La Sonata di Sonata di Mario Castelnuovo-Tedesco alla luce del manoscritto ritrovato nell'Archivio Segovia.
Quando nel 2001 ebbi la fortuna di mettere le mani sui manoscritti che furono del leggendario Andrés Andrés Segovi Segovia, a, grazie grazie alla alla dispon disponibi ibilit litàà dell'u dell'ultim ltimaa moglie moglie del aestro aestro,, la arche archesa sa !milia !milia Segovia "orral#Sancho, presidente della $ondazione %Andrés Segovia% di &inares, e alla fiducia accordatami accordatami dal direttore direttore musicale musicale della stessa, Angelo ilardino, ilardino, il ritrovamento ritrovamento del manoscritto manoscritto della Sonata di ari ario o "aste "asteln lnuo uovo vo#( #(ed edesc esco o semb sembr) r) *uas *uasii un fatt fatto o di mino minore re impo importa rtanz nzaa contestualmente alle scoperte delle opere inedite di Scott, ompou, +erele- ecc. /di cui *uesto gior giornal nalee ha già già dato dato ampi ampiam amen ente te notiz notizia ia. . !ppu !ppure re il mano manoscr scrit itto to di *uest *uesto o capo capolav lavor oro o di "astelnuovo "astelnuovo#( #(edesco edesco,, la Sonata omaggio a Boccherini , dedicata a Segovia e scritta tra gli anni 134 /poco delle Variations à travers les siecles e prima di una lunga serie di altri capolavori per e con chitarra ), ), denso di storia e testimonianze, nel suo aspetto un po' deteriorato e scolorito, aveva un fascino particolare. 5er tale ragione mi ripromisi, se altri non lo avesse fatto, di rispondere all'appello di *uel manoscritto che chiedeva attenzione, *uasi a suggerire che presto o tardi *uelle note sarebbero potute scomparire per l'usura. 6ell'occasione del mio lavoro di catalogazione, svolto a &inares nell'ottobre del 2002, d'accordo con il aestro ilardino e la archesa Segovia, ho potuto trarre tr arre dalla lettura del prezioso manoscritto indicazioni importanti, che servono senz'altro s enz'altro a chiarire dubbi fraseologici ed errori di stampa dell'ormai famosa edizione di Schott, su cui tutti noi abbiamo studiato. 7n tal modo si potrà comprendere a pieno l'operazione interpretativa compiuta da Segovia e le modifiche da lui operate con il consenso dell'autore allo scopo di adattare l'opera all'idioma strumentale8 cos9 come, d'altro canto, sarà possibile osservare l'originaria scrittura del compositore, prima dell'intervento chiarificatore del aestro spagnolo. !ssend !ssendo o già stati stati pubbli pubblicati cati articol articolii con l'anali l'analisi si formal formalee della della compos composizi izione one,, ci limiter limiteremo emo a osservazioni e riflessioni che invece vanno in direzione pi: strettamente esegetica. 1. "ominciando dal primo movimento, segnaliamo un'importante lacuna nell'accentuazione indicata dal compos composito itore re e riporta riportata ta solo solo in parte parte nell'ed nell'edizi izione one a stampa. stampa. &'incipit &'incipit , infatti infatti,, present presentaa la seguente accentuazione /es. 1;
li interventi di Segovia spesso vanno nella direzione di una migliore disposizione degli accordi sullo strumento. !' il caso dell'accordo a mis. <, in cui Segovia trasferisce il si bemolle bemolle all'ottava superiore permettendo cos9 di rimanere in posizione, e di molte altre occasioni in cui il semplice sposta spostamen mento to all'ott all'ottava ava rende rende agevol agevolee sullo sullo strumen strumento to ci) che non era tale nella scrittu scrittura ra del compositore. /mis. = e sgg. # es. 2
6ella stessa mis. = segnaliamo un'omissione nell'edizione a stampa, laddove nell'originale i due accordi che seguono il do> sono segnati da accenti. !' evidente, in *uesto caso, l'intento del compositore di indicare che il nuovo periodo musicale comincia dal levare della mis. /su cui
compare anche l'indicazione mf , il che suggerisce un breve respiro all'esecutore. 7l passaggio al 34 /mis. 1 introduce un episodio di difficile realizzazione. "ome evidente dall'edizione a stampa, alla parte melodica, costituita da tre note di un *uarto in ogni misura, ? contrapposto un basso in crome /indicato nel manoscritto con il segno di staccato@. &e due voci si sovrappongono e per evitare l'interferenza sarebbe richiesta una disagevole *uanto auspicabile diteggiatura della parte inferiore sulla corda /es. .
6elle misure1#20 possiamo osservare il risultato di un interessante confronto fra compositore e interprete; infatti, la soluzione presente nell'edizione a stampa ? solo una delle *uattro che "astelnuovo#(edesco prospett) a Segovia /in una pagina separata alla fine del manoscritto, chiedendogli di scegliere la pi: %chitarristica%. Si evince dal manoscritto la particolare importanza dello staccato, presente nuovamente da mis. 21 e poi nelle tre misure che precedono la corona breve di mis. B. 7l tema secondario che fa la sua comparsa a mis. = ? stato oggetto di discussione tra Segovia e "astelnuovo#(edesco8 anche in *uesta occasione, conscio che la sua versione fosse poco agevole, il compositore prospett) diverse soluzioni al chitarrista, il *uale fu infine propenso ad anticipare il secondo accordo alla misura antecedente rispetto alla disposizione originale /es. 4
7l trait d'union delle varie possibilità prospettate dall'autore resta l'idea di ritmica tematica già esposta nelle miss. C#B /es. C
Dispetto alle soluzioni di Segovia possiamo ipotizzare anche la possibilità di mantenere nei primi due casi /mis. e mis. =B *uanto indicato dal compositore, benché, come annota lo stesso Segovia in calce, le due note /re>#mi siano %molto difficili da prendere con l'accordo%. Al contrario, nella ripresa del medesimo tema /mis. 1< la linea ritmico#melodica rimane salvaguardata dal peso limitato dell'accordo e dalla disposizione della stessa linea nel registro medio. A mis. B e successivamente a mis.1B4, Segovia opera un altro importante intervento, uniformando *ueste misure al modello di mis. 4C /es. <,
, mantenendo fluida la linea melodica ed
eliminando la se*uenza di accordi posta a sostegno delle crome dal compositore. Eella soluzione di *uest'ultimo resta solamente l'ultimo accordo di mis. 1B4; una scelta che contraddice il principio
generale, operata probabilmente per sottolineare con un implicito %sforzato% la successiva progressione melodica, riproposta l9 per l'ultima volta /es. B.
Segnaliamo un refuso di stampa; a mis. C1 ? un bequadro /e non un diesis *uello che precede il fa. olte indicazioni che derivano dal manoscritto consentono di precisare la dinamica. 6el periodo tra le miss. <2#<, infatti, la forcella ? da posporre di una misura per rendere il fraseggio, come indicato dall'autore, simmetrico /4F4. "os9 il culmine della dinamica sarà sul sol> e dalla misura successiva partirà un secondo crescendo con culmine sul la di mis.
. Abbastanza importante nell'interpretazione del terzo movimento ? nuovamente la figurazione in staccato del basso, sempre in crome. Segovia, pur mantenendo *uesto fraseggio, ? costretto a eliminare alcune note o perché si sovrappongono all'unisono con la melodia o a causa dell'incrocio delle parti. Questo avviene per esempio nelle miss. 2#, nella mis.B cos9 come nelle miss. 10#11 e nella mis.1. 5er i temerari della diteggiatura suggeriamo una possibilità alternativa a *uella indicata nella revisione /es.
A misura 2 le ultime due crome della linea del basso sono invertite /re e si nell'originale. 6elle misure 24 e 2C la linea del basso presenta come penultima nota un fa> /sotto il pentagramma e non un la. &'ultimo *uarto delle misure 2=, 2 e 0 presenta uno sforzato /seguendo il modello già proposto a mis. 1, dove ugualmente lo sf ? indicato. Anche *ui si segnalano diversi interventi di Segovia nelle armonie per alleggerire il comun*ue difficile lavoro della sinistra e rendere scorrevole il basso mantenendone il carattere di leggerezza /per esempio nel (rio 4. &a *uestione delle indicazioni di tempo nel *uarto movimento non ? facile da chiarire. Eal manoscritto abbiamo una serie di indicazioni non risolutive, come nell'edizione a stampa. &'unica rilevante differenza ? l'indicazione iniziale /(empo 7 %5resto furioso% /e non %ivo ed energico%, poi richiamata tra parentesi nelle due riprese. &'intervento di Segovia sull'arpeggio va nella direzione di rendere pi: %chitarristica% una formula che "astelnuovo#(edesco mutua dall'arpeggio violinistico /a parti late. Questa scelta di Segovia si attua dove l'arpeggio altrimenti risulta irrealizzabile, ma non sarebbe sbagliato secondo noi applicare la soluzione del maestro spagnolo in altre occasioni /es. 10
7ncidentalmente segnaliamo che la dinamica alle miss. #11, risulta nel manoscritto rispettivamente mf e mp. Altro tipo di intervento che Segovia attua per rendere pi: agevole la scrittura sulla chitarra ? modificare gli arpeggi affinché consentano i necessari cambi di posizione. Gn esempio ? nelle miss. 1, < e B1, dove Segovia sopprime una nota dell'arpeggio trasformando la pausa di 131< indicata dal compositore in una di 13=. 7n altre occasioni Segovia traspone di un ottava una nota all'interno di un arpeggio o di un armonia per ovvie ragioni di economia strumentale /cos9 a mis.1#20, dove ? trasposto il pedale all'ottava inferiore, oppure a mis. 1C e sgg., dove l'arpeggio viene realizzato in parti strette anziché in parti late. A mis. 1< e 1B del manoscritto il do risulta > 8 la logica strumentale ci induce, come avviene nell'edizione a stampa, a realizzarlo come be*uadro. Eal punto di vista timbrico Segovia spesso interviene introducendo il pizzicato nelle parti di collegamento /per esempio dalle miss. B e sgg.. (ra le misure 11#121 egli risolve in modo analogo, infatti, una frase di difficile realizzazione sulla chitarra, che introduce il tempo %Alla marcia, risoluto%, allontanandosi di molto dall'originale /es.11
7nfine, un esempio emblematico di interpretazione fallace dovuta a un refuso di stampa; alla mis.1B ? indicato %*uasi fantasia% laddove il testo originale invece presenta %Quasi fanfara%, il che legittima la dinamica f che segue alle frasi precedenti strutturate a terrazza /mp a mis. 1<4 e mf a mis. 1<=. Questa serie di indicazioni non vuole essere esaustiva; solo la pubblicazione, speriamo prossima, di una nuova edizione della Sonata con la versione Segovia e *uella del manoscritto potrà permettere a ognuno di svolgere il proprio corretto lavoro di interprete, nel rispetto di *uanto scrisse "astelnuovo#(edesco e *uanto Segovia realizz) rendendone possibile, lo ricordiamo ben settanta anni fa, l'esecuzione.