NORMA TECNICA DATA AUTO AUTORI RI
UNI EN 13055-1:2003
01/04/2003 UNITEX
TITOLO Aggregati leggeri - Aggregati Aggregati leggeri per calcestruzzo, calcestruzzo, malta e malta per iniezione
Lightweight aggregates - Lightweight aggregates for concrete, mortar and grout SOMMARIO
La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 13055-1 (edizione maggio 2002). La norma specifica le proprietà degli aggregati leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali o riciclati miscelati per essere utilizzati nel calcestruzzo, malte malte e malte per iniezione.
TESTO DELLA NORMA CLASSIFICAZIONE ICS
91.100.15
CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10D0102 AA10D0102 PARZIALMENTE SOSTITUITA GRADO DI COGENZA
Raccomandata
STATO DI VALIDITA' In vigore RIFERIMENTI NAZIONALI LINGUA
Italiano
PAGINE
33
PREZZO EURO
Non Soci 54,50 Euro - Soci 27,25 Euro
Aggregati leggeri NORMA ITALIANA
Aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione
UNI EN 13055-1
APRILE 2003 Lightweight aggregates
Lightweight aggregates aggregates for concrete, mortar mor tar and grout
CLASSIFICAZIONE ICS
91.100.15
SOMMARIO
La norma specifica le proprietà degli aggregati leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali o riciclati miscelati per essere utilizzati nel calcestruzzo, malte e malte per iniezione.
RELAZIONI NAZIONALI
La presente norma sostituisce le UNI 7549-1:1976, UNI 7549-3:1976, UNI 7549-4:1976, UNI 7549-5:1976, UNI 7549-6:1976, UNI 7549-7:1976, UNI 7549-9:1976, UNI 7549-10:1976.
RELAZIONI INTERNAZIONALI
= EN 13055-1:2002 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 13055-1 (edizione maggio 2002).
ORGANO COMPETENTE
UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calcestruzzi e Cemento Armato
RATIFICA
Presidente dell’UNI, delibera del 19 febbraio 2003
UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 10
A E P O R U E A M R O N
© UNI - Milano Riproduzione vietata. Tutti Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI.
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PREMESSA NAZIONALE La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 13055-1 (edizione maggio 2002), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall’UNI. L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europei sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica. Tecnica. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
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INDICE 1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
1
2
RIFERIMENTI NORMATIVI
1
3
TERMINI E DEFINIZIONI
2
4
2 1 Dimensioni degli stacci per specificare le classi granulometriche dell’aggregato .................. 3 REQUISITI FISICI
prospetto
5
REQUISITI CHIMICI
5
6
PROVE
6
7
VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ
6
8
DESIGNAZIONE
7
APPE APPEND NDIC ICEE (normativa)
A DETE DETERM RMIN INAZ AZIO IONE NE DELL DELLA A RESI RESIST STEN ENZA ZA ALLA ALLA FRAN FRANTU TUMA MAZI ZION ONEE
figura
A.1
figura
A.2
APPE APPEND NDIC ICEE (normativa) APPE APPEND NDIC ICEE (normativa)
Apparecchiatura di prova per il procedimento 1 ................................. .................................................. .................................. ........................... .......... 10 Apparecchiatura di prova per il procedimento 2 ................................. .................................................. .................................. ........................... .......... 11
B DETE DETERM RMIN INAZ AZIO IONE NE DELL DELLA A RESI RESIST STEN ENZA ZA ALLA ALLA DISG DISGRE REGA GAZI ZION ONEE
prosp rospet etto to B.1
12
Volume dei provini/dimensioni degli stacci ................................ ................................................. .................................. .................................. ..................... .... 12
C DETE DETERM RMIN INAZ AZIO IONE NE DELL DELLA A RESI RESIST STEN ENZA ZA AL GELO GELO E DISG DISGEL ELO O DEGL DEGLII AGGREGATI LEGGERI
prosp rospet etto to C.1
8
Campioni di prova richiesti per la prova del gelo-disgelo ................................. ................................................. ........................... ...........
14 15
APPE APPEND NDIC ICEE (informativa)
D GUID GUIDA A PER PER CONV CONVER ERTI TIRE RE LE QUAN QUANTI TITÀ TÀ IN MASS MASSA A IN QUAN QUANTI TITÀ TÀ IN VOLUME
17
APPE APPEND NDIC ICEE (informativa)
E GUID GUIDA A SUGL SUGLII EFFE EFFETT TTII DI ALCU ALCUNE NE SOST SOSTAN ANZE ZE CHIM CHIMIC ICHE HE DEGL DEGLII AGGREGATI LEGGERI SULLA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO, DELLA MALTA E DELLA MALTA PER INIEZIONE IN CUI SONO INCORPORATI
18
F CONT CONTRO ROLL LLO O DELL DELLA A PRO PRODUZI DUZIO ONE DI FABB FABBRI RICA CA
20
APP APPENDI ENDICE CE (normativa)
prosp rospet etto to F.1
Frequenze minime di prova .................................. ................................................... ................................. ................................. .................................. ................................ ............... 23
APPE APPEND NDICE ICE (informativa)
ZA PUNT PUNTII DELL DELLA A PRES PRESEN ENTE TE NORM NORMA A EURO EUROPE PEA A RIGU RIGUAR ARDA DANT NTII I REQU REQUIS ISITI ITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE 25 .................................................. .................................. .................................. ................................ ............... 25 prospettoZA.1a Scopo e punti concernenti i requisiti ................................. .................................................. .................................. .................................. ................................ ............... 26 prospettoZA.1b Scopo e punti concernenti i requisiti ................................. prospettoZA.2a prospettoZA.2b prospettoZA.3a prospettoZA.3b figura
ZA.1
Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di sicurezza (ove sia richiesto l’intervento di una terza parte) ................................ ................................... ... Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di sicurezza (ove sia richiesto l’intervento di una terza parte) ................................ ................................... ... Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+) ................................. .................................................. .................................. .................................. .................................. ................................. ............................... ............... Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4) .................................. .................................................. ................................. .................................. .................................. .................................. .................................. ................. Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 2+ ................................ ................................................. .................................. .............................. .............
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27 27 27 28 30
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figura
ZA.2
figura
ZA.3
figura
ZA.4
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 2+ ........................................................................................... 31 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 4 ................................................................................. 32 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 4 .............................................................................................. 33
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Aggregati leggeri NORMA EUROPEA
EN 13055-1
Aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione
MAGGIO 2002 Lightweight aggregates EUROPEAN S TANDARD
Lightweight aggregates for concrete, mortar and grout Granulats légers
NORME EUROPÉENNE
Granulats légers pour bétons et mortiers Leichte Gesteinskörnungen
EUROPÄISCHE NORM
Leichte Gesteinskörnungen für Beton und Mörtel
DESCRITTORI ICS
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La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 21 marzo 2002. I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufficiali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
CEN COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE European Committee for Standardization Comité Européen de Normalisation Europäisches Komitee für Normung Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Br uxelles
© 2002 CEN Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono riservati ai Membri nazionali del CEN. UNI EN 13055-1:2003
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PREMESSA Il presente documento EN 13055-1:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 "Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro novembre 2002, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004. Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed è di supporto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE. Per la corrispondenza con la/e Direttiva/e UE, vedere appendice informativa ZA, che è parte integrante del presente documento. La presente norma europea fa parte di una serie di norme concernenti gli aggregati leggeri, l'altra parte è: Parte 2 Lightweight aggregates for bituminous mixtures and surface treatments and for unbound and bound applications excluding concrete, mortar and grout I requisiti per gli altri tipi di aggregati sono specificati nelle norme europee seguenti: prEN 12620 Aggregates for concrete prEN 13043 Aggregates for bituminous mixtures and surface treatments for roads, airfields and other trafficked areas prEN 13139 Aggregates for mortar prEN 13242 Aggregates for unbound and hydraulic bound materials for use in civil engineering work and road construction EN 13383-1 Armourstone - Specification prEN 13450 Aggregates for railway ballast Le appendici A, B, C ed F sono normative, le appendici D ed E sono informative. In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma europea specifica le proprietà degli aggregati leggeri e dei filler leggeri ottenuti da materiali naturali, artificiali o r iciclati e miscele di detti aggregati da utilizzare in calcestruzzo, malta e malta da iniezione per edifici, strade ed opere di ingegneria civile. La presente norma europea riguarda gli aggregati leggeri di origine minerale che hanno massa volumica particellare non maggiore di 2 000 kg/m3 (2,00 Mg/m3) o massa volumica in mucchio non maggiore di 1 200 kg/m3 (1,20 Mg/m3) incluso: a) aggregati naturali; b) aggregati prodotti da materiali naturali e/o da sottoprodotti di processi industriali; c) sottoprodotti di processi industriali; d) aggregati riciclati. Essa fornisce le direttive per la valutazione di conformità dei prodotti in base alla presente norma europea. I requisiti specificati nella presente norma possono non essere rilevanti per tutti i tipi di aggregati leggeri. Per applicazioni particolari i requisiti e le tolleranze possono essere adattate per l’impiego finale. Nota I requisiti della presente norma europea sono basati sull’esperienza con tipi di aggregati aventi un modello di impiego stabilito. Si dovrebbe fare attenzione nel considerare l’impiego di aggregati provenienti da fonti non dotate di alcun modello di impiego, per esempio aggregati riciclati e aggregati ottenuti da determinati sottoprodotti industriali. Tali aggregati, che dovrebbero essere conformi a tutti i requisiti della presente norma europea, potrebbero presentare altre caratteristiche, non incluse nel mandato M 125, non applicabili alla maggioranza dei tipi di aggregati dotati di un modello di impiego stabilito e, se necessario, si possono prendere provvedimenti validi sul posto di utilizzo per valutarne l’idoneità.
2
RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). EN 932-1 Tests for general properties of aggregates - Methods for sampling EN 932-2 Tests for general properties of aggregates - Methods for reducing laboratory samples EN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment and calibration EN 933-1 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of particle size distribution - Sieving method EN 933-2 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of particle size distribution - Test sieves, nominal size of aper tures EN 933-5 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination of percentage of crushed and broken surfaces in coarse aggregate particles EN 933-10 Tests for geometrical properties of aggregates - Assessment of fines - Grading of fillers (air jet sieving) EN 1097-3 Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of loose bulk density and voids EN 1097-5 Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of the water content by drying in a ventilated oven EN 1097-6:2000 Tests for mechanical and physical properties of aggregates Determination of particle density and water absorption
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EN 1744-1:1998 ISO 3310-1 ISO 3310-2
3
Tests for chemical properties of aggregates - Chemical analysis Test sieves - Technical requirements and testing - Test sieves of metal wire cloth Test sieves - Technical requirements and testing - Test sieves of perforated metal plate
TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1
aggregato: Materiale granulare utilizzato nella costruzione. L’aggregato può essere
3.2
aggregato leggero: Aggregato di origine minerale avente massa volumica particellare non
3.3
aggregato naturale: Aggregato di origine minerale, che non ha subito alcun trattamento
3.4
aggregato artificiale: Aggregato di origine minerale derivante da un processo industriale,
3.5
aggregato sottoprodotto: Aggregato di origine minerale derivante da un processo
3.6
aggregato riciclato: Aggregato risultante dalla lavorazione di materiale inorganico prece-
3.7
fini: Frazione granulometrica di un aggregato passante allo staccio di 0,063 mm.
3.8
filler : Aggregato, la maggior parte del quale passa allo staccio di 0,063 mm, che può
3.9
granulometria : Distribuzione dimensionale dei granuli espressa come percentuale in
4
REQUISITI FISICI
4.1
Generalità
naturale, artificiale, sottoprodotto o riciclato.
maggiore di 2 000 kg/m3 (2,00 Mg/m3) o massa volumica in mucchio non maggiore di 1 200 kg/m3 (1,20 Mg/m3). oltre alla lavorazione meccanica.
che implica una modificazione ter mica o di altro tipo.
industriale, che successivamente non ha subito alcun trattamento oltre alla lavorazione meccanica. dentemente utilizzato nella costruzione.
essere aggiunto ai materiali da costruzione per conferire determinate proprietà. massa passante attraverso uno specificato numero di stacci.
La necessità di sottoporre a prova e di dichiarare tutte le proprietà specificate nel presente punto deve essere limitata in base alla particolare applicazione dell’impiego finale o dell’origine dell’aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate per determinare le proprietà fisiche appropriate.
4.2
Massa volumica
4.2.1
Massa volumica in mucchio La massa volumica in mucchio deve essere dichiarata e determinata in conformità alla EN 1097-3. Deve essere compresa nell’intervallo di ±15% con un ma ssimo di ±100 kg/m3 (0,10 Mg/m3) del valore dichiarato. Nota Si dovrebbe riempire un contenitore utilizzando una tazza normalizzata tenuta al centro, al disopra del contenitore, senza toccarlo.
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4.2.2
Massa volumica particellare Se richiesto, la massa volumica delle particelle deve essere determinata in conformità alla EN 1097-6:2000, appendice C. Deve essere compresa nell’intervallo di ±15% con un massimo di ±150 kg/m3 (0,15 Mg/m3) del valore dichiarato.
4.3
Dimensione dell’aggregato
4.3.1
Generalità Le classi granulometriche dell’aggregato devono essere designate utilizzando un paio di stacci scelti da un gruppo base, oppure dal gruppo base più il gruppo 1, oppure dal gruppo base più il gruppo 2 del prospetto 1. Nota Tale designazione ammette la presenza di alcune particelle trattenute sullo staccio superiore (sopravaglio) e di alcune passanti allo staccio inferiore (sottovaglio). prospetto
1
Dimensioni degli stacci per specificare le classi granulometriche dell’aggregato
Nota
4.3.2
Gruppo base mm
Gruppo base più gruppo 1 mm
Gruppo base più gruppo 2 mm
0 0,25 0,5 1 2 4 8 16 31,5 (32) 63
0 0,25 0,5 1 2 2,8 (3) 4 5,6 (5) 8 11,2 (11) 16 22,4 (22) 31,5 (32) 45 63
0 0,25 0,5 1 2 3,15 (3) 4 6,3 (6) 8 10 12,5 (12) 14 16 20 31,5 (32) 40 63
Le dimensioni arrotondate riportate tra parentesi possono essere utilizzate come descrizioni semplificate delle classi granulometriche dell’aggregato.
Sottovaglio La quantità di materiale passante allo staccio non deve essere maggiore del 15% in massa.
4.3.3
Sopravaglio La quantità di materiale restante sullo staccio non deve essere maggiore del 10% in massa. Se richiesto, deve essere dichiarato lo staccio per il quale passa il 100% del materiale.
4.4
Granulometria La distribuzione dimensionale dei granuli deve essere determinata in conformità alla EN 933-1 tramite stacciatura a secco e devono essere dichiarati i risultati. Nota Si dovrebbe fare attenzione in caso di aggregati friabili per evitarne il degrado.
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4.5
Forma delle particelle Se richiesto, deve essere descritta e dichiarata la forma delle particelle. Nota I metodi di prova degli aggregati normali non sono applicabili.
4.6
Fini Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di fini negli aggregati leggeri in conformità alla EN 933-1 e devono essere dichiarati i risultati. Nota Si dovrebbe fare attenzione in caso di aggregati friabili per evitarne il degrado.
4.7
Classificazione dei filler Se richiesto, deve essere determinata la distribuzione granulometrica dimensionale dei filler in conformità alla EN 933-10 e devono essere dichiarati i risultati.
4.8
Assorbimento di acqua Se richiesto, deve essere determinato l’assorbimento di acqua degli aggregati leggeri in conformità alla EN 1097-6:2000, appendice C e devono essere dichiarati i risultati.
4.9
Contenuto di acqua Se richiesto, deve essere determinato il contenuto di acqua degli aggregati leggeri in conformità alla EN 1097-5 e devono essere dichiarati i risultati.
4.10
Resistenza alla frantumazione Se richiesto, deve essere determinata la resistenza alla frantumazione degli aggregati leggeri in conformità all’appendice A e devono essere dichiarati i risultati. Nota La relazione esistente tra la resistenza alla frantumazione degli aggregati leggeri e le proprietà che essa deve manifestare nell’impiego finale è tutt’altro che semplice.
4.11
Percentuale di granuli frantumati Se richiesto, deve essere determinata la percentuale di granuli frantumati di aggregati leggeri aventi massa volumica in mucchio non minore di 150 kg/m3 (0,15 Mg/m3) in conformità alla EN 933-5 e devono essere dichiarati i risultati. Nota Per aggregati leggeri artificiali aventi massa volumica in mucchio minore di 150 kg/m 3 (0,15 Mg/m3), se necessario, può essere utilizzata la prova specificata nella EN 933-5.
4.12
Resistenza alla disgregazione Se richiesto, deve essere determinata la resistenza alla disintegrazione in conformità all’appendice B e deve essere dichiarata. Nota La presente prova è adatta ad aggregati aventi massa volumica in mucchio maggiore di 150 kg/m 3 (0,15 Mg/m3).
4.13
Resistenza al gelo e disgelo Se sono richiesti aggregati resistenti al gelo da utilizzare nel calcestruzzo, nella malta e nella malta per iniezione in un ambiente soggetto al gelo e al disgelo, deve essere determinata e dichiarata la resistenza al gelo/disgelo degli aggregati aventi dimensione particellare non minore di 4 mm e massa volumica non minore di 150 kg/m3 (0,15 Mg/m3) in conformità all’appendice C. Quando l’impiego di aggregati di classe granulometrica uguale o minore di 4 mm e di massa volumica minore di 150 kg/m3 (0,15 Mg/m3) esige una resistenza al gelo/disgelo, quest’ultima deve essere dedotta da una prova di gelo/disgelo sul prodotto finale in conformità alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego e devono essere dichiarati i risultati. Nota In alternativa, è possibile valutare gli aggregati in base a un rapporto di resistenza al gelo/disgelo soddisfacente in esercizio o di prova sul prodotto finale.
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REQUISITI CHIMICI
5.1
Generalità La necessità di sottoporre a prova e dichiarare tutte le proprietà contenute in questo punto è limitata alla particolare applicazione di impiego finale o di origine dell’aggregato. Se richiesto, devono essere effettuate le prove specificate in 5 per determinare il tenore in massa delle sostanze chimiche appropriate. Qualora si confronti questo tenore a un valore limite detto tenore deve essere convertito in un valore di confronto ottenuto con l’equazione seguente: V c
=
Massa volumica in mucchio 1 500
V m ⋅ ------------------------------------------------------------------------
dove: è il valore di confronto; V m è il valore misurato come dalla EN 1744-1; 1 500 è il valore nominale assunto di massa volumica in mucchio di un aggregato normale. Nota 1 Per un’ulteriore guida, vedere appendice D. Nota 2 Una guida sugli effetti dei costituenti chimici negli aggregati leggeri, inclusa la reattività alcali-silice, correlata alla durabilità, all’aspetto e alle proprietà superficiali del calcestruzzo, della malta e della malta per iniezione in cui sono incorporati, è riportata nell’appendice E. V c
5.2
Cloruri Il contenuto di ioni cloruro idrosolubili degli aggregati leggeri deve essere determinato in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 7 e deve essere dichiarato. Nota Per un’ulteriore guida, vedere appendice E.
5.3
Componenti contenenti zolfo
5.3.1
Solfati solubili in acido Il contenuto di solfati solubili in acido deve essere determinato in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 12, e deve essere dichiarato.
5.3.2
Zolfo totale Il contenuto di zolfo totale deve essere determinato in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 11, e deve essere dichiarato.
5.4
Perdita al fuoco (solo per le ceneri) La perdita al fuoco deve essere determinata in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 17 e deve essere dichiarata.
5.5
Sostanze organiche inquinanti I componenti dannosi presenti negli aggregati leggeri naturali, ossia quelli che alterano il tempo di presa e di indurimento del calcestruzzo, della malta e della malta per iniezione devono essere determinati in conformità alla EN 1744-1:1998, punto 15.3, e devono essere dichiarati. Nota Per un’ulteriore guida, vedere appendice E.
5.6
Reattività alcali-silice degli aggregati leggeri naturali Se richiesto, deve essere valutata la reattività alcali-silice degli aggregati leggeri naturali in conformità alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego e devono essere dichiarati i risultati. Nota L'appendice E contiene una guida sugli effetti della reattività alcali-silice.
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PROVE
6.1
Campionamento Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 932-1. Nota Per garantire che un campione sia rappresentativo si dovrebbe fare in modo di evitarne la segregazione.
6.2
Numero di porzioni di prova Il numero di porzioni di prova specificato nei metodi di prova deve, se non indicato dal metodo di prova, essere corretto in base alla massa volumica in mucchio al fine di presentare un volume equivalente ad un aggregato con massa volumica in mucchio di 1 500 kg/m3 (1,50 Mg/m3).
6.3
Preparazione dei provini
6.3.1
Essiccazione I provini devono essere essiccati in conformità alla EN 1097-5.
6.3.2
Condizionamento dopo l’essiccazione I provini devono essere lasciati raffreddare a temperatura ambiente. Per alcuni aggregati leggeri i provini devono essere lasciati condizionare ad una umidità di equilibrio di (50 ± 10)% RH e alla temperatura di (23 ± 5) °C.
7
VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ
7.1
Generalità Il produttore deve effettuare le prove di tipo iniziale (vedere 7.2) e il controllo della produzione di fabbrica (vedere 7.3) per garantire che il prodotto è conforme alla presente norma europea e agli appropriati valori dichiarati.
7.2
Prove di tipo iniziale Le prove di tipo iniziale relative all’impiego finale previsto devono essere eseguite per controllare la conformità ai requisiti specificati nelle circostanze seguenti: a) si deve utilizzare una nuova fonte di aggregati; b) è subentrata una modifica importante nella natura delle materie prime o nelle condizioni di preparazione che possono influenzare le proprietà degli aggregati. I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza per il controllo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ciò deve includere in particolare l’identificazione di qualsiasi componente soggetto all’emissione di radiazioni oltre i normali livelli di fondo e qualsiasi componente soggetto al rilascio di idrocarburi aromatici o di altre sostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di questi componenti supera i limiti stabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell’aggregato, devono essere dichiarati i risultati delle prove iniziali.
7.3
Controllo della produzione di fabbrica Il produttore deve avere stabilito un sistema di controllo della produzione di fabbrica rispondente ai requisiti dell’appendice F. Le registrazioni tenute dal produttore devono indicare quali procedimenti di controllo sono in atto durante la produzione dell’aggregato. Nota La forma di controllo applicata a qualsiasi aggregato dipende dal suo impiego previsto e dalle regolamentazioni relative al suo impiego.
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DESIGNAZIONE
8.1
Designazione e descrizione Gli aggregati leggeri devono essere identificati nei termini seguenti: a) il nome e l’indirizzo del produttore o marchio commerciale; b) la dimensione; c) la massa volumica in mucchio o la massa volumica delle particelle; d) il riferimento della presente norma; e) qualsiasi informazione aggiuntiva necessaria per identificare il particolare aggregato leggero.
8.2
Fornitura
8.2.1
La fornitura del materiale deve essere in volume o massa.
8.2.2
Tutto il materiale deve essere protetto da contaminazioni.
8.3
Marcatura ed etichettatura Ogni consegna di aggregati leggeri deve essere identificata tramite una bolla di consegna numerata contenente almeno le informazioni seguenti: a) designazione come da 8.1; b) la fonte o il luogo di produzione; c) la data di spedizione dalla fabbrica del produttore; d) la quantità di aggregati leggeri; e) il nome e l’indirizzo del cliente. Nota Per la marcatura ed etichettatura CE, vedere ZA.3.
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APPENDICE (normativa) A.1
A DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA ALLA FRANTUMAZIONE Principio Inserire un campione preparato di aggregato leggero in un cilindro di acciaio specificato e compattare mediante vibrazione. Introdurre a forza un pistone sotto pressione nel cilindro per una distanza data e misurare la forza necessaria esprimendola come resistenza alla frantumazione. Sono specificati due procedimenti di prova. Il procedimento 1 è generalmente applicabile ad aggregati leggeri di dimensioni da 4 mm a 22 mm ed aventi massa volumica in mucchio maggiore di 150 kg/m3 (0,15 Mg/m3). Il procedimento 2 è generalmente applicabile ad aggregati leggeri con massa volumica in mucchio uguale o minore di 150 kg/m3 (0,15 Mg/m3).
A.2
Apparecchiatura
A.2.1
Salvo diversa indicazione, tutte le apparecchiature devono essere conformi ai requisiti generali della EN 932-5.
A.2.2
Cilindro e pistone di prova di acciaio , come illustrato nella figura A.1 per il procedimento
A.2.3
Pressa idraulica o dispositivo simile in grado di fornire sufficiente pressione per la prova
A.2.4
Tavola vibrante , funzionante a circa 3 000 oscillazioni al minuto e con ampiezza di 0,5 mm
A.2.5
Regolo di acciaio, di lunghezza idonea.
A.2.6
Tazza, di dimensioni idonee per riempire il cilindro di prova.
A.2.7
Stufa di essiccazione ventilata controllata termostaticamente, in grado di mantenere una
A.3
Preparazione dei provini
1 e nella figura A.2 per il procedimento 2.
e di misurare la pressione con accuratezza di ±5%. senza carico.
temperatura di (110 ± 5) °C.
I campioni devono essere prelevati in conformità alla EN 932-1 e ridotti come dalla EN 932-2. Preparare tre provini rappresentativi di dimensioni idonee e scartare il sottovaglio e il sopravaglio.
A.4
Procedimento
A.4.1
Procedimento 1 Posizionare il cilindro sulla tavola vibrante e riempire delicatamente fino a traboccare versando l’aggregato leggero di prova con una tazza, tutto intorno al cilindro, facendo attenzione ad evitare la segregazione dell’aggregato leggero. Vibrare il cilindro da 3 s a 60 s e riempire nuovamente. Vibrare il cilindro per ulteriori 3 s a 60 s e livellare la superficie dell’aggregato leggero servendosi del regolo. Posizionare la barra superiore sul cilindro e appoggiare delicatamente il pistone sopra l’aggregato leggero compattato. Regolare la distanza tra l’anello di contatto e la barra superiore a 20 mm e posizionare l’assemblaggio di prova nella pressa idraulica. UNI EN 13055-1:2003
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Esercitare una forza di compressione crescente sul pistone fino a raggiungere un affossamento di 20 mm in 100 s circa e registrare la forza in newton. Ripetere il procedimento con i due provini rimasti.
A.4.2
Procedimento 2 Posizionare il cilindro sulla tavola vibrante e riempire delicatamente fino a traboccare scaricando l’aggregato leggero di prova con una tazza, facendo attenzione ad evitare la segregazione dell’aggregato leggero. Vibrare il cilindro per 3 s e applicare il collare flangiato sul cilindro di prova. Aggiungere ulteriore aggregato leggero per riempire il collare e vibrare per altri 3 s. Rimuovere il collare, livellare l’aggregato leggero e posizionare l’assemblaggio di prova nella pressa idraulica. Esercitare una forza di compressione crescente sul pistone fino a raggiungere un affossamento di 50 mm in 100 s circa e registrare la forza in newton. Ripetere il procedimento con i due provini rimasti.
A.5
Calcolo ed espressione dei risultati Calcolare la resistenza alla frantumazione (C a o C b) per ciascun provino utilizzando l’equazione seguente: C a o C b =
L + F 2 ------------- N/mm A
dove: C a è la resistenza alla frantumazione, in newton per millimetro quadrato, determinata come da procedimento 1; C b è la resistenza alla frantumazione, in newton per millimetro quadrato, determinata come da procedimento 2; è il peso del pistone, in newton; L è la forza di compressione, in newton; F è l’area del pistone, in millimetri quadrati. A Calcolare il valore medio dei tre risultati.
A.6
Resoconto di prova Il resoconto di prova deve includere le informazioni seguenti: a) riferimento della presente norma europea; b) prova effettuata come da procedimento 1 o procedimento 2; c) identificazione del provino; d) identificazione del laboratorio di prova; e) data della prova; f) resistenza media alla frantumazione (C a oppure C b); g) escursione dei tre risultati di prova; h) periodo di vibrazione.
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figura
A.1
Apparecchiatura di prova per il procedimento 1 Legenda 1 Anello ad altezza regolabile 2 Pistone 3 Cilindro superiore 4 Cilindro inferiore 5 Base Dimensioni in mm
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figura
A.2
Apparecchiatura di prova per il procedimento 2 Legenda 1 Tacca 50 mm 2 Pistone 3 Collare 4 Cilindro 5 Base Dimensioni in mm
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APPENDICE (normativa)
B DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA ALLA DISGREGAZIONE
B.1
Principio Conservare in acqua per 3 giorni, a temperatura ambiente, due provini di aggregato leggero, dopodiché essi vengono autoclavati per 3 h alla pressione di 2 MPa e alla temperatura di 215 °C, quindi raffreddati a 30 °C. Dopo l’essiccazione a 110 °C e il raffreddamento, vagliarli sullo staccio appena inferiore di quello che costituisce il limite inferiore nominale della classe granulometrica. La massa passante a questo staccio di prova è espressa come percentuale in massa di ciascun provino originale secco. Registrare il risultato come media dei risultati di due provini.
B.2
Apparecchiatura
B.2.1
Tutte le apparecchiature, salvo diversa indicazione, devono essere conformi ai requisiti generali della EN 932-5.
B.2.2
Autoclave a vapore saturo controllato termostaticamente, di capacità idonea, in grado di
B.2.3
Stacci di prova, conformi alla ISO 3310-1 o alla ISO 3310-2.
B.2.4
Bilancia, di capacità adeguata e con accuratezza di ±0,1 g.
B.2.5
Stufa di essiccazione ventilata controllata termostaticamente, in grado di mantenere una
B.2.6
Due contenitori metallici adatti a contenere l’aggregato leggero nell’autoclave.
B.3
Preparazione dei provini
far salire la temperatura dei provini da 20 °C a (215 ± 5) °C in (60 ± 5) min e di mantenere questa temperatura per (180 ± 10) min, ad una pressione di (2 ± 0,2) MPa. Inoltre, l’autoclave deve consentire il raffreddamento dei provini a (30 ± 10) °C in (90 ± 10) min.
temperatura di (110 ± 5) °C.
I campioni devono essere prelevati in conformità alla EN 932-1 e ridotti come dalla EN 932-2 oltre ad essere sufficientemente grandi da dare origine a due provini come specificato nel prospetto B.1.
B.3.1
Essiccare il campione di aggregato leggero come dalla EN 1097-5.
B.3.2
Stacciare a secco i due provini eliminando il materiale sopravaglio e sottovaglio utilizzando i relativi stacci superiore e inferiore specificati nel prospetto B.1. prospetto B.1
Volume dei provini/dimensioni degli stacci Dimensioni staccio superiore e inferiore mm
Volume approssimativo
Staccio appena inferiore
ml
mm
4/8 8/16 16/22
500 1 000 2 000
2 4 8
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B.4
Procedimento
B.4.1
Tenere immersi i due provini in acqua distillata a temperatura ambiente per (72 ± 1) h, mantenendo l’aggregato totalmente al disotto della superficie dell’acqua.
B.4.2
Dopo l’immersione, lasciare scolare l’aggregato leggero consentendo ai provini lo sgocciolamento dell’acqua distillata per circa 15 min.
B.4.3
Introdurre i provini sgocciolati in due contenitori metallici e metterli in autoclave.
B.4.4
Innalzare la pressione dell’autoclave a (2 ± 0,2) MPa e la temperatura a (215 ± 5) °C in (90 ± 5) min e mantenere questa pressione e temperatura per (180 ± 5) min. Lasciare raffreddare a (30 ± 10) °C in (90 ± 5) min.
B.4.5
Trasferire i contenitori con il loro contenuto nella stufa ed essiccare a (110 ± 5) °C come dalla EN 1097-5 e lasciare raffreddare.
B.4.6
Pesare ciascun provino al più prossimo 0,1 g ( m 1).
B.4.7
Stacciare accuratamente ciascun provino sullo staccio appena inferiore indicato nel prospetto B.1.
B.4.8
Pesare il materiale passante attraverso questo staccio allo 0,1 g per ciascun provino (m 2).
B.5
Calcolo ed espressione dei risultati
B.5.1
Calcolare la percentuale di perdita in massa M , per ciascuno dei due provini, utilizzando l’equazione seguente: M
m 2 × 100 m 1
= -------
dove: M è la percentuale di perdita in massa; m 1 è la massa iniziale del provino, in grammi; m 2 è la massa del materiale, in grammi, che passa attraverso lo staccio appena inferiore dopo il trattamento in autoclave.
B.5.2
Il risultato deve essere espresso come valore medio ottenuto da due provini.
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APPENDICE (normativa) C.1
C DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA AL GELO E DISGELO DEGLI AGGREGATI LEGGERI Introduzione Il metodo di prova specificato nella presente appendice è stato ritenuto idoneo per aggregati leggeri con dimensione dei granuli non minore di 4 mm e massa volumica in mucchio non minore di 150 kg/m3 (0,15) Mg/m3. Nota Il principio della presente prova si discosta dal metodo specificato nella EN 1367-1.
C.2
Principio Un campione di aggregati leggeri, dopo l’immersione in acqua alla pressione a tmosferica, è sottoposto a 20 cicli di gelo-disgelo. Ciò implica il raffreddamento al disotto di -15 °C nell’aria e quindi il disgelo in un bagno di acqua a circa 20 °C. In seguito al completamento dei cicli di gelo-disgelo, si esamina l’aggregato leggero per rilevare eventuali variazioni come formazione di crepe e/o perdita di massa.
C.3
Apparecchiatura
C.3.1
Tutte le apparecchiature , salvo diversa indicazione, devono essere conformi ai requisiti
C.3.2
Stufa di essiccazione ventilata , con circolazione forzata di capacità adeguata. La stufa
C.3.3
Bilancia, in grado di pesare provini fino a 400 g con accuratezza di ±0,02 g e provini al
C.3.4
Cabina a bassa temperatura (ad armadio o a cassetta) con circolazione d’aria. La cabina
C.3.5
Contenitori , costruiti con lamiere di acciaio resistente alla corrosione, con area di base di
C.3.6
Griglia, di dimensione e apertura adatte ad evitare che l’aggregato leggero galleggi nel
C.3.7
Stacci di controllo, conformi alla EN 933-2.
C.3.8
Acqua, distillata o demineralizzata.
C.4
Campionamento
generali della EN 932-5.
deve essere in grado di mantenere (110 ± 5) °C. disopra di 400 g con accuratezza di 0,05 g.
deve essere in grado di mantenere (-17,5 ± 2,5) °C. circa 0,02 m2 e altezza non minore di 100 mm. contenitore specificato in C.3.5.
Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 932-1.
C.5
Campioni
C.5.1
Campioni Devono essere utilizzati tre campioni individuali. I campioni di prova devono essere ottenuti come dalla EN 932-2 per riduzione del campione di laboratorio in frazioni elementari dalle quali sono stati eliminati il sopravaglio e il sottovaglio.
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C.5.2
Quantità dei campioni di prova Può essere utilizzata una qualsiasi delle quantità riportate nell’appendice C.1 in funzione della dimensione. Le quantità per ciascuno dei tre campioni di prova sono indicate nel prospetto C.1 e sono ammesse deviazioni di ±5%. prospetto C.1
C.5.3
Campioni di prova richiesti per la prova del gelo-disgelo Dimensione massima dell’aggregato mm
Volume richiesto degli aggregati leggeri ml
da 4 a 8 da 8 a 16 da 16 a 32
500 1 000 1 500
Preparazione dei campioni di prova Lavare i campioni di prova per rimuovere le particelle aderenti. Essiccare i campioni di prova come specificato nella EN 1097-5, lasciare raffreddare a temperatura ambiente e pesare. Nota Per alcuni aggregati leggeri lasciare condizionare i campioni di prova all’umidità di equilibrio a (23 ± 5) °C e al (50 ± 10)% di umidità relativa. La pesatura deve essere effettuata alle accuratezza seguenti: campioni di prova fino a 400 g, a ±0,04 g; campioni di prova al disopra di 400 g, a ±0,1 g.
C.6
Procedimento
C.6.1
Immersione Conservare i campioni di prova alla pressione atmosferica per (4 ± 0,2) h nei contenitori specificati in C.3.5 a (20 ± 3) °C in acqua distillata o demineralizzata, assicurandosi che l’acqua copra i campioni di prova per almeno 10 mm per l’intero periodo di 4 h di immersione. Al fine di evitare che i campioni di prova galleggino, tenerli immersi tramite la griglia specificata in C.3.6.
C.6.2
Esposizione al gelo e disgelo Rimuovere i campioni di prova dai contenitori e lasciarli sgocciolare su uno staccio per 1 min. Quindi introdurli nei contenitori spargendoli in modo uniforme. Posizionare i contenitori nella cabina a bassa temperatura, assicurandosi che l’estrazione del calore avvenga nel modo più uniforme possibile da tutti i lati di tutti i campioni di prova. La distanza tra ciascun contenitore, e tra i contenitori e le pareti laterali della cabina, non deve essere minore di 50 mm. Dopo aver posizionato i contenitori nella cabina, mantenere la temperatura dell’aria nella cabina a -20 °C e non consentire mai alla temperatura dell’aria di scendere al disotto di -22 °C o di salire al disopra di -15 °C. Se necessario, il carico deve essere adattato in funzione della capacità di raffreddamento della cabina. I contenitori con i campioni di prova devono restare nella cabina per un minimo di 4 h. Al completamento del ciclo di gelo, conservare i contenitori con i campioni di prova per almeno 1 h nell’acqua, alla temperatura costante di (20 ± 3) °C. Dopo aver accuratamente eliminato l’acqua e aver lasciato sgocciolare i campioni di prova, iniziare il successivo ciclo di gelo; in totale si devono eseguire 20 cicli di gelodisgelo. Nota Qualora sia necessario interrompere la prova durante il ciclo di gelo, i campioni di prova devono restare nella cabina a (-17,5 ± 2,5) °C. È ammessa una interruzione totale di non oltre 72 h.
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C.6.3
Stacciatura ed essiccazione Al completamento del 20° ciclo, versare il contenuto di ciascun contenitore su uno staccio di dimensioni corrispondenti alla metà delle dimensioni dello staccio inferiore utilizzato per preparare il campione di prova (per esempio, per la frazione da 8 mm a 16 mm, lo staccio deve essere con fori di 4 mm). Lavare e stacciare il campione di prova manualmente sullo staccio specificato. Essiccare e pesare il residuo restante sullo staccio come indicato in C.5.3.
C.7
Calcolo ed espressione dei risultati
C.7.1
Calcolare il sottovaglio combinando i residui provenienti da tre campioni di prova, pesandoli ed esprimendo la massa ottenuta come percentuale in massa dei campioni di prova combinati.
C.7.2
Calcolare il risultato della prova di gelo-disgelo conformemente all’equazione seguente: F = [(M 1 - M 2)/ M1 ] × 100 dove: M 1 è la massa secca iniziale dei tre campioni di prova prima dei cicli, in grammi; M 2 è la massa secca finale dei tre campioni di prova dopo i cicli, trattenuta sullo staccio specificato, in grammi; è la percentuale di perdita in massa dei tre campioni di prova dopo i cicli di geloF disgelo.
C.8
Resoconto di prova Il resoconto di prova deve essere riferito alla presente norma europea e contenere le informazioni seguenti: a) metodi di campionamento se conosciuto e marcatura, tipo e origine dei campioni di laboratorio; b) forma, dimensioni, granulometria e numero dei campioni di laboratorio; c) osservazioni visive dell’aggregato trattenuto sullo staccio specificato; Eventuali disintegrazioni insolite dell’aggregato trattenuto sullo staccio dovrebbero essere registrate. Nota d) risultato della prova di gelo-disgelo, F , espressa al più prossimo 0,1% in massa; e) data del resoconto e nome del laboratorio di prova.
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APPENDICE (informativa) D.1
D GUIDA PER CONVERTIRE LE QUANTITÀ IN MASSA IN QUANTITÀ IN VOLUME Premessa I valori limite dei contenuti di sostanze chimiche sono basati sugli aggregati di massa normale con massa volumica in mucchio di circa 1 500 kg/m3 (1,50 Mg/m3). I contenuti di sostanze chimiche determinati in conformità alla EN 1744-1 sono espressi come percentuale in massa. Per aggregati leggeri tale valore di prova deve essere corretto prima di essere confrontato con i valori limite, per tenere conto della bassa massa volumica in mucchio degli aggregati leggeri. Pertanto, un aggregato con massa volumica in mucchio di 750 kg/m3 (0,75 Mg/m3) potrà contenere una quantità doppia di una sostanza specifica sulla base della percentuale in massa rispetto ad un aggregato che ha massa volumica in mucchio di 1 500 kg/m3 (1,50 Mg/m3) soddisfacendo ugualmente il valore limite per m etro cubo di calcestruzzo.
D.2
Esempio di calcolo Il valore limite per una applicazione è 0,01% in massa. L’aggregato proposto ha massa volumica in mucchio di 750 kg/m3 (0,75 Mg/m3). Il contenuto di sostanza chimica misurato come dalla EN 1744-1 (sia C n) è 0,018% in massa. Il valore di confronto è pertanto: ----------- = 0,009 0,018 ---750 1 500 Il valore di confronto di 0,009% è minore del valore limite di 0,01%. L’aggregato proposto è pertanto idoneo per l’applicazione prevista.
C n
=
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APPENDICE (informativa) E.1
E GUIDA SUGLI EFFETTI DI ALCUNE SOSTANZE CHIMICHE DEGLI AGGREGATI LEGGERI SULLA DURABILITÀ DEL CALCESTRUZZO, DELLA MALTA E DELLA MALTA PER INIEZIONE IN CUI SONO INCORPORATI Generalità Gli aggregati leggeri non dovrebbero contenere sostanze in quantità e forma tale da influenzare negativamente la loro idoneità all’impiego previsto.
E.2
Cloruri I cloruri possono essere presenti negli aggregati leggeri. Per ridurre al minimo il rischio di corrosione dei metalli incorporati è pratica comune limitare la quantità dei cloruri presenti nel calcestruzzo e nella malta, apportati da tutti i costituenti.
E.3
Sostanze organiche
E.3.1
Due prove di stacciatura per rilevare la presenza di materia organica sono pratica comune: la prova dell’idrossido di sodio e la prova dell’acido fulvico. Se il liquido surnatante in queste prove è più chiaro dei colori normalizzati secondo la deter minazione come da EN 1744-1:1998, 15.1 e/o 15.2, l’aggregato può essere considerato privo di materia organica (vedere E.3.5). Nota Alcune sostanze inorganiche che decolorano il liquido surnatante nella prova all’idrossido di sodio non influenzano negativamente la presa e l’indurimento del calcestruzzo/malta.
E.3.2
Gli aggregati che contengono sostanze organiche o di altro tipo in proporzioni che alterano la velocità di presa e di indurimento del calcestruzzo/malta dovrebbero essere sottoposti a valutazione quantitativa della loro presenza. L’effetto sul tempo di presa e sulla resistenza a compressione dovrebbe essere determinato in conformità alla EN 1744-1:1998, 15.3. Le proporzioni di tali sostanze dovrebbero essere tali da garantire la con formità a E.3.2 ed E.3.4.
E.3.3
L’aumento del tempo di persa dei provini di calcestruzzo/malta non dovrebbe essere maggiore di 120 min.
E.3.4
La diminuzione della resistenza a compressione del provino di calcestruzzo/malta non dovrebbe essere maggiore del 20%.
E.3.5
Gli zuccheri non influenzano il colore del liquido surnatante nella prova all’idrossido di sodio o all’acido fulvico. Se si sospetta la presenza di zuccheri o di sostanze simili, l’aggregato dovrebbe essere sottoposto a prova utilizzando il provino di calcestruzzo/malta specificato nella EN 1744-1:1998, 15.3. Si dovrebbero applicare i requisiti del tempo di presa e della resistenza a compressione indicati in E.3.3 ed E.3.4.
E.4
Reazione alcali-aggregati Certi aggregati possono reagire con gli alcali presenti nei fluidi interstiziali del calcestruzzo, della malta e della malta per iniezione. In condizioni sfavorevoli e in presenza di umidità ciò può portare all’espansione e conseguente fessurazione o rottura del calcestruzzo, della malta e della malta per iniezione. La forma più comune di reazione avviene tra gli alcali e certe forme di silice (reazione alcali-silice). Un’altra forma meno comune di reazione è la reazione alcali-carbonato.
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E.4.1
In assenza di precedente esperienza a lungo termine sulla mancanza di reattività dirompente di una particolare combinazione di cemento e aggregato, può essere necessario intraprendere una delle precauzioni seguenti: a) limitare il contenuto totale di alcali della miscela di calcestruzzo/malta; b) utilizzare un cemento con un contenuto effettivo di alcali basso; c) utilizzare una combinazione di aggregato non reattivo; d) limitare il grado di saturazione in acqua del calcestruzzo/malta.
E.4.2
La combinazione di aggregato e cemento dovrebbe essere valutata utilizzando i procedimenti descritti nelle regolamentazioni vigenti sul luogo d’impiego solo qualora non sia possibile garantire la conformità a uno dei procedimenti sopra descritti.
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APPENDICE (normativa) F.1
F CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA Introduzione La presente appendice specifica un sistema di controllo della produzione di fabbrica degli aggregati al fine di garantirne la conformità ai relativi requisiti della presente norma. Le prestazioni del sistema di controllo della pro duzione di fabbrica devono essere valutate sulla base dei principi utilizzati nella presente appendice.
F.2
Organizzazione
F.2.1
Responsabilità e autorità Occorre definire le responsabilità, l’autorità e l’interrelazione tra tutto il personale addetto alla gestione, esecuzione e controllo delle attività legate al sistema di qualità, incluso il personale che necessita di libertà organizzativa e autorizzazione per: a) iniziare azioni atte a prevenire l’eventuale non conformità del prodotto; b) identificare, registrare e intervenire in caso di eventuali deviazioni di qualità del prodotto.
F.2.2
Rappresentante della direzione per il controllo della produzione di fabbrica Per ciascun impianto di produzione di aggregati il produttore deve nominare una persona alla quale conferire l’autorità necessaria a garantire l’attuazione e il rispetto di tutti i requisiti indicati nella presente appendice.
F.2.3
Revisione della direzione Il sistema di controllo della produzione di fabbrica adottato per soddisfare i requisiti della presente appendice deve essere controllato e revisionato ad intervalli stabiliti da parte della direzione per garantire la sua continua adeguatezza ed efficacia. Le registrazioni di tali revisioni devono essere conservate.
F.3
Procedure di controllo Il produttore deve redigere e tenere aggiornato un manuale relativo al sistema di controllo della produzione di fabbrica che stabilisca le procedure tramite le quali sono soddisfatti i requisiti del controllo della produzione di fabbrica.
F.3.1
Controllo dei documenti e dei dati Il controllo dei documenti e dei dati deve includere tutta la documentazione e i dati ritenuti importanti in base ai requisiti della presente norma, relativi all’acquisto, alla lavorazione e ispezione dei materiali e i documenti del sistema di controllo della produzione di fabbrica. La procedura riguardante la gestione dei documenti e dei dati deve essere anch’essa inclusa nel manuale di controllo della produzione al fine di chiarire le procedure e le responsabilità per l’approvazione, emissione, distribuzione e amministrazione dei documenti e dei dati interni ed esterni; nonché la preparazione, emissione e registrazione delle modifiche apportate alla documentazione.
F.3.2
Servizi in subappalto Se qualsiasi parte dell’attività è subappaltata da parte del produttore, deve essere stabilito un mezzo di controllo. Il produttore deve mantenere l’intera responsabilità per tutte le parti di attività subappaltata.
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F.3.3
Conoscenza delle materie prime Si deve disporre della documentazione dettagliata sulla natura delle materie prime, la loro origine e, se necessario, una o più mappe che illustrino il luogo e il piano di estrazione. È responsabilità del produttore garantire che, qualora siano identificate eventuali sostanze pericolose, il loro contenuto non ecceda i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell’aggregato. Nota La maggior parte delle sostanze pericolose definite nella Direttiva del Consiglio 76/769/CEE non sono generalmente presenti nella maggior parte dei giacimenti di aggregati di origine minerale. Tuttavia, la nota dell’appendice ZA.1 è rivolta all’attenzione del produttore di aggregati.
F.4
Gestione della produzione Il sistema di controllo della produzione di fabbrica deve soddisfare i requisiti seguenti: a) presenza di procedure per l’identificazione e il controllo dei materiali; Queste possono includere procedure per mantenere e correggere le apparecchiature di processo, Nota l’ispezione o le prove dei materiali campionati durante il processo, la modifica del processo dovuta a cattivo tempo, ecc. b) presenza di procedure atte per l’identificazione e il controllo di eventuali materiali dannosi identificati in F.3.3 per garantire che non superino i limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti sul posto di impiego dell’aggregato; c) presenza di procedure per garantire che il materiale sia stoccato in modo controllato e che sia possibile identificare i punti di immagazzinamento e il loro contenuto; d) presenza di procedure per garantire che il materiale prelevato dal magazzino non sia deteriorato in modo tale da comprometterne la conformità; e) il prodotto deve essere identificabile fino al punto vendita per quanto riguarda l’origine e il tipo.
F.5
Controlli e prove
F.5.1
Generalità Il produttore deve mettere a disposizione tutti gli impianti, le apparecchiature e il personale addestrato necessari per l’esecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.
F.5.2
Apparecchiatura Il produttore deve essere responsabile della gestione, della taratura e della manutenzione delle apparecchiature di controllo, di misurazione e di prova. L’accuratezza e la frequenza di taratura deve essere conforme alla EN 932-5. L’apparecchiatura deve essere utilizzata in conformità ai procedimenti documentati. L’apparecchiatura deve essere identificabile in modo univoco. Le registrazioni di taratura devono essere conservate.
F.5.3
Frequenza e ubicazione dell’ispezione, del campionamento e delle prove La documentazione di controllo della produzione deve descrivere la frequenza e la natura delle ispezioni. La frequenza del campionamento e delle prove, se richiesto, deve essere effettuata per le caratteristiche rilevanti specificate nel prospetto F.1. Nota 1 La frequenza delle prove è generalmente correlata ai periodi di produzione. Un periodo di produzione è definito come una intera settimana, mese o anno di giorni lavorativi per la produzione. Nota 2 I requisiti per il controllo della produzione di fabbrica possono comprendere esami visivi. Qualsiasi deviazione indicata da queste ispezioni può portare ad un aumento delle frequenze di prove. Nota 3 Quando il valore misurato si avvicina a un limite specificato, può essere necessario aumentare la frequenza.
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Nota 4
F.6
In condizioni speciali le frequenze di prova possono essere diminuite al disotto di quelle riportate nel prospetto F.1. Tali condizioni potrebbero essere: a) apparecchiatura di produzione altamente automatizzata; b) esperienza a lungo termine di regolarità di proprietà speciali; c) giacimenti ad alto grado di conformità; d) applicazione di un sistema di gestione della qualità dotato di misure eccezionali per la sorveglianza e il monitoraggio del processo di produzione. Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto dei requisiti minimi del prospetto F.1. I motivi della diminuzione delle frequenze di prova devono essere riportati nel documento del controllo della produzione di fabbrica.
Registrazioni I risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo da includere le ubicazioni di campionamento, le date e i tempi di prelievo e i prodotti sottoposti a prova con ogni altra informazione importante, quale per esempio le condizioni atmosferiche. Nota 1 Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel qual caso il produttore, sulla base della propria esperienza, può ritenere possibile applicare i risultati di una prova a più di un prodotto. Ciò si verifica in particolare quando un prodotto consiste nella combinazione di due o più classi granulometriche diverse. La distribuzione granulometrica o la purezza dovrebbero essere controllate qualora siano mutate le caratteristiche intrinseche. Qualora il prodotto controllato o sottoposto a prova non soddisfi il valore dichiarato o in caso di indicazione del fatto che non debba farlo, occorre fare una nota nelle r egistrazioni dei passaggi intrapresi per risolvere la questione (per esempio eseguendo una nuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione). Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice. Le registrazioni devono essere conservate almeno per tutto il periodo stabilito. Nota 2 Per "periodo stabilito" si intende il periodo di tempo durante il quale si devono conservare le registrazioni in conformità alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.
F.7
Controllo dei prodotti non conformi In seguito ad una ispezione o ad una prova che indichi che un prodotto non è conforme, il materiale in questione deve essere: a) nuovamente sottoposto a trattamento; o b) adibito ad un’altra applicazione per la quale è idoneo; oppure c) rifiutato e marchiato come non conforme. Tutti i casi di non conformità devono essere registrati da parte del produttore, ricercandone la causa e, se necessario, devono essere intraprese azioni correttive. Nota Le azioni correttive possono includere: a) indagini sulla causa di non conformità, incluso un esame del procedimento di prova ed applicazione dei necessari aggiustamenti; b) analisi di procedimenti, operazioni, registrazioni di qualità, rapporti di servizio e reclami dei clienti per individuare ed eliminare le potenziali cause di non conformità; c) attuazione di azioni preventive per trattare i problemi a un livello corrispondente al rischio incontrato; d) applicazione di controlli per garantire che siano intraprese le azioni correttive efficaci; e) attuazione e registrazione di modifiche nei procedimenti risultanti da azioni correttive.
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prospetto
F.1
Frequenze minime di prova
Proprietà
Punto
Note
Metodo di prova
Frequenze minime di prova a)
1
Massa volumica in mucchio
4.2.1
EN 1097-3
2
Massa volumica dei granuli
4.2.2
EN 1097-6:2000, appendice C 1 al mese oppure 1 ogni 20 000 m 3
3
Granulometria
4.4
EN 933-1
1 alla settimana oppure 1 ogni 5 000 m 3
4
Fini
4.6
EN 933-1
1 alla settimana oppure 1 ogni 5 000 m 3
5
Granulometria dei filler
4.7
EN 933-10
1 alla settimana
6
Assorbimento di acqua
4.8
EN 1097-6:2000, appendice C 1 al mese oppure 1 ogni 20 000 m 3
7
Contenuto di acqua
4.9
EN 1097-5
1 al giorno oppure 1 ogni 1 000 m 3
8
Resistenza alla frantumazione
4.10
appendice A
1 al mese oppure 1 ogni 20 000 m 3
9
Percentuale di granuli frantumati
4.11
EN 933-5
2 all’anno
10
Resistenza alla disgregazione
4.12
Da determinarsi solo appendice B in assenza di esperienza a lungo termine
2 all’anno
11
Resistenza al gelo e disgelo
4.13
Da determinarsi solo appendice C in assenza di esperienza a lungo termine
2 all’anno
12
Cloruri
5.2
EN 1744-1:1998, punto 7
2 all’anno
13
Solfati solubili in acido
5.3.1
EN 1744-1:1998, punto 12
2 all’anno
14
Zolfo totale
5.3.2
EN 1744-1:1998, punto 11
2 all’anno
15
Perdita al fuoco (solo per ceneri)
5.4
EN 1744-1:1998, punto 17
2 all’anno
16
Contaminanti organici
5.5
EN 1744-1:1998, 15.3
2 all’anno
17
Reattività alcali-silice
5.6
b)
Se richiesto e in caso di dubbio
18
Sostanze pericolosec) In particolare: Emissione di radioattività Rilascio di metalli pesanti Rilascio di idrocarburi poliaromatici
F.3.3 F.4
c)
Se richiesto e in caso di dubbio
a) b) c)
In conformit à alle disposizioni vigenti nel luogo di impiego. Qualora siano indicate due frequenze di prova, si applica quella minima. Salvo diversa indicazione, solo se necessario ai fini della marcatura CE (vedere appendice ZA).
F.8
1 al giorno oppure 1 ogni 1 000 m 3
Movimentazione, immagazzinamento e condizionamento nelle aree di produzione Il produttore deve adottare tutte le misure necessarie per il mantenimento della qualità del prodotto durante la movimentazione e l’immagazzinamento. Nota Tali misure dovrebbero considerare quanto segue: a) contaminazione del prodotto; b) segregazione; c) pulizia dell’apparecchiatura di movimentazione e delle aree di stoccaggio.
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F.9
Trasporto e imballaggio
F.9.1
Trasporto Il sistema di controllo della produzione di fabbrica del produttore deve precisare il campo della propria responsabilità in relazione all’immagazzinamento e alla consegna. Nota Se gli aggregati sono trasportati sfusi può essere necessario coprire o contenere gli aggregati al fine di ridurre la contaminazione.
F.9.2
Imballaggio Se gli aggregati sono imballati i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare o degradare l’aggregato fino al punto di modificarne significativamente le proprietà prima che l’aggregato sia rimosso dall’imballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopo durante la movimentazione e l’immagazzinamento dell’aggregato imballato devono essere marcate sull’imballaggio o sui documenti di accompagnamento.
F.10
Addestramento del personale Il produttore deve stabilire e tenere aggiornati i procedimenti per l’addestramento di tutto il personale coinvolto nel sistema di produzione di fabbrica. Le appropriate registrazioni sull’addestramento devono essere conservate.
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APPENDICE (informativa)
ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE
ZA.1
Scopo e caratteristiche relative La presente norma europea e la presente appendice ZA sono state elaborate nell’ambito di un mandato1) conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall’Associazione Europea di Libero Scambio. I punti della presente norma europea, riportati nella presente appendice, soddisfano i requisiti del mandato, conferito dalla Direttiva europea UE relativa ai Prodotti da Costruzione (89/106/CEE). La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità degli aggregati e dei filler trattati nella presente norma europea per gli impieghi ivi previsti; deve essere fatto riferimento alle informazioni di accompagnamento della marcatura CE. AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE che non interferiscono con l'idoneità alla destinazione d'uso, possono essere applicati agli aggregati e ai filler che rientrano nel campo di applicazione della presente appendice. Nota Oltre ai punti specificati nella presente norma relativi alle sostanze pericolose, possono esistere altri requisiti applicabili ai prodotti inclusi nello scopo e campo di applicazione della presente norma europea (per esempio legislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per soddisfare alle disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da costruzione, tali requisiti devono, inoltre, essere conformi ai tempi e luoghi di applicazione. Nota: Una banca dati informativa relativa alle disposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile alla pagina Costruzione del sito Internet EUROPA http://europa.eu.int. prospettoZA.1a
Scopo e punti concernenti i requisiti
Prodotto: Impiego/Impieghi previsto/i:
Aggregati leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati che rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma per l’impiego in calcestruzzo, malta e malta per iniezione Edifici, strade ed opere di ingegneria civile, nonché la costruzione di prodotti di calcestruzzo prefabbricato
Requisiti essenziali
Requisiti richiesti dalla presente norma e/o in altre norme
Livello/i e/o classe/i
Note
Forma dei granuli Dimensione dei granuli Massa volumica in mucchio
4.5 Forma delle particelle 4.4 Distribuzione granulometrica 4.2.1 Massa volumica in mucchio
Nessuna Nessuna Nessuna
Descrizione Valore dichiarato Valore dichiarato
Percentuale di granuli frantumati
4.11 Percentuale di granuli frantumati
Nessuna
Valore dichiarato
Purezza
5.5 Contaminanti organici
Nessuno
Valore dichiarato
Resistenza alla frammentazione/frantumazione
4.10 Resistenza alla frantumazione
Nessuna
Valore dichiarato
Composizione/contenuto
5.2 Cloruri 5.3.1 Solfati solubili in acido 5.3.2 Zolfo totale
Nessuno Nessuno Nessuno
Valore dichiarato Valore dichiarato Valore dichiarato
Stabilità di volume
4.12 Resistenza alla disgregazione
Nessuna
Valore dichiarato
Assorbimento di acqua
4.8 Assorbimento di acqua
Nessuno
Valore dichiarato
Nessuna Nessuna
Vedere terzo paragrafo in ZA.3
Sostanze pericolose: Emissione di radioattività (per aggregati derivanti Nota in ZA.1 sopra da giacimenti radioattivi per impiego in calceF.3.3 Conoscenza delle materie prime struzzo da costruzione) F.4 Gestione della produzione Rilascio di metalli pesanti Rilascio di idrocarburi poliaromatici Rilascio di altre sostanze pericolose Durabilità al gelo/disgelo
4.13 Resistenza al gelo e disgelo
Nessuna
Valore dichiarato
Durabilità alla reattività alcali-silice
5.6 Reattività alcali-silice
Nessuna
Valore dichiarato
1)
M125 "Aggregati" "revisio nato". UNI EN 13055-1:2003
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prospettoZA.1b
Scopo e punti concernenti i requisiti
Prodotto: Impiego/Impieghi previsto/i:
Aggregati leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati che rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma per l’impiego in calcestruzzo, malta e malta per iniezione Edifici, strade ed opere di ingegneria civile
Requisiti essenziali
Requisiti richiesti dalla presente norma e/o in altre norme
Livello/i e/o classe/i
Note
Finezza/dimensione dei granuli
4.7 Distribuzione granulometrica
Nessuna
Valore dichiarato
Massa volumica in mucchio
4.2.1 Massa volumica in mucchio
Nessuna
Valore dichiarato
Composizione/contenuto
5.2 Cloruri 5.3.1 Solfati solubili in acido 5.3.2 Zolfo totale
Nessuno Nessuno Nessuno
Valore dichiarato Valore dichiarato Valore dichiarato
Purezza
5.5 Contaminanti organici
Nessuno
Valore dichiarato
Stabilità di volume
4.12 Resistenza alla disgregazione
Nessuna
Valore dichiarato
Perdita al fuoco (solo per ceneri)
5.4 Perdita al fuoco (solo per ceneri)
Nessuna
Valore dichiarato
Rilascio di altre sostanze pericolose
Nota in ZA.1 sopra
Durabilità al gelo/disgelo
F.3.3 Conoscenza delle materie prime F.4 Gestione della produzione
Nessuna Nessuna
4.13 Resistenza al gelo e disgelo
Nessuna
Vedere terzo paragrafo in ZA.3 Valore dichiarato
Il requisito nei riguardi di una determinata caratteristica non è applicabile in quegli stati membri (SM) che non possiedono alcun requisito regolamentato su questa caratteristica per l'impiego previsto del prodotto. In questo caso i produttori che immettono i propri prodotti sul mercato di questi SM non sono obbligati a determinare o dichiarare le prestazioni dei propri prodotti relativamente a questa caratteristica e può essere utilizzata l'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE (vedere ZA.3). L'opzione NPD non può, tuttavia, essere utilizzata qualora la caratteristica sia soggetta a un limite di soglia.
ZA.2
Procedure per l’attestazione di conformità degli aggregati e dei filler
ZA.2.1
Sistema(i) di attestazione di conformità I sistemi di attestazione di conformità per gli aggregati e filler indicati nel prospetto ZA.1a e nel prospetto ZA.1b secondo la decisione della Commissione del 9 ottobre 1998 (98/598/CE) riportata nell’appendice 3 del mandato M125 "Aggregati", revisionato, sono illustrati nei prospetti ZA.2a e ZA.2b per l’/gli impiego/impieghi previsto/i indicato/i.
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2) 3)
prospettoZA.2a
Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di sicurezza2) (ove sia richiesto l’intervento di una terza parte)
Prodotto/i
Impiego/Impieghi previsto/i
Livello/i o classe/i
Attestazione del/i sistema/i di conformità
Aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta Edifici, strade ed altre opere di ingegneria civile per iniezione
-
2+
Filler di aggregati leggeri per calcestruzzo, malta Edifici, prodotti di calcestruzzo prefabbricato, e malta per iniezione strade ed altre opere di ingegneria civile
-
2+
Sistema 2+: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Prima possibilità, includente la certificazione del controllo della produzione di fabbrica tramite un ente autorizzato, sulla base dell'ispezione iniziale in fabbrica e del controllo della produzione di fabbrica, nonché della continua sorveglianza, valutazione e approvazione del controllo della produzione di fabbrica.
prospettoZA.2b
Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati e filler per impieghi con alti requisiti di sicurezza3) (ove sia richiesto l’intervento di una terza parte)
Prodotto/i
Impiego/Impieghi previsto/i
Livello/i o classe/i
Attestazione del/i sistema/i di conformità
Aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta Edifici, strade ed altre opere di ingegneria civile per iniezione
-
4
Filler di aggregati leggeri per calcestruzzo, malta Edifici, prodotti di calcestruzzo prefabbricato, e malta per iniezione strade ed altre opere di ingegneria civile
-
4
Sistema 4: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) Appendice III.2.(ii), Terza possibilità.
L'attestazione di conformità degli aggregati e dei filler dei prospetti ZA.1a e ZA.1b deve essere basata sulle procedure di valutazione della conformità indicati nei prospetti ZA.3a e ZA.3b derivanti dall'applicazione dei punti della presente norma europea qui riportati. prospettoZA.3a
Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 2+) Compiti
Compiti per il produttore
Compiti per l'ente autorizzato
3)
Punti da applicare
Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.)
Parametri relativi a tutti i requisiti rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.3
Prove di tipo iniziale
Tutti i requisiti rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.2
Ispezione iniziale della fabbrica e del C.P.F.
Parametri relativi a tutti i requisiti rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.3
Sorveglianza, valutazione ed approvazione continua del C.P.F.
Parametri relativi a tutti i requisiti rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.3
Certificazione del C.P.F. sulla base di
2)
Campo di applicazione del compito
I requisiti di sicurezza devono essere definiti dagli stati membri nelle rispettive leggi nazionali, regolamentazioni e disposizioni amministrative. I requisiti di sicurezza devono essere definiti dagli stati membri nelle rispettive leggi nazionali, regolamentazioni e disposizioni amministrative. UNI EN 13055-1:2003
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prospettoZA.3b
Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (per aggregati e filler sotto il sistema 4) Compiti
Compiti per il produttore
ZA.2.2
Campo di applicazione del compito
Punti da applicare
Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.)
Parametri relativi a tutti i requisiti rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.3
Prove di tipo iniziale
Tutti i requisiti rilevanti del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b
7.2
Dichiarazione di conformità CE Per aggregati e filler sotto il sistema 2+ :
Una volta raggiunta la conformità alle condizioni della presente appendice, e una volta che l’ente autorizzato ha redatto il certificato menzionato di seguito, il produttore o il rispettivo agente designato nell’EEA deve preparare e conservare una dichiarazione di conformità che autorizza il produttore ad apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere: nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante autorizzato designato nell'EEA e luogo di produzione; descrizione del prodotto (tipo, identificazione, uso, ...) e una copia delle informazioni che accompagnano la marcatura CE; disposizioni a cui il prodotto è conforme (per esempio appendice ZA della presente EN); condizioni particolari applicabili alla destinazione d’uso del prodotto (per esempio disposizioni per l’impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.); numero del certificato di accompagnamento del controllo della produzione di fabbrica; nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto del produttore o del suo rappresentante autorizzato. La dichiarazione deve essere accompagnata da un certificato di controllo della produzione di fabbrica redatto dall'ente autorizzato che, oltre alle informazioni di cui sopra, deve contenere quanto segue: nome e indirizzo dell'ente autorizzato; numero del certificato di controllo della produzione di fabbrica; condizioni e periodo di validità del certificato, se applicabile; nome e qualifica della persona incaricata di firmare il certificato. La dichiarazione sopra citata deve essere presentata, su richiesta, nella lingua o nelle lingue ufficiali dello stato membro in cui il prodotto deve essere impiegato. Per aggregati e filler sotto il sistema 4 : Una volta ottenuta la conformità alle condizioni della presente appendice, il produttore o il rispettivo agente designato nell’EEA deve preparare e conservare una dichiarazione di conformità (Dichiarazione di conformità CE) che autorizza il produttore ad apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere: nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante autorizzato designato nell'EEA e luogo di produzione; descrizione del prodotto (tipo, identificazione, uso, ...) e una copia delle informazioni che accompagnano la marcatura CE; disposizioni a cui si conforma il prodotto (per esempio appendice ZA della presente EN); condizioni particolari applicabili alla destinazione d’uso del prodotto (per esempio disposizioni per l’impiego del prodotto in determinate condizioni, ecc.);
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nome e qualifica dalla persona responsabile della firma della dichiarazione per conto del produttore o del suo rappresentante autorizzato. La dichiarazione sopra citata deve essere presentata, su richiesta, nella lingua o nelle lingue ufficiali dello stato membro in cui il prodotto deve essere impiegato.
ZA.3
Marcatura ed etichettatura CE Il produttore o il suo rappresentante autorizzato designato nel contesto de ll'EEA è responsabile dell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deve essere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve figurare sull’etichetta o sulla confezione di accompagnamento o sui documenti commerciali di accompagnamento (per esempio sulla bolla di consegna). Il simbolo di marcatura CE deve essere accompagnato dalle informazioni seguenti: numero di identificazione dell’ente di certificazione (solo per prodotti sotto il sistema 2+); nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore; le ultime due cifre dell’anno in cui si applica la marcatura; numero del certificato di controllo della produzione di fabbrica (solo per prodotti sotto il sistema 2+); riferimento della presente norma europea; descrizione del prodotto: nome generico, materiale, dimensioni ... e impiego previsto; informazioni sui requisiti essenziali rilevanti, elencati nel prospetto ZA.1a o nel prospetto ZA.1b: - valori dichiarati e, se pertinente, livello o classe/categoria (inclusa l’indicazione "passa" in base ai requisiti di "passa/non passa", se necessario) da dichiarare per ciascuna caratteristica essenziale come indicato nelle " Note" del prospetto ZA.1a o del prospetto ZA.1b; e - "nessuna prestazione determinata" per requisiti ove ciò sia rilevante. L'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) non può essere utilizzata nel caso in cui la caratteristica sia soggetta a un limite di soglia. Altrimenti l’opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) può essere impiegata quando e dove la caratteristica, per una determinata destinazione d’uso prevista, non è soggetta a requisiti regolamentati. Oltre alle eventuali informazioni specifiche, relative alle sostanze pericolose di cui sopra, il prodotto dovrebbe essere accompagnato, nei tempi e nei luoghi richiesti e in forma appropriata, dalla documentazione che elenca altre eventuali legislazioni su sostanze pericolose di cui si rivendica la conformità, nonché eventuali informazioni richieste da tali legislazioni. Nota Non è necessario menzionare la legislazione europea in assenza di deroghe nazionali. Le figure ZA.1, ZA.2, ZA.3 e ZA.4 illustrano esempi delle informazioni da riportare, sull’etichetta, sulla confezione e/o sui documenti commerciali.
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figura
ZA.1
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 2+ Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE
01234
Numero di identificazione dell'ente di ispezione
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
02
Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura
0123-CPD-0456
Numero del certificato CE
EN 13055-1
N°della norma europea
Aggregati leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati per l’impiego in calcestruzzo, malta e malta per iniezione
Descrizione del prodotto
Forma dei granuli
Descrizione
Granulometria
Valore dichiarato
(% passante)
Massa volumica in mucchio
Valore dichiarato
(kg/m3 /Mg/m3)
Percentuale di granuli frantumati
Valore dichiarato
(% in massa)
Purezza
Valore dichiarato
(% di resistenza alla compressione)
Resistenza alla frammentazione/ frantumazione
Valore dichiarato
(N/mm2)
Cloruri Valore dichiarato Solfati solubile in acido Valore dichiarato Zolfo totale Valore dichiarato
(% Cl) (% SO3) (% S)
Stabilità di volume
Valore dichiarato
(% di perdita in massa)
Assorbimento di acqua
Valore dichiarato
(% di massa a secco)
Emissione di radioattività
Valori dichiarati se richiesto
e informazione sul prodotto e sulle sue caratteristiche regolamentate
Composizione/ contenuto
Rilascio di metalli pesanti Rilascio di idrocarburi poliaromatici
Limiti di soglia validi sul posto d'impiego
per esempio Sostanza Rilascio di altre sostanze pericolose X: 0,2 µm3 Durabilità al gelo/ disgelo
Percentuale di perdita in massa
Durabilità alla reattività alcalisilice
Valore dichiarato se richiesto
UNI EN 13055-1:2003
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Pagina 30
figura
ZA.2
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 2+ Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE
01234
Numero di identificazione dell'ente di ispezione
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
02
Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura
0123-CPD-0456
Numero del certificato CE
EN 13055-1
N°della norma europea
Filler leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati p er l’impiego in calcestruzzo, malta e malta per iniezione
Descrizione del prodotto
Finezza/granulometria
Valore dichiarato
(% passante)
Massa volumica in mucchio
Valore dichiarato
(kg/m3 /Mg/m3)
Cloruri Valore dichiarato Solfati solubili in acido Valore dichiarato Zolfo totale Valore dichiarato
(% Cl) (% SO3) (% S)
Purezza
Valore dichiarato
(% di resistenza alla compressione)
Stabilità del volume
Valore dichiarato
(% di perdita in massa)
Perdita al fuoco (solo per ceneri)
Limite di soglia passa/ non passa
e informazione sul prodotto e sulle sue caratteristiche regolamentate
Composizione/ contenuto
(%)
Rilascio di sostanze per esempio Sostanza X: 0,2 µm3 pericolose Durabilità al gelo/ disgelo
Valore dichiarato
UNI EN 13055-1:2003
(F oppure MS )
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figura
ZA.3
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 4 Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
02
Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura
EN 13055-1
N°della norma europea
Aggregati leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati per l’impiego in calcestruzzo, malta e malta per iniezione
Descrizione del prodotto
Forma dei granuli
Descrizione
Granulometria
Valore dichiarato
(% passante)
Massa volumica in mucchio
Valore dichiarato
(kg/m3 /Mg/m3)
Percentuale di granuli frantumati
Valore dichiarato
(% in massa)
Purezza
Valore dichiarato
(% di resistenza alla compressione)
Resistenza alla frammentazione/ frantumazione
Valore dichiarato
(N/mm2)
Cloruri Valore dichiarato Solfati solubili in acido Valore dichiarato Zolfo totale Valore dichiarato
(% Cl) (% SO3) (% S)
Stabilità di volume
Valore dichiarato
(% di perdita in massa)
Assorbimento di acqua
Valore dichiarato
(% di massa a secco)
Emissione di radioattività
Valore dichiarato se richiesto
e informazione sul prodotto e sulle sue caratteristiche regolamentate
Composizione/ contenuto
Rilascio di metalli pesanti Rilascio di idrocarburi poliaromatici
Limiti di soglia validi sul posto d'impiego
per esempio Sostanza Rilascio di altre sostanze pericolose X: 0,2 µm3 Durabilità al gelo/ disgelo
Percentuale di perdita in massa
Durabilità alla reattività alcalisilice
Valore dichiarato se richiesto
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figura
ZA.4
Esempio di informazioni sulla marcatura CE per filler leggeri per calcestruzzo, malta e malta per iniezione sotto il sistema 4 Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE
Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050
Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore
02
Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura
EN 13055-1
N°della norma europea
Filler leggeri ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, industriali o riciclati e miscele di detti aggregati p er l’impiego in calcestruzzo, malta e malta per iniezione
Descrizione del prodotto
Finezza/granulometria;
Valore dichiarato
(% passante)
Massa volumica in mucchio
Valore dichiarato
(kg/m3 /Mg/m3)
Cloruri Valore dichiarato Solfati solubili in acido Valore dichiarato Zolfo totale Valore dichiarato
(% Cl) (% SO3) (% S)
Purezza
Valore dichiarato
(% di resistenza alla compressione)
Stabilità di volume
Valore dichiarato
(% di perdita in massa)
Perdita al fuoco (solo per ceneri)
Limite di soglia passa/ non passa
e informazione sul prodotto e sulle sue caratteristiche regolamentate
Composizione/ contenuto
(%)
Rilascio di sostanze per esempio Sostanza X: 0,2 µm3 pericolose Durabilità al gelo/ disgelo
Valore dichiarato
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(F oppure MS )
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