Il governo dei villaggi
Magistrature locali
Sindaci (spesso in coppia)
Delegati di giustizia (scelti dal feudatario)
Majores (de pardu, de bingias, de binu)
Milizie
Assemblea dei capifamiglia o probiuomini
Il fundamentu
Demanializzazione e infeudazione
Dominio (con)diviso
Corona/Feudatario/Villaggio
Sistema biddatzone/paberile
Pluralismo possessorio e assegnazione dei lotti
Contrasti agricoltori/pastori
Chiusi, orti, vigne
Prati fissi (siddu, mindas, jua, s'egua)
Lo spazio agrario
La Sardegna spagnola
La Corona di Spagna
Il feudalesimo
Il villaggio
Le città
La conquista
1297. Il pontefice Bonifacio VIII infeuda il Regno di Sardegna e Corsica a Giacomo II d'Aragona.
1323-1325. L'esercito dell'Infante Alfonso sbarca nell'Isola conquistando le città di Villa di Chiesa e Cagliari.
1353. I Catalano-Aragonesi sconfiggono la flotta genovese e conquistano Alghero. Mariano IV d'Arborea rompe l'alleanza con i Catalano-Aragonesi e inizia la guerra.
1355. Pietro il Cerimonioso convoca il primo parlamento del Regno di Sardegna. A Sanluri viene firmata la prima pace tra i Catalano-Aragonesi e il Giudicato di Arborea.
1365. Riprende la guerra tra gli Arborea e gli Aragonesi.
1388. Eleonora d'Arborea firma la pace con gli Aragonesi.
1391. Brancaleone Doria e Eleonora riprendono la guerra.
1392. Eleonora promulga la Carta de Logu di Arborea, fissando per iscritto le principali norme del giudicato.
1394. Muore Giovanni il Cacciatore. Gli succede sul trono aragonese, il fratello Martino il Vecchio.
1404. Muore Eleonora d'Arborea. Il figlio Mariano muore nel 1407. Il giudicato viene retto da Leonardo Cubello, appartenente a un ramo cadetto, in attesa dell'aspirante erede al trono Guglielmo di Narbona-Bas, figlio di Amerigo VI e Beatrice di Bas, sorella di Eleonora.
1409. Martino il Giovane, erede al trono Aragonese, sconfigge, a Sanluri, le truppe giudicali del Visconte Guglielmo di Narbona. Morirà nel castello di Cagliari qualche giorno dopo la battaglia.
1410. Viene firmata la pace tra gli Aragonesi e gli Arborensi. Il giudicato di Arborea viene trasformato in Marchesato di Oristano, concesso in feudo a Leonardo Cubello. Inizia il processo di infeudazione di tutta la Sardegna.
1417. La carica di governatore generale viene sostituita da quella di viceré.
1421. Alfonso V il Magnanimo riunisce il parlamento: gli Stamenti sono divisi in tre bracci (Feudale, Ecclesiastico e Regio). La Carta de Logu viene estesa a tutta la Sardegna, con l'esclusione delle sette città regie che continuano a mantenere i propri statuti.
Feudi e territori nella Sardegna spagnola
Guspini 14 marzo 2015
Gruppo Archeologico Neapolis
Pattismo feudale
Capitoli di Grazia
Guspini 1641
Uso delle biddazzoni
Diritti feudali
Fernand Braudel
«Studiare i grandi problemi del grano significa cogliere una delle debolezze permanenti della sua vita [del Mediterraneo] e, contemporaneamente, cogliere questa vita nella sua pienezza. Il pepe e le spezie animano un commercio di lusso e subito, quando vi si pensa, vengono alla penna i grandi nomi del secolo XVI mercantile, gli Affaiati, i Ximénes, i Malvenda, i Welser, i Fugger. Il grano non ha titoli così illustri, ma è un commercio immenso: oltre che alcuni grandi scambi, alimenta un'intera circolazione di arterie e arteriuzze secondarie, che sarebbe errato non tenere in gran conto»
Produzione e commercio
Sistema dell'Annona
Garantire il sostentamento della città
Prezzo fisso e calmierato
Surplus a mercanti, feudatari, funzionari, viceré
Sacas (permessi di esportazione)
Asientos a mercanti genovesi o iberici
Controllo della produzione e del commercio
La Reale Udienza
Istituita da Filippo II nel 1564 per mediare le cause tra feudatari, villaggi e vassalli
Nel 1651 viene istituita anche la Sala Criminale su richiesta del Parlamento
Composta da letrados iberici e sardi
Ha funzioni anche di consiglio istituzionale del viceré
Reggente la Reale Cancelleria, Avvocato fiscale patrimonale, Procuratore Reale
A Sassari viene istituita la Reale Governazione
Lo spazio politico
Il sistema dei viceré
Rotazione tra i regni dell'impero
Cagliari non era tra le sedi più ambite
Rapporti ambigui con feudatari e nobiltà locale (concessione di incarichi, uffici, scrivanie, titoli)
Interessi personali
Visitadores (es. Martin Carrillo 1611)
Famiglia-Azienda
Famiglia tendenzialmente mononucleare neolocale (soprattutto nel Campidano)
Produzione per sussistenza, raramente entra nel mercato
Scarso attaccamento al fondo e quindi pochi miglioramenti aziendali
Sistema successorio tendenzialmente egualitario tra uomini e donne (ma con alcune differenze)
Tra controllo e riforme
Quattro prammatiche di Filippo II sul grano
1624 Parlamento Vivas: Padre Censore della laurera
1640 circa: Miguel Beltran vescovo di Ales introduce i primi monti granatici
Mons. Cugia e Mons. Masones nelle loro costituzioni sinodali codificano il funzionamento
Credito agevolato in sementi per evitare l'usura
Costruzione dei magazzini del grano
Il Feudalesimo
Grandi famiglie iberiche: militari, funzionari, legate alla famiglia reale
(Carroz, Alagon, Moncada, Peraltà, Castelvì)
Militari o mercanti di estrazione media (Dedoni, Zapata, Sanjust, Santacruz)
Concessione morem Italicum (con divieto di alienazione senza autorizzazione regia)
Allodio solo dal XVI secolo (es. Violante Carroz)
Grandi pleytos per la successione
Amministrazione della giustizia di primo grado con le curie baronali locali
Amministrazione delle carceri
Esazione dei tributi feudali di triplice natura: personali (feu, regalie e presenti), reali (roadia in grano e orzo, vino, miele, etc) misti (mantenimento delle carceri, delle scrivanie, etc.) oltre a penali e machizie.
Il Parlamento
Cortes o corts, poi Stamenti
Primo parlamento di Pietro il Cerimonioso 1355
Parlamento di Alfonso il Magnanimo 1420-21
Stamento Ecclesiastico: vescovi, canonici, abati, principali sacerdoti del regno
Stamento Militare: feudatari, nobiltà di toga, nobiltà rurale
Stamento Reale: sindaci e delegati delle sette città regie (Cagliari, Sassari, Alghero, Iglesias, Oristano, Bosa, Castelsardo) e talvolta di alcune ville principali
Cerimoniale molto preciso e codificato (inviti, apertura, ingresso nella sala, posti a sedere)
Mausoleo di Martino il Giovane
Cattedrale di Cagliari (XVII sec.)
Cattedrale di Ales
Restauro di Domenico Spotorno (XVII sec.)
Santa Barbara
Villacidro
Feudi e territori nella Sardegna spagnola
Guspini 14 marzo 2015
Gruppo Archeologico Neapolis
Retablo di Villamar
Pietro Cavaro (XVI sec.)
Parrocchiale di San Giovanni Battista
Retablo di Tuili
Maestro di Castelsardo (XV-XVI sec.)
Parrocchiale di San Pietro
Pattismo parlamentare
Si concorda il donativo: ammontare da versare alla Corona ripartito tra gli stamenti e a loro volta tra le diverse componenti
Impegno militare (in uomini e denaro)
Accordo su nuovi spazi feudali, cariche politiche, amministrative, sacas de trigo
I feudatari talvolta espongono le problematiche delle ville: Guspini al parlamento Montellano (1698-1699) chiede il coinvolgimento delle ville del Campidano per la difesa costiera (sistema delle torri) e l'esenzione del trasporto del grano a Cagliari.
Capitoli di corte
Prammatiche, editti, pregoni, biglietti
Accordo con le comunità per l'utilizzo del suolo e quantificazione dei diritti feudali
Capitoli di Grazia
Ogliastra
Sanluri
Villamar
Obblighi militari nel confronto del sovrano: mantenimento dei cavalli armati.
La fine della Sardegna Spagnola
Scontro nell'aristocrazia sarda tra la fazione di Blasco de Alagon (realista) e la fazione Castelvi.
Agostino Castelvi padre della patria o nobile bandolero? (Manconi).
Rapporto torbido tra Aymerich e Castelvì.
Castelvì, Aymerich, Zapata, Cervellon, Vico, Zatrillas formano una consorteria che controlla militarmente una parte del territorio, si muove politicamente all'occorrenza per difendere i propri privilegi, acquisisce patrimoni e feudi attraverso accordi matrimoniali o lunghi pleitos, utilizzano il patronazgo reale per garantirsi agevolazioni nel commercio del grano.
Nell'estate del 1668 sono uccisi Agostino Castelvì e il viceré Camarassa.
Scontro anche durante la guerra di successione spagnola: Alagon con il partito austiraco, Castelvì con i Borbone.
Retablo di San Giovanni
Commissionato da Gherardo Dedoni, Galleria d'arte comunale di Cagliari (XIV-XV sec.)
Dal Gotico al Barocco
Chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Masullas (XVII-XVIII sec.)
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