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EUROPEAN STANDARD NORME EUROPÉENNE EUROPÄISCHE NORM ICS
EN 1011-1 February 1998 + A1 May 2002 + A2 December 2003
25.160.10
English version
Welding - Recommendations for welding of metallic materials - Part 1: General guidance for arc welding
Soudage - Recommandations pour le soudage des matériaux métalliques - Partie 1: Lignes directrices générales pour le soudage à l’arc
Schweißen - Empfehlungen zum Schweißen metallischer Werkstoffe - Teil Teil 1: Allgemeine Anleitungen für das Lichtbogenschweißen
This European Standard was approved by CEN on 26 January 1998. Amendment A1 modifies the European Standard EN 1011-1:1998; it was approved by CEN on 1 April 2002. Amendment A2 modifies the European Standard EN 1011-1:1998; it was approved by CEN on 20 November 2003. CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical bibliogr aphical references concerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member. This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made by translation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the same status as the official versions. CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Czech Republic, Denmark, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Portugal, Slovakia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.
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Ref. No. EN 1011-1:1998/ A2:2003: E
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INDICE PREMESSA ALLA NORMA EN 1011-1 MODIFICATA DAGLI AGGIORNAMENTI A1 E A2
1
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1
1
PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A2
1
INTRODUZIONE
2
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2
2
RIFERIMENTI NORMATIVI
2
3
DEFINIZIONI
3
4
ABBREVIAZIONI E SIMBOLI
4
5
INFORMAZIONI CONTRATTUALI SUI REQUISITI DI QUALITÀ
4
6
IMMAGAZZINAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI BASE
4
7
PROCEDIMENTI DI SALDATURA PER FUSIONE
4
8
MATERIALI DI APPORTO PER SALDATURA
8.1 8.2
Generalità ...................................................................................................................................................... Fornitura, immagazzinamento e movimentazione ..................................................................
4 4 5
9
APPARECCHIATURE
5
10
FABBRICAZIONE
10.1 10.2 10.3
Generalità ...................................................................................................................................................... Saldature testa a testa ........................................................................................................................... Saldature d'angolo ...................................................................................................................................
5 5 5 6
11
PREPARAZIONE DEI GIUNTI
6
12
ASSIEMATURA PER LA SALDATURA
6
13
TEMPERATURE DI PRERISCALDO E TRA LE PASSATE
6
14
SALDATURE DI PUNTATURA
7
15
ATTACCHI PROVVISORI
7
16
PIASTRINE DI INIZIO E FINE SALDATURA
7
17
INNESCO DELL’ARCO
7
18
PULITURA E TRATTAMENTO TRA LE PASSATE
8
19
APPORTO TERMICO SPECIFICO
8
prospetto
1
Rendimento termico k del procedimento di saldatura ..................................................................... 8
20
PROCEDURE DI SALDATURA
8
21
RINTRACCIABILITÀ
9
22
MARTELLINATURA
9
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23
ISPEZIONE E PROVE
9
24
REQUISITI DI QUALITÀ
9
25
AZIONI CORRETTIVE DELLE NON CONFORMITÀ
9
26
DISTORSIONI
9
27
TRATTAMENTO TERMICO DOPO LA SALDATURA
9
28
PULITURA DOPO SALDATURA
APPENDICE (informativa)
10
A INFORMAZIONI DA FORNIRE PRIMA DELL’INIZIO DELLA FABBRICAZIONE E DA DEFINIRE NELLA SPECIFICA DI PROGETTAZIONE 11
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PREMESSA ALLA NORMA EN 1011-1 MODIFICATA DAGLI AGGIORNAMENTI A1 E A2 La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato tecnico CEN/TC 121 "Saldature", la cui segreteria è affidata al DS. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro agosto 1998, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro agosto 1998. Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio. La presente norma è attualmente costituita dalle seguenti parti: Parte 1: General guidance for arc welding Parte 2: Arc welding of ferritic steels Parte 3: Arc welding of stainless steels Parte 4: Arc welding of aluminium and aluminium alloys Parte 5: Welding of clad steel Parte 6: Laser beam welding Parte 7: Electron beam welding In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
PREMESSA ALL'AGGIORNAMENTO A1 Il presente documento EN 1011-1:1998/A1:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 121 "Saldatura", la cui segreteria è affidata al DS. Al presente aggiornamento alla norma europea EN 1011-1:1998 deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro novembre 2002, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro novembre 2002. Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed è di supporto ai requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) dell’UE. Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice informativa ZA che costituisce parte integrante del presente documento. In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
PREMESSA ALL'AGGIORNAMENTO A2 Il presente documento EN 1011-1:1998/A2:2003 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 121 "Saldature", la cui segreteria è affidata al DS. Al presente aggiornamento alla norma europea EN 1011-1:1998 deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro giugno 2004, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004. Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio. In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
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INTRODUZIONE La presente norma europea è pubblicata in più parti, in modo da poter coprire i vari tipi di materiali fabbricati in conformità a tutte le norme europee relative ai materiali metallici saldabili. La presente norma fornisce una guida generale per una produzione soddisfacente e per il controllo della saldatura e indica in dettaglio alcuni degli eventuali fenomeni dannosi che possono aver luogo, dando consigli sul modo in cui essi possono essere evitati. La norma è applicabile in generale alla saldatura per fusione dei materiali metallici ed è valida indipendentemente dal tipo di costruzione in questione, anche se la relativa norma di applicazione o la specifica di progettazione possano prescrivere ulteriori requisiti. Ulteriori informazioni sono contenute in altre parti della presente norma. Le tensioni di progetto ammissibili nelle saldature, i metodi di prova ed i livelli di accettabilità non sono considerati nella norma, poiché essi dipendono dalle condizioni di servizio della costruzione. Questi dettagli dovrebbero essere desunti dalla norma di applicazione corrispondente o dalla specifica di progettazione corrispondente. Nell'elaborazione della presente norma si è presupposto che la messa in atto delle prescrizioni in essa contenute sia affidata a personale opportunamente qualificato, addestrato ed esperto.
1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma europea fornisce una guida generale per la saldatura per fusione di materiali metallici prodotti in qualsiasi forma (per esempio fusi, semilavorati, estrusi, forgiati). I procedimenti e le tecniche di saldatura citate nella presente parte della EN 1011 possono essere non tutti applicabili a tutti i materiali. Ulteriori informazioni relative a materiali particolari sono date nelle parti corrispondenti della norma.
2
RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento. EN 287-1 Approval testing of welders - Fusion welding - Steels EN 287-2 Approval testing of welders - Fusion welding - Aluminium and aluminium alloys prEN ISO 9606-3 Approval testing of welders - Fusion welding - Copper and copper alloys prEN ISO 9606-4 Approval testing of welders - Fusion welding - Nickel and nickel alloys prEN ISO 9606-5 Approval testing of welders - Fusion welding - Titanium and titanium alloys, zirconium and zirconium alloys EN 288-2 Specification and approval of welding procedures for metallic materials - Welding procedure specification for arc welding EN 439 Welding consumables - Shielding gases for arc welding and cutting EN 729-1 Quality requirements for welding - Fusion welding of metallic materials - Guidelines for selection and use EN 729-2 Quality requirements for welding - Fusion welding of metallic materials - Comprehensive quality requirements EN 729-3 Quality requirements for welding - Fusion welding of metallic materials - Standard quality requirements EN 729-4 Quality requirements for welding - Fusion welding of metallic materials - Elementary quality requirements
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EN 1418 EN ISO 13916 EN 22553 EN 24063
3
Welding personnel - Approval testing of welding personnel for fully mechanized and automatic welding of metallic materials Welding - Guidance for the measurement of preheating temperature, interpass temperature and preheat maintenance temperature (ISO 13916:1996) Welded, brazed and soldered joints - Symbolic representation on drawing gas (ISO 2553:1992) Welding, brazing, soldering and braze welding of metals Nomenclature of processes and reference numbers for symbolic representation on drawings (ISO 4063:1990)
DEFINIZIONI Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti:
3.1 3.2 3.3
intensità della corrente dell’arco di saldatura I : Intensità della corrente che passa attra-
verso l’elettrodo.
tensione dell’arco di saldatura U : Differenza di potenziale elettrico fra il tubo di contatto
o il portaelettrodo e il pezzo.
temperatura tra le passate T i: Temperatura in un cordone di saldatura a passate multiple e
nel metallo base adiacente, immediatamente prima dell’esecuzione del cordone successivo.
3.4
apporto termico specifico Q : Energia, per unità di lunghezza del cordone di saldatura, introdotta nella zona di saldatura durante la saldatura.
3.5
temperatura di preriscaldo T p: Temperatura del pezzo nella zona di saldatura immedia-
3.6
tamente prima di ogni operazione di saldatura.
rendimento termico k : Rapporto fra l'energia termica introdotta nella saldatura e l'energia
elettrica consumata dall'arco.
3.7
velocità di saldatura v : Velocità di spostamento del bagno di saldatura.
3.8
effetto dannoso: Imperfezioni ed altri fattori dannosi nella zona di saldatura.
3.9
piastrina di inizio saldatura: Pezzo di metallo disposto in modo da poter ottenere la se-
3.10
zione completa del cordone nella parte iniziale della saldatura.
piastrina di fine saldatura: Pezzo di metallo disposto in modo da poter mantenere la se-
zione completa del cordone nella parte finale della saldatura.
3.11
velocità di alimentazione del filo elettrodo w F: Lunghezza di filo fusa per unità di tempo.
3.12
materiali di apporto per saldatura: Materiali consumati nell'esecuzione di una saldatura,
inclusi i metalli di apporto, i flussi e i gas.
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4
ABBREVIAZIONI E SIMBOLI Abbreviazioni e simboli
Unità di misura
I
intensità della corrente dell’arco di saldatura
A
k
rendimento termico
-,-
l
lunghezza di un cordone di saldatura
mm
Q
apporto termico specifico
d
spessore del materiale
mm
T i
temperatura tra le passate
°C
T p
temperatura di preriscaldo
°C
U
tensione dell’arco di saldatura
V
v
velocità di saldatura
w f
velocità di alimentazione del filo
WPS
5
Termine
kJ/mm
mm/s mm/min o m/min
specifica della procedura di saldatura
-
INFORMAZIONI CONTRATTUALI SUI REQUISITI DI QUALITÀ Il contratto deve fornire le informazioni necessarie per l’esecuzione della saldatura. Se il costruttore sceglie di avere un sistema qualità, le informazioni dovrebbero essere conformi alla parte applicabile della EN 729 (vedere appendice A per ulteriori informazioni).
6
IMMAGAZZINAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI BASE L’immagazzinamento e la movimentazione devono essere tali che i materiali base non subiscano danni o alterazioni dannose.
7
PROCEDIMENTI DI SALDATURA PER FUSIONE La presente norma si applica alle saldature eseguite con uno dei seguenti procedimenti di saldatura, in conformità alla EN 24063, o con una combinazione di questi procedimenti: 111 saldatura ad arco con elettrodi rivestiti; 114 saldatura ad arco con filo elettrodo animato senza gas protettivo; 12 saldatura ad arco sommerso; 131 saldatura ad arco in gas inerte con filo elettrodo fusibile; saldatura MIG; 135 saldatura ad arco in gas protettivo attivo con filo elettrodo fusibile; saldatura MAG; 136 saldatura ad arco in gas protettivo attivo con filo elettrodo animato contenente flusso; 137 saldatura ad arco in gas inerte con filo elettrodo animato contenente flusso; 141 saldatura ad arco in gas inerte con elettrodo di tungsteno; saldatura TIG; 15 saldatura al plasma; altri procedimenti di saldatura per fusione in base ad accordi.
8
MATERIALI DI APPORTO PER SALDATURA
8.1
Generalità I materiali di apporto per saldatura dovrebbero essere designati in conformità alla norma europea corrispondente. I materiali di apporto devono essere scelti in funzione della particolare applicazione, per esempio tipo di giunto, posizione di saldatura e caratteristiche richieste per soddisfare le condizioni di servizio. Devono essere osservate tutte le raccomandazioni particolari date dal fabbricante/fornitore. In alcuni casi può essere possibile saldare senza materiale di apporto. UNI EN 1011-1:2005
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8.2
Fornitura, immagazzinamento e movimentazione Tutti i materiali di apporto devono essere immagazzinati e movimentati con cura e in conformità alle norme applicabili e/o alle raccomandazioni del fabbricante/fornitore. Non devono essere usati elettrodi rivestiti, fili elettrodi, bacchette e flussi, ecc. nonché i loro imballaggi, che mostrino segni di danneggiamento o deterioramento. Esempi di danneggiamenti o deterioramenti sono i rivestimenti degli elettrodi rivestiti criccati o sfaldati, fili elettrodi rugginosi o sporchi e fili con rivestimento protettivo staccato o danneggiato. I materiali di apporto resi al magazzino devono essere trattati in conformità alle raccomandazioni del fabbricante/fornitore prima di essere riconsegnati per l'impiego.
9
APPARECCHIATURE Il costruttore che esegue la fabbricazione deve garantire che l’impianto di saldatura e le apparecchiature ausiliarie siano adeguati alla procedura di saldatura da usare. L’impianto di saldatura deve essere sottoposto a regolare controllo e manutenzione. Tutti gli impianti elettrici usati in connessione alle operazioni di saldatura devono essere opportunamente collegati a terra. Il cavo di messa a terra collegato al pezzo da saldare deve avere una sezione adeguata, e deve essere fissato il più possibile vicino alla zona della saldatura. Devono essere disponibili apparecchi per la misurazione dei parametri di saldatura, o facenti parte dell’apparecchiatura di saldatura, o costituiti da strumenti portatili. Tali parametri possono includere la tensione dell’arco di saldatura, l’intensità della corrente di saldatura, la velocità di alimentazione del filo elettrodo, la velocità di saldatura, la portata dei gas di protezione al diritto/rovescio del giunto e la temperatura del metallo base/metallo di saldatura.
10
FABBRICAZIONE
10.1
Generalità Le attrezzature di fabbricazione devono essere protette contro le avversità atmosferiche, per esempio vento, pioggia, neve, correnti d’aria, ecc. e devono essere tenute all’asciutto. Le medesime attrezzature devono essere idonee per il lavoro di saldatura e si devono prendere precauzioni per evitare un’eventuale contaminazione da parte di altri materiali. Le superfici devono essere asciutte ed esenti da condensa e da ogni sostanza che possa pregiudicare la qualità delle saldature. Se necessario, gli utensili di formatura, le attrezzature per la saldatura e l'assiematura ed i manipolatori dovrebbero essere puliti prima dell'uso. Nel caso di impiego di procedimenti di saldatura che prevedono l'uso di gas di protezione, la zona di saldatura deve essere protetta dalle correnti d'aria e da altri spostamenti d'aria. Anche a bassa velocità, le correnti d'aria possono soffiare via il gas protettivo, lasciando perciò la zona di saldatura senza protezione. Quando è necessaria una protezione con gas inerte al rovescio della saldatura per evitare la formazione di ossidi, la protezione al rovescio deve essere eseguita usando un tipo appropriato di gas, in conformità alla EN 439.
10.2
Saldature testa a testa I particolari di tutte le saldature testa a testa, per esempio il tipo dei giunti, che può includere i giunti a parziale penetrazione, e compresi l'angolo del cianfrino e la distanza tra i lembi, devono essere studiati in modo da permettere l'uso di una tecnica di saldatura soddisfacente, e la combinazione di particolari di saldatura e tecnica di saldatura deve essere tale che il giunto risultante soddisfi i requisiti della progettazione. La parte finale dei giunti testa a testa deve essere saldata in modo da garantire il riempimento completo del cianfrino. Ciò può essere ottenuto mediante l'impiego di piastrine di fine saldatura e/o di inizio saldatura.
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Il materiale del sostegno permanente del bagno di saldatura deve essere compatibile dal punto di vista metallurgico con il materiale di apporto e con il materiale base. Il sostegno può essere parte integrante del giunto da saldare oppure essere costituito da un elemento separato. Lo spessore della piastrina metallica di sostegno deve essere tale da sostenere il bagno fuso di saldatura senza che quest’ultimo faccia fondere e sfondi la piastrina. Il materiale del sostegno provvisorio del bagno di saldatura, quando è previsto, deve essere scelto in modo da evitare la contaminazione del materiale base/materiale di saldatura; per ulteriori dettagli vedere la parte per tinente della presente norma. In tutte le saldature testa a testa a completa penetrazione, quando esse devono essere eseguite da ambedue i lati, certe procedure di saldatura permettono di ottenere la penetrazione completa senza scanalatura al rovescio, molatura o scalpellatura, ma quando non si può ottenere la completa compenetrazione il rovescio della prima passata deve essere asportato con mezzi idonei fino ad arrivare al metallo sano, prima di iniziare la saldatura dal secondo lato. In alcuni casi può essere desiderabile, usando un metodo idoneo per la rivelazione delle cricche, verificare che il metallo al vertice sia senza difetti.
10.3
Saldature d'angolo A meno che non sia diversamente specificato, le facce da unire mediante saldature d'angolo devono essere il più possibile a stretto contatto. Una saldatura d'angolo, come depositata, deve avere almeno le dimensioni specificate, che devono essere chiaramente indicate in termini di altezza di gola del cordone e/o lato del cordone, a seconda del caso, tenendo conto dell'impiego di procedimenti di saldatura a forte penetrazione o a parziale penetrazione.
11
PREPARAZIONE DEI GIUNTI La preparazione delle facce da saldare deve essere tale da garantire i limiti di precisione richiesti dalla procedura di saldatura applicata. Le superfici e i lembi devono essere esenti da cricche ed intagli. Una imperfezione nella preparazione del giunto può essere eliminata con metodi esposti in modo dettagliato nella specifica di progettazione. Nota
12
Vedere anche la relativa norma europea sulla preparazione dei giunti.
ASSIEMATURA PER LA SALDATURA Le parti da saldare devono essere assiemate in modo tale che i giunti siano accessibili e visibili per i saldatori e/o gli operatori addetti. Quando è possibile, devono essere usati attrezzature e manipolatori, in modo che la saldatura possa essere eseguita nella posizione di saldatura più idonea. La sequenza di assiematura e saldatura deve essere tale che tutte le saldature possano essere esaminate in conformità ai requisiti previsti, vedere appendice A. Per ridurrre al minimo le distorsioni e/o le tensioni residue di saldatura può essere necessario, prima della saldatura, fissare opportunamente i giunti o predeformare le parti della struttura e/o specificare la sequenza di saldatura in modo da favorire il controllo delle distorsioni e dei ritiri.
13
TEMPERATURE DI PRERISCALDO E TRA LE PASSATE Per la misurazione delle temperature e per ulteriori informazioni, fare riferimento alla EN ISO 13916. I particolari delle temperature di preriscaldo e tra le passate dipendono dalle specifiche dei materiali e sono indicati nelle parti corrispondenti della presente norma.
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14
SALDATURE DI PUNTATURA Quando è necessario si devono eseguire saldature di puntatura per assicurare l'allineamento dei componenti durante la saldatura. La lunghezza delle singole saldature di puntatura e la loro frequenza dovrebbero essere prescritte nella corrispondente specifica di procedura di saldatura (WPS) o in un altro documento. Nei giunti saldati con procedimenti di saldatura completamente meccanizzati o automatici, le condizioni di esecuzione delle saldature di puntatura devono essere indicate nella WPS. Le saldature di puntatura devono essere effettuate in sequenza bilanciata, in modo da ridurre al minimo le distorsioni e garantire una buona assiematura. Quando una saldatura di puntatura deve essere incorporata in un giunto saldato, la forma di questa saldatura deve essere idonea alla sua inclusione nel giunto definitivo e deve essere eseguita solo da saldatori qualificati. La saldatura di puntatura deve essere esente da cricche e da altre imperfezioni non accettabili nel metallo depositato e deve essere pulita accuratamente prima della saldatura finale. Le saldature di puntatura che presentano cricche o altre imperfezioni, per esempio saldature "fredde" e cricche di cratere, devono essere asportate prima della saldatura vera e propria. Tutte le saldature di puntatura non incorporate nella saldatura finale devono essere asportate.
15
ATTACCHI PROVVISORI Quando la procedura di assiematura o di fabbricazione richiedono l’impiego di attacchi saldati provvisori, essi devono poter essere facilmente asportati senza alcun danno alla struttura. La posizione di fissaggio degli attacchi provvisori deve essere studiata con attenzione. Il materiale degli attacchi provvisori ed i materiali di apporto usati per la loro saldatura devono essere compatibili con il materiale base. Quando sono richieste specifiche scritte di procedura di saldatura, tutte le saldature degli attacchi provvisori devono essere eseguite in conformità a tali specifiche. Si dovrebbe fare attenzione che queste saldature siano effettuate solo se esse sono ammesse dalla specifica di progettazione e che si evitino conseguenze dannose, per esempio concentrazioni locali delle tensioni e/o tensioni di ritiro. La superficie del materiale base deve essere molata accuratamente dopo l’asportazione degli attacchi provvisori. Se necessario, la superficie del materiale base deve essere controllata per assicurarsi che il materiale non presenti imperfezioni non ammissibili.
16
PIASTRINE DI INIZIO E FINE SALDATURA Le piastrine di inizio e fine saldatura, quando sono necessarie, devono essere fabbricate con un tipo di materiale compatibile con quello usato per la fabbricazione, e devono avere spessore e preparazione dei lembi analoghi a quelli usati per il giunto. La lunghezza delle piastrine di inizio e fine saldatura dipende dallo spessore del materiale base e dalla procedura di saldatura. Le piastrine di inizio e fine saldatura devono essere sufficientemente lunghe per contenere le imperfezioni di inizio/fine saldatura.
17
INNESCO DELL’ARCO L’innesco iniziale dell'arco deve aver luogo sempre tra le facce da saldare o sulle piastrine di inizio e fine saldatura. Si devono prendere precauzioni per evitare colpi d'arco non intenzionali sul pezzo. Colpi d'arco non intenzionali tra il pezzo e il cavo di messa a terra della saldatura o tra il pezzo ed eventuali parti a potenziale zero rispetto alla terra possono essere evitati fissando strettamente il cavo di messa a terra vicino al giunto di saldatura. È essenziale un buon isolamento del cavo e dei connettori del cavo. Nel caso di formazione accidentale di un arco, la superficie del metallo deve essere molata leggermente e, se necessario, controllata visivamente o con un metodo per il rilevamento delle cricche.
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PULITURA E TRATTAMENTO TRA LE PASSATE Quando un procedimento di saldatura produce una scoria che protegge il metallo fuso, questa scoria deve essere asportata da ciascuna passata di saldatura prima di depositare la passata successiva, a meno che ciò sia ammesso dalla WPS. Si deve porre attenzione anche alla giunzione tra il metallo di saldatura e le facce da saldare. Prima di depositare ulteriore metallo con saldatura, si devono asportare le imperfezioni visibili, come cricche, cavità ed altre imperfezioni non ammesse. Nel caso di procedimenti di saldatura che prevedono l'uso di gas di protezione, può essere necessario asportare gli ossidi aderenti prima di depositare le ulteriori passate. Per la pulitura tra una passata e l'altra si devono usare utensili idonei.
19
APPORTO TERMICO SPECIFICO L'apporto termico specifico durante la saldatura può costituire un fattore di influenza essenziale per le caratteristiche delle saldature. Esso influenza i cicli temperatura-tempo durante la saldatura. Quando si usa questo fattore, il valore Q dell’apporto termico specifico può essere calcolato come segue (vedere anche prospetto 1): Q
prospetto
1
=
k
U
⋅ l
-
v
-3
⋅ 10 in kJ/mm
Rendimento termico k del procedimento di saldatura
N° procedimento
Procedimento
Fattore k
121
Saldatura ad arco sommerso con filo elettrodo
1,0
111
Saldatura ad arco con elettrodi rivestiti
0,8
131
Saldatura ad arco in gas inerte con filo elettrodo fusibile; saldatura MIG
0,8
135
Saldatura ad arco in gas protettivo attivo con filo elettrodo fusibile; saldatura MAG
0,8
114
Saldatura ad arco con filo elettrodo animato senza gas protettivo
0,8
136
Saldatura ad arco in gas protettivo attivo con filo elettrodo animato contenente flusso
0,8
137
Saldatura ad arco in gas inerte con filo elettrodo animato contenente flusso
0,8
138
Saldatura ad arco in gas protettivo attivo con filo elettrodo animato contenente polvere metallica
0,8
139
Saldatura ad arco in gas inerte con filo elettrodo animato contenente polvere metallica
0,8
141
Saldatura ad arco in gas inerte con elettrodo di tungsteno; saldatura TIG
0,6
15
Saldatura al plasma
0,6
Quando il fattore k è differente dai valori indicati nel prospetto 1, si devono cercare le informazioni pertinenti nelle parti appropriate della presente norma.
20
PROCEDURE DI SALDATURA Quando sono richieste specifiche scritte di procedura di saldatura, esse devono riguardare tutte le operazioni di saldatura, inclusi gli attacchi provvisori e le azioni correttive delle non conformità. Il contenuto delle procedure di saldatura deve essere conforme alla EN 288-2. Se si applica, la specifica di procedura di saldatura approvata deve essere conforme alla pertinente norma europea. Ai saldatori/operatori di saldatura devono essere fornite le informazioni per permettere l'esecuzione della procedura di saldatura in conformità ai requisiti previsti. Se è richiesto, i saldatori/operatori di saldatura devono essere qualificati in conformità alla parte pertinente delle EN 287, al prEN ISO 9606 o alla EN 1418.
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RINTRACCIABILITÀ Devono essere usati mezzi idonei di identificazione, sia con marcature, sia con altri metodi, in modo da permettere per ogni saldatura di risalire al(ai) saldatore(i) o operatore(i) di saldatura che le hanno eseguite. La punzonatura dovrebbe essere evitata, ma quando questa deve essere fatta si deve porre attenzione al suo impiego in zone altamente sollecitate o in zone suscettibili alla corrosione.
22
MARTELLINATURA La martellinatura delle saldature deve essere effettuata solo in conformità alla norma di applicazione o alla specifica di progettazione.
23
ISPEZIONE E PROVE Il metodo e l'estensione dell'ispezione e delle prove deve essere conforme alla norma di applicazione o alla specifica di progettazione.
24
REQUISITI DI QUALITÀ I giunti saldati devono essere esenti da imperfezioni non ammesse, poiché esse potrebbero pregiudicare il comportamento in servizio della struttura. I livelli di accettabilità devono essere conformi alla specifica di progettazione.
25
AZIONI CORRETTIVE DELLE NON CONFORMITÀ Quando le saldature non soddisfano i livelli di accettabilità di 24, devono essere messe in atto le azioni correttive conformi alla specifica di progettazione e si deve effettuare una nuova ispezione secondo la procedura di saldatura originaria o secondo una procedura conforme alla specifica di progettazione. Se le incisioni marginali o altri difetti sono mascherati dalla molatura o da altri metodi meccanici, si deve cercare di assicurare che lo spessore di calcolo del materiale base non r isulti diminuito. In alcune circostanze, incisioni inaccettabili o eccessivi distacchi tra le facce nei giunti saldati d'angolo possono essere resi accettabili mediante un deposito di saldatura in conformità alle parti pertinenti della presente norma. I componenti fissati in modo non corretto possono essere staccati e risaldati in conformità alla presente norma ed alla norma di applicazione, quando questa esiste.
26
DISTORSIONI Le parti distorte dalla saldatura oltre i limiti di precisione specificati possono essere corrette solo con un metodo conforme alla specifica di progettazione. Qualsiasi metodo usato per correggere le distorsioni non dovrebbe risultare dannoso per la struttura.
27
TRATTAMENTO TERMICO DOPO LA SALDATURA Quando è richiesto un trattamento termico dopo la saldatura e/o un invecchiamento, esso deve essere eseguito in conformità alla specifica di progettazione. Gli effetti del trattamento termico sulle caratteristiche del materiale base, della zona termicamente alterata (ZTA) e del metallo depositato con saldatura dovrebbero essere tenuti in considerazione.
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PULITURA DOPO SALDATURA La pulitura dopo saldatura, se necessaria, deve essere effettuata in conformità alla specifica di progettazione. La resistenza alla corrosione è influenzata in modo significativo dalla qualità della superficie. Il metodo di pulitura dopo saldatura dipende dai requisiti di qualità della saldatura.
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APPENDICE (informativa)
A INFORMAZIONI DA FORNIRE PRIMA DELL’INIZIO DELLA FABBRICAZIONE E DA DEFINIRE NELLA SPECIFICA DI PROGETTAZIONE
A.1
Generalità Quando si applica la EN 729 devono essere osservati solo i punti della stessa norma che si applicano al caso. Quando non si applica la EN 729 dovrebbero essere fornite le informazioni indicate dettagliatamente in A.2 e in A.3.
A.2
Informazioni che devono essere fornite prima dell’inizio della fabbricazione Le informazioni seguenti devono essere fornite prima dell’inizio della fabbricazione. a) La norma di applicazione da usare, insieme ad eventuali requisiti supplementari. b) La specificazione di procedure di saldatura, di procedure di prove non distruttive e di procedure di trattamenti termici. c) La posizione di tutte le saldature. d) Le saldature da eseguire in officina, o altrove. e) Il criterio da usare per la qualificazione della procedura di saldatura. f) L'eventuale richiesta di impiegare saldatori qualificati. g) La scelta, l'identificazione e/o la rintracciabilità, per esempio di materiali, saldatori e saldature. h) La finitura superficiale e il profilo delle saldature. i) I requisiti di qualità e di accettabilità delle saldature. j) Il trattamento delle non conformità, per esempio le azioni correttive di saldature difettose o di distorsioni. Nota
A.3
I punti citati in questo paragrafo possono avere un'influenza significativa sull'esecuzione della fabbricazione e ci si dovrebbe assicurare che essi siano appropriati per i singoli giunti e per la durata prevista del prodotto finale.
Punti da definire nella specifica di progettazione I punti seguenti, che devono essere definiti nella specifica di progettazione, devono essere annotati integralmente. a) Le dimensioni, i particolari e le tolleranze, per esempio tipo di giunto, angolo di cianfrino, distanza tra i lembi, ecc. di tutte le saldature, quando non sono indicati nella norma di applicazione. Quando si usano simboli per i tipi di saldatura normalizzati, essi dovrebbero essere conformi alla EN 22553. b) L’uso di metodi particolari, per esempio per ottenere la piena penetrazione senza sostegno saldando da un solo lato. c) Il materiale del sostegno al rovescio, quando tale sostegno non costituisce parte integrante della struttura da saldare. d) I metodi alternativi per la preparazione o il taglio dei materiali. e) Altri requisiti particolari, per esempio accettabilità della martellinatura. f) Il metodo e l'estensione dell'ispezione e delle prove in assenza di una norma di applicazione appropriata. g) I criteri di accettabilità dei giunti saldati in assenza di una norma di applicazione appropriata. h) Il metodo di raddrizzatura di elementi distorti.
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