sicuramente è diventata l’ennesima macchina di veleni nel Vaticano. Con un dossier riservato e anonimo: decine di copie sono state inviate a tutte le alte gerarchie vaticane, compresi papa Francesco e Una lettera spedita il pontefice emerito Joseph Ratzinger. Oggetto: l’atelier, vicino al cardinale Angelo in decine di copie Bagnasco, che ha sbaragliato la concorrenza per vestire in Vaticano: destinatari cardinali e pontefici. “Pochi lo sanno, ma quello dei paramenti sacri è un setFrancesco e Ratzinger. tore da milioni, perché un vestito da cardinale o da Per i paramenti sacri pontefice costa da 5mila a 30mila euro. Per questo dietro nuvole di incenso si scoppia una guerra combattono battaglie sel vagge”, racconta un sacera colpi di dossier dagli dote genovese, della Curia di Bagnasco. Aggiunge: “L’impressione, però, è che stavolaccenti omofobi. Contro ta lo scontro sia molto più grande”. due sarti vicini a Bagnasco Già, perché il documento dei veleni più che sulle qualità dell’atelier punta sull'appartenenza del titolare all'Arcigay. che, monsignor Guido Marini. Ma Lascia intendere che si tratti di un soprattutto attaccano gli imprendiomosessuale, come fosse motivo di tori che hanno vestito due papi: Bescandalo per la Chiesa. “A scrivere nedetto e Francesco. In particolare la lettera potrebbe essere stato qual- Filippo Sorcinelli, classe 1975, legache fondamentalista cattolico, to da stima e conoscenza al cardinal omofobo”, sospira il sacerdote ge- Bagnasco. Il 22 aprile 1995, allora novese. Aggiunge: “Ma io penso che ventenne con un passato da orgain fondo si tratti di potere, si vuole nista, costituisce a Rimini un'i mcrearedisagiolasciando intravvede- presa artigiana di paramenti sacri. re dietro questa storia la presenza Da lì a breve Sorcinelli vestirà Badella tanto pubblicizzata lobby gnasco e parte dei parroci della Diogay”. cesi diPesaro Urbino (dove BagnaIl documento è siglato da quattro sco nel 1998 viene nominato arcipersone che si definiscono membri vescovo prima di diventare Ordinadel Cal (Centro di Azione Liturgi- rio militare per l'Italia, incarico di ca), organizzazione - composta da grande prestigio). Il legame tra Sarlaici, ma presieduta da un cardinale cinelli e Bagnasco resta, tanto che, e da un monsignore di nomina ec- come racconta il sacerdote ligure, clesiastica - che negli ambienti re- “nel maggio 2008 quando Benedetligiosi gode dirispetto, tanto da oc- to XVI venne in visita in Liguria, noi cuparsi della cura della liturgia. tutti restammo di sasso vedendo i Le due pagine da giorni alimentano paramenti che erano stati confeziosussurri nei corridoi del Vaticano. nati apposta per il Pontefice, proAnche perché puntano il dito su prio dalla Lavs di Sorcinelli, incaripersonaggi di spicco. Da Bagnasco, cata dalla curia genovese retta da al maestro di celebrazioni liturgi- Bagnasco”. Una vera opera d’arte
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quella confezionata per il Papa: 27 grandi zirconi ovali color topazio incastonati nell’argento dorato, 256 globuli in cristallo, 2186 globuli in bagno d’oro in dimensioni variabili dai 4 agli 8 millimetri. Per un totale di 2769 gemme. Per gli ornati sono stati scelti 6 tipi di bordure in oro antico”. Il 5 dicembre del 2010, a “sorpresa”, come titola il Resto del Carlino, “il cardinale Bagnasco fa tappa a Sant’Arcangelo di Romagna e benedice l'azienda Lavs di Sorcinelli”. I rivali della Lavs sottolineano: “Una visita piuttostoeccezionale”. Una disputa economica, di potere forse. Ma gli autori della lettera sventolano un’altra bandiera: Sorcinelli è tessera 11546401 dell'Arcigay Ala verde. Questo non vuol dire che sia omosessuale, e non ci sarebbe niente di strano. Anzi, che abbia a cuore le battaglie civilidei gay è altrettanto legittimo e qualificante. Ma forse in alcuni ambienti vaticani non è proprio gradito. Il dossier lascia intendere: proprio lui, Bagnasco, che ufficialmente stimmatizza le nozze gay come “grave ostacolo alla famiglia” poi si affida a due attivisti per i diritti degli omosessuali, che così varcano le porte della Santa Sede, arrivano alla Sacrestia del Papa. In Curia a Genova chi conosce bene Bagnasco salta sulla sedia: “Insomma, prima ci accusano di essere omofobi, e poi quando mostriamo apertura e rispetto ci criticano.Sua Eminenza si è pronunciato sul rapporto tra omosessualità e famiglia. Le anime, però, sono uguali”. E gli stilisti della Lavs? “Sono bravi, guardate che paramenti hanno confezionato per Bagnasco!”. Già in passato la battaglia contro gli stilisti dell’Arcigay era giunta ai piani piùalti delVaticano. É accaduto dal 2011 al 2012, si legge nel dossier: “Quando vennero segnalati alcuni
particolari sull'imprenditore, e Benedetto XVI, per mettere a tacere ogni polemica, si rivolse – in questi casi decise per lui monsignor Guido Marini, capo del cerimoniale - a un'azienda di Napoli, la ditta Serpone, nata nel 1820”. Circostanza confermata dal titolare della storica ditta, Paolo Serpone: “É vero, per un periodo abbiamo vestito papa Benedetto. Ma abbiamo realizzato paramenti per Paolo VI e Giovanni Paolo II. Non era per noi una novità. Se conosco la Lavs del signor Sorcinelli? Sì, l'ho sentita nominare. Ma io giudico solo il mio lavoro. Noi abbiamo una storia centenaria, la Lavs non mi risulta. Ma, ripeto, noi abbiamo tributi a livello mondiale, sono usciti articoli sul New York Times. E comunque abbiamo realizzato paramenti anche per la sacrestia di papa Francesco”. Nel frattempo succede che Benedetto XVI abbandoni il pontificato e ci sia l'elezione di un nuovo papa. Ed ecco che la Lavs torna alla ribalta: confeziona gli abiti per papa Francesco. Fin dal primo giorno. E così torna a girare il dossier. Che tra i mittenti ci siano nemici di Sorcinelli non ci sono dubbi. Così come è evidente che ci siano persone con una tendenza omofoba: Sorcinelli è accusato di aver portato (itermini sono decisamente più forti) il peccato nella sacrestia personale del papa. Accanto alla cappella Sistina.
PARAMENTI EXTRA-LUSSO
Stole, mitre e casule, alta moda sull’altare di Giulia Zaccariello
ultimo articolo è un profumo per ambien-
L’te, che - dicono "unisce una particolare
resina aromatica, il franchincenso, a mirra, bacche di ginepro, muschio, con sfumature di cuoio antico e ambra dorata". Si chiama Unum, costa 48 euro a boccetta ed è la novità lanciata in estate sul mercato dei paramenti e accessori sacri. Un universo che ruota attorno al mondo religioso e che in Italia conta centinaia di aziende, tutte specializzate nella produzione e nella vendita di abiti e accessori per le messe e le celebrazioni liturgiche. Camici, stole, ma anche candele, crocefissi, calici e ampolle per l'acqua santa. Cataloghi infiniti, spesso disponibili ancheonline, perun settore chedà lavoroa centinaia di persone. Del resto basta dare un'occhiata agli accesissimi forum sul web, dove gli amanti delle liturgie si
confronto in dibattiti al calor bianco, per capire come anche l'aspetto esteriore delle messe sia molto importante. Un mondo sotterraneo, sconosciuto, ma molto popolato. L'occhio è molto attento e cade su ogni dettaglio, anche il più piccolo, degli abiti indossati dal papa e dai cardinali. Nei siti si passano al setaccio i colori, le rifiniture dei tessuti. Proprio come in un qualunque ritrovo di appassionati di moda, ai quali non sfuggono le ultime tendenze del guardaroba.Una settimana dopo l'elezione di Bergoglio, per esempio, fioccano i commenti online: più che sulle parole del pontefice ci si sofferma sul suo stile. Un iscritto al forum del sito cattoliciromani.com dice la sua in merito al colore della casula indossata nella messa d'inaugurazione: “Rappresenta, se vogliamo, una nuova tendenza: la chiara definizione del colore liturgico. Il colore liturgico è bianco: allora la casula deve essere bianca. Bianca, non gialla dorata
Il cardinaleAngelo Bagnasco
LaPresse
argento panna, con stolone dorato”. Anche se si guarda agli anni passati, ai precedenti pontefici, l'atteggiamento non cambia. Nel 2008, per citare un caso, sul blog del movimento liturgico benedettiano, Rinascimento sacro, compare un articolo che descrive in maniera precisa e meticolosa le caratteristiche della veste usata da Benedetto XVI durante la messa della Trinità a Genova, e realizzata dall'azienda romagnola di paramenti sacri, Lavs. “Ventisette grandi zirconi ovali color topazio incastonati nell’argen to dorato, 256globuli in cristallo, 2186globuli in bagno d’oro in dimensioni variabili dai quat-
tro agli otto millimetri. Per un totale di 2769 gemme”. E un lettore anonimo commenta entusiasta: “È davvero stupenda. Questo è un paramento degno del sommo Pontefice, non certo la coperta informe indossata a Pentecoste”. Nelle collezioni della aziende e sartorie specializzate ci sono prodotti per ogni occasione. Alcuni sono rifiniti a mano, frutto di un lavoro artigianale che può durare settimane. Ci sono le mitrie, i copricapi usati dai vescovi della Chiesa cattolica in particolari momenti della messa, come l'omelia, o la benedizione finale. In genere sono chiare con interni rossi, hanno pietre incastonate e duefasce laterali conle frange. E poi le casule, larghe vesti di forma ampia e circolare, con un foro al centro per la testa, che coprono tutta la persona. Possono essere color avorio ed essenziali, oppure più scure ed eleganti, dotate di complesse lavorazioni al centro e ai lati. E ancora: stole in pura lana, coppe e anelli in argento con pietre preziose, e palle per calici in pura seta. I prezzi sono quelli di prodotti di alta moda, roba da Valentino. I coprileggio vanno da 45 euro a 220 euro, un calice in argento può costare 2.500 euro, una stola richiede anche 900 euro. E per una casulacolor avorio ne servono perfino 9.000.
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DIETRO IL PALCO
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Concerti da tutto esaurito
È l’estate del 1988. In Italia arrivano i Pink Floyd: una data a Torino, due a Roma. Successo assoluto. Nel frattempo David Zard aveva anche organizzato il tour di Michael Jackson, sempre nello Stivale, in occasione dell’uscita dell’album “Bad”. DAVID GILMOUR E COMPAGNI
Nel 1987 è l’estate del fenomeno Luisa Veronica Ciccone, in arte Madonna. Tutto mobilitato, migliaia di fan in attesa, la ricongiunzione con la famiglia d’origine. È lei la regina. Per Zard uno dei più grandi eventi soprattutto per il clamore suscitato intorno al concerto. DIRETTA TELEVISIVA
Quarant’anni di musica, settanta di storia per
DAVID ZARD ,
l’impresario che per primo ha portato in Italia i più grandi artisti stranieri “Ma il mio legame più forte è stato con Lucio” di Alessandro
Ferrucci ed Emiliano Liuzzi Roma
he bello, poi, lo è ancora. Ha quella luce negli occhi che ti brucia con la stessa velocità di Hendrix quando polverizzava le chitarre. E nel momento in cui parla, l’azzurro non si spegne. Nonostante un trapianto di fegato, un incidente stradale, un tumore al polmone. Ma lui è ancora David “il generale”, come lo chiamava Dalla. David Zard. L’uomo che ha contribuito come pochi altri alla storia del rock e del pop in Italia: qualunque nome, qualunque, lui, tra i Settanta e gli Ottanta, lo ha fatto “uscire” dalle riviste patinate, dai sogni dei ragazzi. Lo ha portato nello Stivale. Fatto suonare. Bob Dylan. Madonna. I Rolling Stones e Michael Jackson. Santana e i Genesis. Sempre e solo lui. E ancora le discese e le risalite, le batoste, successi, fallimenti umani e finanziari. Altre impennate. “Mi sono sempre rialzato, fa parte del mio carattere. Come quella volta del trapianto. Devo tutto a Lucio”. Sì, il fegato e Dalla per lui sono la stessa emozione. “Fu lui a salvarmi la vita qualche anno fa”.
C
In che modo?
Avevo troppa paura del trapianto, non volevo farlo. Così mi portò da un medico di Bologna. Il professore mi disse: ‘O ti operi o non hai speranze’. Io niente, non lo accettavo. E a quel punto? (Resta zitto qualche secondo) La
sera Lucio mi invita nella sua casa di Bologna, in via D'Azeglio. Siamo in strada e arriva un tizio. Accidenti, non ricordo il nome, Gian e qualcos’altro. Comunque lo ferma. E rivolto a me: ‘Vedi lui? Ha avuto i tuoi stessi problemi. Gli hanno trapiantato il fegato. Raccontagli come è andata’. E il tizio: ‘Operato quattro settimane fa, e sono già così’. Bene, lo scorso anno ero al funerale di Dalla. Incontro la stessa persona. La fermo: ‘Oh, come stai?’ E lui: ‘Bene, perché?’ ‘Come perché. Il fegato intendo’. La risposta mi ha fulminato: ‘Ma Chi è ancora credi a quella storia. Fu tutta una sceneggiata di DA TRIPOLI A ROMA Lucio’. Tutto finto?
Sì, pensato solo per convincermi. Capito? Lui era così. Come potrei non volergli bene? (Nel frattempo slaccia i primi due bottoni della camicia. Prende la catenina e tira fuori un ciondolo: mostra una stella di Dav id). È un regalo di Lucio. Lei è stato il più grande organizzatore di concerti. Ora gli artisti sono costretti a tornare sul palco a causa della crisi nelle vendite di cd.
Per forza, è gente abituata a lauti guadagni. E pensare che quando organizzavo io, era molto più complicato ottenere gli spazi: ho fatto delle vere guerre per far aprire i cancelli. Qual era il problema?
Eravamo considerati dei capelloni, puzzolenti, anche un po’ drogati. Eppure mi presentavo sempre in giacca e cravatta. In occasione della tappa dei Genesis a Roma sono stato costretto a recuperare i documenti originari dello stadio Flaminio, e parlo dello statuto. C’era scritto che doveva essere polivalente, dallo sport agli spettacoli, alla religione. Si arresero. Primo grande concerto?
Aretha Franklin ospite al Cantagiro. Poi toccò ai Led Zeppelin. Ma il clima era veramente intollerabile.
È nato a Tripoli da famiglia ebraica il 6 gennaio del 1943. Inizia l’attività di impresario organizzando concerti per la locale comunità italiana. Abbandona la Libia nel 1967 per le persecuzioni contro gli ebrei in concomitanza della guerra dei 6 giorni. Da 40 anni è protagonista della scena musicale e degli spettacoli dal vivo, ha portato in Italia per la prima volta artisti come i Pink Floyd, Bob Dylan, Genesis, Michael Jackson, Led Zeppelin e Madonna. Si deve a lui il successo di “Notre Dame de Paris”di Riccardo Cocciante, l’opera moderna che ha aperto la strada ad un intero genere: da “Tosca Amore Disperato”di Lucio Dalla a “Dracula Opera Rock”della Pfm.Sua anche l’idea di portare in Italia per la prima volta spettacoli della portata di “Saltimban co”e“Alegria”del Cirque du Soleil, l’entertaiment circense più famoso al mondo.
DavidZard, 70 anni: ha portatoin Italia i grandidel Rock Fotogramma
ligioni. Tutti in un’espressione positiva. Non si poteva arrivare a un show con il desiderio di vivere L’estate 2013 sembra quella dei sessanta, settantenni rock. un momento di festa, e trovare trecento celerini in tenuta Da Springsteen ai Rolling Stones, fino a Neil Young. Sono anantisommossa dietro il palco. Il doppio fuori. Sembrava di cora loro i punti di riferimento. stare in guerra. Dissi al Questore: voi siete qui per pro- E che vuol dire? Mi spiegate perche a Mick Jagger si guarda vocare. Ma eravamo nel 1972, la storia italiana già colpita l’età, mentre a Zubim Mehta e Abbado no? dalle prime bombe. Che musica c’è nel suo iphone? Niente. Amo il silenzio. Robert Plant è considerato il più grande, o tra i più grandi Di pericolo?
della storia.
Impossibile, non ascolta nulla?
E lo è, insieme Roger Daltrey degli Who. Non so dove trovano quel fiato.
Solo la musica che mi impongono, che mettono gli altri.
Ancora oggi?
Sì, la classe è quella. Loro non cantano, ‘sparano’. È come avere una mitragliatrice e il dito fisso sul grilletto. Il loro obiettivo è arrivare fino all’ultima persona dell’ultima fila, l’amplificazione gli dà quasi fastidio. Guardate che dopo la Rivoluzione Francese i grandi cambiamenti li ha portati solo il rock. Non è esagerato?
La musica è l’unico collante tra generazioni, nazioni, re-
Cosa l’ha colpita ultimamente?
I Muse. Grandissimi. Con loro hai anche la sensazione che dietro ci siano dei bravi ragazzi. Oggi è importante. Non diceva lo stesso di Madonna. A suo tempo l'ha definita ‘una stronza’.
E maleducata. Aveva degli atteggiamenti assurdi, la mandai pubblicamente a quel paese. Quando?
Nell’88: eravamo a Portofino. Prima della conferenza stampa avevo paura per quello che avrebbe potuto dire.
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2 013
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L’ULTIMO NATO Parte da Verona il
nuovo spettacolo, poi a Roma. Qualchenumero: 45 artisti sulpalco; 35 tecnici; 22 di produzione; oltre 200 costumi. Un allestimento composto da uno spazio scenico di palco e aree tecniche di 550 mq complessivi.
Girare con Gilmour è un piacere. Perché nessuno lo riconosce. Impossibile.
Ve lo assicuro. Una volta eravamo a Venezia. Non per il famoso concerto sull’isola, quello rifiutai di produrlo, parlo di qualche anno prima. Insomma, arriviamo al Danieli, abbiamo bisogno di spostarci, mi dicono che c’è lo sciopero dei motoscafi. Gilmour e io siamo in difficoltà, dobbiamo sbrigare una serie di cose. Chiedo al concierge di trovarmi il capo dei tassisti veneziani. Ci parlo: ‘Sono David Zard, con me c’è David Gilmour. Avremmo bisogno, con tutto il rispetto e la solidarietà per il vostro sciopero, di un motoscafo’. E lui: ‘Gilmour? Gilmour chi?’ Ho capito: ho due milioni in contanti per lei. Arrivò in due minuti. Vicenda simile a Li vorno. Sempre i tassisti? Zardinsieme a LucioDalla
Milestonemedia
A DALLA DEVO LA VITA, AL ROCK LA MIA CARRIERA muro attorno, e poi lui non ama parlare della sua vita privata. Sì, era una coatta. Coatta vera. Invece fu magnifica. Sorpreso Mi pare più che legittimo. le feci i miei complimenti, sinceri. Il manager le chiese cosa La canzone preferita del “menestrello”? stessi dicendo. Lei rispose: ‘Mi sta leccando il culo’. Sbottai Una volta mi disse: ‘cosa vuoi che ti canti questa sera?’ Eradandole della zoccola. vamo all’Arena di Verona. Risposi ‘Blowin' in the wind’, ovvio. Alla fine dello spettacolo, nel camerino, mi chiese: ‘Hai Non fu leggero neanche lei. Al contrario ha sempre difeso Misentito? Te l'ho fatta’. E io: ‘No, Bob. Non prendermi in giro’. chael Jackson dalle accuse di pedofilia. Ho visto i genitori di quei ragazzi andare in giro con le carte Si fece portare la registrazione del concerto e me la fece di credito di Michael. Spendevano, non sapete quanto. Se c’era qualcuno da arrestare erano loro. Addirittura?
A chi è ancora legato.
A Santana, dal punto di vista umano è il migliore ed è un professionista incredibile. Poi con i Genesis. Verità o leggenda: ha regalato una Fender Stratocaster a Steve Hackett.
Verissimo. Siamo negli anni Settanta, i Genesis arrivano a Torino per un’unica data italiana. Al ritiro dei bagagli non trovano più la chitarra, rubata nella civilissima Svizzera. Non solo, era domenica. Così recuperai il numero di casa del proprietario del più importante negozio della città, lo svegliai e lo convinsi a tirare su la serranda. Più grande soddisfazione...
L’ingaggio di David Bowie: una notte mi chiama il suo agente, tra il sogno e la realtà, mi chiede se ero interessato a farlo suonare. Chiusi l’accordo in tre minuti (nel suo ufficio troneggia una maschera anti-gas regalo dello stesso Bowie). Nel curriculum non vanta solo successi.
Uno dei primi. Facciamo prima a chiederle quale concerto non ha mai organizzato.
I Beatles. Ma ero giovane. Lei fu il primo a mettere il suo nome sopra i manifesti accanto a quello della star.
Fui obbligato. Come obbligato?
Una cifra altissima.
Non direi, è appena il cinque per cento degli italiani. Ma ora torniamo a ottobre con Romeo e Giulietta, sarà ancora più bello. Tra gli artisti coinvolti c’è anche Davide Merlini, uscito da un talent show. Quindi lei non è contrario a certi format.
Non del tutto. Credo che ci sia stata una proliferazione enorme, eccessiva. Però hanno anche il loro lato positivo: offrono visibilità ai ragazzi, fanno una scrematura. Allora cosa non apprezza?
Non amo lo stile, illudono e disilludono. Ho visto gente distrutta psicologicamente. Appiattiscono anche il gusto verso un prodotto più infiocchettato?
Danno visibilità, da lì sono usciti artisti come Emma. Differente è la storia di esperienze come le voci nuove di Sanremo: chi perde lì, viene ghigliottinato, deriso, trattato come inutile. Mentre il talent show, e mi riferisco soprattutto ad Amici, è una fucina che cerca di perfezionare, di far emergere il meglio.
culo’, la mandai a quel paese. Professionalmente sono crollato molte volte, ma ho
Mi adeguai. Attaccai per Roma dei manifesti per scusarmi del prezzo del biglietto, ma nonostante il tutto esaurito, ci rimisi.
Elton John?
Con quello spettacolo abbiamo aperto una strada, quasi quattro milioni di spettatori.
Cafona, mi diede del ‘lecca
E lei cosa fece?
Anche.
Lei era lanciatissimo dopo Notre Dame de Paris.
viene a Roma. Madonna?
Non piccola. Veniva in Europa per dieci date, sette delle quali in Inghilterra e una in Germania. Andai a Londra, il suo manager mi chiese diecimila sterline. Il palazzo dello sport di Roma conteneva 13.000 persone, ma Cat non desiderava il pubblico dietro le spalle. Quindi il sold out era fissato a 7.000.
Sting?
Un lavoro bellissimo, pensato da Lucio. Io lo presi in corsa.
alla privacy. Lo ospito quando
Fino a che punto?
Sì, ingaggiato.
Torniamo a Dalla. Con lui ha realizzato la Tosca.
è solo timido, attento
Vero, fa parte della vita, del gioco. Ma come dicevo prima, mi sono sempre rialzato a partire da quella volta con Cat Steve ns. Vera batosta.
Lou Reed è cosa sua?
Negli anni Settanta c’era una malavita che stampava locandine false e annunciava eventi che non erano nemmeno in programma. Truffe vere. Ogni volta venivano da me poliziotti e magistrati per verificare. Parliamo anche di cinque, sei mila biglietti venduti per spettacoli fantasma. A quel punto fu la questura a consigliarmi di stampare i manifesti con scritto sopra ‘organizzato da David Zard’. Una sorta di certificazione a garanzia.
Dylan non è scontroso
sempre ricominciato
No, no. Prima del concerto feci una passeggiata con Gilmour tra il pubblico, nel prato. Non ci ha fermato nessuno, al limite riconoscevano me, non lui.
Ancora oggi il suo nome sopra Romeo e Giulietta.
Però adesso tocca a mio figlio. Dylane Zarda Fiumicino:è il1984
riascoltare. Era quella, ma stravolta all'inverosimile. Un altro pezzo. Mi arresi. Ma lui è così: cambia tutto in continuazione, quasi mai ripropone i brani simili alla versione in studio. Quella sera aprì Santana e poi entrò Dylan. Giusto?
Esatto, parliamo di quella notte. Dylan fu pessimo, Santana straordinario. Ma a Bob si perdona tutto. Mick Jagger.
Grande personaggio. Gli dico sempre: dimmi la verità, tu hai un figlio segreto, è lui che mandi sul palco. Tu hai la mia età, 70 anni. E non è possibile saltare così. Ma attenzione, gli Stones non sono così uniti. Le liti con Keith Richards fanno parte della storia della musica.
Lui è un grande stronzo. Gli Stones viaggiano ognuno con il proprio aereo, dividono il palco e a volte poco anche quello. Una volta siamo insieme, si guasta il me zzo privato di Ronnie Wood. Chiedono Richards se può dargli un passaggio. MacDylan è l’uomo più scontroso del globo. Sbagliato, è la persona più dolce e timida che conosca. È ché, offre la sua miglior la faccia schifata. Niente da fare. E lo capace di amorevoli conversazioni, profonde. Un uomo sul lascia a terra. quale io posso contare. Da sempre gli hanno costruito un Altro gruppo: ha dato il palco ai Pink Floyd.
Contrasto
Passaggio generazionale?
Sì, per fortuna. Ma tutto è nato per caso.
Le sorprese migliori.
Più o meno. Era ottobre scorso, esco dalle prove dello spettacolo. Una bicicletta mi investe, finisco in ospedale, la spalla è compromessa. Ma dalle lastre scoprono un puntino sul polmone. Tumore. Mi salvano la vita. A quel punto volevo rimandare, inevitabile assenza di forze, invece è arrivato lui e mi ha detto: ‘Papà ci penso io’. Sei sicuro? ‘Sì, basta che non mi abbandoni’. Aveva paura morissi. Ho scoperto che è più bravo di me. Con tutto quello che ha creato nella vita, le è mancata solo una candidatura in politica.
Ci hanno provato tutti, da destra a sinistra. L’ultimo è stato Walter Veltroni.
Ha portato anche di Bob Dylan.
E lei cosa ha risposto.
Un vero amico, ci conosciamo da qualche decennio, quando viene a Roma spesso dorme da me.
Ho sempre ringraziato. Ma poi svelo che sono cittadino israeliano, che non voto in Italia. Scoppia a ridere. Gli si illuminano gli occhi azzurri. Si alza dalla poltrona con un po’ di fatica, fuori lo aspettano. Ha sì settant’anni, acciacchi, ma sogna ancora il prossimo spettacolo. E lui è sempre, e comunque, il generale.
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FATTO IN ITALIA
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
IO DELL’ABUSIVISMO E DEL PROFITTO SANTO.
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UNA GIORNATA PARTICOLARE
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
Gira gli stabilimenti con una foto in mano: cerca di scoprire chi è suo padre, vuole conoscerlo. Lei, frutto di una notte del 1973. La Riviera allora era il punto di riferimento per le vacanze degli europei del Nord. E i giovani del posto gareggiavano a chi conquistava più donne durante la stagione Una ragazza
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Tipi da spiaggia
L’estate finita dei vitelloni di Romagna che prende corpo la mitologia del vitellone romagnolo, giovaa camminato per sette chilometri ne conquistatore impenitente, senza mai stancarsi. Con scarpe dalla pelle abbronzatae la parbasse ai piedi e un cappello di pa- lantina senza freni. Figura preglia a coprirle la chioma bionda e la sa in prestito da Fellini, che per pelle bianchissima. Ha percorso tutta la costa di primo ne ha fatto un ritratto Riccione, dal ponte Marano fino alle fontanelle. beffardo, e rievocata poi De Si è fermata in ogni stabilimento, uno dopo l'al- André, che ha messo in musica tro, a tutti ha allungato un'immagine sbiadita e la la tristezza di Teresa che guarda stessa domanda: “Conoscete quest'uomo?”. il mare, pensando al figlio del Quella foto è tutto ciò che Katherine, figlia di bagnino. Un po' guascone, un un'avventura estiva, ha di suo padre. Forse un po' Dongiovanni e un po' gelataio, forse un bagnino, forse un barista. Di mammone, il personaggio si è sicuro un vitellone, che nel 1973 è riuscito a se- fatto spazio nella cultura popodurre sua madre, tedesca venuta in vacanza sulla lare italiana e ci è rimasto per riviera adriatica insieme alla famiglia e a un oltre trent'anni. Per estinguersi gruppo di amiche. “Quando l'ho vista arrivare oggi, sotto i colpi della crisi e non sono rimasto affatto sorpreso” ricorda Pao- delle stagioni che non decollalo Zavoli, proprietario storico del bagno 108. “I no, e scomparire con l'avvento della Caipiroska e vitelloni erano così: camminavano sul lungo delle spiagge 2.0, di quelle che hanno la rete wimare a caccia delle ‘biancone’, le ragazze che ar- reless fin sotto l'ombrellone. “Ora i turisti sono rivavano dal nord. E capitava che da quegliin- diversi, iragazzi anche. Manca la spensieratezza contri nascessero dei figli. Ma oggi è tutto di- di allora” confessa Zavoli. C'è poco spazio per i verso. I vitelloni non esistono più”. vitelloniin una Romagna piegata dalla disoccupazione record e dal lavoro nero. “Trent'anni fa negli alberghi di Riccione arrivavano centinaia di KATHERINE NON è mai riuscita a dare un volto a suo padre. Non ha mai scoperto se è ancora vivo, turisti stranieri: finlandesi, danesi, norvegesi, se ha i suoi stessi occhi. Ma st orie come la sua non svedesi, francesi e tedeschi”. E le ragazze del sono rare in queste terre di Romagna. Zavoli, nord, con la loro pelle chiara, erano le preferite classe 1945, sulla pelle le rughe di una vita passata dai vitelloni. “O dei chicchirchì, come li chiamaal sole a servire i turisti, neconosce molte.Tutti vamo noi”. Bagnini,camerieri, baristi e non solo. racconti che appart engono a un passato che sem- “Spesso erano contadinotti dell'entroterra che bra chiuso definitivamente. Arrivano dalla belle lasciavano a casa moglie e figli, per trasferirsi sul lungomare e fare stragi di ragazze. Uscivano con époque della riviera adriatica, quando l'Italia scopre la televisione a colori, la radio suona “Questo una o anche due a sera, come veri donnaioli. E in piccolo grande amore”di Claudio Baglioni, e ne- autunno tornavano a casa. Poi,con il disastro di gli hotel si riversano carovane di persone. È allora Chernobyl, è cambiato tutto. C'è stato il crollo di
In alto una spiaggia della riviera romagnola, anche quest’an n o le presenze sono in calo; accanto, un fotogramma tratto da “I vitelloni” di Federico Fellini
di Giulia Zaccariello
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arrivi, e di turisti del nord Europa abbiamo cominciato a vederne sempre meno. Avevano paura che le spiagge fossero contaminate”.
con un'altra fino alle tre. Era una cosa normale”. E adesso? “L'estate è ancora la stagione degli amori fugaci. Ma la figura del vitellone come la immaginiamo noi non esiste più, perché non c'è più quella rincorsa alla ragazza straniera che c'era OGGI IL VITELLONE rimane più che altro confinato a raccolte di foto stropicciate, e agli amar- all'epoca. Forse gli unici a ereditare il titolo sono cord nostalgici di quelli che tra gli ombrelloni i baristi cubani. Ma loro sono tutt'altro che perdella riviera hanno visto cambiare mode e ge- digiorno. Lavorano da mattina a sera per mannerazioni. E infatti non c'è uno che non abbia un dare i soldi alla famiglia”. Lui tra i tavolini daaneddoto o un ricordo. Anche perché preroga- vanti alla spiaggia si muove come a casa sua. Neltiva obbligatoria del vitellone era raccontare ogni lo stabilimento ci è natoe cresciuto, ha vissuto i dettaglio delle sue avventure la mattina dopo, se- primi amori e decine di avventure clandestine duto al bancone del bar. E poco importava se lunghe il tempo di una vacanza. “Lo vede questo fosse tutto vero. L'importante era parlane, in una nella foto? È mio fratello ed è uguale a me. Quangara a chi la sparava più grossa. “Eravamo un po' do avevamo 20 anni ci scambiavamosempre la ballisti, certo, ma alcune cose accadevano dav- ragazza”. Fino a quando non ha incontrato quel vero”assicura Massimo Gambuti, servendo sor- la che sarebbe diventata sua moglie. “Un vero betti e caffè al Bar Mario. “Ad esempio l'usanza di vitellone quando si sposa mette la testa a posto. uscire con una ragazza fino a mezzanotte, poi Lo scriva questo”.
rubrica a cura di Michele
LA PAROLA DA SALVARE di Valerio
POETA E DOCENTE
Magrelli*
Valerio Magrelli è nato a Roma. Insegna all’università di Cassino
ispondo all'invito della rubrica La parola
Rda salvare, indicando senza esitazione il termine “rispetto”. La mia scelta risale a qualche tempo fa, quando, guardando alcuni video, scoprii che, nella cultura giovanile di origine americana, il massimo cenno di omaggio verso l’interlocutore consisteva appunto nella formula: “Rispetto!". Ebbene, tro vo che tale atteggiamento nasconda qualcosa di aberrante, come se il riguardo verso l'altro fosse un premio da conquistare, e non l'indispensabile requisito di ogni contatto interpersonale.
Non va guadagnato, deve essere offerto
, attori o gangster, il mafia è natura allo stato puro, guerra fra batdiscorso non cambia: ti offro il mio rispetto teri o vertebrati, con minime varianti. Per perché, con le tue azioni, hai saputo meritarlo. questo, confesso, anche capolavori quali A prima vista la cosa parrebbe logica, mentre Goodfellas (Quei bravi ragazzi) di Martin in realtà racchiude un atteggiamento spaven- Scorsese mi annoiano, annoiano il bambino toso in quanto letteralmente inumano. che saltava le lezioni di biologia e zoologia, Infatti un simile modo di vedere si basa su un nauseato dalla ripetitività di un congegno tanferoce superomismo, quello, per intenderci, to infernale e prevedibile. Perché la natura, la illustrato nei documentari tipo Quark. C'è mafia e ogni altro sistema basato sulla mera qualcosa di profondamente fascista, in questa sopraffazione, prima ancora che essere cruglorificazione della forza, e nel parallelo di- deli, risultano soprattutto mortalmente noiosprezzo per ogni forma di debolezza. Qui si si. Ebbene, davanti a tutto ciò, l'umanità contratta soltanto di essere leoni e mangiare le siste nello scompaginare le regole, introdurre gazzelle, come una sciagurata réclame ebbe la l'imprevedibile, rompere il buio guscio della spudoratezza di diffondere pochi anni fa. La violenza. Per fare questo, però, occorre saper noia di questa meccanica senza scampo si ri- accogliere l'altro, ossia rispettarlo in quanto flette anche in tutti i film di mafia, giacché la semplice creatura vivente, e non vincente RAPPER O CALCIATORI
Afferrante
(una parola che offende chiunque la pronunci). Lo ha spiegato perfettamente Hannah Arendt. In una pagina di Vita activa, leggiamo infatti che, nella sfera degli affari umani, il rispetto corrisponde all'equivalente dell'amore, presentandosi come una specie di amicizia, pur senza intimità e senza vicinanza. Ma il punto fondamentale è che, per la pensatrice tedesca, questo tipo di riguardo deve restare indipendente dalle qualità che possiamo ammirare o dalle realizzazioni che possiamo stimare. , cioè, non si guadagna, ma va offerto in maniera preliminare e preventiva, come indispensabile premessa nella nostra apertura verso il prossimo. Da qui la conIL RISPETTO
clusione: "La scomparsa moderna del rispetto, o piuttosto la convinzione che il rispetto sia dovuto solo dove si producono ammirazione o stima, costituisce un chiaro sintomo della crescente spersonalizzazione della vita pubblica e sociale". *Nato a Roma nel 1957, ha pubblicato cinque raccolte di versi e quattro volumi di prose. Docente di letteratura francese all'università di Pisa e poi di Cassino, traduttore e saggista, collabora alle pagine culturali di Repubblica. Tra i suoi libri: Nel condominio di carne (Einaudi 2003), La vicevita. Treni e viaggi in treno (Laterza 2009), Che cos’è la poesia (Giunti 2013), Geologia di un padre (Einaudi 2013). Nel novembre 2003 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Antonio Feltrinelli.
12 APRILE 1998
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2 013
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La storia in pillole Nessuno ha ucciso più di lui
w All’assassino genovese spetta il tragico
primato, ma a maggio ha scontato quindici anni di carcere e ora potrebbe chiedere un permesso premio. Intanto dalla cella dice: “Vorrei fare il nonno di un bambino bisognoso, anche disabile”. Ecco il ricordo dei giorni che fecero tremare l’Italia nelle parole del pm Zucca e degli “sbirri” Ricciarelli e Loconte
Se 13 ergastoli non bastano
Donato Bilancia il serial killer rischia di uscire va ucciso nel giro di sei mesi due cambiavalute, quattro prostitute, tre metronotte, un benzinaio, l terrorismo in Italia è durato vent’anni. Il due coppie di coniugi e un biscazziere. Nella stoterrore vero, tre settimane soltanto. Venti ria criminale del Paese, nessuno ha mai ammazgiorni d’incubo senza respiro, quello che zato così tanto, così in fretta, così alla cieca come non coinvolge solo gli addetti ai lavori, Donato Bilancia. Lo prese una squadra larga ma stringe la gola di chiunque. La paura di uscir coordinata da due uomini capaci, per carattere, di casa, di attraversare la strada, di salire su un di mantenere la calma in quei giorni impazziti di treno, di passare per caso qui o lì. Perché c’era in pressioni da Roma, sgambetti fra Procure, rivagiro un assassino che sparava nel mucchio. lità fra polizie: Enrico Zucca, sostitutoprocuraEra la primavera del1998. É difficile, adesso, ri- tore genovese, e Filippo Ricciarelli, responsabile vivere il panico di quei giorni, lancinante e fu- del Nucleo operativo dei carabinieri. Lo incastrò gace come certe passioni. A mezzanotte del 18 una paziente indagine all’antica, completata da aprile, nel bagno di un treno fermo a Ventimi- un tocco di Dna; ad annunciare l’imminente glia, fu scoperto il cadavere di una ragazza mi- successo, soprattutto televisivo, degli investiganuta e bellina, Maria Angela Rubino. Un uomo tori in camice bianco. l’aveva costretta a inginocchiarsi, le aveva sparato, si era masturbato prima di scomparire. Una OLTRE ALLE PERIZIE balistiche c’era la testimosettimana prima, a Verona, Elisabetta Zoppetti nianza dell’unico sopravvissuto, il transessuale era stata ritrovata uccisa nel gabinetto di un In- Lorena. Vide Bilancia ammazzare i due metrotercity. Nulla accomunava le due donne. notte che li avevano sorpresi vicino a Novi LiFurono ondate rapide e possenti di paura, con gure, lottò, si finse morto,riuscì a scappare. C’eepicentro suibinari. Stazioni presidiate, allarmi rano segnalazioni di una Mercedes scura, framovunque, poliziotte in borghese mandate in giro menti diplastica, impronte di pneumatici. Poi a a far da esca. Angelo Loconte, allora capo della Ricciarelli si presentò Pino Monello, un persoSquadra mobile a Imperia, dunque diretto re- naggio della Genova grigia, mezzo truffatore sponsabile delle indagini sull’omicidio Rubino, mezzo informatore. Sussurr ò: c’è un tale di nome ancora impallidisce al ricordo. “Il primo delitto Bilancia che ha una gran fretta di sbarazzarsi della sul treno aveva già fattoscattare l’allarme rosso, Mercedes che gli ho passato. il secondo scatenò l’iradiddio. Ci mettemmo fre- I precedenti da ladro professionista e giocatore neticamente a cercare persone con precedenti compulsivo non dicevano molto, ma i carabinieri psichiatrici, a seguire ogni soffiata, a controllare cominciarono a seguirlo, fotografarlo, studiarlo. ogni plausibile sospetto. Solo a Imperia le per- Soprattutto, a raccogliere le tazzine dei suoi caffè quisizioni furono più di settanta”. e le cicche delle sigarette, perconfrontareil Dna Le indagini disegnavano uno scenario che for- della saliva con quello dello sperma lasciato sulle tunatamente il pubblico conobbe per intero solo vittime. a cosefatte. Un’unica rivoltella, una 38, caricata Lo presero il 6 maggio, tre settimane dopo l’ul con rare munizioni finlandesi Laquapatria, ave- timo delitto. Volle una specie di foto ricordo, poi di Michele
Concina
I
IL DIARIO IMMAGINARIO DI di Rossella
Milone*
LA ROULETTE DEL DESTINO L’incubo comincia il 12 aprile 1998: nella toilette di un intercity viene uccisa Elisabetta Zoppetti. Una settimana e tocca a Maria Angela Rubino. Donne, scelte a caso. L’assassino che vuole sentirsi la mano del destino. L’Italia in un attimo si paralizza, parte una caccia all’uomo immensa. I detective scoprono che la stessa pistola ha già ucciso tante volte. Il 6 maggio l’arresto di Donato Bilancia. Poi condannato a 13 ergastoli.
trovata. L’ultima, un anno e mezzo fa: “Vorrei fare il nonno di un bambino bisognoso, anche disabile”. Gli uomini che lo hanno catturato non sono più un gruppo, ma coltivano un’amicizia indissolubile. Ricciarelli dal 2004 è il nuDonatoBilanciainmanette Ansa mero due di Sirio, la struttura di sicurezza della Fiat. Del caso Bilancia non parcominciò a parlare. Diluviale, incontenibile an- la da tempo, ma di recente ha confidato a un amiche nelle confessioni: all’inizio gli contestavano co, come lui appassionato dirugby: “E’ stato codue omicidi, se ne accollò diciassette. me giocare una finale olimpica dopo anni di al“In una parte dell’opinione pubblica, scoprire lenamenti”. Non ha aggiunto “e vincerla”, perché che una serie così lunga di delitti così disparat i era è un cultore dell’understatement. I due carabiopera di un singolo creò disorientamento, delu- nieri che hanno ammanettato Bilancia sono ansione, quasi sospetto”, rievoca Zucca. “Qualcuno cora a Genova: “Kocis” è in un reparto speciale cominciò subito a dire: chissà se è andata davvero non meglio identificato, “Sandokan”è rimasto al così”. Si formò, spiega, una sorta di alleanza spu- Nucleo operativo. Un maresciallo, trasferito a ria fra alcune parti civili del processo, gli inqui- Grosseto, conduce le indagini sul naufragio della renti che avevano perso la gara, e un’informa- Concordia. zione assetata di effetti speciali. I mille programmi tv sul caso “erano invariabilmente il salotto FINITI I PROCESSI Bilancia, Zucca è passato atdegli scontenti”. Argomento unico, gli ipotetici traverso una prova durissima, le indagini sugli complici. spaventosi pestaggi della polizia nella scuola É a questa sorta di dubbio carsico, sotterraneo, Diaz, durante il G8 del 2001. Ci volevano la sua che Donato Bilancia si aggrappa da quando i tre pignoleria e il suo sangue freddo per far condangradi di giudizio l’hanno condannato a 13 erga- nare, anche in Cassazione, i vertici della Polizia: stoli, escludendo ogni correità. Chiuso nel car- la sentenza definitiva è di un anno fa . Subito dopo cere di Padova, si dedica alla coltivazione della è passato alla Procura generale; ancoradeve abipropria leggendae del proprio ego. “E’ convinto tuarsi a quell’atmosfera rarefatta. che l’avvocato che lo rappresenta diventerà un I parenti delle vittime guardano il calendario. principe del foro, il giornalista che lo intervista Scontata metà della pena, in Italia, si può cominsarà una star, il magistrato che riesamina il suo ciare a pensare ai permessi premio, in prospettiva caso farà una carriera luminosa”, riassume Zuc- anche alla scarcerazione per buona condotta. ca. Perciò ha cambiato mezza dozzina di difen- Nell’aritmetica giudiziaria, la metà di tredici ersori prima d’imbattersi nell’attuale, Patrizia Tra- gastoli sono 15 anni di detenzione. Scaduti il 6 pella, che resiste dal 2008. Esaurito il filone com- maggio scorso. Non molti ci hanno badato, era il plici, ogni tanto cerca titoli di giornale con una giorno che è morto Andreotti.
KATE MIDDLETON
Cosa si insegna a un Re? A diventare anche uomo
ara Betty, mi è venuta voglia di scriverti all’impro v-
C viso, anche se è da tempo che non penso a te. Mi sei
tornata in mente proprio dieci minuti fa, quando hanno portato il piccolo per prepararlo e finalmente sono andati tutti via, compreso William che non finiva di ridere e di toccarmi i capelli. Mi tocca i capelli per la felicità, come se dovesse tenere impegnate le mani per trattenerla. Se ne sono andati dopo una mia specifica richiesta (un’inser viente si è soltanto assicurata: “Ha bisogno d’altro?”, e io ho dovuto sorriderle per forza) e mi sono seduta al centro del letto, con una mano sulla pancia a sentire quello che non c’era più. Dovevo rimanere da sola almeno qualche minuto con questo vuoto. E allora pensando a quello che non c’è più mi sei venuta in mente tu: quella volta che mi chiedesti: “Kitty, ma tu li vuoi avere i figli? Quanti? Due, tre?”. E io ti risposi che ne avrei avuti sicuramente, almeno due. Eravamo sedute nel cortile della scuola, su un tronco umidiccio per l’umidità; ci stavamo mettendo il lucidalabbra nascoste dalle maestre. E poi tu mi chiedesti: “E non hai paura?”. E io ti dissi che eri una sciocca a pensare di avere paura di una cosa così normale. Tu mi chiamavi Kitty come tutti gli altri; all’epoca il mio nome era Catherine Elizabeth Middleton. Adesso mi chiamo KatelamogliedelprincipeWilliam. Nelle occasioni ufficiali devono chiamarmi: Sua altezza reale Catherine Elizabeth, duchessa di Cambridge, contessa di Strathearn, baronessa Carrickfergus. Non ricordo qual è il tuo nome
per intero, per me sei solo Betty e penso che il tuo nome così semplice, sia per te un sollievo. Tu sei una di quelli che ha scommesso sul nome di mio figlio? É la prima volta che lo chiamo mio figlio e lo dico a te, e nemmeno ricordo la faccia che hai. Tu la mia te la devi ricordare per forza, la guarderai di sfuggita in tv o sui giornali mentre ti fai la piega ai capelli: sarà come non aver subito nessun danno alla memoria, come se gli anni passati fossero trascorsi sui giornali e nelle televisioni. E guarderai questo mio figlio tra le nostre braccia e cosa penserai? Cosa stai pensando di me, adesso? Che non t’importa. Che la gente partorisce tutti i giorni. Che questo bambino appena nato ha già ereditato lo scettro di sedici reami del Commonwealth. Che non mi dovrò preoccupare della sua salute, che avrà i migliori medici. E tuo figlio forse no. Forse dovrà aspettare tre mesi per un controllo medico. Penserai che sono fe lice, perché sei stata felice anche tu quando hai stretto tuo figlio la prima volta – uno sconosciuto che ti urla nelle orecchie. Quando siamo tornati dall’ospedale, Antonella – la persona che ci aiuterà con le faccende da sbrigare – voleva tenerselo addosso per un po’, e per l’emozione h a detto una frase tipo: “Comm’è bello”. Ha origini ebolitane e mi ha fatto ridere. Spero che farà ridere anche mio figlio: avrà
La principessa Kate, appena diventata mamma del piccolo Giorgio LaPresse
bisogno di ridere molto; si pensa sempre che un re non sappia ridere. Come si educa un re? Dovrà essere un uomo come tutti gli altri. Mi dico. Come si educa un individuo, allora? Ci assicurano che saremo seguiti. Ci saranno un mucchio di persone ad aiutarci, a consigliarci, a sostenerci. Ma loro non sono i genitori. Loro non sono la madre. Sono io - e saranno miei, gli sbagli. Come sono tuoi gli sbagli con i tuoi figli. Se ci trovassimo di nuovo nel cortile della scuola, sedute su quel tronco umidiccio, e tu mi chiedessi ancora: allora, hai paura? Io ti risponderei sì, ho paura. Sarei una sciocca a non averne. *Scrittrice, è nata a Napoli. Oggi vive e lavora a Roma. Ha pubblicato “Poche parole, moltissime cose” (Einaudi); “La memoria dei vivi”, (Einaudi), “Nella pancia, sulla schiena, tra le mani” (Laterza), “Prendetevi cura della bambine” (Avagliano).
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VIGNETTE CONTRO I TIRANNI
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
“Quei disegni che insegnano la tolleranza”
di Kofi Annan*
BENVENUTI Sono molto contento che siamo riusciti a riunire questo gruppo di vignettisti, qui tutti insieme. (…) Ho sempre pensato che i
cartoons siano uno degli elementi più importanti della stampa. Hanno un ruolo importante nella formazione dell'opinione pubblica, perché un'immagine di solito ha un impatto più forte e diretto sulla mente ri-
spetto a quanto può fare una frase e perché molte più persone guardano una vignetta rispetto a quante invece leggono un articolo.Se stai sfogliando di frettaun quotidiano devi prendere una decisione consapevole per fermarti
e leggere un articolo, ma è quasi impossibile non fermarsi a guardare una vignetta. Questo significa che un disegnatore ha una grande influenza sul modo in cui diversi gruppi di persone guardano l'uno all'altro. Possono inco-
AUSTRALIA PETER BROELMAN
IRAN KIANOUSH RAMEZANI
UCRAINA VLADIMIR KAZANEVSKY
INDONESIA THOMDEAN
DISEGNARE LA LIBERTÀ di Martina Castigliani
C
atturano le idee che non possono pronunciare e le inchiodano in un disegno. Suscitano un’eco che crea terremoti, apre burroni e rompe le nuvole. Tuona così forte da far piovere libertà e non sempre è un buon segno, perchè a quello segue la repressione. Sono il nuovo esercito di rivoluzionari per la democrazia: vignettisti, autori di cartoons che fanno il giro del mondo con un blocchetto per gli appunti. Figli di regimi o dittature, si esprimono per immagini schivando la c ensura. Li protegge un network, Cartooning for Peace, nato nel 2006, per volontà di Kofi Annan e del disegnatore francese Plantu. All’inizio erano dodici e difendevano la possibilità di fare una vignetta satirica su Maometto. Ora sono oltre cento e hanno una sede nei locali di Le Monde, dietro il palazzo a vetri là dove la metro fa una curva prima di arrivare sotto la Tour Eiffel. “SIAMO QUI MA GIRIAMO IL MONDO” , racconta Alice Toulemonde, tra i responsabili dell’asso-
ciazione non a scopo di lucro, “lo facciamo con le vignette che esponiamo nelle varie nazioni. Difendiamo le parole e i racconti di queste matite. Cerchiamo di tenerli uniti, creare un gruppo, e far sì che possano a loro volta essere protetti”. Una rete che funziona da passaparola, oltre i confini, cercando di far dialogare le persone. “Non facciamo niente di speciale, non spetta a noi offrire protezione. Ma abbiamo creato come una grande famiglia di autori cheprimaeranosolie inveceorapossonocontaresu appoggi internazionali. Così se qualcuno viene minacciato per il suo lavoro, l’allarme scatta dappertutto”. E quando la censura la c onoscono in tanti, fa un rumore più forte. Senza nemmeno aver avuto bisogno di dire una parola. “Il fenomeno”, conclude Alice Toulemonde, “è molto interessante. C’è sempre stato ma con la diffusione di internet e i social network è esploso con una forza unica. Si fa un disegno in Marocco e lo vedono in Svezia due ore dopo. In Colombia un vignettista denuncia la repressione, gli rispondono dal Giappone”. Un mondo senza confini che vince i silenzi con la forza delle immagini. I potenti diventano colorati, la morte è sempre nera, ma le prigioni ha nno sbarre di gommapiuma che si rompono con i denti e con un semplice morso. Chi disegna ha il potere e cambia le carte in tavola. Così racconta Ares, famoso vignettista de L’Avana: “Io giro intorno ai problemi. Li racconto da un altro punto di vista per confondere le acque. So che non sono liber o di dire certe cose e allora le disegno”. Gli uomini rappresentati da Ares hanno megafoni giganteschi e cervelli disegnati in trasparenza dove i pensieri si perdono nel labirinto. Urlano anche se ad un primo sguardo sembra che non si senta nulla. Da Cu ba fino in Francia, passando per Haiti. “Non c’è niente da ridere. La censura è quella che ti senti dentro e che non ti fa fare quel tratto di penna in più”, recita il manifesto degli autori di Car tooning for Peace. Si raccontano così, attraverso i continenti. C’è Mikhail Zlatkovsky, la matita più famosa in
Se la matita è più forte dei manganelli
Russia a cui è stato vietato di rappresentare Putin. “No alle vignette che mettono in cattiva luce il Presidente”, il monito non scritto. É stato Zllatkovsky il primo a disegnare Mikhail Gorbachev e poi Boris Yeltsin. Nella sua collezione di ritratti c’è pure Stalin, anche se il cartoon che ha fatto quando era un ragazzo nel 1959 ha dovuto aspettare vent’anni e un po’ di celebrità per essere pubblicato. Per Putin immagina un burattinaio vestito a sua volta da burattino, con un costume di pelo colorato e con orsetti di peluche che escono dalle tasche. Un bambino che gioca con il potere. Parole non scritte che di certo il presidente russo non può accettare. Così Mikhail le tiene sulle carte da non pubblicare, relegate sui quaderni che restano nella valigia. Di pietre che si muovono con la forza di una penna, ne sa qualcosa Mana Neyestani, disegnatore che viene dall’Iran, in fuga attraverso i paesi. Di politica ne ha sempre voluto sapere poco. Un giorno ha disegnato un bambino che combatteva contro gli scarafaggi. Uno di quest i ha risposto in azero, la lingua di una delle minoranze etniche del Paese. É finita che gli azeri hanno letto il fumetto come “CARTOONING un'offesa, le strade e le piazze si sono FOR PEACE”, riempite e Neyestani è dovuto fug- È UN NETWORK gire. Cose di pote- CHE RIUNISCE re e equilibri che prima non aveva CENTINAIA DI mai preso in considerazione. “Io se VIGNETTISTI. nel 2009 fossi stato a casa”, racconta, COMBATTONO “probabilmente non sarei nemme- I DITTATORI no andato a segui- CON LA FANTASIA re le manifestazioni contro il regime. Ma perché sono fatto così, timido e riservato e chiuso nel mio piccolo”. Mana ha una giacca marrone che porta cucita addosso dal giorno della fuga. Per mano una moglie, che di quelle follie d’artista ne paga le conseguenze in affetti persi lungo il cammino e frontiere attraversate di nascosto senza un passaporto. Non è questionedi ridere o far ridere. É la frase che ripetono tutti, quelli che con Cartooning for Peace la vorano da qualche tempo, quelli che credono nel cambiamento ma sanno che devono viverlosulla loro pelle. Questione invece di fare delle scelte, prendersi in spalla la responsabilità di raccontare i fatti, di danzarci intorno alle parole scomode e farne un disegno. Fa lo stesso rumore, ma in più toglie i vestiti scuri ai potenti, ne fa delle macch iette, li rende esseri umani. Putin, Sarkozy, Ahmadinejad, Berlusconi, Morsi. Hanno mani e piedi, hanno una pancia. E il viso, una volta disegnato, è più morbido di quello che sembra. Svestono i re e prendono a calci la censura. E succede che si stanca pure la paura.
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
raggiarci a guardare i nostri difetti e a essere più comprensivi delle sofferenze e frustrazioni di chi ci circonda. Hanno una grande responsabilità. Le vignette satiriche ci fanno ridere. Senza di queste le nostre vite sarebbero
più tristi.Ma non sono una questione di risate: hanno il potere di informare, ma anche di offendere. A parte i mali fisici, poche cose possono ferirti più di una caricatura di te stesso o di un gruppo a cui appartieni. I cartoons
possono esprimere o incoraggiare l'intolleranza o provocarla. E, triste verità, spesso fanno tutte queste cose insieme. Quindi per “disimparare l'intolleranza” abbiamo bisogno di coinvolgere i vignettisti nella discussione.
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Possono aiutarci a capire il significato del loro lavoro e a come comportarci di conseguenza. E forse possiamo dargli una mano a pensare a come usare la loro influenza per evitare di rinforzare stereotipi e infiammare pas-
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sioni, e invece per promuovere pace e comprensione. Lavorare insieme è la strada da seguire”. “Disimparare l'intolleranza: Cartooning for Peace”, discorso di Kofi Annan il 16 ottobre 2006, ex segretario delle Nazioni Unite.
SATIRA NO-LIMITS
Charlie, così candido e cattivo di Stefano
Citati
'è nel cuore popolare
Cdi Parigi un giornale
IRAN KIANOUSH RAMEZANI
IRAN KIANOUSH RAMEZANI
IL SUSSIDIARIO MOSTRA A PARIGI
Le vignette pubblicate in queste due pagine sono tratte dalla mostra "Exile international cartoon expo", organizzata da Kianoush Ramezani e inaugurata il 3 maggio 2011 a La Maison des Journalistes di Parigi. Le opere di Kianoush Ramezani e Mana Neyestani saranno esposte in Italia dal 23 agosto al 7 settembre a Collecchio
(Pr) in occasione del Collecchio Video Film Festival dell'associazione Bomba di Riso. IRAN KIANOUSH RAMEZANI
L’ARTISTA IRANIANO ESULE
“Per disegnare la libertà bisogna partire dalle ali” ispirazione arriva passeggiando
L’sulle rive della Senna, tra il Pont
Neuf e l’Ile St Louis. Ma i disegni, quelli li fa al bar la Caféothèque, seduto su
uno sgabello tra la vetrina e il bancone. Kianoush Ramezani, 40 anni nato in Iran e fuggito a Parigi, un giorno ha perso la libertà per una vignetta satirica. Adesso, quando non è in viaggio per l’Europa, lo si trova in un bar delle viedel centro che lo ha adottato al prezzo di un caffè. Di professione vignettista, nel 2009 decide di raccontare la repressione con un tratto di penna e il regime di Ahmadinejad gli fa capire di non essere cosa gradita. Rifugiato politico in Francia e membro del network Cartooning for Peace, racconta la pace e porta sulle spalle il duro compito di aver scelto di parlare. Nella sua stanza, un mucchio di scatoloni e un bollitore per fare il tè. In tasca ha una penna e un quaderno per gli appunti. Come si disegna la libertà?
Io parto dalle ali. Bianche, nere o colorate. Hanno le piume, sembrano delicate e invece così resistenti. Ti fanno volare e soprattutto scappare da dove non puoi più stare.
Le ali che lei ha usato per fuggire dall’Iran?
Sì. Quando ho cominciato a disegnare non pensavo di averne un paio anch’io. Ma è bastato alzare la t esta e decidere di raccontare le cose come stanno per costringermi a usarle.
No. Ogni giorno mi sveglio e faccio la mia denuncia. Racconto una condizione. Non è facile. Ho perso tutto, ma cammino a testa alta. Credo che sia così dare un senso alla vita. Cosa ha lasciato in Iran?
L’illustratore Kianoush Ramezani
dere le persone. Era un periodo in cui venivano giustiziati giovani manifeLavoravo per i giornali locali, mi oc- stanti. Quel disegno ha fatto il giro del cupavo di attualità. Poi nel 2003 sono Paese e mi hanno fatto capire che dodiventato presidente del Cartoonist vevo andarmene. right network. Vedevo che c’era qual- Come può un’immagine fare paura a cosa che non andava. E da lì hanno un dittatore? cominciato a crearmi problemi. Io e i miei colleghi, sono ta nti davvero, raccontiamo quello che è nascosto Qual è stato il disegno di non r itorno? Dopo le manifestazioni di piazza del dietro le tende. Usiamo simboli che 2009 per protestare contro Ahmadi- tutti possono capire e il messaggio è nejad. Ho fatto uno schizzo e ho rap- potentissimo. Gabbie, uccelli, ali, pripresentato il leader supremo Khame- gioni. Così il regime ha paura di noi. nei con il corpo formato da una corda. Raccontiamo la realtà che tutti vedoQuella stessa che lui usava per ucci- no ma che il potere cerca di negare. E così ha cominciato a disegnare di politica?
Disegno la repressione, svesto i potenti con la mia matita. Fa rimettere a posto le cose e capire la schizofrenia di unmondo dovenon siè liberidi dire la propria opinione. Il potere è delle persone, non di chi un giorno si è svegliato e ha imposto il proprio controllo. Quindi sì, vale la pena anche se è una scommessa dolorosa, perché sembra che loro vincano sempre. E non è così?
Perché le vignette?
E’ cominciato tutto a sedici anni. Non mi piaceva fare altro. Solo prendere la matita e disegnare le cose. Poi credo che sia questione ad un certo punto di decidere se essere una persona normale o interessarsi alla vita, alla società che ti circonda.
Perdere tutto per una vignetta. Vale la pena?
Una collezione di dischi meravigliosa. Il giorno prima di partire sono da uno dei miei più cari amici. E gli ho lasciato tutte quelle note. Gli ho detto prenditene cura finchè non torno.Sa che sono un regalo per la vita. E nel fagotto della partenza cos’è rimasto?
Ho infilato un libro, le storie degli uomini che hanno cambiato il mondo, e il mio computer con l’archivio di tutti i disegni. Poi una matita e un quaderno. E il mio cappello, naturalmente. Tornerà mai a casa?
Sono loro ad avermi cacciato. Quando la libertà non sarà solo un disegno, io e le mie vignette torneremo in patria. mart. cast.
che ha fama di castigamatti, ovvero di non far sconti a nessun detentore del potere politico, sociale, religioso. Un piccolo settimanale contro i grandi simboli, che siano Hollande o i gruppi economici o ideologici internazionali. Satira contro la dittatura del pensiero maggioritario e predominante. Una pubblicazioneche divide: Charlie (che richiama il bambino dall'ingenuità pura di Schultz) Hebdo (settimanale) è da decenni un'icona del libero pensiero, seppur nei suoi risvolti ed espressioni più trivie e volgari. Soprattutto quando si parla di temi sensibili e sacri. È quasi un'ossessione quella per Maometto, che da tre anni - dopo la pubblicazioni di vignette che sono costate un'attentato alla sede del giornale - non hanno perso occasione per creare facezie sul dio musulmano. E le occasioni in questi anni di stravolgimenti nel mondo arabo non sono mancate. Un colpo al cerchio, ovvero ai dittatori rovesciati, e uno alla botte, ovvero ai simboli della religione islamica, "colpevole" secondo i responsabili del settimanale - in gran parte aderenti alla sinistra, ma molto critici e affatto allineati - di rappresentare una mentalità rigida e retriva. Qualsiasi cosa è valida e possibile contro il pensiero dominante che oscura le coscienze sostiene Charlie Hebdo, che per questo pare non avere santi e rispetto per alcuno che faccia parte di una qualche forma di potere. Eppure anche i liberi senza freni del settimanale parigino hanno avuto le loro pecche ideologiche, i loro passi falsi, inciampando nel più controverso e scabroso dei temi politico-religioso degli ultimi decenni: la critica agli ebrei, costata il posto in una faida fratricida all'interno della redazione a uno dei mostri sacri della satira francese: il disegnatore Sané. Ciò che non era riuscito alle minacce dinamitarde islamiche, è invece successo sotto il timore del giudizio severo di un altro dio (e di una comunità ben più influente in Francia di quella musulmana).
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AGENDO
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
BANDIERINA/SERIE TV
© Il ponte che divide le Americhe
PAESI TUOI a cura di Silvano Rubino agend a.pae situoi @gmai l.com
The Bridge, ogni giovedì sera, ore 21, FoxCrime
Calabriasona, la festa d’estate che fa concorrenza alla Pizzica
SUL CONFINE. “Finché non sarò unito a te, il mio
cuore non potrà passare oltre. Solo essere abbandonato”. Canta così, Ryan Bingham, la giovane promessa del country già premio Oscar per la sua canzone “The Weary Kind” nel 2010. È un suo pezzo inedito la toccante sigla di The Bridge, il nuovo serial americano che FoxCrime trasmetteognigiovedìseraad unasolasettimanadi distanza dalla messa in onda americana sul canale via cavo Fx. Il ponte del titolo è Il Ponte delle Americhe, sul confine tra Usa e Messico. Il luogo perfetto dove fartrovare il corpo diviso in due di una messicana edi un’americana, costringendo unapoliziotta texana (la tedesca DianeKruger) e un collega messicano (Demian Bichir) a lavorare insieme per trovare il colpevole. Remake di una serie scandinava, la versione americana sfrutta la complessità delle differenze culturali tra le due nazioni eil gigantesco problema dell’immigrazione clandestina per creare un articolato affresco sulla difficile vicinanza tra due mondi così distanti ma intimamente collegati uno all’altro. La detective affetta da Sindrome di Asperger è la seconda eroina disfunzionale della tv americana dopo la meravigliosa protagonista di Homeland, e ancora una volta il simbolo di un paese terrorizzato dal diverso da se, malgrado cerchi con tutte le forze di capirlo. Come canta Ryan Bingham: “Finché non sarò unito a te, il mio mondo sarà spezzato in due… la mia vita mortificata”.
nche la Calabria prova, come il Salento con la Pizzica, a tra-
Asformare la musica popolare in un volàno di sviluppo. Cer-
cando di uscire dal circuito asfittico e ad alto impatto ambientale del solo turismo balneare. Cal abriasona mette in rete 18 eventi che si svolgono durant e l’estate, in piazze e borghi di un territorio tutto da scoprire, non solo sulla costa. Un unico filoconduttore: la musica popolarecalabrese, tarantella in primis, una musica da ballo senza gli aspetti esorcistici del tarantismo pugliese , ma comunque legata a doppio filo con la tradizione religiosa. Questa settima na è il turno di Scialuarti Festival , sul lungomare di Marina di Gioiosa Jonica (Rc), di Spadola Loves Folk , a Spadola (Vv), nelle Serre calabresi e di Tarantarsia, a Tarsia (CS), antico borgo della valle del Crati, dove oltre alla tarantella ci sarà spazio per tutti i ritmi del Sud. E via così per tutto agosto, tra balli indiavolati, ospiti di punta e artisti locali, corsi di ballo e di strumenti, prodotti tipici, convegni e mostre. Sino ad arrivare al capostipite, il 27 agosto a Caulonia, il Kaulonia Tarantella Festival , giunto alla XV edizione (www.calabriasona.it). Simile intento di riscoperta delle tradizioni hanno anche le sempre più numerose sagre che si svolgono nella regione, che diventano anche un’alternativa low-cost per vacanzieri in cerca di sapori tipici. Scoprendo, per esempio, la Pitta Chjina di San Costantino Calabro (Vv), una focaccia ripiena di pomodoro, tonno, olive, peperoni e acciughe (sabato 3 agosto, www.prolocosancostantinocalabro.it), o gustando il pesce spada a cui Bagnara Calabra (Rc) dedica un Gran Galà (sino al 4 agosto, www.prolocobagnara.it), o viaggiando tra decine di sapori tipici grazie alla Sagra del contadino di Limbiadi (Vv, 3 agosto, www.comune.limbadi.vv.it).
© Lunedì 29 luglio Solo nel teatro
© TARANTELLA E MUSICA PER CREARE SVILUPPO
Taormina (Ct), Teatro Antico, ore 21 www.cesarecremonini.it
Da Marina di Gioiosa a Tarsia, l’estate calabrese è più ricca Anche la Calabria prova a utilizzare la musica popolare come occasione di crescita economica.
Piano, chitarra e voce nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Taormina: così Cesare Cremonini, con un evento unico e irripetibile, festeggia la fine del suo tour estivo. Da solo sul palco, senza la band, per un concerto intimo e di grande suggestione. AL CARROPONTE di Sesto San
Giovanni (Mi) la miscela unica degli Arturo Fiesta Circo, fatta di blues, jazz, canzone d’autore, chanson francese e folk (ore 21.30, www.carroponte.org )
© Martedì 30 luglio
Storia a due ruote Firenze, Museo Galileo, ore 20 mostre.museogalileo.i t La storia dell’intramontabile bicicletta è protagonista della mostra “Pedalando nel passato. Storie di uomini e di mestieri”, animata, in occasione di una straordinaria apertura serale, da personaggi in costume d’epoca.
chamoisic.com A Chamois, comune a 1.800 metri nella Valle del Cervino, si può arrivare solo in funivia, a piedi o in bicicletta. Con le auto a debita distanza, la musica si assapora meglio, soprattutto se è di qualità come quella proposta dai 4 giorni di Chamoisic. A MAGLIE (Le) il Mercatino del
Gusto porta alla ribalta alcuni dei migliori interpreti delle eccellenze enogastronimiche pugliesi (sino al 5 agosto,
nel Giardino Santa Chiara, per “Itinerari Folk”, la voce di Giua e la chitarra di Armando Corsi per il loro progetto di musica e parole “Tre” (ore 21.30, www.itinerarifolk.it)
© Giovedì 1 agosto
Musica senz'auto Chamois (Ao), sino al 4 agosto
© Venerdì 2 agosto
Remando per la vittoria La Spezia, sino al 4 agosto www.paliodelgolfo.it Nato come disfida informale tra barche da lavoro cariche di pesce o di “muscoli” (i rinomati mitili di queste zone), il Palio del Golfo oggi è una partecipata disfida tra le borgate di La Spezia e i paesi del circondario. Il via ufficiale è stasera con la sfilata notturna delle borgate. Domenica la gara vera e propria.
contreranno artisti come lo stesso Bennato. (Ct) va in scena la versione estiva del sontuoso carnevale della città, in cui sarà possibile ammirare i più bei carri sfilati lo scorso febbraio. AD ACIREALE
© Domenica 4 agosto
Borghi in versi Appennino Tosco-Emiliano, sino al 9 agosto limportanzadiesserepiccoli.wordpress.com Cantautori come Pino Marino,
© Sabato 3 agosto
Sulle tracce dei briganti
Cesare Cremonini , stasera a Taormina LaPresse
Basilicata, sino all’11 agosto camminoninconanco.wordpress.com Il cammino di Ninco Nanco, leggendario brigante lucano parte da Menfi ed è un trekking culturale di 140 chilometri in cui una quindicina di fortunati scopriranno il territorio e in-
BANDIER INA/CD di Pasquale
Rinaldis
© © © Il simbolo della musica a stelle e strisce John Fogerty “Wrote A Song For Everyone”(Columbia)
è uno che non ha bisogno di presentazioni: con i suoi Credence Clearwater Revival è divenuto leggenda del rock e la sua voce, con quel particolare timbro, è simbolo della musica a stelle e strisce. Oggi torna a far parlare di sé per la pubblicazione di Wrote a song for everyone, un disco-tributo alla carriera, e al suo fianco si esibiscono star come Foo Fighters (splendida Fortunate Son), Bob Seger,Keith Urban, Jennifer Hudson, Kid Rock, My MorningJacket, Tom Morelloe molti altriper 14 canzoni in versioni inedite, tratti dal suo vasto repertorio e due brani mai pubblicati: Mystic Highway e Train of Fools. JOHN FOGERTY
LINEA DURA SU ALFANO di L. De Cicco
Colapesce, Umberto Maria Giardini e poeti come Anna Maria Carpi e Milo De Angelis animeranno suggestivi scorci dell'Appennino Tosco Emiliano per “L'importanza di essere piccoli ”, festival diffuso tra borghi e frazioni, in cui gli abitanti
aprono le porte ai visitatori. LA VERNACCIA di Oristano, vi-
no bianco bandiera della Sardegna, è protagonista della sagra di Baratili San Pietro, con degustazioni e folklore (www.comune.barat ilisanp ietro.or.it).
IL DENTE DEL GIUDIZIO di Furio
Colombo
© Mercoledì 31 luglio
A TRENTO,
www.mercatinodelgusto.it). A Genova, a Villa Croce, gran finale per “Notti vista mare al Museo”, (facebook.com/Museo.VillaCroce.Genova)
di San Galgano, nell’omonima Abbazza, a Chiusdino (Si) ospita stasera Cristiano De André (ore 21, www.estatemusicalesangalgano.it ).
unica tappa nella Penisola del tour estivo di Paolo Conte, che si esibisce nel suggestivo scenario della Cava degli Umbri, intagliata nella roccia della terza Torre del Monte Titano (ore 21, www.concerto.net /conte)
Roma, Cavea dell'Auditorium, ore 21 www.auditorium.com Erri De Luca fa da padrone di casa di una serata davvero speciale, che segna la conclusione della rassegna “Luglio suona bene”. Un omaggio al Mediterraneo, con Roy Paci, la MedFreeOrkestra, un gruppo di danza Sufi tutto al femminile per una festa senza confini musicali.
Il meme
L’ESTATE MUSICALE
A SAN MARINO
Serata mediterranea
Luca Raimondo
Quando sui canali Rai ci trovavi il grande Berio
osso recensire il libro deHo scritto all’inizio “solo io a un evento Tv potevo farlo” (persuadere Be(1972) che ho pensato, organizrio a fare quel programma Tv) zato, prodotto, dopo avere perperchè ero, in quegli anni, il suaso Luciano Berio (forse solo direttore dei programmi culio potevo farlo) ad esserne il turali della Rai (che aveva due protagonista - autore, con tutta canali, ma direzioni unificate); la sua musica e “le musiche”, in ero, come Luciano, appena un programma che adesso è tornato dall’America, e avevo storia della cultura italiana? in mente, come Luciano, le Nel libro C'è musica e musica, puntate televisive di Leonard curato da Angela Ida De BeBernstein sulla musica (molte nedictis, pubblicato da Feltri volte ero stato in studio, quannelli, con due Dvd, io (perdodo Bernstein dirigeva e regiLuciano Berio Ansa natemi) compaio tre volte. strava). Nella prima, a pagina 5 il testo di Berio comincia così: “Una sola volta mi MA DI LUCIANO BERIO sapevo molto di più, sono seduto a un tavolino del Caffè Rosati dai tempi in cui il suo studio di fonologia per parlare con un amico. Fu quella volta musicale alla Rai di Milano era frequentato che nacque il multiforme progetto di ‘C'è da Maderna, da Boulez, da Stockhausen, da musica e musica’”. Cage, da Eco, c’era Cathy Barberian, e Berio A pagina 11, un testo di Michele dall’On- aveva già iniziato il suo incredibile viaggio garo nota: “Era una strana Rai, monocolore verso “le musiche”, come lui dice e ripete nel nella gestione e pluralista nelle risorse (Vit- libro e nei video (perchè si va e si torna da toria Ottolenghi, Umberto Eco, Furio Co- Monteverdi ai Beatles). lombo...)”. Devo reclamare ancora due meriti. Avere A pagina 23, in un altro testo di Berio (“Fo- scelto Vittoria Ottolenghi come curatrice di togrammi da un incontro”) si legge: “Il ti- 12 puntate - rimaste uniche. E avere affidato tolo è venuto fuori parlando con Furio Cola regia a Gianfranco Mingozzi. lombo mentre si discuteva su come fosse Poi c’è il gran merito di Feltrinelli di essere possibile dare un titolo che unificasse questa l'editore di libro e Dvd che salvano questa estrema varietà di approcci alla musica grandiosa esperienza per chi viene dopo. (...)”.
Pdicato
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
APP&DOWN
L’ARTE DI COSTRUIRE
L’estratto conto Inps in tasca
n edificio può essere descritto attraverso disegni che tra-
La nuova versione della App dell’Inps
servizi che richiedono l’autenticazione (con richiesta di parlare di servizi utili, prima Pin e codice fiscale), da queldi affrontare il tema “spiagge li che invece non la prevee ombrelloni”. Il rapporto dono. Tra le prime “Domancon la burocrazia in generale de web di Pensione Gestione fatica a essere fluido, quindi Dipendenti Pubblici” e “Cesono ben accetti tutti i servizi dolino Pensione Gestione online che facilitano le ope- Dipendenti Pubblici”, “Larazioni. A tal proposito, l’In- voratori Parasubordinati ps ha rilasciato la nuova ver- Iscrizione”, “Estratto conto sione della Pda (Personal Di- Contributivo”. Svincolati da gital Assistants) Application password invece “Calcolo “Servizi Mobile” per iPhone codeline F24 Art/com”, e Android. Un aggiorna- “Punti pagamento Reti Amimento, in sostanza, che offre che” e la più interessante, nuove funzioni all’utente. “Simulazione Calcolo ConLe due grandi categorie di tributi Lavoro Domestico”, suddivisione differenziano i che consente di stimare l’im-
porto dovuto dal datore di lavoro per il pagamento dei contributi ed evidenzia l’importo a carico del lavoratore in base a tipologia di contratto, ore retribuite nella settimana, indicazione di eventuale parentela tra le parti, retribuzione oraria effettiva e numero di settimane nel trimestre per il quale si richiede la simulazione. Il percorso è strutturato in passaggi con griglie facili da compilare: pochi step per risparmiare chiamate e file, ottenendo risposte chiare e immediate.
piatte, come i fogli su cui sono tracciate. Una maniera di figurarsi questi disegni è quella delle immagini di una Tac, che funzionano come se il corpo venisse aff ettato (per fortuna si tratta solo di una metafora). Quando le fette sono realizzate orizzontalmente, si ottengono delle piante o planimetrie, se sono realizzate verticalmente dei disegni chiamati “sezioni”. Una sezione permette di cogliere meglio le relazioni degli spazi in verticale, cosa sta sotto e cosa sopra. Per capire a cosa somigli una sezione basti pensare a quando si demolisce un palazzo esui muri che sonoancora in piedi, a volte, sia possibile riconoscere le tracce delle stanze, tal volta un bagno con le piastrelle o una camera da letto con la tappezzeria. Una sezione permette di capire se una stanza è alta o bassa, se scendendo le scale si può essere visti da chi si trova nell’atrio o dove sono le cantine. Per dosare la luce naturale che circola in un edificio si tratta di un tipo di disegno fondamentale, che per alcuni progettisti è il più importante. La nuova Biblioteca Hertziana a Roma, disegnata dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg , è un esempio magistrale di questo modo di pensare lo spazio, inserendo delicatamente all’interno di un edificio storico una grande cavità che illumina le sale di lettura disposte su più livelli. La sezione può essere sentita fisicamente, alzando lo sguardo verso lo spicchio di cielo che sovrasta il cortile. Valentin Blum
Diletta Parlangeli
LIBRI RARI
EUREKA
Così Mulas creò il mito della pop art l grande fotografo Ugo Mulas, morto troppo
Longanesi New York: Arte e Persone, bellissimo volume di immagini in bianco e nero introdotte da un testo critico di Alan Solomon. Mulas raccontava quello che diverrà negli anni uno dei fenomeni artistici più planetari e rappresentativi della società del consumo, ovvero la pop art. Con i suoi ritratti di artisti come Dine, Johns, Rauschenberg, Rosenquit, Stella, Warhol, Oldenburg, Lichtenstein, ripresi al lavoro nei loro studi, in momenti di pausa, durante gli happening o le serate negli atelier come quelle alla celebre Factory di Warhol, non ebbe solo il merito di descrivere criticamente per immagini un movimento artistico, ma contribuì alla sua mitizzazione. L’eccezionale testo fotografico, “un’opera d’amore nata dalla sua divorante
Pipino, il pappagallo che apre i lucchetti
passione per l’arte” come Solomon lo definì, disvelava e ricostruiva filologicamente i significati preliminari di quei procedimenti artistici, rendeva noti i motivi più intimi sottesi alla creazione di un quadro o di una scultura. “Quello che mi interessa è dare un'idea del personaggio in rapporto al risultato del suo lavoro, cioè di capire quale dei suoi modi e atteggiamenti è decisivo rispetto al risultato finale”. Inoltre con la sua macchina fotografica abbracciava caos e disordine di oggetti comuni e spazi, così come gli artisti pop avevano scelto di fare, facendosi freddi interpreti del delirio del mondo moderno. Con questo volume Mulas abbandonava la pista del reportage classico, per intraprenderne una di commento personale e partecipazione accorata ai fatti del mondo. Adele Marini
SYMPATHY FOR THE VINYL Scanzi
OBITUARY
Uducono le tre dimensioni della realtà in rappresentazioni
opo il focus sull’app di
Igiovane, nel 1967 mandava alle stampe per
Damien Rice e il canto del dolore e della libertà
hissà come fece a intercettare tutto quel do-
Clore. E come fece a interpretarlo così bene:
così irripetibilmente. Damien Rice incide “O” nel 2002, l’anno in cui esce in Gran Bretagna e Irlanda. La sua terra. Il resto d’Europa e gli Stati Uniti dovranno attendere il 2003. Un successo planetario, ma più esattamente il disco del pianto. L’album con cui gli Anni Zero piangono i loroamori persi, le loromalinconie:le loro fini sistematiche e quasi sempre anticipate. Rice è nato a Dublino nel 1973. Al tempo non ha neanche trent’anni. Con lui c’è una voce che tantestrofe ha ispirato,Lisa Hannigan, oggi affermata solista. Il suo controcanto è prezioso. Rice è un pazzo di talento. Ha mandato a quel paese le major molte più volte dei dischi incisi (due soltanto. L’irripetibile O e il successivo 9, uscito quattro anni dopo e fatalmente trascurato, benché lodevole, perché paragonato al capolavoro precedente). Già agli esordi, prima dell’album con la sua band Juniper nel 1999, disse alla Polygram che non se ne faceva di nulla. Voleva libertà, sempre libertà.Di lì a pocopartì per l’Italia, Toscana, Pontassieve, per perdersi e “salvarsida se stesso”. Moltecanzoni di O nacquero allora. Il titolo rimanda al romanzo Histoire d’O. Il primo a crederci fu il produttore di Bjork, David Arnold, che ascoltò il demo e fu colpito dalla voce morbida e strascicate, dolente e straziante. O sta agli anni Duemila come Grace di Jeff Buckley ai Novanta: è il disco dei cuori infranti e del male di vivere. Si piange, sempre, e si è felici nel
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Sentire fisicamente le sezioni di una casa
D Altroconsumo, si torna a
di Andrea
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
piangere. Non è strano, anzi scontato, che le dieci canzoni (più una) siano state saccheggiate da film e serie tivù. L’iniziale Delicate ha accompagnato le lacrime in Lost, Alias e Dottor House. Cannonball è un gioiello, Older Chests un’epi fania, Cold Water il migliore dei commiati. Il brano più celebre, Blower’s Daughter, è stato usato ovunque. Anche nel monumentale Closer e poi Il caimano, quando Silvio Orlando e Margherita Buy prendono coscienza che la loro storia è finita. Finita davvero. O è un album magniloquente,mirabile. Implacabilmente perfetto. Persino la ghost track Silent Night, un canto natalizio cantato da Lisa Hannigan, assurge a brano definitivo. E la pre-conclusiva Eskimo è apice orchestrale raro. Rice, musicista solitariosin dall’età dei 13 anni, non si è lasciato travolgeredal successo. Anche nei concerti pare quasinascondersi: canta rabbiosamente e suo malgrado, nascondendosi pur mostrandosi. Schivo, ferito. Bizzarro. Dopo quattro anni di attesa, fece uscire 9. Poi finì la storia con Lisa Hannigan. Il resto sono i tour qua e là (anche in Italia) e qualche duetto, per esempio con Fiona Apple. Nel giugno 2008 èpartito da Dublino conla suaMiniCooper per Barcellona. Due amici con lui. Voleva vedere i Radiohead dal vivo. Calcolò dieci giorni di viaggio, promettendo un brano al dì. Il viaggio, per un guasto alla Mini, si allungò di un giorno. Quelle canzoni, che pure esistono, le attendiamo ancora.
er avere la sua merenda Pipino ha dovuto
Paprire uno scrigno trasparente sigillato
con cinque serrature diverse. Lo ha fatto velocemente e senza aiuto. Se Pipino fosse un bambino di due anni diremmo che è un bimbo molto intelligente. Ma il fattoche sia un pappagallo indonesiano (in particolare della specie Cacatua goffiniana), lo rende ancor più speciale: dimostra che questi uccelli hanno la capacità di risolvere problemi meccanici complessi, come spiegano su PLoS One i ricercatori dell’Università di Oxford. Ancora più sorprendente è il fatto che Pipino non abbia avuto alcun aiuto dai ricercatori e dai loro colleghi dell’Università di Vienna e del Max Planck Institute per compiere tutte le azioni che servivano a recuperare la nocciolina dietro il vetro del contenitore. In sequenza ha sfilato uno spillo, rimosso una vite, tolto un perno, e infine ha girato una ruota per liberare il chiavistello finale. Ce l’ha fatta in due ore, senza osservare altri pappagalli fare la stessa cosa e senza essere stato addestrato a superare le prove. I suoi compagni invece hanno dovuto prima provare un meccanismo alla volta o guardare un altro uccello superare questi ostacoli prima di riuscire a raggiungere la noce. È così, osservando i pappagalli all’opera, che gli scienziati hanno scoperto che questi animali hanno una plasticità mentale e una memoria pratica spiccate. Ad esempio, una volta che uno di loro comprende come risolvere uno dei rompicapi, difficilmente mostra difficoltà ad aprire lo stesso tipo di lucchetto in seguito. Inoltre, gli uccelli tentano immediatamente di aggirare o risol vere il problema nel caso uno dei lucchetti sia difettoso. Infine, riescono a risolvere i rompicapi uno dopo l’altro, anche se l’ordine viene cambiato o se le serrature spostate. Proprio come se avessero chiaro che per avere la ricompensa devono aprire tutti i lucchetti. “Non possiamo provare che abbiano comprensione della struttura fisica o logica del problema come la avrebbe un essere umano”, ha spiegato Alex Kacelnik di Oxford, co-autore dello studio. “Ma possiamo dedurre dal loro comportamento che hanno abilità cognitive spaziali, ovvero che comprendono come oggetti diversi possano interagire tra loro. E, soprattutto, possono imparare ad andare avanti passo dopo passo verso un premio ‘lontano’, senza dover essere gratificati ad ogni step”. Laura Berardi
BANDIERINA/RIVISTE di s.c.
© © © Cronaca di una partita del 1863 ”Il mondo nuovo”, rivista di storia diretta da Lanfranco Vaccari, numero di agosto, 4,90 euro IL TOCCO DIMANO NON È FALLO “A Sheffield,per la prima
volta nella storia, il gio rno di Santo Stefano del 1860 due società di football si affrontano sul campo. I giocatori sono 13 contro 14, le due squadre si distinguono per il colore dei cappelli, si possono usare le mani. Queste sono alcune delle bizzarre regole della prima partita di calcio”. Ancheraccontareil primo match di football è storia. Dei costumi, di un Paese. É soltanto uno degli articoli del n umero di agosto di “Mondo Nuovo”. Un servizio per ogni secolo, dal 1492 a fine Ottocento. Si parla della vita maledetta di Caravaggio, della Guerra dei Trent’anni, di come uno sconosciuto colonnello scrisse in una notte la Marsigliese.
Addio anima verde di Verona di Emiliano Liuzzi e.l iu zzi @i lf attoquoti d iano.i t
Se oggi Verona ha il suo Parco delle Mura, trasformato da terra di nessuno a polmone verde della città, è anche grazie a lui. Così come è anche merito suo se i sotterranei oggi sono strade nascoste ma accessibili, vero e proprio gioiello meta di quei turisti che non si accontentanodelle classiche visite al balcone di Romeo e Giulietta. È stata una battaglia continua la vita di Carlo Furlan, uno dei fondatori storici di Legambiente, trovato morto a 64 anni nella suacasa a pochi passi da Verona. Una lotta per difendere il patrimonio, quello della sua città, nella consapevolezza che è meglio valorizzare l'esistente inveceche aprire in continuazione nuovi cantieri, ma anche quello dell'Italia intera. La sua carriera parte infatti da una causa che tocca tutto il Paese, dal Piemonte alla Sicilia, quella del nucleare. Dopo una laurea in Fisica, negli anni '80Furlanè inprima linea in quel movimento che si oppone alla costruzioni di centrali nucleari, e che nel 1987 riesce a ottenere l'80% dei consensi al referendum. Un risultato elettorale che getta le fondamenta per la costruzione di una delle associazioni ambientaliste più importanti e attive in Italia, Legambiente, di cui Furlan ricopre per molti anni il ruolo di presidente regionale. Ma Furlan sa anche che le cose si cambiano soprattutto da dentro le istituzioni, a colpi di delibere e interrogazioni. Così si candida alle elezioni con la bandiera dei Verdi, e diventa consigliere provinciale e poi assessore provinciale al patrimonio e all'edilizia scolastica. Tre mandati in cui cerca di dare alla politica una direzione precisa, volta alla salvaguardia del territorio, al recupero delle zone degradate, spesso con l'obiettivo di riportare alla luce antiche ricchezze della città. Come nel caso dell a Verona sotterranea e nascosta, dove scende lui stesso a lavorare per liberarla da rifiuti e sporcizia. Per questo oggi a Verona nessun ambientalista si definisce tale se non conosce la sua storia. LA VERONA VERDE
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DALLA PRIMA
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
SEGUE DALLA PRIMA EDITORIALE
di Marco Travaglio
Il furto della vita non è un reato di Ferruccio
Sansa
pri il codice penale e ti metti a
Acercare: articolo 624, furto.
“Chiunques'impossessadella cosa mobile altrui”. Rifletti un attimo, il bene che hai in mente può essere definito cosa mobile? No. Il codice aggiunge: “Si considera cosa mobile anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico”. Ecco, sì, energia, in un certo senso... ma tu stai pensando ad altro. Provi a chiedere all'amico avvocato, ma lui alza le spalle: “Ma no, quel furto non è pre visto dal codice. Non sempre c’è una responsabilità penale. Al massimo può essere sociale, morale. Politica. Ammesso che in Italia esistano ancora”. No, nessun codice prevederà mai questo reato: il furto di vita. Non l’omicidio, sia chiaro. Ma la sot-
trazione delle energie - molto più luminose di quelle elettriche -, dei pensieri, dell’entusiasmo, delle speranze. Ecco, questo si sono portati via. Hai quarant’anni magari e, come capita nel mezzo del cammin di nostra vita, provi a fare bilanci. Ricordi gli anni dell’adolescenza, quella forza dei pensieri edei muscoli. Era il tempo del pentapartito, del craxismo. Dei compromessi che permeavano tutto. Già, allora ti sentivi addosso come una ragnatela, quella disillusione leggera eappiccicosa che fa scivolare nel cinismo. Poi è arrivato il berlusconismo - del Cavaliere e del centrosinistra complice - e si è mangiato vent’anni. Ora ti toccano le larghe intese.Che o seid’ac cordo o sei d’accordo, non importa se ti manomettono la Costituzione. E ti ricordi un film diNanni Moretti: il protagonista che prende in mano un metro, ogni centimetro un anno. Ecco, metà della vita se nè andata (fate pure gli scongiuri, okay) e loro se la sono mangiata. Un giorno su due passato a con vivere con polemiche, odi che hanno umiliato slanci e ideali. Speso a difenderti da chi voleva fare a pezzi il Paese mentre tu avresti voluto affacciarti sul mondo. Ma il
panorama era copertodalle stesse facce. Ecco, il furto che intendevi. Poi ti guardi intorno, magari vivi in Sicilia, vedi i tuoi coetanei costretti a emigrare. Oppure a piegare la testa a mafie e clientele. A rinunciare a ogni impresa. Hanno preso perfino il tuo orgoglio, ma nemmeno di questo furto si risponde. O vivi in Liguria, dove senza tessere o affiliazioni non di ventavi primario,dirigente sanitario, professore, manager.. Non è un furto... di merito, impegno, occasioni? Hai visto architetti amici degli amici costruire palazzi per imprenditori oggi in galera o latitanti lasciandoti senza terra, aria, orizzonte. Hai assistito alla carriera di giornalisti campioni di silenzi e complicità. Mentre altri, più bra vi e liberi, arrancavano. Non è un furto? Ci hanno rubato la vita. Non è un reato, forse, ma i responsabili ci sono. Ancora al loro posto.
il Fatto Quotidiano del lunedì a cura di Ferruccio Sansa con Salvatore Cannavò, Alessandro Ferrucci, Emiliano Liuzzi, Progetto grafico Paolo Residori Grafica Fabio Corsi
adicali liberi. “Se Berlusconi, filmato
Rdalle telecamere, andasse a mettere la
propria firma sui referendum radicali, sarebbe fatta: tutti i cittadini lo saprebbero” (Maurizio Turco, Partito radicale, intervistato sui referendum che comprendono anche l’abolizione dell’ergastolo, Libero, 26/7). Peccato che Provenzano stia poco bene. Attinenze. “Il 25 luglio '43, la caduta di Mussolini e gli insulti di Beppe Grillo”(Maria Novella Oppo, l’Unità, 26/7). Diavolo di un Grillo: al Gran Consiglio era già lì a insultare. Conoscenze. “Per combattere gli evasori dobbiamo conoscerli” (Stefano Fassina, viceministro dell’Economia, l’Unità, 26/7). Magari invitandoli a cena. O al governo. Giuristi per caso. “Angelini finanzia nel 2004 con 100 mila euro l’allora governatore Giovanni Pace. Per il tribunale di Appello de L’Aquila una tangente”(Roberto Rossi, l’Unità, 24/7). Hai capito gli aquilani: hanno pure un Tribunale di Appello. E una Cassazione di primo grado no? L’esper to. “Certo stona un po’che parlino di autunno caldo un Grillo e un Casaleggio che negli scorsi anni non sono mai stati in piazza” (MicheleDi Salvo, l’Unità, 24/7). Quelli del primo V-Day in piazza Maggiore a Bolognadel 2007, o delsecondo in piazzaSan Carlo a Torino del 2008, o in piazza Farnese
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in difesa di De Magistris e Forleo, o in piazza Navonacontroil lodo Alfano, o nellepiazze di Sicilia per le elezioni regionali, o nelle piazze di tutt’Italia per le elezioni politiche, sembravano Grillo e Casalggi o. Ma erano dei sosia. Invece Michele Di Salvo sempre lì, fisso, come il palo della banda dell'Ortica. Parole grosse. “Bonino passa all’attacco: ’Autorità kazake intrusive’” ( Corriere della sera, 25/7). Ma anche un po’birbantelle. E birichine, tiè. Tutto ve ben madama la Letta. “Alcuni pensavano che Enrico letta eccedesse in annunci e rinvii.Si sbagliavano di grosso. Letta ei suoi ministri preparavano i percorsi appropriati. Ci hanno messo pochi giorni e adesso le iniziative sono tutte o quasi tutte ai nastri di partenza... Qualche risultato si intravede, ma i frutti più consistenti cominceranno ad arrivare nel prossimo ottobre e poi nel 2014” (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 28/7). Dare i numeri. “Lo Stato paga le aziende: già partiti 15,6 Ansa miliardi” (La Stampa). “In arrivo 15,7 miliardi per pagare le imprese” (il Giornale, 23/7). “Saccomanni: ‘Alle imprese 40 miliardi entro l’anno’” (Libero, 23/7). “Saccomanni cede e porta a 50 miliardi l'assegno alle aziende”(Libero, 26/7). “Letta ha 62 miliardi: li spenda subito” (Libero, 27/7). Siamo in buone mani.
• 7 giorni
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LA TV DI OGGI
6.45 Unomattina Estate Attualità 9.05 TG1 Storia Estate Rubrica 9.35 Unomattina Talk Talk show 10.00 TG1 Informazione 10.20 Unomattina Ciao come stai? Rubrica 11.15 Road Italy Day by day Rubrica 11.25 Don Matteo5 Telefilm 13.30 TG1Informazione 14.00 TG1Economia Informazione 14.10 Cugino& Cugino Fiction 15.10 Papà per dueCommedia (Usa 2010). Di Bradford May, con David James Elliott, Sharon Case 17.00 TG1 Informazione 17.15 Estatein diretta Attualità 18.50 Reazione a catena Gioco 20.00 TG1 Informazione 20.30 TecheTecheTè Varietà 21.15 Il commissario Montalbano "Tocco d'artista" Telefilm 23.15 Overland14 Documentario 0.10 TG1NotteChe tempo fa Informazione 0.45 Sottovoce Rubrica 1.15 Rai Educational Real School Rubrica
8.25 Heartland Telefilm 9.05 Settimo cielo Telefilm 10.30 TG2 Insieme Estate Attualità 10.35 TG2Dossier Rubrica 11.20 Il nostro amico Charly "Orgoglio" Telefilm 12.10 La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 TG2Giorno Informazione 14.00 Castle - Detective tra le righe "Episodio pilota: Fiori per la tua tomba" Telefilm 14.50 The Good WifeTelefilm 16.15 Prima tv Guardia Costiera Telefilm 17.55 Nuoto, Mondiali 2013 Da Barcellona Nuoto: semifinali e finali (Dir.) 19.35 Castle - Detective tra le righe "Doppiamente morto" Telefilm 20.30 TG2 -20.30 Informazione 21.05 Prima tv Ombrelloni "Prima puntata" Sit com 21.10 SquadraSpeciale Cobra 11 "Infiltrati" "Gemelli diversi" Tf 22.55 Prima tv Vegas "L'originale" Telefilm 23.40 TG2 Informazione 23.55 Novità Leggende Rock "Prima puntata - Bruce Springsteen" Varietà Condotto da Perla Pendenza , Elena Ballerini
8.00 AgoràEstate Attualità 10.30 Le massaggiatriciCommedia (Ita 1962). Di Lucio Fulci, con Sylva Koscina, Cristina Gajoni 12.00 TG3Informazione 12.15 New York,New York "Un caso di facile soluzione" Telefilm 13.05 Comicheall'italiana "Reciproca imitazione" Varietà 13.10 Prima tv Lena, Soap 14.00 TG Regione - TG3 Informazione 14.45 TGR Piazza Affari Rubrica 14.55 Le nuove avventure di Flipper Telefilm 15.40 Diabolicamente tua Giallo (Fra 1967). Di Julien Duvivier, con Alain Delon 17.10 GEOMagazine 2013 Documentario 19.00 TG3 - TG Regione Informazione 20.00 Blob Varietà 20.15 Simpatiche canaglie "Vita da cani" Sit com 20.35 Un postoal sole Soap 21.05 The Millionaire Drammatico (GB 2008). Di Danny Boyle, con Dev Patel, Saurabh Shukla 23.15 TG Regione Informazione 23.20 TG3 Linea notte estate Attualità
18.30 Transatlantico Attual. 19.00 NewsNotiziario 19.25 SeraSportNotiziario sportivo 19.30 Il Caffé:il punto Attualità 20.00 Il Punto alle 20.00 Attualità Meteo Previsioni del tempo (all’ interno) 20.58 Meteo Previsioni del tempo 21.00 News lunghe Notiziario 21.26 Meteo Previsioni del tempo 21.30 Visionidi futuro Attualità 21.56 Meteo Previsioni del tempo 22.00 Visioni di futuro Attualità 22.26 Meteo Previsioni del tempo 22.30 News lunghe Notiziario 22.56 Meteo Previsioni del tempo 23.00 Il Punto + Rassegna Stampa Attualità 23.27 MeteoPrevisioni del tempo 23.30 Il Punto + Rassegna Stampa Attualità 23.57 MeteoPrevisioni tempo 0.00 News +Rassegna Stampa Attualità 0.27 MeteoPrevisioni del tempo
8.40 Piccoli intriganti Commedia (Usa 2011). Di Agustí n Castañeda, Mario Ortiz, con Richard Hatch 10.55 Giffoni Festival Rubrica 11.00 Forum Real Tv 13.00 TG5Informazione 13.40 Beautiful Soap 14.45 Il segreto Soap 15.40 Un amore e una vendetta Fiction 18.05 Inga Lindstrom - Nella rete dell'amore Drammatico (Ger 2006). Di John Delbridge, con Marion Kracht, Michael Roll 20.00 TG5Informazione 20.40 Paperissima Sprint Varietà Condotto da Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti con il Gabibbo 21.10 Ti presento i miei Commedia (Usa 2000). Di Jay Roach, con Robert De Niro, Ben Stiller 23.30 Il tredicesimo Apostolo - Il Prescelto "Gemelli" "Anatema" Telefilm 1.30 TG5 Notte - Meteo.it Informazione 2.00 Paperissima Sprint Varietà Condotto da Giorgia Palmas, Vittorio Brumotti con il Gabibbo (Replica)
8.40 Kyle XY Telefilm 9.30 GossipGirl Telefilm 11.15 Prima tv Mediaset Pretty Little Liars Telefilm 12.10 Giffoni - Il sogno continua Rubrica 12.25 StudioAperto Informazione 13.00 SportMediaset Notiziario sportivo 13.40 The Cleveland Show Cartoni animati 14.10 ISimpson Cartoni animati 14.35 What'smy destiny Dragon Ball Cartoni animati 15.00 NarutoShippuden Cartoni animati 15.25 The Vampire Diaries Telefilm 16.20 Smallville Telefilm 17.45 Top One Gioco 18.30 StudioApertoMeteo.it Informazione 19.20 C.S.I.Miami Telefilm 21.10 Nord SudOvest Est "Seconda puntata" Varietà Condotto da Max Pezzali e Jake La Furia con Paola Iezzi 23.15 Non mi scaricare Commedia (Usa 2008). Di Nicholas Stoller, con Jason Segel, Kristen Bell 1.25 SportMediaset Notiziario sportivo
8.40 PacificBlue Telefilm 9.50 Distretto di Polizia 5 Telefilm 10.50 Ricetteall'italiana Rubrica 11.30 TG4 Informazione 12.00 Renegade Telefilm 12.55 Siska Telefilm 14.00 TG4Informazione 14.45 Lo sportello di Forum Real Tv 15.30 Flikken coppia in giallo "Una trappola per Eva" Telefilm 16.40 My Life - Segreti e passioni Soap 16.45 FuocoverdeDrammatico (Usa 1954). Di Andrew Marton, con Stewart Granger, Grace Kelly 18.55 TG4 Informazione 19.35 Tempesta d'amore Soap 20.30 Walker Texas Ranger "Menti sospettose" Telefilm 21.10 Ballistic - Azione (Usa 2002). Di Wych Kaosayananda, con Antonio Banderas, Lucy Liu 23.00 Mezzanotte nel giardino del bene e del male - Drammatico (Usa 1997). Di Clint Eastwood, con John Cusack, Kevin Spacey 1.50 TG4NightNews Informazione
7.55 OmnibusEstate Attualità 9.50 In OndaEstate Attualità (Repl.) 10.30 La7 Doc Documentario 11.30 I menùdiBenedetta Rubrica (Replica) 13.30 TG La7 Informazione 14.00 TG La7 Cronache Attualità 14.40 Le strade di San Francisco "Fuga di notizie" "Le vittime" Telefilm 16.30 TheDistrict "Il colonnello" "Squadra anti-gang" Telefilm 18.10 L'ispettore Barnaby "Morti sospette" Telefilm 20.00 TG La7 Informazione 20.30 In OndaEstate Attualità 21.10 Nomad - The Warrior - Storico (Fra/Kaz 2005). Di Sergei Bodrov, Ivan Passer, con Kuno Becker, Jay Hernandez 23.05 Mission- Drammatico (GB 1986). Di Roland Joffé, con Robert De Niro, Jeremy Irons 1.25 TG La7 Sport Informazione 1.35 ColdSquad "Clean" Telefilm 2.35 In Onda Estate Attualità (Repl.)
PRIMEPAGINE (PER BAMBINI)
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2 013
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MAMMAMONDO
CICO&TOTO, PICCOLI ESPLORATORI CRESCONO Cico&Toto partono per le prime esplorazioni. Ma non tutto fila liscio. Anche i grandi viaggiatori devono procedere passo per passo. Di Massimo Fenati, autore di Gus&Waldo (Tea edizioni)
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Messaggi dalle rondini Ncongiuntura i traslochi
on so per quale strana
LASCIATE CHE I BAMBINI
San Girolamo e il suo amico leone di Tomaso Montanari Gian Lorenzo Bernini, San Girolamo e il leone (particolare), 1661-63, Siena, Duomo, Cappella del Voto.
BERNINI, LA MAGIA DI DARE VITA ALLA PIETRA
Non c’è un leone più morbido in tutta la storia dell’arte. Lo puoi vedere a Siena, dove abita con il suo amico Girolamo: entra nel Duomo, evita i sotterranei, trasformati in luna park della storia dell'arte, e punta verso la Cappella del Voto, o Cappella Chigi. Qui, un po' sopra la tua testa, vedrai questo gattone addormentato. Ma che ci fa un leone in una chiesa? È tutta colpa di San Girolamo, che era un tipo bizzarro, un santo fuori dagli schemi. Un giorno, mentre passeggiava nel deserto pensando ai fatti suoi, Girolamo si accorse che qualcuno stava piangendo. Era un leone, che si era cacciato una spina nella zampa, e non riusciva più a camminare per il dolore. Girolamo era uno studioso, uno con la testa tra le nuvole (le nuvole del Paradiso, nel suo caso): ed era davvero molto impegnato a pensare ai fatti suoi, ma decise di aiutarlo. Lo fece un po’ perché gli animali gli stavano simpatici, e un po’ perché se il leone avesse continuato a piangere gli avrebbe senz’altro impedito di studiare. Girolamo prese fra le mani la zampa del leone, trovò la
spina e gliela tolse in un momento. Ma Girolamo non si tolse di torno il simpatico animale: e, in fondo in fondo, ne fu felice. Da quel giorno i due diventarono inseparabili, ed impararono a giocare insieme. Soprattutto, al leone piaceva quando il piede di Girolamo gli grattava la testa dalla grande
criniera. Siccome ancora le fotografie non esiste vano, decisero di farsi fare una statua. E scelsero proprio il momento in cui Girolamo fa il solletico al leone con il piede. La statua la fece Gian Lorenzo Bernini, l’unico scultore capace di trasformare un blocco di marmo duro e freddo in un leone morbido morbido, sdraiato a fare le fusa. E così, visitando una chiesa e guardando una statua, puoi venir catapultato nel cuore dell'Africa: davanti ad un leone, che sembra proprio vero. Le nostre chiese, se le guardi bene, sono piene di animali dipinti e scolpiti: colombe, cammelli, cavalli, serpenti, maiali, buoi, aquile. Ognuno ha un significato preciso: spesso è un simbolo, a volte (come nel caso del nostro leone) fa parte di una storia. Puoi divertirti a contarli, tutti questi animali. A conoscerli, e a riconoscerli. Puoi chiederti quale sia il loro significato, o capire se sono ritratti bene o male. Ma puoi anche immaginarti altre storie, e fantasticare sulle av venture e i viaggi di quegli animali. Certo, se sono belli, vivi e veri come il leone di Bernini, puoi anche semplicemente guardarli. E non ti stancherai di farlo.
cadano spesso quando si è in gravidanza, possibilmente intorno all'ottavo mese, o con bambini piccoli che sgambettanodisorientatifra scatoloni e mobili smontati. Preferibilmente d’estate con 30 gradi. Sarà la fase del “nesting" fenomeno studiato e a quanto pare, fisiologico, che in qualche caso si presenta in forma più "grave". Il bisogno di fare il nido, preparare il posto per la nuova vita, la nuova famiglia ci accomuna persino a quegli uccellini che trasportano fili di lana trovati chissà dove e li intrecciano con la paglia e le foglie. Però a noi qualche volta la situazione sfugge di mano. Ci ritroviamo con tutto il nostro passato impacchettato, inscatolato , qualche volta alla rinfusa. Lasciamo il posto che ha custodito la nostra vita, o nostri pensieri, i nostri sogni per una nuova casa, una nuova stagione del cammino. Certo, la nuova casa odora di pareti appena intonacate dove tutto, questa volta sì!, sarà al suo posto. Perfetto. Però per ora rimane solo una specie di stordimento, uno scombussolamento che ci spiazza. Ci prende una sensazione di pesantezza, una specie di malinconia che si mescola conla fatica, conil pensiero delle cose ancora da fare. Un sottobosco di ciarpame tra le stanze smontate ci ricorda di quanta paccottiglia inutile ci ricopriamo, ci soffochiamo. A Michele avevano preparato una nuova cameretta, bellissima, perfetta, nella casa perfetta anche lei. Eppure lui, trasportato nella nuova abitazione, ha smesso di parlare.Forse per lui non eracosì importante che la cameretta fosse fresca di fabbrica, forse gli mancavano le sue vecchie cose, i suoi punti di riferimento. Se c'è qualcosa che insegna alla rondine a trovare proprio il suonido, da un annoall'altro, dopo voli al di là dei continenti, forse anche per Michele i suoi posti avevano più importanza di quanto potevamo immaginare. Pensiamo a tutto, perché il comodino si intoni con la testiera del letto eil colore dellatenda, ma ci sfugge che siamo delicati, più fragili di quanto immaginiamo. Qualche volta i pensieri, i ricordi ci si impigliano ai posti, perfino agli oggetti anche se non sono nuovi e sfavillanti. L'architetto ci aveva detto anche di che colore dovevano essere le ciabatte per non stonare con l'arredo eppure la rondine sul tetto di fronte aveva qualcosa in più da insegnarci.
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LUNEDÌ 29 LUGLIO 2013
VIVARIO
Uirrefrenabili pulsioni criminali, ci ha
n’amica, preda di inconsce quando
Il tragico caso di Qui, Quo e Qua di Maurizio
L’ULTIMA PAROLA
Maggiani
X-FATTO di
Guglielmo Scilla
Klapaucius il vecchio trucco Qfissando la pagina di
ualche curioso starà
questo quotidiano ponendosi tante domande: chi è questo qua che scrive? Perché gli hanno censurato la faccia? Che vuol dire “klapaucius”? Purtroppo per voi, la mia vera identità rimarrà un mistero. L’icona non è stata censurata, è stata “pixelata” dal sottoscritto, nel tentativo di ricordare i vecchi protagonisti dei videogiochi, tipo Super Mario. Non c’è bisogno che lo rimarchiate, so di avere fallito miseramente nel mio intento. Mentre “klapaucius” è un trucco, anzi, il trucco. L’unico modo per sentirsi invincibili al videogioco per personal computer più famoso di sempre: The Sims. The Sims è un gioco di simulazione di vita. I sim sono dei personaggi che “nascono, vivono, si riproducono e muoiono”. Abitano le case che tu arredi, fanno quello che tu vuoi che facciano, comprano quello che tu reputi necessario. Lavorano, organizzano party in piscina, cene, orge, ma hanno dei bisogni. Come ogni essere umano devono lavarsi, andare in bagno, mangiare, dormire e svagarsi. “Klapaucius” è l’unico modo per evitare il rischio di trasformare l’esilarante esperienza di gioco in un’esperienza propedeutica all’assistenza domiciliare. Usando il trucco, si ha la possibilità di ottenere tutto il denaro che si desidera. Col denaro, i sim non dovranno lavorare più, tu potrai creare la reggia che ha i s emp re sog na to e mollare il gioco più facilmente. Evitate di usare un “klapaucius” nella vita. Perché poter ottenere tutto con un trucco, in fondo, non soddisfa nessuno. Annoierebbe persino quelli che registrano la partita di calcio e si fanno dire il risultato dopo il primo quarto d’ora .
voluto regalare tre paperelle, tre deliziosi pulcini di oca, oca domestica del genere Anser Anser, adattissima per fabbricare paté e piumini. Giubilava l’amica nel consegnare lo sconcertante dono a una casa dotata persino di un laghetto, dico proprio un laghetto dove le oche possono fare il bagno e lisciarsi le piume e berciare felici. Giubilavano gli incoscienti fanciulli e le damigelle di casa pregustando la deliziosa immagine di Qui, Quo e
Qua, tutti in fila come fanti, l’uno indietro e l’altro avanti, che si esercitano nell’indomito imprinting del seguire mamma oca, o fratello papero. E per un paio di giorni aia, orto e laghetto si sono trasformati nella replica dell’augusta dimora di Konrad Lorenz, il grande etologo che per primo diede a bere a degli ingenui palmipedi di essere la loro mamma e ci studiò sopra con tanta sollecitudine da meritarsi per questo il Nobel. Un paio di giorni, poi la natura, chenon è né giusta né benigna, e faceva il suo lavoro già mol-
IL FATTO QUOTIDIANO DEL LUNEDÌ
ti milioni di anni prima che l’homo sapiens generasse Kant e l’imperativo morale, ha fatto il suo tragico quanto ineluttabile corso. E adesso nel laghetto sguazza tristemente solo Quo. Perché la terza notte è arrivata la poiana è si è pappata Qui, la seconda, è sopraggiunta la faina e si è pappata Qua. Forse Quo se la caverà, perché è nel corso naturale delle cose imparare da ciò che accade. Oh, riferito agli animali, naturalmente, che gli umani non imparano mai abbastanza.